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27 NOVEMBRE 2002
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ALLARME
SANITÀ PER I FARMACI NEGLI OSPEDALI: TROPPI ERRORI IN ASSENZA DI RETI DI
SICUREZZA
Milano, 27 novembre 2002 - Non esiste, in Italia, una sufficiente
cultura sanitaria per controllare l'uso dei farmaci in ospedale dalla
prescrizione alla somministrazione; non esiste un sistema pianificato di
rilevazione, ne ci sono sufficienti presidi istituzionali, sia governativi sia
regionali, che studino il problema legato all'errore umano nella gestione del
farmaco negli ospedali; realtà che è invece considerata grave ed allarmante
negli Stati Uniti, Germania, Francia ed Inghilterra. Le nuove tecnologie
informatiche, se considerate al centro di un programma diffuso di messa in
sicurezza della somministrazione dei farmaci, potrebbero favorire il controllo
degli errori, affermare qualità, rassicurare il paziente, ridurre i costi umani
ed economici dei sistema sanitario. Queste le indicazioni di fondo scaturite dal
convegno "Il farmaco Experto" promosso stamane a Milano da Efahp -
European Foundation for the Advancement of Healthcare Practitioners - con la
collaborazione di Exper Automation - Azienda leader nelle soluzioni di
ingegneria sanitaria - dell'Unione Nazionale Consumatori, del Tribunale del
Malato, a cui sono intervenuti operatori dei principali istituti ospedalieri ed
esponenti delle istituzioni. Impressionante è l'analisi presentata da Efahp
sulle ricerche condotte nei principali Paesi Occidentali sull'altissimo numero
di casi legati all'errata somministrazione di farmaci: Negli Stati Uniti sono
1,3 milioni gli incidenti che accadono annualmente con più di 7 mila casi di
morte provocati da errore collegato alla prescrizione e somministrazione di
terapia; tanto che è 10 volte più probabile che un paziente sia ospedalizzato
a causa di una errata prescrizione che per un incidente automobilistico. Negli
stati Uniti si muore di più per errori medici che per incidenti stradali o
tumori al seno; l'istituto Americano di Medicina riporta che nel 4% dei ricoveri
avvengono eventi indesiderati e che circa il 10% di questi causa la morte:
sempre negli Stati Uniti gli errori in medicina costituiscono l'ottava causa di
morte nella popolazione. In Inghilterra ricerche del Servizio Sanitario
Nazionale (Nhs) dimostrano come il numero di morti dovuto agli errori legati ai
farmaci sia in continua crescita con circa 850 mila situazioni avverse
registrate ogni anno, di cui ben 10.000 classificate come molto gravi. Non è
ancora chiaro quanti di questi casi hanno come conseguenza la morte del
paziente. Gli eventi avversi che si producono in ospedale costano al servizio
sanitario inglese 400 milioni di sterline solo nella gestione dei contenziosi,
con un potenziale di 2,4 miliardi di sterline di risarcimenti, e 500 milioni di
sterline all'anno nel solo prolungamento della degenza. Gli ospedali inglesi
spendono annualmente 1,5 miliardi di sterline in medicinali e il 40% del tempo
infermieristico è dedicato alla gestione dei farmaci. Le ricerche inglesi
concludono che è indispensabile investire nell'automazione e nella
riorganizzazione del sistema di distribuzione dei farmaci. Ancora più forte è
l'allarme che arriva dalla Germania dove due distinti studi indicano in 16 mila
e 25 mila decessi l'anno le conseguenze di eventi avversi legati ai farmaci. ll
10% di tutte le giornate di degenza sono dovute alla iatrogenia da farmaco con
una maggiore spesa di circa 4,3 miliardi di Euro. In particolare una ricerca
condotta su 168 ospedali tedeschi ha dimostrato che solo il 46% dei medici
selezionati con almeno tre anni di esperienza a cui era stato chiesto di
prescrivere i 17 farmaci più comunemente usati nel loro reparto a pazienti
"incredibilmente semplici", ha prescritto la dose giusta mentre il 15%
ha prescritto una dosa bassa e non efficace e il 7% una dose pericolosamente
alta. Studi condotti in Francia su 134 mila pazienti ospedalizzati per un totale
di 1,4 milioni di giornate di degenza hanno evidenziato, su scala nazionale,
quasi 5 mila decessi. E in Italia? II problema, purtroppo, è del tutto
trascurato e poco studiato anche perché il sistema tende a coprire gli errori
umani degli operatori sanitari, impedendo che si affermi un'approccio che possa
valutare il perché dell'errore e correggerlo. Le poche ricerche italiane
esistenti (Censis, Cnel, Tribunale dei Diritti dei Malato) indicano dati nel
complesso allarmanti che confermano l'esistenza di un problema che non deve più
essere sottovalutato. Tra le cause principali della cattiva sanità il 48,2% è
riferibile al fattore umano, il 33% alla struttura sanitaria, il 5,4% al
soccorso tardivo. In particolare, nel 20% dei casi la responsabilità è del
personale sanitario, nel 13,8% del medico chirurgo, nel 12,5% dello
specialista.Da una ricerca condotta dal Tribunale per i Diritti del Malato,
risulta che le aree mediche dove maggiori sono i rischi di incorrere in errori
diagnostici o terapeutici sono quelle di ortopedia e traumatologia, dove si
concentra il 16,5% dei sospetti, seguite da oncologia con il 13,5%, ostetricia e
ginecologia con il 10,8%, chirurgia generale con il 10,6%. Risulta inoltre che
ogni anno, su 8 milioni di persone che vengono ricoverate, il 4% esce dagli
ospedali riportando danni o malattie dovute ad errori o disservizi. I morti per
errori sanitari sarebbero addirittura fra i 50.000 all'anno (stimati da
Assinform) e i 14.000 (secondo invece l'Associazione anestesisti rianimatoci
ospedalieri). Studi italiani hanno rilevato che la maggior parte degli errori
riscontrati nel ciclo del farmaco sono imputabili principalmente alle seguenti
cause: - Prescrizione: 56%; Distribuzione: 4%; Trascrizione: 6%;
Somministrazione: 34%. Il valore particolarmente elevato degli errori
conseguenti a prescrizioni, è dovuto anche alla consuetudine tutta italiana di
scrivere a mano e spesso con calligrafia indecifrabile, con ripercussioni anche
nella somministrazione con personale infermieristico spesso dequalificato e che
assorbe in misura crescente provenienze extracomunitarie. Le principali lacune
dell'attuale ciclo dei farmaci sono da individuare nella mancanza di coerenza e
di visibilità su un processo che è complesso, è composto di numerosi passaggi
e che coinvolge numerose figure professionali. La scarsa interazione tra medico,
infermiere e farmacista, che si limita alla gestione del magazzino centrale e al
ripristino delle scorte di reparto senza avere alcuna visibilità ne' sugli
aspetti clinici ne' su quelli distributivi, non possono che contribuire ad
aggravare il problema. E' evidente la necessità di ottimizzare il flusso delle
informazioni e dei materiali e di stabilire una più stretta connessione tra
reparto e farmacia. Le ricerche mettono dunque in evidenza che il verificarsi di
errori relativi all'utilizzo dei medicinali è da imputare prevalentemente a una
debolezza del sistema piuttosto che alla colpa individuale. Sarebbe
particolarmente utile, pertanto, offrire al personale sanitario un supporto
tecnologico flessibile e razionale che garantisca la completa tracciabilità del
percorso dei medicinali all'interno dell'ospedale. Sono già presenti sul
mercato, e ampiamente sperimentati su diversi ospedali europei, alcuni sistemi
informatici completi che consentono la reingegnerizzazione del circuito del
farmaco, attraverso l'automazione dell'intero processo di distribuzione e la
reinterpretazione del concetto di somministrazione personalizzata in dose
unitaria. Nonostante la distribuzione dei farmaci in dose unitaria si sia
rivelata uno strumento efficiente per ridurre sensibilmente l'incidenza degli
errori in campo medico, sono ancora molto pochi gli ospedali che hanno
intrapreso questa pratica e non vi è alcuna normativa che induca le strutture
sanitarie ad operare in questa direzione, garantendo una maggiore sicurezza dei
malati. Laddove questi sistemi sono stati applicati in via sperimentale, si sono
rilevati miglioramenti consistenti nell'efficienza della gestione e
somministrazione dei farmaci. I dati provenienti dall'ospedale americano Brigham
and Women's Hospital a seguito dell'introduzione della prescrizione
informatizzata dei farmaci, ha ridotto l'incidenza di errore seri del 50% e
quella dei potenziali eventi avversi dell'84%. I dati provenienti da un altro
ospedale americano, il North Colorado Medicai Center, evidenziano una riduzione
degli errori del 71%, mentre quelli provenienti dal Centrai Washington Hospital
evidenziano una diminuzione del lavoro manuale del 61% e un conseguente
risparmio di ore lavoro pari a $ 61.000. L'introduzione di sistemi automatizzati
al Meridia Health System (U.S.A.) ha comportato una riduzione degli stock di
farmaci del 20% ($ 250.000). Infine, un altro studio condotto negli U.S.A. ha
dimostrato come un ospedale di 650 posti letto, provvisto di un sistema di
prescrizione computerizzato dotato di allarmi in caso di interazioni,
incompatibilità ed errati dosaggi, ha evidenziato 500 eventi avversi, prevenuto
36 morti e risparmiato 3 milioni di dollari all'anno. Uno di questi sistemi è
presentato da "Exper Automation", una soluzione estremamente
innovativa e computerizzata che prevede il totale ripensamento e la
riprogettazione dei processi in modo da ottenere miglioramenti tangibili in
quelli che sono i punti chiave per la valutazione dell'efficienza di un sistema,
ovvero costo, qualità, servizio, tempestività. Il sistema "Exper"
prevede, in sintesi: 1. il medico prescrive direttamente su computer utilizzando
uno speciale software; 2. la prescrizione giunge in farmacia che confeziona e
immagazzina automaticamente i farmaci in dose unitaria e personalizzata; 3.
sulla base della prescrizione, il sistema riempie automaticamente un contenitore
per ogni singolo paziente con i farmaci a lui destinati; i contenitori vengono
poi inviati in reparto; 4. prima di procedere alla somministrazione,
l'infermiere accede al software, identifica il paziente tramite un bracciale
elettronico e verifica che il farmaco da somministrare sia effettivamente quello
prescritto. I vantaggi del sistema "Exper" incidono sulle prestazioni
ospedaliere (riduzione degli errori ed incremento della qualità del servizio
offerto al paziente), così come sull'aspetto economico (diminuzione dei costi,
eliminazione degli sprechi, ottimizzazione delle risorse umane e quantificazione
della spesa per Drg). A livello gestionale, le ricadute derivanti dall'impiego
di tale sistema consentono il contenimento del costo dei farmaci per giornata di
degenza pari al 10%, la riduzione degli stock periferici del 90% e
l'eliminazione degli scaduti, la cui incidenza si aggira intorno all'1% del
budget farmaci. Inoltre, il sistema consente la totale tracciabilità dei
percorsi (dalla prescrizione, alla preparazione della terapia, alla
somministrazione - o mancata somministrazione - al paziente), garantendo un
completo controllo dell'accesso ai farmaci, oltre che un costante monitoraggio
di lotti e scadenze.
GIORNATA
MONDIALE PER LA LOTTA CONTRO L'AIDS
Roma, 27 novembre 2002 - La Giornata mondiale contro l'Aids, che si celebra il 1°
dicembre, e' dedicata quest'anno al tema "Vivi e lascia vivere. Cancella il
pregiudizio" e mira a contrastare l'emarginazione delle persone
sieropositive e di quelle affette dall'Aids. Il ministero della Salute, con una
serie di iniziative, cogliera' ancora una volta questa occasione per ricordare a
tutti, ma soprattutto ai giovani, che l'Aids e' tuttora un pericolo, per
informare sui metodi di prevenzione, invitare a comportamenti responsabili,
oltre alla solidarieta' verso le persone colpite. Per maggiori informazioni
sulle iniziative organizzate: http://www.ministerosalute.it/giornata_mondiale/giornata_mondiale_aids.jsp
LA "DIALOGICA": SAGGI
FILOSOFICO-TEOLOGICI DI BRUNO FORTE
Milano, 27 novembre 2002 - La facoltà di Filosofia dell'Università Vita-Salute
San Raffaele in collaborazione con il Comune di Cesano Maderno presenta: La
"Dialogica": saggi filosofico-teologici di bruno forte Massimo
Cacciari introdurrà agli studenti della facoltà di Filosofia dell'Università
Vita-Salute San Raffaele e al pubblico i tre volumi della "Dialogica",
l'ultima opera filosofico-teologica di don Bruno Forte. Giovedì, 28 novembre
2002; alle ore 17.00, Facoltà di Filosofia - Università Vita-Salute San
Raffaele Palazzo Arese-Borromeo, Cesano Maderno. L'incontro è aperto al
pubblico. Ingresso gratuito I tre volumi della Dialogica sono editi da "Morcelliana",
Brescia: Volume 1: Sui sentieri dell'Uno. Metafisica e Teologia, 1992 - 2002
(nuova edizione ampliata); Volume 2: In ascolto dell'Altro. Filosofia e
rivelazione, 1995 - 1998 ; Volume 3: La porta della Bellezza. Per un'estetica
teologica, 1999 - 2002; Volume 4: L'Uno per l'Altro. Per un'etica della
trascendenza (in preparazione). Parteciperanno alla presentazione: Massimo
Cacciari - preside facoltà di Filosofia, Università Vita-Salute San Raffaele
Giovanni Reale - docente di Storia della filosofia antica, Università
Vita-Salute San Raffaele Bruno Forte - teologo, docente alla facoltà di
Filosofia, Università Vita-Salute San Raffaele L'incontro-dibattito si
inserisce in una serie di iniziative culturali che la facoltà di Filosofia
dell'Università Vita-Salute San Raffaele intende proporre nell'ambito
dell'attività didattica sia ai suoi studenti sia al pubblico.
THE FAMILY E ABC ONLUS INSIEME PER I
BAMBINI DI CALCUTTA UNA VIDEOMOSTRA BENEFICA PER AIUTARE "L'ALTRA PARTE DEL
MONDO"
Milano, 27 novembre 2002 - Continua l'impegno sociale di The Family, dopo le
produzioni degli spot per la campagna contro l'Aids, per Summit della Solidarietà
e per San Patrignano. The Family è al fianco di Abc-Onlus, Associazione per i
Bambini di Calcutta con la videomostra benefica "Calcutta, l'altra parte
del mondo", che si svolgerà a Milano, il 28 novembre presso lo Spazio
Rossana Orlandi, dalle ore 19.00 (Via Matteo Bandello, 14). Per la mostra, The
Family ha curato il montaggio di 6 video realizzati con le immagini tratte dal
documentario "Calcutta West Bengal, India", premiato nel 2001 come
miglior video al Festival Nazionale Videopolis di Vicenza, unite ad altre
inedite con l'obiettivo di testimoniare nel modo più completo la realtà di
Calcutta. I 6 video realizzati con il contributo di The Family comprendono 5
video a tema (bambini, luoghi sacri, animali, traffico....) e un video generale,
che riunisce i 5 precedenti. I 6 video gireranno in loop su monitor diversi per
mostrare il volto di una città tormentata, complessa, per far capire come si
vive ancora oggi nell'altra parte del mondo. Immagini in sequenza, senza
commento sonoro: un impatto visivo, che vuole lasciare ai volti e ai luoghi la
descrizione di una realtà lontana, spesso ignorata, attorno alla quale Abc
Onlus cerca dal 1999 di creare attenzione e sensibilità, raccogliendo fondi per
aiutare le migliaia di bambini che vivono, in India come in molte altre parti
del mondo, in condizioni di denutrizione, sfruttamento, abbandono e precarietà.
Le riprese sono state girate a Calcutta da Lidia Fuentes. Al montaggio di The
Family ha collaborato M.A.C.I..
FIERE DI PARMA: ULTIMI RITOCCHI ALLA
NUOVA SCENOGRAFIA DI GOTHA
Parma, 27 novembre 2002 - Il colore giallo Parma delle facciate, degli archi e
delle gradinate; la forma e i contenuti della fontana al centro della grande
piazza (ci sono nuovi zampilli e c'è un nuovo gruppo scultoreo); l'ampliamento
dell'area espositiva che ora ospita quindici nuove "botteghe"
(quest'anno sono in tutto 95, frutto di una severa selezione operata da
un'apposita commissione d'esperti). Sono questi, i principali elementi
scenografici che caratterizzano la rinnovata "cornice" che il maestro
Pier Luigi Pizzi ha ideato per la sesta edizione di Gotha, la biennale
internazionale di antiquariato che dopo la preview ad inviti con cena di gala di
venerdì sera, sarà aperta al pubblico da sabato 30 novembre a domenica 8
dicembre. Al padiglione Uno di Fiere di Parma procedono a ritmo serrato gli
ultimi lavori di allestimento della nuova scenografia, uno "scrigno delle
meraviglie" fatto anche di stucchi, velluti, tappeti e luci che
contribuisce a fare di Gotha un appuntamento per l'antiquariato e il
collezionismo d'arte, unico al mondo. Ieri il maestro Pizzi, accompagnato dal
direttore generale di Fiere di Parma Tommaso Altieri, ha compiuto un sopralluogo
in Fiera proprio per seguire di persona lo svolgimento dei lavori, che vengono
eseguiti con la collaborazione tecnica del laboratorio Rubechini di Firenze
specializzato in costruzioni scenografiche e attrezzature teatrali. "Il
primo progetto scenografico per Gotha" , ha spiegato il maestro Pizzi,
" mirava a creare un ambiente che caratterizzasse fortemente, fra le tante
rassegne che venivano organizzate in Europa, la nuova Mostra-mercato
dell'antiquariato di alto livello. Soprattutto, c'era la volontà di legare
questo grande evento culturale alla città che l'accoglieva. Così mi ispirai al
Teatro Farnese per costruire un grande spazio nel quale fosse possibile evocare
il fasto d'una festa barocca e, insieme, l'immagine spettacolare di una Città
dell'Arte". "Stavolta ho scelto come colore dominante il giallo
Parma", ha puntualizzato il maestro, perché costituisce per me un altro
non secondario tributo a questa città che amo in modo particolare perché qui
affondano le mie radici, e perché, a parte le esposizioni, la mia lunga
frequentazione del Teatro Regio costituisce un elemento importante nella mia
carriera d'artista e di uomo di teatro". "L'attuale ampliamento della
scenografia", ha detto ancora il maestro Pizzi, "mira a valorizzare
ulteriormente la struttura originale della città ideale di epoca
rinascimentale, giocata su una fuga prospettica d'archi e colonne, balaustre e
gradinate, con una vasta "piazza" nella quale è
"incastonata" una monumentale splendida fontana". E' proprio la
fontana l'elemento scenografico che ha subìto la trasformazione maggiore:
l'originario gruppo allegorico "Le fatiche d'Ercole", composto da
grandi sculture dorate di cavalli, tori e cervi, infatti, è stato usato da
Fiere di Parma per impreziosire l'allestimento della grande rassegna Cibus
Brasile che si è tenuta la scorsa settimana a San Paolo. Ora c'è un nuovo
gruppo scultoreo che rappresenta la gloria dei Farnese (quattro figure virili
che reggono il giglio, lo stemma del nobile casato). La fontana, così
rinnovata, darà all'intera piazza una valenza ancora più spettacolare e sarà
visibile dall'alto, con una prospettiva davvero suggestiva, dalla grande vetrata
del ristorante situato nella galleria del padiglione Uno della Fiera.
CHIUSO IL SALONE DEL VINO UNA SECONDA
EDIZIONE DA RECORD BOOM DI VISITATORI ED ESPOSITORI
Torino, 27 novembre 2002 - Per quattro giorni Torino è stata la capitale
europea del vino. Si chiude con un bilancio lusinghiero la seconda edizione del
Salone del Vino, un'edizione da record. Incrementi a doppia cifra per tutte le
voci del Salone: + 25% le cantine che hanno esposto (1.175) , + 40% la
superficie espositiva, 37.702 il numero definitivo dei visitatori: 31.089
operatori professionali, 757 operatori professionali esteri e 5.856 ospiti delle
cantine. Molto significativo anche il dato dei giornalisti accreditati: 592 tra
italiani ed esteri a conferma della forte capacità di attrazione che il Salone
del Vino esercita sui media. La "top ten" della provenienza degli
operatori professionali stranieri vede al 1° posto la Germania, al 2° la
Svizzera, al 3° a pari merito gli Stati Uniti ed il Canada, al 4° la Francia,
al 5° l'Inghilterra, al 6° la Svezia, al 7° il Giappone, all'8° la Spagna,
al 9° il Brasile ed al 10° l'Olanda. Alfredo Cazzola - presidente di Lingotto
Fiere, società che organizza il Salone del Vino - ha dichiarato: "esprimo
grande soddisfazione per l'incremento di visitatori che si è registrato in
questa edizione. La giornata di lunedì - quella conclusiva - dedicata alla
ristorazione ha registrato un forte afflusso di chef, gestori di ristoranti,
enoteche, wine-bar. E' un indice in più del fatto che il Salone del Vino ha
incontrato le esigenze del mercato e gli obiettivi delle aziende. Del resto -
nota ancora il presidente di Lingotto Fiere - ho colto un consenso unanime per
il ruolo che questo Salone, riservato esclusivamente agli operatori
professionali ha assunto. Non dimentichiamo però che siamo solo alla seconda
edizione e quindi ancora in fase di lancio, il nostro obiettivo è quello di
consolidare i risultati raggiunti e di continuare ad operare in stretta
partnership con le cantine italiane, le prime artefici del successo del vino e
di conseguenza del Salone. L'organizzazione, Lingotto Fiere, forte dei risultati
raggiunti è già al lavoro per la prossima edizione che si svolgerà dal 14 al
17 novembre 2003, come sempre al Lingotto Fiere.
CHIUSE CON SUCCESSO IN FIERA A GENOVA
LA SESTA BORSA DEL TURISMO SCOLASTICO E "IN-FORMAZIONE": TREDICIMILA
LE PRESENZE
Genova, 27 novembre 2002 - Trend positivo per la 6^ edizione della Borsa del
Turismo Scolastico conclusasi sabato alla Fiera di Genova. La rassegna -
organizzata da Fiera di Genova, Agenzia Regionale "In Liguria" e Enit
con la collaborazione di Irre Liguria e la segreteria tecnica di Associazione
Mediterranea-Gruppo Nuova Compagnia delle Indie - si è svolta
contemporaneamente a "In-Formazione", il Salone dello studente
organizzato dalla Provincia di Genova. Nel complesso le due manifestazioni hanno
registrato la presenza di oltre 13mila visitatori tra studenti, docenti e
operatori turistici. Soddisfazione anche per il workshop organizzato dall'Enit
che ha visto la partecipazione di 28 tour operator stranieri e di 98 tour
operator italiani. Stamattina sono stati resi noti i risultati del concorso
"Wwf-Il Secolo XIX" che prevedeva l'ideazione di una brochure
pubblicitaria riferita a un'area protetta della propria regione o una zona da
tutelare. Per le scuole medie superiori la giuria ha assegnato il primo premio
alla classe 2^A Geometri dell'Istituto "E.Firpo-M.Buonarroti" di
Genova che ha presentato un interessante elaborato sul sentiero preistorico
"Alpicella-Le Faie". Ai vincitori andrà un weekend nell'oasi protetta
Wwf di Orbetello. Al secondo posto il laboratorio didattico "Il Territorio
ligure. Risorsa da scoprire" dello stesso istituto, con "Borghi
antichi tra monti e mare nella Riviera delle Palme". Nella sezione dedicata
alle scuole elementari il successo è andato alla 3^C della Scuola Elementare
San Giovanni Battista di Genova-Sestri Ponente con "Salendo sul Monte Gazzo",
un bel lavoro dedicato ai vari tipi di rocce presenti nella zona: dalle
sedimentarie alle ignee e alle metamorfiche. La settima edizione di Bts si
svolgerà dal 20 al 22 novembre 2003.
"INSIEME IN TOUR": ROBBIE
WILLIAMS IN TOUR CON SMART
Roma, 27 novembre 2002 - Il nuovo Tour europeo di Robbie Williams, previsto per
il nuovo anno, segnerà una ulteriore tappa nel rapporto di collaborazione tra
l'artista di fama mondiale e la smart gmbh, uno dei suoi due sponsor principali.
Robbie Williams, orgoglioso possessore di una smart, si dichiara entusiasta
della collaborazione: "Sono felice di lavorare nuovamente con smart. Ho
avuto la possibilità di acquistare per primo la smart crossblade ad aprile ed
è una macchina fantastica. Anche la nuova smart roadster è veramente
divertente da guidare." Smart gmbh ha avuto modo di lavorare con l'artista
fin dall'uscita del film "Nobody Someday" nel dicembre 2001 e dalla
presentazione della smart crossblade nell'aprile 2002. Secondo Philipp Schiemer,
Vice Presidente Marketing & Sales, "Robbie Williams possiede le stesse
caratteristiche del nostro target e incarna perfettamente la nostra immagine
aziendale. Oltre alla sponsorizzazione del tour, stiamo preparando tutta una
serie di attività comuni." smart gmbh seguirà attivamente il tour con
iniziative esclusive come concorsi e altri emozionanti avvenimenti. Il fulcro
delle attività sarà una "smart brand experience", che prevede la
presentazione delle nuove vetture del marchio smart nelle piazze centrali delle
città del tour.
A IVECO STRALIS IL TITOLO DI
"TRUCK OF THE YEAR" 2003
Milano, 27 novembre 2002 - L'annuale premio internazionale "Truck of the
Year" è stato aggiudicato per il 2003 all'Iveco Stralis. Il premio viene
assegnato ogni anno al veicolo industriale, presentato nel corso degli ultimi 12
mesi, che abbia maggiormente contribuito al miglioramento degli standard di
efficienza nel trasporto merci. La giuria del "Truck of the Year" è
composta da giornalisti specializzati di 19 Paesi europei tra i quali con
funzione di Presidente, il direttore del mensile Tuttotrasporti Lorenzo Raffo.
Le loro valutazioni si basano su prove effettuate in condizioni di normale
impiego. La motivazione ufficiale del riconoscimento all'Iveco Stralis è la
seguente. "Ha introdotto soluzioni innovative nella concezione della
cabina, puntando a un miglioramento del confort per chi guida. Ciò è stato
ottenuto con una nuova impostazione modulare degli arredamenti interni, che
consente maggiori spazi utili e una facilità di adattamento alle diverse
necessità. Stralis ha poi fatto sue e sviluppato le evoluzioni tecnologiche già
introdotte da alcuni anni nel campo dei motori e delle trasmissioni da
giornalisti della giuria hanno confermato consumi particolarmente interessanti,
nell'ottica dello sviluppo dell'efficienza dell'autotrasporto, elemento
prioritario nelle parte di Iveco. I test effettuati su percorsi di ogni tipo in
Europa da parte dei valutazioni di scelta dei membri della giuria". La
premiazione ufficiale avverrà all'inizio del prossimo anno.
FAI LA COSA GIUSTA - RIMANDATA A SABATO
PER MALTEMPO PERFORMANCE ARTISTI FAI LA COSA GIUSTA
Milano, 27 novembre 2002 - "La performance artistica dei 30 writers che
parteciperanno alla manifestazione "Fai la Cosa Giusta", prevista
inizialmente in data 26 e 27 Novembre c.a. presso la Fabbrica del Vapore - Via
Procaccini, 4 Milano, a causa delle avverse condizioni del tempo sarà rimandata
a sabato e domenica prossima, 30/11 e 1/12, a partire dalle ore 11.00 fino alle
ore 19.00 circa. Le opere, una volta realizzate, rimarranno esposte fino alla
fine dell'anno presso la Fabbrica del Vapore (orario 11-19, ingresso libero,
chiuso il lunedì) e saranno oggetto di votazione da parte del pubblico che
visiterà la mostra durante tutto il periodo. La commissione costituita da
esperti facenti capo al Comune e al Milab, unitamente al pubblico votante,
selezionerà in ultima analisi 12 opere che, premiate, saranno pubblicate sul
catalogo della manifestazione. "
I MANIFESTI BOLAFFI IN MOSTRA 40 RARI
MANIFESTI SPECCHIO DI UN'EPOCA DAL 30 NOVEMBRE AL 10 DICEMBRE 2002
Milano, 27 novembre 2002 - Una preziosa raccolta di una quarantina di manifesti
da fine '800 agli anni '60 sarà esposta da sabato 30 novembre fino al 10
dicembre presso la sede della Bolaffi in via Manzoni 7 a Milano. Film di culto
come La Dolce Vita, Gilda, Scarpette Rosse, Pinocchio e Bambi rivivranno nei
manifesti dell'epoca proposti a fianco di rare affiches pubblicitarie, tra cui
un manifesto Bitter Campari di Fortunato Depero e due manifesti di Dudovich che
reclamizzano la Rinascente e la sartoria Mele&C. Saranno esposti anche
poster di note località turistiche, come Cortina, Cervinia e St. Moritz e due
pannelli del 1896 firmati da Mucha. Il Duomo di Milano imbandierato campeggia
sul manifesto del 1910 realizzato da Mazza per il Circuito aereo internazionale.
Per il centenario della prima Esposizione Internazionale delle Arti Decorative
di Torino sarà presentata la raffinata litografia di Bistolfi, capolavoro del
simbolismo italiano, disegnata nel 1902 per l'occasione. Uno spaccato di storia
politica e sociale dell'Italia degli anni Cinquanta è rappresentato
dall'inedita collezione di circa ottanta esemplari di "Pace e Libertà",
il settimanale murale da cui Edgardo Sogno, personaggio poliedrico e
anticonformista, lanciava roventi accuse alla sinistra comunista. Tutti i pezzi
presentati, al termine dell'esposizione milanese, verranno messi in vendita a
Torino il 14 dicembre nel corso della quattordicesima Asta Bolaffi Ambassador
Manifesti. Per informazioni: 011/ 5576300 02/ 89013452 Email: info@bolaffi.it
Orario apertura al pubblico: Da martedì a sabato: dalle 10 alle 13.30 e dalle
14.30 alle 19; lunedì dalle 15 alle 19. Ingresso gratuito.
LA CERAMICA NELL'ARTE ITALIANA
CONTEMPORANEA 1910-2002 ROMA - MUSEO DEL CORSO 16 DICEMBRE 2002 - 23 FEBBRAIO
2003
Roma, 27 novembre 2002 - All'interno della sua articolata programmazione volta a
indagare l'arte del Novecento italiana e internazionale, la Fondazione Cassa di
Risparmio di Roma annuncia la prossima apertura della mostra "Kéramos. La
ceramica nell'arte italiana contemporanea. 1910-2002", nata da un'idea di
Ludovico Pratesi e progettata e curata da Francesca Romana Morelli con
l'organizzazione dell'Associazione Futuro. L'esposizione affronta il tema della
ceramica come linguaggio utilizzato dagli artisti che hanno segnato dei momenti
particolari dell'arte italiana dal 1900 a oggi; per questo motivo non punta solo
sui quelli che hanno privilegiato questo mezzo o si sono espressi esclusivamente
attraverso di esso, come ad esempio Leoncillo Leonardi, ma anche su quelli che
hanno esplorato o impiegato le sue potenzialità in modo sporadico, ma tuttavia
significativo, come Giuseppe Penone con la serie dei Soffi ( in mostra uno dei
rari esemplari in collezione privata) o Studio Azzurro che per questa occasione
rielabora delle immagini tratte da una delle sue videoinstallazioni più famose
Il giardino delle cose. Pertanto è possibile ripercorrere l'intero arco
dell'arte italiana dal secolo scorso al tempo presente, seguendo il filo rosso
dell'argilla, materia antica e primaria, duttile e capace di continua
rigenerazione rispetto alle ricerche contemporanee: "Mi piaceva quella
materia docile e avevo il gusto di tentare esperimenti difficili." Spiega
Lucio Fontana nel 1964- "E mi attraeva quel colore smaltato,
incorruttibile, che nessun'altra materia colorata avrebbe potuto darmi" (M.
Valsecchi, L'uomo ora è nello spazio e l'arte viaggia con lui, in
"Tempo", 9 maggio 1964) La mostra è concepita come una scelta
accurata di venticinque artisti, ciascuno rappresentato da una o due opere,
tranne Leoncillo e Lucio Fontana, documentati da opere riferite ai vari periodi
della loro ricerca. Gli artisti rappresentati sono Duilio Cambellotti, Felice
Casorati, Giovanni Prini, Giacomo Balla, Tullio D'Albisola, Arturo Martini,
Antonietta Raphael, Lucio Fontana, Leoncillo, Alberto Savinio, Marino Marini,
Fausto Melotti, Enrico Baj, Nanni Valentini, Giuseppe Castagna, Giuseppe Penone,
Luigi Mainolfi, Luigi Ontani, Mimmo Paladino, Enzo Cucchi, Giosetta Fioroni,
Pablo Echaurren, Felice Levini, Giacinto Cerone, Studio Azzurro. Si inizia con
gli autori che al principio del '900 hanno utilizzato la ceramica come
linguaggio portatore dei germi rinnovatori dell'avanguardia combinati con
elementi della tradizione. Innanzitutto, Duilio Cambellotti, nel quale
l'eleganza liberty si fonde con le ricerche del primo Futurismo. Il giovane
Felice Casorati, acceso dai furori secessionisti, trova un antinaturalismo
plastico nella scultura egiziana, mediata dalla cultura mitteleuropea. Negli
anni '20, Giovanni Prini si allinea con il clima europeo di rappel à l'ordre
con una sorta di maschera che evoca il misterioso sorriso della statuaria
etrusca; a questi rispondono due militanti del secondo Futurismo, Tullio D'Albisola
e Giacomo Balla, che avanzano nella loro grande rivoluzione: l'estensione del
concetto di arte a ogni contesto dell'esistenza. Dal clima internazionale di
"Valori Plastici" prende avvio una nuova avventura di Arturo Martini,
alla ricerca di nuove strade per la scultura: con un appassionato sguardo sulla
realtà, penetra i suoi recessi più profondi fino a trovarne "l'intimo
scheletro", coincidente con l'"aspetto suo eterno". Iniziano
negli anni '30 le sfrenate odissee nel tempo e nello spazio di Lucio Fontana, in
bilico tra astrazione e figura, e dilagano negli anni '50 alla conquista di una
dimensione assoluta, pura, rigenerante, compiuta attraverso il gesto del
"taglio", impresso anche nell'argilla, come soglia verso le infinite
porte dell'universo. Alla Scuola Romana appartiene Antonietta Raphael, che negli
anni '40 realizza un Autoritratto in terracotta, in cui una vena realista densa
di umori primitivi lo blocca in una "frontalità" che l'apparenta a
un'icona bizantina. Dallo stesso ambiente culturale prende avvio Leoncillo, che,
lavorando esclusivamente con i linguaggi propri della ceramica, costituisce una
sorta di ponte tra le ricerche degli anni '30, nel segno inquieto e tormentato
di Scipione, e quelle della fase neocubista e della conseguente stagione
informale europea. Una esperienza in una delle centrali della ceramica romana,
lo Studio di Giuseppe Galassi, la compie l'eterodosso Alberto Savinio, del quale
si presenta l'inedita maiolica dipinta con i due simulacri della "poltrobabbo"
e la "poltromamma". Nella volontà di dichiarare guerra all'Informale,
e nel solco di Fontana, prosegue l'esperienza di Enrico Baj, che propria ad
Albisola, uno dei maggiori centri della ceramica italiana, dà vita con Jorn e
il gruppo Nucleare alla Bauhaus Immaginista. Le sue Teste-montagna mostrano una
volontà di recupero dell'immagine in senso nuovo, antistilistico, in un
rinnovato spirito "dadaista". Una vocazione antiretorica e, per molti
versi, ludica, anima Fausto Melotti e i suoi "teatrini", a
dimostrazione che "l'arte è stato d'animo, angelico, geometrico."
L'esemplare esposto Il lamento sugli eroi morti , connotato da uno stile intimo
e misurato, fa da contrappunto alle ricerche "neodadaiste" tra gli
anni 50 e '60. Negli anni '70 Giuseppe Castagna, con i Sassi d'oro testimonia di
un'arte che si apre agli spazi naturali, ma sempre all'interno di un tessuto
urbano. A questo punto si inserisce la ricerca poverista di Giuseppe Penone,
volta a ricondurre all'essenza il processo linguistico, a "impoverire i
segni per ridurli ai loro archetipi". Mimmo Paladino, esponente della
Transavanguardia, utilizza la ceramica come materia privilegiata della nostra
cultura arcaica, ma anche come materia atta a ripercorrere e immaginare la
Storia. Dotato di un grande potere inventivo, Enzo Cucchi di recente pensa alla
ceramica quale mezzo per lavorare sull'idea di "contaminazione" tra
linguaggi diversi, quale il design d'autore. Agli anni '80 appartiene Nanni
Valentini, che cerca di assecondare, portare alla luce la forma naturale della
terra. Nello stesso decennio, Luigi Mainolfi piega le sue prime esperienze di
segno concettuale al recupero di una manualità esuberante e inventiva. Luigi
Ontani fa della ceramica il "contenitore" o la "cornice" dei
diversi generi espressivi della sua lunga avventura artistica: dagli ibridoli al
tablau vivant, dal video alla fotografia. Accanto all'opera GertRude Stein,
viene presentata un'opera inedita, che unisce il medium fotografico alla
ceramica. Su questa linea prosegue Felice Levini, attraverso il suo
inconfondibile linguaggio fondato su un vigile legame tra arte e vita, connotato
da una apparente "leggerezza" e da una naturale eleganza. La militanza
sul fronte sociale e politico fin dagli anni '70, portano Pablo Echaurren a
esprimersi con un codice trasgressivo e caustico, nella volontà di
rivitalizzare il contatto tra i linguaggi alti e bassi della cultura artistica,
tra attualità e tradizione. Giosetta Fioroni, che ha iniziato tra le fila
dell'avanguardia romana degli anni '60, trova la ceramica il materiale ideale
per la sua pittura sospesa sul filo autobiografico, tra memoria e immaginazione.
Sempre in un solco romantico-espressionista, ma segnato da un sapore arcaico, è
Giacinto Cerone del quale si presenta una ceramica inedita, *Sant'Antón de
nostar fog clè un lavór che par un zog. Del tutto coerente con il tema della
mostra, anzi ne rivela il significato più attuale, è il video di Studio
Azzurro Il giardino delle cose (1992): "Una telecamera agli infrarossi,
infatti, evidenzia i soggetti del nostro video riscaldato dal calore delle mani,
manipolati con la cura , la pazienza e la sensualità di un vasaio verso
l'argilla(...)." E' questo l'invito a stabilire un rapporto diverso tra noi
e il mondo in cui viviamo: "Il grande flusso di immagini prodotte dai
mass-media che quotidianamente si riversano nella nostra testa e che invadono
nostri pensieri assomiglia molto all'enorme quantitativo di cose che normalmente
attraversano i nostri percorsi (...). Una miriade di oggetti e di figure
virtuali fluiscono senza lasciare il tempo di costruire la minima esperienza né
la possibilità di caricarle del più semplice valore affettivo". Il
catalogo, edito dalla casa editrice Artemide, accoglie un saggio, oltre che
della curatrice, anche di Ludovico Pratesi, Maria Paola Maino, Lucrezia Ungaro,
nonché degli apparati scientifici curati da Tatiana Giovannetti.
VOLUME DI "ASSAGGI"
Omegna 27 novembre 2002 - Il 6 dicembre 2002 alle ore 21, presso la Fondazione
Museo Arti e Industria "Forum" di Omegna (Vb), verrà presentato il
volume "Assaggi, viaggio nella storia e nella tradizione della cucina
cusiana". Il volume raccoglie gli interventi, gli aneddoti e le ricette
presentati durante il corso di aggiornamento per insegnanti "Assaggi",
tenutosi da dicembre 2001 al marzo 2002. Durante la presentazione interverranno
gli autori e moderatore della serata sarà Attilio Barlassina, giornalista e
scrittore. Nel volume viene ripercorsa la storia dell'alimentazione dalla
preistoria all'antichità romana, passando per il Medioevo e il Rinascimento,
sino ad arrivare ai nostri giorni, analizzando in particolare le abitudini
alimentari e i prodotti che caratterizzano le zone del Cusio e del lago d'Orta.
Molti e prestigiosi gli interventi raccolti nel volume: Andrea del Duca,
direttore dell'Ecomuseo, racconta l'alimentazione nella preistoria; Filippo
Gambari, archeologo della Soprintendenza Archeologica del Piemonte spiega le
origini della coltivazione della vite nell'alto Piemonte; Elena Poletti,
collaboratrice dell'Ecomuseo, l'alimentazione dei Celti e dei Romani; due
giornalisti che si occupano di enogastronomia, Riccardo Milan e Vincenzo Amato,
racconteranno gli aneddoti e le leggende legati, il primo, all'alimentazione del
lago e del Cusio, il secondo alle storie curiose e leggendarie dei cuochi di
Armeno. Gli altri interventi riguardano il Medioevo (Sergio Monferrini,
storico); i cerali nella storia, (Giorgio Cecchetti, presidente
dell'Associazione Museo di Storia Quarnese) e la tradizione orale sul cibo e sul
bere (Marco Braga, scrittore). Al volume sarà allegato un ricettario realizzato
da Monica Della Vedova e Monica Spadacini, collaboratrici dell'Ecomuseo, in cui
sono state raccolte le ricette presentate durante le serate "Assaggi"
dello scorso anno. Alla presentazione del volume, seguirà una degustazione
delle ricette che più hanno ottenuto successo nelle conferenze dell'anno
scorso. La pubblicazione del volume è resa possibile grazie al convinto
sostegno della Provincia di Novara, della Banca Popolare di Intra e della Ditta
Piazza di Omegna. Per informazioni: Ecomuseo del Lago D'Orta e Mottarone
tel.0323-89622; fax 0323-888621; e-mail info.ecomuseo@lagodorta.net
MOSTRA E PERFORMANCE DI LARA FAVARETTO
A BERGAMO
Bergamo, 27 novembre 2002 - Dal 3 dicembre al 23 gennaio i suoi ultimi lavori
saranno esposti nella project room Eldorado della Galleria d'Arte Moderna e
Contemporanea. Treat or Trick (Dolcetto o Scherzetto) è il titolo della mostra,
curata dal direttore Gamec Giacinto Di Pietrantonio con Alessandro Rabottini,
che presenta dal 3 dicembre 2002 al 23 gennaio 2003, un progetto inedito di Lara
Favaretto, vincitrice dell'edizione 2001 del premio Querini Stampalia - Furia e
dell'attuale borsa di studio presso il P.S.1 di New York. Nello spazio Eldorado
della Gamec di Bergamo l'artista propone un progetto che si articola attraverso
una fotografia di grandi dimensioni nella prima sala e un'installazione nella
seconda, per poi estendersi all'esterno attraverso una performance che il 1
dicembre 2002, giorno dell'inaugurazione, coinvolgerà le persone e le strade
del centro di Bergamo. La performance si terrà domenica 1° dicembre a partire
dalle ore 15 presso Piazza Vecchia in Bergamo Alta, snodandosi per le vie del
centro fino alle ore 17. Alle ore 18, quando le sculture utilizzate per la
performance saranno rientrate nella Galleria d'Arte Moderna e Contemporanea in
via San Tomaso 53 si aprirà l'altra parte della mostra nello spazio Eldorado.
Il tema della festa, della relazione gioiosa tra le persone e dell'arte come
spazio e occasione di incontro sono al centro di questo progetto così come del
lavoro in generale dell'artista. Per la sua personale Lara Favaretto ha
realizzato 14 grandi sculture indossabili in carta pesta coloratissima e dalle
forme fantastiche che vanno dai 2 ai 3 metri di altezza che richiamano le
strutture effimere dei carri allegorici di carnevale. Queste strutture
trasportabili saranno al centro sia dell'installazione che dell'opera
fotografica, e daranno vita ad una performance che per alcune ore attraverserà
la città di Bergamo alta nei suoi snodi principali per poi ritornare alla
Galleria d'Arte Moderna e Contemporanea. Poesia del quotidiano, antropologia ed
estetica si intrecciano in un lavoro che svela i due aspetti della dimensione
della festa, tanto il momento del divertimento e dell'euforia quanto quello
dell'attesa e della malinconia. Lara Favaretto ha esposto al Centro per l'Arte
Contemporanea del Palazzo delle Papesse (Siena, 2000), alla Biennale di Valencia
del 2001 e a Big, la Biennale d'Arte Giovane di Torino (2002). Sue prossime
mostre si terranno alla Brown University di Providence e alla Kunsthalle di
Vienna. Con questa iniziativa la project room Eldorado della Gamec di Bergamo
continua il suo ruolo di spazio dedicato ai giovani esponenti più interessanti
della scena artistica internazionale, dopo aver ospitato le personali di Daniele
Puppi, Vedovamazzei, Adrian Paci, Sislej Xhafa e ora, appunto, Lara Favaretto.
Bergamo, Galleria d'Arte Moderna e Contemporanea Via San Tomaso 53, 24121
Bergamo.Inaugurazione: 1 dicembre 2002 alle ore 18.Performance: 1 dicembre 2002
in vari luoghi di città alta a partire da Piazza Vecchia dalle 15 alle 17
Durata: 3 dicembre - 23 gennaio 2002. Per informazioni 035 399 528
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