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MARTEDI'
9 SETTEMBRE 2003
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INTERVENTO DEL MINISTRO
LUCIO STANCA AL FORUM AMBROSETTI DI CERNOBBIO: "UN'AGENDA PER L'ITALIA
- LO SCENARIO DI OGGI E DI DOMANI PER LE STRATEGIE AZIENDALI"
Cernobbio, 9 settembre 2003 - “Per colmare la differenza che ci separa
dalla media europea negli investimenti per le tecnologie dell’informazione
e della comunicazione (Ict) l’Italia dovrebbe investire almeno 15 miliardi
di €, passando dagli attuali 64,3 miliardi a 80 miliardi di €”. Lo ha
sostenuto Lucio Stanca, Ministro per la Innovazione e le Tecnologie, al
Forum Ambrosetti “Un’agenda per l’Italia”. Il Ministro ha
sottolineato che “nel nostro Paese si investe ancora troppo poco nella
innovazione tecnologica ed in particolare in quella digitale. La spesa per
questo settore nel 2002 è stata pari al 5,5% del Pil, mentre il dato medio
europeo è del 6,7%, con punte dell’8,4% del Regno Unito e del 9,3% della
Svezia”. Tra le politiche per recuperare questo “deficit di
innovazione”, ha aggiunto Stanca, ci sono la diffusione della cultura
informatica nel Paese, il sostegno e lo stimolo agli investimenti delle
imprese, la modernizzazione della Pubblica Amministrazione (e-Government),
la diffusione delle infrastrutture di comunicazione (larga banda) e
l’adeguamento del quadro normativo. -Italiani In particolare, ha
proseguito il ministro, “sul fronte della diffusione della cultura
informatica tra i cittadini e le famiglie (metà di esse ha già un Pc ed
oltre un terzo ha una connessione ad Internet, rispetto al 40% della media
europea) uno spazio rilevante lo occupa la scuola come strumento di
diffusione della cultura digitale. Se alla fine della scorsa legislatura
c’era un Pc ogni 18 studenti, oggi si è arrivati ad uno ogni 15 (13,2% la
media europea). Le scuole connesse al web con larga banda erano il 20% alle
fine del 2002 e sono salite al 35%”. Contestualmente, ha aggiunto Stanca,
quest’anno sono stati stanziati 75 milioni di € per finanziare i costi
di formazione per l’alfabetizzazione informatica dei docenti. Sono stati
avviati 8 mila corsi con quasi 200 mila insegnanti iscritti. -Imprese Sul
fronte delle imprese, poco più dell11% delle nostre aziende ha realizzato
applicazioni avanzate in Rete (il 47% in Francia, Germania e Regno Unito, il
61% negli Usa) e ben il 70% delle imprese italiane non usa tali applicazioni
considerandole “inutili”. Eppure, ha aggiunto Stanca, “ogni € di
investimento marginale in ‘capitale digitale’ genera 1,8 € di prodotto
aggiuntivo, rispetto ad 1,1 € generato da un € investimento in
‘capitale non digitale’”. Proprio per questo il ministro per
l’Innovazione e le Tecnologie e quello per le Attività Produttive hanno
varato a luglio il “Piano per l’innovazione digitale nelle imprese”.
Gli interventi previsti per rafforzare l’innovazione nei settori del Made
in Italy sono di breve periodo (6-12 mesi) e di medio termine. Tra i primi
sono previste misure di carattere economico-finanziario (bandi telematici
per l’innovazione tecnologica nelle Piccole e Medie Imprese con strumenti
di incentivazione già esistenti come la legge 46/82 e la dotazione
finanziaria complessiva di 62 milioni di €); il riorientamento della legge
488/92 (con una dotazione di 530 milioni di €); il venture capital e
capitalizzazione di nuove imprese innovative (con 227 milioni di € di
risorse disponibili); i progetti di ricerca nelle tecnologie della
informazione e comunicazione (art. 53 della Legge Finanziaria 2003 con 25
milioni di €) e gli Accordi Programma Quadro per lo sviluppo dei Distretti
Digitale nel Sud con Fondi Cipe per 18 milioni di €. Sono inoltre previste
misure di natura regolamentare, come il Testo Unico della Proprietà
Industriale; i Tribunali specializzati in materia di Proprietà Industriale;
il deposito elettronico di brevetti e marchi. Per quanto attiene agli
interventi di medio termine, Stanca ha individuato misure di carattere
economico-finanziario come quelle fiscali; bonus da spendere per servizi
all’innovazione; interventi di sostegno a spin-off ed early stages; ma
anche iniziative di comunicazione formazione per la diffusione della cultura
dell’innovazione nelle imprese. -P.a. Un capitolo importante dell’azione
di Governo riguarda l’ammodernamento e il recupero di efficienza della
Pubblica Amministrazione. Stanca ha reso noto che, secondo i dati del Cnipa
(Centro Nazionale per l’Informatica nella Pubblica Amministrazione, di
recente costituzione come strumento operativo del Mit), nei primi sette mesi
di quest’anno è più che raddoppiato (+110%) il numero delle e-mail
scambiate nella rete Rupa fra le Amministrazioni pubbliche e fra queste e
l’esterno, ossia i cittadini, rispetto allo stesso periodo dell’anno
scorso. La quota dei dipendenti informatizzabili nella Pubblica
Amministrazione Centrale che ha un Pc è passata dal 70% del 2000 al 75% del
2001 e all’86% del 2002. Solo il Ministero degli Affari Esteri, da quando
ha sostituito i telegrammi con le sedi estere con la posta elettronica, ha
ottenuto un risparmio di 17 tonn. Di carta (vale a dire risparmiando 255
alberi, 7,5 milioni di litri d’acqua, 129 mila Kwh.). Del resto usando la
firma digitale per l’invio telematico degli atti delle aziende al Registro
delle imprese si determina un risparmio di 260 milioni di € l’anno
(fonte: Unioncamere) grazie all’eliminazione della carta, ai minori costi
di archiviazione e all’annullamento delle spese di spedizione. Con gli
acquisti on line da parte della Pubblica Amministrazione (e-Procurment) nel
2002 si sono risparmiati 2,3 miliardi di € e le previsioni per
quest’anno danno un risparmio di 3,7 miliardi di €. -Fisco Sul fronte
del fisco, le tecnologie dell’informazione e comunicazione hanno dato un
grosso aiuto all’innovazione: ormai tutte le dichiarazioni fiscali sono
presentate per via telematica. L’anno scorso sono state complessivamente
ben 38 milioni. Non solo. Stanca ha reso noto che, secondo l’Agenzia
dell’Entrate, c’è stato anche un “forte incremento dei pagamenti
d’imposta tramite il mod. F24 in Rete: da 71 mila dell’intero 2002 nei
primi otto mesi di quest’anno si è passati a 145 mila”. Anche per i
contratti di locazione si sta usando la Rete. Il ministro ha informato che
“c’è stato un raddoppio delle registrazioni telematiche: dalle 35 mila
di tutto il 2002 si è infatti arrivati alle 77 mila dei primi otto mesi di
quest’anno”. Per l’Ici già oggi è possibile pagarla in rete in 950
Comuni con più di 10 mila abitanti. Per l’Iva, le relative dichiarazioni
di inizio, variazione e cessazione di attività inviate per via telematica
nel 2002 sono aumentate del 141% rispetto al 2001, passando da 223 mila a
540 mila. -Larga banda Il Ministro Stanca ha poi ricordato che “il Governo
ritiene la larga banda ‘condizione essenziale’ per lo sviluppo economico
del Paese”. I risultati dello sforzo Governativo in questo settore, come
rileva l’ultimo monitoraggio dell’Osservatorio Permanente Larga
Banda-between, sono testimoniati dal fatto che gli accessi a larga banda con
le diverse tecnologie (dsl, fibra ottica, satellite) sono passati dai 1,08
milioni della fine dell’anno scorso ai 1,825 del 30 giugno 2003, con un
incremento del 62% e una previsione di 2,5 milioni di accessi alla fine di
quest’anno (oltre il 130% in 12 mesi). Particolare attenzione viene
riposta allo sviluppo nel Sud per favorire la crescita del tessuto
industriale. In tale contesto nel marzo scorso è stato siglato il
Memorandum d’Intesa Stanca-gasparri-miccicchè per attivare 1,7 miliardi
di € in 5 anni (il 30% da reperire sul mercato con il project financing
coordinato da Sviluppo Italia) per stimolare la diffusione della Larga banda
nelle regioni meridionali. Per le infrastrutture sono previsti investimenti
per 930 milioni di € (di cui 650 pubblici); per i servizi saranno
effettuati investimenti per altri 750 milioni di € (di cui 300 pubblici).
In particolare, saranno realizzati anelli a larga banda in tutte le regioni
del Sud, in Abruzzo e Molise a partire da 210 aree industriali, 67
capoluoghi di provincia e città con più di 50 mila abitanti. -Quadro
normativo Per sostenere l’ammodernamento del Paese con le tecnologie
dell’informazione e della comunicazione (Ict) è importante la previsione
di un adeguato quadro normativo. Il Ministro Stanca ha avuto la delega dalla
Legge sulla semplificazione ad emanare decreti legislativi sulla Società
dell’Informazione. È prevista emissione del “Codice sulla Società
dell’Informazione” per un riordino organico di tutte le principali norme
relative all’utilizzo delle tecnologie della informazione e della
comunicazione nel settore pubblico e in quello privato. È pure in programma
una revisione dell’apparato normativo che regolamenta i procedimenti
amministrativi, necessaria non solo per applicare l’innovazione
tecnologica ai procedimenti esistenti, ma anche per crearne di nuovi,
costruiti sull’utilizzo delle tecnologie digitali. Sono pure in programma
interventi di razionalizzazione per rimuovere lo ‘scollamento’ tra la
programmazione finanziaria dello Stato e la pianificazione informatica.
DISMISSIONE IMMOBILI PUBBLICI: IN LINEA LA MAPPA
INTERATTIVA PER LA RICERCA
Roma, 9 settembre 2003 - Il Mef comunica che sulla home page www.Mef.gov.it
tra gli Ultimi documenti pubblicati, è disponibile il sistema di accesso
alla mappa interattiva per l’individuazione dell’esatta posizione degli
immobili pubblici messi in vendita con l’avviso di asta odierno. La mappa
permette di effettuare ricerche nelle zone e nei quartieri d’interesse.
SOTTOSCRITTO UN ACCORDO QUADRO FINALIZZATO
ALL'ACQUISIZIONE DEL CONTROLLO DELLA CASSA DI RISPARMIO DI ALESSANDRIA DA
PARTE DI BIPIEMME SOTTOSCRIVERE UN ACCORDO QUADRO FINALIZZATO IN PARTICOLARE
ALL'ACQUISIZIONE DEL CONTROLLO DELLA CASSA DI RISPARMIO DI ALESSANDRIA DA
PARTE DI BIPIEMME
Milano, 9 settembre 2003 - I Consigli di Amministrazione della Banca
Popolare di Milano S.c.a r.L. E della Fondazione Cassa di Risparmio di
Alessandria hanno deliberato all'unanimità, nelle riunioni tenutesi
entrambe nel pomeriggio di ieri, di sottoscrivere un Accordo Quadro
finalizzato in particolare all'acquisizione del controllo della Cassa di
Risparmio di Alessandria da parte di Bipiemme. Cr Alessandria risulta
attualmente controllata, per una quota complessivamente pari all'80% del suo
capitale sociale, da Carinord 1 S.p.a., holding interamente controllata in
misura paritetica da Fondazione Cassa di Risparmio Alessandria e da Banca
Intesa S.p.a.. L'operazione sarà attuata attraverso: l'acquisizione della
quota del 50% di Carinord di proprietà di Banca Intesa S.p.a. (già
approvata anche dal Consiglio di Amministrazione della cedente); la fusione
per incorporazione di Carinord in Bipiemme (in forza della sottoscrizione
del suddetto Accordo Quadro, contenente le linee guida dell'Operazione). Al
termine dell'intera Operazione, la Banca Popolare di Milano verrà pertanto
a detenere direttamente una quota di controllo di Cr Alessandria pari
all'80% del suo capitale sociale; il residuo 20% resterà in capo alla
Fondazione. Struttura dell'Operazione L'operazione - la cui realizzazione è
subordinata, oltre che ovviamente all'approvazione delle Assemblee dei Soci
per le rispettive delibere di fusione, all'ottenimento delle prescritte
autorizzazioni da parte, in particolare, della Banca d'Italia e del
Ministero dell'Economia e delle Finanze - si svilupperà secondo le seguenti
fasi: l'acquisto della partecipazione in Carinord detenuta da Banca Intesa
(pari al 50% del capitale sociale) da parte di Bipiemme al prezzo di Euro
142 milioni; la cessione a Bipiemme da parte della Fondazione Cr Alessandria
di un'ulteriore quota del capitale sociale di Carinord (stimabile in ca. Il
4%) a fronte dell'acquisizione, da parte della stessa Fondazione, di
partecipazioni azionarie (pari a ca. Il 3%) nel capitale sociale di Banca
Akros, Bipiemme Gestioni Sgr e Bipiemme Vita, società del Gruppo Bipiemme
specializzate in servizi finanziari e prodotti di investimento; la fusione
per incorporazione di Carinord nella Bipiemme, con conseguente acquisizione
in capo alla Fondazione Cr Alessandria di una partecipazione nella Bipiemme,
pari al 7% del capitale sociale. La Fondazione si impegna a detenere la
propria partecipazione nel capitale sociale di Bipiemme con forme e modalità
che consentano il rispetto della normativa vigente per le banche popolari.
Le condizioni finanziarie concordate tra Bipiemme e la Fondazione Cr
Alessandria saranno soggette ad una Due Diligence confirmatoria e,
ovviamente, alla verifica da parte dei periti - che verranno nominati ai
sensi di legge - per la determinazione del rapporto di cambio in sede di
fusione. Corporate Governance A seguito della realizzazione della suddetta
Operazione Bipiemme e Fondazione provvederanno a sottoscrivere idonei patti
parasociali - da pubblicare a norma di legge - i quali prevederanno in
particolare che: il Consiglio di Amministrazione di Cr Alessandria conservi
per il primo triennio, il numero di 15 Consiglieri (con mandato annuale),
dei quali 6 (compreso il Presidente) saranno nominati su designazione della
Fondazione Cr Alessandria e 9 (compreso il Vice Presidente) saranno nominati
su designazione della Bipiemme. Tale composizione terrà conto di
un'adeguata presenza di personalità di spicco della comunità economica
della Provincia di Alessandria; il collegio sindacale di Cr Alessandria sia
composto da 3 membri effettivi e 2 supplenti, dei quali 2 sindaci effettivi
(tra cui il Presidente) nominati su designazione della Bipiemme, mentre 1
sindaco effettivo e l sindaco supplente nominati su designazione della
Fondazione Cr Alessandria; negli organi consiliari di Bipiemme e delle
società del Gruppo Bipiemme interessate all'Operazione vi sia la presenza
di esponenti designati dalla Fondazione Cr Alessandria; in particolare nel
Consiglio di Amministrazione e nel Comitato Esecutivo della Capogruppo sarà
inserito un esponente designato dalla Fondazione. Ciò anche allo scopo di
favorire la valorizzazione e la piena integrazione di Cr Alessandria
nell'ambito del Gruppo. Al fine di preservare il radicamento storico di Cr
Alessandria nel proprio territorio, Bipiemme e Fondazione hanno altresì
convenuto di prevedere - nel nuovo Statuto della Cassa che verrà adottato a
conclusione dell'Operazione - alcune clausole di salvaguardia tra cui il
mantenimento della denominazione e della sede sociale, nonchè la possibilità
di destinare una quota (fino al 3%) degli utili della Cassa per sostenere
iniziative socio-culturali da sviluppare sul territorio di presidio. Valenza
industriale dell'operazione Cr Alessandria dispone attualmente di una rete
composta da n. 73 sportelli, ubicati prevalentemente nella provincia di
Alessandria (n. 63) e, per il residuo, nelle provincie di Asti (n. 2),
Vercelli (n. 3), Genova (n. 3) e Pavia (n. 2). I principali dati
patrimoniali di Cr Alessandria al 30 giugno 2003 sono i seguenti (dati in
Euro/mln): impieghi a clientela: 1.198; depositi da clientela: 1.519; totale
attivo: 1.842; patrimonio netto: 148 (che include l'utile netto di periodo
di 6,5 milioni di Euro); raccolta amministrata: 1.083; raccolta gestita:
788; numero clienti: ca. 120.000 (di cui oltre 18.000 aziende); numero
dipendenti: 592. Il progetto di integrazione della Cr Alessandria nel Gruppo
Bipiemme - secondo le linee guida parte integrante dell'Accordo Quadro -
risulta coerente con la logica industriale del modello "federale"
e multicanale perseguita dalla Bipiemme e che prevede, in particolare: - il
mantenimento di identità e di autonomia commerciale delle reti del Gruppo e
la loro valorizzazione, con proprio brand, nei territori di presidio; la
condivisione delle strutture di governo e di supporto operativo; l'utilizzo
di prodotti e servizi delle società-prodotto del Gruppo. All'interno di
tale modello, l'integrazione della Cr Alessandria nel Gruppo Bipiemme
presenta una forte valenza dal punto di vista industriale, riconducibile in
particolare a: integrabilità dei modelli di business: sia il Gruppo
Bipiemme sia la Cr Alessandria presentano una prevalente vocazione verso la
clientela privata retail e le Pmi; complementarietà geografica e forte
radicamento territoriale: le reti commerciali insistono su aree contigue e
complementari dal punto di vista geografico, con significativi indici di
penetrazione tra la clientela retail e Pmi; risultano pressochè inesistenti
le sovrapposizioni; aumento prospettico dell'efficienza operativa:
l'incremento della potenzialità distributiva, l'accentramento presso la
Capogruppo di alcune funzioni di governo e di servizio e l'allineamento alle
best practice operative, commerciali e creditizie del Gruppo Bipiemme
rappresentano per Cr Alessandria l'opportunità per realizzare significative
economie di scala e per migliorare la propria efficienza; estensione
dell'offerta di prodotti e servizi delle società-prodotto del Gruppo
Bipiemme alla clientela di Cr Alessandria, rispetto alla quale potrà anche
crescere il livello di cross-selling. La “nuova” Cr Alessandria avrà la
mission di rafforzare la propria presenza sul territorio di presidio,
approfondendo i legami con le aree di radicamento in Piemonte e nel nord
ovest di Italia in coordinamento con le strategie di sviluppo delle altre
reti del Gruppo Bipiemme. Tempistica dell'Operazione 8 settembre 2003:
approvazione della compravendita della quota di Carinord di proprietà di
Intesa da parte dei Consigli di Amministrazione di Intesa e di Bipiemme;
approvazione dell'Accordo Quadro da parte dei Consigli di Amministrazione
della Bipiemme e della Fondazione Cr Alessandria; 9 settembre 2003:
presentazione del progetto al mercato da parte di Bipiemme; entro 15
settembre 2003: sottoscrizione del contratto preliminare di compravendita
della quota Intesa di Carinord da parte di Bipiemme e Intesa; sottoscrizione
dell'Accordo Quadro da parte di Bipiemme e Fondazione Cr Alessandria; entro
novembre 2003: delibere dei Consigli di Amministrazione di Bipiemme e di
Carinord per avvio procedura di fusione; entro dicembre 2003: esecuzione del
contratto di compravendita tra Bipiemme e Intesa (traferimento azioni
Carinord di proprietà Intesa a Bipiemme); marzo 2004: approvazione bilancio
al 31.12.2003 (situazione patrimoniale di fusione) e del progetto di fusione
da parte dei Consigli di Amministrazione di Bipiemme e di Carinord; aprile
2004: Assemblee straordinarie di Bipiemme e di Carinord per approvazione del
progetto di fusione, con effetti contabili e fiscali dal 1° gennaio 2004.
BANCA INTESA: RELAZIONE SEMESTRALE CONSOLIDATA AL 30
GIUGNO 2003 UTILE NETTO CONSOLIDATO A 710 MLN. DI EURO, RISPETTO AI 114 MLN.
DEL PRIMO SEMESTRE 2002 UTILE DELLE ATTIVITÀ ORDINARIE A 1.148 MLN., PIÙ
CHE QUADRUPLICATO RISPETTO AL PRIMO SEMESTRE 2002
Milano, 9 settembre 2003 - Si è riunito ieri sotto la presidenza di
Giovanni Bazoli il Consiglio di Amministrazione di Banca Intesa che ha
approvato la relazione semestrale consolidata al 30 giugno 2003 e ha
esaminato i risultati del primo anno di attuazione del Piano d'Impresa
2003-2005. I risultati del primo semestre 2003 Il conto economico
consolidato del primo semestre 2003 registra un margine d'interesse pari a
2.705 milioni di euro, in calo del 5,5% rispetto ai 2.861 milioni del primo
semestre 2002. Il calo è dovuto principalmente a tre fattori: i) la
riduzione strutturale del portafoglio titoli connessa al riposizionamento
strategico dell'attività di capital markets dalle operazioni che generano
margine d'interesse a quelle che generano margine da servizi, ii) la
riduzione dell'esposizione alla clientela Large Corporate, iii) la chiusura
dello spread tra tassi di mercato e costo della raccolta. Fattori solo in
parte compensati dalla crescita dei prestiti alle famiglie e alle
piccole-medie imprese e dall'ampliamento dello spread sui prestiti alle
imprese di maggiori dimensioni. Le commissioni nette segnano una flessione
del 2,2%, scendendo a 1.623 milioni di euro da 1.659 milioni, a seguito
della contrazione della componente connessa a fondi comuni e gestioni
patrimoniali (-20%), solo in parte compensata dalla positiva dinamica
relativa alla bancassicurazione (+33%) e all'attività bancaria commerciale
(+1%). I proventi da operazioni finanziarie crescono a 504 milioni, rispetto
ai 202 milioni del corrispondente periodo dell'esercizio precedente, con un
incremento dovuto soprattutto all'offerta di obbligazioni strutturate e di
corporate derivatives e al miglioramento strutturale dell'attività di
capital markets. Complessivamente, il margine d'intermediazione è di 4.975
milioni, in crescita dell'1,5% rispetto ai 4.900 milioni del primo semestre
2002. I costi operativi complessivi ammontano a 3.069 milioni di euro, in
diminuzione del 5,8% rispetto ai 3.257 milioni del primo semestre 2002. In
quest'ambito, i costi del personale si riducono del 7,9% e le altre spese
amministrative del 4,8%, gli ammortamenti crescono del 3,1%.
Conseguentemente, il risultato di gestione ammonta a 1.906 milioni di euro,
in crescita del 16% rispetto ai 1.643 milioni del primo semestre del 2002,
con un significativo miglioramento del cost/income ratio, sceso al 61,7% dal
66,5% del corrispondente periodo dell'anno scorso. Il complesso degli
accantonamenti e delle rettifiche di valore (escluso l'ammortamento del
goodwill) è pari a 694 milioni, rispetto ai 1.335 milioni del primo
semestre 2002. In quest'ambito, 120 milioni sono dovuti all'America Latina e
30 milioni sono relativi alla svalutazione apportata all'interessenza in
Bayerische Hypo-vereinsbank. L'utile delle attività ordinarie è quindi più
che quadruplicato a 1.148 milioni dai 261 milioni del primo semestre 2002.
Il saldo delle componenti straordinarie registra un utile pari a 114
milioni, rispetto ai 50 milioni del corrispondente periodo dell'esercizio
precedente, e include proventi per 229 milioni derivanti dalla valutazione
al mercato delle azioni proprie detenute in portafoglio e oneri per 130
milioni connessi al disimpegno dall'America Latina. L'utile netto
consolidato risulta pari a 710 milioni di euro rispetto ai 114 milioni del
primo semestre 2002, con un utile netto della Capogruppo di 674 milioni di
euro rispetto ai 174 milioni del corrispondente periodo dell'esercizio
precedente. Per quanto riguarda lo stato patrimoniale consolidato, al 30
giugno 2003 i crediti verso la clientela ammontano a 162 miliardi di euro,
in calo del 2% rispetto al 31 dicembre 2002 e del 6,2% rispetto al 30 giugno
2002; gli elementi principali di questo calo sono collegati alla decisione
di ridurre l'esposizione verso la clientela Large Corporate soprattutto
internazionale senza rapporti con l'Italia e, nel confronto con fine giugno
dello scorso anno, anche alla securitisation di circa 2 miliardi di euro di
mutui ipotecari residenziali. La massa amministrata per conto della
clientela risulta pari a 477 miliardi, in aumento dello 0,3% rispetto al 31
dicembre 2002 e in flessione del 2,6% rispetto al 30 giugno 2002; in
quest'ambito, la raccolta diretta raggiunge i 181 miliardi, in crescita
dell' 1,6% rispetto al 31 dicembre 2002 e dello 0,9% rispetto al 30 giugno
2002, e il risparmio gestito ammonta a 127 miliardi, in aumento del 3,7%
rispetto al 31 dicembre 2002 e in calo dell' 1,1% rispetto al 30 giugno
2002. A fine semestre, la struttura operativa del Gruppo Intesa si articola
in 3.897 sportelli bancari - di cui 3.206 in Italia e 691 all'estero - con
62.492 dipendenti, 2.820 persone in meno rispetto al 31 dicembre 2002. Il
primo anno del Piano d'Impresa 2003-2005 Il Piano d'Impresa 2003-2005
presentato il 9 settembre 2002 ha stabilito precisi obiettivi per la
ristrutturazione e il rilancio del Gruppo Intesa. I risultati conseguiti nel
primo anno di attuazione sono in linea con gli obiettivi. Per quanto
riguarda gli obiettivi di ristrutturazione, al 30 giugno 2003: 1. Tata
realizzata una riduzione dei costi operativi di circa 550 milioni di euro
rispetto al 2001, pari a quasi il 70% dell'obiettivo di 800 milioni previsto
entro il 2005; 2. Sposizione alla clientela Large Corporate ha evidenziato
una contrazione di 22,3 miliardi di euro rispetto al 31 dicembre 2001
(diminuendo del 42%, da 53,4 miliardi a 31,1 miliardi), prevalentemente
dovuta alla componente internazionale, superando l'obiettivo di riduzione di
17 miliardi previsto a Piano per la fine del 2003; 3. Ncidenza del settore
Retail (Divisione Rete, Banche Italia, Società Prodotto e Banche del
Centro-est Europa) rispetto al settore Corporate è cresciuta al 64% dal 53%
del 31 dicembre 2001, con un obiettivo di Piano pari al 71% per il 2005; 4.
Ncidenza delle attività in Italia rispetto alle attività all'estero è
aumentata all' 82% dal 71% del 31 dicembre 2001, con un obiettivo di Piano
pari all'87% per il 2005; 5. L'attività in credit derivatives ha
registrato, rispetto al 30 giugno 2002, una diminuzione del 52% delle
"posizioni aperte" (scese da 11,7 miliardi a 5,6 miliardi); 6. Per
quanto riguarda la qualità dell'attivo, il rapporto tra rettifiche nette su
crediti e risultato di gestione è sceso al 27% dal 76% del 2001, con un
obiettivo di Piano pari al 18% per il 2005, e il grado di copertura delle
sofferenze è salito al 63% dal 59% del 2001, con un obiettivo pari al 67%
per il 2005; 7. L'indebitamento netto sul mercato interbancario si è
contratto del 76% rispetto al 31 dicembre 2001 (scendendo da 37 miliardi a 9
miliardi); 8. In relazione alla presenza in America Latina tramite il Gruppo
Sudameris, è stata registrata l'uscita da Argentina, Brasile e Cile, cui ha
fatto seguito nel terzo trimestre l'uscita dalla Colombia; con le ulteriori
operazioni di dismissione previste nella restante parte dell'anno, la
presenza si ridurrà al solo Perù (che già da questo semestre è tornato
al pareggio); 9. I coefficienti patrimoniali sono risultati pari al 6,0% per
il Core Tier 1 ratio (rispetto al 5,3% del 31 dicembre 2001 e al 7,7%
obiettivo di Piano al 2005), al 6,9% per il Tier 1 ratio (rispetto al 6,0%
del 31 dicembre 2001 e all' 8,6% obiettivo al 2005), e al 10,9% per il
coefficiente patrimoniale totale (rispetto al 9,3% del 31 dicembre 2001 e
all' 11% obiettivo al 2005). Per quanto riguarda gli obiettivi di rilancio:
1. E' stata realizzata una struttura organizzativa più orientata al
cliente; 2. È stata rafforzata la squadra di management; 3. È stata quasi
ultimata la piena integrazione informatica tra le tre banche che hanno
costituito la Capogruppo Banca Intesa: ad oggi già l'82% delle filiali di
Banca Intesa utilizza un solo sistema informativo e il completamento
dell'unificazione - previsto, come da Piano, per ottobre - permetterà di
accelerare il lancio di nuovi prodotti; 4. È stato rafforzato il processo
di valutazione e controllo del credito, che si avvarrà entro fine anno
anche di sistemi di credit scoring e di modelli di rating interni, nel
quadro di una politica di erogazione che sarà orientata in misura crescente
ai "distretti industriali"; 5. È in pieno svolgimento
l'attuazione di oltre 100 progetti finalizzati allo sviluppo dei tre
principali asset determinanti per la crescita: - capitale umano, con un
intenso programma di formazione (oltre 800.000 giornate previste), un
aggiornamento dei processi di valutazione e un affinamento dei sistemi
premianti, per contare sulle migliori professionalità disponibili;
tecnologia, con interventi (pianificati circa 2 miliardi di euro di
investimenti e costi per i sistemi informativi) finalizzati alla
realizzazione di soluzioni innovative per migliorare in modo significativo
la qualità del servizio; relazioni con la clientela, con iniziative mirate
(offerta, modello di servizio,....) per ciascuna tipologia di clienti, anche
nel quadro del nuovo modello di filiale che si sta sviluppando, supportate
da un approccio imperniato sulla cultura del servizio. In merito alle
prospettive per l'esercizio in corso, l'andamento del conto economico nei
primi sei mesi dell'esercizio consente di prevedere positivi risultati anche
per l'intero 2003, in linea con gli obiettivi del Piano d'Impresa. Il
Consiglio di Amministrazione ha approvato la cessione dell'intera
partecipazione posseduta in Carinord 1 (pari al 50% del capitale sociale) al
prezzo di 140 milioni di euro in contanti. Carinord 1 è la holding che
controlla Cassa di Risparmio di Alessandria. L'acquirente terrà a breve il
proprio Consiglio di Amministrazione per deliberare in merito
all'operazione. Con la cessione - che implica una minusvalenza di circa 30
milioni - decadono gli impegni assunti da Banca Intesa in sede di accordo
originario con la Fondazione Cassa di Risparmio di Alessandria, che
avrebbero comportato un ulteriore investimento di oltre 300 milioni di euro.
L'operazione si inquadra nell'ambito della cessione delle attività non più
strategiche e della razionalizzazione della presenza territoriale, che
privilegia - dovunque possibile - la presenza diretta. Il perfezionamento
dell'operazione è soggetto all'approvazione delle autorità competenti.
CDA BIPIELLE INVESTIMENTI S.P.A. APPROVATA LA
RELAZIONE SEMESTRALE UTILE NETTO CONSOLIDATO PARI 25,7 MILIONI DI EURO
(+10,70%)
Lodi, 8 settembre 2003 - Il Consiglio di Amministrazione di Bipielle
Investimenti S.p.a., presieduto dal professor Dino Piero Giarda, ha
approvato la Relazione Semestrale che registra un utile netto consolidato di
periodo pari a 25,7 milioni di Euro, con un incremento del 10,70% rispetto
al pro-forma del 30 giugno 2002. Alla formazione del risultato influiscono
positivamente gli effetti del piano di ristrutturazione di Gruppo che ha
portato a presidiare con maggiore incisività l’attività di business
svolta dalle società prodotto attive nell’ Investment banking, nel
Consumer banking e nel Real Estate, confluite sotto il diretto controllo di
Bipielle Investimenti. Il raffronto dei dati consolidati, pro-formati
rispetto allo stesso periodo del 2002, evidenziano a livello economico la
crescita del margine di interesse pari a 124,5 milioni di euro (+3,28%) e
del margine di intermediazione che raggiunge i 187,2 milioni di euro
(+0,74%). Il risultato di gestione, grazie ad un’attenta politica di
contenimento delle spese amministrative (-12,06%) e delle spese per il
personale (-8,61%), si attesta a 95,9 milioni di euro, in crescita del
16,95% rispetto al 30 giugno 2002. Particolarmente significativo risulta
l’andamento dell’utile da attività ordinarie che sale a 42,2 milioni di
euro, mentre l’utile netto consolidato sale a 25,7 milioni di euro contro
i 23,2 milioni di euro del primo semestre 2002 (+10,70%). A livello
patrimoniale la massa amministrata da clientela sfiora i 20 miliardi di euro
con un incremento del 13,05%, rispetto ai 17,2 miliardi di euro dello stesso
periodo dello scorso anno, grazie al positivo andamento della raccolta
diretta da clientela che si attesta a 6.991 milioni di euro (+9,92%) e della
raccolta indiretta da clientela che ammonta a 12.456 milioni di euro
(+14,89%) e beneficia di una sensibile ripresa del risparmio gestito pari a
10.593 milioni di euro (+15,31%). In relazione all’andamento delle
principali società controllate da segnalare nel settore del c onsumer
banking i risultati positivi di Bipielle Ducato S.p.a. Che si conferma tra
le società italiane leader nel credito al consumo, chiudendo il semestre
con un utile netto di 12,0 milioni di euro (+45,52%). Nell’ investment
banking prosegue invece la crescita operativa e reddituale di Efibanca,
merchant bank del Gruppo, la cui situazione contabile evidenzia un utile
netto di periodo pari a 9,3 milioni di euro (+13,12%). Da sottolineare
inoltre l’attività di Bipielle Fondicri Sgr, che chiude il semestre con
un utile di 2,2 milioni di euro (+41,68%), mentre il totale del risparmio
gestito sfiora il tetto dei 10 miliardi di euro con una crescita del 15,84%
rispetto al primo semestre 2002.
GRUPPO BANCARIO CAPITALIA: UTILE NETTO : € 24,7 MLN
RISULTATI AL DI SOPRA DEL II SEMESTRE 2002 DAL CONFRONTO CON IL II°
SEMESTRE 2002 SI EVINCE: CRESCITA DELL’UTILE NETTO: DA € 0,12 A 24,69
MLN RIDUZIONE DEI COSTI OPERATIVI: -11,9%
Brescia, 9 settembre 2003 - Il Consiglio di Amministrazione della Bipop
Carire S.p.a., Gruppo Bancario Capitalia, riunitosi sotto la presidenza del
Prof. Francesco Spinelli, in data 5 settembre 2003, ha approvato la
relazione semestrale al 30 giugno 2003. La situazione semestrale al 30
giugno 2003 della Bipop Carire S.p.a. Presenta un utile netto di periodo
pari a € 24.695.224. Tale risultato è al di sopra dei risultati relativi
al Ii semestre 2002 nonostante la cessione di 41 sportelli avvenuta in data
31 Dicembre 2002. Pur in presenza di una congiuntura economica sfavorevole,
l’andamento della gestione comincia ad evidenziare i frutti della
ristrutturazione avviata a seguito dell’integrazione nel Gruppo Capitalia
e di una ripresa della pressione commerciale. Alla luce di tali dinamiche
gli obiettivi attesi per l’esercizio in corso restano pienamente
conseguibili. Dati Economici Non è stato possibile operare il confronto con
i dati di consuntivo relativi al primo semestre 2002 in quanto, come noto,
la nuova Bipop Carire S.p.a. È nata in data 1 luglio 2002 dal conferimento
del ramo d’azienda traditional della ex Bipop Carire. Ai fini di una
migliore comprensione dell’andamento della gestione, laddove
significativo, è riportato il confronto al netto degli effetti derivanti
dalla cessione degli sportelli. Il margine interesse, pari a 110,2 mln di
€, al di sotto delle aspettative di Budget, evidenzia una riduzione di 9,1
mln di € (-7,6%) rispetto al Ii° semestre 2002. Tale flessione è
imputabile alla cessione degli sportelli , alla riduzione, al di sopra delle
aspettative di Budget, dei finanziamenti (-808 mln di €) alle società
controllate da Finecogroup, ed allo smobilizzo (- 1.082 mln di €) del
portafoglio titoli di proprietà. Le commissioni nette presentano una
contrazione di 1,6 mln (-1,9%) rispetto al Ii° semestre 2002 e risultano
essere superiori all’obiettivo di budget. Il confronto con i dati al netto
della cessione degli sportelli evidenzia un aumento delle commissioni di 2,3
mln di €. L’andamento beneficia del positivo collocamento di prodotti ad
alto valore aggiunto. Gli altri proventi netti di gestione diminuiscono di
4,8 mln di € (-12,9%) per effetto della diminuzione dei recuperi delle
spese sostenute per conto delle società controllate da Finecogroup. Il
margine intermediazione, superiore rispetto a quanto previsto dal budget, si
attesta a 228,0 mln di €, evidenziando una flessione di 16,6 mln di €
(-6,8%) rispetto al dato del Ii° semestre 2002. Tale riduzione è da
imputare per 5,6 mln di € ai 41 sportelli ceduti, al netto di tale
componente la contrazione si attesta al 4,6%. I costi operativi, in linea
con il budget, sono pari a 159,1 mln di € ed evidenziano una diminuzione
dell’11,9% rispetto al Ii° semestre 2002. L’andamento dei costi
beneficia della rigorosa politica di contenimento dei costi adottata dalla
banca e della cessione degli sportelli. Al netto di quest’ultima
componente la riduzione dei costi operativi si attesta al 7,5%. In
particolare, il costo del personale si attesta sui livelli del Ii° semestre
2002, e le spese amministrative si riducono per 9 mln di € pari ad una
contrazione dell’11,6%. La riduzione delle spese amministrative al netto
dell’effetto della cessione degli sportelli ammonta all’8,1%. Il
risultato lordo di gestione, superiore alle previsioni di budget, si attesta
a 68,9 mln di € con un incremento del 7,6% rispetto al Ii semestre 2002.
Al netto della cessione degli sportelli, il margine presenta una crescita
del 2,9%. Le rettifiche nette e gli accantonamenti ammontano a 26,2 mln di
€, in linea con le previsioni, ed evidenziano un ritorno su livelli
fisiologici. Le rettifche nette su crediti rapportate agli impieghi verso
clientela sono pari all’0,6% (dato su base annua) rispetto all’1,4%
relativo al secondo semestre 2002. Il risultato delle attività ordinarie
registra così un utile di 42,6 mln di €, in linea con le previsioni di
budget, rispetto alla perdita di 30,6 mln di € evidenziata nel Ii°
semestre 2002. Il risultato straordinario è positivo per 4,7 mln di €
beneficiando anche della plusvalenza di 4,5 mln di € derivante dalla
cessione dell’immobile già adibito a Magazzini Generali in Reggio Emilia
. Accantonate le imposte del periodo pari a 22,6 mln di €, il conto
economico chiude con un utile netto di 24,7 mln di €, al di sopra delle
attese di Budget. Il secondo semestre dell’esercizio 2002 chiudeva con un
utile netto di 0,12 mln di €. Dati Patrimoniali Il raffronto per i dati
patrimoniali è effettuato con riferimento ai valori al 31 dicembre 2002. I
crediti verso la clientela che ammontano a 6.694 mln di € e rispetto al
dato del 31 dicembre 2002 evidenziano una contrazione del -9,5%. Tale
diminuzione è ascrivibile alla riduzione degli affidamenti alle collegate
di Finecogroup. Al netto di tale riduzione gli impieghi evidenziano un
crescita di circa 100 mln di €, pur in presenza di una sfavorevole
congiuntura economica. Il I° semestre 2003 evidenzia una sostenuta crescita
dei mutui ipotecari pari all’incirca a 250 mln di €. Le sofferenze
nette, pari a 104,8 mln di €, risultano in linea con il dato al 31.12.2002
e presentano una copertura media del 67,6%. L’incidenza delle sofferenze
nette sugli impieghi si attesta all’1,6% rispetto all’1,4% del secondo
semestre 2002. L’incremento è interamente ascrivibile alla riduzione
degli affidamenti verso le collegate di Finecogroup, al netto di tale
variazione il dato resta invariato rispetto al secondo semestre 2002. La
raccolta globale della banca si attesta a 15.824 mln di € ed evidenzia un
incremento rispetto al dato del 31 dicembre 2002 pari allo 0,8%,
l’andamento è imputabile alla crescita della raccolta avvenuta nel corso
del Ii trimestre 2003 (+3,9% sul I° trimestre 2003). La raccolta diretta da
clientela si attesta a 5.070 mln di €, presentando una diminuzione pari al
6,2% rispetto al dato di fine anno 2002. Tale riduzione è da imputare in
gran parte alla riduzione di rapporti con controparti istituzionali
remunerate a condizioni non profittevoli per la banca. La raccolta da banche
ammonta a 2.718 mln di € e presenta una contrazione pari al -31,3%. La
raccolta indiretta da clientela si attesta a 10.755 mln di € evidenziando
un incremento pari al 4,4%. In particolare, il risparmio gestito collocato
dalla banca ammonta a 5.001 mln di € e presenta un incremento pari al 2,4%
rispetto al dato evidenziato al 31 dicembre 2002. Tale incremento beneficia
del buon andamento dei fondi comuni d’investimento (+48,7%). Le Gestioni
Patrimoniali in Fondi evidenziano una riduzione pari all’8,3% rispetto al
dato del 31 dicembre 2002. Le riserve tecniche del comparto della
bancassicurazione collocate dalla banca ammontano a 2.530 mln €,
evidenziando un incremento pari all’8% rispetto al valore relativo al 31
dicembre 2002. Nel corso del primo semestre sono stati raccolti nuovi premi
per circa 182 mln di €. La raccolta amministrata ammonta a 3.224 mln di
€ , evidenzia un incremento del 4,8% rispetto al 31 dicembre 2002.
Prevedibile Evoluzione Della Gestione Alla luce dell’andamento evidenziato
nel corso del I° semestre, gli obiettivi prefissati per l’anno 2003
risultano essere pienamente conseguibili. Inoltre, l’esercizio 2003
risulterà essere caratterizzato, sia nell’operatività che nei risultati,
dalle seguenti attività in coerenza con le linee guida adottate nel piano
industriale: - prosecuzione del piano di apertura delle Filiali dedicate
alla clientela Corporate dal quale ne deriverà il conseguente sviluppo del
lending e dell’offerta di servizi finanziari verso tali controparti;
sviluppo di servizi relativi all’operatività sull’estero della
clientela Corporate, attraverso l’utilizzo della rete estera del Gruppo
Capitalia; coerentemente con quanto avviato nel corso del primo semestre di
quest’anno, dai primi giorni di agosto sono disponibili per la clientela
Private alcune linee di Gestione Patrimoniale di nuova concezione,
sviluppate in collaborazione con le società del Gruppo dedicate, linee di
gestione che si ritengono adeguate alle aspettative delle clientela più
esigente. Verso fine settembre diventerà operativo l’Advisory Group che,
a livello di Direzione Centrale, supporterà la rete dei private bankers
nelle attività di consulenza finanziaria alla clientela. Si è già dato
inizio ai lavori di apertura di nuovi locali dedicati ai teams di Private
Banking a Reggio Emilia (termine previsto per la fine lavori metà
settembre) ed a Brescia, Rovato (Bs) e Palazzolo (Bs). In seguito verranno
avviati i lavori a Milano, Lumezzane (Bs), Torino, Genova e Verona, lavori
che dovrebbero terminare entro la fine del presente esercizio. Ampliamento
della gamma di prodotti e servizi finanziari offerti, grazie
all’integrazione nel Gruppo Capitalia. In particolare sono in fase di
lancio nuovi prodotti quali per esempio Gestioni Patrimoniali Miste,
Obbligazioni strutturate con rendimento parametrato a Fondi Comuni di
Investimento; continuazione del processo di razionalizzazione dei costi
operativi, grazie alla rinegoziazione dei contratti di fornitura; lancio di
azioni di marketing mirate per segmento di clientela, quale supporto allo
sviluppo commerciale.
SEMESTRALE 2003 DELLA BANCA CARIGE: UTILE NETTO IN
CRESCITA A € 63 MILIONI (+14,7% SUL 2002)
Genova, 9 settembre 2003 – Il Consiglio di Amministrazione della Banca
Carige Spa, presieduto dal Dott. Giovanni Berneschi, ha approvato la
relazione semestrale 2003, illustrata dal Direttore Generale Alfredo
Sanguinetto: l’utile netto del semestre risulta pari a 63 milioni,
registrando un’espansione del 14,7% rispetto al primo semestre del 2002.
Il risultato positivo di questa prima parte dell’anno è stato ottenuto in
uno scenario macroeconomico estremamente complesso, caratterizzato dal
prolungamento della fase di debolezza del ciclo economico oltre le
aspettative, dalla flessione dei mercati borsistici per tutta la prima parte
dell’anno ed in miglioramento solo nell’ultimo periodo e dalla
progressiva discesa dei tassi di interesse, con conseguente riduzione degli
spread ed inevitabili impatti negativi sulla redditività bancaria. In
questo contesto la Carige ha comunque realizzato positivi risultati
reddituali, avviando contestualmente anche una nuova fase nel processo di
rafforzamento del Gruppo Carige sul mercato nazionale sottoscrivendo il
contratto di compravendita di una quota del capitale sociale della holding
Carinord 2 Spa, finalizzata al controllo del capitale della Cassa di
Risparmio di Carrara Spa. Tale acquisizione, coerente con la strategia di
crescita attuata negli ultimi anni, è affiancata da un’operazione di
rafforzamento patrimoniale, per la quale in occasione dell’Assemblea
straordinaria dei Soci convocata, in prima seduta, per martedì 10/9 p.V.,
verrà proposta la deliberazione in tempi brevi di un’operazione di
aumento di mezzi patrimoniali per un controvalore effettivo, compreso il
sovrapprezzo, pari a circa 300 milioni di euro. I principali indicatori
gestionali della Carige possono essere così sintetizzati: Risultati al
30/6/2003 Valori assoluti Var. % sul 30/6/2002 (Milioni di euro): Raccolta
totale da clientela 22.337,3 +9,6%; Impieghi a clientela 8.762,7 +15,1%;
Risultato di gestione 125,3 +7,5%; Utile delle attività ordinarie 98,6
+8,4%; Utile netto 63,0 +14,7%. A livello di Gruppo, si registrano risultati
positivi delle controllate sia bancarie - Cassa di Risparmio di Savona e
Banca del Monte di Lucca (utile netto pari a 13,1 e 1,3 milioni
rispettivamente), sia assicurative - Carige Vita Nuova e Carige
Assicurazioni – (che hanno conseguito utili rispettivamente pari a 1,9 e
1,7 milioni) a conferma della validità della politica di rafforzamento
delle società e di sviluppo delle sinergie all’interno del Gruppo
promossa dalla Carige negli ultimi anni. Le strategie - L’evento più
significativo che ha caratterizzato l’azione strategica della Banca
nell’ambito di un processo di crescita per via esterna, è rappresentato
dalla sottoscrizione del contratto di compravendita, da parte di Banca
Carige e Cassa di Risparmio di Firenze, dell’intero capitale sociale della
holding Carinord 2 Spa, di proprietà della Fondazione Cassa di Risparmio di
Carrara (27,03%), di Banca Intesa (41,14%) e della Fondazione Cassa di
Risparmio della Spezia (31,83%). Per la Carige l’obiettivo
dell’operazione è pervenire, attraverso successive operazioni di
scissione e liquidazione di Carinord 2 Spa, al controllo del capitale della
Cassa di Risparmio di Carrara Spa. Tale iniziativa, oltre a consolidare la
politica di rafforzamento del Gruppo Carige sul mercato nazionale, conferma
la volontà di Carige di porsi come polo aggregante di realtà bancarie di
piccole e medie dimensioni. La priorità che contraddistingue
l’acquisizione della Cr Carrara è il rafforzamento dell’attuale
presenza del Gruppo nella regione Toscana, dove la Carige è già presente
attraverso propri sportelli e la controllata Banca del Monte di Lucca,
mediante il consolidamento della Cr Carrara nel territorio di sua
tradizionale operatività. L’operazione in oggetto è affiancata da un
contestuale progetto di rafforzamento patrimoniale della Carige, funzionale
a sostenere adeguatamente i progetti di sviluppo della Banca. In questa
logica il Consiglio di Amministrazione, nella seduta del 28 luglio 2003, ha
convocato l’Assemblea straordinaria dei Soci al fine di deliberare in
ordine alla proposta di attribuire allo stesso Consiglio la facoltà di
emettere azioni e/o obbligazioni convertibili da offrire in opzione ai soci,
in più tranches nell’arco di cinque anni, per un importo massimo
complessivo di nominali 250 milioni di euro. Lo stesso Consiglio di
Amministrazione si è inoltre espresso favorevolmente in ordine alla
possibile parziale esecuzione in tempi brevi della delega per un
controvalore effettivo, compreso il sovrapprezzo, per circa 300 milioni di
euro. Nell’ambito delle strategie di sviluppo e diversificazione dei
ricavi, Banca Carige all’inizio di luglio ha costituito una Società di
Gestione del Risparmio, denominata Carige A.m. Sgr Spa, attraverso la quale
intende: integrare la struttura del Gruppo Carige con un polo di competenze
nella gestione del risparmio; realizzare in autonomia prodotti e servizi di
risparmio; recuperare redditività per il Gruppo e contenere i costi per la
clientela. La Sgr sarà funzionale al collocamento, attraverso gli
sportelli, i consulenti finanziari ed i canali telematici del Gruppo, di
un’ampia gamma di prodotti di risparmio gestito. A tale scopo la Società,
oltre ad istituire propri fondi comuni aperti, provvederà alla loro
gestione, amministrazione e distribuzione. Gestirà inoltre Gpm, Gpf e fondi
pensione, oltre ad una quota di portafoglio di proprietà delle società del
Gruppo Carige. La Banca depositaria dei fondi sarà la Banca Carige Spa. La
strategia di espansione sviluppata negli ultimi dodici mesi da Banca Carige
concretizzatasi nell’acquisizione a fine 2002 dei 42 sportelli ex
Capitalia e nella sottoscrizione del contratto di acquisizione di Carinord
2, è stata positivamente valutata dalle società internazionali
specializzate Fitch, Standard & Poor’s e Moody’s, che,
successivamente alle operazioni, hanno deciso di confermare i rating in
precedenza assegnati alla Banca. I risultati Anche nel primo semestre del
2003 il mercato azionario è stato caratterizzato da risultati negativi
(indice generale annuo Mibtel –9,7% e indice bancario Mib –9,6%); a
fronte di ciò il titolo Carige ha confermato la propria validità
evidenziando una crescita del corso del 31,3% in dodici mesi. Il confronto
dei dati economici tra il primo semestre del 2003 e quelli dell’esercizio
precedente è influenzato dall’inclusione dei valori relativi ai 42
sportelli acquisiti, a fine 2002, dal Gruppo Capitalia, che ha determinato
un’espansione delle voci sia di ricavo che di costo, ma con effetti
marginali sull’utile netto. In sintesi: il margine d’interesse (159,3
milioni, + 7,5%), i ricavi netti da servizi (207,8 milioni; +17,9%) ed i
costi operativi (241,7 milioni; +16,3%) risultano influenzati dallo sviluppo
della dimensione aziendale derivante dall’acquisizione degli sportelli dal
Gruppo Capitalia. Dal lato dei ricavi, si evidenziano il positivo contributo
delle commissioni attive (85,9 milioni; +7,4%) e dei dividendi che crescono
a 57,2 (+8%). Sul fronte dei costi, gli incrementi più significativi
riguardano le rettifiche di valore sulle immobilizzazioni (+24%),
influenzate dal positivo andamento degli impieghi in leasing; le rettifiche
e gli accantonamenti (26,7 milioni, +4,4%), sono caratterizzate da un
rallentamento delle rettifiche di valore su crediti, quale risultato di una
costante politica di attenzione al rischio; l’utile delle attività
ordinarie si attesta quindi a 98,6 milioni (+8,4% sul primo semestre 2002);
la contribuzione straordinaria è risultata pari a 10,6 milioni, valore
superiore di oltre 8 milioni al risultato del primo semestre 2003; tale
crescita è determinata dalle plusvalenze realizzate sulla cessione di
alcune partecipazioni non strategiche; l’utile d’esercizio risulta
quindi in aumento (+14,7%) sul primo semestre 2002, sfiorando i 63 milioni.
Le Attività Finanziarie Intermediate per conto della clientela (Afi) a fine
semestre hanno raggiunto i 22.337,3 milioni, in aumento del 3,3% rispetto a
fine 2002 e del 9,6% nei dodici mesi (3,5% al netto dell’apporto delle
filiali acquisite da Capitalia). Le componenti della raccolta diretta ed
indiretta evidenziano una crescita nel semestre allineata al 3,3%,
raggiungendo rispettivamente i 9.543,1 milioni ed i 12.794,2 milioni. Nei
dodici mesi l’espansione della raccolta diretta risulta dell’11,5% (+5%
al netto delle filiali ex Capitalia) e quella della raccolta indiretta
dell’8,3% (+2,5% escludendo il contributo degli sportelli acquisiti). I
crediti verso la clientela raggiungono gli 8.762,7 milioni, evidenziando un
incremento dell’1,5% rispetto a fine anno e del 15,1% rispetto
all’analogo periodo del 2002 (+8,6% escludendo gli impieghi delle filiali
ex Capitalia). L’andamento degli impieghi, pur positivo, riflette
l’attuale fase di attesa di segnali di ripresa della congiuntura economica
che contraddistingue il mercato. Nonostante la congiuntura sfavorevole, il
portafoglio crediti della Carige evidenzia livelli di rischiosità
contenuti, con un rapporto tra le sofferenze e gli impieghi lordi pari al
3,1%. La rete delle filiali della Carige nel corso del 2003 ha registrato
un'apertura a Monza, che ha portato a 392 il numero complessivo, dopo
l’operazione di acquisizione di 42 sportelli dal Gruppo Capitalia avente
decorrenza 31 dicembre 2002. A livello di Gruppo, gli sportelli sono 455
unità di cui il 53,4% localizzati in Liguria. A fine semestre il personale
della Banca Carige è risultato pari a 3.823 unità (3.512 a fine 2002 a cui
si sono aggiunti, con decorrenza 1/1/2003, i 371 dipendenti delle filiali
acquisite da Capitalia). I mezzi patrimoniali sono saliti a 1.403,3 milioni
(1.369,7 milioni a dicembre 2002). La Banca rispetta ampiamente tutti gli
indicatori di vigilanza attualmente in vigore, sia della Banca d’Italia,
sia del Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi (Fitd). Il totale
dell’attivo del Gruppo Carige ammonta a 15.697,2 milioni; le Afi aumentano
nel semestre del 3,2% a 25.266,3 milioni, mentre gli impieghi a clientela,
pari a 9.733,8 milioni, registrano una crescita del 2,5%. L’andamento dei
risultati economici mostra una significativa ripresa del risultato di
gestione (+18,6%), che si dimensiona in 96,9 milioni; l’utile netto
consolidato raggiunge quindi i 43,7 milioni evidenziando una crescita del
47,6% sull’utile netto del 2002. Le Relazioni semestrali 2003 saranno
disponibili sul sito www.Carige.it. Nel corso della seduta è stato inoltre
approvato il Bilancio sociale Carige, documento che la Banca ufficializza
per la prima volta: tale strumento fornisce un’informativa sui contenuti
sociali delle strategie e sui risultati aziendali, rappresentando gli
effetti che l’attività della Banca Carige produce sull’ambiente e su
tutti quei soggetti che a vario titolo hanno un interesse legittimo nei
confronti dell’azienda quali i dipendenti, i soci, i clienti, i fornitori
ecc. (c.D. Stakeholder). Il documento, data la
sua rilevanza come strumento di comunicazione di strategie e risultati, sarà
reso accessibile al pubblico sul sito internet aziendale.
LOCAT: APPROVATA LA SEMESTRALE
30/06/2003 08 SETTEMBRE 2003 MARGINE DI INTERESSE +21,3% RISULTATO DELL'ATTIVITÀ
ORDINARIA + 32,3% UTILE NETTO + 42,5% COST/INCOME 27,8%
Milano, 9 settembre 2003 - Il Consiglio di Amministrazione di Locat S.p.a.,
presieduto da Francesco Mezzadri Majani, ha approvato ieri i risultati del
primo semestre 2003 dai quali risulta un utile netto pari a 30,0 milioni di
euro, in sensibile crescita sui 21,1 milioni di euro del primo semestre 2002
(+42,5%). La società ha concluso nuovi contratti per complessivi euro
1.560,6 milioni, in flessione del 16,0% sull'analogo periodo dell'anno
scorso. La predetta flessione è stata causata dalla ridotta propensione
agli investimenti dovuta alla tendenza negativa del contesto economico. Tale
tendenza è stata confermata anche dal mercato che ha evidenziato volumi in
diminuzione del 12% rispetto al primo semestre 2002. Locat si è confermata
leader del mercato con una quota pari all'11,1%. A fine luglio 2003 Locat ha
registrato un apprezzabile recupero di produzione che ha portato la
flessione dei volumi di nuovi contratti rispetto allo scorso anno all'11,9%
(- 11,3% il dato del mercato). Sotto il profilo economico, i dati del primo
semestre hanno evidenziato un significativo miglioramento del risultato
dell'attività ordinaria (+32,3% a 51,1 milioni di euro) grazie alla
crescita del margine di contribuzione (+22,3% a 102,8 milioni di euro) che
ha abbondantemente fronteggiato il modesto incremento dei costi di struttura
(+1,6% a 28,6 milioni di euro). Il rapporto cost/income, di conseguenza, è
ulteriormente sceso dal 33,5% al 27,8%. L'utile ante imposte è aumentato
del 35,1%, raggiungendo i 50,9 milioni di euro (contro i 37,7 milioni di
euro del giugno 2002). Il risultato economico netto atteso per l'esercizio
2003, consolidando la dinamica del primo semestre ed in linea con gli
obiettivi prefissati, è previsto in sensibile miglioramento rispetto al
2002. Il Consiglio ha inoltre approvato il Piano strategico 2004 - 2006 che
è focalizzato sul mantenimento del livello della profittabilità, anche a
scapito dei volumi, sull'ampliamento dei servizi offerti, con particolare
attenzione a quelli con revenues free-risk (assicurazioni, convenzioni con
fornitori, etc.) ed una costante attenzione alla struttura dei costi. Con
una nuova produzione attesa per il 2006 di 5,0 miliardi di euro, Locat
prevede il mantenimento della leadership del mercato del leasing italiano
con una quota dell'11,3%. Per quanto riguarda l'aspetto economico, gli utili
netti previsti per il triennio evidenziano un costante miglioramento annuale
con il raggiungimento nel triennio di un Roe pari al 22,0% contro il 16,4%
realizzato nel 2002. Per l'anno 2006, infine, grazie alla continuazione
delle politiche di razionalizzazione delle strutture, è atteso un indice di
cost-income pari al 27,2%. Il Consiglio, infine, ha preso atto delle
dimissioni da Consigliere del dottor Fabio Bolognini, conseguenti alla sua
uscita dal Gruppo Unicredito Italiano.
UNICREDITO ITALIANO
PERFEZIONA UN ACCORDO DI COOPERAZIONE CON NOVOSADSKA BANKA
Milano, 9 settembre 2003 - Unicredito Italiano S.p.a. (Unicredit) ha
concluso un accordo di cooperazione con Novosadska banka (Novosadska).
L'accordo rientra nell'ambito della strategia di espansione in New Europe di
Unicredit, che considera la Serbia come un mercato importante al fine di
consolidare la presenza del Gruppo nella regione. In base alle linee guida
dell'accordo, Novosadska fornirà servizi alle imprese clienti del Gruppo
Unicredit che intendono entrare o espandersi in Serbia, mentre Unicredit
fornirà servizi analoghi ai clienti di Novosadska in Italia. L'obiettivo
dell'accordo è di garantire ai clienti di ciascuna banca un accesso
semplice, veloce ed economico ai servizi bancari locali in entrambi i paesi.
Novosadska, fondata nel 1864, rappresenta la più longeva istituzione
finanziaria dello Stato di Serbia e Montenegro. Al 31 Dicembre 2002,
Novosadska aveva un totale attivo di circa Euro 168 milioni, rappresentando
la seconda banca in Vojvodina - mercato di riferimento per Novosadska. Alla
stessa data, i clienti erano circa 200.000, tra corporate e retail. Nel
2002, il volume del sistema di pagamenti transnazionali di Novosadska è
stato pari a circa Dollari 2,8 miliardi, frutto di una rete di relazioni
commerciali con 28 banche estere in 20 paesi. Unicredit è la maggiore banca
italiana per valore di mercato (Euro 27 mld al 4 settembre 2003) e uno dei
maggiori gruppi bancari in Europa. Al 31 Dicembre 2002, Unicredit aveva un
totale attivo di Euro 213 miliardi, depositi dalla clientela di Euro 127
miliardi e impieghi alla clientela di Euro 114 miliardi. In termini di
distribuzione e base di clientela, Unicredit ha circa 4.500 filiali e più
di 13 milioni di clienti. A partire dall'acquisizione di Bank Pekao in
Polonia nel 1999, Unicredit ha realizzato una significativa crescita
strategica nella Nuova Europa, tramite una serie di acquisizioni e
partnership strategiche di successo, come Zagrebacka banka (Croazia),
Bulbank (Bulgaria), Unibanka (Slovacchia), Zivnostenska banka (Repubblica
Ceca), Unicredit Romania (Romania), e Koc Financial Services (Turchia -
joint venture paritetica con il Gruppo Koc). Conseguentemente, Unicredit è
diventato il gruppo bancario leader in New Europe - costruendo un
"secondo mercato domestico" - con Euro 29,8 miliardi di totale
attivo, Euro 233 milioni di utile netto, presenza in 8 paesi con più di 7
milioni di clienti serviti attraverso 1.330 filiali (dati consolidati
pro-forma al 31 Dicembre 2002).
I NUOVI PANIERI MIB30 E MIDEX IN VIGORE
DAL 22 SETTEMBRE 2003
Milano, 9 settembre
2003 – Borsa Italiana S.p.a. Comunica i risultati della revisione dei
panieri degli indici Mib30 e Midex. Il calcolo degli indici con la nuova
composizione prenderà avvio a partire dal prossimo 22 settembre 2003. Mib30
L’applicazione della metodologia ufficiale e delle norme generali connesse
alle operazioni di selezione ha permesso di individuare le trenta azioni che
vengono riportate nella tabella seguente: Alleanza Assicurazioni Generali
Assicurazioni; Autostrade 1 Luxottica Group; Banca Antonveneta Mediaset;
Banca Fideuram Mediobanca; Banca Intesa Ord Mediolanum; Banca Monte Paschi
Siena Parmalat Finanziaria; Banca Nazionale Lavoro Ord Ras Ord; Banche
Popolari Unite Saipem Ord; Banco Popolare Verona E Novara San Paolo Imi;
Capitalia Seat Pagine Gialle Ord; Edison Ord Snam Rete Gas; Enel
Stmicroelectronics; Eni T.i.m. Ord; Fiat Ord Telecom Italia Ord;
Finmeccanica Unicredito Italiano Ord. I tre titoli di riserva sono,
nell’ordine: Autogrill, Pirelli & C. Ord. E Bulgari. 1 In relazione al
procedimento di fusione per incorporazione di Autostrade S.p.a. In Newco28
S.p.a. E contestuale cambio di denominazione in Autostrade S.p.a. E
quotazione di quest’ultima, in data 4 settembre 2003 Newco28 S.p.a. Ha
comunicato che “pare ragionevole prevedere che la fusione e la quotazione
avranno efficacia il prossimo 22 settembre” (si veda Avviso n. 8659 del 5
settembre 2003). Sulla base delle informazioni attualmente disponibili,
considerate le caratteristiche della società risultante dalla fusione in
termini di presumibile liquidità, capitalizzazione e flottante,
dall’efficacia della fusione in argomento le azioni della società
Autostrade S.p.a. Saranno sostituite nel paniere dell’indice Mib30 in
vigore dal 22 settembre p.V. Dalle azioni della società Autostrade S.p.a.
(già Newco28) risultanti dalla fusione. 2 Sulle azioni Seat Pagine Gialle
è attualmente in corso un’offerta pubblica di acquisto la cui conclusione
è prevista, salvo proroghe, per il prossimo 19 settembre. Se a seguito dei
risultati dell’offerta venissero a mancare i requisiti per l’inclusione
delle azioni nel paniere dell’indice Mib30 (quotazione ufficiale in Borsa,
adeguata liquidità, adeguata capitalizzazione) le azioni della società
Seat Pagine Gialle S.p.a. Saranno sostituite nel paniere dell’indice Mib30
in vigore dal 22 settembre p.V. Dalle azioni della società Autogrill, primo
titolo di riserva. Sarà cura di Borsa Italiana – in relazione ai
risultati dell’offerta – comunicare nella serata del 19 settembre p.V.
L’eventuale sostituzione delle azioni Seat Pagine Gialle nel paniere
dell’indice Mib30 in vigore dal prossimo 22 settembre. Midex Con
riferimento all’indice Midex, l’applicazione della metodologia ufficiale
e delle norme generali connesse alle operazioni di selezione ha permesso di
individuare le venticinque azioni che vengono riportate nella tabella
seguente: Aem Finecogroup; Alitalia Fondiaria-sai Ord; Autogrill Gruppo
Editoriale L'espresso; Autostrada To-mi Ifil Ord; Banca Popolare Lodi
Italcementi Ord; Banca Popolare Milano Lottomatica; Banca Popolare Cremona
Merloni Ord; Benetton Group Mondadori Editore Group; Bulgari Pirelli &
C. Ord; Buzzi Unicem Ord Rcs Mediagroup Ord; Campari Snia; Cassa Risparmio
Di Firenze Tod's; Credem. I tre titoli di riserva sono, nell’ordine: Acea,
Sias e Recordati. Coerentemente con i criteri di calcolo degli indici, i
pesi con cui le singole azioni entreranno nei panieri verranno determinati
la mattina del 22 settembre p.V. Utilizzando i prezzi di apertura delle
stesse (prezzi base) e il numero di azioni in circolazione presenti sul
Listino Ufficiale del 17 settembre 2003 (fatte salve le eccezioni previste
dalla metodologia di calcolo per i titoli soggetti ad operazioni sul
capitale) che verrà comunicato il 18 settembre p.V. Sarà cura della Borsa
Italiana S.p.a. Diffondere tempestivamente ogni ulteriore informazione
relativa alla revisione, tramite i canali informativi abituali.
GRUPPO CIR - RESI NOTI I RISULTATI DEL PRIMO SEMESTRE
FATTURATO IN CRESCITA UTILE NETTO DI 28,2 MILIONI DI EURO
Milano, 9 settembre 2003 - Si è riunito il 5 settembre a Milano, sotto la
presidenza dell'ing. Carlo De Benedetti, il Consiglio di Amministrazione di
Cir per esaminare i risultati del Gruppo al 30 giugno 2003. Nel primo
semestre dell'anno Cir ha conseguito un utile netto consolidato di 28,2
milioni di Euro, rispetto a 37,7 milioni nel corrispondente periodo del 2002
e a 68,2 milioni nell'intero esercizio 2002. Il fatturato consolidato dei
primi sei mesi del 2003 è stato di 1.384 milioni di Euro, rispetto a
1.285,8 milioni nello stesso periodo del 2002. E' opportuno sottolineare
che, rispetto a quelli del corrispondente semestre e dell'intero esercizio
2002, i risultati del primo semestre 2003 risentono dell'applicazione di un
tasso di fiscalità pieno per la Capogruppo Cir, essendosi esaurite le
perdite fiscali riportabili. I risultati del Gruppo Cir nel primo semestre
2003 sono stati positivi, considerati i persistenti squilibri macroeconomici
in atto, i recenti eventi geopolitici e l'andamento congiunturale negativo
di alcuni settori in cui il Gruppo opera: la perdurante debolezza della
raccolta pubblicitaria per il Gruppo Espresso; l'ulteriore indebolimento
della domanda sui mercati veicolistici e la significativa svalutazione della
Sterlina Inglese e del Real Brasiliano sull'Euro, per il Gruppo Sogefi. Il
Gruppo Cir ha potuto contrastare queste situazioni negative intensificando
le azioni di sviluppo dei propri business avviate negli ultimi anni e
realizzando programmi di contenimento dei costi operativi. Media Il Gruppo
Espresso ha realizzato nei primi sei mesi del 2003 un fatturato consolidato
di 487,8 milioni di Euro, contro 493,9 milioni nel primo semestre 2002
(-1,2%). L'utile netto consolidato è stato di 25,6 milioni di Euro, contro
27,4 milioni nello stesso periodo del 2002 (-6,6%). Tale risultato è stato
conseguito, pur in presenza di un calo del 3,2% della raccolta
pubblicitaria, grazie al buon andamento delle diffusioni delle testate
nazionali e locali, ai prodotti editoriali venduti in abbinamento opzionale
con la Repubblica e L'espresso, al contenimento dei costi operativi, alla
diminuzione del prezzo della carta e all'efficacia delle azioni di
ristrutturazione dell'area Kataweb, che ne hanno dimezzato la perdita
operativa. Utilities Nel primo semestre 2003 il fatturato del Gruppo Energia
è stato di 391,7 milioni di Euro, contro 256,3 milioni nello stesso periodo
del 2002 (+52,8%). La crescita è dovuta ancora una volta al notevole
sviluppo dei volumi di vendita di elettricità e di gas naturale sul mercato
libero. Per quanto riguarda l'energia elettrica, i risultati reddituali
hanno risentito dell'influenza negativa di alcuni importanti fattori, fra i
quali una sempre maggiore competitività nel nuovo mercato libero e un
diverso mix dell'energia elettrica acquistata. Nel primo semestre 2003
Energia ha redatto per la prima volta una situazione economico-patrimoniale
consolidata, che include la partecipazione nella controllata Energia
Italiana, la quale detiene a sua volta il 50% di Tirreno Power, acquisita
nel gennaio 2003 da Enel per 535 milioni di Euro, oltre all'assunzione di
debiti per 318 milioni. La partecipazione in Tirreno Power è stata valutata
con il metodo del patrimonio netto. Per effetto della variazione del
perimetro di consolidamento, oltre che per la diminuita redditivà marginale
sulle vendite di energia elettrica, l'utile netto consolidato del Gruppo
Energia al 30 giugno 2003 è stato di 2,3 milioni di Euro, dopo 12,3 milioni
di ammortamento dell'avviamento di Tirreno Power. Nel primo semestre 2002
l'utile netto della capogruppo Energia Spa era stato di 6,5 milioni di Euro.
Componentistica Per Autoveicoli Nel primo semestre 2003 il Gruppo Sogefi ha
conseguito un fatturato consolidato di 457,4 milioni di Euro, rispetto a 476
milioni nel primo semestre 2002 (-3,9%). Il calo, oltre che
dall'indebolimento della domanda e dalla svalutazione di Sterlina e Real,
divise in cui il Gruppo realizza oltre il 20% del proprio fatturato, è
stato anche determinato dall'uscita dal perimetro di consolidamento di Ansa
Automotive Parts Distributors, ceduta nel dicembre 2002, e dalla cessata
attività di Kingdragon.it. A parità di perimetro di consolidamento e di
cambi, il fatturato sarebbe stato di 487 milioni di Euro (+2,3%). Nonostante
il difficile contesto in cui, come già detto, si è trovato a operare, il
Gruppo Sogefi ha migliorato la redditività netta nel primo semestre 2003
che è stata di 15,8 milioni di Euro contro 15,6 milioni nei primi sei mesi
del 2002 (+1,3%). Dopo la chiusura del primo semestre, e precisamente il 29
agosto 2003, Cir ha firmato il closing per la cessione a Molins Plc del
Gruppo Sasib, operante nel settore delle macchine per l'industria del
tabacco. Il prezzo di cessione è di 8,7 milioni di Euro, di poco superiore
al patrimonio netto consolidato di Sasib al 30 giugno 2003. L'acquirente si
è assunto inoltre i debiti finanziari del Gruppo, che al 30 giugno 2003
ammontavano a 6,3 milioni. L'operazione si inserisce nel processo di
focalizzazione sui propri core business del Gruppo Cir, in atto da tempo. E'
opportuno ricordare che il 12 maggio 2003 Cir ha ottenuto da Standard &
Poors il rating di credito a lungo termine "Bbb-" e quello di
"A3" sul debito a breve. L'assegnazione è avvenuta in
concomitanza con l'emissione da parte di Cir International di un prestito
obbligazionario, garantito da Cir, dell'importo di 300 milioni di Euro con
scadenza 2011. Scopo dell'operazione è stato il rifinanziamento dei
prestiti obbligazionari in scadenza. I risultati economici del semestre Nel
primo semestre 2003 Cir ha realizzato un fatturato consolidato di 1.384
milioni di Euro, rispetto a 1.285,8 milioni dello stesso periodo del 2002
(+7,6%). A parità di perimetro e di cambi, il fatturato consolidato nel
primo semestre 2003 sarebbe stato di 1.412,2 milioni, in crescita del 9,8%
rispetto al corrispondente periodo del 2002. Il risultato consolidato della
gestione ordinaria è stato positivo per 105,2 milioni di Euro (7,3% del
valore della produzione), in leggera flessione (-4,5%) rispetto a 110,1
milioni del primo semestre 2002 (8,4% del valore della produzione). L'utile
ante imposte e quota terzi prima dei proventi e oneri straordinari nei primi
sei mesi del 2003 è stato di 90 milioni di Euro, rispetto a 109,3 milioni
nel primo semestre 2002 (- 17,7%) . Su tale risultato hanno, tra l'altro,
inciso maggiori oneri finanziari netti sostenuti nel primo semestre 2003 in
relazione al più elevato indebitamento consolidato e minori proventi da
negoziazione e valutazione titoli realizzati rispetto al corrispondente
periodo dell'esercizio precedente. L' utile netto consolidato è stato di
28,2 milioni di Euro, contro 37,7 milioni nel primo semestre 2002 (-25,2%).
Il risultato netto risente dell'incremento del tasso medio di fiscalità nel
primo semestre 2003, rispetto al corrispondente periodo dell'esercizio
precedente, essendosi esaurito, come già sottolineato, il beneficio
derivante dall'utilizzo di perdite fiscali riportabili alla capogruppo Cir
Spa. Il patrimonio netto consolidato del Gruppo passa da 848,8 milioni di
Euro al 31 dicembre 2002 a 842,8 milioni al 30 giugno 2003, con un
decremento netto di 6 milioni di Euro, dopo aver pagato dividendi per 31,4
milioni di Euro. Il patrimonio netto totale al 30 giugno 2003 ammonta a
1.210,2 milioni di Euro, rispetto a 1.146,1 milioni al 31 dicembre 2002, con
un incremento di 64,1 milioni al quale concorrono in particolare gli aumenti
di capitale e i finanziamenti soci effettuati dagli azionisti terzi nelle
società del Gruppo Energia, finalizzati all'acquisizione di Tirreno Power,
per un importo complessivo di circa 73 milioni di Euro. La posizione
finanziaria netta consolidata del Gruppo al 30 giugno 2003 presenta un
indebitamento di 691,6 milioni di Euro (contro 466,9 milioni al 31 dicembre
2002 e 529,2 milioni al 30 giugno 2002), determinato da 123,2 milioni di
Euro relativi a Cir e società finanziarie interamente controllate (90,1
milioni al 31 dicembre 2002) e da 568,4 milioni per la totalità dei gruppi
operativi (376,8 milioni al 31 dicembre 2002). L'incremento
dell'indebitamento finanziario netto aggregato, pari a 33,1 milioni di Euro
rispetto al 31 dicembre 2002, è stato principalmente determinato
dall'aumento di capitale deliberato dalla controllata Energia Holding per
69,7 milioni di Euro, eseguito nel mese di gennaio 2003, al fine di
finanziare indirettamente l'acquisizione della partecipazione in Tirreno
Power. Per quanto riguarda la crescita dell'indebitamento dei gruppi
operativi, l'incremento più consistente è dovuto al gruppo Energia, che al
30 giugno 2003 presenta una posizione finanziaria negativa per 173,1 milioni
di Euro, contro un indebitamento di 53,9 milioni al 31 dicembre 2002. La
variazione è principalmente dovuta all'esborso di circa 189 milioni di Euro
per l'acquisizione effettuata da Energia Italiana del 50% di Tirreno Power e
all'incremento del capitale circolante per circa 88 milioni di Euro, cui si
contrappongono un finanziamento convertibile in capitale e un aumento di
capitale da parte degli azionisti, compresi quelli minoritari, per circa 153
milioni complessivi. Al 30 giugno 2003 il Gruppo Cir impiegava 10.728
dipendenti. La capogruppo Cir Spa ha conseguito nel primo semestre 2003 un
utile netto di 28,2 milioni di Euro. Questo risultato, per effetto
dell'applicazione del metodo del patrimonio netto, coincide con l'utile
netto consolidato e si confronta con 37,7 milioni di utile del
corrispondente periodo del 2002. Per quanto riguarda l'andamento delle
attività del Gruppo Cir, vi sono ragioni crescenti che inducono, con cauto
ottimismo, a credere in una graduale ripresa dell'economia nel 2004. In
ragione d'anno, il già citato incremento del tasso medio di fiscalità e
l'andamento congiunturale ancora negativo in alcuni settori in cui il Gruppo
opera non consentono di prevedere risultalti in miglioramento rispetto al
2002. Si ritiene che il Gruppo Cir beneficerà ancora, nel corso del 2003,
degli effetti derivanti dalle azioni di sviluppo dei propri business e di
contenimento dei relativi costi operativi. Il Consiglio di Amministrazione
ha inoltre approvato il Modello Organizzativo predisposto da Cir in
relazione ai D.lgs 231/2001 e 61/2002 in materia di responsabilità
amministrativa delle società. Il Consiglio di Amministrazione ha infine
approvato un aumento di capitale riservato a dipendenti per n. 2.305.000
azioni, nel quadro del piano di stock options aziendale.
DAVIDE CAMPARI : RISULTATI SEMESTRALI AL 30 GIUGNO
2003 CONTINUA LA FORTE CRESCITA DEI RICAVI: € 332,7 MILIONI (+8,5%)
PERFORMANCE POSITIVA DELLE VENDITE IN TUTTE LE TRE AREE DI BUSINESS: SPIRITS,
WINES E SOFT DRINKS
Milano, 9 settembre 2003 - Il Consiglio di Amministrazione di Davide
Campari-milano S.p.a. Ha approvato la Relazione Semestrale al 30 giugno
2003, che evidenzia risultati più che soddisfacenti, in termini tanto di
crescita delle vendite quanto di incremento di tutti i livelli di redditività
operativa, soprattutto alla luce del consistente impatto negativo dei cambi.
Infatti, è opportuno evidenziare che tali risultati, se considerati prima
dell'impatto dei cambi, mostrano un andamento ancora più favorevole, con
una crescita a doppia cifra rispetto al corrispondente periodo dell'anno
scorso. Risultati Consolidati Del Primo Semestre 2003 Nel primo semestre del
2003 le vendite del Gruppo sono state pari a € 332,7 milioni, in crescita
del 8,5%. La crescita organica, a cambi costanti, è stata del 10,7%, mentre
l'impatto negativo dei tassi di cambio è stato pari al 8,1%, principalmente
a causa della svalutazione del Dollaro Usa e del Real brasiliano. La
crescita esterna, pari al 6,0%, è interamente attribuibile al nuovo
contratto di distribuzione di tequila 1800 sul mercato americano. Il margine
commerciale si è attestato a € 91,5 milioni, evidenziando una crescita
del 6,2% e un'incidenza sulle vendite pari al 27,5%. L'ebitda è stato di
€ 78,9 milioni, in crescita del 4,8% e con un'incidenza sulle vendite pari
al 23,7%. L'ebita è stato di € 70,9 milioni, in crescita del 4,9% e con
un'incidenza sulle vendite pari al 21,3%. L'ebit è stato di € 56,9
milioni, in crescita del 6,1% e con un'incidenza sulle vendite pari al
17,1%. L'utile ante imposte e interessi di minoranza è stato di € 51,4
milioni e ha registrato una leggera diminuzione pari al 1,5%, principalmente
per effetto dei maggiori oneri finanziari attribuibili alla diversa entità
e struttura dell'indebitamento medio nei due periodi. L'utile ante imposte
del Gruppo, ovvero l'utile ante imposte al netto degli interessi di
minoranza, è stato di € 43,6 milioni e ha evidenziato una diminuzione del
3,0%. L'utile netto di pertinenza del Gruppo è stato di € 28,0 milioni e
ha registrato una flessione del 12,6% per effetto del maggiore carico
fiscale rispetto al periodo precedente in cui la società aveva beneficiato
delle agevolazioni Dit e Tremonti bis. Il patrimonio netto consolidato al 30
giugno 2003 ammonta a € 494,2 milioni. Al 30 giugno 2003 l'indebitamento
finanziario netto è pari a € 232,9 milioni. Vendite Del Primo Semestre
2003 Il segmento spirits, con vendite di € 217,8 milioni, pari al 65,5%
del fatturato totale, è cresciuto del 23,6% a cambi costanti (+11,6% al
netto dell'effetto cambi). La crescita organica, pari al 14,2% a cambi
costanti (+2,2% al netto dell'effetto cambi), è stata favorita dal positivo
andamento di Camparisoda (+2,1%), Ouzo 12 (+14,5%) e Jägermeister (+3,9%).
Il brand Campari ha registrato una crescita del 1,5% a cambi costanti (-5,0%
al netto dell'effetto cambi). In termini geografici, le vendite di Campari
continuano il proprio trend positivo in Italia (+4,5%) e in Brasile, mentre
in Germania continuano a mostrare un lieve recupero, da interpretarsi molto
positivamente, quale segnale di rallentamento del trend negativo che ha
caratterizzato la marca negli ultimi anni in quel mercato. Le vendite di
Campari Mixx, impattate positivamente dall'allargamento della distribuzione
a Germania e Austria e dall'introduzione della line extension Campari Mixx
Orange nel mercato domestico, hanno complessivamente raggiunto in Italia gli
obiettivi prefissati, evidenziando nel secondo trimestre la dinamicità
attesa. Relativamente a Skyy Vodka, il brand prosegue uno sviluppo molto
positivo delle vendite, registrando una crescita, inclusiva delle nuove
flavoured vodka, del 27,1% a cambi costanti (+4,0% al netto dell'effetto
cambi); nell'ambito della gamma Skyy, anche la nuova linea di flavoured
vodka lanciata nel mese di marzo 2003 (Skyy Berry, Skyy Spiced e Skyy
Vanilla, che si aggiungono alla già esistente Skyy Citrus) continua lo
sviluppo positivo delle vendite che nel primo semestre hanno raggiunto
un'incidenza di circa il 15% delle vendite complessive della marca. La
crescita esterna, relativa a tequila 1800, è stata pari al 9,4%. Il
segmento wines ha registrato una crescita del 9,7% a cambi costanti (+6,9%
al netto dell'effetto cambi). Tale risultato, che evidenzia un netto
recupero rispetto al primo trimestre del 2003, è determinato dall'andamento
positivo di tutti i marchi: in particolare, Cinzano vermouth ha realizzato
una crescita del 13,3% a cambi costanti (+7,0% al netto dell'effetto cambi),
principalmente grazie al rafforzamento distributivo nei mercati dell'est
europeo. Gli spumanti Cinzano hanno evidenziato una crescita del 7,4% a
cambi costanti (+6,7% al netto dell'effetto cambi), grazie al buon andamento
del mercato italiano e a una ripresa dei consumi sul mercato tedesco. Sella
& Mosca ha registrato una crescita del 2,8%, grazie all'andamento
particolarmente positivo delle vendite sul mercato italiano. Le vendite di
soft drinks hanno registrato una crescita del 5,6%, in netto recupero
rispetto al primo trimestre. Grazie alle favorevoli condizioni climatiche,
Lemonsoda, Oransoda e Pelmosoda e Lipton Ice Tea sono risultati in crescita
rispettivamente del 9,9% e del 8,6%. Crodino, le cui vendite sono meno
correlate alle variazioni climatiche, ha registrato una crescita del 3,4%.
Relativamente alla ripartizione geografica, le vendite del primo semestre
2003 sul mercato italiano hanno rappresentato il 50,8% delle vendite del
Gruppo e sono cresciute del 6,1% grazie all'andamento particolarmente
positivo delle tre aree di business. Le vendite dell'area Europa, pari al
19,4% del totale, si sono incrementate del 17,1%, grazie all'introduzione di
Campari Mixx in Germania e Austria, all'avvio del nuovo accordo di
distribuzione sul mercato russo e ai primi segnali di ripresa del mercato
tedesco. Per quanto riguarda l'area Americhe, il mercato Usa ha registrato
una crescita del 26,2%, per effetto dell'apporto del nuovo contratto di
distribuzione di tequila 1800 (+31,5%) e della positiva crescita organica
(+16,6% a cambi costanti), trainata da Skyy Vodka. Anche il Brasile ha
registrato un andamento positivo, con un incremento delle vendite pari al
14,1% in valuta locale attribuibile ai buoni risultati di Campari e Dreher.
RCS MEDIA GROUP PROSEGUE FINO AL 19 SETTEMBRE
L'OFFERTA DI ACQUISTO SU TITOLI FILA HOLDING, CHE IN BASE AI RISULTATI
ATTUALI PORTA RCS A DETENERNE CIRCA IL 97,74% DEL CAPITALE.
Milano, 9 settembre 2003: Rcs Mediagroup informa che in base ai risultati
preliminari dell'offerta pubblica promossa negli Stati Uniti, l'offerta di
acquisto di Azioni Ordinarie/ads (American Depositary Shares) della Fila
Holding S.p.a., terminata il 5 scorso, ha registrato l'adesione di nr.
6.421.942 Ads, pari a circa il 6,65 % del capitale, che porteranno la
partecipazione di Rcs al 97,74 %. Rcs ha stabilito, conformemente a quanto
consentito dalla normativa statunitense, un ulteriore periodo di adesione,
sempre al prezzo di Usd 1,12 per Azione Ordinaria/ads, da oggi fino a tutto
il 19 prossimo, salvo ulteriori estensioni.
INA E ASSITALIA: GIUSEPPE BENCINI NOMINATO PRESIDENTE
MAURO MONTAGNINI NUOVO VICEDIRETTORE GENERALE DI ASSITALIA
Milano, 9 settembre 2003. I Consigli di Amministrazione di Ina ed Assitalia,
preso atto delle dimissioni di Fabio Cerchiai da entrambi i consigli di
amministrazione, hanno nominato presidente delle due Compagnie Giuseppe
Bencini, manager di grande esperienza in importanti imprese industriali e
assicurative. Sempre nel quadro di rafforzamento manageriale delle strutture
guidate dal direttore generale Giuseppe Rosnati, è stato nominato nuovo
vicedirettore generale di Assitalia Mauro Montagnini, che assume la
sovrintendenza sul complesso delle attività danni della compagnia con
esclusione dei rischi speciali. È stato infine nominato responsabile
dell’Area Amministrativa Industriale delle due compagnie Giancarlo Fancel,
già responsabile internal audit del Gruppo Generali. I Consigli hanno
espresso la propria gratitudine a Fabio Cerchiai per l’attività prestata
con professionalità, dedizione e fedeltà agli interessi aziendali nel
corso del suo mandato all’interno del Gruppo.
ISVAP: ARMONIOSA
S.P.A. NON È AUTORIZZATA, AD ALCUN TITOLO, ALL’ESERCIZIO DELL’ATTIVITÀ
ASSICURATIVA IN ITALIA
Roma, 9 settembre 2003 - In merito alle notizie
stampa ed alle informazioni acquisite tramite gli organi di Polizia
riguardanti il rilascio sul territorio italiano di garanzie per
l’assicurazione della responsabilità civile auto da parte di una società
denominata Armoniosa S.p.A. L’Isvap precisa che la suddetta società non
è autorizzata, ad alcun titolo, all’esercizio dell’attività
assicurativa in Italia. Questo Istituto raccomanda pertanto di verificare
preventivamente che i contratti da sottoscrivere siano emessi da imprese
regolarmente autorizzate allo svolgimento dell’attività assicurativa.
Infolink: www.Isvap.it
ERGO PREVIDENZA S.P.A.: IL CONSIGLIO
DI AMMINISTRAZIONE APPROVA LA RELAZIONE SEMESTRALE AL 30 GIUGNO 2003 _
NOMINATO IL DR. KLAUS FLEMMING NUOVO PRESIDENTE DELLA SOCIETÀ POSITIVO
RISULTATO DEL 1° SEMESTRE IN LINEA CON LE ATTESE DI CRESCITA DEI PROFITTI
Milano, 9 settembre 2003 - Il Consiglio di Amministrazione di Ergo
Previdenza S.p.a., società appartenente al gruppo assicurativo tedesco Ergo
Versicherungsgruppe Ag, ha nominato il dr. Klaus Flemming, già membro del
Cda di Ergo Previdenza S.p.a. Dal 12 maggio 2003, nuovo Presidente, in
sostituzione del dr. Hans Ufer, che mantiene la carica di Consigliere.
Contestualmente è stata approvata la relazione semestrale al 30 giugno
2003. La Società si presenta con la sua nuova denominazione sociale a
seguito della delibera dell’Assemblea straordinaria degli Azionisti
tenutasi il 30 aprile 2003, che ha modificato la precedente denominazione di
“Bayerische Vita S.p.a.” in “Ergo Previdenza S.p.a.” con effetto 1°
agosto 2003. I primi sei mesi dell’esercizio evidenziano un risultato
netto positivo di Euro 4,4 milioni, in sensibile incremento rispetto al
risultato del primo trimestre pari a Euro 0,6 milioni ed in linea con le
attese di crescita di fine esercizio 2003. Tale risultato conferma inoltre
la definitiva e positiva inversione di tendenza rispetto all’andamento
rilevato nel pari periodo dello scorso anno (- Euro 13,4 milioni). La
gestione finanziaria, condotta in una corretta ottica di medio e lungo
periodo, ha evidenziato un risultato netto positivo pari a Euro 46,3
milioni, con un notevole e stabile miglioramento rispetto al primo semestre
2002 pari a Euro 1,1 milioni. La prudente strategic asset allocation,
seguita a partire dal 2002, caratterizzata dalla riduzione dei rischi
finanziari connessi al business vita tradizionale, consente di prevedere
ulteriori apporti positivi nella seconda parte dell’esercizio, favoriti
dalla tradizionale preponderanza della raccolta e dei relativi margini
tecnici in tale parte dell’anno. Ergo Previdenza S.p.a Sede e Direzione
Generale: 20141 Milano - Italia - via Pampuri 13 Telefono 0257441 - Fax
0257309953 www.Ergoitalia.it Il dato della raccolta complessiva, evidenziato
nel primo semestre dell’esercizio, risulta in diminuzione dell’11,48%
rispetto al pari periodo del 2002, passando da Euro 289,5 milioni a Euro
256,3 milioni. Tale contrazione, invariata rispetto alla prima parte
dell’anno, non altera la previsione di crescita per l’esercizio 2003,
derivante dall’impulso produttivo previsto negli ultimi mesi dell’anno,
connesso anche con il cambio di marchio. La raccolta dei premi unici risulta
in incremento del 6,78% rispetto al primo semestre del 2002, a seguito delle
prime azioni volte alla realizzazione del progetto di sviluppo, basato sulla
diversificazione dei canali di vendita e dei prodotti loro dedicati. Di
converso, la flessione intervenuta nei premi annui di nuova produzione
(38,92%) e nei rinnovi (8,95%) è soggetta alla contingente influenza sia
del cambio del prodotto, conseguente alla introduzione della nuova
regolamentazione riguardante la distribuzione multilevel, sia al fisiologico
riallineamento dei rinnovi. Le spese di gestione nette registrano una
diminuzione dell’11,8% rispetto al primo semestre 2002, conseguente per lo
più al decremento della raccolta netta. Tuttavia migliora il rapporto degli
oneri di acquisizione netti sui premi, che passa dal 20,5% nel primo
semestre 2002 al 19,3% nel primo semestre 2003. A completamento del quadro
complessivo attuale e prospettico, va aggiunto che l’intera gestione si
svolge in un contesto di elevata solidità patrimoniale, improntata alla
crescita di valore per gli azionisti, in un business che per caratteristiche
intrinseche richiede una visione di medio-lungo periodo. Su queste basi è
stato possibile costruire un piano triennale adeguatamente supportato dai
mezzi necessari per la sua realizzazione, e già nei primi sei mesi
dell’esercizio sono state intraprese iniziative finalizzate alla
realizzazione di partnership commerciali con istituti bancari di dimensione
regionale. Il cambio di denominazione sociale da “Bayerische Vita S.p.a.”
ad “Ergo Previdenza S.p.a.” costituisce un primo ed importante passo
della strategia commerciale volta a portare la Compagnia ad assumere un
ruolo di primo piano nel mercato assicurativo e finanziario italiano.
NARDI ELETTRODOMESTICI ANNUNCIA I RISULTATI DEL PRIMO
SEMESTRE 2003 NUOVI PRODOTTI, IMPEGNO, RICERCA ED INIZIATIVE A FAVORE DELLE
RISORSE UMANE HANNO CONTRIBUITO ALLA CRESCITA DEL 15,8% FATTURATO E DEL
77,8% MARGINE OPERATIVO LORDO
Paderno Dugnano, 9 Settembre 2003 - Un semestre positivo per Nardi
Elettrodomestici Spa, che ha messo a segno una crescita del fatturato e del
margine operativo lordo rispettivamente del 15,8% e del 77,8% in rapporto al
primo semestre 2002. Questa l'analisi ratificata dal Consiglio di
Amministrazione, riunitosi il 12 luglio '03 a Paderno Dugnano. In pari data,
si è, inoltre, riunita l'Assemblea straordinaria degli Azionisti che ha
deliberato l'aumento di capitale sociale portandolo da ? 5.314.800 a ?
9.800.000; aumento integralmente sottoscritto dagli stessi azionisti.
"Anche in questo semestre di congiuntura non facile - commenta dr.
Marco Nardi, Presidente Nardi Elettrodomestici Spa - abbiamo registrato una
significativa crescita come ampiamente previsto dal nostro piano
previsionale. I risultati ottenuti confermano la validità delle scelte
effettuate e delle risorse messe in campo e la professionalità e competenza
delle risorse umane che hanno dato il loro prezioso contributo per il
raggiungimento di questi obiettivi". Principali risultati del primo
semestre 2003. Il fatturato ha subito un incremento del 15,8% rispetto al
primo semestre 2002. Il margine operativo lordo è in aumento del 77,8%
rispetto al primo semestre 2002. L'incidenza sul fatturato è del 3,2%,
rispetto all'1,8% del primo semestre 2002. Tale variazione è riconducibile
principalmente al continuo miglioramento dei processi organizzativi, delle
economie di scala e alla riduzione del costo medio degli approvvigionamenti
industriali. Si deve, altresì, evidenziare il notevole miglioramento del
rapporto debt/equity che passa dal 12,97 del 2002 al 4,90 del 2003, dopo
l'operazione di aumento del capitale sociale. Le principali iniziative
svolte e gli obiettivi La crescita di Nardi sia in termini di fatturato sia
dell'azienda nel suo complesso é stata molto significativa. Da anni Nardi
dedica molti dei propri sforzi sia alla ricerca di soluzioni che migliorino
le prestazioni dei prodotti semplificandone le modalità d'uso che alla
progettazione di soluzioni estetiche sempre nuove, oltre all'investimento
sulle risorse umane. E' nell'ottica del rispetto delle persone che Nardi ha
condotto, nello stabilimento del Veneto, un progetto pilota in
collaborazione con l'Istituto Superiore per la Prevenzione e Sicurezza sul
lavoro. Lo studio prende piede nel 1997 a seguito dei numerosi infortuni che
colpivano negli anni passati soprattutto lavoratori extracomunitari. La
ricerca si è avvalsa dell'utilizzo di un software innovativo - realizzato
sulla base di uno studio condotto dall'Ispesl, dal Ministero della Salute e
dalla Nardi - che sarà presto messo a disposizione gratuitamente in tutta
Italia, il quale consente la registrazione e l'analisi degli infortuni sul
lavoro e degli "incidenti mancati", ovvero incidenti avvenuti che
non hanno causato danni alle persone. L'esperienza condotta in Nardi grazie
ai numerosi progetti e corsi di formazione e informazione organizzati e
all'impegno dei lavoratori stessi, ha permesso all'azienda di registrare una
drastica diminuzione degli infortuni ed una maggiore produttività.
L'impegno e la ricerca di interfacce audio e video, di grande aiuto anche ad
ipovedenti ed ipoacusici hanno portato alla realizzazione di Superdigital,
il primo forno dotato di una potente interfaccia audio digitale chiara e
semplice. Nardi ha deciso di scartare qualsiasi soluzione inutilmente
avveniristica per creare solo prodotti immediatamente fruibili e funzionali
poiché lo scopo dell'elettronica è migliorare le prestazioni.
"Digitale" vuol dire più potente, non più complicato. Ma ciò
che Nardi si prefigge è il continuo miglioramento. Per Nardi
progettare,produrre e commercializzare elettrodomestici e vedere al contempo
crescere costantemente il successo significa sapere competere con i migliori
e saper vincere. Nei prossimi mesi saranno lanciati in tutta Europa alcuni
nuovi prodotti: un frigorifero side by side a comando digitale dotato di una
particolare tecnologia che contrasta la proliferazione dei batteri nocivi;
un'innovativa lavastoviglie con cicli di lavaggio più brevi e alcune
estetiche di forno con classi energetiche al top del mercato. Infolink: www.Nardi.info
CAMPARI ANNUNCIA LA VENDITA DELL‘
IMMOBILE DI VIA TURATI A MILANO
Milano,
9 settembre 2003 - Campari annuncia la vendita dell’immobile di Via
Filippo Turati a Milano a Morgan Stanley Eurozone Office Fund per un valore
di € 47 milioni circa. Si precisa che il suddetto immobile continuerà a
essere occupato dalla sede della Società e delle controllate italiane del
Gruppo, essendo stato contestualmente siglato con l’acquirente un
contratto di locazione della durata di sei anni. L’operazione determinerà
una plusvalenza per Campari di circa € 34 milioni, che si rifletterà
positivamente nel bilancio consolidato 2003. Cogliendo il positivo momento
del mercato immobiliare, il Gruppo Campari prosegue pertanto il progetto di
razionalizzazione delle sue strutture in Italia. Tra le altre iniziative, è
prevista infatti la costruzione di una nuova sede del Gruppo nell’area
attualmente occupata dallo stabilimento di Sesto San Giovanni, la cui
chiusura è pianificata nel 2005.
CATTOLICA ASSICURAZIONI ACQUISISCE IL RAMO
D’AZIENDA DELLA CONTROLLATA “VERONA ASSICURAZIONI”
Verona, 8 settembre 2003. Cattolica Assicurazioni ha perfezionato in data
odierna il contratto di acquisto del ramo d’azienda della controllata
Verona Assicurazioni Spa, specializzata nei rami danni con focus sulla Linea
Persone. Il prezzo determinato per l’acquisizione tramite perizia è di
17.262.000 euro, a fronte di un patrimonio netto ceduto di 258.756 euro. Tra
le condizioni di acquisto figura la possibilità di un eventuale
aggiustamento del prezzo sulla base di un successivo aggiornamento della
valutazione da parte del perito. L’operazione, la cui efficacia è
subordinata al rilascio dell’autorizzazione da parte dell’Isvap, dà
realizzazione al secondo dei tre interventi approvati dal Consiglio di
Amministrazione dello scorso 18 ottobre 2002, progettati alla
riorganizzazione e ottimizzazione delle strutture del Gruppo attraverso la
convergenza di alcune delle attività dei rami danni nella Capogruppo. La
cessione del ramo d’azienda prevede per Verona Assicurazioni lo sviluppo
di un nuovo business strategico coerentemente al piano industriale 2003-2005
e la valorizzazione, all’interno di Cattolica, delle competenze specifiche
e dei know-how maturati da Verona Assicurazioni nel proprio settore di
attività, anche nell’ottica del contenimento e del più ampio controllo,
a livello di Gruppo, dei costi di produzione e distribuzione.
AIR FRANCE:
TRAFFICO AGOSTO 2003 TRAFFICO IN AUMENTO DEL 4,2% MIGLIORAMENTO DEL LOAD
FACTOR DI 1,4 PUNTI A 79,7%
Roma, 9 settembre 200 - Attività trasporto passeggeri : Il mese di agosto
ha registrato un buon livello d'attività con un traffico in progressione
del 4,2% per capacità in aumento del 2,5%. Il load factor guadagna 1,4
punti a 79,7%. Tale performance é dovuta principalmente alla buona tenuta
del traffico lungo raggio (+3,7%) e al forte miglioramente dell'attivià
medio raggio internazionale (+9,6%). La rete lungo raggio - Con un traffico
in aumento del 3,7% per capacità in progressione del 2,2%, il load factor
della rete lungo raggio guadagna 1,2 punti per raggiungere 83,8%. Tutte le
reti mostrano un load factor superiore all'80%. Esclusa l'Asia, il traffico
é in progressione dell'8,9% per capacità in aumento del 6,5% ed il load
factor si stabilisce a 84,0%, in aumento di 1,9 punti. L'attività
sull'America del Nord é sempre dinamica con un traffico in aumento del
10,2% per un'offerta in progressione del 7,5%. Il load factor migliora di
2,1 punti a 84,8%. L'america Latina continua a registrare un'ottima
performance: il load factor aumenta di 7,1 punti a 86,3%, per una
progressione del traffico del 24,8% e della capacità del 14,5%. L'attività
sulla rete asiatica continua a mostrare segnali di ripresa. Il traffico
registra un calo del 14,8% rispetto a -19,5% del mese scorso. Sul mese in
questione, l'offerta diminuisce del 13,5%. Il load factor ritrova il livello
elevato di 82,7% (-1,3 punti). A partire da metà agosto, la compagnia ha
ripreso i voli diretti tra Parigi e Shanghai. Sulla rete Caraibi / Oceano
Indiano, l'attività é sempre ben orientata. Il traffico progredisce
dell'8,5% e l'offerta del 9,1%. Il load factor si stabilisce a 83,1% (-0,5
punti). Sulla rete Africa Medio-oriente, l'offerta diminuisce del 4,9% ed il
traffico del 3,5% Il load factor guadagna 1,2 punti a 81,9%. La rete medio
raggio internazionale - La situazione sulla rete medio raggio internazionale
ritrova un buon livello d'attività per il mese di agosto, con un traffico
in progressione del 9,6% e capacità in aumento del 6,9%. Il load factor
aumenta di 1,7 punti a 70,3%. La rete domestica - Sulla rete domestica, il
load factor migliora di 1,7 punti a 64,9%, con un traffico stabile (+0,3%)
ed una capacità in diminuzione del 2,3%. Attività cargo - Il rallentamento
dell'attività constatata durante il mese di luglio, prosegue anche per il
mese di agosto. Il traffico registra una regressione del 2,3% per capacità
in aumento dell'1,6%. Il load factor si stabilisce a 58,3% (-2,3 punti).
NUOVE NOMINE IN AVIS
AUTONOLEGGIO LA COMPAGNIA LEADER ANNUNCIA 2 IMPORTANTI NOMINE: IL DIRETTORE
FINANZIARIO E IL DIRETTORE OPERATIVO
Roma, 9 settembre 2003 - Avis Autonoleggio, la compagnia leader nel mercato
dell’autonoleggio a breve termine, annuncia due importanti nuovi ingressi
nell’area finanziaria e operativa della divisione italiana del Gruppo:
Massimo Marsili è da oggi il nuovo direttore finanziario e Gianluca Testa
è il nuovo direttore operativo. Le due figure dirigenziali rispondono
pienamente alle caratteristiche e allo spirito dell’azienda ed offrono la
propria esperienza professionale con la fresca visione delle nuove
generazioni: Marsili e Testa hanno entrambi 33 anni ed incarnano lo spirito
fiducioso di un gruppo in espansione con solide radici strutturali. Le nuove
nomine si inseriscono nella cornice di sviluppo e crescita della divisione
italiana di Avis nel corso del 2003, anno particolarmente significativo
poiché celebra il 40° anniversario del motto aziendale di Avis “We Try
Harder”, nato con una campagna pubblicitaria ancora oggi tra le più
celebri. Il direttore finanziario Massimo Marsili, entra nel team Avis
Autonoleggio portando con sé l’esperienza maturata nel settore
finanziario e contabile dell’autonoleggio a lungo termine, sia in ambito
italiano che all’estero. Laureato in Economia e Commercio, negli ultimi 4
anni Marsili ha lavorato presso il Gruppo G.m.a.c Lease Spa, ricoprendo
varie responsabilità (Cfo). Gianluca Testa Laureato in Economia e Commercio
è in Avis già da 5 anni, dove ha rivestito con successo diverse cariche
nel settore operativo, ricoprirà il ruolo di direttore operativo. Dopo aver
ricoperto il ruolo di coordinatore marketing per il franchising e di
responsabile della flotta, Testa guiderà la gestione operativa dei vari
distretti e l’area del customer care in Italia. “Avis si pone, come
sempre, obiettivi ambiziosi – commenta Gianfranco Roncadin, amministratore
delegato Avis Autonoleggio in Italia – e il rafforzamento del team con
l’ingresso di Marsili e Testa nello staff dirigenziale è una garanzia per
il Gruppo di conseguire tutti i risultati prefissi.” I nuovi dirigenti
continueranno a migliorare il lavoro che da anni conferma Avis Autonoleggio
quale società leader grazie alla radicata presenza sul territorio, alla
qualità del servizio ed alla capacità di offrire soluzioni flessibili e
adattabili ai bisogni della clientela. Infolink: Www.avisautonoleggio.it
GM DAEWOO NOMINA
MICHAEL SIMCOE RESPONSABILE DEL DESIGN TEAM · IL DESIGNER HA MATURATO LA
SUA ESPERIENZA ALLA HOLDEN, GM AUSTRALIA
Milano, 9 settembre 2003 - Michael Simcoe è il nuovo responsabile del
design di Gm Daewoo. Nel suo nuovo ruolo, Simcoe si occuperà sia delle
strategie di design sia delle realizzazioni pratiche, pur mantenendo la
direzione dell'analoga area presso la Holden in Australia. Assunto alla
Holden nel 1983, Simcoe ha occupato posizioni di rilievo nel settore del
design di autoveicoli, in qualità di Senior Designer, Chief Designer ed
Executive in Charge. Quindi ora la Gm Daewoo può contare sulla sua grande
esperienza nel campo e sulle sue ottime capacità organizzative. "Gm
Daewoo dispone di alcuni tra i migliori impianti e talenti dell'industria
automobilistica", ha spiegato Simcoe. "I suoi prodotti hanno
raggiunto fama internazionale per le linee innovative e ricche di stile.
Sono felice di iniziare a lavorare con i miei nuovi collaboratori e con le
aziende di design italiane, con le quali Gm Daewoo ha un consolidato
rapporto di cooperazione". "Siamo lieti di accogliere Michael
Simcoe nel nostro team" è il commento di Nick Reilly, Presidente di Gm
Daewoo. "Sotto la direzione di Mike, la Holden ha raggiunto la
leadership nel design e nel prodotto nel mercato australiano ed un notevole
successo in quelli esteri. I programmi di sviluppo dei futuri modelli di Gm
Daewoo sono davvero molto interessanti e, con il coinvolgimento di Mike,
siamo sicuri di raggiungere ottimi risultati". Michael Simcoe ha curato
il programma di design dei principali modelli della Holden negli ultimi 20
anni, incluso quello del Vt Commodore, di grande successo, della gamma Wh
Statesman/caprice e delle successive versioni Vx e Vy Commodore. Inoltre, ha
contribuito alla realizzazioni di numerosi progetti internazionali come il
Cruze Show Car Project e, più recentemente, al design della Pontiac Gto,
un'icona americana, che segna l'ingresso dei prodotti Holden nel mercato
nord americano.
LASTRA AMERICA INCORPORA WESTERN LITHOTECH
Danbury, Connecticut, 9 settembre 2003
- Lastra America Corporation ha annunciato oggi di aver riunito le
rispettive attività di Lastra America e di Western Lithotech sotto un unica
entità: Lastra America Corporation. “La missione di Lastra è quella di
servire ogni segmento dell’industria grafica con una varietà di prodotti
e lastre digitali/analogiche ad alto livello” ha dichiarato Tom Saggiomo,
Ceo, Lastra America Corporation. Il marchio Western Lithotech è conosciuto
per la qualità delle lastre e dei sistemi d’esposizione
digitali/analogici destinati all’industria dei quotidiani ed è per tale
ragione che continueremo il nostro impegno a commercializzare con il marchio
Western Lithotech i prodotti destinati a questo importante segmento del
nostro business” continua Saggiomo. “Il nome Lastra è riconosciuto come
sinonimo di qualità, servizio, affidabilità e valore globale che designano
il nostro impegno a proiettare con maggiore intensità gli obiettivi
strategici verso la stampa commerciale” I prodotti Lastra America sono
commercializzati nel mondo in concerto con altre società del Gruppo Lastra
ed una fitta rete di distributori. “Creare un’unica organizzazione sotto
un solo nome riconosciuto a livello internazionale ci aiuterà a definire la
nostra cultura aziendale ed accrescere la consapevolezza del nostro
posizionamento come produttore e fornitore globale di prodotti per la
stampa”, ha concluso Saggiomo.
RICARDO CORDOBA E' IL NUOVO RESPONSABILE EUROPEO
DELLE VENDITE DI GE POWER SYSTEMS
Parigi/firenze, 9 settembre 2003 - Ricardo Cordoba è stato nominato Sales
Region Executive Europe (ossia Responsabile delle Vendite in Europa) di Ge
Power Systems. La nomina è stata annunciata oggi da Del Williamson,
Presidente delle vendite a livello mondiale per Ge Power Systems. Cordoba
sarà responsabile per le vendite dell'intero portafoglio di Ge Power
Systems in Europa, che comprende prodotti e servizi che coprono l'intero
spettro del settore energetico. Sarà basato a Parigi, quartier generale
della società in Europa. Attraverso acquisizioni e altre operazioni volte
all'espansione del suo business, la presenza Ge Power Systems nel Vecchio
Continente è cresciuta notevolmente negli ultimi anni. "Ci sono
importanti opportunità di sviluppo in Europa, in particolare nel settore
della produzione combinata di energia in Italia e Spagna. Inoltre c'è un
crescente interesse nei confronti dell'energia eolica e della produzione di
energia idroelettrica utilizzando le piante come risorsa rinnovabile"
commenta Ricardo Cordoba. "Il nostro obiettivo è continuare a
sfruttare il potenziale di questo mercato, proponendo ai nostri clienti i
migliori prodotti e servizi". Precedentemente Ricardo Cordoba è stato
Direttore Generale della Divisione "Energy Products" di Ge Power
Systems per l'Europa e l'Asia Centrale. Il suo ingresso nella società
avviene nel giugno 1999 in seguito all'acquisizione di Alstom Gas Turbine,
presso la quale ha lavorato a partire dal 1982. Ha una laurea in ingegneria
presso l'Institut National Polytechnique di Grenoble in Francia, e una in
elettrochimica conseguita presso l'Università di Grenoble.
RICARDO CORDOBA E' IL NUOVO RESPONSABILE EUROPEO
DELLE VENDITE DI GE POWER SYSTEMS
Parigi/firenze, 9 settembre 2003 - Ricardo Cordoba è stato nominato Sales
Region Executive Europe (ossia Responsabile delle Vendite in Europa) di Ge
Power Systems. La nomina è stata annunciata oggi da Del Williamson,
Presidente delle vendite a livello mondiale per Ge Power Systems. Cordoba
sarà responsabile per le vendite dell'intero portafoglio di Ge Power
Systems in Europa, che comprende prodotti e servizi che coprono l'intero
spettro del settore energetico. Sarà basato a Parigi, quartier generale
della società in Europa. Attraverso acquisizioni e altre operazioni volte
all'espansione del suo business, la presenza Ge Power Systems nel Vecchio
Continente è cresciuta notevolmente negli ultimi anni. "Ci sono
importanti opportunità di sviluppo in Europa, in particolare nel settore
della produzione combinata di energia in Italia e Spagna. Inoltre c'è un
crescente interesse nei confronti dell'energia eolica e della produzione di
energia idroelettrica utilizzando le piante come risorsa rinnovabile"
commenta Ricardo Cordoba. "Il nostro obiettivo è continuare a
sfruttare il potenziale di questo mercato, proponendo ai nostri clienti i
migliori prodotti e servizi". Precedentemente Ricardo Cordoba è stato
Direttore Generale della Divisione "Energy Products" di Ge Power
Systems per l'Europa e l'Asia Centrale. Il suo ingresso nella società
avviene nel giugno 1999 in seguito all'acquisizione di Alstom Gas Turbine,
presso la quale ha lavorato a partire dal 1982. Ha una laurea in ingegneria
presso l'Institut National Polytechnique di Grenoble in Francia, e una in
elettrochimica conseguita presso l'Università di Grenoble.
JEREMY RIFKIN INCORONA SOVERIA MANNELLI COMUNE LEADER
DELL’ECONOMIA ALL’IDROGENO
Soveria Mannelli (Catanzaro) 9 settembre 2003 – Jeremy Rifkin, lo studioso
americano autore del best seller “Economia all’idrogeno”, considera
l’esperimento di Soveria Mannelli come quello di un comune leader mondiale
nell’economia all’idrogeno. E’ quanto affermato in occasione della
firma della Carta di Orvieto sottoscritta dai comuni italiani ed europei per
lo sviluppo dell’energie alternative che si è svolto ad Orvieto su
iniziativa del sindaco della città e presidente delle “città slow”
Stefano Cimicchi. L’incontro è stato introdotto da una conferenza di
Jeremy Rifkin che ha spiegato la necessità “di democratizzare
l’utilizzo dell’energia per creare una globalizzazione dal basso”.
Rifkin ha inoltre affermato che “bisogna sviluppare l’utilizzo
dell’idrogeno come forma di energia a basso costo e disponibile per tutti,
in modo da garantire maggiore sviluppo per gli uomini e maggiore giustizia
tra i popoli del pianeta”. Nelle relazioni che si sono susseguite è
intervenuto anche il sindaco di Soveria Mannelli, Mario Caligiuri, che ha
illustrato l’esperienza del comune calabrese che si è ispirato molto alle
teorie di Jeremy Rifkin mettendole concretamente in pratica. “Noi
intendiamo – ha detto il sindaco Caligiuri – realizzare un progetto
denominato “Hydrogen Energy Web” in cui integrare l’esperienza già
avvenuta della totale informatizzazione dei cittadini, che sono già
collegati con un computer ad Internet, con il Piano energetico ambientale
comunale che prevede l’autonomia energetica del comune nell’arco dei
prossimi 10 anni, utilizzando appunto l’idrogeno e le fonti alternative e
rinnovabili”. Il sindaco Caligiuri ha anche annunciato una conferenza
stampa con il presidente della giunta regionale della Calabria Giuseppe
Chiaravalloti ed il Dirigente del settore Energia Domenico Lemma, per
presentare il progetto di Soveria Mannelli che è stato assunto come
esperienza pilota dalla Regione Calabria. Tra l’altro il comune calabrese
sta sviluppando una collaborazione con l’assessore Carlo Lio della Regione
Lombardia. Inoltre il sindaco Caligiuri ha anche comunicato che la sede
italiana dell’Onu si è interessata al progetto di Soveria Mannelli per
poterlo replicare nei Paesi del Sud del mondo. A tale scopo è stato già
previsto un incontro a Roma per il prossimo 15 settembre. Infine, Jeremy
Rifkin ha dichiarato la sua intenzione di visitare presto il comune di
Soveria Mannelli. Infolink: www.Soveria.it
UN PROGETTO DEL 5PQ CONTRIBUISCE A
DEFINIRE LA POLITICA DELL'UE SULLA GESTIONE AMBIENTALE DELLE MINIERE
Bruxelles, 9 settembre 2003 - Con il sostegno finanziario della Commissione
è stata costituita un'iniziativa internazionale, che intende fornire ai
responsabili politici europei linee guida pratiche per redigere una nuova
legislazione comunitaria sulla gestione ambientale del settore minerario.
Avviato nel febbraio 2001, il progetto Ermite (Normativa ambientale sulle
acque di miniera nell'Unione europea) è stato finanziato nell'ambito della
sezione "Energia, ambiente e sviluppo sostenibile" del Quinto
programma quadro (5Pq). Il progetto è stato creato in seguito a episodi di
inquinamento ambientale provocato dalle miniere europee, come il rilascio
nel Danubio di acqua contaminata con cianuro proveniente da una miniera
d'oro locale nel 2000, e il cedimento di una vasca di ritenzione dei residui
a Los Frailes (Spagna), che ha liberato tonnellate di scorie acidificanti,
minacciando una vicina riserva naturale. Gli ulteriori problemi che si
profileranno quando i paesi produttori di carbone quali Belgio, Germania e
Polonia cesseranno l'eduzione delle acque nelle loro miniere abbandonate,
hanno portato i decisori dell'Ue a soffermarsi maggiormente sulla gestione
delle acque di miniera nell'attuale progetto di legge. A questo scopo,
gruppi di ricerca in Spagna, Regno Unito, Svezia, Germania, Paesi Bassi,
Slovenia e Bosnia-erzegovina sono stati incaricati di fornire ai politici
linee guida in materia. Per fare questo, il consorzio ha sottolineato la
necessità di integrare le prospettive di gestione delle acque e
d'ingegneria mineraria a fianco del più tradizionale approccio di gestione
delle scorie. In qualità di partner del progetto, il Dott. Luis Santamaria,
dell'Istituto olandese di ecologia, ha dichiarato al Notiziario Cordis:
"L'unicità di questo progetto risiede nella portata della
collaborazione internazionale ed interdisciplinare. L'ampia gamma di
settori, che riusciamo a coprire, ci ha permesso di giungere a conclusioni
assai più sicure". Un elemento fondamentale di Ermite è stata la
creazione di reti di parti interessate all'interno di ciascun paese e a
livello europeo. I partecipanti sono stati informati in merito all'andamento
del progetto e invitati a fornire spunti per il programma di ricerca. Il
Dott. Santamaria spiega: "Stiamo lavorando per interfacciare la ricerca
con la politica, con l'obiettivo di sottolineare l'importanza
dell'inquinamento delle acque nell'attività mineraria. La forma più
persistente di inquinamento attivo prodotto dalle miniere abbandonate non è
dovuta ai solidi, ma all'acqua". Nel mese di settembre, il gruppo
preciserà gli orientamenti politici finali, mentre la fase conclusiva sarà
costituita da un incontro con le parti interessate nazionali e la
Commissione che, come si auspica, condurrà ad un approccio legislativo
esaustivo e sostenibile per la gestione ambientale del settore minerario
europeo. Infolink:
http://www.Minewater.net/ermite/
PROGETTO DELL'UE PER AIUTARE LE CENTRALI ELETTRICHE A
SODDISFARE I REQUISITI IN MATERIA DI EMISSIONI DI NOX
Bruxelles, 9 settembre 2003 - I partner di quattro Stati membri dell'Ue
stanno collaborando per fornire agli operatori delle centrali a carbone
europee la migliore consulenza possibile allo scopo di limitare le emissioni
di ossido di azoto (Nox), come previsto dalla nuova legislazione
comunitaria. Le direttive dell'Ue, che entreranno in vigore nel 2008,
sanciranno l'illegalità delle emissioni di Nox che superano i 500 mg al
metro cubo. Due forme di tecnologia di base sono disponibili per ridurre le
emissioni, e il progetto Cafenox, coordinato da Jacques Blondin di Snet in
Francia, mira ad aiutare l'industria a valutare i costi e i vantaggi di
entrambe. "Le soluzioni Denox primarie riguardano la modifica del
processo di combustione come, per esempio, l'introduzione di aria
all'interno della camera di combustione, mentre le soluzioni secondarie
comprendono esclusivamente modifiche chimiche al di fuori della camera di
combustione, come una reazione catalitica", ha spiegato Blondin. Il
dilemma del settore delle centrali a carbone risiede nel fatto che le
soluzioni secondarie sono più efficaci, ma anche più dispendiose. Le
soluzioni primarie sono in grado di ridurre le emissioni di Nox del 30-60
per cento, una percentuale che consentirebbe agli impianti di soddisfare i
requisiti normativi solo per i livelli previsti fino al 2015. Le soluzioni
secondarie, invece, sono in grado di ridurre le emissioni di Nox fino al 90
per cento, limitandole ad una quantità inferiore ai 200 mg al metro cubo,
un livello conforme alle normative più severe che saranno imposte dopo il
2015. L'attuazione delle soluzioni secondarie potrebbe, tuttavia, costare
oltre 30 milioni di euro per ogni impianto. Entro la fine del 2003, Snet
dovrà effettuare prove di combustione utilizzando una semplice soluzione
primaria. Una zona di riduzione artificiale sarà creata nella parte
inferiore della camera di combustione, e verrà costruita una sezione
ossidante nella parte superiore, immediatamente sotto il surriscaldatore.
"Con questo studio spero di dimostrare che, per i prossimi cinque anni,
sarà possibile ridurre notevolmente l'Nox con l'applicazione di soluzioni
primarie e ritardare l'investimento nelle soluzioni Denox secondarie,
considerando che tale investimento può essere ridotto se le soluzioni
primarie risultano efficaci", ha affermato Blondin. Inoltre il progetto
Cafenox avrà l'effetto di rivelare le proporzioni del problema in Europa.
Se i dati del 2001 indicavano che la futura legislazione avrebbe interessato
circa 700 unità, probabilmente questo numero è ormai superato. Blondin è
assai deluso per i pochi contatti avuti finora con le singole centrali a
carbone, e ritiene che molte non siano consapevoli dell'impatto che la nuova
legislazione eserciterà su di esse, né siano attrezzate per conformarsi
alla stessa. Secondo il coordinatore del progetto, l'industria ignora che si
sta svolgendo una ricerca per mettere a punto possibili soluzioni. Tuttavia,
una volta stabiliti contatti diretti, Blondin si attende un notevole
interesse da parte degli operatori delle centrali a carbone. Vista la mole
di lavoro del consorzio, che spazia dalla ricerca sul numero di unità che
dovranno sottoporsi alle prove tecniche alla formulazione di un modello
matematico, ogni partner (da Grecia, Spagna e Paesi Bassi) dovrà svolgere
un ruolo preciso e importante. "La cooperazione internazionale
attraverso il progetto Cafenox deve essere fruttuosa ed efficiente", ha
detto Blondin. I risultati del progetto saranno presentati durante un
seminario pubblico che si terrà in Grecia all'inizio del 2005. Per
informazioni a: Jacques Blondin E-mail: jacques.Blondin@snet-electricite.fr
REGIONE DEL LAGO D'ARAL: I PROGETTI INTAS AFFRONTANO
I PROBLEMI DI APPROVVIGIONAMENTO IDRICO
Bruxelles, 9 settembre 2003 - Finanziati dall'Ue per mezzo dell'Intas
(Associazione internazionale per la promozione della cooperazione con gli
scienziati dei Nuovi Stati Indipendenti (Nis) della ex Unione Sovietica),
due progetti di ricerca riuniscono scienziati di diversa formazione nel
tentativo di comprendere, prevedere e contrastare con maggior efficacia il
processo di desertificazione che sta colpendo la regione del Lago d'Aral. Un
tempo il Lago d'Aral era il quarto mare interno più vasto del mondo. Negli
anni '60, la portata degli affluenti prese a diminuire in modo allarmante. I
piani d'irrigazione a monte, per la coltivazione di riso e cotone,
consumavano oltre il 90 per cento della portata d'acqua naturale proveniente
dalle montagne circostanti. Di conseguenza, la superficie del lago si è
ridotta e circa 27.000 chilometri quadrati, che un tempo costituivano il
fondale, sono divenuti superficie asciutta. Oggi il Lago d'Aral è
considerato l'ottavo mare interno più vasto del mondo. L'irrigazione
intensiva ha provocato non solo il ritiro del Lago d'Aral, ma anche la
contaminazione e la carenza di risorse idriche, in particolare delle riserve
di acqua freatica. Poiché molte aree popolate delle zone desertiche
dipendono da tali risorse sotterranee, che costituiscono la loro principale
e pressoché unica fonte di approvvigionamento di acqua potabile, i due
progetti hanno deciso di dedicare particolare attenzione al contributo
dell'acqua freatica per l'approvvigionamento idrico della regione, alla
qualità dell'acqua e al suo impatto sul sistema ecologico. Avvalendosi di
dati in situ e di una modellazione numerica, i consorzi dei progetti mirano
a sviluppare una metodologia ambientale integrata per gestire le riserve di
acqua freatica nella regione del Lago d'Aral ed evitare un'ulteriore
desertificazione. Come parte integrante del loro approccio, gli scienziati
hanno già iniziato a lavorare su una banca dati centrale contenente criteri
di controllo idrologico, meteorologico, geologico, idrogeologico e
ambientale, nonché su uno strumento di modellazione numerica. Si prevede
che le indicazioni fornite dalla banca dati porteranno i politici, i gestori
delle risorse idriche e i decisori verso scelte più informate quando devono
affrontare questioni legate all'approvvigionamento e alla qualità
dell'acqua nella regione. Inoltre, grazie a questo approccio concettuale
integrato, lo strumento di modellazione numerica può essere utilizzato per
aiutare altre regioni che devono affrontare problemi analoghi legati
all'approvvigionamento idrico e alla qualità dell'acqua. Infolink: http://www.Environmonument.com/index.html
GIORNATA INFORMATIVA SULLE STRATEGIE REGIONALI DI
INNOVAZIONE NEI PAESI ASSOCIATI
Piatra Neamt (Romania), 9 settembre 2003 - Il 17 ottobre si svolgerà a
Piatra Neamt (Romania) una giornata informativa sulle strategie regionali di
innovazione nei paesi associati. L'obiettivo principale della manifestazione
è di fornire una panoramica dei meccanismi relativi alle strategie
regionali di innovazione. Saranno presentati numerosi studi di casi
focalizzati sul valore aggiunto delle strategie di innovazione per lo
sviluppo regionale. In aggiunta, un rappresentante della Direzione generale
per le Imprese della Commissione europea effettuerà una breve presentazione
della politica regionale d'innovazione e del prossimo invito a presentare
progetti relativi alle strategie regionali di innovazione nei paesi
associati, nell'ambito del Sesto programma quadro (6Pq). La giornata
informativa è organizzata dalla rete tematica Partner, una spin-out della
rete Ire per le regioni innovative in Europa. Infolink: http://www.Partner-thematic-network.org/events_details.asp?refno=39
FORUM INTERNAZIONALE SULLA MOBILITÀ URBANA E IL
TRASPORTO AVANZATO
Poitiers (Francia), 9 settembre 2003 - Dal 23 al 26 settembre si svolgerà a
Poitiers (Francia) un forum internazionale sulla mobilità urbana e il
trasporto avanzato. L'obiettivo della manifestazione è di promuovere
l'attuazione di nuove forme di mobilità urbana orientate verso lo sviluppo
sostenibile. Il programma prevede inoltre un workshop per discutere lo
sviluppo di soluzioni di nuova generazione nel trasporto urbano, soprattutto
in relazione alle esigenze ed alle previsioni tecnologiche volte al
raggiungimento dell'obiettivo "emissioni zero" nelle città. Infolink: http://muta2003.Com/public/muta/html/en/
ATM - MILANO- LINEA INTERURBANA 921 GESSATE - VAPRIO
MODIFICA DI PERCORSO NEI COMUNI DI POZZO E VAPRIO D’ADDA.
Milano 9 settembre 2003 - Da lunedì 8 settembre 2003, le vetture della
linea interurbana 921 Gessate-vaprio modificano il percorso nei Comuni di
Pozzo e Vaprio D’adda come indicato. Direzione Vaprio D’adda: le vetture
provenienti dalla Stazione M2 di Gessate (Comune di Pozzo D’adda)
mantengono il percorso regolare fino alla S.s.525 dove proseguono lungo la
strada per Pozzo D’adda, via Roma, via G. Carducci; nel Comune di Vaprio
le vetture da via A. Manzoni proseguono per la S.p. 104, via Marconi, via
G.galilei, via Cimitero, via N. Perego capolinea. Direzione Stazione M2 di
Gessate:: le vetture da via N. Perego (capolinea) nel Comune di Vaprio
proseguono in via G. Galilei, via Marconi, S.p. 104, via A. Manzoni; nel
Comune di Pozzo D’adda le vetture da via G. Carducci proseguono in via
Roma, strada per Pozzo D’adda, S.s. 525 per poi riprendere il percorso
regolare. Sono previste corse dirette dalla Stazione M2 di Gessate a Vaprio
e viceversa, con l’attuale percorso e le rispettive fermate. Restano
invariati il percorso e le fermate delle corse limitate Stazione M2 di
Gessate-pozzo D’adda (via Don Minzoni) e viceversa.
FARE IL “RAGIUNATT” E’ SEMPRE UNA
GARANZIA (MA SOLO SE SA USARE IL PC…) IN CRESCITA LA DOMANDA DA PARTE
DELLE IMPRESE DI PERITI TURISTICI, ALBERGHIERI E ELETTRONICI. IN DISCESA
L’INDIRIZZO AMMINISTRATIVO-COMMERCIALE (CHE RESTA IL PIÙ RICHIESTO),
QUELLO INFORMATICO, CHIMICO E LINGUE.
Milano, 9 settembre
2003 - Vuoi trovare lavoro? Il sano, tradizionale, tranquillo ragioniere
colpisce ancora. Anche quest'anno sono i ragionieri e i periti aziendali i
diplomati di scuola media superiore maggiormente ricercati dalle imprese
milanesi: oltre 8 mila le assunzioni richieste per questo titolo di studio,
anche se continua il trend negativo (-1,2% rispetto al 2002). Seguono i
periti meccanici con oltre 1.300 assunzioni (2,1% del tot.) e i periti
informatici con oltre 1.200 assunzioni (ma -1,5% rispetto al 2002). Al
quarto posto balza l'indirizzo turistico e alberghiero con oltre 1.100
assunzioni (+0,4%). Ben staccati i licei: la maturità classica e
scientifica, con 169 assunzioni; appena meglio l'indirizzo linguistico: 494
assunzioni (ma -0,7% rispetto al 2002). Cresce la domanda di preparazione da
parte delle imprese: nel 74,7% dei casi è richiesta la conoscenza
informatica (rispetto al 68,8% del 2002); nel 50,2% la conoscenza di una
lingua straniera (era il 48,9%); nel 63,2% dei casi è poi previsto un corso
di formazione. Infine, a quasi 1 diplomato su 6 è richiesta una esperienza
lavorativa di almeno due anni. Complessivamente, delle oltre 65 mila nuove
assunzioni previste dalle imprese milanesi per il 2003, il 34,5% coinvolge
persone in possesso di un diploma di scuola media superiore (rispetto al
26,6% italiano), il 14,7% un titolo universitario (media italiana: 6,5%), il
14,8% una qualifica professionale, il 36% di un titolo di licenza media o
elementare. Sono questi alcuni dei dati che emergono dall’elaborazione
fatta dall’ufficio studi della Camera di Commercio di Milano sull’ultima
rilevazione Excelsior di Unioncamere riferita ai flussi di entrata e uscita
di occupati richiesti dalle imprese per l’anno 2003. “Agevolare la
relazione – ha dichiarato Carlo Sangalli, presidente della Camera di
Commercio di Milano – tra mondo delle imprese e mondo della scuola,
rendendola davvero virtuosa, deve diventare la parola d'ordine per Milano
nei prossimi anni. I dati mostrano che le imprese sono sempre più attente
alla preparazione dei neo-assunti: sapere usare il computer o conoscere
un'altra lingua per i nostri giovani rende la ricerca di un posto di lavoro
più facile. E non potrebbe che essere altrimenti. Non si vince infatti sui
mercati globali a meno di non possedere un elevato capitale umano, e questo
vale in tutti i settori, da quelli più moderni a quelli più
tradizionali”. Diploma di scuola media superiore e assunzioni. Delle
65.078 assunzioni previste nella Provincia di Milano nel corso del 2003, è
l’indirizzo amministrativo-commerciale (titolo di studio: ragioniere;
perito aziendale; analista contabile) il diploma di scuola media superiore
più gettonato dalle imprese con 8.600 assunzioni (pari al 13,2% del tot.).
Segue l’indirizzo meccanico (titolo di studio: perito meccanico; perito di
industria metalmeccanica e mineraria) con 1.353 assunzioni (pari al 2,1%),
che supera quest'anno l’indirizzo informatico (titolo di studio: perito
informatico), con 1.254 nuove assunzioni (l'1,9% del totale). Al quarto
posto si posiziona l’indirizzo turistico e alberghiero (titolo di studio:
tecnico delle attività alberghiere; perito turistico; operatore turistico)
con 1.173 assunzioni (1,8% del tot.), seguito dall’indirizzo elettronico
(titolo di studio: perito elettronico; tecnico delle industrie elettriche)
con 948 assunzioni (1,5%). Tra i primi dieci diplomi anche l'indirizzo edile
(titolo di studio: perito edile; geometra) con 518 assunzioni (0,8%); la
maturità linguistica con 494 assunzioni (pari allo 0,8%), l’indirizzo
elettrotecnico (titolo di studio: perito elettrotecnico) con 369 assunzioni
(0,6%), l'indirizzo chimico con 313 assunzioni (0,5%) e infine quello
grafico-pubblicitario, con 214 assunzioni (0,3% del tot.). Ben staccati la
maturità classica e scientifica, con 169 assunzioni (0,3% del tot.). La
situazione nel 2002. Rispetto alle previsioni fatte per il 2002, continua la
discesa delle domanda di nuovi assunti provenienti dall’indirizzo
amministrativo-commerciale (erano il 14,4% nel 2001: -1,2%; e ben il 16,1%
nel 2001: -2,9%). Si contrae la domanda anche per l'indirizzo informatico
(-1,5%; dal 3,4% all'1,9%), per quello elettrotecnico (-0,6%; dall'1,2% allo
0,6%) e per quello chimico (-0,5%; dall'1% allo 0,5%) e infine per la
maturità linguistica (-0,7%; dall'1,5% allo 0,8%). Sostanzialmente stabili
gli altri. In crescita ancora una volta l'indirizzo l’indirizzo
l’indirizzo turistico e alberghiero (+0,4%; dall'1,4% all'1,8%) e quello
elettronico (+0,1%). Conoscenza informatica e linguistica. Tra i neo-assunti
di scuola media superiore, nel 74,7% dei casi è richiesta la conoscenza
informatica (rispetto al 68,8% del 2002), nel 50,2% la conoscenza di una
lingua straniera (48,9% nel 2002), mentre nel 63,2% delle volte è prevista
la necessità di una ulteriore formazione (nel 29,2% dei casi con corsi
esterni; nel 53,7% con corsi interni; nel 20,2% con affiancamento), un dato
decisamente in crescita rispetto al 51,6% del 2002. Tra i singoli indirizzi,
una buona conoscenza informatica è pressochè un requisito indispensabile
tra gli assunti provenienti dall'indirizzo termoidraulico (100%), dalla
maturità linguistica (99,8%), dall'indirizzo edile (98,5%) e
dall’indirizzo amministrativo-commerciale (90,5%). Una buona conoscenza
linguistica è invece richiesta soprattutto - e ovviamente - tra chi è
diplomato in un liceo linguistico (98%), così come tra chi ha fatto
l'indirizzo termoidraulico (95,9%), l'indirizzo informatico (81,8%), e il
classico o scientifico (77,5%). Infine, la necessità di una ulteriore
formazione è una necessità per chi proviene dall’indirizzo
termoidraulico e biologico/biotecnologico (100%), dal liceo (93,5%), e da
quello elettronico (83,9%). Canale professionale e assunzioni.
Complessivamente, il 14,8% delle nuove assunzioni delle imprese milanesi,
pari ad oltre 9.600 unità, proviene da chi ha un livello di qualifica
professionale. I quattro indirizzi che hanno avuto più successo sono stati,
anche in questo caso, quello amministrativo-commerciale (2.444 assunzioni,
pari al 3,8% del tot. Delle assunzioni milanesi), seguito da quello
meccanico (2.134 assunzioni; 3,3%); da quello turistico-alberghiero (763
assunzioni; 1,2%) e infine da quello elettrotecnico (679; 1%). Assunzioni
per livello di istruzione: dato complessivo. Delle 65 mila nuove assunzioni,
il 36% (pari a 23.425 unità) coinvolge persone in possesso di un titolo di
licenza media o elementare; il 14,8% (9.664 unità) di una qualifica
professionale (rispetto al 19% dell'Italia; al 19,3% del Nord Ovest; al
18,3% della Lombardia); il 34,5% (22.436) di un diploma di scuola media
superiore (rispetto al 26,6% italiano; al 29,6% del Nord Ovest: al 30,1%
della Lombardia): di cui il 6,6% (4.273) con una specializzazione
post-diploma; infine il 14,7% (9.553) di un titolo universitario (rispetto
al 6,5% italiano; al 9% del Nord Ovest; e al 9,8% della Lombardia). Tra
questi ultimi, spicca l'indirizzo economico e commerciale (6,4% del tot.);
quello informatico (2,2%) e quello di ingegneria elettronica ed
elettrotecnica (1,1%). La quasi totalità dei neo-assunti laureati (98,5%)
ricoprirà una professione specialistica e tecnica; per quanto riguarda i
diplomati, il 41,2% ricoprirà anch'esso una professione specialistica e
tecnica; il 25,1% una professione operativa legata alla gestione impresa; il
25,4% una professione operativa legata ai servizi e vendire. Chi ha una
qualifica professionale per il 46,4% dei casi ricoprirà una professione
operativa servizi e vendite e per il 46,4% una professione operativa di
produzione industriale. Infine, il 74,2% dei neo-assunti provenienti dalla
scuola dell'obbligo ricoprirà una professione operativa servizi e vendite e
il 25,8% una professione operativa produzione industriale. Assunzioni per
livello di istruzione: divisione per settori. La percentuale di assunzioni
previste di diplomati cresce nei servizi rispetto all'industria (36,4%
rispetto al 29,6%), così come quella dei laureati (14,9% rispetto al
14,1%). Ad 1 neo-assunto laureato su 4 (23,4%) e a quasi 1 diplomato su 6
(14,5%) è richiesta una esperienza lavorativa di almeno due anni. I
comparti in cui il titolo universitario è maggiormente richiesto sono nel
settore industriale quello della stampa editoria (22,3%), chimica e
farmaceutica (38,7%), fabbricazione macchine per ufficio ed elaboratori
(62%); nel settore dei servizi, il comparto del credito e assicurazioni
(53,7%), sanità (47,8%), istruzione (39,8%), informatica e
telecomunicazioni (34,8%). I comparti invece più "affamati" di
diplomati sono nell'industria quello della fabbricazione macchine e
apparecchiature elettriche ed elettroniche (47,1%), chimica e farmaceutica
(38,2%) e stampa ed editoria (36,5%); nei servizi, quello dell'informatica e
telecomunicazioni (61,5%), servizi avanzati alle imprese (51,2%), istruzione
(50,5%), commercio (40,5%), alberghi e ristoranti (32,8%). Per quanto
riguarda, infine, le qualifiche professionali, i comparti dove sono più
richieste sono, per quanto riguarda l'industria, il comparto dei prodotti in
metallo (36,5%), gli accessori personali, per la casa e il tempo libero
(36,3%), la fabbricazione apparecchi medicali, di precisione e orologi
(31%); nei servizi, i servizi alle persone (29,8%) e la sanità (22,6%).
ARTISTI E PERSONAGGI FAMOSI PER LA
FORMAZIONE DEGLI OPERATORI AZIENDALI IL 20 SETTEMBRE SHEL SHAPIRO
INTERPRETERA’ IL RUOLO DI UN GURU DEL MANAGEMENT
Bologna, 9 settembre 2003 - La formazione aziendale potrà divenire
divertente quanto seguire uno spettacolo. E’ questa la mission del
progetto Edutainment prodotto dalla Mediabrain, società di consulenza di
direzione ed organizzazione aziendale specializzata in Ict e New Media, che
ha già sviluppato progetti in collaborazione con altre aziende in ambito
Entertainment collaborando con personaggi e produzioni quali: Mediaset per
Trenta Ore per la Vita, Un Medico in Famiglia per la strategia Web, Nando
Sepe Management ed artisti di sua produzione quali Patty Pravo, Gerardina
Trovato, Loredana Bertè e Anna Oxa e con aziende anche più tradizionali
quali Ifoa, Carpigiani (V. Portfolio clienti su www.Mediabrain.it/portfolio.htm).
La Mediabrain ha unito la creatività del mondo artistico alla tecnologia
alla pianificazione, all’organizzazione ed al controllo delle realtà
aziendali a livello locale e nazionale e questa ne è anche la carattestica
distintiva rispetto ad altre società di consulenza. L’artista Shel
Shapiro, ex cantante dei Rockes interpreterà, supportato da attori esperti
in teatro d’impresa e presso il Mediabrain Lab di Bologna, il ruolo di un
guru del management aziendale affrontando tematiche quali la gestione del
front-office aziendale, delle riunioni, delle trattative e più in generale
inerenti l’organizzazione aziendale. L’idea che sta alla base di questo
nuovo modo di fare formazione recupera il gioco e lo scherzo come modalità
innovative per trasferire concetti e mostrare modi di comportarsi. Si
costruiscono vere e proprie situazioni teatrali che, attraverso l’impiego
di battute umoristiche ricreano, spesso ridicolizzandole, le situazioni
tipiche delle realtà aziendali, quasi a coinvolgere gli spettatori in un
grande gioco di ruolo, trasferendo i contenuti in modo divertente e
coinvolgente, rendendoli maggiormente interessanti e pregnanti per gli
spettatori stessi. I corsi di formazione sono erogati a distanza con
l’ausilio di supporti multimediali quali Cd Rom e Dvd, o divulgati
direttamente attraverso Internet, in modo da consentire la formazione di un
elevato numero di persone in tempi più brevi e in maniera economica. Lo
stile leggero e il carisma dei personaggi scelti rendono questi percorsi
formativi maggiormente interessanti e coinvolgenti dei tradizionali percorsi
erogati in Fad, che spesso riscuotono poco successo per l’assenza
dell’interazione docente–allievo presente invece nelle lezioni in aula.
Per le aziende interessate a sviluppare un progetto di Edutainment si
potranno scegliere differenti attori ed artisti famosi ed in linea con i
relativi progetti di formazione. Infolink:
www.Mediabrain.it
CONCORSO EUROPEO PER
GIOVANI SCIENZIATI
Budapest, 9 settembre 2003 - Il concorso dell'Unione europea per giovani
scienziati avrà luogo a Budapest (Ungheria) dal 20 al 26 settembre. Circa
114 giovani di età compresa fra i 15 e i 20 anni, in rappresentanza di 37
paesi, si riuniranno per presentare i propri progetti già vincitori a
livello nazionale e per contendersi i nove premi del concorso. I
riconoscimenti, del valore complessivo di 28.500 euro, saranno assegnati da
una giuria internazionale composta da 15 illustri scienziati indipendenti.
La cerimonia di premiazione, alla quale parteciperanno alti rappresentanti
del governo ungherese e della Commissione europea, unitamente a scienziati
di fama internazionale, si svolgerà il 25 settembre. I progetti in concorso
riguardano un'ampia gamma di discipline scientifiche, che spaziano dalle
scienze sociali e dall'astrofisica, all'indagine ambientale e alla
modellizzazione matematica. Infolink: http://europa.Eu.int/comm/research/youngscientists
SDA E FORMAPER PORTANO A MILANO IL CONVEGNO SU
IMPRENDITORIALITÀ E INNOVAZIONE NELLE PMI
Milano, 8 settembre 2003: Alla sua 33^ edizione, la Entrepreneurship,
Innovation and Small Business (Eisb) Conference della European Foundation
for Management Development (Efmd) si terrà quest’anno, per la prima
volta, in Italia. La Scuola di Direzione Aziendale (Sda) Bocconi e Formaper,
azienda speciale della Camera di Commercio, la organizzano nella sede
dell’Università Bocconi di Milano dal 10 al 12 settembre, intitolandola
“Entrepreneurial and Professional Management within Smes Field: Combining
creativity and Techniques”. In tre, dense giornate di lavoro è prevista
la presentazione di un centinaio di paper, incentrati in prevalenza su tre
grandi temi: l’imprenditorialità nella piccola e media impresa, i
distretti e il family business. Anche se, in Italia, si tende a leggere la
piccola impresa come un fenomeno tipicamente nazionale, le statistiche
indicano che il suo peso sul prodotto interno lordo è molto alto in tutto
il mondo. Il convegno sarà, così, un’importante occasione di confronto
con l’impostazione scientifica all’analisi della materia da parte di
studiosi di tutta Europa. Ulteriori informazioni sul convegno, compresi il
programma dei lavori e i titoli delle ricerche, sono disponibili
all’indirizzo Internet www.Sdabocconi.it/eisb33 Efmd è un network
internazionale di business school e grandi aziende, che vanta
l’affiliazione di 450 istituzioni, con sede prevalentemente, ma non solo,
in Europa e la sua finalità è quella di sviluppare e diffondere la cultura
manageriale, promuovendo la cooperazione tra business school e imprese a
livello globale e stabilendo nuovi standard qualitativi.
STUDENTI DA TUTTO IL MONDO ALLA SPD - SCUOLA
POLITECNICA DI DESIGN
Milano, 9 settembre 2003 - Alla conclusione dell'anno accademico 2002-2003
della Spd - Scuola Politecnica di Design, chiusosi con un bilancio molto
positivo, è stato realizzato "Show Up", un percorso espositivo
tra i lavori realizzati all'interno del Master Spd. I progetti di Industrial.,
Interior, Transportation, Visual e Web Design sono stati sviluppati in
collaborazione con partner come Microsoft, Fiat, Natuzzi, Danese e
Legambiente. Per l'anno 2003-04 le iscrizioni ai Master e ai corsi di Basic
Design sono già aperte. Le lezioni, con frequenza a tempo pieno,
inizieranno in ottobre e termineranno a giugno 2004. L'offerta formativa Spd
prevede cinque aree didattiche, dal design di prodotto e degli spazi fino
alla comunicazione visiva e alla multimedialità. I Master Spd sono aperti a
laureati o a diplomati con precedente esperienza nel settore di interesse,
provenienti da scuole di design italiane e internazionali. Al termine
dell'anno di studio, la scuola rilascia il diploma di Master Spd. I Corsi
Basic, di durata annuale, sono percorsi formativi propedeutici ai Master.
Proposti in due orientamenti - Visual Design e Product Design - sono rivolti
a laureati o diplomati che devono consolidare i fondamenti di progettazione.
Da gennaio 2004 Spd offre una novità di rilievo: Human Interiors è il
primo Master Universitario in Interior Design realizzato in collaborazione
con la Facoltà del Design del Politecnico di Milano e il Consorzio
Poli.design. Il programma, con 60 crediti formativi, è riservato a laureati
e laureandi in architettura, design o discipline attinenti. Dopo sei mesi
d'aula e tre di stage in azienda - per un totale di 890 ore da gennaio fino
a novembre 2004 - i partecipanti ricevono il diploma di Master Universitario
di primo livello del Politecnico di Milano. Indirizzo: Scuola Politecnica di
Design - Spd, Viale Monza 259 - 20126 Milano - tel. 02-2576551, fax
02-27000296. Per informazioni su programmi, costi e ammissione: www.Sscuoladesign.com
- info@scuoladesign.Com
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