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2003 anno 6°  

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 7  NOVEMBRE  2003

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LA COMMISSIONE EUROPEA PROPONE DI APPLICARE IL PRINCIPIO DELLA PARITÀ DI TRATTAMENTO FRA UOMINI E DONNE NELLA FORNITURA DI BENI E SERVIZI

Bruxelles, 7 novembre 2003 - La Commissione europea ha presentato oggi una proposta di direttiva del Consiglio sulla parità di trattamento fra donne e uomini al di fuori dell'ambiente di lavoro. La proposta si concentra in modo specifico sull'accesso e sulla fornitura di beni e servizi. Sarà vietata ad esempio l'utilizzazione di criteri basati sul sesso nel calcolo dei premi e delle prestazioni delle assicurazioni e dei servizi finanziari connessi. La proposta sarà presentata al Consiglio dei ministri dell'Ue, per essere adottata all'unanimità, dopo la consultazione del Parlamento europeo. “Si tratta di una proposta innovativa, che fa appello alla solidarietà fra uomini e donne nella società europea" ha dichiarato Anna Diamantopoulou, Commissario responsabile dell'occupazione e degli affari sociali. "Come è avvenuto in passato con altre innovazioni nel campo della parità fra i sessi, essa è accolta con pessimismo da parte di alcuni settori dell'industria. Contrariamente a quanto essi possano temere, questa direttiva darà avvio a decisioni di politica pubblica, che renderanno inaccettabile la discriminazione in base al sesso nell'accesso e nella fornitura di beni e servizi, garantendo così condizioni di concorrenza eque nell'Ue e nei prezzi al consumo.” La direttiva proposta includerà il principio della parità di trattamento nella normativa europea ed offrirà ai cittadini europei i mezzi per ricorrere alla normativa se ritengono che siano stati lesi i loro diritti. La proposta si basa sull'articolo 13 del trattato dell'Unione europea, che autorizza la Comunità ad adottare le misure per lottare contro la discriminazione basata sul sesso, la razza o l'origine etnica, la religione o le convinzioni personali, gli handicap, l'età o le tendenze sessuali. Poiché i problemi di discriminazione in base al sesso sono particolarmente evidenti nella fornitura di beni e servizi, la Commissione ha deciso di concentrare la sua proposta su questo settore. Il divieto di discriminazione sarà applicato a tutti i beni e i servizi disponibili, ma la proposta è flessibile e prevede eccezioni giustificate, se un bene o servizio è destinato esclusivamente o principalmente ai membri dello stesso sesso (come gli orari riservati in piscina alle persone dello stesso sesso o i club privati per membri dello stesso sesso) o se le competenze richieste per la sua fornitura sono diverse per ciascun sesso (come per i parrucchieri). La direttiva proposta copre esplicitamente le questioni dei premi e delle prestazioni del settore assicurativo. Nella maggioranza dei casi le donne pagano premi più elevati o ricevono prestazioni inferiori. Gli uomini pagano premi più elevati per l'assicurazione sulla vita. Le assicurazioni giustificano questa situazione con il fatto che le donne vivono più a lungo. Esistono tuttavia vari fattori non legati al sesso, che sono ugualmente importanti per stabilire l'aspettativa di vita, come la situazione socioeconomica o lo stato civile, la regione in cui vive una persona o l'abitudine di fumare. Se questi fattori sono detratti dall'equazione, le differenze di aspettativa di vita fra donne e uomini sono nettamente inferiori a quelle dichiarate. In alcuni Stati membri esiste una diversità di trattamento tra uomini e donne nel campo dell'assicurazione sui veicoli, con premi più elevati pagati dagli uomini. Anche in questo caso intervengono numerosi fattori diversi dal sesso. La Commissione ritiene quindi che il calcolo del rischio in base al sesso sia discriminatorio. Nel settore dell'assicurazione sanitaria, spesso le donne devono pagare premi più elevati, a causa della possibilità di una gravidanza e di un parto, che comportano costi maggiori. In questo caso, la discriminazione consiste nel fatto che la prestazione va a vantaggio della società nel suo insieme, mentre i costi sono sostenuti solo da una parte della società. Due tendenze convergono per rendere più evidenti queste pratiche discriminatorie. In primo luogo è in aumento il numero delle donne che accedono al mercato del lavoro; il tasso di occupazione delle donne è aumentato del 5% raggiungendo il 54,9% tra il 1996 e il 2001, mentre nello stesso periodo il tasso di occupazione degli uomini è aumentato solo del 3%. Ciò significa che più donne accedono al mercato dei piani pensionistici privati, delle assicurazioni sulla vita, della copertura di malattie gravi e delle assicurazioni sanitarie private. Contemporaneamente, i governi incoraggiano il maggiore ricorso ad assicurazioni private per compensare gli effetti dell'invecchiamento della popolazione sulle finanze pubbliche. Le donne che lavorano non hanno altra scelta che accedere a un mercato che utilizza pratiche discriminatorie per fissare tariffe e prestazioni. I regimi statali per le pensioni e l'assistenza sanitaria sono neutrali per quanto riguarda il trattamento delle donne e degli uomini. La Commissione riconosce che i metodi di lavoro del settore assicurativo dovranno essere modificati per tenere conto del principio della parità di trattamento e per questo motivo la proposta prevede un periodo di transizione di sei anni per permettere quest'adattamento. Questa direttiva non sarà la prima ad avere l'obiettivo di affrontare la discriminazione del di fuori del mercato del lavoro. Nel 2000 il Consiglio ha adottato la direttiva sull'uguaglianza razziale che vieta la discriminazione basata sulla razza o l'origine etnica all'interno e all'esterno del posto di lavoro, in particolare per quanto riguarda la sicurezza sociale, l'alloggio e l'accesso ai beni o ai servizi. La direttiva sull'uguaglianza razziale ha dovuto essere recepita nella legislazione nazionale entro il 19 luglio 2003.

SECONDO PRODI, OCCORRE ELEVARE IL BILANCIO DELL'UE PER LA RICERCA E L'INNOVAZIONE
Bruxelles, 7 novembre 2003 - Il presidente della Commissione Romano Prodi ha suggerito che occorre stanziare maggiori fondi a livello comunitario a favore della ricerca e dell'innovazione. Nel discorso pronunciato il 3 novembre all'Economic Club of New York (Stati Uniti), Prodi ha illustrato la strategia dell'Ue per l'innovazione, sottolineando che né l'offerta, né la domanda di innovazione devono essere trascurate. La fornitura di capitale umano, conoscenze e infrastrutture per l'innovazione dipende essenzialmente dalle risorse finanziarie, fattore di cui la Commissione è ben consapevole, ha dichiarato il Presidente. "Alla Commissione, abbiamo avviato un dibattito sul futuro quadro finanziario del bilancio centrale dell'Ue. A nostro avviso il bilancio dell'Ue deve rispecchiare meglio le sue priorità - ad esempio investire di più nella R&s [ricerca e sviluppo] e nell'istruzione - che i capi di Stato e di governo dell'Ue si sono impegnati a realizzare", ha affermato Prodi. Inoltre, occorre utilizzare meglio i prestiti della Banca europea per gli investimenti (Bei), per assicurare la redditività finanziaria degli investimenti a lungo termine. "Ma tutto questo non è ancora abbastanza", ha aggiunto Prodi. "Dobbiamo assicurarci che le imprese europee siano disposte a cogliere le opportunità offerte da una manodopera qualificata. Dobbiamo assicurare che gli imprenditori siano disposti a trasformare la creatività dei ricercatori in eccellenti opportunità di investimento - cioè in prodotti innovativi e commerciabili". Prodi ha sostenuto la necessità di una concentrazione delle attività di ricerca, affermando che tutti beneficerebbero di una situazione in cui "molti scienziati di prim'ordine che lavorano nell'Unione potessero condurre le loro ricerche in centri di eccellenza europei". Una maggiore concentrazione della ricerca sarebbe possibile se l'assegnazione dei fondi pubblici per le scienze non fosse in gran parte determinata dai confini nazionali, fattore che, secondo Prodi, giustifica la creazione di uno Spazio europeo della ricerca. Pur affermando che "possiamo fare anche di più", Prodi ha raccomandato di prendere in considerazione l'istituzione di una "Agenzia europea per la ricerca". Un buon esempio, ha aggiunto il Presidente, ci viene dalla "National Science Foundation" degli Usa. Prodi ha illustrato una serie di iniziative attualmente adottate a livello europeo per garantire una reale e sufficiente domanda d'innovazione. La Commissione sta valutando l'adozione di potenziali misure legislative per sostenere il settore del capitale di rischio. Fra le possibili azioni figura la rimozione degli ostacoli che impediscono ai fondi pensione di investire nel mercato del capitale di rischio. Inoltre, si auspica che a seguito della riorganizzazione di alcune borse europee, i valori mobiliari quotati in borsa diverranno uno strumento accettato ed affidabile per finanziare le imprese emergenti in Europa. Gli investitori privati saranno maggiormente disposti a fornire più capitali se dispongono di buone opportunità di "uscita". Garantire un sistema di rilascio dei brevetti efficiente e a costi ridotti costituisce anch'esso un fattore essenziale per promuovere l'innovazione, ha proseguito Prodi. Si auspica che il brevetto comunitario, concordato dai capi di Stato e di governo nel 2003, soddisferà tali requisiti. La Commissione stima che, una volta entrato in vigore, il nuovo sistema ridurrà del 50 per cento il costo di una domanda di brevetto. Il Presidente della Commissione auspica che la strategia dell'Ue per l'innovazione contribuisca ad accelerare la crescita in Europa. Egli confida, infatti, che l'Ue sia in grado di conseguire il suo potenziale di crescita l'anno prossimo o, al più tardi, nel 2005.
 

PONTE TECNOLOGICO DIGITALE TRA I DUE PAESI ITALIA-RUSSIA: STANCA E REIMAN FIRMANO MEMORANDUM DI COOPERAZIONE TECNOLOGICA DECISA UNA FORTE COOPERAZIONE PER LE POLITICHE PER L'INNOVAZIONE TECNOLOGICA E LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE ELETTRONICA, ANCHE PER COLMARE IL DIVARIO DIGITALE INTERNAZIONALE
Roma, 7 novembre 2003 - Ponte tecnologico digitale tra Italia e Russia. Lo hanno simbolicamente gettato Lucio Stanca, Ministro per l'Innovazione e le Tecnologie, e Leonid Reiman, Ministro delle Comunicazioni e dell'Informazione della Federazione Russa, in occasione degli accordi siglati tra i due Paesi nella visita in Italia del presidente Vladimir Putin. Stanca e Reiman hanno infatti firmato un memorandum di cooperazione nel campo delle tecnologie dell'informazione che prevede un forte impulso a diverse iniziative concrete in ambito internazionale. Nel corso di un cordiale incontro, nella sede del ministero italiano, Stanca e Reiman - informa una nota - hanno discusso lo stato e le prospettive del settore delle tecnologie dell'informazione al fine di rafforzare la specifica cooperazione tra i due paesi, anche per colmare il divario digitale internazionale, in coerenza con l'impegno sia della Federazione Russa sia dell'Italia nel lavoro della 'G8 Dot Force' e degli altri consessi internazionali. "È altamente significativo in campo internazionale che la Russia abbia scelto l'Italia, già impegnata in prima linea per conto dell'Onu e della Banca Mondiale nei processi di eGovernment nei Paesi in via di Sviluppo, come partner privilegiato per promuovere accordi sull'impegnativo fronte della innovazione tecnologica", ha detto Lucio Stanca. Il ministro ha poi precisato che "con questo memorandum si innescano una serie di concrete iniziative bilaterali, già a brevissima scadenza, che riguarderanno vari settori, quali il miglioramento dell'organizzazione delle attività e dei processi degli enti pubblici di governo e delle amministrazioni locali, in particolare con le applicazioni di eGovernment; la formazione nel settore delle tecnologie dell'informazione; lo sviluppo di progetti e iniziative sull'uso delle tecnologie dell'informazione sia per gli anziani e i disabili, sia nel campo della sanità per realizzare consulenze mediche a distanza; la conversione in formato digitale di beni appartenenti al patrimonio culturale; lo sviluppo di tecnologie per la fornitura di servizi Internet e del commercio elettronico", ha concluso Stanca. Il memorandum prevede tra l'altro l'istituzione di una Commissione congiunta Italo-russa sulle Tecnologie dell'Informazione, finalizzata a proporre concrete attività di cooperazione e progetti nelle aree di collaborazione tra i due paesi.

MEMORANDUM DI COOPERAZIONE TRA ITALIA E RUSSIA NEL CAMPO DELLE TECNOLOGIE DELL'INFORMAZIONE
Roma, 7 novembre 2003 - In occasione della visita di Stato del Presidente della Federazione Russa, Vladimir Putin, in Italia, Il Ministro per l'Innovazione e le Tecnologie della Repubblica Italiana, Lucio Stanca, ed il Ministro delle Comunicazioni e dell'Informatizzazione della Federazione Russa, Leonid Reiman, si sono incontrati per discutere lo stato e le prospettive per rafforzare la cooperazione nel campo delle tecnologie dell'informazione, oltre che per firmare un Memorandum sulla cooperazione nel campo delle tecnologie dell'informazione. In particolare, ai sensi delle manifestazioni d'intenti finora intercorse, i Ministri identificano le seguenti aree principali che costituiranno oggetto dell'Accordo: a) collaborazione su progetti mirati a colmare il divario digitale internazionale, in coerenza con l'impegno della Federazione Russa e dell'Italia nel lavoro della G8 Dot Force e degli altri pertinenti consessi internazionali; b) scambio di documentazioni e informazioni tecniche, in particolare per quanto riguarda la formulazione e l'implementazione degli indirizzi politici nel settore delle tecnologie dell'informazione; c) miglioramento dell'organizzazione delle attività e dei processi degli enti pubblici di governo e delle amministrazioni locali, soprattutto attraverso la realizzazione di applicazioni di e-Government; d) formazione nel settore delle tecnologie dell'informazione; e) sviluppo di progetti e iniziative sull'uso delle tecnologie dell'informazione per gli anziani e per i disabili; f) utilizzo delle tecnologie dell'informazione nel settore della sanità, anche al fine di realizzare consulenze mediche a distanza; g) conversione in formato digitale di beni appartenenti al patrimonio culturale; h) sviluppo di tecnologie per la fornitura di servizi Internet; i) sviluppo del commercio elettronico. Al fine di dare riscontro operativo al Memorandum, i Ministri potranno istituire una Commissione congiunta Italo - Russa sulle Tecnologie dell'Informazione, finalizzata a proporre concrete attività di cooperazione e progetti nelle aree di collaborazione identificate.

SEI CITTA' EUROPEE FIRMANO CONTRATTI PROGRAMMA URBACT PER IL MIGLIORAMENTO DELLA VIVIBILITA' URBANA PER L'ITALIA SONO COINVOLTE ROMA, VENEZIA E SIRACUSA
Milano, 7 novembre 2003 - Alla presenza del Ministro francese Jean-louis Borloo, presidente dell'autorità di gestione del programma Urbact, sei città europee hanno firmato i contratti per realizzare altrettanti progetti attingendo ai finanziamenti dei Fondo europeo di Sviluppo Regionale (Fesr). Le città coinvolte, che hanno già usufruito o stanno ancora usufruendo dei programmi Urban I e Ii, sono Venezia (progetto "Udiex"), Siracusa (progetto "Med-int"), Roma (progetto "Partecipando"), Liverpool (progetto "Ppps"), Lille (progetto "Culture"), Lipsia (progetto "Eco-fin"). Tutte queste città sono capofila di altrettante reti tematiche. L'ambito d'intervento dei progetti riguarda l'esclusione sociale e l'integrazione degli stranieri (Venezia), l'integrazione nel mediterraneo (Siracusa), la partecipazione dei cittadini alla sviluppo delle aree urbane (Roma), la collaborazione tra pubblico e privato nello sviluppo economico (Liverpool), lo sviluppo delle attività culturali e le industrie creative (Lille), lo sviluppo di strumenti di finanziamenti riservati alla piccole e medie imprese (Lipsia). La Commissione Europea ha approvato nel quadro dell'iniziativa comunitaria Urban Ii il programma Urbact finalizzato allo scambio di esperienze tra città europee. L'importo totale del contributo dell'Unione europea è pari a 15,9 milioni di euro per il periodo 2002-2006. Gli altri contributi, provenienti dagli Stati membri, dagli enti locali e da altri organismi pubblici, ammontano a 8,86 milioni di euro, per un importo totale superiore a 24,76 milioni di euro. "Urbact" sostiene progetti per facilitare l'individuazione e il riconoscimento delle innovazioni e delle buone pratiche e strutturare gli scambi di esperienze. Il programma riguarderà oltre 210 città che beneficiano o hanno beneficiato dei programmi Urban I e Ii e dei progetti pilota urbani (Ppu). Frutto delle consultazioni tra la Commissione e gli Stati membri, il programma Urbact è stato presentato dalla Francia a nome dell'insieme degli Stati membri. Il ministero francese responsabile delle città e del rinnovo urbano, guidato attualmente da Jean-louis Borloo è stato designato come autorità di gestione, e la Cassa depositi e prestiti come autorità di pagamento.

RECUPERARE LA PERIFERIA NORD OVEST : CON IL RILANCIO DELLE INFRASTRUTTURE UN NODO INTERMODALE TRA IL CENTRO DI MILANO E RHO -PERO: IL PROGETTO PRONTO PER L'INSERIMENTO NEL CORRIDOIO PLURIMODALE EUROPEO OVEST-EST, A SUD DEI PIRENEI E DELLE ALPI
Milano, 7 novembre 2003 - Il rilancio della periferia nord - ovest? L'area interessata dal programma Urban Il può diventare un nuovo centro intermodale tra il centro di Milano e Rho - Pero, data la posizione sul territorio. La propone la Camera di Commercio di Milano per l'inserimento tra i progetti del Corridoio 5 - Plurimodale, l'iniziativa di sviluppo delle linee di trasporto nelle loro diverse modalità (stradale, ferroviaria, marittima, aerea, fluviale), per migliorare le infrastrutture europee ovest - est, a sud dei Pirenei e delle Alpi, promossa con 30 istituzioni economiche europee che vede come presidente Carlo Sangalli. Un progetto già inserito nel libro bianco della Commissione Europea. E nel capoluogo lombardo il trasporto delle merci su gomma assorbe circa il 90% della totalità. Ma buoni sono i risultati del trasporto intermodale (attuato con unità di carico - container o casse mobili - che compiono la maggior parte del tragitto su ferro e la parte terminale su strada): dei circa 24 milioni di tonnellate/anno movimentate su ferro nella Lombardia, 2/3 sono costituiti da trasporto intermodale e 1 /3 dal traffico tradizionale, cioè con vagoni merci classici. L'intermodalità è più competitiva rispetto al trasporto su strada, ma il suo limite sta nella quasi saturazione dei 19 terminal intermodali in Lombardia (dove è possibile operare l'interscambio di unità di carico dalla strada alla rotaia e viceversa). Se ne è parlato oggi al convegno "Il summit europeo delle città" "2° conferenza delle città Urban". "Per sfruttare appieno il potenziale economico del mercato unico comunitario - ha dichiarato Carlo Sangalli, presidente della Camera di Commercio di Milano e del comitato promotore del Corridoio Plurimodale ovest - est, a sud dei Pirenei e delle Alpi - occorre sviluppare un più efficiente sistema di trasporti e infrastrutture. Oggi come oggi, infatti, una regione che voglia essere competitiva sul mercato deve essere dotata di adeguate infrastrutture di trasporto, specialmente per quanto riguarda il traffico merci sulle lunghe distanze. Ecco perché la Camera di Commercio di Milano è attiva per una migliore qualità dei trasporti al servizio delle imprese e dei cittadini, non solo milanesi e lombardi, ma anche europei. La periferia Nord Ovest può quindi trovare un rilancio dalle infrastrutture nella valorizzazione dell'area Rho - Pero, anche nel contesto del programma Urban ". Il Corridoio Plurimodale. Il progetto, che coinvolge 30 Camere di commercio europee guidate da Carlo Sangalli, si propone l'obiettivo di rilanciare il sistema dei trasporti e delle infrastrutture del Sud Europa, e quindi anche dell'Italia, attraverso l'integrazione e lo sviluppo delle linee di trasporto già esistenti, facendole crescere nelle loro diverse modalità (stradale, ferroviaria, marittima, aerea) e nei collegamenti con gli altri "corridoi" europei.

SUMMIT EUROPEO DELLE CITTA’ URBAN INTERVENTO ING. GIANNI VERGA ASSESSORE ALLO SVILUPPO DEL TERRITORIO DEL COMUNE DI MILANO
Milano, 7 novembre 2003 - Le città sono il motore dello sviluppo economico e sociale delle nostre comunità e dei nostri paesi. I 250 sindaci che si sono dati appuntamento a Milano hanno già dimostrato, attraverso la realizzazione dei programmi Urban, di essere in grado di migliorare la qualità della vita delle città e attuare concreti programmi di riconversione territoriale. La Dichiarazione dei Sindaci, che da oggi si chiama “Carta di Milano per le Politiche Urbane”, chiede all’Unione Europea di dialogare direttamente con le città e di finanziare adeguatamente i progetti infrastrutturali e sociali. Se le città funzionano si crea uno sviluppo positivo sul piano economico che genera ricadute naturali e forti sul piano sociale e favorisce il superamento di tutti i problemi generali delle nuove povertà. Chiediamo un impegno fin d’ora a tutti i nuovi parlamentari europei, milanesi e lombardi per garantire l’impegno dell’Europa a favore delle politiche urbane.

ASSOGESTIONI :RACCOLTA NETTA COMPLESSIVA VICINA AL PAREGGIO (-0,5 MLD. EURO). SEGNO PIÙ PER I FLESSIBILI. BENE I LIQUIDITÀ ANCHE SE IN ROSSO. OBBLIGAZIONARI NEGATIVI MA IN RECUPERO. SEGNO MENO PER I BILANCIATI.
Milano, 7 novembre 2003 - Azionari in prima linea a ottobre. Con un saldo positivo di +1.806,1 milioni di euro hanno fatto da traino per la raccolta netta complessiva dei fondi che ha recuperato sensibilmente lo sbilancio di settembre (-2.557,8 milioni di euro) portandosi a –554,9 milioni di euro, a un passo dalla parità. Era dal marzo del 2002 che i fondi azionari non registravano una raccolta così significativa. Il saldo di quel mese era di +2.014,6 milioni di euro. Anche il patrimonio ha registrato un incremento attestandosi a 508.141,7 milioni di euro. Rispetto al mese scorso è cresciuto dello 0,9% mentre dall’inizio dell’anno la crescita è stata del 8,9% Segno più anche per la raccolta dei fondi flessibili che hanno archiviato il mese di ottobre con un saldo di +438,1 milioni di euro. Le altre categorie di fondi hanno chiuso l’ultimo mese con saldi negativi ma, in alcuni casi, hanno recuperato terreno rispetto ai dati di settembre. I fondi di liquidità hanno registrato una raccolta di –257,5 milioni di euro (a settembre era di –598,7 milioni di euro), quelli obbligazionari hanno chiuso a –2.106,7 milioni di euro (settembre –2.962,2 milioni di euro). Scivolano invece i bilanciati che si attestano a –435,1 milioni di euro (-71 milioni di euro a settembre). Cresce anche la raccolta dei fondi di fondi (non inclusi nei totali per evitare duplicazioni) che nell’ultimo mese hanno raccolto +310,5 milioni di euro (+259,8 milioni di euro a settembre). Il patrimonio di questa categoria di fondi si è attestato a 7.182,2 milioni di euro.

IBM AL GLOBAL FORUM 2003 DALL’E-GOVERNMENT L’IMPULSO ALLO SVILUPPO DELLE PICCOLE E MEDIE IMPRESE
Roma, 7 novembre 2003 – “Il processo di trasformazione dell’e-Government in Europa e nel mondo, si sta rivelando anche come uno dei più importanti fattori di sviluppo economico del settore privato e, in particolare delle piccole e medie imprese” ha commentato Piero Corsini, Vice president Emea Public Sector, Ibm Europe, durante la sessione di apertura del Global Forum 2003 di Roma, l’esclusivo appuntamento internazionale centrato, quest’anno, sul tema delle business community in un contesto economico basato sulla condivisione della conoscenza. “La continua attuazione dei programmi di e-government nei singoli Paesi, infatti, sta creando i presupposti per attirare nuovi investimenti dall’estero e per rendere più snelle le relazioni fra le Pmi e la Pubblica Amministrazione. Si tratta di uno scenario assolutamente in linea con la visione di Ibm mirata ad un modello di e-Government on demand” ha affermato Corsini “Un modello globale che integri i processi delle varie istituzioni pubbliche e che sia in grado di rispondere in modo rapido e flessibile alle esigenze delle imprese e dei cittadini, favorendo, in questo modo, lo sviluppo economico e sociale dell’intero sistema Paese.” Accanto ad interventi di esponenti di primo piano del mondo accademico, istituzionale e aziendale, Corsini ha posto l’accento sui concetti di interoperabilità e di integrazione come elementi fondamentali dei progetti di e-government di successo; in questo senso Ibm, che è partner strategico di molte amministrazioni in Europa e nel mondo, porta al Global Forum 2003 l’esperienza realizzata a Virk, in Danimarca, dove è stato attivato un innovativo portale su Web che, come centro servizi unificato, gestisce tutte le relazioni economiche ed istituzionali fra imprese e governo locale.

BANCA PROFILO:APPROVATI I RISULTATI AL 30 SETTEMBRE 2003. RISULTATO LORDO DI GESTIONE A 6,2 MILIONI DI EURO (+ 151%)
Milano, 7 novembre 2003 - Il Consiglio di Amministrazione di Banca Profilo, investment bank specializzata nel Private Banking e nel Capital Market, ha approvato i dati relativi all’andamento del 3° Trimestre 2003. Banca Profilo chiude con un risultato lordo di gestione di 6,2 milioni di Euro, in crescita del 151% rispetto ai 2,5 milioni di Euro dello stesso periodo dell’anno precedente, confermando i segnali di ripresa già evidenziati nel primo semestre. L’utile netto è pari a 3,5 milioni di Euro, con un incremento del 111% anno su anno. L’ottimo risultato raggiunto dalla banca è da attribuirsi, in particolare, alla significativa crescita del margine di intermediazione - pari a 29,7 milioni di Euro, in aumento del 21,2% rispetto ai 24,5 milioni di Euro del terzo trimestre 2002 – pur a fronte di costi in leggera crescita. Il totale spese amministrative infatti - composto dalle voci spese per il personale e costi e spese diverse - passa dai 19,4 milioni di Euro del 30.9.2002 ai 20,8 milioni di Euro del 30.9.2003, segnando un + 7,2% anno su anno. Il totale della raccolta è pari a 1,82 miliardi di Euro, in calo (-7%) rispetto agli 1,96 miliardi di Euro del 31/12/2002. Il patrimonio netto della Banca al 30.09.2003 è pari a 104,4 milioni di Euro. Oltre agli obiettivi di riorganizzazione e miglioramento dell’efficienza complessiva della struttura, la società ha perseguito anche quelli di crescita per linee esterne firmando, a luglio, l’accordo per l’acquisizione del business di Private Banking svolto in Italia dal Gruppo Hsbc. L’integrazione delle attività acquisite in termini di strutture, risorse umane, prodotti e sistema informativo, dovrebbe completarsi entro i primi di dicembre 2003. Il titolo Banca Profilo da gennaio 2003 ha guadagnato il 17 %, sovraperformando l’indice Mibtel del 7 %

ANTONVENETA PREZZO EMISSIONE AUMENTO CAPITALE
Padova, 7 novembre 2003 – Ieri Banca Antonveneta, nell’ambito del range deliberato dal Consiglio di Amministrazione del 16 ottobre scorso, ha fissato in Euro 10,50 il prezzo definitivo di emissione per ciascuna nuova azione. L’aumento di capitale avverrà quindi mediante emissione di n. 51.804.621 azioni ordinarie del valore nominale di Euro 3,00 cadauna, godimento 1° gennaio 2003, da offrire in opzione agli aventi diritto a un prezzo di Euro 10,50 per ogni nuova azione, di cui Euro 7,50 a titolo di sovrapprezzo, per un controvalore complessivo pari a Euro 543.948.520,5 milioni. In particolare le agli azionisti Banca Antonveneta nel rapporto di nuove azioni verranno offerte: ai possessori delle obbligazioni 1 nuova azione ogni 5 azioni possedute; convertibili subordinate “Banca Antoniana Popolare Veneta 1999/2009 a tasso fisso – Isin It0001335642” nel rapporto di 31.339 nuove azioni ogni 1.250 obbligazioni convertibili possedute. I diritti di opzione dovranno essere esercitati, a pena di decadenza, dal 10 novembre 2003 al 1° dicembre 2003 compresi. I diritti di opzione staccati dalle azioni saranno negoziabili in Borsa dal 10 novembre 2003 al 21 novembre 2003 compresi. I diritti di opzione staccati dalle obbligazioni convertibili, in quanto generati da strumento finanziario non quotato, non saranno negoziabili in Borsa. Banca Antonveneta agevolerà la negoziazione di tali diritti dal 10 novembre 2003 al 21 novembre 2003 compresi, incrociando al proprio interno le eventuali richieste di vendita con le eventuali proposte in acquisto. I diritti non esercitati entro il 1° dicembre 2003 saranno offerti in Borsa da Banca Antonveneta ai sensi dell’art. 2441, terzo comma, del Codice Civile. L’offerta in opzione è assistita da un consorzio di garanzia promosso da Mediobanca e Interbanca e diretto da Mediobanca.

SEAT PAGINE GIALLE RISULTATI AL 30 SETTEMBRE 2003 RICAVI CONSOLIDATI DEL BIMESTRE 1° AGOSTO – 30 SETTEMBRE 2003 A 266,1 MILIONI DI EURO E RISULTATO NETTO CONSOLIDATO DEL PERIODO, POSITIVO PER 46,8 MILIONI DI EURO.
Torino, 7 Novembre 2003 - Il Consiglio di Amministrazione di Seat Pagine Gialle, riunitosi ieri sotto la presidenza di Enrico Giliberti, ha esaminato e approvato i risultati al 30 settembre 2003, illustrati dall’Amministratore Delegato Luca Majocchi. Gruppo Seat Pagine Gialle Andamento del bimestre Il risultato netto consolidato al 30 settembre 2003, positivo per euro 46,8 milioni, ed i ricavi per 266,1 milioni riflettono l’andamento economico del Gruppo per il solo periodo 1° agosto – 30 settembre 2003. L’indebitamento finanziario netto si attesta a 565,3 milioni di euro, rispetto ai 648,2 milioni di euro al 1° agosto 2003 Andamento proforma dei primi nove mesi I ricavi delle vendite e delle prestazioni pro-forma, ammontano nei primi nove mesi del 2003 ad euro 980,1 milioni in diminuzione dello 0,8% rispetto allo stesso periodo del 2002; al netto dell’effetto dei cambi si registra invece un incremento pari a +0,4%: I ricavi consolidati dell’Area “Directories”, nei nove mesi, raggiungono 789,3 milioni di euro, in diminuzione dello 0,7% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Pur in un contesto caratterizzato da un ulteriore decremento degli investimenti pubblicitari in Italia, in particolare da parte delle grandi aziende, i ricavi delle attività italiane si assestano a 673,8 milioni (-0,9%), grazie alla tenuta dell’editoria telefonica sulla clientela rappresentata da aziende medio piccole, e al buon andamento dei nuovi servizi on-line (+ 13,7 %). I ricavi delle attività estere, originati principalmente da Thomson si incrementano dell’8% in valuta locale, ma risentono della flessione del tasso di cambio nella conversione in euro. I ricavi dell’Area “Directory Assistance” aumentano del 14,7% rispetto allo stesso periodo del 2002: si rileva sia l’importante crescita realizzata in Italia dal servizio 89.24.24 Pronto Pagine Gialle (+35,8%) sia l’ottimo andamento del gruppo Telegate (+10,0%). I ricavi dell’Area “Business Information” risentono del non positivo andamento del mercato del Direct Marketing e presentano una riduzione del 21% rispetto ai primi nove mesi del 2002, questo anche a causa della riduzione del perimetro di consolidamento (2,6 milioni di euro) e della flessione del tasso di cambio del dollaro rispetto all’euro che ha penalizzato i dati della consociata americana. Il margine operativo lordo pro-forma migliora significativamente, passando da 431,5 milioni di euro nei primi nove mesi del 2002 a 450,0 milioni nei primi nove mesi 2003, con un’incidenza sui ricavi in crescita al 45,9% (43,7% nel 2002) . Il miglioramento del margine operativo lordo deriva da un contenimento dei costi di funzionamento (-1,8%), realizzato nonostante l’incremento degli investimenti in pubblicità per circa 7 milioni di euro, e dalla riduzione del costo del lavoro in conseguenza degli effetti derivanti dalle azioni di riorganizzazione. Il personale del Gruppo al 30 settembre è pari 5.508 unità. Al netto degli Accantonamenti a Fondi Rischi, degli stanziamenti rettificativi e dei proventi e oneri diversi, il Margine Operativo lordo pro-forma (Ebitda) si porta a 390 milioni di euro, in crescita del 4,4% sui 373,4 milioni di euro proforma dei primi nove mesi 2002. Il risultato operativo ante ammortamenti extraoperativi pro-forma, è positivo per 365,1 milioni di euro, in crescita del 7,1% rispetto allo stesso periodo del 2002, con un’incidenza sui ricavi del 37,3% (34,5% nel 2002). La Capogruppo Seat Pagine Gialle S.p.a. Andamento del bimestre Il periodo 1° agosto – 30 settembre 2003 ha registrato ricavi per 184,1 milioni di euro ed un risultato positivo per 43,1 milioni. L’indebitamento finanziario netto si attesta a 294,1 milioni di euro, rispetto ai 375,7 milioni di euro al 1° agosto 2003 Andamento dei primi nove mesi pro-forma Il fatturato pro-forma di Seat Pagine Gialle S.p.a. Evidenzia al termine dei primi nove mesi del 2003 una crescita pari al 1,2%, portando i ricavi a 703,8 milioni di euro (695,8 milioni nel 2002).L’economia in generale e il mercato pubblicitario, in particolare, non hanno mostrato ad oggi segnali evidenti di ripresa. I ricavi delle attività italiane del settore Directories, di euro 673,8 milioni, risultano sostanzialmente invariati rispetto allo scorso esercizio (-0,9%), grazie alle innovazioni di prodotto recentemente introdotte, agli sforzi intrapresi dalla rete commerciale e alle azioni poste in atto per fidelizzare la clientela e contrastare la congiuntura negativa. In questo contesto, assai positivo è stato il contributo dei servizi Internet (+13,7%) e del servizio 89.24.24 Pronto Pagine Gialle (+ 35,8%). Il margine operativo lordo pro-forma nei nove mesi supera i 394 milioni di euro rispetto ai 381,6 milioni dei primi nove mesi 2002, grazie alle azioni di razionalizzazione delle attività e contenimento dei costi. Il risultato operativo ante ammortamenti extra operativi si assesta a 329,8 milioni. Prospettive Per Il Quarto Trimestre 2003 Pur in un contesto congiunturale difficile Seat Pagine Gialle ritiene ragionevolmente di poter confermare il trend di progressione dei suoi risultati operativi rispetto a quelli del periodo precedente. L’andamento operativo e l’attenta selezione degli investimenti industriali dovrebbero permettere un’ulteriore riduzione dell’indebitamento finanziario consolidato. Eventi Successivi Al 30 Settembre Aggiornamento Operazione Di Fusione Con riguardo all’operazione di fusione per incorporazione di Seat in Silver e di Silver in Spyglass si segnala, come già anticipato al Mercato, che - in linea con quanto auspicato in merito alla tempistica dell’Operazione, che prevede la conclusione del processo entro il corrente anno - il prossimo 1° dicembre 2003 (2 dicembre in seconda convocazione), l’Assemblea Straordinaria della Società sarà chiamata a deliberare in ordine al progetto di fusione, approvato dal Consiglio di Amministrazione della Società in data 15 ottobre 2003. Il Consiglio, inoltre, nell’ambito del processo di progressivo adeguamento ai principi di Corporate Governance, ha formalizzato, con apposita procedura, delle regole interne per la raccolta e la comunicazione al Collegio Sindacale - ai sensi dell’art. 150, comma 1, T.u.f.- delle informazioni inerenti l’attività svolta, le operazioni di maggior rilievo economico, finanziario e patrimoniale, le operazioni in potenziale conflitto di interesse con parti correlate (ivi comprese le operazioni infragruppo) e le operazioni atipiche o inusuali. Sono stati altresì approvati dei “Principi di comportamento” circa le modalità di realizzazione delle operazioni con parti correlate. Tali principi sono volti, in particolare, a garantire un’effettiva correttezza e trasparenza procedurale in materia. L’assemblea speciale degli azionisti possessori di azioni di risparmio Seat, riunitasi prima dell’inizio dei lavori consiliari, ha nominato Rappresentante Comune di tale categoria di azionisti il Prof. Carlo Pasteris. Seat Pagine Gialle S.p.a. È stata costituita in data 1° agosto 2003 a seguito della scissione parziale proporzionale di “Telecom Italia Media S.p.a.” (già Seat Pagine Gialle S.p.a), mediante la quale il complesso aziendale attivo nel mercato delle Directories (editoria telefonica, servizi di assistenza telefonica e attività di “business information”) è stato trasferito a favore della Società Beneficiaria di nuova costituzione. I valori economici “contabili”, sia della Capogruppo che consolidati, si riferiscono al periodo 1° agosto - 30 settembre 2003. Per fornire una più agevole lettura delle informazioni riferite agli andamenti economici consolidati del periodo, sono stati ricostruiti i valori pro-forma per il periodo 1° gennaio - 30 settembre 2003 e dello stesso periodo dell’esercizio precedente, come se la Scissione avesse avuto effetto rispettivamente al 1° gennaio 2003 e al 1° gennaio 2002.

TERME: OGGI PRESENTAZIONE A FIRENZE RISULTATI STAGIONE 2003
Roma, 7 novembre 2003 - Un anno difficile per le Terme. Il consultivo della stagione termale 2003 (gennaio-agosto) indica una flessione degli arrivi pari al 10,2%. Una diminuzione considerevolmente superiore a quella che già si era verificata nel 2002 (2,6%). Ma la ripresa è alle porte: nel mese di settembre la diminuzione è stata nettamente più contenuta, intorno al 5,5%, così come nel mese di ottobre, per cui, poiché gli arrivi nei due mesi corrispondono al circa al 41% degli arrivi annuali, la percentuale di diminuzione a fine anno si stima intorno all’8,3%. Prosegue invece il trend positivo dei nuovi trattamenti legati al benessere termale: in questo settore – il cui fatturato però incide ancora in misura ridotta su quello complessivo – le Terme hanno registrato nel 2003 un aumento della clientela pari all’8%. Sono alcuni dei dati più significati del rapporto Mercury sulla congiuntura termale 2003. Il rapporto, curato dal prof. Emilio Becheri, verrà presentato  venerdì 7 alle 12.30 presso l’Unione Industriali di Firenze, Via Valfonda 9.

ITALCEMENTI GROUP: I PROVENTI STRAORDINARI INNALZANO L’UTILE TOTALE DEI PRIMI NOVE MESI A 292 MILIONI DI EURO (+13,1%) NONOSTANTE LA FLESSIONE DEI RISULTATI OPERATIVI
Bergamo, 7 novembre 2003 – Il Consiglio di amministrazione di Italcementi Spa ha preso ieri in esame e approvato la relazione sull’andamento della gestione al 30 settembre 2003. Nel terzo trimestre 2003 i ricavi (pari a 1.116,8 milioni di euro) sono diminuiti dello 0,2% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, mentre i risultati operativi, penalizzati da effetti cambio negativi, nonché da una dinamica dei costi sempre elevata, hanno sostanzialmente replicato, nel periodo, il calo percentuale registrato nei primi sei mesi dell’anno. Il margine operativo lordo di 315,3 milioni di euro e il risultato operativo di 217,6 milioni di euro sono diminuiti rispettivamente del 3,8% e del 6,7%. Italcementi Group ha realizzato nel terzo trimestre un utile totale di 147,7 milioni di euro e un utile netto di pertinenza del gruppo di 108,2 milioni di euro, con un incremento del 27,5% e del 25,1% rispetto allo stesso periodo del 2002. Particolarmente importante è stato il beneficio derivante da componenti straordinarie positive, riguardanti, tra l’altro, la favorevole risoluzione di alcuni contenziosi fiscali in Belgio, che ha consentito di recuperare accantonamenti contabilizzati in precedenti esercizi, nonché il realizzo di plusvalenze su cessioni di attività non strategiche in Spagna. Gli oneri finanziari, al netto dei proventi, hanno registrato un sensibile contenimento da 34,7 a 28,6 milioni di euro, in presenza di una significativa riduzione dell’indebitamento. Nei primi nove mesi i ricavi hanno registrato un incremento dello 0,5% fissandosi a 3.241,7 milioni di euro. Il margine operativo lordo e il risultato operativo hanno registrato una diminuzione del 3,7% e del 6,5% attestandosi, rispettivamente, a 806,5 milioni di euro e a 518,5 milioni di euro. L’utile totale, per effetto dell’incremento registrato nel terzo trimestre, è salito a 292 milioni di euro (258,2 milioni di euro al 30 settembre 2002) e l’utile netto di pertinenza del gruppo si è attestato a 214,6 milioni di euro (194,4 milioni di euro al 30 settembre 2002) con incrementi del 13,1% e del 10,4% sui primi nove mesi del 2002. Gli oneri finanziari, al netto dei proventi, hanno registrato un sensibile contenimento da 94,8 a 88,4 milioni di euro. L’indebitamento finanziario netto al 30 settembre 2003 era pari a 1.973 milioni di euro in calo di 209 milioni di euro rispetto al 30 giugno 2003 e di 113 milioni di euro rispetto alla situazione al 31 dicembre 2002. I flussi finanziari per investimenti nei nove mesi sono stati pari complessivamente a 286 milioni di euro. Il rapporto tra indebitamento finanziario netto (incluso il valore netto dei Tsdi) e patrimonio netto al 30 settembre 2003 era pari al 72,2% (83,1% al 30 giugno.Pagina 2 2003 e 76,2% al 31 dicembre 2002); il rapporto tra l’indebitamento e il margine operativo lordo relativo agli ultimi 12 mesi è sceso da 2,06 a fine giugno 2003 a 1,88 a fine settembre 2003. La capogruppo Italcementi Spa ha realizzato nei primi nove mesi ricavi pari a 688,2 milioni di euro, in crescita del 3,6% rispetto a quelli del corrispondente periodo del 2002, un margine operativo lordo di 194,5 milioni di euro, in calo del 4,3% e un utile netto di 97,5 milioni di euro inferiore del 10,2% all’utile dei primi nove mesi del 2002 (108,7 milioni di euro). Le previsioni - L’andamento del terzo trimestre ha sostanzialmente confermato il quadro previsionale indicato nella relazione semestrale. I risultati della gestione operativa dell’esercizio sono previsti in flessione, per i negativi effetti di cambio legati al rafforzamento dell’Euro, oltre che per le difficoltà riscontrate in alcuni Paesi, in particolare in Nord America e in Italia, a trasferire gli incrementi dei costi al mercato. Tenuto conto dell’andamento particolarmente favorevole delle componenti straordinarie rilevato a tutto settembre, ma pure del venir meno dei notevoli vantaggi fiscali registrati nell’ultimo trimestre 2002, si può attualmente prevedere per l’esercizio 2003 un risultato netto di competenza del Gruppo in moderata flessione. Fatti di rilievo - Nel quadro di una riorganizzazione dei settori di attività del gruppo nel sud della Spagna è stato concluso nel mese di luglio un accordo per la vendita di attività non strategiche nel settore calcestruzzo-inerti con una plusvalenza, al lordo dell’effetto fiscale, stimata in circa 10 milioni di euro. In settembre, l’Amministrazione fiscale belga competente per territorio ha segnalato alla società controllata Compagnie des Ciments Belges il proprio accordo per la risoluzione di una lunga serie di contenziosi fiscali attinenti al periodo 1991- 2000. A seguito di tale accordo sono stati recuperati gli accantonamenti già effettuati nei passati esercizi con un effetto positivo globale di circa 28 milioni di euro.

AUSTRIAN ANNUNCIA I RISULTATI FINANZIARI PER I PRIMI NOVE MESI 2003 L’UTILE AL LORDO DELLE IMPOSTE È STATO DI € -19 MILIONI, RISPETTO A € 35,6 MILIONI DELLO STESSO PERIODO DEL 2002.
Milano, 7 novembre 2003 – Nei primi 9 mesi del 2003, segnati da numerose crisi geopolitiche e dalla forte concorrenza, Austrian Airlines ha usato efficaci strategie per raggiungere un Ebit negativo per € -7,5 milioni. L’utile al lordo delle imposte è stato di € -19 milioni, rispetto a € 35,6 milioni dello stesso periodo del 2002. Si prevede per tutto l’anno un Ebit in pareggio. Sulla base degli effetti della crisi, il volume passeggeri trasportati da Austrian Airlines Group nei primi nove mesi dell’anno è diminuito del 5,9%. "Adottando efficaci misure di contenimento e contenendo parzialmente gli effetti negativi della prima metà dell’anno, siamo tornati ad una strategia offensiva nei primi mesi estivi. Sulla base di un diverso posizionamento sul mercato, è stato lanciato un nuovo prodotto e un’offerta aggressiva nei mercati dell’Europa centrale e orientale“, ha dichiarato Vagn Soerensen, Chief Executive Officer Austrian Airlines Group. "Il rinnovamento di Austrian Airlines deve continuare se vogliamo sperare in un futuro di successo. Se l’Austria vuole mantenere una compagnia aerea indipendente con una rete di trasporti che risponda alle esigenze del mercato austriaco, deve rispondere in maniera decisa alle mutate condizioni di mercato“, ha concluso Vagn Soerensen. Nei primi nove mesi del 2003 l’Ebit è risultato negativo per € -7,5 milioni rispetto a € 61,8 milioni dello stesso periodo del 2002, mentre il risultato ante imposte è stato negativo per € -19 milioni rispetto a €35,6 milioni dell’anno precedente. "Nonostante le difficili circostanze nel corso dell’anno, siamo riusciti a ridurre i nostri interessi passivi di ulteriori € 161,4 milioni. Il nostro progetto di rinnovamento comprende interventi strutturali, un incremento nel fatturato, nuove strategie di marketing e un posizionamento costante nell’Europa centrale e orientale”, ha dichiarato Thomas Kleibl, Chief Financial Officer di Austrian Airlines. A fronte di un cambiamento della domanda e di una bassa resa (yield), il fatturato ha registrato un calo del 9,6% sul 2002 passando da € 1554,0 milioni a € 1404,4 milioni. Le variazioni del tasso di cambio nei debiti in valuta estera hanno contribuito in maniera significativa in termini di proventi. Il fatturato d’esercizio di Austrian Airlines Group nel periodo esaminato è sceso dell’11,6% a € 1628,6 milioni rispetto ai € 1842,4 milioni del 2002. Le spese d’esercizio durante i primi 9 mesi del 2003 sono scese dell’8,1% a € 1636,1 milioni. La rapida implementazione del programma di riduzione dei costi ha portato ad una diminuzione delle spese d’esercizio del 13% nel secondo trimestre e del 16% nel terzo trimestre. Nonostante l’andamento positivo, continua ad essere necessario contenere le spese, in particolare quelle relative ai voli e ai costi dei fornitori. Grazie alla politica di contenimento dei costi iniziata nel 2001, Austrian è riuscita a contenere gli effetti dell’aumento dei prezzi del carburante (fino all’80% dei quali deriva dal conflitto in Iraq) Austrian Airlines Group è riuscito a ridurre in maniera considerevole gli interessi passivi. Rispetto al 2002, gli interessi passivi sono stati ulteriormente ridotti di € 161,4 milioni. Il livello d’indebitamento è sceso a 261,5% rispetto a 290,4% al 31 dicembre 2002. A causa della riduzione del capitale d’esercizio, il cash flow da attività ordinarie è diminuito da € 428,2 milioni a € 211,4 milioni nel periodo preso in esame. A causa della forte riduzione del volume degli investimenti, la liquidità di Austrian Airlines Group e gli investimenti a breve termine sono aumentati di € 37,7 milioni rispetto allo stesso periodo nel 2002, raggiungendo € 272,8 milioni. I posti disponibili per chilometro sono aumentati del 4,5% rispetto allo stesso periodo del 2002. Tuttavia, a causa delle incertezze dovute al conflitto in Iraq, alla Sars e al debole andamento dell’economia mondiale i posti venduti per chilometro sono aumentati del 3%. Di conseguenza, il coefficiente di riempimento passeggeri è sceso al 70,4% (-1,1P). Il numero dei passeggeri trasportati è sceso del 5,3% a 5.232.652. Dopo aver raggiunto € 1341,5 milioni nello stesso periodo dello scorso anno, il fatturato derivante dal traffico di linea è stato di € 1213,0 milioni (-9,6%). L’ebit dai voli di linea è sceso da € 47,4 milioni a € – 6,0 milioni. Nel segmento charter i posti disponibili per chilometro sono diminuiti dell’11%. A causa di una domanda sempre più debole, i posti venduti per chilometro sono scesi del 16%. Il fatturato del segmento charter ha raggiunto € 191,4 milioni, rispetto a € 212,7 milioni del 2002. L’ebit è diminuito da € 11,4 milioni a € –3,4 milioni. Sulla base di un nuovo posizionamento introdotto in settembre, in ottobre Austrian Airlines Group ha lanciato una vasta gamma di innovazioni nel suo prodotto e nel suo programma. I principali elementi delle scelte di Austrian prevedono una struttura tariffaria più trasparente, personalizzazione e un menu di bordo à la carte. Questi nuovi aspetti saranno accompagnati dalla possibilità di prenotare su Internet, speciali offerte per le città europee e ulteriori miglioramenti al check-in all’aeroporto di Vienna. L’obiettivo di Austrian Airlines Group è posizionarsi come "il vettore specialista per l’Europa dell’Est”. Per raggiungere questo obiettivo, con il nuovo orario invernale sono state introdotte ulteriori 49 frequenze settimanali da e verso l’Europa centrale e orientale e di recente sono stati inaugurati i voli per Baku in Azerbaigian e Rostov sul Don nella Russia meridionale. Con l’orario estivo 2004, saranno aggiunte ulteriori 60 frequenze in Europa, come ad esempio, voli diretti da Bratislava a Bruxelles, Parigi e Londra.

ALITALIA VOLA CON BRAVOSOLUTION VERSO L’E-SOURCING
Milano, 7 novembre 2003 - Alitalia, società tra i leader nel trasporto aereo mondiale con circa 25 milioni di passeggeri trasportati l’anno, ha recentemente scelto Bravosolution per sviluppare un’iniziativa di riduzione dei costi, attraverso uno strumento di negoziazione online. “La situazione congiunturale del trasporto aereo sta spingendo le compagnie aeree a massimizzare gli sforzi, per attivare piani di recupero di efficienza mantenendo comunque alta la qualità del servizio erogato. - sottolinea Piero Righi, Vice President di Alitalia – In quest’ottica, è maturata la decisione di Alitalia di attivare un’iniziativa che prevede di transare oltre 20 milioni di Euro di spesa tramite il portale Bravosolution. Sono interessati i settori degli acquisti di interesse generale, i servizi, i materiali per i servizi di bordo, e l’informatica.” “Siamo orgogliosi che un’azienda come Alitalia ci consideri un partner di riferimento per lo sviluppo dei processi di e-procurement - afferma Federico Vitaletti, Consigliere Delegato di Bravosolution – Contiamo di portare anche in questa azienda leader le metodologie di e-sourcing con le quali, dal 2001 ad oggi, abbiamo permesso complessivamente ai nostri clienti di risparmiare circa 65 milioni di Euro.” Spiega Ezio Melzi, Senior Director di Bravosolution: “L’intervento prevede di rinegoziare contratti in scadenza nei prossimi 12 mesi, consentendo l’individuazione delle migliori opportunità di riduzione costi”. La decisione di affidare questo progetto a Bravosolution è il risultato del buon esito della fase di sperimentazione di approvvigionamento online, che si è svolta tra aprile e giugno scorsi. La collaborazione tra Bravosolution e Alitalia è stata di fatto estesa, su alcuni settori, anche ad Airfrance, società aderente - come Alitalia - all’alleanza Skyteam, in coerenza con una comune politica di sviluppo delle soluzioni di e-sourcing.

RYANAIR:OFFERTE SCONTATE PER LE SPESE DI NATALE A SOLI €9.99* PER L'ANDATA E RITORNO IN GIORNATA MILANO ORIO AL SERIO : FRANCOFORTE HAHN; LONDRA LUTON; LONDRA STANSTED. *(TASSE AEROPORTUALI ESCLUSE)
Milano, 7 novembre 2003 - Ryanair, la prima compagnia aerea a bassa tariffa d'Europa ha lanciato oggi una nuova tipologia di offerta speciale per le “fashion victims” dello shopping natalizio. Con quattro voli al giorno da Milano Orio al Serio per Londra Stansted e due voli al giorno per Francoforte Hahn e Londra Luton, un viaggio di andata e ritorno in giornata per fare un po’ di shopping a Londra o a Francoforte non è mai stato più facile. Peter Sherrard, Direttore Marketing e Vendite Ryanair per l'Italia, ha detto: "Questa offerta eccezionale permetterà ai nostri clienti di fare la prima colazione in Italia, pranzare a Londra o a Franoforte e di tornare a casa in giornata. Per soli Euro 9.99 i famosi mercatini di natale tedeschi ed gli affascinanti grandi magazzini di Londra sono realmente alla portata di tutti. Basta collegarsi su Ryanair.com da domani fino alla mezzanotte del 13 novembre per organizzare il tutto con un semplice clic." Periodo di prenotazione Venerdi 7 novembre – mezzanotte giovedi 13 novembre; Periodo di viaggio 14 Nov – 31 Genn ; Periodo non disponibile 18 Dec – 5 Genn; Giorni validi lun. A gio.; Acquisto Online - 7 giorni prima della partenza.Infolink: Www.ryanair.com 

INVITI A PRESENTARE PROPOSTE NEL SETTORE "QUALITÀ E SICUREZZA DEI PRODOTTI ALIMENTARI"
Bruxelles, 7 novembre 2003 - La Commissione europea ha pubblicato due inviti a presentare proposte nel settore "Qualità e sicurezza dei prodotti alimentari" nell'ambito dell'omonima attività del Sesto programma quadro. Si tratta di uno dei settori previsti dal programma specifico "Integrare e rafforzare lo Spazio europeo della ricerca". Gli inviti riguardano i seguenti settori: - intera catena alimentare (sezione 5.4.1 del programma di lavoro); - epidemiologia delle malattie e delle allergie legate all'alimentazione (sezione 5.4.2 del programma di lavoro); - impatto dell'alimentazione sulla salute (sezione 5.4.3 del programma di lavoro); - procedure di rintracciabilità lungo l'intera catena di produzione (sezione 5.4.4 del programma di lavoro); - metodi di analisi, individuazione e controllo (sezione 5.4.5 del programma di lavoro); - metodi di produzione e tecnologie più sicuri e rispettosi dell'ambiente e alimenti più sani (sezione 5.4.6 del programma di lavoro); - impatto sulla salute umana dei prodotti destinati all'alimentazione animale (sezione 5.4.7 del programma di lavoro); - rischi per la salute dovuti ai fattori ambientali (sezione 5.4.8 del programma di lavoro); - azioni di sostegno specifico (settore 5.4.9 del programma di lavoro). Nello specificare gli strumenti da utilizzare in questi settori, gli inviti richiedono: progetti integrati, reti di eccellenza, progetti di ricerca specifici mirati, azioni di coordinamento e azioni di sostegno specifico. Si consiglia ai proponenti di consultare i testi completi degli inviti all'indirizzo sottoindicato per identificare gli strumenti specifici richiesti per ciascun settore. Bilancio indicativo globale: 197 milioni di euro. Per consultare gli inviti visitare i siti: FP6-2003-FOOD-2-A  FP6-2003-FOOD-2-B

MACCHINE PER IL LEGNO: GLI ORDINI DIMINUISCONO DEL 14,7 PER CENTO NEL TERZO TRIMESTRE. “UNA PRODUZIONE CHE DEVE FARE I CONTI CON UNO SCENARIO INTERNAZIONALE DEL TUTTO NUOVO”
Assago, 7 novembre 2003 - “La nostra produzione deve fare i conti con uno scenario internazionale del tutto nuovo”, ha affermato Luciano Costa – presidente di Acimall, l’associazione dei costruttori italiani di macchine e accessori per la lavorazione del legno – a proposito dei risultati emersi dall’oramai tradizionale appuntamento con l’indagine congiunturale trimestrale. I dati – elaborati dall’Ufficio studi della associazione sulla base di un campione statistico che consente di radiografare l’intero settore, sia per dimensioni aziendali che per tipologia di prodotto – denotano una situazione negativa anche per il periodo luglio-settembre 2003, con un decremento complessivo degli ordini pari al 14,7 per cento rispetto all’analogo trimestre 2002. Il settore rappresentato da Acimall – realtà che raggruppa oltre 200 produttori italiani, ovvero l’80 per cento della produzione nazionale, di cui oltre il 75 per cento destinato all’esportazione – vede, dunque, una ulteriore conferma della fase di contrazione che dura oramai da tempo, dopo che una seppur modesta ripresa, sostenuta da un positivo andamento della domanda italiana di tecnologie per il legno nell’ultimo scorcio del 2002, aveva indotto a un pur cauto ottimismo. Da segnalare che nel terzo trimestre 2003 la flessione degli ordini esteri è stata del 14,4 per cento, mentre il calo registrato sul mercato interno è risultato pari al 15,2 per cento. “I dati diffusi dal nostro Ufficio studi – ha proseguito Costa – non ci hanno, purtroppo, sorpreso. Al quadro economico internazionale, che continua a essere improntato a una sostanziale difficoltà, si aggiungono altri elementi a cui guardare con grande attenzione. Per quanto concerne il decremento della domanda italiana dobbiamo infatti tenere presente che molte imprese hanno scelto di investire lo scorso anno, approfittando delle agevolazioni previste dalla Legge Tremonti. Se invece guardiamo all’andamento negativo delle esportazioni, benchè da qualche mercato giungano alcuni segnali positivi, credo sia necessario fare un discorso più ampio: la capacità produttiva e il know-how italiani devono superare sempre maggiori difficoltà per essere assorbiti nei vari Paesi. Ci troviamo di fronte – ha aggiunto Costa – alla crescente concorrenza di produttori cinesi, taiwanesi, cechi, turchi e il nostro primato tecnologico, di affidabilità e di qualità affronta una sfida incentrata soprattutto sul fattore prezzo, elemento che le nostre aziende non sono attrezzate ad affrontare per una marcata differenza sul costo del lavoro, sui contenuti qualitativi e tecnologici del nostro prodotto e per l’incidenza delle soluzioni atte a garantire la sicurezza degli operatori. Siamo comunque in presenza di un segnale forte, al di là della congiuntura sfavorevole attuale, della necessità di misure di sostegno alla ricerca volta a incrementare ulteriormente il contenuto innovativo delle nostre soluzioni, così da salvaguardare quel differenziale tecnologico che giustifica la scelta della macchina da legno italiana”. Dalla indagine congiunturale di Acimall emerge anche che nel periodo gennaio-settembre 2003 i prezzi sono aumentati in media dello 0,8 per cento, con un periodo di produzione assicurata che, sempre secondo quanto risulta dal campione, si attesta intorno ai 2,1 mesi. L’indagine denota altre, precise “tendenze”: il 30 per cento degli intervistati indica un andamento della produzione stazionario, per il 6 per cento è in crescita e ben il 64 per cento lo giudica in diminuzione. Le giacenze risultano stabili nel 42 per cento dei casi, in diminuzione nel 27 per cento e in aumento nel restante 31 per cento. L’occupazione, invece, viene indicata stazionaria dal 58 per cento del campione, in diminuzione dal 36 per cento e in aumento da solo il 6 per cento degli intervistati. L’indagine previsionale è, come sempre, caratterizzata da indicazioni differenti a seconda dei mercati: l’estero – che contribuisce in misura determinante al raggiungimento del fatturato complessivo del comparto, pari a circa 2 miliardi di euro annui – avrà una crescita secondo il 12 per cento degli intervistati e rimarrà stabile per il 70 per cento, mentre farà registrare ancora un calo per il 18 per cento (saldo negativo -6). Per il mercato italiano le indicazioni riguardo il prossimo periodo segnalano una situazione analoga a quella attuale nel 70 per cento dei casi, una ripresa per il 6 per cento del campione e un ulteriore peggioramento nel restante 24 per cento (saldo negativo -18).  

CON UN INNOVATIVA TECNOLOGIA PER LA PRODUZIONE DI PENTOLE  LA BALLARINI SI PREPARA AD AGGREDIRE IL MERCATO DEI CASALINGHI
Milano, 7 novembre 2003 – Nel corso di una manifestazione svoltasi ieri presso la Triennale di Milano la Ballerini di Rivarolo Mantovano, ha presentato una serie di prodotti destinati ad innovare il tradizionale mercato dei casalinghi Alla classica soluzione produttiva di pentole in alluminio con il rivestimento Teflon Platinum della Dupont, dalle prestazioni super resistenti, Ballarini ha unito il rame che esprime l'eccellenza per la conduzione e diffusione del calore.I materiali e la tecnologia: rame, alluminio, Teflon Platinum.tre elementi che danno il meglio di sé. Una lamina calda di rame viene posata su una lamina altrettanto calda di alluminio. Insieme vengono passate tra i rulli di un laminatoio (come due strati di pasta fresca nella macchina per la sfoglia) fino a diventare un unico materiale: rame da un lato, alluminio dall'altro. Su questa inedita sintesi si applica il rivestimento Teflon Platinum, la superficie antiaderente in grado di resistere anche agli utensili metallici ottenendo così il materiale per pentole più straordinario oggi in commercio. La Ballarini S.p .a. Opera nel settore dei casalinghi producendo pentole antiaderenti di livello superiore. In questo campo emerge come una delle realtà di maggior rilievo a livello europeo e come uno dei leader nell' innova­zione produttiva sia per tecnologie applicate, sia per gamma e modelli proposti. L intera produzione, oltre 12 milioni di pezzi l'anno, si attua negli stabilimenti di Rivarolo Mantovano su una superficie di 80.000 mq. E con l'impiego di 300 addetti. L'azienda nasce nel 1889 come piccolo laboratorio artigiano di utensili in metallo, per opera di Paolo Ballarini. Negli anni 20, adottando come base produttiva l'al­luminio per le sue doti di resistenza e leggerezza, l'azienda da artigianale inizia a diventare industria. Già nel 1931 il catalogo Ballarini offre 2000 referenze tra stoviglie, utensili e pentolame. Nel 1960 Ballarini sceglie, come chiave strategica, la specializzazione produttiva in pento­lame antiaderente. Nel 1980 sigla l'accordo di collabora­zione con la Dupont , diventando licenziataria per l'ap­picazione di Teflon: la prima e più famosa superficie antiaderente al mondo. La Ballarini si proietta così alle attuali dimensioni, gestita dalla quarta generazione di imprenditori di famiglia. Ballarini opera su tutti i mercati dei paesi industrializzati del mondo. Italia 30% Export 70% Di Cui: 50% Europa; 15% Usa; 6% medio oriente; 29% resto del mondo.L'evoluzione aziendale è da sempre sopportata da un significativo impegno di ricerca per fare dell'innovazione un valore strategico di forte competitività. Ricerca che coinvolge non solo l'ideazione e la progettazione dei prodotti, ma anche la sperimentazione sui materiali e le applicazioni di tecnologia avanzata nelle linee produttive. In questa logica Ballarini ha da sempre coltivato importanti rapporti di collaborazione con partner quali­ficati al massimo livello. In particolare con Dopont, con l'impegno di una costante ricerca di ottimizzazione nell'applicazione dei rivestimenti anti-aderenti di ultima generazione e di originalità delle soluzioni tecniche e formali dei prodotti. L'ultima linea prodotta, " 97 afru ", è una sorta di sintesi della capacità di ricerca della Ballarini per l'inno­vazione del materiale bilaminato impiegato e per la tecnologia del rivestimento antiaderente per la prima volta applicato ad una linea completa realizzata in rame. La Ballarini ha saputo dotarsi da tempo, di una struttura articolata in aree di business e di profitto basati so obiettivi autonomi e definiti, gestiti da una management di grande professionalità. La struttura della proprietà è rimasta invece di dimen­sione famigliare grazie anche alla capacità dimostrata dall'azienda di auto finanziare la crescita degli investimenti prodottivi, commerciali e di ricerca. Nell'azienda quindi si realizza una perfetta sinergia tra imprenditoria e management che, da un verso garan­tisce la continuità, e dall'altro consente l'apporto di sempre nuove professionalità.

L’INNOVAZIONE ITALIANA ORA HA ANCHE UN PREMIO NAZIONALE
Bologna, 7 novembre 2003 - Mentre infuriano le polemiche sugli ultimi posti dell’Italia nelle statistiche internazionali, riferite agli indici di innovazione e competitività, e si discute sulle strategie del Governo che con la nuova finanziaria vorrebbe creare un nuovo polo di ricerca, anche nel tentativo di riportare a casa gli scienziati italiani che lavorano all’estero, cinque fra i più prestigiosi atenei d’Italia (le Università degli studi di Bologna, di Padova e di Udine e i Politecnici di Torino e di Milano) si accingono a premiare con 60 mila Euro il miglior business plan dell’anno (un ulteriore premio da 15 mila Euro sarà assegnato al secondo progetto) considerato più innovativo e con le maggiori possibilità di fare business. Il prossimo 10 dicembre, infatti, a Bologna nell’Aula Magna di Santa Lucia ci sarà la consegna del primo “Premio Nazionale per l’Innovazione”, una vera e propria Coppa dei campioni delle idee imprenditoriali, sostenuta da i Giovani Imprenditori di Confindustria e che ha ottenuto anche il patrocinio della Commistione Europea e la sponsorizzazione del gestore di video-telefonia “ 3” . Vi partecipano i progetti ad alto contenuto tecnologico finalizzati alla nascita di un’impresa, vincitori delle competizioni locali organizzate dai suddetti cinque atenei italiani. L’iniziativa, finalizzata a sostenere la nascita e l’inserimento nel mondo produttivo delle idee di business più innovative, facendole uscire dai “pensatoi” delle Università e dagli ambiti locali, si sta rivelando, anche alla luce delle polemiche di questi giorni, sempre più essenziale per un paese come l’Italia, ricco di idee e di risorse creative ma povero dei canali e dei mezzi di sbocco per le soluzioni innovative nell’industria e nei servizi. Un’iniziativa, insomma, che mira più che alla ricerca applicata, alle applicazioni della ricerca proprio attraverso la valorizzazione di quelle strutture di appoggio che vanno sotto il nome di “Incubatori” e che, soprattutto negli ultimi anni, hanno dato vita alle Start Cup locali di cui il Premio che sarà assegnato fra poco più di un mese a Bologna costituisce l’ambito riconoscimento nazionale e il primo concreto supporto finanziario e di know-how. “Il Premio Nazionale per l’Innovazione nasce per rilanciare il Made in Italy del presente e del futuro su basi più solide, attraverso la valorizzazione delle idee di business più nuove ed efficaci” spiega Gianni Lorenzoni, ordinario di Strategia d’impresa presso la facoltà di Economia dell’Università di Bologna, fondatore e Presidente di Almacube (l’incubatore d’impresa dell’Università di Bologna) e Presidente del comitato di Valutazione del Premio stesso: “Non solo, attraverso il Premio, tutti e quindici i progetti che vi partecipano, hanno a disposizione anche una vetrina di grande visibilità che permette loro di incontrare strutture aziendali e finanziarie in grado di trasformare le buone idee in realtà operative”. Oltre a Gianni Lorenzoni fanno parte del comitato di valutazione alcune eminenti personalità del mondo dell’innovazione in campo industriale e finanziario: Anna Maria Artoni, Presidente Nazionale Giovani Imprenditori; Elserino Piol, fondatore-Presidente di Pino Venture; Andrea Cuomo, responsabile Ricerca e Sviluppo e Corporate Vice Presidente di Stmicroelectronics; Roger Abravanel, Director di Mc Kinsey & Company in Italia: Alessandro Zeigner, Ceo di Sas Institute; Maurizio Masetti, Amministratore Delegato della Sanpaoloimi Fondi chiusi Sgr. Commentando l’iniziativa del primo “Premio Nazionale per l’Innovazione” in attesa di analizzare e scegliere tra i finalisti il progetto più meritevole dell’anno, Anna Maria Artoni afferma: “Il sistema delle imprese in Italia ha imboccato la strada dell’innovazione a macchia di leopardo. Innovare dovrebbe essere la caratteristica principale delle imprese del nostro Paese, perché da sempre gli imprenditori italiani si distinguono per creatività, forma istintiva d’innovazione”. “Ma per vincere sul mercato globale”, sostiene la Presidente nazionale dei Giovani Industriali di Confindustria “la creatività da sola non basta più: è necessario affiancarla con la conoscenza e con l’organizzazione, entrambe dominate dall’innovazione tecnologica. Naturalmente le imprese non possono percorrere la strada dell’innovazione tecnologica da sole. Fra le altre cose bisogna moltiplicare gli sforzi per il mondo universitario al tessuto industriale: per esempio, attivando meccanismi premianti che aggancino le retribuzioni dei docenti alla produttività delle ricerche condotte e alla loro capacità di attrarre ricerca applicata. Un rapporto fecondo tra Università e imprese può costituire la leva decisiva per rendere più attraenti i nostri territori nei confronti degli investimenti italiani e stranieri. Innescato questo circolo virtuoso” dice ancora Anna Maria Artoni “si realizzano le condizioni fondamentali per la nascita di distretti industriali vincenti, sul modello dell’Etna Valley”. Sempre a proposito del “Premio Nazionale per l’Innovazione” Elserino Piol, fondatore e Presidente di Pino Venture Partners commenta: “In campo universitario iniziative come questa sono fondamentali sotto il profilo culturale. Che, tuttavia, da premi di questo tipo nascano imprese finanziabili da un fondo di Venture Capital, dipende da diversi fattori. Ma le aspettative non devono andare solo in questo senso stretto e immediato: la cosa essenziale è insegnare ai giovani a fare impresa in termini moderno del termine. Le buone idee, se sono buone veramente, possono così trovare strade per venire alla luce nel tempo, stimolando e aiutando a crescere l’imprenditoria del domani”. Dal canto suo Vincenzo Novari, Amministratore Delegato di H3g, motiva la decisione di sponsorizzare il primo “Premio Nazionale per l’Innovazione” con queste parole: “Abbiamo voluto essere vicini ai Giovani Imprenditori di Confindustria e a cinque tra i più prestigiosi atenei italiani per una forte affinità di intenti: abbiamo scelto di premiare l’innovazione perché siamo convinti che essa sia fondamentale per rimettere in moto l’economia. Chi innova investe - non solo denaro, ma anche tempo e intelligenza; cambia le regole, attrae i migliori cervelli. Il progetto di “ 3” , che ha permesso al mercato italiano di disporre per primo al mondo dell’Umts, rappresenta il 40% degli investimenti diretti esteri nel Paese per il quinquennio 2001-2005 e ha creato, sino ad oggi, circa 10 mila posti di lavoro, tra occupazione diretta e indotto. L’umts è innovazione non solo dal punto di vista tecnologico, ma anche da quello sociale e dei processi aziendali perché vive di idee nuove e di mestieri che devono essere ancora inventati.

RHO: INAUGURAZIONE NUOVA SEDE CNA
Milano, 7 novembre 2003 - Sabato 8 novembre 2003 la Confederazione Nazionale dell’Artigianato e della Piccola e Media Impresa inaugurerà la nuova sede di Rho. La cerimonia di apertura, che avrà luogo alle ore 18.00, presso la nuova sede di via Magenta 77 (Edificio D5), prevede gli interventi di Maurizio Calzolari, presidente Cna Milano, e Giuseppe Locatelli, presidente di zona, e un saluto delle autorità locali. La nuova sede rhodense va a presidiare un territorio in cui operano oltre 6400 imprese artigiane, e consolida la presenza locale di Cna consentendole di monitorare le esigenze degli imprenditori artigiani dell’area, offrendo loro non solo la rappresentanza degli interessi ma anche risposte concrete ai problemi quotidiani, sempre più complessi che la conduzione di una piccola azienda impone.

" FUNZIONE ACQUISTI: ORGANIZZARSI PER INNOVARE"
Ginevra, 7 novembre 2003. Oltre centocinquanta professionisti europei della Funzione Acquisti sono attesi al primo Tecnopolo euro-svizzero ad Archamps in Alta Savoia nell’ambito della conferenza annuale dell’Eipm (European Institute of Purchasing Management), punto di riferimento europeo. La conferenza annuale dell’Eipm che attira ogni anno, in dicembre, tutti i professionisti della Funzione Acquisti, è un appuntamento da non perdere. Per questa ottava edizione il direttore dell’Eipm guarda decisamente al futuro affrontando il tema: " Funzione Acquisti: organizzarsi per innovare" ovvero come la Funzione Acquisti possa rispondere al dilemma dell’impresa: innovare o morire! Per Bernard Garcia: " La Funzione Acquisti , dovendo fornire questo "più" alle imprese per far fronte alla concorrenza, deve puntare sull’innovazione e organizzare in funzione di essa il settore Acquisti ". I professionisti della Funzione Acquisti, avendo una visione completa di tutta la catena di produzione dai fornitori ai clienti, occupano una posizione strategica nel campo dell’innovazione. Il direttore dell’Eipm afferma: "Riduzione dei costi e migliori rendimenti non sono più sufficienti. Nel corso della conferenza spiegheremo come gli acquirenti debbano reinventare il business, trasformare le barriere dell’industria per diventare più competitivi e assicurare il progresso e lo sviluppo dell’impresa. Come puo’ la Funzione Acquisti integrare l’innovazione? Come è gestita dalle imprese leaders l’innovazione a livello degli Acquisti? Altrettanti quesiti saranno trattati attraverso interventi e testimonianze di grandi specialisti : professori, professionisti e consulenti affronteranno gli argomenti con approcci differenti. Interverranno il Dr Arjan Van Weele dell’University of Technology di Eindhoven, Stéphane Batoux direttore Acquisti del gruppo Danone, il Dr Helmut Lagger direttore R&d di Siemens Icm, Willem Plaizier vicepresidente di At Kearney, Khosro Ezaz direttore di Mc Kisney, Axel Schmidt dell’ufficio Roland Berger, Michel Walsh e Marco Kesteloo di Booz Allen Hamilton e Bertrand Lalanne Partner Senior di Creargie. Questa conferenza si rivolge ai professionisti degli Acquisti desiderosi di scoprire le nuove prospettive del loro settore, ai direttori di imprese interessati alla innovazione della gestione acquisti e ai managers R&d che possono apprendere in questa occasione il modo per utilizzare al meglio il potenziale del settore Acquisti. La specificità dei temi affrontati, la competenza dei relatori e dei partecipanti provenienti da diversi settori (economico, industriale, ricerca, management) e da tutta Europa confermano il prestigio della conferenza annuale organizzata dall’Eipm, consolidato punto di riferimento europeo per la formazione, la ricerca e lo sviluppo di nuove strategie negli Acquisti e Supply Chain per i quadri di alto livello. L’eipm è il solo centro di formazione che propone un corso "Mba Strategia Acquisti" in Europa (inizio della prossima sessione nel gennaio 2004). Appuntamento il 4 e il 5 dicembre 2003 per l’ ottava conferenza annuale dell’Eipm al nuovo Centre de Convention del Campus universitario di Archamps, primo Tecnopolo euro-svizzero. Informazioni e prenotazioni: Audrey Saurel – asaurel@eipm.Org  

MANAGER DI DOMANI MCKINSEY&COMPANY CONSULENZA ALL'ALTA DIREZIONE
Torino, 7 novembre 2003 - L'appuntamento è per Lunedì 17 novembre 2003 ore 15:00 Aula 31 3° piano Università degli Studi di Torino Facoltà di Economia C.so Unione Sovietica 218 bis Torino L’evento prevede una presentazione delle attività di Mckinsey & Company e darà l’opportunità di incontrare alcuni consulenti dell’ufficio italiano, ex studenti dell’Università degli Studi di Torino. Durante l’incontro, inoltre, saranno presentate interessanti opportunità di inserimento professionale in Mckinsey. Mckinsey & Company è la società leader a livello internazionale nel campo della consulenza all’Alta Direzione di grandi aziende, istituzioni finanziarie e governative. Fondata nel 1926 negli Stati Uniti, Mckinsey conta oggi oltre 80 uffici sparsi in 45 Paesi, in cui lavorano piú di 10.000 consulenti. Mckinsey & Company cerca giovani di talento con background in discipline economiche e scientifiche, determinati, intraprendenti e con: Spiccata attitudine alla leadership Brillanti capacità analitiche e di relazione Buona conoscenza della lingua inglese Ai laureandi, sarà data la possibilità di svolgere uno stage di 3 mesi su un progetto di consulenza Mckinsey. Ai laureati, l’assunzione in qualità di Business Analyst presso gli uffici di Milano, Roma o Verona e la possibilità di integrare la formazione professionale con un Master in Business Administration. Per contatti compilare l’application on line all’indirizzo www.Mckinsey.it/recruiting  allegando un curriculum vitae e la lista esami con relative votazioni (Rif. Ba03)  

VENERDI’ 7 NOVEMBRE: SERVIZIO REGOLARE SULLE LINEE GESTITE DA ATM SPA
Milano, 7 novembre 2003 - Atm Venerdì 7 novembre Non è previsto alcuno sciopero Atm per motivi sindacali. Pertanto si informa che il servizio di trasporto pubblico delle linee di superficie e metropolitane gestito da Atm Spa sarà regolare per tutta la giornata.

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