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2 APRILE 2003
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SECONDO LA COMMISSIONE EUROPEA OCCORRONO
OBIETTIVI POLITICI PIÙ CHIARI PER GARANTIRE LA DIFFUSIONE DELL'E-BUSINESS FRA
LE PMI
Bruxelles, 2 aprile 2003 - La Commissione europea ha adottato una comunicazione
con la quale chiede un riesame delle politiche nazionali e regionali in materia
di e-business a sostegno delle piccole e medie imprese (Pmi). La comunicazione,
adottata dalla Commissione il 28 marzo, esamina gli insegnamenti che è
possibile trarre dall'iniziativa "Go Digital", al fine di promuovere
un utilizzo quanto più efficace possibile delle tecnologie dell'informazione e
della comunicazione (Tic) da parte delle Pmi. Tale documento, inoltre, prende in
considerazione nuove strategie volte ad accelerare il passaggio dall'e-commerce
all'e-business. Commentando la comunicazione, il commissario per le Imprese e la
Società dell'informazione Erkki Liikanen ha affermato che essa sottolinea
l'importanza delle Tic e degli strumenti di e-business nel rafforzare la
competitività delle imprese europee e nell'incrementare la produttività e la
crescita. "[La comunicazione] rappresenta un importante contributo per
accelerare il raggiungimento dell'obiettivo, fissato a Lisbona, di trasformare
l'Europa nell'economia basata sulla conoscenza più competitiva e dinamica al
mondo", ha dichiarato Liikanen. La comunicazione riconosce, tuttavia, le
difficoltà pratiche che le Pmi si trovano ad affrontare in termini di
integrazione delle nuove tecnologie e di adattamento ai nuovi contesti
commerciali. Le politiche, suggerisce la Commissione, dovrebbero aiutare le PMI
a razionalizzare i processi aziendali esistenti attraverso l'utilizzo degli
strumenti di e-business, piuttosto che cercare di stravolgerli completamente. Le
politiche in questo settore, inoltre, dovrebbero promuovere la disponibilità di
strumenti di e-business di facile uso ed aiutare i dirigenti delle Pmi ad
acquisire sufficiente dimestichezza con tali meccanismi, affinché possano
partecipare più agevolmente ai mercati e alle reti di e-business. "Ritengo
che tale comunicazione giunga al momento opportuno, poiché ricorda agli Stati
membri la necessità di spostare il punto focale delle loro politiche e definire
chiari obiettivi e traguardi misurabili, quale efficace meccanismo per valutare
i progressi e l'impatto delle loro strategie di e-business", ha precisato
il Commissario. Proseguendo in questa direzione, il documento chiede alle
autorità di definire obiettivi "SMART" (specifici, misurabili,
ottenibili, realistici e scadenzati). Inoltre, esorta gli Stati membri e le
regioni a promuovere ulteriormente il collegamento in rete delle politiche di
e-business e, in particolare, a diffondere la conoscenza della rete europea di
sostegno alle PMI in questo settore, prevista nell'ambito del piano d'azione
"eEurope 2005"
L'IMPRENDITORIA FEMMINILE È ESSENZIALE
PER LA CRESCITA ECONOMICA: LE CONCLUSIONI DI UN FORUM EUROPEO
Bruxelles, 2 aprile 2003 - Dal forum sull'imprenditorialità femminile, tenutosi
il 28 marzo, è emerso che l'aumento del tasso di creazione d'impresa da parte
delle donne è essenziale per stimolare l'innovazione e l'occupazione in Europa.
Il numero delle imprenditrici nel mondo degli affari è in rapida ascesa, non
solo nei settori in cui le donne sono tradizionalmente presenti, ma anche in
quelli più inconsueti, come l'industria manifatturiera, l'edilizia e i
trasporti. Tuttavia, la percentuale di imprenditrici in Europa è ancora
relativamente bassa rispetto agli Stati Uniti (rispettivamente il 28 e il 35 per
cento). Nel messaggio rivolto al forum, il commissario per le Imprese e la
Società dell'informazione Erkki Liikanen ha affermato: "L'Europa ha
bisogno di un numero maggiore di imprese dinamiche guidate da imprenditrici.
[...] Tutti noi, istituzioni europee, Stati membri, settore privato,
organizzazioni professionali, istituti finanziari e autorità nel settore
dell'istruzione, dobbiamo collaborare alla promozione dell'imprenditorialità
femminile". Nel corso del forum sono stati presentati i risultati del
progetto Best, lanciato nel 2001, volto alla "promozione
dell'imprenditorialità fra le donne". Sebbene a livello nazionale gli
Stati membri abbiano già adottato azioni o misure specifiche a sostegno
dell'imprenditorialità femminile, tale progetto rappresenta il primo tentativo
di avviare un processo di scambio di informazioni o buone prassi fra gli Stati
membri. Tale iniziativa propone una rassegna di 132 misure adottate dalle
amministrazioni nazionali dell'UE e dei paesi dell'Associazione europea di
libero scambio (Efta) che partecipano allo Spazio economico europeo (See). Le
misure adottate promuovono l'imprenditorialità femminile, fornendo un sostegno
soprattutto in materia di avviamento, finanziamento, formazione, mentoring,
informazioni, pareri e consulenze, e collegamento in rete. Fra le 132 misure
elencate, una pubblicazione redatta in seno al progetto promuove 15 casi di
buone prassi in Europa e in altri paesi dell'Ocse (Organizzazione per la
cooperazione e lo sviluppo economico). Tale pubblicazione illustra diverse
azioni, fra cui l'istituzione di alcune agenzie appositamente create per
sostenere le potenziali imprenditrici nella formazione elettronica in materia di
marketing e contabilità, diversi metodi per la fornitura di contributi
finanziari e l'organizzazione di manifestazioni di sensibilizzazione.
PRESENTATI AL CONSIGLIO EUROPEO I PIANI
PER LA CREAZIONE DI UN'AGENZIA EUROPEA PER LA SICUREZZA DELLE INFORMAZIONI
Bruxelles, 2 aprile 2003 - Il Consiglio "Telecomunicazioni" dell'UE ha
risposto positivamente alla presentazione, da parte del commissario per le
Imprese e la Società dell'informazione Erkki Liikanen, dei piani relativi alla
creazione di un'Agenzia europea per la sicurezza delle reti e delle
informazioni. Nel discorso pronunciato il 28 marzo a Bruxelles dinnanzi al
Consiglio, Liikanen ha confermato l'intenzione della Commissione di istituire un
gruppo di lavoro composto da esperti degli Stati membri, al fine di preparare la
creazione dell'agenzia prima della fine del 2003. Il sottosegretario greco ai
Trasporti e alle Comunicazioni Manolis Stratakis ha sottolineato che la
Presidenza greca ritiene prioritaria la creazione di tale agenzia, poiché essa
"contribuirebbe ad instaurare un clima di fiducia fra i cittadini e gli
utenti e favorirebbe l'ulteriore sviluppo del settore delle telecomunicazioni
nell'UE". Durante la riunione, i ministri dell'UE hanno adottato, inoltre,
il programma pluriennale Modinis per il monitoraggio del piano d'azione "eEurope
2005" e hanno scambiato pareri sulla situazione delle comunicazioni
elettroniche in Europa ed in particolare sul quadro normativo, le future
strategie per la banda larga e la diffusione dei servizi e delle applicazioni
mobili di terza generazione. La Presidenza greca ha annunciato l'organizzazione
di tre importanti manifestazioni che consentiranno ai ministri di proseguire le
discussioni. L'11 e il 12 aprile si terrà a Creta una conferenza sul tema
dell'inclusione nell'era digitale (e-inclusion), al quale seguiranno, il 2 e 3
maggio, un incontro ad Atene sull'e-governance ed un convegno sui servizi
sanitari elettronici (e-health), previsto per il 22 e 23 maggio a Bruxelles. I
rappresentanti degli Stati membri hanno discusso, inoltre, i preparativi della
prima fase del vertice mondiale sulla società dell'informazione che si terrà a
Ginevra alla fine del 2003. Nel sottolineare l'importanza di tale
manifestazione, il Commissario ha invitato i Capi di Stato e di governo a
rappresentare l'UE al vertice. Al termine della riunione del Consiglio,
Stratakis e Liikanen hanno tenuto una conferenza stampa congiunta, durante la
quale il Sottosegretario ha affermato: "Stiamo cercando di accelerare i
progressi dell'Europa verso il raggiungimento degli obiettivi fissati a Lisbona.
Il proficuo dialogo odierno ha fornito l'opportunità agli Stati membri di
scambiare opinioni ed esperienze sulle rispettive strategie nazionali e
coordinare le loro azioni ed iniziative [...]"
NASCE IN MACEDONIA L'ESERCITO EUROPEO:
DICHIARAZIONE DEL PRESIDENTE PRODI SULL'AVVIO DELLA MISSIONE IN MACEDONIA
Bruxelles, 2 aprile 2003 - Di seguito la dichiarazione del Presidente della
Commissione Europea in merito alla missione in Macedonia svoltasi il 31 marzo:
"Con l'avvio oggi della missione dell'Unione europea in Macedonia che
rileva quello della Nato, il lungo processo dell'integrazione europea ha
compiuto un altro passo in avanti. Un passo importante che appare schiacciato
sotto il peso della crisi più grave attraversata nel dopoguerra dalle relazioni
intraeuropee, da quelle transatlantiche, dall'architettura delle Nazioni Unite.
Queste drammatiche circostanze fanno sembrare questo passo minore di fronte ai
contrasti che ci travagliano. E' solo un'apparenza che non rende giustizia al
valore e all'importanza della prima missione militare tutta sotto la
responsabilità del pilastro europeo di sicurezza.E' un segno di un'Europa che
continua a crescere malgrado tutto, di quell'Europa che I cittadini dentro e
fuori l'Unione vogliono ma non hanno ancora. E' anche per questo che rivolgo il
mio più caro saluto e augurio a tutto il personale europeo da oggi impegnato in
una missione mirata a garantire pace, stabilità, e a riportare nella regione
balcanica serenità e fiducia nel futuro, aiutando il processo di integrazione
europea. Non vedo modo migliore per impiegare la propria forza militare "
LA RIFORMA FISCALE
Roma, 2 aprile 2003 - L'Aula della Camera dei Deputati, nella seduta del 26
marzo scorso, ha approvato in via definitiva il disegno di legge delega per la
riforma del sistema fiscale statale. La riforma prevede una sostanziale
semplificazione dell'assetto tributario con la riduzione delle varie imposte
oggi esistenti a cinque principali forme di tassazione raccolte in un unico
codice. Abbiamo, per esempio, l'imposta sul reddito (Ire), in sostituzione dell'Irpef,
che ha solo due aliquote: il 23% fino a 100.000 euro e il 33% oltre tale
importo. Per maggiori informazioni: http://www.governo.it/GovernoInforma/Dossier/riforma_fiscale/index.html
GEMINA S.P.A. IL C.D.A. APPROVA IL
PROGETTO DI BILANCIO 2002 BILANCIO CONSOLIDATO IN CONTINUA CRESCITA, RISULTATO
NETTO DI 51 MILIONI DI EURO
Milano, 2 aprile 2003 - Il Consiglio di Amministrazione di Gemina S.p.A. si è
riunito il 27 marzo sotto la Presidenza di Gian Luigi Garrino ed ha esaminato ed
approvato il progetto di Bilancio di esercizio chiuso al 31 dicembre 2002, nonché
il Bilancio consolidato alla stessa data; il Bilancio dell'esercizio chiuso al
31 dicembre 2002 verrà sottoposto all'approvazione dell'Assemblea degli
azionisti, convocata per i giorni 12 e 13 maggio prossimi, rispettivamente in
prima e seconda convocazione. Il Bilancio consolidato di Gruppo chiude con un
utile ante imposte di 69,4 milioni di Euro e un utile netto di 51 milioni di
Euro (risultato netto negativo per 29,2 milioni di Euro al 31 dicembre 2001); il
Bilancio di esercizio chiude con un utile ante imposte di 0,5 milioni di Euro e
un risultato netto negativo di 5,4 milioni di Euro (utile netto di 3,1 milioni
di Euro al 31 dicembre 2001). Come già comunicato in occasione della firma del
contratto e della sua esecuzione avvenuta il 24 marzo scorso, nell'esercizio
2002 è stato portato a compimento, con successo, l'investimento in Aeroporti di
Roma S.p.A. (AdR) che si è concluso con la vendita, con efficacia dal luglio
2002, al gruppo australiano Macquarie del 44,74% di AdR; la cessione ha
comportato un incasso da parte della Leonardo Holding S.A. (42% Gemina) di 480
milioni di Euro, di cui 432 milioni di Euro nel mese di marzo 2003 e 48 milioni
di Euro nell'esercizio 2002. La plusvalenza della cessione di competenza del
gruppo Gemina, registrata nell'esercizio 2002, è di circa 52 milioni di Euro.
Nel corso dell'esercizio 2002 sono state acquistate sul mercato n. 7.744.894
azioni ordinarie Impregilo per una partecipazione complessiva al 31 dicembre
2002 del 21,996% (ad oggi per effetto di successivi acquisti pari al 22,331%) e
n. 2.000.000 di azioni proprie Gemina in attuazione della delibera
dell'assemblea del 10 maggio 2002. Gemina ha altresì continuato l'attività
caratteristica di gestione del portafoglio delle partecipate che operano, con
posizioni significative, nei settori dei trasporti e servizi aeronautici
(Aeroporti di Roma, Elilario Italia e Sitti), delle costruzioni e dei servizi in
concessione (Impregilo), dell'editoria e dei mezzi di comunicazione (HdP) e
dell'energia da fonti rinnovabili (Sistemi di Energia), realizzando efficaci
sinergie tra le diverse società del gruppo ed incrementando l'efficienza
operativa con conseguente riduzione dei costi. Il Bilancio consolidato di Gruppo
che, in ottemperanza alle vigenti disposizioni, comprende il consolidamento
integrale di Elilario Italia, il consolidamento proporzionale del Gruppo
Leonardo-AdR ed il consolidamento con il metodo del patrimonio netto delle
collegate Impregilo, Sistemi di Energia e Sitti, evidenzia nella situazione
economica: un valore della produzione di 270,6 milioni di Euro (265,8 milioni di
Euro nel 2001) ed un margine operativo lordo di 95,2 milioni di Euro (35,2% del
valore della produzione; 85,7 milioni di Euro nel 2001 pari al 32,2%);
ammortamenti ed accantonamenti per 50,3 milioni di Euro, che comprendono
principalmente la quota di ammortamento della concessione degli Aeroporti di
Roma; un reddito operativo di 44,9 milioni di Euro con un incremento del 34,5%
rispetto al 2001, nonostante la modesta crescita del valore della produzione;
l'incidenza del reddito operativo sul valore della produzione è passata dal
12,5% del 2001 al 16,6% del 2002; la copertura degli oneri finanziari è passata
dal 60% del 2001 al 81,2% del 2002; oneri finanziari netti per 55,3 milioni di
Euro derivanti essenzialmente da interessi passivi sull'indebitamento; partite
straordinarie nette positive di 87,3 milioni di Euro composte per 52 milioni di
Euro dalla plusvalenza consolidata da cessione del 44,74% di AdR al gruppo
Macquarie, per 35,9 milioni di Euro dalla proventizzazione di accantonamenti
effettuata a seguito dell'adesione della capogruppo Gemina alla chiusura delle
liti pendenti prevista dalla legge finanziaria 2003, e da altri oneri
straordinari netti per 0,6 milioni di Euro; imposte per 15,7 milioni di Euro,
con un utile netto consolidato di 53,7 milioni di Euro (risultato netto negativo
per 27,4 milioni di Euro nel 2001), con una quota di competenza di Gemina di 51
milioni di Euro (risultato netto negativo per 29,2 milioni di Euro nel 2001).
Nella situazione patrimoniale si evidenzia: un capitale investito totale netto
di 1.621,6 milioni di Euro, di cui 878,7 milioni di Euro costituiti dal residuo
valore della concessione Aeroporti di Roma; un patrimonio netto totale di 623,7
milioni di Euro; una posizione finanziaria netta di 998 milioni di Euro (Euro
1.012 milioni al 31 dicembre 2001), con una riduzione rispetto al 2001 di 14
milioni di Euro per effetto del miglioramento dell'esposizione debitoria
dell'attività aeroportuale (gruppo AdR); tale valore non beneficia ancora
dell'incasso per la vendita della quota di partecipazione di AdR, avvenuto in
data 24 marzo scorso. Il Bilancio dell'esercizio 2002 della capogruppo Gemina
risente del mancato incasso di dividendi da parte di alcune delle società
partecipate, impegnate in programmi di ristrutturazione che preludono al ritorno
alla redditività. L'esercizio evidenzia tuttavia un utile ante imposte di 0,5
milioni di Euro, che tiene conto di partite straordinarie attive per 35,6
milioni di Euro, costituite principalmente dalla proventizzazione, per Euro 35,9
milioni, di fondi accantonati negli esercizi precedenti, effettuata a seguito
dell'adesione alla chiusura delle liti pendenti prevista dalla Legge finanziaria
2003, e di prudenziali svalutazioni di alcune partecipazioni per 27,5 milioni di
Euro che il Consiglio di Amministrazione ha ritenuto di effettuare. Il Bilancio
di esercizio della capogruppo Gemina S.p.A. evidenzia: nella situazione
economica: un margine operativo negativo per 2,4 milioni di Euro (positivo per
6,5 milioni di Euro nel 2001), per effetto della riduzione dei dividendi
incassati dalle società partecipate; oneri finanziari netti per 5,2 milioni di
Euro (2,8 milioni di Euro nel 2001), in aumento per l'accresciuta esposizione
debitoria verso il sistema bancario per gli investimenti effettuati e per il
pagamento di cartelle esattoriali e transazioni; partite straordinarie e
riallineamento dei valori delle partecipazioni per un ammontare nettopositivo di
8,1 milioni di Euro (negativo per 1,6 milioni di Euro nel 2001); la ripresa di
imposte differite attive accertate negli esercizi precedenti derivante dal
diverso trattamento fiscale previsto sui dividendi; nella situazione
patrimoniale: un capitale investito totale netto di 587,8 milioni di Euro; un
patrimonio netto di 530,1 milioni di Euro; una posizione finanziaria netta
negativa per 57,7 milioni di Euro (33 milioni di Euro al 31 dicembre 2001)
costituita quanto ad indebitamento bancario per 355,8 milioni di Euro (308,1
milioni di Euro al 31 dicembre 2001) ed a crediti finanziari verso partecipate
per 298,1 milioni di Euro. Le previsioni economiche per l'esercizio 2003 della
capogruppo Gemina indicano un deciso miglioramento sia di risultato economico,
per l'atteso flusso di dividendi delle partecipate che hanno completato i
programmi di ristrutturazione, che di indebitamento bancario per l'incasso del
prezzo della vendita del 44,74% di AdR. Si stima che il gruppo Gemina, in
assenza di eventi straordinari non prevedibili, possa continuare a conseguire
una crescente redditività operativa ed un risultato economico positivo. E'
inoltre prevista una sostanziale riduzione della posizione finanziaria netta
consolidata per effetto da un lato dei flussi di cassa generati dalla gestione
delle società operative, dall'altro dell'incasso del prezzo della cessione al
gruppo Macquarie del 44,74% di AdR. Il Consiglio di Amministrazione ha altresì
preso atto delle dimissioni dalla carica di Consigliere del Dr. Enrico Bondi e
deliberato di non provvedere alla sua sostituzione; l'assemblea convocata per
l'approvazione del bilancio dovrà pertanto provvedere anche alla integrazione
del Consiglio di Amministrazione, oltre che al rinnovo del Collegio Sindacale, e
deliberare in ordine al rinnovo dell'autorizzazione all'acquisto e
all'alienazione di massime n. 16.000.000 di azioni proprie, anche da destinare
al piano di stock option a favore di amministratori e dirigenti della società.
APPROVATI DAL CDA BENETTON I RISULTATI
DELL'ESERCIZIO 2002 FATTURATO CASUAL IN LINEA CON L'ANNO PRECEDENTE PROPOSTO UN
DIVIDENDO DI 0,35 EURO PER AZIONE
Ponzano, 2 aprile 2003 - Ricavi consolidati pari a 2,0 miliardi di euro, utili
prima delle poste straordinarie a 128 milioni di euro, risultato netto in
perdita per 10 milioni di euro, autofinanziamento stabile a circa 350 milioni di
euro, indebitamento netto in calo a 613 milioni di euro: sono questi i dati
salienti, approvati il 31 marzo dal Consiglio di Amministrazione, con cui il
Gruppo Benetton ha chiuso l'esercizio 2002. All'Assemblea degli Azionisti
(convocata il 12 maggio prossimo) verrà proposta la distribuzione di un
dividendo di 0,35 euro per azione, in pagamento dal 22 maggio, pari a 63,5
milioni di euro complessivi. Nel 2002 la scelta strategica di focalizzare
l'attività Benetton sul core business dell'abbigliamento casual e sportswear ha
portato una profonda riorganizzazione nel comparto dell'attrezzo sportivo, con
l'obiettivo di riportare i marchi Nordica, Prince e Rollerblade a un sostanziale
equilibrio gestionale e avviare il programma per la loro dismissione che si è
concretizzata nel primo trimestre del 2003. Il fatturato 2002 rileva una
sostanziale tenuta del settore dell'abbigliamento e un forte calo del settore
sportivo, con un valore complessivo pari a 2,0 miliardi di euro, contro i 2,1
miliardi registrati nell'esercizio precedente. L'indebolimento del dollaro e
dello yen e il deconsolidamento dell'attività della controllata Color Service
hanno pesato inoltre per circa il 2 per cento del fatturato. Il margine lordo
industriale di Gruppo si attesta a 867 milioni di euro con una incidenza sul
fatturato del 43,6% da 43,3%, risentendo positivamente della continua ricerca
dell'ottimizzazione produttiva, pur in presenza di un'incisiva politica di
prezzi. Il risultato operativo, pari a circa 242,6 milioni di euro, si attesta
al 12,2 % dei ricavi con una riduzione di 1,4 punti percentuali rispetto
all'esercizio precedente dovuto al peso delle spese generali per lo sviluppo
commerciale non ancora assorbite dallo sviluppo potenziale del fatturato. Nel
2002 l'utile consolidato normalizzato (prima delle poste straordinarie) si
attesta a 128 milioni di euro. Sul risultato 2002 hanno pesato componenti
straordinarie e non ricorrenti, legate in particolare alla cessione dei marchi
sportivi, che porta il Gruppo a focalizzarsi sul core business. Di conseguenza
il risultato d'esercizio registra una perdita pari a 10 milioni di euro.
L'equilibrio e la solidità della struttura patrimoniale del Gruppo si
confermano a livelli di assoluto valore, con un indebitamento netto pari a 613
milioni di euro e un patrimonio netto, al 31 dicembre 2002, di 1.141 milioni di
euro, consentendo di mantenere una strategia di particolare attenzione alla
remunerazione degli azionisti, con un pay out ratio del 50 per cento sull'utile
normalizzato. Inoltre il capitale di funzionamento anche nell'esercizio in corso
si è ridotto, a 798 milioni di euro (da 811 milioni nel 2001) grazie ad un
efficace controllo dei flussi gestionali. L'autofinanziamento nell'anno si
attesta a un valore pressoché stabile a circa 350 milioni di euro, non
influenzato dalle poste straordinarie, ed é stato ampiamente in grado di far
fronte agli investimenti che nell'anno sono stati pari a 169 milioni di euro,
finalizzati in particolare all'acquisizione di immobili e aziende commerciali
per sostenere il continuo sviluppo della rete dei negozi. Il 2002 si è chiuso
con un indebitamento di 613 milioni di euro, contro 640 milioni nello scorso
esercizio. Nell'ambito del processo di razionalizzazione e semplificazione della
struttura societaria, il CdA ha approvato il progetto di fusione di tre società
controllate dedicate a prestazioni di servizi a favore del Gruppo che verrà
sottoposta all'approvazione dell'Assemblea Straordinaria che verrà convocata
per il 12 maggio. Il CdA ha infine analizzato le tendenze dell'andamento
gestionale nel 2003. In un contesto economico caratterizzato da una generale
contrazione dei consumi, dal calo delle vendite nel mercato dell'abbigliamento e
dalla debolezza del dollaro, si prevedono per il settore del casual le
performance del 2002, sia in termini di fatturato che di margini. L'utile netto,
rispetto a quello normalizzato del 2002 e' previsto in aumento e l'indebitamento
netto in sensibile riduzione.
NUOVO AMMINISTRATORE DELEGATO BENETTON E'
SILVANO CASSANO E PROVIENE DAI VERTICI DI IMPORTANTI MULTINAZIONALI DEI SERVIZI
Ponzano, 2 aprile 2003, Silvano Cassano sarà il nuovo amministratore delegato
del Gruppo Benetton. Proviene dal settore dei servizi, nell'ambito del quale è
approdato molto rapidamente ai vertici di importanti società multinazionali,
distinguendosi per visione strategica internazionale, apertura all'innovazione,
capacità di creare, motivare e dirigere team di lavoro. Dal 2000 è stato alla
guida di tutto il settore dei servizi finanziari di Fiat Auto, prima come
Amministratore Delegato di Fidis e Presidente di Sava, Savarent e TargaSys, e
successivamente, dal 2002, in qualità di President della Business Unit Consumer
Services occupandosi della loro riorganizzazione, del miglioramento della
redditività e dell'integrazione ottimale con il core business di Fiat. Nato a
Ferrara 46 anni fa, Cassano inizia la sua esperienza professionale presso la
Hertz italiana nel 1978, distinguendosi come miglior venditore. Negli anni
successivi ottiene importanti incarichi presso il quartier generale del gruppo a
New York e presso la consociata di Londra, per poi tornare alla sede italiana
nel 1986, con la qualifica, a soli 30 anni, di direttore commerciale. Dopo
esperienze in American Express, a Roma, e Dial, società di leasing
automobilistico di Barclays Bank in qualità di Amministratore Delegato della
filiale italiana, nel 1990 Cassano è chiamato nuovamente alla Hertz con la
responsabilità del mercato italiano. Grazie ai rilevanti risultati ottenuti
(nel 1997 Hertz Italia è la seconda filiale europea per redditività), Cassano
viene nominato Vice President Operations Europe a Londra, da dove coordina tutte
le operazioni. Dal 1999 è direttore generale Europa e gestisce, in particolare,
il rilancio di Hertz nei mercati inglese e tedesco. Cassano è sposato e ha due
figli. Nel porgere a Cassano le più vive congratulazioni per la nuova nomina,
Luciano Benetton ha sottolineato come l'apporto di una forte squadra manageriale
sia quanto mai fondamentale per l'azienda che focalizzandosi con sempre maggiore
impegno sul core business guarda ad un significativo sviluppo nei prossimi anni.
Cassano assumerà l'incarico dal mese di maggio.
BIVERBANCA: APPROVATO BILANCIO 2002: UTILE
NETTO DI 25 MILIONI DI EURO, RACCOLTA COMPLESSIVA 4.769 MILIONI DI EURO
Milano, 2 aprile 2003 - Si è riunita il 31 marzo sotto la presidenza di Paolo
Lavino l'Assemblea dei soci Biverbanca - Banca Intesa, Fondazione Cassa di
Risparmio di Biella e Fondazione Cassa di Risparmio di Vercelli - che ha
approvato il bilancio 2002. In un quadro di sintesi generale l'esercizio 2002 di
Biverbanca evidenzia: un buon andamento della redditività aziendale, con il
conseguimento di un risultato lordo di gestione di 42,8 milioni di euro e un
utile netto d'esercizio di 25,3 milioni di euro, pari ad un R.O.E. del 13%, che
ha consentito la distribuzione di un dividendo di 0,20 euro per azione. L'utile
dell'esercizio 2002 non è direttamente raffrontabile con quello del 2001 (36,2
milioni) che incorporava i "proventi straordinari" derivanti dalla
cessione di cinque sportelli a Banca Carige (per 22,5 milioni). Al netto dei
proventi straordinari, per entrambi gli esercizi, il risultato di gestione 2002
risulta salito a 19,4 milioni rispetto ai 18 milioni del 2001 (+8%); una
raccolta complessiva amministrata per conto della clientela che ammonta a circa
4.769 milioni di euro, di cui 2.077 milioni di euro di raccolta diretta (+6,7%)
e 2.692 milioni di euro di raccolta indiretta; un favorevole sviluppo degli
impieghi economici che hanno raggiunto la soglia di circa 1.725 milioni di euro
(+6%), con un ulteriore miglioramento della qualità del credito evidenziato da
un rapporto sofferenze/impieghi sceso al 1,35%. Di rilievo la crescita dei mutui
ipotecari che hanno superato i 411 milioni, con uno sviluppo particolarmente
brillante (+35%).La rete operativa di Biverbanca risulta attualmente composta da
96 sportelli. Ad avvenuta approvazione del Bilancio, e per effetto della quota
di utile destinato a rafforzare i mezzi propri, il patrimonio della banca è
salito a 191,4 milioni di euro.
MARIELLA BURANI FASHION GROUP FORTE
CRESCITA DEL FATTURATO CONSOLIDATO PER IL 2002 PARI A 273.9 MILIONI DI EURO
(+23,5% RISPETTO ALL'ANNO PRECEDENTE), DEL MARGINE OPERATIVO LORDO PARI A 32,4
MILIONI DI EURO (+42,3%)
Cavriago, 2 aprile 2003: Il Consiglio di Amministrazione di Mariella Burani
Fashion Group ha approvato il 31 marzo il progetto di bilancio di esercizio e di
bilancio consolidato dell'esercizio 2002. I risultati dell'anno confermano una
forte crescita del fatturato a € 273.9 milioni del 2002 (+23,5%) da € 221.7
milioni del 2001, del Margine Operativo Lordo aumentato a € 32.4 milioni nel
2002(+42.3%) da € 22.8 milioni del 2001, del Reddito Operativo a € 19.9
milioni (+72,9%) da € 11.5 milioni nel 2001, del Reddito della Gestione
Corrente che passa a € 13.7 milioni nel 2002 (+118.6%) da € 6.2 milioni nel
2001 e del risultato netto dell'esercizio pari a € 11.3 milioni con una
crescita del 96,1% rispetto a € 5,8 milioni del 2001. La posizione finanziaria
netta del Gruppo a fine 2002 è stata pari a € 93,8 milioni e riflette
principalmente l'impatto dei costi sostenuti per le acquisizioni nel corso
dell'esercizio. Il Gruppo mantiene per il 2002 un rapporto debt/equity ottimale
di 0,85. Le forte crescita del fatturato e dei risultati operativi del Gruppo
avvenuta nel corso dell'esercizio 2002 è stata determinata da una strategia di
sviluppo concentrata principalmente su: rafforzamento della divisione
abbigliamento, core business del Gruppo, attraverso: o il miglioramento del
servizio al cliente (miglioramento dei tempi di consegna, attenzione al rapporto
qualità/prezzo, maggior enfasi sul product marketing e aumento delle collezioni
flash); o una razionalizzazione dei processi produttivi; o ampliamento della
rete distributiva diretta, con l'apertura di 3 boutiques Mariella Burani e 3
showrooms; continua integrazione e sviluppo della divisione pelletteria che ha
visto crescere la produzione di pelletteria per i principali marchi di
abbigliamento del Gruppo ed ampliare la propria rete distributiva con l'apertura
di 6 boutiques (3 per Braccialini, 2 per Baldinini, una per Sebastian) e 2
showrooms; concentrazione su categorie di prodotto con più ampi margini di
profitto, su mercati geografici con forti tassi di crescita e sui canali
distributivi diretti: o i marchi propri generano oggi oltre l'85% del fatturato
consolidato (vs. 75% del 2001); o i canali distributivi diretti (DOS,
franchising e boutiques multi marca che acquistano direttamente dagli showrooms
del Gruppo) attraverso i quali nel 2002 è stato generato oltre il 58% del
fatturato (vs. il 40% del 2001); o l'export rappresenta il 59% del fatturato
2002 (vs. il 56% del 2001). aumento degli investimenti in comunicazione al fine
di incrementare la riconoscibilità del brand; rafforzamento del management
team; allargamento dell'offerta attraverso nuovi accordi di licenza. La crescita
dimensionale del Gruppo nel 2002 è stata determinata anche da importanti
acquisizioni: Revedi SpA e Revedi SA, operanti nella distribuzione di prodotti
di abbigliamento e pelletteria, per garantire una maggior diversificazione dei
canali ditributivi; Itm SpA, operante nella trasformazione e distribuzione di
tessuti di jersey e seta con l'obiettivo di raggiungere una maggiore
integrazione verticale della catena produttiva ed una riduzione dei costi per
l'approvvigionamento delle materie prime. Inoltre a fine 2002 è stata
effettuata l'acquisizione di Renè Lezard Mode GmbH, società leader in Germania
nel settore dell'abbigliamento donna e uomo di lusso, nell'ambito di una
strategia di rafforzamento dei mercati di riferimento. Il Consiglio di
Amministrazione ha approvato la proposta di distribuire un dividendo unitario di
€ 0,065 per azione con stacco il giorno 19 maggio 2003 e pagamento il 22
maggio 2003. Il dividendo 2002 è in crescita del 18,2% rispetto al dividendo
distribuito nell'esercizio precedente. Tale proposta verrà sottoposta
all'approvazione dell'assemblea ordinaria dei soci che è convocata per il
prossimo 30 aprile 2003 in prima convocazione e l' 8 maggio 2003 in seconda
convocazione. Nel corso dell'esercizio 2003 continua l'opera di integrazione
delle società acquisite, con particolare attenzione allo sviluppo delle
sinergie tra le società del Gruppo sia a livello produttivo che a livello
distributivo. Con riferimento alle ultime acquisizioni realizzate nel 2002 il
processo di integrazione ha già portato ad un primo accordo di produzione di
abbigliamento in pelle tra Enrico Mandelli, società appartenente alla divisione
pelletteria, e Renè Lezard. Sono stati, inoltre, ampliati gli spazi degli
showroom di via Montenapoleone 2 dove è stato recentemente inaugurato il nuovo
showroom di Braccialini. Nel corso del primo trimestre 2003 sono state, inoltre,
aperte 5 nuove boutiques Mariella Burani l'ultima delle quali a Varsavia, un
ampio monomarca di sei vetrine su uno spazio di circa 200 mq. Per il 2003 il
Gruppo continuerà la sua opera di sviluppo e integrazione delle società
acquisite negli ultimi anni sviluppando contemporaneamente la forza dei marchi
principali del Gruppo. I primi risultati della stagione Primavera/Estate 2003 e
quelli relativi al sell in Autunno/Inverno 2003-2004, portano la società ad
attendersi anche per il 2003 una crescita a doppia cifra del fatturato
consolidato con un aumento più che proporzionale del Margine Operativo Lordo.
Il Consiglio di Amministrazione ha inoltre deliberato di proporre alla prossima
assemblea dei soci del 30 aprile 2003 il rinnovo della facoltà di acquisto di
azioni proprie (buy-back) per ulteriori 18 mesi.
I.NET ASSEMBLEA APPROVA BILANCIO : RICAVI PER 57.9
MILIONI DI EURO RISPETTO AI 55.5 MILIONI DI EURO DEL 2001
Milano, 2 aprile 2003 - Si è tenuta il 31 marzo l'Assemblea degli Azionisti di
I.Net S.p.A. che ha, fra l'altro, approvato il Bilancio della Società al 31
dicembre 2002 così come presentato dal Consiglio di Amministrazione. Va
ricordato che i risultati del Gruppo al 31 dicembre 2002, disponibili sul sito
internet di I.Net all'indirizzo http://www.inet.it/italiano/bilanci.html
e già comunicati al mercato il 14 febbraio 2003, evidenziano: ricavi per 57.9
milioni di Euro rispetto ai 55.5 milioni di Euro del 2001, in crescita del 4.2%;
un risultato operativo lordo (Ebitda), pari a 11.1 milioni di Euro e al 19.1%
dei ricavi; un utile netto pari a 0.4 milioni di Euro dopo imposte di competenza
per 0.9 milioni di Euro; una posizione finanziaria netta pari a 75.4 milioni di
Euro. L'Assemblea ha anche deliberato favorevolmente circa le seguenti proposte:
adeguare la riserva legale a un quinto del capitale sociale utilizzando 538.071
Euro della Riserva sovrapprezzo azioni; provvedere alla copertura della perdita
di esercizio pari a 187.258 Euro mediante utilizzo degli utili portati a nuovo
per pari importo; distribuire dividendi per Euro 4.100.000 in ragione di Euro
1.0 al lordo della ritenuta di legge per ognuna delle 4.100.000 azioni ordinarie
da nominali Euro 1.0 mediante utilizzo degli utili portati a nuovo. Il dividendo
di Euro 1.0 per ciascuna azione posseduta, al lordo delle ritenute di legge, darà
diritto a beneficiare di un credito d'imposta pieno nella misura di Euro 0,75
per azione e di un credito di imposta limitato nella misura di Euro 0,25 per
azione. Il dividendo sarà messo in pagamento a partire dall' 8 maggio 2003,
contro stacco della cedola n. 1 in data 5 maggio 2003, presso tutti gli
Intermediari autorizzati aderenti al sistema di gestione accentrata Monte Titoli
S.p.A.. L'Assemblea ha altresì approvato, in sede straordinaria, la modifica
dello statuto sociale necessaria per la variazione del termine di chiusura
dell'esercizio dal 31 dicembre al 31 marzo. Di conseguenza, vi sarà un
esercizio di soli tre mesi che coinciderà con il periodo 1 gennaio - 31 marzo
2003, seguito da esercizi di 12 mesi che decorreranno dal 1 aprile di ogni anno
al 31 marzo dell'anno successivo. Questa decisione accelera ulteriormente il
processo di integrazione con BT Group Plc, azionista di maggioranza di I.Net. In
sede ordinaria, l'Assemblea ha altresì confermato Pier Antonio Ciampicali e
Catherine Hawley quali amministratori della Società a seguito della loro nomina
da parte del Consiglio di Amministrazione, rispettivamente il 14 maggio e il 17
dicembre 2002, in sostituzione di Maurizio Decina e Christopher Bruce, avendo
questi ultimi rassegnato le dimissioni dalla carica di amministratore con
effetto, rispettivamente, a far data dal 24 aprile e 5 novembre 2002. Si precisa
che Maurizio Decina rivestiva la carica di Amministratore Indipendente.
L'attuale composizione del Consiglio di Amministrazione risulta pertanto essere:
1. Prof. Ing. Roberto Galimberti, Presidente del Consiglio di Amministrazione;
2. Prof. Marco Maiocchi, Amministratore Delegato; 3. Sig. Raymond Andrew Palmer; 4. Sig.ra Catherine Hauley;
5. Sig.ra Sally Davis; 6. Sig. Peter
Mackie; 7. Sig.
Giuseppe Quintarelli; nonché, quali Amministratori Indipendenti: 8. Dr. Pier
Antonio Ciampicali; 9. Prof. Marco De Marco. L'attuale composizione del Collegio
Sindacale risulta essere: 1. Dr. Umberto Buzzi, Presidente del Collegio
Sindacale; 2. Dr.
Richard Murphy; 3. Dr. Luca Giovanni Caretta. in veste di Sindaci effettivi,
e 4. Dott. Giuseppe Moretti; 5. Dott. Lucio Giulio Ricci. in veste di Sindaci
supplenti. E' stata, infine, presentata agli Azionisti la relazione annuale
sulla Corporate Governance che descrive il modello di governo societario
adottato da I.NET. La relazione illustra le iniziative portate a termine nel
corso del 2002 al fine di recepire i dettami del Codice di Autodisciplina delle
società quotate. Il testo integrale della relazione annuale è disponibile sul
sito internet di I.NET al seguente indirizzo: http://www.inet.it/italiano/corporategovernance.html
DIGITAL BROS: APPROVATI DAL CONSIGLIO DI
AMMINISTRAZIONE I DATI PREVISIONALI PER L'ANNO 2003 E 2004.FATTURATO CONSOLIDATO
ATTESO NEL PERIODO 1 LUGLIO 2003 - 30 GIUGNO 2004 PARI A 70,466 MILIONI DI EURO
IN CRESCITA DEL 28%..ONLINE GAMING: GRAZIE ALL'ACCORDO CON ARTIFACT, PREVISTI 5
MILIONI DI EURO DI RICAVI NEL SECONDO SEMESTRE DEL PROSSIMO ESERCIZIO 2003/2004
Milano, 2 aprile 2003 - Digital Bros, Gruppo di Digital Entertainment quotato al
Nuovo Mercato della Borsa Italiana incontrerà oggi a Milano, martedì 1 aprile
2003, la comunità finanziaria per presentare i risultati semestrali e le
previsioni 2003-2004. Importanti e positivi gli sviluppi per Digital Bros e le
sue controllate Halifax e Game Network. A livello consolidato previsto un
fatturato nel periodo 1 luglio 2003 - 30 giugno 2004 pari a 70,466 milioni di
Euro in crescita di circa il 28% rispetto ai 55,068 milioni di Euro previsti per
l'esercizio in corso. Stimati in crescita anche tutti gli altri indicatori
economici-finanziari, in particolare l'Ebitda nel periodo 2003/2004 è atteso a
9,212 milioni di Euro in crescita di oltre il 103% rispetto all'anno precedente
ed Ebit in miglioramento di 4 milioni di Euro passando da 2,378 milioni di Euro,
attesi nel periodo 1 luglio 2002 - 30 giugno 2003, a 6,341 milioni di Euro
previsti per l'esercizio successivo. Sempre a livello consolidato importante
crescita anche dell'Ebt nell'anno 1 luglio 2003 - 30 giugno 2004 che si prevede
raggiungerà i 3,662 milioni di Euro rispetto ai 22 mila Euro previsti
nell'esercizio 2002/2003. A livello di capogruppo il fatturato previsto nel
periodo 1 luglio 2003 - 30 giugno 2004 è pari a 60 milioni di Euro in crescita
di circa il 12% rispetto ai 52,905 milioni di Euro previsti per l'anno
precedente. In continuo miglioramento anche gli altri indicatori
economici-finanziari: in particolare previsto per l'anno 1 luglio 2003 - 30
giugno 2004 un Ebt in miglioramento di oltre 80% che raggiunge 3,391 milioni di
Euro.Halifax, impegnata nel settore della distribuzione e localizzazione
(adattamento della lingua e dei testi alla realtà locale) italiana di
videogiochi, continua la sua crescita anche nel 2003 / 2004 con l'obiettivo di
consolidare la propria leadership nel mercato italiano. In particolare Halifax
curerà, nell'ultimo periodo dell'esercizio in corso, il lancio per l'Italia di
attesi best-seller tra i quali Silent Hill che nelle precedenti edizioni ha
venduto oltre 140.000 copie ed X-Men 2 che verrà rilasciato a fine aprile in
concomitanza con il film. Nel corso dell'esercizio 2003 / 2004 è prevista
l'uscita di ulteriori attesissimi videogiochi tra i quali Finding Nemo, in
uscita a novembre 2003, pubblicato dalla Disney-Pixar, Colin McRae 4 e Pro
Evolution Soccer 3. In un'ottica di ottimizzazione dei costi e al fine di
posizionarsi sul mercato europeo con videogiochi di qualità, Digital Bros
inoltre darà nuovo impulso, già nel corso dell'anno 2002/2003, all'attività
di publishing internazionale integrandola nella struttura distributiva del
Gruppo. Tale attività prevede il lancio di 4 o 5 titoli selezionati all'anno
per il mercato console. In tale ottica rientra la recente acquisizione dalla
giapponese Taito dei diritti esclusivi di pubblicazione per il mercato europeo
del simulatore di volo Energy Airforce, unico con licenza ufficiale della
Lockheed Martin. Digital Bros prosegue nel processo di sviluppo delle attività
innovative facenti capo alla controllata Game Network al fine di affermarsi
quale player internazionale di riferimento sul mercato dell'online gaming e
della televisione digitale. Game Network è stata una delle prime società
europee ad operare nel settore dell'online gaming e, grazie all'esperienza
maturata in questi anni, al know how acquisito e allo sviluppo della piattaforma
di cui è proprietaria, si trova in una posizione favorevole in questo
particolare mercato. In tale settore rientra il recente accordo siglato con
Artifact Entertainment per l'acquisizione dei diritti per l'Europa del gioco
online Horizons. Grazie a tale accordo si prevedono 120.000 giocatori paganti già
nel primo semestre dal lancio del prodotto. Nel corso del 2005, si prevede che
si raggiungeranno un massimo di poco inferiore ai 140.000 giocatori paganti un
abbonamento mensile di 12.95 Euro e l'utile ante imposte sarà circa al 15% sul
totale dei ricavi. Game Network è inoltre impegnata nello sviluppo della
propria televisione digitale, l'unico canale interattivo in Europa interamente
dedicato ai videogame e al mondo del multimedia entertainment. Canale televisivo
che ha riscontrato un notevole successo visto i dati rilevati e certificati da
Barb Television per il solo Regno Unito. L'audience media settimanale per Game
Network è di oltre 610.000 telespettatori e testimonia il crescente interesse
del mercato inglese nei confronti di tale canale. E' importante inoltre rilevare
come Game Network ha ricevuto, sempre nel Regno Unito, una media di quasi 5.000
Sms a pagamento al giorno che vengono trasmessi in tempo reale durante la
programmazione televisiva. "Digital Bros rappresenta oggi - ha dichiarato
Raphael Galante, Amministratore Delegato di Digital Bros - un vero e proprio
gruppo internazionale in grado di affiancare ad un'attività in continua
crescita e profitable quale quella svolta da Halifax, dove da anni siamo il
player di riferimento per il mercato italiano, altre attività in cui siamo
first mover che sono determinanti per lo sviluppo ed il successo della società
anche in Europa."
GRUPPO TREVI CAPOGRUPPO IN UTILE PER
630MILA EURO. LA PERDITA A LIVELLO CONSOLIDATO DOVUTA ALLA CONGIUNTURA NEGATIVA
NELLE AMERICHE E ALLE PERDITE DI CAMBIO. BUDGET 2003 IN FORTE CRESCITA
Cesena, 2 aprile 2003: Si è riunito il 31 marzo a Cesena il Consiglio di
Amministrazione del Gruppo Trevia i protagonisti mondiali nel settore
dell'ingegneria del sottosuolo e nella produzione delle macchine per fondazioni
e perforazioni da oltre 45 anni, per l'approvazione del progetto di Bilancio
2002. Per la capogruppo, quotata alla Borsa di Milano, l'anno si è chiuso con
un utile netto di circa 630 mila euro (1,86 milioni di euro nel 2001); il CdA
proporrà all'Assemblea degli azionisti, convocata in via ordinaria il 30 aprile
2003 per l'approvazione del Bilancio, di destinare tale somma a riserva. La
diminuzione del risultato è dovuta essenzialmente all'assenza dei dividendi
dalle società controllate. A livello consolidato il 2002 registra una
diminuzione dei ricavi totali a 340,1 milioni di euro (-2,7% rispetto al 2001)
mentre migliora sensibilmente l'Ebitda3 milioni (8% sui ricavi totali). L'Ebitle
a 4,7 milioni di euro da 2,4 milioni nel 2001. Gli oneri finanziari diminuiscono
di 1,4 milioni di euro. Cala il risultato netto, negativo per 15 milioni (era
negativo per 3,9 milioni di euro nel 2001), e la posizione finanziaria netta,
che passa da -103,1 milioni di euro del 2001 a -118,7 milioni di euro al 31
dicembre 2002. La perdita a livello di Gruppo è dovuta principalmente alla
congiuntura negativa delle Americhe, a 6 milioni di euro di differenze di
cambio, in gran parte legate alla dinamica valutaria dei Paesi dell'America
Latina e alla flessione del dollaro U.S.A. rispetto all'euro. . La consistente
crescita del portafoglio lavori (+37% dai 317,7 milioni al 31 dicembre 2001 ai
435,5 milioni di euro registrati alla chiusura del 2002) è alla base della
fiducia per una ripresa consistente per il 2003 in particolare nel secondo e
terzo trimestre. Il budget già comunicato nel mese di gennaio 2003, e coperto
per il 70% dal portafoglio, è stato adeguato all'attuale andamento della
congiuntura internazionale: un incremento dei ricavi totali del 6% rispetto
all'esercizio precedente per un totale di circa 360 milioni di euro, un
Ebitdarno al 12% dei ricavi totali, e un Ebit 5,3% dei ricavi totali.
OPERAZIONE DI SPIN-OFF IMMOBILIARE PER
BANCA ANTONVENETA
Padova, 2 aprile 2003- Antonventa rende noto che il 31 marzo si è perfezionata,
con effetti dal 1° aprile 2003, l'operazione di scorporo (di seguito
l'"Operazione") del comparto immobiliare della Banca Antonveneta
S.p.A. (di seguito anche la "Banca" o "Banca Antonveneta") e
successivo conferimento in una società, Antonveneta Immobiliare S.p.A. (di
seguito anche "Antonveneta Immobiliare"), interamente posseduta dalla
Banca. L'Operazione, come già in precedenza comunicato, si collega ad un più
ampio progetto di riassetto strategico-organizzativo del Gruppo Bancario Banca
Antonveneta che prevede, tra l'altro, la razionalizzazione della gestione del
patrimonio immobiliare della Banca Antonveneta. L'Operazione descritta non
presenta rischi connessi a potenziali conflitti di interesse con la Antonveneta
Immobiliare, parte correlata alla Banca, come meglio precisato nel successivo
paragrafo "Società interessate all'Operazione". L'Operazione è stata
realizzata mediante aumento di capitale deliberato dall'Antonveneta Immobiliare
per complessivi Euro 698.912.200,00, che è stato sottoscritto e versato per
l'intero dall'unico socio Banca Antonveneta mediante conferimento in natura di
un ramo di azienda (di seguito il "Ramo d'Azienda") costituito dai
seguenti elementi:immobili di proprietà di Banca Antonveneta; contratti,
rapporti di lavoro subordinato, arredi, attrezzature e computers, nonché altre
partite patrimoniali strumentali all'amministrazione e gestione del ramo
d'azienda. A seguito del perfezionamento dell'Operazione, Antonveneta
Immobiliare e Banca Antonveneta sottoscrivono contratti di locazione per
consentire a quest'ultima di mantenere la disponibilità (in qualità di
conduttrice) degli immobili conferiti, oggi occupati dagli uffici e dipendenze
della Banca. L'Operazione coinvolge Banca Antonveneta, in qualità di conferente
il Ramo d'Azienda e, in qualità di conferitaria, Antonveneta Immobiliare, con
sede legale in Padova, alla Via Porciglia n. 14, società avente come oggetto
sociale lo sviluppo di iniziative, attività ed operazioni in campo immobiliare.
Antonveneta Immobiliare è da considerarsi, ai sensi della comunicazione Consob
n.DEM/ 2064231 del 30 settembre 2002, quale parte correlata a Banca Antonveneta,
in quanto totalitariamente controllata da quest'ultima. A tal riguardo, si
segnala che l'Operazione è stata perfezionata, come meglio si dirà nel
successivo paragrafo "Modalità di determinazione del valore del Ramo
d'Azienda", nel rispetto della specifica procedura di valutazione prevista
dall'art. 2343 cod. civ. per i conferimenti in società di beni in natura a
tutela degli interessi dei soci e dei terzi. L'Operazione è volta al
perseguimento di una più efficiente e mirata gestione del patrimonio
immobiliare della Banca, accresciutosi considerevolmente a seguito della
politica di sviluppo seguita dalla stessa nel corso degli ultimi anni e attuata
mediante acquisizione e fusione per incorporazione di altre banche. L'Operazione
consente inoltre maggiore flessibilità in sede di un'eventuale dismissione che,
se ritenuta opportuna, potrebbe realizzarsi attraverso la cessione, anche
parziale, a terzi investitori della partecipazione detenuta in Antonveneta
Immobiliare. Ai fini della valutazione del Ramo d'Azienda, è stata affidata ad
una primaria società di consulenza immobiliare indipendente la valutazione del
patrimonio immobiliare oggetto di conferimento. Come previsto dall'art. 2343
cod. civ., la valutazione del Ramo d'Azienda è stata oggetto di una relazione
giurata di stima (di seguito la "Relazione di Stima "), redatta dal
Prof. Marco Reboa, Esperto designato dal Presidente del Tribunale di Padova.
Nella Relazione di Stima è stato adottato il metodo patrimoniale semplice,
secondo il quale il valore del complesso aziendale deriva dalla sommatoria dei
valori correnti dei singoli beni e rapporti costituenti gli elementi attivi e
passivi del patrimonio oggetto di conferimento. La scelta del metodo in parola
è avvenuta tenendo conto delle caratteristiche del Ramo d'Azienda oggetto di
conferimento, ove l'attivo patrimoniale è costituito pressoché esclusivamente
da asset valutabili isolatamente e cedibili in modo separato, i quali
configurano il patrimonio immobiliare oggetto di apporto. La Relazione di Stima
perviene ad una determinazione del valore corrente, al netto delle passività,
del Ramo d'Azienda pari ad Euro 698.912.204,30, che rappresenta l'importo
massimo dell'aumento di capitale. Gli effetti economici, patrimoniali e
finanziari dell'Operazione sul bilancio individuale della Banca sono pari alla
plusvalenza netta stimata in circa Euro 107 milioni, con riferimento alla
situazione patrimoniale del Ramo d'Azienda alla data del 31/12/2002. Nel
bilancio consolidato, essendo il capitale di Antonveneta Immobiliare interamente
posseduto dalla Banca, non si registra né la plusvalenza lorda né il
conseguente impatto fiscale.
PIANO INDUSTRIALE 2003 - 2005 CR FIRENZE
Milano, 2 aprile 2003: Cassa di Risparmio di Firenze, nel corso di una
presentazione ad analisti ed investitori tenutasi ieri a Palazzo Mezzanotte
presso Borsa Italiana per illustrare i risultati consolidati del 2002, ha
annunciato i principali target del Gruppo per il prossimo triennio (2003-2005).
Circa i principali indicatori di redditività, il Management prevede una
crescita del Roe al 14,4% nel 2005. Il rapporto Cost/Income, che nel 2003
risentirà del combinato effetto della piena realizzazione della nuova struttura
commerciale e del previsto andamento non favorevole dei mercati, subirà
successivamente un significativo contenimento fino a scendere al 62,6 alla fine
del periodo in esame. Nel triennio è attesa una crescita dei costi complessivi
di poco superiore al 3% medio annuo, grazie all´opera di contenimento dei costi
stessi, pur con impegni derivanti dalle attività per la ulteriore
razionalizzazione del Gruppo. Il miglioramento della redditività del Gruppo sarà
possibile grazie all´implementazione del nuovo assetto distributivo che si
propone l´obiettivo di massimizzare l´efficacia commerciale della Banca
attraverso l´evoluzione dell´approccio al mercato; sono previste due nuove
direzioni di mercato: la Direzione Retail e la Direzione Imprese e Private. Il
nuovo modello organizzativo verrà successivamente adattato alle altre Banche
del Gruppo, con riguardo alle specificità ed alle più contenute dimensioni
aziendali. Il nuovo modello commerciale e distributivo si propone l´obiettivo
di migliorare ulteriormente l´efficacia commerciale in particolare dei segmenti
imprese, small business e corporate cui verranno anche dedicati Gestori di
Portafoglio attualmente assegnati ai segmenti della clientela privata. L´Eps è
atteso in crescita significativa da 0,076 ad 0,138 al 2005.
FIDIA: FATTURATO CONSOLIDATO 2002 PER 43,1
MILIONI DI EURO (44,9 MILIONI DI EURO AL 31.12.2001) PRESSOCHÉ STABILE
NONOSTANTE LA GENERALE CONTRAZIONE DEGLI INVESTIMENTI INDUSTRIALI
Milano, 2 aprile 2003: Il Consiglio di Amministrazione di Fidia S.p.A., società
quotata al Nuovo Mercato della Borsa Italiana e holding di un gruppo attivo
nella progettazione e realizzazione di controlli numerici e sistemi di fresatura
per la lavorazione di forme complesse, stampistica ed aeronautica, ha esaminato
il 31 maggio il progetto di bilancio al 31 dicembre 2002. Nell'esercizio il
Gruppo ha registrato un fatturato consolidato pari a 43,1 milioni di Euro, (44,9
milioni di Euro al 31/12/2001); il margine operativo lordo pari a 0,3 milioni di
Euro al 31/12/2002 (4,3 milioni di Euro al 31/12/2001) è stato conseguito dopo
aver spesato interamente in conto economico costi di ricerca e sviluppo per 3,9
milioni di Euro (3,6 milioni nel 2001), pari al 9% del fatturato consolidato; il
risultato operativo consolidato è stato negativo per 1,5 milioni di Euro (anche
per uno stralcio di crediti di 0,5 milioni di Euro) rispetto ad un utile
operativo di 2,7 milioni di Euro nello stesso periodo dell'anno precedente; il
risultato netto ha registrato un valore negativo di 2,0 milioni di Euro (utile
consolidato di 1,9 milioni di Euro al 31/12/2001). In particolare, l'andamento
del fatturato rispetto al 31/12/2001 è stato influenzato dalla stasi registrata
a livello internazionale dagli investimenti in beni durevoli delle imprese: la
divisione sistemi di fresatura ha segnato un modesto aumento (+0,9%) mentre la
divisione controlli numerici ha registrato una flessione del 12,3%. Al 31
dicembre 2002 il settore dei sistemi di fresatura rappresenta il 66,4% (63,2%
nel 2001) del fatturato consolidato mentre il settore dei controlli numerici il
33,6% (36,8% al 31/12/2001). L'export ha assorbito circa il 75% delle vendite,
con un'incidenza in crescita rispetto al 69% dell'esercizio 2001, diretto
prevalentemente verso Germania, Usa, Canada, Cina, Francia, Belgio e Spagna.
Alcuni mercati esteri si sono mossi in controtendenza registrando un andamento
positivo: in particolare la Cina - che è diventato il terzo mercato di sbocco
con il 14,3% del fatturato (rispetto al 7,2% del 2001) - il Nord America - che
ha assorbito il 13,7% delle vendite (rispetto al 12,1% del 2001), e la Spagna -
che rappresenta il 7,9% del fatturato (5,5% nel 2001). Segnali positivi derivano
dal volume acquisizione ordini dell'esercizio - in crescita del 14% rispetto al
2001 -, e dal livello del portafoglio ordini che ha raggiunto 7,3 milioni di
Euro al 31/12/2002, in aumento del 19,9% rispetto al 31/12/2001. A livello di
capogruppo, Fidia S.p.A. ha conseguito al 31/12/2002 un fatturato per 31,2
milioni di Euro (31,4 milioni di Euro al 31/12/2001) e un risultato d'esercizio
negativo per 1,7 milioni di Euro (utile pari a 1,6 milioni di Euro al
31/12/2001). "Nonostante la difficile fase congiunturale internazionale -
ha affermato Giuseppe Morfino, Amministratore Delegato di Fidia - il Gruppo ha
saputo incrementare sensibilmente il fatturato sui mercati esteri più
strategici quali Cina e Stati Uniti, che rappresentano il 28% del fatturato
consolidato." "La Cina in particolare - prosegue Morfino - è il
mercato che consideriamo a più alto potenziale e riteniamo che lo sforzo
profuso in questi mesi nella realizzazione di due joint-venture con Smtcl, il
maggior costruttore locale di macchine utensili, ci darà risultati molto
interessanti nei prossimi anni". "La dinamicità della domanda dei
mercati esteri - conclude l'A.D. di Fidia - dimostra il successo dei nostri
programmi di ricerca e sviluppo finalizzati all'innovazione continua della gamma
prodotti, che non hanno mai subito ridimensionamenti, neanche in situazioni
economiche congiunturali difficili". Fidia S.p.A., con sede a Torino, è la
holding operativa di un Gruppo leader nella progettazione, produzione e
commercializzazione di sistemi integrati per la lavorazione di forme complesse,
in particolare nella produzione e commercializzazione di controlli numerici e
macchine fresatrici ad alta velocità destinati principalmente al settore della
stampistica. Il Gruppo - che impiega oltre 340 dipendenti - opera attraverso 4
stabilimenti produttivi, 6 Filiali commerciali, 8 Service Centers e una vasta
rete di agenti e distributori in grado di svolgere attività di vendita e
assistenza clienti sui mercati esteri con copertura geografica mondiale.
IL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE DI SEAT
PAGINE GIALLE APPROVA IL PROGETTO DI SCISSIONE DELLE DIRECTORIES
Roma, 2 aprile 2003 - Il Consiglio di amministrazione di Seat Pagine Gialle,
presieduto da Riccardo Perissich, ha approvato oieri il progetto di scissione
parziale proporzionale del complesso aziendale attivo nel mercato delle
directories (editoria telefonica, servizi di assistenza telefonica e attività
di "business information") a favore di una società di nuova
costituzione. L'operazione consentirà di creare due società indipendenti,
ciascuna in grado di focalizzare le proprie risorse industriali, finanziarie e
manageriali sul rispettivo core business. Si stanno infatti delineando due
direttrici di sviluppo distinte in termini di attività, contesto competitivo e
caratteristiche del mercato potenziale. Da un lato il settore delle directories
che prevede l'erogazione di risposte a ricerche effettuate attraverso i prodotti
cartacei, on line e il telefono; dall'altro l'offerta di servizi di accesso e di
contenuti per internet e televisione (insieme alla presenza nei prodotti per
ufficio). La prima area di attività si svolge sul mercato della raccolta della
pubblicità direttiva e dei servizi di informazione on line e telefonici, la
seconda su quello della raccolta della pubblicità televisiva e quello
dell'accesso ad internet. Ambedue i settori presentano interessanti prospettive
di sviluppo anche nell'ottica dell'accesso a larga banda e della televisione
digitale terrestre. L'operazione approvata ieri dal consiglio di amministrazione
ha l'obiettivo strategico di permettere a ciascuna delle due aree di cogliere più
tempestivamente tutte le opportunità di mercato, attraverso una maggiore
focalizzazione gestionale e un'allocazione delle risorse coerente con le
prospettive di sviluppo dei diversi business. Il progetto di scissione prevede
che venga attribuita ad una nuova entità (la società beneficiaria) il
complesso aziendale relativo alle attività nelle directories e nella directory
assistance, comprensivo di prodotti cartacei, Pagine Gialle On Line e Kompass,
oltre a 89.24.24 Pronto Pagine Gialle, Tdl Infomedia-Thomson Directories,
Euredit, Telegate, nonché alle principali attività di Business Information -
Consodata, Netcreations, Panadress. La società scissa modificherà, con effetto
dalla data di efficacia della scissione, la sua denominazione in Telecom Italia
Media S.p.A.. Con ricavi consolidati 2002 pro-forma pari a 577 milioni di euro
nei mercati di internet e della televisione (nonché della distribuzione dei
prodotti per ufficio), la società scissa rafforzerà la sua presenza e
visibilità su questi mercati in piena coerenza con le strategie del gruppo
Telecom Italia. Dalla posizione finanziaria netta della società scissa (in base
alla situazione patrimoniale consolidata pro-forma al 31 dicembre 2002) risulta
un attivo di cassa di 37 milioni di euro. La società beneficiaria che, con
effetto dalla data di efficacia della scissione, assumerà la denominazione di
Seat Pagine Gialle S.p.A., potrà contare su ricavi consolidati 2002 pro-forma
pari a 1.445 milioni di euro. L'indebitamento finanziario netto consolidato
pro-forma risulta pari a 717 milioni di euro al 31 dicembre 2002. La nuova Seat
Pagine Gialle sarà uno dei principali editori puri nel settore dell'editoria
telefonica in Europa, con significative posizioni di mercato in Italia, nel
Regno Unito e in Germania. La maggiore caratterizzazione come operatore del
settore directories - non più strategico per Telecom Italia rispetto al core
business delle telecomunicazioni - consentirà alla società beneficiaria di
sfruttare meglio il potenziale offerto dalle prospettive di sviluppo del mercato
della ricerca, in particolare di quella on line. Il progetto di scissione
prevede che il capitale sociale della società scissa non sarà inferiore a
93.825.465,36 milioni di euro, mentre quello della società beneficiaria non sarà
inferiore a 247.358.045,04 milioni di euro. Trattandosi di una scissione
parziale proporzionale l'assegnazione delle azioni della società scissa e della
società beneficiaria deriva dai valori netti patrimoniali contabili al 31
dicembre 2002 pertinenti ai due complessi aziendali. Ne consegue che agli
attuali azionisti di Seat Pagine Gialle S.p.A. verranno assegnate, per ogni 40
azioni ordinarie o di risparmio oggi possedute e che verranno annullate, (i) 11
nuove azioni ordinarie o di risparmio della società scissa che assumerà la
denominazione di Telecom Italia Media S.p.A. e (ii) 29 nuove azioni ordinarie o
di risparmio della società beneficiaria che assumerà la denominazione di Seat
Pagine Gialle S.p.A. Le azioni di entrambe le società saranno quotate su
mercati regolamentati: l'efficacia della scissione è infatti subordinata
all'ammissione a quotazione delle azioni della società beneficiaria (la nuova
Seat Pagine Gialle). Nell´ambito del processo di scissione Seat è assistita da
MCC che agirà anche quale sponsor per la quotazione della società beneficiaria
sul Mercato Telematico Azionario. E' stata data delega al Presidente affinché
convochi l'Assemblea Straordinaria degli azionisti per approvare il progetto di
scissione. L'assemblea dei Soci è altresì chiamata a deliberare nella stessa
riunione, in parte ordinaria, sull'approvazione del Bilancio di esercizio 2002.
Il Consiglio ha ravvisato la sussistenza delle particolari esigenze che
consentono, ex art. 11 dello Statuto Sociale di differire oltre i quattro mesi
il termine per l'approvazione del Bilancio di esercizio. Allo stato si prevede
pertanto che l'Assemblea si terrà entro la prima metà del mese di maggio.Il
Consiglio ha inoltre deliberato di sottoporre all'assemblea talune modifiche
statutarie tra le quali la concessione all'assemblea stessa della facoltà di
distribuire dividendi agli azionisti di risparmio mediante utilizzo di riserve
disponibili anche in assenza di utile, fatti salvi tutti gli altri diritti già
spettanti alla speciale categoria di azioni. Qualora venga approvata la suddetta
modifica, il Consiglio ha inoltre deliberato - al fine di consentire agli
azionisti di risparmio di percepire il dividendo privilegiato per gli esercizi
2001 e 2002 - di sottoporre all'assemblea la proposta di attribuire un dividendo
pari ad euro 0,003 per ciascuna delle n. 187.689.368 azioni di risparmio emesse,
per un totale di euro 563.068,104, mediante prelievo per pari importo dalla
riserva sovrapprezzo azioni. Detto dividendo - che sarà messo in pagamento dal
22 maggio 2003, con data stacco cedola 19 maggio 2003 - non costituisce utile ai
sensi dell'art. 44 del Dpr 22 dicembre 1986 n. 917 e successive modificazioni,
trattandosi di ripartizione di riserve costituite con sovrapprezzo di emissione
delle azioni. Di conseguenza, l'incasso del dividendo non dà diritto a credito
d'imposta.
RESTITUZIONE DEL CAPITALE E CEDOLE
PERIODICHE CON LA NUOVA POLIZZA RENDEX II DI CBA VITA
Milano, 2 aprile 2002 - Rendex II è la nuova proposta di Cba Vita, la compagnia
di assicurazione del Gruppo Banca Sella, che tutela e diversifica l'investimento
iniziale abbinando la restituzione a scadenza dell'interno capitale versato ai
benefici derivanti da quattro cedole fisse e da due variabili. Cba Rendex II è
una polizza index linked le cui prestazioni sono direttamente collegate
all'andamento di specifici strumenti finanziari: un titolo obbligazionario (un
Btp) che determina la parte fissa del rendimento finanziario e la liquidazione
del capitale minimo a scadenza; due opzioni di borsa che concorrono alla
definizione della parte variabile del rendimento del contratto. Il contratto
prevede infatti la liquidazione al sottoscrittore di quattro cedole lorde fisse
(all'1/11 2004, 2005, 2007 e 2008), ciascuna pari al 2,30% del capitale
investito, e di due eventuali cedole variabili (la prima all'1/11/2006, la
seconda alla scadenza del contratto) stabilite in base all'andamento dell'Eurostoxx
50, l'indice rappresentativo dei titoli azionari più importanti. Innovativo il
meccanismo di calcolo delle cedole variabili: a differenza di altri prodotti
questa nuova polizza di Cba Vita lega i rendimenti ai massimi valori
dell'indice: le varie rilevazioni semestrali, infatti, sono 'a crescere' nel
senso che rilevato un incremento positivo dell'indice il sottoscrittore è
sicuro che da quel livello non scenderà più in quanto le successive
rilevazioni avranno valore solo se verificheranno una ulteriore crescita
dell'indice. Oltre ai rendimenti, altri vantaggi di Cba Rendex II sono l'impignorabilità
e insequestrabilità delle somme dovute, e la copertura aggiuntiva in caso di
morte. Cba Rendex prevede un premio unico minimo di 3 mila euro, una durata di 6
anni e 6 mesi, la decorrenza dal 1 maggio 2003. La polizza è prenotabile on
line all'indirizzo risparmio.sella.it, oppure può essere sottoscritta in tutte
le succursali del Gruppo Banca Sella e presso i Centri di promozione finanziaria
Sella Consult fino al 1 maggio prossimo.
"LA PIEMONTESE IN LINEA": FILO
DIRETTO CON I CLIENTI AD APRILE ATTIVO UN NUMERO VERDE PER L'ASSISTENZA
TELEFONICA
Torino, 2 aprile 2003 - Dal prossimo 2 aprile sarà attivo il numero verde
800-232929 per il nuovo servizio "La Piemontese in Linea" di La
Piemontese Assicurazioni S.p.A. e La Piemontese Vita S.p.A., società del Gruppo
Reale Mutua. Il numero, raggiungibile dal lunedì al sabato dalle 8.00 alle
20.00 e completamente gratuito da qualsiasi telefono (anche cellulare),
costituirà un vero e proprio Servizio Clienti per La Piemontese Assicurazioni,
in linea con le attuali esigenze di comunicazione e relazione con la clientela
acquisita e potenziale. Al numero verde risponderanno operatori specializzati,
per fornire informazioni e notizie relative a polizze, sinistri, ubicazioni ed
orari di uffici ed Agenzie e a tutto ciò che può essere utile a Clienti,
controparti ed interlocutori vari. "La Piemontese in linea" si propone
come un nuovo strumento volto ad una sempre maggiore trasparenza della
comunicazione nell'ottica di un servizio al Cliente più qualificato e
tempestivo. La Piemontese Assicurazioni S.p.A., come La Piemontese Vita S.p.A.,
è diretta emanazione de La Piemontese Società Mutua di Assicurazioni fondata a
Torino nel 1935. Dal 1999 Piemontese Assicurazioni è entrata a far parte del
Gruppo Reale Mutua Assicurazioni. La società opera in tutti i rami assicurativi
tramite una articolata presenza sul territorio composta da 88 Agenzie e 16
Uffici Liquidazioni Danni.
NINO LO BIANCO, NUOVO PRESIDENTE DI
BUSINESS INTERNATIONAL
Milano, 2 aprile 2003 - Nino Lo Bianco è il nuovo Presidente di Business
International, società di Informazione manageriale, Formazione economica e
Consulenza collegata al gruppo The Economist. "Il crescente fabbisogno di
interazione tra imprese italiane e internazionali, mi ha fatto ritenere
interessante accettare l'invito a collaborare all'interno di un gruppo molto
attivo nel confronto e nel dibattito sui temi della riorganizzazione aziendale.
Ciò mi consentirà di utilizzare la mia esperienza decennale nel campo della
consulenza in questo settore", questa la dichiarazione di Lo Bianco,
fondatore negli anni '70 di Telos Management Consultant ora Deloitte Consulting
Italia, una delle maggiori realtà al mondo operanti nel settore della
consulenza, ove ricopre il ruolo di Senior Global Partner. Il Direttore Generale
di Business International Elido Fazi e tutti i membri della società hanno
espresso consenso e soddisfazione per la nuova carica. Business International
affianca alle attività di supporto alle imprese nel campo del management,
attività dirette al miglioramento del rapporto tra imprese nazionali,
multinazionali e istituzioni, al fine di favorire lo sviluppo del business
environment italiano.
EDISON AVVIA LA PRODUZIONE DEL GAS DEI
GIACIMENTI EGIZIANI DI SCARAB E SAFFRON
Milano, 2 aprile 2003 - Edison ha avviato la produzione del gas naturale
proveniente dai giacimenti di Scarab e Saffron, entrambi facenti parte della
concessione Wddm (West Delta Deep Marine) situata al largo del delta del Nilo,
in Egitto, e di cui Edison e BG detengono il 50% ciascuno. Le riserve di tali
giacimenti di gas sono destinate al mercato interno egiziano, in base al
contratto sottoscritto nel 1999 con la compagnia di stato Egpc (Egyptian General
Petroleum Corporation). L'accordo prevede la produzione a regime da parte di
Edison e dei suoi partner di oltre 6 miliardi di metri cubi all'anno di gas
naturale da immettere nella rete nazionale egiziana e che rappresentano una
significativa quota dell'intera domanda del Paese. Lo sviluppo dei campi di
Scarab-Saffron comporta lo sfruttamento di giacimenti in fondali di circa 700
metri, profondità mai raggiunte in Egitto prima d'ora. Lo schema di produzione
è particolarmente innovativo in quanto prevede l'uso di pozzi sottomarini
collegati all'impianto di trattamento situato sulla costa ad una distanza di
circa 90 chilometri. E' questo uno dei più lunghi collegamenti al mondo di
questo tipo. Il sistema di trasporto del gas a terra è dimensionato per
veicolare anche il gas proveniente dal prossimo sviluppo dei giacimenti Simian,
Sienna, Sapphire: la produzione di tali campi è destinata all'esportazione ed
alimenterà sia la prima che la seconda unità di liquefazione in costruzione da
parte della società Elng (Egyptian Liquified Natural Gas), di cui Edison
possiede una importante partecipazione. La prima unità di liquefazione di gas
naturale entrerà in produzione nella seconda metà del 2005, mentre il secondo
treno di liquefazione è atteso in produzione nel successivo semestre.
All'esportazione è altresì riservata la produzione di gas dei giacimenti
Saurus, Serpent e Sequoia, il cui sviluppo è previsto in tempi successivi. Dal
1997, nel blocco del Wddm, Edison e i suoi partner hanno perforato con successo
16 pozzi, rivelatisi tutti mineralizzati. In parallelo con lo sviluppo delle
riserve già rinvenute, proseguono le attività di ricerca nel blocco che ha un
potenziale residuo ancora molto elevato. Le attività relative alla concessione
mineraria Wddm sono gestite da una società formata da Edison, l'inglese British
Gas e le due compagnie di stato egiziane Egpc ed Egas (Egyptian Natural Gas
Holding Company).
COMPERARE ENERGIA SUL LIBERO MERCATO LA
DEREGULATION " APRE LE PORTE " A 200.000 PICCOLE MEDIE IMPRESE
INDAGINE DI NUS CONSULTING GROUP SULLA "FORMULA" DEI CONSORZI
Milano, 2 aprile 2003- I Consorzi per l'acquisto di energia sono nati nel 2000
per rappresentare le Piccole e Medie Imprese nelle trattative con i grandi
produttori e distributori di energia. Dal 1° maggio 2003 la deregulation in
atto abbasserà a 100.000 kwh/anno la soglia di accesso al libero mercato,
consentendo a oltre 200.000 nuove imprese di medie e piccole dimensioni di
scegliere autonomamente fornitori e prezzi. Legittima quindi la domanda se i
Consorzi rappresentino ancora, nel nuovo scenario di mercato, i più efficaci
"depositari" delle loro esigenze. Una indagine condotta dalla
multinazionale Nus Consulting Group fornisce dati significativi, a volte
sorprendenti, sul ruolo attribuito ai Consorzi, a tre anni dal loro ingresso sul
mercato. L'indagine ha coperto circa il 10% degli attuali Consorzi (400,
rappresentativi di circa 8 mila Imprese) con dimensioni che variano da 4 a 100
consorziati, distribuiti per il 60% nel Nord, per il 26% nel Centro e per il 14%
nel Sud. Alla domanda su chi siano stati i veri promotori dei Consorzi
l'indagine Nus rileva che solo nel 5% dei casi gli stessi sono nati come
esigenza diretta delle aziende, mentre le Associazioni industriali e le Api
rappresentano, per il 55%, i promotori "istituzionali" con effettivo
ruolo di guida. Fornitori e distributori coprono il 15%, mentre il restante 25%
è rappresentato da consulenti. Nell' 85% dei casi la motivazione che ha spinto
alla costituzione del Consorzio è stata la sua capacità di conseguire
obiettivi primari quali il risparmio predefinito e la negoziazione dei contratti
con i fornitori. Obiettivi secondari sono stati il monitoraggio delle forniture,
la ottimizzazione dei consumi, l'assistenza tecnica, amministrativa e legale, il
controllo delle fatture, ecc. Un dato, inaspettato, rileva però che nel 30% dei
casi i consulenti originari dei Consorzi sono stati sostituiti per inadeguatezza
dei risultati conseguiti. Il risparmio promesso alle Aziende infatti , nella
fascia compresa fra il 4% e il 15% , è stato ottenuto solo dal 26% delle
imprese, mentre il restante 74% sottolinea che i risparmi sono stati di gran
lunga inferiori alle attese. Gli sconti previsti sono infatti scesi dal 7 al
4,5% effettivo, dal 13 al 10; dal 12 al 7; dal 15 al 10% Anche le quote di
iscrizione ai Consorzi sono state molto disomogenee, oscillando da € 1 a €
2.256,9 . Analizzando i parametri di efficienza , l'indagine rileva che la
percezione che il Consorzio agisca sempre nel modo migliore è condivisa solo
dal 40% degli intervistati , mentre il grado di trasparenza nel rapporto con il
mercato è valutato positivamente dal 40%, abbastanza scarso dal 35% e
decisamente insoddisfacente dal 25% degli associati Infine, elementi cruciali
quali i vincoli posti alle imprese per la loro eventuale uscita dai Consorzi
sono considerati accettabili dal 40% dei Consorziati, vincolanti dal 30%, poco
noti dal 25% mentre il 5% semplicemente, si dichiara non interessato al tema. Il
problema è sul tappeto; secondo l'indagine Nus molte delle 200.000 imprese che
possono ora scegliere come gestire le proprie esigenze energetiche si pongono
nuovi interrogativi, il principale dei quali è :" la formula del Consorzio
rappresenta tuttora la soluzione ottimale, in alcuni casi l'unica, a
disposizione delle imprese ?" Allo stato dei fatti non sembra esistere una
risposta univoca. La indicazione che emerge dalla ricerca è che le Piccole
Medie Imprese dovranno monitorare costantemente il mercato e analizzare con
maggiore consapevolezza le proprie esigenze energetiche per adottare strategie
nuove ed efficaci.
INTEL, ORACLE E HP AIUTANO L'ACQUIRENTE
UNICO A GARANTIRE ENERGIA ELETTRICA A COSTI CONTENUTI ALLE FAMIGLIE E ALLE
PICCOLE E MEDIE IMPRESE ITALIANE
Milano, 2 aprile 2003 - Intel, Oracle Corp. e Hp hanno annunciato che
l'Acquirente Unico (Au), l'organizzazione a capitale pubblico con sede a Roma
creata per garantire la fornitura di elettricità a costi contenuti alle
famiglie e alle piccole e medie imprese italiane, ha scelto l'Architettura Intel
per la propria applicazione business-critical dedicata alla gestione dei rischi
finanziari, che si avvale del database Oracle9i* con Rac (Real Application
Cluster), dal lato software, e di server Hp ProLiant* DL380 e DL360, per
l'hardware. L'organizzazione è stata istituita nell'ambito della
liberalizzazione del mercato italiano dell'elettricità per aiutare i clienti più
piccoli a trarre vantaggio da un mercato in regime di concorrenza e per
contribuire a ridurre i prezzi. Per gestire una quota pari a circa il 50% del
mercato italiano dell'elettricità e spostare 160 terawatt/ora di energia
all'anno, l'infrastruttura It dell'Au doveva essere in grado di rispettare i
requisiti estremamente rigorosi di disponibilità e sicurezza necessari per
eseguire un software evoluto di gestione finanziaria e dei rischi, attività
business-critical per l'Au. Questa applicazione si interfaccia con la centrale
elettronica dell'energia elettrica italiana e facilita le previsioni su quantità
e domanda consentendo all'Au di acquistare e vendere a condizioni ottimali e a
prezzi stabili. Il sistema doveva inoltre essere scalabile per tenere conto
dell'aumento di complessità dell'analisi dei rischi e, dato che le spese dei
progetti pubblici sono sottoposte a un controllo continuativo (nell'attuale
situazione economica italiana), doveva anche essere a costi contenuti. Sergio Di
Carlo, responsabile Ict per l'Au, spiega i motivi per cui è stata scelta
l'Architettura Intel e non l'opzione Risc che era stata esaminata in precedenza:
"Nell'ambito delle soluzioni basate su piattaforme Intel, è possibile
scegliere i migliori componenti tra diversi fornitori e mettere insieme quella
che risponde esattamente alle proprie esigenze, spesso a costi decisamente
inferiori". Per quanto riguarda il database server, l'Au ha scelto sistemi
Hp ProLiant basati su processori Intel a elevata disponibilità per fornire un
servizio ininterrotto e a costi contenuti. Il sistema è costituito da database
Oracle9i con Rac per l'alta disponibilità e dalla suite Vedaris Contango* per
l'energy trading e la gestione dei rischi. Il sistema operativo è Microsoft
Windows 2000 Advanced Server e la soluzione viene eseguita su sistemi Hp
ProLiant Parallel Database Cluster, che sono stati scelti grazie ai test
completi e rigorosi svolti da Hp con i database Oracle per garantire prestazioni
ottimizzate. Intel, Hp e Oracle hanno collaborato insieme al testing sull'ingegnerizzazione
e sullo stress per garantire un'implementazione rapida, e il sistema è stato
installato in soli cinque mesi rispettando la pianificazione. Con l'ampliamento
delle operazioni dell'Au previsto per il 2003, verranno integrati nuovi sistemi
Hp ProLiant Parallel Database Cluster basati su processori Intel Xeon con
l'esclusiva tecnologia Intel Hyper-Threading, che migliora le prestazioni in
quanto ciascun processore viene riconosciuto - dal sistema operativo e dal
software - come se fosse costituito da due processori separati. "La
riduzione del costo complessivo di gestione, la rapidità dell'implementazione e
la modularità dell'infrastruttura offrono la flessibilità richiesta da una
come l'Acquirente Unico, che in questo modo riesce anche a contenere le
spese", spiega Dario Bucci, Country Manager di Intel Corporation Italia.
"Si tratta di un esempio efficace della sempre maggiore diffusione dei
server Hp ProLiant basati su processori Intel Xeon, con la tecnologia di
clustering dei database Oracle, per applicazioni aziendali business-critical a
costi estremamente contenuti anche se a elevate prestazioni". Collaborando
attivamente con Oracle, Hp ha contribuito più di ogni altro vendor al test e
all'ottimizzazione delle sue tecnologie su applicazioni Oracle, in particolare
su Oracle 9i Real Application Cluster. Con i server Hp ProLiant, clienti quali
l'Acquirente Unico sono in grado di progettare un'infrastruttura adattabile, che
consente loro di reagire rapidamente e facilmente ai cambiamenti delle esigenze
di business. "Con oltre 20 anni di esperienza, Hp è leader indiscusso
nella fornitura di soluzioni di clustering comprovate e a costi contenuti",
commenta François Bornibus, Vice President di Iss per Hp Emea. "I server
Hp ProLiant sono stati testati in modo rigoroso e sono ottimizzati per il
deploying di Oracle 9i Rac, quindi offrono all'Acquirente Unico la piattaforma
conforme agli standard più idonea per questa soluzione". "La
disponibilità e i costi contenuti sono entrambi requisiti di sistema
fondamentali per consentire all'Au di essere competitivo", commenta Tim
Payne, Oracle9i Senior Marketing Director, Emea. "Oracle9i Real Application
Cluster soddisfa entrambi questi requisiti, ed è per questo motivo che un
numero crescente di clienti, tra cui l'Au, sceglie di adottare questa tecnologia
esclusiva". Per quanto riguarda i desktop vengono utilizzati Pc a elevate
prestazioni basati su processori Intel Pentium 4 per l'accesso al sistema, in
quanto, come spiega Di Carlo, "Si possono avere anche le massime
prestazioni nel back-end e nei livelli intermedi del sistema, ma se non si hanno
prestazioni adeguate sui PC utilizzati dai singoli utenti, la loro produttività
ne risulta irrimediabilmente compromessa. Il software Contango Suite ha bisogno
di client potenti anche perché sullo stesso PC bisogna eseguire la scansione
antivirus e la crittografia. Con i nostri Pc a elevate prestazioni basati su
processori Pentium 4 siamo sempre sicuri che gli utenti abbiano tutta la potenza
necessaria". Informazioni sull'Acquirente Unico Nella nuova organizzazione
del mercato italiano dell'elettricità, secondo quanto previsto dal Decreto
legislativo n. 79/99, l'Acquirente Unico è l'azienda incaricata
dell'approvvigionamento di elettricità per il mercato dei clienti vincolati. L'Au
acquista l'elettricità principalmente tramite la rete nazionale e la rivende ai
distributori che la forniscono al mercato dei clienti residenziali e delle
piccole e medie imprese. Su base individuale, le piccole e medie imprese e i
clienti residenziali hanno un potere di acquisto limitato e meno possibilità di
trarre vantaggio da un mercato dell'elettricità basato sulla concorrenza.
APPROVVIGIONAMENTI "ECOLOGICI":
UNA RICERCA DELLA COMMISSIONE INDICA ALLE AUTORITÀ LOCALI LA STRADA DA SEGUIRE
Bruxelles, 2 aprile 2003 - Una ricerca finanziata dall'UE sui benefici connessi
agli approvvigionamenti ecologici da parte delle autorità locali europee ha
dimostrato che se ciascun ente pubblico utilizzasse fonti elettriche
rinnovabili, le sole emissioni di gas-serra si ridurrebbero del 18 per cento
rispetto all'obbligo totale assunto dall'Europa nel quadro del protocollo di
Kyoto. Questo è solo un esempio dei vantaggi illustrati nell'ambito del
progetto Relief, volto alla definizione di linee guida per aiutare le autorità
locali ad adottare un approccio più ecologico agli approvvigionamenti di
elettricità, materiali edili, apparecchiature informatiche, prodotti alimentari
e mezzi di trasporto pubblico. Il progetto, finanziato nell'ambito della sezione
"Energia, ambiente e sviluppo sostenibile" del quinto programma
quadro, vede la partecipazione di sei enti locali in Danimarca, Germania,
Ungheria, Svezia e Svizzera. Come ha spiegato il commissario europeo per la
Ricerca Philippe Busquin: "Grazie a tali informazioni, le amministrazioni
pubbliche potranno cominciare a compiere delle scelte informate sulla loro
responsabilità nei confronti dell'ambiente e della qualità di vita dei
cittadini". Lo studio, che proseguirà fino a settembre del 2003, non si
propone solo di evidenziare l'impatto ambientale degli approvvigionamenti
ecocompatibili, ma anche i vantaggi economici. Gli enti locali partecipanti al
progetto hanno riscontrato che, accanto agli evidenti benefici ambientali, i
prodotti ecologici offrono anche elevata qualità e convenienza economica. Essi
hanno notato, per esempio, che la spesa per il consumo elettrico si è abbassata
notevolmente dopo l'adozione di fonti rinnovabili e il costo per l'utilizzo di
prodotti biologici nelle mense del personale si è rivelato pari a quello dei
prodotti tradizionali. Per far comprendere meglio i vantaggi derivanti da tali
approcci, i ricercatori partecipanti al progetto Relief hanno tradotto i dati
dello studio in "numero di persone equivalenti". In questo modo, le
autorità locali potranno osservare che se tutti gli enti passassero
all'elettricità rinnovabile, si otterrebbe una riduzione delle emissioni di
gas-serra pari al consumo di oltre sette milioni di cittadini europei.
Analogamente, l'introduzione di rubinetti e sciacquoni a risparmio idrico in
Europa consentirebbe di risparmiare una quantità d'acqua pari al fabbisogno di
oltre tre milioni di persone, mentre l'utilizzo di prodotti alimentari biologici
in tutte le mense pubbliche permetterebbe un'attenuazione dell'impatto sulle
risorse idriche e il suolo quantificabile in circa 3,5 milioni di persone,
ovvero la popolazione di una città come Berlino. Questi, secondo i ricercatori
del progetto Relief, sono solo alcuni dei vantaggi offerti. Prendendo ad esempio
i computer a risparmio energetico, essi affermano che se gli organismi pubblici
adottassero tali apparecchiature, sarebbe possibile ridurre i gas-serra di una
quantità pari al consumo di 100.000 abitanti. Inoltre, le elevate commesse
pubbliche relative a computer di questo tipo incoraggerebbero i fornitori ad
incrementare la loro offerta di dispositivi ecologici, decuplicando così la
riduzione indiretta delle emissioni di questi gas nocivi. La sfida per i
ricercatori Relief consiste ora nel promuovere i risultati del loro lavoro
attraverso seminari di formazione, attività di divulgazione delle informazioni,
collegamenti in rete e programmi congiunti di approvvigionamento in tutt'Europa.
L'iniziativa verrà presentata anche alla conferenza EcoProcura, che si terrà a
Göteborg (Svezia), dall'8 al 10 settembre. "La sfida per le autorità
pubbliche consiste attualmente nell'integrare l'aspetto ambientale nelle
politiche di approvvigionamento e nell'utilizzare il loro potere d'acquisto allo
scopo di fissare un livello di riferimento per i fornitori [...] e fungere da
esempio per i consumatori", ha affermato Busquin. Infolink: http://www.iclei.org/europe/ecoprocura/relief/index.htm
WORKSHOP ECOLINK IN GALLES
Powys, 2 aprile 2003 - Il 28 e 29 aprile si svolgerà a Powys (Galles) un
workshop Ecolink finanziato nell'ambito del quinto programma quadro, il cui
obiettivo è di migliorare l'interazione tra gli EcoCentre e gli ambientalisti.
La manifestazione esaminerà il ruolo svolto dagli EcoCentre nell'integrare la
conservazione della natura nello sviluppo sostenibile locale e nell'agire da
fulcro verso cui convergono la tutela ambientale, l'agricoltura, le industrie e
i servizi rurali e l'ecoturismo a livello locale. Il concetto di Ecosite è già
definito nel programma di lavoro del 6PQ, ma il workshop intende altresì
conferirgli un ruolo più incisivo nell'ambito del sesto programma quadro (6PQ).
Per informazioni : Monika Kriechbaum E-mail: monika.kriechbaum@boku.ac.at
http://www.ecosites.net
MARCOLIN RAFFORZA LA PRESENZA SUL MERCATO
TEDESCO CON L'APERTURA DEL NUOVA SEDE COMMERCIALE DI STOCCARDA
Milano, 2 aprile 2003 - Nuova showroom per il Gruppo Marcolin che, dai primi
giorni di aprile, potenzia la propria presenza nel mercato tedesco con una nuova
location a Ludwigsburg, nella regione di Baden Württemberg, nodo industriale e
commerciale nel cuore della Germania. A 20 minuti da Stoccarda e a poco più di
un'ora da Francoforte, la nuova sede commerciale si trova in un prestigioso
building all'interno del moderno business center Monrepos. Facile da raggiungere
dall'autostrada e dall'aeroporto di Stoccarda, la showroom occupa un'area di 130
mq dove si possono ammirare tutti i modelli delle nuove collezioni eyewear
prodotte e commercializzate dal Gruppo. Grazie alla posizione strategica e alle
ottime infrastrutture offerte da Stoccarda, la nuova location permetterà
all'azienda bellunese di gestire in modo ottimale i contatti con il trade
tedesco. La showroom, che diventa anche sede legale della Marcolin Deutschland,
si trova a Ludwigsburg, Monrepos straße, 55. Il nuovo Amministratore Delegato Jürgen
Maderer, in carica dal primo gennaio 2003, può essere contattato sia
telefonicamente + 49 07141 2994720, sia via fax + 49 07141 2994718 o via mail jmaderer@marcolin.com
UN CONVEGNO DEDICATO ALLE AZIENDE
DELL'INDUSTRIA MECCANICA
Milano, 2 aprile 2003 - presso la sede Anima, in via L. Battistotti Sassi 11/b -
venerdì 11 aprile dalle ore 9.30 alle ore 16.00 si svolgerà un convegno sul
tema: "Produrre su ordine:come soddisfare i clienti in tempi brevi e con la
massima resa delle capacità produttive" Il convegno, che vede la
partecipazione di Gruppo Formula e Ibm, si pone come obiettivo quello di
individuare le criticitâ dei processi tipici dell'Industria Meccanica ed
evidenziare i vantaggi che derivano dall'utilizzo di soluzioni dedicate per
gestire l'intero ciclo produttivo, in modo da: soddisfare le richieste del
cliente - attraverso il supporto di uno strumento di configurazione per
individuare in modo agevole la fattibilìtà tecnico/economica della richiesta;
ottimizzare il processo di progettazione - quando intervengono uno o più team
di progettazione e strumenti CAD eterogenei, con la possibilità di avere un
unico accesso alla documentazione comune sia a livello di disegni che di
specifiche tecniche; assicurare al cliente le date di ultimazione lavori e di
consegna del bene - verificando e pianificando le capacità produttive in modo
da valutare l'impatto produttivo - in termini di impegni e tempi - del bene
progettato o di alcune sue componenti base per confrontarlo con le reali capacità
produttive aziendali; monitorare i costi e i ricavi - controllando in termini
economici l'avanzamento dei lavori sulla commessa, la visibilità sulle singole
componenti di costo preventive, "a finire" e consuntive per fornire ai
manager la possibilità di "aggiustamenti di rotta" al fine di
garantire la marginalità finale preventivata; migliorare il servizio al cliente
con il post vendita - diminuire i costi ed aumentare la soddisfazione del
cliente grazie alla previsione e alla programmazione delle attività di
manutenzione ed ai tempestivo coordinamento degli interventi dei tecnici con le
giuste competenze e i giusti materiali. La partecipazione è gratuita - Per
iscriversi ai convegno gli interessati possono inviare la loro richiesta tramite
fax 011 - 5624048 o via e-mail b.franchino@mailander.it
PROSEGUE LA RIORGANIZZAZIONE DELL'AREA
EDITORIALE DEL GRUPPO DE AGOSTINI
Milano, 2 aprile 2003 - Il Gruppo De Agostini, a seguito dell'importante
crescita e diversificazione realizzata negli ultimi anni, lo scorso settembre ha
annunciato l'avvio di un processo di riorganizzazione delle proprie attività
nell'area editoriale. Tale riorganizzazione prevede la prossima creazione di una
subholding editoriale che farà capo alla holding del Gruppo De Agostini S.p.A.
e che controllerà tutte le attività editoriali italiane ed estere del Gruppo.
Presidente della creanda subholding editoriale sarà Pietro Boroli, mentre
Amministratore Delegato sarà Stefano Di Bella.Per proseguire nell'attuazione di
tale processo di riorganizzazione, ieri 31 marzo si sono riuniti i Consigli di
Amministrazione di Istituto Geografico De Agostini, Utet e De Agostini
Professionale che hanno provveduto a effettuare nuove nomine ai vertici delle
Società attive nell'area editoriale. In particolare, Pietro Boroli è stato
nominato Presidente e Paolo Boroli Vice Presidente di Istituto Geografico De
Agostini S.p.A e Stefano Di Bella Amministratore Delegato di Istituto Geografico
De Agostini S.p.A., Utet S.p.A. e De Agostini Professionale S.p.A. Il nuovo
assetto organizzativo del Gruppo verrà definito e presentato nei prossimi
giorni.
EURAM 2003: PARTE GIOVEDÌ IL MAGGIORE
CONVEGNO DI MANAGEMENT DELL'ANNO
Milano, 2 aprile 2003: Si apre giovedì pomeriggio 3 aprile nell'Aula Magna
dell'Università Bocconi il convegno annuale della European Academy of
Management (Euram), sul tema "Managing Through Variety: The European
Style?". L'Europa, segnata dalle divisioni politiche, anche nel caso della
guerra in Iraq, cerca di trasformare la varietà in ricchezza almeno sul piano
manageriale. Il convegno è strutturato in quattro sessioni plenarie (una
d'apertura e una al giorno dal 3 al 5 aprile) e 25 sessioni parallele su
altrettanti temi di attualità nella ricerca manageriale (il programma
dettagliato su www.sdabocconi.it/euram Saranno presentati 350 paper e sono
previste 500 presenze da tutto il mondo. Alla sessione d'apertura (giovedì, ore
13,30) parteciperanno Joan Enric Ricart (presidente Euram), Carlo Secchi
(rettore Università Bocconi), Severino Salvemini (presidente SDA Bocconi) e
Donatella Depperu (Sda Bocconi). La prima sessione plenaria di merito, sul tema
"Managing Through Variety", sarà presieduta dallo stesso Ricart e
vedrà la partecipazione di Gianluca Bocchi (Università di Bergamo), Vittorio
Colao (Vodafone Omnitel) e Richard Whittington (Said Business School of Oxford).
Alla sessione plenaria di venerdì (ore 10,30) su "The Sustainable
Development"), presieduta da Elio Borgonovi (Sda Bocconi), parteciperanno
Gianluca Beschi (Sabaf), Vincenzo Boffi (Eni), Philippe De Woot (Louvain
University), Xavier Mendoza (Esade) e David Whetten (Marriott School Brigham
Young University). La sessione plenaria di sabato (ore 10,15, "Different
Behaviours and Rules in National Academies") sarà presieduta da Morten
Huse (BI Norwegian School of Management), con Giuseppe Airoldi (Università
Bocconi), Per Olof Berg (Stockholm School of Entrepreneurship), Thomas Durand (Ecole
Centrale de Paris) e Isabel Gutierrez (Universidad Carlos III de Madrid). Euram
è nata nel 2001 a Barcellona e riunisce, su base personale, studiosi di general
management, strategia, corporate governance, teoria organizzativa, comportamento
organizzativo e decision-making. La sua finalità principale è lo stimolo alla
cooperazione nella ricerca. Euram promuove la multidisciplinarità e il
pluralismo metodologico, oltre alla valutazione critica delle radici storiche e
filosofiche della teoria e della prassi manageriale.
I DUBBI DEI DIRETTORI DEL PERSONALE SULLA
RIFORMA BIAGI A CIRCA DUE MESI DALLA SUA APPROVAZIONE:FLESSIBILITA' NON VUOL
DIRE PRECARIETA'
Milano, 2 aprile 2003. I direttori del personale si dichiarano contrari (70% dei
casi) o quantomeno perplessi (30%)all'introduzione del "job sharing"
nella propria azienda dimostrando un certo scetticismo nei confronti di questo
istituto, mentre si registra un cauto interesse verso il "job on call"o
contratto a prestazioni discontinue che specie nelle realtà della grande
distribuzione potrebbero contribuire alla flessibilità della gestione aziendale
senza andare a scapito della sicurezza del posto di lavoro. E' quanto emerge da
una ricerca su un campione di oltre 200 direttori del personale di aziende
medio-grandi, realizzata da Mcs (Management Consulting on Selection), società
specializzata nella ricerca e selezione del personale che opera da 25 anni sul
mercato italiano e fa parte del gruppoAccord(30 uffici nel mondo)per venire
incontroalle esigenze globali dei clienti. (www.mcs-accord.com). Mcs in
collaborazione con il Club Risorse Umane, ha realizzato questa ricerca
incontrando oltre 200 direttori del personale di aziende presenti in Italia e
rappresentative dei principali settori merceologici, permettendo così un
confronto diretto tra "addetti ai lavori" sulle recenti novità in
fase di introduzione dalla presente legislatura sul tema della flessibilità
(disegno di legge 848-B approvato dal Senato il 05/02/03). Il confronto è
avvenuto in tre delle quattro diverse zone geografiche italiane in cui sono
presenti gli uffici di Mcs: Roma, Padova e Bologna. Agli incontri hanno
partecipato Antonio Rispo, Amministratore Delegato di Mcs e Donato Menichella,
esperto di Disciplina del Lavoro e Direzione del Personale della suddetta società.
La riforma Biagi aumenta la flessibilità del part time, introducendo nuove
tipologie contrattuali, dallo staff leasing (lavoro in affitto a tempo
indeterminato) al job sharing (un posto di lavoro diviso su due aziende), dal
lavoro "a chiamata" a quello "a progetto". Dalla ricerca Mcs
emerge che lo stage è lo strumento maggiormente utilizzato dalle aziende per
inserire nuova forza lavoro (43 %). Il ricorso a questo contratto di lavoro
viene motivato con la maggiore flessibilità riscontrabile nel suo utilizzo. Nel
caso di Cfl (contratto formazione lavoro) il dato più significativo emerso è
la costante applicazione di questa tipologia contrattuale come contratto di
pre-assunzione vera e propria, laddove nel 90% dei casi questo diventa a tempo
indeterminato alla scadenza. L'elemento che frena maggiormente la mobilità è
l'abitudine a risiedere nello stesso territorio, causata dalla carenza della
rete infrastrutturale, che agevolerebbe gli spostamenti da e verso aree ritenute
depresse. Chi si trasferisce verso nord per lavoro desidera spostarsi insieme
alla propria famiglia, e questo comporta uno dei maggiori problemi irrisolti per
le aziende, che ormai da anni non investono più nella realizzazione di alloggi
per i propri dipendenti vicini al luogo di lavoro, come è stato fatto ad
esempio dalla Olivetti negli anni '60. Le aziende del nord est (in particolare
quelle metalmeccaniche) lamentano la difficoltà di trovare sul proprio
territorio personale qualificato, constatandone al contrario la presenza in zone
del centro-sud Italia. Il lavoro interinale e il part-time vengono utilizzati in
percentuale minore rispetto allo stage e soprattutto queste percentuali variano
da settore a settore. Così mentre la percentuale di chi utilizza l'interinale
per aumentare la flessibilità si attesta al 29 % nella media, essa scende
drasticamente se si fa riferimento a settori specifici come il trasporto aereo
(5%) o bancario (6%) dove problemi intrinseci legati alla sicurezza e alla
riservatezza (viene ritenuta "pericolosa" la divulgazione di
informazioni riservate a personale "in transito") ne rendono difficile
l'applicazione. Al contrariola percentuale del lavoro interinaleè molto più
alta della media nel campo delle telecomunicazioni (50 %) e dei beni di largo
consumo (48%), dove i picchi stagionali vengono gestiti spesso con queste
tipologie contrattuali. Il part time, secondo l'indagine Mcs, viene utilizzato
in media dal 21 % delle aziende:in 9 casi su 10 sono le donne che utilizzano
questo tipo di contratto, probabilmente per venire incontro alle esigenze di
flessibilità richieste da chi si occupaanche della gestionedella famiglia. Le
problematiche legate alla sicurezza del posto di lavoro pongono un grosso freno
all'applicazione del telelavoro (nel 90% dei casi questo è l'unico limite alla
realizzazione di postazioni domestiche adatte allo scopo), che al contrario
viene ritenuto uno strumento potenzialmente molto efficace. Riguardo la Cassa
Integrazione,quanto mai attuale di questi tempi, le opinioni si dividono tra chi
giudica buono lo strumento così come è strutturato ora (40 %) e chi invece lo
ritiene utile ma vedrebbe con favore un cambiamento, una riforma che lo rendesse
meno oneroso per lo Stato e più impegnativo per l'azienda (48 %). In tal senso
si vorrebbe spingere la CIG verso la forma di un "prestito" momentaneo
all'azienda in difficoltà, garantendo comunque l'assistenza statale, ma
nell'ottica di un successivo rimborso graduale. Pochi sono coloro che credono
che lo Stato debba essere soggetto passivo nel mercato non intervenendo mai,
nemmeno nelle condizioni in cui ricorre l'utilizzo della CIG (solo il 12 %). Un
altro elemento che emerge dal confronto è la differenza di trattamento nei
diversi Paesi per quanto concerne le politiche del lavoro. Chi opera in aziende
multinazionali si scontra spesso con norme che differiscono da Paese a Paese
anche in maniera significativa. Questo crea problemi a livello di organizzazione
comportando l'adeguamento delle strutture aziendali alle differenti esigenze.
Quindi viene auspicata una maggiore uniformità di vedute a livello Europeo che
metta le aziende in grado di adottare una strategia unitaria di azione in merito
ad assunzioni e licenziamenti. E' stato affrontato anche il problema della
grossa differenza di comportamento tra gli organi competenti in materia di
lavoro (INAIL, Ispettorato, etc.) di province diverse. Alcuni dei Direttori del
Personale presenti espongono casi in cui ad una stessa richiesta vengono date
differenti risposte a seconda della provincia di appartenenza, provocando
perplessità in chi deve poi applicare le regole. "La richiesta più forte
che emerge da questa indagine - ha dichiarato Antonio Rispo - è che venga
lasciato più spazio alla libera iniziativa delle imprese in materia di accordi
contrattuali, per permettere flessibilità e adattabilità alle diverse esigenze
settoriali e territoriali. Viene ritenuto più idoneo un intervento diretto da
parte di chi conosce bene il mercato del lavoro specifico di settore piuttosto
che da parte del legislatore. D'altra parte - ha proseguito Rispo - flessibilità
non vuol dire mercato del lavoro selvaggio e assenza di qualsiasi certezza per i
dipendenti. La contrattazione diretta tra le parti è il modo migliore per
coniugare flessibilità per il datore di lavoro e certezze per i dipendenti.In
questo senso i direttori del personale si sono dichiarati contrari
all'estensione indiscriminata e generalizzata dei contratti interinali."
Infolink: www.mcs.it
SI' DEL SENATO A DDL SU FRANCHISING
Roma, 2 aprile 2003 - La commissione Industria di Palazzo Madama, nella seduta
del 25 marzo scorso, ha approvato in sede deliberante il disegno di legge sul
franchising. Il provvedimento, che passa ora all'esame della Camera dei
Deputati, interviene in modo incisivo per dettare regole e offrire garanzie per
uno sviluppo corretto del settore. Nel contratto, per esempio, e' previsto che
siano fornite precise garanzie, in base alle quali devono essere indicate
informazioni certe e veritiere sulle caratteristiche, la consistenza e le reali
possibilita' di sviluppo dell'azienda. http://www.senato.it/leg/14/Bgt/Schede/Ddliter/16129.htm
FISCO: AGEVOLAZIONI PER INVESTIMENTI IN
AGRICOLTURA
Roma, 2 aprile 2003 - E' stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 28 marzo
scorso il decreto del ministero delle Politiche Agricole e Forestali con il
quale e' stato determinato l'ammontare delle risorse destinate agli investimenti
realizzati in agricoltura nelle aree ammesse al credito. Le istanze potranno
essere presentate all'Agenzia delle Entrate in via telematica a partire dal
prossimo 5 aprile, utilizzando il prodotto informatico di gestione ''Credinvest
388'', disponibile gratuitamente sul sito Internet www.agenziaentrate.it
http://www.agenziaentrate.it/comunicare/provvedimenti/indexvis_1.htm
LA CAMERA APPROVA DL SU VIOLENZA NEGLI
STADI
Roma, 2 aprile 2003 - L'Aula della Camera dei Deputati, nella seduta del 27
marzo scorso, ha approvato il decreto legge contro la violenza negli stadi. Il
provvedimento prevede, tra l'altro, la possibilita' di arrestare i teppisti
anche a 36 ore di distanza dal fatto, l'introduzione di metal detector agli
ingressi degli impianti, tv a circuito chiuso puntate sugli spalti e
sull'esterno e divieto di portare in curva razzi o bengala. Il decreto passa ora
all'esame del Senato. http://www.senato.it/leg/14/Bgt/Schede/Ddliter/19188.htm
SAPERE A TUTTO CAMPO, IN BOCCONI LA
CULTURA CHE APRE NUOVI ORIZZONTI TRA LE ALTRE INIZIATIVE, UN CORSO SULLA RICERCA
SPAZIALE CON GLI ASTRONAUTI MALERBA E GUIDONI E UNO SULLA SCRITTURA CON BEPPE
SEVERGNINI
Milano, 2 aprile 2003: È stato presentato in Università Bocconi, dal rettore
Carlo Secchi e dal coordinatore delle attività extracurriculari Bruno Busacca,
il programma di attività per il secondo semestre 2003 di "Sapere a tutto
campo" organizzato per offrire agli studenti un prezioso completamento del
percorso di studi. Mercoledì 2 aprile si inaugura il ciclo d'incontri sulla
pace nelle diverse religioni "Etica il dovere di rispondere: In nome di Dio
guerra o pace?". "Sapere a tutto campo", attivo da otto anni in
Bocconi, è il progetto culturale con cui l'Ateneo si propone di integrare i
programmi didattici al fine di assicurare agli studenti una formazione e uno
sviluppo a tutto campo. L'obiettivo dei corsi, infatti, è dare la possibilità
di confrontarsi con tutti i campi del sapere offrendo le basi e gli strumenti di
ogni disciplina per progettare un percorso autonomo di approfondimento in un
contesto di confronto e di discussione con i docenti. L'Università Bocconi si
è da sempre distinta per essere un'istituzione scientifica e culturale attenta
ad offrire ai propri studenti gli strumenti per comprendere diversi campi del
sapere, come prezioso completamento del percorso di studio. Con questo
obiettivo, - afferma il rettore Carlo Secchi prosegue l'iniziativa Sapere a
tutto campo, che quest'anno celebra gli otto anni di attività. Saranno
approfonditi diversi temi, dalla scrittura alla musica, e affrontate tematiche
di stretta attualità come quelli del ciclo Incontri sull'etica, pensate per
diventare non solo momenti di formazione, ma di riflessione, di confronto e di
dibattito. "Sapere a tutto campo" prevede diversi filoni di
iniziative.
SPECIALS DI AIR DOLOMITI TARIFFE COSÌ
LEGGERE CHE VI SEMBRA DI VOLARE.
Milano, 2 aprile 2003 - E' nato Specials di Air Dolomiti un nuovo brand dedicato
a tutti i passeggeri: Specials offre tariffe e offerte mirate alle diverse
esigenze: dai giovani alle famiglie, dalle coppie ai single. Specials è il
nuovo modo per scoprire tutta la qualità di Air Dolomiti beneficiando di
offerte fatte su misura per voi. Specials di Air Dolomiti vivrà diversi momenti
durante tutto l'anno: il primo momento è dedicato ai passeggeri in partenza da
Verona. Dal 1° al 16 aprile è possibile approfittare delle prime tariffe
Specials e volare dal 2 maggio al 2 giugno in tutta Europa, godendo tutto il
comfort e la qualità che solo il servizio Settimocielo sa offrire. Da Verona
ad: Amsterdam, Barcellona, Bruxelles, Francoforte a 99 Euro a/r ; Da Verona a:
Monaco di Baviera,Parigi, Vienna a 79 Euro a/r; Da Verona a Bari a 49 Euro a/r
Specials di Air Dolomiti si evolverà proponendo, di volta in volta, le migliori
occasioni studiate per soddisfare le diverse tipologie di viaggiatori. Volare
con stile grazie a Specials di Air Dolomiti e le sue vantaggiose offerte è
possibile chiamando il numero verde 800 013366, visitando il sito www.airdolomiti.it
oppure rivolgendosi alla più vicina agenzia di viaggio. Tutte le tariffe si
intendono andata e ritorno a persona, tasse escluse e sono soggette a
restrizioni e disponibilità dei posti.
CRAZY NIGHT GERMANWINGS: 25.000 POSTI IN
AEREO A 19 EURO IN VENDITA SUL SITO WEB GERMANWINGS.COM
Milano, 2 aprile 2003 - Una notte speciale su www.germanwings.com giovedì 3
Aprile, esclusivamente sul sito internet, Germanwings offre 25.000 biglietti a
19 Euro, tasse e spese incluse. L'iniziativa si svolgerà in orari diversi a
seconda delle destinazioni: Dalle ore 20.00 saranno disponibili i voli da/per
Bologna, Venezia, Milano e Roma verso Colonia. Dalle 21.00 si potranno prenotare
posti da/per Colonia verso Dresda, Berlino, Praga, Edimburgo, Londra e Parigi.
Le destinazioni Smirne, Istanbul, Vienna e Zurigo saranno aperte alla promozione
dalle ore 22.00. Dalle 23.00 saranno disponibili voli da/per Colonia verso
Madrid, Barcellona, Nizza, Lisbona e Salonicco. Dopo la mezzanotte, inoltre,
sono previste altre sorprese per i visitatori del sito www.germanwings.com
I 25.000 posti al prezzo di 19 Euro potranno essere utilizzati tra il 4 aprile e
il 6 luglio 2003. "Non è uno scherzo d'aprile: al contrario, con la
seconda "Crazy Night Germanwings" manteniamo ancora una volta la
nostra promessa di qualità a prezzi accessibili a tutti." ha detto Joachim
Klein, Managing Director Germanwings.
TRONY APRE UN NUOVO PUNTO DI VENDITA A
ROMANO DI LOMBARDIA
Milano, 2 aprile 2003 - Trony, la catena leader nella distribuzione al
dettaglio, specializzata in elettronica di consumo, informatica, telefonia,
piccoli e grandi elettrodomestici, comunica l'inaugurazione, il prossimo 3
aprile 2003, di una nuova realtà commerciale a Romano di Lombardia (BG), presso
il centro commerciale 'Il Borgo'. Il punto di vendita, di proprietà della Copre
scrl, operativa da diversi anni nel settore della distribuzione specializzata,
porta a quota 3 il numero di punti di vendita Trony di sua proprietà. Oltre al
nuovo store, la Copre è infatti proprietaria di altri due negozi Trony a
Brescia e a Crema. La nuova realtà commerciale di Romano di Lombardia, con una
superficie di vendita pari a 1.400 mq, sorgerà lungo la S.S. Soncinese 498,
presso il centro commerciale 'Il Borgo', un complesso di due piani, per oltre 13
mila metri quadrati di superficie coperta, che ospita 35 esercizi commerciali.
Lo store Trony servirà così un bacino d'utenza di circa 150.000 abitanti e avrà
a disposizione il parcheggio privato del Centro, capace di ospitare circa 1.000
auto. All'interno del negozio, 12 addetti alle vendite saranno occupati presso i
vari reparti, i due punti cassa e la postazione riservata ai finanziamenti. Il
vastissimo assortimento di articoli, costituito da ben 4.000 referenze, sarà
ripartito fra i reparti di telefonia, informatica, tv e video, audio, hifi,
piccoli e grandi elettrodomestici -libera installazione ed incasso- e
condizionamento. In occasione della nuova apertura di Romano di Lombardia, Trony
pianificherà una consistente campagna promozionale, attraverso spazi
pubblicitari sui quotidiani e passaggi sulle più note emittenti radiofoniche
locali. L'operazione verrà inoltre potenziata da una capillare azione di
volantinaggio ed affissione, in tutta la zona interessata, e dall'utilizzo di
camion-vela.
ATM-TRASPORTI PUBBLICI: MERCOLEDÌ 2
APRILE 2003 SCIOPERO ILLEGITTIMO DI 8 ORE DALLE 10 ALLE 14 E DALLE 18 ALLE 22
PROCLAMATO DA SLAI COBAS
Milano, 2 aprile 2003 - Una nota diffusa dall' Atm informa che oggi Mercoledì 2
aprile 2003, la sola organizzazione sindacale Slai Cobas ha proclamato uno
sciopero illegittimo per mancanza del prescritto periodo di preavviso. Il
servizio di trasporto pubblico sarà regolare nelle seguenti fasce orarie:
dall'inizio del servizio fino alle 10; dalle 14 alle 18; dalle 22 al termine del
servizio. Data la volontarietà di ogni singolo dipendente di aderire allo
sciopero, anche se non appartenente alla organizzazione sindacale che l'ha
dichiarato, non è prevedibile la riduzione del servizio che potrà verificarsi
sia sulla rete di superficie che in metropolitana. Per ulteriori informazioni i
Clienti Atm possono contattare il Numero Verde 800016857, operativo tutti i
giorni dalle 7.30 alle 19.30, o consultare il sito Internet www.atm-mi.it
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