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MARTEDI'
22 OTTOBRE 2001

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VARATO UN PROGETTO DELLA COMMISSIONE PER LA LOTTA CONTRO I "BATTERI KILLER

Bruxelles, 22 ottobre 2002 - Nell'ambito di un progetto comunitario, 11 laboratori europei condurranno uno studio sulle infezioni da streptococchi di gruppo A (Sga), noti anche come "batteri killer" a causa della loro velocità di sviluppo. Allo studio parteciperanno università, istituti pubblici per le malattie infettive ed un laboratorio privato, sotto il coordinamento dei ricercatori dell'Università di Lund (Svezia). Il progetto, della durata di tre anni, beneficerà di un finanziamento di 1,2 milioni di euro nell'ambito del programma "Qualità della vita" del quinto programma quadro. La difesa più efficace contro le infezioni da Sga è rappresentata dagli antibiotici, ma negli ultimi anni si è assistito ad un preoccupante aumento di casi. Il professor Claes Schalen, coordinatore generale del progetto, ha affermato: "Dalla fine degli anni '80, in tutt'Europa si è registrato un grave aumento di casi di infezioni da Sga. In Svezia, ogni anno registriamo fra i 300 e i 500 casi. Le cause di tali infezioni non sono certe. Una delle possibili spiegazioni potrebbe risiedere nel fatto che in passato la popolazione mostrava un certo grado di immunità nei confronti di questi batteri". Le infezioni da Sga si manifestano spesso sotto forma di tonsillite o impetigine, ma possono anche penetrare nell'organismo in altri modi, per esempio attraverso delle vesciche. Una volta intaccato il flusso ematico, la malattia può avere uno sviluppo molto rapido, soprattutto se riesce a penetrare nel tessuto muscolare. Alcuni soggetti sono solo portatori dello streptococco A e non sviluppano la malattia, mentre altri possono contrarre infezioni potenzialmente mortali anche da una piccolissima ferita. L'istituto di Lund gode di ottima fama nel campo della ricerca sugli Sga e gli studiosi di tale struttura hanno sviluppato nuovi metodi basati sull'analisi del Dna per caratterizzare i batteri e le loro funzioni. Come ha spiegato Aftab Jasir, uno dei membri dell'équipe, "lo studio dell'Ue consentirà di monitorare la portata di gravi patologie legate agli streptococchi A, nonché di determinare le modalità d'insorgenza e di diffusione delle infezioni. I risultati, si spera, forniranno conoscenze utilizzabili ai fini dello sviluppo di vaccini contro gli Sga". Il progetto è stato varato a settembre, in un momento dell'anno in cui le infezioni gravi sono particolarmente diffuse. Nella prima fase, i partecipanti si concentreranno sulla raccolta di campioni di streptococchi A da impiegare nello studio.

INFLUENZA: COME PREVENIRLA NATURALMENTE LA NATURA OFFRE UN GRANDE AIUTO A CHI VUOLE DIFENDERSI DAI MALANNI INVERNALI SENZA RICORRERE NECESSARIAMENTE ALLE MEDICINE: PROPOLI, SALICE, SAMBUCO, ROSA CANINA POSSONO CONTRASTARE EFFICACEMENTE TOSSE, MAL DI GOLA E RAUCEDINE
Roma, 22 ottobre 2002 - Freddo, umido e brutto tempo sono ormai alle porte, e con loro anche l'influenza. Per i soggetti più a rischio - over 65, cardiopatici, diabetici, bambini reumatici eccetera - il consiglio non può che essere il vaccino, ormai disponibile in farmacia. Ma negli altri casi la Natura può essere di grande aiuto. "Le erbe - spiega Piergiorgio Pietta, Dirigente di Ricerca dell'Istituto di Tecnologie Biomediche del Cnr di Milano - costituiscono in effetti un'alternativa molto valida ai medicinali. La propoli, ad esempio, combatte la crescita di microrganismi responsabili delle infezioni respiratorie, ed è quindi indicata nei casi di tosse, tracheiti, mal di gola e raucedine; come immunostimolante aumenta poi sensibilmente le difese dell'organismo. Inoltre può essere assunta con molta facilità: per via orale, attraverso sciroppi e colluttori, con uno spray per via nasale o tramite compresse, tavolette o caramelle". La lista delle piante naturali anti-influenza è piuttosto ampia e variegata. La spirea e il salice - sottolinea Pietta - contengono infatti principi molto simili all'acido acetilsalicilico (quello, per intendersi, dell'Aspirina) e servono quindi a contrastare la febbre; la rosa canina è ricca di vitamina C, ed insieme all'echinacea concorre nell'aumentare le difese immunitarie (rosa canina ed echinacea sono quindi utili in fase preventiva); il sambuco è un diaforetico, cioè stimola la sudorazione ; contro tosse secca, faringite e raucedine possono essere impiegate l'altea, la malva e la piantaggine, erbe ricche di mucillagini emollienti, che agiscono sulle mucose proteggendole dalle irritazioni. Menta, pino, timo e liquirizia sono invece particolarmente indicati contro la tosse grassa, poiché contengono oli essenziali e saponine, che stimolano la formazione di muco e lo rendono fluido, favorendone così l'espettorazione. Quando si manifestano i primi sintomi, il ricercatore del CNR suggerisce la seguente tisana: una miscela in parti uguali di spirea, sambuco, salice e rosa canina, lasciata in infusione per 10 minuti, addolcita con miele e bevuta tre o quattro volte al dì. Insomma, mai come in questo caso si può dire che una pianta al giorno leva il medico di torno.

PLANET FERMA L'AIDS CON PIPPO BAUDO.
Milano, 22 ottobre 2002 - E' fissata per martedì 22 ottobre la seconda delle tre telepromozioni sociali a sostegno del progetto Cesvi "Fermiamo l'Aids sul nascere" , sempre all'interno del programma Novecento, in onda su Rai Uno a partire dalle ore 21.00. Pippo Baudo, ideatore e conduttore del programma, illustrerà l'iniziativa anti-Aids del Cesvi in Africa, cui ha aderito in prima persona con entusiasmo, attraverso la presentazione di un "oggetto-simbolo": il test dell'Hiv (Capillus). Il progetto del Cesvi mira a prevenire la trasmissione materno-infantile dell'Aids nell'Africa subsahariana e prevede, tra le altre attività, proprio l'effettuazione del test Hiv alla mamma prima del parto e al bambino al diciottesimo mese di vita. Il costo del test per mamma e bambino è di soli 10 €. Ma l'intervento del Cesvi non si limita all'effettuazione del test Hiv, articolandosi in un completo programma di cura farmacologica (con nevirapina, un farmaco antiretrovirale che protegge il nascituro dal contagio), di sostegno psicologico alla mamma e di assistenza alimentare al neonato. Da marzo 2001 ad oggi 2.835 future mamme sono state sottoposte al test HIV, la nevirapina è stata somministrata a 295 partorienti e ai rispettivi neonati e oltre 7.900 persone hanno partecipato a incontri d'informazione e prevenzione. All'ideazione e realizzazione delle tre telepromozioni del Cesvi hanno contribuito con il loro lavoro volontario: Pippo Baudo, l'agenzia pubblicitaria Planet (Emanuele Bonazzi, direttore creativo), l'intera redazione di Novecento (Maurizio Pagnusat, regista), Giovanni Diffidenti e gli operatori del Cesvi in Zimbabwe per le foto, I Vuthomatribù per la colonna sonora.

BRAVOSOLUTION PARTECIPA AL SAIE 2002 CON IL MARKETPLACE BRAVOBUILD, DEDICATO ALLE SOCIETA' DI COSTRUZIONI
Milano, 22 ottobre 2002 - BravoSolution, leader nella fornitura di servizi di e-procurement basati su tecnologia web, partecipa al Saie 2002, il Salone Internazionale dell'Industrializzazione Edilizia, con il marketplace BravoBuild, sviluppato per rispondere al meglio alle esigenze specifiche di approvvigionamento dell'industria delle costruzioni, presso lo stand B/1 Pad. 28. Nell'ultimo anno BravoBuild ha registrato sia una crescita dal punto di vista quantitativo, rispetto alle negoziazioni eseguite, che dal punto di vista dei servizi offerti. Infatti, ad oggi il marketplace dedicato alle costruzioni può vantare più di 300 negoziazioni online eseguite per un transato di circa 210 milioni di euro, con l'88% di gare aggiudicate organizzate per 65 società di cui 40 appartenenti al settore delle costruzioni, il 70% delle quali ha negoziato online più di una volta. Sono più di 100 le categorie merceologiche interessate, che spaziano dalle materie prime ai servizi di manutenzione/riparazione, dai macchinari ai prodotti strutturali, dall'impiantistica a molte altre categorie di prodotti senza alcun vincolo circa le tipologie contrattuali prescelte dal cliente. Inoltre, annovera più di 1000 fornitori che hanno partecipato alle aste, anche in forma ripetitiva. Quanto ai servizi, BravoBuild non si limita solo all'organizzazione dell'asta online, momento conclusivo dell'offerta di BravoSolution. Dietro alla negoziazione c'è una vasta gamma di servizi messi a punto da BravoSolution per facilitare e rendere più efficiente il processo d'acquisto: l'analisi anticipata delle principali commesse mirata ad individuare le opportunità di e-procurement; la individuazione di nuovi fornitori qualificati; la standardizzazione dei documenti di gara e la richiesta di offerta online. Grazie a questi servizi integrati BravoSolution permette ai propri clienti di velocizzare i tempi di preparazione della negoziazione richiesta e, soprattutto, di avere una strategia d'acquisto per una buona riuscita della negoziazione.

IL SISTEMA DI SICUREZZA ATTIVA DEI CARRELLI ELEVATORI TOYOTA OTTIENE UN GRANDE SUCCESSO ALLA FIERA "AMBIENTE LAVORO 2002" DI MODENA.
La partecipazione di Toyota Carrelli Elevatori Italia alla fiera "Ambiente Lavoro 2002", tenutasi a Modena dal 25 al 28 settembre, è stata premiata da un grande successo. Moltissimi visitatori hanno affollato lo stand della società giapponese per conoscere le caratteristiche dell'esclusivo Sistema di Sicurezza Attiva (Sas) applicato dal 1998 sui carrelli elevatori Toyota. Il sistema Sas interviene automaticamente su diverse parti del carrello per prevenirne il ribaltamento, aumentando sensibilmente la sicurezza dell'operatore e delle persone circostanti. La manifestazione modenese (il salone dell'igiene e della sicurezza nell'ambiente di lavoro, giunto alla sua ottava edizione) si è svolta all'interno di quattro padiglioni ed ha attratto oltre 16.000 visitatori. Circa 250 gli espositori presenti. Lo stand di Toyota ha attratto grande attenzione da parte dei visitatori, grazie all'originale forma ad anfiteatro, al cui centro era posto un carrello elevatore e alle presentazioni effettuate sotto forma di interviste all'Ing. Alfredo Angrisani, vicedirettore generale della società. Nell'arco di ciascuna giornata si sono svolte tre o quattro interviste ad orari prestabiliti, condotte da una giornalista televisiva. Questa formula originale ha favorito l'attenzione e il coinvolgimento del pubblico, che ha partecipato attivamente all'iniziativa ponendo molte domande. Spesso le interviste si sono protratte oltre i termini prestabiliti, occupando anche l'intervallo previsto tra i diversi appuntamenti. Per spiegare in modo chiaro il funzionamento del sistema Sas, l'ing. Angrisani ha potuto avvalersi anche di un supporto didattico molto efficace: il carrello elevatore Toyota Serie 7FB, posto al centro dell'arena. Il carrello esposto era privo di pannellatura al fine di mostrare tutti gli elementi di cui è composto il sistema Sas, opportunamente evidenziati. Alle presentazioni svolte da Toyota hanno partecipato complessivamente oltre 600 visitatori, tra cui numerosi addetti alla sicurezza nelle imprese, così come funzionari di enti quali Ispesl e Arpa. Premiata, quindi, la scelta strategica di Toyota Carrelli Elevatori di partecipare ad una manifestazione dedicata alla sicurezza nell'ambiente di lavoro. Diffusissimi in tutti i settori dell'industria e del commercio, i carrelli elevatori, infatti, non possono più essere considerati soltanto dal punto di vista della loro efficienza nel sistema logistico. Fondamentale, oggi, è anche il loro ruolo nella prevenzione degli infortuni sul lavoro. Già a metà degli anni novanta Toyota comprese l'importanza della prevenzione e decise di investire in questa direzione, scommettendo sulla crescente sensibilità del mercato verso il tema della sicurezza. Il Sistema di Sicurezza Attiva (Sas) di Toyota - . Il sistema Sas, applicato sui carrelli elevatori Toyota dal 1998, svolge un'importante funzione di monitoraggio e di intervento sui momenti ribaltanti dovuti ai carichi, come prescritto dalla Direttiva macchine. Sas si basa su un processore che valuta i dati rilevati da diversi sensori e interviene attivamente sul funzionamento della macchina per mezzo di attuatori. Sette sensori principali rilevano la velocità e la spinta laterale del carrello, il valore del carico e l'altezza delle forche, l'inclinazione del montante, l'angolo del volante e quello delle ruote sterzanti. Questi dati consentono al processore - essenzialmente un microprocessore speciale sviluppato da Toyota, capace di elaborare in tempo reale l'ampia gamma di segnali ricevuti - di individuare le situazioni in cui esiste un rischio e di intervenire mediante tre attuatori: il pistone di blocco dell'oscillazione dell'assale posteriore, l'elettrovalvola che controlla l'inclinazione del montante e l'elettrovalvola di allineamento delle ruote sterzanti. Quando le forze laterali in curva tenderebbero a fare ribaltare la macchina, Sas interviene automaticamente agendo sul ponte posteriore per contrastare questa tendenza e avvisa l'operatore della situazione di rischio. Il rischio di ribaltamento frontale è legato solitamente all'eccessiva inclinazione del montante in avanti. Non sempre si giunge al ribaltamento; a volte il carico scivola via dalle forche e il carrello rimbalza all'indietro, con grave pericolo per le persone circostanti. La contromisura adottata dal sistema Sas, in questo caso, consiste nel limitare automaticamente sia la velocità sia l'inclinazione del montante. Quest'ultima precauzione viene adottata quando il carico è sollevato oltre i due metri da terra. Più di trenta ingegneri dell'ufficio tecnico di Takahama hanno lavorato a tempo pieno per oltre due anni per mettere a punto i sensori, i dispositivi di attuazione e il controller, protetti oggi da 126 brevetti. La programmazione del controller Sas, nei diversi modi di funzionamento del carrello e nella miriade di condizioni possibili, è il risultato di anni di esperienza e di sviluppo Toyota della tecnologia dei sistemi di controllo automatico e dei carrelli sollevatori. Il risultato è un sistema assolutamente unico per il controllo e l'uso della macchina in sicurezza

UN MILIONE DI AUTOMOBILI DAEWOO VENDUTE IN EUROPA
Fiumicino, 22 ottobre 2002- La milionesima Daewoo venduta nell'Europa occidentale, una Matiz SE, è stata consegnata in Austria, a Salisburgo, ad una affezionata cliente della Casa coreana. La Daewoo ha raggiunto questo traguardo in soli sette anni, più in fretta di qualunque altro marchio del sud est asiatico. Con 330.000 unità vendute in Europa, Matiz è il modello Daewoo di maggior successo dal debutto del marchio, avvenuto nel 1995. La piccola cinque porte ha avuto e continua ad avere un ottimo riscontro nelle vendite proprio in Italia, patria dell'Italdesign di Giorgetto Giugiaro che ne ha disegnato la linea. L'Italia è anche il mercato europeo più importante per Daewoo: ad oggi, infatti, le immatricolazioni complessive ammontano a 270.000 unità. La pietra miliare della milionesima auto venduta coincide con la costituzione in Corea di GM Daewoo Auto & Technology Co. (GM Daewoo), con sede a Seul. Per coordinare le attività delle sussidiarie europee, GM Daewoo ha fondato un centro operativo europeo in Svizzera, a Zurigo; Erhard L. (Hardy) Spranger è il direttore esecutivo responsabile di GM Daewoo Europe. "La vendita di un milione di auto è un grande risultato - ha detto Spranger a Salisburgo - e sono convinto che in Europa potremo portare Daewoo a un successo ancora maggiore. Con la nuovissima Kalos già sul mercato e, a breve, altri nuovi modelli e motorizzazioni, potremo offrire ai nostri clienti prodotti molto interessanti e di grande qualità".

SUZUKI AL RAID DELL'ETNA IL 12 E 13 OTTOBRE SI È CORSO IL 1° RAID DELL'ETNA, 8ª GARA DEL CAMPIONATO ITALIANO RALLY TOUT TERRAIN. SUZUKI SI È PRESENTATA A CATANIA CON IL SUZUKI CHALLENGE.
Catania, 22 ottobre 2002 - Quattro gli equipaggi del Suzuki Challenge iscritti al Raid dell'Etna: Lolli - Valentini su Grand Vitata; Luchini - Fattori su Grand Vitata; Accadia - Pajer su Grand Vitata; Frandino - Masante su Jimny. La trasferta siciliana è stata caratterizzata dal maltempo che ha preso alla sprovvista molti concorrenti. Nessuno infatti si aspettava una pioggia così insistente il primo giorno di gara alle falde dell'Etna; un vero diluvio ha reso i percorsi particolarmente impegnativi. Il secondo giorno di gara, senza la pioggia, si è dimostrato invece divertente e spettacolare. Tutti gli equipaggi Suzuki si sono comportati molto bene arrivando a sfiorare il podio finale alle spalle del trio Mitsubishi che compete in classi di cilindrata superiori. Luchini con la "piccola" Grand Vitara ha sfruttato al meglio le qualità della sua vettura conquistando il 4° posto assoluto, 3° di Gruppo e 1° di Classe già all'inizio della seconda tappa e difendendo la posizione sino al termine della gara. Dietro di lui, al decimo posto assoluto e secondo nel Suzuki Challenge, è arrivato Armando Accadia che è riuscito così a cogliere un risultato importante con la sua Grand Vitara. Ormai matematici vincitori del Suzuki Challenge 2002, Lolli/Valentini hanno gestito dalle retrovie la gara. Molto sportivamente l'equipaggio modenese si è fermato più volte ad aiutare altri concorrenti ad uscire da situazioni imbarazzanti dovute alle difficilissime condizioni del terreno. Lolli ha comunque concluso la gara al dodicesimo posto assoluto e terzo nel Suzuki Challenge. Il terreno insidioso è stato fatale per Frandino che non è riuscito a concludere la gara a causa di una rovinosa uscita di strada. La classifica finale del Raid dell'Etna: 1° Auteri su Mitsubishi Pajero Evo 3.5 V6; 2° Larini su Mitsubishi Papero 3.2 TD; 3° Ciampolini su Mitsubishi Pajero Evo 3.5 V6; 4° Luchini su Grand Vitara 1.6 . La classifica del Suzuki Challenge dopo il Raid dell'Etna: 1° Lolli su Grand Vitata 96 punti; 2° Luchini su Grand Vitata 73 punti; 3° Frandino su Jimny 36 punti ; 4° Pacitti su Grand Vitara 26 punti; 5° Accadia su Grand Vitata 20 punti; 6° Ghiani su Jimny 11 punti; 7° Poillucci su Jimny 3 punti; 8° Diciatteo su Grand Vitara 1 punto; 9° Tonelli su Grand Vitara 1 punto; 10° Agostoni su Jimny 0 punti; Il prossimo appuntamento con il Campionato Italiano Rally Tout Terrain è fissato per il 16° Rally di Biella dall'8 al 10 novembre 2002.

ANCHE LA COSTA TOSCANA PRODUCE VINI ECCEZIONALI DA GROSSETO A CARRARA, ECCO GLI 11 PREMIATI DA UNA SELEZIONE TRA OLTRE CENTO ETICHETTE. LA PRESENTAZIONE A UN CONVEGNO DI FOODPRO CON UNIVERSITÀ DI PISA, ENOLOGI E OPERATORI
Milano, 22 ottobre 2002 - "Sei rossi, tre bianchi, due speciali. Anche sulla costa toscana abbiamo imparato a fare vini straordinari. Dunque non è stato facile scegliere gli undici vincitori di questa competizione che ha schierato oltre cento etichette. La differenza di punteggio tra selezionati e non è spesso minima". Angela Zinnai, docente di Enologia alla facoltà di Agraria dell'Università di Pisa, commenta così i risultati della selezione che ha messo per la prima a confronto un così grande numero di prodotti di grande qualità delle cinque province costiere di Toscana. Un riconoscimento esplicito per i vigneron che da Grosseto a Livorno, da Pisa a Lucca, da Massa fino a Carrara, hanno da tempo imboccato la strada della sperimentazione grazie a una sempre più intensa collaborazione con il mondo accademico, in particolare con la Facoltà di Agraria dell'Università di Pisa dove, appunto, si è tenuta la selezione. L'annuncio cade alla vigilia di Foodpro, il Salone dell'innovazione tecnologica per l'industria alimentare, che si inaugura a Carrara il 24 ottobre con un convegno dedicato appunto alla sperimentazione come strumento per valorizzare vini e vitigni della costa toscana. Convegno organizzato in collaborazione con Carrarafiere dalla Facoltà di Agraria dell'Università di Pisa (Corso di Laurea in Viticoltura ed Enologia) che ha chiamato a confrontarsi alcuni tra i più importanti esperti del settore (docenti e operatori), coordinati da Massimo Tachis, il massimo enologo italiano e probabilmente del mondo. Il programma del convegno prevede, al mattino, un dibattito approfondito nel corso del quale saranno presentati i risultati preliminari di una serie di sperimentazioni nate dalla collaborazione tra aziende enologiche e università. "L'attualità e l'originalità di queste problematiche", commenta Angela Zinnai, "dimostrano peraltro l'importanza delle sinergie derivanti dall'incontro tra esponenti della ricerca ed enologi, perché l'auspicata innovazione nella tradizione non sia solo uno slogan, ma una realtà per l'intero settore". Il pomeriggio sarà invece dedicato alla degustazione dei vini della costa toscana premiati. Farà da guida Vittorio Fiore, lo stesso enologo che ha coordinato i lavori della Commissione selezionatrice. Fiore sarà coadiuvato da Giuseppe Ferroni (Università di Pisa) e dalle delegazioni dell'Associazione Italiana Sommelier delle cinque province interessate. Delle 11 etichette ecco i sei rossi. 1) N'Antia 1999, Igt Toscana, fattoria Badia di Morrona, Terricciola, Pisa. 2) Grotte Rosse 1999, Doc Montecucco, Cinigiano, Grosseto. 3) Pian del Conte 2000, Doc Montescudaio, Montecatini Val di Cecina, Pisa. 4) Castellaccio 1998, fattoria Uccelliera, Docg Colline Pisane, Fauglia, Pisa. 5) Bacucco di Suveraia 1999, Doc Monteregio di Massa Marittima, fattoria Suveraia, Monterotondo Marittimo, Grosseto. 6) Massaretta 2000, Igt Toscana, fattoria Cima Aurelio, Massa. Ed ecco i tre bianchi, tutti vermentini. 1) Poggio Angelica 2001, Doc Val di Cornia, fattoria Iacopo Banti, Campiglia Marittima, Livorno. 2) Terre della Gioiosa 2001, Igt Toscana, fattoria Wandanna, Montecarlo, Lucca. 3) Vermentino 2001, Igt Val di Magra, Podere Terenzuola, Fosdinovo, Massa. Infine i due vini speciali: 1) Vin Santo Fiorile, Doc Bianco Pisano di S. Torpè, Fattoria di Sassolo, S. Miniato, Pisa. 2) Passito 2000, Doc Aleatico dell'Elba, fattoria Cecilia. La selezione è stata fatta con degustazione cieca e valutazione internazionale centesimale. "Pertanto", spiega Zinnai, "questi vini possono essere a buon considerati prodotti di eccellenza, ben adatti a rappresentare le potenzialità della costa toscana che merita un'adeguata valorizzazione. Non dimentichiamo che circa la metà dei 110 campioni ha ottenuto punteggi molto elevati (oltre 80 punti), imbarazzando non poco la Commissione che ha dovuto escludere vini ottimi per pochi punti, se non per decimi di punto".

ASSEGNATI GLI ATTESTAI DEL PREMIO LUGANA DOC "STELLA DEL GARDA"
Sirmione, 22 ottobre 2002 - Dopo un attenta e professionale degustazione la Commissione di giornalisti, specializzati nel settore dell'enogastronomia, riunita come anche in precedenza la Commissione Tecnica, nella sala dell'agriturismo Ca' Lojera di Sirmione, ha provveduto a decretare la "Rosa" di aziende a cui nel pomeriggio di sabato, 19 ottobre, presso la Sala Radetzky della Caserma d'Artiglieria di Peschiera del Garda, sono stati consegnati i diplomi di questa prima fase di avvicinamento all'assegnazione della "Stella del Garda". Un riconoscimento questo che spetterà, a norma di regolamento, a tutte quelle aziende che nel corso dei prossimi cinque anni, anche non consecutivi, otterranno il necessario "passaporto" dalla "Commissione della Stampa" per raggiungere l'obbiettivo finale dei tre riconoscimenti.Una selezione assai severa quella dei giornalisti, che va comunque a vanto di questo concorso che dopo un decennio di sospensione ritorna a splendere nei "cieli enoici" del lago di Garda. Si tratta anche, come ha sottolineato il presidente Paolo Fabiani, di uno dei pochi Premi vinicoli organizzati da un consorzio di tutela, consorzio che tra l'altro si appresta anche a diventare organo di controllo e sorveglianza per l'intera produzione del Lugana Doc. Una formula unica questa addirittura a livello nazionale, hanno sottolineato i componenti della "Commissione della Stampa", in quanto il verdetto finale, dopo aver superato la selezione della "Commissione dei Tecnici", viene decretato proprio da giornalisti del settore, esperti in materia e molti di essi impegnati quasi quotidianamente in degustazioni di vario genere, dai concorsi alle Guide. La "Commissione della Stampa" erra composta da Patricia Guy, Angelo Peretti, Nicola Frasson, Costantino Gabardi e Daniele Sbarbini; a coordinare le operazioni di degustazione delle carie Commissioni, varie erano presenti funzionari dell'Ente Vini Bresciani di cui il Consorzio Tutela Lugana Doc ne fa parte. La cerimonia della consegna dei diplomi alle aziende selezionate dalle due commissioni, "Tecnici" e "Stampa" si è svolta al termine del convegno imperniato sul Lugana ed il suo territorio che ha visto, al tavolo dei relatori, personaggi famosi come il Prof. Attilio Scienza, docente di Viticoltura presso il Dipartimento di Produzione vegetale della Facoltà di Agraria dell'Università degli Studi di Milano che parlerà sul tema "Origine dei vitigni coltivati: il caso del Trebbiano di Lugana"; Angelo Peretti, giornalista e scrittore, autore del libro "Il Lugana"; Costantino Gabardi, giornalista ed esperto enologico ed il presidente del Consorzio Tutela Lugana Doc, Paolo Fabiani, a cui spetterà il compito di presentare il premio Stella del Garda". Presenti in sala numerose autorità fra i quali i sindaci di Peschiera del Garda Bruno Dalla Pellegrina, di Pozzolengo Paolo Bellini e di Sirmione Maurizio Ferrari, l'assessore della Camera di Commercio di Verona Claudio Valente, l'assessore al turismo del Comune di Desenzano Adelio Zanelli, e Michele Vescia, fondatore della "Stella del Garda", che in serata ha poi provveduto a nominare sei nuovi "Cavalieri della Stella del Garda", e , in serata, anche l'assessore all'Agricoltura della Provincia di Brescia Gianpaolo Mantelli Al termine si è svolta una degustazione libera di tutti i Lugana selezionati e premiati. Questo l'elenco delle Aziende premiate per la Selezione "I Lugana della Stampa": Lugana Doc 2001: Az. Agr. Brunello Galliano - Pozzolengo (Bs); Az. Agr. Otella di Montresor - Peschiera del Garda (Vr); Az. Vitivinicola Zenato snc - Peschiera (Vr); Az. Visconti srl - Desenzano del Garda (Bs). Lugana Doc Superiore: Az. Agr. Ca' Lojera - Sirmione (Bs); Cantine della Valtenesi e della Lugana - Moniga del Garda (Bs); Az. La Carena s.s. - Cantine Marangona - Pozzolengo (Bs). Lugana Doc Affinato In Legno/Barricati: Az. Agr. Ca' dei Frati - Sirmione (Bs); Azienda Vitivinicola Zenato snc - Peschiera del Garda (Bs). Lugana Doc Classico: Az. Ca' dei Frati - Sirmione (Bs); Az. Visconti srl - Desenzano del Garda (Bs): Lugana Doc Charmat Azienda Vitivinicola Zenato snc - Peschiera del Garda (Bs). Selezione dei Tecnici: Lugana Doc - Cantine Berardi F.lli snc. - Molinetto (Bs); Az. Brunello Galliano - Pozzolengo (Bs); Az. Bulgarini Bruno - Pozzolengo (Bs); Az. Ca' dei Frati - Sirmione (Bs); Cantine Franzosi Bruno - Puegnago (Bs); Az. Otella di Montresor - Peschiera del Garda (Vr); Az. Palvarini Anna & C. s.s. - Sirmione (Bs); Az. Visconti srl - Desenzano del Garda (Bs); Az. Vitivinicola Zenato snc - Peschiera (Vr). Lugana Doc Superiore - Az. Agr. Ca' Lojera - Sirmione (Bs); Cantine della Valtenesi e della Lugana - Moniga del Garda (Bs); Az. La Carena s.s. - Cantina Marangona - Pozzolengo (Bs) Az. Provenza - Desenzano del Garda (Bs). Lugana Doc Affinato In Legno/Barricati - Az. Ca' dei Frati - Sirmione (Bs); Az. Ca' Lojera - Sirmione (Bs); Az.. Olivini s.s. Sirmione (Bs); Az. Vitivinicola Zenato snc - Peschiera del Garda (Vr); Az.. Zenato Valerio - Peschiera del Garda (Vr); Lugana Doc Charmat - Cantine Avanzi - Manerba del Garda (Bs); Az. Otella di Montresor - Peschiera del Garda (Vr); Az. Provenza - Desenzano del Garda (Bs); Cantine Scolari - Puegnago del Garda (Bs); Az. Vitivinicola Zenato snc - Peschiera del Garda (Vr) Lugana Doc Classico - Az. Ca' dei Frati - Sirmione (Bs); Az. Provenza - Desenzano del Garda (Bs); Az. Zappaglia - Pozzolengo (Bs); Az. Visconti srl - Desenzano del Garda (Bs).

CONVEGNO: LA SOLIDARIETA' EFFICIENTE
Milano, 22 ottobre 2002 - Nel corso della serata verrà presentato il volume di Pietro Cafaro, "La solidarietà efficiente. Storia e prospettive del credito cooperativo in Italia (dal 1883 al 2000)" Inoltre, al convegno interverranno: Sergio Zaninelli, rettore Università Cattolica di Milano; Pietro Cafaro, docente di storia economica all'Università Cattolica di Milano; Giovanni Varano, presidente della Bcc di Busto Garolfo e Buguggiate; Gianni Macchi, direttore generale della Bcc di Busto Garolfo e Buguggiate. Coordinerà il convegno: Saverio Clementi, direttore del settimanale Luce. Pietro Cafaro: Docente di storia economica all'Università Cattolica di Milano, 49 anni, sposato, due figli, Pietro Cafaro vive a Robecchetto con Induno. Ha insegnato, oltre che a Milano, nelle università di Brescia, Trento e Cassino. E' uno specialista degli aspetti finanziari dell'evoluzione economica, e si è occupato in particolare delle origini e delle evoluzioni delle banche e del mercato capitalistico nello sviluppo lombardo. Tra i suoi lavori più conosciuti: "Vita economica e cooperazione a Varese tra la fine dell'Ottocento e la seconda guerra Mondiale", "Il banco Ambrosiano, una banca cattolica negli anni dell'ascesa economica lombarda". Attualmente sta scrivendo la storia della Cisl di Milano. La solidarietà efficiente. Storia e prospettive del credito cooperativo in Italia (dal 1883 al 2000) di Pietro Cafaro, prefazione di Antonio Fazio, Editori Laterza, Euro 31,00 Il volume di Pietro Cafaro, attraverso un'attenta e circostanziata ricostruzione della Storia delle Casse Rurali prima e poi BCC, delinea l'importanza che il movimento del credito cooperativo ha avuto ed ha nel sistema finanziario nazionale e internazionale, la sua originalità e la sua forza di competitività. Le BCC, infatti, proprio in virtù delle loro ragioni costituzionali - di solidarietà e di presenza a favore della socialità - si presentano come entità finanziarie molto particolari dal momento che coniugano coordinamento e operatività nell'ambito locale. Entro questo equilibrio forniscono il sostegno di fondo e socializzano molti di quei costi che presso le grandi banche forniscono rilevanti economie di scala), mentre l'ambito locale (e il controllo sociale molto forte nelle piccole e coese comunità) permette quel rapido e costante interscambio di informazioni che a sua volta riduce i costi e limita comportamenti poco corretti. La necessità, quindi, di una rete autonomamente costituita e gestita in modo solidale e condiviso, come quella delle BCC appunto, attraversa tutta la storia del movimento. Una storia iniziata in Italia 117 anni fa, anche se l'idea di creare istituti di credito a favore dei bisognosi risale alla seconda metà del '700, quando ad Amburgo nasce nel 1778 la prima cassa di risparmio per iniziativa di una società filantropica. La prima "Cassa cooperativa di prestiti" venne fondata in Italia nel 1883, e ben presto gli istituti di questi tipo di credito si moltiplicarono fino a costituire una vera e propria rete di federazioni territoriali a loro volta riunite in una federazione nazionale. Una rete importante di "efficiente solidarietà" tanto che alla fine del 2000 Federcasse ha stipulato un accordo con la Rabobank e la DgBank, due colossi del credito cooperativo tedesco e olandese, che la fece approdare a pieno titolo in Europa. Un risultato straordinario che rappresenta il culmine di una storia, la storia di una "solidarietà efficiente", che Pietro Cafaro analizza e descrive in maniera esemplare, alternando il minuzioso racconto dei fatti a meditati giudizi sulla loro evoluzione, tenendo sempre presente la trama complessa dell'economia e del sistema bancario. Venerdi' 25 Ottobre 2002 Auditorium Don Giovanni Besana della Bcc di Busto Garolfo e Buguggiate Via Manzoni, 50 - Busto Garolfo (Mi)

BEATIFICATA LA FONDATRICE DELLE SUORE FRANCESCANE MISSIONARIE DI MARIA
Milano, 22 ottobre 2002 - Domenica 20 ottobre 2002 la Chiesa ha celebrato la Giornata Missionaria Mondiale, proclamando con l'occasione sei nuovi Beati che hanno avuto un ruolo importante nella diffusione del Vangelo nei cinque continenti: Marie de la Passion Melene Marie de Chappotin de Neuville, vergine, fondatrice delle Suore Francescane Missionarie di Maria; Daudi Okelo e Jildo Irwa, laici catechisti martiri; Andrea Giacinto Longhin, dell'Ordine dei Frati Minori, Cappuccini, Vescovo; Marcantonio Durando, presbitero della Congregazione della Missione, fondatore delle Suore Nazarene; Liduina Menguzzi, vergine, dell'Istituto delle Suore di San Francesco di Sales. Il messaggio del Santo Padre in preparazione a questa Giornata Missionaria, annunciato il giorno di Pentecoste, ha come tema: "La missione è annuncio di perdono". In questa giornata, vera e propria festa di missione, è stata accolta la testimonianza di Maria della Passione, una dei sei nuovi beati che, come gli altri, ha speso la propria vita nell'annuncio del Vangelo. "Dio è così grande, non facciamoci piccoli", era solita ripetere. E ancora: "Dio ha diritto a tutto, perché ha dato tutto. Signore, fai del mio cuore e dell'Istituto una fiamma di fuoco che infiammi la terra". Sono solo alcuni dei pensieri che Maria della Passione ha lasciato alle suore, insieme a scritti legislativi, liturgici e meditativi che l'hanno eletta vera "maestra di spiritualità missionaria". Il Santo Padre si è così soffermato sulla figura di Maria della Passione: "Gli uomini e le donne del nostro tempo in ogni parte della terra hanno fame e sete di te, Signore. Suscita missionari santi, annunciatori coraggiosi della tua parola, che, come la beata Maria della Passione, seguono l'esempio di Maria nella pronta adesione al tuo piano della salvezza e si mettano senza riserve a servizio della missione universale, della giustizia sociale, con francescana semplicità e ardore di carità". Durante il rito della beatificazione il Santo Padre ha inoltre annunciato che la celebrazione della festa di Maria della Passione si svolgerà il 15 novembre di ogni anno. Maria della Passione, nasce il 21 maggio 1839 a Nantes. Nel 1860 entra fra le Clarisse di Nantes e inizia il suo cammino nella spiritualità francescana. Il suo carattere volitivo e la sua forza trascinatrice le consentono di separarsi dalla Società di Maria Riparatrice insieme ad altre venti religiose, e di fondare un nuovo Istituto specificatamente missionario, sotto il nome di Missionarie di Maria, riconosciuto il 6 gennaio 1877 da Papa Pio IX. Tra le testimonianze delle personalità del laicato che hanno attestato l'apertura della Fondatrice ai segni dei tempi, significativa è quella resa da Leon de Kerval, scrittore: "Nessuna delle grandi cause che interessano la religione, il popolo, la patria, la civiltà, la scienza era estranea a Maria della Passione, e nessuna sfuggiva alla sua sollecitudine". Alla celebrazione hanno assistito circa 50.000 devoti, con rappresentazioni da ogni continente. Oggi le Francescane di Maria sono oltre settemila, di 78 nazionalità e distribuite in 76 Paesi in cui operano al servizio dei più poveri e bisognosi. Numericamente rilevante la loro presenza a San Pietro, anche in considerazione del fatto che l'evento è coinciso con il 125esimo anniversario della fondazione della congregazione e, tra le altre ricorrenze, il cardinale Bernardin Gantin, Decano del Collegio Cardinalizio, ha rivolto un omaggio al Santo Padre in occasione del 24° anniversario di Elezione a Sommo Pontefice.

EL ALAMEIN, IL COLONIALISMO E L'ITALIA SMEMORATA MENTRE SI RICORDA LA BATTAGLIA E BERLUSCONI VISITA LA LIBIA, IL FESTIVAL DEI POPOLI ANNUNCIA UN PROGRAMMA CONTROCORRENTE. DAVVERO GLI ITALIANI IN GUERRA FURONO BRAVA GENTE?
Milano, 22 ottobre 2002 - Il Festival dei Popoli di Firenze dedica quest'anno una retrospettiva al colonialismo italiano, intendendo offrire un contributo di chiarezza a un argomento cronicamente legato a un preoccupante fenomeno di rimozione collettiva. Fenomeno di cui è stata prova, ieri, la stessa cerimonia commemorativa dei caduti nella battaglia di El Alamein. Il Presidente Ciampi ha infatti sottolineato che la più recente storia europea non può far dimenticare che in Italia vigono ancora opinioni fortemente contrastanti sul nostro passato prossimo. Peraltro, il 28 ottobre il presidente del consiglio Berlusconi visiterà in forma ufficiale la Libia, ossia il paese che più di ogni altro conserva memoria della campagna coloniale intrapresa dall'Italia del fascismo. Una memoria dolorosa che si riflette nel bellissimo film Il Leone del Deserto con cui il Festival dei Popoli ha scelto di inaugurare l'edizione 2002 (dal 15 al 21 novembre). Il film racconta l'epopea di Omar Mouchtar, l'anziano patriota libico impiccato dalle truppe del Maresciallo Graziani. A dispetto della grande spettacolarità e del cast eccezionale (Anthony Queen, Irene Papas, Rod Steiger, Oliver Reed, Gastone Moschin), il film non ha mai ricevuto il permesso di circolare in Italia per un malinteso sentimento patriottico. Al Festival dei Popoli è dunque sembrato importante proporre quest'opera a supporto di un dibattito che avrà come oggetto lo stesso revisionismo storico di questi ultimi anni. Così come ci è sembrato importante proporre Fascist Legacy, un celebre documentario della Bbc sui criminali di guerra italiani. E' un film che ha fatto il giro del mondo, ma che di fatto è ignorato in Italia. Dopo averne acquistato i diritti, la RAI si è infatti sempre rifiutata di mandarlo in onda.. La sezione dedicata al colonialismo ha come titolo Il sogno dell'Impero e l'incubo del dominio, e si tradurrà anche in un convegno (19 novembre, ore 9, Auditium della regione Toscana, via Cavour 4) al quale prenderanno parte gli storici Pierre Sorlin (Università di Parigi), Nicola Labanca, (Università di Siena) e Giulia Barrera, della Direzione Generali per gli Archivi di Roma. Tornando alla retrospettiva, il Festival ospiterà una serie di film di propaganda dell'archivio storico dell'Istituto Luce: L'Islam, La fondazione della nuova Addis Abeba, Il cammino degli eroi, Hassan il soldato. Ethiopia è invece un documentario della serie No Easy Walk dedicata alla marcia dei paesi africani verso l'indipendenza nazionale. Ripercorre la storia coloniale dell'Etiopia, soffermandosi in particolare sulla dominazione italiana (1936-1941) segnata dal massiccio impiego di armi chimiche e da atroci repressioni ordinate dal Maresciallo Graziani.

VINO IN CORNICE - OPERE D'ARTE DEDICATE AL MONDO DEL VINO. II EDIZIONE CONCORSO PITTORICO
Milano, 22 ottobre 2002 - La galleria aRtelier, in collaborazione con l'Unione Italiana Vini e l'Atelier delle Arti e del Gusto, presenta il concorso di pittura Vino in cornice - opere d'arte dedicate al mondo del vino. Il concorso é dedicato al mondo del vino nei suoi molteplici aspetti e nel suo più ampio significato: dalle fascinose terre del vino, agli antichi mestieri di potatore, pigiatore, vignaiolo; dalla gioiosa festa della vendemmia, al rito oscuro dell'invecchiamento nelle cantine; dalle rubizze facce degli osti di un tempo, alle moderne e sofisticate enoteche; dal dio Bacco, all'oblio dei sensi che il vino concede. Gli artisti partecipanti, che potranno realizzare opere pittoriche con qualunque tecnica, dovranno consegnare i dipinti (non più di tre), di dimensione massima di cm. 80 x 120, incorniciati e muniti di attaccaglia, dal 3 al 10 gennaio 2003 presso la galleria aRtelier di Milano - via Frisi 12, dalle ore 17.00 alle 19.00 (dal lunedì al sabato. La quota di partecipazione è fissata in Euro 70. La giuria, composta da esponenti dell'arte e della cultura e da esponenti del mondo enologico, premierà le prime dieci opere classificate il 16 febbraio 2003 alla galleria aRtelier, dove i lavori in concorso saranno in esposizione sino al 28 febbraio. I primo classificato esporrà le proprie opere in una personale presso la suindicata galleria, il secondo e il terzo classificati presenteranno i dipinti in una mostra successiva. La rivista monografica Enotria, inoltre, pubblicherà un lavoro dei primi tre scelti dalla giuria. Copia del bando è disponibile sul sito www.alfeaart.com

ULTIMI GIORNI PER PARTECIPARE AL CONCORSO FOTOGRAFICO DELLA BCC DI BUSTO GAROLFO E BUGUGGIATE SCADE IL GIOVEDÌ 31 OTTOBRE IL TERMINE PER LA PRESENTAZIONE DELLE FOTOGRAFIE
Milano, 22 ottobre 2002 - Da sempre legata al territorio dove opera, la Bcc di Busto Garolfo e Buguggiate ha voluto lanciare un concorso fotografico per valorizzare le bellezze dei paesi e delle città dove è presente con i suoi sportelli. "Come vedi il tuo paese" è, infatti, il tema del concorso fotografico organizzato dalla Banca di Credito Cooperativo di Busto Garolfo e Buguggiate, che è aperto a soci e clienti dell'istituto bancario e che invita gli amanti della macchina fotografica (ma non solo) a cogliere l'anima del proprio paese, puntando l'obiettivo su un particolare scorcio, oppure su vie, piazze e monumenti o, ancora, su momenti della vita delle comunità che ospitano uno dei tredici sportelli della Bcc di Busto Garolfo e Buguggiate. Tredici tra le fotografie scattate da soci e clienti potranno essere utilizzate per il calendario artistico, che la Bcc di Busto Garolfo e Buguggiate realizzerà per il prossimo anno. Il concorso è per stampe a colori e ogni partecipante può presentarne al massimo tre, il cui formato non potrà superare i 20 centimetri per 30 e che dovranno essere singolarmente fissate su un cartoncino, che dovrà avere dimensioni di 30 per 40 centimetri. Sul retro di ogni cartoncino che funge da supporto alla foto, dovranno essere indicati il nome e il cognome dell'autore, un suo recapito telefonico, il titolo dell'opera e l'indirizzo ed il paese dove è stata scattata la fotografia. L'iscrizione è gratuita e le opere dovranno essere consegnate entro giovedì 31 ottobre presso uno degli sportelli della Bcc di Busto Garolfo e Buguggiate, che sono tredici. E, precisamente: Busto Garolfo, San Lorenzo di Parabiago, Villa Cortese, San Giorgio su Legnano, Dairago, Villastanza, Olcella, Canegrate, Legnano in provincia di Milano e Buguggiate, Bizzozzero, Bodio Lomnago e Varese in quella di Varese. Tutte le fotografie saranno valutate da un'apposita giuria e saranno poi esposte al pubblico nel corso di una manifestazione durante la quale verrà consegnato a tutti gli autori un attestato di partecipazione e verrà tributata menzione particolare alle tre migliori immagini. Oltre alle tredici opere eventualmente selezionate per essere utilizzate nel calendario 2003 della Bcc di Busto Garolfo e Buguggiate, tutte quelle ritenute meritevoli da parte della giuria potranno essere utilizzate per pubblicazioni dimostrative, che in nessun modo potranno avere scopo di lucro. A tal fine, tutte le opere partecipanti al concorso non verranno restituite e rimarranno di proprietà della Bcc di Busto Garolfo e Buguggiate. Il depliant del concorso "Come vedi il tuo paese", contenente il regolamento completo, è in distribuzione presso tutti gli sportelli della Banca di Credito Cooperativo di Busto Garolfo e Buguggiate.

LA DECIMA MOSTRA DI FONDANTICO A BOLOGNA CON LA MOSTRACOLLATERALE SUL PAESAGGIO BOLOGNESE DEL SETTECENTO
Bologna, 22 ottobre 2002 - Con la mostra di quest¹anno la Galleria Fondantico taglia il traguardo dei dieci anni di attività, che l¹hanno vista progressivamente affermarsi in ambito internazionale come una delle più serie e impegnate nel campo del dipinto antico. L¹esposizione di quest¹anno intende suggellare tale appuntamento del con un avvenimento di grande risonanza. Intitolata "Percorsi nella pittura italiana dal XV al XVIII secolo", mira a evidenziare episodi significativi e talora poco noti della produzione artistica italiana attraverso opere scelte in base a un rigoroso criterio di qualità. Pur mantenendo un'attenzione prioritaria per la pittura emiliana, che ne ha finora qualificato l¹attività in campo internazionale, la Galleria proporrà quest¹anno alcuni importanti dipinti di altri centri italiani, tra i quali spicca un¹importante Adorazione dei pastori del veronese Alessandro Turchi detto l'Orbetto. Quanto ai dipinti emiliani, carattere di eccezionalità rappresenta la tavola con la Prova della vestale Tuccia, appartenuta a una serie con eroine dell¹antichità, in cui il bolognese Jacopo Ripanda, un artista che incontrerà grande fortuna a Roma, esibisce la propria deferenza ai modi di Lorenzo Costa, dimostrandosi già informato sulla cultura di gusto antiquario in voga nell¹Italia centrale. Il dipinto, recuperato sul mercato internazionale, costituisce un¹importante aggiunta alle nostre conoscenze sul primo Cinquecento bolognese. Da segnalare poi un¹altra tavola, opera del ferrarese Garofalo, raffigurante L¹adorazione dei magi, mentre il Manierismo bolognese è illustrato da un¹Annunciazione su tela di Lorenzo Sabbatini. Le varie declinazioni in area emiliana del naturalismo secentesco sono rappresentate tra l¹altro da una scintillante Deposizione su rame del ferrarese Scarsellino e da un fragrante San Giovanni Battista, opera del reggiano Luca Ferrari. L'attenzione alla diversificazione dei generi, costante nelle ultime mostre di Fondantico, consentirà quest¹anno di ammirare una coppia di Composizioni floreali della vicentina Margherita Caffi e una scelta di paesaggi (Giuseppe Zola, Bernardino Minozzi), che illustrano alcuni momenti salienti della vicenda di questa tipologia in area emiliana. Per festeggiare il significativo traguardo raggiunto, la mostra darà poi spazio a una scelta dei più importanti dipinti presentati negli anni scorsi. In tutti questi anni la Galleria Fondantico si è qualificata anche per il carattere rigorosamente scientifico dei suoi cataloghi, nell¹intento di fornire non solo la massima garanzia di autenticità ai propri clienti ma anche strumenti di studio e di valorizzazione del patrimonio artistico locale a quanti apprezzano questo settore. Come di consueto, il catalogo sarà dunque curato dal prof. Daniele Benati e si avvarrà del contributo dei più qualificati specialisti. Incontro con la pittura 10 ³Percorsi nella pittura italiana dal XV al XVIII secolo² 26 ottobre 2002 31 gennaio 2003 sabato 26 ottobre 2002 ore 17.00 Bologna, Fondantico, Galleria Cavour 2a

LUOGHI AMENI IL PAESAGGIO A BOLOGNA NEL XVIII SECOLO
Bologna, 22 ottobre 2002 - Dopo il successo ottenuto lo scorso anno dalla mostra sulle scene di vita quotidiana del seicentesco Tamburini, la Galleria Fondantico propone, in collaborazione con il Museo della Sanità e dell¹Assistenza della città di Bologna, una suggestiva mostra incentrata sulla pittura di paesaggio a Bologna nel XVIII secolo. Luoghi ameni. Il paesaggio a Bologna nel XVIII secolo, questo il titolo della mostra che avrà luogo nei locali dell¹Oratorio di Santa Maria della Vita (via Clavature, 7) dal 27 ottobre al 10 novembre (orario: 10-12; 15-18), si incentra sulla produzione di tempere di soggetto paesistico, destinate a decorare importanti interni nobiliari. Dopo gli apici raggiunti in epoca seicentesca dai pittori della tradizione carraccesca, il paesaggio assume a Bologna una valenza spiccatamente decorativa che porta alla confezione di grandi dipinti a tempera su tela che, inseriti entro cornici in stucco, simulano la pittura ad affresco ma, rispetto a quest¹ultima, consentono al pittore di lavorare con maggiore speditezza nel proprio studio e senza dover sottostare ai ritmi stagionali. Tipica di Bologna, questa tipologia decorativa vede spesso affiancarsi a uno specialista di paesaggio un figurista e talora un esperto di architetture. Gli esempi esposti in mostra coprono l¹intero arco del XVIII secolo e mostrano come i soggetti si spostino progressivamente da temi di fantasia, in cui la vita della campagna è sentita come rifugio e svago dalle preoccupazioni della vita quotidiana, a un più diretto riporto dal vero. Esemplificano il primo indirizzo una serie di Quattro stagioni di Bernardo Minozzi, provenienti dalla villa Barbieri di San Lazzaro insieme ad altre quattro di soggetto arcadico di Carlo Lodi e del figurista Antonio Rossi. Al secondo appartengono una grande tempera e quattro quadri ad olio di Vincenzo Martinelli in cui, pur senza potersi riferire a luoghi precisi, si inseriscono spunti derivati dalla realtà. La completa illustrazione delle opere esposte è affidata a Daniele Benati e Eugenio Riccomini nel catalogo della mostra Percorsi nell¹arte dal XV al XVIII secolo presso la galleria Fondantico, che in questo modo festeggia il proprio decimo appuntamento della serie ŒIncontro con la pittura¹. In catalogo viene anche parzialmente ristampato il famoso saggio di Guido Zucchini intitolato Paesaggi e rovine nella pittura bolognese del Settecento (1947). Il giorno domenica 27 ottobre alle ore 18 l'inaugurazione della mostra nell'Oratorio di Santa Maria della Vita sarà preceduta da una breve conferenza di Eugenio Riccòmini. Bologna, Oratorio di Santa Maria della Vita , via Clavature, 7 27 Ottobre Al 10 Novembre  

VELA: DUE REGATE DOMANI TIM MASCALZONE LATINO, CON ONE WORLD (RR2) E PRADA (RECUPERO RR1)
Auckland, 22 ottobre 2002 ­ Ancora una volta l¹incontro, l¹ultimo del 1° Round Robin, fra “Tim Mascalzone Latino” e “Prada” è stato rimandato: il Golfo di Hauraki è un luogo misterioso dove il vento o manca totalmente oppure è troppo. E questa volta il vento, che come previsto soffiava da sud/sudovest ovest, soffiava  a un¹ intensità ben maggiore (fra 22 e 25 nodi che è poi ulteriormente rinforzato) rispetto a quanto concesso dalle regole del Bando di Regata. Infatti alle ore 12.00 il Comitato di Regata issava l¹intelligenza - la bandiera che segnala un rinvio -  perché l¹intensità media del vento era superiore a 19 nodi per un periodo di 5 minuti nei 15 minuti che precedono il segnale preparatorio. L¹attesa si protraeva fino alle 15.00 quando, vista l¹inutilità dell’attesa che il vento calasse, il Comitato decideva per l¹annullamento. La regata verrà a questo punto recuperata 8 (sarà a questo punto la quarta volta!) domani stesso: alle ore 10.30 inizieranno le procedure per la partenza della regata di recupero fra “Tim Mascalzone Latino” e “Prada” sul percorso ridotto (4 lati, 12,5 miglia). A seguire verranno disputate le prove del ³primo volo² del 2° Round Robin che vedrà impegnato il team guidato da Vincenzo Onorato e Paolo Cian con il team americano di “One World” (la partenza verrà segnalata 45 minuti dopo la conclusione delle prima regata).  Il 17° a bordo nella regat a con “One World” sarà l'avvocato napoletano Luigi Parente, amministratore delegato di Moby Invest, mentre si conferma in questo ruolo nella regata con l¹altro sindacato italiano Lara Ciribì, Direttore della comunicazione del team interamente italiano.  “Mascalzone Latino” e i suo team sono in gara con i colori di Tim, l’ unica azienda di telefonia mobile totalmente italiana e sponsor unico della sfida anch¹essa totalmente italiana.

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