NOTIZIARIO
MARKETPRESS
NEWS
di
VENERDI'
28 FEBBRAIO 2003
pagina 4
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OGM E RICERCA: QUASI 200 ANNI DI STORIA:
L'ACCADEMIA NAZIONALE DI AGRICOLTURA HA INAUGURATO A BOLOGNA IL SUO 196° ANNO
ACCADEMICO
Bologna, 28 febbraio 2003 - "Il momento attuale di grande preoccupazione
sia sotto la sfera economica che quella sociale e politica in tutto il pianeta,
non ammette cedimenti sul fronte della ricerca scientifica, in qualsiasi
campo". E' una sorta di appello lanciato da un'istituzione che ha quasi 200
anni di storia, precisamente 196, celebrati proprio ieri a Bologna come sempre
con un dibattito su temi attualissimi: in tempi di 'fuga di cervelli'
dall'Italia, tagli alla ricerca e commissariamenti di istituti scientifici, in
occasione dell'inaugurazione del suo 196° anno accademico l'Accademia Nazionale
di Agricoltura, fondata a Bologna nel 1807, ha ospitato infatti uno scienziato
italiano che sta vivendo una brillante carriera all'estero. Si tratta del prof.
Francesco Salamini (direttore del Dipartimento di miglioramento genetico e
fisiologia delle piante del Max Planck Institut di Colonia), che nella Cappella
Farnese del Municipio di Bologna ha tenuto la prolusione "Il ruolo
dell'innovazione e della ricerca come motore di progresso". Nella sua
relazione, il prof. Salamini, ha toccato i temi più caldi del momento, come
quello degli organismi geneticamente modificati (OGM). "Oggi sono già
quasi 60 milioni gli ettari a coltivazioni transgeniche nel mondo: un dato di
fatto, che dimostra il successo di questa innovazione. E fra i tanti vantaggi
delle piante transgeniche, ve ne sono alcuni che non vengono mai ricordati: per
esempio, la capacità di certe specie di bonificare i terreni dai metalli
pesanti tossici come il mercurio. E un recente articolo su Science dimostrava,
tanto per fare un altro esempio, che il consumo di antiparassitari chimici in
India, da quando sono state introdotte le biotecnologie nella difesa delle
coltivazioni, è drasticamente diminuito. Il problema dunque non è ammettere o
meno la validità scientifica delle biotecnologie vegetali, che è assodata e
consolidata, ma quello dell'accettabilità etico-sociale. E' un dibattito nel
quale però devono essere ascoltate anche le ragioni del sapere
scientifico...". Soprattutto in materie di sostenibilità della pratica
agricola anticipa è dunque indubbio il ruolo della scienza come motore di
progresso, afferma Salamini, che ammonisce però il mondo della scienza agraria
a prendere maggiormente in considerazione la salvaguardia della biodiversità.
Il prof. Luigi Cavazza, presidente dell'Accademia Nazionale di Agricoltura, ha
successivamente illustrato le attività e i progetti dell'Accademia. Tra questi,
è stato annunciato l'avvio di uno studio sul tema "L'Agricoltura nelle
aree protette: vincoli e opportunità", con il sostegno del Ministero delle
Politiche Agricole e Forestali (ma ancora aperto anche ad altri partner) e il
coordinamento del prof. Umberto Bagnaresi, accademico e presidente del Parco
Naturale regionale del Gessi Bolognesi e dei Calanchi dell'Abbadessa. Dopo aver
completato la catalogazione informatica della parte storica della ricca
biblioteca (10.000 volumi), l'Accademia prosegue per il 2003 la convenzione con
una cooperativa specializzata che permette l'apertura al pubblico della
biblioteca (in via Castiglione 11 a Bologna) nonché la continuazione della
catalogazione nell'ambito della rete informatica del Servizio Bibliotecario
Nazionale e dell'Università di Bologna. Grazie al contributo della Fondazione
del Monte di Bologna e Ravenna è stato possibile stampare il catalogo del fondo
antico (opere ante 1830) della Biblioteca dell'Accademia. Nell'occasione è
stato poi presentato un nuovo volume che raccoglie in una veste aggiornata i
principali elementi di conoscenza riguardanti l'Accademia Nazionale di
Agricoltura: la storia, l'architettura dei palazzi in cui ha sede, la sua
attività di studi e il suo ordinamento. E' stato poi distribuito il nuovo
volume degli Annali dell'Accademia (n. Cxx), con gli atti delle attività 2001 e
un saggio storico dello studioso Antonio Saltini. Inoltre è stato presentato il
nuovissimo sito web www.accademia-agricoltura.it
che diventa operativo in questi giorni, che, informando in tempo reale sulle
attività convegnistiche e di studio e mettendo in rete i lavori scientifici
pubblicati, si propone come un sito di riferimento presso la comunità
scientifica e i cultori delle materie agrarie in genere. Cavazza ha poi
consegnato a quaranta nuovi soci Accademici ordinari e corrispondenti il diploma
e la medaglia di socio del sodalizio. Oggi i membri dell'Accademia sono 83
'ordinari', 166 'corrispondenti', 28 'corrispondenti stranieri', per un totale
di 277. Infolink: www.accademia-agricoltura.it
UN'ÉQUIPE DI MEDICI ITALIANI RIDONA IL SORRISO A 53
BAMBINI PALESTINESI L'ESPERIENZA DI UN TEAM DEGLI OSPEDALI RIUNITI DI BERGAMO
PRESSO L'OSPEDALE EUROPEO DI KHAN YUNIS (GAZA)
Bergamo, 28 febbraio 2003 - Sono appena rientrati i medici italiani che il 13
febbraio scorso erano partiti alla volta dell'Ospedale Europeo di Khan Yunis nei
pressi di Gaza per restituire una vita migliore a molti bambini palestinesi
rimasti sfigurati a causa di ustioni, incidenti o scontri bellici. In risposta
all'appello rivolto dal Ministero di Sanità della Palestina al Fondo di
Soccorso ai Bambini della Palestina (Palestine Children Relief Fund, ONG
statunitense che in passato ha già collaborato con gli Ospedali Riuniti di
Bergamo per missioni cardiochirurgiche sui territori di Gaza e del West Bank
guidate dal Dott. Giancarlo Crupi) un team di cinque persone, guidato dal Dott.
Enrico Robotti, primario del reparto di Chirurgia Plastica dei Riuniti, ha dato
vita ad un'unità di intervento di chirurgia plastica ricostruttiva, struttura
inesistente presso l'ospedale di Khan Yunis. "Il nostro intervento
all'Ospedale di Khan Yunis, il più attrezzato dei Territori e costruito con
cospicui finanziamenti dell'Unione Europea" - ha commentato il Dott. Enrico
Robotti - "non vuole essere un'azione isolata, bensì un rapporto di
collaborazione a lungo termine attraverso la formazione del personale della
struttura locale. I medici di Khan Yunis, pur non avendo conoscenze
specialistiche di chirurgia ricostruttiva, hanno una solida esperienza
chirurgica generale e si sono dimostrati da subito molto disponibili e ben
predisposti a recepire il nostro know how". L'équipe costituita oltre che
dal Dott. Enrico Robotti, dal chirurgo plastico Dott. Luca Ortelli,
dall'anestesista Dott.ssa Angelica Spotti, dall'infermiera aiuto anestesista
Silvia Brunetti e dall'infermiera strumentista Chiara Rota, ha visitato in due
screening più di 200 pazienti, il 70% dei quali costituito da bambini con gravi
ustioni causate dai frequenti incidenti domestici o riportate durante scontri
bellici. Tali ustioni, trattate di solito inadeguatamente, determinano vaste
cicatrici sui vari distretti corporei (testa e collo, tronco, arti e mano) con
conseguenti gravi esiti funzionali e deturpazioni anche estreme. Le due fasi di
screening hanno dato seguito a 53 interventi di chirurgia plastica ricostruttiva,
effettuati anche per patologie oncologiche (tumori cutanei di grandi dimensioni
mai trattati), traumatiche e malformative. I componenti del team hanno dato un
forte contributo alla missione che, con una attività operatoria e di
medicazioni assidua e costante che li ha impegnati anche 15 ore al giorno, hanno
effettuato in poco più di una settimana un numero significativo di interventi,
molti dei quali complessi, su pazienti che altrimenti non avrebbero avuto alcuna
possibilità alternativa di trattamento. Ciò è stato possibile anche grazie
alla piena collaborazione del personale locale ed alla costante presenza in loco
dell'instancabile coordinatore della ONG americana suddetta, Mr. Steve Sosebee,
che ha assicurato il fondamentale supporto logistico anche con il diretto
interessamento dell'Ambasciata statunitense. "Questo non sarà il nostro
unico viaggio a Gaza" - assicura Angelica Spotti - "abbiamo in
programma di tornare per proseguire il lavoro avviato".
CON AVIS ANCHE LA NOTTE SORRIDE GRAZIE ALLA
COLLABORAZIONE CON ATM E PROMOCARD, AVIS COMUNALE DI MILANO LANCIA UN MESSAGGIO
AL POPOLO DELLA NOTTE.
Milano, 28 febbraio 2003 - Una goccia rossa che si tuffa in un sorriso,
accompagnata dallo slogan "Dona Sangue, Salva una Vita", è il
messaggio con cui l'Avis Comunale di Milano vuole raggiungere giovani e meno
giovani frequentatori dei locali notturni milanesi. Nata infatti da un'idea
dello studio grafico Tangram Strategic Design di Novara e realizzata
gratuitamente per Avis, il simpatico marchio della goccia verrà proposto su
40.000 cartoline "Promocard No Profit", donate all'Associazione da Atm
e Promocard e tradizionalmente distribuite in circa 500 location milanesi, tra
cui ristoranti, pub, teatri, musei e spazi espositivi in genere.
BIO-RINTRACCIABILITA': UN PIANO D'AZIONE COMUNE DI
A.I.A.B. E IMAGE LINE IN ANTEPRIMA, A FIERAGRICOLA DI VERONA 2003, IL SISTEMA DI
RINTRACCIABILITÀ DI CAMPO PER LE AZIENDE BIOLOGICHE
Verona, 28 febbraio 2003 - L'appuntamento con la "bio-rintracciabilità"
è fissato per le 12:30 di sabato 8 marzo, presso la Sala Mozart dell'Ente
Veronafiere, nel corso di Fieragricola-Agrifood 2003. Nell'ambito della
conferenza stampa sarà presentato l'innovativo "bio-trace.it":
sistema di rintracciabilità di campo e gestione tecnica on line, strutturato da
Image Line per le aziende agricole che hanno adottato il metodo di produzione
biologico. In ogni momento e da qualsiasi parte del mondo, tramite un semplice
collegamento a internet - anche con un modem standard a 56 Kb -, l'agricoltore
può visualizzare, controllare, modificare o stampare tutte le informazioni
necessarie per la rintracciabilità e per la redazione della documentazione
prevista dalla legge. Interverranno all'incontro: - Andrea Ferrante, Vice
Presidente A.I.A.B., che presenterà il piano d'azione dell'associazione
nell'ottica della rintracciabilità e della sicurezza alimentare dei prodotti
biologici; - Ivano Valmori, Presidente di Image Line, che curerà la
dimostrazione di Bio-trace.it. Bio-trace.it si configura come un sito internet,
ma è molto di più di una semplice vetrina: l'azienda agricola può entrare in
un'apposita area ad essa riservata sul Web e tenere sotto controllo tutte le
fasi della produzione vegetale, dalla semina, alla raccolta, alla vendita del
prodotto finito. Infatti, è prevista la possibilità di annotare tutte le
operazioni svolte in campagna: movimentazioni di magazzino, fertilizzazioni,
conferimenti... L'ausilio maggiore si ha nella registrazione dei trattamenti di
difesa: un'innumerevole mole di informazioni è disponibile in ogni momento per
l'agricoltore che può così verificare l'intervallo di sicurezza (tempo di
carenza del fitofarmaco), le colture su cui è impiegabile il preparato, le
avversità controllate dal principio attivo... Tutto questo, grazie a banche
dati uniche nel loro genere per completezza ed aggiornamento (ogni settimana!)
Bio-trace.it genera il Cur, un codice univoco che identifica un singolo lotto di
conferimento e che può essere stampato su un'apposita etichetta predisposta dal
sistema. Lungo tutta la filiera si potranno seguire la fragola o la mela o il
pomodoro da agricoltura biologica, nel loro "percorso" dall'inizio del
ciclo colturale fino al piatto del consumatore: sarà possibile - da una parte -
"rintracciare" il luogo di produzione, fino all'appezzamento o perfino
al riparto colturale da cui proviene il prodotto; dall'altra, verificare il
rispetto di tutte le norme previste per le produzioni biologiche. L'agricoltore
può ottenere in qualsiasi momento sia la stampa delle etichette riportanti il Cur
- insieme al nome della propria azienda ed all'indicazione del riparto colturale
da cui proviene il prodotto -, sia le stampe previste dal Reg. CE 2092/91 e
successive modifiche: dalla Notifica, al Pap, alla Scheda di Vendita. Un
apposito applicativo già integrato in Bio-trace.it converte le informazioni
presentate a video in Pdf (documenti leggibili con Acrobat Reader), tali da
poter essere archiviate, stampate o inviate via mail a chiunque ne faccia
richiesta: clienti diretti, Gdo, Enti di certificazione... Aiab http://www.aiab.it/
ha scelto Bio-trace.it come strumento di rintracciabilità e gestione tecnica
dell'azienda agricola biologica dalla compilazione del registro dei trattamenti
fino alla redazione dei documenti obbligatori (Pap, Notifiche etc), poiché è
l'unico strumento on line che consente il controllo degli inserimenti
interfacciandoli con banche dati e disciplinari. Aiab http://www.aiab.it/ svolge
l'importante ruolo di promotore di questa iniziativa e propone il sistema
Bio-trace.it a tutte le aziende biologiche associate. Il sistema si affianca al
controllo costante dei tecnici, che verificano la regolarità dell'attività
produttiva svolta direttamente in campagna, grazie alle visite periodiche ed
allo stretto contatto con l'imprenditore agricolo, ora possibile anche
attraverso internet. Durante tutta la manifestazione fieristica, Image Line sarà
a disposizione di chiunque desideri conoscere il sistema Bio-trace.it, presso il
Pad. 3 Stand A1-A2 - all'interno dello spazio Aiab http://www.aiab.it/
P&G BEAUTY, DOVE HA INIZIO LA BELLEZZA NELLA GIORNATA
INAUGURALE DEL COSMPROF DI VENERDI' 7 MARZO, VITO VARVARO, PRESIDENTE ED
AMMINISTRATORE DELEGATO DELLA P&G ITALIA PRESENTA LE NOVITA' DEL SETTORE
DELLA BELLEZZA E FRAGRANZE
Roma, 28 febbraio 2003 - Anche quest'anno Procter & Gamble sara' presente al
Cosmoprof nella prestigiosa cornice del padiglione 36, che ospita le griffe più
note nel campo della bellezza e della profumeria. Numerose le novita' di
prodotto italiane e internazionali che verranno presentate nello stand P&G a
cominciare dalla nuova fragranza femminile Lacoste Pour Femme e dal
rivoluzionario fondotinta "Air touch" di SKII. Ovviamente non
manchera' la partecipazione ad importanti eventi quali il premio "Chioma di
Berenice-Max Factor" che premiera' una giovane promessa del trucco
cinematografico distintasi particolarmente nel 2002 ed il premio "Accademia
del profumo" che quest'anno vedra' tra le fragranze finaliste Lacoste Pour
Homme e Boss in Motion. Non solo novita' di prodotto allo stand P&G, ma
anche ospiti importanti ed esclusivi quali Jean Michel Duriez, il naso
profumiere di Jean Patou (la P&G e' una delle tre aziende al mondo ad avere
un "naso" proprio ndr); Andy Uffels, parrucchiere internazionale di
Pantene e Jordan Samuel il truccatore Max Factor recentemente impegnato sul set
del film "Chicago", che saranno a disposizione dei visitatori. Che il
business della bellezza rappresenti per la P&G una categoria chiave a
livello mondiale, sara' inoltre testimoniato dalla nuova identita' "P&G
Beauty" con la quale l'azienda si presentera' al Cosmoprof. Una vera
esclusiva mondiale. E per declinare la filosofia alla base di questo importante
posizionamento, top managers Italiani e Mondiali quali: Paolo De Cesare, Vice
Presidente mondiale Prestige Beauty e Skin care; Vito Varvaro, Presidente ed
Amministratore delegato della P&G Italia; Paola Aruta Direttore Marketing
della divisione Beauty Care di P&G Italia e Walter Scotto responsabile per
l'Italia di P&G Prestige Beaute', saranno a disposizione dei giornalisti
nella giornata del 7 Marzo. "La categoria della cura della bellezza
registra un crescente interesse da parte del pubblico delle consumatrici ovunque
a livello globale - afferma Alan G. Lafley Ceo di P&G - e rappresenta
inoltre un mercato in forte crescita dove vogliamo essere protagonisti facendo
leva sui punti di forza della P&G: la costruzione ed il consolidamento di
grandi marchi insieme all'attenzione ai bisogni dei consumatori per offrire
prodotti che migliorano sempre di piu' la qualita' della vita." Dal punto
di vista economico, per la P&G quello del Beauty e' un settore in forte
crescita che nell'ultimo anno ha fatto registrare una crescita nei volumi, nel
fatturato e negli utili. I volumi sono cresciuti del 14% grazie ai risultati del
settore della cura dei capelli ed in particolare dei marchi Pantene, Head &
Shoulders e delle fragranze. Il fatturato e' cresciuto del 10% raggiungendo 8,1
miliardi di dollari incidendo del 20% sul fatturato globale dell'azienda (40,2
miliardi di dollari). In particolare la divisione fragranze P&G Prestige
Beaute', ha registrato un fatturato a livello globale di circa 600 milioni di
dollari, e solo nell'ultimo anno una crescita del 15%. Questo trend positivo ha
caratterizzato anche l'Italia. Negli ultimi 4 anni infatti si e' registrata una
crescita del 47% e, solo nell'ultimo anno l'indice e' stato del 15%, in linea,
cioè, con quello globale della divisione. P&G Prestige Beaute' e'
attualmente la quinta compagnia a livello mondiale nel mercato delle fragranze
(dato basato sulla stima delle vendite al dettaglio). Dal 1 Gennaio 2002 e'
stato acquisito il marchio Jean Patou e la licenza dei marchi Lacoste e Yamamoto
nel mercato dei profumi che hanno permesso di accrescere ulteriormente il
portafoglio prodotti di marchi dall'heritage francese ed asiatico, accanto a
quelli gia' esistenti tedeschi (Hugo Boss), italiani (Laura Biagiotti) e
americani (Giorgio Beverly Hills). "Per continuare a costruire la crescita
futura della P&G in Italia - ha dichiarato il presidente e amministratore
delegato Vito Varvaro - dovremo concentrarci sempre di piu' sui grandi marchi
rafforzando il nostro rapporto con i consumatori e stringendo un legame di
collaborazione ancora più intenso con i nostri partner commerciali. Punteremo
sulla grande capacità di innovazione di P&G - ha concluso - guidata dal
desiderio di soddisfare le esigenze dei consumatori per creare nuove opportunità
di sviluppo anche attraverso l'introduzione di nuovi prodotti in mercati nei
quali oggi non siamo presenti." Queste le iniziative di maggior rilevanza
della Divisione Beauty Care condotte nel 2002: * Lancio di "More lashes"
il rivoluzionario mascara di Max Factor * Lancio della nuova linea di balsami
"6 sintomi" di Pantene * Lancio della fragranza Boss in Motion *
Lancio della fragranza Lacoste Pour Homme * 50 anniversario del Beaty Fluid di
Oil Of Olaz * Inoltre Max Factor il make-up del cinema e' stato protagonista per
il trucco dei film: Vanilla Sky (Tom Cruise), About a boy (Hugh Grant), Minority
report (Tom Cruise), Pinocchio (trucco di Nicoletta Braschi) fino all'ultima
pellicola Chicago (trucco di Renee Zellweger)
RISPONDONO AI NUOVI STILI DI VITA E ALLE RICHIESTE DI
SICUREZZA ALIMENTARE I PRODOTTI SURGELATI CONQUISTANO SEMPRE PIU' CONSUMATORI
NEL MONDO
Verona, 28 febbraio 2003 - Continua a crescere l'apprezzamento e la fiducia dei
consumatori di tutto il mondo nei confronti dei prodotti surgelati. Una crescita
dettata anche dall'alta tecnologia di produzione che sarà in vetrina a Criotech
Expo, Mostra Convegno internazionale sulle tecnologie, impianti e componenti per
la refrigerazione, in programma alla Fiera di Verona (Italy) dal 22 al 25 maggio
2003 Sono sempre di più i consumatori di tutto il mondo che portano sulle loro
tavole i prodotti surgelati. Andando a leggere, infatti, i dati - pubblicati
recentemente da Quick Frozen Foods International - ci si accorge come i consumi
di alimenti surgelati stanno crescendo un po' in tutto il mondo. A partire dai
Paesi dell'Unione Europea dove nel 2001 il consumo di prodotti surgelati è
aumentato - secondo i dati della Fafpas - Federation des associations de
fabricants des produits surgelés - dell'1,8% raggiungendo così gli 11,3
milioni di tonnellate. Nell'Unione Europea sono i britannici i maggiori
consumatori di surgelati (circa 2,9 milioni di t). Sullo stesso livello dei
sudditi della Regina vi sono i tedeschi con oltre 2,8 milioni di tonnellate,
seguiti dai francesi con poco più di 2 milioni di t e dagli italiani con un
consumo di 713.000 tonnellate. Crescita notevole anche in quella che è
considerata la Patria dei prodotti surgelati, gli Stati Uniti dove, nel 2001 la
vendita totale di alimenti surgelati - secondo i dati dell'American Frozen Food
Institute - ha raggiunto i 26,6 miliardi di dollari, con un aumento del 6,1%
rispetto il 2000, più di un miliardo di dollari rispetto al 1999 e più 2
miliardi di dollari in confronto al 1998. Secondo un'indagine della Tupperware
nei supermercati Usa, circa il 94% degli americani ha dichiarato di acquistare
talvolta prodotti surgelati e il 30% ha affermato di acquistarli sempre.
Riguardo, poi, alle presunte differenze qualitative tra prodotto surgelato e
fresco interviene un'altra indagine negli Usa secondo la quale il 76% dei
proprietari di ristoranti ha dichiarato che nel prossimo decennio le tecnologie
di refrigerazione avranno un'evoluzione così forte che ci sarà praticamente
l'impossibilità di distinguere alimenti surgelati da quelli freschi dopo la
preparazione. E saranno proprio queste tecnologie innovative ad essere in
vetrina a Criotech Expo, la Mostra Convegno internazionale sulle tecnologie,
impianti e componenti per la refrigerazione, in programma alla Fiera di Verona (Italy)
dal 22 al 25 maggio 2003. Ma ad arricchire le conoscenze sul panorama mondiale
della refrigerazione anche quest'anno, in contemporanea con Criotech Expo,
sempre alla Fiera di Verona, si svolgerà Intershop, la Mostra convegno
internazionale della refrigerazione, arredamenti ed attrezzature per il
commercio. Saranno quattro giorni in cui Verona diventa il centro
dell'informazione e di aggiornamento per quanto attiene le tecnologie, impianti
e prodotti per la refrigerazione industriale, nonché della componentistica
applicata ai vari comparti della refrigerazione commerciale, industriale e del
condizionamento in tutte le numerose categorie legate al mercato. Va altresì
sottolineato che quest'anno Criotech Expo ed Intershop sono le uniche rassegne
espositive del settore di riferimento a livello internazionale. Anche per la
prossima edizione, Criotech Expo ed Intershop si svolgono in concomitanza con la
manifestazione Eurocarne, una scelta decisamente vincente visto che ha portato
nell'ultima edizione del 2000 alla partecipazione complessiva di 573 aziende
espositrici italiane ed estere, ripartite su 63.000 metri quadrati di superficie
espositiva e alla presenza di oltre 45.000 visitatori professionali, qualificati
e con elevato potere decisionale e di acquisto, provenienti da ben 77 Paesi. www.veronafiere.it/cei
www.fieremostre.it Criotech Expo e
Intershop sono organizzate da Veronafiere, con il patrocinio di Anima - per
conto di Assofoodtec, Associazione Italiana Costruttori Macchine, Impianti,
Attrezzature per la Produzione, la Lavorazione e la Conservazione Alimentare,
che riunisce, tra le altre: Comaca, Unione Costruttori Macchine per la
Lavorazione delle Carni, Unione Costruttori Affettatrici, Tritacarne ed Affini e
Unione Costruttori Impianti Frigoriferi.
LA CRESCITA CONTINUA DELLA PRODUZIONE INTERNAZIONALE DI
CARNI
Verona, 28 febbraio 2003 - Tra il 1994 e il 2002 la produzione mondiale di carni
è cresciuta ad un ritmo del 2,4% all'anno, passando da meno di 200 ad oltre 235
milioni di tonnellate. E' quanto emerge nel rapporto 2002 sul "Mercato
della carne bovina", curato da Ismea-Osservatorio del latte. Andando ad
analizzare più in dettaglio i diversi comparti del settore ci si accorge come
la produzione mondiale di carne bovina in questi ultimi sette anni ha registrato
un andamento sostanzialmente stabile con una crescita media annua dello 0,9%.
Una crescita più lenta, quindi, rispetto all'intero settore. Infatti, con una
crescita complessiva nei sette anni di appena 3,5 milioni di tonnellate la quota
di carne bovina sul totale carni è passata da poco meno del 28% al 25%. Tra le
altre carni solo il pollame è cresciuto ad un tasso superiore alla media, in
conseguenza di una crescita sostenuta sia nei Paesi in via di sviluppo che in
quelli sviluppati, mentre il tasso di espansione delle carni suine si è
collocato appena al di sotto della media. Dal rapporto Ismea risulta evidente
come nei Paesi europei l'epidemia di Bse (meglio conosciuta con il termine di
"mucca pazza") e, secondariamente, gli episodi di afta epizootica che
hanno toccato, oltre al vecchio continente, anche zone dell'Estremo Oriente e
del Sudamerica, hanno provocato una riduzione assoluta della produzione di carne
bovina. Il 2002 è stato sicuramente un anno di nuova crescita per il settore
delle carni bovine che finalmente stanno recuperando dalla crisi Bse.
Nell'Unione Europea, infatti, sempre secondo i dati Ismea, nei primi sette mesi
dello scorso anno sono stati 15 milioni i capi bovini macellati, il 9% in più
rispetto allo stesso periodo del 2001. In termini di peso morto, il dato
Eurostat parla di 4,2 milioni di tonnellate, in aumento dell'8% su base annua.
Relativamente ai diversi Paesi Ue, si evidenzia una crescita sostenuta in
Francia (+10%) e nel Regno Unito (+8%), con punte del 31% in Irlanda. Gli Stati
Uniti rimangono il Paese leader nella produzione mondiale di carne bovina con
una produzione vicina ai 12 milioni di tonnellate. Gli Usa rappresentano anche
il maggior Paese esportatore di carni bovine, in termini di valore, con una
quota intorno al 22% (era il 16,6% nel 1994). Per quanto riguarda, invece, le
quantità è l'Australia il primo Paese esportatore a livello mondiale (oggi
circa il 70% della produzione di carne bovina australiana viene esportata). La
crescita produttiva più appariscente è stata registrata dalla Cina che in
questi ultimi 5 anni ha raddoppiato la sua produzione che è passata da 2,5
milioni di tonnellate ai 5,1 milioni attuali (dati Fao). Sono questi solo alcuni
dei dati del settore mondiale delle carni che sarà al centro dell'attenzione
nella prossima edizione di Eurocarne, il Salone internazionale delle tecnologie
per la lavorazione, conservazione e distribuzione delle carni, in programma alla
Fiera di Verona dal 22 al 25 maggio 2003. Eurocarne torna al suo pubblico
internazionale sempre più qualificato dopo i risultati positivi registrati
nell'ultima edizione del 2000 dove, nonostante la particolare situazione dettata
dall'emergenza "mucca pazza", ha fatto registrare la presenza, grazie
anche alla contemporaneità con Intershop e Criotech Expo, di 573 espositori (di
cui 151 esteri) su 63.000 mq espositivi complessivi e di 45.000 visitatori
professionali (provenienti da ben 77 Paesi).
NON SI ARRESTA NEL MONDO L'EVOLUZIONE DEI PUNTI VENDITA
Verona, 28 febbraio 2003 - La continua crescita dei punti vendita, soprattutto
di quelli legati alle grandi catene distributive internazionali, fa capire come
oggi più che mai il punto vendita è diventato uno dei più importanti
strumenti di marketing che richiede sia innovazione che attenzione alle nuove
esigenze degli operatori e dei consumatori. Negli ultimi cinque anni, dal 1997
al 2002, i punti vendita per alimenti delle 30 principali catene distributive
mondiali, sono aumentati del 23%. Nel 2002 i punti vendita alimentari, della Top
30 della gdo internazionale, hanno raggiunto le 122.000 unità, mentre nel 1997
erano meno di 99.000. E' quanto emerge dall'edizione 2002 di M+M Planet Retail
Report, che ha evidenziato come siano proprio i punti vendita della grande
distribuzione (a partire da supermercati, ipermercati, convenience store,
discount) quelli a registrare i maggiori incrementi. Gli ipermercati, ad
esempio, in questi ultimi cinque anni hanno registrato una crescita del 50% (da
2.788 a 4.190), i discount nello stesso periodo sono passati da quasi 22.000 a
oltre 27.000 (+25%), i supermercati sono saliti da 32.000 a 37.000 (+17%), i
cash & carry sono invece aumentati da 934 a 1.387 (+49%), mentre i
convenience stores sono cresciuti da circa 37.000 a quasi 46.000 (+22%). Non è
quindi un caso che oggi le prime 30 catene distributive alimentari nel mondo
siano presenti in 88 Paesi, circa il 70% in più rispetto al 1997. E' Wal-Mart
la catena con il maggior numero di punti vendita nel mondo: nel 2002, infatti,
la nota catena americana aveva 2.063 punti vendita (+47,5% rispetto al 1997),
seguita dalla tedesca Metro con 1.318 (+21% rispetto al '97) e dalla francese
Carrefour con 913 (+39% rispetto al '97). Questi grandi colossi della
distribuzione alimentare hanno aperto i loro punti vendita, in particolar modo,
nei mercati "più aperti" dell'America Latina, dell'Europa centrale e
orientale, del Medio Oriente e dell'Africa. Tra il 1997 e il 2002, tanto per
citare un esempio indicativo, in America Latina il numero di punti vendita è
cresciuto del 237%. Ma continua ad essere l'Europa occidentale l'area con il
maggior numero di punti vendita (quasi 72.000) delle maggiori 30 catene
distributive, seguita dall'Asia con oltre 28.000 e dal Nord America con circa
15.000. Si tratta di numeri che fanno capire la continua crescita della grande
distribuzione organizzata ma al tempo stesso fanno emergere l'importanza del
punto vendita diventato sempre più vero strumento di marketing che richiede
innovazione e attenzione alle nuove esigenze degli operatori e dei consumatori
di tutto il mondo. E sono proprio questi aspetti che fanno di Intershop, Mostra
convegno internazionale degli arredamenti e attrezzature per il commercio, in
programma alla Fiera di Verona dal 22 al 25 maggio 2003, un appuntamento di
estrema importanza per prendere visione delle principali innovazioni di questo
settore strategico. Si tratta di una rassegna che si rivolge anche
all'articolato mondo della distribuzione commerciale - dal punto vendita
tradizionale al franchising, alla grande distribuzione organizzata - creando un
unico evento fieristico che, come evidenziato in premessa, è caratterizzato da
forti valenze e sinergie nel panorama internazionale. Il successo di Intershop
è evidenziato anche dai numeri dell'ultima edizione svoltasi nel 2000, che ha
fatto registrare, complessivamente con Criotech Expo ed Eurocarne, la presenza
di 46.000 operatori professionali provenienti da ben 77 Paesi, 573 società
espositrici italiane ed estere, su una superficie espositiva pari a 63.000 metri
quadrati.
IL CARNEVALE DI TREOFAN A IPACK-IMA ALLEGRE PRESENZE
AVVOLTE NEL POLIPROPILENE E SORPRENDENTI MASCHERE DI CARNEVALE STUPISCONO A
IPACK-IMA 2003
Milano, 28 febbraio 2003 - Non stupitevi se dal 4 all' 8 marzo a Ipack-Ima, la
più importante fiera italiana del packaging, incontrerete tra gli stand delle
maschere vestite artisticamente con un materiale totalmente innovativo. Estro e
creatività hanno questa volta "confezionato" degli attori che
indosseranno abiti ideati e realizzati dagli studenti Ied Moda Lab, creati con
il materiale di Treofan. Ecco la sorpresa riservata a Ipack-Ima e ai suoi
visitatori per festeggiare il Carnevale 2003! Al centro del progetto, il
polipropilene, che è diventato, per i futuri fashion designer, materia da
reinterpretare e manipolare, sperimentando accostamenti e applicazioni inediti.
Quattro sono gli abiti selezionati tra le creazioni proposte dagli studenti del
Corso di Fashion Design Ied Moda Lab, la scuola di moda dell'Istituto Europeo di
Design: ampio spazio alla fantasia e tanta voglia di stupire... anche con il
polipropilene che è stato l'elemento al centro del progetto proposto da Treofan,
Gruppo all'avanguardia nella ricerca e sperimentazione. Non si potrà fare a
meno di notare le quattro bellissime maschere e soprattutto di accogliere il
loro invito a conoscere le produzioni e le novità di casa Treofan, tutte
compatibili con la salute del consumatore e la salvaguardia dell'ambiente, fra
cui spiccano Biophan, completamente riutilizzabile, il Twist Cast Film e Bcf, la
nuova generazione di film laccati BOPP. Una singolare iniziativa, quella di
Treofan, per sottolineare la sua attenzione a fattori come innovazione e
sviluppo ecocompatibile, per offrire prodotti di imballaggio in grado di
garantire e mantenere inalterata la qualità degli alimenti e, solo per questi
giorni, del corpo avvolto in un materiale sicuramente unico!
BRIXIA. BRESCIA ROMANA. LE DOMUS DELL'ORTAGLIA
L'AFRODITE
RITROVATA MUSEO DI SANTA GIULIA, 1 MARZO - 29 GIUGNO 2003
Brescia, 29 febbraio 2003 - La città lombarda vedrà presto un evento davvero
straordinario: l'apertura al pubblico, il primo marzo 2003, delle "Domus
dell'Ortaglia", il ricco nucleo di abitazioni di epoca romana scoperte nel
sottosuolo di quello che per secoli è stato l'orto ("Ortaglia") del
monastero di Santa Giulia. Le Domus, i loro raffinati mosaici e gli affreschi
parietali, costituiranno uno dei fulcri del percorso espositivo "Brescia
Romana. Le domus dell'Ortaglia" (Santa Giulia, 1 marzo - 29 giugno) che
presenterà le testimonianze di Brixia, città tra le più importanti
dell'Impero. Per l'occasione la celebre "Vittoria", capolavoro del
Museo, "perderà le ali", tornando ad essere la raffigurazione di
Afrodite concepita dall'artista che la realizzò intorno alla metà del III
secolo a.C.. Questo meraviglioso bronzo sarà messo a confronto con il prezioso
marmo dell'Afrodite di Capua, eccezionalmente concesso dalla Soprintendenza
Archeologica di Napoli, per consentire uno straordinario e storico confronto tra
due delle più note Veneri dell'antichità. A proposito della Venere bresciana,
va detto che gli studi più recenti hanno rivelato come il bellissimo bronzo sia
di quattro secoli più antico di quanto si credesse e non sia una copia romana
ma un originale greco destinato ad un santuario nell'isola di Rodi. Arrivato a
Roma come bottino di guerra, venne donato a Brixia e trasformato, con l'aggiunta
delle ali, in una raffigurazione della Vittoria. Ora, per la prima volta, quelle
ali saranno tolte e la Vittoria tornerà ad essere l'immagine venerata
nell'isola di Rodi. In mostra, accanto alle Domus e alle due Afroditi, le non
meno eccezionali testimonianze della Brescia romana raccolte nelle collezioni
archeologiche di Santa Giulia. L'emozionante percorso espositivo continua anche
al di fuori del Museo con gli itinerari che porteranno i visitatori a scoprire o
riscoprire le grandi testimonianze romane della città, primo fra tutti il
celebre Capitolium. Il visitatore della mostra potrà così scoprire, forse
inaspettatamente, come Brescia conservi testimonianze romane tali da non trovare
molti raffronti, per importanza e ricchezza, nei territori al di sopra del Po.
La storica apertura delle Domus dell'Ortaglia e del percorso espositivo di
"Brescia Romana" rientrano nel Progetto "Brixia" che Comune
- con i Musei Civici d'Arte e Storia - Soprintendenza e Fondazione Cab (partner
del Museo di Santa Giulia) hanno messo a punto per valorizzare l'area
archeologica che ha in Santa Giulia, nel vicino Capitolium e nel Teatro Romano,
punti di grande interesse. Obiettivo del Progetto è la graduale creazione del
Parco Archeologico della Città. Quando il Parco Archeologico sarà completato,
Brescia potrà contare su un nuovo polo di attrazione anche turistica, con un
esteso nucleo monumentale romano che nessuna altra città dell'Italia
settentrionale è in grado di offrire. Dopo la riapertura di Santa Giulia, ed
ora delle due splendide Domus, l'obiettivo si punta sul Capitolium per poi
allargarsi al Teatro Romano. Con la valorizzazione e il restauro di questi
monumenti fondamentali ci si propone anche il completamento delle campagne di
scavo ancora in corso, prima fra tutte quelle sul territorio intorno a Santa
Giulia. Da queste campagne è lecito attendersi ulteriori scoperte che
ricomporranno il volto dell'antica Brixia. www.domusortaglia.it
AL VIA, CON IL PATROCINIO DI 7 MINISTERI, LA 9° EDIZIONE
DI TAU EXPO DAL 5 ALL'8 MARZO MILANO CAPITALE EUROPEA DELLE TECNOLOGIE PER LA
DIFESA AMBIENTALE PREVISTI OLTRE 40.000 VISITATORI
Milano, 28 febbraio 2003 - Aprirà a breve i battenti a Milano una delle più
importanti rassegne specialistiche d'Europa: si tratta di Tau Expo - Mostra
Convegno Internazionale delle Tecnologie e dei Servizi per l'ambiente, giunta
alla 9° edizione. Tau Expo è la vetrina biennale più importante d'Italia e
tra le più rappresentative e complete al livello internazionale relativa al
trattamento delle acque primarie e reflue, alla depurazione delle acque, al
trattamento e riciclo dei rifiuti, alla depurazione dell'aria e dei prodotti di
combustione. Accanto a questi settori più consolidati, spazi importanti sono
riservati a tematiche di crescente interesse per la pianificazione della tutela
ambientale, quali le biotecnologie applicate all'ambiente; la produzione,
distribuzione ed utilizzazione di energia attraverso l'impiego di biomasse,
energia solare, biogas, energia aeraulica; le multiutilities. Visitare la Mostra
costituisce un'occasione irrinunciabile per conoscere, in un'unica soluzione,
tutti i miglioramenti tecnologici ed i sistemi più efficaci realizzati a
livello internazionale dall'industria ambientale. Grazie all'intensa opera di
promozione e comunicazione condotta in Italia e all'estero, sono attesi oltre
40.000 visitatori professionali da tutto il mondo, considerando anche Sicurtech
Expo. Sicurtech Expo è la rassegna biennale della Sicurezza Globale ed uno
degli appuntamenti internazionali più importanti di settore, si svolge
contemporaneamente a Tau Expo: ad entrambe le manifestazioni si accede con la
medesima tessera d'ingresso. Gli espositori previsti sono oltre 480, dei quali
il 40% provenienti da 11 Paesi esteri. A testimoniare l'importanza e la
considerazione che Tau Expo riveste presso le Istituzioni, sta l'elevatissimo
numero di patrocini concessi: si va dal Ministero degli Interni al Ministero
della Difesa, dal Ministero dell'Ambiente e tutela del Territorio, al Ministero
delle Politiche Agricole e Forestali, passando per il Ministero delle
Infrastrutture e dei Trasporti, il Ministero per le Attività Produttive ed il
Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca. L'interesse che la
Manifestazione riscuote a livello internazionale è ben dimostrata
dall'incremento della partecipazione di delegazioni estere e missioni Ice: sono
presenti Brasile, Bulgaria, Cina, Giordania, Libano, Russia, Singapore, Turchia,
Tunisia, Ucraina e Ungheria. La manifestazione è promossa da Anima (Federazione
Italiana delle Associazioni dell'Industria Meccanica Varia ed Affine), per conto
di Aqua Italia (Unione Costruttori Impianti ed Accessori, Componenti per il
Trattamento delle acque primarie), Avr (Associazione Costruttori di Valvolame e
Rubinetteria), Compo (Associazione Costruttori Pompe e Compressori), Uida
(Unione Imprese Difesa Ambiente) in collaborazione con Servizi Cispel, Fiera
Milano, Fise Assoambiente, Ice Istituto per il Commercio con l'Estero, Ipa
Istituto per l'Ambiente e Uni. Tau Expo si propone come cerniera fra
l'imprenditoria, le istituzioni e la società civile. L'imponente attività
convegnistica, incentrata su tematiche di grande attualità che vedono a
confronto i massimi esperti internazionali, costituisce un'occasione unica di
discussione, formazione e crescita professionale. Si parla, tra l'altro, di
certificazione ambientale, nuovo quadro legislativo, fonti rinnovabili di
energia, acque potabili, nuove politiche per la gestione dei rifiuti,
trattamento dei rifiuti speciali, dissipatori di rifiuti alimentari, depurazione
delle emissioni industriali in atmosfera. Nell'occasione Milano non è soltanto
capitale della difesa dell'ambiente, ma anche capitale internazionale della
sicurezza globale: infatti contemporaneamente a Tau Expo 2003 si svolge la 3°
edizione di Sicurtech Expo - Mostra Convegno delle Tecnologie per l'Antincendio
- la Sicurezza, la Prevenzione, la Protezione, l'Igiene sul Lavoro - la
Protezione Civile, promossa da Anima. Ulteriori informazioni sulle mostre e sul
programma dei convegni si possono facilmente ottenere consultando il sito www.fieremostre.it
A SICURETECH EXPO ATTESI OLTRE 40.000 VISITATORI I NUOVI
ORIZZONTI DELLA SICUREZZA GLOBALE DAL 5 AL 8 MARZO IN FIERA A MILANO
Milano, 28 febbraio 2003 - La Rassegna è patrocinata dai Ministeri
dell'Interno, del Lavoro, della Difesa e per le Attività Produttive Si svolge a
Milano (in contemporanea a "TauExpo") Sicurtech Expo, rassegna
biennale divenuta ormai uno degli appuntamenti internazionali più importanti di
settore, in grado di presentare in un unico spazio espositivo le migliori
tecnologie e le soluzioni più efficaci per la sicurezza e la tutela della
salute nei luoghi di lavoro, per la prevenzione degli incidenti, per la
rivelazione e spegnimento degli incendi e per il tempestivo intervento in
occasione di calamità naturali. Vi si trovano le soluzioni più efficaci ed
innovative per la salvaguardia delle persone e dei beni privati e pubblici.
Visitare la Mostra, patrocinata dal Ministero dell'Interno, dal Ministero del
Lavoro e delle Politiche Sociali, dal Ministero della Difesa e dal Ministero per
le Attività Produttive, vuol dire trovare tutte le soluzioni e le tecnologie più
efficaci ed innovative - in termini di impianti, dispositivi, prodotti e mezzi -
per la salvaguardia delle persone e dei beni privati e pubblici. Grazie a
specifiche azioni promozionali e di comunicazione, sono previsti oltre 40.000
visitatori professionali da tutto il mondo, considerando anche Tau Expo. Tau
Expo è la Mostra Convegno delle Tecnologie e dei Servizi per l'Ambiente tra le
più importanti a livello internazionale, giunta alla nona edizione, e si svolge
contemporaneamente a Sicurtech Expo. Ad entrambe le manifestazioni si accede con
la medesima tessera d'ingresso. Gli espositori previsti sono oltre 300, dei
quali il 30% provenienti da 14 Paesi esteri. Sicurtech Expo è indirizzata in
modo specifico a tutti i soggetti che hanno problemi di sicurezza nella più
ampia accezione del termine, dagli utenti professionali ai responsabili di
organizzazioni pubbliche e private nei settori dell'industria - dalle grandi
alle piccole e medie imprese manifatturiere - dei servizi, della sanità e della
protezione civile. A dimostrazione dell'interesse e dell'importanza che
Sicuretech Expo riscuote a livello internazionale, c'è da registrare
l'incremento della partecipazione di delegazioni estere e missioni ICE: sono
presenti Brasile, Bulgaria, Cina, Giordania, Libano, Russia, Singapore, Turchia,
Tunisia, Ucraina e Ungheria. La manifestazione è promossa da Anima (Federazione
italiana delle Associazioni dell'Industria Meccanica Varia ed Affine), per conto
di Assosic (Associazione Italiana Fabbricanti e Commercianti Prodotti
Antinfortunistici), Ciadi (Unione Costruttori Impianti ed Apparecchiature di
Insonorizzazione), Uman (Unione Costruttori Materiali Antincendio) in
collaborazione con Aias Associazione Italiana fra Addetti alla Sicurezza,
Associazione Ambiente e Lavoro, Fiera Milano e Ice Istituto per il Commercio con
l'Estero. Nella convinzione che occorre intensificare il più possibile l'opera
di formazione e informazione atta a prevenire i diversi rischi, Sicuretech Expo,
oltre a rappresentare una vetrina tecnologica di primissimo livello, offre ai
visitatori un'occasione unica di aggiornamento: durante i 4 giorni della
Rassegna è infatti previsto un fitto calendario di convegni, seminari e
workshop su tematiche di grande attualità, quali donna-salute-lavoro, 626 e
nuovi strumenti per l'informazione e la formazione, l'importanza dell'Ecolabel
per i Dpi, uso dei dispositivi di protezione individuale in sanità e nella
gestione dei rifiuti pericolosi, agenti chimici e protezione delle vie
respiratorie, nuova prevenzione degli incendi, manutenzione degli impianti
antincendio, protezione civile, agenti cancerogeni e fumo passivo. E' prevista
la partecipazione di alcuni tra i massimi esperti italiani e internazionali.
Milano nell'occasione è anche capitale della difesa ambientale:
contemporaneamente a Sicurtech Expo si svolge la 9° edizione di Tau Expo,
Mostra Convegno Internazionale delle Tecnologie e dei Servizi per l'Ambiente,
promossa da Anima. www.fieremostre.it Ulteriori informazioni sulle mostre e sul
programma dei convegni si possono facilmente ottenere consultando il sito www.fieremostre.it
"VINUM LOCI " PRESENTATO A
MILANO........MA LA
CAPITALE ITALIANA DEI VITIGNI ANTICHI E AUTOCTONI È GORIZIA.
Milano, 28 febbraio 2003 - "Insieme per salvare un patrimonio dimenticato e
preziosissimo". Questa è l'idea fondamentale, si potrebbe dire il motto
del Comitato "Vinum Loci" presentatosi oggi al Circolo della Stampa di
Milano per illustrare finalità che lo ispirano e azioni che intende
intraprendere per coinvolgere stampa, Istituzioni e tutti noi. L'autoctono è un
valore. I vitigni autoctoni e antichi sono infatti alcuni tra i più preziosi
gioielli del mondo enologico italiano: circa 350 sono quelli già conosciuti e
catalogati, ma si stima che ne esistano oltre un migliaio. Sempre più rari e
dimenticati, vitigni e vini autoctoni e antichi da oggi hanno un paladino, il
Comitato "Vinum Loci", recentemente costituitosi a Gorizia, che vede
come soci fondatori: Gorizia Fiere (che da due anni organizza l'omonima rassegna
nazionale, "Vinum Loci", dedicata ai vini autoctoni), l'Associazione
Nazionale Città del Vino, Slow Food, il Movimento Turismo del Vino, il
Dipartimento di Produzione Vegetale della Facoltà di Agraria dell'Università
degli Studi di Milano, la Facoltà di Agraria dell'Università degli Studi di
Udine, il Gastronauta, Club Papillon, Pro-Vites, l'Ersa-Agenzia Regionale per lo
Sviluppo Rurale del Friuli Venezia Giulia. Presidente del Comitato è stato
nominato il dottor Paolo Benvenuti (direttore generale dell'Associazione
Nazionale Città del Vino), Presidente della Commissione tecnico-scientifica il
professor Attilio Scienza (Docente ordinario di Viticoltura dell'Università
degli Studi di Milano), Segretario Generale Maurizio Tripani (direttore Gorizia
Fiere). L'iniziativa è sostenuta da uno degli Isituti più fortemente impegnati
nel mondo agricolo e nella realtà friulana, la Banca Popolare Friuladria -
Gruppo Intesa. "Le finalità che il Comitato Vinum Loci si è preposto sono
quelle di promuovere la ricerca scientifica e la conoscenza dei vitigni antichi
e autoctoni italiani, in modo da poter pubblicare i risultati di questi studi in
schede che, salvando vitigni antichi e vini autoctoni dall'oblio o quanto meno
dall'anonimato, ricostruiranno la mappa dell'immenso patrimonio vitivinicolo
nazionale - spiega Maurizio Tripani, Segretario Generale del Comitato - Un
progetto inedito che, unendo mondo della ricerca scientifica alla produzione
(sono infatti i produttori stessi ad essere i primi custodi di questa
biodiversità), esporterà storia, vino e territorio italiani nel mondo".
Infolink: www.goriziafiere.it
PROGETTO DI VALORIZZAZIONE DEI VINI E VITIGNI ANTICHI ED
AUTOCTONI ITALIANI
Milano, 28 febbraio 2003 - I promotori della ricerca (Gorizia Fiere,
Associazione Nazionale Città del Vino, Slow Food, Movimento Turismo Vino,
Dipartimento di Produzione Vegetale della Facoltà di Agraria dell'Università
degli Studi di Milano, Facoltà di Agraria delliUniversità degli Studi di
Udine, Il Gastronauta, Club Papillon, Pro- Vites, Ersa-Agenzia Regionale per 10
Sviluppo Rurale del Friuli Venezia Giulia) con il sostegno della Banca
FriulAdria -Gruppo Bancaintesa si sono posti l'obiettivo di individuare, per il
tramite dei Comuni aderenti all' Associazione Nazionale Città del Vino, le
varietà autoctone esistenti sul territorio ed a rischio di estinzione, al fine
di salvaguardare la biodiversità della piattaforma ampelografica italiana
individuando in essa le varietà caratterizzate dal più alto potenziale
qualitativo. Ciò è importante non solo dal punto di vista scientifico, ma è
anche nell'interesse delle aziende partecipanti, riunite nell ' Associazione Pro
Vites, le quali si prefiggono di diversificare la propria produzione, con I'
obiettivo di distinguersi anche sul mercato con una valida proposta commerciale
basata sull 'utilizzo dei migliori vitigni emergenti dal progetto. Il progetto
si articola nelle seguenti fasi: 1. Invio e raccolta del questionario ( a cura
dell 'Associazione Città del Vino ) ; 2. Analisi dei questionari e
individuazione delle varietà interessanti (a cura del Di.Pro. Ve.); 3.
Individuazione delle aziende interessate ad adottare le varietà individuate (a
cura di Pro Vites); 4. Caratterizzazione ampelografica e molecolare delle varietà
individuate (a cura del Di.Pro. Ve.); 5. Sperimentazione agronomica nei campi
collezione allestiti nelle Città del Vino e presso le aziende custodi (a cura
del Di. Pro. Ve.); 6. Sperimentazione enologica attraverso microvinijicazioni
delle uve delle collezioni presso le aziende custodi (a cura del Di.Pro. Ve.);
7. Fase produttiva a cura delle aziende custodi associate a Pro Vites 8.
Commercializzazione dei prodotti da parte delle aziende; Tutte le fasi sopra
indicate saranno accompagnate da un ' attività di comunicazione curata
direttamente o indirettamente da tutti i soggetti coinvolti, con particolare
impegno nella fase di sperimentazione e commercializzazione, alla quale saranno
affiancate una serie di iniziative di supporto, che consentiranno di comunicare
a diversi pubblici (stampa, produttori, operatori commerciali, enti locali,
consumatori, ecc.) i risultati raggiunti.
VA IN SCENA IL DESIGN QUATTRORUOTE RIPORTA ALLA RIBALTA
IL "BELLO" DELLO STILE DELL'AUTO
Milano, 28 febbraio 2003 - In concomitanza con la consegna dei premi del
concorso "Le auto che preferisco", la rivista Quattroruote organizza
una rassegna di prototipi, aperta al pubblico e gratuita, che si terrà a Milano
dal 27 febbraio al 2 marzo in Piazza degli Affari, nello spazio antistante
Palazzo Mezzanotte. Dalle 9.30 alle 18.30 sarà possibile visitare gratuitamente
l'esposizione di alcuni tra gli studi più belli di stilisti italiani,
rappresentativi delle più recenti tendenze in fatto di design automobilistico.
Modelli come l'Alfa Romeo "Brera" e la Bugatti 4 porte di Giugiaro, la
Ferrari "Rossa" di Pininfarina, la Citroèn "Pluriel"
dell'italiano Coco, l'Aston Martin di Zagato e altri ancora. Quattroruote si è
fatta promotrice di questa iniziativa per rilanciare il ruolo di Milano come una
delle capitali mondiali dei design, anche in campo automobilistico.
REFERENDUM "LE AUTO CHE PREFERISCO 2003" LE
VINCITRICI NELLE DIECI CATEGORIE
Milano, 28 febbraio 2003 - Il referendum Le auto che preferisco, promosso
contemporaneamente in quattordici Paesi europei, è giunto alla decima edizione.
All'iniziativa hanno partecipato 60.426 lettori, compilando la cartolina
allegata al numero di ottobre 2002 della rivista o disponibile sul sito Internet
www.quattroruote.it in formato elettronico. Il profilo dei partecipanti è
caratterizzato da un'età media di 40 anni, con una prevalenza geografica del
Nord Ovest d'Italia (34,1%) e una percorrenza media annuale di 21.300 km;
lettori abituali di Quattroruote (il 60%), sono proprietari di un'auto con
potenza media di 93 CV, acquistata perlopiù nel 1998, che verrà probabilmente
sostituita entro quest'anno (nei 49,7% dei casi). Quanto ai risultati, la
categoria "citycar" ha visto affermarsi per il terzo anno consecutivo
la Mini; seconda vittoria consecutiva per la Citroèn "C3" tra le
"piccole", mentre l'Alfa Romeo "147" ha colto il terzo
alloro tra le "medio-piccole". L'Audi "A4" replica il
successo dei 2002 tra le "medie", mentre la Mercedes "classe
E" s'impone per la prima volta tra le "mediograndi". Conferma tra
le "ammiraglie" per la Bmw "serie 7", mentre tra le
"sportive" raccoglie subito l'entusiasmo degli appassionati la nuova
Ferrari Enzo. Ancora, un successo, come lo scorso anno, per la Mercedes
"SL" tra le "cabrio", mentre nella categoria
"fuoristrada" la Bmw "X5" si conferma regina per la terza
edizione consecutiva. Infine, non conosce soste il fenomeno C hrysler "Voyager":
ormai d a otto anni ininterrottamente questo modello si afferma tra le "monovolume".
"LA NOVITÀ DELL'ANNO" LA GIURIA POPOLARE DI
QUATTRORUOTE HA SCELTO LA CITROÉN "C3"
Milano, 28 febbraio 2003 - Anche quest'anno Quattroruote ha chiesto ai propri
lettori di designare la novità più significativa in una rosa di dieci
candidate selezionate dalla redazione escludendo i modelli destinati, per le
proprie caratteristiche, a un pubblico di nicchia. L'iniziativa è giunta
quest'anno alla quarta edizione. Il referendum ha visto partecipare ben 216.737
elettori (contro i 149.700 dello scorso anno), che hanno espresso le proprie
preferenze telefonicamente utilizzando i codici numerici riportati su una
cartolina inserita nelle copie della rivista dei mesi di novembre e dicembre
2002. Questo dato, con la sua ampiezza, rende il referendum di Quattroruote
davvero unico nel suo genere. Vincitrice assoluta è risultata la Citroén
"C3" che, con 42.830 preferenze, ha superato la Renault "Mégane"
e I a Lancia "Thesis". Scelte che confermano l'attenzione posta dagli
appassionati sul design delle vetture, premiato quando appare particolarmente
riuscito o, perlomeno, profondamente innovativo. La classifica finale del
concorso La novità dell'anno 2002 è stata pertanto la seguente: Modello Voti 1
° Citroén "C3" 42.830 2° Renault "Mégane" 39.206 3°
Lancia "Thesis" 35.694 4° Volvo "XC 90" 22.164 50 Fiat
"Stilo Multiwagon" 20.878 6° Nissan "Micra" 20.235 7°
Peugeot "206 S.W". 12.880 8° Ford "Fiesta/Fusion" 12.439 9°
Skoda "Superb" 5.658 10° Opel "Vectra" 4.753
ARTE CONTEMPORANEA: ALLO STORE HOUSE DI
SANT'ANGELO
LODIGIANO LE OPERE DELL'ARTISTA DANIELA MONACI
Sant'Angelo Lodigiano 28 febbraio 2003 - Dal 13 marzo al 9 aprile prossimi,
Store House di Sant'Angelo Lodigiano (via Trento c/o Centro Commerciale "Il
Castello") esporrà nei suoi 1000 mq le opere di Daniela Monaci, artista
che lavora essenzialmente con il mezzo fotografico utilizzando, per particolari
interventi installativi, anche strumenti diversi tra cui polvere di colore,
piante, creta, stoffe e video. La mostra, voluta dal management Store House
quale primo evento culturale rivolto al territorio, è organizzata in
collaborazione con la Galleria d'arte Il Segno di Roma ed è patrocinata dal
Comune di Sant'Angelo Lodigiano. Nello spazio Store House, tra gli elementi
d'arredo artigianali provenienti da varie parti del mondo, le lampade high tech
in metallo, le lanterne in latta, le opere fotografiche rielaborate al computer
e stampate su forex e legno della Monaci saranno un inusuale sfondo ai capi in
vendita. Saranno esposte opere rappresentative dei diversi cicli dell'artista
definiti ognuno da una diversa componente cromatica: il ciclo blu notturno, il
ciclo in grigio luminoso e chiarissimo (in cui la foto originaria sembra
trasformarsi in delicata grafite), il ciclo in nero e alcuni lavori, più
recenti, di paesaggi e piccole sculture. L'arte contemporanea scopre così nuove
ambientazioni. "Per cercare di avvicinarci sempre meglio alle esigenze dei
clienti - ha dichiarato Giuseppe Rusconi amministratore delegato di Store House
- è importante qualificare anche culturalmente le nostre offerte commerciali:
esporre opere d'arte in un luogo "consacrato" alla vendita di prodotti
d'abbigliamento vuole proprio essere il primo passo di una sperimentazione
finalizzata a creare nuovi e originali ambiti di aggregazione sociale e
culturale." "Accogliamo sempre volentieri le iniziative orientate a
qualificare la vita del nostro territorio" ha dichiarato Giuseppe Carlin,
Sindaco di S. Angelo Lodigiano. "Ci è sembrata interessante, in questo
caso, una proposta tesa ad avvicinare l'arte ad un momento di aggregazione per
eccellenza, quello degli acquisti. Una proposta che coincide con la volontà
dell'Amministrazione di favorire e promuovere la collaborazione pubblico-
privato, soprattutto per eventi culturali e innovativi rivolti al
territorio." Specializzato nello sportswear, Store House propone capi delle
più note case internazionali del settore, rispondendo alle esigenze di un nuovo
tipo di consumatore-compratore che ama ricercare il pezzo unico, speciale,
sempre tenendo al miglior rapporto qualità/prezzo. Store House è, oltre a
Sant'Angelo Lodigiano via Trento presso il Centro Commerciale "Il
Castello" (Lo), anche a Monselice (Pd) in via Rovigana 13/b, a San Marino
in via Settembre 3, località Ponte Mellini Serravalle, a Biella presso il Fifty
Factory Store. Prossimamente inaugurazione dei nuovi negozi di Riva del Garda
presso il Centro Commerciale Sarche, via Garda 1 a Sarche e di Meda presso il
Full & Fifty Factory Store in Via Indipendenza 97/99.
INAUGURATA PRESSO LA GALLERIA FARSETTIARTE DI MILANO LA
MOSTRA PERSONALE DI MASSIMO BARZAGLI
Milano, 28 febbraio 2003 - Massimo Barzagli presenta un nuovo ciclo di lavori
presso la Galleria Farsetti di Milano. Sono esposte sette grandi tele e
un'installazione realizzata all'esterno della galleria. L'artista toscano ha
anche scelto di esporre all'interno della sua mostra un'opera di Pablo Picasso.
Da sempre Massimo Barzagli si dedica alla pittura, anche se in certe occasioni
ha realizzato sculture, installazioni e video. Per Barzagli la tela del quadro
rappresenta la superficie su cui inscenare il corpo-a-corpo tra realtà e
pittura, tra vita e arte. I soggetti dei suoi quadri sono classici: la figura
umana, quella animale, la natura, gli alberi, foglie, fiori. La tecnica che usa
per dipingere non è però quella tradizionale: Barzagli non imita la natura,
piuttosto sfida la natura delle cose e dell'immagine. Egli riproduce l'immagine
delle cose attraverso la traccia che queste lasciano sulla tela: una traccia
piena di materia, di grumi, di pasta pittorica. Questa traccia è piuttosto
un'impronta: l'impronta di qualcosa e non il suo segno. Qualcosa di reale, perché
Barzagli dipinge realmente i suoi soggetti: lavorando su di essi prima che
questi diventino immagine. Per meglio capire come agisce l'artista è opportuno
descrivere i tempi dell'azione. Primariamente spalma del colore sul corpo della
modella, successivamente stende la tela su di essa facendo in modo che il corpo
colorato lasci l'impronta sulla superficie del quadro. In altri termini,
Barzagli dipinge due volte: la prima sul modello che ha scelto come soggetto e
la seconda sulla tela, su cui il modello dipinto lascia un'impronta staccandola
da sé, partorendo a partire dalla propria impronta un'altra immagine da quella
reale. L'impronta in questo caso preleva e riporta, sdoppia e capovolge, ricalca
e stravolge. L'impronta sembra funzionare all'opposto dello specchio, che, come
sappiamo, viene usato da sempre per alludere alla pittura come arte imitativa.
Il quadro non nasce, per Barzagli, allo scopo di rappresentare o riprodurre il
visibile, ma per organizzare un'altra spazialità o realtà, una diversa
epifania del reale. La pittura si riproduce attraverso una serie di scarti:
copre e imprime, sdoppia e distacca; tanto più produce se stessa, la propria
materialità informe di sostanza colorata, tanto più si dà come impronta
deflagrata. Se il risultato somiglia a un quadro realista è attraverso un
tradimento figurativo: quest'immagine, di forma inorganica, si presenta anche
come sindone "dissomigliante": Nei quadri di Barzagli, insomma, c'è
sempre uno scarto sostanziale tra l'immagine di una cosa e la sua impronta, tra
un certo modo d'essere delle cose e un altro. Qui la realtà appare fluttuante,
sospesa tra pura materialità e assoluta immaterialità: la pittura è immagine
corposa, spessa come pelle, e superficie, colore, spazio e profondità, un mondo
al culmine della vita sul punto di trovare una forma perenne. Nei nuovi lavori
il corpo femminile galleggia all'interno di spazi domestici, soggiorni, camere,
sale arredate con gusti differenti. Mentre la figura nasce dal contatto diretto
del soggetto impregnato di colore con la superficie della tela, che è stata
usata come fosse un sudario, l'immagine dell' "interno borghese",
dentro cui sembra galleggiare il corpo, nasce dalla riproduzione tecnica di
fotografie recuperate da riviste di settore. Si viene a produrre di nuovo uno
sdoppiamento e un distacco: del fondo della figura, dell'impronta della
riproduzione, del colore dalla superficie. Distacco e tradimento dell'inorganico
dal meccanico, un dialogo tra pittura e realtà risolto tutto a favore della
vita e dell'arte. "Massimo Barzagli - Mostra Personale" - Milano,
Farsettiarte, portichetto di Via Manzoni, angolo via Spiga. Fino al 25 marzo
2003. Mostra organizzata da Farsettiarte . Orari: tutti i giorni 10 - 19; chiuso
domenica e lunedì mattina. Ingresso libero. Catalogo in galleria. Per
informazioni tel. 02.794274 Sito Internet: www.farsettiarte.it
FERRONI, LA DISPERATA STRATEGIA DEL SILENZIO UNA MOSTRA
ALLA FONDAZIONE LONGHI CELEBRA LA CONSACRAZIONE DEL GRANDE PITTORE LIVORNESE
Firenze, 28 febbraio 2003 - Scomparso nel 2001 all'età di 74 anni, il livornese
Gianfranco Ferroni è uno dei grandi talenti dell'arte italiana, figura dolente
e appartata, fedele a un'intima consegna della solitudine. Un artista a lungo
ignorato anche dal mercato, tuttavia oggetto in questi anni di una
"riscoperta" appassionata e attenta. La Fondazione Longhi ospita ora
un'importante retrospettiva curata da Mina Gregori ("Gianfranco Ferroni.
Dipinti, disegni, incisioni, fotografie") in programma dal 28 febbraio al
23 marzo nella sede di Firenze (Via Benedetto Fortini 30, Tel. 055.6580794,
orario martedì - venerdì 11-17; sabato e domenica 11-19, ingresso libero).
Sono oltre 50 tra dipinti e disegni (22), incisioni (15), fotografie (15).
L'esposizione è promossa dalla Fondazione Longhi e da Firenze Mostre, che
curano anche l'organizzazione, dal Comune di Firenze e dall'Ente Cassa di
Risparmio di Firenze. Preziosa la collaborazione della Galleria Ceribelli di
Bergamo. Il catalogo è di Lubrina Editore. La mostra ospiterà anche proiezioni
del film La Notte che si sposta - Gianfranco Ferroni che Elisabetta Sgarbi ha
girato sulla vita dell'artista. Trapiantato a Tradate, nell' hinterland milanese
dove il padre, ingegnere, lavorava, Ferroni visse un'adolescenza difficile: la
guerra, i contrasti con la famiglia e una voglia di fuggire di casa dalla quale
si lasciò spesso vincere per correre a Brera a discutere con i pittori di
Picasso, Klee, Kandiskij. Sono gli ispiratori delle sue prime opere, presto
travolti da un'ondata realista quando nel 1947 Ferroni si iscrive al partito
comunista. Ferroni dipinge il proletariato al lavoro, le mondine nelle risaie
tra zanzare e fango, sempre però a disagio, sentendosi a disagio ("Loro a
lavorare", scrive, "io a fare il mio disegnino"). Nel '56 i fatti
d'Ungheria lo convincono a stracciare la tessera del partito. Saranno anni duri
e squattrinati al bar Jamaica insieme ai Vaglieri, Romagnoni, Banchieri, i
pittori del realismo esistenziale, gli anni dei caotici studi di Porta Volta e
via Garibaldi dove Ferroni dipinge ascoltando jazz e poesie di Lorca. Suona il
sax (a orecchio), visita mostre, va molto al cinema, legge la nuova narrativa,
discute di tutto. Anni difficili ed eccitanti nella Milano degli anni Cinquanta.
L'evoluzione della sua pittura procede nell'ambito della Nuova Figurazione. Nei
primi anni Settanta, alla Biennale di Venezia aderisce alla protesta degli
studenti e viene caricato dalla polizia. E' il trauma che lo segna e che lo
affranca. Da quel momento rinuncia a qualsiasi ideologia. Dice: "Sono
diventato ateo in tutti i sensi". La svolta contagia la pittura. Ora per
Ferroni non contano che le cose che lo circondano nel suo studio: ritrae la
giacca appesa, il tavolo, il letto disfatto, una tazza, i bicchieri. Si chiude
in se stesso, la ricerca diventa solitaria e assillante. Gli ultimi pensieri di
Ferroni sono rivolti alla luce e allo spazio, cui affida il compito proprio
dell'artista di superare il caos e la speranza di un nuovo messaggio. Diventa
meticoloso e maniacale. Scrive: "arrivo addirittura alla follia di voler
spiegare puntino per puntino, microcosmo per microcosmo persino la polvere, che
è importante quanto un universo". Roberto Tassi lo paragona a Morandi:
"una pazienza, solitaria, tenace e disperata, di perseguire l'immagine
tratto per tratto, segno per segno, con minuzia, con precisione, con lentezza,
con silenzio". Una visione dalla quale Ferroni non si distaccherà che con
la morte
NAKIS PANAYOTIDIS VIAGGIANDO LA LUCE LOGGIA DEGLI ABATI 8
MARZO 2003-21 APRILE 2003
Genova, 28 febbraio 2003 - Nell'ambito delle manifestazioni che vedranno Genova
Capitale Europea della Cultura nel 2004, il Comune di Genova e Fondazione
Festival sempre più impegnati a promuovere attività artistiche e culturali
presentano a Palazzo Ducale una mostra personale di Nakis Panayotidis, che verrà
inaugurata dal Commissario Europeo della Cultura Viviane Reding e sarà
visitabile dall'8 marzo al 21 aprile 2003 nella Loggia degli Abati dove saranno
esposte le opere che l'artista greco di nascita, formatosi a Torino nei primi
anni Settanta nel clima estetico e motivato dell'Arte Povera, ha prodotto dalla
ricerca dell'ultimo decennio. La mostra nasce e si articola sulla tematica del
viaggio come metafora della conoscenza, come condizione nostalgica di un ritorno
a un'origine fisica e metafisica attraverso la rivisitazione del ricordo. Per un
greco, cui il mito assegna una mediterraneità solare, che parte per visitare in
Svizzera la tomba di Bakunin e vi si ferma, un'opera, tra molte altre, come
Itake (1989) non può non ricondurre alla figura del navigatore per antonomasia
Odisseo. La mitologia dei De Chirico e dei Savinio prosegue nella storia di
Panayotidis. L'artista propone una significativa selezione di circa venti opere
che registrano in modo inequivocabile, essendo l'esito di un linguaggio del
presente innestato su un immaginario arcaico, senza facili concessioni allo
Zeitgeist , la trasformazione di un Topos in Utopos di un Chronos in Uchronos.
C'è un viaggio sognato, in ogni lavoro di Panayotidis, che inizia con la
macchina fotografica in esterni per arrivare poi a luoghi reinventati dalla sua
percezione in atelier. Dando spazio alla pratica del dépaysement, l'artista fa
scorrere il fiume Aare di Berna tra le pietre della sua amata Serifos, fa
esalare nei vapori del sole greco i ghiacciai azzurri dell' Oberland bernese.
Negli anni Novanta, una lampadina accesa su fondi di tela catramata illumina
debolmente sagome di tavoli, sedie, letti, ritagliate in lamine di piombo,
ricreando, in modo emotivamente pregnante, con un minimalismo tuttavia di
carattere concettuale, gli ambienti spogli, ma densi di odori e di umori, delle
basse case del Pireo. Nelle sue mega foto-costruzioni sono le sequenze
intermittenti di tubi al neon, vagamente spettrali, che riattivano il vissuto di
vecchie miniere, l'archeologia industriale di fabbriche disattivate, scorci su
fiumi, vedute di città portuali, tra cui Genova, Salonicco, Barcellona,
Marsiglia. Mentre i Gasometri, le Facciate semirivestite in legno di Bernd &
Hilla Becher, negli anni Settanta, avevano un'anima di nebbia e di gelo, dove
vigeva l'equazione idea come idea, al contrario sue opere come Luce-Memoria
(1989-92), Mythos-Architettura (1993), Natura-opera, Materia-architettura
(1994), Ucronia II (1995), pur sottoscrivendo lo stesso mezzo fotografico in
bianco e nero, hanno un'anima di sole e un vissuto di fuoco, dove l'idea è
sempre coniugata al pathos. Gli spazi della Loggia degli Abati, solitamente
destinati alle mostre d'arte contemporanea, risultano essere particolarmente
adatti a rendere il clima reale e il senso metaforico di questi topoi della
mente e della memoria. Come ha rilevato un critico d'arte davanti alle sue
opere, la totale assenza di presenze animate nelle sue mega costruzioni
fotografiche, trova un emblematico rinvio filmico nelle atmosfere dello Stalker
di Tarkovskij e dello Sguardo di Ulisse di Angelopoulos. Opere di Nakis
Panayotidis sono conservate al Kunstmuseum Bern, Berna, nella Hess Collection,
Napa, California, nel Museo d'Arte Contemporanea Fondazione Basile & Elisa
Goulandris, Andros, Grecia, in collezioni private, nella collezione permanente
della Galerie Henze & Ketterer di Wichtrach-Bern. E' in corso di stampa una
monografia a cura dello storico dell'arte e critico Denys Zacharopoulos,
edizioni Acatos, Losanna. In occasione della mostra viene pubblicato un catalogo
bilingue (italiano/inglese), corredato da fotografie a colori delle opere, con
introduzione di Bruno Corà e testi di Hans Christoph von Tavel, Viana Conti. www.palazzoducale.genova.it
FABRIZIO SOLDINI " I GUARDIANI DELLA VIA MALA"
Milano, 28 febbraio 2003 - Inaugura giovedi 13 marzo alle ore 18.30 alla
Fondazione Mudima di Milano "I guardiani della via Mala": una mostra
personale di Fabrizio Soldini, a cura di Philippe Daverio, realizzata in
collaborazione con Pro Helvetia. La mostra documenta gli esiti recenti della
complessa e articolata ricerca del quarantacinquenne artista ticinese che,
partita alla fine degli anni ottanta, giunge fino ai cicli pittorici del
1999-2002. Il percorso di Fabrizio Soldini evidenzia quanto il suo lavoro si sia
in ogni fase distanziato da qualsiasi gruppo o tendenza e come abbia invece
sempre mantenuto il carattere di una ricerca personale e unica non solo nel
panorama artistico italiano. Tra le 40 opere esposte spicca il grande lavoro del
2000 " No space - no time " (230 x 500 cm.), realizzato su telaio
concavo, e il ciclo dello scorso anno delle " Persone ". Sono grandi
figure totemiche in acrilico su cartone alte più di tre metri pensate per
essere collocate nello spazio espositivo come " presenze " o, come
scrive Daverio, " totem venuti da chissà dove che si stagliano con
precisione su fondi vibrati da schizzi di materia colorata".Fabrizio
Soldini configura l'opera come il risultato di un intreccio stilistico capace di
trattenere dentro di sé cifra astratta e potenzialità figurativa, gestualità
liberatoria e rigore progettuale. La tela diviene per l'artista lo spazio
scenico per ambientare il suo mondo personalissimo fatto di idoli arcani, lemuri
sogghignanti, presenze inquietanti tra l'onirico e l'orrifico. I suoi
riferimenti spaziano dalla tradizione "alta" della pittura, da Max
Ernst a Wilfredo Lam, alla cultura "bassa" da Alien a Isaac Asimov,
fino alla generazione "on the road". I guardiani della via Mala sono
"eroi [...] scesi dalla roccia per cavalcare motociclette cromate sulle
strade diritte dell'Arizona" ( Daverio ) .La mostra si avvale di un
catalogo con scritti di Philippe Daverio, Gianluca Ranzi e Dalmazio ambrosiani.
Fabrizio Soldini vive e lavora a Novazzano, Svizzera. Dopo essersi diplomato
all'Istituto Magistrale a Lugano (giugno 1979), frequenta i corsi di pittura
presso l'Accademia di Belle Arti di Brera a Milano, laureandosi con la tesi: Il
gesto protagonista nell'Action Painting. Diversi viaggi di studio in Europa, nel
Nord America (West Coast, riserve indiane Navajo in Arizona, New York, Los
Angeles,...) la musica "Black Sound", la cultura "on the
road", la letteratura classica esistenzialista, le filosofie religiose
orientali, hanno contribuito alla formazione della sua cultura estetica ed
artistica. via Tadino 26 Milano Inaugurazione giovedì 13 marzo ore 18.30 -mail:
mudima@libero.it
CARNEVAL DINNER PARTY! IL CAFE DELLA ROTONDA IN
COLLABORAZIONE CON IL PINETA PRESENTA " AU CIRQUE DU SOLEIL"
Milano Marittima, 28 febbraio 2003 - " Au cirque du soleil è uno dei più
famosi spettacoli del mondo. Negli anni ha avuto un tale successo che é
divenuto una vera e propria produzione di diversi spettacoli oggi rappresentati
in tutto il mondo da Parigi Londra a New York a Sidney. In particolare la
produzione più famosa Alegreia e uno spettacolo tutto realizzato con cloun.
Cloun chic sarà anche la serata del Cafe della Rotonda che propone un classico
menu di carnevale: misticanza con vinegrette alla senape e prosciutto dei paesi
bassi al dry; festoni all'uovo con coriandoli di verdure e vellutata al
formaggio di fossa di sogliano; manzo scaloppato in salsa al chianti con verdure
brasate al guanciale croccante; dolci tipici carnevaleschi: castagnole,
chiacchere e sfrappole ciambelle e tortelli dolci abbinato ai seguenti vini:
verdillo dei castelli di jesi 2001 mancinelli rosso di puglia 2001 tormaresca;
vinsanto toscano. E gradito il costume circense!. I posti disponibili sono 45.
Per prenotazioni Tel. 0544/994468 & 335/6355650
LA GIORNATA: DERYZEMLYA E BIELORUSSE PROTAGONISTE
L'UCRAINO, GIÀ PROTAGONISTA ALL'UNIVERSIADE, VINCE LA 12.5 KM MASCHILE. IVANOVA
E ZUBRILOVA DOMINANO LA 10 KM FEMMINILE
Forni Avoltri, 28 febbraio 2003 Continua lo show ai Campionati europei di
biathlon in programma a Forni Avoltri (Ud) dal 25 febbraio fino al 2 marzo.
Sotto un caldo sole si sono disputate oggi, nell'Arena del Centro biathlon di
Piani di Luzza, le prove ad Inseguimento (12.5 km uomini, 10 km donne). In campo
maschile lo spettacolo lo hanno regalato, in particolar modo, due atleti,
l'ucraino Andrij Deryzemlya e il bielorusso Vladimir Dratchev: il primo ha vinto
la prova partendo dalla dodicesima posizione, a 42" dalla vetta, accumulati
dopo la Sprint di ieri. Il secondo ha conquistato la medaglia di bronzo (a
24"6) nonostante ben sei errori al tiro. La medaglia d'argento è andata al
norvegese Alexander Oz (a 7"1) protagonista di una gara con poche
sbavature. Piani di Luzza si conferma così un percorso tutto d'oro per
Deryzemlya, che all'Universiade di Tarvisio 2003 vinse le prove Sprint e Mass
Start (oltre ad ottenere il terzo posto nell'Inseguimento). Il primo degli
italiani è stato Devis Da Canal (a 2'40"3) diciannovesimo.<br> La
gara femminile, sulla distanza di 10 km, è stata dominata dalla Bielorussia
capace di aggiudicarsi sia l'oro che l'argento. Katsiaryna Ivanova con il tempo
di 35'57"3 è arrivata prima, precedendo la connazionale Olga Zubrilova a
54"2 (vincitrice di 18 gare in Coppa del Mondo e 4 medaglie d'oro ai
Mondiali) risalita dalla quattordicesima posizione. La medaglia di bronzo, la
prima nelle prove Seniores per il team tedesco, è andata a Ina Menzei (a
1'05"7). Delusione nel clan azzurro capace di ottenere solo il 23.o posto
con Siegrid Pallhuber (a 5'53"28).
IL CONI REGIONALE IN VISITA AL CENTRO BIATHLON
Forni Avoltri, 28 febbraio 2003 - Lo spettacolo che stanno regalando i
Campionati europei di biathlon hanno catturato l'attenzione anche del presidente
del Coni regionale Emilio Felluga, che dopo aver premiato le protagoniste della
gara ad Inseguimento di oggi, ha visitato il moderno Centro biathlon di Piani di
Luzza. "Ho visto nascere questo complesso - ha esordito Felluga - ed
ammirarlo oggi, durante una manifestazione così importante, mi inorgoglisce.
Questa struttura, voluta anche dall'entusiasmo di Fulvio Sluga e Manuele Ferrari
- continua Felluga -, pone il Friuli Venezia Giulia tra le pochissime regioni
d'Italia in grado di ospitare gare di livello internazionale come questi
Campionati europei di biathlon. Gli organizzatori stanno facendo veramente un
buon lavoro". Per il presidente del Coni regionale il rilancio della
Regione e della montagna carnica si può avere anche abbinando lo sport al
turismo. www.tarvisio2003.it
FONDO: SVIZZERA PROTAGONISTA ALLA CONTINENTAL CUP
Tarvisio, 28 febbraio 2003 - Germania e Svizzera si sono divisi i successi nella
seconda e ultima giornata della Coppa Continentale, disputata stamani alla Ski
Arena "Gabriella Paruzzi" di Tarvisio. In particolare la squadra
elvetica ha ottenuto il successo nelle due prove Seniores grazie a Seraina
Mischol (seconda ieri nella Sprint) nella 10 km femminile e al trentatreenne
Wilhelm Aschwanden nella 15 km maschile. La Mischol ha preceduto di 54"5
l'azzurra Harmony Lunardi, che in volata ha prevalso sulla connazionale Cornelia
Porrini. Quello della ventisettenne di Canove (VI) è l'unico podio conquistato
dall'Italia in questa giornata. Da segnalare anche l'ottavo posto di Daniela
Piller, unica esponente del Comitato Fisi del Friuli Venezia Giulia. Non è
partita Stephanie Santer, vittima dell'influenza, come del resto molte altre
atlete presenti a Tarvisio. Nella prova maschile Aschwanden ha battuto alla
Sprint il tedesco René Reisshauer, mentre il connazionale David Romer ha
concluso a 7"1. Quarto, a 17", l'azzurro Valerio Theodule, sesto Klaus
Dordi Mariotti. Nelle prove Juniores la Germania ha ottenuto cinque posti sul
podio su sei: tra le ragazze vince Stefania Wunderle, ieri terza, sulla compagna
Katrin Weeger e sulla slovena Barbara Jezersek. Nei maschi c'è stato il tris
tedesco, con Benjamin Schlott a precedere Steve Ullmann e Matthias Beck. Le
premiazioni sul campo di gara hanno concluso la bella due giorni tarvisiana,
ottimamente organizzata dallo Sci Cai Monte Lussari. www.tarvisio2003.org
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