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21 FEBBRAIO 2003

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BIOSEARCH ITALIA ANNUNCIA CHE GENOME THERAPEUTICS HA AVVIATO UNO STUDIO DI FASE II DELLA RAMOPLANINA PER IL TRATTAMENTO DELLA DIARREA DA CLOSTRIDIUM DIFFICILE 

Milano, 21 febbraio 2003 - Biosearch Italia S.p.A. annuncia che Genome Therapeutics , licenziatario per il Nord America del suo nuovo antibiotico Ramoplanina, ha avviato uno studio clinico di fase II di quest'ultima per il trattamento della diarrea da Clostridium difficile (Cdad), un'infezione che può evolvere in una grave forma di colite, causata da tossine prodotte dal batterio Gram-positivo Clostridium difficile (C. difficile). La Ramoplanina, ha già mostrato in vitro un'attività contro il C. difficile, compresi i ceppi resistenti ad altri antibiotici. Lo studio di fase II sarà condotto presso diversi centri ospedalieri , in 87 pazienti affetti da Cdad , che verranno divisi in 3 gruppi di 29 pazienti ciascuno . Tutti i pazienti riceveranno un trattamento di dieci giorni ,il primo gruppo riceverà Ramoplanina 200mg due volte al giorno, il secondo Ramoplanina 400 mg due volte al giorno e il terzo Vancomicina 125 mg quattro volte al giorno. I risultati ottenuti con ramoplanina verranno comparati con quelli ottenuti con trattamento con vancomicina, i risultati rappresenteranno il punto di partenza degli studi di fase III. La Ramoplanina è inoltre in fase III di studio clinico per la prevenzione delle infezioni del sangue causate da enterococchi resistenti alla vancomicina (Vre). La diarrea da Clostridium difficile è la forma più diffusa di diarrea contratta in ospedale collegata all'uso di antibiotici, con circa 400.000 casi all'anno riscontrati negli Stati Uniti. Il C. difficile può colonizzare l'intestino e rilasciare tossine che possono provocare un'infiammazione dell'intestino che nei casi gravi possono portare allo sviluppo di coliti fulminanti (gravi infiammazioni del colon). 

SIGLATO ACCORDO PER COSTRUZIONE OSPEDALE DI LUCCA IN PROJECT FINANCING 
Roma, 21 febbraio 2003 - Il Ministro della Salute Girolamo Sirchia, l'Assessore alla sanità della Regione Toscana Enrico Rossi e il Sindaco di Lucca Pietro Fazzi hanno siglato oggi l'intesa per la realizzazione del nuovo ospedale di Lucca nell'ambito delle procedure di perfezionamento dell'Accordo di programma tra Ministero e Regione. Si tratta di una struttura portante delle rete ospedaliera toscana destinata a un bacino di utenza di 200 mila persone, una delle quattro, oltre agli ospedali di Massa, Pistoia e Prato, che saranno realizzate in project financing. Il finanziamento complessivo dei quattro ospedali ammonta infatti a 600 miliardi di vecchie lire (circa 310 milioni euro), di cui il 50% deriva dai fondi ex articolo 20 della Legge 67/88, un altro 25% da patrimonio che verrà dimesso, il restante 25% dei fondi verrà costituito attraverso le modalità del project financing. 

MICROSOFT INFOPATH SUPPORTERÀ LO STANDARD XML DEDICATO ALLA SANITÀ 
Milano, 21 febbraio 2003 - Microsoft ha recentemente presentato il nome ufficiale - InfoPath - della nuova applicazione Office precedentemente nota come Xdocs. InfoPath, il cui rilascio è previsto per la metà del 2003, consentirà di razionalizzare il processo di raccolta delle informazioni mediante moduli dinamici basati su Xml e il riutilizzo nell'ambito di una intera azienda. In occasione dell'annuale manifestazione organizzata dalla Healthcare Information and Management Systems Society (Himss), sono state messe in luce alcune importanti caratteristiche dell'applicazione rivolte al settore della sanità, tra cui il supporto della Clinical Document Architecture (Cda), uno schema Xml standard sviluppato da Health Level Seven (Hl7) per la rappresentazione strutturata di dati clinici. "Il supporto degli schemi Xml da parte di Microsoft InfoPath costituirà un importante vantaggio per una serie di settori verticali che presentano al loro interno specifiche esigenze di gestione dei dati", ha dichiarato Joe Eschbach, Corporate Vice President dell'Information Worker Product Management Group di Microsoft. "Con Microsoft InfoPath è possibile raccogliere ed elaborare informazioni strutturate in modo rapido e accurato, utilizzandole per gestire i processi di business in maniera più efficace. Immaginate l'impatto che questo prodotto potrà avere su settori - come la sanità, i servizi finanziari o le assicurazioni - che vivono sulla raccolta, sulla condivisione e sulla gestione di informazioni". Nel settore della sanità sta già crescendo l'attesa che circonda Microsoft InfoPath, la cui disponibilità è prevista per metà 2003. InfoPath supporta infatti lo standard Clinical Document Architecture (Cda) uno schema Xml standard sviluppato da HL7, l'organizzazione di standard per l'informatica in sanità più diffusa nel mondo. InfoPath è stato presentato nella dimostrazione multi-vendor sulla interoperatività tra applicazioni eterogenee, che Hl7 ha appena organizzato nell'ambito del convegno annuale della "Healthcare Information and Management Systems Society" (Himss), la maggiore manifestazione tecnica del settore. Lo standard Hl7-Cda è un veicolo per importare ed esportare dati clinici strutturati da e verso le applicazioni esistenti, in documenti autenticati e firmati, e non richiede la totale reingegnerizzazione dei sistemi informativi già installati. I medici e gli altri operatori sanitari devono spesso reintrodurre informazioni sui pazienti tratte da differenti fonti: si tratta di una procedura lunga e noiosa sia per i medici che per i loro pazienti, che spesso conduce a omissioni nelle cartelle cliniche. Utilizzando InfoPath insieme a Hl7-Cda nell'ambito delle soluzioni verticali sanitarie, i medici potranno ulteriormente semplificare il processo di raccolta delle informazioni in modo da concentrarsi sui loro pazienti con la tranquillità di sapere che tutti i dati utili sono memorizzati nel sistema informativo e possono essere resi disponibili in modo sicuro agli operatori autorizzati quando e dove ne abbiano bisogno. Inoltre, sfruttando il supporto offerto da InfoPath nei confronti dei Web service basati su XML, i medici potranno inviare una query a un Web service dall'interno di InfoPath per recuperare le informazioni necessarie sui pazienti in cura e ridurre così la necessità di inserire nuovamente dati già esistenti o continuare a chiederle ai pazienti stessi. InfoPath costituisce un passo importante verso il "Semantic Web" per la sanità. La cartella medica elettronica diventa realtà Secondo una ricerca condotta da Microsoft, circa il 70% delle transazioni che si verificano oggi nel campo della sanità riguarda ancora documenti cartacei, soprattutto clinici: un fatto che incide fortemente sui costi amministrativi e sulla performance complessiva del sistema sanitario. Con l'inserimento di InfoPath nella suite Microsoft Office, invece, gli operatori sanitari avranno a disposizione un metodo agevole e di ampia diffusione per implementare lo standard Hl7-Cda. Questo darà un impulso alla messa a punto di un fascicolo sanitario personale completo e sicuro, che potrà seguire il paziente ovunque egli vada. "In Italia InfoPath potrà essere integrato da società specializzate nel software e nei servizi per la sanità. La divisione Pubblica Amministrazione e Sanità di Microsoft Italia sta già valutando questa possibilità con software house italiane e con enti pubblici come il Consiglio Nazionale delle Ricerche, per abilitare questi scenari di Sanità in rete anche nel nostro paese", ha dichiarato Alessandro Adamo, responsabile marketing Pubblica Amministrazione e Sanità in Microsoft Italia. "La Clinical Document Architecture di Hl7 (Ansi/Hl7 Cda) fornisce uno schema Xml di facile implementazione ed è quindi un ulteriore progresso verso l'interoperabilità tra applicazioni cliniche" ha affermato Angelo Rossi Mori, ricercatore presso l'Istituto Tecnologie Biomediche del Cnr, che in Hl7 è membro del Technical Steering Board e co-chair dello 'Special Interest Group on Templates'. "L'Italia si sta rapidamente adeguando per partecipare a pieno titolo a questo processo", conclude Rossi Mori. "Stiamo creando, proprio in questi giorni la sezione italiana di Hl7, che va ad affiancarsi alle altre sezioni nazionali di Hl7 già attive in oltre 20 Paesi. Sta inoltre partendo il progetto Osiris, co-finanziato dal Ministero della Salute, per fornire una infrastruttura di collegamento tra gli addetti ai lavori nell'Ict in sanità. In Italia produrremo presto la guida all'implementazione dello standard Hl7 adatta alle esigenze e alle peculiarità nazionali e regionali, e potremo contribuire alla produzione di Template che soddisfino anche le necessità informative delle istituzioni e degli operatori sanitari italiani, per garantire la continuità assistenziale e la governance del sistema sanitario, che Hl7-Cda da solo non è in grado di assicurare." Si profila quindi uno scenario in cui tra breve gli operatori sanitari italiani, negli ospedali e nelle aziende sanitarie, potranno acquisire informazioni essenziali sui pazienti grazie a un modulo InfoPath, e salvarle in un file compatibile con Hl7-Cda. In un futuro non lontano i dati inseriti tramite InfoPath potranno essere condivisi con altri sistemi informativi all'interno o all'esterno di una struttura: per esempio, un medico impegnato a compilare la diagnosi di un paziente potrà navigare all'interno di knowledge base esterne, per accedere a informazioni cliniche ed amministrative aggiornate (predisposte per gli operatori e per i pazienti), controllare potenziali interazioni con altri medicinali presenti nel file del paziente, e inviare la ricetta alla farmacia indicata dal paziente stesso - e tutto dall'interno di InfoPath. Le applicazioni in altri settori InfoPath permette di creare form dinamici per acquisire informazioni che possono essere quindi utilizzate dai processi gestionali di settori diversi come i servizi o la produzione industriale, nonché da aree funzionali come le risorse umane o le vendite. In grado di supportare schemi Xml definiti dall'utente, InfoPath permette alle aziende non solo di acquisire dati che sarebbero andati precedentemente persi, ma anche di definire e organizzare le informazioni in modo rispondente alle esigenze specifiche di ciascuno. Strettamente integrato con le applicazioni "Office 11" e provvisto di supporto nei confronti di SharePoint Team Services, InfoPath permette agli utenti di raccogliere e condividere i dati con facilità sia nell'ambito di un medesimo workgroup, sia con colleghi e partner situati dall'altra parte del mondo. 

UNA BARCA A VELA SPECIALE PER DISABILI SI CHIAMA "2.4" E IN APRILE GAREGGERÀ IN 5 REGATE DEL TROFEO ACCADEMIA NAVALE DI LIVORNO. INTANTO ASSONAUTICA LA ESPONE A SEATEC PER LA PRIMA VOLTA IN ITALIA 
Marina di Carrara, 21 febbraio 2003 - Ha randa e fiocco, timone, deriva e anche di profilo sembra una normalissima barca a vela. In realtà è un'imbarcazione speciale. E' infatti appositamente progettata per i disabili. La espone per la prima volta in Italia Assonautica, l'associazione delle Camere di Commercio, per festeggiare la nascita di Seatec, la Rassegna delle componenti per la Nautica da Diporto e per l'Allestimento Navale inaugurata oggi a Marina di Carrara. La barca si chiama "2.4" (due punto quattro) ed è una monoposto in vetroresina di 4 metri ufficialmente riconosciuta di classe mondiale. Come forma ricorda in scala ridotta i vecchi scafi di Coppa America, quelli, per intendersi, della generazione di Azzurra. Ma ha qualche caratteristica in più che la rende affidabilissima: è irrovesciabile e inaffondabile. L'ha ideata un architetto norvegese, Peter Narlin, che oggi la costruisce in serie in Finlandia nei cantieri Narlin Yacht. Ne ha già venduti 1500 esemplari in tutto il mondo. In Italia, invece, questa barca provvidenziale deve ancora trovare un mercato. Il prezzo (€ 7.500 più le vele) per la verità non aiuta. Comunque Assonautica Livorno (tel. 0586.889100, web. www.assonauticalivorno.it la sta ora utilizzando per corsi di vela gratuiti riservati ai disabili. In Italia è la prima esperienza del genere. Assonautica sta oltretutto organizzando, proprio per la classe "2.4", ben cinque regate che si svolgeranno dal 24 al 27 aprile nel mare di Livorno in occasione del Trofeo Accademia Navale, la più grande manifestazione velica del Mediterraneo alla quale parteciperanno imbarcazioni di una trentina di Paesi e ben 25 Accademie Navali di tutto il mondo. Ciò che rende la "2.4" del tutto particolare è una cloche posta al centro, di fronte al regalante, spostata verso la prua. E' simile a quella degli aerei da caccia ed è il sistema che consente, appunto, di provare l'ebbrezza della vela anche a chi non può più spostarsi sulle gambe. Collegata con timone e vele, la cloche permette in effetti di compiere tutte le manovre utili al governo della barca e può essere sostituita con una pedaliera per chi, al contrario, ha conservato solo l'uso delle gambe. "Siamo orgogliosi di aver costituito la prima scuola velica per portatori di handicap", commenta a Seatec Antonio Fulvi, presidente di Assonautica Livorno, vicepresidente dell'associazione nazionale di cui è responsabile per il progetto disabili, "Grazie a questa iniziativa anche queste persone sfortunate possono provare il piacere di andar per mare". 

IL GRUPPO SOLIDARIETÀ PROMUOVE UN INCONTRO DIBATTITO SU PIANO DI ZONA E TUTELA DEI SOGGETTI DEBOLI NELL'AMBITO TERRITORIALE DI JESI 
Jesi, 21 febbraio 2003 - L'incontro si terrà presso la ( Sala II Circoscrizione, Via san Francesco Mercoledì 26 febbraio 2003, ore 17.30 Interverranno: Sergio Cerioni, Coordinatore Ambito territoriale 9, Jesi; Paolo Cingolani, Assessore servizi sociali, Comune di Jesi; Fabio Ragaini, Gruppo Solidarietà; Nadia Storti, Direttore sanitario Asl 5, Jesi. La partecipazione è gratuita. Per informazioni: Gruppo Solidarietà, Via S. D'acquisto 7, 60030 Moie di Maiolati (An). Tel-fax 0731.703327, grusol@tin.it

"SALAMI E SALUMI" - RASSEGNA NAZIONALE DEI SALUMI E DEI SALAMI ITALIANI -MANTOVA, 23-25 MAGGIO 2003 
Mantova, 21 febbraio 2003 - Nel calendario di "Mantova 2003", un evento singolare: "Salami e Salumi", rassegna nazionale dei salumi e dei salami italiani (23-25 maggio). Organizza "Mantova Expo" in collaborazione con il Ministero delle Politiche Agricole e Forestali; la Regione Lombardia; Unioncamere nazionale e regionale; Enti locali mantovani (Comune, Provincia e Camera di Commercio), Veronafiere, Slow Food ed altri soggetti istituzionali e privati. "Salami e Salumi" si svolgerà in concomitanza ed in collaborazione con "Eurocarne", il Salone triennale internazionale delle tecnologie per la lavorazione, conservazione e distribuzione delle carni. Si tratta della prima esposizione nazionale dedicata ai salumi e ai prodotti della norcineria italiana, caratterizzata dalla partecipazione di produttori rappresentativi di tutte le varietà nazionali di insaccati e dii salumi italiani. Le piazze, i palazzi e i monumenti del centro storico di Mantova accoglieranno gli stand per la presentazione e la commercializzazione dei prodotti d'eccellenza. "Salami e salumi" si articolerà su due spazi espositivi: Area Business, dedicata esclusivamente alla filiera industriale di qualità, con la presenza dei grandi produttori italiani, dei consorzi di tutela e delle istituzioni (Regioni, Province, Camere di Commercio, Comunità Montane). Sedi privilegiate le Cantine di Vincenzo Gonzaga, il Listone dei Marmi e la Dispensa di Corte Nuova nella reggia dei Gonzaga; Area Consumer riservata alla degustazione e alla vendita diretta dei produttori provenienti da tutte le regioni italiane, che si snoderà attraverso le vie e le piazze del centro storico. Iniziative collaterali saranno organizzate con la collaborazione di Slow Food per la valorizzazione delle produzioni tipiche di eccellenza e per il recupero delle antiche tradizioni attraverso laboratori del gusto, degustazioni guidate, convegni di carattere nazionale sui sistemi di macellazione e di lavorazione delle carni suine, master e corsi di norcineria, cene e pranzi a tema. L'evento è organizzato anche in sinergia con l'ente Veronafiere, che negli stessi giorni presenta a Verona "Eurocarne". www.mantovaexpo.it e-mail: info@mantovaexpo.it  tel. 0376.225757 fax 0376.226973 

"MILLE E 2 FORMAGGI" - VETRINA NAZIONALE DEI FORMAGGI D'ORIGINE - MANTOVA, 11/13 APRILE. 
Mantova, 21 febbraio. Nella provincia interamente a DOC per la produzione casearia (con Grana Padano in Sinistra Po e Parmigiano Reggiano in destra) si rinnova la vetrina nazionale dei formaggi d'origine, aperta nei luoghi storici del centro urbano, matildico e rinascimentale. Alla sua prima edizione "Mille e 2 formaggi", organizzata da Mantova Expo e tenutasi dal 12 al 14 aprile scorsi, ha riscosso un successo superiore alle aspettative. Oltre 60mila visitatori nelle aree espositive allestite nelle cantine di Palazzo Ducale e nelle piazze del centro storico, in un suggestivo incontro fra arte, storia, cultura e prodotti. Impegnati nella manifestazione Camera di Commercio, Comune di Mantova, Provincia, UnionCamere Nazionale e UnionCamere Lombardia, Regione Lombardia, Banca Agricola Mantovana e Veronafiere, con il patrocinio del Ministero delle Politiche Agricole. Il formaggio in tutte le sue espressioni e il viaggiatore-gourmand saranno ancora protagonisti nella tre giorni lungo un itinerario, attraverso la Reggia dei Gonzaga, nelle Cantine di Vincenzo, la Dispensa di Corte Nuova, il Listone dei Marmi e le Cantine del Tasso, adibite all'Area Business riservata ai consorzi e ai produttori per l'esposizione, la degustazione e i contatti con gli operatori specializzati. Le piazze Sordello, Broletto e delle Erbe daranno spazi all'Area Consumer per le degustazioni e la vendita diretta al pubblico. Nelle previsioni, l'offerta della produzione casearia annunciata a "Mille e 2 formaggi 2003": potrebbe raggiungere le oltre 150 varietà (con la quasi totalità dei Dop nazionali) e gli 80 espositori provenienti da tutte le regioni italiane. Particolarmente significative la sinergia con l'ente fieristico veronese e la collaborazione attivata con "Vinitaly", la più importante esposizione di vini e distillati del mondo, che si svolge in concomitanza con l'evento mantovano. Da una ricerca commissionata al Cermes -Università Bocconi di Milano -è emerso che, essendo Mantova la prima provincia per importanza in Lombardia nel comparto agroalimentare, uno degli sbocchi fieristici potenzialmente di maggior successo è proprio quello delle produzioni tipiche. La caratteristica di fondo della manifestazione e la carta vincente giocata da Mantova Expo risiede sicuramente nella novità e nell'unicità dell'evento che nel 2002 per la prima volta ha presentato insieme tutti i formaggi nazionali di origine, inserendo le aree espositive all'interno dei contenitori "colti" della città. Un grande successo della manifestazione che si preannuncia ancora maggiore nel 2003. www.mantovaexpo.it 

"LIFE STYLE FROM ITALY" - MOSTRA A TOKYO DAL 25 AL 27 FEBBRAIO.TOKYO 
Verona, 21 febbraio 2003 - Veronafiere dopo il successo di "Vino & Olio", manifestazione dedicata al vino, all'olio e al prodotto tipico italiano che si è tenuta a Tokyo nel novembre 2001, propone sul mercato giapponese una nuova iniziativa autonoma volta a raccogliere in un unico evento espositivo i migliori rappresentanti del Life Style Italiano di alto livello. L'apertura di numerosi negozi e ristoranti italiani nelle grandi città del Giappone degli ultimi anni, l'affermarsi di wine-bars, la crescente attenzione di importatori, distributori, e anche del pubblico allo stile, al design e all'alimentazione italiana sono la dimostrazione di un vivo interesse dei giapponesi per i prodotti italiani, con particolare riferimento al vino, olio e prodotti tipici, nonché design e arredamento, settori di rilevante importanza ai fini dell'export nazionale. Il Giappone rappresenta, infatti, per le imprese italiane dei settori citati uno dei più interessanti e attivi mercati internazionali e Life Style from Italy 2003 si propone come opportunità, sia sul fronte espositivo che dei visitatori, per presentare lo stile di vita italiano all'inizio del nuovo millennio. La presentazione di Life Style from Italy si inserisce in un momento di apertura internazionale alle caratteristiche delle diverse culture e a un crescente interesse dei modi di vita degli altri popoli. Lo Stile Italiano oltre le tendenze e le mode suggerisce la possibilità di proporre vari aspetti di vita a misura d'uomo; di unire le Innovazioni con il design degli arredamenti della casa, di presentare la cucina e i cuochi Italiani con l'arte e la storia dei luoghi e del turismo in Italia. La mostra progetto unisce prodotti, emozioni, spettacolo, cultura per un diverso modo di presentare il concetto Italia. Stile di vita Italiano che nella sua diversità ed essenza non è solo "prodotto" ma crea interesse per le emozioni che vengono dalla storia, dalle tradizioni e dalla cultura. Infolink: www.veronafiere.it 

DINAMICA, "INTELLIGENTE" ED AFFASCINANTE IN TUTTI I SENSI: LA NUOVA STATION-WAGON DELLA CLASSE E MERCEDES-BENZ INNOVAZIONI PIONIERISTICHE: "FARI ATTIVI" E SOSPENSIONI PNEUMATICHE 
Milano, 21 febbraio 2003 - La nuova station-wagon della Classe E, che verrà presentata presso le Filiali e le Concessionarie Mercedes-Benz nel marzo 2003, vanta una tecnologia pionieristica, un design affascinante, allestimenti pregiati ed una straordinaria funzionalità dell'abitacolo. Con questa station-wagon dinamica ed elegante, Mercedes-Benz completa la gamma di modelli della nuova Classe E lanciata nella primavera del 2002. La nuova station-wagon si riallaccia al successo del modello precedente che, dal 1996 in poi, ha entusiasmato più di 266.000 Clienti, di cui oltre 16.500 italiani, appartenendo così di diritto alla ristretta cerchia delle station-wagon più vendute della sua categoria. Analogamente alla berlina, anche la nuova station-wagon della Classe E è nata all'insegna dell'esclusività tecnologica ai massimi livelli. Infatti è equipaggiata di serie con vere e proprie pietre miliari della tecnologia automobilistica: ad esempio il sistema frenante elettroidraulico Sensotronic Brake Control (Sbc) con le nuove funzioni Comfort (fra cui il sistema di assistenza in coda e in fase di spunto), la regolazione del livello con sospensioni pneumatiche sull'asse posteriore, gli airbag regolabili per i passeggeri anteriori, i limitatori della forza di ritenuta a due stadi ed i windowbag di grandi dimensioni, per citare solo alcune delle oltre venti innovazioni disponibili di serie. La nuova station-wagon è disponibile a richiesta con altri sistemi all'avanguardia, fra cui le sospensioni pneumatiche Airmatic Dc, il sistema di comando e visualizzazione Comand con lettore Dvd, il climatizzatore automatico Comfort Matic a quattro zone oppure il sedile Multicontour dinamico, che si adatta automaticamente alla situazione di marcia del momento. Anche i "fari attivi" bixeno, che seguono i movimenti di sterzata del guidatore in curva e migliorano sensibilmente l'illuminazione della carreggiata, sono presentati in anteprima nella nuova station-wagon della Classe E, insieme al portellone posteriore Easy-Pack con comando elettroidraulico per garantire apertura e chiusura più comode, premendo semplicemente un pulsante. Funzionalità e versatilità all'insegna della perfezione Con il termine Easy-Pack, Mercedes-Benz indica una gamma di soluzioni finalizzate alla gestione intelligente del vano di carico, per ottimizzare la versatilità, la funzionalità e la sicurezza della station-wagon. Il sistema comprende, fra l'altro, il sedile posteriore frazionabile asimmetricamente di nuova concezione, ribaltabile in avanti completamente con pochi gesti. In questo modo, nel vano posteriore nasce una superficie di carico piana, ampiamente dimensionata. A seconda della posizione dei sedili posteriori, il volume del bagagliaio varia tra i 690 ed i 1.950 litri (secondo il metodo di misurazione Vda) e, con le varianti di carico più frequentemente utilizzate ed impegnando il vano portaoggetti nell'alloggiamento della ruota di scorta, supera di ben 90 litri (15%) quello del modello precedente. Un'altra novità in questa classe di vetture è il pianale di carico Easy-Pack a comando elettroidraulico (a richiesta) che, azionando un pulsante, fuoriesce di 400 millimetri ed agevola così le operazioni di carico e scarico di oggetti particolarmente pesanti. Per la separazione personalizzata del vano di carico ed il fissaggio sicuro degli oggetti trasportati, Mercedes-Benz ha realizzato anche uno speciale pacchetto per il vano di carico Easy-Pack (Kit fissaggio bagagli) con barra telescopica, cinghia avvolgibile e quattro occhielli di fissaggio, arrestabili su due guide in alluminio con l'ausilio dei pratici elementi di base. Grazie alla sua abitabilità generosa e variabile ed alla straordinaria funzionalità, la nuova station-wagon copre brillantemente le esigenze più svariate in termini di trasporto e si dimostra una compagna ideale per il lavoro e il tempo libero, i viaggi, lo sport e lo shopping. Il carico utile è pari a 575 chilogrammi. La station-wagon misura 4.850 millimetri in lunghezza e, a causa del maggiore sbalzo sul retrotreno, supera di 32 millimetri la berlina di questa Serie Mercedes, pur presentando lo stesso passo (2.854 millimetri). Rispetto al modello precedente invece, la nuova station-wagon acquisisce 11 millimetri in lunghezza e 23 millimetri in larghezza, mentre il passo è aumentato di 21 millimetri. Motorizzazioni diesel Cdi più potenti, erogazione di coppia più generosa In una prima fase, la nuova berlina Mercedes station-wagon sarà disponibile con tre motori a benzina e tre motorizzazioni diesel Cdi, con potenze che vanno da 110 kW/150 Cv a 150 kW/204 Cv. I propulsori dei modelli E 220 Cdi, E 270 Cdi e E 320 Cdi appartengono alla seconda generazione dei moderni motori common rail che offrono, rispetto ai motori Cdi del modello precedente, fino all'8% in più in termini di coppia e circa il 5% in più di potenza. Contemporaneamente, il consumo di carburante si riduce di circa 0,6 litri ogni 100 chilometri. Il modello di punta della gamma diesel, la E 320 Cdi, sviluppa la notevole coppia di 500 Nm già a partire da 1800 giri/min. Fra le motorizzazioni a benzina, accanto ai sei cilindri dei modelli E 240 ed E 320, Mercedes-Benz offre un propulsore a quattro cilindri di nuova concezione, caratterizzato dallo speciale sistema Twinpulse (Tps) che, grazie alla combinazione di tecnologie come la sovralimentazione con compressore, l'intercooler, la tecnica delle quattro valvole, gli alberi a camme a fasatura variabile e l'albero controrotante Lanchester offre il massimo piacere di guida ed una straordinaria silenziosità di marcia abbinati a consumi minimi. Nel ciclo di marcia europeo, infatti, il nuovo propulsore della E 200 Kompressor Tps da 120 kw/163 Cv consuma soli 9,1 litri di benzina super ogni 100 chilometri, battendo il modello precedente di 0,5 litri. Regolazione del livello con sospensioni pneumatiche di serie Il telaio della nuova station-wagon è basato essenzialmente sui moderni assali adottati anche nella berlina della Classe E per garantire il massimo grado di sicurezza, agilità e comfort. L'asse posteriore a bracci multipli, integralmente realizzato in alluminio, è equipaggiato di serie con una regolazione del livello che, contrariamente al tradizionale sistema idropneumatico usato finora, si basa su sospensioni pneumatiche integralmente portanti. Queste consentono una regolazione del livello in funzione del carico: la corsa delle molle sul retrotreno rimane identica in tutte le situazioni di carico, garantendo un comfort di marcia esemplare in qual- siasi condizione. A richiesta, la station-wagon della Classe E è disponibile con il sofisticato sistema di sospensioni pneumatiche Airmatic Dc, in grado di adattare la forza degli ammortizzatori e l'escursione delle molle ad ogni situazione di marcia. Tre versioni per personalizzare il design e gli equipaggiamenti Le tre versioni Classic, Elegance ed Avantgarde, con design ed equipag-giamenti differenziati, soddisfano le più diverse esigenze dei Clienti. Già il modello di base Classic adotta di serie autoradio con Cd, climatizzatore automatico, Sensotronic Brake Control (Sbc), sidebag e windowbag, modanature in legno pregiato, cerchi in lega e numerosi altri dettagli ideati per garantire sicurezza e comfort. Il modello Elegance fa onore al proprio nome, tra l'altro, grazie alle discrete applicazioni cromate su paraurti, modanature laterali e maniglie, e dalla mascherina con lamelle verniciate in grigio atlante; la versione Avantgarde invece si distingue per paraurti e sottoporta dal design dinamico e originale, e per la particolare strumentazione del cockpit con quadranti bianchi. Questa versione presenta anche i rivestimenti in pelle e potenti fari bixeno e luci di arresto a Led di serie. 

MAESTÀ DI ROMA DA NAPOLEONE ALL'UNITÀ D'ITALIA ROMA 8 MARZO - 29 GIUGNO 2003 
Roma, 21 febbraio 2003 - Apriranno al pubblico sabato 8 marzo gli affascinanti percorsi nell'arte e nella storia di Maestà di Roma, l'imponente rassegna espositiva dedicata al mondo delle arti nella Roma ottocentesca preunitaria che si dispiegherà nella cornice ineguagliabile di tre luoghi d'eccezione: le Scuderie del Quirinale, la Galleria Nazionale d'Arte Moderna e l'Accademia di Francia a Villa Medici. Ideata da Stefano Susinno e da Olivier Bonfait in una linea di dichiarata continuità con le precedenti esposizioni sulla specificità storico-culturale di Roma - l'Idea del Bello (Roma, Palazzo delle Esposizioni 2000) e Art in Rome in the Eighteenth Century (Philadelphia Museum of Art, 2001) - la rassegna, che per quattro mesi esporrà al pubblico oltre 600 opere provenienti dai più prestigiosi musei del mondo, verrà inaugurata dal Capo dello Stato, Carlo Azeglio Ciampi, dal Ministro per i Beni e le Attività Culturali, Giuliano Urbani e dal Ministro della Cultura francese, Jean-Jacques Aillagon, a testimonianza degli stretti rapporti bilaterali fra i due paesi., e dal Sindaco di Roma Walter Veltroni. "L'iniziativa è una dei segni delle intense relazioni culturali fra l'Italia e la Francia, già incredibilmente sviluppate all'epoca napoleonica e che oggi trovano nuovo slancio per gli accordi presi fra i due paesi in campo culturale. Sono convinto che l'Italia e la Francia sono i motori di una identità culturale europea che intende affermarsi attraverso la collaborazione fra gli stati in tutti i settori, dall'arte al cinema, dalla lettura alla musica" ha commentato il Ministro, Giuliano Urbani. Promossa dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali, dalla Galleria Nazionale d'Arte Moderna, dal Comune di Roma con l'Azienda Speciale Palaexpo-Scuderie del Quirinale e dall'Accademia di Francia a Roma, con la collaborazione dei Musei Vaticani, la mostra è stata realizzata -per la parte italiana- da Sandra Pinto, Soprintendente alla Galleria Nazionale d'Arte Moderna, coadiuvata da Liliana Barroero (Università Roma Tre) e da Ferdinando Mazzocca (Università Statale di Milano), e per la parte francese da Olivier Bonfait, chargé de mission pour l'histoire de l'art presso l'Accademia di Francia a Roma. La manifestazione realizzata grazie al sostegno della Compagnia di San Paolo, conta anche su un prestigioso comitato scientifico che riunisce i maggiori studiosi dell'Ottocento. La mostra intende illustrare il carattere di universalità e cosmopolitismo presente a tutti i livelli della civiltà artistica maturata a Roma fino al momento dell'unificazione nazionale, riportando -spesso per la prima volta- nella città dove furono concepite o realizzate, opere di artisti della levatura di Canova e Thorvaldsen, Hayez e Camuccini, Ingres e Granet, Turner e Corot, Böcklin e Feuerbach, Géricault e Carpeaux, Brjullov e Ivanov. Accanto a tali capolavori, e sempre sulla base di un moderno approccio storico-interpretativo,sarà esposta in mostra la produzione più significativa delle colonie artistiche straniere la cui presenza a Roma nel corso del diciottesimo secolo esaltò la vocazione cosmopolita di una città capace di attrarre e affascinare, sottomettendoli alla forza della tradizione classica e cristiana, artisti francesi e inglesi, tedeschi e danesi, spagnoli e austriaci, belgi e olandesi, danesi e svizzeri, russi e americani. (1) Scuderie del Quirinale Universale ed eterna- Articolata in sezioni tematiche di carattere fortemente suggestivo ("L'immagine di Roma"; "La 'naturale' bellezza del popolo romano" ed altre), la rassegna alle Scuderie Papali rievocherà la dimensione universale della Roma ottocentesca, in un percorso scandito da grandi capolavori della pittura, della scultura e delle arti applicate. Qui potranno essere ammirate, ad esempio, il celeberrimo Sogno di Ossian di Ingres, dipinto per la stanza da letto di Napoleone al Quirinale e oggi a Montauban, le due Veneri Italiche di Canova e di Thorvaldsen messe per la prima volta a confronto, la vertiginosa veduta di Roma dal Vaticano di Turner della Tate, le colonne portatili di Palazzo Pitti, l'elegiaca e nostalgica Ifigenia di Feuerbach dalla Staatsgalerie di Stoccarda. Nel confronto serrato fra esaltazione del mito classico e recupero del mito cristiano, Universale ed eterna metterà in evidenza, con sguardo nuovo, la dialettica appassionata che vide fronteggiarsi e intrecciarsi la tensione verso la modernità propria dell'età napoleonica -poi riemersa nel '49- e il poderoso sforzo di tutela delle radici paleocristiane e medievali esercitato dalla Chiesa nei periodi di Restaurazione, a ribadire e difendere l'interezza della propria tradizione ideologica. (2) Galleria Nazionale d'Arte Moderna Capitale delle Arti La Galleria Nazionale d'Arte Moderna dedicherà i suoi spazi al ruolo di Roma come centro artistico egemone dell'Italia preunitaria. La sua spiccata vocazione a qualificarsi per il resto dell'Italia e per il mondo intero come Urbs magistra artium rese la città eterna meta insostituibile per chi volesse apprendere forme e tecniche della tradizione classica e di quella cristiana. Attraverso le opere che documentano la vita degli artisti, i loro atelier, le istituzioni a cui facevano riferimento, le mostre, il mercato, la committenza internazionale che ne diffuse la fama, i loro rapporti con il mondo della letteratura e della musica, sarà spiegato quel processo di formazione degli artisti di ogni nazionalità -europei ed americani- che nel corso dell'Ottocento fecero capo a Roma come ad una sorta di 'Università delle Arti'. Ampio spazio verrà dato al genere del ritratto e alla sua varietà tipologica, uno strumento autoreferenziale con cui il mondo degli artisti riunito a Roma e solidarmente coeso dal ruolo unificante del Mito della città, rappresenta e celebra se stesso. Capitale delle Arti mostrerà capolavori come La Fuga da Pompei di Brjullov proveniente da San Pietroburgo, Paolo e Francesca di Ingres da Angers, la statua di Nidia dal Metropolitan Museum di New York, testimonianze, insieme a molte altre opere, dell'altissimo livello formale e dell'ampiezza della diffusione dei modelli elaborati a Roma. (3) Accademia di Francia a Villa Medici Da Ingres a Degas. Artisti francesi a Roma Per celebrare il bicentenario del suo insediamento alla Villa Medici, l'Académie de France à Rome espone una grande rassegna sugli artisti francesi venuti a Roma nel corso dell'Ottocento per i quali -vincitori del Prix de Rome o semplici viaggiatori- la città eterna fu fonte d'ispirazione, luogo di formazione e, spesso, punto di partenza nella carriera artistica. Dopo una prima sezione consacrata alle formulazioni del neo-classicismo con opere di David d'Angers e di Ingres (Giove e Teti), il percorso richiamerà l'ambiente culturale di Villa Medici tramite una suggestiva serie di ritratti e la riproposizione delle principali tematiche romane: il nudo mitologico con la Psyché di Pradier, il paesaggio "d'après nature" o composto con il Colosseo visto da Granet et Corot, la fierezza del popolo romano con tre versioni della Corsa dei berberi di Géricault, il pittoresco dei briganti e dei contadini. Dopo un affondo nei temi del purismo storico propri del direttorato di Ingres (I Gracchi di Guillaume), l'eccezionale allestimento del Grand Salon della Villa Medici apre un nuovo orizzonte sulle divaricazioni dello stile nel corso degli anni '70 dell'Ottocento con Carpeaux Merson e Regnault. Mettendo in luce la produzione romana dei più grandi artisti francesi dell'epoca la mostra vuole sottolineare l'importanza di Villa Medici come foyer artistico sul quale fu decisiva l'incidenza del 'Mito di Roma'. Un mito che si tramuta in immaginario classico nelle opere di Gustave Moreau e di Degas con le quali si concluderà la sezione francese. Siti Internet: www.maestadiroma.it www.electaweb.com  www.beniculturali.it  www.scuderiequirinale.it  www.gnam.arti.beniculturali.it  www.villamedici.it 

GLI ARTISTI DEL FARAONE DEIR EL MEDINA E LE VALLI DEI RE E DELLE REGINE 
Torino, 21 febbraio 2003 - Aperta a Torino una eccezionale esposizione che porterà il visitatore sulla sponda ovest del Nilo, in una valle vicino a Tebe, nel villaggio di Deir el Medina, abitato dalla comunità di artisti, artigiani e operai che lavorarono durante il Nuovo Regno (1500 - 1050 a.C.) agli scavi e alle decorazioni delle tombe della Valle dei Re e della Valle delle Regine. Con questa mostra il pubblico italiano potrà così entrare per la prima volta nell'intimità, nell'immaginario e nel quotidiano degli Egizi, grazie agli importanti reperti presentati a Palazzo Bricherasio ed al percorso allestito al Museo Egizio. Palazzo Bricherasio e Museo Egizio Dal 14 febbraio al 18 maggio 2003. Dopo aver effettuato due prestigiose tappe - a Parigi, al Musée du Louvre e a Bruxelles, al Musées Royaux d'Art et d'Histoire - arrivano a Torino, dal 14 febbraio al 18 maggio 2003, "Gli artisti del Faraone". La mostra è articolata su due sedi: Palazzo Bricherasio, in cui il visitatore, attraverso circa 300 pezzi provenienti da prestigiosi Musei, potrà ripercorrere la vita quotidiana della popolazione di Deir el-Medina, e il Museo Egizio che, con un percorso individuato appositamente per la mostra, evidenzierà gli importanti e unici reperti della collezione permanente ritrovati proprio nel sito archeologico. Il percorso tematico della mostra è diviso in quattro sezioni: 1. 1. "La vita quotidiana"; 2. 2. "Il lavoro"; 3. 3. "Le credenze religiose"; 4. 4. "I riti funerari". Sono proprio gli artigiani di Deir el-Medina, nelle vesti di sedjem ash, statuette di legno che rappresentano i "servitori nella sede della Verità", ovvero gli operai che lavorano all'interno delle tombe, ad aprire sia la mostra a Palazzo Bricherasio, sia il percorso al Museo Egizio. Nella prima sezione il pubblico potrà "entrare" in una casa del villaggio e scoprire tutti gli aspetti della vita a Deir el Medina: oggetti di uso quotidiano, mobili, ostraca figurati che riportano scene di vita familiare, papiri con preghiere o formule magiche, statuette di culto dedicate agli antenati, gioielli raccontano la storia delle famiglie, compresi i turbamenti amorosi, i gusti letterari, le questioni ereditarie. La sezione dedicata al lavoro descrive l'attività nella necropoli, quasi giorno per giorno: documenti scritti (papiri e ostraca) spiegano l'organizzazione delle squadre, i salari, i conflitti, i motivi d'assenza, gli scioperi; gli utensili e gli ostraca figurati ci fanno seguire il lavoro degli artisti e degli artigiani nel suo evolversi con schizzi e bozzetti, per arrivare infine alle pitture e ai bassorilievi; di particolare effetto quello dedicato alla dea Maat, proveniente dalla tomba di Sethi I, una delle più belle nella Valle dei Re. La terza sezione - Le credenze religiose - mette in luce la pietà popolare, il culto degli antenati e degli dei locali, amabili e indulgenti verso i fedeli, così diversi dalle divinità dei grandi santuari; qui si ammirano stele e statue dedicate a Ahmes Nefertari e Amenofi I - i sovrani (madre e figlio) divenuti gli dei protettori del villaggio - a Merseger, la dea dalla testa di serpente, "colei che ama il silenzio", e ancora alla dea Hathor o agli animali-dei. Nell'ultima sezione della mostra - I riti funerari - sono presentati i sarcofagi, gli oggetti funerari, gli usciabti (le statuette dei servitori del defunto) che artisti e artigiani di Deir el Medina, dopo aver finito di lavorare alle Tombe reali creavano nei giorni di riposo per le proprie tombe. La visita alla mostra termina con una vera e propria discesa in una cripta, grazie alla ricostruzione a grandezza naturale della tomba di uno degli abitanti del villaggio, "il servitore nella Sede della Verità" Sennedjem. Il percorso ideale proseguirà al Museo Egizio, dove, all'interno della vastissima e importante collezione permanente, saranno messi in evidenza proprio i reperti provenienti da Deir el Medina. Attraverso le varie sale del Museo si arriverà alla cappella del pittore Maia, le cui scene dipinte su uno strato di intonaco e paglia furono staccate dalla loro collocazione originaria e ricomposte in un apposito ambiente - che ricrea l'aspetto originario - all'interno del museo torinese e alla tomba dell'architetto Kha e di sua moglie Merit, ritrovata intatta e inviolata nel 1906. Le mummie dei due coniugi, giacciono in splendidi sarcofagi lignei dorati e sono accompagnate da un eccezionale corredo comprendente parti di mobilio, oggetti da toeletta (rasoi, pettini, astucci per la cosmesi), cibi e bevande, oltre a un cubito (strumento di misura lineare) in legno dorato regalato a Kha dal faraone Amenofi II e una parrucca di capelli veri per Merit. Il percorso si completerà nelle sale dedicate alla Valle delle Regine ed alla ricca collezione di papiri, in gran parte provenienti da Deir el Medina. Questo doppio itinerario nella vita e tra le opere degli artisti del Faraone costituisce l'aspetto più ricco e interessante della tappa torinese della mostra, rendendola unica. Infolink: www.palazzobricherasio.it  www.electaweb.com 

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