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25 SETTEMBRE 2002
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NOVUSPHARMA
SIGLA CON IL NATIONAL CANCER INSTITUTE AMERICANO UN ACCORDO DI
COLLABORAZIONE PER LA RICERCA DI NUOVI INIBITORI DEL PROCESSO DI ANGIOGENESI
ATTIVI SUL FATTORE HIF-1
Milano,
25 settembre 2002 - Novuspharma SpA ha annunciato ieri ulteriori sviluppi
del suo impegno nella ricerca di inibitori dell'angiogenesi nel trattamento
dei tumori. E' stato infatti siglato un accordo di collaborazione con il
National Cancer Institute-Developmental Therapeutics Programme (Nci-Dtp),
Screening Technologies Branch (Frederick, Md, Usa), per la ricerca e lo
sviluppo di molecole a basso peso molecolare inibenti un fattore denominato
Hypoxia Inducible Factor (HIF-1). Tale fattore ricopre un ruolo fondamentale
nel processo di angiogenesi che porta alla formazione di nuovi vasi
sanguigni da parte dei tumori, permettendo ad essi di crescere, d'invadere i
tessuti sani circostanti per poi diffondersi in tutto il corpo. In base a
questo accordo (Crada, Cooperative Research And Development Agreement) di
durata triennale, Novuspharma apporterà il proprio know-how tecnico per lo
sviluppo di test di screening biochimici inerenti all' Hif-1 con cui
valutare una serie di composti - parte dei quali forniti da Nci-Dtp - e le
proprie conoscenze chimiche per l'ottimizzazione di composti interessanti.
Nci-Dtp valuterà e caratterizzerà le molecole inibenti Hif-1 più
interessanti attraverso l'applicazione del proprio sistema di screening
cellulare che prevede l'impiego di una serie unica di linee cellulari
tumorali umane create in laboratorio; tali linee cellulari rappresentano uno
strumento valido per approfondire la conoscenza relativa al ruolo di Hif-1
nell'inibizione dell'angiogenesi e, in ultima analisi, nella crescita dei
tumori. Nci-Dtp condurrà anche una serie di studi sui composti di
Novuspharma per verificare il loro meccanismo di azione e, in particolare,
la loro attività antiangiogenetica e antiproliferativa. Recenti studi hanno
mostrato che l' efficace inibizione del processo di angiogenesi, di cui
Hif-1 è un fattore chiave, può determinare il blocco della crescita
tumorale in modelli sperimentali. Hif-1 è uno dei principali regolatori di
risposta all'ipossia, fenomeno che scatena la formazione di nuovi vasi, e
diversi studi indipendenti hanno indicato il ruolo potenziale di Hif-1 quale
target terapeutico. Novuspharma ha sviluppato un particolare screening
biochimico per l'identificazione di molecole a basso peso molecolare che
bloccano in modo specifico l'interazione tra Hif-1 e i suoi target
intracellulari. Queste interazioni conducono a una serie di eventi che, in
ultima analisi, portano alla crescita del tumore e alla sua disseminazione
in tutto il corpo. Novuspharma sta acquisendo un ruolo importante nel
settore dell'angiogenesi. Nell'aprile scorso, Novuspharma ha acquisito i
pieni diritti sul programma anti-angiogenico della società inglese Prolifix.
Le due società avevano stretto un'alleanza strategica al fine di condurre
una ricerca congiunta su una serie di composti brevettati da Prolifix con
proprietà anti-angiogenetiche, in particolare quelli inibenti Hif-1.
L'accordo dello scorso aprile ha permesso a Novuspharma di acquisire i pieni
diritti sulla ricerca e sugli studi di Prolifix in questo settore, nonché
sui composti e sulla proprietà intellettuale associata. L'ultima
collaborazione con Nci-Dtp ha ulteriormente rafforzato la posizione di
Novuspharma nella ricerca di farmaci anti-angiogenetici. Silvano Spinelli,
amministratore delegato di Novuspharma, ha dichiarato: "Novuspharma
ritiene che i farmaci anti-angiogenetici, in combinazione con le attuali
terapie, rivestiranno un ruolo fondamentale nella futura terapia
antitumorale. L'inibizione di Hif-1 rappresenta un approccio unico nella
lotta all'angiogenesi e, potenzialmente, nell'inibizione della sopravvivenza
di cellule tumorali. La collaborazione con Nci, istituto leader al mondo
nella ricerca oncologica, rafforzerà i nostri sforzi per ottenere risultati
significativi in questo settore con grandi potenzialità di
sviluppo".
MEDINOL
E GORE STRINGONO UN PATTO DI ALLEANZA STRATEGICA SU SCALA MONDIALE
Washington 25 settembre 2002 - W. L. Gore & Associates, Inc. (Gore) e
Medinol Ltd. hanno annunciato ieri di aver stretto un patto di alleanza, che
da' vita a una collaborazione a tutto campo nel settore degli stent e delle
soluzioni di stenting. In base ai termini di questa alleanza strategica, la
Gore iniziera' la distribuzione in tutto il mondo del portafoglio di stent
Nirflex, prodotto dalla Medinol. Inoltre, la Gore e la Medinol si sono
accordate per avviare una stretta collaborazione, mirata a unire le
rispettive tecnologie e capacita' tecnologiche per sviluppare e distribuire
soluzioni di stent all'avanguardia, innovative e di assoluta qualita'.
L'alleanza per lo sviluppo di nuovi prodotti favorira' certamente la
posizione di leadership che vanta la Medinol nel settore della tecnologia
cardiovascolare miniinvasiva a base di stent, nonche' le rinomate capacita'
della Gore nei materiali e nella lavorazione del politetrafluoroetilene
espanso (ePTFE). ''Con la sua posizione di leadership nella progettazione,
sviluppo e produzione di tecnologie di stent, la Medinol era alla ricerca di
un'alleanza strategica con una societa' che potesse vantare tra i suoi punti
di forza un elevato standard di integrita', l'impegno nei confronti del
progresso scientifico e tecnologico, nonche' un solido staff per la
commercializzazione e la vendita dei prodotti'', ha dichiarato la D.ssa
Judith Richter, amministratore delegato della Medinol. ''Riponiamo grande
fiducia in questa nuova collaborazione e riteniamo che possa essere
un'ottima scelta che andra' a beneficio dei nostri clienti''. La Gore,
societa' rinomata per impianti medicali e per il suo eccellente servizio
clienti, andra' a integrare la gamma di prodotti Medinol con la propria
linea di prodotti per la chirurgia e stent graft con rivestimenti in ePTFE
per il settore cardiovascolare. ''Riteniamo che l'unione di tecnologie,
soluzioni innovative e integrita' di queste due societa' leader nella
produzione di dispositivi medicali offrira' soprattutto vantaggi a tutto il
settore clinico e ai pazienti stessi, che potranno disporre dei prodotti
migliori e piu' innovativi sul mercato'', ha dichiarato Ron Anderson,
responsabile dello sviluppo commerciale della Divisione di Prodotti Medicali
della Gore. La nuova generazione di sistemi di stenting coronarici della
Medinol, Nirflex e Nirflex Royal, saranno a breve disponibili in Europa.
Oggi e' stata presentata alla Food and Drug Administration (Fda) una domanda
di autorizzazione per la vendita previa prescrizione medica (Pre-Market
Approval, Pma) per il sistema di stenting Nirflex negli Stati Uniti.
Infolink: Infolink: http://www.medinol.com
VICENZA
NUMISMATICA RIPARTE DA 11
Vicenza, 25 settembre 2002 - Doppiata la boa del decimo anniversario,
Vicenza Numismatica riparte con rinnovato slancio per l'edizione numero 11
in programma dall'11 al 13 ottobre. La formula rimane comunque quella che
l'ha portata ad essere l'appuntamento piu' importante del settore in Italia
ovvero un perfetto mix tra spazio espositivo, attivita' convegnistica e
mostre collaterali. E saranno proprio queste ultime a fare la parte del
leone nell'edizione 2002. Si inzia con ''Il volto gentile dell'Impero'' a
cura del Medagliere della Biblioteca Apostolica Vaticana con un'esposizione
di 30 monete imperiali raffiguranti i busti delle Auguste e delle Dive. La
moneta romana infatti, oltre al ritratto e al nome dell'imperatore e dei
Cesari, dei loro figli ed eredi al trono, esibisce anche un buon numero di
ritratti di donne della famiglia imperiale alle quali l'imperatore, appunto,
elargisce, insieme al titolo di Augusta anche il diritto di effige sulla
moneta. Importante sara' poi il contributo ! dei circoli numismatici locali
(l'Unione Filatelica e Numismatica Vicentina ed il Circolo Numismatico di
Monticello Conte Otto) che presenteranno medaglie a carattere vicentino
databili dal 1700 al secolo scorso. Di grande impatto ed altissimo profilo
sara' la partecipazione dell'Accademia Italiana di Studi Numismatici con il
convegno di sabato 11 su ''L'Immaginario e il Potere. Banche dati e
metodologia innovativa del Lessico Iconografico Numismatico (LIA)'' e con la
presentazione del ''Digital Numismatic Project'' volto alla realizzazione di
uno standard per le pubblicazioni numismatiche digitali. Tre saranno le
mostre proposte dall'Accademia. La prima, a cura di padre Gerardo Cioffari e
dell'accademico Giuseppe Ruotolo. sara' dedicata a ''I Sigilli bizantini,
normanni, svevi e angioini del Tesoro della Basilica di San Nicola di Bari''
che per la prima volta saranno esposti nel loro complesso. La seconda avra'
per protagonisti ''Piastre e scudi nella Roma del papa-re'' org! anizzati e
raccolti in catalogo dall'accademico Arturo Lusuardi. Davvero straordinaria
sara' ''Cartamoneta: possedimenti e occupazioni militari italiane all'estero
(1893/1951)'' realizzata con la collaborazione della Banca d'Italia, dell'International
BankNote Society e del Club Europe'en du Papier Mannaie. L'esposizione si
propone di offrire una panoramica completa di tutte le emissioni conseguenti
agli intenti espansionistici e alle occupazioni militari italiane nel mondo.
La mostra, articolata in 10 grandi pannelli espositivi, riveste uno speciale
carattere di interesse storico, numismatico e culturale, perche' consente,
tra l'altro, la visione di 21 biglietti unici, di cui molti inediti, oltre a
reperti della piu' esimia rarita' che non sono mai apparsi sul mercato
numismatico. Occorre sottolineare che nessuna collezione pubblica o privata
di questo genere puo' essere paragonata per interesse e completezza alla
mostra di Vicenza che rappresenta per i collezionisti e per gl! i
appassionati di cartamoneta, oltre che per gli studiosi di storia
dell'economia, un'occasione unica e irrepetibile per visionare dal vivo gli
oltre 130 biglietti che ricordano le tappe fondamentali sia delle iniziative
che hanno portato alla costituzione dell'Impero e del Regno di Albania sia
delle piu' significative avventure militari italiane del XX Secolo. La
mostra sara' prorogata anche dopo l'esposizione a Vicenza Numismatica, per
proseguire al Museo del Risorgimento e della Resistenza di Vicenza.
NINA
MORIC MADRINA DEL SALONE DEL NOVELLO 2002
Vicenza, 25 settembre 2002 - Sara' la bellissima Nina Moric la madrina del
Salone Nazionale del Vino Novello che si terra' alla Fiera di Vicenza il 5
Novembre prossimo preceduto dalla festosa cerimonia d'apertura della prima
bottiglia del Novello 2002 durante il de'blocage che avra' luogo alla
mezzanotte tra lunedi' e martedi'. Ad accompagnare invitati e pubblico alla
gioiosa cerimonia sara' il bravo Natalino Balasso dello Zelig. Il Salone
Nazionale del Vino Novello nel corso degli anni ha contribuito - quale unico
appuntamento specifico - a valorizzarne lo sviluppo della conoscenza e la
commercializzazione. La quasi totalita' dei produttori e tutti gli istituti
di tutela nazionali convergono a Vicenza per questa rassegna, che permette
di verificare i risultati qualitativi dell'ultima vendemmia. Il Salone -
organizzato dalla Fiera di Vicenza e dall'Istituto Vino Novello Italiano in
collaborazione con Civilta' del Bere - vede la partecipazione di circa 180
aziende che presentano una varieta'! di altrettanti novelli provenienti da
quasi tutte le regioni italiane e da piu' di quaranta province. E proprio
per difendere il vino novello nelle sue tipologie e promuoverne la
valorizzazione commerciale e di immagine e' stato costituito a Milano, il 26
settembre 2000 l'Istituto Vino Novello Italiano. Nel suo primo anno di vita,
l'Istituto ha raccolto l'adesione di 98 produttori che rappresentano,
secondo la loro spontanea dichiarazione, una produzione di 10.073.986
bottiglie pari a circa il 65% del totale del vino prodotto. Si tratta di una
cifra molto interessante e significativa perche' l'Istituto Vino Novello
Italiano e' il primo organismo settoriale vinicolo che si autofinanzia
contribuendo al budget generale con una quota associativa annuale ed un
contributo variabile per ogni 1000 bottiglie prodotte. Da ricordare infine
la concomitanza con la seconda edizione di ''Bio Expo - I sapori di qualita'
delle Venezie'' che si terra' sempre in Fiera dal 2 al 5 novembre. La m!
anifestazione organizzata della Fiera di Vicenza in collaborazione con la
Camera di Commercio di Vicenza, e' dedicata al comparto alimentare ed in
modo particolare ai prodotti delle terre venete ed ai prodotti
biologici.
PRESENTATO
A ROMA STAMANE NELLA SEDE DELL'ENIT, L'EXPO WORKSHOP INTERNAZIONALE DEL
TURISMO DEL MARE, IN PROGRAMMA ALLA FIERA DI PESARO DAL 18 AL 20 OTTOBRE.
ANNUNCIATO L'ARRIVO DI NUMEROSI TOUR OPERATORS STRANIERI. E PER LE MARCHE,
IN CONTRODENDENZA, PREVISTO UN INCREMENTO DEL 2% PER IL 2002.
Roma, 25 settembre 2002 - Presentazione ufficiale ieri, nella sede dell'Enit,
dell'Expo Workshop Internazionale del Turismo del Mare, in programma alla
Fiera di Pesaro dal 18 al 20 ottobre 2002. E subito una buona notizia per le
Marche. Dai responsabili del settore turismo è arrivato l'annuncio di un
possibile incremento del 2% di presenze per il 2002. Un dato in
controtendenza rispetto all'andamento nazionale per i mille alberghi e i
250.000 posti letto della Regione ( nel 2001 furono registrate 15 milioni di
presenze). Alla presenza dei rappresentanti di tutti gli organismi che
stanno partecipando alla realizzazione dell'iniziativa (organizzata da Fiere
di Pesaro S.p.A., con il patrocinio dell'ENIT, in collaborazione con Regione
Marche, Unioncamere Regionale e Camera di Commercio di Pesaro e Urbino, con
le Associazioni di Categoria Confcommercio e Confesercenti) sono stati
illustrati i contenuti della manifestazione che quest'anno vede la
partecipazione di ben otto regioni italiane e di numerosi espositori. Hanno
partecipato all'incontro il presidente dell'Enit, Amedeo Ottavini,
l'assessore al turismo della Regione Marche, Lidio Rocchi; il presidente di
Fiere di Pesaro SpA, Alberto Drudi, e il dirigente del servizio turismo
della Regione Marche Dottor Riccardo Strano. "La partecipazione sinora
di otto regioni italiane, Marche, Emilia Romagna, Sardegna, Sicilia,
Calabria, Molise, Puglia, Basilicata, che si affacciano sui nostri mari ed
un nutrito gruppo di attori del turismo italiano (agenzie di viaggio, tour
operator, ecc.) costituiscono un biglietto da visita importante per una
manifestazione che sta crescendo - afferma il presidente di Fiere di Pesaro
S.p.A., Alberto Drudi - . Infatti, l'Expo Workshop quest'anno è un salone
autonomo che staccatosi dalla Campionaria Nazionale Promomarche, ha assunto
un ruolo di rilievo per il sostegno del settore turistico italiano. Con
questa iniziativa - ha continuato il presidente Drudi - è evidente come si
sia accresciuta anche l'attenzione nei confronti della Fiera di Pesaro,
sempre più punto di riferimento per imprenditori ed operatori". "
La Borsa del mare rappresenta uno dei prodotti più importanti del nostro
turismo con circa 4 milioni e mezzo di arrivi di clienti stranieri. Il
prodotto mare - ha detto il Presidente dell'Enit Amedeo Ottavini - interessa
gran parte del paese con oltre 2.800 alberghi e 12 mila stabilimenti
balneari". "Un ringraziamento va ad Enit, Regione Marche, Camere
di Commercio, Associazioni di categoria Confcommercio e Confesercenti, per
il fattivo contributo nella creazione di questo salone" ha concluso il
presidente Drudi. Nel corso dell'incontro è stato presentato anche il
workshop che si terrà nella giornata del 19 ottobre e che vedrà l'incontro
tra domanda ed offerta del settore turistico con la presenza anche di
numerosi buyers provenienti dall'estero e selezionati dall'Enit
ESOTERICA
2002, MUSICA E SPETTACOLO NEL GRAN GALA' DI APERTURA
Ferrara, 25 settembre 2002 - Anche se non sarà necessario l'abito scuro per
entrare, l'apertura dell'edizione 2002 di Esoterica sarà una vera e propria
serata di gala. A Ferrara, Giovedi' 3 Ottobre alle ore 20.00 il classico
taglio del nastro, che darà il via ufficiale alla manifestazione, verrà
fatto dalla bellissima Ludmilla Radcenko, nota al pubblico come la
"Letterina più sexy di Passaparola" (parola di Gerry Scotti!). Da
quel momento si succederanno sul palco cantanti e comici, gruppi rock e
cabarettisti. A reggere le redini della serata sarà Paolo Zaccaria che avrà
il compito di presentare i numerosi artisti che si succederanno. Il via
musicale spetterà ai Direzionale 70, gruppo modenese di recente formazione,
ma che ha già avuto l'onore di esibirsi sul palco di Sanremo Rock &
Trend Festival grazie alla bravura vocale di Simone e Nicoletta e al
supporto musicale di Daniele (alla chitarra), Massimiliano (alle tastiere),
Federico (alla batteria) e Claudio (al basso). Duilio Pizzocchi, che dal
"Costipanzo Show", noto al pubblico della nostra regione, è
giunto a calcare le tavole del più celebre palcoscenico di Zelig,
intratterrà il pubblico con alcuni dei suoi personaggi: come non ricordare
Ermete Bottazzi, camionista d'assalto alle prese con carichi sproporzionati
e velocità sul filo dell'iperspazio, o Donna Zobeide, astrologa dalle
improbabili previsioni. Nel vorticoso succedersi di cabaret e musica
approderanno ad Esoterica 2002 anche i Botero, gruppo che ha preso parte
alla scorsa edizione del Festival di Sanremo con il brano "Siamo
treni", classificandosi all'ottavo posto assoluto e al terzo posto del
premio della critica intitolato a "Mia Martini". Un graditissimo
ritorno sarà poi quello di Marco Ferradini, cantautore dall'inconfondibile
stile canoro il cui brano "Teorema", a vent'anni di distanza, è
fortemente impresso nella memoria di tutti, tanto da essere citato come
"classico" anche nel film di Aldo, Giovanni & Giacomo
"Chiedimi se sono felice". A chiudere la serata musicale sarà
Gatto Panceri che il pubblico ricorderà per aver preso parte al Festivalbar
e come autore di brani per Giorgia, Morandi e Syria. Suo il testo di
"Vivo per lei" interpretata da Andrea Bocelli e Giorgia. Giorgio
Zanetti, attore di "Vivere" nelle puntate del 2001 (soap-opera di
Canale 5), nonché cabarettista in "Convenscion 2001" e "Convenscion
Express" di quest'anno, chiuderà la prima serata di Esoterica 2002 con
uno spettacolo giocato sull'ingenuità e sull'ironia, coinvolgendo il
pubblico senza mai toccare le corde della volgarità.
CHIUDE
IN POSITIVO LA SECONDA EDIZIONE DI PROSEG ITALIA
Torino, 25 settembre 2002 - Venerdì 20 settembre si è conclusa al Lingotto
Fiere di Torino la 2a edizione di Proseg Italia - Salone Professionale del
Facility Management e dei Servizi Generali - che, con la partecipazione di
68 aziende espositrici, su di una superficie di oltre 7.000 mq, e un
programma congressuale composto da 29 eventi tra convegni e workshop, si
conferma come l'unica occasione italiana di contatto fra i soggetti
imprenditoriali che operano nel facility management, gli amministratori e i
dirigenti delle aziende e degli enti pubblici e privati. Proseg Italia 2002
ha rappresentato, sia sotto l'aspetto espositivo che congressuale, la
fotografia di questo mercato, trainato dalle problematiche connesse alla
gestione dei patrimoni immobiliari, ma che, grazie alla partecipazione
espositiva di realtà imprenditoriali che più di altre intravedono le
opportunità di business offerte dai nuovi mercati, ha anche evidenziato i
possibili sviluppi del comparto. Gli sviluppi di questo comparto sono stati
evidenziati nel corso del Convegno Inaugurale della manifestazione in cui è
stato presentato il secondo rapporto annuale sulle dinamiche del mercato in
Italia "Facility Management 2002" commissionato al Cresme da
Lingotto Fiere, società organizzatrice di Proseg Italia. L'edizione 2002 di
Proseg Italia è stata visitata da oltre 2.500 operatori economici
appartenenti ai principali settori produttivi provenienti da 19 regioni
italiane con una significativa partecipazione di operatori provenienti da
fuori Piemonte - 63,0% del totale - principalmente da Liguria (3,5%),
Lombardia (36,4%), Veneto (2,4%), Emilia Romagna (4,4%), Toscana (2,4%),
Marche (1,1%), Lazio (6,2%) e Campania (1,3%). Proseg Italia vi da
appuntamento alla prossima edizione che si svolgerà dal 24 al 26 settembre
2003. : www.prosegitalia.it
L'AMERICAN
HARDWOOD EXPORT COUNCIL (AHEC) ANNUNCIA I RELATORI CHE INTERVERRANNO ALLA
10A CONVENTION ANNUALE 24 - 25 OTTOBRE 2002, HOTEL LE MERIDIEN, LISBONA,
PORTOGALLO
Milano, 25 settembre 2002 - In occasione della sua 10a Convention europea,
che quest'anno si terrà a Lisbona il 24 e 25 ottobre prossimi, l'American
Hardwood Export Council (Ahec) ha messo a punto un interessante programma di
interventi sul mercato americano ed europeo del legno duro. Verranno
discusse alcune delle tendenze alla globalizzazione che in questo momento
influenzano i mercati europei, e le implicazioni attuali e future per il
commercio del legno duro americano. I problemi e le tendenze che influiscono
sul consumo di legno duro saranno analizzati quest'anno dal punto di vista
di alcuni importanti produttori europei. Come sempre sarà dato ampio spazio
ai delegati che vorranno partecipare alla discussione. Sono in programma
anche le consuete sessioni separate per paese, nel corso delle quali agenti
e importatori discutono con gli esportatori americani i problemi specifici
dei singoli mercati. La sessione centrale del programma affronterà il tema
"Consumo di legno duro in Europa - Prospettive di produzione in
relazione ai problemi e alle tendenze attuali". Parleranno: Fernando
Carvalho - Sonae Industria, Portogallo; Juan Ramon Iglesias - Maderas
Iglesias S.A., Spagna; Luis Freitas - Vicaima, Portogallo. Sono previsti
anche interventi di relatori inglesi. A metà settembre erano già 130 i
delegati americani ed europei registrati. Chi desidera iscriversi alla
Convention europea dell'ahec può rivolgersi a: lucy.peacock@ahec.co.uk
o al numero di fax 0044207 - 6264222
GIANFRANCO
FERRÈ STUDIO : RIGORE E FEMMINILITÀ PER LA COLLEZIONE DONNA
PRIMAVERA-ESTATE 2003
Milano, 25 settembre 2002 - Una sintesi visuale della duplicità femminile.
Il rigore porta all'essenza le forme costruite ed è opposto alla
delicatezza romantica di pezzi decostruiti e morbidi. Un'alternanza che si
replica migrando tra le stagioni e le occasioni. La primavera, l'estate. La
quotidianità, l'evento. Il formale, il leisure. Uno statement , preciso e
riconoscibile che si sposta in una moderna accelerazione di stile,
incrociando i generi e affermando nuove contaminazioni. Spring. I nuovi
tailleur sono in jersey doppio con la spalla svuotata. Il soprabito è in
cotone pesante. I piccoli blouson sono di pelle leggera e morbidissima. I
tailleur pantalone in light wool a disegno Galles o pied-de-poule sono
addolciti da dettagli di nastri e fettucce. I contrasti sfumano tra le
rigature e i quadri che si fondono l'uno nell'altro. I colori sono nella
gamma del grigio insieme al bianco. Daily. Gli abiti ricordano i grembiuli
incrociati, a pieghe sciolte. I micro-dress, in voile quasi trasparente,
diventano camicie sopra i pantaloni presi a prestito dal jogging. I ricami e
le piccole impunture percorrono i top legati al collo che lasciano la
schiena nuda. La materia alterna le tele ai lini grezzi, unfinished. I
colori sono il bianco, il marrone freddo, l'azzurro cielo. Ceremony. Gli
abiti sono lunghi, a strati sovrapposti, fermati sotto il seno in un moderno
stile impero. I cocktail dress con lo scollo sagomato sono corti al
ginocchio, uniti o percorsi da righe macro. Le giacche sono piccole e
affusolate, come le camicie che spesso le sostituiscono. I colori sono
eterei: cipria, marron glacé, crema, rotti da punte di rosso cupo, viola e
lilla. Così i tessuti: cadì e organza di seta, tulle. Summer. I volumi dei
piccoli bustier di pelle disegnano la parte alta del corpo sopra le gonne in
organza, a righe irregolari, che si aprono in teli asimmetrici. Gli abiti
sono a foulard, sempre in organza, o sottili in jersey, fermati da cinture
samurai, o ancora, se di lino grezzo, hanno scolli abissali velati dal
tulle. Le giacche sono allungate e segnate in vita dalla cintura annodata. I
materiali esaltano lo spessore o l'assenza della materia: lino a trama
grossa, organza a stampa optical, jersey. I colori sono il bianco, il nero,
il rosso scuro.
COLLEZIONE
GIANFRANCO FERRÈ FORMA PRIMAVERA-ESTATE 2003 : UNO STILE PER TUTTE LE
ORE
Milano, 25 settembre 2002 - Lo spazio per giocare con la moda si fa sempre
più ampio. Il rigore delle proporzioni si compone di mille sfaccettature
materiche che intersecano messaggi cromatici forti, patterns evidenti e
nuove cifre di lusso quotidiano. Per uno stile from-day-to-night che non si
ferma alle sfumature. Navy forever. Bianco, rosso, blu. Le righe tra la
marina e il college rompono i canoni con accostamenti inconsueti ripresi su
tailleur pantalone, blazer e maglie in cotone o piccole giacche di nappa.
Iper-natural. Le sfumature fredde del beige per i pezzi day chic. Il coat in
pelle scamosciata e profilata e, a contrasto, abiti effetto lingerie o
lunghi e scivolati in seta a taglio sbieco, con applicazioni di fiori e
frange da portare con stole e piccoli cardigan, o ancora gli abiti
incrociati in chiffon devoré o a stampe patch. Iper-luxe. Un unico colore,
il corallo, su tessuti preziosi e super lusso: cadì, duchesse e organza di
seta. Un micro guardaroba da grande occasione. La giacca di impronta couture,
il composé con la gonna lunga, la camicia pezzo-unico. Percorsi da ricami
effetto impuntura in micropaillettes e canutiglie. Patch
of patterns. Righe
baiadera e stampe paisley. Rosa shocking, turchese, verde acido. Drill e
garza di cotone, shantung e chiffon di seta. Abiti e gonne foulard o a
piccole balze, camicie a uomo e pantaloni arricciati, pull all'uncinetto
ricoperti di paillettes. Il colore, la freschezza, l'effervescenza del
summer dream. Graphic essentials. Il rigore grafico del giubbino di pelle
con décor di fettuccia come impuntura, o i ricami "infilati" che
percorrono le camicie d'organza. Da portare con il pantalone slim o
scivolato. In bianco e nero. Ethno compositions. Il lino come base materica.
I colori e le stampe dell'Africa primitiva alternate alla purezza del bianco
interrotto da ricami à-jour. Dal tailleur al composé camicia-pantalone,
dal caftano alla dress-shirt.
BORGOFIORI
: EFFETTI SPECIALI QUASI COUTURE PER LA COLLEZIONE PRIMAVERA-ESTATE
2003
Milano, 25 settembre 2002 - Raffinatezze senza tempo. Il bel vestire torna
di moda. Recuperando qualcosa dalla tradizione. Scoprendo l'attualità del
buon gusto. Fantasie Infantili. Sembrano disegnati da un bambino i fiori
stampati sul blazer a vestaglia, sulla camicia di chiffon, sul top di seta,
sul cappottino al ginocchio. In varie sfumature di blu. Il Grande Blu. Torna
il colore bon ton per eccellenza. Per i pantaloni diritti e il duepezzi
giacchino + pantaloni marinari, per il tailleur con giacca a vestaglia e la
blusa con la coulisse in vita e ai polsi. Preparate i Confetti. L'azzurro. E
il bianco. In quel tono tipico dei confetti. Per sottolineare che sono
proprio abiti "da cerimonia". Una terminologia che non si usa più.
Ma si usa moltissimo quello stile, anche fuori da battesimi e matrimoni. Lo
spolverino sui pantaloni con piega e risvolto; la giacca-camicia a sahariana
con i pantaloni molli molli; il cappottino di un tessuto operato; la blusa e
la gonna a ruota di chiffon. Maschile ma Femminista. Un modo molto sensuale
di portare il gessato (grigio con righe arancio), il blazer e il grigio. Con
il tailleur pantalone c'è la camicetta di seta aperta il più possibile.
Sopra i pantaloni con il risvolto c'è il trench, ma arancione. Con il
duepezzi finestrato è perfetta la camicia a fiori. E ancora rose
romanticissime e ruches con grigio e gessato. Sotto lo Smoking... Niente. La
giacca avvitata e i pantaloni strettini disegnano una silhouette perfetta. O
Bianco o Nero. Senza mezzi toni. Il vestitino di chiffon con le ruches ha
pois decisi. L'abito di jersey è ovviamente solo nero. Quello di chiffon
solo bianco. Il giacchino bianco con la cintura si porta con i pantaloni
neri. E, viceversa, la camicina di seta nera si porta con i pantaloni
bianchi. Ancora pois bianchi in campo nero per il tailleur minimo e, in
negativo, per il vestito all'americana. Macchie d'Inchiostro. In realtà
sono grandi fiori neri per giacche, pantaloni e abiti rigorosamente diritti.
Garden Party. Grandi rose tenerissime, come se ne trova nei giardini in
primavera e su certe tappezzerie. Per piccoli pezzi come top e camicette,
canotte e T-shirt da abbinare al tuttobianco, al rosa bon-bon e al giallino
pelle d'uovo. Viaggio in Oriente. Come souvenir, un caftano. Da portare
corto sui pantaloni. Può essere trasparente di voile ricamato, di lino
stropicciato, di seta, stampato a fiori... Vacanze ai Tropici. La natura
lussureggiante di quei luoghi si trasferisce sulla tunica, sulla gonna
diritta e sui pantaloni. Sopra le Righe. Che sono pennellate o disegnate
effetto Madras. Oppure montate orizzontali e verticali così da disegnare
strane forme geometriche. In marrone, rosso e arancio. Riflessioni. La notte
porta consiglio. E i barlumi di seta e shantung. Lucidi e leggeri.
MARLBORO
CLASSICS : "CLASSICA LA COLLEZIONE DONNA PER LA PRIMAVERA-ESTATE
2003"
Milano, 25 settembre 2002 - Mai come quest'anno la parola Classics è stata
così giusta. Perché ormai i pezzi casual e western tipici della tradizione
Marlboro Classics sono diventati dei classici del guardaroba femminile. E
ogni variazione sul tema è un gioco facile per tutte. Jeans Forever. Il
denim e tutte le variazioni sul tema. Il trench doppiopetto scolorito. I
cinquetasche sfumati e macchiati. La giacca-camicia con dettagli biker. I
pantalonacci blu mare di taglia rapper. Il gilet da sbottonare. La gonna a
pieghe di denim diversi. I pantaloni rodeo aderentissimi con stringhe di
chiusura e cuciture cow-boy. Il blazer sciancrato. Il patchwork. I pants con
gli intarsi. I cinquetasche stretti stretti con le pieghe slavate, con la
piega cucita, con gli strappi voluti, con le frange di camoscio... A Tutto
Trench. Pezzo fondamentale della stagione. Di denim. Soprattutto di tela
kaki. Anche corto come una giacca. Western Safari. E' come se un cow-boy
partisse improvvisamente per l'Africa. Gli stili west e safari si mescolano:
la sahariana con i jeans, il camoscio con la tela kaki, le frange con i
bermuda. Fantasie Tribali. Le righe delle coperte indiane per gonne come
parei, per camicie con arricciature romantiche. La Camicia Passepartout. Con
ricami di fiori. A scacchi farmer. Bianca, ma con le asole colorate. Di
jeans, con applicazioni militari. Romantica, con dettagli di pizzo e
arricciature hippy. A tunica, effetto figli dei fiori o safari. Effetto
Pezzato. Sono le macchie del denim, è il tye and dye delle T-shirt, è lo
strappo della tela sopra la pelle. Fra le Balze. Effetti etnici di gonne e
abiti a quadri madras. Fra le Righe. Il gessato d'estate: righe bianche
tracciate sul denim. La Linea del Lino. Bianco, da stropicciare, per
camicie, giacche, gonne e pantaloni che si abbinano agli altri pezzi della
collezione. Giacche & Co. Ce ne sono tantissime. Dal giubbotto taglio
jeans in vari tessuti alla giacca da motociclista, dal blazer alla rodeo
jacket con le frange, dal bolero con lo zip alla giacca lunga di tela con
inserti di camoscio.
M
MISSONI DONNA : FANTASIA E COLORE PER LA COLLEZIONE PRIMAVERA-ESTATE
2003
Milano, 25 settembre 2002 - Il colore come buona abitudine quotidiana. La
fantasia come filosofia di vita. Il mix come regola del vestire. La Pelle
Patch. Un patchwork di pelle nei colori pastello per le giacche e le gonne.
Se non si gioca con le sfumature, sono i trafori sul camoscio il dettaglio
fantasista. Il Filo Stampato. Proprio un filo. Tessuto dà un effetto
sfumato. Usato per le impunture disegna un gessato moderno. Ricamato tesse
una tela di ragno. Torna il Cachemire. Nel senso del disegno cachemire, non
del materiale. Un tratto leggero, quasi sfumato. Un'aria baby, iperfemminile.
Per abiti di chiffon. Il Denim Cambia Colore. E sceglie il kaki. Per
smorzare i colori forti. Per rafforzare i pezzi più romantici. Basta una
Ruche. Per trasformare una gonna o una giacca. Tipicamente Missoniane. Le
fantasie, of course. Gli zig zag, le fiamme, le righe. Ma come se fossero
scomposti, visti attraverso gli occhiali di un miope. Occhio agli Orli.
Abiti plissé che, con un cambio d'ago, finiscono in ruches. Bordini di un
altro colore. Oppure la mancanza totale delle coste sulle maglie. Estate
Caliente. Rosso, arancio, verde fluo, giallo. E il bianco, come stacco.
Tutti i colori del fuoco per maglie "caldissime". A Plomb. Il
jersey di viscosa "cade" perfettamente con una sua eleganza
speciale. La Camicetta. Piccolina. Femminile. Ricamata o colorata. Di cotone
impunturato o stampata. Il Caftano. Passepartout della stagione. Con maniche
sbuffanti, si porta corto sui pantaloni Garden Party. Un patchwork di fiori
coloratissimi. Le Righe. Cambiano forma sul cotone stratch. Si fanno
"materasso" sul piquet. Le Cuciture Design. Seguono un loro
percorso a zig zag e diventano il clou della maglia. Lezione di Geometria.
La rete a righe è tagliata in sbieco e disegna nuove forme. Caramelle
Dolcissime. Un tipo di lavorazione che s'allarga e si stringe (caramella,
appunto) per piccole maglie deliziose. Sotto il Pizzo. S'intravvede la
maglia. Colorata o a righe. Mal d'Africa. Il kaki e il bianco con l'arancio,
il viola, il marrone. Il camoscio "wild". Lo zig zag effetto
arcobaleno nella savana. Ponchomania. Praticissimo. Etnico e chic. Lo infili
dalla testa e sta sopra tutto. Luccichii. Una pioggia di paillettes per
accendere i colori. Doppiaggi. La maglia dentro è di un colore, fuori di un
altro. Tutti al Mare. I blu. Gli azzurri. I gialli e verdi acidi. Il bianco.
In tutti i modi dell'acqua: La Terza Dimensione. L'effetto 3D è dato da un
seersuker leggero usato per le camicie. Ricci e Capricci. Un filo elastico
attraversa la maglia e l'arriccia con un effetto bouclé. Effetto Corteccia.
Sono coste irregolari che non vanno diritte ma seguono un loro percorso
naturale.
LAURA
BIAGIOTTI ROMA, "ROMA"NTICA COLLEZIONE PER LA PRIMAVERA-ESTATE
2003
Milano, 25 settembre 2002 - Con la linea Roma Laura Biagiotti propone una
liberalizzazione rigenerante del guardaroba. La sua è un'atleta-romantica,
e la sfida è quella di una collezione che ha contaminato i modi del vestire
in un guardaroba in continua evoluzione attraversato dal legame trasversale
dello spirito romantico con quello vigoroso e competitivo dell'atleta. Una
fuga dai canoni caratterizzata dalla volubilità della donna che organizza e
determina il proprio tempo e il proprio spazio: è l'illusione di
armonizzare i contrasti, l'espressione di una libertà nuova dove il
desiderio finale è infrangere i canoni. Romantic-Gym: metamorfosi di uno
stile romantico che evolve verso lo sportswear. Contrasti e opposizioni nei
pantaloni che sono larghi e morbidi oppure strettissimi, nelle gonne micro o
macro, nei tacchi vertiginosi o piattissimi. Nylon forato rubato alla tuta
per il parka oversize. Gonna bomboniera con la t-shirt; baby doll con il
pantalone tecnico; garza di cotone e rete microfibra per la gonnellona. Non
solo materiali mutuati al look ginnico, ma soprattutto dettagli che rivelano
l'altra faccia della donna Laura Biagiotti Roma; le zip da cui esce lo
chiffon rivelano la doppia anima della mini e della salopette. Anche il
giubbotto indossato di giorno si scopre di sera con un fondo di chiffon
stampato. 100% White: abiti sfiniti col gesso per ottenere un bianco ottico
rigenerato e vitalizzante. Tulle stampato effetto gesso per la t-shirt e
l'abito corto. Alchimia del denim unica vera icona in un guardaroba senza
must, che nell'estate 2003 è lavato nel gesso per ottenere una coloratura
di bianco dai fianchi in giù. La salopette e chalk-washed e si porta con il
bustier stringato in cotone leggerissimo. L'abito denim è sabbiato e
diventa sensuale con la guepière e la coda. Very Light Romance: ovvero
insostenibile leggerezza dei tessuti che diventano un velo e si compongono
in strati sempre più lievi. Il pareo di maglia in cotone peso piuma è
stinto nei naturali e si porta sul pantalone con la coulisse. Velo di maglia
per l'abito cristallino con il cappuccio. Polverizzazione della maglia che
lavorata a radella è più sottile di una rete nell'abito non finito.
Bagliori di lusso negli intarsi di perle per pezzi intercambiabili da giorno
e da sera. Colori leggeri nella palette sabbia e nei toni del kaki. Intagli
impalpabili del fiori laserato sul giubbino, sul blazer e l'abito
lungo.
LUCIANO
SOPRANI : NEL SEGNO DEL NUOVO LA COLLEZIONE DONNA PRIMAVERA-ESTATE
2003
Milano, 25 settembre 2002 - Allure contemporaneo. Couture moderna che
sperimenta soluzioni formali inedite. Intuizioni, dettagli e accorgimenti
che rivoluzionano il modo di vestire. Forme fluide e mutevoli per creazioni
mai uguali a se stesse frutto di personalissime regole sartoriali. Il segno
del nuovo si traduce in tagli improvvisi che conferiscono dinamicità ai
capi, giochi di asimmetrie che svelano e rivelano, elastici che creano
volumi diversi trasformando lo stesso abito che può così assumere
proporzioni e quindi usi differenti. New sexiness nei modelli che si muovono
e mutano insieme al corpo come nel dress a trapezio in jersey con due
fenditure in corrispondenza delle gambe. Leggera e preziosa la sera, che
seduce con cut out ovali profilati di cristallo nelle cappe dal taglio
grafico, nelle gonne geometriche formate da due foulard messi a specchio e
negli abiti con strascico. Versatile il jersey nero microceramicato,
declinato in abiti con scollo all'americana o in sensuali modelli senza
tagli ma dove il tessuto corre accarezzando il corpo creando drappeggi,
scolli e code. Ibridazioni di materiali che spaziano dall'esotico al man
made negli accessori. Sandali infradito con tacco in madreperla 12
centimetri, placca in pvc con applicazioni di schegge nacré. Bisacce in
pesce persico con patella asimmetrica, interamente doppiate in camoscio,
tracolle a fusciacca con boule passante in madreperla. Buste a mano e
sandali in razza. La palette cromatica viene scandita da fresche tonalità
marine che alterano tinte pastello come il turchese, il rosa a imprimé a
righe per la maglieria semplice vagamente anni '20 nel taglio ma che osa con
le proporzioni. Innovativo l'uso dei materiali come lo chiffon di lino e
seta ricamato con elastici e corde, la seta camiceria, la garza, il crêpon
a righe two-tone, la seta pura tinta in filo, il triplo chiffon per
delineare forme avvolgenti e morbide.
MIPEL
SENZA SEGRETI
Milano, 25 settembre 2002 - Dopo quattro giorni di manifestazione ha chiuso
la 82ma edizione del Mercato Internazionale della Pelletteria, ottenendo un
risultato soddisfacente malgrado la difficile congiuntura economica
internazionale che sta penalizzando l'intero settore. Da giovedì 19 a
domenica 22 settembre su una superficie complessiva di 18.000 metri quadri,
376 espositori, di cui 273 italiani e 103 stranieri, hanno presentato
migliaia di nuove creazioni per la prossima stagione primavera-estate 2003.
16.688 visitatori, 9.704 italiani e 6.984 provenienti da ogni parte del
mondo, hanno portato una ventata di ottimismo al settore che al termine
della manifestazione nutre una fiducia più concreta nell'auspicata ripresa,
motivata anche dall'incremento complessivo dei buyers presenti rispetto alla
scorsa edizione di settembre 2001: +11,8%. L'edizione autunnale del Mipel
dello scorso anno aveva subito, in termini di presenze straniere, le
conseguenze dei tragici attacchi terroristici in America avvenuti pochissimi
giorni prima dell'apertura della mostra: i buyers provenienti dai Paesi più
lontani avevano per ovvi motivi "disertato" l'appuntamento
causando un forte calo di visitatori stranieri. All'82° Mipel gli stranieri
sono tornati numerosi da tutte le nazioni facendo registrare un corposo +37%
che non solo annulla completamente il decremento della scorsa edizione
settembrina, ma evidenzia una interessante nuova vivacità del mercato
sottolineando l'importanza e la centralità dell'appuntamento Mipel a
livello mondiale. Dal punto di vista del mercato domestico si è invece
registrata una sostanziale tenuta con un lieve -1,3% di affluenza da parte
dei visitatori italiani. Si hanno segnali positivi anche analizzando nel
dettaglio l'affluenza dei visitatori alla mostra dai principali mercati di
sbocco della pelletteria italiana: Giappone +41,2% ; Stati Uniti + 58,8% ;
Francia + 9,2% e Gran Bretagna +9,4%. Gli operatori tedeschi hanno invece
fatto registrare un calo del -15,4% che potrebbe essere attribuito alla
concomitanza in patria con una altra fiera della filiera pelle e ad
importanti elezioni politiche. Per la terza edizione consecutiva nel corso
della fiera gli espositori hanno partecipato al concorso "Mipel...issima
the Big Bag", un concorso voluto dall'Organizzazione per rendere
omaggio alla bravura e all'impegno delle aziende che in questa edizione ha
visto vincitrici: Biasia Francesco Spa, per l'immagine e la comunicazione
aziendale; Miriade Srl per la qualità di prodotto con la borsa arancione di
Mario Valentino; Braun Bueffel Gmbh per il prodotto più innovativo grazie
alla loro proposta di borsa porta Pc. Dal significato di testimonianza per
l'operosità dei pellettieri è nato il titolo della mostra organizzata in
occasione dell'82° Mipel, in collaborazione con l'azienda "I
Santi": "La pelle nella vita. L'arte e la creatività dei
pellettieri attraverso due secoli di stile", che ha espresso attraverso
selezionati pezzi storici risalenti alla metà dell'ottocento fino agli anni
trenta del novecento, l'indiscusso prestigioso protagonismo della
pelletteria Made in Italy. Alla 82° edizione del Mipel è stata inoltre
presente una delegazione dell'Osservatorio permanente Adi (Associazione per
il disegno Industriale) - che dal 1956 riunisce progettisti, imprese,
ricercatori, insegnanti, critici e giornalisti intorno ai temi del progetto,
dalla formazione al consumo e al riciclo, ed è inoltre protagonista di
livello internazionale ed internazionale dello sviluppo del disegno
industriale come fenomeno culturale e socioeconomico - alla ricerca tra le
migliaia di creazioni esposte, di prodotti interessanti da inserire nel
prestigioso volume annuale Adi Design Index, sulla base del quale verrà poi
proclamato il vincitore dell'ambito premio "Il Compasso
d'Oro".
BOFROST,
UN SERVIZIO RICCO DI FANTASIA CHE FA GUADAGNARE TEMPO E FATICA
Milano, 25 settembre 2002 - Tanta comodità in più e una scelta ricca di
novità e sapore con "bofrost", grande leader nel settore dei
surgelati a domicilio. Oggi, infatti, per fare la spesa velocemente basta
telefonare al numero verde 800-855000 oppure collegarsi con il sito Internet
www.bofrost.it , dove è sufficiente inserire i codici degli articoli che
interessano, nonchè le quantità desiderate, anche minime. L'ordine minimo
è di appena 15 euro, senza nessun contributo aggiuntivo per il trasporto e
la consegna a domicilio. Così si potrà fare shopping online da dove si
vuole, anche dall'ufficio, e non si penserà più a nulla fino al momento
della consegna. Il pagamento sarà effettuato al ricevimento dei prodotti:
oltre ai contanti e alla carta di credito, oggi si può anche usare il
bancomat. Sicurezza massima anche nella spedizione: i prodotti sono
trasportati in furgoncini che mantengono costantemente le confezioni a una
temperatura controllata (-18°C). La surgelazione, si sa, è il metodo di
conservazione più sicuro e naturale di tutti e "bofrost"
specificamente significa qualità e bontà assolute. E significa anche poter
contare su tantissime gustose specialità (oltre 300) che arricchiscono la
tavola di sapori squisiti e anche di naturali virtù: dalle più tenere e
selezionate primizie di ogni stagione alle ricette della dieta mediterranea,
così semplici eppure così ricche di gusto. Ma sono anche sapori intensi
direttamente dall'Oriente, gustosi piatti "Tex-Mex" oppure
raffinate specialità d'alta cucina. I prodotti della linea "Belli
Pronti" sono pronti in pochi minuti di padella, forno o microonde. Ed
oltre alle ricette porzionabili a piacere, ci sono anche i piatti in
porzione singola: per soddisfare in un battibaleno e in maniera sempre
diversa l'appetito di tutti, risparmiando tempo in cucina e spazio nel
congelatore. Gli esperti "bofrost" scelgono solo le migliori zone
di coltivazione, allevamento e pesca. E ogni anno "bofrost"
effettua oltre un milione di controlli di qualità.
D.N.C.THAT'S
FUN! PRESENTA
"WINNIE THE POOH LUXURY" LA NUOVA ED ESCLUSIVA LINEA DI STOVIGLIE
IN MELAMINA ISPIRATE AL TENERO ORSACCHIOTTO E AI SUOI SIMPATICI AMICI
Firenze, 25 settembre 2002 - That's Fun!, la divisione consumer products di
DNC S.p.A. specializzata nella distribuzione di prodotti per il mondo dei
bambini e della prima infanzia, amplia la propria offerta di articoli in
melamina con "Winnie the Pooh Luxury", una linea originale e
simpatica che accompagnerà i più piccoli durante i loro pasti. Per la
realizzazione delle stoviglie è stata utilizzata la melamina, materiale
sicuro, atossico, igienico, resistente alle temperature elevate e agli urti,
lavabile in lavastoviglie e facilmente riciclabile. Tutte queste
caratteristiche permettono alle mamme di impiegare tranquillamente questi
prodotti per i pasti dei loro figli e inoltre consentono loro un notevole
risparmio di tempo grazie alla grande funzionalità di questi articoli. La
linea "Winnie the Pooh Luxury" è composta da otto differenti
referenze tutte decorate con il simpatico orsetto e con i suoi divertenti
compagni Pimpy, Ih-ho e Tigro. Grande attenzione è stata riservata ai
dettagli che rendono questi articoli unici e originali: per la pappa sono
proposti il piatto e la ciotola interamente sagomati 3D con i personaggi a
rilievo, per le bevande sono disponibili due bicchieri, di cui uno presenta
doppia parete con figure flottanti, e la borraccia sport con custodia di
peluche e passante per affrancarla alla cintura. Inoltre per i pasti da
consumare fuori casa c'è il divertente portacolazione termico "LunchBuddies",
caratterizzato da un personaggio in peluche ricamato con orecchie sagomate,
particolarmente comodo da trasportare in quanto si può scegliere se
indossarlo come zainetto oppure portarlo utilizzando il pratico manico
superiore. A completare quest'elegante collezione dallo spiccato contenuto
ludico ci sono una tenera tovaglietta 42x29 cm e un set posate in acciaio e
melamina composto da un cucchiaio e da una forchetta con topper 3D,
riportanti la faccia di Winnie. Tutti gli articoli della serie "Winnie
the Pooh Luxury" saranno disponibili dalla fine di ottobre all'interno
dei punti vendita specializzati della prima infanzia ad un prezzo
indicativo, IVA compresa, di: ciotola sagomata con personaggio a rilievo 16
cm € 5,33; piatto sagomato con personaggio a rilievo 22 cm € 5,33;
bicchiere doppia parete personaggi flottanti € 4,99; bicchiere 225ml €
2,19; set posate, cucchiaio e forchetta in acciaio con topper 3D € 5,99;
portacolazione termico "LunchBuddies" con personaggio in pelouche
ricamato € 12,39; borraccia sport personaggio in pelouche € 8,90;
tovaglietta 42x29cm € 2,19.
GIOVEDÌ
26 AL TEATRO REGIO DI PARMA E VENERDÌ 27 AL CARISPORT DI CESENAANCHE UN
BRANO INEDITO DI IAN ANDERSON DEDICATO AD ANDREA GRIMINELLI NEL DOPPIO
CONCERTO "DA BACH AI JETROI TULL"
Parma, 24 settembre - Nel programma del viaggio musicale intitolato "Da
Bach ai Jethro Tull" in cui Ian Anderson e Andrea Griminelli si
esibiranno per la prima volta insieme (accompagnati dall'Orchestra del
Teatro Regio di Parma) nei due concerti-evento di giovedì 26 a Parma e
venerdì 27 al Carisport di Cesena, è stato inserito anche un brano
strumentale inedito per due flauti. Lo ha scritto per l'occasione Ian
Anderson, l'uomo che ha reso popolare il flauto nel mondo del rock guidando
i leggendari Jethro Tull per fare un omaggio ad Andrea Griminelli, il
giovane flautista italiano che sa stare con disinvoltura al fianco di
Pavarotti, Zubin Mehta o Sting, e lo ha intitolato, appunto, "Griminelli's
Lament". Il doppio concerto, ideato da Itullians, il fan club italiano
dei gruppo rock inglese Jethro Tull e da GlobArt di Reggio Emilia, si
sviluppa in due parti: una più classica, nella quale sarà Anderson ad
essere ospite di Griminelli, ed una legata alla musica dei Jethro Tull,
rivisitata con partiture orchestrali e impreziosita dagli interventi di
Griminelli al flauto. Se Griminelli ha dimostrato spesso di saper unire la
sensibilità interpretativa dei classici ad una visione della musica più
aperta alle influenze di ogni genere, per Ian Anderson questi concerti
rappresentano il coronamento di un lungo "corteggiamento" alla
musica classica. Già nel 1969, infatti, il suo flauto contaminò la celebre
Bourrée di Bach mostrando come generi diversi potessero trovare un
equilibrio nuovo sulla spinta della fantasia e della sperimentazione. Negli
anni Anderson ha affinato la sua tecnica flautistica che,
dall'approssimazione sperimentale degli esordi, è maturata in una
consapevolezza stilistica molto personale. Infolink: www.itullians.com
- www.andreagriminelli.com
oppure www.jethrotull.com
Biglietti - Per il concerto di Parma: prevendita al Teatro Regio di Parma
(tel. 0521-218678); Per il concerto di Cesena: prevendita tramite il
circuito Romagna Concerti (tel. 0543-60738) - sito internet. www.vidiaclub.com
INTERVISTA
AD ANDREA GRIMINELLI "UNA SFIDA ALL'INSEGNA DEL
DIVERTIMENTO"
Milano, 25 settembre 2002 - Ha suonato in ogni angolo del mondo, da Parigi a
Tokyo, dalla Scala di Milano alla Carnegie Hall di New York, ma non aveva
mai calcato le scene del Teatro Regio. E dire che Andrea Griminelli è nato
proprio a due passi da qui, a Correggio. Giovedì sera colmerà anche questa
"lacuna" nella sua carriera di flautista che lo ha portato a
suonare al fianco di Luciano Pavarotti, Zubin Mehta, Mstislav Rostropovich.
Lo farà dividendo il palco con Ian Anderson, l'eclettico leader dei Jethro
Tull, uno dei gruppi di culto della scena rock "progressive".
Sullo stesso palco "sacro" e "profano", classica e rock.
Una provocazione? "Soprattutto una sfida - racconta Griminelli - una
sfida nel senso più nobile del termine che partendo da Johann Sebastian
Bach e passando per Mozart e Vivaldi ci condurrà ai giorni nostri, alla
musica dei Jethro Tull. Ognuno di noi, pur mantenendo il suo stile, cercherà
di suonare "meglio" dell'altro. Di sicuro ci divertiremo".
Perché il viaggio parte da Bach? "Se è vero che io sono un musicista
classico, bisogna ricordare però che anche i Jethro Tull hanno in qualche
modo un debito con Bach, di cui rielaborarono la Bourrée agli inizi della
carriera. Quel brano li ha resi noti anche in ambienti diversi da quelli
della musica rock, uno degli esempi più riusciti di contaminazione fra gli
stili". Come nasce questa strana "coppia"? "Invitai
Anderson a prendere parte alla "Notte dei flauti" nel settembre
del 2001, dove era l'unico musicista che non proveniva da studi classici.
Suonammo appena tre brani insieme ma ci siamo trovati subito bene: al di là
del feeling sul palcoscenico è sul piano umano che è nata un'amicizia che
è poi sfociata in questi due concerti, il 26 a Parma e il 27 a Cesena, con
l'orchestra del Regio. Direi che portiamo sul palco un'energia
positiva". Non solo Anderson e Griminelli, dunque: dietro ai due
solisti Danilo Rossi (prima viola della Scala di Milano ed interessi
musicali che spaziano persino nel jazz) dirigerà infatti l'Orchestra del
Teatro Regio di Parma. Mentre Anderson avrà al suo fianco tre musicisti
"elettrici": il tastierista dei Jethro Tull Andy Gidding, il
chitarrista e bassista Kit Morgan, il percussionista James Duncan. Dunque
rock e classica si mescolano: cosa c'è nel bagaglio di esperienza di
Anderson che manca a Griminelli? "Di Anderson mi piace la capacità di
improvvisare, la creatività che dimostra con il flauto, tutte cose che al
Conservatorio non si insegnano: Ian non sa leggere la musica e quindi dà più
spazio alla fantasia". E, viceversa, cosa può "invidiare"
Anderson a un flautista classico? "E' chiaro che il livello di
esecuzione, soprattutto per quanto riguarda l'emissione del suono, pende poi
dalla parte della formazione classica. Per me - ripeto - è una bellissima
sfida tra due mondi diversi che si incontrano in un flauto". Una sfida
anche tecnica? "In qualche modo sì, perché suonerò alcuni brani dal
repertorio classico senza microfono e altri dei Jethro Tull, invece,
amplificato per reggere il confronto con chitarre e batteria". Sarà il
flauto di Griminelli, infatti, a dedicarsi alle parti soliste di alcuni
brani dei Jethro Tull nei quali Anderson si alternerà anche alla chitarra
acustica e alla voce. Senza tralasciare, ovviamente, alcuni dei cavalli di
battaglia come Aqualung o Thick as a Brick che, a modo loro, sono già
diventati del "classici".
CONVEGNO
"DEDICATO A MARIA LUISA COSTANTINI ASTALDI" DUE GIORNI DI STUDIO A
UDINE IL 25 E 26 OTTOBRE SULLA FIGURA DELLA LETTERATA E COLLEZIONISTA D'ARTE
CHE A ROMA FONDÒ UNO DEI PIÙ IMPORTANTI CENACOLI CULTURALI DEL NOVECENTO
IN ITALIA
Udine, 25 settembre 2002 - Saggista, narratrice, giornalista e collezionista
d'arte, Maria Luisa Costantini Astaldi è una delle personalità più
interessanti di quell'imprenditoria "illuminata" che ha dato un
forte impulso allo sviluppo della cultura italiana nel Novecento. Nata a
Tricesimo, in Friuli, nel 1899, e spentasi a Roma il 22 dicembre del 1982,
la fondatrice del prestigioso premio europeo "Cortina Ulisse" per
la divulgazione scientifica, e dell'omonima rivista, animò nella capitale,
a partire dagli anni Cinquanta, uno dei più interessanti cenacoli culturali
e artistici del Paese, con epicentro nella sua residenza di Villa Astaldi,
oggi sede romana dell'associazione "Italia Nostra". A vent'anni
dalla sua scomparsa, la sua terra d'origine, l'amato Friuli cui volle donare
la straordinaria collezione d'opere d'arte del Novecento a lei intitolata e
attualmente conservata nella Galleria d'Arte Moderna di Udine, le dedica un
incontro di studi a livello nazionale che si terrà a Udine il 25 e il 26
ottobre 2002. Obiettivo delle due giornate promosse e organizzate da
"Itineraria" (Associazione regionale delle guide turistiche) con
il sostegno della Regione Friuli Venezia Giulia e il patrocinio del Comune
di Udine, è fare il punto sulla cospicua eredità culturale e spirituale
lasciata al Friuli e all'Italia da questa figura di donna e intellettuale
"a tutto tondo" e dai tratti singolari e decisamente
pionieristici. Alla prima sessione di studi, che si terrà il 25 ottobre
nella sede udinese della Regione Friuli Venezia Giulia (Via S. Francesco 4)
parteciperanno Giovanna Astaldi, nipote di Maria Luisa e attuale promotrice
del Premio Europeo Cortina Ulisse, il Senatore Mario Pedini, già ministro
della Ricerca scientifica, Beni culturali e Pubblica Istruzione nel decennio
1969-79 e parlamentare europeo dal 1979 al 1984, lo scrittore Elio Bartolini,
il critico Mario Turello e Maria Paola Frattolin, presidente di
"Itineraria" e ideatrice del convegno. I lavori si apriranno con
l'intervento di Alessandra Guerra, vicepresidente della Giunta regionale e
assessore regionale alla Cultura. Coordinerà l'incontro il giornalista
Giampaolo Carbonetto. Nella seconda giornata, il 26 ottobre al Palazzo delle
esposizioni,interverranno l'onorevole Vittorio Sgarbi, lo scrittore Carlo
Sgorlon, l'assessore alla Cultura del Comune di Udine Liliana Cargnelutti,
il critico Licio Damiani e il professor Nico Stringa, docente d'arte
contemporanea all'ateneo veneziano di Ca' Foscari. Coordinatore sarà il
critico Mario Turello. Il gala del 25 ottobre nella Casa della Contadinanza
in Castello a Udine sarà introdotto dal balletto "Di ombre cerchiati
gli occhi", realizzato da Simona Bucci da un progetto di Carolyn
Carlson e coprodotto da Biennale di Venezia e Fondazione dello spettacolo
del Friuli-Venezia Giulia. La serata prevede anche un momento di grande arte
culinaria: ai fornelli Daniele Cortiula, allievo di Gianni Cosetti,
indimenticato "patròn" dell'alta gastronomia friulana e chef di
fama internazionale. Al centro del convegno la personalità poliedrica e
affascinante di Maria Luisa Astaldi, con una particolare attenzione per la
sua ricca esperienza umana e intellettuale, oltreché per i suoi numerosi e
approfonditi contributi scientifici. Autrice di sei romanzi e raffinata
conoscitrice della lingua e della letteratura anglosassone, Maria Luisa
Astaldi insegnò letteratura inglese all'università La Sapienza di Roma
pubblicando diversi articoli sui quotidiani nazionali e ponderosi saggi di
storia e critica letteraria usciti per i tipi di alcune tra le maggiori case
editrici d'Italia. Tra le opere che più stimolarono il dibattito nel mondo
delle lettere, la "Storia del romanzo" scritta nel 1939, e una
serie di volumi sulla storia della letteratura inglese e italiana, come
"Clienti e parassiti anglosassoni" (Garzanti, 1940) e "Manzoni
ieri e oggi" (Rizzoli, 1972). Nel campo della letteratura, come in
quello nell'arte, l'impegno di Maria Luisa, condiviso con il marito Sante
Astaldi, ingegnere e imprenditore attivo su scala mondiale, fu volto ad
animare una riflessione culturale ampia e fortemente radicata nel contesto
sociale ed economico. Ciò nella convinzione, più volte espressa, "che
la cultura debba essere strumento comune di civiltà e di vita e non
patrimonio o retaggio di privilegiati". Divulgatrice d'eccezione,
mecenate appassionata, Maria Luisa Costantini formò a Roma un
"simposio" aperto cui presero parte alcuni tra i nomi più
illustri del Novecento: artisti, letterati, diplomatici, capitani
d'industria e statisti erano di casa a Villa Astaldi, nel segno della libera
espressione e del confronto dialettico.
CONCORSO
INTERPRETAZIONE MUSICALE
Valstrona (Vb), 25 settembre 2002 - Il 25, 26 e 27 ottobre 2002 presso
l'Auditorium Comunale di Valstrona (Vb), si terrà il Secondo Concorso
Nazionale di Interpretazione Musicale, in concomitanza con il Terzo Convegno
Artigianale Artistico del Legno. Il concorso, che nella scorsa edizione ha
visto la partecipazione di numerosi giovani, ha lo scopo di
"incoraggiare lo studio e la pratica musicale, premiando e valorizzando
i giovani esecutori". Le categorie in gara saranno: pianoforte,
pianoforte a 4 mani, chitarra e fiati-solisti; è prevista anche una sezione
per formazioni cameristiche: insieme di fiati, duo di pianoforte e piano,
duo di pianoforte e archi. Ai vincitori verranno assegnate numerose borse di
studio per un totale di 3615,2 €. Le domande d'iscrizione devono prevenire
al comune di Valstrona entro e non oltre il 30 settembre 2002. L'iniziativa
è resa possibile grazie al patrocinio del Comune di Valstrona (Vb), dell'Ecomuseo
del lago d'Orta e Mottarone e del sostegno della Regione Piemonte, della
Provincia del Verbano Cusio Ossola, della Comunità Montana dello Strona e
Basso Toce, della Confartigianato e della Fondazione Cariplo. Per
informazioni rivolgersi al comune di Valstrona 0323-87117 oppure ai numeri
0323-87264, o 0322-830646.
MOSTRA
FOTOGRAFICA "VA DI MODA" DI MALENA MAZZA
Milano, 25 settembre 2002 - Un percorso dentro il costume e la società
visto attraverso l'obbiettivo fotografico . Sentimenti ed emozioni espresse
tramite il mondo parallelo dell'immagine. Le modelle come bellissimi alieni,
si muovono sorprendentemente negli spazi consueti della vita di tutti i
giorni. Un'accurata ricerca di un certo tipo di architettura, design e arte,
contribuisce ad una precisa interpretazione dell'immagine fotografica.
Traspaiono dalle immagini due o tre moduli tematici caratterizzati da una
realtà ben precisa: la solitudine. Una società "disumanizzata"
privata cioè dell'elemento sentimento ed emozione e quindi comunicazione.
Tutto è rarefatto, percorso da un soffio gelido che isola forme e colori
proponendoli non più come elementi paesaggistici di contorno, ma piuttosto
in qualità di essenze, segni-simboli della vita. la regola è il grafismo,
il postulato l'essenzialità, l'unicità condensa luce e icone, significati
e significanti, in un unico, magico, momento. La sfida di comunicazione è
ambiziosa. Si inauguara il 25 settembre alle ore 18.00 presso Bento Bar
Corso Garibaldi 104 a Milano tel 026598075
I
SOGNI DELL’OCCHIO ANTOLOGICA DI MAURO BUZZI 1977-2002
Parma, 25 settembre 2002 - Dal 19 Ottobre al 17 Novembre presso la Galleria
S. Ludovico di Parma mostra personale antologica del noto fotografo parmense
Mauro Buzzi, con esposizione di 100 grandi tele fotografiche sviluppate da
altrettante istantanee, realizzate dal 1977 ad oggi, e dedicate in buona
parte al patrimonio artistico di Parma. Alle 17 di sabato 19 Ottobre si
inaugura a Parma presso la Galleria San Ludovico in Borgo del Parmigianino
(angolo via Cavour) una mostra antologica dell’artista parmense Mauro
Buzzi, che opera nel campo della fotografia dal 1977. La mostra proseguirà
fino al 17 novembre. "I sogni dell’occhio" è il titolo
dell’esposizione, composta da 100 tele fotografiche di grandi dimensioni
che rappresentano una selezione dell’opera di Buzzi dal 1977 (gli anni
della "pantofola di Cenerentola") al 2002, con gli ultimi temi
inediti ispirati a Crepax, Klimt e Marilyn. Si tratta di ventiquattro temi
attraverso cui Buzzi ha sviluppato la sua ricerca visiva e concettuale in
modo complementare all’attività di insegnante all’Istituto Statale
d’Arte di Parma e di promotore culturale, con la fondazione dell’Insieme
Culturale "l’Albero" e la direzione della Galleria Centro
Immagini Contemporanee. Marisa Vescovo, nel catalogo dell’antologica del
1988, scriveva che negli anni Settanta Buzzi guardava, con la sua ricerca
fotografica, soprattutto all’oggetto: un oggetto combinatorio, nato dalla
trasformazione alchemica del banale, del quotidiano, addirittura di immagini
che non percepiamo neppure più per la loro usualità. Era la denuncia
dell’irruzione di una polivalenza semantica che rende ogni cosa più
ambigua, più vaga, inquietante – scriveva Marzio Dall’Acqua nel 1977,
sempre sulla "pantofola di Cenerentola". Gli "oggetti
concettuali" che Buzzi ha costruito e fotografato divengono con il
tempo immagini-visioni, differenze inquietanti, conflitto tra cose, non sono
più nemmeno fotografie in quanto tali (come scrive Fabrizio Sabini nel
catalogo di Gualtieri 2002), sono applicazioni di un linguaggio dove
l’idea è arte, percezione intuitiva, coinvolta in ogni tipo di processo
mentale. L’arte è, per Buzzi, arte di concetto, linguaggio visivo che si
concretizza nel semplice assemblare immagini, processo valido, però, solo
quando è valida l’idea che è nel contempo origine e meta
dell’espressione. Ecco così la serie "Orizzonti" (scritture di
luce), quella delle scritture di terra (uno stesso scorcio di campo arato in
cinque stagioni), quella delle statue parmensi del Boudard (sull’incidenza
del colore nelle immagini, tra figura e sfondo, ritratte direttamente nel
Parco Ducale), passando da "Dietro la porta" a "Un’
"altra America"", il "Senso della storia" e
"On the road", per citarne solo alcuni, fino alla ricerca
simbolica della rosa applicata alle incisioni del Petitot, e non solo. Oggi,
come del resto venticinque anni fa, Buzzi guarda alla fotografia come ad una
necessaria evoluzione, non solo tecnologica, ma di pensiero, di piani
d’immagine e di concettualità, di un’arte come comunicazione di idee,
stravolgimenti di logiche realtà, suggerimenti di differenti visioni. La
mostra, a cura di Marzio Dall’Acqua, è promossa dall’Assessorato alla
Cultura del Comune di Parma e dalla Fondazione Monte di Parma, è realizzata
in collaborazione con l’Insieme Culturale "l’Albero",
associazione no-profit di Parma, e gode del patrocinio di Provincia di
Parma, Biblioteca Palatina Museo Bodoniano, Accademia Nazionale di Belle
Arti di Parma, Istituto Statale d’Arte "P. Toschi". I testi in
catalogo sono a cura di Marzio Dall’Acqua e Massimo Mussini. La mostra è
aperta da martedì a domenica, dalle 10 alle 13 e dalle 16 alle 19, chiuso
il lunedì (rimarrà aperta anche il primo di novembre). Per informazioni:
Silvana Randazzo, Palazzo Pigorini, tel. 0521/218669, e-mail s.randazzo@comune.parma.it
NEL
MESE DI OTTOBRE IL TEATRO ARSENALE OSPITERÀ TRE SPETTACOLI
DEL"FESTIVAL OLTRE90"
Milano, 25 settembre 2002 - 2 e 3 ottobre "Cinquecento catenelle
d'oro" recital sulla poesia e sul canto d'amore per sei voci, strumenti
musicali e immagini regia Ambra D'Amico musiche originali Stefano Cattaneo
Francesco Forges per Ninnananna di Rilke composizioni vocali Stefano
Cattaneo, Ambra D'Amico, Renato Gatto immagini originali Gruppo fotografico
Fatue Marialba Russo per Calabria in Ad portam inferi ricerca iconografica e
montaggio immagini Ambra D'Amico, Marina Luzzoli con Stefano Cattaneo, Ambra
D'Amico, Renato Gatto, Simona Piscopo, Pea Politano, Roberto Recalcati
produzione InCanto - Suoni per Azioni Nostalgia, desiderio, possesso,
perdita, assenza... Sfoglio un album di fotografie: capelli, un paesaggio,
un vestito, una canzone; grandi riflessioni e piccole tracce dell'esperienza
più comune per l'uomo insieme alla fame, alla malattia, al dolore, cui
spesso si accompagna. E amore tra due esseri come unica possibilità di
realizzare l'impegno personale nella vita quando la vita ci confonde del
tutto, forse l'unica vera rivoluzione possibile... (scrive Eliot, "i
nostri giorni d'amore sono pochi, facciamo almeno che siano divini").
Questo recital nasce appunto dal desiderio di confermare all'Amore tutta la
nostra considerazione quale tema cardine della ricerca artistica, in tempi
dove l'impegno sembra essere appannaggio esclusivo di tematiche legate ai
grandi eventi o alle piaghe del nostro secolo. Vogliamo dunque parlare
dell'esperienza amorosa con urgenza e interrogarci a fondo su come e quanto
possa, oggi, darci spunti di grande forza per indirizzare i nostri
comportamenti nella vita. Leggere, capire, dire la poesia d'amore è
un'esperienza di straordinario arricchimento personale, è ciò di cui quasi
ci vergogniamo a parlare in tono alto: un intento rivolto soprattutto ai
giovani, abituati al linguaggio amoroso quotidiano e banale delle canzoni
usa e getta. Sei attori vestiti di bianco su una parete bianca. Sui loro
corpi scivolano immagini, colori, che si fondono con le voci, il canto e le
rare azioni fisiche dipanano una storia, la storia della grande avventura
umana della passione amorosa: una donna la cui memoria del marito e del
figlio svaniscono nel tempo... un uomo a letto con la febbre ascolta con gli
occhi chiusi la moglie che si sveste e si prepara per la notte... una
fanciulla greca e un giovane bengalese festeggiano le proprie nozze nel
bosco di notte con gli amici... una donna maliziosa prega in chiesa tra
mariti e mogli... Il recital intreccia i materiali poetici alternando il
linguaggio popolare a quello colto, "alto", ma anche seguendo i
filoni tematici: nostalgia, desiderio, delusione, ecc; la musica è stata
costruita dopo un'attenta analisi dei percorsi del sentire amoroso, dal suo
nascere più inconsapevolmente fino alla riflessione in senso esistenziale,
senza mai uscirne, rappresentando i vari momenti con una recitazione o un
canto ricercato in prima persona, a partire dai propri sentimenti e dalla
propria memoria, ma con grande rispetto delle strutture poetiche originali
che non vengono stravolte. Le immagini fotografiche sono state realizzate
dalle Fatue, undici fotografe che, con stili personali diversi e una comune
tensione per l'aspetto espressivo simbolico della ricerca fotografica, si
sono confrontate con i testi e i personaggi poetici. Lo sguardo si è spinto
dentro e dietro le parole, là dove il mondo poeticodell'autore incontra
l'esperienza personale dandole un segno di universalità e una carica
emozionale tale da creare le condizioni per un'immagine autenticamente in
sintonia con il testo originario. Come scrive Rilke, "i versi non sono,
come crede la gente, sentimenti... sono esperienze. Per un solo verso si
devono vedere molte città, uomini e cose, si devono conoscere gli
animali... Si devono avere ricordi di molte notti d'amore... E anche avere
ricordi non basta. Si deve poterli dimenticare, quando sono molti, e si deve
avere la grande pazienza di aspettare che ritornino". 5 e 6 ottobre
"Quartett" di Heiner Muller regia Annalisa Bianco e Virginio
Liberti; scene Horacio Di Figueredo; costumi Marco Caboni; produzione
Egumteatro/ La Fondérie/ Théâtre du Radeau (Le Mans)/ Festival Amiata
Estate; con il contributo della Regione Toscana. "Se so cosa voglio
dire lo dico senza bisogno di mettermi a scrivere". H. Muller Nella
breve storia di Egumteatro non si è mai dato il caso di un testo teatrale
"messo in scena", cioè portato integralmente in palcoscenico. Il
percorso è stato sempre lo stesso: a partire da un testo o da alcuni testi
di un medesimo autore, ci si lascia condurre dalle molte possibilità
offerte, dalle infinite (o finite) possibili variazioni. In questo caso è
diverso. Nelle parole di "Quartett" di Heiner Muller ci sono già
tutte le strade percorribili tracciate. In un'intervista, Muller
dice:"La torta è buona se tutti gli ingredienti si accordano tra di
loro. Una torta cattiva esiste ma se nessuno la mangia che senso ha la sua
esistenza. Dunque non esiste. Nel teatro accade lo stesso. Tutto è lì
tranne che il teatro. Io scrivo per cercare il momento-teatro che non è lì."Questa
affermazione è per noi fondamentale, perché lo spettacolo si occupa della
materia per potersi concentrare sulla sensazione, su ciò che è effimero.
"Quartett" di Muller è una delle più belle variazioni delle
Relazioni Pericolose di Laclos e il romanzo di Laclos è fortemente
influenzato dalle Passioni dell'anima di Cartesio. Cartesio, Laclos e Muller
sono tre raffinati anatomisti dell'animo umano. Dissezionano il cadavere
dell'IO, ne estraggono le interiora, le esaminano attentamente per arrivare
alla conclusione che tutto funziona attraverso un indecifrabile mistero. Non
basta la conoscenza delle differenti parti, l'essere umano è "essere
dell'enigma".Tutto accade su una spiaggia dell'inizio del secolo
scorso. Due attori. Apparentemente si tratta di una situazione di svago. Si
tratta di recitare. Inizia il gioco. Scena coloratissima, tende da spiaggia
contro un cielo artificialmente azzurro. Luce calda. L'ambiente adatto per
un'effusione incontrollata e festosa di parole. All'inizio saranno parole
frivole, un banale gioco di seduzione che si trasforma in una profonda e
dolorosa riflessione sulla vita, sul corpo e sulla solitudine. I corpi si
scoprono malati, là dove l'anima non si dà, non si rivela, è esperta in
arguti sotterfugi, in travestimenti, inganni, là il corpo non ha scampo. La
malattia non è una metafora: è la questione. E' il nostro disapparire in
un mondo che ci vuole apparenti, è la verità a fronte delle infinite
menzogne della giovinezza infinita, della bellezza e della forza. La
debolezza dei corpi, il loro disfarsi, il ripiegarsi su di sé contro
l'infinita feroce espansione della violenza, della guerra, del possesso. I
due attori parlano di possesso, ossessivamente. Le loro parole spalancano il
gorgo di lussuria nel quale non cadranno mai più.La questione è esplorare
il corpo che si dissolve nella debolezza, il corpo che si afferma
nell'impossibilità, che non è né predatore né preda. Aperti, ora, alla
casualità degli avvenimenti, senza più l'ottusa volontà di controllo.
Questa debolezza senza pace, senza conforti ultraterreni, senza pietà
alcuna è la questione."Ah, la schiavitù dei corpi! Il tormento di
vivere e non essere Dio. Avere una coscienza, ma senza nessun potere sulla
materia. Non agite con precipitazione Valmont! Così va bene. Sì sì sì sì.
Ben recitato no?" 9 e 10 ottobre "La famiglia" drammaturgia e
regia Claudio Collovà in collaborazione con Alessandra Luberti con Giacco
Pojero, Nino Vetri, Alessandra Luberti, Alessandro Mor, Edoardo Oliva,
Giuseppe Massa, Simona Malato musiche Giacco Pojero e Nino Verri coreografia
Alessandra Luberti produzione Cooperativa Teatrale Dioniso Palermo 'La
famiglia ' siciliana è composta dall'umanità ritratta da Renato Tosini,
pittore nato nel 1927 che vive e lavora a Palermo. Dallo studio della sua
opera nasce la volontà di dare vita anche a teatro a una tipologia di
personaggi che sono l'affresco di una società decadente, osservata in un
luogo intimo e privato, luogo anche mentale, che ho chiamato 'Famiglia'. La
composizione teatrale emerge quindi da preesistenze in questo caso
pittoriche, rielaborate in un contesto drammaturgico ricavato dalle tragedie
delle grandi famiglie shakespeariane: Amleto, Otello e Re Lear, viste qui
essenzialmente come nuclei conflittuali quasi caricaturali, assorti in
attività comuni e quotidiane, e i cui volti sono coperti da maschere che a
Palermo diremmo da 'tragediaturi', di chi cioè vive la finzione della
tragedia come vera, nel tentativo di giustificare a sé e agli altri la
propria esistenza. Le ambizioni smisurate e i complotti, sullo sfondo di una
città attualmente perduta, diventano solo il respiro di una comunità
traboccante di surrealtà, in divisa e maschera, pervasa da una ironia
leggera che rasenta la parodia dell'operetta e osservata all'interno delle
sue mura domestiche dall'alba alla notte di un solo giorno. La composizione
tiene conto, oltre che del linguaggio teatrale e figurativo, anche di quello
della danza e della musica. Le musiche originali composte saranno eseguite
dal vivo. Infolink:
www.teatroarsenale.org
IN
OCCASIONE DEL BICENTENARIO DI ATTIVITÀ IL GRUPPO GEORG FISCHER HA DATO VITA
ALLA FONDAZIONE "COMMUNITY BENEFIT", CON LO SCOPO DI SOSTENERE
PROGETTI BENEFICI PER MIGLIORARE LA QUALITÀ DELLA VITA NEI PAESI PIÙ
DISAGIATI.
Roncole di Busseto 25 settembre 2002 - Nel corso del 2002, il programma
"Community Benefit" si è concretizzato con la realizzazione del
progetto "Clean Water": obiettivo dell'iniziativa è quello di
assicurare l'approvvigionamento di acqua potabile e pulita alle comunità
che ne sono sprovviste. A supporto di questa iniziativa il Consiglio di
Amministrazione del Gruppo ha proposto a tutti gli azionisti di devolvere
parte dei dividenti 2001 (1 franco per azione) alla Fondazione
"Community Benefit". L'ammontare totale delle donazioni si aggira
intorno ai 3.5 milioni di franchi e nel corso dell'anno una parte di esso
(un milione di franchi) è già stata destinata al finanziamento del
progetto "Clean Water". Il progetto "Clean Water" è
partito ufficialmente il 27 marzo 2002 a Berna (Svizzera). Grazie alla
stretta collaborazione con rinomate organizzazioni umanitarie, ad oggi sono
già stati portati a termine sei ambiziosi progetti in: Cameroon, Cambogia,
Mozambico, Ecuador, Svizzera e Bulgaria. "Clean
Water" in Cameroon. Georg
Fischer ha contribuito alla costruzione di un sistema di approvvigionamento
di acqua potabile e al rinnovo delle principali condutture d'acqua nella
provincia a nord ovest del Cameroon e più precisamente nei villaggi Kishong
e Guzang. Grazie alla collaborazione con l'organizzazione umanitaria
Helvetas è stato possibile concludere il progetto in soli quattro mesi. La
realizzazione dell'iniziativa ha permesso a più di 9.000 persone, in
particolare bambini e anziani, di usufruire di acqua potabile nei propri
villaggi, riducendo sensibilmente il rischio di contrarre malattie virali. "Clean
Water" in Cambogia. Il
Gruppo Georg Fischer ha partecipato alla costruzione di una clinica per
mamme sieropositive, che è stata inaugurata il 9 ottobre 2001 a Siem Reap,
nel nord della Cambogia. La clinica garantisce assistenza medica gratuita
per tutte le mamme che, vivendo in povertà, non avrebbero la possibilità
di curarsi. Grazie alle accurate terapie, la vita delle mamme sieropositive
si è allungata, mentre è diminuito sensibilmente il rischio di infezione
per i loro bambini. Georg Fischer ha sostenuto le spese per gli impianti
idraulici delle strutture sanitarie della clinica. "Clean
Water" in Mozambico. In
Mozambico solo il 30% della popolazione rurale ha accesso alle sorgenti di
acqua potabile. Lo scopo del progetto sostenuto da Georg Fischer è stato
quello di riparare e in parte ricostruire l'acquedotto di Ntamba nella
provincia di Cabo Delgado. Grazie alla collaborazione con l'organizzazione
umanitaria Helvetas, Georg Fischer è riuscita a creare una fornitura di
acqua potabile per ben 9 villaggi, per un totale di circa 31.000 persone. "Clean
Water" in Ecuador. Il
progetto in Ecuador ha visto la realizzazione di un sistema di
approvvigionamento di acqua potabile in cinque villaggi indiani, situati a
3000 metri sopra il livello del mare. Da sempre gli abitanti di questi
villaggi sono stati costretti a lunghi percorsi a piedi per la raccolta di
acqua potabile dai pozzi più vicini. Georg Fischer ha sostenuto la
popolazione locale innanzitutto finanziando la costruzione degli impianti e
fornendo i propri prodotti idraulici. La collaborazione con l'organizzazione
umanitaria Swissaid, attiva in Ecuador dal 1978, ha permesso la
realizzazione del progetto in soli due anni. La sensibile diminuzione del
tasso di mortalità infantile e la riduzione delle malattie virali,
registrati presso la popolazione locale, sono una dimostrazione concreta dei
benefici immediati derivanti dal consumo di acqua potabile. "Clean
Water" in Svizzera. La
fattoria della famiglia Ebnother, situata a 1000 metri sul livello del mare,
è raggiungibile solo tramite una strada sterrata o una funicolare collegata
alla cittadina di Niederurnen, vicino al cantone di Glarus. La fattoria, che
produce latte e formaggi da tre generazioni, era prossima alla chiusura,
poiché le stalle non erano conformi alle leggi di protezione animali. In
collaborazione con l'Associazione di sostegno per le regioni montane
svizzere, il Gruppo Georg Fischer si è incaricato della ricostruzione delle
stalle e ha installato un sistema di fornitura di acqua potabile, usando i
propri componenti. Il tutto è avvenuto in soli 3 giorni, consentendo alla
famiglia Ebnother di proseguire la propria attività. "Clean
Water" in Bulgaria. Georg
Fisher ha appena ultimato, con la collaborazione dell'ospedale svizzero di
Sciaffusa, la ricostruzione del sistema di approvvigionamento di acqua
potabile dell'ospedale di Dobrich in Bulgaria. Le vecchie tubature non
potevano più essere riparate, quindi Georg Fischer ha deciso di installare
un sistema di fornitura completamente nuovo, utilizzando i propri elementi
in plastica, facili e veloci da montare. Tra breve i 500 pazienti
dell'ospedale Dobrich potranno usufruire di acqua potabile, con evidenti
benefici anche per le loro cure mediche.
I
COLORI DELL'ACQUA. PERSONALE DI GIAMPIERO CORSI
Milano, 25 settembre 2002 - Mercoledì 9 ottobre, alle ore 18.00, presso la
Galleria aRtelier di Milano, inaugura I colori dell'acqua, personale di
Giampiero Corsi. In esposizione gli oli su tela e su carta realizzati
dall'artista negli ultimi dieci anni. Giampiero Corsi nasce a Milano nel
1948. Compiuti gli studi superiori, frequenta la Scuola degli Artefici
dell'Accademia di Brera, sotto la guida di Manelli, Capraro, Altamura e
Chelli. Lo studio di alcuni pittori impressionisti segna fortemente il suo
linguaggio pittorico e la sua tecnica espressiva. All'arricchimento del
proprio universo stilistico Corsi dedica una personale e intensa ricerca.
Con il tempo, da questa ricerca l'artista giunge alla pienezza
rappresentativa di ciò che "sente con l'anima" e "vede con
il cuore". Nasce così la sua intima e vera pittura: la serie dei
paesaggi dalla tavolozza satura e luminosa, dall'atmosfera pulita e
luminescente, dal cromatismo ricco e gioioso. La pittura di Corsi si
caratterizza, infatti, per lo specialissimo rapporto che intercorre tra il
colore e la luce. Oggi l'artista ha una pittura corposa, incisiva e
fortemente materica, pervasa, comunque, dal magico "luminismo" a
cui è pervenuto attraverso la sua lunga ricerca artistica. Il mondo reale
rappresentato risulta comprensibile attraverso le lenti di questo
particolare "espressionismo luminoso", che, tuttavia, non è di
difficile lettura. Corsi, infatti, arriva a toccare le corde dell'umano
sentire, dell'universale desiderio di bellezza e calore: le sollecita e
mostra al pubblico una sorta di "paradiso perduto", nel quale
tutti vorremmo tornare. (Cristina Cenedella) Sue opere sono presenti in
numerose collezioni private. Inaugurazione 9 ottobre 2002, ore 18.00 sino al
25 ottobre 2002 martedì - sabato ore 14.00-20.00 Galleria aRtelier via
Frisi 12 - Milano - tel. 02.29404645
CAMPIONATI
EUROPEI JUNIORES HOCKEY SU PISTA A FOLLONICA VINCONO ITALIA, SPAGNA E
PORTOGALLO
Follonica, 25 Settembre 2002, Gli azzurrini di Raul Micheli hanno cominciato
con il piede giusto il Campionato Europeo Juniores di Hockey Pista a
Follonica. Nella partita di esordio, infatti, l'Italia ha sconfitto per 8-1
l'Inghilterra, con sei gol di Davide Motaran e due di Matassi. Gli altri
risultati: Spagna - Germania 5-0; Portogallo - Francia 5-2. La classifica:
Italia. Spagna e Portogallo 2; Francia, Germania, Inghilterra e Svizzera 0.
Questa sera l'Italia affronterà la Spagna alle ore 21,30.
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