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GIOVEDI'
27 NOVEMBRE  2003

pagina 4

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SECONDO IL CCR, È NECESSARIO UN APPROCCIO EUROPEO PER GARANTIRE LA QUALITÀ DELLA SPERIMENTAZIONE GENETICA

Bruxelles, 27 novembre 2003 - Una nuova relazione a cura del Centro comune di ricerca (Ccr) della Commissione europea ha sollevato preoccupazione circa la qualità dei metodi di sperimentazione genetica impiegati nell'Ue, invitando a adottare un approccio internazionale alla questione, al fine di individuare una soluzione in merito. L'impiego di test genetici in studi volti, ad esempio, a prevedere l'insorgenza futura di malattie gravi o ereditarie, si sta diffondendo in tutta l'Europa. Secondo le stime, oggi vengono effettuati più di 700.000 test all'anno, una cifra destinata ad aumentare drasticamente nel corso del prossimo decennio. La relazione sostiene che, in ragione del rapido trasferimento di questa tecnica dal laboratorio all'impiego in medicina [...], non sempre gli aspetti relativi alla qualità hanno ricevuto una considerazione sufficiente. Alcuni dati evidenziano una percentuale di errore nel corso delle sperimentazioni che raggiunge il due per cento e che è descritta dagli autori come "inaccettabile"; inoltre, la relazione dimostra in qualche caso l'errata interpretazione dei risultati. Tuttavia, la difficoltà nel reperire statistiche complete sulle organizzazioni che effettuano test genetici in Europa porta gli autori dello studio a concludere che un primo passo verso il miglioramento della qualità consisterebbe nella creazione di una banca dati contenente informazioni di questo tipo. Quest'ultima dovrebbe essere costantemente aggiornata ed includere dati sull'accreditamento e la certificazione di qualità per ogni laboratorio elencato. I programmi europei di assicurazione di qualità (Eqa) sono descritti come estremamente efficaci nella prevenzione degli errori; la relazione suggerisce, pertanto, che tali sistemi siano incentivati ed armonizzati a livello europeo. Gli autori, tuttavia, dimostrano con estrema chiarezza che non risulta necessaria la creazione di un nuovo programma comune. La disponibilità di una consulenza appropriata nella sperimentazione genetica è considerata "di estrema importanza", ma ad oggi è lungi dall'essere garantita. La relazione avverte che la differenza del costo dei test genetici nei diversi Stati membri potrebbe in futuro provocare dei problemi, anche se attualmente il divario non è molto ampio. Il documento avanza l'ipotesi che l'approccio europeo a tali temi qui raccomandato potrebbe concretizzarsi in una Rete di eccellenza nell'ambito dell'attuale programma quadro di ricerca comunitario, almeno per quanto concerne il breve termine: indipendentemente dall'organizzazione definitiva dell'organismo deputato alla supervisione, risolvere questi temi "necessiterà di un considerevole sforzo di coordinazione, di finanziamenti a lungo termine e sarà, inoltre, fortemente vincolato a codici di condotta adottati su base volontaria", conclude lo studio. Infolink: http://www.Jrc.es/home/toolbar/whats_new.html

PROBLEMI DI SESSO? LE DONNE NON STANNO A GUARDARE IL RUOLO DELLA DONNA NELLA SOLUZIONE DEI PROBLEMI LEGATI ALLA SESSUALITÀ DELLA COPPIA AL CENTRO DI UN RECENTE SONDAGGIO.

Milano, 27 novembre 2003 - E' stato stimato che, nell'arco di una giornata, circa 1 volta all'ora una persona abbia un pensiero rivolto alla sfera sessuale. Questo aspetto condiziona, quindi, notevolmente la nostra vita, tanto che l'importanza della salute sessuale per il benessere dell'individuo è stata ufficialmente riconosciuta dall'Organizzazione Mondiale della Sanità come diritto fondamentale di ogni essere umano. Da un recente sondaggio online realizzato da Bayer Healthcare in collaborazione con Adnkronos Salute dedicato al tema "Coppia e Sessualità" risulta, tuttavia, che il 48 % circa dei maschi italiani, nella fascia di età fra i 45 e i 60 anni, abbia almeno una volta sofferto di problemi legati alla sessualità e che nel 66% dei casi questo abbia inciso in modo molto negativo sulla vita di coppia. Solo il 27,5 % del campione ha dichiarato di aver affrontato apertamente con la propria partner l'argomento, anche se, oltre il 55% ammette che il manifestarsi di problematiche quali il deficit erettivo dovrebbe essere affrontato insieme alla propria compagna. Soltanto il 20% dei partecipanti al sondaggio si è rivolto ad un medico e di questi quasi la metà su suggerimento della partner. Ii 45%, poi, dichiara di essere disposto ad assumere un farmaco per la Disfunzione Erettile , mentre un altro 40% è indeciso, ma pronto a valutare questa scelta dopo avere avuto informazioni dettagliate sulle caratteristiche ed eventuali effetti secondari. Una volta accertato che un farmaco per la Disfunzione Erettile sia attivo ed efficace, per il 31,5% del campione il "farmaco ideale" dovrebbe avere "rapidità d'azione" e per il 30% "minimi effetti collaterali". Se andiamo a verificare le risposte "al femminile", il 77% delle donne dichiara che i problemi di deficit erettivo del proprio partner incidono molto negativamente sulle dinamiche di coppia ed il 100% ritiene che la gestione della problematica debba essere affrontata in due. Ii 15% delle partecipanti al sondaggio afferma che il proprio compagno si sia rivolto ad un medico e nella totalità dei casi su suggerimento della donna stessa, soprattutto perché convinta che la Disfunzione Erettile possa essere curata (62%). L'11% conferma che in presenza di tale patologia il partner abbia assunto farmaci specifici e, nel caso non fosse ancora stata intrapresa questa strada terapeutica, il 46% delle donne assicura di essere disposta a consigliarla. "Questi dati confermano l'opinione di molti specialisti, che il "numero oscuro" di casi di Disfunzione Erettile sia in realtà sottostimato - ha dichiarato Maurizio Bossi, Andrologo e Sessuologo dell'Università dell'Aquila. I dati epidemiologici ufficiali dicono, infatti, che la Disfunzione Erettile sia un fenomeno che interessa il 13% della popolazione maschile adulta, con una maggior concentrazione nella fascia di età tra i 40 e i 70 anni (50% dei sofferenti). In realtà, un campione di 200 medici (andrologi, urologi e sessuologi) in risposta ad un recente questionario inviato loro via e-mail ha affermato che per un uomo che dichiara al proprio medico un problema di Disfunzione Erettile, due rimangono "nascosti". In questo contesto, una delle chiavi di volta per far emergere questo "sommerso" - continua Bossi - è la comunicazione del disagio all'interno della coppia, dove la donna, che da sempre e tradizionalmente si occupa della salute del proprio partner e della famiglia, assume un ruolo determinante nella gestione del problema e nell'iter che può portare alla soluzione dello stesso." Iter che deve sempre iniziare con la consultazione del proprio medico di base. "La maggior parte dei casi di Disfunzione Erettile viene, infatti, ricondotta a una causa organica ben precisa. Il manifestarsi dei sintomi, può essere il campanello di allarme di una patologia vascolare, neurologica, o di altre malattie quali diabete, obesità, ipercolesterolemia, ipertensione o insufficienza renale - ha affermato Carlo Gargiulo, medico di famiglia e consulente del programma Rai "Elisir". Basti pensare che nei soggetti diabetici il deficit erettile è presente nel 15% dei casi nella fascia di età che va dai 20 ai 40 anni, per arrivare al 40%-60% tra i 50 e i 70 anni. E' importante, tuttavia, sottolineare il fatto che oggi la Disfunzione Erettile si può curare e che le alternative terapeutiche consentono di scegliere la soluzione che meglio risponde alle esigenze del paziente e della sua partner. Il percorso dovrà, tuttavia, essere affrontato da entrambi con questa consapevolezza: - ha concluso Gargiulo - il medico di famiglia è la figura di riferimento che deciderà la terapia e il coinvolgimento dello specialista andrologo. Educherà, inoltre, il paziente al corretto uso del farmaco e valuterà il significato degli effetti collaterali". "Tra i presidi terapeutici per la cura della Disfunzione Erettile oggi a disposizione - ha affermato Vincenzo Mirone, Ordinario di Urologia all'Università Federico Il di Napoli - gli inibitori della fosfodiesterasi 5 (Pde 5) sono ormai considerati dagli specialisti il trattamento di prima scelta: efficaci e non invasivi, favoriscono la funzione erettile solo in presenza di una stimolazione sessuale, consentendo il ritorno a una sessualità soddisfacente nel rispetto dei ritmi e delle dinamiche della coppia. La più "recente" di queste molecole - continua Mirone - è il vardenafil commercializzata in Italia e nel mondo con il nome di Levitra, la cosiddetta "pillola arancione". Si tratta di un farmaco nato in Europa, frutto della ricerca Bayer, che manifesta caratteristiche molto interessanti in termini di rapidità di azione, alta selettività, potenza, buona tollerabilità ed efficacia, in particolare in pazienti "difficili" quali diabetici e prostatectomizzati". Il vardenafil viene assorbito in modo molto rapido. Ciò significa che un individuo si trova nelle condizioni di avere un'erezione dopo circa 25 minuti dall'assunzione della compressa fino a 4-5 ore dopo, senza essere costretto a programmare con eccessivo anticipo il rapporto. Per questo motivo, preservando la naturalezza del rapporto stesso, la terapia con vardenafil risulta ampiamente accettata all'interno della coppia. La potenza e la selettività della molecola nei confronti del suo bersaglio richiede, inoltre concentrazioni molto inferiori per inibire l'enzima Pde 5, rendendola altamente efficace e tollerabile. Consapevole che un'attività di informazione organica e strutturata diventi un elemento fondamentale per una seria prevenzione, Bayer Healthcare, impegnata concretamente attraverso la ricerca scientifica a fornire un aiuto per risolvere il problema della Disfunzione Erettile, ha dato vita ad un progetto divulgativo chiamato "Bayer per la Coppia ", volto a mettere in luce i problemi legati alla "vita a due", affrontati da un punto di vista medico, psicologico e sociale, evidenziando i mezzi più efficaci per risolverli. "Si tratta di un progetto di importante valenza scientifica - ha affermato Daniele Rosa, Direttore Comunicazione di Bayer Spa - con l'obiettivo di sensibilizzare l'universo maschile e femminile verso una maggiore cura e attenzione nei confronti della propria salute anche a beneficio del benessere della vita di coppia. Questo attraverso la consapevolezza dell'importanza di comunicare eventuali disagi anche legati alla sfera sessuale, e di affrontare i problemi attraverso la consultazione di specialisti, in grado di indicare la strada giusta per risolverli." La prima fase del Progetto "Bayer per la Coppia " prevede un'attività di comunicazione sul territorio a partire dal mese di dicembre 2003, attraverso la realizzazione di incontri medico-divulgativi rivolti al largo pubblico in 10 città italiane, che prevedono il coinvolgimento di medici di base, specialisti andrologi e sessuologi.

ALIMENTAZIONE ANIMALE: SE GLI ITALIANI SI FIDANO DI PIU' E' ANCHE MERITO DELL'AUTHORITY EUROPEA EQUANTO EMERGE DAI RISULTATI DI UN SONDAGGIO COMMISSIONATO AL CIRM
Milano, 27 novembre 2003 - Se da una parte le stringenti leggi europee renderebbero oggi impossibile il verificarsi di scandali come la mucca pazza o il pollo alla diossina, dall'altra la fiducia nei confronti dei controlli effettuati sugli alimenti per animali convince oggi circa la metà degli italiani e lascia perplessa l'altra metà. Ma è certo - questo viene riconosciuto da tutti - che negli ultimi 5 anni i passi in avanti compiuti sono davvero notevoli. E' uno scenario inedito e per certi versi inaspettato quello emerso nel corso della tavola rotonda "Ma cosa c'è nel piatto degli animali?" che si è svolta questa mattina a Milano. L'evento, organizzato da Assalzoo (Associazione nazionale tra i produttori di alimenti zootecnici), ha visto la partecipazione di veterinari, nutrizionisti e rappresentanti dei consumatori che hanno commentato i risultati di un sondaggio commissionato al Cirm intitolato "Gli alimenti per animali: quanto li conoscono e quanta fiducia hanno gli italiani" (vedi scheda a parte). "Abbiamo organizzato la tavola rotonda - dichiara Francesco Ferrari, Presidente di Assalzoo - per fare chiarezza sul tema dell'alimentazione animale, spesso oggetto di una percezione negativa da parte degli italiani. Grazie all'indagine abbiamo tentato di capire l'opinione degli italiani nei confronti del settore che prepara il pasto a 650 milioni tra polli, galline e tacchini, 9 milioni di suini e oltre 6 milioni e 500 mila bovini. La ricerca indica che oggi 1 italiano su 2 si fida dei controlli effettuati sugli alimenti che finiscono nel piatto degli animali mentre 1 su 3 ha fiducia nei sistemi di produzione di quegli alimenti. Siamo convinti che questa percezione del comparto è il risultato di alcuni scandali che in tempi recenti hanno toccato il settore mangimistico internazionale. Per questa ragione la nostra associazione ha avviato un percorso di comunicazione che mira a raccontare agli italiani quanti passi in avanti sono stati fatti proprio per riuscire a riconquistare la loro stima. Già da tempo, ad esempio, è stato varato un Codice deontologico e dei Codici di buone pratiche ai quali devono attenersi gli aderenti all'associazione, costituendo di fatto una garanzia sul rispetto di tutti i principi e di tutte le regole, italiane e comunitarie, che tutelano la salute umana, l'ambiente e il benessere degli animali. E per chi non segue queste regole sono previste delle sanzioni che possono arrivare, nei casi più gravi, all'esclusione dall'associazione". Calabrese, "se cresce la fiducia è merito del/ Authority. Ben vengano i contro//i interni" Analizzando i risultati del sondaggio Cirm/assalzoo, emergono alcuni fatti positivi per il settore dell`alimentazione animale. Ben 6 italiani su 10 (64,4%) sono convinti che la stringente normativa comunitaria rende oggi improbabile la diffusione di casi internazionali come il morbo della mucca pazza o il pollo alla diossina. E non solo. Secondo il 57,8% del campione, la situazione dei controlli è oggi decisamente migliore rispetto a 5 anni fa. "Questi dati - spiega Giorgio Calabrese, docente di nutrizione umana all'Università Cattolica del Sacro Cuore di Piacenza e membro dell'Authority Europea per la Sicurezza Alimentare - dimostrano che gli scopi per i quali è nata l'Authority cominciano a essere raggiunti. Si voleva rafforzare la percezione della sicurezza degli alimenti e questo comincia ad accadere. I casi internazionali della mucca pazza o del pollo alla diossina hanno infatti accelerato il nostro impegno per tutelare la salute del consumatore, favorendo l'adozione di norme sempre più severe e puntuali. Anche se va precisato che il caso della Bse non dipendeva dalla qualità del mangime in quanto tale. Perciò qualsiasi generalizzazione penalizzante l'intero settore deve essere considerata scorretta. L'obiettivo dell'Authority rimane comunque quello di garantire l'igiene alimentare, senza la quale non ci può essere qualità. E a questo proposito ben vengano le iniziative dell'industria italiana degli alimenti zootecnici che puntano ad imporre una serie di regole e di controlli al proprio interno, rappresentando un valido supporto nella difesa dei consumatore, uno dei capisaldi dell'attività dell'Authority". Dona (Unc): "la fiducia dei consumatori si conquista con più trasparenza" Siamo dunque di fronte a uno scenario completamente roseo, dove il consumatore si fida ciecamente del regime alimentare degli animali da allevamento? A leggere attentamente i risultati della ricerca, rimangono ancora delle zone d'ombra sulle quali fare meglio chiarezza. E questo è proprio l'obiettivo dell'iniziativa. A proposito dei controlli sui mangimi, se circa il 45,6% delle persone esprime il proprio apprezzamento e fiducia, il 51% rimane ancora perplesso. Mentre oggi, 1 italiano su 4 ha piena fiducia nel sistema degli autocontrolli messo in piedi dai produttori di alimenti per animali. "Il problema - spiega Vincenzo Dona, Presidente dell'Unione Nazionale Consumatori - risiede nella conclamata asimmetria informativa tra grande pubblico e il settore. Per riconquistare pienamente la stima dei consumatori è necessario riempire questo gap. Ecco perché le aziende mangimistiche devono aprirsi al pubblico: uscire dall'ambito ristretto degli specialisti e diventare fonte di informazioni e di notizie per tutti gli italiani, sottolineando il rapporto che intercorre tra la salubrità degli alimenti per gli animali e la qualità del prodotto che se ne ricava, il cibo che arriva sulle nostre tavole. Devono realizzare - ad esempio - degli opuscoli da inviare alle scuole, contribuendo in tal modo alla formazione nei giovani di una cultura e una consapevolezza in campo alimentare. Devono consentire ai mass media di conoscere direttamente il funzionamento di uno stabilimento permettendogli così da raccontare il modo di produzione degli alimenti destinati agli animali da allevamento. In questo modo gli italiani potranno conoscere il processo di lavorazione e scoprire che non c'è nulla da temere, perché le imprese non hanno nulla da nascondere, aiutate anche dalla legge che vieta la diffusione di sostanze indesiderate". Piva: 'gli italiani tra conoscenza, timore e pregiudizio" Dal sondaggio emerge anche una conoscenza, per certi versi inaspettata, da parte dei consumatori sulla dieta seguita dagli animali da allevamento. La maggioranza degli italiani - tra il 60% e l'80% - indica correttamente gli ingredienti principali che compongono il menù degli animali. Sa anche che il pasto segue una ricetta ben precisa, elaborata e bilanciata al computer (57,8%). Ed è consapevole - l'83,3% - del legame virtuoso tra tipologia degli alimenti zootecnici consumati e qualità del prodotto derivato (carne, formaggi ecc). "E' un fatto positivo - commenta Gianfranco Piva, Ordinario di Nutrizione ed Alimentazione Animale presso l'Università Cattolica del Sacro Cuore di Piacenza - che i consumatori dimostrino di conoscere la dieta degli animali per potersi orientare meglio nelle proprie scelte. Il motivo di tale interesse, in parte sorprendente, è semplice: i problemi internazionali che hanno riguardato la zootecnia, hanno attirato l'attenzione del pubblico su un tema che prima non interessava. Per soddisfare il bisogno di informazione, c'è stato quindi un flusso di notizie per spiegare i vari aspetti della alimentazione degli animali. Tuttavia, questa informazione è stata di tipo non propositivo ma difensivo, perché nasceva come reazione a problematiche di tipo alimentare che avevano suscitato molto timore presso la popolazione, finendo per non essere considerata del tutto rassicurante. E questo spiega alcuni pregiudizi riscontrati negli italiani su alcune tematiche connesse ai mangimi". Bailaninic "Nessuno usa più le farine anima/í, ma gli italiani non lo sanno" E, in effetti, su alcune questioni rimane ancora molta confusione, tra gli intervistati, che può generare una serie di convinzioni sbagliate. Ben 1 italiano su 4 pensa ad esempio che vengono ancora utilizzate le farine animali nei pasti di mucche, polli e maiali. Si tratta di un'affermazione non corrispondente alla realtà: è dal 2001, infatti, che questo tipo di alimento è stato bandito dai menù di tutti gli animali da allevamento. Non basta. Un altro "pregiudizio" dei consumatori riguarda gli ogm. Secondo i risultati del sondaggio, 1160% degli italiani pensa che un mangime gm, come la soia, modifichi geneticamente il prodotto derivato dall'animale. La carne e le uova, tanto per intenderci. E' una credenza priva di ogni riscontro scientifico. "La paura - dichiara Giovanni Ballarini, Ordinario di Clinica Medica Veterinaria alla Facoltà di Medicina Veterinaria dell'Università di Parma - non aiuta la conoscenza. E questo spiega l'opinione non corretta di parte dei consumatori sulle farine animali, che sono state messe al bando da tre anni. I casi di mucca pazza, enfatizzati forse eccessivamente rispetto all'effettivo impatto sulla salute delle persone, hanno fortemente impressionato il pubblico, suscitando una vera e propria epidemia di paura, per nulla corrispondente alla realtà dei fatti. Basti pensare che a fronte di circa 100 morti ogni anno per avvelenamento da funghi, nel caso della Bse in Italia si è registrato 1 solo caso mortale. Il timore suscitato però era talmente forte da generare una psicosi che ha impedito la corretta ricezione di informazioni tranquillizzanti. Ed è sempre la paura, la paura dell ignoto, che induce a ritenere che l'utilizzo di ingredienti gm nella dieta delle mucche rendano geneticamente modificato anche il latte o il formaggio. Mentre invece molti studi hanno dimostrato che questo non è possibile".

SENNHEISER SOSTIENE IL PROGETTO DI NELSON MANDELA: 46664 AIDS AWARENESS CONCERT
Milano, 27 novembre 2003 - Una nuova iniziativa di impegno sociale si aggiunge a quelle già intraprese da Sennheiser. Si tratta del concerto voluto da Nelson Mandela per sensibilizzare e rendere coscienti del dramma dell'Aids in Africa. A questo progetto Sennheiser ha dato la sua piena adesione con un articolato intervento di sponsorizzazione sia in termini di contributo finanziario sia organizzativo. Il prossimo 29 novembre a Cape Town in Sud Africa si terrà il concerto denominato "46664 Aids Awareness" con la partecipazione di grandi artisti, fra cui: Peter Gabriel, Bono, Anastacia, Eurythmics, Zucchero e molti altri. La musica diviene ancora una volta linguaggio universale per trasmettere un messaggio: richiamare l'attenzione di tutti affinché venga fatta pressione sui governi per impegnarli a combattere l'Aids come una emergenza che nega i diritti umani. Nelson Mandela ha scelto di sottolineare questo significato dando al concerto il numero della prigione (la 46664) in cui ha passato moltissimi anni, perseguitato per le sue battaglie per i diritti civili. Sennheiser mette a disposizione del progetto di Nelson Mandela la sua tecnologia per l'ottimale riuscita del concerto, in particolare fornirà l'equipaggiamento di microfoni in radiofrequenza senza fili per un valore pari a 500.000,00 euro nonché 50 giornate di lavoro che i suoi tecnici impiegheranno per allestire il palco con le attrezzature audio. Il concerto sarà trasmesso "live" da oltre 30 televisioni e molti programmi radiofonici e televisivi saranno dedicati all'evento. <<Exhibo, che da oltre 40 anni è il distributore esclusivo di Sennheiser sul mercato italiano, condivide questa nuova iniziativa di grande valore umanitario>> è il commento di Alessandro Morello dir. Gen. Di Exhibo <<che fa seguito a quella recentemente intrapresa per sostenere il progetto di Sting per la Rain Forest. Siamo orgogliosi di poter contribuire fattivamente all'impegno per cause umanitarie e alla riuscita del concerto attraverso la tecnologia audio di Sennheiser>>.

ASSOCIAZIONE VERONICA SACCHI :“IL VERO VIAGGIO DI SCOPERTA NON CONSISTE NEL CERCARE NUOVE TERRE, MA NELL’AVERE NUOVI OCCHI” M.PROUST
Milano, 27 novembre 2003 - L’associazione Veronica Sacchi Onlus nasce nel 2001 con la mission di formare giovani volontari alla clownterapia, destinati poi ad esercitare la “terapia del sorriso” laddove venga richiesto il loro aiuto. I clown Avs sono formati e preparati da Clown One, rappresentante in Italia della famosa scuola di Patch Adams. I giovani di Avs hanno compiuto in due anni, oltre ad importanti missioni all’estero (giugno 2003: Albania; dicembre 2003: Russia), numerosi interventi in ospedali pediatrici, case di cura per anziani, carceri. La decisione di realizzare un calendario nasce dalla volontà di ringraziare i giovani volontari di Avs e i tanti (oltre 650 soci) che fino ad oggi hanno aiutato l’Associazione. Inoltre, il Clowndario 2004 accompagnerà tutto il nuovo anno con immagini che trasmettono positività e allegria. Dagli scatti di Sergio Caminata si evince come i clown Avs abbiano una spinta in più in quanto volontari, spontanei e veri. Claudia Capurro, presidente dell’Associazione, afferma: “Realizzare il calendario è stato per i nostri clown un momento coinvolgente e divertente; nello stesso tempo, vuole essere uno spunto per affrontare la vita con il sorriso e guardare con altri occhi la realtà che ci circonda”. Con soli €15 è dunque possibile acquistare un calendario originale, un’idea regalo “colorata” per Natale che aiuterà nello stesso tempo a sostenere le attività di promozione e formazione del volontariato giovanile promosse da Avs Onlus. Per acquistare il Clowndario 2004 è sufficiente richiederlo mandando una mail a veronicasacchi@libero.It, telefonando allo 02- 33107433 o andando al mercatino di Natale Avs aperto dal 13 dicembre presso la Fondazione Lazzati , Largo Corsia dei Servi, 4 – Milano. Clowns Avs Onlus: January: Barbara Forte, Monica Roveda, Claudia Capurro, Alessandra Pierattelli, Claudia Fantuzzi; February: Dario Brambilla, Arturo Scassillo, Daniele Biella; March: Valentina Fanelli, Alessio Minevi; April: Elisa Magni; May: Luana Paladini, Stefania Grazioli, Lucia Cecere, Giusy Melfi; June: Roberto Pansardi, Raffaele Rizzo; July: Valeria Rovelli, Damiano Chinaglia, Silvia Galbussera; August: Giorgio Suighi, Giulio Sagone, Luigi Sarto Jack; September: Alexandra Calmarini, Dario Perego; October: Filippo Borella; November: Fabio Agostoni, Sara Mazzucchelli, Maurizio Di Bernardo; December: Ettore Sacchi.

L'ASSOCIAZIONE DIFENDERE LA VITA CON MARIA, IN RISPOSTA ALL'APPELLO DEL SANTO PADRE NELL'EVANGELIUM VITAE, HA PROMOSSO LA PREGHIERA UNIVERSALE PER LA VITA IN OCCASIONE DEL PRIMO RITIRO DI PREGHIERA E DI PACE A LORETO
Loreto, 27 novembre 2003 - Si è tenuto a Loreto, dal 20 al 23 novembre scorso, il primo ritiro di preghiera e riflessione dell'Associazione Difendere la Vita con Maria, intitolato "Una Preghiera Universale per la Vita ". Quattro intensi giorni, in cui si sono susseguiti interventi e testimonianze di personaggi di spessore, in un contesto di meditazione, spiritualità e partecipazione, che ha visto, tra l'altro, la costante presenza del vescovo di Loreto, monsignor Angelo Comastri. L'incontro di riflessione, nato in risposta all'appello del Papa, che nell'Evangelium Vitae del 1995 sosteneva "l'urgenza di una preghiera per la vita che attraversi il mondo intero" e fortemente incoraggiato dal cardinale Alfonso Lopez Trujillo, presidente del Pontificio Consiglio per la Famiglia , che ha inviato a Loreto monsignor Francesco Di Felice, ha ottenuto, tra l'altro, il sostegno del Consiglio delle Conferenze Episcopali Europee e del Movimento europeo per la difesa della vita. Sono intervenuti, tra gli altri, il vescovo di Cremona e presidente dell'Ufficio per la pastorale della famiglia della Cei, monsignor Dante Lafranconi, il presidente dell'Advm, don Maurizio Gagliardini, il presidente del Movimento per la Vita Italiano , onorevole Carlo Casini e il preside della Facoltà di Teologia di Genova, don Marco Doldi. "Oggi il più grande strumento, il più terribile distruttore della pace è l'aborto. Poiché se una madre può uccidere il proprio figlio, che cosa mi impedisce di uccidere voi, e voi di uccidermi? Non resta alcun impedimento". Sono parole di Madre Teresa di Calcutta, che monsignor Angelo Comastri ha voluto riprendere nel corso della riflessione "Madre Teresa e la difesa della vita". Parole dure, ma sincere, che hanno suscitato una grande commozione tra i presenti. "Madre Teresa è stata una credente che in uno scenario di morte ha cantato la vita ? ha spiegato il vescovo di Loreto -. Durante questo canto tante persone si sono intonate con lei, cominciando a ricantare la vita. Ella ha ringraziato Dio per averci dato suo figlio Gesù, manifestando la grandezza e la bellezza della vita umana, nel giorno in cui Gesù diventò uomo nel grembo di Maria. Credo che l'immagine di Madre Teresa con il bambino in braccio e con il povero accanto, sia la più grande campagna a favore della vita". Il "padrone di casa", che per l'occasione ha anche scritto due preghiere e il testo del "Concerto a Maria, Madre della Vita", svoltosi venerdì sera al Santuario di Loreto, diretto dal maestro Angelo Sala, ha sottolineato l'urgenza di questa preghiera come risposta all'attuale prevalere di una visione per cui "L'uomo non vale in quanto uomo, ma in quanto è efficiente per produrre e abile per godere. Questo drammatico naturalismo è il terribile punto di partenza di tutte le oppressioni nei confronti della vita umana, incluso l'aborto. Spero che, partendo da Loreto, tutti i cristiani, popolo della vita, prendano coscienza della propria fede per aiutare la società a vedere la menzogna ". Temi comuni affrontati: la preghiera, la vita, la famiglia. Sui modelli di famiglia si è soffermato monsignor Di Felice, con parole dure e incisive: "Il modello più frequente di oggi, quello delle unioni di fatto, compresa quella omosessuale, svuota l'identità della famiglia. Senza una volontà di unione matrimoniale si corre infatti il rischio di ottenere una dissociazione del tessuto familiare e, di conseguenza, dello stesso tessuto sociale. Famiglia e vita costituiscono due aspetti complementari del Vangelo della dignità umana". Carlo Casini, presidente del Movimento per la Vita italiano, ha sottolineato invece l'importanza dell'impegno civile e politico dei cristiani per porre le fondamenta di una società rispettosa della dignità umana. Proprio per questo, Casini ha chiesto che l'Evangelium Vitae non venga più considerata un testo morale, ma sia inclusa a pieno titolo nella dottrina sociale della Chiesa. Don Maurizio Paoletti, docente dello Studio Teologico di Novara, nel corso della tavola rotonda " La Riparazione nell'economia della salvezza" ha affermato: "La riparazione è il senso più profondo che caratterizza la preghiera della vita. Preghiera e digiuno sono le armi più efficaci contro il male, per far crollare i muri di inganni e le menzogne. La preghiera è universale, non ha paura delle condizioni sociali, della nostra vita. Fuori dalla redenzione non ci può essere nessuna riparazione". Interessante anche l'intervento di padre Stefano De Fiore e don Gian Mario Lanfranchini (Pastorale Giovanile e familiare), la cui esortazione comune è stata quella di scoprire il gusto di vivere, cantando alla vita con purezza affinché anche gli altri siano invogliati a farlo. Gli obiettivi che si pone la Preghiera Universale per la Vita sono stati ampiamente affrontati nelle quattro giornate di Loreto. Le finalità possono essere raggiunte solo con l'ausilio della preghiera: attraverso il dialogo con il Signore si auspicano l'unità e la santità della famiglia; la tutela della vita umana e la rimozione delle cause della povertà e del disagio che spesso sono la causa di gravi scelte contro la vita; la guarigione delle giovani famiglie tentate dalla paura di concepire ed educare i figli. Ma non solo. In maniera forte e decisa si è ribadita l'intenzione di togliere dalle coscienze l'idea che sia possibile giustificare gli attentati contro la vita umana. Su tutto è prevalsa la voglia di affidare e consacrare a Maria ogni progetto ed iniziativa a favore della vita. Molte associazioni e movimenti di preghiera cattolici hanno sposato gli obiettivi dell'Associazione Difendere la Vita con Maria: famiglie, gruppi, congregazioni religiose e parrocchie di tutti i continenti, per un totale di 18mila persone, si sono rese disponibili a promuovere con la preghiera questo intento così nobile. L'advm, presieduta da don Maurizio Gagliardini e presente in Italia in 9 regioni e in 26 città, si ispira a una visione cristiana della vita, in sintonia con l'insegnamento e le indicazioni della Chiesa. Coltiva la spiritualità mariana, seguendo l'invito del Santo Padre che ha indicato Maria "quale incomparabile modello di accoglienza e di cura della vita" e promuove momenti dedicati alla formazione e alla preghiera. Il valore del ritiro di Loreto si esplica nell'unità di intenti dei partecipanti e nella ferma volontà di seguire una direttrice comune per raggiungere gli scopi prefissati, affinché la preghiera, come auspica il Santo Padre, attraversi il mondo intero. L'idea è quella di promuovere, con la forza dello spirito, una barriera al male che in questa epoca ha costruito una cultura di morte e ha messo in atto grandi strategie contro la vita. La strada da fare è tanta, ma, a giudicare dall'entusiasmo e dalla determinazione, gli obiettivi non sono poi così lontani. Il Papa ha chiamato e il mondo cattolico ha risposto, a occhi chiusi e senza pensarci. L'iniziativa di Loreto è destinata a non rimanere isolata. Il 25 marzo 2004, infatti, sempre nella città marchigiana, verrà recitata "Una Preghiera Universale per la Vita " alla presenza di numerosi ospiti internazionali.

LES TROPEZIENNES PER "IL NATALE DEI CENTO ALBERI D'AUTORE" DI SERGIO VALENTE E GALA DI BENEFICENZA - FONDAZIONE G. E D. DE MARCHI
Milano, 27 novembre 2003 - Natale è ormai vicino, e come ogni anno Les Tropeziennes rivolge il proprio sguardo verso realtà meno fortunate. Avvalendosi quest'anno di grandi partner, l'Azienda ha deciso di essere presente, durante il periodo natalizio a due grandi manifestazioni: "Il Natale dei cento alberi d'autore", un evento organizzato da Sergio Valente a Roma e il "Gala di beneficenza" all'hotel Four Seasons, una serata organizzata dalla Fondazione G. E D. De Marchi a Milano. La manifestazione "Il Natale dei cento alberi d'autore" compie dieci anni e, al fine di organizzare una grande catena di solidarietà, varie aziende, tra cui Les Tropeziennes appunto, che per l'occasione ha realizzato una calzatura natalizia. Questa calzatura verrà esposta durante la serata di gala che avrà luogo il 12 dicembre in occasione dell'apertura del "Christmas Village" a Villa Borghese e durante il"Derby del Cuore" che si svolgerà allo Stadio Olimpico di Roma il 23 dicembre. In quest'occasione verrà comunicato l'incasso della vendita, che a sua volta andrà in beneficenza a varie associazioni, tra cui Aipa-avis, Alzheimer Italia, Anlaids e altre. L'azienda sarà presente anche ad un altro evento dedicato alla beneficenza, quello organizzato dalla Fondazione G. E D. De Marchi in collaborazione con la Clinica Pediatrica De Marchi. La Fondazione G. E D. De Marchi nasce con l'idea di curare i propri piccoli pazienti dando loro un supporto assistenziale e psicologico, con l'obiettivo finale della guarigione e di una buona qualità della vita. Da questa idea è nata la Clinica Pediatrica De Marchi, la quale opera attraverso l'acquisto di apparecchiature che rendano più veloce la diagnosi, l'impiego di psicologi, assistenti sociali e animatrici ludiche. L'obiettivo, per l'anno 2004, della Fondazione e di Les Tropeziennes è quello di riuscire ad acquistare le apparecchiature complementari che consentano di conservare e successivamente trapiantare le cellule staminali. Ciò eviterebbe spostamenti e viaggi per i piccoli pazienti della Clinica Pediatrica. Il gala di beneficenza sarà presentato da Cristina Parodi, la quale proporrà agli invitati una lotteria i cui biglietti saranno venduti nel corso della cena organizzata all'hotel Four Seasons di Milano per il giorno 14 dicembre.

GIORGIO ARMANI LANCIA UNA INIZIATIVA INTERNAZIONALE PER I BAMBINI CON SINDROME DI DOWN
Milano, 27 novembre 2003 - In occasione delle feste di Natale, invece del tradizionale regalo, Giorgio Armani ha deciso di dedicare una campagna sociale internazionale per la raccolta di fondi a favore dei bambini con Sindrome di Down. L'idea di questa campagna nasce in seguito all'incontro con Antonella, la bimba Down con la quale Giorgio Armani è stato fotografato nel luglio 2001 per il calendario distribuito nel 2002 da Io Donna e ideato per sensibilizzare e raccogliere fondi a favore dell'Aipd, Associazione Italiana Persone Down. Il calendario ritraeva, oltre a Giorgio Armani, altri 11 personaggi del mondo della moda, del cinema, della musica e della televisione. Questa iniziativa è stata poi ripetuta nel 2003 anche in Spagna, dove il calendario è stato distribuito con i quotidiani El Mundo e La Vanguardia , e il mensile Telva. La nuova campagna sociale di Giorgio Armani prevede la pubblicazione a piena pagina della stessa foto di Giorgio Armani con Antonella e apparirà sui seguenti quotidiani: Il Corriere della Sera, The New York Times, The Sunday Telegraph, Le Figaro, Suddeutche Zeitung, El Pais e International Herald Tribune. Su ciascun quotidiano sarà riportato il contatto dell'Associazione locale che si occupa di Persone con Sindrome di Down. Per ciascuna di queste associazioni Giorgio Armani contribuirà inoltre con una donazione. "Essere fotografato con Antonella ha lasciato in me un segno indelebile. Non potevo non essere colpito dalla suo bellissimo sorriso e dalla sua allegria. Poiché si avvicina il Natale, e i bambini sono al centro dei nostri pensieri, trovo doveroso non dimenticare i bambini Down e le loro famiglie. Devo inoltre riconoscere il prezioso contributo dato dalle varie Associazioni, in particolare l'Associazione Italiana Persone Down, che mi ha aiutato a prendere coscienza di questa giusta e importante causa", dice Giorgio Armani. "E' un'iniziativa importante e quanto mai indispensabile per la nostra Associazione" aggiunge Giuseppe Cutrera Presidente dell'Associazione Italiana Persone Down " non solo perché concretamente ci aiuterà ad offrire servizi indispensabili alle famiglie delle persone con la sindrome di Down, ma perché ancora una volta ci aiuterà a far incontrare questi bambini con chi ancora non li conosce e a capire che i loro bisogni possono trovare risposta solo nella condivisione e nella partecipazione di tutti."

BTICINO A MEDIELETTRICA 2003 UNA IMPORTANTE PRESENZA ESPOSITIVA SOTTOLINEATA DAL CONVEGNO “ LA DOMOTICA , PROGETTO DIMENSIONE CASA”
Milano, 27 novembre 2003 - In occasione della terza edizione di Medielettrica, la Mostra Mediterranea del materiale elettrico, illuminotecnica ed elettronica che si tiene dal 28 al 30 novembre 2003 presso la Fiera del Mediterraneo a Palermo, Bticino è presente con un ampio stand espositivo dove presenta le principali novità della sua produzione. Nell’ampio ventaglio degli argomenti trattati nella sezione formativa e seminariale di Medielettrica un capitolo significativo è quest’anno dedicato alla domotica. Bticino offre il suo contributo di azienda leader nel mercato della domotica collaborando all’organizzazione del convegno “La domotica - Progetto dimensione casa”. Il convegno, che si svolge sabato 29 alle ore 15 presso l’Auditorium del Padiglione 4, approfondirà la tematica sotto due angolazioni: · La domotica e l’urbanistica moderna.: l’evoluzione da prodotto a servizio, l’applicazione della domotica nel complesso “Acacia” a Palermo e il ruolo delle tecnologie domotiche nell’evoluzione dell’abitazione (spazi e architettura). Introduzione dell’Assessore ai Llpp della Regione Sicilia, moderatore Ing. Armando La Pica (Ordine degli Ingegneri Prov. Palermo), relatori Dr. Roberto Salis (Bticino Spa), il Dr. Domenico D’agati (Noda Spa) e l’Arch. Federico Bilò (Gap Architetti Associati). · L’applicazione della domotica nel sociale: la domotica per favorire sicurezza e tranquillità agli anziani, presentazione dell'esperienza della provincia di Trento. Introduzione Ing. Leonardo Maccapanni (consulente dell' On. A. Guidi sull'uso sociale della tecnologia) e dell’On. Antonio D’acquino (Assessore alle Politiche Sociali della Regione Sicilia), relatori Dr. Luciano Malfer (Provincia Autonoma di Trento) e Dr. Floriano Gubert (Istituto Trentino per l’edilizia abitativa). Chiude i lavori l'On. Antonio Guidi (Sottosegretario di Stato, Ministero della Salute).

LA CONFERENZA TECNICA MOBILE 2003 TENUTASI A ULM HA VISTO LA PRESENZA DI 1000 PAR-TECIPANTI / REXROTH DIMOSTRA LA PROPRIA SPECIALIZZAZIONE NELL’IDRAULICA MOBILE.
Ulm, 27 novembre 2003  – Quando il leader del settore mostra di cosa è capace, si tratta di un e-vento da non perdere. Mobile 2003, la conferenza più tecnica a livello internazionale nel campo dell’idraulica mobile, organizzata da Rexroth, ha attirato a Ulm circa 1000 clienti e specialisti del settore. Dopo quasi trenta edizioni la conferenza, relativa a tutti i sistemi di movimento e guida di macchine mobili per agricoltura handling costruzioni e veicoli speciali , ha assunto dimensioni mondiali. Nell’aprire l’evento, Me-hmet Varlik, Vice-presidente del Mobile Hydraulics Business Field, ha ricordato ai presenti come “quasi 29 anni fa, iniziammo la prima conferenza tecnica con trenta partecipanti.” Quest’anno al centro congressi sul Danubio sono state circa 1000 le persone che hanno assistito alle varie relazioni, discussioni e presentazioni. Sono giunti clienti e dipendenti in rappresentanza di quaranta paesi, dall’Australia al Giappone, dagli Stati Uniti alla Cina e al Sud Africa. Rexroth è il leader mondiale di mercato nell’idraulica mobile. Numerosi nuovi componenti sono stati presentati per dimostrare il ruolo preminente dell’azienda nel progresso di integrazione tra comandi digitali e sistemi idraulici meccanici per la formazione di moduli meccatronici. Rexroth delinea la tendenza verso soluzioni di sistema specifiche per settore con centri applicativi orientati al mercato per un’ampia gamma di tipologie di veicoli. Per decenni, le macchine edili, i veicoli municipali e le macchine agricole sono state dotate di comandi rigidamente idraulici, ma questa situazione è ora in costante cambiamento. Oggi, i comandi elettronici si fondono armoniosamente nell’ingegneria elettro-idraulica dei veicoli moderni. Grazie alla loro affiliazione al Gruppo Bosch, gli specialisti di ingegneria degli azionamenti di Rexroth sono in grado di offrire soluzioni robuste, estremamente rapide e precise nel campo dei comandi elettronici. Da sempre Bosch é leader negli sviluppi e nella capacità produttiva per la tecnologia dei sensori e della produzione di elettronica, grazie al proprio ruolo di fornitore dell’industria automobilistica. Per esempio, lo sviluppo di dispositivi elettronici e l’esame di sensori e componenti elettronici avviene in condizioni ancora più rigide di quelle abituali nel settore automotive. Nel corso di Mobile 2003 sono state presentate nove varianti della nuova serie di microcontrol Rc di Rexroth, oltre a nuovi modelli di display classe Ip 69 per veicoli destinati alla costruzione senza cabina e a concetti ultramoderni di joystick all’interno della famiglia Ej. Rexroth ha dimostrato un elevato livello di impegno per l’integrazione nello “hardware idraulico” di componenti elettronici e sensori senza usura. Il risultato di tutto questo sono i sistemi intelligenti. Oggi, per esempio, i sistemi di load-sensing stanno diventando interessanti anche per i back-hoe loader. Un’altra tendenza importante nell’idraulica mobile è l’integrazione funzionale che riguarda non solo funzioni rigorosamente idrauliche, ma anche la tecnica dei componenti elettronici, dei sensori e della trasmissione. Le presentazioni tecniche hanno sottolineato come fosse possibile aumentare considerevolmente l’efficienza di molti azionamenti grazie a soluzioni di sistema ottimizzate. Con il nuovissimo azionamento a disco oscillante A10.no di Rexroth per basse pressioni (fino a 210 bar), per esempio, è stato possibile migliorare il rapporto peso-prestazioni fino al 43%. Nell’ambito della visita allo stabilimento, i partecipanti alla conferenza hanno assistito a una dimostrazione di gestione elettroidraulica della frenata con controllo di antislittamento integrale. Questa tecnologia permette alle macchine mobili di conservare una trazione positiva anche su terreni scivolosi. Inoltre i partecipanti hanno potuto vedere i centri di produzione ultramoderni dello stabilimento di Elchingen per la fabbricazione delle macchine a pistoni assiali. Alla fiera di Ulm, Rexroth ha presentato sessanta veicoli, dai miniescavatori alle grandi pale gommate dai trattori alle raccoglibietole. A Ulm la gamma di prodotti presentata era molto ampia: una mietitrice ad ingranaggi a regolazione infinita, motori con ingranaggi a dentatura esterna con contagiri integrato, azionamenti idrostatici per grandi ventole di raffreddamento, valvole pilote con filtri integrati, azionamenti a doppio circuito come bloccaggi differenziali idraulici, trattori con apparato di pesatura, soluzioni di trasmissione idraulica integrata per l’installazione diretta sul mozzo nei rulli stradali e nei dispositivi di pavimentazione e molto altro ancora.  

INFORSCUOLA 2003 FIERA DI PESARO 25 – 26 – 27NOVEMBRE 2003 XXI MOSTRA CONVEGNO DI DIDATTICA E TECNOLOGIE PER LA SCUOLA , LA FORMAZIONE E L’ORIENTAMENTO
Pesaro, 27 novembre 2003 - 205 mila studenti, oltre 9.000 tra docenti e personale scolastico, 13 mila studenti stranieri, 3.300 studenti disabili. Questa la regione Marche sui banchi di scuola. “Una regione adatta ad essere un laboratorio per le prossime sperimentazioni scolastiche”. Lo ha affermato stamane il Direttore generale del Servizio scolastico regionale per le Marche, Michele De Gregorio che assieme al Direttore generale del Servizio per l’automazione informatica e l’innovazione tecnologica del Ministero dell’Istruzione, Alessandro Musumeci, ha inaugurato la Xxi ^ edizione di Inforscuola, Mostra-convegno di Didattica e Tecnologie per la Scuola , la Formazione e l’Orientamento, curata come tutte le edizioni precedenti dalla Hugony Editore. Inforscuola è promossa dall’Ufficio Scolastico Regionale per le Marche in collaborazione con gli Uffici scolastici regionali dell’Emilia Romagna. Presenti oltre 100 scuole di Marche ed Emilia Romagna, i Comuni di Ancona, Civitanova Marche, Falconara, quattro Comunità Montane, ben undici aziende, tra cui, a vario titolo, figurano grandi società come Ibm, Microsoft, Apple. Nelle sei aule congressuali sono previsti 20 Convegni, oltre 100 i Workshop Didattici in cui si avvicenderanno quasi 70 docenti che interverranno sulle proprie esperienze con l’informatica e la multimedialità e dove più di trenta scuole presenteranno i propri prodotti e le proprie realizzazioni più significative; cinque i Seminari di Aggiornamento. Nell’incontro inaugurale a cui sono intervenuti il presidente di Fiere di Pesaro Spa, Learco Bastianelli, il presidente della Camera di Commercio di Pesaro e Urbino, Alberto Drudi, il direttore generale del Servizio Informatico del Ministero dell’Istruzione, Alessandro Musumeci, ha sottolineato come l’insegnamento in Italia stia mutando anche grazie le nuove tecnologie. “Le nostre scuole – ha detto Musumeci – si stanno trasformando da scuola auditorium a scuola laboratorio con le tecnologie sempre più al servizio della persona. Non a caso il ministero ha sollecitato la creazione di scuole negli ospedali pediatrici che per il momento riguardano il 50% di 130 strutture attive nel Paese”. In questo senso è intervenuto anche l’Assessore alle politiche dell’istruzione scolastica della Regione Marche, Marcello Secchiaroli, il quale ha ricordato come la Regione Marche abbia siglato un protocollo d’intesa per dotare di due scuole ospedali quali il Salesi di Ancona ed il San Salvatore di Pesaro, oltre ad un accordo per l’integrazione scolastica dei disabili. “Le nuove tecnologie – ha detto Secchiaroli – sono importanti ma vanno governate. La scuola, con la sua autonomia, trova nelle nuove tecnologie l’occasione per far crescere le relazioni fondamentali”. L’assessore all’istruzione della Provincia di Pesaro e Urbino, Roberto Borgiani ha stigmatizzato la contrazione delle risorse destinate al sistema scolastico: “Ciò costringe gli istituti ad aumentare le loro richieste nei confronti degli enti locali”. Un punto, questo, sottolineato anche dall’assessore alle politiche educative del Comune di Pesaro, Maria Pia Gennari: “Non vorremmo trovarci di fronte ad una sussidiarietà rovesciata, occorre invece, investire nelle scuole sia risorse che professionalità”ha concluso l’assessore Gennari. La manifestazione, a cui si accede gratuitamente, prevede nella giornata di domani numerosi workshop e convegni tra i quali figura anche quello organizzato per le 11.30 dedicato a “Le nuove frontiere professionali: incontro d’orientamento con Università e mondo del lavoro” a cui interverranno l’Assessore alla Formazione Professionale della Regione Marche, Ugo Ascoli, Marco Berardinelli della Microsoft Italia, Alberto Cresci, Fabio Marchesoni e Gloria Cristalli dell’Università di Camerino, Fabio Dellantonio di Assindustria Ancona, Enrico Loccioni dell’Aea. Infolink: www.Iwn.it

ELECTRONIC ASIA 2003: FIERA DA RECORD CHE HA CHIUSO I BATTENTI CON UN INCREMENTO DEL 75% DI VISITATORI
Verona, 27 novembre 2003 – Un successo ben oltre le aspettative ha coronato electronicAsia 2003, il Salone Internazionale annuale per componentistica, assiemi, prodotti elettronici e tecnologie dell’immagine che si è concluso il 16 ottobre scorso in Cina presso il Convention and Exhibition Centre di Hong Kong. Gli organizzatori ( la Messe München International e il Trade Development Council di Hong Kong) sono stati piacevolmente sorpresi dai risultati raggiunti durante questa ottava edizione: oltre 28mila visitatori internazionali (+75% rispetto allo scorso anno) e 552 espositori (+8% rispetto al 2002), provenienti soprattutto da Asia, Europa e Stati Uniti. Il numero crescente di aziende espositrici ha determinato, inoltre, un ampliamento dello spazio espositivo. Su 14.250 metri quadrati di superficie espositiva (+24% rispetto al 2002) sono state presentate le novità sui componenti e assemblaggi elettronici, sulla produzione elettronica e sui dispositivi di visualizzazione (displays). <<Quando una fiera di settore consegue simili risultati – afferma Kurt Schraudy, Responsabile Area Saloni Nuove Tecnologie di Messe München International - può guardare al futuro con ottimismo. Siamo molto soddisfatti dei consensi ottenuti da questa edizione: la risposta degli operatori che hanno visitato gli stand di electronicAsia 2003 è stata estremamente positiva come, del resto, il giudizio degli stessi espositori. Le aziende espositrici ad electronicAsia 2003 hanno potuto, infatti, toccare con mano i vantaggi provenienti dall’incremento della domanda del mercato asiatico per quanto concerne il settore elettronico>>. Electronicasia 2003, che si è svolta contemporaneamente all’Hong Kong Electronics Fair 2003 (la più importante manifestazione fieristica in Asia dedicata all’elettronica di consumo, che ha registrato 1.950 espositori e oltre 48.000 visitatori) è stata, secondo molti espositori, “l’occasione giusta al momento giusto” per stringere accordi con nuovi potenziali clienti provenienti da Cina, India, Giappone, Korea, Taiwan, ma anche da Europa, Australia e Sud Africa. Il continente asiatico (attraverso l’innovazione tecnologica) continua a mantenere la sua posizione di guida del settore elettronico all’interno del mercato mondiale. Tutto ciò avviene con la crescente trasformazione dell'Asia e, in particolare della Cina, in area di dislocazione di attività produttive. Scongiurato, inoltre, il pericolo della Sars, Hong Kong (tradizionalmente considerata il punto d’incontro ideale tra Oriente e Occidente) è stata la sede ideale per un “busy show”, come electronic Asia 2003. Nel corso dei quattro giorni della manifestazione, è stato presentato il meglio dell’elettronica mondiale. Protagoniste di questa edizione sono state, soprattutto, le tecnologie all’avanguardia per la realizzazione di displays sempre più sottili, leggeri, resistenti, luminosi ed efficaci. Gli immaginari dispositivi di visualizzazione capaci di ricreare nello spazio un’immagine 3D “volumetrica” (una specie di ologramma, visibile fino a questo momento solo nei film di fantascienza) stanno ormai diventando realtà. Da lungo tempo, infatti, gruppi di ricercatori di tutto il mondo, stanno studiando i modi più efficaci ed economici per realizzare i displays 3D volumetrici. La finalità è quella di visualizzare non un’immagine piatta, frutto, ad esempio, di una proiezione 3D su un piano, ma una immagine volumetrica, osservabile, cioè, da più persone disposte intorno al dispositivo (come se l'oggetto fosse un "fantasma" sospeso nell'aria). Le tipiche applicazioni per un display di questo tipo sono l’analisi di sistemi molecolari complessi, le simulazioni di processi biochimici o fisici e le analisi di dati bio-medicali come quelli risultanti da una Tac (Tomografia Assiale Computerizzata) o da una Rmn (Risonanza Magnetica Nucleare). Particolare attenzione è stata rivolta anche ai cristalli liquidi (in grado di memorizzare informazioni e convertire le alte frequenze in basse frequenze) e alla nuova generazione di Lcd a strati di plastica, ferro-elettrici, a dispersione polimerica e basati su poli-silicone a bassa temperatura. Protagonisti a electronica Asia 2003 è stata anche l’innovativa produzione in serie di pannelli di display El a pellicola sottile. Questi ultimi oltre a consentire la progressiva miniaturizzazione di numerose apparecchiature informatiche, hanno un basso consumo di energia. In una nuova sezione intitolata “Hall of Fame” (allestita nel padiglione 5 di electronicAsia 2003), è stata, invece, esposta una ricca gamma di prodotti di famosi marchi. Grande interesse ha suscitato anche l’articolato programma collaterale di convegni e seminari. La prossima edizione di electronicAsia avrà luogo dal 13 al 16 ottobre 2004 presso il Convention and Exhibition Centre di Hong Kong.

LA MILANO AMBROSIANA : UNA VISITA TRA OPERE E LUOGHI SACRI ARRIVA UNA GUIDA STORICO – ARTISTICA: SI PUÒ AVERE IN CAMERA DI COMMERCIO CHE APRE AI MILANESI LE ROVINE ROMANE
Milano, 27 novembre 2003 - L’incontro tra Ambrogio e Agostino; la costruzione della civitas christiana; la memoria e la venerazione; l’evangelizzazione; l’eredità spirituale e culturale: sono queste le tappe della spiritualità milanese ricostruita attraverso un percorso fra i luoghi sacri della cristianizzazione di Milano nel Iv secolo d.C. Se ne parla nella “Guida ai luoghi della Milano ambrosiana. Sulle tracce di Ambrogio e Agostino”. La propone la Camera di Commercio di Milano, che l’ha realizzata in occasione della mostra “387 d.C. Ambrogio e agostino le sorgenti dell’europa”, promossa da Regione Lombardia e Museo Diocesano, a cui la Camera di Commercio partecipa. La guida si può avere in Camera di Commercio, palazzo Affari ai Giureconsulti, in piazza Mercanti 2 (Mm Duomo), dove sarà possibile nei giorni della mostra (8 dicembre – 2 maggio, ore 10-18) visitare le rovine romane e avere informazioni sull’esposizione collegandosi al sito, grazie a una postazione telematica. “Milano è una città che ha forti elementi di identità presenti anche urbanisticamente, così da disegnare un quadrilatero nel cuore della città, ai cui vertici c’è la dimensione spirituale con il Duomo, quella civica con palazzo Marino, quella culturale con la Scala, quella economica con piazza Mercanti – ha dichiarato Carlo Sangalli, presidente della Camera di Commercio di Milano -. E non a caso Sant’ambrogio appartiene storicamente anche allo stemma della Camera di Commercio di Milano, l’istituzione pubblica delle imprese”. L’incontro. Il primo percorso è dedicato all’area adiacente all’attuale Duomo di Milano, dove sorgono i resti degli edifici che costituivano il complesso episcopale di età paleocristiana. Tra i rinvenimenti più importanti in questa zona, il Battistero di S. Giovanni ad fontes, fatto costruire da Ambrogio intorno al 386. E’ qui che, nella notte di Pasqua del 387, Ambrogio battezzò Agostino, accogliendolo nella comunità cristiana. La costruzione della civitas christiana. Nel secondo percorso vengono prese in esame quattro basiliche, allora fuori dalle mura, volute da Ambrogio con la finalità di accogliere i visitatori cristiani in una città che stava abbracciando la nuova fede. La prima è la Basilica Apostolorum (oggi Basilica di S. Nazaro), situata lungo l’attuale C.so di Porta Romana e consacrata da Ambrogio nel 381-82. La seconda è la Basilica Virginum (oggi S. Simpliciano), situata a nord di Milano, luogo in cui Ambrogio volle che fossero riposte le reliquie dei Martiri dell’Anaunia. La terza è la Basilica Martyrum (l’attuale S. Ambrogio), situata nella periferia sud-occidentale, luogo in cui fu sepolto S. Ambrogio. La quarta (di cui non resta nulla) è la Basilica Prophetarum, situata verso est. La memoria e la venerazione. Il terzo percorso illustra le Basiliche in cui sono custodite le reliquie di Ambrogio e Agostino. Le reliquie di S. Ambrogio sono conservate nella già citata chiesa omonima; quelle di S. Agostino nella Basilica di S. Pietro in Ciel d’Oro a Pavia, nelle adiacenze del Castello Visconteo. Evangelizzazione e lotta all’eresia. Nel quarto percorso sono descritte due chiese, situate nell’antica Via Regia, l’attuale C.so di Porta Ticinese. Esse testimoniano l’arrivo del cristianesimo a Milano, della sua affermazione e della lotta per salvaguardare l’integrità dell’insegnamento cristiano. La prima è la chiesa di S. Eustorgio che sorge sulle vestigia di una necropoli e ospita le reliquie di Eustorgio, vescovo di Milano nel Iv secolo, e dei Magi. La seconda è la chiesa di S. Lorenzo, situata a breve distanza da S. Eustorgio e luogo in cui sono conservate le reliquie di S. Aquilino. L’eredità spirituale e culturale. Nel quinto è ultimo percorso si da rilievo a due basiliche che rappresentano gli esempi più importanti di chiese legate all’ordine degli Agostiniani e che testimoniano il valore della dottrina dei due grandi Padri della Chiesa Occidentale. La prima è la Basilica di S. Marco, situata nella zona nord-occidentale di Milano e contenente dipinti dedicati alle storie di Ambrogio e Agostino. La seconda è la Basilica di S. Maria Incoronata, poco lontana da S. Marco e famosa per la biblioteca umanistica allestita nell’adiacente convento. Le rovine romane. Sotto palazzo Affari ai Giureconsulti si trovano significativi reperti di epoca romana, tra cui un tracciato di strada e una rara vera da pozzo, visitabili nei giorni della mostra.

MILANO CELEBRA IL DECENNALE DELLA MORTE DI TESTORI A PALAZZO REALE DAL 28 NOVEMBRE 2003 AL 15 FEBBRAIO 2004 LA MOSTRA “GIOVANNI TESTORI I SEGRETI DI MILANO
Milano, 27 novembre 2003 - Dal 28 novembre al 15 febbraio si terrà in Palazzo Reale a Milano la mostra Giovanni Testori. I segreti di Milano. Promossa dal Comune di Milano e organizzata da Palazzo Reale con la collaborazione di Arthemisia, il contributo della Fondazione Cariplo e il supporto di Atm e di Filotecnica Salmoiraghi Instruments , la rassegna presenta centoquaranta opere che documentano, a dieci anni dalla sua scomparsa, la vita di Testori attraverso gli studi, gli interessi e le passioni che lo hanno sempre accompagnato: i quadri, i lavori teatrali, i romanzi, i testi critici e di storia dell’arte. La mostra, curata da Alain Toubas, è divisa in dieci sezioni che approfondiscono i vari momenti dello sviluppo del pensiero testoriano. La prima è Valassina che introduce il visitatore nel mondo lombardo di Testori, ma più in generale nel suo sentimento naturalistico (Courbet, Matisse, Morlotti, Manzù). I segreti di Milano propone il Testori neorealista, affascinato dalla Milano poi celebrata da Visconti. È la città monumentale e magica di Sironi, oppure esistenziale di Ferroni, ma è anche la Milano dei primi successi teatrali di Testori, e della censura che colpì la sua Arialda. I pittori della peste: la sezione si divide in due sale: la prima è dedicata al Seicento è anche il trionfo dell’Erodias, ossia di uno dei suoi capolavori teatrali e linguistici. Qui la decollazione del Battista è resa nel suo dramma totale, senza tempo, poiché coinvolge tanto i grandi seicenteschi lombardi quanto gli artisti contemporanei (Tanzio da Varallo, Crespi, Cairo, Guttuso, Fioravanti, Guerreschi). Particolare attenzione è riservata alla serie di inchiostri autografi di Testori. La seconda sala contrappone richiami manzoniani a esperienze artistiche contemporanee, tese a raccontare il senso di morte che Testori ritrovava nelle pagine dello scrittore milanese (Perez, Jardiel, Mitoraj, Cerano). Promessi Sposi alla prova: i Promessi Sposi, che Testori richiamò più volte nel proprio lavoro di scrittore e critico, qui sono ricostruiti attraverso una serie di quadri che ne documentano il tempo, o il clima. Dai pitocchi di Ceruti, ai nobili ritratti di Fra’ Galgario, fino alla dolcezza di Lopez Garcia. Il teatro degli Scarrozzanti: Amleto, Edipus e Macbetto, tre celebri scarrozzanti di Testori, ossia tre personaggi incapaci di trovare il centro della propria gravitazione esistenziale. Esposti, per la prima volta, otto disegni autografi serviti per lo studio dei costumi di un film (mai realizzato) sull’Amleto. Corona per la madre: la sezione si apre con un dipinto di Jardiel dedicato alla madre di Testori, ma subito si allarga al tema generale della maternità e dell’amore filiale: quel rapporto che dall’incesto di Edipo e Giocasta arriva invece a sublimarsi nella Mater Strangoscias. Ai piedi della croce: ispirata ad un testo critico che Testori scrisse per Mitsuuchi, la sezione indaga il tema caro all’artista della Crocifissione, tanto religiosa e sacra, quanto laica, come capita in In Exitu. Questa sala propone una lunga teoria di crocifissioni di vari artisti contemporanei, una sorta di via crucis artistica. Apocalisse: il titolo della sezione è tratto da un grande quadro di Varlin, ma il vero protagonista della sala è il tema della vanità. Quindi il teschio, estremo simbolo di fine, si annuncia come il filo rosso della sezione, a partire dai celebri quadri di Morlotti, fino alla più intimistica Malinconia di Francese, passando per lo sconvolgimento astratto della Crux di Rainer o per i feti abnormi post-apocalisse di Battarola. Tramonti: una costante della produzione pittorica di Testori sono i tramonti, ripresi - in particolare - nella sua ultima stagione, prima della sua morte all’Ospedale S. Raffaele di Milano. La sezione, divisa in tre piccole sale, fornisce un metodo per ritrovare il senso d’addio che appartiene ai tramonti. Dalle Bagnanti di Morlotti, alle visioni di Guttuso, il tramonto è l’estremo saluto di Testori; qui è collocato anche il suggestivo ritratto firmato da Fetting, l’ultimo per il quale Testori posa. La sala finale racconta l’avventura di un uomo straordinario. È il saluto offerto dagli artisti al critico, al romanziere, al poeta, al drammaturgo, al polemista, all’amico. Il grande e intenso ritratto di Vitali è la teatrale uscita di scena di Testori. Anche il Castello Sforzesco celebrerà il decennale della scomparsa con la mostra Con Gli Occhi Di Testori: opere scelte di maestri incisori contemporanei. L’iniziativa, organizzata dalla Civica Raccolta delle Stampe Achille Bertarelli e curata da Claudio Salsi, presenterà dal 30 novembre al 29 febbraio una selezione di 35 opere di incisori particolarmente amati da Testori: Aurelio Bertoni, Andrea Boyer, Luciano Cottini, Gianfranco Ferroni, Federica Galli, Renzo Vespignani e Giancarlo Vitali. Giovanni Testori (Novate Milanese, 1923 – Milano, 1993) è stato una delle più singolari figure del panorama culturale italiano del dopoguerra. Oltre che narratore, si è dedicato alla poesia, al teatro, alla saggistica, alla storia e critica d’arte, collaborando tra l’altro, a lungo, con il Corriere della Sera. La sua opera di scrittore e poeta, di critico d’arte e drammaturgo, d’intellettuale trasgressivo e polemico è strettamente legata alla vita, alla storia e all’arte della sua città, come del mondo lombardo. Si laurea nel 1947 all’Università Cattolica di Milano con una tesi sulla pittura del primo novecento. Ma è la violenza eloquente dell’espressionismo che lo affascina sempre più negli studi di storia dell’arte, tanto da fargli ricercare radici lontane o periferiche di linguaggi ”plebei” o visionari contro la compostezza classicista di molta altra arte italiana; su questa strada incontra Gaudenzio Ferrari (cui dedica un’importante raccolta di saggi Gran teatro montano di Varallo nel 1965), Gerolamo Romanino, i pitocchi del Ceruti, mentre in Val Seriana o nella Bergamasca rilegge Moroni e ristudia Fra’ Galgario. L’arte lombarda, il “realismo” della tradizione longhiana è però per Testori soprattutto il Seicento. Dalla storia alla critica militante, l’interesse per gli artisti di cui si è occupato nei decenni non è mai stato neutro e la sua adesione a un’esperienza figurativa ha sempre rappresentato la propria messa in gioco: e questo avviene per Francis Bacon (Suite per Francis Bacon I, Suite per Francis Bacon Ii, 1965) come per Willy Varlin, di cui fu il primo effettivo critico. Infoline e prenotazioni: Uff. Gruppi Pbs: 02 54914 www.Ticket.it/testori  

I COLORI DEL SACRO SECONDA RASSEGNA INTERNAZIONALE DI ILLUSTRAZIONE PER L’INFANZIA LA CREAZIONE PADOVA , MUSEO DIOCESANO, 6 DICEMBRE 2003 – 14 MARZO 2004
Padova, 27 novembre 2003 - Solo l’arte oltrepassa i limiti della ragione e può parlare all’uomo coinvolgendone i sensi. Per questo può raccontare anche quell’evento assoluto e inimmaginabile che è la Creazione. Artisti di diversi continenti, culture, credi religiosi sono stati invitati dal Museo Diocesano di Padova e dal Messaggero di sant’Antonio a interpretare, in assoluta libertà, la loro idea di Creazione. Le loro opere diversissime tra loro, straripanti di colori, poeticamente tenui o straordinariamente forti, saranno esposte dal 6 dicembre 2003 al 14 marzo 2004 a Padova, nella suggestiva ambientazione delle Gallerie del Palazzo Vescovile, nell’ambito della seconda edizione della Rassegna internazionale di illustrazione per l’infanzia «I Colori del Sacro». La mostra, curata da Andrea Nante e Massimo Maggio, è organizzata in collaborazione con la Fondazione Mostra Internazionale d’Illustrazione per l’Infanzia «Štěpán Zavřel» di Sàrmede. Chi può dire cosa ci fosse prima dell’Inizio? Una domanda sulla quale si è interrogato nel tempo l’astronomo babilonese, il sapiente indiano, il sacerdote maya, il pastore errante dell’Asia, il filosofo e lo scienziato, tutti spinti dal desiderio di spiegare ciò che accaduto o si è realizzato. Dai tempi antichi ci derivano, nelle diverse culture e civiltà, vari tentativi di risposta tramandati in altrettante narrazioni. La Genesi , scaturita dal contesto ebraico, è una di queste e, racchiudendo più fonti, ha in sé elementi letterari molto antichi che consentono paralleli con altre tradizioni religiose e culturali. Tutte le culture hanno simili racconti dell’inizio e tutti sono accomunati dal medesimo afflato mistico, dallo stupore dell’indicibile e dalla necessità di proporre spiegazioni. Descrivendo la loro Creazione, gli illustratori hanno scelto spunti e modalità diversissime. Curiosa è la necessità che molti hanno avvertito di abbandonare il solito foglio bianco per scegliere di realizzare le loro illustrazioni su materiali inconsueti: dai collages di tessuti, alla carta da pacchi e soprattutto agli elementi vegetali. Alla raffinata interpretazione che dei temi biblici danno Emanuele Luzzati o Štěpán Zavřel, fanno da contrappunto interpretazioni come quella di Roger Mello dove l’uomo appare al centro di un cosmo dai colori caldi e dalle forme giocose, o l’eden dalle tonalità delicate e dalle linee semplici di un’altra artista brasiliana, Melena Alexandrino. Piet Grobler (Sud Africa) propone in sette delicatissimi acquerelli gli altrettanti giorni del racconto della Creazione. Mentre la spagnola Elisa Arguilé interpreta la creazione nella cultura maya, Marilda Castanha preferisce misurarsi con i miti indiani. Lo spagnolo Jesus Gaban traduce in colori il mito taino delle Antille e l’iraniana Sara Iravani si cimenta con il racconto di Zarathustra e Octavia Monaco si rifà alle tradizioni degli indiani Huron del nord America. Ma vi sono anche artisti che hanno scelto di rappresentare la Creazione riconducendosi al francescano e universale Cantico delle Creature. Il catalogo, edito dalle Edizioni Messaggero Padova, contiene anche degli originali contributi sul tema della Creazione. Dopo le testimonianze di esponenti delle tre religioni monoteiste, Cristianesimo, Ebraismo ed Islam, si passa a come la scienza risponde al tema della Creazione (Leopoldo Benacchio dell'Istituto Nazionale di Astrofisica) per arrivare alle risposte della filosofia (Massimo Cacciari) o della poesia (Alda Merini). Sui diversi racconti dell'Inizio intervengono Renata Pisu (Cina e Giappone), Kuki Gallmann (Africa), Marcello Barros (America Latina). Infine critici d'arte e artisti forniscono il loro apporto circa le rappresentazioni della Creazione nell'arte. Nella sezione monografica incentrata sul tema della Creazione, la Seconda Rassegna «I colori del Sacro» propone un'ampia carrellata di opere, naturalmente a tema sacro, pubblicate negli ultimi due anni nel settore dell’illustrazione per ragazzi. A essere esposte sono, naturalmente, le tavole originali realizzate dagli artisti con accanto i libri pubblicati nei diversi Paesi. A giudicare da questo osservatorio, pare evidente come l’editoria internazionale sia da sempre interessata ai temi del sacro. Inoltre, gli organizzatori propongono un intenso programma di attività didattiche per bambini e ragazzi (anche con l’aiuto di materiali didattici creati per l’occasione), oltre alle tradizionali visite guidate. L’obiettivo è quello di stimolare nei bambini e nei ragazzi il desiderio di porsi domande e, nello stesso tempo, di aprirsi alla ricchezza e diversità di risposte che contraddistinguono le varie culture dei popoli. La mostra, dopo l’esposizione padovana, inizierà un'itineranza che la porterà in decine di città italiane ed europee ed è significativo che ciò avvenga sulla scia del tour nel mondo, appena concluso, delle opere esposte nella precedente edizione. Infolink: www.Icoloridelsacro.org

LUCE, IL NEMICO PUBBLICO NUMERO UNO DI VAN GOGH & C. IL NUOVO DOSIMETRO MESSO A PUNTO DALL’ISTITUTO DI FISICA APPLICATA NELLO CARRARA DEL CNR DI FIRENZE SALVERÀ LE OPERE D’ARTE CHE RISCHIANO DI SCOLORIRSI A CAUSA DI UNA SBAGLIATA ILLUMINAZIONE.
Firenze, 27 novembre 2003 - Immaginate per un attimo di entrare in un museo e di trovare un Van Gogh con i girasoli sbiaditi, un Tiziano privo dei suoi rossi caldi e sensuali o un Gauguin dai colori spenti e scialbi al posto di quelli accesi e brillanti che abbiamo imparato ad apprezzare. L’entusiasmo lascerebbe sicuramente il posto alla sorpresa e allo sgomento. Potrebbero però essere queste le reali conseguenze di una lunga esposizione delle opere d’arte alla luce, sia essa naturale che artificiale. Per prevenire questi danni sono stati messi a punto dei dosimetri di luce di facile utilizzo e, soprattutto, economici, nati nell’ambito di un Progetto europeo, coordinato dal Fraunhofer Isc tedesco, cui ha preso parte, per l’Italia, l’Ifac, Istituto di fisica applicata Nello Carrara del Cnr di Firenze. I nuovi sensori Lightcheck Ultra (Lcu) e Lightcheck Sensitive (Lcs) verranno presentati nel corso del workshop: Lighting in museums – assessment and control che si terrà a Firenze dal 27 al 28 novembre presso il Rondò di Bacco di Palazzo Pitti. Essi faranno da sentinella ai manufatti e, cambiando colore, segnaleranno al conservatore la presenza di luce eccessiva. “Il brevetto”, spiega Mauro Bacci dell’Ifac-cnr, “è una piccola striscia azzurra di carta o vetro collocata in un’apposita custodia, che può essere appesa al muro della sala; a intervalli regolari di tempo i conservatori controlleranno lo scolorimento graduale della striscia e la compareranno con un’opportuna scala di colori di riferimento”. Si parte, dunque, dall’azzurro intenso, che esprime lo stato di normalità, per arrivare a toni sempre più chiari che progressivamente rivelano il rischio. Il bianco rappresenta lo stato d’allerta, indicando la presenza di una quantità di luce dannosa per la conservazione del manufatto. “La dose massima consentita per oggetti sensibili è circa 100.000 lux-ora (unità di misura) per anno, che corrisponde al bianco; se il dosimetro assume questo colore in sei mesi, significa che l’oggetto è colpito da una quantità di luce doppia a quella consentita”, precisa Bacci. Il controllo della luce rappresenta un problema non solo nei piccoli musei, molto spesso privi delle strumentazioni per il monitoraggio ambientale, ma anche nelle grandi gallerie per le quali non sempre è possibile un controllo capillare e puntuale. I due diversi sensori, prodotti dalla ditta inglese Particle technology, saranno a servizio di diverse tipologie di oggetti museali: Lcs per dipinti a tempera o a olio, con sensibilità media alla luce; Lcu, che risponde molto più velocemente, per acquerelli, tessuti, fotografie e miniature altamente sensibili. Per informazioni: Mauro Bacci, Ifac-cnr, tel. 055/4235217, cell. 349/8502156, m.Bacci@ifac.cnr.it www.Lido.fraunhofer.de

PRESENTATA PRESSO LA NUOVA CASA DELL'ARCHITETTURA, LA QUINTA EDIZIONE DEL PREMIO INTERNAZIONALE DEDALO - MINOSSE 2003 - 2004. INTERVENTI DI WALTER VELTRONI, WIM WENDERS, MASSIMILIANO FUKSAS.
Roma, 27 novembre 2003 - Affollata presentazione, nell¹occasione dell¹inaugurazione della Casa dell¹Architettura di Roma, della Quinta Edizione del Premio Dedalo - Minosse. Oltre trecento persone, hanno dovuto assistere all¹evento dallo schermo gigante esterno, non avendo potuto trovare posto nel salone ellittico dell¹ex acquario romano. Grazie all¹ospitalità del presidente dell¹Ordine degli Architetti di Roma, Amedeo Schiattarella, la quinta edizione del premio è stata presentata dal presidente di Ala, Bruno Gabbiani, prima del dibattito tra Wim Wenders e Massimiliano Fuksas, su ³Cinema e architettura². La manifestazione ha visto la partecipazione, tra gli altri, dei componenti la giuria del Premio, Cesare Maria Casati, Paolo Caoduro, Piero Sartogo, Odile Decq, nonché del sindaco di Roma, Walter Veltroni, e del presidente del Consiglio Nazionale degli Architetti Raffaele Sirica. Esposta nella galleria al primo piano, la mostra delle opere segnalate nella precedente edizione 2002, proveniente da San Francisco e Detroit, che resterà aperta fino al 14 dicembre. L¹ingresso è gratuito. Agli architetti e agli ingegneri civili sarà distribuito il catalogo edito dalla rivista l¹Arca.

AI NASTRI ROSA IL TOUR SPEED IN LOVE DI PINK LADY IN PARTNERSHIP CON SPEEDGAME.IT NEI LOCALI FASHION DI MILANO, BOLOGNA E ROMA
Milano, 27 novembre 2003 - Da dicembre a febbraio l’inconfondibile colore rosa della mela del cuore approderà nei locali fashion di Milano e Roma in partnership con il nuovo gioco dei single importato da New York: Speed Dating. Protagonista la mela Pink Ladyâ che in collaborazione con Speedgame.it, accoglierà tutti coloro che vorranno giocare con la seduzione e stuzzicare il palato. Sorprese in rosa per tutti e a San Valentino… trionferà l’amore. La prima tappa è alla discoteca Tocqueville 13 di Milano – Via A. Di Tocqueville, 13. La serata di martedì 2 dicembre 2003 prevede fino a 25 incontri: divertimento e nuove amicizie per uomini e donne dai 20 ai 40 anni che vogliono scoprire e conoscere nuovi amici. Il gioco degli incontri avrà inizio alle 21.00. Tutti i partecipanti allo Speed Game verranno registrati con il proprio nickname per mantenere assoluta riservatezza, e verrà data loro una score card su cui indicheranno le proprie preferenze nel corso del gioco: il faccino imbronciato se non si sono riscontrate affinità, e il faccino che ride se si pensa che Cupido possa trovarsi nei dintorni… Ripasso veloce delle regole e poi via, per godere al meglio dell’esperienza e trovare l’anima gemella. Ogni iscritto avrà modo di conversare per soli 3 minuti con ciascuno dei partecipanti al gioco. Un tempo breve ma molto intenso per conoscere chi si ha di fronte, percepire sensazioni, sentirsi protagonisti, lasciarsi trascinare dal desiderio di conoscere nuovi amici e, perché no, nuovi amori. Grazie alla collaborazione con Pink Lady, distribuita nei migliori negozi di alimentari, saranno allestiti all’interno del locale dei corner Pink Lady dove si potranno assaggiare le mele più gustose e provocanti sul mercato. Ai partecipanti al gioco verrà offerto l’esclusivo Cocktail Pink Lady. La serata proseguirà con la musica del Tocqueville fino a tarda notte. Per vivere l’emozione e il divertimento dello Speed Game fino in fondo occorre iscriversi sul sito www.Speedgame.it  nella sezione Prossimi Eventi. Il secondo evento Speedgame-speed in Love Tour sarà a Bologna sabato 13 dicembre 2003 al Tasty’s

E' FIRMATA FREEZER LA NUOVA ONE-NIGHT DEL VENERDÌ NOTTE. INAUGURAZIONE VENERDÌ 28 NOVEMBRE 2003 A BARI
Bari, 27 novembre 2003 - 100% Fresh House Music - una proposta innovativa per gli amanti delle notti metropolitane che cercano un’alternativa originale alla solita discoteca. Ottima e fresca musica house, contaminata da jazz, funk e soulful, capace di aggregare i nottambuli ed insonni nell’accogliente ambiente di The Hole, locale barese sempre attento alle nuove tendenze. Protagonista di questa inaugurazione è Larry Cadge, raffinato ed originale dj producer, che propone un set caratterizzato da una elevata tecnica esecutiva. E’ partito il conto alla rovescia per la prima one-night di freezer a Bari. Appuntamento per Venerdì 28 Novembre, al The Hole Infolink: www.Pluginrecords.com/freezer 

IL PRIMO NATALE DE “ LA GALLERIA SERIATE ”: PROFUMI, SENSAZIONI, RICORDI DELLA TRADIZIONE NATALIZIA
Milano, 27 novembre 2003 - Il Natale è arrivato anche a “ La Galleria Outlet Center Seriate” di Albano S. Alessandro (Bg), inaugurata ufficialmente il 30 ottobre 2003. E’ un Natale magico, suggestivo, originale. Un percorso che accompagna i visitatori lungo una strada segnata da oggetti e profumi che rievocano la tradizione del periodo natalizio. Quattro le essenze inconfondibili che riempiranno l’atmosfera e provocheranno ricordi, sensazioni, emozioni. Il profumo di resina che proviene dal pino addobbato e rivestito a festa. L’odore di legna bruciata dal caminetto che invade l’ambiente riportando alla mente ricordi nevosi e pomeriggi caldi davanti al focolare. Il panettone, fondamentale protagonista delle tavole natalizie. E poi…un salto nel meraviglioso mondo delle favole: un grande libro guida i visitatori in una storia incantata fatta di gnomi e fate, fino ad arrivare nel goloso mondo di cioccolato della storia di Willy Wonker. Un percorso magico che accompagna il pubblico di grandi e piccini a un incontro spettacolare. Al primo piano, vicino al ristorante Mychef, è stata riprodotta la casa di Babbo Natale, immersa in un paesaggio tipicamente svedese. E’ qui che si può assistere ai preparativi natalizi, conoscere la vita di Babbo Natale grazie alla proiezione di un filmato, e, naturalmente, consegnare la letterina al beniamino dei bambini sperando possa esaudire i desideri di tutti i suoi piccoli amici. E chissà che non si possa incontrare il caro, buon vecchio, Babbo Natale in persona!

TRIS MILANO CITY MARATHON 03: OGGI INAUGURAZIONE DEL "RUNNING SHOW" IN FIERA.
Milano 27 novembre 2003 - Oggi i preliminari di Tris Milano City Marathon vedranno, a mezzogiorno, l'inaugurazione del "Running Show" (in Fiera Milano, Padiglione 7, Sala Iii, ingresso Porta Giulio Cesare). L'esposizione di "tutto quanto ha a che fare con la corsa" aprirà i battenti al pubblico (ingresso gratuito) a partire dalle 14 di domani e proseguirà nei seguenti orari: venerdì 28 e sabato 29 dalle 10 alle 20, domenica dalle 9 alle 17. All'inaugurazione saranno presenti l'assessore allo sport del Comune di Milano, Aldo Brandirali, e un grande amico di Milano City Marathon, l'ex calciatore Beppe Bergomi. Dopodomani, venerdì 28 novembre, conferenza stampa, sempre in Fiera (Sala Convegni del "Running Show", Padiglione 7, secondo piano) con gli atleti d'élite. Saranno presenti i keniani Cheruiyot e Rotich, il nostro Goffi e le keniane Chelangat e Jelagat. Parteciperà all'incontro, in omaggio alla città, la keniana Margaret Okayo, vincitrice a Milano nel 2002. Domenica 30 novembre,Tris Milano City Marathon sarà trasmessa in diretta su Rai Tre a partire dalle 10.40 e sino alle 11.55.

LASTMINUTE.COM E RUN FOR GOOD LASTMINUTE.COM PARTECIPA ALLA MILANO CITY MARATHON 2003
Milano, 27 novembre 2003 - lastminute.Com, società leader in Europa in soluzioni online per i viaggi e il tempo libero, partecipa a Run For Good nell’ambito della Milano City Marathon 2003 (che si correrà domenica 30 Novembre) mettendo in palio uno dei premi che verrà sorteggiato tra chi porterà al traguardo le donazioni a sostegno dell’Aism (Associazione Italiana Sclerosi Multipla). Il premio è un indimenticabile weekend per quattro persone presso il suggestivo Podere Tigliolo di S.quirico D’orcia nella campagna senese. La struttura sorge nel cuore della Val d'Orcia e mette a disposizione degli ospiti, un ampio giardino con piscina, ping-pong, campo da bocce, barbecue, lavanderia, un salone per attività ricreative e culturali. “Dopo l’esperienza positiva alla Stramilano abbiamo voluto ripetere l’avventura “Run for Good” e sostenere l’Aism“. Commenta Gianni Rotondo, Managing Director del gruppo lastminute.Com Italia. Ancora una volta lastminute.Com si è dimostrata sensibile alle tematiche non profit. “

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