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di
MERCOLEDI'
12 FEBBRAIO 2003
pagina 1
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IL MINISTRO GRECO DELLE FINANZE ESORTA
AD INTRAPRENDERE "AZIONI RADICALI" PER STIMOLARE LA CRESCITA IN
EUROPA
Bruxelles, 12 febbraio 2003 - Il
ministro greco delle Finanze Nikos Christodoulakis ha invitato le
istituzioni politiche europee ad intraprendere azioni radicali, come la
modernizzazione del sistema dell'istruzione e della ricerca, al fine di
rilanciare la crescita economica. Intervenendo in occasione di un congresso
di due giorni, svoltosi ad Atene, sulla politica economica e le nuove fonti
di crescita per l'Europa, Christodoulakis ha posto l'accento sul
rafforzamento dell'economia basata sulla conoscenza e la promozione
dell'imprenditorialità come due degli ambiti chiave d'intervento. "La
ricerca, l'innovazione e gli investimenti nelle nuove tecnologie
rappresentano le condizioni necessarie per la crescita e determinano non
solo la direzione, ma anche il ritmo dell'evoluzione delle società
moderne", ha affermato il Ministro. "L'imprenditorialità è
ovviamente la chiave che consente di mobilitare [...] nuove tecnologie e
trasformarle in prodotti e occupazione". La ricerca, l'innovazione e le
nuove tecnologie sono i fattori essenziali che permettono di aumentare il
potenziale produttivo di qualsiasi economia, ha affermato il Ministro,
ricordando ai delegati che, fatta qualche eccezione, i finanziamenti degli Usa
in tali settori superano di molto quelli dell'UE. Prendendo ad esempio le
biotecnologie, Christodoulakis ha affermato che gli investimenti in questo
settore hanno condotto a ciò che egli ha definito "un'intensa fuga di
cervelli dall'Unione europea agli Stati Uniti", dove gli investimenti
delle società farmaceutiche e biotecnologiche sono più elevati. Il
Ministro ha sostenuto la necessità di riforme istituzionali per affrontare
questi problemi: "A livello istituzionale, sono necessari cambiamenti e
azioni radicali, come la modernizzazione del sistema dell'istruzione e della
ricerca, il rafforzamento dei rapporti fra la produzione, da un lato, e le
università e i centri di ricerca, dall'altro, nonché la promozione della
cooperazione fra imprese e unità di ricerca". Accanto a tali misure,
Christodoulakis si augura che venga assegnata una priorità più elevata
alla promozione dell'imprenditorialità in Europa, affermando che "i
giovani imprenditori e le piccole imprese non contribuiscono come potrebbero
all'occupazione, alla crescita e alla coesione regionale". "Per
affrontare tale problema, occorre ridurre gli ostacoli all'ingresso delle
imprese sul mercato, semplificare le procedure, riesaminare le barriere -
come il diritto fallimentare - migliorare l'accesso ai capitali d'impresa e
al know-how, e promuovere l'imprenditorialità nell'ambito
dell'istruzione", ha affermato il Ministro. La necessità di promuovere
l'imprenditorialità, ha proseguito Christodoulakis, rappresenta la logica
alla base della nuova politica industriale per l'Europa, varata recentemente
dalla Commissione e attualmente allo studio delle parti interessate e dei
politici europei. Christodoulakis ha lanciato un messaggio a tutti coloro
che nutrono dei dubbi sulle realtà economiche che hanno contribuito a
formare la nuova politica industriale: "Si tratta di una politica ben
lontana da quella delle sovvenzioni, ma che riconosce tuttavia
l'impossibilità di ottenere immediatamente nuovi vantaggi competitivi per
l'Europa". La manifestazione di Atene è stata organizzata nel quadro
dei preparativi per il Consiglio europeo di primavera, durante il quale
saranno valutati i progressi dell'Europa verso il raggiungimento
dell'obiettivo fissato a Lisbona di diventare l'economia basata sulla
conoscenza più competitiva al mondo.
UN PROGETTO TSI FORNIRÀ UN IMPORTANTE
CONTRIBUTO ALL'ALLARGAMENTO DELL'UE
Bruxelles, 12 febbraio 2003 - Un nuovo progetto Tsi (Tecnologie per la
società dell'informazione) dovrebbe esercitare un notevole impatto sulla
definizione, nella prima parte del 2003, della politica d'allargamento
dell'Unione europea. Il progetto Seeren (South Eastern European Research and
Education Networking - Collegamento in rete nell'ambito della ricerca e
dell'istruzione nell'Europa sudorientale) si propone di sviluppare una rete
di ricerca regionale destinata a sostenere la comunità accademica e di
ricerca dell'Europa sudorientale, al fine di ridurre il "divario
digitale" che separa la maggior parte dei paesi di questa regione dal
resto d'Europa. Inoltre, secondo quanto afferma il prof. Basil Maglaris,
presidente della rete greca di ricerca e tecnologia (Grnet) che coordina
l'iniziativa, il progetto Seren dovrebbe contribuire alla ricostruzione e
stabilizzazione dell'Europa sudorientale, nonché alla definizione della
politica d'allargamento dell'UE nel corso della Presidenza greca (primo
semestre del 2003). Il progetto, che riunisce le reti di ricerca e
istruzione dell'ex Repubblica federale di Jugoslavia (Rfj), della Romania,
della Bulgaria, dell'Albania, della Bosnia-Erzegovina, dell'ex Repubblica
jugoslava di Macedonia (Fyrom) e dell'Ungheria, riceverà un finanziamento
di 1,3 milioni di euro nell'ambito del programma Tsi, facente parte del
quinto programma quadro (5PQ). Particolare attenzione verrà dedicata
all'integrazione della nuova rete con Geant, l'attuale rete paneuropea che
collega le università con velocità di trasmissione nell'ordine dei gigabit.
Il progetto fornirà agli accademici e ai ricercatori un miglior accesso ai
nuovi sviluppi digitali, alle reti Internet e alle applicazioni specifiche
per la ricerca e il mondo accademico come il teleinsegnamento,
l'elaborazione distribuita mediante supercomputer nell'ambito della fisica
delle alte energie e le applicazioni nel settore della meteorologia e della
ricerca sismologica. Il prof. Maglaris, inoltre, sostiene che tale
iniziativa contribuirà a promuovere la cooperazione scientifica e didattica
fra gli Stati membri dell'UE e i paesi dell'Europa sudorientale, fornendo
nel contempo una piattaforma per la divulgazione e lo sviluppo della
prossima generazione di tecnologie Internet in quegli Stati che sono in
procinto di entrare a far parte dell'UE. Infolink: http://www.seeren.org/
http://www.grnet.gr
GIORNATA DI INFORMAZIONE E COLLEGAMENTO
IN RETE PER LE PRIORITÀ 2 E 3 DEL 6PQ
Bruxelles, 12 febbraio 2003 - Il 17 febbraio si svolgerà a Bruxelles un
workshop sull'invito congiunto relativo alle priorità 2 e 3 intitolate
rispettivamente "Tecnologie della società dell'informazione" e
"Nanotecnologie e nanoscienze, materiali multifunzionali basati sulla
conoscenza e nuovi processi e dispositivi di produzione". Il workshop
si concentrerà sull'invito congiunto "Ingegneria di produzione, dei
prodotti e dei servizi nel 2010" e riunirà personalità del mondo
industriale, accademico e istituzionale che operano nelle suddette aree di
attività. Nel corso della sessione mattutina, rappresentanti della
Commissione europea discuteranno le finalità dell'invito congiunto, la
natura specifica di ciascun programma e l'iniziativa relativa ai sistemi di
produzione intelligenti. Lungo l'arco della giornata, i partecipanti avranno
inoltre la possibilità di assistere a sessioni per il collegamento in rete.
Si auspica che il workshop consentirà ai partecipanti di meglio definire le
idee in linea con gli obiettivi specifici delle due priorità. E-mail: infso-ims@cec.eu.int
SECONDO L'ANVAR, PER CREARE PMI
INNOVATIVE È ESSENZIALE AUMENTARE GLI INVESTIMENTI DEL SETTORE
PRIVATO
Bruxelles, 12 febbraio 2003 - Secondo l'Agenzia francese per l'innovazione (Anvar),
il settore pubblico deve promuovere un aumento della spesa per l'innovazione
da parte del settore privato. Quest'appello è stato lanciato a gennaio, in
occasione della presentazione, da parte dell'Anvar, dei dati relativi agli
attuali investimenti delle piccole e medie imprese (Pmi) in Francia. Secondo
l'Agenzia francese, le imprese innovative hanno abbandonato il 39,5 per
cento dei progetti nel periodo 1997-1999, per via dei costi elevati
dell'innovazione. All'inizio del 2000, la situazione è peggiorata
ulteriormente a causa della crisi economica globale, che ha indotto i centri
finanziari ad una maggiore cautela per quanto riguarda gli investimenti
nelle nuove società ad innovazione tecnologica. Di conseguenza, secondo i
dati dell'Anvar, la creazione di nuove imprese è precipitata a circa il 20
per cento nel primo semestre del 2002. La sintesi presentata dall'Agenzia
francese lascia intuire che difficilmente nel 2003 si assisterà ad un
sufficiente aumento degli investimenti con capitali di rischio. Malgrado la
disponibilità di fondi pubblici, essi rappresentano solo una parziale
soluzione del problema. Come afferma l'Anvar: "I capitali d'avviamento
sono essenziali per la creazione d'impresa". L'Agenzia fa notare che
tale mancanza di investimenti in progetti innovativi da parte delle Pmi
riguarda anche altri paesi d'Europa. Anzi, a dire il vero, la Francia è
riuscita a mantenere un livello d'investimenti accettabile rispetto ai
vicini europei: nel 2001 si è classificata terza in termini di somme
investite e seconda per quanto concerne gli investimenti nelle imprese.
Tuttavia, dal 2000 si è registrato un calo del 36 per cento degli
investimenti di capitale: in quell'anno solo 1.926 imprese hanno beneficiato
di un investimento, contro le 2.994 dell'anno precedente. I dati relativi al
primo trimestre del 2002, sia per quanto riguarda la Francia, sia il resto
d'Europa, mostrano una diminuzione degli investimenti di capitale,
situazione che secondo l'Anvar non è destinata a migliorare nel 2003. Le
prime vittime del calo degli investimenti sono i giovani imprenditori, poiché
rappresentano un rischio troppo elevato per gli investitori di capitali.
L'Europa investe solo lo 0,4 per cento del Pil in attività condotte da
giovani imprenditori, rispetto all'1,2 per cento degli Stati Uniti. Vista la
situazione, l'Anvar ritiene che il settore pubblico possa fornire un
decisivo contributo all'inversione di tendenza per ciò che concerne gli
investimenti dedicati all'innovazione. Il disegno di legge sull'innovazione
presentato nel dicembre 2002 dal ministro francese dell'Industria Nicole
Fontaine e dalla sua collega Claudie Haigneré, ministro per la Ricerca e le
Nuove tecnologie, dovrebbe contribuire, si spera, a creare un ambiente più
favorevole alle attività d'innovazione in Francia. Infolink: http://www.anvar.fr/actulettN17arti2.htm
MILANO: LA NEW ECONOMY NON E' UN FLOP 13,4% DELLE IMPRESE
NAZIONALI CONTINUANO, PIANO, A CRESCERE (+3,4% CONTRO 5,7% ITALIANO).
AUMENTANO LE ASSUNZIONI (+3,6% CONTRO +3,4% ITALIANO)
Milano, 12 febbraio 2003. Sono certo passati gli anni del boom, quelli che
tra il 1999 e il 2000 vedevano una crescita di occupati del 26% (nel 2002 le
imprese prevedono un saldo tra entrate e uscite appena del 3,6%). Ma,
nonostante le difficoltà della Borsa e le pressioni internazionali la
new-economy a Milano è viva e vegeta. Con 10.204 imprese attive Milano è
il centro della new-economy regionale (57,8%) e nazionale (13,4%).
Soprattutto Milano città, col 57,6% delle imprese provinciali del settore.
Anche se è la provincia a crescere più della città (+4,4% fuori città
contro il 2,6% del solo Comune di Milano). Ma Milano e provincia (+3,4%)
crescono comunque meno di Lombardia (+4%) e Italia (+5,7%). Continua la
crescita occupazionale: per Milano risulta quasi dimezzata (passando dal
6,8% nel 2001 al 3,6% per l'anno 2002) pur rimanendo superiore a quella
media nazionale (3,4%). E mentre per lo sviluppo del settore Milano punta su
università, agenzie per lo sviluppo per le aree a nord e a est, a
finanziamenti europei, Bologna conta su Università e su un consorzio per
diventare il polo del multimediale. Il successo di Cambridge? Viene dai
brevetti ceduti dall'università, gratis alle imprese e dal forte senso
civico delle aziende anglosassoni, impegnate nella crescita del loro
territorio. Come Grenoble: un successo fondato sull'Università, sulla
ricerca così avanzata da attrarre le multinazionali. Meno validi i modelli
che si fondano solo sull'aiuto delle istituzioni. Un esempio? Stoccarda: dal
'95 limitati i risultati del progetto del Ministero dell'economia per
convertire l'industria automobilistica in multimediale. Emerge da
un'indagine dell'ufficio studi della Camera di Commercio di Milano, in
occasione del convegno sul settore. La Camera di Commercio di Milano, la
Provincia di Milano e il Comune di Milano hanno istituito il Forum della Net
Economy: le istituzioni intendono, collaborando tra loro, promuovere e
sostenere la net economy milanese, rispondendo alle sempre maggiori
richieste del sistema. "La specializzazione nel terziario avanzato - ha
dichiarato Carlo Sangalli, presidente della Camera di Commercio di Milano -
l'elevata diffusione dell'utilizzo di Internet e di personal computer,
l'esistenza di una consistente dotazione infrastrutturale in termini di
superficie cablata, la presenza, infine, sul proprio territorio, di un polo
universitario tra i più prestigiosi del paese, di gran parte delle
istituzioni finanziarie, degli enti di ricerca e delle multinazionali attive
nel nostro paese, costituiscono il principale vantaggio competitivo per l'Ict
milanese. Un settore importante per la portata delle nuove tecnologie e
dell'innovazione. Ma che risulta in forte rallentamento, con una crescita
del 4,4% nel 2002 rispetto ai tassi di variazione del +8,3% nel corso del
2001. Una tendenza che risente della congiuntura internazionale poco
favorevole, ma a cui bisogna far fronte con una collaborazione tra mondo
istituzionale, associazionistico, universitario. Sull'esempio di modelli
internazionali di successo come Cambridge e Grenoble". Milano leader
della net economy: i punti di forza. Una leadership quella di Milano
confermata dalla struttura imprenditoriale: circa un'impresa su due (46,0%
del totale) è una società di capitali, superando nettamente i dati
registrati dalla Lombardia (40,8%) e dall'Italia (33,2%). Milano è
specializzata nei comparti a più elevato valore aggiunto ed a maggiore
vocazione innovativa l'incidenza dei servizi di fornitura software e
consulenza informatica (36,0%), e di quelli telematici (4,1%) è maggiore
che in Lombardia e nell'intera Italia dove prevalgono, sempre in termini
d'incidenza interna, il comparto più direttamente collegato all'hardware
(fabbricazione, installazione, manutenzione apparecchi informatici e quello
dell'elaborazione dati e gestione banche dati.
Il settore dell'informatica e delle telecomunicazioni: tassi di
crescita
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
COMUNE di MILANO
|
IV trim. 00
|
IV trim. 01
|
IV trim. 02
|
Var. ass
|
Var. ass
|
Var %
|
Var %
|
Incid.%
|
Incid.%
|
Incid.%
|
|
Att.
|
Att.
|
Att.
|
01/00
|
02/01
|
01/00
|
02/01
|
IV trim. 00
|
IV trim. 01
|
IV trim. 02
|
Fabbr.-install.-manut. appar. Inform.
|
558
|
559
|
573
|
1
|
14
|
0,2%
|
2,5%
|
10,6%
|
9,8%
|
9,8%
|
Servizi e apparati per le telecominicazioni
|
197
|
221
|
251
|
24
|
30
|
12,2%
|
13,6%
|
3,7%
|
3,9%
|
4,3%
|
Forn. Software e consulenza inform.
|
1.902
|
2.095
|
2.146
|
193
|
51
|
10,1%
|
2,4%
|
36,2%
|
36,6%
|
36,5%
|
Elab. Dati e gest. Banche dati
|
1.949
|
1.976
|
1.979
|
27
|
3
|
1,4%
|
0,2%
|
37,1%
|
34,5%
|
33,7%
|
Servizi e altri servizi inform.
|
649
|
874
|
927
|
225
|
53
|
34,7%
|
6,1%
|
12,4%
|
15,3%
|
15,8%
|
TOTALE
|
5.255
|
5.725
|
5.876
|
470
|
151
|
8,9%
|
2,6%
|
100,0%
|
100,0%
|
100,0%
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
PROVINCIA di MILANO
|
IV trim. 00
|
IV trim. 01
|
IV trim. 02
|
Var. ass
|
Var. ass
|
Var %
|
Var %
|
Incid.%
|
Incid.%
|
Incid.%
|
|
Att.
|
Att.
|
Att.
|
01/00
|
02/01
|
01/00
|
02/01
|
IV trim. 00
|
IV trim. 01
|
IV trim. 02
|
Fabbr.-install.-manut. appar. Inform.
|
1.086
|
1.111
|
1.139
|
25
|
28
|
2,3%
|
2,5%
|
11,9%
|
11,3%
|
11,2%
|
Servizi e apparati per le telecominicazioni
|
326
|
366
|
420
|
40
|
54
|
12,3%
|
14,8%
|
3,6%
|
3,7%
|
4,1%
|
Forn. Software e consulenza inform.
|
3.201
|
3.539
|
3.673
|
338
|
134
|
10,6%
|
3,8%
|
35,1%
|
35,8%
|
36,0%
|
Elab. Dati e gest. Banche dati
|
3.432
|
3.512
|
3.541
|
80
|
29
|
2,3%
|
0,8%
|
37,6%
|
35,6%
|
34,7%
|
Servizi e altri servizi inform.
|
1.071
|
1.344
|
1.431
|
273
|
87
|
25,5%
|
6,5%
|
11,7%
|
13,6%
|
14,0%
|
TOTALE
|
9.116
|
9.872
|
10.204
|
756
|
332
|
8,3%
|
3,4%
|
100,0%
|
100,0%
|
100,0%
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
PROVINCIA di MILANO senza COMUNE di
MILANO
|
IV trim. 00
|
IV trim. 01
|
IV trim. 02
|
Var. ass
|
Var. ass
|
Var %
|
Var %
|
Incid.%
|
Incid.%
|
Incid.%
|
|
Att.
|
Att.
|
Att.
|
01/00
|
02/01
|
01/00
|
02/01
|
IV trim. 00
|
IV trim. 01
|
IV trim. 02
|
Fabbr.-install.-manut. appar. Inform.
|
528
|
552
|
566
|
24
|
14
|
4,5%
|
2,5%
|
13,7%
|
13,3%
|
13,1%
|
Servizi e apparati per le telecominicazioni
|
129
|
145
|
169
|
16
|
24
|
12,4%
|
16,6%
|
3,3%
|
3,5%
|
3,9%
|
Forn. Software e consulenza inform.
|
1.299
|
1.444
|
1.527
|
145
|
83
|
11,2%
|
5,7%
|
33,6%
|
34,8%
|
35,3%
|
Elab. Dati e gest. Banche dati
|
1.483
|
1.536
|
1.562
|
53
|
26
|
3,6%
|
1,7%
|
38,4%
|
37,0%
|
36,1%
|
Servizi e altri servizi inform.
|
422
|
470
|
504
|
48
|
34
|
11,4%
|
7,2%
|
10,9%
|
11,3%
|
11,6%
|
TOTALE
|
3.861
|
4.147
|
4.328
|
286
|
181
|
7,4%
|
4,4%
|
100,0%
|
100,0%
|
100,0%
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
LOMBARDIA
|
IV trim. 00
|
IV trim. 01
|
IV trim. 02
|
Var. ass
|
Var. ass
|
Var %
|
Var %
|
Incid.%
|
Incid.%
|
Incid.%
|
|
Att.
|
Att.
|
Att.
|
01/00
|
02/01
|
01/00
|
02/01
|
IV trim. 00
|
I trim. 01
|
I trim. 02
|
Fabbr.-install.-manut.
appar. Inform.
|
1.974
|
2.064
|
2.153
|
90
|
89
|
4,6%
|
4,3%
|
12,7%
|
12,2%
|
12,2%
|
Servizi e apparati per le telecominicazioni
|
494
|
582
|
677
|
88
|
95
|
17,8%
|
16,3%
|
3,2%
|
3,4%
|
3,8%
|
Forn. Software e consulenza inform.
|
5.045
|
5.638
|
5.908
|
593
|
270
|
11,8%
|
4,8%
|
32,3%
|
33,2%
|
33,5%
|
Elab. Dati e gest. Banche dati
|
6.458
|
6.607
|
6.673
|
149
|
66
|
2,3%
|
1,0%
|
41,4%
|
38,9%
|
37,8%
|
Servizi e altri servizi inform.
|
1.632
|
2.075
|
2.235
|
443
|
160
|
27,1%
|
7,7%
|
10,5%
|
12,2%
|
12,7%
|
TOTALE
|
15.603
|
16.966
|
17.646
|
1363
|
680
|
8,7%
|
4,0%
|
100,0%
|
100,0%
|
100,0%
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
ITALIA
|
IV trim. 00
|
IV trim. 01
|
IV trim. 02
|
Var. ass
|
Var. ass
|
Var %
|
Var %
|
Incid.%
|
Incid.%
|
Incid.%
|
|
Att.
|
Att.
|
Att.
|
01/00
|
02/01
|
01/00
|
02/01
|
IV trim. 00
|
I trim. 01
|
I trim. 02
|
Fabbr.-install.-manut.
appar. Inform.
|
9.367
|
10.088
|
10.662
|
721
|
574
|
7,7%
|
5,7%
|
14,4%
|
14,0%
|
14,0%
|
Servizi e apparati per le telecominicazioni
|
2.175
|
2.740
|
3.149
|
565
|
409
|
26,0%
|
14,9%
|
3,3%
|
3,8%
|
4,1%
|
Forn. Software e consulenza inform.
|
17.710
|
20.053
|
21.407
|
2343
|
1.354
|
13,2%
|
6,8%
|
27,2%
|
27,9%
|
28,2%
|
Elab. Dati e gest. Banche dati
|
29.566
|
30.623
|
31.444
|
1057
|
821
|
3,6%
|
2,7%
|
45,4%
|
42,6%
|
41,4%
|
Servizi e altri servizi inform.
|
6.293
|
8.327
|
9.282
|
2034
|
955
|
32,3%
|
11,5%
|
9,7%
|
11,6%
|
12,2%
|
TOTALE
|
65.111
|
71.831
|
75.944
|
6720
|
4.113
|
10,3%
|
5,7%
|
100,0%
|
100,0%
|
100,0%
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
Fonte: Elaborazione Ufficio Studi della Camera di
Commercio di Milano su dati Infocamere
Tab. Assunzioni previste
dalle imprese dell'informatica e delle telecomunicazioni - anni 2001-2002
|
|
1 - 9 Dipendenti
|
10 - 49 Dipendenti
|
50 - 249 Dipendenti
|
>= 250 Dipendenti
|
Totale
|
Tasso d'entrata
|
Tasso d'uscita
|
Saldo %
|
Milano
|
Entrate 01
|
1.112
|
1.011
|
1.904
|
4.550
|
8.577
|
12,4
|
5,6
|
6,8
|
|
Uscite 01
|
531
|
232
|
641
|
2.476
|
3.880
|
|
|
|
|
Entrate 02
|
848
|
534
|
748
|
3.392
|
5.522
|
7,8
|
4,2
|
3,6
|
|
Uscite
02
|
124
|
309
|
369
|
2.184
|
2.986
|
|
|
|
Italia
|
Entrate 01
|
7.368
|
4.545
|
5.177
|
16.217
|
33.307
|
9,7
|
5,5
|
4,2
|
|
Uscite
01
|
2.061
|
1.159
|
1.536
|
14.227
|
18.983
|
|
|
|
|
Entrate 02
|
6.311
|
3.609
|
3.085
|
10.672
|
23.677
|
6,7
|
3,3
|
3,4
|
|
Uscite
02
|
1.251
|
1.154
|
1.731
|
7.543
|
11.679
|
|
|
|
Elaborazioni Ufficio Studi Camera di Commercio Milano su
dati Unioncamere - Ministero del Lavoro, Excelsior
Modelli Di Net Economy In Europa Milano.
Milano è terza in Europa per innovazione, dopo Parigi e Londra, con 400
chilometri di fibra ottica. Milano è la città più cablata d'Italia ed è
stata scelta come sede da tutti i portali Internet italiani. Mondo
associazionistico e imprenditoriale. Nel milanese sono attive due agenzie
per la riqualificazione del territorio urbano. Svolgono un'azione di
coordinamento e di animazione dell'azione pubblico-privata. Obiettivo: la
promozione dello sviluppo imprenditoriale nelle nuove tecnologie Ict. In
particolare Asnm ha assunto la missione di far transitare l'area
nord-milanese verso una riconversione delle nuove tecnologie digitali, anche
con un incubatore e un centro per l'innovazione detto "fucina".
Mentre Agintec opera nell'area nord orientale della provincia di Milano,
anche tramite un incubatore. Istituzioni a sostegno del settore. Le più
attive sono la Comunità Europea (con numerose opportunità di
finanziamento), la Camera di Commercio (tramite il consorzio del
Politecnico) e i Comuni di Sesto San Giovanni, Cologno, Bresso, Cinisello,
la Provincia di Milano e la Regione Lombardia (che partecipano a Agintec).
Università. Milano ospita il polo di ricerca universitaria su servizi
informativi e di promozione del consorzio del Politecnico. Bologna. Tra
Rimini e Piacenza sono ormai diecimila le aziende attive nei settori
innovativi. Le imprese emiliane dell'Ict sono soprattutto produttrici di
system integrator hardware o di software, e società legate all'editoria e
alla grafica hi-tech. L'Emilia Romagna è regione di innovazione: una
invenzione italiana su sei è made in Emilia Romagna. Nella bilancia
tecnologica regionale i prodotti esportati hanno un contenuto di
trasformazione industriale e di conoscenza quasi triplo rispetto a quello
delle importazioni. Punti di debolezza. Rispetto alla Lombardia il settore
è meno strutturato ed è ancora molto alta la percentuale delle piccole e
piccolissime imprese 35,19% con meno di 10 dipendenti, altrettante le
individuali ( dati2001). Università. A Bologna l'Università è attiva nel
promuovere la New Economy. Mondo associazionistico e imprenditoriale. Opera
il consorzio Aster con l'intento di creare una rete telematica regionale e
costruire un polo multimediale in città. Istituzioni a sostegno del
settore. Fra le istituzioni più attive la Regione (attraverso il consorzio
Aster) e le Associazioni di categoria (che promuovono consorzi di imprese).
Cambridge. Dallo sviluppo della strumentazione scientifica alle applicazioni
Cad (Computer Aided Design), Cambridge ha sviluppato una produzione di rete
che ha raggiunto il dominio del mercato mondiale con l'industria delle
stampanti a getto d'inchiostro. Dagli anni '80, un centinaio di imprese
nascono ogni anno, ma circa 55 chiudono e 30 si trasferiscono. Dal 1999 sono
1.162 le imprese technology-related che impiegano 38.000 persone. Il 35%
delle imprese fornisce software. Tra i settori segue la ricerca e sviluppo
(10%) prima però per percentuale di occupati. Mentre il biotecnologico
copre il 13% delle aziende ed il 23% dell'impiego. Punti deboli: difficoltà
a diffondere il processo a livello regionale. L'università. L'università
favorisce la creazione di nuova imprenditorialità: ha addirittura
rinunciato ai diritti sui brevetti dei propri impiegati. Mondo
associazionistico e imprenditoriale. Forte spinta del senso civico: le
imprese vogliono dare un contributo al territorio Istituzioni a sostegno del
settore. È marginale l'intervento del governo locale e nazionale. Grenoble.
Un'industria soprattutto di materiali elettrici e informatici. Con 23.000
dipendenti e un'importante presenza di filiali di gruppi esteri
multinazionali. Grandi imprese (con siti di produzione e di ricerca) a cui
si aggiungono piccole imprese (lavorano specialmente per la produzione di
circuiti integrati per le grandi). L'ambizione: diventare la capitale delle
"micronanotecnologie" un progetto promosso dal Commissariato per
l'energia Atomica. Punti deboli. Il modello vincente di Grenoble presenta
un'eccessiva dipendenza dai fondi pubblici. Sta iniziando a risentire della
mancanza di giovani ingegneri e manager proprio nei settori
dell'informatica, delle telecomunicazioni e delle biotecnologie. Università.
La presenza di avanzati centri di ricerca universitari, di un sistema di
costante formazione del personale che hanno attratto l'insediamento di
centri di ricerca privati sono stati i pilastri dello sviluppo del settore
digitale. Mondo associazionistico e imprenditoriale. Fondi pubblici che
Stato, Regione, Dipartimento e Comune erogano per la creazione di incubatori.
Stoccarda. La regione ospita gruppi di produzione hardware e grandi imprese
elettriche. Punti di debolezza. La regione non è riuscita a sviluppare un
distretto per l'alta tecnologia autonomo. Fallito l'ambizioso progetto Ivss
del '95 per la televisione interattiva, voluto dal Ministero degli affari
economici rivolto a grandi compagnie quali Ibm, Hp, Bosch e Telekom.
Istituzioni a sostegno del settore. Ministero degli affari economici: dal
'97 è attivo il progetto VRS, rivolto alle piccole medie imprese con
l'intento di favorirne il lavoro in gruppo. L'amministrazione municipale
interviene promuovendo lo sviluppo del settore Hi Tech per cercare di far
fronte alla crisi del settore automobilistico.
LA NET ECONOMY
A MILANO
Milano, 12 febbraio 2003 - I settori dell'informatica e delle
telecomunicazioni1, se non costituiscono l'intera filiera dell'information
and comunication technology (Ict), si possono, pur con un certo grado di
approssimazione e scontando i limiti derivanti dalla classificazione Ateco
91, considerare strategici nello sviluppo della net economy. I settori
selezionati, che aggregano in modo trasversale attività del settore
manifatturiero e dei servizi, sono analizzati avendo attenzione alla
struttura e alla dinamica imprenditoriale basata sui dati tratti da
Infocamere. Alla fine del IV trimestre 2002 le imprese attive2 italiane
risultano 75.944, con una variazione in termini assoluti, rispetto allo
stesso trimestre del 2002, di 4.113 imprese (pari al +5,7%). Leggermente
inferiori sono i valori registrati dalla Lombardia (+4,0%), dalla provincia
di Milano nel suo complesso (+3,4%) e dal Comune di Milano (+2,6%). Una
prima considerazione appare valida per tutti gli ambiti territoriali sopra
considerati: la forte dinamica che i settori dell'informatica e delle
telecomunicazioni stanno attraversando risulta di piena evidenza
confrontando i tassi di variazione di questi ultimi con quello registrato
nello stesso periodo dal sistema economico italiano nel suo complesso. Siamo
infatti di fronte ad un comparto che, pur mantenendo tassi di variazione
attivi, risulta in forte rallentamento rispetto ai tassi di variazione a due
cifre sperimentati nel corso del 2001 (10,3%). In questo quadro, Milano
risulta particolarmente penalizzata rispetto al resto d'Italia non a causa
della sua debolezza, bensì perché sconta, dopo la notevole crescita degli
anni passati, una ristrutturazione, in parte fisiologica, in parte dovuta
alla congiuntura internazionale poco favorevole. Alla fine del IV trimestre
2002, con 10.204 imprese attive, la provincia di Milano emerge in tutta la
sua evidenza se consideriamo l'incidenza che essa ha sul totale regionale
(57,8%) e nazionale (13,4%) delle imprese Ict. Scendendo più nel dettaglio,
emerge che la maggior parte (57,6%) delle imprese del settore è localizzata
all'interno del più ristretto territorio comunale milanese. Ciononostante,
è il resto della Provincia milanese a crescere a ritmi più sostenuti (4,4%
contro il 2,6% del solo Comune di Milano). La leadership di Milano è
confermata, in termini non solo numerici ma di struttura imprenditoriale, se
analizziamo la composizione per forma giuridica delle imprese del settore.
Infatti, nella provincia meneghina circa un'impresa su due (esattamente il
46,0% del totale) assume la forma giuridica di società di capitali,
sopravanzando nettamente i dati registrati dalla Lombardia (40,8%) e
dall'Italia (33,2%). Infine, per ciò che concerne la composizione interna
del settore qui considerato, possiamo notare come in provincia di Milano
l'incidenza dei servizi di fornitura software e consulenza informatica
(36,0%), e di quelli telematici (4,1%) sia, rispetto al totale, maggiore che
in Lombardia e nell'intera Italia dove prevalgono, sempre in termini
d'incidenza interna, il comparto più direttamente collegato all'hardware
(fabbricazione, installazione, manutenzione apparecchi informatici) e quello
dell'elaborazione dati e gestione banche dati. Anche da quest'ultimo angolo
visuale Milano appare, pertanto, specializzata nei comparti a più elevato
valore aggiunto ed a maggiore vocazione innovativa. Infatti, elementi quali
la specializzazione nel terziario avanzato, l'elevata diffusione
dell'utilizzo d'Internet e di personal computer, l'esistenza di una
consistente dotazione infrastrutturale in termini di superficie cablata, la
presenza, infine, sul proprio territorio, di un polo universitario tra i più
prestigiosi del paese, di gran parte delle istituzioni finanziarie, degli
enti di ricerca e delle multinazionali attive nel nostro paese,
costituiscono il principale vantaggio competitivo per l'Ict milanese. La
dinamica dell'occupazione dipendente del settore Ict può essere analizzata
attraverso i dati del sistema Informativo Excelsior, le cui relative
indagini annuali rappresentano una fonte statistica ricorrente per la
conoscenza dei flussi di entrata e di uscita previsti dalle imprese. Un
primo dato che balza in evidenza è il forte aumento dello stock di
dipendenti (tab. 4) avutosi nel corso dell'anno 2000, con Milano che
registra una variazione percentualmente (+26,3%) doppia di quella italiana
(+13,1%). Tale trend subisce però nel corso del 2001 un netto
ridimensionamento, a riprova del profondo mutamento di quadro intervenuto
che ha costretto molte imprese del settore a rivedere al ribasso i propri
programmi di sviluppo. A fine 2001, pur scontando il forte rallentamento
congiunturale, Milano incide, in termini di dipendenti, per una quota pari
al 20,2% sul totale nazionale confermandosi così il primo polo territoriale
nazionale dell'Ict anche per ciò che riguarda il numero di lavoratori
dipendenti. In termini di flussi in entrata (tab. 5) possiamo osservare come
le previsioni di nuove assunzioni fatte dalle imprese alla fine del 2000 per
l'anno 2001 non siano state pienamente rispettate causa, appunto, le
intervenute difficoltà di scenario per il settore. Ovviamente la crisi
dell'ultimo anno incide negativamente anche sulle previsioni d'assunzione
formulate dalle imprese per l'anno corrente come è evidenziato dalla
diminuzione del tasso d'entrata e, più complessivamente, del saldo
occupazionale, che per Milano risulta quasi dimezzato (passando dal 6,8% nel
2001 al 3,6% per l'anno 2002) pur rimanendo superiore a quello medio
nazionale (3,4%).
DIRETTIVA
GENERALE PER L'AZIONE AMMINISTRATIVA E LA GESTIONE - ANNO 2003
Roma, 12 febbraio 2003 - Il Ministero dell'Economia e delle Finanze informa
che il Ministro, Giulio Tremonti, ha emanato la Direttiva generale per
l'azione amministrativa e la gestione relativa all'anno 2003. La Direttiva,
consultabile sul sito internet www.tesoro.it tra gli ultimi documenti
pubblicati, è destinata agli otto "Centri di responsabilità di 1°
livello" ed ai loro Dirigenti responsabili: Dipartimento del Tesoro,
Dipartimento della Ragioneria Generale, Dipartimento Politiche di Sviluppo,
Dipartimento Amministrazione Personale, Dipartimento Politiche Fiscali,
Guardia di Finanza, Scuola Superiore dell'Economia e delle Finanze (Ssef) e
Amministrazione Autonoma dei Monopoli di Stato. Quest'anno, per la prima
volta, sarà il raggiungimento di tali obiettivi ad incidere sulla
valutazione dei Dirigenti responsabili. La Direttiva individua anzitutto le
Priorità politiche, per le parti di competenza del Ministero, in coerenza
con il programma di Governo: Riforme economiche: Fiscale (con particolare
riguardo al Federalismo fiscale, alla semplificazione del sistema tributario
ecc..), Mercato del lavoro, Sistema previdenziale; Riforme istituzionali:
Finanza pubblica, Modernizzazione della Pa; Valorizzazione del patrimonio
pubblico e creazione delle infrastrutture; Progetto Mezzogiorno; Sistema
produttivo: Privatizzazioni e Liberalizzazioni. In relazione alle Priorità
politiche, vengono quindi indicati gli obiettivi strategici ed operativi di
ogni Centro di responsabilità. Inoltre vengono definiti modalità e tempi
del monitoraggio dei Centri di responsabilità circa il raggiungimento degli
obiettivi. Di seguito alcuni degli obiettivi operativi (e relative priorità
politiche) affidati agli otto Centri di responsabilità ed ai loro dirigenti
responsabili. 1. Dipartimento del Tesoro (prof. Domenico Siniscalco):
relazione finale sul semestre di Presidenza Ue (Riforme economiche); analisi
e valutazione dell'opportunità di effettuare il collocamento on line dei
titoli di Stato, predisposizione del sistema di rilevazione per il
monitoraggio dell'accesso al mercato dei capitali da parte degli Enti locali
(Riforme istituzionali); individuazione e trasferimento dei beni a
Patrimonio SpA (Valorizzazione patrimonio pubblico e realizzazione
infrastrutture). 2. Dipartimento della Ragioneria Generale (prof. Vittorio
Grilli): analisi e valutazione dell'impatto finanziario della proposta di
revisione degli incentivi all'occupazione e degli ammortizzatori sociali e
del sistema previdenziale (Riforme economiche); monitoraggio e verifica del
Patto di Stabilità interno per il 2003; T.U. riordinamento delle norme di
contabilità dello Stato (Riforme istituzionali). 3. Dipartimento Politiche
di Sviluppo (dott. Fabrizio Barca): riprogrammazione del Quadro comunitario
di sostegno 2000-2006, accelerazione ed utilizzo dei fondi per le aree
sottoutilizzate (Progetto Mezzogiorno); attuazione appropriata del programma
"Opere Strategiche" individuate nella Legge Obiettivo
(Valorizzazione patrimonio pubblico e realizzazione delle infrastrutture).
4. Dipartimento Amministrazione Personale (dott. Giancarlo Del Bufalo):
razionalizzazione delle sedi in Roma del Ministero e definizione di un piano
di redistribuzione degli spazi, regolamento per l'espletamento dei concorsi
del Ministero, riduzione della spesa per beni e servizi della P.A. (Riforme
istituzionali). 5. Dipartimento Politiche Fiscali (avv. Andrea Manzitti):
semplificazione sistema tributario, riduzione carico fiscale, monitoraggio
legislazione locale in materia fiscale (Riforme economiche); estensione
utilizzo tecnologie nell'ambito del processo tributario (Sistema
produttivo). 6. Guardia di Finanza (gen. Ca Alberto Zignani): contrasto
dell'evasione e dell'economia sommersa, controllo dei videogiochi e
contrasto al fenomeno del gioco clandestino e degli illeciti in materia di
apparecchi e congegni da divertimento ed intrattenimento (Riforme
economiche); digitalizzazione dell'Amministrazione (Riforme istituzionali).
7. Ssef (prof. Gennaro Terracciano): interventi formativi mirati al
potenziamento dell'attività di accertamento fiscale e di contrasto al
sommerso (Riforme economiche); sistema di gestione della contabilità
finanziaria ed economico-patrimoniale, realizzazione del servizio
internet/extranet "La Scuola in Rete" (Sistema produttivo). 8.
Monopoli (dott. Giorgio Tino): ottimizzazione del settore scommesse,
sviluppo del Bingo, gestione di Lotto e Superenalotto, sviluppo del nuovo
sistema di gestione dei concorsi pronostici su base sportiva (Riforme
economiche).
RGS-ISTAT:
PROTOCOLLO D'INTESA PER INTERSCAMBIO ED ANALISI DEI DATI DI FINANZA
PUBBLICA
Roma, 12 febbraio 2003 - Il Ministero dell'Economia e delle Finanze -
Ragioneria Generale dello Stato e l'Istituto nazionale di statistica
comunicano di aver siglato un protocollo d'intesa che inaugura una più
stretta collaborazione finalizzata all'interscambio di dati relativi ai
conti delle Pubbliche Amministrazioni. L'accordo, di durata triennale e
immediatamente operativo, si pone come obiettivo di soddisfare le reciproche
esigenze di informazioni statistiche e di portare un miglioramento della
qualità delle stime dei conti annuali e trimestrali delle Pubbliche
Amministrazioni. In particolare, la collaborazione è finalizzata alla
realizzazione di un interscambio di dati coerente con il modello di
cooperazione tra sistemi informatici della pubblica amministrazione, affinché
entrambe le parti acquisiscano e scambino con tempestività le informazioni
necessarie ai fini dei calcoli statistici. Le due parti si impegnano inoltre
a collaborare nell'interpretazione dei dati di finanza pubblica: a tal fine
sarà costituito un nucleo permanente per l'analisi dei dati di base, la
loro elaborazione e l'analisi dei risultati delle stime. Ai tradizionali
rapporti di collaborazione e scambio di informazioni tra Ragioneria Generale
e Istat si aggiungono così schemi di lavoro e impegni di cooperazione in
campo scientifico su temi di comune interesse, tra cui l'impegno a dare
attuazione a progetti di ricerca riguardanti problematiche di carattere
statistico che verranno definiti nel corso del rapporto. L'accordo segna un
momento di proficua sinergia tra le due parti, in considerazione del fatto
che la normativa attribuisce all'Istat, come a tutti gli Istituti nazionali
di statistica, il calcolo degli aggregati dei conti nazionali e alla
Ragioneria Generale dello Stato la raccolta dei dati, la loro verifica e le
elaborazioni necessarie alla stesura dei documenti di finanza
pubblica.
ABI:
SODDISFAZIONE PER DECISIONE SU COMMISSIONI INTERBANCARIE IL PROVVEDIMENTO
CHIUDE L'ISTRUTTORIA AVVIATA DA BANCA D'ITALIA DUE ANNI FA
Roma, 12 febbraio 2003 - Abi e Cogeban esprimono soddisfazione per la
conclusione dell'istruttoria sulle commissioni interbancarie - quelle
praticate tra banche per servizi che queste si scambiano tra loro -
comunicata il 7 febbraio dalla Banca d'Italia. La decisione conferma che
queste commissioni sono necessarie ai fini delle maggiore efficienza nella
prestazione dei servizi di pagamento con benefici a favore della clientela
finale. Il provvedimento dimostra che le banche operano legittimamente. La
riduzione del numero delle commissioni è frutto di un processo di
razionalizzazione che ha eliminato quelle applicate a processi che la
modernizzazione tecnologica ha reso superflue. Il provvedimento di oggi
conclude un'istruttoria avviata due anni fa sulle commissioni interbancarie
relative a Bancomat, Pagobancomat, Riba e Rid per le quali pure è stata
riconosciuta nei mesi scorsi la piena legittimità.
L'INTERNET
BANKING È ANCHE CONSULENZA LINKS SANPAOLO OFFRE ALLA IMPRESE CLIENTI UN
SERVIZIO GRATUITO DI CONSULENZA A 360° SULL'AGEVOLAZIONE ALL'ECOMMERCE
Torino, 12 febbraio 2003 Il 2° bando per partecipare alle agevolazioni a
favore dei progetti di eCommerce si aprirà il 27 febbraio. Le risorse
saranno assegnate secondo l'ordine cronologico di arrivo delle prenotazioni
e fino ad esaurimento delle risorse...Non c'è tempo da perdere!
L'agevolazione consiste in un contributo a fondo perduto, sotto forma di
credito di imposta, erogato a ciascuna impresa nella misura del 50% delle
spese sostenute nell'ambito del progetto agevolato (che salgono al 60% se
partecipano 15 o più imprese). Sono ammissibili le spese in hardware e
software e le spese di consulenza, tutoraggio e formazione (compreso l'elearning),
purchè sostenute per le finalità specifiche del progetto successivamente
al 28 Dicembre 2002 Possono partecipare tutte le imprese, in tutti i settori
ed in tutta Italia, sia singolarmente che in raggruppamenti di imprese. Si
fa riferimento a qualsiasi iniziativa che miri ad utilizzare internet per
sviluppare l'attività commerciale: quindi non solo la pura vendita on line
di beni e servizi. Come presentare la domanda di agevolazione? Il mio
progetto è ammissibile? A quanto ammonta il contributo ottenibile? Le
aziende clienti potranno porre direttamente uno specifico quesito a Links
Sanpaolo, tramite un apposito form predisposto nella propria stazione di
internet banking, ricevendo, sempre via email, una risposta entro le
successive 48 ore lavorative. Il servizio è Gratuito e sarà attivo fino
alla chiusura del bando. Infolink: www.sanpaoloimi.com/imprese
AUTOSTRADE:
NEWCO 28 INCREMENTA IL CORRISPETTIVO UNITARIO A 10,00 EURO
Roma, 12 febbraio 2003 - 11 febbraio 2003 - NewCo28, la Società che ha
promosso l'offerta pubblica di acquisto volontaria totalitaria di azioni
Autostrade, comunica di aver deciso oggi di aumentare il corrispettivo
unitario offerto da Euro 9,50 ad Euro 10,00. Tale decisione è stata assunta
al fine di incentivare i titolari di azioni ordinarie di Autostrade a
aderire all'offerta, anche tenuto conto della condizione di efficacia
relativa al raggiungimento della soglia minima di adesioni di cui al punto a.1(a)
delle Avvertenze del Documento d'Offerta pubblicato in data 17 gennaio 2003.
Le banche che finanziano l'operazione hanno già manifestato il loro
consenso al predetto incremento del corrispettivo, ma la comunicazione di
cui agli artt. 37 e 43 del regolamento Consob n. 11971/99 concernente la
disciplina degli emittenti, con allegato il supplemento al documento
d'offerta, sarà effettuata solo una volta completata la documentazione
giuridica e finanziaria necessaria a tal fine, e comunque al più tardi
entro la giornata di domani. Il Presidente di Schemaventotto, Giuseppe
Piaggio, ha dichiarato: " Il prezzo offerto da NewCo 28 per le azioni
Autostrade, di Euro 9,50, era già di per sé congruo come confermato dalla
"fairness opinion" rilasciata da tre importanti banche d'affari
internazionali - Merrill Lynch, Rothschild Italia e Salomon Brothers
International. Tuttavia, con l'incremento di prezzo che oggi viene offerto,
si intende ulteriormente premiare tutti gli azionisti della Società per il
massimo successo dell'operazione, che favorirà la miglior realizzazione del
"Progetto Mediterraneo" finalizzato alla crescita di un operatore
autostradale paneuropeo. Confidando nella buona riuscita dell'operazione,
confermiamo, come più volte ripetuto, che non ci sarà alcun ulteriore
cambiamento al documento d'offerta e in particolare non ci sarà alcuna
proroga del periodo d'offerta, che si concluderà, come previsto, il 21
febbraio 2003, né alcuna deroga alla condizione di efficacia dell'offerta
relativa al raggiungimento della soglia minima di adesioni". ----
L'Offerta sarà promossa esclusivamente sul mercato italiano e sarà rivolta
a tutti gli azionisti ordinari di Autostrade a parità di condizioni, ma non
sarà diffusa negli Stati Uniti d'America, Canada e Giappone e Australia
nonché in qualsiasi altro Paese nel quale tale diffusione non sia
consentita in assenza di autorizzazione da parte delle competenti autorità
(di seguito, collettivamente gli "Altri Paesi"), né utilizzando
strumenti di comunicazione o commercio internazionale (ivi inclusi, a titolo
esemplificativo, la rete postale, il fax, il telex, la posta elettronica, il
telefono ed Internet) degli Stati Uniti d'America, Canada, Giappone e
Australia o degli Altri Paesi, né qualsivoglia struttura di alcuno degli
intermediari finanziari degli Stati Uniti d'America, Canada, Giappone e
Australia o degli Altri Paesi, né in alcun altro modo.
R.C. AUTO:
L'APPLICAZIONE DEL DIRITTO È UNA GARANZIA PER TUTTI I VERI PROBLEMI:
SICUREZZA STRADALE E COSTI DEI RISARCIMENTI
Milano, 12 febbraio 2003 - Il provvedimento varato venerdì scorso dal
Consiglio dei Ministri in merito ai ricorsi al giudice di pace non toglie
diritti ai consumatori, ma sana una evidente asimmetria nell'ordinamento
derivante dal fatto che il giudizio secondo equità trova il suo presupposto
nella esiguità delle somme delle vertenze, che però deve essere tale per
entrambe le parti in causa. Così non è nel caso dei contratti di massa,
dove a fronte di richieste individuali anche inferiori a 1.100 euro, le
imprese rischiano svariati miliardi di euro. Con il provvedimento varato dal
governo i consumatori potranno continuare a fare valere le loro richieste
davanti al giudice di pace, ma la vertenza sarà giudicata secondo diritto.
Il giudizio secondo equità, con la sua inappellabilità se non di fronte
alla Cassazione, è una eccezione alla regola generale dei tre gradi del
giudizio. L'applicazione del diritto in una vertenza è una garanzia per
tutti. Gli assicuratori richiamano l'attenzione dell'opinione pubblica sulla
comune necessità di intervenire con decisione sulle reali cause del costo
dell'assicurazione rc auto, affrontando insieme i problemi di fondo. Il
nemico comune è il costo dei risarcimenti, in continuo aumento. Gli
assicuratori confermano la disponibilità e l'urgenza di un confronto aperto
con le istituzioni e le associazioni dei consumatori per trovare soluzioni
condivise. In questo quadro è certamente necessario poter disporre di dati
obiettivi, quali possono essere prodotti da un osservatorio super partes
sull'andamento reale delle tariffe e dei costi. Occorre una lotta senza
quartiere per la prevenzione degli incidenti e per contrastare le truffe. In
Italia abbiamo ogni anno oltre 4 milioni di incidenti, con 900.000 feriti e
8.000 morti. In un quadro di condivisione forte degli obiettivi, gli
assicuratori intendono fare la loro parte per una seria campagna di
prevenzione degli incidenti stradali. Chiedono a tal fine la collaborazione
delle istituzioni e delle associazioni dei consumatori. Dal 1995 al 2001
mediamente il costo di ciascun risarcimento è aumentato dell' 86,9 per
cento, un dato che non ha alcuna relazione con il tasso di inflazione.
Mentre sul fronte della frequenza degli incidenti i dati più recenti
mostrano qualche miglioramento, sia pure insufficiente, il costo unitario
dei risarcimenti continua ad aumentare. Ciò è in buona parte spiegato
dall'aumento della percentuale degli incidenti con danni alle persone. Tale
percentuale, che era al 9,9 nel 1990, è salita continuamente collocandosi
al 14,9 nel 1996 e al 22 per cento nel 2001. Appare del tutto immotivata la
differenza rispetto agli altri paesi europei. Secondo gli ultimi dati
disponibili gli incidenti con danni alle persone risultano essere all'11% in
Germania, 10% in Francia, 8,3% in Gran Bretagna e al 6% in Spagna. E' dunque
evidente che occorre intervenire con decisione nella lotta sia alle truffe
vere e proprie sia ai piccoli artifici ai danni delle compagnie. Basti
pensare che le sole azioni svolte dall'ANIA hanno portato a oltre 20.000
persone indagate negli ultimi due anni. Principali indicatori del sistema
R.C. Auto 1. Il parco circolante L'Italia è il paese europeo con la
maggiore densità di veicoli a motore per abitanti e per chilometri di
strade disponibili: la forte densità dei veicoli è un importante fattore
di rischio, poiché genera un maggior numero di incidenti. * Quasi 45
milioni di veicoli * 33 milioni di autovetture private e 7 milioni di
veicoli a due ruote * 789 veicoli ogni 1.000 abitanti e 137 per ogni km di
strada: in Francia, 602 veicoli ogni 1.000 abitanti e 40 per km; in
Germania, 614 veicoli ogni 1.000 abitanti e 110 veicoli ogni km; in Gran
Bretagna, 478 veicoli ogni 1.000 abitanti e 76 per km. 2. Le vittime * 8.000
morti ogni anno * circa 900.000 feriti 3. Eevoluzione del danno alla persona
A fronte di una media europea pari al 10%, in Italia - nel 2001 - la
percentuale degli incidenti con danni alla persona sul totale è stata pari
al 22%. Il grafico sottostante mette in evidenza il costante aumento di
questa percentuale a partire dal 1990, quando era prossima al 10%. Il numero
dei sinistri con danno alla persona è perciò più che raddoppiato in
appena dieci anni. In base agli ultimi dati disponibili per confronti
internazionali (1999, fonte CEA - Comité Européen des Assurances),
l'incidenza del numero dei danni fisici sul totale degli incidenti è in
Italia decisamente superiore al valore osservato in Germania (11%), Francia
(10%), Gran Bretagna (8,3%) e Spagna (6%). L'abnorme accelerazione avvenuta
in Italia dal 1990 in parte dipende certamente da una crescente
consapevolezza da parte dei danneggiati di poter ottenere un risarcimento
del danno alla salute (categoria riconosciuta dalla giurisprudenza solo a
partire dalla fine degli anni '80); in gran parte il dato riflette il
fenomeno della proliferazione dei danni fisici di lieve entità, che vengono
riconosciuti con maggiore liberalità che negli altri paesi. Si consideri
che il 90% di tutti i sinistri con danno alla persona riguarda lesioni
fisiche di lieve entità. Da questo punto di vista la questione dei colpi di
frusta è talmente eclatante da essere entrata nell'immaginario collettivo
come il tipico strumento per "lucrare" sul risarcimento del danno.
In Italia, nel 2000, l'incidenza percentuale delle lesioni da colpo di
frusta sul totale dei danni alla persona è stato del 66%, contro ad esempio
il 40% della Germania, il 35% dell'Olanda, il 15% della Spagna e il 6% della
Francia. Questo è uno dei principali motivi che ha comportato, per il
nostro Paese, un forte aumento del costo medio dei sinistri liquidati, ossia
del costo dei risarcimenti pagati per ogni incidente, la cui evoluzione è
riportata nella tabella seguente.
anno d'esercizio
|
costo medio pagato
(in euro)
|
variaz. % annua
costo medio pagato
|
1995
|
1.664
|
10,0
|
1996
|
1.842
|
10,7
|
1997
|
2.085
|
13,2
|
1998
|
2.271
|
8,9
|
1999
|
2.456
|
8,1
|
2000
|
2.641
|
7,5
|
2001
|
2.826*
|
7,0
|
Tot. Anni 1994-2001
|
|
86,9
|
* Dato
provvisorio e stimato Fra il 1995 e il 2001 l'aumento del costo medio per
incidente è stato dell'86,9%, un dato ben maggiore del tasso d'inflazione
del periodo (21,4%). 4. Andamento tecnico del ramo R.C. Auto I risultati
tecnici di esercizio del comparto R.C. Auto, a partire dal 1994, anno della
liberalizzazione tariffaria, sono stati sempre negativi, anche se con un
trend in miglioramento soprattutto fra il 1999 e il 2001. Per avere un'idea
chiara di tale fenomeno occorre "correlare" la fonte di entrate
per le imprese (ossia i premi incassati) alle due principali fonti di costo:
le spese totali di gestione e, soprattutto, il costo dei sinistri che le
imprese sono chiamate a risarcire. Come riportato nella tabella di seguito,
queste ultime due principali fonti di uscita rapportate ai premi danno luogo
a due indicatori tecnici di riferimento fondamentali per giudicare la bontà
o meno dell'equilibrio raggiunto dal ramo: rispettivamente il rapporto fra
spese e premi e il rapporto fra costo dei sinistri e premi o, in gergo
assicurativo, "loss ratio". Dalla somma di questi due indicatori,
se ne ricava un terzo ("combined ratio") che rappresenta
l'indicatore riassuntivo dell'andamento tecnico del ramo. Ogni volta che il
combined ratio assume un valore superiore a 100%, l'esborso per far fronte
ai sinistri e alle spese di gestione supera i premi dell'esercizio, ossia il
fatturato del settore, e, quindi, il ramo è tecnicamente in perdita.
anno
di
esercizio
|
rapporto %
costo sinistri/
premi**
A
|
rapporto %
spese totali di gestione/ premi °
B
|
combined
ratio
%
A+B
|
1995
|
96,8
|
21,1
|
117,9
|
1996
|
99,9
|
22,5
|
122,4
|
1997
|
99,4
|
n.d. (*)
|
n.d. (*)
|
1998
|
97,1
|
18,9
|
116,0
|
1999
|
97,2
|
18,3
|
115,5
|
2000
|
90,9
|
18,0
|
108,9
|
2001
|
86,9
|
17,9
|
104,8
|
(*) Anno
in cui, essendo avvenuta la variazione dei moduli di bilancio, non era
obbligatorio fornire il dato da parte delle imprese (**) I premi a cui
rapportare il costo dei sinistri sono i premi di competenza, vale a dire i
premi effettivamente pagati dai rischi esposti nel periodo di osservazione (°)
I premi a cui rapportare le spese sono i premi contabilizzati, ossia i premi
emessi nell'esercizio considerato Dai dati riportati nella tabella
precedente, si nota come il "loss ratio" (colonna A) sia rimasto
sempre superiore al 90%, ad eccezione del 2001. In altre parole, a fronte di
100 Euro di premio, più di 90 Euro sono stati utilizzati per risarcire i
sinistri accaduti nell'esercizio. A partire soprattutto dal 2000, il loss
ratio risulta in sensibile diminuzione a causa di una sostanziale riduzione
della frequenza dei sinistri. A questo valore, tuttavia, in ciascun anno va
aggiunta la componente delle spese di gestione. A partire dal 1996, tale
indicatore risulta in diminuzione, il che dimostra un recupero di efficienza
a seguito del miglioramento dei sistemi di gestione adottati dal settore. Il
mercato tuttavia, nonostante le riduzioni di frequenza degli incidenti e il
contenimento delle spese, nel 2001 non aveva ancora raggiunto una situazione
di equilibrio.
Conto economico del ramo R.C. Auto
Milioni di Euro
|
1999
|
2000
|
2001
|
Premi
contabilizzati
|
13.249
|
14.221
|
15.342
|
Variazione
riserva premi (-)
|
466
|
212
|
258
|
Oneri relativi ai
sinistri (-)
|
13.248
|
13.886
|
13.842
|
Saldo altre
partite tecniche
|
-186
|
-145
|
-48
|
Spese di gestione
(-)
|
2.422
|
2.559
|
2.761
|
Saldo tecnico
lavoro diretto
|
-3.073
|
-2.581
|
-1.567
|
Utile
investimenti
|
935
|
1.050
|
969
|
Risultato
conto tecnico diretto
|
-2.138
|
-1.531
|
-598
|
Saldo
riassicurazione e altre partite
|
200
|
218
|
182
|
Risultato
conto tecnico complessivo
|
-1.938
|
-1.313
|
-416
|
Come risulta
dalla tabella, il risultato del conto tecnico per il ramo r.c. auto è stato
negativo nel 1999 per 1.938 milioni di Euro, nel 2000 per 1.313 milioni di
Euro e, in misura inferiore, anche nel 2001 (-416 milioni di Euro).
NETA (GIÀ
ETNOTEAM ADRIATICA) PRESENTA UN OTTIMO BILANCIO 2002
Ancona, 12 febbraio 2002 - Neta (già Etnoteam Adriatica) società leader in
Italia nella fornitura di soluzioni globali per il mercato Energy &
Utility ed e-Government, ha approvato la prima bozza del bilancio 2002, che
verrà ora sottoposto al vaglio della Società di revisione Kpmg prima di
essere presentato ufficialmente al Consiglio di Amministrazione della Società.
I risultati sono decisamente positivi per Neta, nonostante l'anno passato
sia stato caratterizzato internazionalmente da gravi difficoltà per il
settore dell'Ict. I ricavi superano di oltre il 10% i corrispondenti 2001,
raggiungendo i 15,5 milioni di euro, mentre il valore della produzione (che
include gli investimenti sostenuti per il rinnovamento del proprio
portafoglio prodotti) è crescito di quasi il 13%. Il margine operativo
lordo, prima degli ammortamenti (Ebtda), ha superato i 2.5 milioni di euro,
pari al 16,3% sul fatturato, con una crescita del 27% sull'anno precedente,
mentre l'Ebt (utile prima delle tasse) ammonta a oltre 1,5 milioni di euro
(10% sul fatturato), crescendo addirittura del 41% rispetto al 2001. L'utile
netto si attesta infine attorno ai 500.000 euro, risultato gratificante per
il management di Neta, anche tenuto conto che un importo quasi equivalente
è stato preventivamente destinato, nel bilancio della società,
all'attribuzione di gratifiche ed altre forme di incentivazione per il
personale. "Il 2002 è stato un anno molto difficile per tutti - ha
detto Alberto Cazziol, Presidente di Neta - ma Neta ha dimostrato di avere
un grande autocontrollo ed una straordinaria capacità di reazione ai
cambiamenti. In particolare l'Azienda ha superato con grande successo la
fase di spin-off dal Gruppo Etnoteam, conclusasi nella prima metà del 2002,
ed è riuscita già ad impostare un nuovo percorso di deciso sviluppo. Il
valore della produzione è infatti sostanzialmente cresciuto nel secondo
semestre 2002, mentre i costi sono rientrati nei limiti previsti. Nonostante
le inequivocabili difficoltà dell'economia 2002, la fortissima
determinazione, una grande sensibilità nell'interpretare le necessità,
anche latenti, dei clienti, e la capacità di innovazione ed adattamento
dell'offerta, ha consentito a Neta di cogliere tempestivamente anche i
"venti deboli" che sempre sono presenti nelle situazioni
apparentemente più statiche". "Neta quest'anno ha dato prova di
maturità e di spirito di squadra - ha aggiunto Gloria Gazzano, General
Manager di Neta - confermandosi ai primi posti sul mercato delle Public
Utilities e dell'e-Government per competenze organizzative, applicative e
tecnologiche. Abbiamo verificato ancora una volta che la nostra forza sta
soprattutto nella grande capacità di capire il business del cliente e di
anticiparne con lucidità i problemi e le esigenze. Contemporaneamente
abbiamo visto crescere la nostra capacità di "presa" sui clienti,
che si sono rivelati sempre più ricettivi nei confronti della nostra
proposta di soluzioni. Per questo abbiamo pianificato un 2003 di grandi
prospettive - ha concluso Gloria Gazzano - Dal momento che l'anno iniziato
si presenta con una situazione di mercato sostanzialmente in rialzo, ci
aspettiamo una crescita decisamente superiore a quella del 2002".
PIÙ VICINO
L'UTILIZZO DELL'IDROGENO: ACCORDO CON GRENOBLE E LA RUHR
Milano, 12 febbraio 2003 - L'assessore ai Trasporti, Giorgio Goggi, ha
firmato ieri, 10 febbraio, a Dusseldorf, l'accordo di cooperazione tra la
città di Milano, il comprensorio di Grenoble e le città di Bottrop,
Gladbeck, Herten e Marl della vallata della Ruhr, per l'utilizzo integrato e
completo dell'idrogeno. L'intesa, pluriennale, sancisce il lancio di un
progetto europeo, Hychain, che punta a sperimentare l'applicazione
dell'idrogeno in ambito urbano nell'area metropolitana di Milano, nel
comprensorio francese e nel comprensorio tedesco della Ruhr. Entro il 18
marzo il progetto sarà presentato all'Ue, nell'ambito del sesto Programma
di Ricerca e Sviluppo, per un secondo finanziamento che si aggiungerà ai 10
milioni di euro già stanziati dal Comune e dal Ministero dell'Ambiente. Di
fatto a Dusseldorf è nata la prima cordata europea, con la cooperazione di
tre grandi aree urbane, per produzione, trasporto, stoccaggio e
distribuzione dell'idrogeno. A Milano, già dagli anni '90, esiste nel
quartiere Bicocca un impianto a celle combustibili, alimentato ad idrogeno,
che viene ricavato dal metano, per la produzione di energia elettrica.
Partendo dal metano, la centrale di Bicocca, in virtù dell'accordo europeo,
produrrà ora idrogeno, sia liquido che gassoso (mille metri cubi all'ora),
non solo per energia, ma anche per il trasporto e realizzerà strutture per
lo stoccaggio e la distribuzione. Inutile dire che la prima applicazione, in
collaborazione con le case automobilistiche, riguarderà i veicoli ad
idrogeno. Entro 18 mesi i primi risultati. Zincar, società del gruppo Aem,
incaricata di realizzare il progetto, ha già ottenuto il nullaosta dal
Ministero dell'Ambiente: i lavori della nuova centrale sono iniziati il 1°
febbraio. Milano si conferma, dunque, città all'avanguardia in Europa nello
studio e nella sperimentazione delle energie alternative. Dal Comitato di
Controllo delle tre aree metropolitane europee, in cui Milano ha la
co-presidenza, è stato deciso di estendere l'accordo ad un livello più
alto, con il coordinamento della Regione Lombardia e del Land tedesco. Il
Comune di Milano firmerà quindi la settimana prossima un protocollo
d'intesa con la Regione.
L'APPUNTAMENTO
INTERNAZIONALE È PER VENERDÌ 21 FEBBRAIO A BOLZANO UN TRIS DI PARTNER
ORGANIZZA IL SUMMIT SUI COMUNI VERSO L'ECCELLENZA IN EUROPA
Bolzano 12 febbraio 2003 - Un tris di partner in cordata per organizzare un
summit internazionale sui "Comuni verso l'eccellenza in Europa".
Si tratta dell'iniziativa messa in campo dallo stesso Comune di Bolzano,
dalla società di consulenza di direzione Galgano & Associati e dall'Eurac
Research (Accademia Europea di Bolzano). In particolare, il workshop è
svolto in collaborazione con il Club della Qualità nella Pubblica
Amministrazione del Gruppo Galgano. L'incontro si svolgerà a Bolzano venerdì
21 febbraio presso la Conference Hall dell'Eurac (European Academy). Il
workshop affronterà in particolare le metodologie operative per i
coordinamenti intersettoriali e lo sviluppo di progetti trasversali per la
definizione del Piano di miglioramento della Qualità con uno specifico
riferimento alla revisione della struttura organizzativa, al dimensionamento
degli organici e all'auto-individuazione degli indici di efficienza e di
efficacia. Verranno approfondite e analizzate le iniziative "best-practices"
di altre Amministrazioni Pubbliche europee, volte a valorizzare il ruolo del
cittadino nei rapporti con la Pubblica Amministrazione. Il tema del
dibattito sarà incentrato su un gioco di parole: "I Comuni del futuro.
Il futuro dei Comuni". Il programma prevede un saluto di Werner
Stuflesser, Presidente dell'Eurac e di Giovanni Salghetti Drioli, sindaco di
Bolzano. All'incontro è stato invitato Luigi Mazzella, ministro per la
Funzione Pubblica. La prima relazione "La Città di Bolzano verso la
Qualità. Una sfida difficile" sarà tenuta da Renzo Caramaschi,
direttore generale del Comune di Bolzano, seguita dall'intervento su
"La certificazione di Qualità come tappa del processo di innovazione
nel Comune di Fidenza", fatto da Pietro Massobrio, direttore generale
del Comune di Fidenza. Toccherà quindi a Bruno Susio, partner e direttore
della divisione pubblica amministrazione della Galgano & Associati,
parlare sul tema: "Per una cultura della Qualità nella Pubblica
Amministrazione". L'esperienza spagnola sarà trattata dal responsabile
qualità del Comune di Barcellona, Xavier Sisternas, con l'intervento su
" La Spagna verso l'eccellenza: il caso del Comune di Barcellona",
mentre il professor Kurt Promberger, direttore scientifico della Sezione
Public Management dell'Eurac, tratterà i "Requisiti di un management
comunale moderno". La tavola rotonda del pomeriggio sul tema:
"Prospettive e iniziative eccellenti", sarà vivacizzata
dall'intervento di Walter Cereda, senior consultant del Gruppo Galgano, dal
titolo "L'impostazione della Qualità secondo le linee del modello Efqm".
E' stato invitato anche un rappresentante dell'Efqm (European Fondation for
Quality Management) per parlare sui livelli di eccellenza, mentre
"L'orientamento verso la Qualità nella città di Rosenheim"
(Germania) sarà trattato da Michael Keneder, in rappresentanza appunto di
Rosenheim e la "Cooperazione tra Comuni sull'esempio di Civesnext"
sarà il tema trattato da Franz Promock, della Salzburg Management Business
School. Josef Bernhart, senior researcher della Sezione Public Management
dell'Eurac, affronterà il tema dello "Stato del management della
Qualità nei Comuni italiani", mentre la "Competitività del
territorio e la Qualità dei servizi pubblici" saranno illustrati da
Antonio Sebastiani, in rappresentanza dell'Associazione Industriali della
Provincia Autonoma di Bolzano. La discussione sarà moderata dal giornalista
Zeno Braitenberg. In sostanza il workshop affronterà le tematiche e i
problemi connessi all'introduzione della Qualità nella struttura
organizzativa di una Pubblica Amministrazione, con particolare attenzione
alla macro-analisi dei processi esistenti, all'individuazione delle attività
critiche e alla valutazione dei vari enti secondo il modello Efqm.
BAYER
CROPSCIENCE NASCE UN NUOVO LEADER MONDIALE NEL SETTORE AGROCHIMICO IN ITALIA
UNA REALTA' IMPRENDITORIALE CON UNA PREVISIONE DI FATTURATO PER IL 2003 DI
OLTRE 200 MILIONI DI EURO
Milano, 12 febbraio 2003 - L'acquisizione dello scorso anno di Aventis
CropScience da parte di Bayer Ag ha posto le basi per la nascita di un nuovo
leader mondiale nel settore agrochimico, a supporto degli operatori. Le
produzioni di questi due giganti saranno complementari e le linee produttive
delle aziende unite in tre nuove Business Unit, Crop Protection, BioScience
e Environmental Science, daranno un nuovo impulso alla produzione e alla
ricerca scientifica. Alla produzione per l'agricoltura tradizionale si
affiancherà infatti la ricerca nell'ambito di fitofarmaci più efficaci nei
confronti delle malattie delle piante ed in grado di salvaguardare la salute
delle piante e dell'uomo. "Vogliamo essere molto di più di una somma
di aziende complementari. Ecco perché abbiamo l'obiettivo di una crescita
del 4% all'anno, un incremento ben superiore a quello del mercato attuale. E
questo è il motivo per cui intendiamo aumentare il nostro fatturato annuo
di oltre 7 miliardi di euro entro i prossimi 3-4 anni" ha dichiarato
Jochen Wulff, Presidente del Consiglio Direttivo di Bayer CropScience. E a
questo fatturato concorreranno gli attuali 22.000 dipendenti suddivisi nelle
sedi di 120 paesi di Bayer CropScience. Bayer Cropscience inizia con una
base solida, capace di rispondere alle richieste del mercato agrochimico:
l'azienda ha infatti posizioni importanti sia nei classici settori
tradizionali dell'agricoltura sia in termini di presenza sul territorio e di
personale specializzato. Grazie a Crop Protection - che studia possibili
soluzioni per la protezione delle piante - Environmental Science - che
combina il tradizionale controllo delle malattie nel settore domestico e del
giardinaggio - e BioScience - che si occupa della produzione di semi più
forti e in generale di tutto quello che riguarda le biotecnologie - Bayer
Cropscience si pone come un trait d'union tra passato presente e futuro
nell'innovazione. Nonostante lo scenario di mercato sia in un momento di
profondo cambiamento, soprattutto per le nuove normative europee che
intendono ridurre l'impiego della chimica in agricoltura, Bayer CropScience
prevede di presentare al mercato entro il 2005 un numero considerevole di
nuovi principi attivi: l'obiettivo è di incrementare il fatturato fino a
450 milioni di euro nel 2004 e di conseguire oltre 800 milioni di euro entro
il 2006. Bayer CropScience Italia: Ricerca e Sviluppo per una leadership
senza confini Dall'acquisizione di Aventis Crop Science da parte di Bayer AG
è nata una realtà importante - secondo le stime Bayer Cropscience ha in
animo di raggiungere nel mondo un giro d'affari di oltre 7 miliardi di euro
entro il 2005 - nel futuro panorama internazionale della ricerca scientifica
per una sempre più completa protezione dei raccolti. Dal 1° gennaio 2003
questa realtà è una società autonoma in Italia, facente capo alla Holding
Bayer SpA, dove si presenta come leader assoluto del mercato votato alla
ricerca e all'innovazione in campo agrochimico. E la premessa perché questo
accada è già nei numeri. Le previsioni di fatturato per il 2003 sono di
oltre 200 milioni di Euro, pari ad una quota di mercato di oltre 26%. Una
realtà sostenuta da un organico di circa 350 dipendenti, un ventaglio di
prodotti all'avanguardia e una piattaforma di ricerca unica ed innovativa. E
proprio la ricerca è il cavallo di battaglia di Bayer Cropscience Italia
che punta sull'analisi della struttura di piante, insetti e malattie per
identificare aree di ricerca più specifiche e orientarsi verso lo studio di
sostanze con applicazioni più mirate, riducendo gli effetti indesiderati.
Con il programma di presentare ogni anno due nuovi principi attivi firmati
CropScience, l'Italia, proprio perché considerato un mercato di riferimento
importante, è uno dei 5 paesi (insieme con Giappone, USA, Germania e
Francia) deputato ad intervenire nella decisione, dopo lo screening
iniziale, di commercializzare o meno il nuovo prodotto.
MANIFESTAZIONE
NAZIONALE PER LA PACE DEL 15 FEBBRAIO: CI SARÀ ANCHE IL PARTITO
VIRTUALE
Roma, 12 febbraio 2003 - I Giovanieuropei.com, primo partito virtuale
d'Italia, sono tra coloro che non considerano inevitabile la guerra. L'idea
che l'adesione alla giornata di mobilitazione per la Pace possa essere
strumentalizzata da una parte, o dall'altra non ci preoccupa. Ci preoccupa,
semmai, la possibilità che si avvii una campagna contro l'Iraq senza il via
libera dell'Onu, ledendo l'autonomia e la sovranità delle Nazioni Unite e
violando il diritto internazionale. Cosa succederà se un domani un altro
Stato dovesse decidere di fare come gli Stati Uniti? Chi è in grado di
valutare le conseguenze di un attacco all'Iraq dopo l'11 settembre e nel
contesto di una lotta al terrorismo internazionale e di un crescente muro
contro muro in Medio Oriente tra israeliani e palestinesi? Riteniamo che sia
ora di agire per sostenere gli sforzi di quanti, in Italia e nel mondo,
operano per mantenere accesa una speranza di pace. Siamo convinti che la
partita non sia conclusa e che la forza di volontà della società civile
possa contribuire a dare una nuova speranza al popolo iracheno.
CARLO TOGNOLI
E' IL NUOVO PRESIDENTE DELLA FONDAZIONE MUSEO NAZIONALE DELLA SCIENZA E
DELLA TECNOLOGIA "LEONARDO DA VINCI"
Milano, 12 febbraio 2003 - Ieri il Consiglio di Amministrazione della
Fondazione Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia ha nominato, su
indicazione dei Soci Fondatori (Miur, Ministero Beni Culturali, Regione
Lombardia, Provincia e Comune di Milano), il nuovo Presidente nella persona
di Carlo Tognoli. Il CdA ha richiesto al Vice Presidente Marino Golinelli,
che ha retto la Fondazione in questo particolare e delicato momento di
transizione con ottimo impegno, un invito a proseguire la sua importante
attività a favore della Fondazione stessa. Il Vice Presidente Golinelli, il
CdA, il Collegio dei Revisori, il Direttore Generale e tutto il personale
danno il benvenuto al nuovo Presidente con l'auspicio, nell'occasione del
rilancio del Museo per cui lo scomparso Presidente Carlo Camerana si era
prodigato, di importanti e lusinghieri successi. Il Presidente Tognoli
ritiene di sottolineare l'importanza dell'attività svolta dal Museo in 50
anni di servizio al Paese nella diffusione del sapere scientifico e
tecnologico, la valenza dell'indirizzo recentemente assunto dalla Direzione
in seguito alla trasformazione in Fondazione e la necessità di rafforzare
il legame operativo sia con le Istituzioni (al fine di assicurare a questa
importante realtà culturale indispensabili risorse finanziarie di base tali
da consentire l'auspicato processo di sviluppo) che con il mondo
imprenditoriale che aveva dato origine ed anima al Museo della Scienza. Il
nuovo Presidente fa sua la richiesta del Consiglio rivolta al Vice
Presidente Golinelli, anticipando anche la necessità di inserire nel
Consiglio ulteriori figure in rappresentanza del mondo imprenditoriale. Fare
"rete" sul territorio con altre realtà costituirà un elemento
fondamentale di continuità ideale e di riorganizzazione per il rilancio.
Tema su cui il Museo è già operativo grazie a nuove alleanze ed importanti
Progetti in collaborazione congiunta con Istituzioni e con il mondo
privato.
PROGETTAZIONE
ROBUSTA PER IL XXI SECOLO
Limerick, 12 febbraio 2003 - Il 19 marzo si terrà a Limerick (Irlanda) un
seminario di mezza giornata dal titolo "Robust design - practical
application for the 21st Century" (Progettazione robusta: applicazione
pratica per il XXI secolo). La manifestazione è stata organizzata con il
sostegno del progetto EURobust, un'iniziativa composta da 15 partner e
finanziata nell'ambito del quinto programma quadro della Commissione. Questo
seminario fornirà l'opportunità di incontrare i professionisti delle
principali società europee e di apprendere come le tecniche di
progettazione robusta possano fornire un efficace ed economico contributo al
miglioramento di prodotti e processi. Interverranno oratori in
rappresentanza di IVF Carl Zeiss, Volvo Trucks, Amt Ireland, dell'Università
di Limerick e di Boston Scientific Europe. Fra le attività in programma
figura l'illustrazione della metodologia relativa alla progettazione robusta
e dei piani volti ad assistere i dirigenti ad applicare questo tipo di
progettazione alle loro attività aziendali, senza provocare eccessivi
disagi. Il seminario è gratuito per i rappresentanti delle organizzazioni
europee interessate a quest'innovativo settore della progettazione e potrà
risultare interessante per una vasta gamma di soggetti, dalle piccole e
medie imprese alle multinazionali, comprese le organizzazioni di sostegno
all'industria, gli accademici e i ricercatori. Per informazioni : Fidelma
Bryce AMT Ireland Tel +353 61 331588 E-mail: fidelma.bryce@ul.ie
DUE
SEMINARI INTERNAZIONALI E UN CORSO DI FORMAZIONE SUL SOLARE TERMICO
Milano, 12 febbraio 2003 - In occasione di Solarexpo 2003 - Mostra-Convegno
Internazionale sulle Energie Rinnovabili e Alternative (dal 19 al 22 marzo
2003), si terranno due seminari e un corso di formazione. Il seminario
'Promozione del Solare Termico sul territorio - esperienze di successo,
strumenti, proposte operative' si rivolge alle agenzie per l'energia, ai
decisori pubblici comunali, provinciali e regionali, agli operatori del
settore e alle associazioni ambientaliste per discutere i principali motivi
dell'utilizzo finora solo marginale dell'enorme potenziale di energia solare
in Italia. Gli obiettivi del seminario sono di confrontare esperienze
nazionali e internazionali di promozione del solare termico, di ispirare e
motivare nuovi promotori a livello locale, nonché di condividere strategie
e strumenti utili per campagne promozionali. Il secondo seminario 'Solar
Combisystems' è dedicato alla tecnologia degli impianti solari combinati in
edifici residenziali per il riscaldamento congiunto dell'acqua sanitaria e
degli ambienti. Verrà illustrato lo stato dell'arte della progettazione e
della realizzazione di tali impianti, con riferimento ai risultati della
recente ricerca dell'Agenzia Internazionale dell'Energia (Iea) e alle
esperienze maturate con la realizzazione di 15 impianti dimostrativi sul
territorio italiano. Nel 'Forum dei produttori' sarà presentata la gamma di
impianti solari combinati oggi disponibilie sul mercato italiano. Sempre
nell'ambito di Solarexpo - che, giunto alla sua quarta edizione, si conferma
come l'evento di riferimento in Italia sulle energie rinnovabili e
alternative - Ambiente Italia in collaborazione con ISES Italia organizza il
corso di formazione 'Gli impianti solari termici negli edifici - dal
progetto alla realizzazione' rivolto a progettisti, ingegneri, architetti,
consulenti energetici, energy manager, termotecnici, e a tutti coloro che
siano interessati alla progettazione dei sistemi solari termici negli
edifici. I due seminari si terranno il 20 marzo 2003, il corso di formazione
dal 19 al 22 marzo 2003. Infolink: www.solarexpo.com
"DIXAN PER
LA SCUOLA" AL VIA LA 4^ EDIZIONE
Milano, 12 febbraio 2003 - Riparte, per il quarto anno consecutivo, "Dixan
per la Scuola", l'iniziativa promossa dalla Divisione Detersivi di
Henkel Italia. Nata con l'obiettivo di collaborare con le scuole materne,
elementari e medie inferiori si propone di incrementare e potenziare gli
strumenti informatici, didattici e sportivi a loro disposizione. Madrina
dell'iniziativa è Cristina D'Avena, affiancata da quest'anno dal Professor
Dix, un nuovo simpatico e colorato personaggio. L'operazione, che si
concluderà il 31 ottobre 2003, testimonia il crescente impegno di Henkel a
favore della collettività, un assunzione di responsabilità che si
concretizza attraverso campagne a carattere sociale. Le modalità per
partecipare al Progetto, che nelle tre edizioni precedenti ha coinvolto
attivamente 10.000 Istituti scolastici, sono ormai collaudate: le scuole
dovranno raccogliere attraverso i propri alunni e spedire entro il 31
ottobre 2003 un numero di tagliandi di controllo Dixan Lavatrice necessario
per ricevere i premi desiderati, scelti all'interno di un catalogo di oltre
40 articoli tra computer, stampanti, modem fax, macchine fotografiche
digitali, software didattici (di cui due per disabili), set di palloni per
calcio, basket, ecc. Dal mese di dicembre oltre 56.000 Istituti scolastici
di tutta Italia hanno ricevuto il materiale informativo dell'iniziativa e i
moduli per l'iscrizione, al momento della quale potranno richiedere un utile
supporto didattico fatto appositamente realizzare da Henkel in
collaborazione con esperti del mondo dell'infanzia. Si tratta del secondo
volume di "Tessil Story" che, dopo il grande successo
dell'edizione dello scorso anno, nella quale veniva affrontato il tema dei
tessuti articolato in storia, geografia e scienze, propone per quest'anno un
percorso educativo relativo ai colori ed al mondo della moda, offrendo
spunti per approfondimenti e giochi divertenti. Con Tessil Story i bambini e
le loro scuole potranno anche giocare con la loro creatività partecipando
ad un concorso che prevede la realizzazione di una favola illustrata con un
metodo di lavoro a scelta (disegni, collage o altro). Tra i lavori inviati,
i più belli saranno premiati con 100 kit dell'artista (pennarelli, colori,
pennelli, pasta per modellare....) e le 3 scuole più brave riceveranno un
premio a scelta tra quelli presenti sul catalogo 'Dixan per la scuola' Due
le novità rispetto all'edizione precedente: per facilitare la
partecipazione di tutte le scuole, "Dixan per la Scuola" ha deciso
di premiare chi invierà i propri ordini entro il 30 aprile 2003, offrendo
la possibilità di ricevere alcuni premi con un eccezionale
"sconto" (pari al 10%) sul numero dei tagliandi da raccogliere.
Quest'anno, poi, grazie alla collaborazione con Uisp (Unione Italiana Sport
per Tutti) sono stati messi in palio alle prime 100 scuole che entro il 31
gennaio 2003 hanno spedito almeno 20 tagliandi di controllo Dixan Lavatrice,
100 corsi gratuiti di 'GiocoSport' a scelta tra calcio, pallavolo, basket e
scacchi che coinvolgeranno un totale di circa 2.500 ragazzi, organizzati da
istruttori e operatori qualificati UISP. Oltre alla collaborazione con Uisp,
"Dixan per la Scuola" collabora con altre associazioni umanitarie,
sostenendo la loro attività e contribuendo alla divulgazione delle
rispettive iniziative. Si tratta de: l'Albero della Vita, associazione che
promuove progetti di solidarietà rivolti al mondo dell'infanzia in
difficoltà, C.I.R.A.H. (Centro Internazionale Ricerca Autosufficienza
Handicappati), che per il 2003 ha istituito un concorso di disegno presso le
scuole per richiamare l'attenzione sugli ostacoli sempre presenti nella vita
dei disabili, e Fade (Fondazione Amici dell'Epatologia), che propone una
campagna di sensibilizzazione, anche attraverso le scuole, sui problemi
epatici provocati dall'abuso di alcol (molto diffuso tra i giovani). Per
mantenere un "filo diretto" con le scuole e con i consumatori, per
fornire informazioni sempre aggiornate sul progetto, è stato attivato dal
lunedì al venerdì il numero verde 800 504050 oltre al sito Internet
dedicato www.dixanperlascuola.it
accessibile anche attraverso il sito www.donnad.it
Infolink: www.cirah.it www.uisp.it
GIOTTO PRESENTA
GIOKREÒ, IL NUOVO CONCORSO PER STIMOLARE LA CREATIVITÀ DEI BAMBINI
Milano, 12 febrbaio 2003 - "Ricordo che tanti anni fa, quando mio
figlio era piccolo gli ho comprato un carro armato giocattolo. Costava circa
100 dollari, una bella cifra per l'epoca. Era un tipo di carro armato in cui
si poteva entrare e che si poteva guidare. Mentre montavo i pezzi, lui giocò
tutto il tempo con la scatola della confezione. Mi ha insegnato una lezione
molto importante. L'anno successivo, lui si beccò la scatola e io un whisky
da 100 dollari". Abbiamo scelto questa battuta del comico americano
Johnny Carson che testimonia la capacità dei più piccoli di fantasticare e
di inventare avventure incredibili con gli oggetti più semplici... fantasia
e creatività, doti che oggi diventano dei superpoteri con Giokreò, il
nuovo concorso promosso da Giotto, marchio nato nel 1923 da sempre sinonimo
di pastelli in legno, a cera e ad olio, tempere e pennarelli di qualità del
Gruppo Fila (Fabbrica Italiana Lapis e Affini), l'Azienda italiana che da
oltre 80 anni è leader per la produzione di materiali per il disegno, la
scrittura, il gioco e il tempo libero. L'obiettivo di Giokreò è quello di
sviluppare la capacità di progettare un gioco nuovo, stimolando e dando
slancio alla creatività dei bambini dai 5 ai 12 anni. Giokreò non è solo
un concorso ma anche un tour itinerante che toccherà dal 15 febbraio al 5
aprile gli spazi creativi di 8 città italiane - Milano, Torino, Roma,
Gorizia, Genova, Padova, Livorno e Napoli -, come ludoteche, biblioteche per
ragazzi e spazi gioco. Il segreto del tour? Una squadra di giovani educatori
che ha il compito di stimolare adeguatamente i piccoli partecipanti ad un
approccio ludico maggiormente creativo, che con giochi e sorprese
coinvolgeranno i bambini in fantastiche avventure. Ogni quindici giorni, il
team Giokreò arriverà in una delle città coinvolte e lancerà un nuovo
tema: "la cartolina dello zio", "le biglie in soffitta",
"un sacco di parole", "con un giornale". Ad ogni bambino
che si iscriverà al concorso, Giotto fornirà un kit di prodotti insieme ad
una serie di spunti per liberare la loro fantasia, legati ai temi di volta
in volta proposti. L'iniziativa, che si avvale del patrocinio del comune di
Genova, Gorizia, Padova, Livorno, Torino e del Municipio di Roma, nasce in
stretta collaborazione con gli spazi creativi che offriranno gli ambienti
per lo svolgimento delle attività del tour. Per dare impulso al progetto e
per sostenere il concorso che premia l'idea ludica più originale, è
possibile accedere al sito internet www.giokreo.it. Un sito che non solo
illustra l'iniziativa in tutti i suoi aspetti, ma soprattutto coinvolge e
diverte con pagine e pagine di notizie, curiosità, sorprese, aggiornamenti
e un fantastico fumetto interattivo a puntate. Inoltre, dalla homepage è
possibile accedere ai link dedicati al tour (con date, orari, indirizzi e
reportage di ogni tappa), al concorso (regolamento, gallery dei lavori
selezionati e premiati e gadget interattivi) e all'innovativa chat grafica
che regala ogni giorno tanti premi firmati Fila Una chat che garantisce
estrema sicurezza: potrà essere, infatti, utilizzata unicamente dai bambini
iscritti al concorso, attraverso di un codice personale di sicurezza.
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