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MARKETPRESS
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di
VENERDI'
24 OTTOBRE 2003
pagina 1
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GASPARRI,
A CERNOBBIO AZIENDE E LEGISLATORE A CONFRONTO
Cernobbio
(Co), 24 ottobre 2003 - ''Sara' un momento di confronto con le aziende e di
messa a punto degli accordi che i ministri sosterranno in sede di Consiglio
dei Ministri europei a Bruxelles''. Cosi' il ministro delle Comunicazioni
Maurizio Gasparri definisce i lavori della Conferenza dei ministri delle
comunicazioni europei che si aprira' da oggi a Cernobbio, sul lago di
Como, sui temi della banda larga e del digitale terrestre. Il vertice chiude
gli appuntamenti italiani di competenza del ministero delle Comunicazioni
nell'ambito del semestre di presidenza dell'Unione. Ai lavori parteciperanno
28 ministri dei Paesi dell'Ue, di quelli candidati all'ingresso, e dei tre
che ne hanno fatto richiesta, oltre che gli amministratori delegati delle
principali imprese di telecomunicazioni mondiali. Ampio spazio sara'
dedicato agli incontri delle subcommissioni ai quali prenderanno parte gli
operatori economici, e al cosidetto 'parco del futuro', dove sara' possibile
conoscere i risultati e le applicazioni pratiche del digitale terrestre e
delle nuove tecnologie in avanzata fase di sperimentazione. Alla vigilia
della Conferenza dei Ministri delle Comunicazioni europei che si aprira'
domani a Villa Erba a Cernobbio, il ministro Gasparri spiega anche di aver
''voluto questo incontro allargato agli imprenditori affinche' ci fosse un
momento di sintesi tra il legislatore e il mondo economico soprattutto in un
campo, quale quello delle comunicazioni, dove i progressi della tecnica e
quindi della produzione rischiano di viaggiare sempre troppo veloci rispetto
alle capacita' dei governi di coordinare lo sviluppo e di renderlo
accessibile a tutti''.
STANCA:
"SENZA INNOVAZIONE TECNOLOGICA L'ITALIA RISCHIA DI RESTARE INTRAPPOLATA
NELLA TENAGLIA COMPETITIVA"
Benevento, 23 ottobre 2003 - "L'innovazione tecnologica è una priorità
nazionale. Senza di essa l'Italia rischia di rimanere 'intrappolata' nella
'tenaglia competitiva', compressa tra la competizione sui costi e sulle
produzioni tradizionali dei Paesi emergenti, da un lato, e quella sul
contenuto tecnologico dei Paesi avanzati, dall'altro". È il monito
lanciato da Lucio Stanca, Ministro per l'Innovazione e le Tecnologie, nel
suo intervento alla tavola rotonda "Un anno del Crdc Ict: Ricerca,
Imprese, Sviluppo Territoriale", a Benevento. Il ministro ha poi
affermato che "una politica di sostegno dell'innovazione non può
limitarsi alla ricerca. Anche la Commissione Europea, con una comunicazione,
ha riconosciuto che Ricerca & Sviluppo sono fattore essenziale per la
crescita a lungo termine, ma di per sé non sono sufficienti e, quindi,
vanno sostenute altre forme di innovazione, specie di processo, come gli
aspetti operativi, gestionali, di marketing, di design e di distribuzione
fino alla logistica, che si realizzano con le tecnologie digitali. Le
tecnologie dell'informazione e della comunicazione, l'Ict, sono inoltre
fondamentali nei servizi in quanto essi, per loro natura, hanno un alto
contenuto informativo". Citando anche dati della Banca d'Italia, il
ministro Stanca ha ricordato che "da un punto di vista strettamente
economico per ogni € in più investito in Ict si registra una crescita del
prodotto pari a circa 1,8 €; mentre nel caso di investimenti in capitale
non Ict la crescita è di 1,1 €. A questo si aggiunga che investire in Ict
comporta anche un aumento in termini di attrattività, in quanto per ogni
€ speso in ricerca ed innovazione si registra un aumento degli
investimenti diretti esteri pari a 4 €, un dato che appare particolarmente
significativo se letto nell'ottica del processo di globalizzazione in atto,
che sta interessando l'economia internazionale. In Irlanda, ad esempio, gli
ingenti flussi di capitali esteri hanno rilanciato l'intero sistema
produttivo". Proprio "nell'ottica di potenziare le politiche per
lo sviluppo della Società dell'Informazione ho ottenuto l'approvazione da
parte del Cipe di un programma aggiuntivo per il Mezzogiorno di 226 milioni
di €, di cui oltre 10 milioni di € per i Distretti Digitali nel
Sud", ha proseguito il ministro. In particolare "per la regione
Campania sono previsti interventi orientati al settore tessile e
dell'abbigliamento per creare sinergie con gli interventi previsti dal Piano
Regionale di Sviluppo, con finanziamenti disponibili già a partire dai
primi mesi del prossimo anno". Per il Sud, ha proseguito il ministro
per l'Innovazione e le Tecnologie, "ci sono pure interventi
infrastrutturali con specifiche iniziative per favorire una equilibrata
diffusione della larga banda (l'"autostrada digitale") con circa
300 milioni di € nel triennio 2004/2006 per i relativi servizi e
infrastrutture". Con Sviluppo Italia, ha detto ancora, "è stata
appena costituita Innovazione Italia Spa che promuoverà la diffusione della
larga banda attraverso interventi di sostegno della domanda nelle attività
di e-Government, istruzione e formazione, sanità e imprese soprattutto nel
Sud, per superare l'attuale divario digitale delle aree
sotto-utilizzate". Il ministro Stanca ha concluso riconoscendo che
"la nascita di questa società operativa conferma che anche sul fronte
della innovazione tecnologica c'è un'attenzione particolare del Governo per
le Regioni meno sviluppate, a partire da quelle del Sud, in quanto opererà
prevalentemente nelle Regioni dell'Obiettivo 1".
L'IMPORTANZA DEGLI INVESTIMENTI NELLA RICERCA È ORA RICONOSCIUTA A
LIVELLO MONDIALE
Bruxelles, 24 ottobre 2003 - Una relazione dell'Organizzazione per la
cooperazione e lo sviluppo economico (Ocse) sostiene che il valore della
conoscenza è in continuo aumento nei paesi membri dell'Ocse, nonostante le
voci sulla fine della "new economy". Il Quadro di valutazione dei
risultati conseguiti nel campo della scienza, della tecnologia e
dell'industria per il 2003, pubblicato dall'Ocse, mostra che, secondo i dati
sulla produttività, gli Stati Uniti, il Canada, i Paesi Bassi e l'Australia
hanno beneficiato al massimo degli investimenti nelle tecnologie
dell'informazione e della comunicazione (Tic). Un numero sempre crescente di
paesi, non tutti membri dell'Ocse, ha puntato l'attenzione sulla creazione e
sull'utilizzo delle conoscenze attraverso gli investimenti nella ricerca,
l'impiego delle Tic, la concessione di brevetti e la formazione di
scienziati ed ingegneri. "Ciò suggerisce di rendere maggiormente
concorrenziali i fattori che generano conoscenza, vale a dire il personale
qualificato, le imprese innovative ed il capitale, con una possibile
riduzione di alcuni dei vantaggi goduti da un numero ristretto di paesi
negli anni '90", dichiara l'Ocse. Le principali economie non
appartenenti all'Ocse rappresentano attualmente il 17 per cento della spesa
globale per la ricerca, con la Cina che, grazie agli investimenti
effettuati, si trova ora al terzo posto nel mondo dopo Stati Uniti e
Giappone. Gli investimenti sono aumentati anche in India, che pertanto
figura fra i primi dieci paesi del mondo. Le parti interessate europee non
saranno liete di apprendere che, se da un lato la spesa per la R&s da
parte di imprese manifatturiere sotto il controllo estero è aumentata
approssimativamente del 90 per cento fra il 1993 ed il 1999, dall'altro gli
Stati Uniti assorbono quasi la metà di questi investimenti. Tuttavia, per
alcuni paesi europei, fra i quali figurano Irlanda, Ungheria, Paesi Bassi,
Spagna, Svezia e Regno Unito, le affiliate straniere rappresentano tuttora
il 30 per cento e più della spesa per la R&s industriale. Il dato
supera il 70 per cento per l'Ungheria e l'Irlanda. Infolink:
http://www.Oecd.org/sti/scoreboard
L'UNGHERIA OSPITA IL PRIMO FORUM MONDIALE DELLA SCIENZA
Budapest, 24 ottobre 2003 - Sotto l'alto patronato del presidente della
Commissione europea, Romano Prodi, e del presidente della Repubblica di
Ungheria, Ferenc Madl, si svolgerà dall'8 al 10 novembre a Budapest
(Ungheria) il primo forum mondiale della scienza. Il forum, che coincide con
la Giornata mondiale della scienza, fissata per il 10 novembre, riunirà
scienziati, accademici, politici e rappresentanti della comunità
imprenditoriale per discutere dei nuovi ruoli e sfide della scienza e della
conoscenza nella società globale del 21° secolo. Più specificamente, ai
partecipanti sarà chiesto di prendere in considerazione i metodi migliori
per consentire a Europa, Stati Uniti e Asia di cooperare su questioni in
materia di ricerca e sviluppo (R&s). Il forum sarà organizzato
dall'Accademia ungherese delle scienze. Infolink: http://www.Sciforum.hu/
FORUM ASSOGESTIONI 2003. CAMMARANO: “RISPARMIATORI SEMPRE PIÙ
CONSAPEVOLI DEL PROPRIO RUOLO E DELLE POSSIBILITÀ OFFERTE DAL RISPARMIO
GESTITO. LE MANOVRE DI BILANCIO PER IL 2004 SONO UN INVITO A ‘FARE’ PER
FAVORIRE LA QUOTAZIONE DELLA MEDIA IMPRESA”.
Milano, 23 ottobre 2003 - Assogestioni si schiera in prima linea per
favorire lo sviluppo della media impresa italiana, una delle chiavi di
successo dell’economia del Paese. Introducendo i lavori del terzo Forum
del Risparmio Gestito, che si è svolto oggi presso la sede di Borsa
Italiana in piazza Affari a Milano, il Presidente di Assogestioni, Professor
Guido Cammarano, ha tracciato un profilo del risparmiatore ‘maturato’
che è stato coinvolto attivamente negli eventi del mondo finanziario
nell’ultimo anno e che, rispetto al passato, è “più consapevole del
proprio ruolo, ma anche delle opportunità che gli vengono offerte dal
Risparmio Gestito”. Proprio delle nuove opportunità di investimento nel
settore della media impresa è stato dedicato il 1° Panel del Forum, il
Professor Cammarano, parlando di questo tema ha speso parole di
apprezzamento per le manovre di bilancio previste dal Governo per il 2004.
“Abbiamo accolto con vivo compiacimento – ha dichiarato Cammarano - le
proposte contenute nella manovra di bilancio per l’anno 2004 dirette a
favorire la quotazione di tale tipo di impresa e la partecipazione ad essa
attraverso fondi comuni dedicati a questo segmento di mercato. Le riteniamo
un invito e un supporto a ‘fare’, rivolto non solo alle imprese ma a
tutti gli operatori di mercato”. L’approdo alla borsa rappresenta
un’opzione che interessa molto da vicino un numero significativo di società
italiane. Secondo i dati raccolti in un’indagine di Borsa Italiana
infatti, le aziende ‘quotabili’ sono circa 1.200 e tra queste ben 250
inseriscono la quotazione tra gli obiettivi strategici.
PREVIDENZA COMPLEMENTARE, CAMMARANO: "IL NOSTRO IMPEGNO PER UNA
RISPOSTA ALLA CRESCENTE E INELUDIBILE DOMANDA DI PREVIDENZA".
Milano, 23 ottobre 2003 - "Il silenzio-assenso è il metodo migliore
per far costruire il secondo pilastro del sistema previdenziale senza
pregiudicare alcun diritto dei lavoratori". Con queste parole il
Presidente di Assogestioni, Professor Guido Cammarano, ha sintetizzato la
proposta di Assogestioni in tema di riforma del sistema previdenziale.
"Con questo metodo - ha spiegato Cammarano nel corso del Terzo Forum
del Risparmio Gestito che si è svolto oggi presso la sede di Borsa Italiana
a Milano - chiunque potrà scegliere se manifestare la propria intenzione di
rimanere nella previdenza 'tradizionale' oppure di far convogliare i
contributi pensionistici accantonati in un sistema parallelo per il quale,
comunque, valgono le stesse garanzie della pensione così come l'abbiamo
conosciuta finora". "I lavoratori attuali - ha continuato
Cammarano - devono poter contare sulla certezza di un futuro per il momento
in cui si ritireranno dall' attività. Per questo il nostro impegno è
rivolto a offrire strumenti che rispondano, nei suoi aspetti finanziari,
alle esigenze reali. E' necessario però anche sgombrare il campo da ogni
possibile fraintendimento perché il Secondo Pilastro non è - come qualcuno
ha sostenuto - una 'pensione privata' (di chi ha la possibilità di
costruirsela) contrapposta alla 'pensione pubblica' di serie B che non offre
le stesse garanzie della prima. In questo senso è necessario sostenere un
processo educativo in modo da far crescere ulteriormente la cultura
finanziaria dei risparmiatori". Secondo alcune stime recenti elaborate
da Assogestioni l'accantonamento del Tfr potrebbe generare un flusso di
risorse indirizzato al Secondo Pilastro previdenziale attorno ai 12 miliardi
di euro all'anno. "L'industria del Risparmio Gestito intende mettere a
disposizione tutta la sua esperienza e offrire sempre la massima trasparenza
ed elasticità tipica dei fondi. La gestione professionale dei fondi offerta
dall'Industria rappresenta una importante garanzia per i lavoratori iscritti
ai fondi."
TRADINGLAB LANCIA GLI EQUITY PROTECTION UNICREDIT, LA PRIMA GENERAZIONE
DI "AZIONI PROTETTE" PER CHI VUOLE INVESTIRE NEL MERCATO AZIONARIO
PROTEGGENDO IL CAPITALE
Milano, 24 ottobre 2004 - È iniziata la quotazione presso Borsa Italiana
della prima emissione di Equity Protection Unicredit, strumenti finanziari
innovativi, ideati da Tradinglab per soddisfare le esigenze degli
investitori che cercano opportunità d'investimento nei mercati azionari. I
segnali di ripresa registrati nel corso dell'anno incoraggiano un ritorno
sui mercati azionari, tuttavia è cresciuta rispetto al passato la
consapevolezza dei rischi legati agli investimenti azionari. È quindi forte
il desiderio di proteggere il capitale da una possibile correzione dei corsi
azionari, dopo i rialzi registrati da inizio anno. Con i nuovi Equity
Protection Unicredit, Tradinglab mette a disposizione degli investitori una
strategia di ingresso sui mercati azionari, che consente di participare ai
rialzi, con la protezione del capitale. Sono titoli pensati per chi ha
aspettative rialziste sull'azione sottostante, ma vuole limitare la propria
esposizione al rischio rispetto all'investimento azionario diretto. Ogni
Equity Protection è collegato ad un'azione ed ha una durata generalmente
compresa tra 12 e 18 mesi. Se il sottostante sale, si partecipa alla
performance positiva in una misura prefissata; infatti, se alla scadenza il
sottostante si è apprezzato, l'investitore partecipa alla performance del
sottostante in misura pari al 25% o al 50%. Se invece si è deprezzato, il
capitale investito è protetto, anche interamente, grazie alla presenza
della "Protezione". Alla scadenza, all'investitore in Equity
Protection viene automaticamente rimborsato un importo in Euro, in funzione
della quotazione del sottostante rispetto al livello di protezione ed alla
percentuale di partecipazione al rialzo prescelta. La prima emissione di
Equity Protection Unicredit è costituita da 66 Equity Protection con
scadenza 15.10.2004, collegati alle principali blue chip italiane ed estere:
Enel, Eni, Fiat, Generali, Mediaset, San Paolo Imi, Telecom Italia, Tim,
Tiscali, Nokia e Stm. Per ogni azioni sottostante sono disponibili 3 diversi
livelli di protezione e due livelli di partecipazione al rialzo (25% e 50%)
al fine di offrire agli investitori il miglior insieme di scelta, in
funzione dell'andamento del mercato e della sua propensione al rischio. Sono
tutti quotati su Borsa italiana, dalle 9.10 alle 20.30, dove Tradinglab è
market maker. Infolink: www.Tradinglab.it
IL
MERCATO DEI CORPORATE BONDS VISTO DA FRANK HAGENSTEIN – RESPONSABILE DEL
SETTORE CORPORATE DI UNION INVESTMENT
Milano, 24 ottobre 2003 - Il deciso aumento delle obbligazioni statali ha
provocato ripercussioni negative nelle obbligazioni corporates sia europee
che americane. Di pari passo si è assistito a un moderato aumento degli
spread, registrato per esempio nel settore automobilistico e in quello delle
telecommunicazioni. In realtà non si può parlare di una bolla del mercato
corporate, perchè il mercato poggia su una solida base che dovrebbe
resistere anche per il futuro grazie a una forte domanda e alla prevista
riduzione dell’indebitamento nel settore per esempio delle
telecomunicazioni. I dati economici delle settimane scorse indicano una
possibile ripresa dell’economia Usa che si accompagnerebbe ai risultati
positivi dei bilanci trimestrali, che hanno talvolta superato
considerevolmente le stime un po` pessimistiche degli analisti. Queste buone
notizie sul versante congiunturale hanno prodotto un marcato aumento dei
rendimenti delle obbligazioni statali e i Corporate Bonds hanno mantenuto
una buona posizione. Le perdite subite sono state compensate da un
restringimento degli spreads, mentre il rapporto negativo tra rendimenti
delle obbligazioni statali e spreads delle obbligazioni corporate spiega la
limitata volatilità di portafogli ben diversificati di obbligazioni
corporates che risulta addirittura inferiore a quella dei portafogli
composti unicamente da obbligazioni statali. A breve e medio termine le
obbligazioni corporate continuano ad essere molto richieste, in particolare
dagli investitori istituzionali che sempre più spesso si rivolgono a questo
genere di investimento per il loro Asset-liability Management. Un futuro
aumento degli spread verrebbe utilizzato come “plus” per quanto riguarda
i rendimenti delle obbligazioni corporate. Il mercato delle obbligazioni
euro corporate però è ancora giovane e questo fa sì che una fascia di
analisti resti scettico nei confronti del futuro andamento del mercato.
Bisogna però ricordare che il settore esce da un momento particolarmente
sfavorevole, registrato tra il 1997 e il 2002. Il finanziamento di nuove
tecnologie, i consistenti take over e i programmi di riacquisto hanno
portato a un rapido incremento dei livelli di indebitamento. Ecco quindi
giustificata la richiesta di premi elevati da parte degli investitori. Nel
corso del tempo però le priorità dei management aziendali sono variate e
ora al centro dell’attenzione vi sono l’ottimazzione dello Shareholder
Value, ma anche il rispetto degli interessi dei detentori di obbligazioni
corporate. Settori come la telecomunicazione, che pesano fortemente sugli
indici delle obbligazioni corporates, fanno progressi considerevoli nella
riduzione dell’indebitamento e ne vengono premiate società come France
Telecom e Deutsche Telekom. Anche le obbligazioni del settore bancario sono
interessanti e rappresentano una novità nel panorama delle emissioni
corporate su cui puntare. Guardiamo con particolare interesse a quelle di
Deutsche Bank, Munich Re, Bnp Paribas e Intesa. Se utilizziamo il mercato
delle obbligazioni corporates statunitense come indicatore per il mercato
euro, il mercato obbligazionario corporates non viene più visto come un
mercato caro. Attualmente gli spreads negli Usa rimangono in media rispetto
ai valori degli ultimi venti anni e per i prossimi mesi è ragionevole
aspettarsi un ulteriore restringimento degli spreads, vista la forte domanda
di obbligazioni corporates. Ma non soltanto i livelli dei spreads si sono
abbassati; anche la loro volatilità di queste obbligazioni è inferiore
rispetto all’inizio dell’anno. Nei prossimi mesi si avranno quindi
rendimenti più stabili rispetto a quelli delle obbligazioni statali con le
stesse scadenze. Consigliamo però di mantenere una certa prudenza, malgrado
la migliorata situazione economica generale, e di avere sempre almeno un
centinaio di titoli in portafoglio per evitare improvvisi e imprevisti
problemi su singoli emittenti. L’andamento delle obbligazioni corporates,
come per esempio le obbligazioni del settore finanziario, e l’andamento
delle obbligazioni statali dovrebbero, più che in passato, muoversi nella
stessa maniera, ma già ora le obbligazioni corporate rendono mediamente lo
0,75 per cento in più delle obbligazioni statali, con una volatilità
inferiore. Nel futuro, la scelta della scadenza adatta assumerà
un’importanza sempre maggiore. Infatti un aumento dei tassi d’interesse
favorirebbe gli investitori che hanno puntato su obbligazioni corporate con
scadenza a breve. Un ulteriore elemento di valutazione è dato dal rating. A
momento continuiamo a prediligere i bond con un rating Bbb, tra cui quelli
di Telecom Italia e in generale del settore telefonico un po’ in
tutt’Europa. Restano molto importanti anche la gestione delle posizioni
aperte, l’analisi dell’”interest coverage” ovvero quale percentuale
dei flussi di cassa va a coprire il pagamento degli interessi sul debito e
l’attenzione del management per l’interesse degli obbligazionisti e non
solo degli azionisti. Siamo invece piuttosto restii a investire in
obbligazioni convertibili che consideriamo un ibrido fra debito ed equity e
che quindi rappresentano una quota minima dei nostri portafogli.
MARZOTTO-ZIGNAGO: PATTO DI SINDACATO SU AZIONI LINIFICIO
Milano, 24 ottobre 2003 - Le società Manifattura Lane Gaetano Marzotto
& Figli S.p.a. ("Marzotto") e Industrie Zignago Santa
Margherita S.p.a. ("Zignago"), in esecuzione dell'Accordo Quadro
sottoscritto l'8 luglio 2003, nel quadro del progetto di integrazione delle
attività dei rispettivi Gruppi nel segmento della produzione e
commercializzazione del lino, hanno sottoscritto in data odierna un Patto
Parasociale ("Patto") avente ad oggetto le azioni della società
Linificio e Canapificio Nazionale S.p.a. ("Linificio") detenute
successivamente all'efficacia dell'Atto di Fusione che prevede
l'incorporazione della società Zignago Tessile S.p.a.("zignago
Tessile") nel Linificio stesso. In particolare il Patto avrà ad
oggetto n. 9.246.657 azioni ordinarie (pari al 33,444% del capitale sociale)
che verranno detenute da Marzotto e n. 9.500.619 azioni ordinarie (pari al
34,363% del capitale sociale) che verranno detenute da Zignago, e quindi
complessivamente n. 18.747.276 azioni ordinarie Linificio (pari al 67,807%
del capitale sociale post-fusione di € 27.648.000), nonché tutte le
eventuali ulteriori azioni Linificio che le Parti avranno a detenere in
futuro. Gli elementi essenziali del suddetto patto sono i seguenti: ??il
patto avrà durata triennale, e sarà rinnovabile di triennio in triennio;
nel caso di disdetta del patto sarà assicurata la facoltà, in capo ad uno
dei due soci, di mantenere il controllo della società; ??il Consiglio di
Amministrazione di Linificio sarà composto da nove Amministratori designati
come segue: (i) il Presidente sarà designato congiuntamente da Marzotto e
Zignago; (ii) due Amministratori Delegati saranno designati,
rispettivamente, uno da Marzotto e l'altro da Zignago; (iii) Marzotto e
Zignago designeranno ciascuno due membri del Consiglio di Amministrazione,
senza speciali incarichi; (iv) altri due membri, aventi le caratteristiche
di indipendenza previste dal Codice di Autodisciplina, saranno proposti
all'Assemblea congiuntamente da Marzotto e Zignago; ?il Comitato Esecutivo
di Linificio sarà composto da cinque membri, come segue: il Presidente del
Consiglio di Amministrazione; i due Amministratori Delegati; un
Amministratore di designazione Marzotto e un Amministratore di designazione
Zignago; ?le principali decisioni, sia assembleari che consiliari (quali
l'approvazione dei budget, dei business plans, del bilancio, delle modifiche
statutarie, ecc.), dovranno essere approvate congiuntamente da Marzotto e
Zignago; ?il Patto prevede vincoli al trasferimento azionario (prelazione;
obblighi di co-vendita) usuali in questo tipo di pattuizioni; ?il Patto
prevede anche clausole volte a risolvere eventuali situazioni di stallo
decisionale che dovessero intervenire tra le Parti. Il Patto verrà reso
pubblico con le modalità previste dalla vigente normativa.
COLT
TELECOM GROUP PLC COMUNICA I RISULTATI DEL 3° TRIMESTRE CONSEGUITI AL 30
SETTEMBRE 2003 FATTURATO DI 295.0 MILIONI DI STERLINE (€ 427,5 MILIONI),
+14% RISPETTO AL TERZO TRIMESTRE 2002
Londra, 24 ottobre 2003 - Dati più significativi del terzo trimestre:
Crescita costante del 6% del giro d'affari valutario nel corso del terzo
trimestre 2002; Fatturato dei clienti di 177.0 milioni di sterline (€
256,5 milioni), pari allo +19%; Giro d'affari dei clienti wholesale di 118.0
milioni di sterline (€ 171 milioni), pari allo +7%; Incremento del margine
lordo prima della svalutazione e di voci straordinarie dal 31,0% al 34,5%;
Ebitda di 43 milioni di sterline (€ 62 milioni), pari allo +123%; Spese in
conto capitale pari a 33 milioni di sterline (€ 47,8 milioni); Flusso di
cassa di 9.1 milioni di sterline (€ 13,18 milioni); Solida posizione di
liquidità, con contante e risorse liquide per 934 milioni di sterline (€
1353,6 milioni); Tre nuovi riconoscimenti per l'eccellente servizio clienti;
Personale, compresi lavoratori temporanei e dipendenti, pari a 4353 unità,
ridotto di 126 unità nel corso del trimestre. Commentando i risultati del
trimestre, il Presidente di Colt Telecom Group, Barry Batesman, ha
dichiarato: "Abbiamo fatto ulteriori progressi nel corso del terzo
trimestre, storicamente il più debole della stagione. Il nostro successo in
quello che continua ad essere un mercato difficile, insieme alla forza
dell'Euro rispetto alla sterlina, si è tradotto in una crescita dei ricavi
del 14% rispetto al terzo trimestre dello scorso anno. Colt ha registrato un
flusso di cassa durante questo trimestre dovuto principalmente a
miglioramenti nel capitale netto di esercizio e al tempo di pagamento degli
interessi liquidi. Il rendimento di questo trimestre rafforza ulteriormente
la nostra fiducia nel raggiungimento di un flusso di cassa positivo nel
2005. Le spese di capitale nel corso del trimestre sono state di 33 milioni
di sterline, abbiamo aspettative più basse rispetto al range indicato in
precedenza, che era tra i 170 e i 200 milioni di sterline. Una posizione
solida sul versante dei liquidi rappresenta un vantaggio competitivo nel
mercato di oggi, e con una disponibilità, tra contanti e liquidi, di 934
milioni di sterline, Colt si trova in una posizione utile per continuare a
crescere con successo e per soddisfare le esigenze di servizi di alta qualità
da parte dei clienti". Steve Akin, Presidente ed Amministratore
Delegato Colt, ha aggiunto: "Mentre festeggiamo dieci anni da quando
abbiamo erogato i nostri servizi al primo cliente, Colt viene riconosciuta
come una delle migliori società in Europa nell'ambito dei servizi di
telecomunicazione. La nostra reputazione per gli eccellenti servizi alla
clientela, l'ampia gamma dei nostri prodotti, i vantaggi forniti dalla
nostra rete, in grado di coprire l'intera Europa, e la nostra solidità
finanziaria di fondo trovano la loro naturale e conseguente espressione nel
risultato del terzo trimestre. Continuiamo a migliorare la nostra posizione
come operatore di riferimento per il mercato business europeo con ricavi che
sono aumentati del 19% rispetto al terzo trimestre 2002. Un miglioramento
congiunto dei ricavi sia sul piano dei prodotti sia su quello dei clienti ha
contribuito al miglioramento del margine al lordo prima della svalutazione,
che lo scorso anno è passato dal 31.0% al 34.5% nel terzo trimestre con un
Ebitda di 43 milioni di sterline, pari al +123%. Colt ha costruito la sua
reputazione sull'eccellenza dei servizi al cliente. È un valore, questo,
che continua ad essere percepito dai nostri clienti: per il terzo anno
consecutivo, infatti, Colt si è aggiudicata il prestigioso World
Communication Award per il Customer Care. Ancora una volta siamo stati
indicati quale società leader nell'ambito della telefonia fissa e dei
servizi internet dal giornale svizzero "Bilanz", una delle
principali pubblicazioni business elvetiche.. Anche Ea Games, la società
leader nel campo dei software interattivi, ci ha riconosciuto quali i
fornitori della migliore infrastruttura di hosting per i suoi giochi online
nel Regno Unito. Continuiamo poi a gestire con rigore i nostri costi
operativi. I costi Sg&a rappresentano ora il 19.9% dei ricavi rispetto
al 23.5% del terzo trimestre del 2002. Nell'ambito del programma di
riorganizzazione del nostro business, negli scorsi anni abbiamo ridotto il
numero dei Network Operating Centres, portandoli da tre a due, di cui uno
utilizzato come sito di back-up. Ad oggi abbiamo anche ridotto le nostre
esigenze inerenti agli immobili per 465.000 piedi quadri, nell'ambito di un
piano di più ampio respiro di riduzione del nostro patrimonio immobiliare,
con l'obiettivo di portarlo dagli attuali 4.25 milioni di piedi quadri a 2.9
milioni. Ci poniamo ancora di centrare il nostro obiettivo, già
precedentemente annunciato, di ridurre la nostra forza lavoro di 1400 unità,
per portarla, tra lavoratori temporanei e dipendenti, a 4353 alla fine del
terzo trimestre. Continueremo a studiare i modi per migliorare ancora la
nostra efficienza operativa."
IMMSI ASSUME IL CONTROLLO DELLA GESTIONE DELL’AZIENDA DI PONTEDERA
GRUPPO PIAGGIO, EFFETTUATO IL CLOSING DELL’OPERAZIONE INSEDIATO IL NUOVO
CDA. ROBERTO COLANINNO PRESIDENTE, ROCCO SABELLI AD
Milano, 24 ottobre 2003 – E’ avvenuta ieri a valle degli adempimenti e
delle procedure societarie richieste, l’esecuzione del contratto (closing)
sottoscritto il 24 settembre 2003 fra Immsi S.p.a., il Fondo “Dep Iv”
(gestito da Morgan Grenfell Private Equity Ltd), Morgan Grenfell Development
Capital Syndications Ltd (società facente parte del gruppo Deutsche Bank),
Piaggio Holding S.p.a. E Pb s.R.l., società costituita dalle banche
finanziatrici del Gruppo Piaggio. Diventa così operativo il trasferimento a
Immsi del controllo della gestione delle attività facenti capo al Gruppo
Piaggio in Italia e all’estero. L’assemblea degli Azionisti di Piaggio
& C. S.p.a., la Società cui fanno capo tutte le attività industriali e
operative del Gruppo, ha nominato il nuovo Consiglio di Amministrazione, in
cui Immsi ha la maggioranza dei membri. Tale Consiglio resterà in carica
per un triennio, cioè fino all’approvazione del bilancio al 31 dicembre
2005, ed è così composto: Roberto Colaninno (nominato Presidente
dall’Assemblea stessa), Rocco Sabelli, Luciano La Noce, Giorgio Magnoni,
Matteo Colaninno, Pietro Faraoni, Gaetano Miccichè, Graham Clempson e
Vincenzo De Bustis Figarola. Il Consiglio ha successivamente nominato Rocco
Sabelli Amministratore Delegato. Nella nuova struttura del Gruppo, la
Piaggio & C. S.p.a. È controllata al 100% dalla neo-costituita società
di diritto olandese Piaggio Holding Netherlands B.v., che ha interamente
sottoscritto un aumento di capitale nella stessa Piaggio & C. S.p.a. Per
un importo complessivo di € 235 milioni a seguito della ristrutturazione
del debito nei confronti delle banche finanziatrici. Piaggio Holding
Netherlands B.v., con un patrimonio di € 320 milioni, è a sua volta
controllata da Immsi S.p.a. (31,25%), Pb s.R.l. (37,50%) e Scooter Holding 3
B.v. (31,25%), società costituita dalla ex Piaggio Holding S.p.a. E da
altri suoi azionisti. Immsi ha la maggioranza dei diritti di voto
nell’assemblea di Piaggio Holding Netherlands B.v., oltre che la
maggioranza dei membri del Supervisory Board della stessa, che è composto
da Roberto Colaninno (Presidente), Rocco Sabelli, Luciano La Noce, Michele
Colaninno, Carlo d’Urso, Teresio Testa, Patrizio Menchetti, Graham
Clempson e Diarmuid Cummins. I Soci di Piaggio Holding Netherlands B.v.
Hanno sottoscritto un patto parasociale con scadenza al 31 dicembre 2008
che, tra l’altro, prevede: un periodo di lock-up per Immsi di 5 anni; la
possibilità di richiedere l’avvio del processo di quotazione in Borsa di
Piaggio & C. S.p.a.; il diritto di Scooter Holding 3 B.v. E/o di Pb
S.r.l. Di realizzare la loro partecipazione in Piaggio Holding Netherlands
B.v., successivamente alla quotazione di Piaggio & C. S.p.a. O, al più
tardi, entro la fine del 2008; la definizione di una serie di parametri che
regolano i diritti economici attribuiti ai vari azionisti, allo scopo di
disciplinare la eventuale liquidazione delle partecipazioni detenute dai
soci in Piaggio Holding Netherlands B.v.
CELL THERAPEUTICS, INC. E NOVUSPHARMA S.P.A ANNUNCIANO L’APPROVAZIONE DEL PROGETTO DI FUSIONE
DA PARTE DEGLI AZIONISTI
Bresso (Mi, Italia) e Seattle (Wa., Usa) - 24 ottobre 2003 - Cell
Therapeutics, Inc. , e Novuspharma S.p.a. Hanno annunciato ieri
l’approvazione da parte degli azionisti di entrambe le società della
fusione per incorporazione di Novuspharma in Cti. L’operazione di fusione
dovrebbe concludersi entro il quarto trimestre del 2003 o all’inizio del
primo trimestre del 2004. In seguito all’operazione proposta, Cti emetterà
circa 16 milioni di azioni ordinarie di nuova emissione – calcolate sulla
base delle azioni ordinarie di Novuspharma esistenti alla data del 16 giugno
2003 - in base al rapporto di cambio prefissato, pari a 2,45 azioni Cti di
nuova emissione per ogni azione Novuspharma. La società risultante dalla
fusione avrà un prodotto in commercio, una propria rete di vendita e un
ampio portafoglio di prodotti antitumorali. La fusione porterà ad un
rafforzamento della situazione patrimoniale, con disponibilità finanziarie
pari a circa 226 milioni di dollari (dato pro-forma al 30 settembre 2003) e
risparmi di costi di 18-20 milioni di dollari a partire dal 2004. Le azioni
della nuova società saranno quotate sia al Nuovo Mercato sia al Nasdaq.
Come previsto dalla normativa italiana, agli azionisti Novuspharma assenti o
dissenzienti spetta la facoltà di esercitare il diritto di recesso, ai
sensi dell’art. 2437 del Codice Civile, subordinatamente al
perfezionamento della fusione, ossia di richiedere il rimborso delle proprie
azioni ad un prezzo pari alla media aritmetica dei prezzi ufficiali rilevati
sul Nuovo Mercato nel semestre antecedente alla deliberazione di fusione
assunta dall’assemblea straordinaria di Novuspharma.
AIR DOLOMITI, LA COMPAGNIA REGIONALE ITALIANA PARTNER DI LUFTHANSA,
LANCIA L'OPERATIVO INVERNALE 2003/04 INCREMENTANDO L'OFFERTA E RAFFORZANDO
LA PROPRIA POSIZIONE E CAPILLARITÀ SUGLI SCALI REGIONALI ITALIANI.
Milano, 24 ottobre 2003 - Con
il nuovo operativo, Air Dolomiti acquisisce sempre più il ruolo di vettore
italiano di riferimento per i partner della Star Alliance soprattutto sullo
scalo di Monaco di Baviera dove la Compagnia è oggi seconda per numero di
movimenti settimanali con circa 400 voli da e per gli scali italiani in cui
opera. Il nuovo Terminal 2, inaugurato a fine giugno, si appresta a
diventare l'hub di riferimento per la Star in Europa centro meridionale
anche grazie al ridotto tempo minimo di connessione di soli 30 minuti. La
Compagnia mantiene anche durante l'operativo invernale i voli stagionali per
Monaco da Rimini (venerdì, sabato e domenica) e Napoli (giornaliero)
aumentando del 15% l'offerta totale sullo scalo Bavarese. Grazie alla
propria flessibilità, Air Dolomiti manterrà inalterata l'offerta invernale
per Monaco dalle città in cui opera: Bologna, Venezia e Verona con cinque
voli giornalieri; Genova con quattro voli; Trieste con tre; Pisa e Ancona
con due voli (3 a partire da marzo 2004); Milano Orio e Napoli con un volo
giornaliero; Cagliari via Genova un volo il sabato e la domenica; Bari,
grazie alle connessioni nazionali con Bologna, Venezia e Verona, sarà
collegata tre volte al giorno con Monaco di Baviera. Il volo da Milano
Linate per Francoforte offre in più una frequenza la domenica, portando a
sei i collegamenti settimanali, mentre rimane inalterata l'offerta da Verona
per la capitale economica tedesca con 3 voli giornalieri. I voli da Verona
per Vienna vengono mantenuti a due frequenze giornaliere che, grazie ad un
miglioramento dell'operativo, garantiranno più connessioni con i voli
Austrian Airlines in partenza dal hub viennese. L'offerta punto a punto
rimane inalterata durante lo scheduling invernale con alcuni accorgimenti
sulle frequenze: da Verona Air Dolomiti vola due volte al giorno per
Barcellona, Bruxelles e Parigi e una volta al giorno per Madrid. Da Milano
Linate la Compagnia continua ad operare il volo per Berlino con una
frequenza giornaliera che congiuntamente al prodotto Lufthansa sulla tratta
porta a due i collegamenti giornalieri tra queste città. Interessante
l'offerta sul mercato domestico che si arricchisce di un nuovo volo da
Bologna a Bari, storicamente proposto durante la stagione estiva, con una
frequenza giornaliera; Bari è raggiungibile anche da Verona con due voli
giornalieri e da Venezia con un volo; Verona è collegata a Napoli
giornalmente e Cagliari a Genova con un volo il sabato e la domenica.
LA
COMMISSIONE EUROPEA APPROFONDISCE L'INDAGINE RELATIVA AL CONTROLLO CONGIUNTO
DELL'AZIENDA FRANCESE DI CUSCINETTI SNFA DA PARTE DELL'INA/FAG E DELLA
COMPAGNIA DI ASSICURAZIONI AIG
Bruxelles, 24 ottobre 2003 - La Commissione europea ha deciso di avviare
un'indagine approfondita relativa alla proposta di acquisizione dell'azienda
francese di cuscinetti antifrizione Snfa da parte della società tedesca Ina
Holding Schaeffler Kg (Ina) e della compagnia internazionale di
assicurazioni statunitense American International Group (Aig). La
transazione proposta metterebbe insieme il primo e il secondo fornitore
dell'Europa occidentale di cuscinetti di precisione per macchine utensili e
creerebbe anche un potente gruppo nel campo dei cuscinetti per l'industria
aerospaziale. La Commissione nel corso dell'indagine approfondita verificherà
anche se la scomparsa della Snfa, in quanto rivale indipendente possa
costituire un impedimento significativo per la concorrenza sui mercati
interessati. La Snfa è una società francese specializzata nella
progettazione, nella produzione, distribuzione e commercializzazione di
cuscinetti antifrizione di precisione, soprattutto per l'industria
aerospaziale e per quella delle macchine utensili. In base ad un accordo
notificato alla Commissione il 22 settembre, la Ina, tramite la società
figlia Fag Kugelfischer Georg Schäfer Ag (Fag), e l'Aig deterrebbero il
controllo congiunto della società francese mediante un'impresa comune
recentemente costituita. La Ina Holding è l'impresa finanziaria cui fa capo
il gruppo Ina, impegnato a livello mondiale nello sviluppo, produzione e
vendita di componenti di precisione ad uso delle imprese automobilistiche e
di industrie di altri settori, compresi i cuscinetti antifrizione. La Fag,
acquistata dall'Ina nell'ottobre 2001, progetta, produce e commercializza
inoltre, a livello mondiale, una vasta gamma di cuscinetti antifrizione e
singoli componenti. Entrambe la Ina/fag e la Snfa fabbricano e vendono
cuscinetti antifrizione usati per numerose e diverse applicazioni, che vanno
dagli alberini per macchine utensili fino ai motori per aerei. L'aig non è
presente in questo settore industriale. Il primo esame, della durata di un
mese, svolto dalla Commissione, riguardava i cuscinetti di precisione, in
particolare i cuscinetti a sfere a contatto obliquo (Csco), principalmente
usati in alberini per macchine utensili, per esempio macchine per il taglio
dei metalli usati in centri di lavorazione o in apparecchiature destinate
all'industria del mobile, tessile, della carta, e simili. Detto esame
analizzava anche la posizione dei principali clienti per tali prodotti. I
cuscinetti di precisione sono acquistati dai fabbricanti di alberini
(Fornitori di Attrezzature Originali o Fao) e dai produttori di macchine
utensili (Fabbricanti di Prodotti Originali o Fpo): questi clienti
inseriscono detti cuscinetti nei loro prodotti che vendono poi ai vari tipi
di industrie acquirenti (p. Es. Società per la lavorazione del legno oppure
industrie conserviere). Ma i cuscinetti di precisione sono acquistati anche
da rivenditori indipendenti, che si occupano della vendita di cuscinetti di
ricambio a più piccoli Fao o Fpo (il mercato indipendente dei servizi
post-vendita o Mispv). Considerata la specificità dei modelli di acquisto e
dei requisiti di questi due gruppi di clienti, la conclusione preliminare
della Commissione è che detti gruppi vadano valutati separatamente e che i
mercati degli Fao e degli Fpo si estendono all'Europa occidentale, mentre i
mercati Mispv possono essere persino di dimensione nazionale. La Ina/fag e
Snfa diventerà di gran lunga il maggior fornitore di cuscinetti a sfera e
cuscinetti conici di precisione usati per applicazioni nelle macchine
utensili -- un mercato dove i tre/quattro operatori principali coprono già
più di due terzi delle vendite complessive. Il primo esame della
Commissione sembra indicare l'esistenza di notevoli ostacoli all'accesso al
mercato, e clienti con potere d'acquisto limitato. In merito ai cuscinetti
per le applicazioni aerospaziali, questa operazione creerebbe un'entità
ancora più forte fondendo il primo con il terzo fornitore dell'industria
europea produttrice di motori per aerei. Dopo la fusione la Ina/fag/snfa, da
un lato e la Skf dall'altro, rifornirebbero circa l'80% del mercato europeo.
Benché i clienti dell'industria aerospaziale siano spesso compagnie
multinazionali con un potere d'acquisto considerevole, l'eliminazione della
Snfa desta attualmente preoccupazioni quanto alle possibili ripercussioni
negative sulla concorrenza fra i prezzi, l'innovazione e altri aspetti. La
Commissione, nel prolungamento dell'indagine, s'impegnerà ad approfondire e
affinare la sua conoscenza e definizione del mercato al fine di stabilire se
l'acquisizione potrebbe suscitare gravi preoccupazioni in materia di
concorrenza. L'avvio di un esame approfondito - che dura quattro mesi - non
pregiudica il risultato dell'indagine stessa.
LOCAT: APPROVATA LA TRIMESTRALE 30/09/2003 RISULTATO
DELL'ATTIVITÀ ORDINARIA + 32,7% UTILE NETTO + 51,1%
Milano, 24 ottobre 2003 - Il Consiglio di Amministrazione di Locat S.p.a.,
presieduto da Francesco Mezzadri Majani, ha approvato ieri la relazione
trimestrale al 30 settembre 2003 dalla quale risulta un utile netto pari a
45,6 milioni di euro, in sensibile crescita sui 30,2 milioni di euro
dell'analogo periodo del 2002 (+51,1%). La società ha concluso nuovi
contratti per complessivi euro 2.424,2 milioni, in flessione dell'8,4%
sull'analogo periodo dell'anno scorso. La predetta tendenza non è altro che
la conseguenza dell'incertezza del contesto economico generale, confermata
anche dal mercato che ha evidenziato volumi in diminuzione del 9,5% rispetto
ai primi nove mesi del 2002. Locat resta quindi leader del mercato con una
quota pari all'11,6% (11,5% al settembre 2002). Sotto il profilo economico,
i dati al 30 settembre 2003 hanno evidenziato un significativo miglioramento
del risultato dell'attività ordinaria (+32,7% a 77,4 milioni di euro)
grazie alla crescita del margine di contribuzione (+18,9% a 151,7 milioni di
euro) che ha abbondantemente fronteggiato il modesto incremento dei costi di
struttura (+2,3% a 42,8 milioni di euro), con il cost/income che è passato
dal 32,8% al 28,2%.. L'utile ante imposte è aumentato del 38,5%,
raggiungendo i 77,3 milioni di euro (contro i 55,8 milioni di euro del
settembre 2002). Il risultato economico netto atteso per l'esercizio 2003,
in linea con gli obiettivi prefissati, è previsto in sensibile
miglioramento rispetto al 2002. Inoltre, il Consiglio di Amministrazione ha
cooptato Sebastiano Strumia in sostituzione di Fabio Bolognini,
dimissionario.
EUROP ASSISTANCE HOLDING: MARTIN VIAL È IL NUOVO DIRETTORE GENERALE
Milano, 23 ottobre 2003 - Martin Vial è stato nominato Direttore Generale
di Europ Assistance Holding, a Parigi, succedendo in questo ruolo a Giacomo
Landi. Martin Vial, 49 anni, è una figura molto conosciuta nel mondo
dell’economia francese. Dopo aver iniziato la carriera come Amministratore
degli Uffici postali e delle Telecomunicazioni presso la Direzione generale
delle Poste francesi, nel 1986 entra nel Dipartimento del Tesoro presso il
Ministero dell’Economia e Finanza. Tra il 1988 e il 1993 l’opera di
Martin Vial è richiesta da diversi ministeri nel ruolo di Direttore
esecutivo. Nominato nel 1993 Direttore generale di Aéropostale, nel 1996
viene eletto Presidente del Csta - l’associazione per il trasporto aereo
francese - e della Fnam - federazione nazionale francese per l’aviazione
commerciale -. Alla fine del 1997 diviene Amministratore Delegato di La
Poste Group, di cui in breve tempo assume la presidenza. Martin Vial ha
anche ricoperto il ruolo di Vice Presidente nel Board direttivo del Cnp, il
fondo di previdenza nazionale francese, e dal 1999 è membro del Consiglio
Economico e Sociale e del Consiglio Strategico per le Information
Technologies sotto l’autorità diretta del Primo Ministro. Il percorso
formativo di Martin Vial passa attraverso la Business School Essec e la
Scuola nazionale delle Poste e delle Telecomunicazioni. Cavaliere della
Legione d’Onore, Vial è stato insignito altresì dell’Ordine Nazionale
al Merito.
LA COMMISSIONE RINVIA ALL'AUTORITÀ DELLA CONCORRENZA ITALIANA L'ESAME
DELLA CONCENTRAZIONE BAT (BRITISH AMERICAN TOBACCO) ED ETI (ENTE TABACCHI
ITALIANI)
Brussels, 24 ottobre 2003 - La Commissione Europea ha deciso di rinviare
all'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato l'esame della proposta
acquisizione della società Ente Tabacchi Italiani da parte di British
American Tobacco. L'autorità Italiana ha chiesto alla Commissione di
rinviare l'esame dell'operazione in Italia. Non avendo l'operazione effetti
al di fuori dell'Italia, la Commissione ha ritenuto che Roma sia meglio
posizionata per valutare e affrontare i problemi concorrenziali
dell'operazione. Bat (British American Tobacco) è una impresa
multinazionale del tabacco attiva nella produzione e vendita di sigarette e
di altri prodotti a base di tabacco a livello internazionale. Eti (Ente
Tabacchi Italiani) è una società pubblica attiva nella produzione e
vendita di prodotti da fumo in Italia. La propria controllata, Etìnera
S.p.a. (“Etìnera”), distribuisce tali prodotti in Italia. Tale
operazione è l'ultima fase del processo di privatizzazione di Eti da parte
del Governo Italiano(1). Il 16 Luglio 2003, Bat, insieme a due partner
commerciali, Axiter S.p.a. And Fb Group S.r.l., è stata selezionata come
vincitrice nella procedura di gara per la vendita di Eti. Nel mercato
italiano delle sigarette, Eti è, per dimensione, la seconda impresa dopo
Philip Morris. A seguito della concentrazione, Bat diventerà l'impresa
leader nel nella fascia bassa di prezzo. La proposta acquisizione è stata
notificata alla Commissione il 15 Settembre 2003, in quanto venivano
superate le soglie di fatturato previste dal Regolamento Concentrazioni, che
individuano la giurisdizione della Commissione. Il 13 Ottobre, l'Autorità
Garante della Concorrenza e del Mercato (Agcm) ha chiesto alla Commissione
di rinviare l'esame del caso in Italia, in applicazione dell'articolo 9 del
Regolamento Concentrazioni. La Commissione ha concluso che la richiesta è
fondata per il fatto che, sulla base dei propri accertamenti preliminari,
l'operazione determina un incremento del livello di concentrazione del
mercato e l'eliminazione di un aggressivo concorrente, cui può derivare la
creazione o rafforzamento di una posizione dominante nel mercato italiano.
Nel rinviare il caso all'Italia la Commissione riconosce dunque il carattere
tipicamente Italiano dell'operazione, così devolvendo all'autorità
italiana la competenza a valutare l'operazione ai sensi delle regole di
concorrenza nazionali.
DA
PROMOS-CAMERA DI COMMERCIO E FIERA: AL VIA UN ACCORDO PER MILANO E
PROMOS-CAMERA DI COMMERCIO APRE UNO SPORTELLO ECONOMICO PER I VISITATORI IN
FIERA.
Milano, 24 ottobre 2003. Fiera Milano Spa e Promos, azienda speciale della
Camera di Commercio di Milano per l’internazionalizzazione fanno
sistema” per lo sviluppo del sistema produttivo milanese e per la sua
promozione all’estero. E’ questo il senso dell’accordo quadro siglato
oggi tra Fiera e Promos, azienda speciale della Camera di Commercio di
Milano per l’internazionalizzazione, che si impegnano a collaborare
strettamente in Paesi strategici per gli operatori milanesi e italiani; a
promuovere fiere specializzate, eventi di comunicazione e missioni
commerciali a supporto del marketing internazionale della città di Milano;
ad accrescere la disponibilità di informazioni sulle imprese milanesi,
favorendo i loro rapporti d’affari con partner esteri. “E’
un’iniziativa in cui crediamo molto e che ci fa particolare piacere
portare avanti con un partner importante come la Camera di Commercio, a cui
ci lega una lunga consuetudine di lavoro e di stima” osserva
l’amministratore delegato di Fiera Milano, Piergiacomo Ferrari. Fiera a
Camera di Commercio sono da sempre due punte di eccellenza della Milano che
produce. Ora rafforzano la loro collaborazione, al servizio delle imprese e
della loro internazionalizzazione. E’ un segnale importante ed è – mi
fa piacere sottolinearlo – l’ulteriore tappa di un percorso: la scorsa
settimana abbiamo firmato, con la Camera di Commercio, ma anche con altri
importanti partner tra cui il Comune, un’intesa diretta a incentivare il
turismo d’affari su Milano. Ora è la volta di questo accordo”.
“Milano rappresenta un punto di riferimento economico a livello europeo e
internazionale - ha dichiarato Pier Andrea Chevallard, segretario generale
della Camera di Commercio di Milano –. Per promuovere il sistema economico
è importante l’impegno congiunto delle istituzioni. E l’accordo che
firmiamo oggi mette a sistema la consolidata presenza all’estero della
Camera di Commercio e la Fiera, che rappresenta un fattore di eccellenza per
gli imprenditori stranieri a Milano”. Nell’ambito dell’intesa siglata
oggi Fiera Milano e Promos, azienda speciale della Camera di Commercio di
Milano per l’internazionalizzazione, che già operano insieme a Mosca e a
San Paolo del Brasile, estenderanno la loro collaborazione fuori Italia
individuando dieci Paesi considerati di particolare interesse. Qui
lavoreranno con uffici congiunti incaricati di promuovere non solo le
manifestazioni fieristiche milanesi, ma anche le relazioni economiche e le
opportunità di investimento offerte dal tessuto produttivo di Milano. Ne
risulterà, tra l’altro, un ulteriore rafforzamento della rete estera di
Fiera Milano, che potrà acquisire nuove basi operative in Paesi in cui non
è oggi presente: tra questi saranno sicuramente Argentina e Uruguay. Fiera
e Promos si sono inoltre impegnate a individuare ogni anno tre iniziative
congiunte di promozione internazionale. Il contenuto di tali iniziative è
aperto a varie possibilità: si può andare dalla promozione di una mostra
all’organizzazione di una missione commerciale. La prima iniziativa è già
stata individuata: si tratta della presentazione agli operatori
internazionali di Miwine, la nuova manifestazione di Fiera Milano dedicata
agli operatori professionali del vino, che debutterà nel giugno del 2004.
Infine Fiera Milano metterà a disposizione della Camera di commercio uno
spazio adeguato, in cui insediare una sede decentrata dell’ente camerale,
che offrirà, agli operatori fieristici italiani ed esteri, informazioni su
opportunità di business e modalità per fruirne.
FINMECCANICA ED ENERTAD PER L’ENERGIA PULITA DEL FUTURO ACCORDO PER LO
SVILUPPO DI CELLE A COMBUSTIBILE
Milano, 24 ottobre 2004 - Finmeccanica, tramite la controllata Iritech, ed
Enertad, società quotata alla Borsa di Milano attiva nel settore
dell’energia rinnovabile e dei servizi ambientali, hanno stipulato un
accordo che consentirà di accelerare la messa a punto della tecnologia
delle celle a combustibile per la produzione di energia elettrica per
impieghi stazionari. Le celle a combustibile rispondono pienamente alle
esigenze future del mercato dell’energia e alle direttive del Protocollo
di Kyoto grazie : all’elevata efficienza termica e di conseguenza al
ridottissimo impatto ambientale, sia come emissioni gassose che come rumore;
ad una più facile estrazione dell’anidride carbonica allo scarico per un
successivo trattamento; alla produzione di energia in maniera diffusa
attraverso la realizzazione di mini centrali meno dipendenti dalla rete di
trasmissione tradizionale. L’intesa prevede l’ingresso di Enertad e di
Gepafin, società di Sviluppo Umbria, in Ansaldo Fuel Cells S.p.a., società
controllata al 100% da Iritech, con una quota iniziale del 6,3%, destinata a
crescere, tramite aumenti di capitale riservati. Viene così costituita una
collaborazione industriale tra una società che intende valorizzare il know
how sviluppato nei propri laboratori anche grazie al supporto di programmi
di ricerca avviati dai ministeri competenti e dalla Comunità Europea, e una
società privata, da tempo attiva nel settore delle energie rinnovabili.
L’accordo è stato siglato ieri a Roma, presso il ministero delle Attività
Produttive - alla presenza del ministro Antonio Marzano -
dall’amministratore delegato Alessandro De Dominicis per Iritech, dal
presidente Luigi Agarini per Enertad e da Giacomo Porrazzini, Presidente di
Gepafin. Per Finmeccanica erano presenti il presidente ed amministratore
delegato Pier Francesco Guarguaglini e l’amministratore delegato e
direttore generale Roberto Testore mentre per Enertad era presente anche il
vice presidente e amministratore delegato Sante Agarini e per Sviluppo
Umbria il presidente Calogero Alessi. Il programma di sviluppo di Ansaldo
Fuel Cells è incentrato sulla realizzazione di una serie di impianti
dimostrativi per una potenza complessiva di circa 10 Mw e su una parallela
attività di sviluppo tecnologico e di messa a punto dei processi
industriali di produzione delle celle, anche nell’ambito di accordi
nazionali e internazionali. Il prodotto base consiste in un un generatore di
energia elettrica da 500 kW nominali alimentato a idrogeno, ricavato dalla
dissociazione del metano, dal gas derivato da biomasse o da altri
idrocarburi, tra cui una versione alimentata a gasolio per applicazioni
navali. Tale generatore rappresenta anche il modulo di sviluppo per la
realizzazione di unità di potenza fino ad alcuni Mw. Ansaldo Fuel Cells già
beneficia di contributi alla ricerca sia nazionali, erogati dal Ministero
dell’Istruzione, Università e Ricerca e dal Ministero dell’Ambiente,
sia internazionali, erogati dalla Comunità Europea, e conta, per il
prosieguo del programma e l’avvio delle attività industriali, su
ulteriori supporti in linea con le strategie del Governo Italiano.
OLTRE 1000 OPERATORI ECONOMICI CLIENTI HANNO ADERITO AL CONSORZIO ENERGIA
PULITA MULTIUTILITY UNA RISPOSTA CONCRETA ALL'INCENTIVAZIONE DI ENERGIA
ELETTRICA DA FONTE RINNOVABILE
Rimini, 24 ottobre 2003 - Il tanto atteso avvento del mercato libero ha dato
la possibilità ad un ampio numero di aziende italiane di abbandonare il
monopolio e per una consistente parte di queste, con spiccata sensibilità
ecologica, di scegliere la fornitura con energia elettrica da fonte
rinnovabile In quest'ottica, su iniziativa del Gruppo Multiutility, leader
italiano nella fornitura di energia alle Pmi, è nato lo scorso anno il
primo Consorzio in Italia dedicato esclusivamente all'erogazione di energia
pulita. La Mission del Consorzio Energia Pulita Multiutility, è quella di
promuovere lo sviluppo e la diffusione di energia elettrica prodotta da
fonte rinnovabile nel totale rispetto dell'ambiente e delle normative
ambientali. Oggi, una nuova coscienza ecologica si sta sviluppando in ogni
cittadino e nel legislatore. A titolo di esempio, ricordiamo la delibera
2003/287/Ce dell'Unione Europea (G.u. Europea n. 102 del 24/04/2003) che
stabilisce i criteri per l'assegnazione di un marchio comunitario di qualità
ecologica al servizio della ricettività. La delibera prevede che almeno il
22% dell'energia elettrica utilizzata annualmente da ogni operatore
turistico che si voglia certificare provenga da fonte rinnovabile. Una vera
rivoluzione. La delibera stabilisce inoltre che la struttura ricettiva debba
disporre di procedure per la rilevazione e il controllo dei dati sul consumo
complessivo di energia al fine di una corretta ottimizzazione evitando
inutili e dannosi sprechi della preziosa risorsa . Perché un'azienda
dovrebbe acquistare energia da fonte rinnovabile? Le motivazioni, secondo
un'indagine di mercato fatta da Multiutility, nascono da diverse necessità/bisogni
molto diversi da loro. Queste le principali: Per una profonda convinzione di
contribuire a "salvare" l'ambiente; Per attuare specifiche
politiche di Marketing al fine di soddisfare i nuovi bisogni ambientali del
clienti per massimizzare il vantaggio economico della propria azienda;
Solamente per adempiere ad un obbligo di imposto da una direttiva; Alla luce
dell'esperienza maturata con il Consorzio Energia Pulita Multiutility, che
può annoverare tra gli oltre 1.000 clienti i migliori Hotel e campeggi
italiani, l'Autodromo di Imola, il Gruppo Rovagnati, il Gruppo Technogym,
Nico Abbigliamento, la catena di supermercati Penny Market e numerosi altri
marchi di prestigio, Multiutility, per soddisfare queste nuove necessità
del mercato, sia di tipo legislativo che di coscienza etica/ambientale, ha
studiato una linea di prodotti ambientali innovativi, unica nel suo genere,
al fine di incentivare concretamente la produzione di energia elettrica da
fonte rinnovabile. Due le proposte concrete di Multiutility per l'ambiente.
La prima, grazie all'accordo con primari enti di certificazione, certifica
ufficialmente che l'operatore turistico ha soddisfatto i requisiti previsti
della Legge 102, (limite del 22% dei energia da fonte rinnovabile) tramite
l'incentivazione della produzione di energia elettrica da fonte rinnovabile.
La seconda vuole invece soddisfare le necessità di tutti coloro che
desiderano utilizzare per la loro attività economica, non solo una parte
del proprio fabbisogno energetico, ma la totalità dei consumo
esclusivamente con energia da fonte rinnovabile. L'adesione a tale
programma, permetterà quindi all'operatore economico, di ricevere
"100% energia pulita!" Nell'ambito del Seminario "L'energia
Da Fonti Rinnovabili, Stato Dell'arte E Prospettive Future" che si terrà
Venerdi' 24 Ottobre dalle ore 10:00 alle ore 13:00 presso la Sala Energia (Pad.
D1) verrà presentata la case history del Consorzio Energia Pulita
Multiutility e gli innovativi servizi del Gruppo Multiutility per
l'ambiente.
5° GIORNATA DEL .BOSCO ALLA PRESIDENZA DELLA REPUBBLICA -ROMA -TENUTA
PRESIDENZIALE DI CASTELPORZIANO
Roma, 24 ottobre. Il giorno 5 novembre, alle ore 11.00, nella Tenuta
Presidenziale di Castelporziano si terrà un incontro, promosso dalla
Associazione Forestale Italiana congiuntamente con Consulta Nazionale per
foreste, legno e carta e Societa' Italiana degli Agricoltori per presentare
un documento in cui vengono affrontate tutte le tematiche più importanti ,
tanto ambientali e sociali quanto economico-produttive, del sistema
bosco/legno. Quest'anno poi, in concomitanza. Con l'anno mondiale deJl'acqua,
l'incontro sarà incentrato sui rapporti tra acqua e boschi, con l'ausilio
di due relatori di massimo livel1o quali il Prof. Francesco Di Castri ed il
Prof. Gian Tommaso Scarascìa Mugnozza. Il Presidente della Repubblica ha
voluto amabilmente mettere a disposizione la Tenuta Presidenziale di
Castelporziano e, qualora fosse impossibilitato ad intervenire di persona,
invierà un suo messaggIo affinchè l'iniziativa possa avere tutto il
risalto e tutta l'importanza che merita. E' prevista anche la presenza di
rappresentanti del Governo, delle Istituzioni e dell'Unione Europea. Per
partecipare è richiesta una conferma entro il 30 ottobre, comunicando i
propri dati anagrafici (luogo e data di nascita) e, se si intende
raggiungere Castelporziano con automezzo proprio, anche il tipo di vettura e
la targa. Per motivi organizzativi e di sicurezza l'accesso alla Tenuta
Presidenziale è consentito esclusivamente dalle ore 9.30 alle ore 10.30.
Per richiedere la partecipazione e conferma: Associazione Forestale Italiana
- tel. 064200681 fax 06.42817391 e-mail: flaroma@federlegno.It
LA
MILANO DEI MERCANTI VESTE LE SUE PIAZZE. DI ARTE CONTEMPORANEA IL MEDIOEVO
RICOSTRUITO IN CHIAVE TECNOLOGICA IN PIAZZA MERCANTI. GLI INDICI DELLA BORSA
IN PIAZZA AFFARI, SU E GIÙ COME LE ONDE DEL MARE
Milano, 24 ottobre 2003 - L'arte contemporanea incontra l'economia. Arrivano
due opere moderne di giovani artisti, in piazza, davanti a due antichi
palazzi, sedi della Camera di Commercio di Milano. Dal 28 ottobre al 30
novembre diventeranno "monumento contemporaneo" Palazzo Affari ai
Giureconsulti con l'opera di Silvio Wolf "La Loggia delle Parole"
e Palazzo Mezzanotte con l'opera di Annamaria Martena "Meteoropolis".
In due piazze simbolo della vita economica ambrosiana: palazzo
Giureconsulti, oggi sede di eventi, mostre e convegni e punto d'incontro
della business community milanese, in piazza Mercanti (Mm Duomo) e Palazzo
Mezzanotte, in piazza Affari (Mm Cordusio), che ospita la Borsa. Il Medioevo
sarà ricostruito in chiave tecnologica in piazza Mercanti con luci come
antiche torce e quattro piazze sonore che diventeranno una sorta di mercato
internazionale tra le arcate. Gli indici della Borsa in piazza Affari, su e
giù come le onde del mare. Lo propone la Camera di Commercio di Milano
nell'ambito della mostra "Cittàzioni. Un caso di Public Art a
Milano" realizzata con il patrocinio e il contributo del Comune di
Milano e il patrocinio della Commissione Europea, rappresentanza a Milano, a
cura di Mimmo Di Marzio. Un evento artistico in undici spazi urbani di
Milano che coinvolgerà undici artisti. "La Camera di Commercio - ha
dichiarato Carlo Sangalli, presidente della Camera di Commercio di Milano -
conserva e valorizza importanti palazzi simbolo dell'economia milanese. Da
palazzo Giureconsulti, dove si decideva nel Medioevo sulle sorti e sulle
controversie negli affari. A palazzo Mezzanotte, sede della Borsa e simbolo
dell'economia moderna. A Palazzo Turati, sede della nuova Camera di
Commercio da oltre cento anni. Oggi con questa iniziativa ospitiamo
monumenti provvisori per premiare l'arte e la creatività dei giovani
talenti. Proprio Milano, centro dell'innovazione, riconosce come risorsa la
creatività, a partire dall'economia. E può mostrarsi ancora una volta
pronta al cambiamento e all'avanguardia". "La Loggia delle
Parole" di Silvio Wolf nasce con l'obiettivo di riportare
all'attenzione dei cittadini l'identità di un luogo che nel Medio Evo era
spazio vivo, dedicato allo scambio delle merci ed all'incontro di persone.
L'installazione - illuminotecnica e sonora - è concepita come luogo
d'incontro della multiculturalità economica milanese. Scopo dell'intervento
è restituire centralità e visibilità alla Loggia, con l'obiettivo di
ricollocarla al centro di piazza Mercanti, ora che l'isola pedonale consente
ai passanti di sostare, ascoltarla e percorrerla. L'artista realizzerà
quattro "piazze sonore" in corrispondenza di crociere poste
all'intersezione delle due navate della Loggia con le sette campate:
ciascuna "piazza sonora" è concepita come virtuale luogo
d'incontro delle comunità etnico-economiche della realtà milanese; nelle
quattro piazze si svolgono dialoghi e scambi tra gruppi di persone omogenei
per lingua, creando una sorta di "mercato internazionale" tra le
arcate della Loggia. Per la realizzazione del sonoro, S. Wolf si avvarrà
del sound designer T. Crotti. L'impianto illuminotecnico (realizzato dal
light designer P. Palladino) restituirà al monumento lo spirito
dell'illuminazione originale (costituita da torce sospese sui lati interni
dei grandi pilastri) con due sistemi d'illuminazione - dal basso o dall'alto
- di luci radenti sui lati interni del colonnato: quattro potenti luci
rischiareranno le piazze sonore da cui le voci provengono. Il grande spazio
vuoto e silenzioso della Loggia tornerà così a vivere di suoni e luci,
evocando la memoria del luogo assieme all'attuale complessa realtà
economico-linguistico-sociale della città. "Meteoropolis" di
Annamaria Martena sarà installata nello spazio pubblico di piazza Affari di
fronte a Palazzo Mezzanotte, simbolo della city milanese: essa intende
focalizzare l'attenzione del pubblico sul calcolo delle probabilità
finanziarie e sulle previsioni dell'andamento dei mercati mobiliari.
L'artista rappresenterà un grande grafico, verosimile in tutte le sue
parti: completo cioè di ascisse e ordinate, con i riferimenti temporali e i
valori numerici, senza però presentare un grafico a istogrammi. L'andamento
dei valori sarà infatti dato da un video rappresentante immagini di onde di
un mare, a tratti calmo, a tratti mosso (trattate con effetto speciale in
post produzione) che, attraverso onde in continuo movimento, disegnerà sul
grafico un istogramma mai fisso, quindi mai prevedibile; Meteoropolis
appunto, la città nella sua dimensione umana e umorale. Per la
realizzazione dell'opera sarà utilizzato un maxi schermo di 3 metri per 4
posto su una base di 3,5 metri di lunghezza, 6 di altezza e 2 di profondità.
Silvio Wolf è nato a Milano nel 1952, dove vive e lavora. Ha studiato
filosofia e psicologia in Italia e fotografia ed arti visive a Londra, ove
ha conseguito il diploma in "Advanced Photography" presso il
London College of Printing. Dal '77 all'87 ha utilizzato la fotografia
esplorandone linguaggio e bidimensionalità dell'immagine; dalla fine degli
anni Ottanta ha introdotto nel proprio lavoro l'uso di nuovi linguaggi
utilizzando anche video, proiezioni fisse, luce e suono; ha realizzato
installazioni temporanee e permanenti in gallerie, musei e spazi pubblici in
Belgio, Canada, Germania, Regno Unito, Italia, Lussemburgo, Spagna ed Usa.
E' docente di fotografia presso la Scuola di Arti visive dell'Istituto
Europeo di Design di Milano e "visiting professor" presso
l'Accademia di Belle Arti di Brera. Annamaria Martena è nata in provincia
di Lecce nel 1965. Ha frequentato l'Accademia di Belle Arti di Lecce e nel
1995 si è trasferita a Milano, dove vive. Si occupa di "video
art" dal 1998. I suoi lavori sono stati presentati in mostre, rassegne
video e film festival in Italia e all'estero. Il suo lavoro si rivolge ai
meccanismi percettivi, cercando di evidenziare il punto d'incontro tra
nozione, intuito ed aspettativa.
CONCLUSA LA TERZA EDIZIONE DEL MASTER IN CORPORATE FINANCE (MCF). PRESSO
L'AULA MAGNA DELL'UNIVERSITÀ LUIGI BOCCONI DI MILANO SONO STATI CONSEGNATI
I DIPLOMI DELL'EDIZIONE 2002-2003.
Milano, 24 ottobre 2003. - Lunedì 20 ottobre 2003 si è svolta presso
l'Aula Magna dell'Università Bocconi di Milano la cerimonia di consegna dei
Diplomi della Terza Edizione del Master in Corporate Finance (Mcf) promosso
dall'Area Finanza Aziendale e Immobiliare della Scuola di Direzione
Aziendale della Bocconi. In questa sede, sono stati presentati i diplomati
Master 2002-2003. Si tratta di giovani laureati di età compresa tra i 25 e
30 anni che, dopo aver seguito un programma full time di 11 mesi in aula e
sul campo, sono dunque pronti per proporre soluzioni di alto profilo sia ai
problemi strategici che a quelli operativi del mondo della Finanza. Alla
cerimonia, nell'ambito della quale è stata istituita la Borsa di Studio in
memoria di Maurizio Marelli, giovane docente dell'Area Finanza Aziendale e
Immobiliare scomparso qualche anno fa, sono intervenuti: Carlo Secchi
Rettore Università Luigi Bocconi; Alberto Bertoni Direttore del Programma;
Maurizio Dallocchio Dean della Scuola e Coordinatore del Programma; Federico
Imbert Chairman & Senior Country Officer Jp Morgan Chase Bank; Philip
Wood Special Global Counsellor, Allen & Overy. "L'obiettivo
dell'iniziativa - afferma Andrea Benocci, docente dell'Area Finanza
Aziendale e Immobiliare Sda Bocconi - è di preparare persone che sappiano
distinguersi non soltanto nel sapere e nel saper fare, cioè nelle
cosiddette hard skills (le competenze ed esperienze di management
finanziario), ma anche e soprattutto nel saper essere, quelle soft skills
che sono sempre più importanti quando non decisive, e che consistono nel
saper assumere e gestire le responsabilità allargate che il mercato assegna
alle aziende ed ai loro manager." A partire dall'edizione 2003-2004,
che inizierà il prossimo novembre, il Master in Corporate Finance sarà
completamente in lingua Inglese, con una partecipazione di candidati
stranieri superiore all'80% del totale. Il prospectus del Programma e la
domanda di ammissione sono scaricabili dal sito: www.Sdabocconi.it/mcf/
LLOYD
ADRIATICO INVESTE SUI GIOVANI IN PALIO 20 BORSE DI STUDIO ALL'ESTERO
Milano, 24 ottobre 2003 - Il Lloyd Adriatico investe sui giovani e offre in
collaborazione con Intercultura, la più importante organizzazione che
realizza scambi educativi per i giovani, 20 borse di studio per una
straordinaria esperienza di vita all'estero; un'occasione unica, rivolta ai
giovani, per migliorare la loro conoscenza del mondo e per imparare una
lingua straniera. L'iniziativa congiunta del Lloyd Adriatico e di
Intercultura prevede nell'edizione 2003 l'assegnazione di 15 borse di studio
riservate ai figli di clienti della Compagnia - delle quali 5 per iniziativa
degli Agenti della Toscana riservate a studenti residenti nella Regione- ed
altre 5 borse di studio indirizzate ai figli di dipendenti e agenti della
Compagnia e a giovani residenti nella città di Trieste, dove ha sede il
Lloyd Adriatico. La Compagnia guidata da Enrico Tomaso Cucchiani testimonia
anche in questa iniziativa la sensibilità verso il ruolo sociale
dell'impresa e il suo impegno nella formazione dei giovani. Cucchiani è
membro dell'Advisory Board di Intercultura, formato da ex borsisti che
occupano posizioni rilevanti nella vita nazionale. Ne fanno parte, tra gli
altri, Franco Bernabè, manager e Presidente della Biennale di Venezia, Gian
Filippo Cuneo, Consulente d'azienda, Francesco Favotto, Preside della Facoltà
di Economia dell'Università di Padova, Gustavo Ghidini docente
all'Università Luiss di Roma, Pippo Ranci, Presidente dell'Autorità per
l'Energia Elettrica e il Gas, Carlo Secchi, Rettore dell'Università Bocconi
di Milano, Ulrich Weiss di Deutsche Bank. "Al giorno d'oggi - osserva
Cucchiani - investire nel futuro dei giovani è indispensabile, più che in
passato, per garantire loro un futuro di successo: in un mondo sempre più
complesso, conoscere bene le lingue straniere e comprendere culture diverse
diventa essenziale. Il Lloyd Adriatico, sensibile a questa problematica, ha
deciso di investire nel futuro dei figli dei propri clienti. L'investimento
nei giovani è una testimonianza del nostro impegno ad investire nel futuro
del Paese, ed anche un modo per dimostrare concretamente la vicinanza ai
nostri clienti, alle loro famiglie, a quanto hanno di più caro. Con molti
clienti, c'è un rapporto di lunga data e questo è un modo per rafforzare
tale legame e per creare valore per le loro famiglie. Siamo certi che
un'esperienza di vita e di studio all'estero fornirà un bagaglio molto
importante per il prosieguo degli studi e un elemento di chiara
differenziazione all'assunzione del primo impiego". L'obiettivo è
costruire oggi per i ragazzi un avvenire di successo, aprendo loro le porte
del mondo, offrendo ai più meritevoli una concreta opportunità: vivere una
bellissima esperienza formativa e aiutarli a diventare "cittadini del
mondo". Giunta alla sesta edizione, quest'anno l'iniziativa è stata
ampliata aumentando il numero di borse di studio in palio: vi concorreranno
studenti delle scuole medie superiori, di età compresa tra i 15 e i 19
anni, che potranno scegliere tra diversi Paesi di destinazione. Nelle
passate edizioni, sono già stati premiati 26 giovani meritevoli. Il
programma prevede il soggiorno gratuito degli studenti nel Paese prescelto
presso una famiglia selezionata da Intercultura. Le borse di studio possono
avere una durata annuale o - per i soggiorni estivi - di quattro o sei
settimane. Nell'ambito delle attività svolte a favore dei giovani, il Lloyd
Adriatico ha scelto di valorizzare le migliori risorse sia tra i ragazzi che
si preparano all'ingresso all'Università sia tra i giovani impegnati in
corsi di formazione post-laurea. Oltre all'inziativa con Intercultura, altre
Borse di studio del Lloyd Adriatico vengono assegnate ogni anno a studenti
iscritti al Master in Insurance and Risk Management (Mirm) sviluppato al Mib
School of Management, la Business School di Trieste con forte orientamento
internazionale alla cui Presidenza siede, dal marzo di quest'anno, il dott.
Cucchiani. A partire dal 2000, al Mirm sono state assegnate 12 Borse di
studio e dal 2003 il Lloyd Adriatico ha istituito una borsa di studio anche
tra i partecipanti all'Executive Mba, il nuovo corso destinato ad accrescere
le competenze manageriali di chi già opera nelle aziende. Infolink: www.Lloydadriati.it
www.intercultura.it
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