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di
MERCOLEDI'
4 GIUGNO 2003
pagina 3
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COMUNICAZIONE POLITICA: AL VIA IL
PROGETTO J. VENTURE & PARTNERS SPA IL GRUPPO ITALIANO DEI SERVIZI
INTEGRATI AL SERVIZIO DEL MARKETING POLITICO
Milano, 4 giugno 2003 - J. Venture
& Partners SpA, Gruppo leader del centro Italia, tra i maggiori gruppi
italiani dei servizi integrati e attivo nella comunicazione, nella
consulenza e nei media, ha presentato il suo progetto di marketing politico.
Negli ultimi anni è cresciuto infatti il bisogno di comunicazione e di
visibilità da parte di target che storicamente non si sono serviti della
comunicazione in modo strategico, primo tra tutti il candidato politico, che
oggi si affida sempre più alle leve strategiche del marketing per
raggiungere e mantenere il consenso dell'elettorato. Quali sono le sfide del
settore e le opportunità del mercato? Come comunicare con gli elettori?
Quali gli strumenti e i messaggi più adatti per sensibilizzare target
diversi? "Il marketing politico-elettorale è oggi in forte sviluppo -
afferma Aldo Alderigi, Presidente del Gruppo J. Venture & Partners SpA -
Affiancare un candidato o un politico nell'allestire un'efficace strategia
di comunicazione, si traduce in azioni volte alla costruzione del consenso
attraverso un'attenta strategia di marketing, la costruzione dell'immagine e
il consolidamento delle relazioni con i diversi pubblici. Abbiamo deciso di
puntare molto su questo settore in espansione e indirizzare in questo senso
molte delle nostre energie progettuali". "Proprio per essere più
vicini al centro del potere politico- istituzionale - prosegue Alderigi -
abbiamo anche di recente inaugurato una nuova sede del Gruppo a Roma, nella
centralissima via Frattina". "L'elemento differenziante che il
nostro Gruppo offre nell'affiancamento del candidato politico si fonda sulla
diversificazione delle competenze. Il Gruppo, integrando diverse società
con specializzazioni verticali, si compone di un team di professionalità
che consentono lo sviluppo di progetti articolati e a tutto tondo: il
contatto con gli opinion makers, l'organizzazione di campagne di
sensibilizzazione della pubblica opinione, il web site e i sondaggi di
gradimento/notorietà, la redazione dei testi d'intervento e la preparazione
del candidato al confronto pubblico con attività di media training e public
speaking, sono elementi di comunicazione imprescindibili del nostro
servizio. Certamente - conclude Alderigi - una sagace capacità di
osservazione e comprensione dell'opinione pubblica e una visione strategica,
completano il nostro approccio ". I successi ad oggi riscossi dal
Gruppo in ambito politico-istituzionale dipendono proprio dall'esperienza
consolidata negli anni e da una visione strategica messa a fuoco attraverso
un approfondito lavoro di ricerca e studio del panorama italiano e
internazionale. Il Gruppo J. Venture & Partners SpA supporta il
candidato politico a 360°, grazie ad una rosa di servizi realmente
integrati: oltre alla consulenza strategica, le società del Gruppo si
occupano di attività di ufficio stampa, media relation e organizzazione di
eventi/conferenze (Dialettika), creazione dell'immagine coordinata e
produzione dei materiali di comunicazione (Komete), ideazione dei contenuti
(Waypublishing), creazione e gestione di database e sondaggi d'opinione (Freepping),
costruzione di website (Wayin), rassegna stampa (Waypress) e realizzazione
di decorazioni celebrative (Johnson 1836).
GARANTE PRIVACY, ALLA PUBBLICITA' VIA
SATELLITE? E' LECITO OPPORSI.
Roma, 4 giugno 2003 - A stabilirlo è stata l'Autorita' Garante per la
privacy che ha accolto il ricorso di un abbonato che si era visto arrivare,
tramite decoder, un messaggio pubblicitario sul proprio televisore e aveva
chiesto piu' volte invano alla societa' di non inviare piu' comunicazioni
pubblicitarie, effettuate con qualsiasi mezzo. Alla Pubblicita' via
satellite? E' lecito opporsi. Inoltre l'inosservanza del provvedimento del
Garante comporta una specifica responsabilita' penale. L'interessato si era
rivolto al Garante che aveva invitato la societa' ad aderire alle richieste
dell'abbonato. Da parte sua, la societa' aveva dichiarato di aver attivato
alcune procedure volte ad evitare il recapito di messaggi pubblicitari, ma
nonostante le rassicurazioni l'invio era proseguito. L'Autorita',
riconoscendo fondato il ricorso, ha osservato che la condotta della societa',
la quale non ha fornito riscontro tempestivo e idoneo alle richieste
dell'interessato ottemperando solo tardivamente a quanto richiesto, viola i
diritti della personalita' del ricorrente al quale deve essere puntualmente
assicurato il rispetto del diritto di non ricevere piu' corrispondenza
pubblicitaria pur essendo in atto con la societa' un rapporto contrattuale.
Inoltre - ha sottolineato il Garante - il diritto di non essere piu'
destinatario di corrispondenza indesiderata deve essere garantito dalla
societa' non solo sulla base di una procedura occasionale, come nella
vicenda esaminata, ma con l'adozione di necessarie misure, anche tecniche,
atte ad inibire in modo permanente l'invio di messaggi indesiderati e ad
assicurare l'agevole ed effettivo esercizio dei diritti, in questo caso
l'opposizione del ricorrente all'uso per fini pubblicitari dei propri dati
personali. L'Autorita' ha, pertanto, imposto alla societa' televisiva di
inibire con effetto immediato ulteriori invii di comunicazioni pubblicitarie
effettuate con qualsiasi ogni mezzo anche cartaceo (ovviamente, incluso il
decoder), dando conferma di aver ottemperato sia al ricorrente, sia alla
stessa Autorita'.
COME DIVENTARE EDITORI? MARTEDÌ, 10
GIUGNO, CORSO DELL'ASSOCIAZIONE ITALIANA EDITORI (AIE)
Milano, 4 giugno 2003 - Come si diventa editore? Qual è il quadro generale
delle normative e delle prassi che una persona che vuole aprire una casa
editrice deve conoscere? In un quadro competitivo crescente, è importante
inquadrare fin da subito i principali elementi che caratterizzano questo
settore e acquisire le competenze di base attraverso le quali prendere le
prime decisioni che spesso finiscono per condizionare il futuro e i tempi di
crescita e di sviluppo della casa editrice: è necessario così conoscere
tutto dell'impresa editoriale, delle codifiche internazionali del libro, del
diritto d'autore, delle disposizioni giuridiche, fiscali, postali e, perché
no, della distribuzione. Per questo l'Associazione Italiana Editori (Aie) -
l'associazione di categoria, che aderisce a Confindustria, degli editori
italiani e stranieri operanti in Italia o che pubblicano in lingua italiana
libri, riviste e prodotti di editoria elettronica multimediale e on line -
organizza per martedì, 10 giugno, (dalle 9.30 alle 13 e dalle 14 alle 18)
un corso di una giornata di tipo pratico - operativo per fornire un quadro
generale delle norme e delle prassi che presiedono alla creazione e gestione
di una casa editrice, offrendo un corredo di materiali e indicazioni
bibliografiche utili per approfondire le conoscenze acquisite. Il corso, che
si svolgerà nella sede dell'Aie (in via delle Erbe, 2 a Milano), è tenuto
da esperti che da anni lavorano nel settore: Ivan Cecchini (Direttore
Associazione italiana editori), Massimo Dina (avvocato e commercialista,
esperto in materie fiscali relative al settore editoriale, consulente
dell'Aie), Giovanni Peresson (Ufficio studi Aie, Scuola librai U. ed E.
Mauri), Giammarco Senatore (Ufficio legale di consulenza ai soci Aie). Il
costo dell'iscrizione, possibile fino al 5 giugno, è di 200 euro più Iva.
Per informazione Marisa Frigerio marisa.frigerio@aie.it
LA LIONS ACADEMY, UN NUOVO APPUNTAMENTO A CANNES PER
STUDENTI NELLE DISCIPLINE DELLA COMUNICAZIONE
Milano, 4 giugno 2003 - Gli organizzatori del Festival di Cannes annunciano
l'introduzione della Lions Academy, un nuovo appuntamento che si aggiungerà
alle numerose attività già in programma per celebrare il 50° anniversario
del Festival. La Lions Academy offrirà la possibilità ai migliori studenti
di advertising marketing, comunicazione e design, provenienti da ogni parte
del mondo, di partecipare ad un tirocinio durante la settimana del festival.
Grazie a questa iniziativa ogni anno, 20-30 studenti fra i 18 e i 23 anni
potranno seguire un intenso programma formativo e assistere al festival. Per
l'Italia, quest'anno parteciperanno Micol Talso dell'Accademia di
Comunicazione e Barbara Astengo del Naba (Nuova Accademia di Belle Arti). La
selezione è stata effettuata da Sipra, il rappresentante italiano del
Festival, d'intesa con le istituzioni interessate. Gli allievi saranno
accompagnati per tutta la settimana da un "tutor", che questo anno
sarà Clive Challlis, responsabile del corso di pubblicità presso la San
Martins di Londra. A guidare la Lions Academy sarà un decano che sarà
nominato ogni tre anni. Il primo decano è Michael Conrad, in passato
direttore creativo worldwide di Leo Burnett che ha dichiarato: "Oggi la
formazione nel nostro settore deve essere globale. Pertanto gli studenti di
talento provenienti da tutto il mondo saranno seguiti in questo percorso
formativo da brillanti professionisti". Tra gli insegnati Bob Isherwood, Worldwide Creative
Director, Saatchi & Saatchi; Joel Sobelson, Executive Vice President
& Chief Creative Officer Wunderman (NY) e James Warburton, Managing
Director, McCann Universal, Australia. Clive Challis, tutor dell'academy
ha commentato: "Vedere le migliori campagne creative e conoscere i più
famosi creativi a livello mondiale sarà un modo fantastico per questi
studenti di iniziare una nuova carriera".
MAZDA2 AL GIRO
D'ITALIA: LA VERA STAR È STATA LEI !
Roma, 4 giugno 2003 Una Mazda2 tutta rosa, come la maglia del vincitore del
Giro d'Italia: così la nuova campagna stampa di J. Walter Thompson per
Mazda Italia. In uscita dal 2 giugno con pagine a colori sui principali
quotidiani la nuova campagna, ideata dalla Jwt Roma con la direzione
creativa di Nando Lambertucci, celebra il trionfo di Mazda2, l'auto
ufficiale del Giro d'Italia. La piccola Mazda, la cui versione di colore
rosa non è per ora in vendita, sarà festeggiata inoltre in tutte le
concessionarie con un open weekend il 7 e l'8 giugno. 3.408 km. Percorsi da
Mazda2 accompagnando sempre i ciclisti e gli italiani appassionati di questo
sport nel corso delle 21 tappe del Giro, è stata ammirata su salite,
discese, volate e scalate da 5 milioni di persone dal vivo e da 30 milioni
di telespettatori. La festa continua anche in Tv, dove viene riproposto lo
spot di lancio di Mazda2 creato da Jwt Europe che punta invece sui 5 anni di
garanzia a chilometraggio illimitato. La pianificazione è curata come di
consueto da Mindshare.
SENSIBILE
RIDUZIONE DELLA PIRATERIA SOFTWARE NELL'EUROPA OCCIDENTALE DAL 1994 A OGGI,
MA IN ITALIA IL 2002 È CRITICO
Milano, 4 giugno 2003 - Il livello globale della pirateria software è
diminuito di 10 punti negli ultimi otto anni, secondo quanto si legge
nell'ottava edizione della ricerca che Bsa (Business Software Alliance,
l'associazione internazionale che riunisce le maggiori aziende produttrici
di software del mondo - www.bsa.org/globalstudy/
) ha pubblicato sull'argomento. Per quanto riguarda l'Europa, Bsa
attribuisce questo risultato alla crescente consapevolezza del problema da
parte delle aziende e della Pubblica Amministrazione nella gran parte dei
Paesi Europei. BSA ha annunciato che il tasso di pirateria software medio a
livello mondiale è sceso, nel 2002, al 39%, mentre nel 1994, anno in cui si
è iniziato a effettuare questo studio, era pari al 49%. In particolare,
nell'Europa occidentale la riduzione è stata di 17 punti percentuale: dal
52% al 35%. Per quanto riguarda l'Italia, dal 1994 ad oggi il tasso di
pirateria è sceso di ben 22 punti percentuale, passando dal 69 al 47%,
anche se rimaniamo ai vertici della classifica dei paesi ove è maggiore la
diffusione di software illegale. A differenza del resto d'Europa, in cui si
è avuta una diminuzione costante del tasso di pirateria dal 1994 al 2002,
in Italia l'andamento è stato altalenante: dal 1994 al 1997 il livello di
pirateria è progressivamente sceso fino al 43% per poi alternare crescite e
diminuzioni in maniera costante. Quest'anno, l'Italia ha visto aumentare il
livello di pirateria di due punti percentuale, passando dal 45 al 47%, in
controtendenza con la media europea. Non solo: il nostro Paese è anche
l'unico tra quelli con il più alto tasso di pirateria che ha avuto un
incremento, rispetto allo scorso anno, nel livello di software illecitamente
duplicato, uno spiacevole primato che ci porta al secondo posto in Europa,
preceduti soltanto dalla Grecia. "Il fatto che il fenomeno della
pirateria abbia conosciuto una sensibile riduzione nell'Europa occidentale
nel corso degli ultimi otto anni non può in alcun modo essere considerato
un punto di arrivo: il software pirata riguarda ancora più di
un'applicazione su tre, con pesanti riflessi negativi sull'economia. I Paesi
che si sono impegnati nel ridurre la portata del problema beneficiano oggi
di un sostanziale ritorno economico nonché della prospettiva di una
sensibile espansione dei propri mercati IT", ha sottolineato Beth Scott,
Vicepresidente Emea della BSA. "È evidente che anche una riduzione di
modesta entità del tasso di pirateria si traduce in un ritorno positivo per
le economie nazionali sotto forma di creazione di nuovi posti di lavoro e
maggiori introiti fiscali: ci auguriamo quindi che l'Unione Europea
intensifichi ulteriormente gli sforzi contro le violazioni della proprietà
intellettuale, prevedendo prima di tutto un miglioramento della legislazione
in materia. Benché sia l'Unione sia i singoli Paesi membri abbiano
intrapreso diverse iniziative in questo senso, rimane ancora molto da fare.
BSA ha accolto con soddisfazione la bozza della EU Enforcement Directive a
livello comunitario pur rimanendo scettica sulla sua effettiva possibilità
di eliminare le difformità e di colmare le lacune esistenti nelle
legislazioni dei differenti Paesi dell'Unione. Una regolamentazione precisa
costituisce infatti un forte deterrente contro questa piaga sociale",
ha proseguito Scott. Lo studio indipendente commissionato dalla Bsa si è
avvalso di una particolare metodologia di analisi per determinare il livello
globale della pirateria relativo alle applicazioni commerciali, le perdite
(in dollari) da esso derivanti e la tendenza in atto in 85 Paesi. Le perdite
a livello mondiale causate dalla pirateria software sono passate dai 10,97
miliardi di dollari del 2001 ai 13,08 miliardi del 2002, con un aumento del
19% imputabile principalmente ad una crescita della duplicazione illecita di
prodotti software di utilizzo professionale a più alto costo unitario.
Europa occidentale: Il tasso di pirateria dell'Europa occidentale è sceso
di 17 punti, dal 52% al 35%, ponendosi al terzo posto su scala mondiale. I
miglioramenti più significativi provengono dall'Irlanda, scesa dal 74% del
1994 al 42% del 2002; segue la Spagna, con una riduzione di 30 punti - dal
77% al 47%. Finlandia e Paesi Bassi hanno ridotto il fenomeno di 28 punti.
L'Italia è passata dal 69% del 1994 al 47% del 2002. La Svizzera aveva il
tasso di pirateria più basso di tutta l'area nel 1994 e, dopo essere scesa
di 6 punti raggiungendo il 32% nel 2002, è ancora sotto la media regionale
del 35% - anche se ben sopra la Danimarca, che nel 2002 ha registrato un
tasso di pirateria del 24%. Europa orientale: Il tasso di pirateria
dell'Europa orientale è sceso di 14 punti, dall'85% del 1994 al 71% del
2002, ed è il quarto miglior risultato su scala mondiale. Il miglioramento
più netto è della Slovenia, scesa di 37 punti dal 96% al 59%; segue
l'Ungheria con una riduzione di 31 punti, dal 76% del 1994 al 45% del 2002.
Il tasso di pirateria in Russia è sceso solo di sei punti, dal 95% del 1994
all'89% del 2002; stessa riduzione per l'Ucraina, passata dal 95% all'89%.
Medio Oriente/Africa: Questa è la regione che ha registrato il
miglioramento più sensibile con una riduzione della pirateria di 31 punti,
dall'80% del 1994 al 49% del 2002. In Medio Oriente, la pirateria è scesa
dall'84% del 1994 al 50% del 2002: un miglioramento di 34 punti supportato
dai buoni risultati riscontrati da tutti i Paesi. La riduzione più forte è
avvenuta negli Emirati con un decremento di 50 punti, dall'86% del 1994 al
36% del 2002. In Africa il tasso di pirateria è sceso di 29 punti, dal 77%
del 1994 al 48% del 2002. Il Sudafrica è sceso di 30 punti, dal 64% del
1994 al 34% del 2002, mentre l'Egitto ha ridotto il fenomeno di 32 punti
passando dall'84% del 1994 al 52% del 2002 - il miglioramento più netto di
tutta l'Africa. Nord America: Il Nord America presenta il tasso di pirateria
più basso del mondo, ulteriormente sceso dal 32% del 1994 al 24% del 2002.
Gli Stati Uniti sono scesi di otto punti, dal 31% del 1994 al 23% del 2002,
ed è tuttora il Paese con minor pirateria del mondo. Il Canada è
migliorato di sette punti, dal 46% al 39%. America Latina: con un
miglioramento secondo solo a quello del Medio Oriente/Africa, l'America
Latina ha visto ridurre la pirateria di 23 punti tra il 1994 e il 2002. Il
decremento più netto, 33 punti, è stato registrato in Guatemala, passato
dal 94% del 1994 al 61% del 2002. El Salvador ha diminuito il tasso di
pirateria di 29 punti, dal 97% del 1994 al 68% del 2002. Costarica e
Repubblica Dominicana sono scese di 28 punti, entrambe dall'89% del 1994 al
61% del 2002. Brasile e Messico, i due Paesi più grandi della regione, sono
migliorati rispettivamente di 22 e 23 punti: il Brasile è passato dal 77%
del 1994 al 55% del 2002; il Messico dal 78% del 1994 al 55% del 2002.
Asia/Pacifico: Il tasso di pirateria di questa regione è migliorato di 13
punti passando dal 68% del 1994 al 55% del 2002. La discesa più netta è
del Giappone, dal 66% del 1994 al 35% del 2002; segue Taiwan con una
riduzione di 29 punti, dal 72% del 1994 al 43% del 2002. Le Filippine sono
migliorate di 26 punti passando dal 94% del 1994 al 68% del 2002; la Corea
è diminuita di 25 punti, dal 75% del 1994 al 50% del 2002. Bsa ha
commissionato questa ricerca a International Planning and Research
Corporation (Ipr), una società specializzata indipendente. Lo studio ha
valutato i dati di vendita e le informazioni di mercato delle sei principali
regioni del mondo esaminando 26 applicazioni software professionali. Lo
studio si basa sulla armonizzazione di due insiemi di dati: la domanda di
nuove applicazioni software e la fornitura legale di nuove applicazioni
software. I dati derivano da due fonti principali: i dati sul software
consegnato forniti dalle società che fanno parte di Bsa, e i dati di
mercato forniti da MetaFacts Inc., società specializzata nelle ricerche sul
mercato tecnologico.
NUOVA CAMPAGNA
RADIO E INTERNET FIRMATA GIGA/AIGO PER MAURITIUS TOURISM PROMOTION AUTHORITY
LA BELLEZZA DI MAURITIUS E' "ON AIR"
Milano, 4 giugno 2003 - "Mauritius, l'unico prodotto di bellezza
disponibile nelle agenzie di viaggi" è on air da lunedì 2 giugno la
nuova campagna radio dell'isola di Mauritius che porta la firma di Giga,
reparto advertising di Aigo. Il concept associa Mauritius a un prodotto di
bellezza; infatti, grazie alle proprietà rigeneranti che l'isola offre ai
visitatori, la vacanza a Mauritius diventa un vero e proprio soggiorno in
una beauty farm, dove gli elementi naturali il mare, il sole, la sabbia
diventano gli strumenti per la cura si sé. La pianificazione prevede circa
178 passaggi di 20" su Radio Rai 2, Radio Montecarlo e Rtl. Radio La
campagna radio si sviluppa in tre soggetti beauty dai benefici effetti
"Rilassante", "Idratazione profonda" e "colorito
spento e occhiaie" e si pone l'obiettivo di catturare l'attenzione
delle famiglie italiane che stanno pianificando le loro vacanze estive
attraverso accattivanti offerte di viaggio studiate in collaborazione con
Air Mauritius, e con i prestigiosi alberghi Constance Hotel, Beachcomber
Hotel e One&Only: per tutti i bambini con meno di 12 anni il viaggio e
il soggiorno sono gratuiti e per le coppie in viaggio di nozze sconti
"tonificanti". Web La campagna radio è integrata con una
pianificazione internet per due settimane sul sito www.virgilio.it con testo
e immagini dedicate all'offerta per famiglie e sposi. E' prevista inoltre
un'azione di direct e-mailing rivolta ai 85.000 surfer iscritti a newsletter
. Cliccando sulla sezione Mauritius di Virgilio.it i viaggiatori potranno
scoprire le bellezze dell'isola e le sue offerte speciali navigando anche
sul sito ufficiale dell'Ente del Turismo www.mauritius-turismo.com
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