NOTIZIARIO
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NEWS
di
VENERDI'
28 NOVEMBRE 2003
pagina 4
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NCT, IL CATTURA CANCRO
DAL 28 NOVEMBRE AL 2 DICEMBRE ESPERTI DI TUTTO IL MONDO SI RIUNISCONO
NELL’AUDITORIUM DEL CNR DI SAN CATALDO PER DISCUTERE DEL TRATTAMENTO DEL
CANCRO TRAMITE
LA NCT
(TERAPIA PER CATTURA NEUTRONICA)
Roma, 28 novembre 2003 - Ha lo scopo di mettere a confronto e coordinare le
conoscenze che in Italia e all’estero esistono sulla Nct, la terapia per
cattura neutronica, l’incontro internazionale che si tiene
nell’Auditorium del Cnr a San Cataldo (Pisa) dal 28 novembre al 2
dicembre. Il workshop, organizzato per la parte italiana dalle facoltà di
Ingegneria e di Medicina dell’università di Pisa in collaborazione con
l’Ifc - Cnr, Istituto di fisiologia clinica del Consiglio nazionale delle
ricerche, fa il punto sullo stato dell’arte di questa metodica indicata
per il trattamento di alcuni tumori a elevata malignità. “
La Nct
”, spiega Luca Menichetti, giovane ricercatore dell’Ifc - Cnr,
“sfrutta la particolare proprietà dell’atomo di Boro-10 di assorbire un
neutrone termico e rompersi in frammenti a elevata energia. In un tessuto
biologico ciò produce un danno all'interno di un volume molto ridotto, che
corrisponde a quello di un diametro cellulare. Questo significa che se si
riesce a concentrare il Boro-10 all’interno delle cellule tumorali, queste
vengono distrutte senza che siano contemporaneamente danneggiate le cellule
sane circostanti”.“I problemi legati all’impiego della Nct sono
fondamentalmente due”, interviene Piero Salvadori, primo ricercatore
dell’Ifc - Cnr. “Il primo è legato alla disponibilità di adeguate
sorgenti di neutroni caratterizzati da flussi ed energie ben definiti. Il
secondo è connesso alla difficoltà di identificare molecole, contenenti
Boro, che siano in grado di concentrarsi selettivamente nelle cellule
malate. L’ifc”, precisa Salvadori, “opera in questo contesto
muovendosi su due linee di ricerca: da un lato si studiano le proprietà
farmacologiche e farmacodinamiche della borofenilalanina, attualmente il
farmaco più promettente per Nct; dall’altro, tramite il ricorso alla Pet,
tomografia ad emissione di positroni, si mira all'osservazione in vivo, su
soggetti umani, della concentrazione cellulare del farmaco e allo sviluppo
di nuovi vettori di Boro”.il workshop di Pisa, riunendo esperti di varie
specializzazioni, dai ricercatori di base ai clinici, costituisce
un’occasione importante per tracciare le linee di sviluppo operativo di
questa metodica e per trovare risposte, da qui a cinque anni, agli attuali
limiti applicativi. Auditorium del Cnr di San Cataldo (Pisa)per
informazioni: Piero Salvadori, tel. 050/3153384, cell. 348/5842020, salvador@ifc.Cnr.it
PREMIO INTERNAZIONALE
DANONE PER
LA NUTRIZIONE
2004 : RICARDO BRESSANI, SCIENZIATO LATINO-AMERICANO DI ORIGINE ITALIANA,
PREMIATO PER AVER SALVATO MOLTI GUATEMALTECHI DALLA MALNUTRIZIONE
Milano, 28 novembre 2003 - La 4a edizione del Premio Internazionale Danone
per
la Nutrizione
ha premiato il dott. Ricardo Bressani dell'Università del Valle, Guatemala,
per il suo significativo contributo alla scoperta di efficaci soluzioni al
problema generale della malnutrizione, con l'utilizzo delle risorse
alimentari locali. L'annuncio ufficiale del dott. Bressani come destinatario
del Premio Internazionale Danone per
la Nutrizione
2003 è stato dato ad Acapulco, Messico, il giorno 11 Novembre u.S. Durante
il 13° Congresso della Società Latina di Nutrizione. "L'obiettivo del
Premio Internazionale Danone per
la Nutrizione
è quello di promuovere la salute pubblica attraverso una migliore
alimentazione mondiale, in particolare favorendo i più importanti
scienziati ad approfondire la ricerca alimentare e, come risultato di ciò,
a trovare soluzioni efficaci a migliorare le condizioni di vita della
popolazione mondiale. Quest'anno, siamo orgogliosi di premiare un
eccezionale ricercatore il cui lavoro ha portato a migliorare la qualità di
molte vite umane" ha affermato Franck Riboud, Presidente e
Amministratore di Danone. "è un grande piacere annunciare che il
vincitore dell'edizione 2003 del Premio Internazionale Danone per
la Nutrizione
è il dott. Ricardo Bressani, Direttore del Centro di Ricerca di Scienze e
Tecnologie alimentari dell'Università del Valle in Guatemala. Il costante
impegno del dott. Bressani per trovare soluzioni a lungo termine al problema
della malnutrizione, ha avuto un profondo impatto sulla vita della
popolazione del Guatemala" ha detto il prof. J.e. Dutra de Oliviera,
Presidente del Premio Internazionale Danone per
la Nutrizione
per l'anno 2003. "Ci congratuliamo con il dott. Bressani per la sua
esemplare carriera e confidiamo che i suoi sforzi attuali e futuri risultino
ugualmente fertili." Si stima che nel mondo circa 800 milioni di
persone siano cronicamente denutriti. Oltre 153 milioni di questi sono
bambini con meno di cinque anni di età. La malnutrizione ha un grave
impatto sulla salute fisica e mentale e all'estremo conduce alla morte.
Attualmente, circa 24.000 persone muoiono ogni giorno per malnutrizione: ciò
significa una persona ogni 3,6 secondi. Spesso la malnutrizione,
soprannominata "silenziosa emergenza" mondiale, è una condizione
dovuta a un insufficiente apporto di uno o più specifici nutrienti quali
vitamine o minerali (carenza di micronutrienti) o a un insufficiente apporto
energetico, in particolare di proteine (Protein-energy Malnutrition o Pem).
La Pem
è di gran lunga la principale forma letale di malnutrizione. Per combattere
la malnutrizione, non dovrebbero essere implicate costose campagne
alimentari internazionali che spesso portano a una soluzione solo di breve
termine. Quando si usano efficacemente le risorse alimentari locali, le
probabilità di trovare soluzioni durature possono crescere
significativamente, come il lavoro del dott. Ricardo Bressani ha ben
evidenziato. Il lavoro del Dott. Bressani: migliorare la dieta della
popolazione attraverso l'impiego delle risorse alimentari locali. Per oltre
quattro decadi il dott. Bressani si è impegnato a trovare soluzioni
efficaci per combattere la malnutrizione, dovuta a una dieta povera di
prodotti animali (latte, uova e carne), in Guatemala, dove il 48% dei
bambini e degli adolescenti risultano denutriti (rapporto dell'American
Development Bank). Le ricerche a lungo termine del dott. Bressani hanno
interessato non solo lo studio di potenziali e limiti nutrizionali delle
materie prime quali cereali, legumi e semi oleosi, ma anche gli effetti
della preparazione sulle qualità nutrizionali. In quest'ottica, il dott.
Bressani ha studiato, per esempio, il cosiddetto processo di "nixtamalizzazione",
un tradizionale processo di cottura dei cibi sviluppato da Incas e Maya, e
utilizzato per trasformare il mais in un cibo chiamato "tortilla",
largamente consumato nei paesi del Centro-america. Il dott. Bressani è
arrivato alla conclusione che tale processo porta ad un significativo
aumento del calcio e della niacina e riduce il contenuto di acido fitico, un
composto che diminuisce l'assorbimento del ferro. Questo progetto di ricerca
ha dimostrato che il consumo di tortilla genera significativi benefici
nutrizionali, in particolare a donne e bambini, per quanto riguarda la
carenza di calcio e la conseguente osteoporosi. Inoltre, in relazione al
problema della Pem in Guatemala, il dott. Bressani è stato profondamente
coinvolto nella messa a punto di miscele di proteine vegetali di alta qualità
per bambini e adulti. Uno dei primi prodotti, l'"Incaprina", è
consumato in Guatemala da oltre quarant'anni e fa parte del cosiddetto
"paniere di cibi guatemaltechi". Le attuali ricerche del dott.
Bressani per migliorare la dieta della popolazione, comprendono lo studio di
nuove risorse vegetali, come i semi di amaranto, un tempo consumati dalle
popolazioni Maya e Atzeche, lo studio di bevande autoctone, di legumi
commestibili non convenzionali come, tra gli altri, i fagioli Macuna. Il
nome Danone rappresenta innovazione e impegno rivolto al binomio salute e
nutrizione. Il Premio Internazionale Danone per
la Nutrizione
, creato nel 1997, esprime la volontà di Danone di promuovere la ricerca
innovativa nel campo della nutrizione allo scopo di aiutare la popolazione
mondiale a vivere in modo sempre più salutare. Il Premio Internazionale
Danone per
la Nutrizione
eroga 120.000 Euro a un ricercatore, o a un gruppo di ricerca, il cui lavoro
sulla nutrizione umana ha fornito un importante contributo per la salute
pubblica. L'organizzazione per l'assegnazione del premio si basa su un
periodo di due anni e inizialmente coinvolge 600 opinion leaders
internazionali nella ricerca di potenziali candidati. Successivamente, nel
processo di selezione finale sono coinvolti 18 opinion leaders. Oggi, il
Premio Internazionale Danone per
la Nutrizione
è riconosciuto come uno dei premi più prestigiosi ed è considerato un
fattore-chiave per la promozione della ricerca innovativa nel campo della
salute e della nutrizione.
MENTOS E FONDAZIONE
MILAN: INSIEME PER UN’INIZIATIVA BENEFICA
Milano, 28 Novembre 2003 - Mentos, caramella nota in tutto il mondo, di
proprietà della Perfetti Van Melle, società internazionale che produce
chewing gum e caramelle, è stata protagonista, insieme alla Fondazione
Milan di un originale concorso a sfondo benefico per aiutare i bambini
brasiliani. Il concorso Mentos Vola dai tuoi campioni è stato lanciato in
Brasile, dove
la Perfetti Van
Melle opera con un proprio stabilimento, nel periodo Maggio - Settembre di
quest’anno. Si è trattato di un concorso dal duplice aspetto: da un lato
il concorso classico fatto di ricchi premi legati al mondo del calcio
(magliette e palloni firmati dai campioni brasiliani del Milan, Rivaldo,
Dida, Roque Junior, Serginho e Leonardo), ed un primo premio, molto ambito,
di cinque viaggi per due persone in Italia per conoscere i grandi campioni
brasiliani del Milan. L’altra componente del concorso consisteva in
un’iniziativa umanitaria ideata in collaborazione con un grande campione
del calcio brasiliano, Leonardo, ieri grande fantasista del Milan, oggi
principale animatore della Fondazione Milan. Il concorso era molto semplice:
per ogni stick di Mentos venduto in Brasile una quota dell’incasso viene
devoluta, tramite
la Fondazione Milan
, alla Fundação Gol de Letra, un’organizzazione fondata dallo stesso
Leonardo e da un altro famoso calciatore brasiliano, Rai, che da anni
raccoglie i bambini brasiliani meno fortunati permettendo loro di studiare e
giocare a calcio. Con il concorso Mentos è stata raccolta la cifra di
556.932 Reais (equivalenti a circa 171.000,00 Euro al cambio medio del
periodo). Un risultato straordinario e un successo che Perfetti Van Melle
Brasile ha accolto con grande soddisfazione ed entusiasmo. Presso la società
Milan A.c. Oggi
la Perfetti Van
Melle “staccherà l’assegno” di tale cifra a favore della Fondazione
Milan.
NASCE
LA "FONDAZIONE ROBERTA DI CAMERINO" CELEBRATA CON UNA MOSTRA
ALL'INSEGNA DELL'ELEGANZA, DEL COLORE E DELL'ALLEGRIA
Milano, 29 novembre 2003 -
La Fondazione Roberta
di Camerino, nata per volere dell'Ingegner Adalberto Sansone, é
un'organizzazione no profit di diritto svizzero sottoposta al controllo
dell'Autorità Cantonale, la cui finalità primaria consiste nell'offrire un
servizio di pubblica utilità. Desiderando conservare il carattere unitario
del vasto archivio, donato da Giuliana Camerino, per mantenerne intatto il
valore culturale,
la Fondazione
ha catalogato tutto il materiale sia "fisico" sia
"cartaceo" utilizzando un programma informatico di ultima
generazione per consentirne la facile e razionale consultazione. Essa
contribuisce, inoltre, in collaborazione con Istituzioni Pubbliche e
Private, all'organizzazione di mostre a scopo propedeutico, didattico,
divulgativo. Il suo archivio, aggiornato costantemente, custodisce una
documentazione completa comprendente gli articoli pubblicati da testate
italiane e straniere, il materiale fotografico, i filmati oltre a tutti i
disegni originali e ad un esemplare di ogni borsa, abito, oggetto realizzati
nel corso della carriera della stilista dagli esordi ai giorni nostri.
"Studiare l'opera di Roberta di Camerino" - dichiara l'Ingegner
Sansone - "significa, di fatto, analizzare non solo le sue innovazioni
stilistiche, le forme e i modelli estetici proposti, ma anche la cultura e
gli stili di vita della società. Nell'anno Accademico 1999/2000 l'Università
di Pavia, uno dei più antichi atenei del mondo, ha conferito il Dottorato
in Economia ad uno studente che ha presentato una tesi basata sul "Caso
Roberta di Camerino". Questo riconoscimento all'attività di Giuliana
costituisce un precedente unico che, mi auguro, possa ripetersi. Nel corso
della prossima seduta del Consiglio d'Amministrazione della Fondazione
Roberta di Camerino, che ho l'onore di presiedere, sarà proposta
l'istituzione di una Borsa di Studio destinata agli studenti più
meritevoli" - conclude l'Ingegner Sansone. Quale migliore occasione per
celebrare con una Mostra l'estro creativo, lo stile e la classe innati, il
senso del colore, ma soprattutto la capacità di precorrere i tempi
anticipando i cambiamenti socio-culturali, Roberta di Camerino, infatti, ha
sempre amato sperimentare mezzi inediti e innovativi ed é proprio questa la
caratteristica che la distingue: le sue collezioni esprimono un modo di
essere che sa aggiornarsi ma non cambia.
La Mostra
, che si terrà a Lugano nei saloni di Villa Saroli, organizzata con il
patrocinio del Dicastero Attività Culturali - Città di Lugano e della Bsi
S.a., sarà inaugurata mercoledì 3 dicembre e presenterà le creazioni più
originali e significative dagli anni '50 ad oggi.
La Mostra
rimarrà aperta al pubblico sino al 23 dicembre 2003 - lunedì/venerdì
dalle 10.00 alle 18.00, sabato dalle 10.00 alle 17.00, entrata libera.
JOB & ORIENTA
Verona, 28 novembre 2003 - La mostra-convegno nazionale interamente dedicata
al mondo della scuola, all'orientamento, alla formazione e al lavoro, ieri
ha aperto i battenti. In rassegna i più qualificati percorsi di formazione
e di orientamento, i progetti educativi, le più aggiornate metodologie
didattiche, le tecnologie informatiche e multimediali, itinerari culturali.
Ricco il calendario dei convegni, dei seminari e workshop, organizzati da
enti pubblici, organizzazioni professionali, enti formativi, associazioni di
categoria, tesi a fornire ai giovani visitatori le “istruzioni” e
informazioni utili per l’orientamento universitario e l’inserimento nel
mercato del lavoro. Quest'anno è particolarmente nutrito anche il programma
delle attività di animazione e di intrattenimento che vertono sui temi
dello sport, del viaggio e della musica. Job è aperto fino a sabato 29
novembre, dalle ore 9.00 alle ore
18.30 L
'ingresso è gratuito.
ELECTA AL VII SALONE
DEI BENI E DELLE ATTIVITÀ CULTURALI DI VENEZIA
Milano, 28 novembre 2003 - Dal 27 al 30 novembre 2003 Electa, forte della
sua collaudata tradizione editoriale di studio e catalogazione del
patrimonio artistico italiano e della leadership nei cataloghi delle
esposizioni, parteciperà attivamente al Salone dei Beni e delle Attività
Culturali di Venezia (presso il Venezia Terminal Passeggeri), organizzato da
Veneziafiere con la collaborazione di Villaggio Globale International, con
un ricco stand espositivo (Pad 107A stand 27) e attraverso la partecipazione
al seminario “Venezia e i suoi musei”, che si svolgerà domenica 30
novembre (sala arancio, ore 14.30/16.30). Lo stand occuperà uno spazio
suddiviso nelle sezioni Arte, Architettura, Design, Musei, Mostre e Artlover,
una nuovissima linea di prodotti in tessuto, carta e cartone ispirati ai
capolavori dell’arte, e darà le coordinate di una delle realtà italiane
più importanti nel campo dell’editoria d’arte. Nell’ambito del tema
principale che il Salone si pone di affrontare, la valorizzazione dei Beni
Culturali, con particolare attenzione al rapporto tra pubblico e privato,
all’innovazione tecnologica, ai servizi, alla gestione e alle nuove figure
professionali in una dimensione internazionale, come luogo di confronto e di
dialogo tra culture, il seminario “Venezia e i suoi musei” tratterà
della gestione pubblica e privata dei Musei Civici Veneziani, la
sperimentazione forse più completa, a livello nazionale, delle forme di
collaborazione tra pubblico e privato. Interventi del seminario:
Giandomenico Romanelli, Direttore Beni e Attività Culturali Comune di
Venezia, "Verso un nuovo modello di gestione" ; Luca Zan, docente
presso l’Università di Bologna, "Indagine sui Musei Civici
Veneziani: economicità e condizioni di gestione 1991/2000"; Cesare De
Michelis, Presidente di Marsilio Editori, "Le caratteristiche dei
servizi in concessione"; Rosanna Cappelli, Direttore dell'Area Musei,
Mostre e Beni Culturali di Electa Mondadori Electa: "Della Ronchey e
del Global Service" ; Napoleone Jesurum, Direttore Generale di Venezia
Musei e Gady Schonheit, Ceo & Managing Director della icon brand
navigation: "Presentazione della ricerca Venezia e la sua offerta
museale".
UNA SERIE DI ESILARANTI EQUIVOCI E
MALINTESI TRAVOLGENTI NEL NUOVO SPETTACOLO DI ZUZZURRO & GASPARE
“PARENTI APPARENTI” DI ALAN AYCKBOURN AL TEATRO CIAK DI MILANO
Milano, 28 novembre 2003 - Arriva dal 2 dicembre 2003 al 6 gennaio 2004, al
Teatro Ciak di Milano la nuova pièce teatrale di Andrea Brambilla e Nino
Formicola, in arte Zuzzurro e Gaspare, la commedia “Parenti apparenti”
di Alan Ayckbourn. Prodotta da Fox & Gould, per la regia di Andrea
Brambilla, la commedia coinvolge quattro personaggi (due uomini e due donne)
in una serie di esilaranti equivoci e malintesi, a base di sospetti e
gelosie, travolgendo, con battute a ritmo serrato, il pubblico in sala.
“Parenti apparenti” è stata scritta nel 1967 da Alan Ayckbourn (Londra,
1939) ed è costituita da una comicità che scaturisce naturalmente dalla
vivacità stessa della trama e da un dialogo ricco di sfumature e
sottintesi. Il talento psicologico e sociologico di Ayckbourn, inoltre,
rende perfettamente la vita del ceto medio inglese, creando personaggi di un
certo spessore che non scadono mai in macchiette. Sul palco con Andrea
Brambilla e Nino Formicola, sono presenti anche Magda Mercatali e Roberta
Cartocci. Le scene sono di Paolo Polli, i costumi di Pamela Aicardi e le
musiche originali di Ricky Gianco. Anche per questa stagione 2003/2004
Zuzzurro e Gaspare hanno voluto portare sulle scene uno spettacolo che
coniuga qualità e divertimento, proponendolo ad un pubblico teatrale che,
nonostante la loro assenza dalla televisione, è aumentato sempre più in
questi anni, facendogli più volte registrare il tutto esaurito (7 stagioni
teatrali, 5 spettacoli, 1.027 recite, 190 città visitate, 760.000
spettatori, 740 la media spettatori a recita, 22.056.000.000 di lire
l’incasso.). Per la prima volta in un tour teatrale, verrà usato la
tecnologia di internet con un sito ricco di contenuti
www.Canalez.tv per permettere a
tutti gli interessati , di collegarsi e, oltre ad avere notizie rigurado
alla piéce, alla compagnia e alla tournée, godersi dei video clips della
commedia, o seguire il “diario di bordo “giornaliero redatto in video da
Zuzzurro. La tournèe, partita da Concordia il 2 novembre, toccherà 45
teatri iitaliani , tra i quali, dopo il Teatro Ciak di Milano (dal 2
dicembre 2003 al 6 gennaio 2004), il Teatro delle Celebrazioni a Bologna
(dal 3 all’8 febbraio), il Teatro Politeama Genovese a Genova (dal 10 al
15 febbraio) e il Teatro Parioli di Roma (dal 23 marzo al 4 aprile) .
RISATE, DIVERTIMENTO E IRONIA NELLA
BRILLANTE COMMEDIA “FUNNY MONEY TUTTI PAZZI PER I SOLDI” IN SCENA AL
TEATRO MANZONI DI MILANO CON MARCO COLUMBRO
Milano, 28 novembre 2003 - Che cosa succede quando Henry, un uomo tranquillo
e realizzato nel suo piccolo tran-tran quotidiano, con un lavoro sicuro, con
accanto una moglie felice, trova nella sua valigetta un milione di dollari?
Succede che di colpo vuole cambiare la sua vita… e così comincia la
brillante commedia “Funny money tutti pazzi per i soldi”di Ray Cooney,
l’autore di successo anche di “Taxi a due piazze” e “Se devi dire
una bugia dilla grossa”. Rappresentata in Francia e in Gran Bretagna con
straordinario successo, questa commedia è stata messa in scena in ben 25
Paesi, prova evidente della sua comprensione universale: i suoi meccanismi e
i suoi personaggi raggiungono immediatamente e ovunque lo spettatore.
Adottato dai francesi, il commediografo inglese è stato paragonato ad un
moderno Feydeau. In effetti le loro commedie, che si propongono unicamente
di divertire, hanno molti punti di forza in comune. Per esempio la
costruzione di una struttura che ha i meccanismi e la precisione di un
orologio, una successione continua di fatti inaspettati, situazioni al
limite della credibilità, ma rese assurdamente logiche, e personaggi, che
pur essendo caricaturali, esprimono reazioni umane condivisibili. Tutto
quello che passa sulla scena potrebbe essere tragico, ma la sola via
d’uscita è una risata istintiva e immediata, e il rischio del dramma si
trasforma in farsa. Henry, dunque, un uomo tranquillo e realizzato nel suo
piccolo tran-tran quotidiano, con un lavoro sicuro, con accanto una moglie
felice, trova nella sua valigetta un milione di dollari. Succede che di
colpo vuole cambiare la sua esistenza, volare in Messico col malloppo, ma è
il giorno del suo compleanno e Jean, sua moglie, ha organizzato una cenetta
con una coppia di amici…. La trama dunque diventa un pretesto che si
diverte ad esasperare la realtà assopita nel quotidiano, e occasione per
inventare personaggi irresistibilmente comici alle prese con il grottesco
degli eventi, avvolti e coinvolti in un umorismo senza fiato. Funny Money
attraversa tutti i climi e gli stili comici della scrittura umoristica:
inizia come una commedia brillante, si avvicina poi a situazioni surreali da
vaudeville francese per sconfinare nella farsa inglese mescolando varietà e
circo in un ritmo frenetico. Marco Columbro, con la sua innata e un po’
folle ironia, inventa un Henry carico di stupore e limpidezza. Accanto a lui
Francesca Draghetti, dolcissima e pazza, è impegnata nel tingere di toni
surreali il personaggio della moglie Jean; mentre Cristina Borgogni e Pietro
De Silva danno vita alla coppia formata da Betty e Vic Johnson. La regia è
affidata a Patrick Rossi Gastaldi che ha lavorato con entusiasmo insieme a
Francesca Ardenzi su un materiale molto amato e conosciuto da Lucio Ardenzi,
nel segno della continuità. Al Teatro Manzoni dal 4 dicembre 2003 al 4
gennaio 2004 Orari: feriali ore 20,45 – domenica ore 15,30 – lunedì 15
e 22 dicembre ore 20,45
HANSEL E GRETEL DI NUOVO AL PICCOLO
TEATRO DAL 9 DICEMBRE
Milano, 28 novembre 2003 - Già ospite del Piccolo Teatro, fra il dicembre
2000 e il gennaio 2001, Hansel e Gretel, spettacolo prodotto da Accademia
Perduta/romagna Teatri, torna - questa volta al Teatro Studio - sempre in
periodo natalizio, dal 9 al 14 dicembre, nell’ambito della tradizionale
parentesi che il Piccolo Teatro dedica ai bambini. Hansel e Gretel è una
rivisitazione della celebre fiaba dei Fratelli Grimm, un viaggio nei simboli
e nei sensi nascosti tra le pieghe della più classica fra le invenzioni
favolistiche. Ne sono autori Giampiero Pizzol e Marcello Chiarenza, che ne
firma anche la regia. Su un palcoscenico vuoto pochi oggetti - i lettini, il
letto dei genitori, la casetta del boscaiolo, quella di marzapane -
realizzati con materiali poveri dallo stesso Chiarenza, portati in scena di
volta in volta, insieme a un uso sapiente delle musiche (di Carlo Cialdo
Capelli) e delle luci, evocano le atmosfere e disegnano la trama della
fiaba. L’interpretazione di tutti i ruoli affidata a due soli attori -
Claudio Casadio e Daniela Piccari si calano ora nei panni dei protagonisti
ora in quelli dei “cattivi” (i genitori piuttosto che le streghe) -
introduce nell’intreccio tradizionale una nota di dinamismo. Riprende vita
così magicamente la storia famosa e crudele dei due fratellini
“esposti” dalla fame e dalla miseria, abbandonati in un bosco, fitto di
ignote minacce, dal piano malvagio della matrigna, con la succube complicità
del padre; aggrappati a un filo di briciole, traditi dall’ala di un corvo
che quel filo disperde e cancella, si smarriscono, spingendosi fino alle
soglie della casetta di marzapane dove, prigionieri della strega, sono
obbligati a “confezionare” il proprio destino: Gretel cucina per
rimpinzare il fratellino e quest’ultimo mangia per finire mangiato. Sarà
con il coraggio e con l’astuzia che i due piccoli si libereranno, portando
a compimento quello che si rivela essere un percorso iniziatico che
dall’infanzia conduce all’età adulta, consumato tra streghe cannibali,
boschi tenebrosi e creature terrificanti. Teatro Studio – dal 9 al 14
dicembre 2003 Hansel e Gretel di Giampiero Pizzol e Marcello Chiarenza
Produzione Accademia Perduta/romagna Teatri – Teatro Stabile
d’Innovazione Lo spettacolo è per bambini da
6 a
14 anni. Orari: martedì e giovedì ore 9.30; mercoledì e venerdì ore 9.30
e 11.15; sabato ore 16.00 e 19.30; domenica ore 16.00. Per informazioni e
prenotazioni: tel. 02 72 333 222 www.Piccoloteatro.org
ANNA MARCHESINI DI NUOVO AL TEATRO
GRASSI CON
LA CERIMONIA DEL
MASSAGGIO DI ALAN BENNET
Milano, 28 novembre 2003 - Dopo le recenti quattro settimane di tutto
esaurito (oltre 10.000 spettatori in 20 recite), come da programma, da
martedì 9 dicembre, Anna Marchesini torna al Teatro Grassi con La cerimonia
del massaggio, esilarante traduzione teatrale - a cura della stessa
Marchesini - del recente successo editoriale di Alan Bennet. L’appeal
comico e la vitalità verbale dell’autore inglese sono due tratti
“irresistibili” per Anna Marchesini, già interprete dei tre monologhi
bennettiani Una patatina nello zucchero, Un letto di lenticchie e
L’occasione d’oro. La cerimonia del massaggio, dichiara
l’attrice-autrice, “è una farsa intelligente, colta, teatrale,
sofisticata ma anche no, su un ex defunto e i suoi ‘commemoratori’: un
prete (un po’ effemminato), qualche avvocato, funzionari, attrici, vip,
star, cuochi famosi, mariti, mogli, un arcidiacono e qualche parrocchiano…
“piccola folla eccelsa e avariata, spaccato tipico dell’Inghilterra di
oggi”. Piccolo capolavoro di stile, ironia e intelligenza, lo spettacolo
è la cronaca di un servizio funebre “senza cadavere”, rito tipicamente
inglese in cui si ricordano i talenti e gli affetti del defunto: nel caso
specifico, le doti celebrate sono quelle di Clive Dunlop, trentaquattro
anni, straordinario fisioterapista e dispensatore di favori sessuali, cui la
folta platea intervenuta alle esequie pare aver fatto ampiamente ricorso.
Anna Marchesini dà corpo e voce ad una piccola folla di venti personaggi,
esaltando, in un crescendo di surreali equivoci, ambigue ammissioni di
connivenza erotica e isterismi suscitati da possibili contagi, le sue doti
di interprete eclettica e intensa, cui il testo di Bennet consente di
“raccontare in acrobatico, moltiplicare le voci, le presenze, parlare tra
noi e voi, contenere una folla per guadagnare l’ubiquità, restituire,
spero, la parola al silenzio, perché i fedeli (pardon!) presenti possano
ascoltare con gli occhi e guardare con le orecchie”. Teatro Grassi – dal
9 dicembre 2003 all’11 gennaio 2004 La cerimonia del massaggio Orari:
martedì e sabato ore 19.30; mercoledì, giovedì e venerdì ore 20.30;
domenica ore 16.00. Lunedì riposo.
PINACOTECA DI BRERA E
CENACOLO INGRESSO GRATUITO PER
LA XXII GIORNATA
PER IL DISABILE
Milano, 28 novembre 2003 - Presso il Cenacolo Vinciano la prenotazione è
obbligatoria, ma visto lo spirito dell'iniziativa, la direzione del Museo,
opportunamente contattata, cercherà di consentire l'accesso a quanti ne
abbiano diritto. Per prenotare telefonare al call center al numero
02-89421146.
La Soprintendenza
per i Beni Architettonici e per il Paesaggio di Milano, in collaborazione
con l'Istituto dei Ciechi di Milano e l'Unione Italiana Ciechi di Milano, ha
inoltre organizzato delle visite guidate gratuite (della durata di 30
minuti) per persone non vedenti e per i loro accompagnatori, che avranno
luogo sabato alle ore 9.45 e domenica 30 alle ore 11.30. Scopo
dell'iniziativa è quello di condurre i non vedenti al contatto diretto con
un grande capolavoro della pittura, condurli nel Refettorio per far loro
vivere direttamente l'esperienza di "vedere" uno dei più famosi
dipinti del mondo e portarli a diretto contatto con i sofisticati sistemi di
protezione. Tali visite vogliono offrire, attraverso le descrizioni verbali,
un insieme di informazioni che permetteranno ai non vedenti, stimolati a
porre domande, di creare un'immagine mentale del dipinto di Leonardo. Un
racconto, dunque, non visivo, ma emotivo. Per i giorni 29 e 30 novembre, in
occasione della "Xxii Giornata Internazionale per il disabile" il
Ministero per i Beni e le Attività Culturali ha disposto l'ingresso
gratuito ai musei di Stato ai portatori di handicap e ai loro
accompagnatori. Per prenotazioni: 02-76002882 (Segreteria U.i.c.).
LA CASA DEL
PETRARCA AD ARQUA’. PRESENTAZIONE DEL NUOVO
ALLESTIMENTO
Padova, 28 novembre 2003 - Nel settimo centenario della nascita di Francesco
Petrarca, il Comune di Padova – Assessorato alla Cultura – Settore Musei
e Biblioteche ha deciso di presentare in un nuovo allestimento l’ampio
corredo documentario che arricchisce
la Casa
del Poeta ad Arquà Petrarca. Il nuovo allestimento della “piccola casa,
decorosa e nobile” (così Petrarca descrive il suo “dolce rifugio”),
segna l’avvio del programma di celebrazioni che
la Città
di Padova e
la Regione
del Veneto hanno in programma per ricordare il Poeta toscano che scelse il
Veneto come terra d’elezione. Il nuovo allestimento, finalizzato ad
offrire maggiori informazioni e spunti di riflessione sulla vita e sulle
opere del Poeta, è stato voluto ancora più rispettoso della suggestione
del luogo e delle testimonianze della quotidianità di vita del Petrarca che
la Casa
conserva integre da secoli. In esso, particolare attenzione viene riservata
alla Casa stessa, meta di pellegrinaggio sentimentale e letterario sin dai
primi anni dopo la morte del Poeta e trasformata ben presto in “museo”
delle memorie petrarchesche: il visitatore è stimolato a ripercorrerne la
storia e ad ammirare gli affreschi cinquecenteschi ispirati alle opere del
Petrarca che la decorano. Al primo piano trova nuova collocazione una scelta
di disegni, incisioni e oggetti legati alla Casa e al suo mito nelle
sezioni: “
La Casa
di Francesco Petrarca”, “Iconografia del Petrarca e di Laura”, “Arquà
e il territorio circostante”, “La tomba del Petrarca”, “Il mito
della Casa: i registri dei visitatori”, “Il mito della Casa: le
“reliquie” e le medaglie commemorative”. Al piano terra trova spazio
una mostra fotografica che ricorda le tappe cruciali della vita di Francesco
Petrarca e ripercorre gli itinerari e i soggiorni del Poeta nel Veneto: per
l’occasione il fotografo Lorenzo Capellini ha realizzato nuove immagini
tratte dai cicli di affreschi padovani che riportano i ritratti del Petrarca,
recentemente restaurati, e il professor Giuseppe Frasso ha curato i testi
relativi alla biografia del Petrarca. “Mi sono costruito sui colli Euganei
una piccola casa, decorosa e nobile; qui conduco in pace gli ultimi anni
della mia vita, ricordando e abbracciando con tenace memoria gli amici
assenti o defunti” (Francesco Petrarca, Senili Xiii, 8, lettera a Matteo
Longo, 6 gennaio 1371) Nel 1369 Francesco Petrarca (Arezzo 1304-Arquà
1374), stanco del continuo peregrinare, ormai anziano e malato, si fece
riadattare una casa nel villaggio euganeo di Arquà e la elesse a rifugio
degli ultimi giorni. Qui trascorse in pace gli ultimi anni di vita,
circondato da nuovi e vecchi amici e dai familiari: la figlia Francesca, il
genero Francescuolo da Brossano, la nipotina Eletta. Qui continuò ad
attendere ai suoi studi. Qui infine morì nella notte tra il 18 e il 19
luglio 1374, reclinando il capo sui suoi amati libri. La casa fu forse
donata al Petrarca da Francesco I da Carrara, signore di Padova e amico
sincero del poeta. Il Petrarca decise di restaurarla adeguandola alle sue
esigenze e seguendo personalmente i lavori. Fece unire i due corpi di
fabbrica preesistenti che la costituivano e adibì ad abitazione per sé e
la sua famiglia il piano sopraelevato dell’edificio sito a sinistra
(rispetto a chi guarda) e riservò alla servitù e ai servizi l’edificio a
destra, sito più in alto, dove si trovava anche l’ingresso principale.
Sul davanti c’era il giardino, sul retro il brolo: alla cura delle piante
il Petrarca dedicava molta attenzione, anche se non sempre con successo.
All’interno della casa il poeta fece modificare la distribuzione degli
ambienti: nella parte padronale la stanza centrale divenne salone di
rappresentanza e di collegamento, illuminata da una grande finestra dalla
parte del giardino e chiusa da un camino dalla parte del brolo, la stanza a
sinistra fu divisa in due per ricavarne uno studiolo. Furono rifatte in
stile gotico le finestre, furono aggiunti due balconi e tre camini. Dopo la
morte del Petrarca si succedettero diversi proprietari, ma la casa non subì
sostanziali cambiamenti, nel rispetto del ricordo del poeta. Cominciava già
a prendere corpo il mito della casa come luogo di memorie petrarchesche e
meta di pellegrinaggio letterario e sentimentale. Alla metà del Cinquecento
il nuovo proprietario Paolo Valdezocco operò alcune modifiche nella
distribuzione interna dei locali, fece aggiungere la loggetta e la scala
esterna, dalla quale a tutt'oggi si accede al primo piano, e fece dipingere
alle pareti gli affreschi che ancora si possono ammirare, ispirati alle
opere del Petrarca. Seguirono numerosi altri passaggi di proprietà, ma la
casa mantenne sostanzialmente la sistemazione datale nel Cinquecento e si
confermò la sua trasformazione in “museo” delle memorie del Petrarca.
L’ultimo proprietario privato, il cardinale Pietro Silvestri, nel 1875
lasciò la casa in eredità al Comune di Padova, che ne entrò ufficialmente
in possesso il 6 febbraio 1876. Tra il 1919 e il 1923 furono eseguiti
restauri restitutivi di molti elementi trecenteschi superstiti, che diedero
alla casa l’aspetto attuale. La memoria del Poeta aleggia sull’intero,
antico abitato di Arquà, immerso nel verde popolato da giuggioli del Parco
Regionale dei Colli Euganei. A pochi passi dalla Casa, l’Oratorio della
Santissima Trinità che egli frequentava (in occasione di queste
celebrazioni centenarie sarà anch’esso oggetto di restauro), poco più in
basso, l’antica pieve di Santa Maria Assunta sul cui sagrato sorge
l’arca marmorea che contiene i resti mortali del Poeta, accanto, la
fontana detta del Petrarca: il Poeta continua a vivere attraverso versi e
personaggi che annullano il tempo, le distanze e le diversità. Per
informazioni sulla Casa del Petrarca e prenotazione di visite: 0429/718.294
A SCUOLA CON GLI
ARTISTI ABORIGENI GIÀ OLTRE 5000 I VISITATORI DELLA BELLISSIMA MOSTRA ALLA
BIBLIOTECA COMUNALE CENTRALE.
Firenze, 28 novembre 2003 – “Un successo davvero importante”, commenta
Simone Siliani, assessore alla cultura, a proposito della mostra Il tempo
del sogno, artisti aborigeni australiani, in corso fino all’8 dicembre
alla Biblioteca comunale centrale (via S. Egidio 21, orario 10 – 13 e 15
– 18, ingresso gratuito). Oltre 5000 visitatori, comprese una cinquantina
di classi da tutta
la Toscana
, un consenso di critica e di stampa unanime. Questo il bilancio provvisorio
dell’esposizione curata dagli architetti Luca Faccenda e Marco Parri con
la collaborazione del Comune di Firenze, dell’ambasciata Australiana a
Roma e degli Istituti di Cultura italiani in Australia. Tra le scuole in
visita agli oltre ottanta dipinti, boomerang, doodjeridoos e altri oggetti
di uso quotidiano,
la Poliziano
,
la Vittorio Veneto
,
la Giotto
,
la Matteotti
e il Dante di Firenze, l’Accademia delle Belle Arti di Bologna,
la Borgunto
e
la Stori
di Fiesole, l’Isttituo d’Arte Passaglia di Lucca,
la Matteotti
di Prato,
la Enriquez
di Castel Fiorerentino. Da Firenze anche il Centro Sociale Manzoni, Il Liceo
Artistico Alberti, l’Istituto salesiani,
la Scuola Francese
, l’Istituto di Design e del Gioiello. “E’ una magnifica esperienza
che sta piacendo a grandi e piccini”, dice Parri, “In molti casi i
ragazzi si sono seduti davanti ai dipinti e sono rimasti lì per ore a
ridisegnarli sui loro quaderni. Voglio ricordare con molto piacere anche la
visita di un istituto per portatori di handicap e quella di un gruoppo di
ragazzi Dawn.”. Anche Siliani è particolarmente soddisfatto del successo
tra gli studenti: “Il Tempo del Sogno”, dice, “è un evento di rilievo
per la didattica perché pone i nostri ragazzi di fronte a un modo diverso
di rappresentare la realtà. E’ una mostra che amplia i nostri orizzonti e
ci offre la visione di una cultura agli antipodi rispetto a quella
occidentale. Il favore con cui il pubblico l’ha accolta conferma peraltro
la buona fama di Firenze come città aperta alle contaminazioni
culturali”. Dopo Firenze la mostra si trasferirà nel Principato di Monaco
e successivamente a Parigi e a Praga. Sono inoltre in corso contatti con
alcune città italiane che hanno chiesto di ospitarla. Per informazioni Tel
338.6322959
OPEN
DAY NATALIZIO AL NUOVO STORE THOMAS DI MILANO
Milano, 28 novembre 2003 - Sabato 29 novembre si svolgerà il primo
"dolce" evento speciale organizzato in vista del Natale al
Tabletrends-il gusto del design di Via Brera 6 a
Milano. Il nuovo concept store Thomas, recentemente inaugurato, propone
infatti un open day aperto al pubblico dalle ore 10:00 alle 19:00 (a
partecipazione gratuita) dedicato alle creme di Natale, spiegate e preparate
dal vivo dal valente chef Giacomo Gallina. Lo chef, infatti, sarà
disponibile negli spazi di Tabletrends-il gusto del design per fornire
spiegazioni, preziosi suggerimenti e dimostrazioni ai fornelli su come
preparare e presentare in tavola creme, farcie, decorazioni per rendere
indimenticabili i momenti più golosi dei pranzi e delle cene natalizie.
PILA POSTICIPA
L’APERTURA DELLA STAGIONE AL 6 DICEMBRE 2003
Pila, 28 novembre 2003 - Tutto era pronto i lavori terminati, il “fondo”
era fatto, mancava solo qualche fiocco di neve in più per offrire alla
nostra clientela la qualità che ci caratterizza. Purtroppo le alte
temperature, che hanno contrassegnato l’andamento climatico di questi
ultimi giorni, non hanno consentito di approntare le piste nel modo
ottimale, pertanto l’apertura della stagione invernale è posticipata al
prossimo: sabato 6 dicembre 2003 Pochi giorni ancora, prima di togliersi la
voglia di sci dopo la lunga astinenza estiva, ci permetteranno di far
apprezzare maggiormente alla nostra clientela l’impegno di Pila
nell’ampliamento e nel miglioramento del comprensorio sciistico. Vogliamo
ricordarvi solo alcune delle novità, che siamo sicuri, non mancheranno di
essere gradite al nostro affezionato pubblico: la pista Gorraz, conosciuta
anche come “pista dei Fagiani”, ha il tracciato completamente
ridisegnato, insomma una discesa nuova tutta da scoprire. Si aggiungano
l’innevamento programmato sull’intero percorso e una larghezza che non
scende mai sotto i
40 m
lungo tutti i
460 m
di dislivello totale. Sempre meno code grazie ai tappeti d’imbarco che
agevolano le operazioni di partenza a 4 impianti strategici: Nouva, Liaison,
Couis 1, Couis 2. Per garantire un maggiore divertimento abbiamo portato
l’half pipe a
100 metri
, sempre utilizzando strutture fisse ricavate nel terreno, dotate di
innevamento programmato. Così avremo uno snowpark sempre più da brivido.
Un baby club tutto nuovo, il Puffo Blu, gestito dalla storica scuola di sci,
dove i bambini, oltre a giocare, potranno apprendere i rudimenti dello sci. Www.pila.it
www.Pilaturismo.it
ALL’ACQUARIO
“OCCHIO AGLI AMBIENTI MARINI!”
Genova, 28 novembre 2003 - In occasione dell’arrivo nelle sale
cinematografiche del film di animazione della Walt Disney/pixar “Alla
ricerca di Nemo”, l’Acquario di Genova lancia un grande concorso a premi
destinato a tutti i suoi visitatori: “Occhio agli ambienti marini!”. Il
concorso, frutto della collaborazione tra Costa Edutainment S.p.a., Buena
Vista International e Panini S.p.a., mette in palio 500 fantastici premi,
tra cui un viaggio in Australia per 4 persone. L’acquario di Genova
ribadisce il proprio impegno nel sensibilizzare ed educare il grande
pubblico alla conservazione, alla gestione e all’uso responsabile degli
ambienti acquatici. L’acquario ha realizzato una vasca attraverso la quale
i visitatori possono vivere l’emozione di vedere tutti insieme alcuni dei
principali pesci protagonisti del film “Alla ricerca di Nemo”. Partendo
da questa vasca “pilota”, chi vuole partecipare al concorso deve andare
alla ricerca non solo di Nemo, ma anche di Marlin, Dory e Blòblo inseriti
in altre tre delle settantasei vasche che presenta ormai l’Acquario.
Attraverso questo “ricerca-concorso”, l’Acquario intende
sensibilizzare i suoi visitatori sulla necessità di tutelare le
meravigliose scogliere coralline (in cui si svolgono le avventure di Nemo,
il pesce pagliaccio) che sono minacciate dalle attività dell’Uomo, quando
non sono rispettose delle regole che concorrono alla conservazione del Mare.
Un obiettivo importante che ciascuno di noi può concretizzare in gesti
semplici: non prelevare organismi vegetali e animali e non incentivare il
commercio di specie provenienti da quegli ecosistemi. Dal 20 novembre 2003
al 21 marzo 2004 i visitatori dell’Acquario di Genova potranno partecipare
al concorso compilando con i propri dati anagrafici la scheda concorso che
troveranno all’interno del percorso di visita e barrando le caselle
corrispondenti agli 3 ambienti in cui vivono i quattro principali personaggi
del film. Le cartoline dovranno essere imbucate in un’apposita urna
ubicata lungo il percorso di visita dell’Acquario di Genova. Il 29 marzo
2004 presso l’Acquario di Genova verrà effettuata, alla presenza del
responsabile della tutela del consumatore e della fede pubblica competente
per territorio, l’estrazione di n° 500 nominativi che si aggiudicheranno
gli altrettanti premi messi in palio. Per ulteriori informazioni consultare
il testo integrale del regolamento all’indirizzo www.Acquariodigenova.it
……e buona ricerca!
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