QUOTIDIANO DI: New & Net Economy, Finanza, Politica,Tecnologia, E-business, Turismatica ed Attualità

NOTIZIARIO
MARKETPRESS

NEWS
di

GIOVEDI'
28 NOVEMBRE  2002

pagina 1

 

La nostra vetrina dei 
PRODOTTI
ARTIGIANALI
e' aperta... visitatela

 

 

 

 


Entrate nell'
AREA
DELLE NOVITA'
troverete esposti molti
prodotti interessanti

 

 

 

 

 

 

 

 

 

L'esposizione dei 
PRODOTTI
PER IL LAVORO
è aperta visitatela

 

(* symbolcopyright c Comunitè europee,2001 http://www.cordis.lu )

 

LA COMMISSIONE EUROPEA RACCOMANDA IL RAFFORZAMENTO DEL COORDINAMENTO DELLE POLITICHE DI BILANCIO 

Bruxelles, 28 novembre 2002 Ieri la Commissione europea ha adottato proposte intese a rafforzare il coordinamento delle politiche di bilancio. Le regole di bilancio fondamentali restano invariate. Gli Stati membri devono evitare disavanzi eccessivi e garantire che il debito delle amministrazioni pubbliche resti al di sotto del 60% del Pil o scenda ad un ritmo adeguato verso questo valore di riferimento. Inoltre gli Stati membri devono raggiungere posizioni di bilancio vicine all'equilibrio o in attivo, conformemente al patto di stabilità e di crescita (Psc). Tuttavia, la Commissione propone nel contempo di mettere maggiormente l'accento sulla correlazione tra le politiche di bilancio e le riforme strutturali necessarie nell'Unione. Le politiche di bilancio degli Stati membri devono promuovere esplicitamente gli obiettivi della strategia di Lisbona, che sono essenziali per stimolare il potenziale di crescita in Europa. Le finanze pubbliche devono essere sane, in termini sia qualitativi che quantitativi, ed avere una base sostenibile che consenta di fare fronte alle sfide poste dall'invecchiamento delle popolazioni. Le proposte odierne mirano a rafforzare la logica economica su cui si basano le decisioni di bilancio. Nello stesso tempo, esse mirano a garantire che gli Stati membri rispettino più rigorosamente gli impegni di bilancio che essi stessi si sono fissati. Le proposte non richiedono lo stabilimento di nuove procedure, poiché esse saranno attuate sulla base dei programmi di stabilità e di convergenza, tramite gli strumenti previsti dalle disposizioni del trattato e del patto di stabilità e di crescita (Psc), cioè la valutazione, la sorveglianza regolare, l'allarme preventivo, la procedura per i disavanzi eccessivi e le raccomandazioni. In relazione a questa iniziativa, la Commissione ha inoltre adottato oggi due comunicazioni che mirano a migliorare le statistiche economiche e di bilancio dell'Ue e dell'area dell'euro (IP/02/1743). Il commissario per gli affari economici e monetari Pedro Solbes ha dichiarato: "Si sono registrate di recente divergenze crescenti tra gli impegni assunti in materia di bilancio e le azioni concrete adottate per raggiungere gli obiettivi prefissati. Inoltre spesso gli Stati membri rinunciano ad esercitare pressione, tramite i meccanismi sanzionatori previsti dal Psc, sugli Stati membri che non rispettano gli obiettivi di bilancio stabiliti. Tale approccio mette a repentaglio la credibilità del nostro regime di coordinamento delle politiche di bilancio ed in ultima analisi anche dell'euro. Faremo progressi solo se rispetteremo le regole. Ma questa comunicazione va oltre la problematica del risanamento di bilancio. Essa affronta la necessità che l'Europa accresca il proprio potenziale di crescita su base sostenibile e crea i margini e le condizioni perché politiche di bilancio sane sostengano e rafforzino le politiche economiche connesse alla strategia di Lisbona." La comunicazione della Commissione si iscrive nel quadro di una strategia generale destinata a rafforzare il coordinamento delle politiche economiche e risponde in particolare all'appello lanciato in occasione del Consiglio europeo della primavera 2002 tenutosi a Barcellona. Il Consiglio aveva allora posto in evidenza la necessità di realizzare nuovi progressi in materia di coordinamento delle politiche di bilancio "rafforzando gli attuali meccanismi di coordinamento delle politiche fiscali. Al riguardo la Commissione presenterà proposte volte a rafforzare il coordinamento delle politiche economiche in tempo utile per il Consiglio europeo di primavera del 2003". L'obiettivo centrale di finanze pubbliche sane e sostenibili rimane essenziale per la stabilità dell'euro Le finanze pubbliche sane sono il fondamento dell'Uem. Esse contribuiscono alla crescita ed all'occupazione su base sostenibile così come la politica monetaria, che mira a mantenere la stabilità dei prezzi nel medio termine. Permettono inoltre di ridurre il debito pubblico e pertanto l'onere degli interessi, creando così margini sufficienti per le tanto urgenti riforme strutturali (inclusi incrementi degli investimenti e riforme fiscali). È primordiale rispettare gli obiettivi di bilancio fissati nel patto, che crea un quadro adeguato per una gestione di bilancio prudente, nell'interesse di tutti i paesi, individualmente e collettivamente. L'obiettivo di un bilancio vicino all'equilibrio o in attivo offre un ampio margine perché gli stabilizzatori automatici possano operare pienamente in caso di recessione economica. Si tratta anche di un obiettivo adeguato a medio e lungo termine tenuto conto della necessità di disporre di finanze pubbliche sostenibili per fare fronte all'invecchiamento delle popolazioni. Vi sono state tuttavia difficoltà nell'attuazione del Psc, messe in luce da eventi recenti, che devono essere affrontate. La comunicazione esamina in modo molto critico l'attuazione del Psc nel corso degli ultimi quattro anni, dall'introduzione dell'euro, e sottolinea le carenze per quanto riguarda sia l'interpretazione che l'attuazione e il controllo dell'applicazione del patto. Cinque proposte per migliorare l'interpretazione del patto di stabilità e di crescita La comunicazione contiene cinque proposte volte a migliorare l'interpretazione del patto per garantire un perseguimento più rigoroso dell'obiettivo di finanze pubbliche sane e sostenibili: occorre tenere debitamente conto della congiuntura economica al momento della definizione degli obiettivi di bilancio a livello dell'UE e nel quadro della sorveglianza delle posizioni di bilancio degli Stati membri. L'obbligo previsto dal PSC di raggiungere un saldo vicino all'equilibrio o in attivo sarebbe definito in termini di posizioni sottostanti, per depurare le posizioni di bilancio dall'impatto della congiuntura. Si potrebbe così disporre di un quadro più fedele della situazione reale delle finanze pubbliche di un paese, il che permetterebbe alla Commissione di valutare meglio il rispetto degli impegni di bilancio fissati nei programmi di stabilità e di convergenza; occorre prevedere disposizioni transitorie chiare per i paesi le cui posizioni di bilancio sottostanti non sono "vicine all'equilibrio o in attivo". Questi paesi sarebbero tenuti a migliorare la loro posizione di bilancio sottostante di almeno lo 0,5% del Pil all'anno, fino a raggiungere saldi vicini all'equilibrio o in attivo. Questo tasso di miglioramento della posizione di bilancio sottostante dovrebbe essere più elevato nei paesi il cui deficit o il cui debito sono consistenti e in caso di contesto di crescita favorevole. Questa proposta prende atto della necessità di tenere conto delle condizioni economiche per determinare il ritmo del processo di risanamento di bilancio, ma anche del fatto che non si possa rinviare indefinitamente la scadenza fissata per raggiungere l'obiettivo previsto dal patto; un rilassamento prociclico delle politiche di bilancio in periodo di congiuntura favorevole dovrebbe essere considerato come una violazione delle regole di bilancio dell'UE e dovrebbe determinare una reazione rapida ed adeguata, basata sugli strumenti previsti dal trattato. I paesi devono evitare un rilassamento prociclico delle politiche di bilancio in periodo di congiuntura favorevole, in quanto gli stabilizzatori automatici sono sufficienti ad attenuare i movimenti congiunturali lungo tutto il ciclo; le politiche di bilancio dovrebbero contribuire alla crescita ed all'occupazione. L'obbligo di un bilancio vicino all'equilibrio o in attivo deve essere accompagnato da incentivi adeguati volti a facilitare l'attuazione della strategia di Lisbona. Un leggero deterioramento temporaneo della posizione di bilancio sottostante di uno Stato membro può essere consentito se è prodotto da una vasta riforma strutturale, come una riforma fiscale o un programma d'investimento pubblico a lungo termine in infrastrutture fisiche o risorse umane. Tuttavia questa possibilità è ammessa soltanto se lo Stato membro interessato soddisfa condizioni di bilancio iniziali rigorose, in particolare se ha compiuto progressi sostanziali verso una posizione di bilancio "vicina all'equilibrio o in attivo" e se il debito delle amministrazioni pubbliche è inferiore al valore di riferimento del 60% del Pil. La Commissione deve inoltre assicurarsi che sia stata fissata una scadenza chiara e realistica per il ritorno ad una situazione di bilancio "vicina all'equilibrio o in attivo" e che esista, in qualsiasi momento, un margine di sicurezza sufficiente per evitare che i disavanzi nominali superino il valore di riferimento del 3% del Pil. Tenendo conto delle differenze in termini di sostenibilità delle finanze pubbliche degli Stati membri, si può accettare una divergenza modesta rispetto all'obbligo di bilancio "vicino all'equilibrio o in attivo" nel più lungo termine per gli Stati membri il cui livello d'indebitamento sia nettamente inferiore al valore di riferimento del 60% del Pil e dove la situazione delle finanze pubbliche sia sostenibile. Ciò richiederà un esame rigoroso, da parte della Commissione, del debito pubblico, delle passività potenziali implicite (dovute ad esempio ad obblighi impliciti di pensione) e degli altri costi inerenti all'invecchiamento delle popolazioni; la sostenibilità delle finanze pubbliche dovrebbe diventare un obiettivo politico centrale a livello dell'UE e sarà necessario dare maggiore peso al rapporto debito pubblico/Pil nel processo di sorveglianza di bilancio. I paesi il cui debito supera ampiamente il valore di riferimento del 60% del Pil dovrebbero presentare, nel loro programma di stabilità o di convergenza, una strategia ambiziosa di riduzione del debito a lungo termine. L'incapacità di riportare il debito verso il valore di riferimento del 60% del Pil "ad un ritmo adeguato" dovrebbe portare all'applicazione della procedura per i disavanzi eccessivi con riferimento al criterio del debito. Un programma in quattro punti per migliorare l'attuazione del patto di stabilità e di crescita Queste cinque proposte devono essere sostenute da misure tendenti a garantire un'attuazione efficace. La comunicazione propone pertanto di adottare ed attuare il seguente programma in quattro punti: gli Stati membri dovrebbero ribadire l'impegno politico di rispettare il Psc con una "Risoluzione per il rafforzamento del coordinamento delle politiche di bilancio". Tale risoluzione rappresenterebbe l'impegno politico solenne della Commissione, degli Stati membri e del Consiglio di attuare il PSC in modo rigoroso e rapido, conformemente alle proposte formulate nella presente comunicazione; la Commissione intende migliorare l'analisi delle politiche economiche e di bilancio mettendo in cantiere un'ampia gamma di misure. In particolare la Commissione intende prestare maggiore attenzione alla qualità delle finanze pubbliche quando valuta i programmi di stabilità e di convergenza e dare maggiore importanza alle misure di bilancio atte a determinare crescita e occupazione. Inoltre, in due comunicazioni distinte adottate oggi, la Commissione raccomanda di migliorare le statistiche di bilancio ed economiche dell'area dell'euro (IP/02/1743). Invita in particolare il Consiglio Ecofin ad adottare un codice delle pratiche migliori in materia di trasmissione dei dati di bilancio, prima della prossima scadenza per la trasmissione di dati ai fini della procedura per i disavanzi eccessivi ovvero il 1° marzo 2003; le regole di bilancio devono essere accompagnate da procedure sanzionatorie più efficaci e più credibili. A tale scopo, la Commissione precisa, nella sua comunicazione, i criteri che applicherà per decidere se occorre attivare il meccanismo "di allarme preventivo". Chiarisce anche che le procedure di cui all'articolo 104 saranno utilizzate in futuro anche in riferimento al criterio del debito, come previsto dal trattato, in caso di ritmo non adeguato di riduzione del debito verso il valore di riferimento del 60% del Pil; una migliore comunicazione permetterebbe di esercitare una maggiore pressione esterna sugli Stati membri perché mantengano finanze pubbliche sane. Nella sua comunicazione, la Commissione si impegna a rendere pubblica la sua valutazione dettagliata dei programmi di stabilità e di convergenza. Oltre alla sua relazione annuale sulla finanza pubblica, la Commissione pubblicherà una relazione intermedia sull'andamento dei bilanci degli Stati membri. 

USE (UNITED STATE OF EUROPE) : LE PRIORITÀ DELLA PRESIDENZA GRECA COMPRENDERANNO UN NUOVO SLANCIO ALLA RICERCA E ALL'INNOVAZIONE E SVILUPPO DELL'E-GOVERNMENT 
Bruxelles, 28 novembre 2002 - In un discorso pronunciato al Comitato delle regioni il 20 novembre, il ministro degli Interni greco Costas Skandalidis ha dichiarato che le priorità della Presidenza dell'UE del suo paese, che inizierà il 1° gennaio 2003, comprenderanno "un nuovo slancio alla ricerca e all'innovazione". Un altro argomento chiave, a detta del Ministro, sarà lo sviluppo dell'e-government e della società dell'informazione. Tale progresso, ha dichiarato Skandalidis, trasformerà il rapporto tra i cittadini e lo Stato, aumentando la trasparenza e lottando contro la corruzione. La necessità di migliorare la comunicazione e l'informazione dirette ai cittadini è stata posta in risalto anche dal membro svedese del Comitato Kent Johansson, leader del gruppo del Partito europeo dei liberali democratici e riformatori (Eldr). Johansson ha sostenuto inoltre che l'attuazione della strategia di Lisbona soffre di un tale ritardo che sarà difficile raggiungere l'obiettivo di trasformare l'Europa nell'economia più competitiva al mondo entro il 2010. Un progetto di parere, a cura del membro britannico Peter Moore, sarà dibattuto alla sessione plenaria di febbraio. 

IL NASDAQ OSPITA LA X EDIZIONE DELLA TECHNOLOGY CONFERENCE 
Londra, 28 novembre 2002 - A " Nasdaq Stock Market, Inc. ospitera' la 10a edizione della Nasdaq Technology Conference a Londra e Francoforte, evento in cui interverranno rappresentanti di alcune tra le piu' importanti imprese quotate sul listino Nasdaq, tra cui 10 societa' quotate sul Nasdaq-100. Le presentazioni saranno trasmesse via Internet martedi' 3 dicembre e mercoledi' 4 dicembre, dalle ore 9:00 alle ore 17:00 (Gmt, -1 ora rispetto al fuso orario di Roma). Tra le societa' che prenderanno parte all'evento ricordiamo: Applied Materials, Inc.
(Nasdaq: Amat); Bea Systems, Inc. (Nasdaq: Beas); Check Point Software Technologies Ltd. (Nasdaq: Chkp); Csg Systems International, Inc. (Nasdaq:Csgs); Citrix Systems, Inc. (Nasdaq: Ctxs); Dell Computer Corp. (Nasdaq: Dell); Level 3 Communications, Inc. (Nasdaq: Lvlt); Microchip Technology Inc. (Nasdaq: Mchp); Microsoft Corporation (Nasdaq: Msft); Nextel Communications, Inc. (Nasdaq: Nxtl); Qlogic Corp. (Nasdaq: Qlgc); Sun Microsystems Inc. (Nasdaq: Sunw) e Terra Networks, S.A. (Nasdaq: Trly). Tutti gli interventi delle societa' potranno essere seguiti direttamente dal sito Internet di Nasdaq, all'indirizzo http://www.nasdaq.com  (selezionando ''Listed Companies'' e quindi ''Investor Conference Webcast''), oppure accedendo direttamente al seguente indirizzo http://www.nasdaq-investors.net 

UN FUTURO PIÙ COMMERCIALE PER GLI IRC? 
Norimberga, 28 novembre 2002 - Durante la settima riunione annuale della Rete dei Centri relais d'innovazione (Irc), tenutasi a Norimberga dal 20 al 22 novembre, si è discusso delle modalità di finanziamento dei Centri Irc e, in particolare, della percentuale di stanziamenti provenienti dai fondi comunitari. Istituita nel 1995 come progetto pilota per la promozione del trasferimento tecnologico in Europa, la Rete Irc ha operato inizialmente grazie ai finanziamenti provenienti per il 75 per cento dalla Comunità europea e per il resto, in prevalenza, dalle autorità nazionali. Tale percentuale è diminuita notevolmente nel corso degli anni fino a raggiungere l'attuale livello del 50 per cento. Rivolgendosi alla platea, costituita dai rappresentanti degli Irc provenienti da tutt'Europa, Giulio Grata, responsabile della direzione "Innovazione" in seno alla Dg Imprese della Commissione europea, ha dichiarato che è giunto il momento di considerare la possibilità di ridurre il contributo finanziario della Comunità al di sotto del 50 per cento, o addirittura del 40 per cento. Heinz Zourek, direttore generale aggiunto della Dg Imprese ha affermato che la Commissione è soddisfatta del lavoro compiuto dagli Irc, ricordando, tuttavia, che tale iniziativa è stata pensata fin dall'inizio come progetto "pilota". Oggi, a quasi otto anni dall'istituzione della Rete, egli ritiene sia giunto il momento di promuoverla ulteriormente sul mercato per verificarne la fattibilità commerciale. Grata ha esaminato il modo in cui gli Irc potrebbero rispondere a questa sfida. Innanzitutto, a suo avviso, essi dovrebbero analizzare la nuova situazione con le rispettive autorità nazionali e i clienti aziendali. Inoltre, potrebbero ampliare la gamma di servizi o semplificarli: "Magari eliminando le componenti meno interessanti, o concentrandosi sugli aspetti più vantaggiosi. Sarà necessario apportare delle modifiche". In risposta ad un ulteriore taglio dei finanziamenti comunitari, gli Irc potrebbero cominciare a fornire i propri servizi a pagamento. Vassilios Tsakalos del servizio Help-Forward offerto dall'Irc ha affermato, durante un seminario svoltosi in seno alla conferenza, che ciò migliorerebbe lo status professionale degli Irc, riscuotendo un maggior apprezzamento dei clienti. A beneficiare di questa situazione sarebbe anche il morale del personale, grazie alla possibilità di vedere i servizi degli Irc accolti dal mercato e non solo finanziati mediante fondi pubblici. Tuttavia, Peter Wolfmeyer dell'Irc North Rhine-Westphalia ha sottolineato che, sebbene per due anni gli IRC siano riusciti ad ottenere finanziamenti tramite clienti privati, le maggiori difficoltà economiche odierne indicano che questo non è il momento opportuno per cominciare a fornire servizi a pagamento. Hans-Jorgen Flor dell'Irc norvegese ha affermato che la fornitura a pagamento pone un dilemma in termini di servizio pubblico, poiché pur essendo in grado di raccogliere fondi lavorando per le Pmi (piccole e medie imprese) di dimensioni più grandi, essi potrebbero trascurare le aziende più piccole. Zourek ha risposto a tali osservazioni affermando che se gli Irc non intendono adottare una modalità operativa più commerciale dovranno assumere lo status di servizio pubblico. In tal caso, ha specificato, "dovremmo cambiare completamente le regole [...] L'istituzione e la gestione delle reti sarebbe affidata al Parlamento europeo e voi sareste soggetti al controllo della Corte dei Conti poiché a quel punto fornireste un servizio pubblico". Una simile eventualità comporterebbe la perdita della flessibilità di cui attualmente godono gli Irc e che li rende così preziosi per gli imprenditori. La Commissione proseguirà le discussioni con gli Stati membri su quest'argomento, anche se in un discorso di chiusura della conferenza, Yannis Tsilibaris, capo facente funzione dell'unità "Reti e servizi" della Dg Imprese, ha chiesto al pubblico composto dai rappresentanti degli Irc di non affrettare le decisioni. Forse trascorreranno ancora diversi anni, ha affermato, prima che i tagli ai finanziamenti comunitari per gli Irc vengano realmente eseguiti, tuttavia in questa fase è importante preparare la Rete ad una simile eventualità. 

LA RETE IRC ANALIZZA I PROGRESSI COMPIUTI E DISCUTE LA STRATEGIA DELLA COMMISSIONE PER L'INNOVAZIONE 
Norimberga, 28 novembre 2002 - La settima riunione annuale della Rete dei Centri relais d'innovazione (Irc), che si terrà a Norimberga dal 20 al 22 novembre, è stata caratterizzata da un vivace dibattito sullo stato dell'innovazione e del trasferimento tecnologico in Europa. Alcuni alti funzionari della DG Imprese della Commissione europea hanno analizzato i risultati ottenuti dalla Rete Irc, fornendo informazioni sulla nuova comunicazione in materia di politica dell'innovazione che essi stanno preparando e la cui pubblicazione è prevista per l'anno prossimo. Heinz Zourek, direttore generale aggiunto della Dg Imprese ha aperto i lavori della conferenza spiegando che la futura comunicazione della Commissione affronterà alcuni ampi e fondamentali interrogativi sull'innovazione: "Esiste un particolare modello d'innovazione in Europa?", si è chiesto Zourek. E in tal caso, esiste un unico modello o vi sono 15 o 25 approcci diversi che riflettono le varie tradizioni degli Stati membri e dei paesi candidati? La strategia dell'Europa è diversa da quella degli Stati Uniti e dal Giappone e, in caso affermativo, ciò rappresenta uno svantaggio? In che modo è possibile migliorare il modello d'innovazione in Europa? Dopo la pubblicazione della comunicazione all'inizio dell'anno prossimo, la Commissione richiederà un feedback sulle idee contenute nel documento. Zourek ha esortato gli Irc a fornire il loro contributo in questa fase. Giulio Grata, responsabile della direzione "Innovazione" in seno alla Dg Imprese, ha accennato all'obiettivo finale di tale comunicazione: "Vogliamo definire, in collaborazione con gli Stati membri, un approccio organico e integrato alla politica d'innovazione in Europa". Durante le sessioni plenarie e i seminari paralleli tenutisi in seno alla conferenza è stato fatto il punto sulla Rete Irc, finanziata nel 1995 con l'ausilio della Commissione, al fine di facilitare l'innovazione mediante il sostegno e l'organizzazione del trasferimento transnazionale di nuove tecnologie in tutt'Europa. La maggior parte degli IRC sono gestiti da un consorzio di organizzazioni regionali, come le Camere di commercio, i centri tecnologici universitari e le agenzie di sviluppo regionale. Circa 250 di queste organizzazioni partner partecipano alle 68 reti Irc europee, garantendo una presenza locale nella maggior parte delle regioni. Offrendo una panoramica dei risultati degli Irc, Mark Schneider dell'unità centrale Irc ha affermato che questo è stato un anno positivo, poiché gli accordi di trasferimento tecnologico conclusi grazie all'intermediazione della Rete sono aumentati del 100 per cento. Fra questi, si è registrato un incremento dal 9 al 12 per cento del livello di "accordi pubblicabili" (ovvero quelli considerati di qualità particolarmente elevata) e rispetto all'anno scorso è aumentato altresì il numero di accordi transnazionali conclusi grazie alla mediazione della Rete. Durante la riunione sono state discusse varie misure per migliorare l'attività degli IRC, compresa una proposta relativa all'organizzazione, nel 2003, di un corso di formazione Irc della durata di una settimana, volto a rafforzare il coordinamento e a promuovere le migliori prassi. Yannis Tsilibaris, capo facente funzione dell'unità "Reti e servizi" in seno alla Dg Imprese, ha affermato che tutti hanno beneficiato della decisione di coinvolgere gli Irc stessi nell'amministrazione dell'intera Rete nell'arco dei prossimi due anni. I gruppi di lavoro e i gruppi direttivi hanno contribuito all'attività dell'unità centrale Irc, l'organismo di coordinamento degli Centri Irc, che fa capo direttamente alla Commissione. La settima riunione annuale degli Irc ha visto la partecipazione di 240 persone nell'arco dei tre giorni. 

SECONDO IL MINISTRO BRITANNICO PER LE PICCOLE IMPRESE, SPESSO GLI INCUBATORI SONO TROPPO ORIENTATI ALL'HIGH-TECH 
Milano, 28 novembre 2002 - Nigel Griffiths, ministro britannico per le Piccole imprese, ha dichiarato che i servizi di incubazione sono "troppo spesso associati alle società high-tech", e dovrebbero fornire un maggiore sostegno agli imprenditori delle comunità svantaggiate. Griffiths ha espresso tali considerazioni in un discorso tenuto il 23 novembre ad Edimburgo in occasione della conferenza annuale dell'Ukbi (Uk Business Incubation - ente nazionale britannico per l'incubazione d'impresa), prima di invitare le organizzazioni a presentare le proprie proposte per concorrere all'assegnazione di un finanziamento nell'ambito del fondo per gli incubatori di imprese stanziato dal ministero britannico del Commercio e dell'Industria, il quale ammonta a 75 milioni di sterline (118 milioni di euro). "I servizi di incubazione dovrebbero offrire opportunità per tutti", ha dichiarato il Ministro. "Ovviamente, le imprese high-tech basate sulla conoscenza sono importanti e dobbiamo continuare a sostenerle. Tuttavia, tale sostegno non deve andare a scapito delle altre imprese. Gli incubatori dovranno avere un approccio inclusivo ed utilizzare il processo di incubazione per beneficiare in eguale misura quanti appartengono a comunità svantaggiate e a gruppi sottorappresentati". Gli incubatori sostengono generalmente i clienti aziendali fornendo servizi in loco o presso le loro sedi, come ad esempio sale riunioni, attrezzature d'ufficio, tecnologie dell'informazione ed assistenza di segreteria, nonché servizi di sostegno alle imprese come attività di tutoraggio, consulenze di mercato, formazione manageriale e pianificazione aziendale. Secondo l'Ukbi, attualmente due incubatori su tre operano nei settori della tecnologia, delle biotecnologie, della conoscenza, delle TI, dei software e dell'e-business. Una ricerca svolta nel Regno Unito mostra che i servizi di incubazione aumentano considerevolmente le possibilità di sopravvivenza delle imprese. Le cifre indicano che gli incubatori aiutano oltre l'80 per cento delle proprie imprese a proseguire l'attività dopo i primi tre anni, rispetto ad un tasso medio nazionale di sopravvivenza per lo stesso periodo pari a meno della metà. Griffiths ha esortato i futuri offerenti intervenuti alla conferenza ad adottare un atteggiamento maggiormente inclusivo al fine di raggiungere un equilibrio migliore fra il sostegno al settore high-tech e l'assistenza agli ambiti e alle comunità commerciali finora trascurati. 

STEFANO VIGHI - ECONOMISTA E RESPONSABILE DEGLI UFFICI DI MILANO DI UNION INVESTMENT PARLA DELLE DIFFICOLTA' E OPPORTUNITA' D'INVESTIMENTO NEL SISTEMA BANCARIO 
Milano, 28 novembre 2002 - In periodi di bilanci é naturale, proprio alla luce dei risultati, cercare di fare il punto della situazione e capire qual'é lo stato di salute delle banche. Ovviamente, il tema principale sono le numerose problematiche a cui le banche del nostro Continente (e non solo) devono far fronte: la difficile congiuntura attuale accompagnata dal basso livello dei tassi comporta un calo della redditività e degli interessi netti, un aumento delle sofferenze, una diminuzione degli introiti derivanti da operazioni borsistiche e di investment banking. Malgrado ciò, sostiene Helmut Hipper, gestore del fondo UniSector:Finance di Union Investment, molti istituti di credito hanno già adottato importanti misure di ristrutturazione, di contenimento dei costi e di miglioramento della redditività, misure che dovrebbero compensare nuovi defaults più che mai probabili nel corso del 2003 tra le aziende di dimensioni medio-piccole. Hipper, forse per amor di patria, non ama paragonare il sistema del credito tedesco a quello giapponese: è vero che le banche dei due Paesi soffrono forti sofferenze e risultati tra i peggiori di tutti i tempi, ma é anche vero che in Germania il sistema, oltre a muoversi in un ambiente economico migliore, é riuscito a reagire con misure di contenimento costi e con la revisione dei modelli di business. Ma non é tutto: secondo Hipper, le banche tedesche, insieme a quelle inglesi e alcune italiane, sono da considerare tra le opportunità d'investimento più interessanti. Per gli istituti tedeschi il motivo di tanto interesse é da ricercare nei prezzi di mercato assolutamente sottostimati. Così, ad esempio, ci si accorge che Commerzbank o Hypovereinsbank trattano a Price/Book Value (rapporto tra capitalizzazione e valore di libro) davvero convenienti. Venendo all'Italia (che detiene una quota del 10% degli assets totali del fondo), per le stesse motivazioni addotte a riguardo dei titoli tedeschi, le basse valutazioni di San Paolo e di Banca Intesa (quest'ultima pagherebbe soprattutto l'interruzione delle trattative per la cessione di Sudameris, banca che, malgrado la sua collocazione geografica, genera utili). Ovviamente, il titolo bancario italiano preferito da Hipper é Unicredito, e ciò per due motivi principali: la solida e brillante situazione dei conti, e la felice strategia di espansione verso le banche dell'Est europeo. Infatti, gli istituti di credito di questi Paesi emergenti hanno molti punti di forza: buona redditività, alta concentrazione nei singoli Stati accompagnata da bassa competizione, elevata fidelizzazione della clientela, scarsa esposizione verso società a rischio e infine ancora spazio per la penetrazione del prodotto bancario. 

BPM LANCIA MUTUI AL 3,90% 
Milano, 28 novembre 2()02 Mutui a tasso fisso al 3,90%. E' una proposta eccezionale che il Gruppo Bipienune offre al mercato. Una proposta sottoscrivibile da subito in tutti gli sportelli della Banca Popolare di Milano e della Banca di Legnano. Tasso fisso al 3,90% per tre anni per mutui della durata fino a vent'anni. E dopo il terzo alalo il cliente potrà scegliere fra due possibilità. Prima possibilità: tasso variabile agganciato all'Euribor a tre meesi ( tasso interbancario europeo riferito all'euro: attualmente il 3,30% ), con l'aggiunta dell' 1 % nel caso di mutui decennali, dell' 1.25% se si tratta di mutui quindicennali e dell' 1,50% nel caso di mutui ventennali. Seconda possibilità: prosecuzione del tasso fisso per tutta la durata residua del mutuo, con l'aggiunta rispetto al tasso Irs di periodo (parametro interbancario rilevabile ogni giorno sui quotidiani) dell' 1 % per mutui fino a dieci anni, dell' 1,375% per mutui fino a quindici e dell' 1,75% per i mutui ventennali. Per facilitare l'acquisizione della casa in particolare da parte di giovani coppie e dei ceti popolari, è inoltre disponibile un mutuo a trent'anni, sempre al 3,9% fisso per i primi tre anni e poi al tasso variabile pari a Euribor più due punti percentuali. Si tratta di una proposta molto innovativa e a buon mercato. Perché questa decisione? "Perché", commenta Ernesto Paolillo, direttore generale di Bpm, "il nostro è un gruppo che opera nel territorio e quindi è molto vicino alle esigenze degli operatori (siano essi imprese, siano professionisti) e delle famiglie. E proprio per favorire í clienti privati, in particolare i giovani che vogliono metter su casa, abbiamo deciso di lanciare mutui a condizioni particolarmente vantaggiose. Non dimentichiamo che la nostra mission è anche quella di venire incontro il più possibile alle esigenze della clientela. Senza dimenticare che mutui a basso costo possono dare un contributo alla ripresa economica". 

FIRMATA LA CONVENZIONE TRA DIRECTA E CASSA RURALE DI ALDENO LA SIM TORINESE, LEADER NEL TRADING ON LINE, AMPLIA LA RETE DI DISTRIBUZIONE BANCARIA E SI RAFFORZA A TRENTO
Torino, 28 novembre 2002 - Directa, la prima Sim italiana interamente telematica, ha firmato un accordo con la Cassa Rurale di Aldeno (già presente con cinque filiali in Trento), per estendere i propri servizi ai clienti dell'istituto di credito. Sale così a 31 il numero delle banche italiane convenzionate con la Sim torinese: attraverso queste convenzioni, gli istituti bancari possono offrire ai loro clienti un servizio di Trading on line sia sul mercato italiano (compreso quello dei derivati), sia sui mercati Usa, efficiente e competitivo dal punto di vista della sicurezza e della velocità di esecuzione degli ordini, dai costi estremamente contenuti. "L'approccio di Directa, basato principalmente sulla qualità" ha dichiarato l'Amministratore Delegato di Directa, ing. Mario Fabbri "ci consente di offrire ai clienti della Cassa Rurale di Aldeno un servizio di trading on line sviluppato in base alle esigenze degli investitori molto attivi, consentendo l'accesso anche al mercato dei derivati, che richiede la massima velocità nell'operatività". "L'accordo con Directa - ha affermato il dott. Luigi Baldo, Presidente della Cassa Rurale di Aldeno - è una dimostrazione della volontà della nostra Cassa Rurale di aumentare quantitativamente ma soprattutto qualitativamente la gamma di prodotti da offrire alla clientela; e in quest'ottica abbiamo ritenuto fosse importante stipulare la convenzione con la società torinese." Le commissioni di intermediazione applicate sono tra le più basse del mercato. Per il mercato azionario italiano le commissioni scendono di un euro ad ogni eseguito nella stessa giornata, da 9 sino a 3 euro. In alternativa, il Cliente può scegliere la commissione dell'1,9 per mille (che diventa dell'1,3 per mille, dopo un intermediato pari a 2,5 milioni di euro), senza costi minimi per eseguito. Per il mercato dei derivati le commissioni scendono da 14 a 7 euro per i contratti Fib, da 8 a 4 euro per il MiniFib, diminuendo di un euro a ogni eseguito nella stessa giornata. Il calcolo della degressività è fatto tenendo conto degli eseguiti giornalieri su Mta, Mcw, Mtf e Idem. Per i mercati americani le commissioni sono pari a 10 dollari per eseguito oppure 9 dollari più un quarto di cent per azione se l'accesso al mercato avviene tramite Island, il principale Ecn del Nasdaq, senza costi di cambio. 

CIT S.P.A. DEBUTTA POSITIVAMENTE IN BORSA + 8% NEL PRIMO GIORNO DI NEGOZIAZIONI DELLA MATRICOLA OPERANTE NEL SETTORE TURISTICO 
Varese, 28 novembre 2002 - "L'andamento odierno del titolo Cit e la risposta del mercato sia in termini di domanda che in termini di valorizzazione hanno dimostrato che la comunità finanziaria sta condividendo il valore e le prospettive di sviluppo di Cit " ha dichiarato Gianvittorio Gandolfi, Amministratore Delegato di Cit - Compagnia Italiana Turismo S.p.A.. " la comprensione e l'apprezzamento del nostro business model innovativo, che integra tutte le fasi dell'industria turistica realizzando valore con la nostra capacità di integrare la filiera produttiva è confermato da questo primo giorno .I giorni ed i mesi che verranno saranno tuttavia il vero confronto con il mercato, ma da oggi siamo più fiduciosi di poter raggiungere gli obiettivi di crescita che ci siamo preposti, ed il mercato STAR sarà una meta molto vicina ed alla nostra portata". Il titolo ha aperto gli scambi a 1,97 Euro e ha concluso la seduta con un prezzo di chiusura di 2,05 Euro, in aumento di circa l'8% rispetto al prezzo di offerta, fissato a 1,9 Euro. Abaxbank agisce in qualità di Sponsor e ha agito come Global Coordinator dell'operazione, Responsabile del Collocamento dell'Offerta Pubblica e del Collocamento Istituzionale; Livolsi & Partners è Advisor finanziario dell'Emittente. Il Prospetto Informativo è stato depositato presso la Consob in data 8 novembre 2002 a seguito dell'avvenuto rilascio di nulla-osta comunicato con nota n° 2072789 del 6 novembre 2002. L'ammissione alla quotazione ufficiale delle azioni ordinarie di Cit Compagnia Italiana Turismo S.p.A. è stata disposta dalla Borsa Italiana con provvedimento n° 2592 del 31 ottobre 2002. 

LA GOVERNANCE NELLA DIGITALIZZAZIONE DEI DISTRETTI INDUSTRIALI AL CONVEGNO SARÀ PRESENTATA UNA RICERCA SUL RUOLO DI ENTI, ISTITUZIONI E ASSOCIAZIONI NELLA DIFFUSIONE DELLE TECNOLOGIE ICT ALL'INTERNO DELLE RETI D'IMPRESA 
Milano, 28 novembre 2002 - All'interno dei distretti industriali, infrastruttura produttiva fondamentale del tessuto economico italiano, la diffusione delle tecnologie di rete e la loro integrazione nei processi di business è ancora abbastanza lontana dal suo potenziale; d'altra parte gli studiosi reputano che l'efficacia di un processo di digitalizzazione che nascesse dall'interno del tessuto di piccole e medie imprese del distretto potrebbe trarre grande vantaggio dal supporto di un appoggio istituzionale. Ecco allora la necessità che uno o più attori istituzionali giochino il ruolo determinante nella crescita del sistema, indirizzando questo processo. Proprio la volontà di individuare e definire i diversi modelli di infrastruttura istituzionale per la digitalizzazione di distretto sono al centro del convegno 'Sistemi territoriali e infrastrutture digitali: modelli di Governance' organizzato da I-Lab, il Centro di ricerca sull'Economia Digitale dell'Università Bocconi, in collaborazione con la Fondazione Ibm Italia: martedì 3 dicembre, ore 15,00 presso Aula Magna Università Bocconi, Via Gobbi 5 - Milano Al centro del convegno sarà una ricerca che I-Lab ha svolto per conto della Fondazione Ibm Italia, mirata ad esplorare e studiare i diversi modelli di Governance e i possibili approcci da seguire per favorire l'innovazione e lo sviluppo e la crescita dei sistemi nei distretti e nelle reti di imprese tramite il ruolo attivo di istituzioni, enti, associazioni, banche locali e consorzi. L'indagine, che intende valutare, mediante una griglia di parametri, gli attori più rilevanti che agiscono nelle aree locali, la loro capacità di aggregare le imprese e la modalità, é sviluppata su quattro aree-sistema specifiche: quella della calzatura sportiva di Montebelluna, dei mobili di Pesaro, dei casalinghi di Cusio-Ossola e, in un secondo tempo, quella della meccanica di Brescia. La ricerca sarà presentata dai prof. Andrea Ordanini, di I-Lab, e prof. Alberto Bramanti, dell'Istituto di Economia Politica dell'Università Bocconi. La presentazione sarà conclusa dalla relazione di Agostino Sghedoni, Direttore del Progetto Distretti Industriali di Ibm Italia, su 'Reti di imprese e strategie per il territorio'. Seguirà una discussione sul tema coordinata da Enrico Valdani, direttore di I-Lab, con la partecipazione di Francesco Bellotti (Vice Presidente Confindustria), Elio Catania (Presidente Ibm Italia e Fondazione Ibm Italia), Enzo Rullani (Università di Venezia), Adriano Sartor (Presidente Club Distretti Industriali) e Mario Valducci (Sottosegretario Ministero delle Attività Produttive). 

"REPLY SPA E LOMBARDIA INFORMATICA SPA: AL VIA LA PRIVATIZZAZIONE DI UNA SOCIETÀ REGIONALE. 
Milano, 29 novembre 2002 - Reply S.p.A. e Lombardia Informatica S.p.A. - Al via la privatizzazione di una società regionale: Reply acquisisce il 49% di Santer Spa(Gruppo Lombardia Informatica) ed entra nel mercato della Pubblica Amministrazione Locale con focus sulle soluzioni di e-government attraverso la partnership industriale con Lombardia Informatica, Reply potrà sviluppare per gli Enti Locali e le Aziende Sanitarie le soluzioni tecnologiche più efficienti ed innovative per la gestione dei rapporti con i cittadini e le imprese. Lombardia Informatica potrà invece concentrare le proprie risorse verso i progetti della Regione Lombardia. Reply, uno dei principali gruppi italiani nel settore dell' E-business, ha concluso una partnership industriale con Lombardia Informatica, partner tecnologico della Regione Lombardia, attraverso l'acquisizione del 49% di Santer, la società che opera sul mercato della Pubblica Amministrazione Locale, specializzata sulle soluzioni per la Sanità Territoriale e gli Enti locali. L'operazione avviene attraverso la sottoscrizione di un aumento di capitale riservato e comporta per Reply un investimento di circa 5,6 milioni di Euro, composto da circa 1 milione di Euro per la sottoscrizione del 49% del capitale sociale di Santer, da un sovraprezzo di circa 4,5 milioni di Euro e da un contributo in conto esercizio per 30.000 Euro. Reply ha inoltre la possibilità di esercitare un'opzione di acquisto per un ulteriore 2% di Santer dopo tre anni dalla sigla dell'accordo -ed entro sei mesi dal decorso di tale data -per un corrispettivo pari a quello risultante dalla sottoscrizione dell'aumento del capitale rapportato alla percentuale del capitale alienato. Per Reply I'acquisizione di Santer è particolarmente significativa perche rappresenta l'ingresso nel settore della Pubblica Amministrazione Locale, in un ambito, quello della Sanità e degli enti territoriali, che consente di allargare l'offerta attuale ed è caratterizzato da un elevato potenziale di crescita e di sviluppo tecnologico. Il forte radicamento territoriale di Santer, derivante dal posizionamento di Lombardia Informatica nei confronti di Comuni ed Aziende Ospedaliere, combinato con le competenze innovative nell'ambito dell'e-business di Reply, consentiranno di veicolare verso le Aziende Sanitarie egli Enti Locali un'offerta di servizi ampia, diversificata e tecnologicamente all'avanguardia in grado di massimizzare l'efficienza della gestione dei rapporti con i cittadini e le imprese. Il network capillare ed esteso del Gruppo Reply in Italia rappresenta inoltre un'opportunità importante per espandere l'offerta di Santer anche al di fuori della Regione Lombardia. Le sinergie derivanti dalla partnership industriale tra Reply e Lombardia Informatica potranno evolvere infine nello sviluppo di soluzioni di e-government efficaci e tecnologicamente innovative al servizio della pubblica Amministrazione Locale. "L'acquisizione di Santer -ha dichiarato Mario Rizzante, Presidente del Gruppo Reply - rappresenta un'importante opportunità ed una sfida impegnativa. Il mercato dei progetti di e- government ha infatti un potenziale enorme di sviluppo in quanto si tratta di far evolvere, con il supporto del web, i servizi erogati dalla Pubblica Amministrazione. E' inoltre un processo che richiede tempi di realizzazione molto veloci in quanto la Sanità e gli Enti pubblici locali devono fronteggiare la concorrenza dei soggetti privati." "La competenza e l'eccellenza tecnologica delle soluzioni di Reply -ha continuato Mario Rizzante -agiranno in modo sinergico al forte posizionamento di Santer nel settore della Sanità e della Pubblica Amministrazione Locale. Nell'ambito della collaborazione con Lombardia Informatica, Reply renderà inoltre disponibile la propria expertise ed i propri servizi nella realizzazione del progetti legati alla Carta regionale dei Servizi." Il Presidente di Lombardia Informatica, Gian Michele Ottina, ha evidenziato come "Lombardia Informatica ha aggiudicato a Reply la gara, indetta con procedura pubblica secondo le norme UE, che consente alla società Reply di sottoscrivere 1.082.650 azioni, pari al 49% del capitale sociale, della società Santer. Il costo dell'operazione è pari a 5.621.021, 13 Euro. AI capitale sociale di Santer parteciperanno anche le Cciaa di Milano, Bergamo, Brescia, Como, Lecco, Sondrio e Union Camere con una quota di partecipazione pari al 19,32%. Lombardia Informatica manterrà in Santer una partecipazione pari al 31,68%." "Con questa operazione -ha aggiunto Ottina -Lombardia Informatica ha raggiunto gli obiettivi che si era prefissati volti ad individuare sul mercato un partner di alto profilo che consentisse a Santer, che opera nel campo della Sanità Territoriale e degli Enti Locali, di allargare il ventaglio di soluzioni offerte, di operare su tutto il territorio nazionale e di garantire alla struttura una forte motivazione professionale. Inoltre Lombardia Informatica, concentrando le proprie risorse professionali e tecnologiche verso i progetti propri dell'Ente Regione -come la Carta Regionale dei Servizi e Lombardia Integrata -rafforza il proprio ruolo di partner tecnologico di fiducia della Regione Lombardia." "La Camera di commercio di Milano -ha dichiarato Massimo Sordi, vicepresidente della Camera di commercio di Milano -investe da tempo in innovazione, cercando di essere moderna, poco costosa, a concreto servizio delle imprese. Ecco perche partecipiamo a Santer, insieme a Lombardia Informatica e Reply, con una quota del 12,94%. Un passo che si aggiunge a quelli che la Camera di Commercio ha compiuto per promuovere I'informatizzazione del tessuto produttivo locale, a partire dalle imprese. Attraverso iniziative come la smart card, la carta d'identità elettronica dell'impresa per poter fare le pratiche in Camera di Commercio per via telematica, comodamente dall'ufficio". Dopo l'operazione odierna, il capitale sociale di Santer è quindi detenuto al 49% da Reply Spa e al 31,68% da Lombardia Informatica, mentre il rimanente 19,32% è in possesso della Camera di Commercio di Milano (12,94%) e di quelle di Bergamo, Brescia, Como, Lecco, Sondrio e Union Camere (6,38%). 

E-GOVERNMENT: UNA GRANDE OPPORTUNITÀ PER IL GOVERNO REGIONALE 
Milano, 28 novembre 2002 - L'importanza di nuove riforme organizzative e tecnologiche nel processo di attuazione del piano di e-government, analizzate all'interno del contesto locale della Regione Abruzzo sono state le tematiche approfondite nell'ambito dell'incontro "e-Government una grande opportunità per il governo regionale", svoltosi 26 novembre presso la sede di Teramo di Neta Spa. Il "Governo centrale" della Regione Abruzzo ha accettato con particolare interesse il processo innovativo di riforma, organizzativa e tecnologica, più volte auspicato dal Parlamento italiano. Grazie anche alla collaborazione con Neta e con il Laboratorio NetaCampus allestito presso il Dipartimento di Informatica dell'Università dell'Aquila, l'Abruzzo è ora una delle regioni sempre più orientate ai servizi e alla mutua cooperazione al fine di divenire un interlocutore affidabile per i cittadini e un partner privilegiato per le imprese. Il convegno, organizzato da Neta Spa con il patrocinio dalla Regione Abruzzo, illustrerà, alla presenza del Presidente della Regione, da una parte le esperienze del Dipartimento di Informatica dell'Università dell'Aquila nella collaborazione con il tessuto industriale e le problematiche relative alle soluzioni adottate e dall'Istituto Zooprofilattico Sperimentale dell'Abruzzo e del Molise, dall'altra Neta Spa e Microsoft Italia descriveranno lo stato dell'arte delle tecnologie e le soluzioni applicate. Durante l'incontro, infatti, sono state presentate modalità e punti di forza delle soluzioni offerte da Neta, le tecnologie di supporto e le case histories più significative. Particolare enfasi è stata data al nuovo sistema di Anagrafe Bovina Nazionale implementato dall'Istituto Zooprofilattico dell'Abruzzo e del Molise con la collaborazione di Neta Spa, per conto del Ministero della Salute. In particolare Neta ha messo a punto le procedure informatiche che costituiscono il primo caso operativo di cooperazione applicativa online e permettono, accanto alla Banca Dati Nazionale, la presenza di più nodi applicativi regionali distinti e reciprocamente indipendenti ma in grado di interagire e collaborare per alimentare ed aggiornare l'Anagrafe Bovina Nazionale. "L'evoluzione degli Enti Locali è la scommessa del futuro per il Governo del nostro Paese" - ha affermato Gloria Gazzano General Manager Neta Spa - "la sua riuscita passa necessariamente attraverso il potenziamento dei servizi tecnologici. L'evento "e-Government una grande opportunità per il governo regionale" ha come obiettivo l'individuazione dei metodi migliori per l'utilizzo appropriato delle nuove tecnologie nella ristrutturazione del "governo locale". Le realtà che comprenderanno le potenzialità di questo approccio, raggiungeranno facilmente gli obiettivi auspicati dal piano di e-government". 

BRUXELLES APPROVA UN AIUTO AL SALVATAGGIO A FAVORE DI BRITISH ENERGY, SUBORDINANDOLO A DELLE SEVERE CONDIZIONI 
Bruxelles, 28 novembre 2002 La Commissione ha ieri approvato l'aiuto al salvataggio concesso dal governo del Regno Unito a British Energy plc, allo scopo di consentire al gruppo, operante nel settore dell'elettricità, di continuare la propria attività a breve termine, in attesa di una soluzione definitiva alle difficoltà dell'impresa. Il gruppo, impegnato nella produzione di energia nucleare, si trova in difficoltà a causa del calo dei prezzi dell'energia elettrica nel Regno Unito. L'aiuto è stato accordato in considerazione del rischio di destabilizzazione della fornitura di elettricità nel Regno Unito e per garantire la sicurezza nucleare. L'aiuto si limiterà rigorosamente all'importo necessario per mantenere in esercizio l'impresa. E' comunque contemplato un tetto massimo di 899 milioni di GBP. Oltre a quest'importo è stato previsto un importo supplementare di 276 milioni di GBP, da utilizzarsi in caso di spese impreviste - di cui è fissato un elenco preciso - ed unicamente per gli scopi specifici indicati. British Energy plc è uno dei più importanti operatori nel mercato dell'elettricità nel Regno Unito. Gestisce principalmente centrali nucleari. La flessione dei prezzi all'ingrosso dell'elettricità, intervenuta dopo l'introduzione del nuovo sistema di negoziazione dell'elettricità in Inghilterra e nel Galles, ha ridotto drasticamente il flusso di cassa generato dalle centrali nucleari del gruppo, che all'inizio di settembre ha sollecitato l'intervento del governo britannico. Il 9 settembre 2002 il governo britannico ha deciso di concedere due linee di credito a British Energy plc. Gli obiettivi principali di queste misure è di consentire all'impresa, per un periodo di 6 mesi, di far fronte ai costi d'esercizio ed evitare l'inadempienza agli impegni contrattuali e agli obblighi imposti dalla legge. Le linee di credito potrebbero eventualmente essere sostituite da garanzie di Stato per prestiti erogati a British Energy plc da istituti creditizi privati. L'entità dell'aiuto è limitata all'importo necessario per mantenere in attività il gruppo. A tale riguardo, il Governo britannico ha istituito un meccanismo molto rigoroso volto ad assicurare che i fondi siano prelevati unicamente quando e nella misura strettamente necessaria. La necessità di ogni singolo versamento richiesto dal beneficiario sarà preliminarmente stabilita da revisori indipendenti. L'aiuto non può superare, in ogni caso, il tetto massimo di 899 milioni di GBP, cui può essere eventualmente aggiunto un importo di 276 milioni di GBP per spese impreviste - di cui è fissato un elenco preciso - utilizzabile unicamente per detti scopi specifici. La Commissione ha esaminato l'aiuto alla luce degli 'orientamenti comunitari sugli aiuti di Stato per il salvataggio e la ristrutturazione di imprese in difficoltà'. In base a tali orientamenti, la Commissione può autorizzare gli aiuti concessi una tantum a imprese in difficoltà per il periodo necessario alla definizione del piano di risanamento o di liquidazione. La Commissione ha stabilito che le linee di credito in questione soddisfano i criteri stabiliti dai suddetti orientamenti. L'aiuto è giustificato da gravi difficoltà sociali, quali il rischio di sospensione dell'erogazione d'elettricità nel Regno Unito e, in particolare, in Scozia, ove British Energy fornisce quasi metà dell'elettricità. La misura è inoltre necessaria per motivi di sicurezza nucleare, onde permettere a British Energy di continuare la propria attività fino a che sarà trovata una soluzione definitiva per il futuro. Le linee di credito sono concesse in forma di prestiti a tassi di mercato, che devono essere rimborsati. Da ultimo, le misure sono limitate allo stretto necessario e non hanno ripercussioni negative sugli altri Stati membri. La Commissione ha perciò deciso di autorizzare l'aiuto per sei mesi. L'approvazione dell'aiuto al salvataggio è vincolata all'impegno assunto dal governo britannico di presentare alla Commissione un piano complessivo di risanamento dell'impresa British Energy plc entro sei mesi. Il governo del Regno Unito si è inoltre impegnato a rendere conto mensilmente alla Commissione dei versamenti effettuati a British Energy plc e ad informarla di eventuali mutamenti sostanziali della situazione del gruppo. Eventuali aiuti futuri a favore di British Energy plc concessi nell'ambito del piano di risanamento dovranno essere notificati alla Commissione e saranno valutati separatamente. 

AUTORITÀ PER L'ENERGIA ELETTRICA E IL GAS:CONFERMATA ANCHE PER IL 2003 L'AREA DI LIBERO SCAMBIO DI ELETTRICITÀ TRA ITALIA E FRANCIA. 
Milano, 28 novembre 2002Le rispettive Autorità di regolazione hanno rinnovato l'accordo in vigore quest'anno adeguandolo all'aumentata disponibilità di trasporto per il mercato liberalizzato. L'assegnazione della capacità di trasporto in base a regole comuni su entrambe le frontiere agli operatori che ne fanno richiesta aumenta la concorrenzialità del sistema contribuendo a contenere i prezzi di acquisto dell'elettricità. I clienti liberi italiani avranno importato a fine 2002 dalla Francia circa 7 miliardi di kWh, con un risparmio medio di circa 200 milioni di euro rispetto ai prezzi di acquisto della produzione elettrica nazionale. Comunicato congiunto delle Autorità per l'energia di Italia e Francia sulla regolazione dell'assegnazione della capacità di interconnessione elettrica I regolatori francese e italiano, la Commission de Régulation de l'Electricité e l'Autorità per l'energia elettrica e il gas hanno siglato, il 21 novembre 2002, un accordo sulle regole per l'allocazione delle capacità di interconnessione sulla frontiera franco-italiana. Per il 2003, la capacità di transito sulla frontiera nord-ovest dell'Italia (Francia e Svizzera) passa a 5700 MW (valore invernale) contro 5400 MW nel 2002. Il meccanismo di allocazione annuale pro-rata, completato da allocazioni giornaliere di capacità supplementari non utilizzate, è stato rinnovato. I due regolatori chiedono ai rispettivi gestori di rete di apportare dei miglioramenti alle regole applicate nel 2002 per quanto riguarda: i tempi di presentazione delle domande di capacità da parte degli utilizzatori; le informazioni agli utilizzatori; la ripartizione delle capacità fra le frontiere svizzera e francese; le regole applicabili in caso di riduzioni di capacità in estate e durante i lavori di manutenzione; I gestori sono tenuti a presentare per approvazione ai rispettivi regolatori le regole dettagliate di allocazione annua entro l'1 dicembre 2002. 1. Capacità di interconnessione Gli studi condotti dai due gestori delle reti (Grtn in Italia e Rte in Francia) e dalle società elettriche svizzere, su richiesta dei regolatori, hanno consentito di aumentare la capacità netta di transito fra la frontiera franco-svizzera e l'Italia a 5700 Mw (valore invernale) contro i 5400 Mw del 2002. Tale capacità è stata così ripartita: 3050 Mw (valore invernale) sulla frontiera Italia-Svizzera e 2650 MW (valore invernale) sulla frontiera Italia-Francia. Di questa capacità totale di 5700 Mw, 155 Mw serviranno ad alimentare la Città del Vaticano, la Repubblica di S. Marino e la Corsica, mentre 2100 MW saranno destinati alla fornitura dei clienti vincolati del mercato italiano (1400 Mw dalla Francia e 600 Mw dalla Svizzera in applicazione di contratti anteriori all'entrata in vigore della direttiva europea del 19 Dicembre 1996, a cui si aggiungono ulteriori 100 Mw). 2. Regole di allocazione annuale della restante capacità disponibile Come nel 2002 le imprese elettriche svizzere potranno allocare la metà della capacità disponibile verso la Svizzera secondo le modalità che loro determineranno liberamente. L'altra metà della capacità disponibile sulla frontiera con la Svizzera e la capacità disponibile sulla frontiera francese saranno allocate congiuntamente dai gestori delle rete francese ed italiano (Rte e Grtn) secondo il meccanismo pro-rata con lo stesso fattore e ripartite come segue: allocazione destinata ai clienti interrompibili italiani: 950 Mw (valore invernale), di cui 500 Mw sono già stati allocati nel 2002; allocazione destinata a tutti gli operatori: capacità restante. Considerando che lo sviluppo di una concorrenza effetiva sui mercati europei sarà meglio assicurata se la capacità sarà allocata congiuntamente dai rispettivi gestori della rete secondo regole trasparenti e non discriminatorie, i due regolatori invitano le imprese elettriche svizzere ad allocare congiuntamente con Rte e Grtn la capacità di loro diretta competenza. 3. Allocazioni giornaliere - Al fine di migliorare l'utilizzo delle capacità disponibili, i gestori di rete procederanno ad allocazioni secondarie per durate inferiori all'anno. A tal fine il Rte e il Grtn proporranno ai regolatori, a stretto giro di termine, regole di allocazione adatte alla situazione dei mercati italiano e francese. A partire dal 1 genaio 2003 verrà organizzato anche un meccanismo di allocazione giornaliera. 

IL MINISTRO MARZANO SODDISFATTO PER L'ACCORDO SUL "PACCHETTO LIBERALIZZAZIONI" A BRUXELLES 
Bruxells, 28 novembre 2002 - Si è tenuto il 25 novembre a Bruxelles il consiglio dei ministri europei dell'energia, in cui l'Italia era rappresentata dal ministro delle Attività produttive, on. Antonio Marzano. I ministri dei 15 Stati membri hanno raggiunto un accordo, dopo mesi di negoziato, sul cosiddetto "nuovo pacchetto liberalizzazioni". Si tratta di due proposte di direttive in materia di apertura dei mercati dell'energia elettrica e del gas, e di un regolamento in materia di tariffazione degli scambi transfrontalieri di energia elettrica tra gli Stati membri. L'accordo raggiunto è particolarmente importante per l'Italia perché, negli anni passati, il nostro Paese è stato più penalizzato di altri dall'esistenza di asimmetrie nell'apertura dei mercati. Pertanto, in occasione della rinegoziazione, il ministro Marzano si è adoperato affinché le nuove proposte fossero più vincolanti delle precedenti riguardo a una effettiva apertura dei mercati. In particolare, il ministro delle Attività produttive ha sostenuto la regola generalizzata dell'accesso regolato alle reti di trasmissione e di distribuzione, la terzietà dei gestori delle stesse reti, l'accesso regolato agli stoccaggi di gas ed è stato - insieme al Regno Unito - promotore di una proposta, fatta propria dalla Commissione europea, di un regime speciale di accesso alle nuove infrastrutture che consenta gli investimenti dei privati.

LA COMMISSIONE EUROPEA INFLIGGE UNA SEVERA SANZIONE A QUATTRO SOCIETÀ PER UN CARTELLO RELATIVO AL CARTONGESSO 
Bruxelles, 28 novembre 2002 La Commissione europea ha imposto oggi un'ammenda di un importo totale di € 478 milioni a quattro società per aver organizzato un cartello di lungo periodo sul mercato del cartongesso, un prodotto ampiamente utilizzato nell'edilizia e ben noto ai privati che fanno del bricolage. Il mercato in questione, che rappresentava più di 1,2 miliardi di fatturato nel 1997 (l'ultimo anno completo dell'infrazione) è il più importante per valore ad essere interessato da una decisione relativa ad un cartello della Commissione, da una decina di anni. L'accordo ha inoltre riguardato l'80% dei consumatori dell'Unione europea, vale a dire in Francia, Regno Unito, Germania e Benelux. Due delle società coinvolte, Lafarge e Bpb, sono recidive nella violazione del diritto europeo sugli accordi, in quanto avevano già subito una sanzione una prima volta nel 1994. "L'edilizia è il polso dell'economia. Il notevole importo dell'ammenda riflette le dimensioni del mercato, l'impatto dell'accordo illecito sul consumatore e il comportamento recidivo delle due società. La Commissione riserva un'attenzione speciale, nella sua lotta contro i cartelli, ai settori importanti dell'economia europea, dove la sua azione è direttamente in grado di migliorare il benessere dei consumatori, come avviene in questo caso", ha sottolineato il commissario alla concorrenza, Mario Monti, in questa occasione. Dopo un'indagine approfondita nel corso della quale la Commissione ha proceduto a delle ispezioni a sorpresa nel 1998, essa è giunta alla conclusione che le società Bpb Plc (Regno Unito), Gebrüder Knauf Westdeutsche Gipswerke Kg (Germania) e Société Lafarge Sa (Francia), hanno partecipato, fra il 1992 e il 1998, a un cartello concernente il cartongesso nel Regno Unito, in Germania, Francia e nei paesi del Benelux. Gyproc Benelux Sa/Nv (Belgio) ha aderito a questo accordo a decorrere dal 1996. Il cartongesso è un prodotto manufatto, composto generalmente da uno strato di gesso fra due fogli di cartone e utilizzato come materiale da costruzione nei prefabbricati o direttamente dai privati che fanno del bricolage. Le imprese interessate dalla decisione producono la quasi totalità del cartongesso nei paesi interessati, per cui il nome dei rispettivi prodotti assume il valore di denominazione comune in taluni paesi ('gyproc' in Belgio, 'placoplâtre' in Francia) e il nome delle società viene chiaramente identificato come un marchio dai consumatori (Rigips/Bpb o Knauf in Germania, Lafarge in Francia). L'accordo è iniziato con una riunione svoltasi a Londra ai primi del 1992, nel corso della quale i rappresentanti di Bpb e Knauf hanno deciso di porre fine a quella che essi chiamavano la "guerra dei prezzi" in corso in quel momento, esprimendo la volontà comune di ridurre la concorrenza ad un livello conforme al loro interesse sui mercati tedesco, francese, britannico e del Benelux. Nel corso degli anni precedenti, il prezzo del cartongesso era notevolmente diminuito, in conseguenza di una vivace concorrenza che aveva direttamente favorito i consumatori. In seguito alla riunione di Londra, venne organizzato un sistema segreto di scambio di informazioni diretto a sorvegliare gli sviluppi del mercato e ad evitare una concorrenza troppo aggressiva. Lafarge e successivamente Gyproc hanno aderito a questo sistema, rispettivamente alla metà del 1992 e nel giugno 1996. Dalle informazioni raccolte dalla Commissione emerge in particolare che, sul mercato britannico, Bpb, Knauf e Lafarge, a diverse riprese, si sono informate reciprocamente ed ad alto livello, sui rispettivi volumi di vendita, allo scopo di assicurarsi vicendevolmente che la guerra dei prezzi fosse effettivamente finita. Analogamente, esse si sono comunicate a più riprese e in anticipo, i rispettivi aumenti di prezzo. Dei rappresentanti ad alto livello delle società si sono inoltre incontrati in un albergo a Versailles nel 1996, in margine ad un congresso del settore, allo scopo di evitare una nuova guerra dei prezzi in Germania a metà degli anni 1990, quando i quattro aumentavano simultaneamente la loro capacità produttiva in Germania e si stavano sviluppando le importazioni dall'Europa dall'Est e in particolare dalla Polonia. Sono seguite delle riunioni a Bruxelles, nel 1997 e all'Aia, nel 1998, al fine di ripartirsi o almeno stabilizzare le rispettive quote di mercato in Germania. Questi incontri ad alto livello sono stati seguiti ad un livello inferiore dalla concertazione, a più riprese, di Bpb, Knauf, Lafarge e Gyproc sull'applicazione degli aumenti di prezzo sul mercato tedesco fra il 1996 e il 1998. Tale concertazione si concretizzava attraverso discussioni in margine a riunioni professionali con l'invio ai concorrenti delle lettere che annunciavano ai clienti degli aumenti di prezzo, o anche, con l'invio al domicilio privato dei dirigenti delle filiali tedesche, delle istruzioni date al personale commerciale. Tale comportamento costituisce una infrazione molto grave alle norme sulla concorrenza, ai sensi dell'articolo 81 del trattato sull'Unione europea. Importo individuale delle ammende Di conseguenza, la Commissione ha deciso di infliggere le seguenti ammende (in milioni di euro): Lafarge: 249.60; Bpb: 138.60 ; Knauf: 85.80 ; Gyproc Benelux: 4.32 L'importo delle ammende si spiega con l'elevato valore del mercato del cartongesso, che superava i 1 200 milioni nel 1997, l'ultimo anno completo dell'infrazione e con la lunga durata del cartello - più di sei anni e mezzo. Nel caso di Lafarge, la Commissione ha tenuto conto inoltre delle sue dimensioni globali notevolmente superiori a quelle delle altre società, allo scopo di ottenere un effetto realmente dissuasivo. Lafarge è il primo fabbricante al mondo di cemento e il suo fatturato è cinque volte superiore a quello di Bpb o Knauf. Gyproc è ancora molto più piccola. Inoltre, nel caso di Bpb e Lafarge, la Commissione ha considerato come circostanza aggravante, il fatto che le due imprese si siano dimostrate recidive. Lafarge si era vista infliggere una ammenda nel 1994 nel cartello dei cementi e Bpb, attraverso la sua filiale Bpb De Eendracht, era una dei destinatari della decisione cartone, sempre nel 1994. Ciò significa che quando venivano loro notificate queste decisioni, le due imprese stavano già partecipando ad un altro accordo che hanno mantenuto. Bisogna inoltre sottolineare l'assenza di fattori che avrebbero potuto attenuare l'ammenda inflitta a Knauf e Lafarge. Infatti, contrariamente a Bpb e a Gyproc, queste due imprese non hanno cooperato nell'inchiesta della Commissione. Secondo la politica di clemenza introdotta nel 1996 (cfr. oltre), la Commissione può concedere una riduzione dell'ammenda anche in caso di comportamento recidivo, ma è necessario che le imprese contribuiscano a portare alla luce l'accordo. Svolgimento dell'indagine L'indagine della Commissione ha avuto inizio nel novembre 1998 con delle ispezioni nei locali di diversi produttori. In seguito a tali ispezioni e alle richieste di informazioni rivolte alle imprese nel 1999 e 2000, Bpb e Gyproc Benelux hanno cooperato all'indagine e fornito talune prove. Nell'aprile 2001, la Commissione ha inviato una comunicazione di addebiti alle quattro imprese più Etex SA, una società finanziaria belga anch'essa coinvolta nell'indagine, ma per la quale la Commissione ha deciso oggi di chiudere la procedura. Etex detiene il 54% di Gyproc Benelux, mentre il restante 46% appartiene a Bpb. Tuttavia, la Commissione ha concluso che non vi sono elementi sufficienti per dimostrare la partecipazione di Etex all'infrazione o per considerarla responsabile del comportamento di Gyproc. Calcolo delle ammende Per calcolare le ammende nelle cause relative ad accordi, la Commissione tiene conto della gravità dell'infrazione, della sua durata, nonché di eventuali circostanze aggravanti o attenuanti. Essa tiene conto inoltre della quota di mercato detenuta dalle imprese interessate, nonché delle loro dimensioni globali, in modo che la sanzione rifletta il grado di partecipazione di ogni impresa all'infrazione e la sua capacità di arrecare un danno agli altri operatori, nonché ai consumatori e per assicurare che l'ammenda abbia un effetto dissuasivo. Le ammende non vengono quindi calcolate in primo luogo sulla base del fatturato di una società, anche se esse non possono mai essere superiori al 10% del fatturato annuo di una società, conformemente alla normativa in vigore. Una volta stabilito il loro importo, le ammende possono usufruire di una riduzione che tenga conto del grado di cooperazione dimostrato dalle imprese nello svolgimento dell'indagine, conformemente alla politica della Commissione per quanto riguarda la non imposizione o la riduzione di ammende nel caso di accordi. Pertanto, la Commissione ha concesso una riduzione dell'ammenda del 30% a Bpb e del 40% a Gyproc, in quanto queste società le hanno comunicato, prima dell'invio della comunicazione degli addebiti, informazioni che hanno permesso alla Commissione di completare la sua conoscenza della pratica illegale. Knauf e Lafarge, invece, non hanno cooperato nell'indagine della Commissione e non hanno quindi ottenuto alcuna riduzione. Va ricordato che nel febbraio 2002 è stata adottata una nuova comunicazione sulla 'clemenza', ma nella fattispecie si applicano le vecchie disposizioni (comunicazione del 18 luglio 1996). In effetti, la cooperazione si è svolta prima del febbraio 2002. Per maggiori informazioni sulla nuova comunicazione del 2002, cfr. http://europa.eu.int/comm/competition/antitrust/leniency  Informazioni generali Le imprese dispongono di un periodo di tre mesi per il pagamento dell'ammenda. Tali ammende vengono iscritte nel bilancio generale dell'Unione europea non appena sono divenute definitive. Dato che il bilancio globale dell'Unione è stabilito in anticipo, ogni entrata imprevista viene detratta dai contributi degli Stati membri, il che favorisce, in definitiva, i contribuenti europei. Il totale delle ammende inflitte oggi nel caso del cartongesso è il secondo più elevato imposto dalla Commissione, dopo il caso dei cartelli delle vitamine (855 milioni di € nel dicembre 2001). L'ammenda inflitta a Lafarge è inoltre la terza più grande inflitta ad una sola società all'interno di un caso. La decisione di oggi è inoltre la sesta decisione su un accordo dall'inizio dell'anno. Gli altri casi riguardavano le banche austriache (IP/02/844), la metionina (IP/02/976), i gas industriali (IP/02/1139) e le case di vendita all'asta Christie's e Sotheby's (IP/02/1585), nonché la decisione di oggi sulla metilglucamina (IP/02/1746). Nel 2001, la Commissione ha adottato 10 decisioni su cartelli nelle quali 56 imprese si sono viste infliggere sanzioni, per un totale di ammende pari a 1 836 milioni di €. I 10 casi di cartelli che hanno comportato il maggior totale di ammende. 

Anno

Caso

Importo totale per caso (milioni d'€)

2001

Vitamine

855,23

2002

Cartongesso

478.32

2001

Carta autocopiativa

313,69

1998

TACA

272,94

2001

Elettrodi in grafite

218,8

2001

Acido citrico

135,22

2002

Metionina

127

2002

Club Lombard/ Banche austriache

124,26

1994

Cartone*

119,38

2000

Lisina

109,990

 

*ammende ridotte con decisione del Tribunale di primo grado o della Corte di giustizia 

GRANITIFIANDRE: SIGLATO CONTRATTO DI FORNITURA DA 4,2 MILIONI DI EURO IN 5 ANNI CON LA GIULIO TANINI DI FIRENZE E CONTESTUALE ACQUISIZIONE DEL 7,5% DEL CAPITALE SOCIALE
Castellarano (Re), 27 novembre 2002 - Granitifiandre, azienda leader mondiale nella produzione e commercializzazione di lastre in grès porcellanato quotata al segmento Star di Borsa Italiana, ha siglato un accordo commerciale di fornitura da 4,2 milioni di euro per i prossimi 5 anni con la ditta Giulio Tanini di Firenze che prevede una crescita del 18% medio annuo rispetto agli attuali livelli di vendita. La Giulio Tanini, fondata nel 1945, storica azienda fiorentina attiva nella commercializzazione di materiali per l'architettura è gestita dagli architetti Andrea e Gianni Tanini, ed è il punto di riferimento di maggior prestigio per il mondo della progettazione con 4 sale mostre nei punti chiave della città ed un fatturato annuo di circa 16 milioni di euro. Contestualmente all'accordo commerciale è stato acquisito per 981mila euro una partecipazione del 7,5% nella Tanini. L'accordo prevede una garanzia per Granitifiandre attraverso un'opzione put per l'eventuale uscita alle stesse condizioni oltre ad un diritto di prelazione sull'acquisto di ulteriori quote. "Si tratta di un'importante operazione per Granitifiandre - ha affermato Verdi - poiché Tanini è attivo oltre che nella commercializzazione di prodotti unici "alto di gamma" anche nel business delle pareti ventilate, pavimenti sopraelevati, pareti mobili e controsoffitti e permetterà così a Granitifiandre di entrare nel mondo delle finiture connesse agli arredi interni di qualità e di ampliare ulteriormente la gamma di offerta del nostro Gruppo ai principali progettisti e committenti finali". Graziano Verdi, Presidente di Granitifiandre, entra nel Consiglio di Amministrazione di Tanini con delega al marketing strategico. Granitifiandre ha anche siglato un accordo commerciale da 1,2 milioni di euro nei prossimi 3 anni con Salamone & Pullara, azienda leader di mercato in Sicilia nella distribuzione di materiali per l'architettura. 

CONFERENZA INTERNAZIONALE PRIVACY: DA COSTO A RISORSA PRESENTAZIONE 
Roma, 28 novembre 2002 - Il Garante per la protezione dei dati personali sta organizzando una Conferenza internazionale che affronterà il tema dell'impatto della privacy sui processi economici e del valore aggiunto che la protezione dei dati personali rappresenta rispetto all'attività delle imprese. Alla Conferenza saranno chiamati a partecipare economisti, rappresentanti del mondo universitario, rappresentanti del mondo delle imprese, del settore bancario e assicurativo che hanno avuto modo di confrontarsi con la teoria e la prassi della protezione dei dati e con i benefici derivanti da una gestione rispettosa dei dati degli utenti/consumatori/clienti. La Conferenza offrirà anche lo spunto per uno scambio reale di opinioni fra il pubblico ed i relatori, attraverso una Tavola rotonda che conclude tutte le sessioni nelle quali si articolano i lavori congressuali. La Conferenza sarà tenuta nella Sala Convegni dell'Autorità, in Piazza di Montecitorio, a Roma, il 5 ed il 6 dicembre 2002. Il programma della Conferenza è disponibile qui http://web.garanteprivacy.it/programma.html E' prevista la registrazione anticipata dei partecipanti, con il pagamento di una quota di iscrizione. Per iscriversi, è necessario compilare un modulo disponibile qui. http://web.garanteprivacy.it/registra.html Per informazioni: PrivacyBusinessConference@garanteprivacy.it 

SABRE GIUDICATO IL MIGLIORE GDS AL MONDO PER IL NONO ANNO CONSECUTIVO. 
Milano, 28 novembre 2002 - Per il nono anno consecutivo Sabre è stato giudicato il miglior sistema di prenotazione e distribuzione al mondo. Selezionata come "World's Best" da oltre cinquecentomila agenti di viaggio provenienti da ottantamila agenzie sparse in tutto il mondo, Sabre è stata premiata per la sua efficiente tecnologia, l'ampia gamma di tariffe disponibili e la costante innovazione. I World Travel Awards, organizzati per la prima volta nel 1993, sono oggi considerati dai professionisti del settore come il più prestigioso riconoscimento a cui un prodotto turistico può ambire. Il sistema Sabre è in grado di mettere in comunicazione fornitori, agenzie di viaggi e viaggiatori. Negli ultimi 12 mesi il sistema ha distribuito viaggi per un valore di oltre 45 miliardi di dollari a beneficio delle compagnie aeree. Il sistema offre inoltre numerosi vantaggi per rendere più facile il viaggio, tra cui: Integrazione dinamica di vari documenti tra cui orari, disponibilità, prezzi, regolamenti, itinerari, profili passeggeri, prenotazioni e biglietti. Tecnologia affidabile e stabile con minimi tempi di risposta, unita ad ineguagliabile capacità, disponibilità e collegamento continuo. Il sistema Sabre è in grado di processare milioni di tariffe e di voli al secondo per individuare i programmi di viaggio più adeguati per il consumatore. Recentemente, la nuova applicazione di quotazione tariffe aeree di Sabre ha aggiornato costantemente circa 20 milioni di record di tariffe e regolamenti e 1,5 milioni d'orari, fornendo all'utente i dati più aggiornati disponibili sul mercato. La più ampia gamma di contenuti. Il sistema Sabre permette di effettuare prenotazioni su oltre 400 compagnie aeree, 52 società d'autonoleggio, 56.000 alberghi, 9 società marittime, oltre 200 tour operator, traghetti, ferrovie, oltre a servizi speciali quali prenotazione di campi da golf, di ristorante e viaggi d'avventura. 

IL RILANCIO DEL SERVIZIO TRANVIARIO LINEA 14: IL PRIMO PROGETTO DI SUCCESSO 
Milano, 28 novembre 2002 - Il tram piace ai Milanesi: lo confermano i risultati, oggi presentati, dell'indagine 'I tram di Milano e i nuovi Eurotram' commissionata all'Istituto Studi Pubblica Opinione (Ispo), diretto dal professor Mannheimer. Per il 79% degli intervistati, il tram è uno dei simboli più belli della città di Milano, un simbolo a cui i Milanesi sono affezionati (67%) e che promuovono con la sufficienza piena, esprimendo un giudizio favorevole pari a 6,1 (su una scala da 1 a 10). Un riscontro oggettivo molto importante per Atm che produce il 65% dei chilometri offerti annualmente con la trazione elettrica: Atm è l'unica tra le aziende del settore presenti nelle principali città italiane ad utilizzare in percentuale maggiore l'energia elettrica rispetto ai derivati del petrolio e dei gas naturali. La rete tranviaria milanese vanta 200 Km di estensione con 18 linee e un parco di circa 700 tram, una rete destinata ad ampliarsi ulteriormente e che vedrà proseguire costantemente il processo di rinnovamento del parco veicoli, per rendere sempre più attrattivo il trasporto pubblico, e fornendo, nel contempo, un sensibile contributo per migliorare la qualità dell'ambiente e la vivibilità di tutti i cittadini sfruttando la tecnologia disponibile ed il proprio know-how. Atm ascolta la clientela ed interviene 'proattivamente' e con continuità sui produttori per segnalare quelle caratteristiche che interpretano le esigenze della clientela: così la qualità si muove costantemente verso l'alto. Da qui mezzi sempre più attraenti in termini di comfort, affidabilità e sicurezza, di cui l'Eurotram rappresenta il capostipite. A breve entrerà in servizio anche il Sirio, destinato a servire la metrotranvia Nord e Sud, ormai in fase di avanzata costruzione, e verrà attivata la nuova linea tranviaria Milano-Bicocca (Teatro degli Arcimboldi). E all'orizzonte c'è già la realizzazione della linea Milano-Cinisello. Il progetto di rilancio della linea tranviaria 14 si è concluso nello scorso mese di ottobre quando Bombardier Transportation ha consegnato ad Atm l'ultimo dei 26 Eurotram ordinati. L'Eurotram, per il suo design innovativo e accattivante, è indubbiamente l'elemento più evidente di questo progetto, nato dalla volontà di Atm di perseguire, coerentemente con la strategia aziendale, l'incremento dell'attrattività del servizio offerto ricercando il miglioramento continuo della qualità (intesa in senso ampio: sicurezza, comfort di viaggio, accessibilità). Un progetto importante e ambizioso quello della linea 14, nato dopo un approfondito e complesso studio dei costi\benefici di tutte le variabili che concorrono alla realizzazione del servizio: analisi delle esigenze dei Clienti; quantificazione e prospettive della domanda di trasporto; individuazione del tipo e del numero di veicoli; interventi di adeguamento delle infrastrutture di rete (binari, alimentazione), di fermata (banchine, salvagenti e marciapiedi) e di deposito; formazione del personale di movimento, di manutenzione e della Sala Operativa (circa13.000 ore di formazione). L' obiettivo primario del progetto di rinnovamento della linea 14 può essere così sintetizzato: rilancio del servizio offerto su una linea tranviaria storica, caratterizzata da un'elevata domanda di trasporto. Dal punto di vista quantitativo, l'impegno di Atm è stato premiato: nel 2002 sono ben 86.000 i passeggeri trasportati quotidianamente sulla linea 14, con un incremento rispetto al 2001 del 16,2%. L'indagine Ispo conferma come, anche dal punto di vista qualitativo, il progetto può essere considerato di successo. Un dato su tutti: gli utenti dell'Eurotram intervistati esprimono un giudizio di gradimento pari a 7,3 (scala da 1 a 10), nettamente superiore rispetto al giudizio espresso sui tram tradizionali (6,1). L'arrivo degli Eurotram a Milano ha rappresentato un cambiamento rivoluzionario nella concezione del trasporto pubblico su ferro sia per le caratteristiche tecniche del veicolo (aria condizionata, maggior spazio, pianale ribassato per facilitare l'accesso, basso livello di rumorosità, comfort di marcia, impianto Tv a circuito chiuso per una maggior sicurezza) sia per il design avveniristico e aerodinamico: secondo l'80% degli intervistati, infatti, l'Eurotram contribuisce a dare di Milano l'immagine di una città moderna. E proprio per la scelta dell'Eurotram, il 15 ottobre 2001, Atm ha ricevuto il premio Compasso d'Oro Adi, il più importante e autorevole riconoscimento italiano del design. Una considerazione finale. I risultati della ricerca Ispo sono per Atm un ulteriore stimolo per proseguire sulla strada del miglioramento continuo della qualità offerta ai propri Clienti, confermando la propria mission: essere il punto di riferimento della mobilità integrata. 

METRO APRE A COMO CON UN INVESTIMENTO DI OTTO MILIONI DI EURO E UNA SUPERFICIE DI VENDITA DI CIRCA TREMILATRECENTO MQ LA CATENA INTERNAZIONALE VENDERÀ DODICIMILA PRODOTTI 
Milano, 28 novembre 2002. Metro Italia Cash & Carry S.p.A., società multinazionale di origine tedesca, colosso mondiale della grande distribuzione, presente a tutt'oggi in 23 paesi nel mondo con 426 magazzini, oltre 71.000 dipendenti, con un fatturato globale di circa 22.700 milioni di € nel 2001 e oltre 12 milioni di clienti censiti, inaugura oggi con una preapertura un nuovo magazzino a Vertemate con Minoprio/Co. In una superficie di vendita di circa tremilatrecento mq., con un investimento di quasi otto milioni di euro, ubicata sulla Strada Provinciale per Bulgarello, Metro ha assunto 40 collaboratori e mette in vendita quasi dodicimila referenze, tra le quali alcune strettamente legate al forte consumo locale come i vini "Valtellina Superiore docg", "Sassella", "Inferno" e "Grumello", i "Valtellina doc" e "Valtellina Sfursat doc", una linea "Oltrepo Pavese doc" ed il "Moscato naturale". Sono stati anche inseriti formaggi a forte consumo locale, sebbene non prodotti nella zona, quali il "Casera Valtellina dop", il "Bitto Valtellina dop", il "Taleggio" a pasta cotta e cruda, formaggi freschi (tomini e caprini), la "Fontina della Val d'Aosta" e tutti i formaggi Dop d'Italia. Sono inoltre presenti molte specialità regionali, formaggi esteri, tra cui specialità francesi, spagnole e greche. L'assortimento presente nel Magazzino Metro format Eco è destinato agli operatori professionali (titolari di partita Iva) operanti nel settore ho.re.ca, ovvero titolari di bar, ristoranti e alberghi, nonché dettaglianti e distributori del settore alimentare. Inoltre sono presenti nel punto vendita numerose referenze professionali non alimentari legate all'attività di ristorazione quali piatti, pentole e stoviglie in genere, divise per il personale, strumenti di cucina, ecc. In coincidenza con l'inaugurazione del nuovo magazzino, Metro ha predisposto alcune promozioni straordinarie, riservate ai clienti professionali dotati di tessera, che avranno validità fino a tutta la settimana successiva all'apertura. Oggi Metro ha inoltre organizzato una preapertura del nuovo punto vendita di Vertemate, alla presenza di qualificati esponenti del mondo della ristorazione e dell'enogastronomia, come il famoso giornalista ed enogastronomo Paolo Massobrio, che ha illustrato il "Percorso dei Sapori Metro". Metro Italia Cash & Carry S.p.a. ha oggi 39 magazzini in 14 regioni, con circa 1.100.000 clienti professionali, un giro d'affari di oltre 2.000 milioni di € , 4.800 collaboratori ed una quota di mercato rilevante. Esattamente 30 anni fa, il 27 aprile 1972, veniva inaugurato il primo punto vendita della catena tedesca di cash & carry in Italia, a Cinisello Balsamo (MI). "Quello che nel corso degli anni - ha dichiarato Andrea Francesco Martinelli, Presidente e Direttore Generale di Metro Italia Cash & Carry S.p.A. - continua a distinguere e a caratterizzare Metro, è proprio la sua intrinseca natura di grossista che ha permesso, nonostante il continuo e rapidissimo mutamento dello scenario economico mondiale, un'espansione tale da arrivare ad essere presente in 23 paesi nel mondo". "Essere il primo Cash & Carry in Europa ed in Italia ha concluso Andrea Francesco Martinelli - significa avere la volontà, ma soprattutto la competenza, di offrire un servizio completo per la gratificazione dei propri clienti: non solo prodotti, ma anche informazioni sempre aggiornate sui complessi andamenti del mercato perché siano accessibili a tutti". "La scelta di Vertemate ha sottolineato Andrea Francesco Martinelli è strategica sia per la collocazione geografica vicina a zone altamente turistiche quali il Lago di Como, sia per la presenza sul territorio comasco e della vicina Brianza di numerosi e qualificati esercizi di ristorazione." 

AF-L'ARTIGIANO IN FIERA 2002 -MOSTRA MERCATO INTERNAZIONALE DELL' ARTIGIANATO TRADIZIONI E SAPORI LA NUOVA CAMPIONARIA DI MILANO 
Milano, 28 novembre 2002 - Da sette anni, si danno appuntamento a Milano, durante le festività di Sant' Ambrogio, centinaia di migliaia di persone. L 'occasione è AF-L ' Artigianato in Fiera, la più importante mostra mercato internazionale dell ' artigianato. Un evento nato con l' obiettivo di valorizzare il lavoro più tradizionale ed innovativo e, contemporaneamente, offrire un ventaglio di proposte straordinariamente vasto, per le famiglie alla ricerca di idee nuove ed originali per le feste di Natale. Una occasione unica per gli artigiani, provenienti da 87 paesi del mondo, al lavoro nei padiglioni fieristici per promuovere le loro produzioni più belle. Con la loro presenza e il lavoro artigiano, in un momento difficile, mostrano fiducia nel Paese, nella nostra regione e nella nostra comunità. Quello artigiano, infatti, è il settore dell ' economia che offre le maggiori opportunità di sviluppo. Anche per i giovani, alla ricerca di soluzioni durature per il loro futuro. A questo hanno pensato la Regione Lombardia e la Provincia di Milano, presentando, nei padiglioni della Fiera, percorsi e opportunità per la formazione dei giovani artigiani. AF-L'Artigiano in Fiera è, non da oggi, la nuova Campionaria di Milano, dove il grande pubblico può riscoprire i migliori prodotti dell 'uomo, quelli del suo lavoro. E dove le famiglie possono trascorrere momenti di serenità. Come accadeva, fino agli anni Venti, lungo i Bastioni di Porta Venezia, quando la prima Campionaria era diventata il luogo d'incontro delle persone di ogni ceto sociale. Oggi AF -L' artigiano in Fiera, nel solco della Campionaria di Milano, propone ai suoi visitatori una gamma di servizi davvero straordinaria. A partire dai 32 ristoranti dove si possono degustare i piatti della tradizione enogastronomia lombarda, italiana ed europea ma anche degli altri paesi del mondo. Accanto ai ristoranti le eccellenze alimentari, da acquistare, negli stand dedicati ai prodotti della tipicità regionale. Per le famiglie, nella Casa di Susanna Messaggio, sono in programma piacevoli spettacoli ed un simpatico kinderheim, per ospitare i più piccoli. .Una manifestazione, nel solco della tradizione e, al tempo stesso sempre nuova. www.lartigianoinfiera.it  . "... 

IL MONDO 10 AMA IL QUARIT LO METTE IN MOSTRA" DAL 30 NOVEMBRE ALL'8 DICEMBRE IL QUARIT PORTA IL MEGLIO DELLA PRODUZIONE ARTIGIANALE SICILIANA A "AF - L'ARTIGIANO IN FIERA" 
Roma, 28 novembre 2002 -"... il mondo lo ama il Quarit lo mette in mostra" è questo lo slogan che caratterizza la presenza del Quarit -Consorzio Italiano per l' Artigianato di Qualità all'edizione 2002 di "Af -L ' Artigianato in Fiera", che si svolgerà dal 30 novembre all'8 dicembre presso la Fiera di Milano. Il Consorzio Italiano per l'Artigianato di Qualità- Quarit S.c.p.A. è una società consortile per azioni costituita nel 1990 da Enti pubblici (Regioni, Camere di Commercio, Enti di promozione a partecipazione regionale) per rispondere alle esigenza delle imprese artigiane nel settore della promozione, in Italia ed all'estero, delle loro produzioni. Il Consorzio è nato per l'iniziativa di alcune Regioni italiane e di alcune Camere di Commercio. Per la partecipazione a "Af -l ' Artigiano In Fiera", che viene realizzata in collaborazione con l'Ufficio Eventi di Fiera Milano SpA, il Quarit ha selezionato 15 imprese rappresentative delle diverse tipologie di artigianato artistico e di qualità siciliano. Sabato 30 novembre, in occasione dell'apertura di "Af -L ' Artigiano in Fiera", lo stand Quarit sarà inaugurato alla presenza di Pippo Baudo, testimoniaI d'eccezione, e di autorità e personalità del mondo della cultura, dello spettacolo e delle categorie produttive. Saranno presenti l' Assessore all'artigianato della Regione siciliana, on.le Michele Cimino, il vicepresidente della Provincia regionale di Catania, dott. Francesco Seminara e il vicepresidente dell ' Assemblea regionale siciliana, on.le Salvo Fleres. Al termine dell'inaugurazione si svolgerà, presso il Palazzo Cisi di Fiera Milano, una presentazione per illustrare il programma promozionale del Quarit per l'anno 2003. Le 15 imprese partecipanti saranno inserite in uno spazio di circa 450 mq, realizzato su progetto dell'architetto D' Alessandria, all'interno del Padiglione 22- stand F01/F13. L 'allestimento si presenta con due grandi portali in legno (due ingressi da ml 6,00) che fanno intravedere lo spazio interno ed invitano all'ingresso nelle due piazzette. L 'ingresso dà la sensazione di entrare in una piccola oa$i verde all'interno del contesto urbano; in questa oasi verde, le aziende artigiane (vero polmone verde e vitale del tessuto imprenditoriale italiano) espongono le loro produzioni di qualità inserite in uno schema libero, almeno apparentemente (in realtà ogni impresa disporrà di un modulo di base 12,00 mq). Una serie di alberi in un "giardino mobile", cioè su basi in legno con ruote, completano la vista delle piazzette interne. 

Pagina 1   Pagina 2   Pagina 3   Pagina 4  Pagina 5  Pagina 6

Titoli      Home    Archivio news