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di
VENERDI'
28 NOVEMBRE 2003
pagina 5
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I CIO
AFFERMANO CHE IL TEMPO DI GESTIONE DEI PROBLEMI LEGATI AI SERVER, ASSIEME
ALLE LICENZE SOFTWARE E AL PERSONALE DI SUPPORTO RAPPRESENTANO LE TRE VOCI
CHE INCIDONO MAGGIORMENTE SUL BUDGET
Milano, 28 novembre 2003 – Secondo un’indagine paneuropea
indipendente[1] commissionata da Unisys, società che fornisce servizi e
soluzioni di Information Technology in tutto il mondo, a Taylor Nelson, i
Cio europei ritengono eccessive le cifre spese per licenze software,
problemi relativi ai server e staff di supporto tecnico. L’indagine ha
esaminato le questioni affrontate da Cfo e Cio nel valutare l’impatto
degli investimenti tecnologici sulla loro attività. In una fase in cui le
aziende sono soggette a rischi crescenti, costi elevati e problemi di
sicurezza, Unisys invita i Cfo e i Cio a valutare e comprendere l’effetto
dell’infrastruttura informatica sulla loro attività. Un terzo dei Cio
intervistati ritiene che esista una potenziale vulnerabilità rispetto a
tutti e tre i fattori: rischi, costi elevati e violazioni della protezione.
Il 31% dei Cio ritiene che gli investimenti non vengano compiuti in modo
efficace, in particolare fa riferimento al consistente numero di licenze
software da gestire. Il 32% dei Cio ha denunciato il tempo sprecato nella
pianificazione dei server e nella risoluzione dei problemi. Infine, il 24%
dei Cio ha sottolineato come i livelli dello staff di supporto rappresentino
una voce eccessivamente onerosa all’interno del budget. Malgrado ci siano
evidenti indizi di spreco informatico, solo poco più della metà (53%) dei
Cio intervistati, o dei loro team, è tenuta ad illustrare ai rispettivi Cfo
tutti gli aspetti relativi alle spese informatiche, uno su quattro (25%)
fornisce rapporti solo in via eccezionale, oppure non dispone di alcuna
struttura informativa formale. “Il consolidamento costituisce attualmente
la sfida principale per le grandi società europee.– ha dichiarato Martin
Hingley (Idc), facendo riferimento alle tematiche trattate nel corso della
conferenza sul consolidamento Servervision di Idc - Normalmente, i computer
non collegati vengono utilizzati soltanto il 10% del tempo. Una soluzione a
cluster può innalzare tale tasso al 40%, e un’architettura ben definita
è in grado di garantire l’80%. Per molti clienti si tratta tuttavia di
una questione politica: la struttura e i metodi informativi di una società
di solito hanno una rilevanza maggiore dell’individuazione di
un’adeguata soluzione tecnica. Considerata l’attuale situazione
economica, la maggior parte delle aziende non può più ignorare la necessità
urgente di migliorare l’efficienza del patrimonio informatico e di ridurne
i costi. Come fornitore, Unisys ha maturato una preziosa e solida
esperienza”. In base ai dati di Unisys (e le indagini degli analisti del
settore lo confermano), la maggioranza dei server esistenti utilizza tra il
5% e il 15% della propria capacità, principalmente perché ogni server
esegue una sola applicazione. Il consolidamento rappresenta una soluzione
vantaggiosa, poiché esegue una mappatura delle architetture di sistema
sulle piattaforme hardware più efficaci. La gestione di 150 server di
infrastruttura può richiedere fino a sei persone, mentre ne basta una sola
per gestire un massimo di tre piattaforme Unisys Es7000. Ciò garantisce la
riduzione del numero delle licenze e consente alle società di ripartire con
maggiore efficacia le risorse umane. Va inoltre segnalato che, oltre alle
licenze e al personale, si registrano ulteriori risparmi in termini di
spazio e connessioni. “Se in un dipartimento sono presenti troppi server
– ha dichiarato Steve Rawsthorn, Vice President of Marketing di Unisys,
Sistems & Technology Emea (Europa Medio Oriente Africa) - è probabile
che i livelli di spreco informatico siano elevati. A causa del mancato
consolidamento dei loro sistemi, attualmente le aziende stanno perdendo una
significativa opportunità di risparmio sulle risorse e sui costi reali. Le
aziende devono concentrarsi maggiormente sui propri obiettivi commerciali e
non sulle questioni informatiche, e per far ciò basterebbe eseguire
controlli informatici più rigorosi”. In un data center, gli It Manager
possono gestire i sistemi con un quarto dello staff di supporto richiesto
dall’architettura basata sui server di infrastruttura, mantenendo comunque
la capacità e la flessibilità necessarie a fornire, in modo conveniente,
servizi innovativi e piattaforme di sviluppo implementate sulle architetture
software più robuste e compatibili. Informazioni sull’indagine Unisys –
Metodologia 200 Cio e Cfo di Gran Bretagna, Francia, Germania, Italia,
Spagna, Portogallo e Paesi Bassi sono stati intervistati telefonicamente; in
alternativa, si è proceduto allo studio delle loro relazioni. Tutti gli
intervistati appartengono a organizzazioni con 500 o più dipendenti. [1]
Indagine di Taylor Nelson, secondo trimestre 2003.
CON 21 NUOVI PUNTI VENDITA, VOBIS AUMENTA
LA PRESENZA CAPILLARE
IN TUTTA ITALIA
Milano, 28 novembre 2003 - Vobis, la catena del Gruppo Tecnodiffusione
leader nell'offerta di soluzioni e servizi informatici, annuncia di aver
aperto 21 punti vendita dislocati su tutto il territorio nazionale. Con
l'apertura dei nuovi negozi, Vobis porta a 33 i punti vendita aperti
dall'inizio del 2003, superando l'obiettivo di ampliamento della catena in
franchising previsto in 30 nuovi negozi affiliati per l'anno 2003. Alcuni
dei nuovi punti vendita sono stati aperti in aree dove Vobis non era ancora
presente capillarmente: ne è un esempio
la Calabria
dove si inaugurano due nuovi negozi e
la Sardegna
con due nuovi punti vendita. La maggior parte sono in zone dove era
importante consolidare la presenza, come i quattro nuovi negozi aperti a
Roma in aggiunta ai tredici già presenti in Roma e provincia e i cinque
nuovi negozi in Puglia che portano a 14 le presenze Vobis nella regione. Si
raddoppiano inoltre i punti vendita Vobis a Cassino, in provincia di
Frosinone e crescono ulteriormente in Toscana, con le nuove aperture a
Prato, Fucecchio e Antella, portando a 11 i negozi nella regione.
"L'apertura dei nuovi punti vendita si inquadra in un più ampio
progetto per lo sviluppo del brand Vobis che contempla il rinnovamento della
strategia commerciale e dell'immagine della catena" ha commentato Bruno
Kraft, Presidente di Vobis Microcomputer e Direttore Operativo di
Tecnodiffusione. "Con l'apertura di 33 nuovi negozi nel corso del 2003,
Vobis si conferma un importante polo di aggregazione per tutti i retailer di
Digital Technology, premiando la strategia e l'impegno profuso nel corso
dell'anno volto alla definizione di un'offerta di nuovi prodotti e servizi
in grado di contribuire concretamente al successo dei nostri
affiliati". Di seguito, l'elenco delle nuove aperture: 1- Ancona ; 2-
Corato (Bari); 3- Cremona ; 4- Antella(firenze); 5- Cassino (Frosinone); 6-
Casarano (Lecce); 7- Nuoro; 8- Orosei (Nuoro): 9- Siderno (Reggio Calabria);
10- Roma città – Fiumicino; 11- Roma città - San Pietro; 12- Roma città
– Boccea; 13- Roma città - Parioli ; 14- San Giorgio Ionico (Taranto);
15- Ivrea (Torino); 16- Bussolengo (Verona); 17- Rende (Cosenza); 18-
Fucecchio (Firenze); 19- Prato; 20- Casamassima (Bari); 21- Modugno (Bari).
CON IL MODELLO JS20 L'ARCHITETTURA IBM POWER
È DISPONIBILE SUI BLADE SERVER
Segrate, 28 novembre 2003 - Ibm ha rivoluzionato il mercato dei blade server
ultradensi presentando il Bladecenter Js20, il primo modello basato
sull'architettura Power. Con questo annuncio Ibm estende la propria
tecnologia blade agli ambienti a 64 bit offrendo ai clienti la possibilità
di scegliere tra sistemi basati su processori Power piuttosto che Intel Xeon.
Il modello eServer Bladecenter Js20 utilizza il processore Powerpc 970 (Ppc
970) e supporta da oggi sia Suse Linux sia Turbolinux; presto supporterà
anche Red Hat Linux e Aix. Il Ppc 970 deriva dalla tecnologia Power4
attualmente impiegata nei sistemi Ibm eServer pSeries che supportano le
applicazioni Unix e Linux. "Il nuovo Bladecenter Js20 mantiene la
promessa di tutti i sistemi Ibm eServer: offrire un'unica piattaforma che
dia alle aziende la possibilità di scegliere il processore e il sistema
operativo più adatti alle rispettive esigenze", ha dichiarato Jeff
Benck, Vice President Ibm eServer Bladecenter. "L'introduzione
dell'architettura Power per Linux sul modello Js20 estende gli eccezionali
livelli di performance e scalabilità tipici degli ambienti a 64 bit anche
al mercato dei blade server ultradensi a costo contenuto". Il modello
Ibm eServer Bladecenter Js20 è il server con processori Power più
economico tra quelli disponibili nel mercato e rappresenta la soluzione
ideale per tutti coloro che operano in quei settori che esigono grandi
capacità di calcolo e facilità di gestione. Esempi tipici ne sono numerosi
nel settore dei servizi finanziari, della ricerca e della farmaceutica. Nel
cuore del modello Js20 risiede un ambiente Smp (Symmetric Multiprocessing) a
due vie basato su processori Power e una memoria base di 512Mb - soluzione
ideale per gli ambienti di calcolo ad alte prestazioni. Grazie
all'introduzione di questo modello,
la Ibm
può ora proporre infatti server blade basati su differenti processori e
sistemi operativi, ma comunque capaci di condividere contemporaneamente il
medesimo chassis, un accorgimento che razionalizza le attività di systems
management e permette ai clienti di risparmiare tempo e denaro. La soluzione
Ibm eServer Bladecenter for Bioinformatics Ibm ha inoltre annunciato eServer
Bladecenter for Bioinformatics, una soluzione completa progettata per
fornire performance applicative e di calcolo ad elevato throughput, ideale
per il mondo della ricerca farmaceutica. Le più diffuse applicazioni per
l'analisi di sequenze come Blast, Fasta e Hmmer sono state portate e
precollaudate per girare in maniera ottimizzata sul sistema Ibm eServer
Bladecenter Js20. Questa nuova proposta dedicata al settore farmaceutico può
inoltre includere i più noti middleware e tool di sviluppo open source,
mentre appositi servizi di implementazione permettono di personalizzare la
soluzione al particolare ambiente di ciascun cliente.
A SIEMENS BUSINESS SERVICES IL CONTRATTO DI OUTSOURCING DI
O2
Milano, 28 novembre 2003 - Siemens Business Services ha siglato con O2,
società di telecomunicazioni mobile tedesca, un contratto di outsourcing
quinquennale del valore di alcuni milioni di euro che prevede il supporto ai
circa 3000 Pc, laptops, desktop server e server applicativi. Il Gruppo
Siemens sarà anche responsabile dei circa 4500 telefoni di rete fissa. In
base all’accordo, Siemens Business Services fornirà tutti i servizi
relativi alle stazioni di lavoro basate su computer – dall’installazione
e debugging dell’hardware e del software, al supporto dell’utente e
all’operatività dei corrispondenti servers e reti Lan, fino alla
collocazione delle unità periferiche. Inoltre, nell’ambito dell’attività
di outsourcing per il settore delle telecomunicazioni, il Gruppo Siemens
supporterà la messa in funzione e la configurazione di oltre 4500 terminali
telefonici e dei corrispettivi sistemi Siemens di commutazione. Il contratto
si riferisce alla sede generale di O2 a Monaco e ai suoi oltre 100 punti
vendita dislocati in Germania.
DVD+R DOUBLE LAYER,
LA NUOVA TECNOLOGIA
SVILUPPATA DA PHILIPS IN COLLABORAZIONE CON MKM/VERBATIM PERMETTERÀ DI
AMPLIARE
LA CAPACITÀ DI
REGISTRAZIONE DEI SUPPORTI DVD FINO A 8.5 GB
Milano, 28 novembre 2003 - Durante l'ultima edizione del Ceatec* Japan 2003,
svoltasi a Makuhari (Chiba, Giappone) dal 7 al 11 Ottobre,
la Dvd
+rw Alliance ha presentato la nuova tecnologia di registrazione di un Dvd a
doppio strato. Questa tecnologia innovativa, sviluppata da Philips Research
in collaborazione con Mkm/verbatim raddoppia la capacità di storage dati
dei dischi Dvd portandola da 4.7 Gb a 8.5 Gb, mantenendo allo stesso tempo
la compatibilità con gli attuali lettori Dvd Video e Dvd-rom. Philips e Mkm/verbatim
guardano all'introduzione della tecnologia Dvd+r Double Layer come ad un
importante traguardo, per il miglioramento e l'ampliamento dell'uso della
tecnologia ottica come strumento di registrazione e archiviazione a
disposizione dei consumatori. Gli utilizzatori infatti trarranno vantaggio
dalla maggiore capacità del disco Dvd+r a doppio strato che permette di
registrare fino a 4 ore di video in qualità Dvd o 16 ore in qualità Vhs,
senza doversi fermare per girare manualmente il disco. Gli utenti Pc
potranno archiviare fino a 8.5 Gb di dati in un unico disco, raddoppiando
praticamente la capacità rispetto agli attuali supporti a singolo strato da
4.7 Gb. I dischi Dvd+r a doppio strato incorporano due sottili pellicole di
materiale organico separate da uno strato chiamato "spacer" (vedi
figura). La registrazione avviene attraverso un raggio laser opportunamente
focalizzato, che modifica in modo permanente la struttura fisica e chimica
di ogni strato, in modo che le aree su cui si è operato abbiano proprietà
ottiche differenti da quelle vicine. Questo comporta una variazione della
riflettività, che genera un segnale di risposta perfettamente simile a
quello ottenuto da un comune Dvd Video o Dvd-rom preregistrato. I primi
passi sono stati compiuti da Philips Research circa due anni fa, quando
l'industria dell'archiviazione ottica era pervasa da un generale scetticismo
verso la possibilità che un Dvd registrabile a doppio strato potesse
risultare compatibile con gli standard commerciali. Gli sviluppi successivi,
portati avanti inizialmente da Philips e successivamente in collaborazione
con il produttore di supporti Mkm/verbatim, hanno sciolto questo scetticismo
e ora la nuova tecnologia Dvd+r a doppio stato è pienamente sostenuta dalla
Dvd+rw Alliance. "Dopo le prime ricerche compiute da Philips, Mkm/verbatim
ha compreso la potenzialità di questa nuova tecnologia e ha contribuito con
tutta la propria esperienza nella progettazione e realizzazione di supporti
ottici ad aiutare lo sviluppo della tecnologia anche dal punto di vista
dell'apparecchio di registrazione", ha sottolineato Yoshimitsu
Kobayashi, Ceo di Mitsubishi Kagaku Media. "La tecnologia è
perfettamente in linea con la strategia della Dvd+rw Alliance, che
attualmente si sta -operando nella messa a punto della compatibilità del
Dvd+r a doppio strato con i lettori Dvd esistenti". La sfida principale
attualmente è infatti quella di ottenere la compatibilità con lo standard
Dvd-rom in modo da garantire che i nuovi dischi a doppio strato siano
riconosciuti dai lettori Dvd oggi in commercio. "La compatibilità con
i lettori Dvd attualmente sul mercato è stata posta alla base della nostra
ricerca sui dischi Dvd+r a doppio strato", ha spiegato Frans Greidanus,
Senior Vice President di Philips Research. "Anche se l'idea del doppio
strato era già stata proposta, il team di Philips Research è stato il
primo ad essere in grado di registrare su entrambi gli strati di un Dvd+r e
di riprodurlo tramite un comune lettore Dvd Video". La compatibilità
è stata raggiunta attraverso l'uso di una lega di argento come materiale
riflettente che ha permesso una riflettività superiore al 18% richiesta
dallo standard Dvd-rom a doppio strato. Inoltre, la trasparenza dello strato
registrabile superiore è stata migliorata del 50% in modo da permettere la
lettura e la registrazione dello strato inferiore. Questo secondo strato è
caratterizzato da un'alta sensibilità della potenza dato che gran parte del
raggio laser viene assorbito e riflesso dallo strato superiore. Inoltre
possiede una maggiore riflettività (>50%) dato che dopo il doppio
attraversamento dello strato superiore il raggio laser deve avere una
potenza assolutamente uguale a quella standard che deve essere almeno pari
al 18% dello standard Dvd-rom. I valori di trasparenza e riflettività sono
stati ottenuti grazie ad una accurata ottimizzazione dei materiali
utilizzati e al procedimento di deposizione del dye, alla forma della
traccia (groove) dove viene registrato il dato e alla deposizione dello
strato d'argento. Inoltre al fine di assicurare la perfetta compatibilità
con gli odierni standard Dvd si è operato per l'ottimizzazione della
riflettività che ha richiesto il miglioramento di altri parametri quali
l'ampiezza ed il tracking del segnale. Dvd+rw Alliance si è imposta delle
scadenze molto strette e la versione definitiva del format book del Dvd+r a
doppio strato sarà pronta entro la fine dell'anno.
IL LANCIO DEI DVD RECORDER E DEI
MASTERIZZATORI PER PC È PREVISTO NEL CORSO DEL 2004. PHILIPS DIMOSTRA PER
PRIMA
LA POSSIBILITA' DI
REGISTRARE DVD+R A 16X
Milano, 28 Novembre 2003 - Nel corso di un esperimento allestito presso i
laboratori di Philips Research, Philips ha dimostrato l'effettiva possibilità
di registrare i Dvd -(Dvd+r) alla più alta velocità mai raggiunta al
mondo. I risultati sono stati presentati durante International Symposium on
Optical Memory (Isom, Nara, Giappone, 3-7 novembre), dove Philips si è
aggiudicata il Best Poster Award. Il sistema di registrazione ha mostrato di
essere in grado di registrare a una velocità 16 volte più elevata ('16x')
della velocità di lettura standard dei video Dvd, consentendo di scrivere
un Dvd+r completo con video e 'dati in meno di 6 minuti. La velocità di
registrazione ottenuta è molto vicina alla velocità limite massima, il che
significa che siamo di fronte alla migliore performance ottenibile da un
qualsiasi sistema di registrazione Dvd. La tecnologia Philips costituirà la
base per lo standard di registrazione 16x Dvd+r che sarà definito dalla
Dvd+rw Alliance nel corso del 2004 Un aspetto chiave per raggiungere tale
velocità di registrazione è stato lo sviluppo di "strategie di
scrittura" adeguate; la temporizzazione e la potenza degli impulsi
laser devono infatti essere tali che nello materiale organico che
costituisce la superficie attiva dei Dvd registrabili siano incisi i mark
(che rappresentano gli zero e gli uno digitali) della lunghezza corretta. A
velocità più elevate, realizzare questo processo in modo corretto diventa
più complicato, perché il tempo disponibile per riscaldare e raffreddare
lo strato sulla posizione di un mark si riduce notevolmente. La sfida
maggiore consiste nel cercare di evitare che il post-riscaldamento cancelli
parzialmente un mark già scritto quando si procede a registrarne uno
accanto. Philips ha sviluppato un'efficiente strategia di scrittura che non
solo si traduce in risultati di registrazione precisi, ma che necessita solo
di un numero limitato di parametri per essere realizzata, consentendo ai
produttori di unità Dvdrw di implementare l'algoritmo in maniera molto
semplice. Per realizzare registrazioni alla velocità di 16x erano necessari
anche miglioramenti nel set-up del registratore Dvd. La sfida più
impegnativa è stata quella di progettare un sistema preciso e stabile per
la traccia e la focalizzazione del raggio laser sulla posizione corretta del
disco. Altrettanto complicato è stato lo sviluppo dell'elettronica di
comando del laser, che nel caso della velocità 16x per i Dvd viaggia ad una
frequenza di 420 Mhz. Infine, è importante sottolineare che per raggiungere
la potenza di registrazione necessaria è stato utilizzato un prototipo di
laser ad alta potenza. I risultati segnano un grande passo avanti nella
produzione di Dvd registrabili. Infatti tutti concordano nell'affermare che
la velocità di registrazione raggiunta oggi è molto vicina al limite,
stabilito dalla velocità di rotazione più elevata possibile che i dischi
in policarbonato possono raggiungere in sicurezza. Una velocità superiore
significherebbe caricare nel disco una tale quantità di energia addizionale
da provocare vibrazioni e infine la rottura del disco stesso. Alla velocità
di registrazione attualmente raggiunta di 16x un disco esegue 180 rotazioni
al secondo, che corrispondono a una velocità lineare di
56 metri
al secondo (più di
200 km/h
), mentre i segnali vengono masterizzati con una precisione che sfiora i
0.05 micrometri.
SUN JAVA DESKTOP SYSTEM SCELTO COME
PIATTAFORMA STANDARD IN CINA GRAZIE ALL’ACCORDO DI PARTNERSHIP PLURIENNALE
TRA SUN E CSSC, IL SISTEMA DESKTOP DI SUN BASATO SU OPEN STANDARD,
CONTRIBUIRÀ A COLMARE IL “DIGITAL DIVIDE” IN ASIA
Milano, 28 novembre 2003 - Sun Microsystems Inc. Annuncia di aver siglato un
accordo con China Standard Software Co. Ltd. (in breve Cssc) per la
diffusione di Sun Java Desktop System quale ambiente desktop standard nella
Repubblica Popolare Cinese. Cssc è un consorzio di aziende tecnologiche
cinesi che, con il sostegno governativo, sono impegnate a produrre un
sistema software desktop standard che contribuisca a colmare il divario
digitale esistente in un Paese di un miliardo e trecento milioni di
abitanti. Per raggiungere tale obiettivo, Cssc ha scelto Sun come partner
tecnologico. Questo accordo rappresenta il primo passo del programma
strategico globale secondo cui Sun intende affiancarsi a tutti i Paesi del
mondo per mettere a disposizione di tutti gli utenti It un ambiente desktop
aperto, economico e sicuro. Nazioni come
la Cina
,
la Corea
del Sud, il Giappone, il Vietnam, Israele e l'India stanno conducendo
programmi e iniziative di incentivazione per migliorare le loro
infrastrutture It e per incrementare la diffusione della tecnologia negli
enti pubblici, nell'istruzione e nelle aree territoriali in cui le barriere
economiche hanno finora limitato la crescita tecnologica. Con un'azione che
punta ad accelerare queste iniziative e colmare rapidamente il divario
digitale oggi esistente, Sun ha in programma di collaborare con questi Paesi
sul fronte del Java Desktop System. Più in particolare, l'accordo di
licenza tra Cssc e Sun Microsystems permetterà al consorzio di distribuire
con il proprio brand prodotti desktop basati su Java Desktop System, salvo
approvazione all'esportazione da parte del governo statunitense.
La Repubblica Popolare
Cinese intende installare complessivamente in tutto il Paese almeno 200
milioni di copie di una soluzione desktop basata su standard aperti.
L'accordo pluriennale, operativo dalla fine del 2003, prevede la vendita di
un numero di postazioni compreso tra 500.000 e un milione di unità
all'anno. "La missione di un'organizzazione come Cssc è quella di
offrire a milioni di cinesi una soluzione desktop che - sotto l'ombrello di
un brand locale – garantisca la migliore qualità e convenienza economica.
Consideriamo la partnership con Sun Microsystems essenziale per portare
avanti la nostra strategia tecnologica diventare un player competitivo sul
mercato globale", ha dichiarato Han Naiping, General Manager della Cssc.
"Con Java Desktop System, Sun ci fornirà la tecnologia necessaria a
potenziare le nostre iniziative nell’ambito del desktop. Auspichiamo che
questa collaborazione possa evolversi per arrivare fino a coprire in futuro
una gamma più ampia di progetti. Sono fermamente convinto che la
partnership tra Cssc e Sun si trasformerà in un successo per entrambi i
partner". "Linux e il software open source aprono nuove
opportunità non soltanto per
la Cina
ma anche per altri Paesi di tutto il mondo", ha sottolineato Li Wuqiang,
vicedirettore generale del Dipartimento dello Sviluppo
dell'Industrializzazione e dell'Alta e Nuova Tecnologia presso il Ministero
della Scienza e della Tecnologia (Most) della Repubblica Popolare Cinese.
"Una soluzione desktop basata su standard aperti significa maggiori
possibilità di scelta, costi accessibili e un superiore livello di
sicurezza delle informazioni. In questo settore
la Cina
esprime un caloroso benvenuto alla cooperazione internazionale e l'accordo
tra Cssc e Sun ne è un ottimo esempio". "Gli standard aperti sono
da sempre alla base della filosofia di Sun Microsystems, rendendo possibili
connettività, comunicazione e comunità. L'alleanza con Cssc, in accordo
con il Ministero della Scienza e della Tecnologia e il Ministero
dell'Informazione e dell'Industria, apre un'enorme opportunità per
utilizzare standard come Linux e Java Desktop System al fine di rendere
disponibile l'Information Technology a centinaia di milioni di cittadini
cinesi", ha commentato Jonathan Schwartz, Executive Vice President of
Software di Sun Microsystems Inc. "La partnership con Cssc e il governo
cinese è volta a colmare il divario digitale, eliminando gli ostacoli posti
dal software desktop proprietario. Siamo orgogliosi di essere stati scelti
per questo progetto e di poter proporre questa opportunità alla comunità
internazionale".
LINUX DAY AD ANCONA
Ancona, 28 novembre 2003 - Sabato 29 novembre, presso la suggestiva cornice
del Teatro delle Muse ci sarà il Linux Day dedicato sia ai neofiti che agli
esperti del Linux. Milano, 28 novembre 2003 - Al via la 3a edizione del
Linux Day, l’appuntamento organizzato dalla Italian Linux Society www.Linux.it
finalizzato a diffondere la
conoscenza di Linux e del software libero. Una giornata intera, quindi,
quella di sabato 29 Novembre
2003 in
contemporanea in tutta Italia dedicata nella mattinata ad avviare anche i
meno esperti all’utilizzo di Linux. Nel pomeriggio, invece, spazio ai
cervelloni della materia con interventi tecnici destinati a chi ha già
dimestichezza con il Linux, come quelli relativi all’uso di Realtime Linux
per la navigazione di robot Il titolo della manifestazione è "Quando
il software e' libero come la parola" si terra' nel Ridotto del Teatro
delle Muse di Ancona, inizio alle ore
9.30 L
'evento nella zona di Ancona e' stato curato dall'Enthusiastic Group of
Linux Oo(u)sers. L'egloo e' un Free Software & Linux User Group,
un'associazione senza scopo di lucro che riunisce amanti di Linux, del
software libero e dell'informatica in generale. Il programma completo è
disponibile sul sito dell'associazione www.Egloo.org L'evento, patrocinato
dal Comune di Ancona, è sponsorizzato da e-xtrategy (Gruppo Camera Work),
Fastnet, Filippetti, Masterservice e Sintech. L'ingresso e' ovviamente
libero e tutti sono invitati a partecipare. Infolink: www.Linux.it
IL
MICROCONTROLLORE A 32-BIT PER SMART CARD DELLA SERIE AE-5 OFFRE PRESTAZIONI
QUATTRO VOLTE SUPERIORI RISPETTO AI MICROCONTROLLORI DELLA SERIE AE-4
Milano, 28 novembre 2003 - Renesas Technology Corp. Ha annunciato Ae57c, il
primo prodotto della serie di microcontrollori da 32-bit Ae-5 per smart
card, che vanta prestazioni quattro volte superiori rispetto a quelle dei
microcontrollori della serie Ae-4 ed una memoria Eeprom da 132 Kbyte, la
memoria più estesa di cui sono dotati tutti i microcontrollori per smart
card attualmente sul mercato. Ae57c, inoltre, è caratterizzato da una mask
Rom da 320 Kbyte e supporta l’ultimo processo di encriptazione Aes (Advanced
Encryption Standard). Il nuovo dispositivo è ideale per smart card
multifunzione dotate di memoria particolarmente grande, come le card Usim
per telefoni cellulari di terza generazione e le card multi-applicazioni.
Ae57c utilizza il core Ae-5, che è dotato di un bus interno e di Alu a
32-bit. Il core è altamente compatibile con
la Cpu Ae-4
da 16-bit, permettendo così di utilizzare i programmi della serie Ae-4, ma
offre prestazioni di esecuzione approssimativamente quattro volte superiori;
infatti, esegue un’istruzione per ciclo invece che un’istruzione ogni
due cicli. Ae57c è anche caratterizzato da nuove modalità di istruzione ed
indirizzo. L’efficienza del codice Rom è stata incrementata di circa il
20% rispetto a quella dei dispositivi della serie Ae-4, permettendo di
creare programmi più compatti. L’ampia capacità di memoria del nuovo
dispositivo permette di immagazzinare molteplici applicazioni e notevoli
volumi di dati, incontrando le esigenze delle smart card multifunzione.
Ae57c utilizza la memoria Eeprom Monos (Metal Oxide Nitride Oxide Silicon)
brevettata da Renesas Technology, assicurando un’alta affidabilità. La
mask Rom permette lo storage di un sistema operativo general purpose di
grosse dimensioni per eseguire processi complessi così come
l’immagazzinamento di programmi d’applicazione e dati che non richiedono
di essere riscritti. Questa caratteristica permette di utilizzare
completamente la capacità della memoria Eeprom. Oltre alle funzioni
periferiche della serie Ae-4, Ae57c è caratterizzato da un Bem (Bytecode
Extension Module). Questo modulo dispone di una funzione di fetching del
bytecode ed è in grado di eseguire la conversione agli indirizzi di
esecuzione definiti dall’utente, permettendo di semplificare e rendere più
veloci le esecuzioni tramite Java Cardtm o Multostm, per esempio. Il nuovo
dispositivo, inoltre, offre un controllore Dmac (Direct Memory Access
Controller) che supporta comunicazioni ad elevata velocità, riducendo il
carico di lavoro sulla Cpu, un coprocessore Aes che esegue il processo di
encriptazione alla massima velocità, e due porte I/o che incorporano una
Uart per le comunicazioni full-duplex. Il coprocessore ad algoritmo
esponenziale per la moltiplicazione e la divisione è stato potenziato
incrementandone la capacità della memoria fino a 2112 bit, per fornire
maggiore sicurezza e migliori prestazioni. Gli emulatori E6000h full e Se-i
simple sono disponibili come strumenti di sviluppo. Ae57c può essere
spedito in formato wafer o Cot (Chip On Tape). Le spedizioni dei campioni
inizieranno nel mese di febbraio 2004.
A CARTES 2003 EUTRON
RIVOLUZIONA IL MONDO DELLE SMART CARD CON UNA NUOVA FAMIGLIA DI PRODOTTI
Treviolo (Bg), 28 novembre 2003 – L'evoluzione del mercato globale e delle
modalità di fare business tramite le tecnologie legate ad Internet, hanno
contribuito ad accrescere la consapevolezza delle aziende ai temi legati
alla sicurezza informatica. In questo contesto si sta assistendo ad
un'evoluzione del concetto di sicurezza inteso esclusivamente come
protezione perimetrale; di fronte all'aumento di episodi legati ad un
utilizzo improprio di informazioni riservate da parte di utenti non
autorizzati e alla crescente consapevolezza dell'importanza di proteggere il
patrimonio informativo aziendale, diventa prioritario adottare meccanismi
basati sull'identità digitale. Di fronte al massiccio ricorso alla posta
elettronica per lo scambio di informazioni dal contenuto spesso
confidenziale, diventa importante saper adeguare le politiche di sicurezza
prevedendo l'utilizzo della crittografia e della firma digitale nell'invio
di e-mail. L'introduzione di deboli meccanismi di autenticazione basati su
userId & password non sembrano più sufficienti a garantire
l'identificazione certa degli utenti che accedono alle risorse aziendali o a
servizi online. Il rinnovamento delle procedure amministrative, in atto
soprattutto nella Pubblica Amministrazione, attraverso la digitalizzazione
dei flussi cartacei e lo snellimento delle pratiche, prevede un massiccio
ricorso alla firma digitale. In questo panorama, trovano un naturale ambito
di applicazione le chiavi Usb di autenticazione Eutron; basate
sull'affermata tecnologia delle Smart Card crittografiche, ne combinano le
funzionalità con quelle del relativo lettore, offrendo vantaggi unici in
termini di portabilità e usabilità del prodotto. Indubbiamente uno dei
grossi limiti delle soluzioni Smart Card based è da sempre la ridotta
memoria dei dispositivi utilizzati, che rende difficoltosa la trasportabilità
delle componenti applicative che queste soluzioni spesso richiedono. Eutron
Infosecurity, da sempre pioniera nello sviluppo di soluzioni innovative per
il mercato della sicurezza informatica, dopo aver presentato sul mercato la
linea di chiavi Usb Cryptoidentity che combinano Smart Card e lettore in un
unico dispositivo, annuncia in occasione di Cartes 2003 una nuova
rivoluzione: una famiglia di prodotti, distinguibile per il suffisso Combo,
caratterizzati dalla presenza di un chip di memoria flash da 16Mb fino a
512Mb che espande la capacità di memorizzazione dei dispositivi attuali. Da
questa geniale combinazione sono nati: Cryptocombo, le uniche chiavi Usb con
tutta la memoria che manca ad una Smart Card; disponibili con tagli di
memoria fino a mezzo Gb, si avvalgono dell'affermata tecnologia delle chiavi
Cryptoidentity; Simpocket Combo, il rivoluzionario lettore di carte in
formato Smart Card e Sim Card, che dispone di tutta la memoria necessaria
per trasportare dati e applicativi. Grazie a questi nuovi prodotti, chi
dispone già di Smart Card o sta cercando una soluzione alternativa in
formato chiave Usb, non si dovrà più preoccupare di come trasportare
facilmente dati, documenti o componenti software. Il risultato è, infatti,
una soluzione in grado di memorizzare le credenziali utente e di archiviare
dati e applicazioni, il tutto nel formato compatto di una chiave Usb. Il
rinnovato design dei prodotti, l'adozione di un innovativo guscio in
materiale termoplastico in grado di rendere i dispositivi waterproof e di
offrire un'alta resistenza agli shock meccanici e elettromagnetici
completano la gamma di novità nella famiglia di prodotti di autenticazione
Eutron. Grazie a Simpocket Combo si può accedere contemporaneamente alla
propria Sim/smart Card, disponendo di un'area di memoria accessibile in
lettura e scrittura. Cryptocombo rappresenta invece il geniale connubio tra
le seguenti funzionalità: Smart Card + Lettore Smart Card + Memoria flash
Grazie al formato chiave Usb è un dispositivo che consente di raggiungere
traguardi di portabilità e usabilità delle applicazioni di firma digitale
e strong authentication, finora ritenuti irraggiungibili.
STORAGETEK PRESENTA STREAMLINE SL8500 MODULAR
LIBRARY SYSTEM, PILASTRO DELLA STRATEGIA INFORMATION LIFECYCLE MANAGEMENT
Milano, 28 novembre 2003 - Storagetek , specialista in servizi e soluzioni
di storage, ha reinventato, nel 1987, l’utilizzo dello storage su nastro
con l’introduzione delle librerie a nastro e l’accesso on-demand a
elevate quantità di dati. Oggi Storagetek reinventa ancora una volta
l’automazione dei nastri. “Nel 1987 abbiamo fatto fare un balzo in
avanti all’industria dello storage su nastro e oggi lo stiamo facendo
nuovamente per la protezione dei dati” afferma Dario Pardi, Amministratore
Delegato di Storagetek Italia. “La strategia Storagetek dell’Information
Lifecycle Management consente ai clienti di avere l’informazione giusta,
nel posto giusto, al momento giusto. Stiamo portando l’automazione al
livello successivo, rivoluzionando il modo in cui le aziende affrontano la
protezione e la gestione dei dati”. Al Forum 2003, davanti a una platea di
oltre 800 clienti, partner, espositori e analisti, Storagetek ha presentato
Storagetek Streamline Sl8500 Modular Library System. Studiata per facilitare
la gestione, la condivisione e la crescita dello storage su nastro, Sl8500
è la prima libreria a nastro in grado di supportare realmente differenti
cartucce e dispositivi magnetici a nastro e relative interfacce per
consolidare le infrastrutture tecnologiche di fascia enterprise e midrange,
consentendo aggiornamenti dinamici sia in termini di capacità sia in
prestazioni. Con la sua eccezionale facilità di gestione, scalabilità,
affidabilità e prestazioni superiori, Sl8500 è una libreria integralmente
automatizzata che rivoluziona lo storage su nastro. Sviluppata con il
contributo dei clienti più strategici di Storagetek, Sl8500 sarà la più
capiente libreria per ambienti Open System e Mainframe disponibile sul
mercato e porterà a una svolta nelle caratteristiche Ras (Reliability,
Availability, Serviceability), grazie ad una completa ridondanza dei
componenti (sostituibili a caldo) e robot multipli. “Le aziende hanno
bisogno di equilibrare la crescita esponenziale dei dati con il modo giusto
per raccoglierli, movimentarli, condividerli e proteggerli,” - afferma
Pardi. “Streamline Sl8500 è la prima offerta, tra le alternative delle
nuove famiglia di librerie modulari, costruita sulla nostra grande
esperienza nelle librerie automatizzate, e amplia il nostro portafoglio di
soluzioni per l’Ilm. Quando diciamo che
la Sl
8500 rivoluzionerà il modo in cui le aziende affronteranno la protezione e
la gestione dei dati per gli anni a venire, non è una montatura
pubblicitaria, è un fatto concreto”.
La Sl
8500 fornirà approssimativamente 1.500 celle per le cartucce che potranno
crescere fino a 200.000 grazie alla funzionalità Pass Through Port.
Contrariamente alle soluzioni della concorrenza, che utilizzano una
suddivisione fisica della libreria (a livello di magazzino o di drive) per
utilizzare media di tipo differente, Sl8500 è studiata per semplificare il
consolidamento e rendere più facile la gestione. Sl8500 si collega ad
ambienti mainframe, supercomputer, Unix, Linux e Windows garantendo
l’utilizzo contemporaneo di differenti dispositivi/cartucce, inclusa la
famiglia di drive Storagetek T9x40, Lto2 e Sdlt 600. Per gestire picchi di
lavoro imprevisti, quando una libreria viene utilizzata da diversi server,
Sl8500 può effettuare oltre 1000 operazioni di montaggio delle
cartucce/ora. Sl8500 ha inoltre la più alta densità di slot, con più di
50 cartucce in
930 cm
quadrati. “Fin dall’inizio, Storagetek è stata innovativa nelle
soluzioni automatizzate a nastro per ambienti mainframe e per sistemi
aperti”, - ha detto Dianne Mcadam, analista senior e partner di Data
Mobility Group. “Le prestazioni, l’affidabilità e la facilità di
gestione della libreria Sl8500 sono sconcertanti. Storagetek ha fatto un
eccellente lavoro comprendendo le richieste dei clienti di protezione dei
dati e costruendo soluzioni che ne incontrano le esigenze. Con Sl8500
Storagetek continua a guidare l’innovazione del mercato dei nastri.”
“Storagetek è sempre stata all’avanguardia nelle soluzioni
automatizzate a nastro high end per ambienti Mainframe e per Open System,”
- ha detto John Mcarthur, Group Vice President Storage Research di Idc.
“Con Sl8500 l’azienda continua a guidare l’innovazione nel mercato dei
nastri offrendo sostanziali progressi in termini di scalabilità,
prestazioni e flessibilità”. Streamline Sl8500 fornisce ai clienti
caratteristiche Ras (Reliability/availability/serviceability) molto elevate.
I manager It possono scegliere il livello di disponibilità basato sul mix
di componenti hot-swap completamente ridondanti, che possono essere
aggiornati dinamicamente, così come è possibile aggiungere capacità o
incrementare le prestazioni senza la necessità di programmare fermi
macchina. Le future funzionalità includono l’integrazione del disco per
semplificare i processi di backup, ridurne gli errori e automatizzare la
gestione dei dati. Inoltre, Sl8500 supporterà le caratteristiche di
gestione del backup basata su policy come duplicazione dei nastri prodotti,
conversione dei media e copia remota in forma elettronica. Questa
combinazione consente: Backup più affidabili: grazie a un disco tampone,
posizionato davanti ai drive, Streamline Sl8500 può gestire in background
ogni errore nel drive o nel media. I backup vengono portati a termine nel
disco tampone e al verificarsi di un errore nel trasferimento del dato verso
il nastro, Sl8500 completerà automaticamente il backup su un altro drive
e/o un’altra cartuccia. Migrazione automatica dei media: poiché i clienti
acquistano le librerie per poter utilizzare differenti generazioni di drive,
Sl8500 è studiata in modo che nuovi drive possano essere inseriti o rimossi
senza interferire con il lavoro dei server. Il disco tampone può continuare
a presentare la stessa immagine ai server anche se la tecnologia del drive
è stata aggiornata. Per semplificare la migrazione, è possibile far
migrare i vecchi dati sulle nuove cartucce tramite policy definite
automaticamente dal cliente e senza interventi manuali. Condivisione dei
drive: poiché l’approccio tradizionale di drive dedicati a particolari
server comporta un utilizzo inefficiente dei drive stessi, Sl8500 supporta
la condivisione dei drive tramite il suo disco tampone. I manager It non
devono più gestire e bilanciare l’utilizzo dei drive sui server, perciò
sono richiesti meno drive per archiviare la stessa quantità di dati. I
drive possono essere condivisi tra diversi ambienti Unix, Nt, Linux e
Mainframe. Streamline Sl8500 sarà sul mercato a livello mondiale nella
prima metà del 2004. Formazione e supporto saranno disponibili attraverso
Storagetek Global Professional Services e presso i partner certificati.
Programmi di finanziamento e di leasing sono disponibili attraverso
Storagetek Financial Services. Infolink: http://www.Storagetek.com/products/tape_storage.html
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