QUOTIDIANO DI: New & Net Economy, Finanza, Politica,Tecnologia, E-business, Turismatica ed Attualità

NOTIZIARIO
MARKETPRESS

NEWS
di

LUNEDI'
14 OTTOBRE 2002

pagina 4

 

La nostra vetrina dei 
PRODOTTI
ARTIGIANALI
e' aperta... visitatela

 

 

 

 


Entrate nell'
AREA
DELLE NOVITA'
troverete esposti molti
prodotti interessanti

 

 

 

 

 

 

 

 

 

L'esposizione dei 
PRODOTTI
PER IL LAVORO
è aperta visitatela

 

 

"INTRODURRE LA FIGURA DELLO PSICOLOGO SCOLASTICO" UNA PROPOSTA DEGLI PSICOLOGI LOMBARDI PER PREVENIRE L'EVOLVERE DEL DIFFUSO DISAGIO GIOVANILE IN COMPORTAMENTI DEVIANTI

Milano 14 ottobre 2002 - Si è tenuta l'11 ottobre a Milano la conferenza stampa indetta dall'Ordine degli Psicologi della Lombardia per presentare i risultati di uno studio sul disagio giovanile e per presentare una proposta relativa alla prevenzione. "Siamo abituati a pensare all'adolescente ribelle - ha detto lo psicologo Luigi Regoliosi presentando i risultati dello studio realizzato dalla Sintema - invece è più frequente il ragazzo apatico, depresso. C'è paura di diventare grandi, di affrontare il futuro. Il sintomo più frequente sono gli attacchi di panico, le fobie, i blocchi evolutivi che impediscono di far fronte ai propri compiti di crescita. Un altro dato rilevante è l'incapacità di tollerare la noia. I giovani non riescono a reggere le pause, l'inattività il silenzio. La noia è vista come la morte". "E' importante diffondere la figura dello psicologo scolastico - ha dichiarato Robert Bergonzi, Presidente dell'Ordine degli Psicologi della Lombardia - che quasi non esiste in Italia. Sui 35 mila psicologi in Italia, non più di 900 operano nelle scuole. Una percentuale di circa il 4%, ben poca cosa rispetto a quella del 25% riscontrata mediamente negli altri Paesi europei. Eppure la scuola è un luogo privilegiato dove intercettare i primi segnali del disagio giovanile che poi può evolvere in comportamenti devianti, di cui si legge nelle pagine della cronaca nera. Lo psicologo, poi, viene spesso confuso con lo psichiatra o lo psicoanalista. Anche per questo stiamo organizzando la "Settimana del Benessere Psicologico", cioè una settimana (nel maggio del 2003) in cui gli studi dei 6.700 psicologi lombardi rimarranno aperti per visite gratuite di chiunque voglia informarsi sul contributo di sostegno e formazione che viene offerto a persone ed agenzie educative". Commentando i tragici fatti di Leno (Brescia) il professor Regoliosi ha detto: "Quello che noi psicologi stiamo notando in questi anni è un sempre maggiore disagio psicologico degli adolescenti maschi rispetto alle loro coetanee. Anche il caso nel bresciano lo conferma: lei era una ragazzina impegnata ed inserita nella vita della comunità, andava a scuola, faceva parte di un gruppo; i ragazzi che l'avrebbero uccisa sono emarginati, isolati, due posizioni socialmente molto diverse".

ORDINE DEGLI PSICOLOGI DELLA LOMBARDIA: MICROINDAGINE QUALITATIVA SUL RUOLO DELLO PSICOLOGO NEL CAMPO DEL DISAGIO ADOLESCENZIALE
Milano, 14 ottobre 2002 - Le premesse e gli obiettivi dell'indagine. Il disagio psicologico degli adolescenti è una realtà oggi all'attenzione dell'opinione pubblica, sia per le sue manifestazioni più eclatanti, sia per le sue espressioni più quotidiane e sommerse. Le reazioni più diffuse, fino a ieri, a questo stato di allarme erano due: La tendenza a minimizzare, a banalizzare queste forme di sofferenza, sostenendo che i problemi 'veri' sono altri e riguardano la malattia biologica, la buona volontà dei giovani, la loro dotazione intellettuale, ecc. È su questi dati, solidi e concreti, che bisognerebbe agire; dunque la psicologia e gli psicologi sono esclusi dal campo di azione. L'atteggiamento di chi afferma che esiste qualcosa di strano, misterioso e incomprensibile, che sfugge alla logica e alla razionalità delle cose e colloca proprio nello psicologico questo lato oscuro e minaccioso. Ciò spaventa, lascia nell'impossibilità di intervenire, ma placa anche i sensi di colpa; contro la mala sorte, la scienza (anche quella psicologica) non può far nulla e per questo nessuno è colpevole, nulla si poteva prevedere e quindi prevenire. Per lungo tempo queste due posizioni hanno occupato la scena, creando un clima culturale, del resto ancor oggi non pienamente superato, in cui era assai difficile pensare ed attuare un intervento di prevenzione psicologica. Hanno contribuito, come vedremo più ampiamente in seguito, al mutamento di queste posizioni: la sensibilità delle giovani generazioni al disagio psicologico che pare causare sofferenze a volte più atroci e intollerabili di difficoltà di ordine biologico; l'ampliarsi delle professioni di aiuto alla persona rivolte specificamente ai giovani (animatori, educatori, ecc.); le attività di formazione rivolte a genitori e insegnanti che hanno creato che hanno messo a loro disposizione alcuni strumenti di lavoro psicologico e contribuito ad una definizione più realistica del profilo professionale dello psicologo.. Nell'opinione pubblica è però ancora diffusa una immagine riduttiva o distorta del ruolo dello psicologo che si occupa di disagio giovanile. Anzitutto si tende a identificare la figura dello psicologo con lo psicoterapeuta, con lo psichiatra, o con lo psicoanalista, ignorando la distinzione tra queste figure e soprattutto la vasta gamma di competenze e di funzioni che uno psicologo è in grado di svolgere al di là dell'intervento strettamente clinico. Di conseguenza, si tende a vedere lo psicologo come colui che interviene solo in situazioni di patologia conclamata, e solo quando i problemi sono esplosi, con conseguenze drammatiche che possono coinvolgere anche altre persone (come nei casi di cronaca nera di cui quest'anno sono stati pieni i giornali). In realtà c'è un 'esercito' di psicologi, nei servizi pubblici, nelle agenzie private, nelle cooperative.. che operano a tutto campo nell'area della ricerca, della educazione, della prevenzione, del reinserimento sociale, anticipando l'esplodere delle situazioni più gravi, operando attivamente per 'bonificare' la rete di relazioni che c'è intorno ai ragazzi (famiglia, scuola, agenzie del tempo libero, gruppo amicale..), accompagnando processi di integrazione in ambito scolastico, lavorativo, sociale. La nostra indagine si proponeva di far conoscere questa ampia e articolata realtà, di individuare alcune linee di tendenza attuali del cosiddetto 'disagio giovanile', e di documentare le forme di intervento più innovative che gli psicologi stanno attuando in questo campo, anche per prefigurare nuove aree di sviluppo per la nostra professione, al servizio del mondo adolescenziale. L'impianto della indagine: L'indagine si è svolta a tre livelli: Interviste in profondità a "testimoni eccellenti", psicologi che in ambito pubblico o privato hanno aperto nuove strade, hanno inventato nuove forme di intervento, hanno coordinato progetti di ampio respiro. Focus group e interviste telefoniche a operatori di base, psicologi impegnati nei Distretti, nei SerT, nei consultori, nelle comunità per adolescenti, nella Scuola... Interviste ai committenti: cioè a figure di dirigenti, funzionari di enti pubblici, responsabili del III settore che utilizzano psicologi nei loro servizi. Tematiche affrontate: Percezione del disagio adolescenziale: principali forme di disagio, aumenti e riduzioni fenomeni negli ultimi anni, fattori di rischio prevalenti. L'impegno attuale degli psicologi in questo campo: Ambiti di intervento; Committenti: Comuni; Forme di intervento; Funzioni svolte dello psicologo; Strumenti adottati; Interlocutori/alleati...; Modelli/modalità di intervento. Che cosa potrebbe fare lo psicologo se avesse più risorse, opportunità, spazi di intervento. Lo Staff: L'indagine è stata commissionata dall'Ordine degli Psicologi della Lombardia, e affidata alla Società Sintema, una società che si occupa di ricerca e formazione in campo psicosociale e educativo, specializzata nel campo dei minori e dei giovani. I ricercatori impegnati nell'indagine: Luigi Regoliosi, psicologo, professore a contratto di "Teoria del progetto e della valutazione educativa" e di "Metodologia della cooperazione educativa" presso la Facoltà di Scienze della formazione dell'Università Cattolica di Brescia. Consulente di enti pubblici e privati nel campo delle politiche giovanili. E' stato Giudice onorario presso il Tribunale minorenni di Milano. Giuseppe Scaratti, psicologo, professore associato nell'ambito disciplinare di Psicologia del lavoro ed applicata, è docente di Psicologia della Formazione nel Corso di Laurea in Psicologia dell'Università Cattolica di Milano.Consulente ed esperto in progettazione formativa e valutazione. Marco Farina, psicologo, dottore di ricerca in psicologia sociale e dello sviluppo e professore a contratto di Psicologia sociale presso la Facoltà di Scienze della Formazione dell'Università Cattolica di Brescia. Gli intervistati: Prof. Gustavo Pietropolli Charmet , dicente di Psicologia Dinamica presso l'Università Statale di Milano, direttore del Centro "Minotauro". Prof. Alfio Maggiolini, coordinatore dell'èquipe psicologica delle Giusitizia minorile di Milano. Dott.ssa Anna Fabbrini, psicoterapeuta, direttrice del Centro "Alia" di Milano. E'quipe (4 psicologi) del Progetto "A" di San Donato Milanese, diretta dal prof. De Vito Dott.ssa Bittanti , responsabile del settore famiglia e dell'unità operativa di psicologia dell'età evolutiva della Asl di Milano. Dott.ssa Carla Bisleri, Assessore alla p.i. e ai serv. Sociali del Comune di Brescia Dott. Renato Bresciani, Dirigente sociale dell'Asl di Bergamo Dott.ssa Carla Marchesi, responsabile dell'area handicap e disagio del Provveditorato di Bergamo Dott.ssa Maschietto, dirigente del Servizio Giovani di Milano Johnny Dotti, Presidente del Consorzio Nazionale delle Cooperative sociali "Gino Mattarelli". Dott.ssa Anna Benaglio, psicologa del SerT di Bergamo Dott. Andrea Scaringelli, responsabile Progetto Giovani del Comune di Cornaredo Dott. Adelmo Fiocchi coordinatore Asilo Mariuccia. Dott. Claudio Lonati, coordinatore del "Progetto giovani" di Palazzolo s.Oglio Dott. Donata Scotti, funzionaria dei Servizi Sociali del Comune di Seregno. La percezione del disagio giovanile nell'esperienza degli intervistati: Il disagio, la sofferenza legata al conflitto con l'autorità, che caratterizzava tradizionalmente questa fascia di età, sembra ampiamente superata. Oggi la sofferenza tra gli adolescenti ha una matrice prevalentemente narcisistica: si riscontra un forte bisogno di approvazione, di appartenenza, di successo, di affermazione. Tutto questo è coerente con un modello educativo famigliare che, messa da parte la vecchia impostazione autoritaria, ha proiettato sui figli (spesso unici) di grandi aspettative. I figli crescono con una grande precocità sociale, ma insieme con una grande fragilità, legata alla difficoltà di accettare frustrazioni, mortificazioni, insuccessi. Vivono un cattivo voto come un sopruso, investono molto sul gruppo dei pari, attendendosi però che sia al loro servizio, hanno difficoltà a stabilire relazioni oggettuali vere (amicizia, amore, passione) perché temono di subire l'affronto del rifiuto, del tradimento, dell'abbandono. Anche il rapporto con la sessualità è cambiato: in gran parte superati i senso di colpa legati ai tabù, ai divieti sociali e famigliari, oggi il sesso viene vissuto con enorme facilità, con precocità e nello stesso tempo è investito di attese smisurate, innescate dai modelli del cinema e della tv. L' esperienza effettiva spesso è deludente, perché l'aspetto fisiologico si consuma rapidamente, mentre l'aspetto relazionale rimane molto problematico, c'è molta delusione, molta incertezza, paura nel vivere l'intimità, perché il rapporto col corpo non è per niente risolto. Vi sono espressioni di disagio fisico - rilevate con frequenza dai medici scolastici - che spesso occultano disturbi psicosomatici, non grandi mali, ma piccoli mali quotidiani, l'ansia, il mal di testa, le febbri improvvise, le allergie, il bisogno di andare a casa ecc.. Il disagio non è solo quello di cui si parla, anzi quello di cui si arriva a parlare è già in via di risoluzione. I sintomi più frequente sono gli attacchi di panico, le fobie, i blocchi evolutivi che impediscono di far fronte ai propri compiti di crescita. Un altro dato rilevante è l'incapacità di tollerare la noia: forse perché sono stati cresciuti come bambini sempre impegnatissimi, tra scuola, sport, corsi di lingua, ecc.. Non riescono a reggere le pause, l'inattività, il silenzio. La noia è vista come la morte. Spesso è su questo atteggiamento che si innesta il consumo di alcol, o di altre sostanze (le cosiddette 'nuove droghe', le droghe del tempo libero), o il moltilplicarsi di comportamenti a rischio, messi in atto per provare emozioni forti. Infine colpisce, tra i ragazzi, una condizione di diffusa apatia, accidia, mancanza di interessi, estraniazione. Siamo abituati a pensare all'adolescente ribelle: invece è più frequente il ragazzo apatico, depresso. Mentre una volta il passaggio all'età adulta veniva vissuto come un'avventura eroica che si voleva anticipare il più possibile, adesso invece c'è la paura di diventare grandi, di affrontare il futuro. C'è un'assenza di responsabilità, quindi anche la grossa difficoltà di terminare gli studi, di costruirsi una autonomia, di fare scelte impegnative sul versante affettivo e lavorativo. Mediamente più colti dei loro coetanei delle precedenti generazioni, intelligenti, più raffinati nella percezione delle cose, più ironici, più disincantati, più "scafati", gli adolescenti ci appaiono dunque però molto più fragili rispetto ad una volta.. E' come se fossero venuti anche fin troppo precocemente a contatto con certi aspetti della vita, non più protetti da aspetti ideologici, culturali, morali. E questo li ha resi appunto più fragili, non invece più temprati come ci si potrebbe aspettare.. Una condizione particolare, che sta assumendo una importanza crescente, è quella riguardante i giovani stranieri. L'adolescente figlio di immigrati vive l'esperienze di un doppio disadattamento: rispetto alla cultura d'origine, nella quale non si riconosce più, e rispetto alla cultura occidentale, nella quale fa fatica ad integrarsi. Su questa situazione di fragilità diffusa, che caratterizza il mondo adolescenziale, si innestano i comportamenti più propriamente patologici, che possono prendere la forma dei disturbi alimentari (anoressia e bulimia), frequenti soprattutto tra le femmine, dell'abuso di sostanze, della violenza verso le cose o verso le persone (vandalismo, bullismo, scontri tra bande..), delle condotte suicidarie. Gli ambiti e le forme di intervento dello psicologo. Si coglie un forte investimento degli psicologi nei confronti degli adulti impegnati negli ambiti educativi: la famiglia, la scuola, le agenzie del tempo libero. Iniziative di formazione per genitori, insegnanti, educatori; colloqui di consultazione per genitori in difficoltà; gruppi di incontro e di mutuo aiuto. Lo psicologo può utilizzare le proprie competenze per sostenere la riformulazione del progetto educativo. Lo psicologo si pone come 'consulente' (ad es. del sistema scolastico) per aiutare l'ambito educativo ad agire in modo più efficace e competente. Famiglia: orizzonte imprescindibile. La famiglia è e rimane un ambito imprescindibile di intervento per lo sviluppo di un'azione preventiva rivolta ai giovani. Sia nei casi in cui la famiglia sia drammaticamente segnata da comportamenti, stili di relazione e comunicazione ampiamente inadeguati, sia nelle occasioni in cui essa appaia come risorsa per una risposta alle difficoltà del disagio dei giovani un solo coinvolgimento pare ineliminabile. Sono soprattutto gli psicologi di orientamento sistemico a sottolineare la necessità di una formazione degli operatori che lavorano con un'utenza giovanile rispetto al trattamento della dimensione familiare appunto. Viene evidenziata in proposito la pertinenza di un approccio che tenga conto del gioco relazionale che caratterizza la famiglia soprattutto negli interventi di prevenzione secondaria specifica o di riduzione del danno. Si tratta ad esempio dei gruppi di auto e muto aiuto rivolti ai genitori di giovani con esperienze di tossicodipendenza o con disturbi alimentari: in questi casi lo psicologo persegue l'obiettivo di "rinforzare" le risorse familiari affinché vengano elaborate nuove strategie per sostenere il componente sintomatico; nelle occasioni in cui invece la famiglia appare tanto gravemente compromessa da motivare l'allontanamento temporaneo del giovane (accoglimento in comunità, affido familiare ecc.) il lavoro si indirizza nel consentire alla famiglia una corretta valutazione del proprio stato di difficoltà e nell'evidenziare la scelta di allontanamento non come un provvedimento punitivo bensì come uno strumento di aiuto. Non mancano le iniziative indirizzate alla famiglia "normale": esse consistono solitamente nelle cosiddette scuole o gruppi d'incontro per genitori; si tratta di gruppi di genitori per l'appunto animati dal desiderio di confrontarsi sia con esperti, sia con altri genitori per far fronte alla "naturale fatica del vivere e dell'educare". Sovente all'interno di questi gruppi vengono realmente prevenute serie difficoltà che la famiglia potrebbe incontrare: coloro che ne sono portatori vengono orientanti dal conduttore di gruppo (spesso uno psicologo) verso colleghi ed istituzioni in grado di rispondere adeguatamente al problema negato o sottovalutato; gli altri partecipanti assumono una funzione di sostegno e di incoraggiamento ad affrontare la situazione evitando ogni forma di giudizio o colpevolizzazione. Scuola: luogo di transito obbligato. All'interno del sistema scolastico sono sorte numerose iniziative di carattere preventivo direttamente indirizzate ai giovani. Una delle più diffuse è costituita dagli sportelli di ascolto; uno psicologo si mette a disposizione dei giovani all'interno della scuola offrendo loro una serie di colloqui all'interno dei quali analizzare problemi e vissuti dei ragazzi. Vengono così discusse difficoltà riguardanti l'esordio della vita sessuale e affettiva, le relazioni amicali e gli eventuali episodi di bullismo o di stigmatizzazione indirizzati sovente verso i soggetti più deboli (minoranze extracomunitarie, ragazze, ragazzi per carattere più fragili, ecc), problemi di ordine cognitivo legati all'apprendimento e alla progettazione della carriera scolastica, difficoltà connesse alla relazione con il mondo adulto (genitori e insegnanti). In alcuni casi il percorso di counselling che si svolge nell'attività di sportello porta ad una soluzione del problema prevenendo così una sua cronicizzazione, in altre occasioni si rende necessario l'invio a strutture apposite del sistema sociosanitario prima fra tutte il consultorio adolescenti. Già abbiamo fatto cenno ai temi della sessualità e dell'apprendimento, che assorbono un'ampia fascia della domanda giovanile; sorgono al riguardo anche iniziative specifiche di prevenzione ed formazione quali i corsi di educazione all'affettività ed i servizi di orientamento presenti soprattutto all'interno delle scuole medie inferiori e specificamente indirizzati a permettere una scelta consapevole e informata circa il prosieguo del percorso formativo. Non possiamo dimenticare infine le attività di formazione indirizzate agli insegnanti; in questi casi lo psicologo mette a disposizione dei partecipanti le proprie conoscenze al fine di affinare le loro capacità di lettura di situazioni problematiche e collabora con loro nello studio di alcuni casi al fine di elaborare progetti educativi individualizzati. L'immagine che emerge come più interessante e innovativa è quella dello psicologo che si pone come consulente del sistema scuola, che non si limita, cioè, a intervenire sui casi singoli, ma che si fa carico delle relazioni interne all'istituzione, tra docenti e allievi, tra scuola e famiglia. Oggi, sottolineava un intervistato, gli insegnanti devono affrontare il comportamento anti-sociale o disturbato di adolescenti che una volta venivano espulsi dal sistema scolastico. Essendo diventata meno selettiva, la scuola deve dotarsi di risorse psicologiche di supporto e psicopedagogiche per sostenere la relazione con soggetti 'difficili'. Qui torna utile lo psicologo come consulente, che non si sostituisce al copro docente, ma lo aiuto a gestire con competenza situazioni problematiche. I luoghi del piacere: gioco, espressione, suggestione e mania. Come meglio vedremo in seguito uno dei nodi cruciali dell'attività preventiva consente nell'intraprendere un intervento in assenza di una domanda del soggetto. La questione è particolarmente evidente nei casi in cui i giovani vivono situazioni di rischio o addirittura di pericolo negando la loro esistenza; è il caso di ragazzi che negano i danni derivanti dall'abuso di alcool, di sostanze psicoattive o i rischi connessi a rapporti sessuali occasionali e non protetti per citare solo gli esempi più eclatanti. In questi casi vengono attuati i cosiddetti interventi di "riduzione del danno"; difficile infatti parlare di prevenzione laddove il disagio assume forme sintomatiche così evidenti, pare appunto più corretto qualificare queste azioni come tentativi di arginare danni maggiori. Coraggiosamente lo psicologo si pone come "offerta contraddittoria" nei luoghi dell'abuso delle droghe (discoteche, feste, raduni, ecc) offrendo in collaborazione con altre figure professionali risposte a problema immediato (siringhe sterili o semplicemente acqua per contrastare i rischi immediati e futuri dell'assunzione di sostanze). Con acume e ingegno si tenta di impedire che tale offerta di aiuto rischi, su di un piano squisitamente psicologico, di apparire come una forma di legittimazione di comportamenti rischiosi ed autolesivi; è ampio l'accordo sulla necessità di offrire accanto ai suddetti interventi azioni che impediscano un sovvertimento del significato dell'aiuto prestato. Su di un livello decisamente meno grave si collocano gli interventi di contatto con la popolazione giovanile: educativa di strada, centri di aggregazione giovanile, informagiovani si indirizzano all'utenza giovanile potenziale dei servizi sociosanitari e vedono solitamente lo psicologo in posizione di progettista e supervisore delle iniziative solitamente condotte direttamente da figure professionali affini: gli educatori professionali e gli animatori. Obiettivo generale di queste iniziative è il mantenimento di un rapporto con la popolazione giovanile, l'offerta di informazioni e orientamento, la promozione di opportunità nel campo della cultura e del tempo libero, lo sviluppo di competenze sociali e affettive, la mediazione nei confronti della comunità locale. La presenza di queste figure professionali sul territorio consente inoltre di facilitare il contatto dei giovani con gli esperti, non più percepiti come giudicanti o comunque sconosciuti, nell'occasione in cui insorgano problemi particolarmente gravi. Servizi di ascolto e cura. Accanto agli interventi negli ambiti 'naturali' di vita del giovane si pongono i servizi concepiti in modo specifico per accogliere domande di aiuto generico o specifico. Si va dalle diverse forme di sportello di primo ascolto (con l'impiego anche di telefono e internet), aperte ad ogni tipo di richiesta, ai centri di psicologia dell'età evolutiva, ai consultori per adolescenti, pubblici e privati, fino ai servizi specialistici (come i SerT per le tossicodipendenze). Col tempo, questi servizi hanno progressivamente affinato i loro strumenti e le loro modalità organizzative, concentrando la loro attenzione in particolare sul problema dell'accesso: sull'esigenza, cioè, di rendere più facile il contatto con una utenza adolescenziale, costituzionalmente refrattaria nei confronti delle istituzione, delle strutture, delle regole, e spesso diffidente nei confronti della figura dello sociologo. Si sono così studiate modalità per favorire il primo accostamento ampliando e diffondendo occasioni, opportunità, spazi e strumenti di ascolto (sportelli, consultori, servizi a bassa soglia, camper, équipe di strada, servizi telefonici e telematici di consulenza on line) nell'intento di 'intercettare' forme di disagio sommerso, non ancora conclamato, difficoltà legate al rapporto coi genitori, con lo studio, con l'affettività, con l'uso di sostanze. Si tende a creare spazi che non siano connotati in senso sanitario o assistenziale: luoghi dove l'incontro sia facilitato, senza barriere burocratiche, valorizzando anche contesti informali. Si offrono orientamento, informazione, sostegno alla crescita. Non si lavora sulla 'malattia' , ma sull'età, i suoi problemi, le difficoltà evolutive Il trattamento va dalla consultazione breve al percorso psicoterapeutico vero e proprio. I disturbi più gravi trattati : border-line, anoressia, bulimia, maltrattamento e incesto, abuso di sostanze.. Molti di questi servizi inoltre, si sono messi in rete tra di loro, per consentire una offerta più articolata e coerente di prestazioni. E' da sottolineare infine l'importante ruolo degli psicologi nelle comunità terapeutiche e nelle comunità alloggio per adolescenti, con ruolo di coordinamento, supervisione o con funzioni propriamente educative. La comunità locale. E' sempre più significativa la presenza dello psicologo nei nuovi luoghi di programmazione di politiche sociali, in cui sono richieste conoscenze di natura psicologica. Si lavora molto anche con la comunità locale: per mettere insieme la scuola, la parrocchia, il comune, le famiglie, l'associazionismo, per attivare iniziative e progetti rivolti a tutti gli adolescenti, per moltiplicare le occasione e le opportunità di incontro, ascolto, aiuto, promozione culturale, educazione, divertimento (al di là del mercato dei consumi del tempo libero). Nascono così i 'progetti giovani', i 'centri di aggregazione giovanile', le iniziative di educazione di strada, gli sportelli CIC e informagiovani... Si realizzano inoltre progetti di prevenzione specifica mirata su alcune forme di disadattamento (ad es. scolastico) o di comportamenti devianti (ad es. il bullismo, il consumo di droghe sintetiche, il vandalismo..). E' uno psicologo che si pone come consulente della comunità locale, per favorire processi di costruzione di reti, per sviluppare competenze, per accompagnare percorsi di progettazione e innovazione (progetti giovani, servizi sperimentali..). Gli strumenti - Vi è un ampio accordo sul fatto che tutti gli strumenti propri allo psicologo abbiano diritto di cittadinanza all'interno di un lavoro di prevenzione: conduzione di ricerche non in vista del raggiungimento di una significatività statistica (la condizione giovanile in Italia) bensì finalizzate alla conoscenza di uno specifico territorio (il comune di residenza ad esempio) o istituzione (la singola scuola); counselling e orientamento di cui già abbiamo detto in riferimento alle attività di sportello all'interno della scuola e nei servizi di ascolto; attività che in alcuni casi possono fare uso anche di strumenti psicodiagnostoci (valutazione del potenziale dei soggetto e del suo livello attuale di sviluppo cognitivo e affettivo); consulenza e formazione rivolta a diverse figure di adulto (genitori, insegnante, operatore), nell'intento di incrementare le competenze nella gestione di relazioni con adolescenti ; empowerment rivolto a gruppi, istituzioni, comunità locali, finalizzata a sviluppare risorse, capacità, creatività nell'affrontare i bisogni della propria componente giovanile. In sintesi - Lo psicologo sa allontanarsi dal proprio setting classico pur mantenendo la fedeltà alla propria specificità professionale nei termini di un'azione che: sa spingersi oltre la richiesta esplicita del soggetto evitando di rispondere ad essa in modo acritico e immediato; sa attendere che questo stesso soggetto arrivi a confrontarsi con la "vera domanda" che sta oltre ciò che costituisce l'oggetto della sua richiesta iniziale; per facilitare il contatto con la sua utenza potenziale sa accettare un giusto grado di collusione evitando ciò che presume essere intollerabile in quel momento; sa coinvolgere al momento e nei modi opportuni altre figure vicine al soggetto (genitori, insegnanti, amici) pur rispettando i suoi diritti di scelta e di riservatezza; sa mantenere e adattare contatti significativi con altre figure professionali a lui affini, mettendo in dialogo competenze psicologiche e educative; è in grado di adottare un approccio di valutazione dei risultati in cui la dimensione temporale ha un peso essenziale evitando aspettative "miracolistiche" e immediate; sa porsi al fianco di gruppi, istituzioni (ad es. la scuola), comunità locali per accompagnare processi di crescita, transizione critica, e nuove progettazioni. Alcune esperienze eccellenti. Senza alcuna pretesa di esaustività, citiamo alcune esperienze 'eccellenti', che riguardano il lavoro di psicologi nel campo del disagio giovanile. Si tratta di progetti e servizi attivi sul territorio lombardo, promossi dall'ente pubblico o da agenzie private, che abbiamo potuto conoscere nel corso delle nostre interviste. Progetto 'A' di San Donato Milanese: servizio per adolescenti convenzionato con la ASL, mette in campo una équipe di 16 psicologi diretta dal prof. De Vito. Si occupa di ragazzi dai 14 ai 24 anni, copre tutte le aree di disagio giovanile escluse la tossicomania e le psicosi conclamate. Accoglie ragazzi inviati dalle famiglie, da insegnanti, pediatri, medici di base, altri servizi. Offre colloqui di consultazione breve, psicoterapia individuale, psicoterapia di gruppo. Organizza anche iniziative di formazione e aggiornamento per operatori e insegnanti. Consultorio per adolescenti "Il Minotauro" di Milano: servizio privato diretto dal prof. Charmet. Si occupa di prevenzione, ascolto, consultazione breve e formazione. Si caratterizza soprattutto come servizio di sostegno alla crescita, focalizzando l'attenzione più sull'età e sui suoi problemi che non sulla 'malattia'. Collabora con la famiglia e con la Scuola. Si avvale anche di un Centro di aggregazione "L'amico Charlie", molto attrezzato, con sala di incisione, internet cafè, che offre attività teatrali, animazione, scrittura creativa, supporto scolastico. Unità operativa di psicologia dell'età evolutiva della Asl di Milano, diretta dalla Dott.ssa Bittanti. Comprende 13 Centri di psicologia del bambino e dell'adolescente, con funzioni di prevenzione, educazione alla salute, promozione dell'agio psichico. Raccolgono una area molto vasta di richieste. Sono collegati in rete con l'unità operativa settore minori, i centri di terapia famigliare e i consultori famigliari. Collaborano con le scuole nell'attivazione di progetti di prevenzione del bullismo, sportelli di ascolto psicologico e di consulenza psicologica breve, iniziative di educazione psico-alimentare, ecc. Promuovono anche interventi di consulenza psicologica per genitori. Rete di consultori per adolescenti attivati dal SerT di Bergamo: servizi di ascolto a bassa soglia finalizzati ad offrire supporto e consulenza sulle nuove forme di consumo e abuso. Progetto "On line" : rete di ascolto e consultazione informale e formale per adolescenti in fase di progettazione da parte della Asl di Lecco, con impiego di telefono, e-mail e chat forum. "Asilo Mariuccia" : istituzione attiva da molti anni con una rete di comunità alloggio sul territorio lombardo, oggi particolarmente impegnata nell'accoglienza, accanto ai minori italiani, di adolescenti extracomunitari , ha recentemente concluso una ricerca valutativa riguardante i percorsi di trattamento e reinserimento con giovani immigrati. Quali prospettive per lo psicologo in questo campo: Riportiamo in sintesi alcune tra le indicazioni emerse dagli intervistati: Oltre gli aspetti terapeutici e di counseling, saper affrontare situazioni di setting più aperto, legate alla costruzione di processi di fiducia, sviluppando dimensioni creative, non solo riparatorie, inserendosi dentro le maglie dei processi educativi per aiutare a comprendere le dinamiche relazionali in gioco. C'è un compito molto ampio di formazione degli adulti - genitori, insegnanti, educatori - oggi disorientati di fronte alle nuove forme e ai linguaggi del mondo adolescenziale. Occorre restituire competenza all'adulto, oggi spesso frenato e reso debole da vissuti di inadeguatezza, aiutando genitori e insegnanti a rileggere la propria esperienza e a gestire con più sicurezza il loro ruolo (pensiamo in particolare al ruolo dei padri!). Occorre in particolare aumentare la capacità di cogliere i segnali di sofferenza psichica, senza banalizzarli e senza enfatizzarli, per intervenire in forma adeguata e tempestiva. Vediamo lo psicologo di domani come una figura di sintesi, capace di far fronte a un problema complesso come quello del disagio giovanile con chiavi di lettura che coniugano la competenza psicologica con una attenzione esperta ai fenomeni sociali e culturali. Per fare questo occorre superare una visione settoriale della professione, intensificare il dialogo con altre figure professionali, farsi carico anche di richieste di senso. Il lavoro dello psicologo va collocato sempre di più all'interno di una rete: rete di relazioni da ricostruire attorno al ragazzo in difficoltà, rete di servizi da mobilitare entro progetti di prevenzione, rete di competenze e di risorse da attivare e organizzare.

AVVIO SORVEGLIANZA EPIDEMIOLOGICA DELL'INFLUENZA 
Roma, 14 ottobre 2002 - Come per la passata stagione, anche quest'anno il Ministro della Salute, Girolamo Sirchia, ha inviato agli Assessori regionali alla sanità, il protocollo tecnico operativo "Influnet - Sistema di Sorveglianza Sentinella dell'influenza, basato su Medici di Medicina Generale e Pediatri di libera scelta". Il protocollo, che gli Assessori divulgheranno sul territorio di competenza, fornisce indicazioni operative per tutti gli operatori sanitari coinvolti nel sistema di sorveglianza epidemiologica e virologica dell'influenza. La sorveglianza dell'influenza, attuata fino all'anno 2000, tramite sistemi sperimentali, è diventata, in seguito all'Accordo stipulato in sede di Conferenza Permanente per i rapporti fra lo Stato, le Regioni e le Province Autonome il 28 settembre 2000, un'attività istituzionale: la segnalazione di malattia viene effettuata da Medici di Medicina Generale e Pediatri di libera scelta, affidando alle Organizzazioni di categoria la promozione dell'iniziativa. La raccolta ed elaborazione delle segnalazioni di malattia è effettuata da due Centri Nazionali, l'Istituto Superiore di Sanità ed il Centro Interuniversitario di Ricerca sull'Influenza (presso l'Università di Genova); i dati analizzati ed aggregati confluiscono presso l'Ufficio Malattie Infettive del Ministero della Salute, che costituisce il punto finale della rete di sorveglianza ed il centro per il ritorno delle informazioni sull'andamento nazionale dell'influenza, tramite stampa e mezzi informatici. Settimanalmente i dati vengono pubblicati sul sito: www.ministerosalute.it  Sullo stesso sito è disponibile il protocollo tecnico operativo e l'Accordo stipulato in sede di Conferenza Stato Regioni il 28 settembre 2000. Le attività avviate dal Ministero della Salute, prima fra tutte la promozione della vaccinazione dei soggetti a rischio, trovano giustificazione nel particolare interesse epidemiologico dell'influenza: infatti, questa malattia costituisce un rilevante problema di sanità pubblica, rappresentando non solo un'importante causa di morte, ma anche una cospicua fonte di spese sanitarie per l'assistenza farmaceutica ed ospedaliera delle persone colpite dalla malattia e dalle sue complicanze. La sorveglianza epidemiologica e virologica, utile per la conoscenza del fenomeno, costituisce la base per le attività vaccinali poiché la caratterizzazione dei ceppi virali circolanti, fra l'altro, è determinante ai fini della scelta della composizione del vaccino antinfluenzale da utilizzare e dell'individuazione di eventuali varianti virali possibili causa di pandemia.

 IL QUARANTADUESIMO SALONE NAUTICO INTERNAZIONALE CHIUDE CON UN SENSIBILE AUMENTO DI VISITATORI 
Genova, 14 ottobre 2002 - L'ultimo giorno della quarantaduesima edizione del Salone Nautico Internazionale è stato caratterizzata dal sole e da un grande afflusso di pubblico. La cifra ufficiale verrà comunicata domani, a cancelli chiusi, ma sin d'ora si può affermare che l'aumento dei visitatori rispetto alla scorsa edizione è stato sensibile. Nel tardo pomeriggio verrà comunque diffusa una proiezione sul numero totale delle presenze. Usato nautico e natanti nuovi, alla Marina Uno della Fiera di Genova, dal 10 al 14 aprile prossimi per la quarta edizione di BoMa, la mostra-mercato nata con l'obiettivo di avvicinare sempre più persone al mondo della nautica da diporto. La rassegna, presentata oggi in sala stampa, si arricchisce potenziando l'offerta commerciale e il programma delle attività sportive: tutte le imbarcazioni saranno visitabili, molte si potranno provare direttamente in mare. La grande novità del 2003 sarà "Car boat sale", un settore aperto esclusivamente ai privati per vendere e comprare imbarcazioni carrellabili di seconda mano: proprio i carrelli saranno oggetto di una semplificazione normativa entro breve tempo. BoMa, organizzato da Fiera di Genova e Ucina, sarà anche un appuntamento interattivo, con numerosi appuntamenti sportivi dedicati al mondo della vela ed al rowing. A queste attività di promozione collaboreranno la Federazione Italiana Vela, lo Yacht Club Città di Genova, la Federazione Italiana Canottaggio e il Corpo delle Capitanerie di porto. Per i visitatori ci sarà anche l'opportunità di effettuare uscite di "whale watching" con l'associazione Battibaleno. Al Teatro del Mare Umberto Pelizzari ha ripercorso la sua incredibile carriera davanti a un folto pubblico di appassionati e curiosi. L'apneista ha confermato la sua intenzione di non riprendere l'attività agonistica, lasciata dopo l'ultimo record: "Mi mancherà l'adrenalina delle gare, le sensazioni che solo la competizione può regalare a qualsiasi sportivo di livello. Ora però si apre una nuova fase della mia vita: mi dedicherò alla scuola di apnea che ho aperto, alla promozione di questo sport meraviglioso in cui gli italiani sono ai vertici mondiali". Diciannove record mondiali dal novembre 1990 (stabilito a Portoazzurro, -65 metri in assetto costante) al novembre 2001 (a Capri, -131 metri in assetto variabile) costituiscono un primato difficilmente attaccabile per un atleta. Pelizzari è riuscito a far conoscere ad ampie fasce di pubblico uno sport a lungo considerato specialità per una ristretta cerchia di specialisti: lo ha testimoniato anche il grande numero di tifosi che oggi lo hanno applaudito al Salone Nautico Internazionale.

BOMA BOAT MARKET GENOVA, 4A MOSTRA MERCATO DELL'USATO NAUTICO E DEL NATANTE NUOVO: DAL 10 AL 14 APRILE 2003 ALLA MARINA FIERA DI GENOVA. 
Genova 14 ottobre 2002 - Usato "chiavi in mano", natanti nuovi e prove in mare Le novità: "Car Boat Sale" per acquistare e vendere l'usato carrellabile e la pesca sportiva Turismo nautico e sport per tutti La quarta edizione del BoMa, la mostra mercato dell'usato nautico e del natante nuovo organizzata da Fiera di Genova e Ucina, si svolgerà dal 10 al 14 aprile 2003 alla Marina Fiera di Genova. Con l'obiettivo di avvicinare sempre più persone al mondo della nautica da diporto e di costituire sempre di più un appuntamento per fare affari nell'imminenza della stagione estiva, BoMa 2003 si arricchisce potenziando l'offerta commerciale e il programma delle attività sportive. Per quanto riguarda l'usato cantieri, broker, rivenditori e privati potranno prenotare il proprio spazio a mare lungo la banchina nord, tutte le imbarcazioni saranno visitabili e molte a disposizione per le prove in mare. "Car Boat Sale" è la grande novità 2003: un settore aperto esclusivamente ai privati per vendere e comprare direttamente imbarcazioni carrellabili di seconda mano. Un settore in grado di riscuotere un notevole interesse in quanto proprio i carrelli saranno oggetto, a breve, di una semplificazione normativa. Dopo l'esordio dello scorso anno è confermata l'esposizione di natanti nuovi - oggi imbarcazioni a motore fino a 7,5 metri di lunghezza e a vela fino a 10 metri - che costituiscono generalmente la fascia d'ingresso al diporto per gli appassionati del mare. Sul versante interattivo sono già molte le Federazioni sportive e le Associazioni che hanno aderito all'invito degli organizzatori e che coinvolgeranno i visitatori di Bo.Ma rendendoli direttamente protagonisti. La Fiv, in collaborazione con lo Yacht Club Città di Genova, proseguirà nella campagna di promozione rivolta ai giovani con PrimaVela per gli alunni delle scuole medie inferiori e superiori e con "Capitani Coraggiosi- Quota Mille" per gli alunni delle scuole elementari. Si svolgerà al Bo.Ma la prova finale del "Genoa Indoor Rowing Race" promosso dalla Federazione Italiana Canottaggio nell'ambito del programma di attività destinato ai giovani con le iniziative di "Giocare remando" e "Group Rowing". Il Corpo delle Capitanerie di Porto-Guardia Costiera effettuerà dimostrazioni di sicurezza e salvataggio in mare. Ancora più interessanti le nuove opportunità rivolte ai visitatori: in collaborazione con l'Associazione Battibaleno uscite di "whale watching" a fini didattici e, grazie all'attività della F.I.P.O - la neonata associazione che raggruppa produttori e operatori della pesca sportiva - test di barche e attrezzature per la pesca sportiva. Come gli altri anni al BoMa sarà anche vivace momento di incontro in cui non mancheranno lo shopping nautico, infopoint Ucina su normative e regolamenti, informazioni turistiche per organizzare la prossima vacanza in mare, gastronomia ligure. L'edizione 2002 di Bo.Ma aveva registrato 6500 presenze, con un 8% in più rispetto all'anno precedente, 79 le barche esposte per la visita e le prove in mare e 100 natanti nuovi tra gommoni, barche, moto d'acqua, canoe e kayak nei 3000 metri quadrati del padiglione B e nel tratto esterno antistante la passeggiata a mare. 

AKLAIXO SI PRESENTA AL SALONE DELLO STUDENTE E A SMAU 
Milano, 14 ottobre 2002 - In occasione di questi due appuntamenti, gli esperti di Aklaixo incontreranno i neolaureati che intendono mettere la propria tesi a disposizione delle aziende in cerca di nuovi talenti. Anche quest'anno il Salone dello Studente di Roma si prepara ad accogliere più di 100.000 persone, e oltre 450.000 visitatori sono attesi a Milano per Smau 2002: Aklaixo sarà presente ad entrambe le manifestazioni per dare a tutti la possibilità di navigare sul portale e conoscere i nuovi servizi per gli studenti e le imprese. "Aklaixo ha suscitato molta curiosità tra gli studenti, ma anche tra gli imprenditori e i liberi professionisti che sono alla costante ricerca di nuove idee per sviluppare il proprio business", spiega Alberto Buratto, amministratore delegato di Aklaixo. "Il Salone dello Studente e Smau sono due ottime opportunità per farci conoscere e proporci come punto di incontro fra l'università e il mondo del lavoro". In entrambi i casi, Aklaixo sarà affiancato da Programmi Alitur, il tour operator specializzato in viaggi studio, scambi interculturali e programmi di apprendimento delle lingue straniere. Questi eventi saranno anche l'occasione per consolidare la partnership di Aklaixo con Telethon, l'ente che in tutto il mondo si impegna a favore della ricerca scientifica e della lotta alle malattie genetiche. Il portale Aklaixo raccoglie fondi per questa causa, devolvendo a Telethon il 5% dei propri incassi. Una promozione e un nuovo concorso per gli studenti Al Salone dello Studente Aklaixo lancerà una campagna promozionale, che sarà valida anche a Smau: gli studenti che si registreranno per pubblicare la tesi di laurea sul portale potranno farlo al prezzo speciale di 30 €, con la possibilità di depositare l'elaborato direttamente presso lo stand. Inoltre, durante i due eventi Aklaixo selezionerà 10 ragazzi e 10 ragazze provenienti da diverse città italiane per partecipare ad un originale concorso. Ad ogni studente saranno affidati in uso gratuito una Smart e un cellulare Sony Ericsson T68 per un periodo di due settimane, durante le quali dovrà visitare la propria università e farsi scattare delle fotografie dagli amici, inviandole ad Aklaixo via Mms. Tutte le immagini verranno pubblicate sul portale e saranno votate dai navigatori: gli studenti più votati saranno premiati con una Smart e un Sony Ericsson T68. Gli stessi premi, oltre a 10 ricariche telefoniche, saranno estratti anche tra tutti coloro che avranno visitato il sito per votare.
Infolink: http://www.aklaixo.com

LIDIA TRETTEL: CON L'ORO OLIMPICO HO REALIZZATO UN SOGNO 
Torino, 14 ottobre 2002 - Con Lidia Trettel, medaglia di bronzo nel gigante parallelo ai Giochi Olimpici 2002 e Marion Posch, la più titolata delle ragazze azzurre in questa specialità (due titoli mondiali e altrettante Coppe del Mondo vinte) si sono conclusi gli incontri con campioni al 39° Salone Europeo della Montagna e 9^ Festa della Neve. Il tema più significativo emerso dall'incontro, aperto al pubblico, è stato quello della diffusione dello snowboard e di come gli stimoli di una medaglia olimpica possano cambiare la vita di un atleta e servire come volano per una maggiore diffusione di questa disciplina. "Dopo il quarto posto di Nagano '98 - ha confessato Lidia Trettel - mi sono detta che non poteva finire in quel modo. Così negli anni successivi mi sono impegnata al massimo e dopo il bronzo ho capito di essere riuscita a realizzare un sogno. Un sogno che, comunque, non è un punto d'arrivo, ma una ulteriore spinta. Innanzitutto l'obiettivo stagionale è di essere più costante nell'arco della stagione, quindi di vincere, perché no, anche la classifica di Coppa. Naturalmente non dimentico i Mondiali del prossimo febbraio e, più a lunga scadenza, le Olimpiadi di Torino 2006. "Purtroppo - ha continuato la Trettel - per un giovane è difficile, anche se non impossibile, primeggiare in questa specialità. Mancano i gruppi militari che permettono, ad atleti di altre discipline, una certa tranquillità economica." Sul tema della diffusione dello snowboard è intervenuto anche Gianmarco Peri, responsabile tecnico azzurro. Peri ha sottolineato che una delle migliori e maggiori possibilità di incrementare la diffusione è data dalle continue vittorie delle ragazze, che portano sulle prime pagine dei giornali questa spettacolare e giovane disciplina. Short Track - L'olimpionico torinese Fabio Carta domina la Short Track Cup "Città di Torino" Nella mattinata si è conclusa anche la Short Track Cup "Città di Torino", gara internazionale, con l'ennesima e spettacolare vittoria di Fabio Carta, argento con la staffetta alle Olimpiadi di Salt Lake City. Classifiche finali Short Track Cup "Città di Torino" Maschile 1000 metri: 1. Fabio Carta, 2. Maurizio Carnino, 3. Michele Antonioli, 4. Michele Ponti. Staffetta 3000 metri: 1. Italia 2 (Carnino, Carta, Ortalli, Serra), 2. Italia 1 (Rodigari, Franceschini, Ponti, Antonioli), 3. Francia. Femminile 1000 metri: 1. Marta Capurso, 2. Mara Zini, 3.
Stephanie Bouvier (Fra), 4. Katia Zini. 1500 metri: 1. Evgenia Radanova (Bul), 2. Stephanie Bouvier (Fra), 3. Marta Capurso, 4. Katia Zini, 5. Mirtille Gollin (Fra), 6. Mara Zini. 

GEMME CERAMICHE STAMPE ARMI DEI MUSEI CIVICI DI PADOVA PADOVA, MUSEI CIVICI AGLI EREMITANI - 19 OTTOBRE 2002 - 2 MARZO 2003 
Padova, 14 ottobre 2002 - I Civici Musei agli Eremitani, dei quali è parte integrante la Cappella degli Scrovegni, propongono per l'autunno (uno dei momenti più vivaci dell'anno per la presenza dei visitatori), accanto ai tesori esposti in forma permanente, tre iniziative, tra loro diverse, tutte dedicate alla presentazione di collezioni "nascoste". La ricchezza delle collezioni li pone tra i dieci maggiori musei civici italiani. La sede attuale, compresa tra Giotto agli Scrovegni e Mantegna nella contigua chiesa degli Eremitani, ospita la Pinacoteca del Museo d'Arte, il Museo Archeologico e le Collezioni numismatiche del Museo Bottacin. Moltissimi altri reperti, in particolare le straordinarie raccolte di arti applicate, oltre che di disegni e di stampe, non vengono esposte se non in mostre temporanee che gradualmente stanno svelando le meraviglie conservate nei depositi. La prima delle tre originali proposte costituisce un arricchimento dell'esposizione del Museo Archeologico. Si tratta di due sale-scrigno ideate per presentare alcune preziose raccolte donate alla città da collezionisti privati. Una sala verrà riservata alle oltre cento splendide pietre incise (intagli e cammei). Il fondo è suddiviso in due nuclei, il primo di gemme di epoca romana, repubblicana e imperiale, il secondo di cammei datati tra fine Settecento e primo Ottocento, appartenenti alle raccolte del Museo d'Arte e collezionate da Antonio Piazza. Possiamo così ammirare, in un'ideale continuità tra l'antico e la sua rivisitazione rinascimentale e neoclassica, una serie di immagini in miniatura di vario soggetto, dai ritratti alle scene mitologiche, dagli animali reali e fantastici ai motivi vegetali, dalle scene eroiche a quelle di vita quotidiana: tutti accomunati dalla grande perizia con la quale sono incisi su quarzi, ametiste, diaspri, corniole, cristalli di rocca, lapislazzuli. Un nome solo possiamo individuare tra gli artefici di queste piccole meraviglie: quello prestigioso di Luigi Pichler, celebre intagliatore romano della cerchia del Canova, autore autografo di sei gemme. La seconda sala propone materiali fittili greci e tra questi in particolare un importante cratere attico a figure rosse del IV secolo a.C., materiali etruschi, apuli e significativi pezzi ceramici a vernice nera. A Jacques Callot (1592-1635), uno dei più versatili maestri dell'incisione del Seicento europeo, è dedicata la mostra del Museo d'Arte Medioevale e Moderna che presenta oltre 100 fogli selezionati dal proprio ricchissimo fondo di grafica. Allestita lungo il percorso della Pinacoteca, l'esposizione costituisce un'occasione unica per ammirare alcuni tra i pezzi più belli della raccolta di stampe padovane, abitualmente non esposta al pubblico per intrinseche ragioni conservative. Formatosi tra la nativa Lorena e la Roma prebarocca, il genio di Callot trovò la sua espressione più completa alla corte dei granduchi di Toscana, dove divenne l'interprete privilegiato delle sfarzose feste medicee e insieme maturò il gusto per quei temi di genere che impronteranno la storia dell'incisione fino a tutto il Settecento. E' soprattutto la grande Fiera dell'Impruneta a testimoniare la straordinaria capacità dell'artista di descrivere tutta la gamma di caratteri sociali della commedia umana. L'esposizione non trascura un'ampia scelta di soggetti religiosi trattati dal maestro, scelta che comprende la celebre Tentazione di Sant'Antonio, i Sette peccati capitali e i Martiri degli Apostoli, incredibili invenzioni di "macchine di tortura" costruite con singolare capacità evocativa in un'atmosfera fra penitenza controriformistica e gloria barocca. "Per Homeni d'Arme, Stradioti e Cerne..." è il titolo della mostra con la quale il Museo Bottacin presenta la sua collezione di armi antiche da taglio e da fuoco. Questo museo, pur avendo una prevalente vocazione numismatica, conserva anche una significativa raccolta di dipinti, sculture e altre opere d'arte applicata, tra cui un'ampia sezione di armi bianche e da fuoco di epoca antica, ora esposte per la prima volta. Molti i pezzi di qualità; tra essi un nucleo di fabbricazione bresciana, "firmato" da grandi artigiani del Seicento quali Cominazzo e Pizzi, i cui manufatti erano ricercati dagli armaioli di tutta Europa. Di raffinata produzione anche molte armi d'asta, da fuoco e da taglio. Non mancano curiosità come una carabina da fanciullo o il gruppo di spade appartenute al generale Don Miguel de Miramon, luogotenente dell'imperatore Massimiliano d'Asburgo imperatore del Messico, assieme al quale venne fucilato nel 1867. Il percorso espositivo sarà reso più vivace da alcune stampe di invenzione callottiana e da dipinti con soggetti militari, provenienti dalle collezioni del Museo d'Arte. Del Museo Bottacin sarà esposto il ritratto del Generale Miramon e il dipinto Francesco Ferrucci sulle mura di Volterra di Cesare Dell'Acqua. Dalle tavole dell'Encyclopédie della Biblioteca Civica si potranno osservare gli antichi procedimenti per la fabbricazione delle armi bianche e degli archibugi. Per Informazioni tel. 049/8204508 fax 049/8204566 e-mail musei@comune.padova.it  Infolink: http://padovacultura.padovanet.it 

BRERA SI RACCONTA VISITE DIDATTICHE ALLA PINACOTECA DI BRERA A CURA DEGLI ASSISTENTI TECNICI MUSEALI 
Milano, 14 ottobre 2002 - A grande richiesta continuano le visite didattiche gratuite per il pubblico a cura degli Assistenti Tecnici Museali. I gruppi (10-15 persone al massimo) si ritroveranno nella sala I - davanti alla biglietteria - 10 minuti prima dell'inizio della visita. Il programma delle attività prevede:Itinerari tematici (riguardanti gruppi di opere per approfondire questioni di carattere storico-artistico): La collezione Vitali sabato 12 ottobre, ore 11.00: domenica 13 ottobre, ore 11.00; Il Settecento a Venezia sabato 19 ottobre, ore 15.30 domenica 20 ottobre, ore 15.30; Attività per bambini (itinerari che coinvolgono nell'osservazione di alcune opere della collezione): Nuovi amici in Pinacoteca domenica 27 ottobre, ore 10.00 (consigliata dai 6 ai 10 anni) Le visite si terranno secondo un calendario aggiornato mensilmente. Gli incontri di "Brera si racconta" sono gratuiti, ma compresi nel prezzo d'ingresso in Pinacoteca. Il biglietto è giornaliero: valido per tutto il giorno di emissione (tutti i giorni fino alle 19.30, lunedì escluso) cumulativo: dà la possibilità di visitare sia la Pinacoteca sia l'esposizione della Collezione Vitali nella Sala della Passione. Pinacoteca di Brera, Via Brera 28 Biglietto d'ingresso: euro 6.20 Informazioni: tel. 02/72263231 

"ENRICO BENASSI - LA DANZA DEI COLORI", IN PROGRAMMA ALLA REGGIA DI COLORNO DAL 20 OTTOBRE AL 16 FEBBRAIO 2003 
Parma, 14 ottobre 2002 - Nel centenario dalla nascita, la Provincia di Parma, con l'apporto del Comitato per la promozione della cultura e delle residenze farnesiane, dedica una personale al pittore parmense Enrico Benassi (Mezzani, 1902 - Parma, 1978). Si chiamerà "Enrico Benassi - La danza dei colori" l'antologica che sarà presentata nelle sale espositive della Reggia di Colorno dal 20 ottobre al 16 febbraio 2003. Sarà un'occasione unica per conoscere un artista oggi noto a livello internazionale per la sua "danza dei colori", per le fusioni di reale e irreale, per le sue "composizioni fiabesche": dal Giappone - in cui si sono usate sue opere per copertine di libri e cataloghi - a Germania, Olanda, Belgio, Francia, dove sono esposti i suoi quadri. E' inoltre una presenza costante, da decenni, in manifestazioni come Insita, la triennale di Zagabria. Nel castello di Bönningheim, presso Stoccarda, insieme a Pietro Ghizzardi, è anche l'unico italiano presente nella esposizione permanente, voluta da Charlotte Zander, che ha dato vita ad una mostra itinerante in Germania, ma partita da Vienna lo scorso anno. La mostra (che sarà inaugurata sabato, 19 ottobre, alle 16.30), sarà presentata nel corso di una conferenza stampa in programma per lunedì, 14 ottobre, alle 16 nella sala riunioni <P.Savani> della Provincia. Interverranno il presidente della Provincia Andrea Borri, l'assessore provinciale Caterina Siliprandi, il presidente del Comitato per la promozione della cultura e delle residenze farnesiane Giovanni Buttarelli, il curatore Marzio Dall'Acqua, il sindaco di Mezzani Meucci Berselli e l'assessore alla Cultura del Comune di Colorno Antonio Aliani.

PER AMORE QUINDICI ANNI DI SCELTE A PALAZZO SARCINELLI CONEGLIANO, PALAZZO SARCINELLI, DAL 19 OTTOBRE AL 8 DICEMBRE 2002 
Conegliano, 14 ottobre 2002 - L'occasione di questa mostra è data dalla celebrazione della quindicesima stagione espositiva di Palazzo Sarcinelli, sede della Galleria Comunale di Conegliano, e, contemporaneamente dall'addio che Marco Goldin dà, proprio con questa mostra, alla direzione della sede veneta. Creata proprio dal critico trevigiano, oggi quarantenne, con l'appoggio dell'Amministrazione della cittadina della Marca, la Galleria di Palazzo Sarcinelli vide la sua prima esposizione nella primavera del 1988, dedicata agli Incisori trevigiani del Novecento. Da allora, sono state quasi ottanta le mostre che hanno fatto conoscere sempre più questa sede, rendendola preciso punto di riferimento per la pittura italiana della seconda metà del secolo appena concluso. è stata infatti la pittura come mezzo il tratto di unificazione di tutte le rassegne, che si sono sviluppate sostanzialmente seguendo tre filoni: il primo, preponderante, e quello che più di ogni altro ha consentito a Palazzo Sarcinelli di avere una sua collocazione nel panorama nazionale, dedicato appunto agli artisti italiani nati soprattutto negli anni venti e trenta (da Guccione a Olivieri, da Guarienti a Sarnari, da Strazza a Savinio, da Ruggeri a Bendini, da Pizzinato a Schifano e moltissimi altri). Il secondo, dedicato all'arte trevigiana e veneta tra fine Ottocento e prima metà del Novecento; il terzo, con aperture anche internazionali, con mostre come Da Monet a Morandi e Da Courbet a Manet, solo per dire delle due più celebri. Ora questa mostra riepiloga il senso del lavoro progettato da Marco Goldin per Conegliano in questi tre lustri. Il critico ha invitato 65 pittori italiani, coloro che in questo tempo hanno esposto in rassegne antologiche personali o in rassegne tematiche e di gruppo, a realizzare appositamente due quadri, tali da dare il senso della vitalità della pittura italiana all'inizio del nuovo millennio. Comprendendo tra i nomi anche i molti pittori delle generazioni più giovani che hanno trovato in Palazzo Sarcinelli il segno di una disponibilità magari non sempre altrove incontrata. Ne esce un panorama variegato, che come sempre ben poco ha a che vedere con le usuali classificazioni, anzi nato dal desiderio di mescolare gli stili e le tecniche, che per Goldin vengono sempre dopo il sentimento che le ha ispirate. Il volume che accompagna la mostra, fungendo da catalogo, riproduce tutte le opere esposte, contiene il testo di commiato di Marco Goldin e ripercorre altresì la storia di tutte le esposizioni. Contemporaneamente, Linea d'ombra Libri edita, in due volumi racchiusi in cofanetto, sotto il titolo L'arco della luce, la raccolta di tutti i saggi che il critico ha scritto per Palazzo Sarcinelli in questi quindici anni. Per amore. Quindici anni di scelte a Palazzo Sarcinelli. Conegliano, Palazzo Sarcinelli, dal 19 ottobre al 8 dicembre 2002, orario 9-13 e 15-19, lunedì chiuso. Mostra promossa dall'Assessorato alla Cultura del Comune di Conegliano, curata da Marco Goldin e organizzata da Linea d'ombra (via della Madonna, 9 - 31015 Conegliano, Treviso. Telefono 0438.412647, fax 0438.412690, info@lineadombra.it  www.lineadombra.it  Con l'appoggio del Gruppo Euromobil. Catalogo Linea d'ombra Libri. Inaugurazione: Conegliano, Palazzo Sarcinelli, sabato 19 ottobre, ore 18,15 

LE MEDAGLIE OLIMPICHE GABRIELLA PARUZZI E DANIELA CECCARELLI CON I CAMPIONI DI DISCESA ISOLDE KOSTNER E KRISTIAN GHEDINA SONO LE STELLE DELLA TERZA GIORNATA DEL 39° SALONE EUROPEO DELLA MONTAGNA 2002 
Torino, 14 ottobre 2002 - E' stata una giornata all'insegna dello spettacolo e dei grandi campioni quella di sabato, al 39° Salone Europeo della Montagna e alla 9^ Festa della Neve. A partire dalle ore10,00, negli spazi esterni del Lingotto Fiere, sono andati in scena gli specialisti del brivido: gli atleti del bob e dello skeleton della squadra regionale Fisi Aoc, che su una pista artificiale di 70 metri si sono allenati davanti al pubblico, mettendo alla prova le loro capacità atletiche e di velocità. Nelle stesse ore prenderà il via il trofeo di curling "Verso Torino 2006". Alle ore 11,00 sulla pista di discesa si sono visti all'opera gli atleti disabili a dimostrazione che lo sport, anche quello del ghiaccio e della neve, è un' attività aperta a tutti. Contemporaneamente (nell'area della Gazzetta dello Sport) l'altoatesina Isolde Kostner, plurimedagliata dello sci e vincitrice della coppa di discesa femminile 2001-2002, ha incontrato la stampa per illustrare i suoi programmi in vista della nuova stagione che, ancora una volta, la vedrà sicura protagonista assoluta del "Circo bianco". L'intenso programma ha visto quindi, la presentazione dei Campionati Europei 2003 riservati alle forze di Polizia, e l'incontro con Kristian Ghedina, il discesista azzurro che con le sue pazze e spericolate discese ha raccolto la pesante eredità lasciata dopo il ritiro dall'agonismo di Alberto Tomba. Sul finire della mattinata due chicche importanti hanno richiamato il pubblico, che da sempre ama ammirare da vicino i suoi beniamini: Gabriella Paruzzi (oro ai Giochi di Salt Lake City nella 30 km tecnica classica) sarà il testimonial d'eccezione delle Universiadi invernali di Tarvisio 2003, mentre Daniela Ceccarelli (oro olimpico 2002 nel superG) sarà pronta a rispondere alle domande del pubblico e della stampa. Senza un attimo di respiro si sono susseguiti gli incontri nell'area Gazzetta con le squadre nazionali di sci di fondo. Nel primo pomeriggio si è svolta una gara ad inseguimento sulla pista artificiale esterna di sci di fondo denominata "Coppa città di Piemonte" ed un'altra dimostrazione di spinta dei funamboli del bob e dello skeleton. Adrenalina pura (dalle ore 15,00 alle ore 18,00) sulla pista di ghiaccio di 30 x 60 metri del Lingotto Fiere, con la prima tappa della "Short Track Cup - Città di Torino", circuito internazionale europeo di short track e prima "preolimpica" a Torino. Fra gli altri hanno partecipato i medagliati olimpici Fabio Carta, Nicola Franceschina, Maurizio Carnino e Michele Antonioli. In pista anche la campionessa bulgara Evgenia Radanova. Per chi ama le prove multiple sarà possibile assistere alle ore 16,00 ad una gara di biathlon (fondo e tiro a segno con la carabina), il "Trofeo Tnt", dove è stata impegnata la squadra regionale piemontese. In contemporanea, prove di spinta di bob con tutta la squadra azzurra: Gerda Weissensteiner, Jennifer Isacco, Enrico Costa, Omar Sacco, Cristian La Grassa, Samuele Romanini, Fabrizio Tosini, Gianluca Dal Mastro, Eric Giannuzzi e, per lo skeleton, Marco Di Donato, Dani Locati, Stefano Maldifassi e Lucia Sizia. L'intensa e suggestiva giornata si è conclusa con una esibizione di sci d'epoca alle ore 20,00 e, alle ore 21 con il Galà delle società di pattinaggio artistico di Torino e l'esibizione de "l'Etoile" di Milano. 

PRESENTAZIONE 13° CAMPIONATO EUROPEO DI SOFTBALL 
Milano, 14 ottobre 2002 - Mercoledì 16 ottobre alle ore 21 presso la scuola Aldo Moro di Saronno sarà presentata la 13esima edizione del campionato Europeo di Softball. La manifestazione continentale si svolgerà sui campi di gioco di Caronno Pertusella, Saronno, Bollate, Legnano e Malnate dal 6 al 12 luglio 2003. 

PREMIAZIONI TORNEO DI CALCETTO SAN VITTORE 
Milano, 14 ottobre 2002 - Oggi il direttore del carcere di San Vittore, dott. Pagano, premierà le squadre del Torneo di Calcetto che si è svolto all'interno del carcere. Nell'occasione verrà inaugurato anche il nuovo campo di calcetto interno ai reparti detentivi. La cerimonia sarà preceduta da un triangolare con inizio alle 11. 

CONVOCAZIONE GIUNTA DEL COMITATO PROVINCIALE CONI DI MILANO 
Milano, 14 ottobre 2002 - Il giorno 17 ottobre p.v. alle ore 18.00, presso la sede del Comitato Provinciale del Coni di Milano in via Cerva 30, è convocata la Giunta di questo Comitato per discutere il seguente Ordine del Giorno: 1. Approvazione verbale seduta precedente; 2. Comunicazioni del presidente; 3. Delibere amministrative; 4. Corsi anno 2002-2003; 5. Varie e eventuali.

SEMINARIO DI INFORMAZIONE: LA GESTIONE DELLA SICUREZZA NEGLI IMPIANTI SPORTIVI 
Milano, 14 ottobre 2002 - L'assessore allo sport della Provincia di Milano, e il presidente del C.O.N.I. di Milano promuovono e organizzano un seminario di informazione gratuito sulla gestione della sicurezza negli impianti sportivi aperto agli addetti e funzionari comunali per la gestione degli impianti sportivi e a tutti i gestori di impianti superiori a 200 posti. Il seminario, oltre a fornire i principi generali in merito ai problemi della sicurezza negli impianti sportivi intende fornire indicazioni chiare per consentire ai responsabili l'acquisizione delle competenze necessarie per svolgere al meglio la propria attività. Lo scopo precipuo del seminario è quello di dare al partecipante sia esso referente dell'ente locale sia gestore di impianto, l' insieme di conoscenze di base necessarie a svolgere con maggiore professionalità questo ruolo. Durante il seminario verranno approfondite ed ampliati gli argomenti e le problematiche connesse con lo svolgimento del ruolo di responsabile della sicurezza e delle funzioni connesse a questo specifico compito. I contenuti che verranno trattati nel seminario riguardano le seguenti aree: giuridica, medica, igienica, la prevenzione degli incendi, i piani di evacuazione, le normative delle Federazioni sportive nazionali, le omologazioni. La metodologia del seminario di informazione prevede la trasmissione di un insieme di nozioni ritenute fondamentale per lo svolgimento dell'attività. E' prevista inoltre la consegna ai partecipanti di una documentazione scritta relativa ai contenuti proposti. Il seminario di informazione si svilupperà nell'arco di una giornata dalle ore 9 alle 18 del 4 novembre 2002 presso la Asl 3 di Monza  in Viale Elvezia, 2 Monza Il corpo docente è composto dagli esperti delle istituzioni che a diverso titolo si occupano della sicurezza: Asl, Vigili Del Fuoco, Coni. Il seminario è rivolto ai responsabili degli uffici tecnici comunali e ai gestori di impianti sportivi che abbiano una capienza superiore ai 200 posti ubicati nella Provincia di Milano. Ai partecipanti verrà offerto il pranzo e rilasciato l'attestato di partecipazione. Per partecipare al corso è necessario inviare entro il 25 ottobre 2002 la propria adesione a : Coni di Milano, via Cerva 30 tel.02/799101 - 89 fax. 02/ 799266 segreteria@conimilano.it 

SEMINARIO DI SPECIALIZZAZIONE PER EDUCATORI SPORTIVI 
Milano, 14 ottobre 2002 - Il Coni provinciale di Milano organizza un Seminario di specializzazione per "Educatori Sportivi". Questo nuovo soggetto si rapporterà nella scuola con il corpo docente, per sua natura già figura educativa. Il seminario terrà conto di alcuni aspetti fondamentali: è finalizzato agli istruttori di associazioni sportive che accedono alle istituzioni scolastiche come consulenti tecnico-sportivi. Sarà strutturato in tre unità di lavoro (vedi allegato) per 12 ore complessive. Si svolgerà presso una sede Coni provinciale. I docenti del seminario fanno parte dello staff tecnico provinciale Coni e specialisti del settore scuola. Il materiale didattico (circolari, programmi, ecc.) sarà fornito dal Coni. L'adesione è gratuita ed il seminario stesso si realizzerà con una presenza minima di 15 partecipanti e con una presenza massima di 40. Al termine verrà rilasciato ai partecipanti un attestato che permetterà di accedere ad un elenco degli educatori sportivi. L'attestato stesso sarà considerato un "credito formativo" per le future iniziative Coni - Scuola - Federazioni. Il corso si svolgerà dal 18 al 20 di ottobre presso l'Arena Civica di Milano (Sala Bruno). Gli Educatori ammessi al corso saranno convocati tramite contatto telefonico per segnalare gli orari delle lezioni. P.S. Alla luce della numerosa richiesta di partecipazione, un secondo corso verrà realizzato nel mese di dicembre. Le date saranno comunicate al più presto. 

NUOVI CORSI PER DIRIGENTI SPORTIVI 
Milano, 14 ottobre 2002 - Organizzazione di corsi gratuiti con il sostegno della Provincia per la formazione di dirigenti sportivi con l'obiettivo di costruire gradualmente un volontariato non solo mosso da grande passione, ma anche sorretto da un'adeguata preparazione. I corsi saranno organizzati su più livelli di approfondimento e affronteranno le seguenti aree tematiche: Risorse umane, Area organizzativa sportiva, Marketing, Sponsor e media, Area fiscale e giuridica, Area medico fisiologica. I primi corsi saranno organizzati alla fine del mese di novembre. Date e luoghi saranno comunicati nelle prossime Newsletter. 

30° ANNIVERSARIO PANATHLON CLUB LA MALPENSA 
Milano, 14 ottobre 2002 - In occasione del 30° anniversario della sua nascita, il Panathlon club La Malpensa ha organizzato, il prossimo venerdì 25 ottobre, una serie d'iniziative per festeggiare l'avvenimento a Legnano. Inizio alle ore 18 con l'incontro con il Sindaco Maurizio Cozzi, concerto alle 19 del maestro Garrison Fewell presso la Villa della Famiglia Legnanese a cui seguirà la consueta conviviale. 

Pagina 1   Pagina 2  Pagina 3   Pagina 4   Pagina 5  Pagina 6  Pagina 7

Titoli      Home    Archivio news