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2003 anno 6°  

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MERCOLEDI'
29 OTTOBRE 2003

pagina 4

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“SHE FIGURES 2003”: I DATI FONDAMENTALI SU DONNE E SCIENZA

Bruxelles, 29 ottobre 2003 - La Commissione ha appena pubblicato “She Figures 2003” , una raccolta di dati unica nel suo genere che presenta le più recenti cifre sulla presenza delle donne nel mondo scientifico, sia a livello accademico che professionale. Il numero di ricercatrici nelle università e nelle imprese europee è in aumento, ma dai dati disponibili risulta che in alcuni paesi le istituzioni statali di ricerca stanno perdendo ricercatori, sia uomini che donne. Malgrado in Europa le donne rappresentino il 40% di coloro che hanno conseguito un dottorato, esse costituiscono solo il 15% dei ricercatori attivi nelle imprese e un terzo dei ricercatori negli istituti di ricerca statali ed universitari. In sei Stati membri, poi, nelle fasce più elevate del mondo accademico nemmeno uno su dieci è donna. “Più donne nella ricerca, carriere migliori per le ricercatrici”: questo è il messaggio del Commissario europeo per la Ricerca Philippe Busquin. “Durante i recenti incontri di Berlino e Bruxelles sul tema “Le donne nella ricerca industriale”, il messaggio è stato ascoltato e raccolto dai dirigenti delle più grandi imprese europee, che hanno sottoscritto l'impegno ad aumentare il numero di ricercatrici nelle loro imprese e a sfruttarne al meglio il talento. Ora è tempo di compiere ulteriori passi avanti e di promuovere il cambiamento in altri settori. Le ricercatrici sono una risorsa troppo preziosa per essere sprecata. Non possiamo permetterci di perdere un potenziale intellettuale tanto vasto, e non dobbiamo penalizzare la diversità nella ricerca. Clonare idee nei laboratori e nei comitati scientifici porta solo a soluzioni sterili.” “She Figures 2003” è un utile strumento di riferimento che metterà a disposizione dei responsabili politici i più recenti dati europei e nazionali su uomini e donne altamente qualificati. Si tratta di un documento che presenta statistiche e indicatori descrittivi per gli Stati membri dell'Unione europea ed i paesi associati, oltre a testi esplicativi e note metodologiche. Per la sua struttura, il documento inaugura una nuova era nella disponibilità di dati, ripartiti in base al sesso, sulle risorse umane esistenti nello Spazio europeo della ricerca. Nel settore delle imprese solo il 15% è donna She Figures 2003 riporta un tasso di crescita complessivamente buono del numero dei ricercatori nel settore dell'istruzione superiore in quasi tutti gli Stati membri e i paesi candidati, e dei ricercatori industriali in Portogallo, Spagna, Finlandia, Italia, Lituania, Cipro, Norvegia e Ungheria nel periodo 1998-2001. Durante lo stesso periodo, tuttavia, gli istituti di ricerca statali e l'industria hanno perso ricercatori, sia uomini che donne, in circa la metà dei paesi associati. La percentuale di posti di ricerca occupati dalle donne nel settore delle imprese (15%) è la metà rispetto al settore dell'istruzione superiore (34%) o alle istituzioni di ricerca statali (31%). Tra il 1999 e il 2000 la percentuale media delle ricercatrici nell'Unione europea a 15 Stati è leggermente aumentata (di 2 punti percentuali) nel settore dell'istruzione superiore, passando dal 32% al 34%. Perché le donne sono così sottorappresentate? Il livello delle qualifiche non può più costituire un pretesto per spiegare la sottorappresentazione delle donne tra i ricercatori; secondo le statistiche di She Figures 2003, tuttavia, le donne adeguatamente qualificate tenderebbero meno spesso dei colleghi uomini a orientarsi verso l'occupazione di ricercatore nel settore della ricerca e dello sviluppo, preferendo occupazioni tecniche. Poiché i laureati di oggi sono gli scienziati di domani, She Figures 2003 esamina le statistiche dei laureati del 2001, scoprendo che la media dell'Unione europea a 15 Stati per quanto riguarda le donne che hanno conseguito un dottorato ha raggiunto il 40%. In tutti i paesi associati, tranne Ungheria, Repubblica ceca e Norvegia, oltre il 40% di coloro che hanno conseguito un dottorato è donna. Una bassa percentuale di presenza femminile nel mondo accademico In sei dei 14 Stati membri presentati in She Figures 2003, ai massimi livelli del mondo accademico la proporzione è ancora di meno di una donna per dieci uomini. Dal 1999-2000 si è verificato un leggero aumento della percentuale femminile ai massimi livelli universitari, che è passata dall'11,6% al 13,2%, ma in Austria e nei Paesi Bassi solo il 6% del personale accademico più elevato è donna. In Portogallo solo il 3% delle fasce più elevate del mondo accademico nel settore dell'ingegneria (“Professor Catedrático”) è donna, mentre in Austria non si supera l'1,7%. Gli uomini hanno il triplo di probabilità delle donne di raggiungere i massimi livelli; solo il 6,4% delle donne presenti nel mondo accademico raggiunge i massimi livelli nell'Unione europea, mentre gli stessi riconoscimenti vanno al 18,8% degli uomini. Alle donne, inoltre, sembra preclusa l'appartenenza ai comitati scientifici. In otto dei 15 Stati membri e in nove degli 11 paesi associati, meno del 25% dei membri dei comitati scientifici è donna. In Lussemburgo non si supera il 6,6%, in Belgio il 10,3% e in Austria l'11,8%. Queste cifre mostrano che è necessario ripensare urgentemente le strategie di assunzione e le procedure di nomina. La scarsa presenza delle donne nei posti chiave della scienza con maggior potere decisionale significa che è meno probabile che esse possano esprimere la loro opinione individuale e collettiva ed essere ascoltate nel dialogo di cruciale importanza sul rapporto tra scienza e società. Statistiche e volontà politica She Figures 2003 segna l'inizio di una raccolta completa di dati ripartiti in base al sesso sulla presenza delle donne nel mondo scientifico. Tutti i paesi coinvolti nell'attività di raccolta continueranno in futuro a monitorare tali indicatori per quantificare la rapida evoluzione delle dinamiche della proporzione tra generi nello Spazio europeo della ricerca. La raccolta e la coordinazione di tali dati è frutto dell'impegno specifico dei corrispondenti statistici del gruppo di Helsinki su donne e scienza. La relazione completa può essere consultata su: http://europa.Eu.int/comm/research/science-society/highlights_en.html  e http://europa.Eu.int/comm/research/science-society/women/wssi/publications_en.html

QUANDO L’ITALIA DOVRÀ SBARAZZARSI DEI VECCHI SEMPRE MENO FIGLI, SEMPRE PIÙ CENTENARI.
Firenze 29 ottobre 2003 - - Esiste un’età in cui diventa “giusto” morire? Con tutta la sua carica drammatica, la domanda ha attraversato a Firenze il 48° congresso della Società Italiana di Gerontologia e Geriatria (Sigg), lasciando intravedere d’un colpo scenari da fantascienza nera in cui, per sopravvivere, dovremo disfarci dell’esercito crescente di centenari disabili e malati, figlio di un sistema tanto opulento quanto egoista e imprevidente. “E’ un problema che sarà sempre più presente con l’arrivo a età avanzatissime di schiere sempre più folte di persone”, ha detto il demografo Antonio Golini (Università La Sapienza , Roma), inaugurando il congresso con una relazione fitta di cifre e di considerazioni scomode, ma terribilmente realistiche. “Siamo qui”, ha aggiunto il professor Giulio Masotti, presidente della Sigg, “proprio per suggerire i rimedi alla politica e alle strutture sanitarie”. Il titolo della relazione di Golini, “L’invecchiamento della popolazione in Italia: una sfida per il Paese e un laboratorio per il mondo” lascia del resto bene intendere la dimensione dell’emergenza, soprattutto considerato che l’Italia è già oggi il più vecchio tra i paesi occidentali, ospitando sia la più alta proporzione di ultrasessantenni (24,3% della popolazione nel 2001), sia quella più bassa di giovani con meno di 15 anni (15,1% nel 2003). Grazie al benessere e alla scienza, anche in Italia si vive mediamente di più (oltre 76 anni i maschi, oltre 82 le donne), ma in quali condizioni? Golini ha fatto questi semplici conti: se la vita media arriverà rispettivamente a 84 e a 90 anni, gli ultra novantenni aumenteranno al tasso elevatissimo del 3,91% all’anno. Nel 2051, le sole donne di questa fascia di età saranno 1.746 milioni dalle attuali 276 mila. E molte moriranno ultracentenarie. Ma come reggere un impatto simile, in termini di assistenza, cure, strutture, se già oggi il sistema è alle corde? Nell’italia del dopoguerra c’erano 5,5 adulti fra 50 e 65 anni per ogni anziano con più 75 anni; nell’Italia che non fa più figli sono ormai ridotti a 2,3 e nel 2051 saranno meno di 1. Per allora l’Onu ci accredita un saldo di 800 mila morti all’anno contro 276 mila nati. Chi assisterà i vecchi? Chi pagherà le loro pensioni? E’ a questo punto, ha detto Golini, che “potrebbe diventare sempre più frequente mettere la morte sul piatto della bilancia, soprattutto se sull’altro piatto ci sono sofferenze fisiche e psichiche immani, o un disfacimento progressivo del corpo e della mente. Magari non si tratterà di far morire, ma di lasciar morire”. Questioni delicatissime, che già oggi si pongono per le malattie inguaribili, affrontate peraltro anche dal cosiddetto “testamento biologico” all’esame del Comitato Nazionale di Bioetica. Nel futuro abitato da ultracentenari prospettato dai demografi, il problema posto da Golini può forse apparire crudele, ma in mancanza di serie alternative si tratterà proprio di scegliere “se, quando, come e da chi individuare un’età o una condizione alla quale ritenere “giusto” morire”. Bisognerà anche capire meglio il processo che porta alla morte, dunque statistici e demografi dovranno attrezzarsi anche per aiutare l’impostazione di politiche sociali e sanitarie adeguate. “Ad esempio”, ha detto il professore, “sappiamo molto poco delle condizioni sociali e sanitarie in cui si trovano molti ultracentenari nei 6 o 12 mesi che precedono la morte. Ne’ abbiamo informazioni sufficienti sulla supermortalità di anziani e vecchi della scorsa estate, probabilmente dovuta all’eccezionale canicola. Per i demografi sarebbe molto importante valutare in particolare se le vittime hanno perduto qualche mese di vita oppure qualche anno”.  Regione per regione, ecco come invecchierà il Paese in meno di 20 anni. La prima tabella riguarda gli ultra 65enni, l’altra gli ultra 80enni. Sono elaborazioni inedite su dati Istat presentate ieri dal professor Antonio Golini al 48° congresso di geriatria.

1 Situazione al 2001 e incrementi fra il 2001 e il 2021

Situazione al 2021

Regione

% 65+ al 2001

Incremento medio annuo 2001-21

Regione

% 65+ al 2021

Tasso %

Assoluto

1. Liguria

25,0

0,32

1.336

1. Liguria

29,8

2. Umbria

22,4

0,88

1.820

2. Friuli Venezia Giulia

27,2

3. Emilia Romagna

22,2

1,02

10.037

3. Toscana

26,7

4. Toscana

22,1

0,89

7.629

4. Piemonte

26,6

5. Marche

21,5

1,09

3.854

5. Emilia Romagna

26,5

6. Friuli Venezia Giulia

21,3

1,11

3.149

6. Umbria

26,2

7. Molise

20,9

0,66

487

7. Marche

25,8

8. Piemonte

20,7

1,10

10.984

8. Molise

24,9

9. Abruzzo

20,0

1,07

3.063

9. Valle d’Aosta

24,8

10. Valle d’Aosta

18,9

1,55

414

10. Lombardia

24,6

11. Basilicata

18,2

0,90

1.082

11. Veneto

24,5

12. Veneto

18,0

1,74

16.981

12. Abruzzo

24,3

13. Lombardia

17,8

1,78

34.663

13. Sardegna

24,0

14. Lazio

17,3

1,57

16.930

14. Lazio

23,1

15. Trentino Alto Adige

16,8

1,87

3.586

15. Basilicata

22,8

16. Calabria

16,7

1,14

4.358

16. Trentino Alto Adige

22,6

17. Sicilia

16,4

1,07

9.944

17. Puglia

22,1

18. Sardegna

15,7

1,91

6.019

18. Calabria

21,8

19. Puglia

15,4

1,73

12.985

19. Sicilia

20,9

20. Campania

13,8

1,77

16.955

20. Campania

19,5

Italia

18,2

1,37

166.274

Italia

23,9

 

2 Situazione al 2001 e incrementi fra il 2001 e il 2021

Situazione al 2021

Regione

% 80+ al 2001

Incremento medio annuo 2001-21

Regione

% 80+ al 2021

Tasso %

Assoluto

1. Liguria

6,4

2,08

2.676

1. Liguria

10,9

2. Emilia Romagna

5,6

2,86

8.662

2. Emilia Romagna

9,7

3. Friuli Venezia Giulia

5,5

2,48

2.104

3. Marche

9,3

4. Toscana

5,5

2,52

6.391

4. Friuli Venezia Giulia

9,3

5. Umbria

5,4

2,73

1.640

5. Toscana

9,2

6. Marche

5,2

3,06

3.239

6. Piemonte

9,2

7. Molise

5,0

2,62

562

7. Umbria

9,1

8. Piemonte

4,8

3,12

8.916

8. Molise

8,8

9. Abruzzo

4,7

3,02

2.475

9. Abruzzo

8,4

10. Valle d’Aosta

4,4

3,35

252

10. Lombardia

8,3

11. Veneto

4,1

3,61

9.990

11. Valle d’Aosta

8,3

12. Trentino Alto Adige

3,9

3,66

1.979

12. Veneto

8,2

13. Lombardia

3,9

3,98

21.531

13. Basilicata

7,8

14. Basilicata

3,8

3,29

1.082

14. Trentino Alto Adige

7,5

15. Calabria

3,7

2,87

2.897

15. Lazio

7,2

16. Lazio

3,6

3,58

10.046

16. Sardegna

7,1

17. Sardegna

3,5

3,28

2.702

17. Calabria

6,8

18. Sicilia

3,5

2,59

6.006

18. Puglia

6,6

19. Puglia

3,3

3,47

6.656

19. Sicilia

6,0

20. Campania

2,6

3,85

8.874

20. Campania

5,7

Italia

4,1

3,24

108.680

Italia

7,9

SETTIMA EDIZIONE DELLA BIENNALE DEDICATA ALLA RICERCA SCIENTIFICA SECONDO APPUNTAMENTO TEMATICO DEDICATO AI QUATTRO ELEMENTI IDEAZIONE E ORGANIZZAZIONE GLOBO DIVULGAZIONE SCIENTIFICA
Trieste, 29 ottobre 2003 - Torna la rassegna biennale “Era Esposizione di Ricerca Avanzata” che, giunta alla sua settima edizione, si rivolge al grande pubblico e al mondo della scuola per far conoscere l’avanzamento scientifico e tecnologico proposto da alcuni dei più importanti centri e istituti di ricerca. Come nella passata edizione il tema di Era 2003 sarà uno dei quattro elementi: quest’anno l’appuntamento è con il “fuoco”. Molte le iniziative in programma. Un’esposizione principale dedicata all’energia e alle nuove fonti energetiche, con sezioni riguardanti principalmente la metereologia, la fisica, la chimica, la meccanica, la protezione civile e ambientale. Una mostra sulla vulcanologia “Magma, il fuoco della terra”. Incontri con scienziati e divulgatori rivolti in particolare agli studenti degli ultimi due anni delle scuole superiori. Un ricco calendario di conferenze sui temi di Era dedicate al grande pubblico. Trieste Stazione Marittima 22 novembre – 5 dicembre 2003 orario: feriale 9.00-13.00 e 15.00-20.00 festivo 9.00-20.00 ingresso: intero 6 € - ridotto 4 € - scuole 3 € infopoint: Globo divulgazione scientifica Tel 040 3755567 

IL MONDO DELLA MANUTENZIONE SCEGLIE MILANO NUOVO APPUNTAMENTO ESPOSITIVO E CONVEGNISTICO IN FIERA MILANO A SETTEMBRE 2004
Milano, 29 ottobre 2003 - Dal 14 al 17 settembre 2004 in Fiera Milano è in programma la 1a edizione di Bi.man, Biennale della Manutenzione Industriale, organizzata da Bias Group, una società del gruppo Vnu Business Publications Italia. Per la prima volta Milano ospiterà quindi una rassegna completa e aggiornata rivolta al mondo della manutenzione industriale. La manutenzione è ormai una componente del più ampio programma di valorizzazione del patrimonio strumentale e impiantistico di un’industria e viene ad assumere un ruolo strategico prioritario. Progettare, controllare e migliorare il proprio sistema di manutenzione: sono passi essenziale del cammino di ogni azienda che intenda vincere le nuove sfide della competitività. Una manifestazione come Bi.man sarà un’occasione privilegiata per far incontrare tutti i soggetti interessati a conoscere e a far conoscere l’oggi della manutenzione. Alla prima edizione di Bi.man si potranno pertanto trovare: aree espositive per presentare strumenti, componenti, macchine, sistemi e servizi che alimentano l’attività manutentiva nei vari campi applicativi; convegni e workshop per dibattere i problemi aperti; spazi dedicati per contatti, approfondimenti, opportunità di business. In particolare, l’offerta espositiva sarà articolata secondo i principali segmenti che descrivono il più ampio panorama della manutenzione, cioè: Manutenzione meccanica, Manutenzione elettrica, Fluid Engineering, Strumentazione & Controllo per la Manutenzione , Diagnostica, Materiali, Ambiente, Sicurezza & Salute, Service. Le sinergie: Vari sono i protagonisti del mondo tecnico e industriale che parteciperanno alla preparazione e alla realizzazione di un evento che si preannuncia di grande rilevanza per tutti gli operatori della manutenzione. A cominciare da Aiman (Associazione Italiana di Manutenzione) che da quasi 45 anni svolge un’opera di promozione e sviluppo della cultura e dell’attività manutentiva, attraverso una varietà di strumenti e iniziative. Per settembre 2004 Aiman organizzerà a Milano il proprio Convegno Nazionale e identifica fin d’ora nel Bi.man il proprio salone di riferimento; con l’obiettivo di far convergere su Fiera Milano il mondo della manutenzione industriale, portando alla Bi.man le risorse tecniche e gestionali disponibili sul territorio e distribuite attraverso una capillare rete di operatori. Altro punto di forza di Bi.man sarà la contiguità col 31° Bias, Convegno Mostra dell’Automazione, Strumentazione, Microelettronica e Ict per l’Industria, manifestazione storica nel panorama industriale italiano e punto di riferimento internazionale per i settori coinvolti. Per l’edizione 2004 Bias aspetta la partecipazione di 60.000 visitatori, 2.600 espositori su 92.000 m2 di superficie espositiva. La sinergia a tutto campo tra Bi.man e Bias, che si attuerà anche sul piano organizzativo e gestionale, può far leva sul carattere interdisciplinare della manutenzione e sulla natura trasversale delle tecnologie elettroniche e dell’automazione.

ENOGA 2004 SALONE DEI SAPORI E DEI PROFUMI DELLA TRADIZIONE ENOGASTRONOMICA FINALE LIGURE (SV) 27-28 MARZO 2004
Finale Ligure (Sv), 29 ottobre 2003 - Il 27 e 28 marzo a Finale Ligure si svolgerà la seconda edizione di “Enoga”: il primo salone e workshop dedicato ai prodotti di nicchia organizzato a Finale Ligure nel Complesso Monumentale di Santa Caterina. La manifestazione, ideata dalla Oa Tours sarà organizzata in collaborazione con la Oroargento Meeting & Eventi, la Provincia di Savona e le Comunità Montane Pollupice e Ingauna. Sarà inoltre patrocinata dal Comune di Finale Ligure. L’evento viene organizzato nel prestigioso Complesso Monumentale di Santa Caterina, ex convento domenicano del 300’ . Gli spazi espositivi quindi si articoleranno fra Chiostri, Capriate, Archi e una stupenda chiesa detta l’Auditorium, ora sconsacrata. Il Salone è esclusivamente dedicato a produzioni di nicchia di prodotti tipici food&beverage nazionali ed internazionali. Enoga avrà carattere internazionale, sia per ciò che riguarda gli espositori che per quanto concerne i visitatori. L’evento sarà aperto alla domanda professionale e ad un pubblico selezionato di appassionati di enogastronomia. Enoga vuole porre l’accento sul forte legame esistente fra i sapori e i profumi ed in particolare si parlerà proprio di profumi nei laboratori dedicati alle essenze e alle erbe aromatiche. Enoga è un evento che intende soddisfare un consumatore, sia professionale che privato, sempre più esigente e alla ricerca di prodotti di qualità, permettendogli di provare sapori e profumi attraverso corsi di degustazione, laboratori, seminari ed iniziative collaterali all’evento. La filosofia dell’evento si può riassumere attraverso le seguenti attitudini su cui vuole porre l’accento l’organizzazione: Privilegiare la dimensione culturale delle produzioni enogastronomiche, intese come momento di scoperta, confronto e conoscenza; Riconoscere l’esigenza di un consumo responsabile di prodotti enogastronomici; Porsi come una risposta credibile alle esigenze di un pubblico che non si percepisce come “consumatore tradizionale”, ma che sa “degustare” i prodotti che acquista. Valorizzare il legame che esiste fra i profumi e le tradizioni. Infolink: www.Oatour.net/enoga

PUBBLICO NUMEROSO E BUONI AFFARI ALLA MOSTRA MERCATO “TRIESTEANTIQUA”
Trieste, 29 ottobre 2003 - Inaugurata sabato 25 ottobre, prosegue fino a domenica sera 2 novembre, nella prestigiosa sede del Palazzo dei Congressi della Stazione Marittima, la Xxi edizione di Triesteantiqua, una delle mostre-mercato di antiquariato più importanti a livello internazionale. Organizzata dal Consorzio Promotrieste con il sostegno e il patrocinio della Camera di Commercio, della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, della Provincia, del Comune e dell’Agenzia d’Informazione e di Accoglienza Turistica di Trieste e con la collaborazione dell’Associazione Antiquari del Friuli Venezia Giulia, Triesteantiqua gode di un indiscusso, crescente successo di visitatori. In una sua nota di commento alla rassegna, Enrico Bertossi, Assessore Regionale all’Industria, all’Artigianato e alla Cooperazione, al Commercio, al Turismo e al Terziario del Friuli Venezia Giulia, ha sottolineato che Triesteantiqua “rende Trieste madrina di un importante evento culturale, ospitando le più svariate tipologie di un panorama antiquario ricco di memoria, di tradizione e di talento”. Parlando poi dei due eventi collaterali che caratterizzano l’edizione di Triesteantiqua di quest’anno, la Mostra fotografica sulla storia dell’Industria Triestina, nata in occasione della celebrazione del Centenario dell’Associazione degli Industriali della Provincia di Trieste, e dell’esposizione dedicata alla Profumeria d’Epoca, allestita a scopo benefico dall’Associazione Italiana per la Ricerca sul Cancro, l’Assessore Bertossi ha detto: “Si tratta di due manifestazioni che regalano al pubblico immagini, spesso poco conosciute, della prestigiosa storia industriale del territorio giuliano e le griffes più note della profumeria europea, con un unico obiettivo che è quello di trasferire le conoscenze di un illustre passato in un contemporaneo, attuale e innovativo presente perché memore della tradizione”. Enrico Bertossi ha espresso poi un plauso alla capacità degli organizzatori che hanno saputo unire i valori della tradizione di una città dalla storia illustre, come Trieste, a quelli di un mondo leggendario e cosmopolita come quello del settore antiquario, recuperando materiali rari, di portata museale e oggetti curiosi, accessibili anche al giovane collezionismo. I numerosi appassionati che giungono a Trieste anche dalle Regioni limitrofe e dall’estero, si mostrano desiderosi, oltre che di ammirare migliaia di raffinate proposte (molte delle quali degne di essere esposte in un museo), anche di concludere qualche buon affare. Quest’anno, infatti, nonostante la congiuntura sfavorevole dell’economia italiana ed internazionale, durante i primi giorni d'apertura al pubblico della mostra-mercato, gli acquisti si mantengono su livelli giudicati dagli stessi organizzatori e dagli espositori, più che soddisfacenti. E’ da notare che a Triesteantiqua a dare la caccia all’”oggetto del desiderio” non sono solo gli appassionati delle “cose belle senza tempo”, ma anche investitori che, delusi dall’andamento altalenante delle borse di tutto il mondo, preferiscono puntare sull’arte e il collezionismo come bene rifugio. E a Triesteantiqua la scelta di possibili investimenti è estremamente vasta. Si va dai gioielli ed orologi d’epoca ai paraventi di seta giapponesi del ‘700 e ‘800, dalle vecchie carte geografiche piene di zone “bianche” ai mobili e oggettistica Biedermeier, dalle icone russe ai dipinti espressionisti, dagli argenti ai tappeti orientali. E’ da sottolineare che l’offerta sempre più ampia di “pezzi” di grande pregio e di alta qualità alla mostra mercato triestina è connessa, tra l’altro, alla maggiore “europeizzazione” di Triesteantiqua. Anche quest’anno il suo prestigio internazionale è sottolineato dalla presenza di una folta rappresentanza di antiquari provenienti dall’Austria e dal Belgio. Quest’anno poi, la mostra-mercato offre al pubblico un’ulteriore, originale attrattiva all’insegna della cultura: la fusione tra arti visive e musica. Per iniziativa dell’Associazione Internazionale dell’Operetta-friuli Venezia Giulia, infatti, dopo il concerto inaugurale di flauto e arpa tenutosi sabato scorso e replicato domenica, venerdì 31 ottobre (ore 18) sarà la volta di un programma di celebri brani di alcune tra le più popolari operette del repertorio mondiale che avrà per protagonisti il soprano Gisella Sanvitale e il tenore Andrea Binetti, accompagnati al pianoforte da Federico Consoli. Infolink: www.Promotrieste.it/triesteantiqua  

TERZA SEDE PER LA GALLERIA CAPRICORNO CHE IL 30 OTTOBRE, INAUGURA A WASHINGTON, DC (LE ALTRI DUE SEDI SI TROVANO A CAPRI E A LONDRA)
Washington, 29 ottobre 2003 - Giovedi’ 30 ottobre 2003, alle ore 18:30 si terra’ l’inaugurazione della nuova sede della galleria Capricorno a Washington Dc. Per l’apertura della galleria nella capitale Americana e’ prevista la mostra collettiva degli artisti rappresentati con molto successo in Italia da Antonina Zaru: Salvatore Garau, Marisa Lambertini, Luca Pignatelli, Ercole Pignatelli, Luigi Faccioli, Giovanni Lombardini, Giovanni Frangi, Letizia Fornasieri, Luigi Galligani, Ugo Riva, Fathi Hassan, Marco Petrus. L’inaugurazione della galleria Capricorno a Washington Dc e’ un evento veramente importante che non a caso e’ gia’ stato annunciato dai mass-media e dall’Istituto Italiano di Cultura la cui missione consiste nel far conoscere il meglio della cultura Italiana all’estero. L’importanza di questo evento consiste nel presentare il gruppo dei giovani e affermati artisti italiani al pubblico americano. Si tratta degli “under 40” , gli artisti le quotazioni dei quali sul mercato continuano a salire vertiginosamente. Salvatore Garau, Giovanni Frangi, Marco Petrus, Luca Pignatelli, Velasco e altri vegnono puntualmente segnalati dalle prestiogiose riviste d’arte e di economia come coloro su cui dovrebbero puntare gli investitori intelligenti. Passando dall’aspetto pratico al valore strettamente artistico dei pittori rappresentati si deve far notare che si tratta degli artefici della cosidetta “rivoluzione silenziosa” che negli ultimi dieci anni ha cambiato il modo di fare l’arte in Italia. La giovane arte italiana e’ stata capace di rinnovarsi in un modo sorprendente. L’arte italiana del Duemila non puo’ non basarsi sull’eredita’ dei secoli precedenti ma i pittori della nuova scena artistica italiana riescono a far convivere tradizione e innovazione, rivoluzione e classicita’. La giovane arte italiana e’ “raffinata e popolare, colta e non elitaria, seria ma ancora capace di giocare e stupire”. Anche la “missione” della sede Americana della Capricorno gallery consiste nello stupire e nell ”educare” il pubblico americano. L’interesse per tutto cio’ che e’ italiano e’ evidente. Va notato pero’ che nella maggior parte dei casi l’arte italiana viene vista quasi esclusivamente come l’arte antica: si pensa subito alle rovine romane, agli affreschi rinascimentali o alle fontane barocche. Puntando su un gruppo eccezionale dei giovani artisti, Capricorno gallery vorrebbe far conoscere l’altra faccia dell’Italia, l’aspetto moderno e dinamico della sua arte. Infolink: www.capricorno-gallery.com 

MOSTRA FOTOGRAFICA VOLTI DI DONNA DOVE
Milano, 29 ottobre 2003 - Dove celebra le donne con una mostra fotografica realizzata da autrici d’eccezione. Quattro famose registe italiane, Francesca Archibugi, Cristina Comencini, Roberta Torre e Lina Wertmüller hanno usato la fotografia per catturare gli attimi rappresentativi della vita di donne comuni. Gli scatti fotografici saranno presentati a Milano e Roma. La mostra milanese sarà inaugurata il 29 ottobre, alle ore 18, presso lo Spazio Corneliani, Palazzo Durini, Via Durini 24, Milano, tel. 02 76018132, e resterà aperta al pubblico fino al 27 novembre 2003, con orario 10-19 (chiuso lunedì). Le libere offerte dei visitatori e la distribuzione del catalogo della mostra, curato dallo storico del cinema Sergio Toffetti, costituiranno un contributo che Dove destinerà a Telefono Donna.

MOSTRA: "LES EROTIQUES DE CAROLINE" - MILANO, HOTEL ENTERPRISE, 20/30 NOVEMBRE.
Milano, 29 ottobre 2003 - Per la prima volta in Italia, Caroline Dechamby, bellissima e affascinante artista olandese, presenta la sua nuova collezione "Les Erotiques de Caroline", una serie di sculture di pexiglass in cui l'artista olandese si presenta al pubblico, in modo consueto ed originale, svelando parti della sua anatomia..Ecco allora l'accenno di una coscia, le rotondità dei seni e il contorno di un gluteo. Caroline Dechamby realizza le sue opere modellando il pexiglass con la pressione del suo corpo; una volta impresse, le sue forme sono di seguito decorate con la pittura ad olio secondo l'umore dell'artista, i suoi gusti e la sua ispirazione del momento. « Nell'arte si cerca sempre qualcosa di nuovo - dichiara l'artista - Avevo voglia di raffigurare l'erotismo in modo raffinato, facendo qualcosa che fosse diverso dai miei lavori tradizionali. L'idea di questa collezione nasce dal desiderio di scioccare le persone che apprezzano le mie opere, usando il mio corpo come una provocazione" Nell'anno in cui il fondoschiena domina, dalla moda alla pubblicità, Enterprise Hotel raccoglie questa provocazione e decide di ospitare una mostra che riesce elegantemente a materializzare l'erotismo. "Siamo sempre attenti a seguire i trend dettati dal mercato - afferma l'arch. Sofia Gioia Vedani, vivace padrona di casa di Enterprise Hotel - Desideriamo che l'albergo sia vissuto come un punto di ritrovo, per cui cerchiamo sempre di intrattenere la nostra clientela con delle iniziative che riescano a catturare attenzione e interesse ". "Les Erotiques de Caroline" rimarrà in esposizione nell'Event Plaza di Enterprise Hotel - Corso Sempione 91, Milano - dal 20 al 30 novembre. Caroline Dechamby è nata il 22 marzo 1964 a Utrecht nei Paesi Bassi da madre pittrice e padre architetto. Già giovanissima si trasferisce in Francia per imparare il francese e pochi anni dopo a Parigi, dove comincia a lavorare nel campo della moda. Dopo la nascita dei suoi due figli, la pittura diventa di vitale importanza e la aiuterà a superare anche la malattia di sua figlia. In questi anni Caroline Dechamby ha esplorato un mondo iperrealista costituito da rose giganti e da frutta dai colori vivaci, abitato da "ospiti" insoliti. Nel 2002 ha presentato "Horse Ligne" una collezione in cui i soggetti delle opere vanno oltre la dimensione della tela. Dopo aver esposto le proprie opere in diverse gallerie internazionali e aver ottenuto un enorme successo a Londra, Caroline Dechamby desidera creare uno choc artistico tra gli appassionati della sua pittura, presentando il 7 agosto 2003 -nel suo atelier di Crans Montana (Ch)- "Les Erotiques de Caroline", una collezione in cui il senso estetico e la bellezza del corpo diventano fonte di ispirazione per l'artista "Les Erotiques de Caroline" rimarrà in esposizione nell'Event Plaza di Enterprise Hotel - Corso Sempione 91 - Milano, dal 20 al 30 novembre. Www.enterprisehotel.com

LEV DODIN, IGOR KONJAEV, FAUSTO MALCOVATI, SERGIO ESCOBAR PRESENTANO CORO DI MOSCA E ZIO VANJA AL TEATRO STREHLER (SCATOLA MAGICA), GIOVEDI’ 30 OTTOBRE
Milano, 29 ottobre 2003 - Nell’ambito delle attività culturali connesse al Festival del Teatro d’Europa “Omaggio a San Pietroburgo”, giovedì 30 ottobre, ore 17.30, al Teatro Strehler (Scatola magica), Lev Dodin, regista e direttore del Maly Teatr di San Pietroburgo, Igor Konjaev, regista di Coro di Mosca, Fausto Malcovati, ordinario di lingua e letteratura russa dell’Università Statale di Milano, Sergio Escobar, direttore del Piccolo Teatro di Milano, presentano al pubblico Coro di Mosca di Ljudmila Petrushevskaja (Teatro Strehler, 28 ottobre/2 novembre) e Zio Vanja di Anton Cecov, regia dello stesso Dodin (Teatro Studio, 5/9 novembre). Ingresso libero fino ad esaurimento posti Infolink: www.Piccoloteatro.org

GIOVEDÌ 6 NOVEMBRE 2003, AL TEATRO ARSENALE , PRIMA NAZIONALE DELLO SPETTACOLO IL DIAVOLO E IL BUON DIO DI JEAN–PAUL SARTRE
Milano, 29 ottobre 2003 - Stanco di fare la parte del ‘duro’, il capo di una banda , con un colpo di testa,decide di fare la felicità dei diseredati. I danni che ne conseguono sono notevoli. Scritta nel 1951, è l’opera teatrale che meglio riflette tutta l’evoluzione ideologica dell’autore e illustra il cammino che Sartre ha percorso dalle tendenze anarchiche all’impegno politico. Sono tempi di assedi e di massacri. In principio, Goetz, capitano di ventura, fa il male . Seguendo i suoi mutevoli umori, conduce le sue truppe al massacro alleandosi con gli uni, poi tradendoli per allearsi con gli altri,e distruggendo ogni cosa al suo passaggio. Crede di essere il Diavolo e non accetta altro rivale che Dio. A un certo punto scopre che il male è noioso, ci si abitua e, soprattutto, che tutti lo fanno ma nessuno può farlo veramente. Il militante Nasty gli propone di rimboccarsi le maniche dandosi da fare per la causa dei poveri, ma Goetz non accetta perché, in questo modo, passerebbe dalla parte di Dio. Decide allora di essere lui stesso il bene, progetto che lo affascina perché , secondo quanto gli dice Heinrich il prete traditore, il bene è considerato da tutti inattuabile, contrario ai voleri divini. Gioca ai dadi la sua conversione per obbligare Dio ad assumersi le proprie responsabilità e inizia la partita gettando i dadi con una puttana: se Dio fa perdere Goetz, Goetz sceglierà il bene; ma se lo lascia vincere, Goetz incendierà la città di Worms e massacrerà ventimila persone. Goetz perde. Fonda la Città del Sole, una comunità-modello dove la legge è l’amore, ma un amore a uso interno, a circuito chiuso. Quando scoppia la guerra, tutti i suoi abitanti, educati a considerare ingiusta la violenza, rifiutano di unirsi alla lotta e vengono sterminati. Così, pretendendo l’assoluto sia nel bene che nel male, Goetz approda all’unico risultato di distruggere vite umane. All’interno del Progetto Sartre, giunto al secondo anno, il Teatro Arsenale presenta le due opere, Le mani sporche e Il Diavolo e il buon Dio, come due chances, due facce di un’unica medaglia: il cammino della libertà. Nella settimana dal 2 al 7 dicembre, i due spettacoli verranno presentati a giorni alterni e domenica 7 dicembre saranno effettuati tutti e due. Repliche fino al 7 dicembre 2003 Tournee “Il Diavolo e il buon Dio”: 04/11/03 Anteprima nazionale: Teatro Sala Ratti - Legnano “Progetto Sartre 2003/2004” Sartre attuale? Ci abbiamo scommesso, ci crediamo sempre di più. Finora la nostra sfida ha avuto un buon riscontro: il pubblico ha affollato le produzioni teatrali e gli incontri organizzati la scorsa stagione. Il successo e l'interesse che hanno accompagnato il primo anno di vita del "Progetto Sartre" - la produzione in anni consecutivi delle principali opere teatrali dell'autore francese -, in qualche modo confermano la "Sartre renaissance" sulla scorta della quale l'iniziativa era nata. Grazie a "Progetto Sartre", in Italia si sono alimentate una riflessione filosofica e una riscoperta artistica che hanno coinvolto autorevoli rappresentanti del mondo culturale nazionale. Lo spirito di "Progetto Sartre" mira ora a coinvolgere nuove realtà per allargare la prospettiva all'interno della quale declinare il pensiero e l'opera dell'autore francese: abbiamo deciso di affiancare alla riflessione teatrale quella cinematografica, per permettere alla filosofia di travalicare il genere e in qualche modo esprimersi in maniera autonoma. Ne esce un ritratto complesso, mai banale, sempre problematico. Sartre, par lui meme. Il Progetto Sartre prevede inoltre : dal 02/12/03 al 18/11/04 (esclusi 2,5 dicembre e dal 22/12 al 07/01): Teatro Arsenale – Milano Tournee: 29 e 30/01/04: Auditorium Santa Chiara - Trento “Le mani sporche” produzione Teatro Arsenale / Scenaperta - Polo Teatrale dell'Altomilanese regia di Annig Raimondi adattamento di Annig Raimondi e Paolo Bignamini con Marino Campanaro, Maria Eugenia D'aquino , Ruggero Dondi, Riccardo Maria Magherini , Annig Raimondi, Vladimir Todisco Grande Assassinio politico, banale accidente o delitto passionale?...”ogni situazione è una trappola per sorci: muri da ogni parte. Ciascuno inventando la propria via d’uscita, inventa se stesso”. *Evento no- stop” 15/12/03 – dalle ore 21,00 alle 2 di notte – Teatro Arsenale – Milano Sartre e i suoi amici - serata no-stop che prevede: installazione multimediale/ visual poem “Bodies Beyond The Patterns -a Contemporary Detector Story” di Mat Mabo letture e proiezione del video inedito in lingua originale : “Sartre par lui-même” - (F 1976) regia Michel Contat e Alexandre Astruc, con Jean-paul Sartre e Simone de Beauvoir Conferenze: 24/11/03 Sala di rappresentanza – Università degli Studi di Milano – ore 16 Jean-paul Sartre: il filosofo e il cinema Tavola rotonda con - Pierre Sorlin - professore emerito all'Università Nouvelle Sorbonne di Parigi - Mauro Carbone - professore di Estetica – Università degli Studi di Milano - Giovanni Invitto – professore di Filosofia Teoretica – Università degli studi di Lecce Incontri: 1) 10/11/04 – ore 18,00 - Fnac – Milano – sezione ‘Dietro le quinte’; 20/11/04 – ore 18,00 – Messaggerie Musicali (Osa il giovedì) – Milano – sezione ‘Dalla scena al web’; 11/11 04 – ore 11,00 - Accademia di Brera – Milano. Il Diavolo e il buon Dio - Backstage di un progetto Incontro con attori, regista e direzione di “Progetto Sartre”. 2) 30/01/04 Trento – Auditorium Santa Chiara Le mani sporche - Backstage di un progetto Incontro con attori, regista e direzione di “Progetto Sartre”. Proiezioni: sezione ‘Dalla scena al set’ 1) 13/12/03 – ore 19 - Spazio Oberdan – Milano (a cura di Fondazione Cineteca Italiana) Les maines sales - (F, 1951) regia Fernand Rivers e Simone Berriau, con Pierre Brasseur e Daniel Gélin lettura di brani scelti dalla sceneggiatura “L’ingranaggio” di J.p.sartre 2) 14/12/03 – ore 21,15 - Spazio Oberdan – Milano (a cura di Fondazione Cineteca Italiana) Le mur - (F 1967) regia Serge Roullet, con Michel del Castillo lettura di brani scelti dai romanzi “Le parole” e “Il muro”. 29/02/04 Anteprima nazionale: Monastero degli Olivetani - Nerviano marzo 2004: Teatro Zazie - Milano Il muro produzione Teatro Zazie / Scenaperta - Polo Teatrale dell'Altomilanese progetto di Fabio Mazzari e Paolo Bignamini Con Fabio Mazzari e Michelangelo Mazzeri Infolink: www.Teatroarsenale.org

SCREAMADELICA: FILIPPO GATTI AGLI EX MAGAZZINI GIOVEDÌ 30 OTTOBRE
Roma, 29 ottobre 2003 - Giovedì 30 ottobre Screamadelica, la serata dedicata ai suoni di Radio Città Futura (97.700 mhz su Roma), ospiterà un live di Filippo Gatti&diaz Ensemble. Filippo Gatti, ex leader degli Elettrojoyce, ha da poco pubblicato il suo primo disco solista Tutto sta per cambiare, confermandosi come uno dei nomi più interessanti del panorama del rock d'autore italiano. Senza rinunciare alle atmosfere rock del passato, il nuovo lavoro di Gatti si fonda su toni più pacati e riflessivi e su testi frutto di una ricerca linguistica assolutamente particolare. Inoltre, il disco può vantare la partecipazione di artisti come Bruno Lauzi, Vittorio Nocenti del Banco e Riccardo Sinigallia (ex Tiromancino). Nel corso del concerto, oltre ai pezzi del nuovo album di Filippo Gatti, sarà possibile ascoltare anche i brani più interessanti del repertorio degli Elettrojoyce. In chiusura, si ballerà fino a notte fonda sui 2 livelli del locale con la discoteca curata dai Dj’s di Radio Città Futura. Radio Citta’ Futura, La Citta ’ Dei Suoni E Delle Parole Screamadelica – Ex Magazzini – Via dei Magazzini Generali, 8bis – ore 21.30 Info 0669925100 – Ingresso 6 Euro

CAMPIONATO DEL MONDO RALLY-JWRC - SPLENDIDO RISULTATO SUZUKI AL RALLY DI CATALUÑA
Milano, 29 ottobre 2003 - Storica prestazione per le Ignis Super 1600 impegnate nel Jwrc 2003 che si sono infatti inserite nei primi 6 posti della classifica finale del rally. Dall'esordio nel Campionato del Mondo Junior, avvenuto nel 2002, questa è la prima volta che tutte le automobili Suzuki partecipanti tagliano il traguardo nello stesso rally: un risultato che prova il livello crescente di affidabilità e competitività delle vetture ottenuto grazie all'impegno di piloti, ingegneri e membri del team che sono riusciti ad interpretare le difficoltà del terreno di gara e trovare il giusto assetto, affinandolo, durante il corso della stagione. Dopo tre giorni di gara, Salvador Canellas, Daniel Carlsson, Urmo Aava e Ville-pertti Teuronen si sono piazzati rispettivamente terzo (davanti al pubblico di casa), quarto, quinto e sesto nella classifica finale del Rally di Cataluña. In questa occasione l'equipaggio spagnolo e quello svedese hanno portato in gara due Ignis Super 1600 bicolore (bianco/giallo) per festeggiare la nuova filiale spagnola di Suzuki Motor Corporation: la Suzuki Iberica. La tappa spagnola si è svolta interamente su asfalto ed è risultata veloce ed al tempo stesso impegnativa a causa delle incerte condizioni atmosferiche e in particolare della pioggia che, caduta abbondantemente durante l'ultima giornata di gara, ha reso viscide le strade determinando una guida difficoltosa nelle situazioni limite in quanto le Super 1600, diversamente dalle World Rally Cars a trazione integrale, dispongono di due ruote motrici. Il Team Manager della Monster Sport Europe, Risto Laine, si è dimostrato particolarmente soddisfatto per il risultato finale ottenuto in Spagna. "Dal nostro punto di vista - ha commentato Risto Laine - il risultato più importante è l'essere riusciti a tagliare il traguardo con tutte e quattro le vetture considerando la durezza delle prove speciali di questi tre giorni di gara. Questo dimostra l'alto livello agonistico ormai raggiunto dalle nostre auto". La classifica finale del Rally di Sanremo: 1 Brice Tirabassi (Renault Clio) 4h16m33.7s ; 2 Kris Meeke (Opel Corsa) 4h18m06.2s ; 3 Salvador Canellas (Suzuki Ignis) 4h18m41.8s; 4 Daniel Carlsson (Suzuki Ignis) 4h20m40.2s ; 5 Urmo Aava (Suzuki Ignis) 4h23m06.1s ; 6 Ville-pertti Teuronen (Suzuki Ignis) 4h23m14.2s; 7 Abdo Feghali (Ford Puma) 4h27m21.3s ; 8 Massimo Ceccato (Fiat) 4h30m58.7s . L'ultimo appuntamento con il Junior World Rally Championship 2003 sarà il Rally d'Inghilterra a novembre. Questa gara, decisiva per l'assegnazione del titolo di Campione del Jwrc, vedrà Salvador Canellas giocarsi tutte le possibili chanches per una vittoria finale.

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