NOTIZIARIO
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di
MARTEDI'
1 LUGLIO 2003
pagina 4
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UN PROGETTO DELL'UE CONSENTE DI ELABORARE
UN METODO RIVOLUZIONARIO PER ELIMINARE GLI ANTIBIOTICI DALLE ACQUE REFLUE
Bruxelles, 1 luglio 2003 - Ogni anno in tutto il mondo vengono consumate 12.500
tonnellate di antibiotici e una notevole quantità di residui di tali sostanze
finisce nei reflui municipali e negli scarichi agricoli. Gli scienziati temono
che tali sostanze possano contaminare la falda idrica e il suolo e, di
conseguenza, accelerare lo sviluppo di resistenza in numerosi organismi
patogeni. Per affrontare tale problema, nell'ambito di un progetto comunitario
del valore di 2,18 milioni di euro, è stato messo a punto un metodo
rivoluzionario, che si avvale di processi di ossidazione a base di ozono per
eliminare gli antibiotici. Finanziato nell'ambito della sezione "Energia,
ambiente e sviluppo sostenibile" (Eesd) del Quinto programma quadro (5PQ),
il consorzio del progetto Poseidon ha riunito esperti provenienti da cinque
Stati membri, nonché da Svizzera e Polonia, al fine di condurre delle
valutazioni preliminari dell'attuale situazione in Europa e testare la teoria
elaborata. Monitorando gli impianti di trattamento dei reflui in Europa, i
membri del consorzio hanno rilevato la presenza di circa 36 diverse sostanze
farmaceutiche. Nel contempo, gli esperti partecipanti al progetto hanno
registrato 30 diversi tipi di prodotti farmaceutici nei campioni prelevati dai
fiumi e altri corsi d'acqua in Europa. Nella sola Germania, oltre il 25 per
cento dei campioni prelevati dalle acque freatiche in prossimità di fiumi e
corsi d'acqua inquinati mostrava livelli di concentrazione di sostanze
farmaceutiche al di sopra della media. Dopo aver valutato la gravità della
situazione, gli esperti hanno analizzato diversi metodi di trattamento dei
reflui, concentrandosi sulla loro efficienza in termini di eliminazione dei
prodotti farmaceutici e per la cura della persona. Essi hanno scoperto che
ozonizzando gli scarichi - ovvero sottoponendoli ad un processo di disinfezione
a base di ozono - il potenziale di formazione di ceppi batterici resistenti si
riduceva. Questa teoria è stata pienamente testata durante una serie di
esperimenti su scala pilota condotti in un impianto di trattamento dei reflui di
Braunschweig (Germania). Il consorzio ha notato che la riduzione dei ceppi
batterici resistenti è direttamente connessa all'eliminazione degli antibiotici
nell'acqua ozonizzata. Il metodo per la rimozione degli antibiotici elaborato
nell'ambito del progetto è considerato rivoluzionario, poiché a tutt'oggi, le
conoscenze disponibili sulle concentrazioni ambientali dei residui di
antibiotici e sui metodi di eliminazione erano molto ridotte. Infolink: http://www.eu-poseidon.com/
IL CASO FOE INSEGNA: DEFIBRILLATORE
OBBLIGATORIO A BORDO CAMPO
Firenze, 1 luglio 2003 - Ancora polemiche sul caso Marc Vivien Foe, il
calciatore morto in Francia durante la semifinale della Confederation Cup.
"Un errore mandarlo in campo dopo che si era sentito male solo pochi giorni
prima. La morte improvvisa può essere causata anche da piccoli malesseri. Ne'
c'era a disposizione un defibrillatore che gli avrebbe salvato la vita. E' l'ora
che tutte le società sportive, professionistiche e non, si dotino di questi
strumenti indispensabili. Ormai li può usare chiunque e, per di più, costano
pochissimo". Lo ha detto ieri a Firenze il cardiologo Giorgio Galanti,
medico della Fiorentina, presentando il convegno Problemi medici nell'attività
sportiva che dal 4 al 5 luglio riunirà a Uliveto Terme (Pisa) i più importanti
specialisti italiani di medicina dello sport. "E' dal '92 che la Fiorentina
dispone di un defibrillatore e si sta adesso attrezzando con uno strumento di
ultima generazione in grado di stabilire in pochi secondi se una persona è
colpita da fibrillazione ventricolare, anticamera della morte improvvisa, come
appunto i casi Foe oggi e Manfredonia anni fa. Sicuramente altre squadre ne sono
dotate, ma si tratta a questo punto di renderlo obbligatorio anche e soprattutto
per le società dilettantistiche". I professionisti, sostiene Galanti, sono
assistiti da staff medici per lo più molto efficienti: "Al contrario, sono
senza alcuna garanzia i 17 milioni di italiani che praticano una qualsiasi
attività sportiva. Che sia il campionato di calcio fra bar, oppure il torneo di
tennis del dopolavoro o i raduni ciclistici fra under 50, eserciti di persone,
giovani e non, rischiano la vita non essendo adeguatamente assistiti".
Questo, ha aggiunto il professore, "è il motivo per cui è stato
organizzato il convegno di Uliveto Terme, quest'anno alla seconda edizione.
L'obiettivo è di dare nozioni importanti di medicina dello sport ai medici di
base che ne escono del tutto sprovvisti dall'università, pur dovendo
fronteggiare il crescente fenomeno dell'attività sportiva di massa".
Tornando al caso Foe, Galanti ha confermato la tesi della morte improvvisa
lanciata dal professor Francesco Furlanello, consulente dell'Istituto
Policlinico S. Donato di Milano, tra i massimi specialisti in tema di aritmie
cardiache degli atleti. "Occorre però sapere", ha spiegato, "che
anche la morte improvvisa ha le sue cause che, in certi casi, possono anche
essere minime: un'influenza, un malore qualsiasi. E in effetti Foe, 2 o 3 giorni
prima di morire, aveva accusato forti malesseri e un'acuta diarrea. Per questo
dico che farlo giocare è stato un errore". Il caso sarà evidentemente uno
dei temi di punta del convegno di Uliveto Terme dove interverranno sia
Furlanello con una relazione sulle aritmie cardiache e il doping, sia il
professor Gian Gastone Neri Serneri, emerito dell'Università di Firenze, che
presenterà una relazione sul tema divenuto di tragica attualità. Il titolo:
Morte improvvisa cardiaca e attività sportiva. Tra i protagonisti del convegno
anche Enrico Castellacci, il presidente dell'Associazione dei medici del calcio.
ARRIVA IN EUROPA UN DEFIBRILLATORE
IMPIANTABILE D'AVANGUARDIA PER COMBATTERE LO SCOMPENSO CARDIACO
Milano, 1 luglio 2003 - E' stato annunciato oggi il lancio in Europa del nuovo
sistema Icd (Implantable Cardioverter-Defibrillator) InSync III Marquis. Si
tratta del quinto e più avanzato dispositivo Medtronic per la terapia di
resincronizzazione (Crt - Cardiac Resynchronization Therapy) per i pazienti
affetti da scompenso cardiaco. "Il sistema InSync III Marquis offre diverse
nuove caratteristiche per semplificare ed ottimizzare la gestione del paziente
con scompenso cardiaco, sia di monitoraggio che di trattamento" afferma il
Dottor Maurizio Gasparini, Responsabile Unità Operativa di Elettrofisiologia ed
Elettrostimolazione dell'Istituto Clinico Humanitas di Rozzano (Mi), - maggior
centro, a livello Europeo, che ha partecipato allo studio-. "Per i soggetti
affetti anche da fibrillazione atriale, ad esempio, il dispositivo include
diagnostiche dedicate e funzioni per il mantenimento costante della terapia di
resincronizzazione, anche durante episodi di tachiaritmia sopraventricolare
(battiti cardiaci accelerati nelle camere cardiache atriali). Altra funzione
diagnostica estremamente interessante è quella che consente di verificare nel
corso del tempo la capacità di movimento che il paziente può affrontare dopo
l'impianto del defibrillatore atrio-biventricolare (in tal modo è possibile
verificare oggettivamente se la resincronizzazione e/o le diverse variazioni
terapeutiche sono in grado di migliorare la capacità funzionale del soggetto).
Un ultimo aspetto estremamente importante è che con questo nuovo device è
possibile stimolare le due camere ventricolari separatamente, sia in termini di
energia da utilizzare (risaparmiando quindi energia ed aumentando la longevità
dell'apparecchio) , che per quanto riguarda la tempistica (modificando quindi i
tempi di stimolazione tra le due camere ventricolari , e determinando quindi un
ulteriore miglioramente dell'efficienza contrattile)" conclude il dottor
Gasparini. L'InSync III Marquis permette al medico di trattare il paziente con
sicurezza, in quanto associa ad una terapia Icd rapida ed efficace, basata sul
successo della famiglia di defibrillatori Marquis, la terapia di
resincronizzazione su misura per il paziente presente nel pacemaker InSync III.
Sono inoltre presenti diagnostiche dettagliate per lo scompenso cardiaco e
funzioni per la sicurezza del paziente, che garantiscono benefici esclusivi. Il
sistema comprende poi la funzione Patient Alert, esclusiva di Medtronic, che,
grazie ad una segnalazione acustica, avverte il paziente quando è necessario
eseguire un follow-up. In soli 38cc e 77 grammi (circa le dimensioni di un
piccolo cronografo), l'InSync III Marquis offre le funzioni avanzate dell'InSync
III - inclusa la stimolazione biventricolare sequenziale per una stimolazione
ottimale delle due camere ventricolari del cuore - e un rapporto dettagliato
sullo scompenso cardiaco per assistere i medici nella gestione generale dei
sintomi della patologia. L'arresto cardiaco improvviso uccide circa 400.000
persone in Europa ogni anno. E' stato dimostrato che gli Icd sono efficaci nel
trattamento di aritmie potenzialmente letali nel 99% dei casi. Oltre 3 milioni
di persone in Francia, Germania, Italia, Spagna e Regno Unito sono affette da
scompenso cardiaco. Questa patologia, progressiva e debilitante è responsabile
di più ospedalizzazioni di tutte le patologie oncologiche e rappresenta per i
sistemi sanitari europei un onere sempre crescente. Circa 450.000 di questi
pazienti hanno scompenso cardiaco da moderata a grave con asincronia
ventricolare e sono potenziali candidati alla terapia di resincronizzazione, che
aiuta il cuore a battere in modo più efficiente. Si stima inoltre che un terzo
dei pazienti che soffrono di scompenso cardiaco è anche affetto da
fibrillazione atriale, la forma più diffusa di aritmia che, se non gestita
efficacemente, aumenta di ben cinque volte il rischio di ictus. www.medtronic.com
IN TOSCANA 2 MILIONI GLI SPORTIVI
PRATICANTI E' IL 60% DELLA POPOLAZIONE, MA MANCANO I MEDICI DI BASE IN GRADO DI
CURARLI ADEGUATAMENTE.
Firenze, 1 luglio 2003 - Rispetto a paesi sportivissimi come Stati Uniti e
Germania possiamo considerarci ancora un popolo di sedentari. Ma sono ormai 35
milioni gli italiani e oltre 2 milioni i toscani dai 3 anni in su che si danno,
più o meno periodicamente, ad attività fisiche più o meno definibili come
sport. Si tratta del 60% della popolazione, una quota inimmaginabile solo pochi
decenni fa e per di più in crescita continua. Non solo: la metà, 17,5 milioni
di italiani e un milione di toscani, fa sport con una certa continuità:
passeggiate o tennis, bicicletta o calcio, molti hanno capito che muoversi aiuta
a stare meglio e a vivere in salute. Il problema è che questo esercito di
professionisti, dilettanti, amatori, muscolari della domenica e praticanti a
tempo perso offre una casistica crescente di acciacchi di varia gravità senza
trovare sul territorio assistenza adeguata dai medici di base. I quali escono
dall'università sapendo poco o niente di medicina dello sport. E' dunque
all'aggiornamento di questa rete di migliaia di preziosissimi operatori sanitari
che è dedicato il convegno annuale Problemi medici nell'attività sportiva
ideato da due noti specialisti dell'Università di Firenze, Gian Gastone Neri
Serneri, professore emerito di clinica medica, e Giorgio Galanti, ordinario di
medicina dello sport nonché medico della Fiorentina. Approdando con
straordinario successo alla seconda edizione, il convegno è stato presentato
oggi a Firenze in Palazzo Vecchio dall'assessore allo sport Eugenio Giani e dai
professori Neri Serneri e Galanti. Si svolgerà dal 4 al 5 luglio a Uliveto
Terme (Pisa) con la collaborazione della Società Acqua e Terme di Uliveto e avrà
per protagonisti alcuni tra i maggiori specialisti della materia, consolidando
così la posizione della Toscana come capitale della medicina dello sport. Tra i
relatori, oltre ai professori Neri Serneri e Galanti, Gian Franco Gensini,
preside della facoltà di medicina dell'Università di Firenze, con l'
endocrinologa Maria Luisa Brandi e l'odontoiatra Giampaolo Pini Prato, il
presidente della Società di medicina Interna Pier Mannuccio Mannucci (Milano),
l'oncologo Mario Del Tacca e il pediatra Giuseppe Saggese, presidente della
Società degli adolescenti (entrambi dell'Università di Pisa). E ancora Enrico
Castellacci, primario a Lucca e presidente dell'Associazione Medici del Calcio (Lamica),
Leonardo Vecchiet, responsabile dello staff medico del Centro Tecnico di
Coverciano, Francesco Furlanello del Policlinico S. Donato di Milano, Roberto
Del Signore, direttore della Scuola di specializzazione in medicina interna di
Parma, e numerosi altri. Tra i principali temi trattati, correlati all'attività
sportiva, i benefici, la diagnostica cardiovascolare, le aritmie cardiache, il
doping, la donna, l'alimentazione, il diabete, la disabilità, l'ipertensione e
soprattutto la morte improvvisa, tema tornato di tragica attualità dopo la
morte in Francia del calciatore camerunese (e del Machester) Marc Vivien Foe
durante un incontro internazionale. "Il crescente numero di persone che
fanno attività fisica a vari livelli", ha spiegato Giani, "ha più
che mai bisogno di assistenza qualificata. Praticare uno sport sia agonistico
sia per migliorare il proprio equilibrio psicofisico è un metodo efficace di
prevenzione. Per questo i cittadini vanno indirizzati al meglio. La medicina
dello sport assume così un ruolo rilevante e sono di conseguenza fondamentali
iniziative come il convegno che presentiamo oggi". "Il convegno del
2002 ha avuto un importante successo di presenze e di stampa", ha aggiunto
il professor Neri Serneri, "Il problema, appunto, e che di rado i medici di
base sanno di medicina dello sport. Per questo abbiamo pensato di offrir loro
un'informazione specifica. Lo impone l'aumento stesso dei praticanti, molti dei
quali sono anziani esposti a traumi e incidenti. Si tratta anche di spiegare ai
pazienti (in particolare cardiopatici, ipertesi, diabetici, ecc.) come possono
fare sport con giovamento". "Lo sport è ormai un fenomeno di massa
destinato a estendersi ulteriormente", ha concluso Galanti, "E' un
bene, a patto che si seguano precise indicazioni, ma solo i medici di base
possono comunicare con così tante persone. Ecco perché devono avere una
preparazione specifica adeguata". Nel definire i margini di sicurezza entro
i quali possono fare sport anche soggetti con anomalie, il convegno tratterà
dunque anche di giovanissimi e di terza età. Per bambini e adolescenti si
tratta di fare sport per favorire uno sviluppo armonico e completo. Per gli
anziani un'appropriata attività fisica significa invece rallentare il declino
fisico. In entrambi i casi sono in gioco anche importanti problemi sociali ed
economici.
ALLA SANTA MARIA DI CASTELLANZA L'UNICO
CENTRO ITALIANO PER LA CURA INTEGRATA DELLA SPASTICITA'
Castellanza, 1 luglio 2003 - Alla Casa di Cura Santa Maria di Castellanza del
Gruppo MultiMedica e stata creato un servizio di Neuro-ortopedia nell'ambito
dell'Unita Operativa di Chirurgia della Mano (diretta dal Prof. Giorgio Pajardi),
unico in Italia a basarsi sull'integrazione reale tra riabilitazione
neuro-motoria e chirurgia funzionale per il trattamento dei pazienti affetti da
deformita muscolo-scheletriche conseguenti ad una lesione del sistema nervoso
centrale. La Spasticita rappresenta una complessa situazione clinica derivante
da patologie neurologiche ad elevata incidenza quali l'ictus, i traumi cranici,
le paralisi cerebrali infantili, la sclerosi multipla, le malattie
neurodegenerative. Il trattamento della spasticita si avvale gia da tempo dei
principi della riabilitazione neuro-motoria e della chirurgia, ma e soltanto
negli ultimi anni che la stretta collaborazione tra Fisiatra, Terapista e
Chirurgo Neuro-ortopedico ha consentito di ottenere risultati sempre piu
gratificanti.Alla Santa Maria questa promessa e realta operativa.Responsabile
del Centro e il Dr. Paolo Zerbinati che puo vantare una importante esperienza
maturata in America sulle nuove metodiche chirurgiche neuro-ortopediche
dell'arto inferiore, unendole cosi a quelle del Prof. Giorgio Pajardi nel campo
delle deformita dell'arto superiore, maturate nell'ambito del Centro Studi Mano
Italiano di cui Il Professor Pajardi e fondatore e anima attiva da ben 7 anni. I
chirurghi si avvalgono per lo studio pre-operatorio e per il trattamento
rieducativo post-operatorio della consulenza del reparto di Rieuducazione
Neuro-motoria - diretto dal Dr. Michele Bertoni.Fisiatra e Chirurgo lavorano in
stretta collaborazione, infatti, gia durante la prima visita, che ha carattere
collegiale, pianificano, sulla base di un approfondito esame clinico, una
strategia di lavoro, che prevede, in genere, uno studio elettromiografico,
statico e dinamico, e cinematico (analisi tridimensionale del passo o del
movimento dell'arto superiore), che guida la successiva infiltrazione di tossina
botulinica.I risultati temporanei ottenuti con la tossina consentono al Paziente
di verificare ed apprezzare i vantaggi, che l'intervento chirurgico rendera
definitivi. L'approccio e quasi sempre multilevel, realizzando in una sola
seduta operatoria il riequilibrio tra le forze statiche (spasticita,
contratture, rigidita) e quelle dinamiche (funzione motoria residua) dell'intero
arto. Al termine della seduta chirurgica il Terapista confeziona il tutore
statico, che rappresenta il primo passo riabilitativo post-operatorio e che puo
essere successivamente sostituito da un tutore dinamico. Il paziente e
protagonista attivo delle impegnative sedute di riabilitazione neuro-motoria, a
cui si sottopone full immersion nelle prime 3-4 settimane postoperatorie nel
quale e degente nel Reparto di Rieducazione Neuro-motoria della Casa di Cura
Santa Maria.I progressi biotecnologici in campo riabilitativo e l'affinamento
delle tecniche chirurgiche potenziano il proprio valore in modo esponenziale
solo se vengono integrate in un contesto organizzativo dove tutte le competenze
giocano sistematicamente un ruolo ben definitivo nel programma di recupero. Il
lavoro di equipe del Servizio di Neuro-ortopedia e del Reparto di Rieuducazione
Neuro-motoria di Castellanza hanno reso possibile la sinergia operativa tra
fisiatri, chirurghi e terapisti nel comune interesse del paziente per superare
il concetto di semplice correzione della deformita dell'arto spastico fine e se
stessa.
GIORGIO ARMANI: BENEFICENZA E MUSICA PER
LA RICERCA DELLA FONDAZIONE SAN RAFFAELE
Milano 1 luglio2003 - Una serata speciale, mercoledì 2 luglio, in un luogo
speciale: l'Armani/Teatro di via Bergognone 59. L'ampio e armonioso spazio
progettato da Tadao Ando per sfilate, momenti di convivialità, eventi, ospita
per la prima volta un charity dinner. Il ricavato della serata sarà interamente
devoluto all'Istituto Scientifico Universitario San Raffaele e ai suoi progetti
legati alla genetica e alle terapie geniche. Questa ricerca avanzata è in grado
di tradursi già da oggi in cure per alcune malattie rare e, in un futuro
prossimo, anche per molte di quelle ritenute ora incurabili. E' questa la
speranza che guida l'équipe del San Raffaele da quando il 9 marzo 1992, per
primi in Europa, eseguirono un intervento di terapia genica su un bambino di 11
anni affetto da una grave forma di malformazione congenita. Per contribuire a
questa grande, importante battaglia per la vita, Giorgio Armani e Don Luigi M.
Verzé, fondatore e presidente del San Raffaele, hanno invitato alcuni loro
amici a un'esclusiva serata benefica che Andrea Bocelli renderà eccezionale
offrendo ai circa 300 ospiti, un omaggio musicale, prima della cena che sarà
curata personalmente da Nobuyuki Matsuhisa. "Sono orgoglioso di aprire le
porte del teatro a un'iniziativa come questa e di poter offrire il mio aiuto
alla ricerca. Bocelli, il generoso amico di sempre, con la sua voce stupenda mi
aiuterà a rendere ancora più piacevole la serata", dice Giorgio Armani.
Con simpatia e calore, Don Luigi M. Verzé aggiunge: "Questo evento,
davvero particolare, ci riempie di gratitudine ma anche di una grande
responsabilità. La gratitudine, è ovvio, è per il Signor Armani, per la sua
scelta di voler sostenere, anche pubblicamente, lo sforzo che il San Raffaele
compie per una ricerca di alto livello. La responsabilità è quella di essere
all'altezza delle aspettative e delle speranze di tutti quei malati che si
aspettano da noi cure efficaci contro le loro malattie. Ogni giorno rivolgo a me
stesso, ai miei medici e ai miei ricercatori questa esortazione 'occorre donarsi
totalmente, con ogni mezzo e senza risparmio, nella lotta contro la malattia'.
In questa missione rincuora sentirsi appoggiati e sostenuti con gesti come
questo."
IL CASTELLO DI DUINO ACCOGLIE I PRIMI
VISITATORI DA STAMATTINA, NELL'ANTICA DIMORA DEI PRINCIPI DELLA TORRE E TASSO,
LA PRIMA "PACIFICA INVASIONE" DEI TURISTI
Duino, 1 luglio 2003 - Oggi le porte del castello di Duino si apriranno, per la
prima volta, per accogliere i visitatori. L'apertura al pubblico rappresenta un
evento che fa felici tutti gli appassionati della storia e dell'arte. I castelli
in generale esercitano sempre un fascino particolare: sono i monumenti che
riportano alla mente le atmosfere antiche con tutto il loro carico di
suggestioni, memorie di guerre, tornei cavallereschi, belle dame e romantiche
avventure. Se poi il castello unisce in se' la straordinaria bellezza
paesagistica, la storia che risale agli antichi romani, la ricchezza di opere
d'arte e raffinati cimeli che sono contenuti nelle sue sale - e tutte queste
caratteristiche si fondono felicemente nel castello di Duino! - questi diventa
inevitabilmente una meta turistica senza pari, ma anche una prestigiosa sede per
eventi culturali, convegni, seminari e raffinate cene di gala. La famiglia dei
proprietari del castello, principi della Torre e Tasso, più nota all'estero con
i cognomi germanizzati di von Thurn und Taxis (composta dal Principe Carlo
Alessandro, la moglie Veronique Lantz e i figli Dimitri, Massimiliano e
Costanza) e imparentata in passato con i casati dei Bonaparte, degli
Hofer-Valsassina, degli Hohenlohe, dei reali di Grecia e di Danimarca, continuerà
a vivere stabilmente nel castello. Ciò conferirà sicuramente a questa dimora
storica un aspetto più accogliente, lontano dalla fredda austerità "museale"
di molti altri castelli italiani. I turisti potranno visitare una quindicina di
sale del castello e il suggestivo parco che lo circonda, ammirare le pregevoli
opere architettoniche come la scala elicoidale, autentico capolavoro del
Palladio, il pianoforte suonato da Franz Liszt, o la rara casa di bambole dei
primi '900, rarissimi documenti storici e preziose raccolte di francobolli
relativi al servizio postale inventato e gestito dagli avi dei Thurn und Taxis
in un'Europa ante-litteram; ritratti di dame, cavalieri e cardinali; documenti
autografi di Napoleone I° e altri Bonaparte, di Rilke e Liszt e altri
personaggi illustri che sono stati ospiti nel castello nei lunghi secoli della
sua storia. L'antico maniero, arroccato su uno sperone roccioso a picco sul
Golfo di Trieste, si inserisce felicemente nella già ricca offerta turistica
della provincia di Trieste, in particolare della zona del Carso, con le sue
grotte e i fiumi sotterranei, i siti archeologici, il sentiero Rilke, i luoghi
delle due guerre mondiali, per non parlare del mare e della splendida baia di
Sistiana. Il Comune di Duino Aurisina, nel solo trimestre estivo ha in programma
170 manifestazioni, tra cultura, sport ed enogastronomia. Merita particolare
segnalazione la rivisitazione storica (con un suggestivo spettacolo di luci e
suoni da seguire dal mare, con il castello come fondale) della leggenda della
Dama Bianca che si svolgerà tutti i week end, dal 18 luglio a tutto agosto.
Resta solo da aggiungere che il castello di Duino sarà aperto alle visite tutti
i giorni (escluso il martedì), dalle 9,30 alle 17,30. Il costo del biglietto è
di 5 ¤ (sconto del 50% per i ragazzi dai 10 ai 16 anni e per gli anziani oltre
i 65, bambini fino ai 10 anni - ingresso gratuito). Per informazioni e
prenotazioni: Castello di Duino, tel. 040/208120; fax 040/208022; email: castellodiduino@libero.it
- sito internet: www.castellodiduino.it
AL SALONE DEL VINO "PICCOLO E'
BELLO": DAL 16 AL 19 NOVEMBRE PER LE CANTINE DI QUALITA' SI APRONO I NUOVI
MERCATI EUROPEI
Torino, 1 luglio 2003 - Per le piccole e medie aziende vitivinicole italiane,
ovvero l'anima della nostra enologia, dal 16 al 19 novembre si aprono, a
Lingotto Fiere di Torino, nuovi importanti orizzonti commerciali: saranno
proprio loro le protagoniste del Salone del Vino, giunto quest'anno alla sua
terza edizione. Rassegna esclusivamente professionale, il Salone del Vino sarà
connotato da una qualificata presenza di operatori dei Paesi emergenti ed in
particolare delle nazioni che stanno per entrare a far parte dell'Unione
Europea. La nuova frontiera del vino guarda dunque anche ad Est, senza
dimenticare però che le etichette "made in Italy" sono protagoniste
assolute su tutti i mercati internazionali, e che la produzione nazionale ha
ormai la leadership non solo quantitativa, ma anche qualitativa. Un workshop sarà
infatti dedicato all'incontro tra gli importatori dei Paesi dell'Est europeo e
le aziende vitivinicole italiane, ed animerà le due giornate centrali del
Salone. Un'occasione davvero importante, se non addirittura unica, per allargare
gli orizzonti commerciali del vino "made in Italy". Ma la rassegna del
Lingotto - per confermare la sua scelta di essere a fianco e al servizio delle
cantine - anche quest'anno continua l'approfondimento dei temi tecnici di
maggiore interesse per le aziende vitivinicole: sono in programma tre convegni
nei quali si parlerà di vino e Borsa, per cercare di mettere a fuoco i problemi
legati alla capitalizzazione delle aziende; di distribuzione globale, per
difendere le specificità e consentire così alle cantine - anche alle più
piccole - di resistere all'urto di una concorrenza internazionale sempre più
agguerrita da parte dei Paesi emergenti che puntano sulle quantità e sui prezzi
bassi; infine si affronterà, sempre in tema di commercializzazione,
dell'apertura di nuovi mercati. Come sempre a dare il via ai lavori sarà
l'indagine congiunturale dell'Osservatorio del Salone del Vino - centro studi no
profit sostenuto da Lingotto Fiere - che traccerà non solo il profilo del
mercato e dei consumatori, ma indicherà le nuove tendenze. Al centro degli
approfondimenti (con seminari e degustazioni) anche due questioni che stanno in
questo momento attraversando il mondo del vino: i prezzi al consumo finale e le
specificità legate alla produzione con vitigni autoctoni. Il carnet dei wine
tasting è, come sempre, molto nutrito: Porto, autoctoni, vini bio sono i
protagonisti delle principali degustazioni, ma come sempre ci sarà spazio per
"assaggiare" il meglio della produzione nazionale. Spazio anche al
lifestyle del vino con rassegne dedicate a "vino & cinema",
"vino & musica" e "vino & sport". Il programma del
Salone del Vino di Torino a 130 giorni dall'inaugurazione ufficiale è in via di
completa definizione, ma già si presenta particolarmente ricco. Così come il
catalogo degli espositori, che rappresenta una sorta di parterre de roi del vino
"made in Italy": saranno presenti tutti i migliori territori
vitivinicoli italiani, i maggiori Consorzi e, come è ormai felice consuetudine,
le cantine emergenti e che fanno tendenza. Ma ci sarà spazio anche per
l'approfondimento di uno dei must del Salone del Vino, il rapporto tra
"vino & gastronomia". www.salonedelvino.com
GRANDE ATTESA PER AMMTECH 2003 FIERISTICO
DI VICENZA, 20-22 NOVEMBRE 2003 LA FIERA ITALIANA DEDICATA ESCLUSIVAMENTE ALLE
TECNOLOGIE DELL'ASSEMBLAGGIO
Milano, 1 luglio 2003 - AmmTech, la fiera italiana dedicata esclusivamente alle
tecnologie dell'assemblaggio, conferma per l'edizione 2003 il numero di aziende
partecipanti (170 espositori) e la superficie espositiva (5.000 mq.) della
precedente edizione della manifestazione. Inoltre, si prevede un aumento del
numero di espositori, dal momento che sono in corso numerose trattative con
aziende interessate ad aderire all'appuntamento di riferimento del settore.
AmmTech 2003, che si svolgerà dal 20 al 22 novembre presso il Quartiere
Fieristico di Vicenza è una delle tre fiere europee di questo comparto, l'unica
italiana, che vanta il patrocinio dell'Efac (European Factory Automation
Committee, federazione che raccoglie le associazioni di categoria europee),
insieme alle manifestazioni di Parigi (marzo 2004) e Automatica, nuovo
appuntamento tedesco di Monaco (giugno 2004). "Le aziende del settore
confermano il loro interesse ad essere presenti al primo dei tre momenti di
incontro più importanti per il comparto dell'assemblaggio", sottolineano
gli organizzatori di AmmTech. "Infatti la presenza ad Ammtech consente a
quanti operano nel settore dell'assemblaggio di disporre di una vetrina
altamente qualificata per presentare la propria gamma di offerte. Inoltre, chi
partecipa ad AmmTech compirà il primo passo su un cammino di scambio e
conoscenza che comprenderà tre momenti forti di incontro, a Vicenza prima e
successivamente a Parigi e a Monaco, per quanti vogliano conoscere tutte le
ultime novità tecnologiche e le tendenze del settore". Gli appuntamenti
che AmmTech 2003 offrirà agli operatori del settore sono una conferma del
proprio ruolo di manifestazione di riferimento. Infatti, quanti parteciperanno
all'appuntamento vicentino avranno modo di conoscere i risultati di una ricerca
conoscitiva commissionata all'Abacus sul settore dell'assemblaggio, ad oggi il
primo studio di questo tipo condotto in Italia, e di apprezzare i contributi
forniti da importanti realtà del mondo accademico e della ricerca quali
l'Università di Padova e l'Associazione Near-Est, organismo che coinvolge le
maggiori università italiane e i principali laboratori e centri di ricerca
specializzati pubblici e privati.
BERGAMO OSPITA IN AUTUNNO UNA GRANDE
MOSTRA SU FRA' GALGARIO
Milano 1 luglio 2003 - Un grande evento d'arte è in programma a Bergamo per il
prossimo autunno. Dopo oltre 50 anni, l'ultima monografica risale agli anni '50,
dal 2 ottobre 2003 all'11 gennaio 2004 si terrà nelle sale della Galleria
d'Arte Moderna e Contemporanea dell'Accademia Carrara la mostra Fra' Galgario.
Le seduzioni del ritratto nel '700 europeo realizzata dall'Accademia Carrara e
dal Musée des Augustins di Toulouse. La mostra, promossa dal Comune e dalla
Provincia di Bergamo, dalla Regione Lombardia, dalla Camera di Commercio,
dall'Azienda di Promozione Turistica, dall'Unione Industriali della Provincia di
Bergamo e organizzata da Cobe Direzionale, presenta una selezione ragionata e
criticamente aggiornata dell'opera di Vittore Ghislandi detto Fra' Galgario
(Bergamo, 1655 - 1743), un artista che è unanimemente riconosciuto tra i più
grandi ritrattisti europei del '700, ma che non è adeguatamente noto al grande
pubblico per la relativa difficoltà di prendere visione delle sue opere, in
gran parte di proprietà privata. Questa grande operazione culturale nasce dallo
sforzo congiunto delle istituzioni bergamasche, con la fattiva collaborazione di
Banca Popolare di Bergamo - Credito Varesino, Fondazione Cariplo, Sacbo - Orio
al Serio International Airport, Società Autostrade Brescia, Verona, Vicenza,
Padova e Corriere della Sera. Il Comitato Scientifico, composto da Caterina Bon
Valsassina, Arnaud Brejon de Lavergnée, Gabriele Finaldi, Francesco Frangi,
Axel Hémery, Stephane Loire, Bert W. Mejier, Amalia Pacia, Wolfgang Prohaska e
da Francesco Rossi (Direttore dell'Accademia Carrara), ha concordato sul fatto
che una adeguata comprensione della ritrattistica di Fra' Galgario non può
prescindere da un confronto con la situazione europea del suo tempo, la prima
metà del XVIII secolo, e che una tale rivisitazione dovrà necessariamente
articolarsi su due direzioni di indagine: la prima, relativa agli artisti,
italiani e non, che l'artista ebbe modo di conoscere e frequentare negli anni
della formazione, tra Venezia e Milano e, successivamente, nei contatti avuti
con l'ambiente bolognese e, forse, francese; la seconda, legata al successo
collezionistico che gli arrise a partire dagli anni '20, circostanza che lo pone
idealmente a confronto con ambienti straordinariamente vitali a livello di
produzione ritrattistica, da Bologna a Vienna, dalla Francia all'Inghilterra e
alla Boemia. Di conseguenza, la mostra di Bergamo, che raccoglierà cento opere,
si articolerà su un percorso concettualmente diviso in due parti. Nella prima,
che corrisponde al primo piano della Galleria d'Arte Moderna, troverà
illustrazione la fase della formazione artistica di Fra' Galgario, tra Bergamo,
ove fu allievo di Giacomo Cotta ma certo conobbe la ritrattistica di Evaristo
Baschenis e Carlo Ceresa, Venezia, ove operò nella bottega di Sebastiano
Bombelli ma fu in contatto con un ambiente cosmopolita in cui si segnalava
Johann Kupezky, e infine Milano, in relazione con Salomon Adler ma anche con la
formazione della Quadreria della Ca' Granda (Ospedale Maggiore). A conclusione
di questo percorso si situa la prima grande fase bergamasca, in cui Fra'
Galgario divenne il ritrattista delle più importanti famiglie aristocratiche
come gli Albani, i Rota, i Secco Suardo. Nella seconda parte, situata al secondo
piano e corrispondente alla piena maturità dell'artista, si intende
visualizzare la situazione di un pittore che, pur mantenendo ed anzi
incrementando la sua attività per le grandi famiglie locali, conobbe tuttavia
un largo successo fuori Bergamo: ammesso all'Accademia Clementina di Bologna, in
stretta relazione personale con pittori celebri come Giovan Battista Tiepolo e
Sebastiano Ricci, Fra' Galgario inviava il suo Autoritratto agli Uffizi e,
soprattutto, sue opere entravano in collezioni importanti a livello europeo, fra
cui le celebri raccolte del Maresciallo Schulenberg e del Principe Eugenio di
Savoia. La mostra, quindi, non si limiterà a presentare i capolavori di Fra'
Galgario risalenti a questo periodo, tra il 1720 e il 1740, ma cercherà di
visualizzare le ragioni del suo successo: da un lato evidenziando talune
tematiche prevalenti - le accattivanti immagini di bambini, i sontuosi ritratti
aristocratici risplendenti delle celebri lacche - dall'altro ponendo tale
produzione a confronto - tematico e stilistico - con i più alti raggiungimenti
coevi della ritrattistica europea, in Italia (Piazzetta, Ceruti, Crespi), in
Francia (Largillière, Rigaud, Grimou, Pesne), in Inghilterra (Reynolds), in
Europa Centrale (Kupezky, Brandl). A conclusione, una Sala sarà dedicata alla
fase finale dell'itinerario di Fra' Galgario che, ormai vecchio, secondo il
Tassi dipingeva "con le dita", realizzando effetti di impasto materico
e di semplificazione formale straordinari a livello di ricerca pittorica quanto
di immediatezza espressiva. La mostra si avvarrà del supporto di spettacolari
installazioni multimediali e della presenza di abiti dell'epoca, in un ideale
dialogo con i sontuosi tessuti dei ritratti. Il percorso sarà completato da tre
sezioni distaccate. Nella prima, nel Salone dell'Alcova all'Accademia Carrara,
sarà documentata la presenza di Fra' Galgario nella Raccolta Schulenberg,
accanto ad artisti come Gian Antonio Guardi o Jacopo Ceruti; nella seconda,
esito del riordino della Sala "di Fra' Galgario" nella stessa
Pinacoteca, saranno presentate tele di Fra' Galgario e dei suoi contemporanei
facenti parte del patrimonio del Museo, ma abitualmente non esposte (e in parte
restaurate per l'occasione); la terza infine, che inaugurerà il nuovo Gabinetto
Disegni e Stampe della Accademia Carrara (accesso diretto dalla Mostra) sarà
dedicata ad una presentazione di disegni e stampe di ritratto, in parte di
proprietà del Museo e in parte prestati dalla Raccolta Bertarelli di Milano,
che illustrano questo specifico "genere" con riferimento a Fra'
Galgario, ai suoi contemporanei e alle personalità in diverso modo in relazione
con lui; uno specifico settore, realizzato in collaborazione con la Biblioteca
Angelo Mai, illustrerà infine le modalità e le fasi della costruzione della
Fiera di Bergamo (1731), che costituì il più importante intervento
edilizio-commerciale del tempo e che ebbe riflessi importanti per la
collocazione culturale di Bergamo a livello europeo. Fra' Galgario Le Seduzioni
Del Ritratto Nel '700 Europeo,Bergamo, Accademia Carrara, 2 ottobre 2003 - 11
gennaio 2004, Orari: da martedì a domenica 10.00 - 21.00. Lunedì chiuso,
Biglietti: intero € 8; ridotto € 6; scuole € 3, Catalogo Skira
I BATTERI PERMETTONO DI RESTAURARE UN
AFFRESCO MEDIEVALE ITALIANO
Pisa, 1 luglio 2003 - Un affresco medievale italiano, ricoperto da circa
cinquant'anni dalla colla accidentalmente utilizzata durante un restauro, è
stato riportato agli antichi splendori grazie all'impiego dei batteri, i quali
si sono rivelati molto più efficaci dei solventi. La "Conversione di
Sant'Efisio e Battaglia" di Spinello Aretino, che affrescava il Camposanto
Monumentale di Pisa, fu danneggiata dai bombardamenti della seconda guerra
mondiale. I tentativi di restauro furono avviati immediatamente, ma l'impiego di
una tecnica basata sull'utilizzo di una colla organica per staccare gli
affreschi dalla parete e riportarli intatti sulla tela fece
"scomparire" il dipinto sotto uno strato di colla. Nel corso degli
anni, i restauratori hanno cercato in vano di rimuovere la colla, compiendo
scarsi progressi nel restauro. L'anno scorso sono stati accusati di aver
danneggiato il dipinto per aver utilizzato un potente solvente. A questo punto
sono intervenuti gli scienziati dell'Università di Milano, i quali sono
riusciti a dimostrare che i batteri Pseudomonas stutzeri, se applicati
all'affresco con acqua e cotone, sono in grado di "mangiare" l'80 per
cento della colla in circa dieci ore. Ventisei metri quadri dell'affresco sono
già stati liberati dallo strato collante e secondo le previsioni, l'opera
ultimata dovrebbe tornare al Camposanto l'anno prossimo. Claudia Sorlini,
docente all'Università di Milano, e altri colleghi di tutt'Europa,
utilizzeranno i batteri per restaurare altre opere d'arte, a cominciare dai
monumenti dell'Antica Grecia presso il sito archeologico di Epidauro.
PANDOLFINI
CASA D'ASTE : ARREDI E MOBILI ANTICHI, DISEGNI E SCULTURE DEI SECOLI XIX E XX.
RISULTATI D'ASTA
Firenze, 1 luglio 2003 - Si è concluso molto bene il tradizionale appuntamento
di giugno con la casa d'aste Pandolfini e con quella che, secondo le
statistiche, pare sia diventata l'ultima passione degli italiani:
l'antiquariato.
A parte i dipinti, che hanno fatto registrare ottimi risultati, molto
bene sono andati, infatti, anche gli arredi e i mobili antichi, a conferma di
quel nuovo trend che ha fatto stimare in ben 50.000 le persone che hanno
acquistato un mobile certificato negli ultimi tre anni. E la città che offre i
pezzi più pregiati, quella che in assoluto rimane la capitale dell'antico è
Firenze, dove Pandolfini Casa d'Aste opera da oltre 70 anni. Top
lot di quest'asta un bellissimo dipinto firmato di Pietro Senno(Portoferraio
1831 - Pisa 1905), uno scorcio dell'isola d'Elba di grande intensità (olio su
tela, cm 131x172) aggiudicato alla notevole cifra di 72.600 euro.
Sempre tra i dipinti segnaliamo tra i top lot Federico Andreotti (Firenze
1846 - 1930) Intrattenimento musicale (olio su tela, cm 92x137) firmato, battuto
a 18.755 euro; Ulvi Liegi, Via di Cento Stelle (olio su tavoletta, cm21x31)
firmato e aggiudicato per 22.990 euro; Riccardo Francalancia (Assisi 1886 Roma
1965) Paesi sui Calanchi. Paesaggio (olio su tela cm 67x82 senza cornice)
firmati e datati '27, 19.360 euro; Plinio Novellini (Livorno 1866 -Firenze 1943)
Ritratto di fanciulla, olio su tela, cm 56x72 firmato, aggiudicato per 21.175
euro. Ma
tornando all'antiquariato da segnalare per la bellezza e per l'ottima
aggiudicazione di ben 32.670 euro: raro tavolino scrivania, Firenze, bottega
degli Spighi, ultimo quarto sec.XVIII, in legno riccamente intarsiato a
marqueterie in radica di noce, radica di tuja, acero, bois de rose, palissandro
ed altre essenze colorate, piano scorrevole decorato a cornici concentriche con
motivi geometrici, sottopiano estraibile con scrittoio in marocchino verde
bulinato in oro, trasformabile in leggio regolabile con due piccoli scomparti
segreti e fascia anteriore a greca spezzata in prospettiva.Una volta estratto il
piano scrittoio si scopre uno specchio ribaltabile con cornice a marqueterie,
tre contenitori porta oggetti decorati sui bordi e sul fondo a nastrino,
ciascuno dei quali può essere estratto rivelando ulteriori otto cassettini
segreti. Fascia riccamente intarsiata con specchiature in radica e cornici
geometriche, eleganti gambe troncopiramidali decorate in maniera analoga, cm
77x54x78, quattro squadrette angolari di rinforzo tra gambe e fascia aggiunte in
epoca posteriore. Ed ancora cassettone, Lombardia, seconda metà sec.XVII, in
noce e radica di noce intarsiata, piano da alzarsi con gocciolatoio sottostante,
cornici intagliate a motivi vegetali, quattro cassetti decorati frontalmente da
scenette con uomini e animali di cui il primo con la fronte a calatoia,
scarabattolo interno con dieci cassettini intarsiati con figure di animali,
basamento decorato a foglioline di acanto, piede a doppia voluta, cm 142x60x109
aggiudicato per 27.830 euro; raro tavolo a bandelle, Emilia metà sec.XVII, in
noce a patina scura, piano circolare, gambe tornite a rocchetto, ciascuna
apribile a compasso per sostenere la bandella laterale, riunite da traverse
tornite ugualmente a rocchetto, aperto diam.cm 152x78 battuto per 21.780 euro. www.pandolfini.it
ARTE NELLE TERRE ALTE PRESSO I LABORATORI
DELL'ASSOCIAZIONE "MASTRONAUTA" DI OMEGNA (VB) SI TERRANNO NUMEROSI
STAGE E CORSI DI TECNICHE VARIE: DALLA CERAMICA ALLA PITTURA, DALL'ARAZZO ALLA
VETROFUSIONE
Omegna, 1 luglio 2003 - Dal 21 al 26 le antiche tecniche ceramiche. In
particolare verranno utilizzate la tecnica raku, la naked raku e la terra
sigillata e cotture a legna. Il termine raku significa divertimento, felicità e
benessere. Legata alla filosofia zen e alla cerimonia del tè, la ceramica raku
è un'antica tecnica giapponese che, filtrata in Occidente, si è arricchita di
nuove caratteristiche: colori brillanti, spettacolarizzazione della cottura,
forme moderne e non funzionali. Il segreto del successo di quest'arte, semplice
e ricchissima di possibilità, risiede nella semplicità delle attrezzature,
nell'immediatezza di esecuzione, nel contatto intimo con materiali ed elementi.
Dal 21 al 26 luglio le antiche tecniche pittoriche. Saranno utilizzate due
tecniche seguendo le indicazioni di antiche ricette e vecchi trattati:
carta-segno-colore con l'impiego di carta riciclata e impiego di colori naturali
ricavati da terre e da vegetali quali fiori, semi e cortecce; affresco e tempera
all'uovo dove si affronteranno le tecniche di base legate alla realizzazioni di
decori su intonaco fresco e su tavola di legno. Dal 21 al 23 luglio la tessitura
artistica e arazzo. Dopo una breve introduzione sulla storia della tessitura e
sul funzionamento del metodo verticale e orizzontale, si lavorerà direttamente
su telaio e si apprenderanno le antiche tecniche che hanno impreziosito nei
secoli la realizzazione degli arazzi. Dal 21 al 23 luglio la vetrofusione. Si
lavorerà con una tecnica straordinaria da cui si ottengo straordinarie
composizioni. Si progetteranno e si realizzeranno forme, con materiali vetrosi e
non, trasparenze e colori all'insegna della sperimentazione e della fantasia.
Alcuni momenti del corso si svolgeranno presso il Laboratorio Vetroè di Orta
San Giulio. Le adesione dovranno pervenire entro il 7 luglio 2003 Informazioni e
iscrizioni: Ecomuseo Cusius tel 0323 89622 - fax 0323 888621 - E-mail: ecomuseo@lagodorta.net
IDROPARK FILA: RISATE SOTTO LE STELLE CON
BEPPE BRAIDA E ALFREDO MINUTOLI
Milano, 1 luglio 2003 - Oggi all'Idropark Fila si tiene il primo dei quattro
appuntamenti con Risate Sotto le Stelle, una rassegna di cabaret insieme ai
comici tra i più acclamati della trasmissione Zelig Circus per offrire al
pubblico intere serate all'insegna della risata. Ad aprire la rassegna martedì
sera alle ore 21.30 saranno di scena i TG di Beppe Braida in cui il comico
presenta, stravolgendole, vicende di tutti i giorni trasformando il palcoscenico
in una sorta di specchio deformante in cui si riflettono vizi e virtù
dell'italiano medio. Sempre martedì sera salirà sul palco Alfredo Minutoli, il
"Leghista Galbiati" nuova promessa del cabaret italiano, facente parte
del progetto Cult di Zelig. Il programma della settimana dal 1 luglio al 6
luglio 2003 Martedi' 1 Luglio 2003 Ore 21.30: Risate Sotto Le Stelle: Cabaret
con Beppe Braida e Alferdo Minutoli - Ingresso libero - Zona Tribune ; Venerdi'
4 Luglio 2003 Ore 21.30: Viva La Canzone Napoletana: M. Villa, G. Nazzaro, M.
Doris, G. Finizio, P. Folli, M. Nardi, R. Polisano - Ingresso libero - Zona
Tribune; Domenica 6 Luglio 2003 ore 9.00: Campionato Regionale di Canoa: mt. 200
- mt. 500 - Ingresso libero - Zona Tribune/Bacino; ore 17.00: Teatro Per Bambini
- "Fratelli di sabbia" (Teatro dell'Angolo) - Ingresso libero -
Villaggio del Bambino; ore 18.00: Piccolo Circo di Ambra Orfei - Ingresso libero
- Villaggio del Bambino; ore 24.00: 17ª Edizione Milano - Taranto: Rievocazione
storica di moto d'epoca - Ingresso libero - Zona Tribune
NOVE ORE DI CONCERTI GRATUITI NELLE 15
BASILICHE PIÙ BELLE DEL CENTRO
Milano, 1 luglio 2003 - Partirà a mezzogiorno e proseguirà fino alle 21 la
maratona di concerti per organi prevista per oggi 1 luglio nelle 15 basiliche più
belle del centro di Milano. Un progetto per consentire di apprezzare l'impegno
di 15 organisti e un coro che gratuitamente si esibiranno nelle chiese più
importanti della città, da San Fedele, al Duomo, da Sant'Ambrogio a San
Simpliciano. Ecco il programma dettagliato dei concerti a ingresso libero
organizzati da "Antichi organi" e dall'assessorato ai Grandi Eventi
del Comune di Milano e in collaborazione con ViviMilano: ore 12 Duomo, ore 13
Santa Maria della Consolazione, ore 14 San Maurizio, ore 14.45 Sant'Ambrogio,
ore 15.15 San Simpliciano, ore 15.30 San Lorenzo, ore 16 San Vittore, ore 16.30
San Marco, ore 17 San Giovanni di Dio, ore 18 San Fedele, ore 18.15 San
Sebastiano, ore 18.30 San Francesco di Paola, ore 18.30 Santa Maria della
Passione, ore 18.45 San Nazaro, ore 21 gran finale San Vincenzo di Prato.
"Il ciclo Antichi Organi -spiega Giovanni Bozzetti- alla sua terza
edizione, è una rassegna che consente ai milanesi di ascoltare questi antichi
strumenti custoditi nelle più belle chiese di Milano valorizzando il nostro
importante patrimonio organistico. Un'occasione per assaporare musica di
altissimo livello, eseguita sia da maestri veterani che da nuove generazioni di
musicisti e per visitare le splendide cattedrali di Milano, che fanno parte del
vasto patrimonio architettonico della città e che richiamano numerosi turisti e
visitatori ogni anno. Ringrazio i maestri Matteo Galli e Giulio Mercati che con
entusiasmo propongono questo ciclo di concerti solitamente destinato a un
pubblico di nicchia, consentendo anche ai non intenditori di avvicinarsi a
questo mondo musicale". L'assessore Bozzetti sarà presente al concerto
delle ore 21 in San Vincenzo di Prato: esecuzione a quattro mani da parte di
Galli e Mercati di brani di Mozart e Bach.
"BIMBILANDIA AL MOVE IN"
DOMENICA INTERAMENTE DEDICATA AI PIÙ PICCOLI IN COMPAGNIA DI GIOCOLIERI,
TRUCCATORI, ANIMATORI CON UNA DOLCE SORPRESA: GELATO GRATIS PER TUTTI
Cerro Maggiore, 1 luglio 2003 - Domenica 6 luglio il centro commerciale Move In
di via Turati a Cerro Maggiore si mette completamente a disposizione dei
bambini. Dalle prime ore del pomeriggio saranno presenti nella Galleria al primo
piano del centro commerciale giocolieri, trampolieri, truccabimbi e animatori
che allieteranno non solo i bambini, ma anche mamme e papà. Una domenica
all'insegna del divertimento e dell'allegria dove non mancheranno i tradizionali
laboratori destinati ai più piccoli per imparare i primi esercizi di giocoleria.
Inoltre, sarà presente un disegnatore professionista che effettuerà
"caricature" di genitori e figli. Dalle 15,30 alle 17,30 il centro
commerciale Move In offrirà il gelato a tutti i presenti.
MOSTRA DI FINE ANNO DELL'ISTITUTO
SUPERIORE DI FOTOGRAFIA
Roma, 1 luglio 2003 - E' l'appuntamento estivo in cui, come ogni anno, gli
allievi dell'Istituto Superiore di Fotografia e Comunicazione Integrata
presentano in una mostra i loro migliori lavori, a chiusura di un anno
accademico ricco di esperienze. Le fotografie esposte si articolano fra i
diversi generi fotografici che sono materia di insegnamento: still life, moda,
ritratto e reportage, evidenziando come le tecniche d'avanguardia e la
tradizione si fondono nella creatività e nell'espressione personale. I giovani
fotografi si presentano al pubblico per confrontarsi e contribuire al
rinnovamento del panorama artistico nazionale. La mostra inaugura giovedì 3
luglio alle ore 18.00 presso i locali dell'Istituto di Fotografia in via degli
Ausoni 1, 00185 - Roma, e resterà aperta fino al 30 settembre con orario dalle
9.00 alle 19.00 dal lunedi al venerdi (chiuso tutto il mese di agosto); tel.
064469269, info@isf-ci.it www.isf-ci.it
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