NOTIZIARIO
MARKETPRESS
NEWS
di
VENERDI'
19 SETTEMBRE 2003
pagina 1
VUOI PUBBLICIZZARE
LA TUA AZIENDA SU QUESTO SPAZIO
A SOLI 200 €
AL MESE ?
TELEFONATECI ALLO
02 48 95 97 34 |
(* symbolcopyright c Comunitè
europee,2001 http://www.cordis.lu ) |
LIIKANEN
ACCENNA AL CONTENUTO DELLA PROSSIMA COMUNICAZIONE IN MATERIA DI EGOVERNMENT
Bruxelles,
19 settembre 2003 - Secondo quanto affermato dal commissario europeo per le
Imprese e la Società dell'informazione Erkki Liikanen, occorre una forte
leadership politica per consentire l'attuazione su vasta scala dell'eGovernment.
Nel discorso pronunciato il 16 settembre presso la Scuola nazionale cinese
di amministrazione, Liikanen ha sostenuto che l'eGovernment offrirà
molteplici vantaggi e che la sua attuazione rappresenterà l'occasione non
solo "di rendere le amministrazioni più rilevanti agli occhi dei
cittadini, attraverso il rafforzamento della partecipazione e del
coinvolgimento di questi ultimi nell'ambito del processo decisionale",
ma anche di "aiutare le pubbliche amministrazioni a diventare più
produttive e ad offrire servizi personalizzati a tutti, in modo aperto e
trasparente". Tuttavia, permangono degli ostacoli, ha affermato il
Commissario, osservando che spetta ai politici affrontare le sfide che
pesano ancora sull'attuazione dei servizi pubblici elettronici. "I
politici devono aver sempre presente la visione a lungo termine, insistendo,
nel contempo, sull'ottenimento di risultati concreti a più breve
termine". Liikanen ha dichiarato che, al fine di contribuire alla
realizzazione su vasta scala dell'eGovernment all'interno dell'Ue, la
Commissione individuerà, nell'ambito della prossima comunicazione dedicata
a tale settore, alcune delle questioni che restano da risolvere. Fra queste
figurano la garanzia di un accesso ad Internet diffuso e inclusivo, affinché
i servizi pubblici siano accessibili a tutti; il mantenimento della fiducia
dei cittadini per ciò che concerne le interazioni on line con le
amministrazioni; la facilitazione degli appalti pubblici elettronici, nonché
la definizione, lo sviluppo e l'attuazione di servizi paneuropei e la
promozione del loro utilizzo. "Vi sono ulteriori questioni da
affrontare, come l'interconnessione delle amministrazioni a tutti i livelli
per offrire uno sportello unico presso il quale ottenere servizi
personalizzati", ha dichiarato il Commissario, aggiungendo: "Ciò
richiederà la creazione di piattaforme tecniche interoperative e procedure
amministrative in grado di superare i confini fra le organizzazioni e i
paesi. Parte di quest'infrastruttura per l'eGovernment esiste già, ma
occorre fare molto di più, anche attraverso la cooperazione
internazionale". Ulteriori discussioni sulla dimensione internazionale
dell'eGovernment verranno proposte durante il Vertice mondiale sulla Società
dell'informazione, che si terrà a Ginevra il prossimo dicembre.
ALCUNE
ORGANIZZAZIONI PANEUROPEE REDIGONO UN MODELLO DI ACCORDO CONSORZIALE PER IL
6PQ
Bruxelles, 19 settembre 2003 - Quattro organizzazioni paneuropee si sono
riunite allo scopo di redigere un modello di accordo consorziale per i
progetti da svolgere nell'ambito del Sesto programma quadro (6Pq). Il
documento, intitolato "Accordo consorziale per progetti integrati del
6Pq", è stato redatto per rispecchiare ed armonizzare gli interessi di
tutte le parti interessate ai progetti del 6Pq. Il testo è stato composto
in due versioni che esprimono, all'interno del consorzio, due diversi
orientamenti in materia di diritti di proprietà intellettuale e di diritti
di accesso. Le organizzazioni che si sono occupate dell'accordo consorziale
sono l'Associazione europea delle industrie della tecnologia
dell'informazione, della comunicazione e dell'elettronica di consumo (Eicta);
l'Associazione europea delle organizzazioni di ricerca e tecnologia (Earto),
il gruppo per i contratti degli operatori delle reti di telecomunicazioni (Tnocg);
e il gruppo Unite per le università europee. Per informazioni a: Ramón
Launa Tel: +32 2 7068481 Fax: +32 2 7068479 Un elenco ragionato degli
accordi contrattuali è disponibile al seguente indirizzo web: http://europa.Eu.int/comm/research/fp6/working-groups/
model-contract/pdf/checklist_en.pdf
Per ulteriori informazioni è possibile rivolgersi anche all'Ipr Helpdesk http://www.Cordis.lu/ipr-helpdesk/en/home.html
PARIGI
OSPITERÀ IL PRIMO FORUM MONDIALE SULLO SVILUPPO SOSTENIBILE
Bruxelles, 19 settembre 2003 - Dal 27 al 29 novembre si svolgerà a Parigi
(Francia) il primo forum mondiale sullo sviluppo sostenibile. Il forum
riunirà decisori ed esperti dei settori pubblico e privato, unitamente a
rappresentanti della società civile, accademici e personalità morali, allo
scopo di favorire la condivisione e il confronto di pareri e di discutere
progetti e iniziative riguardanti lo sviluppo sostenibile. L'attenzione sarà
puntata in particolare su tre aree prioritarie, acqua, energia e salute e
sarà estesa anche ad altri fattori fondamentali, quali: l'alimentazione, i
trasporti, l'ambiente, le nuove tecniche di informazione e comunicazione, la
governance delle imprese, la distribuzione su larga scala e l'educazione. Il
forum è organizzato sotto l'alto patrocinio del presidente della Repubblica
francese Jacques Chirac. Per ulteriori informazioni visitare: http://www.Equitable-forum.org/index.php
OSSERVATORIO
IMMOBILIARE ANNO 2003 PRIMO SEMESTRE
Milano, 19 settembre 2003 - Come ogni semestre da qualche anno, ancora una
volta si conferma il successo di interesse e partecipazione alla
presentazione dell'Osservatorio immobiliare che la Fiaip (Federazione
Italiana Agenti Immobiliari Professionali) ha illustrato mercoledì 17
settembre presso la Sala Montanelli del Circolo della Stampa di Milano,.
Oggetto del monitoraggio presentato alle autorità e alla stampa,
l'andamento del mercato immobiliare relativo al 1° semestre dell'anno 2003,
nelle due sezioni:, urbana e turistica Alla presenza di un qualificato
pubblico di esponenti del mondo politico ed economico, i numerosi
rappresentanti della stampa nazionale, il vice Presidente e responsabile
editoriale Rocco Attinà ha affidato ad alcune significative cifre la
sintesi del lavoro prodotto: 44 tipologie di ricerca,101 città rilevate,
2.429 quartieri, 11.278 valori immobiliari, oltre 1.000 rilevatori agenti
immobiliari Fiaip ubicati capillarmente su tutto il territorio nazionale,
dati riferiti a oltre 50.000 transazioni immobiliari,ecc."Per quanto
riguarda i prezzi- ha dichiarato Attinà- sostanzialmente rileviamo un
andamento positivo nel 61% delle città inserite nell'Osservatorio,
stazionario per il 37% e una tendenza negativa nel rimanente 2%. Con una
variazione semestrale del + 3,82% e annuale 1 luglio 2002/30 giugno 2003
del+ 7,42%" Rispondendo alle domande dei giornalisti Attinà ha
affermato che "le previsione circa l'andamento dei prezzi per il 2°
semestre 2003, indicano un andamento stazionario nel 66% delle città,
positivo nel 27% e negativo nel rimanente 7%".(si allegano di seguito
le tabelle riassuntive generali)" Il vice Presidente di Fiaip, nella
sua qualità di Presidente Comitato Tecnico Scientifico di Fiaip ne ha
ricordato e ringraziato i componenti da Oliverio Tronconi del Politecnico di
Milano, a Pietro Membri presidente di Anaci, Gagliani Caputo di Confedilizia,
Giovanni Treviso di Fita Confindustria, Giorgio Fineschi direttore del
collegio dei periti industriali, Michelangelo Albertini di Bnl, Maurizio
Aloise di Vittoria Assicurazioni. A illustrare le finalità e gli obiettivi
del Cts Fiaip, nel medio e breve termine, è a sua volta intervenuto l'ing.
Massimo Curatolo, della direzione centrale osservatorio mercato immobiliare
dell'Agenzia del territorio, che si è in particolare soffermato sui
parametri di standardizzazione delle caratteristiche degli immobili.
Introdotto dal Responsabile nazionale per le relazioni esterne Claudio Pelis,
che ha coordinato la Conferenza stampa, è quindi intervenuto il Vice
Presidente del Parlamento europeo on. Guido Podestà che, ricordando la sua
ventennale attività di agente immobiliare ha rivendicato il "ruolo
primario che l'attività immobiliare svolge all'interno dell'economia
nazionale e internazionale. Non si può essere tar...Tassati -ha aggiunto
con felice ironia Podestà- soprattutto quando il trasferimento immobiliare
coincide con eventi di necessità familiare: esemplificativo e meritevole di
riflessione il fenomeno per cui, con l'aumento dell'età media, il mercato
immobiliare è oggi per ben un quarto determinato da persone anziane"
Il parlamentare ha infine dichiarato la propria disponibilità "per
promuovere a livello europeo iniziative di confronto con le consuetudini
mediatorie e le prassi legislative degli altri Paesi della Comunità, che
favorisca anche in Italia un trend positivo per la qualificazione
professionale dell'agente immobiliare". Prendendo in considerazione il
segmento delle seconde case e analizzando la rilevazione dei valori degli
immobili compravenduti, Osvaldo Grandin, vice Presidente e responsabile del
Settore turistico-immobiliare, ha evidenziato un momento di
"confortevole tranquillità, con una ottima rivalutazione generale del
valore del bene, in un mercato attivo e promettente". I dati di Fiaip
rilevano infatti come la notevole richiesta di immobili in molte località
di villeggiatura, sia segnale di un continuo interesse e una propensione
alla diversificazione degli investimenti, che riscontra nell'investimento
immobiliare turistico una forma di sicurezza nella conservazione del
capitale investito. "La rivalutazione del valore immobiliare, in
rapporto all'anno precedente, -ha affermato Grandin- la possiamo considerare
mediamente dal 6% al 12%: in particolare si segnalano le richieste di
acquisto di seconde case nelle posizioni particolari di alcune località
turistiche, piazzette centrali, abitazioni con viste panoramiche sul mare,
dove i prezzi hanno subito un incremento notevole, anche del 15% rispetto
all'anno precedente". Si riscontra una notevole vivacità del mercato
nelle località che si presentano turisticamente con una forte volontà di
innovazione "motivati dalla necessità di nuovi stili e/o in seconde
case edificate all'interno di strutture sportive, come campi da golf,
marine, parchi tematici, che rappresentano una tipologia abitativa rivolta
verso l'alta qualità dei servizi. Altre località che non hanno grandi aree
di espansione -ha continuato Grandin nella sua relazione- si caratterizzano
principalmente con operazioni immobiliari che rientrano nella
riqualificazione dell'edilizia esistente, ricercando una qualificazione del
territorio" Sul tema "vacanza in appartamento", interpellato
sulla discordanza tra i dati diffusi dall'Istat, che evidenza solamente un
3,1% di clientela nelle case vacanza, e quelli Doxa per cui il 61% degli
intervistati dichiara di trascorrere le proprie vacanze nell' "extralberghiero"
(11%campeggi e 50% alloggi in affitto e seconde case), il responsabile del
sttore turismo ha precisato che "questi dati non corrispondono poiché
molte presenze non vengono rilevate, a volte per la poca conoscenza delle
normative da parte dei proprietari delle case vacanza, in altri casi per la
non obbligatorietà di segnalare la presenza agli organi competenti. Il
risultato è che mancano a questo segmento di mercato le rilevazioni
statistiche di milioni di presenze. E' seguito l'atteso intervento del
Presidente di Confedilizia Corrado Sforza Fogliari, che nel ribadire, come
già dichiarato anche in recenti interviste, la propria soddisfazione per il
lavoro espresso da Fiaip, ha tra l'altro sottolineato come "le
previsioni espresse da Confedilizia, circa l'andamento del mercato, siano
state rispettate" La Confedilizia, dal canto suo - ha confermato Sforza
Fogliari, riprendendo un argomento a lui particolarmente caro- sarà presto
pronta per partire con la certificazione di qualità degli immobili, che
servirà davvero alla valorizzazione, e sicurezza, degli immobili e
costituirà, in quanto tale, un'alternativa ad iniziative - come il libretto
casa - che trovano la loro ragion d'essere solo nel compiacimento demagogico
delle corporazioni dei professionisti senza lavoro e dei costruttori senza
committenti, tutti improvvisamente ""preoccupati"" che
non crollino gli stabili, da loro stessi progettati o da loro stessi
costruiti". Di rilevante interesse l'intervento dell'Assessore
all'Urbanistica di Milano, ing. Gianni Verga, che esprimendo il proprio
compiacimento, ha definito l'Osservatorio "privilegiato e
credibile", aggiungendo il proprio interesse per "future e
reciprocamente utili collaborazioni tra Fiaip e Comune di Milano".
L'assessore ricordando il trend particolarmente positivo di Milano
(allineato a quello di Parigi), ha evidenziato come "la città si stia
trasformando, con i suoi oltre 100 progetti ormai prossimi al cantiere: ciò
impone un modo più adulto di concepire il sistema Italia: con un mercato più
stabile, con seri interventi governativi sul piano fiscale, delle risorsee,
soprattutto della legislazione urbanistica ed edilizia". Il saluto di
Unicredit Banca è stato rappresentato da Carlo Lombardi, che evidenziando
il rapporto di annosa collaborazione con gli associati Fiaip, ha riassunto i
dati del trend favorevole in materia di mutuo-casa, sottolineando la
rilevante presenza e la dinamicità del proprio Istituto nel mercato
immobiliare italiano. Alberto Sorrentino, in rappresentanza diRoberto
Scognamiglio, responsabile mercato retail di Bnl, ha sottolineato come
"gli indicatori macroeconomici e tutti gli elementi dello scenario
evidenziano un andamento favorevole per il mercato immobiliare anche per
l'immediato futuro; l'offerta rimarrà sostenuta anche se alcuni importanti
fattori (dismissione enti pubblici e la semplificazione del meccanismo delle
aste giudiziarie con la delega ai notai) contribuiranno a calmierare i
prezzi. Di grande soddisfazione- ha concluso il dirigente bancario- la
convenzione-mutui tra Fiaip e Bnl, che anche nell'ultimo semestre ha
registrato dati ragguardevoli, raccogliendo la più assoluta soddisfazione
della sempre più numerosa clientela". Eusto Allegretti, Presidente
Nazionale, ha chiuso i lavori sottolineando come "la capillarità e
l'attendibilità dei rilevamenti dell'Osservatorio di Fiaip è garantita dai
circa novemila associati che, con i loro collaboratori, costituiscono una
forza di ben oltre 30mila operatori attivi su tutto il territorio nazionale.
Ad essi i rilevatori hanno potuto fare riferimento per la segnalazioni di
dati oggettivi perché quotidianamente vissuti e non frutto di segnalazioni
tendenziose, emesse anche in questi giorni con finalità chiaramente
speculative, da realtà immobiliari operanti sul mercato o da associazioni e
sindacati politicamente condizionati". "Una fotografia reale, e in
tempo reale,- ha aggiunto Allegretti- della situazione del mercato: ed è
per questo che all'apprezzamento da parte del comparto economico, si
aggiunge il riconoscimento di cui ci gratificano Banche, Pubbliche
Amministrazioni, Preture, che utilizzano per le loro perizie e valutazioni
il nostro Osservatorio, non ultima e particolarmente gradita l'offerta di
collaborazione con il Comune di Milano avanzata autorevolmente
dall'assessore Verga". Cogliendo, infine, l'invito dell'on. Podestà,
il Presidente Allegretti ha lanciato la proposta di una visita al Parlamento
e alla Commissione Europea: "Dirigenti, collaboratori e amici di Fiaip,
-ha concluso il Presidente- nel prossimo autunno si riuniranno a Bruxelles
per un ampio confronto con gli organi della comunità europea. Fiaip cresce
anche in Europa!" . Tabelle Riassuntive Generali . La tabella andamento
dei prezzi e previsioni Nord Italia indica sostanzialmente un andamento
positivo del 2% per Torino e Trieste con una stazionarietà nelle altre città.
Le previsioni: + 10% per Trieste e + 2% per Venezia e Torino Bolzano - 2%.
Centro Italia: + 5% per Roma, Ancona e Chieti, + 4% Firenze, Perugia
stazionario. Le previsioni: +5% per Chieti, stazionario nelle altre città.
Sud Italia e Isole: Reggio Calabria + 15%, Napoli + 10%, Stazionarie Bari,
Cagliari e Palermo. Le previsioni : +15% per Reggio Calabria; +10% Bari; -
2% Cagliari; stazionarie Palermo e Napoli. L'andamento del mercato per il
Nord Italia Il periodo che intercorre tra incarico all'agente immobiliare e
il rogito mediamente è di 5 mesi divario mediamente dal 10/20%, acquisto
tramite mutuo mediamente il 79%, importo del mutuo 67%, la durata mediamente
18 anni. Il tasso maggiormente richiesto è il variabile con l'unica
eccezione per la Liguria che è il tasso misto. Per il centro Italia -
Periodo 4 1/2 mesi, Divario 10-20%, Acquisto tramite mutuo 67%, Importo 74%,
Durata 15 anni, Tasso variabile. Per il sud Italia e isole - Periodo 4 mesi,
Divario 10-20%, Acquisto tramite mutuo 65%, Importo 67%, Durata 14 anni,
Tasso fisso per il sud Italia, Tasso variabile per le isole. In riferimento
al rapporto di collaborazione con l'Agenzia del Territorio vengono inserite
alcune tabelle riassuntive ricavate dai dati delle Conservatorie dei
registri immobiliari per l'anno 2000: Analisi per dimensioni delle
compravendite di unità immobiliari residenziali - il 49,4% e riferito a
media abitazione dimensione dai 60 mq. Ai 120 mq.; il 33,4% riferito a
piccola abitazione dimensione al di sotto dei 60 mq.; il 6,2% riferito a
grande abitazione dimensione superiore ai 120 mq. Numero di transazioni -
Rileviamo 1.491.718 transazioni di cui; 744.316 pari al 50% nel
residenziale; 185.762 pari al 12% nel commerciale; 561.640 pari al 38% per
posti auto, box, cantine e magazzini. Classi di età tra soggetti che
effettuano compravendite - La percentuale più alta degli acquirenti la
riscontriamo dai 31 ai 40 anni pari al 31,69% delle compravendite. Per i
venditori con il 22,69% per un'età compresa tra i 51 e i 60 anni. Confronto
classi di reddito - Per gli acquirenti con il 33,2% con un reddito dai
15.500,00 ai 31.000,00 Euro. Per i venditori con il 30,10% la stessa classe
di reddito degli acquirenti. Profilo professionale - Acquirente: lavoratore
dipendente con il 52,7% seguito dal pensionato con il 13,81%. Venditore:
pensionato 31,16% Canoni di locazione: andamento dei prezzi dei registra un
incremento dei valori nel 50% delle città rilevate, il 42% è stazionario e
solo in alcune città la tendenza è negativa pari all'8%. Variazione
semestrale +2,48%, Variazione annuale luglio 2002 giugno 2003 + 5,19%.
Previsione dei prezzi 2° semestre 2003 - rileviamo una previsione di
incremento dei prezzi nel 22% delle città, una stazionarietà nel 69% e una
tendenza negativa nel 9%. Previsione dei prezzi 2° semestre 2003 -
rileviamo una previsione di incremento dei prezzi nel 22% delle città, una
stazionarietà nel 69% e una tendenza negativa nel 9%. Nord Italia
Previsioni: Trieste + 10% ; Venezia + 4%; Torino + 2%. Centro Italia
Previsioni: Chieti + 10% ; Roma, Ancona + 5%; Perugia + 3%. Sud Italia e
Isole Previsioni: Bari + 15%; + 20% Bari; R. Calabria + 10%; 15 % R.
Calabria, Isole stazionarie. Rileviamo per il mercato immobiliare degli
uffici per numero di compravendite nel 56% delle città è stazionario, nel
21% l'andamento è positivo e nel 23% la tendenza è negativa. L'andamento
dei prezzi registra un incremento dei valori nel 34% delle città rilevate,
il 62% è stazionario e nel 4% la tendenza è negativa Variazione semestrale
+ 1,78%; Variazione annuale dal 1 luglio 2002 al 30 giugno 2003 + 5,04%; Per
quanto concerne il numero delle locazioni stazionario nel 56%; Positivo nel
17% e negativo nel rimanente 27%. Per quanto concerne i canoni di locazione
riscontriamo un 59% di stazionarietà con un 27% di positività e negatività
nel 14%. Il mercato immobiliare dei negozi - per numero di compravendite e
prezzi è prevalentemente stazionario pari al 63%, positivo nel 20% e
negativo nel rimanente 17%. L'andamento dei prezzi registra un incremento
dei valori nel 51% delle città rilevate, il 40% è stazionario e negativo
nel 9%. Variazione semestrale + 2,52%; Variazione annuale 1 luglio 2002 30
giugno 2003+ 5,60%. Per quanto concerne il numero delle locazioni
stazionario nel 68%; Positivo nel 16% e negativo nel rimanente 16%. Per
quanto concerne i canoni di locazione riscontriamo un 60% di stazionarietà
con un 28% di positività e negatività nel rimanente 12%. Attraverso queste
tabelle si evidenzia l'andamento dei prezzi delle compravendite e
l'andamento dei canoni di locazione per uffici e negozi, per le principali
città italiane del nord, centro, sud e isole Nord Italia: Rileviamo per
quanto concerne l'andamento dei prezzi di compravendita degli uffici un buon
andamento positivo per Genova e Torino. Per i canoni di locazione si
evidenzia una negatività per Milano del 5% e una positività per Genova del
10%. Per le rimanenti città rileviamo un mercato stazionario. Rileviamo per
i negozi un andamento dei prezzi di compravendita positivo pari al 2% per
Trieste. Per Milano rileviamo un -10%. Per i canoni di locazione si
evidenzia un incremento del 3% per Genova e una negatività per Milano pari
al 10% Per le rimanenti città rileviamo un mercato stazionario. Centro
Italia: Per quanto concerne l'andamento dei prezzi di compravendita degli
uffici si evidenzia un andamento positivo per Perugia del 3%. Per i canoni
di locazione si evidenzia un incremento del 3% per Perugia. Rileviamo per i
negozi un andamento dei prezzi di compravendita stazionario ad esclusione di
un +3% per Perugia e Ancona. Per i canoni di locazione si evidenzia un
incremento del 5% per Roma e una negatività per Chieti del 15%. Sud Italia
e isole: Per l'andamento dei prezzi di compravendita degli uffici
riscontriamo un andamento complessivamente positivo. Per i canoni di
locazione si evidenzia una tendenza positiva del 10% per Reggio Calabria
stazionaria per le altre città. Rileviamo per i negozi un andamento dei
prezzi di compravendita complessivamente positivo in particolare Reggio
Calabria con un + 15% Per i canoni di locazione si evidenzia un incremento
del 10% sempre per Reggio Calabria. L'i.v.i.f. È l'indice dei valori
immobiliari Fiaip riguardante case, uffici, negozi, elaborato sulla base
delle risultanze dell'andamento dei valori immobiliari nelle città per
l'anno 2001/2003. Nel grafico dell'I.v.i.f. Riferito alle case sono
riassunti l'andamento positivo, stazionario e negativo dei valori
immobiliari in percentuale riferito alle città riportate nell'Osservatorio
nel periodo intercorso tra il 1° gennaio 2001 al 30 giugno 2003.
Registriamo che il maggior andamento positivo pari al 75% delle città lo
rileviamo nel 2° semestre 2001, e rileviamo un indice negativo nell'ultimo
anno pari al 2%. Per quanto riguarda l'I.v.i.f. Di previsione per il secondo
semestre 2003 rileviamo per il 66% delle città inserite nell'Osservatorio
una stazionarietà dei valori, con una positività per il 27% e una
negatività pari al 7%. L'i.v.i.f. Uffici, l'andamento positivo più alto lo
riscontriamo nel 1° semestre 2001 nel 50% delle città inserite, nello
stesso periodo anche il più negativo pari a -10%, l'indice stazionario più
alto pari al 61% lo riscontriamo nel 1° semestre 2002. L'i.v.i.f. Negozi,
l'andamento positivo più alto lo riscontriamo nel 2° semestre 2001 e 2002
pari al 43%, nel 2° semestre 2002 riscontriamo l'indice stazionario più
alto pari al 57%, l'indice negativo lo rileviamo nel 1° semestre 2003 pari
al 9%. Il grafico è riferito all'I.v.i.f. Positivo per case, uffici e
negozi a confronto tra loro dal 1° gennaio 2001 al 30 giugno 2003.
Riscontriamo, nell'ultimo semestre, l'indice più elevato è per la casa,
pari al 61%, seguito dai negozi pari al 40 %, e dagli uffici pari al 40%. Il
mercato immobiliare nel 1° semestre dell'anno 2003 ha confermato
sostanzialmente un andamento positivo con un incremento dei prezzi.
Prevediamo per il 2° semestre 2003 un mercato stabile con un leggero
incremento dei prezzi. Case compravendita andamento dei prezzi 1° gennaio
2001 30 giugno 2003 Nord Italia : Milano + 16%, seguita da Bologna e Venezia
+14%, Torino + 10%, Trieste + 9%, Genova + 7%. Centro Italia: Ancona + 27%,
Roma +26%, Firenze +9%. Sud Italia e Isole: Palermo + 20%, Bari + 16%,
Napoli +12%, Cagliari +4%. Nella tabella di raffronto tra l'investimento
azionario e l'investimento immobiliare da gennaio 2001 a fine giugno 2003
rileviamo che l'indice Mibtel a gennaio 2001 era pari a 30.054; a giugno
2003 era sceso a 18.360 con una perdita di 11.694 punti pari a -38,91%.
L'incremento medio dei valori delle case, nello stesso periodo, nelle
principali città italiane è stato del +14,15%, chi ha investito in azioni
e non in immobili ha perso complessivamente il 53,06%. Nella determinazione
delle percentuali non si è tenuto conto dell'eventuale redditività degli
immobili se concessi in locazione. C'è stata una minor perdita dell'indice
Mibtel che è passato da -42,09% del dicembre 2002 a -38,91% del giugno
scorso. Gli immobili sono passati da un +12,76% al +14,15%. L'indice Mibtel,
i rendimenti dei titoli di stato, la riduzione dei tassi di interesse dei
mutui hanno fatto sì che proseguisse il trend positivo del mercato
immobiliare.
UNICREDITO
ITALIANO ACQUISITA ABBEY NATIONAL BANK ITALY
Milano, 19 settembre 2003 - Unicredito Italiano annuncia di aver raggiunto
un accordo per l’acquisizione del ramo di azienda mutui di Abbey National
Bank Italy (Anbi), filiale italiana di Abbey National, uno dei maggiori
gruppi bancari del Regno Unito. Questa acquisizione rientra nella strategia
di crescita del Gruppo Unicredit nel segmento dei mutui residenziali a
privati. Creata nel 1989, Anbi è un operatore specializzato nel segmento
dei mutui residenziali a privati, con circa 48.000 clienti e un portafoglio
mutui pari a circa Euro 3,9 miliardi al 31 agosto 2003. La forte crescita
registrata da Anbi negli ultimi anni le ha consentito di raggiungere una
quota di mercato del 3,2% nel 2002 (erogato pari a circa Euro 1,1 miliardi)
e stimata pari al 4% nel periodo gennaio-agosto 2003 (erogato pari a circa
Euro 1,1 miliardi). Questa crescita è dovuta, oltre che alle favorevoli
condizioni di mercato registrate negli ultimi anni, all’innovatività
della gamma prodotti di Anbi e alle competenze di marketing che hanno
contribuito allo sviluppo di un approccio multi-canale nella distribuzione.
Questa fa leva, oltre che su 14 sportelli situati nelle principali città
italiane e su 60 promotori finanziari, anche su importanti accordi di
distribuzione con operatori bancari, agenzie immobiliari, agenzie
assicurative ed altri intermediari. Il ramo di azienda verrà acquisito da
Unicredit Banca per la Casa (Ubcasa), già Adalya Banca Immobiliare, la
banca del Gruppo Unicredit operativa dal 2002 e specializzata esclusivamente
nel segmento dei mutui residenziali a privati, per un corrispettivo pari a
Euro 65,5 milioni. L’acquisizione consentirà a Ubcasa di ampliare la
propria offerta e di accelerare la crescita dimensionale. A seguito
dell’operazione, Ubcasa dovrebbe diventare il maggiore operatore tra
quelli specializzati, posizionandosi al 4° posto nel mercato domestico, con
una quota di mercato dell’erogato stimata pari al 5,5% circa nel 2003.
L’acquisizione di Anbi rientra nella strategia di Unicredit di
posizionarsi sul mercato retail affiancando a Unicredit Banca anche forti
operatori specializzati e focalizzati quali appunto Ubcasa e Clarima
(credito al consumo) così da mettere a disposizione della propria clientela
un portafoglio prodotti sempre più innovativo e ampliare la propria capacità
distributiva. A fine anno, pertanto, il Gruppo Unicredit dovrebbe
presentare, a livello consolidato, un portafoglio mutui residenziali a
privati pari a circa Euro 25 miliardi, con una quota di mercato
dell’erogato stimata pari al 17% circa nel 2003. L’acquisizione, che si
prevede verrà completata entro l’anno, è subordinata all’approvazione
delle autorità competenti.
IFIL
PRIMO SEMESTRE 2003: RISULTATO CONSOLIDATO NEGATIVO DI € 45 MILIONI (UTILE
DI € 59 MILIONI DEL CORRISPONDENTE PERIODO DEL 2002)
Torino, 19 settembre 2003 - Il Consiglio di Amministrazione dell'Ifil,
riunitosi il 12 settembre a Torino sotto la presidenza di Gianluigi Gabetti,
ha esaminato i risultati del primo semestre del 2003. Andamento della
gestione del primo semestre Il primo semestre dell'esercizio 2003 si è
chiuso con un risultato consolidato negativo di € 45 milioni, contro un
utile di € 59 milioni del corrispondente periodo del 2002 che aveva
peraltro beneficiato di significative plusvalenze su cessioni di
partecipazioni realizzate dalla controllata Worms & Cie. Il patrimonio
netto consolidato del Gruppo risulta in crescita (€ 3.636 milioni al 30
giugno 2003 rispetto ai € 2.708,1 milioni al 31 dicembre 2002),
sostanzialmente per effetto del conferimento da parte di Ifi delle
partecipazioni in Fiat, Sanpaolo Imi, Juventus e Soiem nell'ambito del
Riassetto del Gruppo Migliora inoltre la posizione finanziaria netta
consolidata del "Sistema Holdings" che, al 30 giugno 2003,
evidenzia un saldo negativo di € 419,1 milioni (era negativo di € 484,1
milioni al 31 dicembre del 2002). Cresce infine il risultato della
capogruppo Ifil S.p.a., che nel primo semestre del 2003 ha fatto registrare
un utile di € 60,8 milioni ( € 48,7 milioni nei primi sei mesi del
2002). Fatti di rilievo dei primi mesi del 2003 Nel mese di aprile Ifi e
Ifil hanno dato esecuzione al Riassetto del Gruppo annunciato il 3 marzo.
Realizzata allo scopo di rafforzare il ruolo dell'Ifil come holding
operativa del Gruppo, di aumentarne la solidità finanziaria e patrimoniale
e di semplificarne la struttura del capitale, l'operazione ha comportato: 1)
il conferimento all'Ifil delle partecipazioni detenute dall'Ifi in Fiat
S.p.a., Sanpaolo Imi S.p.a., Juventus Football Club S.p.a. E Soiem S.p.a. A
fronte di un aumento del capitale di Ifil riservato a Ifi; 2) la successiva
conversione volontaria delle azioni di risparmio Ifil in azioni ordinarie
Ifil sulla base del rapporto di conversione di 17 azioni ordinarie Ifil ogni
20 azioni di risparmio Ifil, senza pagamento di alcun conguaglio in denaro.
L'operazione si è conclusa il 12 maggio con la conversione dell'87,69% del
capitale di risparmio. Nel corso del semestre si è inoltre conclusa
l'Offerta Pubblica di Acquisto residuale e volontaria su azioni La
Rinascente. L'operazione promossa da Eurofind (controllata congiuntamente da
Ifil e dal Gruppo Auchan) si è chiusa alla fine del mese di febbraio e ha
comportato un esborso complessivo di € 60,9 milioni, nonché la revoca
dalla quotazione in Borsa di tutte le categorie di azioni la Rinascente. Nel
mese di maggio il Gruppo Worms & Cie ha distribuito un dividendo di €
1,5 per azione (di cui € 0,9 straordinario) che ha determinato un introito
per il Gruppo Ifil di € 83,9 milioni. Il Consiglio di Amministrazione
dell'Ifil, riunitosi il 27 giugno, ha deliberato di aumentare il capitale
della società per massimi € 386.321.490 nominali mediante emissione di
massime n. 386.321.490 azioni ordinarie del valore nominale di € 1
ciascuna, godimento regolare, da offrire in opzione agli azionisti nel
rapporto di 57 nuove azioni ordinarie ogni 100 azioni ordinarie o di
risparmio Ifil possedute. L'operazione, che si è conclusa con la
sottoscrizione del 100% delle azioni offerte e quindi senza l'intervento del
consorzio di garanzia, ha comportato un introito complessivo per Ifil di €
504 milioni. Dopo aver condiviso gli obiettivi e le modalità del piano di
rilancio della Fiat, il Consiglio di Amministrazione dell'Ifil ha deciso di
aderire all'aumento di capitale della controllata, sottoscrivendo
108.921.627 azioni ordinarie Fiat con un investimento di € 549,6 milioni.
Ifil detiene oggi il 30,06% del capitale ordinario e il 30,09% del capitale
privilegiato di Fiat. Nel mese di agosto Ifil ha ceduto il 25% di
Sifalberghi al Gruppo Accor al prezzo di € 32 milioni, realizzando una
plusvalenza di € 23 milioni (€ 25,1 milioni a livello consolidato). Al
31 agosto 2003, concluse tali operazioni, la posizione finanziaria netta
consolidata del "Sistema Holdings" evidenziava un saldo negativo
di € 459,5 milioni. Inoltre, nel quadro delle politiche retributive della
società, il Consiglio di Amministrazione dell'Ifil ha varato un piano di
stock options che si affianca ad altri già deliberati in passato; il piano
prevede l'assegnazione di azioni ordinarie proprie agli amministratori della
società fino a un massimo di 700.000 azioni. Infine il 5 settembre Borsa
Italiana ha comunicato l'inserimento del titolo Ifil nell'indice delle
aziende quotate di media capitalizzazione (Midex). L'ingresso nel Midex, che
diventerà effettivo a partire dal prossimo lunedì 22 settembre, conferma
il raggiungimento di alcuni dei principali obiettivi previsti dal recente
piano di Riassetto del Gruppo e consente ora di acquisire una maggiore
visibilità presso i fondi e gli investitori istituzionali italiani e
stranieri. Andamento della gestione delle principali imprese partecipate
Nonostante la debolezza dei mercati, nel primo semestre dell'anno il Gruppo
Fiat ha conseguito un miglioramento dei fondamentali parametri economici e
finanziari, compiendo importanti progressi verso gli obiettivi di recupero
della redditività e di riduzione dell'indebitamento. Tra gli eventi che
hanno caratterizzato il semestre i più importanti sono stati la
presentazione del Piano industriale e finanziario di rilancio del Gruppo,
l'aumento di capitale di Fiat S.p.a. E alcune cessioni: Toro Assicurazioni,
Fiatavio (in corso), Fraikin, Ipi e la quota di maggioranza di Fidis Retail
Italia. Worms & Cie ha concluso il semestre dell'anno evidenziando un
risultato positivo, anche se in calo rispetto al 2002, quando erano state
realizzate considerevoli plusvalenze da cessioni. Tra le partecipazioni di
Worms & Cie spicca l'ottima performance di Sgs, la società svizzera
leader mondiale nel settore della verifica e della certificazione di qualità,
che ha rivisto al rialzo i propri obiettivi di risultato operativo per i
prossimi anni. Nei primi sei mesi del 2003 il Gruppo Rinascente, malgrado la
debole domanda interna, ha conseguito importanti risultati, incrementando le
vendite e migliorando il risultato operativo. Inoltre è proseguito il
programma volto a trasferire alle divisioni tutte le leve operative e
gestionali per realizzare, attraverso una maggiore responsabilizzazione, il
massimo livello di efficienza. Juventus Football Club nel periodo 1 gennaio
- 30 giugno 2003 ha evidenziato risultati in crescita, sia in termini di
ricavi che di risultato netto, grazie ai brillanti risultati sportivi
conseguiti nella scorsa stagione e alla cessione di una quota della
controllata Campi di Vinovo. Infine, per quanto riguarda Nht - New Holding
for Tourism, la debolezza della domanda e l'andamento stagionale del primo
semestre, che tradizionalmente limita la redditività di questo comparto nei
primi sei mesi dell'anno, hanno pesato sul risultato netto, facendo
registrare risultati analoghi rispetto allo stesso periodo del 2002,
nonostante un incremento del fatturato e del risultato operativo. Evoluzione
prevedibile della gestione La persistente congiuntura internazionale
negativa continuerà ad influenzare il risultato consolidato dell'esercizio
in corso. Tuttavia gli sforzi messi in atto per il rilancio della Fiat e
l'equilibrato portafoglio di partecipazioni di Ifil - per circa un terzo
concentrato sul settore automotive e per circa due terzi diversificato -
costituiscono valide premesse per una ripresa del Gruppo. A favorire questa
prospettiva di sviluppo contribuirà inoltre il nuovo assetto della Società;
Ifil potrà contare su una maggiore solidità patrimoniale e svolgere il suo
ruolo di holding operativa del Gruppo. Per quanto riguarda l'esercizio 2003
della capogruppo Ifil S.p.a., sulla base dei dati oggi disponibili, è
prevedibile un risultato netto positivo.
GRUPPO
IT HOLDING: RISULTATI DEL PRIMO SEMESTRE 2003 FATTURATO CONSOLIDATO: +2,0%,
PARI A € 318,9
Milioni Margine Operativo Lordo: +16,0%, Pari A € 39,9 Milioni Milano, 19
settembre 2003: It Holding S.p.a., società operante nel settore dei luxury
goods, quotata in Borsa dal 1997, ha annunciato oggi che il fatturato
consolidato al 30 giugno 2003 ha raggiunto 318,9 milioni di euro, con una
crescita del 2,0%, rispetto a 312,8 milioni di euro del primo semestre 2002.
Il fatturato sarebbe cresciuto intorno all'8,0% a cambi costanti e
deconsolidando, dai ricavi del primo semestre 2002, il fatturato delle
collezioni di prêt-à-porter e accessori Romeo Gigli, Gigli e Husky,
affidate in licenza a terzi. Il Gruppo ha realizzato un margine operativo
lordo di 39,9 milioni di euro, in crescita del 16,0%, rispetto ai primi sei
mesi del 2002, con un miglioramento dell'incidenza sulle vendite pari al
12,5% dei ricavi (1H02: 11,0%). A tale incremento hanno contribuito
positivamente sia un recupero di efficienza operativa, sia un miglior mix di
prodotti venduti dal Gruppo. Il risultato operativo (Ebita¹) è stato pari
a 26,3 milioni di euro, pari all'8,2% dei ricavi, con una crescita del 17,9%
rispetto al primo semestre 2002. Il risultato ante imposte si è attestato a
1,3 milioni di euro da 4,6 milioni di euro del primo semestre 2002, a
seguito di maggiori oneri finanziari connessi all'acquisizione della
Gianfranco Ferré S.p.a., finalizzata a giugno 2002. Il risultato ante
imposte, al lordo dell'ammortamento del goodwill, è stato pari a 10,3
milioni di euro. I ricavi del brand Ferré, consolidati dal Gruppo It
Holding, nel primo semestre 2003 sono stati pari a 58,1 milioni di euro, con
una crescita del 3,2% rispetto al primo semestre del 2002, cui si aggiungono
circa 60,0 milioni di euro di fatturato sviluppato dalle licenze esterne al
Gruppo. (1) Earnings before goodwill and trademark amortization, interest,
and taxes; Risultato Operativo sommato agli ammortamenti di marchi e
avviamento. È una grandezza utilizzata nell'analisi del settore dei luxury
goods per confrontare la profittabilità di aziende che sono cresciute anche
per un processo di acquisizioni di marchi (aziende multi-brand), con altre
mono-brand. Tonino Perna, Presidente e Amministratore Delegato del Gruppo,
ha espresso soddisfazione per i risultati ottenuti, pur in un difficile
contesto macroeconomico: ""Il primo semestre del 2003 è stato un
periodo positivo per il Gruppo, sia in termini di sviluppo delle vendite che
di redditività. La bontà dei risultati conseguiti è particolarmente
evidente, se si considerano i costi sostenuti per l'acquisizione e
l'integrazione della Gianfranco Ferré S.p.a.. Sono fiducioso nel ritenere
che il Gruppo abbia i presupposti per ottenere nell'anno in corso una
crescita di fatturato in linea con quella riportata nei primi sei
mesi". Gruppo It Holding Particolarmente significativa la performance
del fatturato da prêt-à-porter e accessori, che sono cresciuti del 2,9%
rispetto al primo semestre 2002; al 30 giugno 2003 questa categoria
merceologica rappresenta complessivamente il 86,6% deI ricavi consolidati. I
ricavi da occhiali hanno registrato un decremento del 14,7% nel primo
semestre 2003 e rappresentano il 9,1% del fatturato consolidato al 30 giugno
2003, principalmente a causa del rallentamento dell'intero settore. Le
vendite da profumi hanno raggiunto 6,9 milioni di euro. L'italia si conferma
il primo mercato per i prodotti del gruppo con una quota del 39,6% sul
consolidato. Il decremento dell'1,6% rispetto al semestre precedente deriva
principalmente dalla perdita di fatturato per l'affidamento in licenza delle
collezioni Romeo Gigli, Gigli e Husky. Significativo - pari al 9,5% - è
stato l'incremento delle vendite negli altri paesi europei, che al 30 giugno
2003 rappresentano il 36,3% del fatturato consolidato. Il mercato americano
ha mostrato ricavi in flessione del 6,4% rispetto al primo semestre 2002 e
rappresenta il 11,4% delle vendite complessive del Gruppo a fine giugno
2003. Buona la performance dei ricavi realizzati in Asia e resto del mondo,
cresciuti del 2,5% rispetto ai primi sei mesi del 2002: al 30 giugno 2003
queste regioni rappresentano il 10,4% dei ricavi consolidati. Le vendite ai
negozi in franchising e ai clienti indipendenti hanno riportato
complessivamente una crescita del 2,3% rispetto all'esercizio precedente e
rappresentano il 91,7% dei ricavi consolidati nel primo semestre 2003. I
ricavi realizzati attraverso la rete retail diretta sono stati pari a 19,4
milioni di euro, sostanzialmente stabili rispetto al primo semestre 2002, e
rappresentano il 6,1% dei ricavi del Gruppo. Sull'andamento di questo canale
di vendita hanno inciso negativamente i periodi di chiusura di alcune
boutique Ferré, in fase di ristrutturazione per la realizzazione del piano
strategico. Andamento gestionale A fronte di un incremento dei ricavi netti
consolidati del 2,0%, rispetto all'anno precedente, il margine operativo
lordo è aumentato del 16,0%, attestandosi a 39,9 milioni di euro. Il
miglioramento di oltre due punti percentuali dell'incidenza sulle vendite è
principalmente il risultato di una maggiore efficienza operativa e di un
miglior mix di prodotti venduti, che hanno controbilanciato l'aumento degli
altri costi operativi, principalmente in conseguenza dell'attuazione del
piano strategico Ferré. Ancora più evidente la crescita del risultato
operativo (Ebita), in aumento del 17,9% rispetto all'esercizio precedente. A
seguito di oneri finanziari pari a 17,9 milioni di euro (1H02: 10,4 milioni
di euro), l'utile ante imposte è stato pari a 1,3 milioni di euro (1H02:
4,6 milioni di euro). L'aumento degli oneri finanziari è legato
sostanzialmente al prestito obbligazionario di 200,0 milioni di euro
lanciato in maggio 2002, che ha finanziato l'acquisizione della Gianfranco
Ferré S.p.a.. Nel corso dell'anno gli investimenti operativi sono stati
pari a 25,8 milioni di euro, di cui 23,1 milioni in immobilizzazioni
immateriali e 2,7 milioni in immobilizzazioni materiali. Tali investimenti
sono riconducibili, in misura prevalente, all'attuazione del piano
strategico del gruppo Ferré e al lancio di nuovi prodotti nel settore dei
profumi e degli occhiali. Il debito bancario netto del Gruppo al 30 giugno
2003 è stato pari a 120,3 milioni di euro in aumento da 98,2 milioni di
euro al 31 dicembre 2002, soprattutto per effetto della realizzazione del
piano strategico Ferré, i cui effetti saranno visibile a partire dalla
primavera/estate 2004, e della stagionalità delle vendite nel settore in
cui il Gruppo opera. All'indebitamento bancario netto si aggiunge il
prestito obbligazionario di 200,0 milioni di euro.
RCS MEDIAGROUP – RISULTATI PRIMO
SEMESTRE: CRESCE L’UTILE LORDO CONSOLIDATO, POSITIVO PER 28,6 MILIONI DI
EURO. IL MIGLIORAMENTO INTERESSA TUTTE LE ATTIVITÀ DEL GRUPPO.
Milano, 19 settembre 2003 - Il consiglio di amministrazione di Rcs
Mediagroup, riunitosi il 12 settembre sotto la presidenza di Guido Roberto
Vitale, ha esaminato e approvato i risultati del primo semestre. Sono in
crescita sia il risultato del Gruppo prima delle imposte, positivo per 28,6
milioni di euro (contro una perdita di 45,3 nei primi sei mesi del 2002),
sia quello operativo, positivo per 7,6 milioni (0,4 nel 2002). Positivo il
risultato della capogruppo, per 48,5 milioni (negativo per 83,1 nel pari
periodo 2002), che beneficia dei dividendi incassati nel periodo. Il
miglioramento riguarda tutte le attività del Gruppo, in particolare Rcs
Quotidiani. Sono questi i primi effetti della riorganizzazione societaria
articolata su una holding e sei unità di business. I ricavi netti
consolidati ammontano a 1.086,9 milioni. Il margine operativo lordo (57,8
milioni contro 63,8 del pari periodo 2002) confrontato a pari perimetro
cresce del 18,2%. L’effetto della flessione dei ricavi pubblicitari,
infatti, risulta più che compensata dalla riduzione dei costi operativi in
Italia e all’estero, dalla diminuzione del prezzo della carta e dal
risultato generato dalle iniziative collaterali. La concentrazione del
business nel comparto media è sottolineata da importanti operazioni
industriali volte a rafforzare la capacità operativa e a creare i
presupposti per un ulteriore sviluppo delle attività. Il semestre annovera:
l’incremento della partecipazione di Rcs Quotidiani in Unedisa (dal 54,1%
all’89,1%), l’acquisizione in joint-venture con Burda della maggioranza
della francese Catherine Nemo (editrice di periodici), la costituzione di
una nuova società per la distribuzione in edicola, in cui confluiscono le
attività di Rcs Distribuzione, De Agostini e Hachette Rusconi, per
confermare la leadership del Gruppo nel settore, nonché la cessione della
Fila e delle altre attività nel settore della moda. E’ quindi sul fronte
delle attività editoriali che il Gruppo manifesta i progressi più
significativi. Nonostante il perdurare della crisi del mercato pubblicitario
Rcs Mediagroup aumenta i ricavi grazie anche al successo dei prodotti
collaterali che accompagnano in edicola Corriere della Sera, La Gazzetta
dello Sport e i principali periodici, unitamente alle efficienze e alla
diminuzione del costo della carta. E’ positivo l’andamento dei ricavi
pubblicitari di El Mundo e di City, mentre la raccolta pubblicitaria
relativa al settore radiofonico (Rin e Cnr) e a quello della pubblicità
esterna (Igpdecaux) cresce in misura significativamente superiore rispetto a
quanto fatto registrare dai rispettivi mercati. Il quadro congiunturale
corrente porta a ritenere che nel corso della seconda parte dell’anno
possano manifestarsi i primi segnali di miglioramento dell’andamento
economico che dovrebbero permettere l’avvio dell’inversione di tendenza
del mercato pubblicitario. Salvo il verificarsi di eventi eccezionali, il
completamento delle cessioni di pressoché tutte le società operanti nei
settori non strategici e l’andamento positivo della gestione delle società
controllate lasciano ragionevolmente prevedere il ritorno ad un risultato
positivo per Rcs Mediagroup e la conseguente possibilità di remunerare il
capitale. Il gruppo Rcs Mediagroup Nel corso dei primi sei mesi Rcs
Mediagroup ha portato a sostanziale compimento il processo di concentrazione
dell’attività nel settore dei media, ha rafforzato la presenza sui
principali mercati europei ed ha migliorato la redditività. In particolare:
• dal 1° gennaio ha avuto effetto la riorganizzazione societaria
articolata su una holding e sei unità di business; • dal 1° maggio la
riorganizzazione è stata perfezionata e rafforzata dal cambio di
denominazione della holding, passata da Hdp – Holding di Partecipazioni
Industriali. A Rizzoli Corriere della Sera Mediagroup (in forma abbreviata
Rcs Mediagroup o Rcs ), e dalla contestuale ridenominazione, in linea con la
capogruppo, di tutte le unità di business (Rcs Quotidiani, Rcs Periodici,
Rcs Libri, Rcs Broadcast, Rcs Pubblicità, Rcs Diffusione); • il 10 giugno
è stata perfezionata la cessione delle attività operative di Fila Holding
al fondo statunitense Cerberus, operazione che porta a sostanziale
conclusione il processo di disimpegno dal settore della moda e
dell’abbigliamento, ora ridotto al solo Joseph Abboud (100% gruppo Gft
Net), società statunitense operante con buoni risultati commerciali e
reddituali nell’abbigliamento maschile di alta gamma. Il rafforzamento del
gruppo Rcs Mediagroup nel mercato dei media, nel corso del semestre, è
stato caratterizzato: • dall’aumento della partecipazione di Rcs
Quotidiani dal 54,1% all’89,1% nel Gruppo Unedisa (editore di “El Mundo
del Siglo Vientiuno”, secondo quotidiano spagnolo di informazione); •
dall’acquisizione (in joint venture con il gruppo tedesco Burda) della
maggioranza di Catherine Nemo, piccola società francese con elevata
redditività, editrice dei periodici “Nouveau Detective” e “Horoscope”;
• dalla concentrazione (eseguita in data 30 giugno) delle attività di
diffusione del gruppo con quelle di Deagostini e Hachette Rusconi, che ha
portato alla nascita di una nuova società, della quale Rcs Mediagroup
possiede il 45%, Deagostini il 45% e Hachette Rusconi il 10%, e che
rappresenta la più grande realtà in Italia nella diffusione di prodotti
editoriali sul canale edicola. I primi sei mesi dell’anno presentano un
risultato prima delle imposte e degli interessi di terzi positivo per 28,6
milioni, in forte miglioramento rispetto al risultato dell’analogo periodo
dell’anno precedente, caratterizzato da una perdita di oltre 45 milioni di
euro. I ricavi netti consolidati ammontano a 1.086,9 milioni, in diminuzione
rispetto al primo semestre 2002 (1.553,7 milioni), per effetto della vendita
delle società operative del gruppo Fila (che incideva con 466,7 milioni nei
ricavi del primo semestre 2002) e del processo di dismissioni che ha
interessato il gruppo Gft Net (da 89,5 milioni nei primi sei mesi del 2002 a
35,6 nel corrente semestre). Il margine operativo lordo è di 57,8 milioni
(63,8 milioni nel primo semestre 2002, di cui 14,9 generati da Fila). In un
confronto a pari perimetro il margine cresce del 18,2% ( +8,9 milioni):
iniziative editoriali, diminuzione del prezzo della carta e riduzione di
costi operativi in Italia e all’estero insieme hanno controbilanciato la
flessione dei ricavi pubblicitari. Il costo del lavoro si riduce di 52
milioni, per effetto del deconsolidamento delle attività operative di Fila,
del processo di dismissione di Gft Net e delle efficienze attivate nelle
società editoriali. Gli ammortamenti e le svalutazioni ammontano a 50,2
milioni (63,4 milioni nel pari periodo 2002). Tale diminuzione è
riconducibile essenzialmente alla cessione delle attività operative di
Fila. Il risultato operativo risulta positivo per 7,6 milioni, in crescita
rispetto a 0,4 milioni del primo semestre dello scorso anno. Il
miglioramento interessa tutte le aree di attività del Gruppo. Gli oneri
finanziari netti ammontano a 2,4 milioni contro 34,2 milioni dei primi sei
mesi 2002, nei quali incidevano in modo significativo anche le perdite su
cambi di Fila in Argentina. I proventi da partecipazioni e rettifiche di
attività finanziarie risultano di 25,7 milioni (3,0 nel corrispondente
periodo 2002). Tale voce si riferisce principalmente per 29,8 milioni a
dividendi e relativi crediti di imposta corrisposti dalle società
partecipate non consolidate, oltre a crediti d’imposta sui dividendi delle
società controllate. Gli oneri straordinari netti ammontano a 2,3 milioni
(14,5 milioni nel primo semestre 2002) e si riferiscono essenzialmente ad
oneri di ristrutturazione e di riorganizzazione delle attività del gruppo.
Il capitale investito netto ammonta a 1.430,8 milioni, con un aumento di
211,6 milioni rispetto alla fine dell’esercizio precedente, come effetto
del consolidamento integrale di Unedisa e della sottoscrizione
dell’aumento di capitale di Pirelli & C. S.p.a. L’indebitamento
finanziario netto è di 270,1 milioni, contro 83,1 milioni della fine dello
scorso anno ed è attribuibile principalmente all’acquisizione
dell’ulteriore 35% del capitale di Unedisa, alla sottoscrizione
dell’aumento di capitale di Pirelli &C. S.p.a. E di quello di Burda
Rcs International Holding, finalizzato all’acquisto del 37,5% di Catherine
Nemo, all’acquisto di azioni proprie effettuato nel semestre,
all’effetto derivante dal consolidamento integrale di Unedisa e da quello
proporzionale di Rcs Diffusione, a seguito della cessione del 55% delle
azioni a De Agostini e Hachette Rusconi, avvenuta il 30 giugno scorso. Rcs
Mediagroup, come ogni società del comparto “media”, si è confrontata
con un mercato pubblicitario caratterizzato da tempo da una significativa
contrazione della raccolta. Anche per il primo semestre 2003, infatti, gli
indicatori generali hanno registrato un calo del 4,3% della stampa e
soprattutto il settore dei quotidiani ( in riduzione del 5,1%). In questo
contesto, la contrazione dei ricavi pubblicitari sui quotidiani e i
periodici del gruppo ha avuto riflessi su tutte le testate, sia in Italia
che all’estero, con l’eccezione di El Mundo e di City, in sensibile
crescita anche grazie al completamento del network delle edizioni. Gli
effetti economici derivanti dalle difficoltà della raccolta pubblicitaria
sono stati però compensati dal significativo sviluppo della vendita di
prodotti collaterali allegati ai quotidiani e ai periodici del Gruppo, e da
risparmi sui costi operativi generati dal programma di ristrutturazione. Le
efficienze hanno interessato sia le realtà italiane sia quelle estere, con
particolare riguardo a Unedisa (El Mundo), al gruppo francese Flammarion e
al tedesco Verlagsgruppe Milchstrasse. In particolare, il successo delle
operazioni di vendita di altri prodotti editoriali in abbinamento a Corriere
della Sera, a La Gazzetta dello Sport e ai periodici del gruppo (Oggi
soprattutto) ha generato ricavi per circa 54 milioni di euro. Le raccolte
pubblicitarie relative al settore radiofonico (Rin e Cnr) e a quello della
pubblicità esterna (Igpdecaux) crescono invece in percentuale maggiore
degli indicatori generali dei rispettivi mercati. Rcs Mediagroup S.p.a. La
capogruppo chiude il primo semestre con un risultato positivo, al lordo
delle imposte, di 48,5 milioni (contro una perdita di 83,1 milioni nel primo
semestre 2002). Il risultato è stato caratterizzato anche dalla
significativa diminuzione dell’onere per svalutazione di partecipazioni, a
conseguenza del completamento del processo di riorganizzazione e di
dismissione delle principali società dei settori non editoriali e della
ripresa dei mercati azionari. Tra le operazioni effettuate da Rcs Mediagroup
S.p.a. Nei primi sei mesi del 2003 vanno ricordate: • la sottoscrizione,
nel mese di giugno, dell’aumento di capitale di Pirelli S.p.a. Per un
importo di 57,3 milioni, che ha portato il valore della partecipazione a
111,9 milioni; • l’acquisto di 2.597.140 azioni proprie, con un
investimento di 5,6 milioni, a seguito del quale, al 30 giugno, risultano in
portafoglio n. 24.954.008 azioni ordinarie proprie, corrispondente al 3,41%
sul capitale ordinario pari ad un controvalore di 81,1 milioni. I dividendi
ricevuti ammontano a 37,9 milioni (5,4 milioni lo scorso semestre) e si
riferiscono essenzialmente ai dividendi distribuiti da Rcs Quotidiani (15,2
milioni), Rcs Periodici (14,4 milioni), Banca Intesa (3,8 milioni), Pirelli
& C. (2,9 milioni), Rcs Factor (1,4 milioni), cui si aggiungono i
relativi crediti di imposta di 19,6 milioni. Il primo semestre dello scorso
esercizio non comprendeva alcun dividendo distribuito dalle controllate Rcs
Quotidiani e Rcs Periodici. I proventi finanziari netti (5,8 milioni)
diminuiscono di 4,1 milioni rispetto al primo semestre dell’anno
precedente a causa delle minori disponibilità medie investite nel periodo
(259,4 milioni contro 484,7). I proventi straordinari netti ammontano
complessivamente a 2,4 milioni (oneri per 16,4 milioni nel primo semestre
dello scorso anno) e si riferiscono essenzialmente a plusvalenze da cessione
di partecipazioni. Le disponibilità finanziarie nette si riducono di 152,7
milioni (da 246,1 a 93,4) rispetto alla fine dell’anno scorso, in
conseguenza degli investimenti effettuati sia in azioni proprie che a
sottoscrizione dell’aumento di capitale di Pirelli & C. E di Burda Rcs
International Holding, nonché di nuovi finanziamenti concessi alle
controllate. Tali impieghi sono stati finanziati principalmente mediante la
riduzione degli investimenti finanziari in depositi e titoli, nonché in
misura minore da un aumento dell’indebitamento verso banche. Il patrimonio
netto passa da 954,4 milioni a fine 2002 a 1.118,7 milioni, in conseguenza
della rilevazione della riserva per avanzo di scissione (115,8 milioni) e
per il risultato del periodo (48,5 milioni). Rcs Quotidiani I ricavi netti
di Rcs Quotidiani sono in crescita di 86,7 milioni (da 376,5 del primo
semestre 2002 a 463,2 nel 2003), grazie all’incremento di quota di
possesso del Gruppo Unidad Editorial e del conseguente consolidamento
integrale per circa 62 milioni di euro. Al netto di questa operazione,
l’incremento è stato di 24,7 milioni in virtù di maggiori ricavi
editoriali. Quotidiani Italia Il successo dei prodotti collaterali
(principalmente libri, videocassette e Cd musicali) venduti in abbinamento
ai quotidiani ha confermato la forza dei marchi Corriere della Sera e
Gazzetta dello Sport ed è riuscito a compensare la diminuzione dei ricavi
pubblicitari, in un panorama di contrazione della raccolta che da due anni
colpisce tutto il mercato e che nel segmento dei quotidiani ha registrato
nel semestre una flessione del 5,1%. La diffusione del Corriere della Sera,
pari a 689 mila copie medie nel periodo, stabile rispetto all’anno
precedente, conferma la leadership della testata tra i quotidiani di
informazione. Il piano di sviluppo del sistema di edizioni locali del
Corriere della Sera registra il positivo andamento delle vendite del
Corriere del Veneto - lanciato nel novembre scorso - e l’accordo con la
società Init Holding S.r.l., già editrice dei quotidiani L’adige di
Trento e Il Mattino di Bolzano, per dar vita entro l’anno all’edizione
regionale del Corriere per il Trentino Alto Adige. Con una diffusione media
di 404 mila copie giornaliere, in crescita di circa 10.000 mila copie sul
corrispondente periodo dell’anno precedente, La Gazzetta dello Sport si è
confermata leader tra i quotidiani sportivi, grazie al contributo di
efficaci iniziative di marketing e nonostante l’assenza di un evento di
forte spessore in grado, come i mondiali di calcio del 2002, di trainare le
vendite. Il primo semestre è stato inoltre contraddistinto dal
consolidamento del network della “free press” City, al primo posto del
segmento in termini di raccolta pubblicitaria grazie alle sette edizioni
giornaliere (Milano, Roma, Padova, Bologna, Firenze, Napoli e Bari).
Quotidiani estero In Spagna i ricavi, pari a 132,1 milioni, sono aumentati
significativamente rispetto all’anno precedente per il contributo dei
prodotti collaterali abbinati al quotidiano El Mundo, che hanno più che
compensato l’impatto derivante dalla diminuzione delle copie vendute,
comune a tutto il mercato nazionale. La diffusione del giornale nel 1°
semestre si è attestata sulle 294 mila copie medie per il positivo
andamento diffusionale a Madrid, in crescita di circa il 5%. La readership,
pari a oltre un milione e centomila lettori, ha registrato un incremento del
18%, il più alto tra i quotidiani spagnoli. Pur operando in un mercato
ancora in contrazione, El Mundo ha conseguito ricavi pubblicitari in linea
con quelli dell’anno precedente, beneficiando dell’incremento degli
investimenti degli operatori del comparto telefonico e di quelli del settore
turistico, che hanno compensato i minori investimenti da parte dei settori
energia, trasporti e finanza. Segnali positivi provengono anche dal fronte
Internet, dove il sito “elmundo.Es” ha arricchito la propria offerta di
contenuti e servizi informativi registrando significativi tassi di crescita
sia in termini di traffico sia di raccolta pubblicitaria. Rcs Periodici I
ricavi sono diminuiti del 3,9%, a causa della forte contrazione della
pubblicità, in particolare sulle testate tedesche. I ricavi editoriali sono
aumentati di circa 4 milioni (da 87,2 dei primi mesi del 2002 a 91,2
nell’attuale semestre) per effetto del favorevole andamento delle
diffusioni in Italia, del successo di vendita delle promozioni e del
positivo accoglimento in edicola del nuovo mensile Amica. Periodici Italia
Le diffusioni delle testate settimanali della Rcs Periodici registrano un
andamento positivo con particolari punte di rendimento da parte di Oggi e
Anna, cresciute rispettivamente del 4% e del 12,4%. Stabile risulta il
venduto del magazine Io donna, che conferma la leadership nel segmento. Tra
i mensili, Amica dopo 8 uscite si mantiene su livelli di diffusione
superiori sia rispetto ai due mensili storici operanti sul mercato, sia
rispetto al nuovo concorrente lanciato nel mese di gennaio, mentre Vie del
Gusto, da maggio nelle edicole, ha registrato diffusioni in linea con le
attese. In aumento le copie vendute di Brava Casa, che non ha risentito
delle difficoltà accusate dalle testate di arredamento concorrenti.
Diffusioni sostanzialmente stabili caratterizzano l’andamento degli altri
mensili. Forte sviluppo hanno registrato le vendite di prodotti collaterali
in abbinamento con i principali settimanali, in particolare quelle legate a
Oggi: “Il Cucchiaio d’argento”, i Cd musicali dedicati alla musica pop
dagli anni ’60 ai ’90, “I capolavori dei grandi artisti nelle città
d’arte”, la “Guida rapida d’Italia” del Tci e i Dvd con i migliori
film di Alberto Sordi. Il segmento delle pubblicazioni per l’infanzia, nel
quale Rcs Periodici opera tramite il Gruppo Sfera, ha registrato una
crescita rispetto allo scorso anno, in controtendenza con il mercato
generale. Lo sviluppo è stato ottenuto anche grazie alla crescita delle
attività di commercializzazione di liste di dati. Periodici estero I
ricavi, pari a 43,6 milioni, si sono ridotti di 3,1 milioni nei confronti
del 1° semestre dello scorso anno. Tale flessione è riconducibile
essenzialmente alla contrazione della raccolta pubblicitaria della
principale testata, Tvspielfilm, che (al pari dei principali concorrenti) ha
risentito del calo generalizzato degli investimenti da parte di settori
merceologici di riferimento quali automobili, telecomunicazioni e
finanza/assicurazioni. A livello diffusionale, Tvspielfilm ha contenuto la
flessione del venduto al 3% grazie all’incremento delle copie in
abbonamento. Rcs Libri I ricavi totali del settore ammontano a 285,1 milioni
di euro (297,9 nel pari periodo 2002). A perimetro omogeneo, escludendo il
ramo d’azienda Nuova Italia Bibliografica (segmento professionale) ceduto
nel luglio 2002, la flessione si riduce a 5,7 milioni ed è principalmente
determinata dalla contrazione dei ricavi dei fascicoli in Francia e
Inghilterra. Il fatturato realizzato dal Gruppo nella Varia, pari a 50,5
milioni, è diminuito di 1,6 milioni rispetto all’analogo periodo
dell’anno precedente, caratterizzato dalla presenza in libreria di alcuni
titoli di particolare successo. Nel comparto librario la quota di mercato di
Rcs Libri è passata dal 14% del 2002 al 12,7% del 2003. Flammarion, la cui
quota di mercato in Francia è del 4%, ha registrato un fatturato di 101
milioni, in linea con quello del primo semestre dell’anno precedente.
Nell’ambito dei Fascicoli, Rcs ha conseguito in Italia un significativo
incremento dei ricavi, in crescita del 18,5% a 8,1 milioni. Il fatturato
delle controllate estere Editions Fabbri (Francia e Paesi francofoni),
Ediciones Orbis (Spagna e Paesi in lingua spagnola e portoghese) e Ge Fabbri
(Gran Bretagna, Paesi di lingua inglese e iniziative sul mercato tedesco,
ungherese e polacco) è diminuito per il minor numero di lanci effettuati in
Francia e la contrazione dei ricavi registrata in Inghilterra. Il mercato
dell’editoria Scolastica è contraddistinto da ricavi che si concentrano
in gran parte nel terzo quadrimestre e di conseguenza le vendite del primo
semestre sono di scarso significato. A conclusione della fase promozionale
di propaganda dei testi scolastici, i risultati della campagna adozionale
sono complessivamente in linea con le previsioni con tutti i comparti (dalle
elementari alla scuola superiore) ed in crescita rispetto ai risultati
dell’anno precedente. Nel segmento dell’editoria Universitaria e
Professionale i ricavi sono sostanzialmente stabili, tenuto conto delle
variazioni di perimetro intervenute lo scorso anno con la cessione del ramo
d’azienda Nib e con l’avvio dell’attività di Rizzoli Larousse. Nel
mese di giugno Rcs Scuola ha inoltre perfezionato l’acquisto del 50% di
Garamond S.r.l., società operante nel segmento della formazione in rete.
Rcs Broadcast I ricavi netti sono di 11,6 milioni, in crescita in termini
omogenei del 27%. Oltre all’incremento dei ricavi pubblicitari di Rin e
Cnr (33% e 16% rispettivamente), si rileva l’aumento di 0,3 milioni dei
ricavi per servizi giornalistici forniti da Agr, grazie all’ampliamento
del portafoglio clienti ed allo sviluppo di nuovi prodotti dell’agenzia
giornalistica multimediale del gruppo. Il primo semestre 2003 ha visto lo
sviluppo della nuova proposta editoriale di Rin, con l’obiettivo di
attrarre nuove fasce di ascoltatori. Le differenti dinamiche dei flussi di
ascoltatori in “entrata” ed in “uscita” hanno generato, come da
previsione del primo impatto, un saldo netto in leggera contrazione rispetto
all’esercizio scorso. Nel corso del semestre è proseguita l’attività
di investimento in frequenze al fine di migliorare ulteriormente la
copertura della popolazione. Nel corso del primo semestre Cnr (prima
Syndication italiana con circa 5,6 milioni di ascoltatori, seconda solo a
Radio Rai Uno nel panorama nazionale) ha registrato performance positive sia
sotto il profilo dei risultati economici sia del volume dei contenuti
diffusi, confermando la validità del “progetto Cnr”, basato sul
rapporto con le 71 emittenti locali coinvolte: i dati confermano, infatti,
la capacità delle radio locali più qualificate, molte delle quali
affiliate a Cnrplus, di rappresentare valori prossimi al 35% dell’ascolto
radiofonico complessivo. Rcs Diffusione I ricavi del 1° semestre sono stati
pari a 263,7 milioni, in crescita del 15% rispetto a quelli del precedente
esercizio, come effetto, principalmente, dei volumi dei prodotti collaterali
ai quotidiani (“I Grandi Romanzi Italiani”, “I Grandi Film”) ed ai
periodici del Gruppo (“Il Cucchiaio d’argento” abbinato ad Oggi),
oltre che del forte incremento delle vendite dei collezionabili. Il 30
giugno scorso, Rcs Mediagroup ha costituito una joint venture con De
Agostini e Hachette Rusconi per la concentrazione in un’unica società
delle attività di distribuzione editoriale nazionale dei tre Gruppi. Rcs
Pubblicità Nel protrarsi del trend negativo che affligge il mercato
pubblicitario, i ricavi di Rcs Pubblicità sono stati pari a 238,7 milioni,
inferiori del 2,2% a quelli del ramo di azienda della Rcs Editori, che
l’anno precedente gestiva la raccolta pubblicitaria per i mezzi del Gruppo
e di alcuni editori terzi. Il confronto è però inibito da importanti
elementi di discontinuità: l’acquisizione della raccolta di “spazi
radio” per Rcs Broadcast, il venir meno della raccolta per i periodici
editi da Edif (a seguito della cessione del 50% della società da Rcs
Periodici ad Hachette, avvenuta nel gennaio del 2002) ed il recupero della
raccolta di alcune testate del gruppo, precedentemente gestite da Cairo
Communications. Il gruppo Igpdecaux, attivo nel settore della pubblicità
esterna, nel semestre ha evidenziato un incremento dei ricavi pari a 7,8
milioni (18,6%), di cui 3,5 milioni derivanti dalla società Adr Advertising
controllata congiuntamente da Aeroporti di Roma S.p.a. E da Igpdecaux. La
società è stata costituita nel mese di gennaio ed è operativa dal mese di
marzo nella gestione della raccolta pubblicitaria negli aeroporti romani di
Fiumicino e Ciampino. Al netto di questa nuova attività, la crescita è
stata dell’11,6 % grazie al positivo andamento della pubblicità sui mezzi
di trasporto e dalla ripresa del mercato delle affissioni. Tra i fatti
rilevanti del semestre si segnala l’avvio del primo contratto per
l’arredo urbano relativo alla città di Napoli e l’aggiudicazione della
gara indetta dalla Sea (Aeroporti di Linate, Malpensa e Orio al Serio), con
conseguente prolungamento della concessione per ulteriori cinque anni. I
ricavi di Blei, operativa nella raccolta pubblicitaria sui media esteri, in
forte flessione rispetto al pari esercizio 2002, rispecchiano l’acuta
crisi congiunturale dei Paesi in cui opera (Germania in particolare) e i
significativi tagli di campagne da parte di importanti investitori nei
settori della moda e del largo consumo Fatti di rilievo dopo la chiusura del
semestre Tra gli eventi più significativi avvenuti dopo la chiusura del
semestre si segnalano: • Rcs Pubblicità S.p.a. E Dada S.p.a. Hanno
avviato il 1 luglio l’operatività di Rcs Dada Advertising S.p.a., società
neo-costituita che opererà nel settore della pubblicità on line.
Partecipata per il 51% da Rcs Pubblicità e per il 49% da Dada, la nuova
società ha l’esclusiva per la raccolta pubblicitaria dell’intero
network web del Gruppo Rcs e del Gruppo Dada e potrà acquisire eventuali
ulteriori concessioni di siti web di terzi. • I Consigli di
Amministrazione di Rcs Quotidiani e di Rcs Mediagroup, tenutisi nel mese di
luglio, hanno approvato il progetto per la trasformazione del Corriere della
Sera in quotidiano “Full Color” e per l’aumento della foliazione
massima possibile per la Gazzetta dello Sport. Gli investimenti richiesti
dall’operazione, per un ammontare complessivo di circa 200 milioni,
riguarderanno principalmente l’acquisto delle rotative e la
sperimentazione. • L’offerta di acquisto di Azioni Ordinarie/ads
(American Depositary Shares) della controllata Fila Holding S.p.a., prevista
scadere il 5 settembre scorso, ha raccolto adesioni in base ai risultati
preliminari dell’offerta pubblica promossa negli Stati Uniti per Ads nr.
6.421.942, pari a circa il 6,65% del capitale, che porteranno Rcs a
detenerne il 97,7%. Rcs ha stabilito, conformemente a quanto consentito
dalla normativa statunitense, un ulteriore periodo di adesione, sempre al
prezzo di Usd 1,12 per Azione Ordinaria/ads, fino a tutto il 19 settembre
prossimo, salvo ulteriori estensioni. • Goldman Sachs a cui è stato dato
mandato per procedere alla cessione delle attività nell’ambito
dell’abbigliamento, ha avviato la procedura di vendita di Joseph Abboud.
Evoluzione prevedibile della gestione Il quadro congiunturale corrente porta
a ritenere che nel corso della seconda parte dell’ anno possano
manifestarsi i primi segnali di miglioramento dell’andamento economico che
dovrebbero permettere l’avvio dell’ inversione di tendenza del mercato
pubblicitario. Salvo il verificarsi di eventi eccezionali, il completamento
delle cessioni di pressoché tutte le società operanti nei settori non
strategici e l’andamento positivo della gestione delle società
controllate lasciano ragionevolmente prevedere il ritorno ad un risultato
positivo per Rcs Mediagroup e la conseguente possibilità di remunerare il
capitale. Piano industriale 2004 -2006 Il consiglio di amministrazione di
Rcs Mediagroup ha inoltre indicato in venerdì 26 settembre la data di
presentazione alla comunità finanziaria del piano industriale triennale
2004 – 2006.
GRUPPO
WIND: I RISULTATI FINANZIARI PRIMO SEMESTRE 2003 RICAVI TOTALI NETTI
CONSOLIDATI A 2.123 MILIONI DI EURO (+12,5% RISPETTO ALLO STESSO PERIODO DEL
2002)
Roma 19 settembre 2003 - Nei primi sei mesi del 2003 il Gruppo Wind ha
consolidato la propria crescita nei vari mercati e ha raddoppiato il Margine
Operativo Lordo, portandolo al 23% dei ricavi totali. Wind conferma
l'obiettivo di indipendenza finanziaria entro la fine del 2004. Risultati al
30 giugno 2003 I ricavi totali netti consolidati del semestre raggiungono i
2.123 milioni di euro, +12,5% rispetto ai 1.887 milioni del primo semestre
2002. I ricavi da prestazioni di servizi di telecomunicazioni ammontano a
1.963 milioni di euro e registrano un +10,3% rispetto al primo semestre
2002. Il risultato è particolarmente rilevante se si considera che il
mercato italiano delle telecomunicazioni, nei primi mesi del 2003, è
stimato in crescita del 3%. I ricavi derivanti da servizi mobili (al lordo
degli sconti per la distribuzione delle ricariche) ammontano a 1.083 milioni
di euro, +29% rispetto agli oltre 800 milioni di euro dello stesso periodo
del 2002. I ricavi derivanti dai servizi fisso e internet ammontano a 934
milioni di euro (rispetto ai 980 milioni del primo semestre del 2002). Il
Margine Operativo Lordo del periodo è raddoppiato attestandosi a 480
milioni di euro +106,9% rispetto a 232 milioni di euro del primo semestre
del 2002. Il risultato netto è negativo per 305 milioni di euro ed è in
linea con le aspettative di inizio anno. Il risultato netto, nello stesso
periodo del 2002, era negativo per 327 milioni di euro. Gli investimenti del
semestre ammontano a 359 milioni di euro (652 milioni nel primo semestre
2002). Il traffico telefonico totale del semestre è pari a 25,8 miliardi di
minuti, di cui 4,5 miliardi per il traffico voce della telefonia mobile, 7,9
miliardi per il traffico voce sul fisso e 13,4 miliardi per quello Internet.
Il traffico telefonico nel medesimo periodo 2002 era pari a circa 30
miliardi di minuti. La posizione finanziaria netta a fine periodo è pari,
inclusi i prestiti subordinati degli azionisti, a 7.230 milioni di euro,
rispetto al 6.910 di fine 2002. Questa è rappresentata principalmente da
linee di credito a medio/lungo termine. I clienti al 30 giugno 2003 Il
numero di clienti del Gruppo è in costante crescita. I clienti, al 30
giugno 2003, raggiungono i 30,6 milioni, con 7,5 milioni nella telefonia
fissa (di cui 3,3 clienti attivi), 9,2 milioni nel mobile e 13,9 milioni di
utenti registrati per Internet (di cui oltre 3 milioni attivi). * nella
telefonia mobile, la quota di mercato si attesta a circa il 17%, con una
crescita di due punti percentuali rispetto allo stesso periodo dell'anno
precedente; * nella telefonia fissa Wind, con 3,3 milioni di clienti attivi,
ha una quota di mercato di circa il 50% tra gli operatori alternativi; * per
Internet, Wind si conferma leader di mercato dell'accesso, con circa 13,9
milioni di clienti registrati, di cui oltre 3 milioni di attivi. Il portale
Libero.it ha registrato nel semestre 4.416 milioni page views in aumento del
17% rispetto allo stesso periodo del 2002. Eventi significativi nel primo
semestre 2003 Nel corso del periodo, Wind ha confermato la sua propensione
all'innovazione. A giugno è stato siglato un importante accordo di
partnership con l'operatore giapponese Ntt Docomo per la commercializzazione
in Italia, in esclusiva per quattro anni, degli innovativi servizi i-mode(tm).
Grazie a questo accordo, il Gruppo Wind potrà competere direttamente con le
analoghe offerte dei principali operatori internazionali ed entrare nel
sistema di alleanze del Gruppo giapponese per l'acquisizione di tecnologie e
contenuti multimediali. Il sistema i-mode(tm), unito alle potenzialità e
alla diffusione di Libero, si inserisce nella strategia di introduzione
della Banda Larga Mobile che Wind ha avviato nell'autunno dello scorso anno.
Wind ha continuato la propria attività sulla Mobile Number Portability sia
sul versante commerciale, sia su quello regolamentare, confermando la
propria leadership con una quota di mercato del 44% di clienti che hanno
cambiato gestore. Wind ha anche proposto una nuova serie di servizi a valore
aggiunto nella telefonia mobile assumendo, nell'ambito dei contenuti,
l'innovativo ruolo di operatore- editore. Direttamente sul telefonino ha
lanciato, pertanto, un set di contenuti articolato per immagini, suoni e
testi, oltre all'informazione e alle soluzioni per il tempo libero. In
particolare l'offerta multimediale Wind via Mms prevede notizie dalla
redazione del Tg5, l'intrattenimento, con gli sketch di "Faccia da
comico" in collaborazione con il teatro Ambra Jovinelli e
"Ultracorti", il primo Film Festival del cortometraggio su
telefonino. Nella telefonia fissa è proseguita la diffusione dei servizi
Ull (Unbundling del Local Loop), con l'installazione di nuove centrali Wind,
fino al raggiungimento di 467 siti di unbundling che rappresentano una
copertura di circa il 27% della popolazione raggiungibile. Wind ha poi
completato l'offerta commerciale con il lancio del prodotto "Canonezero
Tutti". A fine semestre, i clienti Ull acquisiti ammontavano a 425
mila, di cui 162 mila già fisicamente connessi alla rete Wind e che fanno
dell'Azienda uno degli operatori non incumbent più importanti in Europa.
Per i servizi di accesso Internet in Banda Larga, Wind registra a fine
periodo circa 124 mila clienti Adsl (Asymmetric Digital Subscriber Line)
attivi. E' inoltre proseguito l'impegno nello sviluppo dei prodotti Adsl
dedicati sia a clientela residenziale, sia a professionisti e aziende.
RAS: SEMESTRE RECORD CON UTILE A
348 MILIONI DI EURO PREMI VITA +19% A 5,2 MILIARDI DI EURO DANNI: COMBINED
RATIO ITALIA AL 100,6%
Milano, 19 settembre 2003 – Il Consiglio di Amministrazione di Ras,
presieduto da Giuseppe Vita, ha approvato il 12 settembre la relazione di
bilancio consolidato e quella della Capogruppo relativa al primo semestre
del 2003. I premi lordi consolidati del periodo si sono attestati a 9.001
milioni di euro, in crescita del 9,6% rispetto agli 8.216 milioni del giugno
2002. Nel 2003 è cambiato il perimetro di consolidamento, che non include
più la raccolta di Mondial Assistance (consolidata con il metodo del
patrimonio netto). A parità di perimetro, l'incremento registrato sarebbe
stato del 12,2%. La raccolta Vita ha registrato un aumento del 19% rispetto
a giugno 2002, con premi consolidati per 5.193 milioni di euro (4.366
milioni nel primo semestre dello scorso anno). In Italia la raccolta è
stata pari a 4.056 milioni di euro1, con un incremento del 22% rispetto ai
3.327 milioni del 30 giugno 2002. Buona la performance di tutti i canali di
distribuzione: le banche hanno registrato un progresso del 23,6%, a 3.157
milioni di euro; gli agenti e i promotori finanziari hanno raccolto premi
per 899 milioni di euro, in crescita del 16,5% rispetto al primo semestre
2002. A fine giugno 2003 i premi Vita di nuova produzione hanno raggiunto i
3.328 milioni di euro, in progresso del 26,6% rispetto ai 2.628 milioni del
30 giugno 2002. In particolare, attraverso il canale bancario sono stati
raccolti nuovi premi per 3.088 milioni di euro (+29% rispetto al primo
semestre 2002). Agenti e promotori finanziari hanno totalizzato nel periodo
240 milioni di euro (+2%), registrando un'accelerazione nel secondo
trimestre dell'anno, con premi di nuova produzione pari a 160 milioni di
euro (+10% rispetto all'analogo periodo del 2002). Al 30 giugno 2003 la
raccolta Danni si è attestata a quota 3.808 milioni di euro, rispetto ai
3.850 milioni di euro del primo semestre 2002. L’andamento sostanzialmente
stabile è dovuto al diverso perimetro di consolidamento; a parità di
perimetro, si sarebbe registrato un incremento del 4%. Il combined ratio
(sinistri + altri oneri / premi) ha raggiunto a livello consolidato il
101,2%, in miglioramento rispetto al primo semestre 2002 (102,1%). In
particolare in Italia è sceso al 100,6%, rispetto al 102% del giugno 2002.
Il risultato tecnico nei primi sei mesi del 2003 è stato pari a -18 milioni
di euro rispetto ai -14 milioni del 30 giugno 2002. Nell'ambito dei servizi
finanziari, il perimetro di riferimento si è recentemente ampliato con
l’acquisizione di Commerzbank Asset Management Italia (Cami). Il numero
dei promotori finanziari 1 Il dato include la raccolta premi realizzata in
Italia dalla compagnia irlandese Darta Saving tramite i promotori finanziari
Rasbank. Rasbank ha quindi raggiunto a fine agosto 2003 le 2.427 unità (+
12% rispetto ai 2.168 promotori ad agosto 2002). Al 31 agosto 2003 il
patrimonio gestito e amministrato - comprensivo del patrimonio Cami - si è
attestato a 12.559 milioni di euro, in crescita del 16% rispetto ai 10.854
milioni di agosto 2002 (11.319 milioni a giugno 20032). Con il nuovo
perimetro, i flussi netti di raccolta dei primi otto mesi dell'anno sono
stati pari a 716 milioni di euro (771 milioni nel periodo gennaio - agosto
2002). La raccolta del 2003 si è concentrata, in particolare, sui prodotti
di risparmio amministrato che hanno totalizzato 434 milioni di euro (+62%
rispetto ai 268 milioni ad agosto 2002). Il numero dei conti correnti
Rasbank è passato dai 97 mila di agosto 2002 agli oltre 124 mila del 31
agosto 2003 (+28%). Il risultato operativo ha raggiunto nel primo semestre
di quest'anno i 616 milioni di euro, in crescita del 17% rispetto ai 527
milioni registrati nell'analogo periodo del 2002. Al 30 giugno 2003 le
plusvalenze latenti erano pari a 2.274 milioni di euro (1.926 milioni al 31
marzo 2003 e 1.806 milioni a fine 2002), mentre i realizzi da investimenti
sono stati pari a 206 milioni di euro, rispetto ai 75 milioni del primo
semestre 2002. Le minusvalenze contabilizzate nel primo semestre 2003
ammontano a 25 milioni di euro, in forte contrazione rispetto ai 379 milioni
di euro del 30 giugno 2002. Balzo della redditività ordinaria con un
risultato pari a 591 milioni di euro, quadruplo rispetto ai 148 milioni
dell’analogo periodo del 2002. L’utile netto di periodo è pari a 348
milioni di euro, il più alto risultato semestrale mai conseguito da Ras
senza operazioni straordinarie. Sull'utile semestrale 2002 (937 milioni di
euro) aveva infatti influito la plusvalenza derivante dalla cessione di
parte del patrimonio immobiliare. Malgrado il debole contesto economico e la
ripresa dei mercati finanziari ancora incerta, Ras ritiene di poter
concludere positivamente il piano triennale 2001-2003, i cui obiettivi sono
stati peraltro in parte già raggiunti al 30 giugno scorso. “Al momento
della stesura del business-plan, a fine 2000, il contesto era profondamente
diverso”, ha detto l’amministratore delegato Mario Greco. “Nonostante
gli sviluppi drammatici e imprevedibili intercorsi sin dal 2001, contiamo di
annunciare alla prossima assemblea degli azionisti di aver completato con
successo il nostro primo piano. Il focus ora si sposta sul prossimo
triennio, per il quale ci siamo dati obiettivi di crescita che
caratterizzeranno una nuova fase della vita di Ras”.
ERGO
PREVIDENZA S.P.A RELAZIONE SEMESTRALE AL 30 GIUGNO 2003: NOMINATO IL DR.
KLAUS FLEMMING NUOVO PRESIDENTE DELLA SOCIETÀ _ POSITIVO RISULTATO DEL 1°
SEMESTRE IN LINEA CON LE ATTESE DI CRESCITA DEI PROFITTI; SIGNIFICATIVO
MIGLIORAMENTO DEI RISULTATI DELLA GESTIONE FINANZIARIA
Milano, 19 settembre 2003 - Il Consiglio di Amministrazione di Ergo
Previdenza S.p.a., società appartenente al gruppo assicurativo tedesco Ergo
Versicherungsgruppe Ag, ha nominato il dr. Klaus Flemming, già membro del
Cda di Ergo Previdenza S.p.a. Dal 12 maggio 2003, nuovo Presidente, in
sostituzione del dr. Hans Ufer, che mantiene la carica di Consigliere.
Contestualmente è stata approvata la relazione semestrale al 30 giugno
2003. La Società si presenta con la sua nuova denominazione sociale a
seguito della delibera dell’Assemblea straordinaria degli Azionisti
tenutasi il 30 aprile 2003, che ha modificato la precedente denominazione di
“Bayerische Vita S.p.a.” in “Ergo Previdenza S.p.a.” con effetto 1°
agosto 2003. I primi sei mesi dell’esercizio evidenziano un risultato
netto positivo di Euro 4,4 milioni, in sensibile incremento rispetto al
risultato del primo trimestre pari a Euro 0,6 milioni ed in linea con le
attese di crescita di fine esercizio 2003. Tale risultato conferma inoltre
la definitiva e positiva inversione di tendenza rispetto all’andamento
rilevato nel pari periodo dello scorso anno (- Euro 13,4 milioni). La
gestione finanziaria, condotta in una corretta ottica di medio e lungo
periodo, ha evidenziato un risultato netto positivo pari a Euro 46,3
milioni, con un notevole e stabile miglioramento rispetto al primo semestre
2002 pari a Euro 1,1 milioni. La prudente strategic asset allocation,
seguita a partire dal 2002, caratterizzata dalla riduzione dei rischi
finanziari connessi al business vita tradizionale, consente di prevedere
ulteriori apporti positivi nella seconda parte dell’esercizio, favoriti
dalla tradizionale preponderanza della raccolta e dei relativi margini
tecnici in tale parte dell’anno. Il dato della raccolta complessiva,
evidenziato nel primo semestre dell’esercizio, risulta in diminuzione
dell’11,48% rispetto al pari periodo del 2002, passando da Euro 289,5
milioni a Euro 256,3 milioni. Tale contrazione, invariata rispetto alla
prima parte dell’anno, non altera la previsione di crescita per
l’esercizio 2003, derivante dall’impulso produttivo previsto negli
ultimi mesi dell’anno, connesso anche con il cambio di marchio. La
raccolta dei premi unici risulta in incremento del 6,78% rispetto al primo
semestre del 2002, a seguito delle prime azioni volte alla realizzazione del
progetto di sviluppo, basato sulla diversificazione dei canali di vendita e
dei prodotti loro dedicati. Di converso, la flessione intervenuta nei premi
annui di nuova produzione (38,92%) e nei rinnovi (8,95%) è soggetta alla
contingente influenza sia del cambio del prodotto, conseguente alla
introduzione della nuova regolamentazione riguardante la distribuzione
multilevel, sia al fisiologico riallineamento dei rinnovi. Le spese di
gestione nette registrano una diminuzione dell’11,8% rispetto al primo
semestre 2002, conseguente per lo più al decremento della raccolta netta.
Tuttavia migliora il rapporto degli oneri di acquisizione netti sui premi,
che passa dal 20,5% nel primo semestre 2002 al 19,3% nel primo semestre
2003. A completamento del quadro complessivo attuale e prospettico, va
aggiunto che l’intera gestione si svolge in un contesto di elevata solidità
patrimoniale, improntata alla crescita di valore per gli azionisti, in un
business che per caratteristiche intrinseche richiede una visione di
medio-lungo periodo. Su queste basi è stato possibile costruire un piano
triennale adeguatamente supportato dai mezzi necessari per la sua
realizzazione, e già nei primi sei mesi dell’esercizio sono state
intraprese iniziative finalizzate alla realizzazione di partnership
commerciali con istituti bancari di dimensione regionale. Il cambio di
denominazione sociale da “Bayerische Vita S.p.a.” ad “Ergo Previdenza
S.p.a.” costituisce un primo ed importante passo della strategia
commerciale volta a portare la Compagnia ad assumere un ruolo di primo piano
nel mercato assicurativo e finanziario italiano.
AL
VIA L’ACCORDO ASSICURATIVO INTERNAZIONALE TRA FESTIVAL CROCIERE E GRUPPO
FILO DIRETTO
Agrate Brianza, 19 settembre 2003 - Festival Crociere ha scelto il Gruppo
Filo diretto come unica Compagnia per la copertura assicurativa di tutti i
suoi passeggeri a livello internazionale. Una partnership esclusiva,
realizzatasi grazie alla Italbrokers Spa Genova di Franco Lazzarini, che si
sostanzia in un innovativo accordo di assistenza senza precedenti in Italia
e in Europa. Filo diretto, infatti, offrirà un pacchetto completo di
garanzie assicurative e di assistenza per tutti i passeggeri di ogni
nazionalità, in tutti i viaggi organizzati da Festival Crociere: dal Mar
Mediterraneo, ai Mari del Nord, ai Caraibi. Il pacchetto di eccezionali
vantaggi per i passeggeri Festival non comprende infatti solo la copertura
delle penali per l’annullamento del viaggio, una polizza sanitaria che
garantisce il rimborso delle spese mediche fino a 30.000 euro e la copertura
bagaglio, ma anche altre garanzie straordinarie per l’assistenza alla
persona e ai beni dell’assicurato, tra cui l’assistenza domiciliare per
i famigliari rimasti a casa e addirittura l’assistenza al veicolo e
all’appartamento in caso di necessità. Inoltre, questo importante accordo
prevede una novità assoluta: a bordo delle tre ammiraglie della flotta
Festival Crociere (European Vision, European Star e Mistral) sarà allestito
un help desk assicurativo, con personale Filo diretto. L’help desk,
riconfermando il valore strategico della politica di Filo diretto basata
sulla qualità e l’impegno costante nella ricerca della massima
soddisfazione per il Cliente, rappresenterà un avamposto di assistenza
diretta, per fornire immediata risposta alle esigenze del passeggero.
Infatti, oltre all’assistenza 24 ore su 24, 7 giorni su 7, della Centrale
Operativa Filo diretto, i passeggeri di Festival Crociere potranno
avvalersi, a bordo della nave, della consulenza di uno staff multilingue e
altamente qualificato, che presterà assistenza immediata, fornirà consigli
e guiderà i passeggeri nell’eventuale apertura di sinistri. La
collaborazione tra Filo diretto e Festival Crociere, inoltre, prevede a
breve l’installazione, su tutte le navi della flotta, della piattaforma di
telemedicina Net for Care. Questo innovativo servizio fornito da Filo
diretto darà la possibilità ai passeggeri della nave di connettersi on
line, in caso di necessità, attraverso un collegamento via satellite con i
medici della Centrale Operativa del proprio Paese ed eventualmente con
alcuni tra i più prestigiosi ospedali d’eccellenza italiani e
internazionali, in grado di supportare la decisione del medico di bordo.
Tale servizio costituirà inoltre un importante motivo di differenziazione
per Festival Crociere che, per prima sul mercato delle crociere, si avvarrà
di tale soluzione orientata a massimizzare la sicurezza e il livello di
assistenza per i propri passeggeri. Gualtiero Ventura, Presidente del Gruppo
Filo diretto, ha così commentato: “Siamo orgogliosi e soddisfatti di
essere stati scelti da Festival Crociere come partner assicurativo
internazionale, grazie alla nostra pluriennale esperienza nel campo del
travel insurance. Credo che la collaborazione tra le due compagnie porterà
numerosi vantaggi ai clienti: se da un lato Festival Crociere infatti mira a
garantire ai propri passeggeri una vacanza in pieno comfort e relax, Filo
diretto, dall’altro, ha come obiettivo quello di assicurare loro un
viaggio garantito da un’assistenza a 360 gradi e di elevata qualità”.
“La scelta di Filo Diretto – spiega Marco Moretti, Direttore Generale
Italia di Festival Crociere - rientra nella logica di Festival di stringere
partnership di qualità, con aziende leader nei diversi settori, che possano
garantire ai nostri passeggeri standard superiori alla media. Pensiamo che i
servizi concordati, con una polizza che offre addirittura assistenza
domiciliare per i familiari che rimangono a casa, assistenza al veicolo,
vigilanza all’appartamento e custodia dei beni in caso di bisogno,
consentano ai nostri clienti una partenza davvero serena e forniscano
un’ottima ragione in più per scegliere una crociera Festival”.
ANIA
NOMINA FOCARELLI NUOVO CAPO ECONOMISTA
Roma, 19 settembre 2003 - Ania ha nominato Dario Focarelli Capo Economista
dal 1° ottobre. Focarelli avrà l'incarico di costituire l'Ufficio Studi
dell'Associazione, con l'obiettivo di rafforzare la capacità di ricerca e
di analisi del mercato assicurativo. Focarelli, 42 anni, romano, arriva all'Ania
dopo una carriera svolta in Banca d'Italia, dove ha seguito le problematiche
dei mercati finanziari, delle banche e delle assicurazioni. Attualmente è
condirettore della Direzione Monetaria del Servizio Studi. E' stato
rappresentante della Banca d'Italia in numerosi gruppi internazionali e ha
partecipato a progetti di studi con primari istituti di ricerca. Ha
conseguito un Dottorato in Scienze Attuariali all'Università La Sapienza di
Roma ed è stato Visiting Scholar presso la Graduate Business School
dell'Università di Chicago. E' autore di numerosi saggi su importanti
riviste internazionali di finanza ed economia, tra cui l'American Economic
Review, la prestigiosa rivista dell'Associazione degli economisti americani.
Dario Focarelli Nato a Roma l'11 maggio 1961. Esperienze professionali Dal
1988 è al Servizio Studi della Banca d'Italia dove svolge attività di
ricerca e di analisi congiunturale sul mercato finanziario, le banche e le
assicurazioni. Nel triennio 1997-1999 è stato capo dell'Ufficio
Intermediari creditizi; dal 2000 è Condirettore della Direzione Monetaria e
Finanziaria. Principali incarichi svolti 2002-03 Committee on the Global
Financial System (Bis) Basilea Rappresentante italiano nel Working Group
"Investimenti diretti esteri degli intermediari finanziari nei paesi
emergenti" Il Gruppo deve fornire indicazioni di policy per il
funzionamento dei mercati e la solidità finanziaria sistemica (capo del
Working Group, Ms. Christine M. Cumming, Capo della Ricerca della Fed di
Newyork). 2001-02 Commissione Europea (Epc) Bruxelles Membro della
delegazione italiana per la country review dell'Italia In rappresentanza
della Banca d'Italia ha partecipato alla valutazione delle politiche
strutturali in Italia (capo della delegazione italiana, Prof. R. Faini,
Direttore Generale del Ministero dell'Economia). 1997-98 Istat Roma Membro
della Commissione su "Trattamento dei dati nell'analisi
congiunturale" Progetto di ricerca sui nuovi indicatori e metodi di
analisi congiunturale (coordinatore : E. Giovannini, Vice Direttore Generale
dell'Istat). 1994 Università Cattolica Milano Membro del Progetto "Le
politiche di raccolta delle banche" Progetto di ricerca sull'evoluzione
delle politiche di raccolta delle banche (coordinatore: Prof. Cesarini,
Università Cattolica di Milano). 1992-1993 Università di Chicago Chicago
Membro del gruppo di lavoro sul modello econometrico dell'economia di Taiwan
Consulenza per il Governo di Taiwan (coordinatore: Prof. Tiao, Università
di Chicago) 1990-92 Eurostat Lussemburgo Rappresentante italiano al Gruppo
"Monetary and Banking Statistics" Gruppo incaricato di preparare
la definizione delle statistiche bancarie per l'unione monetaria. 1986 Ania
Roma Membro del gruppo di studio su "La nuova legge sull'assicurazione
vita" Gruppo incaricato di studiare la nuova normativa del ramo vita
(coordinatore: Prof.ssa L. Vitali, Università "La Sapienza" di
Roma). Formazione 1996-97 Docente del corso di "Teoria
dell'intermediazione finanziaria" presso il Dipartimento di Economia e
Istituzioni dell'Università "Tor Vergata" di Roma. 1993 Visiting
Scholar presso la Graduate Business School dell'Università di Chicago. 1990
Dottorato in Scienze Statistiche Attuariali, Università "La
Sapienza" di Roma. 1984 Laurea in Scienze Statistiche Attuariali,
Università "La Sapienza" di Roma; Votazione 110 e lode.
Principali pubblicazioni 2003, Are Mergers Beneficial to Consumers? Evidence
from the Italian Market for Bank Deposits, American Economic Review, Vol. 93
N. 4, pp. 1152-1172, con F. Panetta. 2003, Certification or Reputation: What
Makes Bank Loans Unique? New Evidence from the Syndicated Credit Market con
L. Casolaro e A. F. Pozzolo, in Proceedings of 'The Changing Financial
Industry Structure and Regulation' Conference, Federal Reserve Bank of
Chicago. 2002, Why Do Banks Merge? Journal of Money, Credit and Banking,
Vol. 34. No. 4, con F.
Panetta e C. Salleo. 2001,
The patterns of Cross-border Bank mergers and Shareholdings in Oecd
Countries, Journal of Banking and Finance, 25, pp. 2305-2337, con A. F.
Pozzolo. 1992, Economie di
scala e della diversificazione produttiva nel settore assicurativo italiano,
in Rivista di Politica Economica. 1989, Sicurezza sociale e sviluppo
economico, in Progetto Finalizzato Economia, Cnr, con F. Grasso e L. Vitali.
1988, La nuova legge sull'assicurazione vita, in Quaderni del Cirsa n. 19. Working
Papers 2002, Where Do Banks Expand Abroad? An Empirical Analysis,
disponibile sul sito www.Ssrn.com
con A. F. Pozzolo in corso di revisione presso il Journal of Business (first
round revision). 2003,
Un'analisi economica del problema dell'assicurazione di responsabilità
civile auto in Itali, con L. Vitali.
IL CDA DI BORSA ITALIANA HA PROVVEDUTO ALLA
COOPTAZIONE DI CARLO CORRADINI IN QUALITA' DI CONSIGLIERE DELLA SOCIETA'
Milano, 19 settembre 2003 - Il Consiglio di Amministrazione di Borsa
Italiana Spa, riunitosi ieri, ha provveduto alla cooptazione di Carlo
Corradini in qualità di consigliere della Società. Carlo Corradini,
laureato in Economia e Commercio, è entrato in Imi nel 1985 e ricopre
attualmente la carica di Consigliere Delegato di Banca Imi.
UTILE
ANTE-IMPOSTE PIÙ CHE RADDOPPIATO PER NAVIGAZIONE MONTANARI S.P.A. NEL PRIMO
SEMESTRE DEL 2003; +110,9%, RISPETTO ALLO STESSO PERIODO DELL’ANNO
PRECEDENTE, A EURO 13.993.149.
Fano, 19 settembre 2003 - Il Consiglio di Amministrazione del 18 settembre
2003 di Navigazione Montanari S.p.a., società armatoriale quotata al
segmento Star di Borsa Italiana, ha esaminato la situazione semestrale al 30
giugno 2003. In crescita del 29,9% il valore della produzione, a euro
78.308.509, grazie ad una maggiore capacità di trasporto e a noli marittimi
mantenutisi su livelli soddisfacenti, in particolare per le navi dotate del
doppio scafo. Del tutto in linea con lo sviluppo dell’attività
armatoriale, la crescita dei costi industriali, del personale e per
ammortamenti. In forte progressività i principali margini economici del
semestre: margine operativo lordo a euro 34.639.860 (+41,2%), reddito
operativo a euro 17.524.079 (+43,8%), utile ante-imposte a euro 13.993.149
(+110,9%). A seguito dell’ingente piano degli investimenti in atto, la
posizione finanziaria netta al 30 giugno 2003 è negativa per 267 milioni di
euro, (218 milioni di euro a fine giugno 2002); 34 milioni di euro il cash
flow del periodo gennaio-giugno 2003 (24 milioni il cash flow del primo
semestre del 2002). Ed infatti proseguendo l’azione di ampliamento ed
ammodernamento della flotta sociale, lo stesso Consiglio di Amministrazione
ha commissionato a primario cantiere sudcoreano due ulteriori product tanker
da 25.000 tpl ciascuna, navi adibite al trasporto di prodotti petroliferi e
petrolchimici. Le due unità, dotate di doppio scafo, paratia longitudinale
e dei più moderni sistemi di sicurezza e protezione ambientale, saranno
consegnate rispettivamente a giugno e settembre 2005, e comportano un
investimento complessivo di circa 46 milioni di dollari, che sarà
finanziato parte con cash flow prodotto dalla gestione e parte con prestiti
bancari a lungo termine. Con questa nuova commessa, salgono a otto le navi
attualmente in costruzione (una gas carrier, due oil tanker e cinque product
tanker) che entreranno gradualmente in esercizio dal gennaio del 2004.
ALITALIA
LINEE AEREE ITALIANE S.P.A. SEMESTRALE AL 30 GIUGNO 2003: IL CONSIGLIO HA, APPROVATO
LE LINEE GUIDA DEL PIANO INDUSTRIALE 2004-2006 DELLA COMPAGNIA.
Roma, 19 settembre 2003 - Il Valore della Produzione nel primo semestre del
2003 è stato pari ad Euro 2.193 milioni con un decremento del 7,8% rispetto
al medesimo periodo dello scorso anno (risultato in linea con la variazione
negativa di fatturato di circa l’8% consuntivato nei primi sei mesi del
2003 dai principali vettori europei*). Il risultato operativo del semestre
è stato pari ad Euro -266 milioni in calo rispetto al risultato del primo
semestre dello scorso anno che era stato pari ad Euro -63 milioni (il totale
delle perdite operative accumulato dai principali vettori europei* nei primi
sei mesi del 2003 è stato pari a circa 1,4 miliardi di Euro con una
differenza in termini assoluti rispetto allo scorso anno di circa 2 miliardi
di Euro). Il risultato netto del semestre è stato pari ad Euro -315 milioni
in calo di 266 milioni di Euro rispetto ai -49 milioni di Euro dello scorso
anno. L’indebitamento finanziario netto è aumentato dal 31 dicembre 2002
di 290 milioni di Euro attestandosi a 1.198 milioni di Euro al 30 giugno
2003 (le disponibilità liquide del Gruppo sono migliorate passando da 789
milioni di Euro a 882 milioni di Euro). Il totale degli investimenti nei
primi sei mesi del 2003 è stato pari 260 milioni di Euro. La forza media
retribuita del Gruppo per i primi sei mesi è stata pari a 20.887 unità,
con una riduzione di 479 unità rispetto all’analogo periodo
dell’esercizio precedente. I risultati economico-finanziari del Gruppo
Alitalia nel primo semestre del 2003 risentono dell’impatto di un insieme
di fattori (guerra in Iraq, Sars e l’inatteso protrarsi della congiuntura
economica negativa) che si sono accavallati alla crisi dell’11 settembre e
dei cambiamenti strutturali ormai irreversibilmente in atto nel settore del
trasporto aereo. Francesco Mengozzi, Amministratore Delegato di Alitalia, ha
dichiarato: “il calo dei proventi, principalmente causato da ciò che si
può considerare una caduta strutturale nei proventi unitari in tutta
l’industria, ha generato una perdita di redditività del Gruppo rispetto
allo scorso anno (tale risultato negativo è peraltro allineato con il forte
calo di redditività dell’intero comparto in Europa nei primi sei mesi di
questo anno). Malgrado il grande impegno dimostrato da tutti i lavoratori
del Gruppo, il nuovo scenario di industria che Alitalia sta affrontando
necessita di un cambio radicale esclusivamente attuabile attraverso un
incremento della competitività della Compagnia, una flessibilizzazione e
una riduzione della sua struttura dei costi e l’attuazione di un modello
di business ancora più focalizzato, azioni queste di cui è prevista
l’implementazione nel nuovo Piano Industriale 2004-2006. Contestualmente
al forte focus sulla riduzione dei costi il nuovo Piano Industriale
identifica lo sviluppo della Compagnia come una priorità strategica. Tale
sviluppo sarà reso possibile solo da una modifica della struttura dei costi
che ne garantisca la sostenibilità al fine di poter permanentemente
mantenere un ruolo primario sul mercato e all’interno dell’alleanza
globale Skyteam”. Sintesi delle Linee Guida del Piano Industriale
2004-2006 Il Piano Industriale, confermando la strategia del precedente
Piano Biennale 2002-2003, identifica quattro primarie aree di intervento in
cui Alitalia migliorerà la propria performance operativa: Di seguito, una
sintesi dei principali cambiamenti attesi dall’implementazione del Piano:
Piano di network e mercato: Massima valorizzazione della posizione di
Alitalia negli aeroporti milanesi; Network esteso a tutti i principali
mercati da/per l’Italia; Ulteriori sviluppi dell’alleanza. Piano per una
forte riduzione dei costi: Riduzione significativa dei costi unitari;
Riduzione dei costi di distribuzione; Incremento della produttività delle
risorse. Piano sulla qualità del prodotto offerto: Miglioramento della
qualità dell’operativo con il raggiungimento del più elevato standard
presente nell’industria; Standardizzazione delle configurazioni degli Md80
e B767. Piano di coinvolgimento ed incentivazione del personale:
Implementazione di programmi di incentivazione finalizzati al raggiungimento
degli obiettivi; Comunicazione dello stato di avanzamento
dell’implementazione del Piano e del raggiungimento degli obbiettivi
prefissati a tutti i lavoratori di Alitalia Il Piano mira ad un
significativo recupero di performance operativa e finanziaria di Alitalia
confermando gli obiettivi di redditività operativa a tendere già
precedentemente dichiarati dalla società (margine Ebitdar2 target tra il
15% ed il 17%). Azioni organizzative Il Consiglio di Amministrazione ha
inoltre varato variazioni degli aspetti organizzativi in coerenza con le
linee guida di Piano che verranno finalizzate nei prossimi giorni. Il
Consiglio di Amministrazione, infine, ha convenuto di impugnare il
provvedimento reso dall’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato
il 10 luglio scorso con cui l’Autorità ha censurato l’accordo di code
sharing stipulato, nel luglio del 2002, tra la Compagnia e le società del
Gruppo Volare. Nel frattempo, i due partner, considerata l’incidenza del
citato provvedimento, hanno concordato di risolvere anticipatamente
l’accordo di code sharing. Commento ai prospetti di dettaglio relativi ai
risultati economicofinanziari e operativi consolidati del Gruppo Alitalia al
30 giugno 2003 Il conto economico consolidato al 30 giugno 2003 evidenzia
una della perdita netta di 315 milioni di Euro con un peggioramento rispetto
al medesimo periodo del precedente esercizio di 266 milioni di Euro. In
generale l’andamento del semestre, come già commentato nella Relazione
trimestrale al 31 marzo 2003, conferma un difficile scenario per
l’industria del trasporto aereo. Il Valore della Produzione del Gruppo è
ammontato a 2.193 milioni di Euro (in flessione del 8% rispetto al 2002). Il
Margine Operativo Lordo è risultato negativo per 95 milioni di Euro a
milioni con un peggioramento di circa 156 milioni di Euro rispetto
all’anno precedente (Mol al 30 giugno 2002 positivo per € 62 milioni).
Il Risultato prima dei componenti straordinari e delle imposte è stato
negativo per 321 milioni di Euro con un peggioramento di 202 milioni di Euro
rispetto al 30 giugno 2002. Le partite straordinarie registrano un saldo
positivo di 21 milioni di Euro (al 30 giugno 2002 un saldo positivo di ben
117 milioni di Euro) essenzialmente riferite alle plusvalenze realizzate con
la cessione dell’80% della controllate Italiatour e della quota detenuta
nella società France Telecom (complessivamente 10 milioni di Euro). Per
quanto concerne la struttura patrimoniale, il capitale proprio ha un valore
di 1.453 milioni di Euro con una flessione di 315 milioni di Euro che la
riflette la perdita del periodo. L’indebitamento finanziario netto al 30
giugno 2003 è risultato pari a 1.198 milioni di Euro contro i 906 milioni
al 31 dicembre 2002. In particolare, a fronte di un incremento
dell’indebitamento di medio – lungo termine, per circa 393 milioni di
Euro da riferirsi alla nuova operazione di rifinanziamento di 6 aeromobili
B777 di proprietà per un importo di 467 milioni di Euro, la posizione
finanziaria netta a breve è migliorata di 103 milioni di Euro. Gli
investimenti sono risultati pari a 260 milioni di Euro (1.101 milioni di
Euro nel primo semestre 2002) ed hanno riguardato per circa il 14% le
immobilizzazioni immateriali, per circa l’82% le immobilizzazioni
materiali e per il rimanente le immobilizzazioni finanziarie. Con
riferimento all’evoluzione registrata dalla gestione nell’ambito della
prima metà dell’esercizio, la Relazione evidenzia come in un quadro di
settore caratterizzato da forti criticità che stanno investendo l’intera
industria del trasporto aereo su entrambe le sponde dell’Atlantico, il
Gruppo Alitalia sia stato spinto in una situazione per molti versi
assimilabile a quella degli altri principali vettori, sebbene non possano
essere trascurati quegli elementi che oggettivamente hanno nel tempo
consolidato una posizione della Compagnia comparativamente sempre più
debole rispetto ai principali concorrenti. In questo quadro gli aspetti
salienti dell’andamento della gestione del Gruppo nel primo semestre sono
così sintetizzabili: La repentina nuova battuta d’arresto del traffico e
la successiva flessione registrata da marzo, hanno imposto una rimodulazione
della capacità offerta, operata in coincidenza con l’avvio delle attività
belliche in Iraq, in particolare attraverso il taglio di frequenze
plurigiornaliere sulle destinazioni domestiche e comunitarie, la riduzione
delle attività sul Nord Atlantico e l’Estremo Oriente e la cancellazione
temporanea dei collegamenti con il Medio Oriente. All’esito delle
operazioni militari, tali misure contingenti sono state gradualmente
riassorbite per consolidare complessivamente un aumento della capacità
offerta rispetto al primo semestre dello scorso esercizio pari al 3,2%, cui
ha fatto riscontro un volume di trasportato (10,6 milioni di passeggeri) in
lieve flessione (-1,2%) ed un calo del load factor di 1,3 punti. Questo
andamento, che comparato ai dati dei principali vettori europei,
rappresentati in precedenza, mostra sostanziali similitudini, ha peraltro
presentato importanti differenziazioni sulle tre principali reti. Il settore
intercontinentale è risultato quello maggiormente impattato dagli eventi
geopolitici e dall’epidemia della Sars che hanno caratterizzato il
periodo, registrando andamenti di trasportato in crescita del 3,5% non
sufficienti tuttavia ad onorare l’aumento di capacità offerta (+6,5%) che
il Gruppo aveva programmato in connessione con l’ingresso in flotta dei
nuovi B777. Tale fenomeno si è in massima parte concentrato sui
collegamenti con l’Estremo Oriente dove, a seguito della emergenza Sars,
ed a fronte di una crescita di capacità di oltre il 25%, si è registrata
una pesante caduta del load factor pari ad oltre 9 punti. Più attenuata la
perdita subita dal coefficiente di riempimento sulle destinazioni Nord
Atlantico (4 punti) per le quali la maggiore offerta (3,5%), dopo una prima
parte dell’anno in cui il traffico ha risentito degli effetti del
conflitto iracheno, ha beneficiato di una incoraggiante ripresa della
domanda a partire da giugno. Il settore internazionale, oltre alle ricadute
del deteriorato quadro geopolitico che hanno pesantemente condizionato i
risultati sulle destinazioni del Nord Africa e del Medio Oriente, ha inoltre
risentito del quadro di sostanziale stagnazione economica che ha investito i
paesi europei. A fronte di una crescita di offerto pari al +4,8%, il
trasportato ha registrato una flessione del 2,1% con una perdita di 4,5
punti di load factor che ha interessato tutte le aree e che, in particolare
per quella europea, che per il Gruppo costituisce la più rilevante
nell’ambito del settore, ha continuato a registrare il massiccio
investimento in termini di capacità da parte dai vettori low cost ed il
conseguente ulteriore inasprimento del livello competitivo. Circa infine il
settore nazionale, alle problematiche generali di scenario sono continuate
ad affiancarsi ed a sovrapporsi quelle derivanti dalla persistente
situazione di overcapacity, determinata dalle consistenti immissioni di
capacità operate dai concorrenti domestici, che già a partire dalla fine
del primo semestre dello scorso esercizio avevano prodotto sul mercato una
accesa competizione tariffaria ed una inusitata pressione sui coefficienti
di riempimento. Ciò ha indotto il Gruppo ad una rimodulazione mirata
dell’offerta, diminuita nel periodo del 4,5%, che ha consentito, pur in
questo contesto altamente destabilizzato, di conseguire un significativo
recupero del load factor di 3,6 punti. A fronte di questo riequilibrio si è
contrapposta tuttavia una consistente perdita in termini di yield che,
sebbene attestatosi sui livelli della seconda metà del 2002, ha registrato
nei confronti del primo semestre dello scorso anno una caduta dell’11,2%,
a seguito della politica di tipo low fare attuata estensivamente dai
competitors. Al pesante decremento dello yield registrato sul comparto
domestico, si sono assommate le altrettanto rilevanti flessioni riscontrate
sul settore internazionale (-6,0%) ed intercontinentale (-11,3%) che,
sebbene in parte determinate dagli andamenti valutari in nesso con il
costante apprezzamento dell’euro, rivelano nel complesso quella che ha
costituito nel periodo la più critica conseguenza della situazione di
eccesso di capacità presente nell’industria del trasporto aereo e ne
condizionano, stante il loro carattere ormai pressoché durevole, le
prospettive future, richiedendo risposte incisive ed adeguate allo scenario
strutturalmente mutato. L’insieme degli andamenti sopra descritti ha
comportato per il Gruppo una rilevante perdita di proventi (-8,7%) che, se
commisurata all’andamento della capacità offerta (+3,2%), uno dei
principali “driver” dei costi, fornisce la misura del deterioramento di
tale rapporto che viceversa nel corso del 2002 aveva iniziato a ritrovare il
suo equilibrio determinando virtuosi effetti sul versante del profilo
reddituale. Successivamente alla chiusura del semestre, in data 1 luglio
2003, è stato conferito ad Alitalia Maintenance Systems, società
controllata al 100% dalla Capogruppo Alitalia, il ramo d’azienda
costituito dall’Officina Motori; da tale momento, anche con la conclusione
di un accordo raggiunto con le organizzazioni sindacali alla luce della
procedura prevista dalla legge, è a tutti gli effetti operativa la società
del Gruppo che si occupa di revisione e manutenzione dei motori e degli
Auxiliary Power Unit (Apu). Tale operazione è finalizzata all’ingresso,
con una quota del 40%, di Lufthansa Technik (Lht) ingresso previsto dagli
accordi firmati in data 30 giungo 2003 tra Alitalia e la società tedesca.
La collaborazione con quest’ultima, si è delineata come la condizione
ottimale per consolidare la presenza del Gruppo in questo settore del
mercato, sia perché Lht risulta leader nell’attività di manutenzione dei
motori, sia perché il suo contributo, in termini di apporto di volumi
(35-40%), permetterà in cinque anni una graduale stabile saturazione degli
impianti, fatto che consentirà una significativa riduzione dei costi medi
di manutenzione dei motori per Alitalia. In data 31 luglio è stato inoltre
sottoscritto il contratto per la cessione ad Effe Luxembourg, società di
diritto lussemburghese, dell’80% del capitale sociale di Eurofly S.p.a.
Per un controvalore pari a euro 10.800.000, fatti salvi gli aggiustamenti di
prezzo da calcolarsi in ragione di variazioni patrimoniali. Per la quota
rimanente Alitalia avrà la possibilità di esercitare una opzione di
vendita per un controvalore pro quota corrispondente a quello di cessione.
L'operazione include altresì la concessione all'acquirente di tre opzioni
per l'acquisto di un massimo di 13 aeromobili Md82 di proprietà Alitalia.
Sia pure improntate su un senso di generalizzata cautela, le prospettive per
la restante parte dell’anno ad oggi rese disponibili lasciano intendere
che, in assenza di nuovi ulteriori shock negativi, il quadro macroeconomico
dovrebbe gradualmente stabilizzarsi su un ritmo di moderata ripresa, ancorché
una significativa accelerazione del ciclo economico sia ormai,
nell’opinione diffusa, posizionata solo nel 2004. I dati Aea di luglio
indicano una ripresa del traffico in particolare sui collegamenti per il
Nord Atlantico ed il Medio Oriente, mentre ancora stagnante appare la
domanda per i collegamenti intra-europei e viceversa ancora inferiore allo
scorso esercizio quella per le destinazioni dell’Estremo Oriente su cui
tuttora pesano gli effetti generati dalla Sars. Il mantenimento
nell’ultima parte dell’anno del ritmo di ripresa della congiuntura e del
traffico come sopra citato, e soprattutto ipotizzando il rientro delle
emergenze terrorismo e Sars, appare possibile, ancorché sfidante,
considerata la aspettativa di ulteriori pressioni sui livelli dello yield
(in particolare per il settore domestico ed europeo), attendersi un ritorno
del fatturato e del risultato prima dei componenti straordinari e delle
imposte sui valori del secondo semestre dello scorso esercizio.
AIR
DOLOMITI LANCIA LE TARIFFE D’OTTOBRE PER VOLARE A MADRID , BARCELLONA E
PARIGI
Milano, 19 settembre 2003 - Air Dolomiti, la Compagnia regionale partner di
Lufthansa, ha ideato, per il mese di ottobre, speciali tariffe per
raggiungere da Verona tre delle città più romantiche e divertenti
d’Europa: Barcellona, Madrid e Parigi, che durante il periodo autunnale
vivono il culmine del loro fascino, ideali quindi da visitare. Per tutto il
mese di ottobre è possibile approfittare delle convenienti tariffe per
volare in Spagna e Francia dall’aeroporto Valerio Catullo di Verona
godendo del comfort e della qualità del servizio ‘Settimocielo by Air
Dolomiti’. Da Verona a Barcellona: € 189 + tasse + supplementi; Da
Verona a Madrid: € 199 + tasse + supplementi; Da Verona a Parigi: € 160
+ tasse + supplementi; Le tariffe s’intendono valide andata e ritorno a
persona con minimo di permanenza il sabato notte e validità massima 7
giorni. I biglietti sono acquistabili fino al 25 ottobre e usufruibili fino
al 31 ottobre 2003. Infolink:
www.Airdolomiti.it
IN MIGLIORAMENTO IL TRAFFICO PASSEGGERI AUSTRIAN
AIRLINES
Milano, 19 settembre 2003 – Nel mese di agosto 2003 il coefficiente medio
di riempimento passeggeri relativo al traffico dei voli di linea di Austrian
Airlines ha raggiunto il 77,1% con un incremento del 1,8% rispetto allo
stesso periodo dell’anno precedente, raggiungendo un livello record per il
2003. I posti venduti per km per il traffico di linea sono aumentati del
5,4%, mentre i posti disponibili per km sono aumentati solo del 2,9% e il
numero totale dei voli è stato ridotto del 7,6%. Con un totale di 876.835
passeggeri Austrian Airlines ha trasportato nel mese di agosto 5,2%
passeggeri in meno rispetto allo stesso mese dell’anno precedente. In
luglio la riduzione del numero di passeggeri trasportato era stata del 6%,
mentre in giugno la percentuale è stata inferiore del 9,5% rispetto
all’anno precedente. A causa di un calo della domanda registratosi nella
prima metà dell’anno, il traffico complessivo dei passeggeri nel periodo
da gennaio ad agosto 2003 ha subito una riduzione del 5,7% a 5,59 milioni di
passeggeri. Il coefficiente medio di riempimento relativo al traffico di
linea per i primi otto mesi del 2003 è stato del 69%, una riduzione del
1,5% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Nel periodo
Austrian Airlines ha operato un totale di 95.292 voli, 5,1% in meno rispetto
al 2002. “Il miglioramento nel traffico passeggeri dimostra che abbiamo
adeguato la nostra capacità produttiva per soddisfare la domanda di
mercato. L’incremento delle frequenze e l’espansione verso l’est
europeo sono stati accolti in modo positivo dal mercato”, ha dichiarato
Josef E. Burger, Chief Commercial Officer.
STUDI
SULLE TECNOLOGIE ENERGETICHE PRIORITARIE: GARA D'APPALTO
Bruxelles, 19 settembre 2003 - La Commissione europea ha pubblicato una gara
d'appalto per l'esecuzione di studi relativi alle tecnologie energetiche
prioritarie. Tali studi saranno eseguiti ispirandosi all'analisi Swot: punti
di forza, punti di debolezza, risultati/opportunità, prestazioni e rischi.
Gli obiettivi del presente appalto sono i seguenti: - effettuare un'analisi
comparativa della situazione in Europa con riferimento ai principali
concorrenti in tutti i settori delle tecnologie energetiche, come indicato
sopra; - identificare i potenziali sviluppi in campo scientifico,
tecnologico e industriale nonché i modelli di mercato pertinenti che
potrebbero influire sulla situazione attuale nell'arco dei prossimi 15 anni
(a breve-medio termine e a medio-lungo termine); - proporre una serie di
raccomandazioni operative, di iniziative e di azioni alla Commissione
europea (Ce), agli Stati membri e all'industria. Per informazioni a:
Commissione europea, Jacques Bonnin , Tel. +32 2 296 9001, Fax +32 2 296
6882 , E-mail: Jacques.bonnin@cec.eu.int
Per consultare il testo
completo della gara, visitare: http://ted.Publications.eu.int/static/doccur/it/it/160581-2003.htm
PASSAGGIO
DI TESTIMONE ALLA GUIDA DI CONFAPI DANILO BROGGI ELETTO ALLA PRESIDENZA
Roma, 18 settembre 2003 - Danilo Broggi è il nuovo presidente di Confapi,
Confederazione Italiana della Piccola E Media Industria, che rappresenta
oltre 50 mila aziende italiane che occupano circa un milione di addetti. Lo
ha eletto, per acclamazione, il consiglio federale dell’associazione
riunitosi ieri a Roma. Milanese, 43 anni, sposato con due figli, studi dai
gesuiti e laurea in scienze politiche, Broggi è amministratore delegato
dell'impresa di famiglia che da quattro generazioni lavora nel settore del
restauro edile. "Ciò che oggi è particolarmente importante - ha detto
il neo presidente Broggi dopo aver ringraziato il presidente uscente Roberto
Radice - è diffondere la consapevolezza del fondamentale contributo che la
piccola e media impresa offre allo sviluppo economico e sociale del paese.
Ritengo pertanto prioritario focalizzare l’attenzione di parlamento e
attori sociali sulla necessità di politiche mirate, in grado di
accompagnare e valorizzare la straordinaria vitalità di questo nostro
tessuto imprenditoriale. In modo da ridare fiducia a piccoli e medi
imprenditori che ancora, nonostante la profonda crisi economica
internazionale, credono nel nostro paese e nella sua capacità di reagire e
produrre sviluppo, essendone essi stessi protagonisti". "Rispetto
al passato - ha continuato Broggi - la globalizzazione dei mercati e la
dimensione europea della politica offrono alle piccole e medie imprese
scenari più complessi e difficili ma anche nuove opportunità. Confapi
lavorerà con le istituzioni politiche ed economiche e con il sindacato per
creare le migliori condizioni perché le piccole imprese possano coglierle
per continuare a competere sui mercati, a produrre sviluppo, a sostenere la
crescita del paese". Attuale presidente di Apimilano e vicepresidente
di apilombarda, Broggi è stato vicepresidente vicario della giunta
nazionale uscente. Dal settembre 2002 è membro di giunta della camera di
commercio di Milano, di cui è consigliere, in rappresentanza del settore
industria, dal 1997. Dal dicembre 2000 fa parte del consiglio della
fondazione fiera Milano e dal luglio 2002 è presidente di nolostand spa,
società controllata da fiera milano spa, leader in italia nel settore degli
allestimenti fieristici. Dal novembre 2002 è consigliere della banca di
legnano spa, azienda del Gruppo Banca Popolare Di Milano
DELEGAZIONE
DI GIOVANI IMPRENDITORI AL QUIRINALE PER PRESENTARE IL LORO DOCUMENTO SULL'EUROPA
Roma, 19 settembre 2003 - "Chiediamo un'Unione
Europea più efficace, più comprensibile e più vicina ai cittadini.
Esigiamo che siano dati all'Europa più mezzi per promuovere la libertà
d'impresa e ottenere un maggior coordinamento delle politiche economiche.
Richiediamo che l'Europa parli con una sola voce negli organismi
internazionali. Ammoniamo che la nuova Costituzione sia adottata senza
permettere a interessi nazionali ristretti di prevalere sull'interesse
comune europeo". Sono queste le principali affermazioni contenute nel
documento "The Declaration of Milan" sottoscritto dai Giovani
Imprenditori dei Paesi fondatori dell'Unione che è stato oggi consegnato al
Quirinale nelle mani dell'Ambasciatore Antonio Puri Purini, Consigliere
Diplomatico del Presidente della Repubblica, da una folta delegazione
guidata da Matteo Colaninno, Vicepresidente dei Giovani Imprenditori di
Confindustria, Luigi Lucchetti, Presidente dei Giovani Imprenditori di
Assolombarda e Ugo Andrea Poletti, responsabile nazionale dei Giovani
Imprenditori per l'Europa. "I Giovani Imprenditori hanno capito che
l'Europa è un tema strategico, perché le decisioni prese a Bruxelles hanno
una grande ricaduta sull'economia e sulle nostre imprese. Ecco perché
abbiamo voluto dare un nostro contributo ai lavori per la Costituzione
Europea", afferma Ugo Andrea Poletti, coordinatore dell'iniziativa, che
poi aggiunge, "l'Italia ha un'occasione unica per riaffermare la sua
importanza in Europa. Se la Conferenza Intergovernativa riuscirà a fare
approvare la bozza proposta dalla Convenzione Europea senza peggioramenti,
allora avremo scritto un importante capitolo di storia. Purtroppo ci sono
dei Paesi che ragionano ancora con mentalità ottocentesca e stanno cercando
di rendere questa Costituzione inefficace." Nel corso dell'incontro il
Consigliere Diplomatico del Presidente della Repubblica ha testimoniato la
simpatia e l'incoraggiamento da parte del Quirinale per l'iniziativa.
"Sono lieto che il Gruppo dei Giovani Imprenditori segua con tanto
interesse il dibattito sul futuro dell'Europa e i lavori della Convenzione
presieduta dal Presidente Giscard d'Estaing", ha dichiarato
l'Ambasciatore Puri Purini, "lavori che includono argomenti centrali
anche per le prospettive economiche e imprenditoriali del nostro
Paese". Il testo integrale del documento dei Giovani Imprenditori dei
Paesi fondatori è stato recepito come contributo ufficiale della società
civile alla Convenzione Europea ed è consultabile su www.Europa.eu.int/futurum/forum_convention
SIGLATO
A SAN PAOLO DEL BRASILE UN PRIMO ACCORDO DI COOPERAZIONE TRA AGENZIA
SVILUPPO NORD MILANO, AGENCIA DE DESENVOLVIMENTO ECONOMICO DO GRANDE ABC,
CAMERA DI COMMERCIO ITALO BRASILIANA
Sesto San Giovanni 18 Settembre 2003 - Nuove interessanti opportunità di
crescita per le imprese milanesi più innovative nascono da un accordo di
cooperazione siglato in questi giorni a San Paolo tra Agenzia Sviluppo Nord
Milano (Asnm), Agencia de Desenvolvimento Economico do Grande Abc (Adgabc),
Camera di Commercio Italo Brasiliana. Il Nord Milano, una delle aree più
innovative e sviluppate d'Italia, avvia attraverso la s.P.a. Creata dai suoi
comuni (Sesto San Giovanni, Cinisello Balsamo, Cologno Monzese, Bresso) e
dalla Provincia di Milano un'importante collaborazione con una zona tra le
più industrializzate di tutto il Brasile, il Grande Abc situato
nell'hinterland della città di San Paolo. Asnm, nell'ambito di un solido
gemellaggio tra il Comune di Sesto San Giovanni e quello di Santo André (ab:
700.000), ha a suo tempo collaborato alla nascita dell'agenzia del Grande
Abc (1998) di cui sono soci un Consorzio di Comuni (Comuni di Santo André,
Sao Bernardo do Campo, Sao Caetano do Soul, Diadema, Maua, Ribeirao Pires e
Rio Grande), oltreché l'Associazione del Commercio e dell'Industria, i
Sindacati e le Università presenti sul territorio. Particolarmente felice
è quindi per Asnm l'approdo ad un accordo formale con cui mettere a fuoco
similitudini e potenzialità dei rispettivi tessuti economici e sociali,
operando per uno sviluppo territoriale che accresca le opportunità
lavorative e la qualità della vita dei cittadini. Adgabc, Asnm e la Camera
di Commercio Italo Brasiliana si impegnano a promuovere attività di
cooperazione internazionale attraverso la divulgazione delle reciproche
iniziative a supporto del mondo imprenditoriale. Notevole è l'interesse di
tutte le parti coinvolte per uno scambio commerciale, per la divulgazione di
opportunità di partnership tra le società milanesi e quelle pauliste, per
l'incremento e la promozione di attività istituzionali tra le associazioni
di categoria delle rispettive regioni. Dall'accordo nascerà anche un
progetto congiunto finalizzato a elaborare e promuovere un modus operandi
che favorisca lo scambio tecnologico, organizzativo tra gli incubatori
sestesi e brasiliani (Officina Multimediale Concordia, Laboratorio
Innovazione Breda, Incubadora de Empresas Barao de Mauà, Centro Incubador
de Empresas Tecnologicas), nella consapevolezza della centralità dei temi
dell'innovazione e della creazione d'impresa, considerati in tutto il mondo
leva competitiva tanto per la grande industria quanto per la piccola media
impresa. A metà ottobre la Camera di Commercio Italo Brasiliana sarà a
Sesto San Giovanni per la prima missione italiana, dedicata all'incontro con
gli imprenditori locali.
LE
PREVISIONI DELLE IMPRESE A MILANO PER IL 2003 NUOVI ASSUNTI NEL 2003? A
MILANO 1 SU 3 E’ EXTRACOMUNITARIO RICHIESTI 20 MILA, 5.500 IN PIÙ
RISPETTO AL 2002, IN PARTICOLARE NEI SERVIZI
Milano, 18 settembre 2003. La manodopera reclutata fra gli extracomunitari
dalle imprese milanesi sfiorerà nel corso del 2003 le 20.000 unità e la
richiesta è in aumento di oltre 5.000 unità (+37,7%) rispetto alle
previsioni del 2002. Nel complesso quasi 1 ogni 3 neo assunti (30,7%) dalle
imprese della provincia milanese sarà un immigrato. Andranno a infoltire
soprattutto le fila degli operai delle imprese dei servizi (62,8%) e di
quelle industriali (19,7%); in particolare, ditte di servizi per le imprese
(18,2%), alberghi, ristoranti e turismo in genere (15,8%) e attività di
commercio (11,9%). I più richiesti sono gli extracomunitari con un’età
compresa fra i 26 e i 35 anni (35,7%) e dovranno essere almeno in possesso
della licenza media (54,8%). Andranno a ricoprire mansioni di operaio
generico (78,2%). È il quadro delineato dall’elaborazione dell’Ufficio
Studi della Camera di Commercio di Milano su dati Excelsior 2003 con le
previsioni di occupazione per il 2003 delle imprese. Il quadro italiano. Le
imprese italiane sono intenzionate ad assumere nel corso del 2003 un numero
massimo di quasi 224.000 nuovi dipendenti extracomunitari (il 33,3% fra
tutte le nuove assunzioni previste in Italia). Sono 60150 in più rispetto
al 2002 (+36,7%). A Milano – Richiesta di lavoratori extracomunitari. Le
assunzioni di lavoratori extracomunitari previste dalle imprese milanesi
sfioreranno nel corso del 2003 il tetto delle 20.000 unità: quasi 5.500
unità in più (+37,7%) rispetto alle previsioni del 2002. I neo assunti
extracomunitari rappresenteranno complessivamente il 30,7% della nuova forza
lavoro milanese. A Milano – i settori delle imprese che assumono. A Milano
candidati extracomunitari sono ricercati soprattutto da aziende del comparto
dei servizi (62,8% della richiesta di extracomunitari), seguite da quelle
dell’industria (19,7%). Le restanti richieste provengono invece dal
commercio (11,9%) e dal settore delle costruzioni (5,6%). In particolare, il
18,2% dei neo assunti extracomunitari è atteso da fornitori di servizi
operativi alle aziende, il 15,8% da alberghi, ristoranti e società di
servizi turistici, l’11,9% da imprese del commercio, l’11,8% dalle ditte
di trasporti e servizi postali e il 5,9% da ditte di servizi sanitari
privati. Tra tutte le imprese che arruoleranno extracomunitari l’8%
saranno imprese artigiane. A Milano – la dimensione delle imprese che
assumono. Il 48,5% dei nuovi assunti andrà a imprese con un numero di
dipendenti superiore alle 250 unità e il 21% andrà in aziende da 50 a 249
dipendenti, il 19,3% si inserirà in imprese sino a 9 dipendenti e l’11,2%
in ditte da 10 a 49 addetti. A Milano – l’età dei neo assunti
extracomunitari. L’età degli extracomunitari da assumere non sarà una
discriminante nel 41,6% dei casi, ma il 35,7% dei neo assunti dovrà avere
dai 26 ai 35 anni e il 18,5% non oltre i 25. Solo il 4,3% delle nuove
assunzioni saranno di persone con più di 35 anni. A Milano –
l’istruzione dei neo assunti. Al 54,8% dei nuovi assunti extracomunitari a
Milano basterà la licenza di scuola media, mentre al 21,2% verrà richiesto
un diploma di scuola superiore. Il 15,5% dovrà aver ottenuto una qualifica
professionale e l’8,5% dovrà possedere la laurea. A Milano – il
posizionamento dei neo assunti. La maggior parte dei neo assunti
extracomunitari a Milano verrà inserita in azienda come operaio e
apprendista (78,2%), ma anche come impiegati e quadri (21,6%) e, in
percentuale molto bassa, con mansioni dirigenziali (0,3%). Riguardo alle
professionalità più richieste, invece, ai primi posti troviamo le
professioni operative dei servizi e delle vendite (33,1%), seguite da quelle
a bassa qualifica (30,1%), da quelle tipiche della produzione industriale
(19,2%), da quelle specialistiche e tecniche (14,5%) e da quelle
amministrative (3,1%). Assunzioni di extracomunitari per settore e
dimensione d'impresa – Provincia di Milano
|
1
- 9 Dipendenti
|
10
- 49 Dipendenti
|
50
- 249 Dipendenti
|
>=
250 Dipendenti
|
Tot
|
%
/ Tot
|
Industria
|
934
|
964
|
917
|
1.118
|
3.933
|
19,7%
|
Costruzioni
|
641
|
338
|
84
|
58
|
1.121
|
5,6%
|
Commercio
|
383
|
246
|
210
|
1.540
|
2.379
|
11,9%
|
Servizi
|
1.900
|
694
|
2.983
|
6.970
|
12.547
|
62,8%
|
Tot
|
3.858
|
2.242
|
4.194
|
9.686
|
19.980
|
100,0%
|
%
/ Tot
|
19,3%
|
11,2%
|
21,0%
|
48,5%
|
100,0%
|
|
Fonte:
Elaborazione della Camera di Commercio di Milano – Ufficio Studi su dati
Excelsior 2003 Assunzioni di extracomunitari per titolo di studio e
posizione professionale
|
Licenza
scuola media
|
Formazione
professionale (2 anni)
|
Istruzione
professionale (3 anni)
|
Diploma
superiore
|
Laurea
|
Tot
|
% / Tot
|
Dirigenti
|
0
|
0
|
0
|
0
|
58
|
58
|
0,3%
|
Impiegati
e quadri
|
246
|
86
|
376
|
1.959
|
1.640
|
4.307
|
21,6%
|
Operai
e apprendisti
|
10.706
|
1.445
|
1.186
|
2.270
|
8
|
15.615
|
78,2%
|
Tot
|
10.952
|
1.531
|
1.562
|
4.229
|
1.706
|
19.980
|
100,0%
|
%
/ Tot
|
54,8%
|
7,7%
|
7,8%
|
21,2%
|
8,5%
|
100,0%
|
|
Fonte:
Elaborazione della Camera di Commercio di Milano - Ufficio Studi su dati
Excelsior 2003 Assunzioni di extracomunitari per microsettore – Provincia
di Milano
|
Unità
|
%
/ Tot
|
Servizi
operativi alle imprese
|
3628
|
18,2%
|
Alberghi,
ristoranti e servizi turistici
|
3151
|
15,8%
|
Commercio
|
2379
|
11,9%
|
Trasporti
e attività postali
|
2367
|
11,8%
|
Sanità
e servizi sanitari privati
|
1186
|
5,9%
|
Costruzioni
|
1121
|
5,6%
|
Servizi
avanzati alle imprese
|
901
|
4,5%
|
Informatica
e telecomunicazioni
|
595
|
3,0%
|
Industrie
macchinari industriali ed elttrodomestici
|
566
|
2,8%
|
Industrie
tessili, dell'abbigliamento e delle calzature
|
475
|
2,4%
|
Industrie
alimentari
|
465
|
2,3%
|
Altri
servizi alle persone
|
450
|
2,3%
|
Produzione
metalli, leghe ed elementi metallici
|
377
|
1,9%
|
Industrie
chimiche e farmaceutiche
|
318
|
1,6%
|
Industrie
della stampa ed editoria
|
309
|
1,5%
|
Industrie
della gomma e delle materie plastiche
|
276
|
1,4%
|
Credito
e assicurazioni
|
254
|
1,3%
|
Industrie
macchine e apparecchi elettrici ed elettronici
|
230
|
1,2%
|
Industrie
oggetti e minuteria in metallo
|
210
|
1,1%
|
Altre
industrie estrattive, petrolifere e produzione di energia
|
185
|
0,9%
|
Industrie
del legno e del mobile
|
117
|
0,6%
|
Industrie
macchine per ufficio ed elaboratori
|
103
|
0,5%
|
Industrie
della carta
|
80
|
0,4%
|
Accessori
personali, per la casa e il tempo libero
|
76
|
0,4%
|
Industrie
apparecchi medicali e di precisione
|
74
|
0,4%
|
Industrie
dei mezzi di trasporto
|
64
|
0,3%
|
Istruzione
e servizi formativi privati
|
15
|
0,1%
|
Industrie
strumenti ottici e fotografici
|
8
|
0,0%
|
Totale
|
19.980
|
100,0%
|
Fonte:
Elaborazione della Camera di Commercio di Milano - Ufficio Studi su dati
Excelsior 2003
LA
CINA SEMPRE PIU' VICINA PER PRIALPAS LEADER MONDIALE NELLA PRODUZIONE DI
SUPERFICI IN GOMMA PER SUOLE
Milano, 19 settembre 2003 - Dopo aver esteso la sua presenza in 40 paesi,
ora Prialpas, azienda veronese leader mondiale nella produzione di superfici
in gomma per suole, si appresta a consolidare e ad espandere
la sua attività sul mercato calzaturiero cinese, attraverso una
penetrazione più incisiva, sistematica ed organizzata, che prende avvio con
l'apertura di un Ufficio Permanente di Rappresentanza a Shanghai.
L'operazione, presentata nei suoi obiettivi e nelle sue potenzialità a
Milano da Giuseppe Parolini, Presidente di Prialpas, nel corso di una
conferenza stampa, ha offerto lo spunto, grazie all'intervento della Signora
Qian Chunying, Console commerciale ed economico della Repubblica Popolare di
Cina in Milano, per far
conoscere meglio lo spaccato di un mercato che catalizza l'attenzione di
operatori, giornalisti ed economisti.
Con un
Pil costante annuo del 7,8% e con 7 miliardi di paia di calzature
prodotte ogni anno, di cui 4 miliardi esportate e 3 miliardi destinate al
mercato interno, la Cina si qualifica come primo produttore mondiale di
calzature e rappresenta un mercato con elevate potenzialità per chi offre
tecnologia applicata a prodotti innovativi con forti elementi di
ricerca.
Un'opportunità
stimolante di sviluppo e di espansione per Prialpas che, con i suoi
stabilimenti a Sona (VR) e a Vigevano (PV),
una capacità produttiva di superfici in gomma per realizzare suole
per 120 milioni di calzature all'anno
e 35 milioni di Euro di fatturato nel 2002, è in grado di offrire risposte
e soluzioni avanzate ad una realtà in rapidissima espansione ed evoluzione.
Avendo maturato, in quasi 50 anni di attività, una vocazione a
coniugare confort e ricerca stilistica,
qualità ed innovazione, l'Azienda rappresenta il partner ideale per
un paese come la Cina, nel quale una tradizione millenaria considera il
"piede" come elemento fondamentale di equilibrio e di benessere
psicofisico, attribuendo, di conseguenza, importanza alla calzatura.
Ed è in quest'ottica di integrazione fra culture diverse, fra competenze ed esigenze, che si fonda l'apertura della nuova
struttura Prialpas a Shanghai, uno dei maggiori centri d'affari della
Repubblica Popolare Cinese, destinata a creare un dialogo con i produttori,
fornendo consulenza e tecnologia.
Un
osservatorio privilegiato, in una città baricentrica rispetto al mercato di
sbocco dei prodotti Prialpas, per rispondere tempestivamente ad un settore
in rapidissima crescita ed un punto di riferimento, con presenza stabile e
diretta del proprio personale, per gli operatori cinesi, che possono essere
aggiornati velocemente sulle nuove produzioni, sulle nuove tendenze-moda e
sulle modalità di realizzazione.
Il
successo di Prialpas, azienda leader a livello mondiale nella fabbricazione
di lastre in gomma per suole, ha radici lontane.
Prende avvio nel 1955, a Sona, in provincia di Verona, quando la
famiglia Parolini, che vantava una lunga tradizione nel settore della seta,
cogliendo le opportunità offerte dall'attività calzaturiera che stava
nascendo a Bussolengo, inizia a produrre suole di gomma.
Il
mercato chiedeva allora suole prestampate, ma nel 1960, facendo proprie le
istanze di un settore in evoluzione, sia da un punto di vista qualitativo
che quantitativo, Prialpas punta sulla ricerca ed inizia a realizzare
superfici di gomma, dotate di elevate performance. Una scelta strategica,
che le permette di qualificarsi ulteriormente, offrendo la possibilità ai
calzaturieri di aggiornare velocemente la propria produzione, ricavando
dalle lastre i modelli ed i numeri più richiesti, evitando così le costose
giacenze di magazzino. Negli
anni '70 -'80, Prialpas definisce meglio la propria missione, puntando a
diventare produttore di riferimento a livello mondiale nell'innovazione.
Questa strategia, sostenuta con la creazione di una Divisione Export e con
il rafforzamento della Divisione Marketing, sempre più orientata al
cliente, permette a Prialpas di conquistare i mercati più avanzati.
Attualmente l'Azienda veronese, che ha fatturato 31 milioni di euro nel 2001
e 35 milioni nel 2002, rappresenta il principale produttore mondiale di
fogli di gomma per calzature, occupa circa 170 dipendenti diretti ed esporta
in oltre 40 Paesi, dagli Stati Uniti al Giappone, dal Brasile alla Cina, dal
Messico alla Corea, oltre che nei Paesi europei e nord-africani. Allo
stabilimento originario di Sona, in provincia di Verona, che ospita anche
gli uffici e la Direzione, nel 1994 viene affiancata una struttura con sede
a Vigevano (PV), in seguito all'acquisizione
di un importante concorrente. La capacità produttiva attuale è di 20mila
mq di lastre al giorno, che permettono di realizzare suole per 500.000 paia
di scarpe, per un totale annuo di 120 milioni di paia. L'esperienza maturata
nella realizzazione di prodotti per camminare ad elevatissima ricerca
tecnologica, spinge Prialpas, negli anni '90, a dar vita ad una nuova
produzione, dotata di una propria rete distributiva. Vengono così
realizzati coloratissimi pavimenti in gomma, destinati ad aeroporti,
università, metropolitane, centri sportivi, ospedali, palestre. La missione
di Prialpas si può quindi sintetizzare nella vocazione a dare supporto e
stabilità al nostro cammino, mettendo a disposizione l'esperienza acquisita
nella lavorazione della gomma. Un contributo a dare qualità alla nostra
vita. Innovazione di prodotto e servizio al cliente, capacità di coniugare
le esigenze di comfort con gli input dello stile: sono questi gli elementi
caratterizzanti della produzione Prialpas, che ogni anno vende superfici per
realizzare suole per 120 milioni di calzature in oltre 40 Paesi al mondo. Un
Team di ricerca stilistica ed un Laboratorio tecnologico, interni all' azienda, offrono
prodotti innovativi, studiati per un mercato calzaturiero in continua e
rapida evoluzione. Ogni anno, in occasione delle principali manifestazioni
di settore, Prialpas presenta sul mercato internazionale i suoi nuovi
prodotti corredati da consulenze su quelle che saranno le tendenze. Sono
superfici di gomma ottenute da mescole diverse, caratterizzate da
lavorazioni sempre nuove, che permettono a stilisti e calzaturieri di
ricavare una suola funzionale, adatta sia alla scarpa casual che a quella
elegante. Frutto di una ricerca avanzata, oggetto di controlli che ne
garantiscono la qualità a livello internazionale, l'attuale gamma delle
novità Prialpas spazia da Smart a Crepe, da Ghost ad Oxido, con forti
contenuti moda. Ma la novità assoluta è rappresentata da Binamico, una
lastra a doppia densità, che permette di realizzare suole più flessibili
nella parte anteriore e più rigide nella zona destinata a sostenere il
tacco, assicurando un supporto ottimale al piede, in linea con le più
aggiornate indicazioni dei podologi. La realizzazione delle suole, non con
modelli prestampati, ma operando su superfici, che possono essere utilizzate
per ricavare forme e misure diverse, nelle quantità desiderate, rappresenta
un vantaggio notevole per i calzaturifici, costretti a continui
aggiornamenti di produzione in tempi brevi. Scegliendo la tecnologia e la
produzione di Prialpas si possono seguire le indicazioni della moda e del
mercato, dando flessibilità alla propria produzione.
CREA IL
TUO ALBERO E PROTEGGI LA NATURA CON TIMBERLAND E LEGAMBIENTE!
Milano, 19 settembre 2003 - Infondere ai bambini la consapevolezza
dell’unicità della natura e della necessità di salvaguardarla è
l’obiettivo del progetto “Crea il tuo Albero Timberland”, ideato da
Timberland, che prende il via dal 1º settembre e si concluderà il 31
ottobre 2003. Un’operazione inedita, divertente ed esclusiva, conforme ai
valori del brand Timberland, da sempre consapevole dell’importanza del
rispetto e della tutela dell’ambiente. In questa iniziativa internazionale
di educazione ambientale, saranno coinvolti 300 punti vendita Timberland in
Italia, 366 in Francia, 325 in Spagna, 151 in Germania e 166 in Gran
Bretagna. Seguirà, in ognuno dei Paesi partecipanti, un’azione concreta
del marchio a sostegno di un’Associazione per la salvaguardia della
natura. In particolare, in Italia, Timberland sosterrà l’opera di
Ecopolis, Associazione Legambiente Volontariato a Torino, associazione
impegnata quotidianamente per la tutela dell'ambiente, la difesa della
salute dei cittadini, la salvaguardia del patrimonio artistico italiano. In
ogni punto vendita Timberland Junior, i bambini riceveranno un cofanetto di
cartone sul quale è impresso l’albero logo del brand. I piccoli artisti
dovranno realizzare il proprio albero con materiali completamente ecologici
(foglie secche, corteccia, fiori secchi, sabbia…) raccolti nei parchi, in
giardino o nei boschi…. Per ogni albero reso nei punti vendita coinvolti,
Timberland devolverà la somma simbolica di 1 Euro a favore di Ecopolis,
Associazione Legambiente Volontariato a Torino. Riconsegnato il piccolo
capolavoro “eco-compatibile”, ogni bambino riceverà un Attestato di
Partecipazione all’iniziativa a favore della salvaguardia della natura e
una piccola sorpresa.
"FAI
LA SPESA PER L'ARTE" PRESENTATA OGGI A MILANO DAI PRESIDENTI DI FAID -
FEDERDISTRIBUZIONE GIOVANNI COBOLLI GIGLI E FAI - FONDO PER L'AMBIENTE
ITALIANO GIULIA MARIA MOZZONI CRESPI L'INIZIATIVA "FAI LA SPESA PER
L'ARTE".
Milano, 19 settembre 2003 - Faid - Federdistribuzione, con la collaborazione
delle aziende della Distribuzione Moderna associate, offre al Fai - Fondo
per l'Ambiente Italiano un contributo volto a sostenere la sua opera di
tutela e salvaguardia del patrimonio artistico e naturalistico italiano,
aiutando la Fondazione a divulgare la propria missione al grande pubblico.
Negli oltre 3.000 punti vendita che partecipano all'iniziativa "Fai la
spesa per l'arte", dal 20 al 27 settembre 2003, in occasione delle
Giornate Europee dei Patrimonio promosse dal Consiglio d'Europa e bandite
per l'Italia dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali, i clienti
potranno trovare, insieme al materiale divulgativo, un bollettino di conto
corrente postale da utilizzare per offrire un contributo personale, oppure
iscriversi al Fai - Fondo per l'Ambiente Italiano. A fronte di questa
donazione, il Fai invierà un biglietto d'ingresso omaggio, valido un anno,
per visitare uno dei Beni salvati. Inoltre, grazie al contributo diretto di
Faid - Federdistribuzione, nelle giornate di sabato 27 e domenica 28
settembre 2003, le proprietà del Fai saranno, in via eccezionale, aperte al
pubblico gratuitamente. Oltre 20 milioni di consumatori, dunque, (tale è la
media settimanale del numero dei visitatori dei 3.000 punti vendita che
aderiscono all'iniziativa, espressione di 3.000.000 di mq di superficie)
avranno la possibilità di trasformare un'azione consueta, come fare la
spesa, in un'opportunità per contribuire alla salvaguardia dell'arte e
della natura e di ricevere informazioni sull'attività del Fai. "Fai la
spesa per l'arte", oltre a far emergere un nuovo ruojo per le aziende
della--Distribuzione Moderna, quello di potente ed efficace
"media" all'interno del panorama degli strumenti della
comunicazione d'impresa, costituisce un passo importante per Faid -
Federdistribuzione. Per la prima volta, infatti, attraverso le aziende
associate, la Federazione svolge un'attività di sensibilizzazione nei
confronti dei consumatori verso temi quali il recupero del patrimonio
artistico e naturalistico italiano ad opera del Fai - Fondo per l'Ambiente
Italiano, non consueti per un "esercizio commerciale", ma
perfettamente in linea con la nuova funzione che stanno assumendo i punti
vendita della Distribuzione Moderna, visti non più semplicemente come
luoghi per "l'acquisto di prodotti", ma spazi di aggregazione
sociale, in grado di rispondere alle necessità informative, di servizio e
di relazionalità della clientela. Le aziende della Distribuzione Moderna,
infatti, non sono più solo "intermediari" di valore, ma
produttrici di valore stesso. Valore legato alla fiducia dei consumatori
verso il punto vendita e alla capacità di quest'ultimo di fornire
informazioni e servizi alla clientela, svolgendo un'importante funzione per
i singoli e per la collettività. Senza dimenticare, elemento che avvicina
ancora di più i due soggetti promotori dell'iniziativa, che la
Distribuzione Moderna si sta appropriando di spazi in passato destinati ad
attività ora in declino, portando nuova linfa e vitalità ad aree urbane
altrimenti desolate. I punti vendita di supermercati, ipermercati, centri
commerciali e grandi magazzini che aderiscono all'iniziativa "Fai la
spesa per l'arte" su tutto il territorio nazionale (60% al Nord e 40%
al Centro-sud), sono: Auchan, Bennet, Brico Center, Carrefour, Cityper,
Comprabene, Dì per Dì, Esselunga, Gros Market Lombardini, Gs, La
Rinascente, Ld Market, Il Gigante, Il Pellicano, Oviesse, Salmoiraghi e
Viganò, Sma, Upim. Faid - Federdistribuzione, raggruppa 8 Associazioni
della distribuzione moderna operanti con le più diverse formule commerciali
(ipermercati, supermercati, discount, cash and carry, grandi magazzini,
superfici specializzate, vendita a distanza e a domicilio del consumatore,
franchising). Le aziende associate hanno realizzato nel 2002 una cifra
d'affari di 40.008 milioni di Euro. 11 Fai dal 1975 tutela, restaura e
protegge antiche dimore, castelli, monasteri, ville, giardini storici e aree
di natura incontaminata, ricevuti in lascito o in donazione. Una volta
restaurati, i Beni vengono aperti al pubblico, affinché tutti possano
visitarli, ammirarli e soprattutto viverli. Riportare in vita le meraviglie
del nostro paese non significa, infatti, soltanto restaurarle, vuol dire
anche farle rivivere e permettere a tutti di goderne ogni giorno.
Attualmente sono 29 i Beni che appartengono alla Fondazione, 12 dei quali
regolarmente aperti al pubblico
IL PREMIO EUROPEO
DISFIDA DI BARLETTA VI EDIZIONE E LE DONNE
Roma, 19 settembre 2003 - “L’integrazione tra i popoli è un valore
basilare per la crescita della nostra società,” sottolinea Wanda Pandoli
Ferrero, “e ricevere il Premio Europeo per l'integrazione tra i popoli, in
occasione del cinquecentesimo anniversario della disfida di Barletta, ha un
importanza , per me, ancora più grande , soprattutto oggi” Perché ?
“Perché nella storia, come è sempre stato, ma mai come oggi, nel Terzo
Millennio,” dice Wanda Pandoli Ferrero ,” le donne danno il loro valido
contributo , accanto agli uomini , e sono sicura che anche per la Disfida di
Barletta , le donne abbiano fatto la loro parte”. “Le donne”, spiega
Wanda Pandoli Ferrero, “ combattono a modo loro, per la vittoria di valori
e per migliorare la società civile. Ricevo questo premio come singola donna
, per il mio impegno, ma desidero estendere questo onore a tutte le donne
Aidda, Associazione donne imprenditrici e dirigenti d’azienda, che
rappresento”. Il premio è a cadenza annuale ed è stato consegnato a
diverse personalità. In particolare Wanda Pandoli Ferrero è una donna in
prima linea , vincitrice del premio “The leading women entrepreneurs of
the world” , madre di due figli, comproprietaria e amministratore delegato
di un gruppo di aziende che generano un fatturato di 100 milioni euro, dando
lavoro a 450 addetti, si dedica alla logistica della gestione aziendale e
soprattutto allo studio e all’attuazione delle strategie di sviluppo.
Inoltre detiene partecipazioni in due società di capitali e . Dal 1999 si
è resa promotrice di iniziative nel settore editoriale, costituendo la
Adnav, (Via Xx Settembre, 12 - Torino; Sito Web: www.Memoriosa.com
e-mail: adnavsas@tin.It
) casa editrice con la quale ha dato corso ad alcune produzioni in commercio
e, in particolare, pubblica ogni anno una Agenda i cui utili vengono dati in
beneficenza. “L’agenda Memoriosa”, spiega Wanda Pandoli Ferrero, “ha
elargito negli ultimi due anni in beneficienza oltre 16mila euro, e rientra
in una volontà etica di concepire l’intervento imprenditoriale. Diverse
sono le associazioni a cui viene devoluto l’importo. Per il 2003 ne
beneficerà l’associazione Medici Senza Frontiere”. Wanda Pandoli
Ferrero è socia rotariana, fa parte anche della associazione Faro,
(associazione assistenza oncologica Piemonte), della consulta di Bioetica
Milano, e di altre associazioni a carattere regionale e locale, tra cui Ide
(Imprenditori Dirigenti Europei) gruppo piemontese, Centro Einaudi Torino,
Ande (Associazione Nazionale Donne Elettrici)sezione di Torino.
“L’integrazione è un valore che fa parte della mia esistenza, perché
ho rispetto di chi incontro, sempre , e promuovo e condivido con le donne
Aidda nuovi progetti di cooperazione, di collaborazione europei e
internazionali. Sia come donna singola nella vita di tutti i giorni, che
come imprenditrice e rappresentante di Aidda, ho sempre combattuto, in
positivo, per l’integrazione , e punto a comprendere al meglio le persone
sia sul lavoro che nelle associazioni anche di volontariato di cui faccio
parte”. Aidda ha una grande storia e un grande futuro dinanzi a sé per e
con le donne , perchè interagisce nel mondo manageriale con etica e valori
ben consolidati.Si raccolgono in Aidda le donne dirigenti e imprenditrici
che amano le sfide, che credono nell’associazionismo, e desiderano dare
alla società il proprio contributo al miglioramento del tessuto economico e
sociale. Aidda, Associazione Imprenditrici e Donne Dirigenti d’Azienda,
(Sito Internet www.Aidda.org) è stata fondata il 22 maggio del 1961 a
Torino, ed è un’organizzazione apartitica e senza fini di lucro, con più
di 1500 socie in Italia , tra titolari d’azienda e dirigenti, e oltre
tremila imprese, prevalentemente medio piccole, un fatturato di più di
25mila milioni di euro e oltre 200mila addetti. L’associazione è
attivamente impegnata per Statuto (art.3) a sostenere ed espandere la
cultura d’impresa. Gestisce progetti innovativi nei settori: formazione,
ricerca e sviluppo tecnologico, orientamento e tutoring. Organizza seminari,
convegni, manifestazioni, elargisce premi, e borse di studio, interviene con
iniziative concrete nel settore socio-culturale. L’internazionalizzazione
inoltre è la forza di Aidda, in quanto l’associazione è il nucleo
italiano di Fcem (Les Femmes d’Entreprises Mondiales, sito Internet
www.Fcem.org), che raccoglie più di 300.000 imprenditrici presenti in 50
Paesi dei 5 continenti , promuove, supporta e collega l’imprenditoria
femminile mondiale di ogni parte del mondo. Fcem è la più importante
associazione di imprenditrici, è una Ong che ha una rappresentanza
ufficiale presso le Nazioni Unite (con rappresentanti incaricate presso le
sedi di New York, Ginevra e Vienna), una rappresentanza presso il Consiglio
d’Europa a Strasburgo e presso il Parlamento Europeo a Bruxelles, oltre
che presso diverse altre istituzioni quali l’Unctad, l’Unido, l’Unece,
l’Ocse e l’Ilo (Organizzazione Internazionale del Lavoro), collabora con
l’Unesco per diverse iniziative. “La nuova disfida è al femminile
ora… e, come non mai , è al fianco dei nostri cavalieri uomini : teniamo
alti i valori e impegniamoci sempre più seriamente per l’integrazione tra
i popoli verso il miglioramento della società” sottolinea Wanda Pandoli
Ferrero, L’identità femminile è un valore e la nuova disfida del terzo
Millennio è darLe maggiore spazio a livello istituzionale e per una
migliore integrazione tra i popoli”. Per avere informazioni sui nuovi
progetti Aidda, contattare: Segreteria Nazionale Aidda : Via degli Scialoja,
18 – 00196 Roma Tel 063230578 Fax 063230562 e-mail : aidda@aidda.Org
Sito Internet http://www.Aidda.org
IL
PONTE DELLE SIGNORE : SEGNALI DI RINASCITA E METAFORA TRA PASSATO E PRESENTE
Milano, 19 settembre 2003 - La manifestazione “Il Ponte delle Signore”
parte il 4 ottobre e si conclude il 5 giugno 2004 , è un’occasione per
guardare con rinnovato vigore al futuro di una zona che ha lasciato a tutto
il Paese un segno indelebile nel processo e nel progresso produttivo
industriale. Biella, città tessile per eccellenza e centro propulsore del
Made in Italy, consacrato recentemente con la nascita del marchio di qualità
“The Art of Excellence” – di cui “il Ponte delle Signore” è uno
dei simboli. “Partecipo all’iniziativa realizzando la segnaletica,”
dice Rosanna Acunzo Papetti, fondatrice e amministratrice di International
Cartel Sign,” il legame tra uomo e territorio è la mia passione e questa
manifestazione, il concorso e la volontà di ricostruire sono encomiabili,
il fatto poi di lavorare tra donne per il rinnovo di una zona così piena di
storia mi affascina”. International Cartel Sign è un’azienda
certificata Uni En Iso 9001:Vision 2000 e , attualmente, realizza in Italia
e all’estero, progetti e design, studi di immagine coordinata per grandi
spazi e opera in primo piano nel settore della segnaletica , in
collaborazione anche con architetti di fama mondiale. Dal 4 ottobre al 5
giugno 2004 si potrà ammirare tutte le sere un ponte acceso di luce nella
località Valle del Cervo, Biella . Si tratta di uno scenografico fascio
luminoso riflesso su una modernissima struttura ingegneristica, là dove si
ergeva un ponte di grande storia, del 1150 che era gestito dalle suore del
convento e della chiesa Santa Maria Maddalena, sulla riva del torrente , e
crollato nel giugno 2002. Il ponte di luce è opera di Chiara Baldacci
Castiglioni, del famosissimo studio di illuminazione Achille Castiglioni,
designer di fama internazionale, la segnaletica del ponte e dell'iniziativa
è curata da International Cartel Sign. E ad altre donne, per la precisione
dieci tra le migliori archiette italiane è aperto il concorso di idee per
ricostruire il ponte. Il 4-5 ottobre a Biella viene presentato il concorso
"Il ponte delle Signore" che si concluderà con premiazione il 5
giugno 2004 , dieci architette donne presenteranno un progetto a testa per
la ricostruzione del secolare ponte pedonale in pietra, andato distrutto con
l’alluvione del 5 giugno 2002. “Il Ponte delle Signore”, questo il
nome del concorso di idee, coinvolge dieci illustri architetti donne
provenienti da tutta Italia, che sono già state scelte.A latere
dell’iniziativa, fuori concorso, 5 artiste/designer presenteranno a giugno
2004, in occasione della premiazione e mostra finale una loro
interpretazione del ponte, impiegando materiali diversi - relativi al loro
specifico campo di intervento: ceramica, fili, argento, vetro e una
installazione creativa (ad opera di Atonia Campi, Alda Casal, Olga Finzi
Baldi, Federica Marangoni e Laura Castagno). Promotore dell'iniziativa è
l'Archivio Pria , associazione senza scopo di lucro, che divulga l'arte
tessile , depositario di oltre 1000 volumi e centinaia di migliaia di
campioni di tessuti, tutti dettaglaitamente classificati, catalogati, e che
documenta la storia dell'industria tessile italiana dal 1700 a oggi, a
disposizione di studenti e studiosi per ricerche nel campo tessile, di
stilisti e aziende per nuovi spunti nella creazione di nuove proposte di
moda. L'archivio Pria fa parte del Lanificio Pria di Biella, un raro
gioiello d'archeologia industriale, e racchiude un patrimonio inestimabile.
Non solo dal punto di vista economico - documenti del genere non hanno
prezzo - ma anche, e soprattutto, come testimonianza dell'evoluzione della
moda e del gusto dal 1400 a oggi. “Come donna imprenditrice , ritengo
importante dare rilievo e sostegno a iniziative come queste. Le acque del
torrente Cervo, per secoli fonte di ricchezza e occasione di lavoro per
molti, durante l’alluvione del 5 giugno 2002 hanno alterato con la loro
furia il millenario paesaggio, che neppure l’alluvione del 1968 aveva così
profondamente cambiato. Ora tocca a noi ricominciare” L’area in cui
sorge l’associazione Archivio Pria è parte del complesso del Lanificio
Pria – fondato nel 1824 dal francese Louis Boussù e definito da Gae
Aulenti uno dei tre più bei siti di archeologia industriale in Europa– ha
subito una drammatica amputazione con la distruzione di alcuni edifici e
soprattutto dell’antico ponte interno in pietra viva che raccordava le due
ali dell’insediamento archeologico sorte sugli argini opposti del torrente
Cervo. Il 4-5 ottobre è prevista una tavola rotonda, intitolata “Il
Ponte. Metafora tra passato e futuro” a cui interverranno Gianluca Susta -
Sindaco di Biella, Teresio Gamaccio – curatore dell’Archivio Pria, Don
Delmo Lebole – storico del biellese, Corinna Morandi – docente di
urbanistica al Politecnico di Milano, Domenico Luciani – direttore della
Fondazione Benetton Studi Ricerche, Anty Pansera – storico e critico del
disegno industriale italiano e curatore dell’iniziativa. In tale occasione
ci sarà la presentazione del concorso di idee per la ricostruzione del
ponte ed è prevista una performance teatrale, più una cena “luminosa”
, light dinner , presso il “salone delle ghise”- un loft industriale
reso unico da colonne in ghisa dall’originale design, scenograficamente
allestito per l’occasione da Charlotte Mello. Per aderire all’iniziativa
e per avere dettagli sul concorso, www.Archiviopria.it
e-mail e.C.partners@seicom.it
HABITAT
AZIENDA A SEP 2004 FUMO PASSIVO E QUALITÀ DELL’AMBIENTE DI LAVORO
Milano, 19 settembre 2003 – Nuovi obblighi per i Facility Manager e i
responsabili aziendali che dovranno affrontare la legge sul divieto di fumo
in tutti i locali pubblici, uffici e aziende. Ecco cosa dice la legge: Norme
tecniche - In caso di unico locale e di impossibilità nella separazione di
due ambienti, è imposto il divieto assoluto di fumo; - L’aria proveniente
dalle zone fumatori non è riciclabile, Deve essere espulsa all’esterno
attraverso idonee aperture; - I locali per fumatori devono essere mantenuti
in depressione non inferiore a 5 Pascal rispetto alle zone circostanti.
Impianti di ventilazione - Le zone per fumatori devono essere dotate di
mezzi meccanici di ventilazione forzata, per garantire portata d’aria
esterna o immessa da altri ambienti limitrofi preclusi ai fumatori; -
Progettazione, installazione, manutenzione e collaudo dei sistemi devono
essere conformi alle norme di sicurezza e risparmio energetico e alle norme
tecniche Uni Cei; - La portata d’aria minima da assicurare è di 22 litri
al secondo a persona che possa essere ospitata, sulla base dell’indice di
affollamento (0,7 persone al mq). Segnaletica - Nei locali per non fumatori
devono essere affissi i cartelli “Vietato Fumare”, con indicazioni di
legge, sanzioni e soggetti responsabili della vigilanza; - All’ingresso
dei locali per fumatori, devono essere presenti i cartelli con indicazione
luminosa “Area per Fumatori” e “Vietato fumare per guasto
all’impianto di ventilazione” in caso di mancato funzionamento
dell’impianto. Le preoccupazioni legate alla vita da ufficio aumentano e
fanno comprendere l’importanza, per ogni azienda, di tutelare i propri
addetti e di migliorare la qualità dell’ambiente di lavoro. Habitat
Azienda, che si svolge a Padova dal 17 al 20 marzo 2004 all’interno di Sep,
salone biennale delle ecotecnologie, vuole dare soluzioni concrete al
problema dell’inquinamento dell’aria, della sicurezza, della qualità
dell’ambiente di lavoro e del benessere degli addetti. Alla sua prima
edizione, organizzata da Tecnoimprese e Padovafiere, Habitat Azienda è
l'area-evento dedicato alla gestione di spazio, attrezzature e addetti
dell'ambiente aziendale, che si rivolge alla figura emergente del Facility
Manager, ovvero a chi, in ogni realtà lavorativa, deve gestire e
ottimizzare le risorse (anche umane) di un’azienda. Ha è la risposta alle
esigenze dell'ambiente-ufficio con tre aree espositive: 1. Area Ict &
Waste: soluzioni al fine vita di apparati tecnologici, risparmio energetico,
ecoprodotti Ict; 2. Area Prevenzione & Pulizia: qualità dell’ambiente
di lavoro, prevenzione all'inquinamento (acustico, elettromagnetico,
climatico), pulizia e organizzazione degli spazi, protezione individuale,
sicurezza, misure antincendio e antifumo; 3. Area Comfort & Benessere:
benessere degli addetti (distributori automatici, erogatori d'acqua, vending,
attrezzature ergonomiche, arredo ufficio, soluzioni illuminotecniche,
fitness e relax in azienda, servizi alla persona).
TIR AD
ARCORE SABATO MATTINA LA FITA/CNA INDICE IL FERMO NAZIONALE DAL 22 SETTEMBRE
2003
Milano, 19 settembre 2003 - La Fita/cna precederà lo sciopero nazionale con
un sit-in di Tir ad Arcore sabato 20 settembre. La Fita\cna ha infatti
indetto un fermo nazionale dei servizi di autotrasporto a partire dalle ore
00:00 di lunedì 22 settembre 2003 alle ore 24:00 di venerdì 26 settembre
2003. Le motivazioni della protesta derivano precisamente dalle scelte del
Governo in materia di liberalizzazione tariffaria e di inasprimento del
Codice della Strada. La Fita/cna contesta, infatti, la liberalizzazione
delle tariffe che condurrebbe all’abolizione dei contratti di settore,
indispensabili per determinare condizioni di lavoro, prezzi e responsabilità.
Pur condividendo il principio della patente a punti, l’Associazione degli
autotrasportatori chiede la modifica delle sanzioni e la creazione della
patente professionale: di fatto l’introduzione della patente a punti ha
comportato un aumento dei costi che non é riconosciuto dalla committenza.
Infine ultimo punto all’ordine del giorno della protesta è la richiesta
di un provvedimento per il recupero dell’accisa sul gasolio. “La
presenza ad Arcore – afferma il presidente regionale Fita|cna Daniele
Caffi – ha un duplice significato: da una parte vuole essere un urlo di
dolore di una categoria ormai agli estremi e, dall’altra, rappresenta la
consegna di un messaggio che è quello di non abbandonare l’autotrasporto
alle irragionevoli e irresponsabili pressioni da parte della committenza”.
“Se il Presidente del Consiglio – conclude Caffi – il quale nutre
numerosi consensi da parte delle Pmi, non si impegna a risolvere lo
scottante problema di centinaia di migliaia di aziende, dovrà assumersi la
responsabilità di un fermo per il quale a farne le spese saranno
principalmente tutti i cittadini italiani”. La manifestazione di sabato 20
settembre 2003 si svolgerà secondo queste modalità: Un corteo di Tir
partirà da Piazza Axum (stadio G. Meazza) – Milano alle ore 9.30 in
direzione tangenziale Ovest. Percorse interamente le tangenziali Ovest e
Est, gli autotrasportatori proseguiranno in direzione Arcore. Alle porte del
comune brianzolo, il corteo si fermerà presso il parcheggio
dell’Ipermercato di Villasanta (Arcore). La manifestazione proseguirà a
piedi fino a Largo Lavela, presso la residenza del Presidente del Consiglio,
dove una delegazione consegnerà un documento della Fita\cna.
A REGGIO
EMILIA UN MASTER SULL’INNOVAZIONE PER FORMARE GIOVANI PROJECT MANAGER
Reggio Emilia, 19 settembre 2003 – Sarà presentato domani, venerdì 19
settembre 2003, il Master “Project Manager per lo sviluppo e
l’innovazione”, ideato dall’Università degli Studi di Modena e Reggio
Emilia - Dipartimento di Scienze e Metodi dell’Ingegneria e da Centro
Servizi P.m.i., e finanziato dalla Provincia di Reggio Emilia e dal Fondo
Sociale Europeo. A partire dalle ore 16,00, nell’aula Magna
dell’Università in viale Allegri 15, il Prof. Sandro Sandrolini della
facoltà reggiana di ingegneria e il coordinatore del corso Dott. Andrea
Marconi presenteranno in un incontro aperto al pubblico (giovani laureati,
ma anche aziende interessate ad un periodo di stage o ad un futuro
inserimento lavorativo) il profilo professionale in uscita dal percorso, le
caratteristiche dell’attività formativa e le modalità di adesione.
Essendo a finanziamento pubblico, il corso è a numero chiuso e precisamente
si rivolge a 15 persone non occupate all’avvio dell’attività formativa
e in possesso di laurea o laurea specialistica, preferibilmente in
Discipline Scientifiche, in Ingegneria o in Economia e Commercio data la
maggiore continuità con i contenuti trattati. Il Project Manager per lo
sviluppo e l’innovazione è infatti chiamato a svolgere attività
collegate al processo di innovazione, sviluppo e trasferimento tecnologico
di un’azienda, assicurando la gestione complessiva dei progetti in tale
ambito, con particolare attenzione al controllo dei tempi di sviluppo, degli
obiettivi di qualità e dei margini di costo. I contenuti affrontati dai
futuri Project Manager sono infatti il sistema integrato qualità-sicurezza-ambiente,
la ricerca, la valutazione e la gestione dei progetti di innovazione, il
controllo e la gestione ecomico-finanziaria dell’innovazione, gli
strumenti finanziari per la ricerca e l’innovazione e la rendicontazione
dei progetti di ricerca e sviluppo. “C’è estremo bisogno – ha
affermato l’Ing. Maurizio Brevini, Presidente di Centro Servizi P.m.i. E
Direttore Generale di Samhydraulik Spa – di figure come il Project Manager
per lo sviluppo e l’innovazione, perché oggi non basta più
“costruire” innovazione tecnologica; bisogna formare risorse umane che
con l’innovazione sappiano fare i conti, che sappiano sfruttare la nuova
conoscenza e la nuova tecnologia per migliorare le imprese, che imparino a
gestirla per incrementare l’economia del paese”. “Il compito di questi
Project Maganer – continua Brevini – sarà quello di suggerire alle
aziende le strategie giuste per migliorare in efficienza e competitività
investendo nell’innovazione, perché il vantaggio competitivo per le
aziende che riescono a gestire l’innovazione è davvero notevole”. Il
corso ha una durata di 400 ore, di cui 160 di stage in azienda e prevede il
rilascio al termine di un certificato di competenze. Partirà a inizio
ottobre e terminerà a febbraio 2004. Termine ultimo per le iscrizioni il 29
settembre 2003, giorno in cui verranno effettuate le selezioni per
individuare i 15 candidati ammessi al percorso formativo. Venerdì 19
settembre 2003, alle ore 16,00, presentazione del progetto presso l’Aula
Magna dell’Università, in viale Allegri, 15 a Reggio Emilia Per
informazioni e adesioni alla giornata di presentazione è possibile
contattare il coordinatore del corso Dott. Andrea Marconi presso Centro
Servizi P.m.i. Al numero di telefono 0522/330540.
L'UNIVERSITÀ
DI BOLOGNA E CRIF PROPONGONO IL MASTER IN GESTIONE DEI RISCHI FINANZIARI
Bologna, 19 settembre 2003 - L'università di Bologna, in collaborazione con
Crif - gruppo internazionale specializzato nello sviluppo di soluzioni per
il controllo del rischio di credito - organizza a Bologna il Master di I
livello in Gestione dei Rischi Finanziari. Il Master in Gestione dei Rischi
Finanziari si propone ormai da alcuni anni come un valido anello di
congiunzione tra il mondo accademico e quello aziendale, formando
professionalità di alto profilo in grado di rispondere alle esigenze
espresse dal mercato del lavoro. La figura del risk manager è stata infatti
negli ultimi tempi una delle più richieste nei settori bancario,
finanziario e assicurativo. Il Master si terrà presso la facoltà di
Scienze Statistiche dal 1/12/2003 al 30/11/2004. I partecipanti avranno modo
di approfondire, con i più avanzati strumenti di teoria economica,
econometria, statistica ed informatica, le loro competenze nell'analisi
quantitativa dei rischi finanziari, nelle modalità di gestione del rischio
di credito, nei metodi di scoring e rating, nell'asset e liability
management, nella gestione delle scelte di portafoglio, nei prodotti
finanziari derivati, nelle assicurazioni vita e nei fondi pensione.
L'attività didattica si articolerà in quattro fasi: formazione teorica in
aula, formazione professionale specifica in aula e laboratorio, stage
aziendale presso Crif o altre realtà del mondo bancario e finanziario,
project work finalizzato alla presentazione sul mercato del lavoro. Il
Master è aperto ai laureati nelle Facoltà di Economia, Ingegneria, Scienze
Statistiche, Scienze Politiche, o equipollenti, ai laureati in Fisica,
Matematica, o equipollenti, nonché ai laureati all'estero. Il numero dei
partecipanti ammessi è fissato in 25. L'impegno dei partecipanti al Master
è a tempo pieno e la frequenza è obbligatoria. Sono per altro previste
alcune borse di studio a copertura dei contributi di iscrizione. Le domande
dovranno pervenire entro il 31 ottobre presso l'Ufficio Master in via
Zamboni 34 a Bologna. Per tutti gli interessati, sarà possibile partecipare
a un incontro di presentazione del master che si terrà il 13 ottobre,
presso la Facoltà di Scienze Statistiche, Palazzo Bianconcini, Via Belle
Arti 42 a Bologna.per informazioni: Università di Bologna Presidenza Facoltà
di Scienze Statistiche D.ssa Roberta Bonori Via Belle Arti, 41 - 40126
Bologna Tel 051 2098219 - Fax 051 227997 http://www.Unibo.it/portale/master/
IL 21 SETTEMBRE MILANO APRE LE PORTE ALLA
CREATIVITA’, AL TEMPO LIBERO E ALLA FORMAZIONE UNA GIORNATA PER PROVARE
GRATUITAMENTE I CORSI MESSI A DISPOSIZIONE DEI CITTADINI DA OLTRE 50 ENTI
ORGANIZZATORI
Milano, 18 settembre 2003 - Il 21 settembre, Actl propone “Corsi
aperti”, un open door in cui, dalle 14.00 alle 18.30, i milanesi potranno
provare liberamente e gratuitamente i corsi di oltre 50 enti organizzatori
sparsi su tutto il territorio cittadino. Durante la giornata si potrà
parlare con gli istruttori, sperimentare le discipline e raccogliere
informazioni sui corsi. La scelta delle discipline è ampia e variegata e in
grado di soddisfare le esigenze di tutti: ci saranno corsi sportivi, lezioni
per mettere alla prova la propria creatività e vena artistica, corsi per il
benessere psicofisico, di lingue straniere e corsi di formazione
professionale. Presso la sede di ogni corso sarà inoltre possibile
acquistare la nuova edizione della guida, “Milano in Corsi” – Guida ai
corsi per il tempo libero e la formazione professionale”, pubblicata da
Actl, giunta all’Xi edizione. Sui siti www.Actl.it
e www.Sportellostage.it
sarà possibile consultare
l’elenco degli enti organizzatori che partecipano all’iniziativa.
PER ATOMOS
UN NUOVO CENTRO DI RICERCA IN COLLABORAZIONE CON L’UNIVERSITÀ
Milano, 19 settembre 2003 - È stato inaugurato il 15 giugno 2003, presso il
Polo Universitario di Savona, il Centro di Ricerca Atomos, in collaborazione
con l’Università degli Studi di Genova. Con questa nuova iniziativa
Atomos consolida la ormai pluriennale collaborazione con il Dipartimento di
Ingegneria della Produzione, presieduto dal Prof. Roberto Mosca, e si
conferma in prima linea nelle attività di ricerca e sviluppo nel settore
della logistica e di gestione della produzione. Il Centro di Ricerca si
configura come luogo privilegiato dove gli studenti universitari possano
dare senso pratico agli argomenti affrontati nel corso di studi, con
l’obiettivo di proseguire in maniera organizzata e continuativa gli scambi
culturali tra l’Università e Atomos. Gli studenti ospitati dal Centro
potranno dedicarsi a progetti di ricerca su pianificazione e ottimizzazione
della produzione, e avranno anche la possibilità di intraprendere uno stage
presso Atomos o presso le numerose aziende clienti. Il Centro di Ricerca
Atomos accoglierà presto anche studenti provenienti da università
straniere: con l’Università di Barcellona in Spagna sono già in corso le
prime attività.
Pagina 1
Pagina 2
Pagina 3 Pagina
4 Pagina 5
Pagina 6
Titoli
Home
Archivio news
|