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2003 anno 6°  

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8 MAGGIO 2003

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MERCATO INTERNO: LA COMMISSIONE EUROPEA PRESENTA UN PIANO IN DIECI PUNTI PER MIGLIORARE IL BENESSERE DELL'EUROPA 

Bruxelles, 7 maggio 2003 - La Commissione europea ha pubblicato la strategia per il mercato interno 2003-2006, un piano in dieci punti per migliorare il funzionamento del mercato interno, confidando sui 2,5 milioni di posti di lavoro creati e sugli 877 miliardi di euro accumulati da quando alla fine del 1992 sono state eliminate le frontiere interne. La strategia affronta i temi dell'allargamento, dell'invecchiamento demografico e del mantenimento dell'Europa verso l'obiettivo di divenire, dal 2010, l'economia più competitiva del mondo. Tra le priorità: migliorare l'attuazione e l'applicazione della legislazione sul mercato interno, realizzare concretamente la libera circolazione dei servizi, rimuovere definitivamente gli ostacoli al commercio dei beni e avviare un mercato degli appalti pubblici autenticamente europeo. In un'Unione a 25, l'onere del funzionamento quotidiano del mercato interno spetterà sarà sempre più agli Stati membri. La strategia li invita a recepire in modo pronto e corretto la legislazione sul mercato interno, a informare cittadini e imprese dei loro diritti, a risolvere i problemi sul nascere e a evitare di approvare leggi nazionali in contrasto con i principi del mercato interno. La strategia propone una migliore attuazione attraverso una più stretta collaborazione tra la Commissione e gli Stati membri, in modo da ottenere soluzioni rapide ed efficaci senza il continuo ricorso a procedure d'infrazione. Sostiene il Commissario al mercato interno Frits Bolkestein: "Il mercato interno ha dato enormi impulsi al benessere economico e sociale. Ma molte sue potenzialità vengono sprecate: è come guidare in seconda una Ferrari. Nel 1985 tutti pensavano che all'Europa occorresse il mercato interno. Siamo andati avanti e lo abbiamo fatto, badando all'essenziale senza perdere di vista il grande disegno politico. Oggi, per affrontare la sfida dell'allargamento e il rilancio dell'economia, occorre di nuovo quel consenso e quella determinazione." La strategia di mercato interno, insieme agli Indirizzi di massima per le Politiche economiche (v. Hyperlink " http://europa.eu.int/rapid/start/cgi/guesten.ksh?p_action.
gettxt=gt&doc=IP/03/38|0|AGED&lg=EN&display=
" IP/03/38 e IP/02/609 ) e la Strategia per l'occupazione (v. IP/03/41), è uno dei tre strumenti chiave dell'UE per coordinare la politica economica. Tutti hanno ora scadenze triennali affinché l'UE affronti le riforme economiche in modo efficace e coerente. L'Europa deve migliorare il mercato interno per tre ordini di ragioni. Innanzitutto, se l'UE vuole diventare l'economia più competitiva e dinamica del mondo entro il 2010, deve agire in modo incisivo già ora. In secondo luogo, l'allargamento offre opportunità senza precedenti sia per gli attuali Stati membri che per i nuovi. Ma, per concretizzarle, l'UE deve consolidare le basi del mercato interno e promuoverne le capacità. Infine, l'UE, come anche altre parti del mondo, sta affrontando un rallentamento della crescita economica e della creazione di posti di lavoro. Perciò è decisivo accelerare le riforme strutturali per restituire alle nostre economie la capacità di crescere. Rimuovere le strozzature nel mercato interno porrà l'Europa in una situazione migliore per fronteggiare la forte concorrenza delle economie emergenti, tutelerà meglio l'UE dalle future fluttuazioni del ciclo economico e consoliderà la base economica per affrontare l'enorme sfida dell'invecchiamento demografico. La strategia del mercato interno fissa dieci campi d'intervento principali: Applicare le regole Far sì che la legislazione dell'UE sia correttamente applicata e funzioni nella pratica compete non solo alla Commissione ma anche agli Stati membri. Ma il Quadro di valutazione del mercato interno (v. IP/03/621) ha di recente mostrato il peggioramento dei ritardi nazionali nell'attuare il diritto comunitario e l'aumento delle infrazioni. Se sono in difficoltà, ai cittadini e alle imprese servono rimedi efficaci. Naturalmente, la Commissione continuerà ad avviare procedure d'infrazione se è il modo migliore per risolvere un problema. Si può anche ricorrere a una corte nazionale. Ma altri mezzi per risolvere i problemi come la rete Solvit (v. IP/02/1110) - sono spesso più efficaci, rapidi ed economici. La strategia propone di valutare l'istituzione, ad esempio, di meccanismi nazionali che controllino l'applicazione del diritto comunitario. La Commissione insomma procede per gradi: primo, incoraggiare gli Stati membri a cooperare per risolvere i problemi, per esempio attraverso la rete Solvit (v. IP/02/1110); poi, un miglior controllo a livello nazionale dell'applicazione del diritto comunitario; infine, le procedure d'infrazione. La Commissione aiuterà anche gli Stati membri a recepire le direttive di attuazione nell'ordinamento nazionale grazie a una raccomandazione sulle pratiche migliori. Inviterà il Consiglio a stabilire nuovi ambiziosi obiettivi per ridurre i ritardi di recepimento a ogni Consiglio europeo di primavera e inviterà Consiglio e Parlamento a fissare un periodo fisso (24 mesi dopo l'adozione) entro cui tutte le leggi dell'UE devono essere applicate. Le infrazioni pendenti vanno eliminate: gli attuali Stati membri devono ridurre il numero di infrazioni al mercato interno almeno del 50% entro il 2006. Il numero dei casi aperti di infrazione è salito da poco meno di 700 nel 1992 a circa 1600 di oggi, con un incremento del 6% solo nell'ultimo anno. Integrare i mercati dei servizi I servizi rappresentano il 70% circa del Pil e dell'occupazione UE ma la relazione della Commissione sul mercato interno dei servizi (luglio 2002) (IP/02/1180) ne denuncia la scarsa integrazione, il che costa in termini di prosperità e posti di lavoro. Entro la fine del 2003, la Commissione proporrà una direttiva sui servizi basata su riconoscimento reciproco, cooperazione amministrativa, armonizzazione (ove necessario), che incoraggi i codici di condotta europei nelle attività terziarie. La strategia sottolinea inoltre la necessità di completare il Piano d'azione per i servizi finanziari e di accelerare l'avvento del mercato interno dei servizi finanziari al minuto. Migliorare la libera circolazione delle merci La strategia propone un approccio più strutturato al riconoscimento reciproco, grazie al quale la conformità alla legge nazionale dello Stato membro d'origine dei prodotti permetterà di commercializzarli ovunque nell'UE, e illustra una proposta di regolamento della Commissione per introdurre nuove procedure come la notifica obbligatoria dei casi di rifiuto del riconoscimento reciproco o la possibilità di un appello per le imprese. La Commissione consulterà Stati membri e industrie prima di avanzare qualsiasi proposta. La strategia propone anche di legare il finanziamento dell'UE alle agenzie di normalizzazione a chiari criteri di efficienza, in modo che le norme siano prodotte rapidamente e bene, e di rafforzare il Nuovo Approccio, in cui per alcuni tipi di beni il diritto comunitario fissa requisiti essenziali, evitando norme tecniche dettagliate (v. IP/03/643). Affrontare il problema dell'invecchiamento demografico Un efficiente mercato interno aiuta a generare crescita e occupazione che aiutano a incrementare le entrate governative e finanziano le pensioni statali. L'approvazione rapida della direttiva sui fondi pensione (v. IP/02/820, IP/00/1141 e Memo/00/62) tutelerà meglio i pensionati e permetterà a società multinazionali di gestire singoli fondi pensioni in tutta l'UE. La Commissione favorirà anche la mobilità tra più paesi agevolando il trasferimento dei diritti pensionistici (in consultazione con le parti sociali) e continuerà a combattere la discriminazione fiscale dei fondi pensione stabiliti in altri Stati membri. L'invecchiamento demografico premerà inoltre sui servizi sanitari. La strategia sottolinea la necessità per gli Stati membri di adeguarsi alle recenti sentenze della Corte, anche permettendo ai loro pazienti di curarsi all'estero. Ciò può contribuire ad attenuare i problemi dei regimi sanitari nazionali e consentire un uso più efficiente delle risorse in tutta l'UE. Servizi essenziali migliori Le "industrie di rete" (energia, trasporti, telecomunicazioni, posta) sono decisive per tutti i cittadini dell'UE, sono una quota significativa dei costi delle imprese e influiscono enormemente sulla competitività economica globale. La strategia vuole un'ulteriore apertura dei mercati alla concorrenza ma garantendo un servizio universale a tutti i cittadini, ovunque vivano e qualunque sia il loro reddito. La Commissione studierà la situazione della concorrenza anche nel settore dell'approvvigionamento idrico, che è frammentato e la cui modernizzazione cela forti potenzialità. In seguito a tale studio si terrà conto di tutte le opzioni possibili compresi eventuali provvedimenti legislativi. La Commissione chiarirà anche come si applicheranno le norme di concorrenza e sugli aiuti di Stato alle joint-venture pubbliche/private e pubblicherà un Libro Verde per far sì che esse siano compatibili con le norme sugli appalti pubblici. Migliorare il contesto in cui operano le imprese Le iniziative politiche per stimolare imprenditorialità e innovazione dipendono in genere dagli Stati membri. Ma esistono campi in cui deve agire l'UE. Consiglio e Parlamento devono, per esempio, approvare rapidamente il brevetto comunitario (v. Memo/03/47), le proposte di direttive sulla brevettabilità delle invenzioni ottenute mediante elaboratore (IP/02/277) e sull'esercizio dei diritti di proprietà intellettuale ( Hyperlink " http://europa.eu.int/rapid/start/cgi/guesten.ksh?p_action.gettxt=
gt&doc=ip/03/144|0|rapid&lg=en&display=
" ip/03/144 e hyperlink " http://europa.eu.int/rapid/start/cgi/guesten.ksh?p_action.gettxt
=gt&doc=memo/03/20|0|rapid&lg=en&display=
" memo/03/20 I prossimi piani d'azione della Commissione sul diritto societario e sulla revisione contabile contribuiranno a far sì che le imprese redigano conti affidabili da incoraggiare gli investitori a fornire i finanziamenti di cui l'economia europea ha bisogno per crescere. La Commissione proporrà anche direttive per facilitare le fusioni transfrontaliere e i trasferimenti delle sedi centrali delle imprese. Semplificare il contesto normativo La Commissione inviterà gli Stati membri a nominare rappresentanti che collaborino con essa al Piano d'azione per migliorare il quadro normativo (v. IP/02/825). Durante il 2003, esso cercherà la miglior "architettura legislativa" per il mercato interno in modo che l'UE faccia in ogni situazione la scelta giusta: armonizzazione o riconoscimento reciproco, Nuovo Approccio o norme dettagliate, regolamento o autoregolamentazione, direttive o regolamenti. La strategia precisa che il Consiglio e il Parlamento, nell'emendare le proposte della Commissione, e gli Stati membri, nel recepire le direttive nell'ordinamento nazionale, devono legiferare in modo chiaro, semplice, efficace. La Commissione svilupperà l'idea del Parlamento di un "test di compatibilità" per tutta la nuova legislazione nazionale, che impedisca conflitti con le norme del mercato interno. Ridurre gli ostacoli a carattere fiscale La Commissione propone di rivedere le direttive sulle società madri/filiali e sulle fusioni, per eliminare nell'UE le doppie imposizioni e ridurre talune imposte. Essa intende anche introdurre una base consolidata comune per l'imposta sulle società a livello UE e semplificare le norme IVA in modo che imprese con sede in uno Stato membro ma che vendono prodotti e servizi in altri possano pagare l'Iva solo nel loro paese d'origine. Sulla tassazione dei veicoli, la strategia sostituisce la tassa di immatricolazione con un aumento di quelle di circolazione e sui carburanti. Mercati degli appalti pubblici più aperti I pubblici appalti rappresentano il 16% del Pil dell'UE. Ma il non rispetto delle norme è un problema grave. In tutta Europa, gli appalti sono ancora troppo burocratici. Un primo passo per migliorare la situazione è l'approvazione da parte del Parlamento europeo e del Consiglio del pacchetto legislativo proposto dalla Commissione nel 2000 (v. IP/00/461) per migliorare le procedure di aggiudicazione e incoraggiare gli appalti per via elettronica. La Commissione nel 2004 proporrà un piano d'azione perché entro il 2006 buona parte degli appalti pubblici sia effettuata per via elettronica, La generalizzazione degli appalti pubblici elettronici dovrebbe avvenire entro il 2010. Inoltre, la strategia del mercato interno raccomanda che gli Stati membri cooperino di più attraverso la recente rete sugli appalti pubblici e rafforzino le autorità nazionali di sorveglianza, dando loro il diritto di reclamare davanti a una corte autorizzata a giudicare le parti contraenti. Migliorare l'informazione Perché il mercato interno funzioni, cittadini e imprese devono conoscere opportunità, diritti e i modi per esercitarli realmente. La Commissione si sforzerà in questo senso, soprattutto nei nuovi Stati membri e istituirà un nuovo portale Web per i cittadini e le imprese, un "one-stop shop" per una vasta gamma di informazioni e di consigli pratici. Essa promuoverà con vigore l'Europa in diretta, un servizio telefonico e Web che informa su tutti gli aspetti dell'UE, accessibile con un numero verde unico in tutta Europa (00.800 67891011). Ma anche gli Stati membri devono assumersi la responsabilità di informare i propri cittadini. La Commissione convocherà riunioni regolari di rappresentanti ad alto livello degli Stati membri per trattare specificatamente le questioni dell'informazione. Il Quadro di valutazione del mercato interno valuterà poi regolarmente gli sforzi degli Stati membri nel campo dell'informazione. Il testo integrale, comprendente un elenco di tutti i provvedimenti previsti, è disponibile presso : http://europa.eu.int/comm/internal_market/en/update/strategy/index.htm 

UE - IL "NUOVO APPROCCIO": NORME PER PRODOTTI PIÙ SICURI, PIÙ ECONOMICI E PIÙ CONCORRENZIALI 
Bruxelles, 8 maggio 2003 La Commissione ha adottato ieri una comunicazione, volta a consolidare la tendenza verso una maggior sicurezza, economicità e concorrenzialità dei prodotti europei, intitolata "Migliorare l'attuazione delle direttive Nuovo Approccio". Il Nuovo Approccio è una tecnica legislativa che definisce i requisiti essenziali obbligatori di un prodotto al fine di garantire elevati livelli di tutela del pubblico, lasciando la scelta delle soluzioni tecniche alle parti interessate (utenti, produttori, ecc.). Grazie alla sua flessibilità, il Nuovo Approccio è una tecnica molto efficace per promuovere la competitività industriale, l'innovazione dei prodotti e la libera circolazione delle merci nella UE. È il primo esempio di un approccio che coinvolga tutti coloro che sono interessati a norme migliori ("co-normatività"). Le direttive Nuovo Approccio affrontano ora oltre 20 settori e migliaia di prodotti industriali (materiali da costruzione, giocattoli, dispositivi sanitari, riscaldamenti a gas, imbarcazioni da diporto, macchinari e impianti di radio/telecomunicazione). Partendo da quasi 20 anni di esperienza Nuovo Approccio, la comunicazione propone ulteriori miglioramenti al sistema. Afferma Erkki Liikanen, Commissario alle imprese :"Con lo sviluppo dell'economia globale e la rapidità dei mutamenti tecnologici, i vantaggi di tecniche regolatrici più flessibili, come il Nuovo Approccio, diventano sempre più evidenti. La comunicazione sostiene che il Nuovo Approccio da quasi 20 anni tutela i cittadini e dà flessibilità alle imprese europee perché siano innovative e concorrenziali. Ora formuliamo nuove proposte per migliorare ulteriormente il sistema, renderlo più efficace e trasparente, a vantaggio di tutti gli interessati - produttori, organismi di valutazione della conformità, autorità e, soprattutto, consumatori." Fin dall'inizio, gli strumenti del Nuovo Approccio sono stati continuamente rivisti e notevolmente migliorati. Ma non è stato ancora effettuato un esame generale dei più importanti aspetti orizzontali, comuni a tutte le direttive Nuovo Approccio. La comunicazione "Migliorare l'attuazione delle direttive Nuovo Approccio" affronta tale problema e formula proposte per migliorare questo, già efficace, strumento. Grazie a un'ampia consultazione degli interessati, la comunicazione individua settori del Nuovo Approccio che possono essere ulteriormente migliorati e raccomanda provvedimenti che aumentino l'efficienza operativa del mercato interno e, quindi, la competitività dell'industria europea attraverso scelte mirate ed economiche. Essa sottolinea soprattutto la necessità di: migliorare il controllo degli organismi notificati, cioè preposti a valutare la conformità, garantendo così che essi operino agli standard più elevati; facilitare la cooperazione e lo scambio di informazioni tra organismi notificati perché forniscano servizi omogenei, soprattutto alle Pmi; rendere più trasparente il modo in cui gli Stati membri informano gli organismi di valutazione della conformità, dirigono la sorveglianza di mercato e il ritiro dal mercato di tutti prodotti (non conformi), ecc.; promuovere la comprensione del marchio CE in modo che i consumatori capiscano ciò che rappresenta. La maggior parte delle iniziative necessarie a raggiungere tali obiettivi competono direttamente agli Stati membri. La Commissione rinuncia perciò a proposte legislative prima di una discussione esauriente con il Parlamento e il Consiglio. Antefatto Il Nuovo Approccio è una tecnica legislativa usata nel campo della libera circolazione delle merci dal 1985. Innovativo è il fatto di essere destinato a elaborare una legislazione flessibile e tecnologicamente neutrale, passando dai requisiti tecnici dettagliati, specifici di un prodotto, tipici delle direttive, a una definizione dei requisiti essenziali per tipi di prodotti. Questo metodo legislativo, per la sua flessibilità, ha il vantaggio di promuovere l'innovazione e, quindi, la competitività. Elementi principali del Nuovo Approccio sono: definire requisiti essenziali obbligatori, a garanzia di elevati livelli di tutela degli interessi pubblici in gioco (salute, sicurezza, tutela del consumatore o dell'ambiente); lasciare ai produttori la scelta delle soluzioni tecniche che rispettino i requisiti essenziali. I prodotti che soddisfano norme armonizzate devono rispettare i relativi requisiti essenziali; definire adeguate procedure di valutazione della conformità che tengano conto fra l'altro dei tipi di rischi connessi ai prodotti interessati; l'apposizione del marchio CE, con cui il produttore dichiara la conformità ai requisiti delle direttive che ad esso si applicano; l'obbligo per gli Stati membri di prendere ogni utile provvedimento, compresa la sorveglianza di mercato, per garantire che i prodotti non conformi siano ritirati dal mercato. http://europa.eu.int/comm/enterprise/newapproach/index.htm 

IL 9 MAGGIO È LA FESTA DELL'EUROPA UNA TAVOLA ROTONDA SUI TEMI PRINCIPALI: LA NUOVA COSTITUZIONE EUROPEA E L'ALLARGAMENTO DELL'UNIONE 
Milano, 8 maggio 2003 - Il 9 maggio, Festa dell'Europa, viene celebrato in tutti i paesi dell'UE per ricordare la dichiarazione di Robert Schuman, ministro degli affari esteri francese, che nel 1950 fu all'origine della creazione dell'attuale Unione Europea. La manifestazione del Palalido prevede la partecipazione del Vicepresidente del Parlamento Europeo Guido Podestà e del Governatore delle Regione Lombardia Roberto Formigoni, una tavola rotonda e concerti musicali. 

ASSOGESTIONI: FONDI COMUNI: AZIONARI POSITIVI DOPO UN ANNO (+122,7 MILIONI DI EURO) RACCOLTA MENSILE +3.871,8 MILIONI DI EURO. FONDI DI LIQUIDITÀ E OBBLIGAZIONARI IN TESTA ALLA RACCOLTA. FLESSIBILI IN NERO. SEGNO MENO PER I BILANCIATI. 
Milano, 8 maggio 2003 - Aprile è stato il mese della rimonta dei fondi azionari che hanno chiuso con un saldo di +122,7 milioni di euro. Un risultato alquanto interessante perchè per trovare un saldo di raccolta positivo per questa categoria è necessario tornare all'aprile del 2002. Protagonisti di questa ripresa sono stati i fondi armonizzati italiani (+178,4 milioni di euro) e quelli esteri (+58 milioni di euro). La raccolta complessiva dei fondi ad aprile è stata positiva per 3.871,8 milioni di euro. Anche nel mese appena concluso i fondi di liquidità e quelli obbligazionari hanno giocato un ruolo da protagonisti chiudendo rispettivamente a: +2.452,2 milioni di euro e +1.631,3 milioni di euro. Segno positivo anche per i fondi flessibili che hanno raccolto +259,1 milioni di euro. L'unico segno negativo è stato quello dei fondi bilanciati che hanno chiuso aprile a -593,6 milioni di euro.In crescita anche il patrimonio gestito dai fondi comuni d'investimento che, ad aprile, si è attestato a quota 477.711,7 milioni di euro. Segno più anche per la raccolta dei fondi di fondi (non inclusi nei totali per evitare duplicazioni) che, dopo aver recuperato terreno già a marzo, hanno chiuso il mese di aprile a +35,7 milioni di euro. Il patrimonio di questa categoria di fondi si è attestato a 5.961,8 milioni di euro. 

BANCA INTESA LANCIA LA PRIMA OBBLIGAZIONE STRUTTURATA LEGATA ALL'INDICE AZIONARIO EUROSTOXX 50, AL PREZZO DELL'ORO E DEL PETROLIO. SI CHIAMA TRIPLA DIMENSIONE ED È DISPONIBILE FINO AL 13 MAGGIO 2003 
Milano, 8 maggio 2003 - Banca Intesa lancia Tripla Dimensione, un nuovo prodotto indicato per gli investitori con disponibilità finanziaria medio-alta. Si tratta di un'obbligazione strutturata unica sul mercato perché permette di investire nel settore delle materie prime (petrolio e oro) oltre che sul mercato azionario, in modo da assicurare una maggiore diversificazione per il proprio portafoglio. Tripla Dimensione è, infatti, legata a un paniere composto dall'indice dei principali titoli azionari europei (Eurostoxx 50), dal prezzo del petrolio (il valore del Future Light Sweet Crude Oil rilevato al New York Mercantile Exchange) e dal prezzo dell'oro (rilevato dal London Bullion Market Association). Questo paniere viene gestito in modo dinamico, ossia l'investimento e il disinvestimento nei tre comparti dipende da un algoritmo matematico che tiene conto delle fluttuazioni dei mercati finanziari di riferimento. Di durata quinquennale, Tripla Dimensione prevede:Capitale garantito a scadenza. Remunerazione a scadenza legata all'apprezzamento di un paniere, così composto: 50% indice Eurostoxx 50, 25% quotazione del Petrolio, 25% quotazione dell'Oro. Rendimento pagato a scadenza pari al maggior valore tra: 100% dell'apprezzamento lineare del paniere di riferimento rilevato tra la data di partenza e quella di scadenza, 75% del valore del paniere di riferimento rilevato giornalmente nel corso dei cinque anni di vita dell'obbligazione strutturata. L'investimento minimo previsto di 50.000 euro posiziona questo prodotto nella fascia alta degli investitori e il periodo di collocamento va dal 29 aprile al 13 maggio 2003. L'importo massimo totale per questa emissione è di 500 milioni di euro. Tripla Dimensione si aggiunge alla famiglia di obbligazioni strutturate - Inflazione Europea, Cocktail, Slalom, Skilift e Schermo totale - lanciate con grande successo da Banca Intesa dall'inizio di quest'anno. 

HDP: I RISULTATI DEL PRIMO TRIMESTRE 2000: UTILE NETTO DI 5,1 MILIARDI DELLO STESSO PERIODO DELLO SCORSO ANNO 
Milano, 8 maggio 2003 - Il Consiglio di Amministrazione di Holding di Partecipazioni Industriali S.p.A., riunitosi in data odierna sotto la presidenza di Nicolò Nefri, ha approvato i risultati consolidati relativi al primo trimestre dell'esercizio in corso che migliorano rispetto al corrispondente periodo dell'esercizio '99 e confermano il trend di crescita del risultato operativo. Il fatturato raggiunge i 1.612 miliardi (+5,6%) e il margine operativo lordo passa dal 3,5% del 1° trimestre 1999 al 3,9% (da 54,2 a 63,5 miliardi). La crescita è pressoché generalizzata, in quanto riguarda Rcs, Fila e Gft Net ed è frutto sia di maggiori fatturati (Rcs, Valentino e Fila), sia di azioni di razionalizzazione in presenza di vendite in flessione (Gft Net). Anche il risultato operativo passa da negativo per 10,5 miliardi a positivo per 1,7 miliardi. Il primo trimestre risente della negativa stagionalità dell'attività del gruppo Rcs, solo in parte compensata dalla stagionalità opposta del Gft Net. Il risultato prima degli interessi di terzi migliora di 11 miliardi (riducendo la perdita da 35,8 miliardi ad una di 24,8 miliardi) ed il risultato netto di competenza passa da una perdita di 26,7 ad una di 19,6 miliardi. Il capitale netto investito cresce di 356 miliardi, riferibili principalmente alle immobilizzazioni finanziarie (132,7) e all'iscrizione di crediti per le imposte differite attive di HdP e Rcs per complessivi 153,1 miliardi. Il patrimonio netto di competenza è di 2.650 miliardi e l'indebitamento finanziario netto è di 725,7 miliardi. Le prospettive dell'attività per l'esercizio in corso fanno ritenere che il miglioramento del risultato operativo del gruppo si consoliderà nei prossimi mesi. Capogruppo Il risultato netto è negativo per 1 miliardo rispetto all'utile netto di 5,1 miliardi dello stesso periodo dello scorso anno. La natura di holding della società e la conseguente concentrazione nel secondo trimestre dell'esercizio dei ricavi, prevalentemente derivanti da dividendi, rendono il risultato del primo trimestre non rappresentativo dell'andamento dell'intero esercizio. Le principali voci che concorrono alla formazione dei risultati economici, confrontate con quelle del pari periodo dello scorso esercizio sono riassumibili in: proventi finanziari netti in flessione da 13,4 miliardi a 7,6 miliardi per effetto dei minori tassi di rendimento degli investimenti sui mercati finanziari; aumento dei costi di struttura, al netto dei riaddebiti alle società del gruppo per prestazioni e servizi, da 7,7 miliardi a 12,5 miliardi, dovuto prevalentemente alla contabilizzazione del canone di leasing (4,9 miliardi) per l'immobile di Via Turati e solo in parte compensato dalla riduzione del relativo ammortamento; proventi straordinari per 3,8 miliardi relativi alla plusvalenza realizzata sulla cessione di una parte delle azioni SMI in portafoglio. Il patrimonio netto è di 2.456,5 miliardi e le disponibilità finanziarie nette sono di 1.018,8 miliardi. Nel corso del primo trimestre 2000, HdP ha inoltre avviato una serie di investimenti in attività legate al mondo Internet, acquisendo partecipazioni in società operanti in settori complementari e sinergici con quelli delle controllate: 4% (a cui si aggiunge un ulteriore 4% di Rcs) di Andala S.p.A., società che si pone l'obiettivo di partecipare alla gara per l'assegnazione di una concessione di telefonia mobile a tecnologia Umts; 11% (per un investimento di 8 milioni di dollari) di Luxlook, ex Luxgood, società statunitense che svolge attività di e-commerce su accessori di lusso, tra cui Valentino; 0,3% (pari ad un investimento di 2,4 milioni di euro) di Selftrade, società quotata alla borsa di Parigi che svolge attività di trading on line in Francia ed Italia, con l'obiettivo di coprire in breve anche la Gran Bretagna e la Germania e diventare il primo operatore a livello europeo; 20% (pari ad un investimento di 3 miliardi di lire) di Yoda, società di consulenza strategica ed applicativa nell'area dell'internet relationship, fornitrice sia di consulenze sia di metodologie applicative. Rcs L'attività editoriale - in particolare l'editoria libraria e scolastica e la raccolta pubblicitaria - è caratterizzata da una forte componente stagionale che registra il suo punto di minima nei primi mesi dell'anno. I risultati del primo trimestre sono pertanto scarsamente rappresentativi dell'andamento dell'intero esercizio. I ricavi netti aumentano da 623,9 a 728,3 miliardi, in crescita del 16,7% (a perimetro omogeneo la crescita è del 12,4%) e la perdita operativa si riduce a 19,3 miliardi rispetto ai 20,9 miliardi del corrispondente periodo dell'esercizio precedente. La diffusione del Corriere della Sera e della Gazzetta dello Sport cresce rispettivamente del 5,7 e del 7,3% con un aumento complessivo dei ricavi editoriali del 6,9%, mentre la diffusione del quotidiano spagnolo El Mundo aumenta del 3,6%. I periodici registrano ricavi editoriali in crescita del 5,7% in Italia e del 2,6% all'estero. I ricavi pubblicitari si incrementano del 31,1%, anche grazie al contributo di Igp di cui Rcs lo scorso febbraio ha acquisito il 50%. I ricavi per i fascicoli in Italia e all'estero sono in aumento rispettivamente del 22,8% e del 20,6%. Nell'area dell'editoria multimediale prosegue il programma di sviluppo nelle attività legate al mondo Internet. Si segnala in particolare: l'acquisto del 5% di Rai Sat per lo sviluppo congiunto di canali televisivi tematici e nel campo dei "new media", l'accordo con Tiscali per il supporto allo sviluppo tecnologico nel mondo web e l'ingresso nel capitale di Andala S.p.A. con una quota del 4% (che si aggiunge al 4% di HdP). L'indebitamento finanziario netto ammonta a 295,6 miliardi, in crescita sia rispetto alla fine dello scorso esercizio (185,9 miliardi) sia rispetto al corrispondente periodo dello scorso anno (200,7 miliardi) per effetto degli esborsi relativi alle acquisizioni effettuate. Fila Il gruppo ha realizzato ricavi in crescita dell'8,2% rispetto al pari periodo dello scorso esercizio (da 468,6 a 507,1 miliardi) e un utile operativo in aumento da 5,1 a 9,5 miliardi dopo un incremento delle spese di marketing e pubblicità del 24%. Va segnalato il miglioramento - seppur lieve - dei ricavi nel mercato statunitense (in aumento dell'1,3%), grazie alla crescita del 16,2% delle vendite d'abbigliamento che compensa la flessione del 7,7% delle vendite di calzature, mentre è forte l'incremento dei ricavi nei mercati dell'Estremo Oriente, che evidenziano un aumento del 56,5%, con l'abbigliamento e le calzature in miglioramento rispettivamente dell'85% e del 13,6%. In particolare, concorrono al risultato le performance delle filiali coreana e australiana che registrano ricavi complessivi in crescita rispettivamente del 78% e del 54,5%. In Italia il fatturato è in flessione del 6,5% quale saldo tra l'incremento del 10,8% delle vendite di abbigliamento ed il calo di quelle di calzature del 24,7%. Sugli altri mercati europei i ricavi aumentano del 3,2% grazie alla crescita sui mercati tedesco e francese, (rispettivamente del 12% e del 7,9%), che compensano la flessione del 2% registrata nel mercato inglese. L'indebitamento finanziario netto ammonta a 690,8 miliardi, in aumento rispetto ai 558,5 miliardi del 31 marzo 1999 e ai 561,7 miliardi a fine dicembre scorso. Gft Net Il Gft Net ha realizzato ricavi consolidati per 356,4 miliardi, in calo del 14,1% rispetto al pari periodo dello scorso anno, e un utile operativo di 31,9 miliardi, in aumento del 22,1%. Anche per Gft Net, ricavi e utile operativo presentano elementi di forte stagionalità. La contrazione dei ricavi è imputabile principalmente alla chiusura del business Emanuel. Il mercato nordamericano, pur confermandosi primo mercato di destinazione con un'incidenza del 41% sul fatturato del gruppo (41,7% l'anno precedente), registra una flessione delle vendite di circa il 16%. Le vendite sui mercati europei mostrano una leggera contrazione mentre per i mercati dell'Estremo Oriente e del resto del mondo la flessione complessiva è del 16,8% . Il risultato della gestione operativa migliora grazie al contenimento dei costi di funzionamento. L'indebitamento finanziario netto è pari a 212,7 miliardi, in aumento rispetto ai 154,2 miliardi di fine 1999 per effetto della stagionalità del business e in riduzione rispetto ai 307,7 miliardi del 31 marzo precedente a motivo della ricapitalizzazione per complessivi 170,8 miliardi effettuata nel corso del secondo semestre 1999. Valentino I ricavi aumentano del 21%, da 34,2 a 41,4 miliardi. Le vendite di accessori della collezione primavera estate 2000, prima stagione di lancio sul mercato, ammontano a 4,6 miliardi. I ricavi delle boutique, pari a 15,7 miliardi, registrano una crescita, rispetto al 1999, del 38%. Il risultato operativo peggiora di 3,6 miliardi rispetto allo scorso esercizio, passando da una perdita di 8,3 miliardi ad una di 11,9 miliardi, a causa dei forti investimenti pubblicitari, degli oneri sostenuti per la nuova struttura organizzativa e dei costi commerciali relativi alla vendita delle collezioni di abbigliamento della stagione autunno/inverno 2000, la cui fatturazione avrà luogo a partire dalla seconda parte dell'esercizio. L'indebitamento finanziario netto al 31 marzo 2000 è pari a 398,7 miliardi (386,7 e 387,6 miliardi rispettivamente al 31 marzo e al 31 dicembre precedenti), di cui 305 miliardi verso la capogruppo 

TELECOM ITALIA: IL CDA APPROVA I DATI DEL PRIMO TRIMESTRE 2003 INDEBITAMENTO RIDOTTO DI 2 MILIARDI DI EURO RISPETTO AL 31.12.2002 
Milano, 8 maggio 2003 - Il Consiglio di Amministrazione di Telecom Italia, riunito il 5 maggio sotto la presidenza di Marco Tronchetti Provera, ha approvato la relazione trimestrale al 31 marzo 2003. Gruppo Telecom Italia Nel corso del 2002 e successivamente al primo trimestre sono uscite dall'area di consolidamento il Gruppo 9Telecom, il Gruppo Telespazio, e le società Sogei S.p.A. Consiel S.p.A., Datahouse S.p.A., Emsa S.p.A. Immsi S.p.A., Telimm S.p.A. e sono entrate Blu S.p.A. e il Gruppo Webegg. Gli effetti di tali variazioni sono stati evidenziati nei principali dati economici consolidati, per permettere confronti omogenei. I ricavi del primo trimestre 2003 ammontano a 7.125 milioni di euro, con una flessione dell'1,9% rispetto allo stesso periodo del 2002 (7.265 milioni di euro). In particolare hanno inciso sulla variazione di perimetro l'uscita del Gruppo 9Telecom, di Sogei (consolidati per i primi 6 mesi del 2002) e del Gruppo Telespazio (consolidato fino al 30 settembre 2002), nonché l'ingresso del Gruppo Webegg. Escludendo l'effetto negativo delle variazioni dei cambi (348 milioni di euro) e del perimetro di consolidamento (218 milioni di euro), la crescita organica risulta del 6,4% (+426 milioni di euro). A tale crescita hanno contribuito in misura significativa la Business Unit Mobile, la Business Unit Domestic Wireline e la Business Unit Internet and Media. Il margine operativo lordo, pari a 3.303 milioni di euro, presenta una crescita dello 0,9% rispetto al primo trimestre 2002 (3.274 milioni di euro). Escludendo l'effetto negativo delle variazioni dei cambi e del perimetro di consolidamento, la crescita organica risulta del 3,9% (+125 milioni di euro). L'incidenza sui ricavi è pari al 46,4%, rispetto al 45,1% dello stesso periodo del 2002. Il risultato operativo ammonta a 1.866 milioni di euro e migliora di 135 milioni di euro rispetto al primo trimestre 2002 (+7,8% +6,4% in termini di crescita organica), con un'incidenza sui ricavi in miglioramento dal 23,8% dello stesso periodo del 2002 al 26,2% del primo trimestre 2003. L'incremento in valore assoluto risente oltre che della crescita del margine operativo lordo anche della flessione degli ammortamenti. Il risultato prima dei componenti straordinari e delle imposte è pari a 1.450 milioni di euro con un incremento di 229 milioni di euro rispetto al primo trimestre 2002 (+19% circa). Il risultato netto consolidato del Gruppo nel primo trimestre 2003, pari a 503 milioni di euro, è in crescita di 121 milioni (+32% circa) di euro rispetto allo stesso periodo del 2002, escludendo le plusvalenze nette, pari a 339 milioni di euro, relative alle dismissioni delle partecipazioni in Bouygues Decaux Telecom e Lottomatica. Considerando tali effetti il risultato netto consolidato del Gruppo relativo al primo trimestre 2002 era infatti pari a 721 milioni di euro. Gli investimenti ammontano complessivamente a 860 milioni di euro (1.227 milioni di euro nel primo trimestre 2002) cosi ripartiti: 697 milioni di euro investimenti industriali e 142 milioni di euro di natura finanziaria, cui si aggiungono 21 milioni di euro di goodwill. Il free cash flow pari a 2.413 milioni di euro, registra un aumento di 805 milioni di euro (+50% circa) rispetto al primo trimestre 2002 ed è pari al 33,9% dei ricavi (22,1% nel primo trimestre 2002). L'indebitamento finanziario netto, pari a 16.079 milioni di euro, si riduce di 2.039 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2002 (18.118 milioni di euro). Su tale andamento hanno influito, oltre al positivo apporto del free cash flow operativo del periodo, l'incasso delle prime due rate relative alla cessione di Telekom Srbija (60 milioni di euro). Si segnala inoltre che sono state effettuate operazioni di cartolarizzazione che hanno consentito un miglioramento dell'indebitamento finanziario netto al 31 marzo 2003 di 839 milioni di euro, in linea con il relativo importo al 31 dicembre 2002. La quota di indebitamento superiore all'anno è passata dal 75% del 31 dicembre 2002, all'81% al 31 marzo 2003. Il personale del Gruppo al 31 marzo 2003 è di 100.765 unità, con una riduzione di 948 unità (101.713 al 31 dicembre 2002) dovuta principalmente alle variazioni dell'area di consolidamento. Per l'esercizio 2003 si prevede per il Gruppo Telecom Italia la tenuta della redditività operativa ed una ulteriore riduzione dell'indebitamento finanziario netto. Nell'ipotesi in cui si realizzi la fusione di Telecom Italia in Olivetti (di seguito descritta negli eventi successivi al 31 marzo) si prevede che: l'indebitamento finanziario netto consolidato potrà subire un temporaneo aumento in relazione alle operazioni correlate alla fusione (recesso da parte degli azionisti di Olivetti e Offerta Pubblica d'Acquisto - OPA - volontaria parziale di Olivetti su azioni ordinarie e di risparmio di Telecom Italia), che troverà parziale copertura nello stesso anno 2003, nei flussi di cassa generati sia dalla gestione, sia dalle dismissioni di partecipazioni non strategiche. Entro la fine del 2004, come già comunicato, tale aumento sarà completamente assorbito; conferma per l'esercizio 2003 della tenuta della redditività operativa del Gruppo prima dell'ammortamento della differenza da consolidamento. Si prevede inoltre che il risultato netto da bilancio d'esercizio 2003 della società risultante dalla fusione consentirà una politica di dividendi tale da assicurare all'attuale azionista di Telecom Italia la percezione di un importo complessivo a titolo di dividendo almeno in linea con quello attualmente percepito. E' stato infine formalizzato il modello organizzativo previsto dal d.lgs 231/01. Il nuovo modello si articola, in particolare, in appositi schemi di controllo interno, elaborati alla luce del Codice Etico, ai principi generali di controllo interno e a quelli specifici per i rapporti con la Pubblica Amministrazione. Tale progetto, al quale hanno collaborato oltre 1300 persone, per circa 20 mila ore lavoro, ha specificatamente comportato una puntuale mappatura dei rischi e una verifica dell'adeguatezza all'attuale assetto normativo dei rigorosi sistemi organizzativi già esistenti. Telecom Italia Spa A fine 2002 è stato conferito a Telecom Italia Sparkle il ramo d'azienda "Servizi Wholesale Internazionali" e a marzo 2003 è avvenuta la fusione per incorporazione della controllata Telecom Italia Lab con effetti contabili e fiscali decorrenti dal 1 gennaio 2003. I ricavi di Telecom Italia S.p.A. al 31 marzo 2003 ammontano a 3.959 milioni di euro in leggera flessione rispetto al primo trimestre 2002 (4.190 milioni di euro), a causa del diverso perimetro, dovuto al conferimento a Telecom Italia Sparkle del ramo d'azienda "Servizi Wholesale Internazionali" con la conseguente attribuzione a quest'ultima dei ricavi da traffico internazionale. A valori omogenei i ricavi aumentano di 9 milioni di euro. Il margine operativo lordo, pari a 1.798 milioni di euro, diminuisce di 77 milioni di euro rispetto al primo trimestre 2002 (1.875 milioni di euro nel primo trimestre 2002), e ha un'incidenza sui ricavi del 45,4% (44,7% nello stesso periodo del 2002). A valori omogenei la riduzione è di 33 milioni di euro. La riduzione è dovuta alla citata flessione dei ricavi, parzialmente compensata dalla diminuzione dei consumi di materie e servizi esterni e del costo del lavoro. Il risultato operativo, pari a 1.052 milioni di euro, si riduce di 45 milioni di euro rispetto al primo trimestre 2002 (1.097 milioni di euro) e ha un'incidenza sui ricavi del 26,6% (26,2% nello stesso periodo del 2002). A valori omogenei la riduzione è di 16 milioni di euro. Il risultato prima dei componenti straordinari e delle imposte è pari a 670 milioni di euro contro i 578 milioni di euro nel primo trimestre 2002. Il risultato netto della capogruppo è positivo per 356 milioni di euro, in crescita di 76 milioni di euro (+27% circa) rispetto al primo trimestre 2002. Come di consueto, non hanno concorso al risultato del primo trimestre 2003 i dividendi da imprese controllate derivanti da utili dell'esercizio in corso, che sono rilevati a fine anno secondo il principio della maturazione. Il risultato è stato determinato dal miglioramento, rispetto al primo trimestre 2002, del saldo della gestione finanziaria (+41 milioni di euro), del saldo proventi ed oneri da partecipazioni (+96 milioni di euro) e del saldo proventi e oneri straordinari (+57 milioni di euro). L'indebitamento finanziario netto, pari a 14.887 milioni di euro, diminuisce di 241 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2002 (15.128 milioni di euro); tale miglioramento è stato determinato dal flusso di cassa della gestione operativa (768 milioni di euro) che ha più che compensato il fabbisogno derivante dalla gestione finanziaria e straordinaria (358 milioni di euro), nonché l'acquisizione dell'indebitamento finanziario netto iniziale dell'incorporata Telecom Italia Lab (169 milioni di euro). Inoltre gli effetti positivi dell'operazione di cartolarizzazione sono stati pari a 839 milioni di euro (826 al 31/12/2002). La quota di indebitamento a medio/lungo termine è passata dal 68% al 31 dicembre 2002, al 74% al 31 marzo 2003. Eventi Successivi Al 31 Marzo 2003 - Operazione di fusione di Telecom Italia in Olivetti Il Consiglio di Amministrazione del 15 Aprile 2003 ha approvato il progetto di fusione di Telecom Italia in Olivetti, che prevede il seguente rapporto di concambio:7 azioni ordinarie di Olivetti, del valore nominale di 1 euro ciascuna per ogni azione ordinaria Telecom Italia del valore nominale di euro 0,55 ciascuna,7 azioni di risparmio di Olivetti, del valore nominale di 1 euro ciascuna per ogni azione di risparmio Telecom Italia del valore nominale di euro 0,55 ciascuna. Per effetto della fusione, la partecipazione di controllo in Telecom Italia detenuta da Olivetti si estinguerà per annullamento, mentre quella detenuta da Olimpia in Olivetti si diluirà in misura significativa. Il rapporto di cambio sarà principalmente soddisfatto mediante redistribuzione del capitale Olivetti risultante al momento del completamento della fusione, previa rideterminazione del valore nominale delle azioni ordinarie e di risparmio Olivetti post-fusione in 0,55 euro (pari al valore nominale delle azioni Telecom), in luogo dell'attuale valore nominale di 1 euro. La società risultante dalla fusione assumerà la denominazione e l'oggetto sociale di Telecom Italia. La sede della società sarà a Milano, presso la sede attuale di Telecom Italia. Più in generale, Olivetti adotterà un nuovo statuto, sostanzialmente in linea con l'attuale statuto sociale di Telecom Italia. Per effetto della modifica dell'oggetto sociale, agli azionisti Olivetti spetterà il diritto di recesso. Per far fronte alle esigenze derivanti dagli eventuali recessi, Olivetti ha attivato un finanziamento di 9 miliardi di euro. La quota di tale finanziamento eventualmente non utilizzata per il recesso, sarà destinata da Olivetti ad un'offerta pubblica di acquisto volontaria parziale sulle azioni ordinarie e di risparmio di Telecom Italia. Il prezzo di acquisto dell'OPA sarà pari alla media del prezzo delle azioni nel periodo tra il 12 marzo e la data dell'Assemblea Olivetti chiamata ad approvare la fusione, maggiorata di un premio del 20%, con un minimo e massimo rispettivamente pari ad euro 7,0 ed euro 8,4 per l'azione ordinaria ed euro 4,7 ed euro 5,65 per l'azione di risparmio. Diritto di recesso ed OPA sono entrambi subordinati all'attuazione della fusione. La fusione sarà efficace a far data dall'ultima delle iscrizioni dell'atto di fusione presso gli uffici del registro delle imprese competenti, oppure dalla data successiva eventualmente stabilita nell'atto di fusione.. A fini contabili, si prevede che le operazioni effettuate da Telecom Italia saranno imputate al bilancio di Olivetti a decorrere dal 1° gennaio 2003 e da tale data decorreranno anche gli effetti fiscali della fusione. Le azioni ordinarie e di risparmio emesse da Olivetti in cambio di azioni Telecom Italia, annullate per effetto della fusione, avranno godimento regolare. L'efficacia della fusione - prevista per i primi giorni del mese di agosto 2003 - è subordinata all'ammissione a quotazione sul Mercato Telematico della Borsa Italiana S.p.A. delle azioni di risparmio assegnate da Olivetti al servizio del concambio. Per le nuove azioni ordinarie e di risparmio della società risultante dalla fusione sarà richiesta l'ammissione e la quotazione al New York Stock Exchange. Operazione di scissione Seat Pagine Gialle Il Consiglio di Amministrazione di Seat Pagine Gialle del 1°aprile 2003 ha approvato il progetto di scissione parziale proporzionale di Seat Pagine Gialle S.p.A. (la società "scissa") a favore di una società di nuova costituzione (la società "beneficiaria"), sulla base della situazione patrimoniale della società scissa al 31 dicembre 2002. In caso di approvazione del progetto da parte degli azionisti di Seat PG, alla società beneficiaria sarà trasferito il complesso aziendale composto principalmente dalle aree di business Directories (rappresentato dalle attività italiane nell'editoria telefonica e dalle partecipazioni in TDdlInfomedia e Thomson), Directory Assistance (89.24.24 Pronto Pagine Gialle e Telegate) e Business Information (gruppo Consodata). La società scissa assumerà la nuova denominazione di Telecom Italia Media, mentre la beneficiaria assumerà la denominazione di Seat Pagine Gialle. Sulla base del progetto di scissione, nel momento in cui l'operazione diverrà efficace, agli attuali azionisti di Seat PG saranno assegnate, per ogni 40 azioni ordinarie (di risparmio) possedute: 29 nuove azioni ordinarie (di risparmio) della società beneficiaria Seat Pagine Gialle; 11 nuove azioni ordinarie (di risparmio) della società scissa Telecom Italia Media. Si precisa inoltre che Telecom Italia ha avviato le procedure per la dismissione, tramite un processo competitivo, finalizzata alla cessione della partecipazione di controllo detenuta nella società beneficiaria sopra citata che verrà a configurarsi a seguito del processo di scissione. Cessione della partecipazione in Stream Il 30 aprile 2003, a seguito dell'approvazione delle competenti autorità, è stato perfezionato l'accordo, annunciato il 1 ottobre dello scorso anno, con News Corporation per la creazione di Sky Italia, società nata dall'integrazione tra Stream e Tele+. Telecom Italia e News Corporation deterranno rispettivamente il 19,9% e l'80,1% di Sky Italia. accordo strategico di outsourcing tra telecom italia e Hewlett- Packard E' diventato operativo - a seguito dell'esperimento delle procedure previste ai sensi delle vigenti normative - l'accordo tra Telecom Italia e Hewlett-Packard, annunciato lo scorso 21 febbraio, nell'area Management Services & Outsourcing. L'accordo prevede l'avvio di contratti operativi di outsourcing: Hp fornirà attività di asset management, help desk, manutenzione e gestione di postazioni di lavoro, mentre It Telecom gestirà le attività operative di Hewlett-Packard Italiana in ambiente Sap ospitando i sistemi nei propri Data Center. E' stato altresì perfezionato il contratto riguardante la cessione del ramo d'azienda relativo ai servizi di Desktop Management di It Telecom (100% Telecom Italia) alla nuova entità di Hewlett-Packard, Hp Dcs (Hewlett-Packard Distributed Computing Services). 

ASSEMBLEA SPECIALE AZIONISTI DI RISPARMIO DI TELECOM ITALIA 
Milano, 8 maggio 2003 - Telecom Italia comunica che sarà convocata, presso la Sede Legale di Telecom Italia SpA, a Milano, l'Assemblea Speciale dei possessori di azioni di risparmio per il giorno 9 giugno 2003, in prima convocazione, 10 e 11 giugno, rispettivamente in seconda e terza convocazione. L'Assemblea, convocata su richiesta dell'azionista UBS AG, avrà tra i punti all'ordine del giorno l'esame delle delibere dell'Assemblea straordinaria di Telecom Italia, convocata per il prossimo 24 maggio 2003 in prima convocazione. 

TIM: IL CDA APPROVA I RISULTATI DEL I TRIMESTRE 2003 RICAVI CONSOLIDATI: 2.616 MILIONI DI EURO, +4,7% RISPETTO AL I TRIMESTRE 2002 (+15,4% ESCLUDENDO L'EFFETTO CAMBIO) MARGINE OPERATIVO LORDO CONSOLIDATO: 1.262 MILIONI DI EURO, +3,4% (+8,1% ESCLUDENDO L'EFFETTO CAMBIO) 
Milano, 8 maggio 2003 - Il Consiglio di Amministrazione di Tim (Gruppo Telecom Italia), presieduto da Carlo Buora, ha approvato il 5 maggio, su proposta dell'Amministratore Delegato Marco De Benedetti, la relazione sull'andamento della gestione del primo trimestre 2003.Nel primo trimestre 2003 i ricavi consolidati del Gruppo Tim sono pari a 2.616 milioni di euro, con una crescita del 4,7% rispetto al primo trimestre 2002 (2.498 milioni di euro), prevalentemente per le positive performance del business domestico e della controllata greca Stet Hellas. Al netto della svalutazione dei tassi di cambio di Brasile e Venezuela, la crescita dei ricavi del primo trimestre raggiunge il 15,4% rispetto allo stesso periodo del 2002. Il Margine Operativo Lordo (Mol) è pari a 1.262 milioni di euro e registra un aumento del 3,4% rispetto al primo trimestre 2002 (1.221 milioni di euro); se depurato dalla suddetta svalutazione dei cambi, l´incremento del Mol è pari all'8,1%. L'incidenza del MOL sui ricavi ammonta al 48,2% nel primo trimestre 2003 e sconta rispetto al primo trimestre 2002 (48,9%) i costi dello start up del Gsm in Brasile. Il Risultato Operativo è pari a 897 milioni di euro e registra una crescita del 7,9% rispetto al primo trimestre 2002 (831 milioni di euro). L'impatto della svalutazione dei tassi di cambio è sostanzialmente neutro a livello di Risultato Operativo. In crescita la redditività: l'incidenza del Risultato Operativo sui ricavi totali è del 34,3%, rispetto al 33,3% del primo trimestre del 2002. L'utile prima delle componenti straordinarie e delle imposte dei primi tre mesi del 2003 risulta pari a 874 milioni di euro, in crescita dell'11,6% rispetto all'analogo periodo del 2002 e con un'incidenza sui ricavi che passa dal 31,3% del primo trimestre 2002 al 33,4% dei primi tre mesi del 2003. L´utile netto consolidato di spettanza della Capogruppo è pari a 480 milioni di euro; nel primo trimestre 2002 l'utile era pari a 918 milioni di euro beneficiando della plusvalenza di 484 milioni di euro dalla cessione di Bouygues. Al netto di tale plusvalenza sull'utile del 2002, nel primo trimestre dell'anno si registra un incremento del 10,6% dell'utile netto consolidato. Gli investimenti complessivi del primo trimestre ammontano a 220 milioni di euro; gli investimenti tecnici, pari a 171 milioni di euro, sono stati principalmente concentrati nello sviluppo della rete mentre gli investimenti finanziari risultano pari a 49 milioni. Il free cash flow operativo del primo trimestre (risultato operativo+ ammortamenti - investimenti tecnici, al netto della variazione del capitale circolante operativo), ammonta a 1.163 milioni di euro con una sensibile progressione rispetto allo stesso periodo del 2002 (687 milioni di euro) pari ad un incremento del 69%. L'incidenza del free cash flow operativo sui ricavi nel primo trimestre è del 44,5%, rispetto al 27,5% del primo trimestre del 2002. L´indebitamento finanziario netto scende a 774 milioni di euro, in forte riduzione (-60%) rispetto al 31 dicembre 2002 (1.922 milioni di euro) essenzialmente per l'elevato cash flow generato nel primo trimestre dell'anno. Al 31 marzo 2003 il numero delle linee mobili del Gruppo Tim è pari a circa 40,2 milioni, segnando un incremento del 2,7% rispetto al dato al 31 dicembre 2002 (39,1 milioni). In particolare le linee GSM in Brasile ammontano a 493 mila a fine marzo, rispetto alle 293 mila a fine dicembre 2002. Il personale del Gruppo Tim al 31 marzo 2003 è pari a 18.913 unità con un incremento di 211 unità rispetto al 31 dicembre 2002. Il 2003 vedrà il Gruppo Tim impegnato su una duplice sfida: il mantenimento della leadership tecnologica e di mercato in Italia, attraverso la focalizzazione sui clienti pregiati e lo sviluppo del nuovo ciclo di business dei Vas; all'estero la strategia sarà finalizzata allo sviluppo del GSM in America Latina, con focus prioritario in Brasile, e alla difesa della redditività delle altre società esistenti. Tim S.p.A. Nel primo trimestre 2003 i ricavi del business domestico ammontano a 2.149 milioni di euro, con una crescita del 9,0% rispetto al primo trimestre 2002 (1.972 milioni di euro). La crescita dei ricavi è determinata dall'andamento positivo della dinamica del traffico voce (+5,3% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente) e dei servizi a valore aggiunto (Vas), che nel primo trimestre ammontano a 233 milioni di euro (+38,7% rispetto al primo trimestre del 2002). Nel primo trimestre l'incidenza dei ricavi da Vas sul totale dei ricavi da servizi è dell'11,1% rispetto all'8,7% del primo trimestre 2002. Il Margine Operativo Lordo (Mol) è pari a 1.136 milioni di euro e registra un aumento del 7,6% rispetto al primo trimestre 2002 (1.056 milioni di euro); l'incidenza del Mol sui ricavi è del 52,9% nel primo trimestre 2003 (53,5% nel primo trimestre 2002) ed ha impattato, tra l'altro, la crescita dei ricavi per vendita di terminali; l'incidenza del Mol sui ricavi da servizi è pari al 54,3% (54,6% nel primo trimestre 2002). Il Risultato Operativo è pari a 880 milioni di euro e registra una crescita del 10,8% rispetto al primo trimestre 2002 (794 milioni di euro). In crescita la redditività: l'incidenza del Risultato Operativo sui ricavi totali è del 40,9%, rispetto al 40,3% del primo trimestre del 2002. L'utile netto civilistico dei primi tre mesi del 2003 risulta pari a 531 milioni di euro, in crescita del 7,5% rispetto all'analogo periodo del 2002 (a livello civilistico l'utile 2002 non era influenzato dalla plusvalenza sulla vendita di Bouygues). Al 31 marzo 2003 il numero delle linee mobili è pari a 25,7 milioni (+1,4% rispetto al 31 dicembre 2002). Il personale Tim S.p.A. al 31 marzo 2003 è pari a 10.122 unità (-139 unità rispetto al 31 dicembre 2002). Risultati del primo trimestre 2003 delle principali controllate estere del Gruppo Tim America Latina Brasile (cambio medio real/euro 0,266929325) Gruppo Tim Brasil Nel primo trimestre 2003 i ricavi consolidati di Tim Brasil sono pari a 869 milioni di reais, con una crescita del 36,4% rispetto al primo trimestre 2002. Tale risultato include i ricavi dello start-up in tecnologia Gsm (il lancio del servizio è avvenuto lo scorso mese di ottobre) che nel trimestre sono ammontati a 123 milioni di reais. Il Margine Operativo Lordo (Mol) consolidato, pari a 201 milioni di reais, diminuisce del 15,2% rispetto all'analogo periodo dell'esercizio precedente in quanto sconta gli oneri sostenuti per la fase di start-up della società che opera in tecnologia Gsm. Il Risultato Operativo consolidato è negativo per 39 milioni di reais. Il risultato operativo delle società con tecnologia Tdma, che evidenzia un miglioramento del 52% rispetto al primo trimestre del 2002, viene infatti compensato dagli oneri relativi allo start-up del Gsm che includono, a livello di risultato operativo, gli ammortamenti relativi agli investimenti per lo sviluppo del network. Il numero di linee si attesta a 5.637 mila (+5,7% rispetto al 31 dicembre 2002) di cui 493 mila in tecnologia Gsm rispetto alle 293 mila del 31 dicembre 2002. Peru´ (cambio medio nuevo sol/euro 0,267368956) Nel primo trimestre 2003 Tim Perù ha conseguito ricavi per 103 milioni di nuevo soles rispetto ai 50 milioni di nuevo soles del primo trimestre 2002, con una crescita del 106,0%. Il Margine Operativo Lordo (Mol) è pari a -14 milioni di nuevo soles contro i -33 milioni di nuevo soles del primo trimestre 2002, con un miglioramento del 57,6%. Il Risultato Operativo è pari a -47 milioni di nuevo soles contro i -56 milioni di nuevo soles del primo trimestre 2002, con un miglioramento del 16,1%. Il numero di linee si attesta a 436 mila (+10,4% rispetto al 31 dicembre 2002) con una quota di mercato pari al 17,5%. Si ricorda che il lancio del servizio è avvenuto nel primo trimestre del 2001. Venezuela (cambio puntuale bolivar/euro 0,000573658, in quanto la società applica i principi della contabilità per i paesi ad alta inflazione) Nel primo trimestre 2003 Corporacion Digitel ha conseguito ricavi per 57.794 milioni di bolivares con un incremento pari all'11,4% rispetto al primo trimestre 2002. Il Margine Operativo Lordo (Mol) è pari a 23.404 milioni di bolivares contro gli 8.773 milioni di bolivares del primo trimestre 2002, con una crescita del 166,8%. L'incidenza del Mol sui ricavi si attesta al 40,5% (16,9% nel primo trimestre 2002). A livello di Risultato Operativo la società raggiunge nel primo trimestre 2003 il break-even con un margine positivo pari a 2.270 milioni di bolivares contro i -925 milioni di bolivares del primo trimestre 2002. Il numero di linee si attesta a 918 mila (+2,7% rispetto al 31 dicembre 2002) con una quota di mercato pari al 15,5%. Tali risultati sono stati conseguiti in un contesto negativamente influenzato dalle recenti vicende politico-economiche che hanno caratterizzato il paese e conseguono ad un attento utilizzo delle risorse finalizzato a minimizzare l'esposizione finanziaria del Gruppo verso il paese, garantendo al contempo lo sviluppo delle attività operative. Europa Grecia Nel primo trimestre 2003 Stet Hellas ha realizzato ricavi per 183 milioni di euro, con un incremento del 26,2% rispetto al primo trimestre del 2002 (145 milioni di euro). Il Margine Operativo Lordo (Mol) è pari a 64 milioni di euro, in crescita del 25,5% rispetto al primo trimestre 2002 (51 milioni di euro). L'incidenza del Mol sui ricavi si attesta al 35,0% in linea con quanto registrato nel primo trimestre 2002. Il Risultato Operativo è pari a 36 milioni di euro con un incremento del 56,5% rispetto al primo trimestre 2002 (23 milioni di euro). Il numero di linee si attesta a 2.581 mila (+2,7% rispetto al 31 dicembre 2002) con una quota di mercato pari al 27%. Altre deliberazioni assunte dal Consiglio di Amministrazione E' stato formalizzato il modello organizzativo previsto dal d.lgs 231/01. Il nuovo modello si articola in particolare, in appositi schemi di controllo interno, elaborati alla luce del Codice Etico, ai principi generali di controllo interno e a quelli specifici per i rapporti con la Pubblica Amministrazione. Tale progetto, al quale hanno collaborato oltre 1300 persone, per circa 20 mila ore lavoro, ha specificatamente comportato una puntuale mappatura dei rischi ed una verifica dell'adeguatezza all'attuale assetto normativo dei rigorosi sistemi organizzativi già esistenti. Il Consiglio di Amministrazione ha preso atto delle dimissioni rassegnate da Riccardo Perissich, al quale rivolge un vivo ringraziamento per il lavoro svolto, da membro del Consiglio di Amministrazione e del Comitato per il Controllo Interno, ed ha nominato consigliere, in sua sostituzione, Paolo Ligresti che rimarrà in carica sino alla prossima Assemblea. Il Consiglio, inoltre, in conformità agli orientamenti del Codice Preda che raccomanda, nel caso di società quotata controllata da altra quotata, che il Comitato per il Controllo Interno sia esclusivamente composto da amministratori indipendenti, ha nominato quale componente del Comitato medesimo Lorenzo Caprio. Il Comitato per il Controllo Interno risulta quindi composto dagli amministratori indipendenti Paolo Savona (Presidente), Attilio Leonardo Lentati e Lorenzo Caprio. 

I RISULTATI DI ALLEANZA RIBADISCONO LA STRATEGIA DI CRESCITA NELLA PROFITTABILITA' E RAFFORZAMENTO DEI MARGINI INDUSTRIALI IN UN 2002 CONTRASSEGNATO DA FORTI SPINTE RECESSIVE L' EMBEDDED VALUE DI GRUPPO SALE A 5.121 MILIONI. IL ROEV NORMALIZZATO È DEL 10%. 
Milano, 8 maggio 2003 - Ieri a Milano, presso la Sede di Alleanza Assicurazioni, il Presidente e Amministratore Delegato Sandro Salvati e il top management della Compagnia hanno presentato i risultati del 2002 e i principali drivers strategici. Nel corso del tradizionale incontro con la comunità finanziaria sono stati inoltre illustrati i punti chiave delle performance nel periodo 1999 - 2002 in cui Alleanza ha confermato forti capacità di risultato e di gestione anche in mercati contrassegnati da un "prima e dopo lo scoppio della bolla speculativa". In tali anni i premi complessivi sono passati da 2.223,9 milioni a 4.196,9 milioni a fine 2002 con una crescita media ponderata superiore al 14%. I premi annui e ricorrenti rappresentano il 58% del totale premi. La continua ricerca di maggiore efficienza nei processi produttivi ha consentito parallelamente una significativa riduzione del rapporto costi/premi, che è sceso dal 13,2% al 9%. Il patrimonio netto è passato da 1.667 milioni a 2.077,7 milioni a conferma della tradizionale solidità del Gruppo Alleanza anche in un periodo contrassegnato da forti spinte recessive. In virtù della redditività espressa il dividendo unitario è cresciuto da 0,11 a 0,19 euro. I risultati 2002I premi della nuova produzione hanno raggiunto 2.008,4 milioni con una crescita media ponderata nel triennio 28% (mercato + 18%) a ciò si deve sommare una raccolta positiva netta di fondi comuni d'investimento di 158 milioni. L'introduzione di un nuovo sistema di remunerazione della rete ha portato nuovi premi annui per 235,8 milioni con un incremento del 9% e una contestuale riduzione del 7% delle relative spese di acquisizione, confermando il Gruppo Alleanza leader assoluto nel mercato dei premi pluriennali caratterizzati da una forte componente di previdenza integrativa. La politica di difesa del portafoglio nel difficile contesto operativo è testimoniata dall'asset allocation fortemente impostata sul portafoglio obbligazionario e dal rating degli attivi: oltre il 95% del portafoglio obbligazionario ha un rating pari o superiore a "AA". Nel corso della presentazione sono stati inoltre comunicati il valore del portafoglio esistente e quello della nuova produzione certificati da Tillinghast-Towers Perrin. Valori che appaiono particolarmente soddisfacenti, tenuto conto dell'andamento del mercato nel 2002. Il valore del portafoglio esistente netto si è attestato a 2.231,6 milioni (2.307,4 milioni a fine 2001), mentre il valore della nuova produzione netto ha espresso un risultato di 167,4 milioni (147,5 milioni nel 2001). Tali risultati sono il frutto della forte politica di contenimento dei costi e del miglioramento del mix produttivo. Complessivamente l'embedded value del Gruppo Alleanza è salito a 5.121 milioni (5.023 milioni nel 2001) ed il RoEV normalizzato è cresciuto al 10% (9,7% nel 2001) con una conferma positiva della redditività espressa. Sono in piena attuazione i progetti e le iniziative del piano strategico tese a rafforzare ulteriormente il modello industriale di Alleanza, che per il 2003 ha come obiettivo chiave la "crescita nella profittabilità"; incremento dei premi con la condizione di una adeguata redditività della gestione Queste le linee guida strategiche di Alleanza quale player globale nella gestione del risparmio: Crescita nella profittabilità: massima spinta produttiva con presidio dei margini industriali attraverso i premi annui e continua ricerca di una relazione di lunga durata con il cliente. Rete di Vendita: potenziamento della rete di vendita diretta di Alleanza attraverso nuovi processi di reclutamento e valorizzazione delle risorse presenti. Promotori Finanziari: la rete di Alleanza conta oggi su un organico di 1.105; promotori finanziari, l'obiettivo è di giungere, entro il 2003, a 1.300; promotori e aumentare la raccolta pro-capite. "Piramide dei Servizi": gestione di tutte le leve del profitto con l'offerta completa e integrata di nuovi prodotti e servizi per soddisfare tutti i bisogni della clientela: previdenziali, di protezione e di investimento. Reinvesto: forte capacità di consulenza soprattutto nei confronti dei clienti giunti a scadenza contrattuale che grazie ad un alto tasso di fidelizzazione decidono di reinvestire con Alleanza. Centralità del cliente: costante orientamento al cliente attraverso servizi qualitativi e professionali e il pieno utilizzo di strumenti consulenziali avanzati. Intesa Vita: la nuova joint venture (Alleanza 45%, Banca Intesa 45%, Crédit Agricole 10%) è estremamente importante, rappresenta un player già con caratteristiche tali che la collocano ai primi posti nelle graduatorie assicurative e si pone in posizione di preminenza per sfruttare appieno tutte le potenzialità di un mercato in espansione. Le rispettive capacità dei partner garantiranno una notevole crescita dei volumi di produzione e al contempo il know how tecnico gestionale e le capacità distributive consentiranno di abbinare allo sviluppo del fatturato importanti risultati. 

MARR (GRUPPO CREMONINI): L'ASSEMBLEA DEGLI AZIONISTI DELIBERA L'AUMENTO DI CAPITALE DA 25,5 A 32,6 MILIONI DI EURO SOTTOSCRITTO DA UN POOL DI INVESTITORI ISTITUZIONALI . ARCA IMPRESA GESTIONI SGR E BARCLAYS PRIVATE EQUITY RAPPRESENTATE NEL NUOVO CONSIGLIO D'AMMINISTRAZIONE 
Castelvetro di Modena, 8 maggio 2003 - L'Assemblea degli Azionisti di Marr ha deliberato ieri, in seduta straordinaria, l'aumento del capitale sociale di Marr da 25,5 a 32,6 milioni di Euro. L'aumento, interamente sottoscritto da un pool di Investitori che include Arca Impresa Gestioni Sgr, Barclays Private Equity, Efibanca, Star Social Responsible Fund, Private Equity Partners, Aletti Merchant e Paneurinvest è avvenuto mediante l'emissione di n.1.413.412 azioni ordinarie del valore nominale di 5,00 Euro ciascuna, a fronte delle quali gli investitori hanno versato complessivamente 65 milioni di Euro, comprensivi di un sovrapprezzo di 40,988 Euro per azione. Ad esse si aggiungono n.761.068 azioni ordinarie del valore nominale di 5,00 Euro ciascuna, che Cremonini S.p.A. ha già ceduto agli stessi Investitori per un valore di 35 milioni di Euro, comprensivi anch'essi di un sovrapprezzo di 40,988 Euro per singola azione. Il pool di Investitori Istituzionali detiene dunque n.2.174.480 azioni Marr, pari al 33,33% del nuovo capitale sociale, mentre il restante 66,67% continua ad essere di proprietà di Cremonini S.p.A. L'operazione ha l'obiettivo di sostenere le strategie di sviluppo della società nel medio termine. I piani di crescita di Marr riguardano il consolidamento della leadership in Italia e l'espansione dell' attività in altri mercati Europei. L'Assemblea in seduta ordinaria ha inoltre rinnovato, per il prossimo triennio il Consiglio di Amministrazione, elevando a 5 il numero dei consiglieri. Il nuovo Consiglio di Amministrazione sarà composto da Vincenzo Cremonini, Amministratore Delegato di Cremonini S.p.A., Ugo Ravanelli, Presidente e Amministratore Delegato di Marr S.p.A., Illias Aratri, Responsabile Affari Legali di Cremonini S.p.A., Giuseppe Turri, Amministratore Delegato di Arca Impresa Gestioni Sgr e Emanuele Cairo, Amministratore Delegato di Barclays Private Equity. 

FUSIONE TRA ASSINFORM E ANEE UN'INTEGRAZIONE IN LINEA CON LA CONVERGENZA IN ATTO TRA TECNOLOGIE, SERVIZI E CONTENUTI 
Milano, 8 maggio 2003 - Deliberata all'unanimità, dalle rispettive Assemblee degli Associati, la fusione tra Assinform - Associazione nazionale delle aziende di informatica e telecomunicazioni (associata a Confindustria) e Anee - Associazione dei servizi e dei contenuti multimediali. L'integrazione, che assume la forma di fusione per incorporazione di Anee in Assinform, apporta un forte valore aggiunto al mercato, permettendo di ottimizzare le competenze e risorse capitalizzate e potenziando così la rappresentanza del comparto. Il settore dell'Ict ha ormai raggiunto un tale grado di convergenza tra tecnologie, servizi e contenuti, da rendere naturale e matura questa fusione. Il comune obiettivo di favorire in Italia lo sviluppo di un'economia digitale, associato alla complementarietà di iniziative e tematiche di interesse reciproco, consentiranno sicuramente, alle Aziende che fanno parte delle 2 Associazioni, di massimizzare i benefici di questa integrazione. La nuova base associativa sarà composta da circa 140 aziende che rappresentano l'intera catena del valore dell'Information & Communication Technology, integrando i 90 Associati di Assinform, operanti prevalentemente nell'ambito dell'informatica e delle telecomunicazioni, con i 50 Associati di Anee, che operano in prevalenza nell'ambito dei servizi e dei contenuti multimediali. Quattro membri del Consiglio Direttivo di Anee entreranno nel Consiglio Direttivo di Assinform e l'attuale Consigliere Delegato di Anee, Roberto Liscia, sarà nominato a breve Vicepresidente di Assinform. "Il mercato da tempo va verso la convergenza tra tecnologie, servizi e contenuti" - ha dichiarato Giulio Koch, Presidente di Assinform - "Siamo quindi lieti di completare, tramite i contenuti, il processo di convergenza tra tecnologie e servizi già avviato da molti anni in seno alla nostra Associazione. Sono certo che gli Associati e lo stesso mercato avranno modo di apprezzare l'unione di competenze e risorse tra loro così complementari". "L'integrazione di contenuti, servizi e tecnologie riassunta nella nostra fusione" - ha commentato Roberto Liscia, Consigliere Delegato di Anee - "rispecchia anche il processo di armonizzazione legislativa e normativa che si sta affrontando a livello governativo su più fronti, inclusi quelli connessi ai temi della larga banda, fissa e mobile. Insieme possiamo diventare un interlocutore ancora più credibile per le istituzioni sia a livello internazionale, sia a livello nazionale e locale". 

AUMENTO DI CAPITALE AEM TORINO:IL CDA CONFERISCE AL PROF. REVIGLIO LE DELEGHE OPERATIVE 
Torino,8 maggio 2003 - In data odierna, il Consiglio di Amministrazione di Aem Torino, ha conferito al Presidente del Consiglio di Amministrazione, Prof. Franco Reviglio, i poteri per l'esecuzione dell'aumento di capitale deliberato dall'Assemblea Straordinaria degli Azionisti del 30 aprile 2003. L'aumento di capitale, che sarà realizzato non appena le condizioni del mercato borsistico lo consentano, avverrà mediante un'emissione in via scindibile di azioni ordinarie per un importo massimo di nominali € 173.153.499, così articolata: emissione di azioni ordinarie cum warrant per un importo massimo di nominali € 115.435.666, godimento regolare, da offrire in opzione agli azionisti nel rapporto di una nuova azione ogni tre esistenti, al prezzo di sottoscrizione di € 1,00 e cioè pari al valore nominale; emissione di azioni ordinarie al servizio dei warrant, per un importo massimo di nominali € 57.717.833, godimento regolare. I warrant saranno attribuiti gratuitamente alle azioni rivenienti dall'aumento di capitale nel rapporto di un warrant per ogni nuova azione; i warrant avranno durata pari a 5 anni dalla data di emissione, prezzo di esercizio di € 1,00 e rapporto di esercizio pari a una nuova azione ogni due warrant. L'aumento di capitale sociale nella misura indicata è finalizzato a dotare la società delle risorse finanziarie necessarie per il completamento dell'intero piano di sviluppo che la Società ha intrapreso, mantenendo al contempo un equilibrio dal punto di vista finanziario. Il Consiglio di Amministrazione ha inoltre deliberato:l'approvazione del Regolamento dei Warrant; la richiesta a Borsa Italiana S.p.A. dell'ammissione alla quotazione di Borsa dei Warrant;la trasmissione a Consob, ai sensi dell'art. 94 del Decreto Legislativo n. 58 del 1998, comunicazione relativa all'offerta in opzione e richiedere ai sensi del citato articolo il rilascio dell'autorizzazione alla pubblicazione del prospetto informativo di sollecitazione e quotazione dei Warrant. La Giunta Comunale del Comune di Torino, azionista di maggioranza, ha inserito nel Bilancio di Previsione 2003 fondi adeguati alla sottoscrizione della quota di propria competenza delle azioni ordinarie di nuova emissione. Al fine di assicurare il buon esito dell'operazione, la sottoscrizione delle restanti azioni ordinarie di nuova emissione potrebbe essere garantita da un consorzio di collocamento e/o garanzia le cui caratteristiche e composizione saranno successivamente definite. 

APPROVATA LA NUOVA DIRETTIVA EUROPEA SUI BIOCARBURANTI ENTRO IL 2005 IL 2% DEI CARBURANTI FOSSILI VERRÀ SOSTITUITO CON BIOCOMBUSTIBILI 
Milano, 8 maggio 2003. Assobiodiesel, l'Associazione Italiana dei Produttori di Biodiesel, accoglie con favore la decisione del Consiglio d'Europa che ha approvato, dopo oltre un anno di trattative, una nuova Direttiva Europea atta a promuovere l'utilizzo dei biocombustibili liquidi e del biodiesel nei paesi membri dell'UE. La decisione segue la votazione del Parlamento Europeo che il 12 marzo scorso ha approvato la Direttiva con una maggioranza di 531 voti su 536 europarlamentari presenti. La nuova Direttiva, insieme ad una nuova legislazione europea per la defiscalizzazione dei biocombustibili che verrà approvata a breve, apre la strada per la definizione di un sistema normativo solido e trasparente atto a promuovere l'utilizzo del biodiesel e dei biocombustibili in generale nei paesi membri dell'Unione Europea. I provvedimenti chiave della Direttiva impongono agli Stati Membri di prendere misure adeguate e sviluppare piani nazionali per incrementare l'utilizzo dei biocombustibili con l'obiettivo di sostituire il 2% di tutte le benzine e diesel venduti nel settore trasporti entro il 2005. Questa percentuale dovrà essere progressivamente aumentata fino a giungere a coprire il 5,75% dei combustibili fossili entro il 2010. Tra i biocarburanti il principale è il biodiesel: il provvedimento europeo si focalizza sui quantitativi totali da raggiungere, indipendentemente dalle modalità di utilizzo (puro o miscelato con gasolio minerale in varie proporzioni). La Direttiva inoltre stabilisce che gli Stati Membri dovranno informare regolarmente la Commissione sul modo in cui intendono raggiungere gli obiettivi stabiliti e che le amministrazioni nazionali sono tenute a comunicare ai cittadini e ai consumatori UE la possibilità di utilizzare il biodiesel e i biocombustibili. Gli Stati Membri dovranno inserire questa Direttiva nella loro legislazione nazionale entro la fine del 2004. Con questa decisione le autorità dell'UE hanno esplicitamente riconosciuto i benefici del biodiesel per quanto riguarda le riduzioni del CO2 e di quei gas che causano l'effetto serra, la diminuzione della dipendenza dai combustibili fossili d'importazione e l'impatto positivo sull'agricoltura. Claudio Rocchietta, Presidente di Assobiodiesel, ha dichiarato "Siamo molto soddisfatti per questo importante passo avanti che incoraggia gli Stati Membri a sviluppare rapidamente un quadro legislativo che consenta la crescita del mercato dei biocombustibili, che rappresentano una soluzione concreta e immediata ad alcuni problemi dell'inquinamento ambientale. Auspichiamo un rapido recepimento della Direttiva - possibilmente già durante il semestre di Presidenza italiana - che costituirebbe un concreto segnale di volontà politica nella direzione indicata della delibera CIPE (Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica) per il rispetto degli obiettivi di Kyoto consentendo alle aziende del settore finalmente di programmare investimenti in un'ottica di medio-lungo periodo." 

NETA, INSIEME AI SUOI CLIENTI, PER PRESENTARE LE SOLUZIONI ALLE ESIGENZE DEL NUOVO MERCATO DELLA LIBERALIZZAZIONE "LIBERALIZZAZIONE ...A VELE SPIEGATE" - PORTONOVO, 9 E 10 MAGGIO 2003 
Milano, 8 maggio 2003 - Neta, società leader in Italia nella fornitura di soluzioni globali per il mercato Energy & Utility ed e-Government annuncia la sua offerta per le Aziende di vendita e distribuzione dei servizi Gas ed Energia, confermando il suo ruolo di Business Process Integrator per i suoi clienti. In Italia lo scenario delle ex municipalizzate è cambiato: il 1 gennaio 2003, data di apertura completa del mercato del gas e dell'energia, è diventato il punto di passaggio obbligato per le Utility. Per affrontare gli effetti rilevanti che questo cambiamento ha generato sul grado di competizione interna e di performance operative, le imprese di servizi pubblici locali puntano sulla differenziazione del proprio business in una nuova ottica strategica e concorrenziale. In questo nuovo business gli ostacoli maggiori sono rappresentati da questioni d'interpretazione normativa e da aspetti infrastrutturali. L'adeguamento tecnologico diventa in questo momento un elemento fondamentale e distintivo e una chiave di svolta nel processo d'identificazione degli attori principali del futuro mercato. Neta ha invitato i suoi clienti a trascorrere due giorni di lavoro e piacere nella splendida baia di Portonovo per affrontare e approfondire insieme le problematiche e le soluzioni strettamente legate alla nuova articolazione del mercato dei servizi Gas ed Energia. I clienti Neta saranno ospitati nella magica cornice del Fortino Napoleonico e dopo i lavori potranno navigare sui catamarani e le barche a vele messe a disposizione da DreamSailing. Il primo obiettivo dell'evento sarà proprio quello di presentare l'implementazione di alcuni processi attuali nella nuova Suite di prodotti Neta. Verranno presentati i moduli più significativi della nuova offerta, distinti tra Distribuzione e Vendita, mostrando tutti i passi di un caso reale, dal cliente che si presenta allo sportello dell'azienda di vendita, alla comunicazione automatica all'azienda di distribuzione del lavoro da eseguire, alla chiusura del processo. L'evento sarà l'occasione per presentare l'iniziativa ambiziosa, KoineT l'esperienza degli altri, il progetto per costituire un punto di incontro innovativo con i Player del Mercato. KoineT, che si ispira al significato originario di Koinè, la lingua universale parlata che si diffuse in tutti i territori di cultura ellenistico-romana sostituendo i singoli dialetti, è stato pensato come luogo simbolico di incontro di obiettivi, interessi e esperienze comuni, per trovare soluzioni reali a esigenze e problematiche legate allo sviluppo del mercato. Il progetto è già avviato: questa settimana è stata inviata a una mailing list di aziende di settore, giornalisti specializzati e addetti ai lavori il primo numero di Netazette, il servizio di newsletter ideato e realizzato da Neta, come strumento per essere costantemente aggiornati sulla realtà del settore, scenari, strategie, appuntamenti e spunti di discussione riguardanti i mercati Energy, Utility e e-Government. Per ricevere Netazette occorre registrarsi al sito http://www.netanet.it/Netazette  "Per affrontare le regole imposte dal nuovo mercato" - afferma Gloria Gazzano, Direttore Generale di Neta - "occorre comprendere la nuova cultura dei servizi che mette al centro dei processi il cliente-utente. In questa nuova vision l'IT svolge un ruolo fondamentale. Ma Neta va oltre le soluzioni! KoineT è il progetto pensato per stabilire un filo diretto con i nostri clienti e condividere l'esperienza e il know-how maturato e consolidato in 20 anni di operatività nel settore dei servizi pubblici, in funzione di una corretta interpretazione della normativa di riferimento e della definizione delle giuste direttrici del post-liberalizzazione". 

NOMINATI FORMALMENTE GLI AMMINISTRATORI DI IRIS - ISONTINA RETI INTEGRATE E SERVIZI S.P.A. IERI LA PRIMA RIUNIONE DEL CONSIGLIO D'AMMINISTRAZIONE DELLA MULTIUTILITY DELLA PROVINCIA DI GORIZIA 
Gorizia, 8 maggio 2003 - Si è tenuto ieri a Gorizia il primo consiglio d'amministrazione di Iris - Isontina Reti Integrate e Servizi S.p.A., la nuova multiutility della provincia di Gorizia, operativa dal 2 maggio scorso al cui capitale sociale partecipano 24 Comuni della Provincia di Gorizia con una quota dell'89% circa (di cui il 35% al Comune di Gorizia), Investire Partecipazioni con il 5,5%, Acegas (Ts) con il 4,5% e Amga (Ud) con l'1%. Presieduto da Gianfranco Gutty, il consiglio d'amministrazione ha conferito l'incarico di vice presidente a Mario Gregoris e di amministratore delegato a Paolo Lanari. Gli altri consiglieri sono Mauro Cantone, Oliviero Furlan, Gianluca Masotti, Adriano Nicola, Marco Rota e Luciano Volpe. Presidente del collegio sindacale è Sergio Cecotti e sindaci effettivi sono Alessandro Culot e Mauro Verdimonti. L'incarico di direttore generale è stato affidato a Carlo Mistretta, già direttore di A.M.G., che sarà affiancato con il ruolo di vice direttore da Donato Catano, già direttore di A.M.I. Nata dalla fusione delle tre aziende finora attive sul territorio di riferimento - A.M.G., A.M.I. ed Enam - Iris ha un capitale sociale di 100 milioni di Euro, un patrimonio netto di circa 143 milioni di Euro, un fatturato di 59 milioni di Euro e un organico di circa 300 addetti. Iris opererà nei settori della gestione integrata delle risorse idriche e delle risorse energetiche (produzione e distribuzione di energia elettrica a Gorizia, distribuzione di gas), nella gestione dei servizi ambientali e di servizi vari (gestione calore impianti edifici pubblici, impianti di illuminazione pubblica, impianti semaforici e di segnalazione luminosa, reti telematiche ed informatiche, gestione soste a pagamento, ecc). 

CONSEGNATO A MADRID IL PRIMO AUTOBUS A IDROGENO CUTE 
Madrid, 8 maggio 2003 - Il primo autobus operativo con pile a combustibile all'idrogeno, consegnato nell'ambito del progetto "Trasporto urbano pulito per l'Europa" ( Cute ), è stato presentato a Madrid il 5 maggio. Il progetto Cute, dotato di un bilancio di 52 milioni di euro, di cui 18,5 milioni di euro di finanziamento comunitario, punta a svolgere dimostrazioni pratiche di un sistema per il trasporto pubblico efficace e a emissioni zero, nonché delle infrastrutture per l'approvvigionamento di idrogeno. In una cerimonia organizzata per dare il giusto risalto all'occasione, Loyola de Palacio, vicepresidente della Commissione e commissario per i Trasporti e l'Energia, ha dichiarato: "Cute è uno dei progetti più innovativi nell'ambito dei trasporti e viene osservato con grande interesse in tutto il mondo." Dopo Madrid, gli autobus faranno la loro comparsa a Londra, Oporto, Lussemburgo, Amburgo, Barcellona, Stoccarda, Stoccolma ed Amsterdam. Ogni centro urbano avrà in gestione tre autobus e metterà a punto strutture per la produzione e il rifornimento di idrogeno ai veicoli. Coinvolgendo nel progetto località tanto diverse dal punto di vista geografico, gli operatori auspicano di acquisire conoscenze dalla varietà di condizioni in cui dovranno circolare gli autobus. A sua volta, questa iniziativa dovrebbe portare a un più efficace scambio di esperienze che si riveleranno utili nel momento in cui si dovranno considerare le applicazioni future. Il progetto ha già attirato l'attenzione in Europa e in altri paesi come il Giappone e gli Stati Uniti, ed è stato riconosciuto da più parti il potenziale contributo che il trasporto pubblico a emissioni zero potrebbe offrire per la tutela dell'ambiente. Tuttavia, la de Palacio non dimentica di sottolineare che lo sviluppo dei veicoli a idrogeno costituisce solo una parte del processo volto a introdurre una "economia dell'idrogeno" attuabile ed ecologica. "L'autobus è solo la parte più visibile del progetto, soprattutto per i cittadini europei, ma il nostro impegno si concentra su tutte le applicazioni dell'economia dell'idrogeno, in particolare sulle infrastrutture di produzione ed approvvigionamento del gas", ha commentato la Vicepresidente della Commissione Infolink: http://www.fuel-cell-bus-club.com/ 

DA UN CONVEGNO ITALIANMEC GLI STRUMENTI UTILI PER CRESCERE IN UN MERCATO SEMPRE PIÙ DIFFICILE: IL CASO DELLA PRODUZIONE SU CONINIESSA
Milano, 8 maggio 2003 - Prossimo appuntamento il 5 giugno 2003 presso la sede dell'Uni a Milano per un nuovo appuntamento dal titolo: "Convegno sulla sicurezza dei dati aziendali per l'Industria Meccanica Italiana". In un mercato dove t'unica certezza è il cambiamento, le aziende devono saper intervenire per tempo netta progettazione della produzione, per poter sopravvivere al costante mutamento dello scenario di business grazie a flessibilità, affidabili strumenti It e ad un diverso approccio del management al prodotto e più in generale, al processo produttivo. E' stato questo il filo conduttore del convegno "Produrre su ordine: come soddisfare i clienti in tempi brevi e con la massima resa delle capacità produttive", organizzato a Milano lo scorso 11 aprile da ItalianMec in collaborazione con la società di consulenza di marketing Advboucle & Partners e Anima. La produzione su commessa, che costituisce la tipologia più diffusa fra le aziende meccaniche, è entrata in crisi con i rapidi mutamenti di mercato che si sono verificati nel corso dell'ultimo biennio: di qui la riscoperta dell'importanza di una progettazione integrata con il resto delle funzioni aziendali, che si basi su una piattaforma comune e il più possibile flessibile. Ma un buon software da solo non basta, occorre modificare l'approccio del management da quello funzionale a uno per processi, da sequenziale a "concurrent", passando cioè da un'analisi dei processi "asis" (verifica ed analisi dell'esistente) ad un modello di tipo "to-be" (dalla descrizione di un processo si passa al suo ridisegno più razionale, completo, badando alle interazioni fra le diverse funzioni aziendali e a quelle che avvengono anche all'esterno dell'azienda). Del resto, è lo stesso concetto di prodotto che è cambiato: è sempre più un oggetto complesso, con una serie di contenuti e di servizi post vendita che ne consentono la differenziazione, e che possono portare l'azienda manifatturiera ad "appropriarsi" di competenze non sue con un notevole aggravio di costi e - quasi certamente- una perdita di efficienza. Per questo si parla sempre più spesso di un nuovo "pilastro" nella produzione, costituito dal Product Lifecycle Management (Plm), che va ad affiancarsi, o meglio, ad integrarsi con gli altri tre (il Pdm - Product Data Management, l'Erp e il Crm). Adottare il Plm significa pensare e realizzare il prodotto seguendo un approccio integrato che grazie a strumenti IT unisca tutti i processi gestionali, progettuali, produttivi e di compatibilità ambientale in tutte le fasi, anche post vendita ed all'esterno dell'azienda. Un'azienda che sempre più rapidamente va verso il modello di "Extended enterprise", nel quale si supera il tradizionale rapporto antagonista cliente-fornitore per un modello basato invece sulla partnership e sulla condivisione delta pianificazione dei flussi produttivi. Il convegno, che ha visto una partecipazione numerosa e particolarmente "trasver-sale" (erano presenti diverse figure, dal proprietario-amministratore, al responsabile dei servizi IT, al responsabile di produzione e così via, confermando l'ampiezza delle ricadute di questo tipo di problematica), è stato per gli organizzatori -ItalianMec e Advboucle a Partners- il segnale che in questi momenti congiunturali particolarmente difficili è fondamentale fornire alle aziende gli strumenti utili per comprendere il mutamento ed implementare i necessari cambiamenti in tempo utile e in modo efficace. Il prossimo appuntamento è fissato a Milano per il 5 giugno per un appuntamento dal titolo "Convegno sulla sicurezza dei dati aziendali per- l'industria Meccanica Italiana", che nell'ambito del Progetto Sicurezza Informatica intende sensibilizzare le aziende e renderle consapevoli del valore della sicurezza dei dati e delle conseguenze di una mancata considerazione della problematica. 

CNR : CON LA PLASTICA BIODEGRADABILE ANCHE LE SERRE DIVENTANO ECOLOGICHE 
Roma, 8 maggio 2003 - Il mondo dell'agricoltura potrebbe subire una vera e propria rivoluzione ecologica: i laboratori dell'Istituto di Chimica e Tecnologia dei Polimeri del Consiglio Nazionale delle Ricerche di Pozzuoli (Napoli) stanno infatti mettendo a punto una plastica biodegradabile, ideale per pacciamare i terreni agricoli. Un'invenzione in grado di risolvere un problema terribilmente serio, dal momento che in Italia le sostanze plastiche utilizzate per la pacciamatura dei suoli - soprattutto film in polietilene (Pe) ed copolimeri etilene-vinilacetato (Eva) - ricoprono una superficie immensa: ben 100.000 ettari di aree coltivate, sui quali l'attività di riciclo è di fatto inesistente a causa dei costi elevati (materiali sporchi e contaminati da diserbanti e fertilizzanti). Da qui l'idea dei ricercatori del Cnr di destinare a questo scopo sostanze plastiche biodegradabili, e quindi smaltibili direttamente sui campi al termine della coltivazione, senza rilascio di scorie dannose. "Ci siamo preoccupati - spiega Mario Malinconico, coordinatore di questa ricerca - di sviluppare sostanze plastiche molto sofisticate, perché debbono essere in grado di rispettare le esigenze microclimatiche delle piante e le regole dell'agronomia, ma possedere anche specifici requisiti di robustezza e durata e, soprattutto, debbono avere un impatto ambientale pari a zero". Proprio per questo motivo i ricercatori del Cnr hanno scelto materiali di origine agricola, e quindi biodegradabili: tra questi le plastiche basate su amido, poliidrossialcanoati e acido polilattico: "Materiali usati sino ad oggi per ottenere buste per la spesa - sottolinea Malinconico - ma che nessuno ha mai testato per verificare, senza possibilità di dubbio, che non resti alcuna scoria nel terreno". I primi risultati del lavoro, fatto in collaborazione con la società Novamont di Novara - e basati su prodotti a base di amido ideali per la pacciamatura e la copertura di piccoli tunnel - sono più che incoraggianti, ma il lavoro degli esperti continua con una scadenza fondamentale: il 2005, anno della messa al bando del bromuro di metile e di altri potenti sterilizzanti da parte dell'Unione Europea, che richiederà plastiche per l'agricoltura con rese termiche molto più elevate di quelle attuali. Un ulteriore passo in avanti è costituito da un altro progetto del Cnr in fase di approvazione da parte dell'Unione Europea: un materiale (a base di polisaccaridi, contenuti in grandi quantità nelle alghe e nelle bucce di frutta) che si applica direttamente al suolo a partire da un'emulsione acquosa; una pellicola estremamente sottile in grado di essere completamente assorbita dalla flora batterica del terreno. 

ROCCA DELLE MACÌE E PRIMITIVO DI MANDRIA DUE STORIE E UN CAMMINO COMUNE 
Castellina in Chianti (Siena), 8 maggio 2003 - La grande famiglia di Rocca delle Macìe cresce ancora! Il Consorzio Produttori Vini di Manduria, una delle più antiche cantine della Doc pugliese del Primitivo, d'ora in poi potrà contare su una forza distributiva capillare per la commercializzazione delle sue etichette. Ha infatti recentemente intrapreso un cammino comune per quanto rigurda la distribuzione dei vini sul territorio nazionale ed estero proprio con l'azienda chiantigiana. Sarà perciò la maison di Castellina in Chianti, reduce da un'annata gloriosa e ricca di soddisfazioni che ha visto riconosciuti l'impegno e gli sforzi di Sergio Zingarelli, presidente di Rocca delle Macìe, a occuparsi anche della commercializzazione del Lirica, il Madrigale, l'Elegia, il Memoria e Calice del Consorzio Produttori Vini di Manduria. "Rocca delle Macìe è un'azienda in costante crescita - afferma Sergio Zingarelli - come testimoniano i grandi passi avanti fatti nelle ultime annate. Le cantine e i vigneti sono stati rinnovati, i vini ogni anno raggiungono livelli più alti, come testimoniano i sempre più numerosi riconoscimenti di prestigio. Proprio in quest'ottica d'inarrestabile progresso e di rincorsa a una sempre maggior qualità, ci siamo focalizzati sulla Puglia, regione che ormai da tempo ha definitivamente imboccato la strada del rinnovamento vitivinicolo. Il comune amore per la terra, la vite e il vino assieme alla volontà di coniugare tradizione e rispetto per il territorio da un lato, e tecnologia e ricerca della qualità dall'altro, sono i punti cardine che ci hanno spinto a questa felice collaborazione con il Consorzio Produttori Vini di Manduria". Il Consorzio nacque nel 1932 grazie all'iniziativa di un gruppo di piccoli proprietari terrieri, che intuirono le grandi potenzialità del vitigno principe delle loro terre, il Primitivo. Tra loro, anche Don Menotti Schiavoni a cui si deve, nel 1891, la prima etichetta di cui si ha memoria certa e documentata, prodotta da questo vitigno. Oggi il numero dei produttori che conferiscono l'uva nella certezza che la lavorazione sarà rispettosa del loro amore per il territorio sono ben 375. "Siamo lusingati - dice soddisfatto Fulvio Filo Schiavoni, Presidente del Consorzio - del fatto che Rocca delle Macìe ci abbia riconosciuto tanta competenza, considerandoci come i testimoni più attendibili, per tradizione e qualità, di quel rosso salentino tanto in ascesa che è il Primitivo di Manduria. È di primaria importanza inoltre la cordialità umana che Rocca delle Macìe ha subito manifestato e la possibilità di andare incontro ciascuno alle esigenze dell'altro, in un clima di proficua sinergia. Ci sentiamo depositari di un'antica tradizione che Rocca delle Macìe ci aiuta a proteggere e divulgare". Sintomo della crescita e del dinamismo della maison di Castellina in Chianti sono anche i numerosi accordi di commercializzazione con varie aziende disseminate sul territorio nazionale: Il Mosnel in Franciacorta, La Fattoria La Rivolta nel Beneventano, Villa Vescovile in Trentino, la Tenuta Comunali nella zona del Brunello, e ora anche il Consorzio Produttori Vini di Manduria. 

CON RYANAIR: MILANO ORIO AL SERIO - LONDRA LUTON €4.99 (SOLO ANDATA-TASSE ESCLUSE) BARCELLONA GIRONA - PARIGI BEAUVAIS - FRANCOFORTE HAHN - LONDRA STANSTED - AMBURGO LUBECCA 
Milano, 8 maggio 2003 - Ryanair, la compagnia aerea N.1 a basse tariffe in Europa, ha annunciato oggi, 7 maggio, una grande offerta speciale dalla sua base di Orio al Serio. Annunciando oggi i dettagli dell'offerta, Peter Sherrard, Coordinatore Marketing e Vendite di Ryanair per l'Italia, ha detto: "E' ora il momento giusto di prenotare una breve vacanza all'estero per visitare una delle nostre fantastiche destinazioni. Come sorpresa per la festa della mamma, per lo shopping, una visita culturale o una semplice vacanza di relax non c'e mai stata occasione migliore per partire. Queste offerte sono ampiamente disponibili per la seconda metà di maggio e per tutto il mese di giugno. Con Ryanair non solo le tariffe sono più basse, ma i nostri voli sono molto più frequenti di quelli di EasyJet: in questo modo offriamo ai nostri clienti una scelta molto più ampia. Per quanto riguarda la puntualità Ryanair ha battuto EasyJet in 30 delle ultime 33 settimane. La settimana scorsa il 97% dei voli Ryanair sono arrivati in orario in confronto all' 81% di EasyJet: il che vuol dire che i passeggeri di EasyJet hanno sei volte la probabilità di arrivare in ritardo che con Ryanair. Queste tariffe sono a disposizione sul piu importante sito Internet Europeo di viaggi www.ryanair.com  da domani 8 maggio fino alla mezzanotte del 15 maggio. Consigliamo ai clienti di prenotare al più presto perchè i biglietti a queste tariffe incredibilmente basse vengono venduti molto velocemente." Periodo di prenotazione Giovedì 8 maggio - Mezzanotte del 15 maggio; Periodo di viaggio 21 maggio - 30 giugno; Prenotazione Online con 14 giorni d'anticipo. 

FIAT AUTO SU BLOCCO AUTOTRASPORTI 
Torino, 8 maggio 2003 - Il protrarsi del blocco dei trasporti delle vetture rende sempre più grave la congestione dei piazzali di stoccaggio della Fiat Auto. Le agitazioni in corso nel settore dei trasporti dei veicoli su bisarca, a causa di una vertenza aperta tra le aziende principali e le loro aziende subappaltanti, hanno comportato il blocco pressoché totale dei trasporti "via gomma" dai piazzali di produzione della Fiat Auto ai locali dei Concessionari italiani ed europei. In particolare la situazione per stabilimento risulta essere la seguente: Mirafiori - blocco in atto dal 28 aprile; Melfi - blocco in atto dal 29 aprile; Pomigliano d'Arco - blocco in atto dal 30 aprile; Cassino - blocco in atto dal 29 aprile; Val di Sangro - blocco in atto dal 5 aprile. I livelli di stock delle vetture prodotte ed accumulate nel frattempo hanno decisamente superato il limite fisiologico. La capacità di stoccaggio dei piazzali di Mirafiori e Melfi è vicina alla totale saturazione con grave rischio, nel caso di un'ulteriore prosecuzione del blocco, di fermate dell'attività produttiva. Fiat Auto auspica che la situazione di blocco dei trasporti in atto, riconducibile ad una vertenza nella quale è totalmente estranea, possa essere rapidamente rimossa. Riportare alla normalità il fondamentale flusso logistico della distribuzione delle auto prodotte (o quanto meno ripristinare un livello di servizio minimo giornaliero per assicurare il flusso produttivo) consentirà di evitare conseguenze al normale svolgimento dell'attività lavorativa, oltre che ulteriori danni economico-finanziari all'azienda. 

ANDREA GIANNETTI, PRESIDENTE ASSOTRAVEL, CHIEDE UN INTERVENTO DELLE ISTITUZIONI PER LE AGENZIE DI VIAGGIO E TOUR OPERATOR, COLPITE DALLA CADUTA DI FLUSSI TURISTICI CAUSATA DALLA DIFFUSIONE DELL'EPIDEMIA DI SARS
Roma, 7 aprile 2003 - Con una lettera inviata il 7 aprile 2003 Andrea Giannetti, Presidente Assotravel (Associazione Nazionale delle Agenzie di Viaggio e Turismo), ha rivolto al Ministro delle Attività Produttive, Antonio Marzano, al Vice Ministro delle Attività Produttive, Adolfo Urso, una comunicazione con cui viene richiesto un intervento urgente a sostegno delle imprese specializzate nell'organizzare e gestire i flussi turistici da e per la Cina, l'Estremo Oriente e il Canada, in relazione agli effetti della diffusione dell'epidemia di SARS. Nella lettera si legge che il nostro Paese non può permettersi di vedere disperso il patrimonio di rapporti e di knowhow detenuto da queste imprese, oggi in estrema difficoltà. Soprattutto se ci si riferisce alla Cina, va considerato che il turismo in entrata in Italia è in costante aumento, e che, all'interno di tale segmento, si è andata sviluppando una domanda di turismo industriale che include visite agli impianti e acquisti di prodotti industriali (oltre quelli che sono normali viaggi di business travel che pure risultano sostanzialmente azzerati in questo momento). Giannetti continua, poi, invitando a porre attenzione anche alle aziende specializzate nel portare italiani in Cina: gli assetti dell'economia mondiale, gli scambi di flussi (compresi quindi anche quelli turistici) non possono che avvenire secondo il principio di reciprocità che garantisce la libertà dei flussi nelle due direzioni e che va tenuto presente come l'interscambio turistico garantisca questa grande opportunità per il nostro Paese rispetto ad un bacino di oltre un miliardo di persone in costante crescita economica. Assotravel con la sua iniziativa, comunicata anche al Presidente di Confindustria Antonio D'Amato e al Presidente anche di Federturismo, Giancarlo Abete, pone l'accento sulla possibilità di interventi che garantiscano anche i livelli occupazionali e diano respiro alle imprese in attesa che l'epidemia possa essere messa sotto controllo e i flussi turistici riprendano almeno in parte. 

LOTTA AGLI SPRECHI:COME TRASFORMARE UNO STABILIMENTO ALBERTO GALGANO: "RADDOPPIARE LA PRODUTTIVITÀ CON LA LEAN PRODUCTION" MERCOLEDÌ POMERIGGIO 28 MAGGIO A NAPOLI SEMINARIO SUL MIGLIORAMENTO RAPIDO 
Napoli, 8 maggio 2003 - "Se non si riesce ad ottenere un miglioramento rilevante in tre giorni, significa che si sta sbagliando qualche cosa". Alberto Galgano, presidente del Gruppo omonimo leader nella consulenza di direzione, è solo apparentemente provocatorio. In effetti - casi aziendali alla mano - le esperienze italiane di lean production hanno dato gli stessi risultati che negli altri Paesi. In particolare, la "trasformazione snella" di uno stabilimento applicando l'approccio noto in tutto il mondo come "Lean Production", produce i seguenti risultati: produttività +100%; scorte - 90%; tempi di attraversamento - 90%; difetti - 50%; time to market - 50%. Questi risultati riguardano la prima fase. Successivamente è possibile raddoppiare ancora la produttività e dimezzare magazzino, difetti e tempi nell'arco di 2/3 anni. "Sembrerebbero risultati da "favola" - rileva lo stesso Galgano - e invece si tratta di cifre reali e già documentate anche in molte aziende del made in Italy. Questi traguardi si ottengono quando si passa da un sistema produttivo a lotti e code a un flusso continuo con un effettivo "pull" da parte del cliente". Il Gruppo Galgano, forte dei risultati concreti ottenuti nelle prime sperimentazioni italiane, ha quindi iniziato una nuova serie di seminari sulle "aziende veloci". Uno di questi importanti appuntamenti si terrà a Napoli nel pomeriggio di mercoledì 28 maggio (con inizio alle ore 14,30 conclusione entro le 18) sul tema: "La trasformazione snella di uno stabilimento (raddoppiare la produttività con la Lean Production)". In sostanza si tratta di migliorare la produttività di uno stabilimento del 100% con interventi rapidi e in grado di rompere i vecchi schemi mentali e culturali (per iscrizioni: segreteria Galgano Formazione Tel 02.39605222, Fax 02.39605220, Quota di partecipazione 250euro + Iva) La Galgano sta portando in Italia questa nuova tecnica in seguito a un'alleanza con l'Ingegner Nakao, Presidente della Shingijutsu, la società di consulenza famosa in tutto il mondo per aver realizzato la lean production, il sistema di produzione noto anche in Italia in seguito alla pubblicazione del libro "Lean Thinking", tradotto in italiano. Nakao e la sua squadra hanno fatto i consulenti ad aziende del calibro di Boeing, General Electric, General Motors, Pratt & Whitney, Mercedes, Porsche, Carrier, Otis elevator, Hitachi: la Galgano intende mettere in pratica anche nelle fabbriche italiane l'approccio del miglioramento radicale e immediato. I primi risultati sono già stati ottenuti nelle principali aziende del made in Italy. Naturalmente, per ottenere risultati è necessario possedere e applicare uno specifico know-how. Questo Know how è presentato nel nuovo libro di Alberto Galgano dal titolo "Le tre rivoluzioni - Caccia agli sprechi: raddoppiare la produttività con la Lean Production" (Guerini editore) che documenta casi di applicazione in aziende italiane. Uno degli aspetti descritti più innovativi è appunto il cosiddetto "miglioramento rapido". La Galgano realizza il miglioramento rapido con la "Settimana Kaizen". Si tratta di 5 giornate che vede realizzati i rilevanti miglioramenti in 3 giornate delle 5 a disposizione. Durante questa settimana un piccolo gruppo di collaboratori interni sotto la guida di un consulente Galgano, consegue risultati rilevanti in una specifica area dello stabilimento. Dopo questa settimana la Direzione può valutare la validità dei risultati ottenibili con il nuovo approccio. Il breve seminario tenuto dalla Galgano ha l'obiettivo di presentare i punti fondamentali dell'approccio Lean Production e le modalità con le quali può essere applicato in uno stabilimento manifatturiero. Verrà spiegato come questa applicazione va contro il "Buon Senso" dell'organizzazione tradizionale di fabbrica: da qui le difficoltà nell'implementazione che prevede alcuni accorgimenti chiave. Sarà particolarmente approfondita l'organizzazione di una "Settimana Kaizen" e verranno presentati diversi esempi reali. Verrà inoltre illustrato l'approccio "imparare facendo" che è il vero segreto della Lean Production. Il personale operativo, nei reparti e negli uffici, viene messo nella condizione di utilizzare la propria intelligenza e la propria esperienza con l'uso di strumenti semplici ma potenti, che normalmente sono patrimonio dei capi e dei tecnici, ma nella realtà scarsamente utilizzati. "Si vengono così a creare - conclude Alberto Galgano - nuove modalità di comportamento che portano ad una nuova cultura, esattamente il contrario di quello che viene fatto tradizionalmente con risultati deludenti: attraverso azioni culturali cercare di cambiare il comportamento". www.galganogroup.it

UNIVERSITA': 8500 BORSE DI STUDIO PER GLI STUDENTI 
Roma, 8 maggio 2003 - Il Consiglio dei Ministri, nella seduta del 2 maggio scorso, ha approvato un decreto legge che prevede, tra le altre misure, l'istituzione di uno speciale fondo per il sostegno dei giovani e per favorire la mobilita' degli studenti. Il fondo si propone di destinare agli studenti capaci e meritevoli, iscritti a corsi di laurea specialistica e di dottorato di ricerca, assegni per incentivare le attivita' di tutorato e didattico-integrative, di promuovere la collaborazione interuniversitaria in reti nazionali e internazionali e di incrementare i finanziamenti per gli assegni di ricerca e le borse di studio in modo da passare dalle attuali 3 mila a 8 mila borse. Infolink: http://www.governo.it/GovernoInforma/Dossier/studenti_universitari/index.html 

CERIMONIA PREMIAZIONE DELLE SCUOLE VINCITRICI "PRIMI IN SICUREZZA, PREMIO EMILIO ROSSINI" 
Milano, 8 maggio 2003 - La prevenzione degli incidenti sul lavoro è il tema dell'iniziativa "Primi in Sicurezza, Premio Emilio Rossini" che Rossini Trading Spa ha proposto alle scuole di tutta Italia attraverso il mensile "Okay!" nell'anno scolastico 2002-2003. L'iniziativa ha ricevuto il patrocinio della Commissione Europea (Rappresentanza a Milano), della Regione Lombardia - Assessorato Culture, Identità ed Autonomie, della Provincia di Bergamo e dell'Anmil, Associazione Mutilati ed Invalidi del Lavoro. II Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi ha destinato una medaglia da conferire ad una delle scuole partecipanti. La risposta a "Primi di Sicurezza" è stata di grandi proporzioni, con migliaia di alunni che, riuniti in classi, dalle materne alle medie superiori, hanno inviato ogni sorta di elaborato. Una commissione ha selezionato le opere più interessanti, agli autori delle quali sarà conferito un riconoscimento. Considerati il significato e l'importanza dell'iniziativa, siamo lieti di invitarLa alla cerimonia di premiazione che si terrà: Giovedì 8 maggio 2003 - ore 11 Sala Consiliare - Provincia Di Bergamo via T.Tasso 8 - Bergamo 

CONCORSO I GIOVANI E LE SCIENZE 
Milano, 8 maggio 2003 - Il concorso I Giovani e le scienze è dedicato agli scienziati in erba di tutta Europa (European Union Contest for Young Scientists). L'obiettivo è quello di coinvolgere gli adolescenti, avvicinandoli allo studio della scienza e alla ricerca, individuando e incoraggiando i migliori e più promettenti e dando loro un'opportunità per emergere in un contesto internazionale. Il concorso coinvolge i migliori talenti delle scuole superiori e del primo anno di università, promuove la cooperazione e gli interscambi tra gli studenti, mira a divulgare la dimensione europea della ricerca. I partecipanti hanno la possibilità, tramite questa iniziativa, di conoscere e confrontarsi con coetanei di altre nazioni, su medesimi interessi. In questo senso, la Commissione europea, attraverso la Direzione generale Ricerca, incoraggia gli sforzi dei vari paesi per invogliare i ragazzi a cimentarsi nelle tematiche tecnico-scientifiche dei più svariati settori. Solo i vincitori delle competizioni di ogni singolo stato concorrono a livello europeo. La sfida finale europea avviene grazie ad una qualificata selezione che mobilita decine di migliaia di giovani in gara in più di 35 nazioni. "E' sempre più crescente ", spiega Alberto Pieri, segretario generale della Fast,"la necessità di creare un link migliore tra giovani , scienza e ricerca sia per il futuro dell'Italia che dell'Europa. La Fast ha un ruolo chiave in questo, fa da trade union tra i nuovi talenti dei giovani , le opportunità comunitarie e le scuole, le università, le imprese, gli enti e i laboratori di ricerca. In particolare la Fast organizza la selezione italiana del concorso I giovani e le scienze e l'iniziativa Science generation su incarico della Direzione generale Ricerca della Commissione europea". Il concorso i giovani e le scienze Edizioni 2003 e 2004. Sono stati selezionati e premiati ad aprile a milano i migliori venti progetti e ricerche , di ragazzi prevenienti da tutta italia che hanno partecipato all'edizione 2003 del concorso e che rappresenteranno l'italia alla finale europea di Budapest (20-26 settembre 2003) . Di questi progetti dei migliori neoarchimede italiani , 9 sono studi individuali, mentre gli altri sono frutto della collaborazione di team composti principalmente da tre giovani. Molti sono i diciannovenni finalisti quest'anno, e così il 1984 risulta essere l'anno di nascita prevalente per gli scienziati in erba in italia. All'edizione 2003 hanno partecipato ragazzi dalle regioni di tutta italia e i finalisti provengono da diverse città tra cui Milano, Modena, Perugia, Brindisi, Brescia. "il concorso i giovani e le scienze è il più importante ", sottolinea Alberto Pieri, segretario generale della Fast, Federazione delle Associazioni Scientifiche e Tecniche," a livello europeo, ma direi internazionale, per i giovani di età compresa tra i 15 e i 20 anni, è annuale ed elargisce premi davvero cospicui, fino a 5mila euro cadauno per i migliori progetti. Fast organizza le selezione italiana dal 1991 su incarico della direzione generale ricerca della commissione europea. La partecipazione è stata buona nel 2003 , maggiore del 60 per cento rispetto all'anno scorso, da parte delle scuole e delle università, ma per l'edizione 2004 vorremmo che più giovani aderissero a questo concorso, che è davvero un'opportunità unica di presentare le proprie idee, progetti, ricerche , prototipi, e anche consente di poter fare un'esperienza di viaggio all'estero , di adesione ad altre competizioni scientifiche e di conoscere tanti ragazzi anche di altri paesi. Il bando 2004 può essere già richiesto in fast ". La Commissione Europea con questo concorso vuole coinvolgere i ragazzi, motivarli alle sfide della scienza e della tecnologia, far emergere i migliori talenti, rafforzare l'immagine dell'europa nelle competizioni internazionali. Il successo dell'edizione italiana è cresciuto nel corso degli anni in termini di numero di progetti presentati, di qualità degli stessi e di riconoscimenti conseguiti a livello anche internazionale dai ragazzi, che una volta premiati vengono invitati a partecipare ad altri concorsi in altri paesi anche extraeuropei, quali intel -isef negli stati uniti. Il bando 2004 è richiedibile presso la fast. Per l'edizione italiana 2003 i premi assegnati sono: Premi Fast : -2.000 euro per il 1 classificato 1.500 Euro per il secondo preferibilmente sulle tematiche delle bioscienze-biotecnologie con riferimento all'iniziativa Science generation 750 Euro per il terzo Premi Intel : -un personal computer con processore Pentium ° 4 di ultima generazione -la partecipazione a Intel-Isef negli Usa. Premio Fondazione Lombardia : 1.500 Euro per il miglior progetto nel settore ambientale. Premio Mtchannel: un video professionale e promozionale al progetto più comunicativo, realizzato dallo staff tecnico del canale televisivo. Partecipazione del miglior lavoro sull'acqua al concorso Water Prize International (Stoccolma , agosto 2003). Partecipazione ad altri concorsi (in Svizzera, Gran Bretagna etc.) per rappresentare l'Italia. I premiati dell'edizione 2003 della selezione italiana - I giovani e le scienze 2003 Tutti i premi della 15a edizione con le motivazione della giuria Finale europea di Budapest La giuria propone per il 15° concorso dell'Unione Europea che si tiene in Ungheria a Budapest, dal 20 al 26 settembre 2003- I.T.I.S. 'A. Malignani' di Udine Rigo Elia, Tonero Alberto, Vidoni Michele: "Progetto Opale. On-Time Photosynthesis Activity Level Examiner" Il progetto Opale degli studenti del Malignani di Udine è già stato anticipato nella spiegazione dei premi Fast. Politecnico di Milano, Facoltà di ingegneria Pulina Giacomo "Ricerca e studio di un algoritmo di ordinamento per numeri interi di bassa complessità" E' interessante la novità di approccio nei metodi di ordinamento dei numeri con l'obiettivo della velocità dell'ordinamento stesso. Liceo Scientifico 'L. Respighi' di Piacenza Chiodaroli Elisabetta, Montanini Laura, Solenghi Davide: "Alla scoperta del Mar Ligure inseguendo le acciughe..." Le proposte che emergono dallo studio sono molto concrete: le campagne di pesca vanno programmate in funzione della disponibilità del prodotto, a sua volta condizionato da parametri ambientali appositamente monitorati per evitare l'estinzione della fauna ittica, anche nell'interesse degli addetti del settore. Premi Fast 1° classificato: premio di 2.000 € I.T.I.S. 'A. Malignani' di Udine Rigo Elia, Tonero Alberto, Vidoni Michele: "Progetto Opale. On-Time Photosynthesis Activity Level Examiner" Si tratta di un impegnativo lavoro al quale i tre studenti, gli insegnanti, lo stesso istituto hanno sacrificato le ore libere per costruire ex novo la stazione per la valutazione in tempo reale del livello dell'attività di fotosintesi delle piante. Le ricadute vanno oltre l'esperimento: l'applicazione consente di studiare l'effetto dell'impatto ambientale sulla crescita e lo sviluppo delle piante, comprese quelle rilevanti per la sicurezza alimentare mondiale. 2° classificato: premio di 1.500 € Liceo 'A. Volta' di Milano Conca Alessandro, Fiocchi Serena, Fregoso Alessandro: "Modellazione matematico-numerica del sistema circolatorio" Il lavoro, frutto di un'efficace collaborazione tra un importante liceo scientifico milanese e il Politecnico di Milano, rappresenta una interessante applicazione della matematica al mondo reale della salute umana, consentendo di facilitare la diagnostica curativa, nel caso specifico con riferimento a patologie di rilevante impatto come quelle cardiovascolari. Questo premio è anche collegato al grande progetto Science Generation che la Fast sta realizzando su scienze della vita e società per la Direzione generale ricerca della Commissione europea. 3° classificato: premio di 750 € I.P.S.S.C. 'C. Golgi' di Brescia Alberti Alberto, Olerhead Matteo, Torchio Tiziana: "Qualità e sicurezza degli alimenti" I tre studenti affrontano con competenza una tematica di largo impatto sul quotidiano delle persone; il sempre minor tempo dedicato alla preparazione dei pasti in casa ci porta nei supermercati per avere prodotti freschi già pronti. Occorre però prestare maggiore attenzione a quanto si acquista, sia per la qualità che per i costi. Premio Fondazione Lombardia per l'Ambiente ex equo a due progetti - I 1.500 € per il miglior progetto nel settore ambientale vengono suddivisi tra due lavori. Istituzione Culturale 'Don Carlo Gnocchi' di Carate Brianza (Milano) Cazzaniga Valeria, Gariboldi Stefano, Sala Silvia: "Chiare, fresche, dolci acque? - Studio e confronto delle emissioni di gas serra dovute al consumo di acqua minerale naturale di bottiglia e di rubinetto" Un prodotto di largo consumo in Italia come l'acqua minerale in bottiglie di plastica può avere pesanti conseguenze sull'ambiente. E' questa l'idea originale dei tre allievi del Don Gnocchi che evidenziano l'effetto serra causato dall'intera filiera che va dalla produzione della minerale al suo consumo e al riciclaggio delle bottiglie. Utilizzando l'acqua di rubinetto si produrrebbe meno CO2 dell'ordine dello 0,5%. I.P.C. 'C. Golgi' di Brescia Gallina Stefania, Tedoldi Angelo, Torosani Elisa: "Esposizione individuale agli inquinanti areodispersi: benzene, ossidi di azoto e zolfo, polveri totali, metalli pesanti, muffe e batteri; ovvero: cittadini come centraline di campionamento" Si tratta di un approccio davvero originale per la misurazione dell'inquinamento. I giovani sostituiscono le costose centraline fisse di monitoraggio con rilevatori portatili personalizzati per analizzare situazioni specifiche in funzione del soggetto e del suo luogo di lavoro: il benzene per gli addetti ai distributori di carburante o i metalli pesanti per l'edicolante o il vigile che vivono in strada. Premi Intel - Personal computer con processore Pentium 4 di ultima generazione Collegio 'Rotondi' di Gorla Minore (Varese) Lesinigo Matteo: "Rappresentazione analitica dei poligoni regolari" Ha colpito la giuria il rigore scientifico e la buona dose di creatività che si trasformano in interesse per applicazioni didattiche. Il ragazzo dimostra una forte sensibilità per diffondere nelle scuole software facili e a basso costo per facilitare l'insegnamento della matematica. Partecipazione a Intel-Isef negli Stati Uniti nel 2004 - Università degli studi di Modena e Reggio Emilia-Scienze Mm.Ff.Nn. Venturelli Davide: "Comunicazioni point-to-point in tempo reale nelle reti peer to peer: anonimità e sicurezza " Appare geniale l'approfondimento sul trasporto delle informazioni in rete con la garanzia di riservatezza assoluta delle stesse. E questo grazie alla simulazione di un network innovativo scritto dal candidato stesso. Premio Mt Channel - Il premio Mt Channel, un video professionale promozionale, va al progetto del Golgi di Brescia: Esposizione individuale agli inquinanti aerodispersi. Ovvero: cittadini come centraline di campionamento. Consegna il certificato Alessandro Cecchi Paone. La motivazione è per l'originalità di approccio a un problema sentito da tutti, quello dell'inquinamento dell'aria, che compromette la qualità della vita nelle nostre città. Approccio che ha saputo coinvolgere direttamente i cittadini nei loro spostamenti abituali e nei luoghi di studio e di lavoro che frequentano quotidianamente, in sintonia con quanto portato avanti dalla Commissione europea con il progetto 'People'. Altri premi Fast - Partecipazione alla 14th International Wildlife Research Week, Svizzera, giugno-luglio 2003 Istituzione Culturale 'Don Carlo Gnocchi' di Carate Brianza (Milano) Bellia Marco, Bruschi Caterina, Zambrotta Alberto: "Insetti predatori in una foresta di abeti rossi: coesistenza possibile?" Il progetto non solo sembra il più appropriato a partecipare alla settimana di ricerca natura organizzata sulle Alpi svizzere, ma ha proprio a che fare con il paese d'oltralpe da cui provengono gli insetti rossi oggetto dello studio che stanno compromettendo la foresta di abeti rossi. E' importante pure l'insegnamento che se ne ricava circa la rilevanza della biodiversità. Partecipazione al concorso Water Prize International, Stoccolma, Svezia, agosto 2003 I.T.I.S. 'Feltrinelli' di Milano Baderna Diego: "Valutazione dell'attività acetilcolinesterasica in due bivalvi utilizzati come organismi sentinella delle acque del Lago Maggiore" I biomarker utilizzati dallo studente possono essere impiegati in tutti i bacini europei grazie alla loro larga diffusione. E così la metodologia appropriata e il costo contenuto dell'analisi permettono di tenere sotto controllo la qualità dei bacini lacustri in Europa. Per informazioni sul bando 2004 , contattare: Fast, Federazione delle associazioni scientifiche e tecniche, p.le Morandi 2, 20121 Milano, sito Internet www.fast.mi.it  tel. 02-77790304-311, fax 02-782485 

RICERCA: THE EUROPEAN STUDENT BAROMETER 2003 
Milano, 8 maggio 2003 - Blueberrypie, associazione studentesca dell'Università Commerciale "L.Bocconi", in collaborazione con l'istituto di ricerche Trendence di Berlino e con Hobsons-Europe, il più grande fornitore di informazioni in tema di carriera professionale a livello mondiale; conduce una ricerca nominata "The European Student Barometer 2003". Uno studio originale, unico nel suo genere e concepito a livello europeo. Il lancio ufficiale del "barometro" ha avuto luogo presso il Parlamento Europeo il 27 Febbraio 2003. Lo studio è teso a scoprire quali sono le priorità reali e gli obiettivi professionali di studenti appartenenti a nazioni diverse. Tramite un sondaggio online, si otterrà un utile barometro, indicante le aspettative di chi prossimamente raggiungerà il mercato dal lavoro. Saranno intervistati studenti inglesi, francesi, tedeschi, spagnoli e di altre nazioni europee. Blueberrypie si occuperà della parte riguardante gli studenti italiani. Il responsabile della ricerca sarà Pasquale Merella. Dal sito web di Blueberrypie http://www.blueberrypie.it  è possibile partecipare alla ricerca, dando un contributo importante per migliorare la comunicazione tra imprese e dipendenti. Infine, per il mese di giugno, sarà scaricabile gratuitamente dal sito dell'associazione, il rapporto completo sullo studio effettuato. Per partecipare subito al sondaggio http://ww3.umfragecenter.de/uc/europe 

BOTTA E RISPOSTA FRA NICOLI CRISTIANI E STUDENTI SUI TEMI ECOLOGICI PIÙ ATTUALI ALL'11° EXPO-SCUOLAMBIENTE 
Crespi d'Adda (Bg), 8 maggio 2003 - E' iniziata, presso le scuole del Villaggio operaio di Crespi d'Adda, l'11° edizione di Expo-Scuolambiente, l'annuale incontro con gli alunni delle scuole lombarde (materne, elementari, medie inferiori e superiori e della formazione professionale), invitati a presentare progetti educativi finalizzati a prevenire l'inquinamento dell'aria e a proteggere il clima attraverso una "mobilità consapevole e sostenibile", basata sul cambiamento dei comportamenti personali e collettivi. L'esposizione è stata inaugurata dall'assessore alla Qualità dell'Ambiente, Franco Nicoli Cristiani, che, dopo aver visitato la mostra "Il clima e l'uomo", in cui sono raccolti immagini, bozzetti ed impressioni grafiche di alunni di oltre cento classi, ha avuto un "botta e risposta" con un gruppo di scolari delle scuole medie sui problemi più attuali, dalla qualità dell'aria alla salvaguardia del patrimonio naturale, dalla preservazione delle risorse idriche ad una nuova e consapevole mobilità, dai cambiamenti climatici ad un nuovo stile di vita per arrivare a conservare l'ecosistema Terra. La prima giornata di Expo-Scuolambiente si è conclusa con la presentazione e la prova di alcune city car eco-compatibili, con un spettacolo itinerante a cura del Teatro dell'Equinozio e con l'insediamento e l'inizio dei lavori della commissione che giudicherà i lavori presentati dalle scolaresche. Expo-Scuolambiente si protrarrà sino a mercoledì 14 maggio negli spazi del Villaggio di Crespi d'Adda e presso villa Gina nel Parco Adda Nord. 

PRESENTATO ALL'HILTON DI ROMA IL PROGETTO DI SRSR "SCUOLE E RISTORANTI DIDATTICI DELL'EMILIA-ROMAGNA" SARÀ ESTESO A LIVELLO NAZIONALE 
Roma, 8 maggio 2003 - Si è tenuta il 6 maggio scorso, nella prestigiosa cornice dell'Hotel Cavalieri Hilton di Roma, la conferenza stampa di presentazione del progetto "Scuole e Ristoranti Didattici dell'Emilia-Romagna". Un progetto che si è concluso lo scorso 23 Aprile e che ha trattato il tema dell'educazione alimentare rivolgendosi non solo agli addetti ai lavori ma anche a semplici cittadini nonché a studenti, insegnanti e genitori delle scuole medie superiori. Artefici del progetto le Scuole Regionali Specializzate nella Ristorazione (Srsr) dell'Emilia-Romagna che hanno nella Scuola Alberghiera di Serramazzoni la punta di diamante della propria inarrestabile attività divulgativa. Il progetto si è articolato in una serie di incontri svolti presso i ristoranti, divenuti per l'occasione luoghi di scoperta delle caratteristiche storiche, culturali e nutrizionali degli alimenti nonché dei segreti della loro corretta preparazione in vista di un'alimentazione sana, corretta ed equilibrata. Il primo progetto è stato sviluppato nelle Province di Parma, Modena, Bologna e Forlì-Cesena e il prossimo anno verrà esteso, sempre a cura di Srsr, a quelle di Piacenza, Reggio Emilia, Ferrara, Ravenna e Rimini. Alla conferenza stampa, moderata dal giornalista Carlo Cambi, sono intervenuti, tra gli altri, Mariangela Bastico, Assessore Scuola e Formazione professionale della Regione Emilia-Romagna, Sergio Palmieri, Amministratore Delegato Ial Emilia-Romagna e Pietro Blondi, Presidente Conf-Commercio Emilia-Romagna. I relatori hanno annunciato che, a partire dal prossimo anno, il Progetto verrà attivato anche in altre Regioni - quali Piemonte, Lazio, Lombardia, Veneto e Friuli-Venezia-Giulia - grazie al coordinamento di Srsr Emilia-Romagna e alla disponibilità delle Regioni menzionate e delle rispettive sedi dello Ial e della Conf-Commercio. Al termine della conferenza, prestigiosa Cena di Gala curata dai noti Chef Paolo Teverini ed Igles Corelli e coordinata da Giuseppe Schipano con gli allievi delle Scuole Regionali di Ristorazione di Cesenatico e di Serramazzoni. 

UNIVERSITÀ ITALIANE: PER LA PRIMA VOLTA UNITE PER VALORIZZARE LA RICERCA 
Milano, 8 maggio 2003 - La ricerca scientifica universitaria italiana vuole contare di più e vuole poter dare di più al tessuto economico del nostro paese. Perciò, per la prima volta nella storia del nostro paese, 34 università hanno dato vita ad un "Network per la valorizzazione della ricerca scientifica universitaria". In Italia, come in tutti i paesi industrializzati, le università sono tra i maggiori produttori di conoscenza e di risultati scientifici. Tuttavia spesso gli atenei non sono in grado di trasferire questi valori alle aziende: in molti casi hanno una scarsa conoscenza delle attività brevettuali, faticano a fare un adeguato "marketing" dei progetti di ricerca e non riescono a dare un valore economico adeguato ai risultati ottenuti. A questo si aggiunge il fatto che in molti casi il mondo universitario si presenta in modo frammentario e disorganico agli incontri con le istituzioni e le aziende. Per superare queste criticità le università italiane, nel pieno rispetto della loro autonomia giuridica, gestionale e didattica, si sono riunite in un Network ed hanno nominato una Giunta Esecutiva composta dal Coordinatore Riccardo Pietrabissa, responsabile dell'Ufficio di Trasferimento Tecnologico del Politecnico di Milano, e dai rappresentanti delle Università di Bologna, di Padova, della Calabria e della Scuola Superiore di S.Anna di Pisa. "Il nostro primo obiettivo - ha commentato Riccardo Pietrabissa - sarà quello di offrire la nostra collaborazione al Governo, alle associazioni industriali e corporative. Il secondo di creare un database comune tra tutte le università aderenti per permettere alle aziende di conoscere quali brevetti siano già disponibili, dove si trovino, e quali attività di ricerca si possano positivamente intraprendere con gli atenei. Questo favorirà certamente una maggiore diffusione delle informazioni non solo tra le aziende ma anche tra le università, innescando positive ed effettive collaborazioni. Infine lavoreremo a fondo sulla formazione: organizzeremo corsi e seminari per il personale delle università sulle attività brevettuali e di licencing, sulla creazione degli spin off e, più in generale, sulle dinamiche che favoriscono un adeguato sfruttamento delle attività di ricerca svolte all'interno degli istituti". Gli atenei aderenti al Network: 1 Università di Bari; 2 Politecnico di Bari; 3 Università di Bergamo; 4 Università di Bologna; 5 Università della Calabria; 6 Università di Ferrara; 7 Università di Firenze; 8 Università di Foggia; 9 Università di Genova; 10 Università di Lecce; 11 Università di Milano; 12 Università di Milano Bicocca; 13 Università Commerciale Bocconi; 14 Politecnico di Milano; 15 Università di Modena e Reggio; 16 Università del Molise; 17 Università di Padova; 18 Università di Parma; 19 Università di Pavia; 20 Università di Perugina; 21 Università del Piemonte Orientale; 22 Università di Pisa; 23 Scuola Superiore S.Anna di Pisa; 24 Università di Roma La Sapienza; 25 Università di Roma Tor Vergata. 26 LUISS; 27 Università di Salerno; 28 Università di Siena; 29 Università di Torino; 30 Politecnico di Torino; 31 Università di Trieste; 32 Università di Udine; 33 Università di Verona; 34 Università di Viterbo. 

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