NOTIZIARIO
MARKETPRESS
WEB
GIURIDICA
&
ECONOMICA
contributi di
GIOVANNI SCOTTI
e mail
scottigio@tin.it
LUNEDI'
9 DICEMBRE 2002
pagina 6
La nostra vetrina dei
PRODOTTI
ARTIGIANALI
e' aperta... visitatela
Entrate nell'
AREA
DELLE NOVITA'
troverete esposti molti
prodotti interessanti
L'esposizione dei
PRODOTTI
PER IL LAVORO
è aperta visitatela
|
REGISTRO DELLE IMPRESE: LA NORMATIVA
SUGLI INVII TELEMATICI
Lunedì 9 dicembre 2002: per effetto
dell'art. 3, comma 13, della Legge n. 448/01, tutti i soggetti societari
(società di persone, di capitali, cooperative, società estere con sede
secondaria nel nostro Paese), i consorzi con attività esterna e gli enti
pubblici economici non possono più utilizzare moduli cartacei, ma hanno
l'obbligo di inviare, telematicamente o su supporto informatico, le denunce
e le domande destinate all'Ufficio del Registro delle imprese delle varie
Camere di Commercio. Da oggi, quindi, tutte le loro domande di iscrizione o
di deposito, ed anche gli atti che le accompagnano, presentate al Registro
delle imprese devono essere compilate e redatte in formato elettronico
utilizzando l'apposito programma, denominato Fedra, sottoscritte con la
firma digitale, apponibile con il software Dike, e trasmesse poi per via
telematica. Il nuovo obbligo non riguarda gli imprenditori individuali ed i
soggetti iscritti al repertorio delle notizie economiche ed amministrative.
Con la circolare n. 3553/C del 29 novembre scorso il Ministero delle Attività
Produttive ha fornito ulteriori indicazioni attuative dell'art. 31, comma 2,
della Legge 24 novembre 2000, n. 340 come modificato dall'art. 3, comma 13,
della Legge 28 dicembre 2001, n. 448 e, soprattutto ha chiarito che le
società potranno presentare agli sportelli delle Camere di Commercio
domande e atti con la modulistica elettronica, anche senza la firma
digitale, fino alla fine di giugno 2003. La proroga ministeriale, fino a
luglio 2003, dell'obbligo di utilizzo della firma digitale è contenuta
nell'emendamento (approvato dal Senato il 3 dicembre scorso) al Decreto
legge n. 236/00 con il quale si stabilisce la necessità di un periodo
transitorio - fino al 30 giugno 2003 - per l'invio con firma digitale degli
atti societari. Il provvedimento dovrà essere approvato dalla Camera entro
il 28 dicembre.
REGISTRO
DELLE IMPRESE: LA FASE TRANSITORIA PER GLI INVII TELEMATICI
Di fatto nei prossimi sette mesi e fino a luglio 2003 le società potranno
scegliere una delle seguenti modalità di presentazione delle domande alle
Camere di Commercio. Le società già dotate di firma digitale possono
inviare le domande e gli atti on line con il dispositivo di firma digitale,
senza allegare documenti cartacei e versando on line l'imposta di bollo
seguendo le regole previste dal Decreto ministeriale 17 maggio 2002 e dalla
circolare delle Entrate n. 67/E del 7 agosto 2002. Con la carta di credito
si pagano i diritti di segreteria ed il diritto annuale per le nuove imprese
o per l'apertura di unità locali. Le società che non hanno ancora la firma
digitale possono inviare le domande e gli atti on line o su floppy. Se
inviano gli atti on line devono allegare i documenti in originale o copia
conforme, se utilizzano il floppy disk, devono allegare anche il materiale
cartaceo. Possono, pertanto, continuare ad applicare le attuali procedure
previste dal sistema Fedra, in base alle quali occorre allegare al floppy
una distinta di presentazione con le firme richieste in originale e gli atti
su carta. All'atto della consegna delle pratiche agli sportelli delle Camere
di commercio, gli amministratori di società o i loro incaricati faranno la
domanda necessaria per ottenere il rilascio della smart card, che
utilizzeranno per le pratiche successive.
LA
FIRMA DIGITALE
La smart cart citata nel precedente articolo è un tesserino tipo bancomat e
permette, con un lettore collegato al computer ed un apposito software, di
apporre la firma digitale, che è l'equivalente elettronico della firma
normalmente apposta su carta. Lo scopo della firma digitale è di permettere
la firma dei documenti, per l'accertamento della sua autenticità, la loro
cifratura, vale a dire la non leggibilità da parte di soggetti non
autorizzati - e l'invio della pratica amministrativa dal proprio computer,
senza doversi recare presso gli uffici destinatari dell'atto. Con la firma
digitale si garantiscono la validità, l'autenticità e l'integrità del
documento informatico. La firma digitale è una procedura basata su un
sistema di cifratura dati, è, cioè, una stringa di caratteri, che utilizza
il metodo della crittografia a chiavi asimmetriche, una privata ed una
pubblica, criptate e fra loro correlate, applicata ad un documento
informatico (qualsiasi tipo di file, messaggi di posta elettronica,
immagini, dati). La chiave privata, memorizzata sulla smart card,
utilizzabile solo con il codice segreto di protezione (pin), è conosciuta
solamente dal soggetto titolate che appone la firma sulle pratiche
telematiche. La chiave pubblica, conoscibile da chiunque, invece, è quella
utilizzabile per verificare la firma digitale ed è resa nota dall'Ente
certificatore all'interno del Registro dei certificati. Pur conoscendo la
chiave pubblica non è in alcun modo possibile dedurre quella privata.
Ulteriori informazioni sulla firma digitale possono essere trovate sul sito www.card.infocamere.it
L'IMPOSTA
DI BOLLO PER GLI ATTI TELEMATICI
Il Ministero delle Finanze, con il Decreto n. 127 del 17 maggio 2002, ha
chiarito che coloro che redigono gli atti telematicamente o su supporto
informatico, utilizzando la firma digitale, debbono pagare un importo
forfetario pari a € 41,32 per ogni pratica presentata, indipendentemente
dal numero di atti da depositare. Successivamente l'art. 5, comma 2 bis, del
Decreto legge 24 settembre 2002, n. 209, convertito con modificazioni, nella
Legge 22 novembre 2002, n. 265, ha disposto che saranno previste misure
diverse per le società di persone, quelle di capitali e le imprese
individuali. Un apposito decreto del Ministero delle Finanze dovrà recepire
tale disposizione e ridefinire le modalità di versamento dell'imposta di
bollo relativa, lo ribadiamo, agli atti trasmessi telematicamente o su
supporto informatico con la firma digitale.
TELEFONO
DONNA E
DOVE: CALENDARIO PER IL 2003
L'Associazione Telefono Donna, nata l'8 marzo 1992 per iniziativa di
Stefania Bartoccetti, è una ONLUS, iscritta al Registro Generale Regionale
delle Associazioni di Volontariato e di Solidarietà Familiare, fa parte del
C.N.D.I. (Consiglio Nazionale Donne Italiane) ed è affiliata al Conseil
International des Femmes (ONU). L'associazione, che ha ricevuto l'attestato
di Benemerenza Civica, opera con il patrocinio del Comune di Milano e della
Regione Lombardia, per ascoltare, capire e risolvere i disagi della donna e
della famiglia. Tramite l'ascolto telefonico offre il suo aiuto alle donne e
alle famiglie in difficoltà, affrontando i più disparati tipi di disagio:
dalla crisi esistenziale o domestica, alla depressione e alla solitudine,
dai problemi di comunicazione all'interno e al di fuori della famiglia ai
problemi di ordine legale o psicologico legati alla separazione o al
divorzio, fino ai casi di maltrattamento e di violenza psicologica. Oltre
46.000 casi, provenienti da tutta Italia, sono stati risolti grazie
all'intervento delle volontarie del servizio che operano dal lunedì al
venerdì tutti i giorni dalle ore 9.30 alle 18.30 in turni settimanali e che
seguono un apposito corso di formazione. Per poter fare qualcosa insieme,
per sostenere sempre di più l'universo femminile, dal 1999 è iniziata la
collaborazione tra Telefono Donna e Dove, che ha coinvolto le proprie
consumatrici nel cammino verso la solidarietà per donne meno fortunate,
devolvendo, per ogni prodotto acquistato in uno specifico periodo dell'anno,
parte del ricavato a Telefono Donna. Grazie al contributo di Dove
l'Associazione, nel 1999/2000, ha realizzato un numero verde, attraverso il
quale più di 18.000 donne hanno potuto usufruire del servizio
gratuitamente, nel 2001 è stato possibile offrire un ulteriore servizio,
grazie al quale uno specialista, (medico, avvocato, assistente sociale) è a
disposizione per rispondere in diretta ai quesiti specifici delle donne.
Dall'aprile 2002, inoltre, sempre grazie a Dove, Telefono Donna ha potuto
organizzare gruppi di auto aiuto in grado di affrontare in approfondimento i
disagi che affliggono più frequentemente l'universo femminile (violenza
domestica e maltrattamento psicologico, depressione, attacchi di panico,
mancanza di autostima, disturbi alimentari, convivenza con familiari
difficili). In occasione del decennale di Telefono Donna, Dove ha realizzato
un lungo viaggio nei centri commerciali delle principali città di tutta
Italia alla ricerca di donne "vere": dal mese di maggio è
iniziata l'avventura che, prima, ha dato vita ad un casting fotografico che
ha coinvolto più di 1000 donne, diventate modelle per un giorno, poi ha
portato alla selezione di 12 donne, provenienti dalle diverse città, con le
quali è stato realizzato un set fotografico tra Milano e Belgirate, ed
infine è stato realizzato il Calendario, nel quale, mese dopo mese, Dove
racconta il 2003 attraverso le piccole grandi emozioni quotidiane che ogni
donna vive e che il fotografo Pino Ninfa ha saputo cogliere con infinita
maestria attraverso l'occhio attento della sua macchina fotografica. Ogni
mese, ogni foto è accompagnata dalle citazioni di alcuni tra i personaggi
più conosciuti della storia, della scienza e della letteratura - da Simone
De Beauvoir a Leibniz, da Cicerone a Sepulvéda - che contribuiscono a
trasmettere in maniera più incisiva il significato e le emozioni racchiuse
in ciascuna immagine. Il Calendario Dove, che può essere acquistato con
un'offerta libera a favore di Telefono Donna, sarà disponibile presso i
nuovi Sportelli Rosa per il lavoro e presso la Libreria Rizzoli in Galleria
Vittorio Emanuele (Milano) oppure telefonando direttamente ai numeri di
Telefono Donna 02 64 44 30 42/3/4. Le offerte libere per sostenere
l'Associazione possono essere fatte sul c.c.b. n. 17796/1, Cariplo Ag. 17 di
Milano (ABI 6070 - CAB 1617), oppure sul conto corrente postale n°
22225205. Ulteriori informazioni sull'attività dell'Associazione possono
essere reperite via internet digitando l'indirizzo www.telefonodonna.it
ELETTROSMOG:
FINTA EMERGENZA
Il 27 novembre l'Associazione AMBIENTE EUROPA ONLUS ha affrontato, in un
affollato convegno svoltosi presso il Circolo di Via Marina 1 a Milano, il
problema dei rischi derivanti dall'esposizione ai campi elettromagnetici ed
ha cercato di conoscere gli orientamenti delle Istituzioni. Il Presidente
dell'Associazione, Gianluca Boari, ha ritenuto opportuno convocare esperti,
tecnici e politici per fare il punto sulla situazione derivante da un
significativo aumento del numero delle installazioni di antenne per la
telefonia mobile e sul timore della popolazione in merito all'esistenza di
una relazione di proporzionalità tra intensità dei campi elettromagnetici
e numero di antenne. Dal convegno è risultato che la disposizione più
fitta delle antenne permette l'adozione di una minore potenza di emissione
sia delle stesse antenne sia dei telefoni cellulari e che gli impianti
necessari per la nuova tecnologia UMTS hanno una potenza da 5 a 10 volte
inferiore rispetto a quella, comunque modesta, delle antenne GSM. L'Ing.
Claudia Capelli, Direttore di rete per la Lombardia di H3G S.p.A., ha
sottolineato che le antenne per la telefonia 3G sono molto meno potenti di
quelle attuali proprio perché sono e saranno più numerose. Il problema
elettrosmog è pertanto "un'emergenza creata ad arte" secondo il
Prof. Renato Angelo Ricci, Presidente onorario della Società Italiana di
Fisica, ed il Prof. Franco Battaglia, Docente di chimica-fisica
all'Università di Roma 3: nonostante non esista alcuna istituzione
scientifica ufficialmente riconosciuta e scientificamente accreditata che
affermi l'esistenza del pericolo "elettrosmog", molti, infatti,
sostengono a gran voce il contrario. I valori dei campi elettromagnetici,
cui ognuno di noi è esposto, sono 100-1000 volte inferiori ai valori di
soglia, cautelativamente stabiliti e suggeriti dalle varie istituzioni
scientifiche in modo da essere anche 50 volte inferiori a quelli per i quali
si osservano effetti biologici innocui. Tra le varie istituzioni preposte
allo studio del problema, ad esempio, l'Icnirp (International Commission on
Non-Ionizing Radiation Protection), nata nel 1992 come organizzazione
scientifica indipendente, fissa i limiti dei valori dei campi
elettromagnetici al di sotto dei quali non vi è rischio per la salute
umana. L'IARC (Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro, organismo
dell'Organizzazione Mondiale della Sanità OMS), che coordina e conduce
ricerche, epidemiologiche e di laboratorio, sulle cause del cancro negli
esseri umani e sui meccanismi della cancerogenesi, sviluppando strategie per
il controllo del cancro, sostiene che i campi elettromagnetici da
elettrodotti rientrano nel gruppo dei "possibilmente cancerogeni",
cioè degli agenti per cui l'evidenza di carcinogenesi è insufficiente
delle cavie animali e inadeguata negli esseri umani. L'On. Antonio
Martusciello, Sottosegretario all'Ambiente e tutela del Territorio, ha
ribadito come la scienza ufficiale sostenga che non ci sia alcun rischio
salute legato all'elettrosmog ed ha invitato i partecipanti al convegno a
considerare anche l'aspetto economico per l'Italia legato al lavoro delle
aziende che operano nel campo dell'evoluzione delle tecnologie. Stefano
Maullu, consigliere regionale di Forza Italia Stefano Maullu e Presidente
della Commissione Speciale per l'Attuazione delle Politiche Comunitarie
della Regione Lombardia, ha sottolineato la necessità che la comunità
scientifica informi scientificamente e correttamente i politici, in modo da
poter adottare misure corrette rispetto ai rischi, reali o meno, per la
salute dei cittadini. Ulteriori informazioni sul problema nel sito
dell'Associazione AMBIENTE EUROPA, digitando l'indirizzo internet www.ambienteeuropa.org
ASSOLOMBARDA
E ATM: ACCORDO PER INCENTIVARE L'USO DEL MEZZO PUBBLICO DA PARTE DEI
DIPENDENTI DELLE AZIENDE
Martedì 4 dicembre 2002 il Presidente di Assolombarda, Michele Perini, ed
il Presidente dell'Atm, Bruno Soresina, hanno sottoscritto un'intesa per
creare le condizioni per un aumento dell'uso dei mezzi pubblici da parte dei
dipendenti delle aziende milanesi, per limitare la circolazione dei mezzi
privati, ridurre le emissioni inquinanti e migliorare la velocità
commerciale di tram e autobus spesso bloccati nel traffico cittadino.
L'accordo prevede numerosi vantaggi per le imprese e per i lavoratori. Le
aziende associate ad Assolombarda, infatti, potranno offrire ai propri
dipendenti abbonamenti annuali Atm a condizioni speciali, godranno di
condizioni favorevoli per servizi connessi all'utilizzo del mezzo pubblico
(parcheggi di corrispondenza, bus navetta dedicate alle imprese) e saranno
accompagnate da Assolombarda nella redazione del piano degli spostamenti
casa-lavoro dei loro dipendenti. I lavoratori delle imprese utilizzatrici
dell'accordo Assolombarda - Atm avranno un accesso ai mezzi pubblici sette
giorni su sette e per tutta la durata del servizio e l'abbonamento annuale
sarà loro consegnato direttamente in azienda con un servizio "chiavi
in mano". Michele Perini Presidente di Assolombarda ha spiegato che
"l'accordo con Atm è anche un preciso impegno delle parti a
collaborare per ricercare soluzioni condivise e fattibili ai problemi di
accessibilità ai servizi offerti da Atm" e che "verrà attivata
un'analisi territoriale connessa alla localizzazione delle nostre imprese
associate al fine di ricercare possibili azioni utili a consentire l'uso
della rete del trasporto pubblico anche in aree oggi non servite".
"Il servizio pubblico di trasporto rappresenta un elemento fondamentale
per il riequilibrio della vivibilità della città" ha spiegato, a sua
volta, Bruno Soresina, Presidente dell'Atm, che poi ha aggiunto: "La
necessità del rilancio del servizio di trasporto pubblico per migliorare la
vivibilità delle città richiede la progettazione e la realizzazione di
tutte le azioni possibili per aumentare il numero di Clienti. L'obiettivo
che Atm si è posta come prioritario è di incrementare continuamente l'attrattività
e la qualità del servizio offerto. Qualità intesa nel senso più ampio del
termine e quindi: comfort, sicurezza, puntualità, regolarità, capillarità
della rete, informazione/comunicazione con la clientela". Secondo
Soresina tra i tanti elementi della qualità c'è anche la necessità di
reperire in modo sempre più comodo e facile gli abbonamenti. Digitando
l'indirizzo interent www.atm-mi.it
è possibile trovare varie informazioni sugli orari, i percorsi ed i costi
dei biglietti e degli abbonamenti relativi ai servizi offerti ai cittadini
della Grande Milano dall'Azienda Trasporti Milanesi. L'ATM gestisce una rete
di trasporto pubblico, costituita da tre linee metropolitane e centoventi
linee tranviarie, filoviarie e automobilistiche, che si sviluppa per quasi
1400 chilometri e raggiunge 86 comuni Milano compresa. Oltre al trasporto
pubblico l'ATM gestisce i parcheggi di interscambio e la sosta sulle strade
del centro storico e delle zone commerciali con il sistema SostaMilano.
Pagina 1
Pagina 2 Pagina 3
Pagina
4
Pagina 5
Pagina 6
Pagina 7
Titoli
Home
Archivio news
|