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14 OTTOBRE 2002
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NASCE IL COMITATO TECNICO NAZIONALE PER
LA SICUREZZA INFORMATICA E DELLE TELECOMUNCAZIONI NELLA PUBBLICA
AMMINISTRAZIONE
Milano, 14 ottobre 2002 - Mercoledì 16
ottobre prossimo, alle ore 10, presso la Sala Conferenze del Ministero per
l'Innovazione e le Tecnologie - via Isonzo 21/b, secondo piano - il Ministro
per l'Innovazione e le Tecnologie, Lucio Stanca, e il Ministro delle
Comunicazioni, Maurizio Gasparri, presenteranno - nel corso di una
conferenza stampa congiunta - il Comitato Tecnico Nazionale sulla Sicurezza
Informatica nella Pubblica Amministrazione, istituito il 24 luglio scorso
con Decreto Interministeriale. La creazione del Comitato segue al primo
passo compiuto - il 16 gennaio scorso, dal Ministro Per l'Innovazione e le
Tecnologie di concerto con il dicastero delle Comunicazioni - con
l'emanazione della Direttiva sulla Sicurezza Ict per le pubbliche
amministrazioni. La Direttiva, che recepisce le indicazioni dell'Unione
europea, raccomanda "di avviare nell'immediato alcune azioni
prioritarie tali da consentire il conseguimento di un primo importante
risultato di allineamento ad una base minima di sicurezza". Il Comitato
Tecnico rappresenta, in tal senso, il braccio operativo di una nuova
politica della sicurezza Ict a livello nazionale.
SSB E NEPTUNY: AL VIA IL MONITORAGGIO
DELLE PRESTAZIONI DEI PRINCIPALI SITI DEL SETTORE BANCARIO ITALIANO UN
GRAFICO SETTIMANALMENTE ANALIZZERÀ LE PERFORMANCE DELLE HOMEPAGE DELLE
BANCHE ON LINE.
Milano, 14 ottobre 2002 - SSB, società leader nel settore dei sistemi di
pagamento, nella sicurezza in rete e nella realizzazione e gestione di
sistemi informatici per le Banche, ha siglato una partnership con Neptuny,
società nata due anni fa da una lunga tradizione di ricerca universitaria
presso il Politecnico di Milano e che oggi si propone come la prima impresa
italiana specializzata nella fornitura di servizi di monitoraggio ed analisi
delle prestazioni dei siti Internet dal punto di vista degli utenti finali.
La collaborazione tra le due società si inquadra in un'ottica di
ampliamento dei servizi informativi offerti da Ssb, da sempre molto attenta
alla ricerca e al mondo universitario. Sul sito Internet www.ssb.it è già
disponibile il grafico, che ogni settimana offrirà uno spaccato del tempo
medio di caricamento delle pagine d'accesso dei principali siti italiani di
Internet Banking. Neptuny, che ha già da alcuni mesi avviato una
partnership anche con Il Sole 24 Ore per la misurazione delle performance
dei principali siti italiani di finanza, editoria, viaggi, tempo libero ed
e-commerce, utilizza il nepIndex, una grandezza che rappresenta - in secondi
- il tempo medio necessario per accedere ad un sito web. Per il calcolo del
nepIndex, Neptuny utilizza alcune sonde connesse ad Internet da Milano
mediante le linee Adsl fornite da Infostrada e Tin.it, che emulano il
comportamento degli utenti web e che misurano i tempi per ricevere la pagina
completa e tutti gli altri oggetti in essa contenuti (immagini, banner,
animazioni). "Secondo un'indagine di Nielsen/NetRatings, - afferma
Fabio Violante, Amministratore Delegato di Neptuny - da gennaio 2002 il
numero mensile dei navigatori che si collegano a siti di banking on-line
supera la quota dei tre milioni, e questo grazie al continuo ampliamento dei
servizi interattivi offerti dagli istituti bancari, quali la possibilità di
pagare on-line il bollo auto, il canone Rai o i vari adempimenti fiscali,
servizi che hanno trasformato questi siti in veri e propri sportelli
virtuali. Ssb in quanto società interbancaria ci è parsa il giusto partner
per un benchmark dei siti di Internet Banking - conclude Fabio Violante
". "Ssb - afferma Fabrizio Canedoli, Direttore Marketing e Vendite
Ssb - da sempre attenta all'innovazione, ha ritenuto interessante poter
offrire ai propri clienti un servizio aggiornato e puntuale sull'andamento
dei servizi internet che il mondo bancario eroga ai propri utenti finali.
Neptuny rappresenta, inoltre, per noi una finestra sul mondo universitario,
sul mondo della ricerca e degli osservatori verso i quali Ssb avvierà, nel
corso dei prossimi mesi, nuove iniziative". Infolink: www.ssb.it
TIM E CLARIMA: NASCE CREDITTIM CARTA DI
CREDITO E TELEFONINO INSIEME SARÀ POSSIBILE CONTRALTARE LE SPESE
EFFETTUATE, ESSERE AVVERTITI DA UN SMS SE SI SUPERA L'IMPORTO MENSILE
STABILITO, AVERE INFORMAZIONI UTHI, RICARICARE H TELEFONINO AUTOMATICAMENTE,
GUADAGNARE BONUS DI TRAFFICO TELEFONICO E MOLTO ALTRO ANCORA.
Milano, 14 ottobre 2002 Nasce Credittim, la nuova carta di credito per
spendere bene e parlare di più. Grazie ad un accordo tra Tim e Clarima,
banca del Gruppo Unicredito Italiano, sarà possibile da oggi avere una
Mastercard che unisce i vantaggi di una carta di credito a quelli di una Tim
Card. Ma soprattutto nasce un modo del tutto nuovo di gestire i propri
acquisti e di utilizzare il telefonino. Grazie a Credittim, infatti,
attraverso il cellulare sarà possibile ad esempio controllare le spese
effettuate con La carta di credito o essere avvertiti da un Sms se si sta
superando L'importo mensile scelto, ottenere informazioni sul bancomat o la
farmacia più vicini, scegliere se rimborsare le spese effettuate a saldo o
ratealmente, ricaricare il telefonino con addebito direttamente su Credittim
grazie al servizio Tim Automatica. Non solo: per ogni acquisto effettuato
con Credittim viene accreditato un bonus di traffico telefonico. Credittim
nasce con l'obiettivo di sviluppare le potenzialità di due strumenti, la
carta di credito e It telefonino, che vengono ormai utilizzati abitualmente
da milioni di italiani e che costituiscono due servili essenziali per la
vita di tutti i giorni. Oggi carta di credito e telefonino si incontrano in
una sinergia naturale, dando vita così ad un nuovo "personal
medium" che unisce funzioni di comunicazione e funzioni di pagamento.
Ecco più nel dettaglio alcune delle possibilità offerte dalla nuova carta.
Sempre informati. Un Sms aggiorna il cliente sulla chiusura dell'estratto
conto, sul superamento della soglia di spesa, sulla situazione dette uscite.
A disposizione anche tante informazioni utili sugli esercizi commerciali più
vicini. Quota annuale gratuita. Attivando, e mantenendo sempre attivo, il
servizio Tim Automatica, ossia autorizzando la ricarica automatica della Tim
Card con addebito diretto, la quota annuale di Credittim non costerà nulla.
La quota annuale di Credittim è comunque gratuita per il primo anno.
"Più acquisti, più parli. Ogni 3 Euro di spesa, 2 Centesimi di
traffico telefonico in regalo sulla Tim Card. Flessibilità nel rimborso e
nella spesa. Con Credittim si può scegliere come pagare Le spese
effettuate: a saldo o a rate. Credittim mette anche a disposizione un
massimale di spesa personalizzato. La tecnologia a portata di mano. Con
Credittim il cliente riceve in regalo la Sim Card di Tim, personalizzata con
menu Credittim, che rende possibili tutti i servizi Innovativi: collega in
modo virtuale e interattivo il cellulare con la carta di credito. Si tratta
della nuova Interactive Sm 64 K, che ha anche una memoria potenziata e
quindi molto più spazio per la rubrica. Con questo accordo, Tim e Clarima
aprono le porte ad un nuovo modo di utilizzare la tecnologia, basato
sull'integrazione di sistemi e soluzioni innovative in grado di porsi sempre
più al servizio delle piccole e grandi esigenze della vita
quotidiana.
STANDARD PER E-COMMERCE DA MASTERCARD
Milano, 14 ottobre 2002 - E' stato denominato Securecode, per la protezione
dei dati personali dei titolari che acquistano in Internet. Mastercard
International, ha annunciato il lancio di un nuovo standard. . Il
funzionamento si basa sul rilascio al titolare, da parte dell'istituzione
che ha emesso la carta, di un codice unico e segreto, equivalente al codice
Pin usato nel mondo reale per i prelievi con carta di credito o di debito da
un Atm. Il rilascio del codice speciale puo' avvenire o direttamente
attraverso Internet oppure per via telefonica. Al momento dell'acquisto on
line, il titolare inserisce il Securecode prima di completare l'operazione
di acquisto, attraverso una pop up window o un box che appare sul suo Pc.
Mastercard ha siglato un accordo per l'introduzione della soluzione con
alcuni importanti operatori, come Verisign e Worldpay. Il nuovo standard di
sicurezza, risponde sia alle esigenze di protezione dei dati da parte degli
acquirenti on line, sia a quelle degli esercenti in Internet riguardo alla
garanzia del pagamento. Securecode si applica sia alle carte di credito con
il marchio Mastercard sia a quelle di debito con il marchio Maestro
UNA SMART CARD IN DOTAZIONE AI MILITARI
DELL'ESERCITO ITALIANO IL PROGETTO, FIRMATO SIEMENS INFORMATICA, PREVEDE
L'ADOZIONE DELLA MILCARD, UNA CARTA INTELLIGENTE CHE CONTERRÀ TUTTI I DATI
E I CERTIFICATI UTILI AI MILITARI
Milano, 14 ottobre 2002 - Divisa, anfibi, armi d'ordinanza e tesserino di
riconoscimento elettronico. A partire dal prossimo anno sarà più
tecnologico l'equipaggiamento dei 100mila militari di carriera appartenenti
all'Esercito Italiano. Stanno infatti per iniziare le consegne di quella che
è stata battezzata MilCard, una carta intelligente che conterrà i dati
personali di ogni militare, la foto, l'impronta digitale, i dati sanitari e
i certificati digitali necessari all'identificazione e alla firma
elettronica. Il progetto porta la firma di Siemens Informatica, che oltre
alla fornitura delle carte avrà la responsabilità della progettazione,
dell'installazione e della configurazione dell'infrastruttura a chiave
pubblica (Pki) per il rilascio dei certificati di autenticazione e di firma
digitale; inoltre, essa provvederà anche allo sviluppo, alla realizzazione
e alla messa in esercizio del sistema di Card Management per la gestione del
ciclo di vita delle tessere. Molto ampio il ventaglio delle possibili
applicazioni: per esempio, grazie all'inserimento della tessera in un Pocket
PC, sarà possibile verificare, in qualsiasi momento, da qualsiasi luogo e
con assoluta certezza, l'autenticità della tessera e la veridicità dei
dati personali in essa registrati. Ma non è tutto. Nel tesserino
elettronico potranno essere inseriti, anche successivamente all'emissione,
altri servizi tipici delle Forze Armate come la gestione del vestiario e
degli stipendi. La MilCard si basa su una Smart Card di tipo
multiapplicativo che possiede le capacità crittografiche richieste per
l'esecuzione delle operazioni di firma digitale e cifratura dei dati.
Inoltre, dispone di una memoria per le applicazioni pari a 32 Kb e, sia per
il chip sia per il sistema operativo, di certificazione Itsec e4-high, il
livello più elevato di certificazione di sicurezza richiesto in Europa per
le Smart Card usate per la firma digitale. "L'innovazione apportata con
questo progetto è evidente e significativa e contribuirà al processo di
continuo ammodernamento che le Forze Armate devono sostenere, specialmente a
fronte delle sempre più frequenti missioni all'estero", spiega il
Colonnello Giovanni Fattorini, dell'Ufficio Gestione SIE. "Sempre più
spesso siamo impegnati nel fornire alle Forze Armate soluzioni efficaci alle
loro più diverse necessità. L'approfondita conoscenza delle esigenze si
coniuga inoltre con una riconosciuta competenza nei diversi ambiti della
Pubblica Amministrazione. Il progetto MilCard racchiude infatti tutta
l'esperienza nel settore delle Smart Card di Siemens Informatica, società
di riferimento in Italia del Gruppo Siemens Business Services - aggiunge
Augusto Coriglioni, direttore commerciale Public&Private Sector della
società. - La carta d'identità elettronica, la carta dei servizi al
cittadino, il posto di lavoro sicuro sono alcune tra le realizzazioni più
significative che hanno visto la nostra azienda protagonista non solo dal
punto di vista tecnologico, ma anche progettuale e come erogatore di molti
dei servizi connessi". Con la realizzazione di questo progetto
l'Ispettorato logistico dell'Esercito acquisisce anche l'infrastruttura
hardware e software di sicurezza necessaria alla gestione operativa della
propria Area Logistica, ponendosi all'avanguardia in un settore, quello
della sicurezza informatica, sempre più delicato e diventando di fatto un
punto di riferimento tecnologico per le altre Forze Armate (Marina Militare,
Aeronautica e Carabinieri).
UNA SMART CARD AI CLIENTI AMPLIFON PER
UN SERVIZIO INNOVATIVO, RAPIDO E PERSONALIZZATO AMPLIFON E OBERTHUR, INSIEME
PER FARVI SENTIRE MEGLIO
Milano, 14 ottobre 2002 - Una partnership collaudata, un servizio del tutto
innovativo offerto ai clienti che necessitano di assistenza e informazioni
anche al di fuori della propria sede di riferimento. Parte sotto questi
presupposti l'iniziativa "Smart card", che vede coinvolte Amplifon,
società leader mondiale nella distribuzione di prodotti auditivi e presente
in Italia da oltre 50 anni, e Oberthur Card Systems, azienda protagonista
nel mercato delle smart card solutions. Amplifon, da sempre all'avanguardia
nella diffusione dei prodotti auditivi, ha voluto fornire un servizio
estremamente utile ed innovativo, capace di soddisfare in brevissimo tempo
le esigenze di una clientela sempre più allargata e differenziata.
"L'idea ci è venuta - spiega Alberto Bergamin, Direttore Marketing
Amplifon - quando abbiamo realizzato che i bisogni dei nostri clienti
cambiano col passare dei tempi e soprattutto con la larga diffusione delle
nuove tecnologie. Era fondamentale per noi tenere testa all'evoluzione del
mercato". Prima dell'utilizzo delle smart card, infatti, i dati dei
clienti erano gestiti e conservati in un database centrale che rendeva assai
difficile il reperimento delle informazioni allorché il cliente si fosse
recato in una filiale diversa da quella presso la quale era avvenuto
l'acquisto dell'apparecchio. Il progetto "Smart card", in
collaborazione con Oberthur Card Systems, ha permesso di ovviare a questo
inconveniente, offrendo la possibilità di memorizzare sulla carta a
microchip tutte le informazioni relative al cliente, sia mediche e
audiologiche, che relative ad eventuali concorsi o premi fedeltà. "Il
progetto ha visto una prima fase promozionale - racconta Enrico Vacca, Brand
Manager Amplifon - distinta in base al target di riferimento; ai nuovi
clienti le smart card Amplifon sono state consegnate al momento
dell'acquisto dell'apparecchio acustico e attivate immediatamente. I clienti
acquisiti in precedenza, invece, hanno ricevuto una lettera che li invitava
a recarsi presso uno dei centri Amplifon per il ritiro e l'attivazione della
smart card; ma anche per quanti non lo faranno, abbiamo previsto un invio a
domicilio della carta personale entro marzo 2003." Con la smart card,
il cliente si può recare presso qualsiasi filiale o punto vendita Amplifon
in Italia e all'estero, presentare la sua carta personale e, attraverso un
apposito lettore, ottenere tutte le informazioni utili affinché il centro
Amplifon possa offrirgli un servizio innovativo, rapido, efficiente e
personalizzato. Il tutto, grazie ai sofisticati sistemi elettronici a
microchip prodotti e gestiti da Oberthur: "La partecipazione a questo
progetto - afferma Marco Torri, Sales Manager di Oberthur Card Systems
Italia - conferma ancora una volta l'impegno della nostra azienda nella
ricerca e nello sviluppo di soluzioni nell'ambito del settore health, per il
progetto Amplifon abbiamo già prodotto e consegnato 60.000 smart card, un
dato rilevante se si considera che il progetto ha appena preso
avvio".
IL TELEPASS OLTRE QUOTA TRE MILIONI: IL
3 MILIONESIMO CLIENTE PREMIATO A ROMA DALL'AMMINISTRATORE DELEGATO DI
AUTOSTRADE, VITO GAMBERALE
Roma, 14 ottobre 2002 - Ha raggiunto e superato quota tre milioni il numero
degli apparati Telepass diffusi e gestiti dalla Società Autostrade sulla
rete autostradale a pedaggio in Italia. Il 3 milionesimo cliente è Maria
Rosa Iamundo, 42 anni, che vive e lavora a Genova. La signora Iamundo, che
in questi giorni è ospite di Autostrade a Roma con la famiglia, ha ricevuto
oggi una targa ricordo dall'Amministratore Delegato Vito Gamberale, nel
corso di un incontro presso il Centro di Produzione Multimediale della
Società. "Abbiamo raggiunto e superato un traguardo importante - ha
dichiarato Gamberale - che ci proietta verso gli obbiettivi fissati nel
Piano Strategico dell'azienda, in base ai quali sono previsti oltre 5
milioni di apparati in circolazione per il 2005". Attualmente, circa il
43% del totale delle operazioni di pagamento sulla rete della Società
Autostrade è rappresentato dall'esazione dinamica con Telepass (il numero
delle operazioni mensili effettuate con Telepass sull'intera rete
autostradale italiana è nell'ordine di 80 milioni, con un valore di quasi
86 milioni nello scorso mese di settembre). Considerando anche le
transazioni regolate con Viacard, Carte di Credito e Bancomat del circuito
Fast Pay, il totale delle operazioni effettuate con sistemi automatici
supera il 60%. Questo dato conferma la sempre più ampia percezione, da
parte della clientela, degli indubbi vantaggi derivanti dall'utilizzo di
tali sistemi. Occorre inoltre ricordare che il Telepass - la cui diffusione
negli ultimi tre anni è cresciuta a un tasso medio annuo superiore al 25% -
è il sistema di esazione dinamico utilizzato da tutte le 23 concessionarie
italiane, sul 100% della rete nazionale a pedaggio, attraverso le circa
2.000 piste abilitate al Telepass. La signora Iamundo ha sottoscritto un
abbonamento Telepass Family, per una vettura di media cilindrata, e per
attivare il contratto ha semplicemente utilizzato la propria carta Bancomat
presso uno dei Punti Blu di Genova, dove le è stato contestualmente
consegnato l'apparato. Viene cosi confermata la validità di alcuni
messaggi-chiave della comunicazione commerciale Telepass, con particolare
riferimento al fatto che si tratta di un servizio "facile" e
"per tutti". Il sistema Telepass è stato ideato con l'obiettivo
di ottimizzare la gestione del traffico e delle operazioni di pagamento ai
caselli, con indubbi benefici sulla sicurezza, sulla qualità dei servizi
forniti alla clientela, sul contenimento dei consumi energetici e,
conseguentemente, sulla riduzione dei livelli di inquinamento atmosferico
nella aree a maggiore densità di traffico. Il Telepass nasce alla fine
degli anni '80 nei laboratori di ricerca della Società Autostrade a
Firenze, e trova la sua prima applicazione "sul campo" in
occasione dei Campionati Mondiali di Calcio del 1990. Da poche migliaia di
apparati distribuiti, si giunge rapidamente a cifre che indicano un sempre
più elevato livello di gradimento da parte della clientela: un milione di
apparati distribuiti nel 1998 (anno in cui si completa l'installazione di
porte Telepass in tutte stazioni della rete italiana), due milioni nel 2000,
fino a raggiungere e superare quota tre milioni nella seconda metà del
2002. Il Telepass ha dimostrato di poter esprimere un forte potenziale di
innovazione tecnologica anche per la soluzione di altri problemi relativi
alla gestione della mobilità: Controllo degli accessi alle Zone a Traffico
Limitato (Ztl): nelle città dotate di sistemi di controllo elettronici
Telepass, consente l'accesso alle zone a traffico limitato e il pagamento di
un eventuale pedaggio forfettario o sulla base del tempo di permanenza. La
tecnologia Telepass è stata già adottata dalle amministrazioni comunali di
Roma, Firenze, Siena e Perugia. Servizio TelePark: è una nuova applicazione
che consentirà il pagamento degli effettivi minuti di parcheggio effettuati
nelle aree abilitate, tramite strumenti di moneta elettronica.
DEL BUFALO: " PRIVA DI FONDAMENTO
LA NOTIZIA DI MIE DIMISSIONI "
Roma 14 ottobre 2002 - Con riferimento a notizie di stampa pubblicate in
data odierna il Ministero dell'Economia e delle Finanze rende nota la
seguente dichiarazione del Capo del Dipartimento dell'Amministrazione
Generale, del Personale e dei Servizi del Tesoro, Dr. Giancarlo Del Bufalo:
" Smentisco categoricamente che vi siano contrasti tra me e il Ministro
Tremonti in merito all'affidamento di incarichi dirigenziali a livello
generale nell'ambito del Dipartimento da me diretto. Di conseguenza, risulta
priva di fondamento la notizia che io mi sia dimesso o che intenda
dimettermi". Il Ministero precisa, altresì, che le proposte in merito
all'affidamento dei suddetti incarichi avanzate dal Dr. Del Bufalo sono
attualmente al vaglio del Ministro che le valuterà in stretta
collaborazione con il Capo del Dipartimento stesso.
SEMESTRALE GEMINA: UTILE NETTO(8)
MARGINE OPERATIVO LORDO45 MILIONI DI EURO
Milano, 14 ottobre 2002 - Il 1° ottobre, presso la sede legale di Gemina
S.p.A. in Milano, Via Turati n. 18, si è tenuto un incontro della società
con gli analisti Aiaf. L'incontro, presieduto dal Presidente Dr. Gian Luigi
Garrino e dall'Amministratore Delegato Ing. Pier Giorgio Romiti ha avuto
come tema: "Gruppo Gemina: andamento della gestione nel primo semestre
2002" Nel corso della presentazione sono stati illustrati i dati più
significativi, consolidati e della capogruppo, della situazione semestrale
al 30 giugno 2002, approvata dal Consiglio di Amministrazione del 12
settembre 2002, che sono stati oggetto di apposito comunicato stampa in pari
data, e che sono di seguito sintetizzati: in milioni di Euro
in milioni di Euro
|
GRUPPO GEMINA
|
Ricavi
|
128
|
Margine operativo lordo
|
45
|
Utile netto
|
(8)
|
Patrimonio netto
|
432
|
Posizione finanziaria netta
|
(1.025)
|
Patrimonio netto per azione
|
1,19
|
in milioni di Euro
|
GRUPPO GEMINA S.p.A.
|
Dividendi ed altri ricavi
|
0,7
|
Altri proventi / (oneri) da
partecipazioni
|
(0,9)
|
Margine operativo lordo
|
(3,3)
|
Risultato netto
|
(5,8)
|
Patrimonio netto
|
530,0
|
Posizione finanziaria netta
|
(51,0)
|
Patrimonio netto per azione
|
1,45
|
ENEL: ANTICIPATA L'APPROVAZIONE DELLA
RELAZIONE TRIMESTRALE
Roma, 14 ottobre 2002 - Enel comunica che la riunione del Consiglio di
amministrazione per l'esame e l'approvazione della relazione trimestrale al
30 settembre 2002 è stata anticipata dal 13 al 12 novembre 2002.
MERLONI ELETTRODOMESTICI: FATTURATO
CONSOLIDATO AL 30 SETTEMBRE 2002 HA REGISTRATO UNA CRESCITA DEL 25%
Milano, 14 ottobre 2002 - Nel corso di un'intervista Andrea Guerra,
Amministratore delegato della Merloni Elettrodomestici ha detto che il
fatturato consolidato al 30 settembre 2002 ha registrato una crescita del
25% rispetto allo stesso periodo del 2001, con un valore che si aggira
intorno a 1,7-1,8 miliardi di euro. Il 25% risulta così ripartito: il 13%
è da attribuire alla crescita interna, il 12% al consolidamento del 50% di
Gda. I dati del terzo trimestre saranno resi noti il prossimo 30 ottobre in
occasione del Consiglio di Amministrazione della Società. h.7.30
GIACOMELLI SPORT GROUP SPA CONFERMA
RISULTATO NETTO POSITIVO PER L'ESERCIZIO 2002 E PROSEGUE CON L'INTEGRAZIONE
DI LONGONI SPORT
Rimini, 14 ottobre 2002 - La Giacomelli Sport Group Spa, uno dei principali
gruppi europei della Grande Distribuzione di articoli sportivi, quotato al
segmento Star di Borsa Italiana, comunica che: - è confermato che il
risultato netto atteso per l'esercizio 2002, con il consolidamento di
Longoni Sport per il periodo 11 luglio-31 dicembre, sarà positivo e in
linea con quello ottenuto nell'esercizio 2001 (in cui era risultato pari a
+2,16 milioni di euro), come dichiarato nel corso del mese di luglio; -
durante il terzo trimestre dell'esercizio 2002 il Gruppo Giacomelli ha
ottenuto ricavi di vendita per complessivi 97,6 milioni di euro, in crescita
del 69,3% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Di tale andamento
sta beneficiando la posizione finanziaria netta che, al 31 dicembre 2002,
risulterà in linea con quella dello scorso esercizio, incrementata del
costo totale dell'operazione di acquisto di Longoni Sport. Si evidenzia
pertanto che le aperture effettuate nel 2002, pari a circa 30.000 mq di
superficie di vendita, sono state finanziate interamente dalla gestione
operativa della Giacomelli Sport; - è stato rivisto e drasticamente ridotto
il piano di aperture annunciato a febbraio in occasione dell'emissione del
prestito obbligazionario: nel 2003 verranno aperti nuovi punti vendita per
complessivi 5.000 mq , anziché 50.000 mq precedentemente comunicati,
consentendo una drastica riduzione del debito già alla fine del prossimo
esercizio; - in relazione alla crescita del business e alla visibilità che
il Gruppo Giacomelli ha assunto su base internazionale a seguito della
quotazione in Borsa, sono state introdotte figure professionali ad elevato
contenuto manageriale, provenienti da primarie realtà della grande
distribuzione internazionale, quali: LidL, Autogrill, Esselunga. La Società
fa sapere inoltre che procede a pieno ritmo il piano di integrazione di
Longoni Sport, in particolare: - l'intero sistema informativo è stato
integrato in quello del Gruppo Giacomelli; - è stato avviato il piano di
centralizzazione della logistica; - sono state finalizzate le cessioni degli
immobili non operativi, come annunciato nella presentazione agli analisti
del 18 luglio scorso; E' stato intrapreso un programma di rafforzamento
delle risorse della rete di punti vendita Giacomelli Sport teso al
miglioramento delle vendite, dello scontrino medio, e dell'assistenza
tecnica alla vendita. Verranno pertanto introdotti 100 nuovi addetti con
forti competenze tecniche di prodotto (maestri di sci, istruttori di tennis,
diplomati ISEF, istruttori sub, guide alpine), in un contesto di ordinario
turnover, senza impattare sull'incidenza attesa del costo del personale. La
Giacomelli Sport Group Spa comunica inoltre che, ritenendo che da parte del
signor Sergio Longoni, e della sua annunciata iniziativa imprenditoriale, vi
siano stati comportamenti di grave concorrenza sleale, ha dato mandato ai
legali dello Studio Carnelutti di Milano di valutare ogni e qualsiasi
iniziativa idonea ad inibire e reprimere tali comportamenti e ad
efficacemente tutelare e proteggere il business di Giacomelli Sport.
ART'È: 3° TRIMESTRE FATTURATO +16%,
ORDINI + 43% IN SENSIBILE AUMENTO IL FATTURATO DELLA CAPOGRUPPO NEL 3°
TRIMESTRE, CHE SUPERA I 10,0 MILIONI DI EURO (+16%)
Villanova di Castenaso, 14 ottobre 2002 - Art'è, leader in Italia nel
mercato dei beni culturali di lusso, ha annunciato oggi i primi dati
relativi alle vendite del 3° trimestre dell'esercizio 2002, al termine
della riunione del Comitato di Direzione dedicato alla verifica
dell'andamento del business. Il fatturato di Art'è S.p.A. nel trimestre in
esame ha superato i 10,0 milioni di Euro, registrando una crescita del 16%
rispetto al medesimo periodo dello scorso esercizio. Tale risultato è stato
anche generato dal piano di riorganizzazione e potenziamento della rete
commerciale avviato all'inizio dell'anno, che ha visto il passaggio da una
struttura basata su Agenzie Generali a una gestione centralizzata, con
conseguenti ritorni in termini di efficienza. Nel medesimo periodo, risalta
il dato relativo alla raccolta ordini, che fa registrare per l'intero
trimestre un incremento del 43%, raggiungendo i 10,6 milioni di euro
rispetto ai 7,4 del terzo trimestre 2001 e confermando pienamente il
positivo trend di espansione, già annunciato nel "mese record" di
luglio scorso (+41%). Estremamente interessante è la performance registrata
nel mese di settembre 2002 con un incremento degli ordini che ha raggiunto
il 71% rispetto al settembre 2001. "Accogliamo con estrema
soddisfazione i primi dati relativi all'andamento del terzo trimestre - ha
dichiarato Marilena Ferrari, Presidente di Art'è S.p.A. - che evidenziano
la capacità di crescita del nostro Gruppo anche in un momento di oggettivo
rallentamento e difficoltà del quadro economico congiunturale.
L'accelerazione costante della raccolta ordini è la conferma della validità
delle scelte strategiche adottate, in particolare per quanto concerne la
rivisitazione organizzativa e il rafforzamento della rete degli ArtPromoter,
nonché l'allargamento del portafoglio prodotti, specie nel segmento
dell'editoria di pregio. Elementi, questi, in grado di supportare il
significativo salto dimensionale che il Gruppo sta compiendo e il
raggiungimento degli obiettivi prefissati.".I dati estremamente
positivi sull'andamento delle vendite e della raccolta ordini nel periodo
luglio-settembre 2002 giungono nei giorni appena successivi all'importante
appuntamento annuale della Convention Art'è, che si è svolta quest'anno a
Bologna nei giorni 21 e 22 settembre e che per la prima volta si è
caratterizzata per essere una Convention di Gruppo. L'incontro ha infatti
coinvolto oltre 700 persone, appartenenti alle diverse società facenti capo
al Gruppo, a testimonianza del salto dimensionale compiuto nell'ultimo anno
da Art'è. Oltre alle reti di vendita e al personale della sede bolognese e
del Laboratorio della Ragione di Roma, hanno partecipato le neo acquisite
Fmr e la casa orafa Petochi di Roma, Advenia, società che presidia il
mercato spagnolo, Effequattro, società di telemarketing e il personale del
Ta Matete, la divisione che si occupa di gestire le Gallerie, la prima delle
quali è stata già inaugurata nel corso dell'anno a Milano.
USA: AUTOGRILL VINCE LA GARA PER I
SERVIZI DI RISTORAZIONE E RETAIL SULL'ATLANTIC CITY EXPRESSWAY RICAVI
PREVISTI NEL PERIODO DI 115 MILIONI DI DOLLARI
Milano, 14 ottobre 2002- HMSHost, la controllata americana di Autogrill - la
multinazionale italiana leader al mondo nei servizi di ristoro per chi
viaggia - si è aggiudicata un nuovo contratto di concessione dell'Atlantic
City Expressway Authority relativo ai servizi di ristorazione e retail sulla
tratta autostradale che congiunge Philadelphia con Atlantic City, fino alla
costa meridionale del New Jersey ed è percorsa ogni anno da oltre 18
milioni di veicoli. Il contratto ha una durata di quindici anni e il
fatturato previsto nel periodo è di circa 115 milioni di dollari. Nello
spazio a disposizione Hmshost prevede di ricostruire completamente l'area di
servizio: la nuova struttura comprenderà un mix di locali di grande
richiamo come Burger King, Starbucks Coffee, Pizza Hut, Kcf Express e Travel
Mart, inoltre un outdoor cafe con posti a sedere e un market con
assortimento di prodotti freschi e oggetti da regalo di sapore locale.
"Hmshost opera da oltre 30 anni su altre tratte dell'Atlantic City
Expressway ed ha sempre offerto prodotti e servizi di alta qualità -
commenta Livio Buttignol, Amministratore Delegato di Autogrill -. Proponendo
il migliore assortimento di marchi di ristorazione e retail, porteremo
avanti questa tradizione di eccellenza anche nelle nuove locations".
ENI: NUOVA SCOPERTA DI IDROCARBURI NEL
GIACIMENTO DI KALAMKAS NEL MAR CASPIO
San Donato Milanese, 14 ottobre 2002 - Eni, operatore unico del North
Caspian Sea Psa attraverso Agip Kco, comunica il positivo completamento del
primo pozzo esplorativo nel giacimento di Kalamkas. Il pozzo, denominato
Kalamkas-1, si trova nel settore kazako del Mar Caspio, all'interno
dell'area esplorativa di Kalamkas, adiacente al giacimento di Kashagan che
è stato dichiarato commerciale il 30 giugno scorso. Kalamkas-1 fa parte
degli impegni sottoscritti con la firma del North Caspian Sea Psa
(Production Sharing Agreement) ed e' stato perforato da Agip Kco, operatore
unico, alla profondita' totale di 2360 metri. I test iniziali per verificare
la potenzialità del giacimento hanno dato una produzione di 2.300 barili di
olio al giorno. La perforazione in acque molto basse ed estremamente
sensibili dal punto di vista ambientale ha richiesto competenze e procedure
specialistiche. Inoltre, Kalamkas-1 e' il primo pozzo perforato in acque
kazake utilizzando una piattaforma mobile: la Qurtulus che è arrivata via
mare da Baku e tornera' in acque azere entro la prima meta' di ottobre. Agip
Kco sta continuando l'esplorazione di altri siti offshore all'interno
dell'area compresa nel North Caspian Sea Psa. La scoperta di idrocarburi nel
giacimento di Kalamkas, segue quella di Kashagan, la più importante degli
ultimi trent'anni, e conferma le potenzialità della Regione Caspica,
ritenuta la nuova frontiera dell'industria petrolifera. In questa Regione
l'Eni è uno degli attori più importanti: è operatore unico per tutto il
North Caspian Sea Psa, che include Kashagan e Kalamkas, ed è co-operatore
nel campo di Karachaganak.
CONFINDUSTRIA, UN SONDAGGIO RIVELA:
PRONTI A CRESCERE TRE PICCOLI IMPRENDITORI SU QUATTRO AL FORUM DI PRATO
DELLE PMI LA SFIDA DELLO SVILUPPO DIMENSIONALE E I FATTORI DI FRENO
Roma , 14 ottobre 2002 - Un sondaggio realizzato per la quarta edizione del
Forum Pmi tra 140 imprese toscane - spaccato della realtà imprenditoriale
italiana - rivela: il 75,4% dei piccoli imprenditori interpellati è pronto
a crescere. Tre imprenditori su quattro covano progetti di sviluppo
aziendale, hanno, soprattutto, voglia di fare: questo rivela un tessuto
caratterizzato da un atteggiamento ottimista, aperto alle sfide dei mercati,
pronto a usare le energie e le risorse di cui dispone. Il contrario dello
stereotipo legato all'immagine di un sistema che ha scelto di restare
"bonsai" e che non spingerebbe sulla leva dimensionale per carenza
di risorse finanziarie o di incentivi. Sono le risorse umane, e in
particolare quelle più qualificate, il fattore che gli imprenditori
contattati ritengono più importante per l'attuazione dei progetti di
crescita. E infatti la difficoltà a reperire collaboratori adeguati a tutti
i livelli (dirigenti, tecnici, quadri) è la voce più segnalata dalle
imprese come elemento di freno allo sviluppo, prima, addirittura, della
pressione fiscale, che segue al secondo posto. La concorrenza dei paesi con
bassi costi di lavoro si colloca in terza posizione, seguita dai troppi
vincoli per assunzioni e licenziamenti e dalla rigidità del quadro
normativo italiano. Idee chiare anche sulle leve da usare per la crescita
delle proprie imprese: al primo posto gli imprenditori indicano
l'innovazione tecnologica e la ricerca di nuovi mercati, ma ponderano allo
stesso tempo attentamente i pro e i contro della crescita dimensionale e
tengono fermi i propri progetti per le difficoltà che incontrano a formare
le squadre giuste. Dalle risposte emerse nel sondaggio affiora la
consapevolezza di un vantaggio competitivo basato sulle proprie competenze
distintive, e nello stesso tempo, il limite di un paese che non valorizza la
sua risorsa più importante, il capitale umano, e dove il triangolo
ricerca-formazione-impresa non riesce a dialogare come dovrebbe. La piccola
e media impresa si conferma, in definitiva, un grande "serbatoio"
di sviluppo (il 96% delle imprese manifatturiere italiane ha meno di 250
addetti), un potenziale formidabile, che deve però fare i conti con le
incertezze della congiuntura e i ritardi di competitività del sistema
paese. E' su queste considerazioni che si soffermeranno le analisi e le
riflessioni degli esperti, economisti e imprenditori invitati alla quarta
edizione del Forum Pmi in programma il 18 e il 19 ottobre a Prato.
ASSOLOMBARDA: PER L'ULTIMO SCORCIO DEL
2002 LE IMPRESE SI ATTENDONO UNA STABILIZZAZIONE DELLA PRODUZIONE E UN
CONTENUTO MIGLIORAMENTO DELLA DOMANDA, MA PERMANGONO FORTI
PREOCCUPAZIONI
Milano, 14 ottobre 2002 - Le imprese milanesi si attendono per gli ultimi
mesi di quest'anno un contenuto miglioramento dell'attuale deludente
congiuntura economica, determinato da un limitato incremento della domanda
che dovrebbe invertire il trend negativo manifestato nella prima parte del
2002, mentre il mercato del lavoro dovrebbe manifestare una sostanziale
tenuta dei livelli occupazionali. Questo, in sintesi, quanto è emerso dalle
rilevazioni sull'andamento economico negli ultimi mesi del 2002 delle
imprese milanesi manifatturiere e del terziario, presentate oggi dal
Presidente di Assolombarda, Michele Perini, dal Direttore Generale, Roberto
Polli, e dal Consigliere incaricato per il Centro Studi, Alfonso Lavanna.
Per la prima volta quest'anno, il sondaggio è stato condotta su due
campioni rappresentativi di imprese sia del settore manifatturiero (302
aziende), sia del terziario innovativo (166) e così l'esame congiunto di
questi due settori ha permesso di formulare giudizi complessivi sulla
situazione economica dell'area milanese e sulle sue prospettive a breve. Per
la prima volta, inoltre, Assolombarda ha raccolto l'opinione delle aziende
anche sui principali ostacoli che esse incontrano sulla via dello sviluppo
riuscendo così a redigere due aggiornate classifiche che riservano alcune
significative sorprese. "E' un momento oggettivamente difficile e le
notizie delle ultime ore sul comparto dell'auto appesantiscono ancor più il
quadro", afferma Michele Perini, Presidente di Assolombarda, che poi
aggiunge: "anche a Milano nei primi nove mesi del 2002 le attese di una
significativa ripresa produttiva sono andate tradite. E questo a causa della
situazione internazionale, degli scandali finanziari, di crisi locali come
quella Argentina e delle difficoltà di paesi importanti per le nostre
esportazioni come la Germania. Tuttavia il comparto produttivo milanese, che
è intersettoriale e composto da grandi, medie e piccole imprese nazionali e
multinazionali, mostra comunque segnali confortanti di tenuta e di solidità.
Nelle aspettative degli imprenditori del manifatturiero e del terziario
interpellati dal Centro Studi, infatti, traspare ancora una seppur cauta
fiducia". Ma ecco più in concreto i risultati delle rilevazioni del
Centro Studi di Assolombarda. Sul versante del settore produttivo
manifatturiero, le indicazioni fornite dalle imprese segnalano una conferma
della produzione sugli attuali mediocri livelli; viceversa, le aziende del
comparto del terziario innovativo - che hanno dovuto scontare un andamento
complessivamente negativo nel corso dei primi tre trimestri dell'anno -
prefigurano un possibile miglioramento della loro attività. Tale
miglioramento sarà determinato da un generalizzato incremento della
domanda, che dovrebbe invertire il trend cedente manifestato nei primi 9
mesi dell'anno. Le imprese di entrambi i settori si attendono, infatti, un
miglioramento del flusso di ordinativi e un risveglio della domanda.
"Le imprese del settore manifatturiero", spiega Roberto Polli
Direttore Generale di Assolombarda, "indicano una stabilizzazione della
produzione sui modesti livelli di oggi; l'attesa di un contenuto
miglioramento della domanda, concentrato soprattutto sull'export, che vede
un saldo tra indicazioni previsionali opposte pari a +13 e l'attesa di un
contenuto miglioramento dell'occupazione, dove il saldo, è pari a +4.
Quanto al terziario innovativo", aggiunge Polli, "le imprese
prefigurano un possibile miglioramento della loro attività. In particolare,
esse si attendono: una ripresa degli ordini in portafoglio, una ripresa
sostenuta del fatturato (saldo pari a +22); una sostanziale tenuta del
mercato del lavoro, con un recupero dei livelli occupazionali".
Settore
produttivo manifatturiero
|
Consuntivo
(saldo)
|
Previsioni
(saldo)
|
* Produzione
|
+12
|
+12
|
* ordini esteri
|
0
|
+13
|
* ordini interni
|
+8
|
+10
|
* occupazione
|
-5
|
+4
|
Settore
terziario innovativo
|
Consuntivo
(saldo)
|
Previsioni
(saldo)
|
* Fatturato
|
-3
|
+22
|
* ordini totali
|
-5
|
+15
|
* occupazione
|
-2
|
+6
|
Nota: I dati di queste tabelle non
indicano variazioni percentuali, ma corrispondono a saldi tra indicazioni di
segno opposto: ad esempio, un saldo finale pari a +20 corrisponde alla
differenza tra un +40% di valutazioni di aumento e un -20% di valutazioni di
diminuzione. Per conoscere gli ostacoli che le imprese incontrano sul loro
cammino di sviluppo il Centro Studi di Assolombarda ha posto due precise
domande agli imprenditori: 1) quali sono i principali problemi da affrontare
nell'area milanese per favorire l'attività delle loro imprese; 2) che cosa
pesa di più, in questo momento, sulle condizioni dei mercati in cui queste
aziende operano. In cima alla "top five" degli imprenditori per i
problemi dell'area milanese sono finiti così traffico e mobilità: circa
metà degli intervistati (55,4% per il manifatturiero e 49,1% per il
terziario innovativo) li ha indicati come il principale freno allo sviluppo
della nostra area. Seguono, con valori sempre elevati, due fattori
complementari: la difficoltà di reperire personale (37,5% per il
manifatturiero e 37,3% per il terziario) e l'inadeguatezza del livello di
formazione delle risorse disponibili sul mercato (più forte per il
terziario, con il 41%). Sommando le percentuali relative a questi due
elementi è evidente che l'ostacolo più grande resta, ancora una volta, un
mercato del lavoro che non funziona come dovrebbe. Anche il rapporto con la
Pubblica Amministrazione, nonostante i passi compiuti sulla via della
semplificazione, è ancora considerato penalizzante da un numero
significativo di imprese: più di un quarto di quelle manifatturiere e più
di un quinto di quelle del terziario innovativo; in ogni caso, più di un
quinto degli intervistati. Resta invece più distante la scarsa disponibilità
di aree per lo sviluppo aziendale, che comunque tocca l'11,8% delle aziende
del terziario e l'8,4% di quelle manifatturiere. Per ciò che riguarda i
problemi di carattere generale, spiegano Polli e il Consigliere incaricato
per il Centro Studi di Assolombarda, Alfonso Lavanna, una quota di aziende
superiore alla metà dei due campioni ha identificato nell'andamento
insoddisfacente della domanda interna il principale ostacolo allo sviluppo
aziendale. Sono state soprattutto le aziende del terziario innovativo a
porre l'accento sul flusso di ordinativi nazionali, coerentemente con la
minore esposizione del settore sui mercati esteri. Queste ultime
osservazioni possono spiegare, di conseguenza, anche il differente livello
di indicazioni fornite in merito all'importanza della domanda
internazionale, che sono risultate largamente superiori nelle imprese del
settore produttivo manifatturiero. La preoccupazione per l'incertezza della
situazione politica internazionale, a sua volta, è trasversale ai due
campioni: un "male comune" senza nessun gaudio, visto che lo
segnala più del 40% delle imprese (tra quelle manifatturiere, più del
43%). L'andamento della domanda internazionale è richiamato soprattutto
dalle aziende manifatturiere: il 45% degli attori di questo comparto avverte
il problema. La pressione concorrenziale è solo quarta tra le variabili di
ostacolo allo sviluppo: segno che le imprese milanesi si considerano
sufficientemente attrezzate per far fronte alle sfide competitive. Infine,
hanno avuto segnalazioni limitate il cedente trend borsistico, ulteriormente
depresso dagli scandali finanziari, e l'andamento del cambio
Euro/Dollaro.
FORMAZIONE CONTINUA DEI LAVORATORI
OCCUPATI, PARTE FONDIMPRESA IL FONDO PROMOSSO DA CONFINDUSTRIA, CGIL, CISL E
UIL
Roma, 14 ottobre 2002. Ai blocchi di partenza Fondimpresa, il fondo
interprofessionale nato il 18 gennaio scorso dall'accordo tra Confindustria,
Cigl, Cisl e Uil, previsto dall'articolo 118 della legge 23 dicembre 2000 n.
388. Il fondo, di natura privatistica, provvederà con procedure snelle e
trasparenti alla selezione, al finanziamento e al monitoraggio dei piani
formativi presentati dalle aziende, in funzione della tipologia dei
fabbisogni formativi del territorio Fondimpresa si avvarrà dell'utilizzo
dell'intero contributo previdenziale dello 0,30% destinato alla formazione
continua, come previsto dalla legge Finanziaria del 2001, per finanziare i
piani di formazione e di aggiornamento del proprio personale dipendente. La
costituzione di Fondimpresa, oltre a consentire il potenziamento degli
investimenti destinati alla formazione continua e la semplificazione delle
modalità per accedervi, attribuisce un forte ruolo di indirizzo delle parti
sociali sui fabbisogni formativi delle imprese e dei lavoratori. Un ruolo
questo, che negli negli ultimi cinque anni è stato svolto dall'Organismo
Bilaterale Nazionale per la Formazione, tramite l'Indagine sui Fabbisogni
formativi del settore industriale e dei servizi. Con l'avvio di Fondimpresa,
che avrà comunque funzioni di indirizzo e monitoraggio, ed onde evitare una
sovrapposizione di compiti, l'Obnf esaurisce le proprie attività parte
delle quali confluiscono nell'istituzione del fondo. L'accordo
Confindustria- Cgil Cisl e Uil conferma dunque la scelta della
"bilateralità" in materia di formazione come il modello più
adeguato per dare reali risposte alle esigenze di competitività delle
imprese e per garantire l'occupabilità dei lavoratori, obbiettivo primario
delle politiche attive promosse in sede europea. Alla conferenza stampa di
presentazione del Fondo partecipano il ministro del Welfare Roberto Maroni,
il presidente di Fondimpresa Benito Benedini, il vicepresidente della stessa
struttura, Guidalberto Guidi e il Presidente di Obnf Andrea Ranieri (Cgil).
ALTROCONSUMO: IL CASO TUCKER INSEGNA:
VIETARE ANCHE IN ITALIA LE VENDITE PIRAMIDALI
Milano, 14 ottobre 2002 - In Italia non esiste alcuna regolamentazione
riguardo le vendite piramidali che impedisca di fatto, come nella
recentissima vicenda Tucker, che i consumatori siano vittime di operatori
dai pochi scrupoli. Lo denuncia l'associazione indipendente Altroconsumo,
che sta seguendo ben 53 consumatori coinvolti nel sistema Tucker.
Altroconsumo rileva come invece nel resto d'Europa (in Belgio, Danimarca,
Francia, Olanda, Norvegia, Portogallo, Spagna, Regno Unito) esista una legge
o vi siano state decisioni della magistratura (in Austria e Germania) che
vietano le vendite piramidali quando queste si configurino in modo poco
trasparente, ingannevole, e con assenze di diritti fondamentali per i
consumatori come quello di recesso o di recupero dei capitali versati una
volta usciti dal sistema. In una lettera inviata alla Commissione europea e
alle istituzioni italiane Paolo Martinello, Presidente di Altroconsumo,
chiede che vengano vietate le vendite piramidali caratterizzate da: promesse
di alti profitti; coinvolgimento di normali consumatori (che inevitabilmente
sono spinti ad incrementare la "catena" rivolgendosi a familiari,
amici, vicini di casa, con una commercializzazione della sfera privata dove
l'acquirente è indotto ad aderire più da ragioni personali / affettive che
da motivazioni economiche); versamento di importi di denaro per entrare nel
sistema; assenza di diritto di recesso e di garanzie di recupero delle somme
versate in caso di uscita dal sistema; prospettive di guadagno
(irrealistiche) basate non sull'attività che verrà svolta dall'aderente,
bensì esclusivamente sul numero dei successivi aderenti (la promessa è
sempre quella di guadagnare molto senza fare nulla). Altroconsumo ricorda
anche che due proposte di legge presentate nel 1997 dirette a regolamentare
finalmente le vendite piramidali, compresi i giochi e le catene di S.
Antonio, non hanno mai visto la luce.
L'INTESA DEI CONSUMATORI CONTRO
L'AUMENTO DELLE TARIFFE DEGLI AVVOCATI ADOC, ADUSBEF, CODACONS E
FEDERCONSUMATORI SI RIVOLGONO ALL'ANTITRUST E AL MINISTERO DELLA
GIUSTIZIA
Milano, 14 ottobre 2002 - Anche gli avvocati vogliono aumentare le tariffe
praticate, come se non fossero già abbastanza elevate. Questa la proposta
presentata dal Consiglio Nazionale Forense al Ministero della Giustizia e
impugnata dalle 4 associazioni. L'Intesa dei consumatori si oppone a tale
incremento delle tariffe, che andrebbe ad aggiungersi alla raffica di
aumenti che ha colpito i cittadini italiani, con pesanti effetti negativi
sull'inflazione. In un esposto presentato all'Autorità Antitrust e al
Ministro Castelli l'Intesa fa notare che: a) Le nuove tariffe dovrebbero
recare gli onorari minimi e massimi sviluppati per tutti gli scaglioni. Tale
misura condurrebbe ad una limitazione della concorrenza tra gli avvocati
assolutamente ingiustificata. b) Si vorrebbero adeguare le voci tariffarie
sulla base dell'indice Istat al fine di recuperare la perdita del potere
d'acquisto della moneta dal 1994 ad oggi (25%). E' di palmare evidenza che
tale adeguamento non considera la rivalutazione dei beni in base ai quali si
calcola il valore della causa e quindi il relativo onorario. Così, ad
esempio, un immobile nel 2002 avrà un prezzo di mercato superiore a quello
avuto nel 1994. c) Nella proposta si omette di considerare che, a causa
delle dinamiche di sviluppo dell'attuale società, non solo il numero di
pratiche trattate da ogni studio legale è notevolmente aumentato, ma grazie
alle nuove tecnologie vi è un notevole risparmio di tempo, con un maggior
guadagno marginale per fascicolo rispetto al 1994. d) L'accorpamento di più
scaglioni comporta la possibilità di chiedere, anche per quelli inferiori,
l'onorario massimo per lo scaglione superiore, con un possibile guadagno per
gli avvocati di gran lunga superiore al semplice recupero dell'inflazione.
e)Appaiono ingiustificati gli adeguamenti previsti per gli scaglioni
superiori che raggiungono addirittura un aumento del 1100%.
SEDOTTI E BIDONATI - IL MERCATO DELLE
PATACCHE" PRESENTATA DAL PREFETTO DI BERGAMO, CONO FEDERICO, UNA
CAMPAGNA INFORMATIVA CONTRO I PRODOTTI CONTRAFFATTI
Bergamo, 14 ottobre 2002- Il Prefetto di Bergamo, Cono Federico, in data
odierna, durante una apposita conferenza stampa alla quale hanno partecipato
i rappresentanti del Comune di Bergamo, della Provincia, delle Forze
dell'Ordine e delle Associazioni di categoria, ha ufficialmente presentato
il progetto di campagna informativa volta a sensibilizzare i cittadini -
acquirenti sul problema del commercio e degli ambulanti abusivi. L'evento
segna il decollo di un'iniziativa che la Prefettura di Bergamo ha sottoposto
al Comitato Provinciale per l'Ordine e la Sicurezza Pubblica, al fine di far
fronte e prevenire criticità determinate dall'aumento del fenomeno in
provincia e, soprattutto, nel capoluogo. Il progetto è stato condiviso dal
Sindaco di Bergamo, dal Presidente della Provincia e dai rappresentanti
delle associazioni di categoria - Camera di Commercio, Ascom, Confesercenti
e consorzio "Bergamo centro" - che, riuniti in Comitato, hanno
affrontato il problema decidendo e sviluppando una lotta complessiva al
fenomeno dell'abusivismo commerciale, miscelando attività di repressione
(maggiori e coordinati controlli di polizia e sequestri di merce
contraffatta) ed azione di sensibilizzazione del cittadino-acquirente. Un
aspetto, quest'ultimo, determinante poiché nel consumatore è invalsa,
purtroppo, l'idea errata che l'acquisto di beni contraffatti o da
commercianti senza licenza non è reato. Lo strumento della repressione ha
conseguito risultati di rilievo: l'intensificazione dei controlli ha
determinato la denuncia di 142 ambulanti abusivi, di cui 113 extracomunitari
(102 espulsi e 11 accompagnati alla frontiera coattivamente) ed il sequestro
di circa 4.500 pezzi di merce contraffatta. Per la campagna di
sensibilizzazione, la Prefettura ha incaricato la Società "Instudio",
di Bergamo che ha curato l'aspetto grafico e pubblicitario del progetto,
realizzando 80.000 cartoline, 1.500 display e 700 locandine, finanziato dal
Comune e dalla Provincia di Bergamo, dalla Camera di Commercio, dall'Ascom,
dalla Confesercenti, dall'Unione Industriali e dal Consorzio "Bergamo-Centro".
La campagna in argomento, battezzata "Sedotti E Bidonati - Il Mercato
Delle Patacche" ha l'obiettivo di veicolare al cittadino il messaggio
che il commercio abusivo è legalmente e moralmente da condannare poiché
provoca un danno all'economia, al mercato in genere e non aiuta chi lavora
in clandestinità ad emergere da una situazione di sfruttamento.
CNR: APPELLO A GOVERNO E PARLAMENTO
NUOVE RISORSE O RISCHIO PARALISI
Roma, 14 ottobre 2002 - Il Consiglio Direttivo del Cnr in vista della
predisposizione del bilancio di previsione 2003 ha esaminato la situazione
finanziaria dell'Ente alla luce dello schema di decreto ministeriale
relativo al riparto del "fondo" Miur che prevede, tra l'altro, per
il 2003 e 2004 una decurtazione del 10% del contributo ministeriale rispetto
a quello del 2002. Il Consiglio Direttivo ha preso atto che, in questa
ipotesi, l'Ente, ferma restando la copertura delle spese obbligatorie, non
sarebbe in grado di finanziare nemmeno le spese fisse degli Istituti di
ricerca e quindi sarebbe costretto alla chiusura degli stessi. Il
mantenimento per il 2003 del contributo previsto nel 2002 permetterebbe di
garantire solo il finanziamento di base complessivo ma, non prevedendo alcun
contributo alle ricerche dei singoli Istituti, penalizzerebbe gravemente i
ricercatori nella possibilità di accedere ai fondi esterni per progetti di
ricerca, che nel 2001 sono stati circa il doppio delle dotazioni ordinarie
degli Istituti e provocherebbe l'ulteriore rinvio del completamento dei
Progetti finalizzati in essere. Questa situazione determinerebbe per l'Ente
l'impossibilità di assolvere alla sua missione istituzionale così come
definita dall'art. 2 del decreto legislativo 30 gennaio 1999 n. 19. Il
Consiglio Direttivo dà pertanto mandato al Presidente Lucio Bianco di
chiedere un incontro urgente col Ministro dell'Istruzione, dell'Università
e della Ricerca Scientifica e con le Commissioni parlamentari competenti per
rappresentare l'urgenza di un intervento nella legge finanziaria in
discussione mirato a risolvere la crisi in cui l'Ente versa.
"LETTERA APERTA" DI FILIPPO
GRASSIA AL PREMIER BERLUSCONI PERCHÉ IL GOVERNO COSTRINGE LO SPORT ALLA
QUESTUA?
Milano, 14 ottobre 2002 - "Caro Presidente, mi accingo a scrivere
questa lettera aperta per esprimerLe la più profonda amarezza di fronte ai
comportamenti del ministero dell'Economia che costringe il Coni a mendicare
un finanziamento adeguato ai suoi nobili fini. Il rituale della questua
finisce per danneggiare la Sua coalizione più della controparte. E' un
fatto strategico. Il popolo dello sport, fatto di milioni di famiglie, non
si spiega perché l'attuale governo faccia tanta fatica a soddisfare le
esigenze dello sport a dispetto della sua valenza agonistica e sociale.
L'interrogativo resta nell'aria al pensiero che Ella conosce alla perfezione
questo mondo avendo battuto i corridoi prima del calcio dilettantistico e
poi di quello professionistico. I successi del Milan non sono casuali, ma
frutto d'un impegno straordinario e d'una programmazione raffinata. Mi
rivolgo quindi a Lei con la speranza che dedichi un pizzico del Suo tempo e
della Sua competenza allo sport per risolvere i tanti problemi sul tappeto.
Alla Sua attenzione non può essere sfuggito il fatto che l'onorevole
Tremonti, alle prese con conti insoddisfacenti, si comporti da
commercialista più che da ministro. A luglio, per una manciata di milioni
sui mille a passa del decreto omnibus, l'autorevole ministro dell'Economia
ha bocciato la legge a favore delle associazioni dilettantistiche
fregandosene, mi scusi il termine un po' pecoreccio, del fatto Ella l'aveva
già festeggiata con il mondo del calcio. Qualche giorno fa la situazione s'è
ripetuta. E la legge sui dilettanti, brillantemente redatta dal
sottosegretario Pescante, è rimasta fuori dalla Finanziaria con gravissime
conseguenze su un mondo oberato di costi e di lacci burocratici. Eppure si
trattava di trovare una copertura di pochi milioni di euro, pari a una
infinitesima percentuale della Finanziaria. Inevitabile, direi quasi
fisiologico, il grido d'allarme lanciato da Carraro, Tavecchio e Petrucci,
rispettivamente presidenti di Figc, Dilettanti e Coni: "Ancora qualche
settimana e poi il mondo sportivo dilettantistico sarà costretto a fermarsi
per mancanza di risorse finanziarie". A me l'operazione sa di autogol?
E a Lei? Cui prodest? Alla maggioranza, no di sicuro. Le vicende del Coni
sono apocalittiche. In estate l'ente, dopo aver raschiato il fondo del
barile, s'è ritrovato così a terra da non avere neppure le risorse per
pagare i dipendenti e garantire il fondo-pensioni. Le federazioni, a due
anni dall'appuntamento olimpico di Atene, non sanno a quale santo rivolgersi
per onorare gli eventi in calendario e portare avanti la preparazione in
vista dei Giochi del 2004. Ci sono discipline che a stento possono
permettersi gli spostamenti in pullman di 8-10 ore. Altro che i lussi del
calcio. Per queste ragioni mi sono permesso di scrivere che il medagliere
della prossima Olimpiade è in mano non solo agli atleti, ai tecnici, alle
società e alle federazioni di appartenenza, ma anche alla disponibilità
del Suo governo. Nella giornata di ieri si è avvertito un cambiamento nella
misura in cui il ministero dell'Economia ha compreso la necessità di
cambiare lo Statuto della Coni Servizi SpA lasciando alla Giunta e al
Consiglio nazionale del Coni vero e proprio il compito di gestire l'attività
sportiva. Vedremo come il CdA della nuova società muterà la stesura
dell'articolo articolo 4. Allo stesso tempo gli uomini di Tremonti hanno
assicurato, e ci mancava pure, le risorse necessarie a far girare il volano
del Coni nei prossimi mesi. Mi auguro, caro Presidente, che l'onorevole
Tremonti mantenga le promesse e non tenga in ostaggio lo sport, e chi
dovrebbe averne la responsabilità, come il ministro Urbani, sotto la
mannaia finanziaria. Lo sport è una risorsa di questo paese: basta contare
le medaglie recentemente vinte nel nuoto, nel canottaggio e nel volley per
non parlare dei successi in campo motoristico. Ma il giochino è destinato a
spegnersi in mancanza di programmazione: una vittoria a livello
internazionale non s'inventa da un giorno all'altro. Lo sport, onorevole
Berlusconi, deve occupare un posticino di assoluta dignità nel Suo
programma con finanziamenti fissati da una apposita legge: altrimenti sarà
ancora questua. Che poi la dirigenza del Coni abbia gestito con
approssimazione il business dei giochi, è un altro discorso. Ma non può
essere una colpa da scontare all'infinito. Grato dell'attenzione, mi è
gradito salutarLa con viva cordialità e fiduciosa attesa. Filippo Grassia
Presidente Coni Provinciale di Milano (Per gentile concessione del magazine
settimanale di economia sportiva Sportbitz)
LA COMMISSIONE EUROPEA AUTORIZZA
L'ACQUISIZIONE DI BURGER KING DA PARTE DEGLI INVESTITORI AMERICANI TPG III,
GOLDMAN SACHS E BAIN CAPITAL INVESTORS
Bruxelles, 14 ottobre 2002 - La Commissione europea ha autorizzato il
progetto di acquisizione della catena di fast-food Burger King Corp, con
sede negli Stati Uniti, da parte degli investitori americani Tpg Advisors
III, Inc., The Goldman Sachs Group, Inc. e Bain Capital Fund VII, L.p.
L'operazione farà confluire nello stesso gruppo Domino's Pizza e Burger
King, che continuerà tuttavia a dover affrontare numerose catene
concorrenti. Burger King, l'impresa rilevata, opera a livello mondiale nel
settore della ristorazione rapida attraverso più di 10 000 ristoranti e
punti vendita in franchising o di proprietà della società. Si tratta di
una controllata indiretta al 100% di Diageo Plc, gruppo operante nel settore
delle bevande con sede nel Regno Unito. L'operazione è stata notificata
alla Commissione il 12 settembre in vista della sua autorizzazione in
Europa. Delle nuove società madri, anche Bain Capital ha interessi nello
stesso settore, in quanto opera come socio principale di un private equity
fund, "Bain VI", che detiene una partecipazione nella Domino's,
società di consegna di pizza a domicilio. Se si tiene conto della
partecipazione di Bain Capital Investors' nei servizi di consegna a
domicilio di Domino's, le attività delle parti si sovrappongono in numerosi
Stati membri (Danimarca, Germania, Irlanda, Paesi Bassi, Spagna e Regno
Unito). La quota di mercato combinata delle parti rimane tuttavia al di
sotto del 15% in tutti i casi considerati. Burger King continua a dover
affrontare la concorrenza di Mc Donald's, Quick, KFC e Pizza Hut, nonché di
svariati operatori nazionali della ristorazione rapida. L'indagine di
mercato della Commissione non ha pertanto fatto emergere preoccupazioni
sotto il profilo della concorrenza. Il 19 agosto 2002, le autorità
antitrust degli Stati Uniti hanno decretato la fine anticipata del periodo
di sospensione applicabile sulla base delle norme statunitensi in materia di
controllo delle concentrazioni, autorizzando in tal modo l'operazione negli
Stati Uniti. Tpg Advisors III gestisce diversi fondi d'investimento, la cui
attività primaria consiste nell'investire in società diverse attraverso
acquisizioni e ristrutturazioni. Goldman Sachs è una società operante a
livello mondiale nel settore degli investimenti, dell'attività bancaria e
dei valori mobiliari. Goldman Sachs partecipa all'acquisizione attraverso
diversi fondi azionari per i quali opera come gestore. Bain Capital
Investors gestisce diversi fondi d'investimento ed investe in una serie di
società diverse. Bain Capital Investors opera inoltre come socio principale
del private equity fund "Bain VI", che detiene una partecipazione
in Domino's. Domino's è una società statunitense operante a livello
mondiale nei servizi di consegna di pizza a domicilio.
ADOTTATA LA PRIMA RELAZIONE DELL'UNIONE
EUROPEA SUGLI ALIMENTI IRRADIATI
Bruxelles, 14 ottobre 2002 - La Commissione europea ha adottato una
relazione sull'irradiazione degli alimenti nell'UE, che include informazioni
in merito alla correttezza dell'etichettatura degli alimenti irradiati
immessi sul mercato dell'UE. La relazione, la prima di questo genere, si
basa sui risultati di controlli effettuati dalle autorità nazionali negli
Stati membri. In generale, la relazione indica un elevato livello di
conformità con i requisiti della direttiva dell'UE in materia di
irradiazione degli alimenti. Tuttavia, le autorità del Regno Unito hanno
riscontrato prove di irradiazione nel 42% di taluni integratori dietetici.
Dato che per la maggior parte di questi integratori l'irradiazione non è
consentita dall'Unione europea, la Commissione ha richiesto agli altri Stati
membri di controllare questo specifico settore.
"I NUOVI SAPORI DELL'EUROPA"
- AD ALBA, IL 26 OTTOBRE PROSSIMO CONVEGNO INFORMATIVO SULLE OCCASIONI DI
SVILUPPO OFFERTE DAL PROCESSO DI ALLARGAMENTO DELL'UNIONE EUROPEA
Alba, 14 ottobre 2002 - Il 26 ottobre prossimo, ad Alba (Cuneo), dalle ore
9.30 e per tutta la mattinata, si svolgerà un Convegno informativo sulle
occasioni di sviluppo offerte dal processo di allargamento dell'Unione
europea, sul tema "I nuovi sapori dell'Europa". Sede: Auditorium
della Fondazione Ferrero - Strada di Mezzo, 44 - Alba. In apertura
interverranno G. Rossetto (sindaco di Alba), F. Perletto (Consigliere
delegato ai patti territoriali e città gemelle), R. Santaniello (Direttore
della Rappresentanza a Milano della Commissione europea), M. G.
Cavenaghi-Smith (Responsabile dell'Ufficio di Milano del Parlamento
europeo), U. Fava (Direttore del Carrefour Piemonte). Sono quindi previsti
contributi di P. Guerrieri (vicepresidente dell'Istituto Affari
Internazionali) su Le opportunità e le sfide dell'allargamento; S. Micossi
(Direttore generale Assonime) su Le istituzioni e i processi decisionali
della nuova Europa; F. Mosconi (professore di Economia all'Università di
Bologna) su Le strategie di impresa nell'Europa allargata; G. Gatti (viceprsidente
Energy Advisors) su Le nuove dimensioni del mercato interno dell'energia
nella nuova UE. Seguiranno un dibattito e le conclusioni di G. Podestà,
vicepresidente del Parlamento europeo. Interverranno esponenti del PE,
rappresentanti regionali, associazioni di categoria e rappresentanti del
mondo socioeconomico. Per informazioni: Società Consortile Langhe
Monferrato Roero Tel. 0144 321897 e-mail carrefour@lamoro.it
IL REGNO UNITO OSPITERÀ UNA
MANIFESTAZIONE INTERNAZIONALE SUL BIOMERCATO
Harpenden, 14 ottobre 2002 - La terza edizione della manifestazione "Rothamsted
International Biomarket", sostenuta dalla Commissione nell'ambito del
programma "Qualità della vita" del quinto programma quadro, si
terrà dal 5 al 7 novembre ad Harpenden (Regno Unito). La manifestazione si
sostanzia in un incontro internazionale di interconnessione commerciale per
quanti sono impegnati nella ricerca, nello sviluppo e nella
commercializzazione di prodotti e servizi innovativi derivati dalle piante e
dalle risorse microbiche. In particolare, l'iniziativa è rivolta a
bioimprenditori, gestori di incubatori di imprese e direttori per lo
sviluppo commerciale nel settore delle bioscienze, investitori, agenti di
brevetti, gruppi per il trasferimento tecnologico ed altre parti interessate
alla commercializzazione di prodotti ottenuti dalle piante e dai microbi. Il
programma affronterà le seguenti tematiche: agrobiotecnologie,
bioprospezione, biorimedi, bioterapia, protezione dei raccolti, diagnostica,
alimenti funzionali, genomica, materie prime industriali, biotecnologie
marine, inoculanti microbici, farmacognosia, biologia molecolare delle
piante e materie prime rinnovabili. La manifestazione darà altresì risalto
alla sottosezione "La fabbrica della cellula" del programma
"Qualità della vita". Infolink: http://www.biomarket.iacr.ac.uk
GENOVA :IL DIPORTISTA INTELLIGENTE UN
CODICE DEI PORTI.
Genova, 14 ottobre 2002 - Sono circa 800.000 i mezzi di navigazione privata
che incrociano i nostri mari ed i nostri laghi 72mila sono gli scafi sono i
7 metri e mezzo.12500 i velieri oltre i 10 metri .Oltre 33mila barche sotto
i 10 metri.Vela in crescita ma la maggioranza è ancora di barche a motore
.Il costo di un posto barca puo' variare da 2000 a 7000 €uro all'anno a
seconda delle dimensioni (il caso limite è Porto Cervo con 500€uro al
giorno) Oltre 3 milioni i praticanti (un mercato di 5,5 miliardi di €uro)
di una attività che definiamo da diportista,per semplicità.Sono 132ooo
circa i posti barca attrezzati e vi è un incremento di parcheggi che
viaggia al ritmo del 10%. Si afferma secondo Telefono Blu la principale
associazione di tutela dei turisti ,una cultura sempre piu' rispettosa delle
regole e dei luoghi contestualmente per la legge del contrappeso anche se in
modo controllato si deve consentire al diportista di accedere in tutte le
località possibili pagando se necessario il giusto prezzo .Non ergendo
steccati e proibizionismi che solo il nostro paese ha adottato in questi
ultimi anni. Telefono Blu in tal senso ha attivato tre iniziative 1-Il
decalogo del dipartita che viene diffuso a tutti i naviganti che lo
richiedono 2- Un sito specifico per la certificazione del marchio di qualità
"Vela Blu" http://www.telefonoblu.org/velablu.html
3- Una nuova iniziative per i porti , a fronte di una legislazione
vacillante e tortuosa, che definisca con una legislazione piu' leggera un
"nuovo codice dei porti" Telefono Blu raccoglie inoltre
direttamente con email dal portale www.telefonoblu.it
ed il centralino 1780.08.08.08 Con il natante non superare mai le velocità
consentite dalle capitanerie di porto. La partenza dalla spiaggia delle
barche a motore deve avvenire o nelle apposite corsie di uscita o a remi per
i primi 300 metri della costa. Non provocare onde, sulle spiaggia dove i
bagnanti prendono il sole dovute alla velocità o al tipo di
natante(dislocamento). Durante la navigazione non gettare mai sacchetti di
plastica, immondizia, bottiglie ecc. che costituiscono danno all'ambiente e
pericolo alla navigazione.Migliorare le attrezzature di bordo per
risparmiare acqua ed energia. All'interno dei parchi marini deve essere
consentita la navigazione ai diportisti, i quali devono rispettare le
normative di tutti i paesi del mondo con particolare at-tenzione
all'ambiente e alla fauna e vegetazione marina. Evitare la pesca subacquea
nei territori protetti e de-nunciare gli abusi e qualsiasi tipo di pesca
negli spazi non consentiti. E' fondamentale che il turismo ed il charter
nautico "intelligente" possano fruire anche delle aree protette,
laddove l'impatto non costituisca danno per l'ecosistema ed il diportista
deve esserne garante. Stabilire un "numero chiuso" per l'accesso
ad aree di particolare pregio turistico ambientale nei periodi di maggiore
affollamento,tali pero' da assicurare una giusta fruizione ai turisti
nautici. Sviluppare nelle scuole la cultura nautica ed il rispetto
dell'ambiente marino e la conoscenza del mare come risorsa fondamentale e
fruibile. Segnalare la presenza in mare di materiali pericolosi ,denunciare
casi di inquinamento .
AL CONVEGNO "IL FOTOVOLTAICO IN
EUROPA" PARLA MARTIN GREEN, NOBEL ALTERNATIVO PER L'ENERGIA
SOLARE
Roma, 14 ottobre 2002 - Anche un Nobel al convegno romano sull'energia
fotovoltaica. Il professor Martin Green, Direttore della ricerca presso il
centro per l'ingegneria fotovoltaica dell'università di New South Wales
(Australia) ha infatti appena ricevuto il prestigioso premio Nobel
Alternativo 2002 creato più di vent'anni fa dalla fondazione Right
Livelihood Award, voluta dallo scrittore svedese-tedesco Jakob von Uexkull.
Il premio, conferito a chi ha proposto soluzioni pratiche ed esemplari ai
problemi cruciali del mondo, è diventato famoso come "l'alternativa al
tradizionale Premio Nobel". I vincitori del Premio Nobel Alternativo
sono annunciati in ottobre nella stessa settimana in cui vengono conferiti i
prestigiosi Nobel dell'Accademia svedese e riceveranno il premio il 9
dicembre, un giorno prima della annuale cerimonia dei Nobel. Quest'anno
Martin Almada, che è stato incarcerato e torturato durante l'ex dittatura
in Paraguay, è stato premiato per il suo lavoro per aver sostenuto la
democrazia, il rispetto dei diritti umani e lo sviluppo sostenibile nel suo
paese, ha dichiarato la fondazione. Lo scienziato australiano Martin Green
ha condiviso il premio per i suoi studi sull'energia solare. Il professor
Green, presente al convegno internazionale sull'energia fotovoltaica
organizzato a Roma da Eta di Firenze e Wip di Monaco, è stato raggiunto
dalla importante comunicazione proprio durante i lavori del convegno. Il
professore ha dichiarato: "Sono molto felice di questo riconoscimento.
Io spero che questo aiuti a far conoscere al mondo il lavoro che stiamo
facendo per fornire energia pulita e accessibile a chiunque ne abbia
bisogno. Il che vuol dire i due miliardi di persone nel mondo che non hanno
accesso alla corrente elettrica ma vuol dire anche tutte le persone che
usano energia prodotta da combustibile fossile e che sono preoccupate dai
cambiamenti del clima". "La visibilità garantita da questo premio
- continua il professore - contribuirà, spero, ad una rapida diffusione di
queste tecnologie. Dal mio punto di vista, questo dovrebbe condurre al
felice risultato di far sì che i costi correlati allo sviluppo di nuove
fonti di energia non siano a carico di quelli che ne hanno bisogno, che sono
le comunità più povere, ma siano sostenuti, nelle fasi pionieristiche, dai
paesi più ricchi, in modo che i paesi meno abbienti possano beneficiare di
ricerca, sviluppo e risultati resi possibili dagli investimenti fatti dai
paesi più avanzati".
IL FOTOVOLTAICO IN EUROPA: CONCLUSI I
LAVORI DEL CONVEGNO INTERNAZIONALE PV IN EUROPE. IL MERCATO CRESCE
STABILMENTE E I COSTI SI SONO DIMEZZATI NEGLI ULTIMI 10 ANNI. INTERESSANTI
LE PROSPETTIVE PER L'INSERIMENTO DEI SISTEMI FOTOVOLTAICI NEGLI
EDIFICI
Roma, 14 ottobre 2002 - Si è chiusa l'11 ottobre al Palazzo dei Congressi
la conferenza internazionale sull'energia solare "PV in Europe" a
cui hanno partecipato più di 700 delegati provenienti da 57 paesi, oltre ai
250 iscritti per la giornata italiana ed ai 300 espositori. Il convegno è
stato organizzato da Eta di Firenze e Wip Munich, aziende da molti anni
attive nel settore. E' emerso come il mercato mondiale del fotovoltaico
cresce in modo continuativo del 25% all'anno e oggi è nell'ordine di 430
megawatt, di cui il 60% inerenti a progetti collegati alla rete elettrica.
In questi ultimi 10 anni il costo dell'energia prodotta con tali sistemi si
è dimezzato, da oltre 1 euro a 50 centesimi di euro per chilowattora. Gli
esperti concordano che migliorando le tecnologie esistenti e introducendo
nuovi processi si può facilmente arrivare a 20 centesimi di euro a
chilowattora. Questo valore la renderebbe competitiva almeno con il valore
che l'energia avrà durante l'ora di punta. Il mercato interessante per
l'Italia e l'Europa è quello di inserimento di questi sistemi negli
edifici. La Germania si è confermata il leader di questo tipo di
applicazioni e nel 2001 ha installato più di 22,000 sistemi in case e
strutture pubbliche, grazie anche a incentivi sulle tariffe elettriche
garantiti per 20 anni. E' stato notato come in Spagna, dove sono stati
introdotti sistemi di incentivazione di pari livello, il mercato non è
decollato perché questi non erano garantiti nel tempo.I Giapponesi, che lo
scorso anno hanno installato quasi 25,000 impianti, hanno mostrato come il
loro elemento vincente è stato prevedere l'inserimento dei sistemi solari
già nella fase di progettazione degli edifici. I grandi costruttori
immobiliari hanno infatti brevettato e messo a catalogo edifici dotati di
impianti fotovoltaici. Winfried Hoffmann della RWE ha mostrato come
utilizzare moduli di alta qualità estetica (in edifici di prestigio quali
banche, sedi istituzionali delle aziende etc.) costa intorno a 400 €/m2,
confrontabile con i 300 €/m2 del granito e i 250 €/m2 del vetro
isolante, materiali normalmente usati. Mario Gamberale del Ministero
dell'Ambiente ha confermato che l'attuale programma "Tetti fotovoltaici"
ha già raggiunto i 1,300 kw installati e l'insieme dei progetti italiani
dovrebbe portare a circa 20,000 kw installati entro la fine del 2003. Per
aumentare la visibilità del solare è stato suggerito l'opportunità di
promuovere sistemi fotovoltaici in edifici pubblici e scuole. Importante è
a questo proposito l'esempio tedesco dove nel corso di 10 anni circa 1,000
scuole per un totale di 1 milione di ragazzi hanno avuto la possibilità di
acquistare familiarità con la tecnologia fotovoltaica. Le previsioni per
l'industria fotovoltaica sono di raggiungere un giro d'affari di circa 70
miliardi di euro all'anno entro il 2020, ed è chiaro che quei paesi che
oggi investono in tecnologia solare riusciranno in futuro a presidiare
un'importante e strategica fetta di mercato. Tra gli attori italiani del
fotovoltaico è stata presentata anche in questa occasione la nascita di
Tre, la joint venture paritetica tra Enel GreenPower e CamTech costituita
allo scopo di iniziare l'attività di commercializzazione dei componenti e
sistemi nel settore fotovoltaico. Roberto Vigotti di Enel GreenPower ha
infatti sottolineato che "il grande impegno di Enel per i sistemi
elettrici solari, che negli ultimi anni ha portato alla realizzazione di
centinaia di impianti tra cui le centrali di Vulcano e Serre, si concretizza
in nuovi progetti nelle isole minori e aderendo al programma "tetti
fotovoltaici", offrendo soluzioni innovative "chiavi in
mano", anche grazie a catene di franchising". Nel corso della
conferenza sono state più volte riprese le raccomandazioni di Johannesburg
per la diffusione di energie sostenibili nei paesi in via di sviluppo. I
sistemi solari sono stati già in passato promossi in questo contesto grazie
a donazioni e sistemi di cooperazione. La grande novità emersa in questa
occasione è il concetto dell'implementazione di soluzioni adatte a comunità
e villaggi isolati. I sistemi solari, mini eolici e batterie d'accumulo
possono favorire non soltanto i bisogni essenziali di energia, ma anche
attività artigianali o commerciali che permettono il guadagno necessario a
garantire il minimo che consentirà a questi villaggi di provvedere alla
manutenzione e allo sviluppo degli impianti. Corrado Clini del Ministero
dell'Ambiente ha presentato il programma per l'adozione in grande scala di
sistemi rinnovabili nell'area del Mediterraneo, sistemi che corrispondono ai
reali bisogni delle popolazioni locali come garantire sviluppo alle comunità
isolate: destalinizzare l'acqua di mare e dei pozzi salmastri, creare
sistemi per la refrigerazione dei prodotti di pesca e agricoltura. L'Italia
nei prossimi mesi concretizzerà questa iniziativa sia a livello
istituzionale che coinvolgendo le grandi aziende energetiche e il settore
privato in genere. L'obiettivo è fornire l'energia rinnovabile ad almeno
100 milioni di abitanti dell'area Mediterranea in 10 anni e trovare nuovi
sistemi di finanziamento quali ad esempio meccanismi di Kyoto, i fondi della
cancellazione del debito pubblico e il coinvolgimento delle istituzioni
finanziarie mondiali. Pietro Menna della direzione energia della Commissione
Europea ha ricordato come questa iniziativa si inquadra nella più vasta
attività per la lotta alla povertà e per lo sviluppo sostenibile. Enzo
Millich, della stessa direzione, ha sottolineato come sono disponibili per
il prossimo programma "2003-2006" 810 milioni di euro per la
ricerca sull'efficacia energetica e sulle fonti rinnovabili, 215 milioni di
euro per le azioni di produzione dell'uso "intelligente"
dell'energia, alcune centinaia di milioni di euro nell'ambito della nuova
"Iniziativa energetica" per sopprimere la povertà nel mondo. Si
ritiene che 2/3 di queste somme verranno attribuiti alle fonti rinnovabili
di energia. In conclusione Robert Johnson del Strategies Unlimited, uno dei
più rinomati analisti del settore, ricorda che oltre al ruolo della
ricerca, dell'industria, dei progettisti e delle società elettriche, manca
ancora, per un vero successo dell'energia solare, la risposta dei potenziali
utenti: "un vero salto quantitativo ci sarà grazie al personale
riconoscimento dell'impatto che l'energia ha sulla nostra esistenza
individuale, sul fatto che questo impatto diventerà imperativo nel prossimo
decennio e che ognuno di noi ha, grazie all'adozione dell'energia solare di
incidere sulle scelte energetiche: in sintesi sarà così possibile
percepire finalmente il valore aggiunto che l'utilizzo del sole ha in
termini ambientali, sociali e di servizio energetico."
INQUINAMENTO ATMOSFERICO, 6 CITTÀ AL
MICROSCOPIO IL CNR HA MESSO A CONFRONTO TRE ANNI DI DATI RIFERITI A ROMA,
MILANO, TORINO, BOLOGNA, FIRENZE E BARI. I RISULTATI? INCORAGGIANTI. CON PIÙ
DI UN'ECCEZIONE
Carrara 14 ottobre 2002 - Roma e Milano, Torino e Bologna, Firenze e Bari.
Sono le sei città italiane che l'Istituto per l'Inquinamento Ambientale del
Cnr ha passato al microscopio per tre anni (1999-2001) con l'obiettivo di
definire il trend reale del fenomeno smog su una scala temporale
scientificamente accettabile. La ricerca è stata presentata dal direttore
dell'Istituto Ivo Allegrini e dai suoi collaboratori Alessandra Fino e Lucio
Confessore nel corso di un convegno sul Materiale particellare in atmosfera
organizzato in chiusura di Ariambiente, il Salone ecologista che per tre
giorni ha calamitato a Carrara politici, amministratori, esperti e
imprenditori del settore. "Non si tratta di una classifica delle città
più virtuose", ha spiegato Allegrini, "perché ognuna usa metodi
di monitoraggio diversi, ma soprattutto perché hanno anche condizioni
atmosferiche diverse che possono influenzare i valori anche in misura
sensibile". Con qualche importante eccezione, i dati dimostrano che nel
complesso la situazione si sta evolvendo positivamente. Conseguenza delle
nuove benzine, di motori più moderni e di alcuni interventi strutturali a
lungo termine, ha specificato Allegrini, più che di palliativi come le
targhe alterne, le domeniche ecologiche e altri analoghi interventi
occasionali. Nei tre anni presi in esame sono dunque calati benzene e
biossido di zolfo, biossido di azoto e monossido di carbonio. Anche la
concentrazione di polveri fini, il Pm10, è generalmente diminuita benché
rimanga quasi ovunque superiore al valore limite di 40 microgrammi al metro
cubo fissato per il 2005 dal recente decreto ministeriale n. 60/2002.
"Le colpe sono varie", ha ricordato Allegrini, "In
particolare di motori diesel, motorini, riscaldamento domestico, produzione
di energia e anche provenienze remote, ossia un inquinamento proveniente da
città anche non vicinissime". Nel periodo analizzato è stata
considerata per ciascuna città la stazione di monitoraggio più
rappresentativa. Il PM10 (concentrazione annuale) è dunque diminuito a
Bologna (Porta S. Felice) da 67 microgrammi al metro cubo a 53; a Firenze
(viale Gramsci) da 59 a 31; a Roma (largo Arenula) da 62 a 54; a Torino (via
della Consolata) da 73 a 63. E' invece stabile a Milano (largo Juvara, circa
46 migrogrammi) e a Bari (via Savoia, circa 64). Il benzene è diminuito in
4 casi su 6. A Firenze (viale Rosselli) da 19 microgrammi al metro cubo a
11. A Milano (via Senato) da 8 a 5. A Roma (via Tiburtina) da 15 a 11. A
Torino (via della Consolata) da 9 a 8. In controtendenza Bologna almeno a
Porta S. Felice (da 6 a 8), mentre Bari (via Savoia) non registra variazioni
e si attesta sui 12 microgrammi al metro cubo. Tutte le città, tranne
Milano, superano comunque il valore limite di 5 microgrammi previsti dal DM
60 per il 2010. Quanto all'ozono il Cnr avverte che la situazione è molto
complessa perché i valori possono in realtà corrispondere a un
inquinamento assai elevato da monossido di azoto prodotto da auto e
riscaldamenti. L'istituto ha considerato oltre alle sei città precedenti
anche Genova, Napoli e Palermo. E ha contato le ore in cui, in media, è
stato superato il livello di attenzione di 180 microgrammi al metro cubo.
Risulta dunque che a Bari si è passati dalle 0 ore del 1999 alle 10 del
2001; a Firenze da 0 a 2; a Milano 10 a 15; a Torino da 19 a 68. Le ore di
superamento del livello di attenzione sono diminuite a Bologna (da 100 a
38), a Genova (da 112 a 5), a Napoli (da 32 a 5), a Palermo (da 47 a 12), a
Roma (da 32 a 28). Si tratta comunque di valori, ha concluso Allegrini, su
cui incidono fenomeni stagionali di natura meteorologica, in particolare
venti e irradiazioni solari. Anche l'ozono può arrivare da località molto
lontane.
SMOG KILLER, 17 MILA ITALIANI MORTI
PREMATURI NEL 2003
Carrara, 14 ottobre 2002 - "Nei prossimi dodici mesi tra 17 e 18 mila
italiani moriranno prematuramente uccisi dall'inquinamento da traffico.
Altri 3000 lasceranno la vita in incidenti stradali in ambiente urbano e 220
mila resteranno feriti più o meno gravemente". Esponendo queste
tragiche previsioni al convegno organizzato ieri a Carrara dalla Regione
Toscana nel quadro del Salone Ariambiente, Jacopo Simonetta, uno degli
attivisti di punta dell'associazione Amici della Terra, si è esplicitamente
quanto polemicamente augurato di attirare non solo l'attenzione dell'uomo
della strada, "ma anche di qualche sindaco e assessore". Di certo
sono ormai pochi gli amministratori pubblici ostinatamente insensibili di
fronte alle nostre catastrofi ambientali. Il problema vero, purtroppo, è
che qualsiasi decisione si scontra con comportamenti diffusi e radicati. Al
punto che tutti desiderano città pulite e cieli limpidi, ma senza
rinunciare a niente, come appunto mise in luce un anno fa un clamoroso
sondaggio condotto da Ariambiente tra gli abitanti delle principali città
italiane. Simonetta, semmai, se l'è presa con le decisioni velleitarie e
senza basi certe. "Soffochiamo sempre di più nelle polveri fini e
nell'ozono", ha detto, "ma non si vedono ancora interventi
organici ed efficaci, come se si considerasse la densità di traffico un
valore acquisito, non modificabile. Viceversa, ogni anno fioccano
dichiarazioni e proposte assolutamente fantastiche, come quella di Gianni
Agnelli di rinnovare gli incentivi alla rottamazione delle auto. Le stesse
grandi speranze nell'auto elettrica ignorano che un motore del genere
consuma una quantità eccessiva di energia per produrre la quale si crea
anche un plus di inquinamento". Le nostre previsioni per il 2003, ha
aggiunto l'esponente degli Amici della Terra, hanno una base scientifica in
ciò che è accaduto di recente nelle città italiane: "Nel 1999 e nel
2000 abbiamo avuto oltre 17 mila morti prematuri per inquinamento da PM10,
per un totale di 200 mila anni di vita perduti. La stessa Organizzazione
Mondiale della Sanità sostiene che la mortalità imputabile allo smog è
superiore a quella per incidenti. Dal punto di vista economico, i costi
indotti dalle emissioni di gas inquinanti sfiorano i 20 miliardi di Euro
all'anno, senza contare gli ingenti danni al patrimonio storico e artistico,
per quanto in proposito manchino informazioni dettagliate. Tutti costi e
danni, comunque, dovuti per la quasi totalità al traffico". Previsioni
facili i 17/18 mila morti, ha detto Simonetta. Negli ultimi mesi pioggia e
vento hanno tenuto l'aria delle nostre città particolarmente pulita. Ma al
primo cambiamento meteorologico tornerà a formarsi lo smog fotochimica,
ossia l'atmosfera killer. "E in queste condizioni parlare di così
tante vittime è una valutazione perfino prudente", ha concluso,
"Valutazione che non tiene conto, infatti, di un numero enorme di
patologie non letali (asme, allergie, insonnia, ecc.) o non riconducibili
con certezza a specifici inquinanti da traffico (moltissimi tumori provocati
da una serie di concause). Ne' si tiene conto di ferite lievi e contusioni
che non comportano il ricorso alle strutture sanitarie".
INDAGINE ABACUS: IL 77% DEI DIPORTISTI
COMPREREBBE UNA BARCA "ECOLOGICA"
Genova, 14 ottobre 2002 - Sabato di sole e di grande pubblico fin dalle
prime ore della giornata per il secondo e ultimo weekend del Salone Nautico
Internazionale, che si è chiuso domenica 13 ottobre, alla Fiera di Genova:
dopo la forte pioggia di venerdì, l'arrivo del bel tempo ha contribuito ad
aumentare l'afflusso di visitatori. Nella sala Riviera di Fieracongressi,
Ucina e Consorzio Obbligatorio degli Oli Usati hanno presentato i risultati
di un'indagine Abacus, condotta su un campione di circa mille persone, sulla
sensibilità ambientale e sul profilo dei visitatori del Salone Nautico.
Secondo il sondaggio il 77% del campione è disponibile all'acquisto di una
barca "ecologica" a fronte della possibilità di accedere alle
aree marine protette; il 75% dei diportisti, inoltre, si affida a strutture
organizzate (porti, cantieri ecc.) per il corretto smaltimento dell'olio
usato. Riguardo il profilo del pubblico, il 47% dei visitatori della
rassegna possiede una barca e il 48% viene a Genova con un interesse
specifico finalizzato all'acquisto. Tra i visitatori arrivati al Salone per
la prima volta il 34% degli interpellati lo ha trovato "decisamente
migliore" rispetto a come se lo immaginava, mentre il 29% dei
visitatori abituali lo ha trovato "decisamente migliore" delle
passate edizioni. L'evento clou di sabato è stato sicuramente l'incontro
con gli azzurri della vela olimpica, organizzato al Teatro del Mare dalla
Federazione Italiana Vela. Il presidente Sergio Gaibisso, il vicepresidente
Gianfranco Busatti e il segretario generale Mauro Tirinnanzi hanno accolto
un gran numero di appassionati nel corso di una festa alla quale hanno
partecipato gli atleti della nazionale, a cominciare naturalmente da
Alessandra Sensini, oro alle Olimpiadi di Sydney 2000 in classe Mistral.
Insieme alla campionessa toscana nella struttura di Marina Due c'erano
Pietro e Gianfranco Sibello (49er), Diego Negri (Laser), Alberto Sonino
(Tornado) Daniela Magistro (470 f) ed Elisabetta Saccheggiani (470 f). Fra
gli ospiti anche Alessia Merz, ospite di un cantiere forlivese. L'attrice,
accolta da un seguito di fan, ha raccontato la sua grande passione per il
mare, a dispetto delle sue origini: "Sono una 'montanara' e forse per
questo amo molto il mare: non ho una barca ma sono molto contenta quando
qualcuno mi ospita a bordo durante le vacanze. Tra vela e motore? Sono
indecisa, le barche a motore sono più adatte ai giovani mentre la vela la
vedo più come una parentesi riflessiva per chi ha qualche anno in più".
Genova sarà il punto di riferimento per la salvaguardia della pesca nel
Mediterraneo. La Regione Liguria e le organizzazioni della pesca
professionale hanno promosso infatti un progetto "Interreg" che
coinvolge anche Francia, Spagna, Malta e alcuni stati del Nord Africa per il
monitoraggio delle risorse ittiche: lo strumento sarà un osservatorio
comune che raccolga nuovi dati e coordini le ricerche, in modo da produrre
una documentazione completa sul settore pesca per identificare i
"Distretti" di pesca e gestirli adeguatamente. L'onorevole
Maurizio Balocchi, sottosegretario agli Interni, ha visitato ufficialmente
il Salone. Nel pomeriggio è stata la volta dell'ambasciatore delle
Filippine Philippe J. Lhuillier. Visti fra i padiglioni anche Paolo
Calissano, Carmine Abbagnale e Nicola Brischigiaro, l'apneista che
"parla con i delfini". Brischigiaro da anni lavora con il
Consiglio Nazionale delle Ricerche, dedicando il suo impegno ad esperimenti
di comunicazione con i delfini.
BRAIN 2002 - ULTIMA CHANCE
Milano, 14 ottobre 2002 - Visto il successo delle precedenti sessioni di
test per la Gara Nazionale d'Intelligenza "Brain 2002". E' stato
deciso di organizzare un'ulteriore sessione di test, valevoli per la gara e
per l'ammissione al Mensa, "The High I.Q. Society", per la
giornata di: sabato 19 ottobre 2002 - nel pomeriggio. La gara avra' luogo
presso il Novotel Milano Est, in Via Mecenate 121 a Milano. (Per chi arriva
in tram dal centro di Milano: tram nr. 27, per chi arriva in treno: Stazione
Centrale - metrò linea gialla, scendere a San Donato Milanese e poi
prendere il bus nr. 39 (escluso la domenica), Per chi arriva in auto:
Tangenziale Est, uscita Mecenate, al termine della rampa, pochi metri a
destra). La gara, aperta a quanti abbiano compiuto almeno sedici anni d'eta',
consiste nel sostenere un test di 36 domande nel tempo di 40 minuti che, per
una precisa scelta, non richiede conoscenze culturali, linguistiche o
matematiche. Il risultato minimo richiesto, che sara' comunicato ai
partecipanti in forma strettamente riservata, e' il raggiungimento della
soglia di 148 punti della scala di Cattell, corrispondenti al 98 percentile
della popolazione. Il test costa 11 euro per chi ha meno di 25 anni e 22
euro per gli altri. Verra' richiesta l'esibizione di un documento di
identita'. Sono previsti i seguenti premi per i primi classificati a livello
nazionale e regionale: 1° naz: fotocamera digitale Olympus 2 Mega Pixel; 2°
naz: un telefono cellulare Wap tecn. Java; 3° naz: un lettore CD portatile;
1° reg.: orologio da polso Swatch; 2° reg: Cd Rom Rizzoli New Media; 3°
reg: Cd Rom Rizzoli New Media. Per partecipare e' necessario scrivere o
telefonare al Segretario Regionale, Rodolfo Di Maggio (e-mail: lombardia@mensa.it
- cell. 349 45 30 605) indicando il proprio nominativo, la data di nascita e
un recapito di e-mail o telefonico.
TECNOLOGIA PLANTRONICS A FAVORE DEL
MONDO NO-PROFIT L'AZIENDA LEADER NELLA PRODUZIONE DI CUFFIE PER
TELECOMUNICAZIONI COLLABORA CON NOISE SUPPORTANDO IL NUOVO CENTRO DI FIDENZA
Milano, 14 ottobre 2002 - E' stata inaugurata sabato 12 ottobre a Fidenza
alle ore 11,30 la Sede Operativa ed il Centro Formazione ed Addestramento di
Noise (Nucleo Operativo Interdisciplinare per i Servizi d'Emergenza),
associazione volontaria Onlus, che opera prioritariamente nel settore della
Protezione Civile. Il centro - una infrastruttura di circa 3500 mq -
costituisce un unicum a livello regionale e consentirà di formare le
aziende e il volontariato che operano nel settore della sicurezza in senso
generale (antincendio, sicurezza, lg.626, pronto soccorso, ecc). Tra le
infrastrutture logistiche progettate e realizzate da Noise sono compresi
moduli di protezione civile specializzati già componenti la Colonna Mobile
della Regione Emilia Romagna, tra cui la Segreteria Mobile di Emergenza ed
il Modulo Telecomunicazioni, una struttura tecnologicamente avanzata
realizzata per la gestione, in emergenza, del traffico radio/telefonico.
Plantronics, leader mondiale nella produzione di cuffie per
telecomunicazione, ha deciso di mettere a disposizione di questi moduli 3
adattatori CA40, fiore all'occhiello della gamma di prodotti Office di
Plantronics. Ca40 h un sistema di cuffie senza fili, composto da una unità
mobile leggerissima con portata fino a 50 m che offre eccellente qualitàè
acustica e permette agli operatori di comunicare utilizzando
contemporaneamente radio, telefono ed, eventualmente, computer ottimizzando,
specialmente in una situazione di emergenza, la proprie performance e
l'attenzione dedicata alla gestione delle comunicazioni. Ha affermato
Massimo Cerri, fondatore ed attuale presidente di Noise: _Abbiamo realizzato
infrastrutture mobili ed una sede operativa dove si simulano la realtà, le
tecniche e le metodologie da applicare nelle emergenze. I prodotti offerti
da Plantronics si sono rivelati insostituibili in quanto aiutano i nostri
operatori a raggiungere una elevata professionalità indispensabile per
comunicare con l'area operativa e tra di loro, attraverso radio e telefono.
Il livello qualitativo del servizio h stato certamente incrementato
dall'affidabilità e dalla performance resa possibile dalle cuffie wireless
di Plantronics_. Ha quindi aggiunto Giancarlo Degortes, General Manager di
Plantronics Italia La tecnologia pur essere di grande aiuto alle unità di
crisi durante le emergenze e i disastri naturali, quando è necessario agire
tempestivamente e con precisione. E Plantronics h lieta di poter mettere la
sua tecnologia avanzata e l'esperienza pluridecennale a favore di
associazioni volontarie impegnate in queste emergenze.
PRESENZA DEI RAGAZZI DEL 2006 A
CINEMAMBIENTE
Torino, 14 ottobre 2002 - Da sempre attento alle esigenze e all'educazione
del mondo giovanile, Cinemambiente apre i suoi spazi anche ai Ragazzi del
2006, un progetto di volontariato civico mirato alla formazione di giovani
volontari in vista dei Giochi olimpici che si svolgeranno a Torino nel 2006.
Chi sono i Ragazzi del 2006? 20.000 giovani tra Torino e Provincia, nati tra
l'81 e l'88, hanno già aderito al progetto e partecipano periodicamente
alle offerte formative spaziando su tre settori di attività: la cultura, lo
sport e il volontariato. Nel 2006 faranno parte dell'organizzazione olimpica
accogliendo i visitatori e fornendo servizi utili alla città. Perché i
Ragazzi del 2006 a Cinemabiente? Il progetto cerca di stimolare la
partecipazione attiva dei giovani agli eventi cittadini, permettendo loro di
misurarsi con la produzione cinematografica del territorio piemontese e di
affinare la loro sensibilità critica nei confronti di una realtà, quella
cinematografica, che sta sempre più caratterizzando la vita culturale di
Torino. Cosa fanno i Ragazzi del 2006 a Cinemambiente? Giuria Giovani: a 20
ragazzi iscritti al progetto viene offerta la possibilità di far parte di
una Giuria che, in aggiunta a quella ufficiale, decreterà il vincitore sia
nel Concorso Internazionale Lungometraggi sia nel Concorso Internazionale
Cortometraggi. Accoglienza&Info: un gruppo di trenta volontari
entreranno nell'organizzazione del festival occupandosi dell'accoglienza di
ospiti e giornalisti ed elaborando un daily informativo da distribuire
durante la manifestazione al pubblico e agli addetti ai lavori. Sigla per
Ecokids: ègià al lavoro il gruppo di Ragazzi del 2006 che sta girando
"1 minuto per l'ambiente", il cortometraggio che verrà utilizzato
come sigla di apertura per Ecokids, la sezione dedicata al pubblico dei più
giovani. Le attività formative per i ragazzi del 2006 si svolgono a Torino
e Provincia, ma è possibile iscriversi al progetto da tutta Italia,
partecipando con proposte e suggerimenti, dopo aver consultato il sito:
www.ragazzidel2006.it. Per chi ama scrivere, da ottobre 2001 é attiva
"006", la webzine settimanale dei Ragazzi del 2006 a cui inviare
articoli su temi che riguardano il mondo giovanile e il modo di vivere la
propria città. Chiunque può diventare corrispondente visitando il giornale
on line www.006.it e scrivendo a redazione@006.it
Infolink: www.ragazzidel2006.it
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