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18 SETTEMBRE 2002

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BILANCIO GENERALE DELL'UNIONE EUROPEA PER IL 2003: 99,5 MILIARDI DI EURO PER QUANTO RIGUARDA GLI IMPEGNI E A CIRCA 97 MILIARDI DI PAGAMENTI.

Bruxelles, 18 settembre 2002 - Il Parlamento esaminerà in prima lettura il bilancio generale dell'Unione europea per l'esercizio 2003, che sarà presentato in Aula da Göran Färm (Pse, S) a nome della commissione per i bilanci. Dopo la prima lettura da parte del Consiglio, a seguito dell'accordo raggiunto con il Parlamento in base alla procedura di conciliazione, il budget per l'anno prossimo ammonta a circa 99,5 miliardi di euro per quanto riguarda gli impegni e a circa 97 miliardi di pagamenti. Le riduzioni rispetto al progetto preliminare presentato dalla Commissione riguardano il settore della spesa agricola, ma se si rivelasse necessario, la Commissione potrà presentare in seguito una modifica al bilancio. Un approccio simile è stato adottato anche per la spesa relativa ai fondi regionali, a causa dei ritardi nella sua esecuzione. Una riduzione di circa 41 milioni di euro riguarda le politiche interne. Il Consiglio ha però deciso di incrementare la spesa per i Giochi olimpici dei disabili previsti nel 2003. Anche il finanziamento delle reti transeuropee è stato tagliato, senza però toccare i progetti nelle regioni al confine con i paesi candidati. Quanto alla politica estera, il Consiglio ha ridotto gli importi proposti dalla Commissione, ma sulla questione si potrà raggiungere un accordo in autunno con il Pe. Sulla Pesc, il Consiglio è favorevole a destinare circa 50 milioni di euro al finanziamento di una forza di polizia congiunta in Bosnia (l'importo, non ancora definito, potrà variare tra 30 e 47 milioni). L'accordo generale raggiunto con il Parlamento prima della prima lettura prevede: mantenimento dell'attuale tetto per la spesa amministrativa, con un incremento previsto nel 2004; non utilizzo dello strumento di flessibilità per ulteriori assunzioni in vista dell'ampliamento, con possibilità di impiego del "frontloading" (anticipo delle spese amministrative del 2003 a quest'anno); possibile bilancio supplementare, se necessario; schema di prepensionamento per i funzionari del Parlamento europeo; riserva d'emergenza di 213 milioni di euro per eventuali crisi; nuova discussione a novembre sulla possibilità di incrementare il budget per la politica estera; 27 milioni di euro per le flotte di pesca spagnola e portoghese e mantenimento della proposta della Commissione di 38 milioni di euro per gli accordi internazionali di pesca; 500 milioni di euro in aiuti per le aree inondate in Europa Centrale per quest'anno e un altro miliardo di euro per il 2003. Restano ancora aperte le questioni legate alle assunzioni in vista dell'ampliamento e al reperimento dei fondi per le flotte di pesca di Spagna e Portogallo. La votazione in prima lettura è prevista per la sessione plenaria di ottobre, a Strasburgo. 
Progetto di bilancio 2003 (in milioni di euro) Prima lettura del Consiglio 

 

IMPEGNI

PAGAMENTI

Agricoltura

 

 

- Spese di mercato

40.131,85

40.131,85

- Sviluppo rurale

4.698,00

4.698,00

TOTALE AGRIC.

44.829,85

44.829,85

 

 

 

Operaz. strutturali

33.968,00

32.013,09

Politiche interne

6.673,97

6.112,15

Politica estera

4.891,88

4.680,61

Amministrazione

5.335,53

5.335,53

Riserve

434,00

434,00

Aiuto preadesione

3.386,00

2.557,40

TOTALE

99.548,23

96.991,63

 

UN'INDAGINE VALUTA LA POLITICA SCIENTIFICA DEI PARTITI POLITICI TEDESCHI
Bruxelles, 18 settembre 2002 - Uno studio sulle politiche per la scienza sostenute dai principali partiti politici tedeschi ha riscontrato un consenso sulla necessità di intensificare la cooperazione tra le istituzioni di ricerca pubbliche e private e di promuovere la competizione tra i laboratori di ricerca. Nell'imminenza delle elezioni generali in Germania questo settembre, Euroscience ha deciso di svolgere uno studio sulla politica scientifica, che ha svolto solo un ruolo secondario nella campagna elettorale dei partiti politici tedeschi. Nel cercare di spiegare la perdita di attrattiva delle carriere scientifiche in Germania, il Partito socialdemocratico (Spd), che è attualmente al governo del paese in coalizione con il partito dei Verdi, considera problematica la scarsa compatibilità tra gli incarichi nella ricerca e la famiglia. Anche la difficoltà di ottenere un impiego permanente, a parere dell'Spd, dissuade dall'intraprendere una carriera nella scienza. Il partito dei Verdi vorrebbe agevolare l'istituzione di un sistema retributivo correlato alle prestazioni in ambito scientifico, tramite un nuovo contratto collettivo di lavoro per le istituzioni scientifiche pubbliche. Tale partito vorrebbe altresì rimuovere gli ostacoli amministrativi alla mobilità degli scienziati, che esso considera uno dei problemi fondamentali per lo sviluppo dell'eccellenza nella ricerca. I democristiani (Cdu/Csu) respingono l'affermazione del governo che la spesa in R&S sia notevolmente aumentata nel corso dell'ultima legislatura ed affermano che solo l'industria ha incrementato i propri investimenti in tale campo. Tutti i partiti intendono accrescere la velocità e la qualità dell'individuazione delle innovazioni e tecnologie principali, con l'ausilio di migliori studi nel campo del monitoraggio e della previsione, in modo da poter intervenire più celermente nella promozione. Il partito dei Verdi, l'spd ed il partito liberaldemocratico (Fdp) sostengono altresì lo svolgimento di valutazioni periodiche interne ed esterne come mezzo per incoraggiare l'efficienza nella ricerca. Nel 2000, il governo tedesco ha investito in R&S 8,4 miliardi di euro. Gli investimenti da parte dell'industria sono stati notevolmente superiori, per un totale di 41,4 miliardi di euro.

L'EUROPA PER I GIOVANI
Milano, 18 settembre 2002 - La Rappresentanza a Milano della Commissione europea ha pubblicato l'opuscolo "L'Europa per i giovani - guida ai programmi d'istruzione e di formazione". Questa pubblicazione, giunta ormai alla terza edizione, è un vero proprio vademecum sui principali programmi europei per chi studia e per chi cerca lavoro. Le iniziative presentate, destinate ai cittadini europei - ai giovani, in particolare, ma anche agli insegnanti, ai formatori e alle imprese - concretizzano lo sforzo della Commissione per contribuire alla creazione dell'Europa della conoscenza. La guida, strutturata in schede contenenti le stesse tipologie di informazioni (obiettivi, azioni, destinatari, periodo, procedura, fonti di informazioni), consente a chiunque di avvicinarsi ai programmi europei ed individuare le aree di proprio interesse. In particolare, i referenti ed i siti Internet indicati permettono di approfondire e di conoscere nel dettaglio le opportunità offerte. "L'Europa per i giovani" sarà in distribuzione a partire da ottobre presso le Rappresentanze in Italia della Commissione e presso le reti di informazione europea, il cui elenco è consultabile sul portale Europa
http://europa.eu.int/comm/relays/index_it.htm

IMMIGRAZIONE: DECRETO-LEGGE PER LEGALIZZARE LAVORO IRREGOLARE
Milano, 18 settembre 2002 - Il Consiglio dei ministri, nella seduta del 6 settembre scorso, ha approvato un decreto-legge in materia di legalizzazione del lavoro irregolare dei lavoratori extracomunitari. Il provvedimento prevede che i lavoratori extracomunitari occupati nei tre mesi precedenti l'entrata in vigore del decreto-legge possano essere regolarizzati a domanda, presentata direttamente dal datore di lavoro e che l'obbligo delle impronte digitali sia esteso anche ai cittadini italiani all'atto della consegna della carta d'identita' elettronica. http://www.minwelfare.it/normativa/2002/DECRETO+LEGGE+N°+195+
DEL+9+SETTEMBRE+2002+.htm
  http://www.minwelfare.it 

GIORNATE EUROPEE PER IL PATRIMONIO 2002
Roma, 18 settembre 2002 - Il 28 e il 29 settembre prossimi, Giornate Europee del Patrimonio 2002, il ministero per i Beni e le Attivita' Culturali, in collaborazione con gli Enti Locali, ha programmato una serie di iniziative, visite guidate, mostre, conferenze, concerti, in luoghi particolarmente significativi per la memoria collettiva. Durante le Giornate Europee sara' inoltre consentito l'ingresso gratuito nelle aree archeologiche, nei musei, gallerie e monumenti dello Stato. Per maggiori informazioni:
http://www.beniculturali.it/eventi/ricercaeventi.asp?dir=si

SENATO: MOSTRA SULL'11 SETTEMBRE
Roma, 18 settembre 2002 - L'11 settembre e' stata inaugurata al Senato una mostra dal titolo "11 settembre 2001. Cosi' il mondo l'ha visto", ", sulle "... prime pagine dei quotidiani di tutto il mondo e immagini televisive di quel tragico giorno". La rassegna multimediale, organizzata in collaborazione con l'Ambasciata degli Stati Uniti d'America in Italia, si puo' vedere anche collegandosi al sito Internet del Senato all'indirizzo:
http://www.senato.it/11settembre/home.htm

VERTICE MONDIALE SULLO SVILUPPO SOSTENIBILE: IL PIANO D'AZIONE
Roma, 18 settembre 2002 - Il ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio ha pubblicato on-line i principali contenuti del Piano d'Azione approvato dal vertice di Johannesburg il 3 settembre scorso. Il Piano individua gli obiettivi e i programmi che nei prossimi 15 anni dovranno guidare il pianeta verso lo Sviluppo Sostenibile, ovvero verso una crescita economica che non comporti un aumento della pressione ambientale e del consumo di risorse naturali ed energetiche.
http://www.minambiente.it/Sito/settori_azione/pia/att/piano
_attuazione_johannesburg.asp

"ISTITUZIONI PUBBLICHE E CITTADINI: UN DIALOGO POSSIBILE?"
Roma, 18 settembre 2002 - "Istituzioni Pubbliche e Cittadini: un dialogo possibile?", e' questo il titolo della ricerca nazionale commissionata dall'Associazione Italiana della Comunicazione Pubblica e Istituzionale (Cp). Secondo l'indagine, il 76,8% dei cittadini preferisce i vecchi mezzi di comunicazione, mentre il 13,1% fa ricorso alle nuove tecnologie. Per ricevere informazioni dalla pubblica amministrazione il 47,8% della popolazione sceglie la posta, seguito dagli spot radio e Tv (25,1%) e sito Internet (6%). Per vedere i primi risultati della ricerca:
http://www.funzionepubblica.it/intranet/News/Frattini-
presenta-la-nona-edizione-d.doc_cvt.htm

IL MINISTERO AL COM-P.A. DI BOLOGNA
Roma, 18 settembre 2002 - Il Ministero dell'Economia e delle Finanze sarà presente al Com-P.A. 2002, il Salone della Comunicazione Pubblica e dei servizi al cittadino, che si terrà a Bologna dal 18 al 20 Settembre. Nel corso della manifestazione verrà presentata la intranet del Dipartimento per le politiche fiscali, un numero speciale di Quaderni di Tributi dal titolo "Comunicazione pubblica e politiche fiscali", la collana I Quaderni dell'Innovazione. Presso lo stand sarà visibile la riproduzione fotografica del nuovo ingresso del Ministero in Via XX Settembre ideato per creare uno spazio di comunicazione tra l'interno e l'esterno e rendere tangibile il processo di modernizzazione in atto. All'iniziativa partecipa anche l'Agenzia delle Dogane che intende sviluppare la propria comunicazione per promuovere e valorizzare le sue attività ed i risultati raggiunti nel corso dell'anno, in attuazione del proprio Piano Strategico.

FREEDOMLAND PROPONE ALLE P.A. IL PILOT2GOVERNMENT, PER PORTARE IN TV I SERVIZI DI PUBBLICA UTILITA'
Bologna, 18 settembre 2002 - In occasione del Com-P.A. 2002 di Bologna, Freedomland (Padiglione 20, Stand A3) propone il PiloT2Government, un progetto-pilota che consente alle P.A. di fornire servizi al cittadino attraverso il mezzo di comunicazione piu' potente, la tv di casa. Grazie a PiloT2Government, ogni ente dell'amministrazione centrale e locale (Ministeri, Regioni, Provincie, Comuni, ma anche Consorzi, Asl, Ospedali) puo' rendere disponibile da remoto ogni genere di servizi veicolandoli attraverso la tv, che con l'ausilio di un semplice Set Top Box dotato di telecomando e di tastiera a raggi infrarossi diventa uno strumento totalmente interattivo. Freedomland, grazie al know-how maturato in oltre tre anni di attivita' nel mercato della Tv Interattiva, e' in grado di attivare il progetto PiloT2Government in tempi brevi, mettendo a disposizione, nell'ambito delle iniziative a maggiore potenziale, la quantita' di Set Top Box necessaria ad avviare una sperimentazione mirata alla riduzione del digital divide e all'ampliamento della base utenza dei servizi. Il ruolo di Freedomland all'interno del PiloT2Government consiste in: fornitura di uno stock di Set Top Box; analisi mirata al porting del portale della P.A. su Tv; sviluppo del Tv Portal e di altri eventuali servizi di T-Government; integrazione multipiattaforma per il Tv Portal (Tv digitale satellitare e terrestre, Wap, Pda); Crm (Citizien Relationship Management) sul campione della sperimentazione. In Italia il digital divide rappresenta una barriera d'accesso estremamente forte: dai dati ufficiali della Commissione europea emerge che la penetrazione domestica di Internet e' ancora limitata al 35,4% della popolazione (giugno 2002). Come dimostra il Rapporto Censis 2001, invece, la televisione e' il mezzo piu' ''vicino'' agli italiani: e' presente nel 98,7% delle case e il 95,8% dichiara di farne uso almeno una volta alla settimana. Alla luce di questi elementi, Freedomland ritiene che il T-Government (i servizi di pubblica utilita' offerti sulla Tv di casa) possa ridimensionare il fenomeno del digital divide, permettendo l'accesso a questi servizi a un numero sempre maggiore di cittadini e sostenendo le P.A. nello sviluppo di futuri progetti di E-Government.

I MERCATI E L'IPOTESI DI GUERRA COMMENTO E SUGGERIMENTI DI STEFANO VIGHI - ECONOMISTA DI UNION INVESTMENT
Milano, 18 settembre 2002 - L'accettazione da parte irachena degli ispettori internazionali ha ovviamente avuto ed avrà conseguenze dirette sui mercati finanziari. I mercati, nelle ultime settimane, scontavano l'ipotesi peggiore, ossia il rifiuto del Paese arabo e il conseguente attacco militare presumibilmente entro la fine dell'anno corrente. Ora la situazione appare mutata: un attacco, pur non essendo escludibile, é meno probabile e gli investitori passano ad un atteggiamento "wait and see", ossia di attesa di sviluppi e scontano solo effetti immediati a un rinvio/annullamento dell'azione militare americana. Il rafforzamento della valuta Usa é invece motivato dall'attenuarsi dei timori di ingentissime spese militari che gli Stati Uniti avrebbero dovuto affrontare, andando a gravare ulteriormente sul disavanzo pubblico. Il rimbalzo odierno é giustificato, quindi, dal non dover più scontare una guerra imminente, ma ciò non si traduce in un rialzo per tutti i settori: i settori petroliferi e dell'energia, ad esempio, dovrebbero soffrire un calo del prezzo del petrolio che scontava in parte lo scenario bellico. In realtà va ricordato che il peso della produzione petrolifera irachena é trascurabile (si parla di circa il 3% della produzione mondiale), senza dimenticare la possibilià di una probabile mossa da parte dell'Opec che, in caso di guerra, andrebbe a contrastare un rialzo eccessivo della quotazione. Estremamente positivo é invece l'impatto su altri settori quali ciclici, consumers, linee aeree, turismo e aerospaziale che, per diversi motivi, sarebbero penalizzati da un conflitto militare. Purtoppo va detto che la questione irakena é tutt'altro che risolta: i forti dubbi avanzati da Usa e Gran Bretagna, nonché la scarsa credibilità e affidabilità dimostrata dalle autorità irachene in passato, non permettono di escludere completamente un futuro peggiormento della situazione. Il consiglio é dunque improntato, come sempre, a una forte cautela accompagnata da un'altrettanto forte attenzione verso gli sviluppi della vicenda: i titoli maggiormente difensivi (quali gli alimentari e i farmaceutici) dovrebbero metterci un po' al riparo da bruschi risvolti e da repentini mutamenti della situazione. Interessanti opportunità d'acquisto sono rappresentate dalla francese Danone o dalla svizzera Novartis. A chi volesse invece detenere un portafoglio comunque più aggressivo ricordiamo che i settori media e pubblicità hanno sofferto meno rispetto ad altri grazie all'incremento degli acquisti di quotidiani e riviste e all'aumento dell'audience televisiva di telespettatori che, impauriti, restano incollati allo schermo per avere notizie aggiornate. Per questi investiori possiamo segnalare BSkyB o Vodafone in Gran Bretagna, oppure Tim sul listino italiano.

UNA RECENTE ANALISI DELLA SITUAZIONE DEI MERCATI AZIONARI, ELABORATA DALL'UFFICIO STUDI DI UNION INVESTMENT
Milano, 18 settembre 2002 - Germania Crediamo che la ripresa economica di questo Paese sia di entità modesta anche alla luce della situazione statunitense, facendoci considerare altamente improbabili imminenti rivalutazioni dei titoli azionari; inoltre, un crescente numero di insolvenze e i conseguenti rischi di defaults sui crediti bancari (per non menzionare la forte avversione al rischio ormai ampiamente diffusa tra gli investitori) affossano ulteriormente le speranze di una performance positiva nel breve termine. Immaginiamo piuttosto (anche data l'elevata volatilità) nuove correzioni dei prezzi, così che la piazza di Francoforte sembra al momento incapace di offrire un'interessante potenziale di crescita, e tale situazione si manterrà sino a che non si avranno chiari segnali di una crescita macroeconomica forte e sostenuta. Per ciò che attiene invece il lungo periodo, la provvidenziale riforma fiscale per le società insieme all'attesissima ristrutturazione dei gruppi tedeschi dovrebbero rappresentare due supporti importanti per una ripresa più credibile. Europa (Germania esclusa) Seppure la fonte dei problemi possa venire identificata negli Stati Uniti, crediamo che le incertezze derivanti dalla possibilità di nuovi casi di frodi di bilancio siano destinate a condizionare ancora per un certo periodo l'attività dei mercati europei che, a nostro parere, sono considerati interessanti solo in un'ottica di medio-lungo termine. Le speranze di una rapida e decisa ripresa economica si sono quasi completamente affievolite, tuttavia il clima dovrebbe migliorare gradulamente negli ultimi mesi del 2002, anche in vista di una tasso d'inflazione previsto in calo e di un conseguente impatto positivo sul processo di crescita. Alla luce di queste considerazioni siamo complessivamente positivi circa il trend dei mercati europei. Stati Uniti Crediamo che la perdita della fiducia sofferta dalla maggior parte degli investitori, aggiunta alle "losche" pratiche di bilancio tuttora adottate da alcuni importanti gruppi locali, saranno elementi che continueranno a pesare fortemente sui mercati Usa. Per questo motivo, non possiamo escludere che, nelle prossime settimane, si verifichino nuove correzioni dei prezzi accompagnate da una certa volatilità delle quotazioni. Per contro, crediamo che la reazione del mercato a questi fatti sia stata estremamente forte, talvota eccessiva e indiscriminata colpendo, senza le dovute distinzioni, i vari titoli del listino, tanto da farci valutare interessanti gli attuali e depressi livelli dei prezzi ai fini di possibili acquisti estremamente selettivi. Inoltre, la situazione macroeconomia, dovrebbe via via sostenere sempre più le quotazioni azionarie Usa (seppure non sia possibile pensare ad una rapida ripresa che renda possibile il risollevamento degli utili aziendali), e l'economia dovrebbe comunque registrare un trend di crescita lento ma costante. Fatta questa premessa, ci consideriamo cautamente ottimisti circa l'andamento dei prezzi per l'ultima parte del 2002, per il momento, però, gli investimenti azionari in titoli Usa all'interno dei nostri portafogli restano sottopesati rispetto a quanto suggerito dall'indice Msci World Index. Giappone Con la notevole riduzione dei pacchetti azionari ed un cautamente ottimistico scenario economico prospettato dalla Bank of Japan (BoJ), ci sembrano finalmente visibili i segnali indicanti l'esaurimento della fase negativa che il Giappone attraversa ormai da tempo. I risultati trimestrali di molte società nipponiche costituiscono un'ulteriore sorpresa positiva riuscendo a controbilanciare parzialmente la forza dell Yen riducendo i costi ed incrementando gli standards di efficienza. Tutto ciò indica che la situazione del Paese a livello fondamentale sta lentamente migliorando, grazie anche al supporto dato dalla nuova vitalità economica dei vicini Paesi asiatici che hanno un peso importante per le esportazioni di Tokyo e che dovrebbero, presumibilmente, mitigare l'impatto negativo derivante dall'incertezza relativa alla ripresa USA. Per queste considerazioni, la nostra valutazione circa il mercato giapponese é quasi positiva: mentre nel breve termine si devono preventivare rischi relativi ai prezzi (la cui causa saranno soprattutto nuove correzioni dei listini statunitensi), nel lungo termine le prospettive sono decisamente più interessanti. Infine, crediamo che un portafoglio azionario che investa a livello globale dovrebbe approfittare di future fasi di debolezza per ridurre l'attuale sottopeso riservato da tempo alle società del Sol Levante, portandosi verso una posizione di tipo neutrale. Sudest Asiatico Sebbene le problematiche negli Usa stiano creando non poche difficoltà alle piazze di quest'area geografica, l'Asia sembra riuscita nel suo intento di costruire un ambiente economico relativamente migliore rispetto a quello di altre aree grazie, soprattutto, alle riforme strutturali portate a termine negli ultimi tre anni. Siamo pertanto convinti che, nel corso dei prossimi mesi, le piazze del Sudest Asiatico avranno una crescita superiore rispetto a tutte le altre aree economiche, e ciò nonostante le recenti correzioni dei prezzi, lasciandoci ben sperare di poter presto anche assistere ad una crescita degli utili aziendali e a valutazioni più eque e favorevoli (1.4 x price/book value vs. 2.0 x the Msci World price/book value). America Latina Oltre alla negativa performance del mercato argentino, tuttora gravato dai pesanti problemi economici ben risaputi, il listino brasiliano soffre attualmente di volumi di vendita particolarmente ingenti: in vista della probabile elezione ad ottobre del candidato Lula (favorito nei sondaggi ma poco amato dagli operatori economici) gli investitori sembrano non credere che l'attuale politica economica possa continuare. Malgrado l'aiuto da parte del Fondo Monetario Internazionale sia stato di 30 miliardi di dollari (una cifra superiore rispetto alle previsioni), i premi rischio ammontano a circa 2,000 punti base, riflettendo chiaramente la precezione del mercato circa gli elevati rischi politici del Paese sudamericano. Prevediamo il perdurare di un'elevata volatilità sul listino azionario di San Paolo e, alla luce di questa considerazione, abbiamo deciso per un'ulteriore sottopesamento dell'intera regione Latino -Americana. Europa dell'Est Nell'ambito dell'Europa Orientale, manteniamo la nostra preferenza verso i mercati di Ungheria e Russia (pur trovandosi il secondo ancora in una fase di consolidamento dopo gli ultimi trends di crescita). Circa la Russia, pensiamo che a livello di fondamentali siano poche le motivazioni che spieghino le recenti correzioni dei prezzi: la crescita economica in Russia ha rallentato a causa della forza della valuta locale che limita la competitività delle imprese, tuttavia le stime sul Pil per il 2002, indicando una crescita del 3,5%, mostrano che il trend si mantiene soddisfacente stabile e duraturo. La locale situazione macroeconomica registra un grado di stabilità superiore alla media, soprattutto se confrontato agli altri mercati emergenti dell'area o al difficile scenario che si ha a livello mondiale. Il prezzo del petrolio non rappresenta attualmente motivo di preoccupazione: crediamo che, a causa della forte componente politica che regna in questo Paese, il greggio pur mantenendosi piuttosto volatile, non dovrebbe scendere al di sotto del livello di 20/21 dollari al barile. Diamo un giudizio positivo anche ai titoli azionari dell'Ungheria ai quali assegnamo un sovrappeso come per i titoli di Mosca. Siamo positivi circa gli investimenti in società ungheresi grazie alle promettenti opportunità d'investimento rese possibili dalle basse valutazioni locali (soprattutto se comparate con altre di Paesi della stessa area), da un trend economico migliore di quello dei altri stati confinanti, e, infine, dalle positive prospettive riguardanti gli utili delle aziende qui quotate.

CONTI ECONOMICI TRIMESTRALI II TRIMESTRE 2002
Roma, 18 settembre 2002 - Nel secondo trimestre del 2002 il prodotto interno lordo (Pil), valutato ai prezzi del 1995 e destagionalizzato, è aumentato dello 0,2 per cento sia rispetto al trimestre precedente sia nei confronti del secondo trimestre del 2001. La stima preliminare del Pil diffusa il 9 agosto 2002 aveva rilevato lo stesso andamento congiunturale e tendenziale. Per una migliore valutazione dei confronti, occorre considerare che nel periodo aprile-giugno si è avuta una giornata lavorativa in meno rispetto al primo trimestre del 2002 e lo stesso numero di giornate lavorative rispetto al secondo trimestre del 2001. Nel secondo trimestre il PIL è cresciuto in termini congiunturali dello 0,6 per cento nel Regno Unito, dello 0,5 per cento in Giappone e Francia e dello 0,3 per cento in Germania e negli Stati Uniti (i dati di Germania e Francia sono corretti per il diverso numero di giornate lavorative). In termini tendenziali, il Pil è cresciuto del 2,1 per cento negli Stati Uniti, dell'1,2 per cento nel Regno Unito, dell'1,0 per cento in Francia, dello 0,1 per cento in Germania ed è diminuito dello 0,9 per cento in Giappone. In termini congiunturali, le importazioni di beni e servizi sono aumentate del 2,4 per cento, il totale delle risorse (prodotto interno lordo e importazioni di beni e servizi) è aumentato dello 0,7 per cento. Dal lato della domanda, le esportazioni sono aumentate del 2,9 per cento, i consumi finali nazionali dello 0,2 per cento, mentre gli investimenti fissi lordi sono diminuiti dello 0,6 per cento. Nell'ambito dei consumi finali, la spesa delle famiglie residenti è aumentata dello 0,2 per cento, quella della pubblica amministrazione e delle istituzioni sociali private è cresciuta dello 0,4 per cento.

ISTAT: INDICI DEL FATTURATO E DEGLI ORDINATIVI DELL'INDUSTRIA GIUGNO 2002
Roma, 18 settembre 2002 - L'Istituto nazionale di statistica comunica che, sulla base degli elementi finora disponibili, nel mese di giugno 2002 l'indice del fatturato dell'industria, calcolato con base 1995=100 sul valore delle vendite espresse a prezzi correnti, è risultato pari a 125,3, segnando un calo del 7,7 per cento rispetto al corrispondente mese dell'anno precedente. Tale risultato deriva da diminuzioni del fatturato sia sul mercato interno (meno 7,0 per cento) sia su quello estero (meno 9,1 per cento). L'indice degli ordinativi è risultato pari a 122,1, facendo registrare una diminuzione tendenziale del 4,8 per cento. Gli ordinativi provenienti dal mercato interno sono diminuiti del 6,0 per cento, quelli provenienti dal mercato estero del 2,9 per cento. Per quanto riguarda gli andamenti congiunturali si rileva che nel mese di giugno 2002 gli indici generali destagionalizzati del fatturato e degli ordinativi sono risultati pari a 120,3 e 116,1, presentando, rispettivamente, aumenti dello 0,3 per cento e dell'1,4 per cento rispetto al mese di maggio 2002.

ISTAT: INDICATORI DEL LAVORO E DELLE RETRIBUZIONI NELLE GRANDI IMPRESE DELL'INDUSTRIA E DEI SERVIZI GIUGNO 2002
Roma, 18 settembre 2002 - Nel mese di giugno, l'indice grezzo degli occupati alle dipendenze nelle grandi imprese dell'industria (base 1995=100) è risultato pari a 84,2. L'indice degli occupati al netto dei lavoratori in cassa integrazione guadagni è risultato di 84,1. I corrispondenti indici destagionalizzati sono 84,0 e 83,9, con variazioni congiunturali (rispetto al precedente mese di maggio) pari a meno 0,2 e meno 0,6 per cento Nel mese di giugno 2002 l'indice grezzo degli occupati alle dipendenze nelle grandi imprese dei servizi (base 1995=100) è risultato pari a 96,6; l'indice al netto dei dipendenti in c.i.g. è pari a 96,5. I corrispondenti indici destagionalizzati sono risultati pari a 96,4 e 96,3, con variazioni congiunturali (rispetto al precedente mese di maggio) pari a 0,0 ed a più 0,1 per cento. Al lordo della c.i.g., l'occupazione ha segnato una diminuzione tendenziale dello 0,3 per cento, che in termini assoluti equivale ad un calo di circa 3.300 posizioni lavorative dipendenti nelle grandi imprese dei servizi. Anche al netto della c.i.g. l'occupazione presenta una diminuzione tendenziale dello 0,3 per cento La retribuzione lorda media per dipendente nelle grandi imprese dell'industria ha presentato un incremento tendenziale del 3,5 per cento a giugno e del 4,3 per cento nella media del periodo gennaio-giugno. Per la sola componente continuativa per lavoro ordinario, l'aumento tendenziale di giugno è stato del 3,5 per cento, mentre quello relativo al periodo gennaio-giugno è stato del 2,8 per cento. La retribuzione lorda media per dipendente nelle grandi imprese dei servizi ha presentato una variazione tendenziale di più 6,1 per cento a giugno, mentre la variazione media del periodo gennaio-giugno è stata di più 4,4 per cento.

EDISON CEDE INTERMARINE AI CANTIERI RODRIQUEZ
Milano, 18 settembre 2002 - Edison ha ceduto a Rodriquez Cantieri Navali S.p.A. il 100% di Intermarine, societá che opera nel settore delle costruzioni navali e specializzata nella progettazione e realizzazione di imbarcazioni in vetroresina, con una consolidata esperienza nella produzione di cacciamine. Il prezzo corrisposto in contanti per il 100% del capitale sociale è stato di 2,7 milioni di euro. Edison è stata assistita, nella transazione, da Mediobanca in qualitá di consulente finanziario.

NUOVE OBBLIGAZIONI A CAPITALE GARANTITO: "DOPPIOCENTRO SETTEMBRE 2002", DISPONIBILI FINO AL 27 SETTEMBRE IN TUTTI GLI UFFICI POSTALI
Roma, 18 settembre 2002 - Fino al 27 settembre in tutti gli uffici postali è possibile sottoscrivere le obbligazioni "DoppioCentro Settembre 2002", distribuite in esclusiva da Poste Italiane, nelle tradizionali scadenze a tre e a cinque anni. L'obbligazione "DoppioCentro Settembre 2002" mantiene le caratteristiche delle precedenti obbligazioni "DoppioCentro": restituzione garantita a scadenza del capitale investito; rendimento legato all'andamento dell'indice Azionario "Dow Jones Euro Stoxx 50"; possibilità di conseguire un rendimento anche nel caso di un calo del "D.J. Euro Stoxx 50" (indice composto dai principali 50 titoli quotati nelle Borse europee dell'area euro); lotto minimo di collocamento pari a 1.000 euro. "DoppioCentro Settembre 2002" riconosce all'investitore, a scadenza, una cedola massima predeterminata del 19% (pari al 5,970% annuo composto) per il prodotto a tre anni e del 36,50% (pari al 6,421% annuo composto) per il prodotto a 5 anni. La cedola massima predeterminata viene interamente corrisposta se a scadenza il valore dell'Indice è superiore o almeno pari al suo valore iniziale. In questo caso chi ha sottoscritto le obbligazioni percepirà a scadenza un rendimento significativamente superiore a quello attualmente assicurato dai titoli a reddito fisso, quali ad esempio i titoli di Stato e i tradizionali Buoni Fruttiferi Postali di pari durata. Se alla scadenza il valore dell'Indice di Riferimento fosse inferiore al suo valore iniziale il risparmiatore riceverebbe la cedola massima predeterminata ridotta di due punti percentuali per ogni punto percentuale di decremento del Dow Jones Euro Stoxx 50, fino a concorrenza della cedola di interesse massima predeterminata. Quindi, per esempio, se alla scadenza dei cinque anni l'Indice "D.J. Euro Stoxx 50" dovesse scendere di 1 punto percentuale, la cedola di interesse massima predeterminata di "DoppioCentro Settembre 2002" a 5 anni verrebbe ridotta di 2 punti percentuali e, quindi, il risparmiatore percepirebbe un rendimento lordo pari al 34,50%. L'istituto emittente, Mediobanca, chiederà l'ammissione delle due obbligazioni "DoppioCentro Settembre 2002" alla quotazione ufficiale sul Mercato Telematico delle Obbligazioni e dei Titoli di Stato (M.O.T.). In attesa delle quotazioni, i titoli potranno comunque essere negoziati presso gli Uffici Postali sulla base dei prezzi fissati giornalmente dall'arranger Mps Finance Banca Mobiliare S.p.A (Gruppo Monte dei Paschi di Siena). La quotazione giornaliera del titolo sarà pubblicata sui principali quotidiani economici. Le obbligazioni "DoppioCentro Settembre 2002", sia a 3 che a 5 anni, possono essere prenotate anche dal sito Internet di Poste Italiane www.poste.it dai titolari di un conto Bancoposta che utilizzino il servizio "BancoPosta Online". Infolink:
www.poste.it

ENI: PRECISAZIONI SU VAL D'AGRI
San Donato Milanese, 17 settembre 2002 - In relazione ai provvedimenti assunti recentemente dall'Autorità Giudiziaria di Potenza relativamente a fatti di corruzione contestati - secondo quanto emerge dagli organi di informazione - a personale della Società, l'Eni comunica che, ove dovessero essere accertati comportamenti individuali eticamente riprovevoli di singoli dipendenti e realizzati in violazione della legge o comunque non conformi ai principi di massima onestà e integrità da tempo espressi e divulgati con il Codice di Comportamento dell'Eni, adotterà a tutela propria e dei propri azionisti i necessari provvedimenti. L'Eni intraprenderà inoltre le più opportune azioni perseguendo la stessa linea di rigore applicata in passato nei confronti di dipendenti del Gruppo accusati di fatti analoghi, i quali furono allontanati senza indugio dalla Società che si costituì parte civile nei loro confronti.

VIA LIBERA DA PARTE DELL'AGENZIA ANTITRUST DELL'UNIONE EUROPEA ALL'ACQUISIZIONE DI DONNELLY DA PARTE DI MAGNA (COMPONENTI AUTOMOBILISTICHE)
Aurora, Ontario (Canada) - Holland, Michigan (Stati Uniti) 18 settembre 2002 - Magna International Inc. (Nyse: Mga; Tse: Mg.A, Mg.B) e Donnelly Corporation (Nyse: Don) hanno annunciato oggi che l'agenzia antitrust dell'Unione Europea ha dato il via libera all'annunciata acquisizione della Donnelly Corporation da parte di Magna, che dovra' effettuarsi entro il periodo di osservazione iniziale e in conformita' con la normativa Ue in tema di acquisizioni. L'acquisizione rimane soggetta all'approvazione degli azionisti e all'adempimento o alla rinuncia di una serie di ordinarie condizioni di chiusura. Si prevede che la transazione venga conclusa il 1 ottobre 2002. Magna, uno dei fornitori di componenti automobilistiche piu' diversificati al mondo, progetta, sviluppa e produce impianti automobilistici, assemblati, moduli e componenti, e progetta ed assembla veicoli completi, principalmente destinati ai produttori di pezzi originali per automobili e camioncini in Nord America, Europa, Messico, Sud America ed Asia. Tra i prodotti Magna ricordiamo: produzione di sedili completi, impianti di strumentazione, pannelli per portiere, sistemi di isolamento acustico, strumentazioni e sistemi di chiusura mediante Intier Automotive Inc.; parti metalliche stampate, idroformate e saldate e assemblati mediante Cosma International; produzione di sistemi di specchiaggio, interni ed esterni mediante Magna Mirror Systems; produzione di una ricca gamma di parti in plastica e sistemi di decorazione esterna, che comprendono pannelli per carrozzeria e cruscotti mediante Decoma International Inc.; produzione di diversi tipi di motori, catene cinematiche e compo! nentistica per l'alimentazione e il raffreddamento mediante Tesma International Inc.; produzione di una linea di componenti per la trasmissione e processi completi di progettazione e assemblaggio dei veicoli mediante Magna Steyr. Le attivita' non relative al settore automobilistico di Magna sono curate da Magna Entertainment Corp. Infolink:
http://www.magna.com

GRUPPO GIC MODYVA : STRATEGIE EVOLUTE PER UNA NUOVA ESPANSIONE
Milano, 18 settembre 2002 - L'evoluzione di un Gruppo come Gic Modyva, produttore e distributore dei marchi Modyva, Privilegio, deliaferrari, deliaferrari Sport e licenziatario di Etienne Aigner, è la concretizzazione di un'ambiziosa missione imprenditoriale: creare un prodotto che mantenga nel corso del tempo un valore aggiunto di adattabilità e qualità. Dal 1975 il Gruppo ha progressivamente trasformato la sua ottica di mercato, ampliando le linee e diversificandole per target, conquistando un ruolo di rilievo nel panorama nazionale, grazie ad un management evoluto, ad una ricerca di design avanzata e ad una organizzazione manageriale sempre più strutturata. Oggi il gruppo suddivide la produzione globale tra le numerose unità produttive dislocata in tutta Italia e altrettante unità con sede all'estero; i centri di produzione del Gruppo Gic Modyva sono specializzati per produzioni qualitative e sono costantemente controllati dalla casa madre. I risultati ottenuti dimostrano il successo delle politiche commerciali avviate dall'azienda. La proiezione di questo anno ha infatti stabilito un traguardo di circa 30.000.000 di Euro, con un incremento di fatturato, dal 2000 al 2001, del 30% ed una previsione di incremento ulteriore per il 2002. A questi dati si aggiunge la capacità produttiva (comprensiva del marchio Aigner) di circa 360.000 capi annui, con 1000 punti vendita, mentre la diffusione all'estero è completamente dedicata alla licenza Aigner. Una presenza così capillare sul territorio nazionale ha permesso di concentrare l'attività dell'azienda su nuovi obiettivi di mercato, tra cui quello di organizzare a medio-lungo termine la distribuzione del marchio tedesco anche in Italia. La vocazione storica del Gruppo Gic è sempre stata quella di incrementare il suo corebusiness, capi spalla / linee eleganti di Modyva, a cui si sono affiancati nel corso del tempo gli altri marchi ormai consolidati dell'azienda, Privilegio e deliaferrari. Proseguendo nella politica di espansione, Gic ha attribuito nuovi contenuti moda al marchio leader, ha sviluppato la linea quotidiano ottenendo ottimi risultati, in previsione di una futura acquisizione di una licenza per la maglieria. Di pari passo la linea più giovane Privilegio continua ad ottenere ottimi consensi così come l'ultima linea creata, deliaferrari Sport. Proprio lo sviluppo e l'espansione del marchio deliaferrari Sport è uno dei principali obiettivi del Gruppo, anticipando una delle tendenze di mercato emergenti, cioè quella di uno stile "comodo ma di moda", disinvolto e adattabile ad un pubblico sempre più ampio di giovani donne. Una nuova vitalità d'impresa, la valorizzazione del rapporto qualità/prezzo, l'attenzione alle politiche di fidelizzazione del retail, il consolidamento di una identità istituzionale forte e le rinnovate attività di comunicazione integrata hanno permesso di conquistare un ruolo di spicco nel mercato. La continua ricerca nei confronti dei diversi target di riferimento, la focalizzazione degli interventi verso un servizio clienti sempre più evoluto e l'identificazione del pubblico in una immagine rappresentativa di uno stile e di un modo di essere - elegante a tutte le ore del giorno - ha favorito una delle azioni più recenti del Gruppo: il successo di Mara Venier come interprete dello stile Modyva. La protagonista di Domenica In sarà, infatti, anche per la prossima stagione 2003 l'immagine femminile della campagna Modyva nonché interprete di questo stile, dagli schermi di Rai 1 per la nuova edizione del programma domenicale, di cui Mara Venier sarà conduttrice unica.

ASSEGNATO A BIOSEARCH ITALIA UN FINANZIAMENTO DI 6,5 MILIONI DI EURO SUL FONDO PER L'INNOVAZIONE TECNOLOGICA
Milano, 18 settembre 2002 - Biosearch Italia S.p.A. (Nuovo Mercato: Bio.Mi) annuncia che il Ministero delle Attività Produttive ha assegnato alla Società un finanziamento di 6,5 milioni di Euro, sul Fondo per l'Innovazione Tecnologica, a sostegno delle attività di sviluppo precompetitivo condotte da Biosearch e volte allo sviluppo pre-clinico e clinico dei propri antibiotici ed al miglioramento dei relativi processi di produzione. Biosearch utilizzerà il finanziamento principalmente per incrementare la produttività dei processi di produzione dei suoi nuovi antibiotici, per poter così soddisfare la domanda di sempre maggiori quantitativi di prodotto a supporto degli studi di sviluppo pre-clinico e clinico. La Società perseguirà questo obiettivo attraverso il miglioramento dei microrganismi deputati alla produzione, lo sviluppo dei processi fermentativi e l'ottimizzazione dei processi di isolamento e purificazione. Queste attività saranno concentrate sui propri prodotti in fase di sviluppo clinico, come la Ramoplanina, la Dalbavancina e il BI-K0376. I finanziamenti del Fondo per l'Innovazione Tecnologica sono finalizzati ad accelerare lo sviluppo di tecnologie e prodotti innovativi attraverso progetti di ricerca e sviluppo. I fondi vengono assegnati in funzione di una rigorosa verifica che tiene in considerazione i meriti scientifici, tecnici ed economici di ogni proposta. I 6,5 milioni di Euro assegnati a Biosearch, da erogare nell'arco di tre anni, sono per il 40% a fondo perduto e per il 60% al tasso agevolato dell'1%. Claudio Quarta, Ceo di Biosearch Italia, afferma: "Il lancio di un nuovo antibiotico sul mercato richiede, oltre alle attività di sviluppo pre-clinico e clinico, una continua ottimizzazione dei processi per la sua produzione. Biosearch investe risorse significative nello sviluppo di tali processi che potranno essere accelerati grazie a questo importante finanziamento che è anche un riconoscimento alla qualità delle nostre capacità di ricerca e sviluppo."

LA COMMISSIONE AVVIA UN ESAME APPROFONDITO SUL CONTROLLO CONGIUNTO DI ENBW E DELL'ITALIANA ENI SUL DISTRIBUTORE DI GAS TEDESCO GVS
Bruxelles, 17 settembre 2002 - La Commissione europea ha deciso di avviare un esame approfondito in merito alla proposta acquisizione congiunta del distributore regionale tedesco di gas Gasversorgung Süddeutschland (Gvs) da parte della società energetica italiana Eni SpA e della Energie Baden-Württemberg (Enbw), una società parzialmente controllata dalla francese EdF. La Commissione a questo stadio nutre la preoccupazione che l'operazione possa rafforzare la forte posizione di Gvs nel mercato della trasmissione e distribuzione di gas nel regione del Baden-Württemberg lungo la frontiera orientale della Francia. Gasversorgung Süddeutschland (Gvs) distribuisce gas ed gestisce un sistema di trasporto per condotta nella regione meridionale tedesca del Baden-Württemberg. Energie Baden-Württemberg (Enbw) è una controllata di Eléctricité de France (Edf) e di Oew, un'associazione di nove distretti amministrativi nella Germania del sud ovest. Enbw è attiva nella generazione, nella trasmissione, nella distribuzione, nella fornitura e nella commercializzazione di elettricità, nonché di gas e di riscaldamento a livello distrettuale. Eni è attiva nella prospezione e nella produzione di petrolio e di gas in tutto il mondo. Eni dispone, attraverso alcune partecipazioni, di capacità di trasmissione per condotte in alcuni Stati membri e al di fuori dell'Unione europea. Sulla base delle informazioni disponibili allo stato attuale, Gvs detiene una posizione forte nella distribuzione e trasmissione di gas nella regione del Baden-Württemberg. La posizione di Enbw sul mercato del gas è meno significativa di quella che detiene sul mercato dell'elettricità (è la quarta compagnia elettrica della Germania), ma le sue attività nella distribuzione di gas a livello locale potrebbero rafforzare la posizione di Gvs. Pertanto, la Commissione nutre, allo stato attuale, seri dubbi sulla possibilità di autorizzare l'operazione nella sua forma attuale. L'apertura dell'indagine approfondita non pregiudica la decisione finale della Commissione. La Commissione dispone ora di un totale di quattro mesi entro i quali svolgerà per prima cosa un esame approfondito dell'impatto dell'operazione sulla concorrenza nel mercato interessato.

PUÒ ESSERE PERICOLOSO IL NICHEL PRESENTE NELLE LEGHE DEI MONILI BUCA-PELLE BODY PIERCING: TRASGREDIRE SI', MA... RISPETTANDO LE NORME!
Milano, 18 settembre 2002 - Anche una moda di tendenza all'insegna della trasgressione come quello del "body piercing" d'ora in poi deve fare i conti con una...norma europea. E' la Uni En 1810 che stabilsce che per evitare irritazioni cutanee o, peggio, lesioni all'epidermide, gli oggetti metallici che vengono inseriti in parti perforate del corpo , devono avere una percentuale massima di nichel compresa fra lo 0,03% e lo 0,07%. Ciò a prescindere dal metallo-base utilizzato per realizzare il piercing, che può essere acciaio, alluminio, titanio, rame, argento o oro. La norma -come riferisce l'Uni, l'Ente nazionale italiano di normazione - stabilisce anche il metodo con cui la misurazione della percentuale di nichel presente nel piercing deve essere effettuata in laboratorio; metodo che prevede, fra l'altro, l'uso dell''acido muriatico puro. Percentuali di nichel superiori a quelle stabilite dala nuova norma europea nelle leghe utilizzate normalmente per anelli, orecchini ed altri monili di metallo sono ritenute particolarmente pericolose per i piercing, perché questi monili che tanto piacciono soprattutto ai giovani, vengono messi in contatto con gli strati più profondi dell'epidermide, in certi casi addirittuira in modo permanente. Quindi, attenzione: trasgressione, sì, ma, senza rischi per la nostra pelle ! Perché sia "sicuro", il piercing deve essere accompagnato dal resoconto di prova che oltre alla descrizione della forma del monile e alla indicazione del metallo-base utilizzato, deve riportare il numero della norma Uni-Cen di riferimento, il marchio chiaro ed indelebile del laboratorio che ha eseguito i test, il luogo in cui la prova è stata eseguita, e l'attestazione dell'esito positivo.

EPLANET: DARIO CASSINELLI LASCIA PAOLO BRUNETTI NOMINATO NUOVO AMMINISTRATORE DELEGATO
Milano, 18 settembre 2002 - Il Consiglio di Amministrazione di ePlanet, riunitosi ieri sotto la presidenza di Roberto Ruozi, ha nominato Paolo Brunetti come nuovo Amministratore Delegato di ePlanet SpA, in sostituzione di Dario Cassinelli, che ha lasciato la società. Il Consiglio di Amministrazione ringrazia Dario Cassinelli per l'attività svolta nel Gruppo ePlanet in un momento difficile delle telecomunicazioni, attività che ha portato il Gruppo ad incrementare significativamente i propri risultati nel corso degli ultimi tre trimestri e che ha gettato le basi per una nuova fase di sviluppo della società. Il Consiglio augura a Dario Cassinelli successo nei suoi nuovi impegni professionali. Paolo Brunetti, laureato in Ingegneria Elettronica a Torino, inizia la sua carriera di manager in GTE International; nel 1985 è in Siemens Telecomunicazioni dove svolge il ruolo di Responsabile di alcune importanti filiali del Gruppo presenti in varie parti del mondo. Successivamente viene nominato Vice President Europe di Telenet (divenuta poi Sprint International), quindi Amministratore Delegato di France Telecom Italia e di Global One Italia e, dall'aprile 1997, è stato Amministratore Delegato di Teleglobe Italia e Regional Vice President di Teleglobe International per il Centro e Sud Europa.

ASSOLOMBARDA: LOTTA ALLA CONTRAFFAZIONE PER DIFENDERE IL "MADE IN ITALY" IL MINISTRO ANTONIO MARZANO, HA SOLLECITATO UN MAGGIOR IMPEGNO DA PARTE DI TUTTI CONTRO LA PIRATERIA E CHI VIOLA IL DIRITTO D'AUTORE E HA LANCIATO IL LOGO "NO COPY NO CRIME".
Milano, 18 settembre 2002 - La contraffazione di prodotti e la pirateria rischiano ormai di mettere fuori mercato sempre più imprese. Nel mirino dei falsificatori sono entrati infatti quasi tutti i settori produttivi e il problema della tutela dei diritti di proprietà intellettuale non coinvolge più solo i beni di consumo più semplici, ma anche i prodotti più sofisticati, i beni strumentali tipici del Made in Italy e le tecnologie. Oggi è diffusa persino la contraffazione dei medicinali, delle pastiglie dei freni per automobili, delle prese elettriche, dei detersivi, degli insetticidi e, come dimostrato da recenti fatti di cronaca, anche dei ricambi per motori d'aereo. Tutte cose che mettono a repentaglio la sicurezza dei cittadini. Proprio lo sviluppo della tecnologia informatica e digitale, del resto, ha reso estremamente facile e poco costosa la riproduzione abusiva di marchi, forme e, nel caso di supporti audiovisivi e multimediali, degli stessi contenuti. La tendenza alla globalizzazione del commercio ha poi spalancato ai contraffattori nuovi mercati e l'avvento del commercio elettronico, separando fisicamente il venditore dall'acquirente, ha moltiplicato le possibilità di abusi. L'"industria" della contraffazione ha così raggiunto cifre da capogiro: secondo le ultime stime fornite da Indicam, l'ammontare annuo delle perdite sulle vendite, in tutto il mondo, è di oltre 100 miliardi di dollari e la quota di vendite di merci contraffatte dell'intero commercio mondiale è tra il 5% e il 6%. Purtroppo, la produzione di merci contraffatte è un fenomeno estremamente diffuso anche in Italia e non soltanto a Taiwan, Corea, Thailandia, Cina e così via. Nel nostro Paese il suo giro d'affari è stimato fra i 3 e i 5 miliardi di Euro: il 60% riguarda l'abbigliamento, la pelletteria e le calzature, mentre pirateria audiovisiva, discografica e del software si dividono il resto. Il problema, dunque, riguarda pesantemente anche l'Italia e per risolverlo è indispensabile un maggiore impegno da parte di tutti. Per approfondire i temi legati alla tutela del diritto d'autore e della lotta alla contraffazione e per sensibilizzare l'attenzione dei consumatori verso comportamenti più consapevoli, Assolombarda ha organizzato il convegno "No Copy No Crime - Diritto d'autore e lotta alla contraffazione" che si è tenuto oggi nell'Auditorium di Via Pantano a Milano e che è stato concluso dall'intervento del Ministro delle Attività Produttive, Antonio Marzano. Chi copia, è stato detto nel corso del convegno, commette un reato, ma anche chi compra un prodotto copiato deve sapere che dietro quell'acquisto non c'è solo il suo risparmio di denaro, ma anche una violazione della legge e un danno per il sistema economico. Contraffazione e pirateria, infatti, rappresentano un furto per le imprese, un danno per lo Stato e un crimine per la società civile. Per questo l'informazione e le campagne di sensibilizzazione sono decisive, anche se da sole non bastano. E non basteranno finché non ci saranno leggi adeguate e finché queste leggi non verranno fatte rispettare. E' dunque indispensabile un'azione forte e costante per far rispettare la legalità. "Soprattutto, è fondamentale il 'controllo del territorio' da parte delle forze dell'ordine", ha spiegato il Presidente di Assolombarda Michele Perini. "Oggi il traffico illegale si svolge in gran parte in negozi, bancarelle e mercati, apertamente e sotto gli occhi di tutti. Controllare più efficacemente questi spazi vorrebbe dire ridurre la facilità di accesso al bene illegale. Rendere più difficile l'acquisto del prodotto contraffatto aiuta anche a capire che questa non è una normale alternativa, ma un atto illecito. La normativa, come sappiamo, non è all'anno zero; la legge sul diritto d'autore per la tutela delle opere dell'ingegno è un dato di fatto. Ma la proprietà intellettuale va tutelata in tutte le sue forme e il campo di applicazione della norma resta troppo ristretto. Manca ancora una legge", ha aggiunto Perini, "che protegga in modo adeguato e soddisfacente la grande creatività delle nostre imprese, il nostro design industriale, le nostre idee. Come possiamo difenderci dall'uso indiscriminato dei nostri marchi o dalle copie "pirata" senza gli strumenti adatti? E allo stesso modo come possiamo difenderci da concorrenti esteri che, muovendosi solo con un po' di accortezza, di fatto non rischiano nessuna sanzione?", si è chiesto il Presidente di Assolombarda Perini, che ha concluso il suo intervento lanciando un appello alle autorità di governo: "A loro chiedo di considerare il tema della tutela della proprietà intellettuale di vitale importanza, non solo per le imprese, ma per tutto il sistema-Paese. Che significa intervenire in modo concreto sul sistema normativo nazionale. E significa far pesare nella relazione con gli altri paesi e nelle sedi internazionali il fatto che, se tutti dobbiamo avere le stesse opportunità di accesso al mercato, tutti dobbiamo rispettare le stesse regole, ed essere colpiti da uguali sanzioni se non lo facciamo". Al convegno, introdotto da Gianna Martinengo di Assolombarda e da tre relazioni tecniche di Giovanbattista Benvenuto, Avvocato di Milano, Gianluca Braghò della Procura della Repubblica di Milano e Rodolfo Mecarelli del Comando Regionale Lombardia della Guardia di Finanza, sono intervenuti anche Ivan Cecchini, Direttore Generale AIE, Carlo Guglielmi, Presidente Indicam, Enzo Mazza, Direttore FIMI, Giuseppe Modenese, Presidente Onorario Camera Nazionale della Moda Italiana e Claudia Pavoletti, Responsabile Bsa in Italia. I lavori sono stati coordinati da Gianfranco Fabi, Vicedirettore vicario de Il Sole 24 Ore.

 

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