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2003 anno 6°  

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SABATO
19 LUGLIO 2003


MESE 2003

pagina 3

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CASTELL'ARQUATO (PIACENZA): RICORDANZA DI SAPORI "DEL GUSTO, DELL'AMORE E DELLE STELLE" NELL'ANTICA ROCCA DEI VISCONTI 

Domenica 20 luglio Castell'Arquato ospita "Del gusto, dell'amore e delle stelle", un nuovo appuntamento in costume da trascorrere in piacevole compagnia all'ombra del dongione di Castell'Arquato. L'imponente mole, che sembra vigilare benevola sugli ospiti del castello, recentemente restaurata e ora visibile fino all'ultimo piano, darà il benvenuto agli invitati che riempiranno il cortile delle Armi, dei Soldati e dei Cavalieri della Rocca viscontea per un nuovo appuntamento con le "Ricordanze dei sapori 2003". Un'occasione per rivivere il tormentato amore tra Laura e Sergio, di cui le mura trecentesche del maniero furono testimoni, un amore che sfida il tempo e la sorte avversa per giungere fino a noi nel racconto che accompagnerà i vari momenti della serata, tra musica, canti, danze e le fiammate dei mangiafuoco. Mentre lo chef Ivana Tubia delizierà gli ospiti con le leccornie di un tipico banchetto medievale con piatti tratti dagli antichi ricettati, che prosegue la tradizione della kermesse storico-enogastronomica giunta alla settima edizione e organizzata dall'Associazione dei Castelli del Ducato di Parma e Piacenza in collaborazione con le Province di Parma, Piacenza e con la Banca di Piacenza. www.castellidelducato.it 

PASSIGNANO SUL TRASIMENO (UMBRIA): PALIO DELLE BARCHE 
E' la rievocazione storica dell'ultimo atto di guerra civile perugina, quando un piccolo esercito della famiglia Oddi dovette fuggire, barche in spalla, dal castello di Passignano, inseguito dalle milizie dei Baglioni e dei Della Corgna. Il palio delle barche impegna circa 160 contendenti (40 per rione) in una gara durissima che prevede tre fasi distinte: la prima, a remi, dal lago alla riva; la seconda a terra, barca in spalla, all'interno del centro storico fra viuzze ripide e scalinate; la terza con la barca in acqua per l'ultima, violenta fatica dei rematori. Il Palio, altamente spettacolare e unico al mondo nel suo genere, richiama ogni anno un pubblico enorme. www.umbria2000.it 

TUORO SUL TRASIMENO (PG-UMBRIA): MISSIONE ANNIBALE, RIEVOCAZIONE DELLA BATTAGLIA DEL TRASIMENO 
La Battaglia del Trasimeno del 217 a.C., che rappresentò la prima grave disfatta subita dai Romani ad opera dell'esercito cartaginese, viene rievocata in un evento teatrale che ricrea il clima e le atmosfere di guerra di qualsiasi epoca. Un viaggio-avventura ricco di emozioni e colpi di scena, nel quale gli spettatori entrano "nel vivo" dei fatti narrati e interagiscono con gli attori, diventando protagonisti dell'evento. Un'esperienza divertente, coinvolgente e fruibile da spettatori di tutte le nazionalità: gli attori, infatti, si esprimono in diverse lingue. www.umbria2000.it 

VOGHIERA (FERRARA): L'AGLIO IN FESTA PER LA TRADIZIONALE SAGRA CHE CELEBRA IL BIANCO BULBO 
Sabato 26 e domenica 27 luglio appuntamento con la tradizionale sagra di Voghiera per celebrare il bianco bulbo. Bianchissimo, a spicchio grande, capace di conservarsi a lungo: è l'Aglio di Voghiera, il principe di sughi e soffritti, al quale la cittadina a 14 chilometri da Ferrara dedica l'annuale, originalissima sagra tra sapidi assaggi e dotte disquisizioni dell'"allium sativum", unico e osannato protagonista di eventi che vanno dalle decorazioni alle degustazioni, dai componimenti poetici ai giochi per bambini. A produrre tanta candida bontà è un Consorzio di giovani soci che, lavorando un'area di ben 35 ettari, riescono a raccogliere ogni anno circa 3.500 quintali di aglio. La sagra, divenuta ormai un appuntamento classico e organizzata dal Consorzio dei produttori e dall'Amministrazione Comunale di Voghiera, ha come cornice la splendida dimora di Belriguardo, detta la "Versailles degli Estensi", sontuosa residenza di campagna dove i duchi di Ferrara amavano soggiornare. www.agliovoghiera.com 

AMELIA (TR-UMBRIA): PALIO DEI COLOMBI 
Gli Statuti Amerini del 1346 regolavano l'attività sociale e politica del Comune di Amelia e ne disciplinavano anche la vita civile. Le rievocazioni storiche degli Statuti ricreano momenti e cerimonie di vita medievale negli angoli più suggestivi del centro storico. Il Palio dei Colombi si ricollega alle disposizioni contenute negli Statuti, secondo le quali era tassativamente vietato il tiro al piccione, uno dei giochi più in uso all'epoca. Il Palio si disputa tra i balestrieri e i cavalieri delle cinque contrade e consiste nel liberare dei colombi, chiusi in una colombaia, azionando con colpi di balestra il meccanismo che attiva l'apertura della gabbia, senza danno per i volatili. Un sontuoso corteo in costume trecentesco conclude i festeggiamenti. www.umbria2000.it 

SESTOLA (MO): SCUOLA DI CICLISMO YOUNG CON IL CAMPIONE DAVIDE CASSANI A SPORTUR 2003, AI PIEDI DEL CIMONE 
A scuola di ciclismo sull'Appennino Modenese con il campione Davide Cassani, per vivere un'esperienza da veri atleti! A proporre l'iniziativa, riservata ai ragazzi dai 10 ai 15 anni, è Sportur, la famosa organizzazione di vacanze attive. Si tratta della Scuola di Ciclismo Liquigas Sportur Young diretto dall'ex professionista e commentatore televisivo Davide Cassani. E' una formula originale di vacanza e divertimento, esclusiva del programma 2003 di Sportur: gli aspiranti campioncini della bicicletta potranno trascorrere una settimana con il campione e il suo staff per allenarsi in team, conoscere fin da piccoli i segreti della condotta di gara. Il tutto nell'ambiente naturale dell'alto Appennino modenese. Il camp ciclistico di Sportur si terrà a Sestola (Mo) dal 3 al 9 Agosto 2003 (un altro turno della Scuola Young, dopo quello di Torbole -Tn a fine giugno, sarà dal 24 al 30 Agosto a Lido di Camaiore -Lu). La quota è di euro 450 a partecipante. Comprende la pensione completa con sistemazione in camere multiple in hotel 3 stelle per sei notti, bevande ai pasti, rifornimenti durante la giornata, assistenza medica e meccanica, divisa ufficiale della Scuola Young Davide Cassani, materiale tecnico (borsa, asciugamano, guanti, calzini, T-shirt, cappellino, caschetto), attestato di partecipazione e foto di gruppo. Il programma prevede uscite giornaliere in bicicletta sempre con Davide Cassani, incontri tecnici, test di valutazione fisica e motoria. I percorsi ciclistici del territorio di Sestola si snodano ai piedi del Monte Cimone (2165 metri) verso Pian del Falco, Pievepelago, l'Abetone con salite anche impegnative e strade spettacolari. Durante il camp Sportur non mancheranno momenti di svago, con attività ricreative ed escursioni guidate. Anche per i genitori al seguito sono previsti pacchetti vacanza personalizzati. www.sportur.com 

ROCCA SALESE (PARMA): SI FESTEGGIA CON LA DUCHESSA ALLE "RICORDANZE" DI SALA BAGANZA
Enrichetta d'Este va sposa al Duca Antonio Farnese, nella sfarzosa rievocazione storica (e cena adeguata) alla Rocca salese (Parma), venerdì 12 settembre 2003. Le nozze avvenute per procura a Modena tra Antonio Farnese e la bellissima Enrichetta d'Este nel '700, sono il tema intrigante delle Ricordanze di Sapori di Sala Baganza (Pr). Nella Rocca completamente restaurata, avrà luogo il cerimoniale del pranzo di corte, secondo la tradizione della cucina nobiliare di un tempo, rivisitata alla luce dei gusti odierni. Con spettacoli vari (anche pirotecnici) che diletteranno attori e convitati, in un clima di gioiosa convivialità, immersi nel fascino della storia, dell'arte e del costume del territorio tra i più enogastronomicamente fortunati d'Italia. Un inizio d'autunno sotto i buoni auspici dell'Associazione dei Castelli del Ducato di Parma e Piacenza. www.castellidelducato.it 

GRAN GRETAGNA: A LONDRA E LIVERPOOL RICORDANDO I BEATLES 
Gli appassionati dei Beatles sono chiamati a raccolta a Londra, nel mese di agosto 2003, con un pacchetto organizzato per ricordare i "fab 4". Il London Hotel Reservation Centre propone soggiornI nelle giornate fra il martedì e il venerdì a partire da euro 228,00 comprendente: 2 pernottamenti con prima colazione continentale al Marriott Maida Vale Hotel 4*super, nelle vicinanze dell'Abbey Road Studio, dove furono registrate oltre 300 delle canzoni dei Beatles; 1 giornata a Liverpool con accompagnatore, per uno speciale Beatles tour (viaggio in treno e tour con autobus, nelle giornate di mercoledì o giovedi) nei luoghi dove i "fab 4" lavorarono e vissero. Offerta soggetta a disponibilità alberghiera; alberghi di diversa categoria, estensione del soggiorno e voli disponibili a richiesta. www.londonreservation.net 

SUD AFRICA: LUSSO A 5 STELLE A SABI SABI 
Il sogno di vivere un'esperienza unica in lodge a 5 stelle... Da oggi a Sabi Sabi Private Game Reserve è diventata realtà: tutti i tre lodge infatti sono diventati 5 stelle, grazie all'upgrading di Bush Lodge da parte del Tgcsa, il Tourism Grading Council of South Africa. Gli altri due lodge di Sabi Sabi - Earth Lodge e Selati Camp - furono tra i primi lodge a diventare 5 stelle uniformandosi al nuovo Stars Grading System del Tgcsa. Bush Lodge, recentemente migliorato e ristrutturato, comprende 24 suite più la Mandleve Presidential Suite, interamente ispirata ai temi dell'Africa contemporanea, in un'atmosfera di assoluto relax. Per conformarsi ai criteri dei 5 Stelle, Bush Lodge ha dovuto essere all'altezza degli standard mondiali per quanto riguarda alloggi, servizi, cucina, particolarità delle strutture ed esperienza a livello globale. Mr. Patrick Shorten, Managing Director di Sabi Sabi, ha infatti affermato che sono stati la cura nei particolari, lo staff altamente specializzato e anni di esperienza a preparare il terreno per il raggiungimento di questo importante obiettivo. "Abbiamo passato gli ultimi anni concentrandoci sul consolidamento di Sabi Sabi: dall'upgrading di Selati alla ristrutturazione del Bush Lodge fino al definitivo posizionamento dell'innovativo Earth Lodge. Siamo stati ripagati grazie al lavoro duro e a una chiara strategia e ora possiamo affermare di essere uno dei primi Private Game Reserve del mondo. E' per noi un grande onore avere un'intera proprietà a 5 Stelle e continueremo a lavorare duramente per meritare questo upgrading e per mantenere alti questi livelli standard" ha aggiunto Mr. Shorten. Recentemente Sabi Sabi ha lanciato la nuova filosofia "100 Years of Safari Experience", con il tema chiave 'ieri, oggi e domani', che si riflette nelle caratteristiche dei tre lodge: Selati Camp è simbolo di eleganza e della tradizione coloniale dei primi anni del 1900; Bush Lodge evidenzia lo stile vibrante dei giorni nostri; invece Earth Lodge dà uno sguardo al futuro. Sebbene si differenzino tra loro per aspetto, ambiente e modo di presentare il lusso, i tre lodge condividono un'atmosfera di calda ospitalità che è diventata sinonimo dell'esperienza Sabi Sabi. Situato nell'esclusiva Riserva di Sabi Sand, Sabi Sabi ospita centinaia di specie di animali, uccelli, piante, inclusi i "Big Five" (elefanti, rinoceronti, leoni, bufali e leopardi). Ranger e trackers altamente addestrati assicurano uno delle più belle esperienze safari al mondo. Sabi Sabi è stata premiata con l'AA Accomodation Award come Best Lodge in Sud Africa e con il Diners Club Asata Award come Best Game Lodge, è stato nominato come uno dei 50 luoghi più "in" del mondo dal Traveller Condè Nast (U.S.) ed è stato recentemente ritratto sulla copertina e ampiamente descritto sulla rinomata rivista Italian Architectural Digest. www.sabisabi.com 

SCOPRIRE L'ISOLA DELLE MAGIE CON TRAVELLER IRLANDA 
Traveller, il mensile monografico di viaggi edito da Condé Nast, dedica il suo ultimo numero proprio a questa terra ricca di tradizioni e leggende, che non manca mai di affascinare chi la visita. 256 pagine fitte di informazioni utili, rubriche, consigli per cogliere il meglio dell'isola e soddisfare il viaggiatore più curioso ed esigente. Una carrellata di paesaggi genuini che, di villaggio in villaggio, si animano della festosa atmosfera dei pub, della cordialità e dell'accoglienza di un popolo curioso e aperto. Un viaggio fra passato e presente. Così Traveller Irlanda fa tappa nella dinamica e georgiana Dublino, città di Joyce e dell'effervescente quartiere di Temple Bar, a Galway, strategico approdo sull'oceano Atlantico, porta del fascinoso Connemara e delle mitiche isole Aran e nella ridente Cork, seconda città dell'isola (ora raggiungibile con voli diretti Jetmagic da Milano Malpensa e Roma) per arrivare poi fino a Belfast, capitale dell'affascinante e controversa Irlanda del Nord, che sta ritrovando la sua identità e la sua gioia di vivere. Traveller ha anche selezionato una vera miniera di indirizzi esclusivi di pub e empori suggestivi, ognuno con le proprie caratteristiche e curiosità. Al numero speciale Irlanda, Condé Nast allega Traveller Top Beauty Farms, 160 pagine di selezione dei migliori centri benessere nel mondo. Tra queste non poteva mancare una delle 8 qualificatissime strutture del gruppo delle Health Farms of Ireland: Delphi Mountains Resort & Spa. La struttura, interamente in stile minimalista e incorniciata dal suggestivo paesaggio del Parco Nazionale del Connemara, offre ai suoi ospiti una ricca selezione di trattamenti tra cui terapie antistress, massaggi, anche orientali e attività sportive per il raggiungimento del massimo benessere psico-fisico. 

UNGHERIA: FESTIVAL DEL VINO E DELLO SPUMANTE DI BUDAPEST - 7/17 SETTEMBRE 
Il Festival, appuntamento annuale per migliaia di turisti nella capitale magiara, è una vera e propria festa dell'enogastronomia, giunta quest'anno alla sua XII edizione. Il 7 settembre, presso il Centro Congressi di Budapest, si terrà la Serata di Gala del Festival - evento enogastronomico ungherese più importante dell'anno - con la partecipazione delle migliori case vinicole e dei più rinomati ristoranti dell'Ungheria. Dall'11 al 14 settembre è in programma l'appuntamento più seguito della manifestazione, la Rassegna e Fiera del Vino nel Castello di Buda, dove si potranno degustare e acquistare i vini dei migliori produttori ungheresi ed esteri. Ospite d'onore della manifestazione sarà la regione spagnola dell'Andalusia. Il 13 settembre si terrà il corteo della vendemmia, che inizierà a sfilare da piazza Vörösmarty, attraverserà il Danubio sul ponte delle Catene e giungerà nel quartiere del Castello di Buda, dove la festa continuerà fino a tarda sera. Numerose le iniziative enologiche collegate al Festival. L'"Università enologica", un evento ormai tradizionale, quest'anno durerà tre giorni, dall'8 al 10 settembre, con dibattiti, minicorsi e naturalmente degustazioni di vini, spumanti e formaggi. Immancabile anche l'asta dei vini, il 17 settembre, i cui proventi andranno in parte in beneficenza. Arte e spettacolo avranno essi pure il loro spazio, ad iniziare dalla mostra che verrà inaugurata alla Galleria Nazionale Ungherese e che avrà come leit-motiv il vino nelle arti figurative. Presso la "Vigadó" di Pest si terrà invece, dall'8 al 14 settembre, una serie di concerti: canti dedicati al vino, musica classica, jazz, operetta e la Serata di gala in programma il 14 settembre. Oltre alle manifestazioni previste a Budapest, sono in calendario, sempre nell'ambito del festival, diversi appuntamenti enologici anche a Szentendre (13/14 settembre), presso lo Skanzen, il museo etnografico all'aperto. http://www.winefestival.hu 

UNGHERIA: VENDEMMIA A BADACSONY - 5/7 SETTEMBRE 
Questa vivace manifestazione punta a far conoscere le tradizioni della rinomata zona vinicola di Badacsony, sulla riva settentrionale del lago Balaton. Un festoso corteo in costumi d'epoca, con la partecipazione di associazioni ungheresi del vino e di alcuni gruppi folcloristici, rievoca le tradizioni legate al nettare di Bacco. E-mail: bkkht@matavnet.hu 

UNGHERIA: FESTA DELLA VENDEMMIA DI PECS - 26/28 SETTEMBRE 
Ricchissimo il programma della manifestazione, nel corso della quale avranno modo di presentarsi le zone vinicole del Transdanubio Meridionale: Fiera della vendemmia e dell'artigianato, spettacoli folcloristici, corteo della vendemmia, canti del vino, danze dei popoli e ballo della vendemmia. www.mmi.hu 

UNGHERIA: FESTIVAL DEI VINI DI TOKAJ - 2/5 OTTOBRE 
È la festa della vendemmia della più rinomata zona vinicola dell'Ungheria: Tokaj. Principale attrazione è il tradizionale Corteo della vendemmia, ma sono in programma anche diversi spettacoli folcloristici, una fiera dell'artigianato e degustazione di vini. Informazioni: Vasariroda Kft. Tel./fax: 36-46/412-003 E-mail: vasarirodakft@chello.hu 

UNGHERIA: PAPRIKA, GOULASH, CIPOLLA E SALAME: PRELIBATEZZE MAGIARE PER FESTEGGIARE L'AUTUNNO 
Festival della paprika di Kalocsa - 5/20 settembre. Kalocsa, capitale della paprika ungherese, è una suggestiva cittadina vicino al Danubio, a 120 km a sud di Budapest. La città è famosa per i coloratissimi ricami - noti appunto col nome di "ricami di Kalocsa" -, il Palazzo Arcivescovile con l'antica e splendida biblioteca, e una curiosa stazione ferroviaria i cui locali sono all'interno interamente dipinti a mano. Nel Museo della paprika, unico in Europa, viene ripercorsa la storia di questa singolare pianta, originaria dell'America del Sud e giunta per opera dei Turchi in Ungheria, dove è diventata la pianta più caratteristica del Paese e ingrediente inconfondibile della cucina magiara. La raccolta della paprika avviene ogni anno a settembre, quando le vastissime piantagioni, accese nel loro colore rosso fuoco, offrono uno spettacolo indimenticabile. Dopo la raccolta, vengono preparate delle "collane" di peperoncino, appese ad essiccare sui muri delle case. Ogni anno, in occasione della raccolta della paprika, gli abitanti di Kalocsa organizzano anche un festival culturale, per far conoscere ai turisti e ai curiosi le ricche tradizioni legate alla storia di questa pianta. Sono poi in programma esposizioni, mostre d'arte, programmi folcloristici, competizioni gastronomiche. L'evento più spettacolare è il "Corteo della Paprika", con il quale il 20 settembre termina il festival. Informazioni: Comune di Kalocsa, Tel/fax : 0036-78-462200 E-mail: muhaz@freemail.hu  Concorso nazionale di preparazione del goulash a Szolnok - 6/7 settembre. Una festa dedicata a tutti coloro che vogliono cimentarsi come cuochi occasionali nella preparazione, in grandi caldai, del piatto nazionale, uno tra i più conosciuti d'Ungheria. La tradizionale manifestazione dà spazio anche alla presentazione di vini e a una fiera di artigianato. Informazioni: Tel./fax: 36.56.514364 E-mail: szolnokigulyasfesztival@posta.net  www.szolnok.hu  Festival della cipolla di Mako - 12/14 settembre. La città di Mako, nella Grande Pianura Meridionale, è famosa per la coltivazione della cipolla. Il programma del festival, organizzato dopo la fine dei grandi lavori estivi, si arricchisce ogni anno di novità e offre sempre diversi programmi. I visitatori potranno conoscere anche il patrimonio culturale e folcloristico dei villaggi vicini. Informazioni: Tourinform Mako Tel.: 0036-62-210708 E-mail: mako@tourinform.hu  Festival del salame di Bekescsaba - 23/26 ottobre. Tra gli eventi più popolari della famosa festa del salame di Bekescsaba vi sono la gara di preparazione del salame e la gara del salame secco. Il festival prevede poi una mostra e fiera alimentare, la festa del vino (con presentazione dei vini ungheresi), concorsi gastronomici per giovani e programmi di intrattenimento. Informazioni: Tourinform Gyula  Tel.: 0036-66-561681 E-mail: bekes-m@tourinform.hu

UNGHERIA: TOKAJI: LA RINASCITA DI UN GRANDE VINO 
Narrano le cronache che nel 1562, durante il Concilio di Trento, Papa Pio IV, dopo aver assaggiato un sorso di Tokaji, abbia esclamato: "Summum pontificem talia vina decent", "Questi vini ben si addicono al Sommo Pontefice". Nel 1703 Ferenc Rákóczi, Principe di Transilvania, donò a Luigi XIV alcune bottiglie del vino coltivato nei suoi terreni a Tokaj. Fu così che il Tokaji fece la sua apparizione alla corte di Versailles, dove sarebbe poi stato conosciuto col nome di Tokay. Il Re, meravigliato dalla preziosa bevanda, esclamò: "Vino dei Re, Re dei Vini". I vini di Tokaj cominciarono così a conquistare l'Europa e a divenire la bevanda preferita di Pietro il Grande, Caterina II, Federico II di Prussia, Voltaire, Rabelais, Goethe, Schubert e altri illustri personaggi. Restituire a uno dei vini più celebri in tutto il mondo il suo grande prestigio: è questa la sfida nella quale sono coinvolti i principali produttori della regione. Tokaj, regione vinicola produttrice del vino passito più antico del mondo e recentemente dichiarata dall'Unesco Patrimonio Mondiale dell'Umanità, possiede un insieme di caratteristiche che non si trovano in nessun'altra zona, in una tale combinazione. La regione è un territorio unico, sotto più di un aspetto: sottosuolo vulcanico, suolo argilloso e marnoso, microclima che favorisce una lenta ed estesa proliferazione della Botritis Cinerea grazie a colline soleggiate e ai fiumi Tisza e Bodrog. Da secoli, vengono coltivati in questa regione vitigni autoctoni: Furmint, Hárslevelu e Moscato di Lunel. Sul territorio, poi, è presente una vasta rete di antichissime cantine sotterranee, scavate nella roccia, che garantiscono una temperatura costante di 12°C e un'umidità del 95% grazie all'azione del Cladosporium Cellore, una muffa che si nutre delle esalazioni alcoliche e purifica l'aria delle cantine. Si riscontra, inoltre, una denominazione d'origine ben regolamentata: già nel 1630, molto prima che nel Sauternes e nel Reichengau, Máté Sepsy Laczkó concettualizza le tecniche di vinificazione dell'Aszú seguite ancora oggi; nel 1655, poi, viene regolamentata la selezione manuale degli acini botritizzati, mentre nel 1737 la regione vinicola viene delimitata per decreto reale (si tratta della prima denominazione d'origine della storia); nel 1772, infine, i vini di Tokaj vengono classificati nel Grands Crus. La regione eccelle oggi anche per la perizia e la passione delle tante persone che da secoli lavorano nella produzione di questi vini. I Tokaji si prestano molto bene non solo per accompagnare i dessert: il perfetto equilibrio fra zucchero e acidità, anche nei vini a maggiore concentrazione, permette infatti un loro uso molto più ampio. È anche grazie all'elevato estratto secco e alle note minerali molto forti che i Tokaji non sono mai stucchevoli. Con un sapore pulito e un finale molto lungo sono perfetti come aperitivo. Oltre ad accompagnare il tradizionale foie gras, possono essere serviti anche con carni bianche, pesce e legumi. Notevole il numero di portate principali a base di pesce o volatili che ben gradiscono l'accompagnamento dei Tokaji anche più concentrati. www.valalla.it 

UNGHERIA: LA FORTEZZA DI MONOSTOR 
Per chi arriva in Ungheria dall'autostrada M1 Vienna-Budapest, è d'obbligo una breve deviazione prima di Gyor per una visita alla fortezza di Monostor, nei pressi della città di Komarom, una delle attrattive più interessanti del Paese. Un'occhiata alla storia ci svela tanti curiosi particolari, ad iniziare dal fatto che i lavori di fortificazione di Komarom e dintorni iniziarono dopo le guerre napoleoniche e durarono quasi 70 anni. La costruzione della fortezza di Monostor fu ordinata dall'imperatore Francesco Giuseppe e progettata dall'architetto Michael Malz, nel 1850. "Fort Sandberg" - questa la denominazione dell'epoca - venne costruito secondo le tecniche più moderne dell'epoca; uno stile di chiara impronta neoclassica, il cancello in ferro battuto e la struttura ad archi le conferirono poi un aspetto esteticamente molto valido. Notevoli le dimensioni, su una superficie di circa 18 ettari e con un sistema di casematte lungo diversi chilometri; vi potevano essere ospitati dai 10 mila ai 12 mila soldati, ai cui vettovagliamenti provvedevano ben 18 pozzi e 4 forni. Fortunatamente la fortezza non fu mai coinvolta in imprese belliche, rimanendo così fino ad oggi perfettamente integra nelle sue strutture. Fra le due guerre mondiali, venne utilizzata come centro d'addestramento e dopo la seconda guerra mondiale diventò un magazzino per i rifornimenti delle truppe russe; solo dopo la definitiva ritirata dei russi dall'Ungheria, poté trasformarsi in monumento nazionale, peraltro candidato nel 2000 ad entrare nella Lista dei siti Patrimonio Mondiale dell'Umanità dell'Unesco. Recentemente, nell'ambito del IV Festival delle Fortezze, vi è stato inaugurato un nuovo porto, grazie al quale Monostor farà parte dell'itinerario turistico dei battelli in servizio tra Budapest e l'Ansa del Danubio. Ciò fa sì non solo che la tratta turistica diventi più lunga, ma anche che il passeggero possa arrivare direttamente a Monostor e visitarvi la fortezza. Il turista può scegliere tra diverse attrattive, come ad esempio escursioni nelle casematte, esibizioni degli ussari, mostre allestite nell'interno della fortezza. Non da ultimo, a Monostor si possono anche organizzare convegni, in sale appositamente arredate. Manifestazioni culturali arricchiscono per tutto l'anno l'offerta di Monostor, con una vasta scelta di eventi musicali, dalla musica folk al jazz o all'operetta. Dall'8 al 10 agosto prossimo, la fortezza ospita per la seconda volta la Giga, cioè un raduno di automobilisti americani. Il 20 agosto, in occasione della festa di Santo Stefano, considerata in Ungheria anche come la festa del pane nuovo, si terranno manifestazioni culturali dedicate alla storia del pane. Innumerevoli, poi, le manifestazioni storiche militari, che rendono adeguato omaggio al genius loci della fortezza. Orario di apertura: dalle 9 alle 17, dal 15 marzo al 31 ottobre; chiuso nel periodo invernale. Ingresso: 2,5 Euro (per adulti), sotto i 6 anni l'ingresso è gratuito. www.fort-monostor.hu 

UNGHERIA: PÉCS, SIGNORILI ATMOSFERE DEL TRANSDANUBIO TRA STORIA, ARTE E CERAMICHE 
Tra le popolazioni di lingua tedesca si è soliti dire: "Dem Deutschen Bécs, dem Ungarn Pécs". Tradotto: i tedeschi hanno Vienna, gli ungheresi Pécs. Il proverbio, ricordato da Claudio Magris in quel poderoso viaggio cultural-sentimentale che è il suo Danubio, basta da solo ad evocare il pregio e l'atmosfera di Pécs, il più grande centro del Transdanubio meridionale. E se ogni paragone finisce per essere fuorviante qualora intenda stabilire parallelismi troppo rigidi, certamente non è improprio richiamarsi a Vienna per segnalare in due battute il livello e il prestigio turistico-culturale di questa affascinante città ungherese. Collocata in una felice posizione tra la bella, dolcissima campagna transdanubiana e il boscoso massiccio di Mecsek, Pécs esprime da un lato la signorilità e raffinatezza di una città in vario senso chiaramente occidentale (il confine con la Croazia è appena a 20 chilometri e l'influsso culturale attuato da Austriaci e Svevi è notevole), dall'altro quella nostalgia romantica e quella poliedricità di forme e colori che ne lasciano trasparire sia l'inconfondibile anima magiara, sia il respiro profondo delle molteplici sue vicissitudini storiche, che hanno conosciuto anche una lunga dominazione da parte dei Turchi. Proprio la storia, d'altra parte, è una chiave assai importante per capire Pécs, per apprezzarne la singolarità del profilo e comprenderne la ricchezza del presente. Fondata 2000 anni fa dai Romani, Sopianae (questo è l'antico nome dell'epoca) fu capitale della Pannonia interna e nel IV sec. d.C. conobbe una forte diffusione del cristianesimo, tanto che le catacombe ancor oggi visitabili sono le più importanti di tutte quelle rinvenute fuori d'Italia. Al cristianesimo la storia di Pécs fu legata fortemente anche nel Medioevo, quando non solo venne chiamata Quinque Ecclesiae (Fünfkirchen, Cinquechiese), ma fu anche sede della prima cattedrale d'Ungheria, fatta costruire nell'XI sec. dal re Santo Stefano. La successiva dominazione turca, cui Pécs fu sottoposta per quasi 150 anni, significò per la città da un lato il decadimento di numerose strutture cristiane, dall'altro la costruzione di diversi luoghi di culto e di studio islamici. Che ne è oggi di questa ricca e variegata storia, e come essa si esprime? Potremmo dire, in prima battuta: con il dono di un'atmosfera luminosa, aperta. Un'atmosfera accogliente e amabile, coltissima (a Pécs fu eretta la prima università d'Ungheria, la quinta d'Europa), sapientemente integratrice delle diversità, tanto che nel 1998 l'Unesco ha assegnato a questa città il Premio per la Pace, proprio per l'integrazione che in essa promossa tra le popolazioni di origine ungherese, serba, sveva, croata che la abitano. Affacciandosi sulla piazza centrale di Pécs, piazza Széchenyi, si riceve già uno sguardo d'insieme su questa storia. A dominare la piazza è infatti il Belvarosi templom, che a metà del '500 era la più importante moschea d'Ungheria, mentre dopo la liberazione dai Turchi fu trasformata in chiesa cattolica, ancorché aspetto originario e strutture interne non siano state per nulla violate. Nella stessa piazza, poi, si affacciano sia la barocca Galleria d'arte, sia il Municipio e, simbolo importantissimo per la città, la Zsolnay-Kút, una fontana in porcellana pirogranitica all'eosina prodotta dalle prestigiose manifatture locali di porcellana Zsolnay. Da questa piazza, l'itinerario può proseguire o con l'andatura della godibilissima passeggiata verso la Király utca, via ricca di negozi e palazzi d'epoca, tra cui il bellissimo Teatro nazionale, o alla scoperta dei mille tesori d'arte custoditi in quella che è praticamente un'intera area museale, cioè la Káptalan utca e dintorni. In questa parte della città, infatti, si trovano l'importante Museo archeologico Pannonius, il Museo dedicato alle raffinatissime ceramiche Zsolnay, il Museo d'arte figurativa magiara, il Museo Vasarely (pittore pioniere della op-art) e il Museo dedicato al grande pittore ungherese Csontváry. Tappa assolutamente d'obbligo, infine, è la grande cattedrale di San Pietro, ricostruita a metà Ottocento, e gli scavi catacombali dell'area e di piazza Santo Stefano, testimonianza di primo piano delle antiche radici di Pécs. 

UNGHERIA: ZALAKAROS, TERME E SPETTACOLI EQUESTRI 
Zalakaros, rinomata località termale ungherese, si trova a sud-ovest del lago Balaton, vicino alla città di Nagykanizsa, nell'incantevole paesaggio del Transdanubio Meridionale. Facilmente raggiungibile in automobile arrivando dalla Croazia (stazione di frontiera Letenye), vi si può giungere anche via treno sulla linea Venezia-Budapest (stazione di Nagykanizsa). L'acqua termale di Zalakaros sgorga a una temperatura di 96°C ed è ricca di calcio, magnesio, carbonato di idrogeno, iodio, bromuro, fluoro, zolfo e acido metaborico. La sua composizione chimica la rende particolarmente indicata per le malattie croniche delle ossa e delle articolazioni, per la riabilitazione e per alcune patologie ginecologiche. Lo stabilimento termale comunale ( www.zalakaros.hu ) venne aperto nel 1965 e negli anni '90 è stato interamente ristrutturato e ampliato, diventando uno dei più grandi dell'Ungheria, con ben 22 vasche. Tra l'altro, vi è stato realizzato anche un intero reparto riservato al wellness e al relax, con ampie piscine esterne ed interne dotate di diversi tipi di idromassaggio e collegate tra loro. Intorno allo stabilimento termale si trovano i migliori alberghi della città: MenDan Thermal Hotel**** www.mendan.hu; Hotel Freya *** www.hunguesthotels.hu ; Hotel Thermál *** www.zalatour.hu ; Hotel Liget *** www.zalaszam.hu/zalatour; Hotel Art *** Tel: 0036-93-541940. I dintorni di Zalakaros offrono svariate possibilità di gite e svago. A pochi chilometri si trova il cosidetto Kis Balaton, "Piccolo Balaton", parco naturale tra i più grandi dell'Ungheria, dove si possono ammirare oltre 300 specie di uccelli. Sempre nei paraggi si trova anche la cittadina di Zalacsany, sede di un interessante programma turistico in calendario da maggio a ottobre. Nel corso di singolari e caratteristiche manifestazioni, cavalieri in costumi d'epoca ridanno vita agli epici avvenimenti della Conquista della patria ad opera dei Magiari, avvenuta più di 1.000 anni fa. Prima dello spettacolo, a tutti i presenti vengono offerti la "pogacsa", tipica focaccina appena sfornata, e un bicchierino di "pàlinka", rinomata grappa. Un enorme tendone semicircolare, appositamente allestito, rievoca l'accampamento degli antichi Magiari, mentre apposite infrastrutture assicurano vari servizi, ad iniziare dalla cucina: durante lo spettacolo, infatti, viene servito un gustoso menu a base di "porkolt", il tipico spezzatino con paprika. Informazioni: Tel./fax: 0036-92-550871 E-mail: ildikonemeth@yahoo.com 

GERMANIA: ALLA SCOPERTA DELLA BRUGHIERA 
Ogni anno in tarda estate c'è un pezzo di Germania che si tinge di viola. É la Brughiera di Lüneburg in Bassa Sassonia, affascinante e selvaggia terra cui la fioritura dell'erica dona un insolito tocco di colore. Compresa tra Hannover e Lüneburg a sud di Amburgo, la brughiera più vasta d'Europa è ricca di curiosità naturali e culturali. Il suo aspetto è dovuto in buona parte ai venti che battono le pianure settentrionali tedesche: un mosaico di boschi, verdi collinette, dune, laghetti, torbiere e sterminate praterie da esplorare in auto, in bicicletta o a cavallo. Sono molte, infatti, le fattorie che offrono ospitalità e dispongono anche di centri di equitazione. Per esempio il Glockenhof di Amelinghausen ( www.glockenhof-studtmann.de ), un complesso di fattorie dalla caratteristica architettura in legno e mattoncini rossi dove molti degli edifici hanno tetti spioventi coperti di canne palustri, come si usa da secoli a queste latitudini. In vari periodi dell'anno il complesso organizza corsi di equitazione per bambini e principianti, cavalcate guidate di più giorni, escursioni a cavallo nel periodo degli asparagi o in quello dell'Avvento, quando si cavalca nel paesaggio invernale con un thermos di punch bollente a portata di mano. La fattoria offre ospitalità anche a chi viaggia con il proprio cavallo al seguito; per una camera doppia con prima colazione si pagano da 57 a 75 euro, il box per il cavallo costa 14-16 euro al giorno compreso il cibo; è anche possibile affittare piccoli appartamenti all'interno della fattoria. In alternativa, un altro centro ben attrezzato e immerso nel verde e il Hof Sudermühlen a Egerstorf ( www.hotel-sudermuehlen.de ). Oltre al fascino del paesaggio, una vacanza nella Brughiera di Lüneburg offre moltissime mete d'escursione. Da vedere, per esempio, l'antica città di Lüneburg, sulla Via del Sale, con le sue belle case mercantili, oppure Celle dove si ammirano magnifici esempi di architettura a graticcio; a fine settembre qui si tiene una spettacolare parata di cavalli. I dintorni sono rinomati per la ristorazione e offrono, tra le varie specialità, l'arrosto di Heidschnucke, un particolare tipo di pecora dal vello lunghissimo e le corna ricurve che si trova soltanto qui. Da non perdere anche i castelli e monasteri sparsi nella brughiera ed i vari parchi faunistici e di divertimento. www.vacanzeingermania.com  - www.germany-tourism.com

GERMANIA: PASSEGGIATE NORDICHE 
Si chiama nordic walking il nuovo sport che sta spopolando in molte località di vacanza di tutta l'Europa. Nato in Finlandia, è una sorta di sci di fondo senza neve e senza sci. L'unica somiglianza sono le racchette ipertecnologiche in carbonfibra che aiutano a camminare in modo veloce e sano, bruciando calorie e coinvolgendo tutto l'apparato motorio senza mettere a rischio le giunture. In Germania sono già molte le località che si sono attrezzate per il nuovo sport con tracciati speciali, cartine, corsi tenuti da istruttori e noleggio di bastoncini. L'offerta più ampia e allettante è quella della Foresta Nera. Attorno al monte Feldberg, a Hinterzarten e a Baiersbronn gli alberghi offrono ai nordic walker speciali pacchetti di soggiorno. Chi segue uno dei sette itinerari studiati appositamente per gli appassionati di questa disciplina, può usufruire del trasporto dei bagagli da una tappa all'altra e partecipare ad incontri con altri camminatori. Anche la Renania, più a nord, si sta attrezzando per accoglierli. A Bad Neuenahr-Ahrweiler è stato inaugurato di recente il primo Nordic Fitness Park, un'area circondata da vigneti con 20 chilometri di percorsi riservati al nordic walking. Per i giovani che preferiscono la velocità elettrizzante dei pattini in linea, il nuovo eldorado è invece la regione attorno al Lago di Costanza, dove è già stato messo a punto un sistema di 300 chilometri di piste asfaltate riservate agli inline-skater. Numerosi anche i raduni, i circuiti attrezzati e gli stage per giovani, segnalati dal sito internet www.inlinecamp.de

GERMANIA: VIGNETI IN FESTA 
La Germania è generalmente considerata il Paese della birra, di cui esiste una varietà impressionante di marche e specialità. Eppure anche il vino è presente in molte delle regioni tedesche comprese tra le Alpi, il Mar Baltico e il Mare del Nord. Le zone di produzione più rinomate sono la Renania, il Palatinato, una parte della Foresta Nera, le sponde della Saar e della Mosella e la Franconia, senza dimenticare gli ottimi vigneti della Sassonia. Di grande pregio i vini bianchi come il Riesling, il Müller-Thurgau e il Ruländer, ma anche i rossi, a cominciare dallo Spätburgunder, tengono testa a molti altri vini europei. In autunno, dopo la vendemmia, molti buongustai visitano la Germania per provare il Federweisser, il vino novello ancora torbido che i tedeschi amano degustare insieme ad un tortino di cipolle. Una buona occasione è offerta dalle feste e sagre del vino che a partire da agosto si tengono nelle varie zone di produzione fino all'autunno inoltrato. A Stoccarda tra agosto e settembre viene allestito un intero villaggio del vino, il Weindorf; a Bad Dürkheim, nel Palatinato, la festa più famosa si chiama Wurstmarkt (mercato delle salsicce) e si tiene a metà settembre. Rüdesheim, il centro vinicolo più pittoresco della Renania, organizza visite guidate notturne con bicchierate presso il monumento di Niederwald. Una curiosità tutta tedesca sono poi i nomi di molti vini. Qualche esempio? L'Altarino (Altärchen) di Trittenheim, la Pelle d'asino (Eselshaut) di Mussbach e il Morso di lepre (Hasenbiss) di Osthofen. www.vacanzeingermania.com  - www.germany-tourism.com 

GERMANIA: PASSEGGIATE SUGLI ALBERI 
Camminare sugli alberi è un'esperienza certamente insolita. Da maggio la si può fare nella riserva naturale Biosphären-Reservat Pfälzerwald/Nordvogesen di Fischbach, nella Renania-Palatinato, dove è stato inaugurato il Baumwipfelpfad (sentiero sulle cime degli alberi). Lungo 200 metri, il percorso si snoda su palafitte d'acciaio simili a tronchi ad altezze tra 18 e 35 metri e consente di osservare l'habitat di picchi, civette e altri animali del bosco. I più avventurosi possono compiere deviazioni dal tracciato servendosi di corde e ponticelli pensili; vi sono anche sentieri con il pavimento di vetro e una torre alta 28 metri inserita tra le cime degli alberi. Al termine del sentiero si può tornare a terra utilizzando un grande scivolo. Con 180.000 ettari di superficie, il sistema di boschi del Palatinato è il più vasto della Germania, solcato da 12.000 chilometri di sentieri. www.pfalz-touristik.de

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