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di
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28 NOVEMBRE 2003
pagina 1
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STANCA: MOBILITATI 900 MILIONI DI
EURO PER MODERNIZZARE E RENDERE PIÙ EFFICIENTE
LA P.A. LOCALE
E AVVICINARLA AI CITTADINI IN CANTIERE ANCHE PROGETTI A SOSTEGNO DELL’E-DEMOCRACY,
LA “CITTADINANZA DIGITALE”
Roma, 27 novembre 2003 - L'albero
dell'eGovernment sta per dare i suoi più significativi frutti. Già
dall'inizio del 2004 cittadini ed imprese cominceranno a cogliere i benefici
del complesso processo di ammodernamento della Pubblica amministrazione
locale, che il Governo ha avviato due anni fa con gli Enti locali con una
mobilitazione di almeno di 500 milioni di euro, (attivati con finanziamenti
statali per 120 milioni di euro), che ha permesso l'apertura di 134
"cantieri digitali".
La Pubblica
amministrazione elettronica, infatti, consentirà di accedere ai servizi
pubblici senza limiti di orario e senza doversi spostare o fare code,
utilizzando una pluralità di canali telematici di accesso (Pc, telefono, tv
digitale, etc.). Su questa strada
la Conferenza Stato-regioni
ha appena approvato la 2a fase del Piano di e-Government, predisposto dal
ministro Lucio Stanca in piena condivisione con le Regioni, innescando
interventi per non meno di 400 milioni di euro. "La seconda fase del
Piano ha una disponibilità di 200 milioni di euro messi a disposizione dal
Governo, a cui si aggiungeranno almeno altrettanti di co-finanziamento da
parte delle Regioni, con lo scopo di proseguire l'attività intrapresa con
la prima fase", ha detto Stanca, rilevando che "questa
mobilitazione di risorse, che arriva a ben 900 milioni di euro (di cui 320
milioni messi a disposizione dal Governo), quasi 1.800 miliardi delle
vecchie lire, è il più consistente investimento mai realizzato nel nostro
Paese per l'innovazione tecnologica nella Pubblica amministrazione
locale". Il ministro ha spiegato che "con la seconda fase si darà
corso a cinque linee d'azione: sviluppo dei servizi infrastrutturali locali
(61 milioni di €); diffusione territoriale dei servizi per cittadini e
imprese (86 milioni di €); inclusione dei piccoli Comuni nell'attuazione
dell'e-Government (25 milioni di €); avviamento di progetti per lo
sviluppo della cittadinanza digitale, l'e-Democracy (10 milioni di €);
promozione dell'utilizzo dei nuovi servizi presso cittadini e imprese (9
milioni di €)". Stanca ha precisato che "anche in questa fase ci
sarà una forte cooperazione tra le varie aree del Paese, evitando che lo
sviluppo della Pubblica amministrazione elettronica avvenga a macchie di
leopardo. Non solo, ma grazie a questa interconnessione è stato e sarà
possibile il riuso dei progetti, consentendo così rilevanti risparmi e
importanti sinergie". Di particolare significato, ha proseguito il
ministro, "la linea d'azione che riguarda una novità assoluta a
livello europeo: l'e-Democracy, la 'cittadinanza digitale'. È nostra
intenzione, infatti, promuovere con le autonomie locali progetti per
l'utilizzo delle tecnologie dell'informazione e della comunicazione (Ict)
per favorire la partecipazione dei cittadini alla vita a alle decisioni
delle loro amministrazioni. Questo procedimento innovativo si concentrerà
sui processi di decisione pubblica per migliorarne l'efficacia, l'efficienza
e la condivisione da parte di tutti". Stanca ha infine sottolineato che
"l'architettura istituzionale dello Stato si sta già modificando in
senso federalista: lo spostamento di poteri, competenze e risorse pubbliche
verso gli enti più vicini ai cittadini, alle imprese ed al territorio,
grazie anche alle tecnologie digitali, valorizza e stimola la capacità di
autogoverno e il rapporto tra cittadini e istituzioni. Ma senza una comune
visione di tutti gli attori la sua realizzazione sarebbe difficile e
certamente si produrrebbero elevate diseconomie, provocando un federalismo
caotico, anziché un federalismo efficiente".
NUOVI DATI STATISTICI CONFERMANO UNA
DIMINUZIONE DEGLI INVESTIMENTI E DEI RISULTATI NEL SETTORE DELLA RICERCA
EUROPEA
Bruxelles, 28 novembre 2003 - Gli ammonimenti degli analisti ricercatori
sono stati confermati il 25 novembre, quando il commissario europeo per
la Ricerca Philippe
Busquin ha presentato i nuovi dati statistici sui rendimenti scientifici
dell'Europa, che evidenziano una diminuzione degli investimenti e dei
risultati. Le "Cifre chiave per il 2003-2004" forniscono dati
esaustivi su tutte le tipologie di finanziamenti alla ricerca, nonché
indicatori che consentono la valutazione dei risultati. Per la prima volta,
le statistiche comprendono anche dati provenienti dai paesi in fase di
adesione e dai paesi candidati, ed offrono pertanto una panoramica sui
settori di convergenza e divergenza fra gli attuali ed i futuri Stati
membri. I dati statistici mostrano che l'Europa sta perdendo la sua
leadership perfino riguardo al numero di pubblicazioni scientifiche
presentate. "Ciò è la logica conseguenza degli scarsi investimenti
nella ricerca di base", ha commentato Busquin. "La ricerca di base
è sempre più vittima delle difficili condizioni di bilancio degli Stati
membri, ma questa non è la risposta adatta a garantire la crescita e la
prosperità in Europa. [.] Il messaggio politico è che l'Europa deve, più
che mai, impegnarsi in maniera concreta. Si sono compiuti progressi a
livello verbale, ma ora è giunto il momento di agire". Il divario
negli investimenti per la ricerca e sviluppo (R&s) fra l'Ue e gli Stati
Uniti non ha fatto che aumentare a vantaggio degli Usa. Circa l'80 per cento
del divario è il risultato dei diversi livelli di spesa per
la R
&s delle imprese private, in Europa e negli Stati Uniti. Affinché l'Ue
riduca questo divario negli investimenti, il tasso di crescita annuo degli
investimenti nella R&s dovrebbe quasi raddoppiare, ossia raggiungere l'8
per cento invece dell'attuale 4,5 per cento. Non si deve pensare, tuttavia,
che gli investimenti privati nella R&s siano in diminuzione nell'Ue. Al
contrario, la spesa in questo settore è aumentata del 50 per cento fra il
1995 ed il 2001. Tuttavia, negli Stati Uniti, tale dato si è incrementato
del 130 per cento nel corso dello stesso periodo. La crescita dei rendimenti
globali è diminuita in quasi tutti gli Stati membri fra il 2000 ed il 2001,
anche se in misura minore rispetto agli investimenti. Se si considerano i
paesi in fase di adesione, è possibile differenziarli in due gruppi.
Lituania, Lettonia, Ungheria, Repubblica Ceca, Malta e, in misura ridotta,
Polonia, nel periodo 2000-2001 hanno tutte recuperato terreno nei confronti
dei 15 dell'Ue, evidenziando ciascuna un tasso di crescita della produttività
superiore alla media comunitaria. I restanti paesi in fase di adesione hanno
accusato un ulteriore ritardo nel corso dello stesso periodo, sebbene la
forte crescita degli investimenti in Slovacchia, Estonia e Cipro lasci
intravedere la possibilità di un sostanziale miglioramento. Nel valutare
l'impatto dell'allargamento,
la Commissione
conclude che "la forza dell'Europa nei riguardi dei risultati
scientifici verrà intensificata, ma i suoi rendimenti tecnologici non
seguiranno lo stesso ritmo, almeno nel breve termine". Gli attuali
Stati membri mantengono le posizioni acquisite nella seconda metà degli
anni '90, sebbene emergano attualmente nuove tendenze. I paesi meridionali
(Portogallo, Spagna, Grecia ed Italia) accusavano ancora un ritardo nel
2001, e sembrava che il loro recupero nei confronti del resto d'Europa
avesse subito un sensibile rallentamento. Francia, Regno Unito, Germania,
Austria, Irlanda, Belgio e Paesi Bassi hanno tutti mantenuto le proprie
posizioni medie, sebbene
la Germania
abbia registrato una drastica diminuzione della crescita degli investimenti,
che nel
2001 ha
subito perfino una variazione di segno negativo.
La Finlandia
,
la Danimarca
ed, in particolare,
la Svezia
vantavano ancora, nel 2001, un notevole vantaggio nei confronti degli altri
Stati membri, e stavano incrementando il divario. Le cifre suggeriscono,
quindi, che l'attuale crisi economica stia creando maggiori divergenze
all'interno dell'Ue. L'importanza di un forte settore della ricerca europea
è stata riconosciuta dal presidente della Commissione Romano Prodi, come
dimostrato dalla sua iniziativa per la crescita, che prevede investimenti
aggiuntivi nella ricerca. Busquin ha accolto favorevolmente questa
iniziativa, e si è detto convinto che altri colleghi all'interno della
Commissione comincino a ritenere importante la promozione della ricerca.
SEMESTRE UE: SUL SITO LO
STATO DI ATTUAZIONE DEL PROGRAMMA DI PRESIDENZA ED I RISULTATI RAGGIUNTI
NELL’ULTIMO CONSIGLIO ECOFIN
Roma, 28 novembre 2003 - Il Mef comunica che sul sito www.Mef.gov.it
tra gli ultimi documenti
pubblicati sono disponibili: il prospetto dei risultati ottenuti in
relazione alle iniziative ed ai provvedimenti previsti dal programma di
Presidenza Ue; uno schema dei risultati del Consiglio Ecofin del 25 novembre
scorso.
COMMISSIONE TRIBUTARIA
CENTRALE: DAL 1° DICEMBRE
LA SEDE IN
VIA FLAVIA
Roma, 28 novembre 2003 - Il Mef comunica che, a partire da lunedì 1°
dicembre 2003,
la Commissione Tributaria
Centrale del Ministero, trasferisce la propria Sede da via Xx Settembre,
97 a
via Flavia, 93 - 00187 Roma. I recapiti telefonici della Commissione sono:
Centralino: 06-476111 ; Ufficio relazioni con il pubblico: 06-47610817,
06-47610818, 06-47610819
VERSAMENTO IN ACCONTO
DELLE ACCISE
Roma, 28 novembre 2003 - Il Mef comunica che, per l’anno 2003, l’acconto
dell’accisa sugli oli minerali, ad eccezione del gas metano, e l’acconto
dell’imposta di consumo sugli oli lubrificanti e sui bitumi di petrolio,
devono essere versati entro il 27 dicembre 2003. L’acconto è dovuto, per
l’accisa sugli oli minerali immessi in consumo nel periodo compreso tra il
16 e il 31 dicembre
2003, in
misura pari al 98% dell’imposta dovuta per le immissioni in consumo
verificatesi nel periodo dal 1° al 15 dicembre. Per l’imposta di consumo
sugli oli lubrificanti e sui bitumi di petrolio relativa alle immissioni in
consumo del mese di dicembre 2003, la misura dell’acconto è fissata al
98% dell’imposta dovuta per le immissioni in consumo avvenute nel mese di
novembre. Per l’accisa sul gas metano non è dovuto l’acconto. Il
relativo decreto del Ministro dell’Economia e delle Finanze, datato 21
novembre 2003, è in corso di pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale. Tale
provvedimento consente, tra l’altro, l’uso del modello F24, con
esclusione della compensazione di eventuali crediti, per tutti i pagamenti
la cui scadenza è fissata al 27 del mese di dicembre, purché eseguiti
entro il giorno 18 dello stesso mese.
CRESCE ANCHE A OTTOBRE
L’INDUSTRIA DEL RISPARMIO GESTITO IL PATRIMONIO SFIORA GLI 850 MILIARDI DI
EURO.
Milano, 28 novembre 2003 - Si mantiene in crescita anche nel mese di ottobre
l’Industria italiana della gestione. Il patrimonio lordo riportato nella
Mappa del Risparmio Gestito ha raggiunto nel corso del mese di riferimento
gli 848,9 miliardi di euro mentre il patrimonio al netto delle duplicazioni
degli Oicr di gruppo si è attestato a quota 725,4 miliardi di euro.
La Mappa
del Risparmio Gestito rappresenta l’Industria nel suo complesso con tutte
le componenti: Oicr, Gpf, Gpm, gestioni di patrimoni previdenziali, prodotti
assicurativi, altre gestioni. Anche nel mese di ottobre gli Oicr hanno
mantenuto il primo posto nella classifica dei prodotti finanziari con un
patrimonio lordo di 503,3 miliardi di euro (500,4 miliardi di euro il
netto). Seguono le Gestioni di Prodotti Assicurativi con un patrimonio lordo
di 148,5 miliardi di euro (117,6 miliardi di euro il netto). In terza
posizione le Gpf Retail con 94,9 miliardi di euro di lordo (16,4 miliardi di
euro il netto); al quarto posto le Gpm Retail con 49,7 miliardi di euro di
lordo (41,2 miliardi di euro il netto) quindi la categoria residuale delle
Altre Gestioni con un patrimonio lordo di 42,2 miliardi di euro (40,6
miliardi di euro il netto). Chiudono la classifica le Gestioni di Patrimoni
Previdenziali con 10,1 miliardi di euro di patrimonio lordo e 9 miliardi di
euro di patrimonio netto. Il comparto obbligazionario è stato anche a
ottobre quello che ha registrato il patrimonio maggiore: 301,8 miliardi di
euro il lordo; 274,4 miliardi di euro il netto. I prodotti bilanciati hanno
mantenuto il secondo posto con 177,5 miliardi di euro di patrimonio lordo
(140,1 miliardi di euro il netto). A seguire i prodotti azionari con 120,9
miliardi di euro di lordo e 109 miliardi di euro il netto e i prodotti
monetari con un patrimonio lordo di 113 miliardi di euro, netto di 110,6
miliardi di euro. Chiudono la lista: la categoria residuale dei prodotti non
classificati (103,3 miliardi di euro il lordo, 67,5 miliardi di euro il
netto) e i prodotti flessibili (32,2 miliardi di euro di patrimonio lordo e
23,5 miliardi di euro di netto) che registrano un piccolo balzo in avanti
rispetto a settembre.
JULIUS BAER CREVAL
PRIVATE BANKING SI PRESENTA ALLA COMUNITÀ FINANZIARIA
Milano, 28 novembre 2003 - Raymond J. Baer, Presidente del Gruppo Julius
Baer, e Giovanni De Censi, Presidente del Gruppo bancario Credito
Valtellinese, hanno presentato il 26 novembre alla comunità finanziaria la
filosofia e gli obiettivi della Julius Baer Creval Private Banking S.p.a. La
società, costituita nel novembre 2002 e autorizzata ad operare come banca
nel maggio del 2003, segna l'ingresso di Julius Baer nel mercato italiano
del Private Banking e la nascita, in questo settore, di una delle prime
joint venture realizzate tra una banca svizzera ed una italiana. Con un
capitale azionario iniziale di 15 milioni di Euro, ed un patrimonio totale
di circa Euro 22 milioni, detenuto per il 51% da Julius Baer e per il 49%
dal Credito Valtellinese,
la Julius Baer
Creval esprime la forte volontà dei due gruppi azionisti di dare vita ad un
progetto importante e di lungo termine, con l'obiettivo di arrivare
gradualmente ad occupare posizioni significative nel panorama degli
operatori del private banking più qualificati e autorevoli presenti in
Italia. Tale determinazione trova conferma nella composizione del board di
Julius Baer Creval, dove la presenza di Giovanni De Censi come Presidente,
del Dr. Thomas Baer come Vice Presidente e di Renato Bartesaghi, Raymond J.
Baer, Miro Fiordi, Filippo
La Scala
come Consiglieri, testimonia il livello di impegno dei due gruppi azionisti
ed il loro coinvolgimento personale. Dal punto di vista gestionale, a
Maurizio Sella, come Direttore Generale della Julius Baer Creval, è stata
affidata la responsabilità di guidare una struttura progettata per
combinare efficacemente l'expertise consolidata da Julius Baer in più di
cento anni di tradizione nella gestione di affari e patrimoni di clientela
privata, con l'affidabilità e l'efficienza delle infrastrutture
amministrative e dei servizi bancari del Gruppo Creval. Maurizio Sella,
forte di un'esperienza maturata nelle principali piazze finanziarie
mondiali, ricoprendo incarichi di rilievo nell'ambito del Private Banking di
primarie istituzioni bancarie internazionali, potrà quindi far leva su una
banca concepita e attrezzata per assicurare anche in Italia l'altissimo
profilo di assistenza alla clientela privata che ha consentito a Julius Baer
di affermarsi nel mondo come un partner solido, integro, esperto e
affidabile, con cui condividere stabilmente i propri obiettivi di sicurezza
e prosperità. La scelta intrapresa nell'ambito degli accordi di joint
venture, che vedono le attività di asset management co-gestite con le
strutture di Zurigo del Gruppo Julius Baer, la cui Business Unit Private
Banking è guidata da Mike Baer, e gli aspetti di back-office delegati alle
strutture del Gruppo Credito Valtellinese, permette ai private bankers della
Julius Baer Creval, tutti con elevato grado di seniority, di dedicare il
massimo impegno alle esigenze individuali ed alla cura del cliente.
L'offerta della Julius Baer Creval è orientata a rispondere alle più
sofisticate aspettative di clienti privati e imprese di famiglia che
dispongono di un patrimonio di almeno 5 milioni di Euro, con una
disponibilità liquida minima di 500 mila Euro. La gamma dei prodotti e
servizi, tutti di altissima qualità, abbraccia sia il Private Banking che
il Family Office, ponendosi come obiettivo la conservazione e la crescita
del valore del capitale, attraverso l'attenzione costante all'equilibrio tra
sicurezza, rendimento e rischio. In particolare, oltre alle gestioni
patrimoniali, orientate principalmente a fornire un approccio dinamico e
strategie indipendenti, Julius Baer Creval offre servizi di Credito Lombard,
di copertura rischi di cambi e di consulenza per la gestione di liquidità
aziendali. Accanto alle tradizionali forme di intestazioni fiduciarie,
svolte tramite Julius Baer Fiduciaria Srl. La banca offre intestazioni
fiduciarie di polizze assicurative-finanziarie, nonché possibili
strutturazioni di patrimoni familiari anche attraverso i cosiddetti
"patti di famiglia". I servizi di Family Office, uno dei fiori
all'occhiello della tradizione Julius Baer, sono coordinati con
la Julius Baer
Family Office Ltd., il cui ufficio di Zurigo vanta uno staff di oltre 50
persone con esperienza pluriennale nell'advisory familiare internazionale.
"La nostra sintonia con il mercato italiano, dove il nome Julius Baer
si è legato ad un tappa storica come prima Sicav estera autorizzata, nel
1992, e dove in oltre dieci anni abbiamo saputo mantenerci sempre ai vertici
tra i player esteri dell'Investment Funds, ci ha indotto ad investire
ulteriormente in questo paese" ha detto Raymond Baer, incontrando per
la prima volta i giornalisti italiani. "Oggi, attraverso l'iniziativa
in joint venture con il Gruppo Credito Valtellinese, nostro partner storico
con cui da anni intratteniamo positive relazioni, portiamo in Italia anche
l'attività su cui più si è costruito il prestigio del nome Julius Baer a
livello mondiale, integrando così considerevolmente l'offerta delle nostre
competenze strategiche." A sua volta Giovanni De Censi, nel corso
dell'incontro, ha detto: "Il Gruppo Credito Valtellinese ha trovato
nella professionalità e competenza del partner elvetico la soluzione per
offrire un servizio di qualità al mercato italiano;
la Julius Baer
Creval Private Banking potrà avvalersi dell'impegno organizzativo e
tecnologico del Gruppo Credito Valtellinese realizzando così la massima
efficacia nel coniugare l'esperienza di entrambe le componenti."
SANPAOLO IMI PUNTA SULLA
CINA. NUOVA FILIALE A SHANGHAI PER SERVIRE LE IMPRESE ITALIANE
Torino, 28 novembre 2003 - Sanpaolo Imi apre una filiale a Shanghai con la
mission prioritaria di sostenere gli investimenti e le attività di
import-export delle imprese italiane in Cina. Contestualmente, al fine di
soddisfare anche le esigenze in divisa locale delle imprese, viene
sottoscritto un accordo operativo con due primarie banche cinesi, che
applicheranno alla clientela Sanpaolo le migliori condizioni di mercato.
L’ampliamento della presenza operativa a Shanghai, con la trasformazione
in filiale dell’ufficio di rappresentanza aperto nel 1996, trova
motivazione nella dimensione assoluta del mercato cinese a cui corrisponde
una presenza sempre maggiore di imprese italiane ed uno sviluppo consistente
dei flussi commerciali cross border. Attenzione sarà, altresì, rivolta
all’assistenza delle multinazionali cinesi interessate ad investire in
Italia ed allo sviluppo delle relazioni con le primarie banche locali. La
filiale di Shanghai è diretta da Luigi Landoni ed è ubicata nella Jin Mao
Tower, 20th floor, 88 Shiji Dadao, Pudong New Area, Shanghai. Il network
cinese si completa con l’Ufficio di Rappresentanza di Pechino e con
la Filiale
di Hong Kong, punto particolarmente dedicato all’attività di trade
finance, mentre la presenza nel Far East comprende anche le filiali di
Singapore e Tokyo e l’ufficio di Bangkok, identificando Sanpaolo Imi quale
gruppo bancario italiano leader nella Regione.
TOWERS PERRIN: NEI
PROSSIMI TRE ANNI LE AZIENDE ITALIANE FARANNO PIÙ RICORSO AI PIANI
PENSIONISTICI E MENO ALLE STOCK OPTION
Milano, 28 novembre 2003 - Nei prossimi tre anni le strategie retributive
delle aziende italiane vedranno un netto calo del ricorso alle stock option
(18% contro il 30% del triennio 2000-2003), a fronte di un aumento dei piani
pensionistici integrativi (20% contro 9%) e di un minor ricorso alla
retribuzione variabile (34% contro 48%). Il dato è in controtendenza con
quanto accadrà a livello mondiale: infatti nel periodo 2004-2006 il ricorso
a stock option e piani pensionistici resterà sostanzialmente invariato (dal
23 al 24% il primo, dal 20 al 23% il secondo), mentre crescerà
l’attenzione riservata alla retribuzione variabile (dal 38 al 44%). E’
quanto emerge dalla ricerca "Reward and performance management
challenges" condotta da Towers Perrin, una delle maggiori società
internazionali di consulenza nella gestione delle risorse umane e dei
sistemi retributivi, fra circa 1.300 aziende in Europa (di cui 44 italiane),
Nord America, America Latina e Asia. La ricerca è stata presentata oggi, 27
novembre
2003, a
Milano nel corso di un evento riservato ai direttori Risorse umane delle
maggiori aziende italiane. Il campione è composto da 1.297 aziende in tutto
il mondo: 40% negli Usa, 26% in Europa (
339 in
totale, di cui
44 in
Italia), 17% in Asia, 11% in America Latina, 6% in Canada. Il 47% delle
società intervistate ha un numero di dipendenti compreso tra le 3.000 e le
5.000 unità. Per il 57% si tratta di aziende private quotate in borsa, per
il 29% di società private non quotate. Nell’indagine sono state
interpellate anche aziende pubbliche e no profit (10% del totale). L’88%
del campione italiano è composto da società private non quotate, mentre il
59% delle aziende intervistate ha un numero di dipendenti compreso tra i 500
e i 3.000 dipendenti. Lella Cassani, responsabile della divisione Rewards
and Performance Management di Towers Perrin, ha dichiarato a commento dei
risultati della ricerca: «Per quanto riguarda le politiche di compensation,
i cambiamenti in Italia e all’estero nei prossimi tre anni riguarderanno
soprattutto una maggiore focalizzazione delle aziende sulla comunicazione
interna delle strategie retributive e una spinta nella formazione dei
manager sul performance management, che consente di collegare direttamente
il sistema di incentivi agli obiettivi dell’impresa». Sintesi dei
risultati della ricerca Come cambia la remunerazione del lavoro A quali
strumenti faranno ricorso le aziende nei prossimi tre anni (2004-2006) nella
gestione delle risorse umane e raffronto con il triennio precedente
(2000-2003)
Strumenti
|
% di utilizzo in
Italia
|
Variazione
|
% di utilizzo nel
mondo
|
Variazione
|
Piani di bonus e
retribuzione variabile
|
34%
|
-14%
|
44%
|
6%
|
Aggiustamento
retributivo/processi di revisione
|
27%
|
-19%
|
34%
|
-1%
|
Strutture
retributive
|
34%
|
2%
|
40%
|
7%
|
Valutazione del
ruolo
|
23%
|
-20%
|
34%
|
3%
|
Opportunità di
formazione e sviluppo
|
36%
|
4%
|
44%
|
17%
|
Programmi di
riconoscimento
|
21%
|
-18%
|
38%
|
14%
|
Piani azionari
|
18%
|
-12%
|
24%
|
1%
|
Comunicazione dei
sistemi di reward
|
43%
|
13%
|
51%
|
30%
|
Piani pensionistici
|
20%
|
11%
|
23%
|
3%
|
Iniziative di
lavoro flessibile
|
25%
|
0%
|
26%
|
8%
|
Condizioni e orario
di lavoro
|
23%
|
5%
|
18%
|
4%
|
Iniziative di
arricchimento del ruolo
|
22%
|
6%
|
31%
|
23%
|
fonte: Towers Perrin,
novembre 2003
PARMALAT FINANZIARIA SPA:
LIQUIDAZIONE DEL FONDO EPICURUM
Milano, 28 novembre 2003 - Parmalat Finanziaria informa di aver ricevuto
comunicazione da parte del fondo aperto Epicurum, che l’assemblea degli
investitori, riunitasi il 26 c.M. A Los Angeles, ha approvato, in
conformità all’accordo raggiunto con il Gruppo Parmalat, la liquidazione
della quota di investimento nel fondo stesso e la risoluzione anticipata del
contratto di swap valutario. A seguito dell’approvazione della assemblea
degli investitori il fondo provvederà nella giornata di giovedì 4 dicembre
2003 alla liquidazione tramite bonifico bancario. In particolare l’importo
relativo alla liquidazione dell’investimento nel Fondo Epicurum sarà di
Us Dollars 589.940.949 e l’importo relativo alla risoluzione del contratto
di swap valutario sarà di Us Dollars
13.286.027 a
favore di Parmalat.
CDC COLLOCA 5,5% A
INVESTITORI ISTITUZIONALI
Fornacette (Pisa), 28 novembre 2003 - Cdc S.r.l. Controllante di Cdc S.p.a.,
società quotata al Nuovo Mercato, leader italiano nella produzione e
distribuzione di It, annuncia congiuntamente alla stessa Cdc S.p.a. Di aver
collocato presso primari investitori istituzionali circa il 5,5% del
capitale detenuto in Cdc S.p.a. L’operazione, avvenuta sul mercato dei
blocchi in data odierna per il tramite di Banca Imi è stata realizzata a
seguito del forte interesse manifestato da primari fondi di investimento per
l’ingresso nel capitale di Cdc S.p.a., alla luce del positivo andamento
dell’esercizio in corso e delle favorevoli prospettive per la società.
L’operazione persegue l’obiettivo di accrescere il flottante e la
liquidità del titolo Cdc, attraverso l’ingresso di primari e qualificati
investitori istituzionali nella compagine azionaria. A seguito
dell’operazione il flottante di Cdc raggiunge circa il 25% del
capitale.
ASSETTO AZIONARIO
VITTORIA ASSICURAZIONI S.P.A.
Milano, 28 novembre 2003 - Ieri la società Opalia B.v., facente capo
indirettamente per il 60% al Dott. Francesco Baggi Sisini, amministratore di
Vittoria Assicurazioni S.p.a., e per il 40% alla Yura International Holding
B.v. (società controllata dal Dott. Carlo Acutis) ha acquistato: n°
999.600 azioni Vittoria Assicurazioni S.p.a. (pari al 3,332%) dalla Yura
International Holding B.v.; n° 599.400 azioni Vittoria Assicurazioni S.p.a.
(pari al 1,998%) dalla Arbus S.r.l. (società controllata dal Dott.
Francesco Baggi Sisini). Dopo tali operazioni la partecipazione della Yura
International Holding B.v. Nella Vittoria Assicurazioni S.p.a. Ammonta al
2,166% direttamente ed al 51,024% indirettamente tramite la controllata
Vittoria Capital N.v. Alla quale si affianca la collegata Opalia B.v. Che
possiede n° 2.499.000 azioni Vittoria Assicurazioni S.p.a. Pari al 8,33%.
Opalia B.v. Si è inoltre impegnata ad acquistare entro il 31/1/2004: n°
299.400 azioni Vittoria Assicurazioni S.p.a. (pari allo 0,998%) da terzi. Al
perfezionamento di tale acquisto Opalia B.v. Possiederà n. 2.798.400 azioni
Vittoria Assicurazioni S.p.a. (pari al 9,328%).
GRUPPO ARQUATI: CONFERITI
ALL’A.D. MARIO ADDONIZIO (LIQUIDATORE DELLA SOCIETÀ) I POTERI PER
ATTIVARE
LA PROCEDURA PER
LA “PRODI BIS”.
Milano, 28 novembre 2003 - L’assemblea degli azionisti di Arquati S.p.a.,
conclusasi ieri in seduta straordinaria, ha preso atto
dell’indisponibilità degli attuali azionisti ad una ricapitalizzazione e
la mancanza di impegni di intervento simili da parte di esterni e dunque
dello stato di liquidazione della società. L’assemblea ha pertanto
nominato l’attuale Amministratore Delegato Ing. Mario Addonizio
liquidatore della società conferendogli tutti i poteri per attivare la
procedura di cui al D.lg. 270/1999 e cioe' di richiedere l'amministrazione
straordinaria (cosiddetta “Prodi bis”). L’assemblea ha inoltre
conferito al liquidatore ogni altro potere necessario per il ricorso ad
eventuali procedure concorsuali liquidatorie, da attivarsi in caso di
rigetto della richiesta di amministrazione straordinaria. Tale decisione ha
il preciso obiettivo, fortemente voluto dall’azienda, di salvaguardare
quanto più possibile i valori correlati al mercato ed all’occupazione del
Gruppo Arquati. “Il nostro obiettivo” - afferma Mario Addonizio - “è
innanzitutto quello di ottenere in tempi rapidi
la Prodi
bis al fine di garantire una pronta ripresa di una normale operatività;
confidiamo di poter uscire nel medio periodo dalla crisi finanziaria in cui
ci troviamo oggi e che penalizza la possibilità di avere un normale ciclo
produttivo e commerciale. A testimonianza della forza del brand molti nostri
clienti ci hanno già confermato gli ordinativi per la prossima stagione
delle tende da sole”.
L’ASSEMBLEA DEI SOCI DI
ACSM SPA DELIBERA
LA SCISSIONE
Como
, 28 novembre 2003 - Ieri, a Como, si è tenuta in sede di rinvio
l’assemblea straordinaria dei soci di Acsm S.p.a.. Era rappresentato il
57,02% del capitale sociale, corrispondente a 21.214.502 azioni.
L’assemblea ha approvato il progetto di scissione totale di Canturina
Servizi S.p.a., che prevede, tra l’altro, il trasferimento ad Acsm degli
assets della stessa Canturina connessi al servizio di distribuzione del gas
(tutti gli altri elementi patrimoniali riferiti alle gestioni acqua,
farmacie, altri servizi, confluiscono in una nuova società, che risulterà
controllata al 100% dal Comune di Cantù). L’integrazione fra le due
utilities prevede anche il subentro da parte di Enerxenia S.p.a., la
controllata di Acsm preposta alla vendita di gas naturale, nel 90% (per un
corrispettivo di circa 2,2 milioni di €uro) del capitale sociale della
società Canturina Servizi Vendite S.r.l., interamente posseduta da
Canturina Servizi ed attiva nel medesimo settore di Enerxenia. La
valorizzazione complessiva (equity value) del ramo distribuzione gas
incorporato e della Società acquisita ammonta a 2,99 milioni di €uro.
La Posizione Finanziaria
Netta trasferita ad Acsm mediante la scissione è pari a 8,92 milioni di
€uro. Con l’operazione, il Comune di Cantù riceverà n. 296.500 azioni
ordinarie Acsm di nuova emissione più un conguaglio in denaro di importo
minimo. Il rapporto di cambio è pari a 593 azioni Acsm ogni 1000 azioni. Le
azioni ordinarie di Acsm che saranno assegnate al Comune di Cantù sulla
base del rapporto di cambio hanno il valore nominale di €uro 1 ciascuna ed
avranno gli stessi diritti e le stesse caratteristiche della azioni Acsm
attualmente in circolazione. Per effetto della scissione, il Comune di
Cantù arriverà a detenere (direttamente e tramite Società interamente
controllate) una partecipazione pari al 2,77% del capitale sociale di Acsm,
mentre la partecipazione del Comune di Como scenderà al 50,60%.
DA NOVARTIS UN IMPEGNO
ESPLICITO PER
LA DIFESA DEI
DIRITTI UMANI PRESENTATE LE NUOVE LINEE-GUIDA DEL GRUPPO FARMACEUTICO PER
LA TUTELA E
LA PROMOZIONE DEI
DIRITTI UMANI, CHE RIFLETTONO I CONTENUTI DELLA DICHIARAZIONE UNIVERSALE DEI
DIRITTI DELL’UOMO
Basilea, 28 novembre 2003 - Novartis ha reso note ieri le sue nuove linee
guida in materia di diritti umani, che applicano alle attività di tutto il
Gruppo internazionale i principi espressi dalla Dichiarazione Universale dei
Diritti dell’Uomo. “La difesa dei diritti umani riguarda in primo luogo
gli Stati e i governi, ma le imprese possono e devono avere, su questo
terreno, un ruolo complementare e costruttivo, contribuendo a tutelare gli
aspetti fondamentali della dignità delle persone” ha detto Daniel Vasella,
Presidente e Ceo di Novartis. “Le nostre nuove linee guida offriranno
ulteriori garanzie che Novartis agisca nel pieno rispetto dei diritti
dell’uomo e non tragga consapevolmente vantaggi da violazioni commesse da
altri”. Queste linee guida, parte integrante della politica Novartis di
Corporate Citizenship, sono il risultato di oltre due anni di lavoro,
effettuato attraverso un ampio dialogo all’interno del Gruppo e un
confronto con le più importanti organizzazioni internazionali impegnate
nella difesa dei diritti umani. Vi si definiscono specifici principi e
regole in merito alla tutela delle pari opportunità, al divieto di ogni
forma di discriminazione, ai diritti alla sicurezza personale e a quelli dei
dipendenti. Stabiliscono inoltre nuovi, avanzati criteri di condotta sul
rispetto delle sovranità nazionali, delle comunità e popolazioni locali,
nonché in relazione alla proprietà intellettuale e al trasferimento di
tecnologie. “Novartis ha svolto e svolge un ruolo positivo nel valorizzare
le norme messe a punto dall’Onu in merito alle responsabilità delle
imprese, e in particolare dei grandi gruppi sovranazionali, nella
salvaguardia dei diritti umani”. Questo il commento all’iniziativa del
Gruppo da parte di Mary Robinson, già Alto Commissario dell’Onu per i
Diritti Umani e attualmente Executive Director di Ethical Globalization
Initiative, intervenuta all’annuale simposio internazionale della Novartis
Foundation for Sustainable Development, nel corso del quale sono state
appunto presentate le nuove linee-guida Novartis. L’incontro ha visto la
partecipazione di circa 500 esperti e attivisti di tutto il mondo, che si
sono confrontati sul tema “Diritti Umani e Imprese private”. Sono
intervenute, oltre a Mary Robinson, altre personalità internazionali, come
Irene Khan, Segretario Generale di Amnesty International, Jody Kollapen,
Presidente della Commissione per i Diritti Umani del Sud Africa, e Micheline
Calmy-rey, responsabile per gli Esteri del Consiglio Federale Svizzero. Due
illustri economisti, Paul Streeten, Professore Emerito alla Boston
University, e Lee Tavis, docente alla Notre Dame University, hanno inoltre
offerto il loro qualificato contributo a un dibattito aperto e trasparente
sul ruolo di imprese, governi e Ong nella difesa dei diritti umani. Aprendo
i lavori del simposio, Daniel Vasella ha sottolineato come Novartis e altre
imprese possano svolgere un ruolo efficace nella tutela dei diritti umani
soprattutto attraverso lo sviluppo delle loro specifiche attività,
adottando comportamenti di business corretti e attuando programmi che
rispondano a reali esigenze della collettività. “Il contributo più
significativo che possiamo offrire viene dalla nostra capacità di scoprire,
sviluppare e rendere disponibili farmaci innovativi ed efficaci – ha detto
Vasella –. Realizzando prodotti utili e che hanno valore per la
collettività, siamo in grado di aiutare pazienti e medici, creare nuove
opportunità di lavoro e, allo stesso tempo, garantire un adeguato ritorno
economico agli investimenti dei nostri azionisti”. Oltre a ciò,
l’impegno di Novartis nella salvaguardia della dignità e dei diritti
delle persone si esprime anche attraverso comportamenti e iniziative, in
materia di responsabilità sociale e ambientale, che vanno oltre gli
standard previsti dalle leggi dei Paesi nei quali è presente con le sue
attività. Basandosi su quanto indicato nelle linee guida di Corporate
Citizenship, Novartis per esempio assicura retribuzioni adeguate ai propri
dipendenti nei paesi poveri e in quelli in via di sviluppo. A questi stessi
dipendenti e ai loro congiunti garantisce inoltre libero accesso a esami
diagnostici e trattamenti per la prevenzione e la cura di malattie come Hiv/aids,
tubercolosi e malaria. Il Gruppo, infine, sostiene specifici progetti e
azioni che tutelano i diritti umani in ambito economico, sociale e
culturale. Con il nuovo Novartis Institute for Tropical Dideases, promuove
attività di ricerca finalizzate esclusivamente allo sviluppo di nuovi
farmaci per il trattamento di malattie ‘trascurate’ che hanno tuttavia
un enorme impatto sulle popolazioni più povere, come tubercolosi e febbre
Dengue. Con
la Novartis Foundation
for Sustainable Development, da tempo contribuisce alla realizzazione di
progetti che migliorano la prevenzione, il trattamento e il livello dei
servizi sanitari nei paesi poveri. Novartis assicura anche, gratuitamente,
le terapie anti-lebbra per i pazienti di tutto il mondo e mette a
disposizione dell’Oms, a prezzo di costo, un innovativo farmaco
antimalarico. L’impegno di Novartis riguarda anche i Paesi avanzati: ha
infatti dato vita a programmi internazionali che consentono ai pazienti
oncologici o a quelli con difficoltà economiche di accedere ai farmaci più
innovativi ed efficaci.
FORMAZIONE MANAGERIALE E
SPECIALIZZAZIONE: NUOVA OFFERTA ARTICOLATA DEL GRUPPO GALGANO “SU
MISURA” PER
LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE
UNA SERIE DI INTERVENTI MIRATI PER MIGLIORARE I RAPPORTI CON I CITTADINI
Milano, 28 novembre – L’emergente “e-government” ha reso desueta
l’immagine di uffici pubblici inefficienti, di funzionari nascosti da pile
di cataste di pratiche cartacee inevase. Oggi
la Pubblica Amministrazione
, grazie anche alla possibilità di accedervi, anzi interagirvi via
Internet, sta riacquistando una nuova dignità: sono innumerevoli gli
sforzi, sia a livello centrale sia sul territorio, per conquistare, anche a
livello di singolo ufficio, un primato nell’efficienza e, perché no?,
produttività nel rapporto con il cittadino. E in questo scenario che il
Gruppo Galgano, forte di oltre 40 anni di esperienza nella consulenza di
direzione e formazione manageriale, di 20 anni di studi e ricerche sulla
P.a. E di un know-how di avanguardia frutto del lavoro quotidiano presso
numerosi enti pubblici in Italia e all’estero, ha messo a punto una nuova
offerta formativa espressamente dedicata alla Pubblica Amministrazione. Il
catalogo è suddiviso in due sezioni principali che prevedono una formazione
effettuabile sia presso la sede dell’Ente (con apposita personalizzazione
e individuazione del periodo) oppure a livello interaziendale su diverse
sedi distribuite sull’intero territorio nazionale (Bari, Bologna, Milano,
Napoli, Padova, Roma, Torino, ecc.): sezione 1 interventi di formazione
manageriale; sezione 2 cicli di specializzazione. Il primo gruppo comprende
una gamma articolata di proposte formative mirate per aree specifiche:
Organizzazione e Direzione; Sviluppo delle risorse umane; Meccanismi
manageriali; Comunicazione; Ambiente. L’obiettivo è quello di trasferire
metodologie e approcci innovativi per affrontare con efficacia le opportunità
di cambiamento che offre il contesto pubblico. Accanto al trasferimento di
know-how, i corsi vedono la presentazione e l’analisi di analoghi casi
aziendali di successo, affiancati in alcuni casi da testimonianze
“live”, in “presa diretta”. Il secondo gruppo di proposte formative
prevede Cicli di specializzazione, che sono corsi mirati che affrontano
alcune delle tematiche gestionali maggiormente sentite in ambito pubblico,
affrontandole a 360 gradi: Corso per Direttori Generali: Total Quality
Management; Organizzare e dirigere gli Uffici per
la Comunicazione Pubblica
; Organizzare e dirigere lo sportello Unico per le Imprese e i cittadini;
Organizzare e dirigere le Case di Riposo per gli Anziani; Sviluppo e
crescita delle competenze manageriali per i funzionari in posizione
organizzativa; Valutazione dei Dirigenti delle Amministrazioni centrali
dello Stato. Il panorama innovativo che si delinea presuppone oggi uno
sforzo da parte degli operatori della Pubblica amministrazione per tenere il
passo sia con i significativi cambiamenti avvenuti finora nelle metodologie
di output della Pubblica Amministrazione sia con gli interventi che si
renderanno necessari per migliorarla ulteriormente, grazie anche al ricorso
e all’utilizzo sempre più capillare delle nuove tecnologie. La parola
chiave per compiere con successo questo percorso è “formazione”. Una
formazione “mirata” che consenta agli operatori della Pubblica
Amministrazione di essere protagonisti del continuo processo di
trasformazione e cambiamento degli uffici pubblici in cui lavorano
attraverso interventi qualificati che integrino le loro competenze,
stimolando al tempo stesso le loro capacità.
REALE IMMOBILI S.P.A.
REALIZZA UN NUOVO CENTRO OPERATIVO A TORINO
Torino, 28 novembre 2003 - Reale Mutua è stata costituita a Torino nel
1828. In
questi 175 anni
la Società
è cresciuta in tutta Italia, diventando oggi la capogruppo di uno dei primi
gruppi assicurativi italiani, al sesto posto nel 2002 nella raccolta premi
nei rami danni. L’attività del Gruppo ha visto la nascita e lo sviluppo
di numerose Società, anche non operanti nel settore assicurativo, che
contribuiscono con l’apporto delle proprie specifiche competenze, ad uno
sviluppo sempre attento alla qualità del servizio ed alla cura della
relazione. Il Gruppo Reale Mutua annovera più di 2.000 dipendenti, una rete
agenziale composta da oltre 8.000 tra Agenti e collaboratori e si avvale
della professionalità di 10.000 fra artigiani e liberi professionisti. I
dipendenti del Gruppo Reale Mutua che lavorano nelle sedi di Torino sono
circa 1.200. La crescita delle Società che oggi operano nella nostra città,
ha reso necessaria, nel tempo, la ricerca di sempre nuovi spazi per
ospitarle in modo adeguato. Il Gruppo Reale Mutua Assicurazioni, attraverso
la controllata Reale Immobili S.p.a., ha così deciso di effettuare un
importante investimento immobiliare a Torino, dando vita ad un Centro
Operativo che ha come obiettivo principale quello di accogliere le diverse
imprese del Gruppo che operano sulla città. Naturalmente l’edificio di
via Corte d’Appello, realizzato nel 1933, continuerà ad essere
la Sede
della Compagnia. Il nuovo Centro Operativo, di cui verrà posta il 27
novembre 2003 la simbolica prima pietra e che sarà completato entro la fine
del 2005, è collocato in una zona in corso di riqualificazione, lungo una
delle principali direttrici cittadine (corso Giulio Cesare) non lontano dal
raccordo con l’autostrada per Milano. Sarà inoltre a ridosso della nuova
linea 4 di trasporto pubblico, che attraverserà da nord a sud la città ed
avrà nodi di interscambio con la metropolitana. Sarà costituito da quattro
edifici per un totale di oltre 15 mila metri quadri di superfici nette di
uffici, due di questi edifici a pianta rettangolare e due a pianta quadrata,
di cui il maggiore costituito da una torre di oltre cinquanta metri di
altezza per un totale di quattordici piani fuori terra. Questo investimento
rappresenta una concreta testimonianza dell’impegno della Reale Mutua
Assicurazioni nella città di Torino, e della continuità con le radici
sociali ed imprenditoriali che furono alla base della sua fondazione nel
1828. Reale Mutua crede fermamente nella capacità di sviluppo della città
e intende dare un contributo fattivo in un momento di difficile congiuntura.
L’ITALIA
INCONTRA L'AUSTRALIA LOMBARDO IL 30% DELL'EXPORT ITALIANO VERSO L'AUSTRALIA
Milano, 27 novembre 2003. L’italia partner dell'Australia per un giro
d'affari che nel
2002 ha
superato i 3.500 milioni di euro: in Lombardia il 29,7% dell'export
nazionale e il 15,5% dell'import. E Milano vanta le quote più alte
nell'interscambio con il 35,5% dell'import e il 58,1% dell'export lombardo.
Dal 2001 al 2002 si sono avuti buoni incrementi nell'export nazionale
(+13%). Emerge da un’elaborazione della Camera di Commercio di Milano. E
Promos, Azienda Speciale della Camera di Commercio di Milano per le attività
internazionali, in collaborazione con altre associazioni lombarde e in
coincidenza con la missione a Melbourne del Comune di Milano e la visita
istituzionale in Australia della Regione Lombardia, sta organizzando una
missione imprenditoriale in Australia dal 28 febbraio al 7 marzo 2004, con
l’obiettivo di creare contatti d’affari con nuove controparti
commerciali e industriali locali per le imprese lombarde. L’iniziativa,
aperta a tutti i settori, mira a fornire alle imprese partecipanti una più
approfondita conoscenza del mercato australiano e a procurare opportunità
d’affari attraverso la ricerca personalizzata di potenziali partner locali
(importatori, distributori, agenti, clienti finali, fornitori, produttori
locali, scambi tecnologici, j/v produttive, ecc.) In preparazione della
missione, tra le attività, un seminario economico sull’Australia (5
dicembre 2003 ore 10.00 - Palazzo Affari ai Giureconsulti, piazza Mercanti
2, Milano). Per informazioni: tel. 02 8515.5396, isola@mi.Camcom.it.
“L’australia, a partire da Melbourne, – ha dichiarato Pier Andrea
Chevallard, segretario generale della Camera di Commercio di Milano - è un
mercato che, sebbene distante e ancora poco esplorato dalle nostre imprese,
è caratterizzato da una decisa e costante crescita della domanda interna di
beni; ciò significa, per il prossimo futuro, ottime opportunità per un
incremento della quota delle nostre esportazioni in questo Paese.”
QUALE FUTURO PER IL SETTORE MANIFATTURIERO EUROPEO? IL
FUTURO DI 122 MILIONI DI POSTI DI LAVORO E IL 22% DEL PRODOTTO INTERNO LORDO
DELL’EUROPA
Milano, 28 novembre 2003 – L’industria europea deve oggi affrontare
numerose sfide se vuole rimanere competitiva e sostenibile in un ambiente
sempre più complesso ed affollato di attori. Meglio, l’industria europea
deve oggi definire le tecnologie su cui investire per competere nei settori
a maggiore crescita nei mercati globali nei prossimi anni e indicare quali
sono le possibilità per raggiungere questo obiettivo. La sfida lanciata da
paesi emergenti, come
la Cina
, non rappresenta più solo una minaccia, bensì una realtà, una macchina
produttiva che già opera a pieno ritmo e a pieno titolo sul mercato
globale. Per questo
la Commissione Europea
e il Ministero Italiano dell’Istruzione, dell’Università e della
Ricerca, sotto l’alto patrocinio della Presidenza Italiana del Consiglio
Europeo hanno promosso una conferenza europea di due giorni dal titolo
“Manufuture
2003”
, organizzata dalla Direzione Generale Ricerca della Ce e dall’Istituto di
Tecnologie Industriali e Automazione del Cnr.
La Conferenza
si propone di: Identificare le strategie industriali da perseguire per
garantire alle imprese europee la competitività e la sostenibilità nel
contesto internazionale. Definire i domini e le azioni di ricerca prioritari
per la competitività delle imprese. Individuare i profili professionali e
le conoscenze necessari alle aziende e ai cittadini, e le conseguenti azioni
nel campo della formazione e dell’educazione. Definire una visione comune,
condivisa a livello europeo, per un piano d’azione concreto (Manufacturing
Technology Action Plan) per le tecnologie industriali necessarie a sostenere
la leadership del manifatturiero europeo nel prossimo decennio.
L’attendiamo quindi come gradito ospite alla conferenza che si terrà il:
1-2 dicembre dalle ore 9.55 presso Assolombarda – Sala Auditorium Via
Pantano 9 – Milano
ALITALIA: 195 VOLI CANCELLATI 26.500
PASSEGGERI COINVOLTI PER LO SCIOPERO DEL 28 NOVEMBRE
Roma, 28 novembre 2003 - In relazione allo sciopero generale proclamato dal
personale del Gruppo Alitalia per venerdì 28 novembre dalle ore 12,30 alle
ore 16,30, Alitalia comunica che cancellerà 195 voli, di cui 109 nazionali
e 86 internazionali. Nessun volo intercontinentale sarà cancellato. I voli
modificati saranno 151. I passeggeri coinvolti sono 26.500. Alitalia si
scusa con i propri passeggeri per i disagi che dovranno sopportare e invita
la propria clientela a contattare il Centro Prenotazioni Alitalia (numero
8488-65641.2.3 da tutta Italia e 06-65641.2.3 dal distretto di Roma) per
avere tutte le informazioni sui voli.
MANCATO ALLARME A ROMA: CONFERMATA
LA VERSIONE DI
AIR BERLIN
Berlino, 28 novembre 2003 - L'analisi della scatola nera dell'aereo Air
Berlin, che il 18 novembre era stato costretto ad atterrare nella zona
militare dell'aeroporto di Roma-ciampino a causa di un presunto
dirottamento, e poi assaltato dalle forze d'intervento armate, ha confermato
inequivocabilmente le prime dichiarazioni della compagnia aerea: le
conversazioni radiofoniche tra il pilota tedesco e il controllo del traffico
aereo italiano non hanno dato adito a malintesi. Come ha dichiarato giovedi
Peter Hauptvogel, portavoce di Air Berlin, 'l'analisi della registrazione
delle conversazioni in cabina condotta dal Bfu di Braunschweig (ufficio
federale per le indagini sugli incidenti aerei) ha indubbiamente dimostrato
che il comportamento dei nostri due piloti è stato del tutto corretto. Non
hanno parlato nà di problemi a bordo nà di un dirottamento. Non vi è
stata una sola parola che avrebbe potuto essere equivocata. Lo stesso vale
anche per le dichiarazioni dei controllori di volo italiani. Pertanto è
incomprensibile il motivo per cui a Roma si è creduto che l'aereo fosse
finito nelle mani di dirottatori.' Subito dopo l'azione spettacolare di
Roma, i rappresentanti delle autorità italiane avevano parlato di 'equivoci
nella comunicazione' tra pilota e controllo del traffico aereo. Poichè non
è dimostrato nè documentando le conversazioni radiofoniche, nè
presentando la registrazione radar, Air Berlin ha fatto sequestrare la
scatola nera dell'aereo al fine di analizzarla per proprio conto. In
mancanza di un incidente, il Bfu non aveva intravisto alcun motivo per
condurre un'indagine d'ufficio.
LA “CAMPAGNA D’AUTUNNO” DI
QATAR AIRWAYS INIZIA CON IL VOLO DOHA-VIENNA
Milano, 28 novembre 2003 - E’ iniziato il 19 novembre il nuovo
collegamento della Qatar Airways tra Doha e Vienna, operato con un A300-600.
I voli tra Qatar e Austria (con proseguimento per Monaco di Baviera) avranno
cadenza trisettimanale, il mercoledì, venerdì e domenica. Continua così
la rapida espansione della rete internazionale di Qatar Airways. Ad ottobre
sono iniziati i voli da Doha per Shangai e Seoul. Il 9 novembre ha decollato
la rotta da Doha per Tunisi. Dopo Vienna, dal 10 dicembre iniziano i
collegamenti per Singapore e per l’isola di Cebu, nel sud delle Filippine.
Con questi collegamenti, Qatar Airways sviluppa la sua “campagna
d’autunno” e raggiunge in pochi mesi il tetto record di 46 destinazioni,
di cui
9 in
Europa,
8 in
Estremo Oriente e
2 in
Africa del Nord. “Nel giro di pochi mesi abbiamo raggiunto un risultato di
grande rilievo che ci pone in primo piano tra le compagnie aeree in fase di
espansione – ha dichiarato il Chief Executive Officer della compagnia,
Akbar Al Baker -. Ma i nostri progetti per il futuro non si fermano qui:
entro i prossimi 2 anni contiamo di estendere il nostro network
internazionale sino a 60 destinazioni e con l’arrivo dei nuovi aeromobili
di grandi dimensioni – come i Super Jumbo A380-800 – inizieranno i voli
non stop anche verso gli Stati Uniti”. Le nuove rotte servite da Qatar
Airways aprono maggiori prospettive ai collegamenti turistici e d’affari.
I collegamenti con Shangai in Cina e Seoul nella Corea del Sud consentono
nuovi percorsi a prezzi competitivi in partenza da Roma e Milano con i 4
voli settimanali Qr dall’Italia. Anche il turismo “incoming” da questi
paesi potrebbe trarre vantaggi da questo nuova rotta. Dal 10 dicembre, poi,
entrerà in servizio il volo da Doha all’isola di Cebu nelle Filippine
meridionali, operato via Singapore, aprendo così possibilità di sviluppo
sia per il traffico etnico sia per nuove iniziative di carattere turistico
verso l’arcipelago filippino. Questi ulteriori collegamenti – che si
aggiungono alle altre coincidenze dall’Italia verso importanti
destinazioni turistiche nell’area del Medio ed Estremo Oriente – hanno
suscitato vivo interesse tra gli operatori turistici italiani e verranno
ampiamente valorizzati in occasione dei prossimi appuntamenti del settore:
Fitur a Madrid in gennaio e Bit a Milano in febbraio. Con l’apertura dei
nuovi Uffici di Roma e Milano
la Qatar Airways
ha rafforzato i legami di collaborazione con i To e gli agenti di viaggi
italiani, offrendo anche la disponibilità dell’accesso diretto on-line
alle tariffe e alle promozioni in corso.
VOLARE ONLINE IL GIUDIZIO DEGLI UTENTI E
LA PROPENSIONE ALL
’USO DEL CANALE INTERNET DELLE PRIMARIE COMPAGNIE AEREE. QUANTO E COME
USANO I SERVIZI ONLINE DELLE LINEE AEREE GLI UTENTI ITALIANI DI INTERNET?
Milano, 28 Novembre 2003 - Per la prima volta in Italia, Nextplora ha
condotto un sondaggio a livello nazionale che risponde a queste e a molte
altre domande sui servizi online di informazione, prenotazione e acquisto
dei voli offerti delle principali linee aeree italiane ed internazionali. Il
rapporto di ricerca Nextplora “Volare Online. Il giudizio degli utenti e
la propensione all’uso del canale Internet delle primarie compagnie
aeree” descrive in modo analitico lo scenario attuale della domanda, in
riferimento alla soddisfazione, le aspettative e la propensione all’uso
dei servizi di prenotazione e acquisto Online di voli aerei. Nella ricerca
vengono analizzate le dinamiche qualitative che caratterizzano il
comportamento dei clienti, a partire dai criteri di selezione della linea
aerea fino ad indagare le leve più efficaci per una strategia di
fidelizzazione attraverso l'erogazione via Internet di servizi a valore
aggiunto, e le relative aspettative degli utenti. L’indagine fornisce un
ampio set d'informazioni che mette a confronto l'attività online delle
diverse linee aeree rispetto all'utilizzo dei clienti, in funzione del
livello di soddisfazione registrato per i servizi informativi e di booking,
per l’ampiezza dei servizi online offerti e, soprattutto, per il livello
di usabilità e facilità dei siti e delle procedure richieste per accedere
ai servizi. Mediante una rilevazione estensiva condotta su un panel di 1.400
utenti di servizi online delle linee aeree, il rapporto Nextplora si
prefigge quindi di fornire un orientamento, ai vettori aerei nazionali ed
internazionali, una valutazione dell'efficacia conseguita ad oggi su questo
canale di relazione e business con i clienti, a sostegno dei piani di
miglioramento ed investimento per accrescere la propria competitività su
Internet, e infine delineare i modelli di offerta più coerenti con le
aspettative del mercato. L’indagine fornisce infine un benchmark di casi
eccellenti, in funzione del livello di soddisfazione registrato dai clienti
delle prime 7 compagnie aeree che hanno avuto un riscontro di utilizzo
statisticamente significativo. Con la nascita de "I Panoramici" di
Nextplora, che si affiancano a "I Grandi Rapporti" già pubblicati
sulla P.a., Utilities, Banking e Quotidiani Online, si intende fornire un
nuovo agile strumento di focalizzazione e comprensione delle potenzialità
di Internet per ulteriori mercati, sulla base dell'opinione, atteggiamenti e
attività degli utenti online. La rilevazione si basa su n. 1.328 interviste
via Web effettuate con un questionario strutturato veicolato a un campione
di 13.000 utenti Internet in tutta Italia. Le domande sono state poste nel
periodo 26 Settembre – 2 Ottobre 2003..Comunicato stampa Alcune evidenze:
Il primo dato di rilievo emerso è la quota di utenti dei servizi offerti
dai diversi vettori nazionali e internazionali: ben il 66% del campione
intervistato dichiara infatti di avere utilizzato almeno una volta
nell’arco degli ultimi 12 il sito di una compagnia aerea. L’uso
prevalente fa riferimento alla ricerca di informazioni e offerte per viaggi
e voli turistici; nondimeno una quota rilevante (31%) fa uso dei servizi
Internet esclusivamente o in parte per prenotare ed acquistare voli per
viaggi d’affari. I servizi più utilizzati sono quelli di tipo informativo
e di consultazione delle destinazioni e delle offerte speciali. Nondimeno
l’abitudine a prenotare (54%) e acquistare (49%) biglietti aerei Online può
dirsi acquisita. Nel dettaglio si osservano però interessanti variazioni
tra le primarie compagnie aeree analizzate. In particolare, per quanto
riguarda l’acquisto Online di biglietti aerei, Raynair risulta che
compagnia con il più elevato tasso (69%) di utenti che dichiarano di avere
acquistato Online un biglietto aereo almeno una volta negli ultimi 12 mesi;
estremo opposto Alitalia con una quota del 34% e Volare Airlines con un 31%
di acquisti via Internet. La soddisfazione espressa per l’”Usabilità
estesa” dei servizi Internet delle compagnie aeree – indagata valutando
sia aspetti strettamente funzionali, come la facilità d’uso e di
orientamento, la velocità di caricamento, la facilità di reperimento delle
informazioni ricercate così come l’intuitività delle icone; sia aspetti
qualitativi come la percezione di trasparenza circa le condizioni del
servizio e la ricchezza - si conferma mediamente elevata La maggioranza
degli intervistati si dichiara mediamente o molto soddisfatta dei servizi a
loro disposizione. Nel dettaglio la compagnia che raggiunge la massima
efficacia in termini di usabilità rispetto alla percezione e giudizio degli
utenti è Ryanair, seguita da Volare Web; Alitalia sconta nel grado di
soddisfazione espresso dai propri utenti una complessità che non tiene
conto del livello di confidenza con lo strumento. Infolink:
http://www.Nextplora.com
VOLARE DA MILANO LINATE E VENEZIA A
LONDRA È SEMPRE PIÙ FACILE E CONVENIENTE CON BMI
Milano, 28 novembre 2003 - Volare da Milano e Venezia a Londra Heathrow è
sempre più facile e conveniente con bmi, secondo vettore del Regno Unito.
Il volo da Milano Linate per Londra Heathrow è infatti disponibile a
partire da Euro
54 in
sola andata o da Euro 118 per il biglietto di andata e ritorno (tasse
escluse), mentre da Venezia è possible volare a partire da Euro 57 per la
sola andata o Euro 124 per l’andata e ritorno (tasse escluse). Grazie ad
una flotta jet moderna, bmi offre un servizio completo sia in classe
economica che in business su tutti i voli per
la Gran Bretagna
e una cucina particolarmente attenta alle esigenze dei passeggeri. Il
concetto di bordo “food on the go” consente ai passeggeri che viaggiano
in business di scegliere tra pietanze calde o fredde tra le quali anche
piatti a basso contenuto calorico. I passeggeri in classe economica possono
invece contare su una sostanziosa prima colazione e su un’ampia offerta di
sandwich e di bevande nel corso della giornata. I viaggiatori d’affari e i
viaggiatori abituali (frequent flyers) possono rilassarsi o lavorare prima
del volo nelle confortevoli sale di attesa bmi all’aeroporto di Londra
Heathrow e presso altri aeroporti. Inoltre, l’armonizzazione degli orari
consente di trovare a Londra ottime coincidenze veso la rete di collegamenti
bmi o quella dei partner Star Alliance. I voli bmi in partenza da Milano
Linate e Venezia per Londra Heathrow sono operati in code share con il
partner Lufthansa. Bmi è la seconda compagnia aerea del Regno Unito e opera
oltre 2.000 voli settimanali verso 29 destinazioni in Gran Bretagna, Europa
e Stati Uniti. Hub della compagnia è l’aeroporto di Londra Heathrow dove
bmi detiene il 14% degli slot. Bmi è membro di Star Alliance, la più
importante alleanza tra compagnie aeree a livello mondiale. Le 16 compagnie
facenti parte di Star Alliance operano oltre 11.000 voli giornalieri, verso
700 aeroporti in 127 paesi del mondo.
CON SSA GLOBAL, KLM
TAGLIA I COSTI OPERATIVI E SI AGGIUDICA UN VANTAGGIO IN UN AMBIENTE
ECONOMICO OSTILE
LA COMPAGNIA AEREA
INTEGRA 24 SETTORI OPERATIVI SEPARATI IN UN UNICO CENTRO DI ELABORAZIONE
Milano, 28 novembre 2003 - Klm Royal Dutch Airlines, una delle maggiori
compagnie aeree internazionali, ha impiegato con successo Ssa Masterpiece,
il software di gestione finanziaria di Ssa Global, uno dei principali
fornitori mondiali di soluzioni Erp e relativi servizi, per gestire il
consolidamento di 24 settori operativi separati e di oltre 80 organizzazioni
in un’unica sede centrale di elaborazione dei dati finanziari. Ciò ha
permesso a 900 utenti di utilizzare simultaneamente il sistema e di ottenere
significativi risparmi sui costi. Il risparmio sui costi nella gestione dei
sistemi finanziari ha dato a Klm un vantaggio competitivo sui concorrenti.
Ciò è ancora più importante, dato che il settore aereo sta attualmente
attraversando un periodo particolarmente difficile. Gert Huizinga, finance
information manager di Klm, ha affermato: “Di solito, i progetti di
automazione producono raramente un ritorno sull’investimento. Il programma
Ssa Masterpiece ha invece fruttato un Roi di almeno 4 milioni di euro in 24
mesi. Un risultato solido, anche in considerazione del fatto che il progetto
è stato fermo per sei mesi, in seguito alle vicende dell’11 settembre
2001.”
Klm ha ottenuto forti vantaggi di business dall’uso di Ssa Masterpiece. I
risultati finanziari annuali di Klm sono stati annunciati solo cinque
settimane dopo la fine dell’anno, mentre i principali concorrenti hanno
avuto bisogno di altre tre settimane. Da allora, Klm ha ulteriormente
ridotto il tempo necessario per completare i rapporti finanziari su tutto il
suo business. Ora bastano otto giorni lavorativi per avere un quadro
completo di tutte le informazioni finanziarie, per tutti i reparti della
società che si avvalgono di Ssa Masterpiece. Klm sta attualmente lavorando
per includere altre filiali nel modello di reporting e, quindi, avrà poi
bisogno di soli sette giorni per disporre di una visione completa di tutti i
dati finanziari. Questo perché tutti i componenti saranno gestiti nello
stesso centro di elaborazione. Il successo del progetto di implementazione
è anche frutto del lavoro di squadra. Philip Gray, presidente regionale
Emea di Ssa Global, ha osservato: “Lo straordinario risultato ottenuto nel
consolidamento dei sistemi finanziari di Klm è ampiamente dovuto alla forte
relazione tra cliente e fornitore. I rapporti tra Ssa Global e Klm erano
improntati sulla fiducia e la chiarezza reciproca, portando al rapido
raggiungimento di un obiettivo comune.” Infolink: www.Ssaglobal.com
LUFTHANSA
CARGO SCEGLIE IL SOFTWARE TIBCO PER TAGLIARE I COSTI DELLE INFRASTRUTTURE
INFORMATICHE MILIONI DI EURO RISPARMIATI E TIME-TO-MARKET ABBREVIATO PER IL
LEADER MONDIALE DEL TRASPORTO MERCI
Milano, 28 novembre 2003 - Tibco Software, il fornitore specializzato nel
software di business integration numero uno al mondo, ha annunciato che
Lufthansa Cargo Ag, la consociata specializzata nel trasporto merci della
compagnia aerea di bandiera tedesca, ha scelto la piattaforma di
integrazione Tibco per supportare Foresight, un progetto triennale di
riorganizzazione e modernizzazione dell'architettura informatica. Tibco è
stata incaricata di fornire le soluzioni chiave per l'integrazione dei
processi applicativi e di business nell'ambito del programma Foresight,
avviato nei primi mesi del 2003 e il cui completamento è previsto nel 2006.
Attraverso questo progetto Lufthansa Cargo è destinata a beneficiare di
sostanziali vantaggi a livello di processi. "Attraverso il programma
Foresight stiamo gettando le basi per i sistemi informatici e i processi di
business del futuro", sottolinea Ricardo Diaz-rohr, Cio di Lufthansa
Cargo. "Il nostro obiettivo è quello di risparmiare 35 milioni di euro
all'anno attraverso l'integrazione real-time e l'ottimizzazione dei nostri
processi principali per la gestione degli ordini, che comprendono
l'inserimento, la gestione a terra e la contabilità. Stimiamo inoltre che
l'ottimizzazione della gestione del fatturato ci consentirà di aumentare
gli utili complessivi di 5 milioni di euro da oggi al completamento del
programma". Negli ultimi anni l'infrastruttura It di Lufthansa Cargo è
cresciuta notevolmente, ma l'eterogeneità dei sistemi l'ha resa
eccessivamente complessa. Il progetto Foresight, che comprende 40
sottoprogetti, è stato concepito espressamente per abbattere i costi
attraverso la riduzione delle complessità. La nuova infrastruttura è
destinata inoltre ad abbreviare il time-to-market dei nuovi prodotti e
servizi di Lufthansa Cargo. "Il nuovo software ci permetterà anche di
ridurre i rischi e i costi di sviluppo, contribuendo inoltre a facilitare
l'integrazione con i sistemi di clienti e partner", spiega Kamilla
Strass, Eai (Enterprise Application Integration) Project Manager di
Lufthansa Cargo. "E un domani saremo in grado di ridurre i colli di
bottiglia. L'ottimizzazione di alcuni processi, come l'inserimento degli
ordini, e la loro semplificazione sono destinate anche a semplificare e
velocizzare i processi contabili". Lufthansa Cargo prevede di estendere
le applicazioni esistenti attraverso l'integrazione sia con nuove soluzioni
sviluppate appositamente, sia con applicazioni software pacchettizzate. La
nuova infrastruttura Eai, più facile e intuitiva da mantenere, si basa
sulla piattaforma Tibco e sulle applicazioni a questa collegate. La
piattaforma di integrazione Tibco faciliterà la migrazione delle
piattaforme legacy e assicurerà una maggiore flessibilità
nell'integrazione dei sistemi di clienti e partner. Lufthansa Cargo
beneficerà inoltre di sostanziali risparmi riducendo al minimo lo sviluppo
delle interfacce tra le applicazioni. La società utilizza il modello comune
di dati sviluppato da Tibco per archiviare gli oggetti sotto forma di mappe
Xml, oltre a ulteriori componenti come moduli per il workflow e adattatori
per le applicazioni legacy e per quelle Sap e Siebel. Entro il prossimo anno
saranno un centinaio le interfacce sostituite dalla soluzione Tibco. "I
processi chiave utilizzati da un'azienda influiscono direttamente sulla
qualità, sull'efficienza e sui costi", osserva Erik Hansen, Presidente
Emea di Tibco. "Il nostro software ottimizza esattamente tali processi
consentendo a Lufthansa Cargo di conservare la propria leadership tra le
compagnie cargo".
PROLOGIS
ARRICCHISCE IL PROPRIO PORTAFOGLIO ITALIANO CON UN NUOVO PARCO LOGISTICO A
MILANO
Milano, 29 novembre 2003 – Prologis, un fornitore mondiale leader di spazi
per la distribuzione, ha annunciato oggi che costruirà un nuovo magazzino a
Romentino, ad Ovest di Milano, per un totale di <?xml:namespace prefix =
st1 ns = "urn:schemas-microsoft-com:office:smarttags" />
31.237 m
2 di spazi per la logistica. Il magazzino verrà ultimato e sarà
disponibile in affitto ad Ottobre del 2004 . È la prima struttura del
Prologis Park Romentino, che comprenderà 4 strutture per un totale di
108.474 m
2 . Il Prologis Park Romentino é situato di fronte all’autostrada A4,
30 km
ad ovest di Milano, nelle vicinanze dell’Aeroporto Internazionale della
Malpensa e l’Autostrada A26 (Genova-novara-varese) fornendo ai potenziali
clienti un accesso immediato alle maggiori vie di trasporto. In aggiunta
alla eccellente posizione, gli edifici sono provvisti di un sistema di
sprinkler nonché di un’altezza libera di
10 m
. “Il Prologis Park Romentino è il primo parco per la logistica nella
zona Ovest di Milano e la sua localizzazione ideale è sicuramente
un'attrattiva per clienti con necessità di distribuzione su tutto il
territorio italiano ed i paesi vicini” ha dichiarato Ranald Hahn, Managing
Director per il Sud Europa. “Questo nuovo impianto va ad aggiungersi al
portafoglio italiano della Prologis, che conta ad oggi
416,000 m
2 , mentre la nostra presenza ed il nostro pacchetto clienti in Europa
cresce costantemente” aggiunge Alexandra Lopes, Responsabile Commerciale
per
la Prologis
in Italia
L’ANTITRUST BOCCIA
LA POLIZZA PER
LE CALAMITA’: EVITATA SPESA DA 13 MILIARDI DI EURO ANNUI!
Roma, 28 novembre 2003 - Esulta l’Intesa dei consumatori alla notizia che
l’Antitrust ha bocciato la polizza anticalamità prevista in Finanziaria.
“Grazie alla decisione dell’Antitrust – affermano Adoc, Adusbef,
Codacons e Federconsumatori - le famiglie italiane eviteranno di spendere
dai 300 ai 500 euro ciascuna, con un risparmio per la collettività pari a
13 miliardi di euro!” L’intesa dei consumatori aveva già duramente
attaccato la polizza anticalamità, in quanto inutile balzello a unico
vantaggio delle compagnie di assicurazione, particolarmente a cuore al
Governo che già le aveva graziate con il decreto salva-compagnie. “Grazie
alla decisione dell’Antitrust – prosegue l’Intesa – le famiglie non
saranno costrette a regalare i propri soldi alle assicurazioni attraverso
una polizza obbligatoria che subordinava i rimborsi limitando enormemente le
garanzie”.
POLIZZE ANTICALAMITÀ: ALTERNATIVA
ANTITRUST IMPRATICABILE. INTERVISTA DI GIAMPAOLO GALLI ALL'ANSA DEL 27
NOVEMBRE
Roma, 28 novembre 2003 - Una polizza anti-sisma volontaria comporterebbe dei
costi assicurativi proibitivi nelle zone a rischio. Cosi' la presa di
posizione dell' Antitrust pone il Governo di fronte ad una scelta tra
intervento pubblico e intervento privato: ''un' alternativa questa
inesistente in pratica''. Cosi' il direttore generale dell' Ania Giampaolo
Galli commenta le indicazioni fornite al parlamento dall' Antitrust. E, pur
senza nascondere, la ''sorpresa'' per l' intervento di Tesauro, ribadisce la
disponibilita' delle assicurazioni ad esaudire, con spirito di servizio ad
esaudire ad una richiesta dello Stato. ''Le compagnie assicurative si erano
dette disponibili ad una richiesta dello Stato - afferma Galli ripercorrendo
le tappe della vicenda, dalla proposta ad oggi - ed erano allo stesso tempo
consapevoli che si sarebbero assunte, con questo progetto, dei rischi
notevoli. Quindi la proposta e' stata accettata con spirito di servizio''.
Il direttore generale dell'Ania si dice ''sorpreso dall'intervento
dell'Antitrust'' soprattutto perche' ''il sistema proposto, esattamente
negli stessi termini, e' in vigore in tantissimi paesi: Francia, Norvegia,
Spagna, Nuova Zelanda, Giappone, Danimarca e persino negli Stati Uniti, la
patria della concorrenza''. Se da un lato quello che dice l'Authority e'
vero, dall'altro pero' seguire la strada indicata e' impossibile. ''E' vero
quello che dice Tesauro e cioe' che ci sarebbe piu' concorrenza se la
polizza fosse completamente volontaria - sottolinea Galli - Ma e' anche vero
che in Italia, dove il territorio presenta una rischiosita' molta
differenziata, la polizza volontaria avrebbe costi proibitivi in alcune zone
e per quello che riguarda il rischio terremoto non sarebbe proprio
possibile''. In conclusione, il Garante pone il Governo di fronte ad ''una
scelta chiara fra intervento pubblico ed intervento privato: si tratta pero'
di una scelta inesistente - aggiunge il direttore generale dell'Ania -
Capiamo lo spirito con cui l'Antitrust fa questo, ma cosi' facendo pone
un'alternativa fra pubblico e privato che e' inesistente in pratica e
quindi, in sostanza dice continuiamo cosi' e cioe' con l'intervento
pubblico''. Intervento che, precisa Galli, ''non garantisce diritti: a
distanza di anni vediamo ancora persone che vivono nei container, mentre
altre sono state ricoperte di soldi''. Sull'impatto che potrebbe avere la
polizza anticalamita' sul budget delle famiglie italiane, Galli non ha
fornito stime ma ha sorriso a quelle fornite dai consumatori. Dire
precisamente quanto una polizza del genere potrebbe costare ''non e'
possibile'', in quanto bisognerebbe prima sapere in quale misura lo Stato e'
disposto ad intervenire, quali sono i tetti fissati (e questa ''non e' una
questione tecnica, ma politica''). Approssimativamente, pero', il costo per
un appartamento di 100.000 euro situato in una zona a rischio e' di 100
euro. ''Le valutazioni di massima sono fra lo 0,30 per mille del valore
dell'immobile e fra lo 0,80-1 per mille'' ha sottolineato Galli, indicando
la forchetta nella quale dovrebbero aggirarsi i costi. Visto che il costo di
una polizza anticalamita non e' definibile, le cifre diffuse dall'Intesa dei
consumatori, cha parla di un risparmio annuo di 13 miliardi di euro, sono
''una sciocchezza che si fonda sull'illusione che quando lo Stato paga non
paga nessuno di noi''.
ECOLAB SIGLA UN ACCORDO PER
L'ACQUISIZIONE DI NIGIKO L'INTESA CON
LA SOCIETÀ FRANCESE
HA COME OBIETTIVO ESPANDERE
LA PRESENZA DI
ECOLAB NEL MERCATO EUROPEO DEGLI ANTIPARASSITARI
Milano, 28 novembre 2003 - Ecolab Inc. - leader nello sviluppo e nella
commercializzazione di prodotti e servizi per la pulizia, l'igiene e la
sanificazione - ha annunciato di aver raggiunto un accordo per
l'acquisizione di Nigiko, società francese con sede a Parigi, finalizzato
ad espandere le proprie attività nel mercato europeo degli antiparassitari
(Pest Elimination). Grazie all'accordo con Nigiko, che offre servizi
professionali nel settore della disinfestazione e pesticidi, Ecolab potrà
rafforzare la propria presenza in Europa nel mercato Pest Elimination, dove
è presente da anni con successo negli Stati Uniti. Nigiko, opera
principalmente attraverso Amboile Service - uno dei principali fornitori di
servizi per la disinfestazione in Francia - e ha un giro d'affari di circa
45 milioni di Euro (50 milioni di dollari) nel settore degli
antiparassitari. La chiusura definitiva dell'accordo, che deve ancora
ricevere l'approvazione dell'Antitrust, è prevista per i primi mesi del
2004. I dettagli finanziari dell'operazione non sono stati resi noti.
"l'accordo con Nigiko, che rappresenta la seconda acquisizione da parte
di Ecolab nel campo degli antiparassitari in Europa, ci dà l'opportunità
di rafforzare il nostro business sul mercato europeo" afferma Allan L.
Schuman, Presidente e Ceo di Ecolab. "La nuova intesa con Nigiko è un
ulteriore passo avanti per ampliare la nostra presenza in questo settore
specifico a livello mondiale. E' nostra intenzione continuare a investire
costantemente nel mercato degli antiparassitari, ma anche nei mercati della
pulizia e sanificazione, e di dare un forte impulso alla nostra strategia di
crescita, ampliare la gamma di soluzioni offerte ai clienti e incrementare
il nostro business".
2° CONGRESSO INTERNAZIONALE "ENERGY AND
ENVIRONMENT 2003"
Milano, 28 novembre 2003 – E’ in corso da i presso
la Fiera
di Milano (Porta Domodossola, Sala Einstein) il 2° Congresso Internazionale
"Energy and Environment 2003". Nella giornata di oggi (dalle 9.45
alle 13.30) è previsto un forum sulla "Mobilità sostenibile" al
quale parteciperà come relatore, tra gli altri, l'Ing, Claudio
Rocchietta, Presidente di Assobiodiesel.
MAP: FORUM EUROPEO DEL TURISMO
VENEZIA-ABANO TERME 28-29 NOVEMBRE 2003
Roma, 27 novembre 2003 - Il 28 e 29 novembre 2003, avrà luogo ad
Abano-montegrotto Terme e a Venezia, il Forum europeo del turismo 2003, uno
dei grandi eventi del semestre di presidenza italiano dell’Unione europea.
Nel corso delle due giornate del Forum interverranno, tra gli altri, il
ministro delle Attività produttive Antonio Marzano, il ministro irlandese
del Turismo John O’ Donoghue, il Commissario europeo per le imprese Erkki
Liikanen, il sottosegretario alla Salute Antonio Guidi, il vicepresidente
del Parlamento europeo James Provan, il presidente del Cnel Pietro Larizza
TRA OTTOBRE 2003 E SETTEMBRE 2004, LE
IMPRESE INTENDONO CREARE 146 MILA NUOVI POSTI DI LAVORO, CON UN TASSO DI
VARIAZIONE PARI AL +1,4%.
Roma, 28 novembre 2003 – A mostrarlo è la più recente rilevazione del
Centro studi di Unioncamere, che aggiorna ogni trimestre le previsioni di
assunzione delle imprese italiane, previsioni puntualmente confermate da
oltre l’80% delle aziende. Il Sud e le Isole fanno prevedere i tassi di
crescita più elevati (+3,4%, pari a quasi 67mila posti di lavoro in più
rispetto al 2003). Seguono il Nord-est (+1,6%), il Centro (1,2%%) e il
Nord-ovest (+0,4%). Ad assumere maggiormente saranno le imprese delle
costruzioni (+3,1%) e del commercio (+3,0%), insieme a quelle dei servizi
(+2,2%). Ancora ristrutturazione, invece, per il settore manifatturiero, che
prevede una lieve contrazione (-0,2). A trainare questa crescita saranno
ancora una volta le imprese di minori dimensioni: +2,4% il tasso di
variazione previsto dalle imprese con 1-49 dipendenti. Affiancare questa
crescita, agendo sui fattori ambientali e di contesto che possono consentire
alle nostre imprese di uscire definitivamente dal lungo periodo di difficoltà
apertosi negli ultimi due anni, è l’obiettivo primario che si sono poste
le Camere di Commercio italiane. Il sistema camerale, riunito oggi a Roma
nell’ambito della 118ª Assemblea di Unioncamere, si lancia, infatti, in
una nuova sfida, dopo quella legata alla piena attuazione della riforma
delle Camere di Commercio, sancita dalla legge 580 del dicembre 1993.
L’idea sottoscritta oggi è quella di un Patto di servizio con le imprese,
che punti ad accrescere l’efficienza e l’efficacia dell’azione
amministrativa, potenziando l’attività ed i servizi di supporto alle
imprese e alle economie locali. Questo vasto programma si articola in 6
ambiti d’azione, ritenuti prioritari per sostenere il sistema produttivo,
per accrescerne la competitività e per agevolare lo sviluppo del Sistema
Italia. “Il nostro impegno per il futuro, articolato nelle diverse priorità
in base alla domanda delle imprese”, ha detto il presidente di Unioncamere,
Carlo Sangalli “è riassunto in un patto di servizio, che, per la prima
volta, intendiamo sottoscrivere con chiarezza, per fornire il nostro
programma di gambe robuste, che sostengano la modernizzazione del sistema
Paese, a partire dallo sviluppo del nostro Mezzogiorno. Per le nostre
imprese vogliamo essere ancora di più un alleato per lo sviluppo e la
competitività; per il Governo, un soggetto operativo credibile,
consolidando e ampliando così il panorama degli accordi e delle intese che,
in quest’ultimo triennio, abbiamo realizzato attraverso 11 partnership con
i Ministeri”. Le linee d’azione delle Camere di Commercio per il
triennio 2004-2006 Innovazione e trasferimento tecnologico – Tre le linee
d’azione, per attuare le quali il sistema camerale intende raddoppiare le
risorse ora investite: · rafforzare l’impegno per avvicinare le strutture
che operano nella ricerca di base e applicata alle richieste e alle necessità
delle Pmi, anche grazie ai molteplici accordi sviluppati con le Università;
· articolare le politiche di R&s sul territorio, monitorando la domanda
di innovazione; · agevolare il trasferimento tecnologico sul territorio,
creando, tra l’altro, 20 nuovi centri di informazione specializzata.
Formazione del capitale umano – Nel prossimo triennio, oltre a rafforzare
le attività di formazione imprenditoriale e manageriale, per abbattere il
tasso di mortalità delle aziende italiane, le Camere di Commercio
punteranno a: potenziare i servizi di orientamento per le scelte formative
dei giovani e degli adulti: in attuazione del protocollo d’intesa con il
ministero dell’Istruzione, le Camere di Commercio intendono sostenere i
percorsi in alternanza scuola-lavoro di almeno 1.000 istituti scolastici,
creando 103 Sportelli stage, uno in ogni Camera di Commercio; operare per un
rafforzamento dell’area tecnica nel sistema scolastico, formativo e
universitario, con particolare riguardo alla Formazione tecnica superiore;
avviare nuove attività per soddisfare la domanda di professionalità delle
imprese; realizzare un sistema adeguato di accreditamento delle strutture
formative, definizione degli standard e certificazione delle competenze
individuali. Internazionalizzazione – Ponendosi l’obiettivo di
accrescere di almeno 18mila unità il numero delle imprese italiane che
operano all’estero (oggi sono circa 180mila), il sistema camerale punterà
ad accrescere i punti di accesso delle aziende italiane ai mercati
internazionali, strutturati dalle Camere italiane e da quelle italiane
all’estero. Questa strategia appare fondamentale per costruire un moderno
sistema di servizi per le imprese che affrontano le sfide del mercato
globale, così come tra l’altro propugnato dalle linee di riforma delle
strutture di supporto all’internazionalizzazione. Sviluppo delle
infrastrutture – Il sistema camerale, fino ad oggi, ha investito oltre 433
milioni di euro di proprie risorse in infrastrutture (fiere, strade e
autostrade, aeroporti, porti e centri intermodali, centri congressi ecc.).
Nel prossimo triennio, intende rilanciare questa linea di lavoro, puntando
anche sulla realizzazione di infrastrutture immateriali (in particolar modo
la banda larga), investendo ulteriori 500 milioni di euro. Le Camere,
quindi, appoggeranno i programmi nazionali e locali in via di elaborazione,
si impegneranno direttamente nella progettazione di opere e contribuiranno
alla loro realizzazione e gestione. Promozione della qualità – Le Camere
di Commercio intendono: accrescere la diffusione dei sistemi di
certificazione, in collaborazione con il Ministero delle Attività
produttive, puntando su una applicazione più vasta della certificazione
volontaria e sulla diffusione della responsabilità sociale delle imprese,
nuova linea di lavoro che si basa sul protocollo d’intesa
Unioncamere-ministero del Welfare; sviluppare la qualità delle diverse
filiere produttive. In particolare nel settore agroalimentare, avviando il
riconoscimento di 200 prodotti tipici con il marchio collettivo o con il
riconoscimento comunitario; avviare sistemi di tracciabilità dei prodotti
agroalimentari. E-government e semplificazione amministrativa – Obiettivo
delle Camere di Commercio è di contribuire ad abbattere gli oneri
amministrativi pagati dalle imprese (che nel 2000 erano pari a 9,6 miliardi
di euro). Per far questo, il sistema camerale intende distribuire ad un
ulteriore milione di imprese il dispositivo di firma digitale, il cui uso
comporta un risparmio annuo di 260 milioni di euro. Le Camere, inoltre,
supporteranno il ministero delle Attività produttive nella gestione del
Registro informatico degli adempimenti amministrativi, che contiene
l’elenco completo degli obblighi previsti per l’avvio e l’esercizio
delle attività di impresa. La realizzazione di questa infrastruttura si
inserisce nel più ampio progetto di gestione del Portale di servizi
integrati alle imprese, affidata dal Governo all’Unioncamere con la sigla
di un apposito protocollo d’intesa. Patto Di Servizio Per Le Imprese
2004-2006 Sviluppo Della Competitività. Le Camere di Commercio si impegnano
nelle seguenti azioni ed obiettivi: Internazionalizzazione: accrescere di 18
mila unità il numero delle imprese che operano all’estero; Responsabilità
Sociale: accompagnare almeno 100.000 imprese all'adozione di pratiche di Csr;
Infrastrutture: investire risorse pari a 500 milioni di euro, consolidando
gli investimenti per le infrastrutture materiali ed immateriali (fiere,
sistema dei trasporti, borse, rete a banda larga), favorendo la
progettazione di 10 nuove opere locali con il ricorso alla finanza di
progetto; Credito: favorire l’accesso alle risorse finanziarie di 400.000
imprese, attraverso la costituzione di fondi per la nascita di imprese
innovative (seed capital) ed i nuovi Confidi; Innovazione: aumentare del
15%, rispetto al 2002, le risorse destinate agli investimenti diretti;
Formazione: raggiungere 180.000 imprenditori con attività di formazione
mirata; Made In Italy: tutelare 200 nuovi prodotti tipici con marchi
collettivi o riconoscimenti comunitari; Conciliazione E Arbitrato:
realizzare 5.000 accordi extragiudiziali; Trasferimento Tecnologico:
raggiungere 10mila imprese, creando 20 nuovi centri specializzati per la
tutela dei brevetti e della proprietà intellettuale; Riforma Della Scuola:
sostenere i percorsi in alternanza in almeno 1.000 istituti scolastici,
permettendo la realizzazione di tirocini e realizzando servizi di
orientamento e raccordo formazione – imprese. Semplificazione Ed
Efficienza Dei Servizi - Le Camere di Commercio Italiane si impegnano nelle
seguenti azioni ed obiettivi: E-government: azzerare le file agli sportelli,
rendendo disponibili a tutte le imprese i sistemi di accesso ai certificati
telematici e/o a domicilio; Firma Digitale: consegnare 1 milione di
dispositivi di firma digitale alle imprese; Servizi On-line: realizzare il
portale per le imprese; Personale: investire nella formazione del personale
non meno dell'1,8 % del monte salari, accrescendone la professionalità;
Customer Satisfation: sviluppare la multicanalità attraverso programmi di
gestione attiva dei rapporti con l’utenza, per comunicare alle imprese
solo quello che serve e quando serve, assicurando l’operatività della
piattaforma tecnologica di Customer relationship Management nel 60% del
territorio nazionale.
WORKSHOP “APPLICAZIONI
PER
LA GESTIONE ACQUISTI
“
Milano 28 novembre 2003 – Il prossimo 2 dicembre 2003, alle ore 17.45,
presso l Hotel Michelangelo di Via Scarlatti,
33 a
Milano, Meta Group e Adaci organizzano un workshop sul tema “Applicazioni
Per
La Gestione Acquisti
Parlare di applicazioni senza (o quasi) parlare di tecnologia - Come gli
ultimi sviluppi possono aiutare i responsabili di funzione nelle loro
strategie per gestire la spesa, i fornitori, e l’organizzazione”. La
partecipazione è gratuita ma subordinata a preiscrizione. Soci Adaci
contattare: Segreteria Adaci ' 02/40072474 segreteriasede@adaci.It
Altre iscrizioni: Segreteria Organizzativa Meta Group ' 02/670 704 47 laura.Madaschi@metagroup.com
Il programma prevede il seguente
svolgimento: 17.45 Registrazione e Welcome Coffee: 18.00 Introduzione Dott.
Maurilio Sartor – Adaci: 18.10 “Applicazioni per la gestione acquisti”
La Gestione
delle Relazioni con i Fornitori (Supplier Relationships Management)
“Esempi pratici: la gestione strategica degli acquisti di prodotti e
servizi It” Ing. Enrico Camerinelli – Meta Group 19.15 Q&a; 19.30
Chiusura dei lavori. Meta Group è una società quotata in Borsa con una
solida situazione finanziaria e un ragguardevole parco clienti
internazionale che serve con un’ampia struttura di analisti e consulenti.
Dal 1989 Meta Group aiuta le aziende a migliorare il processo decisionale,
sia a livello strategico che tattico, nell’ambito dell’Information
Technology (It). Meta Group fornisce programmi di trasformazione
strutturati, servizi di advisory, consulenza, programmi di misurazione (benchmarking)
e pubblicazioni, distinguendosi per il proprio impegno a fornire una
metodologia basata sulla best-practice e un costante supporto ai clienti,
affinché questi ultimi raggiungano livelli di “eccellenza”. In breve,
Meta Group fornisce ai clienti gli strumenti necessari per eliminare
dispendiosi costi It e per evitare tentativi inefficaci ed errori con le
conseguenti ripercussioni in termini economici.
“MILANO CAPITALE”: UN OMAGGIO
ALLA CITTÀ PIÙ EUROPEA D’ITALIA NELL’OPERA CON CUI ROTARY CLUB MILANO
FESTEGGIA IL SUO 80° ANNIVERSARIO
Milano, 28 novembre 2003 - Rotary Club Milano, il Rotary Club italiano più
antico festeggia il suo 80° anniversario con un’opera degna della
grandezza di Milano. E’ “Milano Capitale” che racconta i quattro
periodi storici in cui Milano è stata una vera capitale. Fondato nel 1923
dallo scozzese James Henderson e da un gruppo ristretto di illustri
milanesi, il Rotary Milano festeggia i suoi 80 anni. Da quella data ad oggi,
il mondo Rotariano ha avuto un grande sviluppo nel nostro Paese. Oggi il
Rotary italiano è presente a livello nazionale con 672 Club e 41.210 soci,
perseguendo l’originario scopo di servire l’interesse comune mediante la
promozione e lo sviluppo di principi etici e morali nei rapporti
interpersonali. Adottando la filosofia dì vita che viene espressa dal suo
Motto ufficiale, Servire al di sopra di ogni interesse personale”, il
Rotary si dedica da sempre all’umanità senza distinzione di razza,
religione o ideologia. Eccetto una breve interruzione causata dalle norme
fasciste, il Rotary Club Milano raccoglie, nei suo patrimonio, le
testimonianze e la storia della grande città milanese. I soci che hanno
onorato il Rotary Club Milano negli anni sono, e sono stati, autorevoli
protagonisti del mondo culturale, sociale, professionale, economico e
accademico dal primo dopoguerra fino ad oggi, tra i quali Gae Aulenti,
Ottorino Beltrami, Diana Bracco, Livio Caputo, Alfonso Desiata, Pier Giusto
Jaeger, Paolo Mezzanotte, Giulio Malgara, Gianni Miglio, Mario Monti, Gian
Marco Moratti, Leopoldo Pirelli, Antonio Padoa Schioppa, Marco Tronchetti
Provera, Ennìo Presutti, Carlo Puri Negri, Mario Talamona, Giulio Tremontì,
Ermenegildo Zegna e molti altri. Per onorare questo straordinario passato e
celebrare il presente, è stata presentata l’opera “Milano Capitale”
scritta sotto la guida del Professor Giorgio Rumi e illustri docenti
dell’Università degli Studi di Milano quali Livio Antonielli, Gemma Sena
Chiesa, Gigliola Soldi Rondinini. L’opera è stata realizzata con il
contributo dell’azienda Bracco e la generosa partecipazione di Diana
Bracco De Silva.
NASCONO I NUOVI ORGANI COLLEGIALI: PIÙ
SPAZIO A FAMIGLIE E STUDENTI, PER
LA PRIMA VOLTA
PRESENTI ANCHE A LIVELLO NAZIONALE E REGIONALE
Roma, 28 novembre 2003 - Il Consiglio dei Ministri ha approvato nella seduta
di ieri, in via preliminare, uno schema di decreto legislativo che, in
attuazione di apposita delega contenuta nella legge 6 luglio 2002, n.137,
riordina gli organi collegiali territoriali della scuola. Il decreto
legislativo prevede: a. A livello nazionale, il Consiglio nazionale
dell'istruzione e della formazione; b. A livello regionale, i Consigli
scolastici regionali; c. A livello locale, i Consigli scolastici locali.
Tali organi sostituiscono gli attuali, Consiglio nazionale della pubblica
istruzione, consigli scolastici provinciali e consigli scolastici
distrettuali. Il decreto legislativo ha ridefinito le funzioni e la
composizione dei nuovi organi collegiali territoriali tenendo conto, da un
lato, del regime di autonomia delle istituzioni scolastiche e, dall'altro,
del nuovo quadro ordinamentale di riferimento, costituito dalla riforma del
sistema educativo nazionale introdotta dalla legge 28 marzo 2003, n.53.
Altro principio ispiratore della riforma è stato quello della
semplificazione dei procedimenti di costituzione degli organi collegiali. I
nuovi organi collegiali riflettono, in aderenza ad un principio direttivo
della delega, la rappresentanza delle diverse componenti che partecipano
alla vita della scuola e, allo stesso tempo, del sistema delle autonomie
scolastiche. Si prevede infatti un sistema di nomine "a catena",
che inizia con l'elezione, da parte delle componenti scolastiche elette nei
consigli di istituto, di coloro che entrano a far parte dei consigli
scolastici locali. I presidenti e vice-presidenti di tali consigli, entrano
a far parte dei consigli scolastici regionali. I presidenti e i
vice-presidenti dei consigli scolastici regionali entrano a far parte a loro
volta del Consiglio nazionale dell'istruzione e della formazione. Fanno
parte di tale Consiglio anche dieci componenti nominati dal Ministro. Il
Consiglio nazionale dell'istruzione e della formazione formula proposte ed
esprime pareri obbligatori al Ministro sugli indirizzi e standard nazionali
del sistema educativo del sistema di istruzione e formazione; sui piani di
studio nazionali; sulla definizione e valutazione dei crediti scolastici,
sulla determinazione dei livelli essenziali delle prestazioni in materia di
formazione professionale, e sui raggruppamenti degli insegnamenti nelle
classi di abilitazione. I consigli scolastici regionali esprimono pareri e
formulano proposte all'ufficio scolastico regionale ed ai diversi soggetti
istituzionali che esercitano, a livello regionale, funzioni connesse
all'organizzazione del servizio scolastico e formativo. I consigli
scolastici locali esprimono pareri e formulano proposte all'amministrazione
scolastica periferica e alle istituzioni scolastiche autonome, in diverse
materie, quali ad esempio la distribuzione dell'offerta formativa,
l'educazione permanente, l'alternanza scuola-lavoro, l'orientamento e il
raccordo con i percorsi di istruzione e formazione superiore, l'esercizio
del diritto-dovere all'istruzione e alla formazione. Sullo schema di decreto
legislativo dovrà ora esprimere il parere
la Conferenza
unificata Stato - Regioni-città ed autonomie locali. Dopo tale parere il
provvedimento sarà sottoposto all'approvazione definitiva del Consiglio dei
Ministri
MASTER UNIVERSITARIO DI
PRIMO LIVELLO SULLA RESPONSABILITÀ ETICO SOCIALE DELLE IMPRESE.
Lucca 28 novembre 2003 – Sta per essere organizzato, in collaborazione con
le università di Pisa, Firenze e Siena e l' Ilo un Master universitario di
primo livello sul tema “ La responsabilità etico sociale delle
imprese”. Il calendario delle lezioni e le informazioni
sull'organizzazione del corso sono consultabili sul sito www.Responsabilitasociale.org
Calendario: Il master avrà
inizio il 16 Gennaio 2004. La durata del master è di 266 ore di lezione e
160 ore di stage presso le aziende partner. Le lezioni si svolgeranno dal
16-01 al 10-07
2004. L
'orario delle lezioni sarà dalle ore 9:00 alle 13:00 e dalle 14:00 alle
16:00. Le lezioni si svolgeranno tutti i venerdì e sabato. Percorso: Il
percorso formativo nasce dall'esigenza di offrire a tutti gli operatori
aziendali gli strumenti necessari per affrontare il tema della responsabilità
etico - sociale delle imprese secondo le indicazioni dei principi e delle
linee guida attualmente più diffusi a livello nazionale e internazionale.
In effetti, conoscere e valutare sistematicamente i risultati dell'attività
aziendale nella loro dimensione sociale, ambientale ed etica nonché rendere
conto pubblicamente in modo accurato, completo e accessibile sta diventando
un requisito imprescindibile dell'impresa moderna. In virtù della crescente
interdipendenza tra i risultati economici ed i risultati sociali,
informazioni più esaurienti e attendibili e criteri di rendicontazione e
revisione più rigorosi sono ormai fattori essenziali sia per imprenditorie
manager al fine di programmare la propria attività e controllarne gli
esiti, sia per i diversi gruppi di stakeholders in relazione agli specifici
interessi di cui sono portatori e, più in generale, per l'opinione pubblica
al fine di giudicare le prestazioni complessive dell'impresa. In risposta a
quest'esigenza di maggiori e più rigorose informazioni (da un lato sulle
scelte gestionali e, dall'altro, sugli effetti sociali generati dall'attività
imprenditoriale), negli ultimi anni un numero crescente di imprese nel mondo
ha realizzato report e altre forme di rendicontazione etica e sociale,
contribuendo a diffondere nuove metodologie e nuovi strumenti e a
perfezionare ulteriormente quelli già esistenti. Accanto a tali iniziative
si sono moltiplicate le proposte di enti no profit privati e di organismi
istituzionali sovranazionali per giungere ad un'armonizzazione su scala
globale del processo di responsabilizzazione in termini sociali
dell'impresa, attraverso l'adozione di principi e linee guida nonchè di
appositi schemi di certificazione etica (Sa 8000, Aa 1000, Gri, Q-res,
Copenaghen Charter ecc.). Corporate social responsibility: All'interno del
Master verranno illustrati i più importanti e diffusi approcci alla
corporate social responsibility, con particolare attenzione alla best
practice e alle raccomandazioni d'organismi pubblici di rappresentanza
politica. Verranno affrontati, inoltre, i temi della cittadinanza d'impresa
sostenibile, il social accounting, reporter ed auditing e la responsabilità
sociale come strumento di creazione di valore e di corporate governance. A
tale proposito si richiama la necessità di un impegno su tre moduli
formativi: a.. Il primo si occuperà del tema dell'economia delle imprese
nello scenario internazionale quale necessaria premessa per affrontare le
dinamiche globali; b.. Il secondo, incentrato su impresa e sviluppo
sostenibile come chiave di lettura della corporate social responsibility c..
Il terzo si occuperà delle pratiche di certificazione etico - sociale. Al
percorso si affiancherà, precedendoli, un modulo propedeutico, finalizzato
all'uniformazione delle conoscenze di base quale l'economia aziendale.
Programma - Modulo A: a. Fondamenti di economia politica; b. Fondamenti di
diritto; c. Fondamenti di economia aziendale. Modulo B: a. Economia
politica; b. Diritto internazionale; c. Economia aziendale; d. Economia
civile; e. Etica-filosofia. Modulo C: a. Codici etici d'impresa; b. Etica
d'impresa; c. Etica e business; d. Etica e banca; e. Impresa e stakeholder;
f. Bilanci sociali ambientali e di sostenibilità; g. Social Auditing; h.
Responsabilità sociale nel terzo settore e nella cooperazione.
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