NOTIZIARIO
MARKETPRESS
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di
MARTEDI'
3 GIUGNO 2003
pagina 4
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DISPOSITIVI
MEDICI: RICLASSIFICAZIONE E NUOVE NORME DI UTILIZZO
Bruxelles,
3 giugno 2003 - A nome della commissione ambiente, Minerva Malliori (Pse, Gr)
ha presentato una relazione d'iniziativa sulle conseguenze per la salute
umana della direttiva 93/42/CEE relativa ai dispositivi medici, relazione
approvata con 47 voti favorevoli ed una astensione. Sebbene la direttiva
fornisca un quadro giuridico adeguato in merito agli aspetti relativi alla
sicurezza e all'evoluzione tecnologica, a dieci anni dalla sua entrata in
vigore sono emerse nuove prospettive sulla sicurezza di tali prodotti. La
conclusione è che serve una riclassificazione di alcuni dispositivi e
l'articolo 13 della direttiva costituisce uno strumento adeguato a tal fine.
La relatrice ritiene che i dati clinici debbano essere disponibili, in
particolare per i dispositivi delle Classe IIA e della IIB (entrambe a medio
rischio) e della classe III (alto rischio). I dispositivi medici sono
classificati sulla base di quattro classi. Le regole sono definite mediante
un approccio basato sul rischio relativo alla durata dell'uso, all'invasività
e ai pericoli associati con il dispositivo medico. È stato proposto di fare
una distinzione tra i dispositivi medici che svolgono un'azione
farmacologica e gli altri, in quanto i primi sono soggetti alla direttiva
2001/83/CE. La relatrice sottolinea anche il rischio relativo al riutilizzo
di dispositivi medici monouso e invita gli Stati membri ad adottare le
misure necessarie per evitarlo, poiché ciò provoca rischi sia per il
paziente che per il personale ospedaliero. Il testo chiede inoltre di
migliorare la sorveglianza successiva alla commercializzazione, che deve
tenere conto dei rischi connessi al dispositivo. Serve poi un sistema per
identificare i dispositivi ad alto rischio. È stata infine sottolineata
l'esigenza di dotare i dispositivi medici di una etichetta informativa
corretta e di un foglietto illustrativo con le istruzioni per l'uso e la
descrizione degli eventuali effetti collaterali di tali prodotti.
CONGRESSO
INTERNAZIONALE DI CHICAGO GLI ITALIANI 'MARCANO STRETTO' IL CANCRO GRAZIE AI
BIOMARCATORI, TERAPIE PERSONALIZZATE SECONDO I TIPI DI PAZIENTI E DI
TUMORI
Chicago, 3 giugno 2003 . Ricerca italiana di scena a Chicago per il pubblico
internazionale degli scienziati riuniti dal Congresso annuale
dell'Asco-American Society of Clinical Oncology. ³Due sperimentazioni
cliniche coordinate dalla Divisione di Oncologia Medica dell'Ospedale 'San
Filippo Neri' di Roma - riguardanti un'innovativa combinazione di
chemioterapia 'minimale' con biofarmaci per la terapia del carcinoma
mammario avanzato - sono state selezionate per la comunicazione scientifica
nella sessione congressuale odierna [31/05]. "Entrambi gli studi -
afferma il professor Gianpietro Gasparini, che li sta coordinando -
costituiscono un approccio terapeutico innovativo e dimostrano il vantaggio
di utilizzare la chemioterapia a piccole dosi con brevi intervalli
(chemioterapia 'metronomica') in associazione ai biofarmaci di nuova
generazione. L'obiettivo è quello di sviluppare terapie oncologiche attive,
personalizzate, poco tossiche, somministrabili per lunghi periodi di tempo,
con una buona qualità di vita per il paziente pur affetto da neoplasia
avanzata. "Entrambi gli studi sono tuttora in corso - tiene a mettere
in luce Gasparini - e quindi è possibile ammettere nuovi pazienti sia
presso l'Oncologia Medica del San Filippo Neri di Roma e gli altri Centri
coinvolti". "Il primo studio presentato ora a Chicago - specifica
Gasparini - ha coinvolto 16 Centri oncologici italiani per valutare
l'efficacia e tollerabilità dell'associazione paclitaxel (chemioterapico)
più trastuzumab (biofarmaco che blocca il fattore di crescita tumorale
Her-2/neu) somministrati settimanalmente, rispetto all'uso finora unicamente
del solo chemioterapico. "Per questo studio multicentrico randomizzato
sono state finora accolte 90 pazienti affette da carcinoma mammario
risultato già metastatico: abbiamo potuto rilevare un' elevata percentuale
di regressioni di malattia in entrambi i gruppi di trattamento, cioè il 70
per cento (oltre 2 su 3) di risposte favorevoli, ed in particolare una
migliore efficacia della combinazione paclitaxel-trastuzumab nelle pazienti
con elevata overespressione ['livelli super-elevati'] dell'oncogene Her-2/neu
o con malattia viscerale. "E quindi - commenta soddisfatto Gasparini -
i risultati migliori proprio nei casi a prognosi invece peggiore. E il
trattamento, oltre ad essere efficace, si è rivelato molto ben tollerato
dalle pazienti, con minimi effetti collaterali". Nell'ambito di questo
studio, è stato inoltre determinato prospetticamente il valore predittivo
[in diagnosi e terapia] dei livelli circolanti di Her-2/neu. "Il
secondo studio che presentiamo oggi all'American Society of Clinical
Oncology - continua Gasparini - è stato condotto in un numero finora
limitato di pazienti resistenti alla chemioterapia convenzionale, per
valutare il dosaggio ottimale della combinazione di ZD 1839 (biofarmaco che
blocca il fattore di crescita epidermico-Egfr) con somministrazione
settimanale di epirubicina (chemioterapico): è uno dei primi studi in corso
a livello internazionale che valuta la tollerabilità ed efficacia
dell'inibitore di Egfr nel carcinoma mammario. Sono state trattate giusto 9
pazienti in tre livelli crescenti di dosaggio della combinazione, senza che
siano stati osservati effetti collaterali di rilievo. Lo studio ha anche
monitorato una serie di biomarcatori con lo scopo di identificare i
sottogruppi di pazienti più responsive al biofarmaco, cioè quelle in cui
esso possa risultare più specificamente/personalmente efficace al
massimo". Infolink: www.unicorno.it
NOVUSPHARMA
PRESENTA AL MEETING ANNUALE DELLA SOCIETÀ AMERICANA DI ONCOLOGIA CLINICA
(ASCO) I RISULTATI DI UNO STUDIO DI FASE II CON BBR 3576 NEL CARCINOMA DELLA
PROSTATA ORMONO-REFRATTARIO
Milano 3 giugno 2003 - Novuspharma S.p.A. , società biofarmaceutica
focalizzata sullo sviluppo di nuove terapie antitumorali, annuncia oggi i
risultati di uno studio di fase II con Bbr 3576 somministrato ogni 4
settimane come agente singolo in pazienti con carcinoma della prostata
ormono-refrattario (Hormone Refractory Prostate Carcinoma, Hrpc) in stadio
avanzato. Questi risultati sono stati presentati domenica 1 Giugno a Chicago
sotto forma di poster al meeting annuale della Società Americana di
Oncologia Clinica (American Society Clinical Oncology, Asco). I risultati
mostrano una promettente percentuale di risposta sul Psa (Prostate Specific
Antigen) nel 25% dei pazienti ed evidenziano la capacità di Bbr 3576 di
controllare il dolore associato alla patologia. Alla luce di questi
risultati e con l'intento di esplorare ulteriormente l'efficacia del
prodotto nell' Hrpc, Novuspharma intende avviare entro l'anno un secondo
studio di fase II con Bbr 3576 associato a prednisone. Risultati dello
studio di fase II come agente singolo presentati all'Asco - Nello studio,
condotto con uno schema in aperto, 14 pazienti sono stati trattati con Bbr
3576 alla dose di 150 mg/m2 e 62 pazienti alla dose di 120 mg/ m2; il
prodotto è stato somministrato al giorno 1 in un ciclo di terapia di 28
giorni. Dei 62 pazienti trattati con 120 mg/ m2, 11 erano andati incontro ad
una recidiva della malattia dopo una precedente chemioterapia per Hrpc.
L'obiettivo primario di efficacia era la percentuale di risposta alla
terapia valutata utilizzando il marker tumorale Psa (Antigene Specifico
Prostatico) e definita come riduzione del valore di questo parametro,
rispetto ai valori basali, pari o superiore al 50%. I risultati presentati
all'Asco evidenziano che su 61 pazienti valutabili trattati con la dose di
120 mg/ m2 , 15 hanno avuto una risposta confermata sul Psa, con una
percentuale di risposta pari al 25%. In 4 di questi pazienti responsivi, la
riduzione del Psa, rispetto al valore basale, è risultata pari o superiore
all' 80%. Inoltre, cinque pazienti hanno ottenuto una risposta sul Psa non
confermata (cioè, non verificata con una successiva misurazione almeno 4
settimane dopo). Includendo anche le risposte non confermate nella
valutazione dell'efficacia, si ottiene una percentuale di risposta sul Psa
pari al 33%. In aggiunta in 19 pazienti (31%) si è ottenuta stabilizzazione
della malattia (Psa non modificato rispetto al valore basale). I principali
obiettivi secondari dello studio erano la durata della risposta sul Psa, la
percentuale di risposta sulle lesioni tumorali (riduzione della massa
tumorale), il controllo del dolore e il profilo di sicurezza e tollerabilità.
Per quanto riguarda la risposta sulle lesioni tumorali, dei 14 pazienti che
presentavano una lesione misurabile al controllo basale, uno ha presentato
una risposta parziale (criteri Recist). Il controllo del dolore è stato
valutato durante lo studio mediante l'impiego di una scala analogica visiva
(Vas), chiedendo ai pazienti di valutare l'intensità del dolore su una
scala da 0 a 10, insieme ad una valutazione del consumo di analgesici. Di 15
pazienti con dolore al controllo basale, 8 hanno ottenuto una riduzione del
dolore almeno una volta durante lo studio e 2 hanno presentato dolore
stabile, suggerendo una percentuale di controllo del dolore pari a circa il
50%; questi 10 pazienti hanno inoltre riportato un consumo stabile di
analgesici. Le principali tossicità riscontrate a seguito della
somministrazione di Bbr 3576 sono state neutropenia e leucopenia (valori
ridotti dei globuli bianchi del sangue), peraltro comunemente osservate con
l'uso di chemioterapici. Questa alterazione è alla base della riduzione
della dose che da 150 mg/m2 somministrati nei primi 14 pazienti è stata
portata a 120 mg/m2 nei successivi 62 pazienti. I dati della tossicità
ematologica hanno indirizzato la definizione dello schema proposto nello
studio in combinazione con prednisone, e cioè uno schema ogni tre settimane
mantenendo la stessa "dose-intensity" di farmaco. J.P. Droz,
principale sperimentatore dello studio, ha commentato: "E' tuttora
elevata nella pratica clinica la necessità di avere a disposizione agenti
chemioterapici in grado di controllare meglio i sintomi ed in particolare il
dolore, comune in pazienti con Hrpc, pur mantenendo un profilo di sicurezza
adeguato in una popolazione di pazienti anziani e compromessi. Bbr 3576 come
agente singolo, alla dose di 120 mg/m2, ha dimostrato una promettente
attività e un incoraggiante profilo di sicurezza. Pertanto, è mia opinione
che le sue potenzialità meritino un ulteriore approfondimento in studi
successivi, inclusa una valutazione a un dosaggio più basso con la stessa
"dose-intensity" ed in combinazione con altri farmaci già
utilizzati". Disegno dello studio di fase II in combinazione con
prednisone - Alla luce dei risultati incoraggianti ottenuti nello studio
come agente singolo, Novuspharma sta pianificando un secondo studio di fase
II con Bbr 3576 nel Hrpc, il cui inizio è previsto entro il 2003, che avrà
lo scopo di esplorare la possibile sinergia di Bbr 3576 in combinazione con
il corticosteroide prednisone. Il razionale alla base di questa prova
risiede nel fatto che Bbr 3576 appartiene alla classe degli intercalanti del
DNA (vedi Note all'Editore) di cui fa parte anche mitoxantrone, farmaco
comunemente usato nel trattamento dell' Hrpc e che risulta essere altamente
sinergico con prednisone. Questo studio prevede di arruolare pazienti che
non hanno ricevuto in precedenza chemioterapia per il trattamento dell'Hrpc
(con l'eccezione di estramustina). Il reclutamento procederà attraverso un
disegno a 2 stadi, con 23 pazienti arruolati nel primo stadio ed
un'estensione dell'arruolamento a 48 pazienti se saranno osservate 4 o più
risposte nel primo stadio. Bbr 3576 sarà somministrato alla dose di 90
mg/m2 al giorno 1 di un ciclo di 21 giorni, con prednisone 5 mg
somministrato 2 volte al giorno; potranno essere effettuati sino a 8 cicli
di trattamento. Questo schema di somministrazione risulta modificato
rispetto a quello usato nello studio con Bbr 3576 come agente singolo (vedi
sopra), con una dose leggermente più bassa somministrata più
frequentemente in più cicli di trattamento; tale schema lascia però
invariata l'esposizione totale prevista di Bbr 3576. L'uso di questo schema
modificato dovrebbe consentire un'ottimizzazione del profilo di sicurezza e
tollerabilità di Bbr 3576, requisito importante per farmaci impiegati nel
trattamento del Hrpc (vedi Note all'Editore). Gli obiettivi clinici di
questo studio sono simili a quelli dello studio di fase II come agente
singolo (vedi sopra), con un obiettivo primario basato sulla percentuale di
risposta sul Psa. Silvano Spinelli, Amministratore Delegato di Novuspharma,
ha commentato: "Siamo lieti di presentare all' Asco 2003 questi
promettenti risultati ottenuti con Bbr 3576, che riteniamo mettano in
evidenza il potenziale del prodotto nell' Hrpc e possibilmente in altri
tumori solidi.
GIORNATA
DI STUDIO UNI SULL'INFORMATICA MEDICA
Milano, 3 giugno 2003 - Fare il punto sul lavoro svolto e sulle esigenze
dell'immediato futuro nel campo della normativa tecnica sull'applicazione
dell'informatica nel settore sanitario a livello nazionale, europeo e
mondiale. E' questo l'obiettivo che l'Uni, Ente Nazionale Italiano di
Unificazione, intende raggiungere con la giornata di studio sul tema Norme
tecniche e sistemi informativi sanitari che organizza nella propria sede di
Milano, in via Battistotti Sassi 11/b, per lunedì 9 giugno. Nel settore
sanitario le esigenze degli utenti hanno registrato negli ultimi tempi
profondi mutamenti e il ricorso alla telematica, per la gestione rapida e
corretta delle informazioni, è diventato ormai indispensabile. E' urgente
che in uno scenario in continua evoluzione, l'intero settore
dell'informatica medica sia regolato da norme precise alle quali possano
fare riferimento le strutture sanitarie pubbliche e private, le aziende
ospedaliere, le Regioni e le industrie. La giorna di studio organizzata
dall'Uni vedrà la partecipazione, come relatori, di esperti a livello
internazionale che illustreranno cosa è stato fatto finora nel campo delle
norme tecniche sull'applicazione dell'informatica nel settore sanitario, con
interventi focalizzati su temi di interesse generale e di grande attualità
come, per esempio, le esigenze informatiche e normative dei medici di
famiglia, l'acquisto di beni e servizi informatici, la riorganizzazione
della rete ospedaliera e l'interoperabilità a 360 gradi, i risk
management... Quella di lunedì sarà l'occasione per fare il punto sulle
esigenze dei vari protagonisti dell'intero settore, così da orientare
l'attività futura della commissione informatica medica dell'Uni che
costituisce la voce nazionale delle commissioni tecniche europee Cen e
mondiali ISO. La partecipazione alla giornata di studio è gratuita; per
iscrizioni e ulteriori informazioni, contattare Uniclub, telefono
02-70024379, fax 02-70024474, e-mail: uniclub@uni.com
IPERTENSIONE:
CONTROLLO E SICUREZZA LIMITE ALLA MASSIMA. IN TUTTA SICUREZZA
Milano, 3 giugno 2003 - Rende conto dei due terzi dei casi di ipertensione
registrati nella popolazione ultrasessantenne: si tratta dell'ipertensione
sistolica isolata, la condizione clinica nella quale il valore della massima
è elevato (superiore alla soglia di 140 mmHg) mentre la pressione
diastolica, la minima, è nella norma (inferiore a 90 mmHg). Finora ritenuta
un processo fisiopatologico di adattamento, si accumulano oggi sempre più
evidenze cliniche ed epidemiologiche che indicano come in realtà proprio la
pressione sistolica sia un fattore di rischio più predittivo della
diastolica per l'insorgenza di ictus e infarti: in individui tra 40 e 70
anni il rischio di un evento cardiovascolare raddoppia a ogni aumento di 20
mmHg della pressione sistolica. Tendenza riconfermata dalle più recenti
linee guida adottate dalla comunità scientifica americana all'ASH. Eppure,
nonostante le evidenze, l'ipertensione sistolica isolata stenta ancora ad
essere adeguatamente trattata, soprattutto negli anziani, per i quali si è
restii a prescrivere farmaci che, con i loro possibili effetti collaterali,
potrebbero intaccare la qualità di vita dei soggetti più deboli e
sensibili. "Ma oggi i risultati dello studio Val-Syst mettono
finalmente in luce - esordisce Ettore Malacco, direttore della Divisione di
Medicina Interna, Ospedale L. Sacco, Polo Universitario, Milano e
coordinatore dello studio che ha appena presentato a New York all'American
Society of Hypertension - l'esistenza di un farmaco efficace da utilizzare
in tutta sicurezza. Lo studio Val-Syst è un motivo di orgoglio per la
ricerca scientifica italiana: sviluppato e coordinato in 35 centri in
Italia, ha coinvolto oltre 400 pazienti tra 60 e 80 anni; i risultati di
rilevanza internazionale ottenuti con valsartan sono di altissimo interesse
e sono stati presentati anche alla comunità scientifica americana durante
il più importante congresso sull'ipertensione". Per quanto riguarda
l'efficacia nella riduzione dei valori pressori valsartan è infatti
risultato del tutto sovrapponibile al calcio-antagonista (amlodipina) con
cui è stato confrontato. Ma è sulla tollerabilità che la differenza si fa
statisticamente significativa a favore di valsartan: solo il 20,2% dei
pazienti trattati con valsartan ha lamentato eventi avversi, rispetto al
31,9% di quelli trattati con il calcio-antagonista. "Una differenza
ancora più evidente - prosegue Malacco - se ci si limita all'edema, un
disturbo lamentato dal 4,8% dei soggetti trattati con valsartan e ben dal
26,8% dei pazienti nel gruppo amlodipina". Buona efficacia terapeutica
e ottima tollerabilità conferiscono a valsartan il migliore profilo
rischio/beneficio e lo rendono un'ipotesi di trattamento valida per ridurre
l'incidenza di eventi a carico di cuore, cervello e rene anche nei soggetti
più avanti con gli anni. "Evitare un evento cardiovascolare ha
un'importanza chiave - spiega Ettore Ambrosioni, Presidente della Società
Italiana di Ipertensione Arteriosa (Siia) - anche quando non si traduce in
un evento mortale: la stragrande maggioranza di coloro che incorrono in un
tale evento subisce pesanti ripercussioni sulla propria qualità di vita, a
volte addirittura perdendo l'autosufficienza". Ed è proprio alla luce
di queste temibili conseguenze (e dei loro costi certamente non
trascurabili) che conviene trattare l'ipertensione a tutti coloro che ne
hanno bisogno. "Stiamo a discutere di risparmiare qualche punto
percentuale di spesa utilizzando un farmaco piuttosto che un altro - rileva
Ambrosioni - mentre il grosso delle spese vive proviene proprio da tutti
quei soggetti a cui non viene normalizzata la pressione. Tenere a bada la
pressione a tutti gli italiani ipertesi (indipendentemente dai farmaci
utilizzati) costerebbe quanto spendiamo oggi per curare tutti gli eventi
cardiovascolari causati dal mancato controllo pressorio". E dal
bilancio sono escluse tutte le spese per trattare le altre complicanze
dell'ipertensione quali infarto, scompenso cardiaco e insufficienza renale
che gravano non poco sulle casse della sanità pubblica. Valsartan è già
approvato per il trattamento dell'ipertensione in più di 80 Paesi; si stima
che 3 milioni di pazienti nel mondo assumano valsartan per il controllo
della pressione arteriosa. Novartis è impegnata nel più ampio programma
clinico condotto al mondo con un sartano. Sono infatti in corso ampi studi
per valutare l'effetto di valsartan sia nell'ipertensione sia in altre
indicazioni; tra questi, Value (pazienti ipertesi ad alto rischio), Valiant
(pazienti con pregresso infarto miocardico) e Navigator (pazienti con
iniziale intolleranza al glucosio ad alto rischio cardiovascolare).
EUROHORC
SOSTIENE LA CREAZIONE DEL CER QUALE STRUMENTO PER RAFFORZARE LA RICERCA DI
BASE
Bruxelles, 3 giugno 2003 - Eurohorc, l'organismo che riunisce i direttori
dei Consigli delle ricerche delle organizzazioni scientifiche dell'Unione
europea, ha pubblicato una dichiarazione sul rafforzamento della
cooperazione scientifica, sottolineando l'importanza della ricerca di base e
delineando le condizioni alle quali la creazione di un Consiglio europeo
delle ricerche (Cer) potrebbe migliorare l'eccellenza scientifica. Eurohorc
raggruppa i rappresentanti delle principali organizzazioni nazionali di
ricerca a finanziamento pubblico negli Stati membri dell'UE, con un limite
di sei per paese. Tra i membri si annoverano solo istituzioni, rappresentate
esclusivamente dai rispettivi direttori esecutivi. La dichiarazione giudica
positivamente la "tendenza verso l'internazionalizzazione della ricerca
scientifica" che, come si sostiene, "ha esercitato una grande
influenza sulla cultura della ricerca in Europa". Il documento
individua nei programmi quadro dell'UE gli strumenti decisivi che hanno
intensificato la cooperazione nel settore della ricerca europea. Tuttavia, i
membri Eurohorc sostengono che la natura dei programmi quadro ha portato a
trascurare la ricerca di base e guidata dalla scienza in tutte le
discipline. Pertanto, i direttori dei Consigli delle ricerche europei
ritengono che, qualora garantisse valore aggiunto in termini di migliore
qualità e impatto della ricerca, la creazione di un Cer potrebbe costituire
"uno strumento essenziale per l'eccellenza scientifica generale
dell'Europa e offrire, di conseguenza, un importante contributo alla
realizzazione del Ser [Spazio europeo della ricerca]". La dichiarazione
sottintende la creazione di un organismo apolitico, affermando che "la
ricerca guidata dalla scienza dovrebbe essere indipendente dalle istituzioni
politiche a livello operativo. La scienza riveste un'importanza cruciale per
le nostre culture e società, ma per raggiungere i risultati migliori deve
disporre di libertà di movimento". I membri Eurohorc, inoltre, hanno
espresso il desiderio di accrescere il loro contributo al Ser e di creare un
partenariato con le attività della Commissione europea e i programmi
quadro, laddove appropriato.
TIM
DIVENTA "AZIENDA SMOKELESS" E PROMUOVE UNA RACCOLTA FONDI VIA SMS
PER LA LEGA ITALIANA CONTRO I TUMORI
Roma, 3 giugno 2003 - In Tim... si respira un'aria nuova! In vista della
giornata mondiale contro il fumo (31 maggio), l'azienda vara due iniziative:
il progetto Smokeless, una campagna di sensibilizzazione contro il fumo
rivolta a tutti i dipendenti, e una raccolta fondi via Sms a vantaggio delle
Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori (Lilt). Il Progetto Smokeless,
basato sul tentativo di dissuadere gli amanti della sigaretta, si articola
in: corsi gratuiti di disassuefazione al fumo: sono aperti a tutti i
dipendenti Tim e sono tenuti da esperti della Lega Italiana contro i Tumori;
introduzione del divieto di fumare in azienda a partire dal 31 maggio e
inaugurazione delle salette per fumatori. La raccolta fondi via SMS sarà
possibile fino al 9 giugno e consentirà di inviare 1 euro (iva inclusa) a
Tim che lo devolverà (iva esclusa) alla Lega Italiana per la Lotta contro i
Tumori senza alcun guadagno per l'azienda: basterà inviare un Sms al numero
44771. "Queste due iniziative -spiega l'Ing. Roberto Opilio,
Responsabile Risorse Umane di Tim- hanno la caratteristica di essere in
primo luogo propositive. La raccolta fondi via SMS, un'iniziativa che fa
parte della tradizione della politica sociale di Tim, costituisce un vero e
proprio appello alla collettività per collaborare con la Lega Italiana
contro i Tumori. Il Progetto Smokeless, invece, è dedicato al miglioramento
della qualità della vita dei dipendenti Tim: la finalità è quella di
instaurare un clima sempre più gradevole in azienda, non solo da un punto
di vista della qualità dell'aria che respiriamo, ovviamente, ma anche più
in generale per quel che riguarda la qualità della vita lavorativa e dei
rapporti tra colleghi."
AVIS
FESTEGGIA I 40 ANNI DELLA MISSION "WE TRY HARDER." DAL 3 AL 9
GIUGNO UPGRADE PER IL 40° CLIENTE E FESTE NEGLI UFFICI DI NOLEGGIO DI TUTTO
IL MONDO
Milano, 3 giugno 2003 - 3-9 giugno 2003 - 40 anni fa, nel 1963, Avis
lanciava una nuova e audace campagna pubblicitaria, con lo slogan "We're
only No.2. We try harder.", che è divenuta una delle più famose
campagne di tutti i tempi. Per celebrare l'importante anniversario, dal 3 al
9 giugno in tutti i centri di noleggio Avis festeggia con la prima settimana
mondiale nella storia del "We try harder.". La settimana, che dal
2003 diventerà un appuntamento annuale per l'azienda, sarà un'occasione
sia per i dipendenti sia per i clienti di Avis, di contribuire perché
l'azienda offra servizi sempre migliori. Oltre 100 paesi, in cui Avis è
presente, parteciperanno a questo evento speciale. Nel 1963 il motto "We
try harder." simboleggiava la dedizione di Avis per il servizio al
cliente, da sempre al centro della sua attenzione. Proprio per questo
l'impegno dell'Azienda è sempre stato rivolto a migliorare tale rapporto,
con l'obiettivo di dare e fare veramente di più e meglio per soddisfare le
loro esigenze. Da questo non prescindono neppure gli impiegati che,
indipendentemente dal ruolo ricoperto, sono coinvolti e stimolati in tutte
le iniziative aziendali per rafforzare lo spirito e la mission della
compagnia a livello globale con l'obiettivo di soddisfare la clientela. Oggi
"We try harder." è rappresentativo del vero spirito di Avis, il
cui staff sarà coinvolto nei festeggiamenti dell'anniversario con
iniziative volte ad illustrare come siano cambiati dal 1963 l'autonoleggio e
i bisogni dei clienti e per differenziarsi ulteriormente dalla concorrenza.
"L'industria del turismo sta vivendo un periodo difficile a causa di
eventi di rilevanza mondiale ed oggi, come 40 anni fa, dobbiamo far
affidamento sulla forza del nostro motto "We try harder." e far sì
che questo si rafforzi ulteriormente. - dichiara Gianfranco Roncadin,
amministratore delegato di Avis Italia - Speriamo, anzi ne siamo certi, che
i nostri clienti e il nostro staff ci continuino a suggerire come possiamo
migliorare il nostro servizio per assicurare che Avis rimanga la compagnia
di autonoleggio prescelta e mantenerla competitiva sul mercato. Ascoltare i
nostri clienti ci consentirà di continuare a dare il meglio in maniera
coerente." Diverse le attività in programma nei 160 Paesi dove Avis è
presente; in Italia, tra le iniziative: Un rinfresco per tutto il 3 giugno
accoglierà i clienti Avis presso tutti gli uffici di noleggio; Per tutta la
settimana dei festeggiamenti ogni 40° cliente sarà premiato con un coupon
Upgrade per il noleggio successivo. I clienti Avis potranno esprimere idee e
suggerire consigli in linea con il motto; I dipendenti Avis che compiranno
40 anni nella settimana di festa riceveranno un regalo. Offerte speciali e
tariffe agevolate sono facilmente e velocemente reperibili all'indirizzo www.avisautonoleggio.it
CHIBIDUE
2003 PREMIA I BRILLANTI NEW TALENTS DEL BIJOUX
Milano, 3 giugno 2003 - In occasione di Chibidue 2003, in Fiera Milano dal 6
al 9 giugno, i giovani "brillanti" stilisti del bijoux riceveranno
il Premio "Talent Shine", dedicato agli studenti del Corso di
Design del Gioiello che fa capo alla Scuola Superiore della Moda e al
Dipartimento del Design della Naba - Nuova Accademia delle Belle Arti di
Milano. 12 le opere in mostra, realizzate in esclusiva per Chibidue, in cui
i giovani stilisti esprimono tutta la loro vocazione di designer dei fashion
trend del futuro. Una creatività libera e spregiudicata, ma che al tempo
stesso è in grado di rispondere alle reali necessità del mercato nei
settori in espansione del bijoux e dell'accessorio moda. I lavori saranno
valutati da una giuria di esperti di tendenze, giornalisti, protagonisti del
mondo della moda e del design, presieduta da Piergiacomo Ferrari, Presidente
di Fiera Milano International, e composta da: Marina Bigi, Deanna Ferretti ,
Ornella Bignami, Roberta Filippini, Mario Boselli, Cinzia Malvini,
Simonpaolo Buongiardino, Alviero Martini, Marco Cabassi, Titti Matteoni,
Luisa Ciuni, Vittorio Missoni, Angelo Uslenghi insieme a Mariusz Gliwinski,
Presidente dell'International Amber Association e Mario Paganoni, Presidente
dell'Associazione Italiana Pellicceria. I tre fortunati vincitori saranno
premiati sabato 7 giugno alle ore 16.00 presso il Vip Club di Chibidue. In
palio una borsa di studio e uno stage presso una delle 350 aziende
provenienti da tutto il mondo che espongono in Chibidue e Chibimart - Affari
d'estate. "Scopo dell'iniziativa - spiega Marisa Corso, Exhibition
Director di Chibidue - è promuovere e premiare la creatività italiana, e
soprattutto i giovani, in un settore del made in Italy che sta vivendo un
momento particolarmente felice, ma anche offrire a produttori ed espositori
la possibilità di reperire nuova linfa creativa per i propri uffici di
progettazione e di design".
GOLD
ECONOMY: FILO DIRETTO CON IL MERCATO
Milano, 3 giugno 2003 - In un contesto economico generale dominato da
profonde incertezze si avvicina l'apertura di Vicenzaoro2 - la mostra
internazionale di oreficeria, gioielleria, argenteria ed orologeria - in
programma dal 7 al 12 giugno alla Fiera di Vicenza. Come tutti i beni di
carattere voluttuario, anche il gioiello soffre di significative perdite di
fatturato sia sul mercato interno che sui mercati esteri. Al di là di
fattori accidentali come la guerra in Iraq o gli effetti della diffusione
del virus della polmonite atipica, tali perdite sono la conseguenza di una
serie di eventi che hanno condizionato notevolmente la congiuntura del
settore orafo argentiero italiano già a partire dallla fine del 2001: il
riflusso della domanda estera di gioielli nazionali dopo il boom del biennio
1999-2000, il rallentamento in alcuni paesi clienti, quali gli Stati Uniti
il Giappone, le tensioni politico militari nell'area medio orientale - poi
sfociate nella guerra in Iraq - le persistenti preoccupazioni per possibili
atti terroristici, le ampie oscillazioni del prezzo delle materie prime e
l'eccezionale recupero dell'euro sulla divisa statunitense i cui effetti
sulla competitività dei gioielli italiani espressi in dollari hanno dato
luogo a perdite sui mercati extra Uem. E' fuor di dubbio che, dato anche
l'andamento delle manifestazioni di settore svoltesi in tutto il mondo nel
primo semestre, le aspettative degli operatori per Vicenzaoro2 2003 non
siano orientate all'ottimismo. E' altrettanto vero però che sino ad oggi le
manifestazioni della Fiera di Vicenza hanno comunque saputo fornire - anche
in periodi difficili - indicazioni positive. Basti pensare all'ultima
edizione di Vicenzaoro1 a gennaio quando il lavoro di promozione svolto
dalla Fiera in tutti i Paesi del mondo, unito alla capacità del settore di
difendersi con la creatività, il design e l'innovazione, riuscirono ad
attutire i sintomi di una crisi allora già tangibile, offrendo una
manifestazione vivace nei contatti e ricca nelle proposte. Vicenzaoro2 2003
sarà presentata in conferenza stampa a Milano giovedì 5 giugno alle ore 11
presso Palazzo Mezzanotte in Piazza degli Affari, 6. Dopo un'attenta
"ricognizione" del comparto nelle sue varie specializzazioni, sarà
presa in esame la situazione attuale della produzione e del commercio di
preziosi made in Italy per delinearne, infine, gli sviluppi futuri.
"READY
TO SHOW" - ESPOSIZIONE DI ABBIGLIAMENTO E MAGLIERIA DA 15 PAESI -
PALAZZO EXSTELLINE - MILANO. 1/4 GIUGNO.
Milano, 3 giugno 2003 - Dopo la prima edizione a Modena nel maggio 2002,
Ready To Show conferma quest'anno le sue ambizioni presentando a Milano,
nella seconda edizione, circa 80 espositori provenienti da oltre 15 paesi:
Tunisia, Turchia, Pakistan, India, Mauritius, Francia, Madagascar, Sri Lanka,
Repubblica Domenicana... Saranno 4 giorni di incontri a Palazzo delle
Stelline (Corso Magenta, 61 ), non solo con i grandi produttori di
abbigliamento e maglieria per uomo, donna, bambino, classico e sportivo,
basic (i produttori di articoli promozionali, come le magliette e i
cappellini per i gran premi di F1) e sofisticato (il façonista francese di
Eres o Christian Dior), ma anche di intimo, sposa, pelle ed accessori
(borse, foulard, cravatte...). Produttori da tutto il mondo ma anche, in
particolare per il made in China, importatori e agenti italiani che
presentano prodotti di diverse aziende impossibilitate a partecipare. Gli
espositori presenti a questa edizione di Ready To Show, hanno tra i loro
clienti nomi decisamente prestigiosi: Kenzo, Christian Lacroix, Hugo Boss,
Adidas, Benetton, Yves Saint Laurent, Lacoste, Laura Ashley, Zara, Vanity
Fair, Otto Versand, H & M, Miroglio, Coin, Neiman Marcus, Saks, Tommy
Hilfiger, Marlboro Company, ma anche Carrefour, Decathlon e molti altri.
Oltre all'abbigliamento uomo prodotto in Bulgaria e Lituania, le produzioni
di corsetteria di Francia, Tunisia e Madagascar; la jeanseria dalla Tunisia,
Turchia, Pakistan, Cina, ma anche l 'abbigliamento bambino prodotto in
Tunisia, Mauritius, India, Cina. Il totallook donna made in India, l'intimo
uomo e la pigiameria di Marocco, Tunisia, Mauritius e Repubblica Domenicana.
Le bellissime spose da Hong Kong, ma anche le T -shirt prodotte in Pakistan,
Bangladesh, Cina e la maglieria di Turchia e Hong Kong... La manifestazione
unisce le caratteristiche di una fiera tradizionale con quelle di un
workshop, in quanto offre ai visitatori una ricerca ad hoc di prodotti, in
base alle loro esigenze ed appuntamenti pre- fissati con potenziali partners.
Inoltre la possibilità di un confronto diretto con l'industria in
collaborazione con Itra, l'associazione degli agenti di case internazionali.
Alla manifestazione che si svolge dal 1 al 4 giugno 2003 parteciperanno
inoltre alcuni produttori di tessuto e società di servizi (agenti di
produzione, società di controllo qualità...) e stand nazionali dove
ricevere informazioni sulle offerte per investimenti produttivi in loco
(Tunisia, Mauritius, Bulgaria) Da T.D.F., Georges Papa è ottimista:
"Nonostante l'epidemia SARS che ci ha costretti a rinunciare alla
partecipazione della Cina Popolare che avrebbe dovuto essere la più
numerosa, abbiamo lo stesso ad oggi circa 80 espositori e possiamo proporre
un vastissimo ventaglio di offerte per chi cerca complementi di gamma o
partners di produzione a façon. Ready To Show, risponde ad una precisa
richiesta del mercato italiano ed europeo, sia industriale che distributivo.
" Infolink: www.t-d-f.com e-mail: info@t-d-f.com
APPUNTAMENTO
A GEC 2003 PER TOCCARE DA VICINO IL FUTURO DELLA STAMPA E DELLA CARTOTECNICA
ACCANTO ALLA MOSTRA, CHE CONTA OLTRE 850 ESPOSITORI, UN PROGRAMMA RICCO
D'INCONTRI TRA CUI IFRA ITALIA E IL CONVEGNO ORGANIZZATO DA COMPRINT.
ASSOGRAFICI PUNTA SUL DIGITALE
Milano, 3 giugno 2003 - Mancano pochi giorni all'appuntamento con la mostra
di riferimento europeo per l'industriagrafica, editoriale, cartaria e
trasformatrice: "Gec 2003", la cui inaugurazione si terrà il 6
giugno alla Fiera di Milano per concludersi il giorno 10, registra le
adesioni di tutti i player più importanti a livello internazionale nei
diversi settori rappresentati e, accanto ad un momento espositivo che si
articolerà su 42mila mq netti distribuiti in sei padiglioni (al 28 aprile
si contano 850 espositori, di cui circa 360 esteri provenienti di 21 Paesi),
offrirà momenti di confronto ed approfondimento ai massimi livelli per
l'industria della grafica, della stampa e del converting. Il livello di
partecipazione, sia da parte degli espositori che delle organizzazioni che
hanno scelto Gec come sede dei loro incontri, è valutato molto
positivamente, soprattutto considerando i condizionamenti del clima bellico
sull'economia internazionale e le difficoltà congiunturali che ormai
perdurano da oltre diciotto mesi. Gli organizzatori guardano a Gec con
fiducia, nell'auspicio che la mostra si svolga a guerra ormai conclusa, in
un periodo finalmente orientato verso prospettive positive e non più
segnate dall'incertezza. Gec sarà sede, nei giorni 6 e 7 giugno, di Ifra
Italia, convegno specializzato rivolto all'industria dei quotidiani,
organizzato insieme con Asig (l'Associazione Stampatori Italiana Giornali) e
con Fieg (la Federazione Italiana Editori Giornali) da Ifra, la più
importante società a livello mondiale per la ricerca e sviluppo per
l'industria editoriale e dei quotidiani, promotrice ogni anno dell'omonima
Expo. www.ediland.it www.fieg.it Un importante contributo al disegno degli
scenari per il futuro dell'industria della stampa sarà fornito a GEC dal
convegno che, su questo argomento, è organizzato il 6 giugno da Comprint
International, altro partner qualificante per la manifestazione. A cura di
Assografici sono previsti momenti di approfondimento sulle più avanzate
metodologie di gestione delle aziende grafiche (lunedì 9 giugno) e sulla
stampa digitale (martedì 10), argomento quest'ultimo che focalizza in GEC
tutte le innovazioni dell'anno 2003, dopo la cancellazione dell'appuntamento
tedesco di Imprinta, a Duesseldorf. La vetrina di GEC è attesa anche come
punto di riferimento per l'industria della carta, grazie all'adesione dei più
grandi produttori mondiali che si troveranno a diretto contatto con l'intero
insieme degli utilizzatori nella terza edizione dell'area dedicata
"Orizzonte Carta", organizzata, nell'ambito di Gec 2003, in
collaborazione con Assocarta. Infolink: www.gec.it
www.assografici.it www.assocarta.it
MODAPRIMA
ANTICIPA LA TENDENZA
Milano, 3 giugno 2003 - Anteprime di moda per la primavera-estate 2004 a
Modaprima, il Salone Internazionale delle Collezioni Moda e Accessorio che
rinnova l'appuntamento dall'1 al 3 giugno. in Fiera Milano ingresso Porta
Giulio Cesare. Le migliori aziende italiane, professioniste nell'offerta di
un prodotto competitivo e ad alto contenuto moda, incontrano i maggiori
buyer internazionali dei canali distributivi più avanzati. catene di
negozi, franchising, grande dettaglio, con un'attenzione continuamente
crescente per il retail, che si desidera consolidare con iniziative mirate.
Appuntamento, divenuto ormai imperdibile per conoscere le tendenze che
orienteranno gli acquisti futuri, Modaprima prosegue il percorso che l'ha
condotta ad essere una fiera di nicchia dedicata ad un target specifico. ma
caratterizzata da una forte attenzione per l'evolversi del mercato e per le
esigenze continuamente diverse degli operatori del trade. "Ciò che
rende Modaprima una vetrina in crescita -afferma Luigi Ciocca, Presidente di
Efima -è certamente /'elevato grado di internazionalizzazione di un momento
privilegiato di promozione del "made in ltaly" nel mondo. I dati a
consuntivo della manifestazione lo scorso dicembre hanno evidenziato un
aumento significativo di Corea e Giappone, la presenza forte di Germania e
Francia, pur essendo questi due mercati non in una fase congiunturale
brIllante, l'emergere di paesi quali Danimarca e Austria e le conferme
positive di mercati già consolidati come Belgio, Portogallo, Spagna e
Russia per l'Europa e Canada e Usa per i paesi extra-europel:" - Si
rinnova inoltre a Modaprima la presenza dei distretti di Carpi e di Puglia,
che parteciperà con una offerta selezionata di maglieria, capispalla,
accessori moda, presentata da una nutrita schiera di imprese supportate
dall'Unione Regionale delle Camere di Commercio della Puglia. "Sarà
presente anche un'area sperimentale -dichiara Luisa Pandolfi, Direttore
Manifestazione -con le migliori proposte, provenienti in particolare dal Far
East; in grado di garantire competitività e qualità e soprattutto
cooperazione industriale alle imprese italiane." II 2 giugno, si è
svolto il seminario dal titolo "Visual Merchandising e acquisti:
partnership vincente" con Beatrice Rizzi di Venus S.r.l. Infolink: www.modaprima.it
AL
LINGOTTO DI TORINO DAL 4 AL 7 GIUGNO, NELL'AMBITO DI ECOEFFICIENCY 2003, PER
LA PRIMA VOLTA IN EUROPA I "RUBINETTI VERDI" SI PRESENTANO AL
CONSUMATORE
Milano, 3 giugno 2003. Per la prima volta in Italia i Rubinetti verdi, per
le installazioni più diverse (cucina, bagno, fontana pubblica, valvola di
adduzione) sono presentati in una Fiera: al Lingotto di Torino, durante
Ecoefficiency 2003 organizzata dall' Environment Park dal 4 al 7 giugno,
nello stand Rubinetto Verde e nella Bio-casa realizzata con componenti
ecologici. L' acqua potabile beneficia dal 1998, anno della Direttiva Dwd
98/83 della Comunità Europea, di un'attenzione del tutto nuova. Con la
Direttiva si sono stabiliti infatti i limiti alla presenza di piombo e di
altri metalli pesanti, per la salute umana, allineandosi in tal modo a
quello che dagli anni novanta è già Norma, la Nsf 61, negli Stati Uniti, e
che fa parte delle raccomandazioni dell'Organizzazione Mondiale della Sanità.
E' noto a pochi, soprattutto in Europa, che i rubinetti in ottone,
normalmente installati nelle nostre case e uffici, contengono piombo in una
percentuale compresa tra lo 0.5 e il 3 per cento. Il piombo è un
contaminante che non potendo essere eliminato dall'organismo, nel tempo si
accumula e manifesta la sua tossicità già da concentrazioni minime di
80-100 microgrammi per litro nel sangue. E' particolarmente pericoloso per i
bambini il cui rischio primario è la compromissione dello sviluppo
psicofisico. E' dimostrato in laboratorio che l'acqua attraversando un
rubinetto nuovo porta con sé percentuali di piombo di gran lunga superiori
al limite massimo consigliato dall'Organizzazione Mondiale della Sanità (10
microgrammi per ogni litro d'acqua). Da un rubinetto nuovo destinato a
normale uso civile, per almeno 10 giorni, esce acqua contenente picchi
massimi di piombo che variano tra 100-120 microgrammi/litro che, lentamente
con l'uso, scende per assestarsi a livelli accettabili solo dopo qualche
mese. La tecnologia di depiombatura, sviluppata e brevettata da Ruvaris,
azienda a rete di Pogno (Novara), formata da 7 imprese leader nel settore
dei rubinetti per acqua potabile, permette la realizzazione di rubinetti che
rilasciano piombo nell'acqua entro i limiti consigliati dall'Oms. A partire
dalla storica tradizione dell'industria italiana, leader europea nella
produzione di rubinetti e valvole in ottone per acqua potabile - oltre
trecento aziende in Piemonte Lombardia e Toscana, che esportano in tutto il
mondo - alcuni produttori garantiscono già oggi, con il marchio verde
www.rubinettoverde.com l'accordo del proprio rubinetto con i limiti
consigliati dall'Oms per i metalli considerati sicuramente cancerogeni. Il
marchio viene garantito dal superamento del test americano Nsf 61, ad oggi
il più avanzato al mondo, effettuato dal laboratorio di Ruvaris, l'azienda
di Ricerca e Sviluppo promossa dai produttori italiani per l'innovazione del
settore. L'utilizzo del test americano è dovuto al fatto che quello europeo
è ancora in fase di studio da parte del Comitato Europeo di Normazione e
sarà operativo non prima del 2006. "I rifiuti oggi ha dichiarato Paolo
Marenco, Amministratore Delegato di Ruvaris - si selezionano e sempre più,
salvo casi ancora difficili per storia e cultura, si riciclano, i
contenitori, ad esempio quelli per alimenti sono sempre più
eco-compatibili, l'amianto è stato eliminato dai nostri uffici, la benzina
è diventata verde cioè senza piombo. Certo, c'è ancora molto da fare,
pensiamo al trasporto privato ed al percorso ancora lungo verso la
diffusione della trazione elettrica o all'impiego dell'idrogeno, ma la
relazione tra le parole ambiente & salute è sempre più presente nella
vita di ognuno di noi, diventando quasi una parola sola". "Anche
l'elemento acqua - conclude Marenco - è sempre più al centro
dell'attenzione: i mari, grazie ai depuratori tornano ad essere un po' più
puliti, alcuni laghi rinascono- si pensi al Lago d'Orta in Piemonte, morto
trent'anni fa per gli scarichi chimici ed oggi completamente rinato. Con i
rubinetti verdi si fa un ulteriore passo avanti verso la salvaguardia della
salute umana, anticipando, tra l'altro ciò che, già obbligo in molti Paesi
avanzati, lo sarà in Europa solo tra qualche anno. www.lingottofiere.it
"INTERBOOT
2003" - 42° SALONE NAUTICO DI FRIEDRICHSHAFEN, GERMANIA - 20/28
SETTEMBRE.
Milano, 3 giugno 2003 - Il nuovo quartiere fieristico di Friedrichshafen è
una realtà inconfutabile. "Interboot 2003" che si terrà nel
nuovo Quartiere Fieristico è la 42a edizione del celebre Salone Nautico
Internazionale. Secondo gli organizzatori: "L'Interboot è grande come
è stato pensato e moderno per servire tutti, espositori e visitatori e per
soddisfare le esigenze di mercato". Il Direttore Rolf Mohne, dopo un
anno di gestione quale Direttore di questa nuova realtà fieristica ai primi
posti in Europa, presenterà la prossima edizione a Milano il 12 giugno -
insieme a Dirk Kreidenweiss, Responsabile del Salone che illustrerà con
documentazione tutta la nuova realtà - ed esprimerà le previsioni per il
prossimo Salone Nautico e per il futuro. Si prevede una massiccia
partecipazione, anche in considerazione dell'interesse vitale che
l'esportazione verso la Germania continua a rappresentare in questi ultimi
periodi per la Cantieristica italiana. La Delegazione per l'Italia della
Fiera è: Italwebung Sas, Muenchen - c/o Studio Dott. Arrigo Beltrame -
Milano Tel. 02.29520101 fax 02.29520188
FIERA
DI ZAGABRIA ECO-TECNOLOGIE: I PROFESSIONISTI DEL SETTORE RIUNITI A ZAGABRIA
IL 1 OTTOBRE 2003
Milano, 3 giugno 2003 - In partnership con PadovaFiere la Fiera di Zagabria
lancia una nuova manifestazione dedicata all'ambiente : Emat-Sep avrà luogo
dall'1 al 4 ottobre 2003 Anche se la Croazia rimane relativamente
risparmiata dalle stragi ambientali che avvengono, purtroppo, con insidiosa
regolarità un pò dappertutto nel mondo, le minacce al suo eco-sistema
naturale crescono e con esse cresce anche la consapevolezza nazionale nei
riguardi della protezione dell'ambiente. Il progetto Emat-Sep, promosso
dalla Fiera di Zagabria e PadovaFiere, vuole perciò essere una nuova
piattaforma per gli esperti in materia dell'ambiente e delle eco-tecnologie
sia nazionali che internazionali che hanno nuove esperienze da presentare e
non solo al mercato croato bensì ad un universo più grande che copre
l'intera regione del sud-est europeo. "Ridiamo i colori al mondo"
"Ridiamo i colori al mondo" è lo slogan con cui Emat-Sep vuole
rivolgersi specificatamente agli operatori del settore delle eco-tecnologie,
agli scienziati, alle istituzioni governative, all'amministrazione pubblica
ed alle associazioni varie con l'intenzione di aggiornarli su un gran numero
di tematiche: la gestione dei rifiuti e delle acque, la protezione del suolo
e dell'aria, la protezione dai rumori e dalle vibrazioni e dall'inquinamento
provocato dal traffico, ed infine per sensibilizzarli tutti sulla protezione
del patrimonio ambientale. E non solo. Il programma espositivo ha
sull'agenda anche l'arredo urbano ed il recupero delle aree verdi, la
nettezza urbana, la protezione antincendio ed il recupero di energia.
Essendo la Fiera di Zagabria uno dei più importanti punti d'incontro tra
gli operatori dei paesi sviluppati e quelli in via di transizione, si
prevede che la Emat-Sep convogli a Zagabria molti esperti del settore ed i
numerosi partecipanti dai paesi del sud-est europeo e dell'Europa centrale.
Per gli stessi motivi si prevede che la prima Emat-Sep registri un immediato
successo iniziale e che abbi un futuro sicuro. La Emat-Sep sarà un evento
biennale che si alternerà con la Sep Pollution di Padova. La scelta del
partner da parte della Fiera di Zagabria è stata determinata
dall'esperienza ventennale in materia e del know-how specifico dell'ente
fieristico italiano, e dal fatto che l'industria italiana di settore è
molto più avanzata rispetto a quelle dei paesi in via di transizione.
L'evento sarà patrocinato dal Ministero dell'ambiente della Croazia.
L'ecologia interessa ormai tutti, i professionisti ed il pubblico in
generale, quindi la Emat-Sep sarà un'occasione per numerosi incontri e
conferenze, dei quali il più importante è il symposium sullo "Environment
Management", che metterà insieme gli operatori economici, investitori,
scienziati ed esperti vari in scienze ambientali. Sono in molti ad auspicare
che l'evento fieristico possa dar avvio ai progetti che da anni aspettano la
realizzazione non solo in Croazia, ma ugualmente nei paesi limitrofi.
Emat-Sep si svolgerà in concomitanza con la Interprotex, la fiera biennale
della protezione delle persone e dei beni giunta alla sua 6a edizione,
nell'ambito della quale avrà luogo l'importante congresso nazionale sulla
protezione sul lavoro. Emat è il terzo della serie dei nuovi eventi
introdotti dalla Fiera di Zagabria nel calendario delle manifestazioni per
il 2003. Il primo, rivolto agli operatori del settore marketing, ha avuto
luogo all'inizio di maggio sotto il titolo Prime ; il secondo, dedicato
all'energia (Energetika) avrà il suo esordio durante la Fiera
Internazionale d'Autunno. Infolink: http://www.zv.hr
MERCEDES-BENZ
PRESENTA LA NUOVA GAMMA VIANO, STELLA TRA I MULTI-PURPOSE VEHICLE SICUREZZA
AI MASSIMI LIVELLI
Roma, 3 giugno 2003 - A sei anni dall'introduzione sul mercato della Classe
V, Mercedes-Benz rinnova la sua gamma di Mpv (Multi-Purpose Vehicle) con il
lancio del Viano, il monovolume ideale per il trasporto passeggeri, che da
oggi si rivolge anche a chi ama viaggiare comodamente con la famiglia o
trasportare attrezzature per il tempo libero. Il Viano è un veicolo
particolarmente versatile, robusto, con interni di elevata qualità,
affidabile e sicuro come da tradizione del marchio. La nuova gamma di Mpv
targata Mercedes si caratterizza per l'ampia varietà di versioni
disponibili: tre lunghezze (da 4.748 mm a 5.223 mm), due passi (3.200 mm e
3.430 mm) e diverse motorizzazioni. Il nuovo Viano può essere inoltre
equipaggiato con 2 motorizzazioni diesel Cdi (da 80 kW/109 Cv e 110 kW/150
Cv) e due motori benzina sei cilindri a V (140 kw/190 Cv e 160 kw/218 Cv),
la cui potenza viene trasmessa all'asse posteriore mediante un cambio
tradizionale a sei velocità od un cambio automatico a cinque velocità (di
serie sulle motorizzazioni a benzina). Grazie all'esemplare ergonomia della
plancia ed alla disposizione ottimale dei comandi, l'orientamento del
conducente è immediato all'interno del Viano. La leva di selezione del
cambio è integrata nella consolle centrale e tutte le indicazioni sono
facilmente riconoscibili all'interno dello strumento combinato. Come
equipaggiamento a richiesta è disponibile il volante multifunzione (di
serie sulla versione Ambiente) che permette di accedere alle principali
funzioni di controllo, comando e visualizzazione. La ricca dotazione di
serie può essere ampliata su richiesta con altri equipaggiamenti, come
sedili in pelle (di serie su Viano Ambiente), riscaldamento autonomo e
diversi sistemi radio e di navigazione. Nel vano passeggeri, un pratico
sistema di binari con punti di aggancio ogni 25 mm consente lo spostamento
longitudinale e la regolazione variabile di sedili e panche. I singoli
sedili e le panche sono estraibili, ribaltabili a segmenti e pieghevoli in
avanti; i sedili possono essere disposti in numerose configurazioni ed
allineati anche frontalmente. Con le versioni Trend ed Ambiente i clienti
potranno scegliere tra una gamma di veicoli che soddisfano appieno le sempre
più integrate esigenze lavorative e del tempo libero. Il Viano è
sicuramente il monovolume ideale per trasportare passeggeri da e per i
luoghi di lavoro, gli aeroporti, le stazioni e gli hotel. Mercedes-Benz
Viano è anche il veicolo adatto alle famiglie, pensato per essere
utilizzato nel tempo libero o per gli affari. La gamma Viano introduce anche
il successore del Vito Freetime e, a completamento dell'offerta, un nuovo
veicolo da viaggio per tutti i giorni, il Viano Marco Polo. Con i pacchetti
Business, Life e Bike, inoltre, il cliente può scegliere, a seconda del
campo di impiego, una combinazione su misura di accessori a richiesta. Il
massimo grado di sicurezza attiva e passiva è stato uno degli obiettivi
principali nello sviluppo integrato di Viano. La trazione posteriore
garantisce la migliore prestazione con qualsiasi carico ed una eccellente
manovrabilità. I motori integrati verticali hanno permesso di ottimizzare
ulteriormente la sicurezza passiva nella zona anteriore dei veicoli. Il
Viano è dotato di serie di quattro freni a disco (anteriore 300 mm x 28 mm
autoventilanti e posteriore 296 mm x 10 mm) e del sistema Esp che comprende
le funzioni del sistema Abs, l'Asr (antipattinamento) e Bas (assistenza alla
frenata d'emergenza). Fanno parte della dotazione di sicurezza di serie
anche cinture di sicurezza a tre punti di fissaggio, pretensionatori e
limitatore della forza di ritenuta sui sedili anteriori, airbag frontali, i
sidebag e quelli per il torace. L'inconfondibile design Mercedes-Benz
caratterizza in maniera dinamica ed elegante il Viano. La linea morbida del
profilo, il nuovo disegno dei fari e della griglia anteriore e la forma
armonica che parte dai parafanghi e continua fino al parabrezza, passando
lungo gli elementi laterali, rende questo nuovo monovolume Mercedes-Benz
particolarmente accattivante. La parte posteriore del veicolo è
caratterizzata da grandi gruppi ottici ad andamento verticale. Anche il
design degli interni si contraddistingue per ergonomia, qualità, comfort ed
eleganza. La nuova gamma di veicoli Mercedes-Benz Viano vedrà la sua prima
apparizione allo Iaa di Francoforte (dal 13 al 21 settembre 2003). Il lancio
sul mercato italiano avverrà il prossimo autunno 2003. Per la produzione
del nuovo Viano nello stabilimento DaimlerChrysler di Vitoria, in Spagna, è
stato necessario ampliare gli impianti produttivi E' iniziato l'utilizzo di
un impianto, dotato di tecnologie all'avanguardia, e di una linea di
montaggio completamente nuovi, ed è stata predisposto un severo programma
di gestione della qualità.
LANCIA
PHEDRA, UNA "SUITE" A 5 STELLE
Torino 3 giugno 2003 - "Lancia Phedra, una suite a 5 stelle". È
il claim della nuova campagna pubblicitaria ideata dall'Agenzia Armando
Testa e che abbina il conseguimento delle prestigiose cinque stelle Euroncap
e l'accordo con Starwood Hotels & Resorts Worldwide Inc., una delle
società alberghiere leader nel mondo con oltre 750 strutture presenti in più
di 80 Paesi. L'intesa tra la Casa automobilistica e la catena alberghiera
mette in risalto l'attenzione di Lancia riservata ai propri clienti. In
particolare a quella ristretta cerchia di amanti dei viaggi, del lusso e del
comfort che ha trovato in Phedra l'ammiraglia di classe declinata nella
forma del monovolume, una vettura moderna nella tipologia strutturale e
nella versatilità, ma al tempo stesso espressione di un gusto raffinato e
"tutto italiano". Lancia e Starwood Hotels & Resorts hanno
dato vita ad una partnership che fornirà un servizio esclusivo a tutti i
nuovi acquirenti di Phedra. Questi ultimi, infatti, avranno la possibilità
di soggiornare per un massimo di 3 notti negli alberghi Starwood usufruendo
di uno sconto del 40% sui prezzi pubblicati e della seconda camera gratuita
per i figli sotto i 17 anni al seguito dei genitori. Partecipano
all'iniziativa: The Westin Palace (Milano), The Westin Excelsior (Firenze),
The Westin Excelsior (Roma), Sheraton Roma Hotel (Roma), The Westin
Excelsior (Venezia Lido), Cervo Hotel (Porto Cervo, esclusi luglio e
agosto). Elegante e innovativa, Lancia Phedra è anche uno dei modelli più
sicuri del segmento. Infatti, il modello si è aggiudicato le prestigiose
cinque stelle della European New Car Assesment Program (Euro Ncap),
ponendosi al vertice del segmento nel campo della sicurezza. Come è noto il
consorzio indipendente, con il sostegno dell'Unione Europea e della F.I.A.(Federazione
Internazionale dell'Automobile), svolge dal 1997 test sulla sicurezza delle
vetture e assegna un numero di stelle (da 1 a 5) in base ai risultati
raggiunti. Ecco perché le cinque stelle sono un riconoscimento importante
che premia soprattutto la grande attenzione di Lancia per tutti gli aspetti
legati alla protezione di guidatore e passeggeri, che da tempo è parte
integrante del processo che porta alla definizione della scocca e di tutti
gli altri componenti delle sue vetture: dalla plancia ai sedili, ai sistemi
di ritenuta. Nel caso di Lancia Phedra questo lavoro ha dato risultati
eccellenti e oggi lo conferma il giudizio Euro Ncap. Per raggiungerlo i
progettisti hanno preso in esame tutti i tipi di possibile incidente: urti
frontali, laterali, ribaltamento, tamponamento e incendio. Si sono tenute in
considerazione, inoltre, le diverse velocità alle quali possono avvenire
gli urti, i differenti tipi di ostacolo e la tutela di occupanti con
caratteristiche fisiche anche molto diverse. Dall'esame approfondito di
tutti questi parametri è nato un insieme di soluzioni tecniche che fanno di
Lancia Phedra una delle vetture più sicure dell'intero segmento. Una
protezione totale, dunque, che inizia con tutti quei dispositivi
specificamente dedicati alla sicurezza passiva e che sono di serie: due
airbag frontali multistage, due sidebag anteriori, due window bag, che
proteggono i passeggeri laterali di tutte e tre le file di sedili. Inoltre
Phedra è dotata del sensore di presenza del passeggero sul sedile (per
gestire l'attivazione dell'airbag in caso di necessità) e gli avvisatori
acustici e visivi che segnalano le cinture allacciate per i posti anteriori.
E ancora: cinture a tre punti con pretensionatori e limitatori di carico
(esclusi il sedile centrale della seconda fila), appoggiatesta regolabili in
altezza e basculanti (anteriori). Senza dimenticare il sistema di
bloccaporte elettrico e gli attacchi Isofix per il trasporto in massima
sicurezza anche dei più piccoli. In caso di urto, ovviamente, sono
automatici lo sbloccaggio delle porte e l'interruzione sulla linea di
afflusso del carburante. Il monovolume di Lancia assicura un comportamento
su strada costante e prevedibile, al punto da perdonare eventuali errori del
guidatore e da permettere di superare senza affanni le situazioni critiche.
Ecco che nel campo della sicurezza attiva Lancia Phedra, oltre a un impianto
frenante con eccellenti prestazioni, sfodera i più sofisticati dispositivi
elettronici per il controllo del comportamento dinamico della vettura: dalla
frenata alla trazione. Innanzitutto tutte le versioni offrono di serie l'Abs
con il correttore elettronico della frenata Ebd (Electronic Brake force
Distribution), che regola l'azione frenante sull'asse posteriore in modo da
impedire il blocco delle ruote e garantire in ogni condizione il pieno
controllo della vettura. Sempre di serie il Brake Assistance che assiste
nelle frenate di emergenza: sulle vetture con Esp è una funzione svolta
elettronicamente dalla centralina dell'ABS e si chiama Hba (Hydraulic Brake
Assistance). Allo scopo di garantire una maggiore padronanza della vettura,
tutte le Lancia Phedra sono dotate di Esp (Electronic Stability Program). Il
sistema interviene nelle condizioni prossime al limite, quando è a rischio
la stabilità della vettura, e aiuta il guidatore a controllare l'auto.
Inoltre, per limitare il pattinamento delle ruote motrici in caso di ridotta
aderenza stradale, il nuovo modello dispone dell'Asr (Anti Slip Regulation),
che è di serie su tutte le versioni. Si tratta del sistema per il controllo
automatico della trazione, che funziona a qualsiasi velocità e interviene
sulla coppia, in funzione del coefficiente di aderenza rilevato. Quando,
invece, in condizioni di bassa aderenza si scala bruscamente di marcia,
interviene l'Msr (Motor Schleppmoment Regelung) che ridà coppia al motore
evitando il pattinamento derivante dal blocco delle ruote. Tanti e
sofisticati dispositivi, quindi, per la sicurezza dinamica di Lancia Phedra.
Per governarli è stato messo a punto un sofisticato "sistema nervoso
intelligente" che è pilotato da una centralina elettronica.
Quest'ultima riceve i segnali provenienti dai vari sensori sparsi nella
vettura e in relazione ad essi decide quanti e quali congegni devono essere
attivati. Infine, Lancia Phedra dispone di un impianto frenante
particolarmente efficace, che assicura una decelerazione pronta e
progressiva, oltre che spazi di arresto ridotti. Senza contare che in caso
di frenata improvvisa e prolungata interviene un sistema automatico di
emergenza che accende il lampeggiatore d'emergenza (Hazard) avvertendo
tempestivamente i veicoli che seguono. A seconda delle versioni, infine,
sono disponibili: fendinebbia, lavafari, sensori di pioggia, di parcheggio,
crepuscolare e della pressione dei pneumatici.
FESTIVAL
INTERNAZIONALE CINEMAMBIENTE 6ª EDIZIONE, TORINO 17-24 OTTOBRE 2003 CINEMA
MASSIMO
Milano, 3 giugno 2003 - Dal 17 al 24 ottobre 2003 è in programma la 6ª
edizione del Festival Internazionale CinemAmbiente. Da questo anno le
competizioni internazionali saranno tre: una per film di durata inferiore a
40 minuti, una per film di durata superiore e le nuova sezione dedicata ai
documentari. Tutti i film devono essere stati prodotti dopo il 1° gennaio
2001. La scheda di partecipazione, scaricabile dal sito www.cinemambiente.it
deve pervenire al Festival Internazionale CinemAmbiente non oltre il 31
luglio 2003, accompagnata dal seguente materiale: una videocassetta Vhs del
film; tre foto del film e una del regista; i testi integrali dei dialoghi e
del commento del film, sia nella lingua originale che tradotti in italiano o
inglese o francese o spagnolo; I partecipanti saranno informati della
avvenuta selezione entro il 31 agosto 2003. Le videocassette dei film devono
essere spedite per posta (specificando "senza valore commerciale")
al seguente indirizzo: Festival Internazionale CinemAmbiente C.so Regina
Margherita 73, 10124 Torino Tel. +39 011 197 11 943 - Fax. +39 011 197 11
944 info@cinemambiente.it -
www.cinemambiente.it Le
spese di invio delle copie delle videocassette per la selezione sono a
carico dei partecipanti. Le videocassette verranno conservate negli archivi
del Festival, salvo richiesta contraria da parte del mittente. Le spese
delle copie dei film ammessi al concorso saranno a carico dei partecipanti,
le spese di restituzione a carico del Festival. I film saranno assicurati
dal Festival dal momento dell'arrivo a quello della partenza. In caso di
perdita o deterioramento, in questo periodo, verrà rimborsato il costo di
stampa della copia. Il Festival inviterà a proprie spese i registi e
faciliterà la presenza di altri ospiti (giornalisti, professionisti,
organizzatori di altre manifestazioni,personalità). I film saranno tradotti
simultaneamente o sottotitolati. Non sono previste tasse di iscrizione.
Tutti i documenti prodotti saranno bilingue. Una giuria composta da almeno 5
membri assegnerà i seguenti premi: Premio al Miglior Medio/Lungometraggio;
Premio al Miglior Cortometraggio; Premio al Miglior Documentario; Verrà
inoltre assegnato un premio da parte del pubblico. Altri premi saranno
comunicati durante il Festival. I film selezionati potranno essere oggetto
di manifestazioni che si svolgeranno successivamente al Festival.
L'organizzazione prenderà accordi in tal senso con gli aventi diritto.
Infolink: www.cinemambiente.it
OGGI
A RIVA DEL GARDA IL 1° CONVEGNO NAZIONALE PER IL TURISMO DEL
BENESSERE.
Milano 3 giugno 2003 - Tourismusteam, organizza il 1° Convegno Nazionale
per il turismo del benessere il 3 giugno 2003 a Riva del Garda. Tra i
rinomati relatori vari albergatori leader del settore, il nuovo Presidente
della Trentino Spa, Dr. Miorelli, e il conosciuto editore, Dr. Maggi, della
rivista 'Viaggi in Benessere Negli ultimi anni l'interesse per le vacanze
all'insegna del benessere, del wellness, del fitness, del movimento e della
ricerca dell'equilibrio fisico e mentale ha caratterizzato il mercato
turistico coinvolgendo una percentuale sempre più elevata di turisti che
tendono alla ricerca di un armonia completa. Un mondo, quello del benessere,
che rappresenta un possibilità di espansione, sviluppo e crescita
estremamente positiva per l'offerta nazionale ma che per il momento può
contare su pochi operatori che propongono questo tipo specifico di prodotto.
Infatti le molteplici potenzialità legate al turismo del Benessere si sono
manifestate solo in parte, a differenza di altri Paesi, come l'Austria, che
si sono già da tempo impegnati con interesse e passione al settore
ottenendo risultati sorprendenti. Per cogliere l'occasione di questa nuova
tendenza e del suo alto potenziale di crescita è importante conoscere le
caratteristiche, i livelli qualitativi e le competenze necessarie per
soddisfare e rispondere in modo adeguato alle esigenze di un turista del
futuro sempre più esigente, che richiede un mix di servizi fruibili durante
la sua vacanza. Il Convegno rivolto a tutti gli albergatori e professionisti
del settore turistico prevede l'intervento di esperti e leader nell'ambito
del benessere: come imprenditori, giornalisti, capi redattori, medici e
consulenti che approfondiranno tematiche e problematiche relative al mondo
del benessere, della salute e del fìtness nelle strutture alberghiere e che
offriranno una panoramica completa sulla nuova filosofia dello star bene.
Tourismusteam via Solteri 78, 38100 Trento tel 0461/880446 www.tourismusteam.com
200
ISCRIZIONI AL CLUB "SQUALI ANCH'IO" E OGGI L'ECOGRAFIA IN DIRETTA
ALLA RAZZA SOTTO I RIFLETTORI DI LINEA BLU RAI 1 ALL' ACQUARIO DI
CATTOLICA
Cattolica, 3 giugno 2003 - E partita il 31 maggio all' Acquario di
Cattolica, la campagna di sensibilizzazione contro il "finning" (
la pesca agli squali per prelevare le pinne, vendute a prezzi elevatissimi)
attraverso il Club di Amici dell' Acquario di Cattolica " Squalo
anch'io" che già vede - oltre 200 iscritti - solo in questo fine
settimana . L'Acquario di Cattolica, attraverso l'afflusso dei suoi
visitatori - oltre 5000 presenze in questo ponte - contribuisce e invita
attraverso questo neonato Club, alle donazioni destinate al progetto
educativo "L'unica alternativa è l'educazione", realizzato in
collaborazione con Avsi (Associazione Volontari per il Servizio
Internazionale). I visitatori dell'Acquario di Cattolica possono iscriversi
e ricevere gratuitamente la tessera " Squalo Anch'io" che permette
loro di tornare a visitare l'Acquario gratuitamente ogni volta che
accompagnano un amico che paga un biglietto a tariffa intera. Per ogni
visitatore accompagnato da un socio di Squalo anch'io, l'Acquario verserà
due Euro in sostegno del progetto. E oggi 3 giugno anche Linea Blu approda
al Parco Le Navi, per riprendere un'ecografia alle razze - realizzata dalla
Dott.ssa Claudia Gili ( Veterinario dell'Acquario di Genova ) e dallo staff
acquariologico del Parco. Le razze, strette "parenti" degli
squali, hanno anch'esse una "gestazione" assai lunga. Il tasso
riproduttivo molto basso di questi pesci, che "partoriscono" i
loro piccoli, li rende vulnerabili agli eccessi di pesca. Sarà un'occasione
per parlare nuovamente del problema della pesca agli squali, che rischiano
di scomparire in pochi anni. Milioni di squali vengono uccisi perché le
pinne spuntano prezzi molto alti sui mercati cinesi, tanto che una scodella
di zuppa di pinne di squalo viene pagata fino a 100 dollari dai cinesi
benestanti, in nome di una pretesa " tradizione culinaria". Poiché
il problema del finning dipende dalla povertà e dall'ignoranza, senza
l'educazione i divieti non bastano. Concretamente il progetto lanciato
dall'Acquario di Cattolica interviene nel Centro Educativo del quartiere
degradato di Novos Alagados a Salvador Bahia, insegnando un lavoro dignitoso
e offrendo una valida alternativa. Tra gli ospiti intervistati da Donatella
Bianchi da Linea Blu, domani saranno a Cattolica anche Raoul e Mirco Casadei
Romagnoli doc e sostenitori della Campagna adesioni al club amici dell'
Acquario "Squalo Anch'io". Infolink: www.lenavi.it
- www.squaloanchio.com
PROROGATA
ALL'8 GIUGNO LA GRANDE MOSTRA DEGLI ALINARI
Firenze, 3 giugno 2003 - - E' prorogata fino all'8 giugno la grande mostra
allestita dal 2 febbraio a Palazzo Strozzi per celebrare i 150 anni della
Fratelli Alinari. Una settimana in più di apertura, decisa in via
eccezionale da Firenze Mostre, per soddisfare le moltissime richieste e
prenotazioni che consolidano lo straordinario successo di critica e di
pubblico ottenuto dalla rassegna. Di conseguenza, continuerà fino all'8
giugno anche la proiezione dello speciale documentario dedicato alla Firenze
di Vasco Pratolini progettato e realizzato per Firenze Mostre dal critico
cinematografico Andrea Vannini, direttore della Bottega del Cinema, e
montato in collaborazione con Federigo Zais. Al debutto mercoledì scorso,
Firenze e la fotografia nel cinema di Pratolini è come noto un
cortometraggio/istallazione video di circa 30 minuti. Approfittando del
prolungamento dell'orario della mostra (aperta tutti i giorni
ininterrottamente dalle 9 alle 23), sarà proiettato ogni sera a più
riprese (orario 20 - 23, ingresso libero) e in contemporanea su due schermi
distinti allestiti sotto il loggiato del cortile di Palazzo Strozzi.
L'epilogo è significativo e in linea con il contenuto fotografico della
rassegna Alinari. Si tratta infatti di un collage di sequenze di film tratti
dalle opere di Pratolini che, come noto, svolse anche un'intensa attività
di sceneggiatore per il cinema. Il montaggio in ordine cronologico degli
eventi narrati scandisce alcuni dei momenti più importanti della storia di
Firenze, dalla fine dell'Ottocento agli anni Sessanta: le prime lotte
operaie, l'antifascismo e le leggi razziali, la guerra e la resistenza, fino
agli anni del boom e dell'alluvione. Ai nomi di registi famosi (Rossellini,
Bolognini, Blasetti, Lizzani) corrispondono quelli dei tecnici della
fotografia, non sempre noti al grande pubblico (Giuseppe Rotunno, Ennio
Guarnieri, Gianni Di Venanzo), ma eccezionali nel catturare la luce e nel
creare le atmosfere giuste. Il collage inizia con Metello di Bolognini (tra
gli interpreti Massimo Ranieri e Ottavia Piccolo) e prosegue con Cronaca
familiare (Zurlini) e Cronache di poveri amanti (Lizzani). Diario di un
italiano, che Sergio Capogna trasse dalla novella Wanda, offre invece lo
spunto per ricordare le leggi razziali. Seguono brani di Paisà (Rossellini)
e di Tempi nostri di Blasetti (dalla novella Mara) in cui il personaggio
Pratolini è impersonato da Yves Montand. Le ragazze di San Frediano (Zurlini)
precedono La costanza della ragione (Pasquale Festa Campanile), storia della
Firenze operaia negli anni di La Pira e di Don Facibeni. La protagonista è
una giovanissima Catherine Deneuve. Infine L'alluvione (Marco Carbone),
istant - film di cui Pratolini scrisse i testi nel 1966. A parte l'orario
prolungato alle 23, restano inalterate tutte le altre indicazioni per la
mostra Fratelli Alinari. Fotografi in Firenze, 150 anni che illustrarono il
mondo. 1852/2002. Fino al 2 giugno sono le ultime occasioni per visitare un
evento eccezionale, come noto curato per la parte scenografica dal regista,
premio Oscar, Giuseppe Tornatore. Ingressi: € 8,00 intero; 6,50 ridotto;
5,50 residenti; € 4,00 scuole. Sono previsti sconti anche per i
viaggiatori Eurostar, Ataf, Lazzi, studenti con carta Cts e Student Card,
soci del Fondo Ambientale Italiano, della Società dell'Iris e del Touring
Club Italiano, abbonati e frequentatori dell'Orchestra Regionale Toscana.
Per informazioni: 055.2645155 www.firenzemostre.com
ART
NOW BY ELECTA
Milano, 3 giugno 2003 - una serie di appuntamenti di mostre da non perdere
venerdì 6 giugno al Macro (Nuovo museo d'arte contemporanea Roma)
inaugurano 4 mostre, che vedono uno dei massimi esponenti della
contemporaneità, Tony Cragg, accanto a tre giovani ma già affermati
artisti: Cecily Brown con la prima personale italiana dell'artista inglese;
Simon Starling presente anche alla Biennale di Venezia; Sissi - vincitrice
del premio Premio Querini Stampalia - Furla per l'Arte 2002 - che propone
per l'occasione la performance "T". mercoledì 11 giugno a
Venezia, Jannis Kounellis interviene sugli spazi della biblioteca, del
cortile e del museo del Monastero dell'isola di San Lazzaro degli Armeni.
L'artista posizionerà in questi ambienti - sfruttandone l'architettura, la
luce e l'atmosfera ma senza modificarne la naturale struttura e bellezza -
un gruppo di oggetti di forte suggestione storica e tenterà di collocare
idealmente il visitatore all'interno di un'opera d'arte. I risultati
dell'opera di Kounellis saranno pubblicati in un catalogo Electa in uscita a
luglio. giovedì 12 giugno a Venezia inaugura Italian Factory, la nuova
scena artistica italiana, a cura di Alessandro Riva,presso l'Istituto di
Santa Maria della Pietà. 36 artisti (tra cui Velasco, Marco Petrus,
Alessandro Bazan, Bernardo Siciliano) accomunati da un'identica sensibilità
nell'interpretare l'arte contemporanea, sono i testimoni di una grande,
silenziosa rivoluzione che ha cambiato il modo di fare arte in Italia tra
gli Novanta e il Duemila. E' un ritorno alla ricomposizione formale
dell'immagine attraverso pittura e scultura ma anche video e fotografia, che
guarda alla tradizione classica italiana e che allo stesso tempo è intrisa
di temi e suggestioni contemporanee. venerdì 27 giugno apre Oaxaca Tierra
de Arte. Palazzo Bricherasio ospita una collettiva a cura di Sergio Risaliti
e Carlos Aranda, dedicata all'arte messicana della 'Scuola di Oaxaca' (nata
intono al 1950). A fianco della pittura dei più noti Francisco Toledo,
Rodolfo Morales, Sergio Hernandez quella dei nuovi talenti che ne rinnovano
con singolare vitalità la tradizione.
BRIXIA.
BRESCIA ROMANA. LE DOMUS DELL'ORTAGLIA. L'AFRODITE RITROVATA MUSEO DI SANTA
GIULIA, 1 MARZO - 2 NOVEMBRE 2003
Brescia, 3 giugno 2003 - L'apertura al pubblico delle Domus dell'Ortaglia ha
fatto riscoprire o scoprire lo straordinario complesso monumentale del Museo
di Santa Giulia. Dal primo marzo, data di apertura del grandioso nucleo di
abitazioni romane note come Domus dell'Ortaglia, il numero dei visitatori
del Museo è quintuplicato. Effetto della suggestione delle Domus rese
finalmente visitabili e del singolare confronto tra le Veneri di Brescia e
di Capua, poste vis a vis in un "tempio" allestito in uno dei
chiostri dell'ex monastero che ospita il museo. Intorno a questi eventi,
riuniti sotto la sigla "Brixia. Brescia Romana" si è venuto a
creare un interesse per molti versi dalle proporzioni inattese, stimolato
dall'attenzione con cui i mezzi di comunicazione anche internazionali hanno
illustrato l'avvenimento, frutto altresì di un passa parola che ha portato
e continua a portare sempre più persone in una sorta di pellegrinaggio
culturale a Santa Giulia. Di qui la decisione di prolungare l'evento per
tutta l'estate e ancora sino alla ripresa delle scuole, visto che sono molte
le scolaresche in lista d'attesa per visitare la mostra. La data conclusiva
è stata fissata quindi al 2 novembre. Rivisti anche gli orari dei giorni
feriali e aumentata l'apertura la domenica (da martedì a sabato 10-18;
domenica 10-19). Dopo il 2 novembre, le domus resteranno parte del percorso
museale di Santa Giulia, mentre la Venere di Capua e le altre figure di
Venere ritorneranno ai loro museo di origine. La Afrodite bresciana tornerà
invece ad indossare le ali che le vennero aggiunte in epoca romana e
riprenderà il ruolo di "Vittoria" che le hanno assegnato la
storia e la iconografia ufficiali. Resterà però la non irrilevante
scoperta che il celebre bronzo, simbolo dei musei di Brescia, non è di
epoca romana ma greca e quindi di quattro secoli più "vecchio" di
quanto non ritenesse. Al prolungamento è affiancato un amplissimo programma
di eventi che connoteranno l'intera estate a Santa Giulia. A partire dalla
imminente Festa di Santa Giulia che avrà come palcoscenico il museo e le
strade ad esso vicine e che porterà almeno 30 mila persone a vivere,
giocare, divertirsi e anche nutrirsi come gli antichi romani. L'edizione
2003 del popolare appuntamento è infatti incentrata sul tema della mostra,
ovvero la vita nell'antica Colonia civica Augusta di Brixia. Per tre giorni,
come per effetto di un viaggio nella macchina del tempo, il quartiere entro
le mura dove sorgono le Domus dell'Ortaglia tornerà a vivere, con le sue
botteghe artigiane, gli accampamenti militari, le feste patrizie, le parate
e le esercitazioni dei legionari e dei cavalieri, e i riti della quotidianità,
gastronomia compresa. Un altro appuntamento di assoluta rilievo è dato
dalla apertura, il 5 giugno, del Viridarium che affianca le Domus.
Archeologi, botanici, esperti di storia del giardinaggio si sono messi
insieme per ridare agli spazi circostanti le Domus il manto verde che
potevano avere duemila anni fa. Le antiche essenze vegetali, selezionate
sulla base di testi ed iconografia antichi, sono state messe
scenograficamente a dimora per far rifiorire i giardini e gli orti che
circondavano queste eleganti residenze: uno spettacolo per gli occhi ma
anche una interessantissima testimonianza storica che sta già muovendo
l'interesse degli appassionati di mezzo mondo. Accanto a questi due grandi
eventi, per tutta l'estate, Santa Giulia ospiterà le iniziative del
progetto "Di sera al Museo. Suono parola e immagine". Saranno
sedici serate in cui i Musei Civici aprono le porte (alla visita alle Domus
e alle Veneri si aggiungerà quella al Coro delle Monache, scrigno d'arte
recentemente riaperto, e all'intero Museo), per visite guidate accompagnate
da concerti, rappresentazioni teatrali, letture, laboratori per bambini e
proiezioni cinematografiche. Per agevolare ulteriormente il pubblico è
stata disposta una estensione dell'orario di apertura: tutte le domeniche
fino alle 19.00. Insomma un insieme di iniziative stimolate da una mostra di
successo e destinate a confermare per Santa Giulia la validità dello slogan
di "Museo vivo". Infolink: www.domusortaglia.it
INTORNO
ALLE DOMUS RINASCONO L'HORTUS E IL VIRIDARIUM.
Brescia, 3 giugno 2003 - Le Domus dell'Ortaglia, le bellissime case romane
rinvenute nelle vicinanze del museo di Santa Giulia, a Brescia, sono
nuovamente contornate da fiori e piante così come lo erano duemila anni fa.
E' la nuova tappa del processo di recupero e valorizzazione culturale e
turistica della città, scaturito dalla partnership tra il Comune di Brescia
e la Fondazione Cab, che in questo progetto vedono affiancarsi anche la
Soprintendenza per i Beni Archeologici della Lombardia. Architetti,
archeologi, esperti di botanica e giardinieri, si sono a lungo confrontati
per riuscire ad evocare per gli spazi verdi continui alle Domus l'aspetto,
l'atmosfera, le caratteristiche che un cittadino dell'antica Brixia avrebbe
potuto osservare passeggiando in questo quartiere entro le mura cittadine.
Gli scavi archeologici effettuati in adiacenza alle domus avevano messo in
evidenza un'area non edificata all'interno della quale semplici muri di
cinta in pietra di cava delimitavano spazi geometrici quadrangolari, per i
quali era stata ipotizzata la funzione di horti delle Domus. I Romani
iniziarono a riservare spazi verdi all'interno delle città, di pertinenza
residenziale, a partire dal II secolo a.C., secondo una consuetudine
ereditata dal mondo greco, dove la cura di piccoli frutteti o giardini era
già in uso fin dal V secolo a.C. I primi horti delle città romane sono
molto semplici, con una funzione prevalentemente produttiva legata alla
coltivazione di alberi da frutto ed erbe aromatiche; solo in un secondo
momento vengono allestiti giardini più ameni, i viridaria, con specie
arboree e da fiore provenienti da tutto il bacino del mediterraneo,
coltivati a fini simbolici, decorativi e contemplativi. Il termine hortus
tuttavia venne comunemente utilizzato per indicare sia l'orto-frutteto che
il viridarium. Le fonti tramandano che il primo grande giardino in questo
senso fosse stato realizzato intorno al 60 a.C. nella villa di Lucullo,
proconsole molto facoltoso che aveva vissuto a lungo in oriente. La
successiva diffusione di questi spazi verdi anche all'interno delle città
indica l'intenzione di riportare in piccolo, presso le Domus, i luoghi di
diletto tipici delle grandi residenze extraurbane. Sulla scorta quindi della
tradizione e della cultura romana, sono stati riproposti nell'area
dell'Ortaglia di Santa Giulia, tra le domus e le mura delle città, un
hortus e un viridarium, nei quali sono stati messi a dimora, in seguito ad
un'attenta selezione effettuata dagli architetti e dai botanici, le piante
ed i fiori che verosimilmente erano impiegati nell'antica Brixia per scopi
ornamentali, culinari o terapeutici, di cui sono stati reperiti esemplari
presso i più quotati e raffinati vivaisti italiani. La scelta delle specie
si basa sulle testimonianze iconografiche (mosaici ed affreschi) delle Domus,
sui rinvenimenti archeologici effettuati in aree analoghe e sulle fonti
storico-letterarie latine, sia quelle che trattano direttamente di frutteti
e giardini (come Naturalis Historia di Plinio, Res Rusticae di Columella, De
Agricoltura di Catone, De Re Rustica di Varrone) sia quelle che
indirettamente forniscono informazioni sulle colture antiche (ad esempio
Marziale e Petronio). Il disegno del verde è di geometria essenziale, con
semplici percorsi pavimentati in lastre di pietra che sottolineano il
diverso carattere degli spazi recuperati, con un intento evocativo e
didattico esemplare. Tra le specie da frutto poste a dimora nell'hortus,
prevalgono la vite cara a Dioniso, di cui tralci e grappoli compaiono in
numerosi mosaici ed affreschi delle Domus, il fico, pianta sacra presso
tutte le civiltà mediterranee, il melo (Marziale ricorda le 32 varietà
coltivate nel suo podere), il cotogno (i cui fiori e frutti trovavano
innumerevoli usi, dalle conserve, alla decorazione di tavole imbandite,
dalla profumazione della biancheria alla distillazione), il pero (bellissime
pere compaiono nella decorazione della Sala delle Stagioni delle Domus
dell'Ortaglia), il nespolo comune, il susino ed il pesco oltre al
diffusissimo e beneaugurante melograno. Nel viridarium invece sono stati
poste a dimora siepi geometriche di bosso (l'ars topiaria si diffuse in età
repubblicana) e di lauro, sacro ad Apollo oltre che cespugli di oleandro (la
pianta da fiore più riprodotta nella pittura romana), di viburno (augurale
nelle case) e di mirto (con il quale si intrecciavano corone alle spose.
Regina di ogni viridarium era la rosa. I testi antichi la definiscono come
il fiore più bello, la gioia degli dei, il cuscino di Cupido, il vestito di
Afrodite. Sono state ritrovate e quindi trapiantate le varietà più
antiche, con fiori semplici, profumati, monocromi o variegati bianchi e
rosa, così come tramandati dall'iconografia: dalla canina, la spontanea
rosa grecula dei Romani, alla gallica, dalla muschata, alla damascena bifera,
l'unica che fioriva due volte l'anno. Oltre l'hortus e il viridarium, verso
le mura augustee, è stato invece allestito il primo nucleo di un grande
Parco Archeologico, dove sono state collocate testimonianze romane rinvenute
in diverse aree di Brixia e progressivamente ricoverate nel corso degli anni
presso il Museo. Si tratta di iscrizioni, grandi frammenti architettonici di
edifici pubblici, altari votivi e monumenti funerari, tutti recuperati nel
corso dei secoli nel centro storico della città, in molti casi reimpiegati
in edifici post-romani. Esposti al pubblico per la prima volta pur non
riferibili nella maggior parte dei casi a specifiche architetture o a
contesti di appartenenza, consentono tuttavia di immaginare la magniloquenza
degli edifici monumentali pubblici della città antica, oggi scomparsi,
oltre a quelli noti e tuttora visibili nel tessuto urbano contemporaneo del
capitolium, del foro, del teatro e della basilica. I reperti sono disposti
secondo un ordine basato su categorie funzionali, come se fossero collocati
in un ampio deposito a cielo aperto. Il numero più cospicuo è costituito
dai blocchi architettonici con decorazioni a rilievo (fregi vegetali,
cornici, mensole) e a modanatura liscia; sono inoltre presenti alcuni altari
votivi con ghirlande vegetali a rilievo, frammenti con tracce di iscrizione
e monumenti funerari (tra i quali i caratteristici signacula a forma di
pigna). All'interno di quest'ultimo gruppo si segnalano, per importanza e
mole, i grandi sarcofagi rinvenuti in via Cremona nella primavera del 2002,
due dei quali con ancora la copertura in pietra con cuspidi angolari. Il
percorso di visita anche in questo caso si snoda attraverso rigorosi piani
pavimentali in pietra grigia, che riprendono l'andamento geometrico delle
mura e l'orientamento delle Domus. Lo spazio fino ad ora allestito, oltre
3.000 mq, è caratterizzato dalla presenza di specie arboree coerenti con il
mondo romano: grandi olmi campestri, cipressi e lunghi filari di acanto le
cui bellissime foglie, secondo la tradizione fin dai tempi di Callimaco,
hanno ispirato i rilievi di fregi e capitelli delle architetture più
auliche.
AGLI
EREMITANI UNA MOSTRA PER RICORDARE E SPERARE ESPOSTI ANCHE ALCUNI DEI
FRAMMENTI RITROVATI
Padova, 3 giugno 2003 - A 59 anni dal bombardamento che, l'11 marzo del '44,
polverizzò la Cappella Ovetari della Chiesa degli Eremitani e, con essa,
gli affreschi con cui Andrea Mantegna l'aveva interamente decorata, una
mostra documenta quella tragica vicenda e insieme riaccende la speranza che
almeno un barlume di quello straordinario ciclo di affreschi possa tornare a
vivere. L'esposizione, intitolata "Progetto Mantegna" sarà
allestita, a partire dal 4 giugno, negli ambienti antistanti la Cappella
Ovetari all'interno della chiesa degli Eremitani. La mostra documentaria, è
stata voluta dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo, in
collaborazione con la Soprintendenza per il Patrimonio Storico Artistico e
Demoantropologico del Veneto e la Diocesi di Padova, per dar pubblicamente
conto dei risultati della ricerca - promossa e finanziata dalla stessa
Fondazione - di ricomposizione informatica degli oltre 80 mila minuscoli
frammenti di affresco che vennero raccolti tra le macerie nei giorni
successivi al bombardamento. Ciascuno dei minutissimi frammenti è stato
restaurato, fotografato e documentato, in attesa di capire se e come si
potesse tentare una ricollocazione dell'immenso mosaico scomposto.
L'impresa, che sembrava impossibile, potrebbe divenire realtà grazie agli
studi del professor Domenico Toniolo e del dottor Massimo Fornasier
dell'Istituto di Fisica dell'Università di Padova, i quali hanno messo a
punto un programma in grado di confrontare e ricollocare i frammenti su una
mappa rappresentata dalla riproduzione degli unici documenti rimasti del
famoso ciclo: le immagini realizzate nel 1920 dai tecnici della Fratelli
Alinari, immagini di buona qualità ma in bianco e nero. La Fondazione Cassa
di Risparmio di Padova e Rovigo, venuta a conoscenza di quello che allora
sembrava ancora un puro esercizio scientifico, decise di intervenire per
finanziare e gestire il passaggio dalla ricerca teorica all'applicazione
pratica, trovando ampiamente disponibile la Soprintendenza ai Beni Storici e
Artistici del Veneto e, in quanto proprietaria dei frammenti, la Curia. Due
anni di lavoro ed ecco arrivare i risultati: migliaia di frammenti hanno
trovato la loro collocazione (anastilosi virtuale) e ciò grazie alla rete
di computer in grado di localizzare in pochi secondi frammenti della
dimensione di 3-4 centimetri quadri su superfici di molti metri quadri e ciò
attraverso il raffronto di 7 milioni di posizioni possibili, ricorrendo
anche e l'uso della tecnica delle armoniche circolari. A pieno regime, in
una giornata lavorativa, il laboratorio dell'Istituto è in grado di
esaminare fino a 1.000 frammenti. Rimessi virtualmente al loro posto, i
frammenti salvati dimostrano di coprire circa 77mq, un 10 per cento circa di
quella che era la superficie affrescata, distrutta in quel terribile evento.
In pratica, per un frammento ritrovato ne mancano almeno altre nove. La
mostra darà conto, attraverso grandi pannelli, dei risultati della "anastilosi
informatica" di alcune delle scene che componevano il ciclo della
cappella. Il lavoro che i tecnici continuano a portare avanti a ritmi molto
sostenuti per giungere a ricomporre tutti i frammenti ritrovati verrà
documentato attraverso un monitor che proporrà i diversi momenti della
ricerca. La mostra, che illustrerà anche la storia del ciclo mantegnesco e
della vicenda bellica che ne comportò la distruzione, andrà stabilmente ad
arricchire il normale percorso di visita della Chiesa agli Eremitani e della
Cappella Ovetari (che sono luogo di culto e quindi liberamente aperte al
pubblico). Eccezionalmente, dal 4 giugno (data inaugurale dell'esposizione)
all'11 marzo 2004 (data di ricorrenza dei 60 anni dal bombardamento) la
Soprintendente ai Bsad del Veneto, Anna Maria Spiazzi, che coordina l'intero
Progetto Mantegna, ha accettato di esporre, all'interno della mostra
documentaria, anche alcuni frammenti originali dell'affresco perduto,
riaccostati proprio grazie alle indicazioni fornite dalla ricerca su base
informatica. Sarà per tutti una vera emozione rivedere, quasi sessant'anni
dopo, le testimonianze vive di capolavoro della storia universale dell'arte
che si credeva completamente perduto. Per informazioni: Fondazione Cassa di
Risparmio di Padova e Rovigo tel. 049. 8761855 Emal: info@fondazionecariparo.it
MASTER
UNIVERSITARIO E CONVEGNO: "LE NUOVE PROFESSIONI DELLO SPORT"
Milano, 3 giugno 2003 - Si terrà sabato 7 giugno 2003 alle ore 9,30 presso
L'Università degli studi di Milano (Aula 211) in via Festa del Perdono, 7 a
Milano il Convegno "Management e Gestione dello Sport - Le nuove
professionalità" in occasione della Consegna dell'Attestato ai 22
partecipanti al 1° Master di secondo livello in "Management e Gestione
dello Sport" (2002/03) organizzato dalla Facoltà di Scienze Motorie
dell'Università degli Studi di Milano. I lavori del Convegno, aperto dal
Prof. Giuliano Pizzini Preside Facoltà di Scienze Motorie dell'Università
degli Studi di Milano, saranno coordinati dal Responsabile Didattico del
Master Prof. Franco B. Ascani. Interverranno: il Dott. Antonello Capone
Presidente Nazionale Ussi (Unione Stampa Sportiva Italiana) e redattore
della Gazzetta dello Sport, il Dott. Paolo Lutteri Direttore Marketing Sport
e New Media Sipra, il Dott. Andrea Varnier Direttore della Comunicazione e
Immagine dei Giochi Olimpici Invernali di Torino 2006, Prof. Ottorino Ascani
Docente di Diritto comunitario all'Università di Milano - Bicocca e
Specialista del Team Europe - Commissione Europea, Dott. Marcel Vulpis Chief
Media Relations "Mondiali Bormio 2005", Dott. Claudio Colombo Capo
Redattore Sport Olimpici del "Corriere della Sera", Dott. Fabio
Romei esperto di diritto civilistico applicato allo sport, Dott. Sandro
Gamba Centro Psicologia dello Sport. Ex-allenatore basket. Nel corso del
Convegno sarà presentata l'edizione 2003/04 del "Master Universitario
in Management e Gestione dello Sport" Sono stati invitati i 33 Docenti
del Master, i Presidenti Nazionali dei Comitati Regionali delle Federazioni
Sportive Nazionali, degli Enti di Promozione Sportiva, delle principali
Società Sportive e delle Aziende leader di settore Informazioni: Facoltà
di Scienze Motorie - Master via Kramer, 4/a - 20129 Milano - Tel. 02
503.15151 - Fax 02 503.15152 - e mail: scienze.motorie.sport@unimi.it
COPPA
DEL MONDO CANOTAGGIO - PER L'ITALIA 3 ORI E 4 BRONZI.
Milano, 3 giugno 2003 - E' grande Italia. Questo il responso della prima
prova di Coppa del Mondo conclusasi sulle acque dell'Idroscalo milanese che
ad agosto ospiterà anche i campionati del mondo di qualificazione olimpica.
Con 3 ori e 4 argenti, seconda, come già era avvenuto ai mondiali di
Siviglia lo scorso settembre, sempre dietro alla solita Germania (4-2-0), la
squadra azzurra ha entusiasmato, tra conferme (il doppio pesi leggeri di
Pettinari e Luini che ha allungato la sua imbattibilità, i 4 senza senior e
leggere e il 4 di coppia campione olimpico) e novità (il nuovo due senza di
DeVita-Lari, secondi dietro ai fratelli croati Skelin ma davanti ai mostri
sacri inglesi Pinsent e Cracknell). E' tornato a farsi sentire anche l'otto
capace dispaventare la Germania e di superare finalmente la bestia nera
Croazia. I successi azzurri portano la firma, oltre a quella di Pettinari e
Luini, di Stefano Basalini nel singolo p.l e di Bertini, Amarante, Amitrano
e Mascarebhas nel 4 senza leggero. Argento, invece, per l'otto
(Gabriele,Tramontano, Penna, Verzotti, Dentale, Palmisano, Trombetta,
Cascone e il timoniere Iannuzzi) che nello sprint finale ha bruciato sulla
linea de traguardo la Croazia; il due senza De Vita-Lari, il 4 senza dei
fratelli Mornati, Leonardo e Carboncini e il 4 di coppia Abbagnale, Raineri,
Galtarossa e Sartori. Soddisfatto il Dt La Mura: "E' andata bene, anche
oltre le previsioni. Alcuni equipaggi è da poco che lavorano insieme, come
il 4 di coppia, il due senza e lo stesso otto, possono quindi migliorare con
il tempo. Per l'ottorosa un passo avanti sulla strada per Pechino
2008". Classifica di Coppa dopo la prima prova: 1. Germania punti 52;
2. Italia 48; 3. Gran Bretagna 28; 4. Romania 27; 5. Francia26; 6. Usa 24;
7. Russia e Rep. Ceca 20.
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