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2003 anno 6°  

NOTIZIARIO
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di

VENERDI'
 24  OTTOBRE  2003

pagina 1

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GASPARRI, A CERNOBBIO AZIENDE E LEGISLATORE A CONFRONTO

Cernobbio (Co), 24 ottobre 2003 - ''Sara' un momento di confronto con le aziende e di messa a punto degli accordi che i ministri sosterranno in sede di Consiglio dei Ministri europei a Bruxelles''. Cosi' il ministro delle Comunicazioni Maurizio Gasparri definisce i lavori della Conferenza dei ministri delle comunicazioni europei che si aprira' da oggi a Cernobbio, sul lago di Como, sui temi della banda larga e del digitale terrestre. Il vertice chiude gli appuntamenti italiani di competenza del ministero delle Comunicazioni nell'ambito del semestre di presidenza dell'Unione. Ai lavori parteciperanno 28 ministri dei Paesi dell'Ue, di quelli candidati all'ingresso, e dei tre che ne hanno fatto richiesta, oltre che gli amministratori delegati delle principali imprese di telecomunicazioni mondiali. Ampio spazio sara' dedicato agli incontri delle subcommissioni ai quali prenderanno parte gli operatori economici, e al cosidetto 'parco del futuro', dove sara' possibile conoscere i risultati e le applicazioni pratiche del digitale terrestre e delle nuove tecnologie in avanzata fase di sperimentazione. Alla vigilia della Conferenza dei Ministri delle Comunicazioni europei che si aprira' domani a Villa Erba a Cernobbio, il ministro Gasparri spiega anche di aver ''voluto questo incontro allargato agli imprenditori affinche' ci fosse un momento di sintesi tra il legislatore e il mondo economico soprattutto in un campo, quale quello delle comunicazioni, dove i progressi della tecnica e quindi della produzione rischiano di viaggiare sempre troppo veloci rispetto alle capacita' dei governi di coordinare lo sviluppo e di renderlo accessibile a tutti''.

STANCA: "SENZA INNOVAZIONE TECNOLOGICA L'ITALIA RISCHIA DI RESTARE INTRAPPOLATA NELLA TENAGLIA COMPETITIVA"
Benevento, 23 ottobre 2003 - "L'innovazione tecnologica è una priorità nazionale. Senza di essa l'Italia rischia di rimanere 'intrappolata' nella 'tenaglia competitiva', compressa tra la competizione sui costi e sulle produzioni tradizionali dei Paesi emergenti, da un lato, e quella sul contenuto tecnologico dei Paesi avanzati, dall'altro". È il monito lanciato da Lucio Stanca, Ministro per l'Innovazione e le Tecnologie, nel suo intervento alla tavola rotonda "Un anno del Crdc Ict: Ricerca, Imprese, Sviluppo Territoriale", a Benevento. Il ministro ha poi affermato che "una politica di sostegno dell'innovazione non può limitarsi alla ricerca. Anche la Commissione Europea, con una comunicazione, ha riconosciuto che Ricerca & Sviluppo sono fattore essenziale per la crescita a lungo termine, ma di per sé non sono sufficienti e, quindi, vanno sostenute altre forme di innovazione, specie di processo, come gli aspetti operativi, gestionali, di marketing, di design e di distribuzione fino alla logistica, che si realizzano con le tecnologie digitali. Le tecnologie dell'informazione e della comunicazione, l'Ict, sono inoltre fondamentali nei servizi in quanto essi, per loro natura, hanno un alto contenuto informativo". Citando anche dati della Banca d'Italia, il ministro Stanca ha ricordato che "da un punto di vista strettamente economico per ogni € in più investito in Ict si registra una crescita del prodotto pari a circa 1,8 €; mentre nel caso di investimenti in capitale non Ict la crescita è di 1,1 €. A questo si aggiunga che investire in Ict comporta anche un aumento in termini di attrattività, in quanto per ogni € speso in ricerca ed innovazione si registra un aumento degli investimenti diretti esteri pari a 4 €, un dato che appare particolarmente significativo se letto nell'ottica del processo di globalizzazione in atto, che sta interessando l'economia internazionale. In Irlanda, ad esempio, gli ingenti flussi di capitali esteri hanno rilanciato l'intero sistema produttivo". Proprio "nell'ottica di potenziare le politiche per lo sviluppo della Società dell'Informazione ho ottenuto l'approvazione da parte del Cipe di un programma aggiuntivo per il Mezzogiorno di 226 milioni di €, di cui oltre 10 milioni di € per i Distretti Digitali nel Sud", ha proseguito il ministro. In particolare "per la regione Campania sono previsti interventi orientati al settore tessile e dell'abbigliamento per creare sinergie con gli interventi previsti dal Piano Regionale di Sviluppo, con finanziamenti disponibili già a partire dai primi mesi del prossimo anno". Per il Sud, ha proseguito il ministro per l'Innovazione e le Tecnologie, "ci sono pure interventi infrastrutturali con specifiche iniziative per favorire una equilibrata diffusione della larga banda (l'"autostrada digitale") con circa 300 milioni di € nel triennio 2004/2006 per i relativi servizi e infrastrutture". Con Sviluppo Italia, ha detto ancora, "è stata appena costituita Innovazione Italia Spa che promuoverà la diffusione della larga banda attraverso interventi di sostegno della domanda nelle attività di e-Government, istruzione e formazione, sanità e imprese soprattutto nel Sud, per superare l'attuale divario digitale delle aree sotto-utilizzate". Il ministro Stanca ha concluso riconoscendo che "la nascita di questa società operativa conferma che anche sul fronte della innovazione tecnologica c'è un'attenzione particolare del Governo per le Regioni meno sviluppate, a partire da quelle del Sud, in quanto opererà prevalentemente nelle Regioni dell'Obiettivo 1".

L'IMPORTANZA DEGLI INVESTIMENTI NELLA RICERCA È ORA RICONOSCIUTA A LIVELLO MONDIALE
Bruxelles, 24 ottobre 2003 - Una relazione dell'Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (Ocse) sostiene che il valore della conoscenza è in continuo aumento nei paesi membri dell'Ocse, nonostante le voci sulla fine della "new economy". Il Quadro di valutazione dei risultati conseguiti nel campo della scienza, della tecnologia e dell'industria per il 2003, pubblicato dall'Ocse, mostra che, secondo i dati sulla produttività, gli Stati Uniti, il Canada, i Paesi Bassi e l'Australia hanno beneficiato al massimo degli investimenti nelle tecnologie dell'informazione e della comunicazione (Tic). Un numero sempre crescente di paesi, non tutti membri dell'Ocse, ha puntato l'attenzione sulla creazione e sull'utilizzo delle conoscenze attraverso gli investimenti nella ricerca, l'impiego delle Tic, la concessione di brevetti e la formazione di scienziati ed ingegneri. "Ciò suggerisce di rendere maggiormente concorrenziali i fattori che generano conoscenza, vale a dire il personale qualificato, le imprese innovative ed il capitale, con una possibile riduzione di alcuni dei vantaggi goduti da un numero ristretto di paesi negli anni '90", dichiara l'Ocse. Le principali economie non appartenenti all'Ocse rappresentano attualmente il 17 per cento della spesa globale per la ricerca, con la Cina che, grazie agli investimenti effettuati, si trova ora al terzo posto nel mondo dopo Stati Uniti e Giappone. Gli investimenti sono aumentati anche in India, che pertanto figura fra i primi dieci paesi del mondo. Le parti interessate europee non saranno liete di apprendere che, se da un lato la spesa per la R&s da parte di imprese manifatturiere sotto il controllo estero è aumentata approssimativamente del 90 per cento fra il 1993 ed il 1999, dall'altro gli Stati Uniti assorbono quasi la metà di questi investimenti. Tuttavia, per alcuni paesi europei, fra i quali figurano Irlanda, Ungheria, Paesi Bassi, Spagna, Svezia e Regno Unito, le affiliate straniere rappresentano tuttora il 30 per cento e più della spesa per la R&s industriale. Il dato supera il 70 per cento per l'Ungheria e l'Irlanda.
Infolink:
http://www.Oecd.org/sti/scoreboard

L'UNGHERIA OSPITA IL PRIMO FORUM  MONDIALE DELLA SCIENZA
Budapest, 24 ottobre 2003 - Sotto l'alto patronato del presidente della Commissione europea, Romano Prodi, e del presidente della Repubblica di Ungheria, Ferenc Madl, si svolgerà dall'8 al 10 novembre a Budapest (Ungheria) il primo forum mondiale della scienza. Il forum, che coincide con la Giornata mondiale della scienza, fissata per il 10 novembre, riunirà scienziati, accademici, politici e rappresentanti della comunità imprenditoriale per discutere dei nuovi ruoli e sfide della scienza e della conoscenza nella società globale del 21° secolo. Più specificamente, ai partecipanti sarà chiesto di prendere in considerazione i metodi migliori per consentire a Europa, Stati Uniti e Asia di cooperare su questioni in materia di ricerca e sviluppo (R&s). Il forum sarà organizzato dall'Accademia ungherese delle scienze.
Infolink: http://www.Sciforum.hu/

FORUM ASSOGESTIONI 2003. CAMMARANO: “RISPARMIATORI SEMPRE PIÙ CONSAPEVOLI DEL PROPRIO RUOLO E DELLE POSSIBILITÀ OFFERTE DAL RISPARMIO GESTITO. LE MANOVRE DI BILANCIO PER IL 2004 SONO UN INVITO A ‘FARE’ PER FAVORIRE LA QUOTAZIONE DELLA MEDIA IMPRESA”.
Milano, 23 ottobre 2003 - Assogestioni si schiera in prima linea per favorire lo sviluppo della media impresa italiana, una delle chiavi di successo dell’economia del Paese. Introducendo i lavori del terzo Forum del Risparmio Gestito, che si è svolto oggi presso la sede di Borsa Italiana in piazza Affari a Milano, il Presidente di Assogestioni, Professor Guido Cammarano, ha tracciato un profilo del risparmiatore ‘maturato’ che è stato coinvolto attivamente negli eventi del mondo finanziario nell’ultimo anno e che, rispetto al passato, è “più consapevole del proprio ruolo, ma anche delle opportunità che gli vengono offerte dal Risparmio Gestito”. Proprio delle nuove opportunità di investimento nel settore della media impresa è stato dedicato il 1° Panel del Forum, il Professor Cammarano, parlando di questo tema ha speso parole di apprezzamento per le manovre di bilancio previste dal Governo per il 2004. “Abbiamo accolto con vivo compiacimento – ha dichiarato Cammarano - le proposte contenute nella manovra di bilancio per l’anno 2004 dirette a favorire la quotazione di tale tipo di impresa e la partecipazione ad essa attraverso fondi comuni dedicati a questo segmento di mercato. Le riteniamo un invito e un supporto a ‘fare’, rivolto non solo alle imprese ma a tutti gli operatori di mercato”. L’approdo alla borsa rappresenta un’opzione che interessa molto da vicino un numero significativo di società italiane. Secondo i dati raccolti in un’indagine di Borsa Italiana infatti, le aziende ‘quotabili’ sono circa 1.200 e tra queste ben 250 inseriscono la quotazione tra gli obiettivi strategici.

PREVIDENZA COMPLEMENTARE, CAMMARANO: "IL NOSTRO IMPEGNO PER UNA RISPOSTA ALLA CRESCENTE E INELUDIBILE DOMANDA DI PREVIDENZA".
Milano, 23 ottobre 2003 - "Il silenzio-assenso è il metodo migliore per far costruire il secondo pilastro del sistema previdenziale senza pregiudicare alcun diritto dei lavoratori". Con queste parole il Presidente di Assogestioni, Professor Guido Cammarano, ha sintetizzato la proposta di Assogestioni in tema di riforma del sistema previdenziale. "Con questo metodo - ha spiegato Cammarano nel corso del Terzo Forum del Risparmio Gestito che si è svolto oggi presso la sede di Borsa Italiana a Milano - chiunque potrà scegliere se manifestare la propria intenzione di rimanere nella previdenza 'tradizionale' oppure di far convogliare i contributi pensionistici accantonati in un sistema parallelo per il quale, comunque, valgono le stesse garanzie della pensione così come l'abbiamo conosciuta finora". "I lavoratori attuali - ha continuato Cammarano - devono poter contare sulla certezza di un futuro per il momento in cui si ritireranno dall' attività. Per questo il nostro impegno è rivolto a offrire strumenti che rispondano, nei suoi aspetti finanziari, alle esigenze reali. E' necessario però anche sgombrare il campo da ogni possibile fraintendimento perché il Secondo Pilastro non è - come qualcuno ha sostenuto - una 'pensione privata' (di chi ha la possibilità di costruirsela) contrapposta alla 'pensione pubblica' di serie B che non offre le stesse garanzie della prima. In questo senso è necessario sostenere un processo educativo in modo da far crescere ulteriormente la cultura finanziaria dei risparmiatori". Secondo alcune stime recenti elaborate da Assogestioni l'accantonamento del Tfr potrebbe generare un flusso di risorse indirizzato al Secondo Pilastro previdenziale attorno ai 12 miliardi di euro all'anno. "L'industria del Risparmio Gestito intende mettere a disposizione tutta la sua esperienza e offrire sempre la massima trasparenza ed elasticità tipica dei fondi. La gestione professionale dei fondi offerta dall'Industria rappresenta una importante garanzia per i lavoratori iscritti ai fondi."  

TRADINGLAB LANCIA GLI EQUITY PROTECTION UNICREDIT, LA PRIMA GENERAZIONE DI "AZIONI PROTETTE" PER CHI VUOLE INVESTIRE NEL MERCATO AZIONARIO PROTEGGENDO IL CAPITALE
Milano, 24 ottobre 2004 - È iniziata la quotazione presso Borsa Italiana della prima emissione di Equity Protection Unicredit, strumenti finanziari innovativi, ideati da Tradinglab per soddisfare le esigenze degli investitori che cercano opportunità d'investimento nei mercati azionari. I segnali di ripresa registrati nel corso dell'anno incoraggiano un ritorno sui mercati azionari, tuttavia è cresciuta rispetto al passato la consapevolezza dei rischi legati agli investimenti azionari. È quindi forte il desiderio di proteggere il capitale da una possibile correzione dei corsi azionari, dopo i rialzi registrati da inizio anno. Con i nuovi Equity Protection Unicredit, Tradinglab mette a disposizione degli investitori una strategia di ingresso sui mercati azionari, che consente di participare ai rialzi, con la protezione del capitale. Sono titoli pensati per chi ha aspettative rialziste sull'azione sottostante, ma vuole limitare la propria esposizione al rischio rispetto all'investimento azionario diretto. Ogni Equity Protection è collegato ad un'azione ed ha una durata generalmente compresa tra 12 e 18 mesi. Se il sottostante sale, si partecipa alla performance positiva in una misura prefissata; infatti, se alla scadenza il sottostante si è apprezzato, l'investitore partecipa alla performance del sottostante in misura pari al 25% o al 50%. Se invece si è deprezzato, il capitale investito è protetto, anche interamente, grazie alla presenza della "Protezione". Alla scadenza, all'investitore in Equity Protection viene automaticamente rimborsato un importo in Euro, in funzione della quotazione del sottostante rispetto al livello di protezione ed alla percentuale di partecipazione al rialzo prescelta. La prima emissione di Equity Protection Unicredit è costituita da 66 Equity Protection con scadenza 15.10.2004, collegati alle principali blue chip italiane ed estere: Enel, Eni, Fiat, Generali, Mediaset, San Paolo Imi, Telecom Italia, Tim, Tiscali, Nokia e Stm. Per ogni azioni sottostante sono disponibili 3 diversi livelli di protezione e due livelli di partecipazione al rialzo (25% e 50%) al fine di offrire agli investitori il miglior insieme di scelta, in funzione dell'andamento del mercato e della sua propensione al rischio. Sono tutti quotati su Borsa italiana, dalle 9.10 alle 20.30, dove Tradinglab è market maker.
Infolink: www.Tradinglab.it  

IL MERCATO DEI CORPORATE BONDS VISTO DA FRANK HAGENSTEIN – RESPONSABILE DEL SETTORE CORPORATE DI UNION INVESTMENT
Milano, 24 ottobre 2003 - Il deciso aumento delle obbligazioni statali ha provocato ripercussioni negative nelle obbligazioni corporates sia europee che americane. Di pari passo si è assistito a un moderato aumento degli spread, registrato per esempio nel settore automobilistico e in quello delle telecommunicazioni. In realtà non si può parlare di una bolla del mercato corporate, perchè il mercato poggia su una solida base che dovrebbe resistere anche per il futuro grazie a una forte domanda e alla prevista riduzione dell’indebitamento nel settore per esempio delle telecomunicazioni. I dati economici delle settimane scorse indicano una possibile ripresa dell’economia Usa che si accompagnerebbe ai risultati positivi dei bilanci trimestrali, che hanno talvolta superato considerevolmente le stime un po` pessimistiche degli analisti. Queste buone notizie sul versante congiunturale hanno prodotto un marcato aumento dei rendimenti delle obbligazioni statali e i Corporate Bonds hanno mantenuto una buona posizione. Le perdite subite sono state compensate da un restringimento degli spreads, mentre il rapporto negativo tra rendimenti delle obbligazioni statali e spreads delle obbligazioni corporate spiega la limitata volatilità di portafogli ben diversificati di obbligazioni corporates che risulta addirittura inferiore a quella dei portafogli composti unicamente da obbligazioni statali. A breve e medio termine le obbligazioni corporate continuano ad essere molto richieste, in particolare dagli investitori istituzionali che sempre più spesso si rivolgono a questo genere di investimento per il loro Asset-liability Management. Un futuro aumento degli spread verrebbe utilizzato come “plus” per quanto riguarda i rendimenti delle obbligazioni corporate. Il mercato delle obbligazioni euro corporate però è ancora giovane e questo fa sì che una fascia di analisti resti scettico nei confronti del futuro andamento del mercato. Bisogna però ricordare che il settore esce da un momento particolarmente sfavorevole, registrato tra il 1997 e il 2002. Il finanziamento di nuove tecnologie, i consistenti take over e i programmi di riacquisto hanno portato a un rapido incremento dei livelli di indebitamento. Ecco quindi giustificata la richiesta di premi elevati da parte degli investitori. Nel corso del tempo però le priorità dei management aziendali sono variate e ora al centro dell’attenzione vi sono l’ottimazzione dello Shareholder Value, ma anche il rispetto degli interessi dei detentori di obbligazioni corporate. Settori come la telecomunicazione, che pesano fortemente sugli indici delle obbligazioni corporates, fanno progressi considerevoli nella riduzione dell’indebitamento e ne vengono premiate società come France Telecom e Deutsche Telekom. Anche le obbligazioni del settore bancario sono interessanti e rappresentano una novità nel panorama delle emissioni corporate su cui puntare. Guardiamo con particolare interesse a quelle di Deutsche Bank, Munich Re, Bnp Paribas e Intesa. Se utilizziamo il mercato delle obbligazioni corporates statunitense come indicatore per il mercato euro, il mercato obbligazionario corporates non viene più visto come un mercato caro. Attualmente gli spreads negli Usa rimangono in media rispetto ai valori degli ultimi venti anni e per i prossimi mesi è ragionevole aspettarsi un ulteriore restringimento degli spreads, vista la forte domanda di obbligazioni corporates. Ma non soltanto i livelli dei spreads si sono abbassati; anche la loro volatilità di queste obbligazioni è inferiore rispetto all’inizio dell’anno. Nei prossimi mesi si avranno quindi rendimenti più stabili rispetto a quelli delle obbligazioni statali con le stesse scadenze. Consigliamo però di mantenere una certa prudenza, malgrado la migliorata situazione economica generale, e di avere sempre almeno un centinaio di titoli in portafoglio per evitare improvvisi e imprevisti problemi su singoli emittenti. L’andamento delle obbligazioni corporates, come per esempio le obbligazioni del settore finanziario, e l’andamento delle obbligazioni statali dovrebbero, più che in passato, muoversi nella stessa maniera, ma già ora le obbligazioni corporate rendono mediamente lo 0,75 per cento in più delle obbligazioni statali, con una volatilità inferiore. Nel futuro, la scelta della scadenza adatta assumerà un’importanza sempre maggiore. Infatti un aumento dei tassi d’interesse favorirebbe gli investitori che hanno puntato su obbligazioni corporate con scadenza a breve. Un ulteriore elemento di valutazione è dato dal rating. A momento continuiamo a prediligere i bond con un rating Bbb, tra cui quelli di Telecom Italia e in generale del settore telefonico un po’ in tutt’Europa. Restano molto importanti anche la gestione delle posizioni aperte, l’analisi dell’”interest coverage” ovvero quale percentuale dei flussi di cassa va a coprire il pagamento degli interessi sul debito e l’attenzione del management per l’interesse degli obbligazionisti e non solo degli azionisti. Siamo invece piuttosto restii a investire in obbligazioni convertibili che consideriamo un ibrido fra debito ed equity e che quindi rappresentano una quota minima dei nostri portafogli. 

MARZOTTO-ZIGNAGO: PATTO DI SINDACATO SU AZIONI LINIFICIO
Milano, 24 ottobre 2003 - Le società Manifattura Lane Gaetano Marzotto & Figli S.p.a. ("Marzotto") e Industrie Zignago Santa Margherita S.p.a. ("Zignago"), in esecuzione dell'Accordo Quadro sottoscritto l'8 luglio 2003, nel quadro del progetto di integrazione delle attività dei rispettivi Gruppi nel segmento della produzione e commercializzazione del lino, hanno sottoscritto in data odierna un Patto Parasociale ("Patto") avente ad oggetto le azioni della società Linificio e Canapificio Nazionale S.p.a. ("Linificio") detenute successivamente all'efficacia dell'Atto di Fusione che prevede l'incorporazione della società Zignago Tessile S.p.a.("zignago Tessile") nel Linificio stesso. In particolare il Patto avrà ad oggetto n. 9.246.657 azioni ordinarie (pari al 33,444% del capitale sociale) che verranno detenute da Marzotto e n. 9.500.619 azioni ordinarie (pari al 34,363% del capitale sociale) che verranno detenute da Zignago, e quindi complessivamente n. 18.747.276 azioni ordinarie Linificio (pari al 67,807% del capitale sociale post-fusione di € 27.648.000), nonché tutte le eventuali ulteriori azioni Linificio che le Parti avranno a detenere in futuro. Gli elementi essenziali del suddetto patto sono i seguenti: ??il patto avrà durata triennale, e sarà rinnovabile di triennio in triennio; nel caso di disdetta del patto sarà assicurata la facoltà, in capo ad uno dei due soci, di mantenere il controllo della società; ??il Consiglio di Amministrazione di Linificio sarà composto da nove Amministratori designati come segue: (i) il Presidente sarà designato congiuntamente da Marzotto e Zignago; (ii) due Amministratori Delegati saranno designati, rispettivamente, uno da Marzotto e l'altro da Zignago; (iii) Marzotto e Zignago designeranno ciascuno due membri del Consiglio di Amministrazione, senza speciali incarichi; (iv) altri due membri, aventi le caratteristiche di indipendenza previste dal Codice di Autodisciplina, saranno proposti all'Assemblea congiuntamente da Marzotto e Zignago; ?il Comitato Esecutivo di Linificio sarà composto da cinque membri, come segue: il Presidente del Consiglio di Amministrazione; i due Amministratori Delegati; un Amministratore di designazione Marzotto e un Amministratore di designazione Zignago; ?le principali decisioni, sia assembleari che consiliari (quali l'approvazione dei budget, dei business plans, del bilancio, delle modifiche statutarie, ecc.), dovranno essere approvate congiuntamente da Marzotto e Zignago; ?il Patto prevede vincoli al trasferimento azionario (prelazione; obblighi di co-vendita) usuali in questo tipo di pattuizioni; ?il Patto prevede anche clausole volte a risolvere eventuali situazioni di stallo decisionale che dovessero intervenire tra le Parti. Il Patto verrà reso pubblico con le modalità previste dalla vigente normativa.

COLT TELECOM GROUP PLC COMUNICA I RISULTATI DEL 3° TRIMESTRE CONSEGUITI AL 30 SETTEMBRE 2003 FATTURATO DI 295.0 MILIONI DI STERLINE (€ 427,5 MILIONI), +14% RISPETTO AL TERZO TRIMESTRE 2002
Londra, 24 ottobre 2003 - Dati più significativi del terzo trimestre: Crescita costante del 6% del giro d'affari valutario nel corso del terzo trimestre 2002; Fatturato dei clienti di 177.0 milioni di sterline (€ 256,5 milioni), pari allo +19%; Giro d'affari dei clienti wholesale di 118.0 milioni di sterline (€ 171 milioni), pari allo +7%; Incremento del margine lordo prima della svalutazione e di voci straordinarie dal 31,0% al 34,5%; Ebitda di 43 milioni di sterline (€ 62 milioni), pari allo +123%; Spese in conto capitale pari a 33 milioni di sterline (€ 47,8 milioni); Flusso di cassa di 9.1 milioni di sterline (€ 13,18 milioni); Solida posizione di liquidità, con contante e risorse liquide per 934 milioni di sterline (€ 1353,6 milioni); Tre nuovi riconoscimenti per l'eccellente servizio clienti; Personale, compresi lavoratori temporanei e dipendenti, pari a 4353 unità, ridotto di 126 unità nel corso del trimestre. Commentando i risultati del trimestre, il Presidente di Colt Telecom Group, Barry Batesman, ha dichiarato: "Abbiamo fatto ulteriori progressi nel corso del terzo trimestre, storicamente il più debole della stagione. Il nostro successo in quello che continua ad essere un mercato difficile, insieme alla forza dell'Euro rispetto alla sterlina, si è tradotto in una crescita dei ricavi del 14% rispetto al terzo trimestre dello scorso anno. Colt ha registrato un flusso di cassa durante questo trimestre dovuto principalmente a miglioramenti nel capitale netto di esercizio e al tempo di pagamento degli interessi liquidi. Il rendimento di questo trimestre rafforza ulteriormente la nostra fiducia nel raggiungimento di un flusso di cassa positivo nel 2005. Le spese di capitale nel corso del trimestre sono state di 33 milioni di sterline, abbiamo aspettative più basse rispetto al range indicato in precedenza, che era tra i 170 e i 200 milioni di sterline. Una posizione solida sul versante dei liquidi rappresenta un vantaggio competitivo nel mercato di oggi, e con una disponibilità, tra contanti e liquidi, di 934 milioni di sterline, Colt si trova in una posizione utile per continuare a crescere con successo e per soddisfare le esigenze di servizi di alta qualità da parte dei clienti". Steve Akin, Presidente ed Amministratore Delegato Colt, ha aggiunto: "Mentre festeggiamo dieci anni da quando abbiamo erogato i nostri servizi al primo cliente, Colt viene riconosciuta come una delle migliori società in Europa nell'ambito dei servizi di telecomunicazione. La nostra reputazione per gli eccellenti servizi alla clientela, l'ampia gamma dei nostri prodotti, i vantaggi forniti dalla nostra rete, in grado di coprire l'intera Europa, e la nostra solidità finanziaria di fondo trovano la loro naturale e conseguente espressione nel risultato del terzo trimestre. Continuiamo a migliorare la nostra posizione come operatore di riferimento per il mercato business europeo con ricavi che sono aumentati del 19% rispetto al terzo trimestre 2002. Un miglioramento congiunto dei ricavi sia sul piano dei prodotti sia su quello dei clienti ha contribuito al miglioramento del margine al lordo prima della svalutazione, che lo scorso anno è passato dal 31.0% al 34.5% nel terzo trimestre con un Ebitda di 43 milioni di sterline, pari al +123%. Colt ha costruito la sua reputazione sull'eccellenza dei servizi al cliente. È un valore, questo, che continua ad essere percepito dai nostri clienti: per il terzo anno consecutivo, infatti, Colt si è aggiudicata il prestigioso World Communication Award per il Customer Care. Ancora una volta siamo stati indicati quale società leader nell'ambito della telefonia fissa e dei servizi internet dal giornale svizzero "Bilanz", una delle principali pubblicazioni business elvetiche.. Anche Ea Games, la società leader nel campo dei software interattivi, ci ha riconosciuto quali i fornitori della migliore infrastruttura di hosting per i suoi giochi online nel Regno Unito. Continuiamo poi a gestire con rigore i nostri costi operativi. I costi Sg&a rappresentano ora il 19.9% dei ricavi rispetto al 23.5% del terzo trimestre del 2002. Nell'ambito del programma di riorganizzazione del nostro business, negli scorsi anni abbiamo ridotto il numero dei Network Operating Centres, portandoli da tre a due, di cui uno utilizzato come sito di back-up. Ad oggi abbiamo anche ridotto le nostre esigenze inerenti agli immobili per 465.000 piedi quadri, nell'ambito di un piano di più ampio respiro di riduzione del nostro patrimonio immobiliare, con l'obiettivo di portarlo dagli attuali 4.25 milioni di piedi quadri a 2.9 milioni. Ci poniamo ancora di centrare il nostro obiettivo, già precedentemente annunciato, di ridurre la nostra forza lavoro di 1400 unità, per portarla, tra lavoratori temporanei e dipendenti, a 4353 alla fine del terzo trimestre. Continueremo a studiare i modi per migliorare ancora la nostra efficienza operativa."

IMMSI ASSUME IL CONTROLLO DELLA GESTIONE DELL’AZIENDA DI PONTEDERA GRUPPO PIAGGIO, EFFETTUATO IL CLOSING DELL’OPERAZIONE INSEDIATO IL NUOVO CDA. ROBERTO COLANINNO PRESIDENTE, ROCCO SABELLI AD
Milano, 24 ottobre 2003 – E’ avvenuta ieri a valle degli adempimenti e delle procedure societarie richieste, l’esecuzione del contratto (closing) sottoscritto il 24 settembre 2003 fra Immsi S.p.a., il Fondo “Dep Iv” (gestito da Morgan Grenfell Private Equity Ltd), Morgan Grenfell Development Capital Syndications Ltd (società facente parte del gruppo Deutsche Bank), Piaggio Holding S.p.a. E Pb s.R.l., società costituita dalle banche finanziatrici del Gruppo Piaggio. Diventa così operativo il trasferimento a Immsi del controllo della gestione delle attività facenti capo al Gruppo Piaggio in Italia e all’estero. L’assemblea degli Azionisti di Piaggio & C. S.p.a., la Società cui fanno capo tutte le attività industriali e operative del Gruppo, ha nominato il nuovo Consiglio di Amministrazione, in cui Immsi ha la maggioranza dei membri. Tale Consiglio resterà in carica per un triennio, cioè fino all’approvazione del bilancio al 31 dicembre 2005, ed è così composto: Roberto Colaninno (nominato Presidente dall’Assemblea stessa), Rocco Sabelli, Luciano La Noce, Giorgio Magnoni, Matteo Colaninno, Pietro Faraoni, Gaetano Miccichè, Graham Clempson e Vincenzo De Bustis Figarola. Il Consiglio ha successivamente nominato Rocco Sabelli Amministratore Delegato. Nella nuova struttura del Gruppo, la Piaggio & C. S.p.a. È controllata al 100% dalla neo-costituita società di diritto olandese Piaggio Holding Netherlands B.v., che ha interamente sottoscritto un aumento di capitale nella stessa Piaggio & C. S.p.a. Per un importo complessivo di € 235 milioni a seguito della ristrutturazione del debito nei confronti delle banche finanziatrici. Piaggio Holding Netherlands B.v., con un patrimonio di € 320 milioni, è a sua volta controllata da Immsi S.p.a. (31,25%), Pb s.R.l. (37,50%) e Scooter Holding 3 B.v. (31,25%), società costituita dalla ex Piaggio Holding S.p.a. E da altri suoi azionisti. Immsi ha la maggioranza dei diritti di voto nell’assemblea di Piaggio Holding Netherlands B.v., oltre che la maggioranza dei membri del Supervisory Board della stessa, che è composto da Roberto Colaninno (Presidente), Rocco Sabelli, Luciano La Noce, Michele Colaninno, Carlo d’Urso, Teresio Testa, Patrizio Menchetti, Graham Clempson e Diarmuid Cummins. I Soci di Piaggio Holding Netherlands B.v. Hanno sottoscritto un patto parasociale con scadenza al 31 dicembre 2008 che, tra l’altro, prevede: un periodo di lock-up per Immsi di 5 anni; la possibilità di richiedere l’avvio del processo di quotazione in Borsa di Piaggio & C. S.p.a.; il diritto di Scooter Holding 3 B.v. E/o di Pb S.r.l. Di realizzare la loro partecipazione in Piaggio Holding Netherlands B.v., successivamente alla quotazione di Piaggio & C. S.p.a. O, al più tardi, entro la fine del 2008; la definizione di una serie di parametri che regolano i diritti economici attribuiti ai vari azionisti, allo scopo di disciplinare la eventuale liquidazione delle partecipazioni detenute dai soci in Piaggio Holding Netherlands B.v.

CELL THERAPEUTICS, INC. E NOVUSPHARMA S.P.A ANNUNCIANO L’APPROVAZIONE DEL PROGETTO DI FUSIONE DA PARTE DEGLI AZIONISTI
Bresso (Mi, Italia) e Seattle (Wa., Usa) - 24 ottobre 2003 - Cell Therapeutics, Inc. , e Novuspharma S.p.a. Hanno annunciato ieri l’approvazione da parte degli azionisti di entrambe le società della fusione per incorporazione di Novuspharma in Cti. L’operazione di fusione dovrebbe concludersi entro il quarto trimestre del 2003 o all’inizio del primo trimestre del 2004. In seguito all’operazione proposta, Cti emetterà circa 16 milioni di azioni ordinarie di nuova emissione – calcolate sulla base delle azioni ordinarie di Novuspharma esistenti alla data del 16 giugno 2003 - in base al rapporto di cambio prefissato, pari a 2,45 azioni Cti di nuova emissione per ogni azione Novuspharma. La società risultante dalla fusione avrà un prodotto in commercio, una propria rete di vendita e un ampio portafoglio di prodotti antitumorali. La fusione porterà ad un rafforzamento della situazione patrimoniale, con disponibilità finanziarie pari a circa 226 milioni di dollari (dato pro-forma al 30 settembre 2003) e risparmi di costi di 18-20 milioni di dollari a partire dal 2004. Le azioni della nuova società saranno quotate sia al Nuovo Mercato sia al Nasdaq. Come previsto dalla normativa italiana, agli azionisti Novuspharma assenti o dissenzienti spetta la facoltà di esercitare il diritto di recesso, ai sensi dell’art. 2437 del Codice Civile, subordinatamente al perfezionamento della fusione, ossia di richiedere il rimborso delle proprie azioni ad un prezzo pari alla media aritmetica dei prezzi ufficiali rilevati sul Nuovo Mercato nel semestre antecedente alla deliberazione di fusione assunta dall’assemblea straordinaria di Novuspharma.

AIR DOLOMITI, LA COMPAGNIA REGIONALE ITALIANA PARTNER DI LUFTHANSA, LANCIA L'OPERATIVO INVERNALE 2003/04 INCREMENTANDO L'OFFERTA E RAFFORZANDO LA PROPRIA POSIZIONE E CAPILLARITÀ SUGLI SCALI REGIONALI ITALIANI.
 Milano, 24 ottobre 2003 - Con il nuovo operativo, Air Dolomiti acquisisce sempre più il ruolo di vettore italiano di riferimento per i partner della Star Alliance soprattutto sullo scalo di Monaco di Baviera dove la Compagnia è oggi seconda per numero di movimenti settimanali con circa 400 voli da e per gli scali italiani in cui opera. Il nuovo Terminal 2, inaugurato a fine giugno, si appresta a diventare l'hub di riferimento per la Star in Europa centro meridionale anche grazie al ridotto tempo minimo di connessione di soli 30 minuti. La Compagnia mantiene anche durante l'operativo invernale i voli stagionali per Monaco da Rimini (venerdì, sabato e domenica) e Napoli (giornaliero) aumentando del 15% l'offerta totale sullo scalo Bavarese. Grazie alla propria flessibilità, Air Dolomiti manterrà inalterata l'offerta invernale per Monaco dalle città in cui opera: Bologna, Venezia e Verona con cinque voli giornalieri; Genova con quattro voli; Trieste con tre; Pisa e Ancona con due voli (3 a partire da marzo 2004); Milano Orio e Napoli con un volo giornaliero; Cagliari via Genova un volo il sabato e la domenica; Bari, grazie alle connessioni nazionali con Bologna, Venezia e Verona, sarà collegata tre volte al giorno con Monaco di Baviera. Il volo da Milano Linate per Francoforte offre in più una frequenza la domenica, portando a sei i collegamenti settimanali, mentre rimane inalterata l'offerta da Verona per la capitale economica tedesca con 3 voli giornalieri. I voli da Verona per Vienna vengono mantenuti a due frequenze giornaliere che, grazie ad un miglioramento dell'operativo, garantiranno più connessioni con i voli Austrian Airlines in partenza dal hub viennese. L'offerta punto a punto rimane inalterata durante lo scheduling invernale con alcuni accorgimenti sulle frequenze: da Verona Air Dolomiti vola due volte al giorno per Barcellona, Bruxelles e Parigi e una volta al giorno per Madrid. Da Milano Linate la Compagnia continua ad operare il volo per Berlino con una frequenza giornaliera che congiuntamente al prodotto Lufthansa sulla tratta porta a due i collegamenti giornalieri tra queste città. Interessante l'offerta sul mercato domestico che si arricchisce di un nuovo volo da Bologna a Bari, storicamente proposto durante la stagione estiva, con una frequenza giornaliera; Bari è raggiungibile anche da Verona con due voli giornalieri e da Venezia con un volo; Verona è collegata a Napoli giornalmente e Cagliari a Genova con un volo il sabato e la domenica.

LA COMMISSIONE EUROPEA APPROFONDISCE L'INDAGINE RELATIVA AL CONTROLLO CONGIUNTO DELL'AZIENDA FRANCESE DI CUSCINETTI SNFA DA PARTE DELL'INA/FAG E DELLA COMPAGNIA DI ASSICURAZIONI AIG
Bruxelles, 24 ottobre 2003 - La Commissione europea ha deciso di avviare un'indagine approfondita relativa alla proposta di acquisizione dell'azienda francese di cuscinetti antifrizione Snfa da parte della società tedesca Ina Holding Schaeffler Kg (Ina) e della compagnia internazionale di assicurazioni statunitense American International Group (Aig). La transazione proposta metterebbe insieme il primo e il secondo fornitore dell'Europa occidentale di cuscinetti di precisione per macchine utensili e creerebbe anche un potente gruppo nel campo dei cuscinetti per l'industria aerospaziale. La Commissione nel corso dell'indagine approfondita verificherà anche se la scomparsa della Snfa, in quanto rivale indipendente possa costituire un impedimento significativo per la concorrenza sui mercati interessati. La Snfa è una società francese specializzata nella progettazione, nella produzione, distribuzione e commercializzazione di cuscinetti antifrizione di precisione, soprattutto per l'industria aerospaziale e per quella delle macchine utensili. In base ad un accordo notificato alla Commissione il 22 settembre, la Ina, tramite la società figlia Fag Kugelfischer Georg Schäfer Ag (Fag), e l'Aig deterrebbero il controllo congiunto della società francese mediante un'impresa comune recentemente costituita. La Ina Holding è l'impresa finanziaria cui fa capo il gruppo Ina, impegnato a livello mondiale nello sviluppo, produzione e vendita di componenti di precisione ad uso delle imprese automobilistiche e di industrie di altri settori, compresi i cuscinetti antifrizione. La Fag, acquistata dall'Ina nell'ottobre 2001, progetta, produce e commercializza inoltre, a livello mondiale, una vasta gamma di cuscinetti antifrizione e singoli componenti. Entrambe la Ina/fag e la Snfa fabbricano e vendono cuscinetti antifrizione usati per numerose e diverse applicazioni, che vanno dagli alberini per macchine utensili fino ai motori per aerei. L'aig non è presente in questo settore industriale. Il primo esame, della durata di un mese, svolto dalla Commissione, riguardava i cuscinetti di precisione, in particolare i cuscinetti a sfere a contatto obliquo (Csco), principalmente usati in alberini per macchine utensili, per esempio macchine per il taglio dei metalli usati in centri di lavorazione o in apparecchiature destinate all'industria del mobile, tessile, della carta, e simili. Detto esame analizzava anche la posizione dei principali clienti per tali prodotti. I cuscinetti di precisione sono acquistati dai fabbricanti di alberini (Fornitori di Attrezzature Originali o Fao) e dai produttori di macchine utensili (Fabbricanti di Prodotti Originali o Fpo): questi clienti inseriscono detti cuscinetti nei loro prodotti che vendono poi ai vari tipi di industrie acquirenti (p. Es. Società per la lavorazione del legno oppure industrie conserviere). Ma i cuscinetti di precisione sono acquistati anche da rivenditori indipendenti, che si occupano della vendita di cuscinetti di ricambio a più piccoli Fao o Fpo (il mercato indipendente dei servizi post-vendita o Mispv). Considerata la specificità dei modelli di acquisto e dei requisiti di questi due gruppi di clienti, la conclusione preliminare della Commissione è che detti gruppi vadano valutati separatamente e che i mercati degli Fao e degli Fpo si estendono all'Europa occidentale, mentre i mercati Mispv possono essere persino di dimensione nazionale. La Ina/fag e Snfa diventerà di gran lunga il maggior fornitore di cuscinetti a sfera e cuscinetti conici di precisione usati per applicazioni nelle macchine utensili -- un mercato dove i tre/quattro operatori principali coprono già più di due terzi delle vendite complessive. Il primo esame della Commissione sembra indicare l'esistenza di notevoli ostacoli all'accesso al mercato, e clienti con potere d'acquisto limitato. In merito ai cuscinetti per le applicazioni aerospaziali, questa operazione creerebbe un'entità ancora più forte fondendo il primo con il terzo fornitore dell'industria europea produttrice di motori per aerei. Dopo la fusione la Ina/fag/snfa, da un lato e la Skf dall'altro, rifornirebbero circa l'80% del mercato europeo. Benché i clienti dell'industria aerospaziale siano spesso compagnie multinazionali con un potere d'acquisto considerevole, l'eliminazione della Snfa desta attualmente preoccupazioni quanto alle possibili ripercussioni negative sulla concorrenza fra i prezzi, l'innovazione e altri aspetti. La Commissione, nel prolungamento dell'indagine, s'impegnerà ad approfondire e affinare la sua conoscenza e definizione del mercato al fine di stabilire se l'acquisizione potrebbe suscitare gravi preoccupazioni in materia di concorrenza. L'avvio di un esame approfondito - che dura quattro mesi - non pregiudica il risultato dell'indagine stessa.

LOCAT: APPROVATA LA TRIMESTRALE 30/09/2003 RISULTATO DELL'ATTIVITÀ ORDINARIA + 32,7% UTILE NETTO + 51,1%
Milano, 24 ottobre 2003 - Il Consiglio di Amministrazione di Locat S.p.a., presieduto da Francesco Mezzadri Majani, ha approvato ieri la relazione trimestrale al 30 settembre 2003 dalla quale risulta un utile netto pari a 45,6 milioni di euro, in sensibile crescita sui 30,2 milioni di euro dell'analogo periodo del 2002 (+51,1%). La società ha concluso nuovi contratti per complessivi euro 2.424,2 milioni, in flessione dell'8,4% sull'analogo periodo dell'anno scorso. La predetta tendenza non è altro che la conseguenza dell'incertezza del contesto economico generale, confermata anche dal mercato che ha evidenziato volumi in diminuzione del 9,5% rispetto ai primi nove mesi del 2002. Locat resta quindi leader del mercato con una quota pari all'11,6% (11,5% al settembre 2002). Sotto il profilo economico, i dati al 30 settembre 2003 hanno evidenziato un significativo miglioramento del risultato dell'attività ordinaria (+32,7% a 77,4 milioni di euro) grazie alla crescita del margine di contribuzione (+18,9% a 151,7 milioni di euro) che ha abbondantemente fronteggiato il modesto incremento dei costi di struttura (+2,3% a 42,8 milioni di euro), con il cost/income che è passato dal 32,8% al 28,2%.. L'utile ante imposte è aumentato del 38,5%, raggiungendo i 77,3 milioni di euro (contro i 55,8 milioni di euro del settembre 2002). Il risultato economico netto atteso per l'esercizio 2003, in linea con gli obiettivi prefissati, è previsto in sensibile miglioramento rispetto al 2002. Inoltre, il Consiglio di Amministrazione ha cooptato Sebastiano Strumia in sostituzione di Fabio Bolognini, dimissionario.

EUROP ASSISTANCE HOLDING: MARTIN VIAL È IL NUOVO DIRETTORE GENERALE
Milano, 23 ottobre 2003 - Martin Vial è stato nominato Direttore Generale di Europ Assistance Holding, a Parigi, succedendo in questo ruolo a Giacomo Landi. Martin Vial, 49 anni, è una figura molto conosciuta nel mondo dell’economia francese. Dopo aver iniziato la carriera come Amministratore degli Uffici postali e delle Telecomunicazioni presso la Direzione generale delle Poste francesi, nel 1986 entra nel Dipartimento del Tesoro presso il Ministero dell’Economia e Finanza. Tra il 1988 e il 1993 l’opera di Martin Vial è richiesta da diversi ministeri nel ruolo di Direttore esecutivo. Nominato nel 1993 Direttore generale di Aéropostale, nel 1996 viene eletto Presidente del Csta - l’associazione per il trasporto aereo francese - e della Fnam - federazione nazionale francese per l’aviazione commerciale -. Alla fine del 1997 diviene Amministratore Delegato di La Poste Group, di cui in breve tempo assume la presidenza. Martin Vial ha anche ricoperto il ruolo di Vice Presidente nel Board direttivo del Cnp, il fondo di previdenza nazionale francese, e dal 1999 è membro del Consiglio Economico e Sociale e del Consiglio Strategico per le Information Technologies sotto l’autorità diretta del Primo Ministro. Il percorso formativo di Martin Vial passa attraverso la Business School Essec e la Scuola nazionale delle Poste e delle Telecomunicazioni. Cavaliere della Legione d’Onore, Vial è stato insignito altresì dell’Ordine Nazionale al Merito.

LA COMMISSIONE RINVIA ALL'AUTORITÀ DELLA CONCORRENZA ITALIANA L'ESAME DELLA CONCENTRAZIONE BAT (BRITISH AMERICAN TOBACCO) ED ETI (ENTE TABACCHI ITALIANI)
Brussels, 24 ottobre 2003 - La Commissione Europea ha deciso di rinviare all'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato l'esame della proposta acquisizione della società Ente Tabacchi Italiani da parte di British American Tobacco. L'autorità Italiana ha chiesto alla Commissione di rinviare l'esame dell'operazione in Italia. Non avendo l'operazione effetti al di fuori dell'Italia, la Commissione ha ritenuto che Roma sia meglio posizionata per valutare e affrontare i problemi concorrenziali dell'operazione. Bat (British American Tobacco) è una impresa multinazionale del tabacco attiva nella produzione e vendita di sigarette e di altri prodotti a base di tabacco a livello internazionale. Eti (Ente Tabacchi Italiani) è una società pubblica attiva nella produzione e vendita di prodotti da fumo in Italia. La propria controllata, Etìnera S.p.a. (“Etìnera”), distribuisce tali prodotti in Italia. Tale operazione è l'ultima fase del processo di privatizzazione di Eti da parte del Governo Italiano(1). Il 16 Luglio 2003, Bat, insieme a due partner commerciali, Axiter S.p.a. And Fb Group S.r.l., è stata selezionata come vincitrice nella procedura di gara per la vendita di Eti. Nel mercato italiano delle sigarette, Eti è, per dimensione, la seconda impresa dopo Philip Morris. A seguito della concentrazione, Bat diventerà l'impresa leader nel nella fascia bassa di prezzo. La proposta acquisizione è stata notificata alla Commissione il 15 Settembre 2003, in quanto venivano superate le soglie di fatturato previste dal Regolamento Concentrazioni, che individuano la giurisdizione della Commissione. Il 13 Ottobre, l'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (Agcm) ha chiesto alla Commissione di rinviare l'esame del caso in Italia, in applicazione dell'articolo 9 del Regolamento Concentrazioni. La Commissione ha concluso che la richiesta è fondata per il fatto che, sulla base dei propri accertamenti preliminari, l'operazione determina un incremento del livello di concentrazione del mercato e l'eliminazione di un aggressivo concorrente, cui può derivare la creazione o rafforzamento di una posizione dominante nel mercato italiano. Nel rinviare il caso all'Italia la Commissione riconosce dunque il carattere tipicamente Italiano dell'operazione, così devolvendo all'autorità italiana la competenza a valutare l'operazione ai sensi delle regole di concorrenza nazionali.

DA PROMOS-CAMERA DI COMMERCIO E FIERA: AL VIA UN ACCORDO PER MILANO E PROMOS-CAMERA DI COMMERCIO APRE UNO SPORTELLO ECONOMICO PER I VISITATORI IN FIERA.
Milano, 24 ottobre 2003. Fiera Milano Spa e Promos, azienda speciale della Camera di Commercio di Milano per l’internazionalizzazione fanno sistema” per lo sviluppo del sistema produttivo milanese e per la sua promozione all’estero. E’ questo il senso dell’accordo quadro siglato oggi tra Fiera e Promos, azienda speciale della Camera di Commercio di Milano per l’internazionalizzazione, che si impegnano a collaborare strettamente in Paesi strategici per gli operatori milanesi e italiani; a promuovere fiere specializzate, eventi di comunicazione e missioni commerciali a supporto del marketing internazionale della città di Milano; ad accrescere la disponibilità di informazioni sulle imprese milanesi, favorendo i loro rapporti d’affari con partner esteri. “E’ un’iniziativa in cui crediamo molto e che ci fa particolare piacere portare avanti con un partner importante come la Camera di Commercio, a cui ci lega una lunga consuetudine di lavoro e di stima” osserva l’amministratore delegato di Fiera Milano, Piergiacomo Ferrari. Fiera a Camera di Commercio sono da sempre due punte di eccellenza della Milano che produce. Ora rafforzano la loro collaborazione, al servizio delle imprese e della loro internazionalizzazione. E’ un segnale importante ed è – mi fa piacere sottolinearlo – l’ulteriore tappa di un percorso: la scorsa settimana abbiamo firmato, con la Camera di Commercio, ma anche con altri importanti partner tra cui il Comune, un’intesa diretta a incentivare il turismo d’affari su Milano. Ora è la volta di questo accordo”. “Milano rappresenta un punto di riferimento economico a livello europeo e internazionale - ha dichiarato Pier Andrea Chevallard, segretario generale della Camera di Commercio di Milano –. Per promuovere il sistema economico è importante l’impegno congiunto delle istituzioni. E l’accordo che firmiamo oggi mette a sistema la consolidata presenza all’estero della Camera di Commercio e la Fiera, che rappresenta un fattore di eccellenza per gli imprenditori stranieri a Milano”. Nell’ambito dell’intesa siglata oggi Fiera Milano e Promos, azienda speciale della Camera di Commercio di Milano per l’internazionalizzazione, che già operano insieme a Mosca e a San Paolo del Brasile, estenderanno la loro collaborazione fuori Italia individuando dieci Paesi considerati di particolare interesse. Qui lavoreranno con uffici congiunti incaricati di promuovere non solo le manifestazioni fieristiche milanesi, ma anche le relazioni economiche e le opportunità di investimento offerte dal tessuto produttivo di Milano. Ne risulterà, tra l’altro, un ulteriore rafforzamento della rete estera di Fiera Milano, che potrà acquisire nuove basi operative in Paesi in cui non è oggi presente: tra questi saranno sicuramente Argentina e Uruguay. Fiera e Promos si sono inoltre impegnate a individuare ogni anno tre iniziative congiunte di promozione internazionale. Il contenuto di tali iniziative è aperto a varie possibilità: si può andare dalla promozione di una mostra all’organizzazione di una missione commerciale. La prima iniziativa è già stata individuata: si tratta della presentazione agli operatori internazionali di Miwine, la nuova manifestazione di Fiera Milano dedicata agli operatori professionali del vino, che debutterà nel giugno del 2004. Infine Fiera Milano metterà a disposizione della Camera di commercio uno spazio adeguato, in cui insediare una sede decentrata dell’ente camerale, che offrirà, agli operatori fieristici italiani ed esteri, informazioni su opportunità di business e modalità per fruirne.

FINMECCANICA ED ENERTAD PER L’ENERGIA PULITA DEL FUTURO ACCORDO PER LO SVILUPPO DI CELLE A COMBUSTIBILE
Milano, 24 ottobre 2004 - Finmeccanica, tramite la controllata Iritech, ed Enertad, società quotata alla Borsa di Milano attiva nel settore dell’energia rinnovabile e dei servizi ambientali, hanno stipulato un accordo che consentirà di accelerare la messa a punto della tecnologia delle celle a combustibile per la produzione di energia elettrica per impieghi stazionari. Le celle a combustibile rispondono pienamente alle esigenze future del mercato dell’energia e alle direttive del Protocollo di Kyoto grazie : all’elevata efficienza termica e di conseguenza al ridottissimo impatto ambientale, sia come emissioni gassose che come rumore; ad una più facile estrazione dell’anidride carbonica allo scarico per un successivo trattamento; alla produzione di energia in maniera diffusa attraverso la realizzazione di mini centrali meno dipendenti dalla rete di trasmissione tradizionale. L’intesa prevede l’ingresso di Enertad e di Gepafin, società di Sviluppo Umbria, in Ansaldo Fuel Cells S.p.a., società controllata al 100% da Iritech, con una quota iniziale del 6,3%, destinata a crescere, tramite aumenti di capitale riservati. Viene così costituita una collaborazione industriale tra una società che intende valorizzare il know how sviluppato nei propri laboratori anche grazie al supporto di programmi di ricerca avviati dai ministeri competenti e dalla Comunità Europea, e una società privata, da tempo attiva nel settore delle energie rinnovabili. L’accordo è stato siglato ieri a Roma, presso il ministero delle Attività Produttive - alla presenza del ministro Antonio Marzano - dall’amministratore delegato Alessandro De Dominicis per Iritech, dal presidente Luigi Agarini per Enertad e da Giacomo Porrazzini, Presidente di Gepafin. Per Finmeccanica erano presenti il presidente ed amministratore delegato Pier Francesco Guarguaglini e l’amministratore delegato e direttore generale Roberto Testore mentre per Enertad era presente anche il vice presidente e amministratore delegato Sante Agarini e per Sviluppo Umbria il presidente Calogero Alessi. Il programma di sviluppo di Ansaldo Fuel Cells è incentrato sulla realizzazione di una serie di impianti dimostrativi per una potenza complessiva di circa 10 Mw e su una parallela attività di sviluppo tecnologico e di messa a punto dei processi industriali di produzione delle celle, anche nell’ambito di accordi nazionali e internazionali. Il prodotto base consiste in un un generatore di energia elettrica da 500 kW nominali alimentato a idrogeno, ricavato dalla dissociazione del metano, dal gas derivato da biomasse o da altri idrocarburi, tra cui una versione alimentata a gasolio per applicazioni navali. Tale generatore rappresenta anche il modulo di sviluppo per la realizzazione di unità di potenza fino ad alcuni Mw. Ansaldo Fuel Cells già beneficia di contributi alla ricerca sia nazionali, erogati dal Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca e dal Ministero dell’Ambiente, sia internazionali, erogati dalla Comunità Europea, e conta, per il prosieguo del programma e l’avvio delle attività industriali, su ulteriori supporti in linea con le strategie del Governo Italiano.

OLTRE 1000 OPERATORI ECONOMICI CLIENTI HANNO ADERITO AL CONSORZIO ENERGIA PULITA MULTIUTILITY UNA RISPOSTA CONCRETA ALL'INCENTIVAZIONE DI ENERGIA ELETTRICA DA FONTE RINNOVABILE
Rimini, 24 ottobre 2003 - Il tanto atteso avvento del mercato libero ha dato la possibilità ad un ampio numero di aziende italiane di abbandonare il monopolio e per una consistente parte di queste, con spiccata sensibilità ecologica, di scegliere la fornitura con energia elettrica da fonte rinnovabile In quest'ottica, su iniziativa del Gruppo Multiutility, leader italiano nella fornitura di energia alle Pmi, è nato lo scorso anno il primo Consorzio in Italia dedicato esclusivamente all'erogazione di energia pulita. La Mission del Consorzio Energia Pulita Multiutility, è quella di promuovere lo sviluppo e la diffusione di energia elettrica prodotta da fonte rinnovabile nel totale rispetto dell'ambiente e delle normative ambientali. Oggi, una nuova coscienza ecologica si sta sviluppando in ogni cittadino e nel legislatore. A titolo di esempio, ricordiamo la delibera 2003/287/Ce dell'Unione Europea (G.u. Europea n. 102 del 24/04/2003) che stabilisce i criteri per l'assegnazione di un marchio comunitario di qualità ecologica al servizio della ricettività. La delibera prevede che almeno il 22% dell'energia elettrica utilizzata annualmente da ogni operatore turistico che si voglia certificare provenga da fonte rinnovabile. Una vera rivoluzione. La delibera stabilisce inoltre che la struttura ricettiva debba disporre di procedure per la rilevazione e il controllo dei dati sul consumo complessivo di energia al fine di una corretta ottimizzazione evitando inutili e dannosi sprechi della preziosa risorsa . Perché un'azienda dovrebbe acquistare energia da fonte rinnovabile? Le motivazioni, secondo un'indagine di mercato fatta da Multiutility, nascono da diverse necessità/bisogni molto diversi da loro. Queste le principali: Per una profonda convinzione di contribuire a "salvare" l'ambiente; Per attuare specifiche politiche di Marketing al fine di soddisfare i nuovi bisogni ambientali del clienti per massimizzare il vantaggio economico della propria azienda; Solamente per adempiere ad un obbligo di imposto da una direttiva; Alla luce dell'esperienza maturata con il Consorzio Energia Pulita Multiutility, che può annoverare tra gli oltre 1.000 clienti i migliori Hotel e campeggi italiani, l'Autodromo di Imola, il Gruppo Rovagnati, il Gruppo Technogym, Nico Abbigliamento, la catena di supermercati Penny Market e numerosi altri marchi di prestigio, Multiutility, per soddisfare queste nuove necessità del mercato, sia di tipo legislativo che di coscienza etica/ambientale, ha studiato una linea di prodotti ambientali innovativi, unica nel suo genere, al fine di incentivare concretamente la produzione di energia elettrica da fonte rinnovabile. Due le proposte concrete di Multiutility per l'ambiente. La prima, grazie all'accordo con primari enti di certificazione, certifica ufficialmente che l'operatore turistico ha soddisfatto i requisiti previsti della Legge 102, (limite del 22% dei energia da fonte rinnovabile) tramite l'incentivazione della produzione di energia elettrica da fonte rinnovabile. La seconda vuole invece soddisfare le necessità di tutti coloro che desiderano utilizzare per la loro attività economica, non solo una parte del proprio fabbisogno energetico, ma la totalità dei consumo esclusivamente con energia da fonte rinnovabile. L'adesione a tale programma, permetterà quindi all'operatore economico, di ricevere "100% energia pulita!" Nell'ambito del Seminario "L'energia Da Fonti Rinnovabili, Stato Dell'arte E Prospettive Future" che si terrà Venerdi' 24 Ottobre dalle ore 10:00 alle ore 13:00 presso la Sala Energia (Pad. D1) verrà presentata la case history del Consorzio Energia Pulita Multiutility e gli innovativi servizi del Gruppo Multiutility per l'ambiente.

5° GIORNATA DEL .BOSCO ALLA PRESIDENZA DELLA REPUBBLICA -ROMA -TENUTA PRESIDENZIALE DI CASTELPORZIANO
Roma, 24 ottobre. Il giorno 5 novembre, alle ore 11.00, nella Tenuta Presidenziale di Castelporziano si terrà un incontro, promosso dalla Associazione Forestale Italiana congiuntamente con Consulta Nazionale per foreste, legno e carta e Societa' Italiana degli Agricoltori per presentare un documento in cui vengono affrontate tutte le tematiche più importanti , tanto ambientali e sociali quanto economico-produttive, del sistema bosco/legno. Quest'anno poi, in concomitanza. Con l'anno mondiale deJl'acqua, l'incontro sarà incentrato sui rapporti tra acqua e boschi, con l'ausilio di due relatori di massimo livel1o quali il Prof. Francesco Di Castri ed il Prof. Gian Tommaso Scarascìa Mugnozza. Il Presidente della Repubblica ha voluto amabilmente mettere a disposizione la Tenuta Presidenziale di Castelporziano e, qualora fosse impossibilitato ad intervenire di persona, invierà un suo messaggIo affinchè l'iniziativa possa avere tutto il risalto e tutta l'importanza che merita. E' prevista anche la presenza di rappresentanti del Governo, delle Istituzioni e dell'Unione Europea. Per partecipare è richiesta una conferma entro il 30 ottobre, comunicando i propri dati anagrafici (luogo e data di nascita) e, se si intende raggiungere Castelporziano con automezzo proprio, anche il tipo di vettura e la targa. Per motivi organizzativi e di sicurezza l'accesso alla Tenuta Presidenziale è consentito esclusivamente dalle ore 9.30 alle ore 10.30. Per richiedere la partecipazione e conferma: Associazione Forestale Italiana - tel. 064200681 fax 06.42817391 e-mail:
flaroma@federlegno.It

LA MILANO DEI MERCANTI VESTE LE SUE PIAZZE. DI ARTE CONTEMPORANEA IL MEDIOEVO RICOSTRUITO IN CHIAVE TECNOLOGICA IN PIAZZA MERCANTI. GLI INDICI DELLA BORSA IN PIAZZA AFFARI, SU E GIÙ COME LE ONDE DEL MARE
Milano, 24 ottobre 2003 - L'arte contemporanea incontra l'economia. Arrivano due opere moderne di giovani artisti, in piazza, davanti a due antichi palazzi, sedi della Camera di Commercio di Milano. Dal 28 ottobre al 30 novembre diventeranno "monumento contemporaneo" Palazzo Affari ai Giureconsulti con l'opera di Silvio Wolf "La Loggia delle Parole" e Palazzo Mezzanotte con l'opera di Annamaria Martena "Meteoropolis". In due piazze simbolo della vita economica ambrosiana: palazzo Giureconsulti, oggi sede di eventi, mostre e convegni e punto d'incontro della business community milanese, in piazza Mercanti (Mm Duomo) e Palazzo Mezzanotte, in piazza Affari (Mm Cordusio), che ospita la Borsa. Il Medioevo sarà ricostruito in chiave tecnologica in piazza Mercanti con luci come antiche torce e quattro piazze sonore che diventeranno una sorta di mercato internazionale tra le arcate. Gli indici della Borsa in piazza Affari, su e giù come le onde del mare. Lo propone la Camera di Commercio di Milano nell'ambito della mostra "Cittàzioni. Un caso di Public Art a Milano" realizzata con il patrocinio e il contributo del Comune di Milano e il patrocinio della Commissione Europea, rappresentanza a Milano, a cura di Mimmo Di Marzio. Un evento artistico in undici spazi urbani di Milano che coinvolgerà undici artisti. "La Camera di Commercio - ha dichiarato Carlo Sangalli, presidente della Camera di Commercio di Milano - conserva e valorizza importanti palazzi simbolo dell'economia milanese. Da palazzo Giureconsulti, dove si decideva nel Medioevo sulle sorti e sulle controversie negli affari. A palazzo Mezzanotte, sede della Borsa e simbolo dell'economia moderna. A Palazzo Turati, sede della nuova Camera di Commercio da oltre cento anni. Oggi con questa iniziativa ospitiamo monumenti provvisori per premiare l'arte e la creatività dei giovani talenti. Proprio Milano, centro dell'innovazione, riconosce come risorsa la creatività, a partire dall'economia. E può mostrarsi ancora una volta pronta al cambiamento e all'avanguardia". "La Loggia delle Parole" di Silvio Wolf nasce con l'obiettivo di riportare all'attenzione dei cittadini l'identità di un luogo che nel Medio Evo era spazio vivo, dedicato allo scambio delle merci ed all'incontro di persone. L'installazione - illuminotecnica e sonora - è concepita come luogo d'incontro della multiculturalità economica milanese. Scopo dell'intervento è restituire centralità e visibilità alla Loggia, con l'obiettivo di ricollocarla al centro di piazza Mercanti, ora che l'isola pedonale consente ai passanti di sostare, ascoltarla e percorrerla. L'artista realizzerà quattro "piazze sonore" in corrispondenza di crociere poste all'intersezione delle due navate della Loggia con le sette campate: ciascuna "piazza sonora" è concepita come virtuale luogo d'incontro delle comunità etnico-economiche della realtà milanese; nelle quattro piazze si svolgono dialoghi e scambi tra gruppi di persone omogenei per lingua, creando una sorta di "mercato internazionale" tra le arcate della Loggia. Per la realizzazione del sonoro, S. Wolf si avvarrà del sound designer T. Crotti. L'impianto illuminotecnico (realizzato dal light designer P. Palladino) restituirà al monumento lo spirito dell'illuminazione originale (costituita da torce sospese sui lati interni dei grandi pilastri) con due sistemi d'illuminazione - dal basso o dall'alto - di luci radenti sui lati interni del colonnato: quattro potenti luci rischiareranno le piazze sonore da cui le voci provengono. Il grande spazio vuoto e silenzioso della Loggia tornerà così a vivere di suoni e luci, evocando la memoria del luogo assieme all'attuale complessa realtà economico-linguistico-sociale della città. "Meteoropolis" di Annamaria Martena sarà installata nello spazio pubblico di piazza Affari di fronte a Palazzo Mezzanotte, simbolo della city milanese: essa intende focalizzare l'attenzione del pubblico sul calcolo delle probabilità finanziarie e sulle previsioni dell'andamento dei mercati mobiliari. L'artista rappresenterà un grande grafico, verosimile in tutte le sue parti: completo cioè di ascisse e ordinate, con i riferimenti temporali e i valori numerici, senza però presentare un grafico a istogrammi. L'andamento dei valori sarà infatti dato da un video rappresentante immagini di onde di un mare, a tratti calmo, a tratti mosso (trattate con effetto speciale in post produzione) che, attraverso onde in continuo movimento, disegnerà sul grafico un istogramma mai fisso, quindi mai prevedibile; Meteoropolis appunto, la città nella sua dimensione umana e umorale. Per la realizzazione dell'opera sarà utilizzato un maxi schermo di 3 metri per 4 posto su una base di 3,5 metri di lunghezza, 6 di altezza e 2 di profondità. Silvio Wolf è nato a Milano nel 1952, dove vive e lavora. Ha studiato filosofia e psicologia in Italia e fotografia ed arti visive a Londra, ove ha conseguito il diploma in "Advanced Photography" presso il London College of Printing. Dal '77 all'87 ha utilizzato la fotografia esplorandone linguaggio e bidimensionalità dell'immagine; dalla fine degli anni Ottanta ha introdotto nel proprio lavoro l'uso di nuovi linguaggi utilizzando anche video, proiezioni fisse, luce e suono; ha realizzato installazioni temporanee e permanenti in gallerie, musei e spazi pubblici in Belgio, Canada, Germania, Regno Unito, Italia, Lussemburgo, Spagna ed Usa. E' docente di fotografia presso la Scuola di Arti visive dell'Istituto Europeo di Design di Milano e "visiting professor" presso l'Accademia di Belle Arti di Brera. Annamaria Martena è nata in provincia di Lecce nel 1965. Ha frequentato l'Accademia di Belle Arti di Lecce e nel 1995 si è trasferita a Milano, dove vive. Si occupa di "video art" dal 1998. I suoi lavori sono stati presentati in mostre, rassegne video e film festival in Italia e all'estero. Il suo lavoro si rivolge ai meccanismi percettivi, cercando di evidenziare il punto d'incontro tra nozione, intuito ed aspettativa.

CONCLUSA LA TERZA EDIZIONE DEL MASTER IN CORPORATE FINANCE (MCF). PRESSO L'AULA MAGNA DELL'UNIVERSITÀ LUIGI BOCCONI DI MILANO SONO STATI CONSEGNATI I DIPLOMI DELL'EDIZIONE 2002-2003.
Milano, 24 ottobre 2003. - Lunedì 20 ottobre 2003 si è svolta presso l'Aula Magna dell'Università Bocconi di Milano la cerimonia di consegna dei Diplomi della Terza Edizione del Master in Corporate Finance (Mcf) promosso dall'Area Finanza Aziendale e Immobiliare della Scuola di Direzione Aziendale della Bocconi. In questa sede, sono stati presentati i diplomati Master 2002-2003. Si tratta di giovani laureati di età compresa tra i 25 e 30 anni che, dopo aver seguito un programma full time di 11 mesi in aula e sul campo, sono dunque pronti per proporre soluzioni di alto profilo sia ai problemi strategici che a quelli operativi del mondo della Finanza. Alla cerimonia, nell'ambito della quale è stata istituita la Borsa di Studio in memoria di Maurizio Marelli, giovane docente dell'Area Finanza Aziendale e Immobiliare scomparso qualche anno fa, sono intervenuti: Carlo Secchi Rettore Università Luigi Bocconi; Alberto Bertoni Direttore del Programma; Maurizio Dallocchio Dean della Scuola e Coordinatore del Programma; Federico Imbert Chairman & Senior Country Officer Jp Morgan Chase Bank; Philip Wood Special Global Counsellor, Allen & Overy. "L'obiettivo dell'iniziativa - afferma Andrea Benocci, docente dell'Area Finanza Aziendale e Immobiliare Sda Bocconi - è di preparare persone che sappiano distinguersi non soltanto nel sapere e nel saper fare, cioè nelle cosiddette hard skills (le competenze ed esperienze di management finanziario), ma anche e soprattutto nel saper essere, quelle soft skills che sono sempre più importanti quando non decisive, e che consistono nel saper assumere e gestire le responsabilità allargate che il mercato assegna alle aziende ed ai loro manager." A partire dall'edizione 2003-2004, che inizierà il prossimo novembre, il Master in Corporate Finance sarà completamente in lingua Inglese, con una partecipazione di candidati stranieri superiore all'80% del totale. Il prospectus del Programma e la domanda di ammissione sono scaricabili dal sito:
www.Sdabocconi.it/mcf/

LLOYD ADRIATICO INVESTE SUI GIOVANI IN PALIO 20 BORSE DI STUDIO ALL'ESTERO
Milano, 24 ottobre 2003 - Il Lloyd Adriatico investe sui giovani e offre in collaborazione con Intercultura, la più importante organizzazione che realizza scambi educativi per i giovani, 20 borse di studio per una straordinaria esperienza di vita all'estero; un'occasione unica, rivolta ai giovani, per migliorare la loro conoscenza del mondo e per imparare una lingua straniera. L'iniziativa congiunta del Lloyd Adriatico e di Intercultura prevede nell'edizione 2003 l'assegnazione di 15 borse di studio riservate ai figli di clienti della Compagnia - delle quali 5 per iniziativa degli Agenti della Toscana riservate a studenti residenti nella Regione- ed altre 5 borse di studio indirizzate ai figli di dipendenti e agenti della Compagnia e a giovani residenti nella città di Trieste, dove ha sede il Lloyd Adriatico. La Compagnia guidata da Enrico Tomaso Cucchiani testimonia anche in questa iniziativa la sensibilità verso il ruolo sociale dell'impresa e il suo impegno nella formazione dei giovani. Cucchiani è membro dell'Advisory Board di Intercultura, formato da ex borsisti che occupano posizioni rilevanti nella vita nazionale. Ne fanno parte, tra gli altri, Franco Bernabè, manager e Presidente della Biennale di Venezia, Gian Filippo Cuneo, Consulente d'azienda, Francesco Favotto, Preside della Facoltà di Economia dell'Università di Padova, Gustavo Ghidini docente all'Università Luiss di Roma, Pippo Ranci, Presidente dell'Autorità per l'Energia Elettrica e il Gas, Carlo Secchi, Rettore dell'Università Bocconi di Milano, Ulrich Weiss di Deutsche Bank. "Al giorno d'oggi - osserva Cucchiani - investire nel futuro dei giovani è indispensabile, più che in passato, per garantire loro un futuro di successo: in un mondo sempre più complesso, conoscere bene le lingue straniere e comprendere culture diverse diventa essenziale. Il Lloyd Adriatico, sensibile a questa problematica, ha deciso di investire nel futuro dei figli dei propri clienti. L'investimento nei giovani è una testimonianza del nostro impegno ad investire nel futuro del Paese, ed anche un modo per dimostrare concretamente la vicinanza ai nostri clienti, alle loro famiglie, a quanto hanno di più caro. Con molti clienti, c'è un rapporto di lunga data e questo è un modo per rafforzare tale legame e per creare valore per le loro famiglie. Siamo certi che un'esperienza di vita e di studio all'estero fornirà un bagaglio molto importante per il prosieguo degli studi e un elemento di chiara differenziazione all'assunzione del primo impiego". L'obiettivo è costruire oggi per i ragazzi un avvenire di successo, aprendo loro le porte del mondo, offrendo ai più meritevoli una concreta opportunità: vivere una bellissima esperienza formativa e aiutarli a diventare "cittadini del mondo". Giunta alla sesta edizione, quest'anno l'iniziativa è stata ampliata aumentando il numero di borse di studio in palio: vi concorreranno studenti delle scuole medie superiori, di età compresa tra i 15 e i 19 anni, che potranno scegliere tra diversi Paesi di destinazione. Nelle passate edizioni, sono già stati premiati 26 giovani meritevoli. Il programma prevede il soggiorno gratuito degli studenti nel Paese prescelto presso una famiglia selezionata da Intercultura. Le borse di studio possono avere una durata annuale o - per i soggiorni estivi - di quattro o sei settimane. Nell'ambito delle attività svolte a favore dei giovani, il Lloyd Adriatico ha scelto di valorizzare le migliori risorse sia tra i ragazzi che si preparano all'ingresso all'Università sia tra i giovani impegnati in corsi di formazione post-laurea. Oltre all'inziativa con Intercultura, altre Borse di studio del Lloyd Adriatico vengono assegnate ogni anno a studenti iscritti al Master in Insurance and Risk Management (Mirm) sviluppato al Mib School of Management, la Business School di Trieste con forte orientamento internazionale alla cui Presidenza siede, dal marzo di quest'anno, il dott. Cucchiani. A partire dal 2000, al Mirm sono state assegnate 12 Borse di studio e dal 2003 il Lloyd Adriatico ha istituito una borsa di studio anche tra i partecipanti all'Executive Mba, il nuovo corso destinato ad accrescere le competenze manageriali di chi già opera nelle aziende. Infolink: www.Lloydadriati.it   www.intercultura.it

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