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MARTEDI'
25 FEBBRAIO 2002
pagina 4
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PARTE LA PRIMA
CHIP CARD PER MEDICI E ODONTOIATRI DELL'ENPAM
Milano, 25
Febbraio 2003 L'Enpam, ente nazionale previdenza associazioni medici e
odontoiatri, che conta circa 300 mila iscritti in tutta Italia, ha lanciato
la prima carta con il chip per i propri associati. In collaborazione con
CardNet, leader italiano nello sviluppo di cards, l¹istituto nazionale ha
promosso la realizzazione di una carta elettronica personalizzata che
contiene i dati anagrafici del medico oppure odontoiatra, in grado di
accedere a diversi servizi. Con la nuova carta, infatti, gli associati
potranno accedere alla visualizzazione di informazioni personalizzate di
tipo anagrafico, contributivo e pensionistico; nello specifico, potranno
controllare lo stato dei contributi versati, verificare la propria pensione,
stampare documenti di interesse dell'ente, navigare nel sito dell¹ente in
maniera protetta, visualizzare e stampare i propri dati personali, nonché
le schede contributive, i cedolini di pensione ed i certificati fiscali.
Inoltre, tramite questo servizio sarà anche possibile ottenere
"News" e convenzioni di interesse particolare per gli iscritti.
Per accedere ai servizi, basterà utilizzare la smart card in uno dei
chioschi installati presso le sedi degli Ordini dei medici in tutta Italia.
A regime, il progetto prevede il rilascio della smart card a tutti gli
iscritti, nonché l¹installazione di circa un centinaio di chioschi su
territorio nazionale. CardNet, oltre a produttore e fornitore delle smart
cards, ha anche il ruolo di system integrator per tutto il sistema, di
fornitore dei terminali self-service multimediali finalizzati al
collegamento tra Enpam e Ordini dei medici, nonché di fornitore del
software per la gestione degli applicativi. "Con la chip card che offre
servizi innovativi ai nostri associati, contiamo di migliorare e rendere più
efficiente il rapporto tra l¹Ente e i medici², afferma l'On. Prof. Eolo
Parodi, Presidente dell'Enpam, aggiungendo che 'stiamo già pensando di
arricchire la carta con altre funzioni, come per esempio, la possibilità di
effettuare autonomamente conteggi o previsioni di calcolo che prevedono l¹inserimento
di dati personali, oltre che rendere possibile il versamento dei contributi
previdenziali, da parte degli iscritti, direttamente tramite i
chioschi". Per CardNet, invece, l¹accordo a 360 gradi con l'Enpam
rappresenta una ulteriore evoluzione del business delle smart card e delle
soluzioni gestionali.
GLI ADOLESCENTI
ITALIANI SI RACCONTANO AL DERMATOLOGO ON LINE 2 ANNI DI DOMANDE - 2 ANNI DI
RISPOSTE
Milano, 25 febbraio 2003 - L'80% dei ragazzi italiani soffre di acne1, ma
pochi di loro ne parlano liberamente, anche con le persone più vicine.
www.mysurface.com il sito della campagna educativa per i giovani sulla cura
della pelle, ha consentito ai ragazzi di discutere di questo problema con
gli specialisti in modo diretto, senza intermediari. In quasi due anni di
attività del servizio "dermatologo on line" (un pool di
dermatologi concordato con le tre associazioni scientifiche Sidev, Adoi e
Aida), sono pervenute al sito oltre 800 lettere, che hanno ricevuto risposta
ad personam. Alberto Caputo, Psichiatra e Psicoterapeuta, Dottore
Ricercatore in Psichiatria e Scienze Relazionali dell'Università di Milano,
ha analizzato qualitativamente le domande poste, mettendo in evidenza gli
aspetti psicopatologici, le problematiche più sentite da coloro che
soffrono di acne ma anche le loro emozioni, le loro ansie e il loro modo di
confrontarsi con l'esterno e con se stessi. Ne è emerso uno spaccato del
mondo giovanile alla ricerca di risposte specifiche e precise ai propri
interrogativi e soprattutto bisognoso di ascolto e di comprensione.
"Uno dei lavori più interessanti sul quale sono stato coinvolto -
commenta il Dottor Alberto Caputo - un'iniziativa innovativa e ben studiata
per i giovani. La possibilità per i ragazzi di parlare con uno specialista
senza avere nessun tipo di filtro, soprattutto quello dei genitori spesso
presenti durante le viste dermatologiche, ha fornito una prospettiva di
osservazione estremamente utile per il dermatologo, ma anche molto
stimolante dal punto di vista psicologico". My Surface è una campagna
promossa da Boots Healthcare a partire dal 1997 e realizzata con l'egida
della Società Italiana di Dermatologia e Venereologia (Sidev),
dell'Associazione Dermatologi Ospedalieri Italiani (Adoi) e
dell'Associazione Italiana Dermatologi Ambulatoriali (Aida). Acne: Dalla
Superficie al Profondo. Paura, vergogna, ansia e disagio. La difficoltà del
rapporto con gli altri. Cute e psiche sono strettamente legate e dipendenti
da un punto di vista funzionale. La pelle anticipa sul piano organico la
complessità dell'Io sul piano psichico; in quanto tessuto che contiene il
corpo, è allo stesso tempo un elemento di separazione e di confine dell'Io.
Poiché visibile, toccabile e annusabile, la cute è anche
"specchio" in cui si riflette la soggettività, un tramite
privilegiato e fondamentale di comunicazione non verbale con il mondo
esterno. Infine la pelle, determinando l'immagine esteriore di un individuo,
svolge un importante ruolo relazionale caratterizzato dalle sue valenze
estetiche e sessuali. L'epoca di insorgenza tipica dell'acne si colloca
durante l'adolescenza, periodo esistenziale critico nel quale i conflitti
legati alla modificazione propria immagine, alla sessualità, alla scuola e
al lavoro sono all'ordine del giorno. La presenza di lesioni che alterano
l'aspetto della cute (come nel caso dell'acne e dei suoi esiti) evoca spesso
sentimenti di repulsione, timore di contagio e disapprovazione, in un
momento cruciale, come l'adolescenza, per la strutturazione dell'immagine
corporea di ogni individuo. È per questo motivo che l'acne viene percepita
dal giovane come una vera e propria disabilità o come un evento
ineluttabile e ciò può aggravare il quadro psicologico minando
precocemente le capacità di instaurare adeguate relazioni sociali,
sentimentali e sessuali. La solitudine dei ragazzi - Gli inestetismi dovuti
all'acne spesso compromettono le relazioni umane, possono essere causa di
scarsi contatti con i coetanei, di difficoltà di relazione a con i compagni
di scuola, in alcuni casi anche di perdita di opportunità lavorative e di
svago. In genere, ciò è dovuto allo sviluppo di comportamenti fobici e
alla riduzione dell'autostima, correlati direttamente con l'entità delle
lesioni. La svalutazione di se stessi porta i giovani ad isolarsi, a
sentirsi abbandonati e soli di fronte ad una malattia che è circondata da
pregiudizi e da leggende. Dall'analisi emerge inoltre che i ragazzi
sollecitano un maggior dialogo con i famigliari, anche per problemi così
importanti come la salute. Vi è reticenza da parte di alcuni genitori a
sottoporre il figlio ad una visita specialistica, forse sottovalutando il
problema o per mancanza di tempo. I referenti principali rimangono gli amici
e più volentieri i trattamenti vengono eseguiti dall'erborista o
dall'estetista, persone più facilmente raggiungibili. La richiesta di un
dialogo maggiore e più costruttivo, riguarda anche il rapporto con il
dermatologo; in modo particolare, i ragazzi chiedono di essere supportati da
un punto di vista psicologico, non solo terapeutico. A questo disagio si
aggiunge il filtro del genitore, in genere presente alla visita che spesso
lascia poco spazio e privacy al figlio. Il linguaggio dei giovani. Gran
parte delle lettere sono brevi (4-10 righe), estremamente dirette,
facilmente comprensibili e formalmente corrette. C'è una certa variabilità
nell'uso appropriato di termini medici e le descrizioni sono vivide ed
efficaci. Sono dense di emotività e richiedono rapidamente confermando la
necessità da parte del pubblico più giovane di avere rapidamente
informazioni esatte e suggerimenti estremamente pratici, richiedendo una
funzione di tampone emotivo e di accoglimento da parte del sito. Le
richieste, poiché inviate come e-mail, risentono molto del gergo e della
grammatica che gli utenti più giovani della rete normalmente utilizzano
"on-line". Probabilmente è un retaggio del linguaggio ultrarapido
delle chat-line, ma riflette anche un bisogno di connotarsi come membri
ufficiali della comunità virtuale. Vengono espressi sentimenti sinceri di
ringraziamento, al di fuori di ogni formalismo. Il servizio offerto viene
assai apprezzato. Con il solo inviare dell'e-mail, i ragazzi sembrano già
sentirsi "presi in cura"* dal dermatologo on line e quindi averne
un beneficio. Ciò rispecchia il notevole bisogno di ascolto di questa
fascia di pazienti. Vissuti e fantasie, bisogni e aspettative dei ragazzi I
ragazzi desiderano vedere soddisfatti al più presto e con urgenza i loro
bisogni. Notevole è l'ansia generata dalle speranze offerte dallo
specialista e poi disattese Il reiterato senso di frustrazione che ne
consegue compromette anche la costanza necessaria in questo tipo di cure. Le
speranze sono fondamentalmente nella testa del paziente, talora sganciate
dalle possibilità terapeutiche e dalle situazioni realistiche.
L'incomprensibilità dell'origine della patologia lascia alcuni giovani
indecisi sul da farsi e apre la ricerca di rimedi magici. E' un continuo
chiedersi attonito del "perché proprio io?"*. La confusione sulle
potenziali cause comprende i fattori alimentari, mentre permane una certa
ambivalenza su quelli psicologici, individuati più come conseguenze
dell'acne. Classicamente l'acne viene interpretata in ambito psicodinamico
come l'esteriorizzazione cutanea di intense pulsioni e conflitti di natura
sessuale, inaccettabili a livello conscio. In effetti, i sensi di colpa e i
desideri di rimuovere, dimenticare, sparire e perdere, sembrano abbastanza
evidenti nelle comunicazioni raccolte. Spesso c'è confusione sulla
patologia, in quanto l'acne non viene necessariamente percepita come una
malattia, ma come un grande problema cutaneo, un "handicap"* o un
grave inestetismo. Tuttavia i suoi esiti cicatriziali sono temutissimi. E
prevalgono i vissuti di reiterata violazione e contaminazione che intaccano
profondamente l'immagine corporea dei pazienti. I brufoli sembrano quasi
dotati di vita propria, quasi degli "invasori alieni"*. In alcuni
prevale la disperazione ("...non li sopporto più!", "...sono
disperata. È ora che cominci a godermi la mia giovinezza")*. Alcuni
pazienti si sentono abbandonati, "condannati"* e senza speranza:
la loro gioventù è "compromessa"*. La connotazione depressiva,
citandoli testualmente, di alcune espressioni esprime un misto di
risentimento e demotivazione verso un qualcosa di ineluttabile. La ricaduta
sul funzionamento personale è talora devastante. Infatti in molte richieste
prevale il bisogno di aiuto, ascolto e comprensione: non sembrano essere
disponibili dei validi referenti dialogici per i pazienti, né fra i
conoscenti (parenti e amici), né fra gli specialisti. I loro problemi
appaiono talora sottovaluti e le loro ansie poco considerate. Gran parte
delle lettere contiene domande precise a situazioni variamente
personalizzate. Ogni paziente presenta una richiesta "unica e
diversa", quasi le lesioni fossero una proprietà specifica. Notevole
quindi è il bisogno di essere riconosciuti. Così come spesso vengono
richiesti indirizzi di dermatologi fidati: le risposte terapeutiche fino a
quel momento ricevute dagli utenti non sembrano essere state esaustive.
Aspettative magiche, irrealistiche in termini di efficacia e di rapidità di
azione delle cure, riflettono modalità regredite di pensiero detto
magico-primitivo. Si utilizzano schemi infantili quando l'ansia è
soverchiante e la realtà spaventa troppo per essere affrontata. Qualcuno
vorrebbe addirittura una vera e propria derattizzazione ("E' possibile
schiacciare e subito utilizzare un disinfettante per eliminare i batteri che
sono in profondità?")*. Altri ancora sarebbero pronti a fare da cavie
in nome della scienza ("...sono disposto a provare qualsiasi terapia
innovativa!")*. Ogni strategia alternativa è da provare quando si è
con le spalle al muro. Anche se i rimedi sono chiaramente inefficaci o
addirittura controproducenti. Alcuni di questi, come il dentifricio spalmato
in viso, colpiscono fortemente nell'immaginario. Ove possibile, il rimedio
"naturale" (erboristico, omeopatico o casalingo) è preferito al
farmaco ed esplicitamente richiesto. Viene vissuto come più sano ed
indicato, confermando l'ambivalente rifiuto del concetto di acne come
malattia. Vengono richieste indicazione "operative" su cosa fare,
quando, dove e come farlo. Le parole fumose e il medichese non sono
gradite.
UNA MOLECOLA
SCOPERATA DI RECENTE FA PER PERDERE IL 10% DI PESO
Milano, 25 febbraio 2003 - Secondo uno studio svedese, presentato ieri a
Milano, e' possibile perdere il 10% del peso corporeo associando a una dieta
equilibrata e all' attivita' fisica, una terapia farmacologica a base di 'orlistat',
nome scientifico di una nuova molecola che previene l'assorbimento del 30%
dei grassi inibendone la digestione. Sono 150 milioni in tutto il mondo gli
ammalati di diabete e di questi il 90% soffre di diabete '2' alla base del
quale c'e' l'obesita'.
RECORDATI:
LERCANIDIPINA DA 20 MG REGISTRATA IN TUTTA EUROPA
Milano, 24 febbraio 2003 - Recordati annuncia di avere completato con
successo in tutti i paesi dell'Unione Europea la Procedura di Mutuo
Riconoscimento di lercanidipina (Zanidip), calcioantagonista antiipertensivo
frutto della propria ricerca, nella nuova forma farmaceutica da 20 mg. La
nuova forma farmaceutica di lercanidipina da 20 mg si aggiunge a quella da
10 mg già disponibile nel mondo in 43 mercati, utilizzata a fine 2002 in 20
milioni di mesi terapia e registrata in 61 paesi, rendendo più completa e
competitiva l'offerta terapeutica di questo prodotto. La nuova formulazione
di lercanidipina è ad unica somministrazione giornaliera e rappresenta una
valida posologia per quei pazienti la cui ipertensione deve essere trattata
con un dosaggio maggiore rispetto a quello offerto dalle compresse da 10 mg
garantendo una migliore compliance. La registrazione in Europa di
lercanidipina 20 mg è stata ottenuta attraverso la Procedura di Mutuo
Riconoscimento avviata dopo che nell'agosto 2002 la Medicines Control Agency
del Regno Unito aveva rilasciato la prima autorizzazione all'immissione in
commercio della nuova forma farmaceutica. Questa approvazione interessa
tutti i 12 paesi per i quali era stata richiesta, incluso quindi Italia,
Germania e Spagna. In Francia la registrazione era già stata ottenuta
tramite un iter di approvazione nazionale. In Irlanda si segue analoga
procedura. "Con questa registrazione si aprono nuove opportunità per
lercanidipina" ha affermato Avi Sartani, Direttore Ricerca e Sviluppo
della Divisione Farmaceutica di Recordati. "Prendiamo atto infatti con
grande soddisfazione che tutte le autorità regolatorie europee hanno
approvato la nuova formulazione di lercanidipina da 20 mg mentre nuovi studi
clinici continuano a confermare il favorevole profilo del nostro farmaco
".
ALCUNI
SCIENZIATI BELGI E FINLANDESI SCOPRONO IL GENE CHE REGOLA LA PRODUZIONE DI
LATTE
Liegi , 25 febbraio 2003 - Un gruppo di scienziati belgi e finlandesi ha
scoperto il gene che regola la produzione di latte e il relativo contenuto
di grassi e proteine. Gli scienziati del centro di ricerca agroalimentare
finlandese Mtt Agrifood Research e dell'Università di Liegi (Belgio) hanno
individuato una variante del gene del recettore dell'ormone della crescita,
all'interno del cromosoma 20 dei bovini, che ritengono possa influenzare
notevolmente la quantità e la composizione nutrizionale del latte prodotto
dalle vacche Ayrshire, Holstein e Jersey. Lo studio si è ispirato a
Euribdis, un progetto biotecnologico finanziato nell'ambito del quarto
programma quadro e conclusosi nel 2001, nel corso del quale sei gruppi di
ricerca europei hanno elaborato in modo incompleto la mappatura dell'intero
genoma della vacca Ayrshire finlandese. Non è la prima volta che viene
stabilito e quantificato il legame tra un gene e la produzione di latte
vaccino. Tuttavia, come ha sottolineato Johanna Vilkki dell'MTT Agrifood
Research: "Lo sviluppo di marcatori associati per i geni che
influiscono sulle caratteristiche del latte non è considerato altamente
prioritario nel settore dell'allevamento, poiché risulta relativamente
facile migliorare tali proprietà mediante la selezione convenzionale".
La dott.ssa Vilkki ritiene, tuttavia, che tale scoperta faciliterà la
selezione di tori in grado di generare vacche da latte dall'elevata capacità
produttiva. Secondo gli scienziati partecipanti al progetto, una versione
economicamente vantaggiosa del gene consentirà di aumentare il contenuto
medio di proteine e di grassi del latte, rispettivamente dello 0,06 e dello
0,15 per cento. Tuttavia, essi precisano che l'aumento del contenuto
proteico e lipidico potrebbe avvenire a scapito della produzione lattiera
totale. La dott.ssa Vilkki suggerisce di utilizzare una versione diluita del
gene per incrementare la produzione di latte, anche se ciò comporterebbe
una riduzione delle proteine e dei grassi. A suo avviso, l'Ayrshire
finlandese mostra chiaramente i vantaggi che il gene recentemente isolato
potrebbe offrire in termini di qualità del latte. Nel 2002, infatti, la
produzione lattiera annuale delle vacche Ayrshire finlandesi ha superato i
7.000 kg, con un contenuto di grassi e proteine pari, rispettivamente, ad
oltre il 4 e il 3 per cento. Il centro Mtt Agrifood Research Finland
prosegue con il coordinamento di attività di mappatura genica più
dettagliata in seno al 5PQ, mediante un progetto denominato Mastitis
Resistance, volto ad individuare metodi efficaci per l'eliminazione della
mastite fra i bovini europei. Infolink: http://www.mtt.fi/english/
I PINGUINI
MASCHI DISTRUGGONO I BATTERI DEL PROPRIO STOMACO AL FINE DI CONSERVARE IL
CIBO PER I LORO PICCOLI
Bruxelles, 25 febbraio 2003 - Alcuni scienziati francesi hanno scoperto che
i maschi dei pinguini reali sono in grado di conservare il cibo nello
stomaco per molte settimane, durante le quali digiunano per covare le uova.
In alcuni campioni prelevati da sette pinguini maschi impegnati nella cova,
e quindi provvisti di scorte di cibo, è stato riscontrato un numero molto
più elevato di batteri morti o non vitali, fattore che implicherebbe la
capacità dei pinguini di mantenere fresco il cibo per i loro piccoli
mediante la distruzione dei batteri presenti nel proprio stomaco. La rivista
"New Scientist" riporta le dichiarazioni di Cécile Thouzeau,
responsabile del gruppo di ricerca del Centro nazionale di ricerca francese
(Cnrs), secondo la quale i test hanno dimostrato che le temperature e il pH
dello stomaco dei pinguini sono ideali per la crescita dei batteri. La
dott.ssa Thouzeau ritiene che i pinguini riescano a sopprimere i batteri
grazie all'acido acrilico, un composto antibatterico derivante dal
fitoplancton, presente nello stomaco delle prede di cui si nutrono i
pinguini. Secondo i ricercatori, questi uccelli sarebbero in grado di
controllare il processo di conservazione, rilasciando volontariamente uno o
più agenti batterici. I pinguini maschi utilizzano il cibo immagazzinato
per nutrire i piccoli quando le femmine tardano a rientrare dalla pesca.
Infolink: http://www.newscientist.com/news/news.jsp?id=ns99993411
PREPARAZIONE DI
UNA RELAZIONE SUGLI STRUMENTI PER MIGLIORARE L'EFFICACIA DELLA LEGISLAZIONE
IN MATERIA DI BIOTECNOLOGIE
Bruxelles, 25 febbraio 2003 - La Commissione europea ha pubblicato una gara
d'appalto per la stesura di una relazione sul miglioramento dell'efficacia
del quadro legislativo nel settore delle biotecnologie. Nel 2003, la
Commissione deve presentare una relazione al Parlamento europeo e al
Consiglio sulle attività relative all'emissione deliberata nell'ambiente e
all'introduzione sul mercato di organismi geneticamente modificati (OGM).
L'obiettivo principale del progetto riguarda la raccolta e la preparazione
di informazioni e dati generali che costituiranno la base della relazione e,
in particolare, la valutazione della fattibilità di varie opzioni tese a
migliorare ulteriormente la coerenza e l'efficacia del quadro legislativo.
Dovranno inoltre essere valutate le varie implicazioni e conseguenze
dell'emissione deliberata nell'ambiente e dell'introduzione sul mercato di
OGM. Un obiettivo secondario del progetto è di apportare un contributo
all'attuale situazione ed esperienze negli Stati membri, attraverso una
stretta collaborazione con i funzionari e gli esperti provenienti da tali
paesi. L'appalto sarà aggiudicato sulla base della metodologia illustrata
dagli offerenti, della comprensione del progetto e della descrizione
relativa alla gestione delle attività. L'importo indicativo massimo per
l'appalto è di 65.000 euro. Per ulteriori informazioni rivolgersi a:
Commissione europea Direzione generale dell'Ambiente rue de la Loi/Wetstraat
200 B-1049 Bruxelles/Brussel Tel +32 2 296 0008 Fax +32 2 299 4449 E-mail: env-tenders@cec.eu.int
Per consultare la gara d'appalto, visitare: http://ted.publications.eu.int/static/doccur/it/it/31053-2003.htm?&
SID=&time=Fri%20Feb%2021%2011%3A10%3A19%20UTC+0100%202003
IN PRIMA
VISIONE MONDIALE: "ISPOVISION - LIFESTYLE PREVIEW" 1.
INTERNATIONAL TRADE SHOW FOR LIFESTYLE IN STREET, DENIM AND CLUB FASHION DA
DOMENICA A MARTEDÌ, DAL 29 GIUGNO AL 1° LUGLIO 2003, NUOVO CENTRO
FIERISTICO DI MONACO
Milano, 25 febbraio 2003 - Il Centro Fieristico di Monaco in collaborazione
con l'industria ed il commercio presenterà la prossima estate 2003 una
nuova manifestazione: "ispovision - lifestyle preview". "Get
in touch with your visions" è il motto che riassume le visioni di
tutti gli operatori di mercato nei settori street, denim e club. Il target
è costituito dai professionisti della fashion e foot wear dei seguenti
segmenti: street: street wear, sneakers, retro; denim: jeans wear, vintage,
accessories; club: golf apparel, yachting style, heritage sportswear.
Innovazione, creatività, design e stile saranno le parole chiave di questa
ispovision. Il nostro target espositori è costituito dai label leader di
mercato in questo particolare settore, coraggiosi innovatori e creatori di
moda con idee nuove ed originali che sanno proporre, al momento giusto -
fine giugno, le prime e migliori idee in assoluto su quella che sarà la
moda fashion e foot wear della prossima stagione, assicurando così un vero
e proprio kick off per l'intero settore. Concepita per presentare un mondo
autentico e visionario, "ispovision lifestyle preview" sarà la
prima ad aprire la prossima stagione fieristica estiva e i key player
guarderanno in questa direzione per intuire i trend destinati a definire
anche tutte le altre fiere internazionali. I brand saranno messi in scena
per suggerire emozioni ed idee nuove, per ispirare fiducia e modernità, una
interazione fra lifestyle e cultura giovanile, musica e arte. Il nostro
target visitatori è costituito dai rivenditori delle boutique trendsetter,
specialist stores, jeans e street wear shops, come pure le grandi catene
distributive, i rivenditori di abbigliamento al dettaglio e i key accounts
nel settore "articolo e abbigliamento sportivo". Per i visitatori
di ispo summer 03, che si svolge in parallelo a ispovision, l'accesso a
ispovision è semplicissimo: basta che siano muniti della ispocard(r) oppure
siano in possesso di un biglietto d'entrata per ispo, e potranno accedere
all'evento senza doversi registrare una seconda volta. Anche i visitatori di
ispovision possono a loro volta accedere a ispo summer senza dover
affrontare ulteriori costi, e avendo così la possibilità di farsi un'idea
globale di tutto quello che la sports community ha di bello ed interessante
da offrire. Lo stretto legame che unisce il 1° International Trade Show for
Lifestyle in Street, Denim and Club Fashion a ispo summer 03, lascia
comunque agli organizzatori lo spazio necessario per assistere
indipendentemente e con efficienza questo particolare segmento, senza dover
allo stesso tempo rinunciare alle importanti sinergie che vengono
automaticamente a crearsi con i clienti già noti, i servizi ormai
collaudati e soprattutto il prezioso know how accumulato con gli anni. La
sede del Nuovo Centro Fieristico di Monaco offre anche la migliore area
disponibile per una manifestazione fieristica d'alta professionalità.
Infrastrutture, architettura, servizi: non c'è esigenza o idea che non
possa essere realizzata. Da non dimenticare la rete organizzativa a
disposizione del Centro Fieristico di Monaco che può contare su oltre 80
uffici sparsi in tutto il mondo, tra cui Monacofiere srl per il mercato
italiano. Il team di ispo ha inoltre alle spalle l'esperienza organizzativa
di oltre 50 ispo ed assicura così, insieme ai suoi partner internazionali
dell'industria, commercio, istituzionali e media, la piattaforma migliore
per garantire il perfetto svolgimento di tutta la manifestazione. Ispovision
è una manifestazione fieristica indipendente e come tale sarà naturalmente
accompagnata da un piano di comunicazione completamente autonomo:
pubblicazioni speciali, depliant e campagne pubblicitarie personalizzate
saranno gli strumenti preferiti dal management per far conoscere il
carattere preview di ispovision. Ispovision avrà anche una sua pubblicità
personalizzata. Cliccando su www.ispovision.com
troverete tutte le informazioni riguardanti la fiera, l'iscrizione degli
espositori, la registrazione dei visitatori, i programmi collaterali e i
nomi degli operatori a Vostro servizio. Cliccando www.ispovision.com/downloads
inoltre, potete fare il download di tutti i visuals e logos di ispovision,
anche stampabili.
"LA NUOVA
FIERA" TRASFORMA MILANO: VERDE, NEGOZI, MUSEI E TELEVISIONE. IL PIÙ
IMPORTANTE PROGETTO DEGLI ULTIMI 50 ANNI.
Milano, 25 febbraio 2003 - Il Presidente di Fondazione Fiera Milano,
proprietaria dell'area, ha presentato nel corso della mostra "Progetto
Città" organizzata da GeFi il progetto per ridisegnare l'attuale
quartiere fieristico e si attuerà in contemporanea con la realizzazione del
cosiddetto "Polo Esterno" in corso di costruzione a Rho-Pero.
L'intervento, definito "il più importante degli ultimi 50 anni"
dal Presidente Luigi Roth, convertirà i circa 260.000 metri quadrati
dell'attuale quartiere in spazi verdi, servizi, negozi(ma non centri
commerciali), biblioteche, probabilmente anche la nuova sede Rai e porterà
una qualità migliore alla vita degli abitanti e di tutta Milano. Rimarrà
il "Nuovo Portello" a ospitare le manifestazioni più strettamente
legate alla città (ad esempio: la moda) e cosiddette "leggere",
mentre il resto si trasferirà a Rho-Pero (previsto per il 2005). Tutto ciò
comporterà anche cambiamenti sul piano della viabilità, dato che nel
progetto è previsto l'allungamento della linea rossa del metro sino a
Rho-Pero e il rafforzamento delle Ferrovie Nord, insieme all'interramento di
via Gattamelata sino all'uscita delle autostrade. "Ma il piano di
riqualificazione - ha sottolineato Claudio Artusi, amministratore delegato
di Sviluppo Sistemi Fiera (la società ad hoc incaricata del progetto) -
includerà anche opere del perimetro circostante come il complesso
scolastico di via Gattamelata e il Velodromo Vigorelli". Il progetto
della nuova Fiera verrà assegnato attraverso una gara internazionale che
partirà il prossimo marzo e si dovrebbe concludere entro maggio 2004. www.fiera.milano.com
AVICOLTURA:
CRESCE IL BUSINESS OLTRECONFINE PROSEGUE ANCHE NEL 2003 IL PROGETTO DI
INTERNAZIONALIZZAZIONE PER IL SETTORE AVICOLO - I RISULTATI DEL 2002 E LA
MISSIONE IN MAROCCO E TUNISIA
Forli-Cesena, 25 febbraio 2003 - "Nei momenti in cui il mercato
nazionale denota un certo affievolimento, occorre aprirsi a nuovi mercati,
per governare i processi di globalizzazione e non subirli. Non solo, ma
Fieravicola ha una prospettiva solo se diventa un punto di riferimento e di
incontro per una realtà sempre più internazionale" ha affermato
Sergio Mazzi, presidente della Camera di Commercio di Forlì-Cesena,
spiegando l'impegno dell'Ente camerale per offrire alle aziende del settore
avicolo (e non solo) opportunità ed occasioni di contatto e con realtà
imprenditoriali di altri Paesi, soprattutto dell'Est e del Mediterraneo.
"Abbiamo assunto questo impegno -gli fa eco Stelio De Carolis,
Presidente della Fiera di Forlì- perché crediamo che Fieravicola non sia
soltanto una vetrina, ma debba essere capace di offrire opportunità
commerciali e di interscambio. Crediamo che tutto questo faccia crescere
l'interesse per il comparto fornivese, che rappresenta oltre il 20
dell'intera produzione avicunicola italiana. Inoltre, di fronte alla
globalizzazione avvertiamo l'esigenza di questi Paesi di essere coinvolti
per stare sul mercato". Nella provincia di Forlì-Cesena il settore
avicunicolo "vale" circa 770-780 milioni di Euro, e non vuol dire
solo produzione di carni (pollo, coniglio, tacchino, ecc) e uova, ma anche
un alto livello di know how, capacità tecniche e standard qualitativi al
top. E da questo "distretto" avicolo emerge la volontà di non
ridurre i contatti con i paesi dell'Est e del Mediterraneo a fatti
episodici. Non a caso, le "azioni", iniziate già nel 2001, hanno
portato a Fieravicola 2002 ben 56 operatori provenienti da 9 Paesi (Bosnia-Erzegovina,
Croazia, Repubblica Federale di Yugoslavia, Slovenia, Ungheria, Bulgaria,
Romania, India e Russia). Durante la rassegna si è svolta anche una
importante azione sul piano della commercializzazione, con la partecipazione
di buyers della Grande Distribuzione (Germania, Svezia e Portogallo). In
tutto si sono tenuti 102 incontri bilaterali fra 56 operatori stranieri e 29
operatori italiani. Il progetto, inoltre, ha visto la presenza a Forlì nel
periodo 1-25 ottobre di 10 tecnici veterinari provenienti da Turchia,
Egitto, Marocco e Tunisia. A tutto questo, si è aggiunta, sabato 5 ottobre,
la firma del Protocollo di cooperazione fra Camera di Commercio di Forlì-Cesena
e Camera Nazionale ungherese dell'Agricoltura.. Il Progetto di
internazionalizzazione del settore avicolo per il 2002 è stato curato dalla
Camera di Commercio di Forlì-Cesena, in collaborazione con ICE (Istituto
per il Commercio con l'Estero), Regione Emilia Romagna e Fiera di Forlì Spa,
con il contributo di Fondazione Cassa dei Risparmi di Forlì, Comune di Forlì
e Provincia di Forlì-Cesena. 2003: missione di operatori italiani in
Tunisia e Marocco .... Anche nel 2003 proseguono, anzi si intensificano, le
azioni, come dimostra la missione che si è tenuta dal 2 al 9 febbraio
scorso, con la partecipazione di rappresentati di 10 imprese del settore,
secondo un programma di incontri, business meetings con operatori tunisini e
marocchini del settore e visite aziendali, predisposto dagli uffici ICE dei
due Paesi. La missione era guidata da Stelio De Carolis, Presidente della
Fiera di Forlì. La missione può essere considerata di grande successo, in
quanto è emersa la prospettiva che vedrebbe il settore avicolo forlivese
(nelle sue diverse componenti: Camera di Commercio, Fiera, istituzioni
locali, associazioni) proporsi come rappresentante complessivo del sistema
avicolo italiano verso questi due Paesi. Sotto tale angolazione, Forlì può
proporsi come esperienza pilota a livello nazionale, contrattando adeguati
spazi e finanziamenti nazionali e internazionali. Per questo, nei prossimi
giorni vi sarà un incontro al Ministero degli Affari Esteri. Ritornando
alle due missioni, al workshop in Marocco hanno preso parte 150 operatori
locali, e a quello di Tunisi 80. Le ditte italiane hanno effettuato oltre
130 incontri in Marocco (di cui 50 giudicati "utili") e 110 in
Tunisia (52 "utili"). Inoltre è stato siglato un accordo con
Fisa, l'Associazione avicoltori marocchini, ed è stata predisposta la bozza
di accordo con Gipa, l'Associazione avicola tunisina. Scendendo nel
dettaglio: Marocco - Fiera Forlì si è impegnata a realizzare un ampio
stand alla Fiera avicola di Casablanca (24 - 26 giugno 2003) e inviterà un
consistente numero di imprenditori marocchini a Fieravicola, in
collaborazione con Fisa. Si sta valutando anche un accordo per rinnovare un
gruppo di aziende avicole marocchine, operanti lungo l'intera filiera
avicola, utilizzando specifici fondi Ue, dell'ufficio Eme per le Pmi locali.
Per l'attività di formazione e ricerca, potrebbe essere possibile una
sinergia con l'Institut Agronomique et Vétérinaire Hassan II. Tunisia -
Fiera Forlì ha invitato Mohamed Jaziri, Direttore Gipa tunisino, in maggio,
per visitare impianti e approfondire possibilità collaborazione, inoltre ha
chiesto a Gipa di selezionare 10-15 tra le aziende avicole tunisine più
qualificate, da invitare a Fieravicola. Sono stati presi poi contatti con
Apia (Agenzia per la Promozione degli Investimenti Agricoli), per
coinvolgere il distretto avicolo forlivese nelle attività seminariali e di
formazione manageriale organizzate da Apia. E' stato siglato anche un
accordo con Inat, l'istituto universitario veterinario tunisino, per
realizzare degli "incubatori di imprese", volti a promuovere
innovazione tecnologica mediante esperti di alto livello. ....... e le
prossime "azioni" di internazionalizzazione Nel frattempo, Camera
di Commercio e Fiera, in collaborazione con la Provincia di Forlì-Cesena,
il Comune di Forlì, la Fondazione della Cassa dei Risparmi di Forlì,
stanno predisponendo il calendario 2003 del Progetto. A Fieravicola (2-5
ottobre 2003) arriveranno delegazioni di operatori da Romania, Polonia,
Lettonia, Estonia, Lituania, Repubblica Ceca, Slovacchia, oltre a 4 buyers
di cui 2 provenienti dagli Usa ed uno, rispettivamente, da Arabia Saudita ed
Emirati Arabi Uniti. Tutti questi operatori daranno vita a una serie di
incontri bilaterali mirati con imprese italiane presenti alla rassegna
forlivese. Anche nel 2003 verrà predisposto un Corso di formazione per 12
tecnici provenienti da Bulgaria, Serbia, Romania e Russia. Si tratterà di
veterinari e tecnici sanitari che verranno aggiornati allo scopo di
innalzare gli standard igienico sanitari dei propri Paesi, attraverso
l'utilizzo del know how e dei prodotti delle imprese italiane. Sono in
preparazione missioni di nostri operatori avicoli in Russia (aprile/maggio)
e in Romania (in occasione della Fiera Indagra in novembre). Per quanto
riguarda la Romania, sta partendo lo studio per verificare la fattibilità
di una joint venture fra Fiera di Forlì e Romexpo (l'Ente fieristico
nazionale rumeno) per la gestione congiunta della Fiera avicola di Bucarest.
Per la Serbia è prevista la partecipazione alla Fiera dell'Agroindustria di
Novi Sad (maggio).
E' "
SUCCESSO " AL SIGEP. UNA DELLE FIERE INTERNAZIONALI PIÙ IMPORTANTI
DELLA GELATERIA, PASTICCERIA, PANIFICAZIONE.
Milano, 25 febbraio 2003 - Per Icam, gennaio rappresenta un mese fitto di
appuntamenti sia in Italia che all'estero e ricco di novità . E quale
poteva essere scelta migliore se non partecipare alla XXIV edizione del
Sigep che, con un incremento di visitatori professionisti (oltre il 30%
rispetto all'edizione del 2002), e la presenza di ben 200 giornalisti
accreditati, è considerata ormai una delle Fiere Internazionali più
importanti della gelateria, pasticceria, panificazione. Un palcoscenico
autorevole al quale gli operatori di settore più blasonati guardano con
interesse e sul quale si susseguono dibattiti , forum , tavole rotonde ,
dimostrazioni , competizioni e concorsi ad altissimo livello. Icam ha
partecipato all'evento con un prestigioso stand nel quale ben si è espresso
il concetto di produttore che cura la trasformazione della materia prima fin
dalle origini. All'interno dello stand, grande interesse ha suscitato l'area
destinata a laboratorio di pasticceria, completamente attrezzato, nel quale
il maestro pasticcere Accademico Pierpaolo Magni, i pasticceri Roberto
Fiorino e Carmine Maione, l'allievo Antonello Aliberti, durante le cinque
giornate della manifestazione, hanno svolto ampie dimostrazioni sulla gamma
di prodotti semilavorati Icam e interagito con il pubblico fornendo idee e
suggerimenti pratici indispensabili in un'attività artigianale. La
rinnovata e inedita immagine dell'azienda ha destato curiosità da parte di
grandi nomi nel mondo della pasticceria creando le premesse per future
collaborazioni e scambi di opinione sull'evoluzione del mercato del cacao.
Riflettori puntati sulla novità presentata in anteprima al Sigep: I "
Cru " di Icam - offerti, per ora, solo ai professionisti dell'alta
pasticceria Due straordinari tipi di cioccolato prodotti con cacao
proveniente da esclusive piantagioni del Centro America i cui confini sono
stati rigorosamente riconosciuti e delimitati. Un vero cacao di
"finca" Docg (Denominazione di Origine Controllata e Garantita),
che presenta caratteristiche di gusto e note aromatiche assolutamente
distintive e personali nonostante le due piantagioni siano distanti l'una
dall'altra solo pochi chilometri. Il primo è un cacao raro proveniente
dalla piantagione Los Palmaritos nella Repubblica Dominicana, coltivato in
montagna su terreni avari ma che conferiscono qualità aromatiche molto
delicate e aromi fruttati Il secondo proveniente dalla piantagione di Los
Vasquez attigua alla precedente ma, per la diversa conformazione del terreno
e il diverso irraggiamento solare presenta peculiarità differenti: corpo
intenso e sottile acidità. E' "successo" al Sigep, un successo
meritato che riconosce a Icam le competenze di una grande azienda
certificata , la fedeltà ad una filosofia per la qualità e la passione per
la ricerca del puro cacao d'origine.
ALFA ROMEO AL
73° SALONE INTERNAZIONALE DI GINEVRA
Ginevra, 25 febbraio 2003 - Alfa Romeo ritorna al Salone Internazionale di
Ginevra con ben tre anteprime mondiali e tante novità per la gamma già in
commercio. Non solo. A sottolineare la vocazione del Marchio, nonché il
grande temperamento di tutte le sue auto, sullo stand si alternano modelli
di serie e vetture da competizione, affascinanti concept car e automobili
allestite con la caratterizzazione sportiva TI. "La bellezza non
basta" è il concetto alla base della nuova strategia di comunicazione
dell'Alfa Romeo ed esprime l'importanza della sostanza al di là della
forma. Il Marchio, infatti, attira per lo stile italiano e la bellezza che
rappresenta, ma una volta provata l'auto, il cliente ne apprezza la
guidabilità e ne scopre la tecnologia. Accanto all'eleganza sportiva e allo
stile italiano, Alfa Romeo si distingue infatti per l'innovazione
tecnologica e per un piacere di guida senza eguali su ogni tipo di strada,
in qualunque situazione e con qualsiasi tempo. Come dimostrano, una volta di
più, le tante e importanti novità presentate a Ginevra. Sono loro,
infatti, le protagoniste assolute di un'area espositiva caratterizzata dalle
particolari "cellule" che ne compongono la scenografia. Realizzate
in alluminio e vetro, sono grandi contenitori-stanza dal design curvilineo e
di alta immagine tecnologica dove si svolgono le diverse attività. La
scenografia, inoltre, è completata da una grande struttura sopraelevata in
alluminio, vetro e aste di elevazione d'acciaio, destinata a sala stampa e
sala vip; oltre che da una galleria di luce totale, per l'esposizione della
gamma Alfa Romeo. Sullo stand il posto d'onore spetta all'anteprima mondiale
della nuova Alfa Gt Coupé. Nato in collaborazione con Bertone, il modello
propone stile originale e prestazioni esaltanti, e rappresenta una
concezione inedita di sportività, nella quale convergono anche comfort ed
eleganza. Riflettori puntati, poi, sull'altra "prima mondiale": le
nuove Alfa Spider e Alfa GTV, oggi proposte in un look inedito e con una
gamma rinnovata negli allestimenti e nei propulsori. Inalterato, invece, il
fascino di questi modelli che da sempre evocano il piacere del viaggio
declinato nelle forme della sportività e dell'eleganza. Terzo punto
d'attrazione dello stand Alfa Romeo il Concept X, un concetto
automobilistico innovativo che fonde diverse tipologie di vetture. Il
modello, infatti, combina le performance da fuori strada di un SUV (Sport
Utility Vehicle) con le caratteristiche dinamiche di una berlina Alfa Romeo,
offrendo al tempo stesso un abitacolo versatile e funzionale. L'esposizione
continua con la famiglia GTA: automobili sportive dallo stile affascinante,
che ripropongono, attraverso la più brillante tecnica motoristica attuale,
il retaggio di una grande tradizione di corse e di vittorie. Sullo stand
trovano posto due 147 GTA: la vettura più veloce e potente del segmento
(250 CV - 184 kW). Accanto a loro, poi, una 156 GTA con il sofisticato
cambio robotizzato Selespeed. E poco distante l'Alfa 156 GTA trionfatrice
del FIA European Touring Car Championship 2002. Quest'ultima vettura, in
particolare, ricorda al pubblico che lo scorso anno Alfa Romeo ha
conquistato il terzo titolo consecutivo nel Campionato Europeo Turismo. Un
successo che va ad aggiungersi ai due titoli nazionali vinti in precedenza.
Insomma, da cinque anni le vetture da gara (derivate dall'Alfa 156) non
conoscono rivali. In questo contesto sportivo si inserisce perfettamente
anche la zona "Autodelta" presente sullo stand. Qui Alfa Romeo
festeggia il compleanno della società nata il 5 marzo 1963 con l'obbiettivo
di preparare le vetture del Biscione per i campionati internazionali. E
oggi, a distanza di quarant'anni, l'Autodelta annuncia il suo ritorno nel
Campionato Europeo Turismo 2003 con le Alfa 156 ETCC. Insomma, "l'Alfa
Romeo e lo sport" è un binomio inscindibile. Dal mondo delle
competizioni alle vetture destinate alle strade di tutti i giorni. Si
comincia, allora, con l'Alfa 147, la compatta di prestigio che espone due
versioni: una 1.9 JTD 16V Multijet da 140 CV, a 5 porte e nell'allestimento
Distinctive; e una 2.0 T. Spark 16V da 150 CV a 5 porte, equipaggiata con il
cambio sequenziale Selespeed. Quest'ultima vettura, in particolare, è
allestita con una caratterizzazione sportiva TI (Turismo Internazionale),
sigla che un tempo Alfa Romeo assegnava solo alle auto più "prestazionali".
Oggi quelle due lettere, semplici e gloriose al tempo stesso, ricompaiono su
una linea specifica che può essere richiesta sui modelli Alfa Romeo. Sullo
stand, poi, le Nuove Alfa 156 e Sportwagon, automobili belle e portatrici di
idee e soluzioni tecnologiche innovative. A rappresentarle, una berlina
equipaggiata con il propulsore 2.5 V6 con cambio automatico, e una versione
wagon con il potente 2.4 JTD. E, infine, nelle cellule-vetrina in alluminio,
vetro e plexiglas, il pubblico può scoprire il 3.2 V6 24v da 250 CV (il
cuore delle GTA), il 2.0 JTS da 165 CV e il 1.9 JTD 16 valvole Multijet da
140 CV.
NUOVA ALFA GT
COUPÉ, ANTEPRIMA MONDIALE
Ginevra, 25 febbraio 2003 - In anteprima mondiale debutta l'Alfa GT Coupé,
nuova vettura derivata dall'Alfa 156 e che verrà commercializzata alla fine
di quest'anno. Disegnato dal Centro Stile di Bertone, il modello propone
stile originale e prestazioni esaltanti, e rappresenta una concezione
inedita di sportività, nella quale convergono comfort ed eleganza.
Obiettivo della vettura, infatti, è offrire tutto il piacere di guida di un
coupé dalle prestazioni straordinarie, senza i compromessi tipici di questo
genere di automobile. Basti pensare alla grande capacità del bagagliaio e
alla generosa abitabilità posteriore. Alfa GT Coupé, inoltre, racchiude
tutto il patrimonio di eccellenza motoristica del Marchio in una linea nata
dall'eleganza e dal gusto della scuola italiana. Del resto gli stilisti
hanno potuto attingere alla grande tradizione dell'Alfa Romeo che, proprio
in questa categoria, ha dato vita a modelli rimasti come tappe fondamentali
nella storia dell'automobile: dalla 1900 alla Giulietta, dalla Giulia all'Alfetta.
Lunga 4,48 metri, larga 1,76 e alta 1,39, l'Alfa GT Coupé è aggressiva e
compatta (il passo è 2.596 millimetri), con una linea segnata da alcuni
tratti distintivi che definiscono la sua forte personalità e lo rendono
immediatamente riconoscibile. Lo scudetto, per esempio, è una presenza
importante dalla quale, idealmente, sembra svilupparsi l'intera vettura.
Posto al centro del frontale, lo scudetto nasce dalla sovrapposizione della
fascia paracolpi integrata sulla griglia nera. Il risultato è di grande
effetto: esprime forza e aggressività. Impressione rafforzata dalla grande
bocca nera e dai gruppi ottici, preziosi oggetti di design. Non meno
caratteristico è il profilo che fa percepire il modello come un'auto agile,
solida e protettiva. Grazie, soprattutto, all'accentuata scalfatura della
fiancata che dona slancio e dinamismo alla vettura. Anche la parte
posteriore ha una forte impronta stilistica. La coda dell'Alfa GT Coupé,
infatti, è compatta, leggermente declinante e rastremata, con un paraurti
integrato e di grandi dimensioni. Il lunotto è a goccia, mentre i gruppi
ottici sono incastonati nella carrozzeria. Fin qui la linea esterna che,
come espressione più evoluta della sportività Alfa Romeo, preannuncia ed
esalta le doti di una vettura sempre brillante, facile da controllare e
capace di offrire grande piacere di guida. Merito di una meccanica che ha
ereditato tutti i punti di forza dell'Alfa 156, inclusi tre propulsori
generosi, ciascuno con potenze specifiche tra le migliori della loro classe
di cilindrata: il 1.8 T. Spark da 140 CV, il 2.0 JTS da 165 CV e il 1.9 JTD
Multijet 16v da 140 CV. E per il cliente che vuole il massimo in termini di
prestazioni e sportività, sarà disponibile una versione GTA equipaggiata
con il potente 3.2 V6 24 valvole da 250 CV.
MERCEDES-BENZ
CLASSE C AMPLIA LA SUA GAMMA: NUOVE VERSIONI PER LA SPORTCOUPÉ E PACCHETTI
"IMPROVED" PER BERLINA E STATION WAGON
Roma, 25 febbraio 2003 - La gamma Mercedes-Benz Classe C è da oggi ancora
più completa, grazie all'introduzione delle versioni Classic, Elegance e
Avantgarde per la Sportcoupé ed ai nuovi pacchetti "Improved"
creati per Berlina e Station wagon. Per rispondere in maniera adeguata alle
richieste di una clientela sempre più esigente e differenziata,
Mercedes-Benz ha deciso di introdurre anche sulla Sportcoupé della Classe
C, le versioni Classic, Elegance e Avantgarde che fin dal 1993
caratterizzano Classe C Berlina e Station wagon, e sono già disponibili
anche su Classe A, Classe E Berlina e Station wagon e Classe Clk (solo
Elegance e Avantgarde). Le versioni nascono con l'intento di rendere ancora
più attraente, chiara e competitiva l'offerta di prodotto sulla Classe C
Sportcoupé, che si arricchisce nella versione Elegance del climatizzatore
automatico e dei cerchi in lega da 16'', ai quali si aggiungono i
rivestimenti in pelle e l'autoradio Mb Audio 10 con lettore CD incorporato,
nella versione Avantgarde. Novità in arrivo anche per i modelli Berlina e
Station wagon di Classe C: su ciascuna versione (Classic, Elegance e
Avantgarde), sono infatti da oggi disponibili speciali pacchetti "Improved"
che arricchiscono la vettura di importanti equipaggiamenti. Di seguito il
riepilogo del contenuto dei pacchetti "Improved": Classic "Improved":
include l'autoradio Mb Audio 10 con lettore Cd incorporato ed altoparlanti
anteriori e posteriori (7 per Berlina e 6 per Station wagon) e i cerchi in
lega. Elegance "Improved": include l'autoradio Mb Audio 10 con
lettore Cd incorporato ed altoparlanti anteriori e posteriori (7 per Berlina
e 6 per Station wagon), in aggiunta agli specchi retrovisori esterni
ripiegabili elettricamente. Avantgarde "Improved": include
l'autoradio Mb Audio 10 con lettore Cd incorporato ed altoparlanti anteriori
e posteriori (7 per Berlina e 6 per Station wagon), in aggiunta agli specchi
retrovisori esterni ripiegabili elettricamente e ai rivestimenti in
pelle.
SUZUKI AL
SALONE INTERNAZIONALE DELL'AUTOMOBILE DI GINEVRA 2003
Milano, 25 febbraio 2003 - Il 73° Salon International de l'Automobile de
Genève aprirà le porte con le giornate stampa il 4 e 5 marzo prossimi e
proseguirà, dal 6 al 16, con l'apertura al pubblico. Suzuki sarà presente
allo Stand n° 4251 nel padiglione 4 con tutti i modelli attualmente in
gamma: Alto, Liana, Ignis, Wagon R+, Jimny e Grand Vitara. Il Grand Vitara
M.Y. 2003 verrà esposto in anteprima al Salone con le nuove motorizzazioni
turbo diesel 16V. Il nuovo motore, proposto sia per la versione a 3 porte
sia per la più grande 5 porte, eroga una potenza di 80 kW (109 CV) a 4000
giri/min ed una poderosa coppia di 270 Nm, disponibile già a 1750 giri/min.
Anche per il model year 2003, il Grand Vitara ripropone il collaudato schema
di trazione integrale inseribile e le marce ridotte. I consumi, considerando
la tipologia di veicolo, sono sempre molto contenuti (appena 7,3 litri/100
km nel ciclo combinato). Per il Grand Vitara M.Y. 2003 sono previste inoltre
importanti modifiche estetiche che lo differenziano dal modello che
sostituisce. In particolare modo gli interni sono stati completamente
ridisegnati e propongono un moderno cruscotto, sedili più confortevoli e
nuovi disegni per i tessuti. Gli allestimenti sono completi per tutte le
versioni e offrono di serie il doppio airbag, l'ABS e l'aria condizionata,
la vernice metallizzata, i cerchi in lega, l'autoradio con comandi sul
volante e 4 altoparlanti, la chiusura centralizzata con telecomando, il
servosterzo, i fari fendinebbia e gli alzacristalli elettrici Per il mercato
italiano il nuovo Suzuki Grand Vitara sarà disponibile in quattro versioni:
3 porte 1.6 benzina 16 valvole; 3 porte 2.0 diesel 16 valvole; 5 porte 2.0
benzina 16 valvole; 5 porte 2.0 diesel 16 valvole. Lo stand Suzuki ospiterà
inoltre la Concept-S, la Liana Sport, la Ignis Sport e la Ignis Super 1600,
protagonista nel mondiale rally Jwrc
I CONVEGNI DI AUTOMOTOR
2003
Torino, 25 febbraio 2003 - Va delineandosi il calendario dei convegni che
avranno luogo a Lingotto Fiere nel corso della 22° edizione di Automotor,
unico appuntamento italiano completamente dedicato all'Oem (Original
Equipment Manufacturing), all'Aftermarket ed all'Accessorio di Qualità,
ospitato a Torino dal 26 al 30 marzo 2003. Ecco di seguito gli eventi
segnalati, il cui calendario aggiornato è disponibile sul sito della
manifestazione, www.automotor2003.com Mercoledì 26 marzo alle ore 10,30,
presso la Sala Blu del Pad. 2 di Lingotto Fiere, avrà luogo il convegno
inaugurale della 22° edizione di Automotor, dal titolo "Gli ostacoli
alla competitività del settore produttivo dell'indotto auto-moto". Nel
corso dell¹evento, curato da Einstein Communications, saranno affrontati i
principali nodi che il settore automotive deve affrontare per poter superare
brillantemente il delicato momento di transizione che attraversa, le
potenzialità del settore, gli impegni e le politiche del Governo. Al
convegno, moderato da Paolo Del Debbio, prenderanno parte tra gli altri
ospiti il Sottosegretario al Ministero dell¹Economia, Giuseppe Vegas e
Giancarlo Michellone, Amministratore Delegato e Direttore Generale C.R.F.
Mercoledì 26 marzo alle ore 15,00, la Sala Blu di Lingotto Fiere ospiterà
un convegno-incontro organizzato dalla testata InterAutoNews, dal
provocatorio titolo: "Assistenza e Ricambi affidati a terzi o
irrinunciabile arma di fidelizzazione?". L'incontro sarà moderato dal
direttore di InterAutoNews, Tommaso Tommasi, e vedrà tra i vari ospiti
Marco Grilli, esperto degli aspetti legali della Nuova Distribuzione e
Renato Argonauta, che vanta un¹ampia esperienza nella gestione di una
grande concessionaria. Giovedì 27 marzo alle 9,30 la Sala Blu di Lingotto
Fiere ospiterà il seminario dal titolo "Cavalcando il futuro",
curato dal Centro Ricerche Fiat e dall'Associazione Tecnica dell¹Automobile
ATA. La giornata sarà dedicata ad approfondire diversi aspetti del futuro
dell¹auto, affrontando tematiche relative al Veicolo (trend evolutivi in
ottica di sicurezza, comfort e piacere di guida), al Motore (tecnologie
motoristiche del prossimo decennio, riduzione di consumi ed emissioni
inquinanti) e alle Nuove Tecnologie di Prodotto e di Processo (lo sforzo
sinergico per il miglioramento dei prodotti, dei processi produttivi e delle
metodologie). Esperti del Centro Ricerche Fiat e di Fiat Auto proporranno le
loro testimonianze su questo affascinante argomento. Giovedì 27 marzo avrà
luogo alle 10,30 presso la Sala A di Lingotto Fiere, un incontro organizzato
dalla testata Notiziario Motoristico, dal titolo "L'impatto della legge
Monti - Block Exemption Regulation - sul settore dei ricambi e
dell'assistenza in Italia". Saranno trattati diversi temi, tra cui gli
sviluppi nel mondo dell¹autoriparazione, in particolare assistenza e
ricambi, nella rete delle case auto e nella rete indipendente; i livelli di
standard richiesti alle officine autorizzate; le prospettive nel mercato dei
ricambi originali e di quelli di qualità corrispondente; il riconoscimento
delle reti indipendenti nell¹assistenza di tutte le vetture nei tagliandi;
la reazione delle reti di assistenza delle case nell¹acquisto dei ricambi
originali e di qualità corrispondente. Giovedì 27 marzo alle 14,30 la Sala
Rossa del Pad. 1 ospiterà un appuntamento organizzato da Anfia Associazione
Nazionale Fra Industrie Automobilistiche e dalla rivista Parts, dal titolo
"I Valori dell'Aftermarket". Il convegno sarà suddiviso in due
parti; nella prima saranno presentate le relazioni di componentisti e
distributori appartenenti al settore dell'aftermarket, mentre nella seconda
si svolgerà una Tavola Rotonda, cui parteciperanno i responsabili delle
divisioni ricambi e post-vendita di importanti Case automobilistiche.
L'evento è di notevole rilievo poiché, per la prima volta in Italia,
vengono messi a confronto due mondi diversi (Case auto e riparazione
indipendente) e dal dialogo dei loro protagonisti potranno emergere spunti
di sicuro interesse per tutti gli attori di questo mercato. Giovedì 27
marzo alle 17,00 nella Sala A di Lingotto Fiere l¹associazione
internazionale Apra darà il via ad un Simposio sul tema della rigenerazione
dei componenti auto, dal titolo "Ricondizionare: la forma risolutiva di
riciclaggio". Apar-Automotive Parts Rebuilders Association è
un'associazione mondiale cui appartengono 1500 membri, di cui 120 europei,
il cui obiettivo è l¹incontro tra coloro che operano nell¹industria del
Ricondizionamento. Venerdì 28 marzo alle 9,30 la Sala Londra del Centro
Congressi ospiterà il convegno organizzato da Anfia Associazione Nazionale
Fra Industrie Automobilistiche, dal titolo ³Strumenti di crescita per la
componentistica italiana². Sabato 29 marzo presso la Sala A avrà luogo
alle ore 11,00 una conferenza stampa organizzata da Sidat/micronAir sul tema
"Filtri aria abitacolo micronAir". www.automotor2003.com
SEATEC,
UN BILANCIO OLTRE LE PREVISIONI SUCCESSO PIENO DELLA MANIFESTAZIONE: OLTRE
4.000 I VISITATORI (80% OPERATORI PROFESSIONALI). MASSIMA SODDISFAZIONE
DEGLI ESPOSITORI E DEGLI ORGANIZZATORI
Carrara, 25 febbraio 2003 - "La risposta degli operatori è stata
eccezionale e il giudizio degli stessi espositori estremamente positivo.
Quando una fiera nasce con simili risultati può guardare al futuro con
ottimismo per crescere anche a livello internazionale. Intanto sono
numerosissime le conferme per la prossima edizione". Così Paris
Mazzanti, direttore generale di Carrarafiere, commentando il bilancio di
Seatec, la Prima Rassegna delle Tecnologie, Equipaggiamento, Subfornitura
per la Nautica da Diporto e l'Allestimento Navale, chiusasi ieri a Marina di
Carrara dopo tre giorni intensi (20 - 22 ottobre) di business e convegni: ai
100 espositori e ai 150 marchi in mostra hanno risposto oltre 4.000
visitatori, per l' 80% operatori della cantieristica, progettisti,
architetti, artigiani, ma anche amministratori pubblici e rappresentanti
delle organizzazioni di categoria. Un successo clamoroso, ben oltre le
aspettative, che ha coronato questa unica manifestazione italiana nel
settore della componentistica navale: "Nel panorama delle mostre
nautiche", suggerisce Luigi Danesi, presidente di Carrarafiere,
"ne mancava proprio una dedicata alla componentistica. Ma l'ottimo
risultato si spiega anche con il retroterra sul quale Seatec si appoggia,
ovvero sulla cantieristica toscana e sulle centinaia di aziende
dell'indotto". La Toscana, in particolare Viareggio, Versilia, Pisa, è
infatti al primo posto nel mondo per la produzione di megayacht, le barche
della gamma più alta, grazie anche alla presenza diffusa di imprese
manifatturiere capaci di garantire accessori e tecnici di qualità
altissima. Seatec si è comunque esibita come vetrina della produzione
nazionale (moltissime le aziende extra Toscana), offrendo anche una ricca
panoramica di marchi stranieri. Dunque le mappe elettroniche della C-Map, le
gru tascabili della Besenzoni, i marmi intarsiati e superleggeri, e poi
ascensori speciali, oblò, passerelle semoventi, lava-carene, radar,
profilati, bussole, eliche e via elencando. "A un settore importante
corrisponde finalmente una fiera importante", aveva profetizzato,
inaugurando Seatec, l'assessore regionale all'economia del mare, Marco
Montemagni. Aggiungendo che la Regione Toscana crede molto nella nautica per
cui anche quest'anno investirà € 500 mila per il Centro di Viareggio, €
119 mila a Pisa e € 160 mila per il Consorzio del Polo tecnologico di
Magona e Cecina. Le stesse province della costa (Pisa, Livorno, Lucca,
Massa-Carrara) si stanno mobilitando e dopo la creazione dell'area vasta
della nautica hanno approfittato di Seatec per annunciare l'intenzione di
fare sistema, ossia di lavorare in sinergia per promuovere il settore.
Indicazioni utilissime anche dal convegno organizzato dalle categorie
economiche dal quale è emersa soprattutto la necessità di creare un
marchio Toscana specifico per la nautica. Tutti questi elementi
contribuiscono a rendere concreta la soddisfazione di quanti hanno operato
per la buona riuscita della manifestazione, dagli organizzatori di
Carrarafiere, agli enti promotori: la Regione Toscana, Toscana Promozione,
le province e le camere di commercio di Massa Carrara e Lucca, i comuni di
Massa e di Carrara, Assonautica, il Gruppo Registro Navale Toscano (Rina) e
le associazioni toscane di Cna, Confartigianato e Api.
SPAZIOCASA
2003: CONTINUITA' NEL SUCCESSO
Vicenza, 25 febbraio 2003 - Con oltre 50.000 visitatori in otto giorni di
cui 16.000 nell'ultimo week end, la quarantatreesima edizione di Spaziocasa
inizia, come meglio non si poteva, la stagione de ''Le mostre del pubblico''
della Fiera di Vicenza. ''La divisione per aree tematiche - spiega Raul
Barbieri, Responsabile commerciale e marketing della Fiera - si e' rivelata
anche quest'anno vincente con soddisfazione tanto degli espositori quanto
del pubblico che nella chiarezza e nella coerenza espositiva ha trovato un
plus rispetto ad altre manifestazioni del settore. Positiva, e premiata da
un cospicuo numero di visitatori e' stata la collocazione dell'area dedicata
agli sposi nel padiglione I. Vincente anche l'apertura sino alle 22.00 il
giovedi' ed il venerdi': basti pensare che l'ultimo venerdi' abbiamo
registrato 4.500 ingressi: quasi quanto il sabato. E' una dato, questo, che
ci fa ben sperare in vista di Tempolibero in programma l'ultima decade di
marzo.'' Oltre a riconfermarsi una volta di piu' come una delle mostre piu'
amate dal pubblico, Spaziocasa ha dimostrato di sapersi rinnovare di anno in
anno seguendo le tendenze del mercato e le indicazioni del gusto. Archiviato
con successo il primo capitolo delle ''Mostre del pubblico'', iniziano
subito i preparativi per Vicenza Arte in programma dal 7 al 10 marzo, per la
prima volta allestita attorno al lungofiume del padiglione F. Oltre alla
straordinaria qualita' dell'offerta delle migliori gallerie d'arte
contemporanea d'Italia, appassionati e collezionisti avranno la possibilita'
di ammirare due importanti mostre collaterali: ''Picasso tra eros e mito''
ed una personale dedicata a Sol Lewitt organizzata dal Museo Casabianca di
Malo per celebrare i primi 25 anni di attivita'.
"RESTAURO2003"
- SALONE DELL'ARTE DEL RESTAURO E DELLA CONSERVAZIONE DEI BENI CULTURALI ED
AMBIENTALI - FERRARA, 3/8 APRILE
Ferrara, 25 febbraio 2003 - Dal 3 al 6 aprile 2003 a Ferrara, nei padiglioni
di Ferrara Fiere, si svolgerà la X edizione di "Restauro", il
Salone dell'arte del Restauro e della Conservazione dei Beni Culturali ed
Ambientali più importante d'Europa, organizzata dalla società Acropoli, in
collaborazione con l'Istituto per i Beni Artistici Culturali e Naturali
della Regione Emilia-Romagna, Bologna Fiere e Ferrara Fiere. Il settore
negli ultimi anni ha conosciuto nuovo slancio e nuova immagine. A
testimonianza le cifre da record di Restauro 2003: 253 espositori, 21
convegni, 65 incontri tecnici, 10 mostre, 27.900 visitatori per il 2002 di
cui 587 esteri. Il "Salone del Restauro" costituisce un essenziale
spazio dì confronto, di dibattito e di aggiornamento grazie ai numerosi
convegni e incontri tecnici e alle mostre tematiche che illustrano grandi
lavori di restauro ma anche di recupero geografico e territoriale. Anche
questa X edizione vuole essere l'occasione per sviluppare un dibattito
incentrato non solo sul piano delle innovazioni scientifiche e tecnologiche,
ma anche sul piano delle posizioni ideologiche, sul rapporto con la memoria
storica e la tradizione umanistica, nonchè sulla cultura della
conservazione. L 'Istituto per i Beni Artistici Culturali e Naturali della
Regione Emilia-Romagna si conferma anche in quest'edizione del Salone
soggetto attivo nella diffusione della cultura del restauro e promotore di
incontri e mostre di grande interesse: - "La Stoffa antica. La tutela e
la valorizzazione del patrimonio tessile in Emilia Romagna" è
un'interessante mostra dedicata all'artigianato tessile antico, un settore
di indiscusso valore storico ma al quale fino ad oggi sono stati dedicati
spazi spesso soltanto marginali. La mostra accende i riflettori su questo
tema, con attenzione agli aspetti conservativi, alle tecniche di intervento,
alla prevenzione. I visitatori potranno ammirare una selezione di antichi
manufatti: pizzi, merletti, arazzi, abiti civili, liturgici e militari. A
questi temi e a quelli strettamente connessi della formazione e
dell'aggiornamento professionale degli operatori del settore - restauratori
e conservatori museali -sarà dato ampio spazio e adeguata informazione con
la presenza attiva degli operatori stessi in un incontro tecnico in
calendario per sabato 5 aprile negli spazi della Fiera. - " I terrItori
della scultura contemporanea. Arte all'aperto in Emilia Romagna. Realtà ed
esperienze a confronto" è il titolo di una esposizione e di un
incontro di studi. La mostra concentra l'attenzione sul fenomeno delle
sculture all'aperto, che si è diffuso a partire dagli anni '60, e intende
porre all'attenzione del visitatore alcuni aspetti quali la presenza di
parchi museali, l'inserimento di c manufatti artistici nei contesti urbani e
periferici, le necessità conservative. All'interno del percorso verranno
esposti studi, bozzetti, modelli preparatori ma anche sculture originali di
artisti del. calibro di Pomodoro, Cascella, Ghermandi, Benetton e Somaini.
In uno spazio esterno al padiglione espositivo è prevista inoltre la
"messa in opera" di una installazione appositamente realizzata per
l'occasione dagli allievi dell'Accademia di Belle Arti di Ravenna, guidati
dal noto artista Vittorio D'Augusta. La giornata di studi, che si svolge il
3 aprile, analizzerà gli aspetti salienti legati all'attualità di questo
fenomeno. Gli interventi vertono sulle problematiche più significative
delle sculture all'aperto: il ruolo e gli indirizzi politico- amministrativi
e culturali degli enti pubblici, il rapporto con la progettazione
architettonica e la pianificazione urbanistica, le problematiche
conservative e legislative in materia di acquisizione pubblica di opere
d'arte. Progetto Musa. Presentazione del progetto Istituto Beni Culturali/Cnr-Isac
di Bologna per la gestione a distanza della conservazione dei beni
artistici". il 3 aprile. In questa sede verranno messi a conoscenza del
pubblico i primi risultati ottenuti dalla sperimentazione proposta dal Cnr
per la creazione di un Centro Acquisizione Dati intermuseale che raccoglie
le informazioni relative ai parametri microclimatici ambientali provenienti,
in questa prima fase, da tre realtà museali dell'Emilia Romagna, le
Collezioni Comunali d'Arte di Bologna, la Pinacoteca Comunale di Ravenna e
il Museo Casa Moretti di Cesenatico, allo scopo di fornire una soluzione
innovativa al problema della gestione della conservazione delle opere
artistiche. L'attenzione per la natura sarà al centro di una giornata di
studi, il 4 aprile, dal titolo 'Restauro ambientale per la conservazione del
patrimonio naturale'". L'iniziativa si svilupperà sui temi della
pianificazione, del restauro, del monitoraggio e della gestione, per
garantire la conservazione di ecosistemi e specie di particolare valore.
Alle relazioni introduttive, che presenteranno i principi scientifici, le
azi.oni europee e le opportunità economiche, seguirà l'illustrazione di
casi concreti, per gran parte finanziati con fondi del Regolamento
Comunitario "Lifei/. Saranno presentati esempi come: la ricostruzione
di un prato umido nel Parco del Delta del Po, la realizzazione di una rete
ecologica locale, il restauro di ambienti fluviali nel Parco del Taro, il
recupero edilizio in edifici con presenza di chirotteri, interventi di
conservazione di alberi protetti. L 'ormai periodico appuntamento
convegnistico "Conservare il '900'; promosso dalla Soprintendenza per i
Beni Librari e Documentari il 4 aprile, sarà rivolto soprattutto agli
operatori delle biblioteche e degli archivi e dedicato al tema della
fotografia, con due sessioni. La prima sessione, dal titolo "Specchio
del Novecento" farà il punto sul valore documentario della fotografia
e sulle problematiche inerenti le ricognizioni inventariali e la
catalogazione. Nella seconda sessione "Ricerche e progetti per la
conservazione" saranno trattati gli aspetti conservativi dei fondi
fotografici, quali il restauro dei negativi e la conservazione dei materiali
fotografici contemporanei. Saranno illustrati altresì i risultati dei
principali progetti europei. "Progetto MIDA (Memoria Informatica: data
base artistici). Presentazione della Banca Dati degli interventi di restauro
finanziati dall'Istituto per i Beni Culturali'. Nel corso dell'incontro di
studio, il 3 aprile, l'Istituto Beni Culturali intende presentare la banca
dati degli interventi di restauro, iniziativa che rientra nel progetto messo
a punto con la collaborazione di ENEA-GIANO e dell'Università degli Studi
di Bologna, Facoltà dei Beni Culturali di Ravenna. La banca dati è nata
dalla esigenza di riordinare l'ingente mole di materiale documentario che
accompagna gli interventi di restauro finanziati dal11stituto Beni
Culturali. In questa prima fase, che si illustra a Ferrara, sono stati
inseriti i lavori realizzati con finanziamenti regionali nell'ambito della
legge per i musei per gli anni 1993-1994. Accanto all'immissione dei dati in
un programma che tiene conto di un vasto numero di informazioni, si è
proceduto al riordino del materiale documentario -stampe" diapositive,
relazioni tecniche, grafici, ecc. -con sistemazione in appositi contenitori.
Un materiale così riordinato può fornire informazioni a vari livelli a
tutti coloro che si occupano di conservazione e valorizzazione del
patrimonio artistico. II convegno 'Recupero e conservazione delle sinagoghe
in Europa'; il 3 aprile, realizzato sotto il profilo scientifico dal Museo
Ebraico di Bologna e dall'Istituto Beni Culturali, in collaborazione con il
Ministero per i Beni e le Attività Culturali e con il patrocinio
dell'Unione delle Comunità Ebraiche Italiane (UCEI), affronta i problemi e
le metodologie relative al restauro e alla valorizzazione di questi
complessi e significativi monumenti in cui stili ed architettura riflettono
le consonanze con la cultura coeva, mettendo a confronto esperienze diverse
sia italiane che europee. Esse sono, sia in Italia che in Europa, la
tangibile testimonianza della presenza di comunità ebraiche, in taluni casi
ancora vive e attive, in altri casi ormai scomparse. Una mostra fotografica
dal titolo "Le sinagoghe in Emilia-Romagna. Immagini di un percorso di
conservazione e valorizzazione", corredata da un catalogo, documenterà
opportunamente le sinagoghe presenti nel territorio emiliano-romagnolo. Come
le numerose iniziative promosse daIl'Ibacn, anche le altre proposte di
Restauro 2003 sono straordinarie per l'unicità dei progetti presentati e
l'altissimo livello delle voci in campo: "A metà del guado.
Metodologie, soluzioni, problemi del restauro de La Venaria Reale", il
convegno promosso dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali e dalla
Regione Piemonte, analizzerà l'avanzamento dei lavori di recupero in corso
nella vasta area a nord di Torino. Venaria Reale, utilizzata sin dal 1632
per l'esercizio delle cacce regali, comprende la Grande Reggia con i suoi
molteplici corpi di fabbrica, e i Giardini oltre al Borgo Castello e alla
Cascina Rubbianetta nel Parco della Mandria. Si tratta del terzo atto di un
meeting di fondamentale importanza per le tematiche del restauro già
affrontate gli scorsi anni. Assisi sarà oggetto di una mostra e di un
convegno (giovedì 3 aprile) dal titolo "Patrimonio mondiale Unesco:
dai piani di tutela ai piani di gestione'", in cui si articola Città
Unesco 2003, l'appuntamento promosso dall'Associazione Città Italiane dell'Unesco
inaugurato l'anno scorso. La manifestazione offre una sede di visibilità
internazionale per dare spazio ad un dibattito continuativo riguardante la
salvaguardia del patrimonio culturale, con particolare attenzione alla
responsabilità e al ruolo di chi amministra i siti dichiarati
"Patrimonio dell'Umanità". Un'altra interessante iniziativa è la
mostra/convegno, promossa dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali
e dalla Soprintendenza Regionale Toscana, che verte sulla ricostruzione di
una sezione della Limonaia di Boboli, parco fiorentino di Palazzo Pitti,
incentrata sugli studi relativi ai criteri più opportuni da seguire. nel
momento in cui ci si accosta al restauro di un intonaco storico o
tradizionale, ponendo l'accento su tale distinzione. Questo tema sarà
approfondito in una conferenza dal titolo "La salvaguardia
dell'intonaco tradizionale sugli edifici di valore storico ed
ambientale", che porterà all'attenzione del pubblico anche
l'esperienza spagnola dell'laph Istituto Andaluso per il Patrimonio Storico
e quella greca del Kedak Centro per la salvaguardia del Patrimonio del Monte
Athos, studiandone la stessa problematica attraverso case history
differenti. A!tri convegni affiancheranno quelli sopra descritti:
"Lacuna: riflessioni sulle esperienze dell'Opificio delle Pietre
Dure" (promosso dall'Opificio delle Pietre Dure); "1 compositi (FRP)
per il restauro" (a cura dell'Associazione Italiana Compositi);
:'Teoria, cultura e operatività nel restauro - il capocantiere
dell'edilizia storica. Un progetto sperimentale del sistema delle scuole
edili" (a cura di Formedil); "Un percorso tecnologico per il
restauro e la valorizzazione del patrimonio culturale: dalla tomografia alla
prototipazione rapida" (a cura di Enea); "lnformatica e fisica:
tecnologie per la società dell'informatica e Indagini non distruttive sulle
strutture architettoniche" (promossi dalla Regione Toscana -Tecnologie
per i Beni Culturali); "Per i restauratori: problemi di oggi,
prospettive di domani"(a cura del Prof. Giorgio Bonsanti); '1l restauro
del Duomo di Milano" e'Il David di Michelangelo" (a cura di
Nardini Editore); Saranno inoltre presentati: il Bando Cultura 2000 (IBC),
"Trattato sul consolidamento" (ASS.I.R.CO) e i due volumi "la
Trinità di Masaccio. Il restauro dell'anno duemila" e
"L''immagine antica. La Madonna col Bambino di Santa Maria
Maggiore"(Edifir Edizioni Firenze/ Opifico Pietre Dure). Segnaliamo
inoltre una Mostra di Costumi Teatrali, che la ben nota soprano Renata
Tebaldi ha voluto donare alla città di Firenze in occasione del suo
ottantesimo compleanno. Circa 20 tra costumi e abiti da concerto, restaurati
dagli allievi del Corso di Storia e Tecnica del Restauro presso il corso di
laurea di Cultura e stilismo della Moda di Firenze. Tra gli espositori
presenti al Salone vi saranno tutti gli attori interessati al mondo del
restauro: imprese di restauro architettonico, artistico, storico e
archeologico, prodotti, materiali e tecnologie, servizi di consulenza,
diagnostica e rilevazione, editoria specializzata, le rappresentanze di
soprintendenze, associazioni, enti pubblici e privati e fondazioni per
l'arte. Quest'anno si rinnova la presenza delle delegazioni ICE, provenienti
da Paesi del Bacino Mediterraneo tra cui Egitto, Siria e Libano, e dal Sud
America, come il Brasile. Le aziende italiane possono offrire agli operatori
stranieri un'immagine completa della tecnologia italiana nel settore e
possono così candidarsi quali attori nelle grandi opere di restauro
all'estero. Infolink: www.salonedelrestauro.com
CARLO
CRIVELLI ALLE GALLERIE DELL'ACCADEMIA DI VENEZIA UN CAPOLAVORO RICOMPOSTO
PROROGATA AL 9 MARZO 2003
Milano, 25 febbraio 2003 - Grazie alla costruttiva collaborazione con la
Soprintendenza per il Patrimonio Storico Artistico e Demoetnoantropologico
di Milano ed alla Pinacoteca di Brera oltre 30.000 visitatori hanno potuto
ammirare alle Gallerie l'ipotesi di ricomposizione del polittico smembrato
di Carlo Crivelli proveniente da Duomo di Camerino. L'interesse suscitato
nel pubblico dalla presentazione del polittico composto dalla "Madonna
della Candeletta" di Carlo Crivelli, di proprietà della Pinacoteca di
Brera e dai due comparti laterali con i Santi "Girolamo e
Ansovino" e "Pietro e Paolo" delle Gallerie dell'Accademia,
ha indotto la Soprintendenza a richiedere ai colleghi milanesi di poter
prorogare l'esposizione sino al 9 marzo 2003.Nella cornice della Sala XXIII
delle Gallerie dell'Accademia, la parte superiore della chiesa gotica di S.
Maria della Carità, nella cui abside risplende il polittico di Carlo
Crivelli, il prof. Pietro Zampetti, uno dei massimi studiosi del Crivelli e
della pittura gotica marchigiana, Mercoledì 26 febbraio prossimo alle ore
16.00 terrà una lezione sull'Artista, accompagnata dalla proiezione di
diapositive. Come noto per motivi di sicurezza alle Gallerie dell'Accademia
possono entrare un massimo di 300 visitatori contemporaneamente. Poiché la
lezione del Prof. Zampetti avviene in orario di apertura della mostra, sono
previsti solo 150 accessi ed esclusivamente su prenotazione chiamando al n°
0415210577 a partire dal giorno 20 febbraio. Si ricorda infine che a partire
da sabato 19 aprile p.v. verrà presentata presso le Gallerie dell'Accademia
la grande tela restaurata di G. B. Tiepolo "La Crocifissione"
proveniente dalla chiesa di S.Martino dell'isola di Burano, capolavoro del
periodo giovanile dell'artista.
A
RAVENNA LA MOSTRA "DA RENOIR A DE STAËL. ROBERTO LONGHI E IL
MODERNO"
Ravenna, 25 febbraio 2003 - Il Museo d'Arte della Città - Loggetta
Lombardesca di Ravenna (Via di Roma 13) ospita fino al 30 giugno prossimo
una mostra dedicata a Roberto Longhi, in collaborazione con la Fondazione
"Roberto Longhi" di Firenze, l'Accademia Clementina di Bologna e
la Fondazione Mazzotta di Milano, sotto l'Alto Patronato del Presidente
della Repubblica, il Patrocinio del Ministero dei Beni e Attività Culturali
e dell'Ambasciata di Francia in Italia. Notissimo storico dell'arte,
scrittore inimitabile, Roberto Longhi riveste un'importanza fondamentale
nella storiografia artistica del secolo. La mostra, attraverso circa 200 tra
dipinti e sculture e un vasto repertorio di documenti, si propone di offrire
un quadro esaustivo degli interventi critici di Longhi sull'arte dell'Otto e
Novecento, lungo un arco cronologico secolare che va da Courbet e gli
Impressionisti francesi fino alla metà degli anni '60 del XX secolo.
Saranno così documentati, con una sequenza rigorosamente filologica di
opere molto rappresentative - scelte, per quanto possibile, tra quelle
stesse citate dallo studioso - tutti gli artisti di cui egli si è occupato
in saggi, presentazioni, lettere, recensioni, rapide ma illuminanti
notazioni critiche. Le opere in mostra provengono da musei italiani ( tra
cui la Galleria Nazionale d'Arte Moderna di Roma, la Galleria d'Arte Moderna
di Torino, la Pinacoteca di Brera di Milano) e stranieri ( tra cui il Musée
d'Orsay e il Centre Pompidou di Parigi, la Guggenheim Collection ), da
importanti collezioni private e dalla stessa Fondazione Longhi di Firenze.
Tra gli artisti in mostra, oltre una cinquantina, basti ricordare tra gli
italiani Boccioni, Carrà, de Chirico, De Pisis, Guttuso, Leoncillo, Maccari,
Mafai, Magnelli, Martini, Morandi, Raphael, Scipione; per gli stranieri
Bonnard, Cézanne, Courbet, Derain, De Staël, Dufy, Kandinsky, Klee,
Matisse, Picasso, Renoir, Sisley, Vallotton. Documenta la mostra un ampio
catalogo, edito da Mazzotta, che contiene, oltre ad un copioso repertorio
iconografico, testi di diversi studiosi sui vari aspetti del lavoro critico
longhiano e sui rapporti con la cultura del tempo. Orari: martedì-domenica
9:00 - 18:00. Lunedì chiuso. Biglietti: intero: Euro 8,00; ridotto: Euro
6,00. Catalogo: Mazzotta Editore. Visite guidate, gruppi, prenotazioni:
Loggetta Lombardesca tel 0544 482791/482760 - lunedì-venerdì 9:00 -
13.30.
WLADIMIRO
TULLI: "LIRISMI ALCHEMICI" FINO AL 25 MAGGIO ALLA GALLERIA D'ARTE
MODERNA E CONTEMPORANEA PALAZZO FORTI DI VERONA
Modena, 25 febbraio 2003 La Galleria d'Arte Moderna e Contemporanea Palazzo
Forti di Verona il 22 febbraio ha inaugurato un'esposizione dedicata a
Wladimiro Tulli, artista marchigiano di straordinaria inventiva che,
ricorrendo alle tecniche e ai materiali più disparati, ha saputo creare un
suo universo, con un linguaggio originale, fervido di spunti e di fermenti
culturali. Le oltre sessanta opere in mostra ben documentano l'intera
attività dell'artista dagli esordi, con le opere dedicate all'aeropittura
futurista, fino ai lavori più recenti contrassegnati da quel lirismo magico
di colore, di segno e di forme che è cifra costante di tutta la sua
ricerca. Wladimiro Tulli, 80 anni il settembre scorso, è sulla breccia dal
lontano 1938. La sua vicenda artistica lo vede protagonista indiscusso dalle
prime esperienze del Secondo Futurismo sino all'attuale ricerca dedicata
all'astrazione lirica e materica. Assiduo frequentatore e amico intimo di
Marinetti, Prampolini, Pannaggi, Monachesi, Licini, Burri e di altri
protagonisti dell'arte italiana, Tulli ha vissuto la sua avventura creativa
in continua tensione poetica ed innovativa. La mostra, curata da Giorgio
Cortenova e Patrizia Nuzzo, è accompagnata da un catalogo dato alle stampa
per i tipi di Marsilio Editore. Oltre alle riproduzioni delle opere esposte,
la pubblicazione si avvale dei contributi critici di Gabriella Belli,
Rossana Bossaglia, Giorgio Cortenova, Patrizia Nuzzo e delle testimonianze
di Giampiero Mughini e del poeta francese Julien Blain. Galleria d'Arte
Moderna e Contemporanea Palazzo Forti, Assessorato alla Cultura del Comune
di Verona: ingresso per il pubblico da Corso S. Anastasia (vicolo Volto Due
Mori, 4) - tel. 045 8001903 - 045 596371 - fax 045 8003524. Orario: 9.30 -
19.00 (chiusura biglietteria ore 18.00), chiuso lunedì. Prenotazione visite
guidate:Aster - tel. 045 8000466 - tel/fax 045 8000804, e-mail
didattica.mcsnat@comune.verona.it Le mostre di Palazzo Forti sono in
Internet grazie al contributo di Intesys srl. www.palazzoforti.it
, e-mail pforti.info@palazzoforti.com
MARINO
MARINI E IL TEATRO PISTOIA, MUSEO MARINO MARINI, 22 MARZO - 31 AGOSTO
2003
Pistoia, 25 febbraio 2003 - Il museo Marino Marini di Pistoia Palazzo del
Tau, C.so Silvano Fedi 30 in collaborazione con la Fondazione intitolata
all'artista inizia con quest'anno la presentazione di una serie di mostre
monografiche intorno ad alcuni temi fondamentali sviluppati nell'arte di
questo protagonista del Novecento. Il ciclo di lavoro che si protrarrà nei
prossimi anni prevede eventi espositivi piccoli ma estremamente qualificati
che si integreranno nel percorso museale con il fine di puntualizzare di
volta in volta le tematiche sollecitate anche dalla vista della collezione.
Nell'ampia letteratura critica dedicata a Marino Marini si assiste ad una
riduzione dei temi svolti durante la sua attività artistica ai cavalli e
cavalieri, ai nudi e ai ritratti. Eppure i soggetti affrontati in più di
cinquant'anni di produzione sono più numerosi e vari. La lunga serie dei
giocolieri e dei danzatori, più volte trattati in scultura, pittura e
grafica, rimanda, ad esempio al mondo del teatro. Infatti, proprio come
molti suoi contemporanei - Picasso o Severini, tanto per fare due nomi -
Marino Marini ha frequentato mediante la sua arte il mondo dello spettacolo
come metafora della transitorietà della vita. Nel 1970 Gualtieri di San
Lazzaro nel testo che accompagnava il primo repertorio completo a lui
dedicato metteva in risalto questa sua tematica e in un brevissimo capitolo
intitolato "Luci della ribalta" (è anche il titolo di un quadro
di Marini) scriveva: "Il posto che occupa nell'opera di Marino
suggerisce di farne un esame sotto una nuova angolazione, proprio in
funzione di questo mondo dello spettacolo". Un'intuizione che il
critico francese non approfondì e che licenziò con qualche breve
considerazione. Una sollecitazione che ancora oggi non ha trovato piena
soddisfazione e che in un'ottica di ripresa degli studi su Marini trova uno
sbocco nella mostra dal titolo "Marino Marini e il teatro",
promossa dal Comune di Pistoia e dalla Fondazione intitolata all'artista,
mostra che si terrà presso il Museo Marino Marini di Pistoia dal 22 marzo
al 31 agosto. Numerose sono le opere attinenti a questo tema, distribuite in
maniera ininterrotta per tutti gli anni della lunga carriera di Marini.
Dagli arlecchini dipinti durante gli anni Venti e Trenta ai danzatori degli
anni Cinquanta, fino ad arrivare alle ultime prove, poco prima di morire,
per una serie di grafiche sul tema del circo. Quella di Marini nei confronti
del teatro è una posizione sempre viva che, dopo alcuni tentativi falliti
durante gli anni Sessanta, trovò soddisfazione nell'affrontare direttamente
il mondo del teatro con la realizzazione delle scene e dei costumi per la
"Sacre du printemps" di Igor Strawinsky messa in scena al Teatro
della Scala di Milano nel 1972. Il rapporto Marini-Strawinsky è comunque
anteriore a quest'episodio, riferibile ai primi anni Cinquanta quando lo
scultore ritrasse il celebre compositore dopo averlo per caso conosciuto in
una galleria newyorkese. La mostra si articola proprio attorno a questa
esperienza teatrale, che è strettamente in linea con la poetica mariniana,
e presenta per la prima volta, nella sala del Museo Marini dove è custodito
il ritratto in argento del musicista, i bozzetti della rappresentazione
scaligera, conservati negli archivi del teatro milanese,. Questi saranno
affiancati da una ricca documentazione fotografica sulla rappresentazione,
mentre nelle altre sale del museo, riallestite per l'occasione, viene
organizzata una scelta di opere (in parte di proprietà del museo stesso, in
parte provenienti da collezioni pubbliche e private) che documentano con un
percorso breve ed esemplificativo quest'aspetto finora considerato, a torto,
marginale.
HANS / JEAN
ARP ASTRAZIONE
E FIGURAZIONE CARL WALTER
LINER IL
COLORE DIVENTA FORMA. OPERE DEGLI ANNI '50-'60
Locarno, 25 febbraio 2003 - La mostra Hans/Jean Arp, astrazione e
figurazione - Carl Walter Liner, il colore diventa forma presenta una scelta
di opere di due artisti eterogenei e si prefigge di documentare e mettere in
rilievo un fenomeno circoscritto nel tempo, che si è manifestato
soprattutto a Parigi nell'immediato dopoguerra: l'accostamento, l'incontro e
il confronto di due generazioni di artisti. Da un lato troviamo i fondatori
delle tendenze artistiche moderne, i quali, negli anni Cinquanta, erano
ormai considerato dei "classici"; dall'altro vi era invece il
gruppo dei giovani, le cui opere vengono definite dai critici con concetti
quali Tachisme, abstraction lyrique oppure semplicemente come un art autre.
All'epoca in cui abita a Clamart-Meudon, presso Parigi, Arp prosegue nello
sviluppo delle forme che costituiscono il suo cosmo. Verso la fine della sua
produzione artistica, da gran parte dei suoi disegni, anche sulle copertine
dipinte dei libri, emergono sfondi che evocano il Tachisme. La sezione della
mostra dedicata ad Arp accoglie lavori che mettono in luce un aspetto
fondamentale della sua tarda creazione, ossia la sempre più frequente
comparsa di rappresentazioni figurative, che si manifestano, tanto nelle
sculture quanto - e in buon numero - nei disegni e negli acquerelli. Carl
Walter Liner, cresciuto ad Appenzello, è considerato uno dei maggiori
esponenti della pittura informale-astratta elvetica e sin dall'inizio degli
anni Cinquanta è stato attivo in uno studio a Parigi. Dopo i primi lavori
di pittura paesaggistica ispirata al fauvisme, verso il 1949 incomincia il
suo percorso nell'ambito della pittura gestuale informale, come documentano
gli ottanta oli e tempere presenti nella mostra. L'esposizione curata da
Rainer Hüben è stata resa possibile dalla collaborazione tra la Fondazione
Marguerite Arp-Hagenbach, Locarno, il Museo Liner, Appenzello, e la Città
di Locarno. I due cataloghi bilingue (italiano e tedesco), con testi di
Peter Dering e Rudolf Suter, che presentano e commentano l'opera dei due
artisti sono raccolti in un cofanetto. Locarno, Pinacoteca Casa Rusca 9
marzo - 21 aprile 2003
NINO
GASPARRI 1910 - 1989 IL RITORNO DI UN FIGLIO NINOGASPARRI BAMBINA PARADISO
METÀ ANNI'30
Parma, 25 febbraio 2003 - Alle 18.30 di venerdì 28 Febbraio 2003 si
inaugura a Parma, presso la Galleria S. Ludovico, una grande mostra
antologica dedicata all'intera attività artistica del pittore Nino Gasparri.
Vi saranno esposte una quarantina di opere tra oli, disegni e studi a china:
la serie di ritratti della fase giovanile, i paesaggi e soprattutto i
dipinti di figura che, insieme alle opere di maggiore impegno pittorico,
occupano la maturità dell'artista. L'esposizione, dal titolo "Nino
Gasparri 1910-1989. Il ritorno di un figlio", è organizzata
dall'Assessorato alle Attività Culturali e Teatrali del Comune di Parma e
dalla Fondazione Monte di Parma, e chiuderà il prossimo 30 Marzo. L'evento,
oltre a ricordare l'artista scomparso, le cui opere sono diffuse presso
collezionisti di tutta Italia, vuole celebrare la donazione di un'imponente
dipinto alla città di Parma. La donazione è volontà degli eredi
dell'artista scomparso, tuttora considerato artista parmigiano, anche se
gran parte della sua vita artistica si svolse a Roma. Gasparri, attualmente
noto a livello internazionale, elabora una propria ricerca formale già
prima di entrare in contatto con l'ambiente romano. Dopo le esercitazioni
giovanili nei paesaggi di gusto post-impressionista, in cui la tradizione
emiliana e bolognese (Luigi Bertelli) è superata in un programma artistico
aperto alle innovazioni e sensibile alle culture europee, si inoltra, con i
maestri Carena, Romagnoli e Morandi, nello studio della figura. Alle nature
morte Gasparri si accosta giovanissimo e, pur con quella inclinazione al
colore che riporta ancora a Romagnoli e Morandi, individua già una propria
via e una personale formula espressiva. Successivamente, nelle altre nature
morte dipinte fra gli anni cinquanta e sessanta, si sovrappongono
all'impianto emiliano i registri cromatici del nuovo realismo romano, con
riprese cézanniane: gli oggetti, come le figure, sono parte di quella
densità biografica che è lo specifico del mondo e del modo del dipingere
per Gasparri. Negli anni centrali della sua attività prevalgono le prove di
ritratto in piedi, l'esercizio sul nudo, lo studio compiuto sulla figura,
che prevede la modellazione del colore e l'accentuazione delle luci nello
spazio breve dove si disegna la psicologia del soggetto ritratto. Diventa
sempre più stringente per l'autore l'indagine intorno al destino degli
uomini: ormai, a questo punto, non bastano nemmeno più le scene familiari a
temperare una inquietudine che scorre crescente sotto la pelle bruna del
colore. La sociologia degli anni centrali del XX secolo, da Durkheim ad
Adorno e a Marcuse, aveva tentato di spiegare il malessere della società
occidentale. Ma il pittore avverte qualcosa di diverso, di più complesso:
la disperazione è parte medesima della storia degli uomini, non è solo il
portato della società capitalista o neo-capitalista. Il senso del dramma
assume una risonanza corale, si annida nelle strette fessure delle case
stipate nel cuore di una città, nella inquieta stabilità degli esseri che
si accalcano nella polverulenta quotidianità senza luce e che non si
acquietano nelle evasioni. La pittura diventa un rovo di inquietudini prima
dell'assillo finale che beckettianamente non giunge al finale: assenza nella
presunta presenza dell'esistere. Gasparri insegue in modo lucidamente
programmatico la sinfonia della disperazione umana. Anche i paesaggi della
maturità rappresentano le ultime pause prima della sofferenza cosmica, che
affiora nei nudi come sentimento interiore riferito alla condizione umana:
la luce si insinua come tentativo di dissolvenza del dramma esistenziale,
mentre il campo cromatico, sempre più scurito dai blu di Prussia, si
estende quasi come una pellicola esposta e annerita. Valerio Mariani scrive:
" (...) il valore poetico di questi quadri risiede nel fatto che essi
sono stati immaginati e dipinti per una esigenza lirica del colore (...) E'
questa coerenza di stile che fa dell'artista uno dei migliori del nostro
tempo (...)" (Il Narciso, rassegna internazionale d'arte e cultura,
maggio 1969, pp. 52-53). Orio Ribelli aggiunge: "(...) i quadri di
Gasparri emanano, attraverso il loro fascino arcano, pur ancorato a realtà
contingenti di luoghi o figure, più che una poesia, una musicalità che non
è languore ma fremito, non nostalgia crepuscolare, ma consapevolezza
vissuta e intuita di un artista che si sente personaggio pensante dell'epoca
in cui vive, con tutti i derivanti travagli e alternative", e, ancora
affettuosamente rivolto all'autore: "(...) non possono quindi esserti
stati estranei gli impeti di un Rimskij-Korsakov, i folclori di Mussorgski,
o le bellezze assolute e dolente di Stravinski, in quegli estenuati
abbandoni di musica e danza che evocano fatalità e morte sino alle
ritornanti ossessività di un Maurice Ravel (...)" (Scena illustrata,
luglio 1978, pp. 24-25). La mostra, realizzata grazie al contributo di Banca
Monte Parma e della Fondazione Monte di Parma, è aperta tutti i giorni
tranne il martedì con orario 10 - 13 e 16 - 19. L'ingresso è libero.
L'esposizione e il catalogo sono curati da Francesco Barocelli.
Informazioni: Silvana Randazzo, tel. 0521/218669, fax 0521/231142 e-mail s.randazzo@comune.parma.it
TERZO
CONCERTO DELLA RASSEGNA ANTICHI ORGANI UN PATRIMONIO DI MILANO
Milano, 25 febbraio 2003 - Il concerto si terrà Mercoledì 26 febbraio
2003, alle ore 21.00 nella Basilica di S. Ambrogio Piazza S. Ambrogio,
Milano In collaborazione con Biblioteca Ambrosiana, Scuola Holden di Torino,
Basilica di S. Ambrogio. Surgamus ergo strenue Raccontare S. Ambrogio, testi
a cura di Mons. Cesare Pasini, elaborati
e narrati da Eric Minetto e Marco Vacchetti con le improvvisazioni
organistiche di Matteo Galli. Parola e musica per narrare la vita di un
Santo, di un uomo che ha segnato in modo indelebile la storia della nostra
città. Non si tratta di un semplice concerto, ma di un completo spettacolo
musicale, condotto sulla base di testi selezionati da Mons Cesare Pasini,
vice rettore della Biblioteca Ambrosiana di Milano. L'elaborazione narrativa
è stata condotta da Marco Vacchetti e Eric Minetto della Scuola Holden di
Torino, mentre le improvvisazioni organistiche offriranno i colori e
l'ambientazione ideale ai testi. La memoria del canto ambrosiano nella
cornice della Basilica Martyrum permetteranno di rievocare la figura del
Santo patrono di Milano, così importante ma ancora così poco conosciuta.
Per informazioni Informazioni infoline 338 8367106 - 348 7101884 Antichi
Organi un Patrimonio di Milano tel. 02 39104149 - 0331 465769 e mail: antichiorgani@inwind.it
A
MILANO UN NUOVO SHOW ROOM PER HENRIETTE
Milano, 25 febbraio 2003 - In via C. Ferrini 3 Henriette ha inaugurato, in
occasione della settimana della moda femminile, il suo nuovo show room a
Milano, un elegante open space di 150 mq in una zona rappresentativa della
città per il settore moda. Henriette Confezioni da oltre 30 anni
rappresenta un punto di riferimento nel panorama del conformato italiano.
L'azienda produce e distribuisce tre linee: Donna Enrica, Pretesto nel
conformato appunto e Bugia, quest'ultima in taglie regolari. Da sempre e per
tutte le collezioni viene dedicata grande attenzione alla ricerca dei
tessuti e alla produzione per offrire alla propria consumatrice un prodotto
di livello sartoriale. "Questo nuovo spazio vuole essere una porta sui
mercati internazionali ed un veicolo di comunicazione sinergico al
fashion-trade nazionale, è l'inizio dello sviluppo di un'area di business
che ci ha visti per molti anni assenti"- afferma Roberto Greco, general
manager dell'azienda - "Ora non più, tant'è che il pensiero sulle
potenzialità di Henriette in quest'area ha preso forma, sostanza e, per
questo, non sarà solo uno show room; vogliamo consegnare a questa location
lo skill di entertainment, dove 'vivere' i nostri momenti più
significativi, ma anche trasmettere la storia della nostra azienda e la sua
cultura" - continua Roberto Greco - "Per questo abbiamo inserito
una significativa mostra fotografica permanente, un flash-back tra passato,
presente e futuro, dove i clienti possano ripercorrere un vissuto storico
del costume". L'attività industriale della Società, che ha sede a
Castenedolo in provincia di Brescia, si estende su un'area operativa di
circa 11.000 mq coperti.
E IL
CONTE DISSE ... MORTADELLA! IL CONTE LUCA VISCONTI DI MODRONE VENERDI SERA A
MILANO MARITTIMA CELEBRERÀ LA VERA MORTADELLA DOC BOLOGNESE
Milano Marittima, 25 febbraio 2003 - Il conte Luca Visconti di Modrone sarà
l' ospite e l' anfitrione di una serata davvero speciale al Cafe della
Rotonda di Milano Marittima (ra). La serata enogastronomia è dedicata ai
prodotti tipici dei colli bolognesi e il noto Conte discendente diretto dei
Visconti di Milano affetterà in prima persona (con una affettatrice manuale
d'epoca Berkel) una Mortadella doc gigante preparata appositamente per
l'occasione. Protagonisti saranno anche altre ricette: Tortelli tirati al
matterello in brodo di cappone, salumi, formaggi, tigelle e dolci tipici
bolognesi. Ovviamente i vini saranno dell' azienda agricola Tizzano; tenuta
di proprietà del conte stesso che proporrà diversi abbinamenti: dai
pignoletti, nella versione brut (vinificato, uno dei pochi esempi nella
zona, con metodo Charmat) e frizzante, all'egregio Cabernet Sauvignon '98,
nella bottiglia magnum, a cui la guida 2001 del 'Gambero Rosso' ha
attribuito due bicchieri. L' Azienda Agricola Tizzano si estende per 230
ettari, di cui 35 a vigneto specializzato, sulle prime colline bolognesi
sovrastanti Casalecchio di Reno Nell'Azienda, al centro di un vasto e
rigoglioso parco, sorge villa Marescalchi, residenza per secoli della nobile
ed illustre famiglia bolognese, i cui intensi legami con la Francia
(Ferdinando Marescalchi fu Ministro degli Esteri di Napoleone, che ospitò
due volte a Bologna) hanno fatto sì che già dall' inizio dell'Ottocento
venissero impiantati e sperimentati a Tizzano vitigni di provenienza
francese (Pinot, Cabernet, Sauvignon) ed allestite cantine idonee alla
conservazione ed all'invecchiamento in legno.Il costo della serata è di 30
euro, i posti disponibili sono 45. Infolink:
www.cafedellarotonda.com
"DOVE SONO QUESTI MALEDETTI
CANGURI?" A
THELONIOUS MONK 6.O
FESTIVAL DI CULTURA E MUSICA JAZZ DI CHIASSO 13-15 MARZO CHIASSO 16 MARZO
COMO
Chiasso, 24 febbraio 2003 - Si terrà tra il 13 e il 16 marzo prossimi
l'edizione 2003 del Festival di cultura e musica jazz di Chiasso. La
rassegna di quest'anno, intitolata "Dove sono questi maledetti
canguri?" con riferimento ad un celebre aneddoto su Thelonious Monk,
sarà appunto dedicata (con le consuete licenze e divagazioni) alla figura
del grande pianista e compositore neroamericano. Dopo le tre edizioni
tenutesi nei magazzini delle Ferrovie federali svizzere, il Festival ritorna
in parte nella sua sede originaria, il Cinema Teatro, mentre per lo spazio
bar, ristorante e afterhours si è trovata una nuova collocazione
nell'adiacente ex-autorimessa Martinelli che verrà appositamente allestita
come in passato dagli allievi del Corso d'architettura d'interni della SUPSI.
La formula di successo sperimentata negli scorsi anni all'insegna
dell'incontro transgenerazionale e transfrontaliero - tra jazz di qualità,
djs e nuove contaminazioni, cinema e letteratura, cucina e vini scelti - si
ripropone invariata nella sua apertura a 360 gradi e nella sua mistura
interdisciplinare. Si inizierà giovedì 13 con la Lydian Sound Orchestra e
gli arrangiamenti di Riccardo Brazzale dei brani di Monk eseguiti durante il
famoso concerto della Town Hall a New York nel 1959. Seguirà il nuovo
quartetto di Tomasz Stanko, formazione che vede accanto al grande
trombettista tre suoi giovani connazionali, tra le maggiori promesse della
nuova generazione di jazzisti polacchi. Venerdì 14 spazio all'atteso
spettacolo "Misterioso" di e con Stefano Benni, sostenuto al
pianoforte da Umberto Petrin. Si tratta di una viaggio attorno alla figura
di Monk, con testi dello stesso scrittore bolognese, di Allen Ginsberg,
Dylan Thomas, Geoff Dyer e altri ancora. Nella seconda parte il trio
BassDrumBone, con tre primattori della scena jazzistica statunitense: Mark
Helias al contrabbasso, Gerry Hemingway alla batteria e Ray Anderson (ex-Slickaphonics,
Alligatory Band, ecc) al trombone. Sabato 15 sul palco un grande ex-monkiano,
il tenorista di Chicago, ma da anni europeo d'adozione Johnny Griffin con il
suo quartetto (Kirk Lightsey piano, Gilles Naturel basso e Douglas Sides
batteria). In apertura un altro specialista del sax tenore, di un'altra
generazione però, quel Ricky Ford che fu giovanissimo direttore musicale
dell'orchestra di Duke Ellington e poi anche collaboratore di Mingus e
Dollar Brand. Si presenterà in duo con Kirk Lightsey. Tra le altre offerte
del Festival i concerti afterhours, ogni sera dopo mezzanotte, dedicati al
jazz e alle sue nuove tendenze. Tutto svizzero il programma con il 13 il
nuovo progetto della trombettista Hilaria Kramer e del chitarrista Marco
Cortesi; il 14 una della band rivelazione della nuova scena elvetica, i DOM
con il loro sound tra jazz, metal-rap e ambient; sabato 15 i Kubus,
quintetto lucernese di grande impatto sonoro. Sarà dato spazio anche al
jazz nel cinema, con le proiezioni del film-documentario su Monk "Straight
No Chaser" (1989, produzione Clint Eastwood) e de "Il coltello
nell'acqua", primo lungometraggio di Roman Polanski con la colonna
sonora del pianista e compositore Krzystof Komeda, una della icone del jazz
est-europeo e mentore tra gli altri anche di Tomasz Stanko. Tra le novità
di quest'anno, in perfetta linea "insubrica", la conclusione a
Como domenica 16, con il tour panoramico "A mezzogiorno circa -
Jazzbrunch sul Lago" a bordo del battello Manzoni della Navigazione
Lago di Como. Il tour, con partenza alle ore 12 dal pontile di Piazza Cavour
di Como e alle 12.15 dal pontile di Tavernola, permetterà di ammirare i
punti più caratteristici del primo bacino del Lago tra Como e Bellagio, con
l'ottimo accompagnamento musicale dall'ensemble del bravo cornista svizzero
Claudio Pontiggia e del vibrafonista francese Frank Tortiller. Il ritorno a
Como è previsto per le ore 16 circa. Il Festival di cultura e musica jazz
di Chiasso è promosso congiuntamente dall'Ufficio Cultura della cittadina
di confine e dalla Rete Due della Radio Svizzera, in collaborazione con
l'associazione SEIperComo. Tra i maggiori sostenitori della manifestazione
Coop Cultura, il quotidiano LaRegione e il Dipartimento Cultura dello Stato
del Canton Ticino. Infolink: www.jazzfestivalchiasso.ch
IL
PRESIDENTE DI PROMOTUR, PIENAMENTE SODDISFATTO DELLA TRE GIORNI DI COPPA
EUROPA A TARVISIO, RIBADISCE QUALE SIA IL PROSSIMO OBIETTIVO: OSPITARE SULLA
DI PRAMPERO I GRANDI CAMPIONI DELLO SCI MONDIALE.
Tarvisio, 25 febbraio. Ha guardato il superG di Coppa Europa lungo il
tracciato. Forse per gustarsi al meglio la gara. Forse per avere una
ulteriore conferma del lavoro svolto fin qui dall'organizzazione. Poi, a
gara conclusa, Maurizio Dunnhofer, presidente di Promotur, ha raggiunto il
parterre della Di Prampero per partecipare alle premiazioni. "Con
questa tre giorni di Coppa Europa - racconta - abbiamo dimostrato ancora una
volta il livello altissimo di questa struttura. Sia per quanto concerne i
contenuti tecnici sia per la sicurezza. La soddisfazione degli atleti e dei
tecnici delle delegazioni partecipanti ci rende assolutamente convinti del
fatto che Tarvisio sia pronta ad ospitare una gara di Coppa del Mondo".
La Coppa del Mondo, quindi, come conseguenza naturale di un importante
impegno profuso dalla Regione Friuli Venezia Giulia e da Promotur. "Ora
dobbiamo essere pronti a questo appuntamento. Anzi, dobbiamo chiedere con
convinzione alla Fis e alla Fisi che sulla Di Prampero si corra una gara di
Coppa del Mondo. Le condizioni per centrare questo obiettivo ci sono
tutte". E' un messaggio chiaro quello rivolto dal Presidente di
Promotur. "Anche perché - prosegue Dunnhofer - chiudendo la Di
Prampero, in occasione delle gare, abbiamo impedito a molti turisti di
usufruire di questa splendida pista. E questo 'sacrificio' deve in futuro
dare i suoi frutti". Questa sera infatti la pista che scende lungo il
Monte Lussari sarà riaperta per chi ama lo sci in notturna, come ogni
martedì e venerdì sera, dalle ore 20 alle 23. "Lo scorso venerdì
abbiamo avuto più di 500 ospiti sulla Di Prampero. Un grande successo di
cui siamo pienamente soddisfatti". Una soddisfazione condivisa anche da
Claudio Sorato, presidente dell'U.S. Camporosso, la società che ha
organizzato la tre giorni di Coppa Europa. "Il bilancio non può che
essere positivo. Anzi, colgo l'occasione per ringraziare tutte le realtà
che hanno reso possibile questo evento: Comune di Tarvisio, Promotur,
Soccorso Alpino Guardia di Finanza, Compagnia Carabinieri Tarvisio, Polizia
di Stato, Brigata Alpina Julia, Corpo Pompieri Volontari Caporosso, Croce
Rossa, Scuola Sci Tarvisio, Corpo Forestale dello Stato, Corpo Forestale Fvg,
Federazione Italiana Cronometristi di Udine, Senza Confini Neve, Istituto
Superiore "Bachmann" e i tanti volontari. www.tarvisio2003.com
CAMPIONATI
EUROPEI DI BIATHLON AL VIA
Forni Avoltri, 25 febbraio 2003 - Inizierà ufficialmente nel pomeriggio
l'ottava edizione dei Campionati europei di biathlon 2003 (gare sprint,
inseguimento, individuale e staffetta senior e junior). In programma dal 25
febbraio al 2 marzo al Centro internazionale di sci nordico di Piani di
Luzza a Forni Avoltri, la manifestazione vede in programma, con inizio alle
18.30, la cerimonia di apertura, che si svolgerà nel piazzale Ex latteria a
Forni Avoltri. Già giunti a Piani di Luzza la maggior parte degli atleti,
in rappresentanza di 27 nazioni: oggi hanno effettuato la seconda seduta di
allenamento nel moderno impianto dedicato regionale interamente dedicato al
biathlon, mentre nel pomeriggio i capi delegazione hanno scelto i componenti
della giuria internazionale dell'evento. Domani mattina si svolgeranno gli
allenamenti ufficiali, mentre alle 17.00 al Centro Biathlon si effettuerà
il sorteggio dei pettorali di partenza per la gara Sprint in programma
mercoledì (ore 9.30 10 km uomini senior e junior; ore 13.00 7,5 km donne
senior e junior). La gara ad Inseguimento, invece, avrà luogo giovedì 27
febbraio (ore 9.30 12,5 km uomini senior e junior; ore 13.00 10 km donne
senior e junior). Seguiranno alle 18.30, a Forni Avoltri, le premiazioni.
Venerdì 28 febbraio sono in programma gli allenamenti ufficiali della
staffetta e della gara individuale, mentre il sorteggio dei pettorali sarà
effettuato alle 17.00. Le giornate di sabato e domenica saranno quindi
interessate rispettivamente dalle gare di Staffetta (ore 10.00 4 x 7,5 km
uomini senior e junior; ore 12.30 4x 6 km donne senior, 3x 6 km donne
junior) e Individuale (ore 9.30 20 km uomini senior, 15 km uomini junior;
ore 13.00 15 km donne senior, 12,5 km donne junior) terminate le quali
seguiranno le premiazioni. Il grande spettacolo del biathlon terminerà
domenica 2 marzo alle 14.30 con la cerimonia di chiusura nell'impianto di
Piani di Luzza. L'ottava edizione dei Campionati europei di biathlon senior
e junior 2003 è organizzata da Associazione Sportiva Monte Coglians, Sci
C.A.I. Trieste - e il Circolo Sciatori Regione FVG, Guardia di Finanza, in
collaborazione con l'Associazione "Amici del Biatlhon" con
l'approvazione della IBU. e della FISI, sotto l'egida della Regione Friuli
Venezia Giulia, della Provincia di Udine e della Comunità Montana della
Carnia e con il concorso dell'Ispettorato Regionale delle foreste di
Tolmezzo. www.eurobiathlon@tarvisio2003.it
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