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4 OTTOBRE 2002
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CORSO
DI FORMAZIONE IN DIRITTO, ECONOMIA E POLITICA DELL'UNIONE EUROPEA
Bruxelles, 4 ottobr e 2002 -Il Collegio Europeo di Parma organizza anche
quest'anno un Corso di formazione in Diritto, Economia e Politica dell'Unione
europea volto a formare esperti nelle materie comunitarie. Il master è
riservato ai cittadini italiani e stranieri muniti di laurea in giurisprudenza,
economia o scienze politiche (per i cittadini stranieri valgono i titoli
equivalenti). Viste le domande tardive presentate dai candidati laureatisi
successivamente alla scadenza dell'originario bando di concorso, il Collegio ha
disposto la riapertura dei termini del bando per consentire agli interessati di
partecipare ad una nuova selezione per i posti ancora disponibili. Le domande
per la partecipazione alle nuove selezioni (unitamente al curriculum, due foto
tessera ed al certificato, od autocertificazione, di laurea) vanno inviate in
carta semplice entro il 25 ottobre 2002 a: Per informazioni: Collegio europeo di
Parma Tel. 0521.207525 Fax 0521.384653 E-mail: ceuropeo@libero.it
Il Collegio
europeo di Parma si occupa da dieci anni della formazione di giovani laureati
intenzionati a specializzarsi nelle varie tematiche in cui trova applicazione il
diritto comunitario. Durante l'anno accademico, accanto alle lezioni di tipo
tradizionale tenute dai docenti delle materie fondamentali, sono attivati
seminari organizzati da specialisti ed esperti. Grazie al contributo dei
docenti, degli assistenti e degli studenti il Collegio ha pubblicato un Codice
dei prodotti farmaceutici, un Codice dei prodotti elettrici, un volume dedicato
alla Tutela dei consumatori contro le clausole abusive inserite nei contratti di
assicurazione e, recentemente, una ricerca su Il nuovo assetto istituzionale
dell'Unione europea. Due costituzioni per l'Europa.
LA
COMMISSIONE EUROPEA AUTORIZZA UN AIUTO IN FAVORE DI IVECO PER INVESTIMENTI DA
REALIZZARE IN ITALIA
Bruxelles, 4 ottobre 2002 - La Commissione europea ha autorizzato l'Italia a
concedere 121 milioni di € a titolo di aiuto regionale all'investimento in
favore dello stabilimento Iveco di Foggia (Puglia) per finanziare un
investimento volto alla produzione di nuovi motori diesel. La decisione è stata
adottata al termine di un'indagine formale da cui è emerso che l'aiuto in
questione era giustificato e commisurato. Non sono pervenute osservazioni né
denunce da parte di terzi interessati. Il beneficiario dell'aiuto proposto è la
Iveco SpA, che produce motori, veicoli commerciali leggeri ed autocarri ed
appartiene al gruppo Fiat. La sovvenzione regionale all'investimento consentirà
ad Iveco d'installare una nuova linea di produzione per una nuova famiglia di
motori diesel denominata F1 e destinata ad attrezzare veicoli commerciali
leggeri, presso lo stabilimento della società a Foggia (Puglia). Il progetto
esaminato dalla Commissione comporta un investimento di 323 milioni di € da
realizzare tra il 2000 e il 2003, di cui 121 milioni sono coperti dal
contributo. La regione Puglia è riconosciuta dalla Commissione come una regione
assistita ai sensi dell'articolo 87, paragrafo 3, lettera a) del trattato in
base alla carta degli aiuti regionali dell'Italia per il periodo 2000-2006, e
quindi può beneficiare di un massimale di aiuto regionale del 35% ESN (al netto
di tasse). La Commissione inizialmente aveva espresso dubbi sulla compatibilità
dell'aiuto con la disciplina comunitaria degli aiuti di Stato all'industria
automobilistica del 1997 e aveva avviato un procedimento d'indagine formale per
poter dare alle autorità italiane nonché a tutti i terzi interessati la
possibilità di presentare osservazioni. La Commissione non ha ricevuto alcuna
osservazione da parte di terzi.
TELEAP
ENTRA IN ABILAB
Milano, 4 ottobre 2002 - Teleap entra a far parte di Abilab il Centro di Ricerca
e Sviluppo delle Tecnologie per la Banca promosso dall'Associazione Bancaria
Italiana e con il quale collaborano oltre 150 istituti di credito ed oltre 60
leader nell'Ict. Aderendo a questa iniziativa, Teleap mette a disposizione le
proprie competenze consulenziali negli amibiti di Crm, Contact Center, Workflow
e Eai per soddisfare le esigenze specifiche espresse dai rappresentanti del
mondo bancario (Retail Banking, Private Banking e Corporate Banking) che
collaborano con Abilab. La modalità di adesione scelta da TeleAp consentirà
infatti ai propri consulenti di partecipare attivamente ai gruppi di lavoro
promossi dallo stesso centro o dai suoi associati su tematiche legate alle
competenze distintive della società (Crm, Contact Center, Workflow, Eai). Con
il suo bagaglio di esperienze e conoscenze TeleAp potrà contribuire alle
attività di analisi e ricerca sulle tecnologie, proprie di Abi Lab, volte alla
razionalizzazione dei processi interni e all'abilitazione di nuovi prodotti e
servizi per il mondo bancario. La partecipazione ad Abi Lab consentirà inoltre
a TeleAp di proporre nuovi temi di approfondimento e ricerca, pubblicare propri
studi su specifiche tematiche e di usufruire della documentazione relativa ad
altri studi realizzati dal Centro. Le attività del Centro vengono di fatto
supportate e agevolate dal Knoweldge Management System (Kms), l'infrastruttura
tecnologica realizzata da Abi Lab per l'organizzazione e la diffusione della
conoscenza. TeleAp è un system integrator con un'offerta completa di consulenza
e soluzioni Crm ed Enterprise Interaction Management. Teleap è oggi la sola
azienda italiana diventata Premier Consulting Partner di Siebel Systems.
Inoltre, in qualità di Strategic Partner di Genesys e Var delle soluzioni Icm
di Cisco, Teleap ha di fatto realizzato i più complessi progetti di Contact
Center multimediali in Italia per dimensione, importanza e per strategicità del
business. TeleAp in partnership con Exigen supporta le imprese nella
progettazione e realizzazione di soluzioni complesse di Workflow/Document
management e con Roamware (Mobileum) fornisce servizi di enhanced Roaming e
Wireless Enterprise Data. La società si distingue dagli altri system integrator
per la sua riconosciuta specializzazione nelle attività relative alla
realizzazione di Customer Services, di Sales Force Automation, Business
intelligence, soluzioni complete del ciclo di Crm analitico e operazionale.
Teleap si qualifica come un partner di riferimento per la creazione e lo
sviluppo di strategie di relazione con i propri clienti, ottimizzando il
contatto non solo attraverso i mezzi tradizionali, come telefono, fax, e-mail,
Sms, ma anche impiegando quelli più innovativi dell'area Internet, esempio chat
Voip, Wap, in tutti i settori: dal Customer Service al Marketing, dalle vendite
al Web/ Phone Banking e così via. Abi Lab, il Centro di Ricerca e Sviluppo
delle Tecnologie per la Banca promosso dall'Associazione Bancaria Italiana,
nasce dall'esigenza manifestata dalle Banche e dalle Aziende del settore Ict di
disporre di uno strumento condiviso di analisi e interpretazione dei vantaggi
derivanti dall'uso delle tecnologie. ABI Lab si propone di individuare le
opportunità di trasferimento del valore dal settore delle tecnologie al sistema
bancario attraverso la creazione, elaborazione e diffusione della conoscenza in
ambito Ict in modo funzionale alle banche creando un canale di comunicazione
privilegiato tra le stesse e i partner tecnologici. Ad oggi sono in Abi Lab 60
aziende fornitrici di tecnologia di primaria importanza nello scenario nazionale
ed internazionale e oltre 150 banche. Infolink: www.abilab.it
E-GOVERNMENT:
STANCA E VELTRONI FIRMANO UN PROTOCOLLO D'INTESA CHE PREVEDE LA SPERIMENTAZIONE
DELLA CARTA NAZIONALE DEI SERVIZI E PER L'ALFABETIZZAZIONE INFORMATICA DI
GIOVANI E ANZIANI
Roma, 4 ottobre 200 2- Lo scorso 12 settembre , il Ministro per l'Innovazione e
le Tecnologie, Lucio Stanca, e il Sindaco di Roma, Walter Veltroni, hanno
firmato nella Sala della Protomoteca del Campidoglio, a Roma, un protocollo
d'intesa per lo sviluppo di progetti nel campo dell'e-Government. Il protocollo
prevede la collaborazione tra Ministro per l'Innovazione e le Tecnologie e
Comune di Roma al fine di avviare un vasto programma di e-Government per la
Capitale. Le aree coinvolte dal protocollo siglato da Stanca e Veltroni sono
quelle che riguardano la realizzazione di progetti speciali legati alla
sperimentazione della Carta Nazionale dei Servizi e di sistemi di informazione
al cittadino sulla mobilità, alla creazione di servizi turistici fruibili
attraverso piattaforme diverse, all'alfabetizzazione digitale dei dipendenti
comunali, degli anziani (mediante progetti promossi in collaborazione con le
scuole) e dei giovani, con lo scopo di creare pari opportunità di accesso e
condivisione delle conoscenze e ridurre il divario digitale tra diversi Paesi
del mondo. Il progetto di alfabetizzazione sarà realizzato attraverso la
creazione di un adeguato ambiente di apprendimento basato in prevalenza
sull'utilizzo dell'e-Learning. La sinergia tra Ministro per l'Innovazione e le
Tecnologie e Comune di Roma prenderà avvio con due progetti: "Nonni su
Internet" che prevede azioni di alfabetizzazione degli anziani promosse da
giovani studenti, e il "Global Junior Challenge" che ha tra i suoi
obiettivi prioritari la riduzione della frattura digitale tra i giovani nelle
aree povere del pianeta.
MASSIMO
FORTUZZI NUOVO AD DI ANTONVENETA ABN AMRO BANK - GIANCARLO FOLCO VICE PRESIDENTE
Milano, 4 ottobre 2002 - Gli Azionisti di Antonveneta Abn Amro Bank (Aaa Bank),
riuniti quest'oggi in Assemblea a Milano, hanno nominato Amministratore Delegato
della Società il Dott. Massimo Fortuzzi. E' stato inoltre nominato Consigliere
e Vice Presidente della Aaa Bank il Cavaliere del Lavoro Giancarlo Folco, membro
anche del C.d.A. della Capogruppo Banca Antonveneta. Massimo Fortuzzi, 44 anni,
assume oggi questa importante responsabilità dopo aver ricoperto significativi
incarichi nel settore del risparmio gestito. Si completa in tal modo il vertice
della Aaa Bank, che vede alla Presidenza il Dott. Francesco Spinelli ed alla
Vice Presidenza, oltre a Giancarlo Folco, Enrico Pernice, Direttore Generale di
Antonveneta. Creata agli inizi del 2002 attraverso il conferimento di
Antonveneta Abn Amro Sgr (una joint venture specializzata nei prodotti di
risparmio gestito per clintela privata e istituzionale) Antonveneta Abn Amro
Bank (Aaa Bank) è detenuta pariteticamente da Banca Antonveneta e da Abn Amro.
"Crediamo molto nelle prospettive di sviluppo del settore del "wealth
management" e per questo abbiamo voluto potenziare la Aaa Bank con
l'inserimento di un manager di sicuro valore qual è Massimo Fortuzzi - ha
sostenuto a margine dell'Assemblea Enrico Pernice - Siamo certi che le sinergie
tra la nostra rete di oltre mille sportelli e la Aaa Bank siano destinate a
svilupparsi ulteriormente, grazie al rafforzamento strutturale ed
all'ampliamento del portafoglio prodotti di questa joint venture."
2°
HEDGE FUND CONFERENCE COGLIERE I TREND PER INNOVARE MERCATI E PRODOTTI, OFFRIRE
NUOVI SERVIZI, INCREMENTARE LA LIQUIDITÀ, CREARE NUOVE OPPORTUNITÀ PER I
PROPRI CLIENTI: QUESTI GLI OBIETTIVI CHE SI PROPONE BORSA ITALIANA ORGANIZZANDO
LA II° CONFERENZA INTERNAZIONALE
Milano, 4 ottobre 2002 - A un anno dalla presentazione al sistema finanziario
italiano e internazionale delle nuove opportunità offerte dalla nascita in
Italia di un'industria degli Hedge Fund, Borsa Italiana organizza la seconda
conferenza dedicata a questo settore. Il convegno si propone di descrivere i
trend più significativi in questa industry e, attraverso le esperienze di
alcuni degli operatori più rappresentativi, di approfondirne la conoscenza
valutando le opportunità di sviluppo in Italia. "La normativa sui fondi
speculativi, recentemente approvata, ha dato all'Italia un vantaggio competitivo
che va sfruttato - ha commentato Massimo Capuano, Amministratore Delegato di
Borsa Italiana - perché consente di dare un respiro internazionale al mercato
italiano attirando gli operatori, anche esteri, con nuovi prodotti e servizi
sempre più efficienti. L'obiettivo di Borsa Italiana, sempre aperta e attenta
all'innovazione, è di confrontarsi, attraverso questi importanti momenti di
riflessione, con le esperienze estere per creare nuove opportunità per i propri
clienti e offrire nuovi prodotti e servizi all'avanguardia in campo
finanziario". "Questo appuntamento - ha sottolineato Raffaele
Jerusalmi, Responsabile dei Mercati di Borsa Italiana - vuole inoltre essere un
momento di informazione e formazione: è infatti nostro interesse, e riteniamo
interesse del mercato nel suo complesso, accrescere la cultura finanziaria degli
investitori e promuovere una migliore conoscenza del prodotto Hedge Fund, per
permettere all'industria di evolversi, consapevole delle opportunità, ma anche
dei potenziali rischi". La nascita dei primi Hedge Fund domestici -
regolamentati e autorizzati dalla Banca d'Italia - ha rappresentato un
importante momento di evoluzione per il mercato finanziario italiano. Gli Hedge
Fund sono infatti tra i maggiori liquidity provider di molti mercati borsistici
e tradizionalmente si caratterizzano per un alto grado di sofisticazione. Lo
sviluppo di un'industria domestica degli Hedge Fund consentirà a Borsa Italiana
di ampliare e diversificare la propria clientela e di attrarre sempre più Hedge
Fund esteri ad operare sul nostro mercato: per questi Borsa Italiana ha allo
studio servizi ad alto valore aggiunto. L'industria Hedge Fund italiana è oggi
caratterizzata in prevalenza dall'offerta di fondi di fondi; il primo è stato
autorizzato da Banca d'Italia nell'aprile del 2001, il primo single manager fund
nel luglio 2002. Le Sgr autorizzate da Banca d'Italia a gestire un fondo
speculativo sono ad oggi 21, per un totale di 46 fondi: 41 sono fondi di fondi e
5 sono single manager hedge funds, di cui uno ha strategia Long/Short, uno
Global Fixed Income, uno Global Equity e due, non ancora operativi,
Multi-strategy. La massa gestita complessivamente dalle Sgr italiane operative
è di circa 2 miliardi di euro (dati al 31 agosto 2002). Questi i due vantaggi
più significativi offerti dalla presenza degli Hedge Fund sul mercato: 1.
Maggiore stabilità dei volumi di trading - Gli investitori in Italia, sia
individuali che istituzionali, seguono di norma strategie di investimento
fortemente correlate con l'andamento del mercato. Gli Hedge Fund, invece, si
propongono di ottenere un rendimento assoluto relativamente a una volatilità
media annua predeterminata e perseguono tale obiettivo attraverso strategie di
non correlazione ai mercati; operano quindi prevalentemente in controtendenza,
non condizionati dalla direzione rialzista o ribassista del mercato. In questo
senso sono in grado di garantire volumi di trading più stabili, anche in
presenza di un mercato in flessione. 2. Maggiore efficienza del mercato - La
presenza di operatori che utilizzano strategie e logiche non tradizionali ha
riflessi positivi sul mercato, in particolare sulla liquidità e sul pricing
degli strumenti quotati.
INCONTRO
MINISTERO - CONI PER CONI SERVIZI SPA
Roma, 4 ottobre 2002 - Il Ministero dell'Economia e delle finanze comunica che
si è tenuto ieri mattina presso la sede di via XX settembre il previsto
incontro con i rappresentanti del Coni e del Ministero per i beni e le attività
culturali sul tema dello statuto della Coni Servizi S.p.A. Nel corso della
riunione il Ministero dell'economia e delle finanze ha anzitutto illustrato le
motivazioni tecniche - di natura prettamente giuridica e necessarie ad
assicurare la legittimità dello stesso statuto - che hanno portato alla stesura
dell'articolo quattro dello statuto, nella formulazione attuale. Sulla base
delle precisazioni tecniche fornite dal Ministero dell'economia e delle finanze
sono state concordate tra tutti i partecipanti alla riunione alcune modifiche
dello stesso articolo. In particolare è stato specificato in termini ancora più
chiari che Coni Servizi S.p.A. effettuerà prestazioni di beni e servizi
finalizzate al perseguimento dei compiti istituzionali del Coni. Tali modifiche
verranno portate all'approvazione dell'assemblea straordinaria degli azionisti
nei tempi tecnici previsti dalla legge. Il Ministero conferma inoltre di aver
adottato le misure idonee a garantire le risorse finanziarie sufficienti
all'esercizio dell'attività per il 2002 e di aver sollecitato la presentazione
di un piano industriale che assicuri la massima efficienza e l'equilibrio
economico di Coni Servizi S.p.A.
CONSOB:
COMUNICAZIONE SULLA NOZIONE DI PARTI CORRELATE E RINVIO AL 1° GENNAIO 2003
DELL'ENTRATA IN VIGORE DELL'ART. 71-BIS DEL REGOLAMENTO EMITTENTI
Milano, 4 ottobre 2002 - La Consob ha definito il 30 settembre con una delibera
la nozione di parti correlate ai sensi dellarticolo 71 bis del regolamento
emittenti. Venendo incontro ad una richiesta delle associazioni di categoria
consultate, la Consob ha anche deciso di rinviare di tre mesi, dal primo ottobre
2002 al primo gennaio 2003, lentrata in vigore dellarticolo 71 bis del
regolamento emittenti, cioè la norma sulle operazioni con parti correlate. La
decisione del rinvio è stata presa per agevolare le società emittenti nella
determinazione delle procedure interne di adeguamento agli obblighi informativi
previsti dallarticolo 71 bis. La delibera della Consob con la definizione della
nozione di parti correlate sarà resa disponibile quanto prima sul sito Internet
della Commissione.
FINSIEL:
CON WORLD INVESTMENT PARTNERS SA PERFEZIONATA LA VENDITA DI CONSIEL
Roma, 4 ottobre 2002 - Finsiel, la Business Unit Information Technology Mercato
del Gruppo Telecom Italia, comunica che è stato perfezionato oggi il closing
dell'operazione di vendita di Consiel a World Investment Partners SA, holding
finanziaria belga presente in Italia attraverso le controllate Allaxia S.p.A. e
Alterego Communication. Come già annunciato il 2 agosto scorso, il prezzo della
vendita del 100% di Consiel è pari a circa 1 milione di euro.
GENERALI
SALE AL 100% IN EUROP ASSISTANCE HOLDING
Milano, 4 ottobre 2002 - Il Gruppo Generali e il Gruppo Fiat, azionisti
rispettivamente con il 60% e il 40% di Europ Assistance Holding, hanno siglato
un accordo in base al quale Generali, attraverso Generali France Holding,
rileverà la partecipazione attualmente detenuta dal gruppo torinese. Il valore
della transazione è di 124 milioni di euro e determinerà una plusvalenza per
Fiat di oltre 80 milioni di euro. Per le Generali, l'acquisizione del pieno
controllo del Gruppo Europ Assistance rappresenta la possibilità di puntare a
nuove intese industriali nell'ambito di una strategia volta a sviluppare
ulteriormente le attività del Gruppo anche con partner presenti in settori
diversi. Il Gruppo Europ Assistance è leader nei servizi di assistenza medica e
stradale rivolti ai privati e alle aziende ed è presente in oltre 200 Paesi e
territori. Con questa operazione Fiat compie un passo importante nel programma
di cessioni di asset non strategici, ottenendo inoltre una significativa
plusvalenza dalla operazione di dismissione della partecipazione in Europ
Assistance Holding.
RASBANK:
DALLA FUSIONE CON RIS NASCE LA TERZA RETE ITALIANA ?L'INCORPORAZIONE DELLA RETE
RAS INVESTIMENTI SIM CREA UN NETWORK DI 2.170 PROMOTORI ?CONFLUITE IN RASBANK
ANCHE LE ATTIVITÀ DI INTERMEDIAZIONE E L'UFFICIO STUDI DI RASFIN
Milano, 4 ottobre 2002 - La terza rete italiana per numero di promotori nasce
ufficialmente oggi con l'incorporazione in Rasbank della rete Ras Investimenti
Sim, il network di promotori finanziari che fa capo alle agenzie assicurative
Ras. A seguito dell'operazione, approvata da Banca d'Italia, i 750 promotori con
mandato Ras Investimenti Sim, da oggi si uniscono ai 1.420 di Rasbank, dando
vita a una rete di 2.170 professionisti. I promotori della nuova Rasbank
potranno così operare sul mercato e sviluppare appieno le potenzialità di
cross-selling sulla clientela delle agenzie assicurative (oltre 4,5 milioni di
clienti privati). Da oggi Rasbank incorpora inoltre le attività di Società di
Intermediazione Mobiliare, includendo i desk di negoziazione e l'ufficio studi
di Rasfin. L'attività di intermediazione verso la clientela istituzionale e
retail verrà sviluppata nell'ambito della nuova direzione finanza Rasbank,
affidata a Maria Giuseppina Brustia, che si avvarrà delle già esistenti
attività di tesoreria e cambi. Rasfin Sim continuerà a operare, in
coordinamento con Rasbank, nel capital market (azionario e obbligazionario), nel
corporate finance e nel private equity. A supporto dell'intera rete è stata
costituita una funzione centrale per la gestione dei clienti retail e per il
marketing, che fa capo a Pierluigi Verderosa. La direzione ha il compito di
mettere a punto prodotti e servizi per i clienti e per i promotori e di
presidiare le attività di reclutamento e formazione. La struttura di governo
della rete si articola in due funzioni: Paolo Bellotto, condirettore generale di
Rasbank, guida i 1.420 promotori che operano sul territorio, mentre i promotori
in agenzia, che lavorano in stretto contatto con la rete agenziale, fanno capo
al direttore vendite di Ras Michele Colio, che definisce le strategie di vendita
anche per gli agenti assicurativi, massimizzando le opportunità di
collaborazione e sviluppo..- 2 - La struttura piramidale della rete Rasbank è
stata semplificata e razionalizzata ed è stato lanciato, per tutti i promotori,
un piano decennale di fidelizzazione da oltre 100 milioni di euro. E' stata
creata una funzione unica per il reclutamento, con l'obiettivo a fine 2003 di
ingaggiare 400 nuovi professionisti ed è stata costituita un'unità di Wealth
Planning per meglio presidiare lo sviluppo di prodotti e servizi specifici per
la clientela affluent. "L'operazione odierna rappresenta la conclusione di
un processo iniziato un anno fa", ha commentato Massimo Arrighi,
amministratore delegato di Rasbank. "L'integrazione mirava a concentrare
sotto un unico marchio tutte le attività di Ras nei servizi bancari e
finanziari. Oggi la struttura è stata completata e nei giorni scorsi ha preso
il via una nuova campagna pubblicitaria che punta ad aumentare la visibilità
del marchio Rasbank. Il nostro obiettivo è diventare leader del mercato
italiano dei servizi finanziari e oggi abbiamo gli strumenti per farlo".
RASBANK:
NUOVA OBBLIGAZIONE STRUTTURATA RASBANK CEDOLA PIÙ L'OBBLIGAZIONE AVRÀ UNA
DURATA DI TRE ANNI E TRE MESI DISTRIBUZIONE DI CEDOLE ANNUE PER UN TOTALE MINIMO
GARANTITO DEL 6%
Milano, 4 ottobre 2002 - Si è aperto ieri e si concluderà alla fine di ottobre
il collocamento di Rasbank Cedola Più, la nuova obbligazione strutturata emessa
da Rasbank. Il prodotto avrà durata tre anni e tre mesi e, oltre ad offrire a
scadenza la protezione dell'intero capitale versato, distribuirà il primo anno
una cedola certa del 4% e il secondo anno una cedola variabile con un minimo
garantito del 2%. La possibilità di ottenere un extra-rendimento è prevista
anche a scadenza, mediante la distribuzione di una terza cedola variabile.
L'investimento è infatti legato a un paniere di 15 azioni Blue Chips che
garantiscono la massima diversificazione in termini di settori e aree
geografiche. Il valore della cedola distribuita al termine del secondo anno sarà
il maggiore tra la cedola garantita (2%) e una cedola base dell'8% incrementata
o diminuita del 16% della minima performance biennale tra i 15 titoli che
compongono il paniere di riferimento. La cedola distribuita a scadenza, infine,
verrà calcolata aggiungendo o sottraendo all'8% della cedola base il 16% della
performance del peggiore titolo del paniere nel periodo compreso tra la data di
emissione e il 30 gennaio 2006. In nessun caso, comunque, il valore potrà
essere negativo. L'obbligazione, collocata dai 2.200 promotori Rasbank nel
periodo tra il 3 ottobre e il 31 ottobre 2002, sarà emessa il 6 novembre
prossimo. Non è soggetta ad alcuna commissione e il taglio minimo di
sottoscrizione è di 2.000 euro, con eventuali multipli di 1.000 euro. Scheda
prodotto: Rasbank Cedola Più : Emittente, garante e distributore: Rasbank; Periodo
di sottoscrizione: 3 ottobre - 31 ottobre 2002; Data di emissione: 6 novembre
2002; Durata: 3 anni e 3 mesi; Taglio minimo di sottoscrizione: 2.000 euro; Multipli
acqiustabili: 1.000 euro; 1° Cedola: 4% ; 2° Cedola: il maggior valore tra la
cedola garantita (pari al 2%) e una cedola base dell'8% incrementata o diminuita
del 16% della performance biennale del peggiore tra i 15 titoli che compongono
il paniere; 3°Cedola: cedola base dell'8% incrementata o diminuita del 16%
della performance del peggiore titolo presente nel paniere di riferimento per il
periodo compreso tra la data di emissione e il 30 gennaio 2006. In nessun caso
il valore potrà essere negativo; Paniere di riferimento: Adecco, Bank of
America, Bridgestone, British Petroleum, Enel, Kellogg, Ibm, Merck, Nike, Nissan
Motor, Philip Morris Companies, Procter & Gamble, Sony, Telecom Italia,
Vodafone Group; Commissioni: Nessuna commissione; Quotazione: Rasbank Cedola Più
non sarà quotata sui mercati regolamentati, ma sarà possibile acquistare o
vendere le obbligazioni in qualsiasi momento dalla data di emissione a quella di
rimborso presso Rasbank; Numero verde: 800 22 33 44 - 800 200 400.
RC
AUTO: EMENDAMENTO SU DEREGIONALIZZAZIONE PUNTIVO PER MILIONI DI ASSICURATI DI
NORD CENTRO E SUD ITALIA
Roma, 4 ottobre 2002 - L'emendamento approvato dal Senato, che elimina di fatto
le differenziazioni derivanti dai criteri territoriali di residenza degli
assicurati, imponendo un premio uniforme su tutto il territorio nazionale per le
classi di massimo sconto, produrrà effetti disastrosi su milioni di assicurati
che dovranno pagare premi di gran lunga superiori rispetto a quelli dovuti in
relazione alla specifica rischiosità. E' inoltre falso che tutti gli
automobilisti "virtuosi" del Sud pagheranno di meno. Se è vero
infatti che a Napoli si potrà mediamente pagare il 28% in meno (a Roma il -
12%, a Bologna il -20%), l'applicazione dell'emendamento alle tariffe
attualmente in vigore, determina, per gli assicurati in classe di massimo
sconto, le seguenti variazioni medie: a Agrigento +57%, a Avellino +38%, a Bari
+13%, a Benevento +39%, a Campobasso +70%, a Catania +15%, a Cosenza +46%, a
Crotone +36%, a Enna +63%, a Isernia +75%, a L'Aquila +45%, a Lecce +16%, a
Potenza +64%, a Ragusa +54%, a Salerno +10%. Quanto agli assicurati del Nord,
gli aumenti medi sarebbero, ad esempio, del 53% ad Aosta, del 35% a Belluno, del
13% a Bergamo, del 9% a Milano, dell'8% a Padova, del 19% a Varese, del 14% a
Verona. La norma approvata introduce un meccanismo perverso, perché a fronte
dei vantaggi per taluni, non giustificati in relazione al numero e al costo
degli incidenti delle rispettive zone di residenza, penalizza pesantemente
milioni di italiani residenti nelle zone più sicure. La disposizione è inoltre
palesemente in contrasto con la normativa dell'Unione Europea, che vieta di
fissare per legge condizioni economiche e contrattuali dell'assicurazione r.c.
auto e verrà pertanto impugnata dinanzi alla Commissione Europea e alla Corte
di Giustizia.
APPROVATE
LE SEMESTRALI DI WINTERTHUR ASSICURAZIONI E WINTERTHUR VITA. MIGLIORANO I
PRINCIPALI INDICATORI TECNICI; SI RIDUCE FORTEMENTE L'UTILE SUL QUALE PESA IL
NEGATIVO ANDAMENTO DEI MERCATI FINANZIARI
Milano, 4 ottobre 2002 - I consigli di amministrazione di Winterthur
Assicurazioni e Winterthur Vita hanno approvato le relazioni semestrali. Nei
rami danni (Winterthur Assicurazioni) cresce la raccolta premi (4,7%), si
consolida la gestione tecnica ma si contrae l'utile (da 45,9 a 3,4 milioni di
euro) per effetto della perdurante volatilità dei mercati borsistici che ha
avuto forti ripercussioni sul risultato finanziario. Nei rami vita (Winterthur
Vita) si registra una forte crescita della raccolta premi (+143%) trainata dai
prodotti tradizionali, mentre l'utile subisce una forte riduzione, passando dai
+ 11 milioni del 1° semestre 2001 ai -21,1 milioni del 30 giugno scorso. Anche
in questo caso determinante si rivela la contrazione dei proventi finanziari
(-45%). Winterthur Assicurazioni - Il risultato netto della società nei primi
sei mesi dell'anno evidenzia un utile di 3,4 milioni di euro rispetto ai 45,9
milioni di euro del primo semestre del 2001. Un calo determinato dalla
contrazione dei proventi finanziari che sono passati dai 68,6 a 19,7 milioni di
euro. Per contro la raccolta premi ha registrato una crescita complessiva del
4,7%, frutto soprattutto del buon risultato della Rc Auto (+5,3%, frutto
dell'aumento dei pezzi in portafoglio e non di aumenti tariffari che sono stati
particolarmente contenuti) e delle altrettanto positive performance del ramo
infortuni (+7,3%) e Rc Generale (+10,3%). Migliora il rapporto sinistri a premi
che è passato dal 77,7% del primo semestre 2001 al 73,8% del giugno 2002. A
fornire un apporto determinante è stata l'efficace politica assuntiva della Rc
Auto che, grazie ad una scelta tariffaria basata su un'elevata personalizzazione
delle tariffe, ha dato un forte contributo alla riduzione dei sinistri (-13% il
numero complessivo di quelli denunciati), fatto in sé positivo in parte
controbilanciato da un incremento del costo medio dei sinistri. Le spese sono
aumentate di quasi il 5% a causa dei maggiori costi sostenuti per
l'implementazione di alcuni progetti fondamentali per lo sviluppo della società,
come la piattaforma tecnologica in ambiente internet che fa di Winterthur una
delle compagnie tecnologicamente più avanzate del mercato, e il call center per
la gestione centralizzata on-line dei sinistri. Peraltro è rimasta immutata al
25,1% la loro incidenza sui premi. Come accennato, l'elemento determinante dei
primi sei mesi del 2002 è stato il negativo andamento dei mercati finanziari.
Il decremento dell'utile apportato dalla finanza è stato causato soprattutto
dalle svalutazioni effettuate sul portafoglio azionario che sono state pari a
37,7 milioni di euro contro i soli 7 milioni dell'analogo periodo del 2001. In
ambito finanziario Winterthur, in linea con le decisioni adottate dalla
capogruppo, ha ridotto gli investimenti nel comparto azionario che al 30 giugno
si attestavano all'8,3% rispetto al 10% della fine del 2001. Winterthur Vita - A
determinare il passaggio da un utile di 11 milioni di euro nel 1° semestre 2001
ad una perdita di 21,1 milioni è soprattutto il persistente andamento negativo
dei mercati finanziari che ha portato a ridurre del 45% la quota di proventi da
investimenti e quindi a determinare un peggioramento del risultato tecnico (da
+13 a -17 milioni). Note positive invece sul fronte dello sviluppo, con un
incremento del 143% della raccolta premi (arrivata a 500 milioni di euro)
trainata dai prodotti tradizionali. Forte sviluppo anche dei prodotti unit
(+182,3%) e calo delle index (-78%). Con il 98% di raccolta globale realizzata
con polizze individuali, Winterthur Vita conferma la sua vocazione ad essere
partner privilegiato soprattutto da persone e famiglie. A concorrere alla
crescita dei volumi sono state anche le buone performance dei canali di vendita:
quello agenziale (+38%), che conferma la propria vocazione verso il prodotto di
tipo tradizionale, e quello dei personal banker di Credit Suisse Italy (+221%),
che, nell'asset allocation della propria clientela, hanno dato maggior peso ai
prodotti assicurativi. Il totale dei pagamenti cresce leggermente (+3,8%) mentre
si riducono i riscatti (-7%). Sul fronte delle spese di gestione, la discesa del
16,7% (con una relativa incidenza sui premi che passa dall'8,4% al 2,9%) è
dovuta ai minori costi di acquisizione a sua volta legata ad un diverso mix di
raccolta. "Il settore assicurativo sta vivendo il periodo più difficile
degli ultimi decenni - ha dichiarato Fabrizio Rindi, Presidente di Winterthur
Assicurazioni e Winterthur Vita - soprattutto per effetto della perdurante crisi
dei mercati finanziari. In un contesto simile, le semestrali delle società
Winterthur sono soddisfacenti. Il dato più positivo è che, sotto il profilo
della gestione, tutti i principali indicatori, ad eccezione di quelli
finanziari, mostrano un miglioramento. Riducendosi appunto l'apporto positivo
della finanza, dobbiamo insistere nel continuo miglioramento della redditività
tecnica e della struttura dei costi e nella ricerca del miglior equilibrio
possibile fra il livello di servizio al cliente e una politica tariffaria dei
prodotti adeguata agli scenari di rischio attuali"
RAI:
GASPARRI, BUONI E INASPETTATI RISULTATI SEMESTRALE
Roma, 4 ottobre 2002 - "I risultati del bilancio semestrale, esaminati ieri
dal Consiglio di Amministrazione della Rai, sono buoni e soprattutto
inaspettati". Lo afferma il Ministro delle Comunicazioni, on. Maurizio
Gasparri. "In tre mesi e' stata ribaltata una tendenza negativa, nonostante
il momento non sia tra i piu' facili. Dalle indicazioni fornite dal Cda tutti i
dati sarebbero confortanti, a cominciare dalla raccolta pubblicitaria nonostante
il mercato attraversi una congiuntura negativa. E proprio l'aumento della
raccolta pubblicitaria acquista maggiore rilievo perche' vuol dire che gli
investitori apprezzano i programmi. Rivolgo un incoraggiamento quindi a
proseguire in questa azione per rafforzare il servizio pubblico e un
ringraziamento a tutto il personale, a cominciare dal Direttore Generale, che si
sta adoperando in questa importante azione tesa al riposizionamento dell'Azienda
e al taglio dei costi, seguendo le indicazioni del Consiglio d'Amministrazione.
E a questo ha contribuito e contribuira' anche nei prossimi mesi, l'accordo che
la Rai ha sottoscritto con la Lega per i diritti del calcio, per il quale
personalmente mi sono molto impegnato, a cifre notevolmenti inferiori rispetto
al passato. Questo permettera' - conclude il Ministro - agli italiani e agli
appassionati di calcio di vedere il Campionato in chiaro, cosa che forse sarebbe
stata impossibile se si fosse tenuto conto delle previsioni della precedente
gestione dell'Azienda, che nel budget 2002, non aveva ipotizzato uno
stanziamento in tal senso".
OBERTHUR:
RISULTATI PRIMO SEMESTRE 2002 OBERTHUR MANTIENE LE SUE POSIZIONI IN UNO SCENARIO
ECONOMICO DIFFICILE E SOGGETTO A MUTAMENTI SIGNIFICATIVI
Milano, 4 ottobre 2002 Il primo semestre 2002 è stato caratterizzato da: Una
continua crescita nel settore bancario, una quota di mercato in incremento nel
settore della telefonia mobile, in particolare in Europa; Nonostante una forte
pressione concorrenziale, una diminuzione limitata degli utili al lordo di
interessi, imposte e ammortamenti e degli utili al lordo di interessi e imposte
(non sono inclusi 7 milioni di Euro di voci straordinarie); Una perdita netta di
20.7 milioni di Euro, causata dalle variazioni dei tassi di cambio e
dall'impatto dello share fall sulle azioni in possesso della società; Una
riduzione di 18 milioni di Euro nel debito netto dal 1 gennaio 2002; Una
riorganizzazione continua della società, con una riduzione di circa 300
dipendenti. Recupero sequenziale del 10% nell'attività durante il secondo
trimestre La forte resistenza di Oberthur Card Systems ha portato un incremento
significativo delle proprie entrate durante il secondo trimestre. Questi i
risultati del primo semestre: Crescita del 12% delle vendite di carte bancarie a
microprocessore (rispetto al primo semestre 2001). Il fatto che la società
ricopra la prima posizione nei mercati di Francia e Regno Unito, attaulmente i
due driver nel processo di migrazione verso gli standard Emv (Europay,
Mastercard, Visa), ha generato questa crescita sostanziale. L'impiego in
continua crescita delle carte francesi ha naturalmente compensato la flessione
riscontrata nel Regno Unito nel secondo trimestre. L'attività delle carte di
pagamento è incrementata del 3% durante il primo semestre 2002, con un aumento
considerevole nel settore delle carte a microprocessore e dei servizi di
personalizzazione, a compensare la flessione nell'ambito del mercato delle carte
magnetiche. Questa attività rappresenta oggi il 52% delle entrate della società
(rispetto al 48% del primo semestre 2001). Crescita dell'1% del volume di
vendita di carte Sim, in un mercato in declino nel territorio europeo. Questo
incremento di quote di mercato è stato ottenuto grazie al successo che hanno
avuto le soluzioni innovative offerte agli operatori dell'Europa meridionale.
Stabilità nel segmento della authentication e network security, con una
significativa crescita sequenziale durante il secondo trimestre 2002
(+9,9%),dovuta al recupero nel mercato delle Pay-Tv. Profitti operativi sotto
pressione, con una netta perdita - Il recupero nelle attività mostra il
dinamismo commerciale di Oberthur Card Systems. In ogni caso, l'aumento della
pressione sui prezzi di vendita (-20% per le carte Sim) e l'impatto dei
sovraccosti riguardanti i componenti più innovativi comprati a prezzi altissimi
hanno portato a una netta ricaduta, rispetto al primo semestre 2001, degli utili
al netto di interessi, imposte e ammortamenti e degli utili al netto di
interessi e imposte, rispettivamente al +7,9% e al -5,5% di milioni di Euro.
Prima che l'"effetto sovraccosti" dei componenti (stimato in 7 milioni
di Euro) venga compreso nei bilanci, gli utili al netto di interessi, imposte e
ammortamenti ammonterebbero a 14.9 milioni di Euro (mostrando una ricaduta
limitata del 2,7% rispetto alle vendite che ammonta al 6,8%, paragonato al 9,5%
del primo semestre 2001) e gli utili al netto di interessi e imposte
risulterebbero positivi, a 1,5% milioni di Euro. La perdita netta ammonta a 20,7
milioni di Euro, se comparata al profitto di 0,2% milioni di Euro datato al 30
giugno 2001. Ciò include un impatto di 2,2 milioni di Euro di variazioni dei
cambi esteri sia sui crediti che sui debiti contratti in valuta straniera,
principalmente Dollari USA e Sterline inglesi, nonché un impatto di altri 2,5
milioni di Euro connessi alla ricaduta del prezzo delle azioni sulle azioni in
mano alla società e destinate ad un programma di stock option. Diminuzione del
debito netto - Grazie all'effetto combinato del miglioramento nel fabbisogno del
proprio capitale circolante e di una mirata politica di investimento, Oberthur
Card Systems ha ridotto il proprio debito netto di 18 milioni di Euro (dai 142
milioni di Euro del 31 dicembre 2001 ai 124 del 30 giugno 2002). Previsioni - I
cambiamenti riscontrati per oltre un anno nell'industria delle smart card stanno
portando ad una radicale trasformazione degli attuali modelli economici; tale
trasformazione implica una riallocazione delle risorse, una razionalizzazione
delle aree geografiche e infine una gestione più appropriata del portafoglio
prodotti. Oberthur Card Systems, conscia di tali cambiamenti, ha rapidamente
compiuto i passi necessari per far fronte a questa nuova situazione, continuando
d'altra parte a rafforzare la propria posizione nei mercati in cui è attiva. La
riorganizzazione delle proprie operazioni in territorio nord-americano, iniziata
nel 2001, e la costante razionalizzazione delle risorse nelle altre zone hanno
portato la società a ridurre il proprio personale di circa 300 unità durante i
primi sei mesi del 2002 (il personale, al 30 giugno 2002, consta di 3.136
persone in tutto). I risparmi ottenuti da queste operazioni avranno sicuramente
effetto nei bilanci del secondo semestre 2002. Questa politica continuerà nei
mesi a venire e dovrebbe alleggerire la struttura dei costi approssimativamente
di 10 milioni di Euro su base annuale (inizio nel 2003). Grazie alla flessibilità
della struttura organizzativa e alla propria capacità di reazione, Oberthur
Card Systems è capace di mantenere la posizione di leader nei principali
mercati di sua competenza, il cui potenziale di crescita a medio termine rimane
sostanzialmente intatto. Infolink: www.oberthurcs.com
MARIELLA
BURANI FASHION GROUP SEMESTRALE AL 30 GIUGNO 2002 CONFERMANDO, PER IL QUINTO
SEMESTRE CONSECUTIVO, UNA CRESCITA A DOPPIA CIFRA DEL FATTURATO (+19,44%), DEL
MARGINE OPERATIVO LORDO (+ 65,92%), DEL REDDITO OPERATIVO LORDO (+141,43%) E DEL
REDDITO DELLA GESTIONE CORRENTE (+ 513,34%).
Cavriago, 4 ottobre 2002 Il Consiglio di Amministrazione della Mariella Burani
Fashion Group ha iapprovato il 30 settembre la Relazione Semestrale al 30 giugno
2002. Il fatturato consolidato del primo semestre del 2002 è stato pari a 130,3
milioni di Euro in aumento del 19,4%, accompagnato da una crescita più che
proporzionale del Margine Operativo Lordo, pari a 13,8 milioni di Euro (+ 65,9
%), del Reddito Operativo Lordo pari a 8,5 milioni di Euro (+ 141,4%) e del
Reddito della Gestione Corrente pari a 7,7 milioni di Euro (+513,3%). Primo
semestre 2002 Il fatturato consolidato del Gruppo è aumentato a 130,3 milioni
di Euro rispetto ai 109,1 milioni di Euro della prima metà del 2001. La
crescita del 19,4% è principalmente attribuibile: * alla crescita organica del
settore abbigliamento, core business del Gruppo * al rafforzamento della rete
distributiva * alle acquisizioni di Revedi S.p.A. e Itm S.p.A. Il Margine
Operativo Lordo (Ebitda) al 30 giugno 2002 è pari a 13,8 milioni di Euro
rappresentando una crescita del 65,9%, rispetto agli 8,3 milioni di Euro del
primo semestre dell'anno precedente, e porta la propria incidenza sui ricavi al
10,6% rispetto al 7,6% del semestre dell'esercizio precedente. Tale crescita
riflette: * l'evoluzione continua del sales mix, con una maggiore contribuzione
di prodotti e canali distributivi più profittevoli (pelletteria, marchi propri,
DOS, franchisees e clienti wholesale diretti ) * maggiore efficienza nella
produzione e distribuzione, anche grazie alle nuove acquisizioni di Revedi e Itm.
Il Reddito Operativo Lordo (Ebit) al 30 giugno 2002 è pari a 8,5 milioni di
Euro e indica un incremento del 141,4% rispetto ai 3,5 milioni di Euro dello
stesso periodo dell'esercizio precedente, portando la propria l'incidenza sui
ricavi al 6,5% rispetto al 3,2% del primo semestre 2001. Significativo
l'incremento del Reddito della Gestione Corrente pari a 7,7 milioni di Euro
(+513,3%) che denota la focalizzazione del Gruppo sull'indice fondamentale della
redditività. Il Reddito Lordo del Periodo è pari a 5,7 milioni di Euro. La
Posizione Finanziaria Netta al 30 giugno 2002 è pari a 75,9 milioni di Euro, in
miglioramento rispetto ai 79,9 milioni di Euro del 31 marzo 2002, e riflette un
debt/equity ratio pari a 0,75. Highlights operativi Il Gruppo continua nella sua
opera di rafforzamento del settore dell'abbigliamento e in quella d'integrazione
delle società acquisite da ultimo nel settore della pelletteria. La divisione
"Abbigliamento" è cresciuta grazie a: * il buon andamento delle
vendite con marchi propri (84%) * il maggiore focus nel product marketing * il
maggiore utilizzo del canale distributivo diretto La divisione "Leather
Goods" raccoglie i benefici della presenza consolidata in mercati
geografici in forte crescita come i paesi est-europei, un'ampia rete
distributiva, nuove licenze e una nuova produzione di calzature, accessori ed
abbigliamento in pelle per Mariella Burani e Mila Schön.
NUOVO
ACCORDO STRATEGICO TRA CAPITAL MONEY E BANCA POPOLARE DI BERGAMO - CREDITO
VARESINO LA BANCA RILEVA IL 20% DEL CAPITALE, CON OPZIONE A SALIRE ULTERIORMENTE
Bergamo/Milano, 4 ottobre 2002 Capital Money Spa, società che da oltre
vent'anni è leader nei settori dell'assistenza finanziaria ed assicurativa
all'intermediazione immobiliare e la Banca Popolare di Bergamo - Credito
Varesino hanno perfezionato e sottoscritto - nell'ambito di una ampia e durevole
collaborazione - un nuovo importante accordo di partnership strategica. La Banca
Popolare di Bergamo-Credito Varesino ha acquisito, per un controvalore di 1
milione di euro, il 20% del capitale sociale di Capital Money con l'opzione di
crescere ulteriormente nell'arco di un triennio e con lo scopo di rinsaldare,
con importanti obiettivi comuni, un rapporto che è in essere da oltre 10 anni.
Capital Money conta 37 uffici in tutta Italia e oltre 4.000 Agenzie Immobiliari
convenzionate e, nei primi nove mesi del 2002, ha ricevuto oltre 5.500 richieste
di mutuo immobiliare per oltre 600 milioni di euro. L'obiettivo che i due
partner si pongono è di raggiungere già nel 2003 un volume di erogazione
sensibilmente maggiore, oltre ad un'ulteriore espansione sul territorio
nazionale con l'apertura di nuovi uffici sino alla copertura di tutte le regioni
entro il 2003. A seguito dell'accordo societario raggiunto, è stato nominato il
nuovo Consiglio di Amministrazione ed assegnate le cariche sociali: Sergio
Merisio è stato riconfermato Presidente, Antonio Loda riconfermato Vice
Presidente mentre è stato nominato Amministratore Delegato Giuseppe Lisiero,
dirigente della Banca Popolare di Bergamo-Credito Varesino. Capital Money è
attiva nel settore immobiliare dal 1974 e dal 1984 opera nel settore dei mutui
casa e dei prodotti finanziari affini, con competenze altamente specializzate
che seguono le operazioni dalla scelta dell'abitazione fino al rogito. Il
Presidente Sergio Merisio ha così commentato: "Ritengo che la
partecipazione della Banca Popolare di Bergamo-Credito Varesino sia un passo
importante per allargare gli orizzonti della nostra attività e sono
personalmente convinto dell'impulso che deriverà da questa partnership, grazie
alla quale potremo essere ancora più incisivi, garantendo sempre ai nostri
clienti i massimi standard qualitativi nella mediazione creditizia e nei
prodotti mutuo offerti".
INDAGINE
R&S-IL SOLE 24 ORE SUI BILANCI DELLE SOCIETÀ QUOTATE AL GIUGNO 2002
Milano 4 ottobre 2002 - Indagine R&S-Il Sole 24 Ore sui bilanci delle 30
principali società quotate in Borsa e sulle utilities. www.mbres.it
GRUPPO
CAPITALIA: PRESENTATI ALLA COMUNITÀ FINANZIARIA I PIANI INDUSTRIALI 2002-2005
RIDUZIONE COMPLESSIVA DI 3.700 UNITA' (-12%) PROGRAMMI DI SVILUPPO, FORMAZIONE E
INCENTIVAZIONE NUOVI ASSUNTI PREVISIONI 2002: UTILE OPERATIVO IN LINEA CON 1°
SEMESTRE GIORGIO BRAMBILLA NOMINATO AMMINISTRATORE DELEGATO
Milano, 4 ottobre 2002 - I Consigli di Amministrazione del Gruppo Capitalia e di
FinecoGroup hanno approvato ieri i rispettivi Business Plan 2002-2005, che
saranno illustrati oggi alla comunità finanziaria. Il piano del Gruppo
Capitalia, di cui il business plan di FinecoGroup è parte integrante, definisce
le linee strategiche e il percorso operativo da intraprendere per il
rafforzamento di Capitalia quale protagonista nel mercato del credito e dei
servizi finanziari. Nella parte introduttiva l'Amministratore Delegato Giorgio
Brambilla ha sottolineato come la dinamica che ha interessato il Gruppo negli
ultimi anni (dalla privatizzazione di Banca di Roma nel 1997 all'acquisizione di
Banco di Sicilia e di Mediocredito Centrale nel 1999, fino all'integrazione con
Bipop-Carire) ne ha radicalmente trasformato la struttura, dando vita a un nuovo
gruppo bancario integrato nel quale sono confluite: le attività tradizionali di
Banca di Roma, Banco di Sicilia e Bipop-Carire; il nuovo polo del Consumer
Banking e dell'Asset Management rappresentato da FinecoGroup; • le attività
di Investment Banking con Mcc, nella cui compagine azionaria sono recentemente
entrati nuovi importanti azionisti. Oggi al Gruppo Capitalia fanno capo: oltre 5
milioni di clienti, con depositi per il 7,9% del mercato nazionale; oltre 2000
sportelli con una quota di mercato del 7,1%; oltre 3000 promotori finanziari; il
7,8% del mercato complessivo dei crediti. Il Direttore Generale Matteo Arpe ha
illustrato i principali risultati raggiunti dal Gruppo nel corso degli ultimi
mesi tra i quali, in particolare, vanno menzionati: l'esecuzione dell'operazione
Bipop-Carire; la completa rivisitazione del processo del credito; la completa
ristrutturazione dell'attività finanziaria; il miglioramento della struttura
del capitale; la forte riduzione del VaR finanziario; la costituzione della
funzione Asset Liability Management nell'ambito della Finanza Integrata; il
rafforzamento dell'attività di Mcc; gli interventi sulle "fabbriche"
di prodotto, oggi concentrate in Fineco, sia tramite razionalizzazione dell'asset
management, sia sulla parte straordinaria del ramo Vita Bancassurance (lettera
d'intenti Capitalia, Toro e Fineco per la creazione del primo polo Vita in
Italia). Ma, soprattutto, il Gruppo ha proceduto ad un vasto rinnovamento del
management, con la riorganizzazione integrale delle linee operative, la completa
riorganizzazione della struttura e la ridistribuzione delle responsabilità. Il
rafforzamento del management è stato ottenuto inserendo nella struttura
centrale di Gruppo 43 senior manager e 85 manager di livello intermedio. Il
Gruppo dispone oggi di una struttura operativa, centrata su tre aree: Credito;
Canali distributivi; Finanza integrata. Ciascuna società riferisce alla Holding
Company, Capitalia mantiene una responsabilità diretta per la strategia globale
e il controllo delle partecipate. In particolare a Fineco è stata assegnata la
funzione di factory dei prodotti finanziari e alle reti Banca di Roma, Banco di
Sicilia e Bipop-Carire, oltre che alla stessa rete di promotori Fineco, la
funzione di marketing e distribuzione. Quanto a Mcc, rafforzato nel corso
dell'anno con nuovi importanti inserimenti manageriali per consolidare il
proprio ruolo di Investment bank del Gruppo, essa ha avuto un ruolo di primo
piano in molte importanti transazioni nel mercato. Nell'ambito di un programma
globale di dismissioni, il 19% di Mcc è stato ceduto a grandi gruppi.3
industriali italiani, ricavandone una plusvalenza di € 106 milioni. Un
ulteriore 5-10% sarà ceduto entro l'anno, rimanendo a Capitalia il controllo.
Il piano messo a punto dal Direttore Generale Arpe prende le mosse dalla
percezione del mercato relativamente alla qualità degli asset del Gruppo. Tale
percezione va inquadrata alla luce: del lavoro analitico compiuto in questi mesi
dal management del Gruppo sulla qualità del credito; dell'insieme di azioni già
intraprese soprattutto nella gestione dei Performing Loans (crediti in bonis) e
dei Non-Performing Loans (incagli e sofferenze). A cominciare dalla valutazione
del rischio di credito, Capitalia ha effettuato, mediante un proprio modello
basato su standard internazionali e riconosciuto "international best
practice" da alcune tra le maggiori agenzie di rating, un'analisi compiuta
della struttura e delle caratteristiche dei Performing Loans. Tale modello
applica i principi contenuti nel Protocollo Basilea II. Esso consente di
stimare, per ogni posizione creditoria (esclusi i crediti agli individui e alle
famiglie) il tasso di probabilità di default, e dunque di assegnare un rating
interno relativo al portafoglio crediti. Questo sistema fornisce la ripartizione
dei crediti in due categorie: investment grade e speculative grade. La categoria
di portafoglio investment grade rappresenta circa il 70% del totale portafoglio
crediti. Tra i fattori positivi c'è poi la tendenza, già in atto da quattro
anni, ad un riequilibrio nella ripartizione geografica del credito in bonis, con
un peso ormai prevalente del Nord (47%) rispetto al Centro (36%) e al Sud Italia
(17%), e la percentuale relativamente modesta dei settori a rischio. Per quanto
riguarda invece i Npl, negli anni recenti un'approfondita revisione del
portafoglio crediti in Banca di Roma ha condotto a un significativo incremento
dei Npl (€ 8,5 mld), solo parzialmente compensati da successive operazioni di
securitization. Al 30 giugno di quest'anno, al netto delle cartolarizzazioni e
dei ricuperi effettuati, lo stock NPL è pari a circa € 3,9 miliardi netti. Il
piano si pone l'obiettivo di migliorare significativamente l'attività di
recupero crediti attraverso: la costituzione di una nuova società specializzata
nel recupero crediti (servicer); l'avvio di un programma di ristrutturazione
delle modalità di recupero crediti; la creazione di una joint venture nel
settore real estate per migliorare l'efficacia del recupero crediti; una
partnership con un operatore internazionale nel settore del recupero crediti.
Nel 2002, comunque, saranno effettuati nuovi significativi accantonamenti
straordinari per: colmare il gap della riserva di rischio generico; migliorare
il "time value cost" della securitization, prevedendo una operazione
di cartolarizzazione fino a € 2,6 mld di sofferenze nette, entro l'inizio del
2003. Un'analisi sul Var (Value at Risk) mostra che l'approccio "risk-adjusted"
adottato dal Gruppo ha portato ad una rilevante riduzione del rischio
finanziario: oltre il 70% dall'inizio dell'anno ad oggi (da circa € 25 milioni
a € 7 milioni), un risultato peraltro ottenuto in un contesto di estrema
volatilità. L'approccio "risk-adjusted" e la politica di Asset
Liability Management (Alm) stanno già portando a consistenti riduzioni
nell'attivo ponderato per rischio (Risk Weighted Asset, Rwa). Nel 2002 tale
riduzione è prevista in € 15,5 miliardi (12 dei quali già acquisiti) grazie
a: una ricomposizione del portafogliotrading;. un'attenta politica di erogazione
del credito; una riduzione dell'esposizione interbancaria. Le riduzioni
saliranno di ulteriori € 4,5 miliardi a fronte delle azioni straordinarie
previste dal piano industriale, che produrranno anche un aumento del 7% in
termini di Raroc (Risk Adjusted Return On Capital). La strategia di
ottimizzazione dei Rwa avrà conseguenze positive anche per il Tier 1 ratio, che
a fine 2002, grazie anche alle azioni straordinarie previste dal piano
industriale, si attesterà sul 6,3% (con un Total Capital ratio di 10,09%), con
un incremento del 19% rispetto ai livelli 2001. La crescita del Tier 1 ratio
permette di escludere sin d'ora interventi di ricapitalizzazione del Gruppo. Il
business plan 2002-2005 - Il piano del Gruppo è focalizzato su alcuni punti
centrali: razionalizzazione della rete di sportelli; dismissioni di
partecipazioni e di attività non-core; riduzione e sviluppo delle risorse
umane; riduzione dei costi operativi e amministrativi; ?crescita dei ricavi. Il
Gruppo ha deciso una serie di interventi di razionalizzazione nell'ambito della
rete di sportelli e di dismissioni di partecipazioni e di attività non
strategiche che saranno attuate nei prossimi mesi. In particolare: la
razionalizzazione della rete, che intorno alla metà dell'anno prossimo sarà
ridotta di 150 sportelli ottenendo, fra l'altro, un riequilibrio della presenza
del Gruppo nelle varie zone del paese. Il processo comporterà la contestuale
cessione di € 4,2 miliardi di depositi e una riduzione dei proventi di circa
€ 25 milioni, ma anche la riduzione di 1.200 addetti e di circa € 2,2-2,4
miliardi in termini di Risk Weighted Asset; la cessione di una ulteriore quota
del 5-10% di Mcc; l'ottimizzazione del portafoglio partecipazioni del Gruppo; la
dismissione di alcune attività fra le quali Entrium (rete retail in Germania) e
Banca della Rete (rete italiana di promotori finanziari), entrambe controllate
da FinecoGroup. Queste operazioni genereranno complessivamente ricavi netti fino
a € 1,5-1,7 miliardi con una plusvalenza complessiva fino a € 0,7 miliardi e
una riduzione dei Risk Weighted Asset fino a € 4,5 miliardi. Tra la fine di
quest'anno e la fine del 2005 è prevista una riduzione di oltre 3.700 unità,
pari al 12%, con minori costi per circa € 90 milioni. La riduzione deriva da
uscite, prepensionamenti e dismissioni per circa 5.400 unità, cui fanno
riscontro oltre 1.700 assunzioni di personale ad alta qualificazione. Sarà
lanciato un vasto programma di formazione e di sviluppo organizzativo,
comprendente nuovi sistemi di valutazione, di gestione per obiettivi e di
compensazione. In particolare è previsto un piano di stock option per il
management e le figure professionali più rilevanti per un totale di 20 milioni
di azioni. Il piano prevede un processo di riduzione delle spese generali e di
quelle per pubblicità, sistemi informatici, consulenze, comunicazioni postali e
telefoniche, che condurrà entro il 2005 ad una riduzione del 14,5% rispetto al
2002, con la parte più consistente (11,5%) che si registrerà già l'anno
prossimo. Per quanto in particolare guarda i sistemi IT, si punta a
miglioramenti sul piano • organizzativo, collocando le funzioni strategiche e
di controllo del sistema a livello holding; • dell'integrazione, con un
processo che entro il 2004 porti al consolidamento e all'ottimizzazione delle
varie risorse informatiche del Gruppo; • dell'evoluzione sistemistica, con una
particolare attenzione alla sinergia tra sistemi IT e linee di business e a
investimenti e partnership per accelerare l'attuazione del piano..5 Da questo
insieme di azioni nell'area IT Capitalia si attendono risparmi complessivi per
€ 80 milioni al 2005 e investimenti di € 250 milioni nel periodo 2003/2005.
La crescita dei ricavi è attesa su due fronti: i margini di interesse, previsti
in crescita a un tasso medio annuo composto (Cagr) del 7,6% al 2005, e i
proventi da commissioni, con un CAGR 2002-2005 del 13,2%. Nel primo caso i
fattori sono: l'aumento dei volumi legato alla valorizzazione della presenza
Bipop, soprattutto nell'Italia settentrionale (Cagr 6,5%); la gestione del
capitale, con ulteriore riduzione dei Non Performing Asset e dei prestiti
interbancari (-€ 7,5 mld al 2005); i tassi di interesse, per i quali è
previsto un repricing grazie alle nuove procedure di credit scoring e al
riposizionamento geografico della presenza del Gruppo. Le crescita delle
commissioni farà leva su: la gestione degli investimenti, un business generato
da Fineco; altre commissioni bancarie; la crescita in volumi della finanza
strutturata. Il potenziale di crescita del fatturato tiene conto del livello
relativamente basso di partenza della penetrazione di prodotti destinati in
particolare a tre settori di mercato: mass market, business, affluent. Il piano
ipotizza il raggiungimento di un livello del 60% della "best practice"
con un ulteriore potenziale superamento dei target 2005. Ecco i principali
obiettivi del piano al 2005: 2001 1H 2002 2003 2005 Margine di intermediazione
4,9 2,3 5,2 6,5 Risultato lordo di gestione 1,1 0,5 1,9 3,3 Accantonamenti su
crediti (%) 1,2 1,2 1,2 1,0 ROE N.M. N.M. 1,3% 9,3% Tier 1 5,3% 5,5% 6,5% 6,9%
Le azioni, i cui effetti saranno concentrati soprattutto nel 2003, faranno leva
principalmente su: un aumento del 7,6% (Cagr 2002-2003), nei margini di
interesse e nelle commissioni; una riduzione dei costi e degli accantonamenti
per crediti del 9,9% (Cagr 2002-2003); Nel 2005, la crescita di margini e
commissioni salirà al 9% (Cagr 2002-2005), mentre la riduzione dei costi e
degli accantonamenti sarà del 3,8% (Cagr 2002-2005). I principali elementi che
prevedibilmente caratterizzeranno l'esercizio 2002 sono: un utile operativo in
linea col 1° semestre 2002; un accantonamento straordinario da destinare alla
riserva rischio generico e a nuove cartolarizzazioni; le plusvalenze da
dismissioni (sportelli, Entrium, MCC, altre attività); il forte recupero di
valore del Tier Il Consiglio di Amministrazione inoltre, in attuazione della
delega ad esso attribuita dall'Assemblea degli azionisti nella seduta del 16
maggio 2002 in tema di stock granting, in relazione al premio aziendale 2001 ha
deliberato un aumento del capitale sociale a titolo gratuito per un importo di
€ 10.499.065 mediante emissione di n. 10.499.065 azioni ordinarie, godimento
regolare, da assegnare a tutto il personale dipendente della Banca di Roma e
delle società controllate Banco di Sicilia e Mcc (con riferimento agli organici
"pre riassetto societario" del Gruppo), ai sensi dell'art. 2349 del
codice civile. Dopo il perfezionamento dell'operazione, il capitale sociale di
Capitalia ammonterà a € 2.206.821.000. Sempre in attuazione della relativa
delega attribuitagli dall'Assemblea degli azionisti del 16 maggio 2002, il
Consiglio ha avviato il primo ciclo del piano di incentivazione azionaria
riservato al management ed alle figure professionali più rilevanti del Gruppo
ed ha deliberato di assegnare - alle condizioni e con le modalità previste nel
"Regolamento dei warrant" approvato dall'Assemblea medesima - fino ad
un massimo di 16 milioni di warrant, validi per la sottoscrizione da parte dei
beneficiari di un pari numero di azioni Capitalia di nuova emissione con un
vesting di tre anni ed esercitabili a pena di decadenza nei tre anni successivi.
Il prezzo di esercizio dei singoli warrant è stato determinato, limitatamente
al primo ciclo del piano, in misura pari alla media aritmetica dei prezzi delle
azioni nel mese precedente la data di assegnazione dei warrant stessi. Massimo
Ferrari, Direttore Generale di FinecoGroup, ha illustrato il Business Plan per
il periodo 2002-2005. A partire dalla data di efficacia dell'operazione di
integrazione tra Capitalia e Bipop-Carire, che ha condotto alla nascita della
nuova Fineco, sono stati effettuati numerosi interventi operativi e
organizzativi tra i quali: lo spin-off della parte tradizionale di Bipop e
l'integrazione con le società conferite da Capitalia; l'insediamento di un
nuovo team manageriale e l'adozione di un sistema di governance; la definizione
e l'implementazione di nuove procedure interne di controllo e di risk
management; l'avvio della ristrutturazione delle principali aree di business;
l'avvio di iniziative commerciali di ribilanciamento dell'offerta risparmio
gestito. Il piano d'impresa parte da un ridisegno complessivo della struttura e
dalla sua riorganizzazione in quattro aree: Cash flow businesses- attività
capaci di costante generazione di cassa anche se legate all'andamento dei
mercati. In quest'area rientra l'Investment Management (Asset Management, Life
Assurance & Brokerage); Turnaround businesses- attività nelle quali è
stata avviata una profonda ristrutturazione per riportarle a break-even entro il
termine del piano. In quest'area rientrano le reti di Financial Advisors (banca
Fineco e Bipop City) le attività di banca e trading on line e quella di
emissione delle carte di credito; Growth businesses- attività con un affermato
modello di business già consolidato, non correlate all'andamento dei mercati,
con un'impressionante storia di crescita, di efficienza e di ritorno sul
capitale: leasing, mutui, cessione del quinto e in generale tutte le attività
di consumer bank; Opportunistic - attività "non-core" che saranno,
secondo i casi, dismesse, ristrutturate o deconsolidate, tra cui le reti retail
estere ed altre attività diversificate. Il piano indica per i tre anni
considerati una positiva evoluzione del risultato netto, previsto passare dall'
attesa per l'anno in corso a un utile netto di circa € 192 milioni nel 2005,
con miglioramento in tutte le aree di business e un significativo contributo
derivante, anche nel futuro, dal business Asset Management..7 L'obiettivo di
Return on Equity (Roe) al termine del piano si colloca al 19,2%, con un Total
Capital Ratio superiore al 10%. Linee strategiche e obiettivi: miglioramento
dell'asset mix; interventi sul pricing dei prodotti; innovazione di prodotti e
servizi. FinecoGroup si pone come un player innovativo facendo anche leva a
livello internazionale sulla consolidata collaborazione con Putnam.
L'integrazione delle "fabbriche" (Romagest, Cisalpina Gestioni e
Fineco SGR) permetterà di massimizzare le sinergie di costo attraverso una
razionalizzazione del personale e una riduzione dei costi IT. Ulteriori sinergie
deriveranno dalla collaborazione con le reti Capitalia. Il patrimonio gestito
passerà da € 40 miliardi del 2002 a € 55 miliardi nel 2005 con un Cagr
dell'11%. In termini di utile netto il Cagr normalizzato sarà del 18% (da
€47,9 milioni a € 79 milioni). Assicurazioni Vita - Linee strategiche e
obiettivi: recupero di redditività, con le sinergie di costo Roma
Vita-Cisalpina; promozione prodotti di investimento a lungo termine. Il piano
prevede (senza considerare l'operazione Toro) per i premi un Cagr dell'8% (da
€ 2,4 miliardi del 2002 a € 3 miliardi nel 2005), e per l'utile netto una
crescita da € 15 milioni nel 2002 a € 23 milioni nel 2005 (Cagr +15%).
Brokerage - Linee strategiche e obiettivi: rafforzamento della leadership in
termini di costo di esecuzione; estensione della piattaforma tecnologica di
Fineco Sim a tutti i flussi di intermediazione di FinecoGroup; sviluppo della
clientela istituzionale non captive. Nel periodo 2003-2005 il piano prevede un
aumento della redditività di questo business (cagr +18%) da € 22 milioni a
€ 36,1 milioni, con un corrispondente miglioramento del rapporto cost/income
da 43% a 32%. I volumi intermediati, esclusi i futures, saliranno del 5% da €
82,2 miliardi a € 95,4 miliardi. Promotori finanziari - Linee e strategiche e
obiettivi: integrazione reti Bipop City e Fineco e nascita di FinecoCity;
aumento della produttività dei promotori; sinergie con Capitalia per lo
sviluppo del segmento clienti dormienti e servizi transazionali. Il piano
prevede una crescita dei FuM (Funds under management) da € 5,4 miliardi a €
11,6 miliardi con un Cagr del 29% e un passaggio del risultato netto da una
perdita di € 31 milioni a un utile di € 11,2 milioni. Attività online e
carte - Linee strategiche e obiettivi: miglioramento della redditività;
repricing e ottimizzazione dei costi; cooperazione con Capitalia. I ricavi sono
previsti passare da € 33 milioni a € 63 milioni (Cagr +24%) e il risultato
netto da una perdita di € 18,5 milioni ad un utile di € 8,7 milioni. Leasing
- Linee strategiche e obiettivi:. consolidare la crescita sulla base
dell'attuale business model; sfruttare le sinergie con la rete di sportelli di
Capitalia; ottimizzare il Roc (Return on Capital) con operazioni di
securitization. Per i prossimi anni il piano prevede: una crescita annua
dell'erogato in linea con il trend del passato, senza includere le potenzialità
legate ad un eventuale estensione del modello Fineco Leasing sulle filiali
Capitalia; un miglioramento dello spread medio, grazie anche alla riduzione del
costo del funding e ad ulteriori operazioni di cartolarizzazione. Il valore dei
beni in leasing passerà da € 4,1 miliardi a € 5,7 miliardi (Cagr +12%),
mentre l'utile netto salirà da € 24 milioni a € 37,5 milioni (Cagr +17%).
Mutui - Linee strategiche e obiettivi: retention e incremento degli agenti terzi
(a regime, la rete conterà 385 agenti); ampliamento dell'offerta con lo
sviluppo delle consumer bank e cross selling sulla clientela esistente;
prosecuzione della politica di securitization. Il volume dei prestiti è
previsto passare da € 2,07 miliardi a € 3,95 miliardi (Cagr + 24%) e l'utile
netto da € 2 milioni a € 10,8 milioni (Cagr +77%) Consumer Bank - Linee
strategiche e obiettivi: lancio di una consumer bank dedicata; sfruttamento
delle opportunità legate ai vantaggi e agli incentivi fiscali previsti dalla
nuova Finanziaria per l'agevolazione del credito al consumo; _ sviluppo del
business "cessione del quinto". I volumi Icq (cessione del quinto)
saliranno da € 596 milioni a € 1,2 miliardi (Cagr +27%) e l'utile netto da
€ 7 milioni a € 13,1 milioni (Cagr +23%). A differenza del business mutui,
per il business Icq non sono previste operazioni di securitization nei futuri
esercizi. Per le partecipate che svolgono un'attività considerata non core, si
procederà ad una gestione opportunistica, valutando anche la convenienza di
eventuali dismissioni. Il piano prevede alcuni importanti traguardi strategici,
fino a giugno 2003: avvio dismissioni asset non strategici; disponibilità
filiali Capitalia per operazioni transazionali di clienti di promotori e di
clienti online ; sinergia clienti Capitalia-reti promotori: lancio progetto
cross-selling sulle tre reti. Ulteriori obiettivi del piano, per il 2003, sono
previsti nella seconda parte dell'anno: completamento analisi fattibilità
consumer bank; completamento analisi fattibilità progetto carte di credito ed
eventuale lancio; completamento programma dismissioni. Il Consiglio di
Amministrazione ha inoltre cooptato Giorgio Brambilla, nominandolo
Amministratore Delegato.
OPA
BRACCO: SUPERATO IL 90% DEL CAPITALE ESAOTE
Genova, 4 ottobre 2002 - In relazione all'andamento dell'Offerta Pubblica di
Acquisto in corso sulle 46.998.000 azioni ordinarie di Esaote S.p.A., la società
informa di avere ricevuto il 3 ottobre un comunicato dell'Offerente, Bracco
Biomed S.p.A., nel quale si rende noto quanto segue: "Milano, 3 ottobre
2002 - Bracco Biomed SpA (Gruppo Bracco) ha comunicato oggi che le adesioni
all'Offerta Pubblica di Acquisto volontaria lanciata dalla stessa Bracco Biomed
SpA sulla totalità delle azioni ordinarie di Esaote SpA, hanno portato il
Gruppo Bracco a superare il 91,7% del capitale totale di Esaote. L'operazione,
avviata il 2 settembre scorso, terminerà domani venerdì 4 ottobre. Ciò
permetterà alla Bracco, in linea con quanto già preannunciato, di promuovere
un'offerta pubblica di acquisto residuale sul capitale Esaote, a seguito della
quale le azioni Esaote saranno revocate dalla quotazione sul Mercato Telematico
Azionario della Borsa Italiana. Con il delisting di Esaote dalle negoziazioni
sul mercato azionario, Bracco potrà conseguire l'obiettivo di una maggiore
flessibilità operativa e finanziaria, anche nell'ottica di una eventuale
quotazione della capogruppo Bracco SpA." Inizio modulo
BILANCIO
POSITIVO PER "MILANO INCONTRA LA MODA" L'ASSESSORE BOZZETTI: "LA
MODA FA BENE A MILANO" ALL'OTTAGONO PUBBLICO ETEROGENEO E IN
"MOVIMENTO"
Milano, 4 ottobre 2002 - Nove giorni di sfilate, eventi, dibattiti hanno animato
la città, coinvolta nella kermesse "Milano incontra la moda". Una
serie di dibattiti organizzati all'Ottagono dall'assessorato di via Bagutta in
collaborazione con Grazia ai quali ha partecipato un pubblico attento e in
"movimento": 1500 persone, tra milanesi, turisti di passaggio e
addetti ai lavori, si sono date il cambio sulle poltrone del "Salotto di
Milano". "La moda fa bene a Milano -ha detto l'assessore Giovanni
Bozzetti-. Durante i nove giorni di sfilate, alberghi e ristoranti hanno
registrato il tutto esaurito; bar, discoteche e pub hanno beneficiato
dell'atmosfera festosa che ha pervaso la città. Anche i negozi sono stati presi
d'assalto -soprattutto dagli operatori stranieri- un segnale questo di ripresa
per il settore, che aveva risentito di un calo legato alla strage dell'11
settembre 2001. La moda è, quindi, per Milano un ulteriore sprone per la sua
economia e la sua vitalità e si conferma quale uno dei principali motori di
sviluppo". Quest'anno gli eventi organizzati dall'assessorato per la
settimana della moda avevano come filo conduttore l'attenzione ai nuovi talenti
stilisti. E le sfilate delle giovani leve non hanno deluso le attese. In
Stazione Centrale tutti hanno potuto ammirare non solo la splendida Sala Reale,
ma soprattutto le creazioni degli studenti della Naba, la Nuova Accademia delle
Belle Arti. Grande successo anche per il concorso Enkamania alla Rotonda della
Besana. E per il premio Limoni Freshion, in corso Vittorio Emanuele.
"Milano -spiega Bozzetti- per continuare a rimanere punto di riferimento
del settore e all'avanguardia nella creatività, deve continuamente produrre
idee fresche, nuova energia vitale, deve credere nei giovani". Anche gli
Info-point, allestiti in collaborazione con Renault in piazza Crocerossa e
piazza Santa Maria Beltrade, sono stati presi d'assalto da turisti e addetti ai
lavori così come quelli posizionati agli aeroporti di Linate e Malpensa. Un
successo su tutti i fronti, dunque, che servirà da punto di riferimento anche
per le prossime edizioni. Fine modulo
LA
CAMERA DI COMMERCIO DI MILANO APRE DUE BANDI PER L'E-COMMERCE E IL TURISMO SEDI
DECENTRATE: IN ARRIVO I CONTRIBUTI PER LE IMPRESE
Milano, 4 ottobre 2002. Siete un'impresa e volete richiedere un finanziamento
alla Camera di commercio? Da oggi si può, comodamente, vicino al vostro
ufficio, nelle dieci sedi decentrate della Camera di commercio di Milano in
provincia a Assago, Cesano Maderno, Desio, Legnano, Magenta, Mazzo di Rho,
Melegnano, Melzo, Monza, Sesto San Giovanni. Da oggi le imprese che vogliono
partecipare all'assegnazione di contributi e finanziamenti erogati dalla Camera
di commercio di Milano possono presentare le domande, compilate su appositi
moduli, anche presso le dieci sedi decentrate. In questo momento sono aperti due
bandi, che si possono richiedere anche in provincia, uno per promuovere
l'informatizzazione e l'e-business nel settore del commercio, l'altro per lo
sviluppo di nuove tecnologie nel settore del turismo. "La Camera di
Commercio - ha dichiarato Pier Andrea Chevallard, Segretario Generale della
Camera di Commercio di Milano - in quanto istituzione vicina alle imprese,
persegue con determinazione una strategia rivolta a rafforzare il suo legame con
il territorio. Una dimensione di decentramento testimoniata dalla presenza in
provincia di dieci sedi decentrate. Sedi in cui le imprese possono ottenere
tutti i servizi anagrafici nonché assistenza, senza per questo dover venire
fino a Milano. E ora si aggiunge questo nuovo servizio, con l'obiettivo di
rendere ancora più facile, per le piccole e medie imprese, accedere agli
stanziamenti". Contributi della Camera di commercio: la domanda si può
fare anche in provincia. Da oggi c'è una nuova opportunità: accanto alla
possibilità di spedire per posta la documentazione o di portarla direttamente
alla sede di Milano, è possibile servirsi degli uffici periferici. Le sedi
decentrate, grazie all'attivazione di nuove procedure informatiche, sono adesso
in grado non solo di fornire una prima assistenza, ma anche di ricevere le
richieste di partecipazione ai contributi, alle quali assegnare un numero di
protocollo. I bandi: informatizzazione e turismo. I bandi per i quali è già
possibile rivolgersi alle sedi decentrate della Camera sono due e riguardano il
"supporto allo sviluppo dell'informatizzazione e dell'e-business nel
settore del commercio" ed il "supporto allo sviluppo di nuove
tecnologie per la gestione aziendale, per la comunicazione e la
commercializzazione on line nel settore turistico". Per entrambe le
iniziative è possibile ritirare la modulistica presso tutte le sedi della
Camera di commercio di Milano oppure scaricarla dal sito internet
www.mi.camcom.it Ci sono: 200.000,00 euro per le Pmi del settore turistico, con
sede nella provincia di Milano, che tra il 1 luglio 2002 e il 31 dicembre 2002
(data in cui scadono i termini per la presentazione della domanda) investono in
nuove tecnologie per la gestione aziendale o nella formazione di professionalità
legate all'utilizzo di strumenti informatici, realizzino pagine Web per motivi
pubblicitari o di marketing, sostengano costi per la connessione di personal
computer in rete locale e ad Internet. Il contributo per le "nuove
tecnologie per la gestione aziendale" è pari al 35% dell'investimento fino
a un massimo di 4 mila euro, quello per le "tecnologie per la comunicazione
e la commercializzazione on-line" è pari al 40% dell'investimento fino a
un massimo di 8 mila euro. 232.405,00 euro per le Pmi del commercio al dettaglio
e all'ingrosso della provincia di Milano, che tra il 1 luglio 2002 e il 31
dicembre 2002 realizzano progetti aziendali rivolti al miglioramento
dell'efficienza organizzativa e gestionale, sia con l'impiego di tecnologie
avanzate, sia con programmi di formazione di nuove professionalità. Il
contributo per "l'intervento sull'informatizzazione" è pari al 35%
delle spese riconosciute ammissibili, comprese le spese per la formazione del
personale, con un limite massimo di 4.000 euro per ciascuna impresa, il
contributo per la realizzazione di "Siti Web e/o e-business" è pari
al 40% con un limite massimo di 8.300 euro. Le sedi decentrate Assago- World
Trade Center Palazzo Congressi, Strada 1 tel 02. 822501 fax 02.8515.4919 ; Mazzo
Di Rho Galleria Gandhi, 21 Centro Commerciale Rhodense tel. 02.934631 Fax.
02.9346338; Cesano Maderno Via Donghi, ang. C.so Europa tel 0362.64901 fax
0362.649038; Melegnano Via Castellini 28 tel 02.85151; Desio Via Monsignor
Cattaneo, 7 ang. Via Matteotti tel 0362.48031 fax 0362.480338 ; Melzo Via S.
Martino, 6/8 tel 02.9541601 Fax 02.95416050; Legnano Via Podgora, 2 c/o Inps tel
0331.428911 fax 0331.428946; Monza Piazza Cambiaghi, 9 tel 039.28071 fax
039.2807435; Magenta Via Pusterla 3, angolo Via Volta tel 02.972231 fax
02.97291143; Sesto San Giovanni Viale Ercole Marelli, 5 tel 02.244281 fax
02.24428409.
PARTE
UN ACCORDO CON PROMOS/CAMERA DI COMMERCIO PER RAFFORZARE I SERVIZI
INTERNAZIONALI E DOPO L'11 SETTEMBRE FRENA L'EXPORT MILANESE E LOMBARDO
Milano, 4 ottobre 2002. Battuta d'arresto per il made in Milan nel mondo nei
primi sei mesi del 2002 rispetto allo stesso periodo dello scorso anno: l'export
si riduce del -6,9%. Anche l'import cala del -5,5%. Emerge dall'elaborazione
della Camera di commercio di Milano attraverso il Lab.Mim sui dati diffusi dall'Istat
sull'andamento delle esportazioni e importazioni nelle regioni italiane nei
primi sei mesi dell'anno. Statistiche che riflettono un trend italiano, dove si
vede una diminuzione nell'interscambio commerciale (export -5,2%, import -6%) e
lombardo (export -7,3%, import -6,3%) . E per il rilancio dei rapporti
internazionali parte oggi la firma di un Accordo di programma per
l'internazionalizzazione del sistema delle imprese, promosso dall'Unioncamere
Nazionale, a cui partecipano oltre a Promos, azienda speciale della Camera di
commercio di Milano per l'internazionalizzazione, altre aziende speciali - Fai
di Campobasso, Promofirenze, Promec di Modena, Intertrade di Salerno e Vicenza
Qualità - e il Centro Estero delle Camere di commercio Piemontesi. Obiettivo:
il potenziamento delle modalità di collaborazione, la progettazione di
iniziative comuni in aree geografiche e mercati di interesse prioritario
attraverso la messa in comune di know how, di risorse professionali e
finanziarie, il collegamento in rete tra le strutture specializzate delle Camere
di commercio, l'assistenza alle imprese attraverso la rete degli sportelli.
Saranno potenziati soprattutto i servizi on line, anche attraverso lo sportello
virtuale Globus (www.globus.camcom.it). L'accordo durerà per 12 mesi, a valenza
sperimentale. "Come mostrano i dati - ha dichiarato Pier Andrea Chevallard,
segretario generale della Camera di commercio di Milano - siamo in un fase di
rallentamento degli scambi mondiale, che ha coinvolto i Paesi a un livello
internazionale, dopo la crisi dell'11 settembre. Le aree più colpite, dove si
vede una riduzione dei commerci con l'area milanese, infatti sono proprio quella
americana e, per l'import, quella asiatica. E, tra i settori che hanno sofferto
di più in questi primi sei mesi, quelli legati all'energia, combustibili
minerali, lubrificanti e prodotti connessi (import -39,2% e export -35,2%). E in
questa fase è ancora più importante il coordinamento delle strutture
istituzionali, anche grazie all'accordo che firmiamo oggi, per un'assistenza
sempre più mirata alle diverse esigenze dell'impresa che si rivolge per affari
ai mercati internazionali". La Lombardia. L'export in Lombardia si riduce
del -7,9%. Le province di Lecco (-19,2%), Brescia (-13,3%), Bergamo e Cremona
(-10%) registrano i cali più grandi, seguite da Milano (-6,9%). Le uniche
province dove le esportazioni sono in aumento sono Lodi (8,4%), Pavia (4,4%),
Mantova (0,8%). L'import diminuisce soprattutto a Lecco (-24%), a Cremona
(-20,9%), a Como (-11,9%), a Mantova (-7,6%), a Bergamo (-6,1%), a Milano
(-5,5%). Cresce solo a Lodi (+4,2%) ed è stabile a Pavia (-0,9%). Milano:
import - export per settori. Ci sono comparti che continuano a crescere: bevande
e tabacchi (import +115,8%, export +7,9%). Mentre combustibili minerali,
lubrificanti e prodotti connessi diminuiscono di più degli altri settori
(import -39,2%, export -35,2%). Milano: import - export per Paese. Si vede la più
grande diminuzione nell'import (-21,6%) e export (-16,6%) con l'America del
Nord, seguita dall'Oceania (import-16,6%, ma export +11,6%). Si riduce di un
terzo l'export verso centro e sud-America (-31,6%). L'Europa (import -4,1% e
export -5,9%) e soprattutto l'Europa centro orientale (import -13,8% e export
-11,6%) hanno perso nell'interscambio commerciale con Milano. Unico dato
positivo quello degli altri Paesi Europei, dove la variazione dell'import è del
+8,2% e dell'export +1,1%. In calo anche i rapporti con l'Asia (-8% l'import,
mentre tiene l'export con -0,4%). Stabili le relazioni con l'Africa (-2%
l'import e +0,4% l'export).
PORTO
DI GENOVA: TRAFFICI AGOSTO 2002 TRAFFICO CONTENITORI +3,8%; TRAFFICO
CONVENZIONALE +8,0; PASSEGGERI +15,7%; OLII MINERALI +7,8%
Genova, 4 ottobre 2002 - Nel mese di agosto il traffico contenitori del porto di
Genova è stato di 128.800 teu (+3,8%), di cui 71.518 al Vte, 22.804 al Terminal
Messina, 20.559 al Sech, 8.748 al Multipurpose e 5.171 negli altri terminal (Grendi,
Rebora, Genoa Metal Terminal). Per quanto riguarda il terminal Grimaldi da
questo mese il traffico contenitori è stato trasferito al Multipurpose. Nei
primi otto mesi il traffico contenitori è stato di 1.026.558 teu.(-1%), di cui
571.818 al Vte, 168.567 al Terminal Messina, 156.751 al Terminal Sech, 59.404 al
Multipurpose, 20.891 al terminal Grimaldi e 49.127 negli altri terminal. Nel
mese di agosto da segnalare l'aumento dell'8% del traffico convenzionale con
669.938 tonn. che portano il complessivo nei primi otto mesi a 5.842.756 tonn.
(+5,7%). In aumento nel mese anche la merce varia con 1.808.910 tonn. (+4,4%)
che negli otto mesi arriva a 15.262.600 (+1,1%). Da segnalare che nel mese al
terminal Multipurpose c'è stato un aumento del 145,2% (8.460) tonn.; del 26,1%
al terminal Messina (17.437 tonn.) e un aumento del 62,9 al terminal Rebora
(4.684 tonn.). Nelle rinfuse solide c'è stata una diminuzione al terminal di
Ponte S. Giorgio del -35% e -21% alle Acciaierie Ilva. Gli olii minerali sono
stati 1.569.018 tonn. (+7,8%) che portano il complessivo degli otto mesi a
12.546.135 (+4,7%). I passeggeri nel mese di agosto sono stati 852.846 (+15,7%)
di cui 787.703 (+14,8%) al terminal traghetti e 65.143 (+28%) al terminal
crociere. Nei primi otto mesi il traffico passeggeri è stato di 2.384.514
(+12,7%), di cui 2.049.106 (+12,3%) al terminal traghetti, e 335.408 (+15,6%) al
terminal crociere. Le navi arrivate ad agosto sono state 893 (+7,2%) portando
nel periodo gennaio-agosto il numero a 5.707 (+11,3%) con una stazza lorda di
111.899.643 (+17,1%). Nel mese di agosto i carri ferroviari carichi
arrivati/partiti sono stati 10.399 (-5,22%), di cui 6.158 nel porto storico e
4.241 al terminal Voltri . Il traffico complessivo nel mese di agosto è di
4.099.302 tonn. (0%), e nel progressivo è stato di 34.938.190 (+1,2%).
NUOVO
PRESIDENTE PER CARLO ERBA REAGENTI S.P.A.
Milano, 4 ottobre 2002 - Giorgio Casnati è il nuovo Presidente e Amministratore
Delegato della Carlo Erba Reagenti S.p.A. L'Azienda, leader in Italia nei
prodotti per laboratori, è stata acquisita all'inizio dell'anno dalla Barclays
Private Equity, che l'ha rilevata dal Gruppo Montedison. Giorgio Casnati, che
proviene dalla Leerdammer Company, dove ricopriva la carica di Direttore Europeo
e da precedenti esperienze in aziende multinazionali americane, sarà anche
Presidente e Amministratore Delegato della controllata francese Carlo Erba
Reactif e avrà il compito di rilanciare le due aziende che, negli obiettivi di
Barclays Private Equity, vogliono diventare uno dei leader nel settore a livello
europeo.
AIR
DOLOMITI PREMIATA PER LA TERZA VOLTA DA ERA - THE EUROPEAN REGIONS AIRLINE
ASSOCIATION
Milano, 4 settembre 2002 - Era - the European Regions Airline Association - ha
consegnato ad Air Dolomiti il "Bronze Award Airline of the Year
2002/2003" nell'ambito dell'Assemblea Generale Annuale tenutasi a
Salisburgo ieri, mercoledì 02 ottobre, alla presenza dei rappresentanti della
stampa internazionale e dei delegati delle principali Compagnie aeree europee.
L'"Era Airline of the Year Award" da 11 anni premia la qualità
globale delle migliori Compagnie aeree regionali europee, basandosi su un vasto
range di criteri che analizzano nel dettaglio tutti gli aspetti dell'attività.
Nel corso degli anni il premio ha assunto sempre più importanza fino a
diventare il più prestigioso ed autorevole riconoscimento nell'ambito
dell'aviazione regionale europea. Air Dolomiti, già vincitrice del
"1998/99 ERA Airline of the Year Award" e lo scorso anno del
"Bronze Award Airline of the Year 2001/2002" viene nuovamente
riconosciuta come un vettore dagli eccezionali standard qualitativi. La giuria,
composta da 8 giornalisti europei specializzati in aviazione, ha espresso le
seguenti motivazioni dell'attribuzione del premio ad Air Dolomiti: Alti profitti
e fatturato; Buona performance nelle aree finanza, efficienza operativa e
strategia globale; Bassa età media della flotta; Buon utilizzo della flotta e
degli equipaggi; Efficaci strategie di marketing e business; Elevato
investimento nella formazione. In particolare alcuni commenti dei giudici:
"Air Dolomiti vanta la flotta più giovane tra tutte le Compagnie che si
sono candidate al premio. Sin dalla sua fondazione il vettore si è affermato
come uno dei migliori Regional carrier, offrendo un servizio elevato ai propri
passeggeri. Air Dolomiti è riuscita a sviluppare un marchio che è diventato
sinonimo di qualità". "Air Dolomiti è un vettore molto professionale
che ha individuato una nicchia di mercato molto specifica e possiede un'identità
ben distinta e qualited-oriented difficile da copiare". "Air Dolomiti
è riuscita ad aumentare i propri ricavi nonostante l'attuale recessione ed a
mantenere comunque una buona regolarità dei voli". Era rappresenta oggi 79
compagnie europee che nel corso del 2001 hanno trasportato 76,6 milioni di
passeggeri. Nel primo semestre 2002 il tasso di crescita dei passeggeri del
settore Regional in Europa è stato del 6,3%, in controtendenza rispetto al
settore del trasporto aereo globale.
INDICATORI
DEL LAVORO E DELLE RETRIBUZIONI NELLE GRANDI IMPRESE DELL'INDUSTRIA E DEI
SERVIZI LUGLIO 2002
Roma, 4 ottobre 2002 - Nel mese di luglio, l'indice grezzo degli occupati alle
dipendenze nelle grandi imprese dell'industria (base 1995=100) è risultato pari
a 84,3. L'indice degli occupati al netto dei lavoratori in cassa integrazione
guadagni è risultato 84,6. I corrispondenti indici destagionalizzati sono 83,9
e 84,1 con variazioni congiunturali (rispetto al precedente mese di giugno) pari
a meno 0,1 e più 0,2 per cento. Nel mese di luglio 2002 l'indice grezzo degli
occupati alle dipendenze nelle grandi imprese dei servizi (base 1995=100) è
risultato pari a 97,2; l'indice al netto dei dipendenti in c.i.g. è pari a
97,1. I corrispondenti indici destagionalizzati sono risultati pari a 96,4 e
96,3, con variazioni congiunturali (rispetto al precedente mese di giugno)
nulle. La retribuzione lorda media per dipendente nelle grandi imprese
dell'industria ha presentato un incremento tendenziale del 4,1 per cento a
luglio e del 4,2 per cento nella media del periodo gennaio-luglio. Per la sola
componente continuativa per lavoro ordinario, l'aumento tendenziale di luglio è
stato del 2,7 per cento, mentre quello relativo al periodo gennaio-luglio è
stato del 2,8 per cento.
IN
POSITIVO ANCHE LA RACCOLTA ORDINI (+11%) E IL SETTORE DELL'USATO (+7,63%)
RIPRENDE IL MERCATO AUTO GRAZIE AGLI ECOINCENTIVI SETTEMBRE ATTIVO (+3,39%) DOPO
OTTO MESI DI FLESSIONE
Roma, 4 ottobre 2002 - L'effetto eco-incentivi nel mese di settembre si è fatto
sentire in modo molto concreto: con 165.200 immatricolazioni, frutto della
proiezione comunicata dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, il
mercato italiano dell'automobile registra il primo segno positivo dell'anno, con
un +3,39% rispetto alle 159.779 vetture immatricolate nel settembre del 2001. Il
segnale più interessante, però, viene dall'acquisizione degli ordini: 188.970,
rispetto ai 170.222 del settembre dello scorso anno (+11,01%). "Non è però
necessario questo il confronto più significativo - ha commentato Salvatore
Pistola, Presidente dell'Unrae - ma quello che mette di fronte le acquisizioni
di quest'anno con quelle del settembre 2000: allora furono poche di più
(191.000), ma il 2000 fu praticamente l'anno-record per il mercato
italiano". Nel consolidato dei primi 9 mesi, sono state immatricolate
1.700.600 vetture, con una contrazione del 10,74% rispetto ai primi 9 mesi dello
scorso anno, mentre gli ordini raccolti nel periodo ammontano a 1.728.769 , cioè
il 7,67% in meno nel confronto con quelli raccolti nell'analogo periodo del 2001
(1.872.354). Di particolare rilievo anche il buon andamento del mercato
dell'usato, che nel mese di settembre ha chiuso con un +7,63%, mentre il saldo
attivo nei primi 9 mesi è del 6,19%. Il dato riguardante le transazioni nel
settore dell'auto d'occasione è la conferma dell'effetto positivo derivante
dall'abolizione temporanea dell'Ipt, misura che fa parte del programma degli
eco-incentivi varati dallo Stato. E' chiaro che l'accelerazione impressa alle
immatricolazioni e, ancor più, agli ordini sta facendo emergere un potenziale
di domanda sino ad ora inespresso. "C'è un'area di utenza frustrata
dall'eccessiva fiscalità sul nuovo e ancor più sull'usato, che ora ha trovato
significativi vantaggi per la sostituzione di vetture inquinanti e meno sicure
di quelle attuali - ha commentato Pistola - ma è necessario che le misure
incentivanti abbiano un'azione prolungata nel tempo, per favorire il ricambio
del parco circolante, caratterizzato ancora da milioni di vetture non
catalizzate". In questo senso, importante appare anche il contributo
offerto dalle Case e il continuo flusso di nuovi prodotti, in grado di
rispondere in modo sempre più mirato agli stili di vita del consumatore. I
segnali positivi che stanno emergendo, tuttavia, rischiano di rimanere
inespressi se gli eco-incentivi non avranno una configurazione definitiva e se
la situazione stagnante delle auto aziendali non verrà riattivata attraverso
l'adozione di una fiscalità più in linea con quella degli altri Paesi europei.
ALLARME
DIRETTORI CNR SU FINANZIAMENTI ENTE 2003
Roma, 4 ottobre 2002 - La Conferenza dei Direttori degli Istituti del Cnr ha
esaminato lo schema di Decreto di riparto del Fondo ordinario per gli Enti di
Ricerca, attualmente all'esame delle Commissioni Parlamentari, valutandone le
implicazioni sulla funzionalità dell'Ente e in particolare degli Istituti.
L'art. 7, in particolare, prevede per il 2003 e 2004 una assegnazione agli Enti
pubblici di ricerca pari al 90% di quella del 2002: per il Cnr ciò equivale ad
una riduzione a 487 milioni di euro (MEuro) rispetto ai 543 del 2002, di fronte
a un fabbisogno minimo vitale di circa 600 MEuro, di cui 410 per il solo costo
del personale. La Conferenza dei Direttori sottolinea come già negli ultimi
anni, per la insufficienza del finanziamento, la disponibilità che il Cnr ha
assicurato al complesso dei suoi 108 Istituti - 4000 ricercatori e 2500 tecnici
- per i loro programmi di ricerca al di là delle spese fisse di struttura e di
personale, è stata di soli 60 MEuro nel 2001, ridotti a 51 nel 2002. Il
mantenimento della vitalità scientifica del Cnr, soprattutto negli ultimi due
anni, si deve quindi alla capacità degli Istituti di triplicare le risorse loro
assegnate, grazie ai finanziamenti conquistati competitivamente sul mercato (122
MEuro nel solo 2001). Su questo significativo indicatore della qualità della
rete scientifica del Cnr la Conferenza intende richiamare l'attenzione delle
istituzioni e dei soggetti preposti o interessati allo sviluppo del nostro paese
ed alla sua capacità di collocazione competitiva nello scenario europeo e
internazionale, nonché di quanti, spesso senza cognizione di causa, emettono
sentenze sulla vitalità dell'Ente. Al tempo stesso, alla luce del citato
decreto, questi dati suscitano gravissima preoccupazione nei Direttori degli
Istituti. Chi conosce le regole del sistema ricerca, sa che l'acquisizione di
finanziamenti, nazionali e internazionali, avviene in modo competitivo e
richiede da parte del contraente una capacità di cofinanziamento e spesso di
anticipazione dei costi. Le modeste somme assegnate agli Istituti del Cnr come
contributo annuo di funzionamento hanno quindi costituito la precondizione
indispensabile per consentire loro di conquistare i finanziamenti aggiuntivi
essenziali per la loro attività. La riduzione del 10% del contributo per il
2002, già insufficiente a coprire le spese fisse dell'Ente, non potrebbe non
provocare un ulteriore taglio, se non addirittura l'azzeramento della dotazione
dei suoi Istituti, con la conseguenza di paralizzarne le attività,
nell'impossibilità di concorrere all'acquisizione di finanziamenti di terzi. La
Conferenza intende porre tutti i soggetti istituzionalmente interessati di
fronte alle proprie responsabilità, dal momento che è in gioco la futura
capacità di ricerca/sviluppo autonomo del nostro Paese, proprio nel momento in
cui gli altri Paesi dell'Unione sono impegnati a potenziare le proprie capacità
di ricerca per posizionarsi al meglio nello spazio comune europeo. Consci del
fatto che la decurtazione prevista dal Decreto di riparto rientra in una manovra
di carattere generale a fronte delle difficoltà di bilancio dello Stato, i
Direttori degli Istituti del Cnr sottolineano però come sia del tutto improprio
per uno dei sette paesi più avanzati del mondo trattare i finanziamenti alla
ricerca alla stessa stregua della acquisizione di beni e di servizi. In
conclusione, la Conferenza dei Direttori degli Istituti del Cnr ritiene
indispensabile la modifica del Decreto di riparto, ovvero il ricorso nella legge
finanziaria a provvedimenti compensativi nei confronti del Cnr in mancanza dei
quali l'ulteriore decurtazione di mezzi finanziari, con il reiterato blocco
delle assunzioni e del turn-over del personale, avrà come inevitabile
conseguenza il degrado quantitativo e qualitativo delle strutture di ricerca
pubbliche, incoraggiando la "fuga dei cervelli" e rendendo tra l'altro
poco credibili le reiterate dichiarazioni di propositi di futuri aumenti degli
stanziamenti e le ragioni stesse di qualsiasi progetto di riforma.
TRACCIABILITÀ
E ETICHETTATURA NELLA FILIERA ALIMENTARE
Milano, 4 ottobre 200 2- La tutela della qualità per la tutela del consumatore.
La sicurezza alimentare è oggi uno degli aspetti caratterizzanti la nostra
società e maggiormente discussi. Il convegno organizzato da Il Sole 24 ORE
Business Conferenze vuole fare il punto su rintracciabilità, tracciabilità e
filiera alimentare: un approccio integrato che prenda in considerazione tutte le
fasi produttive. Importanti esponenti del mondo alimentare, dal produttore al
distribuzione, e significativi Enti di normazione e certificazione permetteranno
di approfondire: rintracciabilità, tracciabilità, etichettatura,
certificazione Una Tavola Rotonda metterà a confronto i tre grandi anelli della
catena alimentare, tutti impegnati a garantire il rispetto della qualità.
Durante il convegno si parlerà anche di standard, tempi e controlli, per
focalizzare i rapporti di fornitura nell'ottica di una qualità condivisa.
Milano, Westin Palace Hotel, 16 ottobre 2002 Per informazioni e programma
completo Alexandra Tempesta, Il Sole 24 ORE 02/30 22 31 45
GEOFFREY
PODGER PRESCELTO QUALE RESPONSABILE DELL'AUTORITÀ EUROPEA PER LA SICUREZZA
ALIMENTARE
Bruxelles, 4 ottobre 2002 - Il presidente del Comitato di gestione dell'Autorità
europea per la sicurezza alimentare, Stuart Slorach, nell'annunciare la scelta
di Geoffrey Podger nel ruolo di Executive Director, ha sottolineato che si
tratta di un'importante tappa ai fini di rendere pienamente operativa la nuova
autorità. Podger è stato prescelto dalla Commissione a seguito di un invito a
manifestare interesse di portata europea. Prima che la nomina sia formalizzata,
è però necessario che il candidato prescelto dalla Commissione si presenti al
Parlamento europeo, per rispondere ai quesiti che gli verranno posti. Podger
dovrebbe presentarsi alla Commissione Ambiente del Parlamento europeo prima
della fine di ottobre. Attualmente Podger è Chief Executive della Food
Standards Agency del Regno Unito. Si stanno ora definendo le quattro componenti
principali dell'Autorità europea per la sicurezza alimentare: il consiglio di
amministrazione (composto da un rappresentante della Commissione e da 14 membri
prescelti sulla base di una lista ristretta di esperti) si è riunito per la
prima volta il 18-19 settembre scorso; il comitato scientifico, i panel
scientifici e il Forum consultivo saranno istituiti a breve. L'Autorità europea
per la sicurezza alimentare sarà responsabile della valutazione scientifica dei
rischi, dell'analisi e raccolta di dati scientifici, della valutazione dei
rischi concernenti dossier proposti dall'industria per l'approvazione di
sostanze o processi a livello comunitario, dell'individuazione di rischi
emergenti, dell'assistenza scientifica alla Commissione (specificamente in caso
di crisi alimentare) e della comunicazione diretta al pubblico e altre parti
interessate di ogni informazione relativa ai temi previsti dal suo mandato.
L'autorità sarà integrata nel sistema di allarme rapido che continuerà ad
essere gestito dalla Commissione. L'autorità sarà soprattutto un organismo di
valutazione dei rischi, mentre la responsabilità della gestione dei rischi sarà
lasciata alle istituzioni dell'UE (Commissione, Consiglio e Parlamento).
L'Autorità elaborerà e pubblicherà informazioni scientifiche e tecniche su
un'ampia gamma di temi relativi alla sicurezza della catena alimentare, e dovrà
far sì che il pubblico riceva rapidamente informazioni obiettive, affidabili e
di facile accesso.
PALL
FORNIRÀ SISTEMI DI FILTRAZIONE PER IL NUOVO PROCESSO S ZORB DI CONOCOPHILLIPS,CHE
FACILITA IL RISPETTO DELLE ULTIME DIRETTIVE DELL'EPA (AGENZIA PER LA TUTELA
AMBIENTALE) PER LA RIDUZIONE DELLA QUANTITÀ DI ZOLFO NEI CARBURANTI
Milano, 4 ottobre 2002 - Pall Corporation ha annunciato di aver ricevuto due
ordini d'acquisto per i suoi sistemi di filtrazione dei metalli porosi.The
filter systems will be incorporated into the ConocoPhillips' S Zorb Sulfur
Removal Technology (Srt) process. The order
includes various Pall high temperature, self-cleaning, porous metal filter
devices for the S Zorb reactor units and sorbent regenerators used to reduce
sulfur content in gasoline. The ConocoPhillips' process has been shown to exceed
the U.S. Environmental Protection Agency's (Epa) and the European Commission's
new sulfur regulatory levels. By 2005, gasoline sold in the U.S. will be
required to have sulfur content reduced to 30 parts per million (ppm). By June
2006, Epa regulations require that sulfur content in diesel fuels cannot exceed
15 ppm. In Europe, gasoline and diesel fuels are expected to have even lower
sulfur requirements, limited to 10 ppm. The S Zorb plant at ConocoPhillips'
Borger, Texas refinery, where the Pall system was first tested has successfully
demonstrated, for more than 18 months, the technology's ability to reduce sulfur
content to levels below 10 ppm. The Pall Pss porous metal filter equipment will
be installed in fuel processing units at several ConocoPhillips refineries as
part of their commitment to deliver high quality, clean fuels to their customers.
Pall's porous metal filter systems were selected because of their robust design,
and high performance capabilities that maintain the fine sized sorbent
particulate within the desulfurization process. ConocoPhillips' Fuels Technology
Division, the licensors of the S Zorb process, estimate they will license many
additional plants for the treatment of gasoline and diesel fuels over the next
five years. All of these plants will require filtration equipment similar to the
Pall systems just purchased. It is estimated that U.S. refiners will spend $7
billion on equipment required to meet the new Epa regulations alone. Pall
Corporation will demonstrate its latest filtration and separations technology
for the refining and petrochemicals industry this month at the National
Petrochemical & Refiners Association Question & Answer Session on
Refining and Petrochemical Technology. Visit Pall at the conference on October
15-18, 2002 at the Philadelphia Marriott (Rooms 411 and 412), Philadelphia,
Pennsylvania. InfolinK:
http://www.pall.com
ENVIRONMENTAL
FILM FESTIVAL CINEMAMBIENTE V EDIZIONE TORINO 18 - 25 OTTOBRE 2002, CINEMA
MASSIMO
Torino, 4 ottobre 2002 - Si svolgerà dal 18 al 22 ottobre prossimi - ma le
proiezioni proseguiranno fino al 25 con, la preziosa sezione dedicata alle
scuole - la V edizione del Festival Internazionale Cinemambiente - Environmental
Film Festival, il più importante appuntamento cinematografico italiano dedicato
all´ambiente e ai suoi molti aspetti e problematiche. Oltre 70 film provenienti
da tutte le parti del mondo e molte presenze di registi e personaggi
internazionali per questo quinto compleanno: le sezioni competitive del Festival
saranno come d´abitudine 2, una dedicata ai film di lungometraggio e una ai
film di corto e mediometraggio, prodotti nel 2001 o nel 2002. Il Concorso
Internazionale Lungometraggi prevede cinque titoli in competizione - non solo
fiction ma anche documentari e generi "trasversali" - che affrontino
aspetti della complessa problematica ambientale, che saranno giudicati da una
giuria internazionale; fra i titoli già confermati, Start up.com di Johanne
Noujaim e Chris Hegedus, God´s children di Hiroshi Shinomiya, Life and Debt di
Stephanie Black, War and Peace di Anand Patwardhan e Simantini Dhuru e De l´autre
cote di Chantal Akerman, documentario sulla condizione del popolo messicano nel
Nord America; al film vincitore il Premio Provincia di Torino, consistente in un
trofeo e in 3000 euro. Circa 10 invece i titoli del Concorso Corto e
Mediometraggi, il cui vincitore si aggiudicherà 1500 euro con il Premio Città
di Torino Anche i ragazzi del 2006 saranno presenti con due loro giurie per l´assegnazione
di premi collaterlai. Ma non saranno solo i titoli delle competizioni
internazionali che porteranno all´attenzione del pubblico i contenuti dell´edizione
2002 del Festival; molte infatti le sezioni di forte rilevanza tematica e
contenutistica, attraverso cui percorrere svariati sentieri che attraverseranno
gli argomenti cari alla man no da più punti di vista. Retrospettiva Joris Ivens
- Una delle più complete mai organizzate in Italia, con 27 film ritrovati - fra
cui alcuni molto rari - in varie parti del mondo. In occasione della
retrospettiva sarà pubblicato il volume bilingue "Joris Ivens - il vento
del documentario". e, domenica 20 ottobre, alle ore 18,30, avrà luogo una
tavola rotonda - alla presenza di Marceline Loridan Ivens, Paolo Taviani,
Goffredo Fofi - sul suo cinema e in particolare sul film "L´Italia non è
un paese povero", il controverso film di Ivens dedicato al tema dello
sviluppo industriale, realizzato nel 1960 su commissione dell´Eni. In occasione
della Retrospettiva, Cinemambiente avrà agraditi ospiti, tra gli altri,
Marceline Lododan Ivens e Paolo Taviani (aiuto regista di L´Italia non è un
paese povero). La Retrospettiva è organizzata in collaborazione con il
Filmuseum di Amsterdam, la Ivens Foundation di Nijmegen, il Museo Nazionale del
Cinema di Torino e la Fondazione Cineteca Italiana di Milano. Panorama Italiano
- Sezione non competitiva che raccoglie lunghi, corti e mediometragi dalla
produzione nazionale: fra i tioli finora confermati Late Night Show - Sezione
"nottambula" dedicata ai b-movies protambientalisti che trattano -
secondo i loro canoni e stili - i problemi legati all´ambiente in epoche in cui
la coscienza in materia non era diffusa, ne´ al cinema, ne´ tra la gente. La
selezione di quest´anno verterà sui film che hanno sfrontato la tematica della
paura dei virus e dell´attacco bioterroristico da parte di entità e forze
nemiche e aliene, un tema molto diffuso nella fantascienza del dopoguerra (come
"The Omega Man/Occhi bianchi sul pianeta terra" di Boris Sagal e
"Andromeda Strain" di Robert Wise). Global Vision - Una nuova sezione
che getta uno sguardo, con film ma anche con incontri e dibattiti, sul fenomeno
mondiale della globalizzazione. Si tratterà anzitutto del problema delle dighe
nella valle della Narmada, in India, un fenomeno di dimensi la costruzione,
parrebbe inarrestabile, di migliaia di dighe di proporzioni immense per motivi
che ben poco hanno a che fare col benessere della popolazione, ma molto di più
con interessi politico- militari nazionali e non. La deportazione di 50 milioni
di indigeni che hanno sempre vissuto in quei luoghi è solo la punta del´iceberg
di questa preoccupante situazione. A discuterne in occasione del Festival sarà
presentala scrittrice indiana Arundathi Roy ("Il Dio delle piccole
cose", "La fine delle illusioni"), fra i più noti esponenti di
un attivissimo movimento antidighe, il Narmada Bachao Andolan (Movimento
Salvezza Narmada). Arundhati Roy sarà madrina di questa edizione del Festival:
insieme a lei un´esponennte storica del movimento antidighe, Sylvie Chittaroopa,
per portare il più possibile e conoscenza dell´opinone pubblica un problema
che di cetro merita un´attenzione maggiore. . Ancora in questa sezione, uno
sguardo al tema della deforestazione, cui sarà dedicata una serata organizzata
con la collaborazione di Greenpeace durante la quale saranno proiettati due
anteprime assolute: il cortometraggio The Ancient Forest di Julian Temple -
ospite del Festival - dedicato a questo tema, voci narranti quelle di Ewan
Mcgregor e David Attenborough, e "Kalimantal - la storia completa" di
Angelo Fontana e Paolo Brunatto, documentario italiano shock sulla
deforestazione del Borneo. Ecokids - La serata di chiusura del festival sarà il
22 ottobre: ma Cinemambiente non finisce lì, perché la sezione EcoKids (che ha
inizio il 21 ottobre) continua fino al 25. Proiezioni di lungo e cortometraggi,
introdotte e commentate da ospiti ed esperti che spiegheranno ai ragazzi la
scelta del film e l´importanza del tema trattato, ma soprattutto dibattiti,
ospiti e incontri riservati alle scuole, tutti pensato perché possa essere
"portato in classe", magari ridiscusso e soprattutto rimanere in
quanto piccolo, magari primo bagaglio culturale di stampo ambientale e te
giovanissimi - spettatori coinvolti (ben 3000 nella passata edizione). Tre i
film dedicati alle scuole elementari, che affronteranno temi come lo stato del
pianeta e gli animali tenuti in cattività; due invece i film dedicati ai
ragazzi delle medie e delle superiori, spaziando dall´Africa all´emergenza
foreste. Per venire incontro alle numerose richieste, da quest´anno sono tre le
sale cinematografiche in cui è possibile prenotare, dislocate nel territorio di
Torino e cintura: Cinema Massimo, Via Verdi 18 (Torino); Cinema Due Giardini,
Via Monfalcone 62 (Torino), Cinema Gioiello, Piazza Principe Eugenio 12
(Rivoli). L´ingresso è riservato alle scuole; il costo del biglietto è di 1,5
euro. E´ necessaria la prenotazione, da effettuarsi telefonicamente a partire
dal 1 ottobre, contattando la segreteria del Festival (al mattino) al n. 011
4379086. Il programma della manifestazione verrà distribuito nelle scuole.
Tutti gli insegnanti che accompagneranno le classi saranno dotati di un pass di
ingresso gratuito per tutta la manifestazione che consentirà il libero accesso
alle sale del Cinema Massimo dal 18 al 22 ottobre (esclusa la normale
programmazione di sala). Una novità di quest´anno è il concorso "Critica
l´ambiente", in collaborazione con Zai.net, la rivista scritta dagli
studenti per gli studenti, distribuita in oltre 200.000 copie nelle scuole
superiori di tutta Italia: tutti i ragazzi intervenuti alla manifestazione
potranno recensire il film che hanno visto scrivendo le proprie riflessioni sul
tema sollevato; le migliori verranno pubblicate su Zai.net e la classe (un
vincitore per le elementari e uno per le medie/superiori) vincerà un premio di
200euro per l´acquisto di materiale didattico, insieme al "Dizionario dei
film" e ad una targa offerta da Zai.net. Per modalità di partecipazione
maggiormente dettaglate è possibile fare riferimento alla segreteria di Zai.net
(Sonia Fiore - 011 7072647 - 011 7072283)
DOMENICA
BERLUSCONI POSA PRIMA PIETRA NUOVA FIERA DI MILANO
Milano, 4 ottobre 2002 - La prima pietra del nuovo Polo esterno di Fiera Milano
a Rho-Pero sarà posata domenica 6 ottobre alla presenza del Presidente del
Consiglio, Silvio Berlusconi. Lo ha confermato lo stesso Premier al Presidente
della Regione Lombardia, Roberto Formigoni. La cerimonia si svolgerà sul
terreno dell'ex-raffineria Agip nell'area di Rho-Pero a partire dalle ore 11.00,
e si concluderà con la solenne benedizione dell'Arcivescovo di Milano,
monsignor Dionigi Tettamanzi. Alla cerimonia saranno presenti anche il Ministro
alle Infrastrutture, Pietro Lunardi, il Presidente di Fondazione Fiera, Luigi
Roth, e il Sindaco di Milano, Gabriele Albertini. Lo svolgimento della cerimonia
prevede una serie di interventi di contenuto svolti dai rappresenti delle società
e degli enti che stanno lavorando alla realizzazione del Polo Esterno. È in
programma inoltre un intervento del Cardinal Tettamanzi successivo ai discorsi
del Presidente del Consiglio e del Presidente della Regione. Al termine di
questa fase seguirà la vera e propria cerimonia di fondazione che consiste
nella lettura e nell'inserimento di una pergamena commemorativa all'interno
della prima pietra, che sarà quindi benedetta dall'Arcivescovo di Milano.
DIRITTO
ALLO STUDIO, 25,5 MLN DI EURO AGLI ISU
Milano, 4 ottobre 2002 - E' di 25 milioni e mezzo di euro la somma che la Giunta
regionale ha assegnato, su proposta dell'assessore all'Istruzione, Formazione e
Lavoro Alberto Guglielmo, agli Isu (Istituti per il diritto allo studio
universitario) della Lombardia. La somma, in linea con quella stanziata lo
scorso anno, permetterà agli Isu di gestire tutto quel complesso di servizi a
favore degli studenti che sono collaterali al momento didattico vero e proprio.
La parte più consistente è quella destinata alla gestione degli oltre 5.000
alloggi (un po' meno del 50%) e alla ristorazione (oltre il 30% per oltre 2
milioni e mezzo di pasti). Alla gestione di tutti gli altri servizi (prestito
libri, servizi editoriali, culturali, attività di orientamento, ecc.) sono
destinati invece oltre 4 milioni di euro. Qui di seguito il riparto dei fondi,
che avviene tenendo conto per il 25% delle spese effettivamente sostenute e per
il 75% di un costo standard, determinato facendo la media dei costi sostenuti da
ciascun Isu. Università Statale di Bergamo 609.933 euro; Università Bocconi di
Milano 2.612.039; Università Statale di Brescia 1.058.131; Università
Cattolica di Milano 6.269.147; Iulm di Milano 347.994; Liuc di Castellana (Va)
161.376; Università Statale di Pavia 6.597.494; Politecnico di Milano
3.116.327; S. Raffaele (Milano) 35.229; Università Statale di Milano 4.528.824.
Sono stati inoltre assegnati 100.000 euro al Politecnico di Milano per la
gestione dell'Isu dell'Accademia di Brera, del Conservatorio di Milano e del
Conservatorio di Como e 10.620 euro all'Università di Brescia per i
conservatori di Mantova e di Brescia.
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