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2 SETTEMBRE 2002
pagina 3
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LA
COMMISSIONE EUROPEA APPROVA IL PROGETTO EDRA (EUROPEAN DOI - DIGITAL OBJECT
IDENTIFIER - REGISTRATION AGENCY)
Bruxelles,
2 settembre 2002 - La Commissione europea ha approvato il progetto Edra (European
Doi - digital object identifier - registration agency) nell'ambito del
programma "eContent", che vede la partecipazione di importanti
rappresentanti del mondo editoriale francese, tedesco e spagnolo. Coordinato
dall'Associazione Italiana Editori (Aie), Edra mira alla creazione della
prima agenzia di registrazione per il Doi multilingue e multiapplicazione.
L'obiettivo di Edra è quello di istituire un'agenzia o una rete di agenzie
attraverso lo sviluppo di molteplici applicazioni, guardando alla produzione
di contenuti in lingue diverse e tenendo conto delle esigenze delle piccole
e medie imprese. Il sistema verrà promosso dapprima in Italia, Germania,
Spagna e Francia, ma è stato progettato per la divulgazione in tutt'Europa.
Il Doi (digital object identifier) è un sistema per l'identificazione e lo
scambio della proprietà intellettuale nell'ambiente digitale. Esso fornisce
un quadro nell'ambito del quale gestire i contenuti intellettuali, mettere i
clienti in contatto con i fornitori di contenuti, facilitare il commercio
elettronico e consentire la gestione automatica del copyright per tutti i
tipi di media. L'impiego dei Doi rende la gestione della proprietà
intellettuale in un ambiente di rete notevolmente più semplice e pratica,
oltre a permettere la realizzazione di servizi e transazioni automatizzati
per il commercio elettronico. La International Doi Foundation ha avallato lo
sviluppo di Edra e collaborerà con il consorzio responsabile del progetto
all'avanzamento di proposte affinché tale iniziativa venga trasformata
ufficialmente in una delle agenzie di registrazione Doi. Il supporto
tecnologico è garantito dal Cineca (Consorzio Interuniversitario del
Nord-Est italiano per il Calcolo Automatico), un consorzio tecnologico
formato da 15 università italiane. L'attuazione del sistema dovrebbe
partire nel marzo 2003, cosicché entro il novembre dello stesso anno sia
possibile disporre di un'agenzia completamente operativa. Edra offrirà alle
industrie europee di creazione di contenuti l'infrastruttura, gli strumenti
software e i servizi necessari affinché il mercato possa disporre di un
sistema di identificazione applicabile ai contenuti prodotti da industrie
del settore diverse, in paesi diversi e lingue diverse. Infolink:
http://www.doi.org
LA
MULTIMEDIALITÁ ALLA 59ª MOSTRA DI VENEZIA IL PRIMO SERVIZIO
FOTOGIORNALISTICO SUL FESTIVAL DEL CINEMA REALIZZATO VIA MMS CON IL NOKIA
7650
Venezia, 2 settembre 2002- Vodafone Omnitel e Nokia, grazie all'accordo con
l'agenzia fotografica Emage, il laboratorio multimediale di Grazia Neri,
mettono a disposizione della Mostra del Cinema di Venezia la propria
tecnologia Mms. Durante la manifestazione, che si terrá a Venezia dal 29
agosto all' 8 settembre, sarà realizzato il primo reportage
fotogiornalistico con un cellulare attraverso l'utilizzo esclusivo da parte
dei fotografi di Grazia Neri degli MMS con la fotocamera digitale integrata
del Nokia 7650. Nel corso dell'evento saranno disponibili sul sito Vodafone
Omnitel www.190.it le immagini più importanti della mostra. Gli scatti piú
significativi saranno infatti inviati in tempo reale via Mms e riportati sul
sito www.190.it Tutti i navigatori
potranno scaricarli gratuitamente sul proprio cellulare abilitato al
servizio Mms o inviarli a chiunque desiderano. Gli Mms, Multimedia Messaging
Services, sono l'evoluzione multimediale degli Sms e permettono di inviare
dal proprio cellulare messaggi con foto, immagini animate, audio, testo e
prossimamente anche i video. La funzione di gestione delle immagini del
Nokia 7650 prevede una fotocamera digitale integrata con risoluzione Vga
(Video Graphics Array), la possibilità di scattare e inviare immagini, un
album fotografico per salvare le foto e un ampio schermo a colori da 176x208
pixel.
INDUSTRIAL
LIGHT & MAGIC (LUCAS), DREAMWORKS, WALT DISNEY PICTURES, SONY PICTURES
IMAGEWORKS E MOLTI ALTRI ANCORA IMPIEGANO OGGI TECNOLOGIA INTEL(r) PER GLI
EFFETTI SPECIALI DEI FILM CAMPIONI D'INCASSI
Milano, 2 settembre 2002 - Hollywood ha trovato un insolito alleato nei
propri sforzi per abbattere i costi nel mondo sempre più complesso della
produzione digitale di film: Intel. Industrial Light & Magic* (Ilm), una
divisione di Lucas Digital Ltd. Llc, ha rivelato di aver implementato la
tecnologia Intel all'interno dell'azienda: 600 workstation per l'animazione
basate su processori Pentium 4. Ilm è uno dei tanti studios che ha scelto
la tecnologia Intel per affrontare il futuro della cinematografia. "Il
settore degli effetti speciali è sempre stato tradizionalmente terreno di
sistemi e software proprietari", ha dichiarato Cliff Plumer, Chief
Technology Officer di Ilm. "In Ilm, stiamo utilizzando sempre di più
sistemi basati su Architettura Intel per ampliare la gamma di software che
possiamo impiegare per l'animazione e il compositing. La tecnologia Intel
alla base dei nostri sistemi desktop incrementa la qualità e la produttività,
poiché consente di gestire un numero maggiore di ripetizioni di calcolo a
una frequenza superiore. In questo modo, inoltre, possiamo eseguire
qualunque sistema operativo". Ilm ha iniziato a utilizzare sistemi
basati su tecnologia Intel(r) per "Star Wars: Episodio II - L'attacco
dei cloni" e, successivamente, per "Men in Black II" e "Minority
Report". La stessa tecnologia è attualmente impiegata per la
realizzazione di "Star Wars: Episodio III", "Harry Potter e
la camera dei segreti", "Hulk" e "Terminator 3: The Rise
of the Machines". L'utilizzo della tecnologia Intel è in rapida
crescita a Hollywood grazie alla concomitanza di quattro fattori principali.
Per prima cosa, le prestazioni dei sistemi con Architettura Intel hanno
costantemente surclassato quelle dei sistemi proprietari negli ultimi due
anni, riducendo al contempo il costo dei sistemi stessi, con conseguenti
risparmi significativi per gli studios. Inoltre, le majors tendono sempre più
a dare in outsourcing il rendering degli effetti digitali a "render
farms" (società specializzate in filmati digitali) che utilizzano
grandi batterie di piccoli server. In questo scenario, l'approccio di Intel
basato su disponibilità di elevati volumi, prestazioni elevate, bassi costi
e compatibilità software risulta ideale. Il terzo fattore è che gli
studios utilizzano un'ampia varietà di sistemi operativi e la tecnologia
Intel offre la massima flessibilità in questo senso. Infine, i risultati
derivanti dagli sforzi pluriennali di Intel per rendere il software per
applicazioni cinematografiche più "Intel friendly" ha dato i
frutti previsti. Le applicazioni di software house come Adobe*, Alias/Wavefront*,
Digital Domain*, Discreet*, Macromedia* e Softimage* hanno raggiunto una
diffusione di massa. I grandi studios usano o hanno usato di recente la
tecnologia Intel per la realizzazione di alcuni dei più importanti film di
Hollywood. DreamWorks*, che ha impiegato sistemi basati su Architettura
Intel per "Shrek", vincitore di un Oscar* della Academy Award* e
per il recente film di animazione "Spirit: Stallion of the Cimarron",
continua ad ampliare il proprio lavoro basato su tecnologia Intel e sta
attualmente testando sistemi basati su processori Itanium 2. Weta Digital
Ltd.* ha recentemente reso nota che sta utilizzando centinaia di server
basati su processori Intel Xeon(tm) per la trilogia "Il Singnore degli
anelli". Il primo film della serie, "Il Signore degli anelli - La
compagnia dell'anello", ha vinto quattro Oscar, compreso quello per i
migliori effetti speciali. Walt Disney Pictures* ha recentemente rivelato i
propri progetti di utilizzare workstation e server Hewlett-Packard* basati
su Architettura Intel per il proprio reparto animazione. Digital Revelations,
uno studio hollywoodiano di proprietà dell'attore Morgan Freeman, impiega
principalmente Architettura Intel per la lavorazione di "Incontro con
Rama," che uscirà nelle sale nel 2003. Sony Pictures Imageworks ha
utilizzato di recente oltre 600 processori Intel per creare gli effetti
speciali e l'animazione del film di cassetta "L'Uomo ragno" e
"Stuart Little 2", e sta valutando sistemi basati su processori
Intel Itanium. "Imageworks ha scelto soluzioni Intel per la propria
server farm di recente implementazione, per via della natura aperta e
scalabile di questa tecnologia e dell'ottimo rapporto
prezzo/prestazioni", ha dichiarato George Joblove, Vice President del
settore tecnologia di Sony Pictures Imageworks.
VODAFONE
OMNITEL - SILVIA DE BLASIO CAPO UFFICIO STAMPA
Milano, 2 settembre 2002 - Silvia de Blasio è la nuova responsabile
dell'ufficio stampa di Vodafone Omnitel. Risponde a Carlo Fornaro, Direttore
Comunicazione e Relazioni esterne. L'Ufficio Stampa coordina il lavoro della
sede romana (Carlo De Martino), di quella milanese (Tiziana Pollio) e delle
tre sedi di territorio (Nord, Centro e Sud). Completano la Direzione le
linee di: Eventi e Sponsorizzazioni la cui responsabilità è affidata a
Caterina Torcia, che si occupa di iniziative sociali (Ida Linzalone),
ambientali (Serena Ceccarelli) e culturali (Viola Vitali); la Comunicazione
Interna affidata a Marta Arona; la Comunicazione Online a Caterina
Pierrottet, la Comunicazione sul Territorio Nord (Carlo Fornaro ad interim)
la Comunicazione sul Territorio Centro affidata a Mariella Palermo, la
Comunicazione sul Territorio Sud affidata a Fabrizio Ponsiglione. Silvia de
Blasio è in Vodafone Omnitel dal marzo 2001, dopo aver ricoperto il ruolo
di responsabile stampa estera in Enel, di cui precedentemente aveva curato
gli eventi.
SI
CHIUDONO OGGI 2 SETTEMBRE LE ISCRIZIONI AL CORSO DI FORMAZIONE PER I
COMUNICATORI DI DOMANI PROMOSSO DALLA FONDAZIONE CASSA DI RISPARMIO DI
ASCOLI PICENO
Ascoli Piceno, 2 settembre 2002 - Si chiudono oggi 2 settembre le
preiscrizioni al corso _Professione Comunicazione_, promosso dalla
Fondazione Cassa di Risparmio di Ascoli Piceno. L'iniziativa, offerta dalla
Fondazione a titolo gratuito, h rivolta ai giovani laureati e laureandi e
agli operatori degli assessorati alla cultura e degli URP dei comuni
dell'ascolano. Il Corso partirà il prossimo 16 settembre e offrirà una
panoramica di base sulle dinamiche, le tecniche e gli strumenti della
_professione comunicatore_. "Sono già numerose le iscrizioni giunte
finora alla Segrerteria Organizzativa del corso, presso la Fondazione
-commenta Vincenzo Marini Marini, presidente della Fondazione Cassa di
Risparmio di Ascoli Piceno- e confermano che l'iniziativa di un polo
formativo di elevato profilo come quello progettato dalla Fondazione
risponde all'esigenza di formare risorse strategiche e funzionali allo
sviluppo socioeconomico del territorio ascolano". Ricordiamo che le
richieste dovranno pervenire alla Fondazione entro il 2 settembre 2002,
mentre giovedì 5 settembre alle ore 9:00 presso l'Auditorium della
Fondazione Cassa di Risparmio di Ascoli Piceno si svolger` il test
attitudinale_. La partecipazione al corso prevede, infatti, una selezione
basata sul curriculum di studi o su quello professionale e su un test
attitudinale: i candidati potranno richiedere informazioni, regolamento e il
modulo di pre-iscrizione presso la sede della Fondazione in Via del Trivio
56. La stessa documentazione h disponibile anche presso la segreteria
organizzativa on-line all'interno del sito www.fondazionecarisap.it
(dove è inoltre possibile reperire anche il regolamento). I
candidati verranno quindi inseriti in una graduatoria il cui punteggio sarà
calcolato sulla base del curriculum di studi e/o professionale e sul
risultato del test. La graduatoria verrà resa pubblica il 9 settembre 2002
e i primi 25 classificati saranno ammessi al corso che verrà inaugurato
ufficialmente il 16 settembre. Il corso è stato strutturato secondo uno
schema teorico pratico che percorre tutte le aree della comunicazione: dalla
comunicazione di marketing alla comunicazione istituzionale, dalle relazioni
con i media all'organizzazione di eventi. L'Onorevole Irene Pivetti sarà
Presidente del Corso, mentre la Direzione Didattica sarà affidata a
Patrizia Antonicelli, tra i _pionieri_ della comunicazione in Italia e
fondatore della branch italiana di Fleishman-Hillard, uno dei piy importanti
network di comunicazione del mondo. Infolink:
www.fondazionecarisap.it
GLI
ITALIANI E IL GELATO CONFEZIONATO : IDENTIKIT DEI CONSUMATORI ATTUALI E
FUTURI
Milano, 2 settembre 2002 - L'Igi - Istituto del Gelato Italiano - ha
incaricato l'Istituto di ricerche Astra di svolgere una vasta ricerca su
"Gli italiani e il gelato confezionato". Questa è stata
realizzata tramite 2.016 interviste a domicilio rivolte ad un campione
rappresentativo della popolazione italiana tra i 14 ed i 79 anni, pari ad un
universo di 46.8 milioni di adulti. Dalla ricerca è emerso che il 67% dei
14-79enni (pari a 31.1 milioni di adulti) consuma gelati con frequenza
significativa: una frequenza che è medio-alta o alta per il 34% degli
adulti nei mesi non freddi ed è minore nei mesi freddi (quando comunque il
19% degli italiani mangia gelati). In valore assoluto i 14-79enni che
consumano gelati molto o abbastanza spesso nei mesi non freddi sono 16.1
milioni e nei mesi freddi esattamente 9 milioni. I consumatori di gelati
sono più della media i giovanissimi 14-17enni (per il 93%), i giovani
18-24enni (79%), i 25-34enni (76%) ed anche i 35-44enni (72%); inoltre i
residenti nelle regioni meridionali e nel nord-ovest oltre che nei comuni
intermedi; i soggetti di classe media (con punte tra gli studenti e gli
insegnanti); coloro che hanno bambini e ragazzini in famiglia (i quali fanno
da 'turbo' del consumo di gelati anche nei confronti dei propri familiari).
Solo 1.9 milioni di italiani adulti consumano gelati fatti in casa, mentre
quelli che mangiano gelati confezionati - che sono 24.4 milioni -
equivalgono a quelli che consumano gelati artigianali (i quali ammontano a
24.3 milioni): con i gelati confezionati più cari ai 14-34enni, agli
studenti, al sud e a chi ha 0-11enni in casa. Gli acquirenti di gelati
confezionati sono 28.4 milioni (il 61% degli adulti), i quali in genere li
mangiano personalmente, salvo per quei 2 milioni che li comprano per altri
senza consumarli (così come quasi 5 milioni di non acquirenti mangiano
gelati che si fanno acquistare da altri). In quali occasioni nel corso della
giornata i 31.3 milioni di consumatori di gelati mangiano, più o meno
spesso, il gelato? In testa alla classifica troviamo la merenda durante il
pomeriggio (10.8 milioni), seguita dalla cena se leggera (7.2 milioni), dal
dopo cena (6.9 milioni), dal pasto completo a metà giornata (6.2 milioni),
dalla cena se completa (5.3 milioni), dal pasto svelto e leggero a metà
giornata (3.4 milioni) ed infine dalla merenda a metà mattina (1.1
milioni): il tutto, in genere, un po' più nel week-end ed ovviamente di
meno nei mesi freddi. Guardando ai dati da un altro punto di vista si può
dire che il gelato entra in massima misura (a volte o spesso) nel menu di
chi fa un pranzo svelto e leggero (nell'83% dei casi non d'estate e nel 50%
dei casi d'estate); che in circa tre casi su quattro mangiano a volte o
spesso un gelato coloro che fanno merenda e coloro che cenano in modo sia
leggero (specie nei mesi caldi) sia completo; in circa due casi su tre ne
mangiano coloro che fanno un pasto completo a metà giornata o che fanno
merenda a metà mattina. Ma qual è il profilo d'immagine del gelato
confezionato secondo tutti i consumatori e/o acquirenti di gelati (sia
confezionati sia artigianali) che sono nell'insieme 33.3 milioni di
14-79enni? E' un profilo eccezionale, al di là delle aspettative.
Vediamolo. Il 94% reputa l'offerta dell'industria sia vastissima per tipi,
gusti e formati, sia caratterizzata da una distribuzione capillare
("venduto ovunque"). Il 91% parla di un prodotto "amato da
tantissima gente", anzitutto perché "buono, dà piacere"
(88%). L'87% lo giudica un prodotto assolutamente "sicuro,
controllato" (sempre per il 78% e spesso per il 9%), diversamente dal
gelato artigianale. Il 75% ritiene il gelato confezionato "espressione
di una grande tradizione italiana", una sorta di 'made in Italy' nel
settore alimentare. Di più: una percentuale compresa ben oltre la metà e
prossima ai tre quarti ha un'immagine eccellente del gelato come alimento
non solo edonistico ma nutrizionalmente valido. Infatti, il 76% definisce il
gelato prodotto dall'industria "un alimento che si digerisce
facilmente"; il 66% lo sa "con meno grassi e calorie" di un
cheeseburger con patatine; il 60% è sicuro che sia un prodotto che non dà
problemi di allergie (gli altri, più che negarlo, non sono informati in
merito); il 65% ne esalta "il buon contenuto di latte, proteine, calcio
e fosforo" (salvo ovviamente che nei sorbetti e nei ghiaccioli); il 61%
lo definisce un alimento "equilibrato da un punto di vista
nutrizionale", per il 63% "fatto con ingredienti genuini"
(sempre per il 56% e spesso per il 16%), in quasi la metà dei casi
"contenente anche vitamine e sali minerali" e "con meno
zuccheri e calorie di una merendina confezionata" e "con almeno un
quarto di frutta nei tipi alla frutta" (pure qui più che diniego si
osserva ignoranza specifica). Inoltre il 36% sa che il gelato confezionato
"ha meno calorie per porzione del gelato artigianale" (con il 28%
che lo nega ed il 27% che non è informato, oltre al 9% che risponde
"dipende dai casi"). Infine, quasi la metà sa che il gelato
confezionato è, più o meno spesso, "consigliato da molti
nutrizionisti e dietologi" (il 24% lo nega ed il 31 non ne sa nulla).
La ricerca Astra commissionata dall'IGI ha affrontato poi il tema chiave del
consumo del gelato non solo come "dà piacere", ma anche come
alimento nell'ambito di un regime equilibrato e razionale. Com'è noto, è
proprio la cultura del gelato come alimento, mangiato specialmente ai pasti,
che fa sì che in molti Paesi avanzati, anzitutto centro-europei, il consumo
pro-capite del gelato sia assai più elevato di quello italiano, specie per
quel che attiene al gelato confezionato. Ora, tale fenomeno è noto a poco
più di un consumatore/acquirente di gelati su due, come a dire a poco più
di 18 milioni di 14-79enni. Ma come si evolverà la situazione italiana?
Questa domanda è stata posta agli intervistati. Ebbene, il 42% degli
attuali consumatori di gelati tra i 14 ed i 79 anni afferma che "in
futuro la gente mangerà più gelati come alimento" (sicuramente per il
30% ed in taluni casi per il 12%), mentre il 30% ritiene che "in futuro
mangerà personalmente più gelati come alimento" (senza dubbio per il
16% e "dipende dai casi" per il 14%, con un altro 19% che non lo
esclude ma non si sente in grado di fare previsioni). Insomma, 13 milioni di
adulti in maniera etero-riferita (parlando della gente in generale) e 9.3
milioni in modo auto-riferito (parlando di sé personalmente) prevedono un
incremento futuro del consumo del gelato come alimento. Ma c'è di più: se
passiamo dalla previsione alla disponibilità, osserviamo che il 47% dei
consumatori attuali di gelati si dice appunto disponibile ad incrementare il
consumo di gelato confezionato come alimento a certe condizioni (il 31% lo
esclude assolutamente ed il restante 22% non sa): e le condizioni indicate
riguardano sostanzialmente la leggerezza e la genuinità garantite del
prodotto, la sua capacità d'integrare in modo equilibrato o di sostituire
un pasto, la vasta scelta di gusti, la salubrità nutritiva garantita (e
consigliata dai medici e dagli esperti), la diffusione di una più moderna
cultura alimentare. Il tutto tenendo anche conto del fatto che il 79% dei
consumatori di gelati "cerca di mangiar di tutto in maniera equilibrata
per vivere bene e sano"; il 73% "rifiuta le diete ed i regimi
alimentari che non permettono di mangiare qualcosa di buono"; il 60%
considera "il mangiare uno dei grandi piaceri della vita"; il 58%
"in genere non ama i cibi ed i pasti pesanti"; il 24%
"preferisce fare molti piccoli pasti nel corso della giornata".
Infine, è stata realizzata una tipologia 'ad hoc' dei 31.3 milioni di
consumatori attuali di gelati. Essa si articola in quattro tipi, individuati
tramite l'analisi fattoriale e la 'cluster analysis'. Eccoli. I tradizionali
lontani, che sono il 29% del totale dei consumatori di gelati (cioè 9.1
milioni di adulti) e si connotano per essere medio-bassi consumatori di
gelati (ma a volte acquirenti per altri familiari) oltre che per escludere
un incremento in futuro del proprio consumo di gelati confezionati come
alimento ai pasti o al posto dei pasti. Costoro sono espressione dell'Italia
'bassa' per scolarità, reddito, consumi, cultura, esposizione ai mezzi a
stampa, capacità di far opinione e d'influenzare gli altri; sono in
prevalenza residenti nelle regioni meridionali e nei comuni minori,
pensionati e casalinghe senza figli giovani; risultano portatori di
abitudini tradizionali nell'alimentazione (pranzo completo + cena completa o
leggera), rituali ed un po' ossessivi, senza un'immagine eccellente del
gelato salvo che per la bontà edonistica. Gli amanti deboli pesano invece
per il 33% del totale ed ammontano a 10.2 milioni di 14-79enni, essendo
caratterizzati da consumi di gelati tra medi e medio - alti nei mesi non
freddi ed invece medio-bassi nei mesi freddi, con media propensione ad
incrementare in futuro il proprio consumo di gelati confezionati come
alimento ai pranzi o in loro sostituzione, anche perché ne danno un
giudizio ottimo ed a volte eccellente (non solo per la bontà edonistica ma
anche per tutti i valori nutrizionali, la sicurezza, l'assortimento, la
distribuzione, ecc.). Concentrati nelle fasce d'età centrali e nella
provincia (specie delle regioni centrali), sono appartenenti alla classe
operaia ed ai ceti impiegatizi, hanno un reddito medio e molti bambini o
ragazzini in famiglia, appaiono privi di una grande forza della personalità
(ossia non sono molto capaci di influenzare gli altri); hanno modelli
alimentari sostanzialmente tradizionali o in evoluzione tramite spostamento
del pranzo principale alla cena, con forte peso della merenda domenicale
(molto spesso incentrata sul gelato). I fautori moderni contano per il 32%
del totale e raccolgono 10.1 milioni di adulti, costituendo la componente più
avanzata della società: con tanti 25-44enni, diplomati e laureati,
urbano-metropolitani, residenti al nord, lettori di quotidiani e mensili,
medio-forti 'opinion leaders diffusi' influenzanti gli altri, appartenenti
alle professioni superiori ed a quelle del ceto medio attivo. Costoro sono
portatori di una cultura alimentare moderna, connotata dal pasto svelto e
leggero e dalla cena completa d'inverno e leggera d'estate; e sono altresì
cospicui consumatori di gelati (specie confezionati) anche nei mesi freddi
(non solo fuori pasto ma anche al termine dei pasti leggeri), secondo un
netto orientamento a vivere ed a mangiare il gelato confezionato come
alimento nell'ambito di regimi alimentari equilibrati, essendone ottimi
estimatori di tipo 'europeo'. E infine i fans, il tipo più piccolo (6% e
1.8 milioni di adulti), ma più fortemente connotato per l'età giovanissima
e giovane, con reddito e scolarità medi (e con prevalenza dell'area sud del
Paese), con consumi attuali e futuri di gelati (specie confezionati)
massimi, anzitutto a metà mattina ed a metà pomeriggio ed anche dopo cena
e saltuariamente ai pasti (di più nei mesi caldi ma anche in quelli
freddi). Essi risultano essere portatori di uno stile alimentare disordinato
ed articolato in molti piccoli pasti nel corso della giornata. Adorano i
gelati confezionati (di cui pure conoscono poco la tradizione italiana), pur
essendo peculiarmente ignoranti o non interessati circa le valenze
nutrizionali ed il loro apporto equilibrato (in sé ed a confronto con le
merendine industriali e con gli hamburgers con patatine).
CREDITO
AGEVOLATO ALL'EDITORIA
Roma, 2 settembre 2002 - E' on line sul sito il regolamento per il credito
agevolato al settore dell'editoria. Il Dpr n.142 del 30 maggio 2002, dopo la
pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale del 20 luglio scorso, diviene così
operativo. Le imprese editoriali, che hanno i requisiti previsti dalla legge
n.62/2001 possono presentare la domanda utilizzando le schede in formato
word disponibili on line. Inoltre, è possibile consultare sul sito sia il
testo del Regolamento sia le norme della legge di riferimento. http://www.governo.it/sez_dossier_nuovi/editoria/index.html
COMMUNITY
COMUNICA PER CIBIS BREK, PIXX E DEGUSTIBUS AFFIDANO LE ATTIVITÀ DI
COMUNICAZIONE A COMMUNITY
Milano, 2 settembre 2002 - Cibis S.p.A., divisione ristorazione del Gruppo
Pam comprendente i marchi Brek Degustibus e Pixx, ha affidato a Community le
attività di ufficio stampa e comunicazione. Cibis è presente dal 1975 nel
mercato della ristorazione moderna, presidiando il segmento della
ristorazione a libero servizio. Per far fronte ai rapidi cambiamenti di
stile di vita e abitudini rispetto al consumo dei pasti, Cibis ha
diversificato la sua offerta attraverso tre marchi: Brek, marchio storico di
ristoranti a buffet (free flow strutturati a isole), Degustibus, ristoranti
con servizio di cucina mediterranea, una formula di ristorazione con
servizio al tavolo che si colloca nel segmento del casual dining, e Pixx,
sandwich shop, un format per piccole superfici con un'offerta di prodotti di
alta qualità per il consumo veloce. Community è una società di consulenza
nella comunicazione, focalizzata in particolare sulle piccole e medie
imprese del Nordest; ha sedi operative a Milano, Treviso e Roma. Grazie alle
competenze e specializzazioni maturate dal suo management, Community offre
punte di eccellenza nella comunicazione finanziaria, nelle tecnologie, nelle
relazioni istituzionali, nella comunicazione corporate, nel crisis
management, nelle strategie di comunicazione, nella creazione di grandi
eventi. Community si pone anche come punto di riferimento per i grandi
gruppi internazionali che sono interessati a una maggiore presenza in
Italia. Dal febbraio 2001, il nome Cibis S.p.A. sostituisce la precedente
ragione sociale di Brek Ristoranti S.pA. Attraverso i suoi tre brand, la
società ha conseguito nel corso del 2001 un volume d'affari di 46,9 milioni
di Euro, servendo oltre 7,5 milioni di clienti. A fronte di un'evoluzione
continua del mercato, del gusto e dell'offerta, ciò che rimane costante è
l'obiettivo fondamentale di Cibis: la specializzazione nella cucina italiana
e mediterranea per diventare la catena italiana con il miglior rapporto
qualità/prezzo.
LEE
JEANS E OPERAZIONE TRIONFO PER INSEGUIRE UN SOGNO
Milano, 2 settembre 2002 - Per chi ama cantare e per chi ama sognare Lee,
storico brand americano, e Operazione Trionfo offriranno la possibilità di
diventare una star. A partire dal 4 settembre su Italia 1 Lee sponsorizzerà
l'esordio sui teleschermi della versione italiana del programma che ha già
conquistato milioni di giovani in tutta Europa. Due strisce pomeridiane e un
appuntamento settimanale in prima serata per 20 ambiziosi giovani impegnati
in una sana competizione per vincere un contratto con una delle più
importanti major internazionali di musica. Dopo la sponsorizzazione di
Ligabue e Tora!Tora!, ancora una volta Lee si avvicina ai giovani tramite la
musica. Si fa interprete dei sogni e dei desideri di milioni di ragazzi che
desiderano sfondare nel mondo dello spettacolo. I giovani di Operazione
Trionfo verranno ripresi dalle telecamere per tutto il tempo della loro
permanenza in una vera e propria Accademia della Musica: durante le prove,
le lezioni, dietro le quinte, nei momenti di vita quotidiana. Un'occasione
per Lee di presentare la prossima collezione A/I 2002-03: una linea dove il
denim si conferma protagonista assoluto, proposto in nuovi lavaggi e
trattamenti dal carattere grintoso e deciso.
MAX
FACTOR, PRESENTE ALLA MOSTRA DEL CINEMA DI VENEZIA COME PARTNER DELLA 20TH
CENTURY FOX
Venezia, 2 settembre 2002 - Max Factor, il make-up più famoso di Hollywood,
torna alla 59° edizione della Mostra del Cinema di Venezia in partnership
con 20th Century Fox. I prodotti della casa cosmetica sono nati, infatti,
come soluzioni per esaltare la bellezza delle star del cinema e sono da
sempre il make-up preferito da prestigiosi truccatori cinematografici.
Questo il motivo della presenza di Max Factor accanto ad un colosso
dell'industria cinematografica, qual è 20th Century Fox, durante la
rassegna dei film in gara a Venezia. L'accordo tra le due aziende prenderà
il via questo settembre e prevederà la collaborazione anche su alcune
pellicole della prossima stagione. E' il caso di Minority Report in uscita
nelle sale italiane alla fine di settembre, che vede Tom Cruise protagonista
di un giallo fantascientifico firmato Steven Spielberg. Il make-up di
Minority Report è stato curato dalla make-up artist Max Factor Michele
Burke, già autrice del trucco di Tom Cruise e Penelope Cruz nel film
Vanilla Sky. Il connubio tra Max Factor e il mondo del cinema dura ormai da
quasi un secolo, da quando il signor Max Factor inventò il primo make-up
per il cinema nella nascente Hollywood dei primi del novecento. Il make-up,
l'arte e la scienza di cui il fondatore Max Factor è considerato
l'indiscusso inventore, ha dato un contributo fondamentale al cinema. Prima
il padre e poi il figlio, infatti hanno inventato il make-up per il cinema.
Grazie a continue innovazioni e idee senza precedenti, il trucco Max Factor
ne ha segnato la nascita, vivendone da protagonista ed influenzandone le
continue evoluzioni dal bianco e nero al technicolor fino all'avvento della
televisione. Oggi il nome Max Factor rappresenta ancora di più un modello
per tutti i grandi make-up artists del cinema. Il make-up di Sarah Monzani
(make-up artist Max Factor) ha aiutato Madonna a calarsi perfettamente nel
ruolo di Evita. Le labbra carnose di Julia Roberts truccata da Bob Mills
(make-up artist Max Factor) hanno reso la fiaba di Pretty Woman un classico
della cinematografia moderna. Alcuni dati confermano la notorietà del
marchio: Max Factor offre una gamma di prodotti per il make-up molto ampia,
circa 230 tipologie diverse di articoli per venire incontro alle esigenze
dei make-up artists professionali e delle consumatrici; ogni giorno vengono
prodotti per l'Italia 3.000 rossetti Max Factor per un totale di un milione
di rossetti l'anno; la casa cosmetica è presente in 6.000 punti vendita in
Italia, di cui 2.000 sono profumerie. Cinema e make-up, per Max Factor un
legame indissolubile che conduce fino alla Mostra del Cinema di Venezia.
CINQUE
SECOLI DI PASTA RACCONTATI NELLA PRIMA EDIZIONE DI "GRAGNANO IN
PASTA"
Milano, 2 settembre 2002 - Gragnano celebra i suoi cinquecento anni di
industria pastaia. Risale, infatti, intorno alla metà del 1500 il primo
documento che codifica una sorta di procedura per realizzare i "maccaroni"
destinati a diventare famosi in tutto il mondo. Ed è nella città sulle
pendici dei Monti Lattari, tra Napoli e la Penisola Sorrentina, che si terrà
dal 12 al 15 Settembre prossimi "Gragnano in Pasta". La
manifestazione, in collaborazione con i pastifici gragnanesi e Slow Food,
sarà un viaggio nei cinque secoli che hanno caratterizzato la storia
dell'arte bianca in questa zona dove sono concentrati ancora oggi i migliori
produttori di pasta, ma anche numerose realtà artigianali che pastificano
seguendo le regole tramandatesi nel tempo. "Gragnano - afferma il
Sindaco della città Michele Serrapica - ha un primato senza pari. E' nella
nostra città che nasce il primo protocollo per una procedura industriale di
pastificazione. E' un merito che vogliamo rivendicare non solo per gli onori
della storia passata ma anche per quella presente che ci vede tra i marchi
più richiesti all'estero". Ad ospitare "Gragnano in Pasta"
sarà una location suggestiva come quella del terminal della stazione
ferroviaria, dove su un binario in disuso verranno sistemati due vagoni che
ospiteranno Cyberstation, una delle tre sezioni della manifestazione.
"Sarà una sorta di navigazione virtuale nei pastifici a cavallo del
settecento e dell'ottocento sino ad arrivare all'era moderna - dice Geremia
Schiavo, amministratore di Palarocce Eventi, la società che cura
l'organizzazione dell'iniziativa - ma dai desk interattivi si potranno anche
scaricare rivisitazioni di antiche ricette, naturalmente a base di
pasta". Le altre due sezioni riguardano l'Area 35 Millimetri, dedicata
a 8 film d'autore dove la pasta è autentica protagonista e l'area Food
Station, uno spazio allestito in collaborazione con Slow Food,
l'Associazione napoletana Cuochi & Chef e la Città dell'Olio per
degustazioni.
CON
"QUADRO LA FORME KAISER" LA TORTIERA CAMBIA FORMA
Milano, 2 settembre 2002 - Due anni fa Kaiser lanciava sul mercato lo stampo
a cerniera con fondo speciale "Easy", che ha dato una svolta al
settore degli stampi per dolci "a cerniera". Si incastra
perfettamente al bordo, non lascia fuoriuscire i grassi, è antigraffio e
facilita "lo scorrimento" del dolce sul piatto di portata. Grazie
a Kaiser, le tortiere diventano così "user friendly", vicine a
chi vuole fare i dolci, e fare una torta non è più appannaggio di provette
casalinghe, ma diventa facile anche per i meno esperti. Nel 2002 Kaiser
compie un ulteriore radicale passo in avanti nello sviluppo e progettazione
di nuovi stampi e presenta "Quadro La Forme Kaiser", che cambia
totalmente il modo di concepire lo stampo a cerniera. Nell'immaginario
collettivo la tortiera tradizionale è infatti tonda, con o senza foro. Con
"Quadro La Forme Kaiser" la tortiera diventa quadrata mantenendo
la tradizionale chiusura a cerniera. Realizzata in doppio strato
antiaderente, "Quadro La Forme Kaiser" è dotata di fondo speciale
antigraffio "Magnum". Il fondo speciale raccogligrassi, oltre ad
assicurare una protezione per il forno stesso, rende agevolissimo l'aggancio
al bordo quadrangolare della tortiera. Grazie al fondo rialzato la torta
scivola via senza ostacoli. Facile da pulire, "Quadro La Forme
Kaiser" ha anche un ottimo design ed è dotata di un pratico
ricettario. Si possono comunque utilizzare tutte le ricette studiate per le
tortiere tradizionali. Così anche le fette cambiano e le porzioni diventano
quadrate. La tradizione si arricchisce di nuovi spunti e Kaiser conferma
sempre più il suo indiscutibile primato nel mondo degli stampi per dolci.
Garanzia: 5 anni. Costo orientativo al pubblico: 50,00 / 55,00 Euro.
GRUPPO
LASTRA: FORNITORE A 360° OFFERTA COMPLETA E DIVERSIFICATA PER IL MERCATO
DELLE ARTI GRAFICHE
Manerbio, 3 settembre 2002 - A 3 mesi dall'acquisizione, che ha visto
protagonisti Lastra Group e Mitsubishi Chemicals, Western Lithotech con le
tre divisioni _lastre, chimici e macchine_ è entrata a far parte della
compagine italiana rafforzando l'offerta Lastra Group con nuovi prodotti sia
per la stampa commerciale che per quella dei quotidiani. I distributori del
Gruppo Lastra sono stati prontamente coinvolti e informati delle novità
derivanti dall'acquisizione, arricchendo la propria gamma di prodotti. Per
l'attuale rete distributiva Western Lithotech, già capillarmente diffusa su
scala mondiale con servizi di vendita e assistenza, Lastra sta ridefinendo
le politiche da adottare. Sono molti i prodotti che vanno ad affiancare
quelli ormai affermati del Gruppo Lastra, completando in questo modo
l'offerta dell'azienda italiana. Per quanto riguarda le novità nel campo
delle lastre abbiamo tre importanti prodotti: la lastra termica positiva per
CtP Extrema 2G, realizzata su uno strato fotopolimerico, adatta ai sistemi
con sorgente espositiva a diodi laser emissione spettrale a 830 nm. La
tiratura di questa lastra e di 100.000 copie aumentabili se post-indurita.
La lastra negativa fotopolimerica Ly8, sensibile a laser Fd-Yag e adatta a
tutti i sistemi CtP con laser verde aventi emissione spettrale a 532 nm. Il
supporto di alluminio elettrochimicamente granito e anodizzato combinato con
l'alta qualità dello strato sensibile permettono velocità d'esposizione,
produttività risoluzione e tirature adeguate al mercato dei quotidiani. Ly8
è tra le lastre fotopolimeriche una delle più sensibili presenti sul
mercato. La lastra non necessita di pre-riscaldamento permettendo di
razionalizzare il processo produttivo offre una grande stabilità
d'immagine. Una lastra termica negativa no-process (presto disponibile)
basata sulla tecnologia switchable polymer sensibile a diodi laser con
emissione spettrale a 830 nm, che non necessita della fase di sviluppo e non
richiede pre-riscaldamento, consentendo un'ottima stabilità d'immagine. Il
campo delle attrezzature per il trattamento delle lastre è il settore dove
si registrano le maggiori novità presentate dal Gruppo Lastra, grazie
soprattutto all'integrazione dell'offerta di Western Lithotech. e-mail
stefania.mercuri@ Per il settore dei sistemi Computer to Plate si segnalano
le unità "DiamondSetter" per esposizioni dedicate alle lastre
fotopolimeriche con sensibilità spettrale 532 nm (Fd-Yag) disponibili in
tre modelli diversi: 435, 610 S2P e 610 Sp 100 . I sistemi Ctp "DiamondSetter"
garantiscono alta velocità, controllo e qualità per una produzione di
lastre tecnologicamente avanzata. Il DiamondSetter 435 utilizza due moduli
laser Fd Yag (532nm) indipendenti che permettono di impressionare
contemporaneamente due pagine singole. Estremamente veloci, queste unità
riescono a effettuare l'operazione di scansione a una velocità di 30,05 mm
al secondo a una risoluzione di 1000dpi, e a una velocità di 23,9 mm al
secondo a una risoluzione di 1270 dpi è inoltre possibile ottenere un
output ad alta risoluzione (2.540 dpi). I formati massimi ottenibili sono
347mm di altezza per 435mm di larghezza e per i modelli 610 S2P e 610 SP 100
le dimensioni massime diventano 610mmX914mm. Il modello 610 SP è stato
concepito sia per la pagina singola che per quella panorama adatta ai
quotidiani con media circolazione. L'esposizione avviene per mezzo di una
testa laser che garantisce alta produttività. La macchina è in grado di
impressionare, per ogni ciclo di lavoro, o una pagina singola o una panorama
e ha uno standard di risoluzione immagine che va da 1000 a 2540 dpi il laser
ha una capacità di scansione di 914 mm di lunghezza. La 610 2SP 100 si
differenzia dalla 610 SP perché in grado di ospitare nel processo di
esposizione o una pagina panorama o 2 singole, ed è stato realizzato
appositamente per quotidiani a circolazione medio lunga. La serie
DiamondSetter è supportata da uno dei più diffusi sistemi operativi:
Microsoft NT che garantisce una facile e veloce interfaccia con il sistema
di imposizione front-end. Tutti i modelli DiamondSetter utilizzano un
carrello per il caricamento delle lastre (la cui capacità varia a seconda
del modello) che garantisce una alimentazione senza interruzioni. Un sistema
automatico di rimozione della carta interlastra permette a quest'ultima di
passare direttamente alla fase d'esposizione e da qui a quella di sviluppo
effettuato dalle sviluppatrici DiamondPlate Processors. Dopo di che la
lastra viene inviata ad una rulliera e da qui converge verso una
punzonatrice e piegatrice che Western Lithotech ha dotato di dispositivo per
il controllo ottico ad alta precisione che avviene per mezzo di due video
camere ad alta risoluzione la cui posizione ha lo scopo di aumentare la
precisione nell'individuare le modifiche di registro e nell'allineamento
della lastra per la piegatura e per la punzonatura è in grado inoltre di
correggere automaticamente gli errori provocati da esposizione con
pellicola. Le innovative caratteristiche di tali sistemi Ctp permettono di
raggiungere elevati livelli di produttività: alla risoluzione di 1000dpi il
modello 435 ha un output di 254 lastre l'ora impresse su singola faccia,
mentre per i modelli: 610 S2P sono 116 panorama e 196 singole e 610 SP 100
68 pagine panorama e 82 singole. Anche nel settore della stampa
convenzionale per quotidiani il Gruppo Lastra presenta delle importanti
novità. Una nuova gamma di espositori che si vanno ad affiancare alle
attrezzature Lastra S.p.A., già largamente diffuse sul mercato. I nuovi
espositori Lith-X-Pozer fissano gli attuali standard industriali per la
registrazione di lastre ad una fedele riproduzione dei colori, grazie a un
trattamento semplice e assolutamente affidabile. Tra gli altri, il
Lith-X-Pozer 10, è un espositore progettato per assicurare alle lastre
un'alta produttività e un'elevata resa dei colori. Tutte le funzioni di
questo apparecchio sono gestibili dal comodo pannello di controllo centrale
che permette di controllare anche l'integratore di luce. Grazie a queste
caratteristiche, il Lith-X-Pozer 10 permette di esporre sino a 250 lastre
singole all'ora.
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