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GIOVEDI'
9 OTTOBRE 2003
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ROMANO
PRODI PRESIDENTE DELLA COMMISSIONE EUROPEA PRESENTA IL CONSIGLIO EUROPEO DI
OTTOBRE A BRUXELLES: “UN'EUROPA PIÙ PROSPERA E PIÙ SICURA”
Bruxelles,
9 ottobre 2003 – Di seguito il discorso di Romano Prodi per la
presentazione del Consiglio europeo che a breve si terrà a Bruxelles: “
Signor Presidente, Onorevoli deputati, Il Consiglio europeo del 16 e 17
ottobre prossimi affronterà il rafforzamento dell'area di libertà,
sicurezza e giustizia e il rilancio della nostra economia. Voglio
soffermarmi quest'oggi su questi due importanti capitoli. L'immigrazione ha
smesso da tempo di essere una pura questione nazionale. Essa è assurta
drammaticamente a questione europea con il consolidarsi di flussi di
immigrazione sempre più massicci e con l'affermarsi di pratiche criminali
che hanno allarmato tutti gli Stati membri. La gestione delle frontiere deve
quindi diventare un compito comune che dobbiamo affrontare insieme,
nell'interesse di tutti i cittadini. Con l'imminente allargamento, le
frontiere esterne dell'Unione si estenderanno e ricadranno quasi per intero
sotto la responsabilità dei nuovi Stati membri. I nuovi paesi membri non
sono in grado di gestire da soli questo compito gravoso, che comporta non
solo aspetti di polizia ma anche, e direi soprattutto, di pianificazione
politica e sociale del fenomeno. Da una parte, infatti, per la nostra
coscienza umana e civile, il traffico di esseri umani e i viaggi verso la
speranza compiuti in condizioni disumane sono intollerabili. Dall'altra,
dobbiamo affrontare con decisione la questione dei flussi migratori e
gestire in modo coordinato le frontiere di tutta l'Unione. Il Consiglio
europeo di Salonicco aveva indicato la via, sottolineando la necessità di
accelerare l'attuazione del programma di Tampere, specialmente per quanto la
politica comune europea in materia di asilo e migrazione. Al prossimo
Consiglio, in attuazione del mandato del Consiglio europeo, la Commissione
presenterà una serie di misure con l'obiettivo di giungere rapidamente al
completamento di tale politica comune. Per cominciare, è allo studio
l'istituzione di un'Agenzia per la gestione e il coordinamento operativo
delle frontiere, sulla quale il Consiglio potrà prendere una decisione
entro la fine dell'anno. Il suo compito non sarà di sostituire i corpi di
frontiera nazionali ma di organizzare gli aspetti operativi orizzontali
quali l'analisi dei rischi, la formazione, la ricerca e l'acquisto di
attrezzature da concedere in uso agli Stati membri. Uno studio speciale è
stato dedicato alle frontiere marittime con l'obiettivo di integrarle
nell'organizzazione generale delle frontiere esterne dell'Unione. La
Commissione proporrà inoltre di introdurre nei visti e nei permessi di
soggiorno degli identificatori biometrici, in attesa di inserirli nei grandi
sistemi informativi e in particolare nella seconda generazione del Sistema
Integrato di Schengen (Sis). Stiamo infine preparando iniziative volte a
rendere più sicuri i passaporti. Nell'affrontare questo delicato argomento,
tuttavia, non dimenticheremo mai che la sicurezza e il controllo non devono
pregiudicare il diritto dei cittadini alla propria riservatezza. L'aspetto
più urgente da affrontare è senza dubbio quello dei flussi migratori. Gli
immigrati legali sono una risorsa economica, culturale e umana che dobbiamo
ricevere rispettando la loro dignità e integrare nel modo migliore nelle
nostre società. Una politica attiva sull'immigrazione economica e
sull'integrazione deve perciò tenere conto della situazione nel paese di
provenienza degli immigrati, delle nostre necessità economiche e sociali e
delle effettive capacità di integrazione dei nuovi arrivati. Nello stesso
tempo, è nostro dovere combattere l'immigrazione clandestina. Due sono gli
strumenti su cui dovremo mettere l'accento nei prossimi mesi: gli accordi di
riammissione e le politiche di rimpatrio. Così come ci era stato chiesto
dal Consiglio, la Commissione ha aperto i negoziati con un gran numero di
paesi terzi per definire le modalità di riammissione dei cittadini entrati
illegalmente nel territorio dell'Unione. Nonostante il grande impegno, si
tratta di negoziati difficili: la Commissione deve infatti ottenere dai
paesi terzi non solo la riammissione dei cittadini del paese, ma anche
quella dei cittadini di altri paesi in transito per quello Stato. Sulla base
della nostra esperienza, le trattative avranno buon esito solo se inquadrate
in un contesto più ampio e se accompagnate dall'offerta di una serie di
incentivi. Per esempio nell'accordo Authorized Destination Status (Ads) che
abbiamo concluso la scorsa settimana con la Cina--e che comprende una
clausola di riammissione--hanno avuto un ruolo determinante considerazioni
di natura commerciale. L'altro nodo è quello di offrire ai paesi partner
delle quote di immigrazione garantita, di preferenza nel quadro di
trattative comprendenti la cooperazione economica, gli aiuti allo sviluppo e
l'accesso ai mercati. È indispensabile, infatti, che gli Stati Membri
facilitino la nostra posizione negoziale per arrivare ad accordi equi in
grado di contribuire a costruire il necessario clima di collaborazione e di
fiducia con i nostri partner. Ogni politica di rimpatrio deve essere inoltre
accompagnata da un adeguato finanziamento delle diverse fasi della sua
attuazione. Per assicurare l'efficienza delle operazioni nel pieno rispetto
della dignità delle persone coinvolte, la Commissione proporrà in autunno
l'istituzione di uno strumento finanziario dedicato a far fronte ai rimpatri
negli anni che vanno dal 2004 al 2006. Sulla base dell'esperienza così
maturata, nelle nuove Prospettive finanziarie che entreranno in vigore nel
2007, si dovrà prevedere un vero e proprio Fondo europeo per i rimpatri. Ci
troviamo oggi di fronte a flussi migratori nei quali è difficile
distinguere i rifugiati in cerca di asilo dagli emigrati spinti da ragioni
economiche. Dobbiamo perciò offrire protezione a chi ne ha bisogno e, allo
stesso tempo, regolare l'ingresso degli altri in modo programmato. Bisogna
prima di tutto rafforzare l'istituto dell'asilo, che è parte integrante
della nostra tradizione umanitaria ma che attraversa un momento di profonda
critica da parte dell'opinione pubblica. In applicazione delle conclusioni
del Consiglio europeo di Salonicco, la Commissione completerà la prima fase
della costruzione del sistema di asilo comune deciso a Tampere con
l'adozione entro la fine dell'anno delle due direttive ancora mancanti:
quella sulle procedure e quella sulla definizione di rifugiato. Onorevoli
deputati, Passo ora all'altro grande argomento di cui si occuperà il
consiglio di Bruxelles: il rilancio dell'economia europea. Negli ultimi due
anni la nostra economia non ha offerto segnali positivi. Il quadro è di
crescita fiacca, di scarsa fiducia delle famiglie e delle imprese e di
investimenti deboli. Alcuni indicatori recenti, tuttavia, fanno intravedere
un punto di svolta e l'attuale fase di stagnazione potrà essere forse
finalmente superata. Le condizioni economiche di base--“i
fondamentali”--sono buoni grazie al rispetto dei regole e comportamenti
meno divergenti da parte dei paesi membri, soprattutto in conseguenza
dell'adozione dell'euro e grazie a una maggiore presa d'atto della necessità
di applicare le riforme strutturali decise a Lisbona. È quindi giunto il
momento di dare alla nostra economia un nuovo impulso. La settimana scorsa
la Commissione ha preparato a questo scopo l'adozione di una Iniziativa
europea per la crescita, che ora passa al Consiglio per essere messa in
atto. L'iniziativa si basa, ovviamente, sulla strategia di Lisbona relativa
agli investimenti nelle reti e nella conoscenza. Tuttavia essa ha
l'ambizione di mobilitare a breve termine risorse pubbliche addizionali e,
soprattutto, nuove risorse private per finanziare progetti infrastrutturali
su scala veramente europea e per rilanciare in modo rigoroso la ricerca e
l'innovazione. Il messaggio indirizzato ai nostri cittadini è dunque quello
di porre concretamente le basi per un miglioramento strutturale e di lungo
periodo della nostra competitività. Una rete di infrastrutture di trasporto
e di comunicazione su scala europea è infatti fondamentale per migliorare
l'integrazione delle nostre economie e aumentare la coesione all'interno
della nostra Unione allargata. Dimostrando la nostra determinazione daremo
un segnale chiaro della capacità dell'Unione di prendere finalmente
decisioni economiche ormai non dilazionabili. Le nuove opportunità di
mercato garantite dall'impegno finanziario degli Stati membri, dell'Unione e
dei privati stimoleranno a loro volta un impegno diretto da parte delle
imprese europee. Gli effetti diretti degli investimenti nei progetti si
manifesteranno già all'apertura dei cantieri, il che potrà avvenire
rapidamente per un numero significativo di opere. L'iniziativa che vi
presento oggi fa tesoro dell'esperienza accumulata da altre iniziative
precedenti e cerca di superare difficoltà precedenti che in passato hanno
provocato lentezze e risultati frammentari. A questo proposito, la settimana
scorsa la Commissione ha adottato un pacchetto che comprende, fra l'altro,
29 grandi progetti per le Reti transeuropee pari a un investimento
complessivo di circa 220 miliardi di euro da qui al 2020. Questo è il
quadro di insieme di quello che deve essere realizzato se vogliamo dotare il
mercato unico di una struttura di infrastrutture efficienti suscettibile di
assicurare uno sviluppo competitivo dell'economia europea. Tuttavia, nel
breve periodo, è chiaro che solo alcuni progetti sono maturi per passare
alla fase di esecuzione. La Commissione presenterà al Consiglio europeo
un'indicazione delle priorità temporali di realizzazione delle opere
comprese nella lista, in modo da permettere ai capi di Stato e di governo di
concentrare gli sforzi e dare il massimo impulso possibile al rilancio
dell'economia nel breve termine. Se l'iniziativa prevede una maggiore
partecipazione delle risorse private negli investimenti di base, è chiaro
che il ruolo delle finanze pubbliche resta sempre importante. Il loro
equilibrio e soprattutto la qualità della spesa pubblica diventano
assolutamente fondamentali. Bisogna riorientare gli investimenti verso la
crescita e favorire la partecipazione del settore privato. Per aumentare la
leva finanziaria e, quindi, per accelerare il completamento delle opere,
proponiamo di portare dal 10 al 30% il contributo del bilancio comunitario
alle parti transfrontaliere dei progetti a priorità più elevata. Con
questo, la mobilitazione delle risorse private sarà grandemente facilitata.
Abbiamo tuttavia anche bisogno di un ruolo maggiore della Banca europea per
gli investimenti. Per questo l'Iniziativa propone di coinvolgerla con un
ruolo più forte nell'agevolazione e nella condivisione del rischio dei
finanziamenti. Inoltre, noi opereremo presso gli Stati membri perché
aumentino gli investimenti nella ricerca e sviluppo e nella conoscenza per
lo sviluppo del capitale fisico e umano. Queste sono le sole ricette per
sostenere l'occupazione in modo duraturo e sostenibile. Non mi stancherò di
ripetere che la supremazia nella concorrenza internazionale si gioca oggi
nell'innovazione e nella ricerca avanzata, nei centri di eccellenza, nella
creazione e nella trasmissione dell'informazione e della conoscenza.
Dobbiamo inoltre fare di più nel campo della formazione permanente dei
nostri lavoratori, e infine, dell'istruzione dei nostri cittadini. Assieme a
un forte impegno nelle riforme strutturali, gli Stati membri dovranno quindi
aumentare la loro azione in questi settori, approfittando anche delle
risorse comunitarie quali il Sesto programma quadro, la Riserva di efficacia
ed efficienza (Performance reserve) e il riesame intermedio dei Fondi
strutturali del 2004. Onorevoli deputati, Dobbiamo collegare i grandi centri
di ricerca europei fra loro, sostenere le loro attività e trasformarli in
poli di attrazione per gli studiosi e gli scienziati di tutto il mondo.
Dobbiamo puntare sull'innovazione tecnica e scientifica e sui meccanismi che
consentono al settore produttivo di tradurla in processi e prodotti nuovi e
più competitivi. Su questo tavolo si gioca la nostra prosperità futura, la
nostra presenza nella scena internazionale e la nostra capacità di
difendere gli interessi e di affermare i valori dell'Europa nel mondo. Su
questa sfida dobbiamo trovare la volontà politica per andare avanti, con
decisione e con ambizione.
UN
GRUPPO DI PERSONALITÀ DISCUTE UNA STRATEGIA DI RICERCA SULLA SICUREZZA PER
L'EUROPA
Bruxelles, 9 ottobre 2003 - Un Gruppo di personalità creato dalla
Commissione europea, che coinvolge due commissari, quattro eurodeputati,
industriali ed esperti in materia di sicurezza, si è riunito per la prima
volta a Bruxelles, il 6 ottobre, per avviare un dibattito sulla definizione
di un programma europeo di ricerca sulla sicurezza. La Commissione europea
ha proposto un'azione preparatoria per la ricerca sulla sicurezza, che
prevede lo stanziamento di 65 milioni di euro per il periodo 2004-2006,
favorendo l'avvio di un programma completo di ricerca sulla sicurezza, a
partire dal 2007. Un aspetto importante del consolidamento della
cooperazione nel settore della ricerca sulla sicurezza sarà il
coordinamento più stretto fra ricerca civile e militare. "L'europa sta
pagando un prezzo molto elevato per la separazione fittizia, attuata
esclusivamente in ambito europeo, fra ricerca civile e militare", ha
dichiarato il commissario europeo per la Ricerca Philippe Busquin.
"Nuove e più sofisticate minacce alla sicurezza, oltre ad un maggior
desiderio di sicurezza da parte dei cittadini, ci impongono di adottare un
approccio europeo più strutturato alla ricerca in questo settore".
Tali osservazioni sono state ribadite dal commissario per le Imprese e la
Società dell'informazione Erkki Liikanen, secondo il quale "le nuove
tecnologie lasciano intendere che è divenuto più difficile operare una
distinzione fra ricerca civile e militare". Egli ha citato l'esempio di
quelle tecnologie, oggi ampiamente utilizzate, che sono state sviluppate, in
origine, impiegando i finanziamenti statunitensi per la ricerca militare.
Fra queste figurano Internet, l'interfaccia "Windows-icons-pointer"
ed il Sistema di posizionamento globale (Gps). La riunione inaugurale è
stata l'occasione per dibattere i principi e le priorità. Carl Bildt,
membro del Gruppo di personalità, nonché ex primo ministro svedese, ha
dichiarato che si è giunti ad un consenso generale su tali questioni e che,
all'interno del gruppo, si è sostenuto con estremo vigore "l'approccio
di base adottato dalla Commissione, nonché l'obiettivo di eliminare le
barriere ed affrontare le nuove sfide". I 65 milioni di euro verranno
stanziati successivamente, ha dichiarato Bildt, una volta definite con
chiarezza le priorità. Un settore che, secondo l'eurodeputata olandese Elly
Plooij-van Gorsel (anch'ella membro del gruppo) dovrebbe essere considerato
prioritario, è quello della ricerca sull'interoperabilità, "non
soltanto fra i sistemi, ma anche fra le organizzazioni". Avendo
rivestito la carica di vicepresidente della commissione del Parlamento
europeo sul sistema d'intercettazione "Echelon", la Plooij-van
Gorsel parla in base alla propria esperienza quando sostiene che "l'Ue
non eccelle in materia di coordinamento. [.] Abbiamo 14 agenzie di
intelligence [una per ogni Stato membro, fatta eccezione per il
Lussemburgo], che non collaborano mai fra di loro". Ella ha dichiarato
al Notiziario Cordis che "la gente si lamenta della scarsità di fondi,
ma gli Stati membri hanno dimostrato di non voler attuare un
coordinamento". L'azione preparatoria avvierà una serie di attività
di ricerca a sostegno delle questioni in materia di sicurezza europea,
costituirà una piattaforma consensuale e di consultazione al fine di
sviluppare una visione a lungo termine, e dimostrerà la capacità della
Comunità di rispondere con misure adeguate ad alcune delle sfide immediate
che l'Europa si trova ad affrontare. Fra gli argomenti specifici da
affrontare figurano: l'interoperabilità; la gestione della crisi; la
sicurezza in ambiente distribuito; la protezione delle infrastrutture vitali
pubbliche e private; la protezione contro i disastri provocati da sostanze
biochimiche e da altre sostanze; le tecnologie per la "situation
awareness" (valutazione della situazione); ed, infine, i mezzi non
letali per contrastare le azioni terroristiche. Nell'ambito dell'iniziativa
saranno sviluppate armi non offensive. Sebbene non siano state ancora
concordate le percentuali di finanziamento a carico dell'Ue e del settore
industriale, si prevede che la Commissione contribuirà in misura maggiore
rispetto a quanto assegnato ai progetti individuali nell'ambito del Sesto
programma quadro, poiché si tratta di una ricerca basata sulla missione, più
che sulla tecnologia. Busquin ha voluto sottolineare altresì che "la
politica europea di ricerca non è rappresentata soltanto dai programmi
quadro, ma ha una portata più ampia. Desideriamo individuare le esigenze
della ricerca europea nel settore della sicurezza". Il passo successivo
verso una strategia di ricerca sulla sicurezza sarà la pubblicazione, in
novembre, di una comunicazione della Commissione. All'approvazione della
comunicazione, dovrebbe far seguito la pubblicazione dei primi inviti a
presentare proposte, nel 2004. Il Gruppo di personalità presenterà le sue
conclusioni entro la primavera del 2004. Nel frattempo, il 6 ottobre sono
stati pubblicati i risultati di uno studio del Centro comune di ricerca (Ccr)
della Commissione, in base al quale risulta che le nuove tecnologie
introdotte l'11 settembre hanno consolidato i poteri di ricerca e cattura,
mettendo a rischio il diritto alla privacy dei singoli cittadini. Il Ccr
individua una serie di settori che richiedono l'adozione di misure
politiche, fra i quali figurano: il furto d'identità; le banche dati del
settore privato; gli indicatori della sfera pubblico-privata; ed, infine,
una regolamentazione specifica della tecnologia. Tuttavia, il Ccr sostiene
altresì che, se da un lato lo studio solleva alcuni timori, dall'altro
sottolinea che la tecnologia può favorire una protezione più elevata dei
dati personali ed una maggiore trasparenza nei processi di sicurezza.
ON
LINE LA SECONDA EDIZIONE DEL CONVENTION WATCHLE POSIZIONI DEI GOVERNI
NAZIONALI, DELLE OPINIONI PUBBLICHE, DEL MONDO INDUSTRIALE E DEI SINDACATI
TRA LA FINE DELLA CONVENZIONE E L’INIZIO DELLA CIG.
Bruxelles, 9 ottobre 2003 - E’ on line sul sito Europa 2004 www.Europa2004.it
la seconda edizione del
Convention Watch, contenente le posizioni dei governi nazionali, delle
opinioni pubbliche, del mondo industriale e dei sindacati tra la fine della
Convenzione e l’inizio della Cig. Questa seconda edizione del Convention
Watch contiene in particolare una prima valutazione del metodo della
Convenzione e del risultato dei suoi lavori; presenta Paese per Paese le
reazioni dell’opinione pubblica al dibattito e le posizioni nazionali
sulle questioni più controverse. In vista dello svolgimento della
conferenza intergovernativa, particolare attenzione è dedicata alle
questioni istituzionali e alle prospettive di ratifica del futuro trattato
costituzionale. Il Convention Watch è coordinato dall’Istituto Affari
Internazionali (Iai) di Roma www.Iai.it ed
è parte del progetto Eucon, co-finanziato dalla Commissione Europea e
coordinato dal Trans European Policy Studies Association (Tepsa) di
Bruxelles.
LA
COMMISSIONE PROSEGUE NELL'APPLICAZIONE DELLA PROCEDURA PREVISTA PER I
DISAVANZI ECCESSIVI NEI CONFRONTI DELLA FRANCIA.
Bruxelles, 8 ottobre 2003 - A norma dell'articolo 104, paragrafo 8, la
Commissione ha oggi raccomandato al Consiglio di decidere che la Francia non
ha preso iniziative efficaci in risposta alla raccomandazione del Consiglio,
ai sensi dell'articolo 104, paragrafo 7, del 3 giugno 2003, entro il termine
stabilito nella suddetta raccomandazione. La Commissione adempie quindi agli
obblighi che le incombono ai sensi dell'articolo 104 del trattato, nonché
agli impegni politici contenuti nella risoluzione del Consiglio europeo
relativa al Patto di stabilità e di crescita, concernenti un funzionamento
rigoroso, tempestivo ed efficace del Patto stesso. Basandosi sulla
constatazione che nel 2002 il disavanzo pubblico in Francia ammontava al
3,1% del Pil e sulla relazione della Commissione preparata in conformità
all'articolo 104, paragrafo 3, il 3 giugno il Consiglio aveva deciso che in
Francia esisteva un disavanzo pubblico eccessivo. Contemporaneamente, il
Consiglio, aveva adottato una raccomandazione, ai sensi dell'articolo 104,
paragrafo 7 del trattato, finalizzata a porre termine a tale situazione di
disavanzo eccessivo. In tale raccomandazione il Consiglio chiedeva alla
Francia di porre termine alla situazione di disavanzo eccessivo al più
tardi entro il 2004 e fissava al 3 ottobre il termine entro il quale il
governo francese avrebbe dovuto adottare le misure appropriate a questo
scopo. Il Consiglio inoltre raccomandava alla Francia di ottenere nel 2003
un miglioramento nettamente superiore nella riduzione del disavanzo
ciclicamente corretto di quello previsto in quel momento e di limitare nel
2003 l'incremento del rapporto debito pubblico lordo Pil. Cinque giorni dopo
la scadenza del termine fissato dal Consiglio, la Commissione esprime la
seguente valutazione: A seguito dell'adozione della raccomandazione ai sensi
dell'articolo 104, paragrafo 7, le autorità francesi hanno adottato un
certo numero di misure relative al 2003. (I) In settembre il governo
francese ha deciso di sopprimere stanziamenti nel settore statale per un
valore di €1,4 miliardi (0,1% del Pil). Tuttavia tale soppressione è
diretta a conseguire l'obiettivo della spesa prevista nel settore statale, e
non a ottenere un risultato migliore; (Ii) in luglio il governo ha deciso di
abolire il rimborso dei medicinali " che offrono un servizio medico
insufficiente"; (Iii) nello stesso mese è stato deciso un aumento
delle tasse sul tabacco avente effetto da ottobre; e Iv) il 1° settembre
venivano leggermente aumentati i contributi all'Ags, "association pour
la gestion du regime d'assurance des créances des salariés" (fondo
che paga le retribuzioni dei lavoratori di imprese in fallimento). Le ultime
tre misure avranno un effetto marginale sul disavanzo pubblico nel 2003, ma
alcune di esse avranno un impatto più importante nel 2004. Infine, il
governo francese ha realizzato un'importante riforma delle pensioni, che era
ancora in discussione al momento in cui il Consiglio aveva adottato la
raccomandazione di cui all'articolo 104, paragrafo 7. Tuttavia le misure in
questione non hanno ridotto in modo significativo il disavanzo pubblico del
2003, corretto delle variazioni congiunturali, portandolo a un livello
inferiore a quello programmato in giugno, come richiesto dal Consiglio I
progetti per il bilancio 2004 prevedono un miglioramento implicito della
situazione di bilancio ciclicamente corretta, coerentemente con la riduzione
minima di 0,5 punti di percentuale del Pil raccomandata dal Consiglio nel
giugno 2003. La Commissione ritiene quindi che tale miglioramento non sarà
sufficiente a garantire che il miglioramento globale del saldo ciclicamente
corretto per il periodo 2003-2004, porterà nel 2004 il disavanzo nominale
al di sotto del 3% come raccomandato dal Consiglio in giugno. Va osservato
che il progetto di bilancio prevede la riduzione del disavanzo pubblico dal
4% del Pil nel 2003 al 3,6% del Pil nel 2004. Il governo francese prevede
che il disavanzo pubblico dovrebbe passare dal 59% del Pil nel 2002 al 61,4%
del Pil nel 2003. In giugno le previsioni indicavano un aumento dal 59% del
Pil nel 2002 al 60,5% del Pil nel 2003. Tale revisione verso l'alto delle
previsioni del debito pubblico relativo al 2003 rispecchia praticamente
quella delle stime relative al disavanzo per il 2003. Questi dati dimostrano
che le autorità francesi non hanno adottato le misure necessarie per
limitare l'aumento del debito pubblico nel 2003 come aveva raccomandato il
Consiglio nel mese di giugno.
FINANZIARIA.
ASSOGESTIONI: POSITIVO LO STIMOLO ALLA QUOTAZIONE IN BORSA E LA RIDUZIONE
D’IMPOSTA PER I FONDI CHE INVESTONO NELLE “SMALL CAP”.
Milano, 8 ottobre 2003 - Premio alle società quotande e riforma
previdenziale, è su questi due temi che si è concentrato l’intervento
del Presidente di Assogestioni, Professor Guido Cammarano, nel corso
dell’audizione davanti alle Commissioni riunite del Senato (Programmazione
Economica, Bilancio) e della Camera (Bilancio, Tesoro e Programmazione),
tenutasi questa mattina. Il Presidente dell’Associazione del Risparmio
Gestito ha sottolineato l’importanza degli incentivi alle società che
intendano quotarsi e ai fondi che vogliano investire in società a piccola e
media capitalizzazione. Tale operazione, secondo Cammarano contribuirà a
“dare nuovo vigore al mercato finanziario italiano pur nelle forme
limitate che le condizioni di bilancio pubblico oggi consentono”. Per
quanto riguarda la riduzione dell’aliquota dell’imposta per i fondi
comuni che investono più di 2/3 del loro patrimonio in società quotate nei
mercati regolamentati con capitalizzazione inferiore a 800 milioni di euro,
Assogestioni ha sottolineato “non solo il supporto che si vuole fornire
all’acquisto di titoli di tali imprese ma anche l’opportuna modalità
che viene offerta al singolo risparmiatore di avvicinarsi a questo settore
di imprese attraverso la garanzia della competente selezione e della
ripartizione del rischio che solo la gestione collettiva del risparmio è in
grado di offrire al risparmiatore singolo”. Il Professor Cammarano ha
posto anche l’accento sulla “distorsione”, provocata dal risparmio
d’imposta, per i fondi comuni italiani che intendano adeguare il loro
regolamento per beneficiare dell’aliquota ridotta del 5%. A causa della
mancata introduzione di un meccanismo che consenta un rapido utilizzo del
risparmio d’imposta ricollegabile ai risultati negativi accumulati tali
fondi non possono, di fatto, avvalersi del regime d’imposizione
sostitutiva del 5%. Nel corso dell’audizione il Presidente di Assogestioni
ha auspicato anche alcuni aggiustamenti alla normativa sui fondi immobiliari
in modo da assicurare il rimborso dell’imposta effettivamente spettante
agli investitori non residenti. A conclusione dell’audizione il Presidente
di Assogestioni ha richiamato il tema della riforma delle pensioni. “La
riforma della previdenza pubblica – ha affermato Cammarano - non può
prescindere dalla previdenza complementare ma anzi si deve avvalere dello
sviluppo di questa per portare a regime in modo socialmente sostenibile
quegli aggiustamenti che si rendono necessari sul lato pubblico”.
Cammarano ha auspicato che l’adesione alla previdenza complementare
avvenga attraverso il “silenzio-assenso”. “E’ ragionevole prevedere
– ha sostenuto il Presidente di Assogestioni - che ciò porterà il tasso
di adesione a livelli superiori al regime volontario attuale e assai
prossimi a quello obbligatorio delle esperienze internazionali, ossia
intorno al 75-80%. In secondo luogo riteniamo che l’adesione debba
comportare il versamento alla previdenza complementare dell’intero flusso
del Tfr maturando; in tal modo i Fondi pensione dovrebbero ottenere un
afflusso aggiuntivo annuale di circa 12 miliardi di euro al netto degli
oneri versati per i nuovi aderenti dai datori di lavoro e/o dagli stessi
aderenti, pari a circa altri 6 miliardi di euro.” Per favorire lo sviluppo
dei fondi pensione Cammarano ha anche auspicato l’ampliamento della
concorrenza tra le diverse forme previdenziali. Assogestioni intende
mantenere alta l’attenzione sui temi degli incentivi alla quotazione, del
sostegno ai fondi dedicati alle “small cap” e della riforma
previdenziale che saranno affrontati il 23 ottobre a Milano, presso Borsa
Italiana, in occasione del Forum del Risparmio Gestito 2003.
NETWORK DI 1.600 CAMERE DI COMMERCIO XI CONGRESSO ANNUALE DI EUROCHAMBRES
IL CENTRO ESTERO SOSTIENE L’INTERNAZIONALIZZAZIONE SOSTENIBILE
Roma, 9 ottobre 2003 - Dal 9 al 10 ottobre p.V. Il Centro Estero Camere
Commercio Lombarde partecipa all’Xi Congresso di Eurochambres che si terrà
a Roma a Palazzo Colonna, in piazza Ss. Apostoli. I lavori prenderanno il
via alle 10.30, dopo i saluti introduttivi di figure istituzionali, fra cui
Carlo Sangalli, presidente di Unioncamere, nonché della Camera di Commercio
di Milano. In una sessione parallela verranno esaminate le possibilità
derivanti dal rapporto costruttivo tra settore privato e organizzazioni non
profit. Da dieci anni a questa parte il ruolo delle organizzazioni non
governative e non profit è cresciuto esponenzialmente evidenziandone la
posizione chiave nello sviluppo di un’economia sostenibile. Quale debba
essere il rapporto fra tali organizzazioni e la comunità economica e come
questo possa essere sviluppato nell’interesse generale sono le domande a
cui daranno risposta i vari relatori. Fra i relatori, Sergio Valentini,
direttore del Centro Estero, che giovedì 9, alle ore 17, esporrà i primi
risultati delle attività relative all’Internazionalizzazione Sostenibile
attuata dal Centro: oltre 300 imprese coinvolte in fiere, missioni
imprenditoriali (dal Kuwait ed Emirati Arabi a Bulgaria e Polonia, da
Federazione Russa e Ucraina a Croazia e Slovenia), momenti formativi, oltre
che in consulenze sul tema della Responsabilità Sociale d’Impresa. In
un’altra sessione, venerdì 10, verrà presentato il progetto di
Unioncamere che il Centro Estero lombardo porta avanti in collaborazione con
Cise (Azienda Speciale Cciaa Forlì-cesena) per un network di informazione
sulla responsabilità sociale: Il dialogo sociale e il management etico per
lo sviluppo delle imprese europee. Lo sviluppo sostenibile e
l’internazionalizzazione sono due processi inscindibili, anche se nel
dibattito i due temi sono purtroppo tenuti separati, ha dichiarato Sergio
Valentini, direttore del Centro Estero. Oggi le imprese soffrono per una
concorrenza spesso priva di regole etiche e commerciali: il Centro Estero è
invece al fianco delle aziende lombarde per un modello di sviluppo più
rispettoso di valori e persone.
PREPARAZIONE DI UNA PROPOSTA CRAFT
Milano, 9 ottobre 2003 - L'euro Info Centre (Eic) di Milano organizza una
giornata informativa su come preparare una proposta Craft, che si svolgerà
il 13 ottobre a Milano. Craft è una misura specifica per le piccole e medie
imprese (Pmi) che proseguirà anche nell'ambito del Sesto programma quadro
(6Pq). Il workshop comprenderà presentazioni da parte delle Pmi italiane
sulla loro esperienza di partecipazione ai precedenti progetti Craft, nonché
dibattiti sui servizi forniti dall'Eic di Milano. Per informazioni : Eic di
Milano Tel: +39 02 8515 5235 E-mail: eic@mi.Comcom.it
WORKSHOP DELLA COMMISSIONE SUI PARTENARIATI PUBBLICO-PRIVATI PER
ACCRESCERE LA COMPETITIVITÀ DELL'UE
Bruxelles, 9 ottobre 2003 - La Direzione generale della Ricerca della
Commissione europea organizzerà il 7 novembre a Bruxelles un workshop
intitolato "Dalla ricerca alle imprese innovative: i partenariati
pubblico-privati per accrescere la competitività dell'Ue". La
manifestazione riunirà le parti interessate di regioni, istituzioni
nazionali, governi, industria e la comunità degli investitori, per
presentare i risultati del progetto Euromaplive finanziato dall'Ue.
L'iniziativa propone un nuovo approccio che consente di combinare i fondi
pubblici e privati, puntando l'attenzione sullo sviluppo delle capacità
delle start-up e delle piccole e medie imprese (Pmi) allo scopo di
valorizzare la ricerca finanziata con i fondi pubblici. Infolink: http://www.Icon-innovation.de/englisch/index.html
NASCE "INNOVAZIONE ITALIA SPA" PER LO SVILUPPO DIGITALE DEL
PAESE E SOPRATTUTTO DEL MEZZOGIORNO
Roma, 8 ottobre 2003 - Si chiama Innovazione Italia Spa lo strumento
operativo di cui si è dotato il Governo per fornire il Paese e soprattutto
le regioni meridionali delle Tecnologie dell'Informazione e della
Comunicazione-ict, con particolare riferimento all'innovazione digitale
delle imprese ed al superamento del digital divide nelle aree
sottoutilizzate. Grazie ad una partnership con il Ministro per l'Innovazione
e le Tecnologie, Sviluppo Italia ha infatti dato vita alla nuova società,
di cui è stato nominato presidente l'ing. Paolo Vigevano, e che decolla con
un milione di € di capitale sociale. Lo ha reso noto il ministro Lucio
Stanca. "La nascita di Innovazione Italia", ha detto Stanca,
"è la conferma che anche sul fronte dell'innovazione tecnologica c'è
un'attenzione particolare del Governo anche per le Regioni meno sviluppate,
a partire da quelle del Sud. La nuova società, infatti, opererà
soprattutto nelle Regioni dell'Obiettivo 1". Il ministro ha poi
sottolineato come il suo dicastero "si sia così dotato di uno
strumento operativo agile, flessibile, utilizzando l'alleanza e le sinergie
con Sviluppo Italia, l'Agenzia Nazionale per l'attrazione degli investimenti
e lo sviluppo d'impresa, forte della sua presenza sul territorio e dei suoi
consolidati rapporti con le Regioni e le Autonomie locali nella promozione
della competitività e del sistema produttivo del Paese". Il presidente
di Innovazione Italia Spa, Vigevano, ha precisato che "la nuova società
si occuperà dei progetti che daranno attuazione alle politiche di sviluppo
dell'innovazione tecnologica del Ministro Stanca, ma anche di parte dei
progetti delineati per il Sud in questo settore dal Cipe, nonché di quelli
definiti dal Comitato dei Ministri per la Società dell'Informazione".
Gli interventi di Innovazione Italia Spa andranno a sostenere l'offerta di
servizi della Pubblica Amministrazione, come la telemedicina, la
teleformazione, il monitoraggio del territorio, la video-conferenza a
media/alta qualità; ma anche di quelli delle imprese, come la formazione,
l'e-business e la logistica integrata.
DEDICATA ALLE PICCOLE E MEDIE IMPRESE LA NUOVA LINEA ATTIVITÀ DI CONTI
BANCA SELLA QUATTRO CONTI A COSTO CERTO, STANDARD, BUSINESS, E-COMMERCE E
POS, CON OPERAZIONI ILLIMITATE E GRATUITE E AGEVOLAZIONE NEI SERVIZI DI
PAGAMENTO
Biella, 9 maggio 2003 - Banca Sella lancia la nuova Linea Attività, conti
correnti studiati su misura per le piccole e medie imprese che, grazie a
diverse formule operative, sono modulati sulle esigenze delle differenti
tipologie di business. Si tratta di quattro conti correnti semplici e a
spese certe che assicurano un canone trimestrale che comprende tutte le
spese di tenuta conto, operazioni illimitate gratuite e agevolazioni nei
servizi di pagamento. Quattro le diverse formule di questi nuovi conti a
forfait studiati da Banca Sella per le piccole e medie imprese: Standard,
ideale per le ditte individuali che vogliono la certezza di un canone non
elevato e di servizi di pagamento a costi prestabiliti. Business studiato
per liberi professionisti e studi professionali, è idoneo a quelle aziende
che utilizzano molto i servizi di pagamento, in questa formula garantiti a
costi ridotti del 50%. E-commerce creato ad hoc per attività operanti nel
settore dell'e-commerce. Pos il conto su misura per gli esercizi
commerciali, i negozi, i bar che utilizzano prevalentemente i Pos per gli
incassi. I conti di Banca Sella possono essere richiesti on line
all'indirizzo www.Sella.it
ENTRATE TRIBUTARIE GENNAIO-AGOSTO 2003: DATI DI COMPETENZA
Roma, 8 ottobre 2003 - Il Mef comunica che nel periodo gennaio - agosto 2003
sono state accertate entrate tributarie dello Stato, calcolate secondo il
criterio della competenza, per un ammontare pari a 215.253 milioni di euro,
in aumento di 11.812 milioni di euro (+5,8%) rispetto allo stesso periodo
dell’anno 2002. Nel solo mese di agosto le entrate sono ammontate a 27.670
milioni di euro, con un incremento di 2.368 milioni di euro (+9,4%) rispetto
allo stesso mese del 2002. Le entrate relative al condono 2003 ammontano,
fino al mese di agosto, a 6.489 milioni di euro. Il gettito è ancora
parziale poiché rappresenta solo la parte che dalla tesoreria è stata già
riversata sul bilancio dello Stato. Al netto delle entrate da condono
l’incremento delle entrate totali del periodo gennaio-agosto 2003,
rispetto allo stesso periodo del 2002, sarebbe stato pari al 2,7%. Imposte
dirette. Le imposte dirette del periodo gennaio-luglio 2003 sono state pari
a 111.997 milioni di euro, in aumento di 5.960 milioni di euro (+5,6%)
rispetto allo stesso periodo del 2002. Il gettito Irpef è stato di 81.858
milioni di euro (+3.271 milioni,+4,2%), mentre quello Irpeg è ammontato a
13.545 milioni di euro ( –742 milioni, -5,2%). Imposte indirette. Le
imposte indirette hanno assicurato un gettito pari a 103.256 milioni di
euro, in aumento di 5.852 milioni di euro (+6,0%). La crescita delle imposte
indirette è stata favorita dall’andamento dell’imposta di registro,
2.774 milioni (+278 milioni, +11,1%); dell’Iva, 61.843 milioni di euro
(+2.173 milioni, +3,6%); dell’imposta di bollo, 2.330 milioni di euro,
(+128 milioni, +5,8%); dell’imposta di fabbricazione sugli oli minerali,
13.228 milioni di euro (+869 milioni, +7,0%); dell’imposta di consumo sul
gas metano, 2.495 milioni di euro (+277 milioni, +12,5%) e dell’imposta
sui tabacchi, 5.277 milioni di euro (+306 milioni, +6,2%). L’iva sugli
scambi interni ha prodotto un gettito di 54.491 milioni di euro (+2.095
milioni, +4%), mentre quella sulle importazioni di 7.352 milioni di euro
(+78 milioni, +1,1%).
ANCHE IN EMILIA ROMAGNA È BOOM PER LE IPOTECHE LEGALI SUGLI IMMOBILI FRA
IL 1999 E IL 2002 SONO PASSATE DA 27 A 1996, CRESCENDO DI 44 VOLTE, MENTRE
IN TUTTA ITALIA SONO CRESCIUTE “SOLO” DI 20 VOLTE
Milano, 9 ottobre 2003 - Il riscorso all’ipoteca legale ha fatto
registrare negli ultimi anni una crescita esponenziale in tutte le regioni,
ma in Emilia Romagna la dinamica registrata è fra le più elevate. Lo
afferma Equifax Italia, leader delle informazioni commerciali e immobiliari,
che ha analizzato l’andamento in Italia dei pregiudizievoli immobiliari
(le annotazioni negative sulle proprietà immobiliari di famiglie e imprese,
come ipoteche giudiziarie, legali e pignoramenti) presso le Conservatorie
dal 1999 al 2002. 1999-2002: in crescita di 44 volte Secondo le rilevazioni
di Equifax, in Emilia Romagna l’evoluzione dell’insieme dei
pregiudizievoli immobiliari, passati dai 4685 del 1999 a 6305 (+34,5%) del
2002 rimane più favorevole che in tutta Italia (da 78.390 del 1999 ai
109.140 del 2002: + 39,2%), ma ha mostrato una crescita nettamente maggiore
per la voce inerente alle ipoteche legali. Queste ultime - iscrivibili a
norma di legge da Enti Pubblici creditori e Concessionari della riscossione
di tributi - sono infatti passate dalle 27 del 1999 alle 1996 del 2002,
crescendo di ben 44 volte, mentre in tutta Italia esse sono passate dalle
1681 del 1999 alle 34.647 del 2002, risultando in crescita “solo” di 20
volte. L’emilia Romagna è dunque toccata più ancora di altre regioni
dalla “riscoperta” dello strumento dell’ipoteca legale da parte della
Pa e degli Enti di Riscossione per la tutela di crediti passati a ruolo e
ritenuti in sofferenza. 2001-2002: A Piacenza e Bologna la spinta maggiore.
Interessante è anche l’esame dell’andamento delle ipoteche legali a
livello provinciale per gli anni più recenti (2001 e 2002), quelli che più
danno conto della persistenza del fenomeno. A guidare la classifica degli
incrementi delle ipoteche legali 2001-2002 sono Piacenza (ove sono aumentati
di 26 volte, da 5 a 133) e Bologna (ove sono aumentate di 6 volte, da 41 a
265). Solo Rimini sembra fare eccezione, con un dato addirittura in calo
(-30% da 180 a 126)
PRECISAZIONI BANCA MONTE DEI PASCHI
Siena, 9 Ottobre 2003 - In relazione al ripetersi di notizie di stampa
riguardanti i contenuti e l'iter dell'aggiornamento del piano industriale
del Gruppo Mps, la Banca Monte dei Paschi di Siena Spa (Bmps) ritiene
doveroso precisare quanto segue: 1) il piano industriale del Gruppo Mps è
in corso di predisposizione da parte della Direzione Generale di Bmps e,
fino ad ora, la stessa Direzione Generale ha elaborato esclusivamente gli
indirizzi generali in quanto propedeutici al piano industriale vero e
proprio; 2) tali indirizzi sono stati illustrati ai Consiglieri di
Amministrazione nel corso di due audizioni informali e non sono stati mai
oggetto di discussione in riunioni ufficiali dello stesso Cda; 3) l'iter
successivo prevede da sempre che il piano industriale nella sua interezza
possa essere sottoposto all'approvazione del Cda di Bmps nel corso del
prossimo mese di novembre; 4) di conseguenza risulta destituita di ogni
fondamento la notizia riguardante presunti tentativi di accelerazione volti
a portare lo stesso piano industriale all'approvazione del Cda di Bmps
convocato per domani; 5) sempre per domani, al contrario, è previsto solo
un passaggio, rappresentato da una ulteriore audizione informale, collocata
in coda alla riunione del Cda, nel corso della quale la Direzione Generale
completerà la proposizione degli indirizzi generali propedeutici al piano
industriale vero e proprio.
PIONEER INVESTMENTS: DA INIZIO ANNO
RACCOLTA PARI A 6,5 MILIARDI DI EURO (+280% RISPETTO AI PRIMI NOVE MESI DEL
2002)
Milano, 9 ottobre 2003 - Nel corso del mese di settembre Pioneer Investments
ha ottenuto risultati positivi in tutte le divisioni eccetto la componente
italiana. Dall'inizio dell'anno la raccolta netta del gruppo è positiva per
6.499 milioni di euro. Il patrimonio gestito, ha risentito, in particolare,
del deprezzamento del dollaro (6,6% nel corso del mese) attestandosi a
112.181 milioni di euro in diminuzione del 2,3% rispetto al mese precedente.
L'italia chiude il mese con una raccolta netta negativa per 598 milioni di
euro in un contesto caratterizzato da riscatti netti dell'intero sistema
fondi; il dato complessivo dall'inizio dell'anno rimane peraltro positivo
per 1.752 milioni di euro. Prosegue il favorevole andamento del segmento
"terze parti" che grazie a nuovi accordi conclusi ha ottenuto un
risultato positivo per 43 milioni di euro. Nei primi nove mesi dell'anno, le
vendite nette hanno riportato un incremento di 3.818 milioni di euro
rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso. Il patrimonio gestito in
Italia a fine mese era pari a 84.419 milioni di euro in diminuzione del 1,1%
rispetto al mese precedente. La divisione International (Italia esclusa) ha
riportato flussi netti per 52,5 milioni di euro raggiungendo i 1.064 milioni
di euro dall'inizio dell'anno. Da segnalare in particolare i buoni risultati
di vendita ottenuti in Spagna (35 milioni di euro) in America Latina (28
milioni di euro) e in Asia (22 milioni di euro). A partire dall'inizio
dell'anno la raccolta lorda è aumentata del 38,6% rispetto allo stesso
periodo dell'anno precedente mentre le vendite nette sono aumentate del
56,5%. Patrimonio di questa divisione (Italia esclusa) a fine mese: 4.804,9
milioni di euro. La divisione nordamericana ha raccolto 167 milioni di euro
portando così il dato a +2.706 milioni di euro dall'inizio dell'anno. In
dollari, il valore delle vendite lorde, registrato nei primi nove mesi
dell'anno è aumentato del 21,6% mentre la raccolta netta del 18,9%. Il
patrimonio della divisione ha risentito del deprezzamento del dollaro
risultando pari a 20.626,8 milioni di euro; in dollari invece si è
mantenuto invariato rispetto al mese precedente attestandosi a 24.034,3
milioni. Il mese di settembre ha continuato a riflettere il buon andamento
delle vendite nette dei mesi precedenti nella divisione New Europe con
flussi per +71 milioni di euro (+976,7 milioni di euro dall'inizio
dell'anno), grazie, in particolare, al collocamento dei fondi comuni
principalmente in Polonia con contributi positivi anche da Croazia e in
Slovacchia. Questi risultati hanno consentito alla divisione di superare
quelli ottenuti nello stesso periodo dell'anno precedente; la raccolta netta
nei primi novi mesi è aumentata del 198,3% mentre le vendite lorde del
194,6%. Il patrimonio della divisione si è attestato a 2.330,7 milioni di
euro in diminuzione del 3,4% rispetto al mese precedente. Pioneer
Alternative Investments (i cui dati di raccolta, nonché gli Aum sono già
compresi nei dati delle diverse aree di business) ha riportato un andamento
estremamente positivo, con flussi netti positivi per 90,2 milioni di euro
con un progressivo da inizio anno di 577,2 milioni di euro. Il patrimonio
complessivo in Hedge Funds, pari a 2.096,5 milioni di euro, è cresciuto del
1,6% rispetto al mese precedente e del 38,2% dall'inizio dell'anno.
HERBERT DEMEL NUOVO AD FIAT AUTO
Torino, 9 ottobre 2003: Herbert Demel è stato designato ieri alla carica di
Amministratore Delegato della Fiat Auto a partire dal 15 novembre prossimo.
La Fiat ringrazia Giancarlo Boschetti, che lascerà il Gruppo alla stessa
data, per l'intenso lavoro svolto in quasi quarant'anni di attività ai più
alti livelli e formula i migliori auguri per il futuro. Herbert Demel è
dalla fine del 2002 President e Chief Executive Officer della Magna Steyr,
azienda leader per l'ingegneria automotive, per le trasmissioni a due e
quattro ruote motrici e per lo sviluppo e la produzione di automobili per
conto terzi. Demel, nato 50 anni fa a Vienna, laureato in ingegneria
meccanica, ha un'ampia esperienza professionale nel settore automotive a
livello internazionale. Dal 1984 al 1990 ha lavorato alla Robert Bosch, dove
ha avuto la responsabilità dello sviluppo dei sistemi Abs e del controllo
qualità. Per dodici anni nel Gruppo Volkswagen-audi: dal 1990 direttore
dello sviluppo prodotto Audi e dal 1994 al 1997 Chief Executive Officer
della stessa Audi. Nel 1997 è stato nominato Ceo della Volkswagen do Brasil,
incarico che ha ricoperto fino alla fine del 2002. L'ingresso di Demel
rientra nella strategia di rinnovamento manageriale del Gruppo, che prevede
di affiancare nuove competenze professionali a quelle già presenti in Fiat.
FORUM
ON ENERGY REGULATION: VERSO L'ADOZIONE DI UN CODICE DI CONDOTTA PER TUTTE LE
AUTHORITY DELL'ENERGIA DEL MONDO
Roma, 9 ottobre 2003 - Il comitato di programma del World Forum on Energy
Regulation, evento triennale organizzato quest'anno dall'Autorità italiana
in svolgimento a Roma, ha diffuso questa mattina agli oltre 850 delegati il
testo di un codice di condotta sul quale si è registrato un ampio consenso
al termine di un processo di consultazione svoltosi al Forum. Per la sua
adozione definitiva è comunque necessario aspettare la decisione formale da
parte delle associazioni mondiali delle authority. La rilevanza del tema del
coordinamento e dell'armonizzazione delle attività dei regolatori a livello
globale è stato confermato dai lavori del World Forum dove è emersa la
necessità di una armonizzazione delle regole coerente con la diffusione
della liberalizzazione a livello globale. Il documento, che al momento ha
natura non vincolante, stabilisce una serie di regole per indirizzare
l'attività futura delle associazioni regionali dei regolatori o delle
singole autorità nazionali. In particolare, viene ribadita la necessità di
piena indipendenza e imparzialità del regolatore rispetto agli interessi
coinvolti. L'autorità di regolazione deve essere capace di mantenere piena
autonomia nel suo processo decisionale, operare in piena trasparenza nonché
garantire ad ogni portatore di interesse il diritto di essere consultato.
L'indipendenza deve "essere accompagnata da un pacchetto minimo di
funzioni" tra cui: la determinazione, attuazione e controllo delle
regole per l'accesso alle reti e le interconnessioni; le tariffe di
trasmissione e distribuzione; la vigilanza del mercato e il monitoraggio dei
nuovi investimenti tenendo in considerazione il rispetto degli obblighi di
servizio pubblico e la sicurezza delle forniture. Il regolatore deve fissare
gli standard della qualità del servizio, partecipare al processo di
rilascio delle concessioni, intervenire nella risoluzione delle controversie
in materia di accesso alle reti, qualità e tariffe. Viene infine ribadita
l'opportunità che il regolatore sia dotato di strumenti atti a far
rispettare le proprie direttive.
CAMFIN – ENEL : INTERROTTO L ACCORDO PER LO SVILUPPO CONGIUNTO DI
INIZIATIVE NEL SETTORE DELLE TECNOLOGIE PER L'AMBIENTE E DELLE ENERGIE
RINNOVABILI
Milano, 9 ottobre 2003 - Camfin ed Enel si sono accordate per non dare
ulteriore seguito ai rapporti aventi ad oggetto lo sviluppo congiunto di
iniziative nel settore delle tecnologie per l'ambiente e delle energie
rinnovabili, iniziati nel febbraio del 2002. I due Gruppi ritengono infatti
opportuno proseguire autonomamente le attività in questi settori,che hanno
per ciascuno valenze strategiche differenti. In particolare, le parti hanno
concordato: 1. Il riacquisto da parte di Camfin della partecipazione
detenuta dal Gruppo Enel, attraverso la sua struttura di venture capital, in
Cam Tecnologie (9% del capitale); l'operazione avverrà alle medesime
condizioni fissate nel 2002 per l'acquisto della partecipazione da parte del
Gruppo Enel, ossia ad un prezzo complessivo di 6,0 milioni di euro. 2. La
risoluzione dell'accordo di joint venture stipulato tra Cam Tecnologie ed
Enel Green Power, che prevedeva la collaborazione tra le parti attraverso la
società Tre, costituita nel mese di agosto 2002 per sviluppare sia le
attività di produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili sia le
tecnologie correlate, in particolare nel settore eolico e fotovoltaico. 3.
L'acquisto da parte di Cam Tecnologie della partecipazione (50%) detenuta da
Enel Green Power nella società Tre, la quale continuerà a valutare nuove
soluzioni nel settore dell'ambiente. La cessione avviene al valore nominale.
DUE CONTRATTI STIPULATI DA SKF CON IMPORTANTI ENTI AMERICANI DELL'ENERGIA
NUCLEARE
Ggöteborg, 9 ottobre 2003 - La sussidiaria statunitense della Skf, la
Erin Engineering, che fornisce servizi di consulenza nel campo della
sicurezza, dell'affidabilità e della manutenzione, e la Exelon, il maggiore
ente per l'energia nucleare degli Usa, hanno annunciato un accordo secondo
il quale la Erin Engineering dovrà curare l'organizzazione e la conduzione
della gestione integrale dei rischi, estensibile a tutti gli impianti
nucleari Exelon. Secondo i termini dell'accordo, la Erin Engineering and
Research, Inc. Dovrà assicurare la funzione di gestione globale dei rischi
per un complesso di diciassette reattori di dieci centrali Exelon. In
seguito, la Erin Engineering avrà analogo impegno per quanto riguarda tutti
i siti. Il contratto ha per ora una validità di cinque anni e richiede un
notevole impegno da parte del team predisposto ai rilevamenti. Anche il
consiglio di amministrazione del Nebraska Public Power District ha
recentemente concesso alla Erin Engineering and Research Inc.,
l'autorizzazione ad operare su impianti nucleari per lavori riguardanti una
serie di modifiche da apportare alla centrale di Cooper. Le modifiche sono
state richieste dallo Strategic Improvement Plan dello stesso distretto.
L'obiettivo primario dei servizi tecnici inclusi nell'accordo è quello di
fornire al Nebraska Public Power District prodotti di qualità che
soddisfino tutti i requisiti imposti dal citato Strategic Improvement Plan.
FORMIGONI
E PERINI: BIO-INIZIATIVA PER CREARE NUOVE IMPRESE
Milano, 9 ottobre 2003 - Trasformare la ricerca in impresa, attraverso
un'iniziativa che "sostenga ancora di più la competitività del
sistema economico e imprenditoriale lombardo, andando a finanziare quei
progetti innovativi particolarmente meritevoli di trovare adeguata copertura
con capitali di rischio". Primo sostenitore di questa "Bioniziativa"
è il Presidente della Regione, Roberto Formigoni, che ha presentato oggi
l'iniziativa nata da Assolombarda insieme al Presidente Michele Perini,
illustrando le caratteristiche della nuova collaborazione tra Governo
regionale, imprese, università, istituti di ricerca della Lombardia e
Finlombarda. "È un'ulteriore testimonianza della creatività e della
vivacità del sistema Lombardia - ha sottolineato Formigoni - che applicando
il principio di sussidiarietà innesca un circolo virtuoso che coinvolge i
ricercatori, le imprese, il mondo finanziario selezionando idee d'impresa e
accompagnandole nel percorso imprenditoriale, valorizzando così un
pacchetto di iniziative ragionevolmente concrete su cui investire".
"In momenti non facili per l'economia - ha spiegato Perini -assume
ancora più significato promuovere meccanismi come Bioiniziativa, che
esaltano un comparto d'eccellenza per dare ulteriore sostegno alla ricerca e
tradurre i risultati della ricerca in attività imprenditoriali".
"La Lombardia - ha aggiunto Perini - è infatti già una 'bioregione'
di livello internazionale (come, ad esempio, Cambridge, Parigi, Basilea,
Monaco), per tre precise ragioni: la politica della Regione a favore di una
rete di centri di trasferimento tecnologico funzionale alla valorizzazione
imprenditoriale della ricerca stessa; una struttura di oltre 200 centri di
ricerca (tra pubblici e privati) che vedono circa 6mila ricercatori
impegnati; una forte presenza di imprese 'biotech' specializzate, che
rappresenta metà di quelle italiane e che conta 2/3 degli addetti.
Sviluppando l'eccellenza del biotech in Lombardia, la Regione stimola ancora
di più la logica di lavoro in rete tra gli operatori e le capacità di
usare al meglio le potenzialità dei 'metadistretti' - che esemplificano un
brevetto tutto lombardo". L'esigenza principale - ha ricordato il
professor Umberto Rosa, consigliere incaricato di Assolombarda per Ambiente,
Ricerca e Università - è quella di conoscere in termini quantitativi e
qualitativi l'effettiva offerta di potenziali progetti generati dal mondo
della Ricerca & Sviluppo biotech in Lombardia, per individuare quelli
suscettibili di essere finanziati e diventare nuove imprese". In
particolare sono tre le aree tematiche già individuate in questa prima
fase: salute, agroalimentare e industria chimica e ambientale. "Le
tecnologie e i ricercatori con particolari potenzialità imprenditoriali -
ha detto Marco Nicolai, Direttore di Finlombarda - saranno proposte al Fondo
tecnologico per il finanziamento delle start up, in un momento storico che
vede invece una drastica riduzione degli investimenti a questo livello e una
contrazione generale del settore della Ricerca". "Competitività -
ha concluso Formigoni - è la parola chiave per capire uno dei motivi
principali dell'impegno del Governo regionale a favore del sistema delle
imprese e dei cittadini della Lombardia, che in controtendenza con il
panorama italiano rimane l'unica Regione ad aver attirato sempre più
investimenti internazionali sul proprio territorio, avendo inoltre, dal 1995
ad oggi, decuplicato i fondi destinati alla Ricerca & Sviluppo".
E.BISCOM RISULTATI PRELIMINARI
TERZO TRIMESTRE 2003 OLTRE 290.000 CLIENTI FASTWEB: NEL 3° TRIMESTRE
CRESCITA RECORD. E.BISCOM: MOL CONSOLIDATO PER OLTRE 70 MILIONI DI EURO NEI
PRIMI NOVE MESI 2003.
Milano, 9 ottobre 2003: e.Biscom S.p.a. , la principale Società italiana di
servizi di telecomunicazione a larga banda, annuncia i dati preliminari
conseguiti nel terzo trimestre dell'anno in termini di ricavi, clienti e Mol
(Margine Operativo Lordo) e conferma la prospettiva di superare gli
obiettivi di fine 2003. Nei primi nove mesi dell'anno e.Biscom ha riportato
ricavi consolidati per oltre 385 milioni di Euro, con un incremento del 70%
rispetto ai 228,7 milioni di Euro dei primi nove mesi 2002. Nel terzo
trimestre 2003 i ricavi consolidati di e.Biscom si sono attestati a circa
150 milioni di Euro, rispetto ai 135,6 milioni di Euro del trimestre
precedente. In sensibile aumento anche i margini. Nei primi nove mesi
dell'anno e.Biscom ha riportato un Mol consolidato superiore a 70 milioni di
Euro, che si confronta con i -36,9 milioni di Euro del corrispondente
periodo dello scorso anno. Nel terzo trimestre 2003 il Mol consolidato di
e.Biscom si è attestato a oltre 34 milioni di Euro, con un incremento del
50% rispetto ai 23,1 milioni di Euro del secondo trimestre. Nel terzo
trimestre Hansenet ha contribuito ai risultati precedentemente illustrati
con oltre 25 milioni di Euro di ricavi e un Mol di oltre 4 milioni di Euro.
A partire dal 1° ottobre 2003 Hansenet non sarà più incorporata nel
consolidamento di e.Biscom. Al 30 settembre 2003 il numero dei clienti
Fastweb ha superato quota 290.000, più che raddoppiato rispetto ai 131.500
abbonati al 30 settembre 2002. Nel terzo trimestre, tendenzialmente il
periodo dell'anno a più bassa stagionalità, Fastweb ha stipulato oltre
40.000 nuovi abbonamenti, in crescita del 50% rispetto al terzo trimestre
2002 e del 20% rispetto al secondo trimestre 2003. L'ottima accoglienza
riservata ai nuovi servizi televisivi di Fastweb, disponibili sia su fibra
ottica che su Adsl, è attestata anche dalla crescita dei clienti video: nei
mesi di agosto e settembre la percentuale dei nuovi abbonati Adsl che ha
sottoscritto l'opzione Tv è infatti salita al 70% rispetto al 30% del mese
di marzo, quando è stato lanciato il Video on Demand su Adsl. I dati
annunciati sono preliminari e soggetti a eventuali modifiche in occasione
della presentazione dei risultati consolidati definitivi del terzo trimestre
dell'anno, prevista il 12 novembre 2003.
STONEFLY:
LE VENDITE A 88 MILIONI DI EURO, + 10% RISPETTO ALL'ANNO PRECEDENTE. NEI
PROSSIMI MESI DIVENTERÀ OPERATIVA LA NUOVA SEDE DI 40MILA METRI QUADRI
Treviso-casella d’Asolo. 9 ottobre 2003 - Anche il 2003, nonostante la
congiuntura sfavorevole registrata dal mercato calzaturiero, ha visto
Stonefly raggiungere positivi risultati economici. La società sta
procedendo secondo i piani di sviluppo messi a punto per l'anno in corso,
puntando al rinnovamento della gamma dei prodotti e favorendo la crescita
professionale dei collaboratori. Le previsioni dei risultati del 2003 vedono
un aumento del fatturato a 88 milioni di Euro, con un incremento rispetto al
2002 del 10%. Per il 2004, invece, si prevedono vendite per 100 milioni di
Euro, con un incremento di fatturato del 13%. Stonefly, che nel luglio
scorso ha festeggiato il primo decennale dell'attività, ha in questa
occasione annunciato l'acquisto di una nuova sede. Si tratta degli impianti
fino ad ora di proprietà della Lotto che sorgono in un'area di 40.000 metri
quadri, dei quali 16.000 adibiti a magazzino e 4.000 ad uffici. Questa
acquisizione è un tassello fondamentale per la strategia di sviluppo
dell'azienda, che prevede anche nei prossimi anni un incremento delle
attività produttive e quindi anche di tutte le risorse, umane e
tecnologiche, necessarie allo sviluppo. Il piano prevede che le paia di
scarpe prodotte nel 2004 siano 1.800.000, ben duecentomila in più rispetto
al 2003. La Lotto, presieduta da Andrea Tomat, Amministratore Delegato di
Stonefly, ha rilevato a sua volta una nuova sede e si trasferirà nel
complesso industriale sino ad ora occupato dalla Nordica. Stonefly si è
caratterizzata anche per la determinazione con la quale ha offerto le
proprie calzature ai mercati esteri. Tra questi rimane determinante,
nonostante le recenti polemiche sulla riproduzione di prodotti, il mercato
cinese. Per questa area geografica Stonefly ha messo a punto un business
plan che permetterà all'azienda veneta di raggiungere i dieci milioni di
euro di fatturato nei prossimi tre anni. Continua nel frattempo l'incremento
della quota di mercato negli Stati Uniti, Paese nel quale si prevedono
vendite per otto milioni di Euro nel 2003 e nove milioni nel 2004. Per
quanto riguarda l'organizzazione interna della società, il dato di maggior
rilievo riguarda l'insediamento al vertice di un nuovo Direttore Generale,
Loredana Polo, nominata la scorsa primavera. Quest'ultima, che ha condotto
tutta la sua carriera nella società di Casella D'asolo, ha il compito di
guidare le attività operative della società profondendo uno sforzo
creativo ed organizzativo che permetta a Stonefly di raggiungere i vertici
del comparto calzaturiero italiano. Anche nel 2004 la comunicazione manterrà
il proprio supporto determinante per la promozione dei prodotti. Nel
prossimo anno Stonefly investirà in pubblicità 6 milioni di Euro. Infolink:
www.Stonefly.it
PREMIATO IL PIANO INDUSTRIALE DI HERA BASATO SULL'INTEGRAZIONE DELLE
SOCIETÀ AGEA FERRARA CON DEL ACQUISITO IL 42%
Bologna, 9 ottobre 2003 - Si è conclusa con esito favorevole per Hera Spa,
l'utility quotata in Borsa che ha aggregato 12 aziende ex municipalizzate,
la gara per l'acquisizione del 42% di Agea di Ferrara. L'iter della gara era
entrato nella fase cruciale mercoledì 1° ottobre scorso con la
presentazione dei documenti da parte delle due aziende contendenti: il
Gruppo Hera e Meta Modena (alla guida di una cordata che comprendeva anche
Agac di Reggio Emilia, Aimag di Mirandola, Amps di Parma e Tesa di
Piacenza). L'offerta presentata da Hera per l'acquisizione del 42% è stata
del 7,5% superiore alla base d'asta prevista in 44 milioni di Euro.
L'acquisizione della quota di Agea risponde agli obiettivi strategici
perseguiti dal Gruppo e premia un modello basato sull'integrazione e sulle
rilevanti sinergie conseguibili. La proposta contenuta nel piano
industriale, avanzata da Hera, va infatti al di là dell'acquisizione della
quota inizialmente prevista e prevede la successiva integrazione completa
tra le due società nel 2004. Nello specifico all'acquisizione del 42% farà
seguito l'acquisto da parte di Hera Spa di ulteriori azioni fino al
raggiungimento del 49% del capitale sociale di Agea, già previsto in fase
di bando di gara dall'Amministrazione Comunale di Ferrara; il Piano di Hera
prevede poi l'acquisizione del restante 51% a fronte di un concambio con
azioni del Gruppo Hera. Il modello di integrazione proposto prevede la
costituzione di una Società Operativa Territoriale, con sede a Ferrara, che
garantirà l'operatività sul territorio di riferimento secondo il modello
già adottato per Rimini, Ravenna, Forlì/cesena, Imola e Bologna. A Ferrara
verrà inoltre riconosciuta, a livello di Holding, la direzione della
Divisione Teleriscaldamento e Geotermia, a conferma di un modello
organizzativo aziendale teso a valorizzare il Know how locale e le
eccellenze delle singole aziende confluite in Hera. A questo proposito ha
dichiarato il Presidente di Hera Tomaso Tommasi di Vignano " Il modello
organizzativo di Hera mira a creare sinergie tra società di consolidata
esperienza nel settore delle multiutility e in quest'ottica l'integrazione
di una realtà solida, quale è Agea, garantirà di certo un importante
contributo allo sviluppo del Gruppo.
NOMINATI
PRESIDENTE E VICEPRESIDENTI DEL NUOVO GRUPPO SEVIZI DI TELECOMUNICAZIONE DI
ASSOLOMBARDA
Milano, 9 ottobre 2003 -
Gianfilippo D'agostino, 43 anni, Responsabile della Direzione Commerciale
Clienti di Telecom Italia, è stato eletto all'unanimità Presidente del
Gruppo Merceologico Servizi di Telecomunicazione di Assolombarda,
recentemente costituito. D'agostino sarà affiancato dai Vicepresidenti:
Ferruccio Borsani (Vodafone Omnitel Nv), Enrico Cazzulani (Albacom Spa) e
Paolo Faieta (Tim Telecom Italia Mobile Spa).
IN
OLANDA IMPRENDITORI E MANAGER DA TUTTO IL MONDO METTONO SUL PIATTO LE
PROPRIE ESPERIENZE SUL RAPPORTO TRA BUSINESS ED ETICA
Milano, 9 ottobre 2003 - Più di duecento imprenditori e manager provenienti
da tutto il mondo si sono riuniti a Groesbeek, in Olanda, per assistere a
"Values based-leadership", quattordicesima conferenza
internazionale organizzata da Ebbf, il forum internazionale di manager e
imprenditori che individua l'applicazione di principi etici e la piena
valorizzazione dell'Uomo come fattori fondamentali del successo delle
imprese. Il programma ha visto alternarsi imprenditori e professionisti
della finanza, delle risorse umane e della comunicazione, offrendo la
possibilità di approfondire le problematiche della responsabilità sociale
d'impresa e della leadership etica. Numerosi i workshop, programmati per
rendere la partecipazione il più possibile attiva e coinvolgente. Nel
centro congressuale di De Poort, immerso nel verde olandese, la prima
giornata dell'incontro è stata aperta da Japp Smit, visiting professor alla
Hes di Rotterdam e al Dutch Institute for Management Education on Business
Ethics, che ha spiegato attraverso l'applicazione di casi pratici come
riconoscere e risolvere i dilemmi etici nella gestione
aziendale.L'intervento di Smit è stato seguito da un panel con Marcello
Palazzi, Daniel Truran e Georgeanne Lamont su "Spirit in
business": argomento che ha generato un acceso dibattito su come
coniugare la dimensione spirituale e valoriale dei collaboratori con la
capacità di generare profitti nelle aziende. Il secondo giorno ha visto
come speaker, tra gli altri, Richard Barret, Fellow alla World Business
Academy e Former Values-coordinator presso la World Bank, che ha descritto
un innovativo metodo di analisi della cultura delle organizzazioni,
rivisitando la classica scala dei valori di Maslow in maniera originale e
coerente con i principi etici promossi da Ebbf. L' argomento è stato
ripreso da Larry Miller, Executive Director of Landegg University e autore
di cinque bestseller su Management e Cultura Organizzativa, che ha
evidenziato come i valori etici possano essere perseguiti nella gestione
aziendale attraverso l'applicazione della consultazione nelle decisioni.
Anche quest'anno la rappresentanza italiana è stata numerosa, tra gli altri
Giuseppe Robiati, Presidente del gruppo Scac, ha parlato della sua
esperienza nella formazione sul tema dell'etica negli affari e sulla
gestione responsabile dei collaboratori, sperimentate durante il corso
"Etica ed Economia" organizzato da Ebbf Italia presso l'Università
di Bari.denise Cumella, membro del Consiglio Europeo dei Giovani
Professionisti, è stata la moderatrice della giornata conclusiva ed ha
introdotto l'intervento di Enrico Giraudi di Ethico in Jwt, che, attraverso
un caso pratico, ha testimoniato la straordinaria capacità di un progetto
ad alto contenuto valoriale di rivoluzionare processi e sistemi di pensiero,
contribuendo ad innescare un circolo virtuoso nel quale felicità ed armonia
sono al contempo causa ed effetto.
E LA CAMERA DI COMMERCIO OFFRE CORSI GRATUITI PER IMPRENDITORI
STRANIERI… LE ISCRIZIONI ENTRO MARTEDÌ 14 OTTOBRE 2003
Milano, 9 ottobre 2003 - Aprire un’attività? Una vera impresa,
soprattutto per uno straniero. Ma oggi diventa più facile. Grazie
all’opportunità per gli imprenditori stranieri che hanno avviato la
propria attività in Italia, di partecipare gratuitamente a un corso di
formazione. Arriva la seconda proposta formativa, “Strategie e strumenti
per migliorare la competitività dell’impresa extra comunitaria sul
mercato italiano”, dopo "Gestire l'impresa in Italia", che ha già
visto impegnate 15 persone per 7 giornate e 48 ore, dal 19 Maggio 2003, fino
al 30 giugno. Ci si può iscrivere entro e non oltre il 14 Ottobre 2003:
l’attività formativa avrà inizio il 21 Ottobre 2003 a Milano e prevede
la partecipazione al massimo di 15 persone. Le iscrizioni verranno accettate
fino ad esaurimento dei posti disponibili, sulla base dell’ordine di
arrivo e del grado di rispondenza ai requisiti definiti: essere il
titolare/socio dell’impresa, avere una buona conoscenza della lingua
italiana parlata e scritta, provenire da uno dei Paesi extracomunitari
previsti. Tra i requisiti preferenziali: avere la sede dell’impresa nella
regione Lombardia, avere la forma giuridica dell’impresa (e non di
semplice lavoro autonomo professionale), utilizzare uno o più collaboratori
nell’attività d’impresa. La frequenza di almeno il 75% delle 48 ore
complessive del corso dà diritto alla consegna di un attestato di
partecipazione. Un’iniziativa offerta da: Formaper, azienda speciale della
Camera di Commercio di Milano partner insieme ad altri importanti enti ed
aziende (Comune di Milano – Ufficio Stranieri; Unioncamere; Synergia; Cdie;
Università Bocconi; Comune di Brescia; Provincia di Cremona; Provincia di
Lecco; Lecco Lavoro S.p.a.), nell'ambito del progetto Equal "Empowerment
dei lavoratori stranieri", promosso dal Comune di Milano. Obiettivo del
corso: supportare l’imprenditore verso un miglioramento della strategia ed
un utilizzo delle tecniche più adeguate per proporre l’impresa sul
mercato e per attrarre le risorse umane necessarie al proprio sviluppo.
Durante il corso verranno trattati temi, quali: il marketing per le piccole
imprese; Internet per comunicare e vendere; le modalità di comunicazione e
di sviluppo dell’immagine aziendale più efficaci per migliorare il
rapporto con i clienti, soggetti istituzionali e mercato del lavoro; le
principali novità rispetto alle possibilità di acquisire collaboratori.
Per informazioni: segreteria corsi, Tel. 02-8515.5385, indirizzo E-mail: formaper.Mkt@mi.camcom.it
DIGITAL BROS: CONCLUSO CONTRATTO CON VERIO EUROPE, SOCIETÀ DEL GRUPPO
NTT COMMUNICATIONS (NTT COM), PER LA FORNITURA DELL’INFRASTRUTTURA
TECNOLOGICA PER IL GIOCO ONLINE HORIZONS INVESTIMENTI PARI A 2.5 MILIONI DI
EURO
Milano, 9 ottobre 2003 -
Digital Bros, gruppo di digital entertainment quotato al Nuovo mercato della
Borsa Italiana, ha siglato un contratto per la fornitura
dell’infrastruttura tecnologica di Horizons con Verio Europe, società
controllata da Ntt Communications (Ntt Com), tra le più importante società
di telecomunicazioni al mondo. Digital Bros, attraverso la società
controllata Game Network, ha di recente acquisito i diritti esclusivi per
l’Europa per la gestione di Horizons, il gioco online completamente in 3D
che consente a migliaia di giocatori di interagire tra di loro via Internet
dopo aver sottoscritto un abbonamento. Grazie a tale contratto, la comunità
di giocatori online di Horizons potrà contare su una infrastruttura
tecnologica di alta qualità fornita dalla più importante società di
telecomunicazioni al mondo. Gli investimenti di Digital Bros relativi alla
fornitura dell’infrastruttura tecnologica saranno pari a 2.5 milioni di
Euro in 36 mesi. Il lancio commerciale di Horizons sul mercato europeo è
previsto entro la fine del 2003. Il gioco, attualmente in fase di beta
testing, secondo le stime del management, sarà in grado, a livello europeo,
di generare ricavi pari a 15 milioni di Euro nell’arco del periodo
contrattuale di 18 mesi con oltre 100.000 giocatori paganti nei primi tre
mesi dopo il lancio del gioco. Sem Moioli, Presidente di Game Network, ha
così commentato: “Poter contare su un partner tecnologico della levatura
di Verio Europe, una delle società più importanti a livello mondiale, è
per noi un’ulteriore conferma dell’autorevolezza del nostro progetto.
Questa infrastruttura tecnologica è estremamente flessibile e modulabile a
seconda del numero di giocatori che sottoscriveranno l’abbonamento. Tale
partnership posiziona Game Network come player di riferimento per il mercato
europeo dell’online gaming a pagamento”. "Game Network potrà
contare su di una infrastruttura tecnologica ad altissimo livello e
estremamente affidabile per offrire ai propri giocatori paganti un servizio
ad alto valore aggiunto - ha dichiarato Moos Bulder, Presidente di Verio
Europe – L’efficacia di Verio nel monitorare e gestire da un punto di
vista tecnico tutte le operazioni Internet sarà fondamentale anche per le
successive espansioni del gioco. Horizons, tra i giochi online più attesi,
rappresenta una grande opportunità per dimostrare l’efficacia dei nostri
servizi di hosting”.
RIQUALIFICAZIONE DEL WATERFRONT: TRIESTE E GENOVA A CONFRONTO IL RILANCIO
DEL PORTO VECCHIO COME OCCASIONE DI SVILUPPO PER UNA CITTÀ PORTUALE
Trieste, 9 ottobre 2003 - La città si appresta oggi a ripensare il proprio
Porto Vecchio come luogo nevralgico per il rilancio di Trieste. Genova ha già
percorso un simile progetto per la propria struttura portuale storica in
occasione di eventi internazionali quali le Colombiane e il G8, creando un
quartiere dedicato alle manifestazioni espositive di respiro mondiale.
Proprio questa esperienza, da cui trarre importanti insegnamenti sul futuro
della città giuliana, sarà proposta in occasione del convegno che
l’Autorità Portuale di Trieste, la Fiera e il Comune di Trieste hanno
voluto organizzare sabato 11 ottobre, quale evento collaterale della
Barcolana 2003. “Trieste e l’intera comunità regionale intendono
candidarsi come luogo per ospitare eventi di portata mondiale come l’Expo
2008 – ha dichiarato il presidente dell’Autorità portuale Maurizio
Maresca – quindi la riqualificazione del Porto Vecchio e dell’intero
waterfont rappresenta un’occasione fondamentale per perseguire questi
obiettivi”. Saranno le stesse istituzioni liguri, ospiti in questi giorni
della Barcolana con un proprio stand per presentare “Genova capitale della
cultura 2004”, a descrivere le linee di principio e il progetto di
riconversione che hanno realizzato in quella città. In particolare saranno
illustrati i risultati concreti della riconversione del Porto Antico di
Genova e le ricadute positive in termini economici e turistici per la città.
Il parallelismo sarà spinto poi ai progetti e alle prospettive per Trieste,
che si appresta a intraprendere un simile percorso di rilancio.
Successivamente al workshop, verso le ore 16, sarà presentato il programma
degli eventi che si svolgeranno nel capoluogo ligure nel corso del 2004
nell’ambito di “Genova capitale della cultura”. Sarà poi il maestro
Emanuele Luzzati - grande scenografo italiano - a presentare al pubblico la
sua mostra “I Mozart di Luzzati” ospitata nell’adiacente sala Ausonia
della stessa Stazione Marittima di Trieste, dal 9 al 14 ottobre. Anche la
scelta di tale esposizione artistica non è casuale: infatti il Museo
Luzzati che ha sede a Porta Siberia, riportato a rinnovato splendore secondo
un progetto di Renzo Piano, all’interno del porto antico di Genova è
diventato un importante centro culturale, motore di iniziative rivolte alle
scuole e al mondo artistico internazionale. Un’altra riprova di come la
riqualificazione di un quartiere portuale antico possa diventare occasione
di sviluppo non soltanto economico o turistico, ma anche culturale. Emanuele
Luzzati è legato a Trieste anche da un rapporto di collaborazione durato
quasi un ventennio, dal 1950 al 1970, con il Teatro Stabile Rossetti e per
aver seguito l’aspetto artistico nell’allestimento di una lunga serie di
navi da crociera.
LA REGIONE DEL VENETO PRESENTA IL SEMINARIO SULLA FORMAZIONE INDIVIDUALE
CONTINUA
Altavilla Vicentina, 8 ottobre 2003 - Il prossimo 16 ottobre, presso Villa
Valmarana Morosini, si terrà il seminario "Formazione Individuale
Continua", promosso dalla Regione del Veneto in collaborazione con la
Fondazione Cuoa. Durante l'incontro verranno presentati i risultati della
sperimentazione sui "voucher formativi", iniziata nel 2002, e
saranno illustrati agli operatori della formazione il modello veneto e i
nuovi servizi previsti dall'assistenza tecnica, anche in rapporto ad altre
realtà territoriali. Dal prossimo 20 ottobre inoltre i lavoratori
interessati a percorsi di aggiornamento relativamente brevi potranno
accedere al portale, scegliere uno o più corsi e richiedere uno o più
"voucher per la formazione individuale continua". I lavoratori
laureati e diplomati con almeno 10 anni di esperienza lavorativa avranno
anche la possibilità di presentare progetti di alta formazione. Sono
previste agevolazioni fino all'80% dell'intero costo. Per informazioni :
E-mail: redazione@centropolo.Cuoa.it
Tel. 0444/333816, 0444/333850.
Fondazione Cuoa - Area Progetti Speciali, Signora Roberta Basso, E-mail: progspec@cuoa.It
Tel. 0444 333 854, Fax 0444 333 986.
SICUREZZA STRADALE: APERTO IERI A BRUXELLES LA TERZA
ROAD SAFETY CONFERENCE DI SCANIA ALLA PRESENZA DI 400 RAPPRESENTANTI DELLE
ISTITUZIONI E DEL MONDO DEI TRASPORTI.
Bruxelles, 9 Ottobre 2003 - Leif Östling, presidente e Ceo di Scania, ha
aperto ieri nel pomeriggio i lavori della terza Road Safety Conference che
vedrà la partecipazione del Commissario Europeo ai Trasporti - nonché vice
presidente della Commissione Europea - Loyola de Palacio e di Erkki Liikanen,
Commissario Europeo per l'Industria e la Società. La conferenza, con la
quale si vuole fare il punto a livello istituzionale e privato sul tema
della sicurezza stradale, vedrà la partecipazione di esperti provenienti
dai diversi Paesi dell'Unione in rappresentanza di istituzioni, associazioni
e industria del trasporto. Nel corso dei lavori i rappresentanti della
Commissione Europea presenteranno le proposte e le direttive sul traporto
commerciale che sono al vaglio del Commissione. Numerosi interventi
verteranno, inoltre, sul ruolo del conducente e sull'importanza di un
corretto stile di guida nella prevenzione degli incidenti. Un workshop
tematico approfondirà le problematiche delle collisioni tra autoveicoli e
mezzi pesanti. Scania presenterà un nuovo concetto di crash-zone,
sviluppato dai laboratori di ricerca dell'azienda svedese, in grado di
salvare, secondo le stime fornite, più di 900 vite all'anno solo
nell'Unione Europea. Un momento particolare sarà poi dedicato alla
presentazione dei risultati della competizione Young European Truck Driver
2003, con la premiazione ufficiale di Michele Sandri, il 27enne trentino che
si è aggiudicato il titolo di miglior giovane camionista d'Europa. Loyola
de Palacio e Leif Östling premieranno Sandri e i due camionisti
classificatesi al secondo e terzo posto, quali esempi da seguire per tutti i
camionisti d'Europa. Scania, visto il successo dell'iniziativa, ha inoltre
deciso di ripetere la competizione Young European Truck Driver nel 2005.
CONVEGNO: " SELVICOLTURA: A CHE PUNTO SIAMO? " - ABBAZIA DI
VALLOMBROSA (FIRENZE), 23/24 OTTOBRE.
Roma, 9 ottobre 2003 - Dal primo Congresso Nazionale di Selvicoltura,
svoltosi a Firenze nel 1954, al secondo, svoltosi a Venezia nel 1998, sono
passati 44 anni. Nel frattempo il variegato mondo legato ai temi
selviculturali è mutato, è divenuto più attento e consapevole, ha
compreso che la tematica è così importante ed i tempi mutano così
rapidamente che gli intervalli tra i momenti di riflessione e programmazione
debbono essere più brevi. Perché selvicoltura vuol dire foreste, boschi,
ambiente, territorio, clima, produzione, occupazione, esportazione, in un
turbinio di temi economici ma anche sociali ma anche legati in modo
indissolubile ai modi di vita della popolazione. Di qui nasce il Convegno di
Vallombrosa 2003: per verificare lo stato dell’ arte della selvicoltura e
di quanto ad essa connesso. La mozione finale del secondo Congresso di
Venezia 1998 aveva evidenziato i maggiori problemi propone do soluzioni
ragionevoli e praticabili Cinque anni sono passati: quale è il tasso di
realizzazione delle proposte veneziane? E ancora: sempre nuovi problemi si
evidenziano. Cosa fare, come affrontarli? Quindi: quali sono le prospettive
che si troverà ad affrontare il terzo Congresso di Selvicoltura,
programmato per i12008, tra cinque anni? Cinque anni prima, cinque anni
dopo: a metà del guado gli Enti che organizzano il Convegno di Vallombrosa
hanno voluto creare un momento di meditazione e di riflessione, ma anche
l'occasione di proporre azioni ed interventi, per creare le strategie di
sviluppo del sistema selvicolturale italiano, tenendo conto di quanto accade
in Europa e nel mondo. Info: Abbazia di Vallombrosa tel. 055.862251 fax
055.862036 Consulta Nazionale Foreste-legno-carta/associazione Forestale
Italiana – Roma tel. 06.4200681 fax 06.42817391
INCIDENTE INDUSTRIALE DI PALERMO. IL CNR: “IL PERICOLO ORA POTREBBE
ESSERE LA DIOSSINA” IN CASO DI PRESENZA DI SOLVENTI CLORURATI, IL RISCHIO
È LA FORMAZIONE DEL PIÙ TOSSICO FRA TUTTI I COMPOSTI
Palermo, 9 ottobre 2003 -Gravi le possibili conseguenze dell’incidente
industriale occorso ieri a Carini, 15 km da Palermo, presso la fabbrica di
smaltimento di solventi Exakta Siciliana srl. “I solventi industriali –
dice il chimico del Cnr Mario Pagliaro – sono utilizzati da numerosissime
industrie e dai laboratori chimici, anche nel comprensorio della Exakta. I
solventi sono composti organici e sono di 2 tipi: gli idrocarburi ossigenati
come gli alcoli e i chetoni, subito rilevati dai Vigili del Fuoco nelle
operazioni di spegnimento con le strumentazioni di analisi rapida in
dotazione; e quelli clorurati: composti idrocarburi, cioè, contenenti
cloro. “Ci auguriamo -- continua Pagliaro -- che in azienda non fossero
stoccati solventi clorurati. Se avessero preso fuoco questi ultimi i rischi
per la popolazione circostante sarebbero molto gravi e sono legati
all’eventuale formazione della diossina, il composto più tossico mai
sintetizzato dall’uomo (circa 10mila volte più potente del cianuro di
sodio). La tossicità è in forma acuta e gli effetti sono cancerogeni e,
soprattutto, teratogeni: è in grado, cioè, di causare deformazioni nei
nascituri. “Inoltre, – spiega ancora Pagliaro – la diossina ha
gravissimi effetti sulla fertilità e purtroppo penetra facilmente e
persiste a lungo nell’organismo umano e negli ecosistemi grazie alla sua
stabilità e all’affinità per i grassi che compongono tutti i mammiferi,
incluso naturalmente l’uomo. “E’ urgente – conclude il chimico del
Consiglio nazionale delle ricerche – che l’Agenzia di protezione
ambientale della Sicilia conduc immediatamente, e per più giorni, le
analisi chimiche sul territorio comunicando subito i risultati alle autorità
e alla popolazione. Per questo è di fondamentale importanza che la nuova
Agenzia, che da poco tempo ha preso il posto dei Laboratori di igiene e
profilassi delle Asl, si distingua per efficienza e trasparenza dalla
tradizione dei controlli ambientali pubblici che in Sicilia, basti pensare
ai recenti casi del petrolchimico di Priolo o alla raffineria di Gela, sono
stati a dir poco carenti”. La diossina si forma per combustione incompleta
degli idrocarburi clorurati a temperature intorno ai 300 °C e
preferibilmente in presenza di tracce di metalli come il rame; i solventi
industriali sono rifiuti pericolosi e per essere smaltiti senza contaminare
l’ambiente devono essere avviati agli impianti di processamento
autorizzati per legge dove vengono generalmente bruciati a temperature molto
alte. Questo è quello che realizzano le imprese come Exakta Siciliana dove
potenti inceneritori sono in grado di causare la termolisi completa degli
idrocarburi (1400 oC). In tutta l’Unione europea, questi impianti sono
sottoposti alla speciale legislazione comunitaria nota come “Direttiva
Seveso Ii”, ed è compito delle pubbliche autorità monitorare con
particolare frequenza e incisività le attività di queste imprese ad
elevatissimo rischio ambientale. La Exakta Siciliana di Carini risultava
inoltre era dotata della certificazione ambientale Iso 14001 rilasciata
dalla società di certificazione Certichim di Milano nel luglio 2001; ovvero
era dotata di un sistema di gestione ambientale che prevede una specifica
“preparazione alle emergenze e risposta”. Tutto questo purtroppo non ha
prevenuto la formazione di una nube tossica spazzata dal forte vento odierno
di Palermo, e per far cessare l’incendio è stato necessario fare
intervenire i Vigili del Fuoco di stanza presso l’Areoporto “Falcone
Borsellino” che, dotati dei potenti schiumogeni usati per spegnere gli
incendi da kerosene, dopo circa 3 ore sono riusciti a domare le fiamme.
CONFERENZA INTERNAZIONALE SUI TRASPORTI URBANI E L'AMBIENTE
Dresda, 9 ottobre 2003 - Dal 19 al 21 maggio 2004 si svolgerà a Dresda
(Germania) la decima conferenza internazionale sui trasporti urbani e
l'ambiente. La conferenza riunirà ingegneri, scienziati e direttori
responsabili della pianificazione e della gestione dei sistemi di trasporto
urbano e della politica dei trasporti di industrie, università,
organizzazioni di ricerca e governi, in vista di discutere i più recenti
risultati ottenuti nel settore del trasporto urbano. Saranno presentati
articoli scientifici sui seguenti argomenti: sistemi di trasporto urbano;
sostenibilità dei trasporti; aspetti ambientali; gestione della domanda dei
trasporti; inquinamento atmosferico e controllo delle emissioni; sistemi
d'informazione. Infolink: http://www.Wessex.ac.uk/conferences/2004/urbantransport04/index.html
TRASPORTI PUBBLICI LUNEDÌ 13 OTTOBRE 2003 SCIOPERO NAZIONALE DI 4 ORE
DALLE 18 ALLE 22 PROCLAMATO DA FILT CGIL – FIT CISL – UILT UIL
Milano, 9 ottobre 2003 - Lunedì
13 ottobre 2003, le organizzazioni sindacali Filt Cgil – Fit Cisl – Uilt
Uil hanno dichiarato uno sciopero nazionale di 4 ore nell’ambito della
vertenza per il rinnovo del secondo biennio economico del Contratto
Collettivo Nazionale. Il servizio di trasporto pubblico sarà regolare nelle
seguenti fasce orarie: · dall’inizio del servizio alle 18; · dalle 22 al
termine del servizio. Il personale Atm addetto alla guida dei treni delle
linee metropolitane, dei mezzi di superficie, del servizio Radiobus, dei
parcheggi e del servizio di metropolitana leggera automatica tra l'Ospedale
San Raffaele e la stazione Cascina Gobba (M2) che aderisce all’agitazione
si asterrà dal lavoro dalle 18 alle 22. Data la volontarietà di ogni
singolo dipendente di aderire allo sciopero, anche se non appartenente alla
organizzazione sindacale che l’ha dichiarato: · sulla rete di superficie
urbana e interurbana non è prevedibile la riduzione del servizio; ·
sull’intera rete metropolitana è probabile una sospensione del servizio.
Per ulteriori informazioni i Clienti Atm possono contattare il Numero Verde
800.80.81.81, operativo tutti i giorni dalle 7.30 alle 19.30, o consultare
il sito Internet www.Atm-mi.it
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