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14 OTTOBRE 2002

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NASCE IL COMITATO TECNICO NAZIONALE PER LA SICUREZZA INFORMATICA E DELLE TELECOMUNCAZIONI NELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE 

Milano, 14 ottobre 2002 - Mercoledì 16 ottobre prossimo, alle ore 10, presso la Sala Conferenze del Ministero per l'Innovazione e le Tecnologie - via Isonzo 21/b, secondo piano - il Ministro per l'Innovazione e le Tecnologie, Lucio Stanca, e il Ministro delle Comunicazioni, Maurizio Gasparri, presenteranno - nel corso di una conferenza stampa congiunta - il Comitato Tecnico Nazionale sulla Sicurezza Informatica nella Pubblica Amministrazione, istituito il 24 luglio scorso con Decreto Interministeriale. La creazione del Comitato segue al primo passo compiuto - il 16 gennaio scorso, dal Ministro Per l'Innovazione e le Tecnologie di concerto con il dicastero delle Comunicazioni - con l'emanazione della Direttiva sulla Sicurezza Ict per le pubbliche amministrazioni. La Direttiva, che recepisce le indicazioni dell'Unione europea, raccomanda "di avviare nell'immediato alcune azioni prioritarie tali da consentire il conseguimento di un primo importante risultato di allineamento ad una base minima di sicurezza". Il Comitato Tecnico rappresenta, in tal senso, il braccio operativo di una nuova politica della sicurezza Ict a livello nazionale. 

SSB E NEPTUNY: AL VIA IL MONITORAGGIO DELLE PRESTAZIONI DEI PRINCIPALI SITI DEL SETTORE BANCARIO ITALIANO UN GRAFICO SETTIMANALMENTE ANALIZZERÀ LE PERFORMANCE DELLE HOMEPAGE DELLE BANCHE ON LINE. 
Milano, 14 ottobre 2002 - SSB, società leader nel settore dei sistemi di pagamento, nella sicurezza in rete e nella realizzazione e gestione di sistemi informatici per le Banche, ha siglato una partnership con Neptuny, società nata due anni fa da una lunga tradizione di ricerca universitaria presso il Politecnico di Milano e che oggi si propone come la prima impresa italiana specializzata nella fornitura di servizi di monitoraggio ed analisi delle prestazioni dei siti Internet dal punto di vista degli utenti finali. La collaborazione tra le due società si inquadra in un'ottica di ampliamento dei servizi informativi offerti da Ssb, da sempre molto attenta alla ricerca e al mondo universitario. Sul sito Internet www.ssb.it è già disponibile il grafico, che ogni settimana offrirà uno spaccato del tempo medio di caricamento delle pagine d'accesso dei principali siti italiani di Internet Banking. Neptuny, che ha già da alcuni mesi avviato una partnership anche con Il Sole 24 Ore per la misurazione delle performance dei principali siti italiani di finanza, editoria, viaggi, tempo libero ed e-commerce, utilizza il nepIndex, una grandezza che rappresenta - in secondi - il tempo medio necessario per accedere ad un sito web. Per il calcolo del nepIndex, Neptuny utilizza alcune sonde connesse ad Internet da Milano mediante le linee Adsl fornite da Infostrada e Tin.it, che emulano il comportamento degli utenti web e che misurano i tempi per ricevere la pagina completa e tutti gli altri oggetti in essa contenuti (immagini, banner, animazioni). "Secondo un'indagine di Nielsen/NetRatings, - afferma Fabio Violante, Amministratore Delegato di Neptuny - da gennaio 2002 il numero mensile dei navigatori che si collegano a siti di banking on-line supera la quota dei tre milioni, e questo grazie al continuo ampliamento dei servizi interattivi offerti dagli istituti bancari, quali la possibilità di pagare on-line il bollo auto, il canone Rai o i vari adempimenti fiscali, servizi che hanno trasformato questi siti in veri e propri sportelli virtuali. Ssb in quanto società interbancaria ci è parsa il giusto partner per un benchmark dei siti di Internet Banking - conclude Fabio Violante ". "Ssb - afferma Fabrizio Canedoli, Direttore Marketing e Vendite Ssb - da sempre attenta all'innovazione, ha ritenuto interessante poter offrire ai propri clienti un servizio aggiornato e puntuale sull'andamento dei servizi internet che il mondo bancario eroga ai propri utenti finali. Neptuny rappresenta, inoltre, per noi una finestra sul mondo universitario, sul mondo della ricerca e degli osservatori verso i quali Ssb avvierà, nel corso dei prossimi mesi, nuove iniziative". Infolink: www.ssb.it 

TIM E CLARIMA: NASCE CREDITTIM CARTA DI CREDITO E TELEFONINO INSIEME SARÀ POSSIBILE CONTRALTARE LE SPESE EFFETTUATE, ESSERE AVVERTITI DA UN SMS SE SI SUPERA L'IMPORTO MENSILE STABILITO, AVERE INFORMAZIONI UTHI, RICARICARE H TELEFONINO AUTOMATICAMENTE, GUADAGNARE BONUS DI TRAFFICO TELEFONICO E MOLTO ALTRO ANCORA. 
Milano, 14 ottobre 2002 Nasce Credittim, la nuova carta di credito per spendere bene e parlare di più. Grazie ad un accordo tra Tim e Clarima, banca del Gruppo Unicredito Italiano, sarà possibile da oggi avere una Mastercard che unisce i vantaggi di una carta di credito a quelli di una Tim Card. Ma soprattutto nasce un modo del tutto nuovo di gestire i propri acquisti e di utilizzare il telefonino. Grazie a Credittim, infatti, attraverso il cellulare sarà possibile ad esempio controllare le spese effettuate con La carta di credito o essere avvertiti da un Sms se si sta superando L'importo mensile scelto, ottenere informazioni sul bancomat o la farmacia più vicini, scegliere se rimborsare le spese effettuate a saldo o ratealmente, ricaricare il telefonino con addebito direttamente su Credittim grazie al servizio Tim Automatica. Non solo: per ogni acquisto effettuato con Credittim viene accreditato un bonus di traffico telefonico. Credittim nasce con l'obiettivo di sviluppare le potenzialità di due strumenti, la carta di credito e It telefonino, che vengono ormai utilizzati abitualmente da milioni di italiani e che costituiscono due servili essenziali per la vita di tutti i giorni. Oggi carta di credito e telefonino si incontrano in una sinergia naturale, dando vita così ad un nuovo "personal medium" che unisce funzioni di comunicazione e funzioni di pagamento. Ecco più nel dettaglio alcune delle possibilità offerte dalla nuova carta. Sempre informati. Un Sms aggiorna il cliente sulla chiusura dell'estratto conto, sul superamento della soglia di spesa, sulla situazione dette uscite. A disposizione anche tante informazioni utili sugli esercizi commerciali più vicini. Quota annuale gratuita. Attivando, e mantenendo sempre attivo, il servizio Tim Automatica, ossia autorizzando la ricarica automatica della Tim Card con addebito diretto, la quota annuale di Credittim non costerà nulla. La quota annuale di Credittim è comunque gratuita per il primo anno. "Più acquisti, più parli. Ogni 3 Euro di spesa, 2 Centesimi di traffico telefonico in regalo sulla Tim Card. Flessibilità nel rimborso e nella spesa. Con Credittim si può scegliere come pagare Le spese effettuate: a saldo o a rate. Credittim mette anche a disposizione un massimale di spesa personalizzato. La tecnologia a portata di mano. Con Credittim il cliente riceve in regalo la Sim Card di Tim, personalizzata con menu Credittim, che rende possibili tutti i servizi Innovativi: collega in modo virtuale e interattivo il cellulare con la carta di credito. Si tratta della nuova Interactive Sm 64 K, che ha anche una memoria potenziata e quindi molto più spazio per la rubrica. Con questo accordo, Tim e Clarima aprono le porte ad un nuovo modo di utilizzare la tecnologia, basato sull'integrazione di sistemi e soluzioni innovative in grado di porsi sempre più al servizio delle piccole e grandi esigenze della vita quotidiana. 

STANDARD PER E-COMMERCE DA MASTERCARD 
Milano, 14 ottobre 2002 - E' stato denominato Securecode, per la protezione dei dati personali dei titolari che acquistano in Internet. Mastercard International, ha annunciato il lancio di un nuovo standard. . Il funzionamento si basa sul rilascio al titolare, da parte dell'istituzione che ha emesso la carta, di un codice unico e segreto, equivalente al codice Pin usato nel mondo reale per i prelievi con carta di credito o di debito da un Atm. Il rilascio del codice speciale puo' avvenire o direttamente attraverso Internet oppure per via telefonica. Al momento dell'acquisto on line, il titolare inserisce il Securecode prima di completare l'operazione di acquisto, attraverso una pop up window o un box che appare sul suo Pc. Mastercard ha siglato un accordo per l'introduzione della soluzione con alcuni importanti operatori, come Verisign e Worldpay. Il nuovo standard di sicurezza, risponde sia alle esigenze di protezione dei dati da parte degli acquirenti on line, sia a quelle degli esercenti in Internet riguardo alla garanzia del pagamento. Securecode si applica sia alle carte di credito con il marchio Mastercard sia a quelle di debito con il marchio Maestro 

UNA SMART CARD IN DOTAZIONE AI MILITARI DELL'ESERCITO ITALIANO IL PROGETTO, FIRMATO SIEMENS INFORMATICA, PREVEDE L'ADOZIONE DELLA MILCARD, UNA CARTA INTELLIGENTE CHE CONTERRÀ TUTTI I DATI E I CERTIFICATI UTILI AI MILITARI 
Milano, 14 ottobre 2002 - Divisa, anfibi, armi d'ordinanza e tesserino di riconoscimento elettronico. A partire dal prossimo anno sarà più tecnologico l'equipaggiamento dei 100mila militari di carriera appartenenti all'Esercito Italiano. Stanno infatti per iniziare le consegne di quella che è stata battezzata MilCard, una carta intelligente che conterrà i dati personali di ogni militare, la foto, l'impronta digitale, i dati sanitari e i certificati digitali necessari all'identificazione e alla firma elettronica. Il progetto porta la firma di Siemens Informatica, che oltre alla fornitura delle carte avrà la responsabilità della progettazione, dell'installazione e della configurazione dell'infrastruttura a chiave pubblica (Pki) per il rilascio dei certificati di autenticazione e di firma digitale; inoltre, essa provvederà anche allo sviluppo, alla realizzazione e alla messa in esercizio del sistema di Card Management per la gestione del ciclo di vita delle tessere. Molto ampio il ventaglio delle possibili applicazioni: per esempio, grazie all'inserimento della tessera in un Pocket PC, sarà possibile verificare, in qualsiasi momento, da qualsiasi luogo e con assoluta certezza, l'autenticità della tessera e la veridicità dei dati personali in essa registrati. Ma non è tutto. Nel tesserino elettronico potranno essere inseriti, anche successivamente all'emissione, altri servizi tipici delle Forze Armate come la gestione del vestiario e degli stipendi. La MilCard si basa su una Smart Card di tipo multiapplicativo che possiede le capacità crittografiche richieste per l'esecuzione delle operazioni di firma digitale e cifratura dei dati. Inoltre, dispone di una memoria per le applicazioni pari a 32 Kb e, sia per il chip sia per il sistema operativo, di certificazione Itsec e4-high, il livello più elevato di certificazione di sicurezza richiesto in Europa per le Smart Card usate per la firma digitale. "L'innovazione apportata con questo progetto è evidente e significativa e contribuirà al processo di continuo ammodernamento che le Forze Armate devono sostenere, specialmente a fronte delle sempre più frequenti missioni all'estero", spiega il Colonnello Giovanni Fattorini, dell'Ufficio Gestione SIE. "Sempre più spesso siamo impegnati nel fornire alle Forze Armate soluzioni efficaci alle loro più diverse necessità. L'approfondita conoscenza delle esigenze si coniuga inoltre con una riconosciuta competenza nei diversi ambiti della Pubblica Amministrazione. Il progetto MilCard racchiude infatti tutta l'esperienza nel settore delle Smart Card di Siemens Informatica, società di riferimento in Italia del Gruppo Siemens Business Services - aggiunge Augusto Coriglioni, direttore commerciale Public&Private Sector della società. - La carta d'identità elettronica, la carta dei servizi al cittadino, il posto di lavoro sicuro sono alcune tra le realizzazioni più significative che hanno visto la nostra azienda protagonista non solo dal punto di vista tecnologico, ma anche progettuale e come erogatore di molti dei servizi connessi". Con la realizzazione di questo progetto l'Ispettorato logistico dell'Esercito acquisisce anche l'infrastruttura hardware e software di sicurezza necessaria alla gestione operativa della propria Area Logistica, ponendosi all'avanguardia in un settore, quello della sicurezza informatica, sempre più delicato e diventando di fatto un punto di riferimento tecnologico per le altre Forze Armate (Marina Militare, Aeronautica e Carabinieri). 

UNA SMART CARD AI CLIENTI AMPLIFON PER UN SERVIZIO INNOVATIVO, RAPIDO E PERSONALIZZATO AMPLIFON E OBERTHUR, INSIEME PER FARVI SENTIRE MEGLIO 
Milano, 14 ottobre 2002 - Una partnership collaudata, un servizio del tutto innovativo offerto ai clienti che necessitano di assistenza e informazioni anche al di fuori della propria sede di riferimento. Parte sotto questi presupposti l'iniziativa "Smart card", che vede coinvolte Amplifon, società leader mondiale nella distribuzione di prodotti auditivi e presente in Italia da oltre 50 anni, e Oberthur Card Systems, azienda protagonista nel mercato delle smart card solutions. Amplifon, da sempre all'avanguardia nella diffusione dei prodotti auditivi, ha voluto fornire un servizio estremamente utile ed innovativo, capace di soddisfare in brevissimo tempo le esigenze di una clientela sempre più allargata e differenziata. "L'idea ci è venuta - spiega Alberto Bergamin, Direttore Marketing Amplifon - quando abbiamo realizzato che i bisogni dei nostri clienti cambiano col passare dei tempi e soprattutto con la larga diffusione delle nuove tecnologie. Era fondamentale per noi tenere testa all'evoluzione del mercato". Prima dell'utilizzo delle smart card, infatti, i dati dei clienti erano gestiti e conservati in un database centrale che rendeva assai difficile il reperimento delle informazioni allorché il cliente si fosse recato in una filiale diversa da quella presso la quale era avvenuto l'acquisto dell'apparecchio. Il progetto "Smart card", in collaborazione con Oberthur Card Systems, ha permesso di ovviare a questo inconveniente, offrendo la possibilità di memorizzare sulla carta a microchip tutte le informazioni relative al cliente, sia mediche e audiologiche, che relative ad eventuali concorsi o premi fedeltà. "Il progetto ha visto una prima fase promozionale - racconta Enrico Vacca, Brand Manager Amplifon - distinta in base al target di riferimento; ai nuovi clienti le smart card Amplifon sono state consegnate al momento dell'acquisto dell'apparecchio acustico e attivate immediatamente. I clienti acquisiti in precedenza, invece, hanno ricevuto una lettera che li invitava a recarsi presso uno dei centri Amplifon per il ritiro e l'attivazione della smart card; ma anche per quanti non lo faranno, abbiamo previsto un invio a domicilio della carta personale entro marzo 2003." Con la smart card, il cliente si può recare presso qualsiasi filiale o punto vendita Amplifon in Italia e all'estero, presentare la sua carta personale e, attraverso un apposito lettore, ottenere tutte le informazioni utili affinché il centro Amplifon possa offrirgli un servizio innovativo, rapido, efficiente e personalizzato. Il tutto, grazie ai sofisticati sistemi elettronici a microchip prodotti e gestiti da Oberthur: "La partecipazione a questo progetto - afferma Marco Torri, Sales Manager di Oberthur Card Systems Italia - conferma ancora una volta l'impegno della nostra azienda nella ricerca e nello sviluppo di soluzioni nell'ambito del settore health, per il progetto Amplifon abbiamo già prodotto e consegnato 60.000 smart card, un dato rilevante se si considera che il progetto ha appena preso avvio". 

IL TELEPASS OLTRE QUOTA TRE MILIONI: IL 3 MILIONESIMO CLIENTE PREMIATO A ROMA DALL'AMMINISTRATORE DELEGATO DI AUTOSTRADE, VITO GAMBERALE 
Roma, 14 ottobre 2002 - Ha raggiunto e superato quota tre milioni il numero degli apparati Telepass diffusi e gestiti dalla Società Autostrade sulla rete autostradale a pedaggio in Italia. Il 3 milionesimo cliente è Maria Rosa Iamundo, 42 anni, che vive e lavora a Genova. La signora Iamundo, che in questi giorni è ospite di Autostrade a Roma con la famiglia, ha ricevuto oggi una targa ricordo dall'Amministratore Delegato Vito Gamberale, nel corso di un incontro presso il Centro di Produzione Multimediale della Società. "Abbiamo raggiunto e superato un traguardo importante - ha dichiarato Gamberale - che ci proietta verso gli obbiettivi fissati nel Piano Strategico dell'azienda, in base ai quali sono previsti oltre 5 milioni di apparati in circolazione per il 2005". Attualmente, circa il 43% del totale delle operazioni di pagamento sulla rete della Società Autostrade è rappresentato dall'esazione dinamica con Telepass (il numero delle operazioni mensili effettuate con Telepass sull'intera rete autostradale italiana è nell'ordine di 80 milioni, con un valore di quasi 86 milioni nello scorso mese di settembre). Considerando anche le transazioni regolate con Viacard, Carte di Credito e Bancomat del circuito Fast Pay, il totale delle operazioni effettuate con sistemi automatici supera il 60%. Questo dato conferma la sempre più ampia percezione, da parte della clientela, degli indubbi vantaggi derivanti dall'utilizzo di tali sistemi. Occorre inoltre ricordare che il Telepass - la cui diffusione negli ultimi tre anni è cresciuta a un tasso medio annuo superiore al 25% - è il sistema di esazione dinamico utilizzato da tutte le 23 concessionarie italiane, sul 100% della rete nazionale a pedaggio, attraverso le circa 2.000 piste abilitate al Telepass. La signora Iamundo ha sottoscritto un abbonamento Telepass Family, per una vettura di media cilindrata, e per attivare il contratto ha semplicemente utilizzato la propria carta Bancomat presso uno dei Punti Blu di Genova, dove le è stato contestualmente consegnato l'apparato. Viene cosi confermata la validità di alcuni messaggi-chiave della comunicazione commerciale Telepass, con particolare riferimento al fatto che si tratta di un servizio "facile" e "per tutti". Il sistema Telepass è stato ideato con l'obiettivo di ottimizzare la gestione del traffico e delle operazioni di pagamento ai caselli, con indubbi benefici sulla sicurezza, sulla qualità dei servizi forniti alla clientela, sul contenimento dei consumi energetici e, conseguentemente, sulla riduzione dei livelli di inquinamento atmosferico nella aree a maggiore densità di traffico. Il Telepass nasce alla fine degli anni '80 nei laboratori di ricerca della Società Autostrade a Firenze, e trova la sua prima applicazione "sul campo" in occasione dei Campionati Mondiali di Calcio del 1990. Da poche migliaia di apparati distribuiti, si giunge rapidamente a cifre che indicano un sempre più elevato livello di gradimento da parte della clientela: un milione di apparati distribuiti nel 1998 (anno in cui si completa l'installazione di porte Telepass in tutte stazioni della rete italiana), due milioni nel 2000, fino a raggiungere e superare quota tre milioni nella seconda metà del 2002. Il Telepass ha dimostrato di poter esprimere un forte potenziale di innovazione tecnologica anche per la soluzione di altri problemi relativi alla gestione della mobilità: Controllo degli accessi alle Zone a Traffico Limitato (Ztl): nelle città dotate di sistemi di controllo elettronici Telepass, consente l'accesso alle zone a traffico limitato e il pagamento di un eventuale pedaggio forfettario o sulla base del tempo di permanenza. La tecnologia Telepass è stata già adottata dalle amministrazioni comunali di Roma, Firenze, Siena e Perugia. Servizio TelePark: è una nuova applicazione che consentirà il pagamento degli effettivi minuti di parcheggio effettuati nelle aree abilitate, tramite strumenti di moneta elettronica. 

DEL BUFALO: " PRIVA DI FONDAMENTO LA NOTIZIA DI MIE DIMISSIONI " 
Roma 14 ottobre 2002 - Con riferimento a notizie di stampa pubblicate in data odierna il Ministero dell'Economia e delle Finanze rende nota la seguente dichiarazione del Capo del Dipartimento dell'Amministrazione Generale, del Personale e dei Servizi del Tesoro, Dr. Giancarlo Del Bufalo: " Smentisco categoricamente che vi siano contrasti tra me e il Ministro Tremonti in merito all'affidamento di incarichi dirigenziali a livello generale nell'ambito del Dipartimento da me diretto. Di conseguenza, risulta priva di fondamento la notizia che io mi sia dimesso o che intenda dimettermi". Il Ministero precisa, altresì, che le proposte in merito all'affidamento dei suddetti incarichi avanzate dal Dr. Del Bufalo sono attualmente al vaglio del Ministro che le valuterà in stretta collaborazione con il Capo del Dipartimento stesso. 

SEMESTRALE GEMINA: UTILE NETTO(8) MARGINE OPERATIVO LORDO45 MILIONI DI EURO 
Milano, 14 ottobre 2002 - Il 1° ottobre, presso la sede legale di Gemina S.p.A. in Milano, Via Turati n. 18, si è tenuto un incontro della società con gli analisti Aiaf. L'incontro, presieduto dal Presidente Dr. Gian Luigi Garrino e dall'Amministratore Delegato Ing. Pier Giorgio Romiti ha avuto come tema: "Gruppo Gemina: andamento della gestione nel primo semestre 2002" Nel corso della presentazione sono stati illustrati i dati più significativi, consolidati e della capogruppo, della situazione semestrale al 30 giugno 2002, approvata dal Consiglio di Amministrazione del 12 settembre 2002, che sono stati oggetto di apposito comunicato stampa in pari data, e che sono di seguito sintetizzati: in milioni di Euro 

in milioni di Euro

GRUPPO GEMINA

Ricavi

128

Margine operativo lordo

45

Utile netto

(8)

Patrimonio netto

432

Posizione finanziaria netta

(1.025)

Patrimonio netto per azione

1,19

in milioni di Euro

GRUPPO GEMINA S.p.A.

Dividendi ed altri ricavi

0,7

Altri proventi / (oneri) da partecipazioni

(0,9)

Margine operativo lordo

(3,3)

Risultato netto

(5,8)

Patrimonio netto

530,0

Posizione finanziaria netta

(51,0)

Patrimonio netto per azione

1,45

ENEL: ANTICIPATA L'APPROVAZIONE DELLA RELAZIONE TRIMESTRALE 
Roma, 14 ottobre 2002 - Enel comunica che la riunione del Consiglio di amministrazione per l'esame e l'approvazione della relazione trimestrale al 30 settembre 2002 è stata anticipata dal 13 al 12 novembre 2002. 

MERLONI ELETTRODOMESTICI: FATTURATO CONSOLIDATO AL 30 SETTEMBRE 2002 HA REGISTRATO UNA CRESCITA DEL 25% 
Milano, 14 ottobre 2002 - Nel corso di un'intervista Andrea Guerra, Amministratore delegato della Merloni Elettrodomestici ha detto che il fatturato consolidato al 30 settembre 2002 ha registrato una crescita del 25% rispetto allo stesso periodo del 2001, con un valore che si aggira intorno a 1,7-1,8 miliardi di euro. Il 25% risulta così ripartito: il 13% è da attribuire alla crescita interna, il 12% al consolidamento del 50% di Gda. I dati del terzo trimestre saranno resi noti il prossimo 30 ottobre in occasione del Consiglio di Amministrazione della Società. h.7.30 

GIACOMELLI SPORT GROUP SPA CONFERMA RISULTATO NETTO POSITIVO PER L'ESERCIZIO 2002 E PROSEGUE CON L'INTEGRAZIONE DI LONGONI SPORT 
Rimini, 14 ottobre 2002 - La Giacomelli Sport Group Spa, uno dei principali gruppi europei della Grande Distribuzione di articoli sportivi, quotato al segmento Star di Borsa Italiana, comunica che: - è confermato che il risultato netto atteso per l'esercizio 2002, con il consolidamento di Longoni Sport per il periodo 11 luglio-31 dicembre, sarà positivo e in linea con quello ottenuto nell'esercizio 2001 (in cui era risultato pari a +2,16 milioni di euro), come dichiarato nel corso del mese di luglio; - durante il terzo trimestre dell'esercizio 2002 il Gruppo Giacomelli ha ottenuto ricavi di vendita per complessivi 97,6 milioni di euro, in crescita del 69,3% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Di tale andamento sta beneficiando la posizione finanziaria netta che, al 31 dicembre 2002, risulterà in linea con quella dello scorso esercizio, incrementata del costo totale dell'operazione di acquisto di Longoni Sport. Si evidenzia pertanto che le aperture effettuate nel 2002, pari a circa 30.000 mq di superficie di vendita, sono state finanziate interamente dalla gestione operativa della Giacomelli Sport; - è stato rivisto e drasticamente ridotto il piano di aperture annunciato a febbraio in occasione dell'emissione del prestito obbligazionario: nel 2003 verranno aperti nuovi punti vendita per complessivi 5.000 mq , anziché 50.000 mq precedentemente comunicati, consentendo una drastica riduzione del debito già alla fine del prossimo esercizio; - in relazione alla crescita del business e alla visibilità che il Gruppo Giacomelli ha assunto su base internazionale a seguito della quotazione in Borsa, sono state introdotte figure professionali ad elevato contenuto manageriale, provenienti da primarie realtà della grande distribuzione internazionale, quali: LidL, Autogrill, Esselunga. La Società fa sapere inoltre che procede a pieno ritmo il piano di integrazione di Longoni Sport, in particolare: - l'intero sistema informativo è stato integrato in quello del Gruppo Giacomelli; - è stato avviato il piano di centralizzazione della logistica; - sono state finalizzate le cessioni degli immobili non operativi, come annunciato nella presentazione agli analisti del 18 luglio scorso; E' stato intrapreso un programma di rafforzamento delle risorse della rete di punti vendita Giacomelli Sport teso al miglioramento delle vendite, dello scontrino medio, e dell'assistenza tecnica alla vendita. Verranno pertanto introdotti 100 nuovi addetti con forti competenze tecniche di prodotto (maestri di sci, istruttori di tennis, diplomati ISEF, istruttori sub, guide alpine), in un contesto di ordinario turnover, senza impattare sull'incidenza attesa del costo del personale. La Giacomelli Sport Group Spa comunica inoltre che, ritenendo che da parte del signor Sergio Longoni, e della sua annunciata iniziativa imprenditoriale, vi siano stati comportamenti di grave concorrenza sleale, ha dato mandato ai legali dello Studio Carnelutti di Milano di valutare ogni e qualsiasi iniziativa idonea ad inibire e reprimere tali comportamenti e ad efficacemente tutelare e proteggere il business di Giacomelli Sport. 

ART'È: 3° TRIMESTRE FATTURATO +16%, ORDINI + 43% IN SENSIBILE AUMENTO IL FATTURATO DELLA CAPOGRUPPO NEL 3° TRIMESTRE, CHE SUPERA I 10,0 MILIONI DI EURO (+16%) 
Villanova di Castenaso, 14 ottobre 2002 - Art'è, leader in Italia nel mercato dei beni culturali di lusso, ha annunciato oggi i primi dati relativi alle vendite del 3° trimestre dell'esercizio 2002, al termine della riunione del Comitato di Direzione dedicato alla verifica dell'andamento del business. Il fatturato di Art'è S.p.A. nel trimestre in esame ha superato i 10,0 milioni di Euro, registrando una crescita del 16% rispetto al medesimo periodo dello scorso esercizio. Tale risultato è stato anche generato dal piano di riorganizzazione e potenziamento della rete commerciale avviato all'inizio dell'anno, che ha visto il passaggio da una struttura basata su Agenzie Generali a una gestione centralizzata, con conseguenti ritorni in termini di efficienza. Nel medesimo periodo, risalta il dato relativo alla raccolta ordini, che fa registrare per l'intero trimestre un incremento del 43%, raggiungendo i 10,6 milioni di euro rispetto ai 7,4 del terzo trimestre 2001 e confermando pienamente il positivo trend di espansione, già annunciato nel "mese record" di luglio scorso (+41%). Estremamente interessante è la performance registrata nel mese di settembre 2002 con un incremento degli ordini che ha raggiunto il 71% rispetto al settembre 2001. "Accogliamo con estrema soddisfazione i primi dati relativi all'andamento del terzo trimestre - ha dichiarato Marilena Ferrari, Presidente di Art'è S.p.A. - che evidenziano la capacità di crescita del nostro Gruppo anche in un momento di oggettivo rallentamento e difficoltà del quadro economico congiunturale. L'accelerazione costante della raccolta ordini è la conferma della validità delle scelte strategiche adottate, in particolare per quanto concerne la rivisitazione organizzativa e il rafforzamento della rete degli ArtPromoter, nonché l'allargamento del portafoglio prodotti, specie nel segmento dell'editoria di pregio. Elementi, questi, in grado di supportare il significativo salto dimensionale che il Gruppo sta compiendo e il raggiungimento degli obiettivi prefissati.".I dati estremamente positivi sull'andamento delle vendite e della raccolta ordini nel periodo luglio-settembre 2002 giungono nei giorni appena successivi all'importante appuntamento annuale della Convention Art'è, che si è svolta quest'anno a Bologna nei giorni 21 e 22 settembre e che per la prima volta si è caratterizzata per essere una Convention di Gruppo. L'incontro ha infatti coinvolto oltre 700 persone, appartenenti alle diverse società facenti capo al Gruppo, a testimonianza del salto dimensionale compiuto nell'ultimo anno da Art'è. Oltre alle reti di vendita e al personale della sede bolognese e del Laboratorio della Ragione di Roma, hanno partecipato le neo acquisite Fmr e la casa orafa Petochi di Roma, Advenia, società che presidia il mercato spagnolo, Effequattro, società di telemarketing e il personale del Ta Matete, la divisione che si occupa di gestire le Gallerie, la prima delle quali è stata già inaugurata nel corso dell'anno a Milano. 

USA: AUTOGRILL VINCE LA GARA PER I SERVIZI DI RISTORAZIONE E RETAIL SULL'ATLANTIC CITY EXPRESSWAY RICAVI PREVISTI NEL PERIODO DI 115 MILIONI DI DOLLARI 
Milano, 14 ottobre 2002- HMSHost, la controllata americana di Autogrill - la multinazionale italiana leader al mondo nei servizi di ristoro per chi viaggia - si è aggiudicata un nuovo contratto di concessione dell'Atlantic City Expressway Authority relativo ai servizi di ristorazione e retail sulla tratta autostradale che congiunge Philadelphia con Atlantic City, fino alla costa meridionale del New Jersey ed è percorsa ogni anno da oltre 18 milioni di veicoli. Il contratto ha una durata di quindici anni e il fatturato previsto nel periodo è di circa 115 milioni di dollari. Nello spazio a disposizione Hmshost prevede di ricostruire completamente l'area di servizio: la nuova struttura comprenderà un mix di locali di grande richiamo come Burger King, Starbucks Coffee, Pizza Hut, Kcf Express e Travel Mart, inoltre un outdoor cafe con posti a sedere e un market con assortimento di prodotti freschi e oggetti da regalo di sapore locale. "Hmshost opera da oltre 30 anni su altre tratte dell'Atlantic City Expressway ed ha sempre offerto prodotti e servizi di alta qualità - commenta Livio Buttignol, Amministratore Delegato di Autogrill -. Proponendo il migliore assortimento di marchi di ristorazione e retail, porteremo avanti questa tradizione di eccellenza anche nelle nuove locations". 

ENI: NUOVA SCOPERTA DI IDROCARBURI NEL GIACIMENTO DI KALAMKAS NEL MAR CASPIO 
San Donato Milanese, 14 ottobre 2002 - Eni, operatore unico del North Caspian Sea Psa attraverso Agip Kco, comunica il positivo completamento del primo pozzo esplorativo nel giacimento di Kalamkas. Il pozzo, denominato Kalamkas-1, si trova nel settore kazako del Mar Caspio, all'interno dell'area esplorativa di Kalamkas, adiacente al giacimento di Kashagan che è stato dichiarato commerciale il 30 giugno scorso. Kalamkas-1 fa parte degli impegni sottoscritti con la firma del North Caspian Sea Psa (Production Sharing Agreement) ed e' stato perforato da Agip Kco, operatore unico, alla profondita' totale di 2360 metri. I test iniziali per verificare la potenzialità del giacimento hanno dato una produzione di 2.300 barili di olio al giorno. La perforazione in acque molto basse ed estremamente sensibili dal punto di vista ambientale ha richiesto competenze e procedure specialistiche. Inoltre, Kalamkas-1 e' il primo pozzo perforato in acque kazake utilizzando una piattaforma mobile: la Qurtulus che è arrivata via mare da Baku e tornera' in acque azere entro la prima meta' di ottobre. Agip Kco sta continuando l'esplorazione di altri siti offshore all'interno dell'area compresa nel North Caspian Sea Psa. La scoperta di idrocarburi nel giacimento di Kalamkas, segue quella di Kashagan, la più importante degli ultimi trent'anni, e conferma le potenzialità della Regione Caspica, ritenuta la nuova frontiera dell'industria petrolifera. In questa Regione l'Eni è uno degli attori più importanti: è operatore unico per tutto il North Caspian Sea Psa, che include Kashagan e Kalamkas, ed è co-operatore nel campo di Karachaganak. 

CONFINDUSTRIA, UN SONDAGGIO RIVELA: PRONTI A CRESCERE TRE PICCOLI IMPRENDITORI SU QUATTRO AL FORUM DI PRATO DELLE PMI LA SFIDA DELLO SVILUPPO DIMENSIONALE E I FATTORI DI FRENO 
Roma , 14 ottobre 2002 - Un sondaggio realizzato per la quarta edizione del Forum Pmi tra 140 imprese toscane - spaccato della realtà imprenditoriale italiana - rivela: il 75,4% dei piccoli imprenditori interpellati è pronto a crescere. Tre imprenditori su quattro covano progetti di sviluppo aziendale, hanno, soprattutto, voglia di fare: questo rivela un tessuto caratterizzato da un atteggiamento ottimista, aperto alle sfide dei mercati, pronto a usare le energie e le risorse di cui dispone. Il contrario dello stereotipo legato all'immagine di un sistema che ha scelto di restare "bonsai" e che non spingerebbe sulla leva dimensionale per carenza di risorse finanziarie o di incentivi. Sono le risorse umane, e in particolare quelle più qualificate, il fattore che gli imprenditori contattati ritengono più importante per l'attuazione dei progetti di crescita. E infatti la difficoltà a reperire collaboratori adeguati a tutti i livelli (dirigenti, tecnici, quadri) è la voce più segnalata dalle imprese come elemento di freno allo sviluppo, prima, addirittura, della pressione fiscale, che segue al secondo posto. La concorrenza dei paesi con bassi costi di lavoro si colloca in terza posizione, seguita dai troppi vincoli per assunzioni e licenziamenti e dalla rigidità del quadro normativo italiano. Idee chiare anche sulle leve da usare per la crescita delle proprie imprese: al primo posto gli imprenditori indicano l'innovazione tecnologica e la ricerca di nuovi mercati, ma ponderano allo stesso tempo attentamente i pro e i contro della crescita dimensionale e tengono fermi i propri progetti per le difficoltà che incontrano a formare le squadre giuste. Dalle risposte emerse nel sondaggio affiora la consapevolezza di un vantaggio competitivo basato sulle proprie competenze distintive, e nello stesso tempo, il limite di un paese che non valorizza la sua risorsa più importante, il capitale umano, e dove il triangolo ricerca-formazione-impresa non riesce a dialogare come dovrebbe. La piccola e media impresa si conferma, in definitiva, un grande "serbatoio" di sviluppo (il 96% delle imprese manifatturiere italiane ha meno di 250 addetti), un potenziale formidabile, che deve però fare i conti con le incertezze della congiuntura e i ritardi di competitività del sistema paese. E' su queste considerazioni che si soffermeranno le analisi e le riflessioni degli esperti, economisti e imprenditori invitati alla quarta edizione del Forum Pmi in programma il 18 e il 19 ottobre a Prato. 

ASSOLOMBARDA: PER L'ULTIMO SCORCIO DEL 2002 LE IMPRESE SI ATTENDONO UNA STABILIZZAZIONE DELLA PRODUZIONE E UN CONTENUTO MIGLIORAMENTO DELLA DOMANDA, MA PERMANGONO FORTI PREOCCUPAZIONI 
Milano, 14 ottobre 2002 - Le imprese milanesi si attendono per gli ultimi mesi di quest'anno un contenuto miglioramento dell'attuale deludente congiuntura economica, determinato da un limitato incremento della domanda che dovrebbe invertire il trend negativo manifestato nella prima parte del 2002, mentre il mercato del lavoro dovrebbe manifestare una sostanziale tenuta dei livelli occupazionali. Questo, in sintesi, quanto è emerso dalle rilevazioni sull'andamento economico negli ultimi mesi del 2002 delle imprese milanesi manifatturiere e del terziario, presentate oggi dal Presidente di Assolombarda, Michele Perini, dal Direttore Generale, Roberto Polli, e dal Consigliere incaricato per il Centro Studi, Alfonso Lavanna. Per la prima volta quest'anno, il sondaggio è stato condotta su due campioni rappresentativi di imprese sia del settore manifatturiero (302 aziende), sia del terziario innovativo (166) e così l'esame congiunto di questi due settori ha permesso di formulare giudizi complessivi sulla situazione economica dell'area milanese e sulle sue prospettive a breve. Per la prima volta, inoltre, Assolombarda ha raccolto l'opinione delle aziende anche sui principali ostacoli che esse incontrano sulla via dello sviluppo riuscendo così a redigere due aggiornate classifiche che riservano alcune significative sorprese. "E' un momento oggettivamente difficile e le notizie delle ultime ore sul comparto dell'auto appesantiscono ancor più il quadro", afferma Michele Perini, Presidente di Assolombarda, che poi aggiunge: "anche a Milano nei primi nove mesi del 2002 le attese di una significativa ripresa produttiva sono andate tradite. E questo a causa della situazione internazionale, degli scandali finanziari, di crisi locali come quella Argentina e delle difficoltà di paesi importanti per le nostre esportazioni come la Germania. Tuttavia il comparto produttivo milanese, che è intersettoriale e composto da grandi, medie e piccole imprese nazionali e multinazionali, mostra comunque segnali confortanti di tenuta e di solidità. Nelle aspettative degli imprenditori del manifatturiero e del terziario interpellati dal Centro Studi, infatti, traspare ancora una seppur cauta fiducia". Ma ecco più in concreto i risultati delle rilevazioni del Centro Studi di Assolombarda. Sul versante del settore produttivo manifatturiero, le indicazioni fornite dalle imprese segnalano una conferma della produzione sugli attuali mediocri livelli; viceversa, le aziende del comparto del terziario innovativo - che hanno dovuto scontare un andamento complessivamente negativo nel corso dei primi tre trimestri dell'anno - prefigurano un possibile miglioramento della loro attività. Tale miglioramento sarà determinato da un generalizzato incremento della domanda, che dovrebbe invertire il trend cedente manifestato nei primi 9 mesi dell'anno. Le imprese di entrambi i settori si attendono, infatti, un miglioramento del flusso di ordinativi e un risveglio della domanda. "Le imprese del settore manifatturiero", spiega Roberto Polli Direttore Generale di Assolombarda, "indicano una stabilizzazione della produzione sui modesti livelli di oggi; l'attesa di un contenuto miglioramento della domanda, concentrato soprattutto sull'export, che vede un saldo tra indicazioni previsionali opposte pari a +13 e l'attesa di un contenuto miglioramento dell'occupazione, dove il saldo, è pari a +4. Quanto al terziario innovativo", aggiunge Polli, "le imprese prefigurano un possibile miglioramento della loro attività. In particolare, esse si attendono: una ripresa degli ordini in portafoglio, una ripresa sostenuta del fatturato (saldo pari a +22); una sostanziale tenuta del mercato del lavoro, con un recupero dei livelli occupazionali". 

Settore produttivo manifatturiero

Consuntivo (saldo)

Previsioni (saldo)

* Produzione

+12

+12

* ordini esteri

0

+13

* ordini interni

+8

+10

* occupazione

-5

+4

 

Settore terziario innovativo

Consuntivo (saldo)

Previsioni (saldo)

* Fatturato

-3

+22

* ordini totali

-5

+15

* occupazione

-2

+6

Nota: I dati di queste tabelle non indicano variazioni percentuali, ma corrispondono a saldi tra indicazioni di segno opposto: ad esempio, un saldo finale pari a +20 corrisponde alla differenza tra un +40% di valutazioni di aumento e un -20% di valutazioni di diminuzione. Per conoscere gli ostacoli che le imprese incontrano sul loro cammino di sviluppo il Centro Studi di Assolombarda ha posto due precise domande agli imprenditori: 1) quali sono i principali problemi da affrontare nell'area milanese per favorire l'attività delle loro imprese; 2) che cosa pesa di più, in questo momento, sulle condizioni dei mercati in cui queste aziende operano. In cima alla "top five" degli imprenditori per i problemi dell'area milanese sono finiti così traffico e mobilità: circa metà degli intervistati (55,4% per il manifatturiero e 49,1% per il terziario innovativo) li ha indicati come il principale freno allo sviluppo della nostra area. Seguono, con valori sempre elevati, due fattori complementari: la difficoltà di reperire personale (37,5% per il manifatturiero e 37,3% per il terziario) e l'inadeguatezza del livello di formazione delle risorse disponibili sul mercato (più forte per il terziario, con il 41%). Sommando le percentuali relative a questi due elementi è evidente che l'ostacolo più grande resta, ancora una volta, un mercato del lavoro che non funziona come dovrebbe. Anche il rapporto con la Pubblica Amministrazione, nonostante i passi compiuti sulla via della semplificazione, è ancora considerato penalizzante da un numero significativo di imprese: più di un quarto di quelle manifatturiere e più di un quinto di quelle del terziario innovativo; in ogni caso, più di un quinto degli intervistati. Resta invece più distante la scarsa disponibilità di aree per lo sviluppo aziendale, che comunque tocca l'11,8% delle aziende del terziario e l'8,4% di quelle manifatturiere. Per ciò che riguarda i problemi di carattere generale, spiegano Polli e il Consigliere incaricato per il Centro Studi di Assolombarda, Alfonso Lavanna, una quota di aziende superiore alla metà dei due campioni ha identificato nell'andamento insoddisfacente della domanda interna il principale ostacolo allo sviluppo aziendale. Sono state soprattutto le aziende del terziario innovativo a porre l'accento sul flusso di ordinativi nazionali, coerentemente con la minore esposizione del settore sui mercati esteri. Queste ultime osservazioni possono spiegare, di conseguenza, anche il differente livello di indicazioni fornite in merito all'importanza della domanda internazionale, che sono risultate largamente superiori nelle imprese del settore produttivo manifatturiero. La preoccupazione per l'incertezza della situazione politica internazionale, a sua volta, è trasversale ai due campioni: un "male comune" senza nessun gaudio, visto che lo segnala più del 40% delle imprese (tra quelle manifatturiere, più del 43%). L'andamento della domanda internazionale è richiamato soprattutto dalle aziende manifatturiere: il 45% degli attori di questo comparto avverte il problema. La pressione concorrenziale è solo quarta tra le variabili di ostacolo allo sviluppo: segno che le imprese milanesi si considerano sufficientemente attrezzate per far fronte alle sfide competitive. Infine, hanno avuto segnalazioni limitate il cedente trend borsistico, ulteriormente depresso dagli scandali finanziari, e l'andamento del cambio Euro/Dollaro. 

FORMAZIONE CONTINUA DEI LAVORATORI OCCUPATI, PARTE FONDIMPRESA IL FONDO PROMOSSO DA CONFINDUSTRIA, CGIL, CISL E UIL 
Roma, 14 ottobre 2002. Ai blocchi di partenza Fondimpresa, il fondo interprofessionale nato il 18 gennaio scorso dall'accordo tra Confindustria, Cigl, Cisl e Uil, previsto dall'articolo 118 della legge 23 dicembre 2000 n. 388. Il fondo, di natura privatistica, provvederà con procedure snelle e trasparenti alla selezione, al finanziamento e al monitoraggio dei piani formativi presentati dalle aziende, in funzione della tipologia dei fabbisogni formativi del territorio Fondimpresa si avvarrà dell'utilizzo dell'intero contributo previdenziale dello 0,30% destinato alla formazione continua, come previsto dalla legge Finanziaria del 2001, per finanziare i piani di formazione e di aggiornamento del proprio personale dipendente. La costituzione di Fondimpresa, oltre a consentire il potenziamento degli investimenti destinati alla formazione continua e la semplificazione delle modalità per accedervi, attribuisce un forte ruolo di indirizzo delle parti sociali sui fabbisogni formativi delle imprese e dei lavoratori. Un ruolo questo, che negli negli ultimi cinque anni è stato svolto dall'Organismo Bilaterale Nazionale per la Formazione, tramite l'Indagine sui Fabbisogni formativi del settore industriale e dei servizi. Con l'avvio di Fondimpresa, che avrà comunque funzioni di indirizzo e monitoraggio, ed onde evitare una sovrapposizione di compiti, l'Obnf esaurisce le proprie attività parte delle quali confluiscono nell'istituzione del fondo. L'accordo Confindustria- Cgil Cisl e Uil conferma dunque la scelta della "bilateralità" in materia di formazione come il modello più adeguato per dare reali risposte alle esigenze di competitività delle imprese e per garantire l'occupabilità dei lavoratori, obbiettivo primario delle politiche attive promosse in sede europea. Alla conferenza stampa di presentazione del Fondo partecipano il ministro del Welfare Roberto Maroni, il presidente di Fondimpresa Benito Benedini, il vicepresidente della stessa struttura, Guidalberto Guidi e il Presidente di Obnf Andrea Ranieri (Cgil). 

ALTROCONSUMO: IL CASO TUCKER INSEGNA: VIETARE ANCHE IN ITALIA LE VENDITE PIRAMIDALI
Milano, 14 ottobre 2002 - In Italia non esiste alcuna regolamentazione riguardo le vendite piramidali che impedisca di fatto, come nella recentissima vicenda Tucker, che i consumatori siano vittime di operatori dai pochi scrupoli. Lo denuncia l'associazione indipendente Altroconsumo, che sta seguendo ben 53 consumatori coinvolti nel sistema Tucker. Altroconsumo rileva come invece nel resto d'Europa (in Belgio, Danimarca, Francia, Olanda, Norvegia, Portogallo, Spagna, Regno Unito) esista una legge o vi siano state decisioni della magistratura (in Austria e Germania) che vietano le vendite piramidali quando queste si configurino in modo poco trasparente, ingannevole, e con assenze di diritti fondamentali per i consumatori come quello di recesso o di recupero dei capitali versati una volta usciti dal sistema. In una lettera inviata alla Commissione europea e alle istituzioni italiane Paolo Martinello, Presidente di Altroconsumo, chiede che vengano vietate le vendite piramidali caratterizzate da: promesse di alti profitti; coinvolgimento di normali consumatori (che inevitabilmente sono spinti ad incrementare la "catena" rivolgendosi a familiari, amici, vicini di casa, con una commercializzazione della sfera privata dove l'acquirente è indotto ad aderire più da ragioni personali / affettive che da motivazioni economiche); versamento di importi di denaro per entrare nel sistema; assenza di diritto di recesso e di garanzie di recupero delle somme versate in caso di uscita dal sistema; prospettive di guadagno (irrealistiche) basate non sull'attività che verrà svolta dall'aderente, bensì esclusivamente sul numero dei successivi aderenti (la promessa è sempre quella di guadagnare molto senza fare nulla). Altroconsumo ricorda anche che due proposte di legge presentate nel 1997 dirette a regolamentare finalmente le vendite piramidali, compresi i giochi e le catene di S. Antonio, non hanno mai visto la luce. 

L'INTESA DEI CONSUMATORI CONTRO L'AUMENTO DELLE TARIFFE DEGLI AVVOCATI ADOC, ADUSBEF, CODACONS E FEDERCONSUMATORI SI RIVOLGONO ALL'ANTITRUST E AL MINISTERO DELLA GIUSTIZIA 
Milano, 14 ottobre 2002 - Anche gli avvocati vogliono aumentare le tariffe praticate, come se non fossero già abbastanza elevate. Questa la proposta presentata dal Consiglio Nazionale Forense al Ministero della Giustizia e impugnata dalle 4 associazioni. L'Intesa dei consumatori si oppone a tale incremento delle tariffe, che andrebbe ad aggiungersi alla raffica di aumenti che ha colpito i cittadini italiani, con pesanti effetti negativi sull'inflazione. In un esposto presentato all'Autorità Antitrust e al Ministro Castelli l'Intesa fa notare che: a) Le nuove tariffe dovrebbero recare gli onorari minimi e massimi sviluppati per tutti gli scaglioni. Tale misura condurrebbe ad una limitazione della concorrenza tra gli avvocati assolutamente ingiustificata. b) Si vorrebbero adeguare le voci tariffarie sulla base dell'indice Istat al fine di recuperare la perdita del potere d'acquisto della moneta dal 1994 ad oggi (25%). E' di palmare evidenza che tale adeguamento non considera la rivalutazione dei beni in base ai quali si calcola il valore della causa e quindi il relativo onorario. Così, ad esempio, un immobile nel 2002 avrà un prezzo di mercato superiore a quello avuto nel 1994. c) Nella proposta si omette di considerare che, a causa delle dinamiche di sviluppo dell'attuale società, non solo il numero di pratiche trattate da ogni studio legale è notevolmente aumentato, ma grazie alle nuove tecnologie vi è un notevole risparmio di tempo, con un maggior guadagno marginale per fascicolo rispetto al 1994. d) L'accorpamento di più scaglioni comporta la possibilità di chiedere, anche per quelli inferiori, l'onorario massimo per lo scaglione superiore, con un possibile guadagno per gli avvocati di gran lunga superiore al semplice recupero dell'inflazione. e)Appaiono ingiustificati gli adeguamenti previsti per gli scaglioni superiori che raggiungono addirittura un aumento del 1100%. 

SEDOTTI E BIDONATI - IL MERCATO DELLE PATACCHE" PRESENTATA DAL PREFETTO DI BERGAMO, CONO FEDERICO, UNA CAMPAGNA INFORMATIVA CONTRO I PRODOTTI CONTRAFFATTI 
Bergamo, 14 ottobre 2002- Il Prefetto di Bergamo, Cono Federico, in data odierna, durante una apposita conferenza stampa alla quale hanno partecipato i rappresentanti del Comune di Bergamo, della Provincia, delle Forze dell'Ordine e delle Associazioni di categoria, ha ufficialmente presentato il progetto di campagna informativa volta a sensibilizzare i cittadini - acquirenti sul problema del commercio e degli ambulanti abusivi. L'evento segna il decollo di un'iniziativa che la Prefettura di Bergamo ha sottoposto al Comitato Provinciale per l'Ordine e la Sicurezza Pubblica, al fine di far fronte e prevenire criticità determinate dall'aumento del fenomeno in provincia e, soprattutto, nel capoluogo. Il progetto è stato condiviso dal Sindaco di Bergamo, dal Presidente della Provincia e dai rappresentanti delle associazioni di categoria - Camera di Commercio, Ascom, Confesercenti e consorzio "Bergamo centro" - che, riuniti in Comitato, hanno affrontato il problema decidendo e sviluppando una lotta complessiva al fenomeno dell'abusivismo commerciale, miscelando attività di repressione (maggiori e coordinati controlli di polizia e sequestri di merce contraffatta) ed azione di sensibilizzazione del cittadino-acquirente. Un aspetto, quest'ultimo, determinante poiché nel consumatore è invalsa, purtroppo, l'idea errata che l'acquisto di beni contraffatti o da commercianti senza licenza non è reato. Lo strumento della repressione ha conseguito risultati di rilievo: l'intensificazione dei controlli ha determinato la denuncia di 142 ambulanti abusivi, di cui 113 extracomunitari (102 espulsi e 11 accompagnati alla frontiera coattivamente) ed il sequestro di circa 4.500 pezzi di merce contraffatta. Per la campagna di sensibilizzazione, la Prefettura ha incaricato la Società "Instudio", di Bergamo che ha curato l'aspetto grafico e pubblicitario del progetto, realizzando 80.000 cartoline, 1.500 display e 700 locandine, finanziato dal Comune e dalla Provincia di Bergamo, dalla Camera di Commercio, dall'Ascom, dalla Confesercenti, dall'Unione Industriali e dal Consorzio "Bergamo-Centro". La campagna in argomento, battezzata "Sedotti E Bidonati - Il Mercato Delle Patacche" ha l'obiettivo di veicolare al cittadino il messaggio che il commercio abusivo è legalmente e moralmente da condannare poiché provoca un danno all'economia, al mercato in genere e non aiuta chi lavora in clandestinità ad emergere da una situazione di sfruttamento. 

CNR: APPELLO A GOVERNO E PARLAMENTO NUOVE RISORSE O RISCHIO PARALISI 
Roma, 14 ottobre 2002 - Il Consiglio Direttivo del Cnr in vista della predisposizione del bilancio di previsione 2003 ha esaminato la situazione finanziaria dell'Ente alla luce dello schema di decreto ministeriale relativo al riparto del "fondo" Miur che prevede, tra l'altro, per il 2003 e 2004 una decurtazione del 10% del contributo ministeriale rispetto a quello del 2002. Il Consiglio Direttivo ha preso atto che, in questa ipotesi, l'Ente, ferma restando la copertura delle spese obbligatorie, non sarebbe in grado di finanziare nemmeno le spese fisse degli Istituti di ricerca e quindi sarebbe costretto alla chiusura degli stessi. Il mantenimento per il 2003 del contributo previsto nel 2002 permetterebbe di garantire solo il finanziamento di base complessivo ma, non prevedendo alcun contributo alle ricerche dei singoli Istituti, penalizzerebbe gravemente i ricercatori nella possibilità di accedere ai fondi esterni per progetti di ricerca, che nel 2001 sono stati circa il doppio delle dotazioni ordinarie degli Istituti e provocherebbe l'ulteriore rinvio del completamento dei Progetti finalizzati in essere. Questa situazione determinerebbe per l'Ente l'impossibilità di assolvere alla sua missione istituzionale così come definita dall'art. 2 del decreto legislativo 30 gennaio 1999 n. 19. Il Consiglio Direttivo dà pertanto mandato al Presidente Lucio Bianco di chiedere un incontro urgente col Ministro dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca Scientifica e con le Commissioni parlamentari competenti per rappresentare l'urgenza di un intervento nella legge finanziaria in discussione mirato a risolvere la crisi in cui l'Ente versa. 

"LETTERA APERTA" DI FILIPPO GRASSIA AL PREMIER BERLUSCONI PERCHÉ IL GOVERNO COSTRINGE LO SPORT ALLA QUESTUA? 
Milano, 14 ottobre 2002 - "Caro Presidente, mi accingo a scrivere questa lettera aperta per esprimerLe la più profonda amarezza di fronte ai comportamenti del ministero dell'Economia che costringe il Coni a mendicare un finanziamento adeguato ai suoi nobili fini. Il rituale della questua finisce per danneggiare la Sua coalizione più della controparte. E' un fatto strategico. Il popolo dello sport, fatto di milioni di famiglie, non si spiega perché l'attuale governo faccia tanta fatica a soddisfare le esigenze dello sport a dispetto della sua valenza agonistica e sociale. L'interrogativo resta nell'aria al pensiero che Ella conosce alla perfezione questo mondo avendo battuto i corridoi prima del calcio dilettantistico e poi di quello professionistico. I successi del Milan non sono casuali, ma frutto d'un impegno straordinario e d'una programmazione raffinata. Mi rivolgo quindi a Lei con la speranza che dedichi un pizzico del Suo tempo e della Sua competenza allo sport per risolvere i tanti problemi sul tappeto. Alla Sua attenzione non può essere sfuggito il fatto che l'onorevole Tremonti, alle prese con conti insoddisfacenti, si comporti da commercialista più che da ministro. A luglio, per una manciata di milioni sui mille a passa del decreto omnibus, l'autorevole ministro dell'Economia ha bocciato la legge a favore delle associazioni dilettantistiche fregandosene, mi scusi il termine un po' pecoreccio, del fatto Ella l'aveva già festeggiata con il mondo del calcio. Qualche giorno fa la situazione s'è ripetuta. E la legge sui dilettanti, brillantemente redatta dal sottosegretario Pescante, è rimasta fuori dalla Finanziaria con gravissime conseguenze su un mondo oberato di costi e di lacci burocratici. Eppure si trattava di trovare una copertura di pochi milioni di euro, pari a una infinitesima percentuale della Finanziaria. Inevitabile, direi quasi fisiologico, il grido d'allarme lanciato da Carraro, Tavecchio e Petrucci, rispettivamente presidenti di Figc, Dilettanti e Coni: "Ancora qualche settimana e poi il mondo sportivo dilettantistico sarà costretto a fermarsi per mancanza di risorse finanziarie". A me l'operazione sa di autogol? E a Lei? Cui prodest? Alla maggioranza, no di sicuro. Le vicende del Coni sono apocalittiche. In estate l'ente, dopo aver raschiato il fondo del barile, s'è ritrovato così a terra da non avere neppure le risorse per pagare i dipendenti e garantire il fondo-pensioni. Le federazioni, a due anni dall'appuntamento olimpico di Atene, non sanno a quale santo rivolgersi per onorare gli eventi in calendario e portare avanti la preparazione in vista dei Giochi del 2004. Ci sono discipline che a stento possono permettersi gli spostamenti in pullman di 8-10 ore. Altro che i lussi del calcio. Per queste ragioni mi sono permesso di scrivere che il medagliere della prossima Olimpiade è in mano non solo agli atleti, ai tecnici, alle società e alle federazioni di appartenenza, ma anche alla disponibilità del Suo governo. Nella giornata di ieri si è avvertito un cambiamento nella misura in cui il ministero dell'Economia ha compreso la necessità di cambiare lo Statuto della Coni Servizi SpA lasciando alla Giunta e al Consiglio nazionale del Coni vero e proprio il compito di gestire l'attività sportiva. Vedremo come il CdA della nuova società muterà la stesura dell'articolo articolo 4. Allo stesso tempo gli uomini di Tremonti hanno assicurato, e ci mancava pure, le risorse necessarie a far girare il volano del Coni nei prossimi mesi. Mi auguro, caro Presidente, che l'onorevole Tremonti mantenga le promesse e non tenga in ostaggio lo sport, e chi dovrebbe averne la responsabilità, come il ministro Urbani, sotto la mannaia finanziaria. Lo sport è una risorsa di questo paese: basta contare le medaglie recentemente vinte nel nuoto, nel canottaggio e nel volley per non parlare dei successi in campo motoristico. Ma il giochino è destinato a spegnersi in mancanza di programmazione: una vittoria a livello internazionale non s'inventa da un giorno all'altro. Lo sport, onorevole Berlusconi, deve occupare un posticino di assoluta dignità nel Suo programma con finanziamenti fissati da una apposita legge: altrimenti sarà ancora questua. Che poi la dirigenza del Coni abbia gestito con approssimazione il business dei giochi, è un altro discorso. Ma non può essere una colpa da scontare all'infinito. Grato dell'attenzione, mi è gradito salutarLa con viva cordialità e fiduciosa attesa. Filippo Grassia Presidente Coni Provinciale di Milano (Per gentile concessione del magazine settimanale di economia sportiva Sportbitz) 

LA COMMISSIONE EUROPEA AUTORIZZA L'ACQUISIZIONE DI BURGER KING DA PARTE DEGLI INVESTITORI AMERICANI TPG III, GOLDMAN SACHS E BAIN CAPITAL INVESTORS 
Bruxelles, 14 ottobre 2002 - La Commissione europea ha autorizzato il progetto di acquisizione della catena di fast-food Burger King Corp, con sede negli Stati Uniti, da parte degli investitori americani Tpg Advisors III, Inc., The Goldman Sachs Group, Inc. e Bain Capital Fund VII, L.p. L'operazione farà confluire nello stesso gruppo Domino's Pizza e Burger King, che continuerà tuttavia a dover affrontare numerose catene concorrenti. Burger King, l'impresa rilevata, opera a livello mondiale nel settore della ristorazione rapida attraverso più di 10 000 ristoranti e punti vendita in franchising o di proprietà della società. Si tratta di una controllata indiretta al 100% di Diageo Plc, gruppo operante nel settore delle bevande con sede nel Regno Unito. L'operazione è stata notificata alla Commissione il 12 settembre in vista della sua autorizzazione in Europa. Delle nuove società madri, anche Bain Capital ha interessi nello stesso settore, in quanto opera come socio principale di un private equity fund, "Bain VI", che detiene una partecipazione nella Domino's, società di consegna di pizza a domicilio. Se si tiene conto della partecipazione di Bain Capital Investors' nei servizi di consegna a domicilio di Domino's, le attività delle parti si sovrappongono in numerosi Stati membri (Danimarca, Germania, Irlanda, Paesi Bassi, Spagna e Regno Unito). La quota di mercato combinata delle parti rimane tuttavia al di sotto del 15% in tutti i casi considerati. Burger King continua a dover affrontare la concorrenza di Mc Donald's, Quick, KFC e Pizza Hut, nonché di svariati operatori nazionali della ristorazione rapida. L'indagine di mercato della Commissione non ha pertanto fatto emergere preoccupazioni sotto il profilo della concorrenza. Il 19 agosto 2002, le autorità antitrust degli Stati Uniti hanno decretato la fine anticipata del periodo di sospensione applicabile sulla base delle norme statunitensi in materia di controllo delle concentrazioni, autorizzando in tal modo l'operazione negli Stati Uniti. Tpg Advisors III gestisce diversi fondi d'investimento, la cui attività primaria consiste nell'investire in società diverse attraverso acquisizioni e ristrutturazioni. Goldman Sachs è una società operante a livello mondiale nel settore degli investimenti, dell'attività bancaria e dei valori mobiliari. Goldman Sachs partecipa all'acquisizione attraverso diversi fondi azionari per i quali opera come gestore. Bain Capital Investors gestisce diversi fondi d'investimento ed investe in una serie di società diverse. Bain Capital Investors opera inoltre come socio principale del private equity fund "Bain VI", che detiene una partecipazione in Domino's. Domino's è una società statunitense operante a livello mondiale nei servizi di consegna di pizza a domicilio. 

ADOTTATA LA PRIMA RELAZIONE DELL'UNIONE EUROPEA SUGLI ALIMENTI IRRADIATI 
Bruxelles, 14 ottobre 2002 - La Commissione europea ha adottato una relazione sull'irradiazione degli alimenti nell'UE, che include informazioni in merito alla correttezza dell'etichettatura degli alimenti irradiati immessi sul mercato dell'UE. La relazione, la prima di questo genere, si basa sui risultati di controlli effettuati dalle autorità nazionali negli Stati membri. In generale, la relazione indica un elevato livello di conformità con i requisiti della direttiva dell'UE in materia di irradiazione degli alimenti. Tuttavia, le autorità del Regno Unito hanno riscontrato prove di irradiazione nel 42% di taluni integratori dietetici. Dato che per la maggior parte di questi integratori l'irradiazione non è consentita dall'Unione europea, la Commissione ha richiesto agli altri Stati membri di controllare questo specifico settore. 

"I NUOVI SAPORI DELL'EUROPA" - AD ALBA, IL 26 OTTOBRE PROSSIMO CONVEGNO INFORMATIVO SULLE OCCASIONI DI SVILUPPO OFFERTE DAL PROCESSO DI ALLARGAMENTO DELL'UNIONE EUROPEA 
Alba, 14 ottobre 2002 - Il 26 ottobre prossimo, ad Alba (Cuneo), dalle ore 9.30 e per tutta la mattinata, si svolgerà un Convegno informativo sulle occasioni di sviluppo offerte dal processo di allargamento dell'Unione europea, sul tema "I nuovi sapori dell'Europa". Sede: Auditorium della Fondazione Ferrero - Strada di Mezzo, 44 - Alba. In apertura interverranno G. Rossetto (sindaco di Alba), F. Perletto (Consigliere delegato ai patti territoriali e città gemelle), R. Santaniello (Direttore della Rappresentanza a Milano della Commissione europea), M. G. Cavenaghi-Smith (Responsabile dell'Ufficio di Milano del Parlamento europeo), U. Fava (Direttore del Carrefour Piemonte). Sono quindi previsti contributi di P. Guerrieri (vicepresidente dell'Istituto Affari Internazionali) su Le opportunità e le sfide dell'allargamento; S. Micossi (Direttore generale Assonime) su Le istituzioni e i processi decisionali della nuova Europa; F. Mosconi (professore di Economia all'Università di Bologna) su Le strategie di impresa nell'Europa allargata; G. Gatti (viceprsidente Energy Advisors) su Le nuove dimensioni del mercato interno dell'energia nella nuova UE. Seguiranno un dibattito e le conclusioni di G. Podestà, vicepresidente del Parlamento europeo. Interverranno esponenti del PE, rappresentanti regionali, associazioni di categoria e rappresentanti del mondo socioeconomico. Per informazioni: Società Consortile Langhe Monferrato Roero Tel. 0144 321897 e-mail carrefour@lamoro.it 

IL REGNO UNITO OSPITERÀ UNA MANIFESTAZIONE INTERNAZIONALE SUL BIOMERCATO 
Harpenden, 14 ottobre 2002 - La terza edizione della manifestazione "Rothamsted International Biomarket", sostenuta dalla Commissione nell'ambito del programma "Qualità della vita" del quinto programma quadro, si terrà dal 5 al 7 novembre ad Harpenden (Regno Unito). La manifestazione si sostanzia in un incontro internazionale di interconnessione commerciale per quanti sono impegnati nella ricerca, nello sviluppo e nella commercializzazione di prodotti e servizi innovativi derivati dalle piante e dalle risorse microbiche. In particolare, l'iniziativa è rivolta a bioimprenditori, gestori di incubatori di imprese e direttori per lo sviluppo commerciale nel settore delle bioscienze, investitori, agenti di brevetti, gruppi per il trasferimento tecnologico ed altre parti interessate alla commercializzazione di prodotti ottenuti dalle piante e dai microbi. Il programma affronterà le seguenti tematiche: agrobiotecnologie, bioprospezione, biorimedi, bioterapia, protezione dei raccolti, diagnostica, alimenti funzionali, genomica, materie prime industriali, biotecnologie marine, inoculanti microbici, farmacognosia, biologia molecolare delle piante e materie prime rinnovabili. La manifestazione darà altresì risalto alla sottosezione "La fabbrica della cellula" del programma "Qualità della vita". Infolink: http://www.biomarket.iacr.ac.uk 

GENOVA :IL DIPORTISTA INTELLIGENTE UN CODICE DEI PORTI. 
Genova, 14 ottobre 2002 - Sono circa 800.000 i mezzi di navigazione privata che incrociano i nostri mari ed i nostri laghi 72mila sono gli scafi sono i 7 metri e mezzo.12500 i velieri oltre i 10 metri .Oltre 33mila barche sotto i 10 metri.Vela in crescita ma la maggioranza è ancora di barche a motore .Il costo di un posto barca puo' variare da 2000 a 7000 €uro all'anno a seconda delle dimensioni (il caso limite è Porto Cervo con 500€uro al giorno) Oltre 3 milioni i praticanti (un mercato di 5,5 miliardi di €uro) di una attività che definiamo da diportista,per semplicità.Sono 132ooo circa i posti barca attrezzati e vi è un incremento di parcheggi che viaggia al ritmo del 10%. Si afferma secondo Telefono Blu la principale associazione di tutela dei turisti ,una cultura sempre piu' rispettosa delle regole e dei luoghi contestualmente per la legge del contrappeso anche se in modo controllato si deve consentire al diportista di accedere in tutte le località possibili pagando se necessario il giusto prezzo .Non ergendo steccati e proibizionismi che solo il nostro paese ha adottato in questi ultimi anni. Telefono Blu in tal senso ha attivato tre iniziative 1-Il decalogo del dipartita che viene diffuso a tutti i naviganti che lo richiedono 2- Un sito specifico per la certificazione del marchio di qualità "Vela Blu" http://www.telefonoblu.org/velablu.html  3- Una nuova iniziative per i porti , a fronte di una legislazione vacillante e tortuosa, che definisca con una legislazione piu' leggera un "nuovo codice dei porti" Telefono Blu raccoglie inoltre direttamente con email dal portale www.telefonoblu.it  ed il centralino 1780.08.08.08 Con il natante non superare mai le velocità consentite dalle capitanerie di porto. La partenza dalla spiaggia delle barche a motore deve avvenire o nelle apposite corsie di uscita o a remi per i primi 300 metri della costa. Non provocare onde, sulle spiaggia dove i bagnanti prendono il sole dovute alla velocità o al tipo di natante(dislocamento). Durante la navigazione non gettare mai sacchetti di plastica, immondizia, bottiglie ecc. che costituiscono danno all'ambiente e pericolo alla navigazione.Migliorare le attrezzature di bordo per risparmiare acqua ed energia. All'interno dei parchi marini deve essere consentita la navigazione ai diportisti, i quali devono rispettare le normative di tutti i paesi del mondo con particolare at-tenzione all'ambiente e alla fauna e vegetazione marina. Evitare la pesca subacquea nei territori protetti e de-nunciare gli abusi e qualsiasi tipo di pesca negli spazi non consentiti. E' fondamentale che il turismo ed il charter nautico "intelligente" possano fruire anche delle aree protette, laddove l'impatto non costituisca danno per l'ecosistema ed il diportista deve esserne garante. Stabilire un "numero chiuso" per l'accesso ad aree di particolare pregio turistico ambientale nei periodi di maggiore affollamento,tali pero' da assicurare una giusta fruizione ai turisti nautici. Sviluppare nelle scuole la cultura nautica ed il rispetto dell'ambiente marino e la conoscenza del mare come risorsa fondamentale e fruibile. Segnalare la presenza in mare di materiali pericolosi ,denunciare casi di inquinamento . 

AL CONVEGNO "IL FOTOVOLTAICO IN EUROPA" PARLA MARTIN GREEN, NOBEL ALTERNATIVO PER L'ENERGIA SOLARE 
Roma, 14 ottobre 2002 - Anche un Nobel al convegno romano sull'energia fotovoltaica. Il professor Martin Green, Direttore della ricerca presso il centro per l'ingegneria fotovoltaica dell'università di New South Wales (Australia) ha infatti appena ricevuto il prestigioso premio Nobel Alternativo 2002 creato più di vent'anni fa dalla fondazione Right Livelihood Award, voluta dallo scrittore svedese-tedesco Jakob von Uexkull. Il premio, conferito a chi ha proposto soluzioni pratiche ed esemplari ai problemi cruciali del mondo, è diventato famoso come "l'alternativa al tradizionale Premio Nobel". I vincitori del Premio Nobel Alternativo sono annunciati in ottobre nella stessa settimana in cui vengono conferiti i prestigiosi Nobel dell'Accademia svedese e riceveranno il premio il 9 dicembre, un giorno prima della annuale cerimonia dei Nobel. Quest'anno Martin Almada, che è stato incarcerato e torturato durante l'ex dittatura in Paraguay, è stato premiato per il suo lavoro per aver sostenuto la democrazia, il rispetto dei diritti umani e lo sviluppo sostenibile nel suo paese, ha dichiarato la fondazione. Lo scienziato australiano Martin Green ha condiviso il premio per i suoi studi sull'energia solare. Il professor Green, presente al convegno internazionale sull'energia fotovoltaica organizzato a Roma da Eta di Firenze e Wip di Monaco, è stato raggiunto dalla importante comunicazione proprio durante i lavori del convegno. Il professore ha dichiarato: "Sono molto felice di questo riconoscimento. Io spero che questo aiuti a far conoscere al mondo il lavoro che stiamo facendo per fornire energia pulita e accessibile a chiunque ne abbia bisogno. Il che vuol dire i due miliardi di persone nel mondo che non hanno accesso alla corrente elettrica ma vuol dire anche tutte le persone che usano energia prodotta da combustibile fossile e che sono preoccupate dai cambiamenti del clima". "La visibilità garantita da questo premio - continua il professore - contribuirà, spero, ad una rapida diffusione di queste tecnologie. Dal mio punto di vista, questo dovrebbe condurre al felice risultato di far sì che i costi correlati allo sviluppo di nuove fonti di energia non siano a carico di quelli che ne hanno bisogno, che sono le comunità più povere, ma siano sostenuti, nelle fasi pionieristiche, dai paesi più ricchi, in modo che i paesi meno abbienti possano beneficiare di ricerca, sviluppo e risultati resi possibili dagli investimenti fatti dai paesi più avanzati". 

IL FOTOVOLTAICO IN EUROPA: CONCLUSI I LAVORI DEL CONVEGNO INTERNAZIONALE PV IN EUROPE. IL MERCATO CRESCE STABILMENTE E I COSTI SI SONO DIMEZZATI NEGLI ULTIMI 10 ANNI. INTERESSANTI LE PROSPETTIVE PER L'INSERIMENTO DEI SISTEMI FOTOVOLTAICI NEGLI EDIFICI 
Roma, 14 ottobre 2002 - Si è chiusa l'11 ottobre al Palazzo dei Congressi la conferenza internazionale sull'energia solare "PV in Europe" a cui hanno partecipato più di 700 delegati provenienti da 57 paesi, oltre ai 250 iscritti per la giornata italiana ed ai 300 espositori. Il convegno è stato organizzato da Eta di Firenze e Wip Munich, aziende da molti anni attive nel settore. E' emerso come il mercato mondiale del fotovoltaico cresce in modo continuativo del 25% all'anno e oggi è nell'ordine di 430 megawatt, di cui il 60% inerenti a progetti collegati alla rete elettrica. In questi ultimi 10 anni il costo dell'energia prodotta con tali sistemi si è dimezzato, da oltre 1 euro a 50 centesimi di euro per chilowattora. Gli esperti concordano che migliorando le tecnologie esistenti e introducendo nuovi processi si può facilmente arrivare a 20 centesimi di euro a chilowattora. Questo valore la renderebbe competitiva almeno con il valore che l'energia avrà durante l'ora di punta. Il mercato interessante per l'Italia e l'Europa è quello di inserimento di questi sistemi negli edifici. La Germania si è confermata il leader di questo tipo di applicazioni e nel 2001 ha installato più di 22,000 sistemi in case e strutture pubbliche, grazie anche a incentivi sulle tariffe elettriche garantiti per 20 anni. E' stato notato come in Spagna, dove sono stati introdotti sistemi di incentivazione di pari livello, il mercato non è decollato perché questi non erano garantiti nel tempo.I Giapponesi, che lo scorso anno hanno installato quasi 25,000 impianti, hanno mostrato come il loro elemento vincente è stato prevedere l'inserimento dei sistemi solari già nella fase di progettazione degli edifici. I grandi costruttori immobiliari hanno infatti brevettato e messo a catalogo edifici dotati di impianti fotovoltaici. Winfried Hoffmann della RWE ha mostrato come utilizzare moduli di alta qualità estetica (in edifici di prestigio quali banche, sedi istituzionali delle aziende etc.) costa intorno a 400 €/m2, confrontabile con i 300 €/m2 del granito e i 250 €/m2 del vetro isolante, materiali normalmente usati. Mario Gamberale del Ministero dell'Ambiente ha confermato che l'attuale programma "Tetti fotovoltaici" ha già raggiunto i 1,300 kw installati e l'insieme dei progetti italiani dovrebbe portare a circa 20,000 kw installati entro la fine del 2003. Per aumentare la visibilità del solare è stato suggerito l'opportunità di promuovere sistemi fotovoltaici in edifici pubblici e scuole. Importante è a questo proposito l'esempio tedesco dove nel corso di 10 anni circa 1,000 scuole per un totale di 1 milione di ragazzi hanno avuto la possibilità di acquistare familiarità con la tecnologia fotovoltaica. Le previsioni per l'industria fotovoltaica sono di raggiungere un giro d'affari di circa 70 miliardi di euro all'anno entro il 2020, ed è chiaro che quei paesi che oggi investono in tecnologia solare riusciranno in futuro a presidiare un'importante e strategica fetta di mercato. Tra gli attori italiani del fotovoltaico è stata presentata anche in questa occasione la nascita di Tre, la joint venture paritetica tra Enel GreenPower e CamTech costituita allo scopo di iniziare l'attività di commercializzazione dei componenti e sistemi nel settore fotovoltaico. Roberto Vigotti di Enel GreenPower ha infatti sottolineato che "il grande impegno di Enel per i sistemi elettrici solari, che negli ultimi anni ha portato alla realizzazione di centinaia di impianti tra cui le centrali di Vulcano e Serre, si concretizza in nuovi progetti nelle isole minori e aderendo al programma "tetti fotovoltaici", offrendo soluzioni innovative "chiavi in mano", anche grazie a catene di franchising". Nel corso della conferenza sono state più volte riprese le raccomandazioni di Johannesburg per la diffusione di energie sostenibili nei paesi in via di sviluppo. I sistemi solari sono stati già in passato promossi in questo contesto grazie a donazioni e sistemi di cooperazione. La grande novità emersa in questa occasione è il concetto dell'implementazione di soluzioni adatte a comunità e villaggi isolati. I sistemi solari, mini eolici e batterie d'accumulo possono favorire non soltanto i bisogni essenziali di energia, ma anche attività artigianali o commerciali che permettono il guadagno necessario a garantire il minimo che consentirà a questi villaggi di provvedere alla manutenzione e allo sviluppo degli impianti. Corrado Clini del Ministero dell'Ambiente ha presentato il programma per l'adozione in grande scala di sistemi rinnovabili nell'area del Mediterraneo, sistemi che corrispondono ai reali bisogni delle popolazioni locali come garantire sviluppo alle comunità isolate: destalinizzare l'acqua di mare e dei pozzi salmastri, creare sistemi per la refrigerazione dei prodotti di pesca e agricoltura. L'Italia nei prossimi mesi concretizzerà questa iniziativa sia a livello istituzionale che coinvolgendo le grandi aziende energetiche e il settore privato in genere. L'obiettivo è fornire l'energia rinnovabile ad almeno 100 milioni di abitanti dell'area Mediterranea in 10 anni e trovare nuovi sistemi di finanziamento quali ad esempio meccanismi di Kyoto, i fondi della cancellazione del debito pubblico e il coinvolgimento delle istituzioni finanziarie mondiali. Pietro Menna della direzione energia della Commissione Europea ha ricordato come questa iniziativa si inquadra nella più vasta attività per la lotta alla povertà e per lo sviluppo sostenibile. Enzo Millich, della stessa direzione, ha sottolineato come sono disponibili per il prossimo programma "2003-2006" 810 milioni di euro per la ricerca sull'efficacia energetica e sulle fonti rinnovabili, 215 milioni di euro per le azioni di produzione dell'uso "intelligente" dell'energia, alcune centinaia di milioni di euro nell'ambito della nuova "Iniziativa energetica" per sopprimere la povertà nel mondo. Si ritiene che 2/3 di queste somme verranno attribuiti alle fonti rinnovabili di energia. In conclusione Robert Johnson del Strategies Unlimited, uno dei più rinomati analisti del settore, ricorda che oltre al ruolo della ricerca, dell'industria, dei progettisti e delle società elettriche, manca ancora, per un vero successo dell'energia solare, la risposta dei potenziali utenti: "un vero salto quantitativo ci sarà grazie al personale riconoscimento dell'impatto che l'energia ha sulla nostra esistenza individuale, sul fatto che questo impatto diventerà imperativo nel prossimo decennio e che ognuno di noi ha, grazie all'adozione dell'energia solare di incidere sulle scelte energetiche: in sintesi sarà così possibile percepire finalmente il valore aggiunto che l'utilizzo del sole ha in termini ambientali, sociali e di servizio energetico." 

INQUINAMENTO ATMOSFERICO, 6 CITTÀ AL MICROSCOPIO IL CNR HA MESSO A CONFRONTO TRE ANNI DI DATI RIFERITI A ROMA, MILANO, TORINO, BOLOGNA, FIRENZE E BARI. I RISULTATI? INCORAGGIANTI. CON PIÙ DI UN'ECCEZIONE 
Carrara 14 ottobre 2002 - Roma e Milano, Torino e Bologna, Firenze e Bari. Sono le sei città italiane che l'Istituto per l'Inquinamento Ambientale del Cnr ha passato al microscopio per tre anni (1999-2001) con l'obiettivo di definire il trend reale del fenomeno smog su una scala temporale scientificamente accettabile. La ricerca è stata presentata dal direttore dell'Istituto Ivo Allegrini e dai suoi collaboratori Alessandra Fino e Lucio Confessore nel corso di un convegno sul Materiale particellare in atmosfera organizzato in chiusura di Ariambiente, il Salone ecologista che per tre giorni ha calamitato a Carrara politici, amministratori, esperti e imprenditori del settore. "Non si tratta di una classifica delle città più virtuose", ha spiegato Allegrini, "perché ognuna usa metodi di monitoraggio diversi, ma soprattutto perché hanno anche condizioni atmosferiche diverse che possono influenzare i valori anche in misura sensibile". Con qualche importante eccezione, i dati dimostrano che nel complesso la situazione si sta evolvendo positivamente. Conseguenza delle nuove benzine, di motori più moderni e di alcuni interventi strutturali a lungo termine, ha specificato Allegrini, più che di palliativi come le targhe alterne, le domeniche ecologiche e altri analoghi interventi occasionali. Nei tre anni presi in esame sono dunque calati benzene e biossido di zolfo, biossido di azoto e monossido di carbonio. Anche la concentrazione di polveri fini, il Pm10, è generalmente diminuita benché rimanga quasi ovunque superiore al valore limite di 40 microgrammi al metro cubo fissato per il 2005 dal recente decreto ministeriale n. 60/2002. "Le colpe sono varie", ha ricordato Allegrini, "In particolare di motori diesel, motorini, riscaldamento domestico, produzione di energia e anche provenienze remote, ossia un inquinamento proveniente da città anche non vicinissime". Nel periodo analizzato è stata considerata per ciascuna città la stazione di monitoraggio più rappresentativa. Il PM10 (concentrazione annuale) è dunque diminuito a Bologna (Porta S. Felice) da 67 microgrammi al metro cubo a 53; a Firenze (viale Gramsci) da 59 a 31; a Roma (largo Arenula) da 62 a 54; a Torino (via della Consolata) da 73 a 63. E' invece stabile a Milano (largo Juvara, circa 46 migrogrammi) e a Bari (via Savoia, circa 64). Il benzene è diminuito in 4 casi su 6. A Firenze (viale Rosselli) da 19 microgrammi al metro cubo a 11. A Milano (via Senato) da 8 a 5. A Roma (via Tiburtina) da 15 a 11. A Torino (via della Consolata) da 9 a 8. In controtendenza Bologna almeno a Porta S. Felice (da 6 a 8), mentre Bari (via Savoia) non registra variazioni e si attesta sui 12 microgrammi al metro cubo. Tutte le città, tranne Milano, superano comunque il valore limite di 5 microgrammi previsti dal DM 60 per il 2010. Quanto all'ozono il Cnr avverte che la situazione è molto complessa perché i valori possono in realtà corrispondere a un inquinamento assai elevato da monossido di azoto prodotto da auto e riscaldamenti. L'istituto ha considerato oltre alle sei città precedenti anche Genova, Napoli e Palermo. E ha contato le ore in cui, in media, è stato superato il livello di attenzione di 180 microgrammi al metro cubo. Risulta dunque che a Bari si è passati dalle 0 ore del 1999 alle 10 del 2001; a Firenze da 0 a 2; a Milano 10 a 15; a Torino da 19 a 68. Le ore di superamento del livello di attenzione sono diminuite a Bologna (da 100 a 38), a Genova (da 112 a 5), a Napoli (da 32 a 5), a Palermo (da 47 a 12), a Roma (da 32 a 28). Si tratta comunque di valori, ha concluso Allegrini, su cui incidono fenomeni stagionali di natura meteorologica, in particolare venti e irradiazioni solari. Anche l'ozono può arrivare da località molto lontane. 

SMOG KILLER, 17 MILA ITALIANI MORTI PREMATURI NEL 2003 
Carrara, 14 ottobre 2002 - "Nei prossimi dodici mesi tra 17 e 18 mila italiani moriranno prematuramente uccisi dall'inquinamento da traffico. Altri 3000 lasceranno la vita in incidenti stradali in ambiente urbano e 220 mila resteranno feriti più o meno gravemente". Esponendo queste tragiche previsioni al convegno organizzato ieri a Carrara dalla Regione Toscana nel quadro del Salone Ariambiente, Jacopo Simonetta, uno degli attivisti di punta dell'associazione Amici della Terra, si è esplicitamente quanto polemicamente augurato di attirare non solo l'attenzione dell'uomo della strada, "ma anche di qualche sindaco e assessore". Di certo sono ormai pochi gli amministratori pubblici ostinatamente insensibili di fronte alle nostre catastrofi ambientali. Il problema vero, purtroppo, è che qualsiasi decisione si scontra con comportamenti diffusi e radicati. Al punto che tutti desiderano città pulite e cieli limpidi, ma senza rinunciare a niente, come appunto mise in luce un anno fa un clamoroso sondaggio condotto da Ariambiente tra gli abitanti delle principali città italiane. Simonetta, semmai, se l'è presa con le decisioni velleitarie e senza basi certe. "Soffochiamo sempre di più nelle polveri fini e nell'ozono", ha detto, "ma non si vedono ancora interventi organici ed efficaci, come se si considerasse la densità di traffico un valore acquisito, non modificabile. Viceversa, ogni anno fioccano dichiarazioni e proposte assolutamente fantastiche, come quella di Gianni Agnelli di rinnovare gli incentivi alla rottamazione delle auto. Le stesse grandi speranze nell'auto elettrica ignorano che un motore del genere consuma una quantità eccessiva di energia per produrre la quale si crea anche un plus di inquinamento". Le nostre previsioni per il 2003, ha aggiunto l'esponente degli Amici della Terra, hanno una base scientifica in ciò che è accaduto di recente nelle città italiane: "Nel 1999 e nel 2000 abbiamo avuto oltre 17 mila morti prematuri per inquinamento da PM10, per un totale di 200 mila anni di vita perduti. La stessa Organizzazione Mondiale della Sanità sostiene che la mortalità imputabile allo smog è superiore a quella per incidenti. Dal punto di vista economico, i costi indotti dalle emissioni di gas inquinanti sfiorano i 20 miliardi di Euro all'anno, senza contare gli ingenti danni al patrimonio storico e artistico, per quanto in proposito manchino informazioni dettagliate. Tutti costi e danni, comunque, dovuti per la quasi totalità al traffico". Previsioni facili i 17/18 mila morti, ha detto Simonetta. Negli ultimi mesi pioggia e vento hanno tenuto l'aria delle nostre città particolarmente pulita. Ma al primo cambiamento meteorologico tornerà a formarsi lo smog fotochimica, ossia l'atmosfera killer. "E in queste condizioni parlare di così tante vittime è una valutazione perfino prudente", ha concluso, "Valutazione che non tiene conto, infatti, di un numero enorme di patologie non letali (asme, allergie, insonnia, ecc.) o non riconducibili con certezza a specifici inquinanti da traffico (moltissimi tumori provocati da una serie di concause). Ne' si tiene conto di ferite lievi e contusioni che non comportano il ricorso alle strutture sanitarie". 

INDAGINE ABACUS: IL 77% DEI DIPORTISTI COMPREREBBE UNA BARCA "ECOLOGICA" 
Genova, 14 ottobre 2002 - Sabato di sole e di grande pubblico fin dalle prime ore della giornata per il secondo e ultimo weekend del Salone Nautico Internazionale, che si è chiuso domenica 13 ottobre, alla Fiera di Genova: dopo la forte pioggia di venerdì, l'arrivo del bel tempo ha contribuito ad aumentare l'afflusso di visitatori. Nella sala Riviera di Fieracongressi, Ucina e Consorzio Obbligatorio degli Oli Usati hanno presentato i risultati di un'indagine Abacus, condotta su un campione di circa mille persone, sulla sensibilità ambientale e sul profilo dei visitatori del Salone Nautico. Secondo il sondaggio il 77% del campione è disponibile all'acquisto di una barca "ecologica" a fronte della possibilità di accedere alle aree marine protette; il 75% dei diportisti, inoltre, si affida a strutture organizzate (porti, cantieri ecc.) per il corretto smaltimento dell'olio usato. Riguardo il profilo del pubblico, il 47% dei visitatori della rassegna possiede una barca e il 48% viene a Genova con un interesse specifico finalizzato all'acquisto. Tra i visitatori arrivati al Salone per la prima volta il 34% degli interpellati lo ha trovato "decisamente migliore" rispetto a come se lo immaginava, mentre il 29% dei visitatori abituali lo ha trovato "decisamente migliore" delle passate edizioni. L'evento clou di sabato è stato sicuramente l'incontro con gli azzurri della vela olimpica, organizzato al Teatro del Mare dalla Federazione Italiana Vela. Il presidente Sergio Gaibisso, il vicepresidente Gianfranco Busatti e il segretario generale Mauro Tirinnanzi hanno accolto un gran numero di appassionati nel corso di una festa alla quale hanno partecipato gli atleti della nazionale, a cominciare naturalmente da Alessandra Sensini, oro alle Olimpiadi di Sydney 2000 in classe Mistral. Insieme alla campionessa toscana nella struttura di Marina Due c'erano Pietro e Gianfranco Sibello (49er), Diego Negri (Laser), Alberto Sonino (Tornado) Daniela Magistro (470 f) ed Elisabetta Saccheggiani (470 f). Fra gli ospiti anche Alessia Merz, ospite di un cantiere forlivese. L'attrice, accolta da un seguito di fan, ha raccontato la sua grande passione per il mare, a dispetto delle sue origini: "Sono una 'montanara' e forse per questo amo molto il mare: non ho una barca ma sono molto contenta quando qualcuno mi ospita a bordo durante le vacanze. Tra vela e motore? Sono indecisa, le barche a motore sono più adatte ai giovani mentre la vela la vedo più come una parentesi riflessiva per chi ha qualche anno in più". Genova sarà il punto di riferimento per la salvaguardia della pesca nel Mediterraneo. La Regione Liguria e le organizzazioni della pesca professionale hanno promosso infatti un progetto "Interreg" che coinvolge anche Francia, Spagna, Malta e alcuni stati del Nord Africa per il monitoraggio delle risorse ittiche: lo strumento sarà un osservatorio comune che raccolga nuovi dati e coordini le ricerche, in modo da produrre una documentazione completa sul settore pesca per identificare i "Distretti" di pesca e gestirli adeguatamente. L'onorevole Maurizio Balocchi, sottosegretario agli Interni, ha visitato ufficialmente il Salone. Nel pomeriggio è stata la volta dell'ambasciatore delle Filippine Philippe J. Lhuillier. Visti fra i padiglioni anche Paolo Calissano, Carmine Abbagnale e Nicola Brischigiaro, l'apneista che "parla con i delfini". Brischigiaro da anni lavora con il Consiglio Nazionale delle Ricerche, dedicando il suo impegno ad esperimenti di comunicazione con i delfini. 

BRAIN 2002 - ULTIMA CHANCE 
Milano, 14 ottobre 2002 - Visto il successo delle precedenti sessioni di test per la Gara Nazionale d'Intelligenza "Brain 2002". E' stato deciso di organizzare un'ulteriore sessione di test, valevoli per la gara e per l'ammissione al Mensa, "The High I.Q. Society", per la giornata di: sabato 19 ottobre 2002 - nel pomeriggio. La gara avra' luogo presso il Novotel Milano Est, in Via Mecenate 121 a Milano. (Per chi arriva in tram dal centro di Milano: tram nr. 27, per chi arriva in treno: Stazione Centrale - metrò linea gialla, scendere a San Donato Milanese e poi prendere il bus nr. 39 (escluso la domenica), Per chi arriva in auto: Tangenziale Est, uscita Mecenate, al termine della rampa, pochi metri a destra). La gara, aperta a quanti abbiano compiuto almeno sedici anni d'eta', consiste nel sostenere un test di 36 domande nel tempo di 40 minuti che, per una precisa scelta, non richiede conoscenze culturali, linguistiche o matematiche. Il risultato minimo richiesto, che sara' comunicato ai partecipanti in forma strettamente riservata, e' il raggiungimento della soglia di 148 punti della scala di Cattell, corrispondenti al 98 percentile della popolazione. Il test costa 11 euro per chi ha meno di 25 anni e 22 euro per gli altri. Verra' richiesta l'esibizione di un documento di identita'. Sono previsti i seguenti premi per i primi classificati a livello nazionale e regionale: 1° naz: fotocamera digitale Olympus 2 Mega Pixel; 2° naz: un telefono cellulare Wap tecn. Java; 3° naz: un lettore CD portatile; 1° reg.: orologio da polso Swatch; 2° reg: Cd Rom Rizzoli New Media; 3° reg: Cd Rom Rizzoli New Media. Per partecipare e' necessario scrivere o telefonare al Segretario Regionale, Rodolfo Di Maggio (e-mail: lombardia@mensa.it  - cell. 349 45 30 605) indicando il proprio nominativo, la data di nascita e un recapito di e-mail o telefonico. 

TECNOLOGIA PLANTRONICS A FAVORE DEL MONDO NO-PROFIT L'AZIENDA LEADER NELLA PRODUZIONE DI CUFFIE PER TELECOMUNICAZIONI COLLABORA CON NOISE SUPPORTANDO IL NUOVO CENTRO DI FIDENZA 
Milano, 14 ottobre 2002 - E' stata inaugurata sabato 12 ottobre a Fidenza alle ore 11,30 la Sede Operativa ed il Centro Formazione ed Addestramento di Noise (Nucleo Operativo Interdisciplinare per i Servizi d'Emergenza), associazione volontaria Onlus, che opera prioritariamente nel settore della Protezione Civile. Il centro - una infrastruttura di circa 3500 mq - costituisce un unicum a livello regionale e consentirà di formare le aziende e il volontariato che operano nel settore della sicurezza in senso generale (antincendio, sicurezza, lg.626, pronto soccorso, ecc). Tra le infrastrutture logistiche progettate e realizzate da Noise sono compresi moduli di protezione civile specializzati già componenti la Colonna Mobile della Regione Emilia Romagna, tra cui la Segreteria Mobile di Emergenza ed il Modulo Telecomunicazioni, una struttura tecnologicamente avanzata realizzata per la gestione, in emergenza, del traffico radio/telefonico. Plantronics, leader mondiale nella produzione di cuffie per telecomunicazione, ha deciso di mettere a disposizione di questi moduli 3 adattatori CA40, fiore all'occhiello della gamma di prodotti Office di Plantronics. Ca40 h un sistema di cuffie senza fili, composto da una unità mobile leggerissima con portata fino a 50 m che offre eccellente qualitàè acustica e permette agli operatori di comunicare utilizzando contemporaneamente radio, telefono ed, eventualmente, computer ottimizzando, specialmente in una situazione di emergenza, la proprie performance e l'attenzione dedicata alla gestione delle comunicazioni. Ha affermato Massimo Cerri, fondatore ed attuale presidente di Noise: _Abbiamo realizzato infrastrutture mobili ed una sede operativa dove si simulano la realtà, le tecniche e le metodologie da applicare nelle emergenze. I prodotti offerti da Plantronics si sono rivelati insostituibili in quanto aiutano i nostri operatori a raggiungere una elevata professionalità indispensabile per comunicare con l'area operativa e tra di loro, attraverso radio e telefono. Il livello qualitativo del servizio h stato certamente incrementato dall'affidabilità e dalla performance resa possibile dalle cuffie wireless di Plantronics_. Ha quindi aggiunto Giancarlo Degortes, General Manager di Plantronics Italia La tecnologia pur essere di grande aiuto alle unità di crisi durante le emergenze e i disastri naturali, quando è necessario agire tempestivamente e con precisione. E Plantronics h lieta di poter mettere la sua tecnologia avanzata e l'esperienza pluridecennale a favore di associazioni volontarie impegnate in queste emergenze. 

PRESENZA DEI RAGAZZI DEL 2006 A CINEMAMBIENTE 
Torino, 14 ottobre 2002 - Da sempre attento alle esigenze e all'educazione del mondo giovanile, Cinemambiente apre i suoi spazi anche ai Ragazzi del 2006, un progetto di volontariato civico mirato alla formazione di giovani volontari in vista dei Giochi olimpici che si svolgeranno a Torino nel 2006. Chi sono i Ragazzi del 2006? 20.000 giovani tra Torino e Provincia, nati tra l'81 e l'88, hanno già aderito al progetto e partecipano periodicamente alle offerte formative spaziando su tre settori di attività: la cultura, lo sport e il volontariato. Nel 2006 faranno parte dell'organizzazione olimpica accogliendo i visitatori e fornendo servizi utili alla città. Perché i Ragazzi del 2006 a Cinemabiente? Il progetto cerca di stimolare la partecipazione attiva dei giovani agli eventi cittadini, permettendo loro di misurarsi con la produzione cinematografica del territorio piemontese e di affinare la loro sensibilità critica nei confronti di una realtà, quella cinematografica, che sta sempre più caratterizzando la vita culturale di Torino. Cosa fanno i Ragazzi del 2006 a Cinemambiente? Giuria Giovani: a 20 ragazzi iscritti al progetto viene offerta la possibilità di far parte di una Giuria che, in aggiunta a quella ufficiale, decreterà il vincitore sia nel Concorso Internazionale Lungometraggi sia nel Concorso Internazionale Cortometraggi. Accoglienza&Info: un gruppo di trenta volontari entreranno nell'organizzazione del festival occupandosi dell'accoglienza di ospiti e giornalisti ed elaborando un daily informativo da distribuire durante la manifestazione al pubblico e agli addetti ai lavori. Sigla per Ecokids: ègià al lavoro il gruppo di Ragazzi del 2006 che sta girando "1 minuto per l'ambiente", il cortometraggio che verrà utilizzato come sigla di apertura per Ecokids, la sezione dedicata al pubblico dei più giovani. Le attività formative per i ragazzi del 2006 si svolgono a Torino e Provincia, ma è possibile iscriversi al progetto da tutta Italia, partecipando con proposte e suggerimenti, dopo aver consultato il sito: www.ragazzidel2006.it. Per chi ama scrivere, da ottobre 2001 é attiva "006", la webzine settimanale dei Ragazzi del 2006 a cui inviare articoli su temi che riguardano il mondo giovanile e il modo di vivere la propria città. Chiunque può diventare corrispondente visitando il giornale on line www.006.it  e scrivendo a redazione@006.it  Infolink: www.ragazzidel2006.it 

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