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2003 anno 6°  

NOTIZIARIO
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di

MERCOLEDI'
12 FEBBRAIO 2003

pagina 1

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(* symbolcopyright c Comunitè europee,2001 http://www.cordis.lu )

 

IL MINISTRO GRECO DELLE FINANZE ESORTA AD INTRAPRENDERE "AZIONI RADICALI" PER STIMOLARE LA CRESCITA IN EUROPA

Bruxelles, 12 febbraio 2003 - Il ministro greco delle Finanze Nikos Christodoulakis ha invitato le istituzioni politiche europee ad intraprendere azioni radicali, come la modernizzazione del sistema dell'istruzione e della ricerca, al fine di rilanciare la crescita economica. Intervenendo in occasione di un congresso di due giorni, svoltosi ad Atene, sulla politica economica e le nuove fonti di crescita per l'Europa, Christodoulakis ha posto l'accento sul rafforzamento dell'economia basata sulla conoscenza e la promozione dell'imprenditorialità come due degli ambiti chiave d'intervento. "La ricerca, l'innovazione e gli investimenti nelle nuove tecnologie rappresentano le condizioni necessarie per la crescita e determinano non solo la direzione, ma anche il ritmo dell'evoluzione delle società moderne", ha affermato il Ministro. "L'imprenditorialità è ovviamente la chiave che consente di mobilitare [...] nuove tecnologie e trasformarle in prodotti e occupazione". La ricerca, l'innovazione e le nuove tecnologie sono i fattori essenziali che permettono di aumentare il potenziale produttivo di qualsiasi economia, ha affermato il Ministro, ricordando ai delegati che, fatta qualche eccezione, i finanziamenti degli Usa in tali settori superano di molto quelli dell'UE. Prendendo ad esempio le biotecnologie, Christodoulakis ha affermato che gli investimenti in questo settore hanno condotto a ciò che egli ha definito "un'intensa fuga di cervelli dall'Unione europea agli Stati Uniti", dove gli investimenti delle società farmaceutiche e biotecnologiche sono più elevati. Il Ministro ha sostenuto la necessità di riforme istituzionali per affrontare questi problemi: "A livello istituzionale, sono necessari cambiamenti e azioni radicali, come la modernizzazione del sistema dell'istruzione e della ricerca, il rafforzamento dei rapporti fra la produzione, da un lato, e le università e i centri di ricerca, dall'altro, nonché la promozione della cooperazione fra imprese e unità di ricerca". Accanto a tali misure, Christodoulakis si augura che venga assegnata una priorità più elevata alla promozione dell'imprenditorialità in Europa, affermando che "i giovani imprenditori e le piccole imprese non contribuiscono come potrebbero all'occupazione, alla crescita e alla coesione regionale". "Per affrontare tale problema, occorre ridurre gli ostacoli all'ingresso delle imprese sul mercato, semplificare le procedure, riesaminare le barriere - come il diritto fallimentare - migliorare l'accesso ai capitali d'impresa e al know-how, e promuovere l'imprenditorialità nell'ambito dell'istruzione", ha affermato il Ministro. La necessità di promuovere l'imprenditorialità, ha proseguito Christodoulakis, rappresenta la logica alla base della nuova politica industriale per l'Europa, varata recentemente dalla Commissione e attualmente allo studio delle parti interessate e dei politici europei. Christodoulakis ha lanciato un messaggio a tutti coloro che nutrono dei dubbi sulle realtà economiche che hanno contribuito a formare la nuova politica industriale: "Si tratta di una politica ben lontana da quella delle sovvenzioni, ma che riconosce tuttavia l'impossibilità di ottenere immediatamente nuovi vantaggi competitivi per l'Europa". La manifestazione di Atene è stata organizzata nel quadro dei preparativi per il Consiglio europeo di primavera, durante il quale saranno valutati i progressi dell'Europa verso il raggiungimento dell'obiettivo fissato a Lisbona di diventare l'economia basata sulla conoscenza più competitiva al mondo. 

UN PROGETTO TSI FORNIRÀ UN IMPORTANTE CONTRIBUTO ALL'ALLARGAMENTO DELL'UE 
Bruxelles, 12 febbraio 2003 - Un nuovo progetto Tsi (Tecnologie per la società dell'informazione) dovrebbe esercitare un notevole impatto sulla definizione, nella prima parte del 2003, della politica d'allargamento dell'Unione europea. Il progetto Seeren (South Eastern European Research and Education Networking - Collegamento in rete nell'ambito della ricerca e dell'istruzione nell'Europa sudorientale) si propone di sviluppare una rete di ricerca regionale destinata a sostenere la comunità accademica e di ricerca dell'Europa sudorientale, al fine di ridurre il "divario digitale" che separa la maggior parte dei paesi di questa regione dal resto d'Europa. Inoltre, secondo quanto afferma il prof. Basil Maglaris, presidente della rete greca di ricerca e tecnologia (Grnet) che coordina l'iniziativa, il progetto Seren dovrebbe contribuire alla ricostruzione e stabilizzazione dell'Europa sudorientale, nonché alla definizione della politica d'allargamento dell'UE nel corso della Presidenza greca (primo semestre del 2003). Il progetto, che riunisce le reti di ricerca e istruzione dell'ex Repubblica federale di Jugoslavia (Rfj), della Romania, della Bulgaria, dell'Albania, della Bosnia-Erzegovina, dell'ex Repubblica jugoslava di Macedonia (Fyrom) e dell'Ungheria, riceverà un finanziamento di 1,3 milioni di euro nell'ambito del programma Tsi, facente parte del quinto programma quadro (5PQ). Particolare attenzione verrà dedicata all'integrazione della nuova rete con Geant, l'attuale rete paneuropea che collega le università con velocità di trasmissione nell'ordine dei gigabit. Il progetto fornirà agli accademici e ai ricercatori un miglior accesso ai nuovi sviluppi digitali, alle reti Internet e alle applicazioni specifiche per la ricerca e il mondo accademico come il teleinsegnamento, l'elaborazione distribuita mediante supercomputer nell'ambito della fisica delle alte energie e le applicazioni nel settore della meteorologia e della ricerca sismologica. Il prof. Maglaris, inoltre, sostiene che tale iniziativa contribuirà a promuovere la cooperazione scientifica e didattica fra gli Stati membri dell'UE e i paesi dell'Europa sudorientale, fornendo nel contempo una piattaforma per la divulgazione e lo sviluppo della prossima generazione di tecnologie Internet in quegli Stati che sono in procinto di entrare a far parte dell'UE. Infolink: http://www.seeren.org/  http://www.grnet.gr 

GIORNATA DI INFORMAZIONE E COLLEGAMENTO IN RETE PER LE PRIORITÀ 2 E 3 DEL 6PQ 
Bruxelles, 12 febbraio 2003 - Il 17 febbraio si svolgerà a Bruxelles un workshop sull'invito congiunto relativo alle priorità 2 e 3 intitolate rispettivamente "Tecnologie della società dell'informazione" e "Nanotecnologie e nanoscienze, materiali multifunzionali basati sulla conoscenza e nuovi processi e dispositivi di produzione". Il workshop si concentrerà sull'invito congiunto "Ingegneria di produzione, dei prodotti e dei servizi nel 2010" e riunirà personalità del mondo industriale, accademico e istituzionale che operano nelle suddette aree di attività. Nel corso della sessione mattutina, rappresentanti della Commissione europea discuteranno le finalità dell'invito congiunto, la natura specifica di ciascun programma e l'iniziativa relativa ai sistemi di produzione intelligenti. Lungo l'arco della giornata, i partecipanti avranno inoltre la possibilità di assistere a sessioni per il collegamento in rete. Si auspica che il workshop consentirà ai partecipanti di meglio definire le idee in linea con gli obiettivi specifici delle due priorità. E-mail: infso-ims@cec.eu.int 

SECONDO L'ANVAR, PER CREARE PMI INNOVATIVE È ESSENZIALE AUMENTARE GLI INVESTIMENTI DEL SETTORE PRIVATO 
Bruxelles, 12 febbraio 2003 - Secondo l'Agenzia francese per l'innovazione (Anvar), il settore pubblico deve promuovere un aumento della spesa per l'innovazione da parte del settore privato. Quest'appello è stato lanciato a gennaio, in occasione della presentazione, da parte dell'Anvar, dei dati relativi agli attuali investimenti delle piccole e medie imprese (Pmi) in Francia. Secondo l'Agenzia francese, le imprese innovative hanno abbandonato il 39,5 per cento dei progetti nel periodo 1997-1999, per via dei costi elevati dell'innovazione. All'inizio del 2000, la situazione è peggiorata ulteriormente a causa della crisi economica globale, che ha indotto i centri finanziari ad una maggiore cautela per quanto riguarda gli investimenti nelle nuove società ad innovazione tecnologica. Di conseguenza, secondo i dati dell'Anvar, la creazione di nuove imprese è precipitata a circa il 20 per cento nel primo semestre del 2002. La sintesi presentata dall'Agenzia francese lascia intuire che difficilmente nel 2003 si assisterà ad un sufficiente aumento degli investimenti con capitali di rischio. Malgrado la disponibilità di fondi pubblici, essi rappresentano solo una parziale soluzione del problema. Come afferma l'Anvar: "I capitali d'avviamento sono essenziali per la creazione d'impresa". L'Agenzia fa notare che tale mancanza di investimenti in progetti innovativi da parte delle Pmi riguarda anche altri paesi d'Europa. Anzi, a dire il vero, la Francia è riuscita a mantenere un livello d'investimenti accettabile rispetto ai vicini europei: nel 2001 si è classificata terza in termini di somme investite e seconda per quanto concerne gli investimenti nelle imprese. Tuttavia, dal 2000 si è registrato un calo del 36 per cento degli investimenti di capitale: in quell'anno solo 1.926 imprese hanno beneficiato di un investimento, contro le 2.994 dell'anno precedente. I dati relativi al primo trimestre del 2002, sia per quanto riguarda la Francia, sia il resto d'Europa, mostrano una diminuzione degli investimenti di capitale, situazione che secondo l'Anvar non è destinata a migliorare nel 2003. Le prime vittime del calo degli investimenti sono i giovani imprenditori, poiché rappresentano un rischio troppo elevato per gli investitori di capitali. L'Europa investe solo lo 0,4 per cento del Pil in attività condotte da giovani imprenditori, rispetto all'1,2 per cento degli Stati Uniti. Vista la situazione, l'Anvar ritiene che il settore pubblico possa fornire un decisivo contributo all'inversione di tendenza per ciò che concerne gli investimenti dedicati all'innovazione. Il disegno di legge sull'innovazione presentato nel dicembre 2002 dal ministro francese dell'Industria Nicole Fontaine e dalla sua collega Claudie Haigneré, ministro per la Ricerca e le Nuove tecnologie, dovrebbe contribuire, si spera, a creare un ambiente più favorevole alle attività d'innovazione in Francia. Infolink: http://www.anvar.fr/actulettN17arti2.htm 

MILANO: LA NEW ECONOMY NON E' UN FLOP 13,4% DELLE IMPRESE NAZIONALI CONTINUANO, PIANO, A CRESCERE (+3,4% CONTRO 5,7% ITALIANO). AUMENTANO LE ASSUNZIONI (+3,6% CONTRO +3,4% ITALIANO) 
Milano, 12 febbraio 2003. Sono certo passati gli anni del boom, quelli che tra il 1999 e il 2000 vedevano una crescita di occupati del 26% (nel 2002 le imprese prevedono un saldo tra entrate e uscite appena del 3,6%). Ma, nonostante le difficoltà della Borsa e le pressioni internazionali la new-economy a Milano è viva e vegeta. Con 10.204 imprese attive Milano è il centro della new-economy regionale (57,8%) e nazionale (13,4%). Soprattutto Milano città, col 57,6% delle imprese provinciali del settore. Anche se è la provincia a crescere più della città (+4,4% fuori città contro il 2,6% del solo Comune di Milano). Ma Milano e provincia (+3,4%) crescono comunque meno di Lombardia (+4%) e Italia (+5,7%). Continua la crescita occupazionale: per Milano risulta quasi dimezzata (passando dal 6,8% nel 2001 al 3,6% per l'anno 2002) pur rimanendo superiore a quella media nazionale (3,4%). E mentre per lo sviluppo del settore Milano punta su università, agenzie per lo sviluppo per le aree a nord e a est, a finanziamenti europei, Bologna conta su Università e su un consorzio per diventare il polo del multimediale. Il successo di Cambridge? Viene dai brevetti ceduti dall'università, gratis alle imprese e dal forte senso civico delle aziende anglosassoni, impegnate nella crescita del loro territorio. Come Grenoble: un successo fondato sull'Università, sulla ricerca così avanzata da attrarre le multinazionali. Meno validi i modelli che si fondano solo sull'aiuto delle istituzioni. Un esempio? Stoccarda: dal '95 limitati i risultati del progetto del Ministero dell'economia per convertire l'industria automobilistica in multimediale. Emerge da un'indagine dell'ufficio studi della Camera di Commercio di Milano, in occasione del convegno sul settore. La Camera di Commercio di Milano, la Provincia di Milano e il Comune di Milano hanno istituito il Forum della Net Economy: le istituzioni intendono, collaborando tra loro, promuovere e sostenere la net economy milanese, rispondendo alle sempre maggiori richieste del sistema. "La specializzazione nel terziario avanzato - ha dichiarato Carlo Sangalli, presidente della Camera di Commercio di Milano - l'elevata diffusione dell'utilizzo di Internet e di personal computer, l'esistenza di una consistente dotazione infrastrutturale in termini di superficie cablata, la presenza, infine, sul proprio territorio, di un polo universitario tra i più prestigiosi del paese, di gran parte delle istituzioni finanziarie, degli enti di ricerca e delle multinazionali attive nel nostro paese, costituiscono il principale vantaggio competitivo per l'Ict milanese. Un settore importante per la portata delle nuove tecnologie e dell'innovazione. Ma che risulta in forte rallentamento, con una crescita del 4,4% nel 2002 rispetto ai tassi di variazione del +8,3% nel corso del 2001. Una tendenza che risente della congiuntura internazionale poco favorevole, ma a cui bisogna far fronte con una collaborazione tra mondo istituzionale, associazionistico, universitario. Sull'esempio di modelli internazionali di successo come Cambridge e Grenoble". Milano leader della net economy: i punti di forza. Una leadership quella di Milano confermata dalla struttura imprenditoriale: circa un'impresa su due (46,0% del totale) è una società di capitali, superando nettamente i dati registrati dalla Lombardia (40,8%) e dall'Italia (33,2%). Milano è specializzata nei comparti a più elevato valore aggiunto ed a maggiore vocazione innovativa l'incidenza dei servizi di fornitura software e consulenza informatica (36,0%), e di quelli telematici (4,1%) è maggiore che in Lombardia e nell'intera Italia dove prevalgono, sempre in termini d'incidenza interna, il comparto più direttamente collegato all'hardware (fabbricazione, installazione, manutenzione apparecchi informatici e quello dell'elaborazione dati e gestione banche dati. 
Il settore dell'informatica e delle telecomunicazioni: tassi di crescita 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

COMUNE di MILANO

IV trim. 00

IV trim. 01

IV trim. 02

Var. ass

Var. ass

Var %

Var %

Incid.%

Incid.%

Incid.%

 

Att.

Att.

Att.

01/00

02/01

01/00

02/01

IV trim. 00

IV trim. 01

IV trim. 02

Fabbr.-install.-manut. appar. Inform.

558

559

573

1

14

0,2%

2,5%

10,6%

9,8%

9,8%

Servizi e apparati per le telecominicazioni

197

221

251

24

30

12,2%

13,6%

3,7%

3,9%

4,3%

Forn. Software e consulenza inform.

1.902

2.095

2.146

193

51

10,1%

2,4%

36,2%

36,6%

36,5%

Elab. Dati e gest. Banche dati

1.949

1.976

1.979

27

3

1,4%

0,2%

37,1%

34,5%

33,7%

Servizi e altri servizi inform.

649

874

927

225

53

34,7%

6,1%

12,4%

15,3%

15,8%

TOTALE

5.255

5.725

5.876

470

151

8,9%

2,6%

100,0%

100,0%

100,0%

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

PROVINCIA di MILANO

IV trim. 00

IV trim. 01

IV trim. 02

Var. ass

Var. ass

Var %

Var %

Incid.%

Incid.%

Incid.%

 

Att.

Att.

Att.

01/00

02/01

01/00

02/01

IV trim. 00

IV trim. 01

IV trim. 02

Fabbr.-install.-manut. appar. Inform.

1.086

1.111

1.139

25

28

2,3%

2,5%

11,9%

11,3%

11,2%

Servizi e apparati per le telecominicazioni

326

366

420

40

54

12,3%

14,8%

3,6%

3,7%

4,1%

Forn. Software e consulenza inform.

3.201

3.539

3.673

338

134

10,6%

3,8%

35,1%

35,8%

36,0%

Elab. Dati e gest. Banche dati

3.432

3.512

3.541

80

29

2,3%

0,8%

37,6%

35,6%

34,7%

Servizi e altri servizi inform.

1.071

1.344

1.431

273

87

25,5%

6,5%

11,7%

13,6%

14,0%

TOTALE

9.116

9.872

10.204

756

332

8,3%

3,4%

100,0%

100,0%

100,0%

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

PROVINCIA di MILANO senza COMUNE di MILANO

IV trim. 00

IV trim. 01

IV trim. 02

Var. ass

Var. ass

Var %

Var %

Incid.%

Incid.%

Incid.%

 

Att.

Att.

Att.

01/00

02/01

01/00

02/01

IV trim. 00

IV trim. 01

IV trim. 02

Fabbr.-install.-manut. appar. Inform.

528

552

566

24

14

4,5%

2,5%

13,7%

13,3%

13,1%

Servizi e apparati per le telecominicazioni

129

145

169

16

24

12,4%

16,6%

3,3%

3,5%

3,9%

Forn. Software e consulenza inform.

1.299

1.444

1.527

145

83

11,2%

5,7%

33,6%

34,8%

35,3%

Elab. Dati e gest. Banche dati

1.483

1.536

1.562

53

26

3,6%

1,7%

38,4%

37,0%

36,1%

Servizi e altri servizi inform.

422

470

504

48

34

11,4%

7,2%

10,9%

11,3%

11,6%

TOTALE

3.861

4.147

4.328

286

181

7,4%

4,4%

100,0%

100,0%

100,0%

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

LOMBARDIA

IV trim. 00

IV trim. 01

IV trim. 02

Var. ass

Var. ass

Var %

Var %

Incid.%

Incid.%

Incid.%

 

Att.

Att.

Att.

01/00

02/01

01/00

02/01

IV trim. 00

I trim. 01

I trim. 02

Fabbr.-install.-manut. appar. Inform.

1.974

2.064

2.153

90

89

4,6%

4,3%

12,7%

12,2%

12,2%

Servizi e apparati per le telecominicazioni

494

582

677

88

95

17,8%

16,3%

3,2%

3,4%

3,8%

Forn. Software e consulenza inform.

5.045

5.638

5.908

593

270

11,8%

4,8%

32,3%

33,2%

33,5%

Elab. Dati e gest. Banche dati

6.458

6.607

6.673

149

66

2,3%

1,0%

41,4%

38,9%

37,8%

Servizi e altri servizi inform.

1.632

2.075

2.235

443

160

27,1%

7,7%

10,5%

12,2%

12,7%

TOTALE

15.603

16.966

17.646

1363

680

8,7%

4,0%

100,0%

100,0%

100,0%

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

ITALIA

IV trim. 00

IV trim. 01

IV trim. 02

Var. ass

Var. ass

Var %

Var %

Incid.%

Incid.%

Incid.%

 

Att.

Att.

Att.

01/00

02/01

01/00

02/01

IV trim. 00

I trim. 01

I trim. 02

Fabbr.-install.-manut. appar. Inform.

9.367

10.088

10.662

721

574

7,7%

5,7%

14,4%

14,0%

14,0%

Servizi e apparati per le telecominicazioni

2.175

2.740

3.149

565

409

26,0%

14,9%

3,3%

3,8%

4,1%

Forn. Software e consulenza inform.

17.710

20.053

21.407

2343

1.354

13,2%

6,8%

27,2%

27,9%

28,2%

Elab. Dati e gest. Banche dati

29.566

30.623

31.444

1057

821

3,6%

2,7%

45,4%

42,6%

41,4%

Servizi e altri servizi inform.

6.293

8.327

9.282

2034

955

32,3%

11,5%

9,7%

11,6%

12,2%

TOTALE

65.111

71.831

75.944

6720

4.113

10,3%

5,7%

100,0%

100,0%

100,0%

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Fonte: Elaborazione Ufficio Studi della Camera di Commercio di Milano su dati Infocamere

Tab.  Assunzioni previste dalle imprese dell'informatica e delle telecomunicazioni - anni 2001-2002

 

 

1 - 9 Dipendenti

10 - 49 Dipendenti

50 - 249 Dipendenti

>= 250 Dipendenti

Totale

Tasso d'entrata

Tasso d'uscita

Saldo %

Milano

Entrate 01

1.112

1.011

1.904

4.550

8.577

12,4

5,6

6,8

 

Uscite 01

531

232

641

2.476

3.880

 

 

 

 

Entrate 02

848

534

748

3.392

5.522

7,8

4,2

3,6

 

Uscite  02

124

309

369

2.184

2.986

 

 

 

Italia

Entrate 01

7.368

4.545

5.177

16.217

33.307

9,7

5,5

4,2

 

Uscite  01

2.061

1.159

1.536

14.227

18.983

 

 

 

 

Entrate 02

6.311

3.609

3.085

10.672

23.677

6,7

3,3

3,4

 

Uscite  02

1.251

1.154

1.731

7.543

11.679

 

 

 

Elaborazioni Ufficio Studi Camera di Commercio Milano su dati Unioncamere - Ministero del Lavoro, Excelsior


Modelli Di Net Economy In Europa Milano. 
Milano è terza in Europa per innovazione, dopo Parigi e Londra, con 400 chilometri di fibra ottica. Milano è la città più cablata d'Italia ed è stata scelta come sede da tutti i portali Internet italiani. Mondo associazionistico e imprenditoriale. Nel milanese sono attive due agenzie per la riqualificazione del territorio urbano. Svolgono un'azione di coordinamento e di animazione dell'azione pubblico-privata. Obiettivo: la promozione dello sviluppo imprenditoriale nelle nuove tecnologie Ict. In particolare Asnm ha assunto la missione di far transitare l'area nord-milanese verso una riconversione delle nuove tecnologie digitali, anche con un incubatore e un centro per l'innovazione detto "fucina". Mentre Agintec opera nell'area nord orientale della provincia di Milano, anche tramite un incubatore. Istituzioni a sostegno del settore. Le più attive sono la Comunità Europea (con numerose opportunità di finanziamento), la Camera di Commercio (tramite il consorzio del Politecnico) e i Comuni di Sesto San Giovanni, Cologno, Bresso, Cinisello, la Provincia di Milano e la Regione Lombardia (che partecipano a Agintec). Università. Milano ospita il polo di ricerca universitaria su servizi informativi e di promozione del consorzio del Politecnico. Bologna. Tra Rimini e Piacenza sono ormai diecimila le aziende attive nei settori innovativi. Le imprese emiliane dell'Ict sono soprattutto produttrici di system integrator hardware o di software, e società legate all'editoria e alla grafica hi-tech. L'Emilia Romagna è regione di innovazione: una invenzione italiana su sei è made in Emilia Romagna. Nella bilancia tecnologica regionale i prodotti esportati hanno un contenuto di trasformazione industriale e di conoscenza quasi triplo rispetto a quello delle importazioni. Punti di debolezza. Rispetto alla Lombardia il settore è meno strutturato ed è ancora molto alta la percentuale delle piccole e piccolissime imprese 35,19% con meno di 10 dipendenti, altrettante le individuali ( dati2001). Università. A Bologna l'Università è attiva nel promuovere la New Economy. Mondo associazionistico e imprenditoriale. Opera il consorzio Aster con l'intento di creare una rete telematica regionale e costruire un polo multimediale in città. Istituzioni a sostegno del settore. Fra le istituzioni più attive la Regione (attraverso il consorzio Aster) e le Associazioni di categoria (che promuovono consorzi di imprese). Cambridge. Dallo sviluppo della strumentazione scientifica alle applicazioni Cad (Computer Aided Design), Cambridge ha sviluppato una produzione di rete che ha raggiunto il dominio del mercato mondiale con l'industria delle stampanti a getto d'inchiostro. Dagli anni '80, un centinaio di imprese nascono ogni anno, ma circa 55 chiudono e 30 si trasferiscono. Dal 1999 sono 1.162 le imprese technology-related che impiegano 38.000 persone. Il 35% delle imprese fornisce software. Tra i settori segue la ricerca e sviluppo (10%) prima però per percentuale di occupati. Mentre il biotecnologico copre il 13% delle aziende ed il 23% dell'impiego. Punti deboli: difficoltà a diffondere il processo a livello regionale. L'università. L'università favorisce la creazione di nuova imprenditorialità: ha addirittura rinunciato ai diritti sui brevetti dei propri impiegati. Mondo associazionistico e imprenditoriale. Forte spinta del senso civico: le imprese vogliono dare un contributo al territorio Istituzioni a sostegno del settore. È marginale l'intervento del governo locale e nazionale. Grenoble. Un'industria soprattutto di materiali elettrici e informatici. Con 23.000 dipendenti e un'importante presenza di filiali di gruppi esteri multinazionali. Grandi imprese (con siti di produzione e di ricerca) a cui si aggiungono piccole imprese (lavorano specialmente per la produzione di circuiti integrati per le grandi). L'ambizione: diventare la capitale delle "micronanotecnologie" un progetto promosso dal Commissariato per l'energia Atomica. Punti deboli. Il modello vincente di Grenoble presenta un'eccessiva dipendenza dai fondi pubblici. Sta iniziando a risentire della mancanza di giovani ingegneri e manager proprio nei settori dell'informatica, delle telecomunicazioni e delle biotecnologie. Università. La presenza di avanzati centri di ricerca universitari, di un sistema di costante formazione del personale che hanno attratto l'insediamento di centri di ricerca privati sono stati i pilastri dello sviluppo del settore digitale. Mondo associazionistico e imprenditoriale. Fondi pubblici che Stato, Regione, Dipartimento e Comune erogano per la creazione di incubatori. Stoccarda. La regione ospita gruppi di produzione hardware e grandi imprese elettriche. Punti di debolezza. La regione non è riuscita a sviluppare un distretto per l'alta tecnologia autonomo. Fallito l'ambizioso progetto Ivss del '95 per la televisione interattiva, voluto dal Ministero degli affari economici rivolto a grandi compagnie quali Ibm, Hp, Bosch e Telekom. Istituzioni a sostegno del settore. Ministero degli affari economici: dal '97 è attivo il progetto VRS, rivolto alle piccole medie imprese con l'intento di favorirne il lavoro in gruppo. L'amministrazione municipale interviene promuovendo lo sviluppo del settore Hi Tech per cercare di far fronte alla crisi del settore automobilistico. 

LA NET ECONOMY A MILANO 
Milano, 12 febbraio 2003 - I settori dell'informatica e delle telecomunicazioni1, se non costituiscono l'intera filiera dell'information and comunication technology (Ict), si possono, pur con un certo grado di approssimazione e scontando i limiti derivanti dalla classificazione Ateco 91, considerare strategici nello sviluppo della net economy. I settori selezionati, che aggregano in modo trasversale attività del settore manifatturiero e dei servizi, sono analizzati avendo attenzione alla struttura e alla dinamica imprenditoriale basata sui dati tratti da Infocamere. Alla fine del IV trimestre 2002 le imprese attive2 italiane risultano 75.944, con una variazione in termini assoluti, rispetto allo stesso trimestre del 2002, di 4.113 imprese (pari al +5,7%). Leggermente inferiori sono i valori registrati dalla Lombardia (+4,0%), dalla provincia di Milano nel suo complesso (+3,4%) e dal Comune di Milano (+2,6%). Una prima considerazione appare valida per tutti gli ambiti territoriali sopra considerati: la forte dinamica che i settori dell'informatica e delle telecomunicazioni stanno attraversando risulta di piena evidenza confrontando i tassi di variazione di questi ultimi con quello registrato nello stesso periodo dal sistema economico italiano nel suo complesso. Siamo infatti di fronte ad un comparto che, pur mantenendo tassi di variazione attivi, risulta in forte rallentamento rispetto ai tassi di variazione a due cifre sperimentati nel corso del 2001 (10,3%). In questo quadro, Milano risulta particolarmente penalizzata rispetto al resto d'Italia non a causa della sua debolezza, bensì perché sconta, dopo la notevole crescita degli anni passati, una ristrutturazione, in parte fisiologica, in parte dovuta alla congiuntura internazionale poco favorevole. Alla fine del IV trimestre 2002, con 10.204 imprese attive, la provincia di Milano emerge in tutta la sua evidenza se consideriamo l'incidenza che essa ha sul totale regionale (57,8%) e nazionale (13,4%) delle imprese Ict. Scendendo più nel dettaglio, emerge che la maggior parte (57,6%) delle imprese del settore è localizzata all'interno del più ristretto territorio comunale milanese. Ciononostante, è il resto della Provincia milanese a crescere a ritmi più sostenuti (4,4% contro il 2,6% del solo Comune di Milano). La leadership di Milano è confermata, in termini non solo numerici ma di struttura imprenditoriale, se analizziamo la composizione per forma giuridica delle imprese del settore. Infatti, nella provincia meneghina circa un'impresa su due (esattamente il 46,0% del totale) assume la forma giuridica di società di capitali, sopravanzando nettamente i dati registrati dalla Lombardia (40,8%) e dall'Italia (33,2%). Infine, per ciò che concerne la composizione interna del settore qui considerato, possiamo notare come in provincia di Milano l'incidenza dei servizi di fornitura software e consulenza informatica (36,0%), e di quelli telematici (4,1%) sia, rispetto al totale, maggiore che in Lombardia e nell'intera Italia dove prevalgono, sempre in termini d'incidenza interna, il comparto più direttamente collegato all'hardware (fabbricazione, installazione, manutenzione apparecchi informatici) e quello dell'elaborazione dati e gestione banche dati. Anche da quest'ultimo angolo visuale Milano appare, pertanto, specializzata nei comparti a più elevato valore aggiunto ed a maggiore vocazione innovativa. Infatti, elementi quali la specializzazione nel terziario avanzato, l'elevata diffusione dell'utilizzo d'Internet e di personal computer, l'esistenza di una consistente dotazione infrastrutturale in termini di superficie cablata, la presenza, infine, sul proprio territorio, di un polo universitario tra i più prestigiosi del paese, di gran parte delle istituzioni finanziarie, degli enti di ricerca e delle multinazionali attive nel nostro paese, costituiscono il principale vantaggio competitivo per l'Ict milanese. La dinamica dell'occupazione dipendente del settore Ict può essere analizzata attraverso i dati del sistema Informativo Excelsior, le cui relative indagini annuali rappresentano una fonte statistica ricorrente per la conoscenza dei flussi di entrata e di uscita previsti dalle imprese. Un primo dato che balza in evidenza è il forte aumento dello stock di dipendenti (tab. 4) avutosi nel corso dell'anno 2000, con Milano che registra una variazione percentualmente (+26,3%) doppia di quella italiana (+13,1%). Tale trend subisce però nel corso del 2001 un netto ridimensionamento, a riprova del profondo mutamento di quadro intervenuto che ha costretto molte imprese del settore a rivedere al ribasso i propri programmi di sviluppo. A fine 2001, pur scontando il forte rallentamento congiunturale, Milano incide, in termini di dipendenti, per una quota pari al 20,2% sul totale nazionale confermandosi così il primo polo territoriale nazionale dell'Ict anche per ciò che riguarda il numero di lavoratori dipendenti. In termini di flussi in entrata (tab. 5) possiamo osservare come le previsioni di nuove assunzioni fatte dalle imprese alla fine del 2000 per l'anno 2001 non siano state pienamente rispettate causa, appunto, le intervenute difficoltà di scenario per il settore. Ovviamente la crisi dell'ultimo anno incide negativamente anche sulle previsioni d'assunzione formulate dalle imprese per l'anno corrente come è evidenziato dalla diminuzione del tasso d'entrata e, più complessivamente, del saldo occupazionale, che per Milano risulta quasi dimezzato (passando dal 6,8% nel 2001 al 3,6% per l'anno 2002) pur rimanendo superiore a quello medio nazionale (3,4%). 

DIRETTIVA GENERALE PER L'AZIONE AMMINISTRATIVA E LA GESTIONE - ANNO 2003 
Roma, 12 febbraio 2003 - Il Ministero dell'Economia e delle Finanze informa che il Ministro, Giulio Tremonti, ha emanato la Direttiva generale per l'azione amministrativa e la gestione relativa all'anno 2003. La Direttiva, consultabile sul sito internet www.tesoro.it tra gli ultimi documenti pubblicati, è destinata agli otto "Centri di responsabilità di 1° livello" ed ai loro Dirigenti responsabili: Dipartimento del Tesoro, Dipartimento della Ragioneria Generale, Dipartimento Politiche di Sviluppo, Dipartimento Amministrazione Personale, Dipartimento Politiche Fiscali, Guardia di Finanza, Scuola Superiore dell'Economia e delle Finanze (Ssef) e Amministrazione Autonoma dei Monopoli di Stato. Quest'anno, per la prima volta, sarà il raggiungimento di tali obiettivi ad incidere sulla valutazione dei Dirigenti responsabili. La Direttiva individua anzitutto le Priorità politiche, per le parti di competenza del Ministero, in coerenza con il programma di Governo: Riforme economiche: Fiscale (con particolare riguardo al Federalismo fiscale, alla semplificazione del sistema tributario ecc..), Mercato del lavoro, Sistema previdenziale; Riforme istituzionali: Finanza pubblica, Modernizzazione della Pa; Valorizzazione del patrimonio pubblico e creazione delle infrastrutture; Progetto Mezzogiorno; Sistema produttivo: Privatizzazioni e Liberalizzazioni. In relazione alle Priorità politiche, vengono quindi indicati gli obiettivi strategici ed operativi di ogni Centro di responsabilità. Inoltre vengono definiti modalità e tempi del monitoraggio dei Centri di responsabilità circa il raggiungimento degli obiettivi. Di seguito alcuni degli obiettivi operativi (e relative priorità politiche) affidati agli otto Centri di responsabilità ed ai loro dirigenti responsabili. 1. Dipartimento del Tesoro (prof. Domenico Siniscalco): relazione finale sul semestre di Presidenza Ue (Riforme economiche); analisi e valutazione dell'opportunità di effettuare il collocamento on line dei titoli di Stato, predisposizione del sistema di rilevazione per il monitoraggio dell'accesso al mercato dei capitali da parte degli Enti locali (Riforme istituzionali); individuazione e trasferimento dei beni a Patrimonio SpA (Valorizzazione patrimonio pubblico e realizzazione infrastrutture). 2. Dipartimento della Ragioneria Generale (prof. Vittorio Grilli): analisi e valutazione dell'impatto finanziario della proposta di revisione degli incentivi all'occupazione e degli ammortizzatori sociali e del sistema previdenziale (Riforme economiche); monitoraggio e verifica del Patto di Stabilità interno per il 2003; T.U. riordinamento delle norme di contabilità dello Stato (Riforme istituzionali). 3. Dipartimento Politiche di Sviluppo (dott. Fabrizio Barca): riprogrammazione del Quadro comunitario di sostegno 2000-2006, accelerazione ed utilizzo dei fondi per le aree sottoutilizzate (Progetto Mezzogiorno); attuazione appropriata del programma "Opere Strategiche" individuate nella Legge Obiettivo (Valorizzazione patrimonio pubblico e realizzazione delle infrastrutture). 4. Dipartimento Amministrazione Personale (dott. Giancarlo Del Bufalo): razionalizzazione delle sedi in Roma del Ministero e definizione di un piano di redistribuzione degli spazi, regolamento per l'espletamento dei concorsi del Ministero, riduzione della spesa per beni e servizi della P.A. (Riforme istituzionali). 5. Dipartimento Politiche Fiscali (avv. Andrea Manzitti): semplificazione sistema tributario, riduzione carico fiscale, monitoraggio legislazione locale in materia fiscale (Riforme economiche); estensione utilizzo tecnologie nell'ambito del processo tributario (Sistema produttivo). 6. Guardia di Finanza (gen. Ca Alberto Zignani): contrasto dell'evasione e dell'economia sommersa, controllo dei videogiochi e contrasto al fenomeno del gioco clandestino e degli illeciti in materia di apparecchi e congegni da divertimento ed intrattenimento (Riforme economiche); digitalizzazione dell'Amministrazione (Riforme istituzionali). 7. Ssef (prof. Gennaro Terracciano): interventi formativi mirati al potenziamento dell'attività di accertamento fiscale e di contrasto al sommerso (Riforme economiche); sistema di gestione della contabilità finanziaria ed economico-patrimoniale, realizzazione del servizio internet/extranet "La Scuola in Rete" (Sistema produttivo). 8. Monopoli (dott. Giorgio Tino): ottimizzazione del settore scommesse, sviluppo del Bingo, gestione di Lotto e Superenalotto, sviluppo del nuovo sistema di gestione dei concorsi pronostici su base sportiva (Riforme economiche). 

RGS-ISTAT: PROTOCOLLO D'INTESA PER INTERSCAMBIO ED ANALISI DEI DATI DI FINANZA PUBBLICA 
Roma, 12 febbraio 2003 - Il Ministero dell'Economia e delle Finanze - Ragioneria Generale dello Stato e l'Istituto nazionale di statistica comunicano di aver siglato un protocollo d'intesa che inaugura una più stretta collaborazione finalizzata all'interscambio di dati relativi ai conti delle Pubbliche Amministrazioni. L'accordo, di durata triennale e immediatamente operativo, si pone come obiettivo di soddisfare le reciproche esigenze di informazioni statistiche e di portare un miglioramento della qualità delle stime dei conti annuali e trimestrali delle Pubbliche Amministrazioni. In particolare, la collaborazione è finalizzata alla realizzazione di un interscambio di dati coerente con il modello di cooperazione tra sistemi informatici della pubblica amministrazione, affinché entrambe le parti acquisiscano e scambino con tempestività le informazioni necessarie ai fini dei calcoli statistici. Le due parti si impegnano inoltre a collaborare nell'interpretazione dei dati di finanza pubblica: a tal fine sarà costituito un nucleo permanente per l'analisi dei dati di base, la loro elaborazione e l'analisi dei risultati delle stime. Ai tradizionali rapporti di collaborazione e scambio di informazioni tra Ragioneria Generale e Istat si aggiungono così schemi di lavoro e impegni di cooperazione in campo scientifico su temi di comune interesse, tra cui l'impegno a dare attuazione a progetti di ricerca riguardanti problematiche di carattere statistico che verranno definiti nel corso del rapporto. L'accordo segna un momento di proficua sinergia tra le due parti, in considerazione del fatto che la normativa attribuisce all'Istat, come a tutti gli Istituti nazionali di statistica, il calcolo degli aggregati dei conti nazionali e alla Ragioneria Generale dello Stato la raccolta dei dati, la loro verifica e le elaborazioni necessarie alla stesura dei documenti di finanza pubblica. 

ABI: SODDISFAZIONE PER DECISIONE SU COMMISSIONI INTERBANCARIE IL PROVVEDIMENTO CHIUDE L'ISTRUTTORIA AVVIATA DA BANCA D'ITALIA DUE ANNI FA 
Roma, 12 febbraio 2003 - Abi e Cogeban esprimono soddisfazione per la conclusione dell'istruttoria sulle commissioni interbancarie - quelle praticate tra banche per servizi che queste si scambiano tra loro - comunicata il 7 febbraio dalla Banca d'Italia. La decisione conferma che queste commissioni sono necessarie ai fini delle maggiore efficienza nella prestazione dei servizi di pagamento con benefici a favore della clientela finale. Il provvedimento dimostra che le banche operano legittimamente. La riduzione del numero delle commissioni è frutto di un processo di razionalizzazione che ha eliminato quelle applicate a processi che la modernizzazione tecnologica ha reso superflue. Il provvedimento di oggi conclude un'istruttoria avviata due anni fa sulle commissioni interbancarie relative a Bancomat, Pagobancomat, Riba e Rid per le quali pure è stata riconosciuta nei mesi scorsi la piena legittimità. 

L'INTERNET BANKING È ANCHE CONSULENZA LINKS SANPAOLO OFFRE ALLA IMPRESE CLIENTI UN SERVIZIO GRATUITO DI CONSULENZA A 360° SULL'AGEVOLAZIONE ALL'ECOMMERCE 
Torino, 12 febbraio 2003 Il 2° bando per partecipare alle agevolazioni a favore dei progetti di eCommerce si aprirà il 27 febbraio. Le risorse saranno assegnate secondo l'ordine cronologico di arrivo delle prenotazioni e fino ad esaurimento delle risorse...Non c'è tempo da perdere! L'agevolazione consiste in un contributo a fondo perduto, sotto forma di credito di imposta, erogato a ciascuna impresa nella misura del 50% delle spese sostenute nell'ambito del progetto agevolato (che salgono al 60% se partecipano 15 o più imprese). Sono ammissibili le spese in hardware e software e le spese di consulenza, tutoraggio e formazione (compreso l'elearning), purchè sostenute per le finalità specifiche del progetto successivamente al 28 Dicembre 2002 Possono partecipare tutte le imprese, in tutti i settori ed in tutta Italia, sia singolarmente che in raggruppamenti di imprese. Si fa riferimento a qualsiasi iniziativa che miri ad utilizzare internet per sviluppare l'attività commerciale: quindi non solo la pura vendita on line di beni e servizi. Come presentare la domanda di agevolazione? Il mio progetto è ammissibile? A quanto ammonta il contributo ottenibile? Le aziende clienti potranno porre direttamente uno specifico quesito a Links Sanpaolo, tramite un apposito form predisposto nella propria stazione di internet banking, ricevendo, sempre via email, una risposta entro le successive 48 ore lavorative. Il servizio è Gratuito e sarà attivo fino alla chiusura del bando. Infolink: www.sanpaoloimi.com/imprese 

AUTOSTRADE: NEWCO 28 INCREMENTA IL CORRISPETTIVO UNITARIO A 10,00 EURO 
Roma, 12 febbraio 2003 - 11 febbraio 2003 - NewCo28, la Società che ha promosso l'offerta pubblica di acquisto volontaria totalitaria di azioni Autostrade, comunica di aver deciso oggi di aumentare il corrispettivo unitario offerto da Euro 9,50 ad Euro 10,00. Tale decisione è stata assunta al fine di incentivare i titolari di azioni ordinarie di Autostrade a aderire all'offerta, anche tenuto conto della condizione di efficacia relativa al raggiungimento della soglia minima di adesioni di cui al punto a.1(a) delle Avvertenze del Documento d'Offerta pubblicato in data 17 gennaio 2003. Le banche che finanziano l'operazione hanno già manifestato il loro consenso al predetto incremento del corrispettivo, ma la comunicazione di cui agli artt. 37 e 43 del regolamento Consob n. 11971/99 concernente la disciplina degli emittenti, con allegato il supplemento al documento d'offerta, sarà effettuata solo una volta completata la documentazione giuridica e finanziaria necessaria a tal fine, e comunque al più tardi entro la giornata di domani. Il Presidente di Schemaventotto, Giuseppe Piaggio, ha dichiarato: " Il prezzo offerto da NewCo 28 per le azioni Autostrade, di Euro 9,50, era già di per sé congruo come confermato dalla "fairness opinion" rilasciata da tre importanti banche d'affari internazionali - Merrill Lynch, Rothschild Italia e Salomon Brothers International. Tuttavia, con l'incremento di prezzo che oggi viene offerto, si intende ulteriormente premiare tutti gli azionisti della Società per il massimo successo dell'operazione, che favorirà la miglior realizzazione del "Progetto Mediterraneo" finalizzato alla crescita di un operatore autostradale paneuropeo. Confidando nella buona riuscita dell'operazione, confermiamo, come più volte ripetuto, che non ci sarà alcun ulteriore cambiamento al documento d'offerta e in particolare non ci sarà alcuna proroga del periodo d'offerta, che si concluderà, come previsto, il 21 febbraio 2003, né alcuna deroga alla condizione di efficacia dell'offerta relativa al raggiungimento della soglia minima di adesioni". ---- L'Offerta sarà promossa esclusivamente sul mercato italiano e sarà rivolta a tutti gli azionisti ordinari di Autostrade a parità di condizioni, ma non sarà diffusa negli Stati Uniti d'America, Canada e Giappone e Australia nonché in qualsiasi altro Paese nel quale tale diffusione non sia consentita in assenza di autorizzazione da parte delle competenti autorità (di seguito, collettivamente gli "Altri Paesi"), né utilizzando strumenti di comunicazione o commercio internazionale (ivi inclusi, a titolo esemplificativo, la rete postale, il fax, il telex, la posta elettronica, il telefono ed Internet) degli Stati Uniti d'America, Canada, Giappone e Australia o degli Altri Paesi, né qualsivoglia struttura di alcuno degli intermediari finanziari degli Stati Uniti d'America, Canada, Giappone e Australia o degli Altri Paesi, né in alcun altro modo. 

R.C. AUTO: L'APPLICAZIONE DEL DIRITTO È UNA GARANZIA PER TUTTI I VERI PROBLEMI: SICUREZZA STRADALE E COSTI DEI RISARCIMENTI 
Milano, 12 febbraio 2003 - Il provvedimento varato venerdì scorso dal Consiglio dei Ministri in merito ai ricorsi al giudice di pace non toglie diritti ai consumatori, ma sana una evidente asimmetria nell'ordinamento derivante dal fatto che il giudizio secondo equità trova il suo presupposto nella esiguità delle somme delle vertenze, che però deve essere tale per entrambe le parti in causa. Così non è nel caso dei contratti di massa, dove a fronte di richieste individuali anche inferiori a 1.100 euro, le imprese rischiano svariati miliardi di euro. Con il provvedimento varato dal governo i consumatori potranno continuare a fare valere le loro richieste davanti al giudice di pace, ma la vertenza sarà giudicata secondo diritto. Il giudizio secondo equità, con la sua inappellabilità se non di fronte alla Cassazione, è una eccezione alla regola generale dei tre gradi del giudizio. L'applicazione del diritto in una vertenza è una garanzia per tutti. Gli assicuratori richiamano l'attenzione dell'opinione pubblica sulla comune necessità di intervenire con decisione sulle reali cause del costo dell'assicurazione rc auto, affrontando insieme i problemi di fondo. Il nemico comune è il costo dei risarcimenti, in continuo aumento. Gli assicuratori confermano la disponibilità e l'urgenza di un confronto aperto con le istituzioni e le associazioni dei consumatori per trovare soluzioni condivise. In questo quadro è certamente necessario poter disporre di dati obiettivi, quali possono essere prodotti da un osservatorio super partes sull'andamento reale delle tariffe e dei costi. Occorre una lotta senza quartiere per la prevenzione degli incidenti e per contrastare le truffe. In Italia abbiamo ogni anno oltre 4 milioni di incidenti, con 900.000 feriti e 8.000 morti. In un quadro di condivisione forte degli obiettivi, gli assicuratori intendono fare la loro parte per una seria campagna di prevenzione degli incidenti stradali. Chiedono a tal fine la collaborazione delle istituzioni e delle associazioni dei consumatori. Dal 1995 al 2001 mediamente il costo di ciascun risarcimento è aumentato dell' 86,9 per cento, un dato che non ha alcuna relazione con il tasso di inflazione. Mentre sul fronte della frequenza degli incidenti i dati più recenti mostrano qualche miglioramento, sia pure insufficiente, il costo unitario dei risarcimenti continua ad aumentare. Ciò è in buona parte spiegato dall'aumento della percentuale degli incidenti con danni alle persone. Tale percentuale, che era al 9,9 nel 1990, è salita continuamente collocandosi al 14,9 nel 1996 e al 22 per cento nel 2001. Appare del tutto immotivata la differenza rispetto agli altri paesi europei. Secondo gli ultimi dati disponibili gli incidenti con danni alle persone risultano essere all'11% in Germania, 10% in Francia, 8,3% in Gran Bretagna e al 6% in Spagna. E' dunque evidente che occorre intervenire con decisione nella lotta sia alle truffe vere e proprie sia ai piccoli artifici ai danni delle compagnie. Basti pensare che le sole azioni svolte dall'ANIA hanno portato a oltre 20.000 persone indagate negli ultimi due anni. Principali indicatori del sistema R.C. Auto 1. Il parco circolante L'Italia è il paese europeo con la maggiore densità di veicoli a motore per abitanti e per chilometri di strade disponibili: la forte densità dei veicoli è un importante fattore di rischio, poiché genera un maggior numero di incidenti. * Quasi 45 milioni di veicoli * 33 milioni di autovetture private e 7 milioni di veicoli a due ruote * 789 veicoli ogni 1.000 abitanti e 137 per ogni km di strada: in Francia, 602 veicoli ogni 1.000 abitanti e 40 per km; in Germania, 614 veicoli ogni 1.000 abitanti e 110 veicoli ogni km; in Gran Bretagna, 478 veicoli ogni 1.000 abitanti e 76 per km. 2. Le vittime * 8.000 morti ogni anno * circa 900.000 feriti 3. Eevoluzione del danno alla persona A fronte di una media europea pari al 10%, in Italia - nel 2001 - la percentuale degli incidenti con danni alla persona sul totale è stata pari al 22%. Il grafico sottostante mette in evidenza il costante aumento di questa percentuale a partire dal 1990, quando era prossima al 10%. Il numero dei sinistri con danno alla persona è perciò più che raddoppiato in appena dieci anni. In base agli ultimi dati disponibili per confronti internazionali (1999, fonte CEA - Comité Européen des Assurances), l'incidenza del numero dei danni fisici sul totale degli incidenti è in Italia decisamente superiore al valore osservato in Germania (11%), Francia (10%), Gran Bretagna (8,3%) e Spagna (6%). L'abnorme accelerazione avvenuta in Italia dal 1990 in parte dipende certamente da una crescente consapevolezza da parte dei danneggiati di poter ottenere un risarcimento del danno alla salute (categoria riconosciuta dalla giurisprudenza solo a partire dalla fine degli anni '80); in gran parte il dato riflette il fenomeno della proliferazione dei danni fisici di lieve entità, che vengono riconosciuti con maggiore liberalità che negli altri paesi. Si consideri che il 90% di tutti i sinistri con danno alla persona riguarda lesioni fisiche di lieve entità. Da questo punto di vista la questione dei colpi di frusta è talmente eclatante da essere entrata nell'immaginario collettivo come il tipico strumento per "lucrare" sul risarcimento del danno. In Italia, nel 2000, l'incidenza percentuale delle lesioni da colpo di frusta sul totale dei danni alla persona è stato del 66%, contro ad esempio il 40% della Germania, il 35% dell'Olanda, il 15% della Spagna e il 6% della Francia. Questo è uno dei principali motivi che ha comportato, per il nostro Paese, un forte aumento del costo medio dei sinistri liquidati, ossia del costo dei risarcimenti pagati per ogni incidente, la cui evoluzione è riportata nella tabella seguente.

anno d'esercizio

costo medio pagato

(in euro)

variaz. % annua

costo medio pagato

1995

1.664

10,0

1996

1.842

10,7

1997

2.085

13,2

1998

2.271

8,9

1999

2.456

8,1

2000

2.641

7,5

2001

2.826*

7,0

Tot. Anni 1994-2001

 

86,9

* Dato provvisorio e stimato Fra il 1995 e il 2001 l'aumento del costo medio per incidente è stato dell'86,9%, un dato ben maggiore del tasso d'inflazione del periodo (21,4%). 4. Andamento tecnico del ramo R.C. Auto I risultati tecnici di esercizio del comparto R.C. Auto, a partire dal 1994, anno della liberalizzazione tariffaria, sono stati sempre negativi, anche se con un trend in miglioramento soprattutto fra il 1999 e il 2001. Per avere un'idea chiara di tale fenomeno occorre "correlare" la fonte di entrate per le imprese (ossia i premi incassati) alle due principali fonti di costo: le spese totali di gestione e, soprattutto, il costo dei sinistri che le imprese sono chiamate a risarcire. Come riportato nella tabella di seguito, queste ultime due principali fonti di uscita rapportate ai premi danno luogo a due indicatori tecnici di riferimento fondamentali per giudicare la bontà o meno dell'equilibrio raggiunto dal ramo: rispettivamente il rapporto fra spese e premi e il rapporto fra costo dei sinistri e premi o, in gergo assicurativo, "loss ratio". Dalla somma di questi due indicatori, se ne ricava un terzo ("combined ratio") che rappresenta l'indicatore riassuntivo dell'andamento tecnico del ramo. Ogni volta che il combined ratio assume un valore superiore a 100%, l'esborso per far fronte ai sinistri e alle spese di gestione supera i premi dell'esercizio, ossia il fatturato del settore, e, quindi, il ramo è tecnicamente in perdita. 

anno
di
esercizio

rapporto %
costo sinistri/
premi**
A

rapporto %
spese totali di gestione/ premi °
B

combined
ratio
%
A+B

1995

96,8

21,1

117,9

1996

99,9

22,5

122,4

1997

99,4

n.d. (*)

n.d. (*)

1998

97,1

18,9

116,0

1999

97,2

18,3

115,5

2000

90,9

18,0

108,9

2001

86,9

17,9

104,8

 (*) Anno in cui, essendo avvenuta la variazione dei moduli di bilancio, non era obbligatorio fornire il dato da parte delle imprese (**) I premi a cui rapportare il costo dei sinistri sono i premi di competenza, vale a dire i premi effettivamente pagati dai rischi esposti nel periodo di osservazione (°) I premi a cui rapportare le spese sono i premi contabilizzati, ossia i premi emessi nell'esercizio considerato Dai dati riportati nella tabella precedente, si nota come il "loss ratio" (colonna A) sia rimasto sempre superiore al 90%, ad eccezione del 2001. In altre parole, a fronte di 100 Euro di premio, più di 90 Euro sono stati utilizzati per risarcire i sinistri accaduti nell'esercizio. A partire soprattutto dal 2000, il loss ratio risulta in sensibile diminuzione a causa di una sostanziale riduzione della frequenza dei sinistri. A questo valore, tuttavia, in ciascun anno va aggiunta la componente delle spese di gestione. A partire dal 1996, tale indicatore risulta in diminuzione, il che dimostra un recupero di efficienza a seguito del miglioramento dei sistemi di gestione adottati dal settore. Il mercato tuttavia, nonostante le riduzioni di frequenza degli incidenti e il contenimento delle spese, nel 2001 non aveva ancora raggiunto una situazione di equilibrio. 
Conto economico del ramo R.C. Auto

Milioni di Euro

1999

2000

2001

Premi contabilizzati

13.249

14.221

15.342

Variazione riserva premi (-)

466

212

258

Oneri relativi ai sinistri (-)

13.248

13.886

13.842

Saldo altre partite tecniche

-186

-145

-48

Spese di gestione (-)

2.422

2.559

2.761

Saldo tecnico lavoro diretto

-3.073

-2.581

-1.567

Utile investimenti

935

1.050

969

Risultato conto tecnico diretto

-2.138

-1.531

-598

Saldo riassicurazione e altre partite

200

218

182

Risultato conto tecnico complessivo

-1.938

-1.313

-416

Come risulta dalla tabella, il risultato del conto tecnico per il ramo r.c. auto è stato negativo nel 1999 per 1.938 milioni di Euro, nel 2000 per 1.313 milioni di Euro e, in misura inferiore, anche nel 2001 (-416 milioni di Euro). 

NETA (GIÀ ETNOTEAM ADRIATICA) PRESENTA UN OTTIMO BILANCIO 2002 
Ancona, 12 febbraio 2002 - Neta (già Etnoteam Adriatica) società leader in Italia nella fornitura di soluzioni globali per il mercato Energy & Utility ed e-Government, ha approvato la prima bozza del bilancio 2002, che verrà ora sottoposto al vaglio della Società di revisione Kpmg prima di essere presentato ufficialmente al Consiglio di Amministrazione della Società. I risultati sono decisamente positivi per Neta, nonostante l'anno passato sia stato caratterizzato internazionalmente da gravi difficoltà per il settore dell'Ict. I ricavi superano di oltre il 10% i corrispondenti 2001, raggiungendo i 15,5 milioni di euro, mentre il valore della produzione (che include gli investimenti sostenuti per il rinnovamento del proprio portafoglio prodotti) è crescito di quasi il 13%. Il margine operativo lordo, prima degli ammortamenti (Ebtda), ha superato i 2.5 milioni di euro, pari al 16,3% sul fatturato, con una crescita del 27% sull'anno precedente, mentre l'Ebt (utile prima delle tasse) ammonta a oltre 1,5 milioni di euro (10% sul fatturato), crescendo addirittura del 41% rispetto al 2001. L'utile netto si attesta infine attorno ai 500.000 euro, risultato gratificante per il management di Neta, anche tenuto conto che un importo quasi equivalente è stato preventivamente destinato, nel bilancio della società, all'attribuzione di gratifiche ed altre forme di incentivazione per il personale. "Il 2002 è stato un anno molto difficile per tutti - ha detto Alberto Cazziol, Presidente di Neta - ma Neta ha dimostrato di avere un grande autocontrollo ed una straordinaria capacità di reazione ai cambiamenti. In particolare l'Azienda ha superato con grande successo la fase di spin-off dal Gruppo Etnoteam, conclusasi nella prima metà del 2002, ed è riuscita già ad impostare un nuovo percorso di deciso sviluppo. Il valore della produzione è infatti sostanzialmente cresciuto nel secondo semestre 2002, mentre i costi sono rientrati nei limiti previsti. Nonostante le inequivocabili difficoltà dell'economia 2002, la fortissima determinazione, una grande sensibilità nell'interpretare le necessità, anche latenti, dei clienti, e la capacità di innovazione ed adattamento dell'offerta, ha consentito a Neta di cogliere tempestivamente anche i "venti deboli" che sempre sono presenti nelle situazioni apparentemente più statiche". "Neta quest'anno ha dato prova di maturità e di spirito di squadra - ha aggiunto Gloria Gazzano, General Manager di Neta - confermandosi ai primi posti sul mercato delle Public Utilities e dell'e-Government per competenze organizzative, applicative e tecnologiche. Abbiamo verificato ancora una volta che la nostra forza sta soprattutto nella grande capacità di capire il business del cliente e di anticiparne con lucidità i problemi e le esigenze. Contemporaneamente abbiamo visto crescere la nostra capacità di "presa" sui clienti, che si sono rivelati sempre più ricettivi nei confronti della nostra proposta di soluzioni. Per questo abbiamo pianificato un 2003 di grandi prospettive - ha concluso Gloria Gazzano - Dal momento che l'anno iniziato si presenta con una situazione di mercato sostanzialmente in rialzo, ci aspettiamo una crescita decisamente superiore a quella del 2002". 

PIÙ VICINO L'UTILIZZO DELL'IDROGENO: ACCORDO CON GRENOBLE E LA RUHR 
Milano, 12 febbraio 2003 - L'assessore ai Trasporti, Giorgio Goggi, ha firmato ieri, 10 febbraio, a Dusseldorf, l'accordo di cooperazione tra la città di Milano, il comprensorio di Grenoble e le città di Bottrop, Gladbeck, Herten e Marl della vallata della Ruhr, per l'utilizzo integrato e completo dell'idrogeno. L'intesa, pluriennale, sancisce il lancio di un progetto europeo, Hychain, che punta a sperimentare l'applicazione dell'idrogeno in ambito urbano nell'area metropolitana di Milano, nel comprensorio francese e nel comprensorio tedesco della Ruhr. Entro il 18 marzo il progetto sarà presentato all'Ue, nell'ambito del sesto Programma di Ricerca e Sviluppo, per un secondo finanziamento che si aggiungerà ai 10 milioni di euro già stanziati dal Comune e dal Ministero dell'Ambiente. Di fatto a Dusseldorf è nata la prima cordata europea, con la cooperazione di tre grandi aree urbane, per produzione, trasporto, stoccaggio e distribuzione dell'idrogeno. A Milano, già dagli anni '90, esiste nel quartiere Bicocca un impianto a celle combustibili, alimentato ad idrogeno, che viene ricavato dal metano, per la produzione di energia elettrica. Partendo dal metano, la centrale di Bicocca, in virtù dell'accordo europeo, produrrà ora idrogeno, sia liquido che gassoso (mille metri cubi all'ora), non solo per energia, ma anche per il trasporto e realizzerà strutture per lo stoccaggio e la distribuzione. Inutile dire che la prima applicazione, in collaborazione con le case automobilistiche, riguarderà i veicoli ad idrogeno. Entro 18 mesi i primi risultati. Zincar, società del gruppo Aem, incaricata di realizzare il progetto, ha già ottenuto il nullaosta dal Ministero dell'Ambiente: i lavori della nuova centrale sono iniziati il 1° febbraio. Milano si conferma, dunque, città all'avanguardia in Europa nello studio e nella sperimentazione delle energie alternative. Dal Comitato di Controllo delle tre aree metropolitane europee, in cui Milano ha la co-presidenza, è stato deciso di estendere l'accordo ad un livello più alto, con il coordinamento della Regione Lombardia e del Land tedesco. Il Comune di Milano firmerà quindi la settimana prossima un protocollo d'intesa con la Regione. 

L'APPUNTAMENTO INTERNAZIONALE È PER VENERDÌ 21 FEBBRAIO A BOLZANO UN TRIS DI PARTNER ORGANIZZA IL SUMMIT SUI COMUNI VERSO L'ECCELLENZA IN EUROPA 
Bolzano 12 febbraio 2003 - Un tris di partner in cordata per organizzare un summit internazionale sui "Comuni verso l'eccellenza in Europa". Si tratta dell'iniziativa messa in campo dallo stesso Comune di Bolzano, dalla società di consulenza di direzione Galgano & Associati e dall'Eurac Research (Accademia Europea di Bolzano). In particolare, il workshop è svolto in collaborazione con il Club della Qualità nella Pubblica Amministrazione del Gruppo Galgano. L'incontro si svolgerà a Bolzano venerdì 21 febbraio presso la Conference Hall dell'Eurac (European Academy). Il workshop affronterà in particolare le metodologie operative per i coordinamenti intersettoriali e lo sviluppo di progetti trasversali per la definizione del Piano di miglioramento della Qualità con uno specifico riferimento alla revisione della struttura organizzativa, al dimensionamento degli organici e all'auto-individuazione degli indici di efficienza e di efficacia. Verranno approfondite e analizzate le iniziative "best-practices" di altre Amministrazioni Pubbliche europee, volte a valorizzare il ruolo del cittadino nei rapporti con la Pubblica Amministrazione. Il tema del dibattito sarà incentrato su un gioco di parole: "I Comuni del futuro. Il futuro dei Comuni". Il programma prevede un saluto di Werner Stuflesser, Presidente dell'Eurac e di Giovanni Salghetti Drioli, sindaco di Bolzano. All'incontro è stato invitato Luigi Mazzella, ministro per la Funzione Pubblica. La prima relazione "La Città di Bolzano verso la Qualità. Una sfida difficile" sarà tenuta da Renzo Caramaschi, direttore generale del Comune di Bolzano, seguita dall'intervento su "La certificazione di Qualità come tappa del processo di innovazione nel Comune di Fidenza", fatto da Pietro Massobrio, direttore generale del Comune di Fidenza. Toccherà quindi a Bruno Susio, partner e direttore della divisione pubblica amministrazione della Galgano & Associati, parlare sul tema: "Per una cultura della Qualità nella Pubblica Amministrazione". L'esperienza spagnola sarà trattata dal responsabile qualità del Comune di Barcellona, Xavier Sisternas, con l'intervento su " La Spagna verso l'eccellenza: il caso del Comune di Barcellona", mentre il professor Kurt Promberger, direttore scientifico della Sezione Public Management dell'Eurac, tratterà i "Requisiti di un management comunale moderno". La tavola rotonda del pomeriggio sul tema: "Prospettive e iniziative eccellenti", sarà vivacizzata dall'intervento di Walter Cereda, senior consultant del Gruppo Galgano, dal titolo "L'impostazione della Qualità secondo le linee del modello Efqm". E' stato invitato anche un rappresentante dell'Efqm (European Fondation for Quality Management) per parlare sui livelli di eccellenza, mentre "L'orientamento verso la Qualità nella città di Rosenheim" (Germania) sarà trattato da Michael Keneder, in rappresentanza appunto di Rosenheim e la "Cooperazione tra Comuni sull'esempio di Civesnext" sarà il tema trattato da Franz Promock, della Salzburg Management Business School. Josef Bernhart, senior researcher della Sezione Public Management dell'Eurac, affronterà il tema dello "Stato del management della Qualità nei Comuni italiani", mentre la "Competitività del territorio e la Qualità dei servizi pubblici" saranno illustrati da Antonio Sebastiani, in rappresentanza dell'Associazione Industriali della Provincia Autonoma di Bolzano. La discussione sarà moderata dal giornalista Zeno Braitenberg. In sostanza il workshop affronterà le tematiche e i problemi connessi all'introduzione della Qualità nella struttura organizzativa di una Pubblica Amministrazione, con particolare attenzione alla macro-analisi dei processi esistenti, all'individuazione delle attività critiche e alla valutazione dei vari enti secondo il modello Efqm. 

BAYER CROPSCIENCE NASCE UN NUOVO LEADER MONDIALE NEL SETTORE AGROCHIMICO IN ITALIA UNA REALTA' IMPRENDITORIALE CON UNA PREVISIONE DI FATTURATO PER IL 2003 DI OLTRE 200 MILIONI DI EURO 
Milano, 12 febbraio 2003 - L'acquisizione dello scorso anno di Aventis CropScience da parte di Bayer Ag ha posto le basi per la nascita di un nuovo leader mondiale nel settore agrochimico, a supporto degli operatori. Le produzioni di questi due giganti saranno complementari e le linee produttive delle aziende unite in tre nuove Business Unit, Crop Protection, BioScience e Environmental Science, daranno un nuovo impulso alla produzione e alla ricerca scientifica. Alla produzione per l'agricoltura tradizionale si affiancherà infatti la ricerca nell'ambito di fitofarmaci più efficaci nei confronti delle malattie delle piante ed in grado di salvaguardare la salute delle piante e dell'uomo. "Vogliamo essere molto di più di una somma di aziende complementari. Ecco perché abbiamo l'obiettivo di una crescita del 4% all'anno, un incremento ben superiore a quello del mercato attuale. E questo è il motivo per cui intendiamo aumentare il nostro fatturato annuo di oltre 7 miliardi di euro entro i prossimi 3-4 anni" ha dichiarato Jochen Wulff, Presidente del Consiglio Direttivo di Bayer CropScience. E a questo fatturato concorreranno gli attuali 22.000 dipendenti suddivisi nelle sedi di 120 paesi di Bayer CropScience. Bayer Cropscience inizia con una base solida, capace di rispondere alle richieste del mercato agrochimico: l'azienda ha infatti posizioni importanti sia nei classici settori tradizionali dell'agricoltura sia in termini di presenza sul territorio e di personale specializzato. Grazie a Crop Protection - che studia possibili soluzioni per la protezione delle piante - Environmental Science - che combina il tradizionale controllo delle malattie nel settore domestico e del giardinaggio - e BioScience - che si occupa della produzione di semi più forti e in generale di tutto quello che riguarda le biotecnologie - Bayer Cropscience si pone come un trait d'union tra passato presente e futuro nell'innovazione. Nonostante lo scenario di mercato sia in un momento di profondo cambiamento, soprattutto per le nuove normative europee che intendono ridurre l'impiego della chimica in agricoltura, Bayer CropScience prevede di presentare al mercato entro il 2005 un numero considerevole di nuovi principi attivi: l'obiettivo è di incrementare il fatturato fino a 450 milioni di euro nel 2004 e di conseguire oltre 800 milioni di euro entro il 2006. Bayer CropScience Italia: Ricerca e Sviluppo per una leadership senza confini Dall'acquisizione di Aventis Crop Science da parte di Bayer AG è nata una realtà importante - secondo le stime Bayer Cropscience ha in animo di raggiungere nel mondo un giro d'affari di oltre 7 miliardi di euro entro il 2005 - nel futuro panorama internazionale della ricerca scientifica per una sempre più completa protezione dei raccolti. Dal 1° gennaio 2003 questa realtà è una società autonoma in Italia, facente capo alla Holding Bayer SpA, dove si presenta come leader assoluto del mercato votato alla ricerca e all'innovazione in campo agrochimico. E la premessa perché questo accada è già nei numeri. Le previsioni di fatturato per il 2003 sono di oltre 200 milioni di Euro, pari ad una quota di mercato di oltre 26%. Una realtà sostenuta da un organico di circa 350 dipendenti, un ventaglio di prodotti all'avanguardia e una piattaforma di ricerca unica ed innovativa. E proprio la ricerca è il cavallo di battaglia di Bayer Cropscience Italia che punta sull'analisi della struttura di piante, insetti e malattie per identificare aree di ricerca più specifiche e orientarsi verso lo studio di sostanze con applicazioni più mirate, riducendo gli effetti indesiderati. Con il programma di presentare ogni anno due nuovi principi attivi firmati CropScience, l'Italia, proprio perché considerato un mercato di riferimento importante, è uno dei 5 paesi (insieme con Giappone, USA, Germania e Francia) deputato ad intervenire nella decisione, dopo lo screening iniziale, di commercializzare o meno il nuovo prodotto. 

MANIFESTAZIONE NAZIONALE PER LA PACE DEL 15 FEBBRAIO: CI SARÀ ANCHE IL PARTITO VIRTUALE 
Roma, 12 febbraio 2003 - I Giovanieuropei.com, primo partito virtuale d'Italia, sono tra coloro che non considerano inevitabile la guerra. L'idea che l'adesione alla giornata di mobilitazione per la Pace possa essere strumentalizzata da una parte, o dall'altra non ci preoccupa. Ci preoccupa, semmai, la possibilità che si avvii una campagna contro l'Iraq senza il via libera dell'Onu, ledendo l'autonomia e la sovranità delle Nazioni Unite e violando il diritto internazionale. Cosa succederà se un domani un altro Stato dovesse decidere di fare come gli Stati Uniti? Chi è in grado di valutare le conseguenze di un attacco all'Iraq dopo l'11 settembre e nel contesto di una lotta al terrorismo internazionale e di un crescente muro contro muro in Medio Oriente tra israeliani e palestinesi? Riteniamo che sia ora di agire per sostenere gli sforzi di quanti, in Italia e nel mondo, operano per mantenere accesa una speranza di pace. Siamo convinti che la partita non sia conclusa e che la forza di volontà della società civile possa contribuire a dare una nuova speranza al popolo iracheno. 

CARLO TOGNOLI E' IL NUOVO PRESIDENTE DELLA FONDAZIONE MUSEO NAZIONALE DELLA SCIENZA E DELLA TECNOLOGIA "LEONARDO DA VINCI" 
Milano, 12 febbraio 2003 - Ieri il Consiglio di Amministrazione della Fondazione Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia ha nominato, su indicazione dei Soci Fondatori (Miur, Ministero Beni Culturali, Regione Lombardia, Provincia e Comune di Milano), il nuovo Presidente nella persona di Carlo Tognoli. Il CdA ha richiesto al Vice Presidente Marino Golinelli, che ha retto la Fondazione in questo particolare e delicato momento di transizione con ottimo impegno, un invito a proseguire la sua importante attività a favore della Fondazione stessa. Il Vice Presidente Golinelli, il CdA, il Collegio dei Revisori, il Direttore Generale e tutto il personale danno il benvenuto al nuovo Presidente con l'auspicio, nell'occasione del rilancio del Museo per cui lo scomparso Presidente Carlo Camerana si era prodigato, di importanti e lusinghieri successi. Il Presidente Tognoli ritiene di sottolineare l'importanza dell'attività svolta dal Museo in 50 anni di servizio al Paese nella diffusione del sapere scientifico e tecnologico, la valenza dell'indirizzo recentemente assunto dalla Direzione in seguito alla trasformazione in Fondazione e la necessità di rafforzare il legame operativo sia con le Istituzioni (al fine di assicurare a questa importante realtà culturale indispensabili risorse finanziarie di base tali da consentire l'auspicato processo di sviluppo) che con il mondo imprenditoriale che aveva dato origine ed anima al Museo della Scienza. Il nuovo Presidente fa sua la richiesta del Consiglio rivolta al Vice Presidente Golinelli, anticipando anche la necessità di inserire nel Consiglio ulteriori figure in rappresentanza del mondo imprenditoriale. Fare "rete" sul territorio con altre realtà costituirà un elemento fondamentale di continuità ideale e di riorganizzazione per il rilancio. Tema su cui il Museo è già operativo grazie a nuove alleanze ed importanti Progetti in collaborazione congiunta con Istituzioni e con il mondo privato. 

PROGETTAZIONE ROBUSTA PER IL XXI SECOLO 
Limerick, 12 febbraio 2003 - Il 19 marzo si terrà a Limerick (Irlanda) un seminario di mezza giornata dal titolo "Robust design - practical application for the 21st Century" (Progettazione robusta: applicazione pratica per il XXI secolo). La manifestazione è stata organizzata con il sostegno del progetto EURobust, un'iniziativa composta da 15 partner e finanziata nell'ambito del quinto programma quadro della Commissione. Questo seminario fornirà l'opportunità di incontrare i professionisti delle principali società europee e di apprendere come le tecniche di progettazione robusta possano fornire un efficace ed economico contributo al miglioramento di prodotti e processi. Interverranno oratori in rappresentanza di IVF Carl Zeiss, Volvo Trucks, Amt Ireland, dell'Università di Limerick e di Boston Scientific Europe. Fra le attività in programma figura l'illustrazione della metodologia relativa alla progettazione robusta e dei piani volti ad assistere i dirigenti ad applicare questo tipo di progettazione alle loro attività aziendali, senza provocare eccessivi disagi. Il seminario è gratuito per i rappresentanti delle organizzazioni europee interessate a quest'innovativo settore della progettazione e potrà risultare interessante per una vasta gamma di soggetti, dalle piccole e medie imprese alle multinazionali, comprese le organizzazioni di sostegno all'industria, gli accademici e i ricercatori. Per informazioni : Fidelma Bryce AMT Ireland Tel +353 61 331588 E-mail: fidelma.bryce@ul.ie

 DUE SEMINARI INTERNAZIONALI E UN CORSO DI FORMAZIONE SUL SOLARE TERMICO 
Milano, 12 febbraio 2003 - In occasione di Solarexpo 2003 - Mostra-Convegno Internazionale sulle Energie Rinnovabili e Alternative (dal 19 al 22 marzo 2003), si terranno due seminari e un corso di formazione. Il seminario 'Promozione del Solare Termico sul territorio - esperienze di successo, strumenti, proposte operative' si rivolge alle agenzie per l'energia, ai decisori pubblici comunali, provinciali e regionali, agli operatori del settore e alle associazioni ambientaliste per discutere i principali motivi dell'utilizzo finora solo marginale dell'enorme potenziale di energia solare in Italia. Gli obiettivi del seminario sono di confrontare esperienze nazionali e internazionali di promozione del solare termico, di ispirare e motivare nuovi promotori a livello locale, nonché di condividere strategie e strumenti utili per campagne promozionali. Il secondo seminario 'Solar Combisystems' è dedicato alla tecnologia degli impianti solari combinati in edifici residenziali per il riscaldamento congiunto dell'acqua sanitaria e degli ambienti. Verrà illustrato lo stato dell'arte della progettazione e della realizzazione di tali impianti, con riferimento ai risultati della recente ricerca dell'Agenzia Internazionale dell'Energia (Iea) e alle esperienze maturate con la realizzazione di 15 impianti dimostrativi sul territorio italiano. Nel 'Forum dei produttori' sarà presentata la gamma di impianti solari combinati oggi disponibilie sul mercato italiano. Sempre nell'ambito di Solarexpo - che, giunto alla sua quarta edizione, si conferma come l'evento di riferimento in Italia sulle energie rinnovabili e alternative - Ambiente Italia in collaborazione con ISES Italia organizza il corso di formazione 'Gli impianti solari termici negli edifici - dal progetto alla realizzazione' rivolto a progettisti, ingegneri, architetti, consulenti energetici, energy manager, termotecnici, e a tutti coloro che siano interessati alla progettazione dei sistemi solari termici negli edifici. I due seminari si terranno il 20 marzo 2003, il corso di formazione dal 19 al 22 marzo 2003. Infolink: www.solarexpo.com 

"DIXAN PER LA SCUOLA" AL VIA LA 4^ EDIZIONE 
Milano, 12 febbraio 2003 - Riparte, per il quarto anno consecutivo, "Dixan per la Scuola", l'iniziativa promossa dalla Divisione Detersivi di Henkel Italia. Nata con l'obiettivo di collaborare con le scuole materne, elementari e medie inferiori si propone di incrementare e potenziare gli strumenti informatici, didattici e sportivi a loro disposizione. Madrina dell'iniziativa è Cristina D'Avena, affiancata da quest'anno dal Professor Dix, un nuovo simpatico e colorato personaggio. L'operazione, che si concluderà il 31 ottobre 2003, testimonia il crescente impegno di Henkel a favore della collettività, un assunzione di responsabilità che si concretizza attraverso campagne a carattere sociale. Le modalità per partecipare al Progetto, che nelle tre edizioni precedenti ha coinvolto attivamente 10.000 Istituti scolastici, sono ormai collaudate: le scuole dovranno raccogliere attraverso i propri alunni e spedire entro il 31 ottobre 2003 un numero di tagliandi di controllo Dixan Lavatrice necessario per ricevere i premi desiderati, scelti all'interno di un catalogo di oltre 40 articoli tra computer, stampanti, modem fax, macchine fotografiche digitali, software didattici (di cui due per disabili), set di palloni per calcio, basket, ecc. Dal mese di dicembre oltre 56.000 Istituti scolastici di tutta Italia hanno ricevuto il materiale informativo dell'iniziativa e i moduli per l'iscrizione, al momento della quale potranno richiedere un utile supporto didattico fatto appositamente realizzare da Henkel in collaborazione con esperti del mondo dell'infanzia. Si tratta del secondo volume di "Tessil Story" che, dopo il grande successo dell'edizione dello scorso anno, nella quale veniva affrontato il tema dei tessuti articolato in storia, geografia e scienze, propone per quest'anno un percorso educativo relativo ai colori ed al mondo della moda, offrendo spunti per approfondimenti e giochi divertenti. Con Tessil Story i bambini e le loro scuole potranno anche giocare con la loro creatività partecipando ad un concorso che prevede la realizzazione di una favola illustrata con un metodo di lavoro a scelta (disegni, collage o altro). Tra i lavori inviati, i più belli saranno premiati con 100 kit dell'artista (pennarelli, colori, pennelli, pasta per modellare....) e le 3 scuole più brave riceveranno un premio a scelta tra quelli presenti sul catalogo 'Dixan per la scuola' Due le novità rispetto all'edizione precedente: per facilitare la partecipazione di tutte le scuole, "Dixan per la Scuola" ha deciso di premiare chi invierà i propri ordini entro il 30 aprile 2003, offrendo la possibilità di ricevere alcuni premi con un eccezionale "sconto" (pari al 10%) sul numero dei tagliandi da raccogliere. Quest'anno, poi, grazie alla collaborazione con Uisp (Unione Italiana Sport per Tutti) sono stati messi in palio alle prime 100 scuole che entro il 31 gennaio 2003 hanno spedito almeno 20 tagliandi di controllo Dixan Lavatrice, 100 corsi gratuiti di 'GiocoSport' a scelta tra calcio, pallavolo, basket e scacchi che coinvolgeranno un totale di circa 2.500 ragazzi, organizzati da istruttori e operatori qualificati UISP. Oltre alla collaborazione con Uisp, "Dixan per la Scuola" collabora con altre associazioni umanitarie, sostenendo la loro attività e contribuendo alla divulgazione delle rispettive iniziative. Si tratta de: l'Albero della Vita, associazione che promuove progetti di solidarietà rivolti al mondo dell'infanzia in difficoltà, C.I.R.A.H. (Centro Internazionale Ricerca Autosufficienza Handicappati), che per il 2003 ha istituito un concorso di disegno presso le scuole per richiamare l'attenzione sugli ostacoli sempre presenti nella vita dei disabili, e Fade (Fondazione Amici dell'Epatologia), che propone una campagna di sensibilizzazione, anche attraverso le scuole, sui problemi epatici provocati dall'abuso di alcol (molto diffuso tra i giovani). Per mantenere un "filo diretto" con le scuole e con i consumatori, per fornire informazioni sempre aggiornate sul progetto, è stato attivato dal lunedì al venerdì il numero verde 800 504050 oltre al sito Internet dedicato www.dixanperlascuola.it  accessibile anche attraverso il sito www.donnad.it  Infolink: www.cirah.it  www.uisp.it 

GIOTTO PRESENTA GIOKREÒ, IL NUOVO CONCORSO PER STIMOLARE LA CREATIVITÀ DEI BAMBINI
Milano, 12 febrbaio 2003 - "Ricordo che tanti anni fa, quando mio figlio era piccolo gli ho comprato un carro armato giocattolo. Costava circa 100 dollari, una bella cifra per l'epoca. Era un tipo di carro armato in cui si poteva entrare e che si poteva guidare. Mentre montavo i pezzi, lui giocò tutto il tempo con la scatola della confezione. Mi ha insegnato una lezione molto importante. L'anno successivo, lui si beccò la scatola e io un whisky da 100 dollari". Abbiamo scelto questa battuta del comico americano Johnny Carson che testimonia la capacità dei più piccoli di fantasticare e di inventare avventure incredibili con gli oggetti più semplici... fantasia e creatività, doti che oggi diventano dei superpoteri con Giokreò, il nuovo concorso promosso da Giotto, marchio nato nel 1923 da sempre sinonimo di pastelli in legno, a cera e ad olio, tempere e pennarelli di qualità del Gruppo Fila (Fabbrica Italiana Lapis e Affini), l'Azienda italiana che da oltre 80 anni è leader per la produzione di materiali per il disegno, la scrittura, il gioco e il tempo libero. L'obiettivo di Giokreò è quello di sviluppare la capacità di progettare un gioco nuovo, stimolando e dando slancio alla creatività dei bambini dai 5 ai 12 anni. Giokreò non è solo un concorso ma anche un tour itinerante che toccherà dal 15 febbraio al 5 aprile gli spazi creativi di 8 città italiane - Milano, Torino, Roma, Gorizia, Genova, Padova, Livorno e Napoli -, come ludoteche, biblioteche per ragazzi e spazi gioco. Il segreto del tour? Una squadra di giovani educatori che ha il compito di stimolare adeguatamente i piccoli partecipanti ad un approccio ludico maggiormente creativo, che con giochi e sorprese coinvolgeranno i bambini in fantastiche avventure. Ogni quindici giorni, il team Giokreò arriverà in una delle città coinvolte e lancerà un nuovo tema: "la cartolina dello zio", "le biglie in soffitta", "un sacco di parole", "con un giornale". Ad ogni bambino che si iscriverà al concorso, Giotto fornirà un kit di prodotti insieme ad una serie di spunti per liberare la loro fantasia, legati ai temi di volta in volta proposti. L'iniziativa, che si avvale del patrocinio del comune di Genova, Gorizia, Padova, Livorno, Torino e del Municipio di Roma, nasce in stretta collaborazione con gli spazi creativi che offriranno gli ambienti per lo svolgimento delle attività del tour. Per dare impulso al progetto e per sostenere il concorso che premia l'idea ludica più originale, è possibile accedere al sito internet www.giokreo.it. Un sito che non solo illustra l'iniziativa in tutti i suoi aspetti, ma soprattutto coinvolge e diverte con pagine e pagine di notizie, curiosità, sorprese, aggiornamenti e un fantastico fumetto interattivo a puntate. Inoltre, dalla homepage è possibile accedere ai link dedicati al tour (con date, orari, indirizzi e reportage di ogni tappa), al concorso (regolamento, gallery dei lavori selezionati e premiati e gadget interattivi) e all'innovativa chat grafica che regala ogni giorno tanti premi firmati Fila Una chat che garantisce estrema sicurezza: potrà essere, infatti, utilizzata unicamente dai bambini iscritti al concorso, attraverso di un codice personale di sicurezza. 

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