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8 MAGGIO 2003
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MERCATO INTERNO: LA COMMISSIONE EUROPEA
PRESENTA UN PIANO IN DIECI PUNTI PER MIGLIORARE IL BENESSERE DELL'EUROPA
Bruxelles, 7 maggio 2003 - La
Commissione europea ha pubblicato la strategia per il mercato interno
2003-2006, un piano in dieci punti per migliorare il funzionamento del
mercato interno, confidando sui 2,5 milioni di posti di lavoro creati e
sugli 877 miliardi di euro accumulati da quando alla fine del 1992 sono
state eliminate le frontiere interne. La strategia affronta i temi
dell'allargamento, dell'invecchiamento demografico e del mantenimento
dell'Europa verso l'obiettivo di divenire, dal 2010, l'economia più
competitiva del mondo. Tra le priorità: migliorare l'attuazione e
l'applicazione della legislazione sul mercato interno, realizzare
concretamente la libera circolazione dei servizi, rimuovere definitivamente
gli ostacoli al commercio dei beni e avviare un mercato degli appalti
pubblici autenticamente europeo. In un'Unione a 25, l'onere del
funzionamento quotidiano del mercato interno spetterà sarà sempre più
agli Stati membri. La strategia li invita a recepire in modo pronto e
corretto la legislazione sul mercato interno, a informare cittadini e
imprese dei loro diritti, a risolvere i problemi sul nascere e a evitare di
approvare leggi nazionali in contrasto con i principi del mercato interno.
La strategia propone una migliore attuazione attraverso una più stretta
collaborazione tra la Commissione e gli Stati membri, in modo da ottenere
soluzioni rapide ed efficaci senza il continuo ricorso a procedure
d'infrazione. Sostiene il Commissario al mercato interno Frits Bolkestein:
"Il mercato interno ha dato enormi impulsi al benessere economico e
sociale. Ma molte sue potenzialità vengono sprecate: è come guidare in
seconda una Ferrari. Nel 1985 tutti pensavano che all'Europa occorresse il
mercato interno. Siamo andati avanti e lo abbiamo fatto, badando
all'essenziale senza perdere di vista il grande disegno politico. Oggi, per
affrontare la sfida dell'allargamento e il rilancio dell'economia, occorre
di nuovo quel consenso e quella determinazione." La strategia di
mercato interno, insieme agli Indirizzi di massima per le Politiche
economiche (v. Hyperlink " http://europa.eu.int/rapid/start/cgi/guesten.ksh?p_action.
gettxt=gt&doc=IP/03/38|0|AGED&lg=EN&display= " IP/03/38
e IP/02/609 ) e la Strategia per l'occupazione (v. IP/03/41), è uno dei tre
strumenti chiave dell'UE per coordinare la politica economica. Tutti hanno
ora scadenze triennali affinché l'UE affronti le riforme economiche in modo
efficace e coerente. L'Europa deve migliorare il mercato interno per tre
ordini di ragioni. Innanzitutto, se l'UE vuole diventare l'economia più
competitiva e dinamica del mondo entro il 2010, deve agire in modo incisivo
già ora. In secondo luogo, l'allargamento offre opportunità senza
precedenti sia per gli attuali Stati membri che per i nuovi. Ma, per
concretizzarle, l'UE deve consolidare le basi del mercato interno e
promuoverne le capacità. Infine, l'UE, come anche altre parti del mondo,
sta affrontando un rallentamento della crescita economica e della creazione
di posti di lavoro. Perciò è decisivo accelerare le riforme strutturali
per restituire alle nostre economie la capacità di crescere. Rimuovere le
strozzature nel mercato interno porrà l'Europa in una situazione migliore
per fronteggiare la forte concorrenza delle economie emergenti, tutelerà
meglio l'UE dalle future fluttuazioni del ciclo economico e consoliderà la
base economica per affrontare l'enorme sfida dell'invecchiamento
demografico. La strategia del mercato interno fissa dieci campi d'intervento
principali: Applicare le regole Far sì che la legislazione dell'UE sia
correttamente applicata e funzioni nella pratica compete non solo alla
Commissione ma anche agli Stati membri. Ma il Quadro di valutazione del
mercato interno (v. IP/03/621) ha di recente mostrato il peggioramento dei
ritardi nazionali nell'attuare il diritto comunitario e l'aumento delle
infrazioni. Se sono in difficoltà, ai cittadini e alle imprese servono
rimedi efficaci. Naturalmente, la Commissione continuerà ad avviare
procedure d'infrazione se è il modo migliore per risolvere un problema. Si
può anche ricorrere a una corte nazionale. Ma altri mezzi per risolvere i
problemi come la rete Solvit (v. IP/02/1110) - sono spesso più efficaci,
rapidi ed economici. La strategia propone di valutare l'istituzione, ad
esempio, di meccanismi nazionali che controllino l'applicazione del diritto
comunitario. La Commissione insomma procede per gradi: primo, incoraggiare
gli Stati membri a cooperare per risolvere i problemi, per esempio
attraverso la rete Solvit (v. IP/02/1110); poi, un miglior controllo a
livello nazionale dell'applicazione del diritto comunitario; infine, le
procedure d'infrazione. La Commissione aiuterà anche gli Stati membri a
recepire le direttive di attuazione nell'ordinamento nazionale grazie a una
raccomandazione sulle pratiche migliori. Inviterà il Consiglio a stabilire
nuovi ambiziosi obiettivi per ridurre i ritardi di recepimento a ogni
Consiglio europeo di primavera e inviterà Consiglio e Parlamento a fissare
un periodo fisso (24 mesi dopo l'adozione) entro cui tutte le leggi dell'UE
devono essere applicate. Le infrazioni pendenti vanno eliminate: gli attuali
Stati membri devono ridurre il numero di infrazioni al mercato interno
almeno del 50% entro il 2006. Il numero dei casi aperti di infrazione è
salito da poco meno di 700 nel 1992 a circa 1600 di oggi, con un incremento
del 6% solo nell'ultimo anno. Integrare i mercati dei servizi I servizi
rappresentano il 70% circa del Pil e dell'occupazione UE ma la relazione
della Commissione sul mercato interno dei servizi (luglio 2002) (IP/02/1180)
ne denuncia la scarsa integrazione, il che costa in termini di prosperità e
posti di lavoro. Entro la fine del 2003, la Commissione proporrà una
direttiva sui servizi basata su riconoscimento reciproco, cooperazione
amministrativa, armonizzazione (ove necessario), che incoraggi i codici di
condotta europei nelle attività terziarie. La strategia sottolinea inoltre
la necessità di completare il Piano d'azione per i servizi finanziari e di
accelerare l'avvento del mercato interno dei servizi finanziari al minuto.
Migliorare la libera circolazione delle merci La strategia propone un
approccio più strutturato al riconoscimento reciproco, grazie al quale la
conformità alla legge nazionale dello Stato membro d'origine dei prodotti
permetterà di commercializzarli ovunque nell'UE, e illustra una proposta di
regolamento della Commissione per introdurre nuove procedure come la
notifica obbligatoria dei casi di rifiuto del riconoscimento reciproco o la
possibilità di un appello per le imprese. La Commissione consulterà Stati
membri e industrie prima di avanzare qualsiasi proposta. La strategia
propone anche di legare il finanziamento dell'UE alle agenzie di
normalizzazione a chiari criteri di efficienza, in modo che le norme siano
prodotte rapidamente e bene, e di rafforzare il Nuovo Approccio, in cui per
alcuni tipi di beni il diritto comunitario fissa requisiti essenziali,
evitando norme tecniche dettagliate (v. IP/03/643). Affrontare il problema
dell'invecchiamento demografico Un efficiente mercato interno aiuta a
generare crescita e occupazione che aiutano a incrementare le entrate
governative e finanziano le pensioni statali. L'approvazione rapida della
direttiva sui fondi pensione (v. IP/02/820, IP/00/1141 e Memo/00/62) tutelerà
meglio i pensionati e permetterà a società multinazionali di gestire
singoli fondi pensioni in tutta l'UE. La Commissione favorirà anche la
mobilità tra più paesi agevolando il trasferimento dei diritti
pensionistici (in consultazione con le parti sociali) e continuerà a
combattere la discriminazione fiscale dei fondi pensione stabiliti in altri
Stati membri. L'invecchiamento demografico premerà inoltre sui servizi
sanitari. La strategia sottolinea la necessità per gli Stati membri di
adeguarsi alle recenti sentenze della Corte, anche permettendo ai loro
pazienti di curarsi all'estero. Ciò può contribuire ad attenuare i
problemi dei regimi sanitari nazionali e consentire un uso più efficiente
delle risorse in tutta l'UE. Servizi essenziali migliori Le "industrie
di rete" (energia, trasporti, telecomunicazioni, posta) sono decisive
per tutti i cittadini dell'UE, sono una quota significativa dei costi delle
imprese e influiscono enormemente sulla competitività economica globale. La
strategia vuole un'ulteriore apertura dei mercati alla concorrenza ma
garantendo un servizio universale a tutti i cittadini, ovunque vivano e
qualunque sia il loro reddito. La Commissione studierà la situazione della
concorrenza anche nel settore dell'approvvigionamento idrico, che è
frammentato e la cui modernizzazione cela forti potenzialità. In seguito a
tale studio si terrà conto di tutte le opzioni possibili compresi eventuali
provvedimenti legislativi. La Commissione chiarirà anche come si
applicheranno le norme di concorrenza e sugli aiuti di Stato alle
joint-venture pubbliche/private e pubblicherà un Libro Verde per far sì
che esse siano compatibili con le norme sugli appalti pubblici. Migliorare
il contesto in cui operano le imprese Le iniziative politiche per stimolare
imprenditorialità e innovazione dipendono in genere dagli Stati membri. Ma
esistono campi in cui deve agire l'UE. Consiglio e Parlamento devono, per
esempio, approvare rapidamente il brevetto comunitario (v. Memo/03/47), le
proposte di direttive sulla brevettabilità delle invenzioni ottenute
mediante elaboratore (IP/02/277) e sull'esercizio dei diritti di proprietà
intellettuale ( Hyperlink " http://europa.eu.int/rapid/start/cgi/guesten.ksh?p_action.gettxt=
gt&doc=ip/03/144|0|rapid&lg=en&display= " ip/03/144 e
hyperlink " http://europa.eu.int/rapid/start/cgi/guesten.ksh?p_action.gettxt
=gt&doc=memo/03/20|0|rapid&lg=en&display= " memo/03/20
I prossimi piani d'azione della Commissione sul diritto societario e sulla
revisione contabile contribuiranno a far sì che le imprese redigano conti
affidabili da incoraggiare gli investitori a fornire i finanziamenti di cui
l'economia europea ha bisogno per crescere. La Commissione proporrà anche
direttive per facilitare le fusioni transfrontaliere e i trasferimenti delle
sedi centrali delle imprese. Semplificare il contesto normativo La
Commissione inviterà gli Stati membri a nominare rappresentanti che
collaborino con essa al Piano d'azione per migliorare il quadro normativo
(v. IP/02/825). Durante il 2003, esso cercherà la miglior
"architettura legislativa" per il mercato interno in modo che l'UE
faccia in ogni situazione la scelta giusta: armonizzazione o riconoscimento
reciproco, Nuovo Approccio o norme dettagliate, regolamento o
autoregolamentazione, direttive o regolamenti. La strategia precisa che il
Consiglio e il Parlamento, nell'emendare le proposte della Commissione, e
gli Stati membri, nel recepire le direttive nell'ordinamento nazionale,
devono legiferare in modo chiaro, semplice, efficace. La Commissione
svilupperà l'idea del Parlamento di un "test di compatibilità"
per tutta la nuova legislazione nazionale, che impedisca conflitti con le
norme del mercato interno. Ridurre gli ostacoli a carattere fiscale La
Commissione propone di rivedere le direttive sulle società madri/filiali e
sulle fusioni, per eliminare nell'UE le doppie imposizioni e ridurre talune
imposte. Essa intende anche introdurre una base consolidata comune per
l'imposta sulle società a livello UE e semplificare le norme IVA in modo
che imprese con sede in uno Stato membro ma che vendono prodotti e servizi
in altri possano pagare l'Iva solo nel loro paese d'origine. Sulla
tassazione dei veicoli, la strategia sostituisce la tassa di
immatricolazione con un aumento di quelle di circolazione e sui carburanti.
Mercati degli appalti pubblici più aperti I pubblici appalti rappresentano
il 16% del Pil dell'UE. Ma il non rispetto delle norme è un problema grave.
In tutta Europa, gli appalti sono ancora troppo burocratici. Un primo passo
per migliorare la situazione è l'approvazione da parte del Parlamento
europeo e del Consiglio del pacchetto legislativo proposto dalla Commissione
nel 2000 (v. IP/00/461) per migliorare le procedure di aggiudicazione e
incoraggiare gli appalti per via elettronica. La Commissione nel 2004
proporrà un piano d'azione perché entro il 2006 buona parte degli appalti
pubblici sia effettuata per via elettronica, La generalizzazione degli
appalti pubblici elettronici dovrebbe avvenire entro il 2010. Inoltre, la
strategia del mercato interno raccomanda che gli Stati membri cooperino di
più attraverso la recente rete sugli appalti pubblici e rafforzino le
autorità nazionali di sorveglianza, dando loro il diritto di reclamare
davanti a una corte autorizzata a giudicare le parti contraenti. Migliorare
l'informazione Perché il mercato interno funzioni, cittadini e imprese
devono conoscere opportunità, diritti e i modi per esercitarli realmente.
La Commissione si sforzerà in questo senso, soprattutto nei nuovi Stati
membri e istituirà un nuovo portale Web per i cittadini e le imprese, un
"one-stop shop" per una vasta gamma di informazioni e di consigli
pratici. Essa promuoverà con vigore l'Europa in diretta, un servizio
telefonico e Web che informa su tutti gli aspetti dell'UE, accessibile con
un numero verde unico in tutta Europa (00.800 67891011). Ma anche gli Stati
membri devono assumersi la responsabilità di informare i propri cittadini.
La Commissione convocherà riunioni regolari di rappresentanti ad alto
livello degli Stati membri per trattare specificatamente le questioni
dell'informazione. Il Quadro di valutazione del mercato interno valuterà
poi regolarmente gli sforzi degli Stati membri nel campo dell'informazione.
Il testo integrale, comprendente un elenco di tutti i provvedimenti
previsti, è disponibile presso : http://europa.eu.int/comm/internal_market/en/update/strategy/index.htm
UE - IL "NUOVO APPROCCIO":
NORME PER PRODOTTI PIÙ SICURI, PIÙ ECONOMICI E PIÙ CONCORRENZIALI
Bruxelles, 8 maggio 2003 La Commissione ha adottato ieri una comunicazione,
volta a consolidare la tendenza verso una maggior sicurezza, economicità e
concorrenzialità dei prodotti europei, intitolata "Migliorare
l'attuazione delle direttive Nuovo Approccio". Il Nuovo Approccio è
una tecnica legislativa che definisce i requisiti essenziali obbligatori di
un prodotto al fine di garantire elevati livelli di tutela del pubblico,
lasciando la scelta delle soluzioni tecniche alle parti interessate (utenti,
produttori, ecc.). Grazie alla sua flessibilità, il Nuovo Approccio è una
tecnica molto efficace per promuovere la competitività industriale,
l'innovazione dei prodotti e la libera circolazione delle merci nella UE. È
il primo esempio di un approccio che coinvolga tutti coloro che sono
interessati a norme migliori ("co-normatività"). Le direttive
Nuovo Approccio affrontano ora oltre 20 settori e migliaia di prodotti
industriali (materiali da costruzione, giocattoli, dispositivi sanitari,
riscaldamenti a gas, imbarcazioni da diporto, macchinari e impianti di
radio/telecomunicazione). Partendo da quasi 20 anni di esperienza Nuovo
Approccio, la comunicazione propone ulteriori miglioramenti al sistema.
Afferma Erkki Liikanen, Commissario alle imprese :"Con lo sviluppo
dell'economia globale e la rapidità dei mutamenti tecnologici, i vantaggi
di tecniche regolatrici più flessibili, come il Nuovo Approccio, diventano
sempre più evidenti. La comunicazione sostiene che il Nuovo Approccio da
quasi 20 anni tutela i cittadini e dà flessibilità alle imprese europee
perché siano innovative e concorrenziali. Ora formuliamo nuove proposte per
migliorare ulteriormente il sistema, renderlo più efficace e trasparente, a
vantaggio di tutti gli interessati - produttori, organismi di valutazione
della conformità, autorità e, soprattutto, consumatori." Fin
dall'inizio, gli strumenti del Nuovo Approccio sono stati continuamente
rivisti e notevolmente migliorati. Ma non è stato ancora effettuato un
esame generale dei più importanti aspetti orizzontali, comuni a tutte le
direttive Nuovo Approccio. La comunicazione "Migliorare l'attuazione
delle direttive Nuovo Approccio" affronta tale problema e formula
proposte per migliorare questo, già efficace, strumento. Grazie a un'ampia
consultazione degli interessati, la comunicazione individua settori del
Nuovo Approccio che possono essere ulteriormente migliorati e raccomanda
provvedimenti che aumentino l'efficienza operativa del mercato interno e,
quindi, la competitività dell'industria europea attraverso scelte mirate ed
economiche. Essa sottolinea soprattutto la necessità di: migliorare il
controllo degli organismi notificati, cioè preposti a valutare la conformità,
garantendo così che essi operino agli standard più elevati; facilitare la
cooperazione e lo scambio di informazioni tra organismi notificati perché
forniscano servizi omogenei, soprattutto alle Pmi; rendere più trasparente
il modo in cui gli Stati membri informano gli organismi di valutazione della
conformità, dirigono la sorveglianza di mercato e il ritiro dal mercato di
tutti prodotti (non conformi), ecc.; promuovere la comprensione del marchio
CE in modo che i consumatori capiscano ciò che rappresenta. La maggior
parte delle iniziative necessarie a raggiungere tali obiettivi competono
direttamente agli Stati membri. La Commissione rinuncia perciò a proposte
legislative prima di una discussione esauriente con il Parlamento e il
Consiglio. Antefatto Il Nuovo Approccio è una tecnica legislativa usata nel
campo della libera circolazione delle merci dal 1985. Innovativo è il fatto
di essere destinato a elaborare una legislazione flessibile e
tecnologicamente neutrale, passando dai requisiti tecnici dettagliati,
specifici di un prodotto, tipici delle direttive, a una definizione dei
requisiti essenziali per tipi di prodotti. Questo metodo legislativo, per la
sua flessibilità, ha il vantaggio di promuovere l'innovazione e, quindi, la
competitività. Elementi principali del Nuovo Approccio sono: definire
requisiti essenziali obbligatori, a garanzia di elevati livelli di tutela
degli interessi pubblici in gioco (salute, sicurezza, tutela del consumatore
o dell'ambiente); lasciare ai produttori la scelta delle soluzioni tecniche
che rispettino i requisiti essenziali. I prodotti che soddisfano norme
armonizzate devono rispettare i relativi requisiti essenziali; definire
adeguate procedure di valutazione della conformità che tengano conto fra
l'altro dei tipi di rischi connessi ai prodotti interessati; l'apposizione
del marchio CE, con cui il produttore dichiara la conformità ai requisiti
delle direttive che ad esso si applicano; l'obbligo per gli Stati membri di
prendere ogni utile provvedimento, compresa la sorveglianza di mercato, per
garantire che i prodotti non conformi siano ritirati dal mercato. http://europa.eu.int/comm/enterprise/newapproach/index.htm
IL 9 MAGGIO È LA FESTA DELL'EUROPA UNA
TAVOLA ROTONDA SUI TEMI PRINCIPALI: LA NUOVA COSTITUZIONE EUROPEA E
L'ALLARGAMENTO DELL'UNIONE
Milano, 8 maggio 2003 - Il 9 maggio, Festa dell'Europa, viene celebrato in
tutti i paesi dell'UE per ricordare la dichiarazione di Robert Schuman,
ministro degli affari esteri francese, che nel 1950 fu all'origine della
creazione dell'attuale Unione Europea. La manifestazione del Palalido
prevede la partecipazione del Vicepresidente del Parlamento Europeo Guido
Podestà e del Governatore delle Regione Lombardia Roberto Formigoni, una
tavola rotonda e concerti musicali.
ASSOGESTIONI: FONDI COMUNI: AZIONARI
POSITIVI DOPO UN ANNO (+122,7 MILIONI DI EURO) RACCOLTA MENSILE +3.871,8
MILIONI DI EURO. FONDI DI LIQUIDITÀ E OBBLIGAZIONARI IN TESTA ALLA
RACCOLTA. FLESSIBILI IN NERO. SEGNO MENO PER I BILANCIATI.
Milano, 8 maggio 2003 - Aprile è stato il mese della rimonta dei fondi
azionari che hanno chiuso con un saldo di +122,7 milioni di euro. Un
risultato alquanto interessante perchè per trovare un saldo di raccolta
positivo per questa categoria è necessario tornare all'aprile del 2002.
Protagonisti di questa ripresa sono stati i fondi armonizzati italiani
(+178,4 milioni di euro) e quelli esteri (+58 milioni di euro). La raccolta
complessiva dei fondi ad aprile è stata positiva per 3.871,8 milioni di
euro. Anche nel mese appena concluso i fondi di liquidità e quelli
obbligazionari hanno giocato un ruolo da protagonisti chiudendo
rispettivamente a: +2.452,2 milioni di euro e +1.631,3 milioni di euro.
Segno positivo anche per i fondi flessibili che hanno raccolto +259,1
milioni di euro. L'unico segno negativo è stato quello dei fondi bilanciati
che hanno chiuso aprile a -593,6 milioni di euro.In crescita anche il
patrimonio gestito dai fondi comuni d'investimento che, ad aprile, si è
attestato a quota 477.711,7 milioni di euro. Segno più anche per la
raccolta dei fondi di fondi (non inclusi nei totali per evitare
duplicazioni) che, dopo aver recuperato terreno già a marzo, hanno chiuso
il mese di aprile a +35,7 milioni di euro. Il patrimonio di questa categoria
di fondi si è attestato a 5.961,8 milioni di euro.
BANCA INTESA LANCIA LA PRIMA
OBBLIGAZIONE STRUTTURATA LEGATA ALL'INDICE AZIONARIO EUROSTOXX 50, AL PREZZO
DELL'ORO E DEL PETROLIO. SI CHIAMA TRIPLA DIMENSIONE ED È DISPONIBILE FINO
AL 13 MAGGIO 2003
Milano, 8 maggio 2003 - Banca Intesa lancia Tripla Dimensione, un nuovo
prodotto indicato per gli investitori con disponibilità finanziaria
medio-alta. Si tratta di un'obbligazione strutturata unica sul mercato perché
permette di investire nel settore delle materie prime (petrolio e oro) oltre
che sul mercato azionario, in modo da assicurare una maggiore
diversificazione per il proprio portafoglio. Tripla Dimensione è, infatti,
legata a un paniere composto dall'indice dei principali titoli azionari
europei (Eurostoxx 50), dal prezzo del petrolio (il valore del Future Light
Sweet Crude Oil rilevato al New York Mercantile Exchange) e dal prezzo
dell'oro (rilevato dal London Bullion Market Association). Questo paniere
viene gestito in modo dinamico, ossia l'investimento e il disinvestimento
nei tre comparti dipende da un algoritmo matematico che tiene conto delle
fluttuazioni dei mercati finanziari di riferimento. Di durata quinquennale,
Tripla Dimensione prevede:Capitale garantito a scadenza. Remunerazione a
scadenza legata all'apprezzamento di un paniere, così composto: 50% indice
Eurostoxx 50, 25% quotazione del Petrolio, 25% quotazione dell'Oro.
Rendimento pagato a scadenza pari al maggior valore tra: 100%
dell'apprezzamento lineare del paniere di riferimento rilevato tra la data
di partenza e quella di scadenza, 75% del valore del paniere di riferimento
rilevato giornalmente nel corso dei cinque anni di vita dell'obbligazione
strutturata. L'investimento minimo previsto di 50.000 euro posiziona questo
prodotto nella fascia alta degli investitori e il periodo di collocamento va
dal 29 aprile al 13 maggio 2003. L'importo massimo totale per questa
emissione è di 500 milioni di euro. Tripla Dimensione si aggiunge alla
famiglia di obbligazioni strutturate - Inflazione Europea, Cocktail, Slalom,
Skilift e Schermo totale - lanciate con grande successo da Banca Intesa
dall'inizio di quest'anno.
HDP: I RISULTATI DEL PRIMO TRIMESTRE
2000: UTILE NETTO DI 5,1 MILIARDI DELLO STESSO PERIODO DELLO SCORSO
ANNO
Milano, 8 maggio 2003 - Il Consiglio di Amministrazione di Holding di
Partecipazioni Industriali S.p.A., riunitosi in data odierna sotto la
presidenza di Nicolò Nefri, ha approvato i risultati consolidati relativi
al primo trimestre dell'esercizio in corso che migliorano rispetto al
corrispondente periodo dell'esercizio '99 e confermano il trend di crescita
del risultato operativo. Il fatturato raggiunge i 1.612 miliardi (+5,6%) e
il margine operativo lordo passa dal 3,5% del 1° trimestre 1999 al 3,9% (da
54,2 a 63,5 miliardi). La crescita è pressoché generalizzata, in quanto
riguarda Rcs, Fila e Gft Net ed è frutto sia di maggiori fatturati (Rcs,
Valentino e Fila), sia di azioni di razionalizzazione in presenza di vendite
in flessione (Gft Net). Anche il risultato operativo passa da negativo per
10,5 miliardi a positivo per 1,7 miliardi. Il primo trimestre risente della
negativa stagionalità dell'attività del gruppo Rcs, solo in parte
compensata dalla stagionalità opposta del Gft Net. Il risultato prima degli
interessi di terzi migliora di 11 miliardi (riducendo la perdita da 35,8
miliardi ad una di 24,8 miliardi) ed il risultato netto di competenza passa
da una perdita di 26,7 ad una di 19,6 miliardi. Il capitale netto investito
cresce di 356 miliardi, riferibili principalmente alle immobilizzazioni
finanziarie (132,7) e all'iscrizione di crediti per le imposte differite
attive di HdP e Rcs per complessivi 153,1 miliardi. Il patrimonio netto di
competenza è di 2.650 miliardi e l'indebitamento finanziario netto è di
725,7 miliardi. Le prospettive dell'attività per l'esercizio in corso fanno
ritenere che il miglioramento del risultato operativo del gruppo si
consoliderà nei prossimi mesi. Capogruppo Il risultato netto è negativo
per 1 miliardo rispetto all'utile netto di 5,1 miliardi dello stesso periodo
dello scorso anno. La natura di holding della società e la conseguente
concentrazione nel secondo trimestre dell'esercizio dei ricavi,
prevalentemente derivanti da dividendi, rendono il risultato del primo
trimestre non rappresentativo dell'andamento dell'intero esercizio. Le
principali voci che concorrono alla formazione dei risultati economici,
confrontate con quelle del pari periodo dello scorso esercizio sono
riassumibili in: proventi finanziari netti in flessione da 13,4 miliardi a
7,6 miliardi per effetto dei minori tassi di rendimento degli investimenti
sui mercati finanziari; aumento dei costi di struttura, al netto dei
riaddebiti alle società del gruppo per prestazioni e servizi, da 7,7
miliardi a 12,5 miliardi, dovuto prevalentemente alla contabilizzazione del
canone di leasing (4,9 miliardi) per l'immobile di Via Turati e solo in
parte compensato dalla riduzione del relativo ammortamento; proventi
straordinari per 3,8 miliardi relativi alla plusvalenza realizzata sulla
cessione di una parte delle azioni SMI in portafoglio. Il patrimonio netto
è di 2.456,5 miliardi e le disponibilità finanziarie nette sono di 1.018,8
miliardi. Nel corso del primo trimestre 2000, HdP ha inoltre avviato una
serie di investimenti in attività legate al mondo Internet, acquisendo
partecipazioni in società operanti in settori complementari e sinergici con
quelli delle controllate: 4% (a cui si aggiunge un ulteriore 4% di Rcs) di
Andala S.p.A., società che si pone l'obiettivo di partecipare alla gara per
l'assegnazione di una concessione di telefonia mobile a tecnologia Umts; 11%
(per un investimento di 8 milioni di dollari) di Luxlook, ex Luxgood, società
statunitense che svolge attività di e-commerce su accessori di lusso, tra
cui Valentino; 0,3% (pari ad un investimento di 2,4 milioni di euro) di
Selftrade, società quotata alla borsa di Parigi che svolge attività di
trading on line in Francia ed Italia, con l'obiettivo di coprire in breve
anche la Gran Bretagna e la Germania e diventare il primo operatore a
livello europeo; 20% (pari ad un investimento di 3 miliardi di lire) di Yoda,
società di consulenza strategica ed applicativa nell'area dell'internet
relationship, fornitrice sia di consulenze sia di metodologie applicative.
Rcs L'attività editoriale - in particolare l'editoria libraria e scolastica
e la raccolta pubblicitaria - è caratterizzata da una forte componente
stagionale che registra il suo punto di minima nei primi mesi dell'anno. I
risultati del primo trimestre sono pertanto scarsamente rappresentativi
dell'andamento dell'intero esercizio. I ricavi netti aumentano da 623,9 a
728,3 miliardi, in crescita del 16,7% (a perimetro omogeneo la crescita è
del 12,4%) e la perdita operativa si riduce a 19,3 miliardi rispetto ai 20,9
miliardi del corrispondente periodo dell'esercizio precedente. La diffusione
del Corriere della Sera e della Gazzetta dello Sport cresce rispettivamente
del 5,7 e del 7,3% con un aumento complessivo dei ricavi editoriali del
6,9%, mentre la diffusione del quotidiano spagnolo El Mundo aumenta del
3,6%. I periodici registrano ricavi editoriali in crescita del 5,7% in
Italia e del 2,6% all'estero. I ricavi pubblicitari si incrementano del
31,1%, anche grazie al contributo di Igp di cui Rcs lo scorso febbraio ha
acquisito il 50%. I ricavi per i fascicoli in Italia e all'estero sono in
aumento rispettivamente del 22,8% e del 20,6%. Nell'area dell'editoria
multimediale prosegue il programma di sviluppo nelle attività legate al
mondo Internet. Si segnala in particolare: l'acquisto del 5% di Rai Sat per
lo sviluppo congiunto di canali televisivi tematici e nel campo dei
"new media", l'accordo con Tiscali per il supporto allo sviluppo
tecnologico nel mondo web e l'ingresso nel capitale di Andala S.p.A. con una
quota del 4% (che si aggiunge al 4% di HdP). L'indebitamento finanziario
netto ammonta a 295,6 miliardi, in crescita sia rispetto alla fine dello
scorso esercizio (185,9 miliardi) sia rispetto al corrispondente periodo
dello scorso anno (200,7 miliardi) per effetto degli esborsi relativi alle
acquisizioni effettuate. Fila Il gruppo ha realizzato ricavi in crescita
dell'8,2% rispetto al pari periodo dello scorso esercizio (da 468,6 a 507,1
miliardi) e un utile operativo in aumento da 5,1 a 9,5 miliardi dopo un
incremento delle spese di marketing e pubblicità del 24%. Va segnalato il
miglioramento - seppur lieve - dei ricavi nel mercato statunitense (in
aumento dell'1,3%), grazie alla crescita del 16,2% delle vendite
d'abbigliamento che compensa la flessione del 7,7% delle vendite di
calzature, mentre è forte l'incremento dei ricavi nei mercati dell'Estremo
Oriente, che evidenziano un aumento del 56,5%, con l'abbigliamento e le
calzature in miglioramento rispettivamente dell'85% e del 13,6%. In
particolare, concorrono al risultato le performance delle filiali coreana e
australiana che registrano ricavi complessivi in crescita rispettivamente
del 78% e del 54,5%. In Italia il fatturato è in flessione del 6,5% quale
saldo tra l'incremento del 10,8% delle vendite di abbigliamento ed il calo
di quelle di calzature del 24,7%. Sugli altri mercati europei i ricavi
aumentano del 3,2% grazie alla crescita sui mercati tedesco e francese,
(rispettivamente del 12% e del 7,9%), che compensano la flessione del 2%
registrata nel mercato inglese. L'indebitamento finanziario netto ammonta a
690,8 miliardi, in aumento rispetto ai 558,5 miliardi del 31 marzo 1999 e ai
561,7 miliardi a fine dicembre scorso. Gft Net Il Gft Net ha realizzato
ricavi consolidati per 356,4 miliardi, in calo del 14,1% rispetto al pari
periodo dello scorso anno, e un utile operativo di 31,9 miliardi, in aumento
del 22,1%. Anche per Gft Net, ricavi e utile operativo presentano elementi
di forte stagionalità. La contrazione dei ricavi è imputabile
principalmente alla chiusura del business Emanuel. Il mercato nordamericano,
pur confermandosi primo mercato di destinazione con un'incidenza del 41% sul
fatturato del gruppo (41,7% l'anno precedente), registra una flessione delle
vendite di circa il 16%. Le vendite sui mercati europei mostrano una leggera
contrazione mentre per i mercati dell'Estremo Oriente e del resto del mondo
la flessione complessiva è del 16,8% . Il risultato della gestione
operativa migliora grazie al contenimento dei costi di funzionamento.
L'indebitamento finanziario netto è pari a 212,7 miliardi, in aumento
rispetto ai 154,2 miliardi di fine 1999 per effetto della stagionalità del
business e in riduzione rispetto ai 307,7 miliardi del 31 marzo precedente a
motivo della ricapitalizzazione per complessivi 170,8 miliardi effettuata
nel corso del secondo semestre 1999. Valentino I ricavi aumentano del 21%,
da 34,2 a 41,4 miliardi. Le vendite di accessori della collezione primavera
estate 2000, prima stagione di lancio sul mercato, ammontano a 4,6 miliardi.
I ricavi delle boutique, pari a 15,7 miliardi, registrano una crescita,
rispetto al 1999, del 38%. Il risultato operativo peggiora di 3,6 miliardi
rispetto allo scorso esercizio, passando da una perdita di 8,3 miliardi ad
una di 11,9 miliardi, a causa dei forti investimenti pubblicitari, degli
oneri sostenuti per la nuova struttura organizzativa e dei costi commerciali
relativi alla vendita delle collezioni di abbigliamento della stagione
autunno/inverno 2000, la cui fatturazione avrà luogo a partire dalla
seconda parte dell'esercizio. L'indebitamento finanziario netto al 31 marzo
2000 è pari a 398,7 miliardi (386,7 e 387,6 miliardi rispettivamente al 31
marzo e al 31 dicembre precedenti), di cui 305 miliardi verso la
capogruppo
TELECOM ITALIA: IL CDA APPROVA I DATI
DEL PRIMO TRIMESTRE 2003 INDEBITAMENTO RIDOTTO DI 2 MILIARDI DI EURO
RISPETTO AL 31.12.2002
Milano, 8 maggio 2003 - Il Consiglio di Amministrazione di Telecom Italia,
riunito il 5 maggio sotto la presidenza di Marco Tronchetti Provera, ha
approvato la relazione trimestrale al 31 marzo 2003. Gruppo Telecom Italia
Nel corso del 2002 e successivamente al primo trimestre sono uscite
dall'area di consolidamento il Gruppo 9Telecom, il Gruppo Telespazio, e le
società Sogei S.p.A. Consiel S.p.A., Datahouse S.p.A., Emsa S.p.A. Immsi
S.p.A., Telimm S.p.A. e sono entrate Blu S.p.A. e il Gruppo Webegg. Gli
effetti di tali variazioni sono stati evidenziati nei principali dati
economici consolidati, per permettere confronti omogenei. I ricavi del primo
trimestre 2003 ammontano a 7.125 milioni di euro, con una flessione
dell'1,9% rispetto allo stesso periodo del 2002 (7.265 milioni di euro). In
particolare hanno inciso sulla variazione di perimetro l'uscita del Gruppo
9Telecom, di Sogei (consolidati per i primi 6 mesi del 2002) e del Gruppo
Telespazio (consolidato fino al 30 settembre 2002), nonché l'ingresso del
Gruppo Webegg. Escludendo l'effetto negativo delle variazioni dei cambi (348
milioni di euro) e del perimetro di consolidamento (218 milioni di euro), la
crescita organica risulta del 6,4% (+426 milioni di euro). A tale crescita
hanno contribuito in misura significativa la Business Unit Mobile, la
Business Unit Domestic Wireline e la Business Unit Internet and Media. Il
margine operativo lordo, pari a 3.303 milioni di euro, presenta una crescita
dello 0,9% rispetto al primo trimestre 2002 (3.274 milioni di euro).
Escludendo l'effetto negativo delle variazioni dei cambi e del perimetro di
consolidamento, la crescita organica risulta del 3,9% (+125 milioni di
euro). L'incidenza sui ricavi è pari al 46,4%, rispetto al 45,1% dello
stesso periodo del 2002. Il risultato operativo ammonta a 1.866 milioni di
euro e migliora di 135 milioni di euro rispetto al primo trimestre 2002
(+7,8% +6,4% in termini di crescita organica), con un'incidenza sui ricavi
in miglioramento dal 23,8% dello stesso periodo del 2002 al 26,2% del primo
trimestre 2003. L'incremento in valore assoluto risente oltre che della
crescita del margine operativo lordo anche della flessione degli
ammortamenti. Il risultato prima dei componenti straordinari e delle imposte
è pari a 1.450 milioni di euro con un incremento di 229 milioni di euro
rispetto al primo trimestre 2002 (+19% circa). Il risultato netto
consolidato del Gruppo nel primo trimestre 2003, pari a 503 milioni di euro,
è in crescita di 121 milioni (+32% circa) di euro rispetto allo stesso
periodo del 2002, escludendo le plusvalenze nette, pari a 339 milioni di
euro, relative alle dismissioni delle partecipazioni in Bouygues Decaux
Telecom e Lottomatica. Considerando tali effetti il risultato netto
consolidato del Gruppo relativo al primo trimestre 2002 era infatti pari a
721 milioni di euro. Gli investimenti ammontano complessivamente a 860
milioni di euro (1.227 milioni di euro nel primo trimestre 2002) cosi
ripartiti: 697 milioni di euro investimenti industriali e 142 milioni di
euro di natura finanziaria, cui si aggiungono 21 milioni di euro di goodwill.
Il free cash flow pari a 2.413 milioni di euro, registra un aumento di 805
milioni di euro (+50% circa) rispetto al primo trimestre 2002 ed è pari al
33,9% dei ricavi (22,1% nel primo trimestre 2002). L'indebitamento
finanziario netto, pari a 16.079 milioni di euro, si riduce di 2.039 milioni
di euro rispetto al 31 dicembre 2002 (18.118 milioni di euro). Su tale
andamento hanno influito, oltre al positivo apporto del free cash flow
operativo del periodo, l'incasso delle prime due rate relative alla cessione
di Telekom Srbija (60 milioni di euro). Si segnala inoltre che sono state
effettuate operazioni di cartolarizzazione che hanno consentito un
miglioramento dell'indebitamento finanziario netto al 31 marzo 2003 di 839
milioni di euro, in linea con il relativo importo al 31 dicembre 2002. La
quota di indebitamento superiore all'anno è passata dal 75% del 31 dicembre
2002, all'81% al 31 marzo 2003. Il personale del Gruppo al 31 marzo 2003 è
di 100.765 unità, con una riduzione di 948 unità (101.713 al 31 dicembre
2002) dovuta principalmente alle variazioni dell'area di consolidamento. Per
l'esercizio 2003 si prevede per il Gruppo Telecom Italia la tenuta della
redditività operativa ed una ulteriore riduzione dell'indebitamento
finanziario netto. Nell'ipotesi in cui si realizzi la fusione di Telecom
Italia in Olivetti (di seguito descritta negli eventi successivi al 31
marzo) si prevede che: l'indebitamento finanziario netto consolidato potrà
subire un temporaneo aumento in relazione alle operazioni correlate alla
fusione (recesso da parte degli azionisti di Olivetti e Offerta Pubblica
d'Acquisto - OPA - volontaria parziale di Olivetti su azioni ordinarie e di
risparmio di Telecom Italia), che troverà parziale copertura nello stesso
anno 2003, nei flussi di cassa generati sia dalla gestione, sia dalle
dismissioni di partecipazioni non strategiche. Entro la fine del 2004, come
già comunicato, tale aumento sarà completamente assorbito; conferma per
l'esercizio 2003 della tenuta della redditività operativa del Gruppo prima
dell'ammortamento della differenza da consolidamento. Si prevede inoltre che
il risultato netto da bilancio d'esercizio 2003 della società risultante
dalla fusione consentirà una politica di dividendi tale da assicurare
all'attuale azionista di Telecom Italia la percezione di un importo
complessivo a titolo di dividendo almeno in linea con quello attualmente
percepito. E' stato infine formalizzato il modello organizzativo previsto
dal d.lgs 231/01. Il nuovo modello si articola, in particolare, in appositi
schemi di controllo interno, elaborati alla luce del Codice Etico, ai
principi generali di controllo interno e a quelli specifici per i rapporti
con la Pubblica Amministrazione. Tale progetto, al quale hanno collaborato
oltre 1300 persone, per circa 20 mila ore lavoro, ha specificatamente
comportato una puntuale mappatura dei rischi e una verifica dell'adeguatezza
all'attuale assetto normativo dei rigorosi sistemi organizzativi già
esistenti. Telecom Italia Spa A fine 2002 è stato conferito a Telecom
Italia Sparkle il ramo d'azienda "Servizi Wholesale
Internazionali" e a marzo 2003 è avvenuta la fusione per
incorporazione della controllata Telecom Italia Lab con effetti contabili e
fiscali decorrenti dal 1 gennaio 2003. I ricavi di Telecom Italia S.p.A. al
31 marzo 2003 ammontano a 3.959 milioni di euro in leggera flessione
rispetto al primo trimestre 2002 (4.190 milioni di euro), a causa del
diverso perimetro, dovuto al conferimento a Telecom Italia Sparkle del ramo
d'azienda "Servizi Wholesale Internazionali" con la conseguente
attribuzione a quest'ultima dei ricavi da traffico internazionale. A valori
omogenei i ricavi aumentano di 9 milioni di euro. Il margine operativo
lordo, pari a 1.798 milioni di euro, diminuisce di 77 milioni di euro
rispetto al primo trimestre 2002 (1.875 milioni di euro nel primo trimestre
2002), e ha un'incidenza sui ricavi del 45,4% (44,7% nello stesso periodo
del 2002). A valori omogenei la riduzione è di 33 milioni di euro. La
riduzione è dovuta alla citata flessione dei ricavi, parzialmente
compensata dalla diminuzione dei consumi di materie e servizi esterni e del
costo del lavoro. Il risultato operativo, pari a 1.052 milioni di euro, si
riduce di 45 milioni di euro rispetto al primo trimestre 2002 (1.097 milioni
di euro) e ha un'incidenza sui ricavi del 26,6% (26,2% nello stesso periodo
del 2002). A valori omogenei la riduzione è di 16 milioni di euro. Il
risultato prima dei componenti straordinari e delle imposte è pari a 670
milioni di euro contro i 578 milioni di euro nel primo trimestre 2002. Il
risultato netto della capogruppo è positivo per 356 milioni di euro, in
crescita di 76 milioni di euro (+27% circa) rispetto al primo trimestre
2002. Come di consueto, non hanno concorso al risultato del primo trimestre
2003 i dividendi da imprese controllate derivanti da utili dell'esercizio in
corso, che sono rilevati a fine anno secondo il principio della maturazione.
Il risultato è stato determinato dal miglioramento, rispetto al primo
trimestre 2002, del saldo della gestione finanziaria (+41 milioni di euro),
del saldo proventi ed oneri da partecipazioni (+96 milioni di euro) e del
saldo proventi e oneri straordinari (+57 milioni di euro). L'indebitamento
finanziario netto, pari a 14.887 milioni di euro, diminuisce di 241 milioni
di euro rispetto al 31 dicembre 2002 (15.128 milioni di euro); tale
miglioramento è stato determinato dal flusso di cassa della gestione
operativa (768 milioni di euro) che ha più che compensato il fabbisogno
derivante dalla gestione finanziaria e straordinaria (358 milioni di euro),
nonché l'acquisizione dell'indebitamento finanziario netto iniziale
dell'incorporata Telecom Italia Lab (169 milioni di euro). Inoltre gli
effetti positivi dell'operazione di cartolarizzazione sono stati pari a 839
milioni di euro (826 al 31/12/2002). La quota di indebitamento a medio/lungo
termine è passata dal 68% al 31 dicembre 2002, al 74% al 31 marzo 2003.
Eventi Successivi Al 31 Marzo 2003 - Operazione di fusione di Telecom Italia
in Olivetti Il Consiglio di Amministrazione del 15 Aprile 2003 ha approvato
il progetto di fusione di Telecom Italia in Olivetti, che prevede il
seguente rapporto di concambio:7 azioni ordinarie di Olivetti, del valore
nominale di 1 euro ciascuna per ogni azione ordinaria Telecom Italia del
valore nominale di euro 0,55 ciascuna,7 azioni di risparmio di Olivetti, del
valore nominale di 1 euro ciascuna per ogni azione di risparmio Telecom
Italia del valore nominale di euro 0,55 ciascuna. Per effetto della fusione,
la partecipazione di controllo in Telecom Italia detenuta da Olivetti si
estinguerà per annullamento, mentre quella detenuta da Olimpia in Olivetti
si diluirà in misura significativa. Il rapporto di cambio sarà
principalmente soddisfatto mediante redistribuzione del capitale Olivetti
risultante al momento del completamento della fusione, previa
rideterminazione del valore nominale delle azioni ordinarie e di risparmio
Olivetti post-fusione in 0,55 euro (pari al valore nominale delle azioni
Telecom), in luogo dell'attuale valore nominale di 1 euro. La società
risultante dalla fusione assumerà la denominazione e l'oggetto sociale di
Telecom Italia. La sede della società sarà a Milano, presso la sede
attuale di Telecom Italia. Più in generale, Olivetti adotterà un nuovo
statuto, sostanzialmente in linea con l'attuale statuto sociale di Telecom
Italia. Per effetto della modifica dell'oggetto sociale, agli azionisti
Olivetti spetterà il diritto di recesso. Per far fronte alle esigenze
derivanti dagli eventuali recessi, Olivetti ha attivato un finanziamento di
9 miliardi di euro. La quota di tale finanziamento eventualmente non
utilizzata per il recesso, sarà destinata da Olivetti ad un'offerta
pubblica di acquisto volontaria parziale sulle azioni ordinarie e di
risparmio di Telecom Italia. Il prezzo di acquisto dell'OPA sarà pari alla
media del prezzo delle azioni nel periodo tra il 12 marzo e la data
dell'Assemblea Olivetti chiamata ad approvare la fusione, maggiorata di un
premio del 20%, con un minimo e massimo rispettivamente pari ad euro 7,0 ed
euro 8,4 per l'azione ordinaria ed euro 4,7 ed euro 5,65 per l'azione di
risparmio. Diritto di recesso ed OPA sono entrambi subordinati
all'attuazione della fusione. La fusione sarà efficace a far data
dall'ultima delle iscrizioni dell'atto di fusione presso gli uffici del
registro delle imprese competenti, oppure dalla data successiva
eventualmente stabilita nell'atto di fusione.. A fini contabili, si prevede
che le operazioni effettuate da Telecom Italia saranno imputate al bilancio
di Olivetti a decorrere dal 1° gennaio 2003 e da tale data decorreranno
anche gli effetti fiscali della fusione. Le azioni ordinarie e di risparmio
emesse da Olivetti in cambio di azioni Telecom Italia, annullate per effetto
della fusione, avranno godimento regolare. L'efficacia della fusione -
prevista per i primi giorni del mese di agosto 2003 - è subordinata
all'ammissione a quotazione sul Mercato Telematico della Borsa Italiana
S.p.A. delle azioni di risparmio assegnate da Olivetti al servizio del
concambio. Per le nuove azioni ordinarie e di risparmio della società
risultante dalla fusione sarà richiesta l'ammissione e la quotazione al New
York Stock Exchange. Operazione di scissione Seat Pagine Gialle Il Consiglio
di Amministrazione di Seat Pagine Gialle del 1°aprile 2003 ha approvato il
progetto di scissione parziale proporzionale di Seat Pagine Gialle S.p.A.
(la società "scissa") a favore di una società di nuova
costituzione (la società "beneficiaria"), sulla base della
situazione patrimoniale della società scissa al 31 dicembre 2002. In caso
di approvazione del progetto da parte degli azionisti di Seat PG, alla
società beneficiaria sarà trasferito il complesso aziendale composto
principalmente dalle aree di business Directories (rappresentato dalle
attività italiane nell'editoria telefonica e dalle partecipazioni in
TDdlInfomedia e Thomson), Directory Assistance (89.24.24 Pronto Pagine
Gialle e Telegate) e Business Information (gruppo Consodata). La società
scissa assumerà la nuova denominazione di Telecom Italia Media, mentre la
beneficiaria assumerà la denominazione di Seat Pagine Gialle. Sulla base
del progetto di scissione, nel momento in cui l'operazione diverrà
efficace, agli attuali azionisti di Seat PG saranno assegnate, per ogni 40
azioni ordinarie (di risparmio) possedute: 29 nuove azioni ordinarie (di
risparmio) della società beneficiaria Seat Pagine Gialle; 11 nuove azioni
ordinarie (di risparmio) della società scissa Telecom Italia Media. Si
precisa inoltre che Telecom Italia ha avviato le procedure per la
dismissione, tramite un processo competitivo, finalizzata alla cessione
della partecipazione di controllo detenuta nella società beneficiaria sopra
citata che verrà a configurarsi a seguito del processo di scissione.
Cessione della partecipazione in Stream Il 30 aprile 2003, a seguito
dell'approvazione delle competenti autorità, è stato perfezionato
l'accordo, annunciato il 1 ottobre dello scorso anno, con News Corporation
per la creazione di Sky Italia, società nata dall'integrazione tra Stream e
Tele+. Telecom Italia e News Corporation deterranno rispettivamente il 19,9%
e l'80,1% di Sky Italia. accordo strategico di outsourcing tra telecom
italia e Hewlett- Packard E' diventato operativo - a seguito
dell'esperimento delle procedure previste ai sensi delle vigenti normative -
l'accordo tra Telecom Italia e Hewlett-Packard, annunciato lo scorso 21
febbraio, nell'area Management Services & Outsourcing. L'accordo prevede
l'avvio di contratti operativi di outsourcing: Hp fornirà attività di
asset management, help desk, manutenzione e gestione di postazioni di
lavoro, mentre It Telecom gestirà le attività operative di Hewlett-Packard
Italiana in ambiente Sap ospitando i sistemi nei propri Data Center. E'
stato altresì perfezionato il contratto riguardante la cessione del ramo
d'azienda relativo ai servizi di Desktop Management di It Telecom (100%
Telecom Italia) alla nuova entità di Hewlett-Packard, Hp Dcs (Hewlett-Packard
Distributed Computing Services).
ASSEMBLEA SPECIALE AZIONISTI DI
RISPARMIO DI TELECOM ITALIA
Milano, 8 maggio 2003 - Telecom Italia comunica che sarà convocata, presso
la Sede Legale di Telecom Italia SpA, a Milano, l'Assemblea Speciale dei
possessori di azioni di risparmio per il giorno 9 giugno 2003, in prima
convocazione, 10 e 11 giugno, rispettivamente in seconda e terza
convocazione. L'Assemblea, convocata su richiesta dell'azionista UBS AG, avrà
tra i punti all'ordine del giorno l'esame delle delibere dell'Assemblea
straordinaria di Telecom Italia, convocata per il prossimo 24 maggio 2003 in
prima convocazione.
TIM: IL CDA APPROVA I RISULTATI DEL I
TRIMESTRE 2003 RICAVI CONSOLIDATI: 2.616 MILIONI DI EURO, +4,7% RISPETTO AL
I TRIMESTRE 2002 (+15,4% ESCLUDENDO L'EFFETTO CAMBIO) MARGINE OPERATIVO
LORDO CONSOLIDATO: 1.262 MILIONI DI EURO, +3,4% (+8,1% ESCLUDENDO L'EFFETTO
CAMBIO)
Milano, 8 maggio 2003 - Il Consiglio di Amministrazione di Tim (Gruppo
Telecom Italia), presieduto da Carlo Buora, ha approvato il 5 maggio, su
proposta dell'Amministratore Delegato Marco De Benedetti, la relazione
sull'andamento della gestione del primo trimestre 2003.Nel primo trimestre
2003 i ricavi consolidati del Gruppo Tim sono pari a 2.616 milioni di euro,
con una crescita del 4,7% rispetto al primo trimestre 2002 (2.498 milioni di
euro), prevalentemente per le positive performance del business domestico e
della controllata greca Stet Hellas. Al netto della svalutazione dei tassi
di cambio di Brasile e Venezuela, la crescita dei ricavi del primo trimestre
raggiunge il 15,4% rispetto allo stesso periodo del 2002. Il Margine
Operativo Lordo (Mol) è pari a 1.262 milioni di euro e registra un aumento
del 3,4% rispetto al primo trimestre 2002 (1.221 milioni di euro); se
depurato dalla suddetta svalutazione dei cambi, l´incremento del Mol è
pari all'8,1%. L'incidenza del MOL sui ricavi ammonta al 48,2% nel primo
trimestre 2003 e sconta rispetto al primo trimestre 2002 (48,9%) i costi
dello start up del Gsm in Brasile. Il Risultato Operativo è pari a 897
milioni di euro e registra una crescita del 7,9% rispetto al primo trimestre
2002 (831 milioni di euro). L'impatto della svalutazione dei tassi di cambio
è sostanzialmente neutro a livello di Risultato Operativo. In crescita la
redditività: l'incidenza del Risultato Operativo sui ricavi totali è del
34,3%, rispetto al 33,3% del primo trimestre del 2002. L'utile prima delle
componenti straordinarie e delle imposte dei primi tre mesi del 2003 risulta
pari a 874 milioni di euro, in crescita dell'11,6% rispetto all'analogo
periodo del 2002 e con un'incidenza sui ricavi che passa dal 31,3% del primo
trimestre 2002 al 33,4% dei primi tre mesi del 2003. L´utile netto
consolidato di spettanza della Capogruppo è pari a 480 milioni di euro; nel
primo trimestre 2002 l'utile era pari a 918 milioni di euro beneficiando
della plusvalenza di 484 milioni di euro dalla cessione di Bouygues. Al
netto di tale plusvalenza sull'utile del 2002, nel primo trimestre dell'anno
si registra un incremento del 10,6% dell'utile netto consolidato. Gli
investimenti complessivi del primo trimestre ammontano a 220 milioni di
euro; gli investimenti tecnici, pari a 171 milioni di euro, sono stati
principalmente concentrati nello sviluppo della rete mentre gli investimenti
finanziari risultano pari a 49 milioni. Il free cash flow operativo del
primo trimestre (risultato operativo+ ammortamenti - investimenti tecnici,
al netto della variazione del capitale circolante operativo), ammonta a
1.163 milioni di euro con una sensibile progressione rispetto allo stesso
periodo del 2002 (687 milioni di euro) pari ad un incremento del 69%.
L'incidenza del free cash flow operativo sui ricavi nel primo trimestre è
del 44,5%, rispetto al 27,5% del primo trimestre del 2002. L´indebitamento
finanziario netto scende a 774 milioni di euro, in forte riduzione (-60%)
rispetto al 31 dicembre 2002 (1.922 milioni di euro) essenzialmente per
l'elevato cash flow generato nel primo trimestre dell'anno. Al 31 marzo 2003
il numero delle linee mobili del Gruppo Tim è pari a circa 40,2 milioni,
segnando un incremento del 2,7% rispetto al dato al 31 dicembre 2002 (39,1
milioni). In particolare le linee GSM in Brasile ammontano a 493 mila a fine
marzo, rispetto alle 293 mila a fine dicembre 2002. Il personale del Gruppo
Tim al 31 marzo 2003 è pari a 18.913 unità con un incremento di 211 unità
rispetto al 31 dicembre 2002. Il 2003 vedrà il Gruppo Tim impegnato su una
duplice sfida: il mantenimento della leadership tecnologica e di mercato in
Italia, attraverso la focalizzazione sui clienti pregiati e lo sviluppo del
nuovo ciclo di business dei Vas; all'estero la strategia sarà finalizzata
allo sviluppo del GSM in America Latina, con focus prioritario in Brasile, e
alla difesa della redditività delle altre società esistenti. Tim S.p.A.
Nel primo trimestre 2003 i ricavi del business domestico ammontano a 2.149
milioni di euro, con una crescita del 9,0% rispetto al primo trimestre 2002
(1.972 milioni di euro). La crescita dei ricavi è determinata
dall'andamento positivo della dinamica del traffico voce (+5,3% rispetto
allo stesso periodo dell'anno precedente) e dei servizi a valore aggiunto (Vas),
che nel primo trimestre ammontano a 233 milioni di euro (+38,7% rispetto al
primo trimestre del 2002). Nel primo trimestre l'incidenza dei ricavi da Vas
sul totale dei ricavi da servizi è dell'11,1% rispetto all'8,7% del primo
trimestre 2002. Il Margine Operativo Lordo (Mol) è pari a 1.136 milioni di
euro e registra un aumento del 7,6% rispetto al primo trimestre 2002 (1.056
milioni di euro); l'incidenza del Mol sui ricavi è del 52,9% nel primo
trimestre 2003 (53,5% nel primo trimestre 2002) ed ha impattato, tra
l'altro, la crescita dei ricavi per vendita di terminali; l'incidenza del Mol
sui ricavi da servizi è pari al 54,3% (54,6% nel primo trimestre 2002). Il
Risultato Operativo è pari a 880 milioni di euro e registra una crescita
del 10,8% rispetto al primo trimestre 2002 (794 milioni di euro). In
crescita la redditività: l'incidenza del Risultato Operativo sui ricavi
totali è del 40,9%, rispetto al 40,3% del primo trimestre del 2002. L'utile
netto civilistico dei primi tre mesi del 2003 risulta pari a 531 milioni di
euro, in crescita del 7,5% rispetto all'analogo periodo del 2002 (a livello
civilistico l'utile 2002 non era influenzato dalla plusvalenza sulla vendita
di Bouygues). Al 31 marzo 2003 il numero delle linee mobili è pari a 25,7
milioni (+1,4% rispetto al 31 dicembre 2002). Il personale Tim S.p.A. al 31
marzo 2003 è pari a 10.122 unità (-139 unità rispetto al 31 dicembre
2002). Risultati del primo trimestre 2003 delle principali controllate
estere del Gruppo Tim America Latina Brasile (cambio medio real/euro
0,266929325) Gruppo Tim Brasil Nel primo trimestre 2003 i ricavi consolidati
di Tim Brasil sono pari a 869 milioni di reais, con una crescita del 36,4%
rispetto al primo trimestre 2002. Tale risultato include i ricavi dello
start-up in tecnologia Gsm (il lancio del servizio è avvenuto lo scorso
mese di ottobre) che nel trimestre sono ammontati a 123 milioni di reais. Il
Margine Operativo Lordo (Mol) consolidato, pari a 201 milioni di reais,
diminuisce del 15,2% rispetto all'analogo periodo dell'esercizio precedente
in quanto sconta gli oneri sostenuti per la fase di start-up della società
che opera in tecnologia Gsm. Il Risultato Operativo consolidato è negativo
per 39 milioni di reais. Il risultato operativo delle società con
tecnologia Tdma, che evidenzia un miglioramento del 52% rispetto al primo
trimestre del 2002, viene infatti compensato dagli oneri relativi allo
start-up del Gsm che includono, a livello di risultato operativo, gli
ammortamenti relativi agli investimenti per lo sviluppo del network. Il
numero di linee si attesta a 5.637 mila (+5,7% rispetto al 31 dicembre 2002)
di cui 493 mila in tecnologia Gsm rispetto alle 293 mila del 31 dicembre
2002. Peru´ (cambio medio nuevo sol/euro 0,267368956) Nel primo trimestre
2003 Tim Perù ha conseguito ricavi per 103 milioni di nuevo soles rispetto
ai 50 milioni di nuevo soles del primo trimestre 2002, con una crescita del
106,0%. Il Margine Operativo Lordo (Mol) è pari a -14 milioni di nuevo
soles contro i -33 milioni di nuevo soles del primo trimestre 2002, con un
miglioramento del 57,6%. Il Risultato Operativo è pari a -47 milioni di
nuevo soles contro i -56 milioni di nuevo soles del primo trimestre 2002,
con un miglioramento del 16,1%. Il numero di linee si attesta a 436 mila
(+10,4% rispetto al 31 dicembre 2002) con una quota di mercato pari al
17,5%. Si ricorda che il lancio del servizio è avvenuto nel primo trimestre
del 2001. Venezuela (cambio puntuale bolivar/euro 0,000573658, in quanto la
società applica i principi della contabilità per i paesi ad alta
inflazione) Nel primo trimestre 2003 Corporacion Digitel ha conseguito
ricavi per 57.794 milioni di bolivares con un incremento pari all'11,4%
rispetto al primo trimestre 2002. Il Margine Operativo Lordo (Mol) è pari a
23.404 milioni di bolivares contro gli 8.773 milioni di bolivares del primo
trimestre 2002, con una crescita del 166,8%. L'incidenza del Mol sui ricavi
si attesta al 40,5% (16,9% nel primo trimestre 2002). A livello di Risultato
Operativo la società raggiunge nel primo trimestre 2003 il break-even con
un margine positivo pari a 2.270 milioni di bolivares contro i -925 milioni
di bolivares del primo trimestre 2002. Il numero di linee si attesta a 918
mila (+2,7% rispetto al 31 dicembre 2002) con una quota di mercato pari al
15,5%. Tali risultati sono stati conseguiti in un contesto negativamente
influenzato dalle recenti vicende politico-economiche che hanno
caratterizzato il paese e conseguono ad un attento utilizzo delle risorse
finalizzato a minimizzare l'esposizione finanziaria del Gruppo verso il
paese, garantendo al contempo lo sviluppo delle attività operative. Europa
Grecia Nel primo trimestre 2003 Stet Hellas ha realizzato ricavi per 183
milioni di euro, con un incremento del 26,2% rispetto al primo trimestre del
2002 (145 milioni di euro). Il Margine Operativo Lordo (Mol) è pari a 64
milioni di euro, in crescita del 25,5% rispetto al primo trimestre 2002 (51
milioni di euro). L'incidenza del Mol sui ricavi si attesta al 35,0% in
linea con quanto registrato nel primo trimestre 2002. Il Risultato Operativo
è pari a 36 milioni di euro con un incremento del 56,5% rispetto al primo
trimestre 2002 (23 milioni di euro). Il numero di linee si attesta a 2.581
mila (+2,7% rispetto al 31 dicembre 2002) con una quota di mercato pari al
27%. Altre deliberazioni assunte dal Consiglio di Amministrazione E' stato
formalizzato il modello organizzativo previsto dal d.lgs 231/01. Il nuovo
modello si articola in particolare, in appositi schemi di controllo interno,
elaborati alla luce del Codice Etico, ai principi generali di controllo
interno e a quelli specifici per i rapporti con la Pubblica Amministrazione.
Tale progetto, al quale hanno collaborato oltre 1300 persone, per circa 20
mila ore lavoro, ha specificatamente comportato una puntuale mappatura dei
rischi ed una verifica dell'adeguatezza all'attuale assetto normativo dei
rigorosi sistemi organizzativi già esistenti. Il Consiglio di
Amministrazione ha preso atto delle dimissioni rassegnate da Riccardo
Perissich, al quale rivolge un vivo ringraziamento per il lavoro svolto, da
membro del Consiglio di Amministrazione e del Comitato per il Controllo
Interno, ed ha nominato consigliere, in sua sostituzione, Paolo Ligresti che
rimarrà in carica sino alla prossima Assemblea. Il Consiglio, inoltre, in
conformità agli orientamenti del Codice Preda che raccomanda, nel caso di
società quotata controllata da altra quotata, che il Comitato per il
Controllo Interno sia esclusivamente composto da amministratori
indipendenti, ha nominato quale componente del Comitato medesimo Lorenzo
Caprio. Il Comitato per il Controllo Interno risulta quindi composto dagli
amministratori indipendenti Paolo Savona (Presidente), Attilio Leonardo
Lentati e Lorenzo Caprio.
I RISULTATI DI ALLEANZA RIBADISCONO LA
STRATEGIA DI CRESCITA NELLA PROFITTABILITA' E RAFFORZAMENTO DEI MARGINI
INDUSTRIALI IN UN 2002 CONTRASSEGNATO DA FORTI SPINTE RECESSIVE L' EMBEDDED
VALUE DI GRUPPO SALE A 5.121 MILIONI. IL ROEV NORMALIZZATO È DEL 10%.
Milano, 8 maggio 2003 - Ieri a Milano, presso la Sede di Alleanza
Assicurazioni, il Presidente e Amministratore Delegato Sandro Salvati e il
top management della Compagnia hanno presentato i risultati del 2002 e i
principali drivers strategici. Nel corso del tradizionale incontro con la
comunità finanziaria sono stati inoltre illustrati i punti chiave delle
performance nel periodo 1999 - 2002 in cui Alleanza ha confermato forti
capacità di risultato e di gestione anche in mercati contrassegnati da un
"prima e dopo lo scoppio della bolla speculativa". In tali anni i
premi complessivi sono passati da 2.223,9 milioni a 4.196,9 milioni a fine
2002 con una crescita media ponderata superiore al 14%. I premi annui e
ricorrenti rappresentano il 58% del totale premi. La continua ricerca di
maggiore efficienza nei processi produttivi ha consentito parallelamente una
significativa riduzione del rapporto costi/premi, che è sceso dal 13,2% al
9%. Il patrimonio netto è passato da 1.667 milioni a 2.077,7 milioni a
conferma della tradizionale solidità del Gruppo Alleanza anche in un
periodo contrassegnato da forti spinte recessive. In virtù della redditività
espressa il dividendo unitario è cresciuto da 0,11 a 0,19 euro. I risultati
2002I premi della nuova produzione hanno raggiunto 2.008,4 milioni con una
crescita media ponderata nel triennio 28% (mercato + 18%) a ciò si deve
sommare una raccolta positiva netta di fondi comuni d'investimento di 158
milioni. L'introduzione di un nuovo sistema di remunerazione della rete ha
portato nuovi premi annui per 235,8 milioni con un incremento del 9% e una
contestuale riduzione del 7% delle relative spese di acquisizione,
confermando il Gruppo Alleanza leader assoluto nel mercato dei premi
pluriennali caratterizzati da una forte componente di previdenza
integrativa. La politica di difesa del portafoglio nel difficile contesto
operativo è testimoniata dall'asset allocation fortemente impostata sul
portafoglio obbligazionario e dal rating degli attivi: oltre il 95% del
portafoglio obbligazionario ha un rating pari o superiore a "AA".
Nel corso della presentazione sono stati inoltre comunicati il valore del
portafoglio esistente e quello della nuova produzione certificati da
Tillinghast-Towers Perrin. Valori che appaiono particolarmente
soddisfacenti, tenuto conto dell'andamento del mercato nel 2002. Il valore
del portafoglio esistente netto si è attestato a 2.231,6 milioni (2.307,4
milioni a fine 2001), mentre il valore della nuova produzione netto ha
espresso un risultato di 167,4 milioni (147,5 milioni nel 2001). Tali
risultati sono il frutto della forte politica di contenimento dei costi e
del miglioramento del mix produttivo. Complessivamente l'embedded value del
Gruppo Alleanza è salito a 5.121 milioni (5.023 milioni nel 2001) ed il
RoEV normalizzato è cresciuto al 10% (9,7% nel 2001) con una conferma
positiva della redditività espressa. Sono in piena attuazione i progetti e
le iniziative del piano strategico tese a rafforzare ulteriormente il
modello industriale di Alleanza, che per il 2003 ha come obiettivo chiave la
"crescita nella profittabilità"; incremento dei premi con la
condizione di una adeguata redditività della gestione Queste le linee guida
strategiche di Alleanza quale player globale nella gestione del risparmio:
Crescita nella profittabilità: massima spinta produttiva con presidio dei
margini industriali attraverso i premi annui e continua ricerca di una
relazione di lunga durata con il cliente. Rete di Vendita: potenziamento
della rete di vendita diretta di Alleanza attraverso nuovi processi di
reclutamento e valorizzazione delle risorse presenti. Promotori Finanziari:
la rete di Alleanza conta oggi su un organico di 1.105; promotori
finanziari, l'obiettivo è di giungere, entro il 2003, a 1.300; promotori e
aumentare la raccolta pro-capite. "Piramide dei Servizi": gestione
di tutte le leve del profitto con l'offerta completa e integrata di nuovi
prodotti e servizi per soddisfare tutti i bisogni della clientela:
previdenziali, di protezione e di investimento. Reinvesto: forte capacità
di consulenza soprattutto nei confronti dei clienti giunti a scadenza
contrattuale che grazie ad un alto tasso di fidelizzazione decidono di
reinvestire con Alleanza. Centralità del cliente: costante orientamento al
cliente attraverso servizi qualitativi e professionali e il pieno utilizzo
di strumenti consulenziali avanzati. Intesa Vita: la nuova joint venture
(Alleanza 45%, Banca Intesa 45%, Crédit Agricole 10%) è estremamente
importante, rappresenta un player già con caratteristiche tali che la
collocano ai primi posti nelle graduatorie assicurative e si pone in
posizione di preminenza per sfruttare appieno tutte le potenzialità di un
mercato in espansione. Le rispettive capacità dei partner garantiranno una
notevole crescita dei volumi di produzione e al contempo il know how tecnico
gestionale e le capacità distributive consentiranno di abbinare allo
sviluppo del fatturato importanti risultati.
MARR (GRUPPO CREMONINI): L'ASSEMBLEA
DEGLI AZIONISTI DELIBERA L'AUMENTO DI CAPITALE DA 25,5 A 32,6 MILIONI DI
EURO SOTTOSCRITTO DA UN POOL DI INVESTITORI ISTITUZIONALI . ARCA IMPRESA
GESTIONI SGR E BARCLAYS PRIVATE EQUITY RAPPRESENTATE NEL NUOVO CONSIGLIO
D'AMMINISTRAZIONE
Castelvetro di Modena, 8 maggio 2003 - L'Assemblea degli Azionisti di Marr
ha deliberato ieri, in seduta straordinaria, l'aumento del capitale sociale
di Marr da 25,5 a 32,6 milioni di Euro. L'aumento, interamente sottoscritto
da un pool di Investitori che include Arca Impresa Gestioni Sgr, Barclays
Private Equity, Efibanca, Star Social Responsible Fund, Private Equity
Partners, Aletti Merchant e Paneurinvest è avvenuto mediante l'emissione di
n.1.413.412 azioni ordinarie del valore nominale di 5,00 Euro ciascuna, a
fronte delle quali gli investitori hanno versato complessivamente 65 milioni
di Euro, comprensivi di un sovrapprezzo di 40,988 Euro per azione. Ad esse
si aggiungono n.761.068 azioni ordinarie del valore nominale di 5,00 Euro
ciascuna, che Cremonini S.p.A. ha già ceduto agli stessi Investitori per un
valore di 35 milioni di Euro, comprensivi anch'essi di un sovrapprezzo di
40,988 Euro per singola azione. Il pool di Investitori Istituzionali detiene
dunque n.2.174.480 azioni Marr, pari al 33,33% del nuovo capitale sociale,
mentre il restante 66,67% continua ad essere di proprietà di Cremonini
S.p.A. L'operazione ha l'obiettivo di sostenere le strategie di sviluppo
della società nel medio termine. I piani di crescita di Marr riguardano il
consolidamento della leadership in Italia e l'espansione dell' attività in
altri mercati Europei. L'Assemblea in seduta ordinaria ha inoltre rinnovato,
per il prossimo triennio il Consiglio di Amministrazione, elevando a 5 il
numero dei consiglieri. Il nuovo Consiglio di Amministrazione sarà composto
da Vincenzo Cremonini, Amministratore Delegato di Cremonini S.p.A., Ugo
Ravanelli, Presidente e Amministratore Delegato di Marr S.p.A., Illias
Aratri, Responsabile Affari Legali di Cremonini S.p.A., Giuseppe Turri,
Amministratore Delegato di Arca Impresa Gestioni Sgr e Emanuele Cairo,
Amministratore Delegato di Barclays Private Equity.
FUSIONE TRA ASSINFORM E ANEE
UN'INTEGRAZIONE IN LINEA CON LA CONVERGENZA IN ATTO TRA TECNOLOGIE, SERVIZI
E CONTENUTI
Milano, 8 maggio 2003 - Deliberata all'unanimità, dalle rispettive
Assemblee degli Associati, la fusione tra Assinform - Associazione nazionale
delle aziende di informatica e telecomunicazioni (associata a Confindustria)
e Anee - Associazione dei servizi e dei contenuti multimediali.
L'integrazione, che assume la forma di fusione per incorporazione di Anee in
Assinform, apporta un forte valore aggiunto al mercato, permettendo di
ottimizzare le competenze e risorse capitalizzate e potenziando così la
rappresentanza del comparto. Il settore dell'Ict ha ormai raggiunto un tale
grado di convergenza tra tecnologie, servizi e contenuti, da rendere
naturale e matura questa fusione. Il comune obiettivo di favorire in Italia
lo sviluppo di un'economia digitale, associato alla complementarietà di
iniziative e tematiche di interesse reciproco, consentiranno sicuramente,
alle Aziende che fanno parte delle 2 Associazioni, di massimizzare i
benefici di questa integrazione. La nuova base associativa sarà composta da
circa 140 aziende che rappresentano l'intera catena del valore dell'Information
& Communication Technology, integrando i 90 Associati di Assinform,
operanti prevalentemente nell'ambito dell'informatica e delle
telecomunicazioni, con i 50 Associati di Anee, che operano in prevalenza
nell'ambito dei servizi e dei contenuti multimediali. Quattro membri del
Consiglio Direttivo di Anee entreranno nel Consiglio Direttivo di Assinform
e l'attuale Consigliere Delegato di Anee, Roberto Liscia, sarà nominato a
breve Vicepresidente di Assinform. "Il mercato da tempo va verso la
convergenza tra tecnologie, servizi e contenuti" - ha dichiarato Giulio
Koch, Presidente di Assinform - "Siamo quindi lieti di completare,
tramite i contenuti, il processo di convergenza tra tecnologie e servizi già
avviato da molti anni in seno alla nostra Associazione. Sono certo che gli
Associati e lo stesso mercato avranno modo di apprezzare l'unione di
competenze e risorse tra loro così complementari".
"L'integrazione di contenuti, servizi e tecnologie riassunta nella
nostra fusione" - ha commentato Roberto Liscia, Consigliere Delegato di
Anee - "rispecchia anche il processo di armonizzazione legislativa e
normativa che si sta affrontando a livello governativo su più fronti,
inclusi quelli connessi ai temi della larga banda, fissa e mobile. Insieme
possiamo diventare un interlocutore ancora più credibile per le istituzioni
sia a livello internazionale, sia a livello nazionale e locale".
AUMENTO DI CAPITALE AEM TORINO:IL CDA
CONFERISCE AL PROF. REVIGLIO LE DELEGHE OPERATIVE
Torino,8 maggio 2003 - In data odierna, il Consiglio di Amministrazione di Aem
Torino, ha conferito al Presidente del Consiglio di Amministrazione, Prof.
Franco Reviglio, i poteri per l'esecuzione dell'aumento di capitale
deliberato dall'Assemblea Straordinaria degli Azionisti del 30 aprile 2003.
L'aumento di capitale, che sarà realizzato non appena le condizioni del
mercato borsistico lo consentano, avverrà mediante un'emissione in via
scindibile di azioni ordinarie per un importo massimo di nominali €
173.153.499, così articolata: emissione di azioni ordinarie cum warrant per
un importo massimo di nominali € 115.435.666, godimento regolare, da
offrire in opzione agli azionisti nel rapporto di una nuova azione ogni tre
esistenti, al prezzo di sottoscrizione di € 1,00 e cioè pari al valore
nominale; emissione di azioni ordinarie al servizio dei warrant, per un
importo massimo di nominali € 57.717.833, godimento regolare. I warrant
saranno attribuiti gratuitamente alle azioni rivenienti dall'aumento di
capitale nel rapporto di un warrant per ogni nuova azione; i warrant avranno
durata pari a 5 anni dalla data di emissione, prezzo di esercizio di €
1,00 e rapporto di esercizio pari a una nuova azione ogni due warrant.
L'aumento di capitale sociale nella misura indicata è finalizzato a dotare
la società delle risorse finanziarie necessarie per il completamento
dell'intero piano di sviluppo che la Società ha intrapreso, mantenendo al
contempo un equilibrio dal punto di vista finanziario. Il Consiglio di
Amministrazione ha inoltre deliberato:l'approvazione del Regolamento dei
Warrant; la richiesta a Borsa Italiana S.p.A. dell'ammissione alla
quotazione di Borsa dei Warrant;la trasmissione a Consob, ai sensi dell'art.
94 del Decreto Legislativo n. 58 del 1998, comunicazione relativa
all'offerta in opzione e richiedere ai sensi del citato articolo il rilascio
dell'autorizzazione alla pubblicazione del prospetto informativo di
sollecitazione e quotazione dei Warrant. La Giunta Comunale del Comune di
Torino, azionista di maggioranza, ha inserito nel Bilancio di Previsione
2003 fondi adeguati alla sottoscrizione della quota di propria competenza
delle azioni ordinarie di nuova emissione. Al fine di assicurare il buon
esito dell'operazione, la sottoscrizione delle restanti azioni ordinarie di
nuova emissione potrebbe essere garantita da un consorzio di collocamento
e/o garanzia le cui caratteristiche e composizione saranno successivamente
definite.
APPROVATA LA NUOVA DIRETTIVA EUROPEA
SUI BIOCARBURANTI ENTRO IL 2005 IL 2% DEI CARBURANTI FOSSILI VERRÀ
SOSTITUITO CON BIOCOMBUSTIBILI
Milano, 8 maggio 2003. Assobiodiesel, l'Associazione Italiana dei Produttori
di Biodiesel, accoglie con favore la decisione del Consiglio d'Europa che ha
approvato, dopo oltre un anno di trattative, una nuova Direttiva Europea
atta a promuovere l'utilizzo dei biocombustibili liquidi e del biodiesel nei
paesi membri dell'UE. La decisione segue la votazione del Parlamento Europeo
che il 12 marzo scorso ha approvato la Direttiva con una maggioranza di 531
voti su 536 europarlamentari presenti. La nuova Direttiva, insieme ad una
nuova legislazione europea per la defiscalizzazione dei biocombustibili che
verrà approvata a breve, apre la strada per la definizione di un sistema
normativo solido e trasparente atto a promuovere l'utilizzo del biodiesel e
dei biocombustibili in generale nei paesi membri dell'Unione Europea. I
provvedimenti chiave della Direttiva impongono agli Stati Membri di prendere
misure adeguate e sviluppare piani nazionali per incrementare l'utilizzo dei
biocombustibili con l'obiettivo di sostituire il 2% di tutte le benzine e
diesel venduti nel settore trasporti entro il 2005. Questa percentuale dovrà
essere progressivamente aumentata fino a giungere a coprire il 5,75% dei
combustibili fossili entro il 2010. Tra i biocarburanti il principale è il
biodiesel: il provvedimento europeo si focalizza sui quantitativi totali da
raggiungere, indipendentemente dalle modalità di utilizzo (puro o miscelato
con gasolio minerale in varie proporzioni). La Direttiva inoltre stabilisce
che gli Stati Membri dovranno informare regolarmente la Commissione sul modo
in cui intendono raggiungere gli obiettivi stabiliti e che le
amministrazioni nazionali sono tenute a comunicare ai cittadini e ai
consumatori UE la possibilità di utilizzare il biodiesel e i
biocombustibili. Gli Stati Membri dovranno inserire questa Direttiva nella
loro legislazione nazionale entro la fine del 2004. Con questa decisione le
autorità dell'UE hanno esplicitamente riconosciuto i benefici del biodiesel
per quanto riguarda le riduzioni del CO2 e di quei gas che causano l'effetto
serra, la diminuzione della dipendenza dai combustibili fossili
d'importazione e l'impatto positivo sull'agricoltura. Claudio Rocchietta,
Presidente di Assobiodiesel, ha dichiarato "Siamo molto soddisfatti per
questo importante passo avanti che incoraggia gli Stati Membri a sviluppare
rapidamente un quadro legislativo che consenta la crescita del mercato dei
biocombustibili, che rappresentano una soluzione concreta e immediata ad
alcuni problemi dell'inquinamento ambientale. Auspichiamo un rapido
recepimento della Direttiva - possibilmente già durante il semestre di
Presidenza italiana - che costituirebbe un concreto segnale di volontà
politica nella direzione indicata della delibera CIPE (Comitato
Interministeriale per la Programmazione Economica) per il rispetto degli
obiettivi di Kyoto consentendo alle aziende del settore finalmente di
programmare investimenti in un'ottica di medio-lungo periodo."
NETA, INSIEME AI SUOI CLIENTI, PER
PRESENTARE LE SOLUZIONI ALLE ESIGENZE DEL NUOVO MERCATO DELLA
LIBERALIZZAZIONE "LIBERALIZZAZIONE ...A VELE SPIEGATE" - PORTONOVO,
9 E 10 MAGGIO 2003
Milano, 8 maggio 2003 - Neta, società leader in Italia nella fornitura di
soluzioni globali per il mercato Energy & Utility ed e-Government
annuncia la sua offerta per le Aziende di vendita e distribuzione dei
servizi Gas ed Energia, confermando il suo ruolo di Business Process
Integrator per i suoi clienti. In Italia lo scenario delle ex
municipalizzate è cambiato: il 1 gennaio 2003, data di apertura completa
del mercato del gas e dell'energia, è diventato il punto di passaggio
obbligato per le Utility. Per affrontare gli effetti rilevanti che questo
cambiamento ha generato sul grado di competizione interna e di performance
operative, le imprese di servizi pubblici locali puntano sulla
differenziazione del proprio business in una nuova ottica strategica e
concorrenziale. In questo nuovo business gli ostacoli maggiori sono
rappresentati da questioni d'interpretazione normativa e da aspetti
infrastrutturali. L'adeguamento tecnologico diventa in questo momento un
elemento fondamentale e distintivo e una chiave di svolta nel processo
d'identificazione degli attori principali del futuro mercato. Neta ha
invitato i suoi clienti a trascorrere due giorni di lavoro e piacere nella
splendida baia di Portonovo per affrontare e approfondire insieme le
problematiche e le soluzioni strettamente legate alla nuova articolazione
del mercato dei servizi Gas ed Energia. I clienti Neta saranno ospitati
nella magica cornice del Fortino Napoleonico e dopo i lavori potranno
navigare sui catamarani e le barche a vele messe a disposizione da
DreamSailing. Il primo obiettivo dell'evento sarà proprio quello di
presentare l'implementazione di alcuni processi attuali nella nuova Suite di
prodotti Neta. Verranno presentati i moduli più significativi della nuova
offerta, distinti tra Distribuzione e Vendita, mostrando tutti i passi di un
caso reale, dal cliente che si presenta allo sportello dell'azienda di
vendita, alla comunicazione automatica all'azienda di distribuzione del
lavoro da eseguire, alla chiusura del processo. L'evento sarà l'occasione
per presentare l'iniziativa ambiziosa, KoineT l'esperienza degli altri, il
progetto per costituire un punto di incontro innovativo con i Player del
Mercato. KoineT, che si ispira al significato originario di Koinè, la
lingua universale parlata che si diffuse in tutti i territori di cultura
ellenistico-romana sostituendo i singoli dialetti, è stato pensato come
luogo simbolico di incontro di obiettivi, interessi e esperienze comuni, per
trovare soluzioni reali a esigenze e problematiche legate allo sviluppo del
mercato. Il progetto è già avviato: questa settimana è stata inviata a
una mailing list di aziende di settore, giornalisti specializzati e addetti
ai lavori il primo numero di Netazette, il servizio di newsletter ideato e
realizzato da Neta, come strumento per essere costantemente aggiornati sulla
realtà del settore, scenari, strategie, appuntamenti e spunti di
discussione riguardanti i mercati Energy, Utility e e-Government. Per
ricevere Netazette occorre registrarsi al sito http://www.netanet.it/Netazette
"Per affrontare le regole imposte dal nuovo mercato" - afferma
Gloria Gazzano, Direttore Generale di Neta - "occorre comprendere la
nuova cultura dei servizi che mette al centro dei processi il
cliente-utente. In questa nuova vision l'IT svolge un ruolo fondamentale. Ma
Neta va oltre le soluzioni! KoineT è il progetto pensato per stabilire un
filo diretto con i nostri clienti e condividere l'esperienza e il know-how
maturato e consolidato in 20 anni di operatività nel settore dei servizi
pubblici, in funzione di una corretta interpretazione della normativa di
riferimento e della definizione delle giuste direttrici del
post-liberalizzazione".
NOMINATI FORMALMENTE GLI AMMINISTRATORI
DI IRIS - ISONTINA RETI INTEGRATE E SERVIZI S.P.A. IERI LA PRIMA RIUNIONE
DEL CONSIGLIO D'AMMINISTRAZIONE DELLA MULTIUTILITY DELLA PROVINCIA DI
GORIZIA
Gorizia, 8 maggio 2003 - Si è tenuto ieri a Gorizia il primo consiglio
d'amministrazione di Iris - Isontina Reti Integrate e Servizi S.p.A., la
nuova multiutility della provincia di Gorizia, operativa dal 2 maggio scorso
al cui capitale sociale partecipano 24 Comuni della Provincia di Gorizia con
una quota dell'89% circa (di cui il 35% al Comune di Gorizia), Investire
Partecipazioni con il 5,5%, Acegas (Ts) con il 4,5% e Amga (Ud) con l'1%.
Presieduto da Gianfranco Gutty, il consiglio d'amministrazione ha conferito
l'incarico di vice presidente a Mario Gregoris e di amministratore delegato
a Paolo Lanari. Gli altri consiglieri sono Mauro Cantone, Oliviero Furlan,
Gianluca Masotti, Adriano Nicola, Marco Rota e Luciano Volpe. Presidente del
collegio sindacale è Sergio Cecotti e sindaci effettivi sono Alessandro
Culot e Mauro Verdimonti. L'incarico di direttore generale è stato affidato
a Carlo Mistretta, già direttore di A.M.G., che sarà affiancato con il
ruolo di vice direttore da Donato Catano, già direttore di A.M.I. Nata
dalla fusione delle tre aziende finora attive sul territorio di riferimento
- A.M.G., A.M.I. ed Enam - Iris ha un capitale sociale di 100 milioni di
Euro, un patrimonio netto di circa 143 milioni di Euro, un fatturato di 59
milioni di Euro e un organico di circa 300 addetti. Iris opererà nei
settori della gestione integrata delle risorse idriche e delle risorse
energetiche (produzione e distribuzione di energia elettrica a Gorizia,
distribuzione di gas), nella gestione dei servizi ambientali e di servizi
vari (gestione calore impianti edifici pubblici, impianti di illuminazione
pubblica, impianti semaforici e di segnalazione luminosa, reti telematiche
ed informatiche, gestione soste a pagamento, ecc).
CONSEGNATO A MADRID IL PRIMO AUTOBUS A
IDROGENO CUTE
Madrid, 8 maggio 2003 - Il primo autobus operativo con pile a combustibile
all'idrogeno, consegnato nell'ambito del progetto "Trasporto urbano
pulito per l'Europa" ( Cute ), è stato presentato a Madrid il 5
maggio. Il progetto Cute, dotato di un bilancio di 52 milioni di euro, di
cui 18,5 milioni di euro di finanziamento comunitario, punta a svolgere
dimostrazioni pratiche di un sistema per il trasporto pubblico efficace e a
emissioni zero, nonché delle infrastrutture per l'approvvigionamento di
idrogeno. In una cerimonia organizzata per dare il giusto risalto
all'occasione, Loyola de Palacio, vicepresidente della Commissione e
commissario per i Trasporti e l'Energia, ha dichiarato: "Cute è uno
dei progetti più innovativi nell'ambito dei trasporti e viene osservato con
grande interesse in tutto il mondo." Dopo Madrid, gli autobus faranno
la loro comparsa a Londra, Oporto, Lussemburgo, Amburgo, Barcellona,
Stoccarda, Stoccolma ed Amsterdam. Ogni centro urbano avrà in gestione tre
autobus e metterà a punto strutture per la produzione e il rifornimento di
idrogeno ai veicoli. Coinvolgendo nel progetto località tanto diverse dal
punto di vista geografico, gli operatori auspicano di acquisire conoscenze
dalla varietà di condizioni in cui dovranno circolare gli autobus. A sua
volta, questa iniziativa dovrebbe portare a un più efficace scambio di
esperienze che si riveleranno utili nel momento in cui si dovranno
considerare le applicazioni future. Il progetto ha già attirato
l'attenzione in Europa e in altri paesi come il Giappone e gli Stati Uniti,
ed è stato riconosciuto da più parti il potenziale contributo che il
trasporto pubblico a emissioni zero potrebbe offrire per la tutela
dell'ambiente. Tuttavia, la de Palacio non dimentica di sottolineare che lo
sviluppo dei veicoli a idrogeno costituisce solo una parte del processo
volto a introdurre una "economia dell'idrogeno" attuabile ed
ecologica. "L'autobus è solo la parte più visibile del progetto,
soprattutto per i cittadini europei, ma il nostro impegno si concentra su
tutte le applicazioni dell'economia dell'idrogeno, in particolare sulle
infrastrutture di produzione ed approvvigionamento del gas", ha
commentato la Vicepresidente della Commissione Infolink: http://www.fuel-cell-bus-club.com/
DA UN CONVEGNO ITALIANMEC GLI STRUMENTI
UTILI PER CRESCERE IN UN MERCATO SEMPRE PIÙ DIFFICILE: IL CASO DELLA
PRODUZIONE SU CONINIESSA
Milano, 8 maggio 2003 - Prossimo appuntamento il 5 giugno 2003 presso la
sede dell'Uni a Milano per un nuovo appuntamento dal titolo: "Convegno
sulla sicurezza dei dati aziendali per l'Industria Meccanica Italiana".
In un mercato dove t'unica certezza è il cambiamento, le aziende devono
saper intervenire per tempo netta progettazione della produzione, per poter
sopravvivere al costante mutamento dello scenario di business grazie a
flessibilità, affidabili strumenti It e ad un diverso approccio del
management al prodotto e più in generale, al processo produttivo. E' stato
questo il filo conduttore del convegno "Produrre su ordine: come
soddisfare i clienti in tempi brevi e con la massima resa delle capacità
produttive", organizzato a Milano lo scorso 11 aprile da ItalianMec in
collaborazione con la società di consulenza di marketing Advboucle &
Partners e Anima. La produzione su commessa, che costituisce la tipologia più
diffusa fra le aziende meccaniche, è entrata in crisi con i rapidi
mutamenti di mercato che si sono verificati nel corso dell'ultimo biennio:
di qui la riscoperta dell'importanza di una progettazione integrata con il
resto delle funzioni aziendali, che si basi su una piattaforma comune e il
più possibile flessibile. Ma un buon software da solo non basta, occorre
modificare l'approccio del management da quello funzionale a uno per
processi, da sequenziale a "concurrent", passando cioè da
un'analisi dei processi "asis" (verifica ed analisi
dell'esistente) ad un modello di tipo "to-be" (dalla descrizione
di un processo si passa al suo ridisegno più razionale, completo, badando
alle interazioni fra le diverse funzioni aziendali e a quelle che avvengono
anche all'esterno dell'azienda). Del resto, è lo stesso concetto di
prodotto che è cambiato: è sempre più un oggetto complesso, con una serie
di contenuti e di servizi post vendita che ne consentono la
differenziazione, e che possono portare l'azienda manifatturiera ad
"appropriarsi" di competenze non sue con un notevole aggravio di
costi e - quasi certamente- una perdita di efficienza. Per questo si parla
sempre più spesso di un nuovo "pilastro" nella produzione,
costituito dal Product Lifecycle Management (Plm), che va ad affiancarsi, o
meglio, ad integrarsi con gli altri tre (il Pdm - Product Data Management,
l'Erp e il Crm). Adottare il Plm significa pensare e realizzare il prodotto
seguendo un approccio integrato che grazie a strumenti IT unisca tutti i
processi gestionali, progettuali, produttivi e di compatibilità ambientale
in tutte le fasi, anche post vendita ed all'esterno dell'azienda. Un'azienda
che sempre più rapidamente va verso il modello di "Extended enterprise",
nel quale si supera il tradizionale rapporto antagonista cliente-fornitore
per un modello basato invece sulla partnership e sulla condivisione delta
pianificazione dei flussi produttivi. Il convegno, che ha visto una
partecipazione numerosa e particolarmente "trasver-sale" (erano
presenti diverse figure, dal proprietario-amministratore, al responsabile
dei servizi IT, al responsabile di produzione e così via, confermando
l'ampiezza delle ricadute di questo tipo di problematica), è stato per gli
organizzatori -ItalianMec e Advboucle a Partners- il segnale che in questi
momenti congiunturali particolarmente difficili è fondamentale fornire alle
aziende gli strumenti utili per comprendere il mutamento ed implementare i
necessari cambiamenti in tempo utile e in modo efficace. Il prossimo
appuntamento è fissato a Milano per il 5 giugno per un appuntamento dal
titolo "Convegno sulla sicurezza dei dati aziendali per- l'industria
Meccanica Italiana", che nell'ambito del Progetto Sicurezza Informatica
intende sensibilizzare le aziende e renderle consapevoli del valore della
sicurezza dei dati e delle conseguenze di una mancata considerazione della
problematica.
CNR : CON LA PLASTICA BIODEGRADABILE
ANCHE LE SERRE DIVENTANO ECOLOGICHE
Roma, 8 maggio 2003 - Il mondo dell'agricoltura potrebbe subire una vera e
propria rivoluzione ecologica: i laboratori dell'Istituto di Chimica e
Tecnologia dei Polimeri del Consiglio Nazionale delle Ricerche di Pozzuoli
(Napoli) stanno infatti mettendo a punto una plastica biodegradabile, ideale
per pacciamare i terreni agricoli. Un'invenzione in grado di risolvere un
problema terribilmente serio, dal momento che in Italia le sostanze
plastiche utilizzate per la pacciamatura dei suoli - soprattutto film in
polietilene (Pe) ed copolimeri etilene-vinilacetato (Eva) - ricoprono una
superficie immensa: ben 100.000 ettari di aree coltivate, sui quali
l'attività di riciclo è di fatto inesistente a causa dei costi elevati
(materiali sporchi e contaminati da diserbanti e fertilizzanti). Da qui
l'idea dei ricercatori del Cnr di destinare a questo scopo sostanze
plastiche biodegradabili, e quindi smaltibili direttamente sui campi al
termine della coltivazione, senza rilascio di scorie dannose. "Ci siamo
preoccupati - spiega Mario Malinconico, coordinatore di questa ricerca - di
sviluppare sostanze plastiche molto sofisticate, perché debbono essere in
grado di rispettare le esigenze microclimatiche delle piante e le regole
dell'agronomia, ma possedere anche specifici requisiti di robustezza e
durata e, soprattutto, debbono avere un impatto ambientale pari a
zero". Proprio per questo motivo i ricercatori del Cnr hanno scelto
materiali di origine agricola, e quindi biodegradabili: tra questi le
plastiche basate su amido, poliidrossialcanoati e acido polilattico:
"Materiali usati sino ad oggi per ottenere buste per la spesa -
sottolinea Malinconico - ma che nessuno ha mai testato per verificare, senza
possibilità di dubbio, che non resti alcuna scoria nel terreno". I
primi risultati del lavoro, fatto in collaborazione con la società Novamont
di Novara - e basati su prodotti a base di amido ideali per la pacciamatura
e la copertura di piccoli tunnel - sono più che incoraggianti, ma il lavoro
degli esperti continua con una scadenza fondamentale: il 2005, anno della
messa al bando del bromuro di metile e di altri potenti sterilizzanti da
parte dell'Unione Europea, che richiederà plastiche per l'agricoltura con
rese termiche molto più elevate di quelle attuali. Un ulteriore passo in
avanti è costituito da un altro progetto del Cnr in fase di approvazione da
parte dell'Unione Europea: un materiale (a base di polisaccaridi, contenuti
in grandi quantità nelle alghe e nelle bucce di frutta) che si applica
direttamente al suolo a partire da un'emulsione acquosa; una pellicola
estremamente sottile in grado di essere completamente assorbita dalla flora
batterica del terreno.
ROCCA DELLE MACÌE E PRIMITIVO DI
MANDRIA DUE STORIE E UN CAMMINO COMUNE
Castellina in Chianti (Siena), 8 maggio 2003 - La grande famiglia di Rocca
delle Macìe cresce ancora! Il Consorzio Produttori Vini di Manduria, una
delle più antiche cantine della Doc pugliese del Primitivo, d'ora in poi
potrà contare su una forza distributiva capillare per la
commercializzazione delle sue etichette. Ha infatti recentemente intrapreso
un cammino comune per quanto rigurda la distribuzione dei vini sul
territorio nazionale ed estero proprio con l'azienda chiantigiana. Sarà
perciò la maison di Castellina in Chianti, reduce da un'annata gloriosa e
ricca di soddisfazioni che ha visto riconosciuti l'impegno e gli sforzi di
Sergio Zingarelli, presidente di Rocca delle Macìe, a occuparsi anche della
commercializzazione del Lirica, il Madrigale, l'Elegia, il Memoria e Calice
del Consorzio Produttori Vini di Manduria. "Rocca delle Macìe è
un'azienda in costante crescita - afferma Sergio Zingarelli - come
testimoniano i grandi passi avanti fatti nelle ultime annate. Le cantine e i
vigneti sono stati rinnovati, i vini ogni anno raggiungono livelli più
alti, come testimoniano i sempre più numerosi riconoscimenti di prestigio.
Proprio in quest'ottica d'inarrestabile progresso e di rincorsa a una sempre
maggior qualità, ci siamo focalizzati sulla Puglia, regione che ormai da
tempo ha definitivamente imboccato la strada del rinnovamento vitivinicolo.
Il comune amore per la terra, la vite e il vino assieme alla volontà di
coniugare tradizione e rispetto per il territorio da un lato, e tecnologia e
ricerca della qualità dall'altro, sono i punti cardine che ci hanno spinto
a questa felice collaborazione con il Consorzio Produttori Vini di Manduria".
Il Consorzio nacque nel 1932 grazie all'iniziativa di un gruppo di piccoli
proprietari terrieri, che intuirono le grandi potenzialità del vitigno
principe delle loro terre, il Primitivo. Tra loro, anche Don Menotti
Schiavoni a cui si deve, nel 1891, la prima etichetta di cui si ha memoria
certa e documentata, prodotta da questo vitigno. Oggi il numero dei
produttori che conferiscono l'uva nella certezza che la lavorazione sarà
rispettosa del loro amore per il territorio sono ben 375. "Siamo
lusingati - dice soddisfatto Fulvio Filo Schiavoni, Presidente del Consorzio
- del fatto che Rocca delle Macìe ci abbia riconosciuto tanta competenza,
considerandoci come i testimoni più attendibili, per tradizione e qualità,
di quel rosso salentino tanto in ascesa che è il Primitivo di Manduria. È
di primaria importanza inoltre la cordialità umana che Rocca delle Macìe
ha subito manifestato e la possibilità di andare incontro ciascuno alle
esigenze dell'altro, in un clima di proficua sinergia. Ci sentiamo
depositari di un'antica tradizione che Rocca delle Macìe ci aiuta a
proteggere e divulgare". Sintomo della crescita e del dinamismo della
maison di Castellina in Chianti sono anche i numerosi accordi di
commercializzazione con varie aziende disseminate sul territorio nazionale:
Il Mosnel in Franciacorta, La Fattoria La Rivolta nel Beneventano, Villa
Vescovile in Trentino, la Tenuta Comunali nella zona del Brunello, e ora
anche il Consorzio Produttori Vini di Manduria.
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Milano, 8 maggio 2003 - Ryanair, la compagnia aerea N.1 a basse tariffe in
Europa, ha annunciato oggi, 7 maggio, una grande offerta speciale dalla sua
base di Orio al Serio. Annunciando oggi i dettagli dell'offerta, Peter
Sherrard, Coordinatore Marketing e Vendite di Ryanair per l'Italia, ha
detto: "E' ora il momento giusto di prenotare una breve vacanza
all'estero per visitare una delle nostre fantastiche destinazioni. Come
sorpresa per la festa della mamma, per lo shopping, una visita culturale o
una semplice vacanza di relax non c'e mai stata occasione migliore per
partire. Queste offerte sono ampiamente disponibili per la seconda metà di
maggio e per tutto il mese di giugno. Con Ryanair non solo le tariffe sono
più basse, ma i nostri voli sono molto più frequenti di quelli di EasyJet:
in questo modo offriamo ai nostri clienti una scelta molto più ampia. Per
quanto riguarda la puntualità Ryanair ha battuto EasyJet in 30 delle ultime
33 settimane. La settimana scorsa il 97% dei voli Ryanair sono arrivati in
orario in confronto all' 81% di EasyJet: il che vuol dire che i passeggeri
di EasyJet hanno sei volte la probabilità di arrivare in ritardo che con
Ryanair. Queste tariffe sono a disposizione sul piu importante sito Internet
Europeo di viaggi www.ryanair.com
da domani 8 maggio fino alla mezzanotte del 15 maggio. Consigliamo ai
clienti di prenotare al più presto perchè i biglietti a queste tariffe
incredibilmente basse vengono venduti molto velocemente." Periodo di
prenotazione Giovedì 8 maggio - Mezzanotte del 15 maggio; Periodo di
viaggio 21 maggio - 30 giugno; Prenotazione Online con 14 giorni
d'anticipo.
FIAT AUTO SU BLOCCO AUTOTRASPORTI
Torino, 8 maggio 2003 - Il protrarsi del blocco dei trasporti delle vetture
rende sempre più grave la congestione dei piazzali di stoccaggio della Fiat
Auto. Le agitazioni in corso nel settore dei trasporti dei veicoli su
bisarca, a causa di una vertenza aperta tra le aziende principali e le loro
aziende subappaltanti, hanno comportato il blocco pressoché totale dei
trasporti "via gomma" dai piazzali di produzione della Fiat Auto
ai locali dei Concessionari italiani ed europei. In particolare la
situazione per stabilimento risulta essere la seguente: Mirafiori - blocco
in atto dal 28 aprile; Melfi - blocco in atto dal 29 aprile; Pomigliano
d'Arco - blocco in atto dal 30 aprile; Cassino - blocco in atto dal 29
aprile; Val di Sangro - blocco in atto dal 5 aprile. I livelli di stock
delle vetture prodotte ed accumulate nel frattempo hanno decisamente
superato il limite fisiologico. La capacità di stoccaggio dei piazzali di
Mirafiori e Melfi è vicina alla totale saturazione con grave rischio, nel
caso di un'ulteriore prosecuzione del blocco, di fermate dell'attività
produttiva. Fiat Auto auspica che la situazione di blocco dei trasporti in
atto, riconducibile ad una vertenza nella quale è totalmente estranea,
possa essere rapidamente rimossa. Riportare alla normalità il fondamentale
flusso logistico della distribuzione delle auto prodotte (o quanto meno
ripristinare un livello di servizio minimo giornaliero per assicurare il
flusso produttivo) consentirà di evitare conseguenze al normale svolgimento
dell'attività lavorativa, oltre che ulteriori danni economico-finanziari
all'azienda.
ANDREA GIANNETTI, PRESIDENTE ASSOTRAVEL,
CHIEDE UN INTERVENTO DELLE ISTITUZIONI PER LE AGENZIE DI VIAGGIO E TOUR
OPERATOR, COLPITE DALLA CADUTA DI FLUSSI TURISTICI CAUSATA DALLA DIFFUSIONE
DELL'EPIDEMIA DI SARS
Roma, 7 aprile 2003 - Con una lettera inviata il 7 aprile 2003 Andrea
Giannetti, Presidente Assotravel (Associazione Nazionale delle Agenzie di
Viaggio e Turismo), ha rivolto al Ministro delle Attività Produttive,
Antonio Marzano, al Vice Ministro delle Attività Produttive, Adolfo Urso,
una comunicazione con cui viene richiesto un intervento urgente a sostegno
delle imprese specializzate nell'organizzare e gestire i flussi turistici da
e per la Cina, l'Estremo Oriente e il Canada, in relazione agli effetti
della diffusione dell'epidemia di SARS. Nella lettera si legge che il nostro
Paese non può permettersi di vedere disperso il patrimonio di rapporti e di
knowhow detenuto da queste imprese, oggi in estrema difficoltà. Soprattutto
se ci si riferisce alla Cina, va considerato che il turismo in entrata in
Italia è in costante aumento, e che, all'interno di tale segmento, si è
andata sviluppando una domanda di turismo industriale che include visite
agli impianti e acquisti di prodotti industriali (oltre quelli che sono
normali viaggi di business travel che pure risultano sostanzialmente
azzerati in questo momento). Giannetti continua, poi, invitando a porre
attenzione anche alle aziende specializzate nel portare italiani in Cina:
gli assetti dell'economia mondiale, gli scambi di flussi (compresi quindi
anche quelli turistici) non possono che avvenire secondo il principio di
reciprocità che garantisce la libertà dei flussi nelle due direzioni e che
va tenuto presente come l'interscambio turistico garantisca questa grande
opportunità per il nostro Paese rispetto ad un bacino di oltre un miliardo
di persone in costante crescita economica. Assotravel con la sua iniziativa,
comunicata anche al Presidente di Confindustria Antonio D'Amato e al
Presidente anche di Federturismo, Giancarlo Abete, pone l'accento sulla
possibilità di interventi che garantiscano anche i livelli occupazionali e
diano respiro alle imprese in attesa che l'epidemia possa essere messa sotto
controllo e i flussi turistici riprendano almeno in parte.
LOTTA AGLI SPRECHI:COME TRASFORMARE UNO
STABILIMENTO ALBERTO GALGANO: "RADDOPPIARE LA PRODUTTIVITÀ CON LA LEAN
PRODUCTION" MERCOLEDÌ POMERIGGIO 28 MAGGIO A NAPOLI SEMINARIO SUL
MIGLIORAMENTO RAPIDO
Napoli, 8 maggio 2003 - "Se non si riesce ad ottenere un miglioramento
rilevante in tre giorni, significa che si sta sbagliando qualche cosa".
Alberto Galgano, presidente del Gruppo omonimo leader nella consulenza di
direzione, è solo apparentemente provocatorio. In effetti - casi aziendali
alla mano - le esperienze italiane di lean production hanno dato gli stessi
risultati che negli altri Paesi. In particolare, la "trasformazione
snella" di uno stabilimento applicando l'approccio noto in tutto il
mondo come "Lean Production", produce i seguenti risultati:
produttività +100%; scorte - 90%; tempi di attraversamento - 90%; difetti -
50%; time to market - 50%. Questi risultati riguardano la prima fase.
Successivamente è possibile raddoppiare ancora la produttività e dimezzare
magazzino, difetti e tempi nell'arco di 2/3 anni. "Sembrerebbero
risultati da "favola" - rileva lo stesso Galgano - e invece si
tratta di cifre reali e già documentate anche in molte aziende del made in
Italy. Questi traguardi si ottengono quando si passa da un sistema
produttivo a lotti e code a un flusso continuo con un effettivo "pull"
da parte del cliente". Il Gruppo Galgano, forte dei risultati concreti
ottenuti nelle prime sperimentazioni italiane, ha quindi iniziato una nuova
serie di seminari sulle "aziende veloci". Uno di questi importanti
appuntamenti si terrà a Napoli nel pomeriggio di mercoledì 28 maggio (con
inizio alle ore 14,30 conclusione entro le 18) sul tema: "La
trasformazione snella di uno stabilimento (raddoppiare la produttività con
la Lean Production)". In sostanza si tratta di migliorare la
produttività di uno stabilimento del 100% con interventi rapidi e in grado
di rompere i vecchi schemi mentali e culturali (per iscrizioni: segreteria
Galgano Formazione Tel 02.39605222, Fax 02.39605220, Quota di partecipazione
250euro + Iva) La Galgano sta portando in Italia questa nuova tecnica in
seguito a un'alleanza con l'Ingegner Nakao, Presidente della Shingijutsu, la
società di consulenza famosa in tutto il mondo per aver realizzato la lean
production, il sistema di produzione noto anche in Italia in seguito alla
pubblicazione del libro "Lean Thinking", tradotto in italiano.
Nakao e la sua squadra hanno fatto i consulenti ad aziende del calibro di
Boeing, General Electric, General Motors, Pratt & Whitney, Mercedes,
Porsche, Carrier, Otis elevator, Hitachi: la Galgano intende mettere in
pratica anche nelle fabbriche italiane l'approccio del miglioramento
radicale e immediato. I primi risultati sono già stati ottenuti nelle
principali aziende del made in Italy. Naturalmente, per ottenere risultati
è necessario possedere e applicare uno specifico know-how. Questo Know how
è presentato nel nuovo libro di Alberto Galgano dal titolo "Le tre
rivoluzioni - Caccia agli sprechi: raddoppiare la produttività con la Lean
Production" (Guerini editore) che documenta casi di applicazione in
aziende italiane. Uno degli aspetti descritti più innovativi è appunto il
cosiddetto "miglioramento rapido". La Galgano realizza il
miglioramento rapido con la "Settimana Kaizen". Si tratta di 5
giornate che vede realizzati i rilevanti miglioramenti in 3 giornate delle 5
a disposizione. Durante questa settimana un piccolo gruppo di collaboratori
interni sotto la guida di un consulente Galgano, consegue risultati
rilevanti in una specifica area dello stabilimento. Dopo questa settimana la
Direzione può valutare la validità dei risultati ottenibili con il nuovo
approccio. Il breve seminario tenuto dalla Galgano ha l'obiettivo di
presentare i punti fondamentali dell'approccio Lean Production e le modalità
con le quali può essere applicato in uno stabilimento manifatturiero. Verrà
spiegato come questa applicazione va contro il "Buon Senso"
dell'organizzazione tradizionale di fabbrica: da qui le difficoltà
nell'implementazione che prevede alcuni accorgimenti chiave. Sarà
particolarmente approfondita l'organizzazione di una "Settimana Kaizen"
e verranno presentati diversi esempi reali. Verrà inoltre illustrato
l'approccio "imparare facendo" che è il vero segreto della Lean
Production. Il personale operativo, nei reparti e negli uffici, viene messo
nella condizione di utilizzare la propria intelligenza e la propria
esperienza con l'uso di strumenti semplici ma potenti, che normalmente sono
patrimonio dei capi e dei tecnici, ma nella realtà scarsamente utilizzati.
"Si vengono così a creare - conclude Alberto Galgano - nuove modalità
di comportamento che portano ad una nuova cultura, esattamente il contrario
di quello che viene fatto tradizionalmente con risultati deludenti:
attraverso azioni culturali cercare di cambiare il comportamento". www.galganogroup.it
UNIVERSITA': 8500 BORSE DI STUDIO PER
GLI STUDENTI
Roma, 8 maggio 2003 - Il Consiglio dei Ministri, nella seduta del 2 maggio
scorso, ha approvato un decreto legge che prevede, tra le altre misure,
l'istituzione di uno speciale fondo per il sostegno dei giovani e per
favorire la mobilita' degli studenti. Il fondo si propone di destinare agli
studenti capaci e meritevoli, iscritti a corsi di laurea specialistica e di
dottorato di ricerca, assegni per incentivare le attivita' di tutorato e
didattico-integrative, di promuovere la collaborazione interuniversitaria in
reti nazionali e internazionali e di incrementare i finanziamenti per gli
assegni di ricerca e le borse di studio in modo da passare dalle attuali 3
mila a 8 mila borse. Infolink: http://www.governo.it/GovernoInforma/Dossier/studenti_universitari/index.html
CERIMONIA PREMIAZIONE DELLE SCUOLE
VINCITRICI "PRIMI IN SICUREZZA, PREMIO EMILIO ROSSINI"
Milano, 8 maggio 2003 - La prevenzione degli incidenti sul lavoro è il tema
dell'iniziativa "Primi in Sicurezza, Premio Emilio Rossini" che
Rossini Trading Spa ha proposto alle scuole di tutta Italia attraverso il
mensile "Okay!" nell'anno scolastico 2002-2003. L'iniziativa ha
ricevuto il patrocinio della Commissione Europea (Rappresentanza a Milano),
della Regione Lombardia - Assessorato Culture, Identità ed Autonomie, della
Provincia di Bergamo e dell'Anmil, Associazione Mutilati ed Invalidi del
Lavoro. II Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi ha destinato una
medaglia da conferire ad una delle scuole partecipanti. La risposta a
"Primi di Sicurezza" è stata di grandi proporzioni, con migliaia
di alunni che, riuniti in classi, dalle materne alle medie superiori, hanno
inviato ogni sorta di elaborato. Una commissione ha selezionato le opere più
interessanti, agli autori delle quali sarà conferito un riconoscimento.
Considerati il significato e l'importanza dell'iniziativa, siamo lieti di
invitarLa alla cerimonia di premiazione che si terrà: Giovedì 8 maggio
2003 - ore 11 Sala Consiliare - Provincia Di Bergamo via T.Tasso 8 -
Bergamo
CONCORSO I GIOVANI E LE SCIENZE
Milano, 8 maggio 2003 - Il concorso I Giovani e le scienze è dedicato agli
scienziati in erba di tutta Europa (European Union Contest for Young
Scientists). L'obiettivo è quello di coinvolgere gli adolescenti,
avvicinandoli allo studio della scienza e alla ricerca, individuando e
incoraggiando i migliori e più promettenti e dando loro un'opportunità per
emergere in un contesto internazionale. Il concorso coinvolge i migliori
talenti delle scuole superiori e del primo anno di università, promuove la
cooperazione e gli interscambi tra gli studenti, mira a divulgare la
dimensione europea della ricerca. I partecipanti hanno la possibilità,
tramite questa iniziativa, di conoscere e confrontarsi con coetanei di altre
nazioni, su medesimi interessi. In questo senso, la Commissione europea,
attraverso la Direzione generale Ricerca, incoraggia gli sforzi dei vari
paesi per invogliare i ragazzi a cimentarsi nelle tematiche
tecnico-scientifiche dei più svariati settori. Solo i vincitori delle
competizioni di ogni singolo stato concorrono a livello europeo. La sfida
finale europea avviene grazie ad una qualificata selezione che mobilita
decine di migliaia di giovani in gara in più di 35 nazioni. "E' sempre
più crescente ", spiega Alberto Pieri, segretario generale della
Fast,"la necessità di creare un link migliore tra giovani , scienza e
ricerca sia per il futuro dell'Italia che dell'Europa. La Fast ha un ruolo
chiave in questo, fa da trade union tra i nuovi talenti dei giovani , le
opportunità comunitarie e le scuole, le università, le imprese, gli enti e
i laboratori di ricerca. In particolare la Fast organizza la selezione
italiana del concorso I giovani e le scienze e l'iniziativa Science
generation su incarico della Direzione generale Ricerca della Commissione
europea". Il concorso i giovani e le scienze Edizioni 2003 e 2004. Sono
stati selezionati e premiati ad aprile a milano i migliori venti progetti e
ricerche , di ragazzi prevenienti da tutta italia che hanno partecipato
all'edizione 2003 del concorso e che rappresenteranno l'italia alla finale
europea di Budapest (20-26 settembre 2003) . Di questi progetti dei migliori
neoarchimede italiani , 9 sono studi individuali, mentre gli altri sono
frutto della collaborazione di team composti principalmente da tre giovani.
Molti sono i diciannovenni finalisti quest'anno, e così il 1984 risulta
essere l'anno di nascita prevalente per gli scienziati in erba in italia.
All'edizione 2003 hanno partecipato ragazzi dalle regioni di tutta italia e
i finalisti provengono da diverse città tra cui Milano, Modena, Perugia,
Brindisi, Brescia. "il concorso i giovani e le scienze è il più
importante ", sottolinea Alberto Pieri, segretario generale della Fast,
Federazione delle Associazioni Scientifiche e Tecniche," a livello
europeo, ma direi internazionale, per i giovani di età compresa tra i 15 e
i 20 anni, è annuale ed elargisce premi davvero cospicui, fino a 5mila euro
cadauno per i migliori progetti. Fast organizza le selezione italiana dal
1991 su incarico della direzione generale ricerca della commissione europea.
La partecipazione è stata buona nel 2003 , maggiore del 60 per cento
rispetto all'anno scorso, da parte delle scuole e delle università, ma per
l'edizione 2004 vorremmo che più giovani aderissero a questo concorso, che
è davvero un'opportunità unica di presentare le proprie idee, progetti,
ricerche , prototipi, e anche consente di poter fare un'esperienza di
viaggio all'estero , di adesione ad altre competizioni scientifiche e di
conoscere tanti ragazzi anche di altri paesi. Il bando 2004 può essere già
richiesto in fast ". La Commissione Europea con questo concorso vuole
coinvolgere i ragazzi, motivarli alle sfide della scienza e della
tecnologia, far emergere i migliori talenti, rafforzare l'immagine dell'europa
nelle competizioni internazionali. Il successo dell'edizione italiana è
cresciuto nel corso degli anni in termini di numero di progetti presentati,
di qualità degli stessi e di riconoscimenti conseguiti a livello anche
internazionale dai ragazzi, che una volta premiati vengono invitati a
partecipare ad altri concorsi in altri paesi anche extraeuropei, quali intel
-isef negli stati uniti. Il bando 2004 è richiedibile presso la fast. Per
l'edizione italiana 2003 i premi assegnati sono: Premi Fast : -2.000 euro
per il 1 classificato 1.500 Euro per il secondo preferibilmente sulle
tematiche delle bioscienze-biotecnologie con riferimento all'iniziativa
Science generation 750 Euro per il terzo Premi Intel : -un personal computer
con processore Pentium ° 4 di ultima generazione -la partecipazione a
Intel-Isef negli Usa. Premio Fondazione Lombardia : 1.500 Euro per il
miglior progetto nel settore ambientale. Premio Mtchannel: un video
professionale e promozionale al progetto più comunicativo, realizzato dallo
staff tecnico del canale televisivo. Partecipazione del miglior lavoro
sull'acqua al concorso Water Prize International (Stoccolma , agosto 2003).
Partecipazione ad altri concorsi (in Svizzera, Gran Bretagna etc.) per
rappresentare l'Italia. I premiati dell'edizione 2003 della selezione
italiana - I giovani e le scienze 2003 Tutti i premi della 15a edizione con
le motivazione della giuria Finale europea di Budapest La giuria propone per
il 15° concorso dell'Unione Europea che si tiene in Ungheria a Budapest,
dal 20 al 26 settembre 2003- I.T.I.S. 'A. Malignani' di Udine Rigo Elia,
Tonero Alberto, Vidoni Michele: "Progetto Opale. On-Time Photosynthesis
Activity Level Examiner" Il progetto Opale degli studenti del Malignani
di Udine è già stato anticipato nella spiegazione dei premi Fast.
Politecnico di Milano, Facoltà di ingegneria Pulina Giacomo "Ricerca e
studio di un algoritmo di ordinamento per numeri interi di bassa complessità"
E' interessante la novità di approccio nei metodi di ordinamento dei numeri
con l'obiettivo della velocità dell'ordinamento stesso. Liceo Scientifico 'L.
Respighi' di Piacenza Chiodaroli Elisabetta, Montanini Laura, Solenghi
Davide: "Alla scoperta del Mar Ligure inseguendo le acciughe..."
Le proposte che emergono dallo studio sono molto concrete: le campagne di
pesca vanno programmate in funzione della disponibilità del prodotto, a sua
volta condizionato da parametri ambientali appositamente monitorati per
evitare l'estinzione della fauna ittica, anche nell'interesse degli addetti
del settore. Premi Fast 1° classificato: premio di 2.000 € I.T.I.S. 'A.
Malignani' di Udine Rigo Elia, Tonero Alberto, Vidoni Michele:
"Progetto Opale. On-Time Photosynthesis Activity Level Examiner"
Si tratta di un impegnativo lavoro al quale i tre studenti, gli insegnanti,
lo stesso istituto hanno sacrificato le ore libere per costruire ex novo la
stazione per la valutazione in tempo reale del livello dell'attività di
fotosintesi delle piante. Le ricadute vanno oltre l'esperimento:
l'applicazione consente di studiare l'effetto dell'impatto ambientale sulla
crescita e lo sviluppo delle piante, comprese quelle rilevanti per la
sicurezza alimentare mondiale. 2° classificato: premio di 1.500 € Liceo
'A. Volta' di Milano Conca Alessandro, Fiocchi Serena, Fregoso Alessandro:
"Modellazione matematico-numerica del sistema circolatorio" Il
lavoro, frutto di un'efficace collaborazione tra un importante liceo
scientifico milanese e il Politecnico di Milano, rappresenta una
interessante applicazione della matematica al mondo reale della salute
umana, consentendo di facilitare la diagnostica curativa, nel caso specifico
con riferimento a patologie di rilevante impatto come quelle
cardiovascolari. Questo premio è anche collegato al grande progetto Science
Generation che la Fast sta realizzando su scienze della vita e società per
la Direzione generale ricerca della Commissione europea. 3° classificato:
premio di 750 € I.P.S.S.C. 'C. Golgi' di Brescia Alberti Alberto, Olerhead
Matteo, Torchio Tiziana: "Qualità e sicurezza degli alimenti" I
tre studenti affrontano con competenza una tematica di largo impatto sul
quotidiano delle persone; il sempre minor tempo dedicato alla preparazione
dei pasti in casa ci porta nei supermercati per avere prodotti freschi già
pronti. Occorre però prestare maggiore attenzione a quanto si acquista, sia
per la qualità che per i costi. Premio Fondazione Lombardia per l'Ambiente
ex equo a due progetti - I 1.500 € per il miglior progetto nel settore
ambientale vengono suddivisi tra due lavori. Istituzione Culturale 'Don
Carlo Gnocchi' di Carate Brianza (Milano) Cazzaniga Valeria, Gariboldi
Stefano, Sala Silvia: "Chiare, fresche, dolci acque? - Studio e
confronto delle emissioni di gas serra dovute al consumo di acqua minerale
naturale di bottiglia e di rubinetto" Un prodotto di largo consumo in
Italia come l'acqua minerale in bottiglie di plastica può avere pesanti
conseguenze sull'ambiente. E' questa l'idea originale dei tre allievi del
Don Gnocchi che evidenziano l'effetto serra causato dall'intera filiera che
va dalla produzione della minerale al suo consumo e al riciclaggio delle
bottiglie. Utilizzando l'acqua di rubinetto si produrrebbe meno CO2
dell'ordine dello 0,5%. I.P.C. 'C. Golgi' di Brescia Gallina Stefania,
Tedoldi Angelo, Torosani Elisa: "Esposizione individuale agli
inquinanti areodispersi: benzene, ossidi di azoto e zolfo, polveri totali,
metalli pesanti, muffe e batteri; ovvero: cittadini come centraline di
campionamento" Si tratta di un approccio davvero originale per la
misurazione dell'inquinamento. I giovani sostituiscono le costose centraline
fisse di monitoraggio con rilevatori portatili personalizzati per analizzare
situazioni specifiche in funzione del soggetto e del suo luogo di lavoro: il
benzene per gli addetti ai distributori di carburante o i metalli pesanti
per l'edicolante o il vigile che vivono in strada. Premi Intel - Personal
computer con processore Pentium 4 di ultima generazione Collegio 'Rotondi'
di Gorla Minore (Varese) Lesinigo Matteo: "Rappresentazione analitica
dei poligoni regolari" Ha colpito la giuria il rigore scientifico e la
buona dose di creatività che si trasformano in interesse per applicazioni
didattiche. Il ragazzo dimostra una forte sensibilità per diffondere nelle
scuole software facili e a basso costo per facilitare l'insegnamento della
matematica. Partecipazione a Intel-Isef negli Stati Uniti nel 2004 -
Università degli studi di Modena e Reggio Emilia-Scienze Mm.Ff.Nn.
Venturelli Davide: "Comunicazioni point-to-point in tempo reale nelle
reti peer to peer: anonimità e sicurezza " Appare geniale
l'approfondimento sul trasporto delle informazioni in rete con la garanzia
di riservatezza assoluta delle stesse. E questo grazie alla simulazione di
un network innovativo scritto dal candidato stesso. Premio Mt Channel - Il
premio Mt Channel, un video professionale promozionale, va al progetto del
Golgi di Brescia: Esposizione individuale agli inquinanti aerodispersi.
Ovvero: cittadini come centraline di campionamento. Consegna il certificato
Alessandro Cecchi Paone. La motivazione è per l'originalità di approccio a
un problema sentito da tutti, quello dell'inquinamento dell'aria, che
compromette la qualità della vita nelle nostre città. Approccio che ha
saputo coinvolgere direttamente i cittadini nei loro spostamenti abituali e
nei luoghi di studio e di lavoro che frequentano quotidianamente, in
sintonia con quanto portato avanti dalla Commissione europea con il progetto
'People'. Altri premi Fast - Partecipazione alla 14th International Wildlife
Research Week, Svizzera, giugno-luglio 2003 Istituzione Culturale 'Don Carlo
Gnocchi' di Carate Brianza (Milano) Bellia Marco, Bruschi Caterina,
Zambrotta Alberto: "Insetti predatori in una foresta di abeti rossi:
coesistenza possibile?" Il progetto non solo sembra il più appropriato
a partecipare alla settimana di ricerca natura organizzata sulle Alpi
svizzere, ma ha proprio a che fare con il paese d'oltralpe da cui provengono
gli insetti rossi oggetto dello studio che stanno compromettendo la foresta
di abeti rossi. E' importante pure l'insegnamento che se ne ricava circa la
rilevanza della biodiversità. Partecipazione al concorso Water Prize
International, Stoccolma, Svezia, agosto 2003 I.T.I.S. 'Feltrinelli' di
Milano Baderna Diego: "Valutazione dell'attività acetilcolinesterasica
in due bivalvi utilizzati come organismi sentinella delle acque del Lago
Maggiore" I biomarker utilizzati dallo studente possono essere
impiegati in tutti i bacini europei grazie alla loro larga diffusione. E così
la metodologia appropriata e il costo contenuto dell'analisi permettono di
tenere sotto controllo la qualità dei bacini lacustri in Europa. Per
informazioni sul bando 2004 , contattare: Fast, Federazione delle
associazioni scientifiche e tecniche, p.le Morandi 2, 20121 Milano, sito
Internet www.fast.mi.it tel.
02-77790304-311, fax 02-782485
RICERCA: THE EUROPEAN STUDENT BAROMETER
2003
Milano, 8 maggio 2003 - Blueberrypie, associazione studentesca
dell'Università Commerciale "L.Bocconi", in collaborazione con
l'istituto di ricerche Trendence di Berlino e con Hobsons-Europe, il più
grande fornitore di informazioni in tema di carriera professionale a livello
mondiale; conduce una ricerca nominata "The European Student Barometer
2003". Uno studio originale, unico nel suo genere e concepito a livello
europeo. Il lancio ufficiale del "barometro" ha avuto luogo presso
il Parlamento Europeo il 27 Febbraio 2003. Lo studio è teso a scoprire
quali sono le priorità reali e gli obiettivi professionali di studenti
appartenenti a nazioni diverse. Tramite un sondaggio online, si otterrà un
utile barometro, indicante le aspettative di chi prossimamente raggiungerà
il mercato dal lavoro. Saranno intervistati studenti inglesi, francesi,
tedeschi, spagnoli e di altre nazioni europee. Blueberrypie si occuperà
della parte riguardante gli studenti italiani. Il responsabile della ricerca
sarà Pasquale Merella. Dal sito web di Blueberrypie http://www.blueberrypie.it
è possibile partecipare alla ricerca, dando un contributo importante per
migliorare la comunicazione tra imprese e dipendenti. Infine, per il mese di
giugno, sarà scaricabile gratuitamente dal sito dell'associazione, il
rapporto completo sullo studio effettuato. Per partecipare subito al
sondaggio http://ww3.umfragecenter.de/uc/europe
BOTTA E RISPOSTA FRA NICOLI CRISTIANI E
STUDENTI SUI TEMI ECOLOGICI PIÙ ATTUALI ALL'11° EXPO-SCUOLAMBIENTE
Crespi d'Adda (Bg), 8 maggio 2003 - E' iniziata, presso le scuole del
Villaggio operaio di Crespi d'Adda, l'11° edizione di Expo-Scuolambiente,
l'annuale incontro con gli alunni delle scuole lombarde (materne,
elementari, medie inferiori e superiori e della formazione professionale),
invitati a presentare progetti educativi finalizzati a prevenire
l'inquinamento dell'aria e a proteggere il clima attraverso una
"mobilità consapevole e sostenibile", basata sul cambiamento dei
comportamenti personali e collettivi. L'esposizione è stata inaugurata
dall'assessore alla Qualità dell'Ambiente, Franco Nicoli Cristiani, che,
dopo aver visitato la mostra "Il clima e l'uomo", in cui sono
raccolti immagini, bozzetti ed impressioni grafiche di alunni di oltre cento
classi, ha avuto un "botta e risposta" con un gruppo di scolari
delle scuole medie sui problemi più attuali, dalla qualità dell'aria alla
salvaguardia del patrimonio naturale, dalla preservazione delle risorse
idriche ad una nuova e consapevole mobilità, dai cambiamenti climatici ad
un nuovo stile di vita per arrivare a conservare l'ecosistema Terra. La
prima giornata di Expo-Scuolambiente si è conclusa con la presentazione e
la prova di alcune city car eco-compatibili, con un spettacolo itinerante a
cura del Teatro dell'Equinozio e con l'insediamento e l'inizio dei lavori
della commissione che giudicherà i lavori presentati dalle scolaresche.
Expo-Scuolambiente si protrarrà sino a mercoledì 14 maggio negli spazi del
Villaggio di Crespi d'Adda e presso villa Gina nel Parco Adda Nord.
PRESENTATO ALL'HILTON DI ROMA IL
PROGETTO DI SRSR "SCUOLE E RISTORANTI DIDATTICI DELL'EMILIA-ROMAGNA"
SARÀ ESTESO A LIVELLO NAZIONALE
Roma, 8 maggio 2003 - Si è tenuta il 6 maggio scorso, nella prestigiosa
cornice dell'Hotel Cavalieri Hilton di Roma, la conferenza stampa di
presentazione del progetto "Scuole e Ristoranti Didattici dell'Emilia-Romagna".
Un progetto che si è concluso lo scorso 23 Aprile e che ha trattato il tema
dell'educazione alimentare rivolgendosi non solo agli addetti ai lavori ma
anche a semplici cittadini nonché a studenti, insegnanti e genitori delle
scuole medie superiori. Artefici del progetto le Scuole Regionali
Specializzate nella Ristorazione (Srsr) dell'Emilia-Romagna che hanno nella
Scuola Alberghiera di Serramazzoni la punta di diamante della propria
inarrestabile attività divulgativa. Il progetto si è articolato in una
serie di incontri svolti presso i ristoranti, divenuti per l'occasione
luoghi di scoperta delle caratteristiche storiche, culturali e nutrizionali
degli alimenti nonché dei segreti della loro corretta preparazione in vista
di un'alimentazione sana, corretta ed equilibrata. Il primo progetto è
stato sviluppato nelle Province di Parma, Modena, Bologna e Forlì-Cesena e
il prossimo anno verrà esteso, sempre a cura di Srsr, a quelle di Piacenza,
Reggio Emilia, Ferrara, Ravenna e Rimini. Alla conferenza stampa, moderata
dal giornalista Carlo Cambi, sono intervenuti, tra gli altri, Mariangela
Bastico, Assessore Scuola e Formazione professionale della Regione
Emilia-Romagna, Sergio Palmieri, Amministratore Delegato Ial Emilia-Romagna
e Pietro Blondi, Presidente Conf-Commercio Emilia-Romagna. I relatori hanno
annunciato che, a partire dal prossimo anno, il Progetto verrà attivato
anche in altre Regioni - quali Piemonte, Lazio, Lombardia, Veneto e
Friuli-Venezia-Giulia - grazie al coordinamento di Srsr Emilia-Romagna e
alla disponibilità delle Regioni menzionate e delle rispettive sedi dello
Ial e della Conf-Commercio. Al termine della conferenza, prestigiosa Cena di
Gala curata dai noti Chef Paolo Teverini ed Igles Corelli e coordinata da
Giuseppe Schipano con gli allievi delle Scuole Regionali di Ristorazione di
Cesenatico e di Serramazzoni.
UNIVERSITÀ ITALIANE: PER LA PRIMA
VOLTA UNITE PER VALORIZZARE LA RICERCA
Milano, 8 maggio 2003 - La ricerca scientifica universitaria italiana vuole
contare di più e vuole poter dare di più al tessuto economico del nostro
paese. Perciò, per la prima volta nella storia del nostro paese, 34
università hanno dato vita ad un "Network per la valorizzazione della
ricerca scientifica universitaria". In Italia, come in tutti i paesi
industrializzati, le università sono tra i maggiori produttori di
conoscenza e di risultati scientifici. Tuttavia spesso gli atenei non sono
in grado di trasferire questi valori alle aziende: in molti casi hanno una
scarsa conoscenza delle attività brevettuali, faticano a fare un adeguato
"marketing" dei progetti di ricerca e non riescono a dare un
valore economico adeguato ai risultati ottenuti. A questo si aggiunge il
fatto che in molti casi il mondo universitario si presenta in modo
frammentario e disorganico agli incontri con le istituzioni e le aziende.
Per superare queste criticità le università italiane, nel pieno rispetto
della loro autonomia giuridica, gestionale e didattica, si sono riunite in
un Network ed hanno nominato una Giunta Esecutiva composta dal Coordinatore
Riccardo Pietrabissa, responsabile dell'Ufficio di Trasferimento Tecnologico
del Politecnico di Milano, e dai rappresentanti delle Università di
Bologna, di Padova, della Calabria e della Scuola Superiore di S.Anna di
Pisa. "Il nostro primo obiettivo - ha commentato Riccardo Pietrabissa -
sarà quello di offrire la nostra collaborazione al Governo, alle
associazioni industriali e corporative. Il secondo di creare un database
comune tra tutte le università aderenti per permettere alle aziende di
conoscere quali brevetti siano già disponibili, dove si trovino, e quali
attività di ricerca si possano positivamente intraprendere con gli atenei.
Questo favorirà certamente una maggiore diffusione delle informazioni non
solo tra le aziende ma anche tra le università, innescando positive ed
effettive collaborazioni. Infine lavoreremo a fondo sulla formazione:
organizzeremo corsi e seminari per il personale delle università sulle
attività brevettuali e di licencing, sulla creazione degli spin off e, più
in generale, sulle dinamiche che favoriscono un adeguato sfruttamento delle
attività di ricerca svolte all'interno degli istituti". Gli atenei
aderenti al Network: 1 Università di Bari; 2 Politecnico di Bari; 3
Università di Bergamo; 4 Università di Bologna; 5 Università della
Calabria; 6 Università di Ferrara; 7 Università di Firenze; 8 Università
di Foggia; 9 Università di Genova; 10 Università di Lecce; 11 Università
di Milano; 12 Università di Milano Bicocca; 13 Università Commerciale
Bocconi; 14 Politecnico di Milano; 15 Università di Modena e Reggio; 16
Università del Molise; 17 Università di Padova; 18 Università di Parma;
19 Università di Pavia; 20 Università di Perugina; 21 Università del
Piemonte Orientale; 22 Università di Pisa; 23 Scuola Superiore S.Anna di
Pisa; 24 Università di Roma La Sapienza; 25 Università di Roma Tor
Vergata. 26 LUISS; 27 Università di Salerno; 28 Università di Siena; 29
Università di Torino; 30 Politecnico di Torino; 31 Università di Trieste;
32 Università di Udine; 33 Università di Verona; 34 Università di
Viterbo.
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