NOTIZIARIO
MARKETPRESS
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di
MERCOLEDI'
3 SETTEMBRE 2003
pagina 4
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I SIGNIFICATI DELLA GENOMICA
Milano, 3 settembre 2003 - Dal 20 a 22 novembre si svolgerà a Exeter (Regno
Unito) un seminario internazionale sul tema "I significati della genomica".
L'obiettivo principale della conferenza sarà di esaminare in che modo le
conoscenze della genomica vengono prodotte, percepite e modificate nel mondo
della scienza e della società. Una serie di workshop e di discorsi
programmatici affronteranno la percezione della genomica da parte degli stessi
scienziati, la trasmissione delle conoscenze genomiche dagli scienziati al
pubblico e l'applicazione e la regolamentazione delle tecnologie e delle
informazioni in questo settore. Infolink: http://www.ex.ac.uk/egenis/events/meanings.htm
GRAN BRETAGNA, CONFERENZA SULLE CELLULE
STAMINALI
Londra, 3 settembre 2003 - Il ministero britannico del Commercio e
dell'Industria (Dti) ed il Consiglio britannico della ricerca medica (Mrc)
stanno organizzando congiuntamente una conferenza dedicata alla ricerca sulle
cellule staminali nel Regno Unito. Il convegno, intitolato "Stem cells:
shaping the future" ("Cellule staminali: disegnare il futuro"),
si svolgerà il 15 e 16 settembre a Londra. Per la prima giornata della
conferenza sono previste presentazioni da parte di esperti nazionali ed
internazionali, nonché workshop mirati ad individuare i punti di forza, le
lacune e le opportunità del Regno Unito in settori chiave della ricerca sulle
cellule staminali. La seconda giornata sarà dedicata a presentazioni della
recente missione di ricerca sulle cellule staminali in Canada ed in Usa, al fine
di illustrare gli sviluppi statunitensi e promuovere la collaborazione
internazionale. Tra i relatori della manifestazione figurano il direttore
esecutivo del Mrc, il prof. George Radda, e Sir David King, consulente
scientifico principale presso il governo britannico. L'intero svolgimento della
conferenza sarà ripreso mediante videocamera e messo a disposizione su
Internet. http://www.livegroup.co.uk/Stemcellsconference2003/index2.php?page=home
UN TEAM DI SCIENZIATI EUROPEI SCOPRE CHE
LA PROTEINA RESPONSABILE DELL'ALZHEIMER SVOLGE UNA FUNZIONE BIOLOGICA VITALE
Bruxelles, 3 settembre 2003 - Alcuni scienziati tedeschi e italiani hanno
scoperto che la proteina responsabile della malattia di Alzheimer svolge un
ruolo essenziale nella difesa dell'organismo dalle radiazioni ultraviolette
(UV). Si ritiene che l'Alzheimer sia causato dalla distruzione delle cellule
cerebrali da parte di masse proteiche, denominate "placche",
localizzate nella corteccia cerebrale. Tali placche sono composte principalmente
da peptidi beta-amiloidi (Abeta), ovvero sostanze derivanti dalla proteina
precursore dell'amiloide (APP). L'APP è stata individuata non solo nei neuroni
corticali, ma in quasi tutti i tipi di cellule dell'organismo. Desiderosi di
comprendere la ragione per cui l'organismo umano crea una proteina così
dannosa, alcuni scienziati dell'Università di Bonn e dell'Istituto di biologia
cellulare e ingegneria tessutale di Roma hanno deciso di studiare più
approfonditamente l'APP e la sua forma solubile (sAPP). Il team ha scoperto che,
di norma, l'organismo demolisce l'APP in modo tale da permettere la secrezione
di APP solubile, processo che impedisce la formazione di peptidi beta-amiloidi.
Durante gli esperimenti, inoltre, gli scienziati hanno notato che la secrezione
di sAPP, accanto alla presenza di un'APP intatta, svolge un ruolo essenziale nel
promuovere il trasporto della melanina verso gli strati più superficiali della
pelle. La proteina intera garantisce che il trasporto del pigmento avvenga in
modo corretto dall'inizio alla fine, consentendo alle cellule della pelle di
assorbire efficacemente la melanina e di proteggere così il loro DNA,
particolarmente sensibile, dall'impatto dei raggi UV. "Il peptide
beta-amiloide, pertanto, potrebbe essere un residuo patogeno di una proteina di
per sé vitale per il nostro benessere", ipotizza Volker Herzog, uno degli
scienziati partecipanti allo studio. "L'APP rivela due volti opposti: da un
lato, può causare una malattia molto grave se viene rilasciato il peptide
beta-amiloide e, dall'altro, svolge funzioni vitali quando la demolizione
avviene correttamente, permettendo la secrezione dell'APP solubile", ha
affermato Herzog.
CONFERENZA EUROPEA SUL CANCRO
Copenaghen, 3 settembre 2003 - Dal 21 al 25 settembre si svolgerà a Copenaghen
(Danimarca) la conferenza europea sul cancro. Il congresso dovrebbe attirare la
partecipazione di 10.000 esperti internazionali in oncologia e tratterà
l'intero ventaglio di ricerche, terapie e cure per tutti i tipi di tumori. Il
programma comprende anche una tavola rotonda con i rappresentanti dell'UE
dedicata alle sfide della ricerca sul cancro e al crescente problema della
diversità di accesso alle strutture oncologiche in Europa. Infolink: http://www.fecs.be/Conferences/ecco12/index.shtml
SEMINARIO SULLA GESTIONE DELLA PROPRIETÀ
INTELLETTUALE BASATA SULLA SCIENZA
Bologna, 3 settembre 2003 - L'Associazione dei professionisti europei per il
trasferimento scientifico e tecnologico (Astp) sta organizzando un seminario
sulla gestione della proprietà intellettuale basata sulla scienza, che si
svolgerà dal 5 al 7 novembre a Bologna. Nel corso di sessioni plenarie,
relatori esperti provenienti dall'Europa e dagli Usa analizzeranno un'ampia
gamma di argomenti, tra i quali figurano i seguenti: introduzione ai diritti di
proprietà intellettuale; introduzione ai diritti di brevetto; la "spirale
della morte" del trasferimento tecnologico ed i mezzi per salvarsi prima
che sia troppo tardi; piccoli espedienti nella concessione delle licenze: metodi
di negoziazione. Infolink: http://www.astp.net
NUOVI DATI MOSTRANO CHE EPLERENONE (INSPRA),
PRODOTTO DA PFIZER, MIGLIORA LA SOPRAVVIVENZA NEI PAZIENTI COLPITI DA INFARTO
MIOCARDICO CHE
Vienna, 3 settembre 2003 - Secondo i dati presentati ieri al congresso annuale
della Società europea di cardiologia, eplerenone (prodotto da Pfizer) riduce i
decessi del 15% tra i pazienti che hanno subito un infarto miocardico e che
hanno sviluppato uno scompenso cardiaco in confronto con pazienti trattati con
placebo. Lo scompenso cardiaco è una comune malattia degenerativa che si
manifesta quando il muscolo cardiaco è indebolito in seguito a un danno
provocato da un infarto, dall'ipertensione o da particolari malattie (come la
cardiomiopatia dilatativa). In Europa circa 14 milioni di persone soffrono di
scompenso cardiaco, con il 25-40% dei pazienti che muoiono entro un anno dalla
diagnosi. Lo studio Ephesus (Efficacia di eplerenone sulla sopravvivenza nello
scompenso cardiaco post-infartuale) ha avuto inizio nel dicembre 1999 ed è
stato condotto in 37 paesi. La grande maggioranza dei 6.632 partecipanti allo
studio ha ricevuto un trattamento standard comprendente ACE inibitori e
betabloccanti, per contrastare l'infarto e il successivo scompenso. Tra i
pazienti a cui è stato somministrato eplerenone in aggiunta alla terapia
standard, si è registrata una riduzione del 23% per cento dei ricoveri
ospedalieri per scompenso cardiaco. Tra i pazienti trattati con eplerenone c'è
stata inoltre una riduzione del 21% nei decessi per infarto improvviso in
confronto al gruppo cui era stato somministrato placebo. In un sottogruppo di
pazienti a cui erano stati somministrati ACE inibitori e betabloccanti come
terapia standard (n= 2.140 con eplerenone; 2.103 con placebo), l'aggiunta di
eplerenone ha fornito ulteriori benefici per la sopravvivenza. Tra i pazienti
che avevano inserito eplerenone nel loro schema di trattamento contro lo
scompenso cardiaco si è registrata una riduzione del 27% dei decessi.
"Nonostante negli ultimi 20 anni siano stati fatti grandi progressi nella
cura dell'infarto miocardico, prolungare la vita e ridurre le ospedalizzazioni
tra chi è sopravvissuto all'infarto ma poi sviluppa uno scompenso cardiaco,
rimane una sfida significativa" ha affermato il professor Faiez Zannad,
responsabile della Divisione per lo scompenso cardiaco, ipertensione e
cardiologia preventiva del Dipartimento di cardiologia nella Clinica
universitaria di Nancy, in Francia. "Questi risultati sono significativi
perché mostrano che eplerenone, una volta aggiunto alle terapie standard, salva
vite umane e riduce le ospedalizzazioni in misura persino maggiore rispetto alle
sole cure standard". Eplerenone agisce bloccando gli effetti dell'aldosterone,
un ormone che può danneggiare i vasi sanguigni, i reni e il cuore, contribuendo
allo sviluppo e al progresso dell'ipertensione e dello scompenso cardiaco.
Eplerenone è il primo farmaco che blocca selettivamente i recettori dell'aldosterone
senza interferire con gli altri recettori, così da ridurre al minimo gli
effetti collaterali di tipo ormonale sessuale. Lo studio randomizzato, in doppio
cieco e controllato con placebo ha valutato l'uso di eplerenone in aggiunta alla
terapia standard, che può comprendere ACE inibitori, diuretici, betabloccanti,
bloccanti dei recettori dell'angiotensina II, statine, aspirina o riperfusione
coronarica. I pazienti trattati sia con eplerenone sia con placebo hanno
cominciato la terapia da 3 a 14 giorni dopo avere subito l'infarto. Eplerenone
è stato generalmente ben tollerato in confronto al placebo, con tassi
comparabili di effetti collaterali come alterazione del ciclo mestruale (eplerenone
0,4%, placebo 0,4%), ginecomastia (eplerenone 0,5%, placebo 0,6%); e impotenza (eplerenone
0,9%, placebo 0,9%). Come ci si attendeva dal suo meccanismo d'azione,
eplerenone è stato associato a un aumento dell'incidenza di grave
iperpotassiemia (= 6.0 mEq/L): eplerenone 5,5%, placebo 3,9%).
50 ANNI DI JAMES BOND: IL MITO CHE NON
MUORE A FIERE DI PARMA DA SABATO 27 SETTEMBRE A DOMENICA 5 OTTOBRE
Parma, 3 settembre 2003 - "Il mio nome è Bond, James Bond: cinquant'anni
di un mito". Con questo titolo della mostra collaterale, Mercanteinfiera
autunno, il più importante appuntamento internazionale di modernariato,
antiquariato e collezionismo d'Europa (Fiere di Parma, da sabato 27 settembre a
domenica 5 ottobre) celebra la ricorrenza particolare: nel gennaio del 1953 la
Jonathan Cape di Londra pubblicò, in soli 4750 copie, il primo della serie di
romanzi di Jan Fleming che dopo si rivelò tanto fortunata. Fu Casino Royale che
in Italia usci solo molti anni più tardi con il titolo La Benda Nera. Questa
iniziativa è una delle più importanti, in Italia, dedicate al 50esimo
"compleanno" dell'eroe letterario e cinematografico tra i più
popolari in assoluto nel mondo. Si calcola infatti che almeno una persona su due
al mondo abbia visto almeno un film che ha per protagonista l'Agente 007. Ed è
proprio grazie ad uno di questi appassionati che è stato possibile realizzare
l'originale ed accattivante mostra celebrativa di Mercanteinfiera. Si tratta di
Edward Coffrini Dell'Orto, 34 anni, milanese, presidente (Insieme ad Andrea
Carlo Cappi, scrittore dei gialli e traduttore ufficiale dei romanzi di 007)
dello 007 Admiral Club che è l'unico club italiano dedicato a James Bond, con
più di 200 iscritti su tutto il territorio nazionale. Edward Coffrini
Dell'Orto, uomo d'affari e scrittore (nome in codice "l'Ammiraglio" o
"James Bond"), dal 1992 è l'amministratore dell'Admiral Hotel di
Milano, costruito nel 1972 nelle immediate vicinanze della Fiera di Milano dal
nonno, Luigi Dell'Orto. Edward Coffrini Dell'Orto vanta oggi una delle più
ampie collezioni al mondo di poster, oggetti, libri, gadget e cimeli su James
Bond. Non si limita a raccogliere tutti i materiali possibili e immaginabili sul
suo idolo, ma cerca di emularlo nelle sue imprese. Ostinato come Willy Coyote,
Dell'Orto si lancia sovente in mille avventure sulle tracce di 007 rigirando, in
compagnia del vice presidente del club Francesco Mancini e dell'infallibile
Raschi, scene dei film di 007 in chiave comica. Nel quotidiano è anche
appassionato di sci, auto veloci, sport e competizioni in generale, curatore di
Quarterdeck, newsletter dello 007 Admiral Club, giornalista - free lance (scrive
reportage dalle location bondiane per varie testate e per altri fan club
europei). "La mia passione, - spiega Dell'Orto, - nacque da bambino, quando
all'età di 7 anni mia madre mi regalò la mia prima Aston Martin DB5 in scala
1:43 della Corgi. La molla scattò quando giocando sul bancone dell'Admiral
Hotel, l'albergo di Famiglia, feci cadere il modellino ... Non perdendo tempo in
lacrime o lamenti, mi feci spedire dall'Inghilterra un modello simile, con un
unico scopo: quello di saccheggiarne i pezzi per riparare la numero uno che
ancora oggi è il pezzo più prezioso di tutta la mia raccolta di quasi 5.000
cimeli raccolti in tutto il mondo". E' quindi grazie a questa formidabile
collezione che all'interno di Mercanteinfiera viene ricostruito il percorso
storico di tutti quei gadgets e memorabilia che hanno reso famoso 007 e che
hanno ispirato i sogni e la fantasia di milioni di fans, a partire dai primi
anni 60 a oggi. In occasione della mostra di Parma sarà presentato in anteprima
il grande libro monografico a colori di Guido Mondani e Lele Ravagnani (Mondani
Editore, Genova) dedicato proprio al mitico orologio di James Bond, indossato da
Sean Connery nei primi quattro film della serie, il Rolex Submariner: Per una
curiosa combinazione storica, quest'anno, oltre oltre a quello di James Bond
ricorre anche il cinquantesimo anniversario della creazione di questo
prestigioso orologioo, mentre la celebre casa svizzera che lo produce,
quest'anno celebra il suo primo secolo di attività. A Parma, fra i cimeli
ispirati all'Agente 007, accanto al libro monografico, sarà esposto anche
proprio il Rolex modello 4538 che è entrato nella storia degli orologi da
collezione con il soprannome di Submariner James Bond. La Bond-mania esplose
negli Anni 60 grazie alla prima serie di quattro film, un vero e proprio
"poker d'assi" destinato ad entrare nella storia del cinema, che
avevano Saltzman e Broccoli come produttori, Sean Connery come protagonista (utt'ora
da molti definito il vero 007 ) e Terence Young nel ruolo del regista bon vivant
(con un facile gioco di parole si potrebbe anche dire Bond-vivant) che con la
sua classe, cultura e gusti raffinati trasformò il giovane attore scozzese da
"un semplice giocatore di football" (come lo aveva definito Fleming,
che per la trasposizione cinematografica del suo eroe avrebbe preferito David
Niven) nel più affascinante James Bond dello schermo, dando vita ad un mito che
dopo mezzo secolo, non accenna ad appannarsi. La mostra "Il mio nome è
Bond, James Bond: cinquant'anni di un mito" allestita all'interno di
Mercanteinfiera di Parma comprende locandine originali, fotobuste (le locandine
a colori che vengono esposte all'interno dei cinematografi), poster e manifesti
d'epoca, libri, fumetti, riviste, pupazzi, macchinine, veicoli spaziali,
pistole, macchine fotografiche, oggetti di scena giochi di società, e tutto
quanto ha fatto sognare di essere Bond, James Bond. Si potranno ammirare
illustrazioni di Jacono, giocattoli della britannica Corgi Toys, della americana
Gilbert, prime edizioni della Garzanti - marchi status symbol che hanno
accompagnato la spia britannica - e altro ancora. Questi oggetti hanno
recentemente (nel 1998 e nel 2001) incrementato il loro valore e la loro
diffusione mondiale grazie a due aste, esclusivamente dedicate al mondo Bond,
avvenute presso Christie's di Londra. Alcuni pezzi hanno raggiunto cifre
astronomiche come il Rolex Submariner 5513 modificato dalla sezione Q (venduto
per circa 30.000 ¤), l'Aston Martin DB5 (250.000 ¤), il bikini di Ursula
Andress (realizzato e venduto dalla stessa attrice per circa 55.000 Euro), il
cappello da lancio del malvagio Odd Job (90.000 ¤ venduto dal presidente del
club britannico) mentre altri hanno "semplicemente" raddoppiato o
triplicato le normali quotazioni di mercato. Così un pupazzo raffigurante
Connery prodotto dalla americana Gilbert è passato da 150¤ a 350-400 ¤, le
prime edizioni dei poster sono passate dai 250 ¤ ai 500¤ e così via.
MICAM SHOEEVENT - MOSTRA INTERNAZIONALE DELLA CALZATURA -
MILANO, 20/23 SETTEMBRE.
Milano, 3 settembre 2003 - Di certo non conosce crisi la straordinaria creatività
dei designer di moda capace di rinnovare, di stagione in stagione, guardaroba e
accessori per chi la moda la ama davvero. Scegliere un capo piuttosto che una
scarpa risulta essere ormai strumento di espressione non solo di gusto, ma di
modi di essere. Questo il motivo per cui Micam Shoevent continua a crescere,
risposta ricca di sfumature ad-una domanda complessa e artIcolata di qualità ed
elevato contenuto moda. L'ospite a Fiera Milano dal 20 al 23 settembre 2003,
Micam Shoevent si conferma ancora l'evento di riferimento per il settore
calzaturiero spingendo sull'acceleratore dell'internazionalità. Le cifre
riferite alla manifestazione non lasciano dubbi, segnalando per la prossima
edizione un ulteriore incremento dei dati più significativi: 1.299 espositori,
oltre 2.000 collezioni per la primavera/estate 2004, 51.656 metri quadrati di
superficie netta occupata, oltre 34.000 visitatori attesi. AI fine di poter
accogliere al meglio il numero di espositori in crescita si è reso necessario
un ripensa mento del layout della manifestazione. La grande novità per la
prossima edizione consiste infatti proprio nell'aggiunta dei padiglioni 17 e 18,
ai tradizionali 13, 14, 15 e 16, dove verranno esposte le collezioni di
calzature dedicate alla donna "trendy", ospiti del padiglione 12 fino
allo scorso marzo. L'incremento della superficie espositiva testimonia il ruolo
di un evento come Micam Shoevent sul piano internazionale. Si tratta di un
appuntamento atteso, irrinunciabile sia per i maggiori buyer internazionali, che
possono visionare la più ampia gamma di proposte all'interno di una vetrina in
cui espongono le più prestigiose case di moda italiane e straniere, sia per le
imprese italiane che possono tastare il polso di mercati conosciuti o
intraprendere nuovi progetti commerciali. Micam Shoevent è tuttavia molto più
di un momento espositivo importante, vantando come proprio punto di forza una
visione globale del settore calzaturiero. L'aspetto più puramente commerciale
viene arricchito infatti di occasioni di approfondimento relative ai temi
economici nevralgici, alla formazione, alle ultime tecnologie, ma anche alle
tendenze moda. Grande appuntamento legato al business, Micam Shoevent diventa
anche occasione di incontro informale per imprenditori e operatori del trade
durante gli eventi della manifestazione. Domenica 21 settembre alle ore 20.00,
in particolare, si festeggerà all'alcatraz Music Island, locale storico delle
notti milanesi, che vedrà protagonista assoluta la musica con la partecipazione
straordinaria di Irene Grandi. Durante la serata verrà inoltre assegnato il
Micam Award, il prezioso riconoscimento per due rappresentanti particolarmente
significativi del sistema distributivo nazionale e internazionale, giunto a
settembre alla XVI edizione. Infolink:
www.micamonline.com
BIT
2004 MULTITARGET: DAL TRADE AL VIAGGIATORE, 4 GIORNI DI BUSINESS MIRATO INIZIERÀ
SABATO 14 FEBBRAIO E SI CONCLUDERÀ MARTEDÌ 17 FEBBRAIO 2004
Milano, 3 settembre 2003 - Inizia il conto alla rovescia per la 24a edizione di
Bit 2004, la Borsa Internazionale del Turismo organizzata a Milano da Expocts
dal 14 al 17 febbraio. Bit si conferma l'unica manifestazione in cui è presente
l'intero Sistema Turismo, dalle destinazioni agli agenti di viaggi, dai tour
operator ai viaggiatori. La formula multitarget, che dà spazio a tutte le
opportunità, attesta la vocazione di Bit a motore del business: infatti nel
2003 ha fatto registrare nuovi record con un totale di 129.092 presenze, di cui
87.292 operatori professionali (+5,3% rispetto all'edizione 2002) e un
incremento del 15,8% per quanto riguarda la presenza di tour operator e agenti
di viaggi. "Il risultato di Bit 2003 afferma la validità della formula
multitarget, applicata ai quattro giorni, che riproporremo nel 2004 con
un'attenzione ancora maggiore, andando a creare spazi e luoghi specifici per i
diversi fruitori, che costituiscono il cuore della manifestazione. A Bit sono
presenti tutti i rappresentanti della filiera del turismo: dal produttore di
servizi al viaggiatore"- dichiara Adalberto Corsi, Presidente di Expocts.
Sabato 14 febbraio Bit aprirà le porte al trade e ai turisti: la mattina sarà
il primo momento dedicato al business, con ingresso riservato esclusivamente
agli operatori; il pomeriggio il turismo diventerà un grande show con
spettacoli e intrattenimenti per il pubblico sino a sera, infatti quest'anno
l'apertura del sabato al pubblico sarà dalle 14.30 alle 23.00. Domenica 15
febbraio tutti i protagonisti del sistema turismo, rappresentanti dell'offerta,
operatori professionali e agenti di viaggi saranno in Bit per fare business; ci
saranno in più i viaggiatori, per conoscere prodotti e informarsi su mete e
itinerari. I viaggiatori potranno inoltre usufruire della consulenza di
espositori e agenti di viaggi attraverso visite guidate agli stand. Lunedì 16
febbraio Bit dedicherà tempo esclusivo al business tra gli operatori, nazionali
e internazionali, e ai momenti di formazione e di approfondimento professionale
con gli eventi organizzati nell'ambito di Bit Visions e Bit Virtual On Stage.
Martedì 17 febbraio continueranno gli appuntamenti con il trade, in particolare
con un focus sul business travel. Protagonista della giornata, il 3° Forum
Internazionale sul Sistema Turismo, un momento dedicato ai grandi scenari e agli
sviluppi futuri del turismo internazionale. Bit 2004 guarderà con attenzione
anche al mondo dell'innovazione e delle nuove tendenze con i focus espositivi
sulle tecnologie a supporto del turismo, sul turismo enogastronomico, termale e
open air. Infolink: www.expocts.it/bit
"ABITARE
IL TEMPO" - GIORNATE INTERNAZIONALI DELL'ARREDO - VERONA, 18/22 STTEMBRE.
Verona, 3 settembre 2003 - Ogni edizione di Abitare il Tempo è caratterizzata
da nuovi avvenimenti che rivelano quanto importante sia per questa
manifestazione cogliere ogni singolo segnale di tendenza, di evoluzione, di
mutamento del gusto e del mercato dell'arredamento. Del gusto innanzitutto,
perché " Abitare il Tempo" - va sottolineato - resta l'unica rassegna
in questo settore che copre l'intero repertorio delle voci dell'interior design.
Ma anche del mercato perché di anno in anno si fa carico di migliorare il
proprio assetto fieristico per agevolare sempre più il flusso degli affari. Per
esempio, l'anticipazione della data a settembre si è rivelata ottima sotto vari
punti di vista. Come la facoltà di proporre prodotti nuovi prima degli altri
appuntamenti fieristici internazionali. Tant'è vero che i due settori
merceologici che maggiormente si sono avvantaggiati dello spostamento di data,
ovvero il tessile e I'oggettistica, si presentano molto più numerosi
all'appuntamento di quest'anno. Nel settore dei tessuti si noterà una presenza
rafforzata, grazie alla partecipazione degli editori tessili di Incontri che
vedono nella filosofia di Abitare il Tempo un contesto appropriato perchè
consente loro di anticipare le grandi fiere internazionali di gennaio e di
presentare le proprie collezioni d'autunno, arricchendo il ventaglio di proposte
per il nuovo anno anche in previsione delle campionature dell'industria
dell'imbottito. Il settore dell'oggettistica, a sua volta, oltre a trarre
vantaggio dalla contiguità con tutto il resto del mondo dell'arredamento, può
inserirsi con nuove proposte nella campagna di vendite pre-natalizie.. La XVIII
edizione di Abitare il Tempo si presenta quindi con un incremento di espositori
anche stranieri, che saranno complessivamente circa 620, con nuove aziende,
soprattutto nel campo del tessile e della decorazione "lifestyle". Ma
anche con il consolidamento di tutti gli altri settori, a partire dal mobile
classico e dal design, sino ai settori della cucina e del bagno. Edentity- 1a
Esposizione Giardini tematici. Concept:"gumdesign" L'attenzione di
"Abitare il Tempo" verso i fenomeni sociali riferiti all'habitat si
manifesta puntualmente con questo progetto che porta in primo piano l'importanza
che sta avendo la zona a verde (sia essa giardino o balcone) nel contesto
dell'abitare domestico, proprio come area che diventa tutt'uno con l'arredamento
d'interni. Sono coinvolti architetti paesaggisti e aziende, i quali daranno vita
a progetti sperimentali di verde domestico che saranno allestiti nel piazzale
d'ingresso ai padiglioni, occupando tutto lo spazio libero con installazioni di
grande interesse per i visitatori della rassegna. Abitare il Tempo invita......a
casa di Giulietta. Per il secondo anno consecutivo, uno dei monumenti più amati
di Verona sarà il luogo di un evento che tanto successo di pubblico e di stampa
ha riscosso alla sua prima edizione: attualizzare con un progetto creativo la
storia che si è consumata nelle stanze di questa storica dimora. Il nome
dell'autore della proposta 2003 è legato al mondo della moda: Ennio Capasa,
designer e fondatore di Costume National vede nella tragica passione dei due
giovani amanti "l'allegoria eterna e più perfetta del romanticismo".
La Casa di Giulietta costituisce uno degli episodi della mostra Abitare il XXI
Secolo che si svolge nel padiglione 8 della Fiera. Il teatro del tessuto-
Proposte tessili e Alta Decorazione Pad.1 Il padiglione 1 ospiterà la grande
mostra dedicata ai temi del classico e dell'alta decorazione, curata da Ettore
Mocchetti. l protagonisti dell'allestimento saranno i tessuti di arredamento:
prodotti di altissima qualità realizzati dalle più prestigiose aziende
italiane ed internazionali del settore. Puntando a creare un'atmosfera di forte
suggestione e teatralità che' sottolinei ed enfatizzi le loro valenze
decorative ed emozionali, si è pensata una scenografia che richiami il
Modernismo metafisico caratteristico dell'architettura italiana della fine degli
anni '30 e inizio anni '40, e che trova i suoi riferimenti principali, oltre che
nella pittura di dechirichiana memoria, nelle opere di Adalberto Libera, Luigi
Moretti e La Padula-Guerini-Romano. Pietra -Design -Architettura Pad. 1.1 Il
rapporto tra materiali costruttivi, progetto, architettura e design di interni
è da alcuni anni al centro di una serie di eventi di Veronafiere che si
avvalgono della sinergia fra Abitare il Tempo e Marmomacc (Mostra Internazionale
di Marmi, Pietre e Tecnologie), a cura di Carlo Amadori e Vincenzo Pavan.
L'oggetto unificante è il marmo, un materiale antico di cui sempre di più si
scoprono le straordinarie potenzialità espressive anche nella condizione
odierna, spesso dominata dalla ricerca ossessiva di nuovi materiali da eleggere
a simbolo della contemporaneità. Due . mostre approfondiscono alcuni temi
legati all'uso di marmi e pietre, naturali e artificiali. La prima si intitola
La Casa di Pietra e sviluppa, in una sintesi complessiva, il tema dei luoghi
domestici, nei quali i linguaggi dei materiali lapidei si confrontano con quelli
di altri materiali quali legno, acciaio, vetro, ceramica. Sulla linea delle
precedenti esperienze, l'apporto e la collaborazione all'iniziativa delle
aziende del settore si pone come nuova opportunità di sperimentazione verso
nuovi orizzonti dell'architettura e del design. La mostra è curata da Roberto e
Ludovica Palomba. La seconda, dal titolo International Award Architecture in
Stone, curata da Vincenzo Pavan, presenta ed illustra le opere vincitrici di un
prestigioso premio internazionale dedicato alle architetture di pietra. Abitare
il XXI Secolo - Pad. 8 Carlo Amadori, Vanni Pasca,e Luca Scacchetti ritornano
sul tema inaugurato con successo nell'edizione 2002 di "Abitare il
Tempo" (e che si svilupperà sino al 2004), chiamando a raccolta un nuovo
gruppo di architetti e designer che, insieme ad aziende di riferimento, daranno
vita a modelli abitativi e "concepì" del vivere quotidiano. Ogni
progettista, con l'azienda o le aziende che lo affiancano, avrà a disposizione
uno spazio ove costruire la sua ipotesi, mentre un grande spazio allestito
"terrà insieme" le differenti proposte, dando vita ad un'idea
complessiva, generale e "teorica" della casa del XXI secolo.
L'obiettivo è di fornire a progettisti, aziende, distributori, ma anche a tutti
coloro che si interessano al tema, un panorama di idee, uno strumento di
riflessione progettuale e di apertura critica verso il cambiamento dei modi di
vita e le trasformazioni della quotidianità che le nuove tecnologie da un lato,
e dall'altro i processi di trasformazione delle città e delle relazioni sociali
indotte dalla mondializzazione, vanno producendo. Gli architetti invitati sono:
Peter Bottazzi, Giulio Cappellini, Piero Lissoni, Enzo Mari, Fabio Novembre,
Nucleo Design Solutions. Sperimentazione e ricerca. Pad.8 . Il programma di
mostre di "Abitare il Tempo 2003", allestite nel padiglione 8, si
completa con altri sette titoli che spaziano su vari e interessanti argomenti
aventi come denominatore comune la sperimentazione e la ricerca, da sempre
motore trainante di Abitare il Tempo. Le mostre presenteranno esclusivamente
progetti originali e prototipi, grazie al lavoro sinergico fra architetti
partecipanti e Aziende. Il mobile delle avanguardie sovietiche degli anni Venti,
a cura di Giuseppe Albanese, ripercorre la storia dell'atelier "Vchutemas",
il principale centro creativo sovietico di quegli anni, presentando una serie di
modelli progettati allora dagli allievi della scuola in stretta collaborazione
con i loro tutor ed elaborando altri arredi realizzati dai Maestri sovietici,
alcuni dei quali fanno ormai parte della Storia dell'Arredamento. Metamorfosi
-La tradizione tra forma e funzione, a cura di Gianmaria Colognese, mostra la
capacità e la flessibilità di mutare linguaggio e prodotto pur usando la
tradizionale abilità artigiana di costruire mobili. La scommessa sarà
dimostrata attraverso la realizzazione di 20 pezzi di otto tipologie diverse
disegnati da altrettanti progettisti per potere diversificare in modo dinamico e
dialettico l'immagine degli oggetti finali. Finis terrae -La casa di frontiera,
a cura di Francesco Spada, parte da una ricognizione geografica, il Salento, che
per i viaggiatori dell'800 rappresentava la fine dell'Europa, per proporre un
progetto di casa contemporanea che nonostante le sovrapposizioni trans-
culturali sappia mantenere, arricchendosi, una precisa identità territoriale.
La casa e il luogo -a cura di Luca Scacchetti. Per il secondo anno consecutivo,
l'area di Bassano presenta ad Abitare il Tempo la sua forte realtà produttiva e
commerciale legata alla produzione di mobili classici. La mostra si definisce
come una sorta di casa, una casa legata ad una tradizione produttiva e
culturale, ove il rapporto tra prototipi e luogo di origine è molto marcata,
quasi, in analogia ad un Doc vinicolo, che lega inseparabilmente prodotto e
luogo. Alessandro Mendini + Cleto Munari "Micromacro", a cura di
Elvilino Zangrandi, presenta le "microarchitetture" in vetro soffiato
di Murano di un grande architetto, Alessandro Mendini, appositamente disegnate
per l'occasione. Al centro dell'esposizione un'opera "macro" sempre in
vetro e metallo. "Scenari di sostenibilità domestica", a cura
dell'Unità di ricerca Dis (Design e Innovazione per la Sostenibilità
Ambientale), Dipartimento Indaco, Politecnico di Milano, con il contributo di
Group Environmental Affairs AB Electrolux-Sweden ed Electrolux Italia. Il tema
di questa mostra verte appunto sulla sostenibilità in relazione con il mondo
degli elettrodomestici, partendo concettualmente dallo stato dell'ambiente oggi.
Grazie all'allestimento, a cura dello Studio Ruiz, si vedranno vari scenari
costellati da esempi di prodotti, componenti, materiali ma anche servizi,
progetti e prototipi, testimoni della transizione in atto verso un ambiente di
elettrodomestici più "eco-sostenibili". Il padiglione 8 ospiterà
anche la mostra "La superficie virtuale", curata da Ettore Sottsass,
in collaborazione con Abet Laminati, che realizzerà alcune installazioni
appositamente disegnate per l'occasione dallo stesso architetto. Premio
"Abitare il Tempo". Per la seconda volta sarà assegnato il premio di
design che porta il nome della manifestazione ad una personalità (progettista,
studioso, industriale, giornalista, commerciante) nel campo dell'interior design
il cui nome, come già avvenuto nella scorsa edizione con Ettore Sottsass, verrà
ufficializzato alla vigilia della manifestazione. " Happy Hour " Anche
quest'anno, Abitare il Tempo" realizzerà la Happy Hour", punto di
incontro -open bar per gli operatori e gli ospiti della fiera, tutte le sere
dalle 19 alle 22. Il luogo sarà il Foyer del Teatro Nuovo e sovrastante
terrazza, nel cuore di Verona, proprio di fronte alla 'Casa di Giulietta'. Perchè
anche la convivialità, il piacere di stare assieme e di condividere emozioni
positive è da sempre caratteristica ed elemento distintivo di "Abitare il
Tempo" che nonè - ricordiamo - una delle, sia pur importanti, "Saloni
o Esposizioni di Mobili" ma, appunto, qualcosa di "unico" nel
panorama internazionale. www.veronafiere.it/abitareiltempo
DAL
2 AL 6 OTTOBRE TORNA A MILANO SMAU ILP LA MANIFESTAZIONE DEDICATA AI VIDEOGAMES
ATTESA OGNI ANNO DA MIGLIAIA DI APPASSIONATI
Milano, 3 settembre 2003 - Dopo il successo dell'edizione 2002, che ha visto la
partecipazione entusiastica di decine di migliaia di visitatori, torna a Milano
Smau Ilp 2003, (Fiera di Milano - Pad 15/2 - Ingresso Porta Teodorico) uno dei
più grandi appuntamenti a livello italiano ed europeo per il crescente pubblico
degli appassionati di videogames. Smau Ilp, che si svolgerà nel contesto di
Smau 2003, occuperà il modernissimo padiglione 15/2 di Fiera Milano con un
accesso diretto da Porta Teodorico, a pochi metri dalla fermata della
Metropolitana di Lotto. Oltre 6.000 mq di alta tecnologia applicata al mondo del
videogame e al multimediale, con circa 2.000 postazioni gioco PC e console a
disposizione degli appassionati e le novità da provare in anteprima. Cinque
giorni dedicati a tutti i giocatori, di qualunque livello, che potranno giocare,
informarsi e partecipare a sfide entusiasmanti. La manifestazione coprirà 4
aree tematiche: Area Esposizione: con tutto il meglio e le novità nel campo del
videogioco (PC e console), di Internet e delle tecnologie multimediali applicate
all'entertainment; Area Gioco: centinaia di postazioni free-gaming, dove, anche
chi non ha piena dimestichezza con il mondo dei videogiochi, potrà imparare
grazie ai tutors dell'Anvi (Associazione Nazionale Videogiocatori Italiani)
presenti; Area Tornei: un'area riservata ai "professionisti" del
gioco, con centinaia di computer in rete che si sfideranno per contendersi a
colpi di mouse e joystick il primato in oltre 10 diverse specialità.
Connessioni Internet super veloci e la collaudata esperienza organizzativa di
Videogame.it. renderanno possibili le più alte performance. Sono previsti
giocatori in arrivo da tutt'Italia e da diversi paesi Europei; Area Shop:
un'ampia area commerciale dove poter acquistare le ultime uscite e i classici
del videogame a prezzi interessanti.
SANA
2003: LA DIMENSIONE INTERNAZIONALE DEL NATURALE GRANDE ATTESA PER LA 15^
EDIZIONE DEL SALONE INTERNAZIONALE DEL NATURALE, A BOLOGNA DALL'11 AL 14
SETTEMBRE 2003.
Milano, 3 settembre 2003 - I dati di consumo, i trend degli scambi
internazionali e la crescente diffusione di una sensibilità collettiva
generatrice di nuovi modelli di comportamento sociale ed economico testimoniano
che, tra i settori emergenti e trainanti dell'economia mondiale, quelli
correlati alla dimensione dell'ecologico hanno una marcia in più. Sana, il
Salone Internazionale del Naturale, rappresenta la risposta concreta all'attuale
processo di internazionalizzazione del mercato ecologico, offrendo una
concentrazione di interesse, di approfondimento, di business dalla valenza
comunicazionale e divulgativa senza eguali. La 14^ edizione del Sana ha
registrato un afflusso di oltre 84.000 presenze tra operatori e visitatori, di
cui 2.976 stranieri. Di questi ultimi, l'82% proveniente dall'Europa, il 9%
dall'America, il 5% dall'Asia, il 3% dall'Africa e l'1% dall'Oceania. Dei 1.600
espositori, 335 erano aziende estere. In vista della 15^ edizione di Sana, la
pianificazione e le strategie organizzative hanno puntato su una sempre più
forte internazionalizzazione del Salone attraverso molteplici attività di
promozione rivolte ad espositori e a visitatori stranieri. Molti i rapporti con
le organizzazioni italiane e mondiali preposte allo sviluppo del commercio
internazionale, i contatti diretti con gli operatori stranieri e le
collaborazioni attivate con le principali riviste estere, oltre alla
massimizzazione delle potenzialità divulgative offerte da Internet. Il tutto si
traduce in un pacchetto di servizi messo a disposizione di espositori e
operatori - prima, durante e dopo la Fiera - per facilitare i contatti e le
trattative commerciali. Sana si propone pertanto come la piattaforma
multimediale ideale per gli scambi internazionali, rispondendo alle potenzialità
di un mercato in continua crescita. Sana offre, come nessun altro evento al
mondo, una visione d'insieme delle opzioni ecologiche di consumo, presentando
produzioni eco-compatibili in tutti i campi di attività. Il percorso espositivo
si snoda attraverso 17 padiglioni, per una superficie espositiva di 90.000 metri
quadrati, proponendo campionari e novità nei tre macro-settori
dell'Alimentazione, della Salute e dell'Ambiente. A Bologna, dall'11 al 14
settembre 2003, sono attesi oltre 80.000 visitatori e operatori internazionali,
per conoscere, provare e diffondere nel mondo, anche grazie alla fortissima
portata mediatica dell'evento, la dimensione del Naturale, dall'alimentazione
alla salute, dall'abbigliamento alla bioedilizia. Da quindici anni Sana funge da
amplificatore di un processo etico di evoluzione delle produzioni e dei consumi
all'insegna della qualità della vita. Il ruolo universalmente e storicamente
riconosciuto a Sana è quello di stimolare nuove idee, di coinvolgere
istituzioni economiche e politiche sulle tematiche del Naturale, di diffondere
nel mondo la fruibilità, la competitività, la varietà e la qualità delle
soluzioni eco-sostenibili. Cenni sul mercato del naturale - Alimentazione
L'alimentazione biologica rappresenta un mercato dalla crescita mondiale di
oltre il 15% l'anno. Questo ha toccato nel 2002 i 29 miliardi di Euro, di cui 13
miliardi in Europa, 11 miliardi in USA, 5 miliardi in Giappone. In risposta al
forte interesse dimostrato dagli operatori alle tematiche correlate al settore
alimentare, Sana offre una gamma infinita di proposte da tutti i continenti,
oltre alla tradizionale e ricercata qualità dei prodotti tipici certificati.
L'Italia del resto riveste un ruolo leader nella produzione in Europa, con circa
1,2 milioni di ettari dedicati all'agricoltura biologica (pari al 25%
dell'intera produzione europea e seconda al mondo dopo gli Stati Uniti), 57.000
aziende produttrici, 4.000 imprese di trasformazione, 122 esportatori, per un
fatturato di 1,6 miliardi di Euro nel 2002 (+33% rispetto al 2001). In Italia i
consumatori abituali di prodotti biologici sono stimati intorno a 1.000.000, e
il Paese si colloca al quarto posto in Europa per il numero di pasti biologici
consumati ogni anno. I consumatori si rivelano inoltre sempre più
"fedeli": l'85% di chi ha acquistato negli ultimi sei mesi prodotti
biologici continua a farlo. Evidenti anche le ripercussioni sulla distribuzione:
se fino a pochi anni fa i prodotti biologici erano venduti in prevalenza solo
nei negozi specializzati del naturale (circa 1.000), negli ultimi anni è
entrata in scena la grande distribuzione, conquistando crescenti fette di
mercato e sconfinando nell'E-commerce. Grande fermento anche nella ristorazione
collettiva: l'Italia vanta 522 mense scolastiche bio (delle quali il 9,5%
utilizza interamente o almeno al 70% ingredienti bio) e 176 ristoranti bio
(ovvero che utilizzano al 50% ingredienti bio). Non più solo frutta e verdura,
dunque, ma anche pasta, pane, cereali, latticini, carni, biscotti, gelati, caffè,
prodotti congelati, pasti pronti, alimenti per bambini: l'intera spesa può
essere fatta in versione assolutamente naturale. Salute - Crescente l'interesse
per il comparto del benessere dimostrato sia dagli operatori sia dai visitatori.
L'area tematica che Sana dedica alle medicine e alle terapie non convenzionali,
ai prodotti erboristici e fitoterapeutici, ai cosmetici e alle cure termali ha
pertanto acquisito un peso quasi equivalente a quello dell'alimentazione
biologica, radice storica della manifestazione. A Sana sono rappresentate tutte
le "scuole" e le tecniche, da quelle di origine extraeuropea (cinese,
indiana, sudamericana) a quelle proprie della tradizione occidentale (i rimedi
omeopatici sono prescritti da oltre 120.000 medici in tutta Europa). Alle
dimostrazioni dal vivo presentate nell'area espositiva si affiancano i numerosi
convegni scientifici e workshop in programma durante il Salone, offrendo così
al pubblico e agli operatori un momento di approfondimento teorico a conferma
della serietà di approccio alle soluzioni proposte. Ad oggi si stima che, nel
mondo, l'80% dell'intera popolazione faccia ricorso a terapie non convenzionali.
Milioni di persone anche nei paesi più industrializzati si rivolgono infatti
alle cure di agopuntori, pranoterapeuti, medici omeopati o ai consigli degli
erboristi, spesso concedendosi momenti di pausa dallo stress quotidiano nei
moderni tempi del benessere, Spa (salus per aquam) e centri estetici. Solo in
Italia operano 400 centri termali, con oltre 12.000 addetti e un giro d'affari
intorno ai 290 milioni di euro, mentre l'intero settore del benessere, con oltre
11.000 centri, sfiora i 5 miliardi di euro. La tendenza è quella di offrire un
momento di relax in un micro-ambiente dove tutto, dagli arredi ai giochi
cromatici, dalle luci ai materiali, dagli aromi ai suoni e alle musiche, riporti
a uno stato di serenità, ampliato da ricercati interventi di manipolazione e di
cura del corpo. Ambiente - In risposta alla sempre maggiore attenzione prestata
al fattore ambientale, Sana raccoglie nell'area tematica dell'Ambiente le
tendenze di un approccio ecologico del vivere. A Sana vengono presentate le
tecnologie che adottano combustibili eco-compatibili e fonti di energia
rinnovabile, in una vasta esposizione dedicata ad apparecchiature e motori
innovativi, agli impianti per il riscaldamento della casa e per la produzione di
energia elettrica a impatto ambientale zero, come quelli fotovoltaici, a
biomassa ed eolici. In Italia il consumo di energia da fonti rinnovabili è
infatti in costante aumento, passando dal 12,9% di dieci anni fa al 13,5% di
oggi. Nel medesimo arco di tempo l'energia prodotta dalle sole fonti rinnovabili
non tradizionali è aumentata del 72%. Altre soluzioni arrivano dalla
bio-architettura che, partendo da esigenze costruttive o di recupero
paesaggistico, integra materiali, strutture, impianti, arredi, all'insegna di
una filosofia che rispetti ed esalti le energie del luogo. La bioedilizia
rappresenta infatti un settore sempre meno di nicchia e con un mercato in
crescita soprattutto nel Nord Est, in Trentino Alto Adige e nelle grandi città,
registrando più di 700 aziende certificate per l'eco-sostenibilità con
l'obiettivo di arrivare a quota 6.000 nel 2005. A conferma delle attuali
tendenze è la decisione adottata da alcuni comuni italiani di praticare alle
imprese costruttrici che utilizzano tecniche di costruzione eco-compatibili uno
sconto fino al 50% sugli oneri di urbanizzazione secondaria. In Fiera molte sono
le proposte di mobili ecologici e di soluzioni per la casa e l'ambiente, dalla
difesa dall'inquinamento elettromagnetico alla depurazione, dai prodotti per il
giardinaggio ecologico a quelli per il benessere degli animali domestici. Non
ultimo, grande risalto è dato all'abbigliamento naturale, elemento sempre più
richiesto e alla moda, con una nutrita presenza internazionale e una passerella
di proposte per abiti e accessori realizzati con tessuti, fibre e colorazioni
vegetali e ipoallergeniche.
TIGRE
PARTECIPA AL SANA: IL SALONE INTERNAZIONALE DEL NATURALE
Milano, 3 settembre 2003 - Tigre promuoverà la sua linea di prodotti biologici
a Bologna dall'11 al 14 settembre, in occasione del Salone Internazionale del
Naturale, giunto alla sua 15° edizione. 1.600 espositori italiani ed esteri in
un'area espositiva di 90.000 mq per presentare le proposte e le ultime novità
del mondo del biologico, dell'eco-compatibile, dei consumi sostenibili, del
benessere al naturale. Si tratta di un appuntamento importante a cui Tigre non
ha voluto rinunciare e che si colloca all'interno delle varie attività che
l'azienda promuove per far conoscere la qualità dei prodotti Bio a base di
Emmental svizzero. Allo stand B 23, presso il padiglione 30, sarà possibile
conoscere i prodotti della linea "Biotigre": le fettine, gli spicchi e
la fonduta, i prodotti della linea tutta biologica che costituisce la grande
sfida di una delle Aziende casearie più famose per la produzione del formaggio
fuso. Di gusto classico e invitante, i prodotti Bio sono realizzati con
formaggio e ingredienti ottenuti con il metodo dell'Agricoltura Biologica, che
esclude l'impiego di prodotti chimici e di ingredienti geneticamente modificati.
Grazie al loro alto contenuto di calcio e fosforo, sono un prezioso alimento
pensato per chi è attento a una sana alimentazione. I prodotti "Biotigre"
nascono dall'esigenza sempre più attuale di preferire alimenti sani,
equilibrati e realizzati nel massimo rispetto dell'ambiente. I prodotti "BioTigre"
sono riconosciuti dal regolamento Bio Svizzero ed Europeo confermato
dall'Organismo di certificazione SQS per la Svizzera e dall'Organismo di
controllo autorizzato Suolo e Salute per l'Italia. Alla Fiera saranno presenti
Gianni A. Köhl, direttore marketing e William Dallaglio, amministratore
delegato, impegnati in prima persona in tutte le attività rivolte al
consumatore e al mondo della scuola. Oltre ai concorsi rivolti al consumatore
Tigre, infatti, da sempre sensibile alle esigenze di mamme e bambini, ha
attivato il progetto "Tigre a scuola", un corso di educazione
alimentare per le scuole elementari che, dopo l'esperienza di Varese e Genova e
provincia, l'anno prossimo si svolgerà nell'hinterland milanese. Presso lo
stand Tigre verrà allestita una postazione Internet da cui sarà possibile
navigare nel nuovo sito Tigre www.tigreitalia.it per conoscere le novità,
ricevere la newsletter, avere informazioni sul Progetto Scuola, imparare gustose
ricette o registrarsi al Forum di educazione alimentare per chiedere consigli al
nutrizionista a disposizione dei consumatori. Promotrici Tigre daranno in
omaggio formaggini biotigre e, ai più piccoli, i mappamondi Tigre. Collegandosi
al sito Tigre, inoltre, sarà possibile accedere al form da compilare per
richiedere l'invito al Sana a riduzione del valore di 5 euro che verrà spedito
a casa direttamente da Tigre Italia.
MONDO
NATURA: ATTESI OLTRE 85 MILA VISITATORI AL SALONE INTERNAZIONALE DEL TURISMO EN
PLEIN AIR
Rimini, 3 settembre 2003 - Attesi 85 mila visitatori alla Fiera di Rimini per la
decima edizione di Mondo Natura, il salone internazionale del camper, caravan,
campeggi e turismo en plein air, che verrà inaugurato sabato 6 settembre per
concludersi la domenica 14. Il salone si estende per 12 padiglioni della Fiera,
opsitando 300 aziende del settore. www.riminifiera.it
SIGLATO
UN ACCORDO TRA ANIE-INTEL E FIERA MILANO: IL RAMO FIERISTICO INTEL CONFLUISCE IN
UNA NEWCO CHE AVRÀ NELL'ALTA TECNOLOGIA IL SUO OBIETTIVO PRIMARIO.
Milano, 3 settembre 2003 - Affiancare alle attuali manifestazioni fieristiche
altre mostre nel campo dell'alta tecnologia in Italia e all'estero; valorizzare
le competenze maturate da Anie-Intel a vantaggio degli associati ad Anie e degli
espositori in un' ottica di sviluppo; consentire a Fiera Milano di rafforzare il
suo posizionamento in un segmento di potenziale ulteriore crescita. Questi, in
sintesi, gli obiettivi che Federazione ANm, azionista di controllo di Intel Srl
e Fiera Milano hanno inteso raggiungere siglando una lettera di intenti per la
creazione di una Newco. L' accordo, che verrà perfezionato entro l' anno,
prevede l' acquisizione da parte di Fiera Milano del 51% di tale Newco a cui
Intel Srl conferirà 1 'intero ramo d' azienda costituito dalle manifestazioni
fieristiche Intel (Mostra internazionale di elettrotecnica, elettronica,
illuminazione, automazione industriale e degli edifici, componentistica),
Sicurezza (Mostra internazionale di sicurezza ed automazione edifici) e
Sicurezza Mediterranea (edizione di Sicurezza organizzata a Bari per il mercato
del Sud Italia e dell'area del Mediterraneo). Con 130mila metri quadrati
espositivi netti realizzati in media nelle ultime due edizioni, le
manifestazioni acquisite, con cadenza biennale, rappresentano da tempo a livello
internazionale gli eventi di riferimento per i comparti elettronico,
elettrotecnico ed illuminotecnico e sono diretta espressione della realtà Anie,
che nel sistema confindustriale detiene la seconda posizione nella capacità di
rappresentanza degli interessi delle imprese. La forte valenza strategica
dell'accordo e l'opportunità di creare importanti sinergie tra Anie-Intel e
Fiera Milano è apparsa subito chiara -afferma Gian Francesco Imperiali,
Presidente della Federazione Anie -e rispondente all'ormai imprescindibile
esigenza di fornire iniziative e servizi sempre più competitivi in uno scenario
economico globalmente mutato, che vede nella manifestazione fieristica uno
strumento ancora attuale. Il forte collegamento tra le imprese aderenti ad Anie
e la nuova società -continua Imperiali -sarà garantito da un comitato
strategico composto in prevalenza da imprenditori Anie dei settori già oggi
presenti in Intel, con il compito di supportare il Consiglio di Amministrazione
negli indirizzi strategici della società e quindi di seguire costantemente lo
sviluppo delle iniziative fieristiche attuali e future". . "Il
continuo sviluppo e l'ampia crescita su cui potranno contare le nostre
manifestazioni con la creazione della nuova società potranno continuare a
beneficiare dell'assistenza e del supporto professionale Anie - conclude Bruno
Pavesi, Presidente Intel Srl - nonchè dei servizi offerti dal sito
www.intelshow.com , riconosciuto dall'accordo quale strumento di supporto
all'attività fieristica Intel, eventualmente integrabile in futuro con le
iniziative web di Fiera Milano".
L'AGRITURISMO
TORNA IN VETRINA AL CENTRO AFFARI DI AREZZO PER LA 2^ EDIZIONE DI "AGRIETOUR"
Arezzo, 3 settembre 2003 - Tutto sull'agriturismo, dalle vacanze ai prodotti
tipici, dagli attrezzi del mestiere ai territori rurali sino alle aree protette.
"AgrieTour" in programma dal 5 al 7 dicembre 2003 al Centro Affari di
Arezzo riprende il suo cammino e si conferma anche quest'anno come l'unico
evento internazionale interamente dedicato all'agriturismo italiano, un settore
che sta registrando una crescita senza precedenti e che negli ultimi 10 anni ha
triplicato fatturato e numero di imprese. Dopo il successo della prima edizione,
AgrieTour presenta per la sua seconda edizione un programma che si rivela sin
d'ora di grande interesse non solo per gli addetti ai lavori. La fiera di Arezzo
sarà infatti una grande vetrina per gli amanti della vacanza rurale. Gli ospiti
(ingresso: 3 euro) potranno scoprire le ultime offerte di singoli agriturismi,
strade del vino, enti territoriali delle varie province italiane a forte
vocazione agrituristica. Tra le novità, la partecipazione di Federparchi e dei
parchi naturali italiani, il festival dei prodotti territoriali dell'agriturismo
italiano, la borsa riservata anche a tour operator italiani, lo spazio riservato
all'eco-agriturismo. Cuore della manifestazione sarà, anche nella prossima
edizione, l'intenso programma di seminari, forum e convegni dedicati a un
settore che conta 11.500 aziende. Tra questi, il forum europeo sull'agriturismo,
il convegno nazionale sull'agriturismo nelle aree protette, i seminari sulle
fattorie didattiche e sulle tecnologie eco-compatibili, le prove in campo di
attrezzature, tecnologie, materiali e nuove forniture per le aziende, il forum
dedicato all'agricampeggio. Ma la seconda edizione di AgrieTour testimonierà
prima di tutto un modo più "attivo" di intendere la vacanza in
campagna. "L'agriturismo - secondo il presidente di Anagritur, Riccardo
Ricci Curbastro - rappresenta sempre più lo strumento per conoscere interi
territori rurali del nostro Paese. Sono ormai migliaia le nostre aziende che
offrono veri e propri pacchetti turistici legati all'agricoltura,
all'artigianato, all'ambiente, allo sport". Organizzato dal Centro
Promozioni e Servizi di Arezzo in collaborazione con Anagritur (il consorzio che
unisce le 3 associazioni nazionali del settore - Agriturist, Terranostra,
Turismo Verde), AgrieTour vede coinvolte nell'organizzazione le maggiori
compagini istituzionali toscane del settore agricolo e turistico. Con il
patrocinio, tra gli altri, del Ministero delle Politiche Agricole, dell'Ente
Nazionale Italiano del Turismo (Enit), di Federparchi. Ente Organizzatore:
Centro Promozioni e Servizi di Arezzo tel. 0575/9361 info@agrietour.it
FIOR
FIORE DI GIARDINI, GIARDINIERI E GIARDINAGGIO 5.A MOSTRA MERCATO DI PIANTE RARE,
INSOLITE E CURIOSE ARONA ( NO ) 5- 6-7 SETTEMBRE 2003
Arona, 3 settembre 2003 - Può un giardino presentare caratteristiche
"terapeutiche", al di là di riservare aspetti che comunque possano
regalare momenti di relax? E' il quesito da cui prende spunto la quinta edizione
di "Sinfonia Floreale" che torna con i suoi eleganti gazebo sui 15.000
metri quadrati dei Giardini del Lungolago di Arona dal 5 al 7 Settembre con una
ormai collaudata mostra mercato di piante rare e insolite ideata dalla Promoflor
e animata da vivaisti di fama, ognuno specializzato in coltivazioni di
particolare pregio. Cresciuta negli anni d'importanza, Sinfonia Floreale è e
resta una iniziativa voluta dall'impegno e dalla volontà di vivaisti di
consolidata esperienza, pensata per un pubblico di professionisti del verde ma
che vuole aprirsi alla sempre più vasta platea di semplici simpatizzanti, in
costante ricerca di approfondimenti e novità in campo botanico. Principi che
sino dalla prime edizioni hanno consentito alla manifestazione di riscuotere un
ampio consenso di pubblico (nel 2002, oltre 15.000 i visitatori ), e che anche
quest'anno la vedranno trasformare il lungolago aronese nel palcoscenico di una
rassegna floricola internazionale che per la prima volta offre spunti per
riflessioni su un tema sociale, di estrema attualità. L'edizione 2003 di
"Sinfonia Floreale" è infatti davvero speciale. Nell'anno dedicato ai
Disabili, intende proporre ancora una volta un argomento inedito e proporre una
diversa chiave di lettura del verde e degli spazi fioriti, analizzando la
effettiva fruibilità dei giardini da parte di utenti "Diversamente
abili", e la loro eventuale valenza nella cura di particolari patologie e
sindromi depressive. Argomento delicato che verrà illustrato da esperti e
supportato dagli allestimenti di alcuni progetti sperimentali - coordinati dalla
paesaggista Anna Furlani Pedoja - che metteranno in luce le diverse tipologie di
possibili "giardini terapeutici". Tra questi da segnalare
l'allestimento realizzato dall'Assessorato Ambiente e Verde Pubblico della Città
di Torino che propone un percorso per disabili e ipovedenti e la progettazione
della Scuola Agraria del Parco di Monza. Una settantina le aziende qualificate
partecipanti tra cui figurano anche enti turistici italiani e stranieri (nella
sezione "Fior fior di ....Viaggi", prima vetrina italiana del turismo
dei giardini, curata da Federica De Luca). Accanto a Maison de la France,
presente con alcuni dipartimenti e realtà territoriali particolarmente attivi
nel settore del verde, e Turismo Irlandese, ente di rappresentanza della
Repubblica d'Irlanda e dell'Irlanda del Nord, che proporranno circuiti di visite
in residenze storiche, parchi e giardini pubblici e privati, debuttano
quest'anno l'Ente Nazionale Olandese del Turismo e il Settore Promozione della
Città e Turismo di Torino che presenta alcune occasioni di visita legate al
patrimonio botanico del capoluogo "più verde d'Italia". Nei tre
giorni di manifestazione il pubblico potrà poi seguire una serie di prestigiose
conferenze tenute da esperti di botanica ed architetti del paesaggio, esibizioni
di musicisti, dimostrazioni di artigiani, assaggiare specialità tipiche di
produttori novaresi presentate dalla Coldiretti. Considerata una delle
manifestazioni floricole più prestigiose del Verbano e di tutta la penisola,
"Sinfonia Floreale" ha tra i suoi sostenitori Regione Piemonte,
Provincia di Novara, Comune di Arona, Camera di Commercio di Novara e V.C.O. Tra
gli sponsor, M.C. Agenzia Turistica Bibione (VE). La rassegna floricola
collabora inoltre con La floricoltura Ratti Alfredo e Luigi, Amministrazione
Borromeo, Coltivatori Diretti di Novara, Aiapp Insubria, Asproflor Piemonte,
Consorzio "Fiori Tipici del Lago Maggiore", Fitoconsult di Varese,
Giardini di Villa Taranto, Impresa Cogedil, Conservatorio G. Cantelli di Novara,
Poste Italiane, Associazione Produttori Risicoltori di Novara. Si arricchisce di
eventi per la quinta edizione di Sinfonia Floreale, che accanto alla
mostra-mercato di piante rare e agli appuntamenti già consolidati, prevede
momenti collaterali ed iniziative didattiche rivolti a visitatori di tutte le età
: Realizzazioni di alcuni "giardini terapeutici" con il coordinamento
di Anna Furlani Pedoja. L'iniziativa, voluta nell'anno del Disabile, è unica in
Italia e intende creare una occasione di incontro tra Enti pubblici e privati,
medici, botanici e progettisti motivati a fornire soluzioni per una migliore
fruibilità del verde da parte di tutti. Per informazioni: Paesaggista Anna
Furlani Pedoja 338 6696494; 02 4812232. Incontri con esperti botanici e agronomi
di fama internazionale; " Fior fiori di....viaggi", dopo il successo
dello scorso anno, una finestra sul mondo dei viaggi e del turismo del verde e
dei giardini. Già certe la presenze di Francia e Irlanda, capofila delle
destinazioni europee che intendono il verde e l'ambiente come occasione di
conoscenza e arricchimento culturale. L'ambizione è infatti di dare risalto a
quelle realtà, italiane ed estere, che presentano un patrimonio di ville,
circuiti di giardini storici, orti botanici ancora parzialmente sconosciuti e
possono costituire una nuova risorsa turistica. Intermezzi di musica classica,
concerti e musica di sottofondo a cura di Andrea Lideo e il Conservatorio di
Novara " Guido Cantelli". Corsi gratuiti di composizione con fiori
freschi a cura di Rosa D'Addato (Informazioni e iscrizioni Tel: 02 48702973); -
Laboratorio artigianale con argilla; esposizione e dimostrazione. Informazioni:
Keramicos, tel. 0331 218264; "Il dottore delle piante" check up delle
beniamine di casa e verifica dello stato di salute delle piante di casa a cura
della Fitoconsult di Varese. Esibizioni a orari fissi di Tree Climbing, a cura
della Fitoconsult di Varese. Una tecnica di arrampicata sugli alberi che, oltre
ad essere una disciplina sportiva, è ora una professione - molto diffusa
all'estero - , che consente tempestive azioni di potatura e di interventi a
sostegno delle piante ad alto fusto; Giochi e test didattici a cura degli
esperti dalla Fitoconsult di Varese per favorire la sensibilizzazione ai temi
del verde e del mantenimento del patrimonio vegetale che ci circonda;
"L'Angolo del Gusto", presentazione di prodotti di aziende agricole
del territorio novarese; Servizio ristoro con menu fissi giornalieri ( da 7
Euro); Annullo filatelico (5, 6 e 7 settembre) presso lo stand delle Poste
Italiane; Passeggiate a cavallo. Informazioni Promoflor - Tel/fax. 0323 53513;
SPOSIDEA
DECIMO ANNIVERSARIO DAL 2 AL 5 OTTOBRE 2003 VILLA CASTELBARCO ALBANI - VAPRIO D'ADDA
(MI)
Vaprio d'Adda, 3 settembre 2003 - Dal 2 al 5 Ottobre 2003 nell'incantevole
cornice settecentesca della Villa Castelbarco Albani di Vaprio d'Adda, alle
porte di Milano, si rinnova l'appuntamento con Sposidea, decima edizione ed
importante anniversario della più prestigiosa e raffinata rassegna dedicata
agli sposi, alla moda e ai servizi per il matrimonio. Come ogni anno Sposidea
garantisce ai visitatori che percorreranno le sale maestose ed affrescate della
Villa risposte concrete ad ogni loro esigenza. Una ricercata vetrina che propone
abiti esclusivi per gli sposi e da cerimonia, fedi, originali bomboniere,
raffinati articoli da regalo, servizi foto e video, accompagnamenti musicali,
allestimenti floreali, viaggi di nozze, oggetti di alta oreficeria e argenteria,
articoli per la casa e il corredo. Non solo fiera, non solo esposizione,
Sposidea si preannuncia ricca di proposte ed eventi, come il Premio "Cupido
d'Oro" riservato alle Aziende espositrici, con una terza edizione ricca di
interessanti novità ed in occasione del decennale Sposidea si arricchisce di
spazi creativi e giochi di luce, di spazi pure art, aree dedicate al gioco tra
moda, immaginario collettivo, fantasia e realtà, gioco che vuole illustrare
l'universo matrimonio da inaspettati punti di vista. Quattro giorni di festa in
cui Sposidea premierà ogni giorno dieci coppie con il concorso "Lo Scrigno
Incantato": i futuri sposi riceveranno alla reception una chiave da
utilizzare al termine del percorso espositivo per aprire lo "scrigno
incantato" e, in caso di "fatale combinazione", ritirare uno dei
preziosi regali offerti dalle Aziende presenti in mostra. Domenica 5 Ottobre
2003 un grande party riservato alle 40 coppie vincitrici e alle Aziende, cui sarà
invitata a partecipare anche la stampa, chiuderà i festeggiamenti con
l'estrazione di cinque grandi premi: due indimenticabili lune di miele e ben tre
abiti da sposa da sogno. In concorso infatti un viaggio di nozze di una
settimana alle Seychelles, offerto dal Tour Operator Alke Viaggi di Roma e una
crociera di una settimana nella paradisiaca Polinesia offerto dal tour operator
Sandan di Roma; un abito da sposa da scegliere dall'intera collezione 2003/04
dell'Atelier Claraluna di Erbusco (Bs) e un abito da sposa proposto da Bolzoni
Spose di Treviglio (Bg). Non poteva naturalmente mancare il regalo di nozze di
Sposidea, che per la sposa più fortunata ha in serbo una meravigliosa
sorpresa... tutta da scoprire in fiera!
FIRENZE WORLD VISION
Firenze,
3 settembre 2003 - La Fortezza da Basso di Firenze sarà per 4 giorni , 4 - 7
settembre, luogo d'incontro e confronto tra passato e futuro, tra memoria e
possibilità di "riciclarla" in funzione di nuovi sguardi sul mondo,
tra la comunicazione, l'innovazione tecnologica e la cultura. Firenze World
Vision, una manifestazione che si propone come rappresentazione o immagine di
come sta cambiando la comunicazione - dunque l'uomo e l'intersoggettività che
ne caratterizza l'esistenza - in seguito all'innovazione tecnologica, un momento
di riflessione su come tutto ciò influisce sulla cultura, sugli stili di vita,
sulla società stessa. Molti i protagonisti che in questi 4 giorni
confronteranno esperienza, pensiero e visione - prospettiva - per dar vita non
ad un'unica verità ma a quel vero costituito dalle molteplici interpretazioni
della nostra realtà. Intellettuali ed esperti di comunicazione, politici e
uomini de llo spettacolo, aziende - che non mancheranno di presentare i loro
prodotti - si confronteranno sui nuovi media e i nuovi contenuti, sulla città
intesa come un luogo di propulsione innovativa, sulle modalità per incrementare
- rinnovare - la ricerca e lo studio rivolti all'innovazione stessa, sui
miglioramenti che le nuove tecnologie possono portare nel territorio, a livello
di Enti Pubblici e Aziende, sui nuovi stili di vita che si verranno a creare -
e-learning, e-government, economia digitale - Centro focale, e forse sintesi,
della manifestazione è la mostra "World
Vision tv. Visioni dal mondo, visioni del mondo". WVtv aiuta a
prendere coscienza dell'enorme quantità di immagini da cui siamo
tempestati/attraversati quotidianamente, presenza e rappresentazione del mondo,
immagini che non possono più prescindere da quella comunicazione visiva che
passa attraverso televisione, intern et, MMS, webcam... Inoltre WVtv è anche
luogo di dialogo su tutto quanto proposto nei due padiglioni allestiti nella
Fortezza: mostre, incontri, convegni, workshop. Molti i partner presenti nel
capoluogo toscano: Archivio Storico delle Arti Contemporanee (Asac), l'Interaction
Design Institut di Ivrea, RaiSat, Gnn Guerrilla News Network,Warner
Village Cinemas... Non mancheranno spettacoli e live music per completare questo
viaggio trasversale nell'universo comunicativo di cui noi siamo "autori e
recettori". Infolink:
www.firenzeworldvision.it
LA FIAT AL 60°
SALONE INTERNAZIONALE DELL'AUTOMOBILE DI FRANCOFORTE
Milano, 3 settembre 2003 - Uno stand all'insegna del design italiano, tutto
giocato sul colore e sul dinamismo quello allestito da Fiat al Salone
internazionale dell'automobile di Francoforte: gradini e scivoli dividono le
parti espositive, disposte su livelli differenti e dipinte con tonalità
diverse. Inoltre, le pareti sono ricoperte da un particolare tessuto che cambia
continuamente colore grazie a fasci luminosi; i pavimenti sono realizzati con
laccature metallescenti; le pedane sulle quali sono esposte le vetture sono in
acciaio-vetro e illuminate dal basso. È questa la cornice scelta da Fiat per
esporre la sua ampia gamma, partendo ovviamente dalle ultime novità: Nuova
Panda e Fiat Idea. La prima è la vettura destinata al segmento delle
supercompatte presentata di recente a Lisbona; la seconda è il nuovo Multi
Purpose Vehicle compatto che debutterà il prossimo mese. Due modelli che
segnano: da una parte la volontà di Fiat di confermarsi leader nel segmento
delle vetture con missione più cittadina; dall'altra la sua determinazione di
voler giocare un ruolo da protagonista in un nuovo sottosegmento in continua
evoluzione, quello degli MPV compatti appunto. Unico, invece, è lo spirito
della "Nuova Fiat" dal quale le due vetture nascono. L'obiettivo è
consentire alla Marca di riaffermare - ovviamente, declinati in chiave attuale -
i suoi tradizionali punti di forza. Come la grande capacità progettuale nei
segmenti delle compatte, che qui si ripropone grazie a Nuova Panda e Fiat Idea,
ma anche all'inedito 1.3 16v Multijet e alla Nuova Fiat Punto, erede di un
modello di successo che ha superato il traguardo dei 5 milioni di clienti. Del
resto è questa la missione di Fiat, una Marca italiana che vuole realizzare
vetture belle nello stile, pratiche e accessibili a tutti. Automobili
caratterizzate da soluzioni creative, intelligenti e perciò capaci di garantire
una migliore qualità della vita di ogni giorno. Partiamo dalla Nuova Panda che
il pubblico può ammirare in cinque versioni, tutte "vestite" con
tinte giovani e brillanti: quattro sono equipaggiate con il 1.2 8v da 60 CV e
una con il nuovo 1.3 16v Multijet da 70 CV. Si tratta della risposta più
evoluta nel campo delle city-car: è, infatti, una vettura compatta, al tempo
stesso confortevole e spaziosa, perfetta nel traffico cittadino, ma capace anche
di affrontare trasferimenti più lunghi. Inoltre è esposto al Salone un inedito
fuoristrada dall'impronta sportiva, che rappresenta uno degli sviluppi prossimi
della famiglia "Panda". A Francoforte non poteva mancare Fiat Idea.
Sulla passerella tedesca sfilano cinque versioni dell'originale modello che
rappresenta un nuovo modo di "essere automobile". Infatti, unisce due
concetti automobilistici diversi tra loro: la maneggevolezza e le dimensioni
proprie di una vettura compatta (è lunga poco meno di quattro metri, larga 1,70
e alta 1,66 metri) con la modularità e la versatilità di un vero e proprio MPV.
Tra l'altro, una Nuova Panda ed un'Idea sono ospitate in due grandi cilindri,
entrambi rivestiti all'interno da specchi che danno vita ad un curioso effetto
caleidoscopio. Poi, a dividere le aree destinate alle due "star" della
rassegna, c'è uno spazio riservato alla Nuova Punto. Una vettura dalla
personalità forte, innovativa nelle dotazioni, unica per motori e cambi. Quelle
esposte sono due "tre porte" equipaggiate con il 1.4 16v negli
allestimenti Sporting ed Emotion e una "cinque porte" Dynamic con il
rivoluzionario 1.3 16v Multijet. Tra l'altro, proprio quest'ultimo è il
protagonista di una suggestiva scenografia che simula il lavoro svolto dai 4
cilindri in azione. Si tratta di un motore "Common Rail" di seconda
generazione con una tecnologia raffinata, racchiusa in un monoblocco lungo meno
di 50 centimetri e alto 65. È, infatti, il più piccolo diesel quattro cilindri
"Common Rail" presente sul mercato. L'unico capace di racchiudere in
un cilindro del diametro di meno di 70 mm ben sei componenti di dimensioni
"normali". Vale a dire quattro valvole, un iniettore e una candeletta.
Infine è esposta in uno stand dedicato al rispetto ambientale la versione
Natural Power della Nuova Fiat Punto. È la vettura che propone la doppia
alimentazione a metano e a benzina, frutto della continua ricerca Fiat
nell'ambito dei combustibili alternativi. Altro focus dello stand Fiat è l'area
dedicata alla sportività dove trovano posto: la Nuova Fiat Barchetta, in uno
speciale allestimento "Prima Classe" firmato Alviero Martini, la
griffe famosa per le collezioni di pelletteria e valigeria. Sintesi tra la
grande tradizione sportiva italiana e le suggestioni del futuro, oggi
l'originale modello sposa il design e la moda "made in Italy"; la
Punto Abarth Rally, vincitrice del Campionato italiano Rally Super 1600 con
Paolo Andreucci; la Stilo Abarth 2.4 20v da 170 CV, dotata di cambio manuale a
cinque rapporti (è l'alternativa alla stessa versione finora equipaggiata con
cambio Selespeed) e vestita con un kit fortemente caratterizzante. Tra l'altro,
quest'ultima vettura "corre" una "strada" di led luminosi
realizzata su una parete laterale dello stand. Dal mondo della sportività a
quello di Fiat Stilo. La zona riservata alla media compatta del Marchio e alla
sua versione Multi Wagon è caratterizzata da un'ambientazione fresca e
dinamica, proprio come lo spirito che contraddistingue il modello. Tre le
vetture sotto i riflettori, tutte nell'allestimento Dynamic: una "5
porte" equipaggiata con il propulsore 1.8 16v, una "3 porte" con
il 1.6 16v e una Multi Wagon con il 1.9 JTD da 115 CV. Tra le aree della
sportività e quella di Fiat Stilo sono in mostra le altre vetture di attuale
produzione. Ecco allora una Multipla 1.9 JTD ELX, un Fiat Doblò _1.9 JTD Malibù
e una Fiat Seicento Sporting. Poi, a breve distanza c'è Fiat Ulysse, il
monovolume dedicato a chi desidera un MPV (Multi Purpose Vehicle) confortevole,
spazioso, versatile, con un elevato numero di posti e caratterizzato da grande
praticità d'uso. Due le versioni esposte: una è equipaggiata con il 2.2 JTD
nell'allestimento Emotion, l'altra è un prototipo "Ufficio mobile"
realizzato in collaborazione con 3Com e la società spagnola Awa. In
particolare, quest'ultima versione adotta la tecnologia d'accesso a Internet
senza fili (Wi-Fi) che consente ai passeggeri di navigare ad alta velocità
collegandosi agli "hot spot" (punti d'accesso Wi-Fi) in continua
crescita presso le stazioni di servizio autostradali. Il sistema utilizza la
soluzione di "networking senza fili" di 3Com e l'hardware AwAutoPc,
che comprende uno schermo Tft (installato di fronte ai sedili posteriori) e una
tastiera dalla quale comandare la navigazione sul Web, la gestione della posta
elettronica e le altre funzioni. In questo modo, è possibile accedere a tutti i
servizi infotelematici oggi disponibili: dalla telefonia IP alla
videoconferenza. Inoltre, la tecnologia Wi-Fi installata su Fiat Ulysse
"Ufficio mobile" permette di creare una piccola rete Lan all'interno
della vettura, attraverso la quale i passeggeri possono vedere contenuti
multimediali, scambiarsi file e consultare mappe elettroniche o informazioni sul
traffico. Grande attenzione, poi, è riservata al Programma Autonomy,
l'iniziativa attraverso la quale il Gruppo Fiat realizza, fin dal 1995, vetture
destinate a chi ha ridotte capacità motorie. A Francoforte è presente una
Stilo Abarth 2.4 (cambio automatico) e allestita con l'acceleratore elettronico
a cerchiello, un dispositivo che trasforma l'acceleratore a pedale in comando al
volante, e il freno di servizio a spinta orizzontale, che trasforma l'azione
frenante a pedale in comando manuale vicino al volante. Inoltre, è montata la
porta laterale posteriore rototraslante telecomandata, che permette di far
entrare più facilmente la carrozzina tra i sedili anteriori e quelli posteriori
della vettura. I circa 2700 m2 dello stand Fiat, quindi, propongono
un'ambientazione fresca e giovane, con una scenografia ricca di colori
brillanti, arredi moderni e metalli lucidi. Tra l'altro, sono stati realizzati
alcuni punti di ristoro in collaborazione con Lavazza e Barcardi, in linea con
lo spirito frizzante e il design italiano che caratterizza l'area espositiva.
Infine, non mancano i grandi schermi a led, dove scorrono filmati che esaltano
lo spirito dinamico dei diversi modelli; e alcune postazioni Internet, che
permettono di collegarsi ai siti buy@fiat e fiat.com e, quindi, di navigare alla
scoperta dei modelli del Marchio, sperimentando un diverso approccio al mondo
dell'auto.
FIAT IDEA
Torino, 3 settembre 2003 - Al Salone di Francoforte è presente anche il nuovo
Multi Purpose Vehicle compatto che sarà commercializzato nei principali Paesi
europei tra l'autunno prossimo e l'inizio del 2004. Conosciuto in azienda come
"Progetto 350", l'originale modello rappresenta un nuovo modo di
"essere automobile" che unisce ed esalta due concetti automobilistici
diversi tra loro. Da una parte, infatti, propone maneggevolezza e dimensioni
compatte (è lunga poco meno di quattro metri, larga 1,70 e alta 1,66 metri).
Dall'altra, invece, offre tutta la modularità e la versatilità di un vero e
proprio MPV. Ed è proprio questa capacità di rispondere a esigenze diverse,
che permetterà al modello di porsi come il nuovo punto di riferimento nella
fascia di mercato dei Multi Purpose Vehicle compatti. Un sottosegmento in
continua evoluzione, che vedrà il progressivo ingresso delle più prestigiose
case costruttrici e dove Fiat vuole giocare un ruolo da protagonista. Di più:
vuole proporre una nuova tipologia di vettura, rivolta a tutti ma destinata, in
particolare, a soddisfare le esigenze dei cosiddetti "early adopters",
la fascia di clientela più curiosa delle novità, più aperta alle soluzioni
inedite, più pronta a recepirle. Si tratta di persone psicologicamente e
caratterialmente attive sia in campo professionale sia sociale. Di uomini e
donne che hanno imparato a "vivere" anche gli spazi tra un impegno e
l'altro, sia esso di lavoro o familiare. Catturando i propri momenti di relax e
di gratificazione là dove è possibile. A bordo dell'auto, per esempio, se
questa, come Fiat Idea, offre uno spazio ricco, caldo e accogliente. Un ambiente
flessibile e modulabile a seconda delle esigenze del momento. Un luogo nel quale
godere di quel particolare comfort che è fatto dalla scelta dei colori e dei
tessuti, dalla fruibilità dello spazio e da un'impronta raffinata e disinvolta
allo stesso tempo. Questa clientela, infatti, è l'interprete privilegiata di
uno stile italiano elegante, ma comodo e informale, dal quale sono nate le
calzature di qualità, pensate per la barca a vela eppure perfette anche durante
l'uscita pomeridiana e l'aperitivo della sera. Oppure il maglione di impronta
sportiva, nel quale ci si sente a proprio agio anche in occasioni più mondane o
eleganti. In questo contesto si inserisce Fiat Idea, modello profondamente
innovativo che propone dotazioni e dispositivi esclusivi: dal climatizzatore
automatico bi-zona al Cruise Control, dai sei airbag al cambio evoluto
robotizzato che può funzionare sia in modo sequenziale sia automatico. Senza
contare che Fiat Idea è una delle vetture più confortevoli del segmento. Come
dimostrano, per esempio, la grande facilità di accesso; la possibilità di
regolare il volante e il sedile del guidatore; il passo di 2510 mm; il
bagagliaio ampio e modulabile grazie anche al sedile posteriore che scorre. Fiat
Idea, dunque, è la vettura ideale per la vita dinamica delle famiglie giovani,
un "compagno fedele" nel traffico urbano dei giorni lavorativi e
un'oasi di relax e tranquillità durante il weekend o nei lunghi viaggi. Il
modello, quindi, si rivolge a clienti con bisogni, gusti e stili di vita
diversi, ma che hanno qualcosa in comune: il desiderio di un'automobile bella,
confortevole e capace di appagare la loro voglia di libertà. Ecco perché Fiat
Idea è innanzitutto un Multi Purpose Vehicle a tutti gli effetti. Lo dimostra,
per esempio, la maggiore altezza rispetto alle vetture del segmento B e C, che
determina una diversa posizione del piano di seduta del guidatore rispetto al
terreno, a tutto vantaggio della facilità di accesso e del dominio della
strada. Non solo. Basta salire sul nuovo MPV compatto per scoprire che si può
davvero "star bene a bordo" in qualunque situazione. Una sensazione
psicofisica che per il cliente si traduce nel trovare sempre tanto spazio, ma
soprattutto trovarlo là dove serve. Significa poter salire e scendere dalla
vettura in modo facile e, una volta accomodati sui sedili, avere intorno a sé
un ambiente arioso e illuminato, grazie all'ampia vetratura e al tetto apribile
(sempre in vetro) di grandi dimensioni. Tutto questo su una vettura che ha
dimensioni esterne molto più compatte di un tradizionale veicolo multifunzione.
Nell'aspetto, Fiat Idea appare solida e sicura e al tempo stesso originale ed
elegante. All'esterno si riconosce per le spalle larghe e per le ruote generose,
"ingentilite" da una linea generale pulita, moderna e di grande
personalità. La forma, poi, priva di spigoli comunica la sua forza discreta e
non aggressiva, ed enfatizza il carattere di "guscio" accogliente e
protettivo dell'abitacolo, che diventa una garanzia di sicurezza oltre che una
promessa di comfort. Quest'ultima mantenuta all'interno da un abitacolo
versatile e curato nei minimi dettagli sia estetici sia tecnici. Il design,
infatti, sofisticato e armonioso delle ebanisterie e dei rivestimenti sposa le
scelte di eccellenza nel campo dell'ergonomia, del comfort acustico e della
climatizzazione. Nasce così un ambiente ideale per viaggiare sempre comodi e
rilassati. All'interno, poi, il modello propone un abitacolo accogliente,
versatile, curato nei minimi dettagli. Senza contare che il design sofisticato e
armonioso delle ebanisterie e dei rivestimenti è in linea con la filosofia
della vettura, tesa a sottolineare l'ampiezza e l'equilibrio degli interni per
un viaggio sempre comodo e rilassato. Per questo i progettisti hanno puntato a
caratteristiche di eccellenza in fatto di ergonomia, acustica e climatizzazione.
Ecco, allora, una plancia originale con la parte superiore morbida e cedevole al
tatto, come le vetture di segmento superiore; al centro è incastonato un
originale strumento, mentre i tasti e i comandi sono facili da identificare e da
usare. Il cambio, poi, è al centro della plancia, vicino al volante e in
posizione ergonomica. Ed ancora: due ampi cassetti chiusi sulla plancia e al
centro il doppio vano DIN, grandi tasche sui pannelli, un vano sul padiglione e
un capiente mobiletto tra i sedili anteriori, questi ultimi con schienale
attrezzato. Tra l'altro, tutti e cinque i sedili sono comodi, ergonomici e
sicuri. Oltre a poter assumere configurazioni diverse con poche e rapide
operazioni, compresa una singolare posizione "relax". In quest'ultimo
caso i sedili anteriori si chiudono in avanti "a tavolino", mentre lo
schienale dei posteriori viene inclinato di oltre 45 gradi. Senza contare che lo
spazio interno di Fiat Idea cambia a seconda delle proprie esigenze, e il merito
va al sedile anteriore che si ribalta e ai due sedili posteriori che scorrono
avanti e indietro e sono capaci di reclinarsi indipendentemente. Nel campo della
sicurezza, poi, il nuovo MPV compatto si pone ai vertici del segmento. Il
modello, infatti, offre fino a 6 airbag (anteriori a doppio stadio di
attivazione, laterali e window-bag che proteggono anche i passeggeri
posteriori); cinture di sicurezza regolabili anteriori (con pretensionatore e
limitatore di carico) e quelle posteriori a tre punti (compreso il posto
centrale). Per il trasporto in massima sicurezza anche dei più piccoli, il
modello è dotato di attacchi ISOFIX. Nell'ambito della sicurezza attiva,
inoltre, Fiat Idea adotta di serie l'ABS con EBD e il Brake Assistant, mentre è
a richiesta l'ESP, completo di Hill Holder che rende più facili le partenze in
salita. Brillanti nelle prestazioni, ma contenuti nei consumi. Queste le
caratteristiche vincenti dei motori proposti dal nuovo modello, che sono anche
particolarmente silenziosi, grazie agli impianti di scarico ottimizzati nella
disposizione e nella configurazione. Al lancio i propulsori disponibili saranno
un 1.4 16 valvole a benzina e un _1.3 16v Multijet, entrambi abbinati ad un
cambio manuale o robotizzato "Dualogic", seguiti nei mesi successivi
dal 1.2 16v e dal 1.9 JTD Multijet.
NUOVA FIAT PUNTO
Torino, 3 settembre 2003 - Una vettura dalla personalità forte, innovativa
nelle dotazioni, unica per motori e cambi. Ecco la Nuova Fiat Punto, l'erede di
una vettura di successo che è destinata ad essere una grande protagonista anche
nel futuro: in sostanza è cambiata. Disegnata ispirandosi alle tendenze più
moderne, la nuova compatta propone linee nette, stile semplice e pulito,
particolari curati con attenzione. Il risultato è un'automobile bella con
carattere. Espressione di uno stile accattivante sempre più vicino a quello
delle vetture di segmenti superiori. Come dimostra anche un abitacolo ampio,
luminoso e funzionale, dove l'accurata scelta di colore e materiali trasmette
sensazioni piacevoli al tatto e alla vista. Senza contare che è la prima
vettura di questa fascia del mercato che adotta due turbodiesel "Common
Rail" di seconda generazione: il rivoluzionario 1.3 16v Multijet da 70 CV e
il potente 1.9 Multijet 8v da 100 CV. È la sola che propone due cambi
automatici (il Dualogic e lo Speedgear), il climatizzatore automatico bi-zona e
il servosterzo elettrico dotato di due logiche di funzionamento. È l'unica ad
offrire in questa fascia la versione Natural Power (alimentazione a benzina e
metano). Insomma, la Nuova Fiat Punto cambia il modo stesso di pensare l'auto
compatta, che da oggi non ha più nulla da invidiare ai modelli dei segmenti
superiori. Lo dimostrano nel campo della sicurezza i più sofisticati sistemi di
controllo dinamico: ESP, ASR, MSR e Hill Holder. Lo stesso vale in termini di
prestazioni: la versione sportiva sfodera 130 CV. Senza dimenticare tutti i
sistemi audio e infotelematici che garantiscono il piacere di stare in auto:
navigatore satellitare, CONNECT OBN, radio con lettore CD e file MP3, CD-changer
sistemato sulla plancia. La Nuova Fiat Punto, poi, offre la tranquillità di
un'ottima tenuta di strada che si deve, soprattutto, alle sospensioni
appositamente studiate per assorbire e ridurre le vibrazioni dovute alle asperità
dell'asfalto. E in particolare alla rinnovata "traversa torcente" che,
grazie alla sua rigidezza, aumenta la stabilità della vettura. Senza
dimenticare che la Nuova Fiat Punto vanta due valori ai vertici del segmento. La
versione a cinque porte, infatti, ha un eccellente coefficiente di abitabilità
(86,4%) e il bagagliaio è fra i più capienti (297 litri) e offre le migliori
possibilità di gestione dello spazio. Caratteristiche vincenti che vanno ad
aggiungersi al grande volume totale: con quasi tre metri cubi il modello è ai
vertici della sua fascia di mercato e permette di ospitare comodamente cinque
persone. Questa, in sintesi, la carta d'identità della Nuova Punto. Testimone
di un modello vincente che in questi anni si è dimostrato un vero e proprio
best-seller. Non è un caso, infatti, se oltre cinque milioni di europei l'hanno
acquistata, venticinque giurie internazionali l'hanno premiata e, fin dal
lancio, ha confermato il ruolo di leader nel segmento B che tutti riconoscono a
Fiat. Posizione che la Casa automobilistica intende conservare anche in futuro
con la Nuova Punto, onorando quell'ideale impegno assunto con gli automobilisti
di essere capace, in questo campo, non solo di realizzare prodotti competitivi e
di qualità, ma anche automobili belle e portatrici di innovazione. Con queste
premesse, l'ultima nata di Fiat doveva segnare un vero salto generazionale
rispetto al modello precedente. Così come era avvenuto con la Punto lanciata
nel 1999 rispetto a quella del 1993; e ancora prima con la Uno nei confronti
della 127. Una vettura, dunque, diversa per impostazione, stile, soluzioni
tecniche. Resta il nome, come bella eredità di un'auto apprezzata da tanti
clienti diversi per gusti, età, nazionalità e professione. Nuova Fiat Punto,
invece, cambia lo stile. Lo fa con l'obiettivo preciso di staccarsi
dall'uniformità del panorama nel quale è destinata a competere per diventare
una proposta che fa un passo avanti. Ecco, quindi, una nuova interpretazione
della personalità del modello, non più legata alla distinzione tra 3 o 5
porte, ma ad una gamma contraddistinta dal "carattere" delle versioni:
da una parte quelle eleganti, dall'altra quelle sportive. Come dimostra
l'inedito frontale uguale per entrambe le carrozzerie, ma diverso per alcuni
particolari tra allestimenti eleganti e quelli più "grintosi".
Cambiano anche i tessuti e le tinte dei rivestimenti interni, come anche la
plancia e il quadro degli strumenti. Rispetto alla Punto precedente, poi,
cambiano leggermente le dimensioni esterne, che le permettono di muoversi con
agilità nel traffico cittadino e di trovare parcheggio facilmente: è, infatti,
larga 1,66 m, alta 1,48 m, lunga 3,84 m (la _3 porte) oppure 3,86 m (la 5
porte). Ci sono tutti gli ingredienti per ripetere il successo commerciale del
modello precedente. Del resto la Nuova Fiat Punto gioca la stessa carta che si
è rivelata vincente: ascoltare il cliente e fare crescere il prodotto in base
ai suoi desideri. Coerente, perciò, con la prima e più importante richiesta
che qualunque cliente fa al momento di acquistare un'auto, la Nuova Fiat Punto
risponde offrendo innanzitutto "valore". È questa, infatti, la forza
di un modello che si è affermato nel suo segmento, proprio in quella fascia di
mercato che, tra il 1999 e il 2002, ha visto arrivare ben 12 nuove vetture. Si
tratta, ovviamente, di una concorrenza agguerrita, pronta a scendere in campo
con ogni mezzo. Ma dalla quale Fiat Punto non ha mai perso terreno, competendo
ai massimi livelli e offrendo sempre qualcosa in più: sicurezza, controvalore
ed equilibrio prestazioni/consumi, senza trascurare la spinta continua
all'innovazione. La migliore conferma di tutto ciò arriva dalle vendite del
modello lanciato nel 1999: in Europa sono state consegnate ogni anno circa mezzo
milione di vetture, con un primato di oltre 543.000 unità registrato nel 2000.
Senza contare che il modello si è confermato in Italia la compatta più venduta
del 2002 nel suo segmento: più di 208 mila unità, un volume tre volte
superiore a quello raggiunto dalla migliore concorrenza. E oggi la Nuova Punto
è pronta a raccogliere il testimone, forte di una gamma tra le più articolate
e complete del segmento. È sufficiente, infatti, entrare in uno degli oltre
1400 punti di vendita e concessionari Fiat in Italia per scoprire la vettura che
meglio risponde alle proprie esigenze. Sono, infatti, oltre 40 le versioni che
si ottengono incrociando due carrozzerie a 3 e 5 porte; otto motori _(1.2 8v -
1.2 16v - 1.4 16v - 1.8 16v - 1.3 16v Multijet - _1.9 Multijet - 1.9 JTD - 1.2
8v a benzina e metano); quattro cambi meccanici (tre a cinque marce e uno a sei
marce) e due sofisticati automatici ("Speedgear" e "Dualogic");
otto allestimenti (Actual, Active, Sound, Dynamic, Class, Emotion, Sporting, HGT);
e 13 colori di carrozzeria, per ognuno dei quali, in genere, sono disponibili
due differenti tinte dei rivestimenti interni. Ed è questa offerta così vasta
un altro dei motivi che invogliano all'acquisto. Insieme con l'ampio ventaglio
di servizi che accompagnano il cliente per l'intero ciclo di vita della sua
vettura: dai piani di finanziamento personalizzati all'assicurazione da
stipulare già in concessionaria, dalla garanzia di due anni completa di
assistenza stradale ad una capillare rete di vendita e assistenza sul territorio
nazionale (in Italia sono circa 4.450 le officine e le carrozzerie autorizzate).
"Natural Power", la versione ecologica Prima nel segmento B, la Nuova
Fiat Punto propone la doppia alimentazione a metano e a benzina. La versione, in
particolare, è dotata di due sistemi di alimentazione fra loro indipendenti. Di
norma, infatti, funziona a metano e solo l'avviamento si effettua sempre a
benzina, passando subito dopo e automaticamente all'altro sistema. In questo
modo l'impianto di alimentazione a benzina si mantiene efficiente e il suo
intervento è richiesto solo quando il gas nelle bombole è prossimo
all'esaurimento. È comunque sempre possibile passare da metano a benzina e
viceversa volontariamente, premendo un pulsante posto sulla plancia. Il
propulsore che equipaggia questa particolare versione è un 1.2 8v che adotta un
sistema Multipoint sequenziale fasato. Peculiarità tecnica che permette al
motore di ottenere con l'alimentazione a metano gli stessi vantaggi dei motori a
benzina. La Nuova Fiat Punto Natural Power, infatti, garantisce ottima
guidabilità: con alimentazione a metano la potenza massima è di 38 kW (52 CV)
a 5000 giri/min, mentre la coppia è di 88 Nm a 3000 giri/min. I valori sono
rispettivamente 44 kW (60 CV) e 102 Nm (10,4 kgm) quando funziona a benzina.
Inoltre, la Nuova Punto Natural Power fa registrare bassi consumi e,
soprattutto, minime emissioni in assoluta sicurezza. Quest'ultimo aspetto si
traduce per il cliente nella possibilità di circolare in tutte le aree urbane
soggette a limitazioni di traffico (legate alla eccessiva presenza di emissioni
inquinanti), oltre a poter parcheggiare il veicolo anche in autorimessa.
Passiamo ai consumi: con l'alimentazione a metano, il modello fa registrare 5,5
kg/100 km (nel ciclo urbano), 3,7 kg/100 km (extraurbano) e 4,3 kg/100 km
(combinato); mentre, con l'impiego della benzina (il serbatoio è di 47 litri),
i risultati sono rispettivamente 8,4 l/100 km, 5,6 l/100 km e 6,6 l/100 km.
Infine, le due bombole di metano, poste nel vano bagagli, hanno una capacità
complessiva di 65 litri che possono contenere 11 kg di metano e assicurare
un'autonomia di 260 chilometri (ciclo combinato). Senza contare che le
prestazioni sono di tutto rispetto. Infatti, la versione ecologica della Nuova
Fiat Punto raggiunge i 151 km/h di velocità massima con l'alimentazione a
benzina (145 km/h con il metano) e accelera da 0 a 100 km/h in 19 secondi
(metano) e in 17 secondi (benzina). Disponibile a 5 porte e nella versione Van a
3 porte, la Punto Natural Power offre una ricca dotazione di serie: dai due
airbag anteriori al servosterzo elettrico Dualdrive all'ABS. Insomma, questa
vettura è la migliore dimostrazione di quanto il tema ambientale sia importante
per Fiat Auto e le motorizzazioni a metano costituiscono una delle sue linee
guida. Come dimostra il suo impegno nello sviluppo di una gamma completa di
prodotti, capace di rispondere alle esigenze sia di operatori professionali, sia
di privati cittadini. L'offerta di modelli oggi disponibili comprende, oltre
alla Multipla bipower (prodotto di largo successo sul mercato), anche il Ducato
bipower, nelle diverse versioni per il trasporto professionale delle merci; ed
il Doblò bipower, nelle versioni vettura e Cargo, recentemente lanciato sul
mercato. E oggi si aggiunge la Nuova Punto Natural Power. Si tratta, dunque, di
una gamma articolata che copre le esigenze di una vasta categoria di utenti,
soprattutto nel settore professionale del commercio, dell'artigianato, del
trasporto merci e della piccola e media industria. Ma l'impegno di Fiat Auto non
è solo volto all'estensione dei veicoli a metano, ma è anche accompagnato da
attività di ricerca mirate a migliorare ulteriormente le prestazioni dei motori
e dei sistemi di stoccaggio del prossimo futuro. In particolare per i motori
sono allo studio l'adozione di un sistema di iniezione "quasi-diretta"
del metano, cioè con posizionamento degli iniettori a ridosso delle valvole di
aspirazione, che comporta vantaggi in termini di prestazioni (maggior quantità
di aria aspirata) e di consumi; l'applicazione del sistema di controllo
elettroidraulico delle valvole di aspirazione e scarico, con eliminazione della
farfalla, che consente di sfruttare meglio le caratteristiche antidetonanti del
metano ottimizzando il rapporto di compressione.
NUOVA PANDA
Torino, 3 settembre 2003 - Presentata di recente alla Stampa internazionale a
Lisbona, Nuova Panda debutta per il grande pubblico a Francoforte. Si tratta di
una vettura che per la sua linea originale esprime subito dinamismo. E, una
volta saliti a bordo, la stessa automobile è capace di trasmettere tutta la
funzionalità e il comfort di un modello appartenente ad una categoria
superiore. Ecco, in sintesi, l'anima di Nuova Panda, la vettura destinata alla
fascia delle supercompatte e che sarà commercializzata a partire da settembre.
Simpatico, facile da ricordare e rafforzato dal successo più che ventennale del
fortunato modello nato nel 1980, il nome "Panda" è un patrimonio di
casa Fiat. Si tratta, quindi, di un simbolico passaggio di consegne. Il 5
settembre, infatti, esce di produzione la "piccola" che nella storia
dell'automobile e del costume italiano ha rappresentato un modo nuovo e
inconfondibile di intendere il quotidiano rapporto con l'automobile: più
immediato, più disinvolto, più facile. Ecco perché con il tempo il nome Panda
è diventato un vero e proprio "marchio" ricco di valenze emotive, al
quale gli automobilisti italiani ed europei sono ancora profondamente legati. Le
statistiche dicono che in Italia lo ricorda quasi il 90 per cento del pubblico,
contro meno del 40 per cento dei più conosciuti nomi delle vetture sul mercato.
Ora la nuova supercompatta raccoglie questo testimone e ripropone non solo il
nome Panda (secondo le ricerche di mercato, particolarmente gradito alla
clientela) ma anche lo spirito della vettura, interpretando in chiave
contemporanea i valori di prodotto e di personalità che nell'immaginario
collettivo hanno fatto del nome Panda una vera e propria icona. Inoltre, la
scelta da parte di Fiat Auto di chiamare Panda la nuova supercompatta cancella
completamente le preoccupazioni espresse da un concorrente per l'assonanza tra
il nome Gingo, con il quale era stata esposta la nuova vettura durante le
anteprime, e un suo modello già in commercio. Fiat si conferma, così,
protagonista dell'evoluzione di questo segmento, dove tanta parte di storia
porta il suo nome: dalla prima 600 alla 500, dalla 126 alla Nuova Panda, dalla
Cinquecento alla Seicento. C'è sempre stata una city-car Fiat accanto alla
gente che prima ha scoperto l'automobile come insostituibile mezzo di mobilità
individuale, poi ha imparato ad apprezzare vetture capaci di essere belle,
affidabili e piacevoli da guidare, anche se caratterizzate da costo, spazio,
peso e cilindrata ridotti. Oggi il "testimone" passa a Nuova Panda.
Obbiettivo: puntare su quelle che da sempre sono le caratteristiche vincenti
delle city-car Fiat. Infatti, nel realizzare questa nuova supercompatta, la Casa
torinese ha fatto tesoro del grande patrimonio tecnico e progettuale accumulato
negli anni e della competenza che solo può avere chi da sempre è leader del
mercato continentale in questo segmento. Un successo ininterrotto che dimostra
come negli anni Fiat ha conquistato la fascia delle compatte non solo con i
numeri, ma anche e soprattutto guadagnandosi la fiducia dei clienti: fiducia nel
suo marchio e nell'esperienza dei suoi progettisti. Le ambizioni del nuovo
modello, tuttavia, non si fermano qui. Con Nuova Panda, infatti, la Casa è
decisa a far compiere un vero e proprio salto qualitativo al segmento in tema di
comfort e sicurezza, tecnica e dotazioni. Quindi, interpretare quel "saper
fare" le auto supercompatte che viene da lontano, alla luce delle
trasformazioni subite dalla clientela di questa fascia di mercato e delle buone
prospettive di crescita previste per il futuro. È il segno di un nuovo
interesse per questo tipo di auto, che rispecchia l'evoluzione del mercato. Il
segmento delle compatte, infatti, è oggi un universo molto dinamico, al quale
fanno riferimento oltre che i tradizionali clienti di queste vetture, anche
automobilisti di altre fasce di mercato. Con il risultato di assommare in questo
settore una domanda molto articolata, che nasce da impieghi differenziati
dell'auto (prevalentemente urbano, ma anche su percorsi medio-lunghi), da
diverse percorrenze chilometriche annue, da esigenze personali differenti. Ad
accomunare tutti questi clienti è la scelta di una vettura supercompatta come
risposta ad esigenze non solo di risparmio, ma di un rapporto con l'auto che
deve essere divertente e funzionale, disinvolto ed ecologico,
"simpatico" ed economico. L'ultima nata della Casa torinese, dunque,
rappresenta lo stato dell'arte in questa particolare categoria. È, infatti, la
risposta più evoluta oggi disponibile per chi desidera una vettura dalle
dimensioni esterne contenute, dotata del comfort al quale le auto più grandi ci
hanno ormai abituati; progettata per consumare poco, ma non per questo meno
brillante; ideale nel traffico cittadino e nello stesso tempo perfetta nei
tragitti più lunghi, garantendo sempre viaggi rilassati ai suoi occupanti.
Proprio la capacità di rispondere ad esigenze diverse, talora anche opposte tra
loro, permette a Nuova Panda di porsi come un nuovo punto di riferimento per chi
"vive" l'automobile in completa libertà e ne apprezza l'impiego di
tutti i giorni. Clienti pragmatici e smaliziati che non cadono nelle tentazioni
dell'ultima moda, preferendo soprattutto il giusto equilibrio tra novità
stilistica e funzionalità effettiva di una vettura. Per loro il nuovo modello
è un vero e proprio mix sapiente di diverse tipologie di automobili. Ecco
allora, da una parte, tutta l'abitabilità, la flessibilità e la modularità di
un MPV (Multi Purpose Vehicle). Dall'altra, l'elevato piano di seduta del
guidatore rispetto al terreno e un look all-terrain, come ci si aspetta da un
piccolo SUV. E dalle berline tradizionali, infine, Nuova Panda mutua il piacere
di guida e quel benessere a bordo garantito da numerosi dispositivi e sistemi,
alcuni assolutamente unici nel panorama delle supercompatte. Nuova Panda,
insomma, è una vettura che stabilisce nuovi standard di comfort e praticità
d'uso in questa categoria. Senza mai rinunciare ad uno stile accattivante ed
originale, a quell'aria "sbarazzina" che fa nascere un sorriso di
complicità a chi ogni giorno affronta contesti urbani di traffico intenso,
spazi ridotti e ritmi di vita frenetici. Del resto, Nuova Panda è un'auto
destinata a sorprenderci continuamente per la sua capacità di trasformarsi
secondo le situazioni e le esigenze di chi la guida. Un modello che declina il
proprio carattere in quattro modi di "essere automobile" che la
rendono unica nel panorama automobilistico: flessibilità e praticità; stile e
carattere; tecnologia e innovazione; sostanza e qualità. Innanzitutto il nuovo
modello è una vettura flessibile e pratica. Come dimostrano tutte le doti di
abitabilità ed ergonomia che la pongono ai vertici della categoria, oltre
all'ampiezza della gamma dove chiunque può trovare la versione che meglio
risponde alle proprie esigenze. Nuova Panda, tra l'altro, è la capostipite di
una famiglia destinata a crescere nel tempo: la versione 4x4 e un estroso
fuoristrada dall'impronta sportiva saranno i primi a seguirla nei prossimi anni.
Stile e carattere. Come dimostra una linea originale e dinamica, quasi un
piccolo SUV. Alla quale aggiunge interni di nuova concezione che rendono
"autentica" l'impressione di grande qualità che il modello trasmette
ad un primo sguardo. Una vettura accattivante, dunque, che può essere
personalizzata anche con l'ampia offerta della Lineaccessori. Tecnologia e
innovazione sono le parole chiave che definiscono il terzo modo di "essere
automobile" secondo Nuova Panda. Ecco allora motori brillanti nelle
prestazioni, ma decisamente parchi nei consumi (sono tra i migliori di questa
fascia), che rappresentano una valida soluzione sia per l'impiego cittadino sia
per quello extraurbano. Tra questi spicca il rivoluzionario 1.3 16v Multijet da
70 CV, quanto di meglio possa offrire l'ingegneria motoristica nel campo dei
piccoli turbodiesel. A questi propulsori, poi, sono abbinati cambi affidabili e
innovativi, come il Dualogic. Inoltre, la nuova city-car Fiat è la
supercompatta più sicura dell'intera categoria. Merito dei tanti e sofisticati
dispositivi e sistemi adottati per la sicurezza preventiva, attiva e passiva.
Senza contare che una volta saliti a bordo si scopre il grande piacere di guida
e di viaggiare, grazie soprattutto al climatizzatore automatico e al tetto
apribile Skydome. Infine, Nuova Panda è una vettura di sostanza e qualità.
Nasce, infatti, da un progetto "robusto" per il quale l'Azienda ha
messo in campo le sue migliori risorse e le metodologie più sofisticate. Il
risultato è una vettura affidabile e di qualità, che vanta dotazioni esclusive
nel campo della sicurezza e del comfort. Ad esempio, la rigidezza torsionale
della scocca è tra le migliori del segmento (70.500 daNm/rad), mentre Nuova
Panda è l'unica vettura della sua categoria ad avere il 99% della superficie
interna ricoperta da rivestimenti. Non solo. La nuova supercompatta ha superato
i test più severi per garantire la massima protezione dei passeggeri e del
guidatore. Tutte queste caratteristiche fanno di Nuova Panda una
"piccola-grande" vettura che, tra l'altro, ha un altissimo
controvalore grazie alla combinazione di contenuti, costo di esercizio e valore
residuo. Il modello in breve Stile originale e accattivante, tecnologia avanzata
resa accessibile a tutti, soluzioni intelligenti che semplificano e migliorano
la vita a bordo. Sono i valori iscritti nel DNA del Marchio e che Nuova Panda
ripropone insieme ad una spiccata personalità e voglia di libertà. Stile
Disegnata ispirandosi alle tendenze più moderne, la nuova supercompatta
multifunzionale propone linee nette, stile semplice e pulito, particolari curati
con attenzione: sono i tratti distintivi di Nuova Panda, un'auto che comunica
subito freschezza. A questa impronta di vettura giovane e informale gli stilisti
hanno aggiunto un tocco di personalità: cioè l'aspetto di un'automobile solida
e rassicurante, più spaziosa di quanto ci si aspetta da un modello di queste
dimensioni. Merito anche delle modanature e delle barre di alcune versioni che
fanno di Nuova Panda un "piccolo SUV" da città. Un look "all-terrain",
quindi, rafforzato anche dall'elevato piano di seduta del guidatore rispetto al
terreno. Ma la nuova supercompatta è molto di più. Infatti, è un vero e
proprio mix sapiente di diverse tipologie di automobili. Ecco allora, da una
parte, tutta l'abitabilità, la flessibilità e la modularità di un MPV (Multi
Purpose Vehicle). Dall'altra, Nuova Panda mutua la piacevolezza di guida e quel
benessere a bordo proprio delle berline, grazie soprattutto ai numerosi
dispositivi e sistemi di cui è dotata, alcuni assolutamente unici nel panorama
delle supercompatte. Automobile di grande appeal, quindi, che da un lato si
inserisce nelle tendenze forti e vincenti del mercato, dall'altro risulta
coerente con la storia e la missione di Fiat. La nuova vettura, infatti, è
un'auto molto compatta ma con un'abitabilità sorprendente. Infatti, pur essendo
lunga solo 354 centimetri, larga 158 e alta 154, Nuova Panda può ospitare da
quattro a cinque persone, è dotata di un bagagliaio tra i più capienti del
segmento (206 litri che possono diventare 236 con il sedile posteriore
scorrevole) e vanta uno dei migliori coefficienti di abitabilità globale del
segmento. Gli interni riprendono con coerenza le scelte stilistiche della
carrozzeria (che può vestire ben undici colori brillanti e giovani) e
propongono un abitacolo spazioso, funzionale e confortevole, che ha poco da
invidiare a quello di una vettura media. Del resto Nuova Panda fa della
flessibilità uno dei suoi punti di forza, come dimostra il sedile posteriore
che può essere sdoppiato e scorrevole. Non solo. Maneggevolezza e visibilità
sono anch'esse ai vertici della categoria. Ecco allora un cambio posto al centro
della plancia in un'ottima posizione ergonomica (è una novità di assoluto
interesse nel segmento); e la posizione elevata del piano di seduta del
guidatore rispetto al terreno, che significa per il cliente maggiore visibilità
e dominio della strada. Motori e cambi Il nuovo modello è un'auto ideale per la
città, ma al tempo stesso capace di offrire anche tutte quelle caratteristiche
dinamiche che le permettono di affrontare comodamente percorsi più impegnativi.
Merito anche dei tre motori disponibili che assicurano buone prestazioni e
consumi decisamente contenuti. Inoltre, tutti e tre i propulsori sono abbinati
ad un cambio manuale a _5 marce, mentre l'innovativo "Dualogic" (con
funzione sequenziale e automatico) è disponibile sulla motorizzazione 1.2 8v.
Innanzitutto il collaudato propulsore da 1108 cm3 da 54 CV e l'affidabile 1.2 8v
che eroga una potenza massima di 60 CV. A questi motori a benzina, poi, si
affianca il più piccolo e avanzato tra i diesel a iniezione diretta
"Common Rail" di seconda generazione: il 1.3 16v Multijet da 70 CV. Si
tratta di un vero e proprio capolavoro di tecnologia in miniatura:
"vestito" di tutti i suoi accessori, pesa solo 130 kg; ha dimensioni
contenute, è lungo meno di 50 centimetri e alto 65; ha un "layout"
dei componenti studiato per il minimo ingombro; garantisce i medesimi vantaggi
di quelli più grandi perché non è stato "ridotto", ma
"miniaturizzato". Progettato, quindi, seguendo i criteri della massima
razionalità, efficienza e affidabilità, il propulsore è il più piccolo
diesel quattro cilindri "Common Rail" presente sul mercato. L'unico
capace di racchiudere in un cilindro del diametro di meno di 70 millimetri ben
sei componenti di dimensioni "normali". Vale a dire quattro valvole,
un iniettore e una candeletta. Compatto e tecnologicamente sofisticato, dunque,
il nuovo propulsore è anche capace di ottimi rendimenti ed è praticamente
"for life". Il 1.3 16v Multijet, infatti, è progettato per una vita
di 250.000 km, non richiede alcuna manutenzione programmata dei componenti
meccanici (nemmeno, a 80.000 km, la canonica sostituzione della cinghia), e in
cui gli intervalli per il cambio dell'olio si allungano da 20 a 30.000 km. Non
solo. Il 1.3 16v Multijet è anche un motore a vocazione ecologica, perché già
oggi soddisfa i limiti di emissione Euro 4 che entreranno in vigore nel 2006.
Per di più, è uno dei pochissimi motori al mondo che possono ottenere questo
risultato senza adottare un sofisticato dispositivo di post-trattamento allo
scarico come la trappola del particolato. Abitabilità e comfort Proposta a
cinque porte e nonostante l'aspetto suggerisca solidità da segmento superiore,
Nuova Panda è una vera supercompatta. Le ridotte dimensioni esterne sono una
qualità preziosa per un'auto che tra i suoi usi ha certamente quello di
"city-car". Ma la nuova vettura di Fiat Auto offre molto di più. Per
esempio, vanta un coefficiente di abitabilità globale di oltre 68%, uno dei
migliori nella categoria delle supercompatte. Tra l'altro, l'abitabilità
anteriore risulta al vertice del segmento con 1.346 millimetri (larghezza alle
spalle). Nuova Panda dispone anche di tutte quelle caratteristiche dinamiche e
di comfort che permettono di affrontare comodamente percorsi più lunghi e
impegnativi: facilità di guida, generoso spazio interno, particolari
funzionali, razionale ed ergonomica impostazione dei comandi e dell'arredamento,
comfort acustico e un impianto di climatizzazione assai efficiente. Ecco allora
grande maneggevolezza e comfort di guida, grazie soprattutto allo schema delle
sospensioni adottato. Quella anteriore è a ruote indipendenti del tipo
McPherson, mentre quella posteriore è "a ruote interconnesse" (semindipendenti)
con assale torcente. Senza contare che il nuovo modello offre dispositivi
esclusivi nella categoria: dal tetto elettrico trasparente Skydome di grandi
dimensioni all'impianto Hi-Fi completo di lettore CD e sub-woofer, dal
climatizzatore automatico con filtro antipolline al sensore di parcheggio al
servosterzo elettrico Dualdrive. Sicurezza A garanzia della sicurezza degli
occupanti, il nuovo modello propone una scocca progettata secondo i criteri più
moderni ai fini delle resistenze agli urti, rigida nella parte dell'abitacolo
per proteggere gli occupanti e dotata di zone ad elevata capacità di
assorbimento nelle parti esterne. Nuova Panda è la prima vettura della
categoria che offre fino a 6 airbag: bag anteriori, bag laterali, e window-bag
(questi ultimi due sono sempre a richiesta). Inoltre, sono di serie: le cinture
di sicurezza anteriori con pretensionatore e limitatore di carico, le cinture di
sicurezza posteriori a tre punti, il volante ad assorbimento di energia e sedili
che in caso di urto impediscono all'occupante di scivolare al di sotto della
cintura (antisubmarining). Tra l'altro, i sedili posteriori sdoppiati dispongono
di attacchi ISOFIX per seggiolini bimbi. Nel campo della sicurezza attiva, poi,
Nuova Panda (già dall'allestimento Dynamic) propone di serie l'ABS, mentre è a
richiesta l'ESP per il controllo della stabilità di guida (è l'unica vettura
di questa categoria a proporlo). Il sofisticato dispositivo è completo di ASR,
per il controllo della trazione con intervento sui freni e sul motore; MSR, per
la regolazione della coppia frenante motore nel cambio marcia a ridurre; HBA per
l'incremento automatico della pressione frenante in frenata di panico; Hill
Holder, dispositivo per partenze in salita senza uso del freno. Gamma Insomma,
un'auto bella e confortevole. Una vettura simpatica che può vestire ben undici
colori giovani e brillanti e offre dotazioni di serie assai ricche in tutte le
sue versioni. Nei maggiori mercati europei Nuova Panda è disponibile in quattro
allestimenti Actual, Active, Dynamic ed Emotion. Vediamo, allora, come si
articola al lancio l'ampia gamma del nuovo modello, precisando che l'offerta
cambia a seconda dei mercati, declinando di volta in volta ciascun allestimento
con le dotazioni più richieste nei singoli Paesi. Innanzitutto le versioni
Actual ed Active propongono di serie: airbag del guidatore, vetri atermici,
lunotto termico, tergilunotto e doppi specchi retrovisori regolabili
meccanicamente dall'interno. Inoltre la versione Active monta le coppe ruota
integrali, i "liners" adesivi sui montanti porta e lo specchio per il
passeggero. A queste dotazioni l'allestimento Dynamic aggiunge: rivestimenti
specifici, paraurti e mascherina verniciati, cassetto su plancia, ABS, Dualdrive,
chiusura centralizzata e doppio airbag anteriore. In alternativa, per
l'allestimento Dynamic sono disponibili tre pack caratterizzati da telecomando e
maniglia attiva sul portellone, barre sul tetto, fasce paracolpi nere, cui si
aggiungono: radio CD, comandi sul volante, sistema hi-fi con subwoofer,
fendinebbia e specchi elettrici (Pack HI-FI); climatizzatore manuale e specchio
di cortesia sul lato del guidatore (Pack CLASS); tetto apribile elettrico
Skydome, fendinebbia e specchio di cortesia sul lato del guidatore (Pack SKY).
Conclude l'offerta la versione Emotion che offre in più: tessuti dedicati,
ruote in lega, barre sul tetto, fasce paracolpi nere, climatizzatore automatico,
radio CD, specchi retrovisori esterni elettrici, sedile anteriore regolabile in
altezza, appoggiatesta posteriori, telecomando e maniglia attiva sul portellone.
È disponibile anche una versione Van con un vano di carico da 1 m3 e con una
portata di 505 Kg (incluso conducente). Su Nuova Panda Van, inoltre, sono di
serie ABS, ruota di scorta di dimensioni normali, parete divisoria, pianale di
carico con tappeto specifico, cristalli laterali e lunotto posteriori oscurati.
Tante versioni, quindi, che si differenziano tra loro non solo per qualche
dettaglio estetico, ma per un diverso carattere espresso da contenuti funzionali
e soluzioni tecniche differenti. Vetture, insomma, che permettono ad ogni
cliente di trovare, anche in un modello di grande serie, la "propria"
vettura. Alla quale, poi, è sempre possibile aggiungere un tratto di gusto
personale, scegliendo nel lungo elenco degli optional e tra gli articoli della
Lineaccessori. La famiglia "Panda" Il modello Nuova Panda prevede
l'ampia possibilità di realizzare nuove vetture su questa base. Infatti, la
"cinque porte" che debutta oggi rappresenta il capostipite della
famiglia "Panda", una gamma destinata ad allargarsi nei prossimi anni.
Basti dire che è già in programma la versione con trazione integrale 4X4 e un
"piccolo" fuoristrada dall'impronta sportiva.
L'ALFA ROMEO AL 60°
SALONE INTERNAZIONALE DELL'AUTOMOBILE DI FRANCOFORTE
Torino, 3 settembre 2003 - "La bellezza non basta" è il concetto alla
base della nuova strategia di comunicazione dell'Alfa Romeo ed esprime
l'importanza della sostanza al di là della forma. Il Marchio, infatti, attira
per lo stile italiano e la bellezza che rappresenta, ma una volta provata
l'auto, il cliente ne apprezza la guidabilità e ne scopre la tecnologia. Oltre
a riconoscere quel piacere di guida che contraddistingue una vettura del
Biscione, su ogni tipo di strada, in qualunque situazione e con qualsiasi tempo.
Ambasciatrici di questa filosofia le tante e importanti novità presentate al
Salone Internazionale di Francoforte. Sono loro, infatti, le protagoniste
assolute di un'area espositiva caratterizzata dalle particolari
"cellule" che ne compongono la scenografia. Realizzate in alluminio e
vetro, sono grandi contenitori-stanza dal design curvilineo e di alta immagine
tecnologica dove si svolgono le diverse attività. La scenografia, inoltre, è
completata da una grande struttura sopraelevata in alluminio, vetro e aste di
elevazione d'acciaio, destinata a sala stampa e sala vip; oltre che da una
galleria di luce totale, per l'esposizione della gamma Alfa Romeo. Sullo stand
il posto d'onore spetta alla nuova Alfa GT che per la prima volta sarà
accessibile al pubblico. Nato in collaborazione con Bertone, il modello propone
stile originale e prestazioni esaltanti, e rappresenta una concezione inedita di
sportività, nella quale convergono anche comfort ed eleganza. A Francoforte tre
versioni sono equipaggiate con il 2.0 JTS 16v con cambio Selespeed, mentre una
quarta vettura adotta il 1.9 16v Multijet. Altro punto focale dell'area
espositiva la Nuova 166, l'ammiraglia di Casa Alfa Romeo che esprime armonia di
forme e di contenuti, oltre a coniugare l'eleganza di una grande berlina e il
tratto sportivo di un coupé. Caratteristiche vincenti, dunque, alle quali il
modello aggiunge, sia all'esterno sia all'interno, particolari estetici di forte
impatto visivo e abbinamenti di tessuti e colori di grande fascino e
raffinatezza. Due le vetture esposte: una equipaggiata con il 3.2 V6 e cambio
meccanico e l'altra con il 2.4 Multijet 20v e cambio automatico, entrambe
nell'allestimento Distintive. Riflettori puntati, poi, sulle Nuove Alfa 156 e
Sportwagon. Reinterpretate dalla prestigiosa matita di Giorgetto Giugiaro, i due
modelli rappresentano il connubio perfetto tra sportività ed eleganza, tra
performance ed equilibrio delle forme. Insomma, i tratti distintivi del Marchio.
E accanto a queste novità, Alfa Romeo ha deciso di ospitare sul proprio palco
un prototipo Alfa 147 con propulsore 2.4 JTD da 150 CV abbinato ad un cambio
meccanico a sei marce. La vettura da competizione ha partecipato il 1° giugno
alla "24 Ore" di Nurburgring dove si è piazzata 19esima nella
classifica assoluta e prima nella sua categoria, precedendo di ben sei giri la
seconda vettura diesel. Del resto "l'Alfa Romeo e lo sport" è un
binomio inscindibile. Come dimostrano le Alfa 156 ETCC impegnate anche
quest'anno nel Campionato Europeo Turismo, competizione di grande fascino e
importanza che vede da cinque anni a questa parte l'indiscussa supremazia della
Casa: tre titoli consecutivi vinti nell'Euro STC e due titoli nazionali
disputati in precedenza. Dal mondo delle competizioni alle vetture destinate
alle strade di tutti i giorni. Si comincia, allora, con l'Alfa 147, la compatta
di prestigio presente con una versione 1.9 JTD 16V Multijet da 140 CV. Lo stesso
propulsore, poi, equipaggia un'Alfa 156 nell'allestimento Distinctive e con
rivestimenti nel nuovo tessuto brevettato Alfatex(r). L'esposizione continua con
una berlina equipaggiata con il propulsore 2.5 V6 24 valvole e una versione
wagon con il potente 2.4 Multijet da 175 CV. Da sottolineare che alla
manifestazione tedesca è presente un'Alfa 156 2.0 JTS con caratterizzazione TI
ed equipaggiata con il cambio sequenziale Selespeed. Com'è noto non si tratta
di un cambio automatico, ma di un cambio manuale con azionamento robotizzato che
alla comodità d'uso dell'automatismo unisce la velocità di azionamento del
comando tradizionale. Sia che si adoperi la cloche, dotata di un movimento
"up and down" come un joystick. Sia che si preferiscano i comandi al
volante, sistemati dietro alla corona. Senza contare che questa vettura, in
particolare, è allestita con una caratterizzazione sportiva TI (Turismo
Internazionale), sigla che un tempo Alfa Romeo assegnava solo alle auto più
"prestazionali". Oggi quelle due lettere, semplici e gloriose al tempo
stesso, ricompaiono su una linea specifica che può essere richiesta sui modelli
Alfa Romeo. Spazio anche per le nuove Alfa Spider e Alfa GTV, proposte in un
look inedito e con una gamma rinnovata negli allestimenti e nei propulsori.
Inalterato, invece, il fascino di questi modelli che da sempre evocano il
piacere del viaggio declinato nelle forme della sportività e dell'eleganza. Due
le vetture presenti, entrambe nell'allestimento più ricco e con il potente 3.2
V6 24v da 240 CV. Infine, nelle cellule-vetrina in alluminio, vetro e plexiglas,
il pubblico può scoprire il 3.2 V6 24v da 250 CV (il cuore delle GTA) e il 2.0
JTS da 165 CV. Sono esposti, inoltre, i due potenti turbodiesel Multijet e
plurivalvole: il 1.9 16v da 140 CV e il 2.4 20v da 175 CV. Nell'ultima teca,
poi, è possibile apprezzare la sofisticata sospensione a quadrilatero alto
adottato dalle versioni GTA, oltre che dai modelli 156 e 147. Anche questo è un
modo per ricordare al pubblico la famiglia GTA, composta dalle Alfa 156 e
Sportwagon (disponibili anche con cambio Selespeed) e Alfa 147 (a breve
anch'essa con il cambio Selespeed). Dunque, automobili sportive dallo stile
affascinante, che ripropongono, attraverso la più brillante tecnica motoristica
attuale, il retaggio di una grande tradizione di corse e di vittorie.
NUOVA ALFA 166,
ANTEPRIMA MONDIALE
Torino, 3 settembre 2003 - In anteprima mondiale debutta la Nuova Alfa 166 che
sarà commercializzata a partire da ottobre. Nata al Centro Stile Alfa Romeo,
l'ammiraglia esprime armonia di forme e di contenuti, oltre a coniugare
l'eleganza di una grande berlina e il tratto sportivo di un coupé.
Caratteristiche vincenti, dunque, alle quali la Nuova 166 aggiunge, sia
all'esterno sia all'interno, particolari estetici di forte impatto visivo e
abbinamenti di tessuti e colori di grande fascino e raffinatezza. Dal modello
precedente, la nuova ammiraglia eredita la linea pulita, filante che
contribuisce a quell'aspetto di vettura agile e "pronta allo scatto":
è il binomio "eleganza e sportività" che la Nuova Alfa 166 trasforma
in una sobria bellezza squisitamente italiana. Infatti, gli stilemi classici del
Marchio non sono ostentati, ma accennati. I volumi e le cromature sono dosate
con attenzione. Insomma, il Centro Stile ha saputo, ancora una volta, trovare
quell'equilibrio stilistico che ancora oggi rende attualissimo il modello Alfa
166. Come dimostra una linea nella quale superfici tonde e spigoli risolvono le
loro naturali tensioni trovando il giusto punto di equilibrio. Poi il richiamo,
sobrio e in chiave moderna, agli stilemi storici del Marchio. Nonché la
rielaborazione, secondo la personalità della vettura, dei segni grafici delle
vetture più recenti, ormai apprezzati e riconosciuti dal pubblico come
distintivi di Alfa Romeo. Innanzitutto cambia la parte anteriore che è stata
completamente ridisegnata. Oggi lo scudetto è sviluppato in senso verticale e,
assieme alle due bocche laterali delle prese d'aria, forma il tradizionale
"trittico" del Biscione e qualche sobrio richiamo a celebri auto del
passato. In questo modo, da una parte è assicurato il family feeling con i
modelli più recenti, dall'altra il Centro Stile Alfa Romeo si riappropria e
reinterpreta quei segni distintivi che appartengono al suo patrimonio storico.
Un frontale importante, quindi, dominato dal grande scudetto che con il lato
superiore segue il cofano e poi precipita verso il basso fino a rompere la linea
del paraurti. Sempre in alto, al centro, c'è il marchio, circondato da una
leggera cromatura che evidenzia e sottolinea la forza e il valore comunicativo
della "firma". È appeso alla leggera bombatura della lamiera
destinata a sottolineare il punto d'incontro tra cofano e culmine superiore
dello scudetto, cioè la "cometa". Tra gli elementi più
caratteristici della Nuova Alfa 166 ci sono i gruppi ottici. Veri e propri
oggetti di design, dall'impronta molto tecnica, sono compatti e costruiti con
vetri tersi e senza prismature, attraverso i quali si vedono le parabole
calcolate sottostanti. Confermate dal modello precedente le nervature
convergenti a "V" che delimitano ed esaltano la bombatura centrale,
sotto la quale s'intuisce la presenza di un motore potente e grintoso. Pochi
interventi stilistici, poi, hanno interessato i paraurti che sono sempre a filo
della carrozzeria e si fondono con il corpo della vettura. Estesi e arrotondati,
nella parte bassa ospitano gli indicatori di direzione, mascherati da vetri
scuri che permettono di conservare intatto il segno grafico del
"trittico". Passiamo ora alla fiancata della Nuova Alfa 166, che
ripropone alcune cromature già presenti sul modello precedente: dalle maniglie
alle profilature del tetto a quelle sotto le porte. Le superfici in lamiera sono
ampie e prevalgono su quelle vetrate rendendo la vettura, vista di fianco,
simile a un coupé. La carrozzeria è liscia e arrotondata, completamente priva
di spigoli e di gocciolatoi, con le maniglie e il lampeggiatore laterale a filo
della scocca. Inoltre, le bombature sui passaruota e le ruote a filo della
carrozzeria danno l'immagine di un'automobile forte, compatta, saldamente
ancorata al terreno. Impressione accentuata dal "muscolo" orizzontale
al quale sembra essere "appesa" tutta la fiancata. Un elemento che
termina, alto e morbido, sul montante posteriore. Nell'insieme, le linee curve
del profilo suggeriscono capienza, imponenza e protezione: proprio le
caratteristiche richieste ad un'ammiraglia. Vista da dietro la Nuova Alfa 166 è
subito riconoscibile per le "spalle larghe", da vettura pronta allo
scatto, e per la coda corta e fuggente. Il lunotto si raccorda ad un montante
molto rastremato che, scendendo dall'abitacolo, si appoggia con forza sui due
archi passaruota e conferisce all'auto un'impronta di forza. La coda leggermente
in caduta evoca la sensazione di un'auto molto agile, nonostante le dimensioni
da grande berlina. Infine, il marchio Alfa Romeo campeggia nella parte alta del
bagagliaio. Sotto ci sono i gruppi ottici sui quali va ad ammorbidirsi il
muscolo della fiancata. Separati e di dimensione contenuta, sono incastonati
nella carrozzeria. Per il nuovo modello il Centro Stile ha preparato una
tavolozza di undici tinte di carrozzeria che esaltano le forme e i volumi della
vettura. Divisi tra pastelli, metallizzati e iridescenti, appartengono al primo
gruppo: Rosso Alfa e Nero Kyalami. Mentre è possibile scegliere tra otto
metallizzati (i primi quattro sono inediti): Verde Cernobbio, Rosso Siena,
Grigio Spoleto, Grigio Dolceacqua, Blu Lampedusa, Grigio Rialto, Grigio
Marostica, Nero Pergusa. Conclude l'offerta cromatica l'esclusivo colore
iridescente Azzurro Nuvola. Insomma, la Nuova 166 propone quella "bellezza
stilistica" che appartiene alla grande tradizione Alfa Romeo,
reinterpretata alla luce della sensibilità e del gusto estetico di oggi. Una
bellezza riproposta all'interno, dove l'ampia disponibilità di spazio si
combina con un eccellente comfort, con la raffinatezza di rivestimenti e
imbottiture e con la cura dei dettagli. Innanzitutto le linee che corrono
all'interno dell'abitacolo della Nuova Alfa 166 riprendono con continuità
quelle esterne. Il design è fluido e armonioso. Tra la parte anteriore e quella
posteriore, tra il mobiletto centrale e i sedili, tra la plancia e i pannelli
trapuntati delle porte non esistono curve spezzate. Ma la vera novità del nuovo
modello è la maggiore luminosità dell'abitacolo, merito dell'accurata scelta
di colore e materiali che trasmette sensazioni piacevoli al tatto e alla vista.
Ecco, allora, un arredamento ricco sia dal punto di vista estetico sia nella
sostanza. Un ambiente studiato in ogni dettaglio: dai tappeti in tinta con il
soffitto alle guarnizioni che ripropongono il colore della carrozzeria. Vasta è
la scelta dei materiali (velluti, tessuti e pelli) e dei colori, che concorrono
a creare tre ambienti diversi: sportivo, elegante o classico. Il cliente,
inoltre, può scegliere tra quattro tipi di plancia, a seconda delle versioni e
del livello di allestimento: una "sportiva" di colore nero; una
"elegante" tono su tono beige; una "classica" tono su tono
grigio; e per l'allestimento Impression una plancia nera. In particolare, è
disponibile come optional una selleria esclusiva di grande pregio. Si tratta del
"pieno fiore" della pelle offerta in tre tinte diverse (nera, grigia e
beige) abbinata alla plancia, anch'essa in pelle e nelle stesse tre tonalità ma
con sfumature più scure. Rifinita con cuciture a contrasto rispetto alla tinta
dei rivestimenti, questa soluzione rappresenta il migliore esempio della
tradizione artigianale italiana. Come su tutte le Alfa Romeo, poi, elemento
centrale è il posto di guida, che è stato progettato con la massima cura.
Inoltre, l'assetto di guida è sportivo ma confortevole e permette un perfetto
controllo della vettura in ogni circostanza. Il cruscotto, con la sua forma
curva che "copia" esattamente quella del volante, contiene i quattro
cerchi degli strumenti principali. Rigorosamente analogici, come vuole la
tradizione del Marchio, questi ultimi si sovrappongono leggermente (come gli
anelli olimpici) perché sono distribuiti su diversi piani di lettura in modo da
essere identificabili a colpo d'occhio. Mentre tutti gli altri "oggetti
tecnologici" (i comandi del climatizzatore, dell'autoradio e del Trip
computer) sono raggruppati nel mobile al centro della vettura, dove possono
essere raggiunti con facilità e non disperdono l'attenzione del guidatore. Tra
l'altro, è nuova la mostrina della console centrale che propone un elegante
effetto metallizzato. Nel disegnare la plancia si è anche tenuto conto
dell'esigenza di fornire una climatizzazione ottimale. I comandi, ergonomici ed
intuitivi, consentono regolazioni rapide e molto precise. Il diffusore centrale
e le cinque bocchette frontali, tonde e molto eleganti con il loro bordo
cromato, assicurano una grande portata d'aria e garantiscono una distribuzione
regolare in tutto l'abitacolo. I due cassetti e i numerosi vani portaoggetti
ricavati nei pannelli laterali, nel mobiletto e nel bracciolo centrale
completano il comfort di un ambiente studiato apposta per un'auto di prestigio
dal cuore sportivo. Infine, i sedili sono grandi, comodi e avvolgenti, e lo
spazio è tanto, anche su quelli posteriori, che tuttavia lasciano posto ad un
capace bagagliaio. Dallo stile alla meccanica. La nuova vettura vanta un
temperamento unico nella sua categoria al quale il modello aggiunge la capacità
di dominare la strada tipica di un'Alfa Romeo. Che è poi la caratteristica
apprezzata da chi, anche con una grande berlina di prestigio, vuole comunque
provare il piacere di guidare. Ecco, allora, un "gruppo di potenza",
costituito da diverse soluzioni di accoppiamento cambio-motore, tra i più
potenti e sfruttabili oggi sul mercato. Schemi di sospensioni capaci di
garantire un assoluto controllo della vettura in qualunque situazione. E poi
ancora tanta elettronica per poter fruire sempre in assoluta sicurezza delle
grandi prestazioni di cui tutte le versioni della Nuova Alfa 166 sono capaci:
dall'ABS con correttore elettronico di frenata ai sistemi antipattinamento per
il controllo automatico della trazione. In dettaglio, il modello propone sei
propulsori che hanno caratteristiche differenti e tutti insieme formano una
gamma completa, capace di soddisfare le aspettative di qualunque cliente. Anche
il più esigente e preparato. I quattro benzina sono il 2.0 TS da 150 CV, il 2.5
V6 24v da 188 CV, il 3.0 V6 da 220 CV e il 3.2 V6 24v da 240 CV. I due
turbodiesel sono il 2.4 JTD 10v da 150 CV e il 2.4 Multijet 20v da 175 CV. Sono
tutti abbinati ad un cambio meccanico con 6 marce, ad eccezione del 3.0 V6 da
220 CV che è proposto solo con cambio automatico. Inoltre, il brillante 2.4
Multijet 20v da 175 CV può essere anche accoppiato ad un sofisticato cambio
automatico di nuova generazione a 5 rapporti. Infine, la gamma si compone di tre
allestimenti completi e di alto controvalore: il nuovo Impression, Progression e
Distinctive. Inoltre, è disponibile l'optional pack TI della Nuova Alfa 166,
caratterizzata da un assetto ribassato che garantisce maggiore divertimento di
guida e più "handling". All'esterno, poi, la particolare versione
propone una sigla specifica e i cerchi in lega da 18". All'interno, invece,
l'ambiente TI si riconosce per i sedili rivestiti in pelle nera sui quali è
ricamato il logo Alfa Romeo. La stessa impronta sportiva presentano la scritta
TI sul batticalcagno in alluminio e l'illuminazione rossa dei pulsanti e del
quadro strumenti. Comune a tutte le versioni la grande ricchezza delle
dotazioni, come si conviene ad un'ammiraglia di classe, compresi i tanti
optional capaci di soddisfare anche la parte più esigente della clientela di
questa fascia di mercato. Senza dimenticare la Lineaccessori, destinati a
soddisfare le esigenze di personalizzazione più particolari. Ricordiamo alcuni
dei numerosi sistemi e dispositivi disponibili sul nuovo modello: l'ABS a
sensori attivi con ripartitore elettronico di frenata; il VDC; gli airbag
anteriori, quelli laterali e i window bag; il climatizzatore automatico; il
Cruise Control; i fari bi-Xenon; il sensore di pioggia e di parcheggio; il
"follow me home"; il sistema di navigazione satellitare a mappe e
guida vocale, telefono GSM con viva voce e impianto Hi-Fi con 10 altoparlanti e
CD-changer. Infine, a seconda delle versioni, sono disponibili cinque tipi di
cerchi in lega: due da 16 pollici e due da 17, tutti offerti in alternativa con
disegno a raggi o a fori. Conclude l'esclusivo cerchio in lega da 18 pollici a
raggi.
NUOVA ALFA GT
Torino, 3 settembre 2003 - Dopo l'anteprima mondiale al Salone di Ginevra,
debutta a Francoforte l'Alfa GT, nuova vettura derivata dall'Alfa 156, che sarà
commercializzata alla fine dell'anno. Disegnato dal Centro Stile di Bertone, il
modello propone stile originale e prestazioni esaltanti, e rappresenta una
concezione inedita di sportività, nella quale convergono comfort ed eleganza.
Obiettivo della vettura, infatti, è offrire tutto il piacere di guida di un
coupé dalle prestazioni straordinarie, senza i compromessi tipici di questo
genere di automobile. Basti pensare alla grande capacità del bagagliaio e alla
generosa abitabilità posteriore. Alfa GT, inoltre, racchiude tutto il
patrimonio di eccellenza motoristica del Marchio in una linea nata dall'eleganza
e dal gusto della scuola italiana. Del resto gli stilisti hanno potuto attingere
alla grande tradizione dell'Alfa Romeo che, proprio in questa categoria, ha dato
vita a modelli rimasti come tappe fondamentali nella storia dell'automobile:
dalla 1900 alla Giulietta, dalla Giulia all'Alfetta. Lunga 4,48 metri, larga
1,76 e alta 1,39, l'Alfa GT è aggressiva e compatta (il passo è 2.596
millimetri), con una linea segnata da alcuni tratti distintivi che definiscono
la sua forte personalità e la rendono immediatamente riconoscibile. Nella parte
anteriore spicca l'evoluzione del caratteristico "trilobo". Infatti lo
scudetto ha dimensioni leggermente maggiori ed è una presenza importante dalla
quale, idealmente, sembra svilupparsi l'intera vettura. Il risultato è di
grande effetto: esprime forza e aggressività. Impressione rafforzata dalla due
prese d'aria laterali e dai gruppi ottici, preziosi oggetti di design. Non meno
caratteristico è il profilo che fa percepire il modello come un'auto agile,
solida e protettiva. Grazie, soprattutto, alla scalfatura della fiancata che
dona slancio e dinamismo alla vettura. Inoltre, le linee tese che chiudono sul
posteriore e la ridotta superficie vetrata (rispetto alla preponderante
fiancata) conferiscono eleganza e, al tempo stesso, robustezza. Anche la parte
posteriore ha una forte impronta stilistica. La coda dell'Alfa GT, infatti, è
leggermente declinante e rastremata, con un paraurti integrato e di grandi
dimensioni, mentre i gruppi ottici sono incastonati nella carrozzeria. Senza
contare che la coda trova il giusto equilibrio di eleganza grazie ad un lunotto
molto inclinato e ad un taglio dei fanali prezioso ed avvolgente. Come la linea
esterna anche gli interni dell'Alfa GT rappresentano l'espressione più evoluta
della sportività Alfa Romeo. Come dimostrano volante, pedaliera e cambio che
sono stati studiati per offrire il massimo controllo della vettura. Inoltre, gli
strumenti sono funzionali, consentono una comprensione chiara, semplice ed
immediata delle informazioni e sono gradevoli dal punto di vista estetico. Ecco
allora, ai lati, due grandi indicatori circolari e di tipo analogico (il
tachimetro e il contagiri), mentre al centro si trovano due strumenti circolari
più piccoli (livello del carburante e temperatura dell'acqua) e un display
centrale posto sotto questi. Tutti gli strumenti hanno fondo grigio e numeri
neri. Inoltre, di notte la lettura è garantita dall'illuminazione di colore
rosso (il cui livello di intensità è regolabile), tonalità che facilita una
messa a fuoco più rapida della pupilla nel passaggio dal buio della strada alla
luminosità del cruscotto. Tra la strumentazione di bordo di Alfa GT, poi,
spicca il display multifunzionale che consente di accedere a diversi menu (con
relativi sotto-menu) che "parlano" la lingua dell'automobilista (la
scelta è tra le principali lingue europee) e gli permettono di fruire di
moltissime funzioni. Ad esempio: orologio, data, segnale acustico programmabile
e la visualizzazione di radio, telefono, check control eccetera. Nonché,
ovviamente, al trip computer, che fornisce una serie di dati relativi ai viaggi
precedenti o al viaggio in corso: consumi (sia istantanei sia medi), velocità
media, autonomia restante, tempo di percorrenza (da quanto si è in viaggio),
chilometri fatti. Al centro della plancia, inoltre, si trovano la radio
integrata e i comandi del climatizzatore automatico "bi-zona" (manuale
"mono-zona" sulla versione base), realizzati con un design raffinato.
In dettaglio, l'autoradio, completa di lettore di CD, propone un eccellente
impianto acustico studiato e tarato sull'abitacolo, composto da sei altoparlanti
e con una potenza di 4x40 Watt. L'autoradio può anche essere regolata dai
comandi sul volante (a richiesta). Il cliente, infine, può scegliere tra due
ambienti: uno classico sportivo, con plancia e pannelli neri; l'altro più
elegante e luminoso, sempre di impronta sportiva è caratterizzato da un
bicolore nero su grigio. Il rivestimento della plancia e dei pannelli delle
porte ha un aspetto superficiale di tipo "naturale", non geometrico,
con un particolare effetto satinato che gli conferisce ricchezza visiva e
morbidezza tattile. Inoltre, i rivestimenti sono studiati e realizzati per
esaltare il carattere degli interni, e ben si armonizzano fra l'ampia
specchiatura "cannettata" tipica delle vetture Alfa Romeo. I sedili
sono specifici per ogni versione, tutti appositamente realizzati con elevate
caratteristiche qualitative ed estetiche. In particolare, sulle versioni medie
è stato introdotto l'Alfatex(r), nuovo tessuto dall'impronta tecnica che
riveste i sedili e i pannelli delle porte ed è disponibile nelle tinte grigio e
nero. Brevettato da Alfa Romeo, l'Alfatex(r) è costituito da una microfibra che
migliora la traspirazione e assicura ottimo comfort di seduta e grande eleganza.
Concludono l'offerta di Alfa GT i rivestimenti di pelle proposti in cinque
colori: nero, blu, rosso, cuoio e grigio. A questi si aggiungono tre ambienti
sellati a mano secondo la più classica artigianalità italiana. Il primo ha
un'impronta sportiva: la plancia, i pannelli e i sedili sono neri con doppie
cuciture in tono. Il secondo ambiente è di color beige per plancia e pannelli,
mentre l'inserto del pomello e i sedili sono di una tinta crema con cuciture in
contrasto. Completa l'offerta una selleria classica dove si alternano due
tonalità diverse di grigio, sempre con cuciture in contrasto. Comune ai tre
ambienti è la pelle "Prestige" di elevata qualità e a grana fine,
dall'aspetto naturale e di pregevole morbidezza. Caratterizzano il nuovo
modello, infine, il pomello del cambio che è in alluminio sulle versioni a
benzina, mentre è rivestita di pelle su quelle diesel e sul potente 3.2 V6.
Insomma, Alfa GT è una vettura unica, accattivante e con un'impronta stilistica
che preannuncia ed esalta le doti di una vettura sempre brillante, facile da
controllare e capace di offrire grande piacere di guida. Merito di una meccanica
che ha ereditato tutti i punti di forza dell'Alfa 156, inclusi tre propulsori
generosi, ciascuno con potenze specifiche tra le migliori della loro classe di
cilindrata: il 1.8 T. Spark da 140 CV, il 2.0 JTS da 165 CV e il 1.9 JTD
Multijet 16v da 150 CV. E per il cliente che vuole il massimo in termini di
prestazioni e sportività, sarà disponibile una versione equipaggiata con il
potente 3.2 V6 24 valvole da 240 CV con caratterizzazione tecnica specifica
(sospensioni, sterzo e freni). Infine, il modello propone numerosi dispositivi e
sistemi che ne fanno un nuovo punto di riferimento del segmento: dal VDC ai sei
airbag, dall'autoradio con lettore MP3 al Cruise Control, dal climatizzatore
bi-zona al sistema Hi-Fi Bose(r), dai cerchi in lega da 16" ai comandi
della radio sul volante. In più fari allo Xenon, cerchi in lega da 17",
CD-changer, Connect Nav+ con comandi di radio e telefono sul volante.
NUOVE ALFA SPIDER
E ALFA GTV
Torino, 3 settembre 2003 - Stile affascinante, tecnologia raffinata e
temperamento da vere sportive: così si presentano al Salone di Francoforte le
nuove Alfa Spider e Alfa GTV. Proposte in un look inedito e con una gamma
rinnovata negli allestimenti e nei propulsori, i due modelli mantengono
inalterato il loro fascino che da sempre evoca il piacere del viaggio declinato
nelle forme della sportività e dell'eleganza. Cambia, innanzitutto, il frontale
di entrambe le vetture. Il Centro Stile di Pininfarina, infatti, ha ridisegnato
la parte anteriore, in sintonia con gli attuali stilemi del Marchio. Lo dimostra
lo scudetto che, simile a quelli impiegati sui modelli più recenti (assicura
così il family feeling), con il suo lato superiore segue il cofano e poi
precipita verso il basso fino a rompere la linea del paraurti. Sempre in alto,
al centro, c'è il marchio, circondato da una leggera cromatura che sottolinea
la forza e il valore comunicativo della "firma". Sul fondo nero delle
griglie spiccano le stecche cromate, elementi orizzontali che idealmente si
prolungano e si allargano sulle bocche laterali per suggerire l'immagine di
un'automobile ben assettata e saldamente ancorata al terreno. In basso, le due
bocche delle prese d'aria, delimitate dai fendinebbia trapezoidali, sono
separate e formano, assieme allo scudetto, lo storico "trilobo" del
Biscione. Dai montanti laterali nasce la tradizionale "V" del cofano:
due nervature convergenti che delimitano ed esaltano la bombatura centrale,
sotto la quale s'intuisce la presenza di un motore potente e grintoso. Le nuove
Alfa Spider e Alfa GTV, poi, conservano la linea "a cuneo" valorizzata
da una coda accorciata che imprime al corpo della vettura una spiccata
aggressività. Allo stesso modo si è deciso di non cambiare la forte
inclinazione del parabrezza e l'accentuata scalfatura della fiancata, che
conferisce slancio e dinamismo ai modelli. Confermato anche l'apprezzato profilo
delle due sportive, comprese la coda alta e tronca di Alfa GTV e quella sottile
e affilata dello Spider. Nuovi, invece, il disegno delle ruote in lega leggera
da 16" e i tre colori che possono vestire la carrozzeria: Rosso Brunello,
Verde Racing, Blu Cobalto. Diverse anche le novità nell'abitacolo delle nuove
Alfa Spider e Alfa GTV, ad iniziare dall'abbassamento del piano di seduta del
guidatore rispetto al terreno (il punto H), a vantaggio del comfort di guida.
Gli interni, inoltre, sono stati ridefiniti sia sotto l'aspetto stilistico sia
dal punto di vista ergonomico. Come dimostrano la plancia di colore nero e
l'inedita mostrina della console centrale, dove trovano posto il tasto dell'ASR,
la radio e il navigatore satellitare. Da oggi, poi, l'illuminazione del quadro
strumenti e dei comandi è di colore rosso, mentre è disponibile Alfatex(r), un
nuovo tessuto dall'impronta tecnica che riveste i sedili e i pannelli delle
porte. Sono tutti elementi che, ancora una volta, esaltano i concetti di
"elegante semplicità" e "classica sportività" che da
sempre contraddistinguono i due modelli di nicchia della gamma del Biscione. Nel
campo dei propulsori, poi, le nuove Alfa Spider e Alfa GTV propongono novità di
grande interesse. Ad iniziare dall'adozione di due motori che tanto successo
stanno riscuotendo su altri modelli Alfa Romeo: il 2.0 JTS da 165 CV e il 3.2 V6
24 valvole da 240 CV. Il 2.0 JTS (Jet Thrust Stoichiometric) è il
rivoluzionario motore a benzina con iniezione diretta, caratterizzato da una
potenza specifica superiore a 60 kW/l e da una coppia specifica di oltre 100 Nm/l.
Il secondo propulsore, il brillante 3.2 V6 24 valvole, ha una potenza di 240 CV
a 6.200 giri/min e vanta una curva di coppia che raggiunge i 289 Nm a 4.800
giri/min, grazie alle quali garantisce prestazioni esaltanti nella guida
sportiva ma anche nell'uso quotidiano. In particolare il GTV equipaggiato con
questo motore raggiunge i 255 km/h, performance che ne fa la più veloce vettura
stradale della storia Alfa Romeo. Ultimo propulsore disponibile nella nuova
gamma è il 2.0 T. Spark da 150 CV, sintesi dell'esperienza Alfa nella
tecnologia Twin Spark. Ottime le prestazioni: il GTV tocca i 215 km/h di velocità
massima, mentre lo Spider raggiunge i 210 km/h. Entrambe le vetture, infine,
impiegano 8,5 secondi per passare da 0 a 100 km/h.
NOVITÀ PER LA
MERCEDES-BENZ CLASSE E: TRAZIONE INTEGRALE PERMANENTE 4MATIC ED E 500
STATION-WAGON
Roma, 3 settembre 2003 - Si amplia l'offerta Mercedes-Benz Classe E: a partire
dal prossimo autunno sarà disponibile la trazione integrale permanente 4Matic
sulle versioni berlina e station-wagon con motorizzazioni a sei ed otto
cilindri. L'interazione tra il controllo elettronico della stabilità Esp¨ ed
il sistema elettronico di controllo della trazione 4Ets garantisce la massima
trazione e sicurezza in ogni condizione, anche la più critica. Un'ulteriore
novità è l'introduzione sul mercato della Classe E station-wagon equipaggiata
con il potente propulsore V8 a benzina, che eroga 225 kW. Oltre all'interazione
dell'Esp¨ e del 4Ets, i nuovi modelli a trazione integrale della Classe E-
offrono un'altra particolarità tecnica: il sistema di controllo della frenata
Sensotronic Brake Control (Sbc), introdotto per la prima volta di serie. La
ripartizione variabile della potenza su ogni ruota offre maggiore sicurezza
nelle frenate in curva ed aumenta anche le prestazioni del servofreno, del
programma elettronico di stabilità Esp¨ e del 4Matic. Gli impulsi di frenata
sono ancora più sensibili e veloci. Gli ingegneri Mercedes-Benz hanno
ulteriormente perfezionato anche la regolazione della distanza-Tempomat Distronic
(a richiesta) creando un sistema di regolazione della velocità confortevole,
attivo già a partire dai 7 km/h. Il sistema pneumatico Airmatic Dc, che adatta
alle diverse condizioni di guida la potenza degli ammortizzatori e delle molle
sugli assali, è disponibile su richiesta per i modelli a sei cilindri 4Matic,
mentre è di serie sulla E 500. Premendo un pulsante, il conducente può
sollevare la vettura di 35 millimetri. Tutte le versioni 4Matic della Classe E
sono dotate di serie del cambio automatico a cinque velocità e del servosterzo
parametrico. La 4Matic manifesta la propria forza soprattutto in situazioni
critiche, sul bagnato, sul ghiaccio o sulla neve, con una esemplare stabilità
ed una trazione perfetta. Al momento dell'accelerazione, in curva o su terreni
impervi, il sistema garantisce ulteriori riserve di trazione ed aiuta il
conducente a gestire il veicolo in modo ottimale. In questo modo, la trazione
integrale rafforza le caratteristiche già esemplari della Classe E, offrendo
anche, in caso di condizioni di guida eccezionalmente impervie, la massima
sicurezza. Il comfort tipico del marchio è garantito dal nuovo assale anteriore
e dalle accurate regolazioni degli ammortizzatori e delle molle. Un ulteriore
punto a favore del comfort della 4Matic è la rinuncia al tradizionale blocco
del differenziale, che in altre vetture a trazione integrale comporta una
riduzione del comfort e la una necessità di interventi di manutenzione più
frequenti. Al posto del blocco del differenziale, la 4Matic utilizza il sistema
elettronico di trazione 4Ets che si attiva automaticamente quando una o più
ruote perdono l'aderenza alla strada e le frena singolarmente. Grazie ai rapidi
impulsi di frenata, si raggiunge l'effetto di tre blocchi del differenziale.
L'ingranaggio distributore ad un livello, con differenziale centrale aperto, che
si occupa dell'equilibratura del regime tra gli assi è collegato direttamente a
cambio automatico, propulsore, commutatore della coppia ed agli ingranaggi
dell'assale anteriore, costituendo una completa unità motrice. L'ingranaggio
dell'assale anteriore si trova sulla coppa dell'olio, di nuova concezione. Un
albero cardanico a croce garantisce la trasmissione di potenza tra il
distributore di coppia e l'ingranaggio dell'assale anteriore. I modelli Classe E
4Matic sono stati notevolmente modificati anche nella carrozzeria di base e
nell'assale anteriore. Rispetto alle berline e station-wagon con trazione
posteriore, sono stati riprogettati i rinforzi nel vano pedali e nella parete
frontale, a causa della maggiore necessità di spazio dell'assale anteriore; nel
tunnel sono stati modificati i segmenti lamierati, per assicurare il libero
accesso dell'albero motore all'assale anteriore ed è stata riprogettata anche
la consolle del longherone per l'attacco del punto di avvitamento posteriore del
supporto integrato. Nell'assale anteriore sono state modificate le posizioni di
installazione dello stabilizzatore della barra di torsione, dello sterzo e del
cuscinetto del motore anteriore. Al posto dell'assale anteriore a quattro bracci
con sterzo a cremagliera anteriore, i modelli 4Matic sono equipaggiati con un
assale a doppi bracci trasversali con sterzo a cremagliera posteriore. Per
ottenere una maggiore altezza libera dal suolo, nelle versioni 4Matic della
Classe E è stata alzata la carrozzeria di dieci millimetri. La nuova versione
di punta della Classe E station-wagon è la E 500. Il silenzioso e potente
propulsore otto cilindri eroga 225 kW e già a 2.700 g/min raggiunge una coppia
massima di 460 Nm, che rimane costante fino a 4.250 g/min. In questo modo, la
berlina raggiunge le prestazioni su strada di un'auto sportiva: accelerazione da
0 a 100 km/h in 6,5 secondi e ripresa da 60 a 120 km/h in 6,2 secondi. La
velocità massima è limitata elettronicamente a 250 km/h. Nel ciclo di guida
Nefz, il consumo di carburante della E 500 station-wagon è di 11,6 litri di
benzina ogni 100 chilometri (consumo totale). Al pari della E 500 berlina, anche
la station-wagon si distingue per un'attraente dotazione di serie, che soddisfa
ogni desiderio di comfort: cambio automatico a sette velocità 7G-Tronic,
sospensioni pneumatiche Airmatic Dc, climatizzazione a quattro zone e sterzo
parametrico, sono soltanto alcuni dei dettagli di serie che garantiscono il
comfort di bordo.
BRERA MAI VISTA
ALL'OMBRA DI LEONARDO LA PALA DI SANT'ANDREA ALLA PUSTERLA E IL SUO MAESTRO
MILANO, PINACOTECA DI BRERA, SALA XV, DAL 18 SETTEMBRE AL 23 NOVEMBRE 2003
Milano, 3 settembre 2003 - Con quest'esposizione si ha occasione di presentare i
risultati di un'indagine filologica e documentaria condotta da Francesco Frangi.
La tavola della Pinacoteca raffigurante la Vergine col Bambno e i Santi Pietro e
Paolo, proveniente dalla distrutta chiesa di Sant'Andrea alla Pusterla a Milano
viene presentata insieme a quella di San Martino a Besnate. I due dipinti sono
il punto di partenza per la ricostruzione del Maestro di Ercole e Girolamo
Visconti, un nuovo protagonista della pittura milanese degli anni venti e trenta
del Cinquecento e per una ricerca sui suoi committenti. Le due pale sono esempi
eloquenti della corrente più tarda e nostalgica del leonardismo e presentano un
ricco repertorio di specie botaniche, secondo una moda tipica della tradizione
leonardesca lombarda.
AL MUSEO DIOCESANO, LA SECONDA
EDIZIONE DI "UN CAPOLAVORO PER MILANO" PROMOSSO DA BIPIEMME GESTIONI
CON UN GIOIELLO DELLA PITTURA ITALIANA L'ANNUNCIAZIONE DI DOMENICO BECCAFUMI
Milano, 3 settembre 2003 - Quest'anno sarà l'Annunciazione di Domenico
Beccafumi, un olio su tavola del 1546, ad essere esposta come "Un
Capolavoro per Milano" dal 1° ottobre al 30 novembre 2003 al Museo
Diocesano di Milano. Si tratta della seconda edizione dell'iniziativa culturale
promossa, con il Museo Diocesano, da Bipiemme Gestioni, società di gestione del
risparmio del Gruppo Bipiemme - Banca Popolare di Milano. Il Museo Diocesano,
dopo il grande successo ottenuto con il capolavoro Ecce Homo di Antonello da
Messina, offre quest'anno ai suoi visitatori la possibilità di scoprire una
grande opera, conservata nella chiesa di San Martino della Vittoria a Sarteano
(Si). Il nostro Paese ha un patrimonio artistico diffuso di eccezionale
importanza che il Museo Diocesano e Bpm Gestioni si propongono di valorizzare,
portando a Milano importanti opere custodite in altre città e luoghi fuori
dagli usuali circuiti artistici e turistici L'opera potrà essere ammirata tutti
i giorni, tranne il lunedì, dalle ore 10.00 alle 18.00. Annunciazione - Tra le
viuzze medioevali del paese di Sarteano, non lontano da Chiusi, si nasconde un
vero e proprio gioiello della pittura italiana: una grande tavola (cm 237x222)
di Domenico Beccafumi, il principale caposcuola del manierismo senese. L'opera
è databile, grazie ad una supplica autografa del pittore, che tentava di
ottenere il saldo del pagamento della stessa, al 1546, ed era in origine
destinata all'antica chiesa di Sarteano, Santa Maria della Vittoria.
L'Annunciazione è una delle ultime opere di questo straordinario maestro, la
cui pennellata è caratterizzata da inaspettati bagliori "sulfurei".
In questa fase egli mostra una esplicita ripresa di modelli michelangioleschi,
che vengono però reinterpretati a vantaggio di una stesura rapida e di effetti
di luminosità quasi iridescente. L'opera si contraddistingue per la sua grande
intensità espressiva, accentuata, oltre che dalle dolci pose delle figure della
Vergine e dell'angelo, anche dal contrasto tra la luce crepuscolare che
abbraccia l'interno della casa della Madonna e gli effetti quasi rifrangenti
della simbolica ed abbagliante luce divina che illumina i volti dei due
protagonisti. Di grande raffinatezza è infine il paesaggio lacustre che si apre
sullo sfondo ed scorci della campagna toscana e del lago Trasimeno. Il dipinto
di Sarteano possiede un fascino straordinario, ed aiuta a penetrare uno dei
periodi più importanti della storia dell'arte italiana, l'età della Maniera.
Il termine Maniera viene utilizzato da Giorgio Vasari come sinonimo di
"Stile", e con "manierismo" si intendono i modi stilistici
dei pittori che, nella prima metà del Cinquecento, riprendono Michelangelo e
Raffaello (i due grandi "classici"), forzandone i risultati, con esiti
molto particolari. Beccafumi da una parte riprende con forza i modelli
michelangioleschi da lui appresi nei suoi soggiorni romani, dall'altra, grazie
ad una sua bizzarria, un suo estro ed un certo virtuosismo, introduce delle
raffinatezze luministiche e delle "stravaganze" espressive che
lasciano ogni volta sorpresi. Se gli artisti manieristi fiorentini appaiono
spesso attratti dal macabro e da tematiche molto crude, la maniera senese si
caratterizza invece per modi più dolci e raffinati. In questo senso,
l'Annunciazione di Sarteano è realmente un capolavoro "sconosciuto"
al grande pubblico, che non potrà che rimanere affascinato dalla magica
pennellata del Beccafumi, e dai significati nascosti che questo maestro
"uomo solitario oltremodo" adombra nelle sue opere. Infolink: www.museodiocesano.it
GEORGES
MATHIEU RETROSPETTIVA 12 SETTEMBRE - 15 NOVEMBRE 2003
Milano, 3 settembre 2003 - La retrospettiva dell'opera pittorica di Georges
Mathieu, organizzata dalla Galerie Nationale du Jeu de Paume e dalla Galleria
del Credito Valtellinese, è la prima mostra importante consacrata a
quest'artista, che ha segnato profondamente il rinnovamento dell'astrazione a
livello internazionale nel dopo guerra. Georges Mathieu, infatti, ha lavorato, a
partire dal 1944, per un'arte liberata da ogni costrizione formale, rimettendo
completamente in discussione il concetto di astrazione geometrica. Per questo
apparve, agli occhi della critica americana (in particolare di Clément
Greenberg ) come il solo artista europeo di un'importanza paragonabile a quella
dei pittori della Scuola di New York. La retrospettiva riunisce 65 dipinti,
principalmente oli su tela, ma anche alcuni acrilici, che illustrano
l'evoluzione della sua opera dai primi quadri astratti del 1946 (Conception,
Désintégration)
fino agli acrilici su carta datati 1999, provenienti da collezioni private e
pubbliche francesi, europee, americane ed asiatiche. Nato a Boulogne sur Mer,
nel 1921, Georges Mathieu, dopo aver studiato diritto e filosofia, consegue la
laurea in inglese, che gli consentirà, dopo la guerra, di lavorare a Parigi,
come responsabile delle pubbliche relazioni per la compagnia marittima americana
U.S. Lines. Comincia a dipingere dei quadri non figurativi nel 1942, praticando
un'astrazione libera e gestuale. A partire dal 1947, si fa notare per la sua
applicazione del colore direttamente dal tubetto. Nel vivo del dibattito
teorico, organizza diverse mostre in favore dell'Abstraction Lyrique, di cui
diventa l'ardente paladino. Questa nuova astrazione, gestuale, lirica, informale
o "tachiste", si spoglia delle tradizioni e delle regole fino ad
allora predominanti, per mettere in primo piano i fenomeni puramente pittorici.
Il pensiero filosofico del tempo contribuiva a sostenere le convinzioni degli
artisti impegnati a sviluppare una forma di pittura gestuale, a vivere
l'esperienza pittorica in modo nuovo, con un coinvolgimento corporeo totale.
Mathieu sarà il primo ad imporre la gestualità all'interno della Scuola di
Parigi, prima del 1950, dando il proprio analogamente a Fautrier, Hartung, Wols,
Soulages, ma anche ai pittori della Scuola di New York, in un momento in cui gli
scambi tra le due capitali erano inesistenti. Il suo lavoro per le U.S Lines,
gli consente di tenersi informato sui movimenti di avanguardia che si sviluppano
sulla scena artistica newyorkese attraverso l'Action Painting. Fu il primo ad
essere consapevole delle affinità tra la pratica dell'astrazione lirica e
l'espressionismo astratto e si mise in contatto con le gallerie americane. Ma è
solo nel 1951 che la mostra "Véhémences confrontées", organizzata
da Mathieu e il critico d'arte Michel Tapié - che pubblica nello stesso periodo
il suo libro intitolato Un art autre - espone, per la prima volta in Francia, le
"estreme tendenze della pittura non figurativa": i risultati delle
esperienze della pittura americana di De Kooning e Pollock, accanto a quelle di
Bryen, Capogrossi, Hartung, Mathieu, Riopelle, Wols. Inaugurazione giovedì 11
settembre ore. 18,30 Informazioni Galleria del Credito Valtellinese Tel:
02.48.00.80.15
"ARCHITETTURA
È SCIENZA". VINCENZO SCAMOZZI (1548-1616) A VICENZA UNA MOSTRA
INTERNAZIONALE PER LA PRIMA VOLTA RISCOPRE L'ULTIMO GRANDE ARCHITETTO DEL
RINASCIMENTO
Milano, 3 settembre 2003 - Vincenzo Scamozzi (1548-1616) è l'ultimo dei grandi
architetti del Cinquecento italiano ed europeo, protagonista della stagione di
passaggio fra l'età delle certezze rinascimentali e la complessità del secolo
delle scienze, inaugurato da Galileo Galilei. Affascinante figura di teorico e
progettista, è stato a lungo considerato soltanto come allievo del suo
concittadino Andrea Palladio (1508-1580), più anziano di quarant'anni. Di
carattere difficile, era letto come una sorta di maligno Salieri, invidioso del
Mozart-Palladio. La mostra vuole demolire questo pregiudizio, riscoprendo un
grande architetto che, a partire dal Palladio, propone una propria
personalissima idea di architettura fondata non sull'estro individuale, o sulla
pratica di cantiere, ma sulla solida base teorica di un'enorme quantità di
conoscenze scientifiche e tecniche, che alla fine della vita riunirà in due
poderosi volumi, intitolati appunto L'Idea della architettura universale e
pubblicati a Venezia nel 1615. Un sofisticato controllo della luce che anticipa
il barocco, la straordinaria abilità nell'inserire i propri edifici in contesti
preesistenti e la ferrea razionalità "scientifica" che guida i suoi
progetti, fanno di Vincenzo Scamozzi un architetto estremamente
"moderno", oggetto di culto anche per gli architetti di oggi, come
Peter Eisenmann. Vincenzo Scamozzi realizza palazzi, ville, chiese, teatri e
persino "musei". Opera sua sono le fantastiche prospettive lignee
inserite nella scena del palladiano Teatro Olimpico (1585), che ricostruiscono
le sette vie di Tebe, una vera e propria città rinascimentale in miniatura, e
il Teatro di Sabbioneta, realizzato per Vespasiano Gonzaga (1588). È di
Scamozzi quella che viene definita "la più bella casa del mondo": la
villa Rocca Pisani sui colli di Vicenza (1574), una geniale rilettura critica
della Rotonda di Palladio. A Scamozzi dobbiamo il disegno della quinta
meridionale di piazza San Marco a Venezia, le famose Procuratie nuove (1587).
Sempre Scamozzi è autore di uno dei primi "musei" moderni, quando
allestisce nella Libreria Marciana di Venezia la grande collezione di statue
romane antiche donate alla Repubblica dalla famiglia Grimani (1593). L'attività
di Scamozzi superò i confini regionali, sia con opere come il duomo di
Salisburgo, sia con frequenti viaggi che, portandolo più volte a contatto con
gli ambienti mitteleuropei di Francia e di Germania, d'Austria e di Ungheria, ne
fanno davvero, stando a una sua stessa espressione, un "cittadino del
mondo". Dopo la sua morte, fu grande il suo influsso sull'architettura
soprattutto nord-europea: in molti casi, il cosiddetto "Palladianesimo"
è in realtà "Scamozzianesimo", e ciò vale in particolare per i
Paesi Bassi nel Seicento e Settecento, come provano le decine di traduzioni
dell'Idea dell'architettura universale in olandese, a cui la mostra dedica una
specifica sezione. Questa mostra monografica è la prima mai dedicata a
Scamozzi. È realizzata dal Centro Internazionale di Studi di Architettura
Andrea Palladio nel Museo Palladio di palazzo Barbaran da Porto a Vicenza,
grazie al sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Verona, Vicenza,
Belluno e Ancona. Saranno esposte circa 200 opere originali, fra modelli,
quadri, sculture, disegni, stampe e libri, provenienti da oltre trenta musei
europei e USA: dal corpus completo dei suoi disegni di progetto a preziosi
dipinti di Paolo Veronese, busti di Alessandro Vittoria, manoscritti e antiche
edizioni. La "riscoperta" di Scamozzi non si limita alle sale di
palazzo Barbaran da Porto, ma i visitatori potranno intraprendere un
"itinerario scamozziano" fra i 20 principali siti scamozziani nel
Veneto e a Sabbioneta, supportati da una agile guida consegnata con il biglietto
d'ingresso alla mostra, che presenta i tratti salienti di ciascun edificio, ne
precisa il modo di raggiungerlo, la localizzazione esatta e gli orari di
apertura. Il catalogo della mostra presenta il catalogo completo dell'opera di
Scamozzi, curato dal decano degli studi scamozziani Franco Barbieri e da Guido
Beltramini, con il contributo di quasi quaranta studiosi nell'ambito di un
progetto di ricerca iniziato nel 1998, e che vede coinvolti i massimi
specialisti europei di Scamozzi e dell'architettura rinascimentale. Per
l'occasione, il fotografo di architettura Václav Sedy ha realizzato un'accurata
campagna fotografica delle opere scamozziane, mai realizzata prima d'ora con
simile ampiezza e profondità di lettura. Vicenza, Museo Palladio, palazzo
Barbaran da Porto (contrà Porti 11), dal 6 settembre 2003 all'11 gennaio 2004. Infolink: www.cisapalladio.org
43°
PREMIO SUZZARA 2003 21 SETTEMBRE -23 NOVEMBRE 2003
Suzzara (Mn), 3 settembre 2003 - Corpo e anima, intesi come grandi campi di
significazione sull'appartenenza, sull'essere e sul destino dell'uomo, sono due
fra gli elementi più rappresentativi della riflessione più recente degli
artisti di tutto il mondo. Si tratta di elementi che favoriscono anche una
riflessione specifica sulle attuali relazioni fra uomo e tempo (passato -
presente) e fra uomo e le attuali forme ibride tanto in senso genetico e
scientifico quanto, soprattutto concettuale e filosofico che le ultime
acquisizioni tecnologiche, biomediche, naturalistiche e informatiche, stanno
mettendo a punto. La Sezione ad Inviti del 43° Premio Suzzara raccoglie
quindici artisti provenienti da tutto il mondo, selezionati da Martina Corgnati,
Enrico Mascelloni e Nicola Marras. Artisti invitati: Rossella Bellusci, Lokossou
D.O. Eloi, Pietro Golia, Alejandro Gomez de Tuddo, George Ilich, Naiza Khan,
Garo Keshishian, Liliana Malta, Lizzy Mayrl. Ron Nicolaysen, Odinea Pamici,
Agnese Purgatorio, Tazeen Qayyum, Amankalou Shaarbek, Adeela Suleman, Giovanna
Torresin, Tommaso Tozzi, Silvio Wolf e Zhang Da Li. Premio Dino Villani -
sezione a libera partecipazione linguaggi e tecniche della contemporaneita'
nell'arte e nella comunicazione Con l'istituzione del Premio Internazionale Dino
Villani - Linguaggi e tecniche della contemporaneità nell'arte e nella
comunicazione, l'Associazione Galleria del Premio Suzzara intende inaugurare una
Sezione a Libera Partecipazione a tema libero, che privilegia la cultura della
ricerca nell'ambito dei linguaggi digitali richiamando quella che fu la
caratteristica principale del Premio Suzzara e del suo fondatore, Dino Villani,
fortemente incentrata sull'attenzione ai linguaggi della comunicazione nella
contemporaneità. Il Premio Internazionale Dino Villani, collegato al Premio
Suzzara, intende costruire negli anni, a partire da questa edizione, un Archivio
di Video Arte digitale e, attraverso attività di promozione e divulgazione,
creare un collegamento tra la produzione artistica digitale e attività
produttive, ribadendo quel legame tra Arte e Lavoro che costituisce l'anima del
Premio Suzzara dal 1948.Dal dicembre del 2002 è possibile visitare il museo
"Galleria del Premio Suzzara in via Don Bosco 2/a che raccoglie circa 800
opere acquisite dal Comune di Suzzara in cinquant'anni di storia del Premio e
che documenta le vicende del "Realismo" dal dopoguerra ad oggi. Infolink: www.premiosuzzara.it
GUIDO
PAJETTA FRA PRIMO E SECONDO NOVECENTO MOSTRA ANTOLOGICA A CURA DI PAOLO
BISCOTTINI, ENRICO CRISPOLTI, ANTONELLO NEGRI SERRONE DELLA VILLA REALE DI MONZA,
26 OTTOBRE 2003 - 6 GENNAIO 2004
Milano, 3 settembre 2003 - L'Amministrazione comunale di Monza in collaborazione
con la Fondazione Panizzutti dedicherà una mostra antologica e storica al
pittore monzese Guido Pajetta (Monza, 1898 - Milano, 1987) nella sede del
Serrone della Villa Reale dal 26 ottobre 2003 al 6 Gennaio 2004. La mostra
"Guido Pajetta fra primo e secondo Novecento" è presentata e
concepita come un variegato e completo spaccato del panorama della pittura
italiana del secolo appena trascorso, in particolare lombarda, osservato
attraverso l'avventura creativa di Pajetta.. Il filo conduttore dell'esposizione
è dunque costituito da un originale quanto interessante itinerario che procede,
mediante una "lettura a raggio", dalla vasta produzione di Pajetta in
mostra a quella dei suoi contemporanei, siano essi nomi di primissimo piano
quali Sironi, Fontana, Lilloni, compagni d'accademia e d'avventura, come
Ghiringhelli, Del Bon, o autori più distanti, come Cassinari e Birolli. In
particolare, il percorso antologico della mostra muove dal 1915 - anno in cui
Guido Pajetta si iscrive alla Regia Accademia di Brera insieme ad altri
aspiranti pittori di significativo futuro - e attraversa quasi tutto il secolo
fino alla scomparsa dell'artista, nel 1987, presentando il lavoro di Pajetta
sempre teso alla sperimentazione e alla ricerca pittorica, insaziabile ed
onnivoro di nuove forme espressive. Tutte, o quasi le correnti del novecento,
sono rappresentate nell'esposizione. Si parte dal Mario Sironi, fondatore, sotto
l'auspicio di Margherita Sarfatti, del classicista e severo movimento
"Novecento", e qui presente con "Contadino" (1928) e
"Il nudo e l'albero" (1932). Con lui, altri autori che esposero nella
neonata galleria Il Milione di Milano e che parteciparono al Manifesto della
pittura murale: Anselmo Bucci ("Ritratto della signora Rapuzzi
Guelfa", 1928; "Autoritratto", 1931) e Contardo Barbieri
("Il racconto del legionario", 1936). Lucio Fontana è rappresentato
da "L'atleta azzurro" (1930) e da "Testa di ragazza" (1931),
due opere pre-spazialiste, mentre il chiarismo lombardo è tutto nel nudo
"Il risveglio" di Umberto Lilloni e nel contemporaneo "Lo
schermidore" di Angelo Del Bon (1934). Si riparte, quindi, dall'astrattismo
di Virginio Ghiringhelli ("Composizione diagonale" del 1934) e di
Mario Radice ("Composizione" del 1935) passando poi al postcubismo
rappresentato dalle opere di Renato Birolli e Bruno Cassinari: bellissima la sua
"Enrica in giallo" (1949). Si giunge, poi, alle soglie
dell'espressionismo esistenziale interpretato dal milanese Franco Rognoni,
scomparso di recente, che alla curiosità per la corrente tedesca aggiunse di
suo l'internazionalismo di cui era imbevuta la cultura pittorica milanese. In
questo lungo itinerario attraverso le vicende maggiori dell'Arte italiana di
buona parte del primo e secondo Novecento, la mostra documenta le comuni radici
culturali della giovane leva di Brera a metà degli anni Dieci, ancorate alla
pittura tardo-ottocentesca dei maestri Cesare Tallone e Ambrogio Alciati, quindi
la loro successiva adesione ai modelli del "Novecento Italiano", ed
infine la diaspora verso forme ed esperienze pittoriche diverse, dal "Chiarismo"
all'"Arte Astratta" . Con questi compagni e amici pittori, Pajetta si
confronta dapprima liberamente nelle Sindacali lombarde e nazionali, e nelle
Biennali dei primi anni Trenta. Ma da essi in seguito si stacca incrociando a
Parigi, dal '34 al '38, le grandi lezioni dei protagonisti delle avanguardie
europee, sviluppando una figurazione inquieta e briosa. Per raggiungere infine,
dagli anni del secondo dopoguerra, l'autentica vena narrativa della piena
maturità, nei termini di un espressionismo assai personale. Il particolare
aspetto metodologico messo in atto dalla mostra consiste dunque in una lettura -
dei risultati del lungo lavoro sviluppato da Guido Pajetta fra primo e secondo
Novecento - per niente celebrativa o verticistica, ma fondata su un'analisi di
confronto contestuale ed ambientale che dà conto anche di tutte le condizioni
umane con le quali ha interagito la ricerca dell'artista. Cenni biografici:
Guido Pajetta nasce a Monza nel 1898 da una famiglia di noti pittori veneti
dell'Ottocento. Studente all'Accademia di Brera, ha per compagni Ghiringhelli,
Del Bon, Lilloni e più tardi frequenta Mario Sironi, Anselmo Bucci, i Chiaristi
e Lucio Fontana, che ritrae in un dipinto del 1935. Irrequieto e curioso, vive e
lavora per alcuni anni a Parigi. Partecipa alle Biennali di Venezia nel 1928,
1930, 1932. Espone ripetutamente in Italia, Francia, Germania, Svizzera e
Inghilterra dove frequenta Raoul Dufy, Othon Friesz, Henry Moore. Negli anni
Trenta-Quaranta figura situazioni di costume, ritratti e nature morte. Alla fine
degli anni Sessanta ritrova la sua più autentica vena narrativa ironica e
nichilista nell'uso dei colori acrilici. Dopo una "fatica artistica"
durata più di settant'anni, si spegne a Milano nel 1987. Serrone della Villa
Reale Viale Brianza 2 - 20052 Monza Tel. 039/2302192 - 039/322086 fax 039/361558
eventiespositivi@comune.monza.mi.it
SCUOLE
DI MAGIA AL GRADARA LUDENS FESTIVAL MOSTRA INTERATTIVA UNO SBUFFO DI VAPORE
COLORATO, UN ALAMBICCO CHE GORGOGLIA, UN LIBRO DI INCANTESIMI, UNA BACCHETTA
MAGICA.
Gradara,(Pesaro e Urbino) 3 settembre 2003 - Il festival, che di anni ne
festeggia 13 (numero magico per eccellenza), ha infatti deciso di dedicare la
sua mostra interattiva alle "scuole di magia", nel gioco, nella
letteratura per l'infanzia e l'adolescenza, nella fantasia popolare. Troveremo
allora la Hogwarts di Harry Potter, raccontata per immagini nelle splendide
illustrazioni di Serena Riglietti e potremo visitare il laboratorio alchemico
della Bambina della sesta luna (scritta da Moony Witcher per Giunti Editore) e
ammirare le matite originali dell'illustratrice Ilaria Matteini. Come in ogni
scuola di magia, poi, non possono mancare "esperimenti" pratici per
trasformare in realtà la fantasia dei nostri bambini (e anche di qualche
adulto). Potremo allora cimentarci nei due laboratori creativi presentati
dall'associazione palermitana Così per gioco: "Pozioni magiche"
(giovedì 18) e "Costruiamo il nostro cielo" (venerdì 19) che
metteranno alla prova le capacità che non possono mancare ad un mago che si
rispetti: fantasia, manualità, intelligenza ed un pizzico di furbizia. Ad
ingrossare le fila degli insegnanti di magia, si aggiungerà, sabato 20
settembre, la stessa Moony Witcher con i suoi "Fantalchimisti", gioco
di scrittura magica, alchimia verbale e creatività collettiva. Le sfide fra
giovani e giovanissimi incantatori potranno poi proseguire anche dopo le
"lezioni", grazie alla fornitissima ludoteca "magica" che fa
parte della mostra. A disposizione dei visitatori, ci saranno infatti numerosi
giochi con a tema la magia e l'illusione. Dal tradizionale "Labirinto
Magico" (Ravensburger) fino a "Magic - L'adunanza" (Hasbro -
Wizards of the Coast) per una sfida all'ultimo incantesimo. Non mancherà
infine, ovviamente, una piccola biblioteca magica, dove consultare e toccare con
mano i libri che ci avranno accompagnato nella mostra: Peggy Sue, Harry Potter,
La bambina della sesta luna, la trilogia della Bussola d'oro, Villa Ghiacciaossa,
la saga di Chrestomanci... La mostra vi attende al Gradara Ludens Festival, dal
18 al 21 settembre, nella splendida cornice della rocca medievale a cavallo fra
Romagna e Marche. Accorrete numerosi e non dimenticate la bacchetta magica. Infolink: http://www.gradaraludens.it
A
SETTEMBRE LA CITTÀ DI MILANO OSPITERÀ MOLTI EVENTI SPORTIVI DI RILIEVO: SPORT
DA VEDERE, COME LE PARTITE DI CALCIO E DI HOCKEY, E I RADUNI FERRARI E DI
MOTOCICLISMO, MA ANCHE DA PRATICARE, COME LA TERRY FOX RUN, GOLF IN THE CITY E
LA MOLANO CHE PEDALA.
Milano, 3 settembre 2003 - Ecco l'elenco delle più importanti iniziative in
programma, all'insegna dello sport e del divertimento. - 3/7 settembre - Arco
della Pace - World Tour Italian Open Femminile 2003 - Tappa del World Tour
Femminile di Beach Volley valida per le qualificazioni olimpiche; 6 settembre -
Stadio Meazza - Italia-Galles - Partita di qualificazione agli Europei di Calcio
2004; 7 settembre - Piazza Duomo - 19° Raduno Internazionale di Vetture Ferrari
Città Di Milano -Al Raduno parteciperanno oltre 100 auto Ferrari provenienti
oltre che da tutta Italia, dalla Svizzera e dal Nord Europa; * ? 13 settembre -
ore 18.30 - Stadio del ghiaccio Agorà - 4° Memorial Rita Trapanese: Hcj Milano
Vipers - Supergau Feldkirch - Assegnazione del trofeo edito dal HCJ Milano
Vipers, in memoria della grande pattinatrice scomparsa nell'estate del 2000.Sarà
l 'occasione per presentare al pubblico la formazione per l 'annata 2003/2004.
Ingresso gratuito; Foto e contenuti sono liberamente riproducibili 13 settembre
- ore 20.00 - Arena Civica - Coppa Milano: Finali di Calcio a 11 Ultima fase del
torneo polisportivo realizzato con il coinvolgimento delle Zone della città di
Milano. Gli incontri finali decreteranno i campioni milanesi nelle discipline di
calcio a 11 e a 7 (Ambrogino dello Sport), pallavolo e pallacanestro; 14
settembre - ore 15.00 - Arena Civica - Coppa Milano: Semifinali e Finali di
Calcio a 7; 14 settembre - ore 9.00 - Palestra via G. da Procida - Coppa Milano:
Semifinali Pallacanestro - ore 15 - Semifinali Pallavolo; 13/14 settembre - San
Babila, Duomo - Golf in The City - Manifestazione dedicata alla promozione del
golf: torneo a 18 buche di due giorni giocato con palle indoor per le strade
cittadine, aperto ai soli giocatori di golf dilettanti; 13/14 settembre - Via
Mercanti - Fitness in Piazza - Grande festa dello sport con lezioni gratuite di
aerobica, arti marziali, body building, cardio fitness, kickboxing, spinning; 14
settembre - ore 10.00- via Palestro - Terry Fox Run - corsa non competitiva a
scopo benefico di 5 km, aperta a tutti. L'incasso sarà totalmente devoluto alla
ricerca sul cancro; 20 settembre - ore 8.30 - Piazza Giulio Cesare - Pedalata
Azzurra - Cicloturistica amatoriale a velocità controllata; 20 settembre - ore
16.00 - via dei Mercanti - Pole Vault Challenger 2003 - Manifestazione
internazionale di Salto con l'asta con la partecipazione dei migliori atleti
italiani ed alcuni tra i più rappresentativi specialisti stranieri; 21
settembre - ore 9.00 - Palalido - Coppa Milano - Finali Pallacanestro ore 15.00
- Palalido - Finali Pallavolo; 21 settembre - ore 11.30 - Piazza Duomo - Rosa
d'Inverno - 38° Raduno internazionale di motociclismo, tra motociclisti
provenienti da tutta Europa come manifestazione conclusiva dell'Esposizione del
Ciclo e Motociclo alla Fiera di Milano; 21 settembre - ore 11.00 - Piazza del
Cannone - Milano che Pedala 2003 - Pedalata ecologica che offre alle famiglie ed
ai ragazzi l'occasione di trascorrere una giornata per le strade cittadine con
un percorso di circa 16 km. Infolink:
www.comune.milano.it
SCATTA AFRIKA SKI
RACE NELLA SPLENDIDA SHARM EL SHEIKH
Sharm El Sheikh, 3 settembre 2003 - Scatta oggi (mercoledì) la prima edizione
di Afrika Ski Race, la tre giorni di ski roll in Egitto, con la gara "lunga
distanza" da Naama Bay a Sharm El Sheikh per finire al Domina Coral Bay.
Cast d'eccezione al via con l'oro di Salt Lake, Andrus Veerpalu, con "Zorro"
Christian Zorzi e con alcuni componenti delle squadre azzurre di fondo e lunghe
distanze. Con Veerpalu e Zorzi saranno infatti in gara Fabio Santus, Roberto De
Zolt, Marco Cattaneo, la vincitrice della FIS Marathon Cup Lara Peyrot e le
azzurre Arianna Follis, Magda Genuin e Cristina Paluselli. Difficile a questo
punto per gli altri concorrenti sperare di avere vita facile per raggiungere le
prime posizioni della classifica. Domani ci sarà invece la "sprint"
nella splendida cornice di Naama Bay e infine venerdì una spettacolare gara
all'americana al Domina Coral Bay.
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