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23 OTTOBRE 2002
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MINISTERO
DELLE ATTIVITA' PRODUTTIVE: NUOVE MISURE PER LE IMPRESE FEMMINILI E PER IL
MICROCREDITO
Roma, 23 ottobre 2002 - Il ministro delle Attività produttive, on. Antonio
Marzano, ha dato il via libera a nuove misure per agevolare le imprese femminili
nell'accesso al credito, principale nodo critico del loro processo di sviluppo.
Sono stati potenziati gli interventi del Fondo di garanzia per le Pmi (legge
662/96) in favore delle imprese femminili, che potranno beneficiare di una
garanzia completamente gratuita per l'80% dell'importo di qualsiasi tipo di
finanziamento loro necessario. L'accesso all'intervento del Fondo avviene
tramite banche o Confidi (Consorzi di garanzia fidi). Il Fondo ridisegna dunque
la propria attività, modulando gli interventi in funzione di specifiche realtà
e risultando così uno strumento multiforme e flessibile. Al riguardo, va
ricordato che grazie a recenti misure operative il Fondo ha cominciato a
orientarsi anche verso il microcredito, promuovendo l'accesso alla garanzia
pubblica dei finanziamenti di piccolo importo attraverso procedure semplificate:
istruttorie più snelle per le operazioni fino a 50.000 euro e interventi
pressoché automatici per importi fino a 10.000 euro, anche per imprese di nuova
costituzione..Infine sarà approntato un servizio (anch'esso gratuito) di
assistenza e consulenza per le imprese femminili, finalizzato all'ottenimento di
finanziamenti bancari garantiti dal Fondo del ministero delle Attività
produttive. Si tratta di un'importante innovazione, che risponde alle esigenze
delle numerose piccole imprese femminili, per le quali risulta ancora
difficoltoso il ricorso al credito in mancanza di adeguate garanzie.
RICERCA.FORMIGONI:
CON LE IMPRESE PER RINNOVARE LA P.A.
Milano, 23 ottobre 2002 - Una vera riforma della Pubblica Amministrazione potrà
avvenire nella misura in cui le imprese private continueranno ad investire
nell'innovazione tecnologica, consolidando un percorso virtuoso che lega le
istituzioni alle esigenze e risposte date dai soggetti privati nell'economia
moderna della Società dell'Informazione. Per questo occorre attuare quanto
prima un vero federalismo fiscale che consenta di agevolare gli investimenti in
un ambito di eccellenza e primato a livello nazionale. È questo il messaggio
forte lanciato oggi ad imprese e istituzioni dal Presidente Roberto Formigoni
nella seconda giornata di lavori del meeting "Regioni e Ricerca",
promosso dalla Regione Lombardia al Museo della Scienza e della Tecnica di
Milano e coordinato dall'assessore regionale alla New Economy e Innovazione
tecnologica, Giorgio Pozzi, alla presenza del Ministro per l'Innovazione
tecnologica, Lucio Stanca. "La Ricerca e lo Sviluppo Tecnologico - ha
ricordato Formigoni - non sono il risultato di una pianificazione centrale, ed
è necessario che qualcuno aiuti i diversi soggetti a mettersi in rete e a
rafforzarsi attraverso progetti comuni". "La presenza del Ministro
Stanca oggi - ha sottolineato Formigoni - è certamente significativa per il
rapporto tra lo sviluppo della ricerca come fattore di competitività delle
imprese e la modernizzazione della Pubblica Amministrazione. Il metodo che
abbiamo scelto in Lombardia per tenere conto di questo legame è quello di
contrarre un "patto forte" tra istituzioni e mondo economico, perché
possano essere riconosciuti e valorizzati gli apporti e i rispettivi ruoli per
lo sviluppo della Società dell'Informazione. Gli imprenditori che investono in
ricerca e sviluppo in Lombardia sappiano che il Governo Regionale è loro
vicino. Anche i sistemi camerali e associativi hanno un ruolo delicato da
svolgere, moltiplicando gli sforzi a favore non già di vecchie politiche di
distribuzione delle poche risorse in una logica di "pioggia" (che
forse mantiene qualche consenso in più ma che non fa crescere il sistema), ma
sensibilizzando il sistema imprenditoriale, e specialmente le PMI,
all'importanza della continua innovazione. In un contesto che vede notevoli
criticità nella disponibilità e nella destinazione delle risorse sia a livello
italiano come a livello di Unione Europea, gli "Stati Generali" della
Ricerca convocati dal Governo regionale sono per il Presidente l'occasione per
sollecitare "un riequilibrio che permetta di orientare risorse nazionali ed
europee sulla Ricerca nelle Regioni forti e non solo in quelle deboli,
valorizzando " "Con la leva fiscale - ha spiegato Formigoni - per il
sistema delle imprese interverrebbe per agevolare la ricerca: da questo punto di
vista ritengo un errore l'aver escluso dalla Tremonti bis gli investimenti in
ricerca, perché utilizzando la leva fiscale a favore di questi investimenti si
riuscirebbe a misurare meglio tutta la ricerca che viene fatta anche dalle PMI".
"Il rapporto tra il mercato e i suoi operatori da un lato e la Pubblica
Amministrazione dall'altro - ha detto Formigoni - è lo spazio che si apre per
l'e-governance, nel senso della capacità di indirizzare, raccordare, coordinare
gli sforzi di tutti nella nuova Società dell'Informazione. Per questo stiamo
lavorando, attraverso il confronto con tutti i soggetti interessati,
all'elaborazione del Patto regionale per lo sviluppo della Società
dell'Informazione che intendiamo impostare nelle sue linee generali entro la
fine di quest'anno. Nello stesso tempo ci auguriamo di poter rapidamente
sottoscrivere l'Accordo di programma quadro per lo sviluppo della Società
dell'Informazione, al quale stiamo lavorando ormai da alcuni mesi, per poter
sommare le cospicue risorse che la Regione Lombardia sta investendo e investirà
in questo settore con analoghe risorse dello Stato. Una sfida, quella descritta
dal Presidente, a cui sono richiamate in prima battuta "Università, Centri
di Ricerca e di Eccellenza, che devono modernizzare le proprie scelte, sapendosi
rinnovare negli obiettivi, nei metodi, negli strumenti e nelle persone in
funzione del rapido evolversi di mercati, bisogni e condizioni di consapevolezza
del contesto sociale, consapevoli della necessità che la ricerca sia sempre più
ancorata ai bisogni del sistema imprenditoriale e non, invece, finalizzata a
mantenere il sistema stesso in una logica autoreferenziale". "La
Regione Lombardia - ha detto Formigoni - è pronta a fare la sua parte
stanziando ulteriori risorse per gli investimenti in Ricerca (100 milioni di
euro da qui a fine legislatura), tenuto conto che nella nostra regione (dove sta
un quarto delle spese di ricerca di tutta Italia, con poco meno di 3 miliardi di
euro) la capacità della spesa pubblica di attivare investimenti privati è più
del doppio (infatti la PA ha una quota del 30% circa, mentre le imprese hanno il
70% della spesa totale regionale). Questo significa che un euro di spesa
pubblica ne "alimenta" 2,3 di spesa privata, mentre in Italia invece
si spendono circa 13 miliardi di € in ricerca all'anno di cui più del 50%
spesi dalla PA e meno del 50% dalle imprese".
ACCORDO
CON IL GOVERNO USA PER LA SICUREZZA NAZIONALE LA TECNOLOGIA AUTONOMY SARA'
L'INFRASTRUTTURA DI BASE DEI PROGRAMMI DI ANALISI, AGGREGAZIONE DELLE
INFORMAZIONI E COLLABORAZIONE IMPIEGATI DA 21 AGENZIE GOVERNATIVE AMERICANE
IMPEGNATE NEL PREVENIRE ATTACCHI TERRORISTICI
Milano, 23 ottobre 2002 - Autonomy Corporation plc leader nel software
infrastrutturale per le imprese, fornira' a 21 agenzie governative americane la
tecnologia infrastrutturale portante per la raccolta, l'analisi, la
distribuzione ed il recupero delle informazioni provenienti da molteplici fonti.
Oltre 200.000 impiegati delle agenzie governative responsabili della gestione
della sicurezza americana impiegheranno la tecnologia Autonomy per analizzare,
valutare e condividere le informazioni relative a presunti gruppi terroristici.
Grazie alla tecnologia Autonomy che si basa sull'analisi dei concetti, gli
analisti e gli investigatori governativi potranno utilizzare il linguaggio
naturale per effettuare ricerche e reperire informazioni. Il sistema non si
basa, infatti, sulla ricerca di parole chiave ma, al contrario, analizza e
comprende i concetti all'interno di testi, di contenuti video e audio ed e' in
grado di identificare parole ricorrenti o gruppi di parole che potrebbero stare
ad indicare un codice per attivita' sospette. L'avanzata tecnologia di Autonomy
consentira' alla sicurezza nazionale un controllo costante dei gruppi
terroristici sospetti e l'elaborazione di una lista unificata di presunti
terroristi. I dipendenti delle agenzie governative verranno avvisati
automaticamente di cambiamenti o sviluppi intervenuti all'interno di una serie
di fonti di informazioni e potranno identificare, all'interno della struttura
governativa, gli esperti competenti in materie specifiche quali tecnologia,
geografia, armamenti e regimi politici. La missione degli organismi per la
sicurezza americana consiste nel prevenire gli attacchi terroristici all'interno
degli Stati Uniti, ridurre la vulnerabilita' del Paese nei riguardi del
terrorismo, minimizzare i possibili danni e favorire la ripresa in caso di
attacchi attraverso una struttura solida e unificata in grado di mobilitare le
risorse delle amministrazioni federali, statali e locali ed il settore privato.
Le Organizzazioni Federali per la sicurezza nazionale Usa sono collegate a tutte
le aree di governo, compresa la Difesa, il Commercio, l'Energia, i Trasporti, la
Giustizia, i Servizi Doganali, le Risorse Alimentari, la Sanita' e i Servizi
Umanitari. La tecnologia Autonomy e' gia' stata implementata in oltre 30 Agenzie
Federali, nei Dipartimenti dell'Energia, della Difesa, dell'Istruzione, del
Commercio, del Lavoro e della Intelligence Community (IC). Altri uffici
governativi dispongono delle licenze del software Autonomy quali l'Ufficio della
Sicurezza Nazionale, i Servizi Segreti, l'Amministrazione della Sicurezza dei
Trasporti, la Guardia Costiera, la Federal Emergency Management Agency (Fema) ed
il Dipartimento di Stato. "Gli attacchi terroristici sono per definizione
inaspettati e i frammenti di notizie chiave che li riguardano provengono da una
serie di fonti sconosciute. L'implementazione di una soluzione avanzata di
condivisione delle informazioni per gli agenti dell'Ufficio di Sicurezza
Nazionale e delle agenzie collegate era di importanza vitale per contribuire a
ridurre la minaccia per la popolazione civile", ha affermato Mike Lynch,
co-foundatore e Ceo di Autonomy. "Siamo onorati di contribuire alla
missione per la sicurezza nazionale volta a prevenire efficacemente potenziali
attacchi attraverso la nostra infrastruttura per la gestione delle
informazioni". L'Intelligent Data Operating Layer (Idol) di Autonomy
integra le informazioni provenienti da fonti diverse attraverso la comprensione
dei contenuti. Autonomy da' alle aziende la possibilita' di avvalersi di
avanzati sistemi per l'analisi delle informazioni, cosi' come di sistemi
legacy-based. L'elemento chiave del software e' la capacita' di analizzare il
testo e la voce, indipendentemente dal linguaggio utilizzato, identificando e
classificando successivamente i concetti principali e provvedendo quindi a
categorizzare, collegare, personalizzare e distribuire automaticamente le
informazioni. Grazie ad Autonomy, si favorisce, inoltre, la collaborazione
all'interno dell'impresa, contribuendo ad un generale miglioramento delle
professionalita'. La tecnologia di Autonomy viene utilizzata per automatizzare
le operazioni all'interno di portali informativi aziendali e di applicazioni di
Crm, knowledge management, business intelligence ed e-business. Infolink: www.autonomy.com
DECRETO
FISCALE: PRONTO L'EMENDAMENTO Roma 22 ottobre 2002; Il Ministero dell'Economia e
delle Finanze comunica che è stato messo a punto, d'intesa con il relatore di
maggioranza, un emendamento al cosiddetto "Decreto fiscale" che, a
saldi invariati, sintetizza positivamente le diverse possibili soluzioni.
Soluzioni che si articolano come segue: piena conferma del testo originario del
Dl fiscale; facoltà di accesso a un regime alternativo basato sulla
reintroduzione del cosiddetto moltiplicatore e di un rendimento convenzionale
del 6%. In questo caso vengono escluse dal campo di applicazione del beneficio
le immobilizzazioni finanziarie ed è introdotta una clausola di salvaguardia
(sotto la quale l'aliquota non può scendere) fissata al 30%. Il Ministro Giulio
Tremonti sottolinea che si avvia ora la fase ordinaria e organica della Riforma
Fiscale. In questo ambito è aperta la discussione con le Parti sociali per la
messa a punto della riforma dell'imposizione societaria.
MICROFINANZA
ETICA IN ECUADOR, L'ITALIA A QUITO PER IL PROGETTO DI CASSA PADANA E FEDERAZIONE
ITALIANA BANCHE DI CREDITO COOPERATIVO (FEDERCASSE) 24 E 25 OTTOBRE 2002
Brescia/Roma, 23 ottobre 2002- Si è avviata il 21 ottobre la seconda missione
in Ecuador delle Banche di Credito Cooperativo italiane a sostegno dell'economia
campesina e di Codesarrollo, la giovane realtà bancaria che nel paese
dell'America latina sta costituendo un coraggioso sistema finanziario etico
alternativo. La missione, guidata dal Presidente di Federcasse (l'associazione
di rappresentanza delle 470 Banche di Credito Cooperativo e Casse Rurali)
Alessandro Azzi è coordinata da Luigi Pettinati, Direttore di Cassa Padana di
Leno (Bs) (la B.C.C. artefice del progetto nato lo scorso anno e denominato
"Microfinanza Campesina"). In un contesto molto difficile, dove la
"dollarizzazione" sta mettendo in ginocchio le classi più povere (il
35% della popolazione guadagna meno di un dollaro al giorno e il 45% meno di due
dollari), Codesarrollo realizza economie "circolari" che trattengono
in loco le risorse, nelle campagne e nelle aree marginali delle città, creando
strutture stabili di emancipazione e sviluppo, generate dal basso. Uno dei
problemi strutturali dell'Ecuador è infatti che la ricchezza prodotta va dal
piccolo al grande, dalle campagne alle città, dai poveri ai ricchi,
dall'Ecuador all'estero. Gli stessi abitanti seguono questi flussi: negli ultimi
cinque anni ben il 10% della popolazione è emigrata all'estero. In uno scenario
economico molto difficile e complesso che non sostiene le attività produttive,
che sottrae risorse al paese e le invia all'estero, Codesarrollo rappresenta un
soggetto economicamente sano che poggia su circa 800 casse rurali (formali e
non) che nelle comunità campesine erogano crediti di piccolissime e medie entità.
Una realtà bancaria con un ottimo portafoglio crediti, un discreto assetto
organizzativo e buone potenzialità di crescita. Codesarrollo rappresenta
un'alternativa concreta ai "chulqueros", ovvero gli usurai. Il cuore
di questa seconda missione in Ecuador è il Convegno internazionale
"Incontro Italia-Spagna-Ecuador. Costruiamo alleanza per sviluppare le
finanze locali" che si terrà a Quito il 24 e il 25 ottobre 2002. Assieme
ai rappresentanti di Cassa Padana e della Federazione Banche di Credito
cooperativo sono attesi esponenti di Banca d'Italia, del Bancos dell'Ecuador,
del Ministero degli Affari Esteri e della Conferenza episcopale ecuatoriana e
italiana. L'obiettivo non sarà solo fare il punto sul progetto e di
rilanciarlo, ma anche allargare a livello internazionale un'esperienza che,
sebbene decollata solo un anno fa, sta raccogliendo consensi un po' ovunque e
portando nuova linfa vitale nel Paese andino. Va in questa direzione la presenza
al convegno di Quito di rappresentanti di Bolivia, Perù, Messico, Costa Rica,
nonché della Spagna. Il progetto di "Microfinanza campesina" un anno
dopo. Il primo anno di lavoro sul progetto - cui partecipano anche il Consorzio
Ctm Altromercato, Nomesis, Banca Etica, Cuore Amico - ha già portato importanti
risultati. Cassa Padana ha erogato 220.000 dollari americani a un tasso del 4%
in due anni; 50 mila Euro sono giunti da Banca Etica con un tasso del 5% in due
anni. 1.210.000 dollari americani sono stati erogati la scorsa estate da un Pool
di Banche di Credito Cooperativo bresciane e mantovane; 250 mila dollari sono
stati infine raccolti dalla campagna "azionisti di donazione" che si
sta svolgendo a tappeto in tutta Italia. Un altro segnale positivo è l'avvio di
stage di formazione, a favore di dipendenti di Codesarrollo, che hanno
l'obiettivo di creare nuove professionalità bancarie. Giuseppe Tonello,
presidente di Codesarrollo da Caerano San Marco (Treviso) all'Ecuador.
"L'Ecuador è un paese molto ricco di risorse naturali -petrolio,minerali,
pesca, agricoltura - ma nonostante ciòl'80% della popolazione vive in
condizioni di grave povertà", spiega Giuseppe Tonello, presidente di
Codesarrollo, un italiano originario del ricco Nord Est (per l'esattezza di
Caerano San Marco, nel cuore della marca trevigiana) giunto in Ecuador alla fine
degli anni Sessanta con l'operazione Mato Grosso e che qui poi è rimasto.
"La colpa non è della popolazione che produce poco" aggiunge,
"quanto del nostro sistema di potere politico ed economico che concentra la
ricchezza in poche mani invece di distribuirla con equità. Noi pensiamo che sia
necessario sviluppare in ogni paese rurale e in ogni quartiere suburbano la
capacità locale di amministrare le risorse generate dal sudore della gente
povera per impedire che queste risorse si incanalino nel grande flusso di
un'economia che fa diventare i ricchi sempre più ricchi e i poveri sempre più
poveri. Ecco perché un po' dappertutto stanno nascendo casse rurali,
cooperative di risparmio e credito, banche di quartiere. Sono piccole realtà
finanziarie che spesso iniziano con meno di 100 dollari e crescono poco a poco
proprio come le casse rurali italiane cento anni fa". A queste casse è
diretto il servizio di Codesarrollo, ovvero la Cooperativa di Risparmio e
Credito Desarollo de los Pueblos, legalmente autorizzata a operare su tutto il
territorio dell'Ecuador. A queste casse e all'Ecuador è rivolto il progetto di
microfinanza campesina che lega l'Italia al paese andino. Infolink: : www.popolis.it/ecuador
Il programma completo dell'incontro di Quito http://www1.popolis.it/ecuador/Classico.asp?IdNew=11
NEW
ECONOMY: NE FAI PARTE ANCHE TU? (SONDAGGIO VIRTUALE, PREMI REALI)
Torino, 23 ottobre 2002 - La tecnologia sta lentamente ma progressivamente
modificando i mercati e le aziende, di ogni dimensione, mentre Internet entra in
un numero sempre crescente di case, influenzando tutti gli aspetti quotidiani e
professionali della nostra vita. Per alcuni è un fenomeno ancora sconosciuto,
per altri addirittura è già iniziata una nuova New Economy... Ma vogliamo
capire meglio cosa sia questa New Economy? Probabilmente molti se lo domandano.
Sanpaolo Imi per le Imprese cercherà di rispondere direttamente con le opinioni
e le testimonianze delle Pmi, per comprendere meglio l'evoluzione del fenomeno
internet in azienda, nel business e sul lavoro: In che misura utilizzate
internet per lavorare? L'e-mail è per voi uno strumento di lavoro
indispensabile? Avete mai partecipato ad un'asta on line? Quali vantaggi pensate
di trarre da una strategia di e-business? Il sondaggio sarà on line da questa
settimana sul sito www.sanpaoloimi.com/imprese. I risultati saranno resi
pubblici sul sito al termine del sondaggio, per dare modo ai propri utenti di
confrontarsi con le esperienze dei partecipanti. E infine, Sanpaolo Imi per le
Imprese dà la possibilità di approfondire ulteriormente l'argomento della New
Economy: partecipando al sondaggio, gli utenti avranno diritto ad abbonamenti a
riviste sulla gestione aziendale, sul mondo Ict più una monografia sui
programmi comunitari per favorire internet e e-business... Partecipa al
sondaggio e scopri il premio per te: su www.sanpaoloimi.com/imprese/sondaggio
UNICREDIT
BANCA MOBILIARE SI ESPANDE VERSO LA NEW EUROPE
Milano, 23 ottobre 2002 - Ubm ha assunto Steven Philipp come responsabile del
prodotto azionario New Europe. Philipp vanta un'esperienza decennale sia
nell'attività di gestione azionaria sia in quella d'intermediazione: proviene
dalla Raiffeisen Zentralbank dove era responsabile Capital Markets Emerging
Europe. Insieme a Philipps hanno raggiunto UBM anche alcuni analisti e venditori
specializzati su questi mercati. Il nuovo team si inquadrera' nell'area Equity
Markets guidata da Kevin Tempestini. UniCredit Banca Mobiliare intende così
estendere l'attività di ricerca e vendita azionarie ad investitori
istituzionali nei principali mercati della New Europe, Russia e Turchia incluse,
in linea con quanto già in essere sui mercati del reddito fisso guidati da
Lorenzo Stanca. Questo piano è coerente con il processo di crescita del Gruppo
UniCredito Italiano nella regione allo scopo di massimizzare le sinergie
esistenti con le banche locali del gruppo.
KOÇ
GROUP E UNICREDIT AVVIANO PARTNERSHIP PARITETICA NEI SERVIZI FINANZIARI
Istambul, 23 ottobre 2002 - Il 21 ottobre è stata data esecuzione all'accordo
firmato da Koç Holding e altri azionisti collegati ("Gruppo Koç") e
UniCredito Italiano ("UniCredit") il 24 maggio 2002, per la
costituzione di una partnership paritetica in Koç Financial Services ("Kfs").
Kfs è un importante gruppo operante nei servizi finanziari, con un ampio raggio
di attività, dal bancario al leasing e factoring, dall'asset management
all'investment banking. Alla fine del 2001 Kfs aveva 4,4 miliardi di dollari di
attivo e 636 milioni di dollari di attività della clientela in gestione.
UniCredit e il Gruppo Koç intendono consolidare e rafforzare in modo
significativo la posizione di Kfs con l'obiettivo di farne uno dei gruppi
finanziari leader in Turchia in grado di realizzare una significativa creazione
di valore. Questo investimento rappresenta per i due partner una importante
opportunità di crescita in un mercato chiave con un potenziale di sviluppo
significativo, in un contesto caratterizzato da un rischio ridotto grazie alla
forte posizione finanziaria di Kfs, in seguito alla sua ricapitalizzazione e
riorganizzazione. Per effetto di questa riorganizzazione, completata nel corso
degli scorsi mesi, Kfs controlla direttamente Koçbank, la sesta principale
banca privata turca in termini di totale attivo (3,8 miliardi di dollari) con
una rete territoriale composta da 115 sportelli distribuiti su tutto il
territorio nazionale. Koçbank detiene una quota di mercato di circa il 5% sia
in termini di depositi (2,6 miliardi di dollari) e sia di impieghi alla
clientela (1,2 miliardi di dollari) ed altre sei società, tra cui Koc Yatrim
leader nel mercato della intermediazione immobiliare e della gestione di fondi,
Koc Asset Management società leader in Turchia nella gestione di Fondi comuni e
Koclease la prima società di leasing in Turchia. UniCredit ha valutato Koç
Financial Services US$ 480 milioni di dollari (per il 100%) con un investimento
quindi di circa US$ 240 milioni. Il gruppo in seguito ad una ricapitalizzazione
completata prima della operazione avrà un patrimonio netto consolidato di circa
330 milioni di dollari, cui corrisponde un coefficiente di patrimonializzazione
pari a circa il 12% su base consolidata. Dopo le crisi finanziarie avvenute in
Turchia a cavallo tra il 2000 e il 2001e nonostante le attuali incertezze
derivanti dalle prossime elezioni, l'economia turca sta attualmente mostrando
evidenti segni di ripresa grazie ad un quadro macroeconomico in via di
stabilizzazione, al radicale processo di ristrutturazione del sistema bancario
intrapreso dal Governo, nonché al significativo sostegno da parte della comunità
finanziaria internazionale. In tale contesto, si prevede che KFS registri
significativi tassi di crescita sia nel livello d'attività, sia in termini di
rete di copertura territoriale, sia in termini di quote di mercato, grazie ad un
approccio commerciale focalizzato su un ambizioso piano di sviluppo,
compatibilmente con un approccio al rischio estremamente conservativo. UniCredit
e il Gruppo Koç, che controllano congiuntamente KFS, sono rappresentati in
misura paritetica in tutti i principali organi deliberativi e di controllo della
società. Poiché UniCredit non ha il controllo esclusivo della partnership, la
partecipazione non entrerà a far parte del Gruppo Bancario UniCredito Italiano.
Koç Holding è quotata alla borsa di Istanbul ed ha una capitalizzazione di
mercato pari a circa 2,1 miliardi di euro al 16 ottobre 2002. Nel 2001, Koç
Holding ha registrato circa 9,1 miliardi di euro di ricavi consolidati e
mostrava un totale attivo pari a circa 8,8 miliardi di euro. Il Gruppo Koç
impiega circa 48.000 dipendenti in più di 100 società.
BPS:APERTURA
FILIALE DI CHIURO
Sondrio, 22 ottobre 2002 - La Banca Popolare di Sondrio , nell'ambito del
piano di sviluppo della rete territoriale e, segnatamente, con l'intento di
rendere ancor più stretto il legame con il territorio d'origine, giovedì 24
ottobre aprirà una nuova filiale a Chiuro (So) in via Stelvio n° 8
(tel.0342/483957). La nuova unità ha l'obiettivo di servire un importante
comunità in un'area a oggi non direttamente presidiata dalla banca, area che ha
visto in epoca recente un consistente sviluppo economico indotto
dall'insediamento di numerose attività produttive. Naturalmente i servizi della
banca sono diretti anche alle famiglie che, insieme alle piccole e medie
aziende, formano la clientela di riferimento. Con la filiale di Chiuro le
dipendenze della banca sono 174, quantità destinata ad incrementarsi nelle
prossime settimane. Il personale della nuova filiale è a disposizione della
clientela.
M&G
INTERNATIONAL INVESTMENT FA IL SUO INGRESSO IN ITALIA OBIETTIVO È LA
CONCLUSIONE DI ACCORDI CON CONTROPARTI ISTITUZIONALI PER INSERIRE I FONDI COMUNI
M&G ALL'INTEMO DI GPF E FONDI DI FONDI MULTIBRAND
Milano, 23 ottobre 2002 - Fa oggi il suo ingresso nel mercato italiano del
risparmio gestito M&G International Investments Ltd., società britannica
del Gruppo Prudential creata nel 2001 per la promozione a livello internazionale
dei fondi comuni di investimento gestiti da M&G Investments. Obiettivo della
società, che ha appena aperto un ufficio di rappresentanza a Milano, è la
definizione di accordi con controparti istituzionali (banche, società di
gestione del risparmio e società d'intermediazione mobiliare) per l'utilizzo
all'interno di gpf e fondi di fondi multibrand dei 15 fondi azionari M&G
attualmente autorizzati in Italia. In un secondo tempo, lo sviluppo della società
proseguirà con la richiesta dell'autorizzazione per la distribuzione alla
clientela retail, estendendo così la propria offerta a banche in cerca di nuovi
prodotti da distribuire, a network dì promotori finanziari e a nuovi canali
distributivi, come i supermarket di fondi online. Con oltre 180 miliardi di euro
di asset amministrati e 43 fondi comuni di investimento (31 azionari, 12
obbligazionari), M&G Investments è una delle più importanti società di
gestione del Regno Unito. Una consolidata realtà finanziaria che, dal 1901,
coniuga tradizione e innovazione, offrendo ai propri clienti specifiche
competenze e modalità di gestione basate sulla filosofia d'investimento dei
forward looking value (valore prospettico). Già presente in Germania, Austria e
Lussemburgo, M&G International Investments opera tramite filiali locali, a
stretto contatto con la casa madre, per meglio rispondere alle esigenze delle
diverse clientele nazionali e con competenze specifiche sui singoli mercati di
riferimento. "Nonostante la congiuntura tutt'altro che favorevole, l'Italia
rappresenta uno dei mercati più interessanti per chi voglia sviluppare la
propria attività a livello internazionale", commenta William J. Nott, Chìef
Executive di M&G International Investments. "I risparmiatori italiani
dispongono ancora di un'elevata liquidità e la recente crisi del settore del
risparmio gestito li ha trasformati rapidamente in investitori evoluti,
consapevoli del rischio di ogni singolo investimento e capaci di giudicare
l'operato dei gestore. Per avere successo in un simile contesto", continua
Nott, "crediamo sia fondamentale offrire un'esperienza consolidata,
proporre prodotti validi e adottare un approccio di lungo periodo. Proprio la
filosofia looking forward, che da sempre ispira la nostra attività, sia
nell'aggredire nuovi mercati, sia nella gestione degli asset. Una filosofia che
non teme di contraddire le opinioni più diffuse, ma che fonda le sue radici in
un'attività quotidiana di analisi, ricerca e selezione dei titoli indipendente
e rigorosa". Responsabile dell'ufficio di rappresentanza italiano è
Francesca Colombo, 35 anni, in M&G Investments dal 2001. Colombo, prima di
entrare nel gruppo britannico, è stata vice direttore commerciale a Parigi per
il Credit Lyonnais, poi responsabile per l'Italia di Dexia Asset Management dove
si è occupata dello sviluppo della distribuzione dei fondi per la clientela
istituzionale. In Italia è affiancata da Micaela Forelli, 33 anni, Business
Development Manager di M&G International Investments. "L'arrivo di
M&G", aggiunge Francesca Colombo, "porta nel nostro Paese una
filosofia di gestione vincente e un'elevata capacità d'innovazione. Nel corso
della sua storia, infatti, M&G si è resa protagonista di molti successi. E'
stata la prima società a creare in Europa un fondo comune d'investimento, ha
costruito il primo prodotto per pensioni private collegato a un fondo
d'investimento e ha introdotto i primi fondi corporate bond e high yield
corporate bond. Un know how di sicuro interesse per banche e società di
gestione alla ricerca dei prodotti migliori sul mercato per costruire gestioni
patrimoniali e fondi di fondi davvero capaci di garantire al cliente un'ampia
diversificazione sia negli investimenti, sia negli stili di gestione". La
gamma dei 15 fondi azionari di M&G per l'Italia comprende: sei comparti
specializzati globali (M&G Global Basics, M&G Global Financials, M&G
Global Healthcare, M&G Global Leaders, M&G Global Media &
Communications, M&G Global Technology); cinque comparti europei (M&G
European, M&G European Blue Chip, M&G European Index Tracker, M&G
European Smaller Companies, M&G British Opportunities); quattro comparti
specializzati per area geografica (M&G American, M&G Japan, M&G
Japan Smaller Companies, M&G South East Asia). A breve M&G intende
ampliare la gamma con nuovi fondi, in prevalenza corporate bond, area in cui la
società è leader nel mercato britannico, con oltre 82 miliardi di euro di
asset. M&G Investments Ltd., costituita nel 1901 e acquisita dal Gruppo
Prudential nel 1999, è una delle principali società di gestione del risparmio
del Regno Unito. Nel 2001 è stata creata M&G International Investments con
l'obiettivo di promuovere a livello internazionale i fondi comuni gestiti da
M&G e la società è già attiva in Germania, Austria e Lussemburgo. A
livello globale M&G Investments gestisce 43 fondi comuni d'investimento (31
azionari e 12 obbligazionari) per un patrimonio pari a oltre 180 miliardi di
euro, attualmente ripartito nell'azionario per 80,2 miliardi di euro,
nell'obbligazionario per 82,8 e in altre attività per i restanti 22,9 miliardi.
La società conta nel complesso 1.500 dipendenti e un team d'investimento di
circa 100 gestori e analisti suddivisi tra la sede principale, situata nel cuore
della City londinese, e i centri d'investimento di Londra, Chicago, Singapore,
Tokyo e Città del Capo.
DE'LONGHI
S.P.A. - DATA RIUNIONE DEL CDA PER L'APPROVAZIONE DELLA RELAZIONE TRIMESTRALE AL
30.09.02
Milano, 23 ottobre 2002 - Il Consiglio di Amministrazione di De'Longhi S.p.A. si
riunirà il prossimo 13 novembre alle ore 11.00 per l'approvazione della
Relazione Trimestrale al 30 settembre 2002.
SAIPEM
SI AGGIUDICA DUE IMPORTANTI CONTRATTI NELL'OFFSHORE NIGERIANO
San Donato Milanese, 23 Ottobre 2002 - Saipem, Società dell'Eni, annuncia la
firma di due importanti contratti per la realizzazione "chiavi in
mano" di due progetti al largo delle coste della Nigeria. Il valore
complessivo dei contratti è di circa un miliardo di dollari Usa. Primo
contratto Il primo contratto riguarda la realizzazione del sistema di produzione
galleggiante Fpso(1) nel giacimento di Erha. Il contratto è stato acquisito
dalla Bouygues Offshore (Società della Saipem), che si è aggiudicata la gara
indetta dalla Esso Exploration & Production Nigeria Limited. Il progetto
comprende l'ingegneria, l'approvvigionamento, la costruzione, il trasporto, la
messa in operatività del sistema Fpso. La Fpso avrà uno scafo di 285 metri di
lunghezza, 63 di larghezza e 32 di altezza, moduli di produzione di 24.000
tonnellate, locali adibiti all'alloggiamento del personale, una capacità di
stoccaggio di 2,2 milioni di barili e una capacità produttiva iniziale di
165.000 barili/giorno. La Fpso sarà trasportata nel giacimento di Erha nel
giugno del 2005, e l'avvio delle attività operative è atteso per la fine dello
stesso anno. I servizi di ingegneria e l'approvvigionamento dei materiali
saranno realizzati in Francia e Nigeria, la costruzione dello scafo e dei moduli
di produzione avverrà in Corea del Sud, Singapore e Nigeria. Secondo contratto
Il secondo contratto riguarda lo sviluppo dei giacimenti offshore di Yoho e
Awawa ed è stato acquisito dalla Saibos (società paritetica tra Saipem e
Bouygues Offshore), che ha vinto la gara indetta da Mobil Producing Nigeria
Unlimited. Il contratto comprende il project management, l'ingegneria,
l'approvvigionamento, la costruzione, il trasporto, l'installazione, la messa in
operatività della piattaforma di produzione, la posa delle condotte sottomarine
e la realizzazione di altre facilities(2). L'installazione della piattaforma,
delle facilities e la posa delle condotte verranno realizzate dalla nave Castoro
Otto tra la fine del 2003 ed i primi mesi del 2004. L'installazione del deck(3)
sarà effettuata nel secondo semestre 2004 dal mezzo navale Saipem 7000. Il
completamento del progetto è fissato per fine 2004. (1)Fpso: Floating
Production Storage Offloading, sistema di produzione galleggiante con stoccaggio
e impianto di caricamento del greggio (2)Facilities: servizi, strutture e
installazioni ausiliarie necessarie per il funzionamento degli impianti primari.
(3) Deck: area di coperta, o ponte, di una piattaforma.
LE
AGEVOLAZIONI PER LE IMPRESE CHE OPERANO NELL'EUROPA CENTRO - ORIENTALE
Milano, 23 ottobre 2002 - Organizzato dalla Camera per il Commercio con i
Balcani e Assolombarda si terrà in - Sala Falck - Via Chiaravalle, 8- Milano,
il 4 Novembre dalle ore 14.00 alle 18.00, un convegno il cui relatore: sarà il
Dott. Riccardo Federico Rocca Presidente ccbk. Nel corso dell'evento si parlerà
di : 1. Finanziamenti agevolati e contributi a fondo perduto a supporto delle
operazioni commerciali e di investimento di aziende italiane in europa centro-
orientale: quadro di riferimento 2. Le fonti di informazione cui attingere:
regionali, nazionali, comunitarie, internazionali, locali 3. I singoli
provvedimenti: beneficiari, importi disponibili, modalità di erogazione. 4.
Come scegliere lo strumento maggiormente appropriato: analisi dell'azienda
richiedente e del progetto di investimento. 5. Come impostare le domande di
contributo
INAUGURATA
LA NUOVA PRESTIGIOSA SEDE DI INTERNORM, AZIENDA LEADER NEL SETTORE DEI
SERRAMENTI
Milano, 23 ottobre 2002 - Internorm Italia cambia "casa". La nuova
sede è ora a Trento, ubicata in una zona strategica sulla strada provinciale
che collega la città a Bolzano. Il cuore pulsante dell'azienda, da cui
scaturiscono le strategie e si pianifica l'organizzazione, dispone così di una
struttura di ben 500 mq. Di soli uffici, dove si sposano con gusto design e
funzionalità. La scelta di una sede così centrale è motivata dal fatto che
Internorm vuole poter offrire alla clientela sempre "reperibilità".
Obiettivo primario di Internorm Italia è la crescita dell'azienda in tutti i
sensi: non soltanto nell'efficienza e nella capacità di risposte alla
clientela, tempi rapidi di consegna, ma anche una espansione vera e propria in
termini di rivenditori e filiali sul territorio. La nuova sede, che dispone di
diversi ambienti studiati ad hoc, sottolinea la filosofia aziendale di Internorm
che mette al primo posto la soddisfazione del cliente ottenuta grazie ad una
accurata formazione del proprio personale, al quale viene continuamente offerta
l'opportunità di migliorare e perfezionare le proprie conoscenze tecniche
attraverso specifici corsi di aggiornamento; questa particolare cura nella
formazione, a più livelli (corsi di posa, corsi per agenti, ecc.) ha come
immediata conseguenza una maggiore competitività sul mercato che fa di
Internorm un'azienda leader nel settore.
La formazione - ha spiegato Daniele La Sala, amministratore delegato - è una
delle massime priorità aziendali. In questa prospettiva stiamo organizzando
diversi corsi, della durata variabile da 2 a 6 giorni, per rendere più
qualificata la rete vendita, in modo tale che si possa supportare il cliente in
ogni fase, dall'acquisto al post vendita. Essere aggiornati sulle necessità del
mercato e disporre di personale adeguatamente preparato, significa moltiplicare
le chance di riuscita della propria azienda, sapendo proporre le soluzioni più
adatte, rapide e vantaggiose in funzione delle necessità applicative. Il
capitale più importante oggi è la disponibilità di risorse umane e personale
più qualificato. La nuova sede Internorm ha anche una sala "mostra"
dei prodotti, illustrativa su come deve essere concepita una sala vendita ed è
studiata in modo da poter far "toccare con mano" la qualità delle
finestre. Infine vi è un'ampia area dedicata allo stoccaggio di materiale
marketing dedicato al punto vendita e quindi al cliente finale. Internorm
significa anche sicurezza garantita da una qualità certificata ISO 9001 e
Vision 2000, in ogni reparto, dal centralino a quello tecnico.
ART'È:
L'ASSEMBLEA STRAORDINARIA DEI SOCI APPROVA AUMENTO DI CAPITALE RISERVATO A P.A.
INVESTMENT PER IL CONFERIMENTO DI FMR S.P.A. IN ART'È S.P.A.
Villanova di Castenaso, 23 ottobre 2002 - Art'è, leader in Italia nel mercato
dei beni culturali di alta gamma, quotata al Nuovo Mercato di Borsa Italiana
S.p.A., ha approvato in data odierna l'aumento di capitale sociale ai sensi
degli art. 2440 e 2441, comma 4 del Codice Civile, riservato a P.A. Investment
per il conferimento di Fmr S.p.A. in Art'è S.p.A. come previsto nell'accordo
strategico siglato tra Art'è e il Gruppo Perna. L'aumento di capitale, di
importo pari a 664.847,05 euro, verrà realizzato mediante l'emissione di
699.839 azioni ordinarie Art'è S.p.A., pari al 19,55% del capitale post
aumento, del valore nominale di 0,95 euro ciascuna, da liberarsi mediante il
conferimento da parte di P.A. Investments del 100% di azioni Fmr S.p.A., con
conseguente esclusione del diritto di opzione dei vecchi soci. Il prezzo delle
azioni di nuova emissione è pari a 26,28 euro, che rappresenta il prezzo medio
nell'intervallo di tempo di 6 mesi dal 21/12/01 al 21/06/02. Le azioni sono
soggette a lock up di 12 mesi sul 25%, di 18 mesi su di un ulteriore 25% e di 24
mesi sul rimanente 50% delle azioni Art'è. L'aumento di capitale riservato a PA
Investment rientra nell'accordo concluso con il Gruppo Perna lo scorso 24
giugno, grazie a cui Art'è acquisisce il 100% di Fmr e quindi della sua
controllata Fmr France. L'operazione prevede inoltre l'utilizzo triennale del
prestigioso database Diners, comprensivo di circa 500.000 titolari, e l'acquisto
di una partecipazione pari al 25,9% di Civita Servizi, autorevole istituzione
attiva nei servizi museali, corrisposto a fronte di 51.927 azioni Art'è, oggi
in portafoglio della Società come azioni proprie. Al termine dell'operazione il
numero delle azioni componenti il capitale sociale di Art'è passa da 2.880.000
a 3.579.839, mentre la composizione azionaria si modifica nel modo seguente: I
Soci fondatori passano dal 54% al 43,4%; Le azioni proprie che ammontavano a
130.350 pari al 4,5% passano al 2,2%; P.A. Investment raggiunge il 21% del
capitale (per effetto delle due operazioni Fmr e Civita); Il flottante sul
mercato passa dal 42,6% al 34,3% circa..L'operazione consente ad Art'è di
consolidare la propria leadership nel settore dei consumi culturali di alta
gamma, con un brand leader nell'editoria di pregio che vanta caratteristiche di
unicità e di forte complementarietà al business della Società. Tra le
sinergie attivate all'interno del Gruppo vi è l'allargamento del portafoglio
prodotti, con pubblicazioni di assoluto prestigio, ivi inclusa la rinomata
"Rivista Fmr", l'ampliamento del database clienti, il potenziamento
della presenza internazionale e l'allargamento dei canali distributivi e della
copertura territoriale, grazie anche alle 17 "Librerie Ricci", in
Italia e all'estero.
E'
LEGGE IL DECRETO BLOCCA-TARIFFE
Roma, 23 ottobre 2002 - L'Aula della Camera, nella seduta del 16 ottobre scorso,
ha definitivamente approvato il decreto blocca-tariffe che congela fino al 30
novembre quelle dei servizi pubblici al livello del 1° agosto. I voti a favore
sono stati 252, i contrari 172 e 1 astenuto. Il provvedimento riguarda le
tariffe dell'energia elettrica e del gas. http://www.senato.it/leg/14/Bgt/Schede/Ddliter/18417.htm
L'ADS
PER LA SOLUZIONE DEL PROBLEMA DEI RIFIUTI RADIOATTIVI IL PROF. RUBBIA INTERVIENE
NEL DIBATTITO SUI RIFIUTI RADIOATTIVI
Roma, 23 ottobre 2002 - Il Prof. Carlo Rubbia, intervenendo oggi al convegno
"Indagine conoscitiva sulle discariche abusive", organizzato dal Corpo
Forestale dello Stato, ha evidenziato il rilevante ruolo offerto
dall'innovazione tecnologica per il miglioramento degli attuali processi di
trattamento dei rifiuti nucleari, e in prospettiva, per soluzioni radicali per
quelli più difficili da trattare, con tempi di vita lunghissimi, dell'ordine
delle decine di migliaia di anni. Ciò richiede un impegno continuativo della
ricerca a livello internazionale per la messa a punto, da un lato, delle
soluzioni di immagazzinamento delle scorie che offrano la maggiore sicurezza e
il massimo rispetto dell'ambiente in modo da impedire che esse entrino in
contatto con la biosfera, dall'altro, di varianti di reattori che comportino una
notevole riduzione di tali scorie, in particolare quelle a vita media lunga e
lunghissima. Le quantità totali dei rifiuti radioattivi esistenti in Italia,
anche se non sono complessivamente rilevanti, determinano però un problema
complesso, in quanto riguardano diverse tipologie, quali: combustibile
irraggiato, rifiuti ad alta attività vetrificati, rifiuti a lunga vita
cementati, rifiuti a bassa attività, rifiuti di origine non energetica. Si
stima che i rifiuti contenenti radioisotopi a vita media lunga o lunghissima
esistenti in Italia (i cui tempi di decadimento vanno da centinaia a migliaia di
anni), per i quali è opportuno lo stoccaggio in un deposito nazionale, siano
dell'ordine di 80.000 m3. Un deposito "geologico" per questo tipo di
rifiuti, che riguardano soprattutto il combustibile irraggiato dei reattori,
pone seri problemi di sicurezza ambientale per archi temporali di migliaia di
anni. Alcune soluzioni che stanno emergendo a livello internazionale prevedono
l'individuazione di centri di deposito internazionali, che sembrano essere
ostacolate solamente da ragioni di tipo socio-politico. L'alternativa oggi allo
studio è quella di "bruciare" quegli elementi che hanno vita troppo
lunga per garantire la sicurezza ambientale futura. L'Enea è attualmente
impegnato in attività sperimentali derivanti dall'utilizzo del sistema Ads(Accelerator
Driven System), il cui metodo è stato ideato e studiato dal Prof. Rubbia, che
si basa sull'accoppiamento tra un acceleratore di particelle ad altissima
intensità e un dispositivo sottocritico nucleare. L' Ads è il frutto della
reciproca fecondazione di tecnologie indipendenti: gli acceleratori di
particelle come quelli usati per la ricerca, i reattori - operati in regime
sottocritico - refrigerati a piombo fuso (come quelli usati nei sottomarini
russi) e il trattamento dei combustibili usati. Il Prof. Rubbia ha inoltre
sottolineato la priorità di alcuni determinanti obiettivi, ed in particolare:
il trattamento e condizionamento di tutti i rifiuti radioattivi liquidi e solidi
stoccati nei vari siti, in gran parte ancora non trattati, al fine di
trasformarli in manufatti certificati, temporaneamente stoccati sul sito di
produzione ma pronti per essere trasferiti al deposito nazionale; la scelta del
sito e la realizzazione del deposito nazionale dei rifiuti radioattivi che dovrà
consentire sia lo smaltimento dei rifiuti condizionati di II Categoria
(centinaia di anni), sia lo stoccaggio temporaneo a medio temine dei rifiuti di
III Categoria (migliaia di anni), in particolare quelli derivanti dal
ritrattamento e il combustibile irraggiato non sottoposto al ritrattamento; la
disattivazione accelerata degli impianti nucleari italiani; trovare una
soluzione al problema degli elementi a lunghissima vita media A tale proposito,
il Prof. Rubbia ha richiamato l'attenzione sull'esigenza di una sempre maggiore
collaborazione tra autorità centrali, autorità locali, opinione pubblica,
organizzazioni sindacali e organizzazioni ambientaliste, e ha sottolineato
l'importanza di una corretta ed obiettiva informazione, che supporti questi
sforzi, facendo perno sui valori della salvaguardia dell'uomo e dell'ambiente, e
sia scevra di facili strumentalizzazioni. Infine, accennando al problema dello
smaltimento dei rifiuti urbani, il prof. Rubbia ha portato l'attenzione sulla
possibilità di realizzare un ciclo integrato che comprenda la
termovalorizzazione dei rifiuti come fonte di energia per alimentare impianti di
dissalazione e/o purificazione delle acque reflue: a tale proposito ha citato un
dato incoraggiante relativo alla quantità di acqua dissalata ottenibile con le
tecnologie attuali per ogni tonnellata di rifiuti solidi, che è pari a 100
metri cubi. In tal modo si ha l'opportunità di far fronte contemporaneamente
alle due emergenze, quella dei rifiuti e quella relativa alla disponibilità di
acqua per usi civili.
AMBIENTE:
UN SIMPOSIO INTERNAZIONALE DI MICROBIOLOGIA MARINA A TAORMINA
Roma, 23 ottobre 2002 - Il mare contiene un'infinità di microrganismi di
fondamentale importanza dal punto di vista ambientale ma non ancora
adeguatamente sfruttati: batteri in grado di degradare il petrolio, sostanze con
proprietà detergenti, cosmetiche e addirittura antitumorali. Quello
dell'Ecologia Marina è un settore che presenta ancora enormi spazi per la
ricerca, come dimostra l'8° Simposio Internazionale sulla Microbiologia Marina
promosso a Taormina dal 25 al 30 ottobre 2002 dall'Istituto Talassografico del
Consiglio Nazionale delle Ricerche e dal Dipartimento di Biologia Animale ed
Ecologia Marina dell'Università di Messina, in collaborazione con l'Istituto
Centrale per la Ricerca Scientifica e Tecnologica Applicata al Mare (Icram)
Symposium on Aquatic Microbial Ecology (Same-8) Hotel Villa Diodoro, via Bagnoli
Croci, 75 Taormina 25-30 ottobre, 2002 Il Simposio, al quale parteciperanno
oltre 300 scienziati provenienti da tutto il mondo, permetterà di approfondire
anche altri temi, quali il recupero degli ambienti contaminati, l'utilizzo di
energia pulita, il turismo e le patologie che interessano il pescato. Una varietà
di argomenti strettamente connessi al settore industriale, che parteciperà
all'incontro attraverso numerose imprese. Infolink: www.same-8.it
DSM
VENTURING INVESTE NELLA SOCIETÀ AMERICANA CREAGRI INC NUOVE TECNOLOGIE PER LA
PRODUZIONE DI ANTIOSSIDANTI NATURALI ESTRATTI DALLA POLPA DI OLIVE
Milano, 23 ottobre 2002 - Dsm Venturing investirà 1,5 milioni di dollari in
CreAgri Inc, società americana che produce ingredienti naturali per l'industria
alimentare, specializzata nella ricerca e sviluppo di polifenoli antiossidanti
estratti dalla polpa di olive. I polifenoli antiossidanti naturali vengono
commercializzati sotto forma di barrette (integratori alimentari) e possono
essere impiegati nell'alimentazione degli sportivi e in quella dei bambini, in
prodotti per pasticceria, salse, cereali, prodotti a base di latte, olio,
condimenti e come coadiuvanti in tutti i processi destinati a prevenire
l'ossidazione. Il polifenolo estratto dalle olive può essere utile nella
prevenzione dei problemi cardiovascolari ed è in fase di sperimentazione come
coadiuvante per la salute del colon, della pelle e di varie funzioni
immunitarie. Con l'investimento in Creagri, il Gruppo Dsm imprime una forte
accelerazione alla propria attività nel settore dei prodotti nutrizionali. Paul
Hamm, direttore di Dsm Venturing and Business Development, ha
affermato:"Questo investimento avrà effetti positivi su diverse società e
cioè Dsm Venturing, CreAgri e Dsm Food Specialties" L'efficacia dei
prodotti nutrizionali CreAgri è comprovata scientificamente, elemento di
notevole rassicurazione per i consumatori attenti alla forma fisica e al
benessere che abbiano introdotto gli integratori nella propria dieta. Robert
Crea, Chairman, Capo ricercatore e Fondatore della società ha commentato:
"Sono molto soddisfatto della conclusione di questa trattativa. L'alto
profilo degli investitori e i loro collegamenti con il mercato dei prodotti
nutrizionali e con l'industria dei functional foods rappresentano elementi di
grande interesse per lo sviluppo della società"
A
ROMA IL CONGRESSO EUROPEO DI AGEING SOCIETYL'ANZIANO COME RISORSA IN ITALIA,
PAESE PIU' LONGEVO DEL MONDO
Roma, 23 ottobre 2002 - Governo, istituzioni, enti locali, associazioni,
organizzazioni sanitarie, di assistenza e volontariato, aziende pubbliche e
private: per quattro giorni il mondo degli anziani avra' a Roma una vetrina
internazionale dove verranno dibattuti i temi di piu' stringente attualita' che
riguardano il mondo degli over 60 dal punto di vista sanitario, sociale,
economico, alimentare, legislativo e di relazione. Si terra' infatti a Roma nei
giorni 25, 26, 27, 28, ottobre p.v. presso il Palazzo dei Congressi dell'Eur il
4° Congresso Europeo di " Ageing Society", l'Osservatorio italiano
sulla terza età. La manifestazione, data la forte rilevanza socio-politica ed
economica del popolo degli over 60, in un Paese come l'Italia che detiene il
primato mondiale della longevità e che dovrà misurarsi entro breve tempo con
un sorpasso della popolazione anziana su quella giovane, affronta un problema
che si rileva di fondamentale importanza per le prospettive economiche del
nostro paese. Anziano, come protagonista della societa' futura, e per questo al
centro di una serie di azioni che sono destinate a mutare non solo l'assetto
socioeconomico del paese ma anche a riconfigurare la sua presenza attiva nella
societa' civile. Per questo motivo il Congresso, puntera' l'accento sul fattore
prevenzione nelle sue accezioni piu' estese secondo i piu' moderni dettami della
scienza medica e della sociologia comportamentale. In questa linea
l'organizzazione ha previsto a scopo dimostrativo la costituzione di una serie
di mini-ambulatori dove, nei giorni del congresso, oltre 200 specialisti delle
patologie che maggiormente colpiscono il mondo della terza eta' effettueranno
visite gratuite ed esami specifici a tutti gli anziani che lo vorranno fornendo
loro indicazioni sanitarie ed alimentari atte a prevenire l'insorgenza dei
fattori di rischio: in pratica al Palazzo dei Congressi dell'Eur verra'
anticipata quella che dovrebbe costituire la filosofia portante della nuova
realta' assistenziale di un futuro prossimo in cui l'anziano non rappresentera'
piu' un peso per la societa', ma una componente attiva da assistere perche' sia
messa in condizioni di offrire al meglio la potenzialita' delle energie, della
cultura e delle esperienze acquisite ai fini di un piu' equilibrato sviluppo
della societa'.. A testimoniare l'importanza dell'avvenimento sara' la
partecipazione del Ministro delle Politiche Agricole e Forestali , Giovanni
Alemanno al forum sulla alimentazione come fattore di longevità, del
Governatore della Banca d'Italia Antonio Fazio al forum sulle problematiche
socio-economiche e politiche dell'invecchiamento; del SottoSegretario alla
Salute Cesare Cursi; del Ministro per le Comunicazioni Maurizio Gasparri al
seminario sulle comunicazioni e la terza età; del Professor Andrea Monorchio e
del Presidente della Regione Lazio Francesco Storace alla conferenza su
politiche regionali e longevità di massa. Il 4° congresso di Ageing Society,
delineerà lo scenario futuro al quale dovranno riferirsi il mondo politico e
legislativo per le attività di competenza e nel quale dovranno muoversi ed
operare istituzioni a livello nazionale e locale. Al tempo stesso costituirà un
momento importante di confronto fra i massimi esperti sulle ultime ricerche in
fatto di invecchiamento, patologie disabilitanti, demenze e patologie
dell'umore, fattori di rischio cardiovascolare, insufficienza respiratoria,
problemi della pelle e delle ulcere cutanee, rete di assistenza continuativa
soprattutto per gli anziani affetti da malattie invalidanti ed in particolare
dalle varie forme di osteoporosi, prevenzione e diagnostica dei disturbi
vascolari. Ma grande attenzione verrà posta anche alla prevenzione dei fattori
di rischio dell'invecchiamento, all'attività fisica, all'attività sessuale,
all'inserimento degli over 60, ma non per questo anziani, in attività
economiche, produttive, di supporto alle amministrazioni pubbliche, di
volontariato.
GOLAY:
PER LA PRIMA VOLTA AL PUBBLICO ITALIANO LE COLLEZIONI DEL LEADER MONDIALE NEL
SETTORE DELLE PERLE COLTIVATE.
Milano, 23 ottobre 2002 - Golay Collection, una collezione di gioielli con perle
disegnata nel nostro paese, e un Sigillo di Qualità Golay Pearls sono le
innovazioni di punta del Gruppo Golay, il più grande network internazionale nel
settore delle perle coltivate che si presenta per la prima volta al pubblico
italiano. Con una lunga storia ed esperienza nella commercializzazione delle
perle, Golay s.p.a. multinazionale svizzera è oggi leader mondiale di questo
mercato in continua crescita che ha raggiunto il valore mondiale di circa 5
miliardi di dollari, e opera in tutto il mondo con 19 uffici in 13 paesi,
impiegando 1.800 persone, con un fatturato annuale di circa 200 milioni di Euro.
Le due iniziative hanno rilevanza su diversi versanti. Il Sigillo di qualità
risponde alle esigenze di un mercato che ha subito negli anni una vera e propria
inflazione produttiva che ha generato confusione e disorientamento
nell'acquirente finale, spesso non in grado di orientarsi sulla qualità delle
perle. Ai tradizionali produttori se ne aggiungono continuamente di nuovi: il
Giappone ha lasciato il primato agli Stati Uniti, che sono diventati il primo
mercato mondiale con un giro d'affari pari a 1,5 miliardi di dollari neI 2000,
circa il 30% del mercato mondiale, mentre il Giappone mantiene un secondo posto
con una vendita di gioielli in perle nel 2000 pari a 1,2 miliardi di dollari.
L'Europa incide per il 18% sul mercato globale e il suo valore è stimato
intorno ai 900 milioni di dollari nel 2000. Tra i paesi emergenti nell'acquisto
di gioielli in perle, c'è la Cina con circa 600 milioni di dollari e il sud est
asiatico dove nel 2000 sono stati venduti gioielli per un valore di 500 milioni
di dollari. Per rispondere alle esigenze di un pubblico sempre più sofisticato
e attento alla qualità, che desidera chiarezza e trasparenza, il sigillo di
qualità Golay Pearls fornisce a gioiellieri e acquirenti finali risposte
chiare, definendo criteri oggettivi e precisi parametri di riferimento per
determinare la qualità e il valore delle perle. Solo le perle che corrispondono
ai rigorosi parametri di qualità ricevono il sigillo Golay Pearls. Tutte le
gioiellerie che vendono le perle Golay espongono una tabella dei criteri di
assegnazione del sigillo, in modo che il cliente trovi chiarezza e si senta
garantito nel suo acquisto. La seconda novità, la Golay Collection, risponde
invece al desiderio di gioielli-moda che non dimenticano la tradizione. Una
moderna sensibilità creativa infatti disegna le linee "Sogni di libertà",
La vostra firma", "Eternel retour", "Inventare la moda"
già presentate alla fiera di Basilea nell'aprile 2002 e distribuite al pubblico
nelle più esclusive gioiellerie dei sette mercati internazionali più
importanti: Francia, Germania, Giappone, Hong Kong, Italia, Spagna, Svizzera.
Informazioni sui punti vendita in Italia: contact@vicenza.golay.com
LA
CAMERA APPROVA IL DISEGNO DI LEGGE COMUNITARIA 2002
Roma, 23 ottobre 2002 - La Camera, nella seduta del 17 ottobre scorso, ha
approvato con modifiche il disegno di legge comunitaria 2002. I voti a favore
sono stati 315, 3 gli astenuti e 1 contrario. Il provvedimento deve ora tornare
al Senato per il via libera definitivo. Il ddl recepisce una serie di direttive
di tutela dei consumatori in materia di commercializzazione delle paste fresche
alimentari e delle bibite analcoliche, in materia di ambiente e trattamento dei
rifiuti, di sanita', trasporti, lavoro, nonche' di disciplina della professione
di odontoiatra e dei titoli nel settore dell'architettura. http://www.senato.it/leg/14/Bgt/Schede/Ddliter/18113.htm
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