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2003 anno 6°  

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9 OTTOBRE  2003

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ROMANO PRODI PRESIDENTE DELLA COMMISSIONE EUROPEA PRESENTA IL CONSIGLIO EUROPEO DI OTTOBRE A BRUXELLES: “UN'EUROPA PIÙ PROSPERA E PIÙ SICURA”

Bruxelles, 9 ottobre 2003 – Di seguito il discorso di Romano Prodi per la presentazione del Consiglio europeo che a breve si terrà a Bruxelles: “ Signor Presidente, Onorevoli deputati, Il Consiglio europeo del 16 e 17 ottobre prossimi affronterà il rafforzamento dell'area di libertà, sicurezza e giustizia e il rilancio della nostra economia. Voglio soffermarmi quest'oggi su questi due importanti capitoli. L'immigrazione ha smesso da tempo di essere una pura questione nazionale. Essa è assurta drammaticamente a questione europea con il consolidarsi di flussi di immigrazione sempre più massicci e con l'affermarsi di pratiche criminali che hanno allarmato tutti gli Stati membri. La gestione delle frontiere deve quindi diventare un compito comune che dobbiamo affrontare insieme, nell'interesse di tutti i cittadini. Con l'imminente allargamento, le frontiere esterne dell'Unione si estenderanno e ricadranno quasi per intero sotto la responsabilità dei nuovi Stati membri. I nuovi paesi membri non sono in grado di gestire da soli questo compito gravoso, che comporta non solo aspetti di polizia ma anche, e direi soprattutto, di pianificazione politica e sociale del fenomeno. Da una parte, infatti, per la nostra coscienza umana e civile, il traffico di esseri umani e i viaggi verso la speranza compiuti in condizioni disumane sono intollerabili. Dall'altra, dobbiamo affrontare con decisione la questione dei flussi migratori e gestire in modo coordinato le frontiere di tutta l'Unione. Il Consiglio europeo di Salonicco aveva indicato la via, sottolineando la necessità di accelerare l'attuazione del programma di Tampere, specialmente per quanto la politica comune europea in materia di asilo e migrazione. Al prossimo Consiglio, in attuazione del mandato del Consiglio europeo, la Commissione presenterà una serie di misure con l'obiettivo di giungere rapidamente al completamento di tale politica comune. Per cominciare, è allo studio l'istituzione di un'Agenzia per la gestione e il coordinamento operativo delle frontiere, sulla quale il Consiglio potrà prendere una decisione entro la fine dell'anno. Il suo compito non sarà di sostituire i corpi di frontiera nazionali ma di organizzare gli aspetti operativi orizzontali quali l'analisi dei rischi, la formazione, la ricerca e l'acquisto di attrezzature da concedere in uso agli Stati membri. Uno studio speciale è stato dedicato alle frontiere marittime con l'obiettivo di integrarle nell'organizzazione generale delle frontiere esterne dell'Unione. La Commissione proporrà inoltre di introdurre nei visti e nei permessi di soggiorno degli identificatori biometrici, in attesa di inserirli nei grandi sistemi informativi e in particolare nella seconda generazione del Sistema Integrato di Schengen (Sis). Stiamo infine preparando iniziative volte a rendere più sicuri i passaporti. Nell'affrontare questo delicato argomento, tuttavia, non dimenticheremo mai che la sicurezza e il controllo non devono pregiudicare il diritto dei cittadini alla propria riservatezza. L'aspetto più urgente da affrontare è senza dubbio quello dei flussi migratori. Gli immigrati legali sono una risorsa economica, culturale e umana che dobbiamo ricevere rispettando la loro dignità e integrare nel modo migliore nelle nostre società. Una politica attiva sull'immigrazione economica e sull'integrazione deve perciò tenere conto della situazione nel paese di provenienza degli immigrati, delle nostre necessità economiche e sociali e delle effettive capacità di integrazione dei nuovi arrivati. Nello stesso tempo, è nostro dovere combattere l'immigrazione clandestina. Due sono gli strumenti su cui dovremo mettere l'accento nei prossimi mesi: gli accordi di riammissione e le politiche di rimpatrio. Così come ci era stato chiesto dal Consiglio, la Commissione ha aperto i negoziati con un gran numero di paesi terzi per definire le modalità di riammissione dei cittadini entrati illegalmente nel territorio dell'Unione. Nonostante il grande impegno, si tratta di negoziati difficili: la Commissione deve infatti ottenere dai paesi terzi non solo la riammissione dei cittadini del paese, ma anche quella dei cittadini di altri paesi in transito per quello Stato. Sulla base della nostra esperienza, le trattative avranno buon esito solo se inquadrate in un contesto più ampio e se accompagnate dall'offerta di una serie di incentivi. Per esempio nell'accordo Authorized Destination Status (Ads) che abbiamo concluso la scorsa settimana con la Cina--e che comprende una clausola di riammissione--hanno avuto un ruolo determinante considerazioni di natura commerciale. L'altro nodo è quello di offrire ai paesi partner delle quote di immigrazione garantita, di preferenza nel quadro di trattative comprendenti la cooperazione economica, gli aiuti allo sviluppo e l'accesso ai mercati. È indispensabile, infatti, che gli Stati Membri facilitino la nostra posizione negoziale per arrivare ad accordi equi in grado di contribuire a costruire il necessario clima di collaborazione e di fiducia con i nostri partner. Ogni politica di rimpatrio deve essere inoltre accompagnata da un adeguato finanziamento delle diverse fasi della sua attuazione. Per assicurare l'efficienza delle operazioni nel pieno rispetto della dignità delle persone coinvolte, la Commissione proporrà in autunno l'istituzione di uno strumento finanziario dedicato a far fronte ai rimpatri negli anni che vanno dal 2004 al 2006. Sulla base dell'esperienza così maturata, nelle nuove Prospettive finanziarie che entreranno in vigore nel 2007, si dovrà prevedere un vero e proprio Fondo europeo per i rimpatri. Ci troviamo oggi di fronte a flussi migratori nei quali è difficile distinguere i rifugiati in cerca di asilo dagli emigrati spinti da ragioni economiche. Dobbiamo perciò offrire protezione a chi ne ha bisogno e, allo stesso tempo, regolare l'ingresso degli altri in modo programmato. Bisogna prima di tutto rafforzare l'istituto dell'asilo, che è parte integrante della nostra tradizione umanitaria ma che attraversa un momento di profonda critica da parte dell'opinione pubblica. In applicazione delle conclusioni del Consiglio europeo di Salonicco, la Commissione completerà la prima fase della costruzione del sistema di asilo comune deciso a Tampere con l'adozione entro la fine dell'anno delle due direttive ancora mancanti: quella sulle procedure e quella sulla definizione di rifugiato. Onorevoli deputati, Passo ora all'altro grande argomento di cui si occuperà il consiglio di Bruxelles: il rilancio dell'economia europea. Negli ultimi due anni la nostra economia non ha offerto segnali positivi. Il quadro è di crescita fiacca, di scarsa fiducia delle famiglie e delle imprese e di investimenti deboli. Alcuni indicatori recenti, tuttavia, fanno intravedere un punto di svolta e l'attuale fase di stagnazione potrà essere forse finalmente superata. Le condizioni economiche di base--“i fondamentali”--sono buoni grazie al rispetto dei regole e comportamenti meno divergenti da parte dei paesi membri, soprattutto in conseguenza dell'adozione dell'euro e grazie a una maggiore presa d'atto della necessità di applicare le riforme strutturali decise a Lisbona. È quindi giunto il momento di dare alla nostra economia un nuovo impulso. La settimana scorsa la Commissione ha preparato a questo scopo l'adozione di una Iniziativa europea per la crescita, che ora passa al Consiglio per essere messa in atto. L'iniziativa si basa, ovviamente, sulla strategia di Lisbona relativa agli investimenti nelle reti e nella conoscenza. Tuttavia essa ha l'ambizione di mobilitare a breve termine risorse pubbliche addizionali e, soprattutto, nuove risorse private per finanziare progetti infrastrutturali su scala veramente europea e per rilanciare in modo rigoroso la ricerca e l'innovazione. Il messaggio indirizzato ai nostri cittadini è dunque quello di porre concretamente le basi per un miglioramento strutturale e di lungo periodo della nostra competitività. Una rete di infrastrutture di trasporto e di comunicazione su scala europea è infatti fondamentale per migliorare l'integrazione delle nostre economie e aumentare la coesione all'interno della nostra Unione allargata. Dimostrando la nostra determinazione daremo un segnale chiaro della capacità dell'Unione di prendere finalmente decisioni economiche ormai non dilazionabili. Le nuove opportunità di mercato garantite dall'impegno finanziario degli Stati membri, dell'Unione e dei privati stimoleranno a loro volta un impegno diretto da parte delle imprese europee. Gli effetti diretti degli investimenti nei progetti si manifesteranno già all'apertura dei cantieri, il che potrà avvenire rapidamente per un numero significativo di opere. L'iniziativa che vi presento oggi fa tesoro dell'esperienza accumulata da altre iniziative precedenti e cerca di superare difficoltà precedenti che in passato hanno provocato lentezze e risultati frammentari. A questo proposito, la settimana scorsa la Commissione ha adottato un pacchetto che comprende, fra l'altro, 29 grandi progetti per le Reti transeuropee pari a un investimento complessivo di circa 220 miliardi di euro da qui al 2020. Questo è il quadro di insieme di quello che deve essere realizzato se vogliamo dotare il mercato unico di una struttura di infrastrutture efficienti suscettibile di assicurare uno sviluppo competitivo dell'economia europea. Tuttavia, nel breve periodo, è chiaro che solo alcuni progetti sono maturi per passare alla fase di esecuzione. La Commissione presenterà al Consiglio europeo un'indicazione delle priorità temporali di realizzazione delle opere comprese nella lista, in modo da permettere ai capi di Stato e di governo di concentrare gli sforzi e dare il massimo impulso possibile al rilancio dell'economia nel breve termine. Se l'iniziativa prevede una maggiore partecipazione delle risorse private negli investimenti di base, è chiaro che il ruolo delle finanze pubbliche resta sempre importante. Il loro equilibrio e soprattutto la qualità della spesa pubblica diventano assolutamente fondamentali. Bisogna riorientare gli investimenti verso la crescita e favorire la partecipazione del settore privato. Per aumentare la leva finanziaria e, quindi, per accelerare il completamento delle opere, proponiamo di portare dal 10 al 30% il contributo del bilancio comunitario alle parti transfrontaliere dei progetti a priorità più elevata. Con questo, la mobilitazione delle risorse private sarà grandemente facilitata. Abbiamo tuttavia anche bisogno di un ruolo maggiore della Banca europea per gli investimenti. Per questo l'Iniziativa propone di coinvolgerla con un ruolo più forte nell'agevolazione e nella condivisione del rischio dei finanziamenti. Inoltre, noi opereremo presso gli Stati membri perché aumentino gli investimenti nella ricerca e sviluppo e nella conoscenza per lo sviluppo del capitale fisico e umano. Queste sono le sole ricette per sostenere l'occupazione in modo duraturo e sostenibile. Non mi stancherò di ripetere che la supremazia nella concorrenza internazionale si gioca oggi nell'innovazione e nella ricerca avanzata, nei centri di eccellenza, nella creazione e nella trasmissione dell'informazione e della conoscenza. Dobbiamo inoltre fare di più nel campo della formazione permanente dei nostri lavoratori, e infine, dell'istruzione dei nostri cittadini. Assieme a un forte impegno nelle riforme strutturali, gli Stati membri dovranno quindi aumentare la loro azione in questi settori, approfittando anche delle risorse comunitarie quali il Sesto programma quadro, la Riserva di efficacia ed efficienza (Performance reserve) e il riesame intermedio dei Fondi strutturali del 2004. Onorevoli deputati, Dobbiamo collegare i grandi centri di ricerca europei fra loro, sostenere le loro attività e trasformarli in poli di attrazione per gli studiosi e gli scienziati di tutto il mondo. Dobbiamo puntare sull'innovazione tecnica e scientifica e sui meccanismi che consentono al settore produttivo di tradurla in processi e prodotti nuovi e più competitivi. Su questo tavolo si gioca la nostra prosperità futura, la nostra presenza nella scena internazionale e la nostra capacità di difendere gli interessi e di affermare i valori dell'Europa nel mondo. Su questa sfida dobbiamo trovare la volontà politica per andare avanti, con decisione e con ambizione.

UN GRUPPO DI PERSONALITÀ DISCUTE UNA STRATEGIA DI RICERCA SULLA SICUREZZA PER L'EUROPA
Bruxelles, 9 ottobre 2003 - Un Gruppo di personalità creato dalla Commissione europea, che coinvolge due commissari, quattro eurodeputati, industriali ed esperti in materia di sicurezza, si è riunito per la prima volta a Bruxelles, il 6 ottobre, per avviare un dibattito sulla definizione di un programma europeo di ricerca sulla sicurezza. La Commissione europea ha proposto un'azione preparatoria per la ricerca sulla sicurezza, che prevede lo stanziamento di 65 milioni di euro per il periodo 2004-2006, favorendo l'avvio di un programma completo di ricerca sulla sicurezza, a partire dal 2007. Un aspetto importante del consolidamento della cooperazione nel settore della ricerca sulla sicurezza sarà il coordinamento più stretto fra ricerca civile e militare. "L'europa sta pagando un prezzo molto elevato per la separazione fittizia, attuata esclusivamente in ambito europeo, fra ricerca civile e militare", ha dichiarato il commissario europeo per la Ricerca Philippe Busquin. "Nuove e più sofisticate minacce alla sicurezza, oltre ad un maggior desiderio di sicurezza da parte dei cittadini, ci impongono di adottare un approccio europeo più strutturato alla ricerca in questo settore". Tali osservazioni sono state ribadite dal commissario per le Imprese e la Società dell'informazione Erkki Liikanen, secondo il quale "le nuove tecnologie lasciano intendere che è divenuto più difficile operare una distinzione fra ricerca civile e militare". Egli ha citato l'esempio di quelle tecnologie, oggi ampiamente utilizzate, che sono state sviluppate, in origine, impiegando i finanziamenti statunitensi per la ricerca militare. Fra queste figurano Internet, l'interfaccia "Windows-icons-pointer" ed il Sistema di posizionamento globale (Gps). La riunione inaugurale è stata l'occasione per dibattere i principi e le priorità. Carl Bildt, membro del Gruppo di personalità, nonché ex primo ministro svedese, ha dichiarato che si è giunti ad un consenso generale su tali questioni e che, all'interno del gruppo, si è sostenuto con estremo vigore "l'approccio di base adottato dalla Commissione, nonché l'obiettivo di eliminare le barriere ed affrontare le nuove sfide". I 65 milioni di euro verranno stanziati successivamente, ha dichiarato Bildt, una volta definite con chiarezza le priorità. Un settore che, secondo l'eurodeputata olandese Elly Plooij-van Gorsel (anch'ella membro del gruppo) dovrebbe essere considerato prioritario, è quello della ricerca sull'interoperabilità, "non soltanto fra i sistemi, ma anche fra le organizzazioni". Avendo rivestito la carica di vicepresidente della commissione del Parlamento europeo sul sistema d'intercettazione "Echelon", la Plooij-van Gorsel parla in base alla propria esperienza quando sostiene che "l'Ue non eccelle in materia di coordinamento. [.] Abbiamo 14 agenzie di intelligence [una per ogni Stato membro, fatta eccezione per il Lussemburgo], che non collaborano mai fra di loro". Ella ha dichiarato al Notiziario Cordis che "la gente si lamenta della scarsità di fondi, ma gli Stati membri hanno dimostrato di non voler attuare un coordinamento". L'azione preparatoria avvierà una serie di attività di ricerca a sostegno delle questioni in materia di sicurezza europea, costituirà una piattaforma consensuale e di consultazione al fine di sviluppare una visione a lungo termine, e dimostrerà la capacità della Comunità di rispondere con misure adeguate ad alcune delle sfide immediate che l'Europa si trova ad affrontare. Fra gli argomenti specifici da affrontare figurano: l'interoperabilità; la gestione della crisi; la sicurezza in ambiente distribuito; la protezione delle infrastrutture vitali pubbliche e private; la protezione contro i disastri provocati da sostanze biochimiche e da altre sostanze; le tecnologie per la "situation awareness" (valutazione della situazione); ed, infine, i mezzi non letali per contrastare le azioni terroristiche. Nell'ambito dell'iniziativa saranno sviluppate armi non offensive. Sebbene non siano state ancora concordate le percentuali di finanziamento a carico dell'Ue e del settore industriale, si prevede che la Commissione contribuirà in misura maggiore rispetto a quanto assegnato ai progetti individuali nell'ambito del Sesto programma quadro, poiché si tratta di una ricerca basata sulla missione, più che sulla tecnologia. Busquin ha voluto sottolineare altresì che "la politica europea di ricerca non è rappresentata soltanto dai programmi quadro, ma ha una portata più ampia. Desideriamo individuare le esigenze della ricerca europea nel settore della sicurezza". Il passo successivo verso una strategia di ricerca sulla sicurezza sarà la pubblicazione, in novembre, di una comunicazione della Commissione. All'approvazione della comunicazione, dovrebbe far seguito la pubblicazione dei primi inviti a presentare proposte, nel 2004. Il Gruppo di personalità presenterà le sue conclusioni entro la primavera del 2004. Nel frattempo, il 6 ottobre sono stati pubblicati i risultati di uno studio del Centro comune di ricerca (Ccr) della Commissione, in base al quale risulta che le nuove tecnologie introdotte l'11 settembre hanno consolidato i poteri di ricerca e cattura, mettendo a rischio il diritto alla privacy dei singoli cittadini. Il Ccr individua una serie di settori che richiedono l'adozione di misure politiche, fra i quali figurano: il furto d'identità; le banche dati del settore privato; gli indicatori della sfera pubblico-privata; ed, infine, una regolamentazione specifica della tecnologia. Tuttavia, il Ccr sostiene altresì che, se da un lato lo studio solleva alcuni timori, dall'altro sottolinea che la tecnologia può favorire una protezione più elevata dei dati personali ed una maggiore trasparenza nei processi di sicurezza.

ON LINE LA SECONDA EDIZIONE DEL CONVENTION WATCHLE POSIZIONI DEI GOVERNI NAZIONALI, DELLE OPINIONI PUBBLICHE, DEL MONDO INDUSTRIALE E DEI SINDACATI TRA LA FINE DELLA CONVENZIONE E L’INIZIO DELLA CIG.
Bruxelles, 9 ottobre 2003 - E’ on line sul sito Europa 2004 www.Europa2004.it  la seconda edizione del Convention Watch, contenente le posizioni dei governi nazionali, delle opinioni pubbliche, del mondo industriale e dei sindacati tra la fine della Convenzione e l’inizio della Cig. Questa seconda edizione del Convention Watch contiene in particolare una prima valutazione del metodo della Convenzione e del risultato dei suoi lavori; presenta Paese per Paese le reazioni dell’opinione pubblica al dibattito e le posizioni nazionali sulle questioni più controverse. In vista dello svolgimento della conferenza intergovernativa, particolare attenzione è dedicata alle questioni istituzionali e alle prospettive di ratifica del futuro trattato costituzionale. Il Convention Watch è coordinato dall’Istituto Affari Internazionali (Iai) di Roma www.Iai.it  ed è parte del progetto Eucon, co-finanziato dalla Commissione Europea e coordinato dal Trans European Policy Studies Association (Tepsa) di Bruxelles.

LA COMMISSIONE PROSEGUE NELL'APPLICAZIONE DELLA PROCEDURA PREVISTA PER I DISAVANZI ECCESSIVI NEI CONFRONTI DELLA FRANCIA.
Bruxelles, 8 ottobre 2003 - A norma dell'articolo 104, paragrafo 8, la Commissione ha oggi raccomandato al Consiglio di decidere che la Francia non ha preso iniziative efficaci in risposta alla raccomandazione del Consiglio, ai sensi dell'articolo 104, paragrafo 7, del 3 giugno 2003, entro il termine stabilito nella suddetta raccomandazione. La Commissione adempie quindi agli obblighi che le incombono ai sensi dell'articolo 104 del trattato, nonché agli impegni politici contenuti nella risoluzione del Consiglio europeo relativa al Patto di stabilità e di crescita, concernenti un funzionamento rigoroso, tempestivo ed efficace del Patto stesso. Basandosi sulla constatazione che nel 2002 il disavanzo pubblico in Francia ammontava al 3,1% del Pil e sulla relazione della Commissione preparata in conformità all'articolo 104, paragrafo 3, il 3 giugno il Consiglio aveva deciso che in Francia esisteva un disavanzo pubblico eccessivo. Contemporaneamente, il Consiglio, aveva adottato una raccomandazione, ai sensi dell'articolo 104, paragrafo 7 del trattato, finalizzata a porre termine a tale situazione di disavanzo eccessivo. In tale raccomandazione il Consiglio chiedeva alla Francia di porre termine alla situazione di disavanzo eccessivo al più tardi entro il 2004 e fissava al 3 ottobre il termine entro il quale il governo francese avrebbe dovuto adottare le misure appropriate a questo scopo. Il Consiglio inoltre raccomandava alla Francia di ottenere nel 2003 un miglioramento nettamente superiore nella riduzione del disavanzo ciclicamente corretto di quello previsto in quel momento e di limitare nel 2003 l'incremento del rapporto debito pubblico lordo Pil. Cinque giorni dopo la scadenza del termine fissato dal Consiglio, la Commissione esprime la seguente valutazione: A seguito dell'adozione della raccomandazione ai sensi dell'articolo 104, paragrafo 7, le autorità francesi hanno adottato un certo numero di misure relative al 2003. (I) In settembre il governo francese ha deciso di sopprimere stanziamenti nel settore statale per un valore di €1,4 miliardi (0,1% del Pil). Tuttavia tale soppressione è diretta a conseguire l'obiettivo della spesa prevista nel settore statale, e non a ottenere un risultato migliore; (Ii) in luglio il governo ha deciso di abolire il rimborso dei medicinali " che offrono un servizio medico insufficiente"; (Iii) nello stesso mese è stato deciso un aumento delle tasse sul tabacco avente effetto da ottobre; e Iv) il 1° settembre venivano leggermente aumentati i contributi all'Ags, "association pour la gestion du regime d'assurance des créances des salariés" (fondo che paga le retribuzioni dei lavoratori di imprese in fallimento). Le ultime tre misure avranno un effetto marginale sul disavanzo pubblico nel 2003, ma alcune di esse avranno un impatto più importante nel 2004. Infine, il governo francese ha realizzato un'importante riforma delle pensioni, che era ancora in discussione al momento in cui il Consiglio aveva adottato la raccomandazione di cui all'articolo 104, paragrafo 7. Tuttavia le misure in questione non hanno ridotto in modo significativo il disavanzo pubblico del 2003, corretto delle variazioni congiunturali, portandolo a un livello inferiore a quello programmato in giugno, come richiesto dal Consiglio I progetti per il bilancio 2004 prevedono un miglioramento implicito della situazione di bilancio ciclicamente corretta, coerentemente con la riduzione minima di 0,5 punti di percentuale del Pil raccomandata dal Consiglio nel giugno 2003. La Commissione ritiene quindi che tale miglioramento non sarà sufficiente a garantire che il miglioramento globale del saldo ciclicamente corretto per il periodo 2003-2004, porterà nel 2004 il disavanzo nominale al di sotto del 3% come raccomandato dal Consiglio in giugno. Va osservato che il progetto di bilancio prevede la riduzione del disavanzo pubblico dal 4% del Pil nel 2003 al 3,6% del Pil nel 2004. Il governo francese prevede che il disavanzo pubblico dovrebbe passare dal 59% del Pil nel 2002 al 61,4% del Pil nel 2003. In giugno le previsioni indicavano un aumento dal 59% del Pil nel 2002 al 60,5% del Pil nel 2003. Tale revisione verso l'alto delle previsioni del debito pubblico relativo al 2003 rispecchia praticamente quella delle stime relative al disavanzo per il 2003. Questi dati dimostrano che le autorità francesi non hanno adottato le misure necessarie per limitare l'aumento del debito pubblico nel 2003 come aveva raccomandato il Consiglio nel mese di giugno.

FINANZIARIA. ASSOGESTIONI: POSITIVO LO STIMOLO ALLA QUOTAZIONE IN BORSA E LA RIDUZIONE D’IMPOSTA PER I FONDI CHE INVESTONO NELLE “SMALL CAP”.
Milano, 8 ottobre 2003 - Premio alle società quotande e riforma previdenziale, è su questi due temi che si è concentrato l’intervento del Presidente di Assogestioni, Professor Guido Cammarano, nel corso dell’audizione davanti alle Commissioni riunite del Senato (Programmazione Economica, Bilancio) e della Camera (Bilancio, Tesoro e Programmazione), tenutasi questa mattina. Il Presidente dell’Associazione del Risparmio Gestito ha sottolineato l’importanza degli incentivi alle società che intendano quotarsi e ai fondi che vogliano investire in società a piccola e media capitalizzazione. Tale operazione, secondo Cammarano contribuirà a “dare nuovo vigore al mercato finanziario italiano pur nelle forme limitate che le condizioni di bilancio pubblico oggi consentono”. Per quanto riguarda la riduzione dell’aliquota dell’imposta per i fondi comuni che investono più di 2/3 del loro patrimonio in società quotate nei mercati regolamentati con capitalizzazione inferiore a 800 milioni di euro, Assogestioni ha sottolineato “non solo il supporto che si vuole fornire all’acquisto di titoli di tali imprese ma anche l’opportuna modalità che viene offerta al singolo risparmiatore di avvicinarsi a questo settore di imprese attraverso la garanzia della competente selezione e della ripartizione del rischio che solo la gestione collettiva del risparmio è in grado di offrire al risparmiatore singolo”. Il Professor Cammarano ha posto anche l’accento sulla “distorsione”, provocata dal risparmio d’imposta, per i fondi comuni italiani che intendano adeguare il loro regolamento per beneficiare dell’aliquota ridotta del 5%. A causa della mancata introduzione di un meccanismo che consenta un rapido utilizzo del risparmio d’imposta ricollegabile ai risultati negativi accumulati tali fondi non possono, di fatto, avvalersi del regime d’imposizione sostitutiva del 5%. Nel corso dell’audizione il Presidente di Assogestioni ha auspicato anche alcuni aggiustamenti alla normativa sui fondi immobiliari in modo da assicurare il rimborso dell’imposta effettivamente spettante agli investitori non residenti. A conclusione dell’audizione il Presidente di Assogestioni ha richiamato il tema della riforma delle pensioni. “La riforma della previdenza pubblica – ha affermato Cammarano - non può prescindere dalla previdenza complementare ma anzi si deve avvalere dello sviluppo di questa per portare a regime in modo socialmente sostenibile quegli aggiustamenti che si rendono necessari sul lato pubblico”. Cammarano ha auspicato che l’adesione alla previdenza complementare avvenga attraverso il “silenzio-assenso”. “E’ ragionevole prevedere – ha sostenuto il Presidente di Assogestioni - che ciò porterà il tasso di adesione a livelli superiori al regime volontario attuale e assai prossimi a quello obbligatorio delle esperienze internazionali, ossia intorno al 75-80%. In secondo luogo riteniamo che l’adesione debba comportare il versamento alla previdenza complementare dell’intero flusso del Tfr maturando; in tal modo i Fondi pensione dovrebbero ottenere un afflusso aggiuntivo annuale di circa 12 miliardi di euro al netto degli oneri versati per i nuovi aderenti dai datori di lavoro e/o dagli stessi aderenti, pari a circa altri 6 miliardi di euro.” Per favorire lo sviluppo dei fondi pensione Cammarano ha anche auspicato l’ampliamento della concorrenza tra le diverse forme previdenziali. Assogestioni intende mantenere alta l’attenzione sui temi degli incentivi alla quotazione, del sostegno ai fondi dedicati alle “small cap” e della riforma previdenziale che saranno affrontati il 23 ottobre a Milano, presso Borsa Italiana, in occasione del Forum del Risparmio Gestito 2003.
 

NETWORK DI 1.600 CAMERE DI COMMERCIO XI CONGRESSO ANNUALE DI EUROCHAMBRES IL CENTRO ESTERO SOSTIENE L’INTERNAZIONALIZZAZIONE SOSTENIBILE
Roma, 9 ottobre 2003 - Dal 9 al 10 ottobre p.V. Il Centro Estero Camere Commercio Lombarde partecipa all’Xi Congresso di Eurochambres che si terrà a Roma a Palazzo Colonna, in piazza Ss. Apostoli. I lavori prenderanno il via alle 10.30, dopo i saluti introduttivi di figure istituzionali, fra cui Carlo Sangalli, presidente di Unioncamere, nonché della Camera di Commercio di Milano. In una sessione parallela verranno esaminate le possibilità derivanti dal rapporto costruttivo tra settore privato e organizzazioni non profit. Da dieci anni a questa parte il ruolo delle organizzazioni non governative e non profit è cresciuto esponenzialmente evidenziandone la posizione chiave nello sviluppo di un’economia sostenibile. Quale debba essere il rapporto fra tali organizzazioni e la comunità economica e come questo possa essere sviluppato nell’interesse generale sono le domande a cui daranno risposta i vari relatori. Fra i relatori, Sergio Valentini, direttore del Centro Estero, che giovedì 9, alle ore 17, esporrà i primi risultati delle attività relative all’Internazionalizzazione Sostenibile attuata dal Centro: oltre 300 imprese coinvolte in fiere, missioni imprenditoriali (dal Kuwait ed Emirati Arabi a Bulgaria e Polonia, da Federazione Russa e Ucraina a Croazia e Slovenia), momenti formativi, oltre che in consulenze sul tema della Responsabilità Sociale d’Impresa. In un’altra sessione, venerdì 10, verrà presentato il progetto di Unioncamere che il Centro Estero lombardo porta avanti in collaborazione con Cise (Azienda Speciale Cciaa Forlì-cesena) per un network di informazione sulla responsabilità sociale: Il dialogo sociale e il management etico per lo sviluppo delle imprese europee. Lo sviluppo sostenibile e l’internazionalizzazione sono due processi inscindibili, anche se nel dibattito i due temi sono purtroppo tenuti separati, ha dichiarato Sergio Valentini, direttore del Centro Estero. Oggi le imprese soffrono per una concorrenza spesso priva di regole etiche e commerciali: il Centro Estero è invece al fianco delle aziende lombarde per un modello di sviluppo più rispettoso di valori e persone.

PREPARAZIONE DI UNA PROPOSTA CRAFT
Milano, 9 ottobre 2003 - L'euro Info Centre (Eic) di Milano organizza una giornata informativa su come preparare una proposta Craft, che si svolgerà il 13 ottobre a Milano. Craft è una misura specifica per le piccole e medie imprese (Pmi) che proseguirà anche nell'ambito del Sesto programma quadro (6Pq). Il workshop comprenderà presentazioni da parte delle Pmi italiane sulla loro esperienza di partecipazione ai precedenti progetti Craft, nonché dibattiti sui servizi forniti dall'Eic di Milano. Per informazioni : Eic di Milano Tel: +39 02 8515 5235 E-mail:
eic@mi.Comcom.it

WORKSHOP DELLA COMMISSIONE SUI PARTENARIATI PUBBLICO-PRIVATI PER ACCRESCERE LA COMPETITIVITÀ DELL'UE
Bruxelles, 9 ottobre 2003 - La Direzione generale della Ricerca della Commissione europea organizzerà il 7 novembre a Bruxelles un workshop intitolato "Dalla ricerca alle imprese innovative: i partenariati pubblico-privati per accrescere la competitività dell'Ue". La manifestazione riunirà le parti interessate di regioni, istituzioni nazionali, governi, industria e la comunità degli investitori, per presentare i risultati del progetto Euromaplive finanziato dall'Ue. L'iniziativa propone un nuovo approccio che consente di combinare i fondi pubblici e privati, puntando l'attenzione sullo sviluppo delle capacità delle start-up e delle piccole e medie imprese (Pmi) allo scopo di valorizzare la ricerca finanziata con i fondi pubblici.
Infolink: http://www.Icon-innovation.de/englisch/index.html

NASCE "INNOVAZIONE ITALIA SPA" PER LO SVILUPPO DIGITALE DEL PAESE E SOPRATTUTTO DEL MEZZOGIORNO
Roma, 8 ottobre 2003 - Si chiama Innovazione Italia Spa lo strumento operativo di cui si è dotato il Governo per fornire il Paese e soprattutto le regioni meridionali delle Tecnologie dell'Informazione e della Comunicazione-ict, con particolare riferimento all'innovazione digitale delle imprese ed al superamento del digital divide nelle aree sottoutilizzate. Grazie ad una partnership con il Ministro per l'Innovazione e le Tecnologie, Sviluppo Italia ha infatti dato vita alla nuova società, di cui è stato nominato presidente l'ing. Paolo Vigevano, e che decolla con un milione di € di capitale sociale. Lo ha reso noto il ministro Lucio Stanca. "La nascita di Innovazione Italia", ha detto Stanca, "è la conferma che anche sul fronte dell'innovazione tecnologica c'è un'attenzione particolare del Governo anche per le Regioni meno sviluppate, a partire da quelle del Sud. La nuova società, infatti, opererà soprattutto nelle Regioni dell'Obiettivo 1". Il ministro ha poi sottolineato come il suo dicastero "si sia così dotato di uno strumento operativo agile, flessibile, utilizzando l'alleanza e le sinergie con Sviluppo Italia, l'Agenzia Nazionale per l'attrazione degli investimenti e lo sviluppo d'impresa, forte della sua presenza sul territorio e dei suoi consolidati rapporti con le Regioni e le Autonomie locali nella promozione della competitività e del sistema produttivo del Paese". Il presidente di Innovazione Italia Spa, Vigevano, ha precisato che "la nuova società si occuperà dei progetti che daranno attuazione alle politiche di sviluppo dell'innovazione tecnologica del Ministro Stanca, ma anche di parte dei progetti delineati per il Sud in questo settore dal Cipe, nonché di quelli definiti dal Comitato dei Ministri per la Società dell'Informazione". Gli interventi di Innovazione Italia Spa andranno a sostenere l'offerta di servizi della Pubblica Amministrazione, come la telemedicina, la teleformazione, il monitoraggio del territorio, la video-conferenza a media/alta qualità; ma anche di quelli delle imprese, come la formazione, l'e-business e la logistica integrata.

DEDICATA ALLE PICCOLE E MEDIE IMPRESE LA NUOVA LINEA ATTIVITÀ DI CONTI BANCA SELLA QUATTRO CONTI A COSTO CERTO, STANDARD, BUSINESS, E-COMMERCE E POS, CON OPERAZIONI ILLIMITATE E GRATUITE E AGEVOLAZIONE NEI SERVIZI DI PAGAMENTO
Biella, 9 maggio 2003 - Banca Sella lancia la nuova Linea Attività, conti correnti studiati su misura per le piccole e medie imprese che, grazie a diverse formule operative, sono modulati sulle esigenze delle differenti tipologie di business. Si tratta di quattro conti correnti semplici e a spese certe che assicurano un canone trimestrale che comprende tutte le spese di tenuta conto, operazioni illimitate gratuite e agevolazioni nei servizi di pagamento. Quattro le diverse formule di questi nuovi conti a forfait studiati da Banca Sella per le piccole e medie imprese: Standard, ideale per le ditte individuali che vogliono la certezza di un canone non elevato e di servizi di pagamento a costi prestabiliti. Business studiato per liberi professionisti e studi professionali, è idoneo a quelle aziende che utilizzano molto i servizi di pagamento, in questa formula garantiti a costi ridotti del 50%. E-commerce creato ad hoc per attività operanti nel settore dell'e-commerce. Pos il conto su misura per gli esercizi commerciali, i negozi, i bar che utilizzano prevalentemente i Pos per gli incassi. I conti di Banca Sella possono essere richiesti on line all'indirizzo
www.Sella.it

ENTRATE TRIBUTARIE GENNAIO-AGOSTO 2003: DATI DI COMPETENZA
Roma, 8 ottobre 2003 - Il Mef comunica che nel periodo gennaio - agosto 2003 sono state accertate entrate tributarie dello Stato, calcolate secondo il criterio della competenza, per un ammontare pari a 215.253 milioni di euro, in aumento di 11.812 milioni di euro (+5,8%) rispetto allo stesso periodo dell’anno 2002. Nel solo mese di agosto le entrate sono ammontate a 27.670 milioni di euro, con un incremento di 2.368 milioni di euro (+9,4%) rispetto allo stesso mese del 2002. Le entrate relative al condono 2003 ammontano, fino al mese di agosto, a 6.489 milioni di euro. Il gettito è ancora parziale poiché rappresenta solo la parte che dalla tesoreria è stata già riversata sul bilancio dello Stato. Al netto delle entrate da condono l’incremento delle entrate totali del periodo gennaio-agosto 2003, rispetto allo stesso periodo del 2002, sarebbe stato pari al 2,7%. Imposte dirette. Le imposte dirette del periodo gennaio-luglio 2003 sono state pari a 111.997 milioni di euro, in aumento di 5.960 milioni di euro (+5,6%) rispetto allo stesso periodo del 2002. Il gettito Irpef è stato di 81.858 milioni di euro (+3.271 milioni,+4,2%), mentre quello Irpeg è ammontato a 13.545 milioni di euro ( –742 milioni, -5,2%). Imposte indirette. Le imposte indirette hanno assicurato un gettito pari a 103.256 milioni di euro, in aumento di 5.852 milioni di euro (+6,0%). La crescita delle imposte indirette è stata favorita dall’andamento dell’imposta di registro, 2.774 milioni (+278 milioni, +11,1%); dell’Iva, 61.843 milioni di euro (+2.173 milioni, +3,6%); dell’imposta di bollo, 2.330 milioni di euro, (+128 milioni, +5,8%); dell’imposta di fabbricazione sugli oli minerali, 13.228 milioni di euro (+869 milioni, +7,0%); dell’imposta di consumo sul gas metano, 2.495 milioni di euro (+277 milioni, +12,5%) e dell’imposta sui tabacchi, 5.277 milioni di euro (+306 milioni, +6,2%). L’iva sugli scambi interni ha prodotto un gettito di 54.491 milioni di euro (+2.095 milioni, +4%), mentre quella sulle importazioni di 7.352 milioni di euro (+78 milioni, +1,1%).

ANCHE IN EMILIA ROMAGNA È BOOM PER LE IPOTECHE LEGALI SUGLI IMMOBILI FRA IL 1999 E IL 2002 SONO PASSATE DA 27 A 1996, CRESCENDO DI 44 VOLTE, MENTRE IN TUTTA ITALIA SONO CRESCIUTE “SOLO” DI 20 VOLTE
Milano, 9 ottobre 2003 - Il riscorso all’ipoteca legale ha fatto registrare negli ultimi anni una crescita esponenziale in tutte le regioni, ma in Emilia Romagna la dinamica registrata è fra le più elevate. Lo afferma Equifax Italia, leader delle informazioni commerciali e immobiliari, che ha analizzato l’andamento in Italia dei pregiudizievoli immobiliari (le annotazioni negative sulle proprietà immobiliari di famiglie e imprese, come ipoteche giudiziarie, legali e pignoramenti) presso le Conservatorie dal 1999 al 2002. 1999-2002: in crescita di 44 volte Secondo le rilevazioni di Equifax, in Emilia Romagna l’evoluzione dell’insieme dei pregiudizievoli immobiliari, passati dai 4685 del 1999 a 6305 (+34,5%) del 2002 rimane più favorevole che in tutta Italia (da 78.390 del 1999 ai 109.140 del 2002: + 39,2%), ma ha mostrato una crescita nettamente maggiore per la voce inerente alle ipoteche legali. Queste ultime - iscrivibili a norma di legge da Enti Pubblici creditori e Concessionari della riscossione di tributi - sono infatti passate dalle 27 del 1999 alle 1996 del 2002, crescendo di ben 44 volte, mentre in tutta Italia esse sono passate dalle 1681 del 1999 alle 34.647 del 2002, risultando in crescita “solo” di 20 volte. L’emilia Romagna è dunque toccata più ancora di altre regioni dalla “riscoperta” dello strumento dell’ipoteca legale da parte della Pa e degli Enti di Riscossione per la tutela di crediti passati a ruolo e ritenuti in sofferenza. 2001-2002: A Piacenza e Bologna la spinta maggiore. Interessante è anche l’esame dell’andamento delle ipoteche legali a livello provinciale per gli anni più recenti (2001 e 2002), quelli che più danno conto della persistenza del fenomeno. A guidare la classifica degli incrementi delle ipoteche legali 2001-2002 sono Piacenza (ove sono aumentati di 26 volte, da 5 a 133) e Bologna (ove sono aumentate di 6 volte, da 41 a 265). Solo Rimini sembra fare eccezione, con un dato addirittura in calo (-30% da 180 a 126)

PRECISAZIONI BANCA MONTE DEI PASCHI
Siena, 9 Ottobre 2003 - In relazione al ripetersi di notizie di stampa riguardanti i contenuti e l'iter dell'aggiornamento del piano industriale del Gruppo Mps, la Banca Monte dei Paschi di Siena Spa (Bmps) ritiene doveroso precisare quanto segue: 1) il piano industriale del Gruppo Mps è in corso di predisposizione da parte della Direzione Generale di Bmps e, fino ad ora, la stessa Direzione Generale ha elaborato esclusivamente gli indirizzi generali in quanto propedeutici al piano industriale vero e proprio; 2) tali indirizzi sono stati illustrati ai Consiglieri di Amministrazione nel corso di due audizioni informali e non sono stati mai oggetto di discussione in riunioni ufficiali dello stesso Cda; 3) l'iter successivo prevede da sempre che il piano industriale nella sua interezza possa essere sottoposto all'approvazione del Cda di Bmps nel corso del prossimo mese di novembre; 4) di conseguenza risulta destituita di ogni fondamento la notizia riguardante presunti tentativi di accelerazione volti a portare lo stesso piano industriale all'approvazione del Cda di Bmps convocato per domani; 5) sempre per domani, al contrario, è previsto solo un passaggio, rappresentato da una ulteriore audizione informale, collocata in coda alla riunione del Cda, nel corso della quale la Direzione Generale completerà la proposizione degli indirizzi generali propedeutici al piano industriale vero e proprio.

PIONEER INVESTMENTS: DA INIZIO ANNO RACCOLTA PARI A 6,5 MILIARDI DI EURO (+280% RISPETTO AI PRIMI NOVE MESI DEL 2002)
Milano, 9 ottobre 2003 - Nel corso del mese di settembre Pioneer Investments ha ottenuto risultati positivi in tutte le divisioni eccetto la componente italiana. Dall'inizio dell'anno la raccolta netta del gruppo è positiva per 6.499 milioni di euro. Il patrimonio gestito, ha risentito, in particolare, del deprezzamento del dollaro (6,6% nel corso del mese) attestandosi a 112.181 milioni di euro in diminuzione del 2,3% rispetto al mese precedente. L'italia chiude il mese con una raccolta netta negativa per 598 milioni di euro in un contesto caratterizzato da riscatti netti dell'intero sistema fondi; il dato complessivo dall'inizio dell'anno rimane peraltro positivo per 1.752 milioni di euro. Prosegue il favorevole andamento del segmento "terze parti" che grazie a nuovi accordi conclusi ha ottenuto un risultato positivo per 43 milioni di euro. Nei primi nove mesi dell'anno, le vendite nette hanno riportato un incremento di 3.818 milioni di euro rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso. Il patrimonio gestito in Italia a fine mese era pari a 84.419 milioni di euro in diminuzione del 1,1% rispetto al mese precedente. La divisione International (Italia esclusa) ha riportato flussi netti per 52,5 milioni di euro raggiungendo i 1.064 milioni di euro dall'inizio dell'anno. Da segnalare in particolare i buoni risultati di vendita ottenuti in Spagna (35 milioni di euro) in America Latina (28 milioni di euro) e in Asia (22 milioni di euro). A partire dall'inizio dell'anno la raccolta lorda è aumentata del 38,6% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente mentre le vendite nette sono aumentate del 56,5%. Patrimonio di questa divisione (Italia esclusa) a fine mese: 4.804,9 milioni di euro. La divisione nordamericana ha raccolto 167 milioni di euro portando così il dato a +2.706 milioni di euro dall'inizio dell'anno. In dollari, il valore delle vendite lorde, registrato nei primi nove mesi dell'anno è aumentato del 21,6% mentre la raccolta netta del 18,9%. Il patrimonio della divisione ha risentito del deprezzamento del dollaro risultando pari a 20.626,8 milioni di euro; in dollari invece si è mantenuto invariato rispetto al mese precedente attestandosi a 24.034,3 milioni. Il mese di settembre ha continuato a riflettere il buon andamento delle vendite nette dei mesi precedenti nella divisione New Europe con flussi per +71 milioni di euro (+976,7 milioni di euro dall'inizio dell'anno), grazie, in particolare, al collocamento dei fondi comuni principalmente in Polonia con contributi positivi anche da Croazia e in Slovacchia. Questi risultati hanno consentito alla divisione di superare quelli ottenuti nello stesso periodo dell'anno precedente; la raccolta netta nei primi novi mesi è aumentata del 198,3% mentre le vendite lorde del 194,6%. Il patrimonio della divisione si è attestato a 2.330,7 milioni di euro in diminuzione del 3,4% rispetto al mese precedente. Pioneer Alternative Investments (i cui dati di raccolta, nonché gli Aum sono già compresi nei dati delle diverse aree di business) ha riportato un andamento estremamente positivo, con flussi netti positivi per 90,2 milioni di euro con un progressivo da inizio anno di 577,2 milioni di euro. Il patrimonio complessivo in Hedge Funds, pari a 2.096,5 milioni di euro, è cresciuto del 1,6% rispetto al mese precedente e del 38,2% dall'inizio dell'anno.

HERBERT DEMEL NUOVO AD FIAT AUTO
Torino, 9 ottobre 2003: Herbert Demel è stato designato ieri alla carica di Amministratore Delegato della Fiat Auto a partire dal 15 novembre prossimo. La Fiat ringrazia Giancarlo Boschetti, che lascerà il Gruppo alla stessa data, per l'intenso lavoro svolto in quasi quarant'anni di attività ai più alti livelli e formula i migliori auguri per il futuro. Herbert Demel è dalla fine del 2002 President e Chief Executive Officer della Magna Steyr, azienda leader per l'ingegneria automotive, per le trasmissioni a due e quattro ruote motrici e per lo sviluppo e la produzione di automobili per conto terzi. Demel, nato 50 anni fa a Vienna, laureato in ingegneria meccanica, ha un'ampia esperienza professionale nel settore automotive a livello internazionale. Dal 1984 al 1990 ha lavorato alla Robert Bosch, dove ha avuto la responsabilità dello sviluppo dei sistemi Abs e del controllo qualità. Per dodici anni nel Gruppo Volkswagen-audi: dal 1990 direttore dello sviluppo prodotto Audi e dal 1994 al 1997 Chief Executive Officer della stessa Audi. Nel 1997 è stato nominato Ceo della Volkswagen do Brasil, incarico che ha ricoperto fino alla fine del 2002. L'ingresso di Demel rientra nella strategia di rinnovamento manageriale del Gruppo, che prevede di affiancare nuove competenze professionali a quelle già presenti in Fiat.

FORUM ON ENERGY REGULATION: VERSO L'ADOZIONE DI UN CODICE DI CONDOTTA PER TUTTE LE AUTHORITY DELL'ENERGIA DEL MONDO
Roma, 9 ottobre 2003 - Il comitato di programma del World Forum on Energy Regulation, evento triennale organizzato quest'anno dall'Autorità italiana in svolgimento a Roma, ha diffuso questa mattina agli oltre 850 delegati il testo di un codice di condotta sul quale si è registrato un ampio consenso al termine di un processo di consultazione svoltosi al Forum. Per la sua adozione definitiva è comunque necessario aspettare la decisione formale da parte delle associazioni mondiali delle authority. La rilevanza del tema del coordinamento e dell'armonizzazione delle attività dei regolatori a livello globale è stato confermato dai lavori del World Forum dove è emersa la necessità di una armonizzazione delle regole coerente con la diffusione della liberalizzazione a livello globale. Il documento, che al momento ha natura non vincolante, stabilisce una serie di regole per indirizzare l'attività futura delle associazioni regionali dei regolatori o delle singole autorità nazionali. In particolare, viene ribadita la necessità di piena indipendenza e imparzialità del regolatore rispetto agli interessi coinvolti. L'autorità di regolazione deve essere capace di mantenere piena autonomia nel suo processo decisionale, operare in piena trasparenza nonché garantire ad ogni portatore di interesse il diritto di essere consultato. L'indipendenza deve "essere accompagnata da un pacchetto minimo di funzioni" tra cui: la determinazione, attuazione e controllo delle regole per l'accesso alle reti e le interconnessioni; le tariffe di trasmissione e distribuzione; la vigilanza del mercato e il monitoraggio dei nuovi investimenti tenendo in considerazione il rispetto degli obblighi di servizio pubblico e la sicurezza delle forniture. Il regolatore deve fissare gli standard della qualità del servizio, partecipare al processo di rilascio delle concessioni, intervenire nella risoluzione delle controversie in materia di accesso alle reti, qualità e tariffe. Viene infine ribadita l'opportunità che il regolatore sia dotato di strumenti atti a far rispettare le proprie direttive.

CAMFIN – ENEL : INTERROTTO L ACCORDO PER LO SVILUPPO CONGIUNTO DI INIZIATIVE NEL SETTORE DELLE TECNOLOGIE PER L'AMBIENTE E DELLE ENERGIE RINNOVABILI
Milano, 9 ottobre 2003 - Camfin ed Enel si sono accordate per non dare ulteriore seguito ai rapporti aventi ad oggetto lo sviluppo congiunto di iniziative nel settore delle tecnologie per l'ambiente e delle energie rinnovabili, iniziati nel febbraio del 2002. I due Gruppi ritengono infatti opportuno proseguire autonomamente le attività in questi settori,che hanno per ciascuno valenze strategiche differenti. In particolare, le parti hanno concordato: 1. Il riacquisto da parte di Camfin della partecipazione detenuta dal Gruppo Enel, attraverso la sua struttura di venture capital, in Cam Tecnologie (9% del capitale); l'operazione avverrà alle medesime condizioni fissate nel 2002 per l'acquisto della partecipazione da parte del Gruppo Enel, ossia ad un prezzo complessivo di 6,0 milioni di euro. 2. La risoluzione dell'accordo di joint venture stipulato tra Cam Tecnologie ed Enel Green Power, che prevedeva la collaborazione tra le parti attraverso la società Tre, costituita nel mese di agosto 2002 per sviluppare sia le attività di produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili sia le tecnologie correlate, in particolare nel settore eolico e fotovoltaico. 3. L'acquisto da parte di Cam Tecnologie della partecipazione (50%) detenuta da Enel Green Power nella società Tre, la quale continuerà a valutare nuove soluzioni nel settore dell'ambiente. La cessione avviene al valore nominale.

DUE CONTRATTI STIPULATI DA SKF CON IMPORTANTI ENTI AMERICANI DELL'ENERGIA NUCLEARE
Ggöteborg, 9  ottobre 2003 - La sussidiaria statunitense della Skf, la Erin Engineering, che fornisce servizi di consulenza nel campo della sicurezza, dell'affidabilità e della manutenzione, e la Exelon, il maggiore ente per l'energia nucleare degli Usa, hanno annunciato un accordo secondo il quale la Erin Engineering dovrà curare l'organizzazione e la conduzione della gestione integrale dei rischi, estensibile a tutti gli impianti nucleari Exelon. Secondo i termini dell'accordo, la Erin Engineering and Research, Inc. Dovrà assicurare la funzione di gestione globale dei rischi per un complesso di diciassette reattori di dieci centrali Exelon. In seguito, la Erin Engineering avrà analogo impegno per quanto riguarda tutti i siti. Il contratto ha per ora una validità di cinque anni e richiede un notevole impegno da parte del team predisposto ai rilevamenti. Anche il consiglio di amministrazione del Nebraska Public Power District ha recentemente concesso alla Erin Engineering and Research Inc., l'autorizzazione ad operare su impianti nucleari per lavori riguardanti una serie di modifiche da apportare alla centrale di Cooper. Le modifiche sono state richieste dallo Strategic Improvement Plan dello stesso distretto. L'obiettivo primario dei servizi tecnici inclusi nell'accordo è quello di fornire al Nebraska Public Power District prodotti di qualità che soddisfino tutti i requisiti imposti dal citato Strategic Improvement Plan.

FORMIGONI E PERINI: BIO-INIZIATIVA PER CREARE NUOVE IMPRESE
Milano, 9 ottobre 2003 - Trasformare la ricerca in impresa, attraverso un'iniziativa che "sostenga ancora di più la competitività del sistema economico e imprenditoriale lombardo, andando a finanziare quei progetti innovativi particolarmente meritevoli di trovare adeguata copertura con capitali di rischio". Primo sostenitore di questa "Bioniziativa" è il Presidente della Regione, Roberto Formigoni, che ha presentato oggi l'iniziativa nata da Assolombarda insieme al Presidente Michele Perini, illustrando le caratteristiche della nuova collaborazione tra Governo regionale, imprese, università, istituti di ricerca della Lombardia e Finlombarda. "È un'ulteriore testimonianza della creatività e della vivacità del sistema Lombardia - ha sottolineato Formigoni - che applicando il principio di sussidiarietà innesca un circolo virtuoso che coinvolge i ricercatori, le imprese, il mondo finanziario selezionando idee d'impresa e accompagnandole nel percorso imprenditoriale, valorizzando così un pacchetto di iniziative ragionevolmente concrete su cui investire". "In momenti non facili per l'economia - ha spiegato Perini -assume ancora più significato promuovere meccanismi come Bioiniziativa, che esaltano un comparto d'eccellenza per dare ulteriore sostegno alla ricerca e tradurre i risultati della ricerca in attività imprenditoriali". "La Lombardia - ha aggiunto Perini - è infatti già una 'bioregione' di livello internazionale (come, ad esempio, Cambridge, Parigi, Basilea, Monaco), per tre precise ragioni: la politica della Regione a favore di una rete di centri di trasferimento tecnologico funzionale alla valorizzazione imprenditoriale della ricerca stessa; una struttura di oltre 200 centri di ricerca (tra pubblici e privati) che vedono circa 6mila ricercatori impegnati; una forte presenza di imprese 'biotech' specializzate, che rappresenta metà di quelle italiane e che conta 2/3 degli addetti. Sviluppando l'eccellenza del biotech in Lombardia, la Regione stimola ancora di più la logica di lavoro in rete tra gli operatori e le capacità di usare al meglio le potenzialità dei 'metadistretti' - che esemplificano un brevetto tutto lombardo". L'esigenza principale - ha ricordato il professor Umberto Rosa, consigliere incaricato di Assolombarda per Ambiente, Ricerca e Università - è quella di conoscere in termini quantitativi e qualitativi l'effettiva offerta di potenziali progetti generati dal mondo della Ricerca & Sviluppo biotech in Lombardia, per individuare quelli suscettibili di essere finanziati e diventare nuove imprese". In particolare sono tre le aree tematiche già individuate in questa prima fase: salute, agroalimentare e industria chimica e ambientale. "Le tecnologie e i ricercatori con particolari potenzialità imprenditoriali - ha detto Marco Nicolai, Direttore di Finlombarda - saranno proposte al Fondo tecnologico per il finanziamento delle start up, in un momento storico che vede invece una drastica riduzione degli investimenti a questo livello e una contrazione generale del settore della Ricerca". "Competitività - ha concluso Formigoni - è la parola chiave per capire uno dei motivi principali dell'impegno del Governo regionale a favore del sistema delle imprese e dei cittadini della Lombardia, che in controtendenza con il panorama italiano rimane l'unica Regione ad aver attirato sempre più investimenti internazionali sul proprio territorio, avendo inoltre, dal 1995 ad oggi, decuplicato i fondi destinati alla Ricerca & Sviluppo".

E.BISCOM RISULTATI PRELIMINARI TERZO TRIMESTRE 2003 OLTRE 290.000 CLIENTI FASTWEB: NEL 3° TRIMESTRE CRESCITA RECORD. E.BISCOM: MOL CONSOLIDATO PER OLTRE 70 MILIONI DI EURO NEI PRIMI NOVE MESI 2003.
Milano, 9 ottobre 2003: e.Biscom S.p.a. , la principale Società italiana di servizi di telecomunicazione a larga banda, annuncia i dati preliminari conseguiti nel terzo trimestre dell'anno in termini di ricavi, clienti e Mol (Margine Operativo Lordo) e conferma la prospettiva di superare gli obiettivi di fine 2003. Nei primi nove mesi dell'anno e.Biscom ha riportato ricavi consolidati per oltre 385 milioni di Euro, con un incremento del 70% rispetto ai 228,7 milioni di Euro dei primi nove mesi 2002. Nel terzo trimestre 2003 i ricavi consolidati di e.Biscom si sono attestati a circa 150 milioni di Euro, rispetto ai 135,6 milioni di Euro del trimestre precedente. In sensibile aumento anche i margini. Nei primi nove mesi dell'anno e.Biscom ha riportato un Mol consolidato superiore a 70 milioni di Euro, che si confronta con i -36,9 milioni di Euro del corrispondente periodo dello scorso anno. Nel terzo trimestre 2003 il Mol consolidato di e.Biscom si è attestato a oltre 34 milioni di Euro, con un incremento del 50% rispetto ai 23,1 milioni di Euro del secondo trimestre. Nel terzo trimestre Hansenet ha contribuito ai risultati precedentemente illustrati con oltre 25 milioni di Euro di ricavi e un Mol di oltre 4 milioni di Euro. A partire dal 1° ottobre 2003 Hansenet non sarà più incorporata nel consolidamento di e.Biscom. Al 30 settembre 2003 il numero dei clienti Fastweb ha superato quota 290.000, più che raddoppiato rispetto ai 131.500 abbonati al 30 settembre 2002. Nel terzo trimestre, tendenzialmente il periodo dell'anno a più bassa stagionalità, Fastweb ha stipulato oltre 40.000 nuovi abbonamenti, in crescita del 50% rispetto al terzo trimestre 2002 e del 20% rispetto al secondo trimestre 2003. L'ottima accoglienza riservata ai nuovi servizi televisivi di Fastweb, disponibili sia su fibra ottica che su Adsl, è attestata anche dalla crescita dei clienti video: nei mesi di agosto e settembre la percentuale dei nuovi abbonati Adsl che ha sottoscritto l'opzione Tv è infatti salita al 70% rispetto al 30% del mese di marzo, quando è stato lanciato il Video on Demand su Adsl. I dati annunciati sono preliminari e soggetti a eventuali modifiche in occasione della presentazione dei risultati consolidati definitivi del terzo trimestre dell'anno, prevista il 12 novembre 2003.

STONEFLY: LE VENDITE A 88 MILIONI DI EURO, + 10% RISPETTO ALL'ANNO PRECEDENTE. NEI PROSSIMI MESI DIVENTERÀ OPERATIVA LA NUOVA SEDE DI 40MILA METRI QUADRI
Treviso-casella d’Asolo. 9 ottobre 2003 - Anche il 2003, nonostante la congiuntura sfavorevole registrata dal mercato calzaturiero, ha visto Stonefly raggiungere positivi risultati economici. La società sta procedendo secondo i piani di sviluppo messi a punto per l'anno in corso, puntando al rinnovamento della gamma dei prodotti e favorendo la crescita professionale dei collaboratori. Le previsioni dei risultati del 2003 vedono un aumento del fatturato a 88 milioni di Euro, con un incremento rispetto al 2002 del 10%. Per il 2004, invece, si prevedono vendite per 100 milioni di Euro, con un incremento di fatturato del 13%. Stonefly, che nel luglio scorso ha festeggiato il primo decennale dell'attività, ha in questa occasione annunciato l'acquisto di una nuova sede. Si tratta degli impianti fino ad ora di proprietà della Lotto che sorgono in un'area di 40.000 metri quadri, dei quali 16.000 adibiti a magazzino e 4.000 ad uffici. Questa acquisizione è un tassello fondamentale per la strategia di sviluppo dell'azienda, che prevede anche nei prossimi anni un incremento delle attività produttive e quindi anche di tutte le risorse, umane e tecnologiche, necessarie allo sviluppo. Il piano prevede che le paia di scarpe prodotte nel 2004 siano 1.800.000, ben duecentomila in più rispetto al 2003. La Lotto, presieduta da Andrea Tomat, Amministratore Delegato di Stonefly, ha rilevato a sua volta una nuova sede e si trasferirà nel complesso industriale sino ad ora occupato dalla Nordica. Stonefly si è caratterizzata anche per la determinazione con la quale ha offerto le proprie calzature ai mercati esteri. Tra questi rimane determinante, nonostante le recenti polemiche sulla riproduzione di prodotti, il mercato cinese. Per questa area geografica Stonefly ha messo a punto un business plan che permetterà all'azienda veneta di raggiungere i dieci milioni di euro di fatturato nei prossimi tre anni. Continua nel frattempo l'incremento della quota di mercato negli Stati Uniti, Paese nel quale si prevedono vendite per otto milioni di Euro nel 2003 e nove milioni nel 2004. Per quanto riguarda l'organizzazione interna della società, il dato di maggior rilievo riguarda l'insediamento al vertice di un nuovo Direttore Generale, Loredana Polo, nominata la scorsa primavera. Quest'ultima, che ha condotto tutta la sua carriera nella società di Casella D'asolo, ha il compito di guidare le attività operative della società profondendo uno sforzo creativo ed organizzativo che permetta a Stonefly di raggiungere i vertici del comparto calzaturiero italiano. Anche nel 2004 la comunicazione manterrà il proprio supporto determinante per la promozione dei prodotti. Nel prossimo anno Stonefly investirà in pubblicità 6 milioni di Euro.
Infolink: www.Stonefly.it

PREMIATO IL PIANO INDUSTRIALE DI HERA BASATO SULL'INTEGRAZIONE DELLE SOCIETÀ AGEA FERRARA CON DEL ACQUISITO IL 42%
Bologna, 9 ottobre 2003 - Si è conclusa con esito favorevole per Hera Spa, l'utility quotata in Borsa che ha aggregato 12 aziende ex municipalizzate, la gara per l'acquisizione del 42% di Agea di Ferrara. L'iter della gara era entrato nella fase cruciale mercoledì 1° ottobre scorso con la presentazione dei documenti da parte delle due aziende contendenti: il Gruppo Hera e Meta Modena (alla guida di una cordata che comprendeva anche Agac di Reggio Emilia, Aimag di Mirandola, Amps di Parma e Tesa di Piacenza). L'offerta presentata da Hera per l'acquisizione del 42% è stata del 7,5% superiore alla base d'asta prevista in 44 milioni di Euro. L'acquisizione della quota di Agea risponde agli obiettivi strategici perseguiti dal Gruppo e premia un modello basato sull'integrazione e sulle rilevanti sinergie conseguibili. La proposta contenuta nel piano industriale, avanzata da Hera, va infatti al di là dell'acquisizione della quota inizialmente prevista e prevede la successiva integrazione completa tra le due società nel 2004. Nello specifico all'acquisizione del 42% farà seguito l'acquisto da parte di Hera Spa di ulteriori azioni fino al raggiungimento del 49% del capitale sociale di Agea, già previsto in fase di bando di gara dall'Amministrazione Comunale di Ferrara; il Piano di Hera prevede poi l'acquisizione del restante 51% a fronte di un concambio con azioni del Gruppo Hera. Il modello di integrazione proposto prevede la costituzione di una Società Operativa Territoriale, con sede a Ferrara, che garantirà l'operatività sul territorio di riferimento secondo il modello già adottato per Rimini, Ravenna, Forlì/cesena, Imola e Bologna. A Ferrara verrà inoltre riconosciuta, a livello di Holding, la direzione della Divisione Teleriscaldamento e Geotermia, a conferma di un modello organizzativo aziendale teso a valorizzare il Know how locale e le eccellenze delle singole aziende confluite in Hera. A questo proposito ha dichiarato il Presidente di Hera Tomaso Tommasi di Vignano " Il modello organizzativo di Hera mira a creare sinergie tra società di consolidata esperienza nel settore delle multiutility e in quest'ottica l'integrazione di una realtà solida, quale è Agea, garantirà di certo un importante contributo allo sviluppo del Gruppo.

NOMINATI PRESIDENTE E VICEPRESIDENTI DEL NUOVO GRUPPO SEVIZI DI TELECOMUNICAZIONE DI ASSOLOMBARDA
Milano, 9 ottobre 2003 - Gianfilippo D'agostino, 43 anni, Responsabile della Direzione Commerciale Clienti di Telecom Italia, è stato eletto all'unanimità Presidente del Gruppo Merceologico Servizi di Telecomunicazione di Assolombarda, recentemente costituito. D'agostino sarà affiancato dai Vicepresidenti: Ferruccio Borsani (Vodafone Omnitel Nv), Enrico Cazzulani (Albacom Spa) e Paolo Faieta (Tim Telecom Italia Mobile Spa).

IN OLANDA IMPRENDITORI E MANAGER DA TUTTO IL MONDO METTONO SUL PIATTO LE PROPRIE ESPERIENZE SUL RAPPORTO TRA BUSINESS ED ETICA
Milano, 9 ottobre 2003 - Più di duecento imprenditori e manager provenienti da tutto il mondo si sono riuniti a Groesbeek, in Olanda, per assistere a "Values based-leadership", quattordicesima conferenza internazionale organizzata da Ebbf, il forum internazionale di manager e imprenditori che individua l'applicazione di principi etici e la piena valorizzazione dell'Uomo come fattori fondamentali del successo delle imprese. Il programma ha visto alternarsi imprenditori e professionisti della finanza, delle risorse umane e della comunicazione, offrendo la possibilità di approfondire le problematiche della responsabilità sociale d'impresa e della leadership etica. Numerosi i workshop, programmati per rendere la partecipazione il più possibile attiva e coinvolgente. Nel centro congressuale di De Poort, immerso nel verde olandese, la prima giornata dell'incontro è stata aperta da Japp Smit, visiting professor alla Hes di Rotterdam e al Dutch Institute for Management Education on Business Ethics, che ha spiegato attraverso l'applicazione di casi pratici come riconoscere e risolvere i dilemmi etici nella gestione aziendale.L'intervento di Smit è stato seguito da un panel con Marcello Palazzi, Daniel Truran e Georgeanne Lamont su "Spirit in business": argomento che ha generato un acceso dibattito su come coniugare la dimensione spirituale e valoriale dei collaboratori con la capacità di generare profitti nelle aziende. Il secondo giorno ha visto come speaker, tra gli altri, Richard Barret, Fellow alla World Business Academy e Former Values-coordinator presso la World Bank, che ha descritto un innovativo metodo di analisi della cultura delle organizzazioni, rivisitando la classica scala dei valori di Maslow in maniera originale e coerente con i principi etici promossi da Ebbf. L' argomento è stato ripreso da Larry Miller, Executive Director of Landegg University e autore di cinque bestseller su Management e Cultura Organizzativa, che ha evidenziato come i valori etici possano essere perseguiti nella gestione aziendale attraverso l'applicazione della consultazione nelle decisioni. Anche quest'anno la rappresentanza italiana è stata numerosa, tra gli altri Giuseppe Robiati, Presidente del gruppo Scac, ha parlato della sua esperienza nella formazione sul tema dell'etica negli affari e sulla gestione responsabile dei collaboratori, sperimentate durante il corso "Etica ed Economia" organizzato da Ebbf Italia presso l'Università di Bari.denise Cumella, membro del Consiglio Europeo dei Giovani Professionisti, è stata la moderatrice della giornata conclusiva ed ha introdotto l'intervento di Enrico Giraudi di Ethico in Jwt, che, attraverso un caso pratico, ha testimoniato la straordinaria capacità di un progetto ad alto contenuto valoriale di rivoluzionare processi e sistemi di pensiero, contribuendo ad innescare un circolo virtuoso nel quale felicità ed armonia sono al contempo causa ed effetto.

E LA CAMERA DI COMMERCIO OFFRE CORSI GRATUITI PER IMPRENDITORI STRANIERI… LE ISCRIZIONI ENTRO MARTEDÌ 14 OTTOBRE 2003
Milano, 9 ottobre 2003 - Aprire un’attività? Una vera impresa, soprattutto per uno straniero. Ma oggi diventa più facile. Grazie all’opportunità per gli imprenditori stranieri che hanno avviato la propria attività in Italia, di partecipare gratuitamente a un corso di formazione. Arriva la seconda proposta formativa, “Strategie e strumenti per migliorare la competitività dell’impresa extra comunitaria sul mercato italiano”, dopo "Gestire l'impresa in Italia", che ha già visto impegnate 15 persone per 7 giornate e 48 ore, dal 19 Maggio 2003, fino al 30 giugno. Ci si può iscrivere entro e non oltre il 14 Ottobre 2003: l’attività formativa avrà inizio il 21 Ottobre 2003 a Milano e prevede la partecipazione al massimo di 15 persone. Le iscrizioni verranno accettate fino ad esaurimento dei posti disponibili, sulla base dell’ordine di arrivo e del grado di rispondenza ai requisiti definiti: essere il titolare/socio dell’impresa, avere una buona conoscenza della lingua italiana parlata e scritta, provenire da uno dei Paesi extracomunitari previsti. Tra i requisiti preferenziali: avere la sede dell’impresa nella regione Lombardia, avere la forma giuridica dell’impresa (e non di semplice lavoro autonomo professionale), utilizzare uno o più collaboratori nell’attività d’impresa. La frequenza di almeno il 75% delle 48 ore complessive del corso dà diritto alla consegna di un attestato di partecipazione. Un’iniziativa offerta da: Formaper, azienda speciale della Camera di Commercio di Milano partner insieme ad altri importanti enti ed aziende (Comune di Milano – Ufficio Stranieri; Unioncamere; Synergia; Cdie; Università Bocconi; Comune di Brescia; Provincia di Cremona; Provincia di Lecco; Lecco Lavoro S.p.a.), nell'ambito del progetto Equal "Empowerment dei lavoratori stranieri", promosso dal Comune di Milano. Obiettivo del corso: supportare l’imprenditore verso un miglioramento della strategia ed un utilizzo delle tecniche più adeguate per proporre l’impresa sul mercato e per attrarre le risorse umane necessarie al proprio sviluppo. Durante il corso verranno trattati temi, quali: il marketing per le piccole imprese; Internet per comunicare e vendere; le modalità di comunicazione e di sviluppo dell’immagine aziendale più efficaci per migliorare il rapporto con i clienti, soggetti istituzionali e mercato del lavoro; le principali novità rispetto alle possibilità di acquisire collaboratori. Per informazioni: segreteria corsi, Tel. 02-8515.5385, indirizzo E-mail:
formaper.Mkt@mi.camcom.it

DIGITAL BROS: CONCLUSO CONTRATTO CON VERIO EUROPE, SOCIETÀ DEL GRUPPO NTT COMMUNICATIONS (NTT COM), PER LA FORNITURA DELL’INFRASTRUTTURA TECNOLOGICA PER IL GIOCO ONLINE HORIZONS INVESTIMENTI PARI A 2.5 MILIONI DI EURO
 Milano, 9 ottobre 2003 - Digital Bros, gruppo di digital entertainment quotato al Nuovo mercato della Borsa Italiana, ha siglato un contratto per la fornitura dell’infrastruttura tecnologica di Horizons con Verio Europe, società controllata da Ntt Communications (Ntt Com), tra le più importante società di telecomunicazioni al mondo. Digital Bros, attraverso la società controllata Game Network, ha di recente acquisito i diritti esclusivi per l’Europa per la gestione di Horizons, il gioco online completamente in 3D che consente a migliaia di giocatori di interagire tra di loro via Internet dopo aver sottoscritto un abbonamento. Grazie a tale contratto, la comunità di giocatori online di Horizons potrà contare su una infrastruttura tecnologica di alta qualità fornita dalla più importante società di telecomunicazioni al mondo. Gli investimenti di Digital Bros relativi alla fornitura dell’infrastruttura tecnologica saranno pari a 2.5 milioni di Euro in 36 mesi. Il lancio commerciale di Horizons sul mercato europeo è previsto entro la fine del 2003. Il gioco, attualmente in fase di beta testing, secondo le stime del management, sarà in grado, a livello europeo, di generare ricavi pari a 15 milioni di Euro nell’arco del periodo contrattuale di 18 mesi con oltre 100.000 giocatori paganti nei primi tre mesi dopo il lancio del gioco. Sem Moioli, Presidente di Game Network, ha così commentato: “Poter contare su un partner tecnologico della levatura di Verio Europe, una delle società più importanti a livello mondiale, è per noi un’ulteriore conferma dell’autorevolezza del nostro progetto. Questa infrastruttura tecnologica è estremamente flessibile e modulabile a seconda del numero di giocatori che sottoscriveranno l’abbonamento. Tale partnership posiziona Game Network come player di riferimento per il mercato europeo dell’online gaming a pagamento”. "Game Network potrà contare su di una infrastruttura tecnologica ad altissimo livello e estremamente affidabile per offrire ai propri giocatori paganti un servizio ad alto valore aggiunto - ha dichiarato Moos Bulder, Presidente di Verio Europe – L’efficacia di Verio nel monitorare e gestire da un punto di vista tecnico tutte le operazioni Internet sarà fondamentale anche per le successive espansioni del gioco. Horizons, tra i giochi online più attesi, rappresenta una grande opportunità per dimostrare l’efficacia dei nostri servizi di hosting”.
 

RIQUALIFICAZIONE DEL WATERFRONT: TRIESTE E GENOVA A CONFRONTO IL RILANCIO DEL PORTO VECCHIO COME OCCASIONE DI SVILUPPO PER UNA CITTÀ PORTUALE
Trieste, 9 ottobre 2003 - La città si appresta oggi a ripensare il proprio Porto Vecchio come luogo nevralgico per il rilancio di Trieste. Genova ha già percorso un simile progetto per la propria struttura portuale storica in occasione di eventi internazionali quali le Colombiane e il G8, creando un quartiere dedicato alle manifestazioni espositive di respiro mondiale. Proprio questa esperienza, da cui trarre importanti insegnamenti sul futuro della città giuliana, sarà proposta in occasione del convegno che l’Autorità Portuale di Trieste, la Fiera e il Comune di Trieste hanno voluto organizzare sabato 11 ottobre, quale evento collaterale della Barcolana 2003. “Trieste e l’intera comunità regionale intendono candidarsi come luogo per ospitare eventi di portata mondiale come l’Expo 2008 – ha dichiarato il presidente dell’Autorità portuale Maurizio Maresca – quindi la riqualificazione del Porto Vecchio e dell’intero waterfont rappresenta un’occasione fondamentale per perseguire questi obiettivi”. Saranno le stesse istituzioni liguri, ospiti in questi giorni della Barcolana con un proprio stand per presentare “Genova capitale della cultura 2004”, a descrivere le linee di principio e il progetto di riconversione che hanno realizzato in quella città. In particolare saranno illustrati i risultati concreti della riconversione del Porto Antico di Genova e le ricadute positive in termini economici e turistici per la città. Il parallelismo sarà spinto poi ai progetti e alle prospettive per Trieste, che si appresta a intraprendere un simile percorso di rilancio. Successivamente al workshop, verso le ore 16, sarà presentato il programma degli eventi che si svolgeranno nel capoluogo ligure nel corso del 2004 nell’ambito di “Genova capitale della cultura”. Sarà poi il maestro Emanuele Luzzati - grande scenografo italiano - a presentare al pubblico la sua mostra “I Mozart di Luzzati” ospitata nell’adiacente sala Ausonia della stessa Stazione Marittima di Trieste, dal 9 al 14 ottobre. Anche la scelta di tale esposizione artistica non è casuale: infatti il Museo Luzzati che ha sede a Porta Siberia, riportato a rinnovato splendore secondo un progetto di Renzo Piano, all’interno del porto antico di Genova è diventato un importante centro culturale, motore di iniziative rivolte alle scuole e al mondo artistico internazionale. Un’altra riprova di come la riqualificazione di un quartiere portuale antico possa diventare occasione di sviluppo non soltanto economico o turistico, ma anche culturale. Emanuele Luzzati è legato a Trieste anche da un rapporto di collaborazione durato quasi un ventennio, dal 1950 al 1970, con il Teatro Stabile Rossetti e per aver seguito l’aspetto artistico nell’allestimento di una lunga serie di navi da crociera.

LA REGIONE DEL VENETO PRESENTA IL SEMINARIO SULLA FORMAZIONE INDIVIDUALE CONTINUA
Altavilla Vicentina, 8 ottobre 2003 - Il prossimo 16 ottobre, presso Villa Valmarana Morosini, si terrà il seminario "Formazione Individuale Continua", promosso dalla Regione del Veneto in collaborazione con la Fondazione Cuoa. Durante l'incontro verranno presentati i risultati della sperimentazione sui "voucher formativi", iniziata nel 2002, e saranno illustrati agli operatori della formazione il modello veneto e i nuovi servizi previsti dall'assistenza tecnica, anche in rapporto ad altre realtà territoriali. Dal prossimo 20 ottobre inoltre i lavoratori interessati a percorsi di aggiornamento relativamente brevi potranno accedere al portale, scegliere uno o più corsi e richiedere uno o più "voucher per la formazione individuale continua". I lavoratori laureati e diplomati con almeno 10 anni di esperienza lavorativa avranno anche la possibilità di presentare progetti di alta formazione. Sono previste agevolazioni fino all'80% dell'intero costo. Per informazioni : E-mail: redazione@centropolo.Cuoa.it  Tel. 0444/333816, 0444/333850. Fondazione Cuoa - Area Progetti Speciali, Signora Roberta Basso, E-mail: progspec@cuoa.It  Tel. 0444 333 854, Fax 0444 333 986.

SICUREZZA STRADALE: APERTO IERI A BRUXELLES LA TERZA ROAD SAFETY CONFERENCE DI SCANIA ALLA PRESENZA DI 400 RAPPRESENTANTI DELLE ISTITUZIONI E DEL MONDO DEI TRASPORTI.
Bruxelles, 9 Ottobre 2003 - Leif Östling, presidente e Ceo di Scania, ha aperto ieri nel pomeriggio i lavori della terza Road Safety Conference che vedrà la partecipazione del Commissario Europeo ai Trasporti - nonché vice presidente della Commissione Europea - Loyola de Palacio e di Erkki Liikanen, Commissario Europeo per l'Industria e la Società. La conferenza, con la quale si vuole fare il punto a livello istituzionale e privato sul tema della sicurezza stradale, vedrà la partecipazione di esperti provenienti dai diversi Paesi dell'Unione in rappresentanza di istituzioni, associazioni e industria del trasporto. Nel corso dei lavori i rappresentanti della Commissione Europea presenteranno le proposte e le direttive sul traporto commerciale che sono al vaglio del Commissione. Numerosi interventi verteranno, inoltre, sul ruolo del conducente e sull'importanza di un corretto stile di guida nella prevenzione degli incidenti. Un workshop tematico approfondirà le problematiche delle collisioni tra autoveicoli e mezzi pesanti. Scania presenterà un nuovo concetto di crash-zone, sviluppato dai laboratori di ricerca dell'azienda svedese, in grado di salvare, secondo le stime fornite, più di 900 vite all'anno solo nell'Unione Europea. Un momento particolare sarà poi dedicato alla presentazione dei risultati della competizione Young European Truck Driver 2003, con la premiazione ufficiale di Michele Sandri, il 27enne trentino che si è aggiudicato il titolo di miglior giovane camionista d'Europa. Loyola de Palacio e Leif Östling premieranno Sandri e i due camionisti classificatesi al secondo e terzo posto, quali esempi da seguire per tutti i camionisti d'Europa. Scania, visto il successo dell'iniziativa, ha inoltre deciso di ripetere la competizione Young European Truck Driver nel 2005.

CONVEGNO: " SELVICOLTURA: A CHE PUNTO SIAMO? " - ABBAZIA DI VALLOMBROSA (FIRENZE), 23/24 OTTOBRE.
Roma, 9 ottobre 2003 - Dal primo Congresso Nazionale di Selvicoltura, svoltosi a Firenze nel 1954, al secondo, svoltosi a Venezia nel 1998, sono passati 44 anni. Nel frattempo il variegato mondo legato ai temi selviculturali è mutato, è divenuto più attento e consapevole, ha compreso che la tematica è così importante ed i tempi mutano così rapidamente che gli intervalli tra i momenti di riflessione e programmazione debbono essere più brevi. Perché selvicoltura vuol dire foreste, boschi, ambiente, territorio, clima, produzione, occupazione, esportazione, in un turbinio di temi economici ma anche sociali ma anche legati in modo indissolubile ai modi di vita della popolazione. Di qui nasce il Convegno di Vallombrosa 2003: per verificare lo stato dell’ arte della selvicoltura e di quanto ad essa connesso. La mozione finale del secondo Congresso di Venezia 1998 aveva evidenziato i maggiori problemi propone do soluzioni ragionevoli e praticabili Cinque anni sono passati: quale è il tasso di realizzazione delle proposte veneziane? E ancora: sempre nuovi problemi si evidenziano. Cosa fare, come affrontarli? Quindi: quali sono le prospettive che si troverà ad affrontare il terzo Congresso di Selvicoltura, programmato per i12008, tra cinque anni? Cinque anni prima, cinque anni dopo: a metà del guado gli Enti che organizzano il Convegno di Vallombrosa hanno voluto creare un momento di meditazione e di riflessione, ma anche l'occasione di proporre azioni ed interventi, per creare le strategie di sviluppo del sistema selvicolturale italiano, tenendo conto di quanto accade in Europa e nel mondo. Info: Abbazia di Vallombrosa tel. 055.862251 fax 055.862036 Consulta Nazionale Foreste-legno-carta/associazione Forestale Italiana – Roma tel. 06.4200681 fax 06.42817391

INCIDENTE INDUSTRIALE DI PALERMO. IL CNR: “IL PERICOLO ORA POTREBBE ESSERE LA DIOSSINA” IN CASO DI PRESENZA DI SOLVENTI CLORURATI, IL RISCHIO È LA FORMAZIONE DEL PIÙ TOSSICO FRA TUTTI I COMPOSTI
Palermo, 9 ottobre 2003 -Gravi le possibili conseguenze dell’incidente industriale occorso ieri a Carini, 15 km da Palermo, presso la fabbrica di smaltimento di solventi Exakta Siciliana srl. “I solventi industriali – dice il chimico del Cnr Mario Pagliaro – sono utilizzati da numerosissime industrie e dai laboratori chimici, anche nel comprensorio della Exakta. I solventi sono composti organici e sono di 2 tipi: gli idrocarburi ossigenati come gli alcoli e i chetoni, subito rilevati dai Vigili del Fuoco nelle operazioni di spegnimento con le strumentazioni di analisi rapida in dotazione; e quelli clorurati: composti idrocarburi, cioè, contenenti cloro. “Ci auguriamo -- continua Pagliaro -- che in azienda non fossero stoccati solventi clorurati. Se avessero preso fuoco questi ultimi i rischi per la popolazione circostante sarebbero molto gravi e sono legati all’eventuale formazione della diossina, il composto più tossico mai sintetizzato dall’uomo (circa 10mila volte più potente del cianuro di sodio). La tossicità è in forma acuta e gli effetti sono cancerogeni e, soprattutto, teratogeni: è in grado, cioè, di causare deformazioni nei nascituri. “Inoltre, – spiega ancora Pagliaro – la diossina ha gravissimi effetti sulla fertilità e purtroppo penetra facilmente e persiste a lungo nell’organismo umano e negli ecosistemi grazie alla sua stabilità e all’affinità per i grassi che compongono tutti i mammiferi, incluso naturalmente l’uomo. “E’ urgente – conclude il chimico del Consiglio nazionale delle ricerche – che l’Agenzia di protezione ambientale della Sicilia conduc immediatamente, e per più giorni, le analisi chimiche sul territorio comunicando subito i risultati alle autorità e alla popolazione. Per questo è di fondamentale importanza che la nuova Agenzia, che da poco tempo ha preso il posto dei Laboratori di igiene e profilassi delle Asl, si distingua per efficienza e trasparenza dalla tradizione dei controlli ambientali pubblici che in Sicilia, basti pensare ai recenti casi del petrolchimico di Priolo o alla raffineria di Gela, sono stati a dir poco carenti”. La diossina si forma per combustione incompleta degli idrocarburi clorurati a temperature intorno ai 300 °C e preferibilmente in presenza di tracce di metalli come il rame; i solventi industriali sono rifiuti pericolosi e per essere smaltiti senza contaminare l’ambiente devono essere avviati agli impianti di processamento autorizzati per legge dove vengono generalmente bruciati a temperature molto alte. Questo è quello che realizzano le imprese come Exakta Siciliana dove potenti inceneritori sono in grado di causare la termolisi completa degli idrocarburi (1400 oC). In tutta l’Unione europea, questi impianti sono sottoposti alla speciale legislazione comunitaria nota come “Direttiva Seveso Ii”, ed è compito delle pubbliche autorità monitorare con particolare frequenza e incisività le attività di queste imprese ad elevatissimo rischio ambientale. La Exakta Siciliana di Carini risultava inoltre era dotata della certificazione ambientale Iso 14001 rilasciata dalla società di certificazione Certichim di Milano nel luglio 2001; ovvero era dotata di un sistema di gestione ambientale che prevede una specifica “preparazione alle emergenze e risposta”. Tutto questo purtroppo non ha prevenuto la formazione di una nube tossica spazzata dal forte vento odierno di Palermo, e per far cessare l’incendio è stato necessario fare intervenire i Vigili del Fuoco di stanza presso l’Areoporto “Falcone Borsellino” che, dotati dei potenti schiumogeni usati per spegnere gli incendi da kerosene, dopo circa 3 ore sono riusciti a domare le fiamme.

CONFERENZA INTERNAZIONALE SUI TRASPORTI URBANI E L'AMBIENTE
Dresda, 9 ottobre 2003 - Dal 19 al 21 maggio 2004 si svolgerà a Dresda (Germania) la decima conferenza internazionale sui trasporti urbani e l'ambiente. La conferenza riunirà ingegneri, scienziati e direttori responsabili della pianificazione e della gestione dei sistemi di trasporto urbano e della politica dei trasporti di industrie, università, organizzazioni di ricerca e governi, in vista di discutere i più recenti risultati ottenuti nel settore del trasporto urbano. Saranno presentati articoli scientifici sui seguenti argomenti: sistemi di trasporto urbano; sostenibilità dei trasporti; aspetti ambientali; gestione della domanda dei trasporti; inquinamento atmosferico e controllo delle emissioni; sistemi d'informazione.
Infolink: http://www.Wessex.ac.uk/conferences/2004/urbantransport04/index.html

TRASPORTI PUBBLICI LUNEDÌ 13 OTTOBRE 2003 SCIOPERO NAZIONALE DI 4 ORE DALLE 18 ALLE 22 PROCLAMATO DA FILT CGIL – FIT CISL – UILT UIL
Milano, 9  ottobre 2003 -  Lunedì 13 ottobre 2003, le organizzazioni sindacali Filt Cgil – Fit Cisl – Uilt Uil hanno dichiarato uno sciopero nazionale di 4 ore nell’ambito della vertenza per il rinnovo del secondo biennio economico del Contratto Collettivo Nazionale. Il servizio di trasporto pubblico sarà regolare nelle seguenti fasce orarie: · dall’inizio del servizio alle 18; · dalle 22 al termine del servizio. Il personale Atm addetto alla guida dei treni delle linee metropolitane, dei mezzi di superficie, del servizio Radiobus, dei parcheggi e del servizio di metropolitana leggera automatica tra l'Ospedale San Raffaele e la stazione Cascina Gobba (M2) che aderisce all’agitazione si asterrà dal lavoro dalle 18 alle 22. Data la volontarietà di ogni singolo dipendente di aderire allo sciopero, anche se non appartenente alla organizzazione sindacale che l’ha dichiarato: · sulla rete di superficie urbana e interurbana non è prevedibile la riduzione del servizio; · sull’intera rete metropolitana è probabile una sospensione del servizio. Per ulteriori informazioni i Clienti Atm possono contattare il Numero Verde 800.80.81.81, operativo tutti i giorni dalle 7.30 alle 19.30, o consultare il sito Internet
www.Atm-mi.it

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