NOTIZIARIO
MARKETPRESS
NEWS
di
GIOVEDI'
14 NOVEMBRE 2002
pagina 3
La nostra vetrina dei
PRODOTTI
ARTIGIANALI
e' aperta... visitatela
Entrate nell'
AREA
DELLE NOVITA'
troverete esposti molti
prodotti interessanti
L'esposizione dei
PRODOTTI
PER IL LAVORO
è aperta visitatela
|
UNA DIRETTIVA
PER GARANTIRE IL PLURALISMO DEI MEDIA IN EUROPA?
Bruxelles, 14
novembre 2002 - Numerosi deputati di tutti i gruppi politici hanno
presentato una serie di interrogazioni orali alla Commissione in merito alla
concentrazione dei media e alla difesa del pluralismo nell'Europa allargata.
L'imminente ampliamento comporterà infatti nuove sfide per il mercato
interno e una di quelle finora non affrontate riguarda proprio i mezzi di
informazione. Oggi, con 15 mercati segmentati, non si può parlare di un
mercato europeo dei media. I deputati affermano che è necessario garantire
una parità di condizioni che consenta la libertà di stabilimento e di
prestazione di servizi. Bisogna poi assicurare che i mezzi di informazione
in tutti gli Stati membri siano e restino liberi e diversificati: una stampa
libera e pluralistica è il fondamento della democrazia moderna. I
parlamentari osservano l'incredibile sviluppo nell'uso e nell'applicazione
di nuove tecnologie avvenuto negli ultimi dieci anni (Internet, telefoni
cellulari, Tv digitale ecc.) e il processo di concentrazione che ha
caratterizzato il settore: tramite fusioni, acquisizioni e proprietà
incrociata, i mezzi di informazione tendono a finire nelle mani di pochi.
L'ultimo quadro della situazione risale al 1994, quando la Commissione
presentò la comunicazione sul seguito da dare al processo di consultazione
relativo al Libro Verde "Pluralismo e concentrazione dei mezzi di
comunicazione di massa nel mercato interno - Valutazione della necessità di
un'azione comunitaria". Nel 1997 la Commissione ha pubblicato un Libro
verde sulla convergenza tra i settori delle telecomunicazioni,
dell'audiovisivo e delle tecnologie dell'informazione e sulle sue
implicazioni normative ma, nonostante le numerose risoluzioni del Parlamento
europeo, ha rinviato a data indefinita ogni proposta di direttiva relativa
all'armonizzazione delle legislazioni in materia di proprietà dei mezzi
d'informazione. Oggi gli Stati membri cercano di garantire il pluralismo con
norme nazionali anticoncentrazione, ma tra queste si segnalano notevoli
disparità (si usano ad esempio criteri diversi per misurare l'impatto della
concentrazione). L'interrogazione del gruppo Eldr chiede come sarà
garantita la parità di condizioni nel mercato dei mezzi di informazione e
in che modo sarà affrontato il problema della concentrazione, al fine di
salvaguardare il pluralismo in vista dell'allargamento. I liberali chiedono
anche alla Commissione se intenda proporre una direttiva sulla materia. Il
PSE rileva il cambiamento del quadro politico dovuto ai timori dei Paesi
candidati di perdere il controllo sui mezzi d'informazione nazionali. Il
gruppo sottolinea anche i problemi per il sistema democratico causati dal
ruolo crescente dei mezzi d'informazione in campo politico e dal conseguente
conflitto d'interessi. Su tale base, il Pse chiede alla Commissione come
intenda intervenire per conciliare gli interessi del settore e salvaguardare
il pluralismo. Nell'interrogazione si suggerisce di elaborare una proposta
di direttiva sulla proprietà dei mezzi di informazione e, qualora i
Trattati non forniscano una base giuridica appropriata, di presentare una
proposta alla Convenzione. I Verdi sottolineano i problemi che mettono a
rischio la libertà degli organi di informazione e il pluralismo: la
concentrazione e la comparsa di monopoli mediatici; i monopoli nazionali di
opinione che influenzano i governi nazionali e di conseguenza il processo
decisionale dell'Ue; i monopoli mediatici politicamente motivati che
prosperano in un contesto nazionale artificiale in cui hanno un ambiente più
favorevole dei loro concorrenti europei. I Verdi ritengono che le norme in
materia di concorrenza a livello europeo non rendono possibili rimedi
adeguati al problema e chiedono quindi alla Commissione un'eventuale
direttiva quadro sulla concentrazione mediatica e l'inclusione della
politica sui media tra i settori di competenza della Convenzione europea. Le
stesse questioni si ripropongono nell'interrogazione del gruppo Gue/Ngl, che
chiede anche quali misure la Commissione intenda proporre per mettere fine
alla concentrazione dei media nelle mani di un limitato numero di giganti
europei e internazionali. Altri deputati appartenenti ai gruppi Ppe, Uen, Edd
e Verdi hanno firmato un'interrogazione in cui si afferma che
l'informazione, in particolare quella televisiva, è un settore dove lo
strapotere di un unico soggetto costituisce un grave pericolo per il
funzionamento della vita civile e democratica. Constatando che fenomeni di
questo genere tendono a verificarsi in diversi Paesi europei, essi chiedono
di predisporre una disciplina nel settore; di introdurre nella legislazione
europea la figura dell'"editore puro" (con interessi
esclusivamente concentrati nel settore dell'editoria e non diffusi in altri
ambiti economici); di redigere una direttiva che ponga limiti precisi alla
concentrazione dei media relativi alla quota di mercato quantificata sulla
base dell'audience e della tiratura. Un'interrogazione presentata a nome del
gruppo Ppe/De, infine, chiede di redigere un nuovo Libro verde con la
valutazione dei nuovi sviluppi, in particolare per quanto riguarda l'impatto
delle fusioni, delle alleanze e delle joint venture, il funzionamento del
mercato unico, il pluralismo dei media, il diritto alla libertà di
espressione (incluso il diritto a ricevere e a fornire informazioni e idee
senza interferenza da parte delle autorità pubbliche e senza ostacoli di
frontiera), l'accesso di tutti i cittadini ai servizi della società
informatica.
PUBBLICITÀ PER
I PRODOTTI DEL TABACCO
Bruxelles, 14 novembre 2002 - Nella relazione di Manuel Medinaortega (Pse,
E) adottata dalla commissione giuridica e per il mercato interno si
auspicano modifiche sostanziali alla proposta per una nuova direttiva, volta
a proibire la pubblicità e la sponsorizzazione per i prodotti del tabacco.
La Commissione europea ha elaborato questa nuova proposta dopo la sentenza
della Corte di Giustizia che, in seguito ad un ricorso della Germania, ha
annullato la precedente direttiva 98/43, relativa all'armonizzazione delle
legislazioni degli Stati membri sul divieto di pubblicità per il tabacco in
tutta l'UE. Nella sentenza la Corte ha affermato che l'articolo 95 del
Trattato (Armonizzazione del mercato interno) non è la base giuridica
adeguata per quanto riguarda la protezione della salute pubblica: questa
rientra infatti nell'ambito di applicazione dell'articolo 152, par. 4, in
cui però si esclude espressamente qualsiasi armonizzazione delle
legislazioni nazionali in materia. L'Esecutivo sostiene che la sentenza
della Corte esclude solo l'armonizzazione completa e non quella parziale e
quindi nella nuova proposta, anch'essa basata sull'articolo 95, ripropone
tutti i punti della direttiva precedente ritenuti compatibili con la
sentenza della Corte. I deputati hanno adottato alcuni emendamenti volti a
blindare la proposta contro altri ricorsi alla Corte di Giustizia, limitando
il campo di applicazione della direttiva ai casi con "importanti
effetti transfrontalieri" ed escludendo la pubblicità che promuove i
prodotti del tabacco solo indirettamente. Per quanto riguarda la pubblicità
a mezzo stampa, la commissione auspica che gli Stati membri, contrariamente
a quanto previsto nella proposta, possano limitarla alle pubblicazioni
specializzate nel commercio del tabacco. Gli Stati in cui la pubblicità sul
tabacco è vietata, inoltre, non potranno ostacolare la vendita delle
pubblicazioni provenienti da altri Stati membri che invece autorizzano tale
pubblicità, a condizione che le suddette pubblicazioni non siano
espressamente destinate al mercato in cui è in vigore il divieto. L'organo
parlamentare auspica poi la messa a punto di un sistema di controllo
dell'accesso a Internet, che permetta la pubblicità solo per un pubblico
adulto e consapevole, ma ritiene che le informazioni commerciali disponibili
attraverso Internet (specialmente se relative a ingredienti, norme di qualità
e rapporti scientifici sulle conseguenze sanitarie del consumo di tabacco),
non siano considerate una forma di pubblicità. In merito alla pubblicità e
alla sponsorizzazione via radio, si precisa che sono vietate tutte le forme
di pubblicità che producono notevoli effetti oltre le frontiere,
comportando sensibili distorsioni della concorrenza. Il divieto è
applicabile anche alla sponsorizzazione, da parte di imprese del settore, di
programmi radiofonici destinati ad un pubblico transfrontaliero. Sulla
delicata questione della pubblicità indiretta, un emendamento prevede che
"qualora il nome di una marca sia stato usato in buona fede sia per
prodotti non di tabacco che per prodotti di tabacco, questo nome possa
continuare ad essere utilizzato per pubblicizzare e sponsorizzare prodotti
non di tabacco, purché sotto un aspetto distinto da quello utilizzato per i
prodotti del tabacco". Per la sponsorizzazione di eventi, il divieto si
applica solo a quelli con importanti effetti transfrontalieri qualora ne
derivi una sensibile distorsione della concorrenza. In tal caso è vietata
anche la distribuzione gratuita dei prodotti del tabacco. Allo scopo di non
perturbare il calendario delle gare automobilistiche di Formula 1, i
deputati hanno deciso che in casi eccezionali gli Stati membri possono
autorizzare la sponsorizzazione di eventi internazionali per i quali
esistano già accordi alla data di entrata in vigore della direttiva.
Nell'emendamento si menziona però una scadenza (fino al primo ottobre 2006)
e la condizione che gli importi destinati alla sponsorizzazione decrescano
nel periodo transitorio e che siano predisposte misure di limitazione
volontaria per ridurre la visibilità della pubblicità in occasione di tali
eventi.
CANNES LIONS
DIRECT 2003 DANIEL MOREL PRESIDENTE DI GIURIA
Milano, 14 novembre 2002. L'organizzazione del Cannes Lions International
Advertising Festival rende nota la nomina di Daniel Morel, Chairman e Ceo di
Wunderman Worldwide, a Presidente della Giuria Lions Direct 2003.
"Considerando l'esperienza ereditata da Lester Wunderman, e il Grand
Prix da noi vinto lo scorso anno in occasione della prima edizione del Lions
Direct, sono molto onorato di essere stato nominato Presidente della Giuria
Lions Direct in occasione del 50° anniversario del Festival" ha
commentato Daniel Morel. Morel, nato in Francia ma formatosi
professionalmente sia negli Usa, sia nella sua terra natale, a gennaio 2001
è stato nominato Chairman e Ceo di Wunderman Worldwide, una delle più
grandi società di servizi di marketing al mondo, con 76 agenzie in 37 Paesi
e 3.500 dipendenti. Wunderman, divisione della Young & Rubicam, è
specializzata nell'offerta di servizi a clienti internazionali tra cui Ibm,
Ericsson, AT&T, Xerox, Ford, Sony e CitiGroup. Nel corso della sua
ventennale esperienza nel campo della pubblicità e del marketing, Daniel
Morel ha ricoperto numerosi incarichi tra cui Senior V.P. di Brann divisione
della società Snyder Communications dal 1995 al 1998, e, Ct e Ceo di
"The Sales Machine Euro Rscg di New York dal 1998 al 2000. Attualmente
Morel è membro del Board di Direzione della Dma (Direct Marketing
Association) e membro del Board di Roundarch (partnership tra Deloite &
Touche, e Broadvision e Wpp).
BOARD RINNOVATO
PER L'ASSOCIAZIONE ITALIANA SVILUPPO SCIENZE DELLA COMUNICAZIONE SIMONE
FAVARO SUCCEDE A STEFANO MOSETTI ALLA CARICA DI PRESIDENTE
Trieste, 14 novembre 2002. Nell'ambito dell'ultima assemblea del Comitato
Direttivo si sono svolte le elezioni per il rinnovo delle cariche del board
Aiscom. Dopo due anni di mandato, Stefano Mosetti lascia la guida
dell'associazione. Il comitato direttivo ha dunque deciso, all'unanimità,
di affidare a Simone Favaro la presidenza di Aiscom. Laureato in Scienze
della Comunicazione e responsabile marketing Coginfo (società del gruppo
Geyser|3), il nuovo presidente ha precedentemente ricoperto le cariche di
segretario e vicepresidente. Lorenzo Glavici vede riconfermato il suo
mandato di vice presidente assieme a Stefano Marzola (Vice Presidente di
nuova nomina). Stefano Mosetti continuerà ad operare all'interno di Aiscom
come segretario nazionale. Con il supporto del dott. Roberto Napoli, socio
Fondatore Aiscom e tutor del corso di laurea in Scienze della Comunicazione
dell'Università degli Studi di Trieste, sarà avviato l'ufficio studi e
ricerche, che si occuperà di monitorare i cambiamenti dei corsi di laurea
in comunicazione e di dare un impulso alla ricerca nell'ambito della
comunicazione di massa. Per il 2003, l'associazione sta organizzando, dopo
il successo dell'edizione romana, il Terzo Meeting Nazionale di Scienze
della Comunicazione e sta contattando aziende per offrire ai propri
associati la possibilità effettuare tesi e stage nell'ambito della
comunicazione e del marketing.
L'ISTITUTO
EUROPEO DI DESIGN HA SCELTO LA NEW MEDIA AGENCY E3 COME CONSULENTE PER LE
ATTIVITÀ DI PUBBLICITÀ E MARKETING ONLINE
Milano, 14 novembre 2002 - Ied opera da oltre 30 anni nel campo della
Formazione e della Ricerca, nelle discipline del Design, della Moda e della
Comunicazione Visiva. Oggi è un Network Internazionale, con sedi a Milano,
Roma, Torino, Madrid, Barcellona che organizza corsi triennali alternativi
ai percorsi universitari, corsi di aggiornamento e formazione permanente,
corsi di formazione avanzata e Master post-laurea. Ied fa parte del Gruppo
Europa Felix, insieme all'istituto Superiore di Comunicazione (Isc) e
Genesio Istituto Nuove Tecnologie. Sul fronte del marketing digitale, E3
fornirà i servizi di consulenza per il posizionamento garantito nei
principali motori di ricerca italiani e stranieri attraverso la costruzione
di pagine web realizzate ad hoc per un totale di 45 parole chiave. Alle
attività di search engine optimization saranno affiancate operazioni di
text link sui principali indici di ricerca, fra cui Google Italia, Google
Spagna e Altavista. L'Istituto Europeo di Design è anche uno dei primi
player online a usufruire dell'innovativo servizio di Active Advertising
Virgilio Best. La new media agency sarà operativa anche per i servizi di
advertising online: di recente E3 ha realizzato una campagna di direct email
marketing e nel corso del 2003 la sigla sarà impegnata nella gestione di
attività pubblicitarie online diversificate a seconda degli
obiettivi.
E3 LANCIA LE
TARIFFE STUDENTI DI KLM CON I BANNER DINAMICI
Milano, 14 novembre 2002 - E' in pianificazione da domani la campagna banner
ideata ad E3 per promuovere le tariffe promozionali di Klm rivolte agli
studenti fino a 25 anni. L'offerta promozionale della compagna di bandiera
olandese termina il 30 novembre e per promuovere il concetto di 'scadenza
imminente' la new media agency ha ideato i banner dinamici: grazie
all'utilizzo evoluto della tecnologia Flash Mx integrata con Action Script,
E3 ha creato un range di banner con un contatore che si aggiorna
automaticamente e segnala il giorni, le ore e i secondi che rimangono per
usufruire delle vantaggiose tariffe offerte da Klm. I soggetti ideati sono 6
e, oltre al banner istituzionale, l'agenzia ha legato le restanti 5
creatività ad altrettante destinazioni proposte con head line ammiccanti al
target under 25 anni. Per le offerte legate ai voli ad Amsterdam l'head
scelta è "Week End in Piazza Dam", per Londra "Fish&chips
a Piccadilly" e tutti i soggetti sono visionabili anche all'indirizzo http://www.e3online.it/klm/index.html
La pianificazione prevede una rotation sui portali Libero e Infinito e sul
motore di ricerca Altavista, che di recente ha lanciato la nuova
versione.
Pagina 1 Pagina 2
Pagina 3
Pagina
4 Pagina 5
Pagina 6
Titoli
Home
Archivio news
|