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14 OTTOBRE 2002
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"INTRODURRE
LA FIGURA DELLO PSICOLOGO SCOLASTICO" UNA PROPOSTA DEGLI PSICOLOGI
LOMBARDI PER PREVENIRE L'EVOLVERE DEL DIFFUSO DISAGIO GIOVANILE IN
COMPORTAMENTI DEVIANTI
Milano
14 ottobre 2002 - Si è tenuta l'11 ottobre a Milano la conferenza stampa
indetta dall'Ordine degli Psicologi della Lombardia per presentare i
risultati di uno studio sul disagio giovanile e per presentare una proposta
relativa alla prevenzione. "Siamo abituati a pensare all'adolescente
ribelle - ha detto lo psicologo Luigi Regoliosi presentando i risultati
dello studio realizzato dalla Sintema - invece è più frequente il ragazzo
apatico, depresso. C'è paura di diventare grandi, di affrontare il futuro.
Il sintomo più frequente sono gli attacchi di panico, le fobie, i blocchi
evolutivi che impediscono di far fronte ai propri compiti di crescita. Un
altro dato rilevante è l'incapacità di tollerare la noia. I giovani non
riescono a reggere le pause, l'inattività il silenzio. La noia è vista
come la morte". "E' importante diffondere la figura dello
psicologo scolastico - ha dichiarato Robert Bergonzi, Presidente dell'Ordine
degli Psicologi della Lombardia - che quasi non esiste in Italia. Sui 35
mila psicologi in Italia, non più di 900 operano nelle scuole. Una
percentuale di circa il 4%, ben poca cosa rispetto a quella del 25%
riscontrata mediamente negli altri Paesi europei. Eppure la scuola è un
luogo privilegiato dove intercettare i primi segnali del disagio giovanile
che poi può evolvere in comportamenti devianti, di cui si legge nelle
pagine della cronaca nera. Lo psicologo, poi, viene spesso confuso con lo
psichiatra o lo psicoanalista. Anche per questo stiamo organizzando la
"Settimana del Benessere Psicologico", cioè una settimana (nel
maggio del 2003) in cui gli studi dei 6.700 psicologi lombardi rimarranno
aperti per visite gratuite di chiunque voglia informarsi sul contributo di
sostegno e formazione che viene offerto a persone ed agenzie
educative". Commentando i tragici fatti di Leno (Brescia) il professor
Regoliosi ha detto: "Quello che noi psicologi stiamo notando in questi
anni è un sempre maggiore disagio psicologico degli adolescenti maschi
rispetto alle loro coetanee. Anche il caso nel bresciano lo conferma: lei
era una ragazzina impegnata ed inserita nella vita della comunità, andava a
scuola, faceva parte di un gruppo; i ragazzi che l'avrebbero uccisa sono
emarginati, isolati, due posizioni socialmente molto diverse".
ORDINE DEGLI PSICOLOGI DELLA
LOMBARDIA: MICROINDAGINE QUALITATIVA SUL RUOLO DELLO PSICOLOGO NEL CAMPO DEL
DISAGIO ADOLESCENZIALE
Milano, 14 ottobre 2002 - Le premesse e gli obiettivi dell'indagine. Il
disagio psicologico degli adolescenti è una realtà oggi all'attenzione
dell'opinione pubblica, sia per le sue manifestazioni più eclatanti, sia
per le sue espressioni più quotidiane e sommerse. Le reazioni più diffuse,
fino a ieri, a questo stato di allarme erano due: La tendenza a minimizzare,
a banalizzare queste forme di sofferenza, sostenendo che i problemi 'veri'
sono altri e riguardano la malattia biologica, la buona volontà dei
giovani, la loro dotazione intellettuale, ecc. È su questi dati, solidi e
concreti, che bisognerebbe agire; dunque la psicologia e gli psicologi sono
esclusi dal campo di azione. L'atteggiamento di chi afferma che esiste
qualcosa di strano, misterioso e incomprensibile, che sfugge alla logica e
alla razionalità delle cose e colloca proprio nello psicologico questo lato
oscuro e minaccioso. Ciò spaventa, lascia nell'impossibilità di
intervenire, ma placa anche i sensi di colpa; contro la mala sorte, la
scienza (anche quella psicologica) non può far nulla e per questo nessuno
è colpevole, nulla si poteva prevedere e quindi prevenire. Per lungo tempo
queste due posizioni hanno occupato la scena, creando un clima culturale,
del resto ancor oggi non pienamente superato, in cui era assai difficile
pensare ed attuare un intervento di prevenzione psicologica. Hanno
contribuito, come vedremo più ampiamente in seguito, al mutamento di queste
posizioni: la sensibilità delle giovani generazioni al disagio psicologico
che pare causare sofferenze a volte più atroci e intollerabili di difficoltà
di ordine biologico; l'ampliarsi delle professioni di aiuto alla persona
rivolte specificamente ai giovani (animatori, educatori, ecc.); le attività
di formazione rivolte a genitori e insegnanti che hanno creato che hanno
messo a loro disposizione alcuni strumenti di lavoro psicologico e
contribuito ad una definizione più realistica del profilo professionale
dello psicologo.. Nell'opinione pubblica è però ancora diffusa una
immagine riduttiva o distorta del ruolo dello psicologo che si occupa di
disagio giovanile. Anzitutto si tende a identificare la figura dello
psicologo con lo psicoterapeuta, con lo psichiatra, o con lo psicoanalista,
ignorando la distinzione tra queste figure e soprattutto la vasta gamma di
competenze e di funzioni che uno psicologo è in grado di svolgere al di là
dell'intervento strettamente clinico. Di conseguenza, si tende a vedere lo
psicologo come colui che interviene solo in situazioni di patologia
conclamata, e solo quando i problemi sono esplosi, con conseguenze
drammatiche che possono coinvolgere anche altre persone (come nei casi di
cronaca nera di cui quest'anno sono stati pieni i giornali). In realtà c'è
un 'esercito' di psicologi, nei servizi pubblici, nelle agenzie private,
nelle cooperative.. che operano a tutto campo nell'area della ricerca, della
educazione, della prevenzione, del reinserimento sociale, anticipando
l'esplodere delle situazioni più gravi, operando attivamente per
'bonificare' la rete di relazioni che c'è intorno ai ragazzi (famiglia,
scuola, agenzie del tempo libero, gruppo amicale..), accompagnando processi
di integrazione in ambito scolastico, lavorativo, sociale. La nostra
indagine si proponeva di far conoscere questa ampia e articolata realtà, di
individuare alcune linee di tendenza attuali del cosiddetto 'disagio
giovanile', e di documentare le forme di intervento più innovative che gli
psicologi stanno attuando in questo campo, anche per prefigurare nuove aree
di sviluppo per la nostra professione, al servizio del mondo adolescenziale.
L'impianto della indagine: L'indagine si è svolta a tre livelli: Interviste
in profondità a "testimoni eccellenti", psicologi che in ambito
pubblico o privato hanno aperto nuove strade, hanno inventato nuove forme di
intervento, hanno coordinato progetti di ampio respiro. Focus group e
interviste telefoniche a operatori di base, psicologi impegnati nei
Distretti, nei SerT, nei consultori, nelle comunità per adolescenti, nella
Scuola... Interviste ai committenti: cioè a figure di dirigenti, funzionari
di enti pubblici, responsabili del III settore che utilizzano psicologi nei
loro servizi. Tematiche affrontate: Percezione del disagio adolescenziale:
principali forme di disagio, aumenti e riduzioni fenomeni negli ultimi anni,
fattori di rischio prevalenti. L'impegno attuale degli psicologi in questo
campo: Ambiti di intervento; Committenti: Comuni; Forme di intervento;
Funzioni svolte dello psicologo; Strumenti adottati;
Interlocutori/alleati...; Modelli/modalità di intervento. Che cosa potrebbe
fare lo psicologo se avesse più risorse, opportunità, spazi di intervento.
Lo Staff: L'indagine è stata commissionata dall'Ordine degli Psicologi
della Lombardia, e affidata alla Società Sintema, una società che si
occupa di ricerca e formazione in campo psicosociale e educativo,
specializzata nel campo dei minori e dei giovani. I ricercatori impegnati
nell'indagine: Luigi Regoliosi, psicologo, professore a contratto di
"Teoria del progetto e della valutazione educativa" e di
"Metodologia della cooperazione educativa" presso la Facoltà di
Scienze della formazione dell'Università Cattolica di Brescia. Consulente
di enti pubblici e privati nel campo delle politiche giovanili. E' stato
Giudice onorario presso il Tribunale minorenni di Milano. Giuseppe Scaratti,
psicologo, professore associato nell'ambito disciplinare di Psicologia del
lavoro ed applicata, è docente di Psicologia della Formazione nel Corso di
Laurea in Psicologia dell'Università Cattolica di Milano.Consulente ed
esperto in progettazione formativa e valutazione. Marco Farina, psicologo,
dottore di ricerca in psicologia sociale e dello sviluppo e professore a
contratto di Psicologia sociale presso la Facoltà di Scienze della
Formazione dell'Università Cattolica di Brescia. Gli intervistati: Prof.
Gustavo Pietropolli Charmet , dicente di Psicologia Dinamica presso
l'Università Statale di Milano, direttore del Centro "Minotauro".
Prof. Alfio Maggiolini, coordinatore dell'èquipe psicologica delle
Giusitizia minorile di Milano. Dott.ssa Anna Fabbrini, psicoterapeuta,
direttrice del Centro "Alia" di Milano. E'quipe (4 psicologi) del
Progetto "A" di San Donato Milanese, diretta dal prof. De Vito
Dott.ssa Bittanti , responsabile del settore famiglia e dell'unità
operativa di psicologia dell'età evolutiva della Asl di Milano. Dott.ssa
Carla Bisleri, Assessore alla p.i. e ai serv. Sociali del Comune di Brescia
Dott. Renato Bresciani, Dirigente sociale dell'Asl di Bergamo Dott.ssa Carla
Marchesi, responsabile dell'area handicap e disagio del Provveditorato di
Bergamo Dott.ssa Maschietto, dirigente del Servizio Giovani di Milano Johnny
Dotti, Presidente del Consorzio Nazionale delle Cooperative sociali
"Gino Mattarelli". Dott.ssa Anna Benaglio, psicologa del SerT di
Bergamo Dott. Andrea Scaringelli, responsabile Progetto Giovani del Comune
di Cornaredo Dott. Adelmo Fiocchi coordinatore Asilo Mariuccia. Dott.
Claudio Lonati, coordinatore del "Progetto giovani" di Palazzolo
s.Oglio Dott. Donata Scotti, funzionaria dei Servizi Sociali del Comune di
Seregno. La percezione del disagio giovanile nell'esperienza degli
intervistati: Il disagio, la sofferenza legata al conflitto con l'autorità,
che caratterizzava tradizionalmente questa fascia di età, sembra ampiamente
superata. Oggi la sofferenza tra gli adolescenti ha una matrice
prevalentemente narcisistica: si riscontra un forte bisogno di approvazione,
di appartenenza, di successo, di affermazione. Tutto questo è coerente con
un modello educativo famigliare che, messa da parte la vecchia impostazione
autoritaria, ha proiettato sui figli (spesso unici) di grandi aspettative. I
figli crescono con una grande precocità sociale, ma insieme con una grande
fragilità, legata alla difficoltà di accettare frustrazioni,
mortificazioni, insuccessi. Vivono un cattivo voto come un sopruso,
investono molto sul gruppo dei pari, attendendosi però che sia al loro
servizio, hanno difficoltà a stabilire relazioni oggettuali vere (amicizia,
amore, passione) perché temono di subire l'affronto del rifiuto, del
tradimento, dell'abbandono. Anche il rapporto con la sessualità è
cambiato: in gran parte superati i senso di colpa legati ai tabù, ai
divieti sociali e famigliari, oggi il sesso viene vissuto con enorme facilità,
con precocità e nello stesso tempo è investito di attese smisurate,
innescate dai modelli del cinema e della tv. L' esperienza effettiva spesso
è deludente, perché l'aspetto fisiologico si consuma rapidamente, mentre
l'aspetto relazionale rimane molto problematico, c'è molta delusione, molta
incertezza, paura nel vivere l'intimità, perché il rapporto col corpo non
è per niente risolto. Vi sono espressioni di disagio fisico - rilevate con
frequenza dai medici scolastici - che spesso occultano disturbi
psicosomatici, non grandi mali, ma piccoli mali quotidiani, l'ansia, il mal
di testa, le febbri improvvise, le allergie, il bisogno di andare a casa
ecc.. Il disagio non è solo quello di cui si parla, anzi quello di cui si
arriva a parlare è già in via di risoluzione. I sintomi più frequente
sono gli attacchi di panico, le fobie, i blocchi evolutivi che impediscono
di far fronte ai propri compiti di crescita. Un altro dato rilevante è
l'incapacità di tollerare la noia: forse perché sono stati cresciuti come
bambini sempre impegnatissimi, tra scuola, sport, corsi di lingua, ecc.. Non
riescono a reggere le pause, l'inattività, il silenzio. La noia è vista
come la morte. Spesso è su questo atteggiamento che si innesta il consumo
di alcol, o di altre sostanze (le cosiddette 'nuove droghe', le droghe del
tempo libero), o il moltilplicarsi di comportamenti a rischio, messi in atto
per provare emozioni forti. Infine colpisce, tra i ragazzi, una condizione
di diffusa apatia, accidia, mancanza di interessi, estraniazione. Siamo
abituati a pensare all'adolescente ribelle: invece è più frequente il
ragazzo apatico, depresso. Mentre una volta il passaggio all'età adulta
veniva vissuto come un'avventura eroica che si voleva anticipare il più
possibile, adesso invece c'è la paura di diventare grandi, di affrontare il
futuro. C'è un'assenza di responsabilità, quindi anche la grossa difficoltà
di terminare gli studi, di costruirsi una autonomia, di fare scelte
impegnative sul versante affettivo e lavorativo. Mediamente più colti dei
loro coetanei delle precedenti generazioni, intelligenti, più raffinati
nella percezione delle cose, più ironici, più disincantati, più
"scafati", gli adolescenti ci appaiono dunque però molto più
fragili rispetto ad una volta.. E' come se fossero venuti anche fin troppo
precocemente a contatto con certi aspetti della vita, non più protetti da
aspetti ideologici, culturali, morali. E questo li ha resi appunto più
fragili, non invece più temprati come ci si potrebbe aspettare.. Una
condizione particolare, che sta assumendo una importanza crescente, è
quella riguardante i giovani stranieri. L'adolescente figlio di immigrati
vive l'esperienze di un doppio disadattamento: rispetto alla cultura
d'origine, nella quale non si riconosce più, e rispetto alla cultura
occidentale, nella quale fa fatica ad integrarsi. Su questa situazione di
fragilità diffusa, che caratterizza il mondo adolescenziale, si innestano i
comportamenti più propriamente patologici, che possono prendere la forma
dei disturbi alimentari (anoressia e bulimia), frequenti soprattutto tra le
femmine, dell'abuso di sostanze, della violenza verso le cose o verso le
persone (vandalismo, bullismo, scontri tra bande..), delle condotte
suicidarie. Gli ambiti e le forme di intervento dello psicologo. Si coglie
un forte investimento degli psicologi nei confronti degli adulti impegnati
negli ambiti educativi: la famiglia, la scuola, le agenzie del tempo libero.
Iniziative di formazione per genitori, insegnanti, educatori; colloqui di
consultazione per genitori in difficoltà; gruppi di incontro e di mutuo
aiuto. Lo psicologo può utilizzare le proprie competenze per sostenere la
riformulazione del progetto educativo. Lo psicologo si pone come
'consulente' (ad es. del sistema scolastico) per aiutare l'ambito educativo
ad agire in modo più efficace e competente. Famiglia: orizzonte
imprescindibile. La famiglia è e rimane un ambito imprescindibile di
intervento per lo sviluppo di un'azione preventiva rivolta ai giovani. Sia
nei casi in cui la famiglia sia drammaticamente segnata da comportamenti,
stili di relazione e comunicazione ampiamente inadeguati, sia nelle
occasioni in cui essa appaia come risorsa per una risposta alle difficoltà
del disagio dei giovani un solo coinvolgimento pare ineliminabile. Sono
soprattutto gli psicologi di orientamento sistemico a sottolineare la
necessità di una formazione degli operatori che lavorano con un'utenza
giovanile rispetto al trattamento della dimensione familiare appunto. Viene
evidenziata in proposito la pertinenza di un approccio che tenga conto del
gioco relazionale che caratterizza la famiglia soprattutto negli interventi
di prevenzione secondaria specifica o di riduzione del danno. Si tratta ad
esempio dei gruppi di auto e muto aiuto rivolti ai genitori di giovani con
esperienze di tossicodipendenza o con disturbi alimentari: in questi casi lo
psicologo persegue l'obiettivo di "rinforzare" le risorse
familiari affinché vengano elaborate nuove strategie per sostenere il
componente sintomatico; nelle occasioni in cui invece la famiglia appare
tanto gravemente compromessa da motivare l'allontanamento temporaneo del
giovane (accoglimento in comunità, affido familiare ecc.) il lavoro si
indirizza nel consentire alla famiglia una corretta valutazione del proprio
stato di difficoltà e nell'evidenziare la scelta di allontanamento non come
un provvedimento punitivo bensì come uno strumento di aiuto. Non mancano le
iniziative indirizzate alla famiglia "normale": esse consistono
solitamente nelle cosiddette scuole o gruppi d'incontro per genitori; si
tratta di gruppi di genitori per l'appunto animati dal desiderio di
confrontarsi sia con esperti, sia con altri genitori per far fronte alla
"naturale fatica del vivere e dell'educare". Sovente all'interno
di questi gruppi vengono realmente prevenute serie difficoltà che la
famiglia potrebbe incontrare: coloro che ne sono portatori vengono
orientanti dal conduttore di gruppo (spesso uno psicologo) verso colleghi ed
istituzioni in grado di rispondere adeguatamente al problema negato o
sottovalutato; gli altri partecipanti assumono una funzione di sostegno e di
incoraggiamento ad affrontare la situazione evitando ogni forma di giudizio
o colpevolizzazione. Scuola: luogo di transito obbligato. All'interno del
sistema scolastico sono sorte numerose iniziative di carattere preventivo
direttamente indirizzate ai giovani. Una delle più diffuse è costituita
dagli sportelli di ascolto; uno psicologo si mette a disposizione dei
giovani all'interno della scuola offrendo loro una serie di colloqui
all'interno dei quali analizzare problemi e vissuti dei ragazzi. Vengono così
discusse difficoltà riguardanti l'esordio della vita sessuale e affettiva,
le relazioni amicali e gli eventuali episodi di bullismo o di
stigmatizzazione indirizzati sovente verso i soggetti più deboli (minoranze
extracomunitarie, ragazze, ragazzi per carattere più fragili, ecc),
problemi di ordine cognitivo legati all'apprendimento e alla progettazione
della carriera scolastica, difficoltà connesse alla relazione con il mondo
adulto (genitori e insegnanti). In alcuni casi il percorso di counselling
che si svolge nell'attività di sportello porta ad una soluzione del
problema prevenendo così una sua cronicizzazione, in altre occasioni si
rende necessario l'invio a strutture apposite del sistema sociosanitario
prima fra tutte il consultorio adolescenti. Già abbiamo fatto cenno ai temi
della sessualità e dell'apprendimento, che assorbono un'ampia fascia della
domanda giovanile; sorgono al riguardo anche iniziative specifiche di
prevenzione ed formazione quali i corsi di educazione all'affettività ed i
servizi di orientamento presenti soprattutto all'interno delle scuole medie
inferiori e specificamente indirizzati a permettere una scelta consapevole e
informata circa il prosieguo del percorso formativo. Non possiamo
dimenticare infine le attività di formazione indirizzate agli insegnanti;
in questi casi lo psicologo mette a disposizione dei partecipanti le proprie
conoscenze al fine di affinare le loro capacità di lettura di situazioni
problematiche e collabora con loro nello studio di alcuni casi al fine di
elaborare progetti educativi individualizzati. L'immagine che emerge come più
interessante e innovativa è quella dello psicologo che si pone come
consulente del sistema scuola, che non si limita, cioè, a intervenire sui
casi singoli, ma che si fa carico delle relazioni interne all'istituzione,
tra docenti e allievi, tra scuola e famiglia. Oggi, sottolineava un
intervistato, gli insegnanti devono affrontare il comportamento anti-sociale
o disturbato di adolescenti che una volta venivano espulsi dal sistema
scolastico. Essendo diventata meno selettiva, la scuola deve dotarsi di
risorse psicologiche di supporto e psicopedagogiche per sostenere la
relazione con soggetti 'difficili'. Qui torna utile lo psicologo come
consulente, che non si sostituisce al copro docente, ma lo aiuto a gestire
con competenza situazioni problematiche. I luoghi del piacere: gioco,
espressione, suggestione e mania. Come meglio vedremo in seguito uno dei
nodi cruciali dell'attività preventiva consente nell'intraprendere un
intervento in assenza di una domanda del soggetto. La questione è
particolarmente evidente nei casi in cui i giovani vivono situazioni di
rischio o addirittura di pericolo negando la loro esistenza; è il caso di
ragazzi che negano i danni derivanti dall'abuso di alcool, di sostanze
psicoattive o i rischi connessi a rapporti sessuali occasionali e non
protetti per citare solo gli esempi più eclatanti. In questi casi vengono
attuati i cosiddetti interventi di "riduzione del danno";
difficile infatti parlare di prevenzione laddove il disagio assume forme
sintomatiche così evidenti, pare appunto più corretto qualificare queste
azioni come tentativi di arginare danni maggiori. Coraggiosamente lo
psicologo si pone come "offerta contraddittoria" nei luoghi
dell'abuso delle droghe (discoteche, feste, raduni, ecc) offrendo in
collaborazione con altre figure professionali risposte a problema immediato
(siringhe sterili o semplicemente acqua per contrastare i rischi immediati e
futuri dell'assunzione di sostanze). Con acume e ingegno si tenta di
impedire che tale offerta di aiuto rischi, su di un piano squisitamente
psicologico, di apparire come una forma di legittimazione di comportamenti
rischiosi ed autolesivi; è ampio l'accordo sulla necessità di offrire
accanto ai suddetti interventi azioni che impediscano un sovvertimento del
significato dell'aiuto prestato. Su di un livello decisamente meno grave si
collocano gli interventi di contatto con la popolazione giovanile: educativa
di strada, centri di aggregazione giovanile, informagiovani si indirizzano
all'utenza giovanile potenziale dei servizi sociosanitari e vedono
solitamente lo psicologo in posizione di progettista e supervisore delle
iniziative solitamente condotte direttamente da figure professionali affini:
gli educatori professionali e gli animatori. Obiettivo generale di queste
iniziative è il mantenimento di un rapporto con la popolazione giovanile,
l'offerta di informazioni e orientamento, la promozione di opportunità nel
campo della cultura e del tempo libero, lo sviluppo di competenze sociali e
affettive, la mediazione nei confronti della comunità locale. La presenza
di queste figure professionali sul territorio consente inoltre di facilitare
il contatto dei giovani con gli esperti, non più percepiti come giudicanti
o comunque sconosciuti, nell'occasione in cui insorgano problemi
particolarmente gravi. Servizi di ascolto e cura. Accanto agli interventi
negli ambiti 'naturali' di vita del giovane si pongono i servizi concepiti
in modo specifico per accogliere domande di aiuto generico o specifico. Si
va dalle diverse forme di sportello di primo ascolto (con l'impiego anche di
telefono e internet), aperte ad ogni tipo di richiesta, ai centri di
psicologia dell'età evolutiva, ai consultori per adolescenti, pubblici e
privati, fino ai servizi specialistici (come i SerT per le
tossicodipendenze). Col tempo, questi servizi hanno progressivamente
affinato i loro strumenti e le loro modalità organizzative, concentrando la
loro attenzione in particolare sul problema dell'accesso: sull'esigenza, cioè,
di rendere più facile il contatto con una utenza adolescenziale,
costituzionalmente refrattaria nei confronti delle istituzione, delle
strutture, delle regole, e spesso diffidente nei confronti della figura
dello sociologo. Si sono così studiate modalità per favorire il primo
accostamento ampliando e diffondendo occasioni, opportunità, spazi e
strumenti di ascolto (sportelli, consultori, servizi a bassa soglia, camper,
équipe di strada, servizi telefonici e telematici di consulenza on line)
nell'intento di 'intercettare' forme di disagio sommerso, non ancora
conclamato, difficoltà legate al rapporto coi genitori, con lo studio, con
l'affettività, con l'uso di sostanze. Si tende a creare spazi che non siano
connotati in senso sanitario o assistenziale: luoghi dove l'incontro sia
facilitato, senza barriere burocratiche, valorizzando anche contesti
informali. Si offrono orientamento, informazione, sostegno alla crescita.
Non si lavora sulla 'malattia' , ma sull'età, i suoi problemi, le difficoltà
evolutive Il trattamento va dalla consultazione breve al percorso
psicoterapeutico vero e proprio. I disturbi più gravi trattati :
border-line, anoressia, bulimia, maltrattamento e incesto, abuso di
sostanze.. Molti di questi servizi inoltre, si sono messi in rete tra di
loro, per consentire una offerta più articolata e coerente di prestazioni.
E' da sottolineare infine l'importante ruolo degli psicologi nelle comunità
terapeutiche e nelle comunità alloggio per adolescenti, con ruolo di
coordinamento, supervisione o con funzioni propriamente educative. La
comunità locale. E' sempre più significativa la presenza dello psicologo
nei nuovi luoghi di programmazione di politiche sociali, in cui sono
richieste conoscenze di natura psicologica. Si lavora molto anche con la
comunità locale: per mettere insieme la scuola, la parrocchia, il comune,
le famiglie, l'associazionismo, per attivare iniziative e progetti rivolti a
tutti gli adolescenti, per moltiplicare le occasione e le opportunità di
incontro, ascolto, aiuto, promozione culturale, educazione, divertimento (al
di là del mercato dei consumi del tempo libero). Nascono così i 'progetti
giovani', i 'centri di aggregazione giovanile', le iniziative di educazione
di strada, gli sportelli CIC e informagiovani... Si realizzano inoltre
progetti di prevenzione specifica mirata su alcune forme di disadattamento
(ad es. scolastico) o di comportamenti devianti (ad es. il bullismo, il
consumo di droghe sintetiche, il vandalismo..). E' uno psicologo che si pone
come consulente della comunità locale, per favorire processi di costruzione
di reti, per sviluppare competenze, per accompagnare percorsi di
progettazione e innovazione (progetti giovani, servizi sperimentali..). Gli
strumenti - Vi è un ampio accordo sul fatto che tutti gli strumenti propri
allo psicologo abbiano diritto di cittadinanza all'interno di un lavoro di
prevenzione: conduzione di ricerche non in vista del raggiungimento di una
significatività statistica (la condizione giovanile in Italia) bensì
finalizzate alla conoscenza di uno specifico territorio (il comune di
residenza ad esempio) o istituzione (la singola scuola); counselling e
orientamento di cui già abbiamo detto in riferimento alle attività di
sportello all'interno della scuola e nei servizi di ascolto; attività che
in alcuni casi possono fare uso anche di strumenti psicodiagnostoci
(valutazione del potenziale dei soggetto e del suo livello attuale di
sviluppo cognitivo e affettivo); consulenza e formazione rivolta a diverse
figure di adulto (genitori, insegnante, operatore), nell'intento di
incrementare le competenze nella gestione di relazioni con adolescenti ;
empowerment rivolto a gruppi, istituzioni, comunità locali, finalizzata a
sviluppare risorse, capacità, creatività nell'affrontare i bisogni della
propria componente giovanile. In sintesi - Lo psicologo sa allontanarsi dal
proprio setting classico pur mantenendo la fedeltà alla propria specificità
professionale nei termini di un'azione che: sa spingersi oltre la richiesta
esplicita del soggetto evitando di rispondere ad essa in modo acritico e
immediato; sa attendere che questo stesso soggetto arrivi a confrontarsi con
la "vera domanda" che sta oltre ciò che costituisce l'oggetto
della sua richiesta iniziale; per facilitare il contatto con la sua utenza
potenziale sa accettare un giusto grado di collusione evitando ciò che
presume essere intollerabile in quel momento; sa coinvolgere al momento e
nei modi opportuni altre figure vicine al soggetto (genitori, insegnanti,
amici) pur rispettando i suoi diritti di scelta e di riservatezza; sa
mantenere e adattare contatti significativi con altre figure professionali a
lui affini, mettendo in dialogo competenze psicologiche e educative; è in
grado di adottare un approccio di valutazione dei risultati in cui la
dimensione temporale ha un peso essenziale evitando aspettative
"miracolistiche" e immediate; sa porsi al fianco di gruppi,
istituzioni (ad es. la scuola), comunità locali per accompagnare processi
di crescita, transizione critica, e nuove progettazioni. Alcune esperienze
eccellenti. Senza alcuna pretesa di esaustività, citiamo alcune esperienze
'eccellenti', che riguardano il lavoro di psicologi nel campo del disagio
giovanile. Si tratta di progetti e servizi attivi sul territorio lombardo,
promossi dall'ente pubblico o da agenzie private, che abbiamo potuto
conoscere nel corso delle nostre interviste. Progetto 'A' di San Donato
Milanese: servizio per adolescenti convenzionato con la ASL, mette in campo
una équipe di 16 psicologi diretta dal prof. De Vito. Si occupa di ragazzi
dai 14 ai 24 anni, copre tutte le aree di disagio giovanile escluse la
tossicomania e le psicosi conclamate. Accoglie ragazzi inviati dalle
famiglie, da insegnanti, pediatri, medici di base, altri servizi. Offre
colloqui di consultazione breve, psicoterapia individuale, psicoterapia di
gruppo. Organizza anche iniziative di formazione e aggiornamento per
operatori e insegnanti. Consultorio per adolescenti "Il Minotauro"
di Milano: servizio privato diretto dal prof. Charmet. Si occupa di
prevenzione, ascolto, consultazione breve e formazione. Si caratterizza
soprattutto come servizio di sostegno alla crescita, focalizzando
l'attenzione più sull'età e sui suoi problemi che non sulla 'malattia'.
Collabora con la famiglia e con la Scuola. Si avvale anche di un Centro di
aggregazione "L'amico Charlie", molto attrezzato, con sala di
incisione, internet cafè, che offre attività teatrali, animazione,
scrittura creativa, supporto scolastico. Unità operativa di psicologia
dell'età evolutiva della Asl di Milano, diretta dalla Dott.ssa Bittanti.
Comprende 13 Centri di psicologia del bambino e dell'adolescente, con
funzioni di prevenzione, educazione alla salute, promozione dell'agio
psichico. Raccolgono una area molto vasta di richieste. Sono collegati in
rete con l'unità operativa settore minori, i centri di terapia famigliare e
i consultori famigliari. Collaborano con le scuole nell'attivazione di
progetti di prevenzione del bullismo, sportelli di ascolto psicologico e di
consulenza psicologica breve, iniziative di educazione psico-alimentare,
ecc. Promuovono anche interventi di consulenza psicologica per genitori.
Rete di consultori per adolescenti attivati dal SerT di Bergamo: servizi di
ascolto a bassa soglia finalizzati ad offrire supporto e consulenza sulle
nuove forme di consumo e abuso. Progetto "On line" : rete di
ascolto e consultazione informale e formale per adolescenti in fase di
progettazione da parte della Asl di Lecco, con impiego di telefono, e-mail e
chat forum. "Asilo Mariuccia" : istituzione attiva da molti anni
con una rete di comunità alloggio sul territorio lombardo, oggi
particolarmente impegnata nell'accoglienza, accanto ai minori italiani, di
adolescenti extracomunitari , ha recentemente concluso una ricerca
valutativa riguardante i percorsi di trattamento e reinserimento con giovani
immigrati. Quali prospettive per lo psicologo in questo campo: Riportiamo in
sintesi alcune tra le indicazioni emerse dagli intervistati: Oltre gli
aspetti terapeutici e di counseling, saper affrontare situazioni di setting
più aperto, legate alla costruzione di processi di fiducia, sviluppando
dimensioni creative, non solo riparatorie, inserendosi dentro le maglie dei
processi educativi per aiutare a comprendere le dinamiche relazionali in
gioco. C'è un compito molto ampio di formazione degli adulti - genitori,
insegnanti, educatori - oggi disorientati di fronte alle nuove forme e ai
linguaggi del mondo adolescenziale. Occorre restituire competenza
all'adulto, oggi spesso frenato e reso debole da vissuti di inadeguatezza,
aiutando genitori e insegnanti a rileggere la propria esperienza e a gestire
con più sicurezza il loro ruolo (pensiamo in particolare al ruolo dei
padri!). Occorre in particolare aumentare la capacità di cogliere i segnali
di sofferenza psichica, senza banalizzarli e senza enfatizzarli, per
intervenire in forma adeguata e tempestiva. Vediamo lo psicologo di domani
come una figura di sintesi, capace di far fronte a un problema complesso
come quello del disagio giovanile con chiavi di lettura che coniugano la
competenza psicologica con una attenzione esperta ai fenomeni sociali e
culturali. Per fare questo occorre superare una visione settoriale della
professione, intensificare il dialogo con altre figure professionali, farsi
carico anche di richieste di senso. Il lavoro dello psicologo va collocato
sempre di più all'interno di una rete: rete di relazioni da ricostruire
attorno al ragazzo in difficoltà, rete di servizi da mobilitare entro
progetti di prevenzione, rete di competenze e di risorse da attivare e
organizzare.
AVVIO
SORVEGLIANZA EPIDEMIOLOGICA DELL'INFLUENZA
Roma, 14 ottobre 2002 - Come per la passata stagione, anche quest'anno il
Ministro della Salute, Girolamo Sirchia, ha inviato agli Assessori regionali
alla sanità, il protocollo tecnico operativo "Influnet - Sistema di
Sorveglianza Sentinella dell'influenza, basato su Medici di Medicina
Generale e Pediatri di libera scelta". Il protocollo, che gli Assessori
divulgheranno sul territorio di competenza, fornisce indicazioni operative
per tutti gli operatori sanitari coinvolti nel sistema di sorveglianza
epidemiologica e virologica dell'influenza. La sorveglianza dell'influenza,
attuata fino all'anno 2000, tramite sistemi sperimentali, è diventata, in
seguito all'Accordo stipulato in sede di Conferenza Permanente per i
rapporti fra lo Stato, le Regioni e le Province Autonome il 28 settembre
2000, un'attività istituzionale: la segnalazione di malattia viene
effettuata da Medici di Medicina Generale e Pediatri di libera scelta,
affidando alle Organizzazioni di categoria la promozione dell'iniziativa. La
raccolta ed elaborazione delle segnalazioni di malattia è effettuata da due
Centri Nazionali, l'Istituto Superiore di Sanità ed il Centro
Interuniversitario di Ricerca sull'Influenza (presso l'Università di
Genova); i dati analizzati ed aggregati confluiscono presso l'Ufficio
Malattie Infettive del Ministero della Salute, che costituisce il punto
finale della rete di sorveglianza ed il centro per il ritorno delle
informazioni sull'andamento nazionale dell'influenza, tramite stampa e mezzi
informatici. Settimanalmente i dati vengono pubblicati sul sito: www.ministerosalute.it
Sullo stesso sito è disponibile il protocollo tecnico operativo e l'Accordo
stipulato in sede di Conferenza Stato Regioni il 28 settembre 2000. Le
attività avviate dal Ministero della Salute, prima fra tutte la promozione
della vaccinazione dei soggetti a rischio, trovano giustificazione nel
particolare interesse epidemiologico dell'influenza: infatti, questa
malattia costituisce un rilevante problema di sanità pubblica,
rappresentando non solo un'importante causa di morte, ma anche una cospicua
fonte di spese sanitarie per l'assistenza farmaceutica ed ospedaliera delle
persone colpite dalla malattia e dalle sue complicanze. La sorveglianza
epidemiologica e virologica, utile per la conoscenza del fenomeno,
costituisce la base per le attività vaccinali poiché la caratterizzazione
dei ceppi virali circolanti, fra l'altro, è determinante ai fini della
scelta della composizione del vaccino antinfluenzale da utilizzare e
dell'individuazione di eventuali varianti virali possibili causa di
pandemia.
IL
QUARANTADUESIMO SALONE NAUTICO INTERNAZIONALE CHIUDE CON UN SENSIBILE
AUMENTO DI VISITATORI
Genova, 14 ottobre 2002 - L'ultimo giorno della quarantaduesima edizione del
Salone Nautico Internazionale è stato caratterizzata dal sole e da un
grande afflusso di pubblico. La cifra ufficiale verrà comunicata domani, a
cancelli chiusi, ma sin d'ora si può affermare che l'aumento dei visitatori
rispetto alla scorsa edizione è stato sensibile. Nel tardo pomeriggio verrà
comunque diffusa una proiezione sul numero totale delle presenze. Usato
nautico e natanti nuovi, alla Marina Uno della Fiera di Genova, dal 10 al 14
aprile prossimi per la quarta edizione di BoMa, la mostra-mercato nata con
l'obiettivo di avvicinare sempre più persone al mondo della nautica da
diporto. La rassegna, presentata oggi in sala stampa, si arricchisce
potenziando l'offerta commerciale e il programma delle attività sportive:
tutte le imbarcazioni saranno visitabili, molte si potranno provare
direttamente in mare. La grande novità del 2003 sarà "Car boat
sale", un settore aperto esclusivamente ai privati per vendere e
comprare imbarcazioni carrellabili di seconda mano: proprio i carrelli
saranno oggetto di una semplificazione normativa entro breve tempo. BoMa,
organizzato da Fiera di Genova e Ucina, sarà anche un appuntamento
interattivo, con numerosi appuntamenti sportivi dedicati al mondo della vela
ed al rowing. A queste attività di promozione collaboreranno la Federazione
Italiana Vela, lo Yacht Club Città di Genova, la Federazione Italiana
Canottaggio e il Corpo delle Capitanerie di porto. Per i visitatori ci sarà
anche l'opportunità di effettuare uscite di "whale watching" con
l'associazione Battibaleno. Al Teatro del Mare Umberto Pelizzari ha
ripercorso la sua incredibile carriera davanti a un folto pubblico di
appassionati e curiosi. L'apneista ha confermato la sua intenzione di non
riprendere l'attività agonistica, lasciata dopo l'ultimo record: "Mi
mancherà l'adrenalina delle gare, le sensazioni che solo la competizione può
regalare a qualsiasi sportivo di livello. Ora però si apre una nuova fase
della mia vita: mi dedicherò alla scuola di apnea che ho aperto, alla
promozione di questo sport meraviglioso in cui gli italiani sono ai vertici
mondiali". Diciannove record mondiali dal novembre 1990 (stabilito a
Portoazzurro, -65 metri in assetto costante) al novembre 2001 (a Capri, -131
metri in assetto variabile) costituiscono un primato difficilmente
attaccabile per un atleta. Pelizzari è riuscito a far conoscere ad ampie
fasce di pubblico uno sport a lungo considerato specialità per una
ristretta cerchia di specialisti: lo ha testimoniato anche il grande numero
di tifosi che oggi lo hanno applaudito al Salone Nautico Internazionale.
BOMA
BOAT MARKET GENOVA, 4A MOSTRA MERCATO DELL'USATO NAUTICO E DEL NATANTE
NUOVO: DAL 10 AL 14 APRILE 2003 ALLA MARINA FIERA DI GENOVA.
Genova 14 ottobre 2002 - Usato "chiavi in mano", natanti nuovi e
prove in mare Le novità: "Car Boat Sale" per acquistare e vendere
l'usato carrellabile e la pesca sportiva Turismo nautico e sport per tutti
La quarta edizione del BoMa, la mostra mercato dell'usato nautico e del
natante nuovo organizzata da Fiera di Genova e Ucina, si svolgerà dal 10 al
14 aprile 2003 alla Marina Fiera di Genova. Con l'obiettivo di avvicinare
sempre più persone al mondo della nautica da diporto e di costituire sempre
di più un appuntamento per fare affari nell'imminenza della stagione
estiva, BoMa 2003 si arricchisce potenziando l'offerta commerciale e il
programma delle attività sportive. Per quanto riguarda l'usato cantieri,
broker, rivenditori e privati potranno prenotare il proprio spazio a mare
lungo la banchina nord, tutte le imbarcazioni saranno visitabili e molte a
disposizione per le prove in mare. "Car Boat Sale" è la grande
novità 2003: un settore aperto esclusivamente ai privati per vendere e
comprare direttamente imbarcazioni carrellabili di seconda mano. Un settore
in grado di riscuotere un notevole interesse in quanto proprio i carrelli
saranno oggetto, a breve, di una semplificazione normativa. Dopo l'esordio
dello scorso anno è confermata l'esposizione di natanti nuovi - oggi
imbarcazioni a motore fino a 7,5 metri di lunghezza e a vela fino a 10 metri
- che costituiscono generalmente la fascia d'ingresso al diporto per gli
appassionati del mare. Sul versante interattivo sono già molte le
Federazioni sportive e le Associazioni che hanno aderito all'invito degli
organizzatori e che coinvolgeranno i visitatori di Bo.Ma rendendoli
direttamente protagonisti. La Fiv, in collaborazione con lo Yacht Club Città
di Genova, proseguirà nella campagna di promozione rivolta ai giovani con
PrimaVela per gli alunni delle scuole medie inferiori e superiori e con
"Capitani Coraggiosi- Quota Mille" per gli alunni delle scuole
elementari. Si svolgerà al Bo.Ma la prova finale del "Genoa Indoor
Rowing Race" promosso dalla Federazione Italiana Canottaggio
nell'ambito del programma di attività destinato ai giovani con le
iniziative di "Giocare remando" e "Group Rowing". Il
Corpo delle Capitanerie di Porto-Guardia Costiera effettuerà dimostrazioni
di sicurezza e salvataggio in mare. Ancora più interessanti le nuove
opportunità rivolte ai visitatori: in collaborazione con l'Associazione
Battibaleno uscite di "whale watching" a fini didattici e, grazie
all'attività della F.I.P.O - la neonata associazione che raggruppa
produttori e operatori della pesca sportiva - test di barche e attrezzature
per la pesca sportiva. Come gli altri anni al BoMa sarà anche vivace
momento di incontro in cui non mancheranno lo shopping nautico, infopoint
Ucina su normative e regolamenti, informazioni turistiche per organizzare la
prossima vacanza in mare, gastronomia ligure. L'edizione 2002 di Bo.Ma aveva
registrato 6500 presenze, con un 8% in più rispetto all'anno precedente, 79
le barche esposte per la visita e le prove in mare e 100 natanti nuovi tra
gommoni, barche, moto d'acqua, canoe e kayak nei 3000 metri quadrati del
padiglione B e nel tratto esterno antistante la passeggiata a mare.
AKLAIXO
SI PRESENTA AL SALONE DELLO STUDENTE E A SMAU
Milano, 14 ottobre 2002 - In occasione di questi due appuntamenti, gli
esperti di Aklaixo incontreranno i neolaureati che intendono mettere la
propria tesi a disposizione delle aziende in cerca di nuovi talenti. Anche
quest'anno il Salone dello Studente di Roma si prepara ad accogliere più di
100.000 persone, e oltre 450.000 visitatori sono attesi a Milano per Smau
2002: Aklaixo sarà presente ad entrambe le manifestazioni per dare a tutti
la possibilità di navigare sul portale e conoscere i nuovi servizi per gli
studenti e le imprese. "Aklaixo ha suscitato molta curiosità tra gli
studenti, ma anche tra gli imprenditori e i liberi professionisti che sono
alla costante ricerca di nuove idee per sviluppare il proprio
business", spiega Alberto Buratto, amministratore delegato di Aklaixo.
"Il Salone dello Studente e Smau sono due ottime opportunità per farci
conoscere e proporci come punto di incontro fra l'università e il mondo del
lavoro". In entrambi i casi, Aklaixo sarà affiancato da Programmi
Alitur, il tour operator specializzato in viaggi studio, scambi
interculturali e programmi di apprendimento delle lingue straniere. Questi
eventi saranno anche l'occasione per consolidare la partnership di Aklaixo
con Telethon, l'ente che in tutto il mondo si impegna a favore della ricerca
scientifica e della lotta alle malattie genetiche. Il portale Aklaixo
raccoglie fondi per questa causa, devolvendo a Telethon il 5% dei propri
incassi. Una promozione e un nuovo concorso per gli studenti Al Salone dello
Studente Aklaixo lancerà una campagna promozionale, che sarà valida anche
a Smau: gli studenti che si registreranno per pubblicare la tesi di laurea
sul portale potranno farlo al prezzo speciale di 30 €, con la possibilità
di depositare l'elaborato direttamente presso lo stand. Inoltre, durante i
due eventi Aklaixo selezionerà 10 ragazzi e 10 ragazze provenienti da
diverse città italiane per partecipare ad un originale concorso. Ad ogni
studente saranno affidati in uso gratuito una Smart e un cellulare Sony
Ericsson T68 per un periodo di due settimane, durante le quali dovrà
visitare la propria università e farsi scattare delle fotografie dagli
amici, inviandole ad Aklaixo via Mms. Tutte le immagini verranno pubblicate
sul portale e saranno votate dai navigatori: gli studenti più votati
saranno premiati con una Smart e un Sony Ericsson T68. Gli stessi premi,
oltre a 10 ricariche telefoniche, saranno estratti anche tra tutti coloro
che avranno visitato il sito per votare. Infolink: http://www.aklaixo.com
LIDIA
TRETTEL: CON L'ORO OLIMPICO HO REALIZZATO UN SOGNO
Torino, 14 ottobre 2002 - Con Lidia Trettel, medaglia di bronzo nel gigante
parallelo ai Giochi Olimpici 2002 e Marion Posch, la più titolata delle
ragazze azzurre in questa specialità (due titoli mondiali e altrettante
Coppe del Mondo vinte) si sono conclusi gli incontri con campioni al 39°
Salone Europeo della Montagna e 9^ Festa della Neve. Il tema più
significativo emerso dall'incontro, aperto al pubblico, è stato quello
della diffusione dello snowboard e di come gli stimoli di una medaglia
olimpica possano cambiare la vita di un atleta e servire come volano per una
maggiore diffusione di questa disciplina. "Dopo il quarto posto di
Nagano '98 - ha confessato Lidia Trettel - mi sono detta che non poteva
finire in quel modo. Così negli anni successivi mi sono impegnata al
massimo e dopo il bronzo ho capito di essere riuscita a realizzare un sogno.
Un sogno che, comunque, non è un punto d'arrivo, ma una ulteriore spinta.
Innanzitutto l'obiettivo stagionale è di essere più costante nell'arco
della stagione, quindi di vincere, perché no, anche la classifica di Coppa.
Naturalmente non dimentico i Mondiali del prossimo febbraio e, più a lunga
scadenza, le Olimpiadi di Torino 2006. "Purtroppo - ha continuato la
Trettel - per un giovane è difficile, anche se non impossibile, primeggiare
in questa specialità. Mancano i gruppi militari che permettono, ad atleti
di altre discipline, una certa tranquillità economica." Sul tema della
diffusione dello snowboard è intervenuto anche Gianmarco Peri, responsabile
tecnico azzurro. Peri ha sottolineato che una delle migliori e maggiori
possibilità di incrementare la diffusione è data dalle continue vittorie
delle ragazze, che portano sulle prime pagine dei giornali questa
spettacolare e giovane disciplina. Short Track - L'olimpionico torinese
Fabio Carta domina la Short Track Cup "Città di Torino" Nella
mattinata si è conclusa anche la Short Track Cup "Città di
Torino", gara internazionale, con l'ennesima e spettacolare vittoria di
Fabio Carta, argento con la staffetta alle Olimpiadi di Salt Lake City.
Classifiche finali Short Track Cup "Città di Torino" Maschile
1000 metri: 1. Fabio Carta, 2. Maurizio Carnino, 3. Michele Antonioli, 4.
Michele Ponti. Staffetta 3000 metri: 1. Italia 2 (Carnino, Carta, Ortalli,
Serra), 2. Italia 1 (Rodigari, Franceschini, Ponti, Antonioli), 3. Francia.
Femminile 1000 metri: 1. Marta Capurso, 2. Mara Zini, 3. Stephanie
Bouvier (Fra), 4. Katia Zini. 1500 metri: 1. Evgenia Radanova (Bul), 2. Stephanie Bouvier (Fra), 3. Marta
Capurso, 4. Katia Zini, 5. Mirtille Gollin (Fra), 6. Mara Zini.
GEMME
CERAMICHE STAMPE ARMI DEI MUSEI CIVICI DI PADOVA PADOVA, MUSEI CIVICI AGLI
EREMITANI - 19 OTTOBRE 2002 - 2 MARZO 2003
Padova, 14 ottobre 2002 - I Civici Musei agli Eremitani, dei quali è parte
integrante la Cappella degli Scrovegni, propongono per l'autunno (uno dei
momenti più vivaci dell'anno per la presenza dei visitatori), accanto ai
tesori esposti in forma permanente, tre iniziative, tra loro diverse, tutte
dedicate alla presentazione di collezioni "nascoste". La ricchezza
delle collezioni li pone tra i dieci maggiori musei civici italiani. La sede
attuale, compresa tra Giotto agli Scrovegni e Mantegna nella contigua chiesa
degli Eremitani, ospita la Pinacoteca del Museo d'Arte, il Museo
Archeologico e le Collezioni numismatiche del Museo Bottacin. Moltissimi
altri reperti, in particolare le straordinarie raccolte di arti applicate,
oltre che di disegni e di stampe, non vengono esposte se non in mostre
temporanee che gradualmente stanno svelando le meraviglie conservate nei
depositi. La prima delle tre originali proposte costituisce un arricchimento
dell'esposizione del Museo Archeologico. Si tratta di due sale-scrigno
ideate per presentare alcune preziose raccolte donate alla città da
collezionisti privati. Una sala verrà riservata alle oltre cento splendide
pietre incise (intagli e cammei). Il fondo è suddiviso in due nuclei, il
primo di gemme di epoca romana, repubblicana e imperiale, il secondo di
cammei datati tra fine Settecento e primo Ottocento, appartenenti alle
raccolte del Museo d'Arte e collezionate da Antonio Piazza. Possiamo così
ammirare, in un'ideale continuità tra l'antico e la sua rivisitazione
rinascimentale e neoclassica, una serie di immagini in miniatura di vario
soggetto, dai ritratti alle scene mitologiche, dagli animali reali e
fantastici ai motivi vegetali, dalle scene eroiche a quelle di vita
quotidiana: tutti accomunati dalla grande perizia con la quale sono incisi
su quarzi, ametiste, diaspri, corniole, cristalli di rocca, lapislazzuli. Un
nome solo possiamo individuare tra gli artefici di queste piccole
meraviglie: quello prestigioso di Luigi Pichler, celebre intagliatore romano
della cerchia del Canova, autore autografo di sei gemme. La seconda sala
propone materiali fittili greci e tra questi in particolare un importante
cratere attico a figure rosse del IV secolo a.C., materiali etruschi, apuli
e significativi pezzi ceramici a vernice nera. A Jacques Callot (1592-1635),
uno dei più versatili maestri dell'incisione del Seicento europeo, è
dedicata la mostra del Museo d'Arte Medioevale e Moderna che presenta oltre
100 fogli selezionati dal proprio ricchissimo fondo di grafica. Allestita
lungo il percorso della Pinacoteca, l'esposizione costituisce un'occasione
unica per ammirare alcuni tra i pezzi più belli della raccolta di stampe
padovane, abitualmente non esposta al pubblico per intrinseche ragioni
conservative. Formatosi tra la nativa Lorena e la Roma prebarocca, il genio
di Callot trovò la sua espressione più completa alla corte dei granduchi
di Toscana, dove divenne l'interprete privilegiato delle sfarzose feste
medicee e insieme maturò il gusto per quei temi di genere che impronteranno
la storia dell'incisione fino a tutto il Settecento. E' soprattutto la
grande Fiera dell'Impruneta a testimoniare la straordinaria capacità
dell'artista di descrivere tutta la gamma di caratteri sociali della
commedia umana. L'esposizione non trascura un'ampia scelta di soggetti
religiosi trattati dal maestro, scelta che comprende la celebre Tentazione
di Sant'Antonio, i Sette peccati capitali e i Martiri degli Apostoli,
incredibili invenzioni di "macchine di tortura" costruite con
singolare capacità evocativa in un'atmosfera fra penitenza
controriformistica e gloria barocca. "Per Homeni d'Arme, Stradioti e
Cerne..." è il titolo della mostra con la quale il Museo Bottacin
presenta la sua collezione di armi antiche da taglio e da fuoco. Questo
museo, pur avendo una prevalente vocazione numismatica, conserva anche una
significativa raccolta di dipinti, sculture e altre opere d'arte applicata,
tra cui un'ampia sezione di armi bianche e da fuoco di epoca antica, ora
esposte per la prima volta. Molti i pezzi di qualità; tra essi un nucleo di
fabbricazione bresciana, "firmato" da grandi artigiani del
Seicento quali Cominazzo e Pizzi, i cui manufatti erano ricercati dagli
armaioli di tutta Europa. Di raffinata produzione anche molte armi d'asta,
da fuoco e da taglio. Non mancano curiosità come una carabina da fanciullo
o il gruppo di spade appartenute al generale Don Miguel de Miramon,
luogotenente dell'imperatore Massimiliano d'Asburgo imperatore del Messico,
assieme al quale venne fucilato nel 1867. Il percorso espositivo sarà reso
più vivace da alcune stampe di invenzione callottiana e da dipinti con
soggetti militari, provenienti dalle collezioni del Museo d'Arte. Del Museo
Bottacin sarà esposto il ritratto del Generale Miramon e il dipinto
Francesco Ferrucci sulle mura di Volterra di Cesare Dell'Acqua. Dalle tavole
dell'Encyclopédie della Biblioteca Civica si potranno osservare gli antichi
procedimenti per la fabbricazione delle armi bianche e degli archibugi. Per
Informazioni tel. 049/8204508 fax 049/8204566 e-mail musei@comune.padova.it
Infolink: http://padovacultura.padovanet.it
BRERA
SI RACCONTA VISITE DIDATTICHE ALLA PINACOTECA DI BRERA A CURA DEGLI
ASSISTENTI TECNICI MUSEALI
Milano, 14 ottobre 2002 - A grande richiesta continuano le visite didattiche
gratuite per il pubblico a cura degli Assistenti Tecnici Museali. I gruppi
(10-15 persone al massimo) si ritroveranno nella sala I - davanti alla
biglietteria - 10 minuti prima dell'inizio della visita. Il programma delle
attività prevede:Itinerari tematici (riguardanti gruppi di opere per
approfondire questioni di carattere storico-artistico): La collezione Vitali
sabato 12 ottobre, ore 11.00: domenica 13 ottobre, ore 11.00; Il Settecento
a Venezia sabato 19 ottobre, ore 15.30 domenica 20 ottobre, ore 15.30;
Attività per bambini (itinerari che coinvolgono nell'osservazione di alcune
opere della collezione): Nuovi amici in Pinacoteca domenica 27 ottobre, ore
10.00 (consigliata dai 6 ai 10 anni) Le visite si terranno secondo un
calendario aggiornato mensilmente. Gli incontri di "Brera si
racconta" sono gratuiti, ma compresi nel prezzo d'ingresso in
Pinacoteca. Il biglietto è giornaliero: valido per tutto il giorno di
emissione (tutti i giorni fino alle 19.30, lunedì escluso) cumulativo: dà
la possibilità di visitare sia la Pinacoteca sia l'esposizione della
Collezione Vitali nella Sala della Passione. Pinacoteca di Brera, Via Brera
28 Biglietto d'ingresso: euro 6.20 Informazioni: tel. 02/72263231
"ENRICO
BENASSI - LA DANZA DEI COLORI", IN PROGRAMMA ALLA REGGIA DI COLORNO DAL
20 OTTOBRE AL 16 FEBBRAIO 2003
Parma, 14 ottobre 2002 - Nel centenario dalla nascita, la Provincia di
Parma, con l'apporto del Comitato per la promozione della cultura e delle
residenze farnesiane, dedica una personale al pittore parmense Enrico
Benassi (Mezzani, 1902 - Parma, 1978). Si chiamerà "Enrico Benassi -
La danza dei colori" l'antologica che sarà presentata nelle sale
espositive della Reggia di Colorno dal 20 ottobre al 16 febbraio 2003. Sarà
un'occasione unica per conoscere un artista oggi noto a livello
internazionale per la sua "danza dei colori", per le fusioni di
reale e irreale, per le sue "composizioni fiabesche": dal Giappone
- in cui si sono usate sue opere per copertine di libri e cataloghi - a
Germania, Olanda, Belgio, Francia, dove sono esposti i suoi quadri. E'
inoltre una presenza costante, da decenni, in manifestazioni come Insita, la
triennale di Zagabria. Nel castello di Bönningheim, presso Stoccarda,
insieme a Pietro Ghizzardi, è anche l'unico italiano presente nella
esposizione permanente, voluta da Charlotte Zander, che ha dato vita ad una
mostra itinerante in Germania, ma partita da Vienna lo scorso anno. La
mostra (che sarà inaugurata sabato, 19 ottobre, alle 16.30), sarà
presentata nel corso di una conferenza stampa in programma per lunedì, 14
ottobre, alle 16 nella sala riunioni <P.Savani> della Provincia.
Interverranno il presidente della Provincia Andrea Borri, l'assessore
provinciale Caterina Siliprandi, il presidente del Comitato per la
promozione della cultura e delle residenze farnesiane Giovanni Buttarelli,
il curatore Marzio Dall'Acqua, il sindaco di Mezzani Meucci Berselli e
l'assessore alla Cultura del Comune di Colorno Antonio Aliani.
PER
AMORE QUINDICI ANNI DI SCELTE A PALAZZO SARCINELLI CONEGLIANO, PALAZZO
SARCINELLI, DAL 19 OTTOBRE AL 8 DICEMBRE 2002
Conegliano, 14 ottobre 2002 - L'occasione di questa mostra è data dalla
celebrazione della quindicesima stagione espositiva di Palazzo Sarcinelli,
sede della Galleria Comunale di Conegliano, e, contemporaneamente dall'addio
che Marco Goldin dà, proprio con questa mostra, alla direzione della sede
veneta. Creata proprio dal critico trevigiano, oggi quarantenne, con
l'appoggio dell'Amministrazione della cittadina della Marca, la Galleria di
Palazzo Sarcinelli vide la sua prima esposizione nella primavera del 1988,
dedicata agli Incisori trevigiani del Novecento. Da allora, sono state quasi
ottanta le mostre che hanno fatto conoscere sempre più questa sede,
rendendola preciso punto di riferimento per la pittura italiana della
seconda metà del secolo appena concluso. è stata infatti la pittura come
mezzo il tratto di unificazione di tutte le rassegne, che si sono sviluppate
sostanzialmente seguendo tre filoni: il primo, preponderante, e quello che
più di ogni altro ha consentito a Palazzo Sarcinelli di avere una sua
collocazione nel panorama nazionale, dedicato appunto agli artisti italiani
nati soprattutto negli anni venti e trenta (da Guccione a Olivieri, da
Guarienti a Sarnari, da Strazza a Savinio, da Ruggeri a Bendini, da
Pizzinato a Schifano e moltissimi altri). Il secondo, dedicato all'arte
trevigiana e veneta tra fine Ottocento e prima metà del Novecento; il
terzo, con aperture anche internazionali, con mostre come Da Monet a Morandi
e Da Courbet a Manet, solo per dire delle due più celebri. Ora questa
mostra riepiloga il senso del lavoro progettato da Marco Goldin per
Conegliano in questi tre lustri. Il critico ha invitato 65 pittori italiani,
coloro che in questo tempo hanno esposto in rassegne antologiche personali o
in rassegne tematiche e di gruppo, a realizzare appositamente due quadri,
tali da dare il senso della vitalità della pittura italiana all'inizio del
nuovo millennio. Comprendendo tra i nomi anche i molti pittori delle
generazioni più giovani che hanno trovato in Palazzo Sarcinelli il segno di
una disponibilità magari non sempre altrove incontrata. Ne esce un panorama
variegato, che come sempre ben poco ha a che vedere con le usuali
classificazioni, anzi nato dal desiderio di mescolare gli stili e le
tecniche, che per Goldin vengono sempre dopo il sentimento che le ha
ispirate. Il volume che accompagna la mostra, fungendo da catalogo,
riproduce tutte le opere esposte, contiene il testo di commiato di Marco
Goldin e ripercorre altresì la storia di tutte le esposizioni.
Contemporaneamente, Linea d'ombra Libri edita, in due volumi racchiusi in
cofanetto, sotto il titolo L'arco della luce, la raccolta di tutti i saggi
che il critico ha scritto per Palazzo Sarcinelli in questi quindici anni.
Per amore. Quindici anni di scelte a Palazzo Sarcinelli. Conegliano, Palazzo
Sarcinelli, dal 19 ottobre al 8 dicembre 2002, orario 9-13 e 15-19, lunedì
chiuso. Mostra promossa dall'Assessorato alla Cultura del Comune di
Conegliano, curata da Marco Goldin e organizzata da Linea d'ombra (via della
Madonna, 9 - 31015 Conegliano, Treviso. Telefono 0438.412647, fax
0438.412690, info@lineadombra.it
www.lineadombra.it Con
l'appoggio del Gruppo Euromobil. Catalogo Linea d'ombra Libri.
Inaugurazione: Conegliano, Palazzo Sarcinelli, sabato 19 ottobre, ore
18,15
LE
MEDAGLIE OLIMPICHE GABRIELLA PARUZZI E DANIELA CECCARELLI CON I CAMPIONI DI
DISCESA ISOLDE KOSTNER E KRISTIAN GHEDINA SONO LE STELLE DELLA TERZA
GIORNATA DEL 39° SALONE EUROPEO DELLA MONTAGNA 2002
Torino, 14 ottobre 2002 - E' stata una giornata all'insegna dello spettacolo
e dei grandi campioni quella di sabato, al 39° Salone Europeo della
Montagna e alla 9^ Festa della Neve. A partire dalle ore10,00, negli spazi
esterni del Lingotto Fiere, sono andati in scena gli specialisti del
brivido: gli atleti del bob e dello skeleton della squadra regionale Fisi
Aoc, che su una pista artificiale di 70 metri si sono allenati davanti al
pubblico, mettendo alla prova le loro capacità atletiche e di velocità.
Nelle stesse ore prenderà il via il trofeo di curling "Verso Torino
2006". Alle ore 11,00 sulla pista di discesa si sono visti all'opera
gli atleti disabili a dimostrazione che lo sport, anche quello del ghiaccio
e della neve, è un' attività aperta a tutti. Contemporaneamente (nell'area
della Gazzetta dello Sport) l'altoatesina Isolde Kostner, plurimedagliata
dello sci e vincitrice della coppa di discesa femminile 2001-2002, ha
incontrato la stampa per illustrare i suoi programmi in vista della nuova
stagione che, ancora una volta, la vedrà sicura protagonista assoluta del
"Circo bianco". L'intenso programma ha visto quindi, la
presentazione dei Campionati Europei 2003 riservati alle forze di Polizia, e
l'incontro con Kristian Ghedina, il discesista azzurro che con le sue pazze
e spericolate discese ha raccolto la pesante eredità lasciata dopo il
ritiro dall'agonismo di Alberto Tomba. Sul finire della mattinata due
chicche importanti hanno richiamato il pubblico, che da sempre ama ammirare
da vicino i suoi beniamini: Gabriella Paruzzi (oro ai Giochi di Salt Lake
City nella 30 km tecnica classica) sarà il testimonial d'eccezione delle
Universiadi invernali di Tarvisio 2003, mentre Daniela Ceccarelli (oro
olimpico 2002 nel superG) sarà pronta a rispondere alle domande del
pubblico e della stampa. Senza un attimo di respiro si sono susseguiti gli
incontri nell'area Gazzetta con le squadre nazionali di sci di fondo. Nel
primo pomeriggio si è svolta una gara ad inseguimento sulla pista
artificiale esterna di sci di fondo denominata "Coppa città di
Piemonte" ed un'altra dimostrazione di spinta dei funamboli del bob e
dello skeleton. Adrenalina pura (dalle ore 15,00 alle ore 18,00) sulla pista
di ghiaccio di 30 x 60 metri del Lingotto Fiere, con la prima tappa della
"Short Track Cup - Città di Torino", circuito internazionale
europeo di short track e prima "preolimpica" a Torino. Fra gli
altri hanno partecipato i medagliati olimpici Fabio Carta, Nicola
Franceschina, Maurizio Carnino e Michele Antonioli. In pista anche la
campionessa bulgara Evgenia Radanova. Per chi ama le prove multiple sarà
possibile assistere alle ore 16,00 ad una gara di biathlon (fondo e tiro a
segno con la carabina), il "Trofeo Tnt", dove è stata impegnata
la squadra regionale piemontese. In contemporanea, prove di spinta di bob
con tutta la squadra azzurra: Gerda Weissensteiner, Jennifer Isacco, Enrico
Costa, Omar Sacco, Cristian La Grassa, Samuele Romanini, Fabrizio Tosini,
Gianluca Dal Mastro, Eric Giannuzzi e, per lo skeleton, Marco Di Donato,
Dani Locati, Stefano Maldifassi e Lucia Sizia. L'intensa e suggestiva
giornata si è conclusa con una esibizione di sci d'epoca alle ore 20,00 e,
alle ore 21 con il Galà delle società di pattinaggio artistico di Torino e
l'esibizione de "l'Etoile" di Milano.
PRESENTAZIONE
13° CAMPIONATO EUROPEO DI SOFTBALL
Milano, 14 ottobre 2002 - Mercoledì 16 ottobre alle ore 21 presso la scuola
Aldo Moro di Saronno sarà presentata la 13esima edizione del campionato
Europeo di Softball. La manifestazione continentale si svolgerà sui campi
di gioco di Caronno Pertusella, Saronno, Bollate, Legnano e Malnate dal 6 al
12 luglio 2003.
PREMIAZIONI
TORNEO DI CALCETTO SAN VITTORE
Milano, 14 ottobre 2002 - Oggi il direttore del carcere di San Vittore,
dott. Pagano, premierà le squadre del Torneo di Calcetto che si è svolto
all'interno del carcere. Nell'occasione verrà inaugurato anche il nuovo
campo di calcetto interno ai reparti detentivi. La cerimonia sarà preceduta
da un triangolare con inizio alle 11.
CONVOCAZIONE
GIUNTA DEL COMITATO PROVINCIALE CONI DI MILANO
Milano, 14 ottobre 2002 - Il giorno 17 ottobre p.v. alle ore 18.00, presso
la sede del Comitato Provinciale del Coni di Milano in via Cerva 30, è
convocata la Giunta di questo Comitato per discutere il seguente Ordine del
Giorno: 1. Approvazione verbale seduta precedente; 2. Comunicazioni del
presidente; 3. Delibere amministrative; 4. Corsi anno 2002-2003; 5. Varie e
eventuali.
SEMINARIO
DI INFORMAZIONE: LA GESTIONE DELLA SICUREZZA NEGLI IMPIANTI SPORTIVI
Milano, 14 ottobre 2002 - L'assessore allo sport della Provincia di Milano,
e il presidente del C.O.N.I. di Milano promuovono e organizzano un seminario
di informazione gratuito sulla gestione della sicurezza negli impianti
sportivi aperto agli addetti e funzionari comunali per la gestione degli
impianti sportivi e a tutti i gestori di impianti superiori a 200 posti. Il
seminario, oltre a fornire i principi generali in merito ai problemi della
sicurezza negli impianti sportivi intende fornire indicazioni chiare per
consentire ai responsabili l'acquisizione delle competenze necessarie per
svolgere al meglio la propria attività. Lo scopo precipuo del seminario è
quello di dare al partecipante sia esso referente dell'ente locale sia
gestore di impianto, l' insieme di conoscenze di base necessarie a svolgere
con maggiore professionalità questo ruolo. Durante il seminario verranno
approfondite ed ampliati gli argomenti e le problematiche connesse con lo
svolgimento del ruolo di responsabile della sicurezza e delle funzioni
connesse a questo specifico compito. I contenuti che verranno trattati nel
seminario riguardano le seguenti aree: giuridica, medica, igienica, la
prevenzione degli incendi, i piani di evacuazione, le normative delle
Federazioni sportive nazionali, le omologazioni. La metodologia del
seminario di informazione prevede la trasmissione di un insieme di nozioni
ritenute fondamentale per lo svolgimento dell'attività. E' prevista inoltre
la consegna ai partecipanti di una documentazione scritta relativa ai
contenuti proposti. Il seminario di informazione si svilupperà nell'arco di
una giornata dalle ore 9 alle 18 del 4 novembre 2002 presso la Asl 3 di
Monza in Viale Elvezia, 2 Monza Il corpo docente è composto dagli
esperti delle istituzioni che a diverso titolo si occupano della sicurezza:
Asl, Vigili Del Fuoco, Coni. Il seminario è rivolto ai responsabili degli
uffici tecnici comunali e ai gestori di impianti sportivi che abbiano una
capienza superiore ai 200 posti ubicati nella Provincia di Milano. Ai
partecipanti verrà offerto il pranzo e rilasciato l'attestato di
partecipazione. Per partecipare al corso è necessario inviare entro il 25
ottobre 2002 la propria adesione a : Coni di Milano, via Cerva 30
tel.02/799101 - 89 fax. 02/ 799266 segreteria@conimilano.it
SEMINARIO
DI SPECIALIZZAZIONE PER EDUCATORI SPORTIVI
Milano, 14 ottobre 2002 - Il Coni provinciale di Milano organizza un
Seminario di specializzazione per "Educatori Sportivi". Questo
nuovo soggetto si rapporterà nella scuola con il corpo docente, per sua
natura già figura educativa. Il seminario terrà conto di alcuni aspetti
fondamentali: è finalizzato agli istruttori di associazioni sportive che
accedono alle istituzioni scolastiche come consulenti tecnico-sportivi. Sarà
strutturato in tre unità di lavoro (vedi allegato) per 12 ore complessive.
Si svolgerà presso una sede Coni provinciale. I docenti del seminario fanno
parte dello staff tecnico provinciale Coni e specialisti del settore scuola.
Il materiale didattico (circolari, programmi, ecc.) sarà fornito dal Coni.
L'adesione è gratuita ed il seminario stesso si realizzerà con una
presenza minima di 15 partecipanti e con una presenza massima di 40. Al
termine verrà rilasciato ai partecipanti un attestato che permetterà di
accedere ad un elenco degli educatori sportivi. L'attestato stesso sarà
considerato un "credito formativo" per le future iniziative Coni -
Scuola - Federazioni. Il corso si svolgerà dal 18 al 20 di ottobre presso
l'Arena Civica di Milano (Sala Bruno). Gli Educatori ammessi al corso
saranno convocati tramite contatto telefonico per segnalare gli orari delle
lezioni. P.S. Alla luce della numerosa richiesta di partecipazione, un
secondo corso verrà realizzato nel mese di dicembre. Le date saranno
comunicate al più presto.
NUOVI
CORSI PER DIRIGENTI SPORTIVI
Milano, 14 ottobre 2002 - Organizzazione di corsi gratuiti con il sostegno
della Provincia per la formazione di dirigenti sportivi con l'obiettivo di
costruire gradualmente un volontariato non solo mosso da grande passione, ma
anche sorretto da un'adeguata preparazione. I corsi saranno organizzati su
più livelli di approfondimento e affronteranno le seguenti aree tematiche:
Risorse umane, Area organizzativa sportiva, Marketing, Sponsor e media, Area
fiscale e giuridica, Area medico fisiologica. I primi corsi saranno
organizzati alla fine del mese di novembre. Date e luoghi saranno comunicati
nelle prossime Newsletter.
30°
ANNIVERSARIO PANATHLON CLUB LA MALPENSA
Milano, 14 ottobre 2002 - In occasione del 30° anniversario della sua
nascita, il Panathlon club La Malpensa ha organizzato, il prossimo venerdì
25 ottobre, una serie d'iniziative per festeggiare l'avvenimento a Legnano.
Inizio alle ore 18 con l'incontro con il Sindaco Maurizio Cozzi, concerto
alle 19 del maestro Garrison Fewell presso la Villa della Famiglia Legnanese
a cui seguirà la consueta conviviale.
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