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2003 anno 6°  

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14 LUGLIO 2003

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EUROPA IN DIRETTA: UN SERVIZIO PER AVVICINARE L'UE AI CITTADINI
Bruxelles, 14 luglio 2003 - Mentre la Convenzione sul futuro dell'Europa questa settimana conclude il suo lavoro, la Commissione europea amplia il servizio "Europa in diretta" un esempio concreto dell'impegno di avvicinare l'Europa ai cittadini. Il servizio "Europa in diretta" offre già a tutti i cittadini dell'UE la possibilità di avere una risposta alle loro domande sull'UE in tutte le 11 lingue ufficiali grazie al numero verde: 00800 6 7 8 9 10 11 o via e-mail: http://europa.eu.int/europedirect/  A partire dal mese scorso, il servizio è stato ampliato per permettere ai visitatori del sito Internet Europa di essere messi in contatto diretto con un operatore del centro chiamate "Europa in diretta" che li aiuterà nelle loro ricerche on line. Nel commentare il nuovo servizio, il Presidente della Commissione Romano Prodi ha affermato: "Fin dalla sua creazione, nel maggio 2000, "Europa in diretta" ha fornito ogni mese un'assistenza preziosa a migliaia di cittadini dell'UE. Con la creazione del nuovo servizio di assistenza Internet, "Europa in diretta" potrà raggiungere un pubblico ancora più vasto. Il prossimo obiettivo che ci poniamo, e per il quale stiamo lavorando intensamente, è quello di dare ai cittadini dei futuri Stati membri pieno accesso al servizio; una idea che dovrebbe tramutarsi in realtà entro la fine del 2003." Il nuovo servizio di assistenza Internet, che funziona durante le ore di apertura del centro chiamate (dal lunedì al venerdì, dalle ore 9 alle 18,30 Oec) in inglese e in francese, può fornire suggerimenti pratici su come trovare: informazioni generali di pubblico interesse su politiche specifiche dell'UE (schede informative, relazioni, statistiche, documenti di lavoro ecc.); documenti specifici dell'UE sul server Europa (legislazione, pubblicazioni, comunicati stampa); informazioni sull'integrazione europea (storia, simboli, indirizzi utili, ecc.). Il nuovo servizio di assistenza Internet è accessibile allo stesso indirizzo Internet dell'e-mail: http://europa.eu.int/europedirect/  L'appalto esterno per la fornitura del servizio è stato aggiudicato il 1° giugno 2003 a un consorzio con sede a Bruxelles: il centro chiamate è gestito dal TechTeam Brussels mentre le infrastrutture di telecomunicazione sono fornite dalla Belgacom. Il centro chiamate è operativo 5 giorni alla settimana, per 12 mesi all'anno. Il bilancio annuale è attualmente di 1,7 milioni di euro. Negli ultimi mesi il centro chiamate ha ricevuto ogni mese dalle 4 500 alle 5 000 richieste di informazioni cui un gruppo di 30 operatori - che parlano tutti correntemente almeno 3 lingue ufficiali dell'UE ha dato seguito. Naturalmente i cittadini dei nuovi Stati membri possono già formulare le loro domande a "Europa in diretta", per e-mail o telefonando al numero (+32.2.299.96.96 cui si applicano le tariffe telefoniche normali). Si prevede, tuttavia, di dare ai cittadini e alle imprese dei nuovi Stati membri un accesso completo (al numero verde 00800 6 7 8 9 10 11 e nelle 8 nuove lingue nazionali) entro la fine del 2003. L'apertura del servizio "Europa in diretta" ai nuovi Stati membri alla fine di quest'anno comporterà evidentemente l'assunzione e la formazione di nuovi operatori. Inoltre, il Parlamento europeo ha manifestato l'intenzione di utilizzare attivamente "Europa in diretta" come centro di informazioni per le prossime elezioni del Parlamento. I cittadini e le imprese che contattano "Europa in diretta" per telefono o per e-mail possono accedere ai seguenti servizi: una risposta nella propria lingua; nel caso di domande semplici: una risposta breve o un riferimento ai link rilevanti o ad altre fonti di informazione (spesso vengono date indicazioni sul centro di informazioni più vicino); nel caso di problemi complessi o delicati dal punto di vista politico, la risposta viene data da gruppi di supporto di "secondo livello" dal gruppo di supporto della direzione generale della Commissione Stampa e comunicazione, da un esperto dei servizi, o da servizi specializzati nella soluzione di problemi come il servizio di orientamento per i cittadini o Solvit per le questioni relative all'esercizio dei diritti nel mercato unico; i cittadini che non hanno accesso ad Internet possono ricevere gratuitamente su richiesta un certo numero di pubblicazioni scelte destinate al grande pubblico (in cooperazione con l'Ufficio delle pubblicazioni). Contesto L'origine di "Europa in diretta" risale al 1996, quando la Commissione ha attivato un servizio e-mail al fine di rispondere alle richieste di informazioni sulle sue attività. Un piccolo gruppo di operatori della Commissione trattava le domande e forniva consulenze su come reperire le informazioni richieste. Sempre nel 1996, nell'ambito dell'iniziativa 'Cittadini d'Europa' per la promozione dei diritti dei cittadini nel mercato unico, è stato creato un primo centro chiamate che provvedeva ad inviare guide e schede informative a coloro che ne facevano domanda. Questi progetti-pilota hanno rivelato che vi era una notevole richiesta di informazioni e di assistenza. Nella riunione del Consiglio europeo di Cardiff del 1998 è stata chiesta la creazione di un centro chiamate permanente: il servizio "Europa in diretta". A seguito di una gara d'appalto bandita nel 1999, il servizio "Europa in diretta" ha incominciato a funzionare nel maggio 2000 e a trattare due tipi di domande: (1) domande di carattere generale, alle quali il personale della centrale risponde direttamente e (2) domande specifiche che vengono passate agli specialisti delle direzioni generali competenti affinché provvedano a fornire le informazioni richieste. Inizialmente, c'era un numero verde diverso per ciascuno Stato membro. Nel luglio 2002 questi numeri sono stati sostituiti da un unico numero verde accessibile da tutti i telefoni fissi di ciascuno Stato membro e dai telefoni cellulari della maggior parte dei paesi: 00 800 67891011. "Europa in diretta" fornisce ai cittadini un servizio di qualità e contribuisce a migliorare la comunicazione con il grande pubblico. Attraverso tale servizio la Commissione raccoglie altresì informazioni utili circa gli interrogativi e le preoccupazioni dei cittadini. La qualità del servizio è valutata sulla base dei seguenti indicatori: la durata media del trattamento delle telefonate e degli e-mail; il tempo d'attesa/durata della conversazione/numero di chiamate abbandonate; il numero di telefonate per paese/per lingua; la fonte delle risposte (prevalentemente il server Europa); la ripartizione delle domande per tema. Dalle statistiche del 2002 si evince quanto segue: la durata media della conversazione è di 5 minuti a chiamata; in genere, gli operatori rispondono entro 20 secondi; le statistiche mostrano che al 56% delle domande viene data una risposta al primo contatto, al 6,5% in giornata, al 9,9% entro 24 ore, all'11,6% entro 3 giorni; il 53,5% delle domande è stato formulato per telefono e il 46,5% per e-mail. Le lingue utilizzate sono state le seguenti: e-mail: 37% in inglese, 15,7% in francese, 13,1% in tedesco, 11,8% in spagnolo, 9,03% in italiano, 4,8% in olandese, 3,3% in portoghese, 2,5% in svedese, 1,3% in greco, 0,7% in finnico, 0,7% in danese; telefonate: 20,6% in spagnolo, 17,9% in francese, 16,4% in inglese, 13,7% in tedesco, 8% in italiano, 7% in olandese, 6% in svedese, 4,4% in greco, 3,6% in portoghese, 1,4% in danese, 1% in finnico. Dalla ripartizione delle domande per tema si evince che le domande formulate con maggiore frequenza (il 30-35% circa) concernono temi relativi alla mobilità nel mercato unico (riconoscimento dei diplomi e di altre qualifiche professionali, ricerca di un'occupazione in un altro paese, trasferimento dei diritti di sicurezza sociale, ecc.), seguite da richieste di informazioni relative alle opportunità di finanziamento delle imprese (in particolare le PMI), il funzionamento delle diverse istituzioni dell'UE, l'allargamento dell'UE, ecc. Per quanto riguarda le domande di informazioni provenienti dall'esterno dell'UE, esse rappresentano il 15% circa degli e-mail; il 26,7% circa proviene dall'America Latina, il 26,4% circa dai paesi candidati e il 21,6% dagli Usa e dal Canada. Il centro chiamate "Europa in diretta" si avvale di una "base di dati informativi" grazie alla quale gli operatori sono in grado di rispondere alle domande di carattere generale formulate dal grande pubblico sui programmi e sulle politiche dell'Unione europea. Si tratta di uno strumento che permette di accedere rapidamente alle informazioni e che viene costantemente aggiornato. Per rendere tale banca dati uno strumento di lavoro costantemente aggiornato, il gruppo "Europa in diretta" della direzione generale 'Stampa e comunicazione ' della Commissione agisce in stretta cooperazione con i diversi servizi nei rispettivi settori di attività al fine di fornire adeguate informazioni al centro chiamate.

PROPRIETÀ INDUSTRIALE: OTTO STATI MEMBRI CITATI IN COTE DI GIUSTIZIA PER MANCATO RECEPIMENTO DELLA DIRETTIVA SULLA PROTEZIONE GIURIDICA DELLE INVENZIONI BIOTECNOLOGICHE
Bruxelles, 14 luglio 2003 - La Commissione europea ha deciso citare in Corte di giustizia contro Germania, Austria, Belgio, Francia, Italia, Lussemburgo, Paesi Bassi e Svezia per mancato recepimento della direttiva 98/44/CE sulla protezione giuridica delle invenzioni biotecnologiche. La direttiva andava recepita nella legislazione nazionale entro il 30 luglio 2000. Essa si propone di chiarire alcuni principi del diritto dei brevetti applicati alle invenzioni biotecnologiche garantendo l'osservanza di norme etiche rigorose. Tali chiarimenti paiono essenziali per poter sfruttare pienamente le possibilità in campo medico, ambientale ed economico delle biotecnologie nel rispetto di standard etici elevati. Il mancato recepimento della direttiva costituisce un grave impedimento per il settore europeo delle biotecnologie. Nonostante l'impegno della Commissione a cooperare strettamente per accelerare il processo di recepimento, gli Stati membri in questione non hanno risposto in modo soddisfacente alle richieste formali - sotto forma di pareri motivati - invitate dalla Commissione nel dicembre 2002 (cfr. IP/02/1928). La direttiva 98/44 era stata adottata dal Consiglio e dal Parlamento europeo per promuovere lo sviluppo di invenzioni biotecnologiche a livello di UE (MEMO/00/39). Prima della sua adozione le normative degli Stati membri erano molto discordanti. Per l'Unione europea essa costituisce anche un mezzo per consentire alle imprese europee di competere a pari condizioni con i concorrenti giapponesi e americani, garantendo nel contempo una rigorosa tutela contro il brevetto di invenzioni contrarie all'etica. A tutt'oggi solo sette Stati membri hanno recepito la direttiva. Il mancato recepimento negli altri paesi ha creato barriere commerciali ed ostacolato il mercato interno. Ciò è avvenuto nonostante l'impegno della Commissione a cooperare con gli Stati membri per accelerare il processo, anche mediante l'organizzazione di tre riunioni ad alto livello, l'ultima delle quali nel gennaio 2003. Durante queste riunioni si è esaminato lo stato di avanzamento e gli Stati membri hanno avuto la possibilità di presentare gli eventuali ostacoli politici e tecnici (cfr. IP/03/127). Nel dicembre 2002 la Commissione ha deciso di chiedere ufficialmente a Germania, Austria, Belgio, Francia, Italia, Lussemburgo, Paesi Bassi, Portogallo e Svezia di recepire la direttiva, minacciandoli altrimenti di adire la Corte di giustizia (cfr. IP/02/1928). Solo il Portogallo ha provveduto. La riunione di gennaio si è svolta nel quadro di tale procedimento per inadempimento. La Commissione è pienamente consapevole delle preoccupazioni che la direttiva può sollevare nelle opinioni pubbliche di alcuni Stati membri, in quanto riguarda la brevettabilità di materiale biologico, che - quando le condizioni di brevettabilità vengono soddisfatte - può estendersi ad elementi isolati dal corpo umano. La direttiva comprende peraltro disposizioni chiare e rigorose a tutela della dignità e dell'integrità della persona. Nella sentenza del 9 ottobre 2001 (causa C-377/98) la Corte di giustizia ha confermato la piena conformità della direttiva a tali principi essenziali. Consapevole del fatto che le modalità con cui la normativa viene progettata ed applicata devono tener conto dell'estrema variabilità del settore delle biotecnologie, la Commissione continuerà a seguire da vicino questi processi. La Commissione ha pubblicato varie relazioni previste dalla direttiva. Il 14 gennaio 2002 ha pubblicato: "Valutazione delle implicazioni, nel campo della ricerca di base di ingegneria genetica, della mancata pubblicazione o della pubblicazione tardiva di documenti il cui contenuto potrebbe essere brevettabile" e il 7 ottobre 2002 ha pubblicato la prima relazione annuale su: "Sviluppi e implicazioni del diritto dei brevetti nel campo della biotecnologia e dell'ingegneria genetica " (IP/02/1448). Per proseguire in questa analisi la Commissione ha nominato un gruppo di esperti di chiara fama col compito di assisterla nell'elaborazione delle prossime relazioni. Il gruppo si sta concentrando su due settori particolarmente sensibili individuati dalla relazione: * la portata da attribuire ai brevetti aventi per oggetto sequenze o sequenze parziali di geni isolati dal corpo umano; ? la potenziale brevettabilità delle cellule staminali umane e delle linee ottenute sulla base di queste. Le conclusioni del gruppo verranno presentate alla Commissione e tenute in debito conto per l'elaborazione della prossima relazione annuale sugli sviluppi e le implicazioni del diritto dei brevetti nel campo della biotecnologia e dell'ingegneria genetica. Per il testo completo della direttiva CE 98/44 sulla protezione giuridica delle invenzioni biotecnologiche, consultare: http://europa.eu.int/eur-lex/pri/it/oj/dat/1998/l_213/l_21319980730it00130021.pdf Per il testo completo della relazione della Commissione del 2002, consultare: http://www.europa.eu.int/comm/internal_market/en/indprop/invent/index.htm Per informazioni sui procedimenti per inadempimento in corso contro tutti gli Stati membri, consultare il sito web Europa: http://europa.eu.int/comm/secretariat_general/sgb/droit_com/index_en.htm

BCE: I TASSI DI INTERESSE RIMARRANNO INVARIATI RISPETTIVAMENTE AL 2,00%, AL 3,00% E ALL'1,00%.
Francoforte, 14 luglio 2003 - Nella riunione dell' 11 luglio il Consiglio direttivo della Bce ha deciso che il tasso minimo di offerta applicato alle operazioni di rifinanziamento principali e i tassi di interesse sulle operazioni di rifinanziamento marginale e sui depositi presso la banca centrale rimarranno invariati rispettivamente al 2,00%, al 3,00% e all'1,00%.

OSSERVATORIO CRIF DECISION SOLUTIONS - NOMISMA SULLA FINANZA PER I PICCOLI OPERATORI ECONOMICI PRESENTATA LA PRIMA EDIZIONE DEL RAPPORTO CHE ANALIZZA IL MONDO DEI PICCOLI OPERATORI ECONOMICI
Milano 14 luglio 2003 - È stato presentato il 1° Rapporto semestrale dell'Osservatorio sulla Finanza per i Piccoli Operatori Economici (Poe), nato dalla collaborazione tra Crif Decision Solutions e Nomisma. L'Osservatorio si focalizza in modo specifico e originale su una categoria speciale di operatori economici, troppo spesso assimilata alle piccole e medie imprese, e ne delinea il quadro economico, finanziario e strutturale. Analisi dello scenario macroeconomico. Nel corso del 2002 sono state parzialmente deluse le aspettative di ripresa dell'economia mondiale, essendosi verificate situazioni di stagnazione in diverse economie avanzate e situazioni di crisi in alcuni dei paesi emergenti. Lo sviluppo del prodotto mondiale si è assestato intorno al 3%, in ripresa rispetto al 2001, così come positivi sono risultati i dati relativi al commercio mondiale sostenuto principalmente dall'area asiatica, mentre nell'area dell'Euro e del Sud America tale indicatore ha mostrato segnali di rallentamento. In Italia il 2002 è stato un anno di sostanziale stagnazione per il prodotto interno lordo che è cresciuto soltanto dello 0,4%, in calo già dal 2001 e sotto la media dell'area Euro. Il peggioramento della bilancia dei pagamenti ha fatto registrare un deficit di 7,3 miliardi di euro, pari allo 0,6% del Pil. Alla fine del 2002 la posizione netta sull'estero era debitoria. Intonazione negativa anche per gli investimenti fissi lordi che passano dal 2,6% del 2001 allo 0,5% del 2002. In prospettiva gli scenari ipotizzati per l'Italia sono di potenziale ripresa dell'economia che, a partire dal 2003, si consoliderà nel corso del 2004. Il quadro congiunturale rimane incerto anche per il 2003 e le previsioni per l'economia italiana spostano la ripresa economica all'inizio del 2004. La struttura finanziaria dei Poe. I Piccoli Operatori Economici sono aziende poco strutturate, flessibili dal punto di vista operativo, ma rigide dal punto di vista finanziario. Nelle condizioni di incertezza risentono negativamente della bassa accumulazione di capitale e sono spesso indotte a fare ricorso al debito a breve, prevalentemente verso il settore bancario, per contrastare gli effetti negativi dell'oscillazione della domanda e non intaccare il patrimonio personale del titolare. Dalle analisi svolte si rileva che esistono luci e ombre nelle prospettive economico-finanziarie dei Poe, determinate da molteplici fattori, fra cui lo stretto rapporto che intercorre tra questi operatori e i propri clienti e fornitori e la funzione del credito, che può incidere proprio sul delicato equilibrio operativo su cui i Poe fondano le decisioni e le necessità di investimento. L'analisi finanziaria, svolta in funzione delle prospettive economico-reddituali per settore, fornisce un primo quadro basato su quattro categorie: Affidabilità: i settori in cui il rischio di fallimento è ridotto per bassa vulnerabilità associata a prospettive stazionarie di redditività. Ne fanno parte gli intermediari del commercio, le attività professionali e della stampa ed editoria. Prospettive positive anche nel breve termine, con equilibrio finanziario sufficientemente cauto da non provocare rischi di fallimento. Interesse: in questa categoria si trovano i settori della riparazione degli autoveicoli, della meccanica, dell'elettromeccanica e della lavorazione dei metalli, nonché della produzione di mobili, per i quali si rilevano buone prospettive economico reddituali e una media vulnerabilità nella gestione finanziaria a breve termine. Cautela: settori ad alta vulnerabilità anche in presenza di buone prospettive economico-reddituali, come l'intera filiera del settore immobiliare, dalle costruzioni, impianti per edilizia alle attività immobiliari, e attività di servizi legate alla domanda per consumi, come bar, ristoranti e commercio al dettaglio. Estrema cautela: in questa categoria sono inseriti i settori che presentano prospettive critiche di redditività. Tessile ed abbigliamento, agricoltura, commercio di autoveicoli, servizi alle imprese e trasporti terrestri, sono accomunati da situazioni di crisi settoriale. La dinamicità delle imprese Analizzando nel dettaglio il comportamento dei Poe si riescono ad individuare alcune caratteristiche che forniscono una fotografia di estrema varietà di situazioni sia in chiave individuale, sia in chiave territoriale. La presunta bassa propensione ad effettuare investimenti per il consolidamento e lo sviluppo aziendale (dinamicità) di questo tipo di operatori non trova un riscontro effettivo nei dati analizzati attraverso l'indagine diretta. Piuttosto si rileva un'elevata varianza nei comportamenti, con operatori che presentano un basso dinamismo (circa il 15% dell'insieme dei Poe nazionali) ed operatori che, viceversa, esprimono una forte propensione allo sviluppo. In particolare, su base territoriale, il profilo di rischio economico finanziario medio degli operatori conferma che è il nord-est l'area meno rischiosa, seguita rispettivamente dal nord-ovest, dal centro e dal sud. L'analisi svolta misura le distanze all'interno di tale gerarchia: rispetto alle imprese del nord-est, le imprese del nord-ovest appaiono più rischiose del 9,2%, quelle del centro del 13,3%, mentre quelle del sud del 48,5%. Il quadro è migliore sotto il profilo della dinamicità degli operatori: rispetto al nord-ovest, in cui i Poe risultano più dinamici, il nord-est presenta un deficit di dinamismo del 3,8%, il centro del 4,4% mentre il sud del 6,3%. Ma il dato più interessante è che se si considera solo il rischio endogeno, che sintetizza il comportamento individuale dei Poe a prescindere dai dati strutturali dell'ambiente in cui svolgono la propria attività, non solo le distanze fra le diverse aree territoriali tendono a ridursi, ma anche la gerarchia dei territori risulta sovvertita. Infatti, sono le imprese del centro che presentano i comportamenti più virtuosi in termini di corretta impostazione strategica e coerenza di gestione finanziaria. Rispetto alle imprese dell'Italia centrale, le imprese del nord-est presentano una rischiosità superiore dell'1,7%, le imprese del sud del 2,8%, mentre in ultimo le imprese del nord-ovest sono mediamente più rischiose del 4,4%. Bisogna ritenere quindi che le imprese del sud e del centro siano fortemente penalizzate dalle condizioni economiche dell'ambiente in cui svolgono la propria attività. In sostanza si trova conferma di un comportamento che tende ad omogenenizzarsi fra le diverse aree del paese e, tenendo conto delle condizioni economiche estremamente diversificate, va rilevato che il deficit di dinamismo delle imprese meridionali è certamente inferiore di quanto ci si potesse attendere. Se questo dato troverà conferma nei prossimi anni è probabile che le distanze fra nord e sud vadano ulteriormente ad attenuarsi. L'analisi della rischiosità del credito ai Piccoli Operatori Economici - L'analisi della rischiosità del credito ai Poe si sviluppa su indici e statistiche basati su dati aggregati tratti da un campione di affidamenti erogati da Istituti finanziari e censiti in Eurisc, la banca dati che gestisce le informazioni - sia positive che negative e costantemente aggiornate - di oltre 26 milioni di anagrafiche (dato di giugno 2003) su tutto il territorio italiano, di cui oltre un milione e ottocentomila relativo a Piccoli Operatori Economici. In particolare, è stata elaborata una serie di indicatori, come il tasso di decadimento e il tasso di sofferenza (calcolato sulla base delle linee di credito e non degli importi), con l'intento di tracciare un'analisi di rischiosità del mercato a livello nazionale e il quadro evolutivo della rischiosità a livello territoriale e settoriale connesso con il credito erogato ai Piccoli Operatori Economici. L'andamento dei tassi di sofferenza a livello nazionale mostra una sostanziale stabilità, seppur registrando la flessione massima nel mese di marzo 2003, posizionandosi intorno al 4,5%. I tassi di sofferenza rappresentano un dato di stock, spesso influenzato dall'andamento degli impieghi; i tassi di decadimento forniscono, invece, una visione più precisa sulla qualità degli affidamenti, vincolando la misurazione del rischio agli eventi maturati nell'arco di un anno (ritardi di pagamento e/o sconfinamenti). Nell'arco del periodo di osservazione, marzo 2001 - marzo 2003, il tasso di decadimento a 180 giorni si dimostra stabile. Analogo è il comportamento nello stesso periodo di osservazione del tasso di decadimento a 90 giorni, che si dimostra altrettanto stabile ma su valori (4,5%) pari a circa il doppio di quelli a 180 giorni. A livello territoriale emerge in maniera netta la minore rischiosità della aziende situate nel Nord Est del Paese. Il Veneto, nell'arco del periodo analizzato (dicembre 2000 - dicembre 2002) risulta la regione con il minor tasso di sofferenza (2,8%). A livello nazionale si può parlare di una rischiosità distribuita a "macchia di leopardo", che vede nella classifica delle regioni con un più elevato tasso di sofferenza la Liguria (6,8%), la Campania (6,2%) e la Calabria (5,4%). A livello settoriale, nell'arco del periodo analizzato (dicembre 2000 - dicembre 2002) si è evidenziato un progressivo aumento della rischiosità in corrispondenza dei settori dell'Industria alimentare, tessile e abbigliamento (5% a dicembre 2002; era a 4,6% un anno prima), Commercio, Trasporti e Comunicazioni (4,8% a dicembre 2002; era a 4,3% un anno prima), Agricoltura (1,9% a dicembre 2002; era a 1,5% un anno prima), seppur tale settore continui a risultare quello a rischiosità minore. L'incrocio tra area e settore non evidenzia all'interno delle singole aree (nord-est, nord-ovest, centro, sud e isole) settori in controtendenza rispetto all'andamento nazionale con la sola eccezione del settore delle Costruzioni, il cui trend di rischio, nell'arco del periodo analizzato (dicembre 2000 - dicembre 2002), risulta ovunque in calo ad esclusione del centro, dove risulta in lieve crescita (4,2% a dicembre 2002; era a 4,0% un anno prima).

PATTO DI SINDACATO DI MEDIOBANCA
Milano, 14 luglio 2003 - Il giorno 11 luglio 2003 si è riunita, sotto la Presidenza del prof. Piergaetano Marchetti, l'assemblea dei partecipanti al patto di sindacato di Mediobanca. Alla riunione sono intervenuti anche il Presidente di Mediobanca dr. Gabriele Galateri di Genola, il Direttore Generale dr. Alberto Nagel ed il Condirettore Generale dr. Renato Pagliaro. I partecipanti, nel confermare la scelta di un assetto gestionale ed organizzativo della Banca, fondato sulla presenza accanto al Presidente di due direttori generali, hanno unanimemente espresso al management l'augurio di un proficuo lavoro per il raggiungimento, nella stabilità, della missione che Mediobanca si è data. L'assemblea dei partecipanti al Patto di sindacato di Mediobanca ha approvato, in esecuzione di quanto già convenuto nella riunione del 7 aprile 2003, di: ammettere al patto, quali componenti del gruppo C (investitori esteri), oltre che il Gruppo Bollorè (5%), il gruppo Groupama (3%), Santusa Holding (Gruppo Bsch) (1,406%), il Gruppo Dassault (0,594%); approvare la cessione della partecipazione posseduta da BB Investissements in Consortium in parti eguali a Capitalia e Unicredito e di quella posseduta in Mediobanca a Financière Perguet (sempre Gruppo Bolloré) I signori Jean Azema e Tarak Ben Ammar sono stati individuati a far parte del consiglio di amministrazione per designazione del gruppo C. L'assemblea del Patto ha pure preso atto di alcune modifiche statutarie che gli organi sociali esamineranno al fine di tener conto, tra l'altro, delle determinazioni assunte dal patto di sindacato di aprile (previsione di due direttori generali, quorum dei 2/3 dei componenti il Consiglio solo per le delibere strategiche, non delegabilità delle determinazioni relative all'acquisto di partecipazioni strategiche o permanenti e investimenti per importi superiori a 500 milioni di euro, autorizzazione al loro incremento o riduzione).

IL CREDITO COOPERATIVO RAFFORZA LA SUA RETE PER LE BANCHE LOCALI DEL NORD. INAUGURATA A MILANO LA NUOVA SEDE DI ICCREA BANCA SPA
Roma, 14 luglio 2003 - E' stata inaugurata il 9 luglio a Milano - presso la Federazione Lombarda delle Banche di Credito Cooperativo - la nuova sede operativa di Iccrea Banca Spa, l'Istituto Centrale delle Bcc italiane, presenti in tutta Italia con 460 aziende ed oltre 3.200 sportelli. Alla cerimonia di inaugurazione hanno presenziato il Presidente di Iccrea Holding Spa e di Federcasse (nonché della Federazione Lombarda delle Bcc) Alessandro Azzi, il Presidente di Iccrea Banca Spa Giorgio Clementi, il Direttore Generale ed il Vice Direttore Generale dello stesso Istituto, Luciano G. Gornati ed Eugenio Lapenna. L'apertura della nuova sede milanese di Iccrea Banca Spa (l'unico Istituto Centrale di categoria del sistema bancario) presso la sede della Federazione locale delle Bcc rappresenta un significativo rafforzamento della strategia di supporto che il sistema del Credito Cooperativo ha da tempo avviato a favore delle banche locali cooperative, inserite ormai in un "sistema a rete" nazionale. Obiettivo di fondo è quello di fornire alle Bcc di tutta l'area del nord - ovest (61 Banche con 699 sportelli) un servizio tecnologico ed operativo all'avanguardia per quanto riguarda l'accesso al mercato creditizio italiano ed internazionale, consentendo di raggiungere significative economie di scala e permettendo alle singole Banche di migliorare la qualità e la velocità dei servizi offerti a favore di migliaia di famiglie e piccole e medie imprese del territorio. Iccrea Banca è inoltre banca concessionaria del Ministero delle Attività Produttive per l'accesso alla finanza agevolata di impresa; in qualità di "co-arranger" ha dato vita alla prima operazione di finanziamento a medio termine per le Bcc attraverso la cartolarizzazione di obbligazioni "senior" a medio termine (CBO) emesse da 133 Banche per oltre un miliardo di euro. La nuova sede milanese di Iccrea Banca Spa (che si avvale anche della nuova procedura di "Regolamento Giornaliero" che consente ad ogni Bcc di avere in tempo reale il saldo uscite/entrate della propria posizione presso l'Istituto), si affianca a quelle operative a Padova (per le Bcc del Nord Est), a quelle di Bologna e Firenze (per le Bcc del centro-nord), a quella centrale di Roma, a quelle di Salerno e Palermo (per le Bcc del Mezzogiorno), a quella di rappresentanza di Udine, Cuneo, Pescara, Bari.

GRUPPO GENERALI: ACQUISITA LE CONTINENT DA TORO L'ACQUISIZIONE DEL VALORE STIMATO IN 290 MLN DI € RAFFORZA IL POSIZIONAMENTO STRATEGICO IN FRANCIA
Milano, 14 luglio 2003. Assicurazioni Generali S.p.A. ha concluso la trattativa per l'acquisizione del 99,576% del capitale di Continent Holding, compagnia del Gruppo Toro ad un prezzo finale stimato in 290 milioni di euro. L'operazione rientra nei programmi di crescita esterna illustrati in occasione della presentazione del Piano Industriale 2003 - 2005. L'acquisizione di Continent consente al Gruppo Generali un rafforzamento del proprio posizionamento strategico nel mercato assicurativo francese, sia nel ramo vita che nei rami elementari, con una quota di mercato del 6,5%, contro il 6% precedente. Il Gruppo passerà così dal settimo al sesto posto nel ranking francese di mercato nei rami danni, con una raccolta premi di 2,4 miliardi di euro e consoliderà contemporaneamente il quinto posto raggiunto nel comparto vita nel passato esercizio, con una raccolta premi di 6,3 miliardi di euro. Il Gruppo Continent comprende principalmente due compagnie Vita, due Danni e una società di asset management. Il Gruppo ha emesso premi nel 2002 per complessivi 742 milioni di euro, due terzi dei quali nel comparto danni. "L'acquisizione di Le Continent rafforza il posizionamento strategico del Gruppo Generali in uno dei suoi mercati chiave in Europa e segna un ulteriore passo avanti nel rispetto degli impegni assunti con il Piano Industriale presentato all'inizio dell'anno" ha dichiarato l'Amministratore Delegato, Sergio Balbinot, sottolineando che "l'operazione corrisponde alla nostra strategia multibrand e multicanale e incrementerà la capacità distributiva della nostra organizzazione in Francia da 720 a 1.040 agenti esclusivi, dando così nuovo impulso alla nostra vocazione assicurativa". Francesco Torri, Amministratore Delegato e Direttore Generale del Gruppo Toro, mentre esprime soddisfazione per la cessione di Le Continent, che viene inserita in uno dei maggiori gruppi assicurativi europei, conferma che l'operazione effettuata rientra nella nuova strategia del Gruppo Toro di focalizzazione sul mercato italiano, che continua a mostrare andamenti soddisfacenti. La Francia, in cui le Generali sono presenti fin dal 1832, è oggi il terzo mercato più importante per il Gruppo Generali, dopo l'Italia (35%) e la Germania (26%). Con un giro d'affari consolidato di 8,5 miliardi di euro nel 2002, in crescita del 13,2%, la Francia rappresentava, prima dell'acquisizione di Continent Holding, il 17% del lavoro diretto consolidato. La raccolta premi è stata di 6,1 miliardi di euro (+16%) nel ramo vita, 1,9 miliardi di euro (+9%) nei rami danni, mentre il ramo Assistenza ha raggiunto i 500 milioni di euro (+4,8% a tassi di cambio costanti). L'informativa è resa nel rispetto anche della normativa di settore vigente in Francia e della regolamentazione relativa alla Cob (Commissione della Borsa francese).

GRUPPO STEFANEL: CRESCONO I RICAVI NEL I° TRIMESTRE 2003
Ponte di Piave, 14 luglio 2003 - Si è riunito l' 11 luglio - sotto la Presidenza di Giuseppe Stefanel - il Consiglio di Amministrazione di Stefanel S.p.A. che ha approvato i risultati consolidati del Gruppo dei primi tre mesi dell'esercizio in corso (01/03/2003 - 31/05/2003). Il Gruppo ha registrato un incremento del fatturato netto (+255%) che si attesta a euro 165,6 milioni in crescita di 118,9 milioni rispetto al valore del primo trimestre dell'esercizio 2002 (euro 46,7 milioni). Tale risultato, che riflette la nuova identità del Gruppo, mutata in modo sostanziale a seguito dell'acquisizione del 50% del Gruppo Nuance - leader mondiale nel settore dell'Airport Retailing, con oltre 400 negozi distribuiti in 63 aeroporti di 19 nazioni in 4 continenti - è stato raggiunto malgrado la congiuntura internazionale sfavorevole e le avverse condizioni di mercato. In particolare, in un contesto macroeconomico non positivo per il settore abbigliamento nel quale in generale le vendite si sono confermate deboli, il fatturato si è attestato a euro 42,3 milioni in lieve diminuzione rispetto al valore del primo trimestre dell'esercizio 2002 (euro 46,7 milioni). Su valori omogenei e, quindi, al netto delle vendite di competenza Interpool - ceduta lo scorso 9 maggio - il fatturato risulta in diminuzione del 3,9%. Il fatturato del settore abbigliamento è, inoltre, caratterizzato da elevata ciclicità e, quindi, il periodo in esame è scarsamente rappresentativo delle dinamiche economico/finanziarie dell'intero esercizio. Nel settore del retail aeroportuale l'instabilità nell'area mediorientale culminata con il conflitto in Iraq e, soprattutto, il diffondersi dell'epidemia di polmonite atipica e le misure restrittive adottate per contenere l'epidemia stessa, hanno influenzato negativamente i risultati del Gruppo Nuance, che peraltro evidenzia performance tradizionalmente più importanti nella seconda parte dell'anno solare, periodo caratterizzato da flussi turistici maggiormente significativi. In relazione agli altri risultati conseguiti nel periodo in esame, il Gruppo Stefanel ha registrato un Ebitda pari a euro 0,2 milioni, in crescita rispetto allo scorso esercizio (-0,3 milioni). Il risultato operativo si attesta a -7,4 milioni (-5,3 milioni nel maggio 2002) di cui euro 5,8 milioni da imputarsi al settore abbigliamento che risulta, quindi, sostanzialmente stabile rispetto allo stesso periodo del 2002 (- 5,3 milioni). Il risultato ante imposte è negativo per euro 9,6 milioni (- 8,9 milioni nel 2002) per l'effetto combinato di oneri finanziari netti consolidati pari ad euro 0,8 milioni a cui si sommano oneri straordinari netti per euro 1,3 milioni. Infine, l'esposizione finanziaria netta al 31 maggio 2003 ammonta a 213 milioni di euro di cui 112,7 milioni derivanti dal consolidamento del gruppo Nuance. Al netto degli effetti della citata acquisizione, la posizione finanziaria migliora di circa 4 milioni rispetto al corrispondente periodo dello scorso esercizio, mentre rispetto al valore registrato alla chiusura dell'esercizio 2002, risulta in diminuzione di 2,9 milioni di euro. Tutte le società del Gruppo stanno perseguendo una estesa e profonda azione di riduzione dei costi di struttura ed operativi destinata a contrastare una congiuntura non favorevole. Tuttavia, appare fortemente plausibile che il grado di raggiungimento dei positivi risultati attesi per l'esercizio 2003/2004 continuerà a dipendere dai tempi necessari per il riassorbimento degli effetti generati dalla Sars oltre che da un miglioramento della propensione d'acquisto dei consumatori nei mercati di riferimento.

RISULTATI POSITIVI PER CITROËN NEL PRIMO SEMESTRE 2003 INCREMENTO DEL 10,7 % NELLE VENDITE
Parigi, 14 luglio 2003 - Il primo semestre 2003 è stato positivo per Citroën, con un forte incremento nelle vendite, un notevole rinnovamento di prodotti, ed infine un buon inizio di stagione nelle competizioni. Dopo aver segnato per il sesto anno consecutivo un nuovo record nel 2002, con 1 312 000 veicoli venduti nel mondo, Citroën ha dimostrato nei primi sei mesi del 2003 di saper incrementare il suo posizionamento nei vari mercati. Infatti, nel corso di questo periodo Citroën, con 726 000 veicoli venduti, registra un incremento del 10,7 % rispetto allo stesso periodo del 2002. Nell'Europa Occidentale, le immatricolazioni di autovetture e veicoli commerciali Citroën sono in crescita del 7,4 %, mentre il mercato recede del 2,8 %. Nel resto del mondo, nonostante fattori economici e congiunturali spesso poco favorevoli al settore dell'auto, Citroën dimostra tutto il suo dinamismo incrementando le vendite del 29,2 %. La gamma C3 sulla via del successo Questo primo semestre del 2003 si chiude con il lancio di C3 Pluriel. Sin dal lancio, avvenuto nella maggior parte dei Paesi europei, questa vettura unica dalle molteplici configurazioni ha venduto oltre 15 000 esemplari nel mondo. Eletta " Cabriolet dell'anno 2003 " al salone di Ginevra, C3 Pluriel è il veicolo più sicuro del suo segmento, e il più sicuro fra tutti i veicoli decappottabili testati da Euroncap, di tutti i segmenti. C3 Pluriel ha infatti ottenuto 4 stelle per aver superato questo tipo di test. Un'altra evoluzione nella gamma C3 è rappresentata dal sistema telematico a colori sulla berlina. Il sistema, che può funzionare mediante riconoscimento e sintesi vocale o ad azionamento manuale, prevede un grande schermo a colori 16/9, con tre funzioni essenziali : il sistema audio (radio e Cd), la navigazione e il telefono Gsm " viva voce ". Grazie ai positivi risultati commerciali di C3 (oltre 340 000 esemplari venduti dal lancio, avvenuto nel marzo 2002), Citroën rafforza la sua posizione nel segmento delle vetture compatte. Une versione V6 di alta gamma per C8 Commercializzata dal secondo semestre 2002, C8, la monovolume di alta gamma, affiancata dalla nuova versione V6, è stata accolta con favore, con 21 600 veicoli venduti dal lancio. C8 ha anche ottenuto 5 stelle al crash test Euroncap. Avvento del cambio automatico su Xsara Picasso L'altra monovolume della gamma, la Xsara Picasso, dal momento del lancio avvenuto nel gennaio 2000, ha venduto oltre 750 000 esemplari nel mondo. Per arricchire i già numerosi punti di forza di questo veicolo, Citroën amplia l'offerta Xsara Picasso commercializzando un gruppo motopropulsore inedito nella gamma, il motore 2.0i 16 V (137 cv) abbinato al cambio automatico autoadattativo a comando sequenziale. Xsara alla conquista della Cina Il successo di Xsara a livello mondiale non si smentisce, con 1 440 000 Xsara berlina, Coupé e break commercializzate nel mondo. E le cifre continuano a salire, grazie all'avvento della nuova gamma Xsara e alla recente commercializzazione di Xsara 5 porte sul mercato cinese. I primi risultati del restyling di Berlingo Sin dal 1996, data del lancio, Berlingo non smette di affascinare, con oltre 957 000 clienti nel mondo sedotti dall'originalità della concezione. Forte del suo successo, Berlingo ha segnato una nuova pietra miliare con un restyling notevole. L'impatto sulle vendite è stato immediato, con 96 000 Berlingo venduti nel primo semestre del 2003. Il secondo semestre 2003 si apre con buone prospettive per Citroën, grazie all'esordio di C2 Questo veicolo a tre porte, la cui commercializzazione è prevista per l'ultimo trimestre del 2003, completa la gamma dei veicoli compatti Citroën, al fianco di C3 e C3 Pluriel. C2 rappresenterà un ulteriore strumento di conquista. Le versioni tre porte rappresentano infatti, da sole, circa il 56 % delle vendite di veicoli compatti in Europa. L 'inizio dell'anno è caratterizzato da una tripletta storica di Citroën al Rally di Monte Carlo, e la vittoria di Carlos Sainz nel Rally di Turchia, esordio assoluto di Xsara Wrc su terra. A completare questi eccellenti risultati, il secondo posto dell'equipaggio spagnolo Sainz - Marti al Rally d'Argentina, e il terzo posto ottenuto da Sébastien Loeb e Daniel Elena nel recente Rally di Cipro. A metà del Campionato del Mondo Rally, la Marca si colloca al secondo posto del Campionato del Mondo Costruttori. Nella stessa posizione del Campionato del Mondo Piloti troviamo Carlos Sainz, a solo un punto dal leader. Sébastien Loeb e Colin McRae occupano rispettivamente il quinto e il settimo posto. Rimangono ancora sette prove da affrontare : la prossima si svolgerà a Trier, in Germania, esattamente dove un anno fa Sébastien Loeb ha vinto il suo primo rally nel WRC. La penetrazione autovetture + veicoli commerciali Citroën nel primo semestre 2003 si colloca al 7,2 % contro il 6,5 % del primo semestre 2002, e segna un record storico per la Marca. In tutta l'Europa occidentale, Citroën migliora la sua posizione nelle vendite di autovetture e aumenta il volume di immatricolazioni dell' 8,2 %, con un mercato in flessione del 2,6 %. Analoga tendenza nel mercato dei veicoli commerciali, in cui Citroën incrementa i volumi (+ 3,6 %) e la quota di mercato (11,4 % contro il 10,4 % nello stesso periodo del 2002). 

 

 

Volumi nel

1° semestre

Penetrazione

%

Volumi nel

1° semestre

Penetrazione

%

Incremento

in %

 

 

2002

 

2003

 

 

VP+VUL

Mercato

8 701 000

 

8 454 000

 

- 2,8 %

 

Citroen

563 400

6,5 %

605 000

7,2 %

+ 7,4 %

VP

Mercato

7 758 000

 

7 556 000

 

- 2,6 %

 

Citroen

465 000

6 %

503 000

6,7 %

+ 8,2 %

VUL

Mercato

943 000

 

898 000

 

- 4,8 %

 

Citroen

98 400

10,4 %

102 000

11,4 %

+ 3,6 %


In Francia, Citroën mantiene i propri volumi in un mercato in rallentamento (- 7,8 %). Le immatricolazioni di autovetture + veicoli commerciali della Marca indicano una penetrazione in netto incremento : 14,9 %, contro il 13,8 % del primo semestre 2002. La penetrazione autovetture di Citroën si attesta al 14,3 %, contro il 13,3 % del primo semestre 2002, su un mercato autovetture in flessione del 7,7 % sullo stesso periodo. Per quanto riguarda il mercato dei veicoli commerciali, Citroën registra un forte incremento nei volumi (+ 5,6 %). Con 37 790 veicoli venduti nel primo semestre del 2003, la sua quota di mercato si colloca al 19 %, contro il 16,5 % del 2002. In Spagna Citroën conserva la sua posizione di numero 2 del mercato, con il 12,2 % di quota di mercato autovetture + veicoli commerciali a fine giugno 2003, e oltre 100 000 veicoli venduti, pari ad un incremento del 4 % su un mercato in leggero rialzo (+ 0,4 %). La Marca si colloca al secondo posto anche nel mercato delle autovetture, con una quota dell'11,3 % contro l' 11 % dello stesso periodo del 2002. La Marca si riconferma leader nei veicoli commerciali, con una quota di mercato del 16,2 %. In Gran Bretagna, su un mercato autovetture + veicoli commerciali in leggero rialzo (+ 1,2 %), Citroën segue la stessa tendenza positiva, incrementando i volumi e mantenendo la percentuale di penetrazione al 5,3 %. Questi risultati sono dovuti in particolare al successo di C3 e del Berlingo restyling. Citroën conserva le sue posizioni sul mercato delle autovetture (5 % di quota di mercato). La Marca rimane al terzo posto nel mercato dei veicoli commerciali, con una quota dell' 8,6 %. In Italia, al termine del primo semestre, Citroën registra risultati senza precedenti. In un mercato autovetture + veicoli commerciali in flessione (- 2,9 %), Citroën registra un incremento del 66 %, incrementando la sua quota di mercato, che si attesta al 5,8 %, contro il 3,4 % dello stesso periodo del 2002. Xsara Picasso, Berlingo e C8 registrano una crescita significativa, mentre C3 si colloca tra le 10 vetture più vendute in Italia. Questi positivi risultati commerciali consentono a Citroën di guadagnare cinque posti nella classifica per Marche, raggiungendo la sesta posizione. In Germania, con un mercato autovetture + veicoli commerciali in ribasso (- 1,1 %), Citroën aumenta leggermente i volumi (+ 1 %), conservando la sua quota di mercato del 2,2 %. Nel mercato delle autovetture, Citroën realizza un volume paragonabile al primo semestre del 2002, che ha rappresentato un anno record per Citroën in questo mercato. Questo risultato è dovuto al grande successo di C3, che registra oltre 8 000 immatricolazioni, e alla tenuta di Berlingo, che continua ad essere un reale punto di forza della Marca nel mercato tedesco. Per quanto riguarda i veicoli commerciali, Citroën resta stabile nelle posizioni dello scorso anno, su un mercato in ribasso del 5 %. La quota di mercato Citroën passa dal 4 % al 4,3 %. In Belgio e Lussemburgo, le immatricolazioni autovetture + veicoli commerciali della Marca raggiungono l'11,8 % di quota di mercato, incrementando del 7 % i volumi, su un mercato in flessione dell' 8 %. Sul mercato autovetture + veicoli commerciali belga, Citroën chiude il primo semestre 2003 al primo posto, segnando un record storico per la Marca. Sul mercato delle autovetture la Marca si colloca in seconda posizione con una quota di mercato dell'11,7 %. Citroën occupa la stessa posizione per quanto riguarda i veicoli commerciali, con una quota di mercato del 16,3 %. Nei Paesi Bassi, con un mercato autovetture + veicoli commerciali in flessione del 2 %, Citroën migliora i volumi del 13 %. La quota di mercato autovetture + veicoli commerciali della Marca è del 6,2 % contro il 5,4 % del primo semestre del 2002. Questi risultati si devono alla performance di Saxo e C3 insieme. In Svizzera, Citroën registra un incremento del 27 % per quanto riguarda autovetture + veicoli commerciali (4,7 % di quota di mercato), nonostante un mercato in flessione del 13 %. La Marca registra un notevole incremento nel mercato delle autovetture (+ 26 %) grazie alle performance di C3 e C8, che si riconfermano nel tempo, e grazie all'incremento delle vendite di Xsara Picasso con cambio automatico. Citroën migliora anche nel mercato dei veicoli commerciali (+ 32 %). Nel mercato austriaco autovetture + veicoli commerciali, in rialzo del 4 %, Citroën incrementa le vendite del 19 %, raggiungendo una quota di mercato del 3,1 %, contro il 2,7 % del 2002. Nei Paesi nordici : - In Danimarca, nonostante un contesto stagnante (-18 %), Citroën ha saputo conservare il secondo posto nel mercato delle autovetture e dei veicoli commerciali, con una quota del 10,7 %. - In Finlandia, Citroën migliora del 26 %, su un mercato autovetture + veicoli commerciali in rialzo del 20 %. La sua quota di mercato si attesta al 5,8 %, contro il 5,5 % del primo semestre 2002. - In Norvegia, in un mercato autovetture + veicoli commerciali in flessione del 3 %, la Marca registra una leggera diminuzione delle immatricolazioni. La sua quota di mercato passa al 3,9 % (contro il 4,1 % del primo semestre 2002). - In Svezia Citroën incrementa del 29 % su un mercato autovetture + veicoli commerciali a + 5 %. La sua quota di mercato passa quindi dal 3,4 % al 4,2 %. Citroën nel resto del mondo - Nel primo semestre 2003, le vendite Citroën al di fuori dell'Europa occidentale arrivano a quasi 124 000 veicoli, pari ad un incremento del 29,2 % rispetto ai primi sei mesi del 2002. Nei Paesi del Mercosur, il contesto economico e congiunturale sfavorevole provoca una regressione dei volumi Citroën (- 32 %). La quota di mercato della Marca si attesta all' 1,4 % contro l'1,9 % dello stesso periodo del 2002. In Cina, le vendite Citroën registrano un incremento del 55 %, arrivando a 52 000 veicoli nei primi sei mesi del 2003. Questi risultati positivi sono dovuti in parte alla commercializzazione nel corso del primo semestre di Xsara 5 porte e di due nuove versioni della berlina a tre volumi Elysée : la limousine VIP e la Vts, dotata di equipaggiamenti di alta gamma con il nuovo motore 1.6i 16 V. Questi nuovi modelli completano l'offerta esistente su questo mercato con Xsara Picasso, l'Elysée, C5 e le Zx Fukang e 988. In Europa Centrale e Orientale, la penetrazione di Citroën è in espansione, e raggiunge il 5,6 % nel primo semestre 2003, contro il 4,9 % dello stesso periodo del 2002. - In Ungheria, su un mercato in aumento del 19 %, Citroën incrementa le vendite del 21 %, raggiungendo una quota di mercato pari al 5,5 %. - In Croazia, in un mercato in rialzo del 19 %, Citroën accresce i volumi di vendita del 29 %, conquistando ormai una quota di mercato del 9,1 %. - In Polonia, Citroën incrementa le vendite del 35 % su un mercato in espansione del 14 %. La sua quota di mercato passa quindi dal 4,3 % al 5,1 %.

RONCADIN S.P.A. : I DATI RELATIVI AL PRIMO TRIMESTRE CONFERMANO IL FORTE TREND DI RECUPERO DI REDDITIVITÀ. L'EBITDA È POSITIVO PER 7,9 MILIONI DI EURO (+55% RISPETTO AI 5,1 MILIONI DI EURO DEL PRIMO TRIMESTRE DELL'ESERCIZIO PRECEDENTE).
Meduno, 14 luglio 2003 - Il Consiglio di Amministrazione della Roncadin S.p.A. ha approvato la relazione relativa al primo trimestre, chiuso al 31 maggio, dell'esercizio in corso. Il Gruppo ha chiuso il trimestre con ricavi di vendita consolidati pari a 59,6 milioni di euro rispetto a 62,1 milioni di euro del corrispondente periodo dell'esercizio precedente. Tale diminuzione è attribuibile sostanzialmente all'area gelato ed è coerente con il piano industriale biennale che prevedeva dopo una iniziale focalizzazione sui prodotti a maggior valore aggiunto la successiva crescita dei ricavi già a partire dal trimestre in corso. Il risultato operativo lordo (Ebitda) è cresciuto del 55% raggiungendo i 7,9 milioni di euro ( pari al 13,3% dei ricavi ) rispetto i 5,1 milioni di euro registrati nel primo trimestre dell'esercizio precedente ( pari all'8,3% dei ricavi ). Tale incremento è il risultato di un recupero di efficienza industriale e di un minor costo delle materie prime. Il risultato operativo netto (Ebit) si è attestato a 4,1 milioni ( 6,8% delle vendite ), crescendo del 355% rispetto ai 0,9 milioni di euro ( 1,5% delle vendite ) registrati il 31 maggio 2002. Il risultato netto di periodo ante imposte è positivo per 3,3 milioni di euro ( 5,6% delle vendite ) contro la perdita di 0,3 milioni di euro registrata il 31 maggio 2002. La posizione finanziaria netta si attesta a -63,6 milioni di euro, evidenziando un miglioramento di 27,4 milioni di euro rispetto ai -91,1 milioni di euro registrati il 31 maggio 2002, in considerazione dell'apporto di mezzi liquidi derivanti dall'aumento di capitale e dal recente programma di ristrutturazione del debito. I dati relativi al primo trimestre dell'esercizio evidenziano il netto miglioramento dei risultati gestionali conseguiti dal Gruppo rispetto ai corrispondenti periodi degli ultimi due esercizi, confermando così la validità della strategia di rifocalizzazione sui core business condotta dal Gruppo . Si ritiene che tale tendenza possa proseguire nella rimanente parte dell'esercizio, tenuto conto anche della spiccata stagionalità del business e dell'incertezza dei mercati di riferimento, e che si possano pertanto confermare le aspettative che prevedono il ritorno all'utile netto per l'esercizio in corso, coerentemente con quanto previsto nel piano industriale. Il Gruppo Roncadin è uno dei principali produttori europei di cibi surgelati nelle business lines gelato e pizza - piatti pronti con un fatturato al 28 febbraio 2003 di oltre 208,5 milioni di euro e 1100 dipendenti. I prodotti vengono commercializzati con i marchi dei rivenditori (private label) e oltre l'85% del fatturato è realizzato in mercati esteri. A gennaio 2003 la maggioranza relativa di Roncadin S.p.A. è stata acquisita da Arena Holding S.p.A., che rappresenta uno dei più importanti gruppi agro-alimentari in Italia, presente prevalentemente sul mercato italiano con noti marchi, quali Pollo Arena, Arena surgelati, Mare pronto e Tu in cucina, sia nel settore dei cibi freschi che surgelati.

TLX S.P.A. - NOMINA DEL NUOVO PRESIDENTE- E DEI MEMBRI DEL COMITATO DEI SAGGI
Milano, 14 luglio 2003 - Tlx S.p.A., società di gestione del Sistema di Scambi Organizzati TLX(r), attualmente in attesa dell'autorizzazione Consob alla gestione di un mercato regolamentato, ha nominato nel corso dell'ultimo C.d.A. il giurista Guido Ferrarini come nuovo Presidente. Il Prof. Ferrarini è ordinario di diritto del mercato finanziario presso la Facoltà di Giurisprudenza dell'Università di Genova e Direttore del Centro di Diritto e Finanza. È, inoltre, Vice Presidente dello European Corporate Governance Institute, Bruxelles, e Trustee dello International Accounting Standards Committee, Londra. Fa parte dei Consigli di Amministrazione di Telecom Italia S.p.A. e Autostrade S.p.A.. Nella stessa occasione sono stati nominati anche i membri del Comitato dei Saggi di Tlx S.p.A., organo preposto ad esprimere un parere vincolante in merito all'ammissione degli strumenti finanziari alla negoziazione sul mercato regolamentato. I membri nominati dal C.d.A. sono il Prof. Giuseppe Lusignani, il Prof. Umberto Cherubini ed il Prof. Raffaele Lener. Le nomine sono avvenute d'intesa con i futuri soci di Tlx, Bancaimi e Banca Nazionale del Lavoro, che entreranno nel capitale sociale quando il mercato sarà autorizzato dall'autorità di vigilanza. La scelta sia del presidente che dei componenti del comitato dei saggi è ricaduta su nominativi indipendenti dagli azionisti, come richiesto dallo statuto sociale, di elevato profilo e chiara competenza. Essi saranno chiamati a dare un contributo fondamentale al raggiungimento degli obiettivi del nuovo mercato regolamentato, che si propone come una piattaforma rivolta alla clientela "retail", caratterizzata da grande trasparenza dei prezzi ed efficienza degli scambi. In particolare, il Comitato dei Saggi dovrà esprimere un parere vincolante sui titoli da ammettere alla negoziazione sul mercato regolamentato Tlx, per garantire al pubblico la disponibilità di un'informativa chiara ed esaustiva sulle caratteristiche degli strumenti e sui rischi connessi.

CIRIO E ARGENTINA NON HANNO INSEGNATO NIENTE: 78 BANCHE SU 80 BOCCIATE SUI CONSIGLI D'INVESTIMENTO
Milano, 14 luglio 2003 - I casi Argentina e Cirio sono passato remoto per gli istituti bancari italiani, e non hanno insegnato alcunché: messe alla prova in un'inchiesta sul campo da parte dell'associazione indipendente di consumatori Altroconsumo, ben 78 banche su 80 hanno proposto forme di investimento più che rischiose, lontane non solo dalla tripla A, ma addirittura dalla sufficienza nei rating ufficiali. I risultati dell'inchiesta, condotta a Bari, Bologna, Brescia, Milano, Napoli, Roma, Torino, Verona, sono stati inviati al Cicr, e alla Procura della Repubblica di Monza. Nel corso dell'indagine, pubblicata su Soldi Sette, rivista finanziaria di Altroconsumo, la richiesta allo sportello degli 80 istituti visitati era scontata: dopo la scottatura dei titoli argentini e di quelli della Cirio vorrei acquistare obbligazioni, sicure al 100%! Anche se non rendono in modo strabiliante non è un problema. Che mi consiglia? La risposta, in 78 casi su 80, era di quelle che Altroconsumo non avrebbe voluto sentire: le proposte andavano da obbligazioni della banca stessa, ad obbligazioni strutturate, fondi comuni, tutti ben lontani dalla tripla A, blasone che accompagna i titoli sicuri al 100%. Sono stati addirittura proposti titoli come Renault e Finmeccanica il cui rating BAA2 è al di sotto di quello che gli analisti finanziari di Altroconsumo considerano sufficiente. Solo 2 banche hanno offerto le obbligazioni Bei e General Electric, ma purtroppo all'interno di un'ampia rosa di titoli, senza segnalarli come gli unici sicuri al 100%. "Informazioni non corrette, e assenza di trasparenza agli sportelli bancari: è sconfortante constatare come dopo Cirio e Argentina si sia ancora al punto di partenza, con l'unica concreta certezza che a rimetterci siano sempre e solo i risparmiatori" ha dichiarato Vincenzo Somma, responsabile degli studi econimico-giuridici di Altroconsumo. La soluzione semplice e a portata di mano, già proposta a dicembre da Altroconsumo, in occasione dell'audizione alla Camera dei Deputati sul caso Cirio, e ribadita in una lettera formale dell'associazione in occasione della riunione del Cicr: la banca, prima dell'acquisto, dovrebbe fornire al risparmiatore per iscritto un'informazione minima su rischi e caratteristiche del prodotto. In assenza di tali informazioni dovrebbe esserci per la banca una presunzione di responsabilità.

CONFINDUSTRIA, BANCHE, SISTEMA CAMERALE: NASCONO LE FONDAZIONI PER IL SUD PROGETTI DI QUALITÀ PER RILANCIARE LO SVILUPPO E ATTRARRE INVESTIMENTI
Roma, 14 luglio 2003 - Progetti di qualità per accelerare lo sviluppo del Sud, per attrarre investimenti esteri, spendere meglio le risorse comunitarie: con questi obbiettivi nascono le Fondazioni per il Sud, un progetto no profit promosso dal Comitato Mezzogiorno di Confindustria che vede alleate imprese, banche e sistema delle camere di Commercio, e che con la costituzione delle prime Fondazioni (Campania, Puglia e Basilicata) entra nella fase operativa. E' nota la grande difficoltà del Mezzogiorno ad attrarre investimenti esteri: nel 2002, su un flusso di 490 miliardi di dollari investiti nell'area Ocse, solo il 3% è arrivato in Italia, e di questi una quota insignificante è andata al Sud. L'esigenza dirottare al Sud il flusso, insieme alla necessità di utilizzare entro il 2006 i 55 miliardi di euro di Agenda 2000, hanno dato spinta alla creazione di uno strumento snello, in grado di individuare concrete opportunità per l'efficace e tempestivo utilizzo delle risorse comunitarie e di promuovere ricerche e studi di fattibilità per accelerare le procedure burocratiche. Diversi i campi di possibile intervento: dalla progettazione di sistemi industriali, infrastrutturali, turistici e di riqualificazione territoriale, all'attenzione a progetti nel settore della ricerca e della valorizzazione delle risorse culturali del Sud. Il Progetto Confindustria rappresenta un esempio di cooperazione tra settore industriale, mondo bancario e sistema delle Camere di commercio che, migliorando la qualità della spesa dei fondi stanziati per il Sud, scommettono sulla possibilità di rafforzare le condizioni di contesto economico meridionale e sulla capacità di attrazione di investimenti. Si tratta di uno strumento del tutto innovativo: per i soggetti in campo - con l'integrazione coordinata di risorse private e pubbliche -, per la verifica immediata e trasparente degli impegni assunti, e, aspetto ancor più significativo, per la contestualità di progetti, investitori e procedure autorizzative. Le Fondazioni hanno una dotazione finanziaria messa a disposizione dalle Associazioni imprenditoriali, dalle banche (in questa fase iniziale hanno aderito al progetto il Monte dei Paschi di Siena e il Sanpaolo Imi) e dal sistema camerale. L'articolazione degli organi delle Fondazioni è stata studiata affinché fosse garantita la migliore integrazione possibile tra competenze locali e il know how nazionale ed internazionale. Per le Fondazioni è quindi previsto un Consiglio di amministrazione e un Comitato di indirizzo e controllo, al quale partecipano, oltre ai soggetti di cui sopra, anche la Banca Europea degli Investimenti (Bei) e Sviluppo Italia. E' infine prevista una Cabina di Regia nazionale che assicura il coordinamento delle attività svolte dalle singole Fondazioni regionali.

PARTENARIATO AREA ACCA ANDE, CARIBE E CENTRO AMERICA
Milano, 14 luglio 203 - La Camera di Commercio Italiana per la Colombia, le Cci di Costa Rica, Perù, Repubblica Domenicana e Venezuela, in collaborazione con Assocamerestero e Promos, azienda speciale della Camera di Commercio di Milano per l'internazionalizzazione, invitano alla presentazione del progetto "Partenariato Area Acca" (Ande, Caribe, Centro America). L'area Acca sarà chiamata nei prossimi anni a svolgere un ruolo determinante nel processo di integrazione del Nafta con il Mercosur. Per gestire al meglio questa fase di transizione le Camere di Commercio Italiane locali hanno stretto un'alleanza strategica. Grazie a questo accordo, le Pmi italiane interessate a cogliere nuove opportunità che si apriranno in questi mercati potranno contare su un supporto più efficace. Il 21 luglio i partner di questo network presenteranno a Milano i benefici finanziari, fiscali e le opportunità di business esistenti nell'area. La presentazione, di carattere multisettoriale, privilegerà i settori che offrono maggiori prospettive di sviluppo: agro industria, alimentare, calzaturiero, pelle - cuoio, energia, ambiente, legno - arredo, tessile - confezioni e turismo. Nei giorni 21 e 22 luglio, i rappresentanti delle Camere di Commercio Italiane dell'area Acca saranno a disposizione per dare assistenza nella definizione di progetti e nella identificazione delle reali potenzialità di inserimento su questi mercati attraverso incontri individuali L'adesione al seminario è libera e gratuita. Milano, 21-22 luglio 2003 Palazzo Affari ai Giureconsulti p.zza Mercanti, 2 (MM Duomo) Per informazioni: Promos - Marco Angioni, tel. 02.8515.5218. E-mail: angioni@mi.camcom.it

AL VIA L'INTERCONNESSIONE FERROVIARIA NEL TERRITORIO LUCCHESE FIRMATO UN PROTOCOLLO D'INTESA CHE AVVIA LO SVILUPPO SOSTENIBILE DELL'AREA
Roma, 14 luglio 2003 - La costruzione di un nuovo scalo merci ferroviario, la realizzazione di linee di interconnessione con le aziende che operano nel territorio lucchese, la progressiva eliminazione del trasporto merci su gomma a favore della rotaia. Sono queste le linee guida di un'intesa globale per l'interconnessione della Rete Ferroviaria nel territorio lucchese, che segnerà una vera e propria rivoluzione ecologica ed economica nella area. Il Protocollo d'intesa è stato sottoscritto oggi dal Ministro dell'Ambiente e della Tutela del Territorio, Altero Matteoli, dal Presidente e Amministratore Delegato delle Ferrovie dello Stato, Giancarlo Cimoli, dall'Assessore all'Ambiente della Regione Toscana, Tommaso Franci, dal Presidente della Provincia di Lucca, Andrea Tagliasacchi, dal Sindaco di Lucca, Pietro Fazzi, dal Sindaco di Porcari, Luigi Rovai, dal Sindaco di Capannori, Michele Martinelli, dal Segretario dell'Autorità di Bacino dell'Arno, Giovanni Menduni e dal Presidente dell'Associazione Industriali di Lucca, Luciano Mancioli. "Questo progetto che innova profondamente tutto il sistema dei trasporti del territorio lucchese - ha dichiarato il Ministro Matteoli - determinerà sicuramente enormi vantaggi ambientali per i comuni oggi pesantemente interessati dallo inquinamento determinato dal traffico di mezzi pesanti, circa 600 passaggi giornalieri di mezzi solo sull'asse Capannori-Lucca-Capannori. Inoltre porterà consistenti vantaggi economici per le aziende lucchesi, sulla linea del vero sviluppo sostenibile". Il protocollo d'intesa servirà non solo ad agevolare il traffico merci sul territorio, ma anche a ridurre l'impatto ambientale determinato dal trasporto su gomma, che è causa di incidenti, di inquinamento acustico ed atmosferico. Questo progetto globale di interconnessione prevede la realizzazione del nuovo scalo merci pubblico da localizzarsi in posizione baricentrica tra i comuni di Capannori e Porcari, a servizio di tutte le aziende operanti sul territorio; i necessari diretti raccordi con tutte le imprese fisicamente in grado di connettersi; la dismissione dello scalo merci di Lucca e la sua riqualificazione e la realizzazione del nuovo scalo merci a San Pietro a Vico e dei potenziamenti necessari a servizio della linea Lucca-Aulla per il traffico merci sulla direttrice Lucca-Castelnuovo Garfagnana. Il progetto dovrà essere corredato da tutti gli studi necessari per verificare il corretto inserimento nell'ambiente e gli impatti su tutte le componenti ambientali, ivi compreso lo studio sui flussi di traffico. Infine dovranno essere realizzati interventi di riduzione del rischio idraulico per il territorio interessato dall'intervento ferroviario.

INNOVARE PER MIGLIORARE
Roma, 14 luglio 2003 - Che fare se l'alimentazione elettrica di un Eurostar subisce un guasto e l'aria condizionata si ferma? Si potrebbe utilizzare l'energia ecologica dei fuel cells, celle a combustibile, adattandone l'uso ai treni in modo da assicurare la corrente elettrica necessaria fino alla riparazione del guasto della linea. E come far sì che i condizionatori immettano in circolazione sempre aria pulita? Per esempio installando negli impianti speciali filtri antibatteri che siano in grado di assicurare una circolazione di aria sana e priva di ogni rischio per il viaggiatore. O ancora, rendere più sicuri i marciapiedi delle stazioni con dei sensori che avvisino chi si porta pericolosamente vicino al binario mentre sopraggiunge un treno; dare visibilità ai clienti dei posti liberi sui treni con delle spie luminose, collegate al sistema di vendita e prenotazione dei posti; favorire l'accesso e la fruibilità del servizio ferroviario ai diversamente abili con l'esteso utilizzo di tecnologie innovative. Idee e progetti per innovare e migliorare le ferrovie: con una generale attenzione alla soddisfazione della clientela, , alle questioni tecniche e operative, ai problemi sociali e al miglioramento dell'efficacia e dell'efficienza dei processi produttivi aziendali. Anche quest' anno le Ferrovie dello Stato hanno premiato 20 progetti, elaborati dal personale del Gruppo e selezionati attraverso il concorso "Innovare per Migliorare", giunto alla sua IV edizione. La cerimonia di premiazione si è tenuta lo scorso 9 luglio, all'Hotel ES di Roma. Insieme ai 226 autori dei 100 progetti finalisti (selezionati tra 337 progetti presentati a questa edizione del premio), sono intervenuti il Presidente e Amministratore Delegato del Gruppo Ferrovie dello Stato, Giancarlo Cimoli, il Direttore delle Risorse Umane del Gruppo, Francesco Forlenza, e il Rettore della Luiss, Adriano De Maio. Nel corso della cerimonia sono stati decretati e premiati i primi 20 progetti, risultati vincitori dopo un processo di valutazione diviso in 4 fasi, le prime due interne al Gruppo, la terza affidata ad una commissione esterna, composta da docenti del Politecnico di Milano, l'ultima affidata ad una Giuria formata, oltre che dai già citati Giancarlo Cimoli, Francesco Forlenza e Adriano De Maio, dai due amministratori delegati di Trenitalia e RFI, società del Gruppo Ferrovie dello Stato, Roberto Renon e Mauro Moretti e dal giornalista Antonio Lubrano. Il Premio "Innovare per Migliorare", affinatosi nel corso degli anni, si è tuttavia rivelato, fin dalla sua prima edizione del 1998, un efficace strumento di coinvolgimento di tutto il personale, senza alcuna preclusione gerarchica (quasi 2000 i partecipanti, tra dirigenti, quadri e altre qualifiche), nella vita dell'azienda e nella risoluzione di questioni tecniche, gestionali e produttive concrete. Uno strumento di valorizzazione delle capacità d'iniziativa individuali, un'occasione di gratificazione e rafforzamento del senso di appartenenza, un osservatorio per raccogliere e diffondere le conoscenze, analizzare eventuali criticità e sviluppare le opportunità di crescita e di efficientamento aziendale. Un'opportunità per creare, infine, un network di "innovatori", un laboratorio e un pensatoio collettivo che può giovarsi, oggi, anche di un sito web dedicato. Se sono stati apprezzati i premi alla persona, consegnati lo scorso 9 luglio ai vincitori (viaggi in Europa di una settimana per due persone e macchine fotografiche digitali), ancor più gratificanti saranno quelli destinati ai singoli progetti. Perché, com'è già accaduto per molti di quelli premiati nelle passate edizioni, i primi 20, alcuni già sperimentati in piccolo, altri solo idee progettuali, saranno sviluppati e finanziati e, una volta trasferiti e attuati concretamente, diventeranno patrimonio innovativo delle varie società del Gruppo.

EDISON HA SIGLATO UN ACCORDO CON IL GRUPPO DI ACQUISTO CONFINDUSTRIA TOSCANA ENERGIA CHE PREVEDE L'EROGAZIONE DI ENERGIA ELETTRICA AD UN GRUPPO DI NUOVE IMPRESE 'ELIGIBILI'. PARTITA DAL 1° LUGLIO, LA FORNITURA CONSENTIRÀ RISPARMI SULLA 'BOLLETTA ENERGETICA'
Milano, 14 luglio 2003 - Si abbassa la soglia di eligibilità e nuove imprese scelgono il mercato libero dell'energia elettrica. Si tratta di 130 imprese toscane, operanti in diversi settori, i cui consumi risultano compresi tra 100 mila e 1 milione di kWh annui. L'accordo è stato siglato da Edison con il Gruppo di acquisto Confindustria Toscana Energia (CTE) e prevede la fornitura di energia elettrica per complessivi 44 milioni di kWh annui (che potrebbero elevarsi a 55 entro la fine del 2003). Già partita dal 1° luglio per circa il 90% dei siti produttivi, la fornitura consentirà risparmi sulla 'bolletta energetica'. Questa intesa, che coinvolge le province di Firenze, Arezzo, Livorno, Lucca, Pisa, Pistoia e Prato, contribuisce a consolidare nel mercato libero toscano la presenza di Edison, la quale già rifornisce in regione circa il 20% delle imprese con consumi superiori a 1 milione di kWh annui. "Le aziende sono sempre più consapevoli che l'energia è un fattore chiave per la competitività - commenta Stefano Casaleggi, Direttore della Business Unit Mercato di Edison - e che il mercato libero è un'opportunità di crescita. Aver scelto Edison significa non solo poter contare su un risparmio certo e immediato, ma anche avere al proprio fianco un partner strategico". "Con la progressiva liberalizzazione del mercato dell'energia - spiega Leonardo Tanghetti, responsabile Cte - le aziende hanno finalmente l'opportunità di scegliere il fornitore. L'accordo con Edison nasce proprio con l'obiettivo di offrire un partner qualificato e la garanzia di un'offerta chiara in grado di favorire la competitività delle piccole e medie imprese. Un'intesa che conferma il ruolo attivo delle Associazioni Territoriali di Confindustria che, anche di fronte alla deregulation, continuano ad esercitare un ruolo cruciale nel processo di aggregazione della domanda".

CONTINUANO I PREPARATIVI PER IL PROSSIMO MILANOENERGIA, DEFINITO IL PROGRAMMA DEL CONGRESSO DI FONDAZIONE REGALIA COMPLETATA L'OFFERTA ESPOSITIVA DELLA MOSTRA, IN PROGRAMMA A FIERA MILANO A NOVEMBRE, IN CONCOMITANZA CON RICH-MAC 2003.
Milano, 14 luglio 2003 - Dare energia ad un mondo che cresce ma che non vuole soffocare per l'inquinamento. Proprio per riflettere su questo tema e discutere su tematiche energetiche e scelte sostenibili Fondazione Megalia, in seguito al successo del 1° Congresso Internazionale "Energy and Environment" che si è tenuto a Capri dal 6 all'8 Giugno 2002, organizza il 2° Congresso Internazionale "Energy and Environment", in occasione di Milanoenergia, la 2a Mostra Convegno delle Risorse e delle Tecnologie Energetiche, in Fiera Milano dal 25 al 28 novembre 2003. Questo Congresso rientra in un ampio programma convegnistico che anche quest'anno, dopo il successo del 2001 che ha registrato la partecipazione di 1.200 operatori, andrà ad arricchire lo spazio espositivo di Milanoenergia. Organizzato da Fondazione Megalia, con la partecipazione di numerose Associazioni italiane e straniere e con un comitato scientifico presieduto dal professor Giacomo Elias, l'incontro vedrà l'intervento di qualificati relatori italiani e stranieri che affronteranno tutti gli aspetti scientifici, tecnologici, economici e politici delle tematiche proposte dibattendo i processi in atto e le prospettive nei vari paesi d'Europa. Il Congresso sarà articolato come segue: Forum su: "Mobilità sostenibile" Moderatore: Aldo Di Lorenzo - Direttore Istituto dei Motori - Cnr - Napoli Approfondirà le tematiche di ricerca e le linee di sviluppo dei sistemi di propulsione e dei combustibili per una mobilità sostenibile; Sessione Tecnica su: "Tecnologie emergenti nei trasporti" Moderatore: Mariano Migliaccio - Università degli Studi di Napoli Federico II; Forum su: "Carbone: tecnologie sostenibili" Moderatore: Andrea Clavarino - Presidente Assocarboni Affronterà i temi della disponibilità delle fonti energetiche, delle scelte strategiche a breve, medio e lungo periodo e delle tecnologie ed esperienze più attuali per la combustione pulita del carbone. Sessione Tecnica su: "Tecnologie innovative per una energia pulita" Moderatore: Alessandro Clerici - Presidente; Forum su: "Energia e mercato competitivo" Moderatori: Edgardo Curcio - Presidente Aiee e Carlo Andrea Bollino - Presidente Grtn. Vuol essere il punto d'incontro e di dibattito per esaminare la situazione del settore energetico e dei suoi risvolti nei confronti dell'ambiente, dal punto di vista istituzionale (in relazione alle nuove leggi e direttive emanate), dal punto di vista della competitività (a seguito dell'apertura dei mercati e dell'ingresso di nuovi operatori) e infine quello finanziario (in funzione della sua capacità di reperire capitali per nuovi investimenti produttivi). Scopo di questo Congresso sarà quindi quello di affrontare il tema dello sviluppo senza peggiorare il degrado dell'ambiente determinato per lo più dall'inquinamento dell'aria e dell'acqua, dall'effetto serra, dal buco di ozono, deforestazione, dissesto idrogeologico, variazioni climatiche e rifiuti. Per tutti sarà possibile seguire le fasi preparatorie, come pure lo svolgersi della manifestazione a novembre, sul sito www.Milanoenergia.it  oppure nella sezione appositamente dedicata del portale www.ilb2b.it  ovvero sul sito www.megaliafoundation.it

E.BISCOM: ACCORDO DI COMPRAVENDITA DELLE PARTECIPAZIONI DI AMGA E ASTER IN FASTWEB MEDITERRANEA
Milano, 14 luglio 2003: Amga S.p.A. - Azienda Mediterranea Gas e Acqua - e FastWeb S.p.A. - l'operatore a larga banda leader nelle principali città italiane - hanno siglato un accordo che prevede la compravendita delle partecipazioni di Amga (45%) e Aster (4%) in FastWeb Mediterranea, la società controllata da FastWeb che sviluppa e offre servizi di telecomunicazione integrata nelle città di Genova, e di FastWeb Mediterranea (10%) in Saster Net S.p.A., la società controllata da Amga che ha realizzato le infrastrutture nel capoluogo ligure. In base agli impegni assunti fra le parti, l'operazione si è concretizzata oggi nel trasferimento delle relative partecipazioni, che hanno consentito a FastWeb di acquisire il 100% del controllo azionario di FastWeb Mediterranea e ad Amga di acquisire l'85% di Saster Net (la rimanente quota del 15% è partecipata da Aster, Azienda Servizi Territoriali del Comune di Genova). Contestualmente si è proceduto anche all'accredito delle somme. La transazione è stata effettuata sulla base di una valutazione di Euro 11.663.266,00 per l'acquisto da parte di FastWeb del 45% di FastWeb Mediterranea posseduto da Amga (pari a n° 9.090.000 azioni) e di Euro 1.036.734,00 per l'acquisto del 4% della società posseduto da Aster (pari a n° 808.000 azioni). Da parte sua FastWeb ha ceduto ad Amga la propria quota del 10% in Saster Net (pari a n° 790.000 azioni) per un controvalore di Euro 790.000,00. Restano invece in vigore gli accordi a lungo termine per la concessione a FastWeb Mediterranea dei diritti d'uso sulla rete in fibra ottica sviluppata da Saster Net sul territorio genovese. L'operazione si è conclusa con un anno di anticipo rispetto a quanto stabilito fra le parti nel giugno del 2000 grazie al completamento da parte di Saster Net della rete in fibra ottica inizialmente richiesta da FastWeb Mediterranea per lo sviluppo e l'offerta dei servizi di telecomunicazione avanzati nel capoluogo ligure, pari a 183 Km. La decisione da parte di Amga di uscire dal settore dei servizi avanzati di telecomunicazione è stata motivata dal pieno raggiungimento degli obiettivi economici e finanziari previsti dall'azienda in questa specifica operazione, consentendo così alla utility genovese di disporre di ulteriori risorse finanziarie da dedicare a investimenti nei settori energetico e idrico, che costituiscono il core business del gruppo. Con l'accesso ai cavidotti di Socrate, ottenuto successivamente alla stipula dell'accordo fra FastWeb e Amga, FastWeb Mediterranea potrà proseguire l'espansione della rete nella città di Genova e integrare il raggiungimento delle rimanenti unità abitative con l'impiego della tecnologia Dsl, che consente velocità di accesso superiori a quelle attualmente presenti sul mercato (fino a 4 Mbit/s in ricezione) e la possibilità di fruire da agosto degli stessi servizi video disponibili con le connessioni in fibra ottica. La copertura della città di Genova sarà pressoché ultimata entro fine 2003. Fra la rete Saster Net e quella Socrate FastWeb Mediterranea conta attualmente su un'infrastruttura di oltre 400 Km e raggiunge circa il 90% delle unità abitative del capoluogo ligure, pari a 230.000 su un totale di 250.000, comprese connessioni in fibra ottica e con tecnologia Dsl. Nel segmento residenziale FastWeb Mediterranea attualmente occupa una quota di mercato superiore al 10%, che aumenta significativamente nel segmento business dove la società ha avviato rapporti commerciali con oltre la metà delle grandi aziende genovesi. Nel contempo FastWeb Mediterranea ha ampliato la sua presenza anche alle aziende del distretto industriale che si estende da Arenzano a Sestri Levante.

RIDOTTE DELL'8% LE TARIFFE DI TRASPORTO DEL GAS SULLA RETE NAZIONALE PER I'ANNO TERMICO 1 OTTOBRE 2003 - 30 SETTEMBRE 2004
Milano, 14 luglio 2003 - L'Autorità per l'energia elettrica e il gas ha approvato le tariffe di trasporto del gas sulla rete nazionale e regionale (le "autostrade" del gas) per l'anno termico 2003-2004 che entreranno in vigore il prossimo primo ottobre. Le nuove tariffe sono approvate con largo anticipo per permettere agli operatori (grossisti, shipper, società di vendita), la miglior pianificazione dei propri investimenti. Il provvedimento è disponibile su internet al sito www.autorita.energia.it. La tariffa complessiva si riduce in media dell'8% rispetto a quella in vigore per I'anno termico in corso. La riduzione è il risultato di una diminuzione del 16% della parte di tariffa applicata alla capacita di trasporto (pedaggio) sui gasdotti nazionali, del 5% sui gasdotti regionali e del 3,5% della componente variabile correlata ai volumi trasportati. Alla diminuzione ha contribuito 1'applicazione del price cap (riduzione annuale prefissata a compensazione dei minori costi dovuti a miglioramenti dell'efficienza) e il meccanismo di correzione tariffaria {revenue cap, tetto ai ricavi) che riduce i ricavi degli anni precedenti dovuti alla maggiore capacità utilizzata rispetto al previsto. Un ulteriore contributo alla riduzione è dovuto all'esclusione dal calcolo tariffario dei ricavi della società Tmpc Spa, partecipata paritariamente da Eni e dall'algerina Sonatrach, che gestisce il gasdotto tra la Tunisia e la Sicilia. Le disposizioni della legge 12 dicembre 2002, n. 273, hanno infatti escluso 1'applicazione delle tariffe di trasporto ai tratti di gasdotto situati entro il mare territoriale nazionale, come invece 1'Autorità aveva disposto. II prezzo per 1'utilizzo di questo gasdotto è quindi demandato alla contrattazione tra le parti. Come già lo scorso anno, l'Autorità ha escluso dalla tariffa il maggior costo determinato dal tributo stabilito dalla Regione Sicilia per il tratto di gasdotto ubicato sul suolo regionale. La decisione dell'Autorità è stata validata da una sentenza del Tar per la Lombardia con la sentenza n. 130/02.

FINCANTIERI: ORDINE PER DUE CRUISE FERRIES DA MOBY
Trieste, 14 luglio 2003 - Fincantieri e Moby S.p.A. hanno raggiunto un accordo per la costruzione di due cruise ferries, uno dei quali in opzione. La consegna della prima nave è prevista per maggio 2005. L'ordine, del valore complessivo di circa 200 milioni di Euro, doterà Moby - società facente capo all'armatore Vincenzo Onorato - di due traghetti di ultima generazione che, secondo le ultime tendenze del moderno cabotaggio, saranno allestiti con gli stessi elevati standard delle navi da crociera, sia per quanto riguarda l'arredamento delle cabine e delle aree pubbliche che per la vasta gamma di intrattenimenti offerti a bordo. Questo ordine, aggiudicato a seguito di un'agguerrita competizione internazionale, segna il ritorno di Moby ai cantieri italiani e testimonia il fatto che la qualità delle navi costruite da Fincantieri e la puntualità nella loro consegna sono risultati fattori vincenti nella scelta operata dall'armatore. Con questa commessa Fincantieri consolida la sua leadership europea nel comparto dei cruise ferries e arricchisce il carnet dei propri clienti con un altro marchio prestigioso. Le due unità, che saranno impiegate sulle rotte per la Sardegna, 36.000 tonnellate di stazza lorda, saranno lunghe 175 metri circa, larghe 28 e alte 22. Potranno ospitare 2.080 persone (delle quali 120 di equipaggio) in 379 cabine e, grazie alla potenza installata a bordo di 50.400 Kw, potranno raggiungere punte di velocità di 29 nodi e mantenere una velocità di servizio di 27 nodi. Con queste navi la flotta di Moby sarà composta a regime da 16 unità. Nel 2002 i passeggeri trasportati sulle rotte Sardegna-Corsica-Elba sono stati 3.300.000 e l'utile netto di esercizio è stato di 8 milioni di Euro.

VARATA A MONFALCONE LA "CARIBBEAN PRINCESS"
Trieste, 14 luglio 2003 - E' stata varata venerdì 4 luglio nello stabilimento Fincantieri di Monfalcone la nave da crociera "Caribbean Princess", commissionata dall'armatore Princess Cruises (Gruppo Carnival). Madrina del varo è stata Cristiana Metta, dipendente del cantiere isontino. La nave - che sarà consegnata nel marzo 2004 - 116.000 tonnellate di stazza lorda, lunga 290 metri, larga 36, alta 67, potrà viaggiare alla velocità massima di 23 nodi e sarà in grado di ospitare in 2.190 cabine fino a un massimo di 4.800 persone tra passeggeri ed equipaggio. La "Caribbean Princess" - al pari di una gemella che sarà costruita sempre a Monfalcone per essere consegnata nella primavera del 2006 - deriva dall'evoluzione del progetto delle navi classe "Grand Princess"("Grand Princess", "Golden Princess" e "Star Princess"), rispetto alle quali, grazie all'utilizzo di soluzioni progettuali e tecnologie produttive innovative, si arricchisce di un ponte passeggeri in più (che ha permesso l'aggiunta di circa 260 cabine), mantenendo tuttavia inalterato il livello di comfort a bordo e le inconfondibili caratteristiche tecniche ed estetiche. Inoltre questa nave si caratterizza per avere gli ultimi 2 ponti (su un totale di 17) costruiti interamente in alluminio: un accorgimento progettuale che consente un abbassamento del suo baricentro, limitandone il peso e, di conseguenza, la parte immersa, che è di soli 8,40 metri. Fincantieri, grazie alla sua strategia tecnico-commerciale di continua innovazione del prodotto cruise, accanto allo sviluppo di prototipi di navi di nuova concezione, ha sempre dedicato notevole impegno e risorse per assicurare il continuo upgrading delle unità cosidette "gemelle". In tal modo, a partire da prodotti consolidati e già apprezzati dal mercato, sono state di volta in volta messe a punto configurazioni innovative, in grado di rispondere all'evoluzione delle esigenze armatoriali. Fincantieri, che si è assicurata gli unici ordini emessi dopo l'11 settembre 2001, vanta oggi la leadership assoluta nel comparto della costruzione di nuove navi da crociera con una quota di mercato del 50%.

NUOVA SEDE, LA REGIONE ACQUISTA IL TERRENO (78 MILIONI) 33.700 MQ, CON VOLUMETRIA DI 87.000 MC, SULL'AREA GARIBALDI-REPUBBLICA
Milano, 14 luglio 2002 - Sorgerà su un'area di 33.700 mq (di cui 10.000 destinati a standard urbanistico), con una volumetria di 87.000 mc, nello spazio tra via Melchiorre Gioia e via Restelli, la nuova sede della Regione Lombardia, nell'ambito del programma di riqualificazione dell'area Garibaldi-Repubblica. Il protocollo d'intesa con il Comune di Milano per l'acquisto dell'area è stato firmato dal presidente della Regione, Roberto Formigoni, e dal sindaco, Gabriele Albertini. Il costo è di 78 milioni di euro. I lavori inizieranno a marzo-aprile del 2005 per concludersi entro il 2008. Alla firma hanno partecipato anche l'assessore regionale al Bilancio, Romano Colozzi, e l'assessore comunale all'Urbanistica, Gianni Verga. "La firma di questo protocollo - ha commentato il presidente Formigoni - è un passo fondamentale per la 'casa della Regione Lombardia'. In un futuro non lontano essa potrà contare da un lato, nel 2004, sul restaurato grattacielo Pirelli, che continuerà ad essere l'elemento centrale dell'insieme, ma non sarà più essere destinato esclusivamente alle funzioni amministrative e politiche, bensì anche ad attività culturali godibili dai cittadini; dall'altro lato sul nuovo complesso di edifici". Formigoni ha anche sottolineato che con il progetto di nuova sede "la Regione Lombardia ha anche colto l'occasione per diventare il volano ed il baricentro della riurbanizzazione di un'area degradata nel cuore di Milano. Ci troviamo tra le mani una storica opportunità per colmare una carenza plurisecolare: la nuova sede della Regione Lombardia sarà il primo grande palazzo pubblico edificato in Italia da mezzo secolo a questa parte (a Milano l'ultima sede di un Governo con carattere monumentale è stato il Castello Sforzesco fino al '500)". Il presidente Formigoni ha anche spiegato che l'operazione è economicamente vantaggiosa per la Regione, la quale spende attualmente per le sedi in affitto 25 milioni di euro (circa 50 miliardi di vecchie lire) ogni anno. La nuova sede costerà 320 milioni di euro circa.

MILANO : POLO ISTITUZIONALE E CITTA' DELLA MODA: FIRMATI I DUE PROTOCOLLI CHE VALGONO 153 MILIONI DI EURO
Milano, 14 luglio 2003 - Gli accordi prevedono che Regione e privati versino con il piano urbanistico ulteriori 78 milioni di euro per assicurare la completa realizzazione delle opere pubbliche del progetto I privati stimano di effettuare investimenti per circa 750 milioni di euro entro il 2007. Verga: "Garibaldi Repubblica si farà: prima di gru e ruspe arriveranno risorse, servizi e il parco". Firmati l'11 luglio i due Protocolli d'Intesa adottati in Giunta lo scorso giugno che danno il via alla pubblicazione della proposta definitiva del progetto Garibaldi Repubblica, pubblicazione che costituisce la tappa finale delle procedure per l'attuazione del progetto. Si tratta del Protocollo fra Comune di Milano e Regione Lombardia e del Protocollo fra Comune e soggetti privati. Firmatari del Protocollo per il Comune di Milano il Sindaco Gabriele Albertini, l'assessore allo Sviluppo del Territorio Gianni Verga, il Direttore Centrale Pianificazione Urbana e Attuazione P.R. Emilio Cazzani, il responsabile del procedimento per l'Accordo di Programma Garibaldi Repubblica l'arch. Giancarlo Tancredi; per la Regione Lombardia il Presidente Roberto Formigoni, l'assessore alle Risorse e Bilancio Romano Colozzi e il Dirigente dell'Unità Organizzativa "Sistema Sedi Istituzionali e Risorse Interne" della Direzione Generale Presidenza Renato Corti. Il Protocollo d'Intesa siglato chiude la fase procedurale del progetto Garibaldi-Repubblica che interessa una superficie territoriale di circa 230.000 mq, dando il via all'attivazione del programma, definendo tempistiche e introiti di quello che è uno dei più importanti progetti dell'Amministrazione Cittadina nel settore della trasformazione urbana. Questo Protocollo costituisce una sorta di preliminare di vendita: il Comune di Milano venderà alla Regione Lombardia i diritti edificatori per la realizzazione della nuova sede regionale per un importo di 78 milioni di euro. La Regione verserà al Comune un ulteriore contributo finanziario per la realizzazione di opere pubbliche, verde e servizi e urbanizzazioni pari a circa 28 milioni di euro. Con questo Protocollo viene individuata e trasferita alla Regione anche l'area sulla quale sarà realizzata la nuova sede regionale. L'area, di circa 24.000 mq, corrisponde in parte agli spazi già occupati attualmente dalle tensostrutture della Regione tra le vie Restelli e Melchiorre Gioia. Per la progettazione e la realizzazione della nuova sede della Regione, che avrà una superficie lorda di pavimento pari a 87.000 mq, sarà bandito un concorso internazionale di progettazione. Si completa così la fase procedurale per la realizzazione del Polo Istituzionale previsto nel progetto Garibaldi Repubblica: la nuova sede regionale, andrà ad aggiungersi alla nuova sede degli uffici tecnici del Comune di Milano che, approvata in Giunta lo scorso novembre sarà oggetto di gara internazionale entro fine anno. Una gara che non comporterà nessun esborso da parte del Comune grazie al coinvolgimento anche di soggetti privati ai quali verrà affidata la gestione dell'attuale sede di via Pirelli. L'edificio che sorgerà tra via Melchiorre Gioia e via Pirelli, occuperà una superficie lorda di pavimento di circa 33.000 mq e ospiterà tutti gli uffici che oggi sono sparsi nelle diverse sedi di Melchiorre Gioia, via Pirelli, piazza Beccaria e piazza Duomo quali gli uffici Tecnici, gli uffici della Mobilità, dell'Ambiente, Trasporti, Traffico, Vigili Urbani oltre a quelli dell'Arredo Urbano, Parchi e Giardini. L'edificio avrà tutti i presupposti per diventare un nuovo simbolo della città, punto di riferimento per i suoi cittadini e fulcro del Polo Istituzionale: sarà ispirato a una concezione architettonica innovativa e moderna nel rispetto dei canoni di elevata qualità progettuale. Firmatari del Protocollo per il Comune di Milano il Sindaco Gabriele Albertini, l'assessore allo Sviluppo del Territorio Gianni Verga, il Direttore Centrale Pianificazione Urbana e Attuazione P.R. Emilio Cazzani, il responsabile del procedimento per l'Accordo di Programma Garibaldi Repubblica l'arch. Giancarlo Tancredi. Per i soggetti privati importanti operatori fra cui i soggetti privati facenti capo alla Società Sviluppo Garibaldi - Repubblica. Con questo Protocollo il 95% dei proprietari aderiscono ufficialmente al programma del Comune di Milano che prevede, tra l'altro, un meccanismo perequativo di vendita e di scambio dei diritti edificatori per funzioni private. Un meccanismo innovativo nel panorama italiano che assicura già prima di avviare i lavori la fattibilità economica e la copertura finanziaria e che consente al Comune di rimanere proprietario di una quota pari al 70% delle aree. Il Protocollo prevede la vendita ai soggetti privati dei diritti edificatori per un importo di 75 milioni di euro e un ulteriore contributo finanziario di circa 50 milioni di euro (notevolmente superiore al dovuto) che i privati dovranno versare al Comune come oneri di urbanizzazione per la realizzazione di opere pubbliche, verde e servizi fra cui il museo della Moda, l'Università della moda e il Campus (per il quale è già stato bandito un concorso internazionale di progettazione). Il Protocollo indica le aree (circa 31.000 mq di slp privata e 20.000 di interesse pubblico) dove verranno collocate le varie funzioni, stabilisce tempi, procedure, modalità di attuazione e investimenti. Con i due Protocolli il Comune di Milano incasserà complessivamente circa 153 milioni di euro · 2004: 62 milioni di euro circa; · 2005: 50 milioni di euro circa; · 2006: 18 milioni di euro circa; · 2007: 23 milioni di euro circa.

NORME DI SICUREZZA PER GLI IMPIANTI A FUNE: LA COMMISSIONE INTENDE DEFERIRE ALLA CORTE DI GIUSTIZIA QUATTRO STATI MEMBRI
Bruxelles, 14 luglio 2003 - La Commissione europea ha deciso di portare innanzi alla Corte europea di giustizia Germania, Grecia, Irlanda ed Italia per aver mancato di notificare provvedimenti con cui si recepisce nelle rispettive legislazioni nazionali la direttiva 2000/9/CE relativa agli impianti a fune adibiti al trasporto di persone. La Commissione ha deciso di adire la Corte a questo proposito in seguito alla persistente mancanza di notifiche, nonostante i pareri motivati e le precedenti lettere di costituzione in mora che essa ha inviato ai quattro Stati membri in questione. Il commissario Erkki Liikanen, responsabile per la politica delle imprese, ha dichiarato: "Vorrei esortare gli Stati membri ad agire rapidamente per porre in vigore le prescrizioni fondamentali in fatto di sicurezza concordate a livello europeo e garantire così il corretto funzionamento del mercato interno nonché un elevato livello di protezione per gli utenti d'impianti a fune." La direttiva, che avrebbe dovuto venir recepita nelle legislazioni nazionali entro il 3 maggio 2002, mira a garantire un livello uniformemente elevato di sicurezza per funicolari, funivie, seggiovie ed impianti di risalita nell'intera Unione, facendo al tempo stesso usufruire pienamente dei vantaggi del mercato unico i fabbricanti di tali impianti. La direttiva sarà pienamente applicabile dal 3 maggio 2004. La sua attuazione riveste un'importanza fondamentale per il funzionamento del mercato unico. Fino ad ora le diverse soluzioni tecniche applicate a livello nazionale hanno obbligato i fabbricanti a riprogettare i loro impianti per ogni mercato nazionale e ad ottenere l'approvazione delle componenti dalle singole autorità nazionali. Ciò rende difficile fornire soluzioni uniche valide in tutta Europa, il che determina discrepanze nei livelli di sicurezza e si ripercuote negativamente sulla concorrenzialità, fa lievitare i costi e penalizza in modo particolare le imprese di minori dimensioni.

LA SESTA SCUOLA ESTIVA DEDICATA ALLA CHIMICA VERDE SI SVOLGERÀ A VENEZIA DAL 31 AGOSTO AL 6 SETTEMBRE.
Venezia, 14 luglio 2003 - Organizzata dal consorzio interuniversitario italiano "La chimica per l'ambiente" (Inca), la scuola estiva consisterà di 12 giornate di lezioni incentrate sul modo in cui i processi chimici possono contribuire a ridurre l'impatto degli inquinanti sulla salute dell'uomo e sull'ambiente. In aggiunta, saranno presentati temi correlati agli attuali lavori di ricerca in materia di chimica verde, con l'obiettivo di familiarizzare gli studenti con le strategie che stanno alla base della pianificazione e della progettazione di procedimenti sintetici efficaci e più rispettosi dell'ambiente. La manifestazione dovrà contribuire a stimolare le discussioni e incoraggiare lo scambio di idee in vista di instaurare nuove collaborazioni scientifiche. È prevista anche una sessione poster, dove gli studenti saranno invitati a presentare i loro lavori di ricerca. La partecipazione alla scuola estiva sarà finanziata nell'ambito della tematica "Accrescere il potenziale umano e la base di conoscenze socioeconomiche" del quinto programma quadro (5PQ). Infolink: http://helios.unive.it/inca/summer_school.htm

CDA ENEL: PAOLO SCARONI CHIEF OPERATING OFFICER AD INTERIM DELLA DIVISIONE GENERAZIONE ED ENERGY MANAGEMENT E PRESIDENTE DI ENEL PRODUZIONE, ENEL TRADE, ENEL GREEN POWER
Roma, 14 luglio 2003 - Il Consiglio di amministrazione di Enel, riunitosi l'11 luglio ha approvato le designazioni per la sostituzione del dimissionario Antonino Craparotta. Paolo Scaroni assumerà ad interim le funzioni di Chief Operating Officer della Divisione Generazione ed Energy Management e la carica di Presidente in Enel Produzione, Enel Trade ed Enel Green Power.

ENEL: SI DIMETTE IL PRESIDENTE DI ENEL PRODUZIONE CDA STRAORDINARIO PER NUOVO PRESIDENTE. GIA' AVVIATE DAGLI AVVOCATI GUIDO ROSSI E MORO VISCONTI AZIONI A TUTELA DI AZIONISTI E SOCIETA'
Roma, 14 luglio 2003 - Il presidente di Enel Produzione, Antonino Craparotta, ha rassegnato oggi le sue dimissioni dalla carica. Il presidente di Enel, Piero Gnudi, e l'amministratore delegato, Paolo Scaroni, hanno accettato le dimissioni ed hanno convocato un Consiglio di amministrazione in via d'urgenza della capogruppo Enel spa. Il Cda sarà chiamato a decidere sulla sostituzione del presidente della controllata Enel Produzione, al fine di assicurare la regolare operatività di tale società. Le dimissioni vengono all'indomani del coinvolgimento di Antonino Craparotta nell'inchiesta sulle commesse estere di Enelpower, che ha già portato all'arresto dell'ex amministratore delegato Luigi Giuffrida e del direttore operativo Gabriele Caressa, per fatti riferiti al periodo 2000 e 2001. Enel sta collaborando da mesi con la magistratura per chiarire i fatti accertati dalla Procura di Milano e, su mandato del Cda, i legali di fiducia della società, avvocati Guido Rossi e Alberto Moro Visconti, hanno già avviato azioni giudiziarie e altre iniziative a tutela degli interessi di Enel e dei suoi azionisti. Sulle commesse di Enelpower, l'ad di Enel Paolo Scaroni aveva disposto all'indomani del suo insediamento, nel giugno 2002, una verifica interna (audit) sulla qualità della gestione ed i rischi economici connessi. La verifica aveva portato, nell'agosto del 2002, alle dimissioni dell'amministratore delegato della stessa Enelpower, Luigi Giuffrida, e del direttore operativo Gabriele Caressa. Ulteriori iniziative per il rafforzamento del controllo interno e finanziario erano state assunte dallo stesso vertice nei mesi scorsi nei riguardi di Enel Produzione, nel quadro di una verifica complessiva sull'intero gruppo. Nel frattempo dall'inizio dell'anno è stato varato, nell'ambito del gruppo, il processo di centralizzazione delle attività di acquisti. Enel ha dato in questi mesi e continuerà a dare alla magistratura la sua piena collaborazione, mettendo a disposizione tutta la documentazione e gli elementi richiesti.

NUOVO PRESIDENTE PER SUZUKI ITALIA S.P.A.
Milano, 14 luglio 2003 - Dal mese di giugno del 2003 Nobuo Fujita ha assunto la carica di Presidente di Suzuki Italia S.p.A. succedendo a Koji Tarumoto, in carica dal gennaio 2002 e ora destinato a nuovi incarichi in ambito europeo. Nobuo Fujita, 54 anni, nato in Giappone ad Hamamatsu, laureato in Economia e Commercio alla Chuo University di Tokyo, inizia la sua carriera lavorativa in Italia nel 1976 come assistente del Direttore Generale della Soleko (azienda produttrice di lenti a contatto). Rientra in Giappone nel 1981 dove approda in Suzuki Motor Corporation (sede di Hamamatsu) nella Overseas Automobile Division dedicata ai mercati europei e australiani. Nominato dirigente dal 1990 torna ora nuovamente in Italia alla guida di Suzuki Italia S.p.A. "Nella mia carriera manageriale ho sempre pensato che sia di fondamentale importanza avere intorno a sé un gruppo di lavoro motivato, e così pronto a reagire alle esigenze del mercato- afferma il nuovo presidente di Suzuki Italia S.p.A. -. Il mio compito sarà quello di raggiungere nuovi importanti risultati creando costantemente nuovo valore per l'azienda, grazie ai prodotti competitivi di cui disponiamo, ma anche in considerazione di un particolare approccio professionale che io definisco "Positive Mind Attitude", il quale si traduce, nei confronti dei nostri clienti, in una grande attenzione ai loro bisogni e alle loro esigenze. In Suzuki Italia tutto questo richiede un grande impegno a 360° tenendo conto che la nostra azienda distribuisce auto, moto e motori marini, prodotti molto diversi tra loro per clientela, marketing e concessionari. Sono convinto che il successo di Suzuki Italia passi attraverso una fruttuosa collaborazione e un'intensa interazione tra le tre "anime" dell'azienda".

ASILI NIDO O BABY PARKING ? GLI ESPERIMENTI DEI "NIDI IN CASA" E DI QUELLI "AZIENDALI"
Milano, 14 luglio 2003 - Uni, Ente Nazionale Italiano di Unificazione invita amministratori pubblici e genitori a verificare che le strutture pubbliche e private che si occupano dei bambini in età compresa fra zero e sei anni, abbiano spazi ed arredi adeguati e si attengano ad un preciso piano annuale di attività ricreativa e di aggregazione sociale, finalizzato a favorire un equilibrato sviluppo fisico e psichico dei piccoli ospiti Asili nido o baby parking? Quali sono gli standard qualitativi minimi che le strutture pubbliche e private che si occupano di accudire i bambini da zero a sei anni devono garantire per assicurare ai piccoli ospiti un adeguato sviluppo psichico e fisico e non ridursi, quindi, a semplici "parcheggi" per l'infanzia? In vista dell'attuazione degli esperimenti di asili nido "di famiglia" o "condominiali" e "aziendali" o "interaziendali" che saranno realizzati a partire dal prossimo mese di settembre a Milano e in altre città italiane, Uni, ente Nazionale Italiano di Unificazione, ricorda a tutti gli interessati (responsabili dell'Amministrazione Pubblica e genitori) che proprio per assicurare i migliori standard di servizio in un ambito così delicato come, appunto, quello della cura dei bambini in una fascia di età particolarmente critica è stata pubblicata la norma Uni 11034 "Servizi all'infanzia - Requisiti del servizio". La norma - elaborata da un'apposita commissione di esperti - prevede che la struttura che si occupa dell'accoglienza dei bambini disponga di spazi e arredi tali da garantirne il benessere e la sicurezza. Devono essere previsti, quindi, spazi per l'accoglienza, per il riposo, per i servizi igienici, per la cucina (se c'è anche il servizio mensa) e per le attività di gruppo all'interno e all'esterno della struttura. Secondo la nuova norma Uni, le scuole materne e gli asili comunali, i nidi aziendali e quelli "di condominio" devono avvalersi di collaboratori che abbiano specifiche competenze gestionali, esperienza tecnica e/o educativa e siano in possesso di diploma o laurea ad indirizzo socio-pedagogico. Per garantire la continuità educativa, cioè un passaggio graduale e progressivo nei diversi livelli di apprendimento, è importante che tutte le attività siano organizzate in funzione dell'età dei bambini (ad esempio distinguendo tra piccoli 0-1 anni, medi 1-2 anni e grandi 2-3 anni). Per fare in modo che il progetto educativo si realizzi al meglio, la struttura deve garantire, inoltre, che vi sia la presenza di una figura famigliare che affianchi il bambino nella fase di ambientamento (cioè nella prima settimana di frequenza), che i tempi di allontanamento del genitore/accompagnatore e di permanenza nella struttura siano graduali; che vi sia continuità di frequenza, soprattutto nella fase di ambientamento e che venga garantita la presenza di un educatore di riferimento sia per il bambino che per i genitori. La direzione della struttura che si prende carico dell'educazione dei piccoli, dopo aver definito la propria mission, cioè i propri impegni e gli obiettivi socio-educativi, deve predisporre un documento tecnico che prescriva le pratiche, le procedure e le proprie strategie per svolgere l'attività. E' prevista anche una pianificazione annuale delle attività di controllo, per verificare che gli obiettivi vengano rispettati. Inoltre, la struttura, per organizzare lo svolgimento dei propri servizi, deve definire un calendario annuale, accessibile a tutti, suddiviso in mesi, giorni ed ore dedicate alla cura dei bambini.

FERRANIA, PRODUTTRICE NEL SETTORE DELL'IMAGING E DELLA FOTOGRAFIA A COLORI, HA OTTENUTO UN'IMPORTANTE CERTIFICAZIONE: SISTEMA DI GESTIONE AMBIENTALE CONFORME ALL'UNI EN ISO 14001.
Milano, 14 luglio 2003 - Il polo tecnologico di Ferrania, situato a Cairo Montenotte, in provincia di Savona, è stato di recente riconosciuto adeguato alle norme emanate dall'International Organisation for Standardization, Uni Iso1400, al pari delle Iso 9000. Il raggiungimento di questo merito è frutto dell'impegno di tutte le Risorse Umane e della strategia adottata dall'azienda Ferrania nell'aderire al sistema di Politica globale in materia di Ambiente, Salute e Sicurezza, che definisce specifici e ambiziosi programmi di prevenzione e miglioramento per tutti gli aspetti ambientali. Questo particolare riconoscimento, che si affianca alla precedente certificazione ISO 9002, ha riscontrato, inoltre, il favore, non solo dei Dipendenti, ma anche di quei Cittadini e Clienti attenti al rispetto dell'ambiente. Infatti, i prodotti Ferrania potranno essere apprezzati, non solo per una tecnologia all'avanguardia, ma anche per la loro elevata eco-compatibilità. Infolink: www.ferraniait.com

22 LUGLIO 2003: WORKSHOP "LA FORMAZIONE NELLE PICCOLE E MEDIE IMPRESE"
Altavilla Vicentina, 14 luglio 2003 - Il prossimo 22 luglio, presso il Laguna Palace - Mestre (Ve), si svolgerà il Workshop della Regione del Veneto "La formazione nelle Piccole e Medie Imprese" - Comportamenti, atteggiamenti, ruolo nel territorio. L'obiettivo dell'incontro è quello di aprire riflessioni di merito sulla formazione continua nelle piccole e medie imprese avviando un confronto tra esperti, decisori pubblici e rappresentanti delle parti sociali. Infatti gli atteggiamenti e i comportamenti dei lavoratori operanti in questo contesto organizzativo particolarmente diffuso nel Veneto, sono stati oggetto dell'indagine - pilota Isfol - Cuoa 2002/2003 che ha interessato anche Marche, Toscana e Puglia. Per informazioni: Segreteria Organizzativa - Area Progetti Speciali Fondazione Cuoa e-mail progspec@cuoa.it  tel. 0444 333854 -712, fax 0444 333986 Infolink: www.cuoa.it

LA BOCCONI ORIENTA E PREISCRIVE ON-LINE LE ASPIRANTI MATRICOLE
Milano, 14 luglio 2003: nelle giornate di martedì 15 e mercoledì 16 luglio, dalle ore 9.00 alle ore 14.30, l'Università Bocconi aprirà le sue porte agli studenti delle scuole medie superiori, ai loro genitori e ai docenti per l'edizione estiva delle Giornate di Orientamento, appuntamento dedicato a coloro che si apprestano alla scelta universitaria. Durante le due Giornate, docenti e studenti tutor, insieme con il personale dell'Università, saranno a disposizione dei visitatori per rispondere alle domande sui nove corsi di laurea triennali, gli sbocchi professionali, le opportunità offerte dall'ateneo in termini di borse di studio, stage e relazioni internazionali. L'Università Bocconi offrirà, per il prossimo anno accademico 2003-2004, nove corsi di laurea triennali. Di questi, il Diem è interamente in lingua inglese, mentre il Clea e il Cleacc permettono di scegliere anche una classe in lingua inglese. corso di laurea in Economia aziendale, Clea; corso di laurea in Economia delle amministrazioni pubbliche e delle istituzioni internazionali, Clapi; corso di laurea in Economia delle istituzioni e dei mercati finanziari, Clefin; corso di laurea in Economia e legislazione per l'impresa, Cleli; corso di laurea in Economia per le arti, la cultura e la comunicazione, Cleacc; corso di laurea in Discipline economiche e sociali, Des; corso di laurea in Economia dei mercati internazionali e delle nuove tecnologie, Clemit; corso di laurea (Degree) in International Economics and Management, Diem; corso di laurea in Scienze giuridiche, Clsg Ogni corso di laurea avrà una classe dedicata nella quale un docente e uno studente tutor illustreranno i contenuti del corso. Le presentazioni si ripeteranno nei due giorni secondo questo calendario: Nel corso delle due giornate ci sarà la possibilità di svolgere una simulazione del test di ammissione nei seguenti orari: Aula 1 9.30 10.30 e 13.15 14.00, Aula 2 9.30 10.30 e 13.15 14.00 Inoltre ci sarà la possibilità di effettuare dei colloqui di orientamento attitudinale personali (da prenotare telefonando al numero 02-5836.5820) al fine di una migliore conoscenza delle proprie attitudini. Per coloro che avessero deciso di partecipare al test di selezione di settembre, ma non avessero ancora effettuato l'iscrizione on-line, l'Università mette a disposizione PC collegati in rete con i quali provvedere alla pratiche di iscrizione. Le iscrizioni al test di ammissione, che si effettuerà in Bocconi giovedì 4 settembre, apriranno lunedì 14 luglio alle ore 13.00 e chiuderanno domenica 31 agosto alla stessa ora. Le iscrizioni potranno effettuarsi esclusivamente on-line al sito dell'ateneo www.uni-bocconi.it Come nella precedente sessione di selezione, che si è svolta a Milano e a Bari sabato 12 aprile, anche per questa sessione di settembre i candidati saranno valutati per il 50% sulla base del risultato del test di selezione e per il restante 50% sulla base del curriculum scolastico dato dalla media matematica dei voti del penultimo e terzultimo anno in quattro insegnamenti uguali per tutti. Gli insegnamenti sono: italiano, matematica, storia e lingua straniera (gli studenti del liceo classico possono scegliere tra latino e greco). A questi quattro insegnamenti devono aggiungersi altri due insegnamenti a scelta dello studente. Ufficio orientamento pre-universitario e-mail: orienta@uni-bocconi.it  tel: 02-5836.5820; fax: 02-5836.5822 e-mail: orienta@uni-bocconi.it  e-mail per stranieri: undergraduate.services@uni-bocconi.it  numero verde: 800-016866 Internet: www.uni-bocconi.it

DIVENTA LEGGE IL DECRETO-LEGGE SULL'UNIVERSITÀ ISTITUITA L'ANAGRAFE DEGLI STUDENTI E DEI LAUREATI
Roma, 14 luglio 2003 - Con l'approvazione definitiva da parte del Senato è diventato legge dello Stato il decreto-legge 9 maggio 2003 n. 105 recante disposizioni urgenti per le università e gli enti di ricerca. Il provvedimento, nell'ottica di un'inversione di tendenza a favore del diritto allo studio, contiene tra l'altro importanti provvedimenti a sostegno degli studenti e della mobilità internazionale, attraverso l'incremento di borse di studio Erasmus-Socrates, di dottorato e post-dottorato. Nel corso dell'iter parlamentare è stata inserita nel testo una importante novità: l'istituzione dell'Anagrafe nazionale degli studenti e dei laureati. L'Anagrafe, che sarà attivata entro un anno dall'entrata in vigore della legge di conversione, si propone tra l'altro di: 1. valutare l'efficacia e l'efficienza dei processi formativi attraverso il monitoraggio tempestivo delle carriere degli iscritti ai vari corsi di studio; 2. promuovere la mobilità nazionale e internazionale degli studenti agevolando le procedure connesse ai riconoscimenti dei crediti formativi acquisiti; 3. fornire elementi di orientamento alle scelte attraverso un quadro informativo sugli esiti occupazionali dei laureati e sui fabbisogni formativi del sistema produttivo e dei servizi; 4. individuare idonei interventi di incentivazione per sollecitare la domanda e lo sviluppo di servizi agli studenti, avendo come riferimento specifiche esigenze disciplinari e territoriali, nonché le diverse tipologie di studenti in ragione del loro impegno temporale negli studi; 5. supportare i processi di accreditamento dell'offerta formativa del sistema nazionale delle istituzioni universitarie; 6. monitorare e sostenere le esperienze formative in ambito lavorativo degli studenti iscritti, anche ai fini del riconoscimento dei periodi di alternanza studio-lavoro come crediti formativi.

ANNO EUROPEO DELL'EDUCAZIONE ATTRAVERSO LO SPORT 2004: LANCIO DI UN CONCORSO PER IL LOGO DELL'ANNO
Bruxelles, 14 luglio 2003 Il concorso è destinato agli studenti di design grafico che vivono nell'Unione europea, in uno dei nuovi Stati membri o in un paese dello Spazio economico europeo. Il vincitore riceverà un premio del valore di 5000 euro e sarà invitato ai Giochi olimpici di Atene o al campionato europeo di calcio Euro in Portogallo. Altri premi saranno assegnati ai progetti classificati al secondo e al terzo posto. Il logo, che sarà scelto dalla Commissione in base al verdetto di una giuria di esperti di design e marketing, sarà presentato nell'autunno 2003. La data di chiusura del concorso è fissata al 15 settembre 2003. "Un cittadino europeo su tre pratica regolarmente uno sport e l'Unione europea conta più di 600.000 club sportivi. Poiché la Convenzione sull'avvenire dell'Europa ha riconosciuto il valore aggiunto di una politica sportiva dell'Unione europea complementare alle politiche nazionali, desidero fare dell'Anno europeo dell'educazione attraverso lo sport un momento di cooperazione fra lo sport e l'educazione, un momento di mobilitazione degli educatori, dei giovani, dei volontari, dei club, per dimostrare che lo sport è uno strumento eccezionale di sviluppo fisico e mentale degli europei, ma anche uno straordinario strumento di cittadinanza" ha dichiarato Viviane Reding, che invita "gli studenti delle scuole di design ad approfittare dell'estate per mostrare la loro creatività e il loro talento proponendo progetti di logo per quest'Anno europeo." Il 2004 sarà infatti l'Anno europeo dell'educazione attraverso lo sport, un anno in cui l'Unione europea si propone di mettere in luce le grandi potenzialità che lo sport offre in termini di avvicinamento dei cittadini, integrazione sociale, formazione alla cittadinanza grazie a valori come il fair play, il superamento di se stessi, lo spirito di squadra, la tolleranza o la solidarietà. Nel corso dell'anno saranno sostenute azioni di cooperazione fra il mondo dello sport e quello dell'educazione miranti a promuovere questi valori. La giuria comunicherà il suo verdetto alla fine del mese di settembre. Una cerimonia di consegna dei premi avrà luogo in occasione del Forum europeo dello sport, che si terrà in novembre a Verona. I dettagli e le condizioni precise di partecipazione al concorso possono essere consultati sul seguente sito: http://www.eyes-04-design-competition.info/

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