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SABATO
30
NOVEMBRE 2002
pagina 3
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LE "STREGHE BUONE" DELLO
SCILIAR VANNO AL MERCATINO DI NATALE DI BOLZANO
Bolzano, Piazza Walther, anno del
Signore 2002. L'Avvento qui ha l'atmosfera della vera vigilia di Natale.
Quella dei ricordi d'infanzia e delle magiche attese, dei bagliori
sull'abete e dei canti, quello della cometa e dei pastori, della neve e del
dolce suono delle ciaramelle. Quello che rallegrerà l'anima e illuminerà
di sorrisi di cielo il volto dei bambini e farà luccicare gli occhi dei
genitori dalle ore 17.00 del 29 novembre al 23 dicembre (lunedì - sabato
dalle 10.00 alle 20.00; domenica e festivi dalle 9.00 alle 20.00). Per
l'undicesimo anno, il Mercatino di Natale di Bolzano chiama a raccolta 80
espositori che propongono i prodotti della tradizione natalizia altoatesina:
fantasiose decorazioni per l'albero di Natale, idee regalo in legno,
pregiate creazioni in vetro e ceramica, stoffe tradizionali, pasticceria
finissima e gustose specialità gastronomiche. Quest'anno, tra cavalli e
carrozze che riportano le vie del centro ai bei tempi antichi, tra i palazzi
barocchi e gotici, orgoglio di Bolzano, melting pot culturale dell'estremo
Nord d'Italia, tra le vetrine pazze di luce e di colori, tra ricordi
medioevali e venti di novità mitteleuropee arrivano anche Lorenza Avena e
il suo Consorzio Alpe di Siusi-Altipiano dello Sciliar. I maghi
dell'accoglienza sull'Altipiano più bello della cinta dolomitica, quello
delle streghe buone. Non arrivano a bordo di una slitta trainata da renne, né
li annuncia l'allegro tintinnare di campanellini d'argento, ma i fantastici
doni che recano sembrano usciti, pari pari, dal generoso sacco di Santa
Klaus. Proprio davanti all'edificio che ospita l'Azienda di soggiorno
bolzanina è stata allestita una baita di montagna che rappresenta il
Consorzio Turistico dell'Alpe di Siusi - Altipiano dello Sciliar e anche la
Val Gardena. Sembra proprio una vera stube: non manca nulla, compreso
l'orologio a cucù e la streghetta, simbolo dello Sciliar. E che cosa
succederà? Meraviglie! Anzi dolcezze! Quelle uscite dalle abili mani di
"streghe" della cucina sudtirolese. Ogni giorno (tranne il lunedì),
nel tardo pomeriggio (l'ora dei sortilegi) lo stand si animerà di golosi
alle ricerca di cose buone: i krapfen dell'altipiano
dello Sciliar e della Val Gardena, una specie di crostoli ripieni di
marmellata di frutta secca e semi di papavero. Proviamoli e snobbiamo per
una volta diete e problemi di linea. Ne vale la pena! E, per chi preferisce
il salato al dolce, una fantastica merenda con speck e schuttelbrot, il
tipico pane dell'Alto Adige-Südtirol. Dalla Val Gardena arriva con legni,
scalpelli e bulini (non è forse di estrema attualità Pinocchio?), un
intagliatore che ci insegnerà i segreti della sua arte.. L'ora del tè sarà
un momento indimenticabile con le erbe del Pflegerhof, incantati dal
"Video delle streghe". Qualche "fata" dello Sciliar ci
insegnerà a dar forma alle "streghette" in panno e preparerà per
noi le "Potschn", le calde pantofole in feltro. Da un incaricato
delle Poste Italiane i collezionisti potranno procurarsi lo speciale annullo
dell'Avvento (ultime due domeniche: 14 e 22 dicembre). Nella baita potremo
imbustare la lettera del concorso ufficiale del Mercatino e ottenere
informazioni e cataloghi delle proposte invernali Val Gardena e Sciliar. Non
sarà difficile decidere dove passeremo le nostre prossime vacanze sulla
neve! Per informazioni: Consorzio Turistico Alpe di Siusi - Altipiano dello
Sciliar Rosengartenstr. 2 - Via Catinaccio 2 39040 Siusi allo Sciliar Tel.
0471 704122 - Fax 0471 704199 E-Mail info@schlerngebiet.com
info@sciliar.com
FANTASTICA DOMENICA (1° DICEMBRE) CON
IL "SIGNORE DEI BURATTINI"
Impareggiabili burattini! Pezzi di legno e di cuore in grado di opporre alla
fredda e un po' troppo cinica tecnologia computerizzata un incredibile
candore d'altri tempi, al "volume di fuoco" del video e agli
effetti più veri del vero, qualche nasone rubizzo, un paio di baffoni,
un'arlecchinata di costume. E sotto il vestito...una mano d'uomo e una,
cento, mille voci emesse dalla stessa ugola geniale. Una favola antica che
si ripete per i visitatori piccoli e grandi al numero 3/a di via Melloni, a
Parma, città che ama chi le regala un sorriso. All'interno dei circa 300
metri quadrati che racchiudono la storia di un sogno, quel "Castello
dei Burattini - Museo Giordano Ferrari" nei Musei Civici di San Paolo,
si terranno domenica 1° dicembre, alle ore 10.30 e alle ore 15.30, le
cosiddette "conferenze-animazione", straordinarie visite guidate
in forma di spettacolo a cura della "Compagnia Ferrari". Un
pubblico fatto, come un tempo, di bambini e di genitori, che
nell'accompagnare i figli trovano l'alibi più bello per spegnere i
cellulari e perdersi nel regno di Fantasia. "Viaggiare" in cinque
stanze museali tra straordinari pezzi di artigianato, impagabili anche per
il loro valore storico, simbolico e perché no, sentimentale, ricevendo
informazioni uditive e visive di prim'ordine, significa percepire come una
vibrazione dell'anima curiosità, storia e tradizioni popolari, costume,
passioni, e risate. Il tutto rappresentato da un patrimonio di 1.500 tra
marionette e burattini, 400 scenografie, 200 copioni manoscritti e circa 400
volumi sul teatro di figura, oltre a opere del '700 e dell'800, manifesti,
locandine e oggetti di scena. Una dotazione totale di circa 3.000 pezzi
esposti secondo un turn over programmato. Il "Signore dei
Burattini" Gimmy Ferrari, una versione moderna e buonissima del
collodiano Mangiafuoco, racconta e spiega, ma fa anche vivere le sue
creature (e se la folta e lunga barba trema per lo sdegno è quando gli
dicono che Pinocchio è un burattino, invece che una marionetta). Ma non è tutto: nelle le Stanze di San Paolo è stato aperto
il Centro Studi del Museo dove è possibile consultare: 285 copioni (la
maggior parte manoscritti) appartenuti a vari burattinai e marionettisti
italiani; il fondo dei volumi (circa 400) sul teatro d'animazione; il fondo
Ferrari con lettere, fotografie e locandine di burattinai e marionettisti
italiani e stranieri. Il Centro Studi in questa prima fase è aperto il
martedì dalle 8.30 alle 13.30 e il mercoledì dalle 8.30 alle 17 con una
pausa per l'ora di pranzo. Per accedere al Centro Studi è necessario
mettersi in contatto col personale del Castello dei Burattini. Una
telefonata che vale un bel sogno d'oro da regalare ai nostri bambini.
Per informazioni e prenotazioni rivolgersi al Castello dei Burattini,
Via Melloni 3/a, tel. 0521.239810. Prezzo: 2,50 euro. Dai 3 ai 14 anni e
oltre i 60 anni: 1,50 euro. E-mail: castellodeiburattini@comune.parma.it
www.comune.parma.it/castellodeiburattini
LIBRI : IL TOURING CLUB ITALIANO
PRESENTA AFGHANISTAN TESTI DI ETTORE MO FRANCO FARINELLI, PIERRE CAMION
FOTOGRAFIE DI LUIGI BALDELLI
Un Paese lontano, misterioso, apparso alla ribalta mondiale per tragici
fatti legati a guerra e terrorismo. Ma cos'è davvero l'Afghanistan? Ettore
Mo, celebre e amato cronista di guerra del Corriere della Sera, e Luigi
Baldelli, fotoreporter che da anni lo accompagna nei suoi viaggi, svelano i
lati nascosti, la vita quotidiana, gli splendori e le rovine del Paese e
della sua capitale Kabul. Alla cronaca avvincente di Mo, accompagnata dal
toccante bianco e nero di Baldelli, si aggiunge un'accurata descrizione
storico-geografica scritta da Franco Farinelli, uno dei massimi studiosi
italiani del territorio afgano, illustrata da spettacolari panoramiche a
colori. Completa il volume una vera rarità: il repertorio dei capolavori
artistici e archeologici che fanno dell'Afghanistan uno dei territori più
ricchi e interessanti del mondo orientale, scritto da Pierre Cambon. Martedì
10 dicembre 2002 ore 18.00 Sala
Convegni Touring Club Italiano
Corso Italia 10 Milano.
Intervengono: Roberto Ruozi presidente del Touring Club Italiano; Ettore Mo
giornalista del Corriere della Sera; Aldo Colonetti direttore dell'Istituto
Europeo di Design; Franco Farinelli geografo e storico.
IL MENSILE "AGRITURISMO, NATURA
& SAPORI" VI ASPETTA AD AF - L'ARTIGIANO IN FIERA
Dopo il successo ottenuto grazie alla partecipazione all'Expo dei Sapori di
Milano, "Agriturismo, natura & sapori", mensile rivolto agli
appassionati della natura e delle tradizioni del nostro Paese, dà
appuntamento ai suoi sempre più numerosi lettori alla manifestazione "AF
- L'Artigiano in Fiera" - Fiera Milano, dal 30 novembre all' 8 dicembre
- Stand 13/2 - F06. Massimo Morandi, Direttore Responsabile di
"Agriturismo, natura & sapori" dichiara: "La presenza ad
"AF - L'Artigiano in Fiera" è l'ultima delle iniziative
promozionali del nuovo mensile edito dalla casa editrice Top Press".
Continua Massimo Morandi "I risultati di vendita dei primi due numeri
della rivista sono stati estremamente incoraggianti e ci confermano di aver
colpito nel segno rispondendo alle reali esigenze dei lettori. Conferme,
inoltre, arrivano dal fronte pubblicitario dove aziende di rilievo compaiono
oramai tra i nostri inserzionisti". "Agriturismo, natura &
sapori" è una rivista strutturata in varie sezioni che trattano
diversi argomenti. Ogni mese, infatti, gli inviati visitano per i lettori
numerosi agriturismo sparsi sul territorio italiano, indicando le attività
che vi si possono praticare, i prodotti tipici da gustare e i luoghi da
visitare. Non mancano le offerte più interessanti per chi è in cerca di
una vacanza all'ultimo minuto, con prezzi, descrizioni delle strutture e
loro recettività. Grande spazio è dato ai sapori regionali, alle specialità,
alle ricette e alle sagre di paese. Nella rubrica "Country Bazar"
è possibile, inoltre, trovare tutti i prodotti necessari per chi vive a
contatto con la natura. Particolare attenzione è data, infine, alle Terme
d'Italia, le più importanti fonti naturali di salute. "Agriturismo,
natura & sapori" è distribuita ogni mese nelle edicole di tutta
Italia. Oltre al mensile
"Agriturismo, natura & sapori", Top Press pubblica
"Cellulare Magazine", mensile sul mondo della comunicazione
mobile, "i Test", trimestrale di prove tecniche per il mondo
consumer e www.cellulare-magazine.it, portale on-line sull'universo delle
tlc. Fra le collaborazioni di maggior prestigio, si segnala una striscia
settimanale di 12 minuti dedicata al mondo della tecnologia che va in onda
ogni lunedì sera su "Radio 24" nel corso della trasmissione
"2024 Internet, scienza e tecnologia" condotta da Enrico
Pagliarini.
FUNZIONALE E MODERNO CENTRO CONGRESSI
NELL'ALBERGO A FIRMA METHA HOTEL GROUP SEMINARI E RIUNIONI DI LAVORO ALL'HOLYDAY
INN VERONA CONGRESS CENTRE VERSATILITÀ DEGLI SPAZI E TECNOLOGIA
ALL'AVANGUARDIA PER INCONTRI DI LAVORO DI SUCCESSO
L'Holiday Inn Verona Congress Centre, la struttura veneta gestita da METHA
HOTEL GROUP, è anche un punto di riferimento per l'organizzazione di
qualsiasi tipologia d'evento grazie al suo funzionale e moderno Centro
Congressi. Il successo di riunioni ed incontri di lavoro, conferenze e
seminari, è garantito dalla versatilità degli spazi, dall'utilizzo di
attrezzature all'avanguardia (presentazioni grafiche, video proiezioni,
video conferenza, traduzione simultanea) nonché dall'assistenza di
personale qualificato. Uno staff giovane, cordiale ed efficiente, con
un'esperienza internazionale, un know-how e una professionalità acquisita
negli anni, è, infatti, a disposizione del cliente per fornire
quell'assistenza necessaria per la perfetta organizzazione dei vari meeting.
Il Centro Congressi dispone di tre sale convegni - Catullo, Damasco e Verde
- che permettono molteplici soluzioni in funzione delle diverse esigenze
grazie alla loro versatilità. La sala Verde ha una capienza di 60 posti,
mentre la sala Catullo - a cui si accede direttamente dalla hall - può
ospitare fino a 180/200 persone con la disposizione a platea. La sala
Damasco, che ha una capienza di circa 15 posti, è più adatta per incontri
di lavoro ristretti e cene riservate. Le sale si presentano oggi
completamente rinnovate: sono state, infatti, apportati modifiche e
rifacimenti, che rientrano nel piano globale di ristrutturazione dell'intera
struttura e che hanno coinvolto i rivestimenti, i punti luce (impianto con
controllo graduale di luminosità) e la pavimentazione. L'Holiday Inn è
situato in posizione strategica all'uscita del Casello Verona Est
dell'autostrada A4 Milano-Venezia, dista soli 10 minuti dal centro storico
della città e si trova in vicinanza degli aeroporti di Verona, Venezia,
Bologna e Milano Dispone di 132 camere moderne e confortevoli completamente
rinnovate oltre che di 3 sale convegni per una capienza massima di 260
persone dotate di attrezzature tecniche all'avanguardia, di un ristorante
con ingresso indipendente dove si possono gustare i piatti della cucina
tradizionale mediterranea, di un fitness centre, di un ampio parcheggio ed
un garage gratuito.METHA HOTEL GROUP è una società italiana di gestione
alberghiera che si distingue per aver adottato, tra le prime in Italia, la
formula multimarchio. Il core business dell'azienda si esprime nello
sviluppo di alberghi in franchising per i più importanti marchi
internazionali, nella gestione diretta di alberghi, nell'individuazione di
aree per realizzare nuove strutture, nella ricerca di partner e nella
valorizzazione delle risorse. Per informazioni:METHA HOTEL GROUP: Tel. 0541
50161 Holiday Inn Verona Congress Centre: Tel 045 995000
GEMINE MUSE 2002: APPUNTAMENTO CON L'ARTE CONTEMPORANEA A
MILANO AL CASTELLO SFORZESCO DAL 30 NOVEMBRE UN PROGETTO CULTURALE CHE VEDE
COINVOLTE ALTRE 23 CITTA' ITALIANE
Il Settore Giovani con il
Settore Musei e Mostre ? Civiche Raccolte d'Arte
-del Comune
di Milano,
inaugura al
Museo d'Arte
Antica del Castello
Sforzesco Gemine
Muse 2002, il nuovo network per l'arte contemporanea che
vede protagonisti
- dal
30 novembre al 2 febbraio 2003 - 28 musei di 24
città italiane con oltre 40 artisti scelti da 25
critici. La città di Milano è infatti parte attiva dell'iniziativa
promossa dall'A ssociazione GAI - Giovani Artisti Italiani - e da CIDAC -
Associazione delle Città d'Arte e Cultura -, con la collaborazione del DARC
- Direzione Generale per l'Architettura e l'Arte Contemporanee, Centro
Nazionale per le Arti Contemporanee del Ministero per i Beni e le Attività
Culturali, insieme al Comune di Milano, Settore Giovani e Settore Musei e
Mostre-Civiche Raccolte d'Arte. Gemine Muse ha come obiettivo quello di
mettere in relazione la prestigiosa tradizione
artistica italiana con la sensibilità degli artisti esordienti,
oltre a
quello di sperimentare una nuova rete di spazi che si aprono alla
ricerca dei linguaggi
contemporanei. I giovani artisti esporranno una loro creazione
che trae ispirazione da
un'opera presente nel museo, dando così un'interpretazione
inedita e
spiazzante del
lavoro degli
illustri "colleghi" del passato. Grazie
infatti alla
collaborazione e al supporto attivo delle istituzioni della
città di
Milano, dal 30 novembre
il Castello Sforzesco proporrà - oltre alle prestigiose sale - un nuovo
percorso artistico, quello suggerito dal
giovane Riccardo Previdi, scelto per Gemine Muse dalla curatrice
Laura Barreca. Riccardo Previdi
si è confrontato con la
Pietà Rondanini, presente nella sala degli
Scarlioni del Castello, con un'opera il cui titolo è PALCO. La Pietà,
opera ultima di Michelangelo e manifesto teorico del non-finito, ha
suscitato nell'artista una riflessione sull'idea di spazio e sulle modalità
di interazione con esso. "Palco"
è una struttura modulare in legno, illuminata dall'interno da tubi
fluorescenti al
neon il
cui flusso impalpabile dissolve i limiti fisici della forma e fa
della pedana uno spazio sospeso e leggero. Nel
giorno dell'inaugurazione
della mostra, il 30
novembre dalle ore 18 alle ore
20, "Palco"
si avvarrà
della collaborazione di un trio di
clavicembalisti neodiplomati
del Conservatorio di Milano, che eseguirà un repertorio di brani di
musica classica del 600, con strumenti originali messi
a disposizione dalle Civiche
Raccolte di Arte Applicata, così da ricreare
una atmosfera vagamente
irreale ed indefinita, dove le opere in mostra possano avvicinarsi
idealmente. In quanto
modificabile nella
forma e
nelle dimensioni,
"Palco" è una struttura
aperta e
nomade, pronta
ad accogliere
nuove aggiunte
e variazioni, così incompiuta come il capolavoro con cui si
confronta.
Registrata da
video, infatti, l'esecuzione
musicale del 30 novembre verrà
ad aggiungersi,
nella riproposizione dei giorni seguenti, alla precedente
performance del
duo di musica elettronica BHF, co-autori della precedente
esibizione di "Palco". Gemine Muse 2002
consegna al pubblico una duplice opportunità, quella di visitare i
beni artistici della propria città, come il Castello Sforzesco e quindi
di conoscere
le origini della storia dell'arte
italiana e quella diffondere attraverso
una rete
di 28 musei lo
scenario dei giovani
emergenti. Saranno
video, opere,
installazioni, realizzazioni
sonore, performance a stabilire
le diverse
declinazione tra
tradizione e
innovazione. La
mappatura dei nuovi punti di vista artistici viene raccontata in un catalogo
bilingue, che consentirà di approfondire i lavori, gli artisti, i critici e
i "set" museali di Gemine Muse. Gli effetti artistici del progetto
Gemine Muse sono presentati non soltanto in
loco o
raccolti nel
catalogo, ma
disponibili sul
sito www.giovaniartisti.it
Percorsi reali
e virtuali sono proposti
on line, insieme ad
altre informazioni, approfondimenti, news sulla giovane arte italiana.
L'intervento presentato
a Milano,
accolto dal Museo di
Arte Antica del Castello Sforzesco,
segna una
nuova inclinazione e un
nuovo impegno da parte della
direzione artistica
del museo.
Una realtà
espositiva istituzionale, che desidera oggi rivolgersi ad un pubblico
diverso, curioso e che riconosce il ruolo attivo e catalizzatore
dell'artista contemporaneo. Gemine Muse rappresenta
una sfida lanciata dall'Associazione Gai e dall' Associazione
CIDAC: un appuntamento che si avvia a consolidare le attività volte
alla promozione
e alla valorizzazione
della nuova scena artistica nazionale,
oltre ad affermare un
modello culturale innovativo. Un network di 24 città che desidera crescere,
anche grazie alla passione degli artisti -
guidati dalla
curatrice Virginia Baradel - che hanno donato alle opere del passato
un linguaggio più aderente alla realtà contemporanea. Nel corso della
manifestazione - dal 30 novembre 2002 al 2 febbraio 2003 , il Museo di Arte
Antica del Castello Sforzesco osserverà i seguenti orari:9.30-17.30. Chiuso
il lunedì. L''ingresso è gratuito. Info: 02 88464101 e-mail: giovani.promoculturale@comune.milano.it
Via Marconi 1 ? Milano
VIA ANDRASSY E ZONA VINICOLA DI TOKAJ
ENTRANO NEL PATRIMONIO MONDIALE UNESCO
L'Ungheria annoverava già nel prestigioso elenco ben sei suoi tesori
culturali e naturali: il Lungo Danubio e il Castello di Buda (1987); il
villaggio di Holloko (1987); le grotte di Aggtelek (1995); l'abbazia
benedettina di Pannonhalma (1996); il Parco Nazionale dell'Hortobagy (1999)
e il cimitero paleocristiano di Pecs (2000). Budapest: la Via Andrassy
La Via Andrassy, che parte dalla centralissima piazza Deak e arriva
fino alla Piazza degli Eroi, è frutto di un piano urbanistico
dell'Ottocento. Il tratto della via più vicino al centro è caratterizzato
da eclettici palazzi in stile neorinascimentale a 3-4 piani. Il tratto
centrale è invece più largo, con due corsie di servizio laterali,
originariamente ricoperte di sampietrini in legno per il transito dei
nobili. Sul terzo tratto, poi, vi sono palazzi con piccoli giardini o grandi
ville in mezzo a parchi. Tra gli edifici più imponenti della via sono da
ricordare il Teatro dell'Opera, il Palazzo Drechsler e l'Accademia di
Musica. Sotto Via Andrassy corre la Metropolitana 1, prima metropolitana del
continente inaugurata nel 1896 e oggi riportata ai colori del suo arredo
originario grazie a recenti lavori di restauro. La zona vinicola di Tokaj
"Tokaj" è in tutto il mondo il nome di un pregiato vino,
che deve l'eccellenza della sua qualità soprattutto al particolare
microclima, al suolo di origine vulcanica, alla felice posizione collinare
dei vigneti ed al vapore autunnale delle acque dei fiumi Bodrog e Tibisco (Tisza).
L'invecchiamento di questo vino è favorito dall'ottimo legno delle botti,
ricavato da querce della zona, e dalla particolare muffa che si trova sulle
pareti delle cantine. Fino a tempi recenti, il "Tokaj" veniva
considerato anche come medicinale. Il re di Francia Luigi XIV lo soprannominò
"re dei vini, vino dei re". Nel corso dei secoli la zona è stata
abitata da diverse popolazioni - sassoni, svevi, polacchi, rumeni, armeni,
ebrei - che hanno dato ciascuna un peculiare contributo alla vita economica
e sociale, tecniche di viticoltura incluse. Una tale differenza di etnie è
ben riconoscibile nell'architettura civile e religiosa della zona. Protetta
già dal 1737, quando un decreto reale la dichiarò - prima al mondo -
riserva vinifera, la zona di Tokaj-Hegyalja vive di una tale sintonia e
intreccio tra natura, ambiente, cultura e tradizioni storiche, da essere
considerata d'interesse universale. Internet: www.turismoungheria.it
MOSTRA "SIX WONDERFUL DAYS"
UN INVITO AL VIAGGIO SULLE GRANDI NAVI ITALIANE - GENOVA, 12 DICEMBRE
2002/16 FEBBRAIO 2003.
La Liguria ha sempre fondato gran parte della sua economia sui vari aspetti
della navigazione marittima, sia in quanto sede di importanti cantieri di
costruzione e demolizione navali, sia quale punto di imbarco per molte rotte
di collegamento con il bacino del Mediterraneo e con le Americhe. Più
recentemente si è riproposta quale base di partenza per crociere o punto
intermedio delle stesse per la visita a località della nostra costa.
Nell'ambito di una iniziativa più ampia, che sul tema coinvolge diverse
amministrazioni, la Regione Liguria presenta questa mostra come primo evento
realizzato in prospettiva dell'appuntamento
"Genova 2004". Attraverso le immagini di promozione si
ripercorrono le tappe fondamentali dello sviluppo delle compagnie di
navigazione italiane: da una ricognizione sulle attività delle società di
armamento che operavano già alla fine dell'800 sino alla prima guerra
mondiale, si arriva al primo periodo di eccezionale sviluppo di tutte le
società nazionali negli anni tra le due guerre e nel periodo post-bellico
fino agli anni '60. Allo stesso tempo il materiale promozionale delle linee
di navigazione, comprendente manifesti, bozzetti esecutivi, tempere,
cartoline, brochure e depliants, testimonia l'evoluzione del gusto nel campo
della grafica all'interno del periodo preso in esame. Gli eleganti depliants
e brochure descrittivi delle navi rivestivano un ruolo non secondario nella
rappresentazione della vita di bordo: la loro illustrazione era infatti
affidata ad artisti famosi (Craffonara, Lenhart, Quaiatti, Dudovich,
Boccasile) con il compito di "invitare al viaggio" attraverso
l'interpretazione grafica degli interni e delle varie attività, passatempi,
giochi, sport, balli. All'interno del percorso verranno esposti alcuni
elementi di arredo, pannelli decorativi, servizi da tavola, quale
testimonianza dei cambiamenti del gusto del Novecento: dal fastoso
eclettismo dello Studio Coppedè di Firenze fino alle soluzioni moderne di
G.Pulitzer, Gio Ponti, N.Zoncada, A.La Padula. varie forme di comunicazione
adottate nel corso del tempo e la rappresentazione della vita di bordo
verranno documentate attraverso l'esposizione di oggetti di uso quotidiano,
quali servizi da tavola, servizi da caffè, argenteria e posacenere, di
souvenirs e di gadgets che non solo svolgevano nel corso del viaggio una
funzione promozionale, ma dovevano lasciare anche un'indimenticabile ricordo
al passeggero dei "meravigliosi" giorni trascorsi a bordo. "Six
Wonderful Days" è la scritta che appare sul bozzetto del 1932 di
Giovanni Patrone per il manifesti pubblicitario delle due ammiraglie della
flotta passeggeri italiana, il "Rex" e il "Conte di
Savoia". I sei meravigliosi giorni erano quelli necessari per
raggiungere New York da Genova. Genova, Museo dell'Accademia Linguistica di
Belle Arti - Salone delle Grida, Palazzo della Borsa Nuova,12 dicembre/16
febbraio 2003. Orari 10/19 - lunedi chiuso. Ingresso gratuito.
VACANZE CON I "FIOCCHI" AL FANES DOLOMITI
WELLNESS HOTEL
Siete tra coloro che d'inverno in montagna non toglierebbe mai gli sci ai
piedi? O appartenete invece alla categoria di persone che apprezza di più
la neve vista dalla finestra, al caldo di un caminetto, vezzeggiati dalle
cure del personale di una Beauty Farm? Al Fanes Dolomiti Wellness Hotel
(****) di San Cassiano (Bz) è possibile fare entrambe le cose, stare tutto
il giorno sulle magnifiche piste da sci dell'Alta Badia oppure decidere di
trascorrere l'intera giornata a scoprire le meraviglie dell'area benessere
dell'hotel. Pelle idratata per tre mesi con il bagno speciale di crema e
olio di enotera. Per rilassare la muscolatura ottimi il bagno all'olio
fossile e i massaggi antistress, ayurveda e ayurveda-shirodhara.
Piscina riscaldata con vista sulle Dolomiti innevate: il "plus"
che il Fanes offre ai propri ospiti Idratazione totale della pelle del corpo per almeno tre mesi:
questi i risultati assicurati dal bagno di crema e olio di enotera (34
euro), uno dei trattamenti speciali che Ingrid Crazzolara, responsabile
dell'area benessere del Fanes Dolomiti Wellness Hotel, indica tra i più
richiesti dagli ospiti dell'hotel. Molto successo riscuotono
anche i trattamenti antinvecchiamento, che vedono l'impiego della
tecnica !QMS (a partire da 115 euro per il viso) e dei prodotti Maria
Galland (84 euro per la terapia viso Cocon). Considerati oramai dei
"classici", il bagno di latte (29 euro), emolliente e nutriente
per la pelle ed il bagno di fieno (35 euro), indicato per la cura di
reumatismi, infiammazioni e dolori articolari. Rilassamento totale per la
muscolatura del corpo grazie al "Bagno di steinöl" (22 euro),
olio fossile minerale che cura reumatismi e cervicale. Benèfici anche gli
effetti delle tecniche di cura orientali praticate nella Beauty Farm del
Fanes: i massaggi antistress ayurveda e ayurveda-shirodhara, eliminano
tensioni e rigidità muscolari, stimolano la circolazione del sangue e il
metabolismo del corpo. Non ultimo, rigenerano lo spirito. Chi ama la sauna
ha di che scegliere: dalla sauna turca a quella finlandese, dal bagno Kneipp
al pozzo d'acqua ghiacciata, dalla vasca singola alla piscina per
l'idromassaggio. Chi invece, alle grandi temperature, preferisce il tepore
di un caminetto, può rilassarsi nella "Palsa", arredata con
confortevoli letti ad acqua. Perfetta per chi vuole ammirare le vette
innevate delle Dolomiti immersi nei caldi vapori dell'acqua, la piscina
esterna dell'hotel, riscaldata a 32° centigradi.
Settimane bianche Fanes in offerta speciale
Impianti nuovi di zecca e piste da sci per ogni gusto e disciplina sportiva.
Queste le credenziali per la prossima stagione invernale dell'Alta Badia, il
cui territorio è inserito nel circuito Dolomiti Superski. Tra le
agevolazioni che il Fanes Dolomiti Wellness Hotel prevede per gli sciatori
c'è il transfer gratuito per/da gli impianti di risalta. Oltre naturalmente
ad una serie di offerte soggiorno davvero competitive per il rapporto
prezzo/qualità del servizio offerto. Ecco qualche esempio:
Settimane pre-natalizie e Natale
Il piacere del wellness nell'atmosfera speciale dell'Avvento: dal 3 al
19.12.02 il Fanes propone l'offerta "7 gg al costo di 6",
trattamento mezza pensione + 6 gg Dolomiti Superskipass a partire da 650
euro a persona. Ideale per trascorrere il Natale in montagna la proposta
"Grande offerta tutto compreso" a partire da 916 euro a persona,
che comprende soggiorno con trattamento mezza pensione, 6 gg Dolomiti
Superskipass e, nel pomeriggio della Vigilia, vin brulé, castagne e pane
tirolese a volontà.
Gennaio-Febbraio 2003
"Settimane della neve farinosa": la formula, valida dal 4 al 18
gennaio, prevede 7 gg trattamento mezza pensione + 6 gg Dolomiti
Superskipass a partire da 840 a 867 euro a persona.
"Settimane clienti abituali": la formula, valida dal 18 al 25
gennaio, prevede 7 gg trattamento mezza pensione, un solarium a camera a
partire da 679 euro a persona.
"Settimane Vital": la formula, valida dal 25 al 22 febbraio,
comprende 7 gg di pensione speciale (colazione Vital con abbondante buffet,
intermezzo pomeridiano, menù serale a 4 portate, the alle erbe e succhi di
frutta a volontà) + pacchetto relax (bagno alle erbe, massaggio parziale,
esercizi di stretching e relax in piscina con istruttore) a partire da 784
euro a persona.
Marzo-Aprile 2003
"Settimane della neve granulosa": la formula, valida dall'8 al 22
marzo, prevede 7 gg di pensione speciale (colazione Vital con abbondante
buffet, intermezzo pomeridiano, menù serale a 4 portate, the alle erbe e
succhi di frutta a volontà) a partire da 686 euro a persona. Previsto
inoltre uno sconto del 15 cento su tutti i pacchetti Beauty & Vital
effettuati in questo periodo.
"Settimane speciali per le famiglie": la formula, valida dal 15
marzo al 12 aprile, prevede per i bambini che dormono in camera con i
genitori soggiorno gratuito (fino a 3 anni), il pagamento di 182 euro (fino
a 10 anni) e di 240 euro (sopra i dieci anni), pensione speciale inclusa
(colazione Vital con abbondante buffet, intermezzo pomeridiano, menù serale
a 4 portate, the alle erbe e succhi di frutta a volontà).
Prezzi al giorno a persona
L'hotel prevede un soggiorno minimo di 3 giorni. I prezzi per la stagione
invernale (3 dicembre 2002 - 21 aprile 2003) a persona al giorno,
comprensivi della mezza pensione, variano a seconda del periodo e della
tipologia di stanza. La camera doppia tipo A e B va da 85 a 142 euro;
la camera doppia Ladina va da 109 a 148 euro; la camera doppia Fanes
(con vasca idromassaggio) va da 109 a 148 euro. Possibilità di scegliere
anche tra: camera doppia Juniorsuite (da 122 a 163 euro), camera doppia Piz
La Ila (con salotto, da 130 a 178 euro), appartamento (da 80 a 119 euro
trattamento mezza pensione e da 196 a 330 euro a settimana con uso cucina).
11 febbraio 2003: a San Cassiano c'è la I^ edizione della sfilata di
cavalli con slitte e costumi ladini
Un tempo, nelle domeniche di Carnevale, i contadini dell'Alta Badia si riunivano nei centri dei paesi
per gareggiare con le slitte. Oltre alla velocità, per vincere contava
l'originalità dei costumi indossati, la bellezza della slitta e gli addobbi
del cavallo. Le gare vengono riproposte a La Villa anche oggi, ma in
versione notturna (2, 14, 28 gennaio e 25 febbraio 2003).
Martedì 11 febbraio alle 21, invece, nella zona pedonale di San Cassiano,
sempre in Alta Badia, si svolgerà la I^ edizione della sfilata di cavalli
con slitte e costumi ladini. Al corteo parteciperanno una cinquantina di
antiche slitte - alcune risalgono al 1700 - trainate da cavalli bardati
secondo i costumi tradizionali. Le coppie in gara indosseranno il costume
ladino, caratterizzato da giacca in panno rosso per gli uomini e cappelli a
forma di cipolla per le donne, mentre i
maestri di sci indosseranno divise e attrezzi sportivi che anno distinto i
vari periodi della storia dello sci. Saranno riproposte anche attività
agricole invernali, come il trasporto a cavallo di fieno e legname. Ad
allietare la giornata, anche le specialità culinarie ladine - panicia
(zuppa d'orzo), bales (canederli), turtres (frittelle ripiene di spinaci e
ricotta oppure crauti), furtaies (dolce degli sposi) servite negli stand
allestiti per l'occasione.
Speciale bambini
In ogni località dell'Alta Badia ci sono piste per bambini con tappeti
mobili per il trasporto a monte in massima sicurezza. Divertimento per i più
piccini anche ad alta quota grazie al Dolomites Fun Park al Piz La Ila
(oltre 2000 metri), dove c'è un attrezzato campo giochi con scivoli scavati
nella neve. Il Fanes Dolomiti Wellness Hotel offre ai genitori assistenza
gratuita dal lunedì al venerdì (16.00-21.00) e una sera la settimana anche
durante la cena.
INFO: Fanes Dolomiti Wellness Hotel - tel. 0471.849470 - www.hotelfanes.it
e-mail: hotelfanes@hotelfanes.it
STILE
DI CACCIALUIGI CACCIA DOMINIONI CASE E COSE DA ABITARE VERONA, MUSEO DI
CASTELVECCHIO, SALA BOGGIAN 7 DICEMBRE 2002 - 9 MARZO 2003
L'esposizione avrà luogo in sala Boggian e sarà
inaugurata il prossimo 7 dicembre sino al 9 marzo. La mostra, curata da
Fulvio Irace e Paola Marini, si colloca all'interno di una consolidata
attenzione nei confronti dell'architettura contemporanea da parte del Museo
di Castelvecchio (come testimonia anche la mostra dedicata, nel 2000, a
Carlo Scarpa) e si propone di presentare una panoramica antologica
sull'opera di Luigi Caccia Dominioni - che a Verona ha realizzato importanti
lavori -, prendendo in esame i due aspetti salienti della sua attività:
quello di architetto e quello di designer.
Il catalogo della mostra sarà edito da Marsilio Editori. Classe
1913, Luigi Caccia Dominioni è uno dei più brillanti e maturi architetti
della seconda generazione. Protagonista appartato della scena architettonica
sin dagli anni della ricostruzione, Caccia Dominioni si è qualificato come
uno dei più sensibili interpreti dell'arte del costruire come artigianato
"virtuoso", elaborando nel tempo una sorta di "stil
novo" capace di riecheggiare sonorità e timbri di un'idealizzata
lingua lombarda. La mostra, che si propone dunque come un omaggio critico
alle declinazioni di quello "stile", è suddivisa in tre sezioni,
che affrontano i progetti di architettura e di interni da un lato, e gli
oggetti di design dall'altro. La sezione dedicata alla figura di Luigi
Caccia Dominioni architetto è prevalentemente centrata sul tema
dell'abitare e analizza l'argomento sotto profili diversi, spaziando dai
nuovi interventi di edilizia residenziale, al restauro urbano, alle
ristrutturazioni di interni. È inoltre presente, sempre all'interno di
questa sezione, una significativa selezione dei numerosi progetti realizzati
dall'architetto nella sua lunga carriera. L'indagine retrospettiva si
propone di porre in una serie di casi-studio diversi apparati tematici, come
la casa dell'architetto in piazza Sant'Ambrogio (1947-49), l'edificio per
abitazioni in via degli Alerami (1963-66), gli edifici residenziali di via
Nievo (1955-56), di via Vigoni (1955-59), di via Santa Maria alla Porta
(1958-60), di via Massena (1958-63), di piazza Carbonari (1960-61), ma anche
l'edificio in corso Monforte (1963-64), il collegamento tra la chiesa di San
Fedele e la Chase Manhattan Bank, sempre a Milano (1968-70); le
ristrutturazioni di interni a Lomazzo (Como, 1954-57), dell'edificio per
abitazioni in via Gesù a Milano (1960-62), accanto alla Biblioteca Vanoni a
Morbegno (Sondrio, 1965-66) e alla sistemazione della Pinacoteca Ambrosiana
a Milano (1959-68); le sedi per uffici di corso Europa (1953-66), la Loro
Parisini in via Savona (1951-57), gli uffici Cartiere Binda (1963-70) e la
sede per la Società Cattolica di Assicurazione a Verona (1968-71 e
2000-2001). In particolare, la mostra mette in evidenza come a partire dal
secondo dopoguerra il lavoro di Caccia Dominioni abbia fornito un fortunato
modello abitativo negli anni del miracolo economico. Caratteristica
dell'architetto, infatti, è la compresenza, visibile in nuce già negli
anni della ricostruzione, di due temi formali forti: da un lato la facciata
asimmetrica rivestita in piastrelle lavabili di via Ippolito Nievo e piazza
Carbonari, luoghi di una riflessione rigorosa e fondativa sul tema
dell'abitazione "moderna"; dall'altro la rivisitazione sobria e
colta del Neoclassicismo lombardo presente, ad esempio, negli edifici di
corso Monforte e di piazza Meda, rivestiti in intonaco e cadenzati
ritmicamente dalle aperture simmetriche, veri e propri manifesti di un amore
per la tradizione costruttiva ed espressiva locale che segna profondamente
tutta la produzione dell'architetto. Modelli abitativi inediti per una
borghesia da poco affacciatasi alle soglie di un rinnovato benessere che,
pur scegliendo la dimensione del condominio, non rinuncia al senso della
privacy e all'individualità dei tagli abitativi, convivono così con
edifici di austera sobrietà, nati dallo studio dell'ambiente e dalla
frequentazione ininterrotta del genius loci, In omaggio al gusto
"artigianale" per la materia proprio di Caccia Dominioni, in
mostra verranno esposte alcune campionature di materiali e di particolari
architettonici (inferriate, parapetti, bugnati...) che esprimono
sinteticamente la cura del dettaglio e il lessico costruttivo così
caratteristici dell'opera dell'artista. Tema assai caro a Caccia Dominioni
è lo studio planimetrico degli edifici, tanto che egli ama autodefinirsi
"un piantista". Per questa ragione un settore della mostra verrà
dedicato all'esposizione delle piante. "La pianta - egli dice - è il
leit-motiv che regge tutta la composizione. Io mi sforzo sempre di conferire
una certa qualità alla casa, anche se piccola. Quello che cerco di fare è
di studiare percorsi minimi solo per i collegamenti strettamente funzionali
e di dare invece lo sviluppo massimo ai percorsi cosiddetti di
rappresentanza. Si ottiene perciò un tipo di razionalità aderente a una
particolare concezione dell'abitare; il sistema può apparire irrazionale se
considerato con criteri puramente pratici, ma a mio avviso è un elemento
per rendere più umana la casa". Nella sezione dedicata all'attività
di Caccia Dominioni designer, i progetti esposti intendono presentare una
selezione degli elementi di arredo studiati per le varie residenze e in
seguito entrati in produzione grazie al sodalizio instauratosi tra
l'architetto e alcune aziende come Azucena, Lualdi, Alessi. Spesso si tratta
di oggetti divenuti in seguito di gusto comune (apparecchi radio, maniglie,
lampade da tavolo, posate), pensati secondo una logica artigianale anche se
oggetto di produzione industriale. Le ricerche, in particolare nell'archivio
dell'architetto, hanno consentito lo studio di documenti inediti, disegni,
schizzi, prototipi, bozzetti per elementi decorativi, quali ad esempio i
pavimenti. Di questi ultimi saranno esposti in mostra alcuni di quelli
progettati con lo scultore Francesco Somaini, frutto di una stretta
collaborazione attiva sin dagli anni Cinquanta. Nell'allestimento della
mostra, curato da Mario Bellavite e Filippo Bricolo, su un'idea dello stesso
Luigi Caccia Dominioni, le pareti accoglieranno una documentazione sulle
architetture; appositi e originali espositori ospiteranno invece gli studi
planimetrici dell'architetto. Una sala sarà dedicata al progetto della
Pinacoteca Ambrosiana, emblema del legame tra la museografia di Caccia
Dominioni e quella italiana del dopoguerra, che si potrà contestualmente
rileggere attraversando il Museo di Castelvecchio dopo aver visitato la
mostra.
CON EUROSTAR E THALYS LA VACANZE
RADDOPPIANO. SE PARIGI NON BASTA, RAIL EUROPE OFFRE UNA POSSIBILITÀ UNICA:
COLLEGAMENTI ANDATA E RITORNO, COMODI E VELOCI, DALLA METROPOLI FRANCESE AD
ALTRE CAPITALI EUROPEE.
Che si tratti della vacanza di Capodanno, o di un weekend diverso dal
solito, Parigi è sempre Parigi, capitale dalle mille sorprese, dalla
bellezza raffinata, dal fascino multiculturale. Ma Rail Europe, distributore
dei prodotti delle Ferrovie Francesi e Britanniche, offre una possibilità
eccezionale: raddoppiare le proprie vacanze, grazie all'alta velocità di
Eurostar e Thalys. Collegamenti ferroviari comodi, veloci, moderni, l'unico
modo per lasciarsi Parigi dietro le spalle, e ritrovarla solo poche ore più
tardi, ma dopo aver visitato Londra, o Bruxelles, o magari anche Amsterdam.
Perché no ? Eurostar: Parigi - Londra in 3 ore. Se Parigi non basta, perché
non fare un salto a Londra ? E se di Londra avete già visto tutto, perché
non partire per Parigi ? Con i treni Eurostar, è facile, pratico, comodo.
Collegamenti andata e ritorno dal centro della metropoli francese al cuore
della capitale britannica, ogni 30 minuti, tutti i giorni. Grazie al tunnel
sotto la Manica. E grazie a Rail Europe ! Le tariffe Eurostar A/R
Parigi-Londra partono da soli Euro 95,00. Thalys: Parigi - Bruxelles in 1
ora e 25 minuti. La freccia rossa viaggia a 300 km all'ora diretta al cuore
d'Europa. Thalys annulla le distanze tra le più grandi capitali, abbrevia
il tempo del viaggio, moltiplica quello della vostra vacanza: oltre 20
collegamenti giornalieri tra cui scegliere, secondo le proprie preferenze,
con la massima flessibilità. Le
tariffe di Thalys A/R Parigi-Bruxelles scattano da soli Euro 54,00. Ma le
possibilità offerte dai treni Rail Europe non si fermano qui, perché i
treni Thalys vi permetteranno anche, sempre partendo da Parigi, di scoprire
città come Amsterdam, Colonia o Dusseldorf, sempre nella massima comodità,
sempre ad alta velocità. Per dare una marcia in più alla prossima vacanza,
per assaporare tutto il piacere di un viaggio rapido e confortevole
attraverso l'Europa, contatta Rail Europe.
ILPAESECHENONSAI.IT - UN SITO DOVERE
SCOPRIRE PAESI NUOVI....E VENIRE PREMIATI!
Simpatica iniziativa del Centro del Turismo:
è stato creato un sito che, attraverso una serie di immagini, sfida
il navigatore internet a giocare e a scoprire, appunto, il Paese che non si
sa, frammiste a quelle di un Paese già
conosciuto. Si possono vincere viaggi per un week-end ed anche per una
settimana. A tutti i concorrenti verrà comunque inviato un grazioso
omaggio. Ecco dunque: www.ilpaesechenonsai.it
LA CITTÀ DI ARONA E L'ASSESSORATO PER
LA CULTURA PRESENTANO SCATOLE !!! E ALTRO 15 DICEMBRE - 19 GENNAIO SALA
DELLE MOSTRE PIAZZA SAN GRAZIANO - ARONA
Si tratta di una mostra di scatole di latta cromolitografate e oggettistica pubblicitaria per
biscotti, cioccolato, caramelle e dolciumi dal 1880 al 1940
dalla collezione di Marco Gusmeroli a
cura di Adriana Chiari. Sin dal secolo scorso l'atmosfera del Natale
era allietata non solo da
giochi e regali costosi, ma anche da dolciumi e delizie alimentari, le cui
confezioni erano preziosamente
curate ed ammiccanti. La
vendita allora dei biscotti e dei generi alimentari in genere avveniva per
porzioni sfuse; la confezione regalo era riservata alle occasioni di festa e
con le sue ricercate e deliziose immagini rappresentava essa stessa un
gradito dono. Spesso le figure delle confezioni erano motivi per sognare,
descrivevano mondi "fiabeschi" lontani dalla faticosa realtà
quotidiana. Le scatole , dunque, erano un'occasione per sognare, per
alimentare desideri, uno spunto
per inventare storie, stimolando la fantasia dei bambini di allora Bisogna
tener conto che allora non esisteva il bombardamento di immagini
al quale siamo sottoposti noi oggi, non c'era la pubblicità con
feste e rassicuranti mulini, non finti
avventurosi esploratori. A volte si
conoscevano talune realtà o situazioni solo dalla lettura di libri e
almanacchi. Quante persone andavano a pattinare in eleganti abiti e
pellicce, quante facevano gite romantiche sul Tevere, quante avevano visto
un elefante...? Con la
mostra che vi proponiamo è nostro intento rievocare questa atmosfera magica e di
speranza , presentando una parte della
ricca collezione del dottor Marco Gusmeroli,
noto oculista aronese, che ha selezionato per noi antiche e preziose
scatole di dolci , biscotti, caramelle e cioccolata, oltre alle insegne e
agli oggetti pubblicitari, che accompagnavano tali prodotti La selezione
è orientata al periodo che va dal 1880 al 1940 al fine di ricreare
una atmosfera, il cui ricordo sta sbiadendo
nel tempo. Per dirla con Oriana
Fallaci " Il passato è una certezza , una concretezza , una realtà,
una scuola dalla quale non si prescinde,
perchè se si conosce il
passato, si capisce il presente
e si può costruire il futuro
" La mostra è
molto piacevole sia per il contenuto, riccamente iconografico, che per
l'allestimento e lo sviluppo
del percorso. Sono infatti esposte scatole e materiale pubblicitario
selezionato per la bellezza delle immagini
e per l'interesse da collezione, attentamente correlate da
descrizione didascalica relativa sia agli oggetti esposti che a dati di
carattere generale. Ad arricchire il percorso si aggiungono
divertenti notizie storiche e ricette di pasticceria. Per l'occasione
sono state stampate 2 serie di cartoline
con le immagini ricavate dagli oggetti
esposti,oltre che uno stupendo calendario con immagini pubblicitarie. A
tutti i visitatori sarà fatto dono di un biglietto di auguri offerto dalla
Cartiera di Nebbiuno, con la favola della scrittrice Camilla Moro Saporiti,
edita per l'occasione. Per
informazioni adriana chiari 348-2668458
e-mail :adriana.chiari@genie.it
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