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2003 anno 6°  

NOTIZIARIO
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di

VENERDI'
 28  NOVEMBRE  2003

pagina 1

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STANCA: MOBILITATI 900 MILIONI DI EURO PER MODERNIZZARE E RENDERE PIÙ EFFICIENTE LA P.A. LOCALE E AVVICINARLA AI CITTADINI IN CANTIERE ANCHE PROGETTI A SOSTEGNO DELL’E-DEMOCRACY, LA “CITTADINANZA DIGITALE”

Roma, 27 novembre 2003 - L'albero dell'eGovernment sta per dare i suoi più significativi frutti. Già dall'inizio del 2004 cittadini ed imprese cominceranno a cogliere i benefici del complesso processo di ammodernamento della Pubblica amministrazione locale, che il Governo ha avviato due anni fa con gli Enti locali con una mobilitazione di almeno di 500 milioni di euro, (attivati con finanziamenti statali per 120 milioni di euro), che ha permesso l'apertura di 134 "cantieri digitali". La Pubblica amministrazione elettronica, infatti, consentirà di accedere ai servizi pubblici senza limiti di orario e senza doversi spostare o fare code, utilizzando una pluralità di canali telematici di accesso (Pc, telefono, tv digitale, etc.). Su questa strada la Conferenza Stato-regioni ha appena approvato la 2a fase del Piano di e-Government, predisposto dal ministro Lucio Stanca in piena condivisione con le Regioni, innescando interventi per non meno di 400 milioni di euro. "La seconda fase del Piano ha una disponibilità di 200 milioni di euro messi a disposizione dal Governo, a cui si aggiungeranno almeno altrettanti di co-finanziamento da parte delle Regioni, con lo scopo di proseguire l'attività intrapresa con la prima fase", ha detto Stanca, rilevando che "questa mobilitazione di risorse, che arriva a ben 900 milioni di euro (di cui 320 milioni messi a disposizione dal Governo), quasi 1.800 miliardi delle vecchie lire, è il più consistente investimento mai realizzato nel nostro Paese per l'innovazione tecnologica nella Pubblica amministrazione locale". Il ministro ha spiegato che "con la seconda fase si darà corso a cinque linee d'azione: sviluppo dei servizi infrastrutturali locali (61 milioni di €); diffusione territoriale dei servizi per cittadini e imprese (86 milioni di €); inclusione dei piccoli Comuni nell'attuazione dell'e-Government (25 milioni di €); avviamento di progetti per lo sviluppo della cittadinanza digitale, l'e-Democracy (10 milioni di €); promozione dell'utilizzo dei nuovi servizi presso cittadini e imprese (9 milioni di €)". Stanca ha precisato che "anche in questa fase ci sarà una forte cooperazione tra le varie aree del Paese, evitando che lo sviluppo della Pubblica amministrazione elettronica avvenga a macchie di leopardo. Non solo, ma grazie a questa interconnessione è stato e sarà possibile il riuso dei progetti, consentendo così rilevanti risparmi e importanti sinergie". Di particolare significato, ha proseguito il ministro, "la linea d'azione che riguarda una novità assoluta a livello europeo: l'e-Democracy, la 'cittadinanza digitale'. È nostra intenzione, infatti, promuovere con le autonomie locali progetti per l'utilizzo delle tecnologie dell'informazione e della comunicazione (Ict) per favorire la partecipazione dei cittadini alla vita a alle decisioni delle loro amministrazioni. Questo procedimento innovativo si concentrerà sui processi di decisione pubblica per migliorarne l'efficacia, l'efficienza e la condivisione da parte di tutti". Stanca ha infine sottolineato che "l'architettura istituzionale dello Stato si sta già modificando in senso federalista: lo spostamento di poteri, competenze e risorse pubbliche verso gli enti più vicini ai cittadini, alle imprese ed al territorio, grazie anche alle tecnologie digitali, valorizza e stimola la capacità di autogoverno e il rapporto tra cittadini e istituzioni. Ma senza una comune visione di tutti gli attori la sua realizzazione sarebbe difficile e certamente si produrrebbero elevate diseconomie, provocando un federalismo caotico, anziché un federalismo efficiente".

NUOVI DATI STATISTICI CONFERMANO UNA DIMINUZIONE DEGLI INVESTIMENTI E DEI RISULTATI NEL SETTORE DELLA RICERCA EUROPEA
Bruxelles, 28 novembre 2003 - Gli ammonimenti degli analisti ricercatori sono stati confermati il 25 novembre, quando il commissario europeo per la Ricerca Philippe Busquin ha presentato i nuovi dati statistici sui rendimenti scientifici dell'Europa, che evidenziano una diminuzione degli investimenti e dei risultati. Le "Cifre chiave per il 2003-2004" forniscono dati esaustivi su tutte le tipologie di finanziamenti alla ricerca, nonché indicatori che consentono la valutazione dei risultati. Per la prima volta, le statistiche comprendono anche dati provenienti dai paesi in fase di adesione e dai paesi candidati, ed offrono pertanto una panoramica sui settori di convergenza e divergenza fra gli attuali ed i futuri Stati membri. I dati statistici mostrano che l'Europa sta perdendo la sua leadership perfino riguardo al numero di pubblicazioni scientifiche presentate. "Ciò è la logica conseguenza degli scarsi investimenti nella ricerca di base", ha commentato Busquin. "La ricerca di base è sempre più vittima delle difficili condizioni di bilancio degli Stati membri, ma questa non è la risposta adatta a garantire la crescita e la prosperità in Europa. [.] Il messaggio politico è che l'Europa deve, più che mai, impegnarsi in maniera concreta. Si sono compiuti progressi a livello verbale, ma ora è giunto il momento di agire". Il divario negli investimenti per la ricerca e sviluppo (R&s) fra l'Ue e gli Stati Uniti non ha fatto che aumentare a vantaggio degli Usa. Circa l'80 per cento del divario è il risultato dei diversi livelli di spesa per la R &s delle imprese private, in Europa e negli Stati Uniti. Affinché l'Ue riduca questo divario negli investimenti, il tasso di crescita annuo degli investimenti nella R&s dovrebbe quasi raddoppiare, ossia raggiungere l'8 per cento invece dell'attuale 4,5 per cento. Non si deve pensare, tuttavia, che gli investimenti privati nella R&s siano in diminuzione nell'Ue. Al contrario, la spesa in questo settore è aumentata del 50 per cento fra il 1995 ed il 2001. Tuttavia, negli Stati Uniti, tale dato si è incrementato del 130 per cento nel corso dello stesso periodo. La crescita dei rendimenti globali è diminuita in quasi tutti gli Stati membri fra il 2000 ed il 2001, anche se in misura minore rispetto agli investimenti. Se si considerano i paesi in fase di adesione, è possibile differenziarli in due gruppi. Lituania, Lettonia, Ungheria, Repubblica Ceca, Malta e, in misura ridotta, Polonia, nel periodo 2000-2001 hanno tutte recuperato terreno nei confronti dei 15 dell'Ue, evidenziando ciascuna un tasso di crescita della produttività superiore alla media comunitaria. I restanti paesi in fase di adesione hanno accusato un ulteriore ritardo nel corso dello stesso periodo, sebbene la forte crescita degli investimenti in Slovacchia, Estonia e Cipro lasci intravedere la possibilità di un sostanziale miglioramento. Nel valutare l'impatto dell'allargamento, la Commissione conclude che "la forza dell'Europa nei riguardi dei risultati scientifici verrà intensificata, ma i suoi rendimenti tecnologici non seguiranno lo stesso ritmo, almeno nel breve termine". Gli attuali Stati membri mantengono le posizioni acquisite nella seconda metà degli anni '90, sebbene emergano attualmente nuove tendenze. I paesi meridionali (Portogallo, Spagna, Grecia ed Italia) accusavano ancora un ritardo nel 2001, e sembrava che il loro recupero nei confronti del resto d'Europa avesse subito un sensibile rallentamento. Francia, Regno Unito, Germania, Austria, Irlanda, Belgio e Paesi Bassi hanno tutti mantenuto le proprie posizioni medie, sebbene la Germania abbia registrato una drastica diminuzione della crescita degli investimenti, che nel 2001 ha subito perfino una variazione di segno negativo. La Finlandia , la Danimarca ed, in particolare, la Svezia vantavano ancora, nel 2001, un notevole vantaggio nei confronti degli altri Stati membri, e stavano incrementando il divario. Le cifre suggeriscono, quindi, che l'attuale crisi economica stia creando maggiori divergenze all'interno dell'Ue. L'importanza di un forte settore della ricerca europea è stata riconosciuta dal presidente della Commissione Romano Prodi, come dimostrato dalla sua iniziativa per la crescita, che prevede investimenti aggiuntivi nella ricerca. Busquin ha accolto favorevolmente questa iniziativa, e si è detto convinto che altri colleghi all'interno della Commissione comincino a ritenere importante la promozione della ricerca.

SEMESTRE UE: SUL SITO LO STATO DI ATTUAZIONE DEL PROGRAMMA DI PRESIDENZA ED I RISULTATI RAGGIUNTI NELL’ULTIMO CONSIGLIO ECOFIN
Roma, 28 novembre 2003 - Il Mef comunica che sul sito www.Mef.gov.it  tra gli ultimi documenti pubblicati sono disponibili: il prospetto dei risultati ottenuti in relazione alle iniziative ed ai provvedimenti previsti dal programma di Presidenza Ue; uno schema dei risultati del Consiglio Ecofin del 25 novembre scorso.

COMMISSIONE TRIBUTARIA CENTRALE: DAL 1° DICEMBRE LA SEDE IN VIA FLAVIA
Roma, 28 novembre 2003 - Il Mef comunica che, a partire da lunedì 1° dicembre 2003, la Commissione Tributaria Centrale del Ministero, trasferisce la propria Sede da via Xx Settembre, 97 a via Flavia, 93 - 00187 Roma. I recapiti telefonici della Commissione sono: Centralino: 06-476111 ; Ufficio relazioni con il pubblico: 06-47610817, 06-47610818, 06-47610819

VERSAMENTO IN ACCONTO DELLE ACCISE
Roma, 28 novembre 2003 - Il Mef comunica che, per l’anno 2003, l’acconto dell’accisa sugli oli minerali, ad eccezione del gas metano, e l’acconto dell’imposta di consumo sugli oli lubrificanti e sui bitumi di petrolio, devono essere versati entro il 27 dicembre 2003. L’acconto è dovuto, per l’accisa sugli oli minerali immessi in consumo nel periodo compreso tra il 16 e il 31 dicembre 2003, in misura pari al 98% dell’imposta dovuta per le immissioni in consumo verificatesi nel periodo dal 1° al 15 dicembre. Per l’imposta di consumo sugli oli lubrificanti e sui bitumi di petrolio relativa alle immissioni in consumo del mese di dicembre 2003, la misura dell’acconto è fissata al 98% dell’imposta dovuta per le immissioni in consumo avvenute nel mese di novembre. Per l’accisa sul gas metano non è dovuto l’acconto. Il relativo decreto del Ministro dell’Economia e delle Finanze, datato 21 novembre 2003, è in corso di pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale. Tale provvedimento consente, tra l’altro, l’uso del modello F24, con esclusione della compensazione di eventuali crediti, per tutti i pagamenti la cui scadenza è fissata al 27 del mese di dicembre, purché eseguiti entro il giorno 18 dello stesso mese.

CRESCE ANCHE A OTTOBRE L’INDUSTRIA DEL RISPARMIO GESTITO IL PATRIMONIO SFIORA GLI 850 MILIARDI DI EURO.
Milano, 28 novembre 2003 - Si mantiene in crescita anche nel mese di ottobre l’Industria italiana della gestione. Il patrimonio lordo riportato nella Mappa del Risparmio Gestito ha raggiunto nel corso del mese di riferimento gli 848,9 miliardi di euro mentre il patrimonio al netto delle duplicazioni degli Oicr di gruppo si è attestato a quota 725,4 miliardi di euro. La Mappa del Risparmio Gestito rappresenta l’Industria nel suo complesso con tutte le componenti: Oicr, Gpf, Gpm, gestioni di patrimoni previdenziali, prodotti assicurativi, altre gestioni. Anche nel mese di ottobre gli Oicr hanno mantenuto il primo posto nella classifica dei prodotti finanziari con un patrimonio lordo di 503,3 miliardi di euro (500,4 miliardi di euro il netto). Seguono le Gestioni di Prodotti Assicurativi con un patrimonio lordo di 148,5 miliardi di euro (117,6 miliardi di euro il netto). In terza posizione le Gpf Retail con 94,9 miliardi di euro di lordo (16,4 miliardi di euro il netto); al quarto posto le Gpm Retail con 49,7 miliardi di euro di lordo (41,2 miliardi di euro il netto) quindi la categoria residuale delle Altre Gestioni con un patrimonio lordo di 42,2 miliardi di euro (40,6 miliardi di euro il netto). Chiudono la classifica le Gestioni di Patrimoni Previdenziali con 10,1 miliardi di euro di patrimonio lordo e 9 miliardi di euro di patrimonio netto. Il comparto obbligazionario è stato anche a ottobre quello che ha registrato il patrimonio maggiore: 301,8 miliardi di euro il lordo; 274,4 miliardi di euro il netto. I prodotti bilanciati hanno mantenuto il secondo posto con 177,5 miliardi di euro di patrimonio lordo (140,1 miliardi di euro il netto). A seguire i prodotti azionari con 120,9 miliardi di euro di lordo e 109 miliardi di euro il netto e i prodotti monetari con un patrimonio lordo di 113 miliardi di euro, netto di 110,6 miliardi di euro. Chiudono la lista: la categoria residuale dei prodotti non classificati (103,3 miliardi di euro il lordo, 67,5 miliardi di euro il netto) e i prodotti flessibili (32,2 miliardi di euro di patrimonio lordo e 23,5 miliardi di euro di netto) che registrano un piccolo balzo in avanti rispetto a settembre.

JULIUS BAER CREVAL PRIVATE BANKING SI PRESENTA ALLA COMUNITÀ FINANZIARIA
Milano, 28 novembre 2003 - Raymond J. Baer, Presidente del Gruppo Julius Baer, e Giovanni De Censi, Presidente del Gruppo bancario Credito Valtellinese, hanno presentato il 26 novembre alla comunità finanziaria la filosofia e gli obiettivi della Julius Baer Creval Private Banking S.p.a. La società, costituita nel novembre 2002 e autorizzata ad operare come banca nel maggio del 2003, segna l'ingresso di Julius Baer nel mercato italiano del Private Banking e la nascita, in questo settore, di una delle prime joint venture realizzate tra una banca svizzera ed una italiana. Con un capitale azionario iniziale di 15 milioni di Euro, ed un patrimonio totale di circa Euro 22 milioni, detenuto per il 51% da Julius Baer e per il 49% dal Credito Valtellinese, la Julius Baer Creval esprime la forte volontà dei due gruppi azionisti di dare vita ad un progetto importante e di lungo termine, con l'obiettivo di arrivare gradualmente ad occupare posizioni significative nel panorama degli operatori del private banking più qualificati e autorevoli presenti in Italia. Tale determinazione trova conferma nella composizione del board di Julius Baer Creval, dove la presenza di Giovanni De Censi come Presidente, del Dr. Thomas Baer come Vice Presidente e di Renato Bartesaghi, Raymond J. Baer, Miro Fiordi, Filippo La Scala come Consiglieri, testimonia il livello di impegno dei due gruppi azionisti ed il loro coinvolgimento personale. Dal punto di vista gestionale, a Maurizio Sella, come Direttore Generale della Julius Baer Creval, è stata affidata la responsabilità di guidare una struttura progettata per combinare efficacemente l'expertise consolidata da Julius Baer in più di cento anni di tradizione nella gestione di affari e patrimoni di clientela privata, con l'affidabilità e l'efficienza delle infrastrutture amministrative e dei servizi bancari del Gruppo Creval. Maurizio Sella, forte di un'esperienza maturata nelle principali piazze finanziarie mondiali, ricoprendo incarichi di rilievo nell'ambito del Private Banking di primarie istituzioni bancarie internazionali, potrà quindi far leva su una banca concepita e attrezzata per assicurare anche in Italia l'altissimo profilo di assistenza alla clientela privata che ha consentito a Julius Baer di affermarsi nel mondo come un partner solido, integro, esperto e affidabile, con cui condividere stabilmente i propri obiettivi di sicurezza e prosperità. La scelta intrapresa nell'ambito degli accordi di joint venture, che vedono le attività di asset management co-gestite con le strutture di Zurigo del Gruppo Julius Baer, la cui Business Unit Private Banking è guidata da Mike Baer, e gli aspetti di back-office delegati alle strutture del Gruppo Credito Valtellinese, permette ai private bankers della Julius Baer Creval, tutti con elevato grado di seniority, di dedicare il massimo impegno alle esigenze individuali ed alla cura del cliente. L'offerta della Julius Baer Creval è orientata a rispondere alle più sofisticate aspettative di clienti privati e imprese di famiglia che dispongono di un patrimonio di almeno 5 milioni di Euro, con una disponibilità liquida minima di 500 mila Euro. La gamma dei prodotti e servizi, tutti di altissima qualità, abbraccia sia il Private Banking che il Family Office, ponendosi come obiettivo la conservazione e la crescita del valore del capitale, attraverso l'attenzione costante all'equilibrio tra sicurezza, rendimento e rischio. In particolare, oltre alle gestioni patrimoniali, orientate principalmente a fornire un approccio dinamico e strategie indipendenti, Julius Baer Creval offre servizi di Credito Lombard, di copertura rischi di cambi e di consulenza per la gestione di liquidità aziendali. Accanto alle tradizionali forme di intestazioni fiduciarie, svolte tramite Julius Baer Fiduciaria Srl. La banca offre intestazioni fiduciarie di polizze assicurative-finanziarie, nonché possibili strutturazioni di patrimoni familiari anche attraverso i cosiddetti "patti di famiglia". I servizi di Family Office, uno dei fiori all'occhiello della tradizione Julius Baer, sono coordinati con la Julius Baer Family Office Ltd., il cui ufficio di Zurigo vanta uno staff di oltre 50 persone con esperienza pluriennale nell'advisory familiare internazionale. "La nostra sintonia con il mercato italiano, dove il nome Julius Baer si è legato ad un tappa storica come prima Sicav estera autorizzata, nel 1992, e dove in oltre dieci anni abbiamo saputo mantenerci sempre ai vertici tra i player esteri dell'Investment Funds, ci ha indotto ad investire ulteriormente in questo paese" ha detto Raymond Baer, incontrando per la prima volta i giornalisti italiani. "Oggi, attraverso l'iniziativa in joint venture con il Gruppo Credito Valtellinese, nostro partner storico con cui da anni intratteniamo positive relazioni, portiamo in Italia anche l'attività su cui più si è costruito il prestigio del nome Julius Baer a livello mondiale, integrando così considerevolmente l'offerta delle nostre competenze strategiche." A sua volta Giovanni De Censi, nel corso dell'incontro, ha detto: "Il Gruppo Credito Valtellinese ha trovato nella professionalità e competenza del partner elvetico la soluzione per offrire un servizio di qualità al mercato italiano; la Julius Baer Creval Private Banking potrà avvalersi dell'impegno organizzativo e tecnologico del Gruppo Credito Valtellinese realizzando così la massima efficacia nel coniugare l'esperienza di entrambe le componenti."

SANPAOLO IMI PUNTA SULLA CINA. NUOVA FILIALE A SHANGHAI PER SERVIRE LE IMPRESE ITALIANE
Torino, 28 novembre 2003 - Sanpaolo Imi apre una filiale a Shanghai con la mission prioritaria di sostenere gli investimenti e le attività di import-export delle imprese italiane in Cina. Contestualmente, al fine di soddisfare anche le esigenze in divisa locale delle imprese, viene sottoscritto un accordo operativo con due primarie banche cinesi, che applicheranno alla clientela Sanpaolo le migliori condizioni di mercato. L’ampliamento della presenza operativa a Shanghai, con la trasformazione in filiale dell’ufficio di rappresentanza aperto nel 1996, trova motivazione nella dimensione assoluta del mercato cinese a cui corrisponde una presenza sempre maggiore di imprese italiane ed uno sviluppo consistente dei flussi commerciali cross border. Attenzione sarà, altresì, rivolta all’assistenza delle multinazionali cinesi interessate ad investire in Italia ed allo sviluppo delle relazioni con le primarie banche locali. La filiale di Shanghai è diretta da Luigi Landoni ed è ubicata nella Jin Mao Tower, 20th floor, 88 Shiji Dadao, Pudong New Area, Shanghai. Il network cinese si completa con l’Ufficio di Rappresentanza di Pechino e con la Filiale di Hong Kong, punto particolarmente dedicato all’attività di trade finance, mentre la presenza nel Far East comprende anche le filiali di Singapore e Tokyo e l’ufficio di Bangkok, identificando Sanpaolo Imi quale gruppo bancario italiano leader nella Regione.

TOWERS PERRIN: NEI PROSSIMI TRE ANNI LE AZIENDE ITALIANE FARANNO PIÙ RICORSO AI PIANI PENSIONISTICI E MENO ALLE STOCK OPTION
Milano, 28 novembre 2003 - Nei prossimi tre anni le strategie retributive delle aziende italiane vedranno un netto calo del ricorso alle stock option (18% contro il 30% del triennio 2000-2003), a fronte di un aumento dei piani pensionistici integrativi (20% contro 9%) e di un minor ricorso alla retribuzione variabile (34% contro 48%). Il dato è in controtendenza con quanto accadrà a livello mondiale: infatti nel periodo 2004-2006 il ricorso a stock option e piani pensionistici resterà sostanzialmente invariato (dal 23 al 24% il primo, dal 20 al 23% il secondo), mentre crescerà l’attenzione riservata alla retribuzione variabile (dal 38 al 44%). E’ quanto emerge dalla ricerca "Reward and performance management challenges" condotta da Towers Perrin, una delle maggiori società internazionali di consulenza nella gestione delle risorse umane e dei sistemi retributivi, fra circa 1.300 aziende in Europa (di cui 44 italiane), Nord America, America Latina e Asia. La ricerca è stata presentata oggi, 27 novembre 2003, a Milano nel corso di un evento riservato ai direttori Risorse umane delle maggiori aziende italiane. Il campione è composto da 1.297 aziende in tutto il mondo: 40% negli Usa, 26% in Europa ( 339 in totale, di cui 44 in Italia), 17% in Asia, 11% in America Latina, 6% in Canada. Il 47% delle società intervistate ha un numero di dipendenti compreso tra le 3.000 e le 5.000 unità. Per il 57% si tratta di aziende private quotate in borsa, per il 29% di società private non quotate. Nell’indagine sono state interpellate anche aziende pubbliche e no profit (10% del totale). L’88% del campione italiano è composto da società private non quotate, mentre il 59% delle aziende intervistate ha un numero di dipendenti compreso tra i 500 e i 3.000 dipendenti. Lella Cassani, responsabile della divisione Rewards and Performance Management di Towers Perrin, ha dichiarato a commento dei risultati della ricerca: «Per quanto riguarda le politiche di compensation, i cambiamenti in Italia e all’estero nei prossimi tre anni riguarderanno soprattutto una maggiore focalizzazione delle aziende sulla comunicazione interna delle strategie retributive e una spinta nella formazione dei manager sul performance management, che consente di collegare direttamente il sistema di incentivi agli obiettivi dell’impresa». Sintesi dei risultati della ricerca Come cambia la remunerazione del lavoro A quali strumenti faranno ricorso le aziende nei prossimi tre anni (2004-2006) nella gestione delle risorse umane e raffronto con il triennio precedente (2000-2003)

Strumenti

% di utilizzo in Italia

Variazione

% di utilizzo nel mondo

Variazione

Piani di bonus e retribuzione variabile

34%

-14%

44%

6%

Aggiustamento retributivo/processi di revisione

27%

-19%

34%

-1%

Strutture retributive

34%

2%

40%

7%

Valutazione del ruolo

23%

-20%

34%

3%

Opportunità di formazione e sviluppo

36%

4%

44%

17%

Programmi di riconoscimento

21%

-18%

38%

14%

Piani azionari

18%

-12%

24%

1%

Comunicazione dei sistemi di reward

43%

13%

51%

30%

Piani pensionistici

20%

11%

23%

3%

Iniziative di lavoro flessibile

25%

0%

26%

8%

Condizioni e orario di lavoro

23%

5%

18%

4%

Iniziative di arricchimento del ruolo

22%

6%

31%

23%

fonte: Towers Perrin, novembre 2003

PARMALAT FINANZIARIA SPA: LIQUIDAZIONE DEL FONDO EPICURUM
Milano, 28 novembre 2003 - Parmalat Finanziaria informa di aver ricevuto comunicazione da parte del fondo aperto Epicurum, che l’assemblea degli investitori, riunitasi il 26 c.M. A Los Angeles, ha approvato, in conformità all’accordo raggiunto con il Gruppo Parmalat, la liquidazione della quota di investimento nel fondo stesso e la risoluzione anticipata del contratto di swap valutario. A seguito dell’approvazione della assemblea degli investitori il fondo provvederà nella giornata di giovedì 4 dicembre 2003 alla liquidazione tramite bonifico bancario. In particolare l’importo relativo alla liquidazione dell’investimento nel Fondo Epicurum sarà di Us Dollars 589.940.949 e l’importo relativo alla risoluzione del contratto di swap valutario sarà di Us Dollars 13.286.027 a favore di Parmalat.

CDC COLLOCA 5,5% A INVESTITORI ISTITUZIONALI
Fornacette (Pisa), 28 novembre 2003 - Cdc S.r.l. Controllante di Cdc S.p.a., società quotata al Nuovo Mercato, leader italiano nella produzione e distribuzione di It, annuncia congiuntamente alla stessa Cdc S.p.a. Di aver collocato presso primari investitori istituzionali circa il 5,5% del capitale detenuto in Cdc S.p.a. L’operazione, avvenuta sul mercato dei blocchi in data odierna per il tramite di Banca Imi è stata realizzata a seguito del forte interesse manifestato da primari fondi di investimento per l’ingresso nel capitale di Cdc S.p.a., alla luce del positivo andamento dell’esercizio in corso e delle favorevoli prospettive per la società. L’operazione persegue l’obiettivo di accrescere il flottante e la liquidità del titolo Cdc, attraverso l’ingresso di primari e qualificati investitori istituzionali nella compagine azionaria. A seguito dell’operazione il flottante di Cdc raggiunge circa il 25% del capitale. 

ASSETTO AZIONARIO VITTORIA ASSICURAZIONI S.P.A.
Milano, 28 novembre 2003 - Ieri  la società Opalia B.v., facente capo indirettamente per il 60% al Dott. Francesco Baggi Sisini, amministratore di Vittoria Assicurazioni S.p.a., e per il 40% alla Yura International Holding B.v. (società controllata dal Dott. Carlo Acutis) ha acquistato: n° 999.600 azioni Vittoria Assicurazioni S.p.a. (pari al 3,332%) dalla Yura International Holding B.v.; n° 599.400 azioni Vittoria Assicurazioni S.p.a. (pari al 1,998%) dalla Arbus S.r.l. (società controllata dal Dott. Francesco Baggi Sisini). Dopo tali operazioni la partecipazione della Yura International Holding B.v. Nella Vittoria Assicurazioni S.p.a. Ammonta al 2,166% direttamente ed al 51,024% indirettamente tramite la controllata Vittoria Capital N.v. Alla quale si affianca la collegata Opalia B.v. Che possiede n° 2.499.000 azioni Vittoria Assicurazioni S.p.a. Pari al 8,33%. Opalia B.v. Si è inoltre impegnata ad acquistare entro il 31/1/2004: n° 299.400 azioni Vittoria Assicurazioni S.p.a. (pari allo 0,998%) da terzi. Al perfezionamento di tale acquisto Opalia B.v. Possiederà n. 2.798.400 azioni Vittoria Assicurazioni S.p.a. (pari al 9,328%).

GRUPPO ARQUATI: CONFERITI ALL’A.D. MARIO ADDONIZIO (LIQUIDATORE DELLA SOCIETÀ) I POTERI PER ATTIVARE LA PROCEDURA PER LA “PRODI BIS”.
Milano, 28 novembre 2003 - L’assemblea degli azionisti di Arquati S.p.a., conclusasi ieri in seduta straordinaria, ha preso atto dell’indisponibilità degli attuali azionisti ad una ricapitalizzazione e la mancanza di impegni di intervento simili da parte di esterni e dunque dello stato di liquidazione della società. L’assemblea ha pertanto nominato l’attuale Amministratore Delegato Ing. Mario Addonizio liquidatore della società conferendogli tutti i poteri per attivare la procedura di cui al D.lg. 270/1999 e cioe' di richiedere l'amministrazione straordinaria (cosiddetta “Prodi bis”). L’assemblea ha inoltre conferito al liquidatore ogni altro potere necessario per il ricorso ad eventuali procedure concorsuali liquidatorie, da attivarsi in caso di rigetto della richiesta di amministrazione straordinaria. Tale decisione ha il preciso obiettivo, fortemente voluto dall’azienda, di salvaguardare quanto più possibile i valori correlati al mercato ed all’occupazione del Gruppo Arquati. “Il nostro obiettivo” - afferma Mario Addonizio - “è innanzitutto quello di ottenere in tempi rapidi la Prodi bis al fine di garantire una pronta ripresa di una normale operatività; confidiamo di poter uscire nel medio periodo dalla crisi finanziaria in cui ci troviamo oggi e che penalizza la possibilità di avere un normale ciclo produttivo e commerciale. A testimonianza della forza del brand molti nostri clienti ci hanno già confermato gli ordinativi per la prossima stagione delle tende da sole”.

L’ASSEMBLEA DEI SOCI DI ACSM SPA DELIBERA LA SCISSIONE
Como
, 28 novembre 2003 - Ieri, a Como, si è tenuta in sede di rinvio l’assemblea straordinaria dei soci di Acsm S.p.a.. Era rappresentato il 57,02% del capitale sociale, corrispondente a 21.214.502 azioni. L’assemblea ha approvato il progetto di scissione totale di Canturina Servizi S.p.a., che prevede, tra l’altro, il trasferimento ad Acsm degli assets della stessa Canturina connessi al servizio di distribuzione del gas (tutti gli altri elementi patrimoniali riferiti alle gestioni acqua, farmacie, altri servizi, confluiscono in una nuova società, che risulterà controllata al 100% dal Comune di Cantù). L’integrazione fra le due utilities prevede anche il subentro da parte di Enerxenia S.p.a., la controllata di Acsm preposta alla vendita di gas naturale, nel 90% (per un corrispettivo di circa 2,2 milioni di €uro) del capitale sociale della società Canturina Servizi Vendite S.r.l., interamente posseduta da Canturina Servizi ed attiva nel medesimo settore di Enerxenia. La valorizzazione complessiva (equity value) del ramo distribuzione gas incorporato e della Società acquisita ammonta a 2,99 milioni di €uro. La Posizione Finanziaria Netta trasferita ad Acsm mediante la scissione è pari a 8,92 milioni di €uro. Con l’operazione, il Comune di Cantù riceverà n. 296.500 azioni ordinarie Acsm di nuova emissione più un conguaglio in denaro di importo minimo. Il rapporto di cambio è pari a 593 azioni Acsm ogni 1000 azioni. Le azioni ordinarie di Acsm che saranno assegnate al Comune di Cantù sulla base del rapporto di cambio hanno il valore nominale di €uro 1 ciascuna ed avranno gli stessi diritti e le stesse caratteristiche della azioni Acsm attualmente in circolazione. Per effetto della scissione, il Comune di Cantù arriverà a detenere (direttamente e tramite Società interamente controllate) una partecipazione pari al 2,77% del capitale sociale di Acsm, mentre la partecipazione del Comune di Como scenderà al 50,60%.

DA NOVARTIS UN IMPEGNO ESPLICITO PER LA DIFESA DEI DIRITTI UMANI PRESENTATE LE NUOVE LINEE-GUIDA DEL GRUPPO FARMACEUTICO PER LA TUTELA E LA PROMOZIONE DEI DIRITTI UMANI, CHE RIFLETTONO I CONTENUTI DELLA DICHIARAZIONE UNIVERSALE DEI DIRITTI DELL’UOMO
Basilea, 28 novembre 2003 - Novartis ha reso note ieri le sue nuove linee guida in materia di diritti umani, che applicano alle attività di tutto il Gruppo internazionale i principi espressi dalla Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo. “La difesa dei diritti umani riguarda in primo luogo gli Stati e i governi, ma le imprese possono e devono avere, su questo terreno, un ruolo complementare e costruttivo, contribuendo a tutelare gli aspetti fondamentali della dignità delle persone” ha detto Daniel Vasella, Presidente e Ceo di Novartis. “Le nostre nuove linee guida offriranno ulteriori garanzie che Novartis agisca nel pieno rispetto dei diritti dell’uomo e non tragga consapevolmente vantaggi da violazioni commesse da altri”. Queste linee guida, parte integrante della politica Novartis di Corporate Citizenship, sono il risultato di oltre due anni di lavoro, effettuato attraverso un ampio dialogo all’interno del Gruppo e un confronto con le più importanti organizzazioni internazionali impegnate nella difesa dei diritti umani. Vi si definiscono specifici principi e regole in merito alla tutela delle pari opportunità, al divieto di ogni forma di discriminazione, ai diritti alla sicurezza personale e a quelli dei dipendenti. Stabiliscono inoltre nuovi, avanzati criteri di condotta sul rispetto delle sovranità nazionali, delle comunità e popolazioni locali, nonché in relazione alla proprietà intellettuale e al trasferimento di tecnologie. “Novartis ha svolto e svolge un ruolo positivo nel valorizzare le norme messe a punto dall’Onu in merito alle responsabilità delle imprese, e in particolare dei grandi gruppi sovranazionali, nella salvaguardia dei diritti umani”. Questo il commento all’iniziativa del Gruppo da parte di Mary Robinson, già Alto Commissario dell’Onu per i Diritti Umani e attualmente Executive Director di Ethical Globalization Initiative, intervenuta all’annuale simposio internazionale della Novartis Foundation for Sustainable Development, nel corso del quale sono state appunto presentate le nuove linee-guida Novartis. L’incontro ha visto la partecipazione di circa 500 esperti e attivisti di tutto il mondo, che si sono confrontati sul tema “Diritti Umani e Imprese private”. Sono intervenute, oltre a Mary Robinson, altre personalità internazionali, come Irene Khan, Segretario Generale di Amnesty International, Jody Kollapen, Presidente della Commissione per i Diritti Umani del Sud Africa, e Micheline Calmy-rey, responsabile per gli Esteri del Consiglio Federale Svizzero. Due illustri economisti, Paul Streeten, Professore Emerito alla Boston University, e Lee Tavis, docente alla Notre Dame University, hanno inoltre offerto il loro qualificato contributo a un dibattito aperto e trasparente sul ruolo di imprese, governi e Ong nella difesa dei diritti umani. Aprendo i lavori del simposio, Daniel Vasella ha sottolineato come Novartis e altre imprese possano svolgere un ruolo efficace nella tutela dei diritti umani soprattutto attraverso lo sviluppo delle loro specifiche attività, adottando comportamenti di business corretti e attuando programmi che rispondano a reali esigenze della collettività. “Il contributo più significativo che possiamo offrire viene dalla nostra capacità di scoprire, sviluppare e rendere disponibili farmaci innovativi ed efficaci – ha detto Vasella –. Realizzando prodotti utili e che hanno valore per la collettività, siamo in grado di aiutare pazienti e medici, creare nuove opportunità di lavoro e, allo stesso tempo, garantire un adeguato ritorno economico agli investimenti dei nostri azionisti”. Oltre a ciò, l’impegno di Novartis nella salvaguardia della dignità e dei diritti delle persone si esprime anche attraverso comportamenti e iniziative, in materia di responsabilità sociale e ambientale, che vanno oltre gli standard previsti dalle leggi dei Paesi nei quali è presente con le sue attività. Basandosi su quanto indicato nelle linee guida di Corporate Citizenship, Novartis per esempio assicura retribuzioni adeguate ai propri dipendenti nei paesi poveri e in quelli in via di sviluppo. A questi stessi dipendenti e ai loro congiunti garantisce inoltre libero accesso a esami diagnostici e trattamenti per la prevenzione e la cura di malattie come Hiv/aids, tubercolosi e malaria. Il Gruppo, infine, sostiene specifici progetti e azioni che tutelano i diritti umani in ambito economico, sociale e culturale. Con il nuovo Novartis Institute for Tropical Dideases, promuove attività di ricerca finalizzate esclusivamente allo sviluppo di nuovi farmaci per il trattamento di malattie ‘trascurate’ che hanno tuttavia un enorme impatto sulle popolazioni più povere, come tubercolosi e febbre Dengue. Con la Novartis Foundation for Sustainable Development, da tempo contribuisce alla realizzazione di progetti che migliorano la prevenzione, il trattamento e il livello dei servizi sanitari nei paesi poveri. Novartis assicura anche, gratuitamente, le terapie anti-lebbra per i pazienti di tutto il mondo e mette a disposizione dell’Oms, a prezzo di costo, un innovativo farmaco antimalarico. L’impegno di Novartis riguarda anche i Paesi avanzati: ha infatti dato vita a programmi internazionali che consentono ai pazienti oncologici o a quelli con difficoltà economiche di accedere ai farmaci più innovativi ed efficaci.

FORMAZIONE MANAGERIALE E SPECIALIZZAZIONE: NUOVA OFFERTA ARTICOLATA DEL GRUPPO GALGANO “SU MISURA” PER LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE UNA SERIE DI INTERVENTI MIRATI PER MIGLIORARE I RAPPORTI CON I CITTADINI
Milano, 28 novembre – L’emergente “e-government” ha reso desueta l’immagine di uffici pubblici inefficienti, di funzionari nascosti da pile di cataste di pratiche cartacee inevase. Oggi la Pubblica Amministrazione , grazie anche alla possibilità di accedervi, anzi interagirvi via Internet, sta riacquistando una nuova dignità: sono innumerevoli gli sforzi, sia a livello centrale sia sul territorio, per conquistare, anche a livello di singolo ufficio, un primato nell’efficienza e, perché no?, produttività nel rapporto con il cittadino. E in questo scenario che il Gruppo Galgano, forte di oltre 40 anni di esperienza nella consulenza di direzione e formazione manageriale, di 20 anni di studi e ricerche sulla P.a. E di un know-how di avanguardia frutto del lavoro quotidiano presso numerosi enti pubblici in Italia e all’estero, ha messo a punto una nuova offerta formativa espressamente dedicata alla Pubblica Amministrazione. Il catalogo è suddiviso in due sezioni principali che prevedono una formazione effettuabile sia presso la sede dell’Ente (con apposita personalizzazione e individuazione del periodo) oppure a livello interaziendale su diverse sedi distribuite sull’intero territorio nazionale (Bari, Bologna, Milano, Napoli, Padova, Roma, Torino, ecc.): sezione 1 interventi di formazione manageriale; sezione 2 cicli di specializzazione. Il primo gruppo comprende una gamma articolata di proposte formative mirate per aree specifiche: Organizzazione e Direzione; Sviluppo delle risorse umane; Meccanismi manageriali; Comunicazione; Ambiente. L’obiettivo è quello di trasferire metodologie e approcci innovativi per affrontare con efficacia le opportunità di cambiamento che offre il contesto pubblico. Accanto al trasferimento di know-how, i corsi vedono la presentazione e l’analisi di analoghi casi aziendali di successo, affiancati in alcuni casi da testimonianze “live”, in “presa diretta”. Il secondo gruppo di proposte formative prevede Cicli di specializzazione, che sono corsi mirati che affrontano alcune delle tematiche gestionali maggiormente sentite in ambito pubblico, affrontandole a 360 gradi: Corso per Direttori Generali: Total Quality Management; Organizzare e dirigere gli Uffici per la Comunicazione Pubblica ; Organizzare e dirigere lo sportello Unico per le Imprese e i cittadini; Organizzare e dirigere le Case di Riposo per gli Anziani; Sviluppo e crescita delle competenze manageriali per i funzionari in posizione organizzativa; Valutazione dei Dirigenti delle Amministrazioni centrali dello Stato. Il panorama innovativo che si delinea presuppone oggi uno sforzo da parte degli operatori della Pubblica amministrazione per tenere il passo sia con i significativi cambiamenti avvenuti finora nelle metodologie di output della Pubblica Amministrazione sia con gli interventi che si renderanno necessari per migliorarla ulteriormente, grazie anche al ricorso e all’utilizzo sempre più capillare delle nuove tecnologie. La parola chiave per compiere con successo questo percorso è “formazione”. Una formazione “mirata” che consenta agli operatori della Pubblica Amministrazione di essere protagonisti del continuo processo di trasformazione e cambiamento degli uffici pubblici in cui lavorano attraverso interventi qualificati che integrino le loro competenze, stimolando al tempo stesso le loro capacità.

REALE IMMOBILI S.P.A. REALIZZA UN NUOVO CENTRO OPERATIVO A TORINO
Torino, 28 novembre 2003 - Reale Mutua è stata costituita a Torino nel 1828. In questi 175 anni la Società è cresciuta in tutta Italia, diventando oggi la capogruppo di uno dei primi gruppi assicurativi italiani, al sesto posto nel 2002 nella raccolta premi nei rami danni. L’attività del Gruppo ha visto la nascita e lo sviluppo di numerose Società, anche non operanti nel settore assicurativo, che contribuiscono con l’apporto delle proprie specifiche competenze, ad uno sviluppo sempre attento alla qualità del servizio ed alla cura della relazione. Il Gruppo Reale Mutua annovera più di 2.000 dipendenti, una rete agenziale composta da oltre 8.000 tra Agenti e collaboratori e si avvale della professionalità di 10.000 fra artigiani e liberi professionisti. I dipendenti del Gruppo Reale Mutua che lavorano nelle sedi di Torino sono circa 1.200. La crescita delle Società che oggi operano nella nostra città, ha reso necessaria, nel tempo, la ricerca di sempre nuovi spazi per ospitarle in modo adeguato. Il Gruppo Reale Mutua Assicurazioni, attraverso la controllata Reale Immobili S.p.a., ha così deciso di effettuare un importante investimento immobiliare a Torino, dando vita ad un Centro Operativo che ha come obiettivo principale quello di accogliere le diverse imprese del Gruppo che operano sulla città. Naturalmente l’edificio di via Corte d’Appello, realizzato nel 1933, continuerà ad essere la Sede della Compagnia. Il nuovo Centro Operativo, di cui verrà posta il 27 novembre 2003 la simbolica prima pietra e che sarà completato entro la fine del 2005, è collocato in una zona in corso di riqualificazione, lungo una delle principali direttrici cittadine (corso Giulio Cesare) non lontano dal raccordo con l’autostrada per Milano. Sarà inoltre a ridosso della nuova linea 4 di trasporto pubblico, che attraverserà da nord a sud la città ed avrà nodi di interscambio con la metropolitana. Sarà costituito da quattro edifici per un totale di oltre 15 mila metri quadri di superfici nette di uffici, due di questi edifici a pianta rettangolare e due a pianta quadrata, di cui il maggiore costituito da una torre di oltre cinquanta metri di altezza per un totale di quattordici piani fuori terra. Questo investimento rappresenta una concreta testimonianza dell’impegno della Reale Mutua Assicurazioni nella città di Torino, e della continuità con le radici sociali ed imprenditoriali che furono alla base della sua fondazione nel 1828. Reale Mutua crede fermamente nella capacità di sviluppo della città e intende dare un contributo fattivo in un momento di difficile congiuntura.

L’ITALIA INCONTRA L'AUSTRALIA LOMBARDO IL 30% DELL'EXPORT ITALIANO VERSO L'AUSTRALIA
Milano, 27 novembre 2003. L’italia partner dell'Australia per un giro d'affari che nel 2002 ha superato i 3.500 milioni di euro: in Lombardia il 29,7% dell'export nazionale e il 15,5% dell'import. E Milano vanta le quote più alte nell'interscambio con il 35,5% dell'import e il 58,1% dell'export lombardo. Dal 2001 al 2002 si sono avuti buoni incrementi nell'export nazionale (+13%). Emerge da un’elaborazione della Camera di Commercio di Milano. E Promos, Azienda Speciale della Camera di Commercio di Milano per le attività internazionali, in collaborazione con altre associazioni lombarde e in coincidenza con la missione a Melbourne del Comune di Milano e la visita istituzionale in Australia della Regione Lombardia, sta organizzando una missione imprenditoriale in Australia dal 28 febbraio al 7 marzo 2004, con l’obiettivo di creare contatti d’affari con nuove controparti commerciali e industriali locali per le imprese lombarde. L’iniziativa, aperta a tutti i settori, mira a fornire alle imprese partecipanti una più approfondita conoscenza del mercato australiano e a procurare opportunità d’affari attraverso la ricerca personalizzata di potenziali partner locali (importatori, distributori, agenti, clienti finali, fornitori, produttori locali, scambi tecnologici, j/v produttive, ecc.) In preparazione della missione, tra le attività, un seminario economico sull’Australia (5 dicembre 2003 ore 10.00 - Palazzo Affari ai Giureconsulti, piazza Mercanti 2, Milano). Per informazioni: tel. 02 8515.5396, isola@mi.Camcom.it. “L’australia, a partire da Melbourne, – ha dichiarato Pier Andrea Chevallard, segretario generale della Camera di Commercio di Milano - è un mercato che, sebbene distante e ancora poco esplorato dalle nostre imprese, è caratterizzato da una decisa e costante crescita della domanda interna di beni; ciò significa, per il prossimo futuro, ottime opportunità per un incremento della quota delle nostre esportazioni in questo Paese.”

QUALE FUTURO PER IL SETTORE MANIFATTURIERO EUROPEO? IL FUTURO DI 122 MILIONI DI POSTI DI LAVORO E IL 22% DEL PRODOTTO INTERNO LORDO DELL’EUROPA
Milano, 28 novembre 2003 – L’industria europea deve oggi affrontare numerose sfide se vuole rimanere competitiva e sostenibile in un ambiente sempre più complesso ed affollato di attori. Meglio, l’industria europea deve oggi definire le tecnologie su cui investire per competere nei settori a maggiore crescita nei mercati globali nei prossimi anni e indicare quali sono le possibilità per raggiungere questo obiettivo. La sfida lanciata da paesi emergenti, come la Cina , non rappresenta più solo una minaccia, bensì una realtà, una macchina produttiva che già opera a pieno ritmo e a pieno titolo sul mercato globale. Per questo la Commissione Europea e il Ministero Italiano dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, sotto l’alto patrocinio della Presidenza Italiana del Consiglio Europeo hanno promosso una conferenza europea di due giorni dal titolo “Manufuture 2003” , organizzata dalla Direzione Generale Ricerca della Ce e dall’Istituto di Tecnologie Industriali e Automazione del Cnr. La Conferenza si propone di: Identificare le strategie industriali da perseguire per garantire alle imprese europee la competitività e la sostenibilità nel contesto internazionale. Definire i domini e le azioni di ricerca prioritari per la competitività delle imprese. Individuare i profili professionali e le conoscenze necessari alle aziende e ai cittadini, e le conseguenti azioni nel campo della formazione e dell’educazione. Definire una visione comune, condivisa a livello europeo, per un piano d’azione concreto (Manufacturing Technology Action Plan) per le tecnologie industriali necessarie a sostenere la leadership del manifatturiero europeo nel prossimo decennio. L’attendiamo quindi come gradito ospite alla conferenza che si terrà il: 1-2 dicembre dalle ore 9.55 presso Assolombarda – Sala Auditorium Via Pantano 9 – Milano

ALITALIA: 195 VOLI CANCELLATI 26.500 PASSEGGERI COINVOLTI PER LO SCIOPERO DEL 28 NOVEMBRE
Roma, 28 novembre 2003 - In relazione allo sciopero generale proclamato dal personale del Gruppo Alitalia per venerdì 28 novembre dalle ore 12,30 alle ore 16,30, Alitalia comunica che cancellerà 195 voli, di cui 109 nazionali e 86 internazionali. Nessun volo intercontinentale sarà cancellato. I voli modificati saranno 151. I passeggeri coinvolti sono 26.500. Alitalia si scusa con i propri passeggeri per i disagi che dovranno sopportare e invita la propria clientela a contattare il Centro Prenotazioni Alitalia (numero 8488-65641.2.3 da tutta Italia e 06-65641.2.3 dal distretto di Roma) per avere tutte le informazioni sui voli.

MANCATO ALLARME A ROMA: CONFERMATA LA VERSIONE DI AIR BERLIN
Berlino, 28 novembre 2003 - L'analisi della scatola nera dell'aereo Air Berlin, che il 18 novembre era stato costretto ad atterrare nella zona militare dell'aeroporto di Roma-ciampino a causa di un presunto dirottamento, e poi assaltato dalle forze d'intervento armate, ha confermato inequivocabilmente le prime dichiarazioni della compagnia aerea: le conversazioni radiofoniche tra il pilota tedesco e il controllo del traffico aereo italiano non hanno dato adito a malintesi. Come ha dichiarato giovedi Peter Hauptvogel, portavoce di Air Berlin, 'l'analisi della registrazione delle conversazioni in cabina condotta dal Bfu di Braunschweig (ufficio federale per le indagini sugli incidenti aerei) ha indubbiamente dimostrato che il comportamento dei nostri due piloti è stato del tutto corretto. Non hanno parlato nà di problemi a bordo nà di un dirottamento. Non vi è stata una sola parola che avrebbe potuto essere equivocata. Lo stesso vale anche per le dichiarazioni dei controllori di volo italiani. Pertanto è incomprensibile il motivo per cui a Roma si è creduto che l'aereo fosse finito nelle mani di dirottatori.' Subito dopo l'azione spettacolare di Roma, i rappresentanti delle autorità italiane avevano parlato di 'equivoci nella comunicazione' tra pilota e controllo del traffico aereo. Poichè non è dimostrato nè documentando le conversazioni radiofoniche, nè presentando la registrazione radar, Air Berlin ha fatto sequestrare la scatola nera dell'aereo al fine di analizzarla per proprio conto. In mancanza di un incidente, il Bfu non aveva intravisto alcun motivo per condurre un'indagine d'ufficio.

LA “CAMPAGNA D’AUTUNNO” DI QATAR AIRWAYS INIZIA CON IL VOLO DOHA-VIENNA
Milano, 28 novembre 2003 - E’ iniziato il 19 novembre il nuovo collegamento della Qatar Airways tra Doha e Vienna, operato con un A300-600. I voli tra Qatar e Austria (con proseguimento per Monaco di Baviera) avranno cadenza trisettimanale, il mercoledì, venerdì e domenica. Continua così la rapida espansione della rete internazionale di Qatar Airways. Ad ottobre sono iniziati i voli da Doha per Shangai e Seoul. Il 9 novembre ha decollato la rotta da Doha per Tunisi. Dopo Vienna, dal 10 dicembre iniziano i collegamenti per Singapore e per l’isola di Cebu, nel sud delle Filippine. Con questi collegamenti, Qatar Airways sviluppa la sua “campagna d’autunno” e raggiunge in pochi mesi il tetto record di 46 destinazioni, di cui 9 in Europa, 8 in Estremo Oriente e 2 in Africa del Nord. “Nel giro di pochi mesi abbiamo raggiunto un risultato di grande rilievo che ci pone in primo piano tra le compagnie aeree in fase di espansione – ha dichiarato il Chief Executive Officer della compagnia, Akbar Al Baker -. Ma i nostri progetti per il futuro non si fermano qui: entro i prossimi 2 anni contiamo di estendere il nostro network internazionale sino a 60 destinazioni e con l’arrivo dei nuovi aeromobili di grandi dimensioni – come i Super Jumbo A380-800 – inizieranno i voli non stop anche verso gli Stati Uniti”. Le nuove rotte servite da Qatar Airways aprono maggiori prospettive ai collegamenti turistici e d’affari. I collegamenti con Shangai in Cina e Seoul nella Corea del Sud consentono nuovi percorsi a prezzi competitivi in partenza da Roma e Milano con i 4 voli settimanali Qr dall’Italia. Anche il turismo “incoming” da questi paesi potrebbe trarre vantaggi da questo nuova rotta. Dal 10 dicembre, poi, entrerà in servizio il volo da Doha all’isola di Cebu nelle Filippine meridionali, operato via Singapore, aprendo così possibilità di sviluppo sia per il traffico etnico sia per nuove iniziative di carattere turistico verso l’arcipelago filippino. Questi ulteriori collegamenti – che si aggiungono alle altre coincidenze dall’Italia verso importanti destinazioni turistiche nell’area del Medio ed Estremo Oriente – hanno suscitato vivo interesse tra gli operatori turistici italiani e verranno ampiamente valorizzati in occasione dei prossimi appuntamenti del settore: Fitur a Madrid in gennaio e Bit a Milano in febbraio. Con l’apertura dei nuovi Uffici di Roma e Milano la Qatar Airways ha rafforzato i legami di collaborazione con i To e gli agenti di viaggi italiani, offrendo anche la disponibilità dell’accesso diretto on-line alle tariffe e alle promozioni in corso.

VOLARE ONLINE IL GIUDIZIO DEGLI UTENTI E LA PROPENSIONE ALL ’USO DEL CANALE INTERNET DELLE PRIMARIE COMPAGNIE AEREE. QUANTO E COME USANO I SERVIZI ONLINE DELLE LINEE AEREE GLI UTENTI ITALIANI DI INTERNET?
Milano, 28 Novembre 2003 - Per la prima volta in Italia, Nextplora ha condotto un sondaggio a livello nazionale che risponde a queste e a molte altre domande sui servizi online di informazione, prenotazione e acquisto dei voli offerti delle principali linee aeree italiane ed internazionali. Il rapporto di ricerca Nextplora “Volare Online. Il giudizio degli utenti e la propensione all’uso del canale Internet delle primarie compagnie aeree” descrive in modo analitico lo scenario attuale della domanda, in riferimento alla soddisfazione, le aspettative e la propensione all’uso dei servizi di prenotazione e acquisto Online di voli aerei. Nella ricerca vengono analizzate le dinamiche qualitative che caratterizzano il comportamento dei clienti, a partire dai criteri di selezione della linea aerea fino ad indagare le leve più efficaci per una strategia di fidelizzazione attraverso l'erogazione via Internet di servizi a valore aggiunto, e le relative aspettative degli utenti. L’indagine fornisce un ampio set d'informazioni che mette a confronto l'attività online delle diverse linee aeree rispetto all'utilizzo dei clienti, in funzione del livello di soddisfazione registrato per i servizi informativi e di booking, per l’ampiezza dei servizi online offerti e, soprattutto, per il livello di usabilità e facilità dei siti e delle procedure richieste per accedere ai servizi. Mediante una rilevazione estensiva condotta su un panel di 1.400 utenti di servizi online delle linee aeree, il rapporto Nextplora si prefigge quindi di fornire un orientamento, ai vettori aerei nazionali ed internazionali, una valutazione dell'efficacia conseguita ad oggi su questo canale di relazione e business con i clienti, a sostegno dei piani di miglioramento ed investimento per accrescere la propria competitività su Internet, e infine delineare i modelli di offerta più coerenti con le aspettative del mercato. L’indagine fornisce infine un benchmark di casi eccellenti, in funzione del livello di soddisfazione registrato dai clienti delle prime 7 compagnie aeree che hanno avuto un riscontro di utilizzo statisticamente significativo. Con la nascita de "I Panoramici" di Nextplora, che si affiancano a "I Grandi Rapporti" già pubblicati sulla P.a., Utilities, Banking e Quotidiani Online, si intende fornire un nuovo agile strumento di focalizzazione e comprensione delle potenzialità di Internet per ulteriori mercati, sulla base dell'opinione, atteggiamenti e attività degli utenti online. La rilevazione si basa su n. 1.328 interviste via Web effettuate con un questionario strutturato veicolato a un campione di 13.000 utenti Internet in tutta Italia. Le domande sono state poste nel periodo 26 Settembre – 2 Ottobre 2003..Comunicato stampa Alcune evidenze: Il primo dato di rilievo emerso è la quota di utenti dei servizi offerti dai diversi vettori nazionali e internazionali: ben il 66% del campione intervistato dichiara infatti di avere utilizzato almeno una volta nell’arco degli ultimi 12 il sito di una compagnia aerea. L’uso prevalente fa riferimento alla ricerca di informazioni e offerte per viaggi e voli turistici; nondimeno una quota rilevante (31%) fa uso dei servizi Internet esclusivamente o in parte per prenotare ed acquistare voli per viaggi d’affari. I servizi più utilizzati sono quelli di tipo informativo e di consultazione delle destinazioni e delle offerte speciali. Nondimeno l’abitudine a prenotare (54%) e acquistare (49%) biglietti aerei Online può dirsi acquisita. Nel dettaglio si osservano però interessanti variazioni tra le primarie compagnie aeree analizzate. In particolare, per quanto riguarda l’acquisto Online di biglietti aerei, Raynair risulta che compagnia con il più elevato tasso (69%) di utenti che dichiarano di avere acquistato Online un biglietto aereo almeno una volta negli ultimi 12 mesi; estremo opposto Alitalia con una quota del 34% e Volare Airlines con un 31% di acquisti via Internet. La soddisfazione espressa per l’”Usabilità estesa” dei servizi Internet delle compagnie aeree – indagata valutando sia aspetti strettamente funzionali, come la facilità d’uso e di orientamento, la velocità di caricamento, la facilità di reperimento delle informazioni ricercate così come l’intuitività delle icone; sia aspetti qualitativi come la percezione di trasparenza circa le condizioni del servizio e la ricchezza - si conferma mediamente elevata La maggioranza degli intervistati si dichiara mediamente o molto soddisfatta dei servizi a loro disposizione. Nel dettaglio la compagnia che raggiunge la massima efficacia in termini di usabilità rispetto alla percezione e giudizio degli utenti è Ryanair, seguita da Volare Web; Alitalia sconta nel grado di soddisfazione espresso dai propri utenti una complessità che non tiene conto del livello di confidenza con lo strumento.
Infolink: http://www.Nextplora.com  

VOLARE DA MILANO LINATE E VENEZIA A LONDRA È SEMPRE PIÙ FACILE E CONVENIENTE CON BMI
Milano, 28 novembre 2003 - Volare da Milano e Venezia a Londra Heathrow è sempre più facile e conveniente con bmi, secondo vettore del Regno Unito. Il volo da Milano Linate per Londra Heathrow è infatti disponibile a partire da Euro 54 in sola andata o da Euro 118 per il biglietto di andata e ritorno (tasse escluse), mentre da Venezia è possible volare a partire da Euro 57 per la sola andata o Euro 124 per l’andata e ritorno (tasse escluse). Grazie ad una flotta jet moderna, bmi offre un servizio completo sia in classe economica che in business su tutti i voli per la Gran Bretagna e una cucina particolarmente attenta alle esigenze dei passeggeri. Il concetto di bordo “food on the go” consente ai passeggeri che viaggiano in business di scegliere tra pietanze calde o fredde tra le quali anche piatti a basso contenuto calorico. I passeggeri in classe economica possono invece contare su una sostanziosa prima colazione e su un’ampia offerta di sandwich e di bevande nel corso della giornata. I viaggiatori d’affari e i viaggiatori abituali (frequent flyers) possono rilassarsi o lavorare prima del volo nelle confortevoli sale di attesa bmi all’aeroporto di Londra Heathrow e presso altri aeroporti. Inoltre, l’armonizzazione degli orari consente di trovare a Londra ottime coincidenze veso la rete di collegamenti bmi o quella dei partner Star Alliance. I voli bmi in partenza da Milano Linate e Venezia per Londra Heathrow sono operati in code share con il partner Lufthansa. Bmi è la seconda compagnia aerea del Regno Unito e opera oltre 2.000 voli settimanali verso 29 destinazioni in Gran Bretagna, Europa e Stati Uniti. Hub della compagnia è l’aeroporto di Londra Heathrow dove bmi detiene il 14% degli slot. Bmi è membro di Star Alliance, la più importante alleanza tra compagnie aeree a livello mondiale. Le 16 compagnie facenti parte di Star Alliance operano oltre 11.000 voli giornalieri, verso 700 aeroporti in 127 paesi del mondo.

CON SSA GLOBAL, KLM TAGLIA I COSTI OPERATIVI E SI AGGIUDICA UN VANTAGGIO IN UN AMBIENTE ECONOMICO OSTILE LA COMPAGNIA AEREA INTEGRA 24 SETTORI OPERATIVI SEPARATI IN UN UNICO CENTRO DI ELABORAZIONE
Milano, 28 novembre 2003 - Klm Royal Dutch Airlines, una delle maggiori compagnie aeree internazionali, ha impiegato con successo Ssa Masterpiece, il software di gestione finanziaria di Ssa Global, uno dei principali fornitori mondiali di soluzioni Erp e relativi servizi, per gestire il consolidamento di 24 settori operativi separati e di oltre 80 organizzazioni in un’unica sede centrale di elaborazione dei dati finanziari. Ciò ha permesso a 900 utenti di utilizzare simultaneamente il sistema e di ottenere significativi risparmi sui costi. Il risparmio sui costi nella gestione dei sistemi finanziari ha dato a Klm un vantaggio competitivo sui concorrenti. Ciò è ancora più importante, dato che il settore aereo sta attualmente attraversando un periodo particolarmente difficile. Gert Huizinga, finance information manager di Klm, ha affermato: “Di solito, i progetti di automazione producono raramente un ritorno sull’investimento. Il programma Ssa Masterpiece ha invece fruttato un Roi di almeno 4 milioni di euro in 24 mesi. Un risultato solido, anche in considerazione del fatto che il progetto è stato fermo per sei mesi, in seguito alle vicende dell’11 settembre 2001.” Klm ha ottenuto forti vantaggi di business dall’uso di Ssa Masterpiece. I risultati finanziari annuali di Klm sono stati annunciati solo cinque settimane dopo la fine dell’anno, mentre i principali concorrenti hanno avuto bisogno di altre tre settimane. Da allora, Klm ha ulteriormente ridotto il tempo necessario per completare i rapporti finanziari su tutto il suo business. Ora bastano otto giorni lavorativi per avere un quadro completo di tutte le informazioni finanziarie, per tutti i reparti della società che si avvalgono di Ssa Masterpiece. Klm sta attualmente lavorando per includere altre filiali nel modello di reporting e, quindi, avrà poi bisogno di soli sette giorni per disporre di una visione completa di tutti i dati finanziari. Questo perché tutti i componenti saranno gestiti nello stesso centro di elaborazione. Il successo del progetto di implementazione è anche frutto del lavoro di squadra. Philip Gray, presidente regionale Emea di Ssa Global, ha osservato: “Lo straordinario risultato ottenuto nel consolidamento dei sistemi finanziari di Klm è ampiamente dovuto alla forte relazione tra cliente e fornitore. I rapporti tra Ssa Global e Klm erano improntati sulla fiducia e la chiarezza reciproca, portando al rapido raggiungimento di un obiettivo comune.” Infolink: www.Ssaglobal.com

LUFTHANSA CARGO SCEGLIE IL SOFTWARE TIBCO PER TAGLIARE I COSTI DELLE INFRASTRUTTURE INFORMATICHE MILIONI DI EURO RISPARMIATI E TIME-TO-MARKET ABBREVIATO PER IL LEADER MONDIALE DEL TRASPORTO MERCI
Milano, 28 novembre 2003 - Tibco Software, il fornitore specializzato nel software di business integration numero uno al mondo, ha annunciato che Lufthansa Cargo Ag, la consociata specializzata nel trasporto merci della compagnia aerea di bandiera tedesca, ha scelto la piattaforma di integrazione Tibco per supportare Foresight, un progetto triennale di riorganizzazione e modernizzazione dell'architettura informatica. Tibco è stata incaricata di fornire le soluzioni chiave per l'integrazione dei processi applicativi e di business nell'ambito del programma Foresight, avviato nei primi mesi del 2003 e il cui completamento è previsto nel 2006. Attraverso questo progetto Lufthansa Cargo è destinata a beneficiare di sostanziali vantaggi a livello di processi. "Attraverso il programma Foresight stiamo gettando le basi per i sistemi informatici e i processi di business del futuro", sottolinea Ricardo Diaz-rohr, Cio di Lufthansa Cargo. "Il nostro obiettivo è quello di risparmiare 35 milioni di euro all'anno attraverso l'integrazione real-time e l'ottimizzazione dei nostri processi principali per la gestione degli ordini, che comprendono l'inserimento, la gestione a terra e la contabilità. Stimiamo inoltre che l'ottimizzazione della gestione del fatturato ci consentirà di aumentare gli utili complessivi di 5 milioni di euro da oggi al completamento del programma". Negli ultimi anni l'infrastruttura It di Lufthansa Cargo è cresciuta notevolmente, ma l'eterogeneità dei sistemi l'ha resa eccessivamente complessa. Il progetto Foresight, che comprende 40 sottoprogetti, è stato concepito espressamente per abbattere i costi attraverso la riduzione delle complessità. La nuova infrastruttura è destinata inoltre ad abbreviare il time-to-market dei nuovi prodotti e servizi di Lufthansa Cargo. "Il nuovo software ci permetterà anche di ridurre i rischi e i costi di sviluppo, contribuendo inoltre a facilitare l'integrazione con i sistemi di clienti e partner", spiega Kamilla Strass, Eai (Enterprise Application Integration) Project Manager di Lufthansa Cargo. "E un domani saremo in grado di ridurre i colli di bottiglia. L'ottimizzazione di alcuni processi, come l'inserimento degli ordini, e la loro semplificazione sono destinate anche a semplificare e velocizzare i processi contabili". Lufthansa Cargo prevede di estendere le applicazioni esistenti attraverso l'integrazione sia con nuove soluzioni sviluppate appositamente, sia con applicazioni software pacchettizzate. La nuova infrastruttura Eai, più facile e intuitiva da mantenere, si basa sulla piattaforma Tibco e sulle applicazioni a questa collegate. La piattaforma di integrazione Tibco faciliterà la migrazione delle piattaforme legacy e assicurerà una maggiore flessibilità nell'integrazione dei sistemi di clienti e partner. Lufthansa Cargo beneficerà inoltre di sostanziali risparmi riducendo al minimo lo sviluppo delle interfacce tra le applicazioni. La società utilizza il modello comune di dati sviluppato da Tibco per archiviare gli oggetti sotto forma di mappe Xml, oltre a ulteriori componenti come moduli per il workflow e adattatori per le applicazioni legacy e per quelle Sap e Siebel. Entro il prossimo anno saranno un centinaio le interfacce sostituite dalla soluzione Tibco. "I processi chiave utilizzati da un'azienda influiscono direttamente sulla qualità, sull'efficienza e sui costi", osserva Erik Hansen, Presidente Emea di Tibco. "Il nostro software ottimizza esattamente tali processi consentendo a Lufthansa Cargo di conservare la propria leadership tra le compagnie cargo".

PROLOGIS ARRICCHISCE IL PROPRIO PORTAFOGLIO ITALIANO CON UN NUOVO PARCO LOGISTICO A MILANO
Milano, 29 novembre 2003 – Prologis, un fornitore mondiale leader di spazi per la distribuzione, ha annunciato oggi che costruirà un nuovo magazzino a Romentino, ad Ovest di Milano, per un totale di <?xml:namespace prefix = st1 ns = "urn:schemas-microsoft-com:office:smarttags" /> 31.237 m 2 di spazi per la logistica. Il magazzino verrà ultimato e sarà disponibile in affitto ad Ottobre del 2004 . È la prima struttura del Prologis Park Romentino, che comprenderà 4 strutture per un totale di 108.474 m 2 . Il Prologis Park Romentino é situato di fronte all’autostrada A4, 30 km ad ovest di Milano, nelle vicinanze dell’Aeroporto Internazionale della Malpensa e l’Autostrada A26 (Genova-novara-varese) fornendo ai potenziali clienti un accesso immediato alle maggiori vie di trasporto. In aggiunta alla eccellente posizione, gli edifici sono provvisti di un sistema di sprinkler nonché di un’altezza libera di 10 m . “Il Prologis Park Romentino è il primo parco per la logistica nella zona Ovest di Milano e la sua localizzazione ideale è sicuramente un'attrattiva per clienti con necessità di distribuzione su tutto il territorio italiano ed i paesi vicini” ha dichiarato Ranald Hahn, Managing Director per il Sud Europa. “Questo nuovo impianto va ad aggiungersi al portafoglio italiano della Prologis, che conta ad oggi 416,000 m 2 , mentre la nostra presenza ed il nostro pacchetto clienti in Europa cresce costantemente” aggiunge Alexandra Lopes, Responsabile Commerciale per la Prologis in Italia
 

L’ANTITRUST BOCCIA LA POLIZZA PER LE CALAMITA’: EVITATA SPESA DA 13 MILIARDI DI EURO ANNUI!
Roma, 28 novembre 2003 - Esulta l’Intesa dei consumatori alla notizia che l’Antitrust ha bocciato la polizza anticalamità prevista in Finanziaria. “Grazie alla decisione dell’Antitrust – affermano Adoc, Adusbef, Codacons e Federconsumatori - le famiglie italiane eviteranno di spendere dai 300 ai 500 euro ciascuna, con un risparmio per la collettività pari a 13 miliardi di euro!” L’intesa dei consumatori aveva già duramente attaccato la polizza anticalamità, in quanto inutile balzello a unico vantaggio delle compagnie di assicurazione, particolarmente a cuore al Governo che già le aveva graziate con il decreto salva-compagnie. “Grazie alla decisione dell’Antitrust – prosegue l’Intesa – le famiglie non saranno costrette a regalare i propri soldi alle assicurazioni attraverso una polizza obbligatoria che subordinava i rimborsi limitando enormemente le garanzie”.

POLIZZE ANTICALAMITÀ: ALTERNATIVA ANTITRUST IMPRATICABILE. INTERVISTA DI GIAMPAOLO GALLI ALL'ANSA DEL 27 NOVEMBRE
Roma, 28 novembre 2003 - Una polizza anti-sisma volontaria comporterebbe dei costi assicurativi proibitivi nelle zone a rischio. Cosi' la presa di posizione dell' Antitrust pone il Governo di fronte ad una scelta tra intervento pubblico e intervento privato: ''un' alternativa questa inesistente in pratica''. Cosi' il direttore generale dell' Ania Giampaolo Galli commenta le indicazioni fornite al parlamento dall' Antitrust. E, pur senza nascondere, la ''sorpresa'' per l' intervento di Tesauro, ribadisce la disponibilita' delle assicurazioni ad esaudire, con spirito di servizio ad esaudire ad una richiesta dello Stato. ''Le compagnie assicurative si erano dette disponibili ad una richiesta dello Stato - afferma Galli ripercorrendo le tappe della vicenda, dalla proposta ad oggi - ed erano allo stesso tempo consapevoli che si sarebbero assunte, con questo progetto, dei rischi notevoli. Quindi la proposta e' stata accettata con spirito di servizio''. Il direttore generale dell'Ania si dice ''sorpreso dall'intervento dell'Antitrust'' soprattutto perche' ''il sistema proposto, esattamente negli stessi termini, e' in vigore in tantissimi paesi: Francia, Norvegia, Spagna, Nuova Zelanda, Giappone, Danimarca e persino negli Stati Uniti, la patria della concorrenza''. Se da un lato quello che dice l'Authority e' vero, dall'altro pero' seguire la strada indicata e' impossibile. ''E' vero quello che dice Tesauro e cioe' che ci sarebbe piu' concorrenza se la polizza fosse completamente volontaria - sottolinea Galli - Ma e' anche vero che in Italia, dove il territorio presenta una rischiosita' molta differenziata, la polizza volontaria avrebbe costi proibitivi in alcune zone e per quello che riguarda il rischio terremoto non sarebbe proprio possibile''. In conclusione, il Garante pone il Governo di fronte ad ''una scelta chiara fra intervento pubblico ed intervento privato: si tratta pero' di una scelta inesistente - aggiunge il direttore generale dell'Ania - Capiamo lo spirito con cui l'Antitrust fa questo, ma cosi' facendo pone un'alternativa fra pubblico e privato che e' inesistente in pratica e quindi, in sostanza dice continuiamo cosi' e cioe' con l'intervento pubblico''. Intervento che, precisa Galli, ''non garantisce diritti: a distanza di anni vediamo ancora persone che vivono nei container, mentre altre sono state ricoperte di soldi''. Sull'impatto che potrebbe avere la polizza anticalamita' sul budget delle famiglie italiane, Galli non ha fornito stime ma ha sorriso a quelle fornite dai consumatori. Dire precisamente quanto una polizza del genere potrebbe costare ''non e' possibile'', in quanto bisognerebbe prima sapere in quale misura lo Stato e' disposto ad intervenire, quali sono i tetti fissati (e questa ''non e' una questione tecnica, ma politica''). Approssimativamente, pero', il costo per un appartamento di 100.000 euro situato in una zona a rischio e' di 100 euro. ''Le valutazioni di massima sono fra lo 0,30 per mille del valore dell'immobile e fra lo 0,80-1 per mille'' ha sottolineato Galli, indicando la forchetta nella quale dovrebbero aggirarsi i costi. Visto che il costo di una polizza anticalamita non e' definibile, le cifre diffuse dall'Intesa dei consumatori, cha parla di un risparmio annuo di 13 miliardi di euro, sono ''una sciocchezza che si fonda sull'illusione che quando lo Stato paga non paga nessuno di noi''.

ECOLAB SIGLA UN ACCORDO PER L'ACQUISIZIONE DI NIGIKO L'INTESA CON LA SOCIETÀ FRANCESE HA COME OBIETTIVO ESPANDERE LA PRESENZA DI ECOLAB NEL MERCATO EUROPEO DEGLI ANTIPARASSITARI
Milano, 28 novembre 2003 - Ecolab Inc. - leader nello sviluppo e nella commercializzazione di prodotti e servizi per la pulizia, l'igiene e la sanificazione - ha annunciato di aver raggiunto un accordo per l'acquisizione di Nigiko, società francese con sede a Parigi, finalizzato ad espandere le proprie attività nel mercato europeo degli antiparassitari (Pest Elimination). Grazie all'accordo con Nigiko, che offre servizi professionali nel settore della disinfestazione e pesticidi, Ecolab potrà rafforzare la propria presenza in Europa nel mercato Pest Elimination, dove è presente da anni con successo negli Stati Uniti. Nigiko, opera principalmente attraverso Amboile Service - uno dei principali fornitori di servizi per la disinfestazione in Francia - e ha un giro d'affari di circa 45 milioni di Euro (50 milioni di dollari) nel settore degli antiparassitari. La chiusura definitiva dell'accordo, che deve ancora ricevere l'approvazione dell'Antitrust, è prevista per i primi mesi del 2004. I dettagli finanziari dell'operazione non sono stati resi noti. "l'accordo con Nigiko, che rappresenta la seconda acquisizione da parte di Ecolab nel campo degli antiparassitari in Europa, ci dà l'opportunità di rafforzare il nostro business sul mercato europeo" afferma Allan L. Schuman, Presidente e Ceo di Ecolab. "La nuova intesa con Nigiko è un ulteriore passo avanti per ampliare la nostra presenza in questo settore specifico a livello mondiale. E' nostra intenzione continuare a investire costantemente nel mercato degli antiparassitari, ma anche nei mercati della pulizia e sanificazione, e di dare un forte impulso alla nostra strategia di crescita, ampliare la gamma di soluzioni offerte ai clienti e incrementare il nostro business".

2° CONGRESSO INTERNAZIONALE "ENERGY AND ENVIRONMENT 2003"
Milano, 28 novembre 2003 – E’ in corso da i presso la Fiera di Milano (Porta Domodossola, Sala Einstein) il 2° Congresso Internazionale "Energy and Environment 2003". Nella giornata di oggi (dalle 9.45 alle 13.30) è previsto un forum sulla "Mobilità sostenibile" al quale parteciperà come relatore, tra gli altri,  l'Ing, Claudio Rocchietta, Presidente di Assobiodiesel.

MAP: FORUM EUROPEO DEL TURISMO VENEZIA-ABANO TERME 28-29 NOVEMBRE 2003
Roma, 27 novembre 2003 - Il 28 e 29 novembre 2003, avrà luogo ad Abano-montegrotto Terme e a Venezia, il Forum europeo del turismo 2003, uno dei grandi eventi del semestre di presidenza italiano dell’Unione europea. Nel corso delle due giornate del Forum interverranno, tra gli altri, il ministro delle Attività produttive Antonio Marzano, il ministro irlandese del Turismo John O’ Donoghue, il Commissario europeo per le imprese Erkki Liikanen, il sottosegretario alla Salute Antonio Guidi, il vicepresidente del Parlamento europeo James Provan, il presidente del Cnel Pietro Larizza

TRA OTTOBRE 2003 E SETTEMBRE 2004, LE IMPRESE INTENDONO CREARE 146 MILA NUOVI POSTI DI LAVORO, CON UN TASSO DI VARIAZIONE PARI AL +1,4%.
Roma, 28 novembre 2003 – A mostrarlo è la più recente rilevazione del Centro studi di Unioncamere, che aggiorna ogni trimestre le previsioni di assunzione delle imprese italiane, previsioni puntualmente confermate da oltre l’80% delle aziende. Il Sud e le Isole fanno prevedere i tassi di crescita più elevati (+3,4%, pari a quasi 67mila posti di lavoro in più rispetto al 2003). Seguono il Nord-est (+1,6%), il Centro (1,2%%) e il Nord-ovest (+0,4%). Ad assumere maggiormente saranno le imprese delle costruzioni (+3,1%) e del commercio (+3,0%), insieme a quelle dei servizi (+2,2%). Ancora ristrutturazione, invece, per il settore manifatturiero, che prevede una lieve contrazione (-0,2). A trainare questa crescita saranno ancora una volta le imprese di minori dimensioni: +2,4% il tasso di variazione previsto dalle imprese con 1-49 dipendenti. Affiancare questa crescita, agendo sui fattori ambientali e di contesto che possono consentire alle nostre imprese di uscire definitivamente dal lungo periodo di difficoltà apertosi negli ultimi due anni, è l’obiettivo primario che si sono poste le Camere di Commercio italiane. Il sistema camerale, riunito oggi a Roma nell’ambito della 118ª Assemblea di Unioncamere, si lancia, infatti, in una nuova sfida, dopo quella legata alla piena attuazione della riforma delle Camere di Commercio, sancita dalla legge 580 del dicembre 1993. L’idea sottoscritta oggi è quella di un Patto di servizio con le imprese, che punti ad accrescere l’efficienza e l’efficacia dell’azione amministrativa, potenziando l’attività ed i servizi di supporto alle imprese e alle economie locali. Questo vasto programma si articola in 6 ambiti d’azione, ritenuti prioritari per sostenere il sistema produttivo, per accrescerne la competitività e per agevolare lo sviluppo del Sistema Italia. “Il nostro impegno per il futuro, articolato nelle diverse priorità in base alla domanda delle imprese”, ha detto il presidente di Unioncamere, Carlo Sangalli “è riassunto in un patto di servizio, che, per la prima volta, intendiamo sottoscrivere con chiarezza, per fornire il nostro programma di gambe robuste, che sostengano la modernizzazione del sistema Paese, a partire dallo sviluppo del nostro Mezzogiorno. Per le nostre imprese vogliamo essere ancora di più un alleato per lo sviluppo e la competitività; per il Governo, un soggetto operativo credibile, consolidando e ampliando così il panorama degli accordi e delle intese che, in quest’ultimo triennio, abbiamo realizzato attraverso 11 partnership con i Ministeri”. Le linee d’azione delle Camere di Commercio per il triennio 2004-2006 Innovazione e trasferimento tecnologico – Tre le linee d’azione, per attuare le quali il sistema camerale intende raddoppiare le risorse ora investite: · rafforzare l’impegno per avvicinare le strutture che operano nella ricerca di base e applicata alle richieste e alle necessità delle Pmi, anche grazie ai molteplici accordi sviluppati con le Università; · articolare le politiche di R&s sul territorio, monitorando la domanda di innovazione; · agevolare il trasferimento tecnologico sul territorio, creando, tra l’altro, 20 nuovi centri di informazione specializzata. Formazione del capitale umano – Nel prossimo triennio, oltre a rafforzare le attività di formazione imprenditoriale e manageriale, per abbattere il tasso di mortalità delle aziende italiane, le Camere di Commercio punteranno a: potenziare i servizi di orientamento per le scelte formative dei giovani e degli adulti: in attuazione del protocollo d’intesa con il ministero dell’Istruzione, le Camere di Commercio intendono sostenere i percorsi in alternanza scuola-lavoro di almeno 1.000 istituti scolastici, creando 103 Sportelli stage, uno in ogni Camera di Commercio; operare per un rafforzamento dell’area tecnica nel sistema scolastico, formativo e universitario, con particolare riguardo alla Formazione tecnica superiore; avviare nuove attività per soddisfare la domanda di professionalità delle imprese; realizzare un sistema adeguato di accreditamento delle strutture formative, definizione degli standard e certificazione delle competenze individuali. Internazionalizzazione – Ponendosi l’obiettivo di accrescere di almeno 18mila unità il numero delle imprese italiane che operano all’estero (oggi sono circa 180mila), il sistema camerale punterà ad accrescere i punti di accesso delle aziende italiane ai mercati internazionali, strutturati dalle Camere italiane e da quelle italiane all’estero. Questa strategia appare fondamentale per costruire un moderno sistema di servizi per le imprese che affrontano le sfide del mercato globale, così come tra l’altro propugnato dalle linee di riforma delle strutture di supporto all’internazionalizzazione. Sviluppo delle infrastrutture – Il sistema camerale, fino ad oggi, ha investito oltre 433 milioni di euro di proprie risorse in infrastrutture (fiere, strade e autostrade, aeroporti, porti e centri intermodali, centri congressi ecc.). Nel prossimo triennio, intende rilanciare questa linea di lavoro, puntando anche sulla realizzazione di infrastrutture immateriali (in particolar modo la banda larga), investendo ulteriori 500 milioni di euro. Le Camere, quindi, appoggeranno i programmi nazionali e locali in via di elaborazione, si impegneranno direttamente nella progettazione di opere e contribuiranno alla loro realizzazione e gestione. Promozione della qualità – Le Camere di Commercio intendono: accrescere la diffusione dei sistemi di certificazione, in collaborazione con il Ministero delle Attività produttive, puntando su una applicazione più vasta della certificazione volontaria e sulla diffusione della responsabilità sociale delle imprese, nuova linea di lavoro che si basa sul protocollo d’intesa Unioncamere-ministero del Welfare; sviluppare la qualità delle diverse filiere produttive. In particolare nel settore agroalimentare, avviando il riconoscimento di 200 prodotti tipici con il marchio collettivo o con il riconoscimento comunitario; avviare sistemi di tracciabilità dei prodotti agroalimentari. E-government e semplificazione amministrativa – Obiettivo delle Camere di Commercio è di contribuire ad abbattere gli oneri amministrativi pagati dalle imprese (che nel 2000 erano pari a 9,6 miliardi di euro). Per far questo, il sistema camerale intende distribuire ad un ulteriore milione di imprese il dispositivo di firma digitale, il cui uso comporta un risparmio annuo di 260 milioni di euro. Le Camere, inoltre, supporteranno il ministero delle Attività produttive nella gestione del Registro informatico degli adempimenti amministrativi, che contiene l’elenco completo degli obblighi previsti per l’avvio e l’esercizio delle attività di impresa. La realizzazione di questa infrastruttura si inserisce nel più ampio progetto di gestione del Portale di servizi integrati alle imprese, affidata dal Governo all’Unioncamere con la sigla di un apposito protocollo d’intesa. Patto Di Servizio Per Le Imprese 2004-2006 Sviluppo Della Competitività. Le Camere di Commercio si impegnano nelle seguenti azioni ed obiettivi: Internazionalizzazione: accrescere di 18 mila unità il numero delle imprese che operano all’estero; Responsabilità Sociale: accompagnare almeno 100.000 imprese all'adozione di pratiche di Csr; Infrastrutture: investire risorse pari a 500 milioni di euro, consolidando gli investimenti per le infrastrutture materiali ed immateriali (fiere, sistema dei trasporti, borse, rete a banda larga), favorendo la progettazione di 10 nuove opere locali con il ricorso alla finanza di progetto; Credito: favorire l’accesso alle risorse finanziarie di 400.000 imprese, attraverso la costituzione di fondi per la nascita di imprese innovative (seed capital) ed i nuovi Confidi; Innovazione: aumentare del 15%, rispetto al 2002, le risorse destinate agli investimenti diretti; Formazione: raggiungere 180.000 imprenditori con attività di formazione mirata; Made In Italy: tutelare 200 nuovi prodotti tipici con marchi collettivi o riconoscimenti comunitari; Conciliazione E Arbitrato: realizzare 5.000 accordi extragiudiziali; Trasferimento Tecnologico: raggiungere 10mila imprese, creando 20 nuovi centri specializzati per la tutela dei brevetti e della proprietà intellettuale; Riforma Della Scuola: sostenere i percorsi in alternanza in almeno 1.000 istituti scolastici, permettendo la realizzazione di tirocini e realizzando servizi di orientamento e raccordo formazione – imprese. Semplificazione Ed Efficienza Dei Servizi - Le Camere di Commercio Italiane si impegnano nelle seguenti azioni ed obiettivi: E-government: azzerare le file agli sportelli, rendendo disponibili a tutte le imprese i sistemi di accesso ai certificati telematici e/o a domicilio; Firma Digitale: consegnare 1 milione di dispositivi di firma digitale alle imprese; Servizi On-line: realizzare il portale per le imprese; Personale: investire nella formazione del personale non meno dell'1,8 % del monte salari, accrescendone la professionalità; Customer Satisfation: sviluppare la multicanalità attraverso programmi di gestione attiva dei rapporti con l’utenza, per comunicare alle imprese solo quello che serve e quando serve, assicurando l’operatività della piattaforma tecnologica di Customer relationship Management nel 60% del territorio nazionale.

WORKSHOP “APPLICAZIONI PER LA GESTIONE ACQUISTI
Milano 28 novembre 2003 – Il prossimo 2 dicembre 2003, alle ore 17.45, presso l Hotel Michelangelo di Via Scarlatti, 33 a Milano, Meta Group e Adaci organizzano un workshop sul tema “Applicazioni Per La Gestione Acquisti Parlare di applicazioni senza (o quasi) parlare di tecnologia - Come gli ultimi sviluppi possono aiutare i responsabili di funzione nelle loro strategie per gestire la spesa, i fornitori, e l’organizzazione”. La partecipazione è gratuita ma subordinata a preiscrizione. Soci Adaci contattare: Segreteria Adaci ' 02/40072474 segreteriasede@adaci.It Altre iscrizioni: Segreteria Organizzativa Meta Group ' 02/670 704 47 laura.Madaschi@metagroup.com  Il programma prevede il seguente svolgimento: 17.45 Registrazione e Welcome Coffee: 18.00 Introduzione Dott. Maurilio Sartor – Adaci: 18.10 “Applicazioni per la gestione acquisti” La Gestione delle Relazioni con i Fornitori (Supplier Relationships Management) “Esempi pratici: la gestione strategica degli acquisti di prodotti e servizi It” Ing. Enrico Camerinelli – Meta Group 19.15 Q&a; 19.30 Chiusura dei lavori. Meta Group è una società quotata in Borsa con una solida situazione finanziaria e un ragguardevole parco clienti internazionale che serve con un’ampia struttura di analisti e consulenti. Dal 1989 Meta Group aiuta le aziende a migliorare il processo decisionale, sia a livello strategico che tattico, nell’ambito dell’Information Technology (It). Meta Group fornisce programmi di trasformazione strutturati, servizi di advisory, consulenza, programmi di misurazione (benchmarking) e pubblicazioni, distinguendosi per il proprio impegno a fornire una metodologia basata sulla best-practice e un costante supporto ai clienti, affinché questi ultimi raggiungano livelli di “eccellenza”. In breve, Meta Group fornisce ai clienti gli strumenti necessari per eliminare dispendiosi costi It e per evitare tentativi inefficaci ed errori con le conseguenti ripercussioni in termini economici.

“MILANO CAPITALE”: UN OMAGGIO ALLA CITTÀ PIÙ EUROPEA D’ITALIA NELL’OPERA CON CUI ROTARY CLUB MILANO FESTEGGIA IL SUO 80° ANNIVERSARIO
Milano, 28 novembre 2003 - Rotary Club Milano, il Rotary Club italiano più antico festeggia il suo 80° anniversario con un’opera degna della grandezza di Milano. E’ “Milano Capitale” che racconta i quattro periodi storici in cui Milano è stata una vera capitale. Fondato nel 1923 dallo scozzese James Henderson e da un gruppo ristretto di illustri milanesi, il Rotary Milano festeggia i suoi 80 anni. Da quella data ad oggi, il mondo Rotariano ha avuto un grande sviluppo nel nostro Paese. Oggi il Rotary italiano è presente a livello nazionale con 672 Club e 41.210 soci, perseguendo l’originario scopo di servire l’interesse comune mediante la promozione e lo sviluppo di principi etici e morali nei rapporti interpersonali. Adottando la filosofia dì vita che viene espressa dal suo Motto ufficiale, Servire al di sopra di ogni interesse personale”, il Rotary si dedica da sempre all’umanità senza distinzione di razza, religione o ideologia. Eccetto una breve interruzione causata dalle norme fasciste, il Rotary Club Milano raccoglie, nei suo patrimonio, le testimonianze e la storia della grande città milanese. I soci che hanno onorato il Rotary Club Milano negli anni sono, e sono stati, autorevoli protagonisti del mondo culturale, sociale, professionale, economico e accademico dal primo dopoguerra fino ad oggi, tra i quali Gae Aulenti, Ottorino Beltrami, Diana Bracco, Livio Caputo, Alfonso Desiata, Pier Giusto Jaeger, Paolo Mezzanotte, Giulio Malgara, Gianni Miglio, Mario Monti, Gian Marco Moratti, Leopoldo Pirelli, Antonio Padoa Schioppa, Marco Tronchetti Provera, Ennìo Presutti, Carlo Puri Negri, Mario Talamona, Giulio Tremontì, Ermenegildo Zegna e molti altri. Per onorare questo straordinario passato e celebrare il presente, è stata presentata l’opera “Milano Capitale” scritta sotto la guida del Professor Giorgio Rumi e illustri docenti dell’Università degli Studi di Milano quali Livio Antonielli, Gemma Sena Chiesa, Gigliola Soldi Rondinini. L’opera è stata realizzata con il contributo dell’azienda Bracco e la generosa partecipazione di Diana Bracco De Silva.

NASCONO I NUOVI ORGANI COLLEGIALI: PIÙ SPAZIO A FAMIGLIE E STUDENTI, PER LA PRIMA VOLTA PRESENTI ANCHE A LIVELLO NAZIONALE E REGIONALE
Roma, 28 novembre 2003 - Il Consiglio dei Ministri ha approvato nella seduta di ieri, in via preliminare, uno schema di decreto legislativo che, in attuazione di apposita delega contenuta nella legge 6 luglio 2002, n.137, riordina gli organi collegiali territoriali della scuola. Il decreto legislativo prevede: a. A livello nazionale, il Consiglio nazionale dell'istruzione e della formazione; b. A livello regionale, i Consigli scolastici regionali; c. A livello locale, i Consigli scolastici locali. Tali organi sostituiscono gli attuali, Consiglio nazionale della pubblica istruzione, consigli scolastici provinciali e consigli scolastici distrettuali. Il decreto legislativo ha ridefinito le funzioni e la composizione dei nuovi organi collegiali territoriali tenendo conto, da un lato, del regime di autonomia delle istituzioni scolastiche e, dall'altro, del nuovo quadro ordinamentale di riferimento, costituito dalla riforma del sistema educativo nazionale introdotta dalla legge 28 marzo 2003, n.53. Altro principio ispiratore della riforma è stato quello della semplificazione dei procedimenti di costituzione degli organi collegiali. I nuovi organi collegiali riflettono, in aderenza ad un principio direttivo della delega, la rappresentanza delle diverse componenti che partecipano alla vita della scuola e, allo stesso tempo, del sistema delle autonomie scolastiche. Si prevede infatti un sistema di nomine "a catena", che inizia con l'elezione, da parte delle componenti scolastiche elette nei consigli di istituto, di coloro che entrano a far parte dei consigli scolastici locali. I presidenti e vice-presidenti di tali consigli, entrano a far parte dei consigli scolastici regionali. I presidenti e i vice-presidenti dei consigli scolastici regionali entrano a far parte a loro volta del Consiglio nazionale dell'istruzione e della formazione. Fanno parte di tale Consiglio anche dieci componenti nominati dal Ministro. Il Consiglio nazionale dell'istruzione e della formazione formula proposte ed esprime pareri obbligatori al Ministro sugli indirizzi e standard nazionali del sistema educativo del sistema di istruzione e formazione; sui piani di studio nazionali; sulla definizione e valutazione dei crediti scolastici, sulla determinazione dei livelli essenziali delle prestazioni in materia di formazione professionale, e sui raggruppamenti degli insegnamenti nelle classi di abilitazione. I consigli scolastici regionali esprimono pareri e formulano proposte all'ufficio scolastico regionale ed ai diversi soggetti istituzionali che esercitano, a livello regionale, funzioni connesse all'organizzazione del servizio scolastico e formativo. I consigli scolastici locali esprimono pareri e formulano proposte all'amministrazione scolastica periferica e alle istituzioni scolastiche autonome, in diverse materie, quali ad esempio la distribuzione dell'offerta formativa, l'educazione permanente, l'alternanza scuola-lavoro, l'orientamento e il raccordo con i percorsi di istruzione e formazione superiore, l'esercizio del diritto-dovere all'istruzione e alla formazione. Sullo schema di decreto legislativo dovrà ora esprimere il parere la Conferenza unificata Stato - Regioni-città ed autonomie locali. Dopo tale parere il provvedimento sarà sottoposto all'approvazione definitiva del Consiglio dei Ministri

MASTER UNIVERSITARIO DI PRIMO LIVELLO SULLA RESPONSABILITÀ ETICO SOCIALE DELLE IMPRESE.
Lucca 28 novembre 2003 – Sta per essere organizzato, in collaborazione con le università di Pisa, Firenze e Siena e l' Ilo un Master universitario di primo livello sul tema “ La responsabilità etico sociale delle imprese”. Il calendario delle lezioni e le informazioni sull'organizzazione del corso sono consultabili sul sito www.Responsabilitasociale.org  Calendario: Il master avrà inizio il 16 Gennaio 2004. La durata del master è di 266 ore di lezione e 160 ore di stage presso le aziende partner. Le lezioni si svolgeranno dal 16-01 al 10-07 2004. L 'orario delle lezioni sarà dalle ore 9:00 alle 13:00 e dalle 14:00 alle 16:00. Le lezioni si svolgeranno tutti i venerdì e sabato. Percorso: Il percorso formativo nasce dall'esigenza di offrire a tutti gli operatori aziendali gli strumenti necessari per affrontare il tema della responsabilità etico - sociale delle imprese secondo le indicazioni dei principi e delle linee guida attualmente più diffusi a livello nazionale e internazionale. In effetti, conoscere e valutare sistematicamente i risultati dell'attività aziendale nella loro dimensione sociale, ambientale ed etica nonché rendere conto pubblicamente in modo accurato, completo e accessibile sta diventando un requisito imprescindibile dell'impresa moderna. In virtù della crescente interdipendenza tra i risultati economici ed i risultati sociali, informazioni più esaurienti e attendibili e criteri di rendicontazione e revisione più rigorosi sono ormai fattori essenziali sia per imprenditorie manager al fine di programmare la propria attività e controllarne gli esiti, sia per i diversi gruppi di stakeholders in relazione agli specifici interessi di cui sono portatori e, più in generale, per l'opinione pubblica al fine di giudicare le prestazioni complessive dell'impresa. In risposta a quest'esigenza di maggiori e più rigorose informazioni (da un lato sulle scelte gestionali e, dall'altro, sugli effetti sociali generati dall'attività imprenditoriale), negli ultimi anni un numero crescente di imprese nel mondo ha realizzato report e altre forme di rendicontazione etica e sociale, contribuendo a diffondere nuove metodologie e nuovi strumenti e a perfezionare ulteriormente quelli già esistenti. Accanto a tali iniziative si sono moltiplicate le proposte di enti no profit privati e di organismi istituzionali sovranazionali per giungere ad un'armonizzazione su scala globale del processo di responsabilizzazione in termini sociali dell'impresa, attraverso l'adozione di principi e linee guida nonchè di appositi schemi di certificazione etica (Sa 8000, Aa 1000, Gri, Q-res, Copenaghen Charter ecc.). Corporate social responsibility: All'interno del Master verranno illustrati i più importanti e diffusi approcci alla corporate social responsibility, con particolare attenzione alla best practice e alle raccomandazioni d'organismi pubblici di rappresentanza politica. Verranno affrontati, inoltre, i temi della cittadinanza d'impresa sostenibile, il social accounting, reporter ed auditing e la responsabilità sociale come strumento di creazione di valore e di corporate governance. A tale proposito si richiama la necessità di un impegno su tre moduli formativi: a.. Il primo si occuperà del tema dell'economia delle imprese nello scenario internazionale quale necessaria premessa per affrontare le dinamiche globali; b.. Il secondo, incentrato su impresa e sviluppo sostenibile come chiave di lettura della corporate social responsibility c.. Il terzo si occuperà delle pratiche di certificazione etico - sociale. Al percorso si affiancherà, precedendoli, un modulo propedeutico, finalizzato all'uniformazione delle conoscenze di base quale l'economia aziendale. Programma - Modulo A: a. Fondamenti di economia politica; b. Fondamenti di diritto; c. Fondamenti di economia aziendale. Modulo B: a. Economia politica; b. Diritto internazionale; c. Economia aziendale; d. Economia civile; e. Etica-filosofia. Modulo C: a. Codici etici d'impresa; b. Etica d'impresa; c. Etica e business; d. Etica e banca; e. Impresa e stakeholder; f. Bilanci sociali ambientali e di sostenibilità; g. Social Auditing; h. Responsabilità sociale nel terzo settore e nella cooperazione.

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