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9 SETTEMBRE 2003

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INTERVENTO DEL MINISTRO LUCIO STANCA AL FORUM AMBROSETTI DI CERNOBBIO: "UN'AGENDA PER L'ITALIA - LO SCENARIO DI OGGI E DI DOMANI PER LE STRATEGIE AZIENDALI"

Cernobbio, 9 settembre 2003 - “Per colmare la differenza che ci separa dalla media europea negli investimenti per le tecnologie dell’informazione e della comunicazione (Ict) l’Italia dovrebbe investire almeno 15 miliardi di €, passando dagli attuali 64,3 miliardi a 80 miliardi di €”. Lo ha sostenuto Lucio Stanca, Ministro per la Innovazione e le Tecnologie, al Forum Ambrosetti “Un’agenda per l’Italia”. Il Ministro ha sottolineato che “nel nostro Paese si investe ancora troppo poco nella innovazione tecnologica ed in particolare in quella digitale. La spesa per questo settore nel 2002 è stata pari al 5,5% del Pil, mentre il dato medio europeo è del 6,7%, con punte dell’8,4% del Regno Unito e del 9,3% della Svezia”. Tra le politiche per recuperare questo “deficit di innovazione”, ha aggiunto Stanca, ci sono la diffusione della cultura informatica nel Paese, il sostegno e lo stimolo agli investimenti delle imprese, la modernizzazione della Pubblica Amministrazione (e-Government), la diffusione delle infrastrutture di comunicazione (larga banda) e l’adeguamento del quadro normativo. -Italiani In particolare, ha proseguito il ministro, “sul fronte della diffusione della cultura informatica tra i cittadini e le famiglie (metà di esse ha già un Pc ed oltre un terzo ha una connessione ad Internet, rispetto al 40% della media europea) uno spazio rilevante lo occupa la scuola come strumento di diffusione della cultura digitale. Se alla fine della scorsa legislatura c’era un Pc ogni 18 studenti, oggi si è arrivati ad uno ogni 15 (13,2% la media europea). Le scuole connesse al web con larga banda erano il 20% alle fine del 2002 e sono salite al 35%”. Contestualmente, ha aggiunto Stanca, quest’anno sono stati stanziati 75 milioni di € per finanziare i costi di formazione per l’alfabetizzazione informatica dei docenti. Sono stati avviati 8 mila corsi con quasi 200 mila insegnanti iscritti. -Imprese Sul fronte delle imprese, poco più dell11% delle nostre aziende ha realizzato applicazioni avanzate in Rete (il 47% in Francia, Germania e Regno Unito, il 61% negli Usa) e ben il 70% delle imprese italiane non usa tali applicazioni considerandole “inutili”. Eppure, ha aggiunto Stanca, “ogni € di investimento marginale in ‘capitale digitale’ genera 1,8 € di prodotto aggiuntivo, rispetto ad 1,1 € generato da un € investimento in ‘capitale non digitale’”. Proprio per questo il ministro per l’Innovazione e le Tecnologie e quello per le Attività Produttive hanno varato a luglio il “Piano per l’innovazione digitale nelle imprese”. Gli interventi previsti per rafforzare l’innovazione nei settori del Made in Italy sono di breve periodo (6-12 mesi) e di medio termine. Tra i primi sono previste misure di carattere economico-finanziario (bandi telematici per l’innovazione tecnologica nelle Piccole e Medie Imprese con strumenti di incentivazione già esistenti come la legge 46/82 e la dotazione finanziaria complessiva di 62 milioni di €); il riorientamento della legge 488/92 (con una dotazione di 530 milioni di €); il venture capital e capitalizzazione di nuove imprese innovative (con 227 milioni di € di risorse disponibili); i progetti di ricerca nelle tecnologie della informazione e comunicazione (art. 53 della Legge Finanziaria 2003 con 25 milioni di €) e gli Accordi Programma Quadro per lo sviluppo dei Distretti Digitale nel Sud con Fondi Cipe per 18 milioni di €. Sono inoltre previste misure di natura regolamentare, come il Testo Unico della Proprietà Industriale; i Tribunali specializzati in materia di Proprietà Industriale; il deposito elettronico di brevetti e marchi. Per quanto attiene agli interventi di medio termine, Stanca ha individuato misure di carattere economico-finanziario come quelle fiscali; bonus da spendere per servizi all’innovazione; interventi di sostegno a spin-off ed early stages; ma anche iniziative di comunicazione formazione per la diffusione della cultura dell’innovazione nelle imprese. -P.a. Un capitolo importante dell’azione di Governo riguarda l’ammodernamento e il recupero di efficienza della Pubblica Amministrazione. Stanca ha reso noto che, secondo i dati del Cnipa (Centro Nazionale per l’Informatica nella Pubblica Amministrazione, di recente costituzione come strumento operativo del Mit), nei primi sette mesi di quest’anno è più che raddoppiato (+110%) il numero delle e-mail scambiate nella rete Rupa fra le Amministrazioni pubbliche e fra queste e l’esterno, ossia i cittadini, rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. La quota dei dipendenti informatizzabili nella Pubblica Amministrazione Centrale che ha un Pc è passata dal 70% del 2000 al 75% del 2001 e all’86% del 2002. Solo il Ministero degli Affari Esteri, da quando ha sostituito i telegrammi con le sedi estere con la posta elettronica, ha ottenuto un risparmio di 17 tonn. Di carta (vale a dire risparmiando 255 alberi, 7,5 milioni di litri d’acqua, 129 mila Kwh.). Del resto usando la firma digitale per l’invio telematico degli atti delle aziende al Registro delle imprese si determina un risparmio di 260 milioni di € l’anno (fonte: Unioncamere) grazie all’eliminazione della carta, ai minori costi di archiviazione e all’annullamento delle spese di spedizione. Con gli acquisti on line da parte della Pubblica Amministrazione (e-Procurment) nel 2002 si sono risparmiati 2,3 miliardi di € e le previsioni per quest’anno danno un risparmio di 3,7 miliardi di €. -Fisco Sul fronte del fisco, le tecnologie dell’informazione e comunicazione hanno dato un grosso aiuto all’innovazione: ormai tutte le dichiarazioni fiscali sono presentate per via telematica. L’anno scorso sono state complessivamente ben 38 milioni. Non solo. Stanca ha reso noto che, secondo l’Agenzia dell’Entrate, c’è stato anche un “forte incremento dei pagamenti d’imposta tramite il mod. F24 in Rete: da 71 mila dell’intero 2002 nei primi otto mesi di quest’anno si è passati a 145 mila”. Anche per i contratti di locazione si sta usando la Rete. Il ministro ha informato che “c’è stato un raddoppio delle registrazioni telematiche: dalle 35 mila di tutto il 2002 si è infatti arrivati alle 77 mila dei primi otto mesi di quest’anno”. Per l’Ici già oggi è possibile pagarla in rete in 950 Comuni con più di 10 mila abitanti. Per l’Iva, le relative dichiarazioni di inizio, variazione e cessazione di attività inviate per via telematica nel 2002 sono aumentate del 141% rispetto al 2001, passando da 223 mila a 540 mila. -Larga banda Il Ministro Stanca ha poi ricordato che “il Governo ritiene la larga banda ‘condizione essenziale’ per lo sviluppo economico del Paese”. I risultati dello sforzo Governativo in questo settore, come rileva l’ultimo monitoraggio dell’Osservatorio Permanente Larga Banda-between, sono testimoniati dal fatto che gli accessi a larga banda con le diverse tecnologie (dsl, fibra ottica, satellite) sono passati dai 1,08 milioni della fine dell’anno scorso ai 1,825 del 30 giugno 2003, con un incremento del 62% e una previsione di 2,5 milioni di accessi alla fine di quest’anno (oltre il 130% in 12 mesi). Particolare attenzione viene riposta allo sviluppo nel Sud per favorire la crescita del tessuto industriale. In tale contesto nel marzo scorso è stato siglato il Memorandum d’Intesa Stanca-gasparri-miccicchè per attivare 1,7 miliardi di € in 5 anni (il 30% da reperire sul mercato con il project financing coordinato da Sviluppo Italia) per stimolare la diffusione della Larga banda nelle regioni meridionali. Per le infrastrutture sono previsti investimenti per 930 milioni di € (di cui 650 pubblici); per i servizi saranno effettuati investimenti per altri 750 milioni di € (di cui 300 pubblici). In particolare, saranno realizzati anelli a larga banda in tutte le regioni del Sud, in Abruzzo e Molise a partire da 210 aree industriali, 67 capoluoghi di provincia e città con più di 50 mila abitanti. -Quadro normativo Per sostenere l’ammodernamento del Paese con le tecnologie dell’informazione e della comunicazione (Ict) è importante la previsione di un adeguato quadro normativo. Il Ministro Stanca ha avuto la delega dalla Legge sulla semplificazione ad emanare decreti legislativi sulla Società dell’Informazione. È prevista emissione del “Codice sulla Società dell’Informazione” per un riordino organico di tutte le principali norme relative all’utilizzo delle tecnologie della informazione e della comunicazione nel settore pubblico e in quello privato. È pure in programma una revisione dell’apparato normativo che regolamenta i procedimenti amministrativi, necessaria non solo per applicare l’innovazione tecnologica ai procedimenti esistenti, ma anche per crearne di nuovi, costruiti sull’utilizzo delle tecnologie digitali. Sono pure in programma interventi di razionalizzazione per rimuovere lo ‘scollamento’ tra la programmazione finanziaria dello Stato e la pianificazione informatica.

DISMISSIONE IMMOBILI PUBBLICI: IN LINEA LA MAPPA INTERATTIVA PER LA RICERCA
Roma, 9 settembre 2003 - Il Mef comunica che sulla home page www.Mef.gov.it  tra gli Ultimi documenti pubblicati, è disponibile il sistema di accesso alla mappa interattiva per l’individuazione dell’esatta posizione degli immobili pubblici messi in vendita con l’avviso di asta odierno. La mappa permette di effettuare ricerche nelle zone e nei quartieri d’interesse.

SOTTOSCRITTO UN ACCORDO QUADRO FINALIZZATO ALL'ACQUISIZIONE DEL CONTROLLO DELLA CASSA DI RISPARMIO DI ALESSANDRIA DA PARTE DI BIPIEMME SOTTOSCRIVERE UN ACCORDO QUADRO FINALIZZATO IN PARTICOLARE ALL'ACQUISIZIONE DEL CONTROLLO DELLA CASSA DI RISPARMIO DI ALESSANDRIA DA PARTE DI BIPIEMME
Milano, 9 settembre 2003 - I Consigli di Amministrazione della Banca Popolare di Milano S.c.a r.L. E della Fondazione Cassa di Risparmio di Alessandria hanno deliberato all'unanimità, nelle riunioni tenutesi entrambe nel pomeriggio di ieri, di sottoscrivere un Accordo Quadro finalizzato in particolare all'acquisizione del controllo della Cassa di Risparmio di Alessandria da parte di Bipiemme. Cr Alessandria risulta attualmente controllata, per una quota complessivamente pari all'80% del suo capitale sociale, da Carinord 1 S.p.a., holding interamente controllata in misura paritetica da Fondazione Cassa di Risparmio Alessandria e da Banca Intesa S.p.a.. L'operazione sarà attuata attraverso: l'acquisizione della quota del 50% di Carinord di proprietà di Banca Intesa S.p.a. (già approvata anche dal Consiglio di Amministrazione della cedente); la fusione per incorporazione di Carinord in Bipiemme (in forza della sottoscrizione del suddetto Accordo Quadro, contenente le linee guida dell'Operazione). Al termine dell'intera Operazione, la Banca Popolare di Milano verrà pertanto a detenere direttamente una quota di controllo di Cr Alessandria pari all'80% del suo capitale sociale; il residuo 20% resterà in capo alla Fondazione. Struttura dell'Operazione L'operazione - la cui realizzazione è subordinata, oltre che ovviamente all'approvazione delle Assemblee dei Soci per le rispettive delibere di fusione, all'ottenimento delle prescritte autorizzazioni da parte, in particolare, della Banca d'Italia e del Ministero dell'Economia e delle Finanze - si svilupperà secondo le seguenti fasi: l'acquisto della partecipazione in Carinord detenuta da Banca Intesa (pari al 50% del capitale sociale) da parte di Bipiemme al prezzo di Euro 142 milioni; la cessione a Bipiemme da parte della Fondazione Cr Alessandria di un'ulteriore quota del capitale sociale di Carinord (stimabile in ca. Il 4%) a fronte dell'acquisizione, da parte della stessa Fondazione, di partecipazioni azionarie (pari a ca. Il 3%) nel capitale sociale di Banca Akros, Bipiemme Gestioni Sgr e Bipiemme Vita, società del Gruppo Bipiemme specializzate in servizi finanziari e prodotti di investimento; la fusione per incorporazione di Carinord nella Bipiemme, con conseguente acquisizione in capo alla Fondazione Cr Alessandria di una partecipazione nella Bipiemme, pari al 7% del capitale sociale. La Fondazione si impegna a detenere la propria partecipazione nel capitale sociale di Bipiemme con forme e modalità che consentano il rispetto della normativa vigente per le banche popolari. Le condizioni finanziarie concordate tra Bipiemme e la Fondazione Cr Alessandria saranno soggette ad una Due Diligence confirmatoria e, ovviamente, alla verifica da parte dei periti - che verranno nominati ai sensi di legge - per la determinazione del rapporto di cambio in sede di fusione. Corporate Governance A seguito della realizzazione della suddetta Operazione Bipiemme e Fondazione provvederanno a sottoscrivere idonei patti parasociali - da pubblicare a norma di legge - i quali prevederanno in particolare che: il Consiglio di Amministrazione di Cr Alessandria conservi per il primo triennio, il numero di 15 Consiglieri (con mandato annuale), dei quali 6 (compreso il Presidente) saranno nominati su designazione della Fondazione Cr Alessandria e 9 (compreso il Vice Presidente) saranno nominati su designazione della Bipiemme. Tale composizione terrà conto di un'adeguata presenza di personalità di spicco della comunità economica della Provincia di Alessandria; il collegio sindacale di Cr Alessandria sia composto da 3 membri effettivi e 2 supplenti, dei quali 2 sindaci effettivi (tra cui il Presidente) nominati su designazione della Bipiemme, mentre 1 sindaco effettivo e l sindaco supplente nominati su designazione della Fondazione Cr Alessandria; negli organi consiliari di Bipiemme e delle società del Gruppo Bipiemme interessate all'Operazione vi sia la presenza di esponenti designati dalla Fondazione Cr Alessandria; in particolare nel Consiglio di Amministrazione e nel Comitato Esecutivo della Capogruppo sarà inserito un esponente designato dalla Fondazione. Ciò anche allo scopo di favorire la valorizzazione e la piena integrazione di Cr Alessandria nell'ambito del Gruppo. Al fine di preservare il radicamento storico di Cr Alessandria nel proprio territorio, Bipiemme e Fondazione hanno altresì convenuto di prevedere - nel nuovo Statuto della Cassa che verrà adottato a conclusione dell'Operazione - alcune clausole di salvaguardia tra cui il mantenimento della denominazione e della sede sociale, nonchè la possibilità di destinare una quota (fino al 3%) degli utili della Cassa per sostenere iniziative socio-culturali da sviluppare sul territorio di presidio. Valenza industriale dell'operazione Cr Alessandria dispone attualmente di una rete composta da n. 73 sportelli, ubicati prevalentemente nella provincia di Alessandria (n. 63) e, per il residuo, nelle provincie di Asti (n. 2), Vercelli (n. 3), Genova (n. 3) e Pavia (n. 2). I principali dati patrimoniali di Cr Alessandria al 30 giugno 2003 sono i seguenti (dati in Euro/mln): impieghi a clientela: 1.198; depositi da clientela: 1.519; totale attivo: 1.842; patrimonio netto: 148 (che include l'utile netto di periodo di 6,5 milioni di Euro); raccolta amministrata: 1.083; raccolta gestita: 788; numero clienti: ca. 120.000 (di cui oltre 18.000 aziende); numero dipendenti: 592. Il progetto di integrazione della Cr Alessandria nel Gruppo Bipiemme - secondo le linee guida parte integrante dell'Accordo Quadro - risulta coerente con la logica industriale del modello "federale" e multicanale perseguita dalla Bipiemme e che prevede, in particolare: - il mantenimento di identità e di autonomia commerciale delle reti del Gruppo e la loro valorizzazione, con proprio brand, nei territori di presidio; la condivisione delle strutture di governo e di supporto operativo; l'utilizzo di prodotti e servizi delle società-prodotto del Gruppo. All'interno di tale modello, l'integrazione della Cr Alessandria nel Gruppo Bipiemme presenta una forte valenza dal punto di vista industriale, riconducibile in particolare a: integrabilità dei modelli di business: sia il Gruppo Bipiemme sia la Cr Alessandria presentano una prevalente vocazione verso la clientela privata retail e le Pmi; complementarietà geografica e forte radicamento territoriale: le reti commerciali insistono su aree contigue e complementari dal punto di vista geografico, con significativi indici di penetrazione tra la clientela retail e Pmi; risultano pressochè inesistenti le sovrapposizioni; aumento prospettico dell'efficienza operativa: l'incremento della potenzialità distributiva, l'accentramento presso la Capogruppo di alcune funzioni di governo e di servizio e l'allineamento alle best practice operative, commerciali e creditizie del Gruppo Bipiemme rappresentano per Cr Alessandria l'opportunità per realizzare significative economie di scala e per migliorare la propria efficienza; estensione dell'offerta di prodotti e servizi delle società-prodotto del Gruppo Bipiemme alla clientela di Cr Alessandria, rispetto alla quale potrà anche crescere il livello di cross-selling. La “nuova” Cr Alessandria avrà la mission di rafforzare la propria presenza sul territorio di presidio, approfondendo i legami con le aree di radicamento in Piemonte e nel nord ovest di Italia in coordinamento con le strategie di sviluppo delle altre reti del Gruppo Bipiemme. Tempistica dell'Operazione 8 settembre 2003: approvazione della compravendita della quota di Carinord di proprietà di Intesa da parte dei Consigli di Amministrazione di Intesa e di Bipiemme; approvazione dell'Accordo Quadro da parte dei Consigli di Amministrazione della Bipiemme e della Fondazione Cr Alessandria; 9 settembre 2003: presentazione del progetto al mercato da parte di Bipiemme; entro 15 settembre 2003: sottoscrizione del contratto preliminare di compravendita della quota Intesa di Carinord da parte di Bipiemme e Intesa; sottoscrizione dell'Accordo Quadro da parte di Bipiemme e Fondazione Cr Alessandria; entro novembre 2003: delibere dei Consigli di Amministrazione di Bipiemme e di Carinord per avvio procedura di fusione; entro dicembre 2003: esecuzione del contratto di compravendita tra Bipiemme e Intesa (traferimento azioni Carinord di proprietà Intesa a Bipiemme); marzo 2004: approvazione bilancio al 31.12.2003 (situazione patrimoniale di fusione) e del progetto di fusione da parte dei Consigli di Amministrazione di Bipiemme e di Carinord; aprile 2004: Assemblee straordinarie di Bipiemme e di Carinord per approvazione del progetto di fusione, con effetti contabili e fiscali dal 1° gennaio 2004.

BANCA INTESA: RELAZIONE SEMESTRALE CONSOLIDATA AL 30 GIUGNO 2003 UTILE NETTO CONSOLIDATO A 710 MLN. DI EURO, RISPETTO AI 114 MLN. DEL PRIMO SEMESTRE 2002 UTILE DELLE ATTIVITÀ ORDINARIE A 1.148 MLN., PIÙ CHE QUADRUPLICATO RISPETTO AL PRIMO SEMESTRE 2002
Milano, 9 settembre 2003 - Si è riunito ieri sotto la presidenza di Giovanni Bazoli il Consiglio di Amministrazione di Banca Intesa che ha approvato la relazione semestrale consolidata al 30 giugno 2003 e ha esaminato i risultati del primo anno di attuazione del Piano d'Impresa 2003-2005. I risultati del primo semestre 2003 Il conto economico consolidato del primo semestre 2003 registra un margine d'interesse pari a 2.705 milioni di euro, in calo del 5,5% rispetto ai 2.861 milioni del primo semestre 2002. Il calo è dovuto principalmente a tre fattori: i) la riduzione strutturale del portafoglio titoli connessa al riposizionamento strategico dell'attività di capital markets dalle operazioni che generano margine d'interesse a quelle che generano margine da servizi, ii) la riduzione dell'esposizione alla clientela Large Corporate, iii) la chiusura dello spread tra tassi di mercato e costo della raccolta. Fattori solo in parte compensati dalla crescita dei prestiti alle famiglie e alle piccole-medie imprese e dall'ampliamento dello spread sui prestiti alle imprese di maggiori dimensioni. Le commissioni nette segnano una flessione del 2,2%, scendendo a 1.623 milioni di euro da 1.659 milioni, a seguito della contrazione della componente connessa a fondi comuni e gestioni patrimoniali (-20%), solo in parte compensata dalla positiva dinamica relativa alla bancassicurazione (+33%) e all'attività bancaria commerciale (+1%). I proventi da operazioni finanziarie crescono a 504 milioni, rispetto ai 202 milioni del corrispondente periodo dell'esercizio precedente, con un incremento dovuto soprattutto all'offerta di obbligazioni strutturate e di corporate derivatives e al miglioramento strutturale dell'attività di capital markets. Complessivamente, il margine d'intermediazione è di 4.975 milioni, in crescita dell'1,5% rispetto ai 4.900 milioni del primo semestre 2002. I costi operativi complessivi ammontano a 3.069 milioni di euro, in diminuzione del 5,8% rispetto ai 3.257 milioni del primo semestre 2002. In quest'ambito, i costi del personale si riducono del 7,9% e le altre spese amministrative del 4,8%, gli ammortamenti crescono del 3,1%. Conseguentemente, il risultato di gestione ammonta a 1.906 milioni di euro, in crescita del 16% rispetto ai 1.643 milioni del primo semestre del 2002, con un significativo miglioramento del cost/income ratio, sceso al 61,7% dal 66,5% del corrispondente periodo dell'anno scorso. Il complesso degli accantonamenti e delle rettifiche di valore (escluso l'ammortamento del goodwill) è pari a 694 milioni, rispetto ai 1.335 milioni del primo semestre 2002. In quest'ambito, 120 milioni sono dovuti all'America Latina e 30 milioni sono relativi alla svalutazione apportata all'interessenza in Bayerische Hypo-vereinsbank. L'utile delle attività ordinarie è quindi più che quadruplicato a 1.148 milioni dai 261 milioni del primo semestre 2002. Il saldo delle componenti straordinarie registra un utile pari a 114 milioni, rispetto ai 50 milioni del corrispondente periodo dell'esercizio precedente, e include proventi per 229 milioni derivanti dalla valutazione al mercato delle azioni proprie detenute in portafoglio e oneri per 130 milioni connessi al disimpegno dall'America Latina. L'utile netto consolidato risulta pari a 710 milioni di euro rispetto ai 114 milioni del primo semestre 2002, con un utile netto della Capogruppo di 674 milioni di euro rispetto ai 174 milioni del corrispondente periodo dell'esercizio precedente. Per quanto riguarda lo stato patrimoniale consolidato, al 30 giugno 2003 i crediti verso la clientela ammontano a 162 miliardi di euro, in calo del 2% rispetto al 31 dicembre 2002 e del 6,2% rispetto al 30 giugno 2002; gli elementi principali di questo calo sono collegati alla decisione di ridurre l'esposizione verso la clientela Large Corporate soprattutto internazionale senza rapporti con l'Italia e, nel confronto con fine giugno dello scorso anno, anche alla securitisation di circa 2 miliardi di euro di mutui ipotecari residenziali. La massa amministrata per conto della clientela risulta pari a 477 miliardi, in aumento dello 0,3% rispetto al 31 dicembre 2002 e in flessione del 2,6% rispetto al 30 giugno 2002; in quest'ambito, la raccolta diretta raggiunge i 181 miliardi, in crescita dell' 1,6% rispetto al 31 dicembre 2002 e dello 0,9% rispetto al 30 giugno 2002, e il risparmio gestito ammonta a 127 miliardi, in aumento del 3,7% rispetto al 31 dicembre 2002 e in calo dell' 1,1% rispetto al 30 giugno 2002. A fine semestre, la struttura operativa del Gruppo Intesa si articola in 3.897 sportelli bancari - di cui 3.206 in Italia e 691 all'estero - con 62.492 dipendenti, 2.820 persone in meno rispetto al 31 dicembre 2002. Il primo anno del Piano d'Impresa 2003-2005 Il Piano d'Impresa 2003-2005 presentato il 9 settembre 2002 ha stabilito precisi obiettivi per la ristrutturazione e il rilancio del Gruppo Intesa. I risultati conseguiti nel primo anno di attuazione sono in linea con gli obiettivi. Per quanto riguarda gli obiettivi di ristrutturazione, al 30 giugno 2003: 1. Tata realizzata una riduzione dei costi operativi di circa 550 milioni di euro rispetto al 2001, pari a quasi il 70% dell'obiettivo di 800 milioni previsto entro il 2005; 2. Sposizione alla clientela Large Corporate ha evidenziato una contrazione di 22,3 miliardi di euro rispetto al 31 dicembre 2001 (diminuendo del 42%, da 53,4 miliardi a 31,1 miliardi), prevalentemente dovuta alla componente internazionale, superando l'obiettivo di riduzione di 17 miliardi previsto a Piano per la fine del 2003; 3. Ncidenza del settore Retail (Divisione Rete, Banche Italia, Società Prodotto e Banche del Centro-est Europa) rispetto al settore Corporate è cresciuta al 64% dal 53% del 31 dicembre 2001, con un obiettivo di Piano pari al 71% per il 2005; 4. Ncidenza delle attività in Italia rispetto alle attività all'estero è aumentata all' 82% dal 71% del 31 dicembre 2001, con un obiettivo di Piano pari all'87% per il 2005; 5. L'attività in credit derivatives ha registrato, rispetto al 30 giugno 2002, una diminuzione del 52% delle "posizioni aperte" (scese da 11,7 miliardi a 5,6 miliardi); 6. Per quanto riguarda la qualità dell'attivo, il rapporto tra rettifiche nette su crediti e risultato di gestione è sceso al 27% dal 76% del 2001, con un obiettivo di Piano pari al 18% per il 2005, e il grado di copertura delle sofferenze è salito al 63% dal 59% del 2001, con un obiettivo pari al 67% per il 2005; 7. L'indebitamento netto sul mercato interbancario si è contratto del 76% rispetto al 31 dicembre 2001 (scendendo da 37 miliardi a 9 miliardi); 8. In relazione alla presenza in America Latina tramite il Gruppo Sudameris, è stata registrata l'uscita da Argentina, Brasile e Cile, cui ha fatto seguito nel terzo trimestre l'uscita dalla Colombia; con le ulteriori operazioni di dismissione previste nella restante parte dell'anno, la presenza si ridurrà al solo Perù (che già da questo semestre è tornato al pareggio); 9. I coefficienti patrimoniali sono risultati pari al 6,0% per il Core Tier 1 ratio (rispetto al 5,3% del 31 dicembre 2001 e al 7,7% obiettivo di Piano al 2005), al 6,9% per il Tier 1 ratio (rispetto al 6,0% del 31 dicembre 2001 e all' 8,6% obiettivo al 2005), e al 10,9% per il coefficiente patrimoniale totale (rispetto al 9,3% del 31 dicembre 2001 e all' 11% obiettivo al 2005). Per quanto riguarda gli obiettivi di rilancio: 1. E' stata realizzata una struttura organizzativa più orientata al cliente; 2. È stata rafforzata la squadra di management; 3. È stata quasi ultimata la piena integrazione informatica tra le tre banche che hanno costituito la Capogruppo Banca Intesa: ad oggi già l'82% delle filiali di Banca Intesa utilizza un solo sistema informativo e il completamento dell'unificazione - previsto, come da Piano, per ottobre - permetterà di accelerare il lancio di nuovi prodotti; 4. È stato rafforzato il processo di valutazione e controllo del credito, che si avvarrà entro fine anno anche di sistemi di credit scoring e di modelli di rating interni, nel quadro di una politica di erogazione che sarà orientata in misura crescente ai "distretti industriali"; 5. È in pieno svolgimento l'attuazione di oltre 100 progetti finalizzati allo sviluppo dei tre principali asset determinanti per la crescita: - capitale umano, con un intenso programma di formazione (oltre 800.000 giornate previste), un aggiornamento dei processi di valutazione e un affinamento dei sistemi premianti, per contare sulle migliori professionalità disponibili; tecnologia, con interventi (pianificati circa 2 miliardi di euro di investimenti e costi per i sistemi informativi) finalizzati alla realizzazione di soluzioni innovative per migliorare in modo significativo la qualità del servizio; relazioni con la clientela, con iniziative mirate (offerta, modello di servizio,....) per ciascuna tipologia di clienti, anche nel quadro del nuovo modello di filiale che si sta sviluppando, supportate da un approccio imperniato sulla cultura del servizio. In merito alle prospettive per l'esercizio in corso, l'andamento del conto economico nei primi sei mesi dell'esercizio consente di prevedere positivi risultati anche per l'intero 2003, in linea con gli obiettivi del Piano d'Impresa. Il Consiglio di Amministrazione ha approvato la cessione dell'intera partecipazione posseduta in Carinord 1 (pari al 50% del capitale sociale) al prezzo di 140 milioni di euro in contanti. Carinord 1 è la holding che controlla Cassa di Risparmio di Alessandria. L'acquirente terrà a breve il proprio Consiglio di Amministrazione per deliberare in merito all'operazione. Con la cessione - che implica una minusvalenza di circa 30 milioni - decadono gli impegni assunti da Banca Intesa in sede di accordo originario con la Fondazione Cassa di Risparmio di Alessandria, che avrebbero comportato un ulteriore investimento di oltre 300 milioni di euro. L'operazione si inquadra nell'ambito della cessione delle attività non più strategiche e della razionalizzazione della presenza territoriale, che privilegia - dovunque possibile - la presenza diretta. Il perfezionamento dell'operazione è soggetto all'approvazione delle autorità competenti.

CDA BIPIELLE INVESTIMENTI S.P.A. APPROVATA LA RELAZIONE SEMESTRALE UTILE NETTO CONSOLIDATO PARI 25,7 MILIONI DI EURO (+10,70%)
Lodi, 8 settembre 2003 - Il Consiglio di Amministrazione di Bipielle Investimenti S.p.a., presieduto dal professor Dino Piero Giarda, ha approvato la Relazione Semestrale che registra un utile netto consolidato di periodo pari a 25,7 milioni di Euro, con un incremento del 10,70% rispetto al pro-forma del 30 giugno 2002. Alla formazione del risultato influiscono positivamente gli effetti del piano di ristrutturazione di Gruppo che ha portato a presidiare con maggiore incisività l’attività di business svolta dalle società prodotto attive nell’ Investment banking, nel Consumer banking e nel Real Estate, confluite sotto il diretto controllo di Bipielle Investimenti. Il raffronto dei dati consolidati, pro-formati rispetto allo stesso periodo del 2002, evidenziano a livello economico la crescita del margine di interesse pari a 124,5 milioni di euro (+3,28%) e del margine di intermediazione che raggiunge i 187,2 milioni di euro (+0,74%). Il risultato di gestione, grazie ad un’attenta politica di contenimento delle spese amministrative (-12,06%) e delle spese per il personale (-8,61%), si attesta a 95,9 milioni di euro, in crescita del 16,95% rispetto al 30 giugno 2002. Particolarmente significativo risulta l’andamento dell’utile da attività ordinarie che sale a 42,2 milioni di euro, mentre l’utile netto consolidato sale a 25,7 milioni di euro contro i 23,2 milioni di euro del primo semestre 2002 (+10,70%). A livello patrimoniale la massa amministrata da clientela sfiora i 20 miliardi di euro con un incremento del 13,05%, rispetto ai 17,2 miliardi di euro dello stesso periodo dello scorso anno, grazie al positivo andamento della raccolta diretta da clientela che si attesta a 6.991 milioni di euro (+9,92%) e della raccolta indiretta da clientela che ammonta a 12.456 milioni di euro (+14,89%) e beneficia di una sensibile ripresa del risparmio gestito pari a 10.593 milioni di euro (+15,31%). In relazione all’andamento delle principali società controllate da segnalare nel settore del c onsumer banking i risultati positivi di Bipielle Ducato S.p.a. Che si conferma tra le società italiane leader nel credito al consumo, chiudendo il semestre con un utile netto di 12,0 milioni di euro (+45,52%). Nell’ investment banking prosegue invece la crescita operativa e reddituale di Efibanca, merchant bank del Gruppo, la cui situazione contabile evidenzia un utile netto di periodo pari a 9,3 milioni di euro (+13,12%). Da sottolineare inoltre l’attività di Bipielle Fondicri Sgr, che chiude il semestre con un utile di 2,2 milioni di euro (+41,68%), mentre il totale del risparmio gestito sfiora il tetto dei 10 miliardi di euro con una crescita del 15,84% rispetto al primo semestre 2002.

GRUPPO BANCARIO CAPITALIA: UTILE NETTO : € 24,7 MLN RISULTATI AL DI SOPRA DEL II SEMESTRE 2002 DAL CONFRONTO CON IL II° SEMESTRE 2002 SI EVINCE: CRESCITA DELL’UTILE NETTO: DA € 0,12 A 24,69 MLN RIDUZIONE DEI COSTI OPERATIVI: -11,9%
Brescia, 9 settembre 2003 - Il Consiglio di Amministrazione della Bipop Carire S.p.a., Gruppo Bancario Capitalia, riunitosi sotto la presidenza del Prof. Francesco Spinelli, in data 5 settembre 2003, ha approvato la relazione semestrale al 30 giugno 2003. La situazione semestrale al 30 giugno 2003 della Bipop Carire S.p.a. Presenta un utile netto di periodo pari a € 24.695.224. Tale risultato è al di sopra dei risultati relativi al Ii semestre 2002 nonostante la cessione di 41 sportelli avvenuta in data 31 Dicembre 2002. Pur in presenza di una congiuntura economica sfavorevole, l’andamento della gestione comincia ad evidenziare i frutti della ristrutturazione avviata a seguito dell’integrazione nel Gruppo Capitalia e di una ripresa della pressione commerciale. Alla luce di tali dinamiche gli obiettivi attesi per l’esercizio in corso restano pienamente conseguibili. Dati Economici Non è stato possibile operare il confronto con i dati di consuntivo relativi al primo semestre 2002 in quanto, come noto, la nuova Bipop Carire S.p.a. È nata in data 1 luglio 2002 dal conferimento del ramo d’azienda traditional della ex Bipop Carire. Ai fini di una migliore comprensione dell’andamento della gestione, laddove significativo, è riportato il confronto al netto degli effetti derivanti dalla cessione degli sportelli. Il margine interesse, pari a 110,2 mln di €, al di sotto delle aspettative di Budget, evidenzia una riduzione di 9,1 mln di € (-7,6%) rispetto al Ii° semestre 2002. Tale flessione è imputabile alla cessione degli sportelli , alla riduzione, al di sopra delle aspettative di Budget, dei finanziamenti (-808 mln di €) alle società controllate da Finecogroup, ed allo smobilizzo (- 1.082 mln di €) del portafoglio titoli di proprietà. Le commissioni nette presentano una contrazione di 1,6 mln (-1,9%) rispetto al Ii° semestre 2002 e risultano essere superiori all’obiettivo di budget. Il confronto con i dati al netto della cessione degli sportelli evidenzia un aumento delle commissioni di 2,3 mln di €. L’andamento beneficia del positivo collocamento di prodotti ad alto valore aggiunto. Gli altri proventi netti di gestione diminuiscono di 4,8 mln di € (-12,9%) per effetto della diminuzione dei recuperi delle spese sostenute per conto delle società controllate da Finecogroup. Il margine intermediazione, superiore rispetto a quanto previsto dal budget, si attesta a 228,0 mln di €, evidenziando una flessione di 16,6 mln di € (-6,8%) rispetto al dato del Ii° semestre 2002. Tale riduzione è da imputare per 5,6 mln di € ai 41 sportelli ceduti, al netto di tale componente la contrazione si attesta al 4,6%. I costi operativi, in linea con il budget, sono pari a 159,1 mln di € ed evidenziano una diminuzione dell’11,9% rispetto al Ii° semestre 2002. L’andamento dei costi beneficia della rigorosa politica di contenimento dei costi adottata dalla banca e della cessione degli sportelli. Al netto di quest’ultima componente la riduzione dei costi operativi si attesta al 7,5%. In particolare, il costo del personale si attesta sui livelli del Ii° semestre 2002, e le spese amministrative si riducono per 9 mln di € pari ad una contrazione dell’11,6%. La riduzione delle spese amministrative al netto dell’effetto della cessione degli sportelli ammonta all’8,1%. Il risultato lordo di gestione, superiore alle previsioni di budget, si attesta a 68,9 mln di € con un incremento del 7,6% rispetto al Ii semestre 2002. Al netto della cessione degli sportelli, il margine presenta una crescita del 2,9%. Le rettifiche nette e gli accantonamenti ammontano a 26,2 mln di €, in linea con le previsioni, ed evidenziano un ritorno su livelli fisiologici. Le rettifche nette su crediti rapportate agli impieghi verso clientela sono pari all’0,6% (dato su base annua) rispetto all’1,4% relativo al secondo semestre 2002. Il risultato delle attività ordinarie registra così un utile di 42,6 mln di €, in linea con le previsioni di budget, rispetto alla perdita di 30,6 mln di € evidenziata nel Ii° semestre 2002. Il risultato straordinario è positivo per 4,7 mln di € beneficiando anche della plusvalenza di 4,5 mln di € derivante dalla cessione dell’immobile già adibito a Magazzini Generali in Reggio Emilia . Accantonate le imposte del periodo pari a 22,6 mln di €, il conto economico chiude con un utile netto di 24,7 mln di €, al di sopra delle attese di Budget. Il secondo semestre dell’esercizio 2002 chiudeva con un utile netto di 0,12 mln di €. Dati Patrimoniali Il raffronto per i dati patrimoniali è effettuato con riferimento ai valori al 31 dicembre 2002. I crediti verso la clientela che ammontano a 6.694 mln di € e rispetto al dato del 31 dicembre 2002 evidenziano una contrazione del -9,5%. Tale diminuzione è ascrivibile alla riduzione degli affidamenti alle collegate di Finecogroup. Al netto di tale riduzione gli impieghi evidenziano un crescita di circa 100 mln di €, pur in presenza di una sfavorevole congiuntura economica. Il I° semestre 2003 evidenzia una sostenuta crescita dei mutui ipotecari pari all’incirca a 250 mln di €. Le sofferenze nette, pari a 104,8 mln di €, risultano in linea con il dato al 31.12.2002 e presentano una copertura media del 67,6%. L’incidenza delle sofferenze nette sugli impieghi si attesta all’1,6% rispetto all’1,4% del secondo semestre 2002. L’incremento è interamente ascrivibile alla riduzione degli affidamenti verso le collegate di Finecogroup, al netto di tale variazione il dato resta invariato rispetto al secondo semestre 2002. La raccolta globale della banca si attesta a 15.824 mln di € ed evidenzia un incremento rispetto al dato del 31 dicembre 2002 pari allo 0,8%, l’andamento è imputabile alla crescita della raccolta avvenuta nel corso del Ii trimestre 2003 (+3,9% sul I° trimestre 2003). La raccolta diretta da clientela si attesta a 5.070 mln di €, presentando una diminuzione pari al 6,2% rispetto al dato di fine anno 2002. Tale riduzione è da imputare in gran parte alla riduzione di rapporti con controparti istituzionali remunerate a condizioni non profittevoli per la banca. La raccolta da banche ammonta a 2.718 mln di € e presenta una contrazione pari al -31,3%. La raccolta indiretta da clientela si attesta a 10.755 mln di € evidenziando un incremento pari al 4,4%. In particolare, il risparmio gestito collocato dalla banca ammonta a 5.001 mln di € e presenta un incremento pari al 2,4% rispetto al dato evidenziato al 31 dicembre 2002. Tale incremento beneficia del buon andamento dei fondi comuni d’investimento (+48,7%). Le Gestioni Patrimoniali in Fondi evidenziano una riduzione pari all’8,3% rispetto al dato del 31 dicembre 2002. Le riserve tecniche del comparto della bancassicurazione collocate dalla banca ammontano a 2.530 mln €, evidenziando un incremento pari all’8% rispetto al valore relativo al 31 dicembre 2002. Nel corso del primo semestre sono stati raccolti nuovi premi per circa 182 mln di €. La raccolta amministrata ammonta a 3.224 mln di € , evidenzia un incremento del 4,8% rispetto al 31 dicembre 2002. Prevedibile Evoluzione Della Gestione Alla luce dell’andamento evidenziato nel corso del I° semestre, gli obiettivi prefissati per l’anno 2003 risultano essere pienamente conseguibili. Inoltre, l’esercizio 2003 risulterà essere caratterizzato, sia nell’operatività che nei risultati, dalle seguenti attività in coerenza con le linee guida adottate nel piano industriale: - prosecuzione del piano di apertura delle Filiali dedicate alla clientela Corporate dal quale ne deriverà il conseguente sviluppo del lending e dell’offerta di servizi finanziari verso tali controparti; sviluppo di servizi relativi all’operatività sull’estero della clientela Corporate, attraverso l’utilizzo della rete estera del Gruppo Capitalia; coerentemente con quanto avviato nel corso del primo semestre di quest’anno, dai primi giorni di agosto sono disponibili per la clientela Private alcune linee di Gestione Patrimoniale di nuova concezione, sviluppate in collaborazione con le società del Gruppo dedicate, linee di gestione che si ritengono adeguate alle aspettative delle clientela più esigente. Verso fine settembre diventerà operativo l’Advisory Group che, a livello di Direzione Centrale, supporterà la rete dei private bankers nelle attività di consulenza finanziaria alla clientela. Si è già dato inizio ai lavori di apertura di nuovi locali dedicati ai teams di Private Banking a Reggio Emilia (termine previsto per la fine lavori metà settembre) ed a Brescia, Rovato (Bs) e Palazzolo (Bs). In seguito verranno avviati i lavori a Milano, Lumezzane (Bs), Torino, Genova e Verona, lavori che dovrebbero terminare entro la fine del presente esercizio. Ampliamento della gamma di prodotti e servizi finanziari offerti, grazie all’integrazione nel Gruppo Capitalia. In particolare sono in fase di lancio nuovi prodotti quali per esempio Gestioni Patrimoniali Miste, Obbligazioni strutturate con rendimento parametrato a Fondi Comuni di Investimento; continuazione del processo di razionalizzazione dei costi operativi, grazie alla rinegoziazione dei contratti di fornitura; lancio di azioni di marketing mirate per segmento di clientela, quale supporto allo sviluppo commerciale.

SEMESTRALE 2003 DELLA BANCA CARIGE: UTILE NETTO IN CRESCITA A € 63 MILIONI (+14,7% SUL 2002)
Genova, 9 settembre 2003 – Il Consiglio di Amministrazione della Banca Carige Spa, presieduto dal Dott. Giovanni Berneschi, ha approvato la relazione semestrale 2003, illustrata dal Direttore Generale Alfredo Sanguinetto: l’utile netto del semestre risulta pari a 63 milioni, registrando un’espansione del 14,7% rispetto al primo semestre del 2002. Il risultato positivo di questa prima parte dell’anno è stato ottenuto in uno scenario macroeconomico estremamente complesso, caratterizzato dal prolungamento della fase di debolezza del ciclo economico oltre le aspettative, dalla flessione dei mercati borsistici per tutta la prima parte dell’anno ed in miglioramento solo nell’ultimo periodo e dalla progressiva discesa dei tassi di interesse, con conseguente riduzione degli spread ed inevitabili impatti negativi sulla redditività bancaria. In questo contesto la Carige ha comunque realizzato positivi risultati reddituali, avviando contestualmente anche una nuova fase nel processo di rafforzamento del Gruppo Carige sul mercato nazionale sottoscrivendo il contratto di compravendita di una quota del capitale sociale della holding Carinord 2 Spa, finalizzata al controllo del capitale della Cassa di Risparmio di Carrara Spa. Tale acquisizione, coerente con la strategia di crescita attuata negli ultimi anni, è affiancata da un’operazione di rafforzamento patrimoniale, per la quale in occasione dell’Assemblea straordinaria dei Soci convocata, in prima seduta, per martedì 10/9 p.V., verrà proposta la deliberazione in tempi brevi di un’operazione di aumento di mezzi patrimoniali per un controvalore effettivo, compreso il sovrapprezzo, pari a circa 300 milioni di euro. I principali indicatori gestionali della Carige possono essere così sintetizzati: Risultati al 30/6/2003 Valori assoluti Var. % sul 30/6/2002 (Milioni di euro): Raccolta totale da clientela 22.337,3 +9,6%; Impieghi a clientela 8.762,7 +15,1%; Risultato di gestione 125,3 +7,5%; Utile delle attività ordinarie 98,6 +8,4%; Utile netto 63,0 +14,7%. A livello di Gruppo, si registrano risultati positivi delle controllate sia bancarie - Cassa di Risparmio di Savona e Banca del Monte di Lucca (utile netto pari a 13,1 e 1,3 milioni rispettivamente), sia assicurative - Carige Vita Nuova e Carige Assicurazioni – (che hanno conseguito utili rispettivamente pari a 1,9 e 1,7 milioni) a conferma della validità della politica di rafforzamento delle società e di sviluppo delle sinergie all’interno del Gruppo promossa dalla Carige negli ultimi anni. Le strategie - L’evento più significativo che ha caratterizzato l’azione strategica della Banca nell’ambito di un processo di crescita per via esterna, è rappresentato dalla sottoscrizione del contratto di compravendita, da parte di Banca Carige e Cassa di Risparmio di Firenze, dell’intero capitale sociale della holding Carinord 2 Spa, di proprietà della Fondazione Cassa di Risparmio di Carrara (27,03%), di Banca Intesa (41,14%) e della Fondazione Cassa di Risparmio della Spezia (31,83%). Per la Carige l’obiettivo dell’operazione è pervenire, attraverso successive operazioni di scissione e liquidazione di Carinord 2 Spa, al controllo del capitale della Cassa di Risparmio di Carrara Spa. Tale iniziativa, oltre a consolidare la politica di rafforzamento del Gruppo Carige sul mercato nazionale, conferma la volontà di Carige di porsi come polo aggregante di realtà bancarie di piccole e medie dimensioni. La priorità che contraddistingue l’acquisizione della Cr Carrara è il rafforzamento dell’attuale presenza del Gruppo nella regione Toscana, dove la Carige è già presente attraverso propri sportelli e la controllata Banca del Monte di Lucca, mediante il consolidamento della Cr Carrara nel territorio di sua tradizionale operatività. L’operazione in oggetto è affiancata da un contestuale progetto di rafforzamento patrimoniale della Carige, funzionale a sostenere adeguatamente i progetti di sviluppo della Banca. In questa logica il Consiglio di Amministrazione, nella seduta del 28 luglio 2003, ha convocato l’Assemblea straordinaria dei Soci al fine di deliberare in ordine alla proposta di attribuire allo stesso Consiglio la facoltà di emettere azioni e/o obbligazioni convertibili da offrire in opzione ai soci, in più tranches nell’arco di cinque anni, per un importo massimo complessivo di nominali 250 milioni di euro. Lo stesso Consiglio di Amministrazione si è inoltre espresso favorevolmente in ordine alla possibile parziale esecuzione in tempi brevi della delega per un controvalore effettivo, compreso il sovrapprezzo, per circa 300 milioni di euro. Nell’ambito delle strategie di sviluppo e diversificazione dei ricavi, Banca Carige all’inizio di luglio ha costituito una Società di Gestione del Risparmio, denominata Carige A.m. Sgr Spa, attraverso la quale intende: integrare la struttura del Gruppo Carige con un polo di competenze nella gestione del risparmio; realizzare in autonomia prodotti e servizi di risparmio; recuperare redditività per il Gruppo e contenere i costi per la clientela. La Sgr sarà funzionale al collocamento, attraverso gli sportelli, i consulenti finanziari ed i canali telematici del Gruppo, di un’ampia gamma di prodotti di risparmio gestito. A tale scopo la Società, oltre ad istituire propri fondi comuni aperti, provvederà alla loro gestione, amministrazione e distribuzione. Gestirà inoltre Gpm, Gpf e fondi pensione, oltre ad una quota di portafoglio di proprietà delle società del Gruppo Carige. La Banca depositaria dei fondi sarà la Banca Carige Spa. La strategia di espansione sviluppata negli ultimi dodici mesi da Banca Carige concretizzatasi nell’acquisizione a fine 2002 dei 42 sportelli ex Capitalia e nella sottoscrizione del contratto di acquisizione di Carinord 2, è stata positivamente valutata dalle società internazionali specializzate Fitch, Standard & Poor’s e Moody’s, che, successivamente alle operazioni, hanno deciso di confermare i rating in precedenza assegnati alla Banca. I risultati Anche nel primo semestre del 2003 il mercato azionario è stato caratterizzato da risultati negativi (indice generale annuo Mibtel –9,7% e indice bancario Mib –9,6%); a fronte di ciò il titolo Carige ha confermato la propria validità evidenziando una crescita del corso del 31,3% in dodici mesi. Il confronto dei dati economici tra il primo semestre del 2003 e quelli dell’esercizio precedente è influenzato dall’inclusione dei valori relativi ai 42 sportelli acquisiti, a fine 2002, dal Gruppo Capitalia, che ha determinato un’espansione delle voci sia di ricavo che di costo, ma con effetti marginali sull’utile netto. In sintesi: il margine d’interesse (159,3 milioni, + 7,5%), i ricavi netti da servizi (207,8 milioni; +17,9%) ed i costi operativi (241,7 milioni; +16,3%) risultano influenzati dallo sviluppo della dimensione aziendale derivante dall’acquisizione degli sportelli dal Gruppo Capitalia. Dal lato dei ricavi, si evidenziano il positivo contributo delle commissioni attive (85,9 milioni; +7,4%) e dei dividendi che crescono a 57,2 (+8%). Sul fronte dei costi, gli incrementi più significativi riguardano le rettifiche di valore sulle immobilizzazioni (+24%), influenzate dal positivo andamento degli impieghi in leasing; le rettifiche e gli accantonamenti (26,7 milioni, +4,4%), sono caratterizzate da un rallentamento delle rettifiche di valore su crediti, quale risultato di una costante politica di attenzione al rischio; l’utile delle attività ordinarie si attesta quindi a 98,6 milioni (+8,4% sul primo semestre 2002); la contribuzione straordinaria è risultata pari a 10,6 milioni, valore superiore di oltre 8 milioni al risultato del primo semestre 2003; tale crescita è determinata dalle plusvalenze realizzate sulla cessione di alcune partecipazioni non strategiche; l’utile d’esercizio risulta quindi in aumento (+14,7%) sul primo semestre 2002, sfiorando i 63 milioni. Le Attività Finanziarie Intermediate per conto della clientela (Afi) a fine semestre hanno raggiunto i 22.337,3 milioni, in aumento del 3,3% rispetto a fine 2002 e del 9,6% nei dodici mesi (3,5% al netto dell’apporto delle filiali acquisite da Capitalia). Le componenti della raccolta diretta ed indiretta evidenziano una crescita nel semestre allineata al 3,3%, raggiungendo rispettivamente i 9.543,1 milioni ed i 12.794,2 milioni. Nei dodici mesi l’espansione della raccolta diretta risulta dell’11,5% (+5% al netto delle filiali ex Capitalia) e quella della raccolta indiretta dell’8,3% (+2,5% escludendo il contributo degli sportelli acquisiti). I crediti verso la clientela raggiungono gli 8.762,7 milioni, evidenziando un incremento dell’1,5% rispetto a fine anno e del 15,1% rispetto all’analogo periodo del 2002 (+8,6% escludendo gli impieghi delle filiali ex Capitalia). L’andamento degli impieghi, pur positivo, riflette l’attuale fase di attesa di segnali di ripresa della congiuntura economica che contraddistingue il mercato. Nonostante la congiuntura sfavorevole, il portafoglio crediti della Carige evidenzia livelli di rischiosità contenuti, con un rapporto tra le sofferenze e gli impieghi lordi pari al 3,1%. La rete delle filiali della Carige nel corso del 2003 ha registrato un'apertura a Monza, che ha portato a 392 il numero complessivo, dopo l’operazione di acquisizione di 42 sportelli dal Gruppo Capitalia avente decorrenza 31 dicembre 2002. A livello di Gruppo, gli sportelli sono 455 unità di cui il 53,4% localizzati in Liguria. A fine semestre il personale della Banca Carige è risultato pari a 3.823 unità (3.512 a fine 2002 a cui si sono aggiunti, con decorrenza 1/1/2003, i 371 dipendenti delle filiali acquisite da Capitalia). I mezzi patrimoniali sono saliti a 1.403,3 milioni (1.369,7 milioni a dicembre 2002). La Banca rispetta ampiamente tutti gli indicatori di vigilanza attualmente in vigore, sia della Banca d’Italia, sia del Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi (Fitd). Il totale dell’attivo del Gruppo Carige ammonta a 15.697,2 milioni; le Afi aumentano nel semestre del 3,2% a 25.266,3 milioni, mentre gli impieghi a clientela, pari a 9.733,8 milioni, registrano una crescita del 2,5%. L’andamento dei risultati economici mostra una significativa ripresa del risultato di gestione (+18,6%), che si dimensiona in 96,9 milioni; l’utile netto consolidato raggiunge quindi i 43,7 milioni evidenziando una crescita del 47,6% sull’utile netto del 2002. Le Relazioni semestrali 2003 saranno disponibili sul sito www.Carige.it. Nel corso della seduta è stato inoltre approvato il Bilancio sociale Carige, documento che la Banca ufficializza per la prima volta: tale strumento fornisce un’informativa sui contenuti sociali delle strategie e sui risultati aziendali, rappresentando gli effetti che l’attività della Banca Carige produce sull’ambiente e su tutti quei soggetti che a vario titolo hanno un interesse legittimo nei confronti dell’azienda quali i dipendenti, i soci, i clienti, i fornitori ecc.
(c.D. Stakeholder). Il documento, data la sua rilevanza come strumento di comunicazione di strategie e risultati, sarà reso accessibile al pubblico sul sito internet aziendale.

LOCAT: APPROVATA LA SEMESTRALE 30/06/2003 08 SETTEMBRE 2003 MARGINE DI INTERESSE +21,3% RISULTATO DELL'ATTIVITÀ ORDINARIA + 32,3% UTILE NETTO + 42,5% COST/INCOME 27,8%
Milano, 9 settembre 2003 - Il Consiglio di Amministrazione di Locat S.p.a., presieduto da Francesco Mezzadri Majani, ha approvato ieri i risultati del primo semestre 2003 dai quali risulta un utile netto pari a 30,0 milioni di euro, in sensibile crescita sui 21,1 milioni di euro del primo semestre 2002 (+42,5%). La società ha concluso nuovi contratti per complessivi euro 1.560,6 milioni, in flessione del 16,0% sull'analogo periodo dell'anno scorso. La predetta flessione è stata causata dalla ridotta propensione agli investimenti dovuta alla tendenza negativa del contesto economico. Tale tendenza è stata confermata anche dal mercato che ha evidenziato volumi in diminuzione del 12% rispetto al primo semestre 2002. Locat si è confermata leader del mercato con una quota pari all'11,1%. A fine luglio 2003 Locat ha registrato un apprezzabile recupero di produzione che ha portato la flessione dei volumi di nuovi contratti rispetto allo scorso anno all'11,9% (- 11,3% il dato del mercato). Sotto il profilo economico, i dati del primo semestre hanno evidenziato un significativo miglioramento del risultato dell'attività ordinaria (+32,3% a 51,1 milioni di euro) grazie alla crescita del margine di contribuzione (+22,3% a 102,8 milioni di euro) che ha abbondantemente fronteggiato il modesto incremento dei costi di struttura (+1,6% a 28,6 milioni di euro). Il rapporto cost/income, di conseguenza, è ulteriormente sceso dal 33,5% al 27,8%. L'utile ante imposte è aumentato del 35,1%, raggiungendo i 50,9 milioni di euro (contro i 37,7 milioni di euro del giugno 2002). Il risultato economico netto atteso per l'esercizio 2003, consolidando la dinamica del primo semestre ed in linea con gli obiettivi prefissati, è previsto in sensibile miglioramento rispetto al 2002. Il Consiglio ha inoltre approvato il Piano strategico 2004 - 2006 che è focalizzato sul mantenimento del livello della profittabilità, anche a scapito dei volumi, sull'ampliamento dei servizi offerti, con particolare attenzione a quelli con revenues free-risk (assicurazioni, convenzioni con fornitori, etc.) ed una costante attenzione alla struttura dei costi. Con una nuova produzione attesa per il 2006 di 5,0 miliardi di euro, Locat prevede il mantenimento della leadership del mercato del leasing italiano con una quota dell'11,3%. Per quanto riguarda l'aspetto economico, gli utili netti previsti per il triennio evidenziano un costante miglioramento annuale con il raggiungimento nel triennio di un Roe pari al 22,0% contro il 16,4% realizzato nel 2002. Per l'anno 2006, infine, grazie alla continuazione delle politiche di razionalizzazione delle strutture, è atteso un indice di cost-income pari al 27,2%. Il Consiglio, infine, ha preso atto delle dimissioni da Consigliere del dottor Fabio Bolognini, conseguenti alla sua uscita dal Gruppo Unicredito Italiano.

UNICREDITO ITALIANO PERFEZIONA UN ACCORDO DI COOPERAZIONE CON NOVOSADSKA BANKA
Milano, 9 settembre 2003 - Unicredito Italiano S.p.a. (Unicredit) ha concluso un accordo di cooperazione con Novosadska banka (Novosadska). L'accordo rientra nell'ambito della strategia di espansione in New Europe di Unicredit, che considera la Serbia come un mercato importante al fine di consolidare la presenza del Gruppo nella regione. In base alle linee guida dell'accordo, Novosadska fornirà servizi alle imprese clienti del Gruppo Unicredit che intendono entrare o espandersi in Serbia, mentre Unicredit fornirà servizi analoghi ai clienti di Novosadska in Italia. L'obiettivo dell'accordo è di garantire ai clienti di ciascuna banca un accesso semplice, veloce ed economico ai servizi bancari locali in entrambi i paesi. Novosadska, fondata nel 1864, rappresenta la più longeva istituzione finanziaria dello Stato di Serbia e Montenegro. Al 31 Dicembre 2002, Novosadska aveva un totale attivo di circa Euro 168 milioni, rappresentando la seconda banca in Vojvodina - mercato di riferimento per Novosadska. Alla stessa data, i clienti erano circa 200.000, tra corporate e retail. Nel 2002, il volume del sistema di pagamenti transnazionali di Novosadska è stato pari a circa Dollari 2,8 miliardi, frutto di una rete di relazioni commerciali con 28 banche estere in 20 paesi. Unicredit è la maggiore banca italiana per valore di mercato (Euro 27 mld al 4 settembre 2003) e uno dei maggiori gruppi bancari in Europa. Al 31 Dicembre 2002, Unicredit aveva un totale attivo di Euro 213 miliardi, depositi dalla clientela di Euro 127 miliardi e impieghi alla clientela di Euro 114 miliardi. In termini di distribuzione e base di clientela, Unicredit ha circa 4.500 filiali e più di 13 milioni di clienti. A partire dall'acquisizione di Bank Pekao in Polonia nel 1999, Unicredit ha realizzato una significativa crescita strategica nella Nuova Europa, tramite una serie di acquisizioni e partnership strategiche di successo, come Zagrebacka banka (Croazia), Bulbank (Bulgaria), Unibanka (Slovacchia), Zivnostenska banka (Repubblica Ceca), Unicredit Romania (Romania), e Koc Financial Services (Turchia - joint venture paritetica con il Gruppo Koc). Conseguentemente, Unicredit è diventato il gruppo bancario leader in New Europe - costruendo un "secondo mercato domestico" - con Euro 29,8 miliardi di totale attivo, Euro 233 milioni di utile netto, presenza in 8 paesi con più di 7 milioni di clienti serviti attraverso 1.330 filiali (dati consolidati pro-forma al 31 Dicembre 2002).

I NUOVI PANIERI MIB30 E MIDEX IN VIGORE DAL 22 SETTEMBRE 2003
Milano, 9 settembre 2003 – Borsa Italiana S.p.a. Comunica i risultati della revisione dei panieri degli indici Mib30 e Midex. Il calcolo degli indici con la nuova composizione prenderà avvio a partire dal prossimo 22 settembre 2003. Mib30 L’applicazione della metodologia ufficiale e delle norme generali connesse alle operazioni di selezione ha permesso di individuare le trenta azioni che vengono riportate nella tabella seguente: Alleanza Assicurazioni Generali Assicurazioni; Autostrade 1 Luxottica Group; Banca Antonveneta Mediaset; Banca Fideuram Mediobanca; Banca Intesa Ord Mediolanum; Banca Monte Paschi Siena Parmalat Finanziaria; Banca Nazionale Lavoro Ord Ras Ord; Banche Popolari Unite Saipem Ord; Banco Popolare Verona E Novara San Paolo Imi; Capitalia Seat Pagine Gialle Ord; Edison Ord Snam Rete Gas; Enel Stmicroelectronics; Eni T.i.m. Ord; Fiat Ord Telecom Italia Ord; Finmeccanica Unicredito Italiano Ord. I tre titoli di riserva sono, nell’ordine: Autogrill, Pirelli & C. Ord. E Bulgari. 1 In relazione al procedimento di fusione per incorporazione di Autostrade S.p.a. In Newco28 S.p.a. E contestuale cambio di denominazione in Autostrade S.p.a. E quotazione di quest’ultima, in data 4 settembre 2003 Newco28 S.p.a. Ha comunicato che “pare ragionevole prevedere che la fusione e la quotazione avranno efficacia il prossimo 22 settembre” (si veda Avviso n. 8659 del 5 settembre 2003). Sulla base delle informazioni attualmente disponibili, considerate le caratteristiche della società risultante dalla fusione in termini di presumibile liquidità, capitalizzazione e flottante, dall’efficacia della fusione in argomento le azioni della società Autostrade S.p.a. Saranno sostituite nel paniere dell’indice Mib30 in vigore dal 22 settembre p.V. Dalle azioni della società Autostrade S.p.a. (già Newco28) risultanti dalla fusione. 2 Sulle azioni Seat Pagine Gialle è attualmente in corso un’offerta pubblica di acquisto la cui conclusione è prevista, salvo proroghe, per il prossimo 19 settembre. Se a seguito dei risultati dell’offerta venissero a mancare i requisiti per l’inclusione delle azioni nel paniere dell’indice Mib30 (quotazione ufficiale in Borsa, adeguata liquidità, adeguata capitalizzazione) le azioni della società Seat Pagine Gialle S.p.a. Saranno sostituite nel paniere dell’indice Mib30 in vigore dal 22 settembre p.V. Dalle azioni della società Autogrill, primo titolo di riserva. Sarà cura di Borsa Italiana – in relazione ai risultati dell’offerta – comunicare nella serata del 19 settembre p.V. L’eventuale sostituzione delle azioni Seat Pagine Gialle nel paniere dell’indice Mib30 in vigore dal prossimo 22 settembre. Midex Con riferimento all’indice Midex, l’applicazione della metodologia ufficiale e delle norme generali connesse alle operazioni di selezione ha permesso di individuare le venticinque azioni che vengono riportate nella tabella seguente: Aem Finecogroup; Alitalia Fondiaria-sai Ord; Autogrill Gruppo Editoriale L'espresso; Autostrada To-mi Ifil Ord; Banca Popolare Lodi Italcementi Ord; Banca Popolare Milano Lottomatica; Banca Popolare Cremona Merloni Ord; Benetton Group Mondadori Editore Group; Bulgari Pirelli & C. Ord; Buzzi Unicem Ord Rcs Mediagroup Ord; Campari Snia; Cassa Risparmio Di Firenze Tod's; Credem. I tre titoli di riserva sono, nell’ordine: Acea, Sias e Recordati. Coerentemente con i criteri di calcolo degli indici, i pesi con cui le singole azioni entreranno nei panieri verranno determinati la mattina del 22 settembre p.V. Utilizzando i prezzi di apertura delle stesse (prezzi base) e il numero di azioni in circolazione presenti sul Listino Ufficiale del 17 settembre 2003 (fatte salve le eccezioni previste dalla metodologia di calcolo per i titoli soggetti ad operazioni sul capitale) che verrà comunicato il 18 settembre p.V. Sarà cura della Borsa Italiana S.p.a. Diffondere tempestivamente ogni ulteriore informazione relativa alla revisione, tramite i canali informativi abituali.

GRUPPO CIR - RESI NOTI I RISULTATI DEL PRIMO SEMESTRE FATTURATO IN CRESCITA UTILE NETTO DI 28,2 MILIONI DI EURO
Milano, 9 settembre 2003 - Si è riunito il 5 settembre a Milano, sotto la presidenza dell'ing. Carlo De Benedetti, il Consiglio di Amministrazione di Cir per esaminare i risultati del Gruppo al 30 giugno 2003. Nel primo semestre dell'anno Cir ha conseguito un utile netto consolidato di 28,2 milioni di Euro, rispetto a 37,7 milioni nel corrispondente periodo del 2002 e a 68,2 milioni nell'intero esercizio 2002. Il fatturato consolidato dei primi sei mesi del 2003 è stato di 1.384 milioni di Euro, rispetto a 1.285,8 milioni nello stesso periodo del 2002. E' opportuno sottolineare che, rispetto a quelli del corrispondente semestre e dell'intero esercizio 2002, i risultati del primo semestre 2003 risentono dell'applicazione di un tasso di fiscalità pieno per la Capogruppo Cir, essendosi esaurite le perdite fiscali riportabili. I risultati del Gruppo Cir nel primo semestre 2003 sono stati positivi, considerati i persistenti squilibri macroeconomici in atto, i recenti eventi geopolitici e l'andamento congiunturale negativo di alcuni settori in cui il Gruppo opera: la perdurante debolezza della raccolta pubblicitaria per il Gruppo Espresso; l'ulteriore indebolimento della domanda sui mercati veicolistici e la significativa svalutazione della Sterlina Inglese e del Real Brasiliano sull'Euro, per il Gruppo Sogefi. Il Gruppo Cir ha potuto contrastare queste situazioni negative intensificando le azioni di sviluppo dei propri business avviate negli ultimi anni e realizzando programmi di contenimento dei costi operativi. Media Il Gruppo Espresso ha realizzato nei primi sei mesi del 2003 un fatturato consolidato di 487,8 milioni di Euro, contro 493,9 milioni nel primo semestre 2002 (-1,2%). L'utile netto consolidato è stato di 25,6 milioni di Euro, contro 27,4 milioni nello stesso periodo del 2002 (-6,6%). Tale risultato è stato conseguito, pur in presenza di un calo del 3,2% della raccolta pubblicitaria, grazie al buon andamento delle diffusioni delle testate nazionali e locali, ai prodotti editoriali venduti in abbinamento opzionale con la Repubblica e L'espresso, al contenimento dei costi operativi, alla diminuzione del prezzo della carta e all'efficacia delle azioni di ristrutturazione dell'area Kataweb, che ne hanno dimezzato la perdita operativa. Utilities Nel primo semestre 2003 il fatturato del Gruppo Energia è stato di 391,7 milioni di Euro, contro 256,3 milioni nello stesso periodo del 2002 (+52,8%). La crescita è dovuta ancora una volta al notevole sviluppo dei volumi di vendita di elettricità e di gas naturale sul mercato libero. Per quanto riguarda l'energia elettrica, i risultati reddituali hanno risentito dell'influenza negativa di alcuni importanti fattori, fra i quali una sempre maggiore competitività nel nuovo mercato libero e un diverso mix dell'energia elettrica acquistata. Nel primo semestre 2003 Energia ha redatto per la prima volta una situazione economico-patrimoniale consolidata, che include la partecipazione nella controllata Energia Italiana, la quale detiene a sua volta il 50% di Tirreno Power, acquisita nel gennaio 2003 da Enel per 535 milioni di Euro, oltre all'assunzione di debiti per 318 milioni. La partecipazione in Tirreno Power è stata valutata con il metodo del patrimonio netto. Per effetto della variazione del perimetro di consolidamento, oltre che per la diminuita redditivà marginale sulle vendite di energia elettrica, l'utile netto consolidato del Gruppo Energia al 30 giugno 2003 è stato di 2,3 milioni di Euro, dopo 12,3 milioni di ammortamento dell'avviamento di Tirreno Power. Nel primo semestre 2002 l'utile netto della capogruppo Energia Spa era stato di 6,5 milioni di Euro. Componentistica Per Autoveicoli Nel primo semestre 2003 il Gruppo Sogefi ha conseguito un fatturato consolidato di 457,4 milioni di Euro, rispetto a 476 milioni nel primo semestre 2002 (-3,9%). Il calo, oltre che dall'indebolimento della domanda e dalla svalutazione di Sterlina e Real, divise in cui il Gruppo realizza oltre il 20% del proprio fatturato, è stato anche determinato dall'uscita dal perimetro di consolidamento di Ansa Automotive Parts Distributors, ceduta nel dicembre 2002, e dalla cessata attività di Kingdragon.it. A parità di perimetro di consolidamento e di cambi, il fatturato sarebbe stato di 487 milioni di Euro (+2,3%). Nonostante il difficile contesto in cui, come già detto, si è trovato a operare, il Gruppo Sogefi ha migliorato la redditività netta nel primo semestre 2003 che è stata di 15,8 milioni di Euro contro 15,6 milioni nei primi sei mesi del 2002 (+1,3%). Dopo la chiusura del primo semestre, e precisamente il 29 agosto 2003, Cir ha firmato il closing per la cessione a Molins Plc del Gruppo Sasib, operante nel settore delle macchine per l'industria del tabacco. Il prezzo di cessione è di 8,7 milioni di Euro, di poco superiore al patrimonio netto consolidato di Sasib al 30 giugno 2003. L'acquirente si è assunto inoltre i debiti finanziari del Gruppo, che al 30 giugno 2003 ammontavano a 6,3 milioni. L'operazione si inserisce nel processo di focalizzazione sui propri core business del Gruppo Cir, in atto da tempo. E' opportuno ricordare che il 12 maggio 2003 Cir ha ottenuto da Standard & Poors il rating di credito a lungo termine "Bbb-" e quello di "A3" sul debito a breve. L'assegnazione è avvenuta in concomitanza con l'emissione da parte di Cir International di un prestito obbligazionario, garantito da Cir, dell'importo di 300 milioni di Euro con scadenza 2011. Scopo dell'operazione è stato il rifinanziamento dei prestiti obbligazionari in scadenza. I risultati economici del semestre Nel primo semestre 2003 Cir ha realizzato un fatturato consolidato di 1.384 milioni di Euro, rispetto a 1.285,8 milioni dello stesso periodo del 2002 (+7,6%). A parità di perimetro e di cambi, il fatturato consolidato nel primo semestre 2003 sarebbe stato di 1.412,2 milioni, in crescita del 9,8% rispetto al corrispondente periodo del 2002. Il risultato consolidato della gestione ordinaria è stato positivo per 105,2 milioni di Euro (7,3% del valore della produzione), in leggera flessione (-4,5%) rispetto a 110,1 milioni del primo semestre 2002 (8,4% del valore della produzione). L'utile ante imposte e quota terzi prima dei proventi e oneri straordinari nei primi sei mesi del 2003 è stato di 90 milioni di Euro, rispetto a 109,3 milioni nel primo semestre 2002 (- 17,7%) . Su tale risultato hanno, tra l'altro, inciso maggiori oneri finanziari netti sostenuti nel primo semestre 2003 in relazione al più elevato indebitamento consolidato e minori proventi da negoziazione e valutazione titoli realizzati rispetto al corrispondente periodo dell'esercizio precedente. L' utile netto consolidato è stato di 28,2 milioni di Euro, contro 37,7 milioni nel primo semestre 2002 (-25,2%). Il risultato netto risente dell'incremento del tasso medio di fiscalità nel primo semestre 2003, rispetto al corrispondente periodo dell'esercizio precedente, essendosi esaurito, come già sottolineato, il beneficio derivante dall'utilizzo di perdite fiscali riportabili alla capogruppo Cir Spa. Il patrimonio netto consolidato del Gruppo passa da 848,8 milioni di Euro al 31 dicembre 2002 a 842,8 milioni al 30 giugno 2003, con un decremento netto di 6 milioni di Euro, dopo aver pagato dividendi per 31,4 milioni di Euro. Il patrimonio netto totale al 30 giugno 2003 ammonta a 1.210,2 milioni di Euro, rispetto a 1.146,1 milioni al 31 dicembre 2002, con un incremento di 64,1 milioni al quale concorrono in particolare gli aumenti di capitale e i finanziamenti soci effettuati dagli azionisti terzi nelle società del Gruppo Energia, finalizzati all'acquisizione di Tirreno Power, per un importo complessivo di circa 73 milioni di Euro. La posizione finanziaria netta consolidata del Gruppo al 30 giugno 2003 presenta un indebitamento di 691,6 milioni di Euro (contro 466,9 milioni al 31 dicembre 2002 e 529,2 milioni al 30 giugno 2002), determinato da 123,2 milioni di Euro relativi a Cir e società finanziarie interamente controllate (90,1 milioni al 31 dicembre 2002) e da 568,4 milioni per la totalità dei gruppi operativi (376,8 milioni al 31 dicembre 2002). L'incremento dell'indebitamento finanziario netto aggregato, pari a 33,1 milioni di Euro rispetto al 31 dicembre 2002, è stato principalmente determinato dall'aumento di capitale deliberato dalla controllata Energia Holding per 69,7 milioni di Euro, eseguito nel mese di gennaio 2003, al fine di finanziare indirettamente l'acquisizione della partecipazione in Tirreno Power. Per quanto riguarda la crescita dell'indebitamento dei gruppi operativi, l'incremento più consistente è dovuto al gruppo Energia, che al 30 giugno 2003 presenta una posizione finanziaria negativa per 173,1 milioni di Euro, contro un indebitamento di 53,9 milioni al 31 dicembre 2002. La variazione è principalmente dovuta all'esborso di circa 189 milioni di Euro per l'acquisizione effettuata da Energia Italiana del 50% di Tirreno Power e all'incremento del capitale circolante per circa 88 milioni di Euro, cui si contrappongono un finanziamento convertibile in capitale e un aumento di capitale da parte degli azionisti, compresi quelli minoritari, per circa 153 milioni complessivi. Al 30 giugno 2003 il Gruppo Cir impiegava 10.728 dipendenti. La capogruppo Cir Spa ha conseguito nel primo semestre 2003 un utile netto di 28,2 milioni di Euro. Questo risultato, per effetto dell'applicazione del metodo del patrimonio netto, coincide con l'utile netto consolidato e si confronta con 37,7 milioni di utile del corrispondente periodo del 2002. Per quanto riguarda l'andamento delle attività del Gruppo Cir, vi sono ragioni crescenti che inducono, con cauto ottimismo, a credere in una graduale ripresa dell'economia nel 2004. In ragione d'anno, il già citato incremento del tasso medio di fiscalità e l'andamento congiunturale ancora negativo in alcuni settori in cui il Gruppo opera non consentono di prevedere risultalti in miglioramento rispetto al 2002. Si ritiene che il Gruppo Cir beneficerà ancora, nel corso del 2003, degli effetti derivanti dalle azioni di sviluppo dei propri business e di contenimento dei relativi costi operativi. Il Consiglio di Amministrazione ha inoltre approvato il Modello Organizzativo predisposto da Cir in relazione ai D.lgs 231/2001 e 61/2002 in materia di responsabilità amministrativa delle società. Il Consiglio di Amministrazione ha infine approvato un aumento di capitale riservato a dipendenti per n. 2.305.000 azioni, nel quadro del piano di stock options aziendale.

DAVIDE CAMPARI : RISULTATI SEMESTRALI AL 30 GIUGNO 2003 CONTINUA LA FORTE CRESCITA DEI RICAVI: € 332,7 MILIONI (+8,5%) PERFORMANCE POSITIVA DELLE VENDITE IN TUTTE LE TRE AREE DI BUSINESS: SPIRITS, WINES E SOFT DRINKS
Milano, 9 settembre 2003 - Il Consiglio di Amministrazione di Davide Campari-milano S.p.a. Ha approvato la Relazione Semestrale al 30 giugno 2003, che evidenzia risultati più che soddisfacenti, in termini tanto di crescita delle vendite quanto di incremento di tutti i livelli di redditività operativa, soprattutto alla luce del consistente impatto negativo dei cambi. Infatti, è opportuno evidenziare che tali risultati, se considerati prima dell'impatto dei cambi, mostrano un andamento ancora più favorevole, con una crescita a doppia cifra rispetto al corrispondente periodo dell'anno scorso. Risultati Consolidati Del Primo Semestre 2003 Nel primo semestre del 2003 le vendite del Gruppo sono state pari a € 332,7 milioni, in crescita del 8,5%. La crescita organica, a cambi costanti, è stata del 10,7%, mentre l'impatto negativo dei tassi di cambio è stato pari al 8,1%, principalmente a causa della svalutazione del Dollaro Usa e del Real brasiliano. La crescita esterna, pari al 6,0%, è interamente attribuibile al nuovo contratto di distribuzione di tequila 1800 sul mercato americano. Il margine commerciale si è attestato a € 91,5 milioni, evidenziando una crescita del 6,2% e un'incidenza sulle vendite pari al 27,5%. L'ebitda è stato di € 78,9 milioni, in crescita del 4,8% e con un'incidenza sulle vendite pari al 23,7%. L'ebita è stato di € 70,9 milioni, in crescita del 4,9% e con un'incidenza sulle vendite pari al 21,3%. L'ebit è stato di € 56,9 milioni, in crescita del 6,1% e con un'incidenza sulle vendite pari al 17,1%. L'utile ante imposte e interessi di minoranza è stato di € 51,4 milioni e ha registrato una leggera diminuzione pari al 1,5%, principalmente per effetto dei maggiori oneri finanziari attribuibili alla diversa entità e struttura dell'indebitamento medio nei due periodi. L'utile ante imposte del Gruppo, ovvero l'utile ante imposte al netto degli interessi di minoranza, è stato di € 43,6 milioni e ha evidenziato una diminuzione del 3,0%. L'utile netto di pertinenza del Gruppo è stato di € 28,0 milioni e ha registrato una flessione del 12,6% per effetto del maggiore carico fiscale rispetto al periodo precedente in cui la società aveva beneficiato delle agevolazioni Dit e Tremonti bis. Il patrimonio netto consolidato al 30 giugno 2003 ammonta a € 494,2 milioni. Al 30 giugno 2003 l'indebitamento finanziario netto è pari a € 232,9 milioni. Vendite Del Primo Semestre 2003 Il segmento spirits, con vendite di € 217,8 milioni, pari al 65,5% del fatturato totale, è cresciuto del 23,6% a cambi costanti (+11,6% al netto dell'effetto cambi). La crescita organica, pari al 14,2% a cambi costanti (+2,2% al netto dell'effetto cambi), è stata favorita dal positivo andamento di Camparisoda (+2,1%), Ouzo 12 (+14,5%) e Jägermeister (+3,9%). Il brand Campari ha registrato una crescita del 1,5% a cambi costanti (-5,0% al netto dell'effetto cambi). In termini geografici, le vendite di Campari continuano il proprio trend positivo in Italia (+4,5%) e in Brasile, mentre in Germania continuano a mostrare un lieve recupero, da interpretarsi molto positivamente, quale segnale di rallentamento del trend negativo che ha caratterizzato la marca negli ultimi anni in quel mercato. Le vendite di Campari Mixx, impattate positivamente dall'allargamento della distribuzione a Germania e Austria e dall'introduzione della line extension Campari Mixx Orange nel mercato domestico, hanno complessivamente raggiunto in Italia gli obiettivi prefissati, evidenziando nel secondo trimestre la dinamicità attesa. Relativamente a Skyy Vodka, il brand prosegue uno sviluppo molto positivo delle vendite, registrando una crescita, inclusiva delle nuove flavoured vodka, del 27,1% a cambi costanti (+4,0% al netto dell'effetto cambi); nell'ambito della gamma Skyy, anche la nuova linea di flavoured vodka lanciata nel mese di marzo 2003 (Skyy Berry, Skyy Spiced e Skyy Vanilla, che si aggiungono alla già esistente Skyy Citrus) continua lo sviluppo positivo delle vendite che nel primo semestre hanno raggiunto un'incidenza di circa il 15% delle vendite complessive della marca. La crescita esterna, relativa a tequila 1800, è stata pari al 9,4%. Il segmento wines ha registrato una crescita del 9,7% a cambi costanti (+6,9% al netto dell'effetto cambi). Tale risultato, che evidenzia un netto recupero rispetto al primo trimestre del 2003, è determinato dall'andamento positivo di tutti i marchi: in particolare, Cinzano vermouth ha realizzato una crescita del 13,3% a cambi costanti (+7,0% al netto dell'effetto cambi), principalmente grazie al rafforzamento distributivo nei mercati dell'est europeo. Gli spumanti Cinzano hanno evidenziato una crescita del 7,4% a cambi costanti (+6,7% al netto dell'effetto cambi), grazie al buon andamento del mercato italiano e a una ripresa dei consumi sul mercato tedesco. Sella & Mosca ha registrato una crescita del 2,8%, grazie all'andamento particolarmente positivo delle vendite sul mercato italiano. Le vendite di soft drinks hanno registrato una crescita del 5,6%, in netto recupero rispetto al primo trimestre. Grazie alle favorevoli condizioni climatiche, Lemonsoda, Oransoda e Pelmosoda e Lipton Ice Tea sono risultati in crescita rispettivamente del 9,9% e del 8,6%. Crodino, le cui vendite sono meno correlate alle variazioni climatiche, ha registrato una crescita del 3,4%. Relativamente alla ripartizione geografica, le vendite del primo semestre 2003 sul mercato italiano hanno rappresentato il 50,8% delle vendite del Gruppo e sono cresciute del 6,1% grazie all'andamento particolarmente positivo delle tre aree di business. Le vendite dell'area Europa, pari al 19,4% del totale, si sono incrementate del 17,1%, grazie all'introduzione di Campari Mixx in Germania e Austria, all'avvio del nuovo accordo di distribuzione sul mercato russo e ai primi segnali di ripresa del mercato tedesco. Per quanto riguarda l'area Americhe, il mercato Usa ha registrato una crescita del 26,2%, per effetto dell'apporto del nuovo contratto di distribuzione di tequila 1800 (+31,5%) e della positiva crescita organica (+16,6% a cambi costanti), trainata da Skyy Vodka. Anche il Brasile ha registrato un andamento positivo, con un incremento delle vendite pari al 14,1% in valuta locale attribuibile ai buoni risultati di Campari e Dreher.

RCS MEDIA GROUP PROSEGUE FINO AL 19 SETTEMBRE L'OFFERTA DI ACQUISTO SU TITOLI FILA HOLDING, CHE IN BASE AI RISULTATI ATTUALI PORTA RCS A DETENERNE CIRCA IL 97,74% DEL CAPITALE.
Milano, 9 settembre 2003: Rcs Mediagroup informa che in base ai risultati preliminari dell'offerta pubblica promossa negli Stati Uniti, l'offerta di acquisto di Azioni Ordinarie/ads (American Depositary Shares) della Fila Holding S.p.a., terminata il 5 scorso, ha registrato l'adesione di nr. 6.421.942 Ads, pari a circa il 6,65 % del capitale, che porteranno la partecipazione di Rcs al 97,74 %. Rcs ha stabilito, conformemente a quanto consentito dalla normativa statunitense, un ulteriore periodo di adesione, sempre al prezzo di Usd 1,12 per Azione Ordinaria/ads, da oggi fino a tutto il 19 prossimo, salvo ulteriori estensioni.

INA E ASSITALIA: GIUSEPPE BENCINI NOMINATO PRESIDENTE MAURO MONTAGNINI NUOVO VICEDIRETTORE GENERALE DI ASSITALIA
Milano, 9 settembre 2003. I Consigli di Amministrazione di Ina ed Assitalia, preso atto delle dimissioni di Fabio Cerchiai da entrambi i consigli di amministrazione, hanno nominato presidente delle due Compagnie Giuseppe Bencini, manager di grande esperienza in importanti imprese industriali e assicurative. Sempre nel quadro di rafforzamento manageriale delle strutture guidate dal direttore generale Giuseppe Rosnati, è stato nominato nuovo vicedirettore generale di Assitalia Mauro Montagnini, che assume la sovrintendenza sul complesso delle attività danni della compagnia con esclusione dei rischi speciali. È stato infine nominato responsabile dell’Area Amministrativa Industriale delle due compagnie Giancarlo Fancel, già responsabile internal audit del Gruppo Generali. I Consigli hanno espresso la propria gratitudine a Fabio Cerchiai per l’attività prestata con professionalità, dedizione e fedeltà agli interessi aziendali nel corso del suo mandato all’interno del Gruppo.

ISVAP: ARMONIOSA S.P.A. NON È AUTORIZZATA, AD ALCUN TITOLO, ALL’ESERCIZIO DELL’ATTIVITÀ ASSICURATIVA IN ITALIA
Roma, 9 settembre 2003 - In merito alle notizie stampa ed alle informazioni acquisite tramite gli organi di Polizia riguardanti il rilascio sul territorio italiano di garanzie per l’assicurazione della responsabilità civile auto da parte di una società denominata Armoniosa S.p.A. L’Isvap precisa che la suddetta società non è autorizzata, ad alcun titolo, all’esercizio dell’attività assicurativa in Italia. Questo Istituto raccomanda pertanto di verificare preventivamente che i contratti da sottoscrivere siano emessi da imprese regolarmente autorizzate allo svolgimento dell’attività assicurativa. Infolink:  www.Isvap.it

ERGO PREVIDENZA S.P.A.: IL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE APPROVA LA RELAZIONE SEMESTRALE AL 30 GIUGNO 2003 _ NOMINATO IL DR. KLAUS FLEMMING NUOVO PRESIDENTE DELLA SOCIETÀ POSITIVO RISULTATO DEL 1° SEMESTRE IN LINEA CON LE ATTESE DI CRESCITA DEI PROFITTI
Milano, 9 settembre 2003 - Il Consiglio di Amministrazione di Ergo Previdenza S.p.a., società appartenente al gruppo assicurativo tedesco Ergo Versicherungsgruppe Ag, ha nominato il dr. Klaus Flemming, già membro del Cda di Ergo Previdenza S.p.a. Dal 12 maggio 2003, nuovo Presidente, in sostituzione del dr. Hans Ufer, che mantiene la carica di Consigliere. Contestualmente è stata approvata la relazione semestrale al 30 giugno 2003. La Società si presenta con la sua nuova denominazione sociale a seguito della delibera dell’Assemblea straordinaria degli Azionisti tenutasi il 30 aprile 2003, che ha modificato la precedente denominazione di “Bayerische Vita S.p.a.” in “Ergo Previdenza S.p.a.” con effetto 1° agosto 2003. I primi sei mesi dell’esercizio evidenziano un risultato netto positivo di Euro 4,4 milioni, in sensibile incremento rispetto al risultato del primo trimestre pari a Euro 0,6 milioni ed in linea con le attese di crescita di fine esercizio 2003. Tale risultato conferma inoltre la definitiva e positiva inversione di tendenza rispetto all’andamento rilevato nel pari periodo dello scorso anno (- Euro 13,4 milioni). La gestione finanziaria, condotta in una corretta ottica di medio e lungo periodo, ha evidenziato un risultato netto positivo pari a Euro 46,3 milioni, con un notevole e stabile miglioramento rispetto al primo semestre 2002 pari a Euro 1,1 milioni. La prudente strategic asset allocation, seguita a partire dal 2002, caratterizzata dalla riduzione dei rischi finanziari connessi al business vita tradizionale, consente di prevedere ulteriori apporti positivi nella seconda parte dell’esercizio, favoriti dalla tradizionale preponderanza della raccolta e dei relativi margini tecnici in tale parte dell’anno. Ergo Previdenza S.p.a Sede e Direzione Generale: 20141 Milano - Italia - via Pampuri 13 Telefono 0257441 - Fax 0257309953 www.Ergoitalia.it Il dato della raccolta complessiva, evidenziato nel primo semestre dell’esercizio, risulta in diminuzione dell’11,48% rispetto al pari periodo del 2002, passando da Euro 289,5 milioni a Euro 256,3 milioni. Tale contrazione, invariata rispetto alla prima parte dell’anno, non altera la previsione di crescita per l’esercizio 2003, derivante dall’impulso produttivo previsto negli ultimi mesi dell’anno, connesso anche con il cambio di marchio. La raccolta dei premi unici risulta in incremento del 6,78% rispetto al primo semestre del 2002, a seguito delle prime azioni volte alla realizzazione del progetto di sviluppo, basato sulla diversificazione dei canali di vendita e dei prodotti loro dedicati. Di converso, la flessione intervenuta nei premi annui di nuova produzione (38,92%) e nei rinnovi (8,95%) è soggetta alla contingente influenza sia del cambio del prodotto, conseguente alla introduzione della nuova regolamentazione riguardante la distribuzione multilevel, sia al fisiologico riallineamento dei rinnovi. Le spese di gestione nette registrano una diminuzione dell’11,8% rispetto al primo semestre 2002, conseguente per lo più al decremento della raccolta netta. Tuttavia migliora il rapporto degli oneri di acquisizione netti sui premi, che passa dal 20,5% nel primo semestre 2002 al 19,3% nel primo semestre 2003. A completamento del quadro complessivo attuale e prospettico, va aggiunto che l’intera gestione si svolge in un contesto di elevata solidità patrimoniale, improntata alla crescita di valore per gli azionisti, in un business che per caratteristiche intrinseche richiede una visione di medio-lungo periodo. Su queste basi è stato possibile costruire un piano triennale adeguatamente supportato dai mezzi necessari per la sua realizzazione, e già nei primi sei mesi dell’esercizio sono state intraprese iniziative finalizzate alla realizzazione di partnership commerciali con istituti bancari di dimensione regionale. Il cambio di denominazione sociale da “Bayerische Vita S.p.a.” ad “Ergo Previdenza S.p.a.” costituisce un primo ed importante passo della strategia commerciale volta a portare la Compagnia ad assumere un ruolo di primo piano nel mercato assicurativo e finanziario italiano.

NARDI ELETTRODOMESTICI ANNUNCIA I RISULTATI DEL PRIMO SEMESTRE 2003 NUOVI PRODOTTI, IMPEGNO, RICERCA ED INIZIATIVE A FAVORE DELLE RISORSE UMANE HANNO CONTRIBUITO ALLA CRESCITA DEL 15,8% FATTURATO E DEL 77,8% MARGINE OPERATIVO LORDO
Paderno Dugnano, 9 Settembre 2003 - Un semestre positivo per Nardi Elettrodomestici Spa, che ha messo a segno una crescita del fatturato e del margine operativo lordo rispettivamente del 15,8% e del 77,8% in rapporto al primo semestre 2002. Questa l'analisi ratificata dal Consiglio di Amministrazione, riunitosi il 12 luglio '03 a Paderno Dugnano. In pari data, si è, inoltre, riunita l'Assemblea straordinaria degli Azionisti che ha deliberato l'aumento di capitale sociale portandolo da ? 5.314.800 a ? 9.800.000; aumento integralmente sottoscritto dagli stessi azionisti. "Anche in questo semestre di congiuntura non facile - commenta dr. Marco Nardi, Presidente Nardi Elettrodomestici Spa - abbiamo registrato una significativa crescita come ampiamente previsto dal nostro piano previsionale. I risultati ottenuti confermano la validità delle scelte effettuate e delle risorse messe in campo e la professionalità e competenza delle risorse umane che hanno dato il loro prezioso contributo per il raggiungimento di questi obiettivi". Principali risultati del primo semestre 2003. Il fatturato ha subito un incremento del 15,8% rispetto al primo semestre 2002. Il margine operativo lordo è in aumento del 77,8% rispetto al primo semestre 2002. L'incidenza sul fatturato è del 3,2%, rispetto all'1,8% del primo semestre 2002. Tale variazione è riconducibile principalmente al continuo miglioramento dei processi organizzativi, delle economie di scala e alla riduzione del costo medio degli approvvigionamenti industriali. Si deve, altresì, evidenziare il notevole miglioramento del rapporto debt/equity che passa dal 12,97 del 2002 al 4,90 del 2003, dopo l'operazione di aumento del capitale sociale. Le principali iniziative svolte e gli obiettivi La crescita di Nardi sia in termini di fatturato sia dell'azienda nel suo complesso é stata molto significativa. Da anni Nardi dedica molti dei propri sforzi sia alla ricerca di soluzioni che migliorino le prestazioni dei prodotti semplificandone le modalità d'uso che alla progettazione di soluzioni estetiche sempre nuove, oltre all'investimento sulle risorse umane. E' nell'ottica del rispetto delle persone che Nardi ha condotto, nello stabilimento del Veneto, un progetto pilota in collaborazione con l'Istituto Superiore per la Prevenzione e Sicurezza sul lavoro. Lo studio prende piede nel 1997 a seguito dei numerosi infortuni che colpivano negli anni passati soprattutto lavoratori extracomunitari. La ricerca si è avvalsa dell'utilizzo di un software innovativo - realizzato sulla base di uno studio condotto dall'Ispesl, dal Ministero della Salute e dalla Nardi - che sarà presto messo a disposizione gratuitamente in tutta Italia, il quale consente la registrazione e l'analisi degli infortuni sul lavoro e degli "incidenti mancati", ovvero incidenti avvenuti che non hanno causato danni alle persone. L'esperienza condotta in Nardi grazie ai numerosi progetti e corsi di formazione e informazione organizzati e all'impegno dei lavoratori stessi, ha permesso all'azienda di registrare una drastica diminuzione degli infortuni ed una maggiore produttività. L'impegno e la ricerca di interfacce audio e video, di grande aiuto anche ad ipovedenti ed ipoacusici hanno portato alla realizzazione di Superdigital, il primo forno dotato di una potente interfaccia audio digitale chiara e semplice. Nardi ha deciso di scartare qualsiasi soluzione inutilmente avveniristica per creare solo prodotti immediatamente fruibili e funzionali poiché lo scopo dell'elettronica è migliorare le prestazioni. "Digitale" vuol dire più potente, non più complicato. Ma ciò che Nardi si prefigge è il continuo miglioramento. Per Nardi progettare,produrre e commercializzare elettrodomestici e vedere al contempo crescere costantemente il successo significa sapere competere con i migliori e saper vincere. Nei prossimi mesi saranno lanciati in tutta Europa alcuni nuovi prodotti: un frigorifero side by side a comando digitale dotato di una particolare tecnologia che contrasta la proliferazione dei batteri nocivi; un'innovativa lavastoviglie con cicli di lavaggio più brevi e alcune estetiche di forno con classi energetiche al top del mercato.
Infolink: www.Nardi.info

CAMPARI ANNUNCIA LA VENDITA DELL‘ IMMOBILE DI VIA TURATI A MILANO
Milano, 9 settembre 2003 - Campari annuncia la vendita dell’immobile di Via Filippo Turati a Milano a Morgan Stanley Eurozone Office Fund per un valore di € 47 milioni circa. Si precisa che il suddetto immobile continuerà a essere occupato dalla sede della Società e delle controllate italiane del Gruppo, essendo stato contestualmente siglato con l’acquirente un contratto di locazione della durata di sei anni. L’operazione determinerà una plusvalenza per Campari di circa € 34 milioni, che si rifletterà positivamente nel bilancio consolidato 2003. Cogliendo il positivo momento del mercato immobiliare, il Gruppo Campari prosegue pertanto il progetto di razionalizzazione delle sue strutture in Italia. Tra le altre iniziative, è prevista infatti la costruzione di una nuova sede del Gruppo nell’area attualmente occupata dallo stabilimento di Sesto San Giovanni, la cui chiusura è pianificata nel 2005.

CATTOLICA ASSICURAZIONI ACQUISISCE IL RAMO D’AZIENDA DELLA CONTROLLATA “VERONA ASSICURAZIONI”
Verona, 8 settembre 2003. Cattolica Assicurazioni ha perfezionato in data odierna il contratto di acquisto del ramo d’azienda della controllata Verona Assicurazioni Spa, specializzata nei rami danni con focus sulla Linea Persone. Il prezzo determinato per l’acquisizione tramite perizia è di 17.262.000 euro, a fronte di un patrimonio netto ceduto di 258.756 euro. Tra le condizioni di acquisto figura la possibilità di un eventuale aggiustamento del prezzo sulla base di un successivo aggiornamento della valutazione da parte del perito. L’operazione, la cui efficacia è subordinata al rilascio dell’autorizzazione da parte dell’Isvap, dà realizzazione al secondo dei tre interventi approvati dal Consiglio di Amministrazione dello scorso 18 ottobre 2002, progettati alla riorganizzazione e ottimizzazione delle strutture del Gruppo attraverso la convergenza di alcune delle attività dei rami danni nella Capogruppo. La cessione del ramo d’azienda prevede per Verona Assicurazioni lo sviluppo di un nuovo business strategico coerentemente al piano industriale 2003-2005 e la valorizzazione, all’interno di Cattolica, delle competenze specifiche e dei know-how maturati da Verona Assicurazioni nel proprio settore di attività, anche nell’ottica del contenimento e del più ampio controllo, a livello di Gruppo, dei costi di produzione e distribuzione.

AIR  FRANCE: TRAFFICO AGOSTO 2003 TRAFFICO IN AUMENTO DEL 4,2% MIGLIORAMENTO DEL LOAD FACTOR DI 1,4 PUNTI A 79,7%
Roma, 9 settembre 200 - Attività trasporto passeggeri : Il mese di agosto ha registrato un buon livello d'attività con un traffico in progressione del 4,2% per capacità in aumento del 2,5%. Il load factor guadagna 1,4 punti a 79,7%. Tale performance é dovuta principalmente alla buona tenuta del traffico lungo raggio (+3,7%) e al forte miglioramente dell'attivià medio raggio internazionale (+9,6%). La rete lungo raggio - Con un traffico in aumento del 3,7% per capacità in progressione del 2,2%, il load factor della rete lungo raggio guadagna 1,2 punti per raggiungere 83,8%. Tutte le reti mostrano un load factor superiore all'80%. Esclusa l'Asia, il traffico é in progressione dell'8,9% per capacità in aumento del 6,5% ed il load factor si stabilisce a 84,0%, in aumento di 1,9 punti. L'attività sull'America del Nord é sempre dinamica con un traffico in aumento del 10,2% per un'offerta in progressione del 7,5%. Il load factor migliora di 2,1 punti a 84,8%. L'america Latina continua a registrare un'ottima performance: il load factor aumenta di 7,1 punti a 86,3%, per una progressione del traffico del 24,8% e della capacità del 14,5%. L'attività sulla rete asiatica continua a mostrare segnali di ripresa. Il traffico registra un calo del 14,8% rispetto a -19,5% del mese scorso. Sul mese in questione, l'offerta diminuisce del 13,5%. Il load factor ritrova il livello elevato di 82,7% (-1,3 punti). A partire da metà agosto, la compagnia ha ripreso i voli diretti tra Parigi e Shanghai. Sulla rete Caraibi / Oceano Indiano, l'attività é sempre ben orientata. Il traffico progredisce dell'8,5% e l'offerta del 9,1%. Il load factor si stabilisce a 83,1% (-0,5 punti). Sulla rete Africa Medio-oriente, l'offerta diminuisce del 4,9% ed il traffico del 3,5% Il load factor guadagna 1,2 punti a 81,9%. La rete medio raggio internazionale - La situazione sulla rete medio raggio internazionale ritrova un buon livello d'attività per il mese di agosto, con un traffico in progressione del 9,6% e capacità in aumento del 6,9%. Il load factor aumenta di 1,7 punti a 70,3%. La rete domestica - Sulla rete domestica, il load factor migliora di 1,7 punti a 64,9%, con un traffico stabile (+0,3%) ed una capacità in diminuzione del 2,3%. Attività cargo - Il rallentamento dell'attività constatata durante il mese di luglio, prosegue anche per il mese di agosto. Il traffico registra una regressione del 2,3% per capacità in aumento dell'1,6%. Il load factor si stabilisce a 58,3% (-2,3 punti).

NUOVE NOMINE IN AVIS AUTONOLEGGIO LA COMPAGNIA LEADER ANNUNCIA 2 IMPORTANTI NOMINE: IL DIRETTORE FINANZIARIO E IL DIRETTORE OPERATIVO
Roma, 9 settembre 2003 - Avis Autonoleggio, la compagnia leader nel mercato dell’autonoleggio a breve termine, annuncia due importanti nuovi ingressi nell’area finanziaria e operativa della divisione italiana del Gruppo: Massimo Marsili è da oggi il nuovo direttore finanziario e Gianluca Testa è il nuovo direttore operativo. Le due figure dirigenziali rispondono pienamente alle caratteristiche e allo spirito dell’azienda ed offrono la propria esperienza professionale con la fresca visione delle nuove generazioni: Marsili e Testa hanno entrambi 33 anni ed incarnano lo spirito fiducioso di un gruppo in espansione con solide radici strutturali. Le nuove nomine si inseriscono nella cornice di sviluppo e crescita della divisione italiana di Avis nel corso del 2003, anno particolarmente significativo poiché celebra il 40° anniversario del motto aziendale di Avis “We Try Harder”, nato con una campagna pubblicitaria ancora oggi tra le più celebri. Il direttore finanziario Massimo Marsili, entra nel team Avis Autonoleggio portando con sé l’esperienza maturata nel settore finanziario e contabile dell’autonoleggio a lungo termine, sia in ambito italiano che all’estero. Laureato in Economia e Commercio, negli ultimi 4 anni Marsili ha lavorato presso il Gruppo G.m.a.c Lease Spa, ricoprendo varie responsabilità (Cfo). Gianluca Testa Laureato in Economia e Commercio è in Avis già da 5 anni, dove ha rivestito con successo diverse cariche nel settore operativo, ricoprirà il ruolo di direttore operativo. Dopo aver ricoperto il ruolo di coordinatore marketing per il franchising e di responsabile della flotta, Testa guiderà la gestione operativa dei vari distretti e l’area del customer care in Italia. “Avis si pone, come sempre, obiettivi ambiziosi – commenta Gianfranco Roncadin, amministratore delegato Avis Autonoleggio in Italia – e il rafforzamento del team con l’ingresso di Marsili e Testa nello staff dirigenziale è una garanzia per il Gruppo di conseguire tutti i risultati prefissi.” I nuovi dirigenti continueranno a migliorare il lavoro che da anni conferma Avis Autonoleggio quale società leader grazie alla radicata presenza sul territorio, alla qualità del servizio ed alla capacità di offrire soluzioni flessibili e adattabili ai bisogni della clientela. Infolink: Www.avisautonoleggio.it  

GM DAEWOO NOMINA MICHAEL SIMCOE RESPONSABILE DEL DESIGN TEAM · IL DESIGNER HA MATURATO LA SUA ESPERIENZA ALLA HOLDEN, GM AUSTRALIA
Milano, 9 settembre 2003 - Michael Simcoe è il nuovo responsabile del design di Gm Daewoo. Nel suo nuovo ruolo, Simcoe si occuperà sia delle strategie di design sia delle realizzazioni pratiche, pur mantenendo la direzione dell'analoga area presso la Holden in Australia. Assunto alla Holden nel 1983, Simcoe ha occupato posizioni di rilievo nel settore del design di autoveicoli, in qualità di Senior Designer, Chief Designer ed Executive in Charge. Quindi ora la Gm Daewoo può contare sulla sua grande esperienza nel campo e sulle sue ottime capacità organizzative. "Gm Daewoo dispone di alcuni tra i migliori impianti e talenti dell'industria automobilistica", ha spiegato Simcoe. "I suoi prodotti hanno raggiunto fama internazionale per le linee innovative e ricche di stile. Sono felice di iniziare a lavorare con i miei nuovi collaboratori e con le aziende di design italiane, con le quali Gm Daewoo ha un consolidato rapporto di cooperazione". "Siamo lieti di accogliere Michael Simcoe nel nostro team" è il commento di Nick Reilly, Presidente di Gm Daewoo. "Sotto la direzione di Mike, la Holden ha raggiunto la leadership nel design e nel prodotto nel mercato australiano ed un notevole successo in quelli esteri. I programmi di sviluppo dei futuri modelli di Gm Daewoo sono davvero molto interessanti e, con il coinvolgimento di Mike, siamo sicuri di raggiungere ottimi risultati". Michael Simcoe ha curato il programma di design dei principali modelli della Holden negli ultimi 20 anni, incluso quello del Vt Commodore, di grande successo, della gamma Wh Statesman/caprice e delle successive versioni Vx e Vy Commodore. Inoltre, ha contribuito alla realizzazioni di numerosi progetti internazionali come il Cruze Show Car Project e, più recentemente, al design della Pontiac Gto, un'icona americana, che segna l'ingresso dei prodotti Holden nel mercato nord americano.

LASTRA AMERICA INCORPORA WESTERN LITHOTECH
Danbury, Connecticut, 9 settembre  2003 - Lastra America Corporation ha annunciato oggi di aver riunito le rispettive attività di Lastra America e di Western Lithotech sotto un unica entità: Lastra America Corporation. “La missione di Lastra è quella di servire ogni segmento dell’industria grafica con una varietà di prodotti e lastre digitali/analogiche ad alto livello” ha dichiarato Tom Saggiomo, Ceo, Lastra America Corporation. Il marchio Western Lithotech è conosciuto per la qualità delle lastre e dei sistemi d’esposizione digitali/analogici destinati all’industria dei quotidiani ed è per tale ragione che continueremo il nostro impegno a commercializzare con il marchio Western Lithotech i prodotti destinati a questo importante segmento del nostro business” continua Saggiomo. “Il nome Lastra è riconosciuto come sinonimo di qualità, servizio, affidabilità e valore globale che designano il nostro impegno a proiettare con maggiore intensità gli obiettivi strategici verso la stampa commerciale” I prodotti Lastra America sono commercializzati nel mondo in concerto con altre società del Gruppo Lastra ed una fitta rete di distributori. “Creare un’unica organizzazione sotto un solo nome riconosciuto a livello internazionale ci aiuterà a definire la nostra cultura aziendale ed accrescere la consapevolezza del nostro posizionamento come produttore e fornitore globale di prodotti per la stampa”, ha concluso Saggiomo.

RICARDO CORDOBA E' IL NUOVO RESPONSABILE EUROPEO DELLE VENDITE DI GE POWER SYSTEMS
Parigi/firenze, 9 settembre 2003 - Ricardo Cordoba è stato nominato Sales Region Executive Europe (ossia Responsabile delle Vendite in Europa) di Ge Power Systems. La nomina è stata annunciata oggi da Del Williamson, Presidente delle vendite a livello mondiale per Ge Power Systems. Cordoba sarà responsabile per le vendite dell'intero portafoglio di Ge Power Systems in Europa, che comprende prodotti e servizi che coprono l'intero spettro del settore energetico. Sarà basato a Parigi, quartier generale della società in Europa. Attraverso acquisizioni e altre operazioni volte all'espansione del suo business, la presenza Ge Power Systems nel Vecchio Continente è cresciuta notevolmente negli ultimi anni. "Ci sono importanti opportunità di sviluppo in Europa, in particolare nel settore della produzione combinata di energia in Italia e Spagna. Inoltre c'è un crescente interesse nei confronti dell'energia eolica e della produzione di energia idroelettrica utilizzando le piante come risorsa rinnovabile" commenta Ricardo Cordoba. "Il nostro obiettivo è continuare a sfruttare il potenziale di questo mercato, proponendo ai nostri clienti i migliori prodotti e servizi". Precedentemente Ricardo Cordoba è stato Direttore Generale della Divisione "Energy Products" di Ge Power Systems per l'Europa e l'Asia Centrale. Il suo ingresso nella società avviene nel giugno 1999 in seguito all'acquisizione di Alstom Gas Turbine, presso la quale ha lavorato a partire dal 1982. Ha una laurea in ingegneria presso l'Institut National Polytechnique di Grenoble in Francia, e una in elettrochimica conseguita presso l'Università di Grenoble.

RICARDO CORDOBA E' IL NUOVO RESPONSABILE EUROPEO DELLE VENDITE DI GE POWER SYSTEMS
Parigi/firenze, 9 settembre 2003 - Ricardo Cordoba è stato nominato Sales Region Executive Europe (ossia Responsabile delle Vendite in Europa) di Ge Power Systems. La nomina è stata annunciata oggi da Del Williamson, Presidente delle vendite a livello mondiale per Ge Power Systems. Cordoba sarà responsabile per le vendite dell'intero portafoglio di Ge Power Systems in Europa, che comprende prodotti e servizi che coprono l'intero spettro del settore energetico. Sarà basato a Parigi, quartier generale della società in Europa. Attraverso acquisizioni e altre operazioni volte all'espansione del suo business, la presenza Ge Power Systems nel Vecchio Continente è cresciuta notevolmente negli ultimi anni. "Ci sono importanti opportunità di sviluppo in Europa, in particolare nel settore della produzione combinata di energia in Italia e Spagna. Inoltre c'è un crescente interesse nei confronti dell'energia eolica e della produzione di energia idroelettrica utilizzando le piante come risorsa rinnovabile" commenta Ricardo Cordoba. "Il nostro obiettivo è continuare a sfruttare il potenziale di questo mercato, proponendo ai nostri clienti i migliori prodotti e servizi". Precedentemente Ricardo Cordoba è stato Direttore Generale della Divisione "Energy Products" di Ge Power Systems per l'Europa e l'Asia Centrale. Il suo ingresso nella società avviene nel giugno 1999 in seguito all'acquisizione di Alstom Gas Turbine, presso la quale ha lavorato a partire dal 1982. Ha una laurea in ingegneria presso l'Institut National Polytechnique di Grenoble in Francia, e una in elettrochimica conseguita presso l'Università di Grenoble.

JEREMY RIFKIN INCORONA SOVERIA MANNELLI COMUNE LEADER DELL’ECONOMIA ALL’IDROGENO
Soveria Mannelli (Catanzaro) 9 settembre 2003 – Jeremy Rifkin, lo studioso americano autore del best seller “Economia all’idrogeno”, considera l’esperimento di Soveria Mannelli come quello di un comune leader mondiale nell’economia all’idrogeno. E’ quanto affermato in occasione della firma della Carta di Orvieto sottoscritta dai comuni italiani ed europei per lo sviluppo dell’energie alternative che si è svolto ad Orvieto su iniziativa del sindaco della città e presidente delle “città slow” Stefano Cimicchi. L’incontro è stato introdotto da una conferenza di Jeremy Rifkin che ha spiegato la necessità “di democratizzare l’utilizzo dell’energia per creare una globalizzazione dal basso”. Rifkin ha inoltre affermato che “bisogna sviluppare l’utilizzo dell’idrogeno come forma di energia a basso costo e disponibile per tutti, in modo da garantire maggiore sviluppo per gli uomini e maggiore giustizia tra i popoli del pianeta”. Nelle relazioni che si sono susseguite è intervenuto anche il sindaco di Soveria Mannelli, Mario Caligiuri, che ha illustrato l’esperienza del comune calabrese che si è ispirato molto alle teorie di Jeremy Rifkin mettendole concretamente in pratica. “Noi intendiamo – ha detto il sindaco Caligiuri – realizzare un progetto denominato “Hydrogen Energy Web” in cui integrare l’esperienza già avvenuta della totale informatizzazione dei cittadini, che sono già collegati con un computer ad Internet, con il Piano energetico ambientale comunale che prevede l’autonomia energetica del comune nell’arco dei prossimi 10 anni, utilizzando appunto l’idrogeno e le fonti alternative e rinnovabili”. Il sindaco Caligiuri ha anche annunciato una conferenza stampa con il presidente della giunta regionale della Calabria Giuseppe Chiaravalloti ed il Dirigente del settore Energia Domenico Lemma, per presentare il progetto di Soveria Mannelli che è stato assunto come esperienza pilota dalla Regione Calabria. Tra l’altro il comune calabrese sta sviluppando una collaborazione con l’assessore Carlo Lio della Regione Lombardia. Inoltre il sindaco Caligiuri ha anche comunicato che la sede italiana dell’Onu si è interessata al progetto di Soveria Mannelli per poterlo replicare nei Paesi del Sud del mondo. A tale scopo è stato già previsto un incontro a Roma per il prossimo 15 settembre. Infine, Jeremy Rifkin ha dichiarato la sua intenzione di visitare presto il comune di Soveria Mannelli.
Infolink: www.Soveria.it

UN PROGETTO DEL 5PQ CONTRIBUISCE A DEFINIRE LA POLITICA DELL'UE SULLA GESTIONE AMBIENTALE DELLE MINIERE
Bruxelles, 9 settembre 2003 - Con il sostegno finanziario della Commissione è stata costituita un'iniziativa internazionale, che intende fornire ai responsabili politici europei linee guida pratiche per redigere una nuova legislazione comunitaria sulla gestione ambientale del settore minerario. Avviato nel febbraio 2001, il progetto Ermite (Normativa ambientale sulle acque di miniera nell'Unione europea) è stato finanziato nell'ambito della sezione "Energia, ambiente e sviluppo sostenibile" del Quinto programma quadro (5Pq). Il progetto è stato creato in seguito a episodi di inquinamento ambientale provocato dalle miniere europee, come il rilascio nel Danubio di acqua contaminata con cianuro proveniente da una miniera d'oro locale nel 2000, e il cedimento di una vasca di ritenzione dei residui a Los Frailes (Spagna), che ha liberato tonnellate di scorie acidificanti, minacciando una vicina riserva naturale. Gli ulteriori problemi che si profileranno quando i paesi produttori di carbone quali Belgio, Germania e Polonia cesseranno l'eduzione delle acque nelle loro miniere abbandonate, hanno portato i decisori dell'Ue a soffermarsi maggiormente sulla gestione delle acque di miniera nell'attuale progetto di legge. A questo scopo, gruppi di ricerca in Spagna, Regno Unito, Svezia, Germania, Paesi Bassi, Slovenia e Bosnia-erzegovina sono stati incaricati di fornire ai politici linee guida in materia. Per fare questo, il consorzio ha sottolineato la necessità di integrare le prospettive di gestione delle acque e d'ingegneria mineraria a fianco del più tradizionale approccio di gestione delle scorie. In qualità di partner del progetto, il Dott. Luis Santamaria, dell'Istituto olandese di ecologia, ha dichiarato al Notiziario Cordis: "L'unicità di questo progetto risiede nella portata della collaborazione internazionale ed interdisciplinare. L'ampia gamma di settori, che riusciamo a coprire, ci ha permesso di giungere a conclusioni assai più sicure". Un elemento fondamentale di Ermite è stata la creazione di reti di parti interessate all'interno di ciascun paese e a livello europeo. I partecipanti sono stati informati in merito all'andamento del progetto e invitati a fornire spunti per il programma di ricerca. Il Dott. Santamaria spiega: "Stiamo lavorando per interfacciare la ricerca con la politica, con l'obiettivo di sottolineare l'importanza dell'inquinamento delle acque nell'attività mineraria. La forma più persistente di inquinamento attivo prodotto dalle miniere abbandonate non è dovuta ai solidi, ma all'acqua". Nel mese di settembre, il gruppo preciserà gli orientamenti politici finali, mentre la fase conclusiva sarà costituita da un incontro con le parti interessate nazionali e la Commissione che, come si auspica, condurrà ad un approccio legislativo esaustivo e sostenibile per la gestione ambientale del settore minerario europeo.
Infolink: http://www.Minewater.net/ermite/   

PROGETTO DELL'UE PER AIUTARE LE CENTRALI ELETTRICHE A SODDISFARE I REQUISITI IN MATERIA DI EMISSIONI DI NOX
Bruxelles, 9 settembre 2003 - I partner di quattro Stati membri dell'Ue stanno collaborando per fornire agli operatori delle centrali a carbone europee la migliore consulenza possibile allo scopo di limitare le emissioni di ossido di azoto (Nox), come previsto dalla nuova legislazione comunitaria. Le direttive dell'Ue, che entreranno in vigore nel 2008, sanciranno l'illegalità delle emissioni di Nox che superano i 500 mg al metro cubo. Due forme di tecnologia di base sono disponibili per ridurre le emissioni, e il progetto Cafenox, coordinato da Jacques Blondin di Snet in Francia, mira ad aiutare l'industria a valutare i costi e i vantaggi di entrambe. "Le soluzioni Denox primarie riguardano la modifica del processo di combustione come, per esempio, l'introduzione di aria all'interno della camera di combustione, mentre le soluzioni secondarie comprendono esclusivamente modifiche chimiche al di fuori della camera di combustione, come una reazione catalitica", ha spiegato Blondin. Il dilemma del settore delle centrali a carbone risiede nel fatto che le soluzioni secondarie sono più efficaci, ma anche più dispendiose. Le soluzioni primarie sono in grado di ridurre le emissioni di Nox del 30-60 per cento, una percentuale che consentirebbe agli impianti di soddisfare i requisiti normativi solo per i livelli previsti fino al 2015. Le soluzioni secondarie, invece, sono in grado di ridurre le emissioni di Nox fino al 90 per cento, limitandole ad una quantità inferiore ai 200 mg al metro cubo, un livello conforme alle normative più severe che saranno imposte dopo il 2015. L'attuazione delle soluzioni secondarie potrebbe, tuttavia, costare oltre 30 milioni di euro per ogni impianto. Entro la fine del 2003, Snet dovrà effettuare prove di combustione utilizzando una semplice soluzione primaria. Una zona di riduzione artificiale sarà creata nella parte inferiore della camera di combustione, e verrà costruita una sezione ossidante nella parte superiore, immediatamente sotto il surriscaldatore. "Con questo studio spero di dimostrare che, per i prossimi cinque anni, sarà possibile ridurre notevolmente l'Nox con l'applicazione di soluzioni primarie e ritardare l'investimento nelle soluzioni Denox secondarie, considerando che tale investimento può essere ridotto se le soluzioni primarie risultano efficaci", ha affermato Blondin. Inoltre il progetto Cafenox avrà l'effetto di rivelare le proporzioni del problema in Europa. Se i dati del 2001 indicavano che la futura legislazione avrebbe interessato circa 700 unità, probabilmente questo numero è ormai superato. Blondin è assai deluso per i pochi contatti avuti finora con le singole centrali a carbone, e ritiene che molte non siano consapevoli dell'impatto che la nuova legislazione eserciterà su di esse, né siano attrezzate per conformarsi alla stessa. Secondo il coordinatore del progetto, l'industria ignora che si sta svolgendo una ricerca per mettere a punto possibili soluzioni. Tuttavia, una volta stabiliti contatti diretti, Blondin si attende un notevole interesse da parte degli operatori delle centrali a carbone. Vista la mole di lavoro del consorzio, che spazia dalla ricerca sul numero di unità che dovranno sottoporsi alle prove tecniche alla formulazione di un modello matematico, ogni partner (da Grecia, Spagna e Paesi Bassi) dovrà svolgere un ruolo preciso e importante. "La cooperazione internazionale attraverso il progetto Cafenox deve essere fruttuosa ed efficiente", ha detto Blondin. I risultati del progetto saranno presentati durante un seminario pubblico che si terrà in Grecia all'inizio del 2005. Per informazioni a: Jacques Blondin E-mail: jacques.Blondin@snet-electricite.fr 

REGIONE DEL LAGO D'ARAL: I PROGETTI INTAS AFFRONTANO I PROBLEMI DI APPROVVIGIONAMENTO IDRICO
Bruxelles, 9 settembre 2003 - Finanziati dall'Ue per mezzo dell'Intas (Associazione internazionale per la promozione della cooperazione con gli scienziati dei Nuovi Stati Indipendenti (Nis) della ex Unione Sovietica), due progetti di ricerca riuniscono scienziati di diversa formazione nel tentativo di comprendere, prevedere e contrastare con maggior efficacia il processo di desertificazione che sta colpendo la regione del Lago d'Aral. Un tempo il Lago d'Aral era il quarto mare interno più vasto del mondo. Negli anni '60, la portata degli affluenti prese a diminuire in modo allarmante. I piani d'irrigazione a monte, per la coltivazione di riso e cotone, consumavano oltre il 90 per cento della portata d'acqua naturale proveniente dalle montagne circostanti. Di conseguenza, la superficie del lago si è ridotta e circa 27.000 chilometri quadrati, che un tempo costituivano il fondale, sono divenuti superficie asciutta. Oggi il Lago d'Aral è considerato l'ottavo mare interno più vasto del mondo. L'irrigazione intensiva ha provocato non solo il ritiro del Lago d'Aral, ma anche la contaminazione e la carenza di risorse idriche, in particolare delle riserve di acqua freatica. Poiché molte aree popolate delle zone desertiche dipendono da tali risorse sotterranee, che costituiscono la loro principale e pressoché unica fonte di approvvigionamento di acqua potabile, i due progetti hanno deciso di dedicare particolare attenzione al contributo dell'acqua freatica per l'approvvigionamento idrico della regione, alla qualità dell'acqua e al suo impatto sul sistema ecologico. Avvalendosi di dati in situ e di una modellazione numerica, i consorzi dei progetti mirano a sviluppare una metodologia ambientale integrata per gestire le riserve di acqua freatica nella regione del Lago d'Aral ed evitare un'ulteriore desertificazione. Come parte integrante del loro approccio, gli scienziati hanno già iniziato a lavorare su una banca dati centrale contenente criteri di controllo idrologico, meteorologico, geologico, idrogeologico e ambientale, nonché su uno strumento di modellazione numerica. Si prevede che le indicazioni fornite dalla banca dati porteranno i politici, i gestori delle risorse idriche e i decisori verso scelte più informate quando devono affrontare questioni legate all'approvvigionamento e alla qualità dell'acqua nella regione. Inoltre, grazie a questo approccio concettuale integrato, lo strumento di modellazione numerica può essere utilizzato per aiutare altre regioni che devono affrontare problemi analoghi legati all'approvvigionamento idrico e alla qualità dell'acqua.
Infolink: http://www.Environmonument.com/index.html 

GIORNATA INFORMATIVA SULLE STRATEGIE REGIONALI DI INNOVAZIONE NEI PAESI ASSOCIATI
Piatra Neamt (Romania), 9 settembre 2003 - Il 17 ottobre si svolgerà a Piatra Neamt (Romania) una giornata informativa sulle strategie regionali di innovazione nei paesi associati. L'obiettivo principale della manifestazione è di fornire una panoramica dei meccanismi relativi alle strategie regionali di innovazione. Saranno presentati numerosi studi di casi focalizzati sul valore aggiunto delle strategie di innovazione per lo sviluppo regionale. In aggiunta, un rappresentante della Direzione generale per le Imprese della Commissione europea effettuerà una breve presentazione della politica regionale d'innovazione e del prossimo invito a presentare progetti relativi alle strategie regionali di innovazione nei paesi associati, nell'ambito del Sesto programma quadro (6Pq). La giornata informativa è organizzata dalla rete tematica Partner, una spin-out della rete Ire per le regioni innovative in Europa.
Infolink: http://www.Partner-thematic-network.org/events_details.asp?refno=39

FORUM INTERNAZIONALE SULLA MOBILITÀ URBANA E IL TRASPORTO AVANZATO
Poitiers (Francia), 9 settembre 2003 - Dal 23 al 26 settembre si svolgerà a Poitiers (Francia) un forum internazionale sulla mobilità urbana e il trasporto avanzato. L'obiettivo della manifestazione è di promuovere l'attuazione di nuove forme di mobilità urbana orientate verso lo sviluppo sostenibile. Il programma prevede inoltre un workshop per discutere lo sviluppo di soluzioni di nuova generazione nel trasporto urbano, soprattutto in relazione alle esigenze ed alle previsioni tecnologiche volte al raggiungimento dell'obiettivo "emissioni zero" nelle città.
Infolink: http://muta2003.Com/public/muta/html/en/

ATM - MILANO- LINEA INTERURBANA 921 GESSATE - VAPRIO MODIFICA DI PERCORSO NEI COMUNI DI POZZO E VAPRIO D’ADDA.
Milano 9 settembre 2003 - Da lunedì 8 settembre 2003, le vetture della linea interurbana 921 Gessate-vaprio modificano il percorso nei Comuni di Pozzo e Vaprio D’adda come indicato. Direzione Vaprio D’adda: le vetture provenienti dalla Stazione M2 di Gessate (Comune di Pozzo D’adda) mantengono il percorso regolare fino alla S.s.525 dove proseguono lungo la strada per Pozzo D’adda, via Roma, via G. Carducci; nel Comune di Vaprio le vetture da via A. Manzoni proseguono per la S.p. 104, via Marconi, via G.galilei, via Cimitero, via N. Perego capolinea. Direzione Stazione M2 di Gessate:: le vetture da via N. Perego (capolinea) nel Comune di Vaprio proseguono in via G. Galilei, via Marconi, S.p. 104, via A. Manzoni; nel Comune di Pozzo D’adda le vetture da via G. Carducci proseguono in via Roma, strada per Pozzo D’adda, S.s. 525 per poi riprendere il percorso regolare. Sono previste corse dirette dalla Stazione M2 di Gessate a Vaprio e viceversa, con l’attuale percorso e le rispettive fermate. Restano invariati il percorso e le fermate delle corse limitate Stazione M2 di Gessate-pozzo D’adda (via Don Minzoni) e viceversa.

FARE IL “RAGIUNATT” E’ SEMPRE UNA GARANZIA (MA SOLO SE SA USARE IL PC…) IN CRESCITA LA DOMANDA DA PARTE DELLE IMPRESE DI PERITI TURISTICI, ALBERGHIERI E ELETTRONICI. IN DISCESA L’INDIRIZZO AMMINISTRATIVO-COMMERCIALE (CHE RESTA IL PIÙ RICHIESTO), QUELLO INFORMATICO, CHIMICO E LINGUE.
Milano, 9 settembre 2003 - Vuoi trovare lavoro? Il sano, tradizionale, tranquillo ragioniere colpisce ancora. Anche quest'anno sono i ragionieri e i periti aziendali i diplomati di scuola media superiore maggiormente ricercati dalle imprese milanesi: oltre 8 mila le assunzioni richieste per questo titolo di studio, anche se continua il trend negativo (-1,2% rispetto al 2002). Seguono i periti meccanici con oltre 1.300 assunzioni (2,1% del tot.) e i periti informatici con oltre 1.200 assunzioni (ma -1,5% rispetto al 2002). Al quarto posto balza l'indirizzo turistico e alberghiero con oltre 1.100 assunzioni (+0,4%). Ben staccati i licei: la maturità classica e scientifica, con 169 assunzioni; appena meglio l'indirizzo linguistico: 494 assunzioni (ma -0,7% rispetto al 2002). Cresce la domanda di preparazione da parte delle imprese: nel 74,7% dei casi è richiesta la conoscenza informatica (rispetto al 68,8% del 2002); nel 50,2% la conoscenza di una lingua straniera (era il 48,9%); nel 63,2% dei casi è poi previsto un corso di formazione. Infine, a quasi 1 diplomato su 6 è richiesta una esperienza lavorativa di almeno due anni. Complessivamente, delle oltre 65 mila nuove assunzioni previste dalle imprese milanesi per il 2003, il 34,5% coinvolge persone in possesso di un diploma di scuola media superiore (rispetto al 26,6% italiano), il 14,7% un titolo universitario (media italiana: 6,5%), il 14,8% una qualifica professionale, il 36% di un titolo di licenza media o elementare. Sono questi alcuni dei dati che emergono dall’elaborazione fatta dall’ufficio studi della Camera di Commercio di Milano sull’ultima rilevazione Excelsior di Unioncamere riferita ai flussi di entrata e uscita di occupati richiesti dalle imprese per l’anno 2003. “Agevolare la relazione – ha dichiarato Carlo Sangalli, presidente della Camera di Commercio di Milano – tra mondo delle imprese e mondo della scuola, rendendola davvero virtuosa, deve diventare la parola d'ordine per Milano nei prossimi anni. I dati mostrano che le imprese sono sempre più attente alla preparazione dei neo-assunti: sapere usare il computer o conoscere un'altra lingua per i nostri giovani rende la ricerca di un posto di lavoro più facile. E non potrebbe che essere altrimenti. Non si vince infatti sui mercati globali a meno di non possedere un elevato capitale umano, e questo vale in tutti i settori, da quelli più moderni a quelli più tradizionali”. Diploma di scuola media superiore e assunzioni. Delle 65.078 assunzioni previste nella Provincia di Milano nel corso del 2003, è l’indirizzo amministrativo-commerciale (titolo di studio: ragioniere; perito aziendale; analista contabile) il diploma di scuola media superiore più gettonato dalle imprese con 8.600 assunzioni (pari al 13,2% del tot.). Segue l’indirizzo meccanico (titolo di studio: perito meccanico; perito di industria metalmeccanica e mineraria) con 1.353 assunzioni (pari al 2,1%), che supera quest'anno l’indirizzo informatico (titolo di studio: perito informatico), con 1.254 nuove assunzioni (l'1,9% del totale). Al quarto posto si posiziona l’indirizzo turistico e alberghiero (titolo di studio: tecnico delle attività alberghiere; perito turistico; operatore turistico) con 1.173 assunzioni (1,8% del tot.), seguito dall’indirizzo elettronico (titolo di studio: perito elettronico; tecnico delle industrie elettriche) con 948 assunzioni (1,5%). Tra i primi dieci diplomi anche l'indirizzo edile (titolo di studio: perito edile; geometra) con 518 assunzioni (0,8%); la maturità linguistica con 494 assunzioni (pari allo 0,8%), l’indirizzo elettrotecnico (titolo di studio: perito elettrotecnico) con 369 assunzioni (0,6%), l'indirizzo chimico con 313 assunzioni (0,5%) e infine quello grafico-pubblicitario, con 214 assunzioni (0,3% del tot.). Ben staccati la maturità classica e scientifica, con 169 assunzioni (0,3% del tot.). La situazione nel 2002. Rispetto alle previsioni fatte per il 2002, continua la discesa delle domanda di nuovi assunti provenienti dall’indirizzo amministrativo-commerciale (erano il 14,4% nel 2001: -1,2%; e ben il 16,1% nel 2001: -2,9%). Si contrae la domanda anche per l'indirizzo informatico (-1,5%; dal 3,4% all'1,9%), per quello elettrotecnico (-0,6%; dall'1,2% allo 0,6%) e per quello chimico (-0,5%; dall'1% allo 0,5%) e infine per la maturità linguistica (-0,7%; dall'1,5% allo 0,8%). Sostanzialmente stabili gli altri. In crescita ancora una volta l'indirizzo l’indirizzo l’indirizzo turistico e alberghiero (+0,4%; dall'1,4% all'1,8%) e quello elettronico (+0,1%). Conoscenza informatica e linguistica. Tra i neo-assunti di scuola media superiore, nel 74,7% dei casi è richiesta la conoscenza informatica (rispetto al 68,8% del 2002), nel 50,2% la conoscenza di una lingua straniera (48,9% nel 2002), mentre nel 63,2% delle volte è prevista la necessità di una ulteriore formazione (nel 29,2% dei casi con corsi esterni; nel 53,7% con corsi interni; nel 20,2% con affiancamento), un dato decisamente in crescita rispetto al 51,6% del 2002. Tra i singoli indirizzi, una buona conoscenza informatica è pressochè un requisito indispensabile tra gli assunti provenienti dall'indirizzo termoidraulico (100%), dalla maturità linguistica (99,8%), dall'indirizzo edile (98,5%) e dall’indirizzo amministrativo-commerciale (90,5%). Una buona conoscenza linguistica è invece richiesta soprattutto - e ovviamente - tra chi è diplomato in un liceo linguistico (98%), così come tra chi ha fatto l'indirizzo termoidraulico (95,9%), l'indirizzo informatico (81,8%), e il classico o scientifico (77,5%). Infine, la necessità di una ulteriore formazione è una necessità per chi proviene dall’indirizzo termoidraulico e biologico/biotecnologico (100%), dal liceo (93,5%), e da quello elettronico (83,9%). Canale professionale e assunzioni. Complessivamente, il 14,8% delle nuove assunzioni delle imprese milanesi, pari ad oltre 9.600 unità, proviene da chi ha un livello di qualifica professionale. I quattro indirizzi che hanno avuto più successo sono stati, anche in questo caso, quello amministrativo-commerciale (2.444 assunzioni, pari al 3,8% del tot. Delle assunzioni milanesi), seguito da quello meccanico (2.134 assunzioni; 3,3%); da quello turistico-alberghiero (763 assunzioni; 1,2%) e infine da quello elettrotecnico (679; 1%). Assunzioni per livello di istruzione: dato complessivo. Delle 65 mila nuove assunzioni, il 36% (pari a 23.425 unità) coinvolge persone in possesso di un titolo di licenza media o elementare; il 14,8% (9.664 unità) di una qualifica professionale (rispetto al 19% dell'Italia; al 19,3% del Nord Ovest; al 18,3% della Lombardia); il 34,5% (22.436) di un diploma di scuola media superiore (rispetto al 26,6% italiano; al 29,6% del Nord Ovest: al 30,1% della Lombardia): di cui il 6,6% (4.273) con una specializzazione post-diploma; infine il 14,7% (9.553) di un titolo universitario (rispetto al 6,5% italiano; al 9% del Nord Ovest; e al 9,8% della Lombardia). Tra questi ultimi, spicca l'indirizzo economico e commerciale (6,4% del tot.); quello informatico (2,2%) e quello di ingegneria elettronica ed elettrotecnica (1,1%). La quasi totalità dei neo-assunti laureati (98,5%) ricoprirà una professione specialistica e tecnica; per quanto riguarda i diplomati, il 41,2% ricoprirà anch'esso una professione specialistica e tecnica; il 25,1% una professione operativa legata alla gestione impresa; il 25,4% una professione operativa legata ai servizi e vendire. Chi ha una qualifica professionale per il 46,4% dei casi ricoprirà una professione operativa servizi e vendite e per il 46,4% una professione operativa di produzione industriale. Infine, il 74,2% dei neo-assunti provenienti dalla scuola dell'obbligo ricoprirà una professione operativa servizi e vendite e il 25,8% una professione operativa produzione industriale. Assunzioni per livello di istruzione: divisione per settori. La percentuale di assunzioni previste di diplomati cresce nei servizi rispetto all'industria (36,4% rispetto al 29,6%), così come quella dei laureati (14,9% rispetto al 14,1%). Ad 1 neo-assunto laureato su 4 (23,4%) e a quasi 1 diplomato su 6 (14,5%) è richiesta una esperienza lavorativa di almeno due anni. I comparti in cui il titolo universitario è maggiormente richiesto sono nel settore industriale quello della stampa editoria (22,3%), chimica e farmaceutica (38,7%), fabbricazione macchine per ufficio ed elaboratori (62%); nel settore dei servizi, il comparto del credito e assicurazioni (53,7%), sanità (47,8%), istruzione (39,8%), informatica e telecomunicazioni (34,8%). I comparti invece più "affamati" di diplomati sono nell'industria quello della fabbricazione macchine e apparecchiature elettriche ed elettroniche (47,1%), chimica e farmaceutica (38,2%) e stampa ed editoria (36,5%); nei servizi, quello dell'informatica e telecomunicazioni (61,5%), servizi avanzati alle imprese (51,2%), istruzione (50,5%), commercio (40,5%), alberghi e ristoranti (32,8%). Per quanto riguarda, infine, le qualifiche professionali, i comparti dove sono più richieste sono, per quanto riguarda l'industria, il comparto dei prodotti in metallo (36,5%), gli accessori personali, per la casa e il tempo libero (36,3%), la fabbricazione apparecchi medicali, di precisione e orologi (31%); nei servizi, i servizi alle persone (29,8%) e la sanità (22,6%).

ARTISTI E PERSONAGGI FAMOSI PER LA FORMAZIONE DEGLI OPERATORI AZIENDALI IL 20 SETTEMBRE SHEL SHAPIRO INTERPRETERA’ IL RUOLO DI UN GURU DEL MANAGEMENT
Bologna, 9 settembre 2003 - La formazione aziendale potrà divenire divertente quanto seguire uno spettacolo. E’ questa la mission del progetto Edutainment prodotto dalla Mediabrain, società di consulenza di direzione ed organizzazione aziendale specializzata in Ict e New Media, che ha già sviluppato progetti in collaborazione con altre aziende in ambito Entertainment collaborando con personaggi e produzioni quali: Mediaset per Trenta Ore per la Vita, Un Medico in Famiglia per la strategia Web, Nando Sepe Management ed artisti di sua produzione quali Patty Pravo, Gerardina Trovato, Loredana Bertè e Anna Oxa e con aziende anche più tradizionali quali Ifoa, Carpigiani (V. Portfolio clienti su www.Mediabrain.it/portfolio.htm). La Mediabrain ha unito la creatività del mondo artistico alla tecnologia alla pianificazione, all’organizzazione ed al controllo delle realtà aziendali a livello locale e nazionale e questa ne è anche la carattestica distintiva rispetto ad altre società di consulenza. L’artista Shel Shapiro, ex cantante dei Rockes interpreterà, supportato da attori esperti in teatro d’impresa e presso il Mediabrain Lab di Bologna, il ruolo di un guru del management aziendale affrontando tematiche quali la gestione del front-office aziendale, delle riunioni, delle trattative e più in generale inerenti l’organizzazione aziendale. L’idea che sta alla base di questo nuovo modo di fare formazione recupera il gioco e lo scherzo come modalità innovative per trasferire concetti e mostrare modi di comportarsi. Si costruiscono vere e proprie situazioni teatrali che, attraverso l’impiego di battute umoristiche ricreano, spesso ridicolizzandole, le situazioni tipiche delle realtà aziendali, quasi a coinvolgere gli spettatori in un grande gioco di ruolo, trasferendo i contenuti in modo divertente e coinvolgente, rendendoli maggiormente interessanti e pregnanti per gli spettatori stessi. I corsi di formazione sono erogati a distanza con l’ausilio di supporti multimediali quali Cd Rom e Dvd, o divulgati direttamente attraverso Internet, in modo da consentire la formazione di un elevato numero di persone in tempi più brevi e in maniera economica. Lo stile leggero e il carisma dei personaggi scelti rendono questi percorsi formativi maggiormente interessanti e coinvolgenti dei tradizionali percorsi erogati in Fad, che spesso riscuotono poco successo per l’assenza dell’interazione docente–allievo presente invece nelle lezioni in aula. Per le aziende interessate a sviluppare un progetto di Edutainment si potranno scegliere differenti attori ed artisti famosi ed in linea con i relativi progetti di formazione.
Infolink: www.Mediabrain.it 

CONCORSO EUROPEO PER GIOVANI SCIENZIATI
Budapest, 9 settembre 2003 - Il concorso dell'Unione europea per giovani scienziati avrà luogo a Budapest (Ungheria) dal 20 al 26 settembre. Circa 114 giovani di età compresa fra i 15 e i 20 anni, in rappresentanza di 37 paesi, si riuniranno per presentare i propri progetti già vincitori a livello nazionale e per contendersi i nove premi del concorso. I riconoscimenti, del valore complessivo di 28.500 euro, saranno assegnati da una giuria internazionale composta da 15 illustri scienziati indipendenti. La cerimonia di premiazione, alla quale parteciperanno alti rappresentanti del governo ungherese e della Commissione europea, unitamente a scienziati di fama internazionale, si svolgerà il 25 settembre. I progetti in concorso riguardano un'ampia gamma di discipline scientifiche, che spaziano dalle scienze sociali e dall'astrofisica, all'indagine ambientale e alla modellizzazione matematica.
Infolink: http://europa.Eu.int/comm/research/youngscientists 

SDA E FORMAPER PORTANO A MILANO IL CONVEGNO SU IMPRENDITORIALITÀ E INNOVAZIONE NELLE PMI
Milano, 8 settembre 2003: Alla sua 33^ edizione, la Entrepreneurship, Innovation and Small Business (Eisb) Conference della European Foundation for Management Development (Efmd) si terrà quest’anno, per la prima volta, in Italia. La Scuola di Direzione Aziendale (Sda) Bocconi e Formaper, azienda speciale della Camera di Commercio, la organizzano nella sede dell’Università Bocconi di Milano dal 10 al 12 settembre, intitolandola “Entrepreneurial and Professional Management within Smes Field: Combining creativity and Techniques”. In tre, dense giornate di lavoro è prevista la presentazione di un centinaio di paper, incentrati in prevalenza su tre grandi temi: l’imprenditorialità nella piccola e media impresa, i distretti e il family business. Anche se, in Italia, si tende a leggere la piccola impresa come un fenomeno tipicamente nazionale, le statistiche indicano che il suo peso sul prodotto interno lordo è molto alto in tutto il mondo. Il convegno sarà, così, un’importante occasione di confronto con l’impostazione scientifica all’analisi della materia da parte di studiosi di tutta Europa. Ulteriori informazioni sul convegno, compresi il programma dei lavori e i titoli delle ricerche, sono disponibili all’indirizzo Internet www.Sdabocconi.it/eisb33 Efmd è un network internazionale di business school e grandi aziende, che vanta l’affiliazione di 450 istituzioni, con sede prevalentemente, ma non solo, in Europa e la sua finalità è quella di sviluppare e diffondere la cultura manageriale, promuovendo la cooperazione tra business school e imprese a livello globale e stabilendo nuovi standard qualitativi.

STUDENTI DA TUTTO IL MONDO ALLA SPD - SCUOLA POLITECNICA DI DESIGN
Milano, 9 settembre 2003 - Alla conclusione dell'anno accademico 2002-2003 della Spd - Scuola Politecnica di Design, chiusosi con un bilancio molto positivo, è stato realizzato "Show Up", un percorso espositivo tra i lavori realizzati all'interno del Master Spd. I progetti di Industrial., Interior, Transportation, Visual e Web Design sono stati sviluppati in collaborazione con partner come Microsoft, Fiat, Natuzzi, Danese e Legambiente. Per l'anno 2003-04 le iscrizioni ai Master e ai corsi di Basic Design sono già aperte. Le lezioni, con frequenza a tempo pieno, inizieranno in ottobre e termineranno a giugno 2004. L'offerta formativa Spd prevede cinque aree didattiche, dal design di prodotto e degli spazi fino alla comunicazione visiva e alla multimedialità. I Master Spd sono aperti a laureati o a diplomati con precedente esperienza nel settore di interesse, provenienti da scuole di design italiane e internazionali. Al termine dell'anno di studio, la scuola rilascia il diploma di Master Spd. I Corsi Basic, di durata annuale, sono percorsi formativi propedeutici ai Master. Proposti in due orientamenti - Visual Design e Product Design - sono rivolti a laureati o diplomati che devono consolidare i fondamenti di progettazione. Da gennaio 2004 Spd offre una novità di rilievo: Human Interiors è il primo Master Universitario in Interior Design realizzato in collaborazione con la Facoltà del Design del Politecnico di Milano e il Consorzio Poli.design. Il programma, con 60 crediti formativi, è riservato a laureati e laureandi in architettura, design o discipline attinenti. Dopo sei mesi d'aula e tre di stage in azienda - per un totale di 890 ore da gennaio fino a novembre 2004 - i partecipanti ricevono il diploma di Master Universitario di primo livello del Politecnico di Milano. Indirizzo: Scuola Politecnica di Design - Spd, Viale Monza 259 - 20126 Milano - tel. 02-2576551, fax 02-27000296. Per informazioni su programmi, costi e ammissione: www.Sscuoladesign.com  - info@scuoladesign.Com 

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