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28 NOVEMBRE 2002
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LA
COMMISSIONE EUROPEA RACCOMANDA IL RAFFORZAMENTO DEL COORDINAMENTO DELLE
POLITICHE DI BILANCIO
Bruxelles,
28 novembre 2002 Ieri la Commissione europea ha adottato proposte intese a
rafforzare il coordinamento delle politiche di bilancio. Le regole di
bilancio fondamentali restano invariate. Gli Stati membri devono evitare
disavanzi eccessivi e garantire che il debito delle amministrazioni
pubbliche resti al di sotto del 60% del Pil o scenda ad un ritmo adeguato
verso questo valore di riferimento. Inoltre gli Stati membri devono
raggiungere posizioni di bilancio vicine all'equilibrio o in attivo,
conformemente al patto di stabilità e di crescita (Psc). Tuttavia, la
Commissione propone nel contempo di mettere maggiormente l'accento sulla
correlazione tra le politiche di bilancio e le riforme strutturali
necessarie nell'Unione. Le politiche di bilancio degli Stati membri devono
promuovere esplicitamente gli obiettivi della strategia di Lisbona, che sono
essenziali per stimolare il potenziale di crescita in Europa. Le finanze
pubbliche devono essere sane, in termini sia qualitativi che quantitativi,
ed avere una base sostenibile che consenta di fare fronte alle sfide poste
dall'invecchiamento delle popolazioni. Le proposte odierne mirano a
rafforzare la logica economica su cui si basano le decisioni di bilancio.
Nello stesso tempo, esse mirano a garantire che gli Stati membri rispettino
più rigorosamente gli impegni di bilancio che essi stessi si sono fissati.
Le proposte non richiedono lo stabilimento di nuove procedure, poiché esse
saranno attuate sulla base dei programmi di stabilità e di convergenza,
tramite gli strumenti previsti dalle disposizioni del trattato e del patto
di stabilità e di crescita (Psc), cioè la valutazione, la sorveglianza
regolare, l'allarme preventivo, la procedura per i disavanzi eccessivi e le
raccomandazioni. In relazione a questa iniziativa, la Commissione ha inoltre
adottato oggi due comunicazioni che mirano a migliorare le statistiche
economiche e di bilancio dell'Ue e dell'area dell'euro (IP/02/1743). Il
commissario per gli affari economici e monetari Pedro Solbes ha dichiarato:
"Si sono registrate di recente divergenze crescenti tra gli impegni
assunti in materia di bilancio e le azioni concrete adottate per raggiungere
gli obiettivi prefissati. Inoltre spesso gli Stati membri rinunciano ad
esercitare pressione, tramite i meccanismi sanzionatori previsti dal Psc,
sugli Stati membri che non rispettano gli obiettivi di bilancio stabiliti.
Tale approccio mette a repentaglio la credibilità del nostro regime di
coordinamento delle politiche di bilancio ed in ultima analisi anche
dell'euro. Faremo progressi solo se rispetteremo le regole. Ma questa
comunicazione va oltre la problematica del risanamento di bilancio. Essa
affronta la necessità che l'Europa accresca il proprio potenziale di
crescita su base sostenibile e crea i margini e le condizioni perché
politiche di bilancio sane sostengano e rafforzino le politiche economiche
connesse alla strategia di Lisbona." La comunicazione della Commissione
si iscrive nel quadro di una strategia generale destinata a rafforzare il
coordinamento delle politiche economiche e risponde in particolare
all'appello lanciato in occasione del Consiglio europeo della primavera 2002
tenutosi a Barcellona. Il Consiglio aveva allora posto in evidenza la
necessità di realizzare nuovi progressi in materia di coordinamento delle
politiche di bilancio "rafforzando gli attuali meccanismi di
coordinamento delle politiche fiscali. Al riguardo la Commissione presenterà
proposte volte a rafforzare il coordinamento delle politiche economiche in
tempo utile per il Consiglio europeo di primavera del 2003".
L'obiettivo centrale di finanze pubbliche sane e sostenibili rimane
essenziale per la stabilità dell'euro Le finanze pubbliche sane sono il
fondamento dell'Uem. Esse contribuiscono alla crescita ed all'occupazione su
base sostenibile così come la politica monetaria, che mira a mantenere la
stabilità dei prezzi nel medio termine. Permettono inoltre di ridurre il
debito pubblico e pertanto l'onere degli interessi, creando così margini
sufficienti per le tanto urgenti riforme strutturali (inclusi incrementi
degli investimenti e riforme fiscali). È primordiale rispettare gli
obiettivi di bilancio fissati nel patto, che crea un quadro adeguato per una
gestione di bilancio prudente, nell'interesse di tutti i paesi,
individualmente e collettivamente. L'obiettivo di un bilancio vicino
all'equilibrio o in attivo offre un ampio margine perché gli stabilizzatori
automatici possano operare pienamente in caso di recessione economica. Si
tratta anche di un obiettivo adeguato a medio e lungo termine tenuto conto
della necessità di disporre di finanze pubbliche sostenibili per fare
fronte all'invecchiamento delle popolazioni. Vi sono state tuttavia
difficoltà nell'attuazione del Psc, messe in luce da eventi recenti, che
devono essere affrontate. La comunicazione esamina in modo molto critico
l'attuazione del Psc nel corso degli ultimi quattro anni, dall'introduzione
dell'euro, e sottolinea le carenze per quanto riguarda sia l'interpretazione
che l'attuazione e il controllo dell'applicazione del patto. Cinque proposte
per migliorare l'interpretazione del patto di stabilità e di crescita La
comunicazione contiene cinque proposte volte a migliorare l'interpretazione
del patto per garantire un perseguimento più rigoroso dell'obiettivo di
finanze pubbliche sane e sostenibili: occorre tenere debitamente conto della
congiuntura economica al momento della definizione degli obiettivi di
bilancio a livello dell'UE e nel quadro della sorveglianza delle posizioni
di bilancio degli Stati membri. L'obbligo previsto dal PSC di raggiungere un
saldo vicino all'equilibrio o in attivo sarebbe definito in termini di
posizioni sottostanti, per depurare le posizioni di bilancio dall'impatto
della congiuntura. Si potrebbe così disporre di un quadro più fedele della
situazione reale delle finanze pubbliche di un paese, il che permetterebbe
alla Commissione di valutare meglio il rispetto degli impegni di bilancio
fissati nei programmi di stabilità e di convergenza; occorre prevedere
disposizioni transitorie chiare per i paesi le cui posizioni di bilancio
sottostanti non sono "vicine all'equilibrio o in attivo". Questi
paesi sarebbero tenuti a migliorare la loro posizione di bilancio
sottostante di almeno lo 0,5% del Pil all'anno, fino a raggiungere saldi
vicini all'equilibrio o in attivo. Questo tasso di miglioramento della
posizione di bilancio sottostante dovrebbe essere più elevato nei paesi il
cui deficit o il cui debito sono consistenti e in caso di contesto di
crescita favorevole. Questa proposta prende atto della necessità di tenere
conto delle condizioni economiche per determinare il ritmo del processo di
risanamento di bilancio, ma anche del fatto che non si possa rinviare
indefinitamente la scadenza fissata per raggiungere l'obiettivo previsto dal
patto; un rilassamento prociclico delle politiche di bilancio in periodo di
congiuntura favorevole dovrebbe essere considerato come una violazione delle
regole di bilancio dell'UE e dovrebbe determinare una reazione rapida ed
adeguata, basata sugli strumenti previsti dal trattato. I paesi devono
evitare un rilassamento prociclico delle politiche di bilancio in periodo di
congiuntura favorevole, in quanto gli stabilizzatori automatici sono
sufficienti ad attenuare i movimenti congiunturali lungo tutto il ciclo; le
politiche di bilancio dovrebbero contribuire alla crescita ed
all'occupazione. L'obbligo di un bilancio vicino all'equilibrio o in attivo
deve essere accompagnato da incentivi adeguati volti a facilitare
l'attuazione della strategia di Lisbona. Un leggero deterioramento
temporaneo della posizione di bilancio sottostante di uno Stato membro può
essere consentito se è prodotto da una vasta riforma strutturale, come una
riforma fiscale o un programma d'investimento pubblico a lungo termine in
infrastrutture fisiche o risorse umane. Tuttavia questa possibilità è
ammessa soltanto se lo Stato membro interessato soddisfa condizioni di
bilancio iniziali rigorose, in particolare se ha compiuto progressi
sostanziali verso una posizione di bilancio "vicina all'equilibrio o in
attivo" e se il debito delle amministrazioni pubbliche è inferiore al
valore di riferimento del 60% del Pil. La Commissione deve inoltre
assicurarsi che sia stata fissata una scadenza chiara e realistica per il
ritorno ad una situazione di bilancio "vicina all'equilibrio o in
attivo" e che esista, in qualsiasi momento, un margine di sicurezza
sufficiente per evitare che i disavanzi nominali superino il valore di
riferimento del 3% del Pil. Tenendo conto delle differenze in termini di
sostenibilità delle finanze pubbliche degli Stati membri, si può accettare
una divergenza modesta rispetto all'obbligo di bilancio "vicino
all'equilibrio o in attivo" nel più lungo termine per gli Stati membri
il cui livello d'indebitamento sia nettamente inferiore al valore di
riferimento del 60% del Pil e dove la situazione delle finanze pubbliche sia
sostenibile. Ciò richiederà un esame rigoroso, da parte della Commissione,
del debito pubblico, delle passività potenziali implicite (dovute ad
esempio ad obblighi impliciti di pensione) e degli altri costi inerenti
all'invecchiamento delle popolazioni; la sostenibilità delle finanze
pubbliche dovrebbe diventare un obiettivo politico centrale a livello
dell'UE e sarà necessario dare maggiore peso al rapporto debito pubblico/Pil
nel processo di sorveglianza di bilancio. I paesi il cui debito supera
ampiamente il valore di riferimento del 60% del Pil dovrebbero presentare,
nel loro programma di stabilità o di convergenza, una strategia ambiziosa
di riduzione del debito a lungo termine. L'incapacità di riportare il
debito verso il valore di riferimento del 60% del Pil "ad un ritmo
adeguato" dovrebbe portare all'applicazione della procedura per i
disavanzi eccessivi con riferimento al criterio del debito. Un programma in
quattro punti per migliorare l'attuazione del patto di stabilità e di
crescita Queste cinque proposte devono essere sostenute da misure tendenti a
garantire un'attuazione efficace. La comunicazione propone pertanto di
adottare ed attuare il seguente programma in quattro punti: gli Stati membri
dovrebbero ribadire l'impegno politico di rispettare il Psc con una
"Risoluzione per il rafforzamento del coordinamento delle politiche di
bilancio". Tale risoluzione rappresenterebbe l'impegno politico solenne
della Commissione, degli Stati membri e del Consiglio di attuare il PSC in
modo rigoroso e rapido, conformemente alle proposte formulate nella presente
comunicazione; la Commissione intende migliorare l'analisi delle politiche
economiche e di bilancio mettendo in cantiere un'ampia gamma di misure. In
particolare la Commissione intende prestare maggiore attenzione alla qualità
delle finanze pubbliche quando valuta i programmi di stabilità e di
convergenza e dare maggiore importanza alle misure di bilancio atte a
determinare crescita e occupazione. Inoltre, in due comunicazioni distinte
adottate oggi, la Commissione raccomanda di migliorare le statistiche di
bilancio ed economiche dell'area dell'euro (IP/02/1743). Invita in
particolare il Consiglio Ecofin ad adottare un codice delle pratiche
migliori in materia di trasmissione dei dati di bilancio, prima della
prossima scadenza per la trasmissione di dati ai fini della procedura per i
disavanzi eccessivi ovvero il 1° marzo 2003; le regole di bilancio devono
essere accompagnate da procedure sanzionatorie più efficaci e più
credibili. A tale scopo, la Commissione precisa, nella sua comunicazione, i
criteri che applicherà per decidere se occorre attivare il meccanismo
"di allarme preventivo". Chiarisce anche che le procedure di cui
all'articolo 104 saranno utilizzate in futuro anche in riferimento al
criterio del debito, come previsto dal trattato, in caso di ritmo non
adeguato di riduzione del debito verso il valore di riferimento del 60% del
Pil; una migliore comunicazione permetterebbe di esercitare una maggiore
pressione esterna sugli Stati membri perché mantengano finanze pubbliche
sane. Nella sua comunicazione, la Commissione si impegna a rendere pubblica
la sua valutazione dettagliata dei programmi di stabilità e di convergenza.
Oltre alla sua relazione annuale sulla finanza pubblica, la Commissione
pubblicherà una relazione intermedia sull'andamento dei bilanci degli Stati
membri.
USE (UNITED
STATE OF EUROPE) : LE PRIORITÀ DELLA PRESIDENZA GRECA COMPRENDERANNO UN
NUOVO SLANCIO ALLA RICERCA E ALL'INNOVAZIONE E SVILUPPO DELL'E-GOVERNMENT
Bruxelles, 28 novembre 2002 - In un discorso pronunciato al Comitato delle
regioni il 20 novembre, il ministro degli Interni greco Costas Skandalidis
ha dichiarato che le priorità della Presidenza dell'UE del suo paese, che
inizierà il 1° gennaio 2003, comprenderanno "un nuovo slancio alla
ricerca e all'innovazione". Un altro argomento chiave, a detta del
Ministro, sarà lo sviluppo dell'e-government e della società
dell'informazione. Tale progresso, ha dichiarato Skandalidis, trasformerà
il rapporto tra i cittadini e lo Stato, aumentando la trasparenza e lottando
contro la corruzione. La necessità di migliorare la comunicazione e
l'informazione dirette ai cittadini è stata posta in risalto anche dal
membro svedese del Comitato Kent Johansson, leader del gruppo del Partito
europeo dei liberali democratici e riformatori (Eldr). Johansson ha
sostenuto inoltre che l'attuazione della strategia di Lisbona soffre di un
tale ritardo che sarà difficile raggiungere l'obiettivo di trasformare
l'Europa nell'economia più competitiva al mondo entro il 2010. Un progetto
di parere, a cura del membro britannico Peter Moore, sarà dibattuto alla
sessione plenaria di febbraio.
IL
NASDAQ OSPITA LA X EDIZIONE DELLA TECHNOLOGY CONFERENCE
Londra, 28 novembre 2002 - A " Nasdaq Stock Market, Inc. ospitera' la
10a edizione della Nasdaq Technology Conference a Londra e Francoforte,
evento in cui interverranno rappresentanti di alcune tra le piu' importanti
imprese quotate sul listino Nasdaq, tra cui 10 societa' quotate sul
Nasdaq-100. Le presentazioni saranno trasmesse via Internet martedi' 3
dicembre e mercoledi' 4 dicembre, dalle ore 9:00 alle ore 17:00 (Gmt, -1 ora
rispetto al fuso orario di Roma). Tra le societa' che prenderanno parte
all'evento ricordiamo: Applied Materials, Inc. (Nasdaq:
Amat); Bea Systems, Inc. (Nasdaq: Beas); Check Point Software Technologies
Ltd. (Nasdaq: Chkp); Csg Systems International, Inc. (Nasdaq:Csgs); Citrix
Systems, Inc. (Nasdaq:
Ctxs); Dell Computer Corp. (Nasdaq: Dell); Level 3 Communications, Inc. (Nasdaq:
Lvlt); Microchip Technology Inc. (Nasdaq: Mchp); Microsoft Corporation (Nasdaq:
Msft); Nextel Communications, Inc. (Nasdaq: Nxtl); Qlogic Corp. (Nasdaq:
Qlgc); Sun Microsystems Inc. (Nasdaq: Sunw) e Terra Networks, S.A. (Nasdaq:
Trly). Tutti gli
interventi delle societa' potranno essere seguiti direttamente dal sito
Internet di Nasdaq, all'indirizzo http://www.nasdaq.com
(selezionando ''Listed Companies'' e quindi ''Investor Conference Webcast''),
oppure accedendo direttamente al seguente indirizzo http://www.nasdaq-investors.net
UN
FUTURO PIÙ COMMERCIALE PER GLI IRC?
Norimberga, 28 novembre 2002 - Durante la settima riunione annuale della
Rete dei Centri relais d'innovazione (Irc), tenutasi a Norimberga dal 20 al
22 novembre, si è discusso delle modalità di finanziamento dei Centri Irc
e, in particolare, della percentuale di stanziamenti provenienti dai fondi
comunitari. Istituita nel 1995 come progetto pilota per la promozione del
trasferimento tecnologico in Europa, la Rete Irc ha operato inizialmente
grazie ai finanziamenti provenienti per il 75 per cento dalla Comunità
europea e per il resto, in prevalenza, dalle autorità nazionali. Tale
percentuale è diminuita notevolmente nel corso degli anni fino a
raggiungere l'attuale livello del 50 per cento. Rivolgendosi alla platea,
costituita dai rappresentanti degli Irc provenienti da tutt'Europa, Giulio
Grata, responsabile della direzione "Innovazione" in seno alla Dg
Imprese della Commissione europea, ha dichiarato che è giunto il momento di
considerare la possibilità di ridurre il contributo finanziario della
Comunità al di sotto del 50 per cento, o addirittura del 40 per cento.
Heinz Zourek, direttore generale aggiunto della Dg Imprese ha affermato che
la Commissione è soddisfatta del lavoro compiuto dagli Irc, ricordando,
tuttavia, che tale iniziativa è stata pensata fin dall'inizio come progetto
"pilota". Oggi, a quasi otto anni dall'istituzione della Rete,
egli ritiene sia giunto il momento di promuoverla ulteriormente sul mercato
per verificarne la fattibilità commerciale. Grata ha esaminato il modo in
cui gli Irc potrebbero rispondere a questa sfida. Innanzitutto, a suo
avviso, essi dovrebbero analizzare la nuova situazione con le rispettive
autorità nazionali e i clienti aziendali. Inoltre, potrebbero ampliare la
gamma di servizi o semplificarli: "Magari eliminando le componenti meno
interessanti, o concentrandosi sugli aspetti più vantaggiosi. Sarà
necessario apportare delle modifiche". In risposta ad un ulteriore
taglio dei finanziamenti comunitari, gli Irc potrebbero cominciare a fornire
i propri servizi a pagamento. Vassilios Tsakalos del servizio Help-Forward
offerto dall'Irc ha affermato, durante un seminario svoltosi in seno alla
conferenza, che ciò migliorerebbe lo status professionale degli Irc,
riscuotendo un maggior apprezzamento dei clienti. A beneficiare di questa
situazione sarebbe anche il morale del personale, grazie alla possibilità
di vedere i servizi degli Irc accolti dal mercato e non solo finanziati
mediante fondi pubblici. Tuttavia, Peter Wolfmeyer dell'Irc North
Rhine-Westphalia ha sottolineato che, sebbene per due anni gli IRC siano
riusciti ad ottenere finanziamenti tramite clienti privati, le maggiori
difficoltà economiche odierne indicano che questo non è il momento
opportuno per cominciare a fornire servizi a pagamento. Hans-Jorgen Flor
dell'Irc norvegese ha affermato che la fornitura a pagamento pone un dilemma
in termini di servizio pubblico, poiché pur essendo in grado di raccogliere
fondi lavorando per le Pmi (piccole e medie imprese) di dimensioni più
grandi, essi potrebbero trascurare le aziende più piccole. Zourek ha
risposto a tali osservazioni affermando che se gli Irc non intendono
adottare una modalità operativa più commerciale dovranno assumere lo
status di servizio pubblico. In tal caso, ha specificato, "dovremmo
cambiare completamente le regole [...] L'istituzione e la gestione delle
reti sarebbe affidata al Parlamento europeo e voi sareste soggetti al
controllo della Corte dei Conti poiché a quel punto fornireste un servizio
pubblico". Una simile eventualità comporterebbe la perdita della
flessibilità di cui attualmente godono gli Irc e che li rende così
preziosi per gli imprenditori. La Commissione proseguirà le discussioni con
gli Stati membri su quest'argomento, anche se in un discorso di chiusura
della conferenza, Yannis Tsilibaris, capo facente funzione dell'unità
"Reti e servizi" della Dg Imprese, ha chiesto al pubblico composto
dai rappresentanti degli Irc di non affrettare le decisioni. Forse
trascorreranno ancora diversi anni, ha affermato, prima che i tagli ai
finanziamenti comunitari per gli Irc vengano realmente eseguiti, tuttavia in
questa fase è importante preparare la Rete ad una simile eventualità.
LA
RETE IRC ANALIZZA I PROGRESSI COMPIUTI E DISCUTE LA STRATEGIA DELLA
COMMISSIONE PER L'INNOVAZIONE
Norimberga, 28 novembre 2002 - La settima riunione annuale della Rete dei
Centri relais d'innovazione (Irc), che si terrà a Norimberga dal 20 al 22
novembre, è stata caratterizzata da un vivace dibattito sullo stato
dell'innovazione e del trasferimento tecnologico in Europa. Alcuni alti
funzionari della DG Imprese della Commissione europea hanno analizzato i
risultati ottenuti dalla Rete Irc, fornendo informazioni sulla nuova
comunicazione in materia di politica dell'innovazione che essi stanno
preparando e la cui pubblicazione è prevista per l'anno prossimo. Heinz
Zourek, direttore generale aggiunto della Dg Imprese ha aperto i lavori
della conferenza spiegando che la futura comunicazione della Commissione
affronterà alcuni ampi e fondamentali interrogativi sull'innovazione:
"Esiste un particolare modello d'innovazione in Europa?", si è
chiesto Zourek. E in tal caso, esiste un unico modello o vi sono 15 o 25
approcci diversi che riflettono le varie tradizioni degli Stati membri e dei
paesi candidati? La strategia dell'Europa è diversa da quella degli Stati
Uniti e dal Giappone e, in caso affermativo, ciò rappresenta uno
svantaggio? In che modo è possibile migliorare il modello d'innovazione in
Europa? Dopo la pubblicazione della comunicazione all'inizio dell'anno
prossimo, la Commissione richiederà un feedback sulle idee contenute nel
documento. Zourek ha esortato gli Irc a fornire il loro contributo in questa
fase. Giulio Grata, responsabile della direzione "Innovazione" in
seno alla Dg Imprese, ha accennato all'obiettivo finale di tale
comunicazione: "Vogliamo definire, in collaborazione con gli Stati
membri, un approccio organico e integrato alla politica d'innovazione in
Europa". Durante le sessioni plenarie e i seminari paralleli tenutisi
in seno alla conferenza è stato fatto il punto sulla Rete Irc, finanziata
nel 1995 con l'ausilio della Commissione, al fine di facilitare
l'innovazione mediante il sostegno e l'organizzazione del trasferimento
transnazionale di nuove tecnologie in tutt'Europa. La maggior parte degli
IRC sono gestiti da un consorzio di organizzazioni regionali, come le Camere
di commercio, i centri tecnologici universitari e le agenzie di sviluppo
regionale. Circa 250 di queste organizzazioni partner partecipano alle 68
reti Irc europee, garantendo una presenza locale nella maggior parte delle
regioni. Offrendo una panoramica dei risultati degli Irc, Mark Schneider
dell'unità centrale Irc ha affermato che questo è stato un anno positivo,
poiché gli accordi di trasferimento tecnologico conclusi grazie
all'intermediazione della Rete sono aumentati del 100 per cento. Fra questi,
si è registrato un incremento dal 9 al 12 per cento del livello di
"accordi pubblicabili" (ovvero quelli considerati di qualità
particolarmente elevata) e rispetto all'anno scorso è aumentato altresì il
numero di accordi transnazionali conclusi grazie alla mediazione della Rete.
Durante la riunione sono state discusse varie misure per migliorare
l'attività degli IRC, compresa una proposta relativa all'organizzazione,
nel 2003, di un corso di formazione Irc della durata di una settimana, volto
a rafforzare il coordinamento e a promuovere le migliori prassi. Yannis
Tsilibaris, capo facente funzione dell'unità "Reti e servizi" in
seno alla Dg Imprese, ha affermato che tutti hanno beneficiato della
decisione di coinvolgere gli Irc stessi nell'amministrazione dell'intera
Rete nell'arco dei prossimi due anni. I gruppi di lavoro e i gruppi
direttivi hanno contribuito all'attività dell'unità centrale Irc,
l'organismo di coordinamento degli Centri Irc, che fa capo direttamente alla
Commissione. La settima riunione annuale degli Irc ha visto la
partecipazione di 240 persone nell'arco dei tre giorni.
SECONDO
IL MINISTRO BRITANNICO PER LE PICCOLE IMPRESE, SPESSO GLI INCUBATORI SONO
TROPPO ORIENTATI ALL'HIGH-TECH
Milano, 28 novembre 2002 - Nigel Griffiths, ministro britannico per le
Piccole imprese, ha dichiarato che i servizi di incubazione sono
"troppo spesso associati alle società high-tech", e dovrebbero
fornire un maggiore sostegno agli imprenditori delle comunità svantaggiate.
Griffiths ha espresso tali considerazioni in un discorso tenuto il 23
novembre ad Edimburgo in occasione della conferenza annuale dell'Ukbi (Uk
Business Incubation - ente nazionale britannico per l'incubazione
d'impresa), prima di invitare le organizzazioni a presentare le proprie
proposte per concorrere all'assegnazione di un finanziamento nell'ambito del
fondo per gli incubatori di imprese stanziato dal ministero britannico del
Commercio e dell'Industria, il quale ammonta a 75 milioni di sterline (118
milioni di euro). "I servizi di incubazione dovrebbero offrire
opportunità per tutti", ha dichiarato il Ministro. "Ovviamente,
le imprese high-tech basate sulla conoscenza sono importanti e dobbiamo
continuare a sostenerle. Tuttavia, tale sostegno non deve andare a scapito
delle altre imprese. Gli incubatori dovranno avere un approccio inclusivo ed
utilizzare il processo di incubazione per beneficiare in eguale misura
quanti appartengono a comunità svantaggiate e a gruppi
sottorappresentati". Gli incubatori sostengono generalmente i clienti
aziendali fornendo servizi in loco o presso le loro sedi, come ad esempio
sale riunioni, attrezzature d'ufficio, tecnologie dell'informazione ed
assistenza di segreteria, nonché servizi di sostegno alle imprese come
attività di tutoraggio, consulenze di mercato, formazione manageriale e
pianificazione aziendale. Secondo l'Ukbi, attualmente due incubatori su tre
operano nei settori della tecnologia, delle biotecnologie, della conoscenza,
delle TI, dei software e dell'e-business. Una ricerca svolta nel Regno Unito
mostra che i servizi di incubazione aumentano considerevolmente le
possibilità di sopravvivenza delle imprese. Le cifre indicano che gli
incubatori aiutano oltre l'80 per cento delle proprie imprese a proseguire
l'attività dopo i primi tre anni, rispetto ad un tasso medio nazionale di
sopravvivenza per lo stesso periodo pari a meno della metà. Griffiths ha
esortato i futuri offerenti intervenuti alla conferenza ad adottare un
atteggiamento maggiormente inclusivo al fine di raggiungere un equilibrio
migliore fra il sostegno al settore high-tech e l'assistenza agli ambiti e
alle comunità commerciali finora trascurati.
STEFANO
VIGHI - ECONOMISTA E RESPONSABILE DEGLI UFFICI DI MILANO DI UNION INVESTMENT
PARLA DELLE DIFFICOLTA' E OPPORTUNITA' D'INVESTIMENTO NEL SISTEMA
BANCARIO
Milano, 28 novembre 2002 - In periodi di bilanci é naturale, proprio alla
luce dei risultati, cercare di fare il punto della situazione e capire qual'é
lo stato di salute delle banche. Ovviamente, il tema principale sono le
numerose problematiche a cui le banche del nostro Continente (e non solo)
devono far fronte: la difficile congiuntura attuale accompagnata dal basso
livello dei tassi comporta un calo della redditività e degli interessi
netti, un aumento delle sofferenze, una diminuzione degli introiti derivanti
da operazioni borsistiche e di investment banking. Malgrado ciò, sostiene
Helmut Hipper, gestore del fondo UniSector:Finance di Union Investment,
molti istituti di credito hanno già adottato importanti misure di
ristrutturazione, di contenimento dei costi e di miglioramento della
redditività, misure che dovrebbero compensare nuovi defaults più che mai
probabili nel corso del 2003 tra le aziende di dimensioni medio-piccole.
Hipper, forse per amor di patria, non ama paragonare il sistema del credito
tedesco a quello giapponese: è vero che le banche dei due Paesi soffrono
forti sofferenze e risultati tra i peggiori di tutti i tempi, ma é anche
vero che in Germania il sistema, oltre a muoversi in un ambiente economico
migliore, é riuscito a reagire con misure di contenimento costi e con la
revisione dei modelli di business. Ma non é tutto: secondo Hipper, le
banche tedesche, insieme a quelle inglesi e alcune italiane, sono da
considerare tra le opportunità d'investimento più interessanti. Per gli
istituti tedeschi il motivo di tanto interesse é da ricercare nei prezzi di
mercato assolutamente sottostimati. Così, ad esempio, ci si accorge che
Commerzbank o Hypovereinsbank trattano a Price/Book Value (rapporto tra
capitalizzazione e valore di libro) davvero convenienti. Venendo all'Italia
(che detiene una quota del 10% degli assets totali del fondo), per le stesse
motivazioni addotte a riguardo dei titoli tedeschi, le basse valutazioni di
San Paolo e di Banca Intesa (quest'ultima pagherebbe soprattutto
l'interruzione delle trattative per la cessione di Sudameris, banca che,
malgrado la sua collocazione geografica, genera utili). Ovviamente, il
titolo bancario italiano preferito da Hipper é Unicredito, e ciò per due
motivi principali: la solida e brillante situazione dei conti, e la felice
strategia di espansione verso le banche dell'Est europeo. Infatti, gli
istituti di credito di questi Paesi emergenti hanno molti punti di forza:
buona redditività, alta concentrazione nei singoli Stati accompagnata da
bassa competizione, elevata fidelizzazione della clientela, scarsa
esposizione verso società a rischio e infine ancora spazio per la
penetrazione del prodotto bancario.
BPM
LANCIA MUTUI AL 3,90%
Milano, 28 novembre 2()02 Mutui a tasso fisso al 3,90%. E' una proposta
eccezionale che il Gruppo Bipienune offre al mercato. Una proposta
sottoscrivibile da subito in tutti gli sportelli della Banca Popolare di
Milano e della Banca di Legnano. Tasso fisso al 3,90% per tre anni per mutui
della durata fino a vent'anni. E dopo il terzo alalo il cliente potrà
scegliere fra due possibilità. Prima possibilità: tasso variabile
agganciato all'Euribor a tre meesi ( tasso interbancario europeo riferito
all'euro: attualmente il 3,30% ), con l'aggiunta dell' 1 % nel caso di mutui
decennali, dell' 1.25% se si tratta di mutui quindicennali e dell' 1,50% nel
caso di mutui ventennali. Seconda possibilità: prosecuzione del tasso fisso
per tutta la durata residua del mutuo, con l'aggiunta rispetto al tasso Irs
di periodo (parametro interbancario rilevabile ogni giorno sui quotidiani)
dell' 1 % per mutui fino a dieci anni, dell' 1,375% per mutui fino a
quindici e dell' 1,75% per i mutui ventennali. Per facilitare l'acquisizione
della casa in particolare da parte di giovani coppie e dei ceti popolari, è
inoltre disponibile un mutuo a trent'anni, sempre al 3,9% fisso per i primi
tre anni e poi al tasso variabile pari a Euribor più due punti percentuali.
Si tratta di una proposta molto innovativa e a buon mercato. Perché questa
decisione? "Perché", commenta Ernesto Paolillo, direttore
generale di Bpm, "il nostro è un gruppo che opera nel territorio e
quindi è molto vicino alle esigenze degli operatori (siano essi imprese,
siano professionisti) e delle famiglie. E proprio per favorire í clienti
privati, in particolare i giovani che vogliono metter su casa, abbiamo
deciso di lanciare mutui a condizioni particolarmente vantaggiose. Non
dimentichiamo che la nostra mission è anche quella di venire incontro il più
possibile alle esigenze della clientela. Senza dimenticare che mutui a basso
costo possono dare un contributo alla ripresa economica".
FIRMATA
LA CONVENZIONE TRA DIRECTA E CASSA RURALE DI ALDENO LA SIM TORINESE, LEADER
NEL TRADING ON LINE, AMPLIA LA RETE DI DISTRIBUZIONE BANCARIA E SI RAFFORZA
A TRENTO
Torino, 28 novembre 2002 - Directa, la prima Sim italiana interamente
telematica, ha firmato un accordo con la Cassa Rurale di Aldeno (già
presente con cinque filiali in Trento), per estendere i propri servizi ai
clienti dell'istituto di credito. Sale così a 31 il numero delle banche
italiane convenzionate con la Sim torinese: attraverso queste convenzioni,
gli istituti bancari possono offrire ai loro clienti un servizio di Trading
on line sia sul mercato italiano (compreso quello dei derivati), sia sui
mercati Usa, efficiente e competitivo dal punto di vista della sicurezza e
della velocità di esecuzione degli ordini, dai costi estremamente
contenuti. "L'approccio di Directa, basato principalmente sulla qualità"
ha dichiarato l'Amministratore Delegato di Directa, ing. Mario Fabbri
"ci consente di offrire ai clienti della Cassa Rurale di Aldeno un
servizio di trading on line sviluppato in base alle esigenze degli
investitori molto attivi, consentendo l'accesso anche al mercato dei
derivati, che richiede la massima velocità nell'operatività".
"L'accordo con Directa - ha affermato il dott. Luigi Baldo, Presidente
della Cassa Rurale di Aldeno - è una dimostrazione della volontà della
nostra Cassa Rurale di aumentare quantitativamente ma soprattutto
qualitativamente la gamma di prodotti da offrire alla clientela; e in
quest'ottica abbiamo ritenuto fosse importante stipulare la convenzione con
la società torinese." Le commissioni di intermediazione applicate sono
tra le più basse del mercato. Per il mercato azionario italiano le
commissioni scendono di un euro ad ogni eseguito nella stessa giornata, da 9
sino a 3 euro. In alternativa, il Cliente può scegliere la commissione
dell'1,9 per mille (che diventa dell'1,3 per mille, dopo un intermediato
pari a 2,5 milioni di euro), senza costi minimi per eseguito. Per il mercato
dei derivati le commissioni scendono da 14 a 7 euro per i contratti Fib, da
8 a 4 euro per il MiniFib, diminuendo di un euro a ogni eseguito nella
stessa giornata. Il calcolo della degressività è fatto tenendo conto degli
eseguiti giornalieri su Mta, Mcw, Mtf e Idem. Per i mercati americani le
commissioni sono pari a 10 dollari per eseguito oppure 9 dollari più un
quarto di cent per azione se l'accesso al mercato avviene tramite Island, il
principale Ecn del Nasdaq, senza costi di cambio.
CIT
S.P.A. DEBUTTA POSITIVAMENTE IN BORSA + 8% NEL PRIMO GIORNO DI NEGOZIAZIONI
DELLA MATRICOLA OPERANTE NEL SETTORE TURISTICO
Varese, 28 novembre 2002 - "L'andamento odierno del titolo Cit e la
risposta del mercato sia in termini di domanda che in termini di
valorizzazione hanno dimostrato che la comunità finanziaria sta
condividendo il valore e le prospettive di sviluppo di Cit " ha
dichiarato Gianvittorio Gandolfi, Amministratore Delegato di Cit - Compagnia
Italiana Turismo S.p.A.. " la comprensione e l'apprezzamento del nostro
business model innovativo, che integra tutte le fasi dell'industria
turistica realizzando valore con la nostra capacità di integrare la filiera
produttiva è confermato da questo primo giorno .I giorni ed i mesi che
verranno saranno tuttavia il vero confronto con il mercato, ma da oggi siamo
più fiduciosi di poter raggiungere gli obiettivi di crescita che ci siamo
preposti, ed il mercato STAR sarà una meta molto vicina ed alla nostra
portata". Il titolo ha aperto gli scambi a 1,97 Euro e ha concluso la
seduta con un prezzo di chiusura di 2,05 Euro, in aumento di circa l'8%
rispetto al prezzo di offerta, fissato a 1,9 Euro. Abaxbank agisce in qualità
di Sponsor e ha agito come Global Coordinator dell'operazione, Responsabile
del Collocamento dell'Offerta Pubblica e del Collocamento Istituzionale;
Livolsi & Partners è Advisor finanziario dell'Emittente. Il Prospetto
Informativo è stato depositato presso la Consob in data 8 novembre 2002 a
seguito dell'avvenuto rilascio di nulla-osta comunicato con nota n° 2072789
del 6 novembre 2002. L'ammissione alla quotazione ufficiale delle azioni
ordinarie di Cit Compagnia Italiana Turismo S.p.A. è stata disposta dalla
Borsa Italiana con provvedimento n° 2592 del 31 ottobre 2002.
LA
GOVERNANCE NELLA DIGITALIZZAZIONE DEI DISTRETTI INDUSTRIALI AL CONVEGNO SARÀ
PRESENTATA UNA RICERCA SUL RUOLO DI ENTI, ISTITUZIONI E ASSOCIAZIONI NELLA
DIFFUSIONE DELLE TECNOLOGIE ICT ALL'INTERNO DELLE RETI D'IMPRESA
Milano, 28 novembre 2002 - All'interno dei distretti industriali,
infrastruttura produttiva fondamentale del tessuto economico italiano, la
diffusione delle tecnologie di rete e la loro integrazione nei processi di
business è ancora abbastanza lontana dal suo potenziale; d'altra parte gli
studiosi reputano che l'efficacia di un processo di digitalizzazione che
nascesse dall'interno del tessuto di piccole e medie imprese del distretto
potrebbe trarre grande vantaggio dal supporto di un appoggio istituzionale.
Ecco allora la necessità che uno o più attori istituzionali giochino il
ruolo determinante nella crescita del sistema, indirizzando questo processo.
Proprio la volontà di individuare e definire i diversi modelli di
infrastruttura istituzionale per la digitalizzazione di distretto sono al
centro del convegno 'Sistemi territoriali e infrastrutture digitali: modelli
di Governance' organizzato da I-Lab, il Centro di ricerca sull'Economia
Digitale dell'Università Bocconi, in collaborazione con la Fondazione Ibm
Italia: martedì 3 dicembre, ore 15,00 presso Aula Magna Università
Bocconi, Via Gobbi 5 - Milano Al centro del convegno sarà una ricerca che
I-Lab ha svolto per conto della Fondazione Ibm Italia, mirata ad esplorare e
studiare i diversi modelli di Governance e i possibili approcci da seguire
per favorire l'innovazione e lo sviluppo e la crescita dei sistemi nei
distretti e nelle reti di imprese tramite il ruolo attivo di istituzioni,
enti, associazioni, banche locali e consorzi. L'indagine, che intende
valutare, mediante una griglia di parametri, gli attori più rilevanti che
agiscono nelle aree locali, la loro capacità di aggregare le imprese e la
modalità, é sviluppata su quattro aree-sistema specifiche: quella della
calzatura sportiva di Montebelluna, dei mobili di Pesaro, dei casalinghi di
Cusio-Ossola e, in un secondo tempo, quella della meccanica di Brescia. La
ricerca sarà presentata dai prof. Andrea Ordanini, di I-Lab, e prof.
Alberto Bramanti, dell'Istituto di Economia Politica dell'Università
Bocconi. La presentazione sarà conclusa dalla relazione di Agostino
Sghedoni, Direttore del Progetto Distretti Industriali di Ibm Italia, su
'Reti di imprese e strategie per il territorio'. Seguirà una discussione
sul tema coordinata da Enrico Valdani, direttore di I-Lab, con la
partecipazione di Francesco Bellotti (Vice Presidente Confindustria), Elio
Catania (Presidente Ibm Italia e Fondazione Ibm Italia), Enzo Rullani
(Università di Venezia), Adriano Sartor (Presidente Club Distretti
Industriali) e Mario Valducci (Sottosegretario Ministero delle Attività
Produttive).
"REPLY
SPA E LOMBARDIA INFORMATICA SPA: AL VIA LA PRIVATIZZAZIONE DI UNA SOCIETÀ
REGIONALE.
Milano, 29 novembre 2002 - Reply S.p.A. e Lombardia Informatica S.p.A. - Al
via la privatizzazione di una società regionale: Reply acquisisce il 49% di
Santer Spa(Gruppo Lombardia Informatica) ed entra nel mercato della Pubblica
Amministrazione Locale con focus sulle soluzioni di e-government attraverso
la partnership industriale con Lombardia Informatica, Reply potrà
sviluppare per gli Enti Locali e le Aziende Sanitarie le soluzioni
tecnologiche più efficienti ed innovative per la gestione dei rapporti con
i cittadini e le imprese. Lombardia Informatica potrà invece concentrare le
proprie risorse verso i progetti della Regione Lombardia. Reply, uno dei
principali gruppi italiani nel settore dell' E-business, ha concluso una
partnership industriale con Lombardia Informatica, partner tecnologico della
Regione Lombardia, attraverso l'acquisizione del 49% di Santer, la società
che opera sul mercato della Pubblica Amministrazione Locale, specializzata
sulle soluzioni per la Sanità Territoriale e gli Enti locali. L'operazione
avviene attraverso la sottoscrizione di un aumento di capitale riservato e
comporta per Reply un investimento di circa 5,6 milioni di Euro, composto da
circa 1 milione di Euro per la sottoscrizione del 49% del capitale sociale
di Santer, da un sovraprezzo di circa 4,5 milioni di Euro e da un contributo
in conto esercizio per 30.000 Euro. Reply ha inoltre la possibilità di
esercitare un'opzione di acquisto per un ulteriore 2% di Santer dopo tre
anni dalla sigla dell'accordo -ed entro sei mesi dal decorso di tale data
-per un corrispettivo pari a quello risultante dalla sottoscrizione
dell'aumento del capitale rapportato alla percentuale del capitale alienato.
Per Reply I'acquisizione di Santer è particolarmente significativa perche
rappresenta l'ingresso nel settore della Pubblica Amministrazione Locale, in
un ambito, quello della Sanità e degli enti territoriali, che consente di
allargare l'offerta attuale ed è caratterizzato da un elevato potenziale di
crescita e di sviluppo tecnologico. Il forte radicamento territoriale di
Santer, derivante dal posizionamento di Lombardia Informatica nei confronti
di Comuni ed Aziende Ospedaliere, combinato con le competenze innovative
nell'ambito dell'e-business di Reply, consentiranno di veicolare verso le
Aziende Sanitarie egli Enti Locali un'offerta di servizi ampia,
diversificata e tecnologicamente all'avanguardia in grado di massimizzare
l'efficienza della gestione dei rapporti con i cittadini e le imprese. Il
network capillare ed esteso del Gruppo Reply in Italia rappresenta inoltre
un'opportunità importante per espandere l'offerta di Santer anche al di
fuori della Regione Lombardia. Le sinergie derivanti dalla partnership
industriale tra Reply e Lombardia Informatica potranno evolvere infine nello
sviluppo di soluzioni di e-government efficaci e tecnologicamente innovative
al servizio della pubblica Amministrazione Locale. "L'acquisizione di
Santer -ha dichiarato Mario Rizzante, Presidente del Gruppo Reply -
rappresenta un'importante opportunità ed una sfida impegnativa. Il mercato
dei progetti di e- government ha infatti un potenziale enorme di sviluppo in
quanto si tratta di far evolvere, con il supporto del web, i servizi erogati
dalla Pubblica Amministrazione. E' inoltre un processo che richiede tempi di
realizzazione molto veloci in quanto la Sanità e gli Enti pubblici locali
devono fronteggiare la concorrenza dei soggetti privati." "La
competenza e l'eccellenza tecnologica delle soluzioni di Reply -ha
continuato Mario Rizzante -agiranno in modo sinergico al forte
posizionamento di Santer nel settore della Sanità e della Pubblica
Amministrazione Locale. Nell'ambito della collaborazione con Lombardia
Informatica, Reply renderà inoltre disponibile la propria expertise ed i
propri servizi nella realizzazione del progetti legati alla Carta regionale
dei Servizi." Il Presidente di Lombardia Informatica, Gian Michele
Ottina, ha evidenziato come "Lombardia Informatica ha aggiudicato a
Reply la gara, indetta con procedura pubblica secondo le norme UE, che
consente alla società Reply di sottoscrivere 1.082.650 azioni, pari al 49%
del capitale sociale, della società Santer. Il costo dell'operazione è
pari a 5.621.021, 13 Euro. AI capitale sociale di Santer parteciperanno
anche le Cciaa di Milano, Bergamo, Brescia, Como, Lecco, Sondrio e Union
Camere con una quota di partecipazione pari al 19,32%. Lombardia Informatica
manterrà in Santer una partecipazione pari al 31,68%." "Con
questa operazione -ha aggiunto Ottina -Lombardia Informatica ha raggiunto
gli obiettivi che si era prefissati volti ad individuare sul mercato un
partner di alto profilo che consentisse a Santer, che opera nel campo della
Sanità Territoriale e degli Enti Locali, di allargare il ventaglio di
soluzioni offerte, di operare su tutto il territorio nazionale e di
garantire alla struttura una forte motivazione professionale. Inoltre
Lombardia Informatica, concentrando le proprie risorse professionali e
tecnologiche verso i progetti propri dell'Ente Regione -come la Carta
Regionale dei Servizi e Lombardia Integrata -rafforza il proprio ruolo di
partner tecnologico di fiducia della Regione Lombardia." "La
Camera di commercio di Milano -ha dichiarato Massimo Sordi, vicepresidente
della Camera di commercio di Milano -investe da tempo in innovazione,
cercando di essere moderna, poco costosa, a concreto servizio delle imprese.
Ecco perche partecipiamo a Santer, insieme a Lombardia Informatica e Reply,
con una quota del 12,94%. Un passo che si aggiunge a quelli che la Camera di
Commercio ha compiuto per promuovere I'informatizzazione del tessuto
produttivo locale, a partire dalle imprese. Attraverso iniziative come la
smart card, la carta d'identità elettronica dell'impresa per poter fare le
pratiche in Camera di Commercio per via telematica, comodamente
dall'ufficio". Dopo l'operazione odierna, il capitale sociale di Santer
è quindi detenuto al 49% da Reply Spa e al 31,68% da Lombardia Informatica,
mentre il rimanente 19,32% è in possesso della Camera di Commercio di
Milano (12,94%) e di quelle di Bergamo, Brescia, Como, Lecco, Sondrio e
Union Camere (6,38%).
E-GOVERNMENT:
UNA GRANDE OPPORTUNITÀ PER IL GOVERNO REGIONALE
Milano, 28 novembre 2002 - L'importanza di nuove riforme organizzative e
tecnologiche nel processo di attuazione del piano di e-government,
analizzate all'interno del contesto locale della Regione Abruzzo sono state
le tematiche approfondite nell'ambito dell'incontro "e-Government una
grande opportunità per il governo regionale", svoltosi 26 novembre
presso la sede di Teramo di Neta Spa. Il "Governo centrale" della
Regione Abruzzo ha accettato con particolare interesse il processo
innovativo di riforma, organizzativa e tecnologica, più volte auspicato dal
Parlamento italiano. Grazie anche alla collaborazione con Neta e con il
Laboratorio NetaCampus allestito presso il Dipartimento di Informatica
dell'Università dell'Aquila, l'Abruzzo è ora una delle regioni sempre più
orientate ai servizi e alla mutua cooperazione al fine di divenire un
interlocutore affidabile per i cittadini e un partner privilegiato per le
imprese. Il convegno, organizzato da Neta Spa con il patrocinio dalla
Regione Abruzzo, illustrerà, alla presenza del Presidente della Regione, da
una parte le esperienze del Dipartimento di Informatica dell'Università
dell'Aquila nella collaborazione con il tessuto industriale e le
problematiche relative alle soluzioni adottate e dall'Istituto
Zooprofilattico Sperimentale dell'Abruzzo e del Molise, dall'altra Neta Spa
e Microsoft Italia descriveranno lo stato dell'arte delle tecnologie e le
soluzioni applicate. Durante l'incontro, infatti, sono state presentate
modalità e punti di forza delle soluzioni offerte da Neta, le tecnologie di
supporto e le case histories più significative. Particolare enfasi è stata
data al nuovo sistema di Anagrafe Bovina Nazionale implementato
dall'Istituto Zooprofilattico dell'Abruzzo e del Molise con la
collaborazione di Neta Spa, per conto del Ministero della Salute. In
particolare Neta ha messo a punto le procedure informatiche che
costituiscono il primo caso operativo di cooperazione applicativa online e
permettono, accanto alla Banca Dati Nazionale, la presenza di più nodi
applicativi regionali distinti e reciprocamente indipendenti ma in grado di
interagire e collaborare per alimentare ed aggiornare l'Anagrafe Bovina
Nazionale. "L'evoluzione degli Enti Locali è la scommessa del futuro
per il Governo del nostro Paese" - ha affermato Gloria Gazzano General
Manager Neta Spa - "la sua riuscita passa necessariamente attraverso il
potenziamento dei servizi tecnologici. L'evento "e-Government una
grande opportunità per il governo regionale" ha come obiettivo
l'individuazione dei metodi migliori per l'utilizzo appropriato delle nuove
tecnologie nella ristrutturazione del "governo locale". Le realtà
che comprenderanno le potenzialità di questo approccio, raggiungeranno
facilmente gli obiettivi auspicati dal piano di e-government".
BRUXELLES
APPROVA UN AIUTO AL SALVATAGGIO A FAVORE DI BRITISH ENERGY, SUBORDINANDOLO A
DELLE SEVERE CONDIZIONI
Bruxelles, 28 novembre 2002 La Commissione ha ieri approvato l'aiuto al
salvataggio concesso dal governo del Regno Unito a British Energy plc, allo
scopo di consentire al gruppo, operante nel settore dell'elettricità, di
continuare la propria attività a breve termine, in attesa di una soluzione
definitiva alle difficoltà dell'impresa. Il gruppo, impegnato nella
produzione di energia nucleare, si trova in difficoltà a causa del calo dei
prezzi dell'energia elettrica nel Regno Unito. L'aiuto è stato accordato in
considerazione del rischio di destabilizzazione della fornitura di
elettricità nel Regno Unito e per garantire la sicurezza nucleare. L'aiuto
si limiterà rigorosamente all'importo necessario per mantenere in esercizio
l'impresa. E' comunque contemplato un tetto massimo di 899 milioni di GBP.
Oltre a quest'importo è stato previsto un importo supplementare di 276
milioni di GBP, da utilizzarsi in caso di spese impreviste - di cui è
fissato un elenco preciso - ed unicamente per gli scopi specifici indicati.
British Energy plc è uno dei più importanti operatori nel mercato
dell'elettricità nel Regno Unito. Gestisce principalmente centrali
nucleari. La flessione dei prezzi all'ingrosso dell'elettricità,
intervenuta dopo l'introduzione del nuovo sistema di negoziazione
dell'elettricità in Inghilterra e nel Galles, ha ridotto drasticamente il
flusso di cassa generato dalle centrali nucleari del gruppo, che all'inizio
di settembre ha sollecitato l'intervento del governo britannico. Il 9
settembre 2002 il governo britannico ha deciso di concedere due linee di
credito a British Energy plc. Gli obiettivi principali di queste misure è
di consentire all'impresa, per un periodo di 6 mesi, di far fronte ai costi
d'esercizio ed evitare l'inadempienza agli impegni contrattuali e agli
obblighi imposti dalla legge. Le linee di credito potrebbero eventualmente
essere sostituite da garanzie di Stato per prestiti erogati a British Energy
plc da istituti creditizi privati. L'entità dell'aiuto è limitata
all'importo necessario per mantenere in attività il gruppo. A tale
riguardo, il Governo britannico ha istituito un meccanismo molto rigoroso
volto ad assicurare che i fondi siano prelevati unicamente quando e nella
misura strettamente necessaria. La necessità di ogni singolo versamento
richiesto dal beneficiario sarà preliminarmente stabilita da revisori
indipendenti. L'aiuto non può superare, in ogni caso, il tetto massimo di
899 milioni di GBP, cui può essere eventualmente aggiunto un importo di 276
milioni di GBP per spese impreviste - di cui è fissato un elenco preciso -
utilizzabile unicamente per detti scopi specifici. La Commissione ha
esaminato l'aiuto alla luce degli 'orientamenti comunitari sugli aiuti di
Stato per il salvataggio e la ristrutturazione di imprese in difficoltà'.
In base a tali orientamenti, la Commissione può autorizzare gli aiuti
concessi una tantum a imprese in difficoltà per il periodo necessario alla
definizione del piano di risanamento o di liquidazione. La Commissione ha
stabilito che le linee di credito in questione soddisfano i criteri
stabiliti dai suddetti orientamenti. L'aiuto è giustificato da gravi
difficoltà sociali, quali il rischio di sospensione dell'erogazione
d'elettricità nel Regno Unito e, in particolare, in Scozia, ove British
Energy fornisce quasi metà dell'elettricità. La misura è inoltre
necessaria per motivi di sicurezza nucleare, onde permettere a British
Energy di continuare la propria attività fino a che sarà trovata una
soluzione definitiva per il futuro. Le linee di credito sono concesse in
forma di prestiti a tassi di mercato, che devono essere rimborsati. Da
ultimo, le misure sono limitate allo stretto necessario e non hanno
ripercussioni negative sugli altri Stati membri. La Commissione ha perciò
deciso di autorizzare l'aiuto per sei mesi. L'approvazione dell'aiuto al
salvataggio è vincolata all'impegno assunto dal governo britannico di
presentare alla Commissione un piano complessivo di risanamento dell'impresa
British Energy plc entro sei mesi. Il governo del Regno Unito si è inoltre
impegnato a rendere conto mensilmente alla Commissione dei versamenti
effettuati a British Energy plc e ad informarla di eventuali mutamenti
sostanziali della situazione del gruppo. Eventuali aiuti futuri a favore di
British Energy plc concessi nell'ambito del piano di risanamento dovranno
essere notificati alla Commissione e saranno valutati separatamente.
AUTORITÀ
PER L'ENERGIA ELETTRICA E IL GAS:CONFERMATA ANCHE PER IL 2003 L'AREA DI
LIBERO SCAMBIO DI ELETTRICITÀ TRA ITALIA E FRANCIA.
Milano, 28 novembre 2002Le rispettive Autorità di regolazione hanno
rinnovato l'accordo in vigore quest'anno adeguandolo all'aumentata
disponibilità di trasporto per il mercato liberalizzato. L'assegnazione
della capacità di trasporto in base a regole comuni su entrambe le
frontiere agli operatori che ne fanno richiesta aumenta la concorrenzialità
del sistema contribuendo a contenere i prezzi di acquisto dell'elettricità.
I clienti liberi italiani avranno importato a fine 2002 dalla Francia circa
7 miliardi di kWh, con un risparmio medio di circa 200 milioni di euro
rispetto ai prezzi di acquisto della produzione elettrica nazionale.
Comunicato congiunto delle Autorità per l'energia di Italia e Francia sulla
regolazione dell'assegnazione della capacità di interconnessione elettrica
I regolatori francese e italiano, la Commission de Régulation de l'Electricité
e l'Autorità per l'energia elettrica e il gas hanno siglato, il 21 novembre
2002, un accordo sulle regole per l'allocazione delle capacità di
interconnessione sulla frontiera franco-italiana. Per il 2003, la capacità
di transito sulla frontiera nord-ovest dell'Italia (Francia e Svizzera)
passa a 5700 MW (valore invernale) contro 5400 MW nel 2002. Il meccanismo di
allocazione annuale pro-rata, completato da allocazioni giornaliere di
capacità supplementari non utilizzate, è stato rinnovato. I due regolatori
chiedono ai rispettivi gestori di rete di apportare dei miglioramenti alle
regole applicate nel 2002 per quanto riguarda: i tempi di presentazione
delle domande di capacità da parte degli utilizzatori; le informazioni agli
utilizzatori; la ripartizione delle capacità fra le frontiere svizzera e
francese; le regole applicabili in caso di riduzioni di capacità in estate
e durante i lavori di manutenzione; I gestori sono tenuti a presentare per
approvazione ai rispettivi regolatori le regole dettagliate di allocazione
annua entro l'1 dicembre 2002. 1. Capacità di interconnessione Gli studi
condotti dai due gestori delle reti (Grtn in Italia e Rte in Francia) e
dalle società elettriche svizzere, su richiesta dei regolatori, hanno
consentito di aumentare la capacità netta di transito fra la frontiera
franco-svizzera e l'Italia a 5700 Mw (valore invernale) contro i 5400 Mw del
2002. Tale capacità è stata così ripartita: 3050 Mw (valore invernale)
sulla frontiera Italia-Svizzera e 2650 MW (valore invernale) sulla frontiera
Italia-Francia. Di questa capacità totale di 5700 Mw, 155 Mw serviranno ad
alimentare la Città del Vaticano, la Repubblica di S. Marino e la Corsica,
mentre 2100 MW saranno destinati alla fornitura dei clienti vincolati del
mercato italiano (1400 Mw dalla Francia e 600 Mw dalla Svizzera in
applicazione di contratti anteriori all'entrata in vigore della direttiva
europea del 19 Dicembre 1996, a cui si aggiungono ulteriori 100 Mw). 2.
Regole di allocazione annuale della restante capacità disponibile Come nel
2002 le imprese elettriche svizzere potranno allocare la metà della capacità
disponibile verso la Svizzera secondo le modalità che loro determineranno
liberamente. L'altra metà della capacità disponibile sulla frontiera con
la Svizzera e la capacità disponibile sulla frontiera francese saranno
allocate congiuntamente dai gestori delle rete francese ed italiano (Rte e
Grtn) secondo il meccanismo pro-rata con lo stesso fattore e ripartite come
segue: allocazione destinata ai clienti interrompibili italiani: 950 Mw
(valore invernale), di cui 500 Mw sono già stati allocati nel 2002;
allocazione destinata a tutti gli operatori: capacità restante.
Considerando che lo sviluppo di una concorrenza effetiva sui mercati europei
sarà meglio assicurata se la capacità sarà allocata congiuntamente dai
rispettivi gestori della rete secondo regole trasparenti e non
discriminatorie, i due regolatori invitano le imprese elettriche svizzere ad
allocare congiuntamente con Rte e Grtn la capacità di loro diretta
competenza. 3. Allocazioni giornaliere - Al fine di migliorare l'utilizzo
delle capacità disponibili, i gestori di rete procederanno ad allocazioni
secondarie per durate inferiori all'anno. A tal fine il Rte e il Grtn
proporranno ai regolatori, a stretto giro di termine, regole di allocazione
adatte alla situazione dei mercati italiano e francese. A partire dal 1
genaio 2003 verrà organizzato anche un meccanismo di allocazione
giornaliera.
IL
MINISTRO MARZANO SODDISFATTO PER L'ACCORDO SUL "PACCHETTO
LIBERALIZZAZIONI" A BRUXELLES
Bruxells, 28 novembre 2002 - Si è tenuto il 25 novembre a Bruxelles il
consiglio dei ministri europei dell'energia, in cui l'Italia era
rappresentata dal ministro delle Attività produttive, on. Antonio Marzano.
I ministri dei 15 Stati membri hanno raggiunto un accordo, dopo mesi di
negoziato, sul cosiddetto "nuovo pacchetto liberalizzazioni". Si
tratta di due proposte di direttive in materia di apertura dei mercati
dell'energia elettrica e del gas, e di un regolamento in materia di
tariffazione degli scambi transfrontalieri di energia elettrica tra gli
Stati membri. L'accordo raggiunto è particolarmente importante per l'Italia
perché, negli anni passati, il nostro Paese è stato più penalizzato di
altri dall'esistenza di asimmetrie nell'apertura dei mercati. Pertanto, in
occasione della rinegoziazione, il ministro Marzano si è adoperato affinché
le nuove proposte fossero più vincolanti delle precedenti riguardo a una
effettiva apertura dei mercati. In particolare, il ministro delle Attività
produttive ha sostenuto la regola generalizzata dell'accesso regolato alle
reti di trasmissione e di distribuzione, la terzietà dei gestori delle
stesse reti, l'accesso regolato agli stoccaggi di gas ed è stato - insieme
al Regno Unito - promotore di una proposta, fatta propria dalla Commissione
europea, di un regime speciale di accesso alle nuove infrastrutture che
consenta gli investimenti dei privati.
LA
COMMISSIONE EUROPEA INFLIGGE UNA SEVERA SANZIONE A QUATTRO SOCIETÀ PER UN
CARTELLO RELATIVO AL CARTONGESSO
Bruxelles, 28 novembre 2002 La Commissione europea ha imposto oggi
un'ammenda di un importo totale di € 478 milioni a quattro società per
aver organizzato un cartello di lungo periodo sul mercato del cartongesso,
un prodotto ampiamente utilizzato nell'edilizia e ben noto ai privati che
fanno del bricolage. Il mercato in questione, che rappresentava più di 1,2
miliardi di fatturato nel 1997 (l'ultimo anno completo dell'infrazione) è
il più importante per valore ad essere interessato da una decisione
relativa ad un cartello della Commissione, da una decina di anni. L'accordo
ha inoltre riguardato l'80% dei consumatori dell'Unione europea, vale a dire
in Francia, Regno Unito, Germania e Benelux. Due delle società coinvolte,
Lafarge e Bpb, sono recidive nella violazione del diritto europeo sugli
accordi, in quanto avevano già subito una sanzione una prima volta nel
1994. "L'edilizia è il polso dell'economia. Il notevole importo
dell'ammenda riflette le dimensioni del mercato, l'impatto dell'accordo
illecito sul consumatore e il comportamento recidivo delle due società. La
Commissione riserva un'attenzione speciale, nella sua lotta contro i
cartelli, ai settori importanti dell'economia europea, dove la sua azione è
direttamente in grado di migliorare il benessere dei consumatori, come
avviene in questo caso", ha sottolineato il commissario alla
concorrenza, Mario Monti, in questa occasione. Dopo un'indagine approfondita
nel corso della quale la Commissione ha proceduto a delle ispezioni a
sorpresa nel 1998, essa è giunta alla conclusione che le società Bpb Plc
(Regno Unito), Gebrüder Knauf Westdeutsche Gipswerke Kg (Germania) e Société
Lafarge Sa (Francia), hanno partecipato, fra il 1992 e il 1998, a un
cartello concernente il cartongesso nel Regno Unito, in Germania, Francia e
nei paesi del Benelux. Gyproc Benelux Sa/Nv (Belgio) ha aderito a questo
accordo a decorrere dal 1996. Il cartongesso è un prodotto manufatto,
composto generalmente da uno strato di gesso fra due fogli di cartone e
utilizzato come materiale da costruzione nei prefabbricati o direttamente
dai privati che fanno del bricolage. Le imprese interessate dalla decisione
producono la quasi totalità del cartongesso nei paesi interessati, per cui
il nome dei rispettivi prodotti assume il valore di denominazione comune in
taluni paesi ('gyproc' in Belgio, 'placoplâtre' in Francia) e il nome delle
società viene chiaramente identificato come un marchio dai consumatori (Rigips/Bpb
o Knauf in Germania, Lafarge in Francia). L'accordo è iniziato con una
riunione svoltasi a Londra ai primi del 1992, nel corso della quale i
rappresentanti di Bpb e Knauf hanno deciso di porre fine a quella che essi
chiamavano la "guerra dei prezzi" in corso in quel momento,
esprimendo la volontà comune di ridurre la concorrenza ad un livello
conforme al loro interesse sui mercati tedesco, francese, britannico e del
Benelux. Nel corso degli anni precedenti, il prezzo del cartongesso era
notevolmente diminuito, in conseguenza di una vivace concorrenza che aveva
direttamente favorito i consumatori. In seguito alla riunione di Londra,
venne organizzato un sistema segreto di scambio di informazioni diretto a
sorvegliare gli sviluppi del mercato e ad evitare una concorrenza troppo
aggressiva. Lafarge e successivamente Gyproc hanno aderito a questo sistema,
rispettivamente alla metà del 1992 e nel giugno 1996. Dalle informazioni
raccolte dalla Commissione emerge in particolare che, sul mercato
britannico, Bpb, Knauf e Lafarge, a diverse riprese, si sono informate
reciprocamente ed ad alto livello, sui rispettivi volumi di vendita, allo
scopo di assicurarsi vicendevolmente che la guerra dei prezzi fosse
effettivamente finita. Analogamente, esse si sono comunicate a più riprese
e in anticipo, i rispettivi aumenti di prezzo. Dei rappresentanti ad alto
livello delle società si sono inoltre incontrati in un albergo a Versailles
nel 1996, in margine ad un congresso del settore, allo scopo di evitare una
nuova guerra dei prezzi in Germania a metà degli anni 1990, quando i
quattro aumentavano simultaneamente la loro capacità produttiva in Germania
e si stavano sviluppando le importazioni dall'Europa dall'Est e in
particolare dalla Polonia. Sono seguite delle riunioni a Bruxelles, nel 1997
e all'Aia, nel 1998, al fine di ripartirsi o almeno stabilizzare le
rispettive quote di mercato in Germania. Questi incontri ad alto livello
sono stati seguiti ad un livello inferiore dalla concertazione, a più
riprese, di Bpb, Knauf, Lafarge e Gyproc sull'applicazione degli aumenti di
prezzo sul mercato tedesco fra il 1996 e il 1998. Tale concertazione si
concretizzava attraverso discussioni in margine a riunioni professionali con
l'invio ai concorrenti delle lettere che annunciavano ai clienti degli
aumenti di prezzo, o anche, con l'invio al domicilio privato dei dirigenti
delle filiali tedesche, delle istruzioni date al personale commerciale. Tale
comportamento costituisce una infrazione molto grave alle norme sulla
concorrenza, ai sensi dell'articolo 81 del trattato sull'Unione europea.
Importo individuale delle ammende Di conseguenza, la Commissione ha deciso
di infliggere le seguenti ammende (in milioni di euro): Lafarge: 249.60; Bpb:
138.60 ; Knauf: 85.80 ; Gyproc Benelux: 4.32 L'importo delle ammende si
spiega con l'elevato valore del mercato del cartongesso, che superava i 1
200 milioni nel 1997, l'ultimo anno completo dell'infrazione e con la lunga
durata del cartello - più di sei anni e mezzo. Nel caso di Lafarge, la
Commissione ha tenuto conto inoltre delle sue dimensioni globali
notevolmente superiori a quelle delle altre società, allo scopo di ottenere
un effetto realmente dissuasivo. Lafarge è il primo fabbricante al mondo di
cemento e il suo fatturato è cinque volte superiore a quello di Bpb o Knauf.
Gyproc è ancora molto più piccola. Inoltre, nel caso di Bpb e Lafarge, la
Commissione ha considerato come circostanza aggravante, il fatto che le due
imprese si siano dimostrate recidive. Lafarge si era vista infliggere una
ammenda nel 1994 nel cartello dei cementi e Bpb, attraverso la sua filiale Bpb
De Eendracht, era una dei destinatari della decisione cartone, sempre nel
1994. Ciò significa che quando venivano loro notificate queste decisioni,
le due imprese stavano già partecipando ad un altro accordo che hanno
mantenuto. Bisogna inoltre sottolineare l'assenza di fattori che avrebbero
potuto attenuare l'ammenda inflitta a Knauf e Lafarge. Infatti,
contrariamente a Bpb e a Gyproc, queste due imprese non hanno cooperato
nell'inchiesta della Commissione. Secondo la politica di clemenza introdotta
nel 1996 (cfr. oltre), la Commissione può concedere una riduzione
dell'ammenda anche in caso di comportamento recidivo, ma è necessario che
le imprese contribuiscano a portare alla luce l'accordo. Svolgimento
dell'indagine L'indagine della Commissione ha avuto inizio nel novembre 1998
con delle ispezioni nei locali di diversi produttori. In seguito a tali
ispezioni e alle richieste di informazioni rivolte alle imprese nel 1999 e
2000, Bpb e Gyproc Benelux hanno cooperato all'indagine e fornito talune
prove. Nell'aprile 2001, la Commissione ha inviato una comunicazione di
addebiti alle quattro imprese più Etex SA, una società finanziaria belga
anch'essa coinvolta nell'indagine, ma per la quale la Commissione ha deciso
oggi di chiudere la procedura. Etex detiene il 54% di Gyproc Benelux, mentre
il restante 46% appartiene a Bpb. Tuttavia, la Commissione ha concluso che
non vi sono elementi sufficienti per dimostrare la partecipazione di Etex
all'infrazione o per considerarla responsabile del comportamento di Gyproc.
Calcolo delle ammende Per calcolare le ammende nelle cause relative ad
accordi, la Commissione tiene conto della gravità dell'infrazione, della
sua durata, nonché di eventuali circostanze aggravanti o attenuanti. Essa
tiene conto inoltre della quota di mercato detenuta dalle imprese
interessate, nonché delle loro dimensioni globali, in modo che la sanzione
rifletta il grado di partecipazione di ogni impresa all'infrazione e la sua
capacità di arrecare un danno agli altri operatori, nonché ai consumatori
e per assicurare che l'ammenda abbia un effetto dissuasivo. Le ammende non
vengono quindi calcolate in primo luogo sulla base del fatturato di una
società, anche se esse non possono mai essere superiori al 10% del
fatturato annuo di una società, conformemente alla normativa in vigore. Una
volta stabilito il loro importo, le ammende possono usufruire di una
riduzione che tenga conto del grado di cooperazione dimostrato dalle imprese
nello svolgimento dell'indagine, conformemente alla politica della
Commissione per quanto riguarda la non imposizione o la riduzione di ammende
nel caso di accordi. Pertanto, la Commissione ha concesso una riduzione
dell'ammenda del 30% a Bpb e del 40% a Gyproc, in quanto queste società le
hanno comunicato, prima dell'invio della comunicazione degli addebiti,
informazioni che hanno permesso alla Commissione di completare la sua
conoscenza della pratica illegale. Knauf e Lafarge, invece, non hanno
cooperato nell'indagine della Commissione e non hanno quindi ottenuto alcuna
riduzione. Va ricordato che nel febbraio 2002 è stata adottata una nuova
comunicazione sulla 'clemenza', ma nella fattispecie si applicano le vecchie
disposizioni (comunicazione del 18 luglio 1996). In effetti, la cooperazione
si è svolta prima del febbraio 2002. Per maggiori informazioni sulla nuova
comunicazione del 2002, cfr. http://europa.eu.int/comm/competition/antitrust/leniency
Informazioni generali Le imprese dispongono di un periodo di tre mesi per il
pagamento dell'ammenda. Tali ammende vengono iscritte nel bilancio generale
dell'Unione europea non appena sono divenute definitive. Dato che il
bilancio globale dell'Unione è stabilito in anticipo, ogni entrata
imprevista viene detratta dai contributi degli Stati membri, il che
favorisce, in definitiva, i contribuenti europei. Il totale delle ammende
inflitte oggi nel caso del cartongesso è il secondo più elevato imposto
dalla Commissione, dopo il caso dei cartelli delle vitamine (855 milioni di
€ nel dicembre 2001). L'ammenda inflitta a Lafarge è inoltre la terza più
grande inflitta ad una sola società all'interno di un caso. La decisione di
oggi è inoltre la sesta decisione su un accordo dall'inizio dell'anno. Gli
altri casi riguardavano le banche austriache (IP/02/844), la metionina
(IP/02/976), i gas industriali (IP/02/1139) e le case di vendita all'asta
Christie's e Sotheby's (IP/02/1585), nonché la decisione di oggi sulla
metilglucamina (IP/02/1746). Nel 2001, la Commissione ha adottato 10
decisioni su cartelli nelle quali 56 imprese si sono viste infliggere
sanzioni, per un totale di ammende pari a 1 836 milioni di €. I 10 casi di
cartelli che hanno comportato il maggior totale di ammende.
Anno
|
Caso
|
Importo totale per caso (milioni d'€)
|
2001
|
Vitamine
|
855,23
|
2002
|
Cartongesso
|
478.32
|
2001
|
Carta autocopiativa
|
313,69
|
1998
|
TACA
|
272,94
|
2001
|
Elettrodi in grafite
|
218,8
|
2001
|
Acido citrico
|
135,22
|
2002
|
Metionina
|
127
|
2002
|
Club Lombard/ Banche austriache
|
124,26
|
1994
|
Cartone*
|
119,38
|
2000
|
Lisina
|
109,990
|
*ammende
ridotte con decisione del Tribunale di primo grado o della Corte di
giustizia
GRANITIFIANDRE:
SIGLATO CONTRATTO DI FORNITURA DA 4,2 MILIONI DI EURO IN 5 ANNI CON LA
GIULIO TANINI DI FIRENZE E CONTESTUALE ACQUISIZIONE DEL 7,5% DEL CAPITALE
SOCIALE
Castellarano (Re), 27 novembre 2002 - Granitifiandre, azienda leader
mondiale nella produzione e commercializzazione di lastre in grès
porcellanato quotata al segmento Star di Borsa Italiana, ha siglato un
accordo commerciale di fornitura da 4,2 milioni di euro per i prossimi 5
anni con la ditta Giulio Tanini di Firenze che prevede una crescita del 18%
medio annuo rispetto agli attuali livelli di vendita. La Giulio Tanini,
fondata nel 1945, storica azienda fiorentina attiva nella
commercializzazione di materiali per l'architettura è gestita dagli
architetti Andrea e Gianni Tanini, ed è il punto di riferimento di maggior
prestigio per il mondo della progettazione con 4 sale mostre nei punti
chiave della città ed un fatturato annuo di circa 16 milioni di euro.
Contestualmente all'accordo commerciale è stato acquisito per 981mila euro
una partecipazione del 7,5% nella Tanini. L'accordo prevede una garanzia per
Granitifiandre attraverso un'opzione put per l'eventuale uscita alle stesse
condizioni oltre ad un diritto di prelazione sull'acquisto di ulteriori
quote. "Si tratta di un'importante operazione per Granitifiandre - ha
affermato Verdi - poiché Tanini è attivo oltre che nella
commercializzazione di prodotti unici "alto di gamma" anche nel
business delle pareti ventilate, pavimenti sopraelevati, pareti mobili e
controsoffitti e permetterà così a Granitifiandre di entrare nel mondo
delle finiture connesse agli arredi interni di qualità e di ampliare
ulteriormente la gamma di offerta del nostro Gruppo ai principali
progettisti e committenti finali". Graziano Verdi, Presidente di
Granitifiandre, entra nel Consiglio di Amministrazione di Tanini con delega
al marketing strategico. Granitifiandre ha anche siglato un accordo
commerciale da 1,2 milioni di euro nei prossimi 3 anni con Salamone &
Pullara, azienda leader di mercato in Sicilia nella distribuzione di
materiali per l'architettura.
CONFERENZA
INTERNAZIONALE PRIVACY: DA COSTO A RISORSA PRESENTAZIONE
Roma, 28 novembre 2002 - Il Garante per la protezione dei dati personali sta
organizzando una Conferenza internazionale che affronterà il tema
dell'impatto della privacy sui processi economici e del valore aggiunto che
la protezione dei dati personali rappresenta rispetto all'attività delle
imprese. Alla Conferenza saranno chiamati a partecipare economisti,
rappresentanti del mondo universitario, rappresentanti del mondo delle
imprese, del settore bancario e assicurativo che hanno avuto modo di
confrontarsi con la teoria e la prassi della protezione dei dati e con i
benefici derivanti da una gestione rispettosa dei dati degli
utenti/consumatori/clienti. La Conferenza offrirà anche lo spunto per uno
scambio reale di opinioni fra il pubblico ed i relatori, attraverso una
Tavola rotonda che conclude tutte le sessioni nelle quali si articolano i
lavori congressuali. La Conferenza sarà tenuta nella Sala Convegni
dell'Autorità, in Piazza di Montecitorio, a Roma, il 5 ed il 6 dicembre
2002. Il programma della Conferenza è disponibile qui http://web.garanteprivacy.it/programma.html
E' prevista la registrazione anticipata dei partecipanti, con il pagamento
di una quota di iscrizione. Per iscriversi, è necessario compilare un
modulo disponibile qui. http://web.garanteprivacy.it/registra.html Per
informazioni: PrivacyBusinessConference@garanteprivacy.it
SABRE
GIUDICATO IL MIGLIORE GDS AL MONDO PER IL NONO ANNO CONSECUTIVO.
Milano, 28 novembre 2002 - Per il nono anno consecutivo Sabre è stato
giudicato il miglior sistema di prenotazione e distribuzione al mondo.
Selezionata come "World's Best" da oltre cinquecentomila agenti di
viaggio provenienti da ottantamila agenzie sparse in tutto il mondo, Sabre
è stata premiata per la sua efficiente tecnologia, l'ampia gamma di tariffe
disponibili e la costante innovazione. I World Travel Awards, organizzati
per la prima volta nel 1993, sono oggi considerati dai professionisti del
settore come il più prestigioso riconoscimento a cui un prodotto turistico
può ambire. Il sistema Sabre è in grado di mettere in comunicazione
fornitori, agenzie di viaggi e viaggiatori. Negli ultimi 12 mesi il sistema
ha distribuito viaggi per un valore di oltre 45 miliardi di dollari a
beneficio delle compagnie aeree. Il sistema offre inoltre numerosi vantaggi
per rendere più facile il viaggio, tra cui: Integrazione dinamica di vari
documenti tra cui orari, disponibilità, prezzi, regolamenti, itinerari,
profili passeggeri, prenotazioni e biglietti. Tecnologia affidabile e
stabile con minimi tempi di risposta, unita ad ineguagliabile capacità,
disponibilità e collegamento continuo. Il sistema Sabre è in grado di
processare milioni di tariffe e di voli al secondo per individuare i
programmi di viaggio più adeguati per il consumatore. Recentemente, la
nuova applicazione di quotazione tariffe aeree di Sabre ha aggiornato
costantemente circa 20 milioni di record di tariffe e regolamenti e 1,5
milioni d'orari, fornendo all'utente i dati più aggiornati disponibili sul
mercato. La più ampia gamma di contenuti. Il sistema Sabre permette di
effettuare prenotazioni su oltre 400 compagnie aeree, 52 società
d'autonoleggio, 56.000 alberghi, 9 società marittime, oltre 200 tour
operator, traghetti, ferrovie, oltre a servizi speciali quali prenotazione
di campi da golf, di ristorante e viaggi d'avventura.
IL
RILANCIO DEL SERVIZIO TRANVIARIO LINEA 14: IL PRIMO PROGETTO DI
SUCCESSO
Milano, 28 novembre 2002 - Il tram piace ai Milanesi: lo confermano i
risultati, oggi presentati, dell'indagine 'I tram di Milano e i nuovi
Eurotram' commissionata all'Istituto Studi Pubblica Opinione (Ispo), diretto
dal professor Mannheimer. Per il 79% degli intervistati, il tram è uno dei
simboli più belli della città di Milano, un simbolo a cui i Milanesi sono
affezionati (67%) e che promuovono con la sufficienza piena, esprimendo un
giudizio favorevole pari a 6,1 (su una scala da 1 a 10). Un riscontro
oggettivo molto importante per Atm che produce il 65% dei chilometri offerti
annualmente con la trazione elettrica: Atm è l'unica tra le aziende del
settore presenti nelle principali città italiane ad utilizzare in
percentuale maggiore l'energia elettrica rispetto ai derivati del petrolio e
dei gas naturali. La rete tranviaria milanese vanta 200 Km di estensione con
18 linee e un parco di circa 700 tram, una rete destinata ad ampliarsi
ulteriormente e che vedrà proseguire costantemente il processo di
rinnovamento del parco veicoli, per rendere sempre più attrattivo il
trasporto pubblico, e fornendo, nel contempo, un sensibile contributo per
migliorare la qualità dell'ambiente e la vivibilità di tutti i cittadini
sfruttando la tecnologia disponibile ed il proprio know-how. Atm ascolta la
clientela ed interviene 'proattivamente' e con continuità sui produttori
per segnalare quelle caratteristiche che interpretano le esigenze della
clientela: così la qualità si muove costantemente verso l'alto. Da qui
mezzi sempre più attraenti in termini di comfort, affidabilità e
sicurezza, di cui l'Eurotram rappresenta il capostipite. A breve entrerà in
servizio anche il Sirio, destinato a servire la metrotranvia Nord e Sud,
ormai in fase di avanzata costruzione, e verrà attivata la nuova linea
tranviaria Milano-Bicocca (Teatro degli Arcimboldi). E all'orizzonte c'è già
la realizzazione della linea Milano-Cinisello. Il progetto di rilancio della
linea tranviaria 14 si è concluso nello scorso mese di ottobre quando
Bombardier Transportation ha consegnato ad Atm l'ultimo dei 26 Eurotram
ordinati. L'Eurotram, per il suo design innovativo e accattivante, è
indubbiamente l'elemento più evidente di questo progetto, nato dalla volontà
di Atm di perseguire, coerentemente con la strategia aziendale, l'incremento
dell'attrattività del servizio offerto ricercando il miglioramento continuo
della qualità (intesa in senso ampio: sicurezza, comfort di viaggio,
accessibilità). Un progetto importante e ambizioso quello della linea 14,
nato dopo un approfondito e complesso studio dei costi\benefici di tutte le
variabili che concorrono alla realizzazione del servizio: analisi delle
esigenze dei Clienti; quantificazione e prospettive della domanda di
trasporto; individuazione del tipo e del numero di veicoli; interventi di
adeguamento delle infrastrutture di rete (binari, alimentazione), di fermata
(banchine, salvagenti e marciapiedi) e di deposito; formazione del personale
di movimento, di manutenzione e della Sala Operativa (circa13.000 ore di
formazione). L' obiettivo primario del progetto di rinnovamento della linea
14 può essere così sintetizzato: rilancio del servizio offerto su una
linea tranviaria storica, caratterizzata da un'elevata domanda di trasporto.
Dal punto di vista quantitativo, l'impegno di Atm è stato premiato: nel
2002 sono ben 86.000 i passeggeri trasportati quotidianamente sulla linea
14, con un incremento rispetto al 2001 del 16,2%. L'indagine Ispo conferma
come, anche dal punto di vista qualitativo, il progetto può essere
considerato di successo. Un dato su tutti: gli utenti dell'Eurotram
intervistati esprimono un giudizio di gradimento pari a 7,3 (scala da 1 a
10), nettamente superiore rispetto al giudizio espresso sui tram
tradizionali (6,1). L'arrivo degli Eurotram a Milano ha rappresentato un
cambiamento rivoluzionario nella concezione del trasporto pubblico su ferro
sia per le caratteristiche tecniche del veicolo (aria condizionata, maggior
spazio, pianale ribassato per facilitare l'accesso, basso livello di
rumorosità, comfort di marcia, impianto Tv a circuito chiuso per una
maggior sicurezza) sia per il design avveniristico e aerodinamico: secondo
l'80% degli intervistati, infatti, l'Eurotram contribuisce a dare di Milano
l'immagine di una città moderna. E proprio per la scelta dell'Eurotram, il
15 ottobre 2001, Atm ha ricevuto il premio Compasso d'Oro Adi, il più
importante e autorevole riconoscimento italiano del design. Una
considerazione finale. I risultati della ricerca Ispo sono per Atm un
ulteriore stimolo per proseguire sulla strada del miglioramento continuo
della qualità offerta ai propri Clienti, confermando la propria mission:
essere il punto di riferimento della mobilità integrata.
METRO
APRE A COMO CON UN INVESTIMENTO DI OTTO MILIONI DI EURO E UNA SUPERFICIE DI
VENDITA DI CIRCA TREMILATRECENTO MQ LA CATENA INTERNAZIONALE VENDERÀ
DODICIMILA PRODOTTI
Milano, 28 novembre 2002. Metro Italia Cash & Carry S.p.A., società
multinazionale di origine tedesca, colosso mondiale della grande
distribuzione, presente a tutt'oggi in 23 paesi nel mondo con 426 magazzini,
oltre 71.000 dipendenti, con un fatturato globale di circa 22.700 milioni di
€ nel 2001 e oltre 12 milioni di clienti censiti, inaugura oggi con una
preapertura un nuovo magazzino a Vertemate con Minoprio/Co. In una
superficie di vendita di circa tremilatrecento mq., con un investimento di
quasi otto milioni di euro, ubicata sulla Strada Provinciale per Bulgarello,
Metro ha assunto 40 collaboratori e mette in vendita quasi dodicimila
referenze, tra le quali alcune strettamente legate al forte consumo locale
come i vini "Valtellina Superiore docg", "Sassella",
"Inferno" e "Grumello", i "Valtellina doc" e
"Valtellina Sfursat doc", una linea "Oltrepo Pavese doc"
ed il "Moscato naturale". Sono stati anche inseriti formaggi a
forte consumo locale, sebbene non prodotti nella zona, quali il "Casera
Valtellina dop", il "Bitto Valtellina dop", il
"Taleggio" a pasta cotta e cruda, formaggi freschi (tomini e
caprini), la "Fontina della Val d'Aosta" e tutti i formaggi Dop
d'Italia. Sono inoltre presenti molte specialità regionali, formaggi
esteri, tra cui specialità francesi, spagnole e greche. L'assortimento
presente nel Magazzino Metro format Eco è destinato agli operatori
professionali (titolari di partita Iva) operanti nel settore ho.re.ca,
ovvero titolari di bar, ristoranti e alberghi, nonché dettaglianti e
distributori del settore alimentare. Inoltre sono presenti nel punto vendita
numerose referenze professionali non alimentari legate all'attività di
ristorazione quali piatti, pentole e stoviglie in genere, divise per il
personale, strumenti di cucina, ecc. In coincidenza con l'inaugurazione del
nuovo magazzino, Metro ha predisposto alcune promozioni straordinarie,
riservate ai clienti professionali dotati di tessera, che avranno validità
fino a tutta la settimana successiva all'apertura. Oggi Metro ha inoltre
organizzato una preapertura del nuovo punto vendita di Vertemate, alla
presenza di qualificati esponenti del mondo della ristorazione e
dell'enogastronomia, come il famoso giornalista ed enogastronomo Paolo
Massobrio, che ha illustrato il "Percorso dei Sapori Metro". Metro
Italia Cash & Carry S.p.a. ha oggi 39 magazzini in 14 regioni, con circa
1.100.000 clienti professionali, un giro d'affari di oltre 2.000 milioni di
€ , 4.800 collaboratori ed una quota di mercato rilevante. Esattamente 30
anni fa, il 27 aprile 1972, veniva inaugurato il primo punto vendita della
catena tedesca di cash & carry in Italia, a Cinisello Balsamo (MI).
"Quello che nel corso degli anni - ha dichiarato Andrea Francesco
Martinelli, Presidente e Direttore Generale di Metro Italia Cash & Carry
S.p.A. - continua a distinguere e a caratterizzare Metro, è proprio la sua
intrinseca natura di grossista che ha permesso, nonostante il continuo e
rapidissimo mutamento dello scenario economico mondiale, un'espansione tale
da arrivare ad essere presente in 23 paesi nel mondo". "Essere il
primo Cash & Carry in Europa ed in Italia ha concluso Andrea Francesco
Martinelli - significa avere la volontà, ma soprattutto la competenza, di
offrire un servizio completo per la gratificazione dei propri clienti: non
solo prodotti, ma anche informazioni sempre aggiornate sui complessi
andamenti del mercato perché siano accessibili a tutti". "La
scelta di Vertemate ha sottolineato Andrea Francesco Martinelli è
strategica sia per la collocazione geografica vicina a zone altamente
turistiche quali il Lago di Como, sia per la presenza sul territorio comasco
e della vicina Brianza di numerosi e qualificati esercizi di
ristorazione."
AF-L'ARTIGIANO
IN FIERA 2002 -MOSTRA MERCATO INTERNAZIONALE DELL' ARTIGIANATO TRADIZIONI E
SAPORI LA NUOVA CAMPIONARIA DI MILANO
Milano, 28 novembre 2002 - Da sette anni, si danno appuntamento a Milano,
durante le festività di Sant' Ambrogio, centinaia di migliaia di persone. L
'occasione è AF-L ' Artigianato in Fiera, la più importante mostra mercato
internazionale dell ' artigianato. Un evento nato con l' obiettivo di
valorizzare il lavoro più tradizionale ed innovativo e, contemporaneamente,
offrire un ventaglio di proposte straordinariamente vasto, per le famiglie
alla ricerca di idee nuove ed originali per le feste di Natale. Una
occasione unica per gli artigiani, provenienti da 87 paesi del mondo, al
lavoro nei padiglioni fieristici per promuovere le loro produzioni più
belle. Con la loro presenza e il lavoro artigiano, in un momento difficile,
mostrano fiducia nel Paese, nella nostra regione e nella nostra comunità.
Quello artigiano, infatti, è il settore dell ' economia che offre le
maggiori opportunità di sviluppo. Anche per i giovani, alla ricerca di
soluzioni durature per il loro futuro. A questo hanno pensato la Regione
Lombardia e la Provincia di Milano, presentando, nei padiglioni della Fiera,
percorsi e opportunità per la formazione dei giovani artigiani.
AF-L'Artigiano in Fiera è, non da oggi, la nuova Campionaria di Milano,
dove il grande pubblico può riscoprire i migliori prodotti dell 'uomo,
quelli del suo lavoro. E dove le famiglie possono trascorrere momenti di
serenità. Come accadeva, fino agli anni Venti, lungo i Bastioni di Porta
Venezia, quando la prima Campionaria era diventata il luogo d'incontro delle
persone di ogni ceto sociale. Oggi AF -L' artigiano in Fiera, nel solco
della Campionaria di Milano, propone ai suoi visitatori una gamma di servizi
davvero straordinaria. A partire dai 32 ristoranti dove si possono degustare
i piatti della tradizione enogastronomia lombarda, italiana ed europea ma
anche degli altri paesi del mondo. Accanto ai ristoranti le eccellenze
alimentari, da acquistare, negli stand dedicati ai prodotti della tipicità
regionale. Per le famiglie, nella Casa di Susanna Messaggio, sono in
programma piacevoli spettacoli ed un simpatico kinderheim, per ospitare i più
piccoli. .Una manifestazione, nel solco della tradizione e, al tempo stesso
sempre nuova. www.lartigianoinfiera.it
. "...
IL
MONDO 10 AMA IL QUARIT LO METTE IN MOSTRA" DAL 30 NOVEMBRE ALL'8
DICEMBRE IL QUARIT PORTA IL MEGLIO DELLA PRODUZIONE ARTIGIANALE SICILIANA A
"AF - L'ARTIGIANO IN FIERA"
Roma, 28 novembre 2002 -"... il mondo lo ama il Quarit lo mette in
mostra" è questo lo slogan che caratterizza la presenza del Quarit
-Consorzio Italiano per l' Artigianato di Qualità all'edizione 2002 di
"Af -L ' Artigianato in Fiera", che si svolgerà dal 30 novembre
all'8 dicembre presso la Fiera di Milano. Il Consorzio Italiano per
l'Artigianato di Qualità- Quarit S.c.p.A. è una società consortile per
azioni costituita nel 1990 da Enti pubblici (Regioni, Camere di Commercio,
Enti di promozione a partecipazione regionale) per rispondere alle esigenza
delle imprese artigiane nel settore della promozione, in Italia ed
all'estero, delle loro produzioni. Il Consorzio è nato per l'iniziativa di
alcune Regioni italiane e di alcune Camere di Commercio. Per la
partecipazione a "Af -l ' Artigiano In Fiera", che viene
realizzata in collaborazione con l'Ufficio Eventi di Fiera Milano SpA, il
Quarit ha selezionato 15 imprese rappresentative delle diverse tipologie di
artigianato artistico e di qualità siciliano. Sabato 30 novembre, in
occasione dell'apertura di "Af -L ' Artigiano in Fiera", lo stand
Quarit sarà inaugurato alla presenza di Pippo Baudo, testimoniaI
d'eccezione, e di autorità e personalità del mondo della cultura, dello
spettacolo e delle categorie produttive. Saranno presenti l' Assessore
all'artigianato della Regione siciliana, on.le Michele Cimino, il
vicepresidente della Provincia regionale di Catania, dott. Francesco
Seminara e il vicepresidente dell ' Assemblea regionale siciliana, on.le
Salvo Fleres. Al termine dell'inaugurazione si svolgerà, presso il Palazzo
Cisi di Fiera Milano, una presentazione per illustrare il programma
promozionale del Quarit per l'anno 2003. Le 15 imprese partecipanti saranno
inserite in uno spazio di circa 450 mq, realizzato su progetto
dell'architetto D' Alessandria, all'interno del Padiglione 22- stand
F01/F13. L 'allestimento si presenta con due grandi portali in legno (due
ingressi da ml 6,00) che fanno intravedere lo spazio interno ed invitano
all'ingresso nelle due piazzette. L 'ingresso dà la sensazione di entrare
in una piccola oa$i verde all'interno del contesto urbano; in questa oasi
verde, le aziende artigiane (vero polmone verde e vitale del tessuto
imprenditoriale italiano) espongono le loro produzioni di qualità inserite
in uno schema libero, almeno apparentemente (in realtà ogni impresa disporrà
di un modulo di base 12,00 mq). Una serie di alberi in un "giardino
mobile", cioè su basi in legno con ruote, completano la vista delle
piazzette interne.
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