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8 NOVEMBRE 2002
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CHAT IN DIRETTA SU INTERNET CON IL
PRESIDENTE PRODI IL 27 NOVEMBRE PROSSIMO TEMA: "L'ALLARGAMENTO E IL
FUTURO DELL'UNIONE: LA NUOVA FRONTIERA"
Bruxelles, 8 novembre 200 2- Con il
processo di allargamento, il progetto europeo che ci ha dato mezzo secolo di
pace e di prosperità deve ora essere esteso a tutto il continente europeo.
L'adesione di dieci nuovi membri nel 2004 determinerà grandi cambiamenti
per tali paesi e per i loro cittadini. Contemporaneamente l'Unione europea
modificherà le sue modalità d'azione per far fronte alle nuove sfide.
Tutti insieme, gli attuali membri e i nuovi membri dell'Unione europea
potranno riconfigurare il futuro dell'Europa - un futuro costruito sulla
base dei comuni valori fondamentali della pace, della democrazia, dello
stato di diritto, dei diritti umani e della tutela delle minoranze. Il
Presidente della Commissione europea, Romano Prodi, invita cordialmente i
cittadini europei a partecipare il 27 novembre 2002 a una chat via Internet
sull'allargamento e il futuro dell'Unione. Il dialogo con il Presidente potrà
avvenire in una qualsiasi delle undici lingue dell'Unione e le linee saranno
aperte dalle ore 18 alle ore 20. Le domande devono essere preparate e
spedite preventivamente al seguente indirizzo di posta elettronica: Chat-Prodi@cec.eu.int
È importante che le domande siano presentate nella forma più sintetica
possibile e non superino i 256 caratteri. Il presidente Prodi risponderà a
quante più domande possibile nell'ambito del tempo a disposizione. Un testo
comprendente tutte le domande e le risposte sarà pubblicato sul sito poco
dopo la conclusione della chat. Potete partecipare alla chat in due modi:
utilizzando il client Irc sul vostro computer che vi permette di partecipare
in maniera completamente interattiva oppure collegandovi direttamente ad un
chat server attraverso l'interfaccia web sul vostro browser con modalità
interattive ridotte. Utilizzare il client Irc : Potete scaricare, installare
e configurare un client IRC sul vostro computer. Sono disponibili vari
programmi shareware. Noi consigliamo mirc (Pc) /Ircle (Mac). Per ulteriori
informazioni sulla configurazione, si prega di seguire la procedura http://europa.eu.int/comm/chat/instructions/irc_it.htm
suggerita . Si consiglia di scaricare e di provare il software prima di
iniziare. L'indirizzo per accedere alla chat è: chat.europa.eu.int
Collegarsi direttamente alla chat room: Se preferite collegarvi direttamente
dal vostro browser, potete andare all'indirizzo: http://chat.europa.eu.int/chatapplet/chat_it.html
dove troverete istruzioni complete
CHAT IN DIRETTA SU INTERNET CON IL
COMMISSARIO PASCAL LAMY IL 21 NOVEMBRE PROSSIMO TEMA: "COMMERCIO
MONDIALE: CHE C'È DI NUOVO ? IL NUOVO CICLO COMMERCIALE ALL'OMC"
Bruxelles, 8 novembre 2002 - A un anno dall'inizio del nuovo ciclo di
negoziati commerciali, il Commissario europeo al commercio, Pascal Lamy, il
ministro egiziano del commercio, Youssef Boutros-Ghali e il Wwf dibatteranno
sui progressi fatti finora e ci faranno partecipi delle loro speranze e
delle loro preoccupazioni. Un anno fa, a Doha (Qatar), i 144 membri
dell'Organizzazione Mondiale del Commercio (Omc) hanno lanciato un nuovo
ciclo di negoziati commerciali, raggiungendo un accordo su un programma
vasto e ambizioso: "l'agenda di Doha per lo sviluppo". La priorità
principale di questo programma è lo sviluppo: come fare affinché i paesi
in via di sviluppo possano avvantaggiarsi della loro integrazione nel
sistema commerciale mondiale? L'agenda di Doha per lo sviluppo si trova
anche di fronte a nuove sfide importanti per le nostre società, quali il
legame tra commercio e ambiente, tra commercio e salute, tra commercio e
difesa della proprietà intellettuale. Come può il commercio rispondere a
queste nuove sfide in ambito Omc? Come agisce l'Unione europea a fronte di
questi problemi e come contribuisce al controllo della globalizzazione? Il
Commissario Lamy invita tutti gli interessati a partecipare ad un dibattito
on line su questi temi il prossimo 21 novembre, dalle ore 18.00 alle 20.00.
Lingue: Il dibattito si svolgerà nelle 11 lingue ufficiali dell'Unione
europea. Le domande potranno essere inviate in anticipo nelle 11 lingue
ufficiali al seguente indirizzo: chat-lamy@cec.eu.int
Per quanto possibile dovranno essere molto brevi ed avere, cioè, una
lunghezza massima di 256 caratteri.
ECONOMIA
GLOBALE: I DRIVER DELLA RIPRESA FUTURA. TECNOLOGIA, FINANZA E GOVERNO DEI
SISTEMI LA NUOVA FASE TECNOLOGICA E I PROSSIMI ORIENTAMENTI FINANZIARI NEL
CONVEGNO MILANESE PROMOSSO DALL'AMERICAN CHAMBER OF COMMERCE IN ITALIA.
Milano, 8 novembre 2002 - L'espansione quasi incontrollata, la grande
illusione, la bolla speculativa e il crollo verticale, fino a uno stato di
crisi acuta e dai contorni temporali difficilmente prevedibili: il mondo
economico-finanziario sembra ormai aver metabolizzato le ragioni della crisi
degli ultimi due anni, e si prepara a ripartire con mezzi e approcci diversi
dal passato. E' un confronto di proposte e prospettive tra il mondo
finanziario e quello delle imprese, ad animare il VII° Convegno AmCham
Italia sull'Economia globale, dal titolo `I driver della ripresa futura.
Tecnologia, finanza e governo dei sistemi", promosso da American
Chamber of Commerce in Italy, in svoltosi a Milano (Palazzo Turati, Sala
Conferenze). Temi dell'incontro sono stati la nuova fase tecnologica, il suo
impatto sul futuro ciclo economico, le analogie e le differenze rispetto al
passato. "Ci sembra importante riflettere sui nuovi orientamenti del
mondo finanziario internazionale e sulle condizioni per supportare le
aziende nella nuova fase di espansione - ha dichiarato Enrico Sassoon,
Amministratore delegato di AmCham Italia - affrontando anche il tema del
governo dei sistemi, primo fra tutti la corporate governance, condizione
essenziale per un sano recupero di fiducia dei risparmiatori e di vitalità
del mercato". Il convegno si è articolato in due sessioni, dedicate al
Driver tecnologico e al Driver finanziario. Dopo gli interventi introduttivi
di Mario Resca, Presidente AmCham Italia e di Douglas McElhaney, Console
Generale degli Usa a Milano, hanno aperto i lavori Enrico Sassoon,
Amministratore delegato AmCham ed Emilio Rossi, Managing Director European
Consulting Global Insight. La sessione sul Driver tecnologico, moderata da
Bruno Lamborghini, Presidente Eito, prevedeva gli interventi di Umberto
Paolucci, Presidente Microsoft Italia, Nicola Aliperti, Amministratore
delegato Hewlett-Packard, Diego Visconti, Presidente Accenture e Leonardo
Zaccheo, Amministratore delegato Tmpw Italia Holdings. La seconda sessione,
dedicata al Driver finanziario, vede succedersi sul palco degli oratori
Corrado Passera, Amministratore delegato Intesa Bci, Massimo Capuano,
Amministratore delegato Borsa Italiana Spa, Stefano Malferrari, Direttore
generale Banca C. Steinhauslin & c., Gruppo Mps e Sergio Sambonet,
Amministratore delegato 3i Investimenti Europe. Antonio Calabrò, Direttore
editoriale de II Sole 24 Ore farà da chairmain. Ha chiuso i lavori Adriano
De Maio, Rettore dell'Università Luiss di Roma, con una prolusione sul tema
`Tecnologia, finanza e governo dei sistemi'.
"TECNOLOGIA,
FINANZA E GOVERNO DEI SISTEMI" SINTESI DELL'INTERVENTO DI ENRICO
SASSOON, AMMINISTRATORE DELEGATO DELL'AMERICAN CHAMBER OF COMMERCE IN ITALIA
Milano, 8 novembre 2002 - Perché un convegno che lega, nel titolo, le
prospettive della ripresa futura, quando verrà, alla triade tecnologia -
finanza - governance? Il motivo dovrebbe essere chiaro a tutti: la lettura
della fase espansiva, straordinaria e senza precedenti, che ha
caratterizzato gli anni Novanta indica che i fattori che l'hanno determinata
e resa possibile sono stati la deregolamentazione, in primo luogo dei
meccanismi finanziari internazionali, e la spinta tecnologica, in primo
luogo quella della cosiddetta New Economy. In estrema sintesi, la crescita
iperbolica dell'economia statunitense, cui si sono accodate le economie
degli altri principali Paesi, è stata il frutto di una crescita senza
precedenti della produttività, stimolata dagli elevati tassi di
innovazione. I settori innovativi, in primo luogo le tecnologie
dell'informazione e delle telecomunicazioni, hanno attirato masse crescenti
di capitale e le imprese di tali settori hanno restituito agli azionisti
ampie ricompense. Si è trattato di un fenomeno reale e non di una bolla
speculativa, almeno nelle sue prime fasi; in una fase successiva, per
contro, le basi economico-finanziarie delle imprese più innovative hanno
gradualmente perso il contatto con il valore intrinseco e si è innestata
una fase speculativa favorita dall'assenza di meccanismi di controllo nei
mercati finanziari e da carenze di attenzione e responsabilità specifica in
molte istituzioni finanziarie, peraltro a loro volta scarsamente controllate
dai media. Lo scoppio della bolla speculativa è stato dunque inevitabile,
poiché di fronte all'andamento irrazionale dei mercati le autorità di
governo dell'economia, a partire dalla Federale Reserve di Alan Greenspan,
hanno ravvisato i rischi di un possibile crash landing al termine della fase
espansiva,che sarebbe stato tanto più disastroso in quanto artificialmente
prolungato e finanziato da politiche monetarie accomodanti, se non
espansive. La decisione della Fed di togliere gradualmente combustibile alla
fase di crescita galoppante ha coinciso con l'esaurirsi di un ciclo
tecnologico specifico e con l'emergere dei limiti di una crescita
incontrollata e spesso illusoria dei valori delle imprese, sia quelle più
serie e strutturate, sia quelle che hanno irresponsabilmente cavalcato
l'onda espansiva senza possedere nei fatti un autentico valore intrinseco.
La fine della fase espansiva, all'inizio del 2000, ha così visto prodursi
effetti di contrazione dell'attività economica in tutti i Paesi e in questa
fase ci troviamo tuttora, senza che si possa intravedere con chiarezza il
punto di svolta che darà vita alla futura ripresa economica e produttiva. I
timidi tentativi di ripresa che si potevano intuire un anno fa e che
lasciavano pensare all'inizio di un nuovo ciclo economico e finanziario nel
corso del 2002 non sono stati confermati, anche a causa degli effetti
indotti da due drammatici fenomeni a tutti ben noti: gli attentati islamici
all'America, con la conseguente guerra all'Afghanistan e al terrorismo
internazionale, e la deflagrazione degli scandali della Corporate America.
L'onda d'urto di questi due eventi si è cumulata agli altri problemi ora
esposti nel determinare il proseguimento, e in qualche caso
l'approfondimento, della crisi generata dallo scoppio della bolla
speculativa della New Economy. Nei due anni passati sono state proposte
molte analisi delle cause della crisi dei primi anni Duemila e credo che
quanto precede costituisca una rappresentazione fedele dell'accaduto e la
fotografia della fase che stiamo vivendo. A questa rappresentazione manca
una indicazione importante, che è il cast degli attori che ne sono i
protagonisti. La ricerca delle responsabilità, in qualunque situazione di
crisi e quindi anche in questa, non è un esercizio di tipo persecutorio ma
un'esigenza dì chiarezza che punta a fare in modo da evitare per il futuro
gli errori compiuti in passato. E non c'è dubbio che il cast di questa
rappresentazione umana sia piuttosto folto, perché ciò cui abbiamo
assistito e partecipato è stato un episodio di ubriacatura collettiva
rispetto alla quale poche sono state le voci di cautela o di dissenso.
Occorre innanzitutto rilevare che le politiche economiche ufficiali hanno
accompagnato la fase espansiva ben oltre il punto di equilibrio determinato
dall'effetto innovativo delle nuove tecnologie e della deregulation dei
mercati. Si potrà dire che individuare un punto di equilibrio di questa
natura è alquanto difficile, se non impossibile, ma va ricordato che nei
fatti, specie negli Usa, la dimensione della New Economy è stata oggetto di
un orientamento eccessivamente fideistico, che con ogni probabilità ha
determinato un marcato allentamento dell'attenzione con cui le autorità di
governo sono comunque tenute a seguire l'andamento dei mercati. L'intervento
della Fed è stato tardivo e sostitutivo di altri interventi, come si è poi
scoperto nel momento in cui la Corporate America ha dovuto fare i conti con
aziende mal gestite e con vertici aziendali compromessi dalla propria avidità
e smania di potere. Si è trattato, specie in America ma in misura solo di
poco inferiore anche in Europa, di una carenza di governance che ha
riguardato aziende, mercati, intermediari e istituzioni di controllo. In
questo contesto, molte sono state le aziende che hanno perseguito finalità
improprie e molti i vertici aziendali che hanno inseguito obiettivi di corto
respiro, anche senza arrivare agli estremi ben noti, rappresentati
paradigmaticamete dal caso Enron. La bolla speculativa è stata, però,
favorita da una vasta incomprensione del fenomeno sottostante della New
Economy, costituito da una realtà strutturale di formidabile innovazione
tecnologica, con caratteri di vera rivoluzione industriale pervasiva. I
milioni di investitori che si sono accostati ai mercati finanziari in
effervescenza sono stati spesso male consigliati, male gestiti e spesso
condotti a compiere scelte palesemente squilibrate. Molte sono state le
istituzioni finanziarie, banche e società di gestione, che non hanno svolto
con moderazione il compito di accompagnare gli investitori con la diligenza
del buon padre di famiglia e spesso i risultati sono stati dolorosi. È
chiaro che in molti casi occorre prendere in conto le responsabilità
individuali, ma è chiaro anche che non solo i comportamenti degli
intermediari ma anche i meccanismi di governo e di controllo sono stati in
gran parte inadeguati. E va detto che anche la grande categoria degli
osservatori, gli istituti di analisi economica e finanziaria e i media, non
hanno spesso svolto la funzione analitica e critica che è loro richiesta.
È chiaro, allora, perché oggi, nel guardare al futuro delle prospettive
economiche, richiamiamo lo stretto legame tra i processi di innovazione
tecnologica, la finanza e la governance dei sistemi. Se cerchiamo di questi
tempi di cogliere i segnali deboli che consentano di anticipare l'evoluzione
di una ripresa futura, dobbiamo nello stesso tempo cercare di prefigurare i
caratteri della ripresa che vogliamo costruire. Ed è imperativo che, nello
sviluppo di un nuovo ciclo tecnologico ed economico-finanziario, si possano
evitare i gravi errori di valutazione e di prospettiva che si sono commessi
al termine della precedente fase espansiva. Questo significa non solo
individuare con la massima chiarezza possibile i driver di questa nuova
ripresa, ma anche le condizioni e i meccanismo di funzionamento, e i
relativi meccanismi di controllo, che la possano accompagnare. I mercati e i
risparmiatori hanno diritto non tanto a una rigida protezione
regolamentativa, che avrebbe conseguenze negative nell'ingessare l'attività
degli operatori senza presumibilmente produrre i benefici attesi. Hanno però
diritto a comportamenti più trasparenti e a informazioni più precise e
affidabili su cui basare le proprie decisioni. È giusto, dunque, guardare
al futuro cercando di definire i percorsi probabili della ripresa che verrà,
e di comprendere in che modo agiranno i driver della ripresa. Non è invece
opportuno caricare di attese miracolistiche queste forze traenti che si
stanno lentamente predisponendo. Possiamo aspettarci che un nuovo ciclo
economico-industriale possa essere innescato da innovazioni tecnologiche
quali molte di quelle che oggi si evocano, come ad esempio i telefoni di
terza generazione, la banda larga, le connessioni senza fili, i nuovi
servizi ad alto valore aggiunto, le biotecnologie, l'incrocio tra
informatica e biologia, li nuovi materiali. Non possiamo né dobbiamo però
più presumere che queste innovazioni comportino un ribaltamento delle
regole fondamentali dell'economia, che possano alimentare una crescita
infinita e illimitata, che possano risultare premianti sempre e comunque.
Agli operatori sul mercato è chiesto di esprimere comportamenti adeguati e
trasparenti, informando correttamente gli investitori ed evitando di creare
attese infondate e prospettive di guadagni illusori. E ai controllori
occorre chiedere responsabilità e capacità di controllo, per premiare i
comportamenti virtuosi e reprimere quelli irresponsabili. Questo è il
significato del titolo del nostro convegno e questi i temi, complessi ma
credo anche stimolanti, che sottoponiamo alla vostra attenzione e ai
commenti dei nostri prestigiosi relatori.
IL TAGLIO DEI TASSI D'INTERESSE UN
COMMENTO DI ULRICH BERZ - CAPO ECONOMISTA DI UNION INVESTMENT
Milano, 8 novembre 2002 - Il taglio dei tassi d'interesse operato dalla Fed
era già stato anticipato dagli stessi mercati, anche se in definitiva si è
rivelato più consistente di quanto ci si aspettasse. La Fed, al contempo,
ha decretato che i rischi sono equi se si prendono in esame le prospettive
future di una positiva crescita economica e la conseguente stabilità dei
prezzi. Il mercato obbligazionario americano ha evidenziato un rally, mentre
il settore azionario è parso piuttosto confuso rispetto ai segnali che
stava ricevendo. Non si possono poi ignorare i mutamenti che subirà la
politica fiscale negli Stati Uniti dopo la vittoria del partito repubblicano
al Senato. Quest'ultimo avvenimento politico aprirà molto probabilmente la
via a ulteriori sgravi fiscali, tagli delle tasse e aumento delle spese. Una
politica fiscale più dispendiosa accompagnata dalla prospettiva di una
politica monetaria più restrittiva in un prossimo futuro non sarà vista di
buon occhio dal mercato obbligazionario, ma potrebbe essere di sostegno ai
mercati azionari. Per quanto riguarda la Ebc bisogna tener conto del fatto
che il cinquanta per cento degli analisti già si aspettava che per il
momento non avrebbe intrapreso alcuna iniziativa. In Union riteniamo però
che alla fine anche la Ecb ridurrà i tassi d'interesse in occasione della
riunione prevista per i primi di dicembre. Questa sensazione è largamente
condivisa dal mercato che ritiene che sia necessario un ulteriore taglio dei
tassi d'interesse a causa di deboli dati economici presentati.
E-BANKING: QUANDO LA BANCA DIVENTA ON
LINE. UN DIBATTITO APERTO SU MYMARKETINGNET.COM
Milano, 8 novembre 2002. "Virtual banking: le applicazioni del
marketing finanziario" è questo il tema del dibattito che sarà
trasmesso il 12 novembre prossimo a partire dalle 14.30 su
MyMarketingNet.com il primo portale italiano interamente dedicato al
marketing, che con oltre 100,000 visitatori unici, è diventato, a poco più
di un anno di vita, il punto di riferimento del marketing on line.
Protagonisti del dibattito Michele Cimino, Presidente di Adico, e Claudio
Perduca, Business Development Manager di We@Service del Gruppo Bipiemme che
oltre ad illustrare lo scenario di mercato degli on line Finance Service,
presentano e interpretano i risultati di un sondaggio sulle banche on line
promosso, nella primavera scorsa, dallo stesso Adico in collaborazione con
We@Service. Il mercato italiano dell'on line banking in Italia ha subito una
veloce e dinamica trasformazione nell'arco di pochi anni: dai 500.000 conti
on line del 2000 si è passati a oltre 3.500.000 nel 2° semestre del 2001
con la prospettiva di arrivare a oltre 7.600.000 nuovi conti nel 2002 (+ 57%
rispetto al 2001). Ma chi è l'utente del ebanking, quale è il suo profilo
e quali le sue richieste/esigenze di servizio e prodotto. A queste ed altre
domande ha risposto la ricerca Adico che, interrogando i manager italiani ha
definito in modo complessivo e accurato i motivi che portano a decidere per
una banca on line. Oltre a presentare nel dettaglio i risultati della
ricerca, i protagonisti del video streaming affrontano anche altri
argomenti: dal valore del Crm come strumento che fornisce servizi
personalizzati e interattivi alle leve vincenti dell'e-banking. Per
assistere al dibattito, direttamente e comodamente attraverso il proprio PC,
è sufficiente collegarsi a www.mymarketingnet.com
nella sezione eventi live e ... buona visione!
ENTI LOCALI: INNOVAZIONE E TECNOLOGIA
LE LEVE PER UN RAPPORTO MIGLIORE CON I CITTADINI AMMINISTRATORI E DIRIGENTI
DELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE LOCALE SI CONFRONTERANNO A MILANO IL 20
NOVEMBRE NELL'AMBITO DEL CONVEGNO 'INNOVAZIONE ORGANIZZATIVA E TECNOLOGIA
NEGLI ENTI LOCALI'.
Milano, 8 novembre 2002 - Nuovi modelli organizzativi di Comuni di piccole e
grandi dimensioni, modelli di comunicazione innovativa all'interno della
Pubblica Amministrazione, tecnologie per mezzo delle quali riuscire a
trasformare l'ente pubblico in una macchina rapida, precisa, efficiente.
Questi i temi che saranno approfonditi a Milano nell'ambito del convegno
'Innovazione organizzativa e tecnologia negli Enti Locali', in programma il
20 novembre dalle ore 9,00 alle 17,00, presso l'Hotel Executive, V.le Don
Luigi Sturzo 45. Il convegno, organizzato dal mensile PubblicA, si propone
di mettere a confronto esperienze e testimonianze di amministratori e
dirigenti della Pubblica Amministrazione e di societa' che rappresentano il
meglio dell'offerta di soluzioni e servizi per quel mercato. 'La sfida del
futuro per gli Enti Locali, afferma Federica Serva, direttore di PubblicA e
chairman del convegno, passa attraverso la capacita' di offrire ai cittadini
e alle imprese servizi di maggior qualita' e affidabilita'. C'e' gia' chi ci
sta riuscendo, e altri che con determinazione e competenza si stanno
attrezzando per riuscirci a breve. Visto da vicino, l'universo della
Pubblica Amministrazione si presenta quanto mai articolato e vivace, e
questo incontro sara' un'occasione in piu' per dargli voce'. Il convegno e'
indirizzato ai direttori generali e ai responsabili organizzazione, edp,
sistemi informativi degli Enti Locali: Comuni, Province, Regioni, Public
Utilities ecc.... Numerose le testimonianze di rilievo, tra cui quelle di:
Comune di Copparo, Comune di Parma, Comune di Venezia, EDS, Finmatica,
Hewlett-Packard, Microsoft, Regulus (Gruppo Getronics), Santer Spa, Sap, Sas.
L'apertura sara' a cura di Giuliano Noci, professore ordinario in Ingegneria
economico-gestionale, Dipartimento di Ingegneria Gestionale del Politecnico
di Milano. Chairman della giornata sara' Federica Serva, direttore di
PubblicA. La partecipazione e' gratuita. A tutti i partecipanti al convegno
verra' rilasciato un attestato di partecipazione. Informazioni dettagliate e
iscrizioni sul sito http://www.edipi.com/conference/enti-locali
CONVEGNO ASSINTEL "LA PUBBLICA
AMMINISTRAZIONE E LO SVILUPPO DELL'ECONOMIA DIGITALE"
Milano, 8 novembre 2002 - Il prossimo 28 novembre 2002 si svolgerà a Roma,
presso la Sala Bernini della Residenza di Ripetta, in Via di Ripetta 231, il
convegno "La Pubblica Amministrazione e lo sviluppo dell'Economia
Digitale" organizzato da Assintel con il patrocinio di Anima,
Federazione delle Associazioni Nazionali dell'Industria Meccanica Varia ed
Affine. Un'indagine di mercato realizzata da Assintel su un campione di 100
Comuni italiani cercherà di fare il punto sul livello di penetrazione della
informatizzazione nel settore della Pubblica Amministrazione Locale e
Centrale La partecipazione all'evento è gratuita fino ad esaurimento posti;
è possibile registrarsi via web, attraverso l'apposito form, sul sito
dell'Associazione www.assintel.it
Per informazioni aAssintel - tel: 027750231-235-210, fax
027750413-435.
ETICAMENTE COMPETITIVI LA SFIDA DELLA
RESPONSABILITÀ SOCIALE D¹IMPRESA AL MERCATO ED ALLA GOVERNANCE
Bologna, 8 novembre 2002 : Si è presentata ieri al pubblico Impronta Etica,
associazione non profit fondata con l¹intento di promuovere la cultura
della responsabilità sociale tra le imprese. Cornice di questa prima uscita
pubblica è stato il convegno "Eticamente Competitivi" che si è
svolto stamattina nella sede della Regione Emilia-Romagna a Bologna. Società
e Impresa, si devono confrontare? I temi sociali influenzano le scelte di
mercato? È competitivo per l¹azienda scegliere di includere i principi di
responsabilità sociale nelle proprie decisioni strategiche? Sono questi i
temi a cui ha cercato di dare risposta il tavolo di discussione che ha visto
coinvolti tra i massimi esponenti dell¹imprenditoria e della finanza
emiliana e nazionale. Ad introdurre la giornata è stato Flavio Delbono,
Assessore alle Finanze della Regionea cui ha fatto seguito un significativo
intervento di Angelo Tantazzi, presidente della Borsa Italiana Spa, che ha
sottolineato "Šla stretta relazione tra performance aziendale e
comportamento etico. La reputazione delle imprese ha un riflesso importante
sull'andamento economico e finanziario. Sia in campo nazionale che in campo
internazionale una ³buona reputazione² viene premiata perché -ha
proseguito Tantazzi sotto il cielo non c¹è soltanto la finanza². La
significativa contrapposizione tra profitto come accaparramento e profitto
come prodotto dell¹impresa ha stimolato la tavola rotonda che è seguita.
Le opinioni che ne sono scaturite sono state riassunte da Luciano Sita,
presidente di Impronta Etica e di Granarolo che ha concluso: "Crediamo
sia non solo possibile, ma addirittura vantaggioso, per le imprese coniugare
trasparenza e strategie di sviluppo, valori e conquista dei mercati,
protagonismo sociale e generazione di profitti. In concreto orientarsi verso
uno sviluppo sostenibile significa creare valore insieme, attraverso la
responsabilizzazione di ciascun soggetto: istituzioni, imprese, operatori
del non profit, media, mondo della cultura". Le imprese italiane sono
fra quelle che pongono più attenzione al rapporto con lavoratori,
consumatori e stakeholder. Nel mondo esistono 150 aziende certificate
SA8000, lo standard internazionale di certificazione del rispetto dei
diritti dei lavoratori, e ben 25 sono in Italia. Il Bilancio
socio-ambientale e quello di sostenibilità sono tra gli strumenti più
utilizzati dalle aziende. In tutto il mondo il 45% delle 250 più grandi
aziende produce il Bilancio sociale e in Europa la tendenza è ancora più
diffusa, è il 68% delle grandi aziende che lo redige. In Italia, in
particolare, la rendicontazione socio-ambientale sta coinvolgendo anche i
Comuni: ha cominciato Bologna nel 1997 con il bilancio sociale, ed oggi è
un vero e proprio boom che interessa oltre 30 comuni in tutta Italia. Il 75%
delle aziende italiane, ha realizzato un¹operazione di Marketing Sociale,
ovvero un¹operazione di partnership con un¹organizzazione non profit, per
promuovere un proprio prodotto o servizio e, contemporaneamente, una causa
di utilità sociale.
DEUTSCHE BANK LANCIA DB PASS, IL CONTO
CORRENTE TUTTO COMPRESO CHE OFFRE SCONTI PER IL CARBURANTE, IL CINEMA E LA
PALESTRA
Milano, 8 novembre 2002 - Deutsche Bank presenta db Pass, un nuovo conto
corrente a canone fisso mensile di 11 euro, destinato alla clientela
privata, che offre un ampio pacchetto di servizi bancari ed extrabancari,
tra cui la carta di credito gratuita, sconti del 2% sul carburante,
riduzioni del 30% sui biglietti del cinema e del 15% sull¹abbonamento per
la palestra. db Pass è disponibile anche nella versione db Pass Premium (14
euro mensili), che prevede ulteriori benefit per i titolari come, per
esempio, la carta di credito serie ³oro² e il deposito titoli gratuiti,
oltre a sconti per prestazioni sanitarie e per autonoleggio. Nel canone
mensile di db Pass sono compresi: un numero illimitato di operazioni, invio
dell¹estratto conto, domiciliazione delle bollette, libretti di assegni,
PagoBancomat, carta di credito Deutsche Bank Classic MasterCard o (in
alternativa) Europpass Autostrade MasterCard con Telepass gratuito, servizio
di home banking db24 interactive (tramite call center e collegamento al sito
www.deutsche-bank.it ). I
correntisti possono anche disporre di uno scoperto di conto di 3 mila euro
se accreditano sul conto lo stipendio o la pensione. Inoltre, se i titolari
del conto stipulano un Mutuo Amico o richiedono un prestito personale
Formula Sprint non pagano le commissioni per l¹istruttoria della pratica.
Il conto corrente db Pass offre anche servizi aggiuntivi non bancari, fra
cui lo sconto del 2% (cumulabile anche con altre promozioni) per ogni
rifornimento carburante effettuato presso i distributori Esso tramite
PagoBancomat, la tessera sconto dell¹Anec-Agis che offre una riduzione del
30% sul biglietto d¹ingresso nelle principali sale cinematografiche in
Italia, gli abbonamenti a tariffa ridotta (fino al 15%) presso le 700
palestre American Contourella italiane, uno sconto del 5% sui pacchetti
viaggio e i biglietti (aerei e ferroviari). La versione db Pass Premium,
oltre ai servizi bancari ed extrabancari previsti da db Pass, include il
canone annuale di una carta di credito principale e di una aggiuntiva (a
scelta fra Deutsche Bank Gold Visa o Europpass Autostrade MasterCard con
Telepass gratuito) e le spese di amministrazione e custodia titoli. db Pass
Premium offre anche sconti per prestazioni sanitarie presso studi e
ambulatori del circuito Day medical (oltre 12 mila tra medici per visite
specialistiche, studi dentistici, negozi di ottica e beauty farm) e tariffe
agevolate per il noleggio di autovetture Avis. Infolink: www.deutsche-bank.it
INTESABCI: PRECISAZIONI SU
DICHIARAZIONI FISAC CGIL LOMBARDIA
Milano, 8 novembre 2002 - In merito alle dichiarazioni rilasciate il 5
novembre nel corso di una conferenza stampa dal segretario regionale
lombardo della Fisac Cgil e riportate oggi da vari organi di stampa,
IntesaBci è costretta a precisare quanto segue. Non trova alcun riscontro
da parte dell'azienda la cifra di 8.764 "esuberi" ed è destituita
di ogni fondamento anche la percentuale del 40% riferita alla Lombardia.
IntesaBci inoltre non ha mai prospettato soluzioni che prevedessero
riduzioni salariali del 30%. Per quanto riguarda la richiesta di
presentazione di un "Piano Industriale serio e credibile" è
importante ricordare che a partire dal 9 settembre scorso è stato
illustrato alla comunità finanziaria italiana e internazionale, alla stampa
e alle parti sociali il Piano Industriale d'Impresa 2002-2005 che è stato
oggetto di positivi approfondimenti in numerose successive sessioni. Il
Piano è credibile, trasparente e prevede il rispetto di tempi di attuazione
precisi che coinvolgono anche il confronto sindacale, tuttora in via di
svolgimento, e il conseguente rispetto dei tempi delle procedure. Per quanto
attiene alla ristrutturazione del costo del lavoro, va sottolineato che
tutta la materia è attualmente oggetto di confronto con le organizzazioni
sindacali nel rispetto di quanto previsto dalla legge e dai contratti: in
merito le parti non hanno ancora individuato alcuna concreta
soluzione.
INTERBANCA RISULTATI AL 3° TRIMESTRE
2002: UTILE DELLE ATTIVITÀ ORDINARIE 153.111 + 18,4.
Milano, 8 novembre 2002 - Il Consiglio di Amministrazione di Interbanca
(Gruppo Antonveneta) riunitosi ieri ha esaminato ed approvato i risultati
relativi al terzo trimestre 2002 di cui si riportano i dati più
significativi. Risultati Economici in Euro: Margine d'Interesse da attività
creditizia 68.893 + 16,4; Margine d'Intermediazione 219.210 + 15,2;
Risultato di Gestione 170.830 + 15,1; Utile delle attività ordinarie
153.111 + 18,4. I risultati di conto economico al 30 settembre 2002
confermano il miglioramento del margine di interesse da attività creditizia
(+16,4%). In aumento del + 15,2% il margine di intermediazione risultato
pari a 219,2 milioni di Euro. L'incidenza sul margine d'intermediazione
delle componenti reddituali da interesse e da servizi si conferma
sostanzialmente equivalente (55,2% l'apporto del Margine d'Interesse contro
il 44,8% dei Ricavi Netti da servizi). Il Risultato di Gestione fa rilevare
una crescita rispetto ai primi nove mesi del 2001 del + 15,1% e l'Utile
delle attività ordinarie aumenta del 18,4 % attestandosi a 153 milioni di
Euro. Il portafoglio crediti verso la clientela, pari a 7.679 milioni di
Euro (+5,6% rispetto al 31.12.2001), conferma il positivo trend degli
impieghi verso la clientela mantenendo uno stretto controllo sul rischio di
credito. Gli investimenti in partecipazioni si sono attestati al 30.09.02 a
444 milioni di Euro in crescita del 16,4% rispetto al 30.06.02. L'andamento
positivo del 3° trimestre e le previsioni di ricavi dell'ultimo trimestre
del 2002 consentono di effettuare una previsione di chiusura in linea con i
risultati previsti in sede di budget. Il Cda ha preso atto delle dimissioni
del Cavaliere del Lavoro Gilberto Benetton per cumulo di impegni.
BANCA POPOLARE ETRURIA E LAZIO : IN
CRESCITA I RISULTATI DEL TERZO TRIMESTRE 2002 DI BANCAETRURIA
Arezzo, 8 novembre 2002 - Il Consiglio di Amministrazione di BancaEtruria,
riunitosi in data odierna, ha esaminato i risultati economico/finanziari al
30 settembre 2002, che confermano l'andamento favorevole degli aggregati già
evidenziato nel corso degli altri trimestri dell'esercizio, sia a livello
individuale che di Gruppo. Il rendiconto al 30 settembre 2002 evidenzia
infatti un utile da attività ordinarie consolidato di 23,481 milioni di
euro che si incrementa di 1,262 milioni di euro (+5,68% rispetto ai
risultati presentati a settembre 2001). Lo stesso aggregato della Capogruppo
BancaEtruria (21,632 milioni di euro) presenta un incremento del 21,90%
rispetto al settembre 2001. Il positivo risultato economico di gruppo viene
raggiunto grazie al contributo da parte del margine di interesse consolidato
(+7,51% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno) e del margine di
intermediazione consolidato (+9,03%). In particolare i miglioramenti dei
margini economici rispetto al 30 settembre 2001 della Capogruppo
BancaEtruria riguardano: il margine di interesse (104,859 milioni di euro)
che si incrementa del 5,21% ed il margine di intermediazione (145,574
milioni di euro) che aumenta dell'8,20% grazie anche al contributo delle
commissioni nette (+11,87%). Tali risultati sono stati accompagnati da una
attenta politica di contenimento dei costi per cui è stato possibile
contenere l'aumento delle spese amministrative (+6,67%) ed ottenere quindi
un miglioramento dell'incidenza di tali spese sul margine di intermediazione
che passa su base annua dal 75,57% al 74,50%. Migliorata anche la copertura
delle spese amministrative con le commissioni nette che passa dal 37,08% al
38,89%. I principali aggregati patrimoniali della Capogruppo evidenziano
incrementi della raccolta indiretta, pari al 5,21% a valori di mercato
(valorizzata ai prezzi del 31/12/2001 l'incremento è pari a 10,50%),
portando ad una crescita complessiva della raccolta pari a 2,13% rispetto al
31/12/2001. Confermata anche la dinamica positiva degli impieghi nel 2002
(+75,825 milioni di euro in valore assoluto l'aumento degli impieghi netti
rispetto al primo semestre), nonostante la flessione del 9,74% rispetto
all'inizio dell'esercizio conseguente all'operazione di cartolarizzazione
dei crediti in bonis perfezionata nei primi mesi dell'anno.
BANCA CR FIRENZE - NUOVA
CARTOLARIZZAZIONE DI MUTUI IN BONIS
Milano, 8 novembre 2002 - Banca Cr Firenze si ripropone al mercato in qualità
di originator di un'operazione di cartolarizzazione di mutui fondiari
residenziali performing, la cui strutturazione è stata curata da Banca Imi,
Bnp Paribas e Finanziaria Internazionale. L'operazione, effettuata
attraverso la società veicolo Cr Firenze Mutui S.r.l., è la seconda
cartolarizzazione organizzata da Banca Cr Firenze; la prima, una
cartolarizzazione di mutui non-performing, fu lanciata nel 1999 (Perseo
Finance). Il portafoglio, di ammontare complessivo pari a circa 500 milioni
di euro, presenta delle caratteristiche di elevata qualità: si tratta
infatti di un portafoglio di natura granulare composto da circa 9.000 mutui
fondiari residenziali in bonis (tutti di primo grado economico) di ammontare
medio pari a circa 57.000 euro, caratterizzato da un rapporto loan-to-value
in media pari a circa 52%. Essendo la prima cartolarizzazione di questo
genere per Banca Cr Firenze, il portafoglio analizzato è stato selezionato
nell'ambito dell'intero portafoglio mutui della Banca, il che ha consentito
di ottenere caratteristiche ottimali in termini di rapporto loan-to-value,
seasoning e vita residua (oltre 12 anni). Cr Firenze Mutui S.r.l. emetterà
cinque tranche di titoli, quattro delle quali avranno un rating da Moody's e
da Fitch e saranno offerte agli investitori. L'ottima qualità del
portafoglio ha permesso di ottenere un'elevata valutazione da parte delle
stesse agenzie: la classe A1 e A2 (per un ammontare che dovrebbe risultare
pari a circa 52 e 432 mn di euro) hanno un rating atteso di tripla A da
parte di entrambe le agenzie mentre le classi B (29 mn) e C (8 mn) hanno un
rating atteso rispettivamente di A2/A e Baa2/Bbb. La classe junior invece
sarà ritenuta dalla Banca. Al fine di attrarre la domanda degli
investitori, le classi A1, B e C sono state strutturate con scadenza soft
bullet, mentre la classe A2 con scadenza pass-through. L'ottima performance
di Perseo Finance (il cui rating è stato ulteriormente alzato da Moody's a
Aa1 rispetto all'iniziale A2) e le comprovate capacità della Banca in
qualità di originator e servicer, unitamente alla natura granulare del
portafoglio, sono alcuni degli elementi fondamentali che, secondo gli
arrangers, consentiranno di avere un'ottima risposta da investitori in tutta
Europa. La cartolarizzazione permetterà a Banca Cr Firenze di gestire in
modo più efficiente ed economico le proprie disponibilità di liquidità e
di capitale, oltre ad ottenere una migliore correlazione tra le scadenze
della provvista e degli impieghi. Banca Cr Firenze è una banca regionale di
medie dimensioni che opera principalmente nell'Italia centrale, dove ha
rafforzato la propria presenza grazie a recenti acquisizioni. Alla fine del
2001 il valore complessivo delle attività era pari a 17 miliardi di euro.
Banca Imi e Bnp Paribas saranno i joint-bookrunners dell'operazione.
CONVEGNO DELL' ASSOCIAZIONE ITALIANA
BROKERS DI ASSICURAZIONE E RIASSICURAZIONE SUL TEMA " LA GESTIONE DEI
RISCHI E DEI COSTI ASSICURATIVI NELLE PICCOLE E MEDIE IMPRESE: LA REALTÀ
PARMENSE A CONFRONTO CON QUELLA NAZIONALE"
Roma, 8 novembre 2002 -Piccola e media impresa locale e nazionale a
confronto su urgenti problematiche assicurative: gestione dei rischi e costi
delle polizze. Mercoledì 13 novembre 2002, Palazzo Soragna, Strada al Ponte
Caprazzucca 6/A, Parma, con inizio alle ore 15,30. Oltre ad un generalizzato
aumento dei costi, il mondo delle imprese ha dovuto anche fronteggiare una
sensibile riduzione della qualità delle coperture proposte. Il convegno,
organizzato dall'Unione Industriali di Parma, affronterà le problematiche
connesse alla necessità per le aziende di contenere i costi assicurativi,
senza compromettere una efficace gestione dei rischi. Nelle piccole e medie
imprese non esistono figure professionali specificatamente dedicate alla
gestione dei rischi e alla scelta di adeguate coperture assicurative.
Diventa quindi decisivo avvalersi della consulenza del broker, l'unica
figura professionale in grado di offrire un servizio qualificato volto a
ridurre, od eliminare, le cause del sinistro. All'incontro parteciperanno in
qualità di relatori: Francesco Paparella - Presidente di Aiba -
Associazione Italiana Broker di Assicurazione: " Il valore aggiunto del
broker nella formulazione del programma assicurativo aziendale";
Claudio Cacciamani - docente di Risk Management presso la Facoltà di
Economia dell'Università di Parma: " Risk Management e valore
d'impresa"; Giorgio Balbo - Direttore Generale Risk Management SpA
(Società Gestione Rischi gruppo Fiat): "L'esperienza Fiat";
Roberto Garulli - Consulente Unione Parmense degli Industriali:
"Assicurazioni - imprese: un rapporto da costruire"; Eugenio Maini
- Direttore Generale Greci Industria Alimentare: "Un caso concreto di
Risk Management applicato al rischio di credito".
COMUNITA' LOCALE E SVILUPPO GLOBALE A
BRESCIA UN CONVEGNO CON JEREMY RIFKIN
Roma, 8 novembre 2002 - Jeremy Rifkin, l'economista americano che da anni
studia il rapporto tra le nuove tecnologie e le culture locali - presente in
questi giorni in edicola con il saggio "L'economia dell'idrogeno"
- parteciperà lunedì 11 novembre a Brescia (Centro Pastorale Paolo VI -
Via G.Calini 30 con inizio alle ore 17.45) ad un convegno sul tema
"Comunità locale e sviluppo globale - L'alleanza possibile tra
economia e cultura". L'incontro, al quale parteciperanno anche il
Presidente di Federcasse Alessandro Azzi ed il Presidente della Fondazione
Civiltà Bresciana, Antonio Fappani, sarà coordinato dal giornalista
Riccardo Bonacina, direttore editoriale del settimanale
"Vita".
L'evento,
finalizzato ad approfondire la relazione sempre più stretta tra le economie
locali nel contesto della globalizzazione economica in atto, è stato
organizzato dalle Banche di Credito Cooperativo della Provincia di Brescia,
da "Popolis" (il portale della comunità locale gestito da Cassa
Padana) ed in collaborazione con Federcasse (l'associazione di
rappresentanza e tutela delle 470 Banche di Credito Cooperativo e Casse
Rurali italiane) e "Vita Club" (la società specializzata nella
gestione di eventi del non profit collegata al settimanale omonimo). In
tempi in cui il rischio non è più di estinzione biologica, ma culturale,
la salvaguardia del locale come identità vera che caratterizza l'esperienza
umana non è una scelta, ma una necessità. Una necessità che si ripercuote
direttamente anche nel contesto socio economico ed in particolare nel
sistema bancario, dove le Banche di Credito Cooperativo sono rimaste le
uniche vere "banche locali" in grado - per normativa e identità -
di salvaguardare i valori del localismo all'interno di un mercato senza
frontiere. Considerazioni che saranno sviluppate con il contributo del
professor Rifkin, attento osservatore degli squilibri della modernità fine
a se stessa.
VENERDI' 8 NOVEMBRE AL CIRCOLO DELLA
STAMPA DI MILANO CONVEGNO NAZIONALE CIDEC (LA CONFEDERAZIONE NAZIONALE DEGLI
ESERCENTI E COMMERCIANTI)
Milano, 8 novembre 2002 - Oggi al Circolo della Stampa di Milano, dalle ore
16.00, si terrà un convegno nazionale della Cidec (la Confederazione
Italiana degli Esercenti Commercianti ed Artigiani e delle Attività del
Terziario e del Turismo e dei Servizi). L'appuntamento annuale, ospitato per
la prima volta a Milano, si occuperà del "Patto per l'Italia -
Finanziaria 2003: quale futuro per le Piccole Medie Imprese?".
Interverranno, moderati da Franco Canevesio (Italia-Invest), Cesare Cadeo
(assessore allo sport, al turismo e al tempo libero della Provincia di
Milano), Paolo Meneghetti (collaboratore del Sole 24 Ore), Claudio Zambrano
(esperto in diritto del lavoro e in diritto comunitario). I lavori saranno
introdotti dal direttore generale Cidec Nicola Primicerio. Il Presidente
Cidec, Agostino Goldin, tirerà le conclusioni del dibattito soffermandosi
anche sulle linee di intervento che la Confederazione ha in programma per
rimuovere gli ostacoli che tuttora soffocano la vita delle Piccole Medie
Imprese, ne mortificano lo sviluppo, compromettendone la stessa
sopravvivenza.
AUTOGRILL SPA: TRIMESTRALE AUTOGRILL:
AUMENTANO REDDITIVITÀ E CASH FLOW, SI RIDUCE ULTERIORMENTE IL DEBITO NEI
PRIMI 9 MESI RICAVI IN CRESCITA MIGLIORANO CASH FLOW (10,7% DEI RICAVI) ED
EBITDA (+3,6%) +15,7% IL RISULTATO ANTE IMPOSTE: NEGLI USA E IN ITALIA I
MIGLIORI PROGRESSI
Milano, 68 Novembre 2002 - Il Consiglio di Amministrazione di Autogrill
S.p.A., riunitosi il 6 novembre sotto la presidenza di Gilberto Benetton, ha
approvato la Relazione Trimestrale (*) relativa al terzo trimestre 2002. Nel
periodo in esame, il più importante dell'anno per il business, il Gruppo
Autogrill ha evidenziato un chiaro miglioramento della sua capacità di
penetrazione nel mercato attraverso un aumento di valore per i consumatori,
ottenuto agendo sul mix dell'offerta e su un appropriato potenziamento del
servizio. L'andamento dei primi nove mesi. Al 30 settembre 2002, il Gruppo
Autogrill ha realizzato un fatturato consolidato di 2.427,5 milioni di euro,
con un incremento dell'1,0% rispetto ai primi 9 mesi dell'anno precedente. A
cambi costanti, l'incremento è pari al 2,6%. Il fatturato consolidato a
catena, comprensivo delle vendite realizzate dai locali in franchising, ha
raggiunto i 2.485,8 milioni di euro (+2,6% a cambi costanti). L'Ebitda ha
evidenziato una crescita del 3,6% (+5,4% a cambi costanti) e ammonta a 310,3
milioni di euro, pari al 12,8% dei ricavi (era il 12,5%). Rispetto al 30
settembre 2001, l'indebitamento finanziario netto si riduce di 186,4 milioni
di euro, pur scontando acquisizioni per circa 75 milioni di euro e
investimenti tecnici per 115,4 milioni di euro. Rispetto al 30 dicembre 2001
la riduzione è pari a 165,4 milioni di euro Il cash flow ante imposte
aumenta dell'8,3% (10,1% a cambi costanti) a 258,9 milioni di euro (10,7%
dei ricavi), contro i 239,0 milioni di euro al 30 settembre 2001 (9,9% dei
ricavi). Il risultato prima delle imposte si incrementa del 15,7% (15,5% a
cambi costanti) a 57,5 milioni di euro, pari al 2,4% dei ricavi (erano 49,7
milioni di euro, pari al 2,1% dei ricavi, nel 2001). Nel periodo, il Gruppo
ha contabilizzato oneri straordinari per 16,5 milioni di euro, comprensivi
degli oneri di chiusura di due locations americane non in concessione e
della transazione relativa all'operazione Ristop in Italia. Escluse tali
componenti straordinarie, il risultato risulta di 74,0 milioni di euro, in
aumento del 56,1% rispetto ai 47,4 dei primi 9 mesi del 2001. Hmshost Corp.
Le vendite della controllata americana, che chiude il trimestre al 6
settembre, risultano pari a 1.169,3 milioni di dollari, con un incremento
del 6% rispetto al corrispondente periodo dell'anno precedente. L'aumento
delle vendite ha riguardato sia gli aeroporti (+ 4,3% a parità di
perimetro) che le locations autostradali (+9,6%, sempre a parità di
perimetro). Particolarmente positivo, per il secondo anno consecutivo,
l'andamento della redditività, con un Ebitda (155,2 milioni di dollari)
pari al 13,3% delle vendite, rispetto al 12,3% del periodo di confronto
(135,2 milioni). Le attività in Italia e negli altri Paesi europei. In
Italia nei primi nove mesi Autogrill ha realizzato ricavi per 758,2 milioni
di euro, in aumento dell'1,2% rispetto al corrispondente periodo dell'anno
precedente. L'Ebitda è aumentato del 2,3% a 125,4 milioni di euro (16,5%
dei ricavi). La crescita dei ricavi è risultata particolarmente marcata in
Francia (+6,5%) e in Spagna (+6,2%). L'andamento del trimestre. Nel terzo
trimestre i ricavi del Gruppo hanno fatto registrare rispetto, al terzo
trimestre dell'anno precedente, un aumento - calcolato a cambi costanti -
del 3,5%. In conseguenza del deprezzamento subito dal cambio del dollaro, i
ricavi registrano, a cambi correnti, a una flessione dell'1,4% a 900,8
milioni di euro. A cambi costanti, presentano un trend di crescita
particolarmente accentuato le attività Food & Beverage (ristorazione),
in aumento del 5,0%. Migliora sensibilmente l'Ebitda, in aumento del 3,2%
(+8,1% a cambi costanti) a 152,8 milioni di euro, pari al 17,0% dei ricavi,
grazie agli interventi sulla produttività e sui costi fissi attuati nei
principali mercati di riferimento. Il risultato ante imposte nel trimestre
flette del 14,5% rispetto allo stesso trimestre dell'anno precedente, ed è
pari a 57,3 milioni di euro. Escluse le componenti straordinarie, il
risultato ante imposte del trimestre registra invece un incremento del 10,4%
(14,1% a cambi costanti) passando dai 66,2 milioni di euro del 2001 agli
attuali 73,1. Andamento prevedibile della gestione Nel periodo successivo
alla chiusura del trimestre, le vendite hanno evidenziato, in tutti i
principali Paesi di attività, incrementi significativi sia rispetto al
corrispondente periodo dell'anno precedente, segnato dalle conseguenze dei
fatti dell'11 settembre, sia rispetto ai primi tre trimestri. Sulla base del
trend commerciale in atto, il Gruppo prevede quindi di chiudere il bilancio
2002 con ricavi in crescita rispetto all'anno precedente del 4,0% a cambi
costanti e dell'1,5% a cambi correnti. Il risultato netto consolidato atteso
per l'anno dipenderà anche da possibili cambiamenti, attualmente in corso
di definizione, della normativa fiscale italiana.
EMISSIONE DI TITOLI DI STATO A
MEDIO/LUNGO TERMINE
Roma, 8 novembre 2002 - Il Ministro dell'Economia e delle Finanze dispone
l'emissione di titoli di Stato, rappresentati dai seguenti prestiti - Buoni
del Tesoro Poliennali - triennali : Decorrenza : 15 settembre 2002; nona
tranche; scadenza : 15 settembre 2005; tasso d'interesse annuo lordo :
3,50%. - "quinquennali": Decorrenza, : 15 aprile 2002;
quattordicesima tranche; scadenza, : 15 ottobre 2007; tasso d'interesse
annuo lordo. : 5%; - "trentennali": Decorrenza, : 1? febbraio
2002; ottava tranche; Scadenza, : 1? febbraio 2033; tasso d'interesse annuo
lordo, : 5,75%. Tutti i buoni suddetti, il cui importo minimo
sottoscrivibile è di mille euro, sono emessi con il sistema dell'asta
marginale riferita al prezzo, senza indicazione di prezzo base di
collocamento e con esclusione delle richieste effettuate a prezzi inferiori
al "prezzo di esclusione". Sono ammesse a partecipare all'asta le
banche italiane, comunitarie ed extracomunitarie, nonchè le società di
intermediazione mobiliare e le imprese di investimento comunitarie ed
extracomunitarie indicate nei decreti recanti l'emissione dei suddetti
buoni. Detti operatori partecipano in proprio e per conto terzi. Le domande
di partecipazione devono essere inoltrate con indicazione, per ogni
richiesta, del relativo prezzo offerto. Ciascun operatore può formulare
sino ad un massimo di tre offerte, ciascuna ad un prezzo diverso e per un
importo non inferiore a 500.000 euro di capitale nominale; eventuali offerte
di importo inferiore non verranno prese in considerazione. Ciascuna offerta
non deve essere superiore all'importo in emissione; eventuali offerte di
ammontare superiore verranno accettate limitatamente all'importo medesimo. I
prezzi indicati varieranno di un importo minimo di un centesimo di euro;
eventuali variazioni di importo diverso vengono arrotondate per eccesso. Le
domande di partecipazione degli operatori devono essere avanzate - nel
termine previsto dal sottoindicato calendario - mediante trasmissione di
richiesta telematica da indirizzare alla Banca d'Italia tramite Rete
Nazionale Interbancaria con le modalità tecniche stabilite dalla Banca
d'Italia medesima e conosciute dagli operatori. L'assegnazione dei buoni
verrà effettuata, nella giornata in cui si perfezioneranno le operazioni
d'asta, al prezzo meno elevato tra quelli offerti dai concorrenti rimasti
aggiudicatari. Nel caso che le offerte al prezzo marginale non possano
essere totalmente accolte, si procede al riparto pro-quota, con i necessari
arrotondamenti. Il prezzo di aggiudicazione ed il prezzo di esclusione
saranno resi noti mediante comunicato stampa, nel quale verranno pure
indicati gli importi attribuiti agli "specialisti" nelle ultime
tre aste. Gli operatori partecipanti all'asta provvederanno ad attribuire ai
sottoscrittori i buoni assegnati, senza alcun onere aggiuntivo rispetto al
prezzo di aggiudicazione. Il regolamento dei buoni assegnati, da parte degli
operatori, verrà effettuato in via automatica tramite la procedura
giornaliera "Liquidazione titoli", al prezzo di aggiudicazione e
con corresponsione dei dietimi d'interesse dal giorno successivo alla data
di godimento dei buoni al giorno del regolamento. Per i Btp
"quinquennali" e "trentennali", per i quali è pervenuta
a scadenza la prima cedola, i sottoscrittori dovranno corrispondere,
rispettivamente, dietimi di interesse per 34 e 109 giorni. Agli operatori
medesimi viene riconosciuta, quale compenso dell'impegno assunto di
raccogliere le prenotazioni del pubblico, una provvigione - commisurata
all'ammontare nominale dei buoni assegnati - pari allo: 0,20% per i B.T.P.
triennali; 0,30% per i B.T.P. "quinquennali"; 0,40% per i B.T.P.
"trentennali". Il pubblico potrà prenotare i buoni presso le
suddette categorie di operatori nel termine previsto dal sottoindicato
calendario; gli intermediari potranno richiedere, a garanzia del buon fine
della sottoscrizione, l'eventuale versamento di un acconto sull'importo
nominale prenotato. Alla data prevista per il regolamento, il sottoscrittore
verserà l'importo corrispondente ai buoni assegnati, sulla base del prezzo
di aggiudicazione, nonché ai dietimi d'interesse dovuti; a fronte di tale
versamento, gli verrà rilasciata apposita ricevuta. Il calendario delle
operazioni di sottoscrizione è il seguente:
|
BTP triennali |
BTP quinquennali
|
BTP trentennali
|
Prenotazione da
parte del pubblico entro il
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13 novembre 2002
|
13
novembre 2002
|
13 novembre 2002
|
Presentazione
domande in asta: entro le ore 11,00 del
|
14 novembre 2002
|
14
novembre 2002
|
14 novembre 2002
|
Regolamento
sottoscrizioni
|
18 novembre 2002
|
18 novembre 2002
|
18 novembre 2002
|
dietimi
d'interesse da corrispondere
|
64 giorni
|
34 giorni
|
109 giorni
|
Gli operatori "specialisti in
titoli di Stato" hanno facoltà di partecipare ai collocamenti di
titoli di Stato, previsti automaticamente, in via supplementare alle aste di
emissione. L'offerta della tranche supplementare è stabilita, per ogni
emissione, per un importo massimo non superiore al 10% dell'ammontare
nominale offerto. Gli "specialisti" che non hanno partecipato
all'asta di emissione non sono ammessi al collocamento supplementare.
L'assegnazione supplementare avrà luogo al prezzo di aggiudicazione
determinato nell'asta della presente emissione. Le modalità e le condizioni
per la partecipazione degli "specialisti" alle assegnazioni
supplementari vengono indicate nei rispettivi decreti recanti l'emissione
dei titoli suddetti. Con successivo comunicato stampa verrà reso noto
l'ammontare nominale dei titoli in emissione.
EMISSIONE B.O.T.
Roma, 7 novembre 2002. - Il Ministero dell'Economia e delle Finanze ha
disposto un'emissione, con regolamento 15 novembre 2002, da effettuarsi
tramite asta il giorno 12 novembre 2002, di 7.250 milioni di Euro di B.O.T
così ripartiti: Trimestrali importo (in ml. di Euro) 3.250; scadenza
14.02.2003; gg 91. Annuali importo (in ml. di Euro) 4.000 scadenza14.11.2003
gg364 E' da tener presente che vengono a scadere B.O.T. per 8.500 milioni di
Euro, (ml. 3.500 trimestrali e ml. 5.000 annuali). I B.O.T. sono posti
all'asta con il sistema di collocamento dell'asta competitiva e senza
l'indicazione del prezzo base. I buoni possono essere sottoscritti per un
importo minimo di mille Euro. Non sono ammesse all'asta richieste senza
indicazione di prezzo. I prezzi indicati dagli operatori partecipanti alle
aste dei B.O.T., espressi in termini percentuali, possono variare, per tutte
le tipologie di titoli, di un millesimo di punto percentuale o multiplo di
tale cifra. L'importo di ciascuna richiesta non può essere inferiore ad un
milione e mezzo di Euro. Il collocamento dei B.O.T. verrà effettuato nei
confronti degli operatori di cui all'art. 5 del D.M. 11 febbraio 2002. In
attuazione di quanto disposto nella Sez.II - Tit. V del decreto legislativo
24 giugno 1998, n. 213, e relative norme di attuazione, in relazione alla
dematerializzazione dei titoli di Stato, i buoni ordinari del Tesoro sono
rappresentati da iscrizioni contabili a favore degli aventi diritto. Il
capitale nominale assegnato agli operatori partecipanti all'asta verrà
riconosciuto mediante accreditamento nel relativo conto di deposito
accentrato in titoli presso la Monte Titoli S.p.A.. A fronte delle
assegnazioni, gli operatori accrediteranno i relativi importi nei conti
intrattenuti con i sottoscrittori. Le richieste di acquisto - con un massimo
di tre per ciascuna tranche - dovranno pervenire alla Banca d'Italia,
esclusivamente tramite la rete nazionale interbancaria, entro e non oltre le
ore 11 del giorno 12 novembre 2002 con l'osservanza delle modalità
stabilite negli artt. 7 e 8 del D.M. 11 febbraio 2002. Si ricorda che in
caso di malfunzionamento delle apparecchiature che non consenta l'immissione
dei messaggi nella rete, le richieste di partecipazione all'asta debbono
essere inviate con modulo trasmesso via fax. Le richieste non pervenute
entro il termine stabilito di volta in volta nei decreti di emissione non
vengono prese in considerazione. Eventuali richieste sostitutive di quelle
corrispondenti già pervenute sono prese in considerazione solo se giunte
entro il termine di cui sopra, ai sensi del suindicato art. 8. Qualora le
richieste di ciascun operatore, anche complessivamente, superino l'importo
offerto dal Tesoro, esse verranno prese in considerazione a partire da
quella a prezzo più alto, fino a concorrenza dell'importo offerto. La
circolazione dei B.O.T. al 31 ottobre 2002 era pari a 133.635 milioni di
Euro, di cui ml. 2.000 a 267 gg., ml. 2.000 a 234 gg., ml. 1.500 a 81 gg.,
ml. 11.000 trimestrali, ml. 45.385 semestrali e ml. 71.750 annuali.
EMISSIONE DI CERTIFICATI DI CREDITO DEL
TESORO "ZERO COUPON"
Roma, 8 novembre 2002 - Il Ministro dell'Economia e delle Finanze dispone
l'emissione dei seguenti certificati di credito del Tesoro "zero
coupon": -CTZ 24 mesi: decorrenza : 28 giugno 2002 - nona tranche;
scadenza : 30 giugno 2004; importo nominale dell'emissione : 1.000 milioni
di euro. I certificati suddetti, il cui importo minimo sottoscrivibile è di
mille euro, sono emessi con il sistema dell'asta marginale riferita al
prezzo, senza indicazione di prezzo base di collocamento e con esclusione
delle richieste effettuate a prezzi inferiori al "prezzo di
esclusione". Sono ammesse a partecipare all'asta le banche italiane,
comunitarie ed extracomunitarie, nonché le società di intermediazione
mobiliare e le imprese di investimento comunitarie ed extracomunitarie
indicate nei decreti recanti l'emissione dei suddetti titoli. Detti
operatori partecipano in proprio e per conto terzi. Le domande di
partecipazione devono essere inoltrate con indicazione, per ogni richiesta,
del relativo prezzo offerto. Ciascun operatore può formulare sino ad un
massimo di tre offerte, ciascuna ad un prezzo diverso e per un importo non
inferiore a 500.000 euro di capitale nominale; eventuali offerte di importo
inferiore non verranno prese in considerazione. Ciascuna offerta non deve
essere superiore all'importo in emissione; eventuali offerte di ammontare
superiore verranno accettate limitatamente all'importo medesimo. I prezzi
indicati varieranno dell'importo minimo di un centesimo di euro ed eventuali
variazioni di importo diverso vengono arrotondate per eccesso. Le domande di
partecipazione degli operatori devono essere avanzate - entro le ore 11 del
giorno sottoindicato - mediante trasmissione di richiesta telematica da
indirizzare alla Banca d'Italia tramite Rete Nazionale Interbancaria con le
modalità tecniche stabilite dalla Banca d'Italia medesima e conosciute
dagli operatori. L'assegnazione dei certificati verrà effettuata, nella
giornata in cui si perfezioneranno le operazioni d'asta, al prezzo meno
elevato tra quelli offerti dai concorrenti rimasti aggiudicatari. Nel caso
che le offerte al prezzo marginale non possano essere totalmente accolte, si
procede al riparto pro-quota, con i necessari arrotondamenti. Il prezzo di
aggiudicazione ed il prezzo di esclusione saranno resi noti mediante
comunicato stampa. Gli operatori partecipanti all'asta provvederanno ad
attribuire ai sottoscrittori i certificati assegnati, senza alcun onere
aggiuntivo rispetto al prezzo di aggiudicazione. Il regolamento dei
certificati assegnati, da parte degli operatori, verrà effettuato in via
automatica tramite la procedura giornaliera "Liquidazione titoli",
al prezzo di aggiudicazione. Agli operatori medesimi viene riconosciuta,
quale compenso dell'impegno assunto di raccogliere le prenotazioni del
pubblico, una provvigione - commisurata all'ammontare nominale dei
certificati assegnati - pari allo 0,20%. Il pubblico potrà prenotare i
certificati presso le suddette categorie di operatori nel giorno
sottoindicato; gli intermediari potranno richiedere, a garanzia del buon
fine della sottoscrizione, l'eventuale versamento di un acconto sull'importo
nominale prenotato. Alla data prevista per il regolamento, il sottoscrittore
verserà l'importo corrispondente ai certificati assegnati, sulla base del
prezzo di aggiudicazione; a fronte di tale versamento, gli verrà rilasciata
apposita ricevuta. Il calendario delle operazioni di sottoscrizione è il
seguente: - prenotazione da parte del pubblico: entro il giorno 11 novembre
2002; - presentazione domande in asta: entro le ore 11,00 del giorno 12
novembre 2002; - regolamento sottoscrizione: il giorno 15 novembre 2002.
Come di consueto, gli operatori "specialisti in titoli di Stato"
hanno facoltà di partecipare ai collocamenti di titoli di Stato, previsti
automaticamente in via supplementare alle aste di emissione. L'importo della
tranche supplementare è stabilito nella misura massima del 10%
dell'ammontare nominale offerto. Gli "specialisti" che non hanno
partecipato all'asta di emissione non sono ammessi al collocamento
supplementare. L'assegnazione supplementare avrà luogo al prezzo di
aggiudicazione determinato nell'asta relativa alla presente emissione. Le
modalità e le condizioni per la partecipazione degli
"specialisti" all'assegnazione supplementare vengono indicate nel
decreto recante l'emissione dei relativi titoli.
LUFTHANSA: "LOUNGE CLASSICS"
PER INTRATTENERE I PASSEGGERI A BORDO
Milano, 8 novembre 2002 - A partire dal 1 novembre Lufthansa ha introdotto
alcune novità nel suo programma di intrattenimento di bordo. Tre nuovi
canali musicali, realizzati in collaborazione con Sony Music arricchiscono
il programma audio. "Lounge" (canale 8) offre i classici della
musica lounge con brani rilassanti e classici del jazz. Questo programma
accompagnerà i passeggeri a bordo di Boeing 747 e Airbus A340 durante
l'imbarco e dopo l'atterraggio. Su canale 9, "Ballads", è
disponibile la sedicesima raccolta della serie di successo "KuschelRock".
Per tutto il mese di novembre e dicembre, su "Album Special"
(canale 10), i passeggeri potranno ascoltare "Wonderful Christmas
Dreams", canzoni natalizie eseguite da cantanti di fama internazionale
e star della musica soul. Una selezione delle produzioni Sony Music estratte
dal programma di bordo Lufthansa potrà essere acquistata in futuro sul
catalogo Miles & More e Sky Shop. "Siamo lieti di aver trovato in
Sony Music un partner d'eccezione con un repertorio unico", ha
commentato Frank Maier, Direttore Marketing Communication di Lufthansa.
"La collaborazione con Sony costituisce un vero arricchimento sul piano
dell'intrattenimento musicale di bordo". Balthasar Schramm, Presidente
di Sony Music Entertainment per Germania, Svizzera e Austria (Gsa) aggiunge:
"La musica è il linguaggio internazionale delle emozioni. E' bello
immaginare che i passeggeri di Lufthansa durante i loro viaggi in tutto il
mondo ascoltino le nostre proposte musicali. Lufthansa e Sony sono partner
ideali e sono orgoglioso di questa nuova collaborazione". Lufthansa è
stata più volte premiata dalla World Airline Entertainment Association (Wae)
per il suo "Magazine on Air". Nella categoria "Best Video
Magazine Style Program" è stata insignita dell'Avion Award di bronzo:
"Airline Oscar". Il Videomagazine Lufthansa, disponibile in due
versioni, offre informazioni in ambito tecnologico, economico e di viaggi.
La lista completa dei titoli di tutti i canali musicali nonché quella dei
film è disponibile sulla rivista di bordo Lufthansa, o consultabile sul
sito www.lufthansa.it (InfoFlyway:
Prodotti e Servizi/Durante il volo/Lufthansa Inflight Entertainment).
AIR DOLOMITI: A GIUGNO LOAD FACTOR
ANCORA IN CRESCITA (+1,1 P.P.) - 1° SEMESTRE: PREMIATA LA FORTE ESPANSIONE
DEL NETWORK (+24%)
Milano, 8 novembre 2002 - Air Dolomiti, la Compagnia regionale italiana
quotata al Mta e partner di Lufthansa, diffonde i dati preliminari di
traffico del mese di giugno e le valutazioni del semestre appena trascorso.
L'eccellente performance del mese di giugno palesa definitivamente il trend
positivo di crescita della Compagnia, già anticipato dai risultati di
maggio: passeggeri in costante aumento (+17,3%), crescita della domanda
(+19,7%) superiore alla crescita dell'offerta (+17,3%) e quindi Load Factor
superiore al dato dello scorso anno (+1,1 p.p.). Con il mese di giugno,
infatti, Air Dolomiti incomincia a raccogliere i frutti del lungimirante
piano di espansione presentato a dicembre, che si caratterizzava soprattutto
per il potenziamento del piano flotta a 27 aerei previsti per il 2004
rispetto ai 21 pianificati precedentemente. Air Dolomiti è stato uno dei
pochi attori dinamici dello scenario Europeo, aprendo nuovi mercati e
soddisfacendo le richieste di alcuni bacini d'utenza abbandonati dai grandi
vettori. Da dicembre, infatti, la Compagnia ha sviluppato costantemente la
propria attività sia di feederaggio sui principali hub europei della Star
Alliance che point to point:
Nuovi voli
Genova - Francoforte
2 voli giornalieri
Dicembre Bologna - Bruxelles
3 voli giornalieri
Gennaio Venezia - Bari
2 voli giornalieri
Febbraio Bologna - Bari
2 voli giornalieri
Marzo Verona - Madrid
1 volo giornaliero
Aprile Napoli - Verona
2 voli giornalieri
Giugno Rimini - Monaco di Baviera
1 volo giornaliero
Giugno Verona - Brindisi
venerdì, sabato e domenica
Giugno La Compagnia quindi vince la sfida: in contro tendenza
rispetto al settore del trasporto aereo ha ampliato la propria flotta (21
aerei a giugno) ed esteso continuamente il network ed oggi viene premiata
dagli ottimi risultati. Air Dolomiti, infatti, nel primo semestre ha
aumentato notevolmente la capacità offerta (+24%) ricevendo dal mercato una
risposta molto positiva: il traffico di linea, espresso in Rpk (Revenue
Passenger Kilometres) è cresciuto del 22,1%. Alcide Leali, Presidente di
Air Dolomiti, commenta: "Giugno 2002 è un mese importante nella storia
della Compagnia. Abbiamo trasportato quasi 100.000 passeggeri di linea
registrando il sorpasso della crescita della domanda sulla crescita
dell'offerta già dopo pochi mesi dall'apertura dei nuovi voli. In questo
momento il settore vede le major recuperare il Load Factor solo al caro
prezzo di forti riduzioni della capacità, mentre i vettori come Air
Dolomiti, con modelli di business emergenti, continuano ad investire con un
rapido ritorno commerciale, incrementando costantemente le proprie quote di
mercato. Sempre più protagonisti del trasporto aereo internazionale
ripongono la loro fiducia quindi in Air Dolomiti: dopo la consolidata
partnership con Lufthansa, United e Austrian Airlines hanno esteso il loro
codice ai voli di Air Dolomiti. Inoltre, coerentemente con la nostra
strategia di focus sul passeggero High Yield, a pochi mesi
dall'inaugurazione di Settimocielo Dream, la Business Class della Compagnia,
abbiamo accelerato il progetto Customer Relationship Management (Crm)
concludendo un accordo per il potenziamento del software necessario
all'implementazione finale. La reazione sempre più favorevole del mercato
è un segnale fondamentale della validità del nostro piano di sviluppo ed
è per questo che oggi mi sento di confermare gli obiettivi prefissati per
fine anno: 1.050.000 passeggeri ed il raggiungimento di un Load Factor
complessivo del 55%."
UN CD-ROM SULL'EUROPA FA SCUOLA IN
POLONIA
Milano, 8 novembre 2002 - Il Centro In Europa, con il sostegno della
Commissione europea, Direzione Generale Istruzione e Cultura e del Ministero
dell'Istruzione della Repubblica di Polonia, ha ideato il progetto
"Europa a Scuola 2002" rivolto agli studenti ed insegnanti delle
scuole medie superiori italiane e, per la prima volta, ad un campione di
scuole polacche. L'iniziativa comprende, da un lato, la diffusione di un
Cd-Rom didascalico e accessibile nel linguaggio che fornisce ai giovani una
visione complessiva dell'Unione europea, delle sue istituzioni e delle sue
principali politiche: in altre parole, come funziona e che cosa fa.
Dall'altro, le classi coinvolte nell'iniziativa si sfideranno in un concorso
su Internet dal 25 al 27 novembre: in palio una postazione multimediale
messa a disposizione dal Dixet, Distretto dell'Elettronica e delle Alte
Tecnologie e da Efestus, onlus che aiuta i disabili a divenire una risorsa
per la società anche attraverso le tecnologie dell'informazione. Il Centro
In Europa presenterà ai media l'azione Europa a Scuola 2002 oggi venerdì 8
novembre alle ore 11.30 presso la Rappresentanza a Milano della Commissione
europea Corso Magenta 59, Milano. Interverranno: Guido Podestà,
vicepresidente del Parlamento europeo Fiorella Ghilardotti, membro del
Parlamento europeo Adam Piesiewicz, Consolato Generale di Polonia a Milano
Roberto Speciale, presidente del Centro In Europa, Roberto Santaniello,
direttore della Rappresentanza a Milano della Commissione europea. Il Cd-Rom
sarà presentato da Carlotta Gualco, direttore del Centro In Europa. Per
informazioni: Commissione europea, Rappresentanza a Milano - tel. 02
4675141
SISTEMA DELLE QUOTE LATTE E
ORGANIZZAZIONE COMUNE DEI MERCATI AGRICOLI PER IL LATTE E I PRODOTTI
LATTIERI: L'IMPATTO DELLE OPZIONI FUTURE DISPONIBILE ON-LINE UNA RELAZIONE
REDATTA DAL CONSORZIO INRA-UNIVERSITÀ DI WAGENINGEN PER CONTO DELLA
COMMISSIONE EUROPEA
Bruxelles, 8 novembre 2002 - La relazione riporta l'analisi di impatto
effettuata, su richiesta della Commissione europea, da un consorzio dei
esperti dell'Inra (Institut National de la Recherche Agronomique, Francia) e
dall'Università di Wageningen (Paesi Bassi) in vista della preparazione
della relazione della Commissione europea sulle quote latte (SEC(2002)789
def.). Obiettivo dello studio, elaborare una valutazione quantitativa
ex-ante di politiche alternative nel settore lattiero per l'Unione europea
nel periodo 2000 - 2014, con l'aiuto di strumenti di modellazione. La
relazione analizza l'impatto esercitato da quattro diversi insiemi di
scenari per il futuro del regime delle quote latte sui mercati del latte e
dei prodotti lattieri, e sui produttori di latte dell'UE. La relazione
valuta inoltre le conseguenze sul bilancio dell'UE, per i consumatori e per
il settore di trasformazione dei prodotti lattieri nell'UE. [[Testo
completo dello studio (in inglese, in formato .pdf)]
10.000 TETTI FOTOVOLTAICI
Pisa, 8 novembre 2002 - Rientra nel Programma "10.000 Tetti
Fotovoltaici" varato dal Ministero dell'Ambiente il nuovo impianto
fotovoltaico realizzato con i moduli di Helios Technology presso la Scuola
Elementare di Musigliano Cascina, in provincia di Pisa. Computer, apparecchi
di illuminazione interna, scaldabagni ed altri dispositivi elettrici a 220
volt vengono dunque alimentati grazie all'energia del sole, nel pieno
rispetto dell'ambiente. La scelta di installare l'impianto fotovoltaico ha
comportato per la Scuola di Musigliano un duplice vantaggio economico: da
una parte un risparmio sulla spesa annua di energia elettrica e dall'altro
un finanziamento in conto capitale pari al 75% del costo dell'impianto. Per
l'intervento, durato all'incirca due settimane, sono stati utilizzati i
moduli H900 da 90 watt di Helios Technology, particolarmente indicati per le
connessioni alla rete elettrica. Grazie agli avanzati processi di
fabbricazione e all'impiego di 36 celle ad alta efficienza I-Max in silicio
monocristallino da 135x135 mm, gli H900 sono infatti moduli ad alta densità
di potenza in grado di garantire massima affidabilità, efficienza e durata
nel tempo. Garantiti per 25 anni sulla potenza, sono moduli che hanno
ottenuto il certificato di omologazione Jrc-Ispra Iec 61215, requisito
richiesto nella specifica tecnica del Programma "10.000 Tetti
Fotovoltaici" per poter accedere al finanziamento pubblico.
L'applicazione realizzata presso la scuola di Musigliano ha richiesto in
totale l'impiego di 54 moduli, per una potenza complessiva di 5 KW. Tali
moduli sono stati ancorati al tetto della scuola tramite una speciale
struttura metallica di supporto. L'impianto ha richiesto inoltre
l'installazione di due inverter, per trasformare la corrente continua in
corrente alternata portandola così a tensione e frequenza di rete. In tal
modo l'energia prodotta dai moduli viene immessa direttamente nella rete
elettrica di distribuzione. L'impianto così realizzato con i moduli Helios
garantirà gratuitamente alla Scuola di Musigliano l'approvvigionamento di
energia necessaria per alimentare le utenze elettriche della struttura
scolastica.
CONVEGNO NAZIONALE BIODIESEL -
12-11-2002
Milano, 8 novembre 2002 - E' stato organizzato un Convegno sul tema : 'Il
Biodiesel: una opportunità per la difesa dell'ambiente, il risparmio
energetico e l'agricoltura - Motivazioni e percorsi istituzionali', che si
terrà martedì 12 novembre 2002 dalle 9.00 alle 14.00 presso il Centro
Congressi Fondazione Cariplo di Milano, via Romagnosi, 6. Il convegno è
promosso dalla Regione Lombardia, d'intesa con il Ministero delle Politiche
Agricole e Forestali, nell'ambito del Programma Nazionale Biocombustibili
Prpobio, con la collaborazione di Assobiodiesel, Cti Energia Ambiente e
Kyoto Club. Il Convegno si propone di illustrare esempi di applicazione del
biodiesel in Italia ed i percorsi istituzionali, seguiti da diverse
organizzazioni pubbliche e private, per favorire la sua utilizzazione.
L'obiettivo è quello di offrire lo spunto per nuove iniziative di ulteriore
diffusione di questo biocombustibile, utili per attivare politiche di
sviluppo sostenibile, conseguire risparmi energetici e ridurre gli impatti
ambientali, attraverso opportune collaborazioni sinergiche tra mondo
agricolo, imprese ed Amministrazioni statali e locali.
TERZO RAPPORTO FISE ASSOAMBIENTE: ''L'ITALIA
DEL RECUPERO'' ANCHE QUEST'ANNO, RICICLA 2002 SARA' IL CONTESTO PIU'
QUALIFICATO PER LA PRESENTAZIONE DEL RAPPORTO FISE ASSOAMBIENTE SUL RICICLO
DEI RIFIUTI
Rimini, 8 novembre 2002 - Un appuntamento ormai atteso, tanto dalle imprese
quanto dai referenti istituzionali, per fare il punto sullo stato di
recupero e del riciclo dei rifiuti (carta, gomma, vetro, beni durevoli,
plastica, autoveicoli fuori uso ed inerti) e fotografare le realta'
operative e di mercato esistenti nonche' le esigenze e le criticita' dei
singoli comparti. Un'istantanea resa ancora piu' interessante dai possibili
percorsi normativi ed operativi proposti da ciascun settore per la creazione
e la ridefinizione di nuovi soggetti e condizioni di gestione che assicurino
il raggiungimento degli obiettivi ambientali ed economici di riciclo, anche
alla luce dei recenti cambiamenti del quadro normativo di riferimento. A
conferma di cio', quest'anno, fra i protagonisti della presentazione in
Fiera si e' registrata la presenza dell'Onorevole Paolo Russo - Presidente
Commissione Bicamerale d'Inchiesta sul ciclo dei rifiuti, del Prof. Luciano
Morselli - Presidente Comitato Scientifico di Ricicla, oltre quella di
Gianfranco Faina - Presidente Conai, di Guido Morini - Nucleo per l'Ambiente
Confindustria, di Massimo Ferlini - Presidente Osservatorio Nazionale
Rifiuti ed infine di Corrado Scapino - Vice Presidente Fise - Assoambiente e
''padrone di casa'' del Convegno. ''Siamo ormai tutti consapevoli - ha
dichiarato Corrado Scapino, Vice Presidente Fise Assoambiente -
dell'importanza, o meglio del ruolo del sistema del recupero, il quale e'
cresciuto fino ad assumere una connotazione industriale, sia per l'economia
nazionale - vista la scarsita' di materie prime - sia per la salvaguardia
delle risorse ambientali non rinnovabili'' Non e' facile tracciare la
direzione verso cui si sta muovendo il recupero a causa dei mercati molto
frammentati che subiscono in larga parte l'influenza del variare dei costi
della materie prime di riferimento, ma che in qualche caso sembrano seguire
andamenti propri legati agli esiti della raccolta e quindi alla
disponibilita' di materie da riciclare. Altro elemento da considerare e' la
diffusa carenza della domanda di materiali riciclati, salvo per alcuni
materiali di riciclo consolidato, per i quali essa si allarga
progressivamente. In ogni caso emergono chiaramente dall'indagine condotta i
trend di settore che caratterizzano tanto il nostro Paese quanto i Paesi
dell'Europa e del bacino del mediterraneo. ''Si puo' affermare - ha aggiunto
Corrado Scapino - che soprattutto in alcuni settori altamente specializzati
come la plastica, l'Italia e' leader europeo per tecnologia, capacita'
impiantistiche e qualita' dei prodotti ottenuti. E' per questo motivo che
Fise Assoambiente ritiene suo compito predisporre quanti piu' strumenti di
conoscenza, di orientamento, e di stimolo per raggiungere importanti
risultati, in linea con quanto richiesto dalle direttive dell'Unione Europea
e dalle norme nazionali'' Uno dei settori piu' problematici e' sicuramente
quello della gomma che se da un lato registra una quarta posizione italiana
nella produzione di pneumatici usati (dopo Germania, Gran Bretagna e
Francia), dall'altro in termini di tonnellate evidenzia come l'Italia
risulti ancora la Nazione che destina il maggior quantitativo di pneumatici
fuori uso alle discariche. E' chiaro che tale situazione deve migliorare
anche perche' i campi di applicazione della gomma sono i piu' disparati e
spesso sconosciuti all'opinione pubblica. Si passa dall'utilizzo per le
superfici drenanti (ad es. campi di calcio e calcetto) a quello per le aree
di gioco (materiali per scivoli e altalene per attutire la cadute dei
bambini), per alcune parti di autovetture (freni, volanti, etc.), per le
ruote di valige, pattini e passeggini. Da sottolineare l'impiego della gomma
riciclata per condotte idriche drenanti, asfalti, parti di treni e tramvie,
porti oltre che per le segnaletiche stradali. Rispetto all'eccezionale
annata precedente, invece il 2001 e' stato meno positivo per il recupero
della carta: il crollo delle quotazioni del macero registratesi sul finire
del 2000 ha abbattuto di circa un quarto il fatturato delle imprese. Pur
tuttavia a livello di volumi riciclati (stimato in 504 milioni di Euro) si
puo' parlare di un trend sostanzialmente stabile. Infatti la raccolta
differenziata urbana di carta e cartone in Italia e' cresciuta dell'11%
soprattutto al centro sud. A sua volta il tasso di utilizzo continua a
registrare una crescita costante attestandosi nel 2001 intorno al 57%. E'
significativo il trend di crescita dell'export di carta riciclata verso
Paesi extraeuropei (Cina, India e Indonesia). Un comparto ormai consolidato
e' sicuramente quello del vetro che vede l'Italia registrare un incremento
di produzione del 2%. Un risultato pari a 64.000 tonnellate che ci ha
permesso di raggiungere i 3.310.000 tonnellate di produzione annua. In
ascesa anche la percentuale del riciclaggio che si e' assestata al 55% (+5%
vs 2001, +7% vs. 2000), raggiungendo cosi' la Francia. E' chiaro che il
comparto dipende in larga misura dall'andamento della raccolta differenziata
dove ancora oggi il Nord, migliorando le performance degli anni precedenti,
raccoglie da solo il 70%. Grazie al riciclo di 1.390.000 tonnellate di
rottame di vetro si e' risparmiato circa 1.426.000 barili di petrolio e si
e' evitata l'estrazione di 2.200.000 tonnellate di materie prime. In merito
ai Bdd (beni durevoli dismessi), nonostante l'assetto normativo presentasse
maggiori carenze rispetto agli altri comparti, a livello italiano si e'
avuto un incremento delle apparecchiature contenenti Cfc (Cloro Fluoro
Carburi, un composto tossico) correttamente recuperate (cioe' che hanno
subito il ciclo completo di recupero), essendo passate dai 251.000 pezzi del
2000 ai 336.000 del 2001; la percentuale di recupero sul totale dismesso e'
passata dal 24 al 31%. La vendita delle apparecchiature contenenti Cfc e'
cessata (secondo quanto stabilito dalla legge n. 549 del 1993) il
31/12/1994. Tuttavia, una gran quantita' di apparecchiature contenenti Cfc
sia nel sistema d'isolamento che nel circuito refrigerante, e' a tutt'oggi
ancora in funzione. Assoambiente auspica anche una maggiore collaborazione
da parti di tutti gli attori della filiera con riferimento soprattutto alle
aziende produttrici di riferimento (frigoriferi, surgelatori e
condizionatori, televisori, computer, lavatrici e lavastoviglie,
condizionatori d'aria), in particolare per la definizione del previsto
Accordo di programma. Nell'anno 2001, il settore della plastica (sensibile
all'attivita' economica in riduzione ed alla contrazione dei prezzi delle
materie prime plastiche nel secondo semestre) registra una flessione dei
volumi effettivamente riciclati (da 903.000 tonnellate nel 2000 a 853.000
tonnellate nel 2001) e del valore della produzione (da circa 434 milioni di
euro a circa 386 milioni di euro). Aumenta, invece, la capacita' installata:
da 1 milione e 384.000 tonnellate nel 2000 a 1 milione e 404.000 tonnellate
nel 2001. Ad ogni modo, il settore mantiene posizioni di leadership europea
per volumi, qualita' e tecnologie di rigenerazione e riciclo. Per quanto
riguarda il settore dell'autodemolizione (veicoli fuori uso), in Italia il
P.R.A. nel 2000 ha radiato circa 2 milioni di veicoli, dei quali circa
300.000 con la causale ''ritiro su aree private''. L'industria metallurgica
assorbe l'intero flusso derivante dalla demolizione dei veicoli avviati al
riciclaggio, salvo la restante parte leggera, denominata ''fluff'' (mix di
plastiche e scarti) attualmente conferita alla discarica, mentre gia' piu'
di 27.000 tonnellate di rifiuti plastici da autodemolizione hanno trovato la
strada del riciclo nel mercato delle materie plastiche. Dall'attuale
contesto normativo si rileva l'importante ruolo dei Centri di Raccolta che
costituiscono lo strumento operativo attraverso il quale si puo' assicurare
la demolizione ecologica dei veicoli e, quindi, la massimizzazione del
recupero dei materiali che li compongono. La direttiva 2002/151/CE sul fine
vita dei veicoli che diminuisce la quantita' e la pericolosita' dei rifiuti
provenienti d! alla demolizione dei veicoli a motore, richiede un sistema di
raccolta e smaltimento unitario ed omogeneo per tutto il territorio
nazionale, fruibile da qualsiasi cittadino. Per quanto attiene la
percentuale di recupero dei rifiuti inerti, l'Italia si colloca in una
posizione piuttosto arretrata rispetto agli altri Paesi europei, in
particolare nel settore dei rifiuti da costruzione e demolizione. In Europa
vengono prodotti circa 180 milioni di tonnellate di rifiuti inerti, di cui
40 milioni solo in Italia, pari al 50% della produzione nazionale di
rifiuti. In Italia vengono riciclate 2,5 milioni di tonnellate pari al 6%
circa dei rifiuti inerti prodotti annualmente.
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