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4 OTTOBRE  2002

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CORSO DI FORMAZIONE IN DIRITTO, ECONOMIA E POLITICA DELL'UNIONE EUROPEA

Bruxelles, 4 ottobr e 2002 -Il Collegio Europeo di Parma organizza anche quest'anno un Corso di formazione in Diritto, Economia e Politica dell'Unione europea volto a formare esperti nelle materie comunitarie. Il master è riservato ai cittadini italiani e stranieri muniti di laurea in giurisprudenza, economia o scienze politiche (per i cittadini stranieri valgono i titoli equivalenti). Viste le domande tardive presentate dai candidati laureatisi successivamente alla scadenza dell'originario bando di concorso, il Collegio ha disposto la riapertura dei termini del bando per consentire agli interessati di partecipare ad una nuova selezione per i posti ancora disponibili. Le domande per la partecipazione alle nuove selezioni (unitamente al curriculum, due foto tessera ed al certificato, od autocertificazione, di laurea) vanno inviate in carta semplice entro il 25 ottobre 2002 a: Per informazioni: Collegio europeo di Parma Tel. 0521.207525 Fax 0521.384653 E-mail: ceuropeo@libero.it  Il Collegio europeo di Parma si occupa da dieci anni della formazione di giovani laureati intenzionati a specializzarsi nelle varie tematiche in cui trova applicazione il diritto comunitario. Durante l'anno accademico, accanto alle lezioni di tipo tradizionale tenute dai docenti delle materie fondamentali, sono attivati seminari organizzati da specialisti ed esperti. Grazie al contributo dei docenti, degli assistenti e degli studenti il Collegio ha pubblicato un Codice dei prodotti farmaceutici, un Codice dei prodotti elettrici, un volume dedicato alla Tutela dei consumatori contro le clausole abusive inserite nei contratti di assicurazione e, recentemente, una ricerca su Il nuovo assetto istituzionale dell'Unione europea. Due costituzioni per l'Europa.

LA COMMISSIONE EUROPEA AUTORIZZA UN AIUTO IN FAVORE DI IVECO PER INVESTIMENTI DA REALIZZARE IN ITALIA
Bruxelles, 4 ottobre 2002 - La Commissione europea ha autorizzato l'Italia a concedere 121 milioni di € a titolo di aiuto regionale all'investimento in favore dello stabilimento Iveco di Foggia (Puglia) per finanziare un investimento volto alla produzione di nuovi motori diesel. La decisione è stata adottata al termine di un'indagine formale da cui è emerso che l'aiuto in questione era giustificato e commisurato. Non sono pervenute osservazioni né denunce da parte di terzi interessati. Il beneficiario dell'aiuto proposto è la Iveco SpA, che produce motori, veicoli commerciali leggeri ed autocarri ed appartiene al gruppo Fiat. La sovvenzione regionale all'investimento consentirà ad Iveco d'installare una nuova linea di produzione per una nuova famiglia di motori diesel denominata F1 e destinata ad attrezzare veicoli commerciali leggeri, presso lo stabilimento della società a Foggia (Puglia). Il progetto esaminato dalla Commissione comporta un investimento di 323 milioni di € da realizzare tra il 2000 e il 2003, di cui 121 milioni sono coperti dal contributo. La regione Puglia è riconosciuta dalla Commissione come una regione assistita ai sensi dell'articolo 87, paragrafo 3, lettera a) del trattato in base alla carta degli aiuti regionali dell'Italia per il periodo 2000-2006, e quindi può beneficiare di un massimale di aiuto regionale del 35% ESN (al netto di tasse). La Commissione inizialmente aveva espresso dubbi sulla compatibilità dell'aiuto con la disciplina comunitaria degli aiuti di Stato all'industria automobilistica del 1997 e aveva avviato un procedimento d'indagine formale per poter dare alle autorità italiane nonché a tutti i terzi interessati la possibilità di presentare osservazioni. La Commissione non ha ricevuto alcuna osservazione da parte di terzi.

TELEAP ENTRA IN ABILAB
Milano, 4 ottobre 2002 - Teleap entra a far parte di Abilab il Centro di Ricerca e Sviluppo delle Tecnologie per la Banca promosso dall'Associazione Bancaria Italiana e con il quale collaborano oltre 150 istituti di credito ed oltre 60 leader nell'Ict. Aderendo a questa iniziativa, Teleap mette a disposizione le proprie competenze consulenziali negli amibiti di Crm, Contact Center, Workflow e Eai per soddisfare le esigenze specifiche espresse dai rappresentanti del mondo bancario (Retail Banking, Private Banking e Corporate Banking) che collaborano con Abilab. La modalità di adesione scelta da TeleAp consentirà infatti ai propri consulenti di partecipare attivamente ai gruppi di lavoro promossi dallo stesso centro o dai suoi associati su tematiche legate alle competenze distintive della società (Crm, Contact Center, Workflow, Eai). Con il suo bagaglio di esperienze e conoscenze TeleAp potrà contribuire alle attività di analisi e ricerca sulle tecnologie, proprie di Abi Lab, volte alla razionalizzazione dei processi interni e all'abilitazione di nuovi prodotti e servizi per il mondo bancario. La partecipazione ad Abi Lab consentirà inoltre a TeleAp di proporre nuovi temi di approfondimento e ricerca, pubblicare propri studi su specifiche tematiche e di usufruire della documentazione relativa ad altri studi realizzati dal Centro. Le attività del Centro vengono di fatto supportate e agevolate dal Knoweldge Management System (Kms), l'infrastruttura tecnologica realizzata da Abi Lab per l'organizzazione e la diffusione della conoscenza. TeleAp è un system integrator con un'offerta completa di consulenza e soluzioni Crm ed Enterprise Interaction Management. Teleap è oggi la sola azienda italiana diventata Premier Consulting Partner di Siebel Systems. Inoltre, in qualità di Strategic Partner di Genesys e Var delle soluzioni Icm di Cisco, Teleap ha di fatto realizzato i più complessi progetti di Contact Center multimediali in Italia per dimensione, importanza e per strategicità del business. TeleAp in partnership con Exigen supporta le imprese nella progettazione e realizzazione di soluzioni complesse di Workflow/Document management e con Roamware (Mobileum) fornisce servizi di enhanced Roaming e Wireless Enterprise Data. La società si distingue dagli altri system integrator per la sua riconosciuta specializzazione nelle attività relative alla realizzazione di Customer Services, di Sales Force Automation, Business intelligence, soluzioni complete del ciclo di Crm analitico e operazionale. Teleap si qualifica come un partner di riferimento per la creazione e lo sviluppo di strategie di relazione con i propri clienti, ottimizzando il contatto non solo attraverso i mezzi tradizionali, come telefono, fax, e-mail, Sms, ma anche impiegando quelli più innovativi dell'area Internet, esempio chat Voip, Wap, in tutti i settori: dal Customer Service al Marketing, dalle vendite al Web/ Phone Banking e così via. Abi Lab, il Centro di Ricerca e Sviluppo delle Tecnologie per la Banca promosso dall'Associazione Bancaria Italiana, nasce dall'esigenza manifestata dalle Banche e dalle Aziende del settore Ict di disporre di uno strumento condiviso di analisi e interpretazione dei vantaggi derivanti dall'uso delle tecnologie. ABI Lab si propone di individuare le opportunità di trasferimento del valore dal settore delle tecnologie al sistema bancario attraverso la creazione, elaborazione e diffusione della conoscenza in ambito Ict in modo funzionale alle banche creando un canale di comunicazione privilegiato tra le stesse e i partner tecnologici. Ad oggi sono in Abi Lab 60 aziende fornitrici di tecnologia di primaria importanza nello scenario nazionale ed internazionale e oltre 150 banche. Infolink:
www.abilab.it

E-GOVERNMENT: STANCA E VELTRONI FIRMANO UN PROTOCOLLO D'INTESA CHE PREVEDE LA SPERIMENTAZIONE DELLA CARTA NAZIONALE DEI SERVIZI E PER L'ALFABETIZZAZIONE INFORMATICA DI GIOVANI E ANZIANI
Roma, 4 ottobre 200 2- Lo scorso 12 settembre , il Ministro per l'Innovazione e le Tecnologie, Lucio Stanca, e il Sindaco di Roma, Walter Veltroni, hanno firmato nella Sala della Protomoteca del Campidoglio, a Roma, un protocollo d'intesa per lo sviluppo di progetti nel campo dell'e-Government. Il protocollo prevede la collaborazione tra Ministro per l'Innovazione e le Tecnologie e Comune di Roma al fine di avviare un vasto programma di e-Government per la Capitale. Le aree coinvolte dal protocollo siglato da Stanca e Veltroni sono quelle che riguardano la realizzazione di progetti speciali legati alla sperimentazione della Carta Nazionale dei Servizi e di sistemi di informazione al cittadino sulla mobilità, alla creazione di servizi turistici fruibili attraverso piattaforme diverse, all'alfabetizzazione digitale dei dipendenti comunali, degli anziani (mediante progetti promossi in collaborazione con le scuole) e dei giovani, con lo scopo di creare pari opportunità di accesso e condivisione delle conoscenze e ridurre il divario digitale tra diversi Paesi del mondo. Il progetto di alfabetizzazione sarà realizzato attraverso la creazione di un adeguato ambiente di apprendimento basato in prevalenza sull'utilizzo dell'e-Learning. La sinergia tra Ministro per l'Innovazione e le Tecnologie e Comune di Roma prenderà avvio con due progetti: "Nonni su Internet" che prevede azioni di alfabetizzazione degli anziani promosse da giovani studenti, e il "Global Junior Challenge" che ha tra i suoi obiettivi prioritari la riduzione della frattura digitale tra i giovani nelle aree povere del pianeta.

MASSIMO FORTUZZI NUOVO AD DI ANTONVENETA ABN AMRO BANK - GIANCARLO FOLCO VICE PRESIDENTE
Milano, 4 ottobre 2002 - Gli Azionisti di Antonveneta Abn Amro Bank (Aaa Bank), riuniti quest'oggi in Assemblea a Milano, hanno nominato Amministratore Delegato della Società il Dott. Massimo Fortuzzi. E' stato inoltre nominato Consigliere e Vice Presidente della Aaa Bank il Cavaliere del Lavoro Giancarlo Folco, membro anche del C.d.A. della Capogruppo Banca Antonveneta. Massimo Fortuzzi, 44 anni, assume oggi questa importante responsabilità dopo aver ricoperto significativi incarichi nel settore del risparmio gestito. Si completa in tal modo il vertice della Aaa Bank, che vede alla Presidenza il Dott. Francesco Spinelli ed alla Vice Presidenza, oltre a Giancarlo Folco, Enrico Pernice, Direttore Generale di Antonveneta. Creata agli inizi del 2002 attraverso il conferimento di Antonveneta Abn Amro Sgr (una joint venture specializzata nei prodotti di risparmio gestito per clintela privata e istituzionale) Antonveneta Abn Amro Bank (Aaa Bank) è detenuta pariteticamente da Banca Antonveneta e da Abn Amro. "Crediamo molto nelle prospettive di sviluppo del settore del "wealth management" e per questo abbiamo voluto potenziare la Aaa Bank con l'inserimento di un manager di sicuro valore qual è Massimo Fortuzzi - ha sostenuto a margine dell'Assemblea Enrico Pernice - Siamo certi che le sinergie tra la nostra rete di oltre mille sportelli e la Aaa Bank siano destinate a svilupparsi ulteriormente, grazie al rafforzamento strutturale ed all'ampliamento del portafoglio prodotti di questa joint venture."

2° HEDGE FUND CONFERENCE COGLIERE I TREND PER INNOVARE MERCATI E PRODOTTI, OFFRIRE NUOVI SERVIZI, INCREMENTARE LA LIQUIDITÀ, CREARE NUOVE OPPORTUNITÀ PER I PROPRI CLIENTI: QUESTI GLI OBIETTIVI CHE SI PROPONE BORSA ITALIANA ORGANIZZANDO LA II° CONFERENZA INTERNAZIONALE
Milano, 4 ottobre 2002 - A un anno dalla presentazione al sistema finanziario italiano e internazionale delle nuove opportunità offerte dalla nascita in Italia di un'industria degli Hedge Fund, Borsa Italiana organizza la seconda conferenza dedicata a questo settore. Il convegno si propone di descrivere i trend più significativi in questa industry e, attraverso le esperienze di alcuni degli operatori più rappresentativi, di approfondirne la conoscenza valutando le opportunità di sviluppo in Italia. "La normativa sui fondi speculativi, recentemente approvata, ha dato all'Italia un vantaggio competitivo che va sfruttato - ha commentato Massimo Capuano, Amministratore Delegato di Borsa Italiana - perché consente di dare un respiro internazionale al mercato italiano attirando gli operatori, anche esteri, con nuovi prodotti e servizi sempre più efficienti. L'obiettivo di Borsa Italiana, sempre aperta e attenta all'innovazione, è di confrontarsi, attraverso questi importanti momenti di riflessione, con le esperienze estere per creare nuove opportunità per i propri clienti e offrire nuovi prodotti e servizi all'avanguardia in campo finanziario". "Questo appuntamento - ha sottolineato Raffaele Jerusalmi, Responsabile dei Mercati di Borsa Italiana - vuole inoltre essere un momento di informazione e formazione: è infatti nostro interesse, e riteniamo interesse del mercato nel suo complesso, accrescere la cultura finanziaria degli investitori e promuovere una migliore conoscenza del prodotto Hedge Fund, per permettere all'industria di evolversi, consapevole delle opportunità, ma anche dei potenziali rischi". La nascita dei primi Hedge Fund domestici - regolamentati e autorizzati dalla Banca d'Italia - ha rappresentato un importante momento di evoluzione per il mercato finanziario italiano. Gli Hedge Fund sono infatti tra i maggiori liquidity provider di molti mercati borsistici e tradizionalmente si caratterizzano per un alto grado di sofisticazione. Lo sviluppo di un'industria domestica degli Hedge Fund consentirà a Borsa Italiana di ampliare e diversificare la propria clientela e di attrarre sempre più Hedge Fund esteri ad operare sul nostro mercato: per questi Borsa Italiana ha allo studio servizi ad alto valore aggiunto. L'industria Hedge Fund italiana è oggi caratterizzata in prevalenza dall'offerta di fondi di fondi; il primo è stato autorizzato da Banca d'Italia nell'aprile del 2001, il primo single manager fund nel luglio 2002. Le Sgr autorizzate da Banca d'Italia a gestire un fondo speculativo sono ad oggi 21, per un totale di 46 fondi: 41 sono fondi di fondi e 5 sono single manager hedge funds, di cui uno ha strategia Long/Short, uno Global Fixed Income, uno Global Equity e due, non ancora operativi, Multi-strategy. La massa gestita complessivamente dalle Sgr italiane operative è di circa 2 miliardi di euro (dati al 31 agosto 2002). Questi i due vantaggi più significativi offerti dalla presenza degli Hedge Fund sul mercato: 1. Maggiore stabilità dei volumi di trading - Gli investitori in Italia, sia individuali che istituzionali, seguono di norma strategie di investimento fortemente correlate con l'andamento del mercato. Gli Hedge Fund, invece, si propongono di ottenere un rendimento assoluto relativamente a una volatilità media annua predeterminata e perseguono tale obiettivo attraverso strategie di non correlazione ai mercati; operano quindi prevalentemente in controtendenza, non condizionati dalla direzione rialzista o ribassista del mercato. In questo senso sono in grado di garantire volumi di trading più stabili, anche in presenza di un mercato in flessione. 2. Maggiore efficienza del mercato - La presenza di operatori che utilizzano strategie e logiche non tradizionali ha riflessi positivi sul mercato, in particolare sulla liquidità e sul pricing degli strumenti quotati.

INCONTRO MINISTERO - CONI PER CONI SERVIZI SPA
Roma, 4 ottobre 2002 - Il Ministero dell'Economia e delle finanze comunica che si è tenuto ieri mattina presso la sede di via XX settembre il previsto incontro con i rappresentanti del Coni e del Ministero per i beni e le attività culturali sul tema dello statuto della Coni Servizi S.p.A. Nel corso della riunione il Ministero dell'economia e delle finanze ha anzitutto illustrato le motivazioni tecniche - di natura prettamente giuridica e necessarie ad assicurare la legittimità dello stesso statuto - che hanno portato alla stesura dell'articolo quattro dello statuto, nella formulazione attuale. Sulla base delle precisazioni tecniche fornite dal Ministero dell'economia e delle finanze sono state concordate tra tutti i partecipanti alla riunione alcune modifiche dello stesso articolo. In particolare è stato specificato in termini ancora più chiari che Coni Servizi S.p.A. effettuerà prestazioni di beni e servizi finalizzate al perseguimento dei compiti istituzionali del Coni. Tali modifiche verranno portate all'approvazione dell'assemblea straordinaria degli azionisti nei tempi tecnici previsti dalla legge. Il Ministero conferma inoltre di aver adottato le misure idonee a garantire le risorse finanziarie sufficienti all'esercizio dell'attività per il 2002 e di aver sollecitato la presentazione di un piano industriale che assicuri la massima efficienza e l'equilibrio economico di Coni Servizi S.p.A.

CONSOB: COMUNICAZIONE SULLA NOZIONE DI PARTI CORRELATE E RINVIO AL 1° GENNAIO 2003 DELL'ENTRATA IN VIGORE DELL'ART. 71-BIS DEL REGOLAMENTO EMITTENTI
Milano, 4 ottobre 2002 - La Consob ha definito il 30 settembre con una delibera la nozione di parti correlate ai sensi dellarticolo 71 bis del regolamento emittenti. Venendo incontro ad una richiesta delle associazioni di categoria consultate, la Consob ha anche deciso di rinviare di tre mesi, dal primo ottobre 2002 al primo gennaio 2003, lentrata in vigore dellarticolo 71 bis del regolamento emittenti, cioè la norma sulle operazioni con parti correlate. La decisione del rinvio è stata presa per agevolare le società emittenti nella determinazione delle procedure interne di adeguamento agli obblighi informativi previsti dallarticolo 71 bis. La delibera della Consob con la definizione della nozione di parti correlate sarà resa disponibile quanto prima sul sito Internet della Commissione.

FINSIEL: CON WORLD INVESTMENT PARTNERS SA PERFEZIONATA LA VENDITA DI CONSIEL
Roma, 4 ottobre 2002 - Finsiel, la Business Unit Information Technology Mercato del Gruppo Telecom Italia, comunica che è stato perfezionato oggi il closing dell'operazione di vendita di Consiel a World Investment Partners SA, holding finanziaria belga presente in Italia attraverso le controllate Allaxia S.p.A. e Alterego Communication. Come già annunciato il 2 agosto scorso, il prezzo della vendita del 100% di Consiel è pari a circa 1 milione di euro.

GENERALI SALE AL 100% IN EUROP ASSISTANCE HOLDING
Milano, 4 ottobre 2002 - Il Gruppo Generali e il Gruppo Fiat, azionisti rispettivamente con il 60% e il 40% di Europ Assistance Holding, hanno siglato un accordo in base al quale Generali, attraverso Generali France Holding, rileverà la partecipazione attualmente detenuta dal gruppo torinese. Il valore della transazione è di 124 milioni di euro e determinerà una plusvalenza per Fiat di oltre 80 milioni di euro. Per le Generali, l'acquisizione del pieno controllo del Gruppo Europ Assistance rappresenta la possibilità di puntare a nuove intese industriali nell'ambito di una strategia volta a sviluppare ulteriormente le attività del Gruppo anche con partner presenti in settori diversi. Il Gruppo Europ Assistance è leader nei servizi di assistenza medica e stradale rivolti ai privati e alle aziende ed è presente in oltre 200 Paesi e territori. Con questa operazione Fiat compie un passo importante nel programma di cessioni di asset non strategici, ottenendo inoltre una significativa plusvalenza dalla operazione di dismissione della partecipazione in Europ Assistance Holding.

RASBANK: DALLA FUSIONE CON RIS NASCE LA TERZA RETE ITALIANA ?L'INCORPORAZIONE DELLA RETE RAS INVESTIMENTI SIM CREA UN NETWORK DI 2.170 PROMOTORI ?CONFLUITE IN RASBANK ANCHE LE ATTIVITÀ DI INTERMEDIAZIONE E L'UFFICIO STUDI DI RASFIN
Milano, 4 ottobre 2002 - La terza rete italiana per numero di promotori nasce ufficialmente oggi con l'incorporazione in Rasbank della rete Ras Investimenti Sim, il network di promotori finanziari che fa capo alle agenzie assicurative Ras. A seguito dell'operazione, approvata da Banca d'Italia, i 750 promotori con mandato Ras Investimenti Sim, da oggi si uniscono ai 1.420 di Rasbank, dando vita a una rete di 2.170 professionisti. I promotori della nuova Rasbank potranno così operare sul mercato e sviluppare appieno le potenzialità di cross-selling sulla clientela delle agenzie assicurative (oltre 4,5 milioni di clienti privati). Da oggi Rasbank incorpora inoltre le attività di Società di Intermediazione Mobiliare, includendo i desk di negoziazione e l'ufficio studi di Rasfin. L'attività di intermediazione verso la clientela istituzionale e retail verrà sviluppata nell'ambito della nuova direzione finanza Rasbank, affidata a Maria Giuseppina Brustia, che si avvarrà delle già esistenti attività di tesoreria e cambi. Rasfin Sim continuerà a operare, in coordinamento con Rasbank, nel capital market (azionario e obbligazionario), nel corporate finance e nel private equity. A supporto dell'intera rete è stata costituita una funzione centrale per la gestione dei clienti retail e per il marketing, che fa capo a Pierluigi Verderosa. La direzione ha il compito di mettere a punto prodotti e servizi per i clienti e per i promotori e di presidiare le attività di reclutamento e formazione. La struttura di governo della rete si articola in due funzioni: Paolo Bellotto, condirettore generale di Rasbank, guida i 1.420 promotori che operano sul territorio, mentre i promotori in agenzia, che lavorano in stretto contatto con la rete agenziale, fanno capo al direttore vendite di Ras Michele Colio, che definisce le strategie di vendita anche per gli agenti assicurativi, massimizzando le opportunità di collaborazione e sviluppo..- 2 - La struttura piramidale della rete Rasbank è stata semplificata e razionalizzata ed è stato lanciato, per tutti i promotori, un piano decennale di fidelizzazione da oltre 100 milioni di euro. E' stata creata una funzione unica per il reclutamento, con l'obiettivo a fine 2003 di ingaggiare 400 nuovi professionisti ed è stata costituita un'unità di Wealth Planning per meglio presidiare lo sviluppo di prodotti e servizi specifici per la clientela affluent. "L'operazione odierna rappresenta la conclusione di un processo iniziato un anno fa", ha commentato Massimo Arrighi, amministratore delegato di Rasbank. "L'integrazione mirava a concentrare sotto un unico marchio tutte le attività di Ras nei servizi bancari e finanziari. Oggi la struttura è stata completata e nei giorni scorsi ha preso il via una nuova campagna pubblicitaria che punta ad aumentare la visibilità del marchio Rasbank. Il nostro obiettivo è diventare leader del mercato italiano dei servizi finanziari e oggi abbiamo gli strumenti per farlo".

RASBANK: NUOVA OBBLIGAZIONE STRUTTURATA RASBANK CEDOLA PIÙ L'OBBLIGAZIONE AVRÀ UNA DURATA DI TRE ANNI E TRE MESI DISTRIBUZIONE DI CEDOLE ANNUE PER UN TOTALE MINIMO GARANTITO DEL 6%
Milano, 4 ottobre 2002 - Si è aperto ieri e si concluderà alla fine di ottobre il collocamento di Rasbank Cedola Più, la nuova obbligazione strutturata emessa da Rasbank. Il prodotto avrà durata tre anni e tre mesi e, oltre ad offrire a scadenza la protezione dell'intero capitale versato, distribuirà il primo anno una cedola certa del 4% e il secondo anno una cedola variabile con un minimo garantito del 2%. La possibilità di ottenere un extra-rendimento è prevista anche a scadenza, mediante la distribuzione di una terza cedola variabile. L'investimento è infatti legato a un paniere di 15 azioni Blue Chips che garantiscono la massima diversificazione in termini di settori e aree geografiche. Il valore della cedola distribuita al termine del secondo anno sarà il maggiore tra la cedola garantita (2%) e una cedola base dell'8% incrementata o diminuita del 16% della minima performance biennale tra i 15 titoli che compongono il paniere di riferimento. La cedola distribuita a scadenza, infine, verrà calcolata aggiungendo o sottraendo all'8% della cedola base il 16% della performance del peggiore titolo del paniere nel periodo compreso tra la data di emissione e il 30 gennaio 2006. In nessun caso, comunque, il valore potrà essere negativo. L'obbligazione, collocata dai 2.200 promotori Rasbank nel periodo tra il 3 ottobre e il 31 ottobre 2002, sarà emessa il 6 novembre prossimo. Non è soggetta ad alcuna commissione e il taglio minimo di sottoscrizione è di 2.000 euro, con eventuali multipli di 1.000 euro. Scheda prodotto: Rasbank Cedola Più : Emittente, garante e distributore: Rasbank; Periodo di sottoscrizione: 3 ottobre - 31 ottobre 2002; Data di emissione: 6 novembre 2002; Durata: 3 anni e 3 mesi; Taglio minimo di sottoscrizione: 2.000 euro; Multipli acqiustabili: 1.000 euro; 1° Cedola: 4% ; 2° Cedola: il maggior valore tra la cedola garantita (pari al 2%) e una cedola base dell'8% incrementata o diminuita del 16% della performance biennale del peggiore tra i 15 titoli che compongono il paniere; 3°Cedola: cedola base dell'8% incrementata o diminuita del 16% della performance del peggiore titolo presente nel paniere di riferimento per il periodo compreso tra la data di emissione e il 30 gennaio 2006. In nessun caso il valore potrà essere negativo; Paniere di riferimento: Adecco, Bank of America, Bridgestone, British Petroleum, Enel, Kellogg, Ibm, Merck, Nike, Nissan Motor, Philip Morris Companies, Procter & Gamble, Sony, Telecom Italia, Vodafone Group; Commissioni: Nessuna commissione; Quotazione: Rasbank Cedola Più non sarà quotata sui mercati regolamentati, ma sarà possibile acquistare o vendere le obbligazioni in qualsiasi momento dalla data di emissione a quella di rimborso presso Rasbank; Numero verde: 800 22 33 44 - 800 200 400.

RC AUTO: EMENDAMENTO SU DEREGIONALIZZAZIONE PUNTIVO PER MILIONI DI ASSICURATI DI NORD CENTRO E SUD ITALIA
Roma, 4 ottobre 2002 - L'emendamento approvato dal Senato, che elimina di fatto le differenziazioni derivanti dai criteri territoriali di residenza degli assicurati, imponendo un premio uniforme su tutto il territorio nazionale per le classi di massimo sconto, produrrà effetti disastrosi su milioni di assicurati che dovranno pagare premi di gran lunga superiori rispetto a quelli dovuti in relazione alla specifica rischiosità. E' inoltre falso che tutti gli automobilisti "virtuosi" del Sud pagheranno di meno. Se è vero infatti che a Napoli si potrà mediamente pagare il 28% in meno (a Roma il - 12%, a Bologna il -20%), l'applicazione dell'emendamento alle tariffe attualmente in vigore, determina, per gli assicurati in classe di massimo sconto, le seguenti variazioni medie: a Agrigento +57%, a Avellino +38%, a Bari +13%, a Benevento +39%, a Campobasso +70%, a Catania +15%, a Cosenza +46%, a Crotone +36%, a Enna +63%, a Isernia +75%, a L'Aquila +45%, a Lecce +16%, a Potenza +64%, a Ragusa +54%, a Salerno +10%. Quanto agli assicurati del Nord, gli aumenti medi sarebbero, ad esempio, del 53% ad Aosta, del 35% a Belluno, del 13% a Bergamo, del 9% a Milano, dell'8% a Padova, del 19% a Varese, del 14% a Verona. La norma approvata introduce un meccanismo perverso, perché a fronte dei vantaggi per taluni, non giustificati in relazione al numero e al costo degli incidenti delle rispettive zone di residenza, penalizza pesantemente milioni di italiani residenti nelle zone più sicure. La disposizione è inoltre palesemente in contrasto con la normativa dell'Unione Europea, che vieta di fissare per legge condizioni economiche e contrattuali dell'assicurazione r.c. auto e verrà pertanto impugnata dinanzi alla Commissione Europea e alla Corte di Giustizia.

APPROVATE LE SEMESTRALI DI WINTERTHUR ASSICURAZIONI E WINTERTHUR VITA. MIGLIORANO I PRINCIPALI INDICATORI TECNICI; SI RIDUCE FORTEMENTE L'UTILE SUL QUALE PESA IL NEGATIVO ANDAMENTO DEI MERCATI FINANZIARI
Milano, 4 ottobre 2002 - I consigli di amministrazione di Winterthur Assicurazioni e Winterthur Vita hanno approvato le relazioni semestrali. Nei rami danni (Winterthur Assicurazioni) cresce la raccolta premi (4,7%), si consolida la gestione tecnica ma si contrae l'utile (da 45,9 a 3,4 milioni di euro) per effetto della perdurante volatilità dei mercati borsistici che ha avuto forti ripercussioni sul risultato finanziario. Nei rami vita (Winterthur Vita) si registra una forte crescita della raccolta premi (+143%) trainata dai prodotti tradizionali, mentre l'utile subisce una forte riduzione, passando dai + 11 milioni del 1° semestre 2001 ai -21,1 milioni del 30 giugno scorso. Anche in questo caso determinante si rivela la contrazione dei proventi finanziari (-45%). Winterthur Assicurazioni - Il risultato netto della società nei primi sei mesi dell'anno evidenzia un utile di 3,4 milioni di euro rispetto ai 45,9 milioni di euro del primo semestre del 2001. Un calo determinato dalla contrazione dei proventi finanziari che sono passati dai 68,6 a 19,7 milioni di euro. Per contro la raccolta premi ha registrato una crescita complessiva del 4,7%, frutto soprattutto del buon risultato della Rc Auto (+5,3%, frutto dell'aumento dei pezzi in portafoglio e non di aumenti tariffari che sono stati particolarmente contenuti) e delle altrettanto positive performance del ramo infortuni (+7,3%) e Rc Generale (+10,3%). Migliora il rapporto sinistri a premi che è passato dal 77,7% del primo semestre 2001 al 73,8% del giugno 2002. A fornire un apporto determinante è stata l'efficace politica assuntiva della Rc Auto che, grazie ad una scelta tariffaria basata su un'elevata personalizzazione delle tariffe, ha dato un forte contributo alla riduzione dei sinistri (-13% il numero complessivo di quelli denunciati), fatto in sé positivo in parte controbilanciato da un incremento del costo medio dei sinistri. Le spese sono aumentate di quasi il 5% a causa dei maggiori costi sostenuti per l'implementazione di alcuni progetti fondamentali per lo sviluppo della società, come la piattaforma tecnologica in ambiente internet che fa di Winterthur una delle compagnie tecnologicamente più avanzate del mercato, e il call center per la gestione centralizzata on-line dei sinistri. Peraltro è rimasta immutata al 25,1% la loro incidenza sui premi. Come accennato, l'elemento determinante dei primi sei mesi del 2002 è stato il negativo andamento dei mercati finanziari. Il decremento dell'utile apportato dalla finanza è stato causato soprattutto dalle svalutazioni effettuate sul portafoglio azionario che sono state pari a 37,7 milioni di euro contro i soli 7 milioni dell'analogo periodo del 2001. In ambito finanziario Winterthur, in linea con le decisioni adottate dalla capogruppo, ha ridotto gli investimenti nel comparto azionario che al 30 giugno si attestavano all'8,3% rispetto al 10% della fine del 2001. Winterthur Vita - A determinare il passaggio da un utile di 11 milioni di euro nel 1° semestre 2001 ad una perdita di 21,1 milioni è soprattutto il persistente andamento negativo dei mercati finanziari che ha portato a ridurre del 45% la quota di proventi da investimenti e quindi a determinare un peggioramento del risultato tecnico (da +13 a -17 milioni). Note positive invece sul fronte dello sviluppo, con un incremento del 143% della raccolta premi (arrivata a 500 milioni di euro) trainata dai prodotti tradizionali. Forte sviluppo anche dei prodotti unit (+182,3%) e calo delle index (-78%). Con il 98% di raccolta globale realizzata con polizze individuali, Winterthur Vita conferma la sua vocazione ad essere partner privilegiato soprattutto da persone e famiglie. A concorrere alla crescita dei volumi sono state anche le buone performance dei canali di vendita: quello agenziale (+38%), che conferma la propria vocazione verso il prodotto di tipo tradizionale, e quello dei personal banker di Credit Suisse Italy (+221%), che, nell'asset allocation della propria clientela, hanno dato maggior peso ai prodotti assicurativi. Il totale dei pagamenti cresce leggermente (+3,8%) mentre si riducono i riscatti (-7%). Sul fronte delle spese di gestione, la discesa del 16,7% (con una relativa incidenza sui premi che passa dall'8,4% al 2,9%) è dovuta ai minori costi di acquisizione a sua volta legata ad un diverso mix di raccolta. "Il settore assicurativo sta vivendo il periodo più difficile degli ultimi decenni - ha dichiarato Fabrizio Rindi, Presidente di Winterthur Assicurazioni e Winterthur Vita - soprattutto per effetto della perdurante crisi dei mercati finanziari. In un contesto simile, le semestrali delle società Winterthur sono soddisfacenti. Il dato più positivo è che, sotto il profilo della gestione, tutti i principali indicatori, ad eccezione di quelli finanziari, mostrano un miglioramento. Riducendosi appunto l'apporto positivo della finanza, dobbiamo insistere nel continuo miglioramento della redditività tecnica e della struttura dei costi e nella ricerca del miglior equilibrio possibile fra il livello di servizio al cliente e una politica tariffaria dei prodotti adeguata agli scenari di rischio attuali"

RAI: GASPARRI, BUONI E INASPETTATI RISULTATI SEMESTRALE
Roma, 4 ottobre 2002 - "I risultati del bilancio semestrale, esaminati ieri dal Consiglio di Amministrazione della Rai, sono buoni e soprattutto inaspettati". Lo afferma il Ministro delle Comunicazioni, on. Maurizio Gasparri. "In tre mesi e' stata ribaltata una tendenza negativa, nonostante il momento non sia tra i piu' facili. Dalle indicazioni fornite dal Cda tutti i dati sarebbero confortanti, a cominciare dalla raccolta pubblicitaria nonostante il mercato attraversi una congiuntura negativa. E proprio l'aumento della raccolta pubblicitaria acquista maggiore rilievo perche' vuol dire che gli investitori apprezzano i programmi. Rivolgo un incoraggiamento quindi a proseguire in questa azione per rafforzare il servizio pubblico e un ringraziamento a tutto il personale, a cominciare dal Direttore Generale, che si sta adoperando in questa importante azione tesa al riposizionamento dell'Azienda e al taglio dei costi, seguendo le indicazioni del Consiglio d'Amministrazione. E a questo ha contribuito e contribuira' anche nei prossimi mesi, l'accordo che la Rai ha sottoscritto con la Lega per i diritti del calcio, per il quale personalmente mi sono molto impegnato, a cifre notevolmenti inferiori rispetto al passato. Questo permettera' - conclude il Ministro - agli italiani e agli appassionati di calcio di vedere il Campionato in chiaro, cosa che forse sarebbe stata impossibile se si fosse tenuto conto delle previsioni della precedente gestione dell'Azienda, che nel budget 2002, non aveva ipotizzato uno stanziamento in tal senso".

OBERTHUR: RISULTATI PRIMO SEMESTRE 2002 OBERTHUR MANTIENE LE SUE POSIZIONI IN UNO SCENARIO ECONOMICO DIFFICILE E SOGGETTO A MUTAMENTI SIGNIFICATIVI
Milano, 4 ottobre 2002 Il primo semestre 2002 è stato caratterizzato da: Una continua crescita nel settore bancario, una quota di mercato in incremento nel settore della telefonia mobile, in particolare in Europa; Nonostante una forte pressione concorrenziale, una diminuzione limitata degli utili al lordo di interessi, imposte e ammortamenti e degli utili al lordo di interessi e imposte (non sono inclusi 7 milioni di Euro di voci straordinarie); Una perdita netta di 20.7 milioni di Euro, causata dalle variazioni dei tassi di cambio e dall'impatto dello share fall sulle azioni in possesso della società; Una riduzione di 18 milioni di Euro nel debito netto dal 1 gennaio 2002; Una riorganizzazione continua della società, con una riduzione di circa 300 dipendenti. Recupero sequenziale del 10% nell'attività durante il secondo trimestre La forte resistenza di Oberthur Card Systems ha portato un incremento significativo delle proprie entrate durante il secondo trimestre. Questi i risultati del primo semestre: Crescita del 12% delle vendite di carte bancarie a microprocessore (rispetto al primo semestre 2001). Il fatto che la società ricopra la prima posizione nei mercati di Francia e Regno Unito, attaulmente i due driver nel processo di migrazione verso gli standard Emv (Europay, Mastercard, Visa), ha generato questa crescita sostanziale. L'impiego in continua crescita delle carte francesi ha naturalmente compensato la flessione riscontrata nel Regno Unito nel secondo trimestre. L'attività delle carte di pagamento è incrementata del 3% durante il primo semestre 2002, con un aumento considerevole nel settore delle carte a microprocessore e dei servizi di personalizzazione, a compensare la flessione nell'ambito del mercato delle carte magnetiche. Questa attività rappresenta oggi il 52% delle entrate della società (rispetto al 48% del primo semestre 2001). Crescita dell'1% del volume di vendita di carte Sim, in un mercato in declino nel territorio europeo. Questo incremento di quote di mercato è stato ottenuto grazie al successo che hanno avuto le soluzioni innovative offerte agli operatori dell'Europa meridionale. Stabilità nel segmento della authentication e network security, con una significativa crescita sequenziale durante il secondo trimestre 2002 (+9,9%),dovuta al recupero nel mercato delle Pay-Tv. Profitti operativi sotto pressione, con una netta perdita - Il recupero nelle attività mostra il dinamismo commerciale di Oberthur Card Systems. In ogni caso, l'aumento della pressione sui prezzi di vendita (-20% per le carte Sim) e l'impatto dei sovraccosti riguardanti i componenti più innovativi comprati a prezzi altissimi hanno portato a una netta ricaduta, rispetto al primo semestre 2001, degli utili al netto di interessi, imposte e ammortamenti e degli utili al netto di interessi e imposte, rispettivamente al +7,9% e al -5,5% di milioni di Euro. Prima che l'"effetto sovraccosti" dei componenti (stimato in 7 milioni di Euro) venga compreso nei bilanci, gli utili al netto di interessi, imposte e ammortamenti ammonterebbero a 14.9 milioni di Euro (mostrando una ricaduta limitata del 2,7% rispetto alle vendite che ammonta al 6,8%, paragonato al 9,5% del primo semestre 2001) e gli utili al netto di interessi e imposte risulterebbero positivi, a 1,5% milioni di Euro. La perdita netta ammonta a 20,7 milioni di Euro, se comparata al profitto di 0,2% milioni di Euro datato al 30 giugno 2001. Ciò include un impatto di 2,2 milioni di Euro di variazioni dei cambi esteri sia sui crediti che sui debiti contratti in valuta straniera, principalmente Dollari USA e Sterline inglesi, nonché un impatto di altri 2,5 milioni di Euro connessi alla ricaduta del prezzo delle azioni sulle azioni in mano alla società e destinate ad un programma di stock option. Diminuzione del debito netto - Grazie all'effetto combinato del miglioramento nel fabbisogno del proprio capitale circolante e di una mirata politica di investimento, Oberthur Card Systems ha ridotto il proprio debito netto di 18 milioni di Euro (dai 142 milioni di Euro del 31 dicembre 2001 ai 124 del 30 giugno 2002). Previsioni - I cambiamenti riscontrati per oltre un anno nell'industria delle smart card stanno portando ad una radicale trasformazione degli attuali modelli economici; tale trasformazione implica una riallocazione delle risorse, una razionalizzazione delle aree geografiche e infine una gestione più appropriata del portafoglio prodotti. Oberthur Card Systems, conscia di tali cambiamenti, ha rapidamente compiuto i passi necessari per far fronte a questa nuova situazione, continuando d'altra parte a rafforzare la propria posizione nei mercati in cui è attiva. La riorganizzazione delle proprie operazioni in territorio nord-americano, iniziata nel 2001, e la costante razionalizzazione delle risorse nelle altre zone hanno portato la società a ridurre il proprio personale di circa 300 unità durante i primi sei mesi del 2002 (il personale, al 30 giugno 2002, consta di 3.136 persone in tutto). I risparmi ottenuti da queste operazioni avranno sicuramente effetto nei bilanci del secondo semestre 2002. Questa politica continuerà nei mesi a venire e dovrebbe alleggerire la struttura dei costi approssimativamente di 10 milioni di Euro su base annuale (inizio nel 2003). Grazie alla flessibilità della struttura organizzativa e alla propria capacità di reazione, Oberthur Card Systems è capace di mantenere la posizione di leader nei principali mercati di sua competenza, il cui potenziale di crescita a medio termine rimane sostanzialmente intatto. Infolink:
www.oberthurcs.com

MARIELLA BURANI FASHION GROUP SEMESTRALE AL 30 GIUGNO 2002 CONFERMANDO, PER IL QUINTO SEMESTRE CONSECUTIVO, UNA CRESCITA A DOPPIA CIFRA DEL FATTURATO (+19,44%), DEL MARGINE OPERATIVO LORDO (+ 65,92%), DEL REDDITO OPERATIVO LORDO (+141,43%) E DEL REDDITO DELLA GESTIONE CORRENTE (+ 513,34%).
Cavriago, 4 ottobre 2002 Il Consiglio di Amministrazione della Mariella Burani Fashion Group ha iapprovato il 30 settembre la Relazione Semestrale al 30 giugno 2002. Il fatturato consolidato del primo semestre del 2002 è stato pari a 130,3 milioni di Euro in aumento del 19,4%, accompagnato da una crescita più che proporzionale del Margine Operativo Lordo, pari a 13,8 milioni di Euro (+ 65,9 %), del Reddito Operativo Lordo pari a 8,5 milioni di Euro (+ 141,4%) e del Reddito della Gestione Corrente pari a 7,7 milioni di Euro (+513,3%). Primo semestre 2002 Il fatturato consolidato del Gruppo è aumentato a 130,3 milioni di Euro rispetto ai 109,1 milioni di Euro della prima metà del 2001. La crescita del 19,4% è principalmente attribuibile: * alla crescita organica del settore abbigliamento, core business del Gruppo * al rafforzamento della rete distributiva * alle acquisizioni di Revedi S.p.A. e Itm S.p.A. Il Margine Operativo Lordo (Ebitda) al 30 giugno 2002 è pari a 13,8 milioni di Euro rappresentando una crescita del 65,9%, rispetto agli 8,3 milioni di Euro del primo semestre dell'anno precedente, e porta la propria incidenza sui ricavi al 10,6% rispetto al 7,6% del semestre dell'esercizio precedente. Tale crescita riflette: * l'evoluzione continua del sales mix, con una maggiore contribuzione di prodotti e canali distributivi più profittevoli (pelletteria, marchi propri, DOS, franchisees e clienti wholesale diretti ) * maggiore efficienza nella produzione e distribuzione, anche grazie alle nuove acquisizioni di Revedi e Itm. Il Reddito Operativo Lordo (Ebit) al 30 giugno 2002 è pari a 8,5 milioni di Euro e indica un incremento del 141,4% rispetto ai 3,5 milioni di Euro dello stesso periodo dell'esercizio precedente, portando la propria l'incidenza sui ricavi al 6,5% rispetto al 3,2% del primo semestre 2001. Significativo l'incremento del Reddito della Gestione Corrente pari a 7,7 milioni di Euro (+513,3%) che denota la focalizzazione del Gruppo sull'indice fondamentale della redditività. Il Reddito Lordo del Periodo è pari a 5,7 milioni di Euro. La Posizione Finanziaria Netta al 30 giugno 2002 è pari a 75,9 milioni di Euro, in miglioramento rispetto ai 79,9 milioni di Euro del 31 marzo 2002, e riflette un debt/equity ratio pari a 0,75. Highlights operativi Il Gruppo continua nella sua opera di rafforzamento del settore dell'abbigliamento e in quella d'integrazione delle società acquisite da ultimo nel settore della pelletteria. La divisione "Abbigliamento" è cresciuta grazie a: * il buon andamento delle vendite con marchi propri (84%) * il maggiore focus nel product marketing * il maggiore utilizzo del canale distributivo diretto La divisione "Leather Goods" raccoglie i benefici della presenza consolidata in mercati geografici in forte crescita come i paesi est-europei, un'ampia rete distributiva, nuove licenze e una nuova produzione di calzature, accessori ed abbigliamento in pelle per Mariella Burani e Mila Schön.

NUOVO ACCORDO STRATEGICO TRA CAPITAL MONEY E BANCA POPOLARE DI BERGAMO - CREDITO VARESINO LA BANCA RILEVA IL 20% DEL CAPITALE, CON OPZIONE A SALIRE ULTERIORMENTE
Bergamo/Milano, 4 ottobre 2002 Capital Money Spa, società che da oltre vent'anni è leader nei settori dell'assistenza finanziaria ed assicurativa all'intermediazione immobiliare e la Banca Popolare di Bergamo - Credito Varesino hanno perfezionato e sottoscritto - nell'ambito di una ampia e durevole collaborazione - un nuovo importante accordo di partnership strategica. La Banca Popolare di Bergamo-Credito Varesino ha acquisito, per un controvalore di 1 milione di euro, il 20% del capitale sociale di Capital Money con l'opzione di crescere ulteriormente nell'arco di un triennio e con lo scopo di rinsaldare, con importanti obiettivi comuni, un rapporto che è in essere da oltre 10 anni. Capital Money conta 37 uffici in tutta Italia e oltre 4.000 Agenzie Immobiliari convenzionate e, nei primi nove mesi del 2002, ha ricevuto oltre 5.500 richieste di mutuo immobiliare per oltre 600 milioni di euro. L'obiettivo che i due partner si pongono è di raggiungere già nel 2003 un volume di erogazione sensibilmente maggiore, oltre ad un'ulteriore espansione sul territorio nazionale con l'apertura di nuovi uffici sino alla copertura di tutte le regioni entro il 2003. A seguito dell'accordo societario raggiunto, è stato nominato il nuovo Consiglio di Amministrazione ed assegnate le cariche sociali: Sergio Merisio è stato riconfermato Presidente, Antonio Loda riconfermato Vice Presidente mentre è stato nominato Amministratore Delegato Giuseppe Lisiero, dirigente della Banca Popolare di Bergamo-Credito Varesino. Capital Money è attiva nel settore immobiliare dal 1974 e dal 1984 opera nel settore dei mutui casa e dei prodotti finanziari affini, con competenze altamente specializzate che seguono le operazioni dalla scelta dell'abitazione fino al rogito. Il Presidente Sergio Merisio ha così commentato: "Ritengo che la partecipazione della Banca Popolare di Bergamo-Credito Varesino sia un passo importante per allargare gli orizzonti della nostra attività e sono personalmente convinto dell'impulso che deriverà da questa partnership, grazie alla quale potremo essere ancora più incisivi, garantendo sempre ai nostri clienti i massimi standard qualitativi nella mediazione creditizia e nei prodotti mutuo offerti".

INDAGINE R&S-IL SOLE 24 ORE SUI BILANCI DELLE SOCIETÀ QUOTATE AL GIUGNO 2002
Milano 4 ottobre 2002 - Indagine R&S-Il Sole 24 Ore sui bilanci delle 30 principali società quotate in Borsa e sulle utilities.
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GRUPPO CAPITALIA: PRESENTATI ALLA COMUNITÀ FINANZIARIA I PIANI INDUSTRIALI 2002-2005 RIDUZIONE COMPLESSIVA DI 3.700 UNITA' (-12%) PROGRAMMI DI SVILUPPO, FORMAZIONE E INCENTIVAZIONE NUOVI ASSUNTI PREVISIONI 2002: UTILE OPERATIVO IN LINEA CON 1° SEMESTRE GIORGIO BRAMBILLA NOMINATO AMMINISTRATORE DELEGATO
Milano, 4 ottobre 2002 - I Consigli di Amministrazione del Gruppo Capitalia e di FinecoGroup hanno approvato ieri i rispettivi Business Plan 2002-2005, che saranno illustrati oggi alla comunità finanziaria. Il piano del Gruppo Capitalia, di cui il business plan di FinecoGroup è parte integrante, definisce le linee strategiche e il percorso operativo da intraprendere per il rafforzamento di Capitalia quale protagonista nel mercato del credito e dei servizi finanziari. Nella parte introduttiva l'Amministratore Delegato Giorgio Brambilla ha sottolineato come la dinamica che ha interessato il Gruppo negli ultimi anni (dalla privatizzazione di Banca di Roma nel 1997 all'acquisizione di Banco di Sicilia e di Mediocredito Centrale nel 1999, fino all'integrazione con Bipop-Carire) ne ha radicalmente trasformato la struttura, dando vita a un nuovo gruppo bancario integrato nel quale sono confluite: le attività tradizionali di Banca di Roma, Banco di Sicilia e Bipop-Carire; il nuovo polo del Consumer Banking e dell'Asset Management rappresentato da FinecoGroup; • le attività di Investment Banking con Mcc, nella cui compagine azionaria sono recentemente entrati nuovi importanti azionisti. Oggi al Gruppo Capitalia fanno capo: oltre 5 milioni di clienti, con depositi per il 7,9% del mercato nazionale; oltre 2000 sportelli con una quota di mercato del 7,1%; oltre 3000 promotori finanziari; il 7,8% del mercato complessivo dei crediti. Il Direttore Generale Matteo Arpe ha illustrato i principali risultati raggiunti dal Gruppo nel corso degli ultimi mesi tra i quali, in particolare, vanno menzionati: l'esecuzione dell'operazione Bipop-Carire; la completa rivisitazione del processo del credito; la completa ristrutturazione dell'attività finanziaria; il miglioramento della struttura del capitale; la forte riduzione del VaR finanziario; la costituzione della funzione Asset Liability Management nell'ambito della Finanza Integrata; il rafforzamento dell'attività di Mcc; gli interventi sulle "fabbriche" di prodotto, oggi concentrate in Fineco, sia tramite razionalizzazione dell'asset management, sia sulla parte straordinaria del ramo Vita Bancassurance (lettera d'intenti Capitalia, Toro e Fineco per la creazione del primo polo Vita in Italia). Ma, soprattutto, il Gruppo ha proceduto ad un vasto rinnovamento del management, con la riorganizzazione integrale delle linee operative, la completa riorganizzazione della struttura e la ridistribuzione delle responsabilità. Il rafforzamento del management è stato ottenuto inserendo nella struttura centrale di Gruppo 43 senior manager e 85 manager di livello intermedio. Il Gruppo dispone oggi di una struttura operativa, centrata su tre aree: Credito; Canali distributivi; Finanza integrata. Ciascuna società riferisce alla Holding Company, Capitalia mantiene una responsabilità diretta per la strategia globale e il controllo delle partecipate. In particolare a Fineco è stata assegnata la funzione di factory dei prodotti finanziari e alle reti Banca di Roma, Banco di Sicilia e Bipop-Carire, oltre che alla stessa rete di promotori Fineco, la funzione di marketing e distribuzione. Quanto a Mcc, rafforzato nel corso dell'anno con nuovi importanti inserimenti manageriali per consolidare il proprio ruolo di Investment bank del Gruppo, essa ha avuto un ruolo di primo piano in molte importanti transazioni nel mercato. Nell'ambito di un programma globale di dismissioni, il 19% di Mcc è stato ceduto a grandi gruppi.3 industriali italiani, ricavandone una plusvalenza di € 106 milioni. Un ulteriore 5-10% sarà ceduto entro l'anno, rimanendo a Capitalia il controllo. Il piano messo a punto dal Direttore Generale Arpe prende le mosse dalla percezione del mercato relativamente alla qualità degli asset del Gruppo. Tale percezione va inquadrata alla luce: del lavoro analitico compiuto in questi mesi dal management del Gruppo sulla qualità del credito; dell'insieme di azioni già intraprese soprattutto nella gestione dei Performing Loans (crediti in bonis) e dei Non-Performing Loans (incagli e sofferenze). A cominciare dalla valutazione del rischio di credito, Capitalia ha effettuato, mediante un proprio modello basato su standard internazionali e riconosciuto "international best practice" da alcune tra le maggiori agenzie di rating, un'analisi compiuta della struttura e delle caratteristiche dei Performing Loans. Tale modello applica i principi contenuti nel Protocollo Basilea II. Esso consente di stimare, per ogni posizione creditoria (esclusi i crediti agli individui e alle famiglie) il tasso di probabilità di default, e dunque di assegnare un rating interno relativo al portafoglio crediti. Questo sistema fornisce la ripartizione dei crediti in due categorie: investment grade e speculative grade. La categoria di portafoglio investment grade rappresenta circa il 70% del totale portafoglio crediti. Tra i fattori positivi c'è poi la tendenza, già in atto da quattro anni, ad un riequilibrio nella ripartizione geografica del credito in bonis, con un peso ormai prevalente del Nord (47%) rispetto al Centro (36%) e al Sud Italia (17%), e la percentuale relativamente modesta dei settori a rischio. Per quanto riguarda invece i Npl, negli anni recenti un'approfondita revisione del portafoglio crediti in Banca di Roma ha condotto a un significativo incremento dei Npl (€ 8,5 mld), solo parzialmente compensati da successive operazioni di securitization. Al 30 giugno di quest'anno, al netto delle cartolarizzazioni e dei ricuperi effettuati, lo stock NPL è pari a circa € 3,9 miliardi netti. Il piano si pone l'obiettivo di migliorare significativamente l'attività di recupero crediti attraverso: la costituzione di una nuova società specializzata nel recupero crediti (servicer); l'avvio di un programma di ristrutturazione delle modalità di recupero crediti; la creazione di una joint venture nel settore real estate per migliorare l'efficacia del recupero crediti; una partnership con un operatore internazionale nel settore del recupero crediti. Nel 2002, comunque, saranno effettuati nuovi significativi accantonamenti straordinari per: colmare il gap della riserva di rischio generico; migliorare il "time value cost" della securitization, prevedendo una operazione di cartolarizzazione fino a € 2,6 mld di sofferenze nette, entro l'inizio del 2003. Un'analisi sul Var (Value at Risk) mostra che l'approccio "risk-adjusted" adottato dal Gruppo ha portato ad una rilevante riduzione del rischio finanziario: oltre il 70% dall'inizio dell'anno ad oggi (da circa € 25 milioni a € 7 milioni), un risultato peraltro ottenuto in un contesto di estrema volatilità. L'approccio "risk-adjusted" e la politica di Asset Liability Management (Alm) stanno già portando a consistenti riduzioni nell'attivo ponderato per rischio (Risk Weighted Asset, Rwa). Nel 2002 tale riduzione è prevista in € 15,5 miliardi (12 dei quali già acquisiti) grazie a: una ricomposizione del portafogliotrading;. un'attenta politica di erogazione del credito; una riduzione dell'esposizione interbancaria. Le riduzioni saliranno di ulteriori € 4,5 miliardi a fronte delle azioni straordinarie previste dal piano industriale, che produrranno anche un aumento del 7% in termini di Raroc (Risk Adjusted Return On Capital). La strategia di ottimizzazione dei Rwa avrà conseguenze positive anche per il Tier 1 ratio, che a fine 2002, grazie anche alle azioni straordinarie previste dal piano industriale, si attesterà sul 6,3% (con un Total Capital ratio di 10,09%), con un incremento del 19% rispetto ai livelli 2001. La crescita del Tier 1 ratio permette di escludere sin d'ora interventi di ricapitalizzazione del Gruppo. Il business plan 2002-2005 - Il piano del Gruppo è focalizzato su alcuni punti centrali: razionalizzazione della rete di sportelli; dismissioni di partecipazioni e di attività non-core; riduzione e sviluppo delle risorse umane; riduzione dei costi operativi e amministrativi; ?crescita dei ricavi. Il Gruppo ha deciso una serie di interventi di razionalizzazione nell'ambito della rete di sportelli e di dismissioni di partecipazioni e di attività non strategiche che saranno attuate nei prossimi mesi. In particolare: la razionalizzazione della rete, che intorno alla metà dell'anno prossimo sarà ridotta di 150 sportelli ottenendo, fra l'altro, un riequilibrio della presenza del Gruppo nelle varie zone del paese. Il processo comporterà la contestuale cessione di € 4,2 miliardi di depositi e una riduzione dei proventi di circa € 25 milioni, ma anche la riduzione di 1.200 addetti e di circa € 2,2-2,4 miliardi in termini di Risk Weighted Asset; la cessione di una ulteriore quota del 5-10% di Mcc; l'ottimizzazione del portafoglio partecipazioni del Gruppo; la dismissione di alcune attività fra le quali Entrium (rete retail in Germania) e Banca della Rete (rete italiana di promotori finanziari), entrambe controllate da FinecoGroup. Queste operazioni genereranno complessivamente ricavi netti fino a € 1,5-1,7 miliardi con una plusvalenza complessiva fino a € 0,7 miliardi e una riduzione dei Risk Weighted Asset fino a € 4,5 miliardi. Tra la fine di quest'anno e la fine del 2005 è prevista una riduzione di oltre 3.700 unità, pari al 12%, con minori costi per circa € 90 milioni. La riduzione deriva da uscite, prepensionamenti e dismissioni per circa 5.400 unità, cui fanno riscontro oltre 1.700 assunzioni di personale ad alta qualificazione. Sarà lanciato un vasto programma di formazione e di sviluppo organizzativo, comprendente nuovi sistemi di valutazione, di gestione per obiettivi e di compensazione. In particolare è previsto un piano di stock option per il management e le figure professionali più rilevanti per un totale di 20 milioni di azioni. Il piano prevede un processo di riduzione delle spese generali e di quelle per pubblicità, sistemi informatici, consulenze, comunicazioni postali e telefoniche, che condurrà entro il 2005 ad una riduzione del 14,5% rispetto al 2002, con la parte più consistente (11,5%) che si registrerà già l'anno prossimo. Per quanto in particolare guarda i sistemi IT, si punta a miglioramenti sul piano • organizzativo, collocando le funzioni strategiche e di controllo del sistema a livello holding; • dell'integrazione, con un processo che entro il 2004 porti al consolidamento e all'ottimizzazione delle varie risorse informatiche del Gruppo; • dell'evoluzione sistemistica, con una particolare attenzione alla sinergia tra sistemi IT e linee di business e a investimenti e partnership per accelerare l'attuazione del piano..5 Da questo insieme di azioni nell'area IT Capitalia si attendono risparmi complessivi per € 80 milioni al 2005 e investimenti di € 250 milioni nel periodo 2003/2005. La crescita dei ricavi è attesa su due fronti: i margini di interesse, previsti in crescita a un tasso medio annuo composto (Cagr) del 7,6% al 2005, e i proventi da commissioni, con un CAGR 2002-2005 del 13,2%. Nel primo caso i fattori sono: l'aumento dei volumi legato alla valorizzazione della presenza Bipop, soprattutto nell'Italia settentrionale (Cagr 6,5%); la gestione del capitale, con ulteriore riduzione dei Non Performing Asset e dei prestiti interbancari (-€ 7,5 mld al 2005); i tassi di interesse, per i quali è previsto un repricing grazie alle nuove procedure di credit scoring e al riposizionamento geografico della presenza del Gruppo. Le crescita delle commissioni farà leva su: la gestione degli investimenti, un business generato da Fineco; altre commissioni bancarie; la crescita in volumi della finanza strutturata. Il potenziale di crescita del fatturato tiene conto del livello relativamente basso di partenza della penetrazione di prodotti destinati in particolare a tre settori di mercato: mass market, business, affluent. Il piano ipotizza il raggiungimento di un livello del 60% della "best practice" con un ulteriore potenziale superamento dei target 2005. Ecco i principali obiettivi del piano al 2005: 2001 1H 2002 2003 2005 Margine di intermediazione 4,9 2,3 5,2 6,5 Risultato lordo di gestione 1,1 0,5 1,9 3,3 Accantonamenti su crediti (%) 1,2 1,2 1,2 1,0 ROE N.M. N.M. 1,3% 9,3% Tier 1 5,3% 5,5% 6,5% 6,9% Le azioni, i cui effetti saranno concentrati soprattutto nel 2003, faranno leva principalmente su: un aumento del 7,6% (Cagr 2002-2003), nei margini di interesse e nelle commissioni; una riduzione dei costi e degli accantonamenti per crediti del 9,9% (Cagr 2002-2003); Nel 2005, la crescita di margini e commissioni salirà al 9% (Cagr 2002-2005), mentre la riduzione dei costi e degli accantonamenti sarà del 3,8% (Cagr 2002-2005). I principali elementi che prevedibilmente caratterizzeranno l'esercizio 2002 sono: un utile operativo in linea col 1° semestre 2002; un accantonamento straordinario da destinare alla riserva rischio generico e a nuove cartolarizzazioni; le plusvalenze da dismissioni (sportelli, Entrium, MCC, altre attività); il forte recupero di valore del Tier Il Consiglio di Amministrazione inoltre, in attuazione della delega ad esso attribuita dall'Assemblea degli azionisti nella seduta del 16 maggio 2002 in tema di stock granting, in relazione al premio aziendale 2001 ha deliberato un aumento del capitale sociale a titolo gratuito per un importo di € 10.499.065 mediante emissione di n. 10.499.065 azioni ordinarie, godimento regolare, da assegnare a tutto il personale dipendente della Banca di Roma e delle società controllate Banco di Sicilia e Mcc (con riferimento agli organici "pre riassetto societario" del Gruppo), ai sensi dell'art. 2349 del codice civile. Dopo il perfezionamento dell'operazione, il capitale sociale di Capitalia ammonterà a € 2.206.821.000. Sempre in attuazione della relativa delega attribuitagli dall'Assemblea degli azionisti del 16 maggio 2002, il Consiglio ha avviato il primo ciclo del piano di incentivazione azionaria riservato al management ed alle figure professionali più rilevanti del Gruppo ed ha deliberato di assegnare - alle condizioni e con le modalità previste nel "Regolamento dei warrant" approvato dall'Assemblea medesima - fino ad un massimo di 16 milioni di warrant, validi per la sottoscrizione da parte dei beneficiari di un pari numero di azioni Capitalia di nuova emissione con un vesting di tre anni ed esercitabili a pena di decadenza nei tre anni successivi. Il prezzo di esercizio dei singoli warrant è stato determinato, limitatamente al primo ciclo del piano, in misura pari alla media aritmetica dei prezzi delle azioni nel mese precedente la data di assegnazione dei warrant stessi. Massimo Ferrari, Direttore Generale di FinecoGroup, ha illustrato il Business Plan per il periodo 2002-2005. A partire dalla data di efficacia dell'operazione di integrazione tra Capitalia e Bipop-Carire, che ha condotto alla nascita della nuova Fineco, sono stati effettuati numerosi interventi operativi e organizzativi tra i quali: lo spin-off della parte tradizionale di Bipop e l'integrazione con le società conferite da Capitalia; l'insediamento di un nuovo team manageriale e l'adozione di un sistema di governance; la definizione e l'implementazione di nuove procedure interne di controllo e di risk management; l'avvio della ristrutturazione delle principali aree di business; l'avvio di iniziative commerciali di ribilanciamento dell'offerta risparmio gestito. Il piano d'impresa parte da un ridisegno complessivo della struttura e dalla sua riorganizzazione in quattro aree: Cash flow businesses- attività capaci di costante generazione di cassa anche se legate all'andamento dei mercati. In quest'area rientra l'Investment Management (Asset Management, Life Assurance & Brokerage); Turnaround businesses- attività nelle quali è stata avviata una profonda ristrutturazione per riportarle a break-even entro il termine del piano. In quest'area rientrano le reti di Financial Advisors (banca Fineco e Bipop City) le attività di banca e trading on line e quella di emissione delle carte di credito; Growth businesses- attività con un affermato modello di business già consolidato, non correlate all'andamento dei mercati, con un'impressionante storia di crescita, di efficienza e di ritorno sul capitale: leasing, mutui, cessione del quinto e in generale tutte le attività di consumer bank; Opportunistic - attività "non-core" che saranno, secondo i casi, dismesse, ristrutturate o deconsolidate, tra cui le reti retail estere ed altre attività diversificate. Il piano indica per i tre anni considerati una positiva evoluzione del risultato netto, previsto passare dall' attesa per l'anno in corso a un utile netto di circa € 192 milioni nel 2005, con miglioramento in tutte le aree di business e un significativo contributo derivante, anche nel futuro, dal business Asset Management..7 L'obiettivo di Return on Equity (Roe) al termine del piano si colloca al 19,2%, con un Total Capital Ratio superiore al 10%. Linee strategiche e obiettivi: miglioramento dell'asset mix; interventi sul pricing dei prodotti; innovazione di prodotti e servizi. FinecoGroup si pone come un player innovativo facendo anche leva a livello internazionale sulla consolidata collaborazione con Putnam. L'integrazione delle "fabbriche" (Romagest, Cisalpina Gestioni e Fineco SGR) permetterà di massimizzare le sinergie di costo attraverso una razionalizzazione del personale e una riduzione dei costi IT. Ulteriori sinergie deriveranno dalla collaborazione con le reti Capitalia. Il patrimonio gestito passerà da € 40 miliardi del 2002 a € 55 miliardi nel 2005 con un Cagr dell'11%. In termini di utile netto il Cagr normalizzato sarà del 18% (da €47,9 milioni a € 79 milioni). Assicurazioni Vita - Linee strategiche e obiettivi: recupero di redditività, con le sinergie di costo Roma Vita-Cisalpina; promozione prodotti di investimento a lungo termine. Il piano prevede (senza considerare l'operazione Toro) per i premi un Cagr dell'8% (da € 2,4 miliardi del 2002 a € 3 miliardi nel 2005), e per l'utile netto una crescita da € 15 milioni nel 2002 a € 23 milioni nel 2005 (Cagr +15%). Brokerage - Linee strategiche e obiettivi: rafforzamento della leadership in termini di costo di esecuzione; estensione della piattaforma tecnologica di Fineco Sim a tutti i flussi di intermediazione di FinecoGroup; sviluppo della clientela istituzionale non captive. Nel periodo 2003-2005 il piano prevede un aumento della redditività di questo business (cagr +18%) da € 22 milioni a € 36,1 milioni, con un corrispondente miglioramento del rapporto cost/income da 43% a 32%. I volumi intermediati, esclusi i futures, saliranno del 5% da € 82,2 miliardi a € 95,4 miliardi. Promotori finanziari - Linee e strategiche e obiettivi: integrazione reti Bipop City e Fineco e nascita di FinecoCity; aumento della produttività dei promotori; sinergie con Capitalia per lo sviluppo del segmento clienti dormienti e servizi transazionali. Il piano prevede una crescita dei FuM (Funds under management) da € 5,4 miliardi a € 11,6 miliardi con un Cagr del 29% e un passaggio del risultato netto da una perdita di € 31 milioni a un utile di € 11,2 milioni. Attività online e carte - Linee strategiche e obiettivi: miglioramento della redditività; repricing e ottimizzazione dei costi; cooperazione con Capitalia. I ricavi sono previsti passare da € 33 milioni a € 63 milioni (Cagr +24%) e il risultato netto da una perdita di € 18,5 milioni ad un utile di € 8,7 milioni. Leasing - Linee strategiche e obiettivi:. consolidare la crescita sulla base dell'attuale business model; sfruttare le sinergie con la rete di sportelli di Capitalia; ottimizzare il Roc (Return on Capital) con operazioni di securitization. Per i prossimi anni il piano prevede: una crescita annua dell'erogato in linea con il trend del passato, senza includere le potenzialità legate ad un eventuale estensione del modello Fineco Leasing sulle filiali Capitalia; un miglioramento dello spread medio, grazie anche alla riduzione del costo del funding e ad ulteriori operazioni di cartolarizzazione. Il valore dei beni in leasing passerà da € 4,1 miliardi a € 5,7 miliardi (Cagr +12%), mentre l'utile netto salirà da € 24 milioni a € 37,5 milioni (Cagr +17%). Mutui - Linee strategiche e obiettivi: retention e incremento degli agenti terzi (a regime, la rete conterà 385 agenti); ampliamento dell'offerta con lo sviluppo delle consumer bank e cross selling sulla clientela esistente; prosecuzione della politica di securitization. Il volume dei prestiti è previsto passare da € 2,07 miliardi a € 3,95 miliardi (Cagr + 24%) e l'utile netto da € 2 milioni a € 10,8 milioni (Cagr +77%) Consumer Bank - Linee strategiche e obiettivi: lancio di una consumer bank dedicata; sfruttamento delle opportunità legate ai vantaggi e agli incentivi fiscali previsti dalla nuova Finanziaria per l'agevolazione del credito al consumo; _ sviluppo del business "cessione del quinto". I volumi Icq (cessione del quinto) saliranno da € 596 milioni a € 1,2 miliardi (Cagr +27%) e l'utile netto da € 7 milioni a € 13,1 milioni (Cagr +23%). A differenza del business mutui, per il business Icq non sono previste operazioni di securitization nei futuri esercizi. Per le partecipate che svolgono un'attività considerata non core, si procederà ad una gestione opportunistica, valutando anche la convenienza di eventuali dismissioni. Il piano prevede alcuni importanti traguardi strategici, fino a giugno 2003: avvio dismissioni asset non strategici; disponibilità filiali Capitalia per operazioni transazionali di clienti di promotori e di clienti online ; sinergia clienti Capitalia-reti promotori: lancio progetto cross-selling sulle tre reti. Ulteriori obiettivi del piano, per il 2003, sono previsti nella seconda parte dell'anno: completamento analisi fattibilità consumer bank; completamento analisi fattibilità progetto carte di credito ed eventuale lancio; completamento programma dismissioni. Il Consiglio di Amministrazione ha inoltre cooptato Giorgio Brambilla, nominandolo Amministratore Delegato.

OPA BRACCO: SUPERATO IL 90% DEL CAPITALE ESAOTE
Genova, 4 ottobre 2002 - In relazione all'andamento dell'Offerta Pubblica di Acquisto in corso sulle 46.998.000 azioni ordinarie di Esaote S.p.A., la società informa di avere ricevuto il 3 ottobre un comunicato dell'Offerente, Bracco Biomed S.p.A., nel quale si rende noto quanto segue: "Milano, 3 ottobre 2002 - Bracco Biomed SpA (Gruppo Bracco) ha comunicato oggi che le adesioni all'Offerta Pubblica di Acquisto volontaria lanciata dalla stessa Bracco Biomed SpA sulla totalità delle azioni ordinarie di Esaote SpA, hanno portato il Gruppo Bracco a superare il 91,7% del capitale totale di Esaote. L'operazione, avviata il 2 settembre scorso, terminerà domani venerdì 4 ottobre. Ciò permetterà alla Bracco, in linea con quanto già preannunciato, di promuovere un'offerta pubblica di acquisto residuale sul capitale Esaote, a seguito della quale le azioni Esaote saranno revocate dalla quotazione sul Mercato Telematico Azionario della Borsa Italiana. Con il delisting di Esaote dalle negoziazioni sul mercato azionario, Bracco potrà conseguire l'obiettivo di una maggiore flessibilità operativa e finanziaria, anche nell'ottica di una eventuale quotazione della capogruppo Bracco SpA." Inizio modulo

BILANCIO POSITIVO PER "MILANO INCONTRA LA MODA" L'ASSESSORE BOZZETTI: "LA MODA FA BENE A MILANO" ALL'OTTAGONO PUBBLICO ETEROGENEO E IN "MOVIMENTO"
Milano, 4 ottobre 2002 - Nove giorni di sfilate, eventi, dibattiti hanno animato la città, coinvolta nella kermesse "Milano incontra la moda". Una serie di dibattiti organizzati all'Ottagono dall'assessorato di via Bagutta in collaborazione con Grazia ai quali ha partecipato un pubblico attento e in "movimento": 1500 persone, tra milanesi, turisti di passaggio e addetti ai lavori, si sono date il cambio sulle poltrone del "Salotto di Milano". "La moda fa bene a Milano -ha detto l'assessore Giovanni Bozzetti-. Durante i nove giorni di sfilate, alberghi e ristoranti hanno registrato il tutto esaurito; bar, discoteche e pub hanno beneficiato dell'atmosfera festosa che ha pervaso la città. Anche i negozi sono stati presi d'assalto -soprattutto dagli operatori stranieri- un segnale questo di ripresa per il settore, che aveva risentito di un calo legato alla strage dell'11 settembre 2001. La moda è, quindi, per Milano un ulteriore sprone per la sua economia e la sua vitalità e si conferma quale uno dei principali motori di sviluppo". Quest'anno gli eventi organizzati dall'assessorato per la settimana della moda avevano come filo conduttore l'attenzione ai nuovi talenti stilisti. E le sfilate delle giovani leve non hanno deluso le attese. In Stazione Centrale tutti hanno potuto ammirare non solo la splendida Sala Reale, ma soprattutto le creazioni degli studenti della Naba, la Nuova Accademia delle Belle Arti. Grande successo anche per il concorso Enkamania alla Rotonda della Besana. E per il premio Limoni Freshion, in corso Vittorio Emanuele. "Milano -spiega Bozzetti- per continuare a rimanere punto di riferimento del settore e all'avanguardia nella creatività, deve continuamente produrre idee fresche, nuova energia vitale, deve credere nei giovani". Anche gli Info-point, allestiti in collaborazione con Renault in piazza Crocerossa e piazza Santa Maria Beltrade, sono stati presi d'assalto da turisti e addetti ai lavori così come quelli posizionati agli aeroporti di Linate e Malpensa. Un successo su tutti i fronti, dunque, che servirà da punto di riferimento anche per le prossime edizioni. Fine modulo

LA CAMERA DI COMMERCIO DI MILANO APRE DUE BANDI PER L'E-COMMERCE E IL TURISMO SEDI DECENTRATE: IN ARRIVO I CONTRIBUTI PER LE IMPRESE
Milano, 4 ottobre 2002. Siete un'impresa e volete richiedere un finanziamento alla Camera di commercio? Da oggi si può, comodamente, vicino al vostro ufficio, nelle dieci sedi decentrate della Camera di commercio di Milano in provincia a Assago, Cesano Maderno, Desio, Legnano, Magenta, Mazzo di Rho, Melegnano, Melzo, Monza, Sesto San Giovanni. Da oggi le imprese che vogliono partecipare all'assegnazione di contributi e finanziamenti erogati dalla Camera di commercio di Milano possono presentare le domande, compilate su appositi moduli, anche presso le dieci sedi decentrate. In questo momento sono aperti due bandi, che si possono richiedere anche in provincia, uno per promuovere l'informatizzazione e l'e-business nel settore del commercio, l'altro per lo sviluppo di nuove tecnologie nel settore del turismo. "La Camera di Commercio - ha dichiarato Pier Andrea Chevallard, Segretario Generale della Camera di Commercio di Milano - in quanto istituzione vicina alle imprese, persegue con determinazione una strategia rivolta a rafforzare il suo legame con il territorio. Una dimensione di decentramento testimoniata dalla presenza in provincia di dieci sedi decentrate. Sedi in cui le imprese possono ottenere tutti i servizi anagrafici nonché assistenza, senza per questo dover venire fino a Milano. E ora si aggiunge questo nuovo servizio, con l'obiettivo di rendere ancora più facile, per le piccole e medie imprese, accedere agli stanziamenti". Contributi della Camera di commercio: la domanda si può fare anche in provincia. Da oggi c'è una nuova opportunità: accanto alla possibilità di spedire per posta la documentazione o di portarla direttamente alla sede di Milano, è possibile servirsi degli uffici periferici. Le sedi decentrate, grazie all'attivazione di nuove procedure informatiche, sono adesso in grado non solo di fornire una prima assistenza, ma anche di ricevere le richieste di partecipazione ai contributi, alle quali assegnare un numero di protocollo. I bandi: informatizzazione e turismo. I bandi per i quali è già possibile rivolgersi alle sedi decentrate della Camera sono due e riguardano il "supporto allo sviluppo dell'informatizzazione e dell'e-business nel settore del commercio" ed il "supporto allo sviluppo di nuove tecnologie per la gestione aziendale, per la comunicazione e la commercializzazione on line nel settore turistico". Per entrambe le iniziative è possibile ritirare la modulistica presso tutte le sedi della Camera di commercio di Milano oppure scaricarla dal sito internet www.mi.camcom.it Ci sono: 200.000,00 euro per le Pmi del settore turistico, con sede nella provincia di Milano, che tra il 1 luglio 2002 e il 31 dicembre 2002 (data in cui scadono i termini per la presentazione della domanda) investono in nuove tecnologie per la gestione aziendale o nella formazione di professionalità legate all'utilizzo di strumenti informatici, realizzino pagine Web per motivi pubblicitari o di marketing, sostengano costi per la connessione di personal computer in rete locale e ad Internet. Il contributo per le "nuove tecnologie per la gestione aziendale" è pari al 35% dell'investimento fino a un massimo di 4 mila euro, quello per le "tecnologie per la comunicazione e la commercializzazione on-line" è pari al 40% dell'investimento fino a un massimo di 8 mila euro. 232.405,00 euro per le Pmi del commercio al dettaglio e all'ingrosso della provincia di Milano, che tra il 1 luglio 2002 e il 31 dicembre 2002 realizzano progetti aziendali rivolti al miglioramento dell'efficienza organizzativa e gestionale, sia con l'impiego di tecnologie avanzate, sia con programmi di formazione di nuove professionalità. Il contributo per "l'intervento sull'informatizzazione" è pari al 35% delle spese riconosciute ammissibili, comprese le spese per la formazione del personale, con un limite massimo di 4.000 euro per ciascuna impresa, il contributo per la realizzazione di "Siti Web e/o e-business" è pari al 40% con un limite massimo di 8.300 euro. Le sedi decentrate Assago- World Trade Center Palazzo Congressi, Strada 1 tel 02. 822501 fax 02.8515.4919 ; Mazzo Di Rho Galleria Gandhi, 21 Centro Commerciale Rhodense tel. 02.934631 Fax. 02.9346338; Cesano Maderno Via Donghi, ang. C.so Europa tel 0362.64901 fax 0362.649038; Melegnano Via Castellini 28 tel 02.85151; Desio Via Monsignor Cattaneo, 7 ang. Via Matteotti tel 0362.48031 fax 0362.480338 ; Melzo Via S. Martino, 6/8 tel 02.9541601 Fax 02.95416050; Legnano Via Podgora, 2 c/o Inps tel 0331.428911 fax 0331.428946; Monza Piazza Cambiaghi, 9 tel 039.28071 fax 039.2807435; Magenta Via Pusterla 3, angolo Via Volta tel 02.972231 fax 02.97291143; Sesto San Giovanni Viale Ercole Marelli, 5 tel 02.244281 fax 02.24428409.

PARTE UN ACCORDO CON PROMOS/CAMERA DI COMMERCIO PER RAFFORZARE I SERVIZI INTERNAZIONALI E DOPO L'11 SETTEMBRE FRENA L'EXPORT MILANESE E LOMBARDO
Milano, 4 ottobre 2002. Battuta d'arresto per il made in Milan nel mondo nei primi sei mesi del 2002 rispetto allo stesso periodo dello scorso anno: l'export si riduce del -6,9%. Anche l'import cala del -5,5%. Emerge dall'elaborazione della Camera di commercio di Milano attraverso il Lab.Mim sui dati diffusi dall'Istat sull'andamento delle esportazioni e importazioni nelle regioni italiane nei primi sei mesi dell'anno. Statistiche che riflettono un trend italiano, dove si vede una diminuzione nell'interscambio commerciale (export -5,2%, import -6%) e lombardo (export -7,3%, import -6,3%) . E per il rilancio dei rapporti internazionali parte oggi la firma di un Accordo di programma per l'internazionalizzazione del sistema delle imprese, promosso dall'Unioncamere Nazionale, a cui partecipano oltre a Promos, azienda speciale della Camera di commercio di Milano per l'internazionalizzazione, altre aziende speciali - Fai di Campobasso, Promofirenze, Promec di Modena, Intertrade di Salerno e Vicenza Qualità - e il Centro Estero delle Camere di commercio Piemontesi. Obiettivo: il potenziamento delle modalità di collaborazione, la progettazione di iniziative comuni in aree geografiche e mercati di interesse prioritario attraverso la messa in comune di know how, di risorse professionali e finanziarie, il collegamento in rete tra le strutture specializzate delle Camere di commercio, l'assistenza alle imprese attraverso la rete degli sportelli. Saranno potenziati soprattutto i servizi on line, anche attraverso lo sportello virtuale Globus (www.globus.camcom.it). L'accordo durerà per 12 mesi, a valenza sperimentale. "Come mostrano i dati - ha dichiarato Pier Andrea Chevallard, segretario generale della Camera di commercio di Milano - siamo in un fase di rallentamento degli scambi mondiale, che ha coinvolto i Paesi a un livello internazionale, dopo la crisi dell'11 settembre. Le aree più colpite, dove si vede una riduzione dei commerci con l'area milanese, infatti sono proprio quella americana e, per l'import, quella asiatica. E, tra i settori che hanno sofferto di più in questi primi sei mesi, quelli legati all'energia, combustibili minerali, lubrificanti e prodotti connessi (import -39,2% e export -35,2%). E in questa fase è ancora più importante il coordinamento delle strutture istituzionali, anche grazie all'accordo che firmiamo oggi, per un'assistenza sempre più mirata alle diverse esigenze dell'impresa che si rivolge per affari ai mercati internazionali". La Lombardia. L'export in Lombardia si riduce del -7,9%. Le province di Lecco (-19,2%), Brescia (-13,3%), Bergamo e Cremona (-10%) registrano i cali più grandi, seguite da Milano (-6,9%). Le uniche province dove le esportazioni sono in aumento sono Lodi (8,4%), Pavia (4,4%), Mantova (0,8%). L'import diminuisce soprattutto a Lecco (-24%), a Cremona (-20,9%), a Como (-11,9%), a Mantova (-7,6%), a Bergamo (-6,1%), a Milano (-5,5%). Cresce solo a Lodi (+4,2%) ed è stabile a Pavia (-0,9%). Milano: import - export per settori. Ci sono comparti che continuano a crescere: bevande e tabacchi (import +115,8%, export +7,9%). Mentre combustibili minerali, lubrificanti e prodotti connessi diminuiscono di più degli altri settori (import -39,2%, export -35,2%). Milano: import - export per Paese. Si vede la più grande diminuzione nell'import (-21,6%) e export (-16,6%) con l'America del Nord, seguita dall'Oceania (import-16,6%, ma export +11,6%). Si riduce di un terzo l'export verso centro e sud-America (-31,6%). L'Europa (import -4,1% e export -5,9%) e soprattutto l'Europa centro orientale (import -13,8% e export -11,6%) hanno perso nell'interscambio commerciale con Milano. Unico dato positivo quello degli altri Paesi Europei, dove la variazione dell'import è del +8,2% e dell'export +1,1%. In calo anche i rapporti con l'Asia (-8% l'import, mentre tiene l'export con -0,4%). Stabili le relazioni con l'Africa (-2% l'import e +0,4% l'export).

PORTO DI GENOVA: TRAFFICI AGOSTO 2002 TRAFFICO CONTENITORI +3,8%; TRAFFICO CONVENZIONALE +8,0; PASSEGGERI +15,7%; OLII MINERALI +7,8%
Genova, 4 ottobre 2002 - Nel mese di agosto il traffico contenitori del porto di Genova è stato di 128.800 teu (+3,8%), di cui 71.518 al Vte, 22.804 al Terminal Messina, 20.559 al Sech, 8.748 al Multipurpose e 5.171 negli altri terminal (Grendi, Rebora, Genoa Metal Terminal). Per quanto riguarda il terminal Grimaldi da questo mese il traffico contenitori è stato trasferito al Multipurpose. Nei primi otto mesi il traffico contenitori è stato di 1.026.558 teu.(-1%), di cui 571.818 al Vte, 168.567 al Terminal Messina, 156.751 al Terminal Sech, 59.404 al Multipurpose, 20.891 al terminal Grimaldi e 49.127 negli altri terminal. Nel mese di agosto da segnalare l'aumento dell'8% del traffico convenzionale con 669.938 tonn. che portano il complessivo nei primi otto mesi a 5.842.756 tonn. (+5,7%). In aumento nel mese anche la merce varia con 1.808.910 tonn. (+4,4%) che negli otto mesi arriva a 15.262.600 (+1,1%). Da segnalare che nel mese al terminal Multipurpose c'è stato un aumento del 145,2% (8.460) tonn.; del 26,1% al terminal Messina (17.437 tonn.) e un aumento del 62,9 al terminal Rebora (4.684 tonn.). Nelle rinfuse solide c'è stata una diminuzione al terminal di Ponte S. Giorgio del -35% e -21% alle Acciaierie Ilva. Gli olii minerali sono stati 1.569.018 tonn. (+7,8%) che portano il complessivo degli otto mesi a 12.546.135 (+4,7%). I passeggeri nel mese di agosto sono stati 852.846 (+15,7%) di cui 787.703 (+14,8%) al terminal traghetti e 65.143 (+28%) al terminal crociere. Nei primi otto mesi il traffico passeggeri è stato di 2.384.514 (+12,7%), di cui 2.049.106 (+12,3%) al terminal traghetti, e 335.408 (+15,6%) al terminal crociere. Le navi arrivate ad agosto sono state 893 (+7,2%) portando nel periodo gennaio-agosto il numero a 5.707 (+11,3%) con una stazza lorda di 111.899.643 (+17,1%). Nel mese di agosto i carri ferroviari carichi arrivati/partiti sono stati 10.399 (-5,22%), di cui 6.158 nel porto storico e 4.241 al terminal Voltri . Il traffico complessivo nel mese di agosto è di 4.099.302 tonn. (0%), e nel progressivo è stato di 34.938.190 (+1,2%).

NUOVO PRESIDENTE PER CARLO ERBA REAGENTI S.P.A.
Milano, 4 ottobre 2002 - Giorgio Casnati è il nuovo Presidente e Amministratore Delegato della Carlo Erba Reagenti S.p.A. L'Azienda, leader in Italia nei prodotti per laboratori, è stata acquisita all'inizio dell'anno dalla Barclays Private Equity, che l'ha rilevata dal Gruppo Montedison. Giorgio Casnati, che proviene dalla Leerdammer Company, dove ricopriva la carica di Direttore Europeo e da precedenti esperienze in aziende multinazionali americane, sarà anche Presidente e Amministratore Delegato della controllata francese Carlo Erba Reactif e avrà il compito di rilanciare le due aziende che, negli obiettivi di Barclays Private Equity, vogliono diventare uno dei leader nel settore a livello europeo.

AIR DOLOMITI PREMIATA PER LA TERZA VOLTA DA ERA - THE EUROPEAN REGIONS AIRLINE ASSOCIATION
Milano, 4 settembre 2002 - Era - the European Regions Airline Association - ha consegnato ad Air Dolomiti il "Bronze Award Airline of the Year 2002/2003" nell'ambito dell'Assemblea Generale Annuale tenutasi a Salisburgo ieri, mercoledì 02 ottobre, alla presenza dei rappresentanti della stampa internazionale e dei delegati delle principali Compagnie aeree europee. L'"Era Airline of the Year Award" da 11 anni premia la qualità globale delle migliori Compagnie aeree regionali europee, basandosi su un vasto range di criteri che analizzano nel dettaglio tutti gli aspetti dell'attività. Nel corso degli anni il premio ha assunto sempre più importanza fino a diventare il più prestigioso ed autorevole riconoscimento nell'ambito dell'aviazione regionale europea. Air Dolomiti, già vincitrice del "1998/99 ERA Airline of the Year Award" e lo scorso anno del "Bronze Award Airline of the Year 2001/2002" viene nuovamente riconosciuta come un vettore dagli eccezionali standard qualitativi. La giuria, composta da 8 giornalisti europei specializzati in aviazione, ha espresso le seguenti motivazioni dell'attribuzione del premio ad Air Dolomiti: Alti profitti e fatturato; Buona performance nelle aree finanza, efficienza operativa e strategia globale; Bassa età media della flotta; Buon utilizzo della flotta e degli equipaggi; Efficaci strategie di marketing e business; Elevato investimento nella formazione. In particolare alcuni commenti dei giudici: "Air Dolomiti vanta la flotta più giovane tra tutte le Compagnie che si sono candidate al premio. Sin dalla sua fondazione il vettore si è affermato come uno dei migliori Regional carrier, offrendo un servizio elevato ai propri passeggeri. Air Dolomiti è riuscita a sviluppare un marchio che è diventato sinonimo di qualità". "Air Dolomiti è un vettore molto professionale che ha individuato una nicchia di mercato molto specifica e possiede un'identità ben distinta e qualited-oriented difficile da copiare". "Air Dolomiti è riuscita ad aumentare i propri ricavi nonostante l'attuale recessione ed a mantenere comunque una buona regolarità dei voli". Era rappresenta oggi 79 compagnie europee che nel corso del 2001 hanno trasportato 76,6 milioni di passeggeri. Nel primo semestre 2002 il tasso di crescita dei passeggeri del settore Regional in Europa è stato del 6,3%, in controtendenza rispetto al settore del trasporto aereo globale.

INDICATORI DEL LAVORO E DELLE RETRIBUZIONI NELLE GRANDI IMPRESE DELL'INDUSTRIA E DEI SERVIZI LUGLIO 2002
Roma, 4 ottobre 2002 - Nel mese di luglio, l'indice grezzo degli occupati alle dipendenze nelle grandi imprese dell'industria (base 1995=100) è risultato pari a 84,3. L'indice degli occupati al netto dei lavoratori in cassa integrazione guadagni è risultato 84,6. I corrispondenti indici destagionalizzati sono 83,9 e 84,1 con variazioni congiunturali (rispetto al precedente mese di giugno) pari a meno 0,1 e più 0,2 per cento. Nel mese di luglio 2002 l'indice grezzo degli occupati alle dipendenze nelle grandi imprese dei servizi (base 1995=100) è risultato pari a 97,2; l'indice al netto dei dipendenti in c.i.g. è pari a 97,1. I corrispondenti indici destagionalizzati sono risultati pari a 96,4 e 96,3, con variazioni congiunturali (rispetto al precedente mese di giugno) nulle. La retribuzione lorda media per dipendente nelle grandi imprese dell'industria ha presentato un incremento tendenziale del 4,1 per cento a luglio e del 4,2 per cento nella media del periodo gennaio-luglio. Per la sola componente continuativa per lavoro ordinario, l'aumento tendenziale di luglio è stato del 2,7 per cento, mentre quello relativo al periodo gennaio-luglio è stato del 2,8 per cento.

IN POSITIVO ANCHE LA RACCOLTA ORDINI (+11%) E IL SETTORE DELL'USATO (+7,63%) RIPRENDE IL MERCATO AUTO GRAZIE AGLI ECOINCENTIVI SETTEMBRE ATTIVO (+3,39%) DOPO OTTO MESI DI FLESSIONE
Roma, 4 ottobre 2002 - L'effetto eco-incentivi nel mese di settembre si è fatto sentire in modo molto concreto: con 165.200 immatricolazioni, frutto della proiezione comunicata dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, il mercato italiano dell'automobile registra il primo segno positivo dell'anno, con un +3,39% rispetto alle 159.779 vetture immatricolate nel settembre del 2001. Il segnale più interessante, però, viene dall'acquisizione degli ordini: 188.970, rispetto ai 170.222 del settembre dello scorso anno (+11,01%). "Non è però necessario questo il confronto più significativo - ha commentato Salvatore Pistola, Presidente dell'Unrae - ma quello che mette di fronte le acquisizioni di quest'anno con quelle del settembre 2000: allora furono poche di più (191.000), ma il 2000 fu praticamente l'anno-record per il mercato italiano". Nel consolidato dei primi 9 mesi, sono state immatricolate 1.700.600 vetture, con una contrazione del 10,74% rispetto ai primi 9 mesi dello scorso anno, mentre gli ordini raccolti nel periodo ammontano a 1.728.769 , cioè il 7,67% in meno nel confronto con quelli raccolti nell'analogo periodo del 2001 (1.872.354). Di particolare rilievo anche il buon andamento del mercato dell'usato, che nel mese di settembre ha chiuso con un +7,63%, mentre il saldo attivo nei primi 9 mesi è del 6,19%. Il dato riguardante le transazioni nel settore dell'auto d'occasione è la conferma dell'effetto positivo derivante dall'abolizione temporanea dell'Ipt, misura che fa parte del programma degli eco-incentivi varati dallo Stato. E' chiaro che l'accelerazione impressa alle immatricolazioni e, ancor più, agli ordini sta facendo emergere un potenziale di domanda sino ad ora inespresso. "C'è un'area di utenza frustrata dall'eccessiva fiscalità sul nuovo e ancor più sull'usato, che ora ha trovato significativi vantaggi per la sostituzione di vetture inquinanti e meno sicure di quelle attuali - ha commentato Pistola - ma è necessario che le misure incentivanti abbiano un'azione prolungata nel tempo, per favorire il ricambio del parco circolante, caratterizzato ancora da milioni di vetture non catalizzate". In questo senso, importante appare anche il contributo offerto dalle Case e il continuo flusso di nuovi prodotti, in grado di rispondere in modo sempre più mirato agli stili di vita del consumatore. I segnali positivi che stanno emergendo, tuttavia, rischiano di rimanere inespressi se gli eco-incentivi non avranno una configurazione definitiva e se la situazione stagnante delle auto aziendali non verrà riattivata attraverso l'adozione di una fiscalità più in linea con quella degli altri Paesi europei.

ALLARME DIRETTORI CNR SU FINANZIAMENTI ENTE 2003
Roma, 4 ottobre 2002 - La Conferenza dei Direttori degli Istituti del Cnr ha esaminato lo schema di Decreto di riparto del Fondo ordinario per gli Enti di Ricerca, attualmente all'esame delle Commissioni Parlamentari, valutandone le implicazioni sulla funzionalità dell'Ente e in particolare degli Istituti. L'art. 7, in particolare, prevede per il 2003 e 2004 una assegnazione agli Enti pubblici di ricerca pari al 90% di quella del 2002: per il Cnr ciò equivale ad una riduzione a 487 milioni di euro (MEuro) rispetto ai 543 del 2002, di fronte a un fabbisogno minimo vitale di circa 600 MEuro, di cui 410 per il solo costo del personale. La Conferenza dei Direttori sottolinea come già negli ultimi anni, per la insufficienza del finanziamento, la disponibilità che il Cnr ha assicurato al complesso dei suoi 108 Istituti - 4000 ricercatori e 2500 tecnici - per i loro programmi di ricerca al di là delle spese fisse di struttura e di personale, è stata di soli 60 MEuro nel 2001, ridotti a 51 nel 2002. Il mantenimento della vitalità scientifica del Cnr, soprattutto negli ultimi due anni, si deve quindi alla capacità degli Istituti di triplicare le risorse loro assegnate, grazie ai finanziamenti conquistati competitivamente sul mercato (122 MEuro nel solo 2001). Su questo significativo indicatore della qualità della rete scientifica del Cnr la Conferenza intende richiamare l'attenzione delle istituzioni e dei soggetti preposti o interessati allo sviluppo del nostro paese ed alla sua capacità di collocazione competitiva nello scenario europeo e internazionale, nonché di quanti, spesso senza cognizione di causa, emettono sentenze sulla vitalità dell'Ente. Al tempo stesso, alla luce del citato decreto, questi dati suscitano gravissima preoccupazione nei Direttori degli Istituti. Chi conosce le regole del sistema ricerca, sa che l'acquisizione di finanziamenti, nazionali e internazionali, avviene in modo competitivo e richiede da parte del contraente una capacità di cofinanziamento e spesso di anticipazione dei costi. Le modeste somme assegnate agli Istituti del Cnr come contributo annuo di funzionamento hanno quindi costituito la precondizione indispensabile per consentire loro di conquistare i finanziamenti aggiuntivi essenziali per la loro attività. La riduzione del 10% del contributo per il 2002, già insufficiente a coprire le spese fisse dell'Ente, non potrebbe non provocare un ulteriore taglio, se non addirittura l'azzeramento della dotazione dei suoi Istituti, con la conseguenza di paralizzarne le attività, nell'impossibilità di concorrere all'acquisizione di finanziamenti di terzi. La Conferenza intende porre tutti i soggetti istituzionalmente interessati di fronte alle proprie responsabilità, dal momento che è in gioco la futura capacità di ricerca/sviluppo autonomo del nostro Paese, proprio nel momento in cui gli altri Paesi dell'Unione sono impegnati a potenziare le proprie capacità di ricerca per posizionarsi al meglio nello spazio comune europeo. Consci del fatto che la decurtazione prevista dal Decreto di riparto rientra in una manovra di carattere generale a fronte delle difficoltà di bilancio dello Stato, i Direttori degli Istituti del Cnr sottolineano però come sia del tutto improprio per uno dei sette paesi più avanzati del mondo trattare i finanziamenti alla ricerca alla stessa stregua della acquisizione di beni e di servizi. In conclusione, la Conferenza dei Direttori degli Istituti del Cnr ritiene indispensabile la modifica del Decreto di riparto, ovvero il ricorso nella legge finanziaria a provvedimenti compensativi nei confronti del Cnr in mancanza dei quali l'ulteriore decurtazione di mezzi finanziari, con il reiterato blocco delle assunzioni e del turn-over del personale, avrà come inevitabile conseguenza il degrado quantitativo e qualitativo delle strutture di ricerca pubbliche, incoraggiando la "fuga dei cervelli" e rendendo tra l'altro poco credibili le reiterate dichiarazioni di propositi di futuri aumenti degli stanziamenti e le ragioni stesse di qualsiasi progetto di riforma.

TRACCIABILITÀ E ETICHETTATURA NELLA FILIERA ALIMENTARE
Milano, 4 ottobre 200 2- La tutela della qualità per la tutela del consumatore. La sicurezza alimentare è oggi uno degli aspetti caratterizzanti la nostra società e maggiormente discussi. Il convegno organizzato da Il Sole 24 ORE Business Conferenze vuole fare il punto su rintracciabilità, tracciabilità e filiera alimentare: un approccio integrato che prenda in considerazione tutte le fasi produttive. Importanti esponenti del mondo alimentare, dal produttore al distribuzione, e significativi Enti di normazione e certificazione permetteranno di approfondire: rintracciabilità, tracciabilità, etichettatura, certificazione Una Tavola Rotonda metterà a confronto i tre grandi anelli della catena alimentare, tutti impegnati a garantire il rispetto della qualità. Durante il convegno si parlerà anche di standard, tempi e controlli, per focalizzare i rapporti di fornitura nell'ottica di una qualità condivisa. Milano, Westin Palace Hotel, 16 ottobre 2002 Per informazioni e programma completo Alexandra Tempesta, Il Sole 24 ORE 02/30 22 31 45

 GEOFFREY PODGER PRESCELTO QUALE RESPONSABILE DELL'AUTORITÀ EUROPEA PER LA SICUREZZA ALIMENTARE
Bruxelles, 4 ottobre 2002 - Il presidente del Comitato di gestione dell'Autorità europea per la sicurezza alimentare, Stuart Slorach, nell'annunciare la scelta di Geoffrey Podger nel ruolo di Executive Director, ha sottolineato che si tratta di un'importante tappa ai fini di rendere pienamente operativa la nuova autorità. Podger è stato prescelto dalla Commissione a seguito di un invito a manifestare interesse di portata europea. Prima che la nomina sia formalizzata, è però necessario che il candidato prescelto dalla Commissione si presenti al Parlamento europeo, per rispondere ai quesiti che gli verranno posti. Podger dovrebbe presentarsi alla Commissione Ambiente del Parlamento europeo prima della fine di ottobre. Attualmente Podger è Chief Executive della Food Standards Agency del Regno Unito. Si stanno ora definendo le quattro componenti principali dell'Autorità europea per la sicurezza alimentare: il consiglio di amministrazione (composto da un rappresentante della Commissione e da 14 membri prescelti sulla base di una lista ristretta di esperti) si è riunito per la prima volta il 18-19 settembre scorso; il comitato scientifico, i panel scientifici e il Forum consultivo saranno istituiti a breve. L'Autorità europea per la sicurezza alimentare sarà responsabile della valutazione scientifica dei rischi, dell'analisi e raccolta di dati scientifici, della valutazione dei rischi concernenti dossier proposti dall'industria per l'approvazione di sostanze o processi a livello comunitario, dell'individuazione di rischi emergenti, dell'assistenza scientifica alla Commissione (specificamente in caso di crisi alimentare) e della comunicazione diretta al pubblico e altre parti interessate di ogni informazione relativa ai temi previsti dal suo mandato. L'autorità sarà integrata nel sistema di allarme rapido che continuerà ad essere gestito dalla Commissione. L'autorità sarà soprattutto un organismo di valutazione dei rischi, mentre la responsabilità della gestione dei rischi sarà lasciata alle istituzioni dell'UE (Commissione, Consiglio e Parlamento). L'Autorità elaborerà e pubblicherà informazioni scientifiche e tecniche su un'ampia gamma di temi relativi alla sicurezza della catena alimentare, e dovrà far sì che il pubblico riceva rapidamente informazioni obiettive, affidabili e di facile accesso.

PALL FORNIRÀ SISTEMI DI FILTRAZIONE PER IL NUOVO PROCESSO S ZORB DI CONOCOPHILLIPS,CHE FACILITA IL RISPETTO DELLE ULTIME DIRETTIVE DELL'EPA (AGENZIA PER LA TUTELA AMBIENTALE) PER LA RIDUZIONE DELLA QUANTITÀ DI ZOLFO NEI CARBURANTI
Milano, 4 ottobre 2002 - Pall Corporation ha annunciato di aver ricevuto due ordini d'acquisto per i suoi sistemi di filtrazione dei metalli porosi.The filter systems will be incorporated into the ConocoPhillips' S Zorb Sulfur Removal Technology (Srt) process.
The order includes various Pall high temperature, self-cleaning, porous metal filter devices for the S Zorb reactor units and sorbent regenerators used to reduce sulfur content in gasoline. The ConocoPhillips' process has been shown to exceed the U.S. Environmental Protection Agency's (Epa) and the European Commission's new sulfur regulatory levels. By 2005, gasoline sold in the U.S. will be required to have sulfur content reduced to 30 parts per million (ppm). By June 2006, Epa regulations require that sulfur content in diesel fuels cannot exceed 15 ppm. In Europe, gasoline and diesel fuels are expected to have even lower sulfur requirements, limited to 10 ppm. The S Zorb plant at ConocoPhillips' Borger, Texas refinery, where the Pall system was first tested has successfully demonstrated, for more than 18 months, the technology's ability to reduce sulfur content to levels below 10 ppm. The Pall Pss porous metal filter equipment will be installed in fuel processing units at several ConocoPhillips refineries as part of their commitment to deliver high quality, clean fuels to their customers. Pall's porous metal filter systems were selected because of their robust design, and high performance capabilities that maintain the fine sized sorbent particulate within the desulfurization process. ConocoPhillips' Fuels Technology Division, the licensors of the S Zorb process, estimate they will license many additional plants for the treatment of gasoline and diesel fuels over the next five years. All of these plants will require filtration equipment similar to the Pall systems just purchased. It is estimated that U.S. refiners will spend $7 billion on equipment required to meet the new Epa regulations alone. Pall Corporation will demonstrate its latest filtration and separations technology for the refining and petrochemicals industry this month at the National Petrochemical & Refiners Association Question & Answer Session on Refining and Petrochemical Technology. Visit Pall at the conference on October 15-18, 2002 at the Philadelphia Marriott (Rooms 411 and 412), Philadelphia, Pennsylvania. InfolinK: http://www.pall.com

ENVIRONMENTAL FILM FESTIVAL CINEMAMBIENTE V EDIZIONE TORINO 18 - 25 OTTOBRE 2002, CINEMA MASSIMO
Torino, 4 ottobre 2002 - Si svolgerà dal 18 al 22 ottobre prossimi - ma le proiezioni proseguiranno fino al 25 con, la preziosa sezione dedicata alle scuole - la V edizione del Festival Internazionale Cinemambiente - Environmental Film Festival, il più importante appuntamento cinematografico italiano dedicato all´ambiente e ai suoi molti aspetti e problematiche. Oltre 70 film provenienti da tutte le parti del mondo e molte presenze di registi e personaggi internazionali per questo quinto compleanno: le sezioni competitive del Festival saranno come d´abitudine 2, una dedicata ai film di lungometraggio e una ai film di corto e mediometraggio, prodotti nel 2001 o nel 2002. Il Concorso Internazionale Lungometraggi prevede cinque titoli in competizione - non solo fiction ma anche documentari e generi "trasversali" - che affrontino aspetti della complessa problematica ambientale, che saranno giudicati da una giuria internazionale; fra i titoli già confermati, Start up.com di Johanne Noujaim e Chris Hegedus, God´s children di Hiroshi Shinomiya, Life and Debt di Stephanie Black, War and Peace di Anand Patwardhan e Simantini Dhuru e De l´autre cote di Chantal Akerman, documentario sulla condizione del popolo messicano nel Nord America; al film vincitore il Premio Provincia di Torino, consistente in un trofeo e in 3000 euro. Circa 10 invece i titoli del Concorso Corto e Mediometraggi, il cui vincitore si aggiudicherà 1500 euro con il Premio Città di Torino Anche i ragazzi del 2006 saranno presenti con due loro giurie per l´assegnazione di premi collaterlai. Ma non saranno solo i titoli delle competizioni internazionali che porteranno all´attenzione del pubblico i contenuti dell´edizione 2002 del Festival; molte infatti le sezioni di forte rilevanza tematica e contenutistica, attraverso cui percorrere svariati sentieri che attraverseranno gli argomenti cari alla man no da più punti di vista. Retrospettiva Joris Ivens - Una delle più complete mai organizzate in Italia, con 27 film ritrovati - fra cui alcuni molto rari - in varie parti del mondo. In occasione della retrospettiva sarà pubblicato il volume bilingue "Joris Ivens - il vento del documentario". e, domenica 20 ottobre, alle ore 18,30, avrà luogo una tavola rotonda - alla presenza di Marceline Loridan Ivens, Paolo Taviani, Goffredo Fofi - sul suo cinema e in particolare sul film "L´Italia non è un paese povero", il controverso film di Ivens dedicato al tema dello sviluppo industriale, realizzato nel 1960 su commissione dell´Eni. In occasione della Retrospettiva, Cinemambiente avrà agraditi ospiti, tra gli altri, Marceline Lododan Ivens e Paolo Taviani (aiuto regista di L´Italia non è un paese povero). La Retrospettiva è organizzata in collaborazione con il Filmuseum di Amsterdam, la Ivens Foundation di Nijmegen, il Museo Nazionale del Cinema di Torino e la Fondazione Cineteca Italiana di Milano. Panorama Italiano - Sezione non competitiva che raccoglie lunghi, corti e mediometragi dalla produzione nazionale: fra i tioli finora confermati Late Night Show - Sezione "nottambula" dedicata ai b-movies protambientalisti che trattano - secondo i loro canoni e stili - i problemi legati all´ambiente in epoche in cui la coscienza in materia non era diffusa, ne´ al cinema, ne´ tra la gente. La selezione di quest´anno verterà sui film che hanno sfrontato la tematica della paura dei virus e dell´attacco bioterroristico da parte di entità e forze nemiche e aliene, un tema molto diffuso nella fantascienza del dopoguerra (come "The Omega Man/Occhi bianchi sul pianeta terra" di Boris Sagal e "Andromeda Strain" di Robert Wise). Global Vision - Una nuova sezione che getta uno sguardo, con film ma anche con incontri e dibattiti, sul fenomeno mondiale della globalizzazione. Si tratterà anzitutto del problema delle dighe nella valle della Narmada, in India, un fenomeno di dimensi la costruzione, parrebbe inarrestabile, di migliaia di dighe di proporzioni immense per motivi che ben poco hanno a che fare col benessere della popolazione, ma molto di più con interessi politico- militari nazionali e non. La deportazione di 50 milioni di indigeni che hanno sempre vissuto in quei luoghi è solo la punta del´iceberg di questa preoccupante situazione. A discuterne in occasione del Festival sarà presentala scrittrice indiana Arundathi Roy ("Il Dio delle piccole cose", "La fine delle illusioni"), fra i più noti esponenti di un attivissimo movimento antidighe, il Narmada Bachao Andolan (Movimento Salvezza Narmada). Arundhati Roy sarà madrina di questa edizione del Festival: insieme a lei un´esponennte storica del movimento antidighe, Sylvie Chittaroopa, per portare il più possibile e conoscenza dell´opinone pubblica un problema che di cetro merita un´attenzione maggiore. . Ancora in questa sezione, uno sguardo al tema della deforestazione, cui sarà dedicata una serata organizzata con la collaborazione di Greenpeace durante la quale saranno proiettati due anteprime assolute: il cortometraggio The Ancient Forest di Julian Temple - ospite del Festival - dedicato a questo tema, voci narranti quelle di Ewan Mcgregor e David Attenborough, e "Kalimantal - la storia completa" di Angelo Fontana e Paolo Brunatto, documentario italiano shock sulla deforestazione del Borneo. Ecokids - La serata di chiusura del festival sarà il 22 ottobre: ma Cinemambiente non finisce lì, perché la sezione EcoKids (che ha inizio il 21 ottobre) continua fino al 25. Proiezioni di lungo e cortometraggi, introdotte e commentate da ospiti ed esperti che spiegheranno ai ragazzi la scelta del film e l´importanza del tema trattato, ma soprattutto dibattiti, ospiti e incontri riservati alle scuole, tutti pensato perché possa essere "portato in classe", magari ridiscusso e soprattutto rimanere in quanto piccolo, magari primo bagaglio culturale di stampo ambientale e te giovanissimi - spettatori coinvolti (ben 3000 nella passata edizione). Tre i film dedicati alle scuole elementari, che affronteranno temi come lo stato del pianeta e gli animali tenuti in cattività; due invece i film dedicati ai ragazzi delle medie e delle superiori, spaziando dall´Africa all´emergenza foreste. Per venire incontro alle numerose richieste, da quest´anno sono tre le sale cinematografiche in cui è possibile prenotare, dislocate nel territorio di Torino e cintura: Cinema Massimo, Via Verdi 18 (Torino); Cinema Due Giardini, Via Monfalcone 62 (Torino), Cinema Gioiello, Piazza Principe Eugenio 12 (Rivoli). L´ingresso è riservato alle scuole; il costo del biglietto è di 1,5 euro. E´ necessaria la prenotazione, da effettuarsi telefonicamente a partire dal 1 ottobre, contattando la segreteria del Festival (al mattino) al n. 011 4379086. Il programma della manifestazione verrà distribuito nelle scuole. Tutti gli insegnanti che accompagneranno le classi saranno dotati di un pass di ingresso gratuito per tutta la manifestazione che consentirà il libero accesso alle sale del Cinema Massimo dal 18 al 22 ottobre (esclusa la normale programmazione di sala). Una novità di quest´anno è il concorso "Critica l´ambiente", in collaborazione con Zai.net, la rivista scritta dagli studenti per gli studenti, distribuita in oltre 200.000 copie nelle scuole superiori di tutta Italia: tutti i ragazzi intervenuti alla manifestazione potranno recensire il film che hanno visto scrivendo le proprie riflessioni sul tema sollevato; le migliori verranno pubblicate su Zai.net e la classe (un vincitore per le elementari e uno per le medie/superiori) vincerà un premio di 200euro per l´acquisto di materiale didattico, insieme al "Dizionario dei film" e ad una targa offerta da Zai.net. Per modalità di partecipazione maggiormente dettaglate è possibile fare riferimento alla segreteria di Zai.net (Sonia Fiore - 011 7072647 - 011 7072283)

DOMENICA BERLUSCONI POSA PRIMA PIETRA NUOVA FIERA DI MILANO
Milano, 4 ottobre 2002 - La prima pietra del nuovo Polo esterno di Fiera Milano a Rho-Pero sarà posata domenica 6 ottobre alla presenza del Presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi. Lo ha confermato lo stesso Premier al Presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni. La cerimonia si svolgerà sul terreno dell'ex-raffineria Agip nell'area di Rho-Pero a partire dalle ore 11.00, e si concluderà con la solenne benedizione dell'Arcivescovo di Milano, monsignor Dionigi Tettamanzi. Alla cerimonia saranno presenti anche il Ministro alle Infrastrutture, Pietro Lunardi, il Presidente di Fondazione Fiera, Luigi Roth, e il Sindaco di Milano, Gabriele Albertini. Lo svolgimento della cerimonia prevede una serie di interventi di contenuto svolti dai rappresenti delle società e degli enti che stanno lavorando alla realizzazione del Polo Esterno. È in programma inoltre un intervento del Cardinal Tettamanzi successivo ai discorsi del Presidente del Consiglio e del Presidente della Regione. Al termine di questa fase seguirà la vera e propria cerimonia di fondazione che consiste nella lettura e nell'inserimento di una pergamena commemorativa all'interno della prima pietra, che sarà quindi benedetta dall'Arcivescovo di Milano.

DIRITTO ALLO STUDIO, 25,5 MLN DI EURO AGLI ISU
Milano, 4 ottobre 2002 - E' di 25 milioni e mezzo di euro la somma che la Giunta regionale ha assegnato, su proposta dell'assessore all'Istruzione, Formazione e Lavoro Alberto Guglielmo, agli Isu (Istituti per il diritto allo studio universitario) della Lombardia. La somma, in linea con quella stanziata lo scorso anno, permetterà agli Isu di gestire tutto quel complesso di servizi a favore degli studenti che sono collaterali al momento didattico vero e proprio. La parte più consistente è quella destinata alla gestione degli oltre 5.000 alloggi (un po' meno del 50%) e alla ristorazione (oltre il 30% per oltre 2 milioni e mezzo di pasti). Alla gestione di tutti gli altri servizi (prestito libri, servizi editoriali, culturali, attività di orientamento, ecc.) sono destinati invece oltre 4 milioni di euro. Qui di seguito il riparto dei fondi, che avviene tenendo conto per il 25% delle spese effettivamente sostenute e per il 75% di un costo standard, determinato facendo la media dei costi sostenuti da ciascun Isu. Università Statale di Bergamo 609.933 euro; Università Bocconi di Milano 2.612.039; Università Statale di Brescia 1.058.131; Università Cattolica di Milano 6.269.147; Iulm di Milano 347.994; Liuc di Castellana (Va) 161.376; Università Statale di Pavia 6.597.494; Politecnico di Milano 3.116.327; S. Raffaele (Milano) 35.229; Università Statale di Milano 4.528.824. Sono stati inoltre assegnati 100.000 euro al Politecnico di Milano per la gestione dell'Isu dell'Accademia di Brera, del Conservatorio di Milano e del Conservatorio di Como e 10.620 euro all'Università di Brescia per i conservatori di Mantova e di Brescia.

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