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di
MERCOLEDI'
29 OTTOBRE 2003
pagina 4
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“SHE FIGURES 2003”: I DATI FONDAMENTALI SU DONNE E
SCIENZA
Bruxelles, 29 ottobre 2003 -
La Commissione
ha appena pubblicato “She Figures
2003”
, una raccolta di dati unica nel suo genere che presenta le più recenti
cifre sulla presenza delle donne nel mondo scientifico, sia a livello
accademico che professionale. Il numero di ricercatrici nelle università e
nelle imprese europee è in aumento, ma dai dati disponibili risulta che in
alcuni paesi le istituzioni statali di ricerca stanno perdendo ricercatori,
sia uomini che donne. Malgrado in Europa le donne rappresentino il 40% di
coloro che hanno conseguito un dottorato, esse costituiscono solo il 15% dei
ricercatori attivi nelle imprese e un terzo dei ricercatori negli istituti
di ricerca statali ed universitari. In sei Stati membri, poi, nelle fasce più
elevate del mondo accademico nemmeno uno su dieci è donna. “Più donne
nella ricerca, carriere migliori per le ricercatrici”: questo è il
messaggio del Commissario europeo per
la Ricerca Philippe
Busquin. “Durante i recenti incontri di Berlino e Bruxelles sul tema “Le
donne nella ricerca industriale”, il messaggio è stato ascoltato e
raccolto dai dirigenti delle più grandi imprese europee, che hanno
sottoscritto l'impegno ad aumentare il numero di ricercatrici nelle loro
imprese e a sfruttarne al meglio il talento. Ora è tempo di compiere
ulteriori passi avanti e di promuovere il cambiamento in altri settori. Le
ricercatrici sono una risorsa troppo preziosa per essere sprecata. Non
possiamo permetterci di perdere un potenziale intellettuale tanto vasto, e
non dobbiamo penalizzare la diversità nella ricerca. Clonare idee nei
laboratori e nei comitati scientifici porta solo a soluzioni sterili.”
“She Figures
2003”
è un utile strumento di riferimento che metterà a disposizione dei
responsabili politici i più recenti dati europei e nazionali su uomini e
donne altamente qualificati. Si tratta di un documento che presenta
statistiche e indicatori descrittivi per gli Stati membri dell'Unione
europea ed i paesi associati, oltre a testi esplicativi e note
metodologiche. Per la sua struttura, il documento inaugura una nuova era
nella disponibilità di dati, ripartiti in base al sesso, sulle risorse
umane esistenti nello Spazio europeo della ricerca. Nel settore delle
imprese solo il 15% è donna She Figures 2003 riporta un tasso di crescita
complessivamente buono del numero dei ricercatori nel settore
dell'istruzione superiore in quasi tutti gli Stati membri e i paesi
candidati, e dei ricercatori industriali in Portogallo, Spagna, Finlandia,
Italia, Lituania, Cipro, Norvegia e Ungheria nel periodo 1998-2001. Durante
lo stesso periodo, tuttavia, gli istituti di ricerca statali e l'industria
hanno perso ricercatori, sia uomini che donne, in circa la metà dei paesi
associati. La percentuale di posti di ricerca occupati dalle donne nel
settore delle imprese (15%) è la metà rispetto al settore dell'istruzione
superiore (34%) o alle istituzioni di ricerca statali (31%). Tra il 1999 e
il 2000 la percentuale media delle ricercatrici nell'Unione europea a 15
Stati è leggermente aumentata (di 2 punti percentuali) nel settore
dell'istruzione superiore, passando dal 32% al 34%. Perché le donne sono
così sottorappresentate? Il livello delle qualifiche non può più
costituire un pretesto per spiegare la sottorappresentazione delle donne tra
i ricercatori; secondo le statistiche di She Figures 2003, tuttavia, le
donne adeguatamente qualificate tenderebbero meno spesso dei colleghi uomini
a orientarsi verso l'occupazione di ricercatore nel settore della ricerca e
dello sviluppo, preferendo occupazioni tecniche. Poiché i laureati di oggi
sono gli scienziati di domani, She Figures 2003 esamina le statistiche dei
laureati del 2001, scoprendo che la media dell'Unione europea a 15 Stati per
quanto riguarda le donne che hanno conseguito un dottorato ha raggiunto il
40%. In tutti i paesi associati, tranne Ungheria, Repubblica ceca e
Norvegia, oltre il 40% di coloro che hanno conseguito un dottorato è donna.
Una bassa percentuale di presenza femminile nel mondo accademico In sei dei
14 Stati membri presentati in She Figures 2003, ai massimi livelli del mondo
accademico la proporzione è ancora di meno di una donna per dieci uomini.
Dal 1999-2000 si è verificato un leggero aumento della percentuale
femminile ai massimi livelli universitari, che è passata dall'11,6% al
13,2%, ma in Austria e nei Paesi Bassi solo il 6% del personale accademico
più elevato è donna. In Portogallo solo il 3% delle fasce più elevate del
mondo accademico nel settore dell'ingegneria (“Professor Catedrático”)
è donna, mentre in Austria non si supera l'1,7%. Gli uomini hanno il triplo
di probabilità delle donne di raggiungere i massimi livelli; solo il 6,4%
delle donne presenti nel mondo accademico raggiunge i massimi livelli
nell'Unione europea, mentre gli stessi riconoscimenti vanno al 18,8% degli
uomini. Alle donne, inoltre, sembra preclusa l'appartenenza ai comitati
scientifici. In otto dei 15 Stati membri e in nove degli 11 paesi associati,
meno del 25% dei membri dei comitati scientifici è donna. In Lussemburgo
non si supera il 6,6%, in Belgio il 10,3% e in Austria l'11,8%. Queste cifre
mostrano che è necessario ripensare urgentemente le strategie di assunzione
e le procedure di nomina. La scarsa presenza delle donne nei posti chiave
della scienza con maggior potere decisionale significa che è meno probabile
che esse possano esprimere la loro opinione individuale e collettiva ed
essere ascoltate nel dialogo di cruciale importanza sul rapporto tra scienza
e società. Statistiche e volontà politica She Figures 2003 segna l'inizio
di una raccolta completa di dati ripartiti in base al sesso sulla presenza
delle donne nel mondo scientifico. Tutti i paesi coinvolti nell'attività di
raccolta continueranno in futuro a monitorare tali indicatori per
quantificare la rapida evoluzione delle dinamiche della proporzione tra
generi nello Spazio europeo della ricerca. La raccolta e la coordinazione di
tali dati è frutto dell'impegno specifico dei corrispondenti statistici del
gruppo di Helsinki su donne e scienza. La relazione completa può essere
consultata su: http://europa.Eu.int/comm/research/science-society/highlights_en.html
e http://europa.Eu.int/comm/research/science-society/women/wssi/publications_en.html
QUANDO L’ITALIA DOVRÀ SBARAZZARSI DEI
VECCHI SEMPRE MENO FIGLI, SEMPRE PIÙ CENTENARI.
Firenze 29 ottobre 2003 - - Esiste un’età in cui diventa “giusto”
morire? Con tutta la sua carica drammatica, la domanda ha attraversato a
Firenze il 48° congresso della Società Italiana di Gerontologia e
Geriatria (Sigg), lasciando intravedere d’un colpo scenari da fantascienza
nera in cui, per sopravvivere, dovremo disfarci dell’esercito crescente di
centenari disabili e malati, figlio di un sistema tanto opulento quanto
egoista e imprevidente. “E’ un problema che sarà sempre più presente
con l’arrivo a età avanzatissime di schiere sempre più folte di
persone”, ha detto il demografo Antonio Golini (Università
La Sapienza
, Roma), inaugurando il congresso con una relazione fitta di cifre e di
considerazioni scomode, ma terribilmente realistiche. “Siamo qui”, ha
aggiunto il professor Giulio Masotti, presidente della Sigg, “proprio per
suggerire i rimedi alla politica e alle strutture sanitarie”. Il titolo
della relazione di Golini, “L’invecchiamento della popolazione in
Italia: una sfida per il Paese e un laboratorio per il mondo” lascia del
resto bene intendere la dimensione dell’emergenza, soprattutto considerato
che l’Italia è già oggi il più vecchio tra i paesi occidentali,
ospitando sia la più alta proporzione di ultrasessantenni (24,3% della
popolazione nel 2001), sia quella più bassa di giovani con meno di 15 anni
(15,1% nel 2003). Grazie al benessere e alla scienza, anche in Italia si
vive mediamente di più (oltre 76 anni i maschi, oltre 82 le donne), ma in
quali condizioni? Golini ha fatto questi semplici conti: se la vita media
arriverà rispettivamente a 84 e a 90 anni, gli ultra novantenni
aumenteranno al tasso elevatissimo del 3,91% all’anno. Nel 2051, le sole
donne di questa fascia di età saranno 1.746 milioni dalle attuali 276 mila.
E molte moriranno ultracentenarie. Ma come reggere un impatto simile, in
termini di assistenza, cure, strutture, se già oggi il sistema è alle
corde? Nell’italia del dopoguerra c’erano 5,5 adulti fra 50 e 65 anni
per ogni anziano con più 75 anni; nell’Italia che non fa più figli sono
ormai ridotti a 2,3 e nel 2051 saranno meno di 1. Per allora l’Onu ci
accredita un saldo di 800 mila morti all’anno contro 276 mila nati. Chi
assisterà i vecchi? Chi pagherà le loro pensioni? E’ a questo punto, ha
detto Golini, che “potrebbe diventare sempre più frequente mettere la
morte sul piatto della bilancia, soprattutto se sull’altro piatto ci sono
sofferenze fisiche e psichiche immani, o un disfacimento progressivo del
corpo e della mente. Magari non si tratterà di far morire, ma di lasciar
morire”. Questioni delicatissime, che già oggi si pongono per le malattie
inguaribili, affrontate peraltro anche dal cosiddetto “testamento
biologico” all’esame del Comitato Nazionale di Bioetica. Nel futuro
abitato da ultracentenari prospettato dai demografi, il problema posto da
Golini può forse apparire crudele, ma in mancanza di serie alternative si
tratterà proprio di scegliere “se, quando, come e da chi individuare
un’età o una condizione alla quale ritenere “giusto” morire”.
Bisognerà anche capire meglio il processo che porta alla morte, dunque
statistici e demografi dovranno attrezzarsi anche per aiutare
l’impostazione di politiche sociali e sanitarie adeguate. “Ad
esempio”, ha detto il professore, “sappiamo molto poco delle condizioni
sociali e sanitarie in cui si trovano molti ultracentenari nei 6 o 12 mesi
che precedono la morte. Ne’ abbiamo informazioni sufficienti sulla
supermortalità di anziani e vecchi della scorsa estate, probabilmente
dovuta all’eccezionale canicola. Per i demografi sarebbe molto importante
valutare in particolare se le vittime hanno perduto qualche mese di vita
oppure qualche anno”. Regione
per regione, ecco come invecchierà il Paese in meno di 20 anni. La prima
tabella riguarda gli ultra 65enni, l’altra gli ultra 80enni. Sono
elaborazioni inedite su dati Istat presentate ieri dal professor Antonio
Golini al 48° congresso di geriatria.
1 Situazione al
2001 e incrementi fra il 2001 e il 2021
|
Situazione al 2021
|
Regione
|
% 65+ al 2001
|
Incremento medio
annuo 2001-21
|
Regione
|
% 65+ al 2021
|
Tasso %
|
Assoluto
|
1. Liguria
|
25,0
|
0,32
|
1.336
|
1. Liguria
|
29,8
|
2. Umbria
|
22,4
|
0,88
|
1.820
|
2. Friuli Venezia
Giulia
|
27,2
|
3. Emilia Romagna
|
22,2
|
1,02
|
10.037
|
3. Toscana
|
26,7
|
4. Toscana
|
22,1
|
0,89
|
7.629
|
4. Piemonte
|
26,6
|
5. Marche
|
21,5
|
1,09
|
3.854
|
5. Emilia Romagna
|
26,5
|
6. Friuli Venezia
Giulia
|
21,3
|
1,11
|
3.149
|
6. Umbria
|
26,2
|
7. Molise
|
20,9
|
0,66
|
487
|
7. Marche
|
25,8
|
8. Piemonte
|
20,7
|
1,10
|
10.984
|
8. Molise
|
24,9
|
9. Abruzzo
|
20,0
|
1,07
|
3.063
|
9. Valle d’Aosta
|
24,8
|
10. Valle d’Aosta
|
18,9
|
1,55
|
414
|
10. Lombardia
|
24,6
|
11. Basilicata
|
18,2
|
0,90
|
1.082
|
11. Veneto
|
24,5
|
12. Veneto
|
18,0
|
1,74
|
16.981
|
12. Abruzzo
|
24,3
|
13. Lombardia
|
17,8
|
1,78
|
34.663
|
13. Sardegna
|
24,0
|
14. Lazio
|
17,3
|
1,57
|
16.930
|
14. Lazio
|
23,1
|
15. Trentino Alto
Adige
|
16,8
|
1,87
|
3.586
|
15. Basilicata
|
22,8
|
16. Calabria
|
16,7
|
1,14
|
4.358
|
16. Trentino Alto
Adige
|
22,6
|
17. Sicilia
|
16,4
|
1,07
|
9.944
|
17. Puglia
|
22,1
|
18. Sardegna
|
15,7
|
1,91
|
6.019
|
18. Calabria
|
21,8
|
19. Puglia
|
15,4
|
1,73
|
12.985
|
19. Sicilia
|
20,9
|
20. Campania
|
13,8
|
1,77
|
16.955
|
20. Campania
|
19,5
|
Italia
|
18,2
|
1,37
|
166.274
|
Italia
|
23,9
|
2 Situazione al
2001 e incrementi fra il 2001 e il 2021
|
Situazione al 2021
|
Regione
|
% 80+ al 2001
|
Incremento medio
annuo 2001-21
|
Regione
|
% 80+ al 2021
|
Tasso %
|
Assoluto
|
1. Liguria
|
6,4
|
2,08
|
2.676
|
1. Liguria
|
10,9
|
2. Emilia Romagna
|
5,6
|
2,86
|
8.662
|
2. Emilia Romagna
|
9,7
|
3. Friuli Venezia
Giulia
|
5,5
|
2,48
|
2.104
|
3. Marche
|
9,3
|
4. Toscana
|
5,5
|
2,52
|
6.391
|
4. Friuli Venezia
Giulia
|
9,3
|
5. Umbria
|
5,4
|
2,73
|
1.640
|
5. Toscana
|
9,2
|
6. Marche
|
5,2
|
3,06
|
3.239
|
6. Piemonte
|
9,2
|
7. Molise
|
5,0
|
2,62
|
562
|
7. Umbria
|
9,1
|
8. Piemonte
|
4,8
|
3,12
|
8.916
|
8. Molise
|
8,8
|
9. Abruzzo
|
4,7
|
3,02
|
2.475
|
9. Abruzzo
|
8,4
|
10. Valle d’Aosta
|
4,4
|
3,35
|
252
|
10. Lombardia
|
8,3
|
11. Veneto
|
4,1
|
3,61
|
9.990
|
11. Valle d’Aosta
|
8,3
|
12. Trentino Alto
Adige
|
3,9
|
3,66
|
1.979
|
12. Veneto
|
8,2
|
13. Lombardia
|
3,9
|
3,98
|
21.531
|
13. Basilicata
|
7,8
|
14. Basilicata
|
3,8
|
3,29
|
1.082
|
14. Trentino Alto
Adige
|
7,5
|
15. Calabria
|
3,7
|
2,87
|
2.897
|
15. Lazio
|
7,2
|
16. Lazio
|
3,6
|
3,58
|
10.046
|
16. Sardegna
|
7,1
|
17. Sardegna
|
3,5
|
3,28
|
2.702
|
17. Calabria
|
6,8
|
18. Sicilia
|
3,5
|
2,59
|
6.006
|
18. Puglia
|
6,6
|
19. Puglia
|
3,3
|
3,47
|
6.656
|
19. Sicilia
|
6,0
|
20. Campania
|
2,6
|
3,85
|
8.874
|
20. Campania
|
5,7
|
Italia
|
4,1
|
3,24
|
108.680
|
Italia
|
7,9
|
SETTIMA
EDIZIONE DELLA BIENNALE DEDICATA ALLA RICERCA SCIENTIFICA SECONDO
APPUNTAMENTO TEMATICO DEDICATO AI QUATTRO ELEMENTI IDEAZIONE E
ORGANIZZAZIONE GLOBO DIVULGAZIONE SCIENTIFICA
Trieste, 29 ottobre 2003 - Torna la rassegna biennale “Era Esposizione di
Ricerca Avanzata” che, giunta alla sua settima edizione, si rivolge al
grande pubblico e al mondo della scuola per far conoscere l’avanzamento
scientifico e tecnologico proposto da alcuni dei più importanti centri e
istituti di ricerca. Come nella passata edizione il tema di Era 2003 sarà
uno dei quattro elementi: quest’anno l’appuntamento è con il
“fuoco”. Molte le iniziative in programma. Un’esposizione principale
dedicata all’energia e alle nuove fonti energetiche, con sezioni
riguardanti principalmente la metereologia, la fisica, la chimica, la
meccanica, la protezione civile e ambientale. Una mostra sulla vulcanologia
“Magma, il fuoco della terra”. Incontri con scienziati e divulgatori
rivolti in particolare agli studenti degli ultimi due anni delle scuole
superiori. Un ricco calendario di conferenze sui temi di Era dedicate al
grande pubblico. Trieste Stazione Marittima 22 novembre – 5 dicembre 2003
orario: feriale 9.00-13.00 e 15.00-20.00 festivo 9.00-20.00 ingresso: intero
6 € - ridotto 4 € - scuole 3 € infopoint: Globo divulgazione
scientifica Tel 040 3755567
IL MONDO DELLA MANUTENZIONE SCEGLIE MILANO NUOVO APPUNTAMENTO ESPOSITIVO E
CONVEGNISTICO IN FIERA MILANO A SETTEMBRE 2004
Milano, 29 ottobre 2003 - Dal 14 al 17 settembre
2004 in
Fiera Milano è in programma la 1a edizione di Bi.man, Biennale della
Manutenzione Industriale, organizzata da Bias Group, una società del gruppo
Vnu Business Publications Italia. Per la prima volta Milano ospiterà quindi
una rassegna completa e aggiornata rivolta al mondo della manutenzione
industriale. La manutenzione è ormai una componente del più ampio
programma di valorizzazione del patrimonio strumentale e impiantistico di
un’industria e viene ad assumere un ruolo strategico prioritario.
Progettare, controllare e migliorare il proprio sistema di manutenzione:
sono passi essenziale del cammino di ogni azienda che intenda vincere le
nuove sfide della competitività. Una manifestazione come Bi.man sarà
un’occasione privilegiata per far incontrare tutti i soggetti interessati
a conoscere e a far conoscere l’oggi della manutenzione. Alla prima
edizione di Bi.man si potranno pertanto trovare: aree espositive per
presentare strumenti, componenti, macchine, sistemi e servizi che alimentano
l’attività manutentiva nei vari campi applicativi; convegni e workshop
per dibattere i problemi aperti; spazi dedicati per contatti,
approfondimenti, opportunità di business. In particolare, l’offerta
espositiva sarà articolata secondo i principali segmenti che descrivono il
più ampio panorama della manutenzione, cioè: Manutenzione meccanica,
Manutenzione elettrica, Fluid Engineering, Strumentazione & Controllo
per
la Manutenzione
, Diagnostica, Materiali, Ambiente, Sicurezza & Salute, Service. Le
sinergie: Vari sono i protagonisti del mondo tecnico e industriale che
parteciperanno alla preparazione e alla realizzazione di un evento che si
preannuncia di grande rilevanza per tutti gli operatori della manutenzione.
A cominciare da Aiman (Associazione Italiana di Manutenzione) che da quasi
45 anni svolge un’opera di promozione e sviluppo della cultura e
dell’attività manutentiva, attraverso una varietà di strumenti e
iniziative. Per settembre 2004 Aiman organizzerà a Milano il proprio
Convegno Nazionale e identifica fin d’ora nel Bi.man il proprio salone di
riferimento; con l’obiettivo di far convergere su Fiera Milano il mondo
della manutenzione industriale, portando alla Bi.man le risorse tecniche e
gestionali disponibili sul territorio e distribuite attraverso una capillare
rete di operatori. Altro punto di forza di Bi.man sarà la contiguità col
31° Bias, Convegno Mostra dell’Automazione, Strumentazione,
Microelettronica e Ict per l’Industria, manifestazione storica nel
panorama industriale italiano e punto di riferimento internazionale per i
settori coinvolti. Per l’edizione 2004 Bias aspetta la partecipazione di
60.000 visitatori, 2.600 espositori su
92.000 m2
di superficie espositiva. La sinergia a tutto campo tra Bi.man e Bias, che
si attuerà anche sul piano organizzativo e gestionale, può far leva sul
carattere interdisciplinare della manutenzione e sulla natura trasversale
delle tecnologie elettroniche e dell’automazione.
ENOGA 2004 SALONE DEI SAPORI E DEI PROFUMI DELLA TRADIZIONE
ENOGASTRONOMICA FINALE LIGURE (SV) 27-28 MARZO 2004
Finale Ligure (Sv), 29 ottobre 2003 - Il 27 e 28 marzo a Finale Ligure si
svolgerà la seconda edizione di “Enoga”: il primo salone e workshop
dedicato ai prodotti di nicchia organizzato a Finale Ligure nel Complesso
Monumentale di Santa Caterina. La manifestazione, ideata dalla Oa Tours sarà
organizzata in collaborazione con
la Oroargento Meeting
& Eventi,
la Provincia
di Savona e le Comunità Montane Pollupice e Ingauna. Sarà inoltre
patrocinata dal Comune di Finale Ligure. L’evento viene organizzato nel
prestigioso Complesso Monumentale di Santa Caterina, ex convento domenicano
del
300’
. Gli spazi espositivi quindi si articoleranno fra Chiostri, Capriate, Archi
e una stupenda chiesa detta l’Auditorium, ora sconsacrata. Il Salone è
esclusivamente dedicato a produzioni di nicchia di prodotti tipici food&beverage
nazionali ed internazionali. Enoga avrà carattere internazionale, sia per
ciò che riguarda gli espositori che per quanto concerne i visitatori.
L’evento sarà aperto alla domanda professionale e ad un pubblico
selezionato di appassionati di enogastronomia. Enoga vuole porre l’accento
sul forte legame esistente fra i sapori e i profumi ed in particolare si
parlerà proprio di profumi nei laboratori dedicati alle essenze e alle erbe
aromatiche. Enoga è un evento che intende soddisfare un consumatore, sia
professionale che privato, sempre più esigente e alla ricerca di prodotti
di qualità, permettendogli di provare sapori e profumi attraverso corsi di
degustazione, laboratori, seminari ed iniziative collaterali all’evento.
La filosofia dell’evento si può riassumere attraverso le seguenti
attitudini su cui vuole porre l’accento l’organizzazione: Privilegiare
la dimensione culturale delle produzioni enogastronomiche, intese come
momento di scoperta, confronto e conoscenza; Riconoscere l’esigenza di un
consumo responsabile di prodotti enogastronomici; Porsi come una risposta
credibile alle esigenze di un pubblico che non si percepisce come
“consumatore tradizionale”, ma che sa “degustare” i prodotti che
acquista. Valorizzare il legame che esiste fra i profumi e le tradizioni.
Infolink: www.Oatour.net/enoga
PUBBLICO
NUMEROSO E BUONI AFFARI ALLA MOSTRA MERCATO “TRIESTEANTIQUA”
Trieste, 29 ottobre 2003 - Inaugurata sabato 25 ottobre, prosegue fino a
domenica sera 2 novembre, nella prestigiosa sede del Palazzo dei Congressi
della Stazione Marittima,
la Xxi
edizione di Triesteantiqua, una delle mostre-mercato di antiquariato più
importanti a livello internazionale. Organizzata dal Consorzio Promotrieste
con il sostegno e il patrocinio della Camera di Commercio, della Regione
Autonoma Friuli Venezia Giulia, della Provincia, del Comune e dell’Agenzia
d’Informazione e di Accoglienza Turistica di Trieste e con la
collaborazione dell’Associazione Antiquari del Friuli Venezia Giulia,
Triesteantiqua gode di un indiscusso, crescente successo di visitatori. In
una sua nota di commento alla rassegna, Enrico Bertossi, Assessore Regionale
all’Industria, all’Artigianato e alla Cooperazione, al Commercio, al
Turismo e al Terziario del Friuli Venezia Giulia, ha sottolineato che
Triesteantiqua “rende Trieste madrina di un importante evento culturale,
ospitando le più svariate tipologie di un panorama antiquario ricco di
memoria, di tradizione e di talento”. Parlando poi dei due eventi
collaterali che caratterizzano l’edizione di Triesteantiqua di quest’anno,
la Mostra
fotografica sulla storia dell’Industria Triestina, nata in occasione della
celebrazione del Centenario dell’Associazione degli Industriali della
Provincia di Trieste, e dell’esposizione dedicata alla Profumeria
d’Epoca, allestita a scopo benefico dall’Associazione Italiana per
la Ricerca
sul Cancro, l’Assessore Bertossi ha detto: “Si tratta di due
manifestazioni che regalano al pubblico immagini, spesso poco conosciute,
della prestigiosa storia industriale del territorio giuliano e le griffes più
note della profumeria europea, con un unico obiettivo che è quello di
trasferire le conoscenze di un illustre passato in un contemporaneo, attuale
e innovativo presente perché memore della tradizione”. Enrico Bertossi ha
espresso poi un plauso alla capacità degli organizzatori che hanno saputo
unire i valori della tradizione di una città dalla storia illustre, come
Trieste, a quelli di un mondo leggendario e cosmopolita come quello del
settore antiquario, recuperando materiali rari, di portata museale e oggetti
curiosi, accessibili anche al giovane collezionismo. I numerosi appassionati
che giungono a Trieste anche dalle Regioni limitrofe e dall’estero, si
mostrano desiderosi, oltre che di ammirare migliaia di raffinate proposte
(molte delle quali degne di essere esposte in un museo), anche di concludere
qualche buon affare. Quest’anno, infatti, nonostante la congiuntura
sfavorevole dell’economia italiana ed internazionale, durante i primi
giorni d'apertura al pubblico della mostra-mercato, gli acquisti si
mantengono su livelli giudicati dagli stessi organizzatori e dagli
espositori, più che soddisfacenti. E’ da notare che a Triesteantiqua a
dare la caccia all’”oggetto del desiderio” non sono solo gli
appassionati delle “cose belle senza tempo”, ma anche investitori che,
delusi dall’andamento altalenante delle borse di tutto il mondo,
preferiscono puntare sull’arte e il collezionismo come bene rifugio. E a
Triesteantiqua la scelta di possibili investimenti è estremamente vasta. Si
va dai gioielli ed orologi d’epoca ai paraventi di seta giapponesi del
‘700 e ‘800, dalle vecchie carte geografiche piene di zone “bianche”
ai mobili e oggettistica Biedermeier, dalle icone russe ai dipinti
espressionisti, dagli argenti ai tappeti orientali. E’ da sottolineare che
l’offerta sempre più ampia di “pezzi” di grande pregio e di alta
qualità alla mostra mercato triestina è connessa, tra l’altro, alla
maggiore “europeizzazione” di Triesteantiqua. Anche quest’anno il suo
prestigio internazionale è sottolineato dalla presenza di una folta
rappresentanza di antiquari provenienti dall’Austria e dal Belgio.
Quest’anno poi, la mostra-mercato offre al pubblico un’ulteriore,
originale attrattiva all’insegna della cultura: la fusione tra arti visive
e musica. Per iniziativa dell’Associazione Internazionale dell’Operetta-friuli
Venezia Giulia, infatti, dopo il concerto inaugurale di flauto e arpa
tenutosi sabato scorso e replicato domenica, venerdì 31 ottobre (ore 18)
sarà la volta di un programma di celebri brani di alcune tra le più
popolari operette del repertorio mondiale che avrà per protagonisti il
soprano Gisella Sanvitale e il tenore Andrea Binetti, accompagnati al
pianoforte da Federico Consoli. Infolink: www.Promotrieste.it/triesteantiqua
TERZA SEDE PER
LA GALLERIA CAPRICORNO
CHE IL 30 OTTOBRE, INAUGURA A WASHINGTON, DC (LE ALTRI DUE SEDI SI TROVANO A
CAPRI E A LONDRA)
Washington, 29 ottobre 2003 - Giovedi’ 30 ottobre 2003, alle ore 18:30 si
terra’ l’inaugurazione della nuova sede della galleria Capricorno a
Washington Dc. Per l’apertura della galleria nella capitale Americana e’
prevista la mostra collettiva degli artisti rappresentati con molto successo
in Italia da Antonina Zaru: Salvatore Garau, Marisa Lambertini, Luca
Pignatelli, Ercole Pignatelli, Luigi Faccioli, Giovanni Lombardini, Giovanni
Frangi, Letizia Fornasieri, Luigi Galligani, Ugo Riva, Fathi Hassan, Marco
Petrus. L’inaugurazione della galleria Capricorno a Washington Dc e’ un
evento veramente importante che non a caso e’ gia’ stato annunciato dai
mass-media e dall’Istituto Italiano di Cultura la cui missione consiste
nel far conoscere il meglio della cultura Italiana all’estero.
L’importanza di questo evento consiste nel presentare il gruppo dei
giovani e affermati artisti italiani al pubblico americano. Si tratta degli
“under
40”
, gli artisti le quotazioni dei quali sul mercato continuano a salire
vertiginosamente. Salvatore Garau, Giovanni Frangi, Marco Petrus, Luca
Pignatelli, Velasco e altri vegnono puntualmente segnalati dalle
prestiogiose riviste d’arte e di economia come coloro su cui dovrebbero
puntare gli investitori intelligenti. Passando dall’aspetto pratico al
valore strettamente artistico dei pittori rappresentati si deve far notare
che si tratta degli artefici della cosidetta “rivoluzione silenziosa”
che negli ultimi dieci anni ha cambiato il modo di fare l’arte in Italia.
La giovane arte italiana e’ stata capace di rinnovarsi in un modo
sorprendente. L’arte italiana del Duemila non puo’ non basarsi
sull’eredita’ dei secoli precedenti ma i pittori della nuova scena
artistica italiana riescono a far convivere tradizione e innovazione,
rivoluzione e classicita’. La giovane arte italiana e’ “raffinata e
popolare, colta e non elitaria, seria ma ancora capace di giocare e
stupire”. Anche la “missione” della sede Americana della Capricorno
gallery consiste nello stupire e nell ”educare” il pubblico americano.
L’interesse per tutto cio’ che e’ italiano e’ evidente. Va notato
pero’ che nella maggior parte dei casi l’arte italiana viene vista quasi
esclusivamente come l’arte antica: si pensa subito alle rovine romane,
agli affreschi rinascimentali o alle fontane barocche. Puntando su un gruppo
eccezionale dei giovani artisti, Capricorno gallery vorrebbe far conoscere
l’altra faccia dell’Italia, l’aspetto moderno e dinamico della sua
arte. Infolink: www.capricorno-gallery.com
MOSTRA
FOTOGRAFICA VOLTI DI DONNA DOVE
Milano, 29 ottobre 2003 - Dove celebra le donne con una mostra fotografica
realizzata da autrici d’eccezione. Quattro famose registe italiane,
Francesca Archibugi, Cristina Comencini, Roberta Torre e Lina Wertmüller
hanno usato la fotografia per catturare gli attimi rappresentativi della
vita di donne comuni. Gli scatti fotografici saranno presentati a Milano e
Roma. La mostra milanese sarà inaugurata il 29 ottobre, alle ore 18, presso
lo Spazio Corneliani, Palazzo Durini, Via Durini 24, Milano, tel. 02
76018132, e resterà aperta al pubblico fino al 27 novembre 2003, con orario
10-19 (chiuso lunedì). Le libere offerte dei visitatori e la distribuzione
del catalogo della mostra, curato dallo storico del cinema Sergio Toffetti,
costituiranno un contributo che Dove destinerà a Telefono Donna.
MOSTRA: "LES EROTIQUES DE CAROLINE" - MILANO, HOTEL
ENTERPRISE, 20/30 NOVEMBRE.
Milano, 29 ottobre 2003 - Per la prima volta in Italia, Caroline Dechamby,
bellissima e affascinante artista olandese, presenta la sua nuova collezione
"Les Erotiques de Caroline", una serie di sculture di pexiglass in
cui l'artista olandese si presenta al pubblico, in modo consueto ed
originale, svelando parti della sua anatomia..Ecco allora l'accenno di una
coscia, le rotondità dei seni e il contorno di un gluteo. Caroline Dechamby
realizza le sue opere modellando il pexiglass con la pressione del suo
corpo; una volta impresse, le sue forme sono di seguito decorate con la
pittura ad olio secondo l'umore dell'artista, i suoi gusti e la sua
ispirazione del momento. « Nell'arte si cerca sempre qualcosa di nuovo -
dichiara l'artista - Avevo voglia di raffigurare l'erotismo in modo
raffinato, facendo qualcosa che fosse diverso dai miei lavori tradizionali.
L'idea di questa collezione nasce dal desiderio di scioccare le persone che
apprezzano le mie opere, usando il mio corpo come una provocazione"
Nell'anno in cui il fondoschiena domina, dalla moda alla pubblicità,
Enterprise Hotel raccoglie questa provocazione e decide di ospitare una
mostra che riesce elegantemente a materializzare l'erotismo. "Siamo
sempre attenti a seguire i trend dettati dal mercato - afferma l'arch. Sofia
Gioia Vedani, vivace padrona di casa di Enterprise Hotel - Desideriamo che
l'albergo sia vissuto come un punto di ritrovo, per cui cerchiamo sempre di
intrattenere la nostra clientela con delle iniziative che riescano a
catturare attenzione e interesse ". "Les Erotiques de Caroline"
rimarrà in esposizione nell'Event Plaza di Enterprise Hotel - Corso
Sempione 91, Milano - dal 20 al 30 novembre. Caroline Dechamby è nata il 22
marzo
1964 a
Utrecht nei Paesi Bassi da madre pittrice e padre architetto. Già
giovanissima si trasferisce in Francia per imparare il francese e pochi anni
dopo a Parigi, dove comincia a lavorare nel campo della moda. Dopo la
nascita dei suoi due figli, la pittura diventa di vitale importanza e la
aiuterà a superare anche la malattia di sua figlia. In questi anni Caroline
Dechamby ha esplorato un mondo iperrealista costituito da rose giganti e da
frutta dai colori vivaci, abitato da "ospiti" insoliti. Nel
2002 ha
presentato "Horse Ligne" una collezione in cui i soggetti delle
opere vanno oltre la dimensione della tela. Dopo aver esposto le proprie
opere in diverse gallerie internazionali e aver ottenuto un enorme successo
a Londra, Caroline Dechamby desidera creare uno choc artistico tra gli
appassionati della sua pittura, presentando il 7 agosto 2003 -nel suo
atelier di Crans Montana (Ch)- "Les Erotiques de Caroline", una
collezione in cui il senso estetico e la bellezza del corpo diventano fonte
di ispirazione per l'artista "Les Erotiques de Caroline" rimarrà
in esposizione nell'Event Plaza di Enterprise Hotel - Corso Sempione 91 -
Milano, dal 20 al 30 novembre. Www.enterprisehotel.com
LEV DODIN, IGOR KONJAEV, FAUSTO MALCOVATI,
SERGIO ESCOBAR PRESENTANO CORO DI MOSCA E ZIO VANJA AL TEATRO STREHLER
(SCATOLA MAGICA), GIOVEDI’ 30 OTTOBRE
Milano, 29 ottobre 2003 - Nell’ambito delle attività culturali connesse
al Festival del Teatro d’Europa “Omaggio a San Pietroburgo”, giovedì
30 ottobre, ore 17.30, al Teatro Strehler (Scatola magica), Lev Dodin,
regista e direttore del Maly Teatr di San Pietroburgo, Igor Konjaev, regista
di Coro di Mosca, Fausto Malcovati, ordinario di lingua e letteratura russa
dell’Università Statale di Milano, Sergio Escobar, direttore del Piccolo
Teatro di Milano, presentano al pubblico Coro di Mosca di Ljudmila
Petrushevskaja (Teatro Strehler, 28 ottobre/2 novembre) e Zio Vanja di Anton
Cecov, regia dello stesso Dodin (Teatro Studio, 5/9 novembre). Ingresso
libero fino ad esaurimento posti Infolink: www.Piccoloteatro.org
GIOVEDÌ 6 NOVEMBRE 2003, AL TEATRO ARSENALE , PRIMA
NAZIONALE DELLO SPETTACOLO IL DIAVOLO E IL BUON DIO DI JEAN–PAUL SARTRE
Milano, 29 ottobre 2003 - Stanco di fare la parte del ‘duro’, il capo di
una banda , con un colpo di testa,decide di fare la felicità dei
diseredati. I danni che ne conseguono sono notevoli. Scritta nel 1951, è
l’opera teatrale che meglio riflette tutta l’evoluzione ideologica
dell’autore e illustra il cammino che Sartre ha percorso dalle tendenze
anarchiche all’impegno politico. Sono tempi di assedi e di massacri. In
principio, Goetz, capitano di ventura, fa il male . Seguendo i suoi mutevoli
umori, conduce le sue truppe al massacro alleandosi con gli uni, poi
tradendoli per allearsi con gli altri,e distruggendo ogni cosa al suo
passaggio. Crede di essere il Diavolo e non accetta altro rivale che Dio. A
un certo punto scopre che il male è noioso, ci si abitua e, soprattutto,
che tutti lo fanno ma nessuno può farlo veramente. Il militante Nasty gli
propone di rimboccarsi le maniche dandosi da fare per la causa dei poveri,
ma Goetz non accetta perché, in questo modo, passerebbe dalla parte di Dio.
Decide allora di essere lui stesso il bene, progetto che lo affascina perché
, secondo quanto gli dice Heinrich il prete traditore, il bene è
considerato da tutti inattuabile, contrario ai voleri divini. Gioca ai dadi
la sua conversione per obbligare Dio ad assumersi le proprie responsabilità
e inizia la partita gettando i dadi con una puttana: se Dio fa perdere Goetz,
Goetz sceglierà il bene; ma se lo lascia vincere, Goetz incendierà la città
di Worms e massacrerà ventimila persone. Goetz perde. Fonda
la Città
del Sole, una comunità-modello dove la legge è l’amore, ma un amore a
uso interno, a circuito chiuso. Quando scoppia la guerra, tutti i suoi
abitanti, educati a considerare ingiusta la violenza, rifiutano di unirsi
alla lotta e vengono sterminati. Così, pretendendo l’assoluto sia nel
bene che nel male, Goetz approda all’unico risultato di distruggere vite
umane. All’interno del Progetto Sartre, giunto al secondo anno, il Teatro
Arsenale presenta le due opere, Le mani sporche e Il Diavolo e il buon Dio,
come due chances, due facce di un’unica medaglia: il cammino della libertà.
Nella settimana dal 2 al 7 dicembre, i due spettacoli verranno presentati a
giorni alterni e domenica 7 dicembre saranno effettuati tutti e due.
Repliche fino al 7 dicembre 2003 Tournee “Il Diavolo e il buon Dio”:
04/11/03 Anteprima nazionale: Teatro Sala Ratti - Legnano “Progetto Sartre
2003/2004” Sartre attuale? Ci abbiamo scommesso, ci crediamo sempre di più.
Finora la nostra sfida ha avuto un buon riscontro: il pubblico ha affollato
le produzioni teatrali e gli incontri organizzati la scorsa stagione. Il
successo e l'interesse che hanno accompagnato il primo anno di vita del
"Progetto Sartre" - la produzione in anni consecutivi delle
principali opere teatrali dell'autore francese -, in qualche modo confermano
la "Sartre renaissance" sulla scorta della quale l'iniziativa era
nata. Grazie a "Progetto Sartre", in Italia si sono alimentate una
riflessione filosofica e una riscoperta artistica che hanno coinvolto
autorevoli rappresentanti del mondo culturale nazionale. Lo spirito di
"Progetto Sartre" mira ora a coinvolgere nuove realtà per
allargare la prospettiva all'interno della quale declinare il pensiero e
l'opera dell'autore francese: abbiamo deciso di affiancare alla riflessione
teatrale quella cinematografica, per permettere alla filosofia di
travalicare il genere e in qualche modo esprimersi in maniera autonoma. Ne
esce un ritratto complesso, mai banale, sempre problematico. Sartre, par lui
meme. Il Progetto Sartre prevede inoltre : dal 02/12/03 al 18/11/04 (esclusi
2,5 dicembre e dal 22/12 al 07/01): Teatro Arsenale – Milano Tournee: 29 e
30/01/04: Auditorium Santa Chiara - Trento “Le mani sporche” produzione
Teatro Arsenale / Scenaperta - Polo Teatrale dell'Altomilanese regia di
Annig Raimondi adattamento di Annig Raimondi e Paolo Bignamini con Marino
Campanaro, Maria Eugenia D'aquino , Ruggero Dondi, Riccardo Maria Magherini
, Annig Raimondi, Vladimir Todisco Grande Assassinio politico, banale
accidente o delitto passionale?...”ogni situazione è una trappola per
sorci: muri da ogni parte. Ciascuno inventando la propria via d’uscita,
inventa se stesso”. *Evento no- stop” 15/12/03 – dalle ore 21,00 alle
2 di notte – Teatro Arsenale – Milano Sartre e i suoi amici - serata
no-stop che prevede: installazione multimediale/ visual poem “Bodies
Beyond The Patterns -a Contemporary Detector Story” di Mat Mabo letture e
proiezione del video inedito in lingua originale : “Sartre par lui-même”
- (F 1976) regia Michel Contat e Alexandre Astruc, con Jean-paul Sartre e
Simone de Beauvoir Conferenze: 24/11/03 Sala di rappresentanza – Università
degli Studi di Milano – ore 16 Jean-paul Sartre: il filosofo e il cinema
Tavola rotonda con - Pierre Sorlin - professore emerito all'Università
Nouvelle Sorbonne di Parigi - Mauro Carbone - professore di Estetica –
Università degli Studi di Milano - Giovanni Invitto – professore di
Filosofia Teoretica – Università degli studi di Lecce Incontri: 1)
10/11/04 – ore 18,00 - Fnac – Milano – sezione ‘Dietro le quinte’;
20/11/04 – ore 18,00 – Messaggerie Musicali (Osa il giovedì) – Milano
– sezione ‘Dalla scena al web’; 11/11 04 – ore 11,00 - Accademia di
Brera – Milano. Il Diavolo e il buon Dio - Backstage di un progetto
Incontro con attori, regista e direzione di “Progetto Sartre”. 2)
30/01/04 Trento – Auditorium Santa Chiara Le mani sporche - Backstage di
un progetto Incontro con attori, regista e direzione di “Progetto Sartre”.
Proiezioni: sezione ‘Dalla scena al set’ 1) 13/12/03 – ore 19 - Spazio
Oberdan – Milano (a cura di Fondazione Cineteca Italiana) Les maines sales
- (F, 1951) regia Fernand Rivers e Simone Berriau, con Pierre Brasseur e
Daniel Gélin lettura di brani scelti dalla sceneggiatura
“L’ingranaggio” di J.p.sartre 2) 14/12/03 – ore 21,15 - Spazio
Oberdan – Milano (a cura di Fondazione Cineteca Italiana) Le mur - (F
1967) regia Serge Roullet, con Michel del Castillo lettura di brani scelti
dai romanzi “Le parole” e “Il muro”. 29/02/04 Anteprima nazionale:
Monastero degli Olivetani - Nerviano marzo 2004: Teatro Zazie - Milano Il
muro produzione Teatro Zazie / Scenaperta - Polo Teatrale dell'Altomilanese
progetto di Fabio Mazzari e Paolo Bignamini Con Fabio Mazzari e Michelangelo
Mazzeri Infolink: www.Teatroarsenale.org
SCREAMADELICA:
FILIPPO GATTI AGLI EX MAGAZZINI GIOVEDÌ 30 OTTOBRE
Roma, 29 ottobre 2003 - Giovedì 30 ottobre Screamadelica, la serata
dedicata ai suoni di Radio Città Futura (97.700 mhz su Roma), ospiterà un
live di Filippo Gatti&diaz Ensemble. Filippo Gatti, ex leader degli
Elettrojoyce, ha da poco pubblicato il suo primo disco solista Tutto sta per
cambiare, confermandosi come uno dei nomi più interessanti del panorama del
rock d'autore italiano. Senza rinunciare alle atmosfere rock del passato, il
nuovo lavoro di Gatti si fonda su toni più pacati e riflessivi e su testi
frutto di una ricerca linguistica assolutamente particolare. Inoltre, il
disco può vantare la partecipazione di artisti come Bruno Lauzi, Vittorio
Nocenti del Banco e Riccardo Sinigallia (ex Tiromancino). Nel corso del
concerto, oltre ai pezzi del nuovo album di Filippo Gatti, sarà possibile
ascoltare anche i brani più interessanti del repertorio degli Elettrojoyce.
In chiusura, si ballerà fino a notte fonda sui 2 livelli del locale con la
discoteca curata dai Dj’s di Radio Città Futura. Radio Citta’ Futura,
La Citta
’ Dei Suoni E Delle Parole Screamadelica – Ex Magazzini – Via dei
Magazzini Generali, 8bis – ore 21.30 Info 0669925100 – Ingresso 6 Euro
CAMPIONATO DEL MONDO RALLY-JWRC - SPLENDIDO RISULTATO SUZUKI
AL RALLY DI CATALUÑA
Milano, 29 ottobre 2003 - Storica prestazione per le Ignis Super 1600
impegnate nel Jwrc 2003 che si sono infatti inserite nei primi 6 posti della
classifica finale del rally. Dall'esordio nel Campionato del Mondo Junior,
avvenuto nel 2002, questa è la prima volta che tutte le automobili Suzuki
partecipanti tagliano il traguardo nello stesso rally: un risultato che
prova il livello crescente di affidabilità e competitività delle vetture
ottenuto grazie all'impegno di piloti, ingegneri e membri del team che sono
riusciti ad interpretare le difficoltà del terreno di gara e trovare il
giusto assetto, affinandolo, durante il corso della stagione. Dopo tre
giorni di gara, Salvador Canellas, Daniel Carlsson, Urmo Aava e Ville-pertti
Teuronen si sono piazzati rispettivamente terzo (davanti al pubblico di
casa), quarto, quinto e sesto nella classifica finale del Rally di Cataluña.
In questa occasione l'equipaggio spagnolo e quello svedese hanno portato in
gara due Ignis Super 1600 bicolore (bianco/giallo) per festeggiare la nuova
filiale spagnola di Suzuki Motor Corporation:
la Suzuki Iberica.
La tappa spagnola si è svolta interamente su asfalto ed è risultata veloce
ed al tempo stesso impegnativa a causa delle incerte condizioni atmosferiche
e in particolare della pioggia che, caduta abbondantemente durante l'ultima
giornata di gara, ha reso viscide le strade determinando una guida
difficoltosa nelle situazioni limite in quanto le Super 1600, diversamente
dalle World Rally Cars a trazione integrale, dispongono di due ruote
motrici. Il Team Manager della Monster Sport Europe, Risto Laine, si è
dimostrato particolarmente soddisfatto per il risultato finale ottenuto in
Spagna. "Dal nostro punto di vista - ha commentato Risto Laine - il
risultato più importante è l'essere riusciti a tagliare il traguardo con
tutte e quattro le vetture considerando la durezza delle prove speciali di
questi tre giorni di gara. Questo dimostra l'alto livello agonistico ormai
raggiunto dalle nostre auto". La classifica finale del Rally di
Sanremo: 1 Brice Tirabassi (Renault Clio) 4h16m33.7s ; 2 Kris Meeke (Opel
Corsa) 4h18m06.2s ; 3 Salvador Canellas (Suzuki Ignis) 4h18m41.8s; 4 Daniel
Carlsson (Suzuki Ignis) 4h20m40.2s ; 5 Urmo Aava (Suzuki Ignis) 4h23m06.1s ;
6 Ville-pertti Teuronen (Suzuki Ignis) 4h23m14.2s; 7 Abdo Feghali (Ford
Puma) 4h27m21.3s ; 8 Massimo Ceccato (Fiat) 4h30m58.7s . L'ultimo
appuntamento con il Junior World Rally Championship 2003 sarà il Rally
d'Inghilterra a novembre. Questa gara, decisiva per l'assegnazione del
titolo di Campione del Jwrc, vedrà Salvador Canellas giocarsi tutte le
possibili chanches per una vittoria finale.
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