NOTIZIARIO
MARKETPRESS
NEWS
di
GIOVEDI'
27 NOVEMBRE 2003
pagina 4
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SECONDO IL CCR, È NECESSARIO UN APPROCCIO EUROPEO PER
GARANTIRE
LA QUALITÀ DELLA
SPERIMENTAZIONE GENETICA
Bruxelles, 27 novembre 2003 - Una nuova relazione a cura del Centro comune
di ricerca (Ccr) della Commissione europea ha sollevato preoccupazione circa
la qualità dei metodi di sperimentazione genetica impiegati nell'Ue,
invitando a adottare un approccio internazionale alla questione, al fine di
individuare una soluzione in merito. L'impiego di test genetici in studi
volti, ad esempio, a prevedere l'insorgenza futura di malattie gravi o
ereditarie, si sta diffondendo in tutta l'Europa. Secondo le stime, oggi
vengono effettuati più di 700.000 test all'anno, una cifra destinata ad
aumentare drasticamente nel corso del prossimo decennio. La relazione
sostiene che, in ragione del rapido trasferimento di questa tecnica dal
laboratorio all'impiego in medicina [...], non sempre gli aspetti relativi
alla qualità hanno ricevuto una considerazione sufficiente. Alcuni dati
evidenziano una percentuale di errore nel corso delle sperimentazioni che
raggiunge il due per cento e che è descritta dagli autori come
"inaccettabile"; inoltre, la relazione dimostra in qualche caso
l'errata interpretazione dei risultati. Tuttavia, la difficoltà nel
reperire statistiche complete sulle organizzazioni che effettuano test
genetici in Europa porta gli autori dello studio a concludere che un primo
passo verso il miglioramento della qualità consisterebbe nella creazione di
una banca dati contenente informazioni di questo tipo. Quest'ultima dovrebbe
essere costantemente aggiornata ed includere dati sull'accreditamento e la
certificazione di qualità per ogni laboratorio elencato. I programmi
europei di assicurazione di qualità (Eqa) sono descritti come estremamente
efficaci nella prevenzione degli errori; la relazione suggerisce, pertanto,
che tali sistemi siano incentivati ed armonizzati a livello europeo. Gli
autori, tuttavia, dimostrano con estrema chiarezza che non risulta
necessaria la creazione di un nuovo programma comune. La disponibilità di
una consulenza appropriata nella sperimentazione genetica è considerata
"di estrema importanza", ma ad oggi è lungi dall'essere
garantita. La relazione avverte che la differenza del costo dei test
genetici nei diversi Stati membri potrebbe in futuro provocare dei problemi,
anche se attualmente il divario non è molto ampio. Il documento avanza
l'ipotesi che l'approccio europeo a tali temi qui raccomandato potrebbe
concretizzarsi in una Rete di eccellenza nell'ambito dell'attuale programma
quadro di ricerca comunitario, almeno per quanto concerne il breve termine:
indipendentemente dall'organizzazione definitiva dell'organismo deputato
alla supervisione, risolvere questi temi "necessiterà di un
considerevole sforzo di coordinazione, di finanziamenti a lungo termine e
sarà, inoltre, fortemente vincolato a codici di condotta adottati su base
volontaria", conclude lo studio. Infolink: http://www.Jrc.es/home/toolbar/whats_new.html
PROBLEMI DI SESSO? LE DONNE NON STANNO A
GUARDARE IL RUOLO DELLA DONNA NELLA SOLUZIONE DEI PROBLEMI LEGATI ALLA
SESSUALITÀ DELLA COPPIA AL CENTRO DI UN RECENTE SONDAGGIO.
Milano, 27 novembre 2003 - E' stato stimato
che, nell'arco di una giornata, circa 1 volta all'ora una persona abbia un
pensiero rivolto alla sfera sessuale. Questo aspetto condiziona, quindi,
notevolmente la nostra vita, tanto che l'importanza della salute sessuale
per il benessere dell'individuo è stata ufficialmente riconosciuta
dall'Organizzazione Mondiale della Sanità come diritto fondamentale di ogni
essere umano. Da un recente sondaggio online realizzato da Bayer Healthcare
in collaborazione con Adnkronos Salute dedicato al tema "Coppia e
Sessualità" risulta, tuttavia, che il 48 % circa dei maschi italiani,
nella fascia di età fra i 45 e i 60 anni, abbia almeno una volta sofferto
di problemi legati alla sessualità e che nel 66% dei casi questo abbia
inciso in modo molto negativo sulla vita di coppia. Solo il 27,5 % del
campione ha dichiarato di aver affrontato apertamente con la propria partner
l'argomento, anche se, oltre il 55% ammette che il manifestarsi di
problematiche quali il deficit erettivo dovrebbe essere affrontato insieme
alla propria compagna. Soltanto il 20% dei partecipanti al sondaggio si è
rivolto ad un medico e di questi quasi la metà su suggerimento della
partner. Ii 45%, poi, dichiara di essere disposto ad assumere un farmaco per
la Disfunzione Erettile
, mentre un altro 40% è indeciso, ma pronto a valutare questa scelta dopo
avere avuto informazioni dettagliate sulle caratteristiche ed eventuali
effetti secondari. Una volta accertato che un farmaco per
la Disfunzione Erettile
sia attivo ed efficace, per il 31,5% del campione il "farmaco
ideale" dovrebbe avere "rapidità d'azione" e per il 30%
"minimi effetti collaterali". Se andiamo a verificare le risposte
"al femminile", il 77% delle donne dichiara che i problemi di
deficit erettivo del proprio partner incidono molto negativamente sulle
dinamiche di coppia ed il 100% ritiene che la gestione della problematica
debba essere affrontata in due. Ii 15% delle partecipanti al sondaggio
afferma che il proprio compagno si sia rivolto ad un medico e nella totalità
dei casi su suggerimento della donna stessa, soprattutto perché convinta
che
la Disfunzione Erettile
possa essere curata (62%). L'11% conferma che in presenza di tale patologia
il partner abbia assunto farmaci specifici e, nel caso non fosse ancora
stata intrapresa questa strada terapeutica, il 46% delle donne assicura di
essere disposta a consigliarla. "Questi dati confermano l'opinione di
molti specialisti, che il "numero oscuro" di casi di Disfunzione
Erettile sia in realtà sottostimato - ha dichiarato Maurizio Bossi,
Andrologo e Sessuologo dell'Università dell'Aquila. I dati epidemiologici
ufficiali dicono, infatti, che
la Disfunzione Erettile
sia un fenomeno che interessa il 13% della popolazione maschile adulta, con
una maggior concentrazione nella fascia di età tra i 40 e i 70 anni (50%
dei sofferenti). In realtà, un campione di 200 medici (andrologi, urologi e
sessuologi) in risposta ad un recente questionario inviato loro via e-mail
ha affermato che per un uomo che dichiara al proprio medico un problema di
Disfunzione Erettile, due rimangono "nascosti". In questo
contesto, una delle chiavi di volta per far emergere questo
"sommerso" - continua Bossi - è la comunicazione del disagio
all'interno della coppia, dove la donna, che da sempre e tradizionalmente si
occupa della salute del proprio partner e della famiglia, assume un ruolo
determinante nella gestione del problema e nell'iter che può portare alla
soluzione dello stesso." Iter che deve sempre iniziare con la
consultazione del proprio medico di base. "La maggior parte dei casi di
Disfunzione Erettile viene, infatti, ricondotta a una causa organica ben
precisa. Il manifestarsi dei sintomi, può essere il campanello di allarme
di una patologia vascolare, neurologica, o di altre malattie quali diabete,
obesità, ipercolesterolemia, ipertensione o insufficienza renale - ha
affermato Carlo Gargiulo, medico di famiglia e consulente del programma Rai
"Elisir". Basti pensare che nei soggetti diabetici il deficit
erettile è presente nel 15% dei casi nella fascia di età che va dai 20 ai
40 anni, per arrivare al 40%-60% tra i 50 e i 70 anni. E' importante,
tuttavia, sottolineare il fatto che oggi
la Disfunzione Erettile
si può curare e che le alternative terapeutiche consentono di scegliere la
soluzione che meglio risponde alle esigenze del paziente e della sua
partner. Il percorso dovrà, tuttavia, essere affrontato da entrambi con
questa consapevolezza: - ha concluso Gargiulo - il medico di famiglia è la
figura di riferimento che deciderà la terapia e il coinvolgimento dello
specialista andrologo. Educherà, inoltre, il paziente al corretto uso del
farmaco e valuterà il significato degli effetti collaterali".
"Tra i presidi terapeutici per la cura della Disfunzione Erettile oggi
a disposizione - ha affermato Vincenzo Mirone, Ordinario di Urologia
all'Università Federico Il di Napoli - gli inibitori della fosfodiesterasi
5 (Pde 5) sono ormai considerati dagli specialisti il trattamento di prima
scelta: efficaci e non invasivi, favoriscono la funzione erettile solo in
presenza di una stimolazione sessuale, consentendo il ritorno a una
sessualità soddisfacente nel rispetto dei ritmi e delle dinamiche della
coppia. La più "recente" di queste molecole - continua Mirone -
è il vardenafil commercializzata in Italia e nel mondo con il nome di
Levitra, la cosiddetta "pillola arancione". Si tratta di un
farmaco nato in Europa, frutto della ricerca Bayer, che manifesta
caratteristiche molto interessanti in termini di rapidità di azione, alta
selettività, potenza, buona tollerabilità ed efficacia, in particolare in
pazienti "difficili" quali diabetici e prostatectomizzati".
Il vardenafil viene assorbito in modo molto rapido. Ciò significa che un
individuo si trova nelle condizioni di avere un'erezione dopo circa 25
minuti dall'assunzione della compressa fino a 4-5 ore dopo, senza essere
costretto a programmare con eccessivo anticipo il rapporto. Per questo
motivo, preservando la naturalezza del rapporto stesso, la terapia con
vardenafil risulta ampiamente accettata all'interno della coppia. La potenza
e la selettività della molecola nei confronti del suo bersaglio richiede,
inoltre concentrazioni molto inferiori per inibire l'enzima Pde 5,
rendendola altamente efficace e tollerabile. Consapevole che un'attività di
informazione organica e strutturata diventi un elemento fondamentale per una
seria prevenzione, Bayer Healthcare, impegnata concretamente attraverso la
ricerca scientifica a fornire un aiuto per risolvere il problema della
Disfunzione Erettile, ha dato vita ad un progetto divulgativo chiamato
"Bayer per
la Coppia
", volto a mettere in luce i problemi legati alla "vita a
due", affrontati da un punto di vista medico, psicologico e sociale,
evidenziando i mezzi più efficaci per risolverli. "Si tratta di un
progetto di importante valenza scientifica - ha affermato Daniele Rosa,
Direttore Comunicazione di Bayer Spa - con l'obiettivo di sensibilizzare
l'universo maschile e femminile verso una maggiore cura e attenzione nei
confronti della propria salute anche a beneficio del benessere della vita di
coppia. Questo attraverso la consapevolezza dell'importanza di comunicare
eventuali disagi anche legati alla sfera sessuale, e di affrontare i
problemi attraverso la consultazione di specialisti, in grado di indicare la
strada giusta per risolverli." La prima fase del Progetto "Bayer
per
la Coppia
" prevede un'attività di comunicazione sul territorio a partire dal
mese di dicembre 2003, attraverso la realizzazione di incontri
medico-divulgativi rivolti al largo pubblico in 10 città italiane, che
prevedono il coinvolgimento di medici di base, specialisti andrologi e
sessuologi.
ALIMENTAZIONE ANIMALE: SE GLI ITALIANI SI
FIDANO DI PIU' E' ANCHE MERITO DELL'AUTHORITY EUROPEA EQUANTO EMERGE DAI
RISULTATI DI UN SONDAGGIO COMMISSIONATO AL CIRM
Milano, 27 novembre 2003 - Se da una parte le stringenti leggi europee
renderebbero oggi impossibile il verificarsi di scandali come la mucca pazza
o il pollo alla diossina, dall'altra la fiducia nei confronti dei controlli
effettuati sugli alimenti per animali convince oggi circa la metà degli
italiani e lascia perplessa l'altra metà. Ma è certo - questo viene
riconosciuto da tutti - che negli ultimi 5 anni i passi in avanti compiuti
sono davvero notevoli. E' uno scenario inedito e per certi versi inaspettato
quello emerso nel corso della tavola rotonda "Ma cosa c'è nel piatto
degli animali?" che si è svolta questa mattina a Milano. L'evento,
organizzato da Assalzoo (Associazione nazionale tra i produttori di alimenti
zootecnici), ha visto la partecipazione di veterinari, nutrizionisti e
rappresentanti dei consumatori che hanno commentato i risultati di un
sondaggio commissionato al Cirm intitolato "Gli alimenti per animali:
quanto li conoscono e quanta fiducia hanno gli italiani" (vedi scheda a
parte). "Abbiamo organizzato la tavola rotonda - dichiara Francesco
Ferrari, Presidente di Assalzoo - per fare chiarezza sul tema
dell'alimentazione animale, spesso oggetto di una percezione negativa da
parte degli italiani. Grazie all'indagine abbiamo tentato di capire
l'opinione degli italiani nei confronti del settore che prepara il pasto a
650 milioni tra polli, galline e tacchini, 9 milioni di suini e oltre 6
milioni e 500 mila bovini. La ricerca indica che oggi 1 italiano su 2 si
fida dei controlli effettuati sugli alimenti che finiscono nel piatto degli
animali mentre 1 su
3 ha
fiducia nei sistemi di produzione di quegli alimenti. Siamo convinti che
questa percezione del comparto è il risultato di alcuni scandali che in
tempi recenti hanno toccato il settore mangimistico internazionale. Per
questa ragione la nostra associazione ha avviato un percorso di
comunicazione che mira a raccontare agli italiani quanti passi in avanti
sono stati fatti proprio per riuscire a riconquistare la loro stima. Già da
tempo, ad esempio, è stato varato un Codice deontologico e dei Codici di
buone pratiche ai quali devono attenersi gli aderenti all'associazione,
costituendo di fatto una garanzia sul rispetto di tutti i principi e di
tutte le regole, italiane e comunitarie, che tutelano la salute umana,
l'ambiente e il benessere degli animali. E per chi non segue queste regole
sono previste delle sanzioni che possono arrivare, nei casi più gravi,
all'esclusione dall'associazione". Calabrese, "se cresce la
fiducia è merito del/ Authority. Ben vengano i contro//i interni"
Analizzando i risultati del sondaggio Cirm/assalzoo, emergono alcuni fatti
positivi per il settore dell`alimentazione animale. Ben 6 italiani su 10
(64,4%) sono convinti che la stringente normativa comunitaria rende oggi
improbabile la diffusione di casi internazionali come il morbo della mucca
pazza o il pollo alla diossina. E non solo. Secondo il 57,8% del campione,
la situazione dei controlli è oggi decisamente migliore rispetto a 5 anni
fa. "Questi dati - spiega Giorgio Calabrese, docente di nutrizione
umana all'Università Cattolica del Sacro Cuore di Piacenza e membro dell'Authority
Europea per
la Sicurezza Alimentare
- dimostrano che gli scopi per i quali è nata l'Authority cominciano a
essere raggiunti. Si voleva rafforzare la percezione della sicurezza degli
alimenti e questo comincia ad accadere. I casi internazionali della mucca
pazza o del pollo alla diossina hanno infatti accelerato il nostro impegno
per tutelare la salute del consumatore, favorendo l'adozione di norme sempre
più severe e puntuali. Anche se va precisato che il caso della Bse non
dipendeva dalla qualità del mangime in quanto tale. Perciò qualsiasi
generalizzazione penalizzante l'intero settore deve essere considerata
scorretta. L'obiettivo dell'Authority rimane comunque quello di garantire
l'igiene alimentare, senza la quale non ci può essere qualità. E a questo
proposito ben vengano le iniziative dell'industria italiana degli alimenti
zootecnici che puntano ad imporre una serie di regole e di controlli al
proprio interno, rappresentando un valido supporto nella difesa dei
consumatore, uno dei capisaldi dell'attività dell'Authority". Dona (Unc):
"la fiducia dei consumatori si conquista con più trasparenza"
Siamo dunque di fronte a uno scenario completamente roseo, dove il
consumatore si fida ciecamente del regime alimentare degli animali da
allevamento? A leggere attentamente i risultati della ricerca, rimangono
ancora delle zone d'ombra sulle quali fare meglio chiarezza. E questo è
proprio l'obiettivo dell'iniziativa. A proposito dei controlli sui mangimi,
se circa il 45,6% delle persone esprime il proprio apprezzamento e fiducia,
il 51% rimane ancora perplesso. Mentre oggi, 1 italiano su
4 ha
piena fiducia nel sistema degli autocontrolli messo in piedi dai produttori
di alimenti per animali. "Il problema - spiega Vincenzo Dona,
Presidente dell'Unione Nazionale Consumatori - risiede nella conclamata
asimmetria informativa tra grande pubblico e il settore. Per riconquistare
pienamente la stima dei consumatori è necessario riempire questo gap. Ecco
perché le aziende mangimistiche devono aprirsi al pubblico: uscire
dall'ambito ristretto degli specialisti e diventare fonte di informazioni e
di notizie per tutti gli italiani, sottolineando il rapporto che intercorre
tra la salubrità degli alimenti per gli animali e la qualità del prodotto
che se ne ricava, il cibo che arriva sulle nostre tavole. Devono realizzare
- ad esempio - degli opuscoli da inviare alle scuole, contribuendo in tal
modo alla formazione nei giovani di una cultura e una consapevolezza in
campo alimentare. Devono consentire ai mass media di conoscere direttamente
il funzionamento di uno stabilimento permettendogli così da raccontare il
modo di produzione degli alimenti destinati agli animali da allevamento. In
questo modo gli italiani potranno conoscere il processo di lavorazione e
scoprire che non c'è nulla da temere, perché le imprese non hanno nulla da
nascondere, aiutate anche dalla legge che vieta la diffusione di sostanze
indesiderate". Piva: 'gli italiani tra conoscenza, timore e
pregiudizio" Dal sondaggio emerge anche una conoscenza, per certi versi
inaspettata, da parte dei consumatori sulla dieta seguita dagli animali da
allevamento. La maggioranza degli italiani - tra il 60% e l'80% - indica
correttamente gli ingredienti principali che compongono il menù degli
animali. Sa anche che il pasto segue una ricetta ben precisa, elaborata e
bilanciata al computer (57,8%). Ed è consapevole - l'83,3% - del legame
virtuoso tra tipologia degli alimenti zootecnici consumati e qualità del
prodotto derivato (carne, formaggi ecc). "E' un fatto positivo -
commenta Gianfranco Piva, Ordinario di Nutrizione ed Alimentazione Animale
presso l'Università Cattolica del Sacro Cuore di Piacenza - che i
consumatori dimostrino di conoscere la dieta degli animali per potersi
orientare meglio nelle proprie scelte. Il motivo di tale interesse, in parte
sorprendente, è semplice: i problemi internazionali che hanno riguardato la
zootecnia, hanno attirato l'attenzione del pubblico su un tema che prima non
interessava. Per soddisfare il bisogno di informazione, c'è stato quindi un
flusso di notizie per spiegare i vari aspetti della alimentazione degli
animali. Tuttavia, questa informazione è stata di tipo non propositivo ma
difensivo, perché nasceva come reazione a problematiche di tipo alimentare
che avevano suscitato molto timore presso la popolazione, finendo per non
essere considerata del tutto rassicurante. E questo spiega alcuni pregiudizi
riscontrati negli italiani su alcune tematiche connesse ai mangimi".
Bailaninic "Nessuno usa più le farine anima/í, ma gli italiani non lo
sanno" E, in effetti, su alcune questioni rimane ancora molta
confusione, tra gli intervistati, che può generare una serie di convinzioni
sbagliate. Ben 1 italiano su 4 pensa ad esempio che vengono ancora
utilizzate le farine animali nei pasti di mucche, polli e maiali. Si tratta
di un'affermazione non corrispondente alla realtà: è dal 2001, infatti,
che questo tipo di alimento è stato bandito dai menù di tutti gli animali
da allevamento. Non basta. Un altro "pregiudizio" dei consumatori
riguarda gli ogm. Secondo i risultati del sondaggio, 1160% degli italiani
pensa che un mangime gm, come la soia, modifichi geneticamente il prodotto
derivato dall'animale. La carne e le uova, tanto per intenderci. E' una
credenza priva di ogni riscontro scientifico. "La paura - dichiara
Giovanni Ballarini, Ordinario di Clinica Medica Veterinaria alla Facoltà di
Medicina Veterinaria dell'Università di Parma - non aiuta la conoscenza. E
questo spiega l'opinione non corretta di parte dei consumatori sulle farine
animali, che sono state messe al bando da tre anni. I casi di mucca pazza,
enfatizzati forse eccessivamente rispetto all'effettivo impatto sulla salute
delle persone, hanno fortemente impressionato il pubblico, suscitando una
vera e propria epidemia di paura, per nulla corrispondente alla realtà dei
fatti. Basti pensare che a fronte di circa 100 morti ogni anno per
avvelenamento da funghi, nel caso della Bse in Italia si è registrato 1
solo caso mortale. Il timore suscitato però era talmente forte da generare
una psicosi che ha impedito la corretta ricezione di informazioni
tranquillizzanti. Ed è sempre la paura, la paura dell ignoto, che induce a
ritenere che l'utilizzo di ingredienti gm nella dieta delle mucche rendano
geneticamente modificato anche il latte o il formaggio. Mentre invece molti
studi hanno dimostrato che questo non è possibile".
SENNHEISER SOSTIENE IL PROGETTO DI NELSON MANDELA: 46664 AIDS
AWARENESS CONCERT
Milano, 27 novembre 2003 - Una nuova iniziativa di impegno sociale si
aggiunge a quelle già intraprese da Sennheiser. Si tratta del concerto
voluto da Nelson Mandela per sensibilizzare e rendere coscienti del dramma
dell'Aids in Africa. A questo progetto Sennheiser ha dato la sua piena
adesione con un articolato intervento di sponsorizzazione sia in termini di
contributo finanziario sia organizzativo. Il prossimo 29 novembre a Cape
Town in Sud Africa si terrà il concerto denominato "46664 Aids
Awareness" con la partecipazione di grandi artisti, fra cui: Peter
Gabriel, Bono, Anastacia, Eurythmics, Zucchero e molti altri. La musica
diviene ancora una volta linguaggio universale per trasmettere un messaggio:
richiamare l'attenzione di tutti affinché venga fatta pressione sui governi
per impegnarli a combattere l'Aids come una emergenza che nega i diritti
umani. Nelson Mandela ha scelto di sottolineare questo significato dando al
concerto il numero della prigione (la 46664) in cui ha passato moltissimi
anni, perseguitato per le sue battaglie per i diritti civili. Sennheiser
mette a disposizione del progetto di Nelson Mandela la sua tecnologia per
l'ottimale riuscita del concerto, in particolare fornirà l'equipaggiamento
di microfoni in radiofrequenza senza fili per un valore pari a 500.000,00
euro nonché 50 giornate di lavoro che i suoi tecnici impiegheranno per
allestire il palco con le attrezzature audio. Il concerto sarà trasmesso
"live" da oltre 30 televisioni e molti programmi radiofonici e
televisivi saranno dedicati all'evento. <<Exhibo, che da oltre 40 anni
è il distributore esclusivo di Sennheiser sul mercato italiano, condivide
questa nuova iniziativa di grande valore umanitario>> è il commento
di Alessandro Morello dir. Gen. Di Exhibo <<che fa seguito a quella
recentemente intrapresa per sostenere il progetto di Sting per
la Rain Forest.
Siamo orgogliosi di poter contribuire fattivamente all'impegno per cause
umanitarie e alla riuscita del concerto attraverso la tecnologia audio di
Sennheiser>>.
ASSOCIAZIONE VERONICA SACCHI :“IL VERO
VIAGGIO DI SCOPERTA NON CONSISTE NEL CERCARE NUOVE TERRE, MA NELL’AVERE
NUOVI OCCHI” M.PROUST
Milano, 27 novembre 2003 - L’associazione Veronica Sacchi Onlus nasce nel
2001 con la mission di formare giovani volontari alla clownterapia,
destinati poi ad esercitare la “terapia del sorriso” laddove venga
richiesto il loro aiuto. I clown Avs sono formati e preparati da Clown One,
rappresentante in Italia della famosa scuola di Patch Adams. I giovani di
Avs hanno compiuto in due anni, oltre ad importanti missioni all’estero
(giugno 2003: Albania; dicembre 2003: Russia), numerosi interventi in
ospedali pediatrici, case di cura per anziani, carceri. La decisione di
realizzare un calendario nasce dalla volontà di ringraziare i giovani
volontari di Avs e i tanti (oltre 650 soci) che fino ad oggi hanno aiutato
l’Associazione. Inoltre, il Clowndario 2004 accompagnerà tutto il nuovo
anno con immagini che trasmettono positività e allegria. Dagli scatti di
Sergio Caminata si evince come i clown Avs abbiano una spinta in più in
quanto volontari, spontanei e veri. Claudia Capurro, presidente
dell’Associazione, afferma: “Realizzare il calendario è stato per i
nostri clown un momento coinvolgente e divertente; nello stesso tempo, vuole
essere uno spunto per affrontare la vita con il sorriso e guardare con altri
occhi la realtà che ci circonda”. Con soli €15 è dunque possibile
acquistare un calendario originale, un’idea regalo “colorata” per
Natale che aiuterà nello stesso tempo a sostenere le attività di
promozione e formazione del volontariato giovanile promosse da Avs Onlus.
Per acquistare il Clowndario 2004 è sufficiente richiederlo mandando una
mail a veronicasacchi@libero.It, telefonando allo 02- 33107433 o andando al
mercatino di Natale Avs aperto dal 13 dicembre presso
la Fondazione Lazzati
, Largo Corsia dei Servi, 4 – Milano. Clowns Avs Onlus: January: Barbara
Forte, Monica Roveda, Claudia Capurro, Alessandra Pierattelli, Claudia
Fantuzzi; February: Dario Brambilla, Arturo Scassillo, Daniele Biella; March:
Valentina Fanelli, Alessio Minevi; April: Elisa Magni; May: Luana Paladini,
Stefania Grazioli, Lucia Cecere, Giusy Melfi; June: Roberto Pansardi,
Raffaele Rizzo; July: Valeria Rovelli, Damiano Chinaglia, Silvia Galbussera;
August: Giorgio Suighi, Giulio Sagone, Luigi Sarto Jack; September:
Alexandra Calmarini, Dario Perego; October: Filippo Borella; November: Fabio
Agostoni, Sara Mazzucchelli, Maurizio Di Bernardo; December: Ettore Sacchi.
L'ASSOCIAZIONE DIFENDERE
LA VITA CON
MARIA, IN RISPOSTA ALL'APPELLO DEL SANTO PADRE NELL'EVANGELIUM VITAE, HA
PROMOSSO
LA PREGHIERA UNIVERSALE
PER
LA VITA IN
OCCASIONE DEL PRIMO RITIRO DI PREGHIERA E DI PACE A LORETO
Loreto, 27 novembre 2003 - Si è tenuto a Loreto, dal 20 al 23 novembre
scorso, il primo ritiro di preghiera e riflessione dell'Associazione
Difendere
la Vita
con Maria, intitolato "Una Preghiera Universale per
la Vita
". Quattro intensi giorni, in cui si sono susseguiti interventi e
testimonianze di personaggi di spessore, in un contesto di meditazione,
spiritualità e partecipazione, che ha visto, tra l'altro, la costante
presenza del vescovo di Loreto, monsignor Angelo Comastri. L'incontro di
riflessione, nato in risposta all'appello del Papa, che nell'Evangelium
Vitae del 1995 sosteneva "l'urgenza di una preghiera per la vita che
attraversi il mondo intero" e fortemente incoraggiato dal cardinale
Alfonso Lopez Trujillo, presidente del Pontificio Consiglio per
la Famiglia
, che ha inviato a Loreto monsignor Francesco Di Felice, ha ottenuto, tra
l'altro, il sostegno del Consiglio delle Conferenze Episcopali Europee e del
Movimento europeo per la difesa della vita. Sono intervenuti, tra gli altri,
il vescovo di Cremona e presidente dell'Ufficio per la pastorale della
famiglia della Cei, monsignor Dante Lafranconi, il presidente dell'Advm, don
Maurizio Gagliardini, il presidente del Movimento per
la Vita Italiano
, onorevole Carlo Casini e il preside della Facoltà di Teologia di Genova,
don Marco Doldi. "Oggi il più grande strumento, il più terribile
distruttore della pace è l'aborto. Poiché se una madre può uccidere il
proprio figlio, che cosa mi impedisce di uccidere voi, e voi di uccidermi?
Non resta alcun impedimento". Sono parole di Madre Teresa di Calcutta,
che monsignor Angelo Comastri ha voluto riprendere nel corso della
riflessione "Madre Teresa e la difesa della vita". Parole dure, ma
sincere, che hanno suscitato una grande commozione tra i presenti.
"Madre Teresa è stata una credente che in uno scenario di morte ha
cantato la vita ? ha spiegato il vescovo di Loreto -. Durante questo canto
tante persone si sono intonate con lei, cominciando a ricantare la vita.
Ella ha ringraziato Dio per averci dato suo figlio Gesù, manifestando la
grandezza e la bellezza della vita umana, nel giorno in cui Gesù diventò
uomo nel grembo di Maria. Credo che l'immagine di Madre Teresa con il
bambino in braccio e con il povero accanto, sia la più grande campagna a
favore della vita". Il "padrone di casa", che per l'occasione
ha anche scritto due preghiere e il testo del "Concerto a Maria, Madre
della Vita", svoltosi venerdì sera al Santuario di Loreto, diretto dal
maestro Angelo Sala, ha sottolineato l'urgenza di questa preghiera come
risposta all'attuale prevalere di una visione per cui "L'uomo non vale
in quanto uomo, ma in quanto è efficiente per produrre e abile per godere.
Questo drammatico naturalismo è il terribile punto di partenza di tutte le
oppressioni nei confronti della vita umana, incluso l'aborto. Spero che,
partendo da Loreto, tutti i cristiani, popolo della vita, prendano coscienza
della propria fede per aiutare la società a vedere la menzogna ". Temi
comuni affrontati: la preghiera, la vita, la famiglia. Sui modelli di
famiglia si è soffermato monsignor Di Felice, con parole dure e incisive:
"Il modello più frequente di oggi, quello delle unioni di fatto,
compresa quella omosessuale, svuota l'identità della famiglia. Senza una
volontà di unione matrimoniale si corre infatti il rischio di ottenere una
dissociazione del tessuto familiare e, di conseguenza, dello stesso tessuto
sociale. Famiglia e vita costituiscono due aspetti complementari del Vangelo
della dignità umana". Carlo Casini, presidente del Movimento per
la Vita
italiano, ha sottolineato invece l'importanza dell'impegno civile e politico
dei cristiani per porre le fondamenta di una società rispettosa della
dignità umana. Proprio per questo, Casini ha chiesto che l'Evangelium Vitae
non venga più considerata un testo morale, ma sia inclusa a pieno titolo
nella dottrina sociale della Chiesa. Don Maurizio Paoletti, docente dello
Studio Teologico di Novara, nel corso della tavola rotonda "
La Riparazione
nell'economia della salvezza" ha affermato: "La riparazione è il
senso più profondo che caratterizza la preghiera della vita. Preghiera e
digiuno sono le armi più efficaci contro il male, per far crollare i muri
di inganni e le menzogne. La preghiera è universale, non ha paura delle
condizioni sociali, della nostra vita. Fuori dalla redenzione non ci può
essere nessuna riparazione". Interessante anche l'intervento di padre
Stefano De Fiore e don Gian Mario Lanfranchini (Pastorale Giovanile e
familiare), la cui esortazione comune è stata quella di scoprire il gusto
di vivere, cantando alla vita con purezza affinché anche gli altri siano
invogliati a farlo. Gli obiettivi che si pone
la Preghiera Universale
per
la Vita
sono stati ampiamente affrontati nelle quattro giornate di Loreto. Le
finalità possono essere raggiunte solo con l'ausilio della preghiera:
attraverso il dialogo con il Signore si auspicano l'unità e la santità
della famiglia; la tutela della vita umana e la rimozione delle cause della
povertà e del disagio che spesso sono la causa di gravi scelte contro la
vita; la guarigione delle giovani famiglie tentate dalla paura di concepire
ed educare i figli. Ma non solo. In maniera forte e decisa si è ribadita
l'intenzione di togliere dalle coscienze l'idea che sia possibile
giustificare gli attentati contro la vita umana. Su tutto è prevalsa la
voglia di affidare e consacrare a Maria ogni progetto ed iniziativa a favore
della vita. Molte associazioni e movimenti di preghiera cattolici hanno
sposato gli obiettivi dell'Associazione Difendere
la Vita
con Maria: famiglie, gruppi, congregazioni religiose e parrocchie di tutti i
continenti, per un totale di 18mila persone, si sono rese disponibili a
promuovere con la preghiera questo intento così nobile. L'advm, presieduta
da don Maurizio Gagliardini e presente in Italia in 9 regioni e in 26 città,
si ispira a una visione cristiana della vita, in sintonia con l'insegnamento
e le indicazioni della Chiesa. Coltiva la spiritualità mariana, seguendo
l'invito del Santo Padre che ha indicato Maria "quale incomparabile
modello di accoglienza e di cura della vita" e promuove momenti
dedicati alla formazione e alla preghiera. Il valore del ritiro di Loreto si
esplica nell'unità di intenti dei partecipanti e nella ferma volontà di
seguire una direttrice comune per raggiungere gli scopi prefissati, affinché
la preghiera, come auspica il Santo Padre, attraversi il mondo intero.
L'idea è quella di promuovere, con la forza dello spirito, una barriera al
male che in questa epoca ha costruito una cultura di morte e ha messo in
atto grandi strategie contro la vita. La strada da fare è tanta, ma, a
giudicare dall'entusiasmo e dalla determinazione, gli obiettivi non sono poi
così lontani. Il Papa ha chiamato e il mondo cattolico ha risposto, a occhi
chiusi e senza pensarci. L'iniziativa di Loreto è destinata a non rimanere
isolata. Il 25 marzo 2004, infatti, sempre nella città marchigiana, verrà
recitata "Una Preghiera Universale per
la Vita
" alla presenza di numerosi ospiti internazionali.
LES TROPEZIENNES PER "IL NATALE DEI CENTO
ALBERI D'AUTORE" DI SERGIO VALENTE E GALA DI BENEFICENZA - FONDAZIONE
G. E D. DE MARCHI
Milano, 27 novembre 2003 - Natale è ormai vicino, e come ogni anno Les
Tropeziennes rivolge il proprio sguardo verso realtà meno fortunate.
Avvalendosi quest'anno di grandi partner, l'Azienda ha deciso di essere
presente, durante il periodo natalizio a due grandi manifestazioni: "Il
Natale dei cento alberi d'autore", un evento organizzato da Sergio
Valente a Roma e il "Gala di beneficenza" all'hotel Four Seasons,
una serata organizzata dalla Fondazione G. E D. De Marchi a Milano. La
manifestazione "Il Natale dei cento alberi d'autore" compie dieci
anni e, al fine di organizzare una grande catena di solidarietà, varie
aziende, tra cui Les Tropeziennes appunto, che per l'occasione ha realizzato
una calzatura natalizia. Questa calzatura verrà esposta durante la serata
di gala che avrà luogo il 12 dicembre in occasione dell'apertura del "Christmas
Village" a Villa Borghese e durante il"Derby del Cuore" che
si svolgerà allo Stadio Olimpico di Roma il 23 dicembre. In quest'occasione
verrà comunicato l'incasso della vendita, che a sua volta andrà in
beneficenza a varie associazioni, tra cui Aipa-avis, Alzheimer Italia,
Anlaids e altre. L'azienda sarà presente anche ad un altro evento dedicato
alla beneficenza, quello organizzato dalla Fondazione G. E D. De Marchi in
collaborazione con
la Clinica Pediatrica
De Marchi.
La Fondazione G.
E D. De Marchi nasce con l'idea di curare i propri piccoli pazienti dando
loro un supporto assistenziale e psicologico, con l'obiettivo finale della
guarigione e di una buona qualità della vita. Da questa idea è nata
la Clinica Pediatrica
De Marchi, la quale opera attraverso l'acquisto di apparecchiature che
rendano più veloce la diagnosi, l'impiego di psicologi, assistenti sociali
e animatrici ludiche. L'obiettivo, per l'anno 2004, della Fondazione e di
Les Tropeziennes è quello di riuscire ad acquistare le apparecchiature
complementari che consentano di conservare e successivamente trapiantare le
cellule staminali. Ciò eviterebbe spostamenti e viaggi per i piccoli
pazienti della Clinica Pediatrica. Il gala di beneficenza sarà presentato
da Cristina Parodi, la quale proporrà agli invitati una lotteria i cui
biglietti saranno venduti nel corso della cena organizzata all'hotel Four
Seasons di Milano per il giorno 14 dicembre.
GIORGIO ARMANI LANCIA UNA INIZIATIVA
INTERNAZIONALE PER I BAMBINI CON SINDROME DI DOWN
Milano, 27 novembre 2003 - In occasione delle feste di Natale, invece del
tradizionale regalo, Giorgio Armani ha deciso di dedicare una campagna
sociale internazionale per la raccolta di fondi a favore dei bambini con
Sindrome di Down. L'idea di questa campagna nasce in seguito all'incontro
con Antonella, la bimba Down con la quale Giorgio Armani è stato
fotografato nel luglio 2001 per il calendario distribuito nel 2002 da Io
Donna e ideato per sensibilizzare e raccogliere fondi a favore dell'Aipd,
Associazione Italiana Persone Down. Il calendario ritraeva, oltre a Giorgio
Armani, altri 11 personaggi del mondo della moda, del cinema, della musica e
della televisione. Questa iniziativa è stata poi ripetuta nel 2003 anche in
Spagna, dove il calendario è stato distribuito con i quotidiani El Mundo e
La Vanguardia
, e il mensile Telva. La nuova campagna sociale di Giorgio Armani prevede la
pubblicazione a piena pagina della stessa foto di Giorgio Armani con
Antonella e apparirà sui seguenti quotidiani: Il Corriere della Sera, The
New York Times, The Sunday Telegraph, Le Figaro, Suddeutche Zeitung, El Pais
e International Herald Tribune. Su ciascun quotidiano sarà riportato il
contatto dell'Associazione locale che si occupa di Persone con Sindrome di
Down. Per ciascuna di queste associazioni Giorgio Armani contribuirà
inoltre con una donazione. "Essere fotografato con Antonella ha
lasciato in me un segno indelebile. Non potevo non essere colpito dalla suo
bellissimo sorriso e dalla sua allegria. Poiché si avvicina il Natale, e i
bambini sono al centro dei nostri pensieri, trovo doveroso non dimenticare i
bambini Down e le loro famiglie. Devo inoltre riconoscere il prezioso
contributo dato dalle varie Associazioni, in particolare l'Associazione
Italiana Persone Down, che mi ha aiutato a prendere coscienza di questa
giusta e importante causa", dice Giorgio Armani. "E' un'iniziativa
importante e quanto mai indispensabile per la nostra Associazione"
aggiunge Giuseppe Cutrera Presidente dell'Associazione Italiana Persone Down
" non solo perché concretamente ci aiuterà ad offrire servizi
indispensabili alle famiglie delle persone con la sindrome di Down, ma perché
ancora una volta ci aiuterà a far incontrare questi bambini con chi ancora
non li conosce e a capire che i loro bisogni possono trovare risposta solo
nella condivisione e nella partecipazione di tutti."
BTICINO A MEDIELETTRICA 2003 UNA IMPORTANTE
PRESENZA ESPOSITIVA SOTTOLINEATA DAL CONVEGNO “
LA DOMOTICA
, PROGETTO DIMENSIONE CASA”
Milano, 27 novembre 2003 - In occasione della terza edizione di
Medielettrica,
la Mostra Mediterranea
del materiale elettrico, illuminotecnica ed elettronica che si tiene dal 28
al 30 novembre 2003 presso
la Fiera
del Mediterraneo a Palermo, Bticino è presente con un ampio stand
espositivo dove presenta le principali novità della sua produzione.
Nell’ampio ventaglio degli argomenti trattati nella sezione formativa e
seminariale di Medielettrica un capitolo significativo è quest’anno
dedicato alla domotica. Bticino offre il suo contributo di azienda leader
nel mercato della domotica collaborando all’organizzazione del convegno
“La domotica - Progetto dimensione casa”. Il convegno, che si svolge
sabato 29 alle ore 15 presso l’Auditorium del Padiglione 4, approfondirà
la tematica sotto due angolazioni: · La domotica e l’urbanistica
moderna.: l’evoluzione da prodotto a servizio, l’applicazione della
domotica nel complesso “Acacia” a Palermo e il ruolo delle tecnologie
domotiche nell’evoluzione dell’abitazione (spazi e architettura).
Introduzione dell’Assessore ai Llpp della Regione Sicilia, moderatore Ing.
Armando
La Pica
(Ordine degli Ingegneri Prov. Palermo), relatori Dr. Roberto Salis (Bticino
Spa), il Dr. Domenico D’agati (Noda Spa) e l’Arch. Federico Bilò (Gap
Architetti Associati). · L’applicazione della domotica nel sociale: la
domotica per favorire sicurezza e tranquillità agli anziani, presentazione
dell'esperienza della provincia di Trento. Introduzione Ing. Leonardo
Maccapanni (consulente dell' On. A. Guidi sull'uso sociale della tecnologia)
e dell’On. Antonio D’acquino (Assessore alle Politiche Sociali della
Regione Sicilia), relatori Dr. Luciano Malfer (Provincia Autonoma di Trento)
e Dr. Floriano Gubert (Istituto Trentino per l’edilizia abitativa). Chiude
i lavori l'On. Antonio Guidi (Sottosegretario di Stato, Ministero della
Salute).
LA CONFERENZA TECNICA
MOBILE 2003 TENUTASI A ULM HA VISTO
LA PRESENZA DI
1000 PAR-TECIPANTI / REXROTH DIMOSTRA
LA PROPRIA SPECIALIZZAZIONE
NELL’IDRAULICA MOBILE.
Ulm, 27 novembre 2003 – Quando
il leader del settore mostra di cosa è capace, si tratta di un e-vento da
non perdere. Mobile 2003, la conferenza più tecnica a livello
internazionale nel campo dell’idraulica mobile, organizzata da Rexroth, ha
attirato a Ulm circa 1000 clienti e specialisti del settore. Dopo quasi
trenta edizioni la conferenza, relativa a tutti i sistemi di movimento e
guida di macchine mobili per agricoltura handling costruzioni e veicoli
speciali , ha assunto dimensioni mondiali. Nell’aprire l’evento, Me-hmet
Varlik, Vice-presidente del Mobile Hydraulics Business Field, ha ricordato
ai presenti come “quasi 29 anni fa, iniziammo la prima conferenza tecnica
con trenta partecipanti.” Quest’anno al centro congressi sul Danubio
sono state circa 1000 le persone che hanno assistito alle varie relazioni,
discussioni e presentazioni. Sono giunti clienti e dipendenti in
rappresentanza di quaranta paesi, dall’Australia al Giappone, dagli Stati
Uniti alla Cina e al Sud Africa. Rexroth è il leader mondiale di mercato
nell’idraulica mobile. Numerosi nuovi componenti sono stati presentati per
dimostrare il ruolo preminente dell’azienda nel progresso di integrazione
tra comandi digitali e sistemi idraulici meccanici per la formazione di
moduli meccatronici. Rexroth delinea la tendenza verso soluzioni di sistema
specifiche per settore con centri applicativi orientati al mercato per
un’ampia gamma di tipologie di veicoli. Per decenni, le macchine edili, i
veicoli municipali e le macchine agricole sono state dotate di comandi
rigidamente idraulici, ma questa situazione è ora in costante cambiamento.
Oggi, i comandi elettronici si fondono armoniosamente nell’ingegneria
elettro-idraulica dei veicoli moderni. Grazie alla loro affiliazione al
Gruppo Bosch, gli specialisti di ingegneria degli azionamenti di Rexroth
sono in grado di offrire soluzioni robuste, estremamente rapide e precise
nel campo dei comandi elettronici. Da sempre Bosch é leader negli sviluppi
e nella capacità produttiva per la tecnologia dei sensori e della
produzione di elettronica, grazie al proprio ruolo di fornitore
dell’industria automobilistica. Per esempio, lo sviluppo di dispositivi
elettronici e l’esame di sensori e componenti elettronici avviene in
condizioni ancora più rigide di quelle abituali nel settore automotive. Nel
corso di Mobile 2003 sono state presentate nove varianti della nuova serie
di microcontrol Rc di Rexroth, oltre a nuovi modelli di display classe Ip 69
per veicoli destinati alla costruzione senza cabina e a concetti
ultramoderni di joystick all’interno della famiglia Ej. Rexroth ha
dimostrato un elevato livello di impegno per l’integrazione nello
“hardware idraulico” di componenti elettronici e sensori senza usura. Il
risultato di tutto questo sono i sistemi intelligenti. Oggi, per esempio, i
sistemi di load-sensing stanno diventando interessanti anche per i back-hoe
loader. Un’altra tendenza importante nell’idraulica mobile è
l’integrazione funzionale che riguarda non solo funzioni rigorosamente
idrauliche, ma anche la tecnica dei componenti elettronici, dei sensori e
della trasmissione. Le presentazioni tecniche hanno sottolineato come fosse
possibile aumentare considerevolmente l’efficienza di molti azionamenti
grazie a soluzioni di sistema ottimizzate. Con il nuovissimo azionamento a
disco oscillante A10.no di Rexroth per basse pressioni (fino a 210 bar), per
esempio, è stato possibile migliorare il rapporto peso-prestazioni fino al
43%. Nell’ambito della visita allo stabilimento, i partecipanti alla
conferenza hanno assistito a una dimostrazione di gestione elettroidraulica
della frenata con controllo di antislittamento integrale. Questa tecnologia
permette alle macchine mobili di conservare una trazione positiva anche su
terreni scivolosi. Inoltre i partecipanti hanno potuto vedere i centri di
produzione ultramoderni dello stabilimento di Elchingen per la fabbricazione
delle macchine a pistoni assiali. Alla fiera di Ulm, Rexroth ha presentato
sessanta veicoli, dai miniescavatori alle grandi pale gommate dai trattori
alle raccoglibietole. A Ulm la gamma di prodotti presentata era molto ampia:
una mietitrice ad ingranaggi a regolazione infinita, motori con ingranaggi a
dentatura esterna con contagiri integrato, azionamenti idrostatici per
grandi ventole di raffreddamento, valvole pilote con filtri integrati,
azionamenti a doppio circuito come bloccaggi differenziali idraulici,
trattori con apparato di pesatura, soluzioni di trasmissione idraulica
integrata per l’installazione diretta sul mozzo nei rulli stradali e nei
dispositivi di pavimentazione e molto altro ancora.
INFORSCUOLA 2003 FIERA DI PESARO 25 – 26
– 27NOVEMBRE 2003 XXI MOSTRA CONVEGNO DI DIDATTICA E TECNOLOGIE PER
LA SCUOLA
,
LA FORMAZIONE E
L’ORIENTAMENTO
Pesaro, 27 novembre 2003 - 205 mila studenti, oltre 9.000 tra docenti e
personale scolastico, 13 mila studenti stranieri, 3.300 studenti disabili.
Questa la regione Marche sui banchi di scuola. “Una regione adatta ad
essere un laboratorio per le prossime sperimentazioni scolastiche”. Lo ha
affermato stamane il Direttore generale del Servizio scolastico regionale
per le Marche, Michele De Gregorio che assieme al Direttore generale del
Servizio per l’automazione informatica e l’innovazione tecnologica del
Ministero dell’Istruzione, Alessandro Musumeci, ha inaugurato
la Xxi
^ edizione di Inforscuola, Mostra-convegno di Didattica e Tecnologie per
la Scuola
,
la Formazione
e l’Orientamento, curata come tutte le edizioni precedenti dalla Hugony
Editore. Inforscuola è promossa dall’Ufficio Scolastico Regionale per le
Marche in collaborazione con gli Uffici scolastici regionali dell’Emilia
Romagna. Presenti oltre 100 scuole di Marche ed Emilia Romagna, i Comuni di
Ancona, Civitanova Marche, Falconara, quattro Comunità Montane, ben undici
aziende, tra cui, a vario titolo, figurano grandi società come Ibm,
Microsoft, Apple. Nelle sei aule congressuali sono previsti 20 Convegni,
oltre 100 i Workshop Didattici in cui si avvicenderanno quasi 70 docenti che
interverranno sulle proprie esperienze con l’informatica e la
multimedialità e dove più di trenta scuole presenteranno i propri prodotti
e le proprie realizzazioni più significative; cinque i Seminari di
Aggiornamento. Nell’incontro inaugurale a cui sono intervenuti il
presidente di Fiere di Pesaro Spa, Learco Bastianelli, il presidente della
Camera di Commercio di Pesaro e Urbino, Alberto Drudi, il direttore generale
del Servizio Informatico del Ministero dell’Istruzione, Alessandro
Musumeci, ha sottolineato come l’insegnamento in Italia stia mutando anche
grazie le nuove tecnologie. “Le nostre scuole – ha detto Musumeci – si
stanno trasformando da scuola auditorium a scuola laboratorio con le
tecnologie sempre più al servizio della persona. Non a caso il ministero ha
sollecitato la creazione di scuole negli ospedali pediatrici che per il
momento riguardano il 50% di 130 strutture attive nel Paese”. In questo
senso è intervenuto anche l’Assessore alle politiche dell’istruzione
scolastica della Regione Marche, Marcello Secchiaroli, il quale ha ricordato
come
la Regione Marche
abbia siglato un protocollo d’intesa per dotare di due scuole ospedali
quali il Salesi di Ancona ed il San Salvatore di Pesaro, oltre ad un accordo
per l’integrazione scolastica dei disabili. “Le nuove tecnologie – ha
detto Secchiaroli – sono importanti ma vanno governate. La scuola, con la
sua autonomia, trova nelle nuove tecnologie l’occasione per far crescere
le relazioni fondamentali”. L’assessore all’istruzione della Provincia
di Pesaro e Urbino, Roberto Borgiani ha stigmatizzato la contrazione delle
risorse destinate al sistema scolastico: “Ciò costringe gli istituti ad
aumentare le loro richieste nei confronti degli enti locali”. Un punto,
questo, sottolineato anche dall’assessore alle politiche educative del
Comune di Pesaro, Maria Pia Gennari: “Non vorremmo trovarci di fronte ad
una sussidiarietà rovesciata, occorre invece, investire nelle scuole sia
risorse che professionalità”ha concluso l’assessore Gennari. La
manifestazione, a cui si accede gratuitamente, prevede nella giornata di
domani numerosi workshop e convegni tra i quali figura anche quello
organizzato per le 11.30 dedicato a “Le nuove frontiere professionali:
incontro d’orientamento con Università e mondo del lavoro” a cui
interverranno l’Assessore alla Formazione Professionale della Regione
Marche, Ugo Ascoli, Marco Berardinelli della Microsoft Italia, Alberto
Cresci, Fabio Marchesoni e Gloria Cristalli dell’Università di Camerino,
Fabio Dellantonio di Assindustria Ancona, Enrico Loccioni dell’Aea.
Infolink: www.Iwn.it
ELECTRONIC ASIA 2003: FIERA DA RECORD CHE HA
CHIUSO I BATTENTI CON UN INCREMENTO DEL 75% DI VISITATORI
Verona, 27 novembre 2003 – Un successo ben oltre le aspettative ha
coronato electronicAsia 2003, il Salone Internazionale annuale per
componentistica, assiemi, prodotti elettronici e tecnologie dell’immagine
che si è concluso il 16 ottobre scorso in Cina presso il Convention and
Exhibition Centre di Hong Kong. Gli organizzatori (
la Messe München
International e il Trade Development Council di Hong Kong) sono stati
piacevolmente sorpresi dai risultati raggiunti durante questa ottava
edizione: oltre 28mila visitatori internazionali (+75% rispetto allo scorso
anno) e 552 espositori (+8% rispetto al 2002), provenienti soprattutto da
Asia, Europa e Stati Uniti. Il numero crescente di aziende espositrici ha
determinato, inoltre, un ampliamento dello spazio espositivo. Su
14.250 metri quadrati
di superficie espositiva (+24% rispetto al 2002) sono state presentate le
novità sui componenti e assemblaggi elettronici, sulla produzione
elettronica e sui dispositivi di visualizzazione (displays). <<Quando
una fiera di settore consegue simili risultati – afferma Kurt Schraudy,
Responsabile Area Saloni Nuove Tecnologie di Messe München International -
può guardare al futuro con ottimismo. Siamo molto soddisfatti dei consensi
ottenuti da questa edizione: la risposta degli operatori che hanno visitato
gli stand di electronicAsia 2003 è stata estremamente positiva come, del
resto, il giudizio degli stessi espositori. Le aziende espositrici ad
electronicAsia 2003 hanno potuto, infatti, toccare con mano i vantaggi
provenienti dall’incremento della domanda del mercato asiatico per quanto
concerne il settore elettronico>>. Electronicasia 2003, che si è
svolta contemporaneamente all’Hong Kong Electronics Fair 2003 (la più
importante manifestazione fieristica in Asia dedicata all’elettronica di
consumo, che ha registrato 1.950 espositori e oltre 48.000 visitatori) è
stata, secondo molti espositori, “l’occasione giusta al momento
giusto” per stringere accordi con nuovi potenziali clienti provenienti da
Cina, India, Giappone, Korea, Taiwan, ma anche da Europa, Australia e Sud
Africa. Il continente asiatico (attraverso l’innovazione tecnologica)
continua a mantenere la sua posizione di guida del settore elettronico
all’interno del mercato mondiale. Tutto ciò avviene con la crescente
trasformazione dell'Asia e, in particolare della Cina, in area di
dislocazione di attività produttive. Scongiurato, inoltre, il pericolo
della Sars, Hong Kong (tradizionalmente considerata il punto d’incontro
ideale tra Oriente e Occidente) è stata la sede ideale per un “busy
show”, come electronic Asia 2003. Nel corso dei quattro giorni della
manifestazione, è stato presentato il meglio dell’elettronica mondiale.
Protagoniste di questa edizione sono state, soprattutto, le tecnologie
all’avanguardia per la realizzazione di displays sempre più sottili,
leggeri, resistenti, luminosi ed efficaci. Gli immaginari dispositivi di
visualizzazione capaci di ricreare nello spazio un’immagine 3D
“volumetrica” (una specie di ologramma, visibile fino a questo momento
solo nei film di fantascienza) stanno ormai diventando realtà. Da lungo
tempo, infatti, gruppi di ricercatori di tutto il mondo, stanno studiando i
modi più efficaci ed economici per realizzare i displays 3D volumetrici. La
finalità è quella di visualizzare non un’immagine piatta, frutto, ad
esempio, di una proiezione 3D su un piano, ma una immagine volumetrica,
osservabile, cioè, da più persone disposte intorno al dispositivo (come se
l'oggetto fosse un "fantasma" sospeso nell'aria). Le tipiche
applicazioni per un display di questo tipo sono l’analisi di sistemi
molecolari complessi, le simulazioni di processi biochimici o fisici e le
analisi di dati bio-medicali come quelli risultanti da una Tac (Tomografia
Assiale Computerizzata) o da una Rmn (Risonanza Magnetica Nucleare).
Particolare attenzione è stata rivolta anche ai cristalli liquidi (in grado
di memorizzare informazioni e convertire le alte frequenze in basse
frequenze) e alla nuova generazione di Lcd a strati di plastica,
ferro-elettrici, a dispersione polimerica e basati su poli-silicone a bassa
temperatura. Protagonisti a electronica Asia 2003 è stata anche
l’innovativa produzione in serie di pannelli di display El a pellicola
sottile. Questi ultimi oltre a consentire la progressiva miniaturizzazione
di numerose apparecchiature informatiche, hanno un basso consumo di energia.
In una nuova sezione intitolata “Hall of Fame” (allestita nel padiglione
5 di electronicAsia 2003), è stata, invece, esposta una ricca gamma di
prodotti di famosi marchi. Grande interesse ha suscitato anche
l’articolato programma collaterale di convegni e seminari. La prossima
edizione di electronicAsia avrà luogo dal 13 al 16 ottobre 2004 presso il
Convention and Exhibition Centre di Hong Kong.
LA MILANO AMBROSIANA
: UNA VISITA TRA OPERE E LUOGHI SACRI ARRIVA UNA GUIDA STORICO –
ARTISTICA: SI PUÒ AVERE IN CAMERA DI COMMERCIO CHE APRE AI MILANESI LE
ROVINE ROMANE
Milano, 27 novembre 2003 - L’incontro tra Ambrogio e Agostino; la
costruzione della civitas christiana; la memoria e la venerazione;
l’evangelizzazione; l’eredità spirituale e culturale: sono queste le
tappe della spiritualità milanese ricostruita attraverso un percorso fra i
luoghi sacri della cristianizzazione di Milano nel Iv secolo d.C. Se ne
parla nella “Guida ai luoghi della Milano ambrosiana. Sulle tracce di
Ambrogio e Agostino”. La propone la Camera di Commercio di Milano, che
l’ha realizzata in occasione della mostra “387 d.C. Ambrogio e agostino
le sorgenti dell’europa”, promossa da Regione Lombardia e Museo
Diocesano, a cui la Camera di Commercio partecipa. La guida si può avere in
Camera di Commercio, palazzo Affari ai Giureconsulti, in piazza Mercanti 2
(Mm Duomo), dove sarà possibile nei giorni della mostra (8 dicembre – 2
maggio, ore 10-18) visitare le rovine romane e avere informazioni
sull’esposizione collegandosi al sito, grazie a una postazione telematica.
“Milano è una città che ha forti elementi di identità presenti anche
urbanisticamente, così da disegnare un quadrilatero nel cuore della città,
ai cui vertici c’è la dimensione spirituale con il Duomo, quella civica
con palazzo Marino, quella culturale con la Scala, quella economica con
piazza Mercanti – ha dichiarato Carlo Sangalli, presidente della Camera di
Commercio di Milano -. E non a caso Sant’ambrogio appartiene storicamente
anche allo stemma della Camera di Commercio di Milano, l’istituzione
pubblica delle imprese”. L’incontro. Il primo percorso è dedicato
all’area adiacente all’attuale Duomo di Milano, dove sorgono i resti
degli edifici che costituivano il complesso episcopale di età
paleocristiana. Tra i rinvenimenti più importanti in questa zona, il
Battistero di S. Giovanni ad fontes, fatto costruire da Ambrogio intorno al
386. E’ qui che, nella notte di Pasqua del 387, Ambrogio battezzò
Agostino, accogliendolo nella comunità cristiana. La costruzione della
civitas christiana. Nel secondo percorso vengono prese in esame quattro
basiliche, allora fuori dalle mura, volute da Ambrogio con la finalità di
accogliere i visitatori cristiani in una città che stava abbracciando la
nuova fede. La prima è la Basilica Apostolorum (oggi Basilica di S.
Nazaro), situata lungo l’attuale C.so di Porta Romana e consacrata da
Ambrogio nel 381-82. La seconda è la Basilica Virginum (oggi S.
Simpliciano), situata a nord di Milano, luogo in cui Ambrogio volle che
fossero riposte le reliquie dei Martiri dell’Anaunia. La terza è la
Basilica Martyrum (l’attuale S. Ambrogio), situata nella periferia
sud-occidentale, luogo in cui fu sepolto S. Ambrogio. La quarta (di cui non
resta nulla) è la Basilica Prophetarum, situata verso est. La memoria e la
venerazione. Il terzo percorso illustra le Basiliche in cui sono custodite
le reliquie di Ambrogio e Agostino. Le reliquie di S. Ambrogio sono
conservate nella già citata chiesa omonima; quelle di S. Agostino nella
Basilica di S. Pietro in Ciel d’Oro a Pavia, nelle adiacenze del Castello
Visconteo. Evangelizzazione e lotta all’eresia. Nel quarto percorso sono
descritte due chiese, situate nell’antica Via Regia, l’attuale C.so di
Porta Ticinese. Esse testimoniano l’arrivo del cristianesimo a Milano,
della sua affermazione e della lotta per salvaguardare l’integrità
dell’insegnamento cristiano. La prima è la chiesa di S. Eustorgio che
sorge sulle vestigia di una necropoli e ospita le reliquie di Eustorgio,
vescovo di Milano nel Iv secolo, e dei Magi. La seconda è la chiesa di S.
Lorenzo, situata a breve distanza da S. Eustorgio e luogo in cui sono
conservate le reliquie di S. Aquilino. L’eredità spirituale e culturale.
Nel quinto è ultimo percorso si da rilievo a due basiliche che
rappresentano gli esempi più importanti di chiese legate all’ordine degli
Agostiniani e che testimoniano il valore della dottrina dei due grandi Padri
della Chiesa Occidentale. La prima è la Basilica di S. Marco, situata nella
zona nord-occidentale di Milano e contenente dipinti dedicati alle storie di
Ambrogio e Agostino. La seconda è la Basilica di S. Maria Incoronata, poco
lontana da S. Marco e famosa per la biblioteca umanistica allestita
nell’adiacente convento. Le rovine romane. Sotto palazzo Affari ai
Giureconsulti si trovano significativi reperti di epoca romana, tra cui un
tracciato di strada e una rara vera da pozzo, visitabili nei giorni della
mostra.
MILANO CELEBRA IL DECENNALE DELLA MORTE DI
TESTORI A PALAZZO REALE DAL 28 NOVEMBRE 2003 AL 15 FEBBRAIO 2004
LA MOSTRA
“GIOVANNI TESTORI I SEGRETI DI MILANO
Milano, 27 novembre 2003 - Dal 28 novembre al 15 febbraio si terrà in
Palazzo Reale a Milano la mostra Giovanni Testori. I segreti di Milano.
Promossa dal Comune di Milano e organizzata da Palazzo Reale con la
collaborazione di Arthemisia, il contributo della Fondazione Cariplo e il
supporto di Atm e di Filotecnica Salmoiraghi Instruments , la rassegna
presenta centoquaranta opere che documentano, a dieci anni dalla sua
scomparsa, la vita di Testori attraverso gli studi, gli interessi e le
passioni che lo hanno sempre accompagnato: i quadri, i lavori teatrali, i
romanzi, i testi critici e di storia dell’arte. La mostra, curata da Alain
Toubas, è divisa in dieci sezioni che approfondiscono i vari momenti dello
sviluppo del pensiero testoriano. La prima è Valassina che introduce il
visitatore nel mondo lombardo di Testori, ma più in generale nel suo
sentimento naturalistico (Courbet, Matisse, Morlotti, Manzù). I segreti di
Milano propone il Testori neorealista, affascinato dalla Milano poi
celebrata da Visconti. È la città monumentale e magica di Sironi, oppure
esistenziale di Ferroni, ma è anche
la Milano
dei primi successi teatrali di Testori, e della censura che colpì la sua
Arialda. I pittori della peste: la sezione si divide in due sale: la prima
è dedicata al Seicento è anche il trionfo dell’Erodias, ossia di uno dei
suoi capolavori teatrali e linguistici. Qui la decollazione del Battista è
resa nel suo dramma totale, senza tempo, poiché coinvolge tanto i grandi
seicenteschi lombardi quanto gli artisti contemporanei (Tanzio da Varallo,
Crespi, Cairo, Guttuso, Fioravanti, Guerreschi). Particolare attenzione è
riservata alla serie di inchiostri autografi di Testori. La seconda sala
contrappone richiami manzoniani a esperienze artistiche contemporanee, tese
a raccontare il senso di morte che Testori ritrovava nelle pagine dello
scrittore milanese (Perez, Jardiel, Mitoraj, Cerano). Promessi Sposi alla
prova: i Promessi Sposi, che Testori richiamò più volte nel proprio lavoro
di scrittore e critico, qui sono ricostruiti attraverso una serie di quadri
che ne documentano il tempo, o il clima. Dai pitocchi di Ceruti, ai nobili
ritratti di Fra’ Galgario, fino alla dolcezza di Lopez Garcia. Il teatro
degli Scarrozzanti: Amleto, Edipus e Macbetto, tre celebri scarrozzanti di
Testori, ossia tre personaggi incapaci di trovare il centro della propria
gravitazione esistenziale. Esposti, per la prima volta, otto disegni
autografi serviti per lo studio dei costumi di un film (mai realizzato)
sull’Amleto. Corona per la madre: la sezione si apre con un dipinto di
Jardiel dedicato alla madre di Testori, ma subito si allarga al tema
generale della maternità e dell’amore filiale: quel rapporto che
dall’incesto di Edipo e Giocasta arriva invece a sublimarsi nella Mater
Strangoscias. Ai piedi della croce: ispirata ad un testo critico che Testori
scrisse per Mitsuuchi, la sezione indaga il tema caro all’artista della
Crocifissione, tanto religiosa e sacra, quanto laica, come capita in In
Exitu. Questa sala propone una lunga teoria di crocifissioni di vari artisti
contemporanei, una sorta di via crucis artistica. Apocalisse: il titolo
della sezione è tratto da un grande quadro di Varlin, ma il vero
protagonista della sala è il tema della vanità. Quindi il teschio, estremo
simbolo di fine, si annuncia come il filo rosso della sezione, a partire dai
celebri quadri di Morlotti, fino alla più intimistica Malinconia di
Francese, passando per lo sconvolgimento astratto della Crux di Rainer o per
i feti abnormi post-apocalisse di Battarola. Tramonti: una costante della
produzione pittorica di Testori sono i tramonti, ripresi - in particolare -
nella sua ultima stagione, prima della sua morte all’Ospedale S. Raffaele
di Milano. La sezione, divisa in tre piccole sale, fornisce un metodo per
ritrovare il senso d’addio che appartiene ai tramonti. Dalle Bagnanti di
Morlotti, alle visioni di Guttuso, il tramonto è l’estremo saluto di
Testori; qui è collocato anche il suggestivo ritratto firmato da Fetting,
l’ultimo per il quale Testori posa. La sala finale racconta l’avventura
di un uomo straordinario. È il saluto offerto dagli artisti al critico, al
romanziere, al poeta, al drammaturgo, al polemista, all’amico. Il grande e
intenso ritratto di Vitali è la teatrale uscita di scena di Testori. Anche
il Castello Sforzesco celebrerà il decennale della scomparsa con la mostra
Con Gli Occhi Di Testori: opere scelte di maestri incisori contemporanei.
L’iniziativa, organizzata dalla Civica Raccolta delle Stampe Achille
Bertarelli e curata da Claudio Salsi, presenterà dal 30 novembre al 29
febbraio una selezione di 35 opere di incisori particolarmente amati da
Testori: Aurelio Bertoni, Andrea Boyer, Luciano Cottini, Gianfranco Ferroni,
Federica Galli, Renzo Vespignani e Giancarlo Vitali. Giovanni Testori (Novate
Milanese, 1923 – Milano, 1993) è stato una delle più singolari figure
del panorama culturale italiano del dopoguerra. Oltre che narratore, si è
dedicato alla poesia, al teatro, alla saggistica, alla storia e critica
d’arte, collaborando tra l’altro, a lungo, con il Corriere della Sera.
La sua opera di scrittore e poeta, di critico d’arte e drammaturgo,
d’intellettuale trasgressivo e polemico è strettamente legata alla vita,
alla storia e all’arte della sua città, come del mondo lombardo. Si
laurea nel 1947 all’Università Cattolica di Milano con una tesi sulla
pittura del primo novecento. Ma è la violenza eloquente
dell’espressionismo che lo affascina sempre più negli studi di storia
dell’arte, tanto da fargli ricercare radici lontane o periferiche di
linguaggi ”plebei” o visionari contro la compostezza classicista di
molta altra arte italiana; su questa strada incontra Gaudenzio Ferrari (cui
dedica un’importante raccolta di saggi Gran teatro montano di Varallo nel
1965), Gerolamo Romanino, i pitocchi del Ceruti, mentre in Val Seriana o
nella Bergamasca rilegge Moroni e ristudia Fra’ Galgario. L’arte
lombarda, il “realismo” della tradizione longhiana è però per Testori
soprattutto il Seicento. Dalla storia alla critica militante, l’interesse
per gli artisti di cui si è occupato nei decenni non è mai stato neutro e
la sua adesione a un’esperienza figurativa ha sempre rappresentato la
propria messa in gioco: e questo avviene per Francis Bacon (Suite per
Francis Bacon I, Suite per Francis Bacon Ii, 1965) come per Willy Varlin, di
cui fu il primo effettivo critico. Infoline e prenotazioni: Uff. Gruppi Pbs:
02 54914 www.Ticket.it/testori
I COLORI DEL SACRO SECONDA RASSEGNA
INTERNAZIONALE DI ILLUSTRAZIONE PER L’INFANZIA
LA CREAZIONE PADOVA
, MUSEO DIOCESANO, 6 DICEMBRE 2003 – 14 MARZO 2004
Padova, 27 novembre 2003 - Solo l’arte oltrepassa i limiti della ragione e
può parlare all’uomo coinvolgendone i sensi. Per questo può raccontare
anche quell’evento assoluto e inimmaginabile che è
la Creazione. Artisti
di diversi continenti, culture, credi religiosi sono stati invitati dal
Museo Diocesano di Padova e dal Messaggero di sant’Antonio a interpretare,
in assoluta libertà, la loro idea di Creazione. Le loro opere diversissime
tra loro, straripanti di colori, poeticamente tenui o straordinariamente
forti, saranno esposte dal 6 dicembre 2003 al 14 marzo
2004 a
Padova, nella suggestiva ambientazione delle Gallerie del Palazzo Vescovile,
nell’ambito della seconda edizione della Rassegna internazionale di
illustrazione per l’infanzia «I Colori del Sacro». La mostra, curata da
Andrea Nante e Massimo Maggio, è organizzata in collaborazione con
la Fondazione Mostra
Internazionale d’Illustrazione per l’Infanzia «Štěpán Zavřel»
di Sàrmede. Chi può dire cosa ci fosse prima dell’Inizio? Una domanda
sulla quale si è interrogato nel tempo l’astronomo babilonese, il
sapiente indiano, il sacerdote maya, il pastore errante dell’Asia, il
filosofo e lo scienziato, tutti spinti dal desiderio di spiegare ciò che
accaduto o si è realizzato. Dai tempi antichi ci derivano, nelle diverse
culture e civiltà, vari tentativi di risposta tramandati in altrettante
narrazioni.
La Genesi
, scaturita dal contesto ebraico, è una di queste e, racchiudendo più
fonti, ha in sé elementi letterari molto antichi che consentono paralleli
con altre tradizioni religiose e culturali. Tutte le culture hanno simili
racconti dell’inizio e tutti sono accomunati dal medesimo afflato mistico,
dallo stupore dell’indicibile e dalla necessità di proporre spiegazioni.
Descrivendo la loro Creazione, gli illustratori hanno scelto spunti e
modalità diversissime. Curiosa è la necessità che molti hanno avvertito
di abbandonare il solito foglio bianco per scegliere di realizzare le loro
illustrazioni su materiali inconsueti: dai collages di tessuti, alla carta
da pacchi e soprattutto agli elementi vegetali. Alla raffinata
interpretazione che dei temi biblici danno Emanuele Luzzati o Štěpán
Zavřel, fanno da contrappunto interpretazioni come quella di Roger
Mello dove l’uomo appare al centro di un cosmo dai colori caldi e dalle
forme giocose, o l’eden dalle tonalità delicate e dalle linee semplici di
un’altra artista brasiliana, Melena Alexandrino. Piet Grobler (Sud Africa)
propone in sette delicatissimi acquerelli gli altrettanti giorni del
racconto della Creazione. Mentre la spagnola Elisa Arguilé interpreta la
creazione nella cultura maya, Marilda Castanha preferisce misurarsi con i
miti indiani. Lo spagnolo Jesus Gaban traduce in colori il mito taino delle
Antille e l’iraniana Sara Iravani si cimenta con il racconto di
Zarathustra e Octavia Monaco si rifà alle tradizioni degli indiani Huron
del nord America. Ma vi sono anche artisti che hanno scelto di rappresentare
la Creazione
riconducendosi al francescano e universale Cantico delle Creature. Il
catalogo, edito dalle Edizioni Messaggero Padova, contiene anche degli
originali contributi sul tema della Creazione. Dopo le testimonianze di
esponenti delle tre religioni monoteiste, Cristianesimo, Ebraismo ed Islam,
si passa a come la scienza risponde al tema della Creazione (Leopoldo
Benacchio dell'Istituto Nazionale di Astrofisica) per arrivare alle risposte
della filosofia (Massimo Cacciari) o della poesia (Alda Merini). Sui diversi
racconti dell'Inizio intervengono Renata Pisu (Cina e Giappone), Kuki
Gallmann (Africa), Marcello Barros (America Latina). Infine critici d'arte e
artisti forniscono il loro apporto circa le rappresentazioni della Creazione
nell'arte. Nella sezione monografica incentrata sul tema della Creazione,
la Seconda Rassegna
«I colori del Sacro» propone un'ampia carrellata di opere, naturalmente a
tema sacro, pubblicate negli ultimi due anni nel settore
dell’illustrazione per ragazzi. A essere esposte sono, naturalmente, le
tavole originali realizzate dagli artisti con accanto i libri pubblicati nei
diversi Paesi. A giudicare da questo osservatorio, pare evidente come
l’editoria internazionale sia da sempre interessata ai temi del sacro.
Inoltre, gli organizzatori propongono un intenso programma di attività
didattiche per bambini e ragazzi (anche con l’aiuto di materiali didattici
creati per l’occasione), oltre alle tradizionali visite guidate.
L’obiettivo è quello di stimolare nei bambini e nei ragazzi il desiderio
di porsi domande e, nello stesso tempo, di aprirsi alla ricchezza e diversità
di risposte che contraddistinguono le varie culture dei popoli. La mostra,
dopo l’esposizione padovana, inizierà un'itineranza che la porterà in
decine di città italiane ed europee ed è significativo che ciò avvenga
sulla scia del tour nel mondo, appena concluso, delle opere esposte nella
precedente edizione. Infolink: www.Icoloridelsacro.org
LUCE, IL NEMICO PUBBLICO NUMERO UNO DI VAN
GOGH & C. IL NUOVO DOSIMETRO MESSO A PUNTO DALL’ISTITUTO DI FISICA
APPLICATA NELLO CARRARA DEL CNR DI FIRENZE SALVERÀ LE OPERE D’ARTE CHE
RISCHIANO DI SCOLORIRSI A CAUSA DI UNA SBAGLIATA ILLUMINAZIONE.
Firenze, 27 novembre 2003 - Immaginate per un attimo di entrare in un museo
e di trovare un Van Gogh con i girasoli sbiaditi, un Tiziano privo dei suoi
rossi caldi e sensuali o un Gauguin dai colori spenti e scialbi al posto di
quelli accesi e brillanti che abbiamo imparato ad apprezzare. L’entusiasmo
lascerebbe sicuramente il posto alla sorpresa e allo sgomento. Potrebbero
però essere queste le reali conseguenze di una lunga esposizione delle
opere d’arte alla luce, sia essa naturale che artificiale. Per prevenire
questi danni sono stati messi a punto dei dosimetri di luce di facile
utilizzo e, soprattutto, economici, nati nell’ambito di un Progetto
europeo, coordinato dal Fraunhofer Isc tedesco, cui ha preso parte, per
l’Italia, l’Ifac, Istituto di fisica applicata Nello Carrara del Cnr di
Firenze. I nuovi sensori Lightcheck Ultra (Lcu) e Lightcheck Sensitive (Lcs)
verranno presentati nel corso del workshop: Lighting in museums –
assessment and control che si terrà a Firenze dal 27 al 28 novembre presso
il Rondò di Bacco di Palazzo Pitti. Essi faranno da sentinella ai manufatti
e, cambiando colore, segnaleranno al conservatore la presenza di luce
eccessiva. “Il brevetto”, spiega Mauro Bacci dell’Ifac-cnr, “è una
piccola striscia azzurra di carta o vetro collocata in un’apposita
custodia, che può essere appesa al muro della sala; a intervalli regolari
di tempo i conservatori controlleranno lo scolorimento graduale della
striscia e la compareranno con un’opportuna scala di colori di
riferimento”. Si parte, dunque, dall’azzurro intenso, che esprime lo
stato di normalità, per arrivare a toni sempre più chiari che
progressivamente rivelano il rischio. Il bianco rappresenta lo stato
d’allerta, indicando la presenza di una quantità di luce dannosa per la
conservazione del manufatto. “La dose massima consentita per oggetti
sensibili è circa 100.000 lux-ora (unità di misura) per anno, che
corrisponde al bianco; se il dosimetro assume questo colore in sei mesi,
significa che l’oggetto è colpito da una quantità di luce doppia a
quella consentita”, precisa Bacci. Il controllo della luce rappresenta un
problema non solo nei piccoli musei, molto spesso privi delle strumentazioni
per il monitoraggio ambientale, ma anche nelle grandi gallerie per le quali
non sempre è possibile un controllo capillare e puntuale. I due diversi
sensori, prodotti dalla ditta inglese Particle technology, saranno a
servizio di diverse tipologie di oggetti museali: Lcs per dipinti a tempera
o a olio, con sensibilità media alla luce; Lcu, che risponde molto più
velocemente, per acquerelli, tessuti, fotografie e miniature altamente
sensibili. Per informazioni: Mauro Bacci, Ifac-cnr, tel. 055/4235217, cell.
349/8502156, m.Bacci@ifac.cnr.it www.Lido.fraunhofer.de
PRESENTATA PRESSO
LA NUOVA CASA
DELL'ARCHITETTURA,
LA QUINTA EDIZIONE
DEL PREMIO INTERNAZIONALE DEDALO - MINOSSE 2003 - 2004. INTERVENTI DI WALTER
VELTRONI, WIM WENDERS, MASSIMILIANO FUKSAS.
Roma, 27 novembre 2003 - Affollata presentazione, nell¹occasione dell¹inaugurazione
della Casa dell¹Architettura di Roma, della Quinta Edizione del Premio
Dedalo - Minosse. Oltre trecento persone, hanno dovuto assistere all¹evento
dallo schermo gigante esterno, non avendo potuto trovare posto nel salone
ellittico dell¹ex acquario romano. Grazie all¹ospitalità del presidente
dell¹Ordine degli Architetti di Roma, Amedeo Schiattarella, la quinta
edizione del premio è stata presentata dal presidente di Ala, Bruno
Gabbiani, prima del dibattito tra Wim Wenders e Massimiliano Fuksas, su ³Cinema
e architettura². La manifestazione ha visto la partecipazione, tra gli
altri, dei componenti la giuria del Premio, Cesare Maria Casati, Paolo
Caoduro, Piero Sartogo, Odile Decq, nonché del sindaco di Roma, Walter
Veltroni, e del presidente del Consiglio Nazionale degli Architetti Raffaele
Sirica. Esposta nella galleria al primo piano, la mostra delle opere
segnalate nella precedente edizione 2002, proveniente da San Francisco e
Detroit, che resterà aperta fino al 14 dicembre. L¹ingresso è gratuito.
Agli architetti e agli ingegneri civili sarà distribuito il catalogo edito
dalla rivista l¹Arca.
AI NASTRI ROSA IL TOUR SPEED IN LOVE DI PINK
LADY IN PARTNERSHIP CON SPEEDGAME.IT NEI LOCALI FASHION DI MILANO, BOLOGNA E
ROMA
Milano, 27 novembre 2003 - Da dicembre a febbraio l’inconfondibile colore
rosa della mela del cuore approderà nei locali fashion di Milano e Roma in
partnership con il nuovo gioco dei single importato da New York: Speed
Dating. Protagonista la mela Pink Ladyâ che in collaborazione con
Speedgame.it, accoglierà tutti coloro che vorranno giocare con la seduzione
e stuzzicare il palato. Sorprese in rosa per tutti e a San Valentino…
trionferà l’amore. La prima tappa è alla discoteca Tocqueville 13 di
Milano – Via A. Di Tocqueville, 13. La serata di martedì 2 dicembre 2003
prevede fino a 25 incontri: divertimento e nuove amicizie per uomini e donne
dai 20 ai 40 anni che vogliono scoprire e conoscere nuovi amici. Il gioco
degli incontri avrà inizio alle 21.00. Tutti i partecipanti allo Speed Game
verranno registrati con il proprio nickname per mantenere assoluta
riservatezza, e verrà data loro una score card su cui indicheranno le
proprie preferenze nel corso del gioco: il faccino imbronciato se non si
sono riscontrate affinità, e il faccino che ride se si pensa che Cupido
possa trovarsi nei dintorni… Ripasso veloce delle regole e poi via, per
godere al meglio dell’esperienza e trovare l’anima gemella. Ogni
iscritto avrà modo di conversare per soli 3 minuti con ciascuno dei
partecipanti al gioco. Un tempo breve ma molto intenso per conoscere chi si
ha di fronte, percepire sensazioni, sentirsi protagonisti, lasciarsi
trascinare dal desiderio di conoscere nuovi amici e, perché no, nuovi
amori. Grazie alla collaborazione con Pink Lady, distribuita nei migliori
negozi di alimentari, saranno allestiti all’interno del locale dei corner
Pink Lady dove si potranno assaggiare le mele più gustose e provocanti sul
mercato. Ai partecipanti al gioco verrà offerto l’esclusivo Cocktail Pink
Lady. La serata proseguirà con la musica del Tocqueville fino a tarda
notte. Per vivere l’emozione e il divertimento dello Speed Game fino in
fondo occorre iscriversi sul sito www.Speedgame.it
nella sezione Prossimi Eventi.
Il secondo evento Speedgame-speed in Love Tour sarà a Bologna sabato 13
dicembre 2003 al Tasty’s
E' FIRMATA FREEZER
LA NUOVA ONE-NIGHT
DEL VENERDÌ NOTTE. INAUGURAZIONE VENERDÌ 28 NOVEMBRE
2003 A
BARI
Bari, 27 novembre 2003 - 100% Fresh House Music - una proposta innovativa
per gli amanti delle notti metropolitane che cercano un’alternativa
originale alla solita discoteca. Ottima e fresca musica house, contaminata
da jazz, funk e soulful, capace di aggregare i nottambuli ed insonni
nell’accogliente ambiente di The Hole, locale barese sempre attento alle
nuove tendenze. Protagonista di questa inaugurazione è Larry Cadge,
raffinato ed originale dj producer, che propone un set caratterizzato da una
elevata tecnica esecutiva. E’ partito il conto alla rovescia per la prima
one-night di freezer a Bari. Appuntamento per Venerdì 28 Novembre, al The
Hole Infolink: www.Pluginrecords.com/freezer
IL PRIMO NATALE DE “
LA GALLERIA SERIATE
”: PROFUMI, SENSAZIONI, RICORDI DELLA TRADIZIONE NATALIZIA
Milano, 27 novembre 2003 - Il Natale è arrivato anche a “
La Galleria Outlet
Center Seriate” di Albano S. Alessandro (Bg), inaugurata ufficialmente il
30 ottobre 2003. E’ un Natale magico, suggestivo, originale. Un percorso
che accompagna i visitatori lungo una strada segnata da oggetti e profumi
che rievocano la tradizione del periodo natalizio. Quattro le essenze
inconfondibili che riempiranno l’atmosfera e provocheranno ricordi,
sensazioni, emozioni. Il profumo di resina che proviene dal pino addobbato e
rivestito a festa. L’odore di legna bruciata dal caminetto che invade
l’ambiente riportando alla mente ricordi nevosi e pomeriggi caldi davanti
al focolare. Il panettone, fondamentale protagonista delle tavole natalizie.
E poi…un salto nel meraviglioso mondo delle favole: un grande libro guida
i visitatori in una storia incantata fatta di gnomi e fate, fino ad arrivare
nel goloso mondo di cioccolato della storia di Willy Wonker. Un percorso
magico che accompagna il pubblico di grandi e piccini a un incontro
spettacolare. Al primo piano, vicino al ristorante Mychef, è stata
riprodotta la casa di Babbo Natale, immersa in un paesaggio tipicamente
svedese. E’ qui che si può assistere ai preparativi natalizi, conoscere
la vita di Babbo Natale grazie alla proiezione di un filmato, e,
naturalmente, consegnare la letterina al beniamino dei bambini sperando
possa esaudire i desideri di tutti i suoi piccoli amici. E chissà che non
si possa incontrare il caro, buon vecchio, Babbo Natale in persona!
TRIS MILANO CITY MARATHON 03: OGGI INAUGURAZIONE DEL
"RUNNING SHOW" IN FIERA.
Milano 27 novembre 2003 - Oggi i preliminari di Tris Milano City Marathon
vedranno, a mezzogiorno, l'inaugurazione del "Running Show" (in
Fiera Milano, Padiglione 7, Sala Iii, ingresso Porta Giulio Cesare).
L'esposizione di "tutto quanto ha a che fare con la corsa" aprirà
i battenti al pubblico (ingresso gratuito) a partire dalle 14 di domani e
proseguirà nei seguenti orari: venerdì 28 e sabato 29 dalle 10 alle 20,
domenica dalle 9 alle 17. All'inaugurazione saranno presenti l'assessore
allo sport del Comune di Milano, Aldo Brandirali, e un grande amico di
Milano City Marathon, l'ex calciatore Beppe Bergomi. Dopodomani, venerdì 28
novembre, conferenza stampa, sempre in Fiera (Sala Convegni del "Running
Show", Padiglione 7, secondo piano) con gli atleti d'élite. Saranno
presenti i keniani Cheruiyot e Rotich, il nostro Goffi e le keniane
Chelangat e Jelagat. Parteciperà all'incontro, in omaggio alla città, la
keniana Margaret Okayo, vincitrice a Milano nel 2002. Domenica 30
novembre,Tris Milano City Marathon sarà trasmessa in diretta su Rai Tre a
partire dalle 10.40 e sino alle 11.55.
LASTMINUTE.COM E RUN FOR GOOD LASTMINUTE.COM PARTECIPA ALLA
MILANO CITY MARATHON 2003
Milano, 27 novembre 2003 - lastminute.Com, società leader in Europa in
soluzioni online per i viaggi e il tempo libero, partecipa a Run For Good
nell’ambito della Milano City Marathon 2003 (che si correrà domenica 30
Novembre) mettendo in palio uno dei premi che verrà sorteggiato tra chi
porterà al traguardo le donazioni a sostegno dell’Aism (Associazione
Italiana Sclerosi Multipla). Il premio è un indimenticabile weekend per
quattro persone presso il suggestivo Podere Tigliolo di S.quirico D’orcia
nella campagna senese. La struttura sorge nel cuore della Val d'Orcia e
mette a disposizione degli ospiti, un ampio giardino con piscina, ping-pong,
campo da bocce, barbecue, lavanderia, un salone per attività ricreative e
culturali. “Dopo l’esperienza positiva alla Stramilano abbiamo voluto
ripetere l’avventura “Run for Good” e sostenere l’Aism“. Commenta
Gianni Rotondo, Managing Director del gruppo lastminute.Com Italia. Ancora
una volta lastminute.Com si è dimostrata sensibile alle tematiche non
profit. “
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