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2003 anno 6°  

NOTIZIARIO
MARKETPRESS

WEB GIURIDICA
ed
ECONOMICA

contributi di
GIOVANNI SCOTTI

e mail scottigio@tin.it

LUNEDI'
10 FEBBRAIO 2003

pagina 6

 

 

MICROSOFT "APRE" I CODICI WINDOWS AI GOVERNI

Nell'ambito del progetto "Government Security Program" Microsoft ha previsto la "disclosure" del codice di Windows 2000, Windows XP, Windows CE e Windows Server 2003 ad alcuni Governi selezionati per verificarne la rispondenza alle esigenze di sicurezza informatica, effettuare test di verifica e favorire la creazione di software compatibile con le piattaforme Windows. Finora risultano coinvolti nel progetto una decina dei 60 governi che Microsoft ha individuato come possibili referenti. GSP è un'operazione globale: fornisce ai governi l'accesso al codice sorgente e alle informazioni di cui hanno bisogno per affidarsi alla sicurezza della piattaforma Microsoft. L'iniziativa di Microsoft tende a contrastare il software open source nelle amministrazioni statali di tutto il mondo. Tra queste segnaliamo, come esempio, il governo cinese, che ha, più volte, espresso preoccupazioni circa il codice sorgente dei software Microsoft e quello del Sudafrica, che ha adottato il software open source all'interno della sua pubblica amministrazione, convinto di realizzare così un consistente abbattimento dei costi.

COMMERCIO ELETTRONICO, 2° BANDO PER LE INCENTIVAZIONI PREVISTE DALLA LEGGE N. 388/00
Sul supplemento ordinario n. 239 della Gazzetta ufficiale n. 303 del 28 dicembre 2002 è stata pubblicata la circolare n. 9005 del 10 dicembre 20/02 relativa la bando per le incentivazioni in favore del commercio elettronico - art. 103, Legge 23 dicembre 2000, n. 388 (legge finanziaria 2001) e integrazioni di cui all'art. 21, comma 10, della Legge 5 marzo 2001, n. 57. Le istanze per l'accesso alle agevolazioni andranno predisposte e presentate da un soggetto promotore, in nome e per conto di tutte le imprese partecipanti all'iniziativa e candidate all'agevolazione, ovvero anche direttamente da una singola impresa che intenda presentare un progetto individuale. Possono essere destinatari degli aiuti in esame le imprese titolari di partita Iva, individuali o societarie, anche aventi forma di cooperative, consorzi e società consortili, società consortili miste tra imprese industriali, commerciali e di servizi, consorzi di sviluppo industriale, centri per l'innovazione e lo sviluppo imprenditoriale, con la sola eccezione di quelle operanti nei settori per i quali non è applicabile la disciplina "de minimis" ai sensi dei vigenti orientamenti comunitari in materia di aiuti di Stato. I progetti potranno riguardare imprese singole o imprese aggregate. Nel caso di progetti di e-commerce riguardanti da 1 a 14 imprese aggregate il credito di imposta previsto sarà pari al 50% delle spese agevolabili, mentre nel caso di progetti con 15 imprese o più aggregate il credito d'imposta ammonterà al 60% delle spese ammissibili. Le spese ammissibili sono quelle effettuate dall'impresa, successivamente al 28 dicembre 2002 per la realizzazione del progetto il cui valore non dovrà essere inferiore a 7.500 euro. Sono ammissibili le spese sostenute per l'acquisizione di hardware e software per le finalità specifiche di cui al progetto, le consulenze specialistiche e sviluppo di applicativi per la gestione delle nuove tecnologie, consulenze su organizzazione logistica, sul marketing e sul controllo di qualità, per aumentare la competitività e per la pubblicazione di informazioni commerciali comuni, nonché tutoraggio con un limite del 20% dell'investimento complessivo, sia nella fase di progetto che nella fase di realizzazione e di esercizio e la formazione del personale e spese per e-learning nel limite del 20% dell'investimento complessivo. La domanda dovrà essere presentata a partire dal 27/2/03 ed entro il 27/5/03 al Mediocredito Centrale presso la sua sede legale in via Piemonte 51, 00187 Roma, ovvero agli uffici del gestore tramite gli sportelli bancari abilitati, mediante consegna diretta, a mano o in via telematica con firma digitale, nel qual caso verrà rilasciata ricevuta contenente la data di ricezione. L'approvazione delle domande avviene con la procedura automatica prevista dall'art. 4 del Decreto legislativo n. 123/98. Entro 60 giorni dalla chiusura del bando, su istruttoria del gestore, il Ministero emanerà il decreto di prenotazione delle risorse. Nel limite massimo di 14 mesi dalla data del decreto di prenotazione delle risorse, il progetto dovrà essere totalmente completato, intendendosi per tale l'integrale fornitura, messa in esercizio dei beni e servizi ammessi all'agevolazione. Entro tale termine dovranno essere effettuati i pagamenti nella misura non inferiore all'80 per cento dei costi ammessi alle agevolazioni. Il testo integrale del bando, l'elenco degli sportelli e la modulistica sono disponibili sul sito Internet del Mediocredito centrale www.mcc.it/pagina_pmi/1,1940,2432,00.html

NOMI DI DOMINIO E SEGNI DISTINTIVI: LA DOTTRINA
Dopo aver visto la giurisprudenza che si è formata nel nostro Paese in merito alla tutela dei nomi di dominio, facciamo una rapida rassegna della dottrina. Vari autori sostengono che l'applicazione della normativa posta a tutela del marchio o dell'insegna solleva varie perplessità. Secondo costoro il primo motivo sarebbe da trovarsi nella diversa funzione del nome di dominio rispetto a quella propria dei segni distintivi, che escluderebbe, per la sua natura, ogni possibile estensione analogica della normativa da una fattispecie all'altra. Secondo tali autori, infatti, il domain name sarebbe stato introdotto solo per esigenze di carattere tecnico e sarebbe un mero indirizzo telematico, mentre i segni distintivi, che contraddistinguono un produttore ovvero i suoi prodotti, sono caratterizzati dal fatto che servono ad individuare beni, servizi o un operatore commerciale specifico. Altri autori, per non estendere la disciplina dei segni distintivi al domain name, sostengono che il marchio rientra in un regime di privativa ed il domain name cade, invece, in un regime concessorio. Ed ancora .. che è possibile registrare un nome di dominio anche lievemente diverso da quello corrispondente a nomi di società o marchi già esistenti. Le varie Registration Authorities mondiali possono assegnare in modo indipendente nomi a dominio con identico SLD ma con diverso TLD. Inoltre tali autori sottolineano anche che il marchio è sempre limitato ad uno specifico contesto geografico anche nel caso di sue più registrazioni internazionali, mentre il domain name è caratterizzato da un'utilizzabilità globale nel ciberspazio.

DIVIETI DI CIRCOLAZIONE: CALENDARIO 2003
Il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti ha predisposto, con il Decreto n. 3558/02 del 31 dicembre 2002, il calendario dei divieti alla circolazione stradale per il 2003. Il provvedimento dispone il divieto alla circolazione, fuori dai centri abitati, ai veicoli ed ai complessi di veicoli, per il trasporto di cose, di massa complessiva massima autorizzata superiore a 7,5 t, nei giorni festivi e negli altri particolari giorni dell'anno 2003 di seguito elencati:
a) tutte le domeniche dei mesi di gennaio, febbraio, marzo, aprile, maggio, ottobre, novembre e dicembre, dalle ore 8 alle ore 22;
b) tutte le domeniche dei mesi di giugno, luglio, agosto e settembre, dalle ore 7 alle ore 24;
c) dalle ore 8 alle ore 22 del 1° gennaio;
d) dalle ore 8 alle ore 22 del 6 gennaio;
e) dalle ore 16 alle ore 22 del 18 aprile;
f) dalle ore 8 alle ore 22 del 19 aprile;
g) dalle ore 8 alle ore 22 del 21 aprile;
h) dalle ore 8 alle ore 22 del 25 aprile;
i) dalle ore 8 alle ore 22 del 1° maggio;
j) dalle ore 7 alle ore 24 del 2 giugno;
k) dalle ore 15 alle ore 24 del 28 giugno;
l) dalle ore 7 alle ore 24 del 5 luglio;
m) dalle ore 7 alle ore 24 del 12 luglio;
n) dalle ore 7 alle ore 24 del 19 luglio;
o) dalle ore 7 alle ore 24 del 26 luglio;
p) dalle ore 7 alle ore 24 del 1° agosto;
q) dalle ore 7 alle ore 24 del 2 agosto;
r) dalle ore 7 alle ore 24 del 9 agosto;
s) dalle ore 7 alle ore 24 del 15 agosto;
t) dalle ore 7 alle ore 24 del 16 agosto;
u) dalle ore 7 alle ore 24 del 23 agosto;
v) dalle ore 7 alle ore 24 del 30 agosto;
w) dalle ore 7 alle ore 24 del 6 settembre;
x) dalle ore 16 alle ore 22 del 31 ottobre;
y) dalle ore 8 alle ore 22 del 1° novembre;
z) dalle ore 8 alle ore 22 dell'8 dicembre;
aa) dalle ore 8 alle ore 22 del 25 dicembre;
bb) dalle ore 8 alle ore 22 del 26 dicembre.
Rinviamo alla lettura completa del provvedimento per ulteriori approfondimenti.

PERSONA GIURIDICA: AMPLIATO L'ELENCO DEI REATI DI CUI E' RESPONSABILE
Nella Gazzetta ufficiale n. 21 del 27 gennaio 2003 è stata pubblicata la Legge 14 gennaio 2003, n. 7 di ratifica ed esecuzione della Convenzione internazionale per la repressione del finanziamento del terrorismo", fatta a New York il 9 dicembre 1999. La legge, entrata in vigore il giorno successivo alla sua pubblicazione, contiene nei suoi 8 articoli norme di adeguamento dell'ordinamento interno e modifica l'elenco dei reati che prevedono la responsabilità dell'ente in sede penale, ampliando l'elenco dei reati previsto agli artt. 24 e seguenti del Decreto Legislativo n. 231/01: concussione e corruzione, indebita percezione di erogazioni, truffa in danno dello Stato o di un ente pubblico per il conseguimento di erogazioni pubbliche, frode informatica in danno dello Stato o di un ente pubblico, falsità in monete, in carte di pubblico credito ed in valori di bollo e reati societari. In base al nuovo art. 25 quater, inserito dopo l'art. 25 ter del Decreto legislativo n. 231/01, la responsabilità amministrativa degli enti opera anche in relazione alla commissione dei delitti aventi finalità di terrorismo o di eversione dell'ordine democratico. La legge si applica (art. 25 quater, ultimo comma) anche in caso di commissione di delitti, diversi da quelli espressamente richiamati, che siano comunque stati posti in essere in violazione di quanto previsto dall'art. 2 della citata Convenzione internazionale per la repressione del finanziamento del terrorismo fatta a New York il 9 dicembre 1999. Le sanzioni pecuniarie vanno da duecento a settecento quote, se il delitto è punito con la pena della reclusione inferiore a dieci anni e da quattrocento a mille quote, se il delitto è punito con la pena della reclusione non inferiore a dieci anni o con l'ergastolo. Oltre alle sanzioni pecuniarie, la legge prevede l'applicabilità, nei casi di condanna per le ipotesi richiamate, delle misure interdittive per una durata non inferiori ad un anno (interdizione dall'esercizio dell'attività; sospensione o revoca delle autorizzazioni, licenze o concessioni funzionali alla commissione dell'illecito; divieto di contrattare con la P.A.; esclusione da agevolazioni, finanziamenti e sussidi, divieto di pubblicizzare beni o servizi). Per il richiamo operato dal comma 3 dell'art. 25 quater, ai sensi dell'art. 16, comma 3, del Decreto Legislativo n. 231/01 qualora l'ente o una sua unità organizzativa venga stabilmente utilizzato allo scopo unico o prevalente di consentire o agevolare la commissione dei reati in relazione ai quali è prevista la responsabilità, si applica la sanzione dell'interdizione definitiva dall'esercizio dell'attività.

APERTO IL BANDO SULLA LEGGE 215/92 PER LE IMPRESE FEMMINILI
Possono beneficiare degli aiuti previsti da tale legge, che sono erogati sotto forma di contributi in conto capitale, le imprese (individuali, società di persone, di capitale e cooperative), gestite prevalentemente da donne, non facenti parte di gruppi e che rispondano alla definizione di piccola impresa. Le imprese a "prevalente partecipazione femminile" sono le imprese individuali in cui il titolare sia donna, le società di persone e le società cooperative in cui il numero di donne socie rappresenti almeno il 60% dei componenti la compagine sociale, indipendentemente dalle quote di capitale detenute ovvero le società di capitali in cui le donne detengano almeno i due terzi delle quote di capitale e costituiscano almeno i due terzi del totale dei componenti dell'organo di amministrazione. Tale imprese devono operare sono nei settori dell'industria, agricoltura, artigianato, commercio, turismo e servizi secondo tre tipologie di iniziative riguardanti la creazione di nuove od il miglioramento delle imprese esistenti, la formazione di nuove imprenditrici e la qualificazione professionale delle stesse. Agli interventi sono ammissibili le seguenti iniziative: avvio di nuove attività, acquisto di attività preesistenti mediante cessione dell'attività medesima o di un ramo aziendale ovvero mediante affitto per almeno cinque anni, realizzazione di progetti aziendali innovativi, acquisizione di servizi reali (acquisto di consulenze). Per quanto riguarda l'avvio di nuove attività le spese possono riguardare gli impianti generali. macchinari e attrezzature, opere murarie (nel limite del 25% della spesa relativa a impianti generali, macchinari ed attrezzature), progettazione e direzione lavori (per un massimo del 5% delle opere murarie), acquisto di brevetti, acquisto di software, studi di fattibilità e piani d'impresa, comprensivi di analisi di mercato, studi per la valutazione dell'impatto ambientale, nel limite del 2% dell'investimento complessivamente ammesso. Per quanto riguarda l'acquisto di attività preesistenti le spese possono riguardare il costo del rilievo per l'acquisto di attività preesistenti e le spese per l'ammodernamento, ristrutturazione ed ampliamento dell'attività acquistata, comprese quelle relative ai locali. Se la titolare ovvero uno o più soci dell'impresa acquirente sono anche soci dell'impresa ceduta, il costo di acquisto è decurtato in proporzione alle quote detenute da ciascuno di tali soggetti nell'impresa acquirente. Il costo sostenuto per l'acquisto di attività tra coniugi e parenti entro il 2° grado non è più ammesso. Per quanto riguarda i progetti aziendali innovativi possono essere ammesse le spese relative a progettazione e studi di fattibilità, impianti macchinari ed attrezzature, acquisto di brevetti, acquisto di software, personale specificatamente adibito alla realizzazione del progetto. Le percentuali di contributo variano secondo la tipologia di investimento e della zona di ubicazione dell'iniziativa e in ogni modo dal 50% fino al 60%. Sono assolutamente esclusi dalle agevolazioni: i beni usati ad eccezione di quelli rientranti nell'acquisto di attività preesistenti, l'acquisto di terreni e fabbricati, l'avviamento, le spese di gestione e gli investimenti realizzati mediante commesse interne o oggetto di autofatturazione. Le domande per ottenere i benefici in esame debbono essere presentate entro il prossimo 13 marzo 2003.

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