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14 LUGLIO 2003
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EUROPA IN DIRETTA: UN SERVIZIO PER
AVVICINARE L'UE AI CITTADINI
Bruxelles, 14 luglio 2003 - Mentre la Convenzione sul futuro dell'Europa questa
settimana conclude il suo lavoro, la Commissione europea amplia il servizio
"Europa in diretta" un esempio concreto dell'impegno di avvicinare
l'Europa ai cittadini. Il servizio "Europa in diretta" offre già a
tutti i cittadini dell'UE la possibilità di avere una risposta alle loro
domande sull'UE in tutte le 11 lingue ufficiali grazie al numero verde: 00800 6
7 8 9 10 11 o via e-mail: http://europa.eu.int/europedirect/
A partire dal mese scorso, il servizio è stato ampliato per permettere ai
visitatori del sito Internet Europa di essere messi in contatto diretto con un
operatore del centro chiamate "Europa in diretta" che li aiuterà
nelle loro ricerche on line. Nel commentare il nuovo servizio, il Presidente
della Commissione Romano Prodi ha affermato: "Fin dalla sua creazione, nel
maggio 2000, "Europa in diretta" ha fornito ogni mese un'assistenza
preziosa a migliaia di cittadini dell'UE. Con la creazione del nuovo servizio di
assistenza Internet, "Europa in diretta" potrà raggiungere un
pubblico ancora più vasto. Il prossimo obiettivo che ci poniamo, e per il quale
stiamo lavorando intensamente, è quello di dare ai cittadini dei futuri Stati
membri pieno accesso al servizio; una idea che dovrebbe tramutarsi in realtà
entro la fine del 2003." Il nuovo servizio di assistenza Internet, che
funziona durante le ore di apertura del centro chiamate (dal lunedì al venerdì,
dalle ore 9 alle 18,30 Oec) in inglese e in francese, può fornire suggerimenti
pratici su come trovare: informazioni generali di pubblico interesse su
politiche specifiche dell'UE (schede informative, relazioni, statistiche,
documenti di lavoro ecc.); documenti specifici dell'UE sul server Europa
(legislazione, pubblicazioni, comunicati stampa); informazioni sull'integrazione
europea (storia, simboli, indirizzi utili, ecc.). Il nuovo servizio di
assistenza Internet è accessibile allo stesso indirizzo Internet dell'e-mail: http://europa.eu.int/europedirect/
L'appalto esterno per la fornitura del servizio è stato aggiudicato il 1°
giugno 2003 a un consorzio con sede a Bruxelles: il centro chiamate è gestito
dal TechTeam Brussels mentre le infrastrutture di telecomunicazione sono fornite
dalla Belgacom. Il centro chiamate è operativo 5 giorni alla settimana, per 12
mesi all'anno. Il bilancio annuale è attualmente di 1,7 milioni di euro. Negli
ultimi mesi il centro chiamate ha ricevuto ogni mese dalle 4 500 alle 5 000
richieste di informazioni cui un gruppo di 30 operatori - che parlano tutti
correntemente almeno 3 lingue ufficiali dell'UE ha dato seguito. Naturalmente i
cittadini dei nuovi Stati membri possono già formulare le loro domande a
"Europa in diretta", per e-mail o telefonando al numero
(+32.2.299.96.96 cui si applicano le tariffe telefoniche normali). Si prevede,
tuttavia, di dare ai cittadini e alle imprese dei nuovi Stati membri un accesso
completo (al numero verde 00800 6 7 8 9 10 11 e nelle 8 nuove lingue nazionali)
entro la fine del 2003. L'apertura del servizio "Europa in diretta" ai
nuovi Stati membri alla fine di quest'anno comporterà evidentemente
l'assunzione e la formazione di nuovi operatori. Inoltre, il Parlamento europeo
ha manifestato l'intenzione di utilizzare attivamente "Europa in
diretta" come centro di informazioni per le prossime elezioni del
Parlamento. I cittadini e le imprese che contattano "Europa in
diretta" per telefono o per e-mail possono accedere ai seguenti servizi:
una risposta nella propria lingua; nel caso di domande semplici: una risposta
breve o un riferimento ai link rilevanti o ad altre fonti di informazione
(spesso vengono date indicazioni sul centro di informazioni più vicino); nel
caso di problemi complessi o delicati dal punto di vista politico, la risposta
viene data da gruppi di supporto di "secondo livello" dal gruppo di
supporto della direzione generale della Commissione Stampa e comunicazione, da
un esperto dei servizi, o da servizi specializzati nella soluzione di problemi
come il servizio di orientamento per i cittadini o Solvit per le questioni
relative all'esercizio dei diritti nel mercato unico; i cittadini che non hanno
accesso ad Internet possono ricevere gratuitamente su richiesta un certo numero
di pubblicazioni scelte destinate al grande pubblico (in cooperazione con
l'Ufficio delle pubblicazioni). Contesto L'origine di "Europa in
diretta" risale al 1996, quando la Commissione ha attivato un servizio
e-mail al fine di rispondere alle richieste di informazioni sulle sue attività.
Un piccolo gruppo di operatori della Commissione trattava le domande e forniva
consulenze su come reperire le informazioni richieste. Sempre nel 1996,
nell'ambito dell'iniziativa 'Cittadini d'Europa' per la promozione dei diritti
dei cittadini nel mercato unico, è stato creato un primo centro chiamate che
provvedeva ad inviare guide e schede informative a coloro che ne facevano
domanda. Questi progetti-pilota hanno rivelato che vi era una notevole richiesta
di informazioni e di assistenza. Nella riunione del Consiglio europeo di Cardiff
del 1998 è stata chiesta la creazione di un centro chiamate permanente: il
servizio "Europa in diretta". A seguito di una gara d'appalto bandita
nel 1999, il servizio "Europa in diretta" ha incominciato a funzionare
nel maggio 2000 e a trattare due tipi di domande: (1) domande di carattere
generale, alle quali il personale della centrale risponde direttamente e (2)
domande specifiche che vengono passate agli specialisti delle direzioni generali
competenti affinché provvedano a fornire le informazioni richieste.
Inizialmente, c'era un numero verde diverso per ciascuno Stato membro. Nel
luglio 2002 questi numeri sono stati sostituiti da un unico numero verde
accessibile da tutti i telefoni fissi di ciascuno Stato membro e dai telefoni
cellulari della maggior parte dei paesi: 00 800 67891011. "Europa in
diretta" fornisce ai cittadini un servizio di qualità e contribuisce a
migliorare la comunicazione con il grande pubblico. Attraverso tale servizio la
Commissione raccoglie altresì informazioni utili circa gli interrogativi e le
preoccupazioni dei cittadini. La qualità del servizio è valutata sulla base
dei seguenti indicatori: la durata media del trattamento delle telefonate e
degli e-mail; il tempo d'attesa/durata della conversazione/numero di chiamate
abbandonate; il numero di telefonate per paese/per lingua; la fonte delle
risposte (prevalentemente il server Europa); la ripartizione delle domande per
tema. Dalle statistiche del 2002 si evince quanto segue: la durata media della
conversazione è di 5 minuti a chiamata; in genere, gli operatori rispondono
entro 20 secondi; le statistiche mostrano che al 56% delle domande viene data
una risposta al primo contatto, al 6,5% in giornata, al 9,9% entro 24 ore,
all'11,6% entro 3 giorni; il 53,5% delle domande è stato formulato per telefono
e il 46,5% per e-mail. Le lingue utilizzate sono state le seguenti: e-mail: 37%
in inglese, 15,7% in francese, 13,1% in tedesco, 11,8% in spagnolo, 9,03% in
italiano, 4,8% in olandese, 3,3% in portoghese, 2,5% in svedese, 1,3% in greco,
0,7% in finnico, 0,7% in danese; telefonate: 20,6% in spagnolo, 17,9% in
francese, 16,4% in inglese, 13,7% in tedesco, 8% in italiano, 7% in olandese, 6%
in svedese, 4,4% in greco, 3,6% in portoghese, 1,4% in danese, 1% in finnico.
Dalla ripartizione delle domande per tema si evince che le domande formulate con
maggiore frequenza (il 30-35% circa) concernono temi relativi alla mobilità nel
mercato unico (riconoscimento dei diplomi e di altre qualifiche professionali,
ricerca di un'occupazione in un altro paese, trasferimento dei diritti di
sicurezza sociale, ecc.), seguite da richieste di informazioni relative alle
opportunità di finanziamento delle imprese (in particolare le PMI), il
funzionamento delle diverse istituzioni dell'UE, l'allargamento dell'UE, ecc.
Per quanto riguarda le domande di informazioni provenienti dall'esterno dell'UE,
esse rappresentano il 15% circa degli e-mail; il 26,7% circa proviene
dall'America Latina, il 26,4% circa dai paesi candidati e il 21,6% dagli Usa e
dal Canada. Il centro chiamate "Europa in diretta" si avvale di una
"base di dati informativi" grazie alla quale gli operatori sono in
grado di rispondere alle domande di carattere generale formulate dal grande
pubblico sui programmi e sulle politiche dell'Unione europea. Si tratta di uno
strumento che permette di accedere rapidamente alle informazioni e che viene
costantemente aggiornato. Per rendere tale banca dati uno strumento di lavoro
costantemente aggiornato, il gruppo "Europa in diretta" della
direzione generale 'Stampa e comunicazione ' della Commissione agisce in stretta
cooperazione con i diversi servizi nei rispettivi settori di attività al fine
di fornire adeguate informazioni al centro chiamate.
PROPRIETÀ INDUSTRIALE: OTTO STATI MEMBRI
CITATI IN COTE DI GIUSTIZIA PER MANCATO RECEPIMENTO DELLA DIRETTIVA SULLA
PROTEZIONE GIURIDICA DELLE INVENZIONI BIOTECNOLOGICHE
Bruxelles, 14 luglio 2003 - La Commissione europea ha deciso citare in Corte di
giustizia contro Germania, Austria, Belgio, Francia, Italia, Lussemburgo, Paesi
Bassi e Svezia per mancato recepimento della direttiva 98/44/CE sulla protezione
giuridica delle invenzioni biotecnologiche. La direttiva andava recepita nella
legislazione nazionale entro il 30 luglio 2000. Essa si propone di chiarire
alcuni principi del diritto dei brevetti applicati alle invenzioni
biotecnologiche garantendo l'osservanza di norme etiche rigorose. Tali
chiarimenti paiono essenziali per poter sfruttare pienamente le possibilità in
campo medico, ambientale ed economico delle biotecnologie nel rispetto di
standard etici elevati. Il mancato recepimento della direttiva costituisce un
grave impedimento per il settore europeo delle biotecnologie. Nonostante
l'impegno della Commissione a cooperare strettamente per accelerare il processo
di recepimento, gli Stati membri in questione non hanno risposto in modo
soddisfacente alle richieste formali - sotto forma di pareri motivati - invitate
dalla Commissione nel dicembre 2002 (cfr. IP/02/1928). La direttiva 98/44 era
stata adottata dal Consiglio e dal Parlamento europeo per promuovere lo sviluppo
di invenzioni biotecnologiche a livello di UE (MEMO/00/39). Prima della sua
adozione le normative degli Stati membri erano molto discordanti. Per l'Unione
europea essa costituisce anche un mezzo per consentire alle imprese europee di
competere a pari condizioni con i concorrenti giapponesi e americani, garantendo
nel contempo una rigorosa tutela contro il brevetto di invenzioni contrarie
all'etica. A tutt'oggi solo sette Stati membri hanno recepito la direttiva. Il
mancato recepimento negli altri paesi ha creato barriere commerciali ed
ostacolato il mercato interno. Ciò è avvenuto nonostante l'impegno della
Commissione a cooperare con gli Stati membri per accelerare il processo, anche
mediante l'organizzazione di tre riunioni ad alto livello, l'ultima delle quali
nel gennaio 2003. Durante queste riunioni si è esaminato lo stato di
avanzamento e gli Stati membri hanno avuto la possibilità di presentare gli
eventuali ostacoli politici e tecnici (cfr. IP/03/127). Nel dicembre 2002 la
Commissione ha deciso di chiedere ufficialmente a Germania, Austria, Belgio,
Francia, Italia, Lussemburgo, Paesi Bassi, Portogallo e Svezia di recepire la
direttiva, minacciandoli altrimenti di adire la Corte di giustizia (cfr.
IP/02/1928). Solo il Portogallo ha provveduto. La riunione di gennaio si è
svolta nel quadro di tale procedimento per inadempimento. La Commissione è
pienamente consapevole delle preoccupazioni che la direttiva può sollevare
nelle opinioni pubbliche di alcuni Stati membri, in quanto riguarda la
brevettabilità di materiale biologico, che - quando le condizioni di
brevettabilità vengono soddisfatte - può estendersi ad elementi isolati dal
corpo umano. La direttiva comprende peraltro disposizioni chiare e rigorose a
tutela della dignità e dell'integrità della persona. Nella sentenza del 9
ottobre 2001 (causa C-377/98) la Corte di giustizia ha confermato la piena
conformità della direttiva a tali principi essenziali. Consapevole del fatto
che le modalità con cui la normativa viene progettata ed applicata devono tener
conto dell'estrema variabilità del settore delle biotecnologie, la Commissione
continuerà a seguire da vicino questi processi. La Commissione ha pubblicato
varie relazioni previste dalla direttiva. Il 14 gennaio 2002 ha pubblicato:
"Valutazione delle implicazioni, nel campo della ricerca di base di
ingegneria genetica, della mancata pubblicazione o della pubblicazione tardiva
di documenti il cui contenuto potrebbe essere brevettabile" e il 7 ottobre
2002 ha pubblicato la prima relazione annuale su: "Sviluppi e implicazioni
del diritto dei brevetti nel campo della biotecnologia e dell'ingegneria
genetica " (IP/02/1448). Per proseguire in questa analisi la Commissione ha
nominato un gruppo di esperti di chiara fama col compito di assisterla
nell'elaborazione delle prossime relazioni. Il gruppo si sta concentrando su due
settori particolarmente sensibili individuati dalla relazione: * la portata da
attribuire ai brevetti aventi per oggetto sequenze o sequenze parziali di geni
isolati dal corpo umano; ? la potenziale brevettabilità delle cellule staminali
umane e delle linee ottenute sulla base di queste. Le conclusioni del gruppo
verranno presentate alla Commissione e tenute in debito conto per l'elaborazione
della prossima relazione annuale sugli sviluppi e le implicazioni del diritto
dei brevetti nel campo della biotecnologia e dell'ingegneria genetica. Per il
testo completo della direttiva CE 98/44 sulla protezione giuridica delle
invenzioni biotecnologiche, consultare: http://europa.eu.int/eur-lex/pri/it/oj/dat/1998/l_213/l_21319980730it00130021.pdf
Per il testo completo della relazione della Commissione del 2002, consultare:
http://www.europa.eu.int/comm/internal_market/en/indprop/invent/index.htm Per
informazioni sui procedimenti per inadempimento in corso contro tutti gli Stati
membri, consultare il sito web Europa: http://europa.eu.int/comm/secretariat_general/sgb/droit_com/index_en.htm
BCE: I TASSI DI INTERESSE RIMARRANNO
INVARIATI RISPETTIVAMENTE AL 2,00%, AL 3,00% E ALL'1,00%.
Francoforte, 14 luglio 2003 - Nella riunione dell' 11 luglio il Consiglio
direttivo della Bce ha deciso che il tasso minimo di offerta applicato alle
operazioni di rifinanziamento principali e i tassi di interesse sulle operazioni
di rifinanziamento marginale e sui depositi presso la banca centrale rimarranno
invariati rispettivamente al 2,00%, al 3,00% e all'1,00%.
OSSERVATORIO CRIF DECISION SOLUTIONS -
NOMISMA SULLA FINANZA PER I PICCOLI OPERATORI ECONOMICI PRESENTATA LA PRIMA
EDIZIONE DEL RAPPORTO CHE ANALIZZA IL MONDO DEI PICCOLI OPERATORI ECONOMICI
Milano 14 luglio 2003 - È stato presentato il 1° Rapporto semestrale
dell'Osservatorio sulla Finanza per i Piccoli Operatori Economici (Poe), nato
dalla collaborazione tra Crif Decision Solutions e Nomisma. L'Osservatorio si
focalizza in modo specifico e originale su una categoria speciale di operatori
economici, troppo spesso assimilata alle piccole e medie imprese, e ne delinea
il quadro economico, finanziario e strutturale. Analisi dello scenario
macroeconomico. Nel corso del 2002 sono state parzialmente deluse le aspettative
di ripresa dell'economia mondiale, essendosi verificate situazioni di
stagnazione in diverse economie avanzate e situazioni di crisi in alcuni dei
paesi emergenti. Lo sviluppo del prodotto mondiale si è assestato intorno al
3%, in ripresa rispetto al 2001, così come positivi sono risultati i dati
relativi al commercio mondiale sostenuto principalmente dall'area asiatica,
mentre nell'area dell'Euro e del Sud America tale indicatore ha mostrato segnali
di rallentamento. In Italia il 2002 è stato un anno di sostanziale stagnazione
per il prodotto interno lordo che è cresciuto soltanto dello 0,4%, in calo già
dal 2001 e sotto la media dell'area Euro. Il peggioramento della bilancia dei
pagamenti ha fatto registrare un deficit di 7,3 miliardi di euro, pari allo 0,6%
del Pil. Alla fine del 2002 la posizione netta sull'estero era debitoria.
Intonazione negativa anche per gli investimenti fissi lordi che passano dal 2,6%
del 2001 allo 0,5% del 2002. In prospettiva gli scenari ipotizzati per l'Italia
sono di potenziale ripresa dell'economia che, a partire dal 2003, si consoliderà
nel corso del 2004. Il quadro congiunturale rimane incerto anche per il 2003 e
le previsioni per l'economia italiana spostano la ripresa economica all'inizio
del 2004. La struttura finanziaria dei Poe. I Piccoli Operatori Economici sono
aziende poco strutturate, flessibili dal punto di vista operativo, ma rigide dal
punto di vista finanziario. Nelle condizioni di incertezza risentono
negativamente della bassa accumulazione di capitale e sono spesso indotte a fare
ricorso al debito a breve, prevalentemente verso il settore bancario, per
contrastare gli effetti negativi dell'oscillazione della domanda e non intaccare
il patrimonio personale del titolare. Dalle analisi svolte si rileva che
esistono luci e ombre nelle prospettive economico-finanziarie dei Poe,
determinate da molteplici fattori, fra cui lo stretto rapporto che intercorre
tra questi operatori e i propri clienti e fornitori e la funzione del credito,
che può incidere proprio sul delicato equilibrio operativo su cui i Poe fondano
le decisioni e le necessità di investimento. L'analisi finanziaria, svolta in
funzione delle prospettive economico-reddituali per settore, fornisce un primo
quadro basato su quattro categorie: Affidabilità: i settori in cui il rischio
di fallimento è ridotto per bassa vulnerabilità associata a prospettive
stazionarie di redditività. Ne fanno parte gli intermediari del commercio, le
attività professionali e della stampa ed editoria. Prospettive positive anche
nel breve termine, con equilibrio finanziario sufficientemente cauto da non
provocare rischi di fallimento. Interesse: in questa categoria si trovano i
settori della riparazione degli autoveicoli, della meccanica,
dell'elettromeccanica e della lavorazione dei metalli, nonché della produzione
di mobili, per i quali si rilevano buone prospettive economico reddituali e una
media vulnerabilità nella gestione finanziaria a breve termine. Cautela:
settori ad alta vulnerabilità anche in presenza di buone prospettive
economico-reddituali, come l'intera filiera del settore immobiliare, dalle
costruzioni, impianti per edilizia alle attività immobiliari, e attività di
servizi legate alla domanda per consumi, come bar, ristoranti e commercio al
dettaglio. Estrema cautela: in questa categoria sono inseriti i settori che
presentano prospettive critiche di redditività. Tessile ed abbigliamento,
agricoltura, commercio di autoveicoli, servizi alle imprese e trasporti
terrestri, sono accomunati da situazioni di crisi settoriale. La dinamicità
delle imprese Analizzando nel dettaglio il comportamento dei Poe si riescono ad
individuare alcune caratteristiche che forniscono una fotografia di estrema
varietà di situazioni sia in chiave individuale, sia in chiave territoriale. La
presunta bassa propensione ad effettuare investimenti per il consolidamento e lo
sviluppo aziendale (dinamicità) di questo tipo di operatori non trova un
riscontro effettivo nei dati analizzati attraverso l'indagine diretta. Piuttosto
si rileva un'elevata varianza nei comportamenti, con operatori che presentano un
basso dinamismo (circa il 15% dell'insieme dei Poe nazionali) ed operatori che,
viceversa, esprimono una forte propensione allo sviluppo. In particolare, su
base territoriale, il profilo di rischio economico finanziario medio degli
operatori conferma che è il nord-est l'area meno rischiosa, seguita
rispettivamente dal nord-ovest, dal centro e dal sud. L'analisi svolta misura le
distanze all'interno di tale gerarchia: rispetto alle imprese del nord-est, le
imprese del nord-ovest appaiono più rischiose del 9,2%, quelle del centro del
13,3%, mentre quelle del sud del 48,5%. Il quadro è migliore sotto il profilo
della dinamicità degli operatori: rispetto al nord-ovest, in cui i Poe
risultano più dinamici, il nord-est presenta un deficit di dinamismo del 3,8%,
il centro del 4,4% mentre il sud del 6,3%. Ma il dato più interessante è che
se si considera solo il rischio endogeno, che sintetizza il comportamento
individuale dei Poe a prescindere dai dati strutturali dell'ambiente in cui
svolgono la propria attività, non solo le distanze fra le diverse aree
territoriali tendono a ridursi, ma anche la gerarchia dei territori risulta
sovvertita. Infatti, sono le imprese del centro che presentano i comportamenti
più virtuosi in termini di corretta impostazione strategica e coerenza di
gestione finanziaria. Rispetto alle imprese dell'Italia centrale, le imprese del
nord-est presentano una rischiosità superiore dell'1,7%, le imprese del sud del
2,8%, mentre in ultimo le imprese del nord-ovest sono mediamente più rischiose
del 4,4%. Bisogna ritenere quindi che le imprese del sud e del centro siano
fortemente penalizzate dalle condizioni economiche dell'ambiente in cui svolgono
la propria attività. In sostanza si trova conferma di un comportamento che
tende ad omogenenizzarsi fra le diverse aree del paese e, tenendo conto delle
condizioni economiche estremamente diversificate, va rilevato che il deficit di
dinamismo delle imprese meridionali è certamente inferiore di quanto ci si
potesse attendere. Se questo dato troverà conferma nei prossimi anni è
probabile che le distanze fra nord e sud vadano ulteriormente ad attenuarsi.
L'analisi della rischiosità del credito ai Piccoli Operatori Economici -
L'analisi della rischiosità del credito ai Poe si sviluppa su indici e
statistiche basati su dati aggregati tratti da un campione di affidamenti
erogati da Istituti finanziari e censiti in Eurisc, la banca dati che gestisce
le informazioni - sia positive che negative e costantemente aggiornate - di
oltre 26 milioni di anagrafiche (dato di giugno 2003) su tutto il territorio
italiano, di cui oltre un milione e ottocentomila relativo a Piccoli Operatori
Economici. In particolare, è stata elaborata una serie di indicatori, come il
tasso di decadimento e il tasso di sofferenza (calcolato sulla base delle linee
di credito e non degli importi), con l'intento di tracciare un'analisi di
rischiosità del mercato a livello nazionale e il quadro evolutivo della
rischiosità a livello territoriale e settoriale connesso con il credito erogato
ai Piccoli Operatori Economici. L'andamento dei tassi di sofferenza a livello
nazionale mostra una sostanziale stabilità, seppur registrando la flessione
massima nel mese di marzo 2003, posizionandosi intorno al 4,5%. I tassi di
sofferenza rappresentano un dato di stock, spesso influenzato dall'andamento
degli impieghi; i tassi di decadimento forniscono, invece, una visione più
precisa sulla qualità degli affidamenti, vincolando la misurazione del rischio
agli eventi maturati nell'arco di un anno (ritardi di pagamento e/o
sconfinamenti). Nell'arco del periodo di osservazione, marzo 2001 - marzo 2003,
il tasso di decadimento a 180 giorni si dimostra stabile. Analogo è il
comportamento nello stesso periodo di osservazione del tasso di decadimento a 90
giorni, che si dimostra altrettanto stabile ma su valori (4,5%) pari a circa il
doppio di quelli a 180 giorni. A livello territoriale emerge in maniera netta la
minore rischiosità della aziende situate nel Nord Est del Paese. Il Veneto,
nell'arco del periodo analizzato (dicembre 2000 - dicembre 2002) risulta la
regione con il minor tasso di sofferenza (2,8%). A livello nazionale si può
parlare di una rischiosità distribuita a "macchia di leopardo", che
vede nella classifica delle regioni con un più elevato tasso di sofferenza la
Liguria (6,8%), la Campania (6,2%) e la Calabria (5,4%). A livello settoriale,
nell'arco del periodo analizzato (dicembre 2000 - dicembre 2002) si è
evidenziato un progressivo aumento della rischiosità in corrispondenza dei
settori dell'Industria alimentare, tessile e abbigliamento (5% a dicembre 2002;
era a 4,6% un anno prima), Commercio, Trasporti e Comunicazioni (4,8% a dicembre
2002; era a 4,3% un anno prima), Agricoltura (1,9% a dicembre 2002; era a 1,5%
un anno prima), seppur tale settore continui a risultare quello a rischiosità
minore. L'incrocio tra area e settore non evidenzia all'interno delle singole
aree (nord-est, nord-ovest, centro, sud e isole) settori in controtendenza
rispetto all'andamento nazionale con la sola eccezione del settore delle
Costruzioni, il cui trend di rischio, nell'arco del periodo analizzato (dicembre
2000 - dicembre 2002), risulta ovunque in calo ad esclusione del centro, dove
risulta in lieve crescita (4,2% a dicembre 2002; era a 4,0% un anno prima).
PATTO DI SINDACATO DI MEDIOBANCA
Milano, 14 luglio 2003 - Il giorno 11 luglio 2003 si è riunita, sotto la
Presidenza del prof. Piergaetano Marchetti, l'assemblea dei partecipanti al
patto di sindacato di Mediobanca. Alla riunione sono intervenuti anche il
Presidente di Mediobanca dr. Gabriele Galateri di Genola, il Direttore Generale
dr. Alberto Nagel ed il Condirettore Generale dr. Renato Pagliaro. I
partecipanti, nel confermare la scelta di un assetto gestionale ed organizzativo
della Banca, fondato sulla presenza accanto al Presidente di due direttori
generali, hanno unanimemente espresso al management l'augurio di un proficuo
lavoro per il raggiungimento, nella stabilità, della missione che Mediobanca si
è data. L'assemblea dei partecipanti al Patto di sindacato di Mediobanca ha
approvato, in esecuzione di quanto già convenuto nella riunione del 7 aprile
2003, di: ammettere al patto, quali componenti del gruppo C (investitori
esteri), oltre che il Gruppo Bollorè (5%), il gruppo Groupama (3%), Santusa
Holding (Gruppo Bsch) (1,406%), il Gruppo Dassault (0,594%); approvare la
cessione della partecipazione posseduta da BB Investissements in Consortium in
parti eguali a Capitalia e Unicredito e di quella posseduta in Mediobanca a
Financière Perguet (sempre Gruppo Bolloré) I signori Jean Azema e Tarak Ben
Ammar sono stati individuati a far parte del consiglio di amministrazione per
designazione del gruppo C. L'assemblea del Patto ha pure preso atto di alcune
modifiche statutarie che gli organi sociali esamineranno al fine di tener conto,
tra l'altro, delle determinazioni assunte dal patto di sindacato di aprile
(previsione di due direttori generali, quorum dei 2/3 dei componenti il
Consiglio solo per le delibere strategiche, non delegabilità delle
determinazioni relative all'acquisto di partecipazioni strategiche o permanenti
e investimenti per importi superiori a 500 milioni di euro, autorizzazione al
loro incremento o riduzione).
IL CREDITO COOPERATIVO RAFFORZA LA SUA
RETE PER LE BANCHE LOCALI DEL NORD. INAUGURATA A MILANO LA NUOVA SEDE DI ICCREA
BANCA SPA
Roma, 14 luglio 2003 - E' stata inaugurata il 9 luglio a Milano - presso la
Federazione Lombarda delle Banche di Credito Cooperativo - la nuova sede
operativa di Iccrea Banca Spa, l'Istituto Centrale delle Bcc italiane, presenti
in tutta Italia con 460 aziende ed oltre 3.200 sportelli. Alla cerimonia di
inaugurazione hanno presenziato il Presidente di Iccrea Holding Spa e di
Federcasse (nonché della Federazione Lombarda delle Bcc) Alessandro Azzi, il
Presidente di Iccrea Banca Spa Giorgio Clementi, il Direttore Generale ed il
Vice Direttore Generale dello stesso Istituto, Luciano G. Gornati ed Eugenio
Lapenna. L'apertura della nuova sede milanese di Iccrea Banca Spa (l'unico
Istituto Centrale di categoria del sistema bancario) presso la sede della
Federazione locale delle Bcc rappresenta un significativo rafforzamento della
strategia di supporto che il sistema del Credito Cooperativo ha da tempo avviato
a favore delle banche locali cooperative, inserite ormai in un "sistema a
rete" nazionale. Obiettivo di fondo è quello di fornire alle Bcc di tutta
l'area del nord - ovest (61 Banche con 699 sportelli) un servizio tecnologico ed
operativo all'avanguardia per quanto riguarda l'accesso al mercato creditizio
italiano ed internazionale, consentendo di raggiungere significative economie di
scala e permettendo alle singole Banche di migliorare la qualità e la velocità
dei servizi offerti a favore di migliaia di famiglie e piccole e medie imprese
del territorio. Iccrea Banca è inoltre banca concessionaria del Ministero delle
Attività Produttive per l'accesso alla finanza agevolata di impresa; in qualità
di "co-arranger" ha dato vita alla prima operazione di finanziamento a
medio termine per le Bcc attraverso la cartolarizzazione di obbligazioni
"senior" a medio termine (CBO) emesse da 133 Banche per oltre un
miliardo di euro. La nuova sede milanese di Iccrea Banca Spa (che si avvale
anche della nuova procedura di "Regolamento Giornaliero" che consente
ad ogni Bcc di avere in tempo reale il saldo uscite/entrate della propria
posizione presso l'Istituto), si affianca a quelle operative a Padova (per le
Bcc del Nord Est), a quelle di Bologna e Firenze (per le Bcc del centro-nord), a
quella centrale di Roma, a quelle di Salerno e Palermo (per le Bcc del
Mezzogiorno), a quella di rappresentanza di Udine, Cuneo, Pescara, Bari.
GRUPPO GENERALI: ACQUISITA LE CONTINENT DA
TORO L'ACQUISIZIONE DEL VALORE STIMATO IN 290 MLN DI € RAFFORZA IL
POSIZIONAMENTO STRATEGICO IN FRANCIA
Milano, 14 luglio 2003. Assicurazioni Generali S.p.A. ha concluso la trattativa
per l'acquisizione del 99,576% del capitale di Continent Holding, compagnia del
Gruppo Toro ad un prezzo finale stimato in 290 milioni di euro. L'operazione
rientra nei programmi di crescita esterna illustrati in occasione della
presentazione del Piano Industriale 2003 - 2005. L'acquisizione di Continent
consente al Gruppo Generali un rafforzamento del proprio posizionamento
strategico nel mercato assicurativo francese, sia nel ramo vita che nei rami
elementari, con una quota di mercato del 6,5%, contro il 6% precedente. Il
Gruppo passerà così dal settimo al sesto posto nel ranking francese di mercato
nei rami danni, con una raccolta premi di 2,4 miliardi di euro e consoliderà
contemporaneamente il quinto posto raggiunto nel comparto vita nel passato
esercizio, con una raccolta premi di 6,3 miliardi di euro. Il Gruppo Continent
comprende principalmente due compagnie Vita, due Danni e una società di asset
management. Il Gruppo ha emesso premi nel 2002 per complessivi 742 milioni di
euro, due terzi dei quali nel comparto danni. "L'acquisizione di Le
Continent rafforza il posizionamento strategico del Gruppo Generali in uno dei
suoi mercati chiave in Europa e segna un ulteriore passo avanti nel rispetto
degli impegni assunti con il Piano Industriale presentato all'inizio
dell'anno" ha dichiarato l'Amministratore Delegato, Sergio Balbinot,
sottolineando che "l'operazione corrisponde alla nostra strategia
multibrand e multicanale e incrementerà la capacità distributiva della nostra
organizzazione in Francia da 720 a 1.040 agenti esclusivi, dando così nuovo
impulso alla nostra vocazione assicurativa". Francesco Torri,
Amministratore Delegato e Direttore Generale del Gruppo Toro, mentre esprime
soddisfazione per la cessione di Le Continent, che viene inserita in uno dei
maggiori gruppi assicurativi europei, conferma che l'operazione effettuata
rientra nella nuova strategia del Gruppo Toro di focalizzazione sul mercato
italiano, che continua a mostrare andamenti soddisfacenti. La Francia, in cui le
Generali sono presenti fin dal 1832, è oggi il terzo mercato più importante
per il Gruppo Generali, dopo l'Italia (35%) e la Germania (26%). Con un giro
d'affari consolidato di 8,5 miliardi di euro nel 2002, in crescita del 13,2%, la
Francia rappresentava, prima dell'acquisizione di Continent Holding, il 17% del
lavoro diretto consolidato. La raccolta premi è stata di 6,1 miliardi di euro
(+16%) nel ramo vita, 1,9 miliardi di euro (+9%) nei rami danni, mentre il ramo
Assistenza ha raggiunto i 500 milioni di euro (+4,8% a tassi di cambio
costanti). L'informativa è resa nel rispetto anche della normativa di settore
vigente in Francia e della regolamentazione relativa alla Cob (Commissione della
Borsa francese).
GRUPPO STEFANEL: CRESCONO I RICAVI NEL I°
TRIMESTRE 2003
Ponte di Piave, 14 luglio 2003 - Si è riunito l' 11 luglio - sotto la
Presidenza di Giuseppe Stefanel - il Consiglio di Amministrazione di Stefanel
S.p.A. che ha approvato i risultati consolidati del Gruppo dei primi tre mesi
dell'esercizio in corso (01/03/2003 - 31/05/2003). Il Gruppo ha registrato un
incremento del fatturato netto (+255%) che si attesta a euro 165,6 milioni in
crescita di 118,9 milioni rispetto al valore del primo trimestre dell'esercizio
2002 (euro 46,7 milioni). Tale risultato, che riflette la nuova identità del
Gruppo, mutata in modo sostanziale a seguito dell'acquisizione del 50% del
Gruppo Nuance - leader mondiale nel settore dell'Airport Retailing, con oltre
400 negozi distribuiti in 63 aeroporti di 19 nazioni in 4 continenti - è stato
raggiunto malgrado la congiuntura internazionale sfavorevole e le avverse
condizioni di mercato. In particolare, in un contesto macroeconomico non
positivo per il settore abbigliamento nel quale in generale le vendite si sono
confermate deboli, il fatturato si è attestato a euro 42,3 milioni in lieve
diminuzione rispetto al valore del primo trimestre dell'esercizio 2002 (euro
46,7 milioni). Su valori omogenei e, quindi, al netto delle vendite di
competenza Interpool - ceduta lo scorso 9 maggio - il fatturato risulta in
diminuzione del 3,9%. Il fatturato del settore abbigliamento è, inoltre,
caratterizzato da elevata ciclicità e, quindi, il periodo in esame è
scarsamente rappresentativo delle dinamiche economico/finanziarie dell'intero
esercizio. Nel settore del retail aeroportuale l'instabilità nell'area
mediorientale culminata con il conflitto in Iraq e, soprattutto, il diffondersi
dell'epidemia di polmonite atipica e le misure restrittive adottate per
contenere l'epidemia stessa, hanno influenzato negativamente i risultati del
Gruppo Nuance, che peraltro evidenzia performance tradizionalmente più
importanti nella seconda parte dell'anno solare, periodo caratterizzato da
flussi turistici maggiormente significativi. In relazione agli altri risultati
conseguiti nel periodo in esame, il Gruppo Stefanel ha registrato un Ebitda pari
a euro 0,2 milioni, in crescita rispetto allo scorso esercizio (-0,3 milioni).
Il risultato operativo si attesta a -7,4 milioni (-5,3 milioni nel maggio 2002)
di cui euro 5,8 milioni da imputarsi al settore abbigliamento che risulta,
quindi, sostanzialmente stabile rispetto allo stesso periodo del 2002 (- 5,3
milioni). Il risultato ante imposte è negativo per euro 9,6 milioni (- 8,9
milioni nel 2002) per l'effetto combinato di oneri finanziari netti consolidati
pari ad euro 0,8 milioni a cui si sommano oneri straordinari netti per euro 1,3
milioni. Infine, l'esposizione finanziaria netta al 31 maggio 2003 ammonta a 213
milioni di euro di cui 112,7 milioni derivanti dal consolidamento del gruppo
Nuance. Al netto degli effetti della citata acquisizione, la posizione
finanziaria migliora di circa 4 milioni rispetto al corrispondente periodo dello
scorso esercizio, mentre rispetto al valore registrato alla chiusura
dell'esercizio 2002, risulta in diminuzione di 2,9 milioni di euro. Tutte le
società del Gruppo stanno perseguendo una estesa e profonda azione di riduzione
dei costi di struttura ed operativi destinata a contrastare una congiuntura non
favorevole. Tuttavia, appare fortemente plausibile che il grado di
raggiungimento dei positivi risultati attesi per l'esercizio 2003/2004 continuerà
a dipendere dai tempi necessari per il riassorbimento degli effetti generati
dalla Sars oltre che da un miglioramento della propensione d'acquisto dei
consumatori nei mercati di riferimento.
RISULTATI POSITIVI PER CITROËN NEL PRIMO
SEMESTRE 2003 INCREMENTO DEL 10,7 % NELLE VENDITE
Parigi, 14 luglio 2003 - Il primo semestre 2003 è stato positivo per Citroën,
con un forte incremento nelle vendite, un notevole rinnovamento di prodotti, ed
infine un buon inizio di stagione nelle competizioni. Dopo aver segnato per il
sesto anno consecutivo un nuovo record nel 2002, con 1 312 000 veicoli venduti
nel mondo, Citroën ha dimostrato nei primi sei mesi del 2003 di saper
incrementare il suo posizionamento nei vari mercati. Infatti, nel corso di
questo periodo Citroën, con 726 000 veicoli venduti, registra un incremento del
10,7 % rispetto allo stesso periodo del 2002. Nell'Europa Occidentale, le
immatricolazioni di autovetture e veicoli commerciali Citroën sono in crescita
del 7,4 %, mentre il mercato recede del 2,8 %. Nel resto del mondo, nonostante
fattori economici e congiunturali spesso poco favorevoli al settore dell'auto,
Citroën dimostra tutto il suo dinamismo incrementando le vendite del 29,2 %. La
gamma C3 sulla via del successo Questo primo semestre del 2003 si chiude con il
lancio di C3 Pluriel. Sin dal lancio, avvenuto nella maggior parte dei Paesi
europei, questa vettura unica dalle molteplici configurazioni ha venduto oltre
15 000 esemplari nel mondo. Eletta " Cabriolet dell'anno 2003 " al
salone di Ginevra, C3 Pluriel è il veicolo più sicuro del suo segmento, e il
più sicuro fra tutti i veicoli decappottabili testati da Euroncap, di tutti i
segmenti. C3 Pluriel ha infatti ottenuto 4 stelle per aver superato questo tipo
di test. Un'altra evoluzione nella gamma C3 è rappresentata dal sistema
telematico a colori sulla berlina. Il sistema, che può funzionare mediante
riconoscimento e sintesi vocale o ad azionamento manuale, prevede un grande
schermo a colori 16/9, con tre funzioni essenziali : il sistema audio (radio e
Cd), la navigazione e il telefono Gsm " viva voce ". Grazie ai
positivi risultati commerciali di C3 (oltre 340 000 esemplari venduti dal
lancio, avvenuto nel marzo 2002), Citroën rafforza la sua posizione nel
segmento delle vetture compatte. Une versione V6 di alta gamma per C8
Commercializzata dal secondo semestre 2002, C8, la monovolume di alta gamma,
affiancata dalla nuova versione V6, è stata accolta con favore, con 21 600
veicoli venduti dal lancio. C8 ha anche ottenuto 5 stelle al crash test Euroncap.
Avvento del cambio automatico su Xsara Picasso L'altra monovolume della gamma,
la Xsara Picasso, dal momento del lancio avvenuto nel gennaio 2000, ha venduto
oltre 750 000 esemplari nel mondo. Per arricchire i già numerosi punti di forza
di questo veicolo, Citroën amplia l'offerta Xsara Picasso commercializzando un
gruppo motopropulsore inedito nella gamma, il motore 2.0i 16 V (137 cv) abbinato
al cambio automatico autoadattativo a comando sequenziale. Xsara alla conquista
della Cina Il successo di Xsara a livello mondiale non si smentisce, con 1 440
000 Xsara berlina, Coupé e break commercializzate nel mondo. E le cifre
continuano a salire, grazie all'avvento della nuova gamma Xsara e alla recente
commercializzazione di Xsara 5 porte sul mercato cinese. I primi risultati del
restyling di Berlingo Sin dal 1996, data del lancio, Berlingo non smette di
affascinare, con oltre 957 000 clienti nel mondo sedotti dall'originalità della
concezione. Forte del suo successo, Berlingo ha segnato una nuova pietra miliare
con un restyling notevole. L'impatto sulle vendite è stato immediato, con 96
000 Berlingo venduti nel primo semestre del 2003. Il secondo semestre 2003 si
apre con buone prospettive per Citroën, grazie all'esordio di C2 Questo veicolo
a tre porte, la cui commercializzazione è prevista per l'ultimo trimestre del
2003, completa la gamma dei veicoli compatti Citroën, al fianco di C3 e C3
Pluriel. C2 rappresenterà un ulteriore strumento di conquista. Le versioni tre
porte rappresentano infatti, da sole, circa il 56 % delle vendite di veicoli
compatti in Europa. L 'inizio dell'anno è caratterizzato da una tripletta
storica di Citroën al Rally di Monte Carlo, e la vittoria di Carlos Sainz nel
Rally di Turchia, esordio assoluto di Xsara Wrc su terra. A completare questi
eccellenti risultati, il secondo posto dell'equipaggio spagnolo Sainz - Marti al
Rally d'Argentina, e il terzo posto ottenuto da Sébastien Loeb e Daniel Elena
nel recente Rally di Cipro. A metà del Campionato del Mondo Rally, la Marca si
colloca al secondo posto del Campionato del Mondo Costruttori. Nella stessa
posizione del Campionato del Mondo Piloti troviamo Carlos Sainz, a solo un punto
dal leader. Sébastien Loeb e Colin McRae occupano rispettivamente il quinto e
il settimo posto. Rimangono ancora sette prove da affrontare : la prossima si
svolgerà a Trier, in Germania, esattamente dove un anno fa Sébastien Loeb ha
vinto il suo primo rally nel WRC. La penetrazione autovetture + veicoli
commerciali Citroën nel primo semestre 2003 si colloca al 7,2 % contro il 6,5 %
del primo semestre 2002, e segna un record storico per la Marca. In tutta
l'Europa occidentale, Citroën migliora la sua posizione nelle vendite di
autovetture e aumenta il volume di immatricolazioni dell' 8,2 %, con un mercato
in flessione del 2,6 %. Analoga tendenza nel mercato dei veicoli commerciali, in
cui Citroën incrementa i volumi (+ 3,6 %) e la quota di mercato (11,4 % contro
il 10,4 % nello stesso periodo del 2002).
|
|
Volumi
nel
1°
semestre
|
Penetrazione
%
|
Volumi
nel
1°
semestre
|
Penetrazione
%
|
Incremento
in
%
|
|
|
2002
|
|
2003
|
|
|
VP+VUL
|
Mercato
|
8
701 000
|
|
8
454 000
|
|
-
2,8 %
|
|
Citroen
|
563 400
|
6,5 %
|
605 000
|
7,2 %
|
+
7,4 %
|
VP
|
Mercato
|
7
758 000
|
|
7
556 000
|
|
-
2,6 %
|
|
Citroen
|
465 000
|
6 %
|
503 000
|
6,7 %
|
+
8,2 %
|
VUL
|
Mercato
|
943
000
|
|
898
000
|
|
-
4,8 %
|
|
Citroen
|
98 400
|
10,4 %
|
102 000
|
11,4 %
|
+
3,6 %
|
In Francia, Citroën mantiene i propri volumi in un mercato in rallentamento (-
7,8 %). Le immatricolazioni di autovetture + veicoli commerciali della Marca
indicano una penetrazione in netto incremento : 14,9 %, contro il 13,8 % del
primo semestre 2002. La penetrazione autovetture di Citroën si attesta al 14,3
%, contro il 13,3 % del primo semestre 2002, su un mercato autovetture in
flessione del 7,7 % sullo stesso periodo. Per quanto riguarda il mercato dei
veicoli commerciali, Citroën registra un forte incremento nei volumi (+ 5,6 %).
Con 37 790 veicoli venduti nel primo semestre del 2003, la sua quota di mercato
si colloca al 19 %, contro il 16,5 % del 2002. In Spagna Citroën conserva la
sua posizione di numero 2 del mercato, con il 12,2 % di quota di mercato
autovetture + veicoli commerciali a fine giugno 2003, e oltre 100 000 veicoli
venduti, pari ad un incremento del 4 % su un mercato in leggero rialzo (+ 0,4
%). La Marca si colloca al secondo posto anche nel mercato delle autovetture,
con una quota dell'11,3 % contro l' 11 % dello stesso periodo del 2002. La Marca
si riconferma leader nei veicoli commerciali, con una quota di mercato del 16,2
%. In Gran Bretagna, su un mercato autovetture + veicoli commerciali in leggero
rialzo (+ 1,2 %), Citroën segue la stessa tendenza positiva, incrementando i
volumi e mantenendo la percentuale di penetrazione al 5,3 %. Questi risultati
sono dovuti in particolare al successo di C3 e del Berlingo restyling. Citroën
conserva le sue posizioni sul mercato delle autovetture (5 % di quota di
mercato). La Marca rimane al terzo posto nel mercato dei veicoli commerciali,
con una quota dell' 8,6 %. In Italia, al termine del primo semestre, Citroën
registra risultati senza precedenti. In un mercato autovetture + veicoli
commerciali in flessione (- 2,9 %), Citroën registra un incremento del 66 %,
incrementando la sua quota di mercato, che si attesta al 5,8 %, contro il 3,4 %
dello stesso periodo del 2002. Xsara Picasso, Berlingo e C8 registrano una
crescita significativa, mentre C3 si colloca tra le 10 vetture più vendute in
Italia. Questi positivi risultati commerciali consentono a Citroën di
guadagnare cinque posti nella classifica per Marche, raggiungendo la sesta
posizione. In Germania, con un mercato autovetture + veicoli commerciali in
ribasso (- 1,1 %), Citroën aumenta leggermente i volumi (+ 1 %), conservando la
sua quota di mercato del 2,2 %. Nel mercato delle autovetture, Citroën realizza
un volume paragonabile al primo semestre del 2002, che ha rappresentato un anno
record per Citroën in questo mercato. Questo risultato è dovuto al grande
successo di C3, che registra oltre 8 000 immatricolazioni, e alla tenuta di
Berlingo, che continua ad essere un reale punto di forza della Marca nel mercato
tedesco. Per quanto riguarda i veicoli commerciali, Citroën resta stabile nelle
posizioni dello scorso anno, su un mercato in ribasso del 5 %. La quota di
mercato Citroën passa dal 4 % al 4,3 %. In Belgio e Lussemburgo, le
immatricolazioni autovetture + veicoli commerciali della Marca raggiungono
l'11,8 % di quota di mercato, incrementando del 7 % i volumi, su un mercato in
flessione dell' 8 %. Sul mercato autovetture + veicoli commerciali belga, Citroën
chiude il primo semestre 2003 al primo posto, segnando un record storico per la
Marca. Sul mercato delle autovetture la Marca si colloca in seconda posizione
con una quota di mercato dell'11,7 %. Citroën occupa la stessa posizione per
quanto riguarda i veicoli commerciali, con una quota di mercato del 16,3 %. Nei
Paesi Bassi, con un mercato autovetture + veicoli commerciali in flessione del 2
%, Citroën migliora i volumi del 13 %. La quota di mercato autovetture +
veicoli commerciali della Marca è del 6,2 % contro il 5,4 % del primo semestre
del 2002. Questi risultati si devono alla performance di Saxo e C3 insieme. In
Svizzera, Citroën registra un incremento del 27 % per quanto riguarda
autovetture + veicoli commerciali (4,7 % di quota di mercato), nonostante un
mercato in flessione del 13 %. La Marca registra un notevole incremento nel
mercato delle autovetture (+ 26 %) grazie alle performance di C3 e C8, che si
riconfermano nel tempo, e grazie all'incremento delle vendite di Xsara Picasso
con cambio automatico. Citroën migliora anche nel mercato dei veicoli
commerciali (+ 32 %). Nel mercato austriaco autovetture + veicoli commerciali,
in rialzo del 4 %, Citroën incrementa le vendite del 19 %, raggiungendo una
quota di mercato del 3,1 %, contro il 2,7 % del 2002. Nei Paesi nordici : - In
Danimarca, nonostante un contesto stagnante (-18 %), Citroën ha saputo
conservare il secondo posto nel mercato delle autovetture e dei veicoli
commerciali, con una quota del 10,7 %. - In Finlandia, Citroën migliora del 26
%, su un mercato autovetture + veicoli commerciali in rialzo del 20 %. La sua
quota di mercato si attesta al 5,8 %, contro il 5,5 % del primo semestre 2002. -
In Norvegia, in un mercato autovetture + veicoli commerciali in flessione del 3
%, la Marca registra una leggera diminuzione delle immatricolazioni. La sua
quota di mercato passa al 3,9 % (contro il 4,1 % del primo semestre 2002). - In
Svezia Citroën incrementa del 29 % su un mercato autovetture + veicoli
commerciali a + 5 %. La sua quota di mercato passa quindi dal 3,4 % al 4,2 %.
Citroën nel resto del mondo - Nel primo semestre 2003, le vendite Citroën al
di fuori dell'Europa occidentale arrivano a quasi 124 000 veicoli, pari ad un
incremento del 29,2 % rispetto ai primi sei mesi del 2002. Nei Paesi del
Mercosur, il contesto economico e congiunturale sfavorevole provoca una
regressione dei volumi Citroën (- 32 %). La quota di mercato della Marca si
attesta all' 1,4 % contro l'1,9 % dello stesso periodo del 2002. In Cina, le
vendite Citroën registrano un incremento del 55 %, arrivando a 52 000 veicoli
nei primi sei mesi del 2003. Questi risultati positivi sono dovuti in parte alla
commercializzazione nel corso del primo semestre di Xsara 5 porte e di due nuove
versioni della berlina a tre volumi Elysée : la limousine VIP e la Vts, dotata
di equipaggiamenti di alta gamma con il nuovo motore 1.6i 16 V. Questi nuovi
modelli completano l'offerta esistente su questo mercato con Xsara Picasso, l'Elysée,
C5 e le Zx Fukang e 988. In Europa Centrale e Orientale, la penetrazione di
Citroën è in espansione, e raggiunge il 5,6 % nel primo semestre 2003, contro
il 4,9 % dello stesso periodo del 2002. - In Ungheria, su un mercato in aumento
del 19 %, Citroën incrementa le vendite del 21 %, raggiungendo una quota di
mercato pari al 5,5 %. - In Croazia, in un mercato in rialzo del 19 %, Citroën
accresce i volumi di vendita del 29 %, conquistando ormai una quota di mercato
del 9,1 %. - In Polonia, Citroën incrementa le vendite del 35 % su un mercato
in espansione del 14 %. La sua quota di mercato passa quindi dal 4,3 % al 5,1 %.
RONCADIN S.P.A. : I DATI RELATIVI AL PRIMO
TRIMESTRE CONFERMANO IL FORTE TREND DI RECUPERO DI REDDITIVITÀ. L'EBITDA È
POSITIVO PER 7,9 MILIONI DI EURO (+55% RISPETTO AI 5,1 MILIONI DI EURO DEL PRIMO
TRIMESTRE DELL'ESERCIZIO PRECEDENTE).
Meduno, 14 luglio 2003 - Il Consiglio di Amministrazione della Roncadin S.p.A.
ha approvato la relazione relativa al primo trimestre, chiuso al 31 maggio,
dell'esercizio in corso. Il Gruppo ha chiuso il trimestre con ricavi di vendita
consolidati pari a 59,6 milioni di euro rispetto a 62,1 milioni di euro del
corrispondente periodo dell'esercizio precedente. Tale diminuzione è
attribuibile sostanzialmente all'area gelato ed è coerente con il piano
industriale biennale che prevedeva dopo una iniziale focalizzazione sui prodotti
a maggior valore aggiunto la successiva crescita dei ricavi già a partire dal
trimestre in corso. Il risultato operativo lordo (Ebitda) è cresciuto del 55%
raggiungendo i 7,9 milioni di euro ( pari al 13,3% dei ricavi ) rispetto i 5,1
milioni di euro registrati nel primo trimestre dell'esercizio precedente ( pari
all'8,3% dei ricavi ). Tale incremento è il risultato di un recupero di
efficienza industriale e di un minor costo delle materie prime. Il risultato
operativo netto (Ebit) si è attestato a 4,1 milioni ( 6,8% delle vendite ),
crescendo del 355% rispetto ai 0,9 milioni di euro ( 1,5% delle vendite )
registrati il 31 maggio 2002. Il risultato netto di periodo ante imposte è
positivo per 3,3 milioni di euro ( 5,6% delle vendite ) contro la perdita di 0,3
milioni di euro registrata il 31 maggio 2002. La posizione finanziaria netta si
attesta a -63,6 milioni di euro, evidenziando un miglioramento di 27,4 milioni
di euro rispetto ai -91,1 milioni di euro registrati il 31 maggio 2002, in
considerazione dell'apporto di mezzi liquidi derivanti dall'aumento di capitale
e dal recente programma di ristrutturazione del debito. I dati relativi al primo
trimestre dell'esercizio evidenziano il netto miglioramento dei risultati
gestionali conseguiti dal Gruppo rispetto ai corrispondenti periodi degli ultimi
due esercizi, confermando così la validità della strategia di rifocalizzazione
sui core business condotta dal Gruppo . Si ritiene che tale tendenza possa
proseguire nella rimanente parte dell'esercizio, tenuto conto anche della
spiccata stagionalità del business e dell'incertezza dei mercati di
riferimento, e che si possano pertanto confermare le aspettative che prevedono
il ritorno all'utile netto per l'esercizio in corso, coerentemente con quanto
previsto nel piano industriale. Il Gruppo Roncadin è uno dei principali
produttori europei di cibi surgelati nelle business lines gelato e pizza -
piatti pronti con un fatturato al 28 febbraio 2003 di oltre 208,5 milioni di
euro e 1100 dipendenti. I prodotti vengono commercializzati con i marchi dei
rivenditori (private label) e oltre l'85% del fatturato è realizzato in mercati
esteri. A gennaio 2003 la maggioranza relativa di Roncadin S.p.A. è stata
acquisita da Arena Holding S.p.A., che rappresenta uno dei più importanti
gruppi agro-alimentari in Italia, presente prevalentemente sul mercato italiano
con noti marchi, quali Pollo Arena, Arena surgelati, Mare pronto e Tu in cucina,
sia nel settore dei cibi freschi che surgelati.
TLX S.P.A. - NOMINA DEL NUOVO PRESIDENTE-
E DEI MEMBRI DEL COMITATO DEI SAGGI
Milano, 14 luglio 2003 - Tlx S.p.A., società di gestione del Sistema di Scambi
Organizzati TLX(r), attualmente in attesa dell'autorizzazione Consob alla
gestione di un mercato regolamentato, ha nominato nel corso dell'ultimo C.d.A.
il giurista Guido Ferrarini come nuovo Presidente. Il Prof. Ferrarini è
ordinario di diritto del mercato finanziario presso la Facoltà di
Giurisprudenza dell'Università di Genova e Direttore del Centro di Diritto e
Finanza. È, inoltre, Vice Presidente dello European Corporate Governance
Institute, Bruxelles, e Trustee dello International Accounting Standards
Committee, Londra. Fa parte dei Consigli di Amministrazione di Telecom Italia
S.p.A. e Autostrade S.p.A.. Nella stessa occasione sono stati nominati anche i
membri del Comitato dei Saggi di Tlx S.p.A., organo preposto ad esprimere un
parere vincolante in merito all'ammissione degli strumenti finanziari alla
negoziazione sul mercato regolamentato. I membri nominati dal C.d.A. sono il
Prof. Giuseppe Lusignani, il Prof. Umberto Cherubini ed il Prof. Raffaele Lener.
Le nomine sono avvenute d'intesa con i futuri soci di Tlx, Bancaimi e Banca
Nazionale del Lavoro, che entreranno nel capitale sociale quando il mercato sarà
autorizzato dall'autorità di vigilanza. La scelta sia del presidente che dei
componenti del comitato dei saggi è ricaduta su nominativi indipendenti dagli
azionisti, come richiesto dallo statuto sociale, di elevato profilo e chiara
competenza. Essi saranno chiamati a dare un contributo fondamentale al
raggiungimento degli obiettivi del nuovo mercato regolamentato, che si propone
come una piattaforma rivolta alla clientela "retail", caratterizzata
da grande trasparenza dei prezzi ed efficienza degli scambi. In particolare, il
Comitato dei Saggi dovrà esprimere un parere vincolante sui titoli da ammettere
alla negoziazione sul mercato regolamentato Tlx, per garantire al pubblico la
disponibilità di un'informativa chiara ed esaustiva sulle caratteristiche degli
strumenti e sui rischi connessi.
CIRIO E ARGENTINA NON HANNO INSEGNATO
NIENTE: 78 BANCHE SU 80 BOCCIATE SUI CONSIGLI D'INVESTIMENTO
Milano, 14 luglio 2003 - I casi Argentina e Cirio sono passato remoto per gli
istituti bancari italiani, e non hanno insegnato alcunché: messe alla prova in
un'inchiesta sul campo da parte dell'associazione indipendente di consumatori
Altroconsumo, ben 78 banche su 80 hanno proposto forme di investimento più che
rischiose, lontane non solo dalla tripla A, ma addirittura dalla sufficienza nei
rating ufficiali. I risultati dell'inchiesta, condotta a Bari, Bologna, Brescia,
Milano, Napoli, Roma, Torino, Verona, sono stati inviati al Cicr, e alla Procura
della Repubblica di Monza. Nel corso dell'indagine, pubblicata su Soldi Sette,
rivista finanziaria di Altroconsumo, la richiesta allo sportello degli 80
istituti visitati era scontata: dopo la scottatura dei titoli argentini e di
quelli della Cirio vorrei acquistare obbligazioni, sicure al 100%! Anche se non
rendono in modo strabiliante non è un problema. Che mi consiglia? La risposta,
in 78 casi su 80, era di quelle che Altroconsumo non avrebbe voluto sentire: le
proposte andavano da obbligazioni della banca stessa, ad obbligazioni
strutturate, fondi comuni, tutti ben lontani dalla tripla A, blasone che
accompagna i titoli sicuri al 100%. Sono stati addirittura proposti titoli come
Renault e Finmeccanica il cui rating BAA2 è al di sotto di quello che gli
analisti finanziari di Altroconsumo considerano sufficiente. Solo 2 banche hanno
offerto le obbligazioni Bei e General Electric, ma purtroppo all'interno di
un'ampia rosa di titoli, senza segnalarli come gli unici sicuri al 100%.
"Informazioni non corrette, e assenza di trasparenza agli sportelli
bancari: è sconfortante constatare come dopo Cirio e Argentina si sia ancora al
punto di partenza, con l'unica concreta certezza che a rimetterci siano sempre e
solo i risparmiatori" ha dichiarato Vincenzo Somma, responsabile degli
studi econimico-giuridici di Altroconsumo. La soluzione semplice e a portata di
mano, già proposta a dicembre da Altroconsumo, in occasione dell'audizione alla
Camera dei Deputati sul caso Cirio, e ribadita in una lettera formale
dell'associazione in occasione della riunione del Cicr: la banca, prima
dell'acquisto, dovrebbe fornire al risparmiatore per iscritto un'informazione
minima su rischi e caratteristiche del prodotto. In assenza di tali informazioni
dovrebbe esserci per la banca una presunzione di responsabilità.
CONFINDUSTRIA, BANCHE, SISTEMA CAMERALE:
NASCONO LE FONDAZIONI PER IL SUD PROGETTI DI QUALITÀ PER RILANCIARE LO SVILUPPO
E ATTRARRE INVESTIMENTI
Roma, 14 luglio 2003 - Progetti di qualità per accelerare lo sviluppo del Sud,
per attrarre investimenti esteri, spendere meglio le risorse comunitarie: con
questi obbiettivi nascono le Fondazioni per il Sud, un progetto no profit
promosso dal Comitato Mezzogiorno di Confindustria che vede alleate imprese,
banche e sistema delle camere di Commercio, e che con la costituzione delle
prime Fondazioni (Campania, Puglia e Basilicata) entra nella fase operativa. E'
nota la grande difficoltà del Mezzogiorno ad attrarre investimenti esteri: nel
2002, su un flusso di 490 miliardi di dollari investiti nell'area Ocse, solo il
3% è arrivato in Italia, e di questi una quota insignificante è andata al Sud.
L'esigenza dirottare al Sud il flusso, insieme alla necessità di utilizzare
entro il 2006 i 55 miliardi di euro di Agenda 2000, hanno dato spinta alla
creazione di uno strumento snello, in grado di individuare concrete opportunità
per l'efficace e tempestivo utilizzo delle risorse comunitarie e di promuovere
ricerche e studi di fattibilità per accelerare le procedure burocratiche.
Diversi i campi di possibile intervento: dalla progettazione di sistemi
industriali, infrastrutturali, turistici e di riqualificazione territoriale,
all'attenzione a progetti nel settore della ricerca e della valorizzazione delle
risorse culturali del Sud. Il Progetto Confindustria rappresenta un esempio di
cooperazione tra settore industriale, mondo bancario e sistema delle Camere di
commercio che, migliorando la qualità della spesa dei fondi stanziati per il
Sud, scommettono sulla possibilità di rafforzare le condizioni di contesto
economico meridionale e sulla capacità di attrazione di investimenti. Si tratta
di uno strumento del tutto innovativo: per i soggetti in campo - con
l'integrazione coordinata di risorse private e pubbliche -, per la verifica
immediata e trasparente degli impegni assunti, e, aspetto ancor più
significativo, per la contestualità di progetti, investitori e procedure
autorizzative. Le Fondazioni hanno una dotazione finanziaria messa a
disposizione dalle Associazioni imprenditoriali, dalle banche (in questa fase
iniziale hanno aderito al progetto il Monte dei Paschi di Siena e il Sanpaolo
Imi) e dal sistema camerale. L'articolazione degli organi delle Fondazioni è
stata studiata affinché fosse garantita la migliore integrazione possibile tra
competenze locali e il know how nazionale ed internazionale. Per le Fondazioni
è quindi previsto un Consiglio di amministrazione e un Comitato di indirizzo e
controllo, al quale partecipano, oltre ai soggetti di cui sopra, anche la Banca
Europea degli Investimenti (Bei) e Sviluppo Italia. E' infine prevista una
Cabina di Regia nazionale che assicura il coordinamento delle attività svolte
dalle singole Fondazioni regionali.
PARTENARIATO AREA ACCA ANDE, CARIBE E
CENTRO AMERICA
Milano, 14 luglio 203 - La Camera di Commercio Italiana per la Colombia, le Cci
di Costa Rica, Perù, Repubblica Domenicana e Venezuela, in collaborazione con
Assocamerestero e Promos, azienda speciale della Camera di Commercio di Milano
per l'internazionalizzazione, invitano alla presentazione del progetto "Partenariato
Area Acca" (Ande, Caribe, Centro America). L'area Acca sarà chiamata nei
prossimi anni a svolgere un ruolo determinante nel processo di integrazione del
Nafta con il Mercosur. Per gestire al meglio questa fase di transizione le
Camere di Commercio Italiane locali hanno stretto un'alleanza strategica. Grazie
a questo accordo, le Pmi italiane interessate a cogliere nuove opportunità che
si apriranno in questi mercati potranno contare su un supporto più efficace. Il
21 luglio i partner di questo network presenteranno a Milano i benefici
finanziari, fiscali e le opportunità di business esistenti nell'area. La
presentazione, di carattere multisettoriale, privilegerà i settori che offrono
maggiori prospettive di sviluppo: agro industria, alimentare, calzaturiero,
pelle - cuoio, energia, ambiente, legno - arredo, tessile - confezioni e
turismo. Nei giorni 21 e 22 luglio, i rappresentanti delle Camere di Commercio
Italiane dell'area Acca saranno a disposizione per dare assistenza nella
definizione di progetti e nella identificazione delle reali potenzialità di
inserimento su questi mercati attraverso incontri individuali L'adesione al
seminario è libera e gratuita. Milano, 21-22 luglio 2003 Palazzo Affari ai
Giureconsulti p.zza Mercanti, 2 (MM Duomo) Per informazioni: Promos - Marco
Angioni, tel. 02.8515.5218. E-mail: angioni@mi.camcom.it
AL VIA L'INTERCONNESSIONE FERROVIARIA NEL
TERRITORIO LUCCHESE FIRMATO UN PROTOCOLLO D'INTESA CHE AVVIA LO SVILUPPO
SOSTENIBILE DELL'AREA
Roma, 14 luglio 2003 - La costruzione di un nuovo scalo merci ferroviario, la
realizzazione di linee di interconnessione con le aziende che operano nel
territorio lucchese, la progressiva eliminazione del trasporto merci su gomma a
favore della rotaia. Sono queste le linee guida di un'intesa globale per
l'interconnessione della Rete Ferroviaria nel territorio lucchese, che segnerà
una vera e propria rivoluzione ecologica ed economica nella area. Il Protocollo
d'intesa è stato sottoscritto oggi dal Ministro dell'Ambiente e della Tutela
del Territorio, Altero Matteoli, dal Presidente e Amministratore Delegato delle
Ferrovie dello Stato, Giancarlo Cimoli, dall'Assessore all'Ambiente della
Regione Toscana, Tommaso Franci, dal Presidente della Provincia di Lucca, Andrea
Tagliasacchi, dal Sindaco di Lucca, Pietro Fazzi, dal Sindaco di Porcari, Luigi
Rovai, dal Sindaco di Capannori, Michele Martinelli, dal Segretario dell'Autorità
di Bacino dell'Arno, Giovanni Menduni e dal Presidente dell'Associazione
Industriali di Lucca, Luciano Mancioli. "Questo progetto che innova
profondamente tutto il sistema dei trasporti del territorio lucchese - ha
dichiarato il Ministro Matteoli - determinerà sicuramente enormi vantaggi
ambientali per i comuni oggi pesantemente interessati dallo inquinamento
determinato dal traffico di mezzi pesanti, circa 600 passaggi giornalieri di
mezzi solo sull'asse Capannori-Lucca-Capannori. Inoltre porterà consistenti
vantaggi economici per le aziende lucchesi, sulla linea del vero sviluppo
sostenibile". Il protocollo d'intesa servirà non solo ad agevolare il
traffico merci sul territorio, ma anche a ridurre l'impatto ambientale
determinato dal trasporto su gomma, che è causa di incidenti, di inquinamento
acustico ed atmosferico. Questo progetto globale di interconnessione prevede la
realizzazione del nuovo scalo merci pubblico da localizzarsi in posizione
baricentrica tra i comuni di Capannori e Porcari, a servizio di tutte le aziende
operanti sul territorio; i necessari diretti raccordi con tutte le imprese
fisicamente in grado di connettersi; la dismissione dello scalo merci di Lucca e
la sua riqualificazione e la realizzazione del nuovo scalo merci a San Pietro a
Vico e dei potenziamenti necessari a servizio della linea Lucca-Aulla per il
traffico merci sulla direttrice Lucca-Castelnuovo Garfagnana. Il progetto dovrà
essere corredato da tutti gli studi necessari per verificare il corretto
inserimento nell'ambiente e gli impatti su tutte le componenti ambientali, ivi
compreso lo studio sui flussi di traffico. Infine dovranno essere realizzati
interventi di riduzione del rischio idraulico per il territorio interessato
dall'intervento ferroviario.
INNOVARE PER MIGLIORARE
Roma, 14 luglio 2003 - Che fare se l'alimentazione elettrica di un Eurostar
subisce un guasto e l'aria condizionata si ferma? Si potrebbe utilizzare
l'energia ecologica dei fuel cells, celle a combustibile, adattandone l'uso ai
treni in modo da assicurare la corrente elettrica necessaria fino alla
riparazione del guasto della linea. E come far sì che i condizionatori
immettano in circolazione sempre aria pulita? Per esempio installando negli
impianti speciali filtri antibatteri che siano in grado di assicurare una
circolazione di aria sana e priva di ogni rischio per il viaggiatore. O ancora,
rendere più sicuri i marciapiedi delle stazioni con dei sensori che avvisino
chi si porta pericolosamente vicino al binario mentre sopraggiunge un treno;
dare visibilità ai clienti dei posti liberi sui treni con delle spie luminose,
collegate al sistema di vendita e prenotazione dei posti; favorire l'accesso e
la fruibilità del servizio ferroviario ai diversamente abili con l'esteso
utilizzo di tecnologie innovative. Idee e progetti per innovare e migliorare le
ferrovie: con una generale attenzione alla soddisfazione della clientela, , alle
questioni tecniche e operative, ai problemi sociali e al miglioramento
dell'efficacia e dell'efficienza dei processi produttivi aziendali. Anche quest'
anno le Ferrovie dello Stato hanno premiato 20 progetti, elaborati dal personale
del Gruppo e selezionati attraverso il concorso "Innovare per
Migliorare", giunto alla sua IV edizione. La cerimonia di premiazione si è
tenuta lo scorso 9 luglio, all'Hotel ES di Roma. Insieme ai 226 autori dei 100
progetti finalisti (selezionati tra 337 progetti presentati a questa edizione
del premio), sono intervenuti il Presidente e Amministratore Delegato del Gruppo
Ferrovie dello Stato, Giancarlo Cimoli, il Direttore delle Risorse Umane del
Gruppo, Francesco Forlenza, e il Rettore della Luiss, Adriano De Maio. Nel corso
della cerimonia sono stati decretati e premiati i primi 20 progetti, risultati
vincitori dopo un processo di valutazione diviso in 4 fasi, le prime due interne
al Gruppo, la terza affidata ad una commissione esterna, composta da docenti del
Politecnico di Milano, l'ultima affidata ad una Giuria formata, oltre che dai già
citati Giancarlo Cimoli, Francesco Forlenza e Adriano De Maio, dai due
amministratori delegati di Trenitalia e RFI, società del Gruppo Ferrovie dello
Stato, Roberto Renon e Mauro Moretti e dal giornalista Antonio Lubrano. Il
Premio "Innovare per Migliorare", affinatosi nel corso degli anni, si
è tuttavia rivelato, fin dalla sua prima edizione del 1998, un efficace
strumento di coinvolgimento di tutto il personale, senza alcuna preclusione
gerarchica (quasi 2000 i partecipanti, tra dirigenti, quadri e altre
qualifiche), nella vita dell'azienda e nella risoluzione di questioni tecniche,
gestionali e produttive concrete. Uno strumento di valorizzazione delle capacità
d'iniziativa individuali, un'occasione di gratificazione e rafforzamento del
senso di appartenenza, un osservatorio per raccogliere e diffondere le
conoscenze, analizzare eventuali criticità e sviluppare le opportunità di
crescita e di efficientamento aziendale. Un'opportunità per creare, infine, un
network di "innovatori", un laboratorio e un pensatoio collettivo che
può giovarsi, oggi, anche di un sito web dedicato. Se sono stati apprezzati i
premi alla persona, consegnati lo scorso 9 luglio ai vincitori (viaggi in Europa
di una settimana per due persone e macchine fotografiche digitali), ancor più
gratificanti saranno quelli destinati ai singoli progetti. Perché, com'è già
accaduto per molti di quelli premiati nelle passate edizioni, i primi 20, alcuni
già sperimentati in piccolo, altri solo idee progettuali, saranno sviluppati e
finanziati e, una volta trasferiti e attuati concretamente, diventeranno
patrimonio innovativo delle varie società del Gruppo.
EDISON HA SIGLATO UN ACCORDO CON IL GRUPPO
DI ACQUISTO CONFINDUSTRIA TOSCANA ENERGIA CHE PREVEDE L'EROGAZIONE DI ENERGIA
ELETTRICA AD UN GRUPPO DI NUOVE IMPRESE 'ELIGIBILI'. PARTITA DAL 1° LUGLIO, LA
FORNITURA CONSENTIRÀ RISPARMI SULLA 'BOLLETTA ENERGETICA'
Milano, 14 luglio 2003 - Si abbassa la soglia di eligibilità e nuove imprese
scelgono il mercato libero dell'energia elettrica. Si tratta di 130 imprese
toscane, operanti in diversi settori, i cui consumi risultano compresi tra 100
mila e 1 milione di kWh annui. L'accordo è stato siglato da Edison con il
Gruppo di acquisto Confindustria Toscana Energia (CTE) e prevede la fornitura di
energia elettrica per complessivi 44 milioni di kWh annui (che potrebbero
elevarsi a 55 entro la fine del 2003). Già partita dal 1° luglio per circa il
90% dei siti produttivi, la fornitura consentirà risparmi sulla 'bolletta
energetica'. Questa intesa, che coinvolge le province di Firenze, Arezzo,
Livorno, Lucca, Pisa, Pistoia e Prato, contribuisce a consolidare nel mercato
libero toscano la presenza di Edison, la quale già rifornisce in regione circa
il 20% delle imprese con consumi superiori a 1 milione di kWh annui. "Le
aziende sono sempre più consapevoli che l'energia è un fattore chiave per la
competitività - commenta Stefano Casaleggi, Direttore della Business Unit
Mercato di Edison - e che il mercato libero è un'opportunità di crescita. Aver
scelto Edison significa non solo poter contare su un risparmio certo e
immediato, ma anche avere al proprio fianco un partner strategico".
"Con la progressiva liberalizzazione del mercato dell'energia - spiega
Leonardo Tanghetti, responsabile Cte - le aziende hanno finalmente l'opportunità
di scegliere il fornitore. L'accordo con Edison nasce proprio con l'obiettivo di
offrire un partner qualificato e la garanzia di un'offerta chiara in grado di
favorire la competitività delle piccole e medie imprese. Un'intesa che conferma
il ruolo attivo delle Associazioni Territoriali di Confindustria che, anche di
fronte alla deregulation, continuano ad esercitare un ruolo cruciale nel
processo di aggregazione della domanda".
CONTINUANO I PREPARATIVI PER IL PROSSIMO
MILANOENERGIA, DEFINITO IL PROGRAMMA DEL CONGRESSO DI FONDAZIONE REGALIA
COMPLETATA L'OFFERTA ESPOSITIVA DELLA MOSTRA, IN PROGRAMMA A FIERA MILANO A
NOVEMBRE, IN CONCOMITANZA CON RICH-MAC 2003.
Milano, 14 luglio 2003 - Dare energia ad un mondo che cresce ma che non vuole
soffocare per l'inquinamento. Proprio per riflettere su questo tema e discutere
su tematiche energetiche e scelte sostenibili Fondazione Megalia, in seguito al
successo del 1° Congresso Internazionale "Energy and Environment" che
si è tenuto a Capri dal 6 all'8 Giugno 2002, organizza il 2° Congresso
Internazionale "Energy and Environment", in occasione di Milanoenergia,
la 2a Mostra Convegno delle Risorse e delle Tecnologie Energetiche, in Fiera
Milano dal 25 al 28 novembre 2003. Questo Congresso rientra in un ampio
programma convegnistico che anche quest'anno, dopo il successo del 2001 che ha
registrato la partecipazione di 1.200 operatori, andrà ad arricchire lo spazio
espositivo di Milanoenergia. Organizzato da Fondazione Megalia, con la
partecipazione di numerose Associazioni italiane e straniere e con un comitato
scientifico presieduto dal professor Giacomo Elias, l'incontro vedrà
l'intervento di qualificati relatori italiani e stranieri che affronteranno
tutti gli aspetti scientifici, tecnologici, economici e politici delle tematiche
proposte dibattendo i processi in atto e le prospettive nei vari paesi d'Europa.
Il Congresso sarà articolato come segue: Forum su: "Mobilità
sostenibile" Moderatore: Aldo Di Lorenzo - Direttore Istituto dei Motori -
Cnr - Napoli Approfondirà le tematiche di ricerca e le linee di sviluppo dei
sistemi di propulsione e dei combustibili per una mobilità sostenibile;
Sessione Tecnica su: "Tecnologie emergenti nei trasporti" Moderatore:
Mariano Migliaccio - Università degli Studi di Napoli Federico II; Forum su:
"Carbone: tecnologie sostenibili" Moderatore: Andrea Clavarino -
Presidente Assocarboni Affronterà i temi della disponibilità delle fonti
energetiche, delle scelte strategiche a breve, medio e lungo periodo e delle
tecnologie ed esperienze più attuali per la combustione pulita del carbone.
Sessione Tecnica su: "Tecnologie innovative per una energia pulita"
Moderatore: Alessandro Clerici - Presidente; Forum su: "Energia e mercato
competitivo" Moderatori: Edgardo Curcio - Presidente Aiee e Carlo Andrea
Bollino - Presidente Grtn. Vuol essere il punto d'incontro e di dibattito per
esaminare la situazione del settore energetico e dei suoi risvolti nei confronti
dell'ambiente, dal punto di vista istituzionale (in relazione alle nuove leggi e
direttive emanate), dal punto di vista della competitività (a seguito
dell'apertura dei mercati e dell'ingresso di nuovi operatori) e infine quello
finanziario (in funzione della sua capacità di reperire capitali per nuovi
investimenti produttivi). Scopo di questo Congresso sarà quindi quello di
affrontare il tema dello sviluppo senza peggiorare il degrado dell'ambiente
determinato per lo più dall'inquinamento dell'aria e dell'acqua, dall'effetto
serra, dal buco di ozono, deforestazione, dissesto idrogeologico, variazioni
climatiche e rifiuti. Per tutti sarà possibile seguire le fasi preparatorie,
come pure lo svolgersi della manifestazione a novembre, sul sito www.Milanoenergia.it
oppure nella sezione appositamente dedicata del portale www.ilb2b.it
ovvero sul sito www.megaliafoundation.it
E.BISCOM: ACCORDO DI COMPRAVENDITA DELLE
PARTECIPAZIONI DI AMGA E ASTER IN FASTWEB MEDITERRANEA
Milano, 14 luglio 2003: Amga S.p.A. - Azienda Mediterranea Gas e Acqua - e
FastWeb S.p.A. - l'operatore a larga banda leader nelle principali città
italiane - hanno siglato un accordo che prevede la compravendita delle
partecipazioni di Amga (45%) e Aster (4%) in FastWeb Mediterranea, la società
controllata da FastWeb che sviluppa e offre servizi di telecomunicazione
integrata nelle città di Genova, e di FastWeb Mediterranea (10%) in Saster Net
S.p.A., la società controllata da Amga che ha realizzato le infrastrutture nel
capoluogo ligure. In base agli impegni assunti fra le parti, l'operazione si è
concretizzata oggi nel trasferimento delle relative partecipazioni, che hanno
consentito a FastWeb di acquisire il 100% del controllo azionario di FastWeb
Mediterranea e ad Amga di acquisire l'85% di Saster Net (la rimanente quota del
15% è partecipata da Aster, Azienda Servizi Territoriali del Comune di Genova).
Contestualmente si è proceduto anche all'accredito delle somme. La transazione
è stata effettuata sulla base di una valutazione di Euro 11.663.266,00 per
l'acquisto da parte di FastWeb del 45% di FastWeb Mediterranea posseduto da Amga
(pari a n° 9.090.000 azioni) e di Euro 1.036.734,00 per l'acquisto del 4% della
società posseduto da Aster (pari a n° 808.000 azioni). Da parte sua FastWeb ha
ceduto ad Amga la propria quota del 10% in Saster Net (pari a n° 790.000
azioni) per un controvalore di Euro 790.000,00. Restano invece in vigore gli
accordi a lungo termine per la concessione a FastWeb Mediterranea dei diritti
d'uso sulla rete in fibra ottica sviluppata da Saster Net sul territorio
genovese. L'operazione si è conclusa con un anno di anticipo rispetto a quanto
stabilito fra le parti nel giugno del 2000 grazie al completamento da parte di
Saster Net della rete in fibra ottica inizialmente richiesta da FastWeb
Mediterranea per lo sviluppo e l'offerta dei servizi di telecomunicazione
avanzati nel capoluogo ligure, pari a 183 Km. La decisione da parte di Amga di
uscire dal settore dei servizi avanzati di telecomunicazione è stata motivata
dal pieno raggiungimento degli obiettivi economici e finanziari previsti
dall'azienda in questa specifica operazione, consentendo così alla utility
genovese di disporre di ulteriori risorse finanziarie da dedicare a investimenti
nei settori energetico e idrico, che costituiscono il core business del gruppo.
Con l'accesso ai cavidotti di Socrate, ottenuto successivamente alla stipula
dell'accordo fra FastWeb e Amga, FastWeb Mediterranea potrà proseguire
l'espansione della rete nella città di Genova e integrare il raggiungimento
delle rimanenti unità abitative con l'impiego della tecnologia Dsl, che
consente velocità di accesso superiori a quelle attualmente presenti sul
mercato (fino a 4 Mbit/s in ricezione) e la possibilità di fruire da agosto
degli stessi servizi video disponibili con le connessioni in fibra ottica. La
copertura della città di Genova sarà pressoché ultimata entro fine 2003. Fra
la rete Saster Net e quella Socrate FastWeb Mediterranea conta attualmente su
un'infrastruttura di oltre 400 Km e raggiunge circa il 90% delle unità
abitative del capoluogo ligure, pari a 230.000 su un totale di 250.000, comprese
connessioni in fibra ottica e con tecnologia Dsl. Nel segmento residenziale
FastWeb Mediterranea attualmente occupa una quota di mercato superiore al 10%,
che aumenta significativamente nel segmento business dove la società ha avviato
rapporti commerciali con oltre la metà delle grandi aziende genovesi. Nel
contempo FastWeb Mediterranea ha ampliato la sua presenza anche alle aziende del
distretto industriale che si estende da Arenzano a Sestri Levante.
RIDOTTE DELL'8% LE TARIFFE DI TRASPORTO
DEL GAS SULLA RETE NAZIONALE PER I'ANNO TERMICO 1 OTTOBRE 2003 - 30 SETTEMBRE
2004
Milano, 14 luglio 2003 - L'Autorità per l'energia elettrica e il gas ha
approvato le tariffe di trasporto del gas sulla rete nazionale e regionale (le
"autostrade" del gas) per l'anno termico 2003-2004 che entreranno in
vigore il prossimo primo ottobre. Le nuove tariffe sono approvate con largo
anticipo per permettere agli operatori (grossisti, shipper, società di
vendita), la miglior pianificazione dei propri investimenti. Il provvedimento è
disponibile su internet al sito www.autorita.energia.it. La tariffa complessiva
si riduce in media dell'8% rispetto a quella in vigore per I'anno termico in
corso. La riduzione è il risultato di una diminuzione del 16% della parte di
tariffa applicata alla capacita di trasporto (pedaggio) sui gasdotti nazionali,
del 5% sui gasdotti regionali e del 3,5% della componente variabile correlata ai
volumi trasportati. Alla diminuzione ha contribuito 1'applicazione del price cap
(riduzione annuale prefissata a compensazione dei minori costi dovuti a
miglioramenti dell'efficienza) e il meccanismo di correzione tariffaria {revenue
cap, tetto ai ricavi) che riduce i ricavi degli anni precedenti dovuti alla
maggiore capacità utilizzata rispetto al previsto. Un ulteriore contributo alla
riduzione è dovuto all'esclusione dal calcolo tariffario dei ricavi della
società Tmpc Spa, partecipata paritariamente da Eni e dall'algerina Sonatrach,
che gestisce il gasdotto tra la Tunisia e la Sicilia. Le disposizioni della
legge 12 dicembre 2002, n. 273, hanno infatti escluso 1'applicazione delle
tariffe di trasporto ai tratti di gasdotto situati entro il mare territoriale
nazionale, come invece 1'Autorità aveva disposto. II prezzo per 1'utilizzo di
questo gasdotto è quindi demandato alla contrattazione tra le parti. Come già
lo scorso anno, l'Autorità ha escluso dalla tariffa il maggior costo
determinato dal tributo stabilito dalla Regione Sicilia per il tratto di
gasdotto ubicato sul suolo regionale. La decisione dell'Autorità è stata
validata da una sentenza del Tar per la Lombardia con la sentenza n. 130/02.
FINCANTIERI: ORDINE PER DUE CRUISE FERRIES
DA MOBY
Trieste, 14 luglio 2003 - Fincantieri e Moby S.p.A. hanno raggiunto un accordo
per la costruzione di due cruise ferries, uno dei quali in opzione. La consegna
della prima nave è prevista per maggio 2005. L'ordine, del valore complessivo
di circa 200 milioni di Euro, doterà Moby - società facente capo all'armatore
Vincenzo Onorato - di due traghetti di ultima generazione che, secondo le ultime
tendenze del moderno cabotaggio, saranno allestiti con gli stessi elevati
standard delle navi da crociera, sia per quanto riguarda l'arredamento delle
cabine e delle aree pubbliche che per la vasta gamma di intrattenimenti offerti
a bordo. Questo ordine, aggiudicato a seguito di un'agguerrita competizione
internazionale, segna il ritorno di Moby ai cantieri italiani e testimonia il
fatto che la qualità delle navi costruite da Fincantieri e la puntualità nella
loro consegna sono risultati fattori vincenti nella scelta operata
dall'armatore. Con questa commessa Fincantieri consolida la sua leadership
europea nel comparto dei cruise ferries e arricchisce il carnet dei propri
clienti con un altro marchio prestigioso. Le due unità, che saranno impiegate
sulle rotte per la Sardegna, 36.000 tonnellate di stazza lorda, saranno lunghe
175 metri circa, larghe 28 e alte 22. Potranno ospitare 2.080 persone (delle
quali 120 di equipaggio) in 379 cabine e, grazie alla potenza installata a bordo
di 50.400 Kw, potranno raggiungere punte di velocità di 29 nodi e mantenere una
velocità di servizio di 27 nodi. Con queste navi la flotta di Moby sarà
composta a regime da 16 unità. Nel 2002 i passeggeri trasportati sulle rotte
Sardegna-Corsica-Elba sono stati 3.300.000 e l'utile netto di esercizio è stato
di 8 milioni di Euro.
VARATA A MONFALCONE LA "CARIBBEAN
PRINCESS"
Trieste, 14 luglio 2003 - E' stata varata venerdì 4 luglio nello stabilimento
Fincantieri di Monfalcone la nave da crociera "Caribbean Princess",
commissionata dall'armatore Princess Cruises (Gruppo Carnival). Madrina del varo
è stata Cristiana Metta, dipendente del cantiere isontino. La nave - che sarà
consegnata nel marzo 2004 - 116.000 tonnellate di stazza lorda, lunga 290 metri,
larga 36, alta 67, potrà viaggiare alla velocità massima di 23 nodi e sarà in
grado di ospitare in 2.190 cabine fino a un massimo di 4.800 persone tra
passeggeri ed equipaggio. La "Caribbean Princess" - al pari di una
gemella che sarà costruita sempre a Monfalcone per essere consegnata nella
primavera del 2006 - deriva dall'evoluzione del progetto delle navi classe
"Grand Princess"("Grand Princess", "Golden Princess"
e "Star Princess"), rispetto alle quali, grazie all'utilizzo di
soluzioni progettuali e tecnologie produttive innovative, si arricchisce di un
ponte passeggeri in più (che ha permesso l'aggiunta di circa 260 cabine),
mantenendo tuttavia inalterato il livello di comfort a bordo e le inconfondibili
caratteristiche tecniche ed estetiche. Inoltre questa nave si caratterizza per
avere gli ultimi 2 ponti (su un totale di 17) costruiti interamente in
alluminio: un accorgimento progettuale che consente un abbassamento del suo
baricentro, limitandone il peso e, di conseguenza, la parte immersa, che è di
soli 8,40 metri. Fincantieri, grazie alla sua strategia tecnico-commerciale di
continua innovazione del prodotto cruise, accanto allo sviluppo di prototipi di
navi di nuova concezione, ha sempre dedicato notevole impegno e risorse per
assicurare il continuo upgrading delle unità cosidette "gemelle". In
tal modo, a partire da prodotti consolidati e già apprezzati dal mercato, sono
state di volta in volta messe a punto configurazioni innovative, in grado di
rispondere all'evoluzione delle esigenze armatoriali. Fincantieri, che si è
assicurata gli unici ordini emessi dopo l'11 settembre 2001, vanta oggi la
leadership assoluta nel comparto della costruzione di nuove navi da crociera con
una quota di mercato del 50%.
NUOVA SEDE, LA REGIONE ACQUISTA IL TERRENO
(78 MILIONI) 33.700 MQ, CON VOLUMETRIA DI 87.000 MC, SULL'AREA
GARIBALDI-REPUBBLICA
Milano, 14 luglio 2002 - Sorgerà su un'area di 33.700 mq (di cui 10.000
destinati a standard urbanistico), con una volumetria di 87.000 mc, nello spazio
tra via Melchiorre Gioia e via Restelli, la nuova sede della Regione Lombardia,
nell'ambito del programma di riqualificazione dell'area Garibaldi-Repubblica. Il
protocollo d'intesa con il Comune di Milano per l'acquisto dell'area è stato
firmato dal presidente della Regione, Roberto Formigoni, e dal sindaco, Gabriele
Albertini. Il costo è di 78 milioni di euro. I lavori inizieranno a
marzo-aprile del 2005 per concludersi entro il 2008. Alla firma hanno
partecipato anche l'assessore regionale al Bilancio, Romano Colozzi, e
l'assessore comunale all'Urbanistica, Gianni Verga. "La firma di questo
protocollo - ha commentato il presidente Formigoni - è un passo fondamentale
per la 'casa della Regione Lombardia'. In un futuro non lontano essa potrà
contare da un lato, nel 2004, sul restaurato grattacielo Pirelli, che continuerà
ad essere l'elemento centrale dell'insieme, ma non sarà più essere destinato
esclusivamente alle funzioni amministrative e politiche, bensì anche ad attività
culturali godibili dai cittadini; dall'altro lato sul nuovo complesso di
edifici". Formigoni ha anche sottolineato che con il progetto di nuova sede
"la Regione Lombardia ha anche colto l'occasione per diventare il volano ed
il baricentro della riurbanizzazione di un'area degradata nel cuore di Milano.
Ci troviamo tra le mani una storica opportunità per colmare una carenza
plurisecolare: la nuova sede della Regione Lombardia sarà il primo grande
palazzo pubblico edificato in Italia da mezzo secolo a questa parte (a Milano
l'ultima sede di un Governo con carattere monumentale è stato il Castello
Sforzesco fino al '500)". Il presidente Formigoni ha anche spiegato che
l'operazione è economicamente vantaggiosa per la Regione, la quale spende
attualmente per le sedi in affitto 25 milioni di euro (circa 50 miliardi di
vecchie lire) ogni anno. La nuova sede costerà 320 milioni di euro circa.
MILANO : POLO ISTITUZIONALE E CITTA' DELLA
MODA: FIRMATI I DUE PROTOCOLLI CHE VALGONO 153 MILIONI DI EURO
Milano, 14 luglio 2003 - Gli accordi prevedono che Regione e privati versino con
il piano urbanistico ulteriori 78 milioni di euro per assicurare la completa
realizzazione delle opere pubbliche del progetto I privati stimano di effettuare
investimenti per circa 750 milioni di euro entro il 2007. Verga: "Garibaldi
Repubblica si farà: prima di gru e ruspe arriveranno risorse, servizi e il
parco". Firmati l'11 luglio i due Protocolli d'Intesa adottati in Giunta lo
scorso giugno che danno il via alla pubblicazione della proposta definitiva del
progetto Garibaldi Repubblica, pubblicazione che costituisce la tappa finale
delle procedure per l'attuazione del progetto. Si tratta del Protocollo fra
Comune di Milano e Regione Lombardia e del Protocollo fra Comune e soggetti
privati. Firmatari del Protocollo per il Comune di Milano il Sindaco Gabriele
Albertini, l'assessore allo Sviluppo del Territorio Gianni Verga, il Direttore
Centrale Pianificazione Urbana e Attuazione P.R. Emilio Cazzani, il responsabile
del procedimento per l'Accordo di Programma Garibaldi Repubblica l'arch.
Giancarlo Tancredi; per la Regione Lombardia il Presidente Roberto Formigoni,
l'assessore alle Risorse e Bilancio Romano Colozzi e il Dirigente dell'Unità
Organizzativa "Sistema Sedi Istituzionali e Risorse Interne" della
Direzione Generale Presidenza Renato Corti. Il Protocollo d'Intesa siglato
chiude la fase procedurale del progetto Garibaldi-Repubblica che interessa una
superficie territoriale di circa 230.000 mq, dando il via all'attivazione del
programma, definendo tempistiche e introiti di quello che è uno dei più
importanti progetti dell'Amministrazione Cittadina nel settore della
trasformazione urbana. Questo Protocollo costituisce una sorta di preliminare di
vendita: il Comune di Milano venderà alla Regione Lombardia i diritti
edificatori per la realizzazione della nuova sede regionale per un importo di 78
milioni di euro. La Regione verserà al Comune un ulteriore contributo
finanziario per la realizzazione di opere pubbliche, verde e servizi e
urbanizzazioni pari a circa 28 milioni di euro. Con questo Protocollo viene
individuata e trasferita alla Regione anche l'area sulla quale sarà realizzata
la nuova sede regionale. L'area, di circa 24.000 mq, corrisponde in parte agli
spazi già occupati attualmente dalle tensostrutture della Regione tra le vie
Restelli e Melchiorre Gioia. Per la progettazione e la realizzazione della nuova
sede della Regione, che avrà una superficie lorda di pavimento pari a 87.000
mq, sarà bandito un concorso internazionale di progettazione. Si completa così
la fase procedurale per la realizzazione del Polo Istituzionale previsto nel
progetto Garibaldi Repubblica: la nuova sede regionale, andrà ad aggiungersi
alla nuova sede degli uffici tecnici del Comune di Milano che, approvata in
Giunta lo scorso novembre sarà oggetto di gara internazionale entro fine anno.
Una gara che non comporterà nessun esborso da parte del Comune grazie al
coinvolgimento anche di soggetti privati ai quali verrà affidata la gestione
dell'attuale sede di via Pirelli. L'edificio che sorgerà tra via Melchiorre
Gioia e via Pirelli, occuperà una superficie lorda di pavimento di circa 33.000
mq e ospiterà tutti gli uffici che oggi sono sparsi nelle diverse sedi di
Melchiorre Gioia, via Pirelli, piazza Beccaria e piazza Duomo quali gli uffici
Tecnici, gli uffici della Mobilità, dell'Ambiente, Trasporti, Traffico, Vigili
Urbani oltre a quelli dell'Arredo Urbano, Parchi e Giardini. L'edificio avrà
tutti i presupposti per diventare un nuovo simbolo della città, punto di
riferimento per i suoi cittadini e fulcro del Polo Istituzionale: sarà ispirato
a una concezione architettonica innovativa e moderna nel rispetto dei canoni di
elevata qualità progettuale. Firmatari del Protocollo per il Comune di Milano
il Sindaco Gabriele Albertini, l'assessore allo Sviluppo del Territorio Gianni
Verga, il Direttore Centrale Pianificazione Urbana e Attuazione P.R. Emilio
Cazzani, il responsabile del procedimento per l'Accordo di Programma Garibaldi
Repubblica l'arch. Giancarlo Tancredi. Per i soggetti privati importanti
operatori fra cui i soggetti privati facenti capo alla Società Sviluppo
Garibaldi - Repubblica. Con questo Protocollo il 95% dei proprietari aderiscono
ufficialmente al programma del Comune di Milano che prevede, tra l'altro, un
meccanismo perequativo di vendita e di scambio dei diritti edificatori per
funzioni private. Un meccanismo innovativo nel panorama italiano che assicura già
prima di avviare i lavori la fattibilità economica e la copertura finanziaria e
che consente al Comune di rimanere proprietario di una quota pari al 70% delle
aree. Il Protocollo prevede la vendita ai soggetti privati dei diritti
edificatori per un importo di 75 milioni di euro e un ulteriore contributo
finanziario di circa 50 milioni di euro (notevolmente superiore al dovuto) che i
privati dovranno versare al Comune come oneri di urbanizzazione per la
realizzazione di opere pubbliche, verde e servizi fra cui il museo della Moda,
l'Università della moda e il Campus (per il quale è già stato bandito un
concorso internazionale di progettazione). Il Protocollo indica le aree (circa
31.000 mq di slp privata e 20.000 di interesse pubblico) dove verranno collocate
le varie funzioni, stabilisce tempi, procedure, modalità di attuazione e
investimenti. Con i due Protocolli il Comune di Milano incasserà
complessivamente circa 153 milioni di euro · 2004: 62 milioni di euro circa; ·
2005: 50 milioni di euro circa; · 2006: 18 milioni di euro circa; · 2007: 23
milioni di euro circa.
NORME DI SICUREZZA PER GLI IMPIANTI A
FUNE: LA COMMISSIONE INTENDE DEFERIRE ALLA CORTE DI GIUSTIZIA QUATTRO STATI
MEMBRI
Bruxelles, 14 luglio 2003 - La Commissione europea ha deciso di portare innanzi
alla Corte europea di giustizia Germania, Grecia, Irlanda ed Italia per aver
mancato di notificare provvedimenti con cui si recepisce nelle rispettive
legislazioni nazionali la direttiva 2000/9/CE relativa agli impianti a fune
adibiti al trasporto di persone. La Commissione ha deciso di adire la Corte a
questo proposito in seguito alla persistente mancanza di notifiche, nonostante i
pareri motivati e le precedenti lettere di costituzione in mora che essa ha
inviato ai quattro Stati membri in questione. Il commissario Erkki Liikanen,
responsabile per la politica delle imprese, ha dichiarato: "Vorrei esortare
gli Stati membri ad agire rapidamente per porre in vigore le prescrizioni
fondamentali in fatto di sicurezza concordate a livello europeo e garantire così
il corretto funzionamento del mercato interno nonché un elevato livello di
protezione per gli utenti d'impianti a fune." La direttiva, che avrebbe
dovuto venir recepita nelle legislazioni nazionali entro il 3 maggio 2002, mira
a garantire un livello uniformemente elevato di sicurezza per funicolari,
funivie, seggiovie ed impianti di risalita nell'intera Unione, facendo al tempo
stesso usufruire pienamente dei vantaggi del mercato unico i fabbricanti di tali
impianti. La direttiva sarà pienamente applicabile dal 3 maggio 2004. La sua
attuazione riveste un'importanza fondamentale per il funzionamento del mercato
unico. Fino ad ora le diverse soluzioni tecniche applicate a livello nazionale
hanno obbligato i fabbricanti a riprogettare i loro impianti per ogni mercato
nazionale e ad ottenere l'approvazione delle componenti dalle singole autorità
nazionali. Ciò rende difficile fornire soluzioni uniche valide in tutta Europa,
il che determina discrepanze nei livelli di sicurezza e si ripercuote
negativamente sulla concorrenzialità, fa lievitare i costi e penalizza in modo
particolare le imprese di minori dimensioni.
LA SESTA SCUOLA ESTIVA DEDICATA ALLA
CHIMICA VERDE SI SVOLGERÀ A VENEZIA DAL 31 AGOSTO AL 6 SETTEMBRE.
Venezia, 14 luglio 2003 - Organizzata dal consorzio interuniversitario italiano
"La chimica per l'ambiente" (Inca), la scuola estiva consisterà di 12
giornate di lezioni incentrate sul modo in cui i processi chimici possono
contribuire a ridurre l'impatto degli inquinanti sulla salute dell'uomo e
sull'ambiente. In aggiunta, saranno presentati temi correlati agli attuali
lavori di ricerca in materia di chimica verde, con l'obiettivo di familiarizzare
gli studenti con le strategie che stanno alla base della pianificazione e della
progettazione di procedimenti sintetici efficaci e più rispettosi
dell'ambiente. La manifestazione dovrà contribuire a stimolare le discussioni e
incoraggiare lo scambio di idee in vista di instaurare nuove collaborazioni
scientifiche. È prevista anche una sessione poster, dove gli studenti saranno
invitati a presentare i loro lavori di ricerca. La partecipazione alla scuola
estiva sarà finanziata nell'ambito della tematica "Accrescere il
potenziale umano e la base di conoscenze socioeconomiche" del quinto
programma quadro (5PQ). Infolink: http://helios.unive.it/inca/summer_school.htm
CDA ENEL: PAOLO SCARONI CHIEF OPERATING
OFFICER AD INTERIM DELLA DIVISIONE GENERAZIONE ED ENERGY MANAGEMENT E PRESIDENTE
DI ENEL PRODUZIONE, ENEL TRADE, ENEL GREEN POWER
Roma, 14 luglio 2003 - Il Consiglio di amministrazione di Enel, riunitosi l'11
luglio ha approvato le designazioni per la sostituzione del dimissionario
Antonino Craparotta. Paolo Scaroni assumerà ad interim le funzioni di Chief
Operating Officer della Divisione Generazione ed Energy Management e la carica
di Presidente in Enel Produzione, Enel Trade ed Enel Green Power.
ENEL: SI DIMETTE IL PRESIDENTE DI ENEL
PRODUZIONE CDA STRAORDINARIO PER NUOVO PRESIDENTE. GIA' AVVIATE DAGLI AVVOCATI
GUIDO ROSSI E MORO VISCONTI AZIONI A TUTELA DI AZIONISTI E SOCIETA'
Roma, 14 luglio 2003 - Il presidente di Enel Produzione, Antonino Craparotta, ha
rassegnato oggi le sue dimissioni dalla carica. Il presidente di Enel, Piero
Gnudi, e l'amministratore delegato, Paolo Scaroni, hanno accettato le dimissioni
ed hanno convocato un Consiglio di amministrazione in via d'urgenza della
capogruppo Enel spa. Il Cda sarà chiamato a decidere sulla sostituzione del
presidente della controllata Enel Produzione, al fine di assicurare la regolare
operatività di tale società. Le dimissioni vengono all'indomani del
coinvolgimento di Antonino Craparotta nell'inchiesta sulle commesse estere di
Enelpower, che ha già portato all'arresto dell'ex amministratore delegato Luigi
Giuffrida e del direttore operativo Gabriele Caressa, per fatti riferiti al
periodo 2000 e 2001. Enel sta collaborando da mesi con la magistratura per
chiarire i fatti accertati dalla Procura di Milano e, su mandato del Cda, i
legali di fiducia della società, avvocati Guido Rossi e Alberto Moro Visconti,
hanno già avviato azioni giudiziarie e altre iniziative a tutela degli
interessi di Enel e dei suoi azionisti. Sulle commesse di Enelpower, l'ad di
Enel Paolo Scaroni aveva disposto all'indomani del suo insediamento, nel giugno
2002, una verifica interna (audit) sulla qualità della gestione ed i rischi
economici connessi. La verifica aveva portato, nell'agosto del 2002, alle
dimissioni dell'amministratore delegato della stessa Enelpower, Luigi Giuffrida,
e del direttore operativo Gabriele Caressa. Ulteriori iniziative per il
rafforzamento del controllo interno e finanziario erano state assunte dallo
stesso vertice nei mesi scorsi nei riguardi di Enel Produzione, nel quadro di
una verifica complessiva sull'intero gruppo. Nel frattempo dall'inizio dell'anno
è stato varato, nell'ambito del gruppo, il processo di centralizzazione delle
attività di acquisti. Enel ha dato in questi mesi e continuerà a dare alla
magistratura la sua piena collaborazione, mettendo a disposizione tutta la
documentazione e gli elementi richiesti.
NUOVO PRESIDENTE PER SUZUKI ITALIA S.P.A.
Milano, 14 luglio 2003 - Dal mese di giugno del 2003 Nobuo Fujita ha assunto la
carica di Presidente di Suzuki Italia S.p.A. succedendo a Koji Tarumoto, in
carica dal gennaio 2002 e ora destinato a nuovi incarichi in ambito europeo.
Nobuo Fujita, 54 anni, nato in Giappone ad Hamamatsu, laureato in Economia e
Commercio alla Chuo University di Tokyo, inizia la sua carriera lavorativa in
Italia nel 1976 come assistente del Direttore Generale della Soleko (azienda
produttrice di lenti a contatto). Rientra in Giappone nel 1981 dove approda in
Suzuki Motor Corporation (sede di Hamamatsu) nella Overseas Automobile Division
dedicata ai mercati europei e australiani. Nominato dirigente dal 1990 torna ora
nuovamente in Italia alla guida di Suzuki Italia S.p.A. "Nella mia carriera
manageriale ho sempre pensato che sia di fondamentale importanza avere intorno a
sé un gruppo di lavoro motivato, e così pronto a reagire alle esigenze del
mercato- afferma il nuovo presidente di Suzuki Italia S.p.A. -. Il mio compito
sarà quello di raggiungere nuovi importanti risultati creando costantemente
nuovo valore per l'azienda, grazie ai prodotti competitivi di cui disponiamo, ma
anche in considerazione di un particolare approccio professionale che io
definisco "Positive Mind Attitude", il quale si traduce, nei confronti
dei nostri clienti, in una grande attenzione ai loro bisogni e alle loro
esigenze. In Suzuki Italia tutto questo richiede un grande impegno a 360°
tenendo conto che la nostra azienda distribuisce auto, moto e motori marini,
prodotti molto diversi tra loro per clientela, marketing e concessionari. Sono
convinto che il successo di Suzuki Italia passi attraverso una fruttuosa
collaborazione e un'intensa interazione tra le tre "anime"
dell'azienda".
ASILI NIDO O BABY PARKING ? GLI
ESPERIMENTI DEI "NIDI IN CASA" E DI QUELLI "AZIENDALI"
Milano, 14 luglio 2003 - Uni, Ente Nazionale Italiano di Unificazione invita
amministratori pubblici e genitori a verificare che le strutture pubbliche e
private che si occupano dei bambini in età compresa fra zero e sei anni,
abbiano spazi ed arredi adeguati e si attengano ad un preciso piano annuale di
attività ricreativa e di aggregazione sociale, finalizzato a favorire un
equilibrato sviluppo fisico e psichico dei piccoli ospiti Asili nido o baby
parking? Quali sono gli standard qualitativi minimi che le strutture pubbliche e
private che si occupano di accudire i bambini da zero a sei anni devono
garantire per assicurare ai piccoli ospiti un adeguato sviluppo psichico e
fisico e non ridursi, quindi, a semplici "parcheggi" per l'infanzia?
In vista dell'attuazione degli esperimenti di asili nido "di famiglia"
o "condominiali" e "aziendali" o "interaziendali"
che saranno realizzati a partire dal prossimo mese di settembre a Milano e in
altre città italiane, Uni, ente Nazionale Italiano di Unificazione, ricorda a
tutti gli interessati (responsabili dell'Amministrazione Pubblica e genitori)
che proprio per assicurare i migliori standard di servizio in un ambito così
delicato come, appunto, quello della cura dei bambini in una fascia di età
particolarmente critica è stata pubblicata la norma Uni 11034 "Servizi
all'infanzia - Requisiti del servizio". La norma - elaborata da un'apposita
commissione di esperti - prevede che la struttura che si occupa dell'accoglienza
dei bambini disponga di spazi e arredi tali da garantirne il benessere e la
sicurezza. Devono essere previsti, quindi, spazi per l'accoglienza, per il
riposo, per i servizi igienici, per la cucina (se c'è anche il servizio mensa)
e per le attività di gruppo all'interno e all'esterno della struttura. Secondo
la nuova norma Uni, le scuole materne e gli asili comunali, i nidi aziendali e
quelli "di condominio" devono avvalersi di collaboratori che abbiano
specifiche competenze gestionali, esperienza tecnica e/o educativa e siano in
possesso di diploma o laurea ad indirizzo socio-pedagogico. Per garantire la
continuità educativa, cioè un passaggio graduale e progressivo nei diversi
livelli di apprendimento, è importante che tutte le attività siano organizzate
in funzione dell'età dei bambini (ad esempio distinguendo tra piccoli 0-1 anni,
medi 1-2 anni e grandi 2-3 anni). Per fare in modo che il progetto educativo si
realizzi al meglio, la struttura deve garantire, inoltre, che vi sia la presenza
di una figura famigliare che affianchi il bambino nella fase di ambientamento
(cioè nella prima settimana di frequenza), che i tempi di allontanamento del
genitore/accompagnatore e di permanenza nella struttura siano graduali; che vi
sia continuità di frequenza, soprattutto nella fase di ambientamento e che
venga garantita la presenza di un educatore di riferimento sia per il bambino
che per i genitori. La direzione della struttura che si prende carico
dell'educazione dei piccoli, dopo aver definito la propria mission, cioè i
propri impegni e gli obiettivi socio-educativi, deve predisporre un documento
tecnico che prescriva le pratiche, le procedure e le proprie strategie per
svolgere l'attività. E' prevista anche una pianificazione annuale delle attività
di controllo, per verificare che gli obiettivi vengano rispettati. Inoltre, la
struttura, per organizzare lo svolgimento dei propri servizi, deve definire un
calendario annuale, accessibile a tutti, suddiviso in mesi, giorni ed ore
dedicate alla cura dei bambini.
FERRANIA, PRODUTTRICE NEL SETTORE DELL'IMAGING
E DELLA FOTOGRAFIA A COLORI, HA OTTENUTO UN'IMPORTANTE CERTIFICAZIONE: SISTEMA
DI GESTIONE AMBIENTALE CONFORME ALL'UNI EN ISO 14001.
Milano, 14 luglio 2003 - Il polo tecnologico di Ferrania, situato a Cairo
Montenotte, in provincia di Savona, è stato di recente riconosciuto adeguato
alle norme emanate dall'International Organisation for Standardization, Uni
Iso1400, al pari delle Iso 9000. Il raggiungimento di questo merito è frutto
dell'impegno di tutte le Risorse Umane e della strategia adottata dall'azienda
Ferrania nell'aderire al sistema di Politica globale in materia di Ambiente,
Salute e Sicurezza, che definisce specifici e ambiziosi programmi di prevenzione
e miglioramento per tutti gli aspetti ambientali. Questo particolare
riconoscimento, che si affianca alla precedente certificazione ISO 9002, ha
riscontrato, inoltre, il favore, non solo dei Dipendenti, ma anche di quei
Cittadini e Clienti attenti al rispetto dell'ambiente. Infatti, i prodotti
Ferrania potranno essere apprezzati, non solo per una tecnologia
all'avanguardia, ma anche per la loro elevata eco-compatibilità. Infolink: www.ferraniait.com
22 LUGLIO 2003: WORKSHOP "LA
FORMAZIONE NELLE PICCOLE E MEDIE IMPRESE"
Altavilla Vicentina, 14 luglio 2003 - Il prossimo 22 luglio, presso il Laguna
Palace - Mestre (Ve), si svolgerà il Workshop della Regione del Veneto "La
formazione nelle Piccole e Medie Imprese" - Comportamenti, atteggiamenti,
ruolo nel territorio. L'obiettivo dell'incontro è quello di aprire riflessioni
di merito sulla formazione continua nelle piccole e medie imprese avviando un
confronto tra esperti, decisori pubblici e rappresentanti delle parti sociali.
Infatti gli atteggiamenti e i comportamenti dei lavoratori operanti in questo
contesto organizzativo particolarmente diffuso nel Veneto, sono stati oggetto
dell'indagine - pilota Isfol - Cuoa 2002/2003 che ha interessato anche Marche,
Toscana e Puglia. Per informazioni: Segreteria Organizzativa - Area Progetti
Speciali Fondazione Cuoa e-mail progspec@cuoa.it
tel. 0444 333854 -712, fax 0444 333986 Infolink: www.cuoa.it
LA BOCCONI ORIENTA E PREISCRIVE ON-LINE LE
ASPIRANTI MATRICOLE
Milano, 14 luglio 2003: nelle giornate di martedì 15 e mercoledì 16 luglio,
dalle ore 9.00 alle ore 14.30, l'Università Bocconi aprirà le sue porte agli
studenti delle scuole medie superiori, ai loro genitori e ai docenti per
l'edizione estiva delle Giornate di Orientamento, appuntamento dedicato a coloro
che si apprestano alla scelta universitaria. Durante le due Giornate, docenti e
studenti tutor, insieme con il personale dell'Università, saranno a
disposizione dei visitatori per rispondere alle domande sui nove corsi di laurea
triennali, gli sbocchi professionali, le opportunità offerte dall'ateneo in
termini di borse di studio, stage e relazioni internazionali. L'Università
Bocconi offrirà, per il prossimo anno accademico 2003-2004, nove corsi di
laurea triennali. Di questi, il Diem è interamente in lingua inglese, mentre il
Clea e il Cleacc permettono di scegliere anche una classe in lingua inglese.
corso di laurea in Economia aziendale, Clea; corso di laurea in Economia delle
amministrazioni pubbliche e delle istituzioni internazionali, Clapi; corso di
laurea in Economia delle istituzioni e dei mercati finanziari, Clefin; corso di
laurea in Economia e legislazione per l'impresa, Cleli; corso di laurea in
Economia per le arti, la cultura e la comunicazione, Cleacc; corso di laurea in
Discipline economiche e sociali, Des; corso di laurea in Economia dei mercati
internazionali e delle nuove tecnologie, Clemit; corso di laurea (Degree) in
International Economics and Management, Diem; corso di laurea in Scienze
giuridiche, Clsg Ogni corso di laurea avrà una classe dedicata nella quale un
docente e uno studente tutor illustreranno i contenuti del corso. Le
presentazioni si ripeteranno nei due giorni secondo questo calendario: Nel corso
delle due giornate ci sarà la possibilità di svolgere una simulazione del test
di ammissione nei seguenti orari: Aula 1 9.30 10.30 e 13.15 14.00, Aula 2 9.30
10.30 e 13.15 14.00 Inoltre ci sarà la possibilità di effettuare dei colloqui
di orientamento attitudinale personali (da prenotare telefonando al numero
02-5836.5820) al fine di una migliore conoscenza delle proprie attitudini. Per
coloro che avessero deciso di partecipare al test di selezione di settembre, ma
non avessero ancora effettuato l'iscrizione on-line, l'Università mette a
disposizione PC collegati in rete con i quali provvedere alla pratiche di
iscrizione. Le iscrizioni al test di ammissione, che si effettuerà in Bocconi
giovedì 4 settembre, apriranno lunedì 14 luglio alle ore 13.00 e chiuderanno
domenica 31 agosto alla stessa ora. Le iscrizioni potranno effettuarsi
esclusivamente on-line al sito dell'ateneo www.uni-bocconi.it Come nella
precedente sessione di selezione, che si è svolta a Milano e a Bari sabato 12
aprile, anche per questa sessione di settembre i candidati saranno valutati per
il 50% sulla base del risultato del test di selezione e per il restante 50%
sulla base del curriculum scolastico dato dalla media matematica dei voti del
penultimo e terzultimo anno in quattro insegnamenti uguali per tutti. Gli
insegnamenti sono: italiano, matematica, storia e lingua straniera (gli studenti
del liceo classico possono scegliere tra latino e greco). A questi quattro
insegnamenti devono aggiungersi altri due insegnamenti a scelta dello studente.
Ufficio orientamento pre-universitario e-mail: orienta@uni-bocconi.it
tel: 02-5836.5820; fax: 02-5836.5822 e-mail: orienta@uni-bocconi.it
e-mail per stranieri: undergraduate.services@uni-bocconi.it
numero verde: 800-016866 Internet: www.uni-bocconi.it
DIVENTA LEGGE IL DECRETO-LEGGE SULL'UNIVERSITÀ
ISTITUITA L'ANAGRAFE DEGLI STUDENTI E DEI LAUREATI
Roma, 14 luglio 2003 - Con l'approvazione definitiva da parte del Senato è
diventato legge dello Stato il decreto-legge 9 maggio 2003 n. 105 recante
disposizioni urgenti per le università e gli enti di ricerca. Il provvedimento,
nell'ottica di un'inversione di tendenza a favore del diritto allo studio,
contiene tra l'altro importanti provvedimenti a sostegno degli studenti e della
mobilità internazionale, attraverso l'incremento di borse di studio
Erasmus-Socrates, di dottorato e post-dottorato. Nel corso dell'iter
parlamentare è stata inserita nel testo una importante novità: l'istituzione
dell'Anagrafe nazionale degli studenti e dei laureati. L'Anagrafe, che sarà
attivata entro un anno dall'entrata in vigore della legge di conversione, si
propone tra l'altro di: 1. valutare l'efficacia e l'efficienza dei processi
formativi attraverso il monitoraggio tempestivo delle carriere degli iscritti ai
vari corsi di studio; 2. promuovere la mobilità nazionale e internazionale
degli studenti agevolando le procedure connesse ai riconoscimenti dei crediti
formativi acquisiti; 3. fornire elementi di orientamento alle scelte attraverso
un quadro informativo sugli esiti occupazionali dei laureati e sui fabbisogni
formativi del sistema produttivo e dei servizi; 4. individuare idonei interventi
di incentivazione per sollecitare la domanda e lo sviluppo di servizi agli
studenti, avendo come riferimento specifiche esigenze disciplinari e
territoriali, nonché le diverse tipologie di studenti in ragione del loro
impegno temporale negli studi; 5. supportare i processi di accreditamento
dell'offerta formativa del sistema nazionale delle istituzioni universitarie; 6.
monitorare e sostenere le esperienze formative in ambito lavorativo degli
studenti iscritti, anche ai fini del riconoscimento dei periodi di alternanza
studio-lavoro come crediti formativi.
ANNO EUROPEO DELL'EDUCAZIONE ATTRAVERSO LO
SPORT 2004: LANCIO DI UN CONCORSO PER IL LOGO DELL'ANNO
Bruxelles, 14 luglio 2003 Il concorso è destinato agli studenti di design
grafico che vivono nell'Unione europea, in uno dei nuovi Stati membri o in un
paese dello Spazio economico europeo. Il vincitore riceverà un premio del
valore di 5000 euro e sarà invitato ai Giochi olimpici di Atene o al campionato
europeo di calcio Euro in Portogallo. Altri premi saranno assegnati ai progetti
classificati al secondo e al terzo posto. Il logo, che sarà scelto dalla
Commissione in base al verdetto di una giuria di esperti di design e marketing,
sarà presentato nell'autunno 2003. La data di chiusura del concorso è fissata
al 15 settembre 2003. "Un cittadino europeo su tre pratica regolarmente uno
sport e l'Unione europea conta più di 600.000 club sportivi. Poiché la
Convenzione sull'avvenire dell'Europa ha riconosciuto il valore aggiunto di una
politica sportiva dell'Unione europea complementare alle politiche nazionali,
desidero fare dell'Anno europeo dell'educazione attraverso lo sport un momento
di cooperazione fra lo sport e l'educazione, un momento di mobilitazione degli
educatori, dei giovani, dei volontari, dei club, per dimostrare che lo sport è
uno strumento eccezionale di sviluppo fisico e mentale degli europei, ma anche
uno straordinario strumento di cittadinanza" ha dichiarato Viviane Reding,
che invita "gli studenti delle scuole di design ad approfittare dell'estate
per mostrare la loro creatività e il loro talento proponendo progetti di logo
per quest'Anno europeo." Il 2004 sarà infatti l'Anno europeo
dell'educazione attraverso lo sport, un anno in cui l'Unione europea si propone
di mettere in luce le grandi potenzialità che lo sport offre in termini di
avvicinamento dei cittadini, integrazione sociale, formazione alla cittadinanza
grazie a valori come il fair play, il superamento di se stessi, lo spirito di
squadra, la tolleranza o la solidarietà. Nel corso dell'anno saranno sostenute
azioni di cooperazione fra il mondo dello sport e quello dell'educazione miranti
a promuovere questi valori. La giuria comunicherà il suo verdetto alla fine del
mese di settembre. Una cerimonia di consegna dei premi avrà luogo in occasione
del Forum europeo dello sport, che si terrà in novembre a Verona. I dettagli e
le condizioni precise di partecipazione al concorso possono essere consultati
sul seguente sito: http://www.eyes-04-design-competition.info/
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