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14 NOVEMBRE 2002
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PREVISIONI ECONOMICHE D'AUTUNNO DELLA
COMMISSIONE EUROPEA 2002 - 2004 PER L'AREA DELL'EURO E L'UNIONE EUROPEA
Bruxelles, 14 novembre 2002 Dopo il
declino dell'attività economica nell'ultimo trimestre dello scorso anno,
nel primo trimestre di quest'anno nell'area dell'euro e nell'UE si è
delineata una ripresa che però non è successivamente riuscita a prendere
slancio. È proseguita la contrazione degli investimenti e i consumi privati
sono rimasti deboli a causa dell'aumento dell'incertezza, impedendo alla
promettente ripresa degli scambi internazionali di influire positivamente
sulla domanda interna. La ripresa è molto più lenta rispetto al previsto e
il tasso medio di crescita nell'area dell'euro è stimato attorno allo 0,8%
nel 2002; nel 2003 esso dovrebbe essere pari solo all'1,8%. Si prevede che
la crescita accelererà solo a partire dalla seconda metà del prossimo
anno, a condizione che ritorni la fiducia, diminuiscano i prezzi del
petrolio e i mercati azionari rimangano stabili. L'aumento del tasso di
disoccupazione è comunque limitato e temporaneo, ma il calo dell'inflazione
è lento. A causa del deterioramento della situazione economica e
dell'allentamento della politica di bilancio, si prevede che il disavanzo
delle amministrazioni pubbliche salga al 2,3% del PIL nel 2002 nell'area
dell'euro (e all'1,9% del Pil nell'UE) e che non vi siano molti
miglioramenti nell'anno successivo. 1. Una ripresa mondiale irregolare Negli
Stati Uniti la ripresa favorita dalle decisioni politiche sta perdendo
vigore, nonostante gli effetti della riduzione dei tassi d'interesse e degli
stimoli a livello fiscale decisi dopo l'attacco terroristico dell'11
settembre. Gli scandali nelle imprese e il collasso dei mercati azionari
hanno danneggiato la fiducia dei mercati. Di conseguenza i pronostici sulla
crescita negli Usa sono stati rivisti al ribasso a circa il 2,3% nel 2002 e
nel 2003; non si dovrebbe registrare una sensibile accelerazione prima della
metà del 2003. Anche per l'America Latina le previsioni di crescita sono
state ridimensionate. Nel 2002 il quarto anno consecutivo di recessione in
Argentina è stato così grave da determinare una diminuzione del PIL del
continente. È proseguita la ripresa in altre regioni, in particolare in
Asia e nei paesi in transizione. Anche se i suoi risultati continuano ad
essere assai poco brillanti, il Giappone sembra star uscendo dalla
recessione. Si prevedono invece tassi di crescita elevati e in accelerazione
nel resto dell'Asia. In vista dell'adesione all'UE, l'espansione nei paesi
candidati prosegue, senza subire o quasi gli effetti negativi del
rallentamento della crescita nell'UE. La Russia è in una situazione simile.
Si prevede infine che alcuni paesi industrializzati, come il Canada,
l'Australia e la Nuova Zelanda, raggiungano elevati tassi di crescita. Nel
complesso, la crescita del Pil mondiale è stata rivista al ribasso e
stimata al 2,6% nel 2002; si prevede che salga al 4% nel 2004. Dopo la
contrazione registrata, per la prima volta in vent'anni, nel 2001, si
prevede che gli scambi internazionali crescano di circa il 2% nel 2002,
prima di accelerare aumentando di circa il 7% nel 2004. 2. Nessuna
accelerazione della crescita nell'area dell'euro La ripresa è iniziata in
maniera promettente nel primo trimestre del 2002. Le esportazioni sono
cresciute, le scorte sono state adeguate e le imprese sono diventate più
ottimiste sul futuro. Non vi è stata tuttavia un'accelerazione
dell'espansione nel resto dell'anno, e dunque il tasso di crescita medio
stimato per l'area dell'euro è rimasto ad uno striminzito 0,8%. È
possibile individuare due motivi per questo fallimento. Innanzitutto, il
ciclo non è concluso e occorre tempo prima che un eccesso di domanda o di
offerta venga riassorbito. Il ciclo attuale sembra essere determinato dai
fattori relativi all'offerta. Le tecnologie dell'informazione e della
comunicazione (Tic) hanno condotto ad un eccesso di investimenti e di
capacità, anche se non delle stesse dimensioni di quello registrato negli
Usa, mentre l'aumento dei prezzi dei generi alimentari e del petrolio ha
eroso il potere d'acquisto provocando una riduzione della domanda.
L'adeguamento avrebbe potuto essere più rapido se l'economia dell'UE fosse
meno rigida e più competitiva, consentendo risposte più flessibili in
termini di salari e di prezzi. Il secondo motivo riguarda fattori
particolari dell'attuale congiuntura. I mercati azionari sono crollati e le
tensioni geopolitiche in Medio Oriente hanno aumentato l'insicurezza, con
una conseguente riduzione della fiducia degli investitori ed un aumento del
risparmio delle famiglie. Ciò ha impedito che le esportazioni stimolassero
la produzione interna, la produzione di reddito e la spesa. 3. La domanda
interna è rimasta debole Di conseguenza, si prevede che i consumi privati
nell'area dell'euro aumentino solo dello 0,6% nel 2002 e che si registri una
contrazione degli investimenti per un altro anno. La metà del contributo
alla crescita proviene dalle esportazioni nette. Una contrazione degli
investimenti è prevista in quasi tutti gli Stati membri, ma in Germania e
in Italia i consumi privati sono destinati a ridursi anche nel 2002; questi
due Stati membri hanno dunque realizzato le peggiori prestazioni quest'anno.
Anche nei Paesi Bassi, in Austria e in Portogallo la crescita è stata
particolarmente scarsa, mentre la Francia è rimasta al di sopra della
media, anche se al di sotto delle aspettative. 4. Il miglioramento è
rinviato di un altro anno La fiducia è diminuita, la produzione industriale
continua a essere inferiore a quella di un anno fa e le vendite al dettaglio
sono deboli, il che fa supporre che la crescita rimarrà scarsa per un altro
trimestre o due, anche se non si prevede una contrazione del Pil.
L'adeguamento delle scorte si sta concludendo, non vi sono squilibri
considerevoli e si prevede un ritorno della fiducia. L'economia dell'area
dell'euro dovrebbe dunque conoscere un rilancio entro la metà del 2003,
approfittando di un miglioramento del clima internazionale e di condizioni
monetarie favorevoli. La crescita media del Pil nell'area dell'euro per il
prossimo anno dovrebbe arrivare solo all'1,8%, il che rappresenta una
correzione al ribasso di 1,1 punti percentuali rispetto alle previsioni di
primavera della Commissione. Visto che la crescita dell'occupazione e dei
redditi reali è contenuta, l'aumento dei consumi privati sarà limitato
all'1,7% nel 2003. Riprenderà la crescita degli investimenti, ma le
pressioni sui margini di profitto e la capacità sufficiente ne limiteranno
l'espansione al 2%. 5. Fondamentali solidi turbati dall'insicurezza
L'insicurezza è aumentata e l'UE sembra particolarmente vulnerabile perché
le rigidità ancora esistenti nei mercati dei prodotti, del lavoro e dei
capitali rendono difficile reagire agli shock. Questa incertezza generale
deriva dalla minaccia di un conflitto militare e dal crollo dei mercati
azionari, con effetti negativi sulla fiducia di consumatori e investitori. I
prezzi del petrolio sono aumentati a quasi 30 dollari al barile nel terzo
trimestre del 2002 a causa della minaccia di guerra contro l'Iraq, ma sono
scesi in ottobre e all'inizio di novembre. Le previsioni della Commissione
si basano su una diminuzione a 21 dollari nella seconda metà del 2003, con
una media annua di circa 24,1 dollari. Se non si verifica questa diminuzione
e i prezzi del petrolio rimangono superiori di circa 10 dollari, occorre
diminuire la crescita del prossimo anno di circa 1/4 di punto, mentre
l'inflazione potrebbe aumentare di circa 3/4 di punto. Il calo dei mercati
azionari influenza il costo e la disponibilità del capitale e riduce la
ricchezza finanziaria delle famiglie. Questo calo pesa anche sulla struttura
finanziaria delle imprese di assicurazione e dei fondi pensione, suscitando
la preoccupazione delle famiglie sul livello delle pensioni future e delle
imprese sulla necessità di sistemare i propri bilanci piuttosto che
prevedere nuovi investimenti. Un clima difficile per le aziende e le
questioni relative al governo delle imprese hanno aumentato il premio di
rischio sui prestiti, rendendo il credito più caro rispetto a quanto
potrebbero suggerire le condizioni monetarie favorevoli. Tuttavia, quando
svaniranno queste incertezze, i solidi fondamentali dell'economia dell'UE
dovrebbero permettere una crescita superiore al tasso potenziale a partire
dalla seconda metà del prossimo anno, determinando un tasso medio di
crescita del 2,7% nel 2004. Il tasso di risparmio delle famiglie è elevato
e il saldo delle partite correnti è positivo. I bilanci delle imprese sono
stati rafforzati negli anni '90 e sono fondamentalmente sani. La maggior
parte della ricchezza delle famiglie non è rappresentata da partecipazioni
azionarie ma da beni immobili, il cui valore è cresciuto (tranne che in
Germania) e per i quali il pagamento di mutui è diminuito grazie ai bassi
tassi d'interesse. Il quadro politico macroeconomico, infine, è orientato
alla stabilità e alla crescita. 6. Il mercato dell'occupazione ha tenuto
nel 2002; scarsi miglioramenti nel 2003 Malgrado il netto rallentamento, si
prevede che la creazione di nuovi posti di lavoro prosegua, anche se ad un
ritmo debole, ed è probabile che l'aumento del tasso di disoccupazione
rimanga limitato nel 2002. L'occupazione è scesa quest'anno solo in
Germania e in Austria. L'andamento generale nell'area dell'euro è in netto
contrasto con gli Usa, che sono probabilmente destinati a registrare un
biennio (2001 e 2002) di diminuzione dell'occupazione. Le riforme
strutturali attuate in passato hanno aumentato il contenuto di occupazione
della crescita nell'UE, ma sembra essere presente anche un certo accumulo di
manodopera, i cui effetti saranno avvertiti il prossimo anno. Il tasso di
disoccupazione previsto per l'area dell'euro è dell'8,3 % nel 2003 e dunque
solo di poco superiore a quello dell'anno precedente, anche se in diversi
Stati membri (in particolare nei Paesi Bassi e in Portogallo) il tasso di
disoccupazione continua a crescere in maniera più decisa. Si prevede una
creazione netta di circa 1 milione di posti di lavoro nel 2002 - 2003, ma se
la crescita accelera nell'area dell'euro sarà possibile crearne un numero
maggiore nel solo 2004. 7. Due anni di scarsa crescita della produttività
del lavoro Se da un lato il mercato del lavoro è rimasto relativamente
stabile, dall'altro si prevede che gli aumenti di produttività restino
bassi per un altro anno nel 2003 e che di conseguenza aumenti il costo del
lavoro per unità di prodotto. Si tratta in una certa misura di una reazione
ciclica normale in quanto l'occupazione reagisce con ritardo al
rallentamento dell'attività, ma essa esercita tuttavia un'ulteriore
pressione sulla redditività delle imprese e pesa sulla ripresa degli
investimenti. La diminuzione della produttività potrebbe essere inferiore
se i mercati del lavoro fossero maggiormente flessibili. 8. La diminuzione
dell'inflazione è lenta Un'inflazione di fondo ostinatamente alta,
l'aumento dei prezzi dei servizi, la crescita del costo del lavoro per unità
di prodotto e i prezzi del petrolio che continuano a rimanere elevati, fanno
sì che l'inflazione scenda solo lentamente. I differenziali d'inflazione
erano considerevoli nel 2002 e diversi paesi hanno aumentato le imposte
indirette. Non si prevede che l'inflazione misurata in termini di Iapc
(indice armonizzato dei prezzi al consumo) nell'area dell'euro scenda in
media al di sotto del 2% nel 2003 dal 2,3% stimato per quest'anno, ma nel
2004 l'inflazione in termini di Iapc potrebbe essere scesa all'1,8%. 9.
Considerevole peggioramento delle finanze pubbliche nell'area dell'euro nel
suo complesso ... A causa soprattutto dell'andamento ciclico negativo, il
disavanzo delle amministrazioni pubbliche nell'area dell'euro nel suo
complesso è salito al 2,3% del Pil nel 2002 e scenderà solo marginalmente
al 2,1% nel prossimo anno. Questo rappresenta per entrambi gli anni un
aumento di quasi l'1% del Pil rispetto alle proiezioni iniziali per il
disavanzo contenute nelle previsioni di primavera della Commissione. Nel
2002, oltre al peggioramento della situazione economica, altri elementi
hanno contribuito all'aggravarsi del deficit: i cattivi risultati del 2001
hanno determinato una situazione di partenza peggiore, ma vi sono stati
anche eccessi di spesa. Come annunciato nei bilanci di previsione
attualmente in discussione a livello nazionale, nel 2003 verranno prese
alcune misure per ridurre il disavanzo. Solo le misure di bilancio adottate
o note in sufficiente dettaglio sono state prese in considerazione per le
previsioni per il 2003. Per il 2004, le proiezioni si basano sull'abituale
ipotesi di invarianza delle politiche; il disavanzo previsto, all'1,8% del Pil,
rimane sensibile. 10. ... anche se la situazione varia molto da uno Stato
membro dell'area dell'euro all'altro. Nel 2002, si stima che quatro paesi
dell'area dell'euro abbiano saldi strutturali positivi o prossimi al
pareggio. Nei Paesi Bassi, il disavanzo nominale è in aumento, ma il
disavanzo strutturale rimane limitato e si corregge. La Grecia, secondo i
dati rivisti, non è invece in una tale situazione e il suo debito pubblico
è molto elevato. Anche l'Irlanda e l'Austria avevano ottenuto risultati
positivi, ma le riduzioni di imposte in Irlanda e la spesa dovuta alle
inondazioni in Austria hanno peggiorato i conti pubblici. In Italia, il
debito è salito al di sopra del 110% del Pil; il disavanzo effettivo al 2,4
% del Pil è preoccupante, ma si prevede che diminuisca leggermente nel
2003. Si prevede d'altro canto che il disavanzo della Francia salga dal 2,7%
del Pil nel 2002 al 2,9% nel 2003. Due paesi potrebbero avere deficit
superiori al 3% del Pil per due anni consecutivi, anche se stanno
considerando misure aggiuntive per evitarlo: Portogallo (nel 2001 e nel
2002) e Germania (nel 2002 e nel 2003). Dei quattro paesi che hanno superato
la soglia del 3% o che vi si stanno avvicinando, solo la Germania e il
Portogallo compiono uno sforzo strutturale dello 0,5% del Pil nel 2003 per
ridurre il proprio disavanzo.
LA COMMISSIONE ILLUSTRA LE PRIORITÀ
PER LO SVILUPPO SOSTENIBILE NELL'AMBITO DEL 6PQ: RICERCA SULL'ENERGIA, I
TRASPORTI E L'AMBIENTE.
Bruxelles, 14 novembre 2002 - La Commissione ha affermato che, nel contesto
del nuovo sesto programma quadro (6PQ), i finanziamenti europei per la
ricerca in materia di sviluppo sostenibile saranno convogliati verso i
progetti relativi alla ricerca sull'energia, i trasporti e l'ambiente.
Intervenendo alla conferenza di lancio del 6PQ, l'11 novembre a Bruxelles,
Pablo Fernández Ruiz, direttore dell'unità "Energia" della Dg
Ricerca, ha dichiarato che la Commissione ha selezionato delle priorità in
grado di "fornire un terreno fertile per le attività di ricerca"
in materia di sviluppo sostenibile. Durante il suo intervento, Fernández
Ruiz ha affermato che "la ricerca scientifica è il fondamento di
qualsiasi politica sullo sviluppo sostenibile" e ha precisato che per
le iniziative in materia di energia, la Commissione cercherà di raggiungere
un equilibrio fra i progetti a breve-medio termine e quelli a medio-lungo
termine. Per quanto concerne la sezione di attività relative alla ricerca
ambientale, Fernández Ruiz ha sottolineato che la lotta al cambiamento
climatico rappresenta un obiettivo chiave, avvertendo, tuttavia, che non sarà
possibile ottenere risultati immediati. Alcuni ambiti di ricerca verranno
considerati prioritari nell'ambito del 6PQ, come l'acqua, la biodiversità,
la desertificazione, la gestione del territorio e i meccanismi degli
inquinanti ad effetto serra. Il principale obiettivo dell'attività di
ricerca della Commissione in materia di trasporti sarà quello di elaborare
sistemi in grado di garantire "emissioni ed incidenti prossimi allo
zero", ha affermato Fernández Ruiz. I temi chiave nel settore dei
trasporti verteranno sulla riduzione del traffico, i sistemi di trasporto
intelligenti, i nuovi concetti e carburanti per veicoli, il rinnovamento del
trasporto ferroviario e la navigazione marittima e fluviale. L'ultima
sottosezione mira ad identificare fonti energetiche differenziate ed
ecologiche e a consentire l'abbandono delle soluzioni non sostenibili.
Secondo Fernández Ruiz, gli obiettivi impliciti consistono nel ridurre i
gas-serra, garantire l'approvvigionamento energetico e creare un mercato
interno competitivo per l'energia in seno all'UE. I progetti a breve termine
in materia di energia verteranno sui combustibili puliti, i metodi per il
risparmio energetico, l'edilizia ecologica e i carburanti per automobili
alternativi come i biocarburanti. Le attività a lungo termine si
concentreranno sulle nuove fonti di energia come l'idrogeno, l'utilizzo
delle pile a combustibile, il trasporto e lo stoccaggio di energia, la
biomassa e lo sviluppo di sistemi a combustibili fossili più puliti. Fernández
Ruiz ha ricordato, inoltre, le attività in materia di energia nucleare
finanziate da Euratom, affermando che l'Ue deve mirare a sfruttare appieno
il potenziale offerto da questa tecnologia. Egli ha affermato che le
politiche europee in materia di combustibile nucleare devono essere definite
dopo aver consultato i cittadini e ha sottolineato la necessità di condurre
ricerche in materia di gestione dei rifiuti nucleari e radiazioni. Secondo
Fernández Ruiz, anche il potenziamento della ricerca sulla tecnologia di
fusione nucleare dovrebbe costituire una priorità.
DALLA CONFERENZA DI LANCIO DEL 6PQ
EMERGE CHE IL COORDINAMENTO DELLA RICERCA NON SARÀ POSSIBILE SENZA UNA
CERTA DOSE DI CORAGGIO POLITICO
Bruxelles, 14 novembre 2002 - Secondo quanto affermato dal presidente
dell'Associazione tedesca "Leibniz" Hans-Olaf Henkel nel suo
discorso di base, pronunciato l'11 novembre alla conferenza di lancio del
sesto programma quadro (6PQ), da parte dei politici è necessaria una certa
dose di coraggio se si vuole creare un reale coordinamento della ricerca a
livello Europeo. "Pur riconoscendo la necessità di un'integrazione
della ricerca europea, siamo consapevoli dei problemi esistenti. Il
coordinamento a livello europeo necessita dell'assunzione di importanti
decisioni, che occorre spiegare all'elettorato a livello regionale. I
politici devono dar prova di grande coraggio". Henkel ha aggiunto che i
leader europei si sono comportati discretamente fino ad oggi. A suo avviso,
occorre riconoscere al Consiglio europeo il merito di "un esordio così
incoraggiante". Con quest'affermazione, Henkel ha fatto riferimento non
solo al nuovo ed innovativo sesto programma quadro, ma anche alla decisione,
assunta al Consiglio di Barcellona nel marzo 2002, di elevare la spesa per
la ricerca al tre per cento dei PIL nazionali entro il 2010. Nel suo
discorso inaugurale, il primo ministro belga Guy Verhofstadt ha sottolineato
l'importanza di quest'obiettivo, affermando che solo nel momento in cui la
spesa per la ricerca avrà raggiunto tale livello l'Europa sarà in grado di
competere con gli Usa e il Giappone. "Solo allora potremo avviare le
attività di ricerca necessarie per il XXI secolo", ha aggiunto
Verhofstadt. Inoltre, evidenziando l'importanza della scienza e della
tecnologia per la crescita economica, il Premier belga ha ricordato che tale
settore contribuisce per il 25-50 per cento alla crescita economica. Come si
può rafforzare la ricerca europea? "I governi dovrebbero fare ciò che
dicono, realizzare ciò che promettono e convogliare il denaro secondo la
parola data", ha affermato Henkel, aggiungendo che vi sono modelli di
riferimento, come la Svezia e la Finlandia, che dedicano già più del tre
per cento del Pil alla ricerca. Il commissario europeo per la Ricerca
Philippe Busquin ha riconosciuto le difficoltà che gli Stati membri e i
paesi candidati devono affrontare per elevare la spesa della ricerca ad un
simile livello, ma ha insistito sul fatto che quest'obiettivo "funge da
stimolo generale al compimento di progressi". Secondo Henkel i nuovi
strumenti introdotti nel 6PQ hanno accentuato il carattere politico del
programma rispetto ai precedenti, poiché prevedono l'utilizzo dei fondi per
affrontare le debolezze della ricerca europea. Tuttavia, egli ha esortato a
"non incorrere nel rischio di una politicizzazione della ricerca"
e, pur affermando che il 6PQ rappresenta un "punto di svolta" ed
uno "strumento di transizione", si è chiesto se esso, in realtà,
non sia troppo ambizioso e necessiti di un periodo di transizione più
lungo. Henkel sostiene, tuttavia, che "non abbiamo altra scelta se non
avere successo. Le sfide odierne della società possono essere affrontate
solo attraverso il progresso scientifico e tecnologico". In
un'affermazione nuovamente rivolta ai governi nazionali, Henkel ha sostenuto
che "la ricerca non deve più essere considerata un fattore di
prestigio nazionale", pur sottolineando che il principio della
concorrenza svolge ancora un ruolo vitale. "La concorrenza deve
continuare ad essere il principio cardine della ricerca", ha affermato
Henkel, aggiungendo: "È attraverso la concorrenza che si diventa
competitivi".
LIIKANEN ILLUSTRA LE SFIDE
DELL'ALLARGAMENTO AL FORUM "NORTHERN EDIMENSION"
Pori, 14 novembre 2002 - Nel suo intervento al forum internazionale "Northern
eDimension" tenutosi a Pori (Finlandia) l'11 novembre, il commissario
per le Imprese e la Società dell'informazione Erkki Liikanen ha illustrato
le implicazioni dell'allargamento dell'Ue, sottolineando l'importanza del
piano d'azione "Northern eDimension" per affrontare le sfide che
la regione nordica ha dinnanzi. "Ci troviamo alle soglie di una
riunificazione storica in Europa", ha dichiarato il Commissario.
"La decisione del Consiglio europeo di Bruxelles di due settimane fa
rappresenta un importante passo avanti. L'allargamento dell'Unione europea
comporta delle sfide per tutti i paesi della regione nordica e i suoi
effetti si ripercuoteranno sostanzialmente su tutti gli aspetti della
vita". La "dimensione nordica" riguarda la regione del Mar
Baltico e comprende i paesi dell'Ue situati in quella zona, oltre ad
Estonia, Lettonia, Lituania, Federazione russa, Polonia, Norvegia e Islanda.
Liikanen ha spiegato il modo in cui un'economia competitiva può offrire
maggiore produttività, generare ricchezza per i cittadini e aumentare il Pil
pro capite. "La ricchezza di una nazione deriva innanzitutto da un
elevato livello di occupazione e, in secondo luogo, dalla crescita della
produttività. Una volta raggiunto il livello massimo di occupazione, la
crescita della produttività rimane l'unica risorsa utilizzabile per
raggiungere i concorrenti di tutto il mondo. È per questo che la crescita
della produttività è così essenziale", ha affermato il Commissario.
Per rafforzare la produttività, secondo Liikanen "le tecnologie
dell'informazione e della comunicazione (Tic), ed il relativo utilizzo
produttivo, dovranno svolgere un ruolo importante, rendendo possibile
l'innovazione e semplificando i processi commerciali". Il Commissario
ha spiegato che per poter beneficiare appieno dei vantaggi offerti dalle Tic
in termini di crescita della produttività, occorre soddisfare tre
condizioni: innanzitutto, investire nelle Tic stesse, in secondo luogo
procedere alla ridefinizione delle attività e delle organizzazioni e,
infine, aumentare gli investimenti nel capitale umano. Il principale
strumento utilizzato dall'UE per promuovere tali obiettivi strategici è
rappresentato dall'iniziativa politica "eEurope". Il piano
d'azione "eEurope 2005" è volto a migliorare i servizi pubblici,
ad aumentare la trasparenza e la responsabilità e a facilitare l'accesso
alle Tic per i cittadini. Secondo Liikanen, il lancio del piano d'azione
"eEurope+" per i paesi candidati, l'anno scorso, "dimostra
che tali paesi condividono l'impegno politico dell'UE ad affrontare tali
sfide". Pur facendo propri tutti gli obiettivi strategici del suo
omologo "eEurope", questo piano si adatta alle particolari
esigenze dei paesi candidati. Il piano d'azione "Northern eDimension",
che sarà operativo fino al 2004, è uno strumento volto a facilitare la
transizione della regione del Mar Baltico verso la società
dell'informazione. Questo piano si ispira in larga misura alle iniziative
"eEurope" e "eEurope + ". "Il fatto che la regione
nordica sia molto eterogenea in termini di sviluppo economico, coesione
sociale, legami culturali, quadri normativi e ambiente commerciale
rappresenta una sfida", ha affermato il Commissario. "Ma
costituisce anche una motivazione per la cooperazione e il trasferimento
delle conoscenze. L'attiva partecipazione del settore privato in questo
ambito è fondamentale. L'iniziativa 'Northern eDimension' deve servire ad
attirare gli operatori economici". Riassumendo, Liikanen ha dichiarato:
"La situazione nella regione nordica mostra tutt'ora notevoli disparità
e molti dei paesi hanno ancora molto cammino da fare. In questo momento è
importante passare ai progetti concreti. Un reale collegamento in rete dei
diversi attori, accanto all'adozione di iniziative più ampie, apporterebbe
maggiore visibilità ed efficacia".
STRASBURGO OSPITA IL FORUM DELLE PMI
Strasburgo, 14 novembre 2002 - Il 20 novembre, presso la sede del Parlamento
europeo di Strasburgo, "Sme-Forum" per la ricerca e sviluppo,
attualmente presieduto dal Centro aerospaziale tedesco, organizzerà una
conferenza per le piccole e medie imprese (Pmi), le associazioni industriali
e le organizzazioni di ricerca. La manifestazione si concentrerà sulle
esperienze acquisite dalle imprese nell'ambito dei programmi quadro dell'UE
e fornirà proposte su come organizzare, nel modo più efficace, il
trasferimento tecnologico tenendo conto delle esigenze delle Pmi. Questo
scambio di idee avrà luogo tra i rappresentanti del Parlamento europeo e
della Commissione e un gruppo ristretto di selezionati imprenditori,
rappresentanti di istituti di ricerca e di associazioni aziendali. "Sme-Forum"
per la R&S sostiene lo sviluppo delle innovazioni tecnologiche nelle
imprese, semplifica la ricerca di partner commerciali idonei e fornisce
assistenza nella presentazione di richieste nell'ambito dei programmi
europei di finanziamento. Infolink: http://www.sme-forum.net
E-mail: beate.warneck@dlr.de
BRUXELLES LANCIA UN PROGETTO PER LA
GESTIONE DEI RICORSI
Bruxelles, 14 novembre 2002 - Il 6 dicembre si svolgerà un incontro per il
lancio del progetto Ccform, nel corso del quale sarà organizzata una
sessione plenaria aperta al pubblico. Ccform è un progetto che mira a
migliorare marcatamente gli standard per la gestione dei ricorsi a vantaggio
dei consumatori e degli utenti di imprese, nonché dei fornitori di prodotti
e servizi. Esso è finanziato nell'ambito del programma Tsi del quinto
programma quadro. In vista di elaborare un adeguato processo aziendale e un
formulario per i ricorsi on line, le organizzazioni partecipanti dovranno
scegliere fra sei dibattiti tematici, che costituiranno la base degli
incontri successivi. Gli argomenti di discussione sono i seguenti:
legislazione, politica dei consumatori, piccole e medie imprese, lingue e
culture, regolatori e risoluzione di vertenze, integrazione ed estensibilità
tecniche. L'incontro inaugurale costituisce il primo di una serie di
manifestazioni che culmineranno in una riunione pubblica di approvazione nel
2003. Infolink: http://www.ccform.org
PRESENTAZIONE A ROMA DELL'INIZIATIVA
"EUROPA A SCUOLA"
Roma, 14 novembre 2002 - Venerdi 15 novembre alle ore 12.00, presso la
Rappresentanza in Italia della Commissione europea - via IV Novembre 149,
Roma - II piano sarà presentata l'iniziativa "Europa a Scuola
2002". L'iniziativa, realizzata dal Centro In Europa, con il sostegno
della Commissione europea e dell'Info-Point Europa del Comune di Genova, è
rivolta agli studenti delle scuole medie superiori italiane e, con il
supporto del Ministero dell'Istruzione della Repubblica di Polonia, a un
campione di scuole polacche di pari grado. Interverranno: Giorgio Ruffolo,
parlamentare europeo Fabrizio Grillenzoni, direttore ff. della
Rappresentanza in Italia della Commissione europea Michal Radlicki,
ambasciatore della Repubblica di Polonia in Italia Roberto Speciale,
presidente del Centro In Europa Il Cd-Rom sarà presentato da Carlotta
Gualco, direttore del Centro In Europa.
PREVISIONI UE: L'ITALIA RESTA IMPEGNATA
NEL RISANAMENTO
Roma, 14 novembre 2002 - Il Ministero dell'Economia e delle Finanze accoglie
con soddisfazione il nuovo documento della Commissione Europea
sull'andamento dell'economia e delle finanze pubbliche dei Paesi membri. Il
Ministero prende atto in particolare del fatto che la Commissione prevede
per l'Italia una diminuzione del rapporto deficit/Pil nel 2003. Osserva che
le valutazioni della Commissione per l'Italia sono in linea con la media
europea. Sottolinea, infine, che il Governo resta impegnato a fare meglio:
realizzare non la crescita, ma all'opposto la discesa del debito pubblico;
migliorare, anche con gli strumenti messi in atto a partire da settembre,
l'obiettivo di indebitamento netto.
AUTORIZZATA EMISSIONE MARCHE PER
RICOSTRUZIONE POST-TERREMOTO
Roma, 14 novembre 2002 - Il Ministero dell'Economia e Finanze comunica che
il Ministro Giulio Tremonti ha autorizzato la Regione Marche ad emettere un
prestito obbligazionario per un importo complessivo di 900 milioni di euro.
Il ricavato dell'emissione verrà utilizzato per gli interventi di
ricostruzione post terremoto.
CIT: 2,1 EURO IL PREZZO MASSIMO
DELL'OFFERTA PUBBLICA
Varese, 14 novembre 2002 - Cit - Compagnia Italiana Turismo S.p.A.,
l'azienda italiana di primo piano nel settore turistico con una struttura
industriale ad integrazione produttiva verticale ed orizzontale, ha reso
noto che il prezzo massimo dell'Offerta Pubblica per ciascuna azione
ordinaria di Cit - Compagnia Italiana Turismo S.p.A. è di Euro 2,1.
Contestualmente il prezzo massimo per il Collocamento Privato è di Euro
1,8. L'Offerta Pubblica prenderà il via il 14 novembre e si concluderà il
20 novembre prossimo. Abaxbank agisce in qualità di Sponsor e Global
Coordinator dell'operazione e Livolsi & Partners è Advisor finanziario
dell'Emittente. Il Prospetto Informativo è stato depositato presso la
Consob in data 8 novembre 2002 a seguito dell'avvenuto rilascio di
nulla-osta comunicato con nota n° 2072789 del 6 novembre 2002. L'ammissione
alla quotazione ufficiale delle azioni ordinarie di Cit Compagnia Italiana
Turismo S.p.A. è stata disposta dalla Borsa Italiana con provvedimento n°
2592 del 31 ottobre 2002.
GUIDANCE NOTES TO THE REGULATION ECB/2001/13
ON THE MFI BALANCE SHEET STATISTICS
Francoforte, 14 novembre 2002 - The European Central Bank has today
published the "Guidance Notes to the Regulation ECB/2001/13 on the Mfi
balance sheet statistics".The Regulation ECB/2001/13 concerning the
consolidated balance sheet of the monetary financial institutions ("the
Ecb Regulation") will enter into force in January 2003 and replace
Regulation Ecb/1998/16. The "Guidance Notes to the Regulation Ecb/2001/13
on the Mfi balance sheet statistics" ("the Guidance Notes")
do not establish a new legal requirement. Instead, by providing a range of
more elaborated explanations and examples, the Guidance Notes aim at
promoting a consistent implementation of the statistical requirements in
national statistical collection systems and compilation procedures. A
further important objective of these Guidance Notes is to provide a set of
recommendations on the preferred statistical practices in respect of the
accounting and netting rules. The implementation of these recommendations is
intended to help minimise, to the extent possible, the impact of differences
in the accounting and netting rules in the aggregated balance sheet data and
thereby to improve the overall homogeneity of the euro area aggregates. This
publication is available on the ECB's website http://www.ecb.int
Hard copies may be ordered in writing from the Ecb.
RELAZIONE
ANNUALE DELLA BEI - 2001
Bruxelles, 14 novembre 2002 - Con un capitale totale di circa 150 miliardi
di euro, la Banca europea per gli investimenti svolge un ruolo chiave nel
finanziamento di progetti nell'Unione europea e nei Paesi candidati. I
progetti rappresentano circa il 5% di tutti gli investimenti nell'UE e
creano circa 380.000 posti di lavoro nello sviluppo di infrastrutture e
40.000 nelle Pmi. La decisione assunta dalla Bei nel giugno di quest'anno di
accrescere il capitale del 50% (attraverso l'utilizzo delle riserve) e di
avviare uno speciale programma di aiuto economico per far fronte ai danni
causati dalle inondazioni è stata accolta con favore dalla commissione per
gli affari economici e monetari, che ha approvato la relazione di Ieke van
den Burg (Pse, Nl). I deputati, tuttavia, chiedono maggiori investimenti per
il settore dell'energia rinnovabile e per le infrastrutture sociali, come
scuole e ospedali. Congratulandosi con la Bei per la nuova struttura
ambientale creata in seno all'organizzazione, l'organo parlamentare rinnova
l'appello a introdurre una valutazione dell'impatto delle attività sul
cambiamento climatico e sull'occupazione. I parlamentari raccomandano il
varo di un programma speciale per i Paesi candidati relativo agli obiettivi
della politica e della coesione sociale: in vista dell'allargamento, si
sottolinea la priorità assoluta di integrare i Paesi candidati a pieno
titolo nella Bei I deputati chiedono inoltre di intensificare le attività
nei Balcani. Altre questioni trattate nella risoluzione riguardano la
trasparenza e le relazioni istituzionali, in particolare per quanto concerne
il controllo finanziario e la revisione dei conti.
PIÙ RIGORE E
CONTROLLO DEMOCRATICO NEL SETTORE FINANZIARIO
Bruxelles, 14 novembre 2002 - La commissione per gli affari economici e
monetari ha approvato una relazione d'iniziativa che, alla luce degli
scandali Enron e Worldcom, raccomanda all'Unione europea di rafforzare la
regolamentazione nel settore finanziario e i dispositivi di vigilanza, ma in
modo mirato e in funzione dei rischi. Tale testo sarà oggetto di una
discussione congiunta durante la quale il Consiglio e la Commissione
interverranno sulla proposta di estendere la procedura Lamfalussy a tutto il
settore dei servizi finanziari, incluse banche e assicurazioni. Norme di
vigilanza prudenziale - La relazione di Ieke van den Burg (Pse, Nl)
sottolinea la necessità di migliorare la cooperazione e il coordinamento
tra le autorità di vigilanza europee per arrivare finalmente alla creazione
di uno o più organismi integrati, sebbene sia ancora presto per determinare
la struttura ottimale dell'autorità di vigilanza europea. Il Consiglio
Ecofin dovrebbe quindi evitare decisioni premature sulla materia. In ogni
caso, i piccoli istituti finanziari operanti su scala locale, secondo i
deputati, devono essere controllati a livello nazionale e gli istituti
finanziari non devono poter scegliere l'organismo di vigilanza di loro
gradimento. Il testo prende anche in esame la proposta del Consiglio Ecofin
di estendere la procedura Lamfalussy alla regolamentazione e alla vigilanza
dei settori bancario e assicurativo. I deputati dubitano del carattere
d'urgenza di tale proposta, ma ritengono che essa possa essere accettata a
condizione che sia garantito il controllo democratico e che si preveda una
procedura di richiamo da parte del Parlamento. Secondo la relatrice, la
pratiche lassiste e compiacenti di alcune società, soprattutto negli Stati
Uniti, hanno gravemente colpito la fiducia degli investitori. Ci si domanda
poi se la concorrenza non sia insufficiente nel settore delle imprese di
revisione e di rating finanziario e si raccomanda che queste non cerchino
fonti di reddito che possano creare conflitti d'interessi. Le modalità di
compenso dei funzionari degli enti finanziari - con politiche aggressive
basate sui bonus o sulle stock options - hanno spinto peraltro a
comportamenti disinvolti e all'assunzione di rischi elevati che hanno
contribuito alla volatilità dei mercati. La relazione propone anche il
ricorso permanente a team di esperti indipendenti presso le maggiori banche,
compagnie di assicurazione e conglomerati finanziari europei. I deputati
invitano infine gli Stati membri a creare cellule giudiziarie composte da
giudici e procuratori specializzati nelle questioni finanziarie. Procedura
Lamfalussy - In riferimento all'estensione della procedura Lamfalussy ai
settori assicurativo e bancario, il Parlamento dovrebbe votare una
risoluzione con cui insiste sul suo diritto di richiamo ("call-back")
per le misure d'esecuzione, qualora ciò si riveli necessario. La procedura
Lamfalussy è basata su testi che fissano i principi quadro della normativa
e su misure d'esecuzione delegate a comitati specializzati; a tale riguardo,
nel febbraio scorso, i deputati avevano chiesto e ottenuto dalla Commissione
parità di trattamento per Parlamento e Consiglio in merito ai settori
soggetti alla codecisione. Per assicurare un'adeguata supervisione
democratica di tutte le fasi del processo legislativo, i deputati insistono
sul diritto di richiamo per le misure d'esecuzione non conformi agli auspici
del Parlamento. Tale diritto dovrebbe essere sancito nel Trattato attraverso
una revisione dell'articolo 202. La risoluzione chiede quindi ai Capi di
Stato e di Governo dell'UE di affermare in una dichiarazione l'intenzione di
emendare il Trattato in questo senso. I deputati si oppongono anche all'idea
di assegnare al Comitato per la politica finanziaria un ruolo politico, che
dovrebbe essere invece svolto congiuntamente da Parlamento, Commissione e
Consiglio. Essi chiedono infine chiarimenti sul ruolo dei nuovi comitati
proposti per i settori bancario e assicurativo, con misure di tutela per il
diritto d'iniziativa della Commissione.
TRIMESTRALE DI
BPCI IL NUOVO ORGANIGRAMMA.
Milano, 14 novembre 2002 - Il Consiglio di Amministrazione della Banca
Popolare Commercio e Industria (Bpci), riunitosi ieri, ha approvato la
relazione trimestrale consolidata al 30 settembre 2002. Rispetto alla
Relazione Semestrale al 30 giugno 2002, l'area di consolidamento si presenta
variata, essendo venuti meno i presupposti per continuare a consolidare la
partecipazione in On Banca Spa, destinata ad alienazione in relazione
all'impegno di Bpci di aderire con la propria partecipazione all'OPA
lanciata da Unicredito, attualmente in corso, nonché di esercitare i propri
diritti di voto a favore della fusione nell'Assemblea Straordinaria di On
Banca. Per quanto riguarda i risultati economico-reddituali del Gruppo -
evidenziati nel conto economico consolidato riclassificato riportato in
allegato con valori storici di raffronto ricostruiti escludendo On Banca-,
grazie alla dinamica dei volumi intermediati, il margine di interesse del
trimestre si è attestato a 132,5 milioni di euro, riportando un progresso
del 2,7% rispetto al terzo trimestre 2001. Con riferimento invece ai primi
nove mesi del 2002, il margine di interesse (387,5 milioni di euro) mostra
ancora una flessione del 10%, seppure in ridimensionamento rispetto al
-15,3% evidenziato nella Relazione Semestrale al 30 giugno 2002, per le
medesime motivazioni illustrate in tale Relazione. Nel trimestre in esame,
il margine da servizi è salito a 86,6 milioni di euro contro i 69,3 milioni
del terzo trimestre 2001 (+24,9%). L'incremento è principalmente
riconducibile alla voce "Profitti e perdite da operazioni
finanziarie", positiva per 8,7 milioni di euro (nel terzo trimestre del
2001 la voce "Profitti e perdite da operazioni finanziarie" era
invece negativa per 12,9 milioni di euro). In virtù dei risultati del terzo
trimestre, la voce "Profitti e perdite da operazioni finanziarie"
relativa ai primi nove mesi dell'esercizio si presenta positiva per 2,2
milioni di euro contro i -19 milioni del corrispondente periodo 2001. Le
"Commissioni nette" ammontano nel terzo trimestre a 60,2 milioni
di euro, con un miglioramento del 2,3% rispetto al medesimo periodo 2001.
Alla formazione di tale risultato hanno contribuito, per oltre un terzo, le
commissioni nette relative al collocamento di titoli. Nel periodo
gennaio-settembre 2002 le "Commissioni nette" hanno totalizzato
185,4 milioni di euro (+1,4% rispetto allo stesso periodo del 2001). Per
effetto degli andamenti sopra descritti, il margine di intermediazione del
terzo trimestre 2002 ha superato i 219 milioni di euro, con un miglioramento
del 10,4% rispetto al terzo trimestre 2001. Il dato progressivo a settembre
(632 milioni di euro) appare ancora in ridimensionamento del 5,3%, in
relazione alla già citata dinamica del margine da interesse ed alla minor
contribuzione degli "Altri proventi netti" (-14,9 milioni di
euro), che al 30 settembre 2001 comprendevano componenti straordinarie di
pertinenza di Banca Carime (per 17,7 milioni di euro) riferite a costi che,
in base agli accordi stipulati, IntesaBci aveva rimborsato a Banca Carime
nel periodo. Per i primi nove mesi dell'esercizio, le "Spese
amministrative" (472,8 milioni di euro) mostrano una flessione rispetto
al periodo gennaio-settembre 2001. I minori costi riguardano sia la
componente delle spese per il personale (-3,8%) che le altre spese
amministrative (-1,3%). Le "Rettifiche di valore su immobilizzazioni
materiali e immateriali" si sono mantenute stabili a 29,2 milioni di
euro nel trimestre in esame, ed hanno raggiunto un importo progressivo a
settembre di 84,9 milioni di euro (80,2 milioni nei primi nove mesi del
2001). La positiva dinamica dei ricavi ha portato ad un netto miglioramento
del risultato lordo di gestione del trimestre, salito a 28,9 milioni di
euro. Nei nove mesi tuttavia, a fronte di un risultato pari a 74,3 milioni
di euro, si registra ancora uno scostamento negativo rispetto allo stesso
periodo del 2001. Complessivamente nei primi nove mesi le rettifiche nette
di valore su crediti e accantonamenti ai fondi rischi su crediti sono
risultate pari a 37,2 milioni di euro contro i 14,8 milioni del 2001. Si
ricorda che l'importo relativo al 2002 comprende una componente non
ricorrente, pari a 9,3 milioni di euro, originatasi nel primo trimestre e
relativa a "crediti non graditi" di ammontare inferiore a 13.000
euro che, in base agli accordi intercorsi nel gennaio 2002, Banca Carime non
ha ceduto a IntesaBci. A fronte di tale rinuncia al diritto di cessione,
IntesaBci ha rimborsato un importo identico a quello registrato fra le
rettifiche che figura contabilizzato fra i proventi straordinari, garantendo
in tal modo la totale neutralità contabile dell'operazione. L'utile
ordinario del trimestre si è attestato a 16,6 milioni di euro, in
miglioramento del 38,2% rispetto all'analogo periodo dell'anno precedente.
Riferito ai primi nove mesi del 2002, tale risultato ammonta a 28,9 milioni
di euro (79,3 milioni nei nove mesi del 2001). L'utile straordinario del
trimestre è invece risultato pari a 2,8 milioni di euro (3,3 milioni di
euro nel terzo trimestre 2001), essenzialmente riconducibile alla
plusvalenza lorda di 3,8 milioni di euro relativa alla prevista cessione di
ONBanca (2 milioni circa al netto delle imposte). L'utile straordinario dei
primi nove mesi dell'esercizio si è quantificato in 24,9 milioni di euro:
oltre ai sopraindicati 3,8 milioni di plusvalenza lorda, si ricorda che alla
formazione di tale risultato hanno concorso 10,2 milioni di plusvalenza
sulla vendita della partecipazione in Arca Vita Spa (di pertinenza del
secondo trimestre) e 9,3 milioni derivanti dal già citato rimborso di
IntesaBci a fronte della rinuncia alla cessione di una porzione di crediti
(di pertinenza del primo trimestre). L'utile lordo del periodo è salito a
19,4 milioni di euro, con un incremento del 26,9% rispetto allo stesso
trimestre del 2001. Il dato progressivo a settembre ammonta a 53,8 milioni
contro i 120,2 milioni del 2001. Nel prelievo fiscale del terzo trimestre a
livello consolidato, pari a 16,5 milioni di euro, sono già stati computati
gli effetti dell'atteso peggioramento fiscale derivante dalla Finanziaria
2002 che, sebbene interamente recepito nel trimestre in esame, risulta di
competenza dei primi nove mesi del 2002. Conseguentemente nei nove mesi le
imposte hanno raggiunto i 45,8 milioni di euro, contro i 43,7 milioni del
2001. L'evoluzione della voce "Utile di pertinenza di terzi", sia
nel trimestre di riferimento che nei nove mesi, è ascrivibile a Banca
Carime i cui risultati 2001 avevano beneficiato di componenti straordinarie
di reddito legate alla cessione di 19 sportelli. L'utile netto consolidato
del terzo trimestre 2002 si è quindi attestato a 2,1 milioni di euro (7,5
milioni nel terzo trimestre 2001) mentre l'utile progressivo del periodo
gennaio-settembre 2002 si è quantificato in 4,2 milioni (60,7 milioni nel
2001). Con riferimento alle principali grandezze patrimoniali al 30
settembre 2002 - tutte raffrontate per omogeneità con valori storici
ricostruiti escludendo OnBanca - si rileva quanto segue: la raccolta diretta
da clientela si è attestata a 14.007 milioni di euro, contro i 14.140
milioni di fine settembre 2001 e i 15.178 milioni del 31 dicembre 2001 (che
comprendevano però una giacenza temporanea di un cliente istituzionale
della Capogruppo per 626 milioni di euro). L'andamento riflessivo che emerge
dai dati puntuali si confronta invece con un'evoluzione annua delle
consistenze medie relative ai primi nove mesi dell'esercizio ampiamente
positiva (+20% BPCI, +12.3% Bplv, +3,3% Banca Carime). I crediti verso
clientela, pari a 9.536 milioni di euro, risultano pressoché in linea con
l'importo di fine semestre. Va tuttavia evidenziato che sull'importo del 30
settembre incide un'operazione di cartolarizzazione per 400 milioni di euro
posta in essere da ABF Leasing, che a livello di Gruppo si riflette in una
diminuzione degli impieghi della società - consolidata al 50% - di circa
200 milioni di euro. Permangono gli andamenti contrapposti che
caratterizzano le banche del Nord (+13% la variazione annua calcolata sulle
consistenze medie dei primi nove mesi) rispetto a Banca Carime. Il rapporto
sofferenze/impieghi - al netto delle rettifiche di valore - è pari allo
0,72% e si raffronta con lo 0,63% di fine giugno e lo 0,61% di fine dicembre
2001. La raccolta indiretta del Gruppo, valorizzata a prezzi di mercato, si
è attestata a 45.776 milioni di euro, con una crescita del 5% circa
rispetto sia ai 43.649 milioni del 30 giugno 2002 che ai 43.715 milioni del
31 dicembre 2001. Lo stock di pertinenza della clientela privata, pari a
18.545 milioni, comprende 8.209 milioni relativi al risparmio gestito e
10.336 milioni di titoli in amministrazione, mentre lo stock facente capo
alla clientela istituzionale ha superato i 27 miliardi di euro. Circa la
prevedibile evoluzione della gestione consolidata, si ritiene che l'ultimo
trimestre dell'anno possa confermare i risultati del terzo trimestre in
termini di margine di intermediazione, anche grazie ad un ulteriore
miglioramento delle commissioni nette. Per quanto riguarda le operazioni di
riorganizzazione del Gruppo previste dal Piano Industriale, è tutt'ora in
atto il relativo processo autorizzativo, che si prevede possa concludersi in
tempo utile per sottoporre le stesse operazioni societarie alle prossime
assemblee di approvazione del bilancio 2002. Si verrà quindi a determinare
uno slittamento dei tempi di realizzazione - quantificabile in circa un
semestre - delle operazioni societarie originariamente programmate per la
fine del corrente anno. Il rinvio delle tempistiche autorizzative ha
comportato l'esigenza della revisione del piano di integrazione informatica
del Gruppo. Il nuovo piano rimane comunque compatibile con la già
programmata migrazione delle banche del Gruppo verso il sistema informativo
target unico, prevista entro il 31 dicembre 2003. A seguito dello
slittamento dell'incorporazione di Banca Carime nella controllante Bpci Fin,
l'utile netto dell'esercizio 2002, diversamente da quanto indicato nella
Relazione Semestrale al 30 giugno 2002, non potrà beneficiare del risparmio
fiscale derivante dalla deducibilità dell'ammortamento dell'avviamento di
Banca Carime. I relativi benefici potranno iniziare a manifestarsi solamente
a partire dal 2003, allorquando si realizzerà la fusione. Inoltre, la
posticipazione al 2003 delle operazioni societarie di riorganizzazione delle
banche del nord Italia (Bpci e Bplv) comporterà il persistere della
componente negativa di reddito rappresentata dalla voce "Utili di
pertinenza di terzi" relativa alla quota del 20% circa della
controllata Banca Popolare di Luino e di Varese ancora detenuta dal mercato.
Alla luce di quanto sopra, che comporterà un impatto negativo complessivo
sull'utile netto di oltre 22 milioni di euro, e di una dinamica dei costi
nell'ultimo trimestre influenzata dagli oneri di integrazione, si prevede un
risultato netto consolidato dell'esercizio 2002 in sostanziale pareggio,
dopo ammortamento di avviamenti per circa 52 milioni di euro, non deducibili
per la parte prevalente, e dopo imposte per oltre 55 milioni di euro, con un
tax rate atteso di oltre il 110%. Per quanto riguarda invece le masse
intermediate, è attesa per fine anno una conferma delle dinamiche sino ad
ora registrate, nonostante le difficoltà dell'attuale scenario
congiunturale.
GRUPPO HDP: I
RISULTATI DEL TERZO TRIMESTRE 2002: RICAVI NETTI CONSOLIDATI PASSANO DA
847,1 A 783,8 MILIONI DI EURO, IN DIMINUZIONE DEL 7,5% RISPETTO AL
CORRISPONDENTE PERIODO 2001
Milano, 14 novembre 2002 - Il Consiglio di Amministrazione di HdP - Holding
di Partecipazioni Industriali S.p.A., riunitosi il 12 novembre sotto la
Presidenza di Franco Tatò, ha approvato i risultati del terzo trimestre
dell'esercizio in corso. Il risultato operativo del trimestre di tutte le
attività del Gruppo conferma la tendenza positiva già evidenziata nei
primi sei mesi e che deriva principalmente da: maggiore redditività dei
ricavi, riduzione dei costi di struttura e contenimento del capitale
d'esercizio con conseguente diminuzione dell'indebitamento finanziario. Va
inoltre rilevato che a seguito della stagionalità tipica del business i
ricavi di Rcs risultano maggiormente concentrati nel secondo e quarto
trimestre, mentre le vendite di Fila sono concentrate nel secondo e terzo
trimestre. I ricavi netti consolidati passano da 847,1 a 783,8 milioni di
euro, in diminuzione del 7,5% rispetto al corrispondente periodo 2001, e
scontano la riduzione di quelli di Gft Net (48,3 contro 99,5 milioni) e di
Fila (265,3 contro 288,2 milioni), in parte compensata da una crescita del
5,4% di quelli di RCS (da 461,8 a 486,6 milioni). Il margine operativo lordo
è di 33,3 milioni in crescita di 18,0 milioni rispetto al pari periodo
2001, e l'incidenza sui ricavi che passa dal 1,8% al 4,2%, è riconducibile
soprattutto a Fila che registra un miglioramento di 16,9 milioni rispetto al
pari periodo dello scorso esercizio. L'utile operativo è di 10,2 milioni
contro una perdita di 18,0 milioni del terzo trimestre dello scorso anno.
Tutte le controllate hanno contribuito a tale miglioramento: Fila e RCS
chiudono con un utile rispettivamente di 17,7 e 4,0 milioni, Gft Net riduce,
a perimetro omogeneo, la perdita operativa a 3,7 milioni. L'utile del
trimestre prima delle imposte e degli interessi di terzi è di 32,7 milioni
contro una perdita di 42,8 milioni del terzo trimestre scorso. A questo
miglioramento, oltre a quanto già esposto, concorrono la diminuzione degli
oneri finanziari netti, che passano da 12,9 a 11,7 milioni, ed i proventi
straordinari netti che passano da meno 9,3 a più 33,2 milioni, soprattutto
per la cessione del contratto di leasing sull'immobile di Via Turati a
Milano (27,9 milioni). L'indebitamento finanziario netto nel trimestre si
riduce da 440,6 a 340,2 milioni, sostanzialmente per effetto del
miglioramento del capitale circolante di RCS e di Gft Net (rispettivamente
31,9 milioni e 20,1 milioni) e della cessione del contratto sull'immobile
sopra descritta. Nei primi nove mesi le principali variazioni di perimetro
sono: consolidamento integrale di Editoriale Sper e consolidamento
proporzionale di Jc Decaux; deconsolidamento di Valentino, Revedi, Edif,
Facis, Rcs Librerie, Fila East Africa, Fila South Africa e Fila Philippines.
Si segnala inoltre la valutazione al patrimonio netto delle società Gft
France, Gft Great Britain, Gft Korea, mentre, per quanto riguarda HdPnet la
società è stata valutata al valore di conferimento in Dada sostanzialmente
corrispondente al patrimonio netto. I ricavi netti ammontano a 2.337,5
(contro 2.476,8 milioni); l'utile operativo è di 10,6 (contro una perdita
di 60,8 milioni); Il risultato prima delle imposte e degli interessi di
terzi migliora riducendo la perdita da 102,7 a 12,6 milioni. Il capitale
netto investito diminuisce di 65,1 milioni rispetto al 30 giugno scorso e di
292,9 rispetto al 31 dicembre. Il patrimonio netto di gruppo e di terzi
aumenta di 31,9 milioni rispetto al 30 giugno scorso, mentre diminuisce di
32,4 rispetto al 31 dicembre 2001. L'indebitamento finanziario netto passa
da 594,4 milioni al 31 dicembre scorso, a 340,2 milioni. HdP S.p.A.: Il
risultato operativo della Capogruppo nel trimestre è negativo per 1,7
milioni, contro un risultato positivo di 2,8 milioni del pari periodo 2001;
i proventi finanziari netti diminuiscono di 4,5 milioni per effetto delle
minori disponibilità medie investite; i ricavi passano da 2,8 a 1,8
milioni, mentre le spese di funzionamento e gli altri oneri diminuiscono da
8,4 a 7,9 milioni. I primi nove mesi dell'esercizio evidenziano un utile
operativo di 3,9 milioni, contro i 173,4 milioni nel pari periodo 2001 cui
concorrono i dividendi incassati si riducono di 160,1 milioni. I proventi
finanziari netti diminuiscono da 23,5 a 13,9 milioni, mentre le spese di
funzionamento e altri oneri di gestione sono in linea con il 2001
attestandosi a 26,9 milioni (contro 26,7). Il patrimonio netto al 30
settembre è pari a 1.084,5 milioni (1.065,7 milioni al 30 giugno scorso e
1.148,8 alla fine dell'esercizio 2001). Le disponibilità finanziarie nette
passano da 214,8 a 212,6 milioni. Rcs: Il terzo trimestre registra un
incremento del 5,4% dei ricavi netti che passano da 461,8 a 486,6 milioni,
oltre che del risultato operativo che passa da 0,3 a 4,0. Si segnala che il
negativo andamento dei ricavi pubblicitari è stato parzialmente compensato
dall'aumento dei prezzi delle testate e dal buon andamento delle iniziative
del settore quotidiani (libri e videocassette). In riferimento all'andamento
dei settori di attività si segnala l'aumento del 14,2% dei ricavi dei
quotidiani in Italia con una lieve flessione, in linea col mercato, delle
copie medie vendute del Corriere della Sera (698.000 contro 710.000) e un
incremento di quelle della Gazzetta dello Sport (540.000 contro 520.000).
Anche i ricavi della controllata spagnola Unedisa, editrice del quotidiano
El Mundo del Siglo XXI, crescono del 18,3 %. I ricavi dei periodici mostrano
una flessione in Italia del 4,4% e in Germania del 18,9% (determinate dal
calo della raccolta pubblicitaria). I ricavi dell'area libri aumentano del
9,1%, sostenuti dai fascicoli, in crescita del 16,6% in Italia e del 38,8%
all'estero. Nei primi nove mesi dell'anno i ricavi netti aumentano del 2,3%,
da 1.432,7 a 1.465,2 milioni. Il risultato operativo cresce da 13,2 a 17,3
milioni. I ricavi dei quotidiani in Italia aumentano del 2,7% con una
diffusione del Corriere della Sera pari a 690.000 copie (contro 709.000) e
quella della Gazzetta dello Sport (445.000 copie) in linea con i primi nove
mesi del 2001. La diffusione di El Mundo (305.000 copie) subisce una
contrazione del 3,8%, in linea con l'andamento del mercato, mentre i ricavi
crescono complessivamente del 3,2%. I ricavi dei periodici registrano
contrazioni del 9,8% in Italia e del 8,1% in Germania. I ricavi dell'area
libri aumentano del 5,9%, sostenuti dal buon andamento dei Fascicoli
all'estero, in particolare in Inghilterra e Spagna, nonchè di Flammarion.
L'indebitamento finanziario netto è di 338,0 milioni, in diminuzione sia
rispetto alla fine dello scorso esercizio (361,5 milioni) sia al primo
semestre dell'anno in corso (369,9 milioni). Gruppo Sper: La società Agr
nel corso dello scorso mese di ottobre è divenuta di proprietà di
Editoriale Sper. Tenuto conto dei legami operativi esistenti tra le due
società, di seguito esponiamo il consolidato pro-forma. Si ricorda che non
sono disponibili i dati dell'anno precedente in quanto entrambe le società
sono state acquisite nel marzo 2002. I ricavi netti del gruppo Sper sono
pari a 4,9 milioni ed il risultato della gestione operativa è negativo per
2,7 milioni per effetto della flessione della raccolta pubblicitaria, degli
investimenti sostenuti per l'acquisizione di frequenze finalizzate ad una
miglior copertura del territorio nazionale di Radio Italia Network (Rin) e
dei costi della nuova campagna di comunicazione della stessa emittente. Nei
primi nove mesi dell'esercizio, i ricavi netti si attestano a 16,7 milioni
mentre il risultato operativo è negativo per 5,0 milioni. L'indebitamento
finanziario netto ammonta a 8,7 milioni, in aumento rispetto al 30 giugno
scorso (7,8 milioni) e alla fine dello scorso esercizio (5,0 milioni). Fila:
I ricavi consolidati del trimestre (265,3 milioni) sono in flessione del
7,9% rispetto al pari periodo dello scorso esercizio, mentre il risultato
operativo passa da una perdita di 2,2 ad un utile di 17,7 milioni grazie
all'aumento dal 35,2% al 38,5% del margine sulle vendite e alla riduzione
dei costi di struttura dal 35,9% al 31,8%. I ricavi sul mercato statunitense
sono in crescita del 19%, e passano da 85,6 a 101,9 milioni; in Estremo
Oriente si registra una riduzione del 5,8% dei ricavi, da 53,6 a 50,5
milioni, mentre nei mercati europei la flessione è del 22,3%, da 115,3 a
89,6 milioni. A livello consolidato, i ricavi dell'abbigliamento crescono
del 3,7% passando da 153,8 a 159,6 milioni, mentre quelli delle calzature
diminuiscono del 21,9%, da 125,1 a 97,7 milioni. Nei primi nove mesi del
2002 i ricavi netti passano da 756,5 a 732 milioni (-3,2%), con una crescita
del 19,2% negli Stati Uniti e del 6,6% in Estremo Oriente (Corea +18,0%) e
una flessione del 19% in Europa. I ricavi consolidati dell'abbigliamento
sono in crescita del 4,7% e passano da 387,1 a 405,1 milioni, mentre quelli
delle calzature sono in flessione del 13%, da 342,3 a 297,9 milioni. Il
risultato operativo passa da una perdita di 24,3 milioni a un utile di 15,3
milioni grazie al miglioramento del margine sulle vendite, che passa dal
36,7 al 37,9%, e alla riduzione dei costi di struttura, in flessione del
13,2%. L'indebitamento finanziario netto ammonta a 327,6 milioni, in linea
rispetto al 30 giugno scorso (327,5), ma inferiore rispetto al 31 dicembre
(359,2 ). Gft Net: Il gruppo Gft Net realizza nel trimestre ricavi netti
consolidati per 48,3 (contro 95,0 milioni); il risultato operativo pur
rimanendo negativo passa da 5,5 a 3,7 milioni. La contrazione dei ricavi è
determinata principalmente dalla riduzione dei volumi di Calvin Klein e
dall'interruzione del rapporto di fornitura con Valentino e Facis. Nei primi
nove mesi i ricavi netti ammontano a 121,4 milioni, in calo del 43,6%,
mentre la perdita operativa si riduce dai 16,6 milioni ai 6,6 milioni grazie
alle azioni di contenimento dei costi. L'indebitamento finanziario netto al
30 settembre è di 24,9 milioni (dei quali 19,3 milioni verso la
Capogruppo), in miglioramento sia rispetto ai 45,0 milioni del 30 giugno
scorso (per effetto della riduzione del capitale circolante che passa da
60,2 a 37,6 milioni) sia rispetto ai 111,9 milioni della fine dell'
esercizio (come conseguenza degli incassi derivanti dai disinvestimenti).
Principali fatti di rilievo del terzo trimestre: Il 10 settembre il
Consiglio di Amministrazione di HdP, preso atto delle dimissioni di Alberto
Ronchey, ha cooptato Franco Tatò e lo ha nominato Presidente in
sostituzione di Nicolò Nefri, il quale mantiene la carica di Consigliere.
Nella medesima data sono stati cooptati nel Consiglio Paolo Fresco e Corrado
Passera in sostituzione di Paolo Cantarella e Lino Benassi. Il 23 settembre
l'Assemblea di Fila ha approvato il ripianamento delle perdite al 30 giugno,
un accorpamento azionario ed un aumento del capitale mediante emissione di
n.91.665.618 azioni al prezzo di €1,6 cadauna. Il 30 settembre è stato
ceduto a Generali Properties il contratto di leasing sull'immobile di Via
Turati con una plusvalenza di 22,4 milioni (27,9 milioni nel bilancio
consolidato) Alla fine del trimestre, in esecuzione degli accordi con il
gruppo Monrif, la partecipazione in Poligrafici Editoriale è salita al 10%.
Eventi successivi al 30 settembre 2002: I Consigli di Amministrazione di HdP,
Rcs Editori e di Rcs Pubblicità hanno approvato il progetto di scissione
parziale di Rcs Editori a beneficio di HdP e di RCS Pubblicità. La
riconfigurazione societaria prevede l'attribuzione: ad HdP delle
partecipazioni controllate direttamente ed indirettamente, con esclusione di
quelle operanti nel settore quotidiani, nonché delle funzioni corporate; ad
Rcs Pubblicità del ramo d'azienda "pubblicità". Il progetto, che
si inquadra nella strategia del Gruppo di concentrazione nel settore della
comunicazione, sarà sottoposto all'approvazione dell'Assemblea convocata
per i giorni 4 dicembre, in prima convocazione, e 5 dicembre in seconda. In
caso di approvazione se ne prevede l'attuazione dal prossimo 1 gennaio.
inoltre: Il conferimento a Dada, società quotata al Nuovo Mercato,
dell'intero capitale di HdPnet contro una partecipazione al capitale di Ddada
pari al 15,4%; Rcs Periodici e Cairo Communication hanno deciso di non
rinnovare il contratto di concessione della raccolta pubblicitaria per le
testate "Anna", "Oggi", "Salve", "Novella
2000" e "Visto", in scadenza il 31 dicembre prossimo.
Prevedibile evoluzione dell'attività per l'esercizio in corso - L'esercizio
in corso e l'inizio del prossimo saranno ancora caratterizzati dai
cambiamenti che il Gruppo sta operando per concentrare l'attività nel
settore della comunicazione. La realizzazione del progetto permetterà di
attuare un consistente rafforzamento industriale e di ridurre l'incidenza
dei costi di struttura. In un contesto congiunturale che ad oggi non mostra
segnali di ripresa, il miglioramento del reddito operativo, già conseguito
nei primi nove mesi, è previsto si consolidi nell'ultima parte dell'anno,
in progresso rispetto all'esercizio precedente. Con riferimento
all'obiettivo di dismissione della partecipazione in Fila, è attualmente in
corso una trattativa.
IT HOLDING: IL CONSIGLIO DI
AMMINISTRAZIONE APPROVA I RISULTATI AL 30 SETTEMBRE 2002. MARGINE OPERATIVO
LORDO A 61,6 MILIONI DI EURO (+30,0% RISPETTO AL CORRISPONDENTE PERIODO DEL
2001); RISULTATO ANTE IMPOSTE A 13,2 MILIONI DI EURO, NONOSTANTE LA CRESCITA
DEGLI AMMORTAMENTI (+59,0%) PER L'ACQUISIZIONE DI FERRÉ.
Milano, 14 novembre 2002: Approvati dal Consiglio di Amministrazione di IT
Holding S.p.A. i risultati del gruppo al 30 settembre 2002. Crescita dei
volumi e della redditività. I ricavi netti consolidati si sono attestati a
506,6 milioni di euro, registrando un incremento del 20,2% rispetto al 30
settembre 2001. Particolarmente rilevante l'incremento del margine operativo
lordo (Ebitda), che raggiunge 61,6 milioni di euro (+30,0% rispetto al 30
settembre 2001, con un'incidenza sul fatturato consolidato che sale al
12,2%). Tale incremento ha permesso al risultato operativo (Ebit) di
attestarsi a 30,7 milioni di euro (+10,0% sul 30 settembre 2001) e al
risultato ante imposte di raggiungere 13,2 milioni di euro, sostanzialmente
in linea con i primi nove mesi del 2001, nonostante una crescita degli
ammortamenti del 59,0%. Di particolare rilevanza la crescita del Gruppo a
parità di perimetro di consolidamento, vale a dire ante operazione di
acquisto della Gianfranco Ferré: i ricavi netti consolidati crescono del
13,4% (attestandosi a 478,0 milioni di euro, nonostante l'affidamento in
licenza delle linee di abbigliamento Romeo Gigli e Husky), il margine
industriale del 14,6% e il Mol del 28,6%. All'interno dell'attuale perimetro
di consolidamento, ogni area di business ha registrato decisi miglioramenti.
Il settore abbigliamento e accessori, che ha un'incidenza del 90,3% sul
totale dei ricavi netti del Gruppo, ha avuto un incremento del giro d'affari
del 17,3% e un miglioramento del margine operativo lordo del 34,9%. Il
settore occhiali ha aumentato il fatturato del 33,0% ed il margine operativo
lordo del 3,4% rispetto al corrispondente periodo del 2001. Il settore
profumi - la cui attività è partita nel primo semestre 2002 - ha
registrato un fatturato di 7,5 milioni di euro e un margine operativo lordo
di -1,2 milioni di euro che risente della fase di start-up. A livello di
distribuzione geografica, l'Italia, che rappresenta il mercato principale
per il Gruppo, ha mostrato una crescita del 22,4% rispetto al 30 settembre
2001. Nel continente americano - nonostante il forte rallentamento che ha
investito il settore negli ultimi 12 mesi - la crescita è nell'ordine del
9,7%. Negli altri paesi europei il fatturato è cresciuto del 9,5%, mentre
nel resto del mondo l'incremento è stato pari al 36,6%. L'indebitamento
bancario netto si attesta a 130,1 milioni di euro, cui si aggiunge un
prestito obbligazionario di 200,0 milioni di euro. Il patrimonio netto si
attesta a 254,9 milioni di euro a seguito dell'aumento di capitale
conclusosi in luglio di quest'anno. Il rapporto debt/equity rimane a 1,3,
sostanzialmente invariato rispetto al 31 dicembre 2001. "Il Gruppo ha
registrato tassi di crescita significativi." - afferma il Presidente e
Amministratore Delegato Tonino Perna - "Nonostante la congiuntura
macroeconomica e il nostro settore di riferimento non diano ancora precisi
segnali di ripresa, confermiamo la nostra previsione di ricavi consolidati
per fine anno superiori di oltre il 20,0% rispetto al 2001, con un
conseguente miglioramento della marginalità". Il Consiglio di
Amministrazione ha approvato inoltre: l'emanazione di un "Codice
Etico" che sarà diffuso nell'ambito del Gruppo, per l'adozione di
principi etici rilevanti anche ai fini della prevenzione dei reati previsti
dal D.Lgs. 231/2000 in materia di responsabilità amministrativa delle
persone giuridiche; l'adozione, a partire dal primo gennaio 2003, di
"Regole di comportamento in materia di Internal Dealing". Tali
"Regole" disciplinano, con efficacia cogente, gli obblighi di
comunicazione al mercato delle operazioni effettuate dalle persone
rilevanti, aventi a oggetto le azioni quotate della stessa società e i
relativi strumenti finanziari derivati. Le predette Regole saranno
disponibili, prima dell'entrata in vigore, sul sito www.itholding.it
TERZO TRIMESTRE
2002 PER GIACOMELLI SPORT GROUP SPA: RICAVI +64,3%, EBITDA +58,9%, EBIT
+3,8%
Rimini, 14 novembre 2002 - Il Consiglio di Amministrazione di Giacomelli
Sport Group SpA si è riunito oggi per approvare la Relazione sull'andamento
della gestione nel terzo trimestre 2002 redatta in forma consolidata e ha
constatato un consistente miglioramento degli indicatori economici e
reddituali. Nel corso del trimestre, infatti, Giacomelli Sport Group ha
realizzato ricavi consolidati per 97,32 milioni di euro, con una crescita
del 64,3% rispetto allo stesso trimestre dell'esercizio precedente. Per ciò
che riguarda i principali indicatori reddituali, si osserva un notevole
recupero rispetto al 30 giugno 2002, sia in termini di Ebitda che di Ebit.
L'Ebitda si è attestato a 9,99 milioni, con una crescita del 58,9% rispetto
al 30 settembre 2001, e l'Ebit è stato pari a 2,29 milioni, in crescita del
3,8%. Il dato dell'Ebit è particolarmente significativo, considerando la
crescita del 90% degli ammortamenti, dovuta alle nuove aperture avvenute nel
periodo e all'impatto dell'acquisizione di Longoni Sport. Nel corso del
trimestre la cassa generata dalla gestione corrente ha consentito il
finanziamento delle 15 nuove aperture successive al 30 giugno e ha dato un
contributo positivo all'esposizione finanziaria per un importo di circa 22
milioni di euro. La posizione finanziaria ha registrato infatti una
variazione pari a -100,37 milioni di euro a fronte di un costo legato
all'acquisizione di Longoni Sport, conclusasi l'11 luglio, per un totale di
122 milioni di euro (comprensivo degli oneri accessori d'acquisto). Il
contributo positivo della gestione corrente al miglioramento della posizione
finanziaria netta proseguirà anche nel corso dell'ultimo trimestre grazie
alla normale stagionalità del business. L'ammontare delle vendite
nell'ultimo trimestre, infatti, è di norma superiore alla media dei primi
tre trimestri. Inoltre Giacomelli Sport Group, successivamente alla chiusura
del trimestre, ha avviato alcune operazioni straordinarie dalle quali sono
attese entrate finanziarie per oltre 15 milioni di euro. Tali operazioni
sono nel dettaglio: la cessione di un ramo d'azienda, comprendente
l'immobile di Cassago con uffici e magazzino centrale di Longoni, per la
quale è già stata stipulata una lettera di intenti con la società di
logistica Transco Spa (per oltre 6 milioni di euro); la cessione alla società
S.I.B. Spa del contratto d'acquisto di un immobile in costruzione a Ferrara
in precedenza destinato a punto vendita Longoni Sport (per 3,974 milioni di
euro); la risoluzione del contratto swap stipulato con Abaxbank per la
conversione in tasso variabile del tasso fisso dovuto per il prestito
obbligazionario di 100 milioni di euro emesso il 7 marzo 2002 (5,5 milioni
di euro)..Inoltre la società ribadisce che nell'ambito del nuovo piano
industriale è prevista una drastica riduzione degli investimenti per nuove
aperture al fine di consentire il miglioramento della posizione finanziaria
netta. Nel corso del trimestre, inoltre, sono state cedute le partecipazioni
detenute nelle consociate francese e tedesca. Il raffronto tra il prezzo di
cessione e il patrimonio netto delle consociate ha consentito alla società
di realizzare nell'ambito del bilancio consolidato una plusvalenza netta
pari a 7,09 milioni di euro. Considerando i dati complessivi dei primi nove
mesi del 2002 i ricavi netti si sono attestati a 201,53 milioni di euro
(+26,6% rispetto alle stesso periodo del 2001), l'Ebitda è stato di 10,92
milioni (+2,6%), l'Ebit -4,68 milioni e la posizione finanziaria netta è
risultata pari a -215,5 milioni (al 30 giugno il valore era -115,12
milioni). Nel corso del terzo trimestre è proseguita la riorganizzazione
della struttura distributiva a seguito dell'acquisizione di Longoni: è
stato completato il roll out del sistema gestionale commerciale nonché del
sistema informativo precedentemente utilizzato nei punti vendita a marchio
Longoni Sport al fine di uniformarlo a quello applicato nella rete
Giacomelli Sport. Inoltre, i Consigli di Amministrazione delle società
interessate hanno deciso di procedere alla fusione per incorporazione di
Longoni Sport Spa e della sua controllata Natura & Sport Srl in
Giacomelli Sport Spa. L'operazione, che si dovrebbe concludere nel prossimo
mese di febbraio, consentirà un'ulteriore razionalizzazione dei costi
complessivi di sede, con un positivo effetto sul conto economico consolidato
del Gruppo. Infine, la società conferma che il risultato netto atteso per
l'esercizio 2002, con il consolidamento di Longoni Sport per il periodo 11
luglio-31 dicembre, sarà positivo e in linea con quello ottenuto
nell'esercizio 2001 (in cui era risultato pari a +2,16 milioni di
euro).
NOVUSPHARMA SPA
ANNUNCIA I DATI FINANZIARI DEL TERZO TRIMESTRE 2002
Milano 14 novembre 2002 - Novuspharma SpA società biofarmaceutica
focalizzata sulla ricerca di terapie antitumurali, annuncia oggi i risultati
finanziari del terzo trimestre 2002 e un aggiornamento sulle attività di
ricerca e sviluppo intraprese nei primi nove mesi di quest'anno. Highlights:
In corso lo studio di fase III sul Pixantrone (Bbr 2778) in combinazione con
Rituxan (rituximab) per la cura del linfoma non-Hodgkin (Nhl) indolente;
partecipano al programma oltre 100 centri in tutto il mondo. Risultati
preliminari molto incoraggianti negli studi di combinazione con Pixantrone (Bbr
2778) ed altri agenti citotossici. Nei pazienti con Nhl sinora valutabili è
stata osservata una percentuale molto alta di risposte complete . Firma di
un accordo con Micromet Ag per lo sviluppo congiunto di Mt201, un anticorpo
monoclonale umano che agisce sull'antigene Ep-Cam. Sono in corso le attività
per avviare un ampio programma di sviluppo clinico di fase II nel 2003.
Risultati preliminari incoraggianti - 8 risposte positive sui 42 pazienti al
momento valutabili - sono stati osservati nello studio di fase II del Bbr
3576 su pazienti con cancro alla prostata refrattario alla terapia ormonale.
E' in corso la pianificazione di uno studio registrativo su questo tipo di
tumore, insieme a un ampliamento del progetto di fase II, entrambi previsti
nel 2003. Saranno pertanto interrotti l'ulteriore sviluppo del Bbr 3438,
composto che risulta meno promettente, e quello del Bbr 3576 sul tumore
gastrico. Ampliamento del programma di ricerca sul fattore Hif-1 attraverso
un accordo di collaborazione triennale con il National Cancer Institute (Nci).
In corso l'ottimizzazione dei composti lead sviluppati da Cephalon.
Posizione finanziaria netta attiva pari a 115,3 milioni di Euro al 30
settembre (141,8 milioni di Euro al 31 dicembre 2001). Silvano Spinelli,
Amministratore Delegato, dichiara: "Siamo molto soddisfatti dei
progressi compiuti su tutti i fronti della nostra attività. I programmi
clinici più avanzati,come Pixantrone (Bbr 2778) e Bbr 3576, stanno fornendo
risultati incoraggianti; inoltre, il nostro approccio di collaborazione sta
dando i frutti attesi, e ci ha portato alla diversificazione del nostro
portafoglio attraverso l'acquisizione di progetti in aree innovative . Tutto
ciò è stato ottenuto restando entro i limiti di spesa previsti, grazie ad
un attento controllo dei costi. Questa politica ci consentirà di rispettare
i nostri obiettivi a lungo termine pur salvaguardando la nostra posizione
finanziaria, presupposto essenziale per un 2003 ancora più produttivo
dell'anno in corso." Risultati economico-finanziari - I ricavi al 30
settembre 2002 sono stati di 2,8 milioni di Euro rispetto a 0,1 milioni di
Euro registrati nei primi nove mesi del 2001. Tali ricavi sono
principalmente relativi ai contributi pubblici che Novuspharma riceve a
sostegno dei suoi programmi di ricerca La perdita registrata nei primi nove
mesi dell'anno è stata pari a 24,5 milioni di Euro (contro una perdita di
11 milioni di Euro nei primi nove mesi del 2001). L' aumento è conseguenza
del progresso dei prodotti della Società verso le fasi di sviluppo più
avanzate, che comportano costi maggiori, ed in particolare sono connesi
all'inizio dello studio di fase III con il Pixantrone (Bbr 2778) nel linfoma
indolente. L'incremento delle attività e dei costi risulta in linea con i
piani previsionali elaborati dalla Società: la perdita conseguita nei primi
nove mesi del 2002 è pertanto fisiologica considerata l'attuale fase di
sviluppo dei composti. Novuspharma, alla chiusura del terzo trimestre,
presenta una posizione finanziaria netta attiva pari a 115,3 milioni di Euro
(141,8 milioni di Euro al 31 dicembre 2001). Ci aspettiamo che la situazione
finanziaria netta attiva della società si attesti intorno ai 110 milioni di
Euro alla fine del 2002, in linea con le attese degli analisti finanziari, e
in grado di supportare ampiamente lo sviluppo e le opportunità di
diversificazione del proprio portafoglio di prodotti antitumorali
innovativi. Programmi clinici - Pixantrone (Bbr 2778) - Sono in fase di
reclutamento in 100 centri di sperimentazione i pazienti per lo studio di
Fase III nel Linfoma non-Hodgkin indolente. Questo studio metterà a
confronto l'attuale trattamento standard - rituximab come agente singolo -
con una combinazione di rituximab e Bbr 2778. Il trial coinvolgerà circa
800 pazienti negli Stati Uniti e in Europa e si propone di dimostrare che la
combinazione è più efficace nel rallentare il tempo alla progressione
della malattia. Sono stati ottenuti risultati preliminari molto
incoraggianti negli studi di combinazione del Pixantrone (Bbr 2778) con
altri agenti citotossici. In particolare, è quasi completato l'arruolamento
nello studio Eshap variant, nel quale il Pixantrone viene usato in
combinazione con cisplatino e con dosi elevate dell'antimetabolitico ara-c,
in pazienti con linfoma non-Hodgkin di tipo aggressivo. I dati di efficacia
si dimostrano molto promettenti, con un elevato numero di risposte complete
nei primi 10 casi valutabili. I primi pazienti sottoposti alla combinazione
della variante Fnd-R, hanno risposto molto bene alla terapia, e nella
maggior parte dei casi si è ottenuta una remissione completa. In questo
studio, il Pixantrone (Bbr 2778) sostituisce il mitoxantrone nel regime
Fnd-R in cui è somministrato insieme a fludarabina, steroidi e rituximab.
Bbr 3576 / Bbr 3438 - Bbr 3576 sta dando risultati molto incoraggianti nei
pazienti affetti da tumore della prostata refrattario alla cura ormonale. Su
un campione di 42 pazienti arruolati nello studio di fase II, in 8 casi si
è osservata una buona risposta, dimostrata dalla riduzione del Psa, un
marker sierologico della malattia. Sulla base di questi risultati, è in
corso la pianificazione dello studio registrativo di fase III nella stessa
indicazione. Le attività prevedono un ampliamento del programma di fase II
e uno studio di combinazione con altri agenti chemioterapici. Novuspharma
prevede di iniziare a discutere il programma registrativo con la Food and
Drug Administration nei primi mesi del 2003. Saranno pertanto interrotti
l'ulteriore sviluppo del Bbr 3438, che risulta meno promettente, e quello
del Bbr 3576 sul tumore gastrico. Pixantrone (Bbr 2778), Bbr 3576 e Bbr 3438
appartengono a una classe di molecole conosciute come agenti intercalanti
del Dna e presentano una migliore efficacia e tollerabilità rispetto agli
standard di questa categoria. Mt201 All'inizio di settembre 2002 Novuspharma
ha siglato un accordo con l'azienda biotecnologica tedesca Micromet Ag per
lo sviluppo congiunto di Mt201, un anticorpo monoclonale completamente umano
che ha come bersaglio l'antigene denominato Ep-Cam. Tale antigene è
presente in un ampia gamma di tumori solidi, caratteristica che conferisce
al prodotto notevoli potenzialità per un uso allargato. I risultati
preliminari della fase I di sviluppo clinico su pazienti affetti da tumore
della prostata refrattario alla terapia ormonale, hanno dimostrato che Mt201
è ben tollerato. I risultati completi dello studio saranno disponibili nei
prossimi mesi. Nel 2003, comincerà un ampio programma di sviluppo clinico
di fase II. Potranno essere arruolati fino a 1.000 pazienti affetti da varie
forme di tumori solidi, inclusi il tumore del polmone, della mammella e
dell'ovaio. Programmi di ricerca - Inibitori del proteasoma Il progetto in
collaborazione con la statunitense Cephalon sta dando risultati molto
interessanti: infatti, sono stati sintetizzati 50 nuovi inibitori
attualmente in fase di analisi ed ottimizzazione alcuni dei quali hanno
fornito risultati molto buoni in termini di attività. Estensione del
programma di ricerca su hif-1( A settembre Novuspharma ha siglato con il
National Cancer Institute Screening Technologies Branch un Crada (Collaborative
Research and Development Agreement), accordo di collaborazione di ricerca e
sviluppo volto all'identificazione di molecole capaci di inibire il fattore
Hif-1(. Il fattore Hif-1( ricopre un ruolo fondamentale nel processo di
angiogenesi che porta alla formazione di nuovi vasi sanguigni da parte dei
tumori, permettendo ad essi di crescere, d'invadere i tessuti sani
circostanti per poi diffondersi in tutto il corpo. Novuspharma ha
identificato alcune molecole che inibiscono il del fattore Hif-1( e che ora
sono in fase di ottimizzazione. Come da accordi, l'istituto americano
condurrà una serie di ulteriori test per validare il meccanismo di azione
dei composti identificati da Novuspharma e metterà a disposizione
l'archivio di composti chimici per l'identificazione di nuovi lead. Progetti
di ricerca in stato di avanzamento Novuspharma ha identificato nuove
molecole capaci di interagire con gli oncogeni c-kit e Ret coinvolti nel
processo di crescita di alcuni tipi di tumore, tra cui i tumori incurabili
della tiroide. E' in corso la fase di ottimizzazione e sviluppo delle nuove
molecole in stretta collaborazione con l'Istituto dei Tumori di Milano. Sono
stati identificati nuovi geni potenzialmente coinvolti nello sviluppo del
tumore polmonare. Gli studi proseguono con l'obiettivo di validare il ruolo
dei nuovi potenziali target . I composti innovativi a base di platino Bbr
3464 e Bbr 3610 sono al momento oggetto di studio per ottenere nuove
formulazioni capaci di migliorarne l'indice terapeutico. Il successivo
sviluppo clinico dei composti dipenderà dal buon esito di tali studi.
REPLY S.P.A.:
IL CDA ESAMINA I DATI DEL TERZO TRIMESTRE 2002. FATTURATO CONSOLIDATO PARI A
55,8 MILIONI DI EURO (+32,1%).
Milano, 14 novembre 2002 - Il Consiglio di Amministrazione di Reply S.p.A
società leader in Italia nel settore dell'E-Business, ha approvato ieri
dati del terzo trimestre 2002, caratterizzato da risultati molto positivi
sia in termini di crescita degli indicatori economici, che di consolidamento
del business nelle principali linee di offerta della società. Al 30
settembre 2002 Reply registra una crescita del fatturato che raggiunge 55,8
milioni di Euro (+32,1% rispetto a 42,2 milioni di Euro al 30/09/2001). In
crescita la redditività del Gruppo con un Margine Operativo Lordo di 9,0
milioni di Euro (pari al 16,1% dei ricavi), ed un Ebit, al netto
dell'ammortamento dei costi di quotazione, di 6,7 milioni di Euro. La
posizione finanziaria netta al 30 settembre 2002 è positiva e pari a 12,8
milioni di Euro. Oltre che per i risultati positivi e sempre in crescita,
Reply si è contraddistinta, negli ultimi mesi, per la capacità di
consolidare e rafforzare le proprie linee di offerta. Tale obiettivo è
stato conseguito sia attraverso operazioni di crescita interne all'azienda,
sia attraverso la conclusione di acquisizioni esterne con partner
qualitativamente eccellenti nell'ambito della nicchia di mercato presidiata.
L'acquisizione di Sysproject, siglata ad ottobre 2002, consolida l'offerta
di Reply all'interno del Web Management e, specificamente, nei servizi e
soluzioni per la gestione, il monitoraggio e l'evoluzione delle
infrastrutture per l'e-business. "I risultati raggiunti da Reply - ha
dichiarato Mario Rizzante, Presidente di Reply, - sono particolarmente
importanti perché evidenziano, ancora una volta, la capacità del Gruppo di
realizzare performance positive ed in continua crescita pur in presenza di
una congiuntura economica difficile. Questi risultati dimostrano che Reply
ha saputo fornire soluzioni qualitativamente superiori, le uniche in grado
di creare la differenza in queste condizioni di mercato." "La
qualità continua infatti a rappresentare uno degli obiettivi strategici del
Gruppo - ha proseguito Mario Rizzante - anche sul fronte delle partnership e
dell'espansione. L'acquisizione di Sysproject, per il potenziamento del Web
Management, è stata finalizzata solo a seguito di un processo di selezione
lungo e meticoloso, ed anche per il futuro intendiamo considerare solo degli
operatori che siano in grado di garantire un livello di eccellenza
nell'offerta di soluzioni e servizi."
DIGITAL BROS
SPA: IL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE APPROVA LA RELAZIONE TRIMESTRALE AL 30
SETTEMBRE 2002: SIGNIFICATIVI GLI INCREMENTI DI TUTTI I PRINCIPALI
INDICATORI ECONOMICI. FATTURATO DEL GRUPPO +137% , EBITDA E EBIT IN
MIGLIORAMENTO RISPETTIVAMENTE DI 818 E 667 MIGLIAIA DI EURO
Milano, 14 novembre 2002 - Il Consiglio di Amministrazione di Digital Bros,
gruppo di Digital Entertainment quotato al Nuovo Mercato, ha approvato la
relazione trimestrale al 30 settembre 2002/2003 che rappresenta il 1
trimestre in seguito alla variazione della data di chiusura dell'esercizio
al 30 giugno. Il Gruppo Digital Bros ha registrato nel primo trimestre
2002/2003 risultati economico-finanziari in forte crescita a conferma della
fase di sviluppo che il mercato dei videogiochi incontra. Tutti i principali
indicatori economici consolidati hanno evidenziato incrementi percentuali
fino a 3 cifre: i ricavi si attestano a 8,122 milioni di Euro, in aumento
del 137% rispetto ai 3,308 milioni di Euro realizzati nel medesimo periodo
dell'anno precedente. La crescita nel trimestre porta l'incremento del
fatturato nei primi nove mesi dell'anno solare 2002 a +68% a livello
consolidato e +77% a livello di capogruppo rispetto al medesimo periodo
dell'anno 2001. L'Ebitda consolidato a meno 643 migliaia di Euro in
miglioramento di 818 migliaia di Euro rispetto allo stesso periodo dell'anno
precedente, l'Ebit a meno 1.135 migliaia di Euro in miglioramento di 667
migliaia di Euro rispetto ai meno 1.802 migliaia di Euro dell'anno passato.
La marginalità negativa a dispetto delle ottime performance del volume
d'affari è in linea con le previsioni ed è da leggersi nel contesto della
stagionalità che storicamente caratterizza il settore per cui il fatturato
si concentra nel secondo trimestre dell'esercizio in corrispondenza del
periodo natalizio, mentre i costi fissi sono distribuiti sui 12 mesi
dell'esercizio. Indebitamento finanziario netto del Gruppo a 10,444 milioni
di Euro in aumento di 1,724 milioni di Euro rispetto al 30 giugno 2002. Il
fatturato della capogruppo Digital Bros S.p.A. è passato da 3,3 milioni di
euro a 7,829 milioni di Euro. L'Ebitda è negativo e pari a 231 migliaia di
Euro e l'Ebit a meno 642 migliaia di Euro. L'incremento del fatturato della
capogruppo nei primi nove mesi dell'anno solare 2002 è del 77% in crescita
di 12,312 milioni di Euro ed attestandosi a 28,358 milioni di Euro al 30
settembre 2002. Nello stesso periodo l'Ebitda è stato positivo per 489
migliaia di Euro in miglioramento di 1.252 migliaia di Euro rispetto al
corrispondente periodo dell'anno scorso, il miglioramento a livello di Ebit
è stato invece pari a 1.125 migliaia di Euro. Raphael Galante,
Amministratore Delegato del Gruppo, ha così commentato: "I risultati
raggiunti in questo trimestre confermano la validità delle scelte
strategiche attuate nel corso del precedente esercizio volte a concentrare
attenzione e risorse finanziare sulla crescita del business tradizionale.
Ora - ha aggiunto Raphael Galante - grazie all'implementazione di politiche
di cost saving e all'integrazione tra le diverse attività del Gruppo,
possiamo ridedicare, forti dell'esperienza di questi ultimi tre anni,
attenzione e risorse alle attività di online gaming e Tv digitale gestendo
gli investimenti in relazione alla crescita effettiva del mercato e dei
risultati ottenibili e ottenuti da queste attività". Il Gruppo Digital
Bros, quotato sul Nuovo Mercato dal 20 ottobre 2000, è uno dei primi in
Europa con un'offerta integrata di contenuti di Digital Entertainment
prodotti e diffusi sia on-line (Internet), che on-air (Tv Digitale
Satellitare) e off-line (publishing e distribuzione di videogame)
IL C.D.A. DI
ART'È APPROVA I RISULTATI DEL 3° TRIMESTRE FATTURATO DEL PERIODO IN
CRESCITA DEL 22% RISPETTO AL 2001 FORTE INCREMENTO ANCHE NELLA RACCOLTA
ORDINI: +43%
Villanova di Castenaso, 14 novembre 2002 - Il Consiglio di Amministrazione
di Art'è, leader in Italia nel mercato dei beni culturali di alta gamma, si
è riunito sotto la presidenza di Marilena Ferrari per esaminare e approvare
la relazione trimestrale al 30 settembre 2002. Il fatturato consolidato del
3° trimestre 2002 è pari a 10,6 milioni di euro in crescita del 22%
rispetto all'analogo periodo dell'esercizio precedente. Il fatturato
consolidato dei primi nove mesi supera, quindi, i 29,5 milioni di euro in
crescita del 7% rispetto ai 27,6 dello stesso periodo dello scorso anno.
Tale risultato evidenzia i primi effetti di un complessivo programma
manageriale d'intervento su tutti i fondamentali driver di crescita
dell'azienda: dal potenziamento della rete commerciale all'arricchimento del
database clienti e prospect - grazie agli accordi con Fmr, Diners e I
Quindici; dall'allargamento del portafoglio prodotti e del patrimonio
artistico editoriale al rafforzamento della struttura
manageriale-organizzativa. La raccolta ordini nel terzo trimestre ha
raggiunto i 10,6 milioni di euro con un miglioramento di oltre il 43%
rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Il dato del terzo trimestre
presenta una progressione notevolissima, che contribuisce a rendere
estremamente positivo il confronto tra la raccolta ordini dei primi tre
trimestri del 2002 rispetto ai periodi corrispondenti del 2001: I Trimestre
2002 vs. 2001 -1%; II Trimestre 2002 vs. 2001 +4%; III Trimestre 2002 vs.
2001 +43%. Inoltre, nel mese di ottobre è stato nuovamente battuto il
record storico della raccolta ordini che ha raggiunto i 5,4 milioni di euro.
I risultati reddituali sono stati influenzati dagli investimenti volti a
sostenere il piano di crescita della Società. Il margine operativo lordo
dei primi nove mesi è positivo per 1,9 milioni di euro pari al 6,5% del
fatturato rispetto ai 3,8 del 2001 mentre il reddito operativo, a causa
anche dell'avvio degli ammortamenti legati alle gallerie del progetto Ta
Matete e al potenziamento dell'informatizzazione dell'azienda, è negativo
per 0,4 milioni di euro rispetto ai 2,9 milioni di euro dei primi nove mesi
del 2001. Il risultato ante imposte, negativo per 1,7 milioni di euro,
risente di componenti straordinarie e quindi non più ripetibili. La
posizione finanziaria netta risulta a fine periodo positiva, con un saldo di
15,0 milioni di euro: la liquidità e la capacità di utilizzo della leva
finanziaria rappresentano un fattore critico di successo per la
continuazione del processo di sviluppo del Gruppo. Art'è comunica inoltre
di aver finalizzato l'accordo con la Società I Quindici S.p.A. grazie al
quale avrà la possibilità di sviluppare sue iniziative commerciali
destinate ai clienti di questa società. "Nel corso del terzo trimestre
Art'è raccoglie i primi frutti del forte piano di potenziamento strutturale
svolto nel primo semestre dell'esercizio che rafforza tutti i key drivers
del Gruppo. Le attività intraprese sono finalizzate a supportare
l'importante salto dimensionale compiuto dal Gruppo, in particolare dopo
l'acquisizione di Fmr che apre nuovi scenari all'espansione di Art'è sui
mercati nazionali e internazionali. - ha dichiarato Marilena Ferrari,
Presidente di Art'è S.p.A. - La crescita a due cifre del fatturato nel
trimestre, e il forte incremento della raccolta ordini nel medesimo periodo
ci permettono di confermare gli obiettivi di fine anno, che vedono un
sensibile incremento non solo delle vendite, ma anche dei margini
operativi".
GRUPPO TREVI:
COMMESSE ESTERE PER 19 MILIONI DI EURO DETERMINANTE NELL'AGGIUDICAZIONE
DELLE COMMESSE IL CONTENUTO TECNOLOGICO
Milano, 14 novembre 2002 - Il Gruppo Trevi, tra i protagonisti mondiali nel
settore dell'ingegneria del sottosuolo e nella produzione delle macchine per
fondazioni e perforazioni da oltre 45 anni, si è aggiudicato nuove commesse
all'estero; denominatore comune è costituito dall'elevato livello di
innovazione tecnologica che ha permesso l'aggiudicazione delle offerte. In
Nigeria, per conto del gruppo coreano Hyundai, nell'ambito di un progetto
promosso dall'ente petrolifero governativo Nnpc, saranno realizzate opere
speciali di fondazione per la protezione di impianti petroliferi on-shore a
ridosso del mare e ad argini di fiumi, mediante banchine realizzate con
palancole prefabbricate costruite e messe in opera con procedimenti
innovativi tali da assicurare un più alto grado di protezione dalla salinità
e agenti corrosivi, allungando la vita utile del manufatto, con minimi
interventi di manutenzione. L'importo dei lavori è di 5,6 mln di euro, con
durata 13 mesi ed inizio previsto per gennaio 2003. Negli Emirati Arabi, in
sei campi di estrazione petrolifera nel deserto di Abu Dhabi, saranno
effettuati pozzi profondi per l'installazione di un sistema di protezione
catodica contro le correnti vaganti. L'importo è di circa 8,4 mln di euro,
con inizio lavori a marzo 2003 e durata 18 mesi; il cliente è l'ente
petrolifero governativo. Sempre negli Emirati Arabi il Gruppo realizzerà
opere di consolidamento del terreno per le fondazioni del centro commerciale
e residenziale Sheikha Sheikha a Dubai. Con inizio previsto a dicembre 2002
e durata 5 mesi questa commessa ha un controvalore di 2,6 mln di euro.
L'ultima aggiudicazione, per 2,5 mln di euro e partenza immediata, si
riferisce a lavori di fondazioni profonde per opere infrastrutturali a Hong
Kong. Verrà utilizzata una tecnologia nuova del tipo "circolazione
rovescia" (brevetto innovativo del Gruppo Trevi) che permette di
raggiungere profondità elevate (superiori a 80 metri), anche in terreni
rocciosi, con costi inferiori rispetto alle soluzioni offerte dai
concorrenti.
NUOVO DIRETTORE
COMMERCIALE PER ARAG ITALIA
Milano, 14 novembre 2002 - Rocco Luigi Matarazzo, padovano, 50 anni,
sposato, con 2 figli, dal prossimo 1 dicembre assumerà il nuovo incarico di
direttore commerciale di Arag Assicurazioni, compagnia specializzata nel
ramo Tutela Giudiziaria leader del mercato italiano. Laureato in psicologia,
il dott. Matarazzo ha un'esperienza di oltre 20 anni in ambito commerciale
presso alcune tra le principali compagnie assicurative italiane: in Sai,
quindi in Tirrena, poi nel Gruppo Winterthur. Nel Gruppo Winterthur, ha
ricoperto la carica di direttore commerciale di Veneta Assicurazioni e poi
nella direzione generale della compagnia, a Milano, ha svolto l'incarico di
coordinatore commerciale delle attività sul territorio nazionale e di
responsabile del back office commerciale e dell'audit; rientrato a Padova,
dal settembre 2001 è stato, con altri soci, titolare di una grossa agenzia
Winterthur.
ENERGIA
INTELLIGENTE PER L'EUROPA
Milano, 14 novembre 2002 - La commissione per la ricerca e l'energia ha
accolto favorevolmente il principio di una "energia intelligente per
l'Europa", che è alla base di un programma pluriennale (2003-2006) per
azioni destinate al settore. La relazione di Eryl Mcnally (Pse, Uk) sul
programma, sottolinea che esso sostituisce le azioni dei programmi Altener,
Save e, in parte, Synergie ma che le proposte dell'Esecutivo devono essere
modificate. I deputati chiedono un aumento degli stanziamenti di bilancio
destinati a questi programmi: per Altener, Save e Steer un aumento di 25
milioni di euro; per Coopener un aumento di 15 milioni, in modo da poter
lanciare iniziative più utili e poter coprire i costi di gestione legati ad
una eventuale agenzia esecutiva. L'importo globale passerebbe così dai 215
milioni proposti dalla Commissione a 255 milioni di euro. E' auspicabile una
integrazione dei Paesi candidati nel programma, visto che questi non
dispongono di energie rinnovabili né di un quadro politico e giuridico del
settore. La creazione di una "task force" orizzontale (che
coinvolga diverse Direzioni generali) potrebbe assicurare il coordinamento
fra i vari settori del programma, nonché il collegamento con altre
politiche comunitarie e l'utilizzazione dei risultati dei progetti. La
diffusione e l'accesso alle informazioni sui programmi dovrebbero essere
garantiti dal bilancio mentre i futuri partecipanti dovrebbero essere scelti
con criteri trasparenti. I deputati ritengono indispensabile la creazione di
una "Agenzia europea per l'energia intelligente", incaricata di
elaborare strategie per lo sviluppo, la promozione e l'attuazione di misure
tecnologiche. Informazioni generali sui programmi - L'attuale programma
quadro sull'energia, la cui dotazione finanziaria ammonta a 175 milioni di
euro, è stato adottato nel 1998 e scade il 31 dicembre 2002. Il nuovo
programma è articolato in 4 settori specifici: Save (Special Action
Programme for Vigorous Energy Efficiency) riguarda il miglioramento
dell'efficienza energetica e della gestione della domanda, in particolare
nell'ambito degli edifici e dell'industria, compresa la preparazione e
l'attuazione di misure legislative (75 milioni di euro previsti dalla
Commissione). Altener (Azioni specifiche per un maggiore impatto delle
energie rinnovabili), riguarda la promozione delle energie nuove e
rinnovabili per la produzione centralizzata e decentralizzata, nonché la
loro integrazione in ambito urbano, compresa la preparazione e attuazione di
misure legislative (86 milioni di euro previsti dalla Commissione). Steer
sostiene le iniziative relative agli aspetti energetici dei trasporti, la
diversificazione dei carburanti e la promozione dei carburanti di origine
rinnovabile e dell'efficienza energetica nei trasporti, compresa la
preparazione e attuazione delle misure legislative (35 milioni di euro
previsti dalla Commissione). Coopner(Cooperazione nel settore dell'Energia)
sostiene iniziative per la promozione delle energie rinnovabili e
dell'efficienza energetica nei Paesi in via di sviluppo (19 milioni di euro
previsti dalla Commissione)
LA SESTA
RELAZIONE DELLA COMMISSIONE SULLA CANTIERISTICA EVIDENZIA UN SERIO DECLINO
DEL MERCATO ED IL PERSISTERE DI DISTORSIONI
Bruxelles, 14 novembre 2002 - Le considerevoli difficoltà della
cantieristica mondiale si stanno ulteriormente aggravando, come mette in
luce il calo negli ordinativi di nuove navi nelle principali regioni
mondiali con una tradizione cantieristica verificatosi nei primi sei mesi
del 2002, afferma la Commissione europea nella sesta relazione sulla
situazione del mercato cantieristico mondiale(1). La relazione rileva che
l'eccesso di offerta del passato, il rallentamento delle economie di tutto
il mondo e gli effetti dell'11 settembre hanno determinato una significativa
flessione degli ordini. Di conseguenza i cantieri cominciano a restare senza
lavoro e si son già verificati diversi fallimenti e licenziamenti di massa,
soprattutto in Europa. In questo mercato sempre più ridotto la sorte dei
cantieri europei risulta inoltre minacciata anche dalla politica sleale di
prezzo praticata da alcuni concorrenti. Il commissario Erkki Liikanen,
responsabile delle imprese, ha dichiarato che "L'ultima relazione sulla
cantieristica mette in luce il massiccio rallentamento del settore nello
scorso biennio e conferma ancora una volta che i cantieri dell'Unione sono
le vittime di pratiche commerciali sleali. In un mercato che si deteriora la
loro situazione è diventata estremamente critica. La Commissione è già
intervenuta per difendere la cantieristica dell'Unione contro la concorrenza
sleale e collaborerà strettamente cogli operatori del settore per
individuare le politiche necessarie a renderlo più concorrenziale." La
relazione adottata oggi dalla Commissione dimostra che nel primo semestre
del 2002 gli ordinativi di navi nuove sono calati a livello mondiale di
almeno due terzi rispetto alle medie trimestrali per il 2000. Nell'Unione la
situazione risulta ancora peggiore: gli ordinativi sono diminuiti di quasi
quattro quinti rispetto al 2000. I tipi di navi più colpiti sono
portacontainer e navi da crociera, ma la domanda risulta depressa anche per
le petroliere per il grezzo e le metaniere. La domanda si è mantenuta
comparativamente stabile soltanto nel segmento delle petroliere per prodotti
finiti in seguito al fabbisogno di sostituzione derivante dalla nuova
legislazione dell'Unione in tema di sicurezza marittima nonché nel segmento
delle navi per il trasporto di merci alla rinfusa, in cui i cantieri
dell'Unione non operano più. I prezzi delle navi di nuova costruzione hanno
subito un ulteriore calo e si trovano ora ai livelli più bassi da più di
un decennio. I cantieri della Corea del Sud hanno ulteriormente abbassato i
prezzi dell'offerta, nonostante gli aumenti in tutti i principali fattori di
costo e l'apprezzamento della valuta coreana, per incoraggiare una ripresa
della domanda. Diversi cantieri coreani potranno trovarsi in difficoltà per
far fronte ai loro obblighi finanziari se gli ordinativi non registrano una
tempestiva ripresa. Le particolareggiate indagini sui costi svolte dalla
Commissione per quanto riguarda gli ordinativi piazzati presso i cantieri
della Corea del Sud confermano le risultanze di precedenti rapporti, e
segnatamente che le navi vengono offerte a prezzi tali da non coprire
pienamente i costi di produzione. Le indagini dimostrano che il divario tra
i prezzi offerti ed il prezzo normale calcolato si sta nuovamente
allargando. La Commissione continuerà a seguire l'evoluzione del mercato ed
ad effettuare indagini sui costi, e presenterà un nuovo rapporto al
Consiglio nel 2003.
ASSEGNATO ALLA
FOSTER WHEELER CONTRATTO PER LA REALIZZAZIONE DI CENTRALE DI COGENERAZIONE
DA 400 MEGAWATT
Milano, 14 novembre 2002 - La Società Voghera Energia S.r.l. ha assegnato
alla Foster Wheeler Italiana S.p.A. un contratto del valore di circa 115
milioni di Euro per la realizzazione di un impianto di produzione di energia
a ciclo combinato a Voghera, vicino a Pavia. La Centrale impiegherà come
combustibile il gas metano. L'impianto è costituito da turbina a gas,
turbina a vapore e generatore in configurazione monoalbero, caldaia di
vapore a recupero (Hrsg) ed altre apparecchiature (Balance of Plant = Bop).
La Foster Wheeler fornirà, nell'ambito di questo contratto chiavi in mano,
la progettazione, l'acquisto dei materiali, la costruzione, il coordinamento
della messa in marcia e del programma di test. Voghera Energia ha acquistato
il "power train" (turbina a gas, turbina a vapore e generatore)
dalla Ansaldo. La turbina a gas è di tecnologia Siemens (V.94.3). I
generatori sono progettati per operare con alto rendimento, che comporta una
riduzione del consumo di combustibile e l'ottenimento di livelli molto bassi
di emissioni atmosferiche derivanti dal processo di combustione. L'impianto
entrerà in marcia alla fine del 2004.
CONTRATTO
ASSEGNATO ALLA FOSTER WHEELER DALLA KUWAIT PETROLEUM IN OLANDA
Milano, 14 novembre 2002 - La Foster Wheeler Italiana S.p.A. ha ricevuto
dalla Kuwait Petroleum Europoort un contratto per l'ammodernamento di un
impianto di distillazione sottovuoto e di alcune unità di
idrodesolforazione presso la raffineria di Europoort, vicino a Rotterdam, in
Olanda. Lo scopo del lavoro per la Foster Wheeler consiste nella
progettazione, acquisto dei materiali e supervisione alla costruzione. Le
attività sono già iniziate e termineranno nell'autunno 2003. "Negli
ultimi 30 anni la Foster Wheeler ha realizzato molti progetti per la Kuwait
Petroleum e questo è l'ultimo di una serie per la Kuwait Petroleum
Europoort," ha detto Umberto della Sala, Amministratore Delegato della
Foster Wheeler Continental Europe. "I lavori di ammodernamento
permetteranno alla raffineria di operare con più efficienza e di adeguarsi
alle nuove norme dettate dalla Comunità Europea in merito al contenuto di
zolfo nel gasolio". Infolink: www.fwc.com
T.C.I. E
CERTIQUALITY PROMUOVONO IL CONVEGNO "PER UN TURISMO E PER UN AMBIENTE
DI QUALITÀ E CERTIFICAZIONE"
Milano, 14 novembre 2002 - Lunedì 18 novembre si terrà a Firenze (Palazzo
degli Affari in Piazza Adua 1) il Convegno dal titolo "Per un turismo e
per un ambiente di qualità e certificazione". L'iniziativa, promossa
da Touring e Certiquality, nasce dalla consapevolezza che il settore
turistico può essere ulteriormente valorizzato attraverso l'elevamento
degli standard dei prodotti e dei servizi. Dopo le esperienze pilota degli
anni '90 oggi si registra una crescita di interesse verso le tematiche della
qualità e della certificazione, interesse che ha determinato un incremento
sensibile nel numero di operatori del turismo (alberghi, villaggi, campeggi,
tour operators, agenzie viaggi, ecc.) che hanno adottato sistemi di gestione
per la qualità e conseguito una certificazione ambientale. Con l'iniziativa
del 18 novembre la più grande associazione turistica d'Italia e il
prestigioso istituto di certificazione Certiquality intendono fare il punto
in questo campo in un'ottica di servizio per le imprese, le istituzioni e
gli operatori che sono chiamati a raccogliere la sfida della qualità.
SUCCESSO DI
PUBBLICO AL SESTO FORUM FORMAZIONE CHE SI CONCLUDE OGGI A FIERA MILANO
CONGRESSI
Milano, 14 novembre 2002 - Successo di pubblico (1.400 visitatori registrati
ieri nella prima giornata di apertura) sta ottenendo al padiglione 17 di
Fiera Milano Congressi la sesta edizione di Forum Formazione, uno degli
appuntamenti più importanti a livello nazionale nell'ambito della
formazione professionale. Il salone -che si conclude oggi giovedì 14
novembre - è articolato in una serie di convegni focalizzati su tre temi di
grande attualità: la formazione on line (vantaggi e criticità dopo le
prime esperienze concrete), la costruzione della comunicazione per
condividere la conoscenza appresa (le esperienze di formazione on line per
migliorare efficacia ed efficienza dei processi) e la cultura
dell'apprendimento nella pubblica amministrazione (come si può migliorare
il servizio al cittadino). Oggi e domani espositori e relatori illustreranno
ai partecipanti le tecnologie, i servizi e i prodotti più innovativi e
terranno seminari basati sulle loro esperienze concrete. Forum Formazione è
ad ingresso gratuito e si rivolge a tutti i responsabili della formazione
nelle imprese e nella pubblica amministrazione, e alle societrà che operano
nell'ambito della formazione. L'iniziativa , organizzata da Somedia del
Gruppo l'Espresso, è patrocinata dall'Aidp, Associazione italiana per la
direzione del personale; Aif, associazione italiana formatori; Asfor,
associazione per la formazione alla direzione aziendale e Assoconsult,
associazione delle società di consuilenza e direzione organizzativa.
A SCUOLA IN UN
AMBIENTE MIGLIORE GRAZIE A RISTOCHEF, SOCIETÀ LEADER NELLA RISTORAZIONE
COLLETTIVA, I BAMBINI ROMANI POSSONO PRANZARE IN UN AMBIENTE
INSONORIZZATO
Milano,14 novembre 2002 -Ristochef, azienda leader nel settore della
ristorazione collettiva, ha lanciato, nel territorio cittadino,
un'operazione di miglioramento delle condizioni acustiche all'interno delle
scuole elementari, con la realizzazione di un sistema di insonorizzazione
dei refettori nelle strutture del Comune di Roma. Si sono infatti appena
conclusi 6 progetti di insonorizzazione nelle scuole della città, come
prima tranche di lavori. Ristochef ha inoltre presentato al IV Municipio di
Roma altri 3 progetti per la insonorizzazione di ulteriori refettori, già
stati individuati nella stessa area, con la possibilità di effettuare i
lavori nel periodo natalizio. Le scuole che oggi godono dell'intervento di
miglioria per una tutela dell'ambiente acustico dei bambini sono: Scuola
Buenos Aires, Scuola Caterina Usai, Scuola De Gasperi, Scuola Azzurra,
Scuola Carlo Levi, Scuola Anna Frank. Ristochef si è avvalsa di una società
specializzata per gli interventi che hanno portato ad un abbattimento del
rumore del 65% nelle sei grandi sale mensa, dove ogni giorno mangiano da un
numero di 350 a 400 bambini. La riuscita del progetto è stata già testata
da una ulteriore iniziativa che Ristochef ha promosso in 36 scuole del
circondario romano e 5 comuni limitrofi. Dal mese di ottobre è partita
un'attività di animazione per i bambini all'ora del pasto, che consiste
nello stimolarli attraverso il gioco e il divertimento, ad una conoscenza
corretta degli alimenti. Le animazioni proseguiranno fino alla fine del mese
di novembre. L'entusiasmo dei bambini nei confronti dell'iniziativa ha già
dimostrato l'effettiva riuscita dell'insonorizzazione della struttura per
ridurre il volume del rumore. L'animazione nelle scuole si inserisce
all'interno della promozione del concorso culinario per i bambini di IV e V
elementare "Graine de Chef - Apprendisti chef", giunto a Roma
quest'anno e che vede coinvolte le scuole elementari dalla Lombardia al
Lazio. Il concorso "Graine de Chef- Apprendisti chef" è in linea
con i progetti educativi di insegnamento e apprendimento rivolti ai bambini,
per un approccio corretto e consapevole all'alimentazione, e soprattutto
agli alimenti meno amati dai bambini: le verdure. Il concorso e l'insonorizzazione
delle scuole si collocano in un contesto di attenzione al benessere dei
bambini che per l'azienda non è garantita solo dall'alimentazione.
Ristochef con la Divisione Scuole segue l'alimentazione dei bambini e
ragazzi dal nido all'università, con un unico obiettivo, garantire il
benessere dei propri utenti. Questo si traduce nella ricerca per la migliore
qualità delle materie prime (Bio, O.G.M. free, nelle scuole del Comune di
Roma vengono serviti menù prevalentemente biologici), nel massimo rispetto
delle norme igieniche e nell'accuratezza e la qualità del servizio e con
grande attenzione alla qualità percepita dagli utenti. Per ulteriori
informazioni è possibile consultare il sito all'indirizzo www.ristochef.it
METRO CASH
& CARRY PUNTA SU BERGAMO. INAUGURATA NUOVA SEDE A SERIATE
Milano, 14 novembre 2002 - Con un investimento di otto milioni di euro e una
superficie di vendita di circa tremiladuecento mq la catena internazionale
mette in vendita dodicimila prodotti Metro Cash & Carry S.p.A., società
multinazionale di origine tedesca, colosso mondiale della grande
distribuzione, presente a tutt'oggi in 23 paesi nel mondo con 423 magazzini,
oltre 71.000 dipendenti, con un fatturato globale di circa 22.700 milioni di
? nel 2001 e oltre 12 milioni di clienti censiti, ha inaugurato il nuovo
magazzino di Seriate in Provincia di Bergamo. Con una superficie di vendita
di circa tremiladuecento mq., e un investimento di quasi otto milioni di
euro, il nuovo magazzino Metro format Eco è ubicato in via Stella Alpina
(zona Comonte). In vista di questa apertura Metro ha assunto nelle scorse
settimane circa 40 nuovi collaboratori in gran parte giovani residenti nella
zona, dando così un significativo contributo all'offerta di posti di lavoro
qualificati e gratificanti per le giovani generazioni. Nel Magazzino di
Seriate sono in vendita quasi dodicimila referenze, tra le quali alcune
strettamente legate alle produzioni agroalimentari locali come i gustosi
formaggi "Furmai de mut alpeggio Dop", "Strachi' Tunt
Valtaleggio", "Roccolo Valtaleggio", Toma Monte Corna,
Stracchino di taleggio latte crudo, Salva Valbrembana, ma non mancano la
"Formaggella Valcavallina", il "Bitto" e il
"Casera" della Valtellina, il "Bagoss" di Bagolino e la
"Formaggella" di Tremosine. Fra i vini locali in assortimento
ricordiamo in particolare il Valcalepio bianco e rosso riserva doc, gli
Spumanti brut ed il Moscato di Scanzo doc dei Conti Medolago Albani.
Nell'ampio assortimento di salumi non mancano le gustose specialità
riconosciute come "prodotti tipici bergamaschi", tra i quali il
salame tipico, la pancetta ed il lardo tipico bergamasco. Metro Cash &
Carry Italia ha ricevuto per alcuni Magazzini il certificato di qualità
relativo ai servizi di distribuzione all'ingrosso di prodotti specialistici
per clienti professionali, conferito da una delle più importanti società
internazionale di certificazione, la Sgs Ics srl di Ginevra L'assortimento
presente nel Magazzino Metro, format ECO, è destinato agli operatori
professionali (titolari di partita Iva) operanti nel settore ho.re.ca,
ovvero bar bar, ristoranti e alberghi, nonché dettaglianti e distributori
retail del settore alimentare. Inoltre sono presenti nel magazzino numerose
referenze professionali non alimentari legate all'attività di ristorazione
come piatti, pentole, stoviglie in genere, divise per il personale,
strumenti di cucina, ecc. In coincidenza con l'inaugurazione del nuovo
magazzino, Metro ha predisposto, per i clienti professionali dotati di
tessera, alcune promozioni straordinarie, che avranno validità fino a tutta
la settimana successiva all'apertura. Metro ha inoltre organizzato
l'inaugurazione del nuovo punto vendita, una festa ricca di eventi ed ospiti
prestigiosi, quali famosi chef, baristi e sommelier, che hanno fatto da
cornice ad un evento eccezionale: la presentazione, in anteprima mondiale,
della "Pentola d'Oro". Si tratta di una pentola d'oro a 24 carati
con caratteristiche altamente professionali. Metro Cash & Carry S.p.a.
gestisce oggi in Italia 38 magazzini in 14 regioni, con oltre 1.100.000
clienti professionali, un giro d'affari di oltre 2.000 milioni di ?, circa
4.500 collaboratori ed una quota di mercato di circa il 35%. Esattamente 30
anni fa, il 27 aprile 1972, veniva inaugurato il primo punto vendita della
catena tedesca di cash & carry in Italia, a Cinisello Balsamo (Mi).
"Metro - ha dichiarato Andrea Francesco Martinelli, Presidente e
Direttore Generale di Metro Cash & Carry S.p.A. - dedica da sempre la
massima attenzione alle merceologie per i negozianti del piccolo dettaglio
alimentare. Per loro e con loro vogliamo condividere le attività che
permettano di mantenere sul territorio la presenza di questa importante
categoria distributiva, ricca di tradizione, professionalità e capace di
garantire ancora molti posti di lavoro. Metro si pone al servizio del
retailer e dell'esercente e si differenzia così in modo netto dalla
missione della Grande Distribuzione Organizzata rivolta al mass
market." Orari apertura al pubblico Metro Bergamo: dal lunedì al
venerdì : 7.00-19.00 sabato: 7.00 - 21.00
VENERDÌ 15
NOVEMBRE DALLE ORE 8,45 ALLE ORE 12,45 SCIOPERO AZIENDALE SOLO PER LE LINEE
DI SUPERFICIE DICHIARATO DA SLAI COBAS
Milano 14 novembre 2002 - Venerdì 15 novembre, l'organizzazione sindacale
Slai Cobas, ha dichiarato uno sciopero aziendale 'a sostegno della vertenza
Fiat' che interesserà le sole linee di superficie dalle ore 8.45 alle ore
12.45. Nel periodo indicato pertanto si avrà: servizio regolare per le tre
linee metropolitane; possibilità di servizio ridotto sulle linee di
superficie. Data la volontarietà di ogni singolo dipendente di aderire allo
sciopero, anche se non appartenente alla organizzazione sindacale che l'ha
dichiarato, non è prevedibile la riduzione del servizio che potrà
verificarsi sulla rete di superficie. La limitazione dello sciopero alle
sole linee di superficie è stata concordata fra le parti nell'incontro
avvenuto questa mattina presso la Prefettura di Milano. Per ulteriori
informazioni i Clienti Atm possono contattare il Numero Verde 800016857,
operativo tutti i giorni dalle 7.30 alle 19.30, o consultare il sito
Internet www.atm-mi.it
MARKETING E
FORMAZIONE: 300 ORE DI DOCENZA DAI MANAGER CONSODATA L'INIZIATIVA RISPONDE
ALLE CRESCENTI RICHIESTE DEGLI ISTITUTI PIÙ QUALIFICATI. RIGUARDA I CORSI
POST-UNIVERSITARI E I MASTER ORIENTATI ALLE NUOVE REALTÀ DEL
MARKETING.
Milano, 14 novembre 2002 - Consodata, leader dei servizi per il marketing
diretto, ha annunciato la disponibilità dei propri manager a collaborare
con i principali Istituti di Formazione Post-Universitaria. L'iniziativa
risponde alle sempre più numerose richieste, provenienti da prestigiose
università italiane, di docenti di marketing diretto che siano anche
specialisti "sul campo". Anni di esperienza e di collaborazione
con le principali aziende italiane, hanno permesso infatti a Consodata di
sviluppare e verificare nella pratica quotidiana tutte le tecniche
d'avanguardia del marketing relazionale. "L'iniziativa prosegue una
pratica seguita da tempo dai manager di punta del gruppo - ha dichiarato
Paolo Cellini, Amministratore Delegato Consodata - Le docenze che l'azienda
è disposta a fornire sono infatti basate sulla volontarietà, sulla facoltà
di selezionare le collaborazioni richieste per corsi, seminari e singole
lezioni, e su un monte ore massimo di 300." Le aree interessate sono:
tecniche del marketing one-to-one; sistemi informativi per il marketing e
database marketing; geomarketing e marketing intelligence
business-to-business e business-to consumer; e-mail marketing; comunicazione
diretta e fund raising per le organizzazioni e le attività non profit
Quest'ultimo tema è stato aggiunto di recente: sulla base di esperienze
uniche, condotte con progetti per Unicef, Msf, Cei, Amnesty International,
Lav, e così via; e anche dell'interesse suscitato dai corsi tenuti da
stesso Mark Pierotti, Direttore Commerciale Consodata, all'Università di
Pavia, nell'ambito del Master in Economia e Gestione delle Organizzazioni
Non-Profit. Gli altri temi sono già stati oggetto di collaborazioni con
entità di rilievo nazionale, come Luiss, Sda Bocconi, Università di Parma.
Gli Istituti Universitari interessati possono contattare la Direzione
Relazioni Esterne di Consodata tel 06.50804549, info@consodata.it
Le collaborazioni saranno confermate sulla base della praticabilità delle
richieste, la qualità delle iniziative, l'impegno richiesto e sino ad
esaurimento della disponibilità volontaria dei manager interessati.
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