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2003 anno 6°  

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MERCOLEDI'
26  NOVEMBRE 2003

pagina 5

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FONDI PER L'INNOVAZIONE TECNOLOGICA

Roma, 26 novembre 2003 - In attuazione della legge finanziaria 2003, il Ministro per l'Innovazione e le Tecnologie ha emanato un decreto per il finanziamento dei progetti di innovazione tecnologica nelle pubbliche anmministrazioni e nel Paese. Il provvedimento, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 19 novembre scorso, stabilisce che sono finanziabili i progetti ad alto contenuto innovativo ed elevata valenza strategica, idonei a promuovere, anche alternativamente: l'efficienza e l'economicità dell'azione amministrativa; lo sviluppo sociale, culturale ed economico del Paese attraverso la diffusione dell'uso degli strumenti digitali e della cultura informatica; l'innovazione tecnologica nelle piccole e medie imprese; l'interoperabilità e la cooperazione applicativa tra pubbliche amministrazioni; l'accessibilità da parte dei disabili agli strumenti informatici e telematici. I finanziamenti sono concessi per un importo pari al valore intero o parziale del progetto. Http://www.governo.it/governoinforma/dossier/fondo_innovazione/index.html

INTEL PRESENTA LA TECNOLOGIA DI PROCESSO DI NUOVA GENERAZIONE
Assago (Milano), 25 novembre 2003 -- Intel Corporation ha realizzato chip di Sram (Static Random Access Memory) pienamente funzionanti con la tecnologia di processo a 65 nanometri (nm), il processo di produzione di semiconduttori in grandi quantità di nuova generazione. Intel intende mettere in produzione questo processo nel 2005 utilizzando wafer da 300 mm . Il nuovo processo a 65 nm (un nanometro corrisponde a un miliardesimo di metro) combina transistor dalle prestazioni più elevate e a basso consumo di energia, una versione di seconda generazione del silicio "strained" di Intel, interconnessioni in rame ad alta velocità e un materiale dielettrico low-k (a bassa costante k). Realizzando chip con il processo a 65 nm, Intel sarà in grado di raddoppiare il numero di transistor installabili su un unico chip. "Grazie a questo risultato, la tecnologia a 65 nm di Intel è destinata a confermare il nostro record iniziato 15 anni fa di velocizzare la produzione con un processo di nuova generazione ogni due anni. In realtà sono trascorsi solo 20 mesi dall'annuncio di aver realizzato Sram pienamente funzionanti con il processo a 90 nm, che è ora nella rampa produttiva", ha spiegato Sunlin Chou, Senior Vice President e General Manager del Technology and Manufacturing Group di Intel. "Con il processo a 65 nm riusciremo a realizzare prodotti più evoluti a costi inferiori, mentre continuiamo a introdurre innovazioni per prolungare la Legge di Moore". Dettagli sulla tecnologia di processo Transistor evoluti: il nuovo processo Intel a 65 nm prevede transistor con una lunghezza del gate di appena 35 nm, che saranno i transistor Cmos più piccoli e dalle prestazioni più elevate disponibili per la produzione in grandi quantità. In confronto, i transistor più evoluti oggi in produzione, disponibili nei processori Intel Pentium 4, misurano 50 nm. I transistor piccoli e veloci costituiscono gli elementi di base di processori estremamente veloci. Silicio "strained": in questo processo Intel ha integrato una versione di seconda generazione del silicio "strained" a elevate prestazioni. Questo tipo di silicio migliora il flusso della corrente, aumentando la velocità dei transistor con appena il 2% di incremento dei costi di produzione. Interconnessioni in rame con il nuovo materiale dielettrico low-k (a bassa costante k): il processo integra otto strati di interconnessioni in rame e prevede l'uso di un materiale dielettrico "low-k", che aumenta la velocità del segnale all'interno del chip e riduce il consumo di energia. Intel ha utilizzato il processo a 65 nm per realizzare chip di Sram da 4 Mb pienamente funzionanti con una dimensione delle celle estremamente ridotta, pari a 0,57µm². Le celle di Sram di piccole dimensioni favoriscono l'integrazione di cache più grandi nei processori, con un conseguente aumento delle prestazioni. Le celle di Sram prevedono caratteristiche operative stabili, con un margine di rumore efficace a dimostrazione di proprietà di switching on/off estremamente efficienti. Ogni cella di memoria Sram contiene sei transistor: 10 milioni di questi transistor possono essere inseriti in un'area da 1 mm2, che corrisponde all'incirca alla dimensione della punta di una penna a sfera. "Lo sviluppo del processo a 65 nm di Intel procede nel migliore dei modi, e Intel ha già iniziato a produrre questi wafer e chip in una fab di sviluppo", ha affermato Mark Bohr, Intel Senior Fellow e Director of Process Architecture and Integration. "Entro il 2005, prevediamo di essere la prima azienda ad utilizzare un processo a 65 nm nella produzione". I dispositivi semiconduttori a 65 nm sono stati prodotti presso la fab di sviluppo Intel da 300 mm (D1d) di Hillsboro, Oregon, dove è stato sviluppato il processo. La D 1d è la fab Intel più recente, e contiene la clean room più grande, 16.350 m2 , che corrisponde approssimativamente a 3,5 campi da football. La struttura interna per la creazione di maschere prolunga la durata degli strumenti litografici Il team interno di Intel per la creazione di maschere ha svolto un ruolo fondamentale nello sviluppo di maschere evolute che prolungano la durata delle attuali apparecchiature litografiche con lunghezza d'onda da 193 nm da utilizzare con la generazione del processo a 65 nm. L'azienda prevede di riutilizzare le apparecchiature litografiche da 193 nm e 248 nm attualmente impiegate con il processo a 90 nm, oltre ad aggiungere alcuni strumenti più evoluti da 193 nm. In questo modo i costi di implementazione risultano ridotti e si rende disponibile un set di strumenti efficaci per la produzione. Il processo a 65 nm dovrebbe essere utilizzato nella produzione in grandi quantità nella fab D1d e trasferito in altre fab di produzione da 300 mm all'inizio del 2005.
Infolink: http://www.Intel.com/research/silicon 

A SIEMENS BUSINESS SERVICES IL CONTRATTO DI OUTSOURCING DI O2
Milano, 26 novembre 2003 - Siemens Business Services ha siglato con O2, società di telecomunicazioni mobile tedesca, un contratto di outsourcing quinquennale del valore di alcuni milioni di euro che prevede il supporto ai circa 3000 Pc, laptops, desktop server e server applicativi. Il Gruppo Siemens sarà anche responsabile dei circa 4500 telefoni di rete fissa. In base all'accordo, Siemens Business Services fornirà tutti i servizi relativi alle stazioni di lavoro basate su computer - dall'installazione e debugging dell'hardware e del software, al supporto dell'utente e all'operatività dei corrispondenti servers e reti Lan, fino alla collocazione delle unità periferiche. Inoltre, nell'ambito dell'attività di outsourcing per il settore delle telecomunicazioni, il Gruppo Siemens supporterà la messa in funzione e la configurazione di oltre 4500 terminali telefonici e dei corrispettivi sistemi Siemens di commutazione.Il contratto si riferisce alla sede generale di O2 a Monaco e ai suoi oltre 100 punti vendita dislocati in Germania.

LANDESK SOFTWARE ANNUNCIA LANDESK SYSTEM MANAGER 8: ALLARME DEI SISTEMI CRITICI, MONITORAGGIO HARDWARE E SOLUZIONE DEI PROBLEMI DI SERVER, DESKTOP E NOTEBOOK
Milano, 26 Novembre 2003 – Landesk Software, fornitore leader di software di gestione per desktop e periferiche integrate, annuncia Landesk System Manager 8 che fornisce ai manager It monitoraggio delle prestazioni hardware e software in tempo reale, funzioni di allarme e di manutenzione. Landesk System Manager 8 sostituisce Landesk Client Manager – la soluzione di system management fornita solo in bundle e preinstallata sui Pc e server di fascia alta. Landesk System Manager 8 è disponibile immediatamente come prodotto retail e si integra con Landesk Management Suite. Landesk System Manager 8 effettua il monitoraggio dei principali componenti del sistema, fornendo informazioni dettagliate di management, allarme e strumenti per la prevenzione delle failure. Il prodotto è sviluppato per assicurare il più alto livello di disponibilità del sistema, riportando tutte le informazioni critiche del sistema, quali i dati della Cpu, temperature, ventole di raffreddamento, schede di rete, voltaggio del bus, hard disk, applicazioni software, processi e servizi. Tutte in tempo reale. Gli amministratori possono definire le soglie dello stato di salute dei server e dei client e, in caso di superamento della soglia, ricevere gli alert immediatamente. Con Landesk System Manager 8 non è necessario installare e conoscere differenti applicazioni per gestire server, desktop e notebook. Da una sola console centralizzata, Landesk System Manager 8 integra perfettamente la manageability tra tipi di macchine, riducendo notevolmente il Tco (Total Cost of Ownership). “Abbiamo constatato un grande interesse nel mercato dei server per strumenti che possono aiutare a gestire meglio i sistemi It”, ha detto Menekse Gencer, director of system software di Gateway. “Soluzioni come Landesk System Manager sono un grande valore per la gestione It, poiché estendono funzionalità di monitoraggio e alerting in tempo reale e offrono la compatibilità degli standard, con un conseguente aumento dell’efficacia ed efficienza It”. Landesk System Manager 8 è ottimizzato per fornire funzionalità dettagliate di management, supporto, monitoraggio e soluzione dei problemi del sistema. Le nuove funzionalità includono: · Supporto 1.5 Intelligent Platform Management Interface (Ipmi) – permette la gestione out-of-band per fornire dati quando i processori non sono in funzione. Facilita il recovery remoto di un server spento. Inoltre, con alerting, spegnimento e restart automatici del sistema, Ipmi permette agli amministratori It di monitorare i propri server indipendentemente dall’Os. · Supporto del Common Interface Module (Cim) – aderisce al modello di strumentazione standard, creando un footprint più piccolo e tempi di risposta più veloci. · Supporto espanso della piattaforma – include il supporto agli ambienti server e desktop Red Hat* 9 tramite la stessa console di amministrazione, eliminando la necessità di risorse aggiuntive per gestire macchine Linux. · Configurazione dei cambiamenti Usb – tiene traccia di qualsiasi configurazione Usb per le periferiche classificate, in modo da ottimizzare le risorse, limitare gli attacchi alla sicurezza e rafforzare la gestione delle policy It. · Monitoraggio e alerting del modem – fornisce la possibilità di sapere quando le connessioni modem vengono effettuate dall’interno della propria infrastruttura di rete. · Monitoraggio e alerting in tempo reale – effettua in remoto il monitoraggio e la gestione di servizi, processi e prestazioni storiche; riceve gli alert in caso di cambiamento dello stato e, se richiesto, ferma o fa partire i processi in remoto. “Produttori leader quali Acer, Gateway, Hitachi, Intel, Lenovo, Nec, Tong Fang e altri, si sono rivolti a Landesk Client Manager per aggiungere avanzate funzionalità di system management ai propri Pc e server”, ha detto Pietro Calderara, Territory Manager, Landesk Software. “Con Landesk System Manager 8 per il mercato retail, Landesk offre agli amministratori alcuni potenti strumenti di gestione. È un complemento logico per quelle aziende che gestiscono i propri desktop con Landesk Management Suite, creando un ambiente facile da usare per la gestione dell’intero ambiente di rete, dai server ai desktop e ai laptop”. Landesk System Manager 8 include anche il reporting, la gestione del sistema in remoto via Web, oltre al wake-up, reboot e shutdown in remoto. Landesk System Manager 8 offre un alto livello di integrazione aziendale tramite il supporto della console per Landesk Management Suite, Tivoli*, Hp Openview* e, tramite moduli di integrazione dell’applicazione, Ca Unicenter*. Landesk System Manager 8 è immediatamente disponibile come prodotto add-on di Landesk Management Suite, presso i Landesk Expert Solution Providers (Esp) autorizzati, al prezzo suggerito di $9.00 (Usd) a nodo.

SUPPLYON PRESENTA PERFORMANCE MONITOR: COMUNICAZIONE EFFICIENTE DEI DATI RELATIVI ALLA QUALITÀ E ALLA VALUTAZIONE DEI FORNITORI
Hallbergmoos, 26 novembre 2003 – Supplyon Ag ha annunciato l’implementazione di Performance Monitor sulla sua piattaforma Internet dedicata all’industria automobilistica. Questa soluzione consente di comunicare, in modo puntuale ed efficiente, le valutazioni dei fornitori con informazioni e dati relativi all’efficienza dei programmi e alla qualità dei componenti forniti. Performance Monitor offre ai fornitori il vantaggio di individuare con tempestività eventuali problemi e di adottare le misure necessarie nel più breve tempo possibile, con conseguente riduzione dei costi sia per i fornitori che per i clienti. Performance Monitor di Supplyon automatizza e standardizza il processo di comunicazione dei dati di valutazione dei fornitori, che è complesso e spesso non strutturato. I dati vengono trasmessi a Supplyon dai sistemi interni delle aziende acquirenti e successivamente presentati ai fornitori in un formato standardizzato. Per quanto riguarda l’analisi dei dati, i fornitori hanno a disposizione una serie di opzioni per sintetizzare e dettagliare il materiale – a partire dall’azienda vera e propria fino alle parti e ai componenti. Potendo visualizzare sia i dati correnti che quelli storici, gli utenti hanno inoltre la possibilità di tracciare un quadro delle tendenze di sviluppo. Rispetto ai tradizionali metodi di comunicazione dei dati (ad esempio, fax, e-mail o telefono), Performance Monitor garantisce che le informazioni più importanti raggiungano tutti gli utenti interessati. Inoltre l’automatizzazione rende il processo di comunicazione puntuale, facilmente comprensibile e tracciabile. Con l’introduzione di Performance Monitor nel settore automobilistico, Supplyon offre il primo servizio di questo tipo per la gestione della qualità, inoltre continua ad ampliare la sua gamma di servizi che comprende soluzioni per il sourcing, la gestione della catena di distribuzione e il collaborative engineering.

T-SYSTEMS ITALIA: FRANCESCO SAGONE È IL NUOVO STRATEGIC LARGE ACCOUNT DIRECTOR 
Milano, 26 novembre 2003 - Francesco Sagone è entrato in T-systems Italia, società del Gruppo Deutsche Telekom - a diretto riporto dell'Amministratore Delegato Massimo Bareato - come responsabile delle trattative commerciali di grandi dimensioni (mega deal) per tutto il territorio nazionale, con particolare enfasi per il mercato della Pubblica Amministrazione e del Finance. Nato a Catania, 54 anni, laureatosi nel 1972 in Chimica industriale (110/110) all'Università La Sapienza di Roma, Sagone inizia nel 1974 la sua attività professionale in Ibm nell'ambito della Pubblica Amministrazione e successivamente della Finanza. Il percorso professionale in Ibm è significativo: da Direttore di Filiale in Sicilia (1983), con responsabilità di tutti i mercati nella struttura Grandi Clienti, a Direttore delle Operazioni Commerciali del settore Banche centro-Italia prima (1998-1990) e dell'Area Ibm Progetti Nazionali (Inps, Inail, Enel) nel 1991 e 1992. Dopo un'esperienza come Direttore Generale in una media azienda italiana, entra nel 1995 in Eds Italia come Direttore Commerciale della Pubblica Amministrazione e viene nominato Direttore della Divisione Finance nel 1998. Nel 2002 Sagone diventa Direttore Commerciale di Eds Italia, con responsabilità globale su tutti i settori di industria ed il coordinamento delle strutture di delivery delle Divisioni "Mercato". Oltre al ruolo di Direttore Commerciale Italia, nel 2002 riveste anche le cariche di Presidente Eds Italia P.a. Spa, di Amministratore Unico di Istiservice srl, di Amministratore Delegato di Ar@ncia srl e di Presidente e Amministratore Delegato di Sistemi Sanitari srl.

I PRINCIPALI PRODUTTORI DI SOLUZIONI GIS ADERISCONO AD UN'INIZIATIVA CHE SI PROPONE DI TRASFORMARE L'INTEROPERABILITÀ TRA IMPRESE IN UNA REALTÀ DI FATTO, OFFRENDO COSÌ ULTERIORI POSSIBILITÀ DI SCELTA ED UNA MAGGIORE FLESSIBILITÀ AI PROPRI CLIENTI
Milano, 26 Novembre 2003. Autodesk, Inc. , azienda leader mondiale nella produzione di software di progettazione e contenuti digitali, annuncia l'adesione all'iniziativa promossa in accordo con Intergraph, Mapinfo e Laser-scan che prevede che tali società si impegnano a fornire una completa interoperabilità fra i principali software da loro prodotti mediante Oracle Spatial, il database aziendale aperto più utilizzato nel settore. I quattro produttori rilasceranno un kit di interoperabilità che semplificherà l'accesso e la condivisione dei dati fra le varie applicazioni, riducendo così i tempi di distribuzione e promuovendo nel contempo l'adozione di standard aperti fra i vari reparti. Qualsiasi divisione aziendale che utilizzi Oracle Database unitamente ai prodotti di Autodesk, Intergraph, Laser-scan e Mapinfo, potrà ora avvalersi degli strumenti più adatti alle proprie esigenze e di un unico database aziendale condiviso. Inoltre, nell'ottica del costante contributo apportato da questo gruppo di società alle idee e agli obiettivi dell'Open Gis Consortium, Inc. (Ogc), i risultati di questa collaborazione, mirata allo sviluppo di nuove funzionalità per l'annotazione ed i punti orientati, verranno consolidati ed esaminati nell'ambito dei programmi dell'Ogc volti alla creazione di nuovi standard. In questo modo sarà possibile sottoporre queste idee ad una comunità allargata, che sarà in grado di fornire il proprio contributo all'iniziativa. "Siamo molto soddisfatti nel vedere Autodesk e questo gruppo di membri dell'Ogc impegnati in un approccio unificato all'interoperabilità tramite l'utilizzo del database Oracle" ha dichiarato Steve Hagan, vicepresidente della divisione Server Technologies di Oracle. "Oracle Spatial viene utilizzato su scala mondiale da migliaia di aziende pubbliche e private operanti nell'ambito dei sistemi informativi territoriali e all'interno di applicazioni per la cartografia digitale che vengono condivise e a cui è possibile accedere grazie alle principali tecnologie spaziali sviluppate dai partner Gis. Siamo convinti che questa iniziativa rappresenti un'importante svolta nella continua evoluzione degli standard aperti. Da parte nostra forniremo una solida base di supporto per il suo costante sviluppo nell'ambito del processo di approvazione dell'Ogc". David Schell, presidente dell'Ogc, ha dichiarato: "Gli sforzi compiuti da questi membri dell'Ogc sono ammirevoli. Si tratta di aziende che collaborano nello spirito dello sviluppo cooperativo, elemento che sta alla base del processo di standardizzazione. Le attività di collaborazione di questo genere contribuiscono alla creazione del mercato e possiedono tutte le potenzialità necessarie all'introduzione di nuove valide specifiche nel processo di approvazione del consorzio. Incoraggiamo queste aziende a proseguire in questa direzione come gruppo di lavoro ufficiale del consorzio, e ci auguriamo che la collaborazione si possa estendere ad un crescente numero di membri del consorzio, dal momento che una partecipazione allargata è indispensabile alla creazione di standard di utilità comune". "Nelle vesti di membro fondatore e fra i principali collaboratori dell'Open Gis Consortium, Autodesk è coinvolta nelle fasi fondamentali dello sviluppo di nuovi standard e si impegna a promuoverne l'implementazione" ha dichiarato Chris Bradshaw, vicepresidente della divisione Infrastructure Solutions di Autodesk. "Siamo estremamente soddisfatti del contributo fornito dalla nostra azienda a questa iniziativa, basata su una tecnologia di database aperta quale quella fornita da Oracle Database. Essa rappresenta la risposta diretta alla richiesta dei nostri utenti di un maggiore livello interoperabilità all'interno dei nostri prodotti”. Sul sito www.Autodesk.com/isd  sono disponibili approfondimenti relativi all'interoperabilità tra sistemi Gis (Geographic Information Systems) tramite l'utilizzo di Oracle Spatial ed al kit di interoperabilità.

PARTNERSHIP TRA COMVERSE E TELFORT PER LA FORNITURA DEI SERVIZI TOTAL COMMUNICATION L'ACCORDO PREVEDE LA FORNITURA DELLA PIATTAFORMA E DEI SERVIZI DI NUOVA GENERAZIONE INSIGHT, DI SERVIZI MMS E SMS, DI MOBILE DATA GATEWAY E DEI SERVIZI IMPACT
Milano, 25 novembre 2003 - Comverse, divisione di Comverse Technology Inc. (Nasdaq: Cmtv) e leader nella fornitura di software e sistemi che abilitano servizi avanzati basati su rete per la comunicazione multimediale, ha annunciato che l'operatore mobile olandese Telfort adottera' una vasta gamma di soluzioni appartenenti al portafoglio servizi Total Communication. In base a quanto prevede l'accordo, Telfort adottera' la piattaforma e i servizi di nuova generazione Comverse Insight, il pacchetto Mmsc (Multimedia Messaging Service Center), il pacchetto Ismsc (Intelligent Short Message Service Center), la soluzione Mdg (Mobile Data Gateway), i servizi di notifica e i servizi Impact Who Called, Call Return, Web Personal Manager e Multiple Greetings, progettati specificamente per favorire nuovo fatturato. Il portafoglio Comverse Total Communication comprende una vasta gamma di servizi di rete a valore aggiunto che offrono agli operatori la possibilita' di fornire ai loro utenti ricche proposte di servizi e un'esperienza d'uso di livello superiore indipendentemente dal tipo di rete (cablata o wireless: 2G, 2.5G, 3G) o di piano di pagamento utilizzato (con addebito o prepagato). "I prodotti Comverse Total Communication rispondono alla perfezione a tutte le nostre esigenze, assicurando reali vantaggi ai nostri utenti e importanti benefici commerciali alla nostra organizzazione", ha affermato Paul Kempers, Director of Networks and Systems di Telfort. "Il portafoglio Total Communication ci permette di proporci quale fornitore unico di servizi avanzati, caratterizzati dal valore aggiunto derivante dall'ottimizzazione di processi e comunicazioni. La migliore efficienza raggiunta si traduce, poi, in implementazioni dei servizi piu' rapide e convenienti", ha sottolineato Ray Coyte, Managing Director of Northern Europe di Comverse. "Siamo fieri di poter annoverare Telfort nel crescente numero di operatori che beneficiano dei vantaggi e della varieta' di servizi Comverse Total Communication".

UN ROADSHOW DI SUCCESSO E NUOVE INIZIATIVE IN PROGRAMMA PER MACROMEDIA
Milano, 26 novembre 2003 - Non è un segreto che uno dei punti di forza della politica commerciale di Macromedia risieda proprio nella volontà di mantenere un dialogo stretto e costruttivo con la propria comunità di sviluppo. Nel corso degli anni sono stati proprio gli utilizzatori professionali che con le loro richieste e segnalazioni hanno favorito lo sviluppo di generazioni di prodotti con caratteristiche sempre più vicine ai loro modelli ideali di prodotto. Anche la filiale italiana è coerente con questa politica e, già ad ottobre, in occasione di Smau, Macromedia ha scelto di caratterizzare la propria partecipazione alla fiera dell’informatica con una serie di momenti di approfondimento sull’utilizzo dei pacchetti software. La postazione di Macromedia è stata organizzata in due “teatri” che nell’arco della giornata hanno visto avvicendarsi specialisti di prodotto e partner italiani della multinazionale che hanno affrontato tematiche legate all’utilizzo e alle potenzialità dei prodotti della nuova generazione Mx 2004. Una volta concluso Smau, per Macromedia è subito partito un Roadshow che, in 16 tappe italiane, ha offerto a tutti gli interessati, la possibilità di approfondire la conoscenza dei nuovi prodotti della linea Mx 2004 e soprattutto di avere un contatto diretto con gli specialisti della multinazionale. Il livello di interesse è stato molto alto: oltre 2.000 presenze e più di 3.500 registrazioni direttamente sul sito di Macromedia. Marco Guazzetti, Country Manager di Macromedia ha accolto molto positivamente i risultati: “Per noi questo Roadshow è stato un vero successo; il livello di adesioni che abbiamo riscontrato ci ha offerto delle concrete motivazioni a proseguire nella nostra opera di comunicazione e nell’organizzazione di eventi indirizzati agli utilizzatori dei nostri software. Durante le varie tappe” ha proseguito Guazzetti “abbiamo avuto modo di registrare numerose richieste spontanee di approfondimento, al punto che per la prima metà del prossimo anno stiamo considerando l’ipotesi di organizzare una nuova edizione di From A to Web”. Ancora una volta Macromedia ha confermato il proprio impegno nei confronti degli utilizzatori dei software e soprattutto la volontà di mantenere un dialogo continuo e costruttivo con la propria comunità. Questa sensibilità si traduce in lungimiranza. Macromedia è infatti concentrata anche nell’organizzazione di una serie di eventi che metteranno in luce tutti gli aspetti legati alla gestione dei contenuti video attraverso l’utilizzo dei pacchetti della multinazionale.

DELL SCEGLIE PER LE PROPRIE WORKSTATION GLI HARD DISK WESTERN DIGITAL WD RAPTOR
Milano, 26 novembre 2003 - Western Digital Corp. (Nyse: Wdc) ha stretto un accordo di partnership con Dell Inc. Per la fornitura di hard disk Western Digital Wd Raptor destinati ai Pc di fascia "enterprise". Dell ha scelto Western Digital come opzione per le Workstation Precision di fascia alta e per i Pc desktop della serie Dimension, incluso il nuovo modello Dimension Xps ideato per gli utenti più esigenti in termini di prestazioni e per i videogiocatori più appassionati. I clienti possono fin da ora ordinare le workstation Precision o i desktop Dimension con uno o due hard disk Wd Raptor da 36 Gb direttamente dal sito www.Dell.com. Wd Raptor è un hard disk da 10,000 Rpm, possiede un tempo medio di ricerca di 4.5 millisecondi (ms) e 1.2 milioni di Mtbf (Mean Time Between Failure), e una garanzia di 5 anni. Le workstation Dell Precision sono potenti, testate su sistemi scalabili, ottimizzate e certificate per operare con applicazioni di tipo ingegneristico o finanziario, per lo sviluppo di software, nella creazione di contenuti digitali, nel video editing e nei sistemi di informazioni geografiche (Gis). "Le workstation per applicazioni 'enterprise' utilizzavano tradizionalmente Hard Disk Scsi o a fibra ottica", commenta John Donovan, vice president di Trendfocus. "Oggi i dischi rigidi Ata sono ora in grado di soddisfare le esigenze delle workstation di fascia alta, specialmente gli hard disk prestazioni elevate garantite dall'interfaccia Serial Ata. Il Wd Raptor, con la sua affidabilità e le sue prestazioni, si posiziona sopra tutti gli Hd Serial Ata." Il Wd Raptor offre infatti delle prestazioni che coprono e talvolta superano quelle dei prodotti Scsi a 10.000 Rpm, ma anche di quelli a 15.000 giri. Western Digital ha recentemente introdotto la generazione successiva dei Wd Raptor da 74 Gb di capacità, con tecnologia Ultra/150 Command Queuing (Ultra/150 Cq) che aumenta le performance di circa il 30 % e un "accelerometro" di rotazione con tecnologia Feed Forward per mantenere le performance del disco rigido anche in ambienti con elevate vibrazioni. I nuovi modelli Wd Raptor saranno disponibili a partire dal mese di dicembre 2003. "Dell ha costantemente comprovato la propria leadership offrendo alla propria clientela i prodotti giusti, al giusto prezzo, nella maniera più efficiente, " specifica Richard E. Rutledge, Vice President del Marketing di Western Digital. "Dell sa bene cosa vogliono le aziende e gli utenti singoli, e la scelta del Wd Raptor testimonia il valore che questa azienda ripone nell'assemblaggio di prodotti di qualità superiore."

STORAGETEK, SPECIALISTA IN SERVIZI E SOLUZIONI DI STORAGE, HA ANNUNCIATO UN’INTERFACCIA ESCON NATIVA PER LE SUE UNITÀ A NASTRO T9840C, CHE NE CONSENTE L’USO IN AMBIENTI Z/OS (MVS) E NELLE LIBRERIE A NASTRO AUTOMATIZZATE DI STORAGETEK.
Milano, 26 novembre 2003 - I nuovi tape drive raddoppiano la capacità dei precedenti modelli T9840, raggiungono velocità di accesso ai dati ai massimi livelli del mercato e assicurano una protezione dei dati ultra-affidabile. Sulla base del successo del proprio sistema, leader di mercato, Virtual Storage Manager (Vsm), Storagetek offre le unità T9840c a chi necessita di un accesso veloce con Vsm. Il T9840c porta il vantaggio di raddoppiare la capacità sui media 9840. Storagetek offre anche le unità T9940b per l’uso con Vsm. Queste ultime hanno la più elevata capacità di cartuccia rispetto a qualsiasi drive con una soluzione di storage virtuale. Usate insieme o separatamente, queste due unità abbassano i costi in quanto riducono i requisiti in termini di supporti e library slot. "La nostra capacità di anticipare le esigenze di connessione dei clienti e di aiutarli a massimizzare la potenza e il valore delle loro infrastrutture di storage è un elemento chiave della nostra strategia Information Lifecycle Management." – ha affermato Maurizio Ronzoni, Direttore Generale di Storagetek Italia.- "Ampliando la nostra offerta di connessione per le unità a nastro, per consentirne la perfetta integrazione in ambienti mainframe, mettiamo a disposizione dei nostri clienti le unità e le librerie più avanzate ed affidabili attualmente disponibili sul mercato." "Le imprese di oggi richiedono soluzioni di storage intelligenti che si integrano senza problemi con ogni tipo di piattaforma di elaborazione, dai sistemi open ai mainframe." – ha osservato Fara Yale, vice presidente Ricerca di Gartner.- "L’introduzione di nuove opzioni di connessione per i tape drive è uno dei modi in cui un fornitore può aiutare i suoi clienti ad ottimizzare le proprie infrastrutture di storage e soddisfare i suoi specifici requisiti." I modelli T9840c e T9940b dispongono entrambi della avanzata tecnologia proprietaria Volsafe Worm (Write-once-read-many) di Storagetek, a supporto del rispetto della normativa vigente in tema di conservazione dei dati digitali. Riaffermando la sua leadership nella connessione tape drive, Storagetek ha rilasciato pochi mesi fa un’interfaccia Ficon nativa per l’unità T9840b. La società prevede di rilasciare interfacce Ficon native per il T9840c e le unità capacity-centric T9940b nel primo semestre del 2004. Con la connessione Ficon nativa, i clienti in ambienti mainframe possono ottenere significativi incrementi di data throughput e usufruire di cablaggi a maggiore distanza per la trasmissione dei dati verso centri dati remoti, per applicazioni di business continuity e disaster recovery.

OCÉ PRESENTA IL NUOVO SOFTWARE OCÉ ACCOUNT CENTER SISTEMA PER L'ACCOUNTING DEI LAVORI DI STAMPA, COPIA E SCANSIONE DEL DOCUMENTO TECNICO SUI DIVERSI CENTRI DI COSTO AZIENDALI
Cernusco sul Naviglio, 26 novembre 2003 – Océ, azienda leader nel printing e nella gestione documentale, presenta Océ Account Center, un nuovo software per l'accounting sui centri di costo aziendali, dedicato alla linea Tds (Technical Documentation Systems). Océ Account Center permette di allocare i costi di stampa, copia e acquisizione ai relativi utenti, dipartimenti e progetti, aiutando a gestire con maggiore efficienza le risorse di stampa all'interno di un'azienda. Accesso controllato ai sistemi di grande formato Océ Account Center, creato per essere utilizzato con uno o più sistemi di grande formato, permette di regolare l'accesso ai sistemi tramite password, in modo che solo gli utenti autorizzati possano stampare, copiare e acquisire i file. Per stampare, gli utenti possono inserire login e password, e lanciare così le stampe in rete direttamente dalla propria postazione. L'operatore del sistema o l'utente generico possono, inoltre, acquisire documenti cartacei inserendo direttamente sulla console del sistema Id, password e destinazione del file. Personalizzazione del sistema Il nuovo software di Océ può essere personalizzato con la massima semplicità rispetto alle necessità specifiche dei singoli progetti. I centri di costo, infatti, possono essere assegnati per singolo utente, dipartimento o lavoro. L'amministrazione del sistema può inoltre definire altre funzioni importanti quali le richieste di autorizzazione e identificazione e l'accesso remoto. Gestione efficiente dei centri di costo Il nuovo software Océ Account Center gestisce informazioni molto dettagliate sullo stato d'uso del sistema. Queste informazioni, rese disponibili in una grande varietà di formati, permettono di effettuare con maggior semplicità l'analisi del carico di lavoro, la pianificazione del budget e delle risorse di stampa. Océ Account Center, infatti, ha un'interfaccia che permette di trasferire i dati ai più comuni pacchetti software, facilitando le attività di accounting e le procedure di reporting, ottimizzando i tempi ed evitando possibili errori legati al data entry manuale.

ACTIVE ANNUNCIA LA DISTRIBUZIONE DI MARINER WRITE, DI MARINER SOFTWARE INC, USA.
Gorizia, 26 novembre 2003 - Continuando nella sua missione di portare in Italia programmi utili per gli utenti Apple Macintosh, dopo averli tradotti in lingua italiana, Active presenta oggi Mariner Write, di Mariner Software Inc, Usa, nella versione 3.5.1. Marine Write è un programma per la gestione dei testi, in grado di soddisfare le esigenze più evolute di chi deve usare un programma di questo genere, sia che si debba scrivere una novella, una tesi universitaria o... Una lettera d'amore. Mariner Write è in grado di aprire i file di Microsoft Word, possiede il supporto per i servizi di Mac Os X, possiede un correttore ortografico e, oltre all'italiano, dizionari aggiuntivi nelle principali lingue, compreso il latino, gestisce note a piè di pagina ed intestazioni, gestisce il mail merge e salva i file in modo automatico. La sua semplicità d'uso, il facile apprendimento, la sua piacevole interfaccia lo rendono attraente. Mariner Write, oltre che nella versione per Mac Os X, viene rilasciato anche nella versione per Mac Os Classic ed ha requisiti di sistema molto modesti: possono bastare infatti solo 2 Mb di memoria ed un Mac con Power Pc. E' disponibile sia nella versione download che in quella in scatola con manuale stampato. Active invita gli utenti Mac alla prova gratuita, scaricando il demo dalla pagina: http://www.Active-software.com/download 

F5 NETWORKS E ITWAY VAD RINNOVANO L’ACCORDO DI DISTRIBUZIONE
Milano, 26 Novembre 2003 – F5 Networks, azienda leader nel mercato del Secure Application Traffic Management, ha rinnovato l’accordo di distribuzione con Itway Vad (Gruppo Itway, Nuovo Mercato–numtel: Itw), distributore a valore aggiunto specializzato nel mercato dell’e-business che vanta un’offerta completa di soluzioni hardware, software e di consulenza per qualunque necessità legata al business delle aziende Ict. L’accordo, già siglato nel 2000, è stato rinnovato sulla base di una reciproca fiducia e con la volontà di continuare ad offrire sul canale soluzioni in grado di generare valore aggiunto per i clienti. L’intesa con Itway Vad prevede la distribuzione delle soluzioni F5 Networks a piccole e grandi aziende che hanno necessità di garantire la stabilità e la sicurezza dei propri network. In particolare, sfruttando le potenzialità della gamma di prodotti Big-ip e il nuovo Firepass Controller, un dispositivo clientless che elimina i costi connessi alle Vpn Ipsec grazie all’utilizzo del Secure Socket Layer, Itway Vad offrirà una vasta gamma di soluzioni adatte a tutti i clienti che vorranno ottenere dei benefici in termini di sicurezza, scalabilità e affidabilità delle proprie reti, con un contemporaneo contenimento nei costi di gestione. “Con il rinnovo di questo importante accordo – sostiene Manlio Paparelli, Country Manager di F5 Networks in Italia - vogliamo ribadire la nostra fiducia in un modello di distribuzione indiretto che riesca a garantire, al tempo stesso, un alto valore aggiunto in termini di consulenza pre-vendita e di assistenza continuativa presso il cliente. Itway ha dimostrato negli anni il valore del suo approccio al mercato ed è quindi nostra intenzione rafforzare al meglio questa partnership e continuare ad offrire ai nostri clienti soluzioni ottimali per le loro esigenze di business”. “Questo annuncio, oltre a rafforzare ulteriormente la partnership esistente da oltre tre anni tra Itway e F5 Networks” afferma Fabrizio Bressani, direttore marketing di Itway Vad, “si allinea perfettamente con la nostra strategia di crescita nei nuovi mercati che F5, grazie a tecnologie innovative quali Firepass e Big-ip, ha identificato ed indirizza con affidabilità ed innovazione. Osserviamo, infatti, una sempre maggiore richiesta di tecnologie in grado di ottimizzare le prestazioni delle reti aziendali, garantire accesso remoto semplice e sicuro ai dati, soprattutto da parte dei sempre maggiori utilizzatori mobili. I prodotti F5 rappresentano un valido contributo per la soddisfazione di queste esigenze, completando e rafforzando la nostra offerta globale di sicurezza, consentendoci di proporre ai nostri clienti soluzioni ad alto valore aggiunto”.

L’UDO DÀ PIÙ POTENZA ALLE LIBRERIE OTTICHE PLASMON G-SERIES IL SUPPORTO DELLA TECNOLOGIA UDO TRIPLICA LA CAPACITÀ DELLE LIBRERIE G-SERIES, SENZA MODIFICARNE IL PREZZO
Milano, 26 Novembre 2003 – Plasmon, leader nella produzione di sistemi di storage professionali, presenta la prima linea di librerie ottiche G-series, potenziata dalla tecnologia Udo (Ultra Density Optical). Le nuove librerie sono offerte allo stesso prezzo di quelle magneto-ottiche attuali, pur garantendo una capacità di archiviazione di tre volte superiore. E’ già possibile ordinare le librerie tramite i partner abituali di Plasmon e le consegne saranno a pieno regime entro il prossimo dicembre. La nuova famiglia Udo G-series rappresenta un significativo passo avanti nello sviluppo di librerie ottiche. La tecnologia Udo rende le librerie Plasmon molto più efficienti e convenienti rispetto alle soluzioni ottiche concorrenti o ai sistemi basati su dischi magnetici con i livelli di integrità e longevità dei dati non eguagliabili dalle librerie a nastro. Le configurazioni Entry Level e Midrange costituiscono una soluzione di storage permanente, ottimale per gruppi di lavoro e sistemi informatici distribuiti. Il supporto contemporaneo di entrambi i formati di media (Udo da 30Gb e Mo da 9,1Gb) riduce la necessità di migrare tutti i dati archiviati su media di nuova generazione. “Con le nuove librerie Udo G-series, alle aziende è offerta la possibilità di adottare la migliore tecnologia di archiviazione a prescindere dalla capacità d’archiviazione richiesta”, ha commentato Nigel Street, Chief Executive di Plasmon. “Le librerie sono disponibili in un’ampia gamma di configurazioni per meglio supportare le aziende nella gestione a lungo termine del patrimonio informativo aziendale”. Le librerie G-series dispongono di funzionalità avanzate, doppio picker, drive sostituibili a caldo e alimentatori ridondati. Forniscono un eccellente tempo d’accesso ai dati (circa 10 secondi), sono state progettate per minimizzare i tempi di fermo macchina e sono disponibili in svariate configurazioni per adeguarsi alle diverse esigenze dei clienti. Le nuove librerie Udo G-series sono offerte in configurazioni comprese fra 24 e 638 slot con una capacità massima d’archiviazione con Udo compresa tra 720Gb e 20Tb. Le nuove librerie Entry Level hanno da 1 a 2 drive, 24 e 32 slot e una capacità d’archiviazione Udo da 720Gb a quasi 1Tb. Le nuove librerie Midrange hanno da 2 a 4 drive e sono disponibili in configurazioni da 72 e 80 slot con una capacità d’archiviazione Udo fino a 2,4Tb. Le librerie Entry Level sono offerte a partire da Euro 7.935 + Iva, mentre il costo delle Midrange parte da Euro 20.000 + Iva. Le nuove librerie Udo fanno da complemento alle librerie G-series precedenti (di tipo Mo), le cui configurazioni variano da un minimo di 104 slot fino a un massimo di 638 slot. La potenza di Udo Le librerie G-series sono dotate di drive e media Udo. Si tratta della prima tecnologia di archiviazione progettata specificamente per applicazioni di archiviazione a lungo termine di tipo professionale. Basata su raggio laser blu, Udo garantisce l’integrità dei dati grazie all’impiego di media True Write Once su tecnologia Phase Change. Inoltre, offre una capacità d’archiviazione dati ben maggiore rispetto a quella offerta dalle tecnologie ottiche precedenti. Le cartucce Udo offrono 30 Gb di capacità su entrambi i formati True Write Once e riscrivibile. Le versioni future delle cartucce Udo raggiungeranno una capacità di 120 Gb.  

SLR75 IMATION LA NUOVA CARTUCCIA PER IL MERCATO DEI SERVER ENTRY-LEVEL
Milano, 26 novembre 2003 – Imation amplia la famiglia di supporti storage basati su nastro magnetico Slr (Scalable Linear Recording) con il rilascio delle nuove cartucce Slr75 gia’ disponibili sul mercato, progettate per l’impiego con i relativi tape drive Tandberg Data, e che offrono una capacita’ storage fino a 75 Gb ed una velocita’ di trasferimento dati di 8 Mb/sec. (con compressione 2:1). Tra i vantaggi offerti dalla tecnologia Slr e’ importante ricordare la garanzia di compatibilita’ offerta con le precedenti versioni dei prodotti appartenenti alla medesima famiglia. I sistemi storage esistenti possono quindi essere aggiornati e potenziati per fronteggiare l'aumento dei volumi di informazioni da amministrare senza dover copiare i file di dati esistenti su nuove cartucce magnetiche. I tape drive Slr75 sono infatti pienamente compatibili con le cartucce della famiglia Slr fino alla versione Slr40 e sono in grado di leggere i dati archiviati nelle cartucce fino alla generazione Slr4 (si veda in proposito la tabella acclusa). La tecnologia Slr e’ quindi particolarmente adatta per rispondere al rapido aumento nei volumi dei dati registrato dalle aziende, una tendenza destinata ad aumentare in futuro. La tecnologia Slr risponde alla gamma di applicazioni che va dai server entry-level fino alle reti midrange. La trasparenza e la prevedibilita’ dell'evoluzione dei sistemi storage Slr permettono di adottarli come soluzioni orientate al futuro, in grado di assicurare ai clienti la totale protezione dei loro investimenti. Mentre nel segmento entry-level le cartucce Slr75 appaiono destinate con ogni probabilita’ a rimpiazzare nel medio termine i supporti Slr60 in virtu’ delle loro superiori capacita’ e prestazioni, il binomio cartuccia/tape drive Slr140, disponibile da novembre 2003, si rivolge al mercato midrange. Il supporto Slr140 offre una capacita’ storage fino a 140 Gb e una velocita’ di trasferimento dati massima di 12 Mb/sec. (con compressione 2:1). Una velocita’ di trasferimento cosi’ elevata accresce la sicurezza dell'operazione, anche nel caso di grandi quantita’ di dati: in questo modo fino a 43 Gb possono essere archiviati o copiati nell'arco di un'ora. In combinazione con il nuovo autoloader dedicato Tandberg Data, il cui rilascio e’ previsto per gennaio 2004, sara’ possibile implementare una tape library automatizzata con una capacita’ storage complessiva di ben 1,1 Terabyte. Il nuovo autoloader e’ anche in grado di leggere e, per diverse generazioni, anche di scrivere i nastri magnetici precedenti. La tecnologia Slr costituisce un ulteriore sviluppo delle cartucce Qic Maxi, che per oltre 20 anni sono state uno dei sistemi a nastro magnetico piu’ diffusi al mondo. La tecnologia Slr risponde alla gamma di applicazioni che va dai server entry-level fino alle reti midrange. In commercio esistono vari tipi di cartucce a nastro magnetico Slr con differenti caratteristiche e prestazioni. Le versioni Slr7 (40 Gb), Slr60 (60 Gb), Slr75 (75 Gb) e Slr100 (100 Gb) sono state lanciate sul mercato oltre due anni e mezzo fa: si tratta di prodotti che si rivolgono al segmento dei server entry-level, ai settori Soho e delle workstation e al mercato delle reti di medie dimensioni. Tandberg Data propone tape drive dedicati sia interni che esterni, oltre a diversi modelli di autoloader. Massima affidabilita’ e tempi di backup ridotti al minimo Il successo delle cartucce magnetiche Imation Slr e’ dovuto anche alla loro elevata affidabilita’, perseguita fin dalla fase di fabbricazione del nastro. Classificabili in una categoria prestazionale a se’ stante, queste cartucce possiedono un involucro composto da una piastra di alluminio. Questo principio e’ lo stesso che viene applicato con successo, per esempio, anche nel settore aerospaziale, in quanto l'alluminio garantisce alla cartuccia non soltanto un'elevata stabilita’, ma anche un'eccezionale resistenza alle alte temperature; durante il normale processo operativo l'elevata precisione del metodo di registrazione e’ infatti piu’ importante della stabilita’ meccanica. Grazie allo speciale sistema di correzione degli errori Ecc (Error Correction Code) e al continuo allineamento delle testine di lettura/registrazione, viene assicurato un livello altissimo di integrita’ dei dati. La tecnologia Ecc e’ disponibile sui sistemi Slr a partire dalla versione Slr40. Tandberg Data dichiara un livello di assenza di malfunzionamenti pari a quasi il 99%, un valore che non teme confronti nel segmento di mercato dei sistemi a nastro magnetico per piccole e medie imprese. I tape drive incorporano, inoltre, una routine di lettura/scrittura che verifica l'integrita’ dei dati direttamente durante il processo di registrazione. Ogni eventuale errore viene pertanto facilmente identificato e corretto e, soprattutto, il tempo di backup viene ridotto fino al 50%, in quanto non e’ richiesta alcuna operazione di verifica separata.

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