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VENERDI'
8 NOVEMBRE 2002

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CHAT IN DIRETTA SU INTERNET CON IL PRESIDENTE PRODI IL 27 NOVEMBRE PROSSIMO TEMA: "L'ALLARGAMENTO E IL FUTURO DELL'UNIONE: LA NUOVA FRONTIERA" 

Bruxelles, 8 novembre 200 2- Con il processo di allargamento, il progetto europeo che ci ha dato mezzo secolo di pace e di prosperità deve ora essere esteso a tutto il continente europeo. L'adesione di dieci nuovi membri nel 2004 determinerà grandi cambiamenti per tali paesi e per i loro cittadini. Contemporaneamente l'Unione europea modificherà le sue modalità d'azione per far fronte alle nuove sfide. Tutti insieme, gli attuali membri e i nuovi membri dell'Unione europea potranno riconfigurare il futuro dell'Europa - un futuro costruito sulla base dei comuni valori fondamentali della pace, della democrazia, dello stato di diritto, dei diritti umani e della tutela delle minoranze. Il Presidente della Commissione europea, Romano Prodi, invita cordialmente i cittadini europei a partecipare il 27 novembre 2002 a una chat via Internet sull'allargamento e il futuro dell'Unione. Il dialogo con il Presidente potrà avvenire in una qualsiasi delle undici lingue dell'Unione e le linee saranno aperte dalle ore 18 alle ore 20. Le domande devono essere preparate e spedite preventivamente al seguente indirizzo di posta elettronica: Chat-Prodi@cec.eu.int  È importante che le domande siano presentate nella forma più sintetica possibile e non superino i 256 caratteri. Il presidente Prodi risponderà a quante più domande possibile nell'ambito del tempo a disposizione. Un testo comprendente tutte le domande e le risposte sarà pubblicato sul sito poco dopo la conclusione della chat. Potete partecipare alla chat in due modi: utilizzando il client Irc sul vostro computer che vi permette di partecipare in maniera completamente interattiva oppure collegandovi direttamente ad un chat server attraverso l'interfaccia web sul vostro browser con modalità interattive ridotte. Utilizzare il client Irc : Potete scaricare, installare e configurare un client IRC sul vostro computer. Sono disponibili vari programmi shareware. Noi consigliamo mirc (Pc) /Ircle (Mac). Per ulteriori informazioni sulla configurazione, si prega di seguire la procedura http://europa.eu.int/comm/chat/instructions/irc_it.htm  suggerita . Si consiglia di scaricare e di provare il software prima di iniziare. L'indirizzo per accedere alla chat è: chat.europa.eu.int Collegarsi direttamente alla chat room: Se preferite collegarvi direttamente dal vostro browser, potete andare all'indirizzo: http://chat.europa.eu.int/chatapplet/chat_it.html  dove troverete istruzioni complete 

CHAT IN DIRETTA SU INTERNET CON IL COMMISSARIO PASCAL LAMY IL 21 NOVEMBRE PROSSIMO TEMA: "COMMERCIO MONDIALE: CHE C'È DI NUOVO ? IL NUOVO CICLO COMMERCIALE ALL'OMC"
Bruxelles, 8 novembre 2002 - A un anno dall'inizio del nuovo ciclo di negoziati commerciali, il Commissario europeo al commercio, Pascal Lamy, il ministro egiziano del commercio, Youssef Boutros-Ghali e il Wwf dibatteranno sui progressi fatti finora e ci faranno partecipi delle loro speranze e delle loro preoccupazioni. Un anno fa, a Doha (Qatar), i 144 membri dell'Organizzazione Mondiale del Commercio (Omc) hanno lanciato un nuovo ciclo di negoziati commerciali, raggiungendo un accordo su un programma vasto e ambizioso: "l'agenda di Doha per lo sviluppo". La priorità principale di questo programma è lo sviluppo: come fare affinché i paesi in via di sviluppo possano avvantaggiarsi della loro integrazione nel sistema commerciale mondiale? L'agenda di Doha per lo sviluppo si trova anche di fronte a nuove sfide importanti per le nostre società, quali il legame tra commercio e ambiente, tra commercio e salute, tra commercio e difesa della proprietà intellettuale. Come può il commercio rispondere a queste nuove sfide in ambito Omc? Come agisce l'Unione europea a fronte di questi problemi e come contribuisce al controllo della globalizzazione? Il Commissario Lamy invita tutti gli interessati a partecipare ad un dibattito on line su questi temi il prossimo 21 novembre, dalle ore 18.00 alle 20.00. Lingue: Il dibattito si svolgerà nelle 11 lingue ufficiali dell'Unione europea. Le domande potranno essere inviate in anticipo nelle 11 lingue ufficiali al seguente indirizzo: chat-lamy@cec.eu.int  Per quanto possibile dovranno essere molto brevi ed avere, cioè, una lunghezza massima di 256 caratteri.

ECONOMIA GLOBALE: I DRIVER DELLA RIPRESA FUTURA. TECNOLOGIA, FINANZA E GOVERNO DEI SISTEMI LA NUOVA FASE TECNOLOGICA E I PROSSIMI ORIENTAMENTI FINANZIARI NEL CONVEGNO MILANESE PROMOSSO DALL'AMERICAN CHAMBER OF COMMERCE IN ITALIA. 
Milano, 8 novembre 2002 - L'espansione quasi incontrollata, la grande illusione, la bolla speculativa e il crollo verticale, fino a uno stato di crisi acuta e dai contorni temporali difficilmente prevedibili: il mondo economico-finanziario sembra ormai aver metabolizzato le ragioni della crisi degli ultimi due anni, e si prepara a ripartire con mezzi e approcci diversi dal passato. E' un confronto di proposte e prospettive tra il mondo finanziario e quello delle imprese, ad animare il VII° Convegno AmCham Italia sull'Economia globale, dal titolo `I driver della ripresa futura. Tecnologia, finanza e governo dei sistemi", promosso da American Chamber of Commerce in Italy, in svoltosi a Milano (Palazzo Turati, Sala Conferenze). Temi dell'incontro sono stati la nuova fase tecnologica, il suo impatto sul futuro ciclo economico, le analogie e le differenze rispetto al passato. "Ci sembra importante riflettere sui nuovi orientamenti del mondo finanziario internazionale e sulle condizioni per supportare le aziende nella nuova fase di espansione - ha dichiarato Enrico Sassoon, Amministratore delegato di AmCham Italia - affrontando anche il tema del governo dei sistemi, primo fra tutti la corporate governance, condizione essenziale per un sano recupero di fiducia dei risparmiatori e di vitalità del mercato". Il convegno si è articolato in due sessioni, dedicate al Driver tecnologico e al Driver finanziario. Dopo gli interventi introduttivi di Mario Resca, Presidente AmCham Italia e di Douglas McElhaney, Console Generale degli Usa a Milano, hanno aperto i lavori Enrico Sassoon, Amministratore delegato AmCham ed Emilio Rossi, Managing Director European Consulting Global Insight. La sessione sul Driver tecnologico, moderata da Bruno Lamborghini, Presidente Eito, prevedeva gli interventi di Umberto Paolucci, Presidente Microsoft Italia, Nicola Aliperti, Amministratore delegato Hewlett-Packard, Diego Visconti, Presidente Accenture e Leonardo Zaccheo, Amministratore delegato Tmpw Italia Holdings. La seconda sessione, dedicata al Driver finanziario, vede succedersi sul palco degli oratori Corrado Passera, Amministratore delegato Intesa Bci, Massimo Capuano, Amministratore delegato Borsa Italiana Spa, Stefano Malferrari, Direttore generale Banca C. Steinhauslin & c., Gruppo Mps e Sergio Sambonet, Amministratore delegato 3i Investimenti Europe. Antonio Calabrò, Direttore editoriale de II Sole 24 Ore farà da chairmain. Ha chiuso i lavori Adriano De Maio, Rettore dell'Università Luiss di Roma, con una prolusione sul tema `Tecnologia, finanza e governo dei sistemi'.

"TECNOLOGIA, FINANZA E GOVERNO DEI SISTEMI" SINTESI DELL'INTERVENTO DI ENRICO SASSOON, AMMINISTRATORE DELEGATO DELL'AMERICAN CHAMBER OF COMMERCE IN ITALIA 
Milano, 8 novembre 2002 - Perché un convegno che lega, nel titolo, le prospettive della ripresa futura, quando verrà, alla triade tecnologia - finanza - governance? Il motivo dovrebbe essere chiaro a tutti: la lettura della fase espansiva, straordinaria e senza precedenti, che ha caratterizzato gli anni Novanta indica che i fattori che l'hanno determinata e resa possibile sono stati la deregolamentazione, in primo luogo dei meccanismi finanziari internazionali, e la spinta tecnologica, in primo luogo quella della cosiddetta New Economy. In estrema sintesi, la crescita iperbolica dell'economia statunitense, cui si sono accodate le economie degli altri principali Paesi, è stata il frutto di una crescita senza precedenti della produttività, stimolata dagli elevati tassi di innovazione. I settori innovativi, in primo luogo le tecnologie dell'informazione e delle telecomunicazioni, hanno attirato masse crescenti di capitale e le imprese di tali settori hanno restituito agli azionisti ampie ricompense. Si è trattato di un fenomeno reale e non di una bolla speculativa, almeno nelle sue prime fasi; in una fase successiva, per contro, le basi economico-finanziarie delle imprese più innovative hanno gradualmente perso il contatto con il valore intrinseco e si è innestata una fase speculativa favorita dall'assenza di meccanismi di controllo nei mercati finanziari e da carenze di attenzione e responsabilità specifica in molte istituzioni finanziarie, peraltro a loro volta scarsamente controllate dai media. Lo scoppio della bolla speculativa è stato dunque inevitabile, poiché di fronte all'andamento irrazionale dei mercati le autorità di governo dell'economia, a partire dalla Federale Reserve di Alan Greenspan, hanno ravvisato i rischi di un possibile crash landing al termine della fase espansiva,che sarebbe stato tanto più disastroso in quanto artificialmente prolungato e finanziato da politiche monetarie accomodanti, se non espansive. La decisione della Fed di togliere gradualmente combustibile alla fase di crescita galoppante ha coinciso con l'esaurirsi di un ciclo tecnologico specifico e con l'emergere dei limiti di una crescita incontrollata e spesso illusoria dei valori delle imprese, sia quelle più serie e strutturate, sia quelle che hanno irresponsabilmente cavalcato l'onda espansiva senza possedere nei fatti un autentico valore intrinseco. La fine della fase espansiva, all'inizio del 2000, ha così visto prodursi effetti di contrazione dell'attività economica in tutti i Paesi e in questa fase ci troviamo tuttora, senza che si possa intravedere con chiarezza il punto di svolta che darà vita alla futura ripresa economica e produttiva. I timidi tentativi di ripresa che si potevano intuire un anno fa e che lasciavano pensare all'inizio di un nuovo ciclo economico e finanziario nel corso del 2002 non sono stati confermati, anche a causa degli effetti indotti da due drammatici fenomeni a tutti ben noti: gli attentati islamici all'America, con la conseguente guerra all'Afghanistan e al terrorismo internazionale, e la deflagrazione degli scandali della Corporate America. L'onda d'urto di questi due eventi si è cumulata agli altri problemi ora esposti nel determinare il proseguimento, e in qualche caso l'approfondimento, della crisi generata dallo scoppio della bolla speculativa della New Economy. Nei due anni passati sono state proposte molte analisi delle cause della crisi dei primi anni Duemila e credo che quanto precede costituisca una rappresentazione fedele dell'accaduto e la fotografia della fase che stiamo vivendo. A questa rappresentazione manca una indicazione importante, che è il cast degli attori che ne sono i protagonisti. La ricerca delle responsabilità, in qualunque situazione di crisi e quindi anche in questa, non è un esercizio di tipo persecutorio ma un'esigenza dì chiarezza che punta a fare in modo da evitare per il futuro gli errori compiuti in passato. E non c'è dubbio che il cast di questa rappresentazione umana sia piuttosto folto, perché ciò cui abbiamo assistito e partecipato è stato un episodio di ubriacatura collettiva rispetto alla quale poche sono state le voci di cautela o di dissenso. Occorre innanzitutto rilevare che le politiche economiche ufficiali hanno accompagnato la fase espansiva ben oltre il punto di equilibrio determinato dall'effetto innovativo delle nuove tecnologie e della deregulation dei mercati. Si potrà dire che individuare un punto di equilibrio di questa natura è alquanto difficile, se non impossibile, ma va ricordato che nei fatti, specie negli Usa, la dimensione della New Economy è stata oggetto di un orientamento eccessivamente fideistico, che con ogni probabilità ha determinato un marcato allentamento dell'attenzione con cui le autorità di governo sono comunque tenute a seguire l'andamento dei mercati. L'intervento della Fed è stato tardivo e sostitutivo di altri interventi, come si è poi scoperto nel momento in cui la Corporate America ha dovuto fare i conti con aziende mal gestite e con vertici aziendali compromessi dalla propria avidità e smania di potere. Si è trattato, specie in America ma in misura solo di poco inferiore anche in Europa, di una carenza di governance che ha riguardato aziende, mercati, intermediari e istituzioni di controllo. In questo contesto, molte sono state le aziende che hanno perseguito finalità improprie e molti i vertici aziendali che hanno inseguito obiettivi di corto respiro, anche senza arrivare agli estremi ben noti, rappresentati paradigmaticamete dal caso Enron. La bolla speculativa è stata, però, favorita da una vasta incomprensione del fenomeno sottostante della New Economy, costituito da una realtà strutturale di formidabile innovazione tecnologica, con caratteri di vera rivoluzione industriale pervasiva. I milioni di investitori che si sono accostati ai mercati finanziari in effervescenza sono stati spesso male consigliati, male gestiti e spesso condotti a compiere scelte palesemente squilibrate. Molte sono state le istituzioni finanziarie, banche e società di gestione, che non hanno svolto con moderazione il compito di accompagnare gli investitori con la diligenza del buon padre di famiglia e spesso i risultati sono stati dolorosi. È chiaro che in molti casi occorre prendere in conto le responsabilità individuali, ma è chiaro anche che non solo i comportamenti degli intermediari ma anche i meccanismi di governo e di controllo sono stati in gran parte inadeguati. E va detto che anche la grande categoria degli osservatori, gli istituti di analisi economica e finanziaria e i media, non hanno spesso svolto la funzione analitica e critica che è loro richiesta. È chiaro, allora, perché oggi, nel guardare al futuro delle prospettive economiche, richiamiamo lo stretto legame tra i processi di innovazione tecnologica, la finanza e la governance dei sistemi. Se cerchiamo di questi tempi di cogliere i segnali deboli che consentano di anticipare l'evoluzione di una ripresa futura, dobbiamo nello stesso tempo cercare di prefigurare i caratteri della ripresa che vogliamo costruire. Ed è imperativo che, nello sviluppo di un nuovo ciclo tecnologico ed economico-finanziario, si possano evitare i gravi errori di valutazione e di prospettiva che si sono commessi al termine della precedente fase espansiva. Questo significa non solo individuare con la massima chiarezza possibile i driver di questa nuova ripresa, ma anche le condizioni e i meccanismo di funzionamento, e i relativi meccanismi di controllo, che la possano accompagnare. I mercati e i risparmiatori hanno diritto non tanto a una rigida protezione regolamentativa, che avrebbe conseguenze negative nell'ingessare l'attività degli operatori senza presumibilmente produrre i benefici attesi. Hanno però diritto a comportamenti più trasparenti e a informazioni più precise e affidabili su cui basare le proprie decisioni. È giusto, dunque, guardare al futuro cercando di definire i percorsi probabili della ripresa che verrà, e di comprendere in che modo agiranno i driver della ripresa. Non è invece opportuno caricare di attese miracolistiche queste forze traenti che si stanno lentamente predisponendo. Possiamo aspettarci che un nuovo ciclo economico-industriale possa essere innescato da innovazioni tecnologiche quali molte di quelle che oggi si evocano, come ad esempio i telefoni di terza generazione, la banda larga, le connessioni senza fili, i nuovi servizi ad alto valore aggiunto, le biotecnologie, l'incrocio tra informatica e biologia, li nuovi materiali. Non possiamo né dobbiamo però più presumere che queste innovazioni comportino un ribaltamento delle regole fondamentali dell'economia, che possano alimentare una crescita infinita e illimitata, che possano risultare premianti sempre e comunque. Agli operatori sul mercato è chiesto di esprimere comportamenti adeguati e trasparenti, informando correttamente gli investitori ed evitando di creare attese infondate e prospettive di guadagni illusori. E ai controllori occorre chiedere responsabilità e capacità di controllo, per premiare i comportamenti virtuosi e reprimere quelli irresponsabili. Questo è il significato del titolo del nostro convegno e questi i temi, complessi ma credo anche stimolanti, che sottoponiamo alla vostra attenzione e ai commenti dei nostri prestigiosi relatori.

IL TAGLIO DEI TASSI D'INTERESSE UN COMMENTO DI ULRICH BERZ - CAPO ECONOMISTA DI UNION INVESTMENT 
Milano, 8 novembre 2002 - Il taglio dei tassi d'interesse operato dalla Fed era già stato anticipato dagli stessi mercati, anche se in definitiva si è rivelato più consistente di quanto ci si aspettasse. La Fed, al contempo, ha decretato che i rischi sono equi se si prendono in esame le prospettive future di una positiva crescita economica e la conseguente stabilità dei prezzi. Il mercato obbligazionario americano ha evidenziato un rally, mentre il settore azionario è parso piuttosto confuso rispetto ai segnali che stava ricevendo. Non si possono poi ignorare i mutamenti che subirà la politica fiscale negli Stati Uniti dopo la vittoria del partito repubblicano al Senato. Quest'ultimo avvenimento politico aprirà molto probabilmente la via a ulteriori sgravi fiscali, tagli delle tasse e aumento delle spese. Una politica fiscale più dispendiosa accompagnata dalla prospettiva di una politica monetaria più restrittiva in un prossimo futuro non sarà vista di buon occhio dal mercato obbligazionario, ma potrebbe essere di sostegno ai mercati azionari. Per quanto riguarda la Ebc bisogna tener conto del fatto che il cinquanta per cento degli analisti già si aspettava che per il momento non avrebbe intrapreso alcuna iniziativa. In Union riteniamo però che alla fine anche la Ecb ridurrà i tassi d'interesse in occasione della riunione prevista per i primi di dicembre. Questa sensazione è largamente condivisa dal mercato che ritiene che sia necessario un ulteriore taglio dei tassi d'interesse a causa di deboli dati economici presentati. 

E-BANKING: QUANDO LA BANCA DIVENTA ON LINE. UN DIBATTITO APERTO SU MYMARKETINGNET.COM 
Milano, 8 novembre 2002. "Virtual banking: le applicazioni del marketing finanziario" è questo il tema del dibattito che sarà trasmesso il 12 novembre prossimo a partire dalle 14.30 su MyMarketingNet.com il primo portale italiano interamente dedicato al marketing, che con oltre 100,000 visitatori unici, è diventato, a poco più di un anno di vita, il punto di riferimento del marketing on line. Protagonisti del dibattito Michele Cimino, Presidente di Adico, e Claudio Perduca, Business Development Manager di We@Service del Gruppo Bipiemme che oltre ad illustrare lo scenario di mercato degli on line Finance Service, presentano e interpretano i risultati di un sondaggio sulle banche on line promosso, nella primavera scorsa, dallo stesso Adico in collaborazione con We@Service. Il mercato italiano dell'on line banking in Italia ha subito una veloce e dinamica trasformazione nell'arco di pochi anni: dai 500.000 conti on line del 2000 si è passati a oltre 3.500.000 nel 2° semestre del 2001 con la prospettiva di arrivare a oltre 7.600.000 nuovi conti nel 2002 (+ 57% rispetto al 2001). Ma chi è l'utente del ebanking, quale è il suo profilo e quali le sue richieste/esigenze di servizio e prodotto. A queste ed altre domande ha risposto la ricerca Adico che, interrogando i manager italiani ha definito in modo complessivo e accurato i motivi che portano a decidere per una banca on line. Oltre a presentare nel dettaglio i risultati della ricerca, i protagonisti del video streaming affrontano anche altri argomenti: dal valore del Crm come strumento che fornisce servizi personalizzati e interattivi alle leve vincenti dell'e-banking. Per assistere al dibattito, direttamente e comodamente attraverso il proprio PC, è sufficiente collegarsi a www.mymarketingnet.com  nella sezione eventi live e ... buona visione! 

ENTI LOCALI: INNOVAZIONE E TECNOLOGIA LE LEVE PER UN RAPPORTO MIGLIORE CON I CITTADINI AMMINISTRATORI E DIRIGENTI DELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE LOCALE SI CONFRONTERANNO A MILANO IL 20 NOVEMBRE NELL'AMBITO DEL CONVEGNO 'INNOVAZIONE ORGANIZZATIVA E TECNOLOGIA NEGLI ENTI LOCALI'. 
Milano, 8 novembre 2002 - Nuovi modelli organizzativi di Comuni di piccole e grandi dimensioni, modelli di comunicazione innovativa all'interno della Pubblica Amministrazione, tecnologie per mezzo delle quali riuscire a trasformare l'ente pubblico in una macchina rapida, precisa, efficiente. Questi i temi che saranno approfonditi a Milano nell'ambito del convegno 'Innovazione organizzativa e tecnologia negli Enti Locali', in programma il 20 novembre dalle ore 9,00 alle 17,00, presso l'Hotel Executive, V.le Don Luigi Sturzo 45. Il convegno, organizzato dal mensile PubblicA, si propone di mettere a confronto esperienze e testimonianze di amministratori e dirigenti della Pubblica Amministrazione e di societa' che rappresentano il meglio dell'offerta di soluzioni e servizi per quel mercato. 'La sfida del futuro per gli Enti Locali, afferma Federica Serva, direttore di PubblicA e chairman del convegno, passa attraverso la capacita' di offrire ai cittadini e alle imprese servizi di maggior qualita' e affidabilita'. C'e' gia' chi ci sta riuscendo, e altri che con determinazione e competenza si stanno attrezzando per riuscirci a breve. Visto da vicino, l'universo della Pubblica Amministrazione si presenta quanto mai articolato e vivace, e questo incontro sara' un'occasione in piu' per dargli voce'. Il convegno e' indirizzato ai direttori generali e ai responsabili organizzazione, edp, sistemi informativi degli Enti Locali: Comuni, Province, Regioni, Public Utilities ecc.... Numerose le testimonianze di rilievo, tra cui quelle di: Comune di Copparo, Comune di Parma, Comune di Venezia, EDS, Finmatica, Hewlett-Packard, Microsoft, Regulus (Gruppo Getronics), Santer Spa, Sap, Sas. L'apertura sara' a cura di Giuliano Noci, professore ordinario in Ingegneria economico-gestionale, Dipartimento di Ingegneria Gestionale del Politecnico di Milano. Chairman della giornata sara' Federica Serva, direttore di PubblicA. La partecipazione e' gratuita. A tutti i partecipanti al convegno verra' rilasciato un attestato di partecipazione. Informazioni dettagliate e iscrizioni sul sito http://www.edipi.com/conference/enti-locali 

CONVEGNO ASSINTEL "LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE E LO SVILUPPO DELL'ECONOMIA DIGITALE"
Milano, 8 novembre 2002 - Il prossimo 28 novembre 2002 si svolgerà a Roma, presso la Sala Bernini della Residenza di Ripetta, in Via di Ripetta 231, il convegno "La Pubblica Amministrazione e lo sviluppo dell'Economia Digitale" organizzato da Assintel con il patrocinio di Anima, Federazione delle Associazioni Nazionali dell'Industria Meccanica Varia ed Affine. Un'indagine di mercato realizzata da Assintel su un campione di 100 Comuni italiani cercherà di fare il punto sul livello di penetrazione della informatizzazione nel settore della Pubblica Amministrazione Locale e Centrale La partecipazione all'evento è gratuita fino ad esaurimento posti; è possibile registrarsi via web, attraverso l'apposito form, sul sito dell'Associazione www.assintel.it  Per informazioni aAssintel - tel: 027750231-235-210, fax 027750413-435. 

ETICAMENTE COMPETITIVI LA SFIDA DELLA RESPONSABILITÀ SOCIALE D¹IMPRESA AL MERCATO ED ALLA GOVERNANCE 
Bologna, 8 novembre 2002 : Si è presentata ieri al pubblico Impronta Etica, associazione non profit fondata con l¹intento di promuovere la cultura della responsabilità sociale tra le imprese. Cornice di questa prima uscita pubblica è stato il convegno "Eticamente Competitivi" che si è svolto stamattina nella sede della Regione Emilia-Romagna a Bologna. Società e Impresa, si devono confrontare? I temi sociali influenzano le scelte di mercato? È competitivo per l¹azienda scegliere di includere i principi di responsabilità sociale nelle proprie decisioni strategiche? Sono questi i temi a cui ha cercato di dare risposta il tavolo di discussione che ha visto coinvolti tra i massimi esponenti dell¹imprenditoria e della finanza emiliana e nazionale. Ad introdurre la giornata è stato Flavio Delbono, Assessore alle Finanze della Regionea cui ha fatto seguito un significativo intervento di Angelo Tantazzi, presidente della Borsa Italiana Spa, che ha sottolineato  "Šla stretta relazione tra performance aziendale e comportamento etico. La reputazione delle imprese ha un riflesso importante sull'andamento economico e finanziario. Sia in campo nazionale che in campo internazionale una ³buona reputazione² viene premiata perché -ha proseguito Tantazzi sotto il cielo non c¹è soltanto la finanza². La significativa contrapposizione tra profitto come accaparramento e profitto come prodotto dell¹impresa ha stimolato la tavola rotonda che è seguita. Le opinioni che ne sono scaturite sono state riassunte da Luciano Sita, presidente di Impronta Etica e di Granarolo che ha concluso: "Crediamo sia non solo possibile, ma addirittura vantaggioso, per le imprese coniugare trasparenza e strategie di sviluppo, valori e conquista dei mercati, protagonismo sociale e generazione di profitti. In concreto orientarsi verso uno sviluppo sostenibile significa creare valore insieme, attraverso la responsabilizzazione di ciascun soggetto: istituzioni, imprese, operatori del non profit, media, mondo della cultura". Le imprese italiane sono fra quelle che pongono più attenzione al rapporto con lavoratori, consumatori e stakeholder. Nel mondo esistono 150 aziende certificate SA8000, lo standard internazionale di certificazione del rispetto dei diritti dei lavoratori, e ben 25 sono in Italia. Il Bilancio socio-ambientale e quello di sostenibilità sono tra gli strumenti più utilizzati dalle aziende. In tutto il mondo il 45% delle 250 più grandi aziende produce il Bilancio sociale e in Europa la tendenza è ancora più diffusa, è il 68% delle grandi aziende che lo redige. In Italia, in particolare, la rendicontazione socio-ambientale sta coinvolgendo anche i Comuni: ha cominciato Bologna nel 1997 con il bilancio sociale, ed oggi è un vero e proprio boom che interessa oltre 30 comuni in tutta Italia. Il 75% delle aziende italiane, ha realizzato un¹operazione di Marketing Sociale, ovvero un¹operazione di partnership con un¹organizzazione non profit, per promuovere un proprio prodotto o servizio e, contemporaneamente, una causa di utilità sociale. 

DEUTSCHE BANK LANCIA DB PASS, IL CONTO CORRENTE TUTTO COMPRESO CHE OFFRE SCONTI PER IL CARBURANTE, IL CINEMA E LA PALESTRA 
Milano, 8 novembre 2002 - Deutsche Bank presenta db Pass, un nuovo conto corrente a canone fisso mensile di 11 euro, destinato alla clientela privata, che offre un ampio pacchetto di servizi bancari ed extrabancari, tra cui la carta di credito gratuita, sconti del 2% sul carburante, riduzioni del 30% sui biglietti del cinema e del 15% sull¹abbonamento per la palestra. db Pass è disponibile anche nella versione db Pass Premium (14 euro mensili), che prevede ulteriori benefit per i titolari come, per esempio, la carta di credito serie ³oro² e il deposito titoli gratuiti, oltre a sconti per prestazioni sanitarie e per autonoleggio. Nel canone mensile di db Pass sono compresi: un numero illimitato di operazioni, invio dell¹estratto conto, domiciliazione delle bollette, libretti di assegni, PagoBancomat, carta di credito Deutsche Bank Classic MasterCard o (in alternativa) Europpass Autostrade MasterCard con Telepass gratuito, servizio di home banking db24 interactive (tramite call center e collegamento al sito www.deutsche-bank.it ). I correntisti possono anche disporre di uno scoperto di conto di 3 mila euro se accreditano sul conto lo stipendio o la pensione. Inoltre, se i titolari del conto stipulano un Mutuo Amico o richiedono un prestito personale Formula Sprint non pagano le commissioni per l¹istruttoria della pratica. Il conto corrente db Pass offre anche servizi aggiuntivi non bancari, fra cui lo sconto del 2% (cumulabile anche con altre promozioni) per ogni rifornimento carburante effettuato presso i distributori Esso tramite PagoBancomat, la tessera sconto dell¹Anec-Agis che offre una riduzione del 30% sul biglietto d¹ingresso nelle principali sale cinematografiche in Italia, gli abbonamenti a tariffa ridotta (fino al 15%) presso le 700 palestre American Contourella italiane, uno sconto del 5% sui pacchetti viaggio e i biglietti (aerei e ferroviari). La versione db Pass Premium, oltre ai servizi bancari ed extrabancari previsti da db Pass, include il canone annuale di una carta di credito principale e di una aggiuntiva (a scelta fra Deutsche Bank Gold Visa o Europpass Autostrade MasterCard con Telepass gratuito) e le spese di amministrazione e custodia titoli. db Pass Premium offre anche sconti per prestazioni sanitarie presso studi e ambulatori del circuito Day medical (oltre 12 mila tra medici per visite specialistiche, studi dentistici, negozi di ottica e beauty farm) e tariffe agevolate per il noleggio di autovetture Avis. Infolink: www.deutsche-bank.it 

INTESABCI: PRECISAZIONI SU DICHIARAZIONI FISAC CGIL LOMBARDIA 
Milano, 8 novembre 2002 - In merito alle dichiarazioni rilasciate il 5 novembre nel corso di una conferenza stampa dal segretario regionale lombardo della Fisac Cgil e riportate oggi da vari organi di stampa, IntesaBci è costretta a precisare quanto segue. Non trova alcun riscontro da parte dell'azienda la cifra di 8.764 "esuberi" ed è destituita di ogni fondamento anche la percentuale del 40% riferita alla Lombardia. IntesaBci inoltre non ha mai prospettato soluzioni che prevedessero riduzioni salariali del 30%. Per quanto riguarda la richiesta di presentazione di un "Piano Industriale serio e credibile" è importante ricordare che a partire dal 9 settembre scorso è stato illustrato alla comunità finanziaria italiana e internazionale, alla stampa e alle parti sociali il Piano Industriale d'Impresa 2002-2005 che è stato oggetto di positivi approfondimenti in numerose successive sessioni. Il Piano è credibile, trasparente e prevede il rispetto di tempi di attuazione precisi che coinvolgono anche il confronto sindacale, tuttora in via di svolgimento, e il conseguente rispetto dei tempi delle procedure. Per quanto attiene alla ristrutturazione del costo del lavoro, va sottolineato che tutta la materia è attualmente oggetto di confronto con le organizzazioni sindacali nel rispetto di quanto previsto dalla legge e dai contratti: in merito le parti non hanno ancora individuato alcuna concreta soluzione. 

INTERBANCA RISULTATI AL 3° TRIMESTRE 2002: UTILE DELLE ATTIVITÀ ORDINARIE 153.111 + 18,4.
Milano, 8 novembre 2002 - Il Consiglio di Amministrazione di Interbanca (Gruppo Antonveneta) riunitosi ieri ha esaminato ed approvato i risultati relativi al terzo trimestre 2002 di cui si riportano i dati più significativi. Risultati Economici in Euro: Margine d'Interesse da attività creditizia 68.893 + 16,4; Margine d'Intermediazione 219.210 + 15,2; Risultato di Gestione 170.830 + 15,1; Utile delle attività ordinarie 153.111 + 18,4. I risultati di conto economico al 30 settembre 2002 confermano il miglioramento del margine di interesse da attività creditizia (+16,4%). In aumento del + 15,2% il margine di intermediazione risultato pari a 219,2 milioni di Euro. L'incidenza sul margine d'intermediazione delle componenti reddituali da interesse e da servizi si conferma sostanzialmente equivalente (55,2% l'apporto del Margine d'Interesse contro il 44,8% dei Ricavi Netti da servizi). Il Risultato di Gestione fa rilevare una crescita rispetto ai primi nove mesi del 2001 del + 15,1% e l'Utile delle attività ordinarie aumenta del 18,4 % attestandosi a 153 milioni di Euro. Il portafoglio crediti verso la clientela, pari a 7.679 milioni di Euro (+5,6% rispetto al 31.12.2001), conferma il positivo trend degli impieghi verso la clientela mantenendo uno stretto controllo sul rischio di credito. Gli investimenti in partecipazioni si sono attestati al 30.09.02 a 444 milioni di Euro in crescita del 16,4% rispetto al 30.06.02. L'andamento positivo del 3° trimestre e le previsioni di ricavi dell'ultimo trimestre del 2002 consentono di effettuare una previsione di chiusura in linea con i risultati previsti in sede di budget. Il Cda ha preso atto delle dimissioni del Cavaliere del Lavoro Gilberto Benetton per cumulo di impegni. 

BANCA POPOLARE ETRURIA E LAZIO : IN CRESCITA I RISULTATI DEL TERZO TRIMESTRE 2002 DI BANCAETRURIA 
Arezzo, 8 novembre 2002 - Il Consiglio di Amministrazione di BancaEtruria, riunitosi in data odierna, ha esaminato i risultati economico/finanziari al 30 settembre 2002, che confermano l'andamento favorevole degli aggregati già evidenziato nel corso degli altri trimestri dell'esercizio, sia a livello individuale che di Gruppo. Il rendiconto al 30 settembre 2002 evidenzia infatti un utile da attività ordinarie consolidato di 23,481 milioni di euro che si incrementa di 1,262 milioni di euro (+5,68% rispetto ai risultati presentati a settembre 2001). Lo stesso aggregato della Capogruppo BancaEtruria (21,632 milioni di euro) presenta un incremento del 21,90% rispetto al settembre 2001. Il positivo risultato economico di gruppo viene raggiunto grazie al contributo da parte del margine di interesse consolidato (+7,51% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno) e del margine di intermediazione consolidato (+9,03%). In particolare i miglioramenti dei margini economici rispetto al 30 settembre 2001 della Capogruppo BancaEtruria riguardano: il margine di interesse (104,859 milioni di euro) che si incrementa del 5,21% ed il margine di intermediazione (145,574 milioni di euro) che aumenta dell'8,20% grazie anche al contributo delle commissioni nette (+11,87%). Tali risultati sono stati accompagnati da una attenta politica di contenimento dei costi per cui è stato possibile contenere l'aumento delle spese amministrative (+6,67%) ed ottenere quindi un miglioramento dell'incidenza di tali spese sul margine di intermediazione che passa su base annua dal 75,57% al 74,50%. Migliorata anche la copertura delle spese amministrative con le commissioni nette che passa dal 37,08% al 38,89%. I principali aggregati patrimoniali della Capogruppo evidenziano incrementi della raccolta indiretta, pari al 5,21% a valori di mercato (valorizzata ai prezzi del 31/12/2001 l'incremento è pari a 10,50%), portando ad una crescita complessiva della raccolta pari a 2,13% rispetto al 31/12/2001. Confermata anche la dinamica positiva degli impieghi nel 2002 (+75,825 milioni di euro in valore assoluto l'aumento degli impieghi netti rispetto al primo semestre), nonostante la flessione del 9,74% rispetto all'inizio dell'esercizio conseguente all'operazione di cartolarizzazione dei crediti in bonis perfezionata nei primi mesi dell'anno. 

BANCA CR FIRENZE - NUOVA CARTOLARIZZAZIONE DI MUTUI IN BONIS 
Milano, 8 novembre 2002 - Banca Cr Firenze si ripropone al mercato in qualità di originator di un'operazione di cartolarizzazione di mutui fondiari residenziali performing, la cui strutturazione è stata curata da Banca Imi, Bnp Paribas e Finanziaria Internazionale. L'operazione, effettuata attraverso la società veicolo Cr Firenze Mutui S.r.l., è la seconda cartolarizzazione organizzata da Banca Cr Firenze; la prima, una cartolarizzazione di mutui non-performing, fu lanciata nel 1999 (Perseo Finance). Il portafoglio, di ammontare complessivo pari a circa 500 milioni di euro, presenta delle caratteristiche di elevata qualità: si tratta infatti di un portafoglio di natura granulare composto da circa 9.000 mutui fondiari residenziali in bonis (tutti di primo grado economico) di ammontare medio pari a circa 57.000 euro, caratterizzato da un rapporto loan-to-value in media pari a circa 52%. Essendo la prima cartolarizzazione di questo genere per Banca Cr Firenze, il portafoglio analizzato è stato selezionato nell'ambito dell'intero portafoglio mutui della Banca, il che ha consentito di ottenere caratteristiche ottimali in termini di rapporto loan-to-value, seasoning e vita residua (oltre 12 anni). Cr Firenze Mutui S.r.l. emetterà cinque tranche di titoli, quattro delle quali avranno un rating da Moody's e da Fitch e saranno offerte agli investitori. L'ottima qualità del portafoglio ha permesso di ottenere un'elevata valutazione da parte delle stesse agenzie: la classe A1 e A2 (per un ammontare che dovrebbe risultare pari a circa 52 e 432 mn di euro) hanno un rating atteso di tripla A da parte di entrambe le agenzie mentre le classi B (29 mn) e C (8 mn) hanno un rating atteso rispettivamente di A2/A e Baa2/Bbb. La classe junior invece sarà ritenuta dalla Banca. Al fine di attrarre la domanda degli investitori, le classi A1, B e C sono state strutturate con scadenza soft bullet, mentre la classe A2 con scadenza pass-through. L'ottima performance di Perseo Finance (il cui rating è stato ulteriormente alzato da Moody's a Aa1 rispetto all'iniziale A2) e le comprovate capacità della Banca in qualità di originator e servicer, unitamente alla natura granulare del portafoglio, sono alcuni degli elementi fondamentali che, secondo gli arrangers, consentiranno di avere un'ottima risposta da investitori in tutta Europa. La cartolarizzazione permetterà a Banca Cr Firenze di gestire in modo più efficiente ed economico le proprie disponibilità di liquidità e di capitale, oltre ad ottenere una migliore correlazione tra le scadenze della provvista e degli impieghi. Banca Cr Firenze è una banca regionale di medie dimensioni che opera principalmente nell'Italia centrale, dove ha rafforzato la propria presenza grazie a recenti acquisizioni. Alla fine del 2001 il valore complessivo delle attività era pari a 17 miliardi di euro. Banca Imi e Bnp Paribas saranno i joint-bookrunners dell'operazione. 

CONVEGNO DELL' ASSOCIAZIONE ITALIANA BROKERS DI ASSICURAZIONE E RIASSICURAZIONE SUL TEMA " LA GESTIONE DEI RISCHI E DEI COSTI ASSICURATIVI NELLE PICCOLE E MEDIE IMPRESE: LA REALTÀ PARMENSE A CONFRONTO CON QUELLA NAZIONALE" 
Roma, 8 novembre 2002 -Piccola e media impresa locale e nazionale a confronto su urgenti problematiche assicurative: gestione dei rischi e costi delle polizze. Mercoledì 13 novembre 2002, Palazzo Soragna, Strada al Ponte Caprazzucca 6/A, Parma, con inizio alle ore 15,30. Oltre ad un generalizzato aumento dei costi, il mondo delle imprese ha dovuto anche fronteggiare una sensibile riduzione della qualità delle coperture proposte. Il convegno, organizzato dall'Unione Industriali di Parma, affronterà le problematiche connesse alla necessità per le aziende di contenere i costi assicurativi, senza compromettere una efficace gestione dei rischi. Nelle piccole e medie imprese non esistono figure professionali specificatamente dedicate alla gestione dei rischi e alla scelta di adeguate coperture assicurative. Diventa quindi decisivo avvalersi della consulenza del broker, l'unica figura professionale in grado di offrire un servizio qualificato volto a ridurre, od eliminare, le cause del sinistro. All'incontro parteciperanno in qualità di relatori: Francesco Paparella - Presidente di Aiba - Associazione Italiana Broker di Assicurazione: " Il valore aggiunto del broker nella formulazione del programma assicurativo aziendale"; Claudio Cacciamani - docente di Risk Management presso la Facoltà di Economia dell'Università di Parma: " Risk Management e valore d'impresa"; Giorgio Balbo - Direttore Generale Risk Management SpA (Società Gestione Rischi gruppo Fiat): "L'esperienza Fiat"; Roberto Garulli - Consulente Unione Parmense degli Industriali: "Assicurazioni - imprese: un rapporto da costruire"; Eugenio Maini - Direttore Generale Greci Industria Alimentare: "Un caso concreto di Risk Management applicato al rischio di credito". 

COMUNITA' LOCALE E SVILUPPO GLOBALE A BRESCIA UN CONVEGNO CON JEREMY RIFKIN 
Roma, 8 novembre 2002 - Jeremy Rifkin, l'economista americano che da anni studia il rapporto tra le nuove tecnologie e le culture locali - presente in questi giorni in edicola con il saggio "L'economia dell'idrogeno" - parteciperà lunedì 11 novembre a Brescia (Centro Pastorale Paolo VI - Via G.Calini 30 con inizio alle ore 17.45) ad un convegno sul tema "Comunità locale e sviluppo globale - L'alleanza possibile tra economia e cultura". L'incontro, al quale parteciperanno anche il Presidente di Federcasse Alessandro Azzi ed il Presidente della Fondazione Civiltà Bresciana, Antonio Fappani, sarà coordinato dal giornalista Riccardo Bonacina, direttore editoriale del settimanale "Vita".     L'evento, finalizzato ad approfondire la relazione sempre più stretta tra le economie locali nel contesto della globalizzazione economica in atto, è stato organizzato dalle Banche di Credito Cooperativo della Provincia di Brescia, da "Popolis" (il portale della comunità locale gestito da Cassa Padana) ed in collaborazione con Federcasse (l'associazione di rappresentanza e tutela delle 470 Banche di Credito Cooperativo e Casse Rurali italiane) e "Vita Club" (la società specializzata nella gestione di eventi del non profit collegata al settimanale omonimo). In tempi in cui il rischio non è più di estinzione biologica, ma culturale, la salvaguardia del locale come identità vera che caratterizza l'esperienza umana non è una scelta, ma una necessità. Una necessità che si ripercuote direttamente anche nel contesto socio economico ed in particolare nel sistema bancario, dove le Banche di Credito Cooperativo sono rimaste le uniche vere "banche locali" in grado - per normativa e identità - di salvaguardare i valori del localismo all'interno di un mercato senza frontiere. Considerazioni che saranno sviluppate con il contributo del professor Rifkin, attento osservatore degli squilibri della modernità fine a se stessa.

VENERDI' 8 NOVEMBRE AL CIRCOLO DELLA STAMPA DI MILANO CONVEGNO NAZIONALE CIDEC (LA CONFEDERAZIONE NAZIONALE DEGLI ESERCENTI E COMMERCIANTI) 
Milano, 8 novembre 2002 - Oggi al Circolo della Stampa di Milano, dalle ore 16.00, si terrà un convegno nazionale della Cidec (la Confederazione Italiana degli Esercenti Commercianti ed Artigiani e delle Attività del Terziario e del Turismo e dei Servizi). L'appuntamento annuale, ospitato per la prima volta a Milano, si occuperà del "Patto per l'Italia - Finanziaria 2003: quale futuro per le Piccole Medie Imprese?". Interverranno, moderati da Franco Canevesio (Italia-Invest), Cesare Cadeo (assessore allo sport, al turismo e al tempo libero della Provincia di Milano), Paolo Meneghetti (collaboratore del Sole 24 Ore), Claudio Zambrano (esperto in diritto del lavoro e in diritto comunitario). I lavori saranno introdotti dal direttore generale Cidec Nicola Primicerio. Il Presidente Cidec, Agostino Goldin, tirerà le conclusioni del dibattito soffermandosi anche sulle linee di intervento che la Confederazione ha in programma per rimuovere gli ostacoli che tuttora soffocano la vita delle Piccole Medie Imprese, ne mortificano lo sviluppo, compromettendone la stessa sopravvivenza. 

AUTOGRILL SPA: TRIMESTRALE AUTOGRILL: AUMENTANO REDDITIVITÀ E CASH FLOW, SI RIDUCE ULTERIORMENTE IL DEBITO NEI PRIMI 9 MESI RICAVI IN CRESCITA MIGLIORANO CASH FLOW (10,7% DEI RICAVI) ED EBITDA (+3,6%) +15,7% IL RISULTATO ANTE IMPOSTE: NEGLI USA E IN ITALIA I MIGLIORI PROGRESSI 
Milano, 68 Novembre 2002 - Il Consiglio di Amministrazione di Autogrill S.p.A., riunitosi il 6 novembre sotto la presidenza di Gilberto Benetton, ha approvato la Relazione Trimestrale (*) relativa al terzo trimestre 2002. Nel periodo in esame, il più importante dell'anno per il business, il Gruppo Autogrill ha evidenziato un chiaro miglioramento della sua capacità di penetrazione nel mercato attraverso un aumento di valore per i consumatori, ottenuto agendo sul mix dell'offerta e su un appropriato potenziamento del servizio. L'andamento dei primi nove mesi. Al 30 settembre 2002, il Gruppo Autogrill ha realizzato un fatturato consolidato di 2.427,5 milioni di euro, con un incremento dell'1,0% rispetto ai primi 9 mesi dell'anno precedente. A cambi costanti, l'incremento è pari al 2,6%. Il fatturato consolidato a catena, comprensivo delle vendite realizzate dai locali in franchising, ha raggiunto i 2.485,8 milioni di euro (+2,6% a cambi costanti). L'Ebitda ha evidenziato una crescita del 3,6% (+5,4% a cambi costanti) e ammonta a 310,3 milioni di euro, pari al 12,8% dei ricavi (era il 12,5%). Rispetto al 30 settembre 2001, l'indebitamento finanziario netto si riduce di 186,4 milioni di euro, pur scontando acquisizioni per circa 75 milioni di euro e investimenti tecnici per 115,4 milioni di euro. Rispetto al 30 dicembre 2001 la riduzione è pari a 165,4 milioni di euro Il cash flow ante imposte aumenta dell'8,3% (10,1% a cambi costanti) a 258,9 milioni di euro (10,7% dei ricavi), contro i 239,0 milioni di euro al 30 settembre 2001 (9,9% dei ricavi). Il risultato prima delle imposte si incrementa del 15,7% (15,5% a cambi costanti) a 57,5 milioni di euro, pari al 2,4% dei ricavi (erano 49,7 milioni di euro, pari al 2,1% dei ricavi, nel 2001). Nel periodo, il Gruppo ha contabilizzato oneri straordinari per 16,5 milioni di euro, comprensivi degli oneri di chiusura di due locations americane non in concessione e della transazione relativa all'operazione Ristop in Italia. Escluse tali componenti straordinarie, il risultato risulta di 74,0 milioni di euro, in aumento del 56,1% rispetto ai 47,4 dei primi 9 mesi del 2001. Hmshost Corp. Le vendite della controllata americana, che chiude il trimestre al 6 settembre, risultano pari a 1.169,3 milioni di dollari, con un incremento del 6% rispetto al corrispondente periodo dell'anno precedente. L'aumento delle vendite ha riguardato sia gli aeroporti (+ 4,3% a parità di perimetro) che le locations autostradali (+9,6%, sempre a parità di perimetro). Particolarmente positivo, per il secondo anno consecutivo, l'andamento della redditività, con un Ebitda (155,2 milioni di dollari) pari al 13,3% delle vendite, rispetto al 12,3% del periodo di confronto (135,2 milioni). Le attività in Italia e negli altri Paesi europei. In Italia nei primi nove mesi Autogrill ha realizzato ricavi per 758,2 milioni di euro, in aumento dell'1,2% rispetto al corrispondente periodo dell'anno precedente. L'Ebitda è aumentato del 2,3% a 125,4 milioni di euro (16,5% dei ricavi). La crescita dei ricavi è risultata particolarmente marcata in Francia (+6,5%) e in Spagna (+6,2%). L'andamento del trimestre. Nel terzo trimestre i ricavi del Gruppo hanno fatto registrare rispetto, al terzo trimestre dell'anno precedente, un aumento - calcolato a cambi costanti - del 3,5%. In conseguenza del deprezzamento subito dal cambio del dollaro, i ricavi registrano, a cambi correnti, a una flessione dell'1,4% a 900,8 milioni di euro. A cambi costanti, presentano un trend di crescita particolarmente accentuato le attività Food & Beverage (ristorazione), in aumento del 5,0%. Migliora sensibilmente l'Ebitda, in aumento del 3,2% (+8,1% a cambi costanti) a 152,8 milioni di euro, pari al 17,0% dei ricavi, grazie agli interventi sulla produttività e sui costi fissi attuati nei principali mercati di riferimento. Il risultato ante imposte nel trimestre flette del 14,5% rispetto allo stesso trimestre dell'anno precedente, ed è pari a 57,3 milioni di euro. Escluse le componenti straordinarie, il risultato ante imposte del trimestre registra invece un incremento del 10,4% (14,1% a cambi costanti) passando dai 66,2 milioni di euro del 2001 agli attuali 73,1. Andamento prevedibile della gestione Nel periodo successivo alla chiusura del trimestre, le vendite hanno evidenziato, in tutti i principali Paesi di attività, incrementi significativi sia rispetto al corrispondente periodo dell'anno precedente, segnato dalle conseguenze dei fatti dell'11 settembre, sia rispetto ai primi tre trimestri. Sulla base del trend commerciale in atto, il Gruppo prevede quindi di chiudere il bilancio 2002 con ricavi in crescita rispetto all'anno precedente del 4,0% a cambi costanti e dell'1,5% a cambi correnti. Il risultato netto consolidato atteso per l'anno dipenderà anche da possibili cambiamenti, attualmente in corso di definizione, della normativa fiscale italiana.

EMISSIONE DI TITOLI DI STATO A MEDIO/LUNGO TERMINE
Roma, 8 novembre 2002 - Il Ministro dell'Economia e delle Finanze dispone l'emissione di titoli di Stato, rappresentati dai seguenti prestiti - Buoni del Tesoro Poliennali - triennali : Decorrenza : 15 settembre 2002; nona tranche; scadenza : 15 settembre 2005; tasso d'interesse annuo lordo : 3,50%. - "quinquennali": Decorrenza, : 15 aprile 2002; quattordicesima tranche; scadenza, : 15 ottobre 2007; tasso d'interesse annuo lordo. : 5%; - "trentennali": Decorrenza, : 1? febbraio 2002; ottava tranche; Scadenza, : 1? febbraio 2033; tasso d'interesse annuo lordo, : 5,75%. Tutti i buoni suddetti, il cui importo minimo sottoscrivibile è di mille euro, sono emessi con il sistema dell'asta marginale riferita al prezzo, senza indicazione di prezzo base di collocamento e con esclusione delle richieste effettuate a prezzi inferiori al "prezzo di esclusione". Sono ammesse a partecipare all'asta le banche italiane, comunitarie ed extracomunitarie, nonchè le società di intermediazione mobiliare e le imprese di investimento comunitarie ed extracomunitarie indicate nei decreti recanti l'emissione dei suddetti buoni. Detti operatori partecipano in proprio e per conto terzi. Le domande di partecipazione devono essere inoltrate con indicazione, per ogni richiesta, del relativo prezzo offerto. Ciascun operatore può formulare sino ad un massimo di tre offerte, ciascuna ad un prezzo diverso e per un importo non inferiore a 500.000 euro di capitale nominale; eventuali offerte di importo inferiore non verranno prese in considerazione. Ciascuna offerta non deve essere superiore all'importo in emissione; eventuali offerte di ammontare superiore verranno accettate limitatamente all'importo medesimo. I prezzi indicati varieranno di un importo minimo di un centesimo di euro; eventuali variazioni di importo diverso vengono arrotondate per eccesso. Le domande di partecipazione degli operatori devono essere avanzate - nel termine previsto dal sottoindicato calendario - mediante trasmissione di richiesta telematica da indirizzare alla Banca d'Italia tramite Rete Nazionale Interbancaria con le modalità tecniche stabilite dalla Banca d'Italia medesima e conosciute dagli operatori. L'assegnazione dei buoni verrà effettuata, nella giornata in cui si perfezioneranno le operazioni d'asta, al prezzo meno elevato tra quelli offerti dai concorrenti rimasti aggiudicatari. Nel caso che le offerte al prezzo marginale non possano essere totalmente accolte, si procede al riparto pro-quota, con i necessari arrotondamenti. Il prezzo di aggiudicazione ed il prezzo di esclusione saranno resi noti mediante comunicato stampa, nel quale verranno pure indicati gli importi attribuiti agli "specialisti" nelle ultime tre aste. Gli operatori partecipanti all'asta provvederanno ad attribuire ai sottoscrittori i buoni assegnati, senza alcun onere aggiuntivo rispetto al prezzo di aggiudicazione. Il regolamento dei buoni assegnati, da parte degli operatori, verrà effettuato in via automatica tramite la procedura giornaliera "Liquidazione titoli", al prezzo di aggiudicazione e con corresponsione dei dietimi d'interesse dal giorno successivo alla data di godimento dei buoni al giorno del regolamento. Per i Btp "quinquennali" e "trentennali", per i quali è pervenuta a scadenza la prima cedola, i sottoscrittori dovranno corrispondere, rispettivamente, dietimi di interesse per 34 e 109 giorni. Agli operatori medesimi viene riconosciuta, quale compenso dell'impegno assunto di raccogliere le prenotazioni del pubblico, una provvigione - commisurata all'ammontare nominale dei buoni assegnati - pari allo: 0,20% per i B.T.P. triennali; 0,30% per i B.T.P. "quinquennali"; 0,40% per i B.T.P. "trentennali". Il pubblico potrà prenotare i buoni presso le suddette categorie di operatori nel termine previsto dal sottoindicato calendario; gli intermediari potranno richiedere, a garanzia del buon fine della sottoscrizione, l'eventuale versamento di un acconto sull'importo nominale prenotato. Alla data prevista per il regolamento, il sottoscrittore verserà l'importo corrispondente ai buoni assegnati, sulla base del prezzo di aggiudicazione, nonché ai dietimi d'interesse dovuti; a fronte di tale versamento, gli verrà rilasciata apposita ricevuta. Il calendario delle operazioni di sottoscrizione è il seguente: 

 

 BTP triennali

BTP quinquennali

BTP trentennali

Prenotazione da parte del pubblico entro il

13 novembre 2002

13 
novembre 2002

13 novembre 2002

Presentazione domande in asta: entro le ore 11,00 del

14 novembre 2002

14 
novembre 2002

14 novembre 2002 

Regolamento sottoscrizioni

18 novembre 2002

18 novembre 2002

18 novembre 2002

dietimi d'interesse da corrispondere


64 giorni

34 giorni 

109 giorni 

Gli operatori "specialisti in titoli di Stato" hanno facoltà di partecipare ai collocamenti di titoli di Stato, previsti automaticamente, in via supplementare alle aste di emissione. L'offerta della tranche supplementare è stabilita, per ogni emissione, per un importo massimo non superiore al 10% dell'ammontare nominale offerto. Gli "specialisti" che non hanno partecipato all'asta di emissione non sono ammessi al collocamento supplementare. L'assegnazione supplementare avrà luogo al prezzo di aggiudicazione determinato nell'asta della presente emissione. Le modalità e le condizioni per la partecipazione degli "specialisti" alle assegnazioni supplementari vengono indicate nei rispettivi decreti recanti l'emissione dei titoli suddetti. Con successivo comunicato stampa verrà reso noto l'ammontare nominale dei titoli in emissione. 

EMISSIONE B.O.T. 
Roma, 7 novembre 2002. - Il Ministero dell'Economia e delle Finanze ha disposto un'emissione, con regolamento 15 novembre 2002, da effettuarsi tramite asta il giorno 12 novembre 2002, di 7.250 milioni di Euro di B.O.T così ripartiti: Trimestrali importo (in ml. di Euro) 3.250; scadenza 14.02.2003; gg 91. Annuali importo (in ml. di Euro) 4.000 scadenza14.11.2003 gg364 E' da tener presente che vengono a scadere B.O.T. per 8.500 milioni di Euro, (ml. 3.500 trimestrali e ml. 5.000 annuali). I B.O.T. sono posti all'asta con il sistema di collocamento dell'asta competitiva e senza l'indicazione del prezzo base. I buoni possono essere sottoscritti per un importo minimo di mille Euro. Non sono ammesse all'asta richieste senza indicazione di prezzo. I prezzi indicati dagli operatori partecipanti alle aste dei B.O.T., espressi in termini percentuali, possono variare, per tutte le tipologie di titoli, di un millesimo di punto percentuale o multiplo di tale cifra. L'importo di ciascuna richiesta non può essere inferiore ad un milione e mezzo di Euro. Il collocamento dei B.O.T. verrà effettuato nei confronti degli operatori di cui all'art. 5 del D.M. 11 febbraio 2002. In attuazione di quanto disposto nella Sez.II - Tit. V del decreto legislativo 24 giugno 1998, n. 213, e relative norme di attuazione, in relazione alla dematerializzazione dei titoli di Stato, i buoni ordinari del Tesoro sono rappresentati da iscrizioni contabili a favore degli aventi diritto. Il capitale nominale assegnato agli operatori partecipanti all'asta verrà riconosciuto mediante accreditamento nel relativo conto di deposito accentrato in titoli presso la Monte Titoli S.p.A.. A fronte delle assegnazioni, gli operatori accrediteranno i relativi importi nei conti intrattenuti con i sottoscrittori. Le richieste di acquisto - con un massimo di tre per ciascuna tranche - dovranno pervenire alla Banca d'Italia, esclusivamente tramite la rete nazionale interbancaria, entro e non oltre le ore 11 del giorno 12 novembre 2002 con l'osservanza delle modalità stabilite negli artt. 7 e 8 del D.M. 11 febbraio 2002. Si ricorda che in caso di malfunzionamento delle apparecchiature che non consenta l'immissione dei messaggi nella rete, le richieste di partecipazione all'asta debbono essere inviate con modulo trasmesso via fax. Le richieste non pervenute entro il termine stabilito di volta in volta nei decreti di emissione non vengono prese in considerazione. Eventuali richieste sostitutive di quelle corrispondenti già pervenute sono prese in considerazione solo se giunte entro il termine di cui sopra, ai sensi del suindicato art. 8. Qualora le richieste di ciascun operatore, anche complessivamente, superino l'importo offerto dal Tesoro, esse verranno prese in considerazione a partire da quella a prezzo più alto, fino a concorrenza dell'importo offerto. La circolazione dei B.O.T. al 31 ottobre 2002 era pari a 133.635 milioni di Euro, di cui ml. 2.000 a 267 gg., ml. 2.000 a 234 gg., ml. 1.500 a 81 gg., ml. 11.000 trimestrali, ml. 45.385 semestrali e ml. 71.750 annuali. 

EMISSIONE DI CERTIFICATI DI CREDITO DEL TESORO "ZERO COUPON" 
Roma, 8 novembre 2002 - Il Ministro dell'Economia e delle Finanze dispone l'emissione dei seguenti certificati di credito del Tesoro "zero coupon": -CTZ 24 mesi: decorrenza : 28 giugno 2002 - nona tranche; scadenza : 30 giugno 2004; importo nominale dell'emissione : 1.000 milioni di euro. I certificati suddetti, il cui importo minimo sottoscrivibile è di mille euro, sono emessi con il sistema dell'asta marginale riferita al prezzo, senza indicazione di prezzo base di collocamento e con esclusione delle richieste effettuate a prezzi inferiori al "prezzo di esclusione". Sono ammesse a partecipare all'asta le banche italiane, comunitarie ed extracomunitarie, nonché le società di intermediazione mobiliare e le imprese di investimento comunitarie ed extracomunitarie indicate nei decreti recanti l'emissione dei suddetti titoli. Detti operatori partecipano in proprio e per conto terzi. Le domande di partecipazione devono essere inoltrate con indicazione, per ogni richiesta, del relativo prezzo offerto. Ciascun operatore può formulare sino ad un massimo di tre offerte, ciascuna ad un prezzo diverso e per un importo non inferiore a 500.000 euro di capitale nominale; eventuali offerte di importo inferiore non verranno prese in considerazione. Ciascuna offerta non deve essere superiore all'importo in emissione; eventuali offerte di ammontare superiore verranno accettate limitatamente all'importo medesimo. I prezzi indicati varieranno dell'importo minimo di un centesimo di euro ed eventuali variazioni di importo diverso vengono arrotondate per eccesso. Le domande di partecipazione degli operatori devono essere avanzate - entro le ore 11 del giorno sottoindicato - mediante trasmissione di richiesta telematica da indirizzare alla Banca d'Italia tramite Rete Nazionale Interbancaria con le modalità tecniche stabilite dalla Banca d'Italia medesima e conosciute dagli operatori. L'assegnazione dei certificati verrà effettuata, nella giornata in cui si perfezioneranno le operazioni d'asta, al prezzo meno elevato tra quelli offerti dai concorrenti rimasti aggiudicatari. Nel caso che le offerte al prezzo marginale non possano essere totalmente accolte, si procede al riparto pro-quota, con i necessari arrotondamenti. Il prezzo di aggiudicazione ed il prezzo di esclusione saranno resi noti mediante comunicato stampa. Gli operatori partecipanti all'asta provvederanno ad attribuire ai sottoscrittori i certificati assegnati, senza alcun onere aggiuntivo rispetto al prezzo di aggiudicazione. Il regolamento dei certificati assegnati, da parte degli operatori, verrà effettuato in via automatica tramite la procedura giornaliera "Liquidazione titoli", al prezzo di aggiudicazione. Agli operatori medesimi viene riconosciuta, quale compenso dell'impegno assunto di raccogliere le prenotazioni del pubblico, una provvigione - commisurata all'ammontare nominale dei certificati assegnati - pari allo 0,20%. Il pubblico potrà prenotare i certificati presso le suddette categorie di operatori nel giorno sottoindicato; gli intermediari potranno richiedere, a garanzia del buon fine della sottoscrizione, l'eventuale versamento di un acconto sull'importo nominale prenotato. Alla data prevista per il regolamento, il sottoscrittore verserà l'importo corrispondente ai certificati assegnati, sulla base del prezzo di aggiudicazione; a fronte di tale versamento, gli verrà rilasciata apposita ricevuta. Il calendario delle operazioni di sottoscrizione è il seguente: - prenotazione da parte del pubblico: entro il giorno 11 novembre 2002; - presentazione domande in asta: entro le ore 11,00 del giorno 12 novembre 2002; - regolamento sottoscrizione: il giorno 15 novembre 2002. Come di consueto, gli operatori "specialisti in titoli di Stato" hanno facoltà di partecipare ai collocamenti di titoli di Stato, previsti automaticamente in via supplementare alle aste di emissione. L'importo della tranche supplementare è stabilito nella misura massima del 10% dell'ammontare nominale offerto. Gli "specialisti" che non hanno partecipato all'asta di emissione non sono ammessi al collocamento supplementare. L'assegnazione supplementare avrà luogo al prezzo di aggiudicazione determinato nell'asta relativa alla presente emissione. Le modalità e le condizioni per la partecipazione degli "specialisti" all'assegnazione supplementare vengono indicate nel decreto recante l'emissione dei relativi titoli. 

LUFTHANSA: "LOUNGE CLASSICS" PER INTRATTENERE I PASSEGGERI A BORDO 
Milano, 8 novembre 2002 - A partire dal 1 novembre Lufthansa ha introdotto alcune novità nel suo programma di intrattenimento di bordo. Tre nuovi canali musicali, realizzati in collaborazione con Sony Music arricchiscono il programma audio. "Lounge" (canale 8) offre i classici della musica lounge con brani rilassanti e classici del jazz. Questo programma accompagnerà i passeggeri a bordo di Boeing 747 e Airbus A340 durante l'imbarco e dopo l'atterraggio. Su canale 9, "Ballads", è disponibile la sedicesima raccolta della serie di successo "KuschelRock". Per tutto il mese di novembre e dicembre, su "Album Special" (canale 10), i passeggeri potranno ascoltare "Wonderful Christmas Dreams", canzoni natalizie eseguite da cantanti di fama internazionale e star della musica soul. Una selezione delle produzioni Sony Music estratte dal programma di bordo Lufthansa potrà essere acquistata in futuro sul catalogo Miles & More e Sky Shop. "Siamo lieti di aver trovato in Sony Music un partner d'eccezione con un repertorio unico", ha commentato Frank Maier, Direttore Marketing Communication di Lufthansa. "La collaborazione con Sony costituisce un vero arricchimento sul piano dell'intrattenimento musicale di bordo". Balthasar Schramm, Presidente di Sony Music Entertainment per Germania, Svizzera e Austria (Gsa) aggiunge: "La musica è il linguaggio internazionale delle emozioni. E' bello immaginare che i passeggeri di Lufthansa durante i loro viaggi in tutto il mondo ascoltino le nostre proposte musicali. Lufthansa e Sony sono partner ideali e sono orgoglioso di questa nuova collaborazione". Lufthansa è stata più volte premiata dalla World Airline Entertainment Association (Wae) per il suo "Magazine on Air". Nella categoria "Best Video Magazine Style Program" è stata insignita dell'Avion Award di bronzo: "Airline Oscar". Il Videomagazine Lufthansa, disponibile in due versioni, offre informazioni in ambito tecnologico, economico e di viaggi. La lista completa dei titoli di tutti i canali musicali nonché quella dei film è disponibile sulla rivista di bordo Lufthansa, o consultabile sul sito www.lufthansa.it  (InfoFlyway: Prodotti e Servizi/Durante il volo/Lufthansa Inflight Entertainment). 

AIR DOLOMITI: A GIUGNO LOAD FACTOR ANCORA IN CRESCITA (+1,1 P.P.) - 1° SEMESTRE: PREMIATA LA FORTE ESPANSIONE DEL NETWORK (+24%) 
Milano, 8 novembre 2002 - Air Dolomiti, la Compagnia regionale italiana quotata al Mta e partner di Lufthansa, diffonde i dati preliminari di traffico del mese di giugno e le valutazioni del semestre appena trascorso. L'eccellente performance del mese di giugno palesa definitivamente il trend positivo di crescita della Compagnia, già anticipato dai risultati di maggio: passeggeri in costante aumento (+17,3%), crescita della domanda (+19,7%) superiore alla crescita dell'offerta (+17,3%) e quindi Load Factor superiore al dato dello scorso anno (+1,1 p.p.). Con il mese di giugno, infatti, Air Dolomiti incomincia a raccogliere i frutti del lungimirante piano di espansione presentato a dicembre, che si caratterizzava soprattutto per il potenziamento del piano flotta a 27 aerei previsti per il 2004 rispetto ai 21 pianificati precedentemente. Air Dolomiti è stato uno dei pochi attori dinamici dello scenario Europeo, aprendo nuovi mercati e soddisfacendo le richieste di alcuni bacini d'utenza abbandonati dai grandi vettori. Da dicembre, infatti, la Compagnia ha sviluppato costantemente la propria attività sia di feederaggio sui principali hub europei della Star Alliance che point to point: 
Nuovi voli 
Genova - Francoforte                           2 voli giornalieri                              Dicembre Bologna - Bruxelles                               3 voli giornalieri                              Gennaio Venezia - Bari                                       2 voli giornalieri                              Febbraio Bologna - Bari                                      2 voli giornalieri                              Marzo Verona - Madrid                                  1 volo giornaliero                            Aprile Napoli - Verona                                    2 voli giornalieri                              Giugno Rimini - Monaco di Baviera                 1 volo giornaliero                            Giugno Verona - Brindisi                 venerdì, sabato e domenica                Giugno La Compagnia quindi vince la sfida: in contro tendenza rispetto al settore del trasporto aereo ha ampliato la propria flotta (21 aerei a giugno) ed esteso continuamente il network ed oggi viene premiata dagli ottimi risultati. Air Dolomiti, infatti, nel primo semestre ha aumentato notevolmente la capacità offerta (+24%) ricevendo dal mercato una risposta molto positiva: il traffico di linea, espresso in Rpk (Revenue Passenger Kilometres) è cresciuto del 22,1%. Alcide Leali, Presidente di Air Dolomiti, commenta: "Giugno 2002 è un mese importante nella storia della Compagnia. Abbiamo trasportato quasi 100.000 passeggeri di linea registrando il sorpasso della crescita della domanda sulla crescita dell'offerta già dopo pochi mesi dall'apertura dei nuovi voli. In questo momento il settore vede le major recuperare il Load Factor solo al caro prezzo di forti riduzioni della capacità, mentre i vettori come Air Dolomiti, con modelli di business emergenti, continuano ad investire con un rapido ritorno commerciale, incrementando costantemente le proprie quote di mercato. Sempre più protagonisti del trasporto aereo internazionale ripongono la loro fiducia quindi in Air Dolomiti: dopo la consolidata partnership con Lufthansa, United e Austrian Airlines hanno esteso il loro codice ai voli di Air Dolomiti. Inoltre, coerentemente con la nostra strategia di focus sul passeggero High Yield, a pochi mesi dall'inaugurazione di Settimocielo Dream, la Business Class della Compagnia, abbiamo accelerato il progetto Customer Relationship Management (Crm) concludendo un accordo per il potenziamento del software necessario all'implementazione finale. La reazione sempre più favorevole del mercato è un segnale fondamentale della validità del nostro piano di sviluppo ed è per questo che oggi mi sento di confermare gli obiettivi prefissati per fine anno: 1.050.000 passeggeri ed il raggiungimento di un Load Factor complessivo del 55%." 

UN CD-ROM SULL'EUROPA FA SCUOLA IN POLONIA 
Milano, 8 novembre 2002 - Il Centro In Europa, con il sostegno della Commissione europea, Direzione Generale Istruzione e Cultura e del Ministero dell'Istruzione della Repubblica di Polonia, ha ideato il progetto "Europa a Scuola 2002" rivolto agli studenti ed insegnanti delle scuole medie superiori italiane e, per la prima volta, ad un campione di scuole polacche. L'iniziativa comprende, da un lato, la diffusione di un Cd-Rom didascalico e accessibile nel linguaggio che fornisce ai giovani una visione complessiva dell'Unione europea, delle sue istituzioni e delle sue principali politiche: in altre parole, come funziona e che cosa fa. Dall'altro, le classi coinvolte nell'iniziativa si sfideranno in un concorso su Internet dal 25 al 27 novembre: in palio una postazione multimediale messa a disposizione dal Dixet, Distretto dell'Elettronica e delle Alte Tecnologie e da Efestus, onlus che aiuta i disabili a divenire una risorsa per la società anche attraverso le tecnologie dell'informazione. Il Centro In Europa presenterà ai media l'azione Europa a Scuola 2002 oggi venerdì 8 novembre alle ore 11.30 presso la Rappresentanza a Milano della Commissione europea Corso Magenta 59, Milano. Interverranno: Guido Podestà, vicepresidente del Parlamento europeo Fiorella Ghilardotti, membro del Parlamento europeo Adam Piesiewicz, Consolato Generale di Polonia a Milano Roberto Speciale, presidente del Centro In Europa, Roberto Santaniello, direttore della Rappresentanza a Milano della Commissione europea. Il Cd-Rom sarà presentato da Carlotta Gualco, direttore del Centro In Europa. Per informazioni: Commissione europea, Rappresentanza a Milano - tel. 02 4675141 

SISTEMA DELLE QUOTE LATTE E ORGANIZZAZIONE COMUNE DEI MERCATI AGRICOLI PER IL LATTE E I PRODOTTI LATTIERI: L'IMPATTO DELLE OPZIONI FUTURE DISPONIBILE ON-LINE UNA RELAZIONE REDATTA DAL CONSORZIO INRA-UNIVERSITÀ DI WAGENINGEN PER CONTO DELLA COMMISSIONE EUROPEA 
Bruxelles, 8 novembre 2002 - La relazione riporta l'analisi di impatto effettuata, su richiesta della Commissione europea, da un consorzio dei esperti dell'Inra (Institut National de la Recherche Agronomique, Francia) e dall'Università di Wageningen (Paesi Bassi) in vista della preparazione della relazione della Commissione europea sulle quote latte (SEC(2002)789 def.). Obiettivo dello studio, elaborare una valutazione quantitativa ex-ante di politiche alternative nel settore lattiero per l'Unione europea nel periodo 2000 - 2014, con l'aiuto di strumenti di modellazione. La relazione analizza l'impatto esercitato da quattro diversi insiemi di scenari per il futuro del regime delle quote latte sui mercati del latte e dei prodotti lattieri, e sui produttori di latte dell'UE. La relazione valuta inoltre le conseguenze sul bilancio dell'UE, per i consumatori e per il settore di trasformazione dei prodotti lattieri nell'UE. [[Testo completo dello studio (in inglese, in formato .pdf)

10.000 TETTI FOTOVOLTAICI 
Pisa, 8 novembre 2002 - Rientra nel Programma "10.000 Tetti Fotovoltaici" varato dal Ministero dell'Ambiente il nuovo impianto fotovoltaico realizzato con i moduli di Helios Technology presso la Scuola Elementare di Musigliano Cascina, in provincia di Pisa. Computer, apparecchi di illuminazione interna, scaldabagni ed altri dispositivi elettrici a 220 volt vengono dunque alimentati grazie all'energia del sole, nel pieno rispetto dell'ambiente. La scelta di installare l'impianto fotovoltaico ha comportato per la Scuola di Musigliano un duplice vantaggio economico: da una parte un risparmio sulla spesa annua di energia elettrica e dall'altro un finanziamento in conto capitale pari al 75% del costo dell'impianto. Per l'intervento, durato all'incirca due settimane, sono stati utilizzati i moduli H900 da 90 watt di Helios Technology, particolarmente indicati per le connessioni alla rete elettrica. Grazie agli avanzati processi di fabbricazione e all'impiego di 36 celle ad alta efficienza I-Max in silicio monocristallino da 135x135 mm, gli H900 sono infatti moduli ad alta densità di potenza in grado di garantire massima affidabilità, efficienza e durata nel tempo. Garantiti per 25 anni sulla potenza, sono moduli che hanno ottenuto il certificato di omologazione Jrc-Ispra Iec 61215, requisito richiesto nella specifica tecnica del Programma "10.000 Tetti Fotovoltaici" per poter accedere al finanziamento pubblico. L'applicazione realizzata presso la scuola di Musigliano ha richiesto in totale l'impiego di 54 moduli, per una potenza complessiva di 5 KW. Tali moduli sono stati ancorati al tetto della scuola tramite una speciale struttura metallica di supporto. L'impianto ha richiesto inoltre l'installazione di due inverter, per trasformare la corrente continua in corrente alternata portandola così a tensione e frequenza di rete. In tal modo l'energia prodotta dai moduli viene immessa direttamente nella rete elettrica di distribuzione. L'impianto così realizzato con i moduli Helios garantirà gratuitamente alla Scuola di Musigliano l'approvvigionamento di energia necessaria per alimentare le utenze elettriche della struttura scolastica. 

CONVEGNO NAZIONALE BIODIESEL - 12-11-2002 
Milano, 8 novembre 2002 - E' stato organizzato un Convegno sul tema : 'Il Biodiesel: una opportunità per la difesa dell'ambiente, il risparmio energetico e l'agricoltura - Motivazioni e percorsi istituzionali', che si terrà martedì 12 novembre 2002 dalle 9.00 alle 14.00 presso il Centro Congressi Fondazione Cariplo di Milano, via Romagnosi, 6. Il convegno è promosso dalla Regione Lombardia, d'intesa con il Ministero delle Politiche Agricole e Forestali, nell'ambito del Programma Nazionale Biocombustibili Prpobio, con la collaborazione di Assobiodiesel, Cti Energia Ambiente e Kyoto Club. Il Convegno si propone di illustrare esempi di applicazione del biodiesel in Italia ed i percorsi istituzionali, seguiti da diverse organizzazioni pubbliche e private, per favorire la sua utilizzazione. L'obiettivo è quello di offrire lo spunto per nuove iniziative di ulteriore diffusione di questo biocombustibile, utili per attivare politiche di sviluppo sostenibile, conseguire risparmi energetici e ridurre gli impatti ambientali, attraverso opportune collaborazioni sinergiche tra mondo agricolo, imprese ed Amministrazioni statali e locali. 

TERZO RAPPORTO FISE ASSOAMBIENTE: ''L'ITALIA DEL RECUPERO'' ANCHE QUEST'ANNO, RICICLA 2002 SARA' IL CONTESTO PIU' QUALIFICATO PER LA PRESENTAZIONE DEL RAPPORTO FISE ASSOAMBIENTE SUL RICICLO DEI RIFIUTI 
Rimini, 8 novembre 2002 - Un appuntamento ormai atteso, tanto dalle imprese quanto dai referenti istituzionali, per fare il punto sullo stato di recupero e del riciclo dei rifiuti (carta, gomma, vetro, beni durevoli, plastica, autoveicoli fuori uso ed inerti) e fotografare le realta' operative e di mercato esistenti nonche' le esigenze e le criticita' dei singoli comparti. Un'istantanea resa ancora piu' interessante dai possibili percorsi normativi ed operativi proposti da ciascun settore per la creazione e la ridefinizione di nuovi soggetti e condizioni di gestione che assicurino il raggiungimento degli obiettivi ambientali ed economici di riciclo, anche alla luce dei recenti cambiamenti del quadro normativo di riferimento. A conferma di cio', quest'anno, fra i protagonisti della presentazione in Fiera si e' registrata la presenza dell'Onorevole Paolo Russo - Presidente Commissione Bicamerale d'Inchiesta sul ciclo dei rifiuti, del Prof. Luciano Morselli - Presidente Comitato Scientifico di Ricicla, oltre quella di Gianfranco Faina - Presidente Conai, di Guido Morini - Nucleo per l'Ambiente Confindustria, di Massimo Ferlini - Presidente Osservatorio Nazionale Rifiuti ed infine di Corrado Scapino - Vice Presidente Fise - Assoambiente e ''padrone di casa'' del Convegno. ''Siamo ormai tutti consapevoli - ha dichiarato Corrado Scapino, Vice Presidente Fise Assoambiente - dell'importanza, o meglio del ruolo del sistema del recupero, il quale e' cresciuto fino ad assumere una connotazione industriale, sia per l'economia nazionale - vista la scarsita' di materie prime - sia per la salvaguardia delle risorse ambientali non rinnovabili'' Non e' facile tracciare la direzione verso cui si sta muovendo il recupero a causa dei mercati molto frammentati che subiscono in larga parte l'influenza del variare dei costi della materie prime di riferimento, ma che in qualche caso sembrano seguire andamenti propri legati agli esiti della raccolta e quindi alla disponibilita' di materie da riciclare. Altro elemento da considerare e' la diffusa carenza della domanda di materiali riciclati, salvo per alcuni materiali di riciclo consolidato, per i quali essa si allarga progressivamente. In ogni caso emergono chiaramente dall'indagine condotta i trend di settore che caratterizzano tanto il nostro Paese quanto i Paesi dell'Europa e del bacino del mediterraneo. ''Si puo' affermare - ha aggiunto Corrado Scapino - che soprattutto in alcuni settori altamente specializzati come la plastica, l'Italia e' leader europeo per tecnologia, capacita' impiantistiche e qualita' dei prodotti ottenuti. E' per questo motivo che Fise Assoambiente ritiene suo compito predisporre quanti piu' strumenti di conoscenza, di orientamento, e di stimolo per raggiungere importanti risultati, in linea con quanto richiesto dalle direttive dell'Unione Europea e dalle norme nazionali'' Uno dei settori piu' problematici e' sicuramente quello della gomma che se da un lato registra una quarta posizione italiana nella produzione di pneumatici usati (dopo Germania, Gran Bretagna e Francia), dall'altro in termini di tonnellate evidenzia come l'Italia risulti ancora la Nazione che destina il maggior quantitativo di pneumatici fuori uso alle discariche. E' chiaro che tale situazione deve migliorare anche perche' i campi di applicazione della gomma sono i piu' disparati e spesso sconosciuti all'opinione pubblica. Si passa dall'utilizzo per le superfici drenanti (ad es. campi di calcio e calcetto) a quello per le aree di gioco (materiali per scivoli e altalene per attutire la cadute dei bambini), per alcune parti di autovetture (freni, volanti, etc.), per le ruote di valige, pattini e passeggini. Da sottolineare l'impiego della gomma riciclata per condotte idriche drenanti, asfalti, parti di treni e tramvie, porti oltre che per le segnaletiche stradali. Rispetto all'eccezionale annata precedente, invece il 2001 e' stato meno positivo per il recupero della carta: il crollo delle quotazioni del macero registratesi sul finire del 2000 ha abbattuto di circa un quarto il fatturato delle imprese. Pur tuttavia a livello di volumi riciclati (stimato in 504 milioni di Euro) si puo' parlare di un trend sostanzialmente stabile. Infatti la raccolta differenziata urbana di carta e cartone in Italia e' cresciuta dell'11% soprattutto al centro sud. A sua volta il tasso di utilizzo continua a registrare una crescita costante attestandosi nel 2001 intorno al 57%. E' significativo il trend di crescita dell'export di carta riciclata verso Paesi extraeuropei (Cina, India e Indonesia). Un comparto ormai consolidato e' sicuramente quello del vetro che vede l'Italia registrare un incremento di produzione del 2%. Un risultato pari a 64.000 tonnellate che ci ha permesso di raggiungere i 3.310.000 tonnellate di produzione annua. In ascesa anche la percentuale del riciclaggio che si e' assestata al 55% (+5% vs 2001, +7% vs. 2000), raggiungendo cosi' la Francia. E' chiaro che il comparto dipende in larga misura dall'andamento della raccolta differenziata dove ancora oggi il Nord, migliorando le performance degli anni precedenti, raccoglie da solo il 70%. Grazie al riciclo di 1.390.000 tonnellate di rottame di vetro si e' risparmiato circa 1.426.000 barili di petrolio e si e' evitata l'estrazione di 2.200.000 tonnellate di materie prime. In merito ai Bdd (beni durevoli dismessi), nonostante l'assetto normativo presentasse maggiori carenze rispetto agli altri comparti, a livello italiano si e' avuto un incremento delle apparecchiature contenenti Cfc (Cloro Fluoro Carburi, un composto tossico) correttamente recuperate (cioe' che hanno subito il ciclo completo di recupero), essendo passate dai 251.000 pezzi del 2000 ai 336.000 del 2001; la percentuale di recupero sul totale dismesso e' passata dal 24 al 31%. La vendita delle apparecchiature contenenti Cfc e' cessata (secondo quanto stabilito dalla legge n. 549 del 1993) il 31/12/1994. Tuttavia, una gran quantita' di apparecchiature contenenti Cfc sia nel sistema d'isolamento che nel circuito refrigerante, e' a tutt'oggi ancora in funzione. Assoambiente auspica anche una maggiore collaborazione da parti di tutti gli attori della filiera con riferimento soprattutto alle aziende produttrici di riferimento (frigoriferi, surgelatori e condizionatori, televisori, computer, lavatrici e lavastoviglie, condizionatori d'aria), in particolare per la definizione del previsto Accordo di programma. Nell'anno 2001, il settore della plastica (sensibile all'attivita' economica in riduzione ed alla contrazione dei prezzi delle materie prime plastiche nel secondo semestre) registra una flessione dei volumi effettivamente riciclati (da 903.000 tonnellate nel 2000 a 853.000 tonnellate nel 2001) e del valore della produzione (da circa 434 milioni di euro a circa 386 milioni di euro). Aumenta, invece, la capacita' installata: da 1 milione e 384.000 tonnellate nel 2000 a 1 milione e 404.000 tonnellate nel 2001. Ad ogni modo, il settore mantiene posizioni di leadership europea per volumi, qualita' e tecnologie di rigenerazione e riciclo. Per quanto riguarda il settore dell'autodemolizione (veicoli fuori uso), in Italia il P.R.A. nel 2000 ha radiato circa 2 milioni di veicoli, dei quali circa 300.000 con la causale ''ritiro su aree private''. L'industria metallurgica assorbe l'intero flusso derivante dalla demolizione dei veicoli avviati al riciclaggio, salvo la restante parte leggera, denominata ''fluff'' (mix di plastiche e scarti) attualmente conferita alla discarica, mentre gia' piu' di 27.000 tonnellate di rifiuti plastici da autodemolizione hanno trovato la strada del riciclo nel mercato delle materie plastiche. Dall'attuale contesto normativo si rileva l'importante ruolo dei Centri di Raccolta che costituiscono lo strumento operativo attraverso il quale si puo' assicurare la demolizione ecologica dei veicoli e, quindi, la massimizzazione del recupero dei materiali che li compongono. La direttiva 2002/151/CE sul fine vita dei veicoli che diminuisce la quantita' e la pericolosita' dei rifiuti provenienti d! alla demolizione dei veicoli a motore, richiede un sistema di raccolta e smaltimento unitario ed omogeneo per tutto il territorio nazionale, fruibile da qualsiasi cittadino. Per quanto attiene la percentuale di recupero dei rifiuti inerti, l'Italia si colloca in una posizione piuttosto arretrata rispetto agli altri Paesi europei, in particolare nel settore dei rifiuti da costruzione e demolizione. In Europa vengono prodotti circa 180 milioni di tonnellate di rifiuti inerti, di cui 40 milioni solo in Italia, pari al 50% della produzione nazionale di rifiuti. In Italia vengono riciclate 2,5 milioni di tonnellate pari al 6% circa dei rifiuti inerti prodotti annualmente. 

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