NOTIZIARIO
MARKETPRESS
NEWS
di
GIOVEDI'
4 SETTEMBRE 2002
pagina 1
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europee,2001 http://www.cordis.lu ) |
ROMANO PRODI PRESIDENTE DELLA COMMISSIONE
EUROPEA: UNA COSTITUZIONE DEMOCRATICA PER L'UNIONE EUROPEA PARLAMENTO
EUROPEO
Strasburgo, 4 settembre 2003 – Di seguito
riportiamo l’intervento che Romano Prodi, presidente della Commissione
Europea, ha tenuto ieri a Strasburgo: “Signor Presidente, Signor
Presidente del Consiglio, Signor Giscard d'Estaing, Onorevoli Parlamentari,
Voglio innanzitutto rivolgere un vivo ringraziamento a tutti i membri della
Convenzione, ed a Lei, Presidente Valery Giscard d'Estaing, per la dedizione
e l'intelligenza che avete dimostrato nei lunghi mesi di intenso lavoro che
hanno caratterizzato questa fase del processo costituente. L'esperienza
riuscita della Convenzione ha cambiato durabilmente il corso della vita
democratica dell'Unione europea. Un grande lavoro, un risultato insperato.
Il progetto elaborato dalla Convenzione è quindi la base, l'ottima base,
per la redazione finale della Costituzione. È Bene che sia così perché si
tratta di un testo che ha innanzitutto un grande valore simbolico: è la
prima volta che le fondamenta dell'Unione sono dibattute in un foro
democratico aperto, rappresentativo dei popoli e degli Stati europei. In
secondo luogo, il progetto di costituzione ha affrontato con decisione i
nodi dell'equilibrio istituzionale e della complessa natura dell'Unione. Il
dibattito è stato intenso e profondo ed ha permesso di affrontare in modo
coerente tutti i problemi fondamentali che ci erano stati proposti e cioè:
Come costruire una nuova e più efficace convivenza tra le due anime della
costruzione europea: quella comunitaria e quella intergovernativa; Come
stabilire il punto di equilibrio tra la rappresentanza politica degli Stati
e quella dei cittadini con il conseguente ruolo del Parlamento e del
Consiglio; Come organizzare la rappresentanza dell'interesse generale
dell'Unione e la rappresentanza dei legittimi interessi dei singoli Stati
membri. In terzo luogo, infine, la Convenzione ha creato le premesse per il
necessario lavoro di aggiornamento delle politiche dell'Unione.
Signor Presidente Onorevoli Parlamentari, Si apre ora la fase della
Conferenza intergovernativa, per finalizzare e formalizzare il lavoro svolto
dalla Convenzione. Vedo delinearsi due posizioni estreme, su cui credo sia
importante discutere apertamente: Da un lato c'è chi ritiene che il
progetto preparato dalla Convenzione non vada toccato perché rappresenta il
solo compromesso possibile raggiunto con il massimo di legittimità.
Dall'altro c'è chi vorrebbe poter rimettere tutto in discussione perché
gli Stati sono in definitiva i depositari ultimi della sovranità e ad essi
spetta la parola conclusiva. Pur se comprensibili, credo che entrambe le
posizioni siano criticabili. Come Commissione, abbiamo sempre detto--fin da
quando, dopo Nizza, invocammo il metodo della Convenzione--che la Conferenza
intergovernativa avrebbe dovuto essere breve, focalizzata e conclusiva.
Questo non vuole però dire che si debba trattare di un atto notarile perché
ciò le sottrarrebbe la responsabilità politica che le è propria. Questa
Conferenza intergovernativa non è certo comparabile a nessun'altra che l'ha
preceduta visto che dovrà lavorare sulla base dell'eccellente lavoro della
Convenzione. Essa, però, mantiene la sua funzione primaria, che è quella
di consentire ai Capi di Stato e di Governo di esercitare la loro
responsabilità politica e di presentare il testo finale alla approvazione
delle istituzioni e dei cittadini dei loro Stati membri. Si tratta dunque di
una nuova fase di appropriazione politica che non necessita certo di una
lunga Conferenza intergovernativa ma che avrà bisogno di una fase adeguata
di maturazione. Vi sono aspetti del progetto di Costituzione che
testimoniano con chiarezza che il compromesso raggiunto è incompleto o
insufficiente e che il risultato ottenuto a questo punto non può costituire
un punto d'arrivo definitivo, come noi avevamo inizialmente sperato. È
Perciò opportuno che gli Stati membri, depositari ultimi della sovranità,
ne discutano ancora per verificare se è possibile fare meglio. Come
Commissione, è nostro compito indicare tali punti. L'attuale progetto di
Costituzione contiene ancora più di 50 decisioni all'unanimità, alcune in
settori chiave della vita dell'Unione. In questi settori rischiamo di
affidare il nostro futuro alla cultura negativa del non fare e del bloccare
piuttosto che alla cultura virtuosa del proporre e del cercare alleati in
vista di un comune obiettivo. Tutti sono d'accordo, inoltre, nell'affermare
che una delle lacune della situazione attuale sia l'assenza di un vero
strumento di coordinamento delle politiche di bilancio degli Stati membri.
Mi domando però come si pensi di giungere a tale coordinamento se persisterà
l'attuale potere di veto in materia di fiscalità indiretta e delle imprese
che i futuri 25 paesi membri potranno continuare liberamente ad esercitare.
C'è poi il problema centrale del futuro equilibrio dei poteri tra
Commissione, Consiglio e Parlamento. Il progetto di Costituzione propone una
composizione della Commissione che, a parere mio e di tutto il Collegio,
renderà meno efficace e meno credibile il compito dell'Istituzione che
rappresenta l'interesse generale dell'Unione. La soluzione proposta
discrimina tra i Commissari creando una seconda categoria inutilmente
dimezzata. Nessun popolo dell'Unione merita di essere rappresentato da un
Commissario di seconda classe. Ne risulterebbe una rottura nell'unicità del
Collegio laddove il legame con gli Stati membri è stato il motore del
funzionamento della Commissione in questi 50 anni. Bisogna quindi compiere
un passo supplementare e attribuire un Commissario per ogni paese membro che
disponga della pienezza delle sue funzioni. Contemporaneamente, il testo
attuale del progetto di Costituzione lascia aperte le scelte su punti
fondamentali quali il funzionamento dei Consigli e le responsabilità in
materia di relazioni esterne. Il compito della Conferenza è invece quello
di rendere più trasparenti e più efficaci le azioni delle Istituzioni ed
evitare duplicazioni e ibridi che possano generare conflitti futuri. Infine,
la Convenzione non ha avuto il tempo di aggiornare le formulazioni attuali
delle politiche comunitarie, alcune delle quali risalgono agli anni '50 e
sono in parte superate. È Ovvio che sarà difficile risolvere tutte le
questioni rimaste aperte. Tuttavia, è nostro compito riflettere con cautela
e con saggezza, distaccandoci dalle contingenze politiche del momento, sui
punti riguardo ai quali è ancora possibile operare ora i correttivi
necessari a rendere la struttura costituzionale ancora più adatta alle
sfide che ci attendono. Occorre quindi verificare se esiste la volontà
politica. Questa volontà non c'è oppure considerazioni di realismo
suggeriscono di non affrontare ora questi problemi e di lasciare il testo
così com'è? Se questo è il caso, la Commissione è pronta a prenderne
atto, serenamente e con realismo, cosciente del fatto che, in ogni caso,
sono stati fatti dei passi avanti importantissimi. In fondo è stato così
per ogni modifica dei trattati. È Stato il caso per l'Atto Unico, per
Maastricht e per Amsterdam. Sarà così anche questa volta. Ma allora,
dobbiamo sapere che dovremo essere pronti ad affrontare altre crisi e, di
conseguenza, a negoziare nuove modifiche e nuovi adattamenti. È La storia
dell'integrazione europea, un misto di visione e di reazioni alle crisi
dovute alla crescita. È La nostra storia (e lo sappiamo bene), anche se vi
sono dei momenti in cui è necessario camminare con un passo più
accelerato. Ed oggi ci troviamo di certo in questa situazione. In ogni caso,
per fare tesoro della nostra esperienza e se davvero vogliamo scrivere una
Costituzione che duri nel tempo, dobbiamo prevedere dei meccanismi che
permettano di decidere domani quanto non è possibile decidere oggi. Occorre
quindi porsi la questione di procedure di emendamento della Costituzione più
realistiche che ci consentano di agire con rapidità ed efficacia
quando--sotto la spinta di una crisi--il disegno che delineiamo oggi si
dovesse rivelare insufficiente. Il peggiore scenario possibile sarebbe
infatti quello di ritrovarsi con disposizioni costituzionali inadeguate, il
cui emendamento fosse reso di fatto impossibile dalla meccanica di revisione
unanime di almeno 25 Stati membri. Questo vale per l'unanimità, oggi ancora
in vigore in tanti settori e vale egualmente per quell'aggiornamento delle
politiche che oggi non si è in condizione di affrontare. Una Costituzione
bloccata e rigida, incapace di assicurarci la soluzione delle crisi future,
non solo sarebbe una Costituzione dimezzata, ma sarebbe la negazione della
storia dell'integrazione europea. Questo lo dobbiamo evitare a tutti i costi
se vogliamo assolvere con senso di responsabilità al compito storico che ci
siamo affidati. Signor
Presidente Onorevoli Parlamentari, Nella nostra azione dobbiamo mantenere
chiara la direzione nella quale l'Unione deve continuare a muoversi. Pace,
Libertà e Solidarietà devono rimanere i nostri obiettivi applicati alle
azioni quotidiane delle istituzioni. Per farlo, dobbiamo dotare l'Unione
degli strumenti operativi per raggiungere e mantenere questi obiettivi.
L'Unione deve parlare nel mondo con una sola voce, forte autorevole e
pacifica. Essa deve poter affermare all'interno come all'esterno la forza
del diritto che impone doveri ma anche protegge i singoli, preservandone la
libertà di agire in una società ordinata e creativa. L'Unione deve infine
avere i mezzi per affermare la solidarietà. Essa si esprime attraverso
l'azione di sostegno a favore dei più poveri in una società inclusiva.
Essa si esprime nell'azione congiunta di soccorso in caso di catastrofi
naturali. Essa si fonda infine sul dovere di difesa reciproca, forti della
convinzione che la difesa di ciascuno dei nostri Stati membri è
l'affermazione più forte dell'appartenenza a un'unica famiglia.
Signor Presidente Signor Presidente del Consiglio Onorevoli
Parlamentari, Ora siamo entrati in una nuova fase: bisogna concludere il
buon lavoro della Convenzione agendo con saggezza, perseveranza e coraggio.
Bisogna certo concludere presto. Ma bisogna soprattutto concludere bene. La
Commissione continuerà a fare la sua parte per contribuire a questo
obiettivo.”
PROGETTO EUROPEO PER LA
SALVAGUARDIA DEI DOCUMENTI STORICI A RISCHIO
Bruxelles, 4 settembre 2003 - Biblioteche, archivi e musei di tutto il mondo
sono costretti ad affrontare il grave problema costituito dalla
conservazione di innumerevoli documenti cartacei, messi a repentaglio dalle
proprietà corrosive di alcune antiche ricette di inchiostro. Nel tentativo
di migliorare la comprensione del processo di corrosione causato
dall'inchiostro, la Commissione europea sta sostenendo un progetto destinato
a stabilire un insieme di migliori prassi di conservazione per tali
documenti. Il progetto "Inkcor", che ha ricevuto un finanziamento
di 1,41 milioni di euro nell'ambito sella sezione "Energia, ambiente e
sviluppo sostenibile" del Quinto programma quadro (5Pq), coinvolge
musei, istituti di ricerca ed università in Germania, Francia, Paesi Bassi
e Slovenia. In un'intervista rilasciata al Notiziario Cordis, Jana Kolar,
della biblioteca nazionale ed universitaria della Slovenia e coordinatrice
del progetto, ha evidenziato la portata dei danni arrecati dalla corrosione
dell'inchiostro a base di ferro: "Un inventario approntato dal museo
Boijmans Van Beuningen di Rotterdam ha dimostrato che circa il 25 per cento
dell'inestimabile collezione di dipinti olandesi del '600 di sua proprietà
ne è stata interessata, mentre il 60-70 per cento delle opere di Leonardo
da Vinci mostra segni di deterioramento. La biblioteca statale di Berlino ha
inoltre stimato che almeno 500.000 fogli siano stati danneggiati dalla
corrosione dell'inchiostro e che gli spartiti manoscritti di Bach siano sul
punto di disintegrarsi". La prima testimonianza del rischio
rappresentato dalla corrosione ad opera dell'inchiostro ferrogallico risale
al 1899, e da quella data numerosi progetti di ricerca in tutto il mondo
hanno tentato di venire a capo della questione. Tuttavia, sino ad oggi,
nessuna ricerca è stata condotta su base sistematica, come ha sottolineato
la dott.Ssa Kolar. "L'inchiostro ferrogallico si compone di quattro
ingredienti di base - galla, vitriolo, gomma ed acqua - ma non esiste alcuna
ricetta standardizzata, in quanto nei secoli sono state elaborate centinaia
di ricette di inchiostro diverse. Per questo motivo, individuare la totalità
dei componenti corrosivi contenuti nell'inchiostro non è un compito molto
semplice", ha osservato. Sussiste l'ulteriore difficoltà di non
tralasciare alcun aspetto del problema. Infatti, come ha spiegato la
dott.Ssa Kolar, "un progetto di ricerca relativo al patrimonio
culturale necessita di un approccio interdisciplinare". "Il
progetto 'Inkcor' prevede la partecipazione di curatori e storici d'arte, ma
anche di chimici e fisici, cosicché, mentre gli storici d'arte sono
impegnati ad esaminare le ricette di inchiostri storici, i fisici ed i
chimici analizzano gli ingredienti con l'ausilio di metodi analitici ad alta
tecnologia [...]. Il compito si è rivelato molto stimolante, dal momento
che equivaleva a cercare i pezzi di un enorme puzzle". Dopo aver
superato la prima fase del programma di lavoro, il progetto ha
successivamente individuato i metalli e gli acidi responsabili della
corrosione. Inoltre, come spiega la Kolar: "Sulla base della
misurazione di tre variabili - spessore dello strato di inchiostro, spessore
della carta ed acidità dell'inchiostro - è possibile prevedere la stabilità
di un documento storico contenente inchiostro ferrogallico e procedere in
tal modo ad un trattamento di conservazione tempestivo". Il consorzio
responsabile del progetto testerà ora il proprio metodo per valutare in che
modo reagisce il materiale culturale. "Ci troviamo oggi di fronte al
compito più complicato, vale a dire assicurarci che il nostro metodo di
trattamento di conservazione sia in grado di stabilizzare le proprietà
corrosive dell'inchiostro su larga scala e su singoli documenti, senza
causare alcuna alterazione alla carta nel lungo termine", ha affermato
la Kolar. Uno dei partner del progetto, tuttavia, è fiducioso al punto da
richiedere un brevetto per tale metodologia di trattamento. Infolink:
http://www.Infosrvr.nuk.uni-lj.Si/jana/Inkcor/index.Htm
SUL SITO LA NEWSLETTER SUD NEWS, EX QCS NEWS
Roma, 4 settembre 2003 Il Mef comunica che sulla home-page, www.Tesoro.it
tra gli ultimi documenti pubblicati è disponibile il primo numero
della newsletter Sud news, a cura del Servizio per le Politiche dei Fondi
Strutturali Comunitari. Dopo oltre 2 anni di vita Qcs news è stata
rinnovata nella grafica e nel nome ed arricchita nei contenuti. La scelta
non è casuale, ma coincide con il debutto del secondo semestre 2003 che
segna l’avvio della seconda, cruciale fase di attuazione del Qcs ob.1
delle regioni italiane del Mezzogiorno. Questi i titoli principali: Sui
Fondi Ue le notizie cambiano look ; Cooperazione fa rima con coesione; Verso
la riprogrammazione; Comunicare l’Europa per la crescita del Sud.
FONDI COMUNI: AGOSTO
POSITIVO PER +3,1 MILIARDI DI EURO. TERZO MESE POSITIVO PER GLI AZIONARI.
BALZO DELLA LIQUIDITÀ. FLESSIBILI E OBBLIGAZIONARI SEMPRE IN NERO. SEGNO
MENO PER I BILANCIATI.
Milano, 4 settembre 2003 - Agosto positivo per i fondi comuni
d’investimento che chiudono con un saldo di +3.148 milioni di euro. Un
dato inferiore a quello di luglio ma sempre fortemente radicato in
territorio positivo. Da gennaio i fondi hanno raccolto complessivamente
quasi 30 miliardi di euro. Gli azionari hanno chiuso in nero per il terzo
mese consecutivo. I fondi di liquidità hanno registrato un saldo fortemente
positivo. Segno più confermato per obbligazionari (che hanno registrato però
una flessione) e flessibili. In rosso anche ad agosto i fondi bilanciati.
Nell’insieme di tutti fondi (italiani, lussemburghesi e esteri) per le
macro categorie si registra: · Azionari raccolta netta positiva per +317
mln. Di euro; · Bilanciati raccolta netta negativa per -62 mln. Di euro; ·
Obbligazionari raccolta netta positiva per +142 mln. Di euro;
Di Liquidità raccolta netta positiva per +2.318 mln. Di euro; ·
Flessibili raccolta netta positiva per +434 mln. Di euro. La raccolta netta,
per tipologia giuridica, è così costituita: I fondi armonizzati hanno
registrato una raccolta netta positiva per +2.031 mln. Di euro. I fondi non
armonizzati (riservati, speculativi esteri/italiani e altri) hanno
registrato una raccolta netta positiva di circa +292 mln. Di euro.
I fondi e gli organismi di diritto estero costituiti da intermediari
italiani hanno registrato, in Italia, una raccolta netta positiva per circa
+634 mln. Di euro. I fondi
lussemburghesi storici hanno registrato una raccolta netta positiva per
circa +192 mln. Di euro. I Fondi di fondi, che non vengono inclusi nei
totali per evitare duplicazioni, hanno registrato nel mese di agosto una
raccolta netta positiva per circa +101 mln. Di euro e un patrimonio pari a
6.605 mln. Di euro. Il patrimonio dei fondi armonizzati di diritto italiano
risulta, a fine agosto, di circa 387.629 mln. Di euro. Il patrimonio dei
fondi non armonizzati (riservati, speculativi esteri/italiani e altri) è
pari a 9.549 mln. Di euro. Il patrimonio dei fondi e organismi di diritto
estero degli intermediari italiani è di 86.581 mln. Di euro. Il patrimonio
dei fondi lussemburghesi storici è di 25.525 mln. Di euro. Complessivamente
il patrimonio gestito dalle forme collettive degli intermediari italiani
ammonta a 509.285 mln. Di euro. I dati riportati nel presente comunicato
sono provvisori e passibili di variazioni. Giovedì 4 settembre Assogestioni
renderà pubblici i risultati completi e definitivi.
I MERCATI DEI PAESI
DELL’EST – LA REPUBBLICA CECA DI RICHARD BENKE – GESTORE DEL FONDO
UNIEASTERNEUROPE DI UNION INVESTMENT
Milano, 4 settembre 2003 - Se si esaminano i tre principali mercati
emergenti dell’Europa dell’Est - Polonia, Ungheria e Repubblica Ceca -
quest’ultima, con la sua capitalizzazione di 13 miliardi di dollari, sta
al pari con l’Ungheria. Nel corso dell’ultimo semestre il volume
quotidiano degli scambi commerciali è passato da 20 a 50 milioni di
dollari. E il motivo è il seguente: la compagnia telefonica olandese Kpn ha
venduto il 6,5 per cento della Cesky Telekom. Inoltre lo stato Ceco ha
annunciato la prossima vendita del 17 per cento della società di utilities
Cez e tutto questo ha fatto aumentare la liquidità del mercato. Il governo
della Repubblica Ceca ha inoltre intenzione di vendere entro il 2005 la
propria quota della Cesky Telekom. Così come venderà a un investitore
strategico il suo 63 per cento della Unipetrol, una società che opera nel
settore della raffineria e dei prodotti chimici. C’è un forte aspettativa
per questa vendita a cui sono interessate la polacca Pkn, l’unhgerese Mol
e l’austriaca Omv. Tale elevato interesse ha fatto impennare il valore del
titolo. Nel primo trimestre del 2003 il Pil è cresciuto del 2,2 per cento.
Come Union Investment abbiamo quindi rivisto le prospettive di crescita che
avevamo individuato all’inizio dell’anno per la Repubblica Ceca poiché
l’economia europea non sta crescendo con la rapidità prevista. Ciò che
ci aspettiamo ora è un aumento del Pil del 2,6 per cento (invece dello
stimato 3 per cento) per quanto riguarda i prossimi sei mesi. Al momento
l’inflazione è praticamente a zero, ma per quanto riguarda i dati annuali
è prevedibile che si attesterà sul 2 per cento. Dopo il taglio dei tassi
d’interesse di 25 punti base, operato inaspettatamente dalla Banca
Centrale Ceca, i tassi ora si sono attestati sul 2,25 per cento, un livello
attualmente un po’ più alto di quello dei paesi di Eurolandia, poiché la
Banca Centrale Europea ha tagliato i tassi di altri 50 punti base, scendendo
per il momento al 2 per cento. Se la Bce dovesse attuare un ulteriore taglio
dei tassi d’interesse nel corso di quest’anno, è ipotizzabile che la
Banca Centrale Ceca seguirà la stessa strada. Nel fondo Unieasterneurope,
che investe nei titoli dei mercati dei paesi emergenti dell’Europa
dell’Est, il 10 per cento circa del volume d’investimento è impegnato
in titoli della Repubblica Ceca. Nei confronti del benchmark ci manteniamo
neutrali. Con un Pe medio di 13, il mercato non è più competitivo come in
precedenza ed è diventato più costoso per esempio di quello ungherese o di
quello russo. La crescita dei profitti intorno al 5 per cento non è infatti
molto elevata. Vediamo ancora di buon occhio il settore bancario e la parte
del leone nel nostro fondo la fa ancora la Komercni Banka. Con un Pe del 8,6
per il 2003 è molto appetibile ed è guidata da un ottimo staff direttivo.
Inoltre la Société Générale è un investitore strategico che detiene una
quota consistente della società. Il titolo rappresenta il 6 per cento del
volume complessivo d’investimento del nostro fondo ed è sovrappesato
rispetto al benchmark. Nella Repubblica Ceca è il settore bancario ad avere
il maggior potenziale di crescita rispetto ad altri settori. Il basso
livello dei tassi d’interesse fa sì che le banche facciano intravedere un
significativo potenziale di crescita nel campo del credito al dettaglio. Al
momento il rapporto tra crediti al dettaglio e Pil è piuttosto ridotto se
paragonato a quello di altri Paesi europei, ma grazie alla situazione
economica relativamente stabile che si registra nella Repubblica Ceca il
rapporto tra “Nonperforming Loans” e l’intero volume dei crediti è
basso. Questo rende necessari minori deprezzamenti dei crediti di quanto per
esempio non si registri in Polonia dove tale rapporto si aggira invece
intorno al 20 per cento. Riteniamo invece che ci siano scarse prospettive di
crescita per quanto riguarda la società Cesky Telekom, che opera nel
settore delle telecomunicazioni, poiché nella Repubblica Ceca la
penetrazione della telefonia mobile così come quella di linea fissa è la
più alta tra tutti i Paesi dell’Europa dell’Est. Ecco perché abbiamo
sottopesato questo titolo rispetto al benchmark. Inoltre per l’inizio del
2004 il governo Ceco ha previsto l’aumento dell’Iva che passerà dal 5
al 22 per cento per il settore delle telecomunicazioni e questo avrà un
forte impatto sulle vendite. Il fatto però che la Cesky Telekom possieda il
100 per cento ( mentre prima deteneva solo il 51 per cento) della collegata
società di telefonia mobile rappresenta un fattore sicuramente positivo. In
questo campo i margini sono decisamente più elevati e le aspettative di
crescita del profitti sono più rosee. Un’altra società sottopesata da
Union Investment nel settore delle utilities è la Cez. Malgrado questo
titolo mantenga per il momento un livello di prezzo interessante, non
riteniamo che offra buone prospettive di crescita.
GRUPPO ART’E’: I°
SEMESTRE RECORD PER FMR CRESCE IL FATTURATO DEI PRODOTTI A MARCHIO FMR NEL 1°
SEMESTRE: OLTRE 10,6 MILIONI DI EURO (+214%); + 20% GLI ABBONAMENTI ALLA
RIVISTA FMR UTILE ANTE-IMPOSTE POSITIVO PER FMR SPA
Villanova di Castenaso, 4 settembre 2003 - I risultati del primo semestre
risultano perfettamente in linea con il piano di rilancio aziendale lanciato
nel gennaio scorso. A meno di un anno dall’ingresso nel Gruppo Art'E',
leader in Italia nel mercato dell’arte e dell’editoria di pregio,
prosegue con successo il programma di sviluppo e di valorizzazione di Fmr.
Nel primo semestre 2003, le vendite dei prodotti a marchio Fmr crescono in
maniera significativa superando i 10,6 milioni di euro, in aumento del 214%
rispetto all’omologo periodo 2002. In forte espansione anche il numero di
abbonamenti alla rivista Fmr, in crescita di oltre il 20%. Fmr S.p.a.
Presenta risultati economici in netto miglioramento, che vedono il ritorno a
un risultato ante imposte positivo, contro una perdita di circa 0,5 milioni
di euro dell’omologo periodo dello scorso esercizio. "I risultati dei
primi sei mesi dell’anno premiano il nostro articolato programma di
valorizzazione e rilancio – ha dichiarato Marco Castelluzzo, Direttore
Generale di Fmr, in carica da sette mesi - Un programma rivolto a dare nuovo
impulso alla progettualità editoriale, a ottimizzare il processo
redazionale e produttivo e a potenziare la struttura distributiva attraverso
una politica commerciale integrata all’interno del Gruppo. Siamo fiduciosi
di rispettare gli impegni assunti da Art’e’ al momento
dell’acquisizione di Fmr ." Oltre al rafforzamento dei canali
tradizionali (le librerie ed il Corporate), è stata lanciata la rete
Artlady che già opera in Emilia Romagna, Lazio, Puglia e Lombardia. Artlady
è formata da sole donne ed è dedicata a diffondere la rivista Fmr
capillarmente sul territorio. Nel primo semestre, è stato inoltre
sviluppato un programma di valorizzazione sul piano progettuale ed
editoriale di ampio respiro. Esso riguarda sia l’arricchimento sul piano
contenutistico della Rivista Fmr, sia il rilancio di collane storiche quali
"I Segni dell’Uomo": di questa famosa collana è già in
programma l’uscita di tre nuovi volumi, i cui autori sono nomi di spicco
quali Tahar Ben Jelloun, Vittorio Sgarbi e Jean Clair. Al via, infine, nuovi
progetti editoriali quali la collana "I Grandi Palazzi della
Storia", a cura del professor Louis Godart, Consigliere del Presidente
della Repubblica per la Conservazione del Patrimonio Artistico. Il primo
volume, che porta la firma proprio di Godart, è dedicato al "Palazzo
del Quirinale". Si va inoltre definendo il nuovo Comitato Scientifico
della Rivista Fmr, che vede come Direttore Scientifico il professor Paolo
Fabbri, docente di Semiotica dell’arte all’ateneo di Bologna e come
coordinatore il professor Roberto Grandi, docente di Teoria e tecniche delle
comunicazioni di massa all’Università di Bologna. Il Comitato può già
contare sull’adesione di prestigiosi esponenti e personalità di assoluto
rilievo del mondo della cultura internazionale. Acquisita nel 2002 dal
Gruppo Art’e’, Fmr occupa una posizione di assoluto rilievo nel mercato
dell’editoria di pregio. Nata nel 1968, Fmr è considerata come una delle
più prestigiose case editrici a livello internazionale, grazie a un ampio
catalogo di pubblicazioni di assoluto pregio ed eleganza, allo straordinario
patrimonio iconografico e alla Rivista "Fmr", la "perla nera
dell’editoria", distribuita in quattro lingue in tutto il mondo. Fmr
può inoltre contare su 6 librerie in Italia, 2 in Francia oltre ad una
serie di punti vendita selezionati nel mondo. Fmr costituisce il
completamento ideale dell’offerta di Art’è, sia sul piano dei
contenuti, sia su quello delle scelte grafico-editoriali. Dedicando la quasi
totalità della propria produzione editoriale al patrimonio artistico dei
secoli passati, Fmr rappresenta anche il naturale presupposto alle attività
svolte da Art’è nel campo dell’arte contemporanea, in un’ideale
continuità che abbraccia ogni periodo storico-artistico. Tra le collane più
prestigiose sinora pubblicate da Fmr possiamo menzionare: "Gran
Tour", dedicata alle città e i borghi d’Italia, "Guide
impossibili", dedicata alle terre nascoste e inaccessibili, e
"Quadreria", sontuosa "camera" di meraviglie e tesori
dimenticati.
PERMASTEELISA
ACQUISISCE IL 50% DI FCC S.R.L.- PLANTERM, SOCIETA’ LEADER NELLA
CLIMATIZZAZZIONE RADIANTE
Vittorio Veneto (Tv), 4
settembre 2003 –
Permasteelisa S.p.a. Ha acquistato il 50%, del capitale di Fcc S.r.l. -
Planterm, società attiva nel settore dello sviluppo di sistemi di
climatizzazione a pannelli radianti. Lo scopo di tale acquisizione è quello
di arricchire la propria gamma con prodotti strategici che permettano la
creazione di sistemi integrati facciate – impianti. L’accordo prevede la
possibilità per Permasteelisa S.p.a. Di acquisire il restante 50% del
capitale di Fcc S.r.l.– Planterm, in un periodo compreso tra il 2005 e il
2008, a valori di mercato. L’investimento iniziale del Gruppo
Permasteelisa è stato di 800 mila euro. L’operazione si è concretizzata
con l’assunzione di un milione di Euro di debito. I venditori sono gli
imprenditori che hanno sviluppato la business idea e che conserveranno il
rimanente 50% e continueranno a gestire gli aspetti tecnologici della società.
Fcc S.r.l.- Planterm, sviluppa un sistema di prodotto altamente tecnologico
e brevettato, volto al miglioramento delle condizioni di comfort termico e
della qualità dell’aria degli ambienti (sia nell’edilizia nuova che in
quella esistente), attraverso la climatizzazione radiante. Si tratta di
pannelli radianti per il riscaldamento e il raffrescamento degli ambienti,
applicabili a parete, soffitto e controsoffitto, aventi anche funzione di
componente edilizio di finitura e di isolamento termico. Inoltre, il sistema
Fcc - Planterm consente di effettuare la deumidificazione e il rinnovo
dell’aria a temperatura neutra, e riduce la diffusione di elementi
contaminanti. Il valore della produzione di Fcc S.r.l. – Planterm,
rilevato al 31.12.2002, è pari a circa 4,4 milioni di Euro, con un margine
operativo di 600 mila Euro. Il giro d’affari previsto per il 2003 è di
circa 6,0 milioni di euro. “L’acquisizione del 50% di Fcc S.r.l. -
Planterm – ha commentato Enzo Pavan, Presidente di Permasteelisa S.p.a.
– Ci consente di allargare il nostro portafoglio prodotti. Ora siamo in
grado di poter offrire al cliente un servizio globale, attraverso
l’integrazione tra il sistema esterno delle facciate e il sistema interno
della climatizzazione radiante. Fcc S.r.l. - Planterm – prosegue Enzo
Pavan, che ricopre anche il ruolo di Amministratore Delegato di
Permasteelisa – detiene un completo e collaudato know-how per fornire
prodotti e servizi finalizzati alla forma più fisiologica del comfort
termico estivo ed invernale”.
WEIL, GOTSHAL
& MANGES LLP: WEIL, GOTSHAL & MANGES LLP INFORMA VIVENDI UNIVERSAL
SULL'INTENZIONE DI FUSIONE TRA NBC E VIVENDI UNIVERSAL ENTERTAINMENT
New York (Stati Uniti), 4 settembre
2003 - Weil, Gotshal & Manges Llp, uno dei più importanti studi legali
internazionali, è stato scelto da Vivendi Universal come consulente legale
in relazione all'annuncio odierno della firma tra Vivendi Universal (Nyse:
V; Borsa di Parigi: Ex) e General Electric di un accordo reciproco per
condurre trattative in esclusiva ai fini della fusione tra Vivendi Universal
Entertainment (Vue) e Nbc. La fusione porterebbe alla nascita di una tra le
realtà più proficue e a maggior tasso di crescita nel mondo dei media. La
nuova società sarebbe detenuta per l'80% da Ge, capogruppo di Nbc, e il
restante 20% da Vivendi Universal. Weil, Gotshal & Manges Llp è uno
studio legale internazionale, che si avvale di circa 1100 avvocati, tra cui
oltre 285 partner. Weil Gotshal ha sede a New York e uffici ad Austin,
Boston, Bruxelles, Budapest, Dallas, Francoforte, Houston, Londra, Miami,
Parigi, Praga, nella Silicon Valley, Singapore, Varsavia e Washington, D.c.
La squadra di Weil, Gotshal & Manges Llp Partner: Akiko Mikumo
(Questioni aziendali- New York); Jeffrey Nadler (Questioni aziendali- New
York); Kenneth H. Heitner (Questioni fiscali- New York); Kimberly S.
Blanchard (Questioni fiscali- New York); Greg A. Danilow (Controversie in
materia aziendale e di sicurezza- New York); Mary Jean M. Potenzone
(Questioni fiscali- New York); Annemargaret Connolly (Normative e prassi
commerciali- Washington D.c.); Bruce H. Turnbull (Normative e prassi
commerciali- Washington D.c.) Consiglio: Donald R. Whittaker (Questioni
aziendali- New York); Steven M. Margolis (Questioni fiscali- New York)
Associati: Daniel K. Bae (Questioni aziendali- New York); David S. Thomas
(Questioni aziendali- New York); Jason K. Berger (Questioni aziendali- New
York); Alex S. Cohen (Questioni aziendali- New York); Anna M. Grant
(Questioni fiscali- New York); Kwesi A. Baiden (Questioni aziendali- New
York); Peter A. Bove (Questioni aziendali- New York); Christine L. Agnew
(Questioni fiscali- New York); Richard A. Mccarthy (Questioni aziendali-
Silicon Valley); Aaron Melville (Normative e prassi commerciali- Silicon
Valley); Judah Schiller (Questioni aziendali- Silicon Valley)
EDISON:
STIPULATI ATTI DI FUSIONE DI SOCIETA’ CONTROLLATE
Milano, 4 settembre 2003 – E’ stato stipulato il 21 luglio l’atto di
fusione per incorporazione delle società Termica Lucchese S.r.l., Termica
Sesto San Giovanni S.r.l., Termica Settimo Torinese S.r.l., Sulcis Energia
S.r.l., Società Elettrica Simeri Crichi S.r.l. E Kt S.r.l. In liquidazione
in Edison Termoelettrica S.p.a. (100% Edison); nonché di Ibes S.p.a. In
liquidazione in Montecatini S.p.a. (100% Edison). A loro volta Edison
Termoelettrica e Montecatini sono oggetto di un progetto di fusione che si
riferisce altresì all’incorporazione da parte di Edison di altre tre
società interamente controllate (Termica Narni S.r.l., Espec S.p.a.ed
Edison Gas S.p.a.) E che sarà sottoposto all’assemblea della società del
24 luglio p.V. Poiché tutte le società oggi incorporate sono interamente
controllate direttamente o indirettamente da Edison, non è stato
determinato alcun rapporto di cambio. Le fusioni avranno efficacia verso i
terzi dal 1° agosto 2003 ed effetti contabili e fiscali dal 1° gennaio
2003. Le medesime decorrenze sono state stabilite per la fusione di Parco
Eolico San Benedetto S.r.l. E W.p.s. S.r.l. In Edison Energie Speciali
S.p.a., Stipulata in data 17 luglio 2003. Anche per tali società, tutte
interamente controllate dall’incorporante, non è stato determinato alcun
rapporto di cambio. Dall’inizio dell’anno ad oggi, le società
incorporate interessate dal processo di semplificazione societaria in corso
sono state 18.
LUXOTTICA
GROUP ANNUNCIA LA CONCLUSIONE DELL’OFFERTA PUBBLICA DI ACQUISTO SULLE
AZIONI DI OPSM
Milano, 4 settembre 2003 - Luxottica Group S.p.a. Leader mondiale nel
settore degli occhiali, ha comunicato oggi che l’Offerta Pubblica di
Acquisto in contanti, attraverso la propria controllata Luxottica South
Pacific Pty Limited, su tutte le azioni e le opzioni di Opsm Group Limited
è stata completata con successo ed è terminata alle ore 19.00 (ora di
Sidney) del 2 settembre 2003. Opsm Group è ora direttamente controllata da
Luxottica South Pacific. Alla chiusura dell’offerta Luxottica South
Pacific deteneva l’82,57% delle azioni ordinarie di Opsm Group e nelle
prossime settimane cancellerà tutte le opzioni di Opsm Group. Luxottica
South Pacific ha il diritto di nominare tutti i membri del Consiglio di
Amministrazione di Opsm.
MARIELLA
BURANI FASHION GROUP S.P.A. HA SIGLATO UN ACCORDO CON L CAPITAL, IL FONDO
CHE FA CAPO A LVMH SA, PRIMO GRUPPO AL MONDO NEL SETTORE LUXURY GOODS, PER LA CESSIONE DEL 30% DEL CAPITALE DI ANTICHI PELLETTIERI
Cavriago (Reggio E.), 4 settembre
2003 - Mariella Burani Fashion Group S.p.a. Annuncia la vendita del 30% di
Antichi Pellettieri S.p.a., Divisione pelletteria del Gruppo Burani, a L
Capital, fondo di investimento internazionale facente capo a Lvmh Sa (Moët
Hennessy Louis Vuitton), primo Gruppo nel settore del lusso a livello
mondiale. Antichi Pellettieri S.p.a. è Stata costituita da Mariella Burani
Fashion Group S.p.a. Nel 2001 per riunire gli investimenti del Gruppo nel
settore pelletteria di lusso e oggi detiene il controllo di sette società
operanti nei più importanti distretti industriali italiani ed europei nel
design, produzione e distribuzione di calzature, borse e abbigliamento in
pelle di lusso con i marchi Baldinini, Sebastian, Braccialini, Biasia,
Mandelli e Cerutti. Nel 2002 Antichi Pellettieri S.p.a. Ha registrato ricavi
per Euro 75 milioni, realizzati per circa il 75% sui mercati esteri, un
Ebitda di Euro 9,5 milioni pari a circa il 13% dei ricavi e controlla una
rete di circa 46 boutiques monomarca con i brands Baldinini, Biasia,
Braccialini e Sebastian, situate nelle principali vie del lusso
internazionali, tra cui Via Montenapoleone a Milano, Via della Vigna Nuova a
Firenze, Ginza a Tokyo. L Capital è un fondo di investimento internazionale
specializzato nei Marchi Aspirational (lusso accessibile)/Specialized retail,
che ha effettuato investimenti nelle seguenti società: Gant Usa (sportswear),
Lampe Berger (home fragrances), Imaginarium (creative toy retailer), Forte
Pharma (neutraceuticals), Micromania (video game retailer). L Capital
acquisterà per Euro 25 milioni il 30% di Antichi Pellettieri S.p.a.,
Valutazione che riflette un Enterprise Value della società pari a Euro 110
milioni con multipli pari a circa 1,5 volte il fatturato e circa 12 volte
l’Ebitda, significativamente superiori rispetto ai multipli riconosciuti
attualmente dal mercato a Mariella Burani Fashion Group S.p.a. Inoltre,
Antichi Pellettieri S.p.a. Rappresenta rispettivamente solo il 27% dei
ricavi e il 29% dell’Ebitda consolidati di Mariella Burani Fashion Group
S.p.a., Controllante la stessa Antichi Pellettieri. Infine, la transazione
consentirà a Mariella Burani Fashion Group S.p.a. Di realizzare una
significativa plusvalenza a livello consolidato e genererà un flusso di
liquidità verso la stessa Mariella Burani Fashion Group S.p.a. Pari a Euro
41 milioni, comprendenti anche il rimborso dei versamenti in conto capitale
che la stessa, tramite Design & Licenses e Mariella Burani Investment
(controllanti di Antichi Pellettieri) aveva portato in Antichi Pellettieri
S.p.a.l’alleanza industriale e finanziaria tra Mariella Burani Fashion
Group S.p.a. E L Capital riconosce i meriti e le competenze acquisite da
Antichi Pellettieri S.p.a. Nella creazione, produzione e distribuzione di
pelletteria di lusso e la sua posizione dominante a livello internazionale
nel segmento del lusso accessibile. L’accordo che Mariella Burani Fashion
Group S.p.a. Ha firmato con L Capital, che fa capo al primo Gruppo del lusso
a livello mondiale, porterà una rilevante cooperazione fra i due Partner,
contribuendo ad accelerare in modo significativo il processo di crescita dei
brands già presenti nel portafoglio di Antichi Pellettieri S.p.a., Con un
impatto significativo sui ricavi e sui risultati operativi di Mariella
Burani Fashion Group S.p.a.. La transazione rimane soggetta
all’autorizzazione dell’ Autorità Anti-trust. Nell’esecuzione
dell’operazione, Mariella Burani Fashion Group S.p.a. è Stata assistita
da Mcc e L Capital da Fineurop Soditic in qualità di advisor finanziari.
FUJITSU SIEMENS COMPUTERS SI
AGGIUDICA GARA CONSIP PER UN VALORE DI 32 MILIONI DI EURO LA FORNITURA DI
46.000 PC È DESTINATA ALLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE
Milano, 4 settembre 2003 - Fujitsu Siemens Computers S.p.a, quarto
produttore mondiale di sistemi e architetture informatiche, annuncia di aver
ottenuto l'assegnazione provvisoria di una gara pubblica indetta da Consip
S.p.a. Relativa alla fornitura per la Pubblica Amministrazione di 46.000
Personal Computers per un valore di oltre 32 milioni di euro. Il
raggruppamento d'impresa (Rti) che ha partecipato alla gara e di cui Fujitsu
Siemens è capofila, è costituito anche da Siemens Informatica S.p.a. E
Getronics Solutions Italia S.p.a. (Servizi di installazione, manutenzione,
staging ed assistenza post vendita) e Siemens Finanziaria S.p.a. (Locazione
finanziaria). Consip S.p.a. è L 'ente che fa capo al Ministero
dell'Economia e delle Finanze per la consulenza, l'assistenza e la fornitura
di soluzioni informatiche per l'innovazione nella Pubblica Amministrazione.
"Siamo molto soddisfatti di questo risultato, che ci permette di
consolidare la nostra presenza all'interno di un mercato importante come
quello della Pubblica Amministrazione ha dichiarato Pierfilippo Roggero,
Amministratore Delegato di Fujitsu Siemens S.p.a. "Siamo infatti fieri
di poter contribuire, con la nostra tecnologia il nostro know-how la qualità
dei nostri prodotti e servizi, a dare un forte impulso al processo di
innovazione in corso in tutta la Pubblica Amministrazione Centrale e
Locale", ha concluso Roggero
AMERICAN
AIRLINES ADERISCE AL PROGRAMMA DCA THREE-YEAR OPTION DI SABRE TRAVEL NETWORK
Milano, 3 Settembre 2003 – Sabre Travel Network rende noto che anche
American Airlines ha deciso di aderire al programma Dca Three Year Option
entrando con il più alto livello di partecipazione nel sistema di
distribuzione Sabre per tre anni, a fronte di una booking fee fissa e di
rendere disponibili alle agenzie Sabre connected le tariffe pubblicate,
comprese quelle vendute attraverso ogni sito web, proprio o di terzi, ed i
propri uffici di prenotazione. American Airlines si aggiunge alle altre
grandi 5 compagnie americane: Us Airways, United Airlines, Delta,
Continental e Northwest Airlines. Il programma conta ora 17 vettori
partecipanti. Il Dca Three Year Option include anche punti vendita europei,
così le agenzie Sabre Connected italiane avranno sempre disponibili le
migliori tariffe per le compagnie aeree aderenti al programma. Hamish Broom,
European Director of associate sales and service di Sabre Travel Network, ha
dichiarato che Sabre Travel Network è al momento in fase di trattativa con
molte compagnie Europee per la loro adesione al programma. Dca è il più
alto tra i 6 livelli di partecipazione al sistema Sabre. I vettori che
aderiscono al programma ottengono uno sconto del 10% per ogni prenotazione
effettuata in Europa, Satati Uniti, Caraibi e Isole Vergini americane.
Inoltre tale sconto rimane fissato per 3 anni. “Il programma Dca
Three-Year Option è sicuramente la soluzione vincente per tutti gli
attori,” ha affermato Broom. “Le compagnie aeree abbattono i loro costi
di distribuzione e possono prevedere le loro Sabre booking fee per 3 anni,
le agenzie garantiscono un servizio di qualità ai loro clienti, i
viaggiatori automaticamente hanno accesso alle migliori tariffe disponibili
sul mercato e Sabre Travel Network si assicura un contratto triennale con le
compagnie aderenti.”
GRAZIE AGLI OTTIMI RISULTATI LA TAP
MANTIENE LE ASPETTATIVE DI RAGGIUNGIMENTO DEL TARGET 2003
Milano, 4 settembre 2003 - La Tap Air Portugal ha registrato a Luglio il
miglior risultato operazionale mensile da Gennaio, con 15,1 milioni di Euro,
confermando il recupero iniziato a Maggio. Nonostante gli effetti derivanti
dalla peggior crisi del settore, dal conflitto in Iraq e dalla polmonite
atipica, i risultati operazionali di Luglio 2003 sono stati in linea con i
15,9 milioni dello stesso periodo dell’anno scorso. Anche i risultati
liquidi di Luglio hanno evidenziato un netto recupero, attestandosi sui 15,2
milioni, ossia piú del doppio dei 7,3 milioni registrati nel Luglio 2002.
In termini di accumulato, nell’esercizio dei mesi da Gennaio a Luglio, i
risultati liquidi sono decisamente migliori di quelli dei primi sette mesi
dell’anno scorso. Secondo l’Amministratore Delegato della Compagnia,
Fernando Pinto, è previsto che la Tap a fine anno raggiunga il target
annuale con un risultato liquido in positivo di 12 milioni di Euro. La Tap
ha trasportato a Luglio un totale di 565.602 passeggeri, il che indica una
crescita del 3,8% in relazione con lo stesso periodo del 2002. In termini di
destinazioni, quelle che hanno registrato la maggiore crescita a Luglio
2003, rispetto allo stesso mese del 2002,. Sono state: Brasile (+11,6%),
Europa (+11,3) e Africa (+9,5%).
AUTOGRILL: NUOVO CONTRATTO ALL´AEROPORTO
INTERNAZIONALE WASHINGTON DULLES. PER LA PRIMA VOLTA L´OFFERTA AI
PASSEGGERI COMPRENDE LE NEWS IN TEMPO REALE.
Milano, 4 settembre 2003: Hmshost, una delle controllate americane di
Autogrill, si è aggiudicata un nuovo contratto quinquennale che prevede la
realizzazione di tre nuovi punti di vendita all´Aeroporto Internazionale
Dulles di Washington. La formula, fortemente innovativa, include servizi di
notizie in tempo reale firmati da Fox News Channel e News Connection. I
lavori cominceranno entro la fine dell´anno e i ricavi previsti nei cinque
anni di durata del contratto oltrepasseranno i 20 milioni di dollari. Fox
News Channel Newsstand sarà la prima fonte di informazioni "realtime"
per i viaggiatori in transito negli aeroporti. In collaborazione con Fox
News Channel, Hmshost fornirà informazioni costantemente aggiornate
accessibili tramite Internet e un servizio "Newspapers on demand"
con la possibilità di stampare oltre 150 quotidiani nazionali e
internazionali. Dulles
News Connection Featuring Starbucks Coffee. Sarà invece la formula
che coniugherà la più ampia gamma di servizi di informazione stampa, video
e Internet con il sapore della più rinomata caffetteria del mondo, quella
di Starbucks. Un Internet Cafè insomma, del massimo livello qualitativo, in
linea con le esigenze degli utenti dello scalo della capitale Usa. John J.
Mccarthy, Ceo di Hmshost. E Mary Morgan, proprietaria di Pen & Prose
Inc. Presentando le nuove formule alla stampa americana sottolineano che
"si apre una nuova era per un segmento di offerta e di business che avrà
un grande sviluppo in futuro. I clienti potranno disporre in qualsiasi
momento delle informazioni chiave, selezionandole con la massima facilità".
Con oltre 17 milioni di viaggiatori l´anno, l´aeroporto Dulles di
Washington è uno dei più importanti degli Stati Uniti.
LA NUOVA CLASSIFICA PROVINCIALE
STILATA DALLA CAMERA DI COMMERCIO DI MILANO LA MILANO ECONOMICA CHE CRESCE?
STA A VEDUGGIO, CASSINETTA, BASIANO, GUDO VISCONTI, BESATE, BUBBIANO, CERRO,
SAN GIORGIO. FANALINO DI CODA: ROZZANO
Milano, 4 settembre 2003. - Sfiora il 6% in tre anni la crescita delle
attività economiche di Milano e provincia. Grazie alla performance
dell’Alto Milanese e del Magentino Abbiatense. Se rapportiamo il numero di
imprese attive nel secondo trimestre 2003 con quello dello stesso periodo
del 2000, ogni zona mostra un tasso positivo: Milano città (154.240
imprese,+5,82%); Cintura Nord (8577, +5,6%); Magentino-Abbiatense (5.807,
+7,34%); Alto Milanese (4.167, +9,23%); Sud Milano (3.887, +5,24%),
Direttrice Est (2.309, +6,41%). Ma ci sono comuni con un’economia record:
le imprese in generale crescono di più tra il 2000 e il 2003 a Cerro Al
Lambro (da 169 a 210, +24,3%): e quelle agricole a San Giorgio sul Legnano,
quelle manifatturiere a San Zenone al Lambro, quelle delle costruzioni a
Veduggio con Colzano, quelle del commercio a Cassinetta, quelle alberghiere
a Basiano, quelle dei trasporti a Gudo Visconti, quelle finanziarie a Besate,
quelle di servizi sociali a Bubbiano. Anche se il primato per numero di
imprese nel secondo trimestre 2003 resta a Milano (154.240), seguita da
Monza (10.629), Sesto San Giovanni (5.118), Cinisello Balsamo (4.510),
Legnano (4.167). E’ questo il quadro sulla provincia di Milano che emerge
da un’elaborazione sui dati del registro delle imprese della Camera di
Commercio di Milano. “Le imprese, in particolare quelle più piccole e
diffuse, dal commercio all’artigianato -ha dichiarato Carlo Sangalli,
Presidente della Camera di Commercio di Milano – non sono solo un
indicatore ”economico”, ma una “garanzia” sociale di uno sviluppo
equilibrato. Rafforzare - poi - le “piazze”come luoghi d’incontro, a
partire dalle attività economiche che ci sono, decentrando servizi pubblici
e privati anche innovativi, può rappresentare una sfida di qualità diffusa
e di una area metropolitana viva ed assortita, in centro come
nell’hinterland”. Rozzano. Con 2265 attività è uno dei comuni con più
imprese. La crescita dal 2000 al 2003, pari al 2,4%, è lontana dal valore
medio provinciale (5,9%). In diminuzione alcuni tra i settori principali:
commercio (616 attività), -0,8% in tre anni, le attività manifatturiere
(398, -6,8%), trasporti, magazzinaggio e comunicazioni (268, -5%),
intermediazione monetaria e finanziaria (42, -6,7%). Bene le costruzioni
(393, +19,8%) e le attività immobiliari, noleggio, informatica e ricerca
(322, +5,6%). Il profilo del piccolo imprenditore di Rozzano, considerando
le sole ditte individuali, è più anziano che giovane: in maggioranza ha
tra i 30-49 anni (58,4%), quindi tra 50-59(20,3%), 60-80 (13,7%) e meno di
29 anni (7,7%); è uomo in stragrande maggioranza (83,2%), ci sono il 6,1%
di imprese con titolari stranieri e l’82,3% dei titolari risiede a Rozzano.
Imprese
Operanti Al secondo trimestre 2000 e 2003– Elaborazione - Camera Di
Commercio Di Milano
|
|
|
|
|
|
|
totale Ii trim 2003
|
totale Ii trim 2000
|
var % 2000/2003
|
quota % su tot. Milanese 2003
|
Abbiateg.
|
1875
|
1.736
|
8,01%
|
0,6%
|
Corsico
|
2.265
|
2.128
|
6,44%
|
0,7%
|
Magenta
|
1.667
|
1.546
|
7,83%
|
0,5%
|
Magent-Abb
|
5807
|
5410
|
7,34%
|
1,8%
|
Legnano
|
4.167
|
3.815
|
9,23%
|
1,3%
|
Alto Milanese
|
4.167
|
3.815
|
9,23%
|
1,3%
|
Rho
|
3.459
|
3.217
|
7,52%
|
1,1%
|
Sesto
S.g.
|
5.118
|
4.905
|
4,34%
|
1,6%
|
Cintura Nord
|
8.577
|
8.122
|
5,60%
|
2,6%
|
Cesano
Maderno
|
2.636
|
2.478
|
6,38%
|
0,8%
|
Monza
|
10.629
|
10.233
|
3,87%
|
3,3%
|
Vimercate
|
1.810
|
1.678
|
7,87%
|
0,6%
|
Carate
Brianza
|
1.360
|
1.304
|
4,29%
|
0,4%
|
Seregno
|
3.565
|
3.360
|
6,10%
|
1,1%
|
Brianza
|
20.000
|
19.053
|
4,97%
|
6,2%
|
Melzo
|
1.186
|
1.089
|
8,91%
|
0,4%
|
Cassano
Adda
|
1.123
|
1.081
|
3,89%
|
0,3%
|
Direttrice Est
|
2.309
|
2.170
|
6,41%
|
0,7%
|
Rozzano
|
2.265
|
2.212
|
2,40%
|
0,7%
|
S.donato Milanese
|
1.612
|
1.472
|
9,51%
|
0,5%
|
Sud
Milano
|
3.877
|
3.684
|
5,24%
|
1,2%
|
Milano
|
154.240
|
145.760
|
5,82%
|
47,5%
|
Totale
|
324.889
|
306.903
|
5,86%
|
100,0%
|
Dove ci sono
più imprese (2003, secondo trimestre). Milano 154.240, Monza 10.629, Sesto
San Giovanni 5.118, Cinisello Balsamo 4.510, Legnano 4.167, Seregno 3.565,
Rho 3.459, Lissone 3.438, Cologno Monzese 3.284, Paderno Dugnano 2.951,
Bollate 2.836, Desio 2.818, Cesano Maderno 2.636, Segrate 2.278, Corsico
2.265, Rozzano 2.265, San Giuliano Milanese 2.020, Cernusco Sul Naviglio
2.000, Trezzano Sul Naviglio 1.999, Meda 1.997. Dove crescono di più le
imprese (2000-2003). A Cerro Al Lambro (24,3%), Zelo Surrigone (19,3%),
Mesero (17,4%), Rosate (15,7%), Vanzago (15,5%), Sedriano (15,0%), Pessano
Con Bornago (14,6%), Noviglio (14,2%), Cambiago (13,7%), Trezzano Rosa
(13,5%), Dresano (12,6%), Bellusco (12,2%), Cesate (11,9%), San Vittore
Olona (11,9%), Magnago (11,8%), Masate (11,7%), Misinto (11,2%), Casorezzo
(11,0%), Albairate (11,0%), Vernate (10,9%), Robecco Sul Naviglio (10,8%),
Arluno(10,7%), Arconate (10,6%), Senago (10,5%), Caponago (10,5%), Colturano
(10,3%), Cornate D'adda (10,2%), Bareggio (10,0%). Dove cresce di più
l’agricoltura (2000-2003). San Giorgio su Legnano (+300%), Camparada,
Dairago e Lazzate (+100%), Carnate (+80%), Carugate, Misinto, San Vittore
Olona, Vedano al Lambro (+50%), Buccinasco (+42,1%). Dove crescono di più
le attività manifatturiere (2000-2003). San Zenone al Lambro (+44,4%),
Cerro al Lambro (+38,9%), Roncello (+37,5%), Dresano (+26,1%), Mesero
(+25%), Bubbiano (+20%), San Vittore Olona (+18,6%), Aicurzio (+16,1%). Dove
crescono di più le costruzioni (2000-2003). Veduggio con Colzano (+66,7%),
Zelo Surrigone (+57,9%), Ronco Briantino (50%), Trezzano Rosa (+45,7%),
Calvignasco (+45,5%), Vanzago (+40,4%), Carpiano (+38,1%), Liscate (+36,7%),
Vizzolo Predabissi (+36,6%). Dove cresce di più il commercio (2000-2003).
Cassinetta Di Lugagnano (55,6%), Misinto (27,8%), Grezzago (26,7%),Colturano
(24,2%), Gessate (23,2%), Noviglio (23,1%), Albairate (21,9%), Vanzaghello
(19,4%), Cerro Al Lambro (16,3%), Vernate (16,1%), Tribiano (16,0%),
Casorezzo (15,8%), Vittuone (14,6%). Dove crescono di più alberghi e
ristoranti (2000-2003). Basiano (100,0%), Correzzana (100,0%), Renate
(100,0%), Roncello (100,0%), Lazzate (75,0%), Basiglio (62,5%), Vanzaghello
(60,0%), Veduggio Con Colzano (50,0%), Zelo Surrigone (50,0%), Cassina De'
Pecchi (46,2%), Mesero (40,0%), Liscate (37,5%), Marcallo Con Casone (37,5%)
Dove crescono di più trasporti,magazzinaggio e comunicazioni (2000-2003).
Gudo Visconti (83,3%), Marcallo Con Casone (66,7%), Ossona (66,7%), Ronco
Briantino(60,0%), Trezzo Sull'adda (53,8%), Grezzago (42,9%), Dresano
(40,0%), San Vittore Olona (40,0%), Magnago (38,5%), Caponago (37,5%),
Concorezzo (37,5%), Pogliano Milanese(36,0%),San Colombano Al Lambro
(34,8%). Dove cresce di più l’intermediazione monetaria e finanziaria
(2000-2003). Besate (200,0%), Cambiago (200,0%), Zibido San Giacomo
(150,0%), Cesate (114,3%), Cerro Al Lambro (100,0%), Cerro Maggiore(100,0%),
Inzago (100,0%), San Colombano Al Lambro (85,7%), Rosate (80,0%), Motta
Visconti (71,4%), Brugherio (66,7%), Burago Di Molgora (66,7%),Dairago
(66,7%), San Zenone Al Lambro (66,7%), Settala (66,7%), Cesano Boscone
(60,0%), Novate Milanese (57,1%), San Donato Milanese (55,1%). Dove crescono
di più attività immobiliari,noleggio,informatica, ricerca (2000-2003).
Veduggio Con Colzano (86,7%), Bubbiano (66,7%), Nosate (66,7%), Cerro Al
Lambro (60,0%), Morimondo (60,0%), Lazzate (57,1%), Caponago (55,6%), Rosate
(50,0%), Mediglia (45,9%), Robecco Sul Naviglio (42,9%), Motta Visconti
(40,6%). Dove crescono di più altri servizi pubblici,sociali e personali
(2000-2003). Bubbiano (100,0%), Calvignasco (100,0%), Settala (46,2%),
Cisliano (44,4%), Pieve Emanuele (36,7%), Opera (34,4%), Besate (33,3%),
Camparada (33,3%), Pessano Con Bornago (31,8%), Sulbiate (28,6%), Canegrate
(27,60%), Mediglia (26,3%), Bernate Ticino (25,0%), Buscate (25,0%),
Cavenago Brianza (25,0%), Inveruno (25,0%), Masate (25,0%), Robecco Sul
Naviglio (25,0%), Pantigliate (23,5%). Infolink
www.Mi.camcom.it
MERCATO DEL GAS: AVVIATI I LAVORI PER L'HUB
ITALIANO DEL GAS E ACCESSO PRIORITARIO SEMPLIFICATO PER NUOVI TERMINALI GNL
LE PROPOSTE DELL'AUTORITÀ PER I CODICI DI CONDOTTA COMMERCIALE PER I
VENDITORI E PER L'ASSICURAZIONE PER I CLIENTI FINALI SUI RISCHI DI USO DEL
GAS
Milano, 4 settembre 2003 Mercato del gas: l'Autorità per l'energia
elettrica e il gas ha dato avvio, lo scorso 11 agosto, ai lavori per la
definizione della disciplina della futura borsa del gas naturale (hub),
passo necessario per la promozione della concorrenza nel settore del gas.
Snam Rete Gas, nel corso della verifica del codice di rete, aveva già
presentato all'Autorità proposte in materia e previsto il necessario
supporto tecnico-operativo per un "punto di scambio virtuale".
L'Autorità ha pertanto invitato, con propria delibera, la stessa società e
gli altri soggetti interessati a inviare, entro il 30 settembre 2003, uno
schema di procedure per l'organizzazione del mercato secondario del gas
naturale. Con lo stesso provvedimento l'Autorità ha avviato anche i lavori
per l'affinamento della disciplina degli accessi alla rete di trasporto
(delibera n. 137/02) resasi necessarie ad un anno dall'avvio. Delibera n.
91/03 L'Autorità ha inoltre adeguato le regole che disciplinano l'accesso
prioritario ai nuovi terminali di rigassificazione del gas naturale
liquefatto naturale liquefatto per i soggetti che investono nella loro
realizzazione (delibera n. 91/02) alla normativa in essere. Di fatto
l'accesso prioritario diviene un diritto di allocazione, riconosciuto anche
a soggetti diversi dagli utilizzatori del terminale senza limitazioni alla
nuova capacità realizzabile, che non richiede procedure di accertamento da
parte dell'Autorità. Delibera n. 90/03 Le proposte dell'Autorità per i
codici di condotta commerciale per i venditori di gas naturale nel mercato
liberalizzato, contenute nel documento per la consultazione, sono
disponibili sul sito internet www.Autorita.energia.it
I soggetti
interessati potranno far pervenire osservazioni fino al 30 settembre 2003.
Il codice di condotta commerciale che dovrà essere obbligatoriamente
adottato dai venditori di gas naturale fisserà regole generali di
correttezza da osservare nella promozione delle offerte contrattuali (ad es.
I contenuti minimi essenziali dei messaggi pubblicitari o i principi da
osservare da parte del personale addetto alla promozione commerciale),
indicherà le informazioni che dovranno sempre essere fornite al cliente
prima della firma del contratto, elencherà le clausole che devono essere
dettagliate nei contratti. Per il mancato rispetto del codice di condotta
commerciale si propongono indennizzi automatici a favore dei clienti (nel
caso in cui i contratti risultino incompleti) e sanzioni amministrative fino
al ritiro dell'autorizzazione alla vendita. E' stato inoltre pubblicato un
documento per la consultazione (sempre disponibile sul sito internet)
contenente le proposte dell'Autorità per il mantenimento, negli anni 2004 e
seguenti, di una forma di assicurazione a favore dei clienti finali civili
del gas per responsabilità civile, incendio e infortuni in relazione ai
rischi connessi con l'uso del gas distribuito a mezzo di reti di gasdotti
locali (gas naturale o di altro tipo), a valle del punto di consegna. In
assenza di disposizioni che prevedano l'assicurazione obbligatoria a favore
dei clienti finali, viene meno dal 01/ 01/ 2004 la tutela fornita dal
contratto di assicurazione vigente, stipulato a partire dal 1991 da Snam e
rinnovato da Eni fino a tutto il 31/12/2003 (l'attuale contraente è
Stoccaggi Gas Italia Spa). I soggetti interessati potranno far pervenire
osservazioni fino al 12 settembre 2003
MERCATO ELETTRICO: PIÙ SICUREZZA DEL SISTEMA
NAZIONALE CON L'AVVIO DEL SISTEMA TRANSITORIO LE PROPOSTE DELL'AUTORITÀ PER
I CONTRATTI BILATERALI E LA PEREQUAZIONE
Milano, 4 settembre 2003
Mercato elettrico: è partito operativamente
sabato 9 agosto il sistema transitorio di offerte di vendita e di acquisto
di energia elettrica per la fornitura al mercato vincolato (circa il 60% dei
consumi nazionali) e per il dispacciamento ai fini della sicurezza del
sistema. Per la prima volta in Italia i clienti del mercato vincolato
verranno approvvigionati, senza rischi di aumenti tariffari, con un sistema
di fornitura basato su offerte in concorrenza fra loro. Il sistema pone
precisi obblighi a produrre agli operatori che beneficiano del rimborso
degli "stranded costs" e pertanto rafforza la sicurezza del
sistema nazionale in un momento particolarmente critico per il paese. Il
sistema transitorio, propedeutico all'entrata in funzione dal gennaio 2004
della borsa elettrica e quindi di un mercato pienamente concorrenziale,
parte nel rispetto dei tempi previsti anche in virtù della determinazione
con cui l'Autorità per l'energia elettrica e il gas ha seguito e sostenuto
il dialogo fra gli attori del sistema (Grtn e produttori) nel mese di
transizione appena trascorso. Le proposte per i contratti bilaterali e i
meccanismi di perequazione: l'Autorità ha diffuso un documento per la
consultazione con le proprie proposte per la regolazione dei contratti
bilaterali. Il documento è disponibile sul sito www.Autorita.energia.it. I
soggetti interessati potranno formulare osservazioni, suggerimenti e
proposte alternative, per iscritto, entro il prossimo 15 settembre 2003.
Dopo l'approvazione della disciplina del mercato elettrico, l'emanazione dei
criteri di autorizzazione dei contratti bilaterali costituisce un
complemento indispensabile ai fini dell'avvio del dispacciamento di merito
economico e della borsa elettrica. L'Autorità ritiene che la contrattazione
bilaterale debba essere libera. In particolare, le proposte mirano a porre
su un piano di parità la contrattazione nella borsa elettrica e la
contrattazione bilaterale per garantire agli operatori la più ampia
flessibilità nella scelta delle forme di approvvigionamento di energia
elettrica compatibilmente con il rispetto delle esigenze di sicurezza del
sistema e di tutela della concorrenza. L'Autorità ha diffuso infine un
documento per la consultazione con le proposte conclusive sui meccanismi di
perequazione per il periodo di regolazione 2000-2003. Il documento è
disponibile sul sito www.Autorita.energia.it. I soggetti interessati
potranno formulare osservazioni, suggerimenti e proposte alternative, per
iscritto, entro il prossimo 15 settembre 2003. Le proposte dell'Autorità
contenute nel documento sono destinate a completare il quadro regolatorio
attualmente in vigore. I meccanismi di perequazione, necessari in presenza
di una tariffa unica nazionale, sono destinati ad essere applicati alle
imprese che svolgono il servizio di trasporto su reti di distribuzione e
sono finalizzati a riconoscere le differenze di costo legate a fattori
indipendenti dal distributore e alle caratteristiche della clientela. La
proposta dell'Autorità prevede che tali meccanismi siano applicati in via
sperimentale con adesione facoltativa.
BORSA ELETTRICA A REGIME DAL GENNAIO 2004.
Roma, 4 settembre 2003. Il Ministro Marzano ha avviato il processo per
l'attivazione della "Borsa elettrica" dal gennaio 2004, formulando
gli indirizzi per la realizzazione di un sistema che prevede i mercati
dell'energia elettrica e del servizio di dispacciamento. Gli indirizzi,
messi a punto dal "Tavolo Energia", coordinato dall'On. Dell'Elce,
ed a cui hanno partecipato l'Autorità per l'energia elettrica e il gas e il
Gestore della rete di trasmissione nazionale, tengono conto dei contributi
forniti dagli operatori del settore, dai principali soggetti interessati e
loro associazioni. Il documento è disponibile sui siti internet:
www.Minindustria.it e www.Autorita.energia.it. Gli indirizzi si basano sul
quadro normativo esistente e sul lavoro già svolto e prevedono un impegno
coordinato e convergente affinché vengano attuati e resi operativi: una
borsa dell'energia elettrica, che comprende il mercato del giorno prima e il
mercato di aggiustamento, con meccanismo di formazione del prezzo basato sul
prezzo marginale di sistema (system marginal price); una borsa del servizio
di dispacciamento, che comprende il mercato della risoluzione delle
congestioni, il mercato del servizio di bilanciamento e il mercato della
riserva, con meccanismo di formazione del prezzo basato sul prezzo
dichiarato (pay as bid); contratti bilaterali liberi, soggetti al pagamento
degli oneri connessi alle congestioni e ai servizi accessori; assegnazione
dell'energia di importazione e dell'energia elettrica incentivata secondo le
attuali modalità di mercato; applicazione, in caso di congestioni di rete,
di offerte zonali, con un prezzo unico lato domanda e prezzi differenziati
(per zone) lato offerta; un'offerta di contratti derivati finanziari che
dovrà accompagnare in modo progressivo l'avvio della borsa elettrica. Si
vuole che il sistema di offerte di vendita e di acquisto di energia
elettrica sia caratterizzato da un elevato grado di trasparenza e
flessibilità in modo da tutelare gli interessi di utenti e consumatori e da
consentirne l'evoluzione in funzione degli sviluppi successivi del settore
elettrico e della progressiva liberalizzazione del mercato.
“I PRIMI
FONDI PER L’EDUCAZIONE” DALL’ ACQUARIO DI CATTOLICA AL CENTRO
EDUCATIVO AVSI DI SALVADOR BAHIA QUESTIONE DI FINNING !
Cattolica, 4 settembre 2003 - I primi fondi raccolti dal Club Squalo
anch’io dei visitatori dell’Acquario di Cattolica a sostegno del
progetto “l’unica alternativa è l’educazione, sono stati consegnati -lunedì 21 luglio – al Presidente Nazionale Avsi, Dott.
Arturo Alberti. Il progetto, che combatte il finning (la pesca degli squali
per prelevare solo le pinne) insegna il rispetto dell'ambiente e da’ la
possibilità di imparare un lavoro dignitoso grazie all’attività del
Centro Educativo Avsi di Salvador Bahia in Brasile. La campagna di
sensibilizzazione del Club Squalo Anch'io è partita il 31 maggio scorso
dall’Acquario di Cattolica, attraverso il coinvolgimento dei visitatori e
personaggi del mondo dello spettacolo( Donatella Bianchi, Alessia Merz,
Piero Chiambretti, che hanno dimostrato grande sensibilità nella raccolta
fondi per il concreto sostegno al progetto.( 2.000 euro raccolti tra Cc
postale N° 39855697- donazioni raccolte negli appositi squaladanai )
Numerosi istituti di ricerca e associazioni ambientaliste hanno lodato
l’Acquario di Cattolica per questa campagna, contribuendo alla sua
diffusione presso le loro sedi. Erano presenti i rappresentanti dell’
Icram (Istituto per la Ricerca Applicata al Mare del Ministero
dell’Ambiente) , dell’Università di Bologna, del Gris (Gruppo dei
Ricercatori Italiani per gli Squali), dell’ Università di Bologna, della
Fondazione Cetacea, del Delphinarium di Riccione, di Uno Squalo Per Amico,
della Riserva naturalistica di Onferno, di Osservatorio Mediterraneo e
dell’Unione Internazionale per la Conservazione della Natura. Molte altre
adesioni sono pervenute tramite lettera. I relatori intervenuti hanno
sottolineato l’importanza insostituibile , per la tutela della natura ,
dell’educazione centrata sull’uomo. Il coinvolgimento della nuova visita
interattiva ai percorsi dell’Acquario acquista un valore insostituibile
nell’attirare l’attenzione del pubblico, rendendolo consapevole della
bellezza degli animali marini. La vicinanza con gli squali nell’immersione
“faccia a faccia” consente anche di entrare in intimità con i più
temuti tra i “mostri” marini. Solo trovandosi quasi a contatto con gli
squali, immersi nella loro vasca, è possibile rendersi conto del loro
fascino e impegnarsi per la loro protezione.
CON IL WWF E
LA BCC DI BUSTO GAROLFO E BUGUGGIATE IL RISPARMIO GESTITO DIVENTA AMICO
DELL’AMBIENTE
Busto Garolfo, 4 settembre 2003 - Rispettare e proteggere la natura
non porta solo benefici ambientali, in termini di qualità della vita, ma da
oggi anche economici. La natura, insomma, diventa anche un investimento
finanziario. E di quelli che rendono. E’ questa l’ultima, originale
proposta che arriva dalla Bcc di Busto Garolfo e Buguggiate, che nei suoi
tredici sportelli localizzati nel territorio dell’alto Milanese e
Varesotto offre il Fondo Aureo Wwf Pianeta Terra che vede insieme, in
partnership, il Wwf ed il Credito Cooperativo. I due enti hanno infatti dato
vita ad un importante prodotto della cosiddetta finanza etica e che,
tecnicamente, si configura come un fondo comune d’investimento mobiliare,
aperto, azionario e internazionale. Nello specifico, un meccanismo di
devoluzione delle commissioni di ingresso e un particolare metodo di
gestione, consente la realizzazione di concreti progetti di conservazione
dei luoghi più belli ed incontaminati del pianeta. Il fondo investe sulle
aziende che adottano criteri ambientali positivi. Imprese, cioè, impegnate
nello sviluppo di prodotti, servizi o tecnologie fortemente innovativi che
possono portare a significativi miglioramenti di performance ambientale. Si
tratta di società quotate nelle principali borse mondiali, di produttori e
distributori di energia verde, ma anche di piccole imprese che si
distinguono per la forte capacità di innovare in campo ambientale: in
particolare il Fondo premia le imprese innovative che hanno adottato
politiche ambientali per ridurre i gas serra o nuove tecnologie per lo
sviluppo delle energie rinnovabili (riduzione e riutilizzo di imballaggi,
realizzazione di progetti ambientali di recupero e valorizzazione,
attivazione di raccolta differenziata, riciclo di componenti dei prodotti,
riduzione dell'uso di materie prime e così via). Il Fondo non investe in
imprese che sfruttano il lavoro minorile o che operano in Paesi che non
garantiscono la tutela dei diritti umani. Sono perciò escluse le aziende
che producono armi, tabacco o altri prodotti che nuocciono alla salute o
ledono la dignità umana. Il requisito fondamentale del fondo è, infatti,
la chiarezza dei principi che stanno alla base della selezione etica degli
investimenti, che devono rispettare criteri ambientali positivi. La garanzia
del mantenimento dei principi etici viene assicurata da un Comitato composto
da cinque membri indipendenti, del quale fanno parte Giorgio Ruffolo, Mario
Tozzi, Stefano Zamagni ed i presidenti di Federcasse (Credito Cooperativo),
Alessandro Azzi, e di Wwf, Fulco Pratesi. Compito del Comitato di Garanzia
è vigilare sulla definizione e sulla corretta applicazione dei criteri di
selezione del portafoglio ed inoltre approva il rendiconto annuale del Wwf
sull'impiego dei fondi devoluti. Il profilo rischio-rendimento del fondo è
alto, quindi è consigliato ai risparmiatori con un orizzonte temporale
medio-lungo (5/7 anni). Per sottoscrivere il fondo sono sufficienti 500 euro
per il versamento unico e 50 euro per il versamento rateale. La commissione
di sottoscrizione è pari all'1%, che scompare se l'investimento supera i 25
mila euro; la commissione di gestione è dell'1,80%. Se l'importo
sottoscritto è di almeno 5 mila euro, al cliente della Banca di Credito
Cooperativo viene regalata l'iscrizione al Wwf Italia per l'anno in corso.
In Italia i fondi a vocazione etica rappresentano attualmente meno dell1%
del totale, mentre in Usa il 13% del risparmio è assorbito da prodotti che
si ispirano a fondi etici. Nella lotta ai cambiamenti climatici un ruolo
davvero decisivo può essere giocato dalle aziende, e gli esempi positivi
non mancano: alcune aziende straniere, come segnala l'Eugene (European Green
Electricity Network), sono riuscite a risparmiare fino a 370.000 dollari
l’anno grazie alla riduzione di acqua ed energia.
SECONDO UNO STUDIO, LA TERRA NON È MAI STATA
COSÌ CALDA DA DUE MILLENNI
Bruxelles, 4 settembre 2003 - Gli autori dello studio più completo mai
condotto sulla storia climatica hanno concluso che la Terra è più calda
oggi che in qualsiasi altro periodo degli ultimi 2.000 anni. Secondo il
coautore dello studio, il professor Philip Jones dell'unità per la ricerca
climatica dell'Università dell'East Anglia (Regno Unito), i risultati
avvalorano l'ipotesi che considera l'attività umana responsabile
dell'aumento delle temperature. "Non si può spiegare in altro modo. È
La risposta alla formazione dei gas-serra nell'atmosfera", ha
dichiarato il professor Jones. Per formulare una simile affermazione con un
certo grado di affidabilità, il professor Jones e il suo collega, il
professor Michael Mann dell'Università della Virginia (Usa), hanno dovuto
tracciare un quadro preciso del clima terrestre degli ultimi due millenni. I
due scienziati hanno analizzato i dati relativi alle temperature degli
ultimi 1.000 anni ma, per comprendere come fosse il clima sulla Terra prima
di allora, hanno dovuto cercare tracce all'interno dei nuclei di ghiaccio e
nella vegetazione sopravvissuta fino ai nostri giorni. I professori hanno
esaminato i tronchi di antichi alberi in varie parti del mondo e misurato lo
spessore degli anelli di accrescimento annuali, che sono determinati dal
clima, per ricostruire un quadro preciso delle temperature e delle
condizioni che hanno caratterizzato l'intero arco storico in esame.
Un'ulteriore prova di fondamentale importanza è stata fornita dalle sacche
d'aria intrappolate in profondità nelle formazioni di ghiaccio della
Groenlandia e dell'Antartide, che hanno portato tutte alla stessa
conclusione. "Abbiamo riscontrato che durante gli ultimi due millenni
non è mai stato così caldo come nel momento attuale. Il periodo iniziato
nel 1980 è indubbiamente il più caldo degli ultimi 2.000 anni", ha
rivelato il professor Jones. Inoltre dalle prove scoperte dagli scienziati
emerge che, in passato, la temperatura della Terra poteva fluttuare di 0,2
gradi centigradi ogni secolo. Dal 1980, tuttavia, i ricercatori hanno
registrato un incremento della temperatura terrestre pari ad almeno questo
valore. Infine, i professori Jones e Mann hanno tentato di confutare le tesi
che sostengono l'esistenza di un clima più caldo in passato citando prove
aneddotiche, come il prosperare dei vigneti nella Gran Bretagna
settentrionale di 1.000 fa e la spedizione compiuta dai Vichinghi che,
dall'Islanda, raggiunsero la Groenlandia per cercare un clima più mite. In
Gran Bretagna esistono molti più vigneti produttivi al giorno d'oggi che in
passato e i Vichinghi partirono dall'Islanda alla ricerca di terre, non di
un clima più mite. Se si può ancora discutere sulle cause del
riscaldamento globale, ormai le prove sull'esistenza di questo fenomeno non
lasciano spazio a dubbi.
SIMPOSIO INTERNAZIONALE SULLA GEOLOGIA DEL
MEDITERRANEO ORIENTALE
Salonicco (Grecia), 4 settembre 2003 - Dal 14 al 20 aprile si svolgerà a
Salonicco (Grecia) un simposio internazionale sulla geologia del
Mediterraneo orientale. La conferenza consentirà ai ricercatori di
discutere e scambiare idee sui vari aspetti delle scienze geologiche. Ai
delegati sarà specificamente chiesto di affrontare i seguenti temi:
geologia strutturale, stratigrafia e tettonica del Mediterraneo orientale;
petrologia e geochimica; vulcanologia e geotermia; ofioliti nel Mediterraneo
orientale; grandi sismi nel Mediterraneo orientale; geologia marina del
Mediterraneo orientale; telerilevamento e rischi naturali; paleontologia dei
vertebrati; geoarcheologia; risorse minerarie; geologia della penisola
balcanica. Infolink: http://geonet.Geo.auth.gr/5thIsemg/index.Htm
LEVI’S STORE APRE A RAVENNA UN LUOGO
STORICO PER UN MARCHIO LEGGENDARIO
Bologna, 4 settembre 2003 - ll mito Levi’s sceglie il centro storico di
Ravenna per inaugurare il terzo punto vendita monomarca Levi’s Store in
Emilia Romagna, dopo Bologna e Riccione. L’azienda americana, leader nel
settore del denim, aprirà il 6 settembre a Ravenna il suo ventunesimo punto
vendita monomarca italiano, potenziando così ulteriormente la propria rete
distributiva ed il coordinamento tra il partner Levi’s dell’area e le
filiali Levi’s Europa, secondo il progetto di refitting dei propri Store,
iniziato due anni fa dalla Casa Madre di San Francisco. L’apertura
esclusiva del negozio nel cuore di Ravenna, avverrà sabato 6 settembre alle
ore 16:00 supportata da un grande evento che prevede musica dal vivo con
voci e chitarre dei Forty Winks, gruppo punk rock di Bologna, e animazione
interattiva con le originali iniziative Vesti Levi’s e Vinci Levi’s, una
sorta di gara di velocità ad alta fedeltà, e Blu Instant Fashion,
istantanee dal mondo giovanile per esprimere il vivere e sentire il mito
Levi’s. Il Levi’s Store di Ravenna, situato al numero 67 di via Diaz,
nella splendida cornice del centro storico, si articola su una superficie di
110 mq e presenta uno spazio aperto e dinamico dove poter apprezzare
l'innovazione e la qualità dei capi, in un'armonia perfetta firmata Levi's.
Il cliente è accolto in un ambiente dall’atmosfera molto caratterizzata
ed emozionante, dove può vivere con immediatezza la personalità e il mood
inconfondibile del marchio, ma anche identificare con facilità le diverse
tipologie d’offerta. Il lay-out dello Store, dallo stile pulito ed
essenziale per dare maggior risalto ai capi, trae ispirazione dalla
leadership che Levi’s vanta nel campo del denim e su cui fonda le proprie
radici. Come in tutti i Levi’s Store l’offerta di prodotto è ampia e
diversificata: dalle mitiche linee Levi’s Red Tab™ Guys e Girl
all’innovativa Levi’s Enginereed Jeans, fino alla nuovissima linea
Levi’s Type 1 Jeans. Gli Store Levi’s sono una tappa obbligata per gli
amanti del denim e non solo. Fra l’altro in questa stagione viene
presentata la nuova edizione del mitico 501 che si veste di nuovo e propone
nuovi look per chi non vuole rinunciare al jeans - che quest’anno compie
130 anni.
UNA RELAZIONE RACCOGLIE I RISULTATI
DEI PROGETTI EUROPEI IN MATERIA D'ISTRUZIONE E FORNISCE RACCOMANDAZIONI AI
RESPONSABILI POLITICI DEL SETTORE
Bruxelles, 4 settembre 2003 - La Commissione europea ha pubblicato una
raccolta di documenti informativi sui risultati dei progetti di ricerca
finanziati dall'Ue nel settore dell'istruzione, indirizzata ai responsabili
delle politiche. I documenti affrontano una vasta gamma di questioni
relative all'istruzione e ciascuno di essi contiene una serie di conclusioni
e di raccomandazioni sulle possibili linee d'azione. Gli articoli riguardano
progetti finanziati nell'ambito del Quarto e Quinto programma quadro dell'Ue
(4Pq e 5Pq). Nel complesso, i progetti coinvolgono oltre 420 team di ricerca
di tutt'Europa e del resto del mondo. Sebbene il loro campo di applicazione
sia immenso, i progetti possono essere suddivisi, a grandi linee, in cinque
categorie: ricerca nel settore dell'istruzione superiore; passaggio dalla
scuola al mondo del lavoro; nuovi modelli di governance per l'istruzione e
la formazione; utilizzo delle tecnologie dell'informazione e della
comunicazione (Tic) nell'apprendimento; e istruzione, disuguaglianza ed
esclusione sociale. Nella prefazione allo studio, il direttore generale
della Dg Ricerca della Commissione, Achilleas Mitsos, illustra una serie di
conclusioni generali. "Le esigenze e le aspettative sociopolitiche nel
settore dell'istruzione superiore sono aumentate", scrive Mitsos. Per
quanto concerne le disuguaglianze, egli afferma: "Sebbene l'istruzione
superiore sia stata considerata da molti governi nazionali un importante
strumento per affrontare il problema dell'esclusione sociale, la ricerca
europea dimostra che i fattori soggiacenti sono molto più ampi e profondi
di quanto talvolta pensino i responsabili politici e che difficilmente il
problema potrà essere risolto da un singolo ambito della politica
sociale". Uno dei progetti sintetizzati nella relazione riguarda le
attività di laboratorio nell'insegnamento della scienza. Esaminando le
prassi attualmente adottate da sette paesi dell'Ue, i partecipanti al
progetto hanno osservato notevoli differenze per ciò che concerne la
quantità di lavoro di laboratorio svolto nelle scuole medie superiori e nei
primi due anni dell'università. Inoltre, mentre l'attività di laboratorio
si effettua regolarmente nelle scuole di Danimarca, Regno Unito e Francia,
in Grecia viene condotta solo a livello universitario. Lo studio ha
rilevato, inoltre, che gli obiettivi dell'attività di laboratorio sono
spesso limitati e piuttosto invariati. Fra le numerose conclusioni rivolte
ai responsabili politici si legge: "L'attività di laboratorio dovrebbe
comprendere una gamma di obiettivi didattici più vasta di quella attuale.
Questo tipo di attività prevede raramente obiettivi epistemologici, i quali
non vengono quasi mai esplicitati dagli insegnanti in sede di preparazione
delle attività, delle sequenze e della documentazione di laboratorio.
Analogamente, le finalità concettuali, le procedure da apprendere e la
raccolta ed elaborazione dei dati rimangono spesso impliciti nella
progettazione dell'attività di laboratorio". Un progetto in materia di
"genere e qualifiche" ha evidenziato la necessità di disporre di
una forza lavoro flessibile, alla luce dell'invecchiamento della popolazione
europea. Analizzando la situazione di Regno Unito, Germania, Portogallo,
Grecia e Finlandia, i ricercatori si sono stupiti nell'osservare come le
differenze fra i paesi fossero più contenute del previsto."L'effetto
positivo esercitato dello stato sociale nei paesi nordici non ha prodotto
risultati molto diversi da quelli registrati nell'Europa meridionale",
recita una delle conclusioni. Lo studio, inoltre, ha osservato che negli
ultimi decenni la discriminazione di genere nel mercato del lavoro non è
diminuita in modo significativo. Ai responsabili politici, pertanto, viene
rivolto un importante messaggio: "Occorre concentrare principalmente
gli sforzi sulla promozione di una 'autonomia del genere' nel settore
dell'istruzione e formazione professionale e della formazione professionale
permanente, piuttosto che cercare di uguagliare il numero di uomini e donne
in ciascuna professione". Un altro progetto finanziato dall'Ue si è
concentrato sull'istruzione dei bambini rom. Ricercatori spagnoli, francesi
e italiani hanno analizzato la situazione nei rispettivi paesi e sono giunti
alla conclusione che "i sistemi d'istruzione esaminati non sono in
grado di gestire la scolarizzazione dei bambini zingari/rom in modo
costruttivo". Tale situazione sembra essere dovuta ad una serie di
fattori politici, socioeconomici, ideologici, istituzionali e culturali. Fra
le raccomandazioni formulate dai ricercatori figurano la promozione di
politiche d'istruzione che tengano conto dei gruppi europei itineranti e la
creazione di infrastrutture che permettano ai bambini nomadi di frequentare
scuole normali. Inoltre, si raccomanda di utilizzare lo strumento della
discriminazione positiva per ciò che concerne le borse di studio e i
servizi di refezione nelle scuole, di promuovere la diffusione delle buone
prassi fra gli insegnanti e di evitare il ricorso ad insegnanti
specializzati per i bambini rom. Uno studio di valutazione dell'impatto
globale esercitato dai progetti individuali sull'apprendimento assistito
dalle Tic è giunto alla conclusione che questo tipo di insegnamento
modifica il tradizionale rapporto docente-studente. Inoltre, si è osservato
che l'utilizzo di tali innovazioni tecnologiche nell'istruzione migliora gli
approcci didattici orientati al discente e introduce un cambiamento verso
forme di apprendimento più collaborative e partecipative. La ricerca
futura, raccomandano gli autori dello studio, dovrà esaminare gli aspetti
emotivi dell'apprendimento negli ambienti a base di Tic e valutare il grado
di sviluppo delle capacità sociali e d'apprendimento, di autogestione e di
altre abilità metacognitive. Nell'ambito della settima priorità
"Cittadini e governance nella società basata sulla conoscenza"
del Sesto programma quadro (6Pq), sono stati stanziati dei fondi per
condurre ulteriori ricerche in materia di apprendimento e conoscenza.
"Auspico che i ricercatori attivi in questo settore colgano tali
opportunità per approfondire i loro studi sul ruolo dell'istruzione nelle
società moderne europee, attraverso il rafforzamento della cooperazione in
tutt'Europa e l'integrazione delle prospettive delle varie discipline",
scrive Mitsos. La versione integrale della relazione è disponibile nella
sezione "Reports" del seguente sito web: http://www.Cordis.lu/citizens/publications.Htm
TELL ME MORE
PRO: PRIMO DELLA CLASSE IN ITALIA !
Parigi, 4 settembre 2003 - L’Istituto Nazionale di Documentazione per
l’Innovazione e la Ricerca Educativa (Indire), nell’ambito del
“Progetto per la qualità educativa del software multimediale”, ha
conferito ad Auralog il “bollino di qualità” per Tell me More Pro.
Indire, in accordo con il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e
della Ricerca (Miur), aiuta gli insegnanti a scegliere i prodotti più
adatti alle loro esigenze tra le numerose offerte dell’editoria
elettronica e si avvale di un team di esperti che segue i criteri di
valutazione stabiliti dalle facoltà di Scienze della Formazione delle
Università di Bologna e di Firenze. I software vengono esaminati, in
maniera incrociata e indipendente, dagli esperti e da almeno due scuole, che
lo utilizzano nelle attività didattiche e li valutano con una scheda
compilata dagli insegnanti ed una dagli alunni. Tra i criteri di verifica vi
sono gli aspetti tecnici, la comunicazione (attrattiva, interfaccia…), la
struttura, la qualità didattica (integrazione al programma…), la
documentazione ecc. Alla fine del test Tell me More Pro ha ottenuto la
certificazione di software di qualità con il massimo dei voti (3 stelle) e
con il giudizio di “Ottimo”. Gli esperti hanno particolarmente
apprezzato la ricchezza del contenuto, la possibilità per i professori di
personalizzare l’apprendimento con dei percorsi specifici, e la facilità
di utilizzazione. Tell me More Pro fa parte della gamma di software Auralog
destinati al settore educativo e propone un metodo completo destinato ai
centri di insegnamento; si compone di strumenti esclusivi di controllo per
gli insegnanti e funziona in rete locale. Tell me More permette di
sviluppare l’insieme delle competenze linguistiche, con 25 tipi di attività
diverse: dialoghi interattivi, esercizi (grammatica, lessico, pronuncia,
espressione scritta), regole, coniugazione, filmati… Il riconoscimento
vocale garantisce un esercizio efficace sulla pronuncia. Inoltre per il
professore c’è la possibilità di visionare le risposte degli studenti e
consultare un resoconto delle attività svolte che include una sintesi dei
risultati così da verificare i progressi ed eventualmente modificare il
programma di apprendimento. Gli insegnanti possono creare facilmente dei
percorsi didattici adatti al livello e al profilo di ogni studente. Durante
il corso, lo studente può utilizzare la posta elettronica per chiedere
spiegazioni al professore. Tell me More Pro è disponibile per
l’apprendimento delle seguenti lingue: inglese britannico, inglese
americano, francese, tedesco, spagnolo, olandese, italiano per stranieri. La
collana comprende 8 livelli suddivisi in 3 pack: Base-Intermedio (3 livelli)
Avanzato (2 livelli) Business (3 livelli). Soltanto l’inglese americano,
l’italiano e l’olandese vengono proposti in pack differenti. I software
di Auralog destinati al settore educativo hanno ottenuto riconoscimenti
anche dal Ministero dell’Istruzione in Francia (labello Rip) e nel Regno
Unito (labello Curriculum online) e vengono ampiamente utilizzati da
numerose scuole in tutto il mondo. In Italia hanno scelto Tell Me More Pro:
Alfa Wasserman, Banca Intesa, Burgo, Dhl, Fao, Ferrari - Maserati - Isvor -
Fiat, G.d. Srl, Ice - Istituto Nazionale per il Commercio Estero, Intuition,
National Polic, Philips, Politecnico di Bari, Scuola Superiore Universitaria
Interpreti Traduttori, Serono S.p.a., Sony, Teach In, Telecom Italia,
Università di Ancona, Università Bocconi, Università di Lecce, Università
di Macerata, Università di Messina, Università La Sapienza, Università di
Teramo, Università di Varese, Università di Udine, Università di Ragusa,
Infolink: Indire http://www.Indire.it/software/valutati/risult.Php?risult=269
Auralog http://www.Auralog.com/it/tellmemorepro.Html#
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