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RELAZIONE
SUL RAPPORTO ANNUALE SULL'AGENZIA EUROPEA PER LA RICOSTRUZIONE
Strasburgo,
9 settembre 2002 - La relazione di Ursula Stenzel (Ppe/De, A), approvata
all'unanimità dalla commissione affari esteri, riguarda l'Agenzia europea
per la ricostruzione, organo indipendente e decentralizzato dell'Unione, che
gestisce i fondi di aiuto per l'Europa sudorientale, in particolare il
Kosovo. Alla fine del 2001 la Commissione europea aveva proposto, per
urgenti motivi pratici, di ampliare l'area di attività dell'Agenzia alla
Repubblica federale di Iugoslavia e alla ex Repubblica iugoslava di
Macedonia. Il commissario Chris Patten aveva allora assicurato al Parlamento
che l'Esecutivo avrebbe presentato una relazione su queste attività entro
marzo 2002, ma il 1° maggio la relazione non era ancora disponibile. Ecco
perché nella risoluzione si chiede all'Esecutivo di presentare
immediatamente al Parlamento un rapporto sulla futura strategia per l'Europa
sudorientale, in particolare sulle modalità di gestione degli aiuti
dell'UE. Occorre inoltre un piano di azione preciso per l'Agenzia,
specificando le modalità di cooperazione con le delegazioni dell'Unione in
quei paesi. I deputati sono consapevoli delle particolari circostanze in cui
l'Agenzia è costretta ad operare e affermano che alla luce dei cambiamenti
verificatisi negli obiettivi, nei compiti e nell'area di attività
dell'Agenzia, dovrebbe essere modificato anche il regolamento che la regge.
È necessario migliorare la cooperazione fra l'Agenzia e i servizi della
Commissione responsabili dell'assistenza esterna, nonché coordinare gli
aiuti internazionali utilizzando in modo più efficace le risorse
finanziarie disponibili.
POLITICHE
COMMERCIALI E DI SVILUPPO PIÙ RESPONSABILI : RELAZIONE SUL COMMERCIO E
SVILUPPO AI FINI DELL'ELIMINAZIONE DELLA POVERTÀ E DELLA SICUREZZA
ALIMENTARE
Strasburgo, 9 settembre 2002 - Con l'intento di rafforzare la lotta
all'emarginazione dei paesi poveri nel processo di globalizzazione, la
commissione per lo sviluppo e la cooperazione ha adottato all'unanimità la
relazione di Nirj Deva (Ppe/De, Uk) sul commercio e lo sviluppo ai fini
della sicurezza alimentare e dell'eliminazione della povertà. Secondo i
deputati, sebbene la liberalizzazione degli scambi favorisca la crescita,
l'eliminazione delle barriere commerciali deve avvenire al riparo di reti di
protezione. Un sistema commerciale aperto, regolamentato, non
discriminatorio ed equo è quindi indispensabile per promuovere la crescita
economica a favore dei poveri, favorire l'occupazione e lo sviluppo
sostenibile. La politica di sviluppo deve procedere di pari passo con le
politiche commerciali. L'assistenza tecnica e il rafforzamento delle
competenze dovranno essere componenti essenziali di tutte le future forme di
cooperazione allo sviluppo, in modo da garantire la protezione della
proprietà e del diritto alla proprietà, il buon funzionamento della
normativa sul piccolo credito e l'accesso alla giustizia. I deputati
propongono la creazione all'interno delle società multinazionali di
comitati di investimento etico, quale base per le future politiche
commerciali e di sviluppo. Questi avrebbero il compito di garantire che i
progetti di sviluppo delle imprese siano basati sulla valorizzazione delle
capacità locali in campo sociale, industriale e dei servizi. I deputati
invitano, inoltre, le multinazionali ad adottare delle regole di trasparenza
in base alle quali dovranno rendere conto delle loro attività di
investimento e del loro impatto sull'ambiente e la società. L'organo
parlamentare chiede che le norme contabili internazionali siano ampliate
sulla falsariga dell'iniziativa "Global reporting", che promuove
una contabilità e relazioni annuali delle imprese basate sul 'triplice
approccio' (contabilità economica, sociale ed ambientale). I deputati
invitano inoltre ad istituire un Forum europeo delle imprese per lo sviluppo
sostenibile. Sottolineando come l'integrazione regionale costituisca uno dei
modi migliori per integrare i paesi in via di sviluppo nell'economia
mondiale, chiedono poi alla Banca mondiale di sostenere le microimprese e le
cooperative locali. Gli accordi commerciali regionali e subregionali e delle
zone di libero scambio possono contribuire alla creazione di un sistema
commerciale mondiale più equo. L'organo parlamentare accoglie con favore
l'impegno dell'Organizzazione mondiale del commercio per una strategia
globale volta all'accrescimento delle capacità legate agli scambi. Si
chiede inoltre che l'Omc prenda in considerazione l'ambiente quale elemento
essenziale delle sue decisioni. Per risolvere i problemi di ingiustizia
sociale, di sviluppo e di ambiente, causati dalla liberalizzazione sfrenata
degli scambi commerciali, è necessario un bilancio degli accordi
dell'Uruguay Round e della loro attuazione. I deputati deplorano che
l'accordo sugli investimenti legati al commercio (Trim) preveda il divieto
di qualsiasi misura legislativa e amministrativa in grado di promuovere
prodotti interni, il che contrasta con l'accrescimento delle capacità
locali. È necessario rivedere le politiche comunitarie relative alla
liberalizzazione del commercio, all'agricoltura, alla pesca, all'ambiente e
alla sanità pubblica. In questa cornice, i deputati chiedono di porre fine
all'esportazione verso i paesi in via di sviluppo di pesticidi vietati
all'interno dell'UE e di applicare lo stesso livello di sicurezza alimentare
previsto per l'UE ai prodotti alimentari e ai mangimi destinati ai paesi in
via di sviluppo. Nel quadro della lotta al commercio di armi, si chiede di
predisporre una normativa europea che renda gli intermediari e gli individui
coinvolti nell'esportazione di armi di piccolo calibro, legalmente
responsabili dell'utilizzazione finale di tali prodotti. I deputati
richiedono infine un controllo della licenza di esportazione per prevenire
il commercio illecito di diamanti, gas, petrolio ed oro.
LA
COMMISSIONE EUROPEA AFFRONTA IL TEMA DELLA GIURISDIZIONE RELATIVA AL
BREVETTO COMUNITARIO
Bruxelles, 9 settembre 2002 - Un documento di lavoro adottato il 30 agosto
dalla Commissione europea intende chiarire le disposizioni giurisdizionali
in materia di brevetto comunitario. Sebbene finora, l'adozione del brevetto
comunitario sia stata principalmente ostacolata da divergenze sulle lingue
da utilizzare, sul ruolo degli uffici nazionali dei brevetti e sulla
giurisdizione, il documento di lavoro della Commissione affronta unicamente
quest'ultima questione. Una delle proposte più importanti del documento è
che, fino a quando il carico di lavoro relativo ai ricorsi in materia di
brevetti fra le parti private rimarrà contenuto, il sistema per la
trattazione di tali controversie dovrà essere centralizzato. "Un
organo giudiziario centrale, specializzato in questioni relative ai
brevetti, può garantire meglio l'unità del diritto e la coerenza
giurisprudenziale riguardo al brevetto comunitario, che è un titolo
unitario", enuncia il documento. Gli strumenti per costituire una
struttura capace di affrontare tali questioni comprendono l'applicazione
dell'articolo 225a del trattato CE (Nizza), che autorizza l'istituzione di
camere giurisdizionali di primo grado, responsabili di esaminare i ricorsi e
associate al Tribunale di primo grado. La competenza del tribunale riguarda
i casi relativi alle violazioni ed alla validità dei brevetti. Il tribunale
dovrà essere ordinariamente composto da due membri giuristi e da un
tecnico. I componenti tecnici saranno specializzati in fisica, chimica o
meccanica e consentiranno al tribunale una rapida comprensione degli aspetti
tecnici delle cause. Si prevede che il tribunale esamini approssimativamente
dalle 120 alle 150 cause all'anno. Se da un lato le tecnologie moderne
andrebbero utilizzate per garantire una comunicazione efficace tra le parti
negli Stati membri, dall'altro vi sarà una fase in cui si renderà
necessaria la costituzione di camere regionali in tali paesi. Ciò dipenderà
in larga misura dal numero di cause, nonché dal fatto che il tribunale
centrale si sia sufficientemente stabilito.
TELECOM
ITALIA: I RISULTATI DEL PRIMO SEMESTRE 2002 - MIGLIORANO I RISULTATI
ECONOMICI: SALE LA REDDITIVITÀ, SCENDE IL DEBITO - RICAVI: 14.989 MILIONI
DI EURO (+1,7% RISPETTO 1° SEMESTRE 2001) - MOL: 6.808 MILIONI DI EURO
(+3,3% RISPETTO 1° SEMESTRE 2001)
Milano, 9 settembre 2002 -Il Consiglio di Amministrazione di Telecom Italia,
riunitosi il 5 settembre sotto la Presidenza di Marco Tronchetti Provera, ha
preso atto delle dimissioni di Enrico Bondi dalla carica di amministratore
delegato e membro del consiglio di amministrazione e ha cooptato, in sua
sostituzione, Riccardo Ruggiero, nominandolo contestualmente amministratore
delegato per la telefonia fissa. Il consiglio, dopo aver espresso vivo
ringraziamento ad Enrico Bondi per il lavoro svolto, ha esaminato e
approvato la relazione semestrale del Gruppo e della Capogruppo relativa al
primo semestre 2002*. In un contesto internazionale caratterizzato da un
generale peggioramento economicoreddituale dei principali operatori del
settore, i risultati economici del primo semestre del 2002 del Gruppo
mostrano un netto miglioramento rispetto al primo semestre 2001, grazie
soprattutto all'accelerazione della crescita e dei margini registrata nel
secondo trimestre 2002. Il risultato netto consolidato è positivo per 770
milioni di euro con un aumento del 59,4% ( +287 milioni di euro rispetto al
primo semestre 2001). *Per omogeneità di confronto i dati del 1° semestre
2002 sono stati commentati rispetto allo stesso periodo dell'esercizio
precedente ricostruito con il Gruppo Nortel Inversora (Telecom Argentina)
consolidato con il metodo del patrimonio netto anziché con il metodo
proporzionale Tale aumento è dovuto principalmente ai seguenti fattori:
miglioramento del risultato operativo (+341 milioni di euro); miglioramento
del saldo proventi e oneri finanziari e da partecipazioni (+146 milioni di
euro), nonostante la riduzione del saldo positivo dei proventi e oneri
straordinari (-7 milioni di euro), comprensivi delle plusvalenze da
dismissioni di partecipazioni (753 milioni di euro) compensati dagli oneri
per esodi e mobilità del personale (355 milioni di euro) e dagli oneri di
uscita del gruppo francese 9Telecom (367 milioni di euro) ed altri oneri e
proventi straordinari il cui saldo ammonta a 31 milioni di euro. Tenuto
conto della perdita consuntivata prima della cessione, il gruppo francese
9Telecom ha peggiorato il conto economico del Gruppo Telecom Italia nel
primo semestre 2002 complessivamente per 440 milioni di euro (282 milioni di
euro al netto delle imposte). I ricavi consolidati ammontano a 14.989
milioni di euro, con un incremento di 255 milioni di euro (+1,7%) rispetto
al primo semestre 2001. Se si esclude l'effetto dei cambi la crescita è
pari al 3,6%. Il margine operativo lordo di Gruppo è pari a 6.808 milioni
di euro, in aumento di 217 milioni di euro (+3,3%) rispetto al primo
semestre del 2001, con un'incidenza sui ricavi del 45,4% (44,7% nel primo
semestre 2001). Escludendo l'effetto del cambio l'incremento è del 4,5%. Il
risultato operativo è di 3.662 milioni di euro con un incremento di 341
milioni di euro (+10,3%) e con un'incidenza sui ricavi del 24,4% (22,5% nel
primo semestre 2001). L'incremento in valore assoluto risente sia della
crescita del margine operativo lordo, sia della flessione degli
ammortamenti. Il Free Cash Flow operativo è pari a 4.150 milioni di euro
(+1.508 milioni di euro). Il debito netto consolidato si riduce di 842
milioni di euro rispetto alla fine dello scorso anno (21.942 milioni di
euro), in linea con gli obiettivi fissati dal piano, ed è pari a 21.100
milioni di euro, dopo il pagamento dei dividendi (3.247 milioni di euro) e
l'effetto positivo sul debito consolidato delle dismissioni effettuate al 30
giugno 2002 è pari a 1.557 milioni di euro. Successivamente al 30 giugno,
le ulteriori dismissioni realizzate producono una riduzione del debito di
2.307 milioni di euro. Complessivamente, quindi, l'effetto sul debito delle
dismissioni portate a termine dalla nuova gestione è pari a 4.314 milioni
di euro e rappresenta oltre l'85% del piano biennale. Pertanto, considerando
l'effetto delle dismissioni realizzate dopo il 30 giugno il debito
consolidato si attesterebbe a 18.793 milioni di euro, con una riduzione
complessiva rispetto alla fine dello scorso anno di 3.149 milioni di euro.
E' confermato il target del debito di fine anno. Più dettagliatamente sul
debito hanno influito: smobilizzi per 1.871 milioni di euro relativi alle
dismissioni delle partecipazioni Bouygues Decaux Telecom (750 milioni di
euro), Lottomatica (212 milioni di euro) e Mobilkom Austria (756 milioni di
euro), e ai crediti finanziari a lungo (72 milioni di euro), nonché alle
immobilizzazioni per 81 milioni di euro; operazioni di cartolarizzazione e
di factoring dei crediti commerciali di Telecom Italia Spa che hanno
consentito di migliorare il livello del debito per circa 1.033 milioni di
euro; cessioni di crediti commerciali realizzate da Tim tramite operazioni
di factoring per 211 milioni di euro. La quota di indebitamento con scadenza
superiore all'anno è passata dal 64% della fine del 2001 al 73% al 30
giugno 2002, a seguito dell'emissione obbligazionaria avvenuta lo scorso 1°
febbraio 2002 di Telecom Italia S.p.A., di 2.500 milioni di euro. Tale
emissione rientra nell'ambito del Global Note Program. Per il 2002 ci si
attende una crescita del risultato operativo almeno in linea con quella del
2001, in coerenza con quanto comunicato al mercato lo scorso 14 febbraio
2002. Eventi successivi al 30 giugno 2002 Dismissioni - Nel luglio 2002 il
Gruppo Telecom Italia ha raggiunto un'intesa per anticipare gli effetti
dell'operazione di cessione della quota detenuta in Auna. Il passaggio
dell'intera quota detenuta dal Gruppo Telecom Italia, inizialmente previsto
per dicembre 2002, è stato finalizzato il 1° agosto 2002 con un incasso
netto di 1.805 milioni euro, cui si aggiungono 193 milioni di euro a titolo
di rimborso in relazione agli aumenti di capitale erogati dal Gruppo Telecom
Italia ad Auna fino al 30 giugno 2002. Da tale operazione il Gruppo ha
realizzato una plusvalenza netta di 1.027 milioni di euro. - Il 1° agosto
2002 si è conclusa la vendita di Telemaco Immobiliare (società partecipata
al 40% da Telecom Italia) a Mirtus, azienda indirettamente controllata dal
fondo immobiliare americano Whitehall, promosso dal Gruppo Goldman Sachs,
con un incasso per il Gruppo Telecom Italia di 178 milioni di euro cui si
aggiunge una distribuzione di riserve per complessivi 40 milioni di euro. La
plusvalenza netta per il Gruppo è pari a 64 milioni di euro.
Successivamente sono previsti alcuni aggiustamenti sul prezzo, a favore dei
tre venditori, in funzione della situazione patrimoniale di riferimento e
del valore di realizzo di alcuni asset nel corso del 2002. Nel mese di
luglio Finsiel ha raggiunto un accordo con il Ministero dell'Economia e
delle Finanze per la cessione del 100% di Sogei, la società che gestisce
l'anagrafe tributaria del Fisco italiano. Il passaggio delle azioni è
avvenuto ad un prezzo di vendita di 36 milioni di euro, cui si aggiunge una
distribuzione di riserve per 25 milioni di euro. L'impatto positivo sul
debito del Gruppo è di 201 milioni di euro. Il 2 agosto Telecom Italia ha
concluso con Finmeccanica un accordo per la cessione di Telespazio e di
alcuni impianti ad essa collegati. L'impatto complessivo sull'indebitamento
finanziario netto del Gruppo Telecom Italia sarà pari a 245 milioni di euro
con una plusvalenza netta di 53 milioni di euro. L'operazione è
condizionata al vaglio dell'Autorità Garante della Concorrenza e del
Mercato. Il 26 agosto si è conclusa l'operazione di stop-loss e cessione
della partecipazione in 9Telecom e il contestuale acquisto del 7% di LDCom.
L'onere di uscita, per il Gruppo, è stato di 282 milioni di euro già
accantonati nel 1° semestre 2002. Il 26 agosto il Gruppo Telecom Italia ha
raggiunto un accordo con i consoci in Solpart Participaç?es (controllante
indiretta di Brasil Telecom) per la riduzione della propria partecipazione
in Solpart (dal 37,29% al 19% del capitale ordinario) mediante cessione del
18,29% del capitale ordinario a Timepart Participaç?es e a Techold
Participaç?es. Tale riduzione è funzionale al lancio del servizio Gsm in
Brasile. L'operazione richiede l'approvazione dell'Anatel, l'autorità di
regolamentazione brasiliana. Nel complesso le dismissioni realizzate dopo il
30 giugno 2002 consentono una ulteriore riduzione del debito consolidato per
2.307 milioni di euro e un beneficio sul risultato netto consolidato di
1.108 milioni di euro. Altre operazioni successive al 30 giugno 2002 : Il 7
agosto 2002 Tim ha firmato un accordo preliminare con gli azionisti di Blu
S.p.A. per l'acquisto del 100% delle azioni del quarto operatore Gsm. La
cessione è effettuata in un contesto unitario e inscindibile al preventivo
trasferimento di separati rami d'azienda a Vodafone Omnitel S.p.A., a H3G
S.p.A. e a Wind Telecomunicazioni S.p.A. Il perfezionamento del contratto è
soggetto ad alcune condizioni, al via libera della Commissione Europea e
all'approvazione delle autorità competenti. Nel mese di agosto Tim
International Nv, società controllata da Tim, ha acquistato il 17,45% di
Stet Hellas, di cui già deteneva il 63,95%, ad un prezzo di circa 108
milioni di euro. Telecom Italia, dopo aver ottenuto l'approvazione
dall'Autorità Antitrust, ha acquisito ad un prezzo di 60,2 milioni di euro
l'86% di Epiclink, società specializzata nell'offerta di servizi in
outsourcing nell'area Information and Communication Technology. Nell'ambito
dell'operazione di acquisto di azioni proprie di Telecom Italia, nel periodo
1° luglio-5 settembre 2002 risultano acquistate n.7.445.000 azioni di
risparmio al prezzo medio di 5,26 euro per azione, per un investimento pari
a 39 milioni di euro e n 670.000 azioni ordinarie al prezzo medio di 7,71
euro per azione, per un investimento complessivo di 5 milioni di euro. Le
azioni proprie complessivamente acquistate dal 1° gennaio 2002 ammontano a
19.345.000 azioni di risparmio per un controvalore di 109 milioni di euro e
a 4.270.000 azioni ordinarie per un controvalore di 35 milioni di euro.
Telecom Italia e alcune società del Gruppo hanno siglato con le
Organizzazioni Sindacali di settore gli accordi per la messa in mobilità
complessivamente di circa 3.900 dipendenti, in attuazione dell'accordo del
27 maggio 2002 relativo al Piano Industriale 2002 - 2004. Gli effetti
economici dell'accordo sono compresi fra gli accantonamenti straordinari di
Telecom Italia S.p.A. Telecom Italia S.p.A - I ricavi della Capogruppo sono
pari a 8.430 milioni di euro e diminuiscono di 123 milioni di euro (-1,4%)
rispetto al primo semestre 2001. La lieve flessione è attribuibile
prevalentemente al traffico il cui valore si riduce del 6,6%, nonostante un
incremento in termini di minuti del 5,8% (corrispondenti a + 191 milioni di
euro in termini di ricavi). Lo sviluppo del traffico "trasportato"
per conto di altri operatori e del traffico on line (con la conseguente
crescita del volume dei minuti gestiti) è attenuato, in termini di ricavi,
dalle manovre tariffarie che hanno ridotto i prezzi delle comunicazioni
nazionali e internazionali. Tali fenomeni sono stati in parte compensati
dall'incremento dei canoni (+7,7%). I ricavi, al netto delle quote spettanti
agli altri gestori di telecomunicazioni, ammontano a 6.653 milioni di euro e
diminuiscono di 179 milioni di euro rispetto al primo semestre dello scorso
anno (-2,6%), a fronte delle riduzioni attuate come previsto dall'Autorità
per le Garanzie nelle Comunicazioni all'interno dell'Offerta di Riferimento.
Il margine operativo lordo, pari a 3.746 milioni di euro, registra un
incremento di 45 milioni di euro rispetto al primo semestre 2001 (+1,2%) e
presenta un'incidenza sui ricavi del 44,4% (43,3% rispetto allo stesso
periodo dell'esercizio precedente). Il miglioramento è dovuto alla
riduzione dei consumi e al contenimento del costo del lavoro, che hanno
compensato la riduzione dei ricavi. Il risultato operativo di Telecom Italia
S.p.A di 2.088 milioni di euro presenta un incremento di 71 milioni di euro
(+ 3,5%) e ha un'incidenza sui ricavi del 24,8% (23,6% nel primo semestre
2001). Il Free Cash Flow operativo della Capogruppo è pari a 2.943 milioni
di euro (+ 483 milioni di euro rispetto al 1° semestre 2001). La Capogruppo
Telecom Italia S.p.A. chiude il primo semestre 2002 con un utile netto pari
a 389 milioni di euro, inferiore di 265 milioni (-40,5%), rispetto al primo
semestre 2001. Tale risultato, a fronte di un aumento del risultato
operativo di 71 milioni di euro (+3,5%), sconta un peggioramento del saldo
derivante sia da proventi e oneri finanziari e da partecipazioni (-387
milioni di euro), sia da proventi e oneri straordinari (-148 milioni di
euro), rispettivamente influenzati dalle perdite per la cessione del gruppo
francese 9Telecom e dagli oneri per esodi e mobilità del personale. Si
rammenta inoltre che, come di consueto, non hanno concorso alla formazione
del risultato del 1° semestre 2002 i dividendi da imprese controllate,
derivanti da utili dell'esercizio in corso, che saranno rilevati a fine
esercizio, secondo il principio della maturazione, mentre questi utili hanno
contribuito al miglioramento del risultato consolidato. La politica dei
dividendi di Telecom Italia S.p.A viene confermata in linea con l'esercizio
precedente. Il personale al 30 giugno 2002 ammonta a 59.472 unità con una
diminuzione di 1.609 unità rispetto alla fine del 2001 dovuta
principalmente agli esodi agevolati, alle cessazioni conseguenti alla
mobilità ex lege 223/1991 e alle uscite di personale a seguito della
cessione del ramo d'azienda "Gestione Autoparco". L'indebitamento
finanziario netto di 16.816 milioni di euro è sostanzialmente in linea
rispetto al 31 dicembre 2001 (16.913 milioni di euro) dopo il pagamento di
dividendi per circa 2.306 milioni di euro. La sua composizione è variata
per effetto sia dell'emissione del bond Telecom Italia effettuata il 1°
febbraio 2002 nell'ambito del Global Note Program, sia per la
contabilizzazione, tra i debiti finanziari a medio lungo termine, del debito
verso JPMorgan Chase a seguito della riduzione del prezzo di esercizio delle
opzioni sulle azioni Seat Pagine Gialle da 4,2 euro a 3,4 euro per azione.
Nel corso del semestre, nel mercato di Domestic Wireline, è proseguita la
forte spinta competitiva, più accentuata sui traffici nazionali e
contrastata dalle nuove offerte commerciali lanciate a supporto delle azioni
di win back e retention della clientela. I ricavi di Domestic Wireline sono
pari 8.400 milioni di euro in lieve flessione rispetto allo stesso periodo
dell'anno precedente (-1%). Tale risultato è dovuto prevalentemente
all'implementazione del ribilanciamento tariffario e al lancio dei pacchetti
di traffico per la fidelizzazione dei clienti. Ulteriore spinta alla
crescita del traffico (che porta complessivamente all'incremento annuo dei
minuti pari al +5,8%) e' dovuta all'incremento dei minuti sul business
wholesale. Accelera lo sviluppo dei servizi dati innovativi in parziale
sostituzione dei servizi dati tradizionali. Il margine operativo lordo pari
a 3.905 milioni di euro registra un significativo incremento (+3,3% rispetto
al 1° semestre 2001), più che confermato a livello di risultato operativo
che si attesta a 2.407 milioni di euro (+9,5% rispetto allo stesso periodo
dell'anno precedente), in relazione all'azione di contenimento dei costi e
di miglioramento del livello di efficienza del capitale investito già
avviata nel corso del 2001. I collegamenti alla rete fissa gestiti da
Domestic Wireline sono 27.326.000 (di cui 5.662.000 Isdn). Nel corso del
primo semestre 2002 sono state lanciate nuove offerte commerciali nella
fonia residenziale (Ricomincio da te, Teleconomy Forfait e Teleconomy Zero)
e business (Offerta Corporate, Offerta Business e Teleconomy Zero Business).
In termini di servizi innovativi le novità principali hanno interessato sia
il comparto delle reti aziendali di trasmissione dati, sia il mondo
dell'accesso a Internet, con nuove offerte dedicate ad Aziende e a clienti
privati. Tra queste in particolare Alice l'offerta Adsl per internet ad alta
velocità, Adsl Smart per piccole e medie aziende, Full Business Security,
soluzioni "chiavi in mano" che protegge da intrusioni le reti e i
sistemi informativi aziendali e infine Wireless Lan che permette l'accesso
veloce a Internet senza fili. Mobile (Gruppo Tim) - La Business Unit Mobile,
nel primo semestre 2002, presenta ricavi in crescita, il miglioramento dei
margini reddituali e la riduzione dell'indebitamento finanziario netto. Tra
le operazioni portate a termine nel periodo si segnala la cessione delle
partecipazioni detenute in Bouygues Decaux Telecom e Mobilkom Austria. I
ricavi della Business Unit Mobile sono pari a 5.185 milioni di euro in
crescita del 5,2% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente. La
crescita dei ricavi è dovuta principalmente alle performance positive
registrate dalla Capogruppo Tim, da Stet Hellas, da Tim Perù e Tim Maxitel.
Se si esclude l'effetto dei cambi, la crescita dei ricavi è pari all'8,8%.
Il margine operativo lordo, pari a 2.488 milioni di euro (+4,7%), presenta
un'incidenza sui ricavi leggermente inferiore a quella del semestre
dell'anno precedente legata alla fase di start up delle società brasiliane.
Se si esclude l'effetto dei cambi, la crescita del margine operativo lordo
è pari al 6,7%. L'utile consolidato del periodo di spettanza della
Capogruppo è pari a 1.295 milioni di euro e registra un incremento,
rispetto al primo semestre 2001, del 79,9%. Al 30 giugno 2002 il numero
delle linee mobili del Gruppo Tim è pari a circa 36,4 milioni e segna un
incremento del 15,2% rispetto al dato omogeneo del 30 giugno 2001. Il
personale al 30 giugno 2002 ammonta a 17.137 unità con un incremento di 416
unità rispetto alla fine del 2001 in gran parte realizzato nell'area
sudamericana. La Capogruppo Tim S.p.A. ha conseguito ricavi pari a 4.190
milioni di euro, in aumento del 4,5% rispetto allo stesso periodo dell'anno
precedente e un margine operativo lordo pari a 2.182 milioni di euro. Il
risultato operativo ammonta a 1.613 milioni di euro e presenta una
diminuzione dell'1,5% dovuta soprattutto all'ammortamento ai fini fiscali
della licenza Umts e alla revisione dei criteri contabili relativi agli
ammortamenti tecnici. L'utile netto del periodo pari a 982 milioni di euro
è inferiore rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente per effetto
anche del maggiore tax rate. Internet and Media (Gruppo Seat Pagine Gialle)
- La Business Unit Internet and Media nel corso del primo semestre del 2002
presenta miglioramento delle redditività, riduzione dell'indebitamento
finanziario netto e sviluppo delle sinergie tra diverse aree di business.
Confermato il Mol positivo dell'area Internet. I ricavi pari a 871 milioni
di euro, presentano un incremento del 5,5% rispetto allo stesso periodo
dell'anno precedente, grazie anche al contributo positivo dell'area
Directories, nonostante un contesto di mercato pubblicitario ancora
fortemente recessivo, e dell'area Internet. Il margine operativo lordo pari
a 209 milioni di euro, è in sensibile miglioramento (+46%) grazie in
particolare all'incremento ottenuto nell'area directories e internet. Tali
miglioramenti si riflettono anche sul risultato operativo che nel semestre
è positivo per 19 milioni di euro contro la perdita di 42 milioni di euro
del 1° semestre 2001. Alla fine del semestre il personale del Gruppo ha
raggiunto 8.300 unità rispetto alle 9.264 del 31 dicembre 2001.
International Operations - L'attività operativa International Operations
nel primo semestre ha conseguito ricavi per 947 milioni di euro con un
incremento dell'1,4%; il margine operativo lordo aumenta del 3,2% a 192
milioni di euro, il rapporto sui ricavi è pari al 20,3%. Il risultato
operativo registra un significativo miglioramento (+43,4%), attribuibile ai
minori ammortamenti di goodwill delle società controllate, a seguito delle
svalutazioni effettuate al 31 dicembre 2001. Information Technology Mercato
e Information Technology di Gruppo - La Business Unit Information Technology
Mercato e l'attività operativa Information Technology di Gruppo nascono nei
primi mesi del 2002 dalla focalizzazione per tipologia di cliente delle
attività precedentemente inserite nella BU Information Technology Services.
It Mercato (Gruppo Finsiel) è responsabile delle attività informatiche del
Gruppo Telecom Italia orientate al mercato esterno, in particolare al
mercato della Pubblica Amministrazione, alle grandi aziende e al mondo
finance, mentre l'attività operativa It Gruppo (It Telecom S.p.A.) è
responsabile della gestione delle attività legate all'innovazione
tecnologica e informatiche di servizio rivolte al Gruppo Telecom Italia.
Nell'ottica del piano di ristrutturazione del comparto informatico: nel mese
di febbraio 2002, è stata effettuata la cessione, attraverso l'adesione
all'Offerta Pubblica d'Acquisto, alla Tyche S.p.A. - Gruppo De Agostini
della partecipazione della controllata Lottomatica S.p.A. con la
realizzazione, a livello consolidato del Gruppo Finsiel, di una plusvalenza
netta di 93 milioni di euro; nel primo trimestre 2002 Telecom Italia S.p.A.
ha conferito a IT Telecom S.p.A. le partecipazioni azionarie detenute in
Netsiel, Saritel, Sodalia e in Telesoft; nel mese di giugno 2002 Finsiel ha
ceduto le quote di partecipazione in Netikos, Telesoft, e Netsiel a IT
Telecom S.p.A.; a fine giugno 2002 IT Telecom S.p.A. ha acquisito da
Olivetti il 50% di Webegg, che ora è controllata al 69,8%; il 31 luglio
2002 Finsiel ha ceduto al Ministero dell'Economia e delle Finanze -
Dipartimento per le Politiche Fiscali, il 100% del capitale di Sogei per 36
milioni di euro (pari al valore di carico nel bilancio consolidato Finsiel),
cui si aggiunge una distribuzione di riserve per 25 milioni di euro. il 2
agosto 2002 la Finsiel ha stipulato un contratto di compravendita, in attesa
dell'approvazione dell'Autorità Antitrust, per la cessione del 100% del
capitale di Consiel alla World Investment Partners S.A. per 1 milione di
euro. IT Mercato ha registrato ricavi pari a 553 milioni di euro che, a
parità di perimetro, subiscono una leggera flessione, rispetto allo stesso
periodo dell'anno precedente (573 milioni di euro). Il margine operativo
lordo e il risultato operativo registrano un decremento di 18 milioni di
euro per effetto della riduzione dei prezzi su alcuni contratti rinnovati
nel corso dell'anno e gli investimenti industriali sono in linea con quelli
realizzati nello stesso periodo dell'anno precedente. Il personale della
Bu-It Mercato, composto attualmente da 6.315 unità si è ridotto, rispetto
al 31 dicembre 2001, di 126 unità. L'attività operativa It Gruppo, a parità
di perimetro, ha registrato ricavi pari a 495 milioni di euro in crescita
rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente (451 milioni di euro),
essenzialmente per le maggiori fatturazioni di lavori in corso. Il
personale, composto attualmente da 7.523 unità, è aumentato con l'ingresso
nell'area di consolidamento del Gruppo Webegg di 719 unità. Real Estate and
General Services - L'attività operativa di Real Estate e General Services
comprende la gestione e valorizzazione del patrimonio immobiliare del Gruppo
e l'offerta di servizi è rivolta principalmente alle altre
funzioni/Business Unit aziendali. Nel primo semestre 2002 i ricavi, pari a
434 milioni di euro, hanno registrato una contrazione principalmente
imputabile all'allineamento alle migliori condizioni di mercato del sistema
di riaddebiti interni della Funzione Real Estate and General Services di
Telecom Italia S.p.A. nei confronti delle altre funzioni/Business Unit
aziendali, nonché al proseguimento della politica di razionalizzazione
degli spazi occupati dalle strutture aziendali di Telecom Italia. Progetto
Tiglio. Nel corso del semestre è stato stipulato un accordo tra i Gruppi
Pirelli, Olivetti-Telecom e i fondi Morgan Stanley per conseguire
l'integrazione degli attivi immobiliari delle società coinvolte nonché
delle entità che prestano servizi immobiliari nell'ambito delle medesime
società, al fine della loro migliore valorizzazione. In base all'accordo il
Gruppo Olivetti-Telecom Italia si è impegnato a conferire immobili, aree ed
attività per circa 1.580 milioni di euro. L'apporto di Telecom Italia è
pari a circa 1.300 milioni di euro, con una plusvalenza lorda di circa 170
milioni di euro ed una liquidità netta che, attraverso più fasi che
interessano non soltanto l'anno in corso, è stimata in circa 650 milioni di
euro a fine progetto (includendo il Gruppo Seat Pagine Gialle).
GRUPPO
OLIVETTI AL 30 GIUGNO 2002:RICAVI CONSOLIDATI: 15.543 MILIONI EURO (+1,4%)
UTILE CONSOLIDATO ANTE AMMORTAMENTO AVVIAMENTO TELECOM ITALIA: 135 MILIONI
EURO (PERDITA DI 438 MILIONI DI EURO NEL PRIMO SEMESTRE 2001)
Ivrea, 9 settembre 2002 Il Consiglio di Amministrazione di Olivetti, riunito
il 5 settembre sotto la presidenza di Antonio Tesone, ha preso atto delle
dimissioni di Enrico Bondi dalla carica di amministratore delegato e da
membro del consiglio di amministrazione e ha cooptato, in sua sostituzione,
come consigliere Gian Carlo Rocco di Torrepadula. Il Consiglio, dopo aver
espresso vivo ringraziamento ad Enrico Bondi per il lavoro svolto, ha
esaminato e approvato il bilancio semestrale al 30 giugno 2002. Nel corso
del primo semestre del 2002 il Gruppo Olivetti ha proseguito nella
realizzazione degli obiettivi del piano industriale effettuando importanti
operazioni finanziarie e societarie, con significativi risultati di
efficienza e contenimento dei costi. Gruppo Olivetti - Le risultanze
economiche del primo semestre 2002 sono significativamente influenzate dalle
variazioni dell'area di consolidamento intervenute nel secondo semestre
2001. In particolare, nell'ambito del Gruppo Telecom Italia sono stati
esclusi dal processo di consolidamento i valori economici e i saldi
patrimoniali del Gruppo Nortel Inversora in Argentina (consolidato per
integrazione proporzionale nel primo semestre 2001). Per rendere omogeneo il
raffronto fra i due periodi, le risultanze del primo semestre 2001 sono
state ricostruite deconsolidando il Gruppo Nortel Inversora. I ricavi netti
nel primo semestre 2002 sono stati di 15.543 milioni di euro (di cui 14.989
milioni realizzati dal Gruppo Telecom Italia) con un incremento dell'1,4%
rispetto al primo semestre 2001 (+3,3% al netto dell'effetto cambi). I costi
di gestione e gli altri oneri netti ricorrenti ammontano a 12.550 milioni di
euro (12.646 milioni nel primo semestre 2001), di cui 11.309 milioni
relativi al Gruppo Telecom Italia, con un'incidenza sul fatturato
consolidato dell'80,7%, in diminuzione di 1,8 punti rispetto al primo
semestre 2001 (e di 2,6 punti percentuali rispetto all'esercizio 2001),
dovuta a una riduzione complessiva dei costi sostanzialmente per minori
ammortamenti a fronte di una crescita del fatturato. In particolare, gli
ammortamenti stanziati nel primo semestre 2002 ammontano complessivamente a
3.582 milioni di euro (di cui 2.864 relativi al Gruppo Telecom Italia), con
una diminuzione di 102 milioni rispetto al primo semestre 2001, e
comprendono 646 milioni di euro per l'ammortamento dell'avviamento di
consolidamento di Telecom Italia. Il risultato ante interessi e imposte (Ebit)
e ante proventi e oneri non ricorrenti, è positivo per 2.993 milioni di
euro (+11,3% rispetto ai 2.688 milioni nel primo semestre 2001), con
un'incidenza del 19,3% sui ricavi (in crescita rispetto al 17,5% del primo
semestre 2001 e al 16,7% dell'intero esercizio 2001). I proventi non
ricorrenti sono pari a 1.175 milioni di euro (di cui 1.059 milioni
realizzati dal Gruppo Telecom Italia), in aumento di 692 milioni rispetto ai
483 milioni del primo semestre 2001 e derivano principalmente dalle
plusvalenze registrate nella cessione delle partecipazioni in Lottomatica,
Bouygues Décaux Telecom e Mobilkom Austria. Gli oneri non ricorrenti, pari
a 966 milioni di euro (in aumento rispetto ai 317 milioni di euro del primo
semestre 2001) sono attribuibili per 956 milioni di euro al Gruppo Telecom
Italia, principalmente per gli interventi di riduzione degli organici, per
gli accantonamenti e le svalutazioni effettuati in relazione alla prevista
cessione della partecipazione 9Télécom. Il risultato consolidato ante
interessi e imposte (Ebit) è dunque positivo per 3.202 milioni di euro
(20,6% del fatturato), con un incremento di 348 milioni di euro rispetto al
primo semestre 2001 (2.854 milioni di euro, pari al 18,6% del fatturato). I
proventi netti da partecipazioni sono pari a 34 milioni di euro (62 milioni
di euro nel primo semestre 2001). Gli interessi passivi e gli altri oneri
finanziari, al netto, ammontano complessivamente a 1.342 milioni di euro
(erano 1.142 milioni nel primo semestre 2001), imputabili per 897 milioni al
Gruppo Telecom e per 445 milioni alle altre società del Gruppo. L'aumento
è sostanzialmente attribuibile alla svalutazione dei tassi di cambio
relativi all'indebitamento di alcune partecipazioni sudamericane del Gruppo
Telecom Italia. Le rettifiche di valore di attività finanziarie presentano
un saldo negativo di 459 milioni di euro (era negativo per 959 milioni nel
primo semestre 2001), di cui 403 milioni relativi al Gruppo Telecom Italia e
dovuti principalmente all'ammortamento dei goodwill emersi dall'acquisto
delle partecipazioni in società valutate ad equity e alla quota di
competenza del Gruppo dei risultati netti di Stream e IS Tim Turchia e di
altre società valutate con il metodo del patrimonio netto. Le imposte sul
reddito del periodo sono state stimate in 846 milioni di euro (1.222 milioni
nel primo semestre 2001). Il risultato consolidato netto, dopo le imposte e
dopo la quota di risultato di pertinenza degli azionisti di minoranza (1.100
milioni di euro), è negativo per 511 milioni di euro, in miglioramento di
576 milioni rispetto alla perdita registrata nel primo semestre 2001; prima
dell'ammortamento dell'avviamento derivante dall'acquisizione di Telecom
Italia, il risultato consolidato netto è positivo per 135 milioni di euro
(perdita di 438 milioni nel primo semestre 2001). Al 30 giugno 2002 il
patrimonio netto totale del Gruppo Olivetti è pari a 23.296 milioni di euro
(11.927 milioni dopo la quota spettante agli azionisti di minoranza); era
26.353 milioni di euro al 31 dicembre 2001 (12.729 milioni dopo la quota
spettante agli azionisti di minoranza). Sempre al 30 giugno 2002
l'indebitamento finanziario netto del Gruppo Olivetti è pari a 37.094
milioni di euro, in diminuzione di 1.268 milioni rispetto al 31 dicembre
2001. Tale riduzione deriva per 842 milioni di euro dall'avanzo finanziario
del Gruppo Telecom Italia (dovuto agli incassi da dismissioni e ai flussi
generati dalle attività operative parzialmente compensati dagli
investimenti industriali e finanziari e dal pagamento dei dividendi) e per
426 milioni di euro dall'avanzo finanziario delle altre società del Gruppo
Olivetti, generato dall'incasso dei dividendi da Telecom Italia e dalla
cessione della partecipazione in Lottomatica, al netto degli esborsi per
oneri finanziari. In particolare, nell'ambito del piano industriale del
Gruppo Olivetti-Telecom, le dismissioni effettuate nel primo semestre 2002
hanno avuto un impatto sul debito consolidato per 1.732 milioni di euro.
Dopo il 30 giugno sono state chiuse operazioni nell'ambito del Gruppo
Telecom Italia con un impatto sul debito per 2.307 milioni di euro per un
totale complessivo (inclusa la cessione dei consorzi satellitari finalizzata
nel 2001) di 4.489 milioni di euro, realizzando in soli 9 mesi oltre l'85%
del piano biennale di dismissioni. Considerando tali operazioni, il debito
netto consolidato scenderebbe a circa 34,8 miliardi di euro, con una
riduzione complessiva rispetto alla fine dello scorso anno di circa 3,6
miliardi di euro. E' confermato il target del debito di fine anno. Al 30
giugno 2002 i dipendenti delle Società del Gruppo Olivetti incluse
nell'area di consolidamento erano 114.065 (116.020 al 31 dicembre 2001). La
Capogruppo Olivetti S.p.A. - Olivetti S.p.A. ha chiuso il primo semestre
2002 con un utile di 849 milioni di euro (contro una perdita di 649 milioni
di euro nel primo semestre 2001). Il forte miglioramento del risultato è
stato determinato dall'incremento dei proventi da partecipazioni per effetto
della contabilizzazione nel semestre della parte dei dividendi riferiti
all'esercizio 2001, che Telecom Italia ha distribuito in maggio attingendo
dalle riserve (844 milioni di euro) e dei crediti d'imposta (per 483 milioni
di euro) sul totale dei dividendi incassati. Al miglioramento del risultato
hanno inoltre contribuito le plusvalenze realizzate con la cessione delle
partecipazioni in Lottomatica (158 milioni di euro) e in Webegg (9 milioni
di euro). Al 30 giugno 2002 il patrimonio netto della Società è pari a
16.096 milioni di euro; alla stessa data l'indebitamento finanziario netto
è di 15.662 milioni di euro, in diminuzione di 660 milioni di euro rispetto
ai 16.322 milioni di euro al 31 dicembre 2001. La riduzione
dell'indebitamento è dovuta sostanzialmente agli incassi dei dividendi (905
milioni di euro) e agli incassi derivanti dalla cessione delle
partecipazioni in Lottomatica e Webegg (218 milioni di euro), cui si
contrappongono gli esborsi per oneri finanziari per 393 milioni e altri
esborsi netti per 70 milioni. Evoluzione prevedibile della gestione
nell'esercizio 2002 Il risultato di Olivetti S.p.A. per l'intero esercizio
2002 - considerati gli oneri finanziari del secondo semestre - si prevede
ampiamente positivo in relazione ai dividendi che deriveranno dal risultato
d'esercizio di Telecom Italia e che saranno contabilizzati al 31 dicembre
2002. Il Gruppo Olivetti, in relazione all'andamento prevedibile del Gruppo
Telecom Italia, dovrebbe presentare un risultato consolidato in utile prima
delle imposte e ante ammortamento dell'avviamento dell'acquisizione di
Telecom Italia. Principali iniziative gennaio - agosto 2002 In questo
periodo Olivetti e le sue controllate finanziarie hanno completato
importanti operazioni finanziarie volte a rifinanziare e migliorare il
profilo di scadenza dell'indebitamento, che già oggi è interamente coperto
da emissioni obbligazionarie con scadenza superiore a 12 mesi. Tra le
operazioni più rilevanti si ricordano: emissione obbligazionaria per un
importo complessivo di 1,5 miliardi di euro, ripartiti in due tranche a 5 e
10 anni (aprile 2002) rimborso anticipato a giugno del prestito
obbligazionario "Olivetti Finance NV 1999-2004 t.v." per 5,15
miliardi di euro; collocamento privato, nel periodo, di alcuni prestiti
obbligazionari per un importo complessivo di oltre 1,7 miliardi di euro;
collocamento obbligazionario per un importo di circa 385 milioni di euro con
scadenza marzo 2004, convertibile in 41,4 milioni di azioni ordinarie
Telecom Italia (circa 0,79% del capitale ordinario) (luglio-agosto 2002);
Nell'ambito del processo di razionalizzazione societaria del Gruppo si
ricordano, oltre alle già citate dismissioni delle partecipazioni in
Lottomatica, Bouygues Décaux Telecom e Mobilkom Austria, la cessione di
Webegg S.p.A. a I.T. Telecom S.p.A., l'avvio del progetto di integrazione e
valorizzazione degli immobili del Gruppo ("Progetto Tiglio"),
l'accordo siglato da Olivetti Tecnost con Smt Vertronic per la vendita di
alcuni asset industriali della controllata Olivetti Tecnost de Mexico. Dopo
il 30 giugno, inoltre, nell'ambito del Gruppo Telecom Italia sono state
finalizzate le dismissioni delle partecipazioni in Auna, Telemaco
Immobiliare, Sogei, Telespazio e 9Telecom. Nel complesso le dismissioni
realizzate dal Gruppo Telecom Italia dopo il 30 giugno 2002 comportano la
riduzione del debito consolidato di Olivetti per 2.307 milioni di euro a
circa 34,8 miliardi di euro ed effetti economici positivi per circa 400
milioni di euro. Altre Società del Gruppo Olivetti nel primo semestre 2002
Olivetti Tecnost opera nel settore dei prodotti per ufficio (Divisione
Office), nei sistemi informatici specializzati nell'automazione dei servizi
per banking, retail, gaming automation, e pubbliche amministrazioni
(Divisione Mercati Verticali) e nel settore della domotica con soluzioni di
automazione rivolte all'utenza privata residenziale tramite DomusTech S.p.A..
Il fatturato del Gruppo Olivetti Tecnost nel primo semestre 2002 è stato
pari a circa 486 milioni di euro, con un risultato netto dopo imposte e
quota terzi negativo per 33,5 milioni di euro, dopo aver contabilizzato
oneri non ricorrenti per 34,4 milioni di euro. Al 30 giugno 2002 i
dipendenti del Gruppo erano 4.971. Nel mese di giugno Olivetti Tecnost ha
siglato con le Organizzazioni Sindacali l'accordo sul Piano Industriale e di
rilancio del gruppo, che si pone come obiettivo principale di riportare
Olivetti Tecnost alla redditività attraverso interventi focalizzati per
aree di business. Il Gruppo Webegg, con sedi a Milano, Torino, Bologna e
Roma e un ufficio a San Francisco, opera come consulente strategico per il
posizionamento di aziende in rete (Web consulting), integrando sia soluzioni
proprie, sia derivanti da un network di partnership con società leader
mondiali nelle soluzioni di rete (Web integration). A fine giugno Olivetti
S.p.A. ha ceduto la propria quota (50% del capitale) in Webegg S.p.A. a I.T.
Telecom S.p.A.. Nel primo semestre 2002 il Gruppo Webegg ha realizzato un
fatturato consolidato di 45,1 milioni di euro, di cui 25,6 milioni con
clienti extra Gruppo Olivetti, in riduzione di 3,8 milioni di euro rispetto
al primo semestre dell'esercizio 2001. La contrazione delle vendite si è
negativamente riflessa sul risultato netto consolidabile (perdita di 0,3
milioni di euro). Al 30 giugno 2002 i dipendenti del Gruppo erano 719.
Olivetti Multiservices - E' la Società immobiliare e di servizi controllata
interamente da Olivetti S.p.A. che, oltre a gestire il patrimonio
immobiliare di Olivetti, si rivolge anche al mercato esterno con un'offerta
di servizi immobiliari globali, fra i quali: gestione e manutenzione
immobili, energy management, progettazione e conduzione di impianti
tecnologici. Il fatturato nel primo semestre è stato di circa 66 milioni di
euro (circa il 68% realizzato con clienti esterni al Gruppo), con un utile
netto consolidabile di 4,8 milioni di euro. Al 30 giugno 2002 i dipendenti
erano 367.
BANCO
POPOLARE DI VERONA:PARTONO GESTIELLE ETICO AZIONARIO, GESTIELLE ETICO
OBBLIGAZIONARIO E GESTIELLE ETICO
Milano, 9 settembre 2002 - Presso tutte le filiali del Banco Popolare di
Verona e Novara è possibile sottoscrivere tre nuovi prodotti finanziari
creati da Aletti Gestielle Sgr, il principale asset manger del Banco
Popolare di Verona e Novara (Bpvn). Aletti Gestielle Sgr si colloca tra le
prime dieci società di gestione del risparmio italiane, con un patrimonio
gestito di oltre 14 miliardi di Euro (luglio 2002). Si tratta di una ottima
opportunità per tutta la clientela di effettuare investimenti potendo
contare su un capitale minimo e pari a 500 euro, in strumenti finanziari di
emittenti che rispondano a requisiti di eticità, che abbiano manifestato
particolare attenzione al rispetto dell'uomo e delle sue libertà
fondamentali, alla tutela del lavoro minorile, al rispetto dell'ambiente,
alla protezione degli animali, e che svolgano attività che possano
contribuire ad un miglioramento della qualità della vita. Per poter
effettuare al meglio tali scelte Aletti Gestielle si avvale di E.Capital
Partners che stabilisce la lista di emittenti che rispondono ai criteri di
eticità suddetti. E.Capital Partners nella definizione del rating etico per
la selezione dei titoli inseriti nei benchmarks utilizzati da Aletti
Gestielle, si ispira ai criteri emanati dalle più importanti ONG
(Organizzazioni Non Governative) e istituzioni quali ad esempio Unicef,
Amnesty International, Human Rights Watch. E dall'Osservatorio Finetica -
osservatorio dell'Università Bocconi e dell'Università Pontificia
Lateranense sulla finanza socialmente responsabile. L'altra caratteristica
peculiare dei "fondi etici" di Aletti Gestielle è data dal fatto
che è previsto, tra gli oneri a carico del Fondo, un contributo annuo
devoluto ad iniziative benefiche la cui individuazione e monitoraggio,
coerente con le policy più sopra delineate, spetta ad un Comitato Etico
indipendente, composto da personalità di elevato profilo. I fondi del
"Sistema Etico Aletti Gestielle", sono tre, di cui uno azionario,
uno obbligazionario ed uno bilanciato, quest'ultimo con il 30% massimo in
azioni Tutti i fondi sono ad accumulazione dei proventi e denominati in
Euro. Non ci sono commissioni di ingresso ne' di uscita; l'importo minimo di
ingresso è di 500,00 Euro ed è prevista la facoltà di aderire a piani di
accumulo e di effettuare piani di rimborso programmato. Non è però
possibile effettuare operazioni di switch con i fondi appartenenti al
"Sistema Gestielle". Gestielle Etico Azionario (Azionario Altre
Specializzazioni) investe prevalentemente in titoli azionari, selezionati
secondo i criteri di eticità sopra illustrati. La commissione annua di
gestione è dell'1.70%, il contributo annuo devoluto dal Fondo è in misura
dello 0.30%, mentre l'eventuale provvigione di incentivo è determinata su
base mensile e si applica esclusivamente in caso di variazione positiva del
valore della quota del Fondo, calcolata nel mese di rilevazione. Gestielle
Etico Obbligazionario (Obbligazionario Area Euro M/L Termine) ha una
politica di investimento prevalentemente orientata verso strumenti
finanziari di natura obbligazionaria. E' escluso quindi l'investimento in
titoli azionari, obbligazionari convertibili, obbligazionari cum warrant e
titoli recanti opzioni su azioni. La commissione annua di gestione è dello
0.95%, il contributo annuo devoluto dal Fondo è dello 0.15%, mentre la
provvigione di incentivo non è prevista. Gestielle Etico Bilanciato 30
(Bilanciato Obbligazionario) persegue una composizione del portafoglio del
Fondo bilanciata fra strumenti finanziari di natura obbligazionaria e titoli
azionari. Nell'attuazione di tale politica di investimento, i titoli
azionari potranno essere presenti nel portafoglio del Fondo per un valore
non superiore al 30% del totale attività. La commissione annua di gestione
è dell'1.20%, il contributo annuo devoluto dal Fondo è pari allo 0.30%,
mentre la provvigione di incentivo non è prevista.
CONSIGLI
A UN INVESTITORE PRUDENTE DI STEFANO VIGHI - ECONOMISTA DI UNION
INVESTMENT
Milano, 9 settembre 2002 Ad un investitore che vuole mantenersi prudente
consigliamo una distribuzione del portafoglio così suddiviso: 90 %
obbligazioni e 10 % azioni, con quest'ultima quota che merita forse un
incremento fino al 15 % nel corso dei prossimi 3 anni. Passando al
dettaglio, la quota dedicata agli investimenti obbligazionari dovrebbe
essere così suddivisa: 45 % titoli emessi da Paesi dell'area Euro
(particolarmente a breve termine), i quali offrono stabilità e mettono
l'investitore al riparo da possibili oscillazioni di altre valute; 25 % Usa
(possibilmente scadenze a lungo termine); 20 % Giappone (medio e lungo
termine); 6 % Paesi dell'Unione Europea non Uem; 4 % Paesi Emergenti. Diamo
sicuramente la nostra preferenza ai titoli di stato (Government Bonds) con
una percentuale che vada dal 75 all' 80%: i Governi dei vari Paesi sono
attualmente molto più affidabili delle società che soffrono in gran parte
di un forte indebitamento e di una profittabilità incerta. Malgrado ciò,
dati gli attuali interessanti livelli dei prezzi, suggeriamo di investire il
restante 25 - 30% in obbligazioni societarie (Corporate Bonds), sciegliendo
società emittenti attive nei settori finanziari, retails e delle industrie
di base. Anche talune emissioni di società di telecomunicazioni possono
avere un buon appeal che nasce dalle basse quotazioni seguite ai vari
downgrades del credito. Preferiamo inoltre titoli a tasso variabile a causa
dell'elevato livello dei prezzi delle obbligazioni a tasso fisso e per
immunizzare il portafoglio da possibili rialzi dei tassi che, pur non
essendo attesi nell'immediato futuro, dovrebbero verificarsi in un orizzonte
temporale di medio termine. Siamo invece piuttosto cauti circa le emissioni
High Yeld e per quanto riguarda molti Paesi emergent. Il nostro investitore
dovrebbe evitare l'America Latina data la ancora difficile ed incerta
situazione di tutto il continente, preferendo stati quali l'Ungheria o la
Repubblica Ceca che offrono condizioni economiche decisamente migliori e
rendimenti interessanti. Unica incognita, anche se di portata accettabile e
che interessaparticolarmente lo Zloty polacco, potrebbe derivare dalla
possibile debolezza delle valute locali. Le emissioni della Russia sono
tuttora molto appetibili ma, a livello generale, Mosca sembra aver
rallentato la crescita degli ultimi anni e qualche incognita si affaccia sul
panorama russo. Venendo alla parte azionaria, confidiamo che il nostro
prudente investitore si posizioni in titoli cosiddetti difensivi, quali ad
esempio alimentari o farmaceutici. Come già detto, in previsione di una
graduale ripresa dei listini nei prossimi anni, crediamo sia consigliabile
alzare via via la quota azionaria con investimenti cauti e approfittando
possibilmente delle fasi di debolezza. A livello geografico, l'area da noi
preferita in questo momento resta Eurolandia che, se pur alle prese con
molte problematiche, rimane forse quella meno esposta a violente correzioni
e volatilità. Siamo più prudenti sui titoli USA soprattutto nel breve
termine, mentre una diversificazione potrebbe essere costituita da titoli
del Giappone, Paese che sembra lentamente avviarsi verso una ripresa e che
nell'arco temporale dei 3 anni potrebbe, grazie anche alle bassissime
quotazioni raggiunte, riservare sorprese positive. Per i prossimi mesi una
persona con una bassa propensione al rischio dovrebbe evitare di investire
in emissioni obbligazionarie che, pur magari offrendo elevati rendimenti,
implicano rischi legati all'emittente o alla valuta (vedi il caso
Argentina). E' inoltre sempre importante considerare il grado di affidabilità
finanziaria del soggetto che emette il prestito obbligazionario e nel caso
di titoli di stato evitare Paesi "esotici", mentre per le
Corporate scegliere società solide e non eccessivamente oberate dai debiti.
Bisogna inoltre tenere presente anche che esistono emittenti la cui
sovibilità é garantita dallo stato. A livello azionario non lasciarsi
coinvolgere in entusiasmi colettivi che seguono forti rialzi borsistici (gli
addetti ai lavori avranno già realizzato guadagni ed il rischio é quello
di comprare a prezzi moto alti che difficilmente cresceranno ancora)
riducendo notevolmente il peso destinato agli investimenti obbligazionari.
Sconsigliabile anche l'acquisto di titoli la cui attività é poco
conosciuta e le cui quotazioni possono oscillare considerevolmente, quali le
azioni della New Economy. Nel caso disponga poi di nuove risorse finanziarie
il nostro investitore potrebbe valutare l'acquisto di quote in qualche fondo
immobiliare o un piano d'accumulo (Pac) di tipo bilanciato/prudente.
RAS
ASSET MANAGEMENT LANCIA FONDO DI FONDI DI PRIVATE EQUITY
Milano, 9 settembre 2002 - Ras fa il suo ingresso nel mercato del Private
Equity con Ras Private Equity Partners, il Fondo di fondi chiuso di diritto
italiano costituito e gestito da Ras Asset Management Sgr, la società di
gestione del gruppo. Rasbank, l'istituto multicanale di Ras, è la banca
depositaria di Ras Private Equity Partners e in seguito ne curerà anche la
distribuzione, mentre advisor del fondo è Apep (Allianz Private Equity
Partners). Apep è l'unità di fondi di fondi di Allianz Private Equity
Holdings (Apeh), uno dei principali operatori del mercato, presente in
Europa e America con investimenti in Private Equity superiori ai 7 miliardi
di euro. Ad Apep si affianca Rasfin, la società di Corporate Finance e
intermediazione di Ras, che, nel ruolo di consulente, mette al servizio del
fondo la dettagliata conoscenza del mercato italiano. La strategia
gestionale di Ras Private Equity Partners prevede infatti che gli
investimenti siano concentrati per circa il 50% in Italia e per il restante
50% in Europa. Il fondo di fondi Ras Private Equity Partners è riservato a
investitori qualificati, con una quota minima di partecipazione pari a
100.000 euro. Caratterizzato da un orizzonte temporale di lungo periodo (la
durata del fondo è prevista in dieci anni) e da performance indipendenti
rispetto ai corsi borsistici, l'investimento in fondi chiusi e in società
non quotate costituisce un valido strumento di diversificazione e completa
l'offerta di strumenti finanziari per la clientela. Il Private Equity
rappresenta inoltre un'opportunità per Ras che investirà direttamente nel
fondo un importo pari a 100 milioni di euro. "L'ingresso nel segmento
del Private Equity è parte di una strategia complessiva di Ras per il
potenziamento dei servizi finanziari" commenta Pier Riches, Direttore
Generale Finanza e Investimenti di Ras. "In quest'ottica si inquadra
anche la costituzione in Ras di una Direzione Finanza Corporate, affidata a
Roberto Notarbartolo di Villarosa, che, attraverso la controllata Rasfin e
in collaborazione con Allianz, offre la consulenza per gli investimenti in
fondi chiusi e in aziende non quotate". La Direzione Finanza Corporate
comprende un'unità dedicata al Private Equity che oltre a presiedere
all'ulteriore sviluppo del business in Italia, ha l'obiettivo di completare
l'offerta e fornire un servizio integrato alla vasta platea di clientela
corporate del gruppo. Le prime forme di investimento in Private Equity in
Europa risalgono agli anni '50, ma la fase di crescita di questo mercato è
iniziata nei primi anni '80 e ha registrato una sensibile accelerazione a
partire dalla seconda metà degli anni '90. Basti pensare che gli
investimenti europei in Private Equity nel 1997 sono stati pari a 9,6
miliardi di euro, mentre nel 2001 tale cifra ha raggiunto i 24 miliardi.
Nello stesso periodo in Italia gli investimenti in Private Equity sono
passati dai 600 milioni di euro del '97 ai 2.200 milioni del 2001.
IL
BANCO POPOLARE DI VERONA E NOVARA ADERISCE AL CODICE DI CONDOTTA EUROPEO PER
I MUTUI CASA
Milano, 9 settembre 2002 - Il Banco Popolare di Verona e Novara ha aderito
al Codice di Condotta europeo in materia di informativa precontrattuale per
i mutui destinati all'acquisto ed alla ristrutturazione di immobili
residenziali che entrerà in vigore il prossimo 5 settembre, ed è già
pronto a fornire la relativa documentazione alla clientela. Il Codice
Europeo rappresenta il frutto di un'intesa tra le associazioni bancarie
europee e le organizzazioni dei consumatori ("Accordo"), volta ad
assicurare la trasparenza delle condizioni praticate dalle banche sui mutui
a scopo abitativo nonché la comparabilità tra le offerte proposte dai
diversi istituti. Per l'Italia, l'ABI ha provveduto ad emanare le
disposizioni operative necessarie per l'attivazione del Codice secondo
criteri di omogeneità ed uniformità tra le banche del sistema che vi hanno
aderito. Il Codice deve essere posto obbligatoriamente a disposizione della
clientela presso tutti gli sportelli bancari e vincola a fornire in sede
precontrattuale informazioni concernenti i mutui casa, sia di carattere
generale che quelle più specifiche ed adeguate alle effettive esigenze del
cliente. L' "Accordo" deve essere messo a disposizione per la
visione e la consultazione, nonché consegnato a richiesta. Inoltre, sempre
in via obbligatoria la Banca è tenuta a consegnare il documento contenente
le informazioni generali ed il prospetto informativo europeo standardizzato
(Esis), che contiene alcune novità, come l'introduzione del taeg con il
piano di ammortamento. Il Codice Europeo si applica ai mutui stipulati per
l'acquisto o la trasformazione di un immobile privato ad uso abitativo
garantiti da ipoteca (sono esclusi i mutui edilizi soggetti a frazionamento
ed accollo da parte degli acquirenti delle singole unità immobiliari).
Inoltre un altro elemento importante è rappresentato dalla non
obbligatorietà della sottoscrizione del contratto di mutuo a causa della
consegna del Codice stesso al cliente. Scopo precipuo dell'Accordo è
infatti quello di consentire, in sede precontrattuale, di rendere
confrontabili e quindi paragonabili le offerte / proposte di mutuo delle
varie banche che vi hanno aderito. Il Banco Popolare di Verona e Novara, a
riprova della tradizionale attenzione per le tematiche concernenti il
finanziamento dell'acquisto e la ristrutturazione dell'abitazione, dispone
di ben 11 linee di prodotto: una gamma tra le più ampie ed articolate messe
a disposizione del mercato. La quota dei finanziamenti per la casa
rappresenta il 27% del totale dei finanziamenti a medio/lungo termine.
INTERBANCA
SPA RISULTATI AL 30.6.2002 UTILE NETTO DEL PERIODO € 82 MILIONI
(+166%)
Milano, 9 settembre 2002 - Queste le principali risultanze esaminate dal
Consiglio di Amministrazione di Interbanca (Gruppo Banca Antonveneta)
riunitosi in data odierna, che ha approvato la Relazione Semestrale al 30
Giugno 2002.
RISULTATI
ECONOMICI
|
30 Giugno 2002
(milioni di Euro)
|
30 Giugno 2001
(milioni di Euro)
|
Variazione %
|
Margine di interesse da attività
creditizia
|
44,5
|
39,7
|
+ 12 %
|
Margine d’Intermediazione
|
179,0
|
88,5
|
+ 102 %
|
Risultato di Gestione
|
146,
|
2 60,1
|
+ 143 %
|
Utile netto del periodo
|
82,0
|
30,8
|
+ 166 %
|
Interbanca conferma la crescita nelle varie aree di business
nonostante le difficili condizioni di mercato. ?I crediti verso la clientela
ammontano a € 7.566 milioni (€ 6.654 al 30.06.2001) + 13,7%. Nel cui
ambito si evidenzia: ?l'attività di Portafoglio Sconto che, nonostante la
congiuntura sfavorevole, aumenta le consistenze del 6,4% rispetto al primo
semestre 2001; ?l'attività di Corporate Finance ha incrementato la sua
presenza nel segmento della finanza strutturata. ?La qualità del credito
erogato è evidenziata dal rapporto sofferenze nette / crediti netti, che
scende attestandosi a 1,15% (1,28% al 31.12.2001) senza che sia mai stata
fatta alcuna operazione di securitization. ?L'attività di Finanza Pur in un
contesto di mercati difficili, l'emissione di bond strutturati e non, è
aumentata del 24% su base annua. ?L'attività di Equity Investment:
L'ammontare delle partecipazioni di merchant banking è pari a € 318
milioni. Nel corso del periodo sono stati effettuati 5 investimenti e 5
dismissioni (36 partecipazioni in portafoglio) Si evidenzia inoltre che
Interbanca International Holding, controllata al 90% da Interbanca, ha
effettuato nel semestre un'ulteriore investimento, in Magneti Marelli "aftermarket"
portando a 3 il numero delle partecipazioni detenute per un investimento
totale di €31 milioni. positivo l'andamento di Interbanca Gestione
Investimenti Sgr (controllata al 100% da Interbanca). Si segnala in
particolare che, il secondo fondo chiuso "Interbanca Investimenti
Due" nel corso del semestre ha effettuato 5 investimenti per
complessivi € 13,4 milioni. Si allega copia dei prospetti di Stato
Patrimoniale e Conto Economico, nonché di Conto Economico Riclassificato.
Il Consiglio di Amministrazione ha nominato Vice Presidente il Dottor
Giuliano Tabacchi.
BANCA
PROFILO:APPROVATI I RISULTATI AL 30 GIUGNO 2002. L'ATTIVO DI BILANCIO HA
RAGGIUNTO I 762 MILIONI DI EURO
Milano, 9 settembre 2002 - Il Consiglio di Amministrazione di Banca Profilo
ha approvato i dati sull'andamento del primo semestre 2002, periodo
contraddistinto dal trend discendente dei mercati azionari e dall'incertezza
della ripresa economica. I risultati indicano mezzi amministrati pari a 2,2
miliardi di Euro (-12%) rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente.
Il calo è riconducibile totalmente alla valorizzazione dei portafogli. Il
dato sulla raccolta depurato dall'effetto della valorizzazione ha avuto
infatti un incremento del 3% rispetto al 31/12/2001. L'utile nettodi periodo
è pari a 1,56 milioni di Euro (-49% rispetto al 30/6/2001). L'attivo di
bilancio ha raggiunto i 762 milioni di Euro e il patrimonio netto i 106
milioni di Euro, in lieve calo (118 nel 2001) per il pagamento dividendi e
la distribuzione straordinaria agli azionisti della riserva sovrapprezzi di
emissione. Il numero di addetti al 30 giugno 2002 è stato di 175 unità, in
calo del 6 % rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente come
risultato del processo di riorganizzazione avviato nel 2001, teso ad una più
efficiente allocazione delle risorse disponibili e ad avviare decise
politiche di contenimento dei costi per fronteggiare l'impatto di una
congiuntura sfavorevole. Gli interventi riorganizzativi hanno consentito
risparmi per oltre 3 milioni di Euro (33%) alla voce "Costi e spese
diverse" rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente. Gli
investimenti sono stati ugualmente sostenuti, specie quelli diretti alla
selezione e formazione di nuove risorse. E' stato anche realizzato, in
collaborazione con Profilo Academy, un Master in Private Banking di 6 mesi
al quale hanno preso parte 15 giovani laureati e dei quali 9 sono stati
assunti con la qualifica di Junior Private Banker. In funzione del
prevedibile aumento della competizione e in linea con il piano di sviluppo
triennale della Banca, la società potenzierà il numero di risorse senior
da destinare alle aree con più diretto impatto sulla produzione di
ricavi.
POSITIVI
RISULTATI SEMESTRALI PER BANCA TOSCANA: RISULTATO LORDO DI GESTIONE 168.053
EURO +17,79
Firenze, 6 settembre 2002 - Il Consiglio di Amministrazione di Banca
Toscana, presieduto dal Prof. Paolo Mottura, ha approvato nella seduta
odierna la relazione semestrale 2002. Il margine d'interesse - aumentato del
7,37% sul primo semestre 2001 - ha raggiunto i 248,2 milioni grazie
principalmente all'accresciuto apporto fornito dal segmento clientela, che
ha beneficiato del favorevole effetto economico indotto dall'evoluzione dei
mezzi finanziari complessivamente intermediati. Nel contempo, i ricavi da
servizi si sono attestati su 195,2 milioni, segnando un progresso del 2,77%
rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente. Cosicché nel complesso
il margine d'intermediazione ha raggiunto i 443,4 milioni (+5,30% su base
annua) ed è stato assorbito da un insieme di oneri di gestione -
comprensivo di più elevate rettifiche di valore su immobilizzazioni
materiali ed immateriali (+9,86%) - pari a 275,3 milioni. L'andamento di
tale insieme di componenti negative di reddito (-1,11% rispetto a giugno
2001) ha riflesso essenzialmente la stazionarietà delle spese
amministrative (+0,22%), nel cui ambito i costi del personale sono risultati
in calo del 3,68% a seguito delle iniziative poste in essere dalla Banca nel
2001 in materia di fuoriuscite del Personale. Il cost/income si è così
attestato al 62,10% con una riduzione rispetto allo stesso periodo dell'anno
precedente di 4,02 punti percentuali. Il risultato lordo di gestione della
Banca ha pertanto assunto uno spessore crescente (+17,79%) raggiungendo i
168,1 milioni. Tale risultato - effettuate rettifiche nette di valore ed
accantonamenti prudenziali per 27,7 milioni (33,3 milioni nei primi sei mesi
del precedente esercizio) - ha permesso di realizzare un utile delle attività
ordinarie di 140,4 milioni (+28,34%). Tenuto conto del saldo della gestione
straordinaria - negativo per 0,7 milioni (-6,8 milioni a giugno 2001) - e di
imposte sul reddito per 64,3 milioni, la Banca Toscana è pervenuta nel
primo semestre del 2002 ad un utile netto di 75,4 milioni rispetto ai 51,9
milioni dello stesso periodo dell'anno precedente (+45,28%). A livello
operativo è da sottolineare l'incremento dell'attività di finanziamento
dell'economia. Gli impieghi - raggiunti gli 11.387 milioni - hanno
presentato una crescita del 13,32% su base annua prevalentemente in ragione
dello sviluppo che ha caratterizzato i prestiti a più protratta scadenza,
con i mutui accresciutisi del 13,58% rispetto allo stesso periodo dell'anno
precedente. Nel contempo, il grado di rischiosità si è mantenuto su
livelli contenuti attestandosi sullo 0,51% rispetto allo 0,23% del giugno
2001. Riguardo al risparmio complessivamente intermediato con clientela, la
consistenza della raccolta allargata è aumentata del 4,88% rispetto al
giugno 2001 raggiungendo i 25.717 milioni. In tale ambito, la raccolta
diretta - posizionatasi su 11.244 milioni - è cresciuta del 4,06% rispetto
allo stesso periodo dell'anno precedente in virtù dello sviluppo che ha
caratterizzato i conti correnti e le obbligazioni. Quanto alla raccolta
indiretta - attestatasi su 14.472 milioni - l'aggregato ha presentato un
incremento del 5,52% su base annua, che riflette in particolare la vivacità
espressa nella commercializzazione di prodotti assicurativi ed anche - per
la componente amministrata - nel collocamento di prodotti finanziari
innovativi. Da sottolineare poi che il patrimonio netto della Banca,
comprensivo dell'utile di periodo, ha raggiunto i 1.237 milioni mostrando un
aumento dell'8,02% rispetto allo stesso mese dell'anno precedente. Riguardo
alla struttura operativa la Banca Toscana - con un organico di 4.585
Dipendenti (-131 unità lavorative nei confronti del giugno 2001) - ha
ulteriormente ampliato la propria rete commerciale con l'apertura di 2
filiali, raggiungendo i 404 sportelli (+17 su base annua). Quanto alle
modalità alternative di contatto con la clientela è da rilevare che il
numero dei contratti attivi relativi ai canali telematici si è posizionato
alla fine del semestre su quasi 95.000 unità, segnando un incremento di
circa 21.000 contratti su base annua. Per quel che riguarda la prevedibile
evoluzione della gestione aziendale - pur consapevoli dell'influenza che
potrà essere esercitata dall'andamento dei mercati - è ragionevole
ritenere che l'esercizio 2002 possa rappresentare per Banca Toscana un
ulteriore momento di crescita reddituale.
BANCA
LOMBARDA: BANCO DI BRESCIA RISULTATI DEI PRIMI SEI MESI 2002 UTILE NETTO A
EURO 79,8 MILIONI (+13,3%)
Brescia, 9 settembre 2002 - Il Consiglio di Amministrazione del Banco di
Brescia (Gruppo Banca Lombarda), presieduto dal Dottor Gino Trombi, ha
approvato in data odierna i risultati patrimoniali e economici al 30 giugno
2002. Prosegue il positivo andamento della raccolta diretta che registra un
incremento del 7,9%, attestandosi a 11.058 milioni di Euro. Gli impieghi,
pari a 11.209 milioni di Euro, sono risultati inferiori del 3,5% rispetto al
valore di fine giugno 2001 a motivo dell'operazione di cartolarizzazione di
crediti in bonis realizzata nell'ultimo trimestre del precedente esercizio;
rispetto al 31 dicembre 2001 gli impieghi segnano invece una crescita molto
rilevante pari al 10,9%. - Il risparmio gestito, comprese le riserve
matematiche maturate sulle polizze vita, ammonta a 10.746 milioni di Euro in
lieve flessione (-1,3%) a causa dello sfavorevole andamento del mercati
finanziari. Particolarmente sostenuta è risultata la crescita del comparto
assicurativo che ha registrato un incremento delle riserve tecniche di circa
il 25%. Principali aggregati di conto economico; il margine d'interesse si
attesta a 199,6 milioni di Euro (+6,0); il margine di intermediazione si
colloca a 349,1 milioni di Euro (+3,7%); il totale delle spese
amministrative è rimasto sostanzialmente invariato registrando una crescita
modesta pari allo 0,2%; L'utile netto del periodo si attesta a 79,8 milioni
di Euro (+13,3%). Nel corso del semestre sono state attivate tre nuove
filiali: a Merate in provincia di Lecco, a Melzo in provincia di Milano ed a
Bassano del Grappa in provincia di Vicenza; al 30.6.2002 la rete di vendita
conta 384 sportelli con una filiale in Lussemburgo. E' proseguita
positivamente l'attività di collocamento dei prodotti del comparto
Bancassicurazione con particolare riferimento alle nuove polizze a capitale
garantito oltre a quelle tradizionali ed ai Piani a Premio ricorrente.
Nell'area dei sistemi di pagamento ha preso avvio il nuovo prodotto "Prepagato"
della linea "Carta Sempre" utilizzabile nella versione nominativa
ed al portatore sui circuiti di pagamento e prelievo nazionali ed
internazionali. Un ulteriore significativo progresso è stato registrato
nell'ambito dei canali innovativi (con 53000 utenze sui canali virtuali e
17000 clienti operanti tramite Remote Banking) anche grazie alla rinnovata
versione del sistema multicanale integrato "Extensive" dedicato ai
Piccoli Operatori Economici e, con protocolli Cbi, utilizzabili anche per le
aziende tramite Internet. Al 30.6.2002 sono operanti 445 A.T.M. e 7670
P.O.S.
CREDITO
VALTELLINESE: APPROVATA LA SEMESTRALE AL 30 GIUGNO 2002 RISULTATO NETTO DI
PERIODO PARI A € 7,9 MILIONI (+ 7%)
Milano, 9 settembre 2002 - Il Consiglio di Amministrazione del Credito
Artigiano, riunitosi il 3 settembre sotto la presidenza dall'avv. Bassano
Baroni, ha esaminato ed approvato la Relazione sull'andamento della gestione
nel primo semestre 2002, che evidenzia risultanze economico - patrimoniali
in crescita in linea con gli obiettivi di sviluppo aziendali. La raccolta
globale si posiziona a 6.103 milioni di euro con una crescita di circa il 6%
rispetto al 30 giugno 2001: la diretta si è attestata a 2.594 milioni di
euro, con un incremento del 16,7% rispetto a giugno dello scorso anno mentre
la raccolta indiretta con una consistenza di 3.509 milioni di euro, registra
una contrazione dell'1% su base annua. Il risparmio gestito, grazie al buon
andamento del risparmio assicurativo, raggiunge 1.516 milioni di euro e
aumenta del 4,7% rispetto al corrispondente periodo dello scorso anno. Gli
impieghi alla clientela confermano una dinamica in crescita e si attestano a
2.188 milioni di euro, con un incremento su base annua del 15,2%. La quota a
medio lungo termine, con una consistenza di 573 milioni di euro, registra
una progressione del 13% rispetto a giugno 2001. L'incremento dei volumi
intermediati ha consentito, nel periodo, il conseguimento di risultati
reddituali positivi, nonostante il perdurare della fase di instabilità che
interessa i mercati finanziari. Il margine di interesse raggiunge 40,8
milioni di euro, con una crescita dell'1,9% su base annua. L'aggregato
riferito alle commissioni nette presenta una crescita del 6,1% rispetto a
giugno 2001 e si attesta a 25,4 milioni di euro, principalmente in relazione
ai proventi derivanti dal comparto assicurativo e dai servizi di incasso e
pagamento, il cui positivo andamento ha consentito di contrastare il
rallentamento delle commissioni dall'attività di intermediazione
finanziaria. Il margine di intermediazione si attesta a 68 milioni di euro
con un incremento del 2% rispetto a giugno 2001. I costi di gestione,
complessivamente pari a 49,3 milioni di euro, evidenziano un aumento
contenuto nell'1% su base annua. Il risultato lordo di gestione si determina
quindi in 18,7 milioni di euro con un incremento del 4,6% rispetto
all'analogo periodo dello scorso anno. Il risultato dell'attività ordinaria
si attesta a 13,4 milioni di euro rispetto a 12,3 milioni dello stesso
periodo 2001, con una crescita pari all'8,5%. L'utile netto di periodo
raggiunge 7,9 milioni di euro con un incremento, rispetto all'analogo
periodo dello scorso anno, del 7,1%. Si evidenzia che rispetto al 30 giugno
2001 e al bilancio 2001, la relazione semestrale è stata predisposta solo
su base individuale, in relazione alle recenti operazioni di riassetto
societario intervenute a livello di Gruppo che hanno interessato, tra
l'altro, la Banca Regionale Sant'Angelo - ora Credito Siciliano - la
Leasingroup Sicilia e la Banca dell'Artigianato e dell'Industria di Brescia,
i cui dati saranno consolidati solo a livello della Capogruppo Credito
Valtellinese.
BANCA
POPOLARE DI RHO: SEMESTRE IN UTILE
Rho, 9 settembre 2002 - Il Consiglio di Amministrazione della Banca Popolare
di Rho ha approvato nei giorni scorsi la situazione semestrale al 30 giugno
2002. La Banca, nel 5° anno di appartenenza al Gruppo Credito Valtellinese,
ha continuato il suo processo di sviluppo rafforzando il presidio del
territorio di riferimento, grazie in particolare all'assunzione del servizio
di Tesoreria del Comune di Rho, ma anche facendo registrare una forte
crescita nella diffusione dei servizi telematici alla clientela previsti
dalla linea banc@perta. Il primo semestre 2002 conferma il trend di crescita
dei principali aggregati patrimoniali. La raccolta diretta da clientela ha
raggiunto i 58,4 milioni di euro, con un incremento del 16,9% rispetto a
fine dicembre 2001 (+38,3% rispetto al 30 giugno 2001), mentre la raccolta
indiretta si è ridotta del 5,7% rispetto al dato di dicembre 2001,
attestandosi a 24,3 milioni di euro. Dal lato degli impieghi, i crediti
concessi a Clientela ha raggiunto i 51,7 milioni di euro, in crescita del
13,7% rispetto al dato di fine 2001. L'analisi dei risultati economici
conseguiti nel primo semestre 2002 risente della cessione dello sportello di
Busto Arsizio alla Capogruppo Credito Valtellinese, avvenuta nello scorso
mese di novembre 2001. Il margine d'interesse si è attestato a 1,5 milioni
di euro, in diminuzione del 2,1% rispetto al primo semestre 2001. I ricavi
da servizi hanno mostrato una variazione negativa del 7,3% a quota 537 mila
euro, in conseguenza del calo dei risultati dell'operatività finanziaria.
Gli andamenti delle variabili economiche evidenziate hanno portato il
margine di intermediazione a quota 2,1 milioni di euro, in calo del 3,5%. La
diminuzione dei costi operativi ed il lieve incremento delle rettifiche di
valore su immobilizzazioni portano il risultato lordo di gestione a 345 mila
euro, -3,1% se confrontato con il dato del primo semestre 2001. Dedotte le
rettifiche nette su crediti ed accantonamenti per 178 mila euro, le perdite
straordinarie e le imposte per 73 mila di euro, il semestre si è chiuso con
un utile di 95,2 mila euro, in forte crescita rispetto al dato del
30.06.2001, che registrava una perdita di 48 mila euro.
BANCA
DELL'ARTIGIANATO E DELL'INDUSTRIA SPA: RISULTATI AL 30 GIUGNO 2002
Milano, 9 settembre 2002 - Il Consiglio di Amministrazione della Banca
dell'Artigianato e dell'Industria - Gruppo Bancario Credito Valtellinese -
ha approvato la situazione semestrale dei conti. Alla data del 30 giugno
2002 si conferma il trend di crescita degli aggregati patrimoniali; in
particolare si registra un apprezzabile incremento della raccolta diretta,
cresciuta ben oltre il 75 %, attestandosi a circa 60,8 milioni di euro
contro i 34,7 milioni di euro raggiunti alla stessa data dell'anno
precedente. L'incremento è da attribuirsi anche all'operatività delle
filiali che hanno raggiunto il loro primo anno di attività. La raccolta
indiretta invece è di circa 33,5 milioni di euro contro i 35,56 al 31
dicembre 2001, registrando dunque una flessione che parzialmente sconta la
contrazione dell'andamento del mercato mobiliare. Il capitale sociale, a
seguito della conversione della seconda quota del Prestito Obbligazionario
convertibile subordinato 2000-2005 e dell'esercizio del relativo warrant, è
aumentato da 20,35 milioni di euro a 25,18 milioni di euro, con un
incremento di oltre il 23%. Per contro le passività subordinate si sono
ridotte di oltre il 25%, passando da 12 milioni di euro a 9 milioni di euro.
Dal lato degli impieghi i crediti concessi alla clientela si sono attestati
a fine giugno 2002 a 74,18 milioni di euro contro i 49,31 milioni di euro al
30.6.2001, con una aumento di oltre il 50 % rispetto a tale periodo e di
quasi il 15 % sul dato di fine esercizio 2001. La crescita dei volumi
intermediati ha consentito un miglioramento dei risultati reddituali: il
margine di interesse ha raggiunto 1,4 milioni di euro, in crescita del 17 %
rispetto allo stesso dato dell'anno precedente (1,19 milioni di euro). Anche
il margine di intermediazione migliora notevolmente con un + 34.41% ed è
pari a 1,95 milioni di euro, contro i 1,45 milioni di euro al 30 giugno
2001. Nonostante l'incremento delle spese amministrative a 1,69 milioni di
euro - contro i 1,3 milioni di euro al 30/06/2001, con un aumento di quasi
il 30%, assistiamo all'inversione di segno del risultato lordo di gestione
che passa a + 28.000 euro rispetto ai - 53.000 euro del medesimo periodo
dell'esercizio precedente. Dopo la contabilizzazione degli stanziamenti -
deputati a presidiare il rischio di credito ed altri rischi eventuali e le
imposte di competenza - incrementati di oltre l'87%, rispetto alla stessa
data dell'anno precedente, il risultato del periodo evidenzia una perdita di
599.000 euro.
FILA
(HDP) ANNUNCIA I RISULTATI DEL SECONDO TRIMESTRE 2002
Biella, 9 settembre 2002 - Fila Holding S.p.A. (Nyse:Flh)
controllata da HdP per il 71.8% e quotata alla borsa di New York, ha diffuso
il 2 agosto i risultati relativi al secondo trimestre conclusosi in data 30
giugno 2002. I dati principali per il primo trimestre sono stati i seguenti:
I ricavi totali ammontano a € 205.9 milioni, contro i € 207.9 milioni
del secondo trimestre del 2001; nel 2002 i ricavi sono stati negativamente
influenzati dai cambi e dall'effetto del passaggio a licenze di alcune
filiali; Il margine operativo lordo è stato 38.4% contro il 37.6% nel 2001;
Le spese fisse in percentuale sul totale netto dei ricavi si sono ridotte di
5.1 punti percentuali rispetto al corrispondente periodo del 2001; Le
perdite operative sono € 4.6 milioni contro i € 15.4 milioni del secondo
trimestre 2001; Ulteriori miglioramenti nel portafoglio ordini americano
(+30% in US$), mentre l'andamento di quello europeo rimane negativo; La
perdita netta di € 35.4 milioni include € 16.2 milioni di costi non
ricorrenti principalmente attribuibili alla svalutazione dell'avviamento di
Fila UK (€ 14.7 milioni); Importanti miglioramenti nella gestione del
capitale circolante; il capitale circolante al 30 giugno 2002 è diminuito
di € 162 milioni rispetto allo stesso periodo del 2001; La posizione
finanziaria netta è diminuita di € 31 milioni dal 31 dicembre 2001.
Ordini da evadere** Al 30 giugno 2002 il totale degli ordini da evadere con
consegna da effettuarsi da luglio a dicembre 2002, è diminuito dell'11%
(dato in euro) rispetto al corrispondente periodo del 2001. In particolare,
l'abbigliamento e le calzature sono diminuite rispettivamente del 5% e del
19%. Il portafoglio ordini americano è aumentato del 30% in US$ (con
abbigliamento in crescita del 34% e le calzature del 23%), proseguendo il
miglioramento registrato al 31 marzo 2002 ( che era del 26%). Il marchio
Enyce registra ordinativi da evadere in crescita del 53% e Fila del 20%.
Negli altri mercati e con esclusione di quelli che non lavorano sulla base
del portafoglio ordini (inclusa la Corea), gli ordinativi sono diminuiti del
27% in Euro . Questo dato è da attribuire alla riduzione delle attività di
Fila Francia e Fila UK ed alla revisione delle politiche commerciali in
alcuni paesi dell'est Europa. Ricavi Netti e Vendite Dirette I ricavi netti
per il secondo trimestre sono stati di € 205.9 milioni, contro i € 207.9
milioni del corrispondente periodo del 2001 (-1%) (a cambio costante i
ricavi netti avrebbero registrato un incremento del 2%). Le vendite dirette
nel secondo trimestre hanno totalizzato € 196.3 milioni contro i € 198.6
milioni nello stesso periodo del 2001(a cambio costante le vendite avrebbero
registrato un incremento del 4%). Le vendite dell'abbigliamento sono state
€ 110.4 milioni (+9%) mentre quelle delle calzature € 85.9 milioni
(-12%). Le vendite negli Stati Uniti sono pari a € 64.2 milioni nel
trimestre 2002, aumentando del 16% dai € 55.5 milioni principalmente
grazie ad Enyce (+33%); in Europa le vendite sono diminuite del 14% a €
54.2 milioni principalmente a causa di una flessione delle attività in
Francia ed in Inghilterra. Nel Resto del Mondo sono diminuite del 3%, in
quanto l'eccellente performance della Corea (+21% in valuta locale nel
trimestre) non ha compensato la diminuzione dell'America Latina (Argentina e
Messico). I proventi da Royalty sono stati nel trimestre € 5.9 milioni
rispetto ai € 5.6 registrati nel secondo trimestre 2001. Perdite Nette In
dollari statunitensi, la perdita netta del secondo trimestre è stata pari a
U.S.$ 32.6 milioni rispetto ai U.S.$ 27.3 milioni nel secondo trimestre
2001. La perdita netta per ADS/azione nel secondo trimestre 2002 è stata di
US$ 0.53 rispetto a US$ 0.98 dello stesso periodo del 2001. La diminuzione
della perdita per ADS/azione riflette l'emissione dell'aumento di capitale
nel terzo trimestre del 2001. Il numero di azioni in circolazione tanto nei
primi tre quanto nei primi sei mesi dell'esercizio è stato 61.110.412
contro i 27.777.460 dei corrispettivi periodi del 2001. Nel corso del
trimestre il dollaro si è deprezzato del 5% rispetto all'euro; il cambio
medio €/US$ nel secondo trimestre 2002 si è attestato a US$ 0.919 contro
US$ 0.873 nel corrispondente periodo 2001. Analisi Conto Economico Il
margine operativo lordo è stato pari a € 79.1 milioni per il trimestre,
rappresentando il 38.4% del totale dei ricavi netti, rispetto a € 78.2
milioni (37.6% dei ricavi netti) nel secondo trimestre del 2001. La migliore
profittabilità di questo trimestre è da attribuirsi principalmente ai
risultati della Corea ed al miglioramento di Enyce e Fila negli Stati Uniti.
I costi amministrativi, di vendita e le spese generali per il secondo
trimestre ammontano a € 83.7 milioni (rappresentando 40.6% dei ricavi
netti), con un decremento dell'11% rispetto a € 93.6 milioni (o 45.0% di
ricavi netti) nello stesso periodo dell'anno precedente. L'assiduo controllo
sui costi continua a produrre risultati. In questo trimestre Fila è stata
in grado di ridurre l'incidenza dei costi fissi sul totale dei ricavi di 5.1
punti percentuali; nel primo semestre dell'esercizio, invece, i costi fissi
si sono attestati al 33.8% sul totale dei ricavi e i costi amministrativi,
di vendita e le spese generali al 37.7% con una riduzione di €21 milioni
rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente. Come conseguenza dei
fattori sopra citati, il secondo trimestre ha evidenziato una perdita
operativa di €4.6 milioni contro i €15.4 milioni nel secondo trimestre
del 2001. La voce altri proventi ed oneri è pari a € 24.5 milioni contro
i €10.5 milioni nello stesso periodo del 2001: €14.7 milioni sono da
attribuire alla svalutazione dell'avviamento di Fila UK. Questa svalutazione
è stata adottata a seguito dei cambiamenti sfavorevoli del mercato da
quando Fila ha acquistato Fila UK. Nonostante gli attesi miglioramenti della
filiale, non è previsto un prossimo ritorno alle condizioni che ne avevano
giustificato la valutazione. La perdita ante imposte nel secondo trimestre
2002 ammonta a € 29.1 milioni contro i €25.8 milioni nello stesso
trimestre del 2001. Le imposte del trimestre sono state € 6.3 milioni
rispetto ai € 5.4 milioni nel secondo trimestre 2001. L'incremento è
attribuibile alla Corea per maggiori imposte sul reddito e ritenute sul
pagamento dei dividendi intra-gruppo e royalties. La perdita netta nel
trimestre si attesta a € 35.4 milioni rispetto a € 31.2 milioni nel
secondo trimestre 2001. Analisi dello Stato Patrimoniale Il capitale
circolante al 30 giugno 2002 ammonta a € 230.8 milioni contro i € 392.6
milioni al 30 giugno 2001 (-41%) e € 288.9 milioni al 30 marzo 2002. Il
magazzino al 30 giugno 2002 è pari a € 195.1 milioni, contro i € 278.0
milioni al 30 giugno 2001. I crediti verso i clienti al 30 giugno sono
€173.4 milioni contro i €242.0 milioni nello stesso periodo del 2001.
L'indebitamento finanziario netto al 30 giugno 2002 è pari a € 328.5
milioni contro i € 520.7 milioni al 30 giugno 2001 e i € 370.3 milioni
al 31 marzo 2002. I costanti miglioramenti nel capitale circolante sono
stati ottenuti durante gli ultimi trimestri riducendo gli investimenti di
circolante di €162.0 milioni dal giugno 2001 e €58.0 dal marzo 2002.
Marco Isaia, Amministratore Delegato di Fila, dichiara: "In un contesto
di mercato molto complesso aggravato dall'inattesa gravità della crisi Sud
Americana sono lieto di sottolineare gli importanti progressi che stiamo
realizzando nel mercato nord americano e la conferma del successo della
nostra filiale coreana. Il grande sforzo manageriale per rendere più
efficaci e sempre più efficienti le nostre attività sta dando importanti
risultati. Mi aspetto che su questa strada, l'obiettivo di riduzione delle
perdite operative del 2002 potrà essere raggiunto.". Nel corso della
riunione tenutasi ieri, il Consiglio di Amministrazione di Fila ha deciso di
convocare per il prossimo 23 settembre un'assemblea straordinaria degli
azionisti per proporre la copertura delle perdite risultanti al 30 giugno
2002 da attuarsi mediante utilizzo di riserve e diminuzione del capitale con
riduzione del valore nominale delle azioni da € 1,30 a € 0,50. Il
Consiglio ha proposto inoltre di procedere al raggruppamento delle azioni
nel rapporto di 2 azioni del valore nominale ridotto a € 0,50 in 1 azione
del valore nominale di € 1.0 e quindi deliberare un aumento del capitale
sociale per massimi nominali €91.665.618 da attuarsi mediante emissione di
massime 91.665.618 azioni del valore nominale unitario di € 1.0 con un
eventuale sovrapprezzo - comunque non superiore a €0,80 per azione - da
offrirsi in opzione agli aventi diritto in ragione di 3 azioni di nuova
emissione ogni azione posseduta. Il Consiglio di Amministrazione è stato
convocato per il 10 settembre prossimo per la determinazione di tale
sovrapprezzo.
AUMENTO
DI CAPITALE INFERENTIA DNM SOTTOSCRITTO IL 94,9% IN CASSA NUOVA LIQUIDITA'
PER € 19 MLN TRIMESTRALE AL 30 GIUGNO 2002 INVERSIONE DI TENDENZA RISPETTO
AI TRIMESTRI PRECEDENTI VALORE DELLA PRODUZIONE A € 10,5 MLN (+48%) EBITDA
NEGATIVO PER € 2,6 MLN
Milano, 7 agosto 2002 - Si è concluso il 7 agosto l'aumento di capitale da
€ 20 milioni di Inferentia DNM S.p.A. con la sottoscrizione di complessive
n.2.371.691 nuove azioni su un totale di massime n. 2.500.000 azioni
corrispondenti al 94,9% dell'aumento di capitale. Le azioni sottoscritte,
offerte al prezzo di € 8 per azione, apportano nuova liquidità nelle
casse della società per complessivi € 19 milioni circa. Di questi, circa
€ 8 milioni provengono dai soci Gruppo Onetone e Fineco S.p.A. in
adempimento degli impegni siglati lo scorso 17 aprile. Al termine del citato
aumento di capitale l'azionariato di Inferentia Dnm S.p.A. risulta così
suddiviso:Gruppo Onetone (Marco Benatti), 36,7%; Gruppo Wpp, 21,5%; soci
fondatori (Enrico Gasperini e Alberto Fioravanti), 15,5%; Fineco S.p.A.,
14,2%. In virtù degli accordi siglati in data 17 aprile, il Gruppo Wpp
raggiungerà entro settembre la quota del 22,41%, attraverso l'acquisto al
prezzo di € 8 per azione,dai soci Gruppo Onetone e Gruppo Fineco S.p.A. di
n. 81.325 azioni corrispondenti allo 0,9% del nuovo capitale sociale. Il
ricorso alla cessione di quote si è reso necessario dal momento che WPP non
è riuscita in fase d'asta ad aggiudicarsi un numero sufficiente di diritti
per il raggiungimento della quota target. Conseguentemente, la
sottoscrizione dell'aumento è risultata inferiore al 99,6%, come
precedentemente comunicato. L'aumento di capitale fa parte di una più ampia
operazione di rafforzamento patrimoniale e finanziario decisa dalla Società
e dai principali azionisti lo scorso 17 aprile che prevede un miglioramento
della posizione finanziaria di circa € 39 milioni. In particolare, oltre
all'aumento di capitale appena concluso, l'accordo raggiunto tra i soci e la
Società prevede: un ulteriore aumento di capitale con esclusione del
diritto d'opzione, a favore del socio Fineco S.p.A. per complessivi € 10,5
milionimediante emissione azioni di risparmio a conversione di un
equivalente credito vantato dalla stessa Fineco S.p.A. nei confronti della
Società; la rinuncia da parte di Fineco S.p.A. ad un credito finanziario
per complessivi € 7 milioni; il consolidamento del residuo debito pari a
€ 7,5 milioni nei confronti di Fineco S.p.A., con conversione in debito a
medio termine. L'assemblea straordinaria della Società per deliberare
l'aumento di capitale con esclusione del diritto d'opzione, ex art. 2441 5°
comma c.c. da € 10,5 milioni, è fissata per il giorno 26 settembre. Al
completamento anche di questo secondo aumento di capitale è subordinato
l'incasso da parte della Società dell'eccedenza prezzo, pari a circa € 2
milioni, incassata da Banca Arner per la cessione della propria quota del
8,74% a Wpp, rispetto a quanto corrisposto a società riconducibili ad Adrio
de Carolis, titolari in precedenza di tale quota. Oggi si è anche riunito
il Consiglio di Amministrazione di Inferentia Dnm S.p.A. per esaminare la
relazione trimestrale al 30 giugno 2002. Il secondo trimestre dell'esercizio
2002, pur presentando ancora un risultato operativo negativo, mostra
un'inversione di tendenza rispetto ai due trimestri precedenti fortemente
negativi, dovuta principalmente all'aumento dei ricavi delle attività core
del gruppo. Il piano di ristrutturazione è stato pressochécompletato nel
mese di luglio ed i suoi risultati, in particolare la riduzione del costo
del personale, si evidenzieranno già a partire dal terzo trimestre. Il
secondo trimestre del 2002 è caratterizzato dalla rilevante variazione
dell'area di consolidamento rispetto all'equivalente periodo dell'esercizio
precedente, dovuto alle acquisizioni completate nella seconda parte dello
scorso anno. Il conto economico consolidato recepisce infatti, rispetto al
secondo trimestre del 2001, il consolidamento per tutto il periodo di
riferimento del Gruppo ex Dnm e del Gruppo FullSix (Francia). I risultati di
periodo sono sostanzialmente in linea con quanto previsto in sede di
revisione del budget annuale effettuata alla fine di gennaio e sono così
sintetizzabili: il valore della produzione consolidato ammonta a circa €
10,5 milioni, in crescita del 48% rispetto ai circa € 7,1 milioni del 1°
trimestre 2001 Tale crescita è dovuta sostanzialmente all'ampliamento del
perimetro di consolidamento; l'Ebitda consolidato è negativo per circa €
2,7 milioni (nel 2° trimestre 2001 era positivo per € 0,4 milioni); nel 1°
trimestre 2002 era negativo per circa € 3,6 milioni; l'Ebita consolidato
è negativo per circa € 3,5 milioni (nel 2° trimestre 2001 era
sostanzialmente in break even); nel 1° trimestre 2002 era negativo per
circa € 4,7 milioni. l'Ebt consolidato è positivo per circa € 2,6
milioni (nel 2° trimestre 2001 era negativo per circa € 0,4 milioni); nel
1° trimestre era negativo per circa € 6,7 milioni. Sull'Ebt ha
positivamente influito la rinuncia, da parte di Fineco S.p.A., a € 7
milioni di crediti finanziari e l'eccedenza di prezzo, pari a circa € 2
milioni, derivante dalla cessione a WPP delle azioni Inferentia Dnm detenute
da Banca Arner. Al 30 giugno 2002 la posizione finanziaria netta consolidata
è negativa per circa € 13 milioni; rispetto al 1° trimestre dell'anno,
la posizione finanziaria registra un miglioramento di oltre € 11 milioni
(era negativa per € 24,3 milioni al 31 marzo 2002). Tale miglioramento è
dovuto sia alla disponibilità di € 8 milioni circa quale parte
dell'aumento di capitale in azioni ordinarie a fronte dell'impegno
irrevocabile di sottoscrizione dei soci Gruppo Onetone e Fineco S.p.A.; sia
alla rinuncia, da parte di Fineco S.p.A., di crediti finanziari per € 7
milioni, a fronte degli accordi siglati tra i soci lo scorso 17 aprile. Si
prevede che la posizione finanziaria migliorerà nel 3° trimestre di
ulteriori € 23,4 milioni derivanti: er € 11 milioni circa, dal
completamento dell'aumento di capitale; per € 1,9 milioni circa,
dall'eccedenza di prezzo incassata da Banca Arner per la cessione della
propria quota dell'8,74% a WPP; per € 10,5 milioni, dalla conversione in
azioni di risparmio di parte della linea di credito Fineco, che verrà
deliberata dall'Assemblea Straordinaria già convocata il prossimo 26
settembre.
BORSA
ITALIANA: REVISIONE ORDINARIA DEI PANIERI MIB 30 E MIDEX
Milano, 9 settembre 2002 - Borsa Italiana S.p.A. comunica i risultati della
revisione dei panieri degli indici Mib30 e Midex. Il calcolo degli indici
con la nuova composizione prenderà avvio a partire dal prossimo 23
settembre 2002. Mib30 L'applicazione della metodologia ufficiale e delle
norme generali connesse alle operazioni di selezione ha permesso di
individuare le trenta azioni che vengono riportate nella tabella seguente:
Alleanza Assicurazioni; Italgas; Autostrade; Mediaset; Banca Nazionale
Lavoro Ord; Mediobanca; Bca Antonveneta; Mediolanum; Bca Fideuram; Olivetti;
Bca Monte Paschi Di Siena; Pirelli Ord; Bco Popolare Di Verona E Novara; Ras
Ord; Capitalia; Saipem Ord; Enel; San Paolo Imi; Eni; Seat Pagine Gialle Ord;
Fiat Ord; Snam Rete Gas; Fineco; Stmicroelectronics; Finmeccanica; T.I.M.
Ord; Generali Assicurazioni; Telecom Italia Ord; Intesabci Ord; Unicredito
Italiano Ord. I tre "titoli di riserva" sono, nell'ordine:
Parmalat Finanziaria, Bulgari e Autogrill. Si segnala in particolare che,
rispetto alla composizione dell'indice attualmente in vigore, escono dal
paniere le azioni Aem e Bulgari che verranno sostituite nel nuovo paniere
dalle azioni Banca Antonveneta e Banco Popolare Di Verona E Novara..Midex
Con riferimento all'indice Midex, l'applicazione della metodologia ufficiale
e delle norme generali connesse alle operazioni di selezione ha permesso di
individuare le venticinque azioni che vengono riportate nella tabella
seguente: Acea;Gruppo Editoriale L'espresso; Aem;Italcementi Ord; Alitalia;La
Fondiaria Assicurazioni Ord; Autogrill; Lottomatica; Bca Pop Bergamo - Cr.
Varesino;Milano Assicurazioni Ord; Bca Pop Di Lodi; Mondadori Ord; Bca Pop
Di Milano; Parmalat Finanziaria; Benetton Group; Ricordati; Beni Stabili;
Rinascente Ord; Bulgari; Snia Ord; Buzzi Unicem Ord; Tod's; Cassa Di
Risparmio Di Firenze; Unipol Credem I tre "titoli di riserva"
sono, nell'ordine: Merloni Ord, Ferretti e Campari. Si segnala in
particolare che, rispetto alla composizione dell'indice attualmente in
vigore, escono dal paniere le azioni Banca Popolare Commercio e Industria,
Banco Popolare Di Verona e Novara e Sai ordinarie che verranno sostituite
nel nuovo paniere dalle azioni Aem, Bulgari e Cassa Di Risparmio Di Firenze.
Viene inoltre reso noto che dal 23 settembre 2002 le azioni Banca Popolare
Commercio E Industria e Sai ordinarie cesseranno di essere negoziate sul
Mercato "After Hours" (Tah) mentre, a partire dalla stessa data,
saranno negoziate le azioni Banca Antonveneta e Cassa di Risparmio Di
Firenze. Coerentemente con i criteri di calcolo degli indici, i pesi con cui
le singole azioni entreranno nei panieri verranno determinati la mattina del
23 settembre p.v. utilizzando i prezzi di apertura delle stesse (prezzi
base) e il numero di azioni in circolazione presenti sul Listino Ufficiale
del 18 settembre 2002 (fatte salve le eccezioni previste dalla metodologia
di calcolo per i titoli soggetti ad operazioni sul capitale) che verrà
comunicato il 19 settembre p.v. Sarà cura della Borsa Italiana S.p.A.
diffondere tempestivamente ogni ulteriore informazione relativa alla
revisione, tramite i canali informativi abituali. 1 Sull'azione Ferretti è
attualmente in corso un'OPA (si veda Avviso di Borsa n.7370 del 5 agosto
2002). Borsa Italiana comunicherà l'esclusione dell'azione Ferretti dai
"titoli di riserva" se a seguito dei risultati dell'Opa venissero
a mancare i requisiti fondamentali per una eventuale inclusione nel paniere
Midex.
CONVEGNO
CONFINDUSTRIA: "L'ECONOMIA MONDIALE UN ANNO DOPO LA POLITICA ECONOMICA
VERSO LA FINANZIARIA"
Roma, 9 settembre 2002 - Si terrà il prossimo 11 settembre presso
confindustria l'incontro che intende fare il punto sullo stato dell'economia
mondiale e della finanza a un anno di distanza dagli attentati alle Twin
Towers. Si discuterà poi delle opzioni di politica economica in vista della
prossima legge finanziaria: controllo della spesa pubblica, attuazione della
riforma del titolo V della Costituzione e federalismo fiscale Programma: Ore
10.00 Registrazione dei partecipanti; Ore 10.30 Apertura dei lavori Vittorio
Mincato Consigliere Incaricato per il Centro Studi; Ore 10.45 Presentazione
del Rapporto CSC Giampaolo Galli Chief Economist Confindustria.
"L'economia mondiale, un anno dopo" Commenti: Ignazio Angeloni
Banca Centrale Europea; Paolo Onofri Associazione Prometeia; "La
politica economica verso la finanziaria Commenti": Pier Luigi Bersani
Responsabile Economico D; Renato Brunetta Parlamentare Europeo. Interventi:
Enrico La Loggia Ministro per gli Affari Regionali; Giulio Tremonti Ministro
dell'Economia e delle Finanze; Ore 12.45 Conclusioni Antonio D'amato
Presidente Confindustria.
PASSANO
A BIPIEMME GESTIONI SGR LE GESTIONI PATRIMONIALI DI BANCA DI LEGNANO
Milano, 9 settembre 2002 - Nell'ambito di un progetto di riorganizzazione
all'interno del Gruppo Bipiemme, volto ad ottimizzare i servizi offerti alla
clientela, dal 1 ottobre 2002 il servizio di "Gestione Individuale di
Portafogli" della Banca di Legnano Spa verrà ceduto a Bipiemme
Gestioni SGR. Tale cessione non comporterà alcuna modifica né alla
tipologia delle linee di gestioni in essere, né al costo del servizio. Verrà
garantita alla clientela la continuità nella gestione dei patrimoni con
l'utilizzo di avanzate risorse tecnologiche e di specifico know how. La
Bipiemme Gestioni SGR, infatti, opera nel settore del risparmio gestito dal
1984 e dispone di una struttura professionale altamente specializzata che
gestisce un patrimonio di oltre 15 miliardi di euro per conto di oltre
250.000 clienti privati ed istituzionali, con una quota nel mercato dei
fondi comuni italiani del 2%.
FINECO:
DELISTING DELLE AZIONI DAL NEUER MARKT
Milano, 9 settembre 2002 - Fineco S.p.A. (già Bipop-Carire S.p.A.) comunica
che venerdì 13 settembre 2002 sarà l'ultimo giorno di contrattazione delle
proprie azioni sul Neuer Markt di Francoforte. In seguito a tale operazione,
le azioni Fineco saranno temporaneamente trattate, a partire da martedì 16
settembre 2002, sul mercato regolamentato (Geregelter Markt) di Francoforte.
Fineco intende terminare, non appena possibile, la contrattazione delle
proprie azioni anche su quest'ultimo mercato. Tale operazione è coerente
con la decisione, presa dal Consiglio di Amministrazione di Fineco, di far
convergere gli scambi delle proprie azioni sulla Borsa di Milano dove si
registra la maggior parte delle contrattazioni e, quindi, un'elevata
liquidità del titolo. Fineco, che fa parte dell'indice Mib 30 alla Borsa di
Milano, è la società del Gruppo Capitalia specializzata nell'asset
management e nel consumer banking.
EMISSIONE
DI CERTIFICATI DI CREDITO DEL TESORO "ZERO COUPON"
Roma, 9 settembre 2002 - Il Ministro dell'Economia e delle Finanze dispone
l'emissione dei seguenti certificati di credito del Tesoro "zero
coupon": Ctz 24 mesi: decorrenza : 28 giugno 2002 - quinta tranche;
scadenza : 30 giugno 2004; importo nominale dell'emissione : 1.500 milioni
di euro I certificati suddetti, il cui importo minimo sottoscrivibile è di
mille euro, sono emessi con il sistema dell'asta marginale riferita al
prezzo, senza indicazione di prezzo base di collocamento e con esclusione
delle richieste effettuate a prezzi inferiori al "prezzo di
esclusione". Sono ammesse a partecipare all'asta le banche italiane,
comunitarie ed extracomunitarie, nonché le società di intermediazione
mobiliare e le imprese di investimento comunitarie ed extracomunitarie
indicate nei decreti recanti l'emissione dei suddetti titoli. Detti
operatori partecipano in proprio e per conto terzi. Le domande di
partecipazione devono essere inoltrate con indicazione, per ogni richiesta,
del relativo prezzo offerto. Ciascun operatore può formulare sino ad un
massimo di tre offerte, ciascuna ad un prezzo diverso e per un importo non
inferiore a 500.000 euro di capitale nominale; eventuali offerte di importo
inferiore non verranno prese in considerazione. Ciascuna offerta non deve
essere superiore all'importo in emissione; eventuali offerte di ammontare
superiore verranno accettate limitatamente all'importo medesimo. I prezzi
indicati varieranno dell'importo minimo di un centesimo di euro ed eventuali
variazioni di importo diverso vengono arrotondate per eccesso. Le domande di
partecipazione degli operatori devono essere avanzate - entro le ore 11 del
giorno sottoindicato - mediante trasmissione di richiesta telematica da
indirizzare alla Banca d'Italia tramite Rete Nazionale Interbancaria con le
modalità tecniche stabilite dalla Banca d'Italia medesima e conosciute
dagli operatori. L'assegnazione dei certificati verrà effettuata, nella
giornata in cui si perfezioneranno le operazioni d'asta, al prezzo meno
elevato tra quelli offerti dai concorrenti rimasti aggiudicatari. Nel caso
che le offerte al prezzo marginale non possano essere totalmente accolte, si
procede al riparto pro-quota, con i necessari arrotondamenti. Il prezzo di
aggiudicazione ed il prezzo di esclusione saranno resi noti mediante
comunicato stampa. Gli operatori partecipanti all'asta provvederanno ad
attribuire ai sottoscrittori i certificati assegnati, senza alcun onere
aggiuntivo rispetto al prezzo di aggiudicazione. Il regolamento dei
certificati assegnati, da parte degli operatori, verrà effettuato in via
automatica tramite la procedura giornaliera "Liquidazione titoli",
al prezzo di aggiudicazione. Agli operatori medesimi viene riconosciuta,
quale compenso dell'impegno assunto di raccogliere le prenotazioni del
pubblico, una provvigione - commisurata all'ammontare nominale dei
certificati assegnati - pari allo 0,20%. Il pubblico potrà prenotare i
certificati presso le suddette categorie di operatori nel giorno
sottoindicato; gli intermediari potranno richiedere, a garanzia del buon
fine della sottoscrizione, l'eventuale versamento di un acconto sull'importo
nominale prenotato. Alla data prevista per il regolamento, il sottoscrittore
verserà l'importo corrispondente ai certificati assegnati, sulla base del
prezzo di aggiudicazione; a fronte di tale versamento, gli verrà rilasciata
apposita ricevuta. Il calendario delle operazioni di sottoscrizione è il
seguente: prenotazione da parte del pubblico: entro il giorno 10 settembre
2002; presentazione domande in asta: entro le ore 11,00 del giorno 11
settembre 2002; regolamento sottoscrizione: il giorno 16 settembre 2002.
Come di consueto, gli operatori "specialisti in titoli di Stato"
hanno facoltà di partecipare ai collocamenti di titoli di Stato, previsti
automaticamente in via supplementare alle aste di emissione. L'importo della
tranche supplementare è stabilito nella misura massima del 10%
dell'ammontare nominale offerto. Gli "specialisti" che non hanno
partecipato all'asta di emissione non sono ammessi al collocamento
supplementare. L'assegnazione supplementare avrà luogo al prezzo di
aggiudicazione determinato nell'asta relativa alla presente emissione. Le
modalità e le condizioni per la partecipazione degli
"specialisti" all'assegnazione supplementare vengono indicate nel
decreto recante l'emissione dei relativi titoli.
EMISSIONE
B.O.T.
Roma, 9 settembre 2002 - Il Ministero dell'Economia e delle Finanze ha
disposto un'emissione, con regolamento 16 settembre 2002, da effettuarsi
tramite asta il giorno 11 settembre 2002, di 10.500 milioni di Euro di B.O.T
così ripartiti: Trimestrali importo (in ml. di Euro) 4.000 scadenza
16.12.2002 gg 91; Annuali importo (in ml. di Euro) 6.500 scadenza 15.09.2003
gg 364. E' da tener presente che vengono a scadere B.O.T. per 10.500 milioni
di Euro, (ml. 4.000 trimestrali e ml. 6.500 annuali). I B.O.T. sono posti
all'asta con il sistema di collocamento dell'asta competitiva e senza
l'indicazione del prezzo base. I buoni possono essere sottoscritti per un
importo minimo di mille Euro. Non sono ammesse all'asta richieste senza
indicazione di prezzo. I prezzi indicati dagli operatori partecipanti alle
aste dei B.O.T., espressi in termini percentuali, possono variare, per tutte
le tipologie di titoli, di un millesimo di punto percentuale o multiplo di
tale cifra. L'importo di ciascuna richiesta non può essere inferiore ad un
milione e mezzo di Euro. Il collocamento dei B.O.T. verrà effettuato nei
confronti degli operatori di cui all'art. 5 del D.M. 11 febbraio 2002. In
attuazione di quanto disposto nella Sez.II - Tit. V del decreto legislativo
24 giugno 1998, n. 213, e relative norme di attuazione, in relazione alla
dematerializzazione dei titoli di Stato, i buoni ordinari del Tesoro sono
rappresentati da iscrizioni contabili a favore degli aventi diritto. Il
capitale nominale assegnato agli operatori partecipanti all'asta verrà
riconosciuto mediante accreditamento nel relativo conto di deposito
accentrato in titoli presso la Monte Titoli S.p.A.. A fronte delle
assegnazioni, gli operatori accrediteranno i relativi importi nei conti
intrattenuti con i sottoscrittori. Le richieste di acquisto - con un massimo
di tre per ciascuna tranche - dovranno pervenire alla Banca d'Italia,
esclusivamente tramite la rete nazionale interbancaria, entro e non oltre le
ore 11 del giorno 11 settembre 2002 con l'osservanza delle modalità
stabilite negli artt. 7 e 8 del D.M. 11 febbraio 2002. Si ricorda che in
caso di malfunzionamento delle apparecchiature che non consenta l'immissione
dei messaggi nella rete, le richieste di partecipazione all'asta debbono
essere inviate con modulo trasmesso via fax. Le richieste non pervenute
entro il termine stabilito di volta in volta nei decreti di emissione non
vengono prese in considerazione. Eventuali richieste sostitutive di quelle
corrispondenti già pervenute sono prese in considerazione solo se giunte
entro il termine di cui sopra, ai sensi del suindicato art. 8. Qualora le
richieste di ciascun operatore, anche complessivamente, superino l'importo
offerto dal Tesoro, esse verranno prese in considerazione a partire da
quella a prezzo più alto, fino a concorrenza dell'importo offerto. La
circolazione dei B.O.T. al 30 agosto 2002 era pari a 130.635 milioni di
Euro, di cui ml. 2.000 a 267 gg., ml. 2.000 a 234 gg., ml. 11.000
trimestrali, ml. 43.885 semestrali e ml. 71.750 annuali.
EMISSIONE
DI TITOLI DI STATO A MEDIO/LUNGO TERMINE
Roma, 9 settembre 2002 - Il Ministro dell'Economia e delle Finanze dispone
l'emissione di titoli di Stato, rappresentati dai seguenti prestiti: Buoni
del Tesoro Poliennali: triennali Decorrenza: 15 settembre 2002; prima
tranche; Scadenza: 15 settembre 2005; tasso d'interesse annuo lordo:
3,50%."quinquennali" Decorrenza: 15 aprile 2002; decima tranche;
Scadenza: 15 ottobre 2007; tasso d'interesse annuo lordo:
5%;"trentennali" Decorrenza: 1? febbraio 2002; sesta tranche
Scadenza: 1? febbraio 2033, tasso d'interesse annuo lordo: 5,75%. Tutti i
buoni suddetti, il cui importo minimo sottoscrivibile è di mille euro, sono
emessi con il sistema dell'asta marginale riferita al prezzo, senza
indicazione di prezzo base di collocamento e con esclusione delle richieste
effettuate a prezzi inferiori al "prezzo di esclusione". Sono
ammesse a partecipare all'asta le banche italiane, comunitarie ed
extracomunitarie, nonchè le società di intermediazione mobiliare e le
imprese di investimento comunitarie ed extracomunitarie indicate nei decreti
recanti l'emissione dei suddetti buoni. Detti operatori partecipano in
proprio e per conto terzi. Le domande di partecipazione devono essere
inoltrate con indicazione, per ogni richiesta, del relativo prezzo offerto.
Ciascun operatore può formulare sino ad un massimo di tre offerte, ciascuna
ad un prezzo diverso e per un importo non inferiore a 500.000 euro di
capitale nominale; eventuali offerte di importo inferiore non verranno prese
in considerazione. Ciascuna offerta non deve essere superiore all'importo in
emissione; eventuali offerte di ammontare superiore verranno accettate
limitatamente all'importo medesimo. I prezzi indicati varieranno di un
importo minimo di un centesimo di euro; eventuali variazioni di importo
diverso vengono arrotondate per eccesso. Le domande di partecipazione degli
operatori devono essere avanzate - nel termine previsto dal sottoindicato
calendario - mediante trasmissione di richiesta telematica da indirizzare
alla Banca d'Italia tramite Rete Nazionale Interbancaria con le modalità
tecniche stabilite dalla Banca d'Italia medesima e conosciute dagli
operatori. L'assegnazione dei buoni verrà effettuata, nella giornata in cui
si perfezioneranno le operazioni d'asta, al prezzo meno elevato tra quelli
offerti dai concorrenti rimasti aggiudicatari. Nel caso che le offerte al
prezzo marginale non possano essere totalmente accolte, si procede al
riparto pro-quota, con i necessari arrotondamenti. Il prezzo di
aggiudicazione ed il prezzo di esclusione saranno resi noti mediante
comunicato stampa, nel quale verranno pure indicati gli importi attribuiti
agli "specialisti" nelle ultime tre aste. Gli operatori
partecipanti all'asta provvederanno ad attribuire ai sottoscrittori i buoni
assegnati, senza alcun onere aggiuntivo rispetto al prezzo di
aggiudicazione. Il regolamento dei buoni assegnati, da parte degli
operatori, verrà effettuato in via automatica tramite la procedura
giornaliera "Liquidazione titoli", al prezzo di aggiudicazione e
con corresponsione dei dietimi d'interesse dal giorno successivo alla data
di godimento dei buoni al giorno del regolamento. Pei i Btp
"trentennali", per i quali il 1° agosto u.s. è pervenuta a
scadenza la prima cedola, i sottoscrittori dovranno corrispondere dietimi di
interesse per 46 giorni. Agli operatori medesimi viene riconosciuta, quale
compenso dell'impegno assunto di raccogliere le prenotazioni del pubblico,
una provvigione - commisurata all'ammontare nominale dei buoni assegnati -
pari allo: 0,20% per i B.T.P. triennali; 0,30% per i B.T.P.
"quinquennali"; 0,40% per i B.T.P. "trentennali". Il
pubblico potrà prenotare i buoni presso le suddette categorie di operatori
nel termine previsto dal sottoindicato calendario; gli intermediari potranno
richiedere, a garanzia del buon fine della sottoscrizione, l'eventuale
versamento di un acconto sull'importo nominale prenotato. Alla data prevista
per il regolamento, il sottoscrittore verserà l'importo corrispondente ai
buoni assegnati, sulla base del prezzo di aggiudicazione, nonché ai dietimi
d'interesse dovuti; a fronte di tale versamento, gli verrà rilasciata
apposita ricevuta. Il calendario delle operazioni di sottoscrizione è il
seguente:
|
BTP triennali
|
BTP quinquennali
|
BTP trentennali
|
Prenotazione
da parte del pubblico entro il
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11 settembre 2002
|
11 settembre 2002
|
11 settembre 2002
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Presentazione
domande in asta: entro le ore 11,00 del
|
12 settembre 2002
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12 settembre 2002
|
12 settembre 2002
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Regolamento
sottoscrizioni
|
16 settembre 2002
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16 settembre 2002
|
16 settembre 2002
|
dietimi
d'interesse da corrispondere
|
1 giorno
|
154 giorni
|
46 giorni
|
Gli operatori "specialisti
in titoli di Stato" hanno facoltà di partecipare ai collocamenti di
titoli di Stato, previsti automaticamente, in via supplementare alle aste di
emissione. L'offerta della tranche supplementare è stabilita per un importo
massimo non superiore: al 10% dell'ammontare nominale offerto per i Btp
"quinquennali" e "trentennali"., al 25% dell'ammontare
nominale offerto per i BTP triennali. Gli "specialisti" che non
hanno partecipato all'asta di emissione non sono ammessi al collocamento
supplementare. L'assegnazione supplementare avrà luogo al prezzo di
aggiudicazione determinato nell'asta della presente emissione. Le modalità
e le condizioni per la partecipazione degli "specialisti" alle
assegnazioni supplementari vengono indicate nei rispettivi decreti recanti
l'emissione dei titoli suddetti. Con successivo comunicato stampa verrà
reso noto l'ammontare nominale dei titoli in emissione.
ENGINEERING
RILEVA IL 19,9% DI SCS
Milano, 9 settembre 2002 - Engineering rileva il 19,9% di Scs e conferma la
presenza nel mondo della consulenza aziendale alle imprese. Engineering
affiancherà nella compagine societaria Finec Merchant, principale azionista
di Scs con una quota del 31,5%. Il Gruppo Engineering ha acquisito, tramite
un aumento di capitale sociale riservato, una quota del 19,9% della società
bolognese Scs Azioninnova SpA, specializzata in consulenza e formazione alle
imprese. Engineering affiancherà nella compagine societaria la merchant
bank Finec Merchant, principale azionista di Scs con una quota del 31,5% Scs,
nata nel 2001 dalla fusione di 3 società, opera con 120 consulenti nella
pubblica amministrazione centrale e locale, nella sanità e in aziende
private (Pmi, retail, utilities, ecc.), offrendo consulenza su strategie,
organizzazione, processi aziendali e risorse umane, attività di formazione.
L'alleanza è stata già coronata da un primo successo: Engineering,
mandataria di un raggruppamento temporaneo di imprese di cui fa parte anche
Scs, è risultata aggiudicataria della gara indetta dalla Regione Emilia
Romagna per la realizzazione del sistema di contabilità e della gestione
del ciclo passivo su piattaforma Sap. Per Michele Cinaglia (vicepresidente
esecutivo di Engineering) l'operazione si inserisce nei programmi di
consolidamento del Gruppo Engineering nel settore della consulenza. Dopo la
costituzione di Engiprocess avvenuta un anno fa, precisa Cinaglia, questa
nuova iniziativa consente un ulteriore innalzamento del livello di offerta
in termini di competenze sui processi, soprattutto nel mercato degli enti
locali, delle imprese alimentari, della grande distribuzione e delle società
cooperative. Per Vincenzo Mancini (amministratore delegato di Scs)
l'ingresso di Engineering nel capitale permetterà ad Scs di amplificare il
know-how sui Sistemi Informativi e disporre della tecnologia necessaria a
innescare e sostenere i processi di cambiamento nel mercato di riferimento.
Inoltre, insieme ad Engineering, sarà possibile partecipare ad importanti
iniziative di outsourcing che sempre di più costituiscono per i clienti Scs
scelte strategiche per l'ottimizzazione dei processi non fondamentali per il
business.
IL
CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE DELLA SAIPEM DELIBERA UN PRESTITO
OBBLIGAZIONARIO DA EMETTERSI ENTRO IL 30 GIUGNO 2003
San Donato Milanese, 6 settembre 2002 - Il Consiglio di Amministrazione
della Saipem S.p.A., Società dell'Eni, riunitosi in data odierna ha
deliberato l'emissione di un prestito obbligazionario non convertibile entro
il 30 giugno 2003, in esecuzione della delega conferita dall'Assemblea dello
scorso 28 agosto. Il prestito obbligazionario, che avrà la durata di cinque
anni e l'ammontare massimo di 440.270.300 euro, sarà quotato alla Borsa del
Lussemburgo e sarà destinato a Investitori Istituzionali. Tasso d'interesse
e modalità di emissione delle obbligazioni saranno definiti
successivamente.
GRUPPO
FINSIEL: RAGGIUNTO L'ACCORDO CON LE ORGANIZZAZIONI SINDACALI SUL PIANO
INDUSTRIALE 2002-2004
Roma, 9 settembre 2002 - Il Gruppo Finsiel - la Business Unit Information
Technology Mercato del Gruppo Telecom Italia - ha raggiunto l'accordo con
Fim-Cisl, Fiom-Cgil, Uilm-Uil e con l'UGgl in relazione al piano industriale
2002-2004, in coerenza con quanto già definito dall'accordo del Gruppo
Telecom del 27 maggio scorso. Il piano triennale ha evidenziato come il
mercato dell'Information Technology sta crescendo verso un nuovo assetto
dove occorre veicolare l'offerta, sfruttando soluzioni innovative e
tecnologie emergenti. In quest'ottica il Gruppo Finsiel svilupperà un
modello operativo che, attraverso la ricerca di efficienza ed eccellenza
funzionale, permetterà di consolidare e sviluppare la propria presenza sul
mercato anche valorizzando le sinergie con le altre realtà del Gruppo
Telecom Italia. Le aziende del Gruppo Finsiel porranno particolare
attenzione all'evoluzione del mix professionale anche attraverso inserimenti
mirati in specifiche aree di attività come le aree commerciali, dove sono
già state effettuate assunzioni di personale qualificato. Al fine di
raggiungere gli obiettivi fissati dal piano industriale, sono stati
individuati gli strumenti adatti a garantire opportuni interventi di mobilità,
riqualificazione e reimpiego professionale insieme a un corretto
dimensionamento delle risorse impiegate. L'accordo, sottoscritto con tutte
le organizzazioni sindacali, prevede inoltre un significativo intervento
formativo articolato su circa 10.000 giornate di formazione e training on
the job. Sono stati infine individuati i criteri per il ricorso alla mobilità
ex lege 223/91 per quei dipendenti che, data la propria disponibilità,
matureranno i requisiti per l'accesso al trattamento pensionistico durante
il periodo di mobilità.
INTERVISTA
A GIANNI CACCHIONE PRESIDENTE MONDIALE DELLA STERLING SILVER COMMISSION
DELLA CIBJO (THE WORLD JEWELLERY CONFEDERATION).
Milano, 9 settembre 200 2- Come rilevato nel precedente comunicato della
Cibjo, (The World Jewellery Confederation) il Presidente mondiale della
Sterling Silver Commission della Cibjo,Gianni Cacchione ha incontrato i
Dirigenti del Silver Institute di Washington D.C. ai quali sono state
presentate le decisioni della prima assemblea tenutasi a Monaco di Baviera.
Il Silver Institute gli ha assicurato la massima collaborazione. Quale primo
risultato è scaturito l'invito del Silver Institute e del Governo della
Repubblica Popolare Cinese al Presidente Gianni Cacchione a partecipare alla
prima conferenza cinese sull'argento,che si terrà nella capitale Hohhot
della Repubblica della Mongolia Interna. Nella regione esistono i più
grandi giacimenti d'argento della Cina Popolare,che consentono di porre la
produzione di questo immenso Paese al quinto posto della graduatoria
mondiale.In questa sede gli organizzatori della conferenza hanno confermato
il loro interesse a partecipare alla promozione mondiale in favore
dell'argento,coordinati dalla Sterling Sílver Commission della Cibjo,
essendo la Cina Popolare membro attivo della Cibjo. Nella parte
dell'intervista riguardante la situazione della argenteria italiana nei
mercati nazionali ed internazionali,Gianni Cacchione ha affermato: "Per
la gioielleria d'argento nel mercato interno non ci sono problemi e si
registra ancora un grandissimo successo,come per i mercati esteri: risultati
molto positivi per Germania,Francia,Spagna e Portogallo;buona ripresa negli
U.S.A. e nel Sud Est asiatico. Grande interesse per acquisti da parte della
Cína. Per la prima volta i mercati arabi si sono interessati alla
gioielleria d'argento italiana. Vasellame e posateria:abbiamo grandi
problemi sia nel mercato interno che in quello internazionale . Ci
sosteniamo ancora nella grande argenteria da tavola nel mercati
arabi,americani e nei nuovi Paesi dell'ex blocco sovietico".
UNIMPRESA:
FORMAZIONE E SERVIZI Di CONSULENZA PERSONALIZZATI PER, SUPPORTARE LA NASCITA
DI SPIN OFF PRESENTAZIONE PUBBLICA DEL PROGETTO
Milano, 9 settembre 2002 - Gìovedì 19, settembre 2002 alle ore Ore 10.00
presso l'Università degli Studi di Milano a Città Studi: Via Golgí
19,Aula G12 cio sarà la presentazione del progetto Unimpresa (finanziato
daila Regione lombardia attraverso il Fondo Sociale Europeo unendo così lo
straordìnario potenziale dell' Unversità degli Studi di Milano, uno dei
maggiori bacini di ricerca e di innovazione del Paese, con la provata
esperenza dell' Agerizia Sviluppo Nord Milano nella creazione dí impresa
per supportare la nascíta di nuove iniziative imprendìtoriali nell'ambito
dell'Università e della Ricerca Unimpresa si rivolge a tutti cobro che
potranno dar vita direttamente ad imprese ínnovative: neolaureati,
dottorandi, dottori di ricerca, ricercatori e docenti. In particolare, il
progetto intende coinvolgere: persone occupate ail'interno dì imprese,
università, centri e istituti di ricerca scientifica e tecnologíca,
persone disoccupate interessate ad avviare un,'attività imprenditoriale.
Potranno usufruire delle azioni di formazione 100 partecipanti, individuati
tra personale interno dell'Università e aspiranti imprenditori selezionati
sulla base di un'autocandidatura corredata da una scheda di presentazione di
un'idea ímprenditoriale. E' prevista l'organizzazione di 5 corsi, ognuno
dei quali approfondirà !e seguenti tematiche: creazione e gesticne di una
start-up tecnologica; strategie per una società a base tecnologica;
networking e marketing; finanza e imprenditorialità, venture-capital;
sviluppo e internazionalizzazione; brevetti. La durata di ciascun corso è
pari a 36 ore in aula e 130 ore di forrnazione a distanza (fad). Le azionì
di sostegno alla creazione d'impresa verranno erogate ad un gruppo di
partecipanti ai corsi, individuatì mediante una seconda selezione, Ciascuno
dei selezionati potrà fruire di 23 giorni di servizi di consulenza
personalizzata inerenti a: analisi di mercato; studi di fattibilità;
analisi economica e finanziaria; identificazìoni di possibili partner;
individuazione di soluzioni logistiche (iricubatori); tutoraggio per la fase
di presentazione della business idea ad eventuali finanziatori (business
angel, venture capital, microcredito ecc.); ricerca di eventuali fontì di
finanziamento agevolato; promozíone di contatti e collaborazioni con le
strutture di ricerca unì-k,,ersitarie (trasferimento tecnologico). Prima
selezione dei partecipanti: 24 setterabre 2002 inizio dei corsi di
formazione: entro ottobre Per intormazioni ed íscrízíoni Universìtà
degli Studi di Milano http://ricerca.unimi.it/spinoff/
Tel. 02-50312754 e-mail: progetto. spinoff@unimi.it
Agenzia Sviluppo Nord Milano www.asnm.com
Tel. 02-2626650-7 e-mail spinoff@asnm.com
PER
STABILIZZARE I PREMI R.C. AUTO BISOGNA INCIDERE SUL NUMERO E SUL COSTO DEI
SINISTRI
Roma 9 settembre 2002 - Aumenti, ma anche diminuzioni nei prezzi delle
polizze rc auto. Numerose compagnie, che per alcuni profili di assicurati
rappresentano oltre 1/4 del mercato, hanno ridotto o tenuto fermi i premi
assicurativi, a conferma della piena concorrenza esistente nel mercato.
Ciascun assicurato, che ritenesse di non accettare gli aumenti proposti, può
con assoluta facilità cambiare assicurazione, rivolgendosi a quelle
compagnie che per il suo specifico rischio presentano l'offerta più
vantaggiosa, potendo anche spendere meno che in passato. Rimane il fatto
oggettivo dell'andamento negativo del mercato dell'assicurazione rc auto: a
fronte di un leggero miglioramento nella frequenza dei sinistri, le
compagnie hanno subito un ulteriore sensibile peggioramento del costo dei
risarcimenti, con perdite globali che nell'ultimo esercizio sono ammontate a
416 milioni di euro. Approvare rapidamente la riforma sulla rc auto in
discussione in Parlamento, e reintrodurre le norme stralciate dalla Camera
sulla riparazione diretta dei veicoli e sull'esclusione dal risarcimento dei
"costi legali impropri" quando l'impresa liquida il sinistro nei
termini di legge: è questo l'unico modo per avviare a soluzione la
questione dei premi della rc auto, che si trascina da anni per l'inerzia del
paese nell'affrontare il problema dei costi dei risarcimenti in modo
organico e strutturale. Solo incidendo sull'entità e sul costo dei
sinistri, tra i più alti in Europa, sarà possibile avere, nel medio
periodo, una generalizzata stabilizzazione dei premi.
NUOVA
INIZIATIVA DELL'UE PER IL TRASFERIMENTO DI TECNOLOGIE ENERGETICHE NEL TERZO
MONDO
Bruxelles, 9 settembre 2002 - L'Unione europea ha varato "l'iniziativa
per l'energia", progettata per offrire tecnologia, know how e capitale
ai due miliardi di persone al mondo che vivono in zone dove scarseggia
l'energia. L'obiettivo è quello di liberare le persone dalla povertà
proteggendo nel contempo l'ambiente. L'iniziativa è stata istituita in
collaborazione con il settore privato, istituti di finanziamento e la società
civile. Hanno già aderito circa 17 paesi in via di sviluppo, due
organizzazioni regionali e diverse organizzazioni del settore privato e
della società civile. Il commissario europeo per lo Sviluppo e l'Aiuto
umanitario Poul Nielson ha spiegato quali benefici tale iniziativa apporterà
ai paesi in via di sviluppo. "Il consumo energetico dell'Africa si basa
in larga misura sulla legna da ardere, raccolta a mano e trasportata per
distanze sempre più lunghe. Ciò intensifica la deforestazione, la
desertificazione, l'inquinamento negli ambienti chiusi e la povertà. Se non
saranno elaborate alternative efficienti in termini di costo e più
ecocompatibili, l'energia costituirà un notevole freno alla crescita
economica ed allo sviluppo sostenibile in Africa". La Commissione
europea mette già a disposizione 700 milioni di euro all'anno per
l'assistenza allo sviluppo correlato all'energia nei paesi del Terzo mondo.
Infolink: http://www.eu2002.dk/news/news_read.asp?iInformationID=21859
MARIELLA
BURANI FASHION GROUP (MBFG) ANNUNCIA, PER IL QUINTO SEMESTRE CONSECUTIVO,
UNA CRESCITA A DOPPIA CIFRA DEL FATTURATO (+19,44%), DEL MARGINE OPERATIVO
LORDO (+ 65,92%)
Milano, 9 settembre 200 2- Mariella Burani Fashion Group annuncia i
risultati preconsuntivi del Gruppo per i primi sei mesi del 2002 che, ancora
una volta, riflettono una crescita consistente. Il fatturato consolidato del
primo semestre del 2002 è stato pari a 130,3 milioni di Euro in aumento del
19,4%, accompagnato da una crescita più che proporzionale del Margine
Operativo Lordo, pari a 13,8 milioni di Euro (+ 65,9 %), del Reddito
Operativo Lordo pari a 8,5 milioni di Euro (+ 141,4%) e del Reddito della
Gestione Corrente pari a 7,7 milioni di Euro (+513,3%). Primo semestre 2002
Il fatturato consolidato del Gruppo è aumentato a 130,3 milioni di Euro
rispetto ai 109,1 milioni di Euro della prima metà del 2001. La crescita
del 19,4% è principalmente attribuibile: * alla crescita organica del
settore abbigliamento, core business del Gruppo; * al rafforzamento della
rete distributiva; * alle acquisizioni di Revedi S.p.A. e Itm S.p.A.; Il
Margine Operativo Lordo (Ebitda) al 30 giugno 2002 è pari a 13,8 milioni di
Euro rappresentando una crescita del 65,9%, rispetto agli 8,3 milioni di
Euro del primo semestre dell'anno precedente, e porta la propria incidenza
sui ricavi al 10,6% rispetto al 7,6% del semestre dell'esercizio precedente.
Tale crescita riflette: l'evoluzione continua del sales mix, con una
maggiore contribuzione di prodotti e canali distributivi più profittevoli
(pelletteria, marchi propri, Dos, franchisees e clienti wholesale diretti );
maggiore efficienza nella produzione e distribuzione, anche grazie alle
nuove acquisizioni di Revedi e Itm. Il Reddito Operativo Lordo (Ebit) al 30
giugno 2002 è pari a 8,5 milioni di Euro e indica un incremento del 141,4%
rispetto ai 3,5 milioni di Euro dello stesso periodo dell'esercizio
precedente, portando la propria l'incidenza sui ricavi al 6,5% rispetto al
3,2% del primo semestre 2001. Significativo l'incremento del Reddito della
Gestione Corrente pari a 7,7 milioni di Euro (+513,3%) che denota la
focalizzazione del Gruppo sull'indice fondamentale della redditività. Il
Reddito Lordo del Periodo è pari a 5,7 milioni di Euro. La Posizione
Finanziaria Netta al 30 giugno 2002 è pari a 75,9 milioni di Euro, in
miglioramento rispetto ai 79,9 milioni di Euro del 31 marzo 2002, e riflette
un debt/equity ratio pari a 0,75. Highlights operativi Il Gruppo continua
nella sua opera di rafforzamento del settore dell'abbigliamento e in quella
d'integrazione delle società acquisite da ultimo nel settore della
pelletteria. La divisione "Abbigliamento" è cresciuta grazie a:
il buon andamento delle vendite con marchi propri; il maggiore focus nel
product marketing; il maggiore utilizzo del canale distributivo diretto. La
divisione "Leather Goods" raccoglie i benefici della presenza
consolidata in mercati geografici in forte crescita come i paesi
est-europei, un'ampia rete distributiva, nuove licenze e una nuova
produzione di calzature, accessori ed abbigliamento in pelle per Mariella
Burani e Mila Schön. Outlook per l'anno 2002 - Le indicazioni favorevoli
ricevute della campagna vendita Autunno/Inverno 2002-03, insieme all'impatto
della stagionalità prevalente nel settore dell'abbigliamento e pelletteria
consentono al Gruppo di confermare le proprie aspettative per l'anno in
corso di un fatturato tra 280 e 285 milioni di Euro, con una forte e più
che proporzionale crescita del Margine Operativo Lordo, dell'Ebit e del
Reddito della Gestione Corrente.
IL
CDA DI IT HOLDING ACCOGLIE LE DIMISSIONI DEL CONSIGLIERE MASSIMO S. BRUNELLI
Milano, 9 settembre 2002: Il Consiglio di Amministrazione di It Holding
S.p.A. che si è tenuto in data odierna ha preso atto delle dimissioni
rassegnate dal consigliere Massimo S. Brunelli. Massimo S. Brunelli era
stato cooptato nel Consiglio di Amministrazione di It Holding S.p.A. nel
dicembre 2001 con deleghe relative all'Area Finanza. A seguito delle deleghe
ricevute, Brunelli ha guidato il Gruppo It Holding nelle operazioni di
finanza straordinaria che si sono concluse con successo nei mesi scorsi. Il
Consiglio di Amministrazione di It Holding renderà noti i dati semestrali
il prossimo 12 settembre.
HDP,
ATTRAVERSO GFT NET, VENDE LA SOCIETÀ CINESE TIANJIN JIN TAK RICAVI PER €
310 MILIONI ED OLTRE € 30 MILIONI DI PLUSVALENZE A FRONTE DELLA
DISMISSIONE COMPLESSIVA DEL GFT NET
Milano, 9 settembre 2002 - Gft Net, intervenute le necessarie autorizzazioni
da parte delle autorità cinesi, ha portato ad esecuzione la cessione alla
Ample Sino Investments della partecipazione complessiva del 43,5% della
società cinese Tianjin Jin Tak Garments Co. Ltd per un corrispettivo di 375
mila dollari. Attiva da 15 anni, Tianjin Jin Tak ha raggiunto una
produzione, sia per l'esportazione che per il mercato cinese (licenza Pierre
Cardin con oltre 200 punti vendita in franchising sul territorio), di 1400
unità giornaliere di abbigliamento formale maschile. Con questa operazione
- con l'unica eccezione del marchio Joseph Abboud - HdP segna la conclusione
del processo di dismissione dei maggiori assets di Gft Net, che ha generato,
nell'ultimo biennio, ricavi per circa 310 milioni di euro e plusvalenze per
oltre 30 milioni di euro. Nella realizzazione delle dismissioni del settore
moda e abbigliamento per concentrare le attività nel comparto editoriale e
della comunicazione, HdP, attraverso Gft Net, oltre a Jin Tak, ha infatti
ceduto Valentino, Sahzà, Revedi e Facis, gli stabilimenti di Bosconero,
Settimo, Matelica e Svik (Slovacchia), un complesso immobiliare sito in
Torino ed ha provveduto a risolvere il contratto di licenza Calvin Klein.
CONCOURS
POUR LES APPRENTIS DE L'INDUSTRIE DU TEXTILE CELA VAUT LA PEINE D'AVOIR DE
BONNES NOTES : DEUX FOIS SAN FRANCISCO COTTON FIELDS
Milano, 9 settembre 2002 - L'Association Suisse du Textile souhaite
encourager les jeunes qui s'intéressent à une carrière dans le secteur du
textile à faire le maximum pour réussir briliamment leurs examens d'accès
su métier de leur choix. Dans cette optique, le concours "San
Francisco is waiting for You", destíné aux jeunes en apprentissage, a
été organisé pour la première cet été. Avec pour récompense un voyage
de six jours en Californie. La destination n'est pas choisie su hasard : le
fil de coton qui fait la réputation du textile suisse dans le monde entier
est fabriqué dans une large mesure avec la matière première provenant de
Californie. Aussi, l'une des principales attractions inscrites su programme
des lauréats est la visite des champs de coton pendant la récolte.
"San Francisco is waiting for you" est décerné en double
exempiaire, c'est-à-dire à chaque ,premier de classe" dans la
categorie Métíers du commerce et Métiers de l'industrie du textile et de
l'habiliement. Les critères de sélection sont les notes obtenues lors de
l'examen final (pondération 70 %) et la moyenne des notes obtenue su cours
des trois années de l'apprentissage (pondération 10% chacune). La
participation su concours est réservée aux élèves effectuant leur
apprentissage dans une entreprise faisant partie de l'Association Suisse du
Textile. Le ciassement a été établi le 5 aoút pour déterminer l'identité
des deux bénéficiaires du voyage aux Etats-Unis. Dans la catégorie Métiers
du textile et de l'habiliement, la lauréate est Angela Forster, qui a
appris le métier de dessinatrice textile auprès de la firme Eisenhut à
Gais [Alpenzell). Dans la catégorie Gestion et commerce, le prix est décerné
à Jolanda Hess, qui a effectué un apprentissage d'employée commerciale
auprès de la société Rhodia Industriai Yarns AG, à Emmenbrúcke. La
remise des prix aura lieu à St-Gail le 23 aoút 2002 vers 12 heures, su
Stand 3.025, HalJe 3, lors du Saion Oba (Ostschweizerische
Bildungsausstellung : Saion de la Formation, Suisse orientale), Nous
adressons une chaleureuse inv'itation à tous les journalistes intéressé
par cette remise des prix. Le départ des lauréats pour la Californìe
devrait avoir lieu pendant la première semaine d'octobre 2002. I 'Ats se réjouit
pour les deux lauréates et leur souhaite un séjour inoubliable en
Californie. Il va de soi que nous avons i'intention également i'année
prochaine d'organiser un nouveau concours et nous encourageons d'ores et déJà
les élèves en apprentissage auprès des firmes membres de l'Ats à oser
faire acte de candidature. Pour
plus d'informations : Association Suisse du Textile Dr. Tibor S. Pataky
Waldmannstrasse 6 9014 St-Gall Tél. 071 274 90 90 tibor.pataky@tvs.ch
PRIVI
DI FONDAMENTO GLI AUMENTI DELL'ELETTRICITÀ CALCOLATI E COMUNICATI
DALL'UNIONE CONSUMATORI
Milano, 6 settembre 2002 - L'Autorità per l'energia elettrica e il gas
segnala che i dati sugli aumenti dell'elettricità per il prossimo mese di
gennaio 2003 comunicati il 6 settembre alla stampa dall'Unione Consumatori
sono privi di fondamento. Una richiesta di smentita è stata inoltrata
all'associazione, poiché è stato accertato che i dati da essa divulgati
sono stati calcolati in base a valori non più in vigore (delibera 228 del
18 ottobre 2001 anziché delibera 316 del 27 dicembre 2001). L'Autorità
conferma quanto comunicato l'8 agosto scorso in occasione dell'aggiornamento
annuale della tariffa di trasporto (delibere 152 e 153 dell'1 agosto). Tale
aggiornamento, in caso di stabilità di tutte le altre componenti
tariffarie, lascerà sostanzialmente invariate le tariffe delle famiglie
(residenti con 3 kW di potenza circa +0,2%).
ENERGIABLU
ORGANIZZA IL "RECS OPEN SEMINAR" SUI PROGRAMMI DI CERTIFICAZIONE
DELL'ENERGIA PRODOTTA E CONSUMATA DA FONTI RINNOVABILI
Pisa, 9 settembre 2002 - il Recs Team Italia, in occasione del Convegno
Internazionale Recs in svolgimento a Pisa il 26 e 27 settembre 2002,
organizza il "Side Event" che si svolgerà giovedì 26 settembre
presso la Stazione Leopolda di Pisa, sede del convegno internazionale. Il
"Side Event", che precede e introduce l'Open Seminar previsto per
venerdì 27 settembre, sarà articolato in due parti. La prima sarà
destinata ad un'introduzione del progetto ai soggetti partecipanti da parte
degli operatori italiani coinvolti nel Programma Recs e i risvolti per i
consumatori. La seconda ospiterà interventi di alcuni protagonisti che
hanno sperimentato il sistema Recs e affronterà temi centrali per lo
sviluppo di un mercato dell'energia orientato dalle scelte del consumatore.
In particolare saranno trattati i seguenti argomenti: l'applicazione e la
diffusione del progetto Recs in Italia; la possibilità e l'opportunità di
avviare un green pricing italiano. Di seguito il programma: ore 15:00
Introduzione: il Progetto Recs come strumento di scelta per un consumo
energetico consapevole e sostenibile: Ore 15:45 Il Marchio "100%
Energia Verde": utilizzo dei Certificati Recs come strumento di
garanziaOre 16:00 L'esperienza di un operatore estero nello sviluppo di
prodotti "green pricing". Ore 16:20 Legambiente per la promozione
dell'energia rinnovabile Ore 16:40 Certificati Verdi e Certificati Recs: il
ruolo del Grtn La partecipazione all'evento è libera, previa iscrizione
alla Segreteria Organizzativa. Segreteria Organizzativa L&L Editoria e
Comunicazione - Energia Blu Telefono: +39 02 5411 8778 e-mail: energiablu@energiablu.com
INTEGRAZIONE
DELLE POLITICHE IN MATERIA DI ECONOMIA, RICERCA E AMBIENTE
Heidelberg, 9 settembre 2002 - L'Università di Heidelberg ed il Centro per
la ricerca economica europea stanno organizzando un seminario
sull'integrazione delle politiche in materia di economia, ricerca e
ambiente, che si terrà il 26 ed il 27 settembre a Bruxelles. Fra i
partecipanti al seminario figurano esperti della comunità scientifica e
dell'industria, rappresentanti della Dg Ambiente della Commissione europea,
Brian Griffin, ministro dell'Ambiente dello Stato di Oklahoma (Stati Uniti)
ed esponenti delle amministrazioni olandese e tedesca. Il seminario si
articolerà in tre workshop nell'ambito delle seguenti sezioni: "Misure
di integrazione delle politiche in materia di ambiente ed innovazione",
"Effetti dello scambio dei diritti di emissione sull'innovazione"
ed, infine, "Valutazione comparata delle politiche ed esempi pratici
della loro integrazione". Infolink: http://www.blueprint-network.net
GO
FLY: STATISTICHE PASSEGGERI AGOSTO 2002 - 6 SETTEMBRE
Milano, 9 settembre 2002 - Di seguito le statistiche dei passeggeri
trasportati da easyJet inclusive dei dati di Go Fly per il mese di agosto
2002. Questi dati vengono pubblicati il quinto giorno lavorativo di ogni
mese. Le informazioni riportate qui sotto rappresentano la combinazione
delle statistiche di easyJet e Go Fly ed includono i dati di Go in seguito
all?acquisizione avvenuta il 1o agosto 2002. Statistiche passeggeri* del
gruppo easyJet: Agosto 2002 1,696,378; Agosto 2001 .698,350;
Variazione annua 142.9%; Anno terminante il 31 /8 / 2002 10,436,769. Load
Factor** del gruppo easyJet: Agosto 2002 .87.2%; Agosto 2001 86.2%; Anno
terminante il 31 /8 / 2002 84.7%. I dati riportati qui sotto sono solo di
tipo informativo e mostrano le statistiche di easyJet e Go Fly a livello di
singola compagnia. Statistiche
passeggeri*: easyJet agosto 2002 1,060,542; Go Fly agosto 2002 635,836;
easyJet agosto 2001....698,350; Go Fly agosto 2001 448,804. Variazione
annua: easyJet 51.9%; Go Fly 41.7%. Load Factor** EasyJet agosto 2002 87.1%;
Go Fly agosto 2002 87.4%; EasyJet agosto 2001 86.2%; Go Fly agosto 2001
85.0%. Anno
terminante il 31/08/2002: Passeggeri* EasyJet 9,800,933; Go Fly 5,686,934. Load
factor** EasyJet 84.5%; Go Fly 79.9%. *Rappresenta
il numero di posti venduti. I posti venduti includono anche quei passeggeri
che non si sono presentati all?imbarco poiché sia easyJet che Go Fly non
rimborsano i biglietti acquistati e i passeggeri no-show non hanno diritto a
cambiare il proprio biglietto o a chiedere un rimborso dopo che il volo é
giá partito. Questi dati includono anche i posti assegnati a scopi
promozionali e i posti utilizzati dallo staff per motivi di lavoro.
Rappresenta il numero di passeggeri proporzionalmente al numero di posti
disponibile per passeggero. Il load factor non é in grado di riconoscere
gli effetti dovuti alla lunghezza dei voli.
MILANO
E STRASBURGO PIU' VICINE CON AIR ONE ED AIR LITTORAL,
Milano, 9 settembre 2002 - Il 27 agosto è stata inaugurata la nuova rotta
Milano Linate - Strasburgo operata da Air Littoral in code-share con Air
One. Il volo avrà una frequenza di due collegamenti giornalieri, dal lunedì
al venerdì. "Questo nuovo code-share rafforza l'accordo di partnership
recentemente avviato tra Air One ed Air Littoral sui voli tra Nizza e le
destinazioni italiane servite da Air Littoral, e sulle coincidenze, via
Fiumicino, per Alghero, Catania, Palermo, Lamezia Terme e Pantelleria,
operate invece da Air One" dice Giorgio De Roni, Direttore Divisione
Passeggeri di Air One. "Il collegamento tra Milano e Strasburgo è
rivolto soprattutto ad una clientela business, grazie ad una scelta
strategica degli orari che permette di effettuare un'andata e ritorno in
giornata e di usufruire di coincidenze con altre destinazioni italiane
raggiunte da Air One", ha aggiunto De Roni. "Volare su Milano
Linate rappresenta un vero vantaggio per la nostra clientela business che può
così raggiungere in poco tempo il centro della città", ha detto
Pierre-Stéphane Austi, Direttore Commerciale di Air Littoral. "La
nuova rotta permette ad Air Littoral di beneficiare di un ulteriore
collegamento diretto con Milano, e ci avvicina alle altre province italiane
grazie ai collegamenti regionali operati da Air One", aggiunge Austi.
Per informazioni circa i collegamenti Air Littoral è possibile rivolgersi
alla rete commerciale Air One, che ne è anche Gsa per l'Italia, al numero
848 848 800. Air Littoral è la compagnia aerea regionale della Francia
meridionale ed ha un network europeo di 120 rotte a breve raggio, impegnate
sui due hub di Nizza e Montpellier. Air One è la maggiore compagnia aerea
privata italiana. La compagnia ha circa 1.800 dipendenti, compresi quelli
della consociata Eas (handling aeroportuale) ed una flotta di 27 Boeing 737.
Il network copre 20 destinazioni in 12 regioni d'Italia e l'orario estivo
2002 comprende oltre 1.000 voli di linea settimanali. Tutti i voli
consentono di accumulare miglia con "Miles & More", il
programma per frequent flyers di Lufthansa.
STAR
ALLIANCE: "AIRLINE NETWORK FOR EARTH"
Milano,
9 settembre 2002 - Il 14 maggio 1997 è nata una maxi-alleanza dei cieli.
Riunite sotto la sigla "Star Alliance", United Airlines, Lufthansa,
Sas - Scandinavian Airline System, Air Canada, Thai Airways International
hanno dato vita a una rete integrata di collegamenti aerei in tutto il
mondo, in grado di fornire una vasta gamma di servizi e vantaggi ai
passeggeri, inimmaginabili per una singola compagnia. Nel 1998 è entrata a
far parte di Star Alliance Varig Brazilian Airlines, seguita da Air New
Zealand e Ana - All Nippon Airways (nell'ottobre dello stesso anno). Nel
corso del 2000 è entrata Austrian Airlines, Singapore Airlines , Mexicana e
bmi british midland. L'alleanza delle compagnie, che hanno scelto come logo
comune una stella, si caratterizza per omogeneità di qualità ed
efficienza. Il nuovo logo affianca, ma non sostituisce, i marchi delle
singole compagnie, che continuano a mantenere la propria autonomia e identità
sul mercato. L'emblema Star Alliance compare sulle code degli aerei, accanto
al logo della singola compagnia, negli aeroporti, nelle biglietterie e su
tutta la documentazione e il materiale informativo o promozionale. I 14
partner di Star Alliance servono oltre 684 destinazioni in più di 125
paesi. L'alleanza può contare su una flotta di oltre 2.100 aeromobili e
offre ai passeggeri più di 500 lounge in tutto il mondo. I vantaggi per i
passeggeri - In generale: i soci dei singoli programmi di fidelizzazione
possono accumulare miglia e punteggio utile su tutti i voli operati dalle
compagnie alleate e farseli accreditare sul programma prescelto,
indipendentemente dal vettore utilizzato. Tutti i passeggeri che hanno
raggiunto un punteggio medio o alto possono ottenere la qualifica di
"Star Alliance Silver" o "Star Alliance Gold" che li
classificano tra i clienti più importanti dell'alleanza. Priorità nel
check-in: i passeggeri "Star Alliance Gold" hanno diritto a un
trattamento prioritario nel check-in e nello smistamento del bagaglio e,
quando possibile, sono agevolati allo scopo di evitare code ai controlli di
sicurezza e alle dogane. Priorità sulle liste d'attesa: i passeggeri
"Star Alliance Gold" e "Star Alliance Silver" possono
usufruire di una lista d'attesa prioritaria. Priorità sullo standby: i
passeggeri "Star Alliance Gold" e "Star Alliance Silver"
hanno la precedenza sulle liste standby in aeroporto per la maggior parte
dei voli operati da Star Alliance. Trasferimento prenotazione: è possibile
trasferire la prenotazione di un volo da un vettore all'altro senza la
necessità di intervenire sul biglietto (senza "endorsement").
Accesso a tutte le sale riservate: i passeggeri che hanno acquisito con un
vettore Star Alliance l'accesso alle sale riservate, possono estendere
questo privilegio alle lounge corrispondenti delle altre compagnie partner
in tutto il mondo. Migliore programmazione: lavorando congiuntamente le
compagnie di Star Alliance hanno migliorato le coincidenze dei propri voli,
riducendo i tempi d'attesa e la durata totale del viaggio. Maggiore
efficienza nell'acquisto dei biglietti, nel check-in e nell'imbarco: le
compagnie Star Alliance stanno collaborando per collocare i propri servizi
negli stessi terminal (riducendo i tempi di trasferimento) e per aprire
biglietterie comuni in diverse città. A Francoforte è stato aperto lo Star
Alliance Terminal, mentre a Toronto tutti i membri operano dal terminal Air
Canada. Accesso a tariffe agevolate: nel corso dell'anno le compagnie Star
Alliance hanno introdotto tariffe molto più flessibili per i voli
"giro del mondo" basate sul chilometraggio invece che sulle
tratte, particolarmente appetibili per viaggi d'affari. Le tariffe sono
applicate a passeggeri che effettuano da minimo di tre a un massimo di
quindici scali, in un periodo compreso tra dieci giorni e un anno. Ulteriori
vantaggi derivano dalla possibilità di combinare voli operati da compagnie
diverse. Miglior servizio ai passeggeri: all'inizio del viaggio il
passeggero effettua il check-in e riceve le carte d'imbarco fino alla
destinazione finale. Ogni compagnia è in grado di risolvere qualsiasi
problema si presenti durante l'intero viaggio. Infolink: www.star-alliance.com
PORTO
DI GENOVA TRAFFICI: LUGLIO 2002 MESE DEI RECORD STORICI: I CONTENITORI DEL
MESE (147.042 TEU) STRAORDINARIO ANCHE IL RISULTATO DEI PASSEGGERI (527.152
UNITÀ) CHE SI CONFERMA SETTORE IN FORTE ASCESA
Genova 9 settembre 2002 - Nella seconda parte dell'anno si sta concretamente
realizzando la ripresa generalizzata dei traffici portuali prevista a inizio
anno. A Luglio le banchine genovesi hanno fatto registrare un nutrito elenco
di primati tra cui quelli relativi al numero di contenitori del mese, al
traffico convenzionale, alla variazione percentuale rispetto allo stesso
periodo dell'anno scorso, al record personale del mese del terminal Vte, ai
passeggeri di traghetti e crociere. In cifre, il traffico convenzionale del
porto di Genova è stato di 842.870 tonn., con un aumento percentuale del
19,2% rispetto all'anno scorso. Nei primi sette mesi il traffico
convenzionale si è attestato su 5.166.510 tonn.(+5,3%). Il traffico
contenitori nel mese di Luglio è stato di 147.042 teu (+ 11,0 %), record
storico assoluto del porto di Genova per quanto riguarda il traffico
mensile. Il traffico contenitori nei vari terminal è stato così suddiviso:
Vte, che stabilisce un nuovo record mensile, con 81.906 teu (+15,7%), Sech,
con 23.700 teu, che cresce del 10,7%, Messina con 24.453 teu (+ 2,8%),
Multipurpose con 9.917 teu (+86,2%), altri terminal (Rebora, Genoa Metal
Terminal, Grendi ) con 7.066 teu (+48,7%). Il traffico del Terminal Grimaldi
è stato spostato in toto al Terminal Multipurpose. Nei primi sette mesi
dell'anno il traffico contenitori è stato di 897.758 teu, così suddiviso:
Vte 500.300 teu (+2,3%), Messina 145.763 (- 8,5 %), Sech 136.192 teu
(-11,9), Multipurpose 50.656 teu (+15,4%), altri Terminal (Rebora, Genoa
Metal Terminal, Grendi) 43.956 teu (+42,8%). Il comparto delle rinfuse
solide ha movimentato nel mese 245.185 tonn. (+83,5%), portando così a
raggiungere nei sette mesi quota 1.392.967 tonn. (+9,4%). Per quanto
riguarda in particolare il traffico passeggeri, l'anno scorso il blocco
delle attività portuali legato all'evento G8 ha condizionato l'andamento
del traffico di Luglio 2001, rendendo difficile il confronto con lo stesso
mese del 2002. Anche se il dato è da considerarsi ancora passibile di lievi
variazioni, i passeggeri nel mese di Luglio sono stati 527.152 (+24,4%) di
cui 471.984 al terminal traghetti e 55.168 al terminal crociere. Nei primi
sette mesi il traffico complessivo dei passeggeri è stato di 1.531.782 unità
(+11,1%) di cui 1.261.517 (+10,7%) al terminal traghetti e 270.265 (+13,00%)
unità al terminal crociere. In aumento il numero delle navi arrivate: 911
(+17,7%) che porta a 4.814 unità nei primi sette mesi (+12,1%) per una
stazza lorda di 92.653.091 tonn (+17,4%). Il traffico complessivo nel mese
di Luglio è di 4.999.662 tonn. (+ 25,1%), con un aumento di 1 milione di
tonnellate rispetto all'anno precedente. Nei primi sette mesi il traffico
complessivo è stato di 30.832.580 tonn. (+1,4%).
RALLENTA
LA FLESSIONE DELLE IMMATRICOLAZIONI AUTO: -5,6% AGOSTO
RAFFORZA L'EFFETTO DEGLI ECOINCENTIVI E GLI ORDINI DI AUTO NUOVE CRESCONO
DEL 6%
Roma, 9 settembre 2002 - E' confortante il consuntivo riguardante gli ordini
raccolti nel mese di agosto frutto dello scambio di informazioni fra Anfia e
Unrae: 108.517 contro i 102.375 dell'agosto 2001, con una crescita del 6%.
Il dato che è il più alto degli ultimi tre anni e che dovrà
necessariamente trovare conferma nei prossimi mesi rappresenta comunque
un'importante inversione di tendenza. "Possiamo oggi affermare - ha
commentato il Presidente dell'Unrae, Salvatore Pistola -- che il secondo
semestre si è avviato su di un trend medio assai meno negativo rispetto
alla flessione del 12% registrata a fine giugno. L'incremento di oltre 2
punti degli ordini di luglio-agosto 2002 rispetto allo stesso bimestre del
2001 indica con evidenza il positivo impatto delle misure adottate dal
Governo per incentivare la rottamazione delle vetture non catalizzate".
Nel corso del mese di agosto, inoltre, si è avuta una conferma
dell'incidenza che gli ecoincentivi varati dal Governo e arricchiti dalle
iniziative delle Case e dei Concessionari possono avere sulle
immatricolazioni di nuove auto in Italia. Secondo quanto comunicato dal
Ministero dei Trasporti, infatti, sono state immatricolate 101.300 nuove
vetture, con una flessione del 5,62% rispetto all'agosto del 2001: pur di
fronte ad un segno ancora negativo, si tratta del miglior risultato dei
primi 8 mesi di mercato. Nel consuntivo globale dei primi otto mesi - che é
stato di 1.535.400 nuove immatricolazioni - la flessione rispetto al periodo
gennaio-agosto dello scorso anno è comunque del 12,04%, in quanto la
tendenza al miglioramento incide solo grazie ai due mesi finali. Alla luce
dei risultati iniziali del secondo semestre, si ritiene possibile una
chiusura d'anno attorno ai 2,2 milioni di immatricolazioni, con un
incremento generato dagli ecoincentivi di oltre 100.000 vetture. Ciò
significa, che l'erario incasserà circa 350 milioni di euro più del
previsto. "Riandando alla ridotta flessione della parte iniziale del
secondo semestre - - spiega il Presidente Pistola -- ci si rende conto che
anche considerata la necessità di smaltire circa 9 milioni di veicoli non
catalizzati, se le misure temporanee venissero trasformate in provvedimenti
strutturali, l'introito aggiuntivo annuale per l'erario potrebbe calcolarsi
in circa 700 milioni di euro, con effetti indotti sulla qualità
dell'ambiente e sulla sicurezza". Per quanto riguarda poi l'usato, il
mese di agosto si è chiuso con 204.092 passaggi di proprietà, contro i
197.944 dell'agosto 2001, con una crescita del 3,11%. Nel cumulato degli
otto mesi, i passaggi di proprietà sono stati 2.468.922, con un saldo
attivo del 6,06% rispetto ai 2.327.748 passaggi dell'analogo periodo dello
scorso anno. Mentre si attendono i risultati del mese di settembre per
valutare appieno l'impatto degli ecoincentivi sulla domanda di auto, il
Presidente dell'Unrae evidenzia un ulteriore aspetto dell'attuale
congiuntura: "Nel predisporre la Legge finanziaria per il prossimo
anno, il Governo oltre a trasformare in strutturali i provvedimenti
incentivanti potrebbe affiancare misure destinate a favorire lo sviluppo
delle vendite di auto aziendali, oggi frenate da una fiscalità che non ha
eguali in Europa".
IL
COSTO DEL DENARO? A MILANO E IN LOMBARDIA È A BUON MERCATO
Milano 9 settembre 2002 - Il credito in Lombardia è il più a buon mercato
di tutta Italia. Basti considerare che tra le prime venti province italiane
con il tasso d'interesse a breve termine più basso, sono addirittura sei
quelle lombarde: Milano è al primo posto, seguita da Brescia (sesta e prima
tra le province non capoluogo), Bergamo (decima), Lodi (quattordicesima),
Lecco (sedicesima) e Varese (diciottesima). Bene anche Como (ventunesima),
Mantova (ventiduesima) e Sondrio (ventottesima). Oltre la trentesima
posizione si piazzano invece Cremona (33° posto), e Pavia (38° posto).
Milano, Brescia e Bergamo sono anche le tre province lombarde che presentano
un tasso di interesse medio inferiore o uguale a quello medio italiano (pari
a 6,76). Rispetto all'ultima rilevazione, le province che hanno migliorato
di più la propria posizione nella classifica sono Varese (ben 10 posizioni
guadagnate), Como (otto), Bergamo (6), Lecco (5). E' invece Lodi la
provincia che perde il maggior numero di posti (era decima: perde 4
posizioni). E' questa la classifica che emerge da una elaborazione della
Camera di Commercio di Milano sulla base di dati Unioncamere. "I dati -
ha commentato Pier Andrea Chevallard, segretario generale della Camera di
Commercio di Milano - danno sicuramente un segnale positivo per le famiglie
e per le imprese di Milano e della Lombardia. Il credito rappresenta infatti
un fattore produttivo cruciale per lo sviluppo del tessuto produttivo, in
particolare per le Pmi. Ma nonostante ciò, l'accesso al credito per questa
realtà continua a rivelarsi ricco di ostacoli. Far crescere il rapporto
virtuoso fra sistema creditizio-finanziario e sistema produttivo delle PMI
deve allora diventare uno degli obbiettivi di fondo dell'azione delle
istituzioni del territorio e degli attori sia pubblici che privati. Così
come devono migliorare le strade attraverso cui si finanzia l'innovazione
imprenditoriale, a partire dai nuovi settori high tech. Come Camera di
Commercio ci stiamo da tempo impegnando su questo fronte, in particolare
rafforzando la politica di interventi a sostegno delle piccole e medie
imprese volta ad abbassare il costo del credito ed ad agevolarne
l'accesso". La situazione per provincia. Milano è la provincia in
Italia dove il denaro costa di meno: il tasso di interesse a breve è
infatti del 5,79 (dato: giugno 2001), in leggera crescita rispetto
all'ultima rilevazione (+0,13 rispetto a dicembre 2000). Ciò nonostante
Milano era prima a dicembre 2000 e lo è ancora in questa ultime
rilevazione. Al secondo posto tra le province lombarde e al sesto assoluto
tra quelle italiane si classifica invece Brescia, con un tasso pari al 6,42,
in diminuzione rispetto a dicembre 2000 (-0,08) e con una posizione nella
classifica anch'essa invariata. Bergamo si piazza invece terza tra le
province lombarde e decima assoluta, con un tasso a breve del 6,76 (-0,03) e
con un incremento nella classifica decisamente buono: da sedicesima a decima
(+6 posizioni). Seguono tra le province lombarde: Lodi (14° posto in
Italia; tasso: 6,89: +0,18; perde quattro posizioni nella classifica); Lecco
(16° posto; tasso: 6,93: +0,04; guadagna quattro posizioni); Varese (18°
posto; tasso: 6,97: -0,05; con un guadagno di ben dieci posizioni); Como (21°
posto; 6,98: -0,04; guadagna otto posizioni); Mantova (22° posto; 6,99:
+0,08; perde una posizione); Sondrio (28° posto; 7,07: +0,06; perde due
posizioni). Chiudono la classifica tra le province lombarde: Cremona (al 33°
posto; 7,19: +0,11; perde una posizione) e infine Pavia (al 38° posto;
7,23: +0,06; perde due posizioni). Tassi di interesse a breve termine per
provincia lombarda: la classifica
Posizione
|
Provincia
|
Giugno 2001
|
Dicembre 2000
|
Diff. assoluta
|
Precedente pos.
|
Variazione pos.
|
1
|
Milano
|
5,79
|
5,65
|
0,13
|
1
|
=
|
6
|
Brescia
|
6,42
|
6,50
|
-0,08
|
6
|
=
|
10
|
Bergamo
|
6,76
|
6,80
|
-0,03
|
16
|
+6
|
14
|
Lodi
|
6,89
|
6,71
|
0,18
|
10
|
-4
|
16
|
Lecco
|
6,93
|
6,89
|
0,04
|
21
|
+5
|
18
|
Varese
|
6,97
|
7,02
|
-0,05
|
28
|
+10
|
21
|
Como
|
6,98
|
7,03
|
-0,04
|
29
|
+8
|
22
|
Mantova
|
6,99
|
6,92
|
0,08
|
23
|
-1
|
28
|
Sondrio
|
7,07
|
7,01
|
0,06
|
26
|
-2
|
33
|
Cremona
|
7,19
|
7,08
|
0,11
|
32
|
-1
|
38
|
Pavia
|
7,23
|
7,17
|
0,06
|
36
|
-2
|
|
|
|
|
|
|
|
|
ITALIA
|
6,76
|
6,64
|
0,12
|
|
|
ALTROCONSUMO:
DALL'ISTAT IMPEGNO PER TRASPARENZA E PANIERE PIÙ CREDIBILE
Roma, 9 settembre 2002 - L'Istat si impegna con i consumatori a una
trasparenza come mai c'è stata prima. Spiegherà come i Comuni rilevano i
prezzi usati per l'elaborazione dell'indice e non farà più misteri sui
prodotti contenuti nel paniere. Secondo l'associazione indipendente di
consumatori, Altroconsumo, un passo importante per ridare credibilità
all'indice Istat. Un tavolo tecnico per discutere le informazioni fornite
dall'Istat e le proposte dei consumatori per migliorare il paniere e
l'indice è già stato convocato con le associazioni del Cncu (Consiglio
Nazionale Consumatori e Utenti), così come aveva proposto Altroconsumo al
ministro Marzano. Come preannunciato nei giorni scorsi dal presidente dell'Istat,
Biggeri, l'Istituto di statistica si impegna anche a valutare l'impatto
dell'inflazione sul bilancio familiare. Secondo l'associazione indipendente
Altroconsumo, questo permetterà finalmente di conoscere il vero prezzo
pagato dalle famiglie italiane per il passaggio all'euro.
IL
GOVERNO DENUNCIA: ADOTTARE UN BAMBINO COSTA TROPPO LA BCC RISPONDE EROGANDO
FINANZIAMENTI A TASSO AGEVOLATO NELL'ALTO MILANESE E BASSO VARESOTTO SONO GIÀ
STATI ASSEGNATI I PRIMI 7 MUTUI
Busto Garolfo, 9 settembre 2002 - Il governo è in questi giorni intervenuto
definendo un tetto massimo di spesa per le famiglie che vogliono adottare un
bambino straniero: un tariffario che abbatte i costi fin qui richiesti dagli
enti autorizzati a gestire le pratiche per conto delle famiglie, ma che
rappresenta comunque un onere importante per chi vuole accogliere un nuovo
figlio. Per rispondere alle esigenze di queste coppie, la Bcc di Busto
Garolfo e Buguggiate ha istituito un mutuo a tasso agevolato di 10mila euro,
ribattezzato Ad8. L'iniziativa è stata apprezzata anche dal Presidente del
Consiglio Silvio Berlusconi, come espresso in una nota indirizzata al
direttore generale della Bcc di Busto Garolfo e Buguggiate, Gianni Macchi,
da Maria Teresa Vinci, responsabile della commissione per le adozioni
internazionali. Il nuovo tariffario stabilito dal governo
"calmiera" i costi delle pratiche e, nello specifico, si parte dai
9mila euro per adottare un bimbo ungherese o polacco, fino ai 4.200 per un
haitiano. Questi i costi degli altri Paesi: 8.100 Bulgaria, 7.400 Romania,
6.650 Russia, 6.300 Ucraina, 5.600 Marocco, 5.000 Colombia, 4.700 Albania.
"Il nostro mutuo è un gesto concreto a sostegno della generosità
delle famiglie italiane" spiega Gianni Macchi, direttore generale della
Bcc di Busto Garolfo e Buguggiate. "Il finanziamento che eroghiamo è
sufficiente per coprire i costi stabiliti dal tariffario e il nostro fine è
di promuovere la pratica dell'adozione internazionale. Nel 2001 sono state
dichiarate idonee ad adottare un bambino dai tribunali per i minorenni 7.041
famiglie italiane, ma solo 1.470 sono riuscite a realizzare il proprio
sogno. La ragione è troppo spesso da ricercarsi in problemi economici. Dal
novembre del 2000 al marzo scorso sono stati solo 2.595 i bambini stranieri
arrivati in Italia: meno della metà delle richieste di un solo anno.
Abbiamo istituito il mutuo Ad8 perché le cose possano cambiare". Nel
caso del mutuo Ad8 si può proprio dire che la banca sia al servizio della
famiglia. Sette sono stati per ora i finanziamenti assegnati dalla Bcc di
Busto Garolfo e Buguggiate, promotrice dell'iniziativa, ma centinaia le
richieste che sono pervenute ai suoi sportelli da tutta Italia. Il mutuo
Ad8, come tutti i servizi alle famiglie e alle imprese di un istituto di
credito cooperativo è, però, usufruibile solo dalle persone che risiedono
nel territorio di competenza della banca. Le coppie che si sono rivolte alla
Bcc di Busto Garolfo e Buguggiate che non risiedono nell'alto Milanese o
basso Varesotto, dove opera la banca, sono state perciò indirizzate
all'istituto di credito a loro più vicino, che ha già fatto partire il
mutuo Ad8. Entro i prossimi mesi tutte le 480 Bcc italiane seguiranno
l'esempio della Bcc di Busto Garolfo e Buguggiate e attiveranno il mutuo
Ad8. L'interesse verso i bambini da adottare dei sette assegnatari del muto
della Bcc di Busto Garolfo e Buguggiate ha rispecchiato le preferenze
riscontrate a livello nazionale: così la maggior parte dei nuovi bambini
che risiederanno nell'alto Milanese arrivano dall'Est Europa. L'Autorità
centrale per le adozioni internazionali ha recentemente diffuso i dati
statistici relativi al 1999. Di seguito indichiamo il paese di provenienza e
la percentuale dei bambini adottati sul totale dell'anno: Federazione russa
(32,3%), Bulgaria (13,5%), Romania (11,2%), India (7,7%), Brasile (7,2%),
Colombia (7%), Ucraina (5,3%), Polonia (2,8%), Etiopia (1,9%), Cile e
Albania (1,2%, cad.), Messico e Perù (1%, cad.) Il "Mutuo AD8" ha
un importo standard è di 10mila euro, elevabile fino ad un massimo di
15mila per l'adozione contestuale di più minorenni oppure per quella di
bambini che risiedono in Paesi esterni all'Unione Europea. Si tratta di un
mutuo chirografario (cioè non richiede l'accensione di alcuna ipoteca, ma
la semplice sottoscrizione di un contratto tra la famiglia e la banca), non
prevede alcuna spesa di istruttoria, è erogabile in dieci giorni
lavorativi, ha un tasso indicizzato all'Euribor 365 a 3 mesi, ridotto di 0,5
punti percentuali, che attualmente è pari al 2,960%, e una durata fino a
cinque anni. Per richiederlo basta essere in possesso del decreto di idoneità
rilasciato dal tribunale dei minorenni. Per richiederlo basta rivolgersi a
una delle filiali della Bcc di Busto Garolfo e Buguggiate, che sono tredici.
E, precisamente: Busto Garolfo, San Lorenzo di Parabiago, Villa Cortese, San
Giorgio su Legnano, Dairago, Villastanza, Olcella, Canegrate, Legnano in
provincia di Milano e Buguggiate, Bizzozzero, Bodio Lomnago e Varese in
quella di Varese.
APPLE
SALE IN CATTEDRA CON LA MOBILE CLASSROOM UNA SOLUZIONE COMPLETA PER UN VERO
E PROPRIO LABORATORIO MULTIMEDIALE
Milano, 9 settembre 2002 - Ancora una volta Apple si dimostra attenta alle
esigenze e all'evoluzione del mondo Education, un settore da sempre
strategico per l'azienda. Lo conferma l'ultima rivoluzionaria proposta di
Apple, iCart Mobile Classroom, destinata a cambiare l'approccio alla
tecnologia da parte degli studenti delle scuole elementari e medie inferiori
e superiori. La soluzione integrata di Apple è costituita da un pratico
carrello che contiene: un iBook 14" per l'insegnante, dotato di 30 Gb
di hard disk, lettore Dvd e masterizzatore di Cd-Rom e scheda Airport per la
connessione wireless; iBook per gli studenti, dotati di 20 Gb di hard disk e
scheda Airport; la più recente base Airport a 128 bit; una stampante laser
di rete Hp 1200; uno scanner Epson opzionale; il software di assistenza
Apple Remote Desktop (Ard), che consente all'insegnante una facile gestione
e verifica a distanza dei computer forniti ai singoli studenti. Un vero e
proprio laboratorio multimediale, che offre al mondo scolastico una
flessibilità senza precedenti. L'estrema portatilità dei computer iBook,
piccoli e leggeri, si abbina alla libertà offerta dalla soluzione Airport
che consente, senza bisogno di cavi, la condivisione simultanea di una
singola connessione a Internet ed alla rete scolastica da parte degli
studenti, con un raggio di azione di 45 metri dalla base. Tra i tanti
vantaggi che questa soluzione è in grado di offrire alle scuole c'è la
possibilità di dotare un'intera scuola di numerose connessioni alla rete e
ad Internet, abbattendo i costi necessari per il cablaggio. Il fatto che un
solo carrello possa essere facilmente utilizzato da più classi si traduce
per la scuola in un'ottimizzazione dell'investimento; insegnanti e studenti
inoltre hanno la possibilità di utilizzare i propri iBook e il collegamento
ad Internet nella propria aula, ma anche in biblioteca o dovunque vogliano,
con un'estrema flessibilità. Apple detiene la leadership nel settore
Education negli Stati Uniti per quanto riguarda la fornitura di computer
portatili alle scuole e ha conquistato, nel corso del 2000, la quota del
18,2% del mercato statunitense dei computer portatili destinati al settore
scolastico mettendo a segno, rispetto ai diretti concorrenti, il maggiore
incremento nelle vendite destinate a questo settore. Anche in Europa, ed in
particolare in Italia, l'obiettivo è di arrivare a detenere una quota di
mercato consistente in un settore dove Apple si è peraltro già distinta
con iniziative rivolte agli enti scolastici e che hanno costituito
significativi esempi di integrazione delle nuove tecnologie nei programmi
educativi e nelle attività didattiche tradizionali. In questo contesto la
soluzione Mobile Classroom proposta da Apple assume un significato
strategico. Recenti analisi indicano che l'Italia è in ritardo rispetto
agli altri paesi nell'utilizzo di Internet a livello didattico nelle scuole.
Oggi Apple attraverso la Mobile Classroom è in grado di offrire una
soluzione altamente innovativa e competitiva che risolve due problemi in
un'unica soluzione: da una parte abbatte o semplifica gli impedimenti
tecnologici quali il cablaggio e il networking, dall'altra aumenta le
postazioni a disposizione degli studenti attraverso una soluzione wireless
mobile e completa. La soluzione iCart Mobile Classroom consentirà agli
studenti di accedere alla rete Internet o alla rete scolastica senza
muoversi dal proprio banco o spostandosi tranquillamente dalla biblioteca al
laboratorio. Prezzi e disponibilità La soluzione iCart Mobile Classroom è
rivolta esclusivamente al mondo Education, a tutti gli enti scolastici
pubblici e privati. Ulteriori informazioni inerenti il prezzo e la
disponibilità sono reperibili attraverso l'indirizzo email: education.italy@euro.apple.com
PUNTI
SNAI: SI SCOMMETTE ANCHE SULLA C1 GIOCO APERTO SULLE PARTITE DEI DUE GIRONI
DELLA SERIE C1 - SCOMMESSE OFFERTE: "RISULTATO FINALE" E
"UNDER/OVER"
Milano, 6 settembre 2002 - A partire dal 6 settembre negli oltre 800 Punti
Snai attivi in Italia sono disponibili le quote per le partite dei gironi A
e B del campionato di serie C1. In questa prima fase saranno offerte quote
sulle partite di maggior interesse per gli scommettitori. Le stesse quote
sono disponibili anche sul sito Internet www.giocasport.biz per scommettere
online. La serie C1 permette di integrare il palinsesto scommesse
affiancando le nuove opportunità di gioco sul calcio a quelle sui
campionati di serie A e B, sulle Coppe europee, sui campionati esteri (Bundesliga,
Liga spagnola, campionati francese, olandese, belga, danese, ecc.), sulle
partite delle squadre nazionali, e consente ai Punti Snai di iniziare la
nuova stagione calcistica con una più ampia offerta di scommesse. Sulle
partite dei gironi A e B della serie C1 in programma nella giornata di
domenica è possibile effettuare scommesse sul risultato finale (con la
tradizionale combinazione 1X2) e sull'under/over, (si deve pronosticare se
il numero totale di reti segnate nel corso dell'incontro sarà inferiore -
under, o superiore - over, al parametro prefissato di 2,5). Infine, non
appena consentito dal Coni, le possibilità di gioco saranno estese agli
anticipi del sabato e ai posticipi del lunedì, con in più la possibilità
di effettuare scommesse "extra" sul risultato esatto (1-0, 2-2,
1-2, ecc.).
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