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25 SETTEMBRE 2002

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NOVUSPHARMA SIGLA CON IL NATIONAL CANCER INSTITUTE AMERICANO UN ACCORDO DI COLLABORAZIONE PER LA RICERCA DI NUOVI INIBITORI DEL PROCESSO DI ANGIOGENESI ATTIVI SUL FATTORE HIF-1 

Milano, 25 settembre 2002 - Novuspharma SpA ha annunciato ieri ulteriori sviluppi del suo impegno nella ricerca di inibitori dell'angiogenesi nel trattamento dei tumori. E' stato infatti siglato un accordo di collaborazione con il National Cancer Institute-Developmental Therapeutics Programme (Nci-Dtp), Screening Technologies Branch (Frederick, Md, Usa), per la ricerca e lo sviluppo di molecole a basso peso molecolare inibenti un fattore denominato Hypoxia Inducible Factor (HIF-1). Tale fattore ricopre un ruolo fondamentale nel processo di angiogenesi che porta alla formazione di nuovi vasi sanguigni da parte dei tumori, permettendo ad essi di crescere, d'invadere i tessuti sani circostanti per poi diffondersi in tutto il corpo. In base a questo accordo (Crada, Cooperative Research And Development Agreement) di durata triennale, Novuspharma apporterà il proprio know-how tecnico per lo sviluppo di test di screening biochimici inerenti all' Hif-1 con cui valutare una serie di composti - parte dei quali forniti da Nci-Dtp - e le proprie conoscenze chimiche per l'ottimizzazione di composti interessanti. Nci-Dtp valuterà e caratterizzerà le molecole inibenti Hif-1 più interessanti attraverso l'applicazione del proprio sistema di screening cellulare che prevede l'impiego di una serie unica di linee cellulari tumorali umane create in laboratorio; tali linee cellulari rappresentano uno strumento valido per approfondire la conoscenza relativa al ruolo di Hif-1 nell'inibizione dell'angiogenesi e, in ultima analisi, nella crescita dei tumori. Nci-Dtp condurrà anche una serie di studi sui composti di Novuspharma per verificare il loro meccanismo di azione e, in particolare, la loro attività antiangiogenetica e antiproliferativa. Recenti studi hanno mostrato che l' efficace inibizione del processo di angiogenesi, di cui Hif-1 è un fattore chiave, può determinare il blocco della crescita tumorale in modelli sperimentali. Hif-1 è uno dei principali regolatori di risposta all'ipossia, fenomeno che scatena la formazione di nuovi vasi, e diversi studi indipendenti hanno indicato il ruolo potenziale di Hif-1 quale target terapeutico. Novuspharma ha sviluppato un particolare screening biochimico per l'identificazione di molecole a basso peso molecolare che bloccano in modo specifico l'interazione tra Hif-1 e i suoi target intracellulari. Queste interazioni conducono a una serie di eventi che, in ultima analisi, portano alla crescita del tumore e alla sua disseminazione in tutto il corpo. Novuspharma sta acquisendo un ruolo importante nel settore dell'angiogenesi. Nell'aprile scorso, Novuspharma ha acquisito i pieni diritti sul programma anti-angiogenico della società inglese Prolifix. Le due società avevano stretto un'alleanza strategica al fine di condurre una ricerca congiunta su una serie di composti brevettati da Prolifix con proprietà anti-angiogenetiche, in particolare quelli inibenti Hif-1. L'accordo dello scorso aprile ha permesso a Novuspharma di acquisire i pieni diritti sulla ricerca e sugli studi di Prolifix in questo settore, nonché sui composti e sulla proprietà intellettuale associata. L'ultima collaborazione con Nci-Dtp ha ulteriormente rafforzato la posizione di Novuspharma nella ricerca di farmaci anti-angiogenetici. Silvano Spinelli, amministratore delegato di Novuspharma, ha dichiarato: "Novuspharma ritiene che i farmaci anti-angiogenetici, in combinazione con le attuali terapie, rivestiranno un ruolo fondamentale nella futura terapia antitumorale. L'inibizione di Hif-1 rappresenta un approccio unico nella lotta all'angiogenesi e, potenzialmente, nell'inibizione della sopravvivenza di cellule tumorali. La collaborazione con Nci, istituto leader al mondo nella ricerca oncologica, rafforzerà i nostri sforzi per ottenere risultati significativi in questo settore con grandi potenzialità di sviluppo". 

MEDINOL E GORE STRINGONO UN PATTO DI ALLEANZA STRATEGICA SU SCALA MONDIALE 
Washington 25 settembre 2002 - W. L. Gore & Associates, Inc. (Gore) e Medinol Ltd. hanno annunciato ieri di aver stretto un patto di alleanza, che da' vita a una collaborazione a tutto campo nel settore degli stent e delle soluzioni di stenting. In base ai termini di questa alleanza strategica, la Gore iniziera' la distribuzione in tutto il mondo del portafoglio di stent Nirflex, prodotto dalla Medinol. Inoltre, la Gore e la Medinol si sono accordate per avviare una stretta collaborazione, mirata a unire le rispettive tecnologie e capacita' tecnologiche per sviluppare e distribuire soluzioni di stent all'avanguardia, innovative e di assoluta qualita'. L'alleanza per lo sviluppo di nuovi prodotti favorira' certamente la posizione di leadership che vanta la Medinol nel settore della tecnologia cardiovascolare miniinvasiva a base di stent, nonche' le rinomate capacita' della Gore nei materiali e nella lavorazione del politetrafluoroetilene espanso (ePTFE). ''Con la sua posizione di leadership nella progettazione, sviluppo e produzione di tecnologie di stent, la Medinol era alla ricerca di un'alleanza strategica con una societa' che potesse vantare tra i suoi punti di forza un elevato standard di integrita', l'impegno nei confronti del progresso scientifico e tecnologico, nonche' un solido staff per la commercializzazione e la vendita dei prodotti'', ha dichiarato la D.ssa Judith Richter, amministratore delegato della Medinol. ''Riponiamo grande fiducia in questa nuova collaborazione e riteniamo che possa essere un'ottima scelta che andra' a beneficio dei nostri clienti''. La Gore, societa' rinomata per impianti medicali e per il suo eccellente servizio clienti, andra' a integrare la gamma di prodotti Medinol con la propria linea di prodotti per la chirurgia e stent graft con rivestimenti in ePTFE per il settore cardiovascolare. ''Riteniamo che l'unione di tecnologie, soluzioni innovative e integrita' di queste due societa' leader nella produzione di dispositivi medicali offrira' soprattutto vantaggi a tutto il settore clinico e ai pazienti stessi, che potranno disporre dei prodotti migliori e piu' innovativi sul mercato'', ha dichiarato Ron Anderson, responsabile dello sviluppo commerciale della Divisione di Prodotti Medicali della Gore. La nuova generazione di sistemi di stenting coronarici della Medinol, Nirflex e Nirflex Royal, saranno a breve disponibili in Europa. Oggi e' stata presentata alla Food and Drug Administration (Fda) una domanda di autorizzazione per la vendita previa prescrizione medica (Pre-Market Approval, Pma) per il sistema di stenting Nirflex negli Stati Uniti. Infolink: Infolink: http://www.medinol.com 

VICENZA NUMISMATICA RIPARTE DA 11 
Vicenza, 25 settembre 2002 - Doppiata la boa del decimo anniversario, Vicenza Numismatica riparte con rinnovato slancio per l'edizione numero 11 in programma dall'11 al 13 ottobre. La formula rimane comunque quella che l'ha portata ad essere l'appuntamento piu' importante del settore in Italia ovvero un perfetto mix tra spazio espositivo, attivita' convegnistica e mostre collaterali. E saranno proprio queste ultime a fare la parte del leone nell'edizione 2002. Si inzia con ''Il volto gentile dell'Impero'' a cura del Medagliere della Biblioteca Apostolica Vaticana con un'esposizione di 30 monete imperiali raffiguranti i busti delle Auguste e delle Dive. La moneta romana infatti, oltre al ritratto e al nome dell'imperatore e dei Cesari, dei loro figli ed eredi al trono, esibisce anche un buon numero di ritratti di donne della famiglia imperiale alle quali l'imperatore, appunto, elargisce, insieme al titolo di Augusta anche il diritto di effige sulla moneta. Importante sara' poi il contributo ! dei circoli numismatici locali (l'Unione Filatelica e Numismatica Vicentina ed il Circolo Numismatico di Monticello Conte Otto) che presenteranno medaglie a carattere vicentino databili dal 1700 al secolo scorso. Di grande impatto ed altissimo profilo sara' la partecipazione dell'Accademia Italiana di Studi Numismatici con il convegno di sabato 11 su ''L'Immaginario e il Potere. Banche dati e metodologia innovativa del Lessico Iconografico Numismatico (LIA)'' e con la presentazione del ''Digital Numismatic Project'' volto alla realizzazione di uno standard per le pubblicazioni numismatiche digitali. Tre saranno le mostre proposte dall'Accademia. La prima, a cura di padre Gerardo Cioffari e dell'accademico Giuseppe Ruotolo. sara' dedicata a ''I Sigilli bizantini, normanni, svevi e angioini del Tesoro della Basilica di San Nicola di Bari'' che per la prima volta saranno esposti nel loro complesso. La seconda avra' per protagonisti ''Piastre e scudi nella Roma del papa-re'' org! anizzati e raccolti in catalogo dall'accademico Arturo Lusuardi. Davvero straordinaria sara' ''Cartamoneta: possedimenti e occupazioni militari italiane all'estero (1893/1951)'' realizzata con la collaborazione della Banca d'Italia, dell'International BankNote Society e del Club Europe'en du Papier Mannaie. L'esposizione si propone di offrire una panoramica completa di tutte le emissioni conseguenti agli intenti espansionistici e alle occupazioni militari italiane nel mondo. La mostra, articolata in 10 grandi pannelli espositivi, riveste uno speciale carattere di interesse storico, numismatico e culturale, perche' consente, tra l'altro, la visione di 21 biglietti unici, di cui molti inediti, oltre a reperti della piu' esimia rarita' che non sono mai apparsi sul mercato numismatico. Occorre sottolineare che nessuna collezione pubblica o privata di questo genere puo' essere paragonata per interesse e completezza alla mostra di Vicenza che rappresenta per i collezionisti e per gl! i appassionati di cartamoneta, oltre che per gli studiosi di storia dell'economia, un'occasione unica e irrepetibile per visionare dal vivo gli oltre 130 biglietti che ricordano le tappe fondamentali sia delle iniziative che hanno portato alla costituzione dell'Impero e del Regno di Albania sia delle piu' significative avventure militari italiane del XX Secolo. La mostra sara' prorogata anche dopo l'esposizione a Vicenza Numismatica, per proseguire al Museo del Risorgimento e della Resistenza di Vicenza. 

NINA MORIC MADRINA DEL SALONE DEL NOVELLO 2002 
Vicenza, 25 settembre 2002 - Sara' la bellissima Nina Moric la madrina del Salone Nazionale del Vino Novello che si terra' alla Fiera di Vicenza il 5 Novembre prossimo preceduto dalla festosa cerimonia d'apertura della prima bottiglia del Novello 2002 durante il de'blocage che avra' luogo alla mezzanotte tra lunedi' e martedi'. Ad accompagnare invitati e pubblico alla gioiosa cerimonia sara' il bravo Natalino Balasso dello Zelig. Il Salone Nazionale del Vino Novello nel corso degli anni ha contribuito - quale unico appuntamento specifico - a valorizzarne lo sviluppo della conoscenza e la commercializzazione. La quasi totalita' dei produttori e tutti gli istituti di tutela nazionali convergono a Vicenza per questa rassegna, che permette di verificare i risultati qualitativi dell'ultima vendemmia. Il Salone - organizzato dalla Fiera di Vicenza e dall'Istituto Vino Novello Italiano in collaborazione con Civilta' del Bere - vede la partecipazione di circa 180 aziende che presentano una varieta'! di altrettanti novelli provenienti da quasi tutte le regioni italiane e da piu' di quaranta province. E proprio per difendere il vino novello nelle sue tipologie e promuoverne la valorizzazione commerciale e di immagine e' stato costituito a Milano, il 26 settembre 2000 l'Istituto Vino Novello Italiano. Nel suo primo anno di vita, l'Istituto ha raccolto l'adesione di 98 produttori che rappresentano, secondo la loro spontanea dichiarazione, una produzione di 10.073.986 bottiglie pari a circa il 65% del totale del vino prodotto. Si tratta di una cifra molto interessante e significativa perche' l'Istituto Vino Novello Italiano e' il primo organismo settoriale vinicolo che si autofinanzia contribuendo al budget generale con una quota associativa annuale ed un contributo variabile per ogni 1000 bottiglie prodotte. Da ricordare infine la concomitanza con la seconda edizione di ''Bio Expo - I sapori di qualita' delle Venezie'' che si terra' sempre in Fiera dal 2 al 5 novembre. La m! anifestazione organizzata della Fiera di Vicenza in collaborazione con la Camera di Commercio di Vicenza, e' dedicata al comparto alimentare ed in modo particolare ai prodotti delle terre venete ed ai prodotti biologici. 

PRESENTATO A ROMA STAMANE NELLA SEDE DELL'ENIT, L'EXPO WORKSHOP INTERNAZIONALE DEL TURISMO DEL MARE, IN PROGRAMMA ALLA FIERA DI PESARO DAL 18 AL 20 OTTOBRE. ANNUNCIATO L'ARRIVO DI NUMEROSI TOUR OPERATORS STRANIERI. E PER LE MARCHE, IN CONTRODENDENZA, PREVISTO UN INCREMENTO DEL 2% PER IL 2002. 
Roma, 25 settembre 2002 - Presentazione ufficiale ieri, nella sede dell'Enit, dell'Expo Workshop Internazionale del Turismo del Mare, in programma alla Fiera di Pesaro dal 18 al 20 ottobre 2002. E subito una buona notizia per le Marche. Dai responsabili del settore turismo è arrivato l'annuncio di un possibile incremento del 2% di presenze per il 2002. Un dato in controtendenza rispetto all'andamento nazionale per i mille alberghi e i 250.000 posti letto della Regione ( nel 2001 furono registrate 15 milioni di presenze). Alla presenza dei rappresentanti di tutti gli organismi che stanno partecipando alla realizzazione dell'iniziativa (organizzata da Fiere di Pesaro S.p.A., con il patrocinio dell'ENIT, in collaborazione con Regione Marche, Unioncamere Regionale e Camera di Commercio di Pesaro e Urbino, con le Associazioni di Categoria Confcommercio e Confesercenti) sono stati illustrati i contenuti della manifestazione che quest'anno vede la partecipazione di ben otto regioni italiane e di numerosi espositori. Hanno partecipato all'incontro il presidente dell'Enit, Amedeo Ottavini, l'assessore al turismo della Regione Marche, Lidio Rocchi; il presidente di Fiere di Pesaro SpA, Alberto Drudi, e il dirigente del servizio turismo della Regione Marche Dottor Riccardo Strano. "La partecipazione sinora di otto regioni italiane, Marche, Emilia Romagna, Sardegna, Sicilia, Calabria, Molise, Puglia, Basilicata, che si affacciano sui nostri mari ed un nutrito gruppo di attori del turismo italiano (agenzie di viaggio, tour operator, ecc.) costituiscono un biglietto da visita importante per una manifestazione che sta crescendo - afferma il presidente di Fiere di Pesaro S.p.A., Alberto Drudi - . Infatti, l'Expo Workshop quest'anno è un salone autonomo che staccatosi dalla Campionaria Nazionale Promomarche, ha assunto un ruolo di rilievo per il sostegno del settore turistico italiano. Con questa iniziativa - ha continuato il presidente Drudi - è evidente come si sia accresciuta anche l'attenzione nei confronti della Fiera di Pesaro, sempre più punto di riferimento per imprenditori ed operatori". " La Borsa del mare rappresenta uno dei prodotti più importanti del nostro turismo con circa 4 milioni e mezzo di arrivi di clienti stranieri. Il prodotto mare - ha detto il Presidente dell'Enit Amedeo Ottavini - interessa gran parte del paese con oltre 2.800 alberghi e 12 mila stabilimenti balneari". "Un ringraziamento va ad Enit, Regione Marche, Camere di Commercio, Associazioni di categoria Confcommercio e Confesercenti, per il fattivo contributo nella creazione di questo salone" ha concluso il presidente Drudi. Nel corso dell'incontro è stato presentato anche il workshop che si terrà nella giornata del 19 ottobre e che vedrà l'incontro tra domanda ed offerta del settore turistico con la presenza anche di numerosi buyers provenienti dall'estero e selezionati dall'Enit 

ESOTERICA 2002, MUSICA E SPETTACOLO NEL GRAN GALA' DI APERTURA 
Ferrara, 25 settembre 2002 - Anche se non sarà necessario l'abito scuro per entrare, l'apertura dell'edizione 2002 di Esoterica sarà una vera e propria serata di gala. A Ferrara, Giovedi' 3 Ottobre alle ore 20.00 il classico taglio del nastro, che darà il via ufficiale alla manifestazione, verrà fatto dalla bellissima Ludmilla Radcenko, nota al pubblico come la "Letterina più sexy di Passaparola" (parola di Gerry Scotti!). Da quel momento si succederanno sul palco cantanti e comici, gruppi rock e cabarettisti. A reggere le redini della serata sarà Paolo Zaccaria che avrà il compito di presentare i numerosi artisti che si succederanno. Il via musicale spetterà ai Direzionale 70, gruppo modenese di recente formazione, ma che ha già avuto l'onore di esibirsi sul palco di Sanremo Rock & Trend Festival grazie alla bravura vocale di Simone e Nicoletta e al supporto musicale di Daniele (alla chitarra), Massimiliano (alle tastiere), Federico (alla batteria) e Claudio (al basso). Duilio Pizzocchi, che dal "Costipanzo Show", noto al pubblico della nostra regione, è giunto a calcare le tavole del più celebre palcoscenico di Zelig, intratterrà il pubblico con alcuni dei suoi personaggi: come non ricordare Ermete Bottazzi, camionista d'assalto alle prese con carichi sproporzionati e velocità sul filo dell'iperspazio, o Donna Zobeide, astrologa dalle improbabili previsioni. Nel vorticoso succedersi di cabaret e musica approderanno ad Esoterica 2002 anche i Botero, gruppo che ha preso parte alla scorsa edizione del Festival di Sanremo con il brano "Siamo treni", classificandosi all'ottavo posto assoluto e al terzo posto del premio della critica intitolato a "Mia Martini". Un graditissimo ritorno sarà poi quello di Marco Ferradini, cantautore dall'inconfondibile stile canoro il cui brano "Teorema", a vent'anni di distanza, è fortemente impresso nella memoria di tutti, tanto da essere citato come "classico" anche nel film di Aldo, Giovanni & Giacomo "Chiedimi se sono felice". A chiudere la serata musicale sarà Gatto Panceri che il pubblico ricorderà per aver preso parte al Festivalbar e come autore di brani per Giorgia, Morandi e Syria. Suo il testo di "Vivo per lei" interpretata da Andrea Bocelli e Giorgia. Giorgio Zanetti, attore di "Vivere" nelle puntate del 2001 (soap-opera di Canale 5), nonché cabarettista in "Convenscion 2001" e "Convenscion Express" di quest'anno, chiuderà la prima serata di Esoterica 2002 con uno spettacolo giocato sull'ingenuità e sull'ironia, coinvolgendo il pubblico senza mai toccare le corde della volgarità. 

CHIUDE IN POSITIVO LA SECONDA EDIZIONE DI PROSEG ITALIA 
Torino, 25 settembre 2002 - Venerdì 20 settembre si è conclusa al Lingotto Fiere di Torino la 2a edizione di Proseg Italia - Salone Professionale del Facility Management e dei Servizi Generali - che, con la partecipazione di 68 aziende espositrici, su di una superficie di oltre 7.000 mq, e un programma congressuale composto da 29 eventi tra convegni e workshop, si conferma come l'unica occasione italiana di contatto fra i soggetti imprenditoriali che operano nel facility management, gli amministratori e i dirigenti delle aziende e degli enti pubblici e privati. Proseg Italia 2002 ha rappresentato, sia sotto l'aspetto espositivo che congressuale, la fotografia di questo mercato, trainato dalle problematiche connesse alla gestione dei patrimoni immobiliari, ma che, grazie alla partecipazione espositiva di realtà imprenditoriali che più di altre intravedono le opportunità di business offerte dai nuovi mercati, ha anche evidenziato i possibili sviluppi del comparto. Gli sviluppi di questo comparto sono stati evidenziati nel corso del Convegno Inaugurale della manifestazione in cui è stato presentato il secondo rapporto annuale sulle dinamiche del mercato in Italia "Facility Management 2002" commissionato al Cresme da Lingotto Fiere, società organizzatrice di Proseg Italia. L'edizione 2002 di Proseg Italia è stata visitata da oltre 2.500 operatori economici appartenenti ai principali settori produttivi provenienti da 19 regioni italiane con una significativa partecipazione di operatori provenienti da fuori Piemonte - 63,0% del totale - principalmente da Liguria (3,5%), Lombardia (36,4%), Veneto (2,4%), Emilia Romagna (4,4%), Toscana (2,4%), Marche (1,1%), Lazio (6,2%) e Campania (1,3%). Proseg Italia vi da appuntamento alla prossima edizione che si svolgerà dal 24 al 26 settembre 2003. : www.prosegitalia.it 

L'AMERICAN HARDWOOD EXPORT COUNCIL (AHEC) ANNUNCIA I RELATORI CHE INTERVERRANNO ALLA 10A CONVENTION ANNUALE 24 - 25 OTTOBRE 2002, HOTEL LE MERIDIEN, LISBONA, PORTOGALLO 
Milano, 25 settembre 2002 - In occasione della sua 10a Convention europea, che quest'anno si terrà a Lisbona il 24 e 25 ottobre prossimi, l'American Hardwood Export Council (Ahec) ha messo a punto un interessante programma di interventi sul mercato americano ed europeo del legno duro. Verranno discusse alcune delle tendenze alla globalizzazione che in questo momento influenzano i mercati europei, e le implicazioni attuali e future per il commercio del legno duro americano. I problemi e le tendenze che influiscono sul consumo di legno duro saranno analizzati quest'anno dal punto di vista di alcuni importanti produttori europei. Come sempre sarà dato ampio spazio ai delegati che vorranno partecipare alla discussione. Sono in programma anche le consuete sessioni separate per paese, nel corso delle quali agenti e importatori discutono con gli esportatori americani i problemi specifici dei singoli mercati. La sessione centrale del programma affronterà il tema "Consumo di legno duro in Europa - Prospettive di produzione in relazione ai problemi e alle tendenze attuali". Parleranno: Fernando Carvalho - Sonae Industria, Portogallo; Juan Ramon Iglesias - Maderas Iglesias S.A., Spagna; Luis Freitas - Vicaima, Portogallo. Sono previsti anche interventi di relatori inglesi. A metà settembre erano già 130 i delegati americani ed europei registrati. Chi desidera iscriversi alla Convention europea dell'ahec può rivolgersi a: lucy.peacock@ahec.co.uk  o al numero di fax 0044207 - 6264222 

GIANFRANCO FERRÈ STUDIO : RIGORE E FEMMINILITÀ PER LA COLLEZIONE DONNA PRIMAVERA-ESTATE 2003 
Milano, 25 settembre 2002 - Una sintesi visuale della duplicità femminile. Il rigore porta all'essenza le forme costruite ed è opposto alla delicatezza romantica di pezzi decostruiti e morbidi. Un'alternanza che si replica migrando tra le stagioni e le occasioni. La primavera, l'estate. La quotidianità, l'evento. Il formale, il leisure. Uno statement , preciso e riconoscibile che si sposta in una moderna accelerazione di stile, incrociando i generi e affermando nuove contaminazioni. Spring. I nuovi tailleur sono in jersey doppio con la spalla svuotata. Il soprabito è in cotone pesante. I piccoli blouson sono di pelle leggera e morbidissima. I tailleur pantalone in light wool a disegno Galles o pied-de-poule sono addolciti da dettagli di nastri e fettucce. I contrasti sfumano tra le rigature e i quadri che si fondono l'uno nell'altro. I colori sono nella gamma del grigio insieme al bianco. Daily. Gli abiti ricordano i grembiuli incrociati, a pieghe sciolte. I micro-dress, in voile quasi trasparente, diventano camicie sopra i pantaloni presi a prestito dal jogging. I ricami e le piccole impunture percorrono i top legati al collo che lasciano la schiena nuda. La materia alterna le tele ai lini grezzi, unfinished. I colori sono il bianco, il marrone freddo, l'azzurro cielo. Ceremony. Gli abiti sono lunghi, a strati sovrapposti, fermati sotto il seno in un moderno stile impero. I cocktail dress con lo scollo sagomato sono corti al ginocchio, uniti o percorsi da righe macro. Le giacche sono piccole e affusolate, come le camicie che spesso le sostituiscono. I colori sono eterei: cipria, marron glacé, crema, rotti da punte di rosso cupo, viola e lilla. Così i tessuti: cadì e organza di seta, tulle. Summer. I volumi dei piccoli bustier di pelle disegnano la parte alta del corpo sopra le gonne in organza, a righe irregolari, che si aprono in teli asimmetrici. Gli abiti sono a foulard, sempre in organza, o sottili in jersey, fermati da cinture samurai, o ancora, se di lino grezzo, hanno scolli abissali velati dal tulle. Le giacche sono allungate e segnate in vita dalla cintura annodata. I materiali esaltano lo spessore o l'assenza della materia: lino a trama grossa, organza a stampa optical, jersey. I colori sono il bianco, il nero, il rosso scuro. 

COLLEZIONE GIANFRANCO FERRÈ FORMA PRIMAVERA-ESTATE 2003 : UNO STILE PER TUTTE LE ORE 
Milano, 25 settembre 2002 - Lo spazio per giocare con la moda si fa sempre più ampio. Il rigore delle proporzioni si compone di mille sfaccettature materiche che intersecano messaggi cromatici forti, patterns evidenti e nuove cifre di lusso quotidiano. Per uno stile from-day-to-night che non si ferma alle sfumature. Navy forever. Bianco, rosso, blu. Le righe tra la marina e il college rompono i canoni con accostamenti inconsueti ripresi su tailleur pantalone, blazer e maglie in cotone o piccole giacche di nappa. Iper-natural. Le sfumature fredde del beige per i pezzi day chic. Il coat in pelle scamosciata e profilata e, a contrasto, abiti effetto lingerie o lunghi e scivolati in seta a taglio sbieco, con applicazioni di fiori e frange da portare con stole e piccoli cardigan, o ancora gli abiti incrociati in chiffon devoré o a stampe patch. Iper-luxe. Un unico colore, il corallo, su tessuti preziosi e super lusso: cadì, duchesse e organza di seta. Un micro guardaroba da grande occasione. La giacca di impronta couture, il composé con la gonna lunga, la camicia pezzo-unico. Percorsi da ricami effetto impuntura in micropaillettes e canutiglie.
Patch of patterns. Righe baiadera e stampe paisley. Rosa shocking, turchese, verde acido. Drill e garza di cotone, shantung e chiffon di seta. Abiti e gonne foulard o a piccole balze, camicie a uomo e pantaloni arricciati, pull all'uncinetto ricoperti di paillettes. Il colore, la freschezza, l'effervescenza del summer dream. Graphic essentials. Il rigore grafico del giubbino di pelle con décor di fettuccia come impuntura, o i ricami "infilati" che percorrono le camicie d'organza. Da portare con il pantalone slim o scivolato. In bianco e nero. Ethno compositions. Il lino come base materica. I colori e le stampe dell'Africa primitiva alternate alla purezza del bianco interrotto da ricami à-jour. Dal tailleur al composé camicia-pantalone, dal caftano alla dress-shirt. 

BORGOFIORI : EFFETTI SPECIALI QUASI COUTURE PER LA COLLEZIONE PRIMAVERA-ESTATE 2003 
Milano, 25 settembre 2002 - Raffinatezze senza tempo. Il bel vestire torna di moda. Recuperando qualcosa dalla tradizione. Scoprendo l'attualità del buon gusto. Fantasie Infantili. Sembrano disegnati da un bambino i fiori stampati sul blazer a vestaglia, sulla camicia di chiffon, sul top di seta, sul cappottino al ginocchio. In varie sfumature di blu. Il Grande Blu. Torna il colore bon ton per eccellenza. Per i pantaloni diritti e il duepezzi giacchino + pantaloni marinari, per il tailleur con giacca a vestaglia e la blusa con la coulisse in vita e ai polsi. Preparate i Confetti. L'azzurro. E il bianco. In quel tono tipico dei confetti. Per sottolineare che sono proprio abiti "da cerimonia". Una terminologia che non si usa più. Ma si usa moltissimo quello stile, anche fuori da battesimi e matrimoni. Lo spolverino sui pantaloni con piega e risvolto; la giacca-camicia a sahariana con i pantaloni molli molli; il cappottino di un tessuto operato; la blusa e la gonna a ruota di chiffon. Maschile ma Femminista. Un modo molto sensuale di portare il gessato (grigio con righe arancio), il blazer e il grigio. Con il tailleur pantalone c'è la camicetta di seta aperta il più possibile. Sopra i pantaloni con il risvolto c'è il trench, ma arancione. Con il duepezzi finestrato è perfetta la camicia a fiori. E ancora rose romanticissime e ruches con grigio e gessato. Sotto lo Smoking... Niente. La giacca avvitata e i pantaloni strettini disegnano una silhouette perfetta. O Bianco o Nero. Senza mezzi toni. Il vestitino di chiffon con le ruches ha pois decisi. L'abito di jersey è ovviamente solo nero. Quello di chiffon solo bianco. Il giacchino bianco con la cintura si porta con i pantaloni neri. E, viceversa, la camicina di seta nera si porta con i pantaloni bianchi. Ancora pois bianchi in campo nero per il tailleur minimo e, in negativo, per il vestito all'americana. Macchie d'Inchiostro. In realtà sono grandi fiori neri per giacche, pantaloni e abiti rigorosamente diritti. Garden Party. Grandi rose tenerissime, come se ne trova nei giardini in primavera e su certe tappezzerie. Per piccoli pezzi come top e camicette, canotte e T-shirt da abbinare al tuttobianco, al rosa bon-bon e al giallino pelle d'uovo. Viaggio in Oriente. Come souvenir, un caftano. Da portare corto sui pantaloni. Può essere trasparente di voile ricamato, di lino stropicciato, di seta, stampato a fiori... Vacanze ai Tropici. La natura lussureggiante di quei luoghi si trasferisce sulla tunica, sulla gonna diritta e sui pantaloni. Sopra le Righe. Che sono pennellate o disegnate effetto Madras. Oppure montate orizzontali e verticali così da disegnare strane forme geometriche. In marrone, rosso e arancio. Riflessioni. La notte porta consiglio. E i barlumi di seta e shantung. Lucidi e leggeri. 

MARLBORO CLASSICS : "CLASSICA LA COLLEZIONE DONNA PER LA PRIMAVERA-ESTATE 2003" 
Milano, 25 settembre 2002 - Mai come quest'anno la parola Classics è stata così giusta. Perché ormai i pezzi casual e western tipici della tradizione Marlboro Classics sono diventati dei classici del guardaroba femminile. E ogni variazione sul tema è un gioco facile per tutte. Jeans Forever. Il denim e tutte le variazioni sul tema. Il trench doppiopetto scolorito. I cinquetasche sfumati e macchiati. La giacca-camicia con dettagli biker. I pantalonacci blu mare di taglia rapper. Il gilet da sbottonare. La gonna a pieghe di denim diversi. I pantaloni rodeo aderentissimi con stringhe di chiusura e cuciture cow-boy. Il blazer sciancrato. Il patchwork. I pants con gli intarsi. I cinquetasche stretti stretti con le pieghe slavate, con la piega cucita, con gli strappi voluti, con le frange di camoscio... A Tutto Trench. Pezzo fondamentale della stagione. Di denim. Soprattutto di tela kaki. Anche corto come una giacca. Western Safari. E' come se un cow-boy partisse improvvisamente per l'Africa. Gli stili west e safari si mescolano: la sahariana con i jeans, il camoscio con la tela kaki, le frange con i bermuda. Fantasie Tribali. Le righe delle coperte indiane per gonne come parei, per camicie con arricciature romantiche. La Camicia Passepartout. Con ricami di fiori. A scacchi farmer. Bianca, ma con le asole colorate. Di jeans, con applicazioni militari. Romantica, con dettagli di pizzo e arricciature hippy. A tunica, effetto figli dei fiori o safari. Effetto Pezzato. Sono le macchie del denim, è il tye and dye delle T-shirt, è lo strappo della tela sopra la pelle. Fra le Balze. Effetti etnici di gonne e abiti a quadri madras. Fra le Righe. Il gessato d'estate: righe bianche tracciate sul denim. La Linea del Lino. Bianco, da stropicciare, per camicie, giacche, gonne e pantaloni che si abbinano agli altri pezzi della collezione. Giacche & Co. Ce ne sono tantissime. Dal giubbotto taglio jeans in vari tessuti alla giacca da motociclista, dal blazer alla rodeo jacket con le frange, dal bolero con lo zip alla giacca lunga di tela con inserti di camoscio. 

M MISSONI DONNA : FANTASIA E COLORE PER LA COLLEZIONE PRIMAVERA-ESTATE 2003 
Milano, 25 settembre 2002 - Il colore come buona abitudine quotidiana. La fantasia come filosofia di vita. Il mix come regola del vestire. La Pelle Patch. Un patchwork di pelle nei colori pastello per le giacche e le gonne. Se non si gioca con le sfumature, sono i trafori sul camoscio il dettaglio fantasista. Il Filo Stampato. Proprio un filo. Tessuto dà un effetto sfumato. Usato per le impunture disegna un gessato moderno. Ricamato tesse una tela di ragno. Torna il Cachemire. Nel senso del disegno cachemire, non del materiale. Un tratto leggero, quasi sfumato. Un'aria baby, iperfemminile. Per abiti di chiffon. Il Denim Cambia Colore. E sceglie il kaki. Per smorzare i colori forti. Per rafforzare i pezzi più romantici. Basta una Ruche. Per trasformare una gonna o una giacca. Tipicamente Missoniane. Le fantasie, of course. Gli zig zag, le fiamme, le righe. Ma come se fossero scomposti, visti attraverso gli occhiali di un miope. Occhio agli Orli. Abiti plissé che, con un cambio d'ago, finiscono in ruches. Bordini di un altro colore. Oppure la mancanza totale delle coste sulle maglie. Estate Caliente. Rosso, arancio, verde fluo, giallo. E il bianco, come stacco. Tutti i colori del fuoco per maglie "caldissime". A Plomb. Il jersey di viscosa "cade" perfettamente con una sua eleganza speciale. La Camicetta. Piccolina. Femminile. Ricamata o colorata. Di cotone impunturato o stampata. Il Caftano. Passepartout della stagione. Con maniche sbuffanti, si porta corto sui pantaloni Garden Party. Un patchwork di fiori coloratissimi. Le Righe. Cambiano forma sul cotone stratch. Si fanno "materasso" sul piquet. Le Cuciture Design. Seguono un loro percorso a zig zag e diventano il clou della maglia. Lezione di Geometria. La rete a righe è tagliata in sbieco e disegna nuove forme. Caramelle Dolcissime. Un tipo di lavorazione che s'allarga e si stringe (caramella, appunto) per piccole maglie deliziose. Sotto il Pizzo. S'intravvede la maglia. Colorata o a righe. Mal d'Africa. Il kaki e il bianco con l'arancio, il viola, il marrone. Il camoscio "wild". Lo zig zag effetto arcobaleno nella savana. Ponchomania. Praticissimo. Etnico e chic. Lo infili dalla testa e sta sopra tutto. Luccichii. Una pioggia di paillettes per accendere i colori. Doppiaggi. La maglia dentro è di un colore, fuori di un altro. Tutti al Mare. I blu. Gli azzurri. I gialli e verdi acidi. Il bianco. In tutti i modi dell'acqua: La Terza Dimensione. L'effetto 3D è dato da un seersuker leggero usato per le camicie. Ricci e Capricci. Un filo elastico attraversa la maglia e l'arriccia con un effetto bouclé. Effetto Corteccia. Sono coste irregolari che non vanno diritte ma seguono un loro percorso naturale.

LAURA BIAGIOTTI ROMA, "ROMA"NTICA COLLEZIONE PER LA PRIMAVERA-ESTATE 2003 
Milano, 25 settembre 2002 - Con la linea Roma Laura Biagiotti propone una liberalizzazione rigenerante del guardaroba. La sua è un'atleta-romantica, e la sfida è quella di una collezione che ha contaminato i modi del vestire in un guardaroba in continua evoluzione attraversato dal legame trasversale dello spirito romantico con quello vigoroso e competitivo dell'atleta. Una fuga dai canoni caratterizzata dalla volubilità della donna che organizza e determina il proprio tempo e il proprio spazio: è l'illusione di armonizzare i contrasti, l'espressione di una libertà nuova dove il desiderio finale è infrangere i canoni. Romantic-Gym: metamorfosi di uno stile romantico che evolve verso lo sportswear. Contrasti e opposizioni nei pantaloni che sono larghi e morbidi oppure strettissimi, nelle gonne micro o macro, nei tacchi vertiginosi o piattissimi. Nylon forato rubato alla tuta per il parka oversize. Gonna bomboniera con la t-shirt; baby doll con il pantalone tecnico; garza di cotone e rete microfibra per la gonnellona. Non solo materiali mutuati al look ginnico, ma soprattutto dettagli che rivelano l'altra faccia della donna Laura Biagiotti Roma; le zip da cui esce lo chiffon rivelano la doppia anima della mini e della salopette. Anche il giubbotto indossato di giorno si scopre di sera con un fondo di chiffon stampato. 100% White: abiti sfiniti col gesso per ottenere un bianco ottico rigenerato e vitalizzante. Tulle stampato effetto gesso per la t-shirt e l'abito corto. Alchimia del denim unica vera icona in un guardaroba senza must, che nell'estate 2003 è lavato nel gesso per ottenere una coloratura di bianco dai fianchi in giù. La salopette e chalk-washed e si porta con il bustier stringato in cotone leggerissimo. L'abito denim è sabbiato e diventa sensuale con la guepière e la coda. Very Light Romance: ovvero insostenibile leggerezza dei tessuti che diventano un velo e si compongono in strati sempre più lievi. Il pareo di maglia in cotone peso piuma è stinto nei naturali e si porta sul pantalone con la coulisse. Velo di maglia per l'abito cristallino con il cappuccio. Polverizzazione della maglia che lavorata a radella è più sottile di una rete nell'abito non finito. Bagliori di lusso negli intarsi di perle per pezzi intercambiabili da giorno e da sera. Colori leggeri nella palette sabbia e nei toni del kaki. Intagli impalpabili del fiori laserato sul giubbino, sul blazer e l'abito lungo. 

LUCIANO SOPRANI : NEL SEGNO DEL NUOVO LA COLLEZIONE DONNA PRIMAVERA-ESTATE 2003 
Milano, 25 settembre 2002 - Allure contemporaneo. Couture moderna che sperimenta soluzioni formali inedite. Intuizioni, dettagli e accorgimenti che rivoluzionano il modo di vestire. Forme fluide e mutevoli per creazioni mai uguali a se stesse frutto di personalissime regole sartoriali. Il segno del nuovo si traduce in tagli improvvisi che conferiscono dinamicità ai capi, giochi di asimmetrie che svelano e rivelano, elastici che creano volumi diversi trasformando lo stesso abito che può così assumere proporzioni e quindi usi differenti. New sexiness nei modelli che si muovono e mutano insieme al corpo come nel dress a trapezio in jersey con due fenditure in corrispondenza delle gambe. Leggera e preziosa la sera, che seduce con cut out ovali profilati di cristallo nelle cappe dal taglio grafico, nelle gonne geometriche formate da due foulard messi a specchio e negli abiti con strascico. Versatile il jersey nero microceramicato, declinato in abiti con scollo all'americana o in sensuali modelli senza tagli ma dove il tessuto corre accarezzando il corpo creando drappeggi, scolli e code. Ibridazioni di materiali che spaziano dall'esotico al man made negli accessori. Sandali infradito con tacco in madreperla 12 centimetri, placca in pvc con applicazioni di schegge nacré. Bisacce in pesce persico con patella asimmetrica, interamente doppiate in camoscio, tracolle a fusciacca con boule passante in madreperla. Buste a mano e sandali in razza. La palette cromatica viene scandita da fresche tonalità marine che alterano tinte pastello come il turchese, il rosa a imprimé a righe per la maglieria semplice vagamente anni '20 nel taglio ma che osa con le proporzioni. Innovativo l'uso dei materiali come lo chiffon di lino e seta ricamato con elastici e corde, la seta camiceria, la garza, il crêpon a righe two-tone, la seta pura tinta in filo, il triplo chiffon per delineare forme avvolgenti e morbide. 

MIPEL SENZA SEGRETI 
Milano, 25 settembre 2002 - Dopo quattro giorni di manifestazione ha chiuso la 82ma edizione del Mercato Internazionale della Pelletteria, ottenendo un risultato soddisfacente malgrado la difficile congiuntura economica internazionale che sta penalizzando l'intero settore. Da giovedì 19 a domenica 22 settembre su una superficie complessiva di 18.000 metri quadri, 376 espositori, di cui 273 italiani e 103 stranieri, hanno presentato migliaia di nuove creazioni per la prossima stagione primavera-estate 2003. 16.688 visitatori, 9.704 italiani e 6.984 provenienti da ogni parte del mondo, hanno portato una ventata di ottimismo al settore che al termine della manifestazione nutre una fiducia più concreta nell'auspicata ripresa, motivata anche dall'incremento complessivo dei buyers presenti rispetto alla scorsa edizione di settembre 2001: +11,8%. L'edizione autunnale del Mipel dello scorso anno aveva subito, in termini di presenze straniere, le conseguenze dei tragici attacchi terroristici in America avvenuti pochissimi giorni prima dell'apertura della mostra: i buyers provenienti dai Paesi più lontani avevano per ovvi motivi "disertato" l'appuntamento causando un forte calo di visitatori stranieri. All'82° Mipel gli stranieri sono tornati numerosi da tutte le nazioni facendo registrare un corposo +37% che non solo annulla completamente il decremento della scorsa edizione settembrina, ma evidenzia una interessante nuova vivacità del mercato sottolineando l'importanza e la centralità dell'appuntamento Mipel a livello mondiale. Dal punto di vista del mercato domestico si è invece registrata una sostanziale tenuta con un lieve -1,3% di affluenza da parte dei visitatori italiani. Si hanno segnali positivi anche analizzando nel dettaglio l'affluenza dei visitatori alla mostra dai principali mercati di sbocco della pelletteria italiana: Giappone +41,2% ; Stati Uniti + 58,8% ; Francia + 9,2% e Gran Bretagna +9,4%. Gli operatori tedeschi hanno invece fatto registrare un calo del -15,4% che potrebbe essere attribuito alla concomitanza in patria con una altra fiera della filiera pelle e ad importanti elezioni politiche. Per la terza edizione consecutiva nel corso della fiera gli espositori hanno partecipato al concorso "Mipel...issima the Big Bag", un concorso voluto dall'Organizzazione per rendere omaggio alla bravura e all'impegno delle aziende che in questa edizione ha visto vincitrici: Biasia Francesco Spa, per l'immagine e la comunicazione aziendale; Miriade Srl per la qualità di prodotto con la borsa arancione di Mario Valentino; Braun Bueffel Gmbh per il prodotto più innovativo grazie alla loro proposta di borsa porta Pc. Dal significato di testimonianza per l'operosità dei pellettieri è nato il titolo della mostra organizzata in occasione dell'82° Mipel, in collaborazione con l'azienda "I Santi": "La pelle nella vita. L'arte e la creatività dei pellettieri attraverso due secoli di stile", che ha espresso attraverso selezionati pezzi storici risalenti alla metà dell'ottocento fino agli anni trenta del novecento, l'indiscusso prestigioso protagonismo della pelletteria Made in Italy. Alla 82° edizione del Mipel è stata inoltre presente una delegazione dell'Osservatorio permanente Adi (Associazione per il disegno Industriale) - che dal 1956 riunisce progettisti, imprese, ricercatori, insegnanti, critici e giornalisti intorno ai temi del progetto, dalla formazione al consumo e al riciclo, ed è inoltre protagonista di livello internazionale ed internazionale dello sviluppo del disegno industriale come fenomeno culturale e socioeconomico - alla ricerca tra le migliaia di creazioni esposte, di prodotti interessanti da inserire nel prestigioso volume annuale Adi Design Index, sulla base del quale verrà poi proclamato il vincitore dell'ambito premio "Il Compasso d'Oro". 

BOFROST, UN SERVIZIO RICCO DI FANTASIA CHE FA GUADAGNARE TEMPO E FATICA 
Milano, 25 settembre 2002 - Tanta comodità in più e una scelta ricca di novità e sapore con "bofrost", grande leader nel settore dei surgelati a domicilio. Oggi, infatti, per fare la spesa velocemente basta telefonare al numero verde 800-855000 oppure collegarsi con il sito Internet www.bofrost.it , dove è sufficiente inserire i codici degli articoli che interessano, nonchè le quantità desiderate, anche minime. L'ordine minimo è di appena 15 euro, senza nessun contributo aggiuntivo per il trasporto e la consegna a domicilio. Così si potrà fare shopping online da dove si vuole, anche dall'ufficio, e non si penserà più a nulla fino al momento della consegna. Il pagamento sarà effettuato al ricevimento dei prodotti: oltre ai contanti e alla carta di credito, oggi si può anche usare il bancomat. Sicurezza massima anche nella spedizione: i prodotti sono trasportati in furgoncini che mantengono costantemente le confezioni a una temperatura controllata (-18°C). La surgelazione, si sa, è il metodo di conservazione più sicuro e naturale di tutti e "bofrost" specificamente significa qualità e bontà assolute. E significa anche poter contare su tantissime gustose specialità (oltre 300) che arricchiscono la tavola di sapori squisiti e anche di naturali virtù: dalle più tenere e selezionate primizie di ogni stagione alle ricette della dieta mediterranea, così semplici eppure così ricche di gusto. Ma sono anche sapori intensi direttamente dall'Oriente, gustosi piatti "Tex-Mex" oppure raffinate specialità d'alta cucina. I prodotti della linea "Belli Pronti" sono pronti in pochi minuti di padella, forno o microonde. Ed oltre alle ricette porzionabili a piacere, ci sono anche i piatti in porzione singola: per soddisfare in un battibaleno e in maniera sempre diversa l'appetito di tutti, risparmiando tempo in cucina e spazio nel congelatore. Gli esperti "bofrost" scelgono solo le migliori zone di coltivazione, allevamento e pesca. E ogni anno "bofrost" effettua oltre un milione di controlli di qualità. 

D.N.C.THAT'S FUN! PRESENTA "WINNIE THE POOH LUXURY" LA NUOVA ED ESCLUSIVA LINEA DI STOVIGLIE IN MELAMINA ISPIRATE AL TENERO ORSACCHIOTTO E AI SUOI SIMPATICI AMICI 
Firenze, 25 settembre 2002 - That's Fun!, la divisione consumer products di DNC S.p.A. specializzata nella distribuzione di prodotti per il mondo dei bambini e della prima infanzia, amplia la propria offerta di articoli in melamina con "Winnie the Pooh Luxury", una linea originale e simpatica che accompagnerà i più piccoli durante i loro pasti. Per la realizzazione delle stoviglie è stata utilizzata la melamina, materiale sicuro, atossico, igienico, resistente alle temperature elevate e agli urti, lavabile in lavastoviglie e facilmente riciclabile. Tutte queste caratteristiche permettono alle mamme di impiegare tranquillamente questi prodotti per i pasti dei loro figli e inoltre consentono loro un notevole risparmio di tempo grazie alla grande funzionalità di questi articoli. La linea "Winnie the Pooh Luxury" è composta da otto differenti referenze tutte decorate con il simpatico orsetto e con i suoi divertenti compagni Pimpy, Ih-ho e Tigro. Grande attenzione è stata riservata ai dettagli che rendono questi articoli unici e originali: per la pappa sono proposti il piatto e la ciotola interamente sagomati 3D con i personaggi a rilievo, per le bevande sono disponibili due bicchieri, di cui uno presenta doppia parete con figure flottanti, e la borraccia sport con custodia di peluche e passante per affrancarla alla cintura. Inoltre per i pasti da consumare fuori casa c'è il divertente portacolazione termico "LunchBuddies", caratterizzato da un personaggio in peluche ricamato con orecchie sagomate, particolarmente comodo da trasportare in quanto si può scegliere se indossarlo come zainetto oppure portarlo utilizzando il pratico manico superiore. A completare quest'elegante collezione dallo spiccato contenuto ludico ci sono una tenera tovaglietta 42x29 cm e un set posate in acciaio e melamina composto da un cucchiaio e da una forchetta con topper 3D, riportanti la faccia di Winnie. Tutti gli articoli della serie "Winnie the Pooh Luxury" saranno disponibili dalla fine di ottobre all'interno dei punti vendita specializzati della prima infanzia ad un prezzo indicativo, IVA compresa, di: ciotola sagomata con personaggio a rilievo 16 cm € 5,33; piatto sagomato con personaggio a rilievo 22 cm € 5,33; bicchiere doppia parete personaggi flottanti € 4,99; bicchiere 225ml € 2,19; set posate, cucchiaio e forchetta in acciaio con topper 3D € 5,99; portacolazione termico "LunchBuddies" con personaggio in pelouche ricamato € 12,39; borraccia sport personaggio in pelouche € 8,90; tovaglietta 42x29cm € 2,19. 

GIOVEDÌ 26 AL TEATRO REGIO DI PARMA E VENERDÌ 27 AL CARISPORT DI CESENAANCHE UN BRANO INEDITO DI IAN ANDERSON DEDICATO AD ANDREA GRIMINELLI NEL DOPPIO CONCERTO "DA BACH AI JETROI TULL" 
Parma, 24 settembre - Nel programma del viaggio musicale intitolato "Da Bach ai Jethro Tull" in cui Ian Anderson e Andrea Griminelli si esibiranno per la prima volta insieme (accompagnati dall'Orchestra del Teatro Regio di Parma) nei due concerti-evento di giovedì 26 a Parma e venerdì 27 al Carisport di Cesena, è stato inserito anche un brano strumentale inedito per due flauti. Lo ha scritto per l'occasione Ian Anderson, l'uomo che ha reso popolare il flauto nel mondo del rock guidando i leggendari Jethro Tull per fare un omaggio ad Andrea Griminelli, il giovane flautista italiano che sa stare con disinvoltura al fianco di Pavarotti, Zubin Mehta o Sting, e lo ha intitolato, appunto, "Griminelli's Lament". Il doppio concerto, ideato da Itullians, il fan club italiano dei gruppo rock inglese Jethro Tull e da GlobArt di Reggio Emilia, si sviluppa in due parti: una più classica, nella quale sarà Anderson ad essere ospite di Griminelli, ed una legata alla musica dei Jethro Tull, rivisitata con partiture orchestrali e impreziosita dagli interventi di Griminelli al flauto. Se Griminelli ha dimostrato spesso di saper unire la sensibilità interpretativa dei classici ad una visione della musica più aperta alle influenze di ogni genere, per Ian Anderson questi concerti rappresentano il coronamento di un lungo "corteggiamento" alla musica classica. Già nel 1969, infatti, il suo flauto contaminò la celebre Bourrée di Bach mostrando come generi diversi potessero trovare un equilibrio nuovo sulla spinta della fantasia e della sperimentazione. Negli anni Anderson ha affinato la sua tecnica flautistica che, dall'approssimazione sperimentale degli esordi, è maturata in una consapevolezza stilistica molto personale. Infolink: www.itullians.com  - www.andreagriminelli.com  oppure www.jethrotull.com  Biglietti - Per il concerto di Parma: prevendita al Teatro Regio di Parma (tel. 0521-218678); Per il concerto di Cesena: prevendita tramite il circuito Romagna Concerti (tel. 0543-60738) - sito internet.
www.vidiaclub.com

INTERVISTA AD ANDREA GRIMINELLI "UNA SFIDA ALL'INSEGNA DEL DIVERTIMENTO" 
Milano, 25 settembre 2002 - Ha suonato in ogni angolo del mondo, da Parigi a Tokyo, dalla Scala di Milano alla Carnegie Hall di New York, ma non aveva mai calcato le scene del Teatro Regio. E dire che Andrea Griminelli è nato proprio a due passi da qui, a Correggio. Giovedì sera colmerà anche questa "lacuna" nella sua carriera di flautista che lo ha portato a suonare al fianco di Luciano Pavarotti, Zubin Mehta, Mstislav Rostropovich. Lo farà dividendo il palco con Ian Anderson, l'eclettico leader dei Jethro Tull, uno dei gruppi di culto della scena rock "progressive". Sullo stesso palco "sacro" e "profano", classica e rock. Una provocazione? "Soprattutto una sfida - racconta Griminelli - una sfida nel senso più nobile del termine che partendo da Johann Sebastian Bach e passando per Mozart e Vivaldi ci condurrà ai giorni nostri, alla musica dei Jethro Tull. Ognuno di noi, pur mantenendo il suo stile, cercherà di suonare "meglio" dell'altro. Di sicuro ci divertiremo". Perché il viaggio parte da Bach? "Se è vero che io sono un musicista classico, bisogna ricordare però che anche i Jethro Tull hanno in qualche modo un debito con Bach, di cui rielaborarono la Bourrée agli inizi della carriera. Quel brano li ha resi noti anche in ambienti diversi da quelli della musica rock, uno degli esempi più riusciti di contaminazione fra gli stili". Come nasce questa strana "coppia"? "Invitai Anderson a prendere parte alla "Notte dei flauti" nel settembre del 2001, dove era l'unico musicista che non proveniva da studi classici. Suonammo appena tre brani insieme ma ci siamo trovati subito bene: al di là del feeling sul palcoscenico è sul piano umano che è nata un'amicizia che è poi sfociata in questi due concerti, il 26 a Parma e il 27 a Cesena, con l'orchestra del Regio. Direi che portiamo sul palco un'energia positiva". Non solo Anderson e Griminelli, dunque: dietro ai due solisti Danilo Rossi (prima viola della Scala di Milano ed interessi musicali che spaziano persino nel jazz) dirigerà infatti l'Orchestra del Teatro Regio di Parma. Mentre Anderson avrà al suo fianco tre musicisti "elettrici": il tastierista dei Jethro Tull Andy Gidding, il chitarrista e bassista Kit Morgan, il percussionista James Duncan. Dunque rock e classica si mescolano: cosa c'è nel bagaglio di esperienza di Anderson che manca a Griminelli? "Di Anderson mi piace la capacità di improvvisare, la creatività che dimostra con il flauto, tutte cose che al Conservatorio non si insegnano: Ian non sa leggere la musica e quindi dà più spazio alla fantasia". E, viceversa, cosa può "invidiare" Anderson a un flautista classico? "E' chiaro che il livello di esecuzione, soprattutto per quanto riguarda l'emissione del suono, pende poi dalla parte della formazione classica. Per me - ripeto - è una bellissima sfida tra due mondi diversi che si incontrano in un flauto". Una sfida anche tecnica? "In qualche modo sì, perché suonerò alcuni brani dal repertorio classico senza microfono e altri dei Jethro Tull, invece, amplificato per reggere il confronto con chitarre e batteria". Sarà il flauto di Griminelli, infatti, a dedicarsi alle parti soliste di alcuni brani dei Jethro Tull nei quali Anderson si alternerà anche alla chitarra acustica e alla voce. Senza tralasciare, ovviamente, alcuni dei cavalli di battaglia come Aqualung o Thick as a Brick che, a modo loro, sono già diventati del "classici". 

CONVEGNO "DEDICATO A MARIA LUISA COSTANTINI ASTALDI" DUE GIORNI DI STUDIO A UDINE IL 25 E 26 OTTOBRE SULLA FIGURA DELLA LETTERATA E COLLEZIONISTA D'ARTE CHE A ROMA FONDÒ UNO DEI PIÙ IMPORTANTI CENACOLI CULTURALI DEL NOVECENTO IN ITALIA
Udine, 25 settembre 2002 - Saggista, narratrice, giornalista e collezionista d'arte, Maria Luisa Costantini Astaldi è una delle personalità più interessanti di quell'imprenditoria "illuminata" che ha dato un forte impulso allo sviluppo della cultura italiana nel Novecento. Nata a Tricesimo, in Friuli, nel 1899, e spentasi a Roma il 22 dicembre del 1982, la fondatrice del prestigioso premio europeo "Cortina Ulisse" per la divulgazione scientifica, e dell'omonima rivista, animò nella capitale, a partire dagli anni Cinquanta, uno dei più interessanti cenacoli culturali e artistici del Paese, con epicentro nella sua residenza di Villa Astaldi, oggi sede romana dell'associazione "Italia Nostra". A vent'anni dalla sua scomparsa, la sua terra d'origine, l'amato Friuli cui volle donare la straordinaria collezione d'opere d'arte del Novecento a lei intitolata e attualmente conservata nella Galleria d'Arte Moderna di Udine, le dedica un incontro di studi a livello nazionale che si terrà a Udine il 25 e il 26 ottobre 2002. Obiettivo delle due giornate promosse e organizzate da "Itineraria" (Associazione regionale delle guide turistiche) con il sostegno della Regione Friuli Venezia Giulia e il patrocinio del Comune di Udine, è fare il punto sulla cospicua eredità culturale e spirituale lasciata al Friuli e all'Italia da questa figura di donna e intellettuale "a tutto tondo" e dai tratti singolari e decisamente pionieristici. Alla prima sessione di studi, che si terrà il 25 ottobre nella sede udinese della Regione Friuli Venezia Giulia (Via S. Francesco 4) parteciperanno Giovanna Astaldi, nipote di Maria Luisa e attuale promotrice del Premio Europeo Cortina Ulisse, il Senatore Mario Pedini, già ministro della Ricerca scientifica, Beni culturali e Pubblica Istruzione nel decennio 1969-79 e parlamentare europeo dal 1979 al 1984, lo scrittore Elio Bartolini, il critico Mario Turello e Maria Paola Frattolin, presidente di "Itineraria" e ideatrice del convegno. I lavori si apriranno con l'intervento di Alessandra Guerra, vicepresidente della Giunta regionale e assessore regionale alla Cultura. Coordinerà l'incontro il giornalista Giampaolo Carbonetto. Nella seconda giornata, il 26 ottobre al Palazzo delle esposizioni,interverranno l'onorevole Vittorio Sgarbi, lo scrittore Carlo Sgorlon, l'assessore alla Cultura del Comune di Udine Liliana Cargnelutti, il critico Licio Damiani e il professor Nico Stringa, docente d'arte contemporanea all'ateneo veneziano di Ca' Foscari. Coordinatore sarà il critico Mario Turello. Il gala del 25 ottobre nella Casa della Contadinanza in Castello a Udine sarà introdotto dal balletto "Di ombre cerchiati gli occhi", realizzato da Simona Bucci da un progetto di Carolyn Carlson e coprodotto da Biennale di Venezia e Fondazione dello spettacolo del Friuli-Venezia Giulia. La serata prevede anche un momento di grande arte culinaria: ai fornelli Daniele Cortiula, allievo di Gianni Cosetti, indimenticato "patròn" dell'alta gastronomia friulana e chef di fama internazionale. Al centro del convegno la personalità poliedrica e affascinante di Maria Luisa Astaldi, con una particolare attenzione per la sua ricca esperienza umana e intellettuale, oltreché per i suoi numerosi e approfonditi contributi scientifici. Autrice di sei romanzi e raffinata conoscitrice della lingua e della letteratura anglosassone, Maria Luisa Astaldi insegnò letteratura inglese all'università La Sapienza di Roma pubblicando diversi articoli sui quotidiani nazionali e ponderosi saggi di storia e critica letteraria usciti per i tipi di alcune tra le maggiori case editrici d'Italia. Tra le opere che più stimolarono il dibattito nel mondo delle lettere, la "Storia del romanzo" scritta nel 1939, e una serie di volumi sulla storia della letteratura inglese e italiana, come "Clienti e parassiti anglosassoni" (Garzanti, 1940) e "Manzoni ieri e oggi" (Rizzoli, 1972). Nel campo della letteratura, come in quello nell'arte, l'impegno di Maria Luisa, condiviso con il marito Sante Astaldi, ingegnere e imprenditore attivo su scala mondiale, fu volto ad animare una riflessione culturale ampia e fortemente radicata nel contesto sociale ed economico. Ciò nella convinzione, più volte espressa, "che la cultura debba essere strumento comune di civiltà e di vita e non patrimonio o retaggio di privilegiati". Divulgatrice d'eccezione, mecenate appassionata, Maria Luisa Costantini formò a Roma un "simposio" aperto cui presero parte alcuni tra i nomi più illustri del Novecento: artisti, letterati, diplomatici, capitani d'industria e statisti erano di casa a Villa Astaldi, nel segno della libera espressione e del confronto dialettico. 

CONCORSO INTERPRETAZIONE MUSICALE 
Valstrona (Vb), 25 settembre 2002 - Il 25, 26 e 27 ottobre 2002 presso l'Auditorium Comunale di Valstrona (Vb), si terrà il Secondo Concorso Nazionale di Interpretazione Musicale, in concomitanza con il Terzo Convegno Artigianale Artistico del Legno. Il concorso, che nella scorsa edizione ha visto la partecipazione di numerosi giovani, ha lo scopo di "incoraggiare lo studio e la pratica musicale, premiando e valorizzando i giovani esecutori". Le categorie in gara saranno: pianoforte, pianoforte a 4 mani, chitarra e fiati-solisti; è prevista anche una sezione per formazioni cameristiche: insieme di fiati, duo di pianoforte e piano, duo di pianoforte e archi. Ai vincitori verranno assegnate numerose borse di studio per un totale di 3615,2 €. Le domande d'iscrizione devono prevenire al comune di Valstrona entro e non oltre il 30 settembre 2002. L'iniziativa è resa possibile grazie al patrocinio del Comune di Valstrona (Vb), dell'Ecomuseo del lago d'Orta e Mottarone e del sostegno della Regione Piemonte, della Provincia del Verbano Cusio Ossola, della Comunità Montana dello Strona e Basso Toce, della Confartigianato e della Fondazione Cariplo. Per informazioni rivolgersi al comune di Valstrona 0323-87117 oppure ai numeri 0323-87264, o 0322-830646.

MOSTRA FOTOGRAFICA "VA DI MODA" DI MALENA MAZZA 
Milano, 25 settembre 2002 - Un percorso dentro il costume e la società visto attraverso l'obbiettivo fotografico . Sentimenti ed emozioni espresse tramite il mondo parallelo dell'immagine. Le modelle come bellissimi alieni, si muovono sorprendentemente negli spazi consueti della vita di tutti i giorni. Un'accurata ricerca di un certo tipo di architettura, design e arte, contribuisce ad una precisa interpretazione dell'immagine fotografica. Traspaiono dalle immagini due o tre moduli tematici caratterizzati da una realtà ben precisa: la solitudine. Una società "disumanizzata" privata cioè dell'elemento sentimento ed emozione e quindi comunicazione. Tutto è rarefatto, percorso da un soffio gelido che isola forme e colori proponendoli non più come elementi paesaggistici di contorno, ma piuttosto in qualità di essenze, segni-simboli della vita. la regola è il grafismo, il postulato l'essenzialità, l'unicità condensa luce e icone, significati e significanti, in un unico, magico, momento. La sfida di comunicazione è ambiziosa. Si inauguara il 25 settembre alle ore 18.00 presso Bento Bar Corso Garibaldi 104 a Milano tel 026598075 

I SOGNI DELL’OCCHIO ANTOLOGICA DI MAURO BUZZI 1977-2002 
Parma, 25 settembre 2002 - Dal 19 Ottobre al 17 Novembre presso la Galleria S. Ludovico di Parma mostra personale antologica del noto fotografo parmense Mauro Buzzi, con esposizione di 100 grandi tele fotografiche sviluppate da altrettante istantanee, realizzate dal 1977 ad oggi, e dedicate in buona parte al patrimonio artistico di Parma. Alle 17 di sabato 19 Ottobre si inaugura a Parma presso la Galleria San Ludovico in Borgo del Parmigianino (angolo via Cavour) una mostra antologica dell’artista parmense Mauro Buzzi, che opera nel campo della fotografia dal 1977. La mostra proseguirà fino al 17 novembre. "I sogni dell’occhio" è il titolo dell’esposizione, composta da 100 tele fotografiche di grandi dimensioni che rappresentano una selezione dell’opera di Buzzi dal 1977 (gli anni della "pantofola di Cenerentola") al 2002, con gli ultimi temi inediti ispirati a Crepax, Klimt e Marilyn. Si tratta di ventiquattro temi attraverso cui Buzzi ha sviluppato la sua ricerca visiva e concettuale in modo complementare all’attività di insegnante all’Istituto Statale d’Arte di Parma e di promotore culturale, con la fondazione dell’Insieme Culturale "l’Albero" e la direzione della Galleria Centro Immagini Contemporanee. Marisa Vescovo, nel catalogo dell’antologica del 1988, scriveva che negli anni Settanta Buzzi guardava, con la sua ricerca fotografica, soprattutto all’oggetto: un oggetto combinatorio, nato dalla trasformazione alchemica del banale, del quotidiano, addirittura di immagini che non percepiamo neppure più per la loro usualità. Era la denuncia dell’irruzione di una polivalenza semantica che rende ogni cosa più ambigua, più vaga, inquietante – scriveva Marzio Dall’Acqua nel 1977, sempre sulla "pantofola di Cenerentola". Gli "oggetti concettuali" che Buzzi ha costruito e fotografato divengono con il tempo immagini-visioni, differenze inquietanti, conflitto tra cose, non sono più nemmeno fotografie in quanto tali (come scrive Fabrizio Sabini nel catalogo di Gualtieri 2002), sono applicazioni di un linguaggio dove l’idea è arte, percezione intuitiva, coinvolta in ogni tipo di processo mentale. L’arte è, per Buzzi, arte di concetto, linguaggio visivo che si concretizza nel semplice assemblare immagini, processo valido, però, solo quando è valida l’idea che è nel contempo origine e meta dell’espressione. Ecco così la serie "Orizzonti" (scritture di luce), quella delle scritture di terra (uno stesso scorcio di campo arato in cinque stagioni), quella delle statue parmensi del Boudard (sull’incidenza del colore nelle immagini, tra figura e sfondo, ritratte direttamente nel Parco Ducale), passando da "Dietro la porta" a "Un’ "altra America"", il "Senso della storia" e "On the road", per citarne solo alcuni, fino alla ricerca simbolica della rosa applicata alle incisioni del Petitot, e non solo. Oggi, come del resto venticinque anni fa, Buzzi guarda alla fotografia come ad una necessaria evoluzione, non solo tecnologica, ma di pensiero, di piani d’immagine e di concettualità, di un’arte come comunicazione di idee, stravolgimenti di logiche realtà, suggerimenti di differenti visioni. La mostra, a cura di Marzio Dall’Acqua, è promossa dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Parma e dalla Fondazione Monte di Parma, è realizzata in collaborazione con l’Insieme Culturale "l’Albero", associazione no-profit di Parma, e gode del patrocinio di Provincia di Parma, Biblioteca Palatina Museo Bodoniano, Accademia Nazionale di Belle Arti di Parma, Istituto Statale d’Arte "P. Toschi". I testi in catalogo sono a cura di Marzio Dall’Acqua e Massimo Mussini. La mostra è aperta da martedì a domenica, dalle 10 alle 13 e dalle 16 alle 19, chiuso il lunedì (rimarrà aperta anche il primo di novembre). Per informazioni: Silvana Randazzo, Palazzo Pigorini, tel. 0521/218669, e-mail s.randazzo@comune.parma.it 

NEL MESE DI OTTOBRE IL TEATRO ARSENALE OSPITERÀ TRE SPETTACOLI DEL"FESTIVAL OLTRE90" 
Milano, 25 settembre 2002 - 2 e 3 ottobre "Cinquecento catenelle d'oro" recital sulla poesia e sul canto d'amore per sei voci, strumenti musicali e immagini regia Ambra D'Amico musiche originali Stefano Cattaneo Francesco Forges per Ninnananna di Rilke composizioni vocali Stefano Cattaneo, Ambra D'Amico, Renato Gatto immagini originali Gruppo fotografico Fatue Marialba Russo per Calabria in Ad portam inferi ricerca iconografica e montaggio immagini Ambra D'Amico, Marina Luzzoli con Stefano Cattaneo, Ambra D'Amico, Renato Gatto, Simona Piscopo, Pea Politano, Roberto Recalcati produzione InCanto - Suoni per Azioni Nostalgia, desiderio, possesso, perdita, assenza... Sfoglio un album di fotografie: capelli, un paesaggio, un vestito, una canzone; grandi riflessioni e piccole tracce dell'esperienza più comune per l'uomo insieme alla fame, alla malattia, al dolore, cui spesso si accompagna. E amore tra due esseri come unica possibilità di realizzare l'impegno personale nella vita quando la vita ci confonde del tutto, forse l'unica vera rivoluzione possibile... (scrive Eliot, "i nostri giorni d'amore sono pochi, facciamo almeno che siano divini"). Questo recital nasce appunto dal desiderio di confermare all'Amore tutta la nostra considerazione quale tema cardine della ricerca artistica, in tempi dove l'impegno sembra essere appannaggio esclusivo di tematiche legate ai grandi eventi o alle piaghe del nostro secolo. Vogliamo dunque parlare dell'esperienza amorosa con urgenza e interrogarci a fondo su come e quanto possa, oggi, darci spunti di grande forza per indirizzare i nostri comportamenti nella vita. Leggere, capire, dire la poesia d'amore è un'esperienza di straordinario arricchimento personale, è ciò di cui quasi ci vergogniamo a parlare in tono alto: un intento rivolto soprattutto ai giovani, abituati al linguaggio amoroso quotidiano e banale delle canzoni usa e getta. Sei attori vestiti di bianco su una parete bianca. Sui loro corpi scivolano immagini, colori, che si fondono con le voci, il canto e le rare azioni fisiche dipanano una storia, la storia della grande avventura umana della passione amorosa: una donna la cui memoria del marito e del figlio svaniscono nel tempo... un uomo a letto con la febbre ascolta con gli occhi chiusi la moglie che si sveste e si prepara per la notte... una fanciulla greca e un giovane bengalese festeggiano le proprie nozze nel bosco di notte con gli amici... una donna maliziosa prega in chiesa tra mariti e mogli... Il recital intreccia i materiali poetici alternando il linguaggio popolare a quello colto, "alto", ma anche seguendo i filoni tematici: nostalgia, desiderio, delusione, ecc; la musica è stata costruita dopo un'attenta analisi dei percorsi del sentire amoroso, dal suo nascere più inconsapevolmente fino alla riflessione in senso esistenziale, senza mai uscirne, rappresentando i vari momenti con una recitazione o un canto ricercato in prima persona, a partire dai propri sentimenti e dalla propria memoria, ma con grande rispetto delle strutture poetiche originali che non vengono stravolte. Le immagini fotografiche sono state realizzate dalle Fatue, undici fotografe che, con stili personali diversi e una comune tensione per l'aspetto espressivo simbolico della ricerca fotografica, si sono confrontate con i testi e i personaggi poetici. Lo sguardo si è spinto dentro e dietro le parole, là dove il mondo poeticodell'autore incontra l'esperienza personale dandole un segno di universalità e una carica emozionale tale da creare le condizioni per un'immagine autenticamente in sintonia con il testo originario. Come scrive Rilke, "i versi non sono, come crede la gente, sentimenti... sono esperienze. Per un solo verso si devono vedere molte città, uomini e cose, si devono conoscere gli animali... Si devono avere ricordi di molte notti d'amore... E anche avere ricordi non basta. Si deve poterli dimenticare, quando sono molti, e si deve avere la grande pazienza di aspettare che ritornino". 5 e 6 ottobre "Quartett" di Heiner Muller regia Annalisa Bianco e Virginio Liberti; scene Horacio Di Figueredo; costumi Marco Caboni; produzione Egumteatro/ La Fondérie/ Théâtre du Radeau (Le Mans)/ Festival Amiata Estate; con il contributo della Regione Toscana. "Se so cosa voglio dire lo dico senza bisogno di mettermi a scrivere". H. Muller Nella breve storia di Egumteatro non si è mai dato il caso di un testo teatrale "messo in scena", cioè portato integralmente in palcoscenico. Il percorso è stato sempre lo stesso: a partire da un testo o da alcuni testi di un medesimo autore, ci si lascia condurre dalle molte possibilità offerte, dalle infinite (o finite) possibili variazioni. In questo caso è diverso. Nelle parole di "Quartett" di Heiner Muller ci sono già tutte le strade percorribili tracciate. In un'intervista, Muller dice:"La torta è buona se tutti gli ingredienti si accordano tra di loro. Una torta cattiva esiste ma se nessuno la mangia che senso ha la sua esistenza. Dunque non esiste. Nel teatro accade lo stesso. Tutto è lì tranne che il teatro. Io scrivo per cercare il momento-teatro che non è lì."Questa affermazione è per noi fondamentale, perché lo spettacolo si occupa della materia per potersi concentrare sulla sensazione, su ciò che è effimero. "Quartett" di Muller è una delle più belle variazioni delle Relazioni Pericolose di Laclos e il romanzo di Laclos è fortemente influenzato dalle Passioni dell'anima di Cartesio. Cartesio, Laclos e Muller sono tre raffinati anatomisti dell'animo umano. Dissezionano il cadavere dell'IO, ne estraggono le interiora, le esaminano attentamente per arrivare alla conclusione che tutto funziona attraverso un indecifrabile mistero. Non basta la conoscenza delle differenti parti, l'essere umano è "essere dell'enigma".Tutto accade su una spiaggia dell'inizio del secolo scorso. Due attori. Apparentemente si tratta di una situazione di svago. Si tratta di recitare. Inizia il gioco. Scena coloratissima, tende da spiaggia contro un cielo artificialmente azzurro. Luce calda. L'ambiente adatto per un'effusione incontrollata e festosa di parole. All'inizio saranno parole frivole, un banale gioco di seduzione che si trasforma in una profonda e dolorosa riflessione sulla vita, sul corpo e sulla solitudine. I corpi si scoprono malati, là dove l'anima non si dà, non si rivela, è esperta in arguti sotterfugi, in travestimenti, inganni, là il corpo non ha scampo. La malattia non è una metafora: è la questione. E' il nostro disapparire in un mondo che ci vuole apparenti, è la verità a fronte delle infinite menzogne della giovinezza infinita, della bellezza e della forza. La debolezza dei corpi, il loro disfarsi, il ripiegarsi su di sé contro l'infinita feroce espansione della violenza, della guerra, del possesso. I due attori parlano di possesso, ossessivamente. Le loro parole spalancano il gorgo di lussuria nel quale non cadranno mai più.La questione è esplorare il corpo che si dissolve nella debolezza, il corpo che si afferma nell'impossibilità, che non è né predatore né preda. Aperti, ora, alla casualità degli avvenimenti, senza più l'ottusa volontà di controllo. Questa debolezza senza pace, senza conforti ultraterreni, senza pietà alcuna è la questione."Ah, la schiavitù dei corpi! Il tormento di vivere e non essere Dio. Avere una coscienza, ma senza nessun potere sulla materia. Non agite con precipitazione Valmont! Così va bene. Sì sì sì sì. Ben recitato no?" 9 e 10 ottobre "La famiglia" drammaturgia e regia Claudio Collovà in collaborazione con Alessandra Luberti con Giacco Pojero, Nino Vetri, Alessandra Luberti, Alessandro Mor, Edoardo Oliva, Giuseppe Massa, Simona Malato musiche Giacco Pojero e Nino Verri coreografia Alessandra Luberti produzione Cooperativa Teatrale Dioniso Palermo 'La famiglia ' siciliana è composta dall'umanità ritratta da Renato Tosini, pittore nato nel 1927 che vive e lavora a Palermo. Dallo studio della sua opera nasce la volontà di dare vita anche a teatro a una tipologia di personaggi che sono l'affresco di una società decadente, osservata in un luogo intimo e privato, luogo anche mentale, che ho chiamato 'Famiglia'. La composizione teatrale emerge quindi da preesistenze in questo caso pittoriche, rielaborate in un contesto drammaturgico ricavato dalle tragedie delle grandi famiglie shakespeariane: Amleto, Otello e Re Lear, viste qui essenzialmente come nuclei conflittuali quasi caricaturali, assorti in attività comuni e quotidiane, e i cui volti sono coperti da maschere che a Palermo diremmo da 'tragediaturi', di chi cioè vive la finzione della tragedia come vera, nel tentativo di giustificare a sé e agli altri la propria esistenza. Le ambizioni smisurate e i complotti, sullo sfondo di una città attualmente perduta, diventano solo il respiro di una comunità traboccante di surrealtà, in divisa e maschera, pervasa da una ironia leggera che rasenta la parodia dell'operetta e osservata all'interno delle sue mura domestiche dall'alba alla notte di un solo giorno. La composizione tiene conto, oltre che del linguaggio teatrale e figurativo, anche di quello della danza e della musica. Le musiche originali composte saranno eseguite dal vivo.
Infolink: www.teatroarsenale.org 

IN OCCASIONE DEL BICENTENARIO DI ATTIVITÀ IL GRUPPO GEORG FISCHER HA DATO VITA ALLA FONDAZIONE "COMMUNITY BENEFIT", CON LO SCOPO DI SOSTENERE PROGETTI BENEFICI PER MIGLIORARE LA QUALITÀ DELLA VITA NEI PAESI PIÙ DISAGIATI.
Roncole di Busseto 25 settembre 2002 - Nel corso del 2002, il programma "Community Benefit" si è concretizzato con la realizzazione del progetto "Clean Water": obiettivo dell'iniziativa è quello di assicurare l'approvvigionamento di acqua potabile e pulita alle comunità che ne sono sprovviste. A supporto di questa iniziativa il Consiglio di Amministrazione del Gruppo ha proposto a tutti gli azionisti di devolvere parte dei dividenti 2001 (1 franco per azione) alla Fondazione "Community Benefit". L'ammontare totale delle donazioni si aggira intorno ai 3.5 milioni di franchi e nel corso dell'anno una parte di esso (un milione di franchi) è già stata destinata al finanziamento del progetto "Clean Water". Il progetto "Clean Water" è partito ufficialmente il 27 marzo 2002 a Berna (Svizzera). Grazie alla stretta collaborazione con rinomate organizzazioni umanitarie, ad oggi sono già stati portati a termine sei ambiziosi progetti in: Cameroon, Cambogia, Mozambico, Ecuador, Svizzera e Bulgaria.
"Clean Water" in Cameroon. Georg Fischer ha contribuito alla costruzione di un sistema di approvvigionamento di acqua potabile e al rinnovo delle principali condutture d'acqua nella provincia a nord ovest del Cameroon e più precisamente nei villaggi Kishong e Guzang. Grazie alla collaborazione con l'organizzazione umanitaria Helvetas è stato possibile concludere il progetto in soli quattro mesi. La realizzazione dell'iniziativa ha permesso a più di 9.000 persone, in particolare bambini e anziani, di usufruire di acqua potabile nei propri villaggi, riducendo sensibilmente il rischio di contrarre malattie virali. "Clean Water" in Cambogia. Il Gruppo Georg Fischer ha partecipato alla costruzione di una clinica per mamme sieropositive, che è stata inaugurata il 9 ottobre 2001 a Siem Reap, nel nord della Cambogia. La clinica garantisce assistenza medica gratuita per tutte le mamme che, vivendo in povertà, non avrebbero la possibilità di curarsi. Grazie alle accurate terapie, la vita delle mamme sieropositive si è allungata, mentre è diminuito sensibilmente il rischio di infezione per i loro bambini. Georg Fischer ha sostenuto le spese per gli impianti idraulici delle strutture sanitarie della clinica. "Clean Water" in Mozambico. In Mozambico solo il 30% della popolazione rurale ha accesso alle sorgenti di acqua potabile. Lo scopo del progetto sostenuto da Georg Fischer è stato quello di riparare e in parte ricostruire l'acquedotto di Ntamba nella provincia di Cabo Delgado. Grazie alla collaborazione con l'organizzazione umanitaria Helvetas, Georg Fischer è riuscita a creare una fornitura di acqua potabile per ben 9 villaggi, per un totale di circa 31.000 persone. "Clean Water" in Ecuador. Il progetto in Ecuador ha visto la realizzazione di un sistema di approvvigionamento di acqua potabile in cinque villaggi indiani, situati a 3000 metri sopra il livello del mare. Da sempre gli abitanti di questi villaggi sono stati costretti a lunghi percorsi a piedi per la raccolta di acqua potabile dai pozzi più vicini. Georg Fischer ha sostenuto la popolazione locale innanzitutto finanziando la costruzione degli impianti e fornendo i propri prodotti idraulici. La collaborazione con l'organizzazione umanitaria Swissaid, attiva in Ecuador dal 1978, ha permesso la realizzazione del progetto in soli due anni. La sensibile diminuzione del tasso di mortalità infantile e la riduzione delle malattie virali, registrati presso la popolazione locale, sono una dimostrazione concreta dei benefici immediati derivanti dal consumo di acqua potabile. "Clean Water" in Svizzera. La fattoria della famiglia Ebnother, situata a 1000 metri sul livello del mare, è raggiungibile solo tramite una strada sterrata o una funicolare collegata alla cittadina di Niederurnen, vicino al cantone di Glarus. La fattoria, che produce latte e formaggi da tre generazioni, era prossima alla chiusura, poiché le stalle non erano conformi alle leggi di protezione animali. In collaborazione con l'Associazione di sostegno per le regioni montane svizzere, il Gruppo Georg Fischer si è incaricato della ricostruzione delle stalle e ha installato un sistema di fornitura di acqua potabile, usando i propri componenti. Il tutto è avvenuto in soli 3 giorni, consentendo alla famiglia Ebnother di proseguire la propria attività. "Clean Water" in Bulgaria. Georg Fisher ha appena ultimato, con la collaborazione dell'ospedale svizzero di Sciaffusa, la ricostruzione del sistema di approvvigionamento di acqua potabile dell'ospedale di Dobrich in Bulgaria. Le vecchie tubature non potevano più essere riparate, quindi Georg Fischer ha deciso di installare un sistema di fornitura completamente nuovo, utilizzando i propri elementi in plastica, facili e veloci da montare. Tra breve i 500 pazienti dell'ospedale Dobrich potranno usufruire di acqua potabile, con evidenti benefici anche per le loro cure mediche. 

I COLORI DELL'ACQUA. PERSONALE DI GIAMPIERO CORSI 
Milano, 25 settembre 2002 - Mercoledì 9 ottobre, alle ore 18.00, presso la Galleria aRtelier di Milano, inaugura I colori dell'acqua, personale di Giampiero Corsi. In esposizione gli oli su tela e su carta realizzati dall'artista negli ultimi dieci anni. Giampiero Corsi nasce a Milano nel 1948. Compiuti gli studi superiori, frequenta la Scuola degli Artefici dell'Accademia di Brera, sotto la guida di Manelli, Capraro, Altamura e Chelli. Lo studio di alcuni pittori impressionisti segna fortemente il suo linguaggio pittorico e la sua tecnica espressiva. All'arricchimento del proprio universo stilistico Corsi dedica una personale e intensa ricerca. Con il tempo, da questa ricerca l'artista giunge alla pienezza rappresentativa di ciò che "sente con l'anima" e "vede con il cuore". Nasce così la sua intima e vera pittura: la serie dei paesaggi dalla tavolozza satura e luminosa, dall'atmosfera pulita e luminescente, dal cromatismo ricco e gioioso. La pittura di Corsi si caratterizza, infatti, per lo specialissimo rapporto che intercorre tra il colore e la luce. Oggi l'artista ha una pittura corposa, incisiva e fortemente materica, pervasa, comunque, dal magico "luminismo" a cui è pervenuto attraverso la sua lunga ricerca artistica. Il mondo reale rappresentato risulta comprensibile attraverso le lenti di questo particolare "espressionismo luminoso", che, tuttavia, non è di difficile lettura. Corsi, infatti, arriva a toccare le corde dell'umano sentire, dell'universale desiderio di bellezza e calore: le sollecita e mostra al pubblico una sorta di "paradiso perduto", nel quale tutti vorremmo tornare. (Cristina Cenedella) Sue opere sono presenti in numerose collezioni private. Inaugurazione 9 ottobre 2002, ore 18.00 sino al 25 ottobre 2002 martedì - sabato ore 14.00-20.00 Galleria aRtelier via Frisi 12 - Milano - tel. 02.29404645

CAMPIONATI EUROPEI JUNIORES HOCKEY SU PISTA A FOLLONICA VINCONO ITALIA, SPAGNA E PORTOGALLO 
Follonica, 25 Settembre 2002, Gli azzurrini di Raul Micheli hanno cominciato con il piede giusto il Campionato Europeo Juniores di Hockey Pista a Follonica. Nella partita di esordio, infatti, l'Italia ha sconfitto per 8-1 l'Inghilterra, con sei gol di Davide Motaran e due di Matassi. Gli altri risultati: Spagna - Germania 5-0; Portogallo - Francia 5-2. La classifica: Italia. Spagna e Portogallo 2; Francia, Germania, Inghilterra e Svizzera 0. Questa sera l'Italia affronterà la Spagna alle ore 21,30. 

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