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2003 anno 6°  

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VENERDI'
11 APRILE 2003

pagina 1

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IL PARLAMENTO EUROPEO APPROVA IL RAFFORZAMENTO DEL PROGRAMMA DI "E-LEARNING" DELLA COMMISSIONE

Bruxelles, 11 aprile 2003 - L'Europarlamento ha votato a favore di un aumento di bilancio per il programma "e-learning" proposto dalla Commissione, chiedendo che venga elevato da 18 a 27 milioni di euro l'anno. Gli eurodeputati, inoltre, hanno chiesto di porre maggiore enfasi sulla formazione tecnica degli insegnanti. Il programma di "e-learning" proposto, relativo al periodo 2004-2006, è volto a promuovere l'integrazione delle Tic (Tecnologie dell'informazione e della comunicazione) nei sistemi di istruzione e formazione in Europa. In sede di votazione della proposta, l'8 aprile a Strasburgo, gli europarlamentari hanno presentato una serie di emendamenti. In particolare, la relazione del Parlamento, stilata dall'eurodeputato italiano Mario Mauro, esprime dei dubbi sul bilancio proposto dalla Commissione per questo programma, chiedendo: "Ma non sarebbe [.] inusuale spendere meno ogni anno per un programma pluriennale rispetto alle azioni preparatorie che lo hanno preceduto?". Il Parlamento ha sostenuto la proposta dell'on. Mauro di aumentare il bilancio per il programma a 54 milioni di euro nell'arco di due anni e di assegnare maggiori risorse finanziarie al gemellaggio elettronico ("e-twinning") delle scuole europee. Un altro emendamento chiave riguarda la necessità di riservare particolare attenzione alla formazione dei docenti, al fine di consentire loro di utilizzare in classe Internet e le TIC in modo critico e didatticamente responsabile. "Se in questo momento gli insegnanti europei non sono messi nelle condizioni di servirsi utilmente e realisticamente delle nuove tecnologie, ciò significherà la riduzione di tali strumenti", ha sottolineato l'on. Mauro. Gli eurodeputati ritengono importante, inoltre, includere le scuole primarie nelle attività di gemellaggio elettronico, pertanto hanno respinto la proposta della Commissione di avviare il programma partendo dalle scuole secondarie, per poi passare in futuro agli altri livelli scolastici. Essi, inoltre, sostengono che la spesa destinata alle attività di gemellaggio elettronico debba essere divisa equamente tra scuole primarie e secondarie. In una votazione separata, il Parlamento ha approvato altresì l'intenzione della Commissione di creare una versione globale del programma Erasmus per l'istruzione superiore. Tale programma, denominato "Erasmus World" dalla Commissione, estenderebbe la promozione della conoscenza interculturale fra le università dell'UE ai paesi terzi. Il Parlamento ha approvato il programma, suggerendo, tuttavia, di denominarlo "Erasmus Mundus".

ALTA COMMISSIONE PER IL FEDERALISMO FISCALE: VITALETTI PRESIDENTE
Roma, 11 aprile 2003 - Il Ministero dell'Economia e delle Finanze informa che con decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro dell'Economia e delle Finanze, di concerto con il Ministro per gli Affari Regionali, con il Ministro dell'Interno e con il Ministro per le Riforme Istituzionali e la Devoluzione, è stata definita la composizione dell'Alta Commissione di studio, istituita dalla Finanziaria 2003. A presiedere l'organismo, che ha il compito di indicare al Governo i principi generali del coordinamento della finanza pubblica e del sistema tributario ai sensi degli articoli 117, terzo comma, 118 e 119 della Costituzione, è stato designato il prof. Giuseppe Vitaletti, consigliere del Ministro Giulio Tremonti. Gli altri componenti sono: prof. Luca Antonini, dr. Maurizio Leo, cons. Gianfranco Polillo, cons. Adriano Soi, cons. Giuseppe Troccoli, cons. Claudio Tucciarelli, dr. Francesco Tufarelli. I membri designati dalla Conferenza unificata in rappresentanza delle Regioni sono: dr. Aurelio Bertozzi e dr. Norberto Cau, mentre quelli designati in rappresentanza degli enti locali sono: dr. Gian Luca Galletti e dr. Gino Nunes. Per i necessari approfondimenti in ordine ai profili scientifici o istituzionali delle materie di competenza, l'Alta Commissione si avvarrà di due organi consultivi: un Comitato tecnico-scientifico ed un Comitato istituzionale.

SCELTI I COLLOCATORI DI INPS4/ ARRANGERS FOR INPS4 SELECTED
Roma, 11 aprile 2003 - Il Ministero dell'Economia e delle Finanze e l'Istituto Nazionale per la Previdenza Sociale (Inps) comunicano che Banca Imi, Jp Morgan e Lehman Brothers sono state selezionate per curare il collocamento e le operazioni propedeutiche dei titoli relativi alla quarta tranche del programma di cartolarizzazione dei crediti contributivi dell'Inps attraverso la società Scci Società Cartolarizzazione Crediti Inps S.p.A. Il programma di cessione e cartolarizzazione dei crediti contributivi dell'Inps, lanciato nel 1999, ha portato fino ad oggi all'emissione di sei serie di titoli con rating triplo A per un valore complessivo di 9,36 miliardi di euro dei quali 4,65 sono stati rimborsati in anticipo sulle date previste e circa 2 miliardi sono attualmente già fronteggiati da cassa.

ENTRATE TRIBUTARIE GENNAIO-FEBBRAIO 2003 - DATI DI COMPETENZA
Roma, 11 aprile 2003 - Il Ministero dell'Economia e delle Finanze comunica che nel periodo gennaio - febbraio 2003 sono state accertate entrate tributarie dello Stato - calcolate secondo il criterio della competenza - per un ammontare pari a 47.526 milioni di euro, in crescita di 2.811 milioni di euro (+6,3%) rispetto allo stesso periodo dell'anno 2002. L'andamento del periodo risente degli effetti favorevoli che si sono prodotti in particolare nel mese di gennaio a causa: a. delle ritenute sui dipendenti non statali, il cui gettito, nel mese di gennaio 2003, è risultato superiore di 1.030 milioni di euro (+7,9%) rispetto allo stesso mese del 2002. La variazione è imputabile per 878 milioni di euro ai versamenti anomali delle ritenute degli enti pubblici; b. dell'Iva che a gennaio ha registrato un aumento di 986 milioni di euro (+21,3%) rispetto sempre al corrispondente mese del 2002. Inoltre si osserva a febbraio un andamento positivo all'interno dei tributi indiretti minori. Il tasso di crescita delle entrate complessive riferito al solo mese di gennaio è risultato pari al 7,6%, quello riferito al solo mese di febbraio +4,7%. Imposte dirette. Le imposte dirette del periodo gennaio-febbraio 2003 sono risultate pari a 26.006 milioni di euro, in aumento di 1.643 milioni di euro (+6,7%) rispetto allo stesso periodo del 2002. L'Irpef risulta in aumento di 1.356 milioni di euro (+6,1%), e si attesta a 23.487 milioni di euro principalmente per effetto delle ritenute degli enti pubblici (+878 milioni di euro, pari al +18,1%) e delle ritenute sui dipendenti statali (+105 milioni di euro, pari al +33,1%) relative al mese di gennaio. Imposte indirette. Le imposte indirette sono ammontate a 21.520 milioni di euro, in aumento di 1.168 milioni di euro (+5,7%). Tra le imposte indirette l'Iva è in aumento di 1.521 milioni di euro (+14,2%) sullo stesso periodo del 2002 ed ha raggiunto l'ammontare di 12.264 milioni di euro. L'Iva sugli scambi interni è in aumento di 1.465 milioni di euro (+16,4%) mentre l'Iva sulle importazioni è in crescita di 56 milioni di euro (3,1%). Favorevole anche l'andamento dell'imposta di bollo (+169 milioni di euro) e dell'imposta sugli oli minerali (+317 milioni di euro).

ENTRATE FISCALI GENNAIO-MARZO 2003 - DATI DI CASSA
Roma, 11 aprile 2003 - Il Ministero dell'Economia e delle Finanze comunica che il totale delle entrate fiscali incassate nel periodo gennaio-marzo 2003 risulta essere pari 96.503 milioni di euro, con un aumento di 5.011 milioni di euro rispetto allo stesso periodo del 2002, pari a un incremento del 5,5%. L'aggregato registra i dati di cassa, comprendendo cioè il bilancio dello Stato, i bilanci delle Regioni e quelli degli enti previdenziali. In particolare, le entrate tributarie sono state di 68.685 milioni di euro, con un incremento di 3.838 milioni di euro, pari al 5,9%. I contributi sociali sono risultati pari a 27.818 milioni di euro rispetto ai 26.645 del primo trimestre dello scorso anno, con un aumento degli incassi di 1.173 milioni di euro (+4,4%). All'andamento dei dati relativi al trimestre hanno contribuito principalmente i seguenti fattori: buon andamento dell'Irpef e dell'Irpeg; buona evoluzione dell'Iva; tenuta degli incassi delle imposte di produzione, nonostante l'anticipo delle accise disposto a dicembre 2002; lieve calo degli introiti di lotto e lotterie. Per quanto riguarda il solo mese di marzo, gli incassi hanno totalizzato 28.309 milioni di euro, con un miglioramento di 1.389 milioni di euro rispetto allo stesso mese del 2002 (+5.2%). Nel dettaglio, le entrate tributarie sono cresciute di 1.181 milioni di euro, per un totale di 22.443 milioni di euro e un incremento del 5.6% rispetto a marzo 2002; i contributi sociali hanno registrato un aumento di 209 milioni di euro, attestandosi su 5.866 milioni di euro contro i 5.657 dell'analogo periodo, con una variazione positiva del 3.7%.

 

Gennaio-Marzo 2003

Gennaio-Marzo 2002

Variazione %

Entrate tributarie

68.685

64.847

+5,9%

Contributi sociali

27.818

26.645

+4.4%

Totale entrate

96.503

91.492

+5,5%

(dati in milioni di euro)

 

Marzo 2003

Marzo 2002

Variazione %

Entrate tributarie

22.443

21.262

5,6%

Contributi sociali

5.866

5.657

3.7%

Totale entrate

28.309

26.920

5,2%

(dati in milioni di euro)

RECUPERO DEI CREDITI FISCALI PROCEDURE D'INFRAZIONE CONTRO PORTOGALLO E ITALIA §
Bruxelles, 11 aprile 2003 - La Commissione europea ha deciso di chiedere formalmente alla Repubblica portoghese ed alla Repubblica italiana di comunicare i provvedimenti con i quali viene recepita nell'ordinamento nazionale la direttiva 2001/44/CE relativa all'assistenza reciproca in materia di recupero dei crediti fiscali. Tali richieste formali saranno inoltrate sotto forma di pareri motivati conformemente alla seconda tappa della procedura d'infrazione prevista dall'articolo 226 del trattato CE. Se entro due mesi non saranno comunicate le modifiche alla Commissione, la stessa potrà adire la Corte di giustizia. La direttiva 2001/44/CE del Consiglio, del 15 giugno 2001, modifica la direttiva 76/308/CEE relativa all'assistenza reciproca in materia di recupero dei crediti risultanti da operazioni che fanno parte del sistema di finanziamento del Fondo europeo agricolo di orientamento e di garanzia, nonché dei prelievi agricoli, dei dazi doganali, dell'imposta sul valore aggiunto e di talune accise. La direttiva del 2001 introduce modifiche volte in particolare a migliorare la lotta alla frode e a estendere l'ambito di applicazione dell'assistenza reciproca ai crediti relativi a talune imposte sul reddito e sul patrimonio, nonché a taluni diritti sui premi di assicurazione. L'articolo 2 della direttiva dispone che gli Stati membri debbono assicurarne il recepimento entro il 30 giugno 2002 ; essi inoltre devono comunicare alla Commissione le principali disposizioni di diritto interno che essi adottano nel settore disciplinato dalla presente direttiva ed una tavola di concordanza tra questa e le disposizioni nazionali adottate. In base alle informazioni disponibili, benché l'iter legislativo volto al recepimento della direttiva sia in corso tanto in Portogallo che in Italia, non è stato finora né adottato né comunicato agli uffici della Commissione alcun provvedimento. I dati più recenti relativi alle infrazioni degli Stati membri si possono consultare sul seguente sito: http://europa.eu.int/comm/secretariat_general/sgb/droit_com/index_fr.htm

INTESA MEDIOCREDITO: UTILE NETTO 46,1 MILIONI DI EURO APPROVATO IL BILANCIO 2002, NUOVO NOME E NUOVO LOGO
Milano, 11 aprile 2003 - Si è riunita ieri, sotto la presidenza di Mario Zanone Poma, l'Assemblea degli azionisti di Intesa Mediocredito (Gruppo Banca Intesa), che ha approvato il bilancio 2002. II bilancio registra un margine di intermediazione di € 194,1 milioni e un utile netto di € 46,1 milioni. I mezzi patrimoniali ammontano a oltre 830 milioni di euro. I flussi operativi al 31 dicembre 2002 confermano il posizionamento di Intesa Mediocredito quale maggiore banca a livello nazionale specializzata nel finanziamento a medio termine delle medie e piccole imprese: il portafoglio crediti è costituito da oltre 16.000 imprese clienti, per un importo complessivo di € 13 miliardi, in crescita del 6% rispetto all'esercizio precedente; i finanziamenti erogati nell'anno hanno superato i 4 miliardi di euro.L'Assemblea ha altresì deliberato la modifica della ragione sociale da IntesaBci Mediocredito in Intesa Mediocredito,in linea con le decisioni assunte in dicembre da Banca Intesa.

FONDI COMUNI: ASSOGESTIONI PRESENTA LA NUOVA CLASSIFICAZIONE, IN VIGORE DAL 1° LUGLIO 2003.
Milano, 11 aprile 2003 - La nuova classificazione dei fondi comuni, approvata dal comitato esecutivo di Assogestioni, sarà presentata nel corso di una conferenza stampa organizzata dall'Associazione del Risparmio Gestito mercoledì 16 aprile 2003 alle ore 12.00 presso la sede Abi di via della Posta 3 a Milano. Interverranno il Responsabile del Comitato Classificazione Assogestioni, Dario Frigerio; il Segretario Generale di Assogestioni, Fabio Galli; il Responsabile Analisi e Investimenti dell' Associazione del Risparmio Gestito, Alessandro Rota.

BANCA LOMBARDA: UTILE ATTESO IN AUMENTO TRA IL 7% E IL 12% NEL 2003
Brescia, 11 aprile 2003.- In occasione dell'incontro organizzato in collaborazione con Aiaf ed Assogestioni che si è tenuto ieri a Milano , il Presidente di Banca Lombarda dr. Gino Trombi, il Consigliere Delegato avv. Corrado Faissola e il Direttore Generale dr. Victor Massiah, hanno illustrato i risultati consolidati di Gruppo nel 2002 fornendo le linee guida degli obiettivi per il biennio 2003/2004. In particolare gli obiettivi di crescita dei volumi intermediati prevedono: un aumento degli impieghi intorno al 9% nel 2003 e all'8% nel 2004; un incremento della raccolta diretta al 6% nel 2003 e al 5% nel 2004; per quanto attiene alla raccolta indiretta: una crescita del risparmio gestito del 9% nel 2003 e del 15% nel 2004 un andamento costante per quanto riguarda il comparto assicurativo con un flusso di nuovi premi di circa 1.000 milioni di Euro nel 2003 ed altrettanti nel 2004 Gli obiettivi economici prevedono: una crescita del margine di intermediazione del 4,1% nel 2003 e dell'8,5% nel 2004; un cost-income ratio del 60,6% nel 2003 e del 57,5% nel 2004; un Roe cash al 12,7% nel 2003 e al 13,8% nel 2004 un utile netto atteso in aumento tra il 7% e il 12% nel 2003 e tra il 10% e il 20% nel 2004. La documentazione presentata nell'ambito dell'incontro è depositata, a disposizione del pubblico, presso la sede sociale e presso gli uffici di Borsa Italiana, Milano.

MELIORBANCA PERFEZIONA L'ACQUISTO DI GESFID SA
Milano, 11 aprile 2003- In seguito all'accordo firmato nell'ottobre 2002 e dopo aver ottenuto le necessarie approvazioni dalle Autorità di Vigilanza, Meliorbanca, ha perfezionato l'acquisizione del 51% di Gesfid SA, società svizzera di risparmio gestito. L'operazione è avvenuta tramite l'acquisto da parte di Meliorbanca del 51% di Rinascita Holding, società di diritto svizzero appositamente costituita dalla famiglia Saladino nel 2002 per acquistare il 100% di Gesfid Sa dalla Banca del Gottardo. La famiglia Saladino, che detiene il restante 49% di Rinascita Holding, è l'azionista storico di Gesfid nonché espressione dell'attuale top management. L'operazione per Meliorbanca comporta un investimento di 16 milioni di franchi svizzeri (pari a circa 11 milioni di Euro) nel capitale azionario di Rinascita Holding. Meliorbanca, che opera dal 1998 nel settore delle gestioni di fascia elevata, con l'acquisizione di Gesfid consolida ulteriormente la propria posizione raggiungendo una massa in gestione di oltre 2,8 miliardi di euro. "L'acquisizione di Gesfid - sottolinea il presidente di Meliorbanca Pier Domenico Gallo - rappresenta uno step importante nella strategia di crescita di Meliorbanca che, oltre a conquistare una quota significativa del mercato del private banking, rafforza la propria presenza a livello internazionale".Nell'esercizio 2002 Gesfid ha generato un utile netto di 6 milioni di franchi svizzeri, a fronte di un margine di intermediazione di 27 milioni di franchi svizzeri. Il totale dell'attivo al 31 dicembre 2002 è pari a 138 milioni di franchi svizzeri.

BANCA PROFILO: PRESENTATI I DATI AL 31 DICEMBRE 2002 UTILE NETTO A € 3,27 MILIONI, MEZZI AMMINISTRATI PER € 1.964 MILIONI PROBABILE ACQUISIZIONE DI FCB SIM
Milano, 11 aprile 2003 - Presentati ieri alla comunità finanziaria i dati al 31 dicembre 2002. Il consuntivo dei dati di bilancio 2002 è contraddistinto da un utile netto di € 3.270.085, in crescita del 6,4% rispetto al risultato dell'anno precedente (€ 3.073.403). I ricavi ammontano a € 44 milioni (€ 47,5 milioni nel 2001). I costi, pari a € 25,3 milioni, sono diminuiti di € 6 milioni (- 19% rispetto al 2001) con una contrazione del 8% delle spese per il personale (passato dalle 193 unità del 2001 alle 169 del 2002) e del 29% delle spese diverse. L'incremento dell'utile netto è estremamente positivo, soprattutto se valutato alla luce del trend negativo che ha continuato a contraddistinguere i mercati finanziari e della persistente congiuntura sfavorevole in ambito internazionale. Concentrandosi sulla riorganizzazione interna e sulla flessibilità operativa, Banca Profilo ha mirato al consolidamento delle proprie attività e al recupero di efficienza. I mezzi amministrati, ammontati a 1.964 milioni di Euro (- 7,2% sul 2001), indicano una diminuzione sostanzialmente riconducibile alla valorizzazione dei portafogli. Il patrimonio netto al 31/12/2002 è pari a € 107,5 milioni (117,9 nel 2001) facendo segnare una lieve flessione dovuta al pagamento del dividendo 2002 e alla distribuzione di parte della Riserva "Sovrapprezzi di Emissione". Destinazione dell'utile L'Assemblea degli azionisti, convocata per il 24 aprile p.v. in prima convocazione o 30 aprile in seconda convocazione, deciderà sulla proposta di: 1. destinare l'utile a dividendo per complessivi € 3.262.297 in ragione di € 0,0269 per azione, su un totale di 121.275.000 azioni totali; 2. destinare l'importo residuo di € 7.788 ad Altre Riserve; 3. distribuire agli azionisti parte della Riserva "Sovrapprezzi di Emissione", pari a €27.651.027 al 31.12.2002, per un importo complessivo di € 4.002.075, corrispondente ad € 0,033 per ciascuna delle 121.275.000 azioni del capitale della Banca Il pagamento del dividendo, che potrà usufruire integralmente del credito d'imposta, e della Riserva "Sovrapprezzi di Emissione" avverrà a partire dal 10 luglio 2003, con stacco cedola n.5, fissato al 7 luglio 2003. Prospettive future Nel corso dell'incontro, Sandro Capotosti, Presidente e Amministratore delegato della società, ha commentato le proiezioni sull'andamento del 1° Trimestre 2003 indicando risultati in crescita su tutti i principali valori rispetto allo stesso periodo del 2002. "La società, ha detto Capotosti, ha iniziato l'anno con il passo giusto, facendo registrare un incremento generalizzato delle proprie attività. In particolare, ha continuato Capotosti, l'incremento della raccolta realizzato in una fase di persistente congiuntura sfavorevole e di difficoltà dei mercati finanziari rappresenta un dato molto significativo". Capotosti inoltre ha risposto ad alcune domande relative alle direttrici di sviluppo della società specificando, in particolare, che Banca Profilo continua a valutare l'opportunità di perseguire una crescita anche per linee esterne e che, pertanto, proseguono i contatti a largo spettro per l'individuazione di possibili partner fra le società dotate di un'elevata affinità culturale e operativa con Banca Profilo. L'ipotesi di una fusione con Meliorbanca è ancora in fase di studio; Banca Profilo, pur considerando interessante l'operazione sta ancora valutando tutti gli aspetti di integrabilità e di funzionale corporate governance. Capotosti ha inoltre annunciato che il CdA di Banca Profilo ha approvato la firma di una lettera di intenti per l'acquisizione di Fcb Sim - specializzata nella gestione personalizzata di patrimoni privati - per un valore di circa €11,5 milioni. Fcb Sim dispone di una massa gestita pari a circa € 210 milioni e una rete di 65 promotori finanziari.

NUOVO MARCHIO PER CABOTO
Milano, 11 aprile 2003 - L'Assemblea Straordinaria dei Soci riunita il 9 aprile a Milano, ha approvato la variazione della denominazione sociale da Caboto IntesaBci - Società di Intermediazione Mobiliare S.p.A. - in Caboto - Società di Intermediazione Mobiliare S.p.A. - ovvero in forma abbreviata Caboto Sim S.p.A. La modifica rientra nell'ambito del Piano Industriale di Banca Intesa presentato lo scorso settembre. Il marchio fa chiaro riferimento all'origine e alla missione di Caboto, di cui viene confermato il ruolo di società del Gruppo focalizzata nelle attività di Capital Markets.

ENEL AL VIA PIANO DI STOCK OPTION 2003
Roma, 11 aprile 2003 - Il Consiglio di Amministrazione dell'Enel, riunitosi ieri sotto la presidenza di Piero Gnudi, ha approvato il piano di stock option per l'anno 2003 ed il relativo regolamento attuativo. La delega ad aumentare il capitale sociale al servizio di tale piano verrà richiesta alla Assemblea degli azionisti già convocata per il 23 maggio 2003 in prima e per il 24 maggio 2003 in seconda convocazione, il cui ordine del giorno è stato appositamente integrato a tal fine nella odierna riunione del Consiglio di Amministrazione. Il piano in questione, ispirato a logiche analoghe a quelle del piano adottato nel corso del 2002, prevede che ai dirigenti individuati dal Consiglio di Amministrazione vengano assegnati diritti personali ("opzioni") relativi alla sottoscrizione di un corrispondente numero di azioni ordinarie Enel di nuova emissione. In particolare, il Consiglio di Amministrazione ha deliberato in data odierna l'assegnazione di complessive 47.624.005 opzioni in favore di circa 550 dirigenti del Gruppo, tra i quali figura anche l'Amministratore Delegato dell'Enel, nella qualità di Direttore Generale. Il piano prevede che le opzioni - una volta realizzatesi le condizioni di esercizio - possano essere esercitate per una quota del 30% a decorrere dal 2004, per una ulteriore quota del 30% a decorrere dal 2005 e per il residuo 40% a decorrere dal 2006; in ogni caso le opzioni non potranno essere esercitate oltre il 31 dicembre 2008. L'esercizio delle opzioni è condizionato al raggiungimento dei parametri di performance fissati dal Consiglio di Amministrazione. In particolare, il piano dispone che tutte le opzioni assegnate divengano esercitabili - secondo la tempistica sopra indicata - qualora nel corso dell'anno 2003 venga superato l'obiettivo di Ebitda consolidato indicato nel budget e l'andamento borsistico dell'azione Enel sul mercato italiano risulti superiore - secondo i criteri di calcolo indicati nel regolamento di attuazione del piano - a quello di uno specifico indice di riferimento (50% Mibtel e 50% Ftse Eurotop 300 Electricity). Nell'ipotesi in cui anche uno solo degli obiettivi ora indicati non venga raggiunto, tutte le opzioni assegnate decadono automaticamente. Lo strike price è stato fissato in misura pari alla media aritmetica dei prezzi di riferimento di Borsa dell'azione Enel nel periodo compreso tra il 10 marzo ed il 10 aprile 2003, nel rispetto della normativa fiscale di riferimento. Il Consiglio di Amministrazione ha inoltre deliberato un limitato aumento del capitale sociale (per circa 41,7 milioni di euro) al servizio delle opzioni assegnate con il piano di stock option per l'anno 2002 e divenute esercitabili.

PARMALAT FINANZIARIA: INFORMATIVA AL MERCATO
Milano, 11 aprile 2003 - Ieri Parmalat Finanziaria ha presentato a Milano i risultati e le strategie del Gruppo alla comunità finanziaria. In questa nota l'azienda ribadisce alcune previsioni, in quanto di interesse di carattere generale, riportate nella copia della presentazione "Parmalat Group - Fye 2002 results and strategies - 10 April 2003", disponibile anche sul sito www.parmalat.net Nonostante la difficile situazione politica ed economica a livello mondiale che ha caratterizzato gli ultimi mesi, la forte instabilità valutaria registrata soprattutto in Sud America, Parmalat ritiene che sulla base delle attuali condizioni generali sia possibile comunque prevedere per il Gruppo un continuo miglioramento dei principali indicatori economici e finanziari a dimostrazione della capacità di sviluppo del Gruppo anche nell'attuale incerta congiuntura mondiale. Attesa di crescita organica in volume: + 3% per ciascuno degli esercizi del triennio 2003/2005. Il vertice del Gruppo ritiene che sia possibile confermare la previsione di una costante crescita in volume nei prossimi tre anni. Ratio Roce: ipotizzata previsione di crescita al 20% nel 2005; Ebitda Margin: ipotizzata previsione di crescita dal 12,3% dell'esercizio 2002 al 13% nel 2005 (precedentemente indicata al 14%). I miglioramenti attesi del Roce e dell'ebitda Margin saranno realizzati attraverso i già avviati piani strategici di razionalizzazione e miglioramento tecnologico delle attività produttive e distributive che si tradurranno, nei prossimi esercizi, in risparmio di costi, nonché tramite i programmi di lancio e di consolidamento delle posizioni di mercato di innovativi prodotti a maggior valore aggiunto. Rapporto Posizione Finanziaria Netta/Patrimonio Netto: ipotizzata previsione dall'83% al 31 dicembre 2002 al 50% di fine 2005 (precedentemente indicata al 30%). Obiettivo del Gruppo è la graduale riduzione dell'indebitamento netto attraverso l'utilizzo del free cash-flow generato dalla gestione, con conseguente miglioramento del rapporto indebitamento netto/patrimonio netto. Va sottolineato che la revisione degli indici relativi all'Ebitda e al Rapporto posizione finanziaria netta/patrimonio netto, si è resa necessaria in seguito alla mutata situazione economica generale, che rendono difficili le previsioni per il futuro su molti mercati di operatività del Gruppo, e tenendo conto anche delle instabilità valutarie registrate negli ultimi mesi che hanno in particolare impattato negativamente sul valore del patrimonio netto consolidato con conseguente peggioramento del rapporto posizione finanziaria netta/patrimonio netto attestatosi all'83% a fine 2002. Dal punto di vista finanziario il vertice del Gruppo non prevede a breve nuove emissioni di bonds. Il costo medio del debito finanziario per l'esercizio 2002 è stato del 5,8% prima dell'effetto fiscale e del 3,65% al netto dell'effetto fiscale..parmalat finanziaria spa La liquidità del Gruppo nel corso dell'esercizio 2002 è stata investita, con un rendimento medio del 3,50% al netto dell'effetto fiscale, principalmente in strumenti finanziari di breve termine a primarie condizioni di mercato e con basso profilo di rischio, rating minimo single

A. LEGNO-ARREDAMENTO -SETTORE IN CALO NEL 2002. BILANCIO MENO NEGATIVO DEL PREVISTO, MA RIMANGONO INCERTE LE PROSPETTIVE PER IL 2003
Milano, 11 aprile 2003 - In occasione del Salone Internazionale del Mobile in corso a Fiera Milano (9/14 aprile) è stata presentata una relazione sul Settore Legno-Arredamento, con un pre-consuntivo per il 2002 e previsioni per il 2003 da parte dell' Associazione di categoria Federlegno Arredo e di Cosmit, ente organizzatore della manifestazione. Non è stato un anno di transizione com'era nelle previsioni formulate ad inizio 2002, ma sono state smentite anche le attese di una congiuntura fortemente negativa. Il settore legno-arredamento, fotografato dai dati preconsuntivi elaborati dal Centro Studi Cosmit/Federlegno-Arredo, ha sofferto della crisi economica internazionale e del clima di incertezza generato dagli eventi politici che hanno seguito l'11 settembre 2001. Sistema Legno-Arredamento Il settore legno-arredamento, che comprende sia i settori a monte (industria del legno per i mobili e l'edilizia, dei semi lavorati e dei componenti dell'arredamento ), sia i settori a valle dell'industria dell'arredamento (mobili per uso domestico e non, gli apparecchi per l'illuminazione e i complementi di arredo) registra per il 2002 un calo del fatturato dell'1 ,7%, una percentuale abbastanza contenuta rispetto a quanto accaduto in altri settori del "made-in-Italy". "II risultato complessivo della filiera legno-arredamento - spiega Rosario Messina, presidente di Cosmit, - è certamente deludente, ma in linea con uno scenario economico non brillante e fortemente condizionato dall'incertezza. Le aziende sono state frenate nelle loro decisioni di investimento e commerciali: l'anno appena trascorso è stato vissuto nell'attesa della ripresa con l'inevitabile esito di una sorta di galleggiamento del settore". Sono stati soprattutto i mercati esteri la vera "cinghia di trasmissione" della crisi e la componente meno vivace del fatturato del settore. Nell'intera filiera le esportazioni sono scese del 3,8% riportando il valore totale a 12, 7 miliardi di euro. Meno negativo è stato invece il mercato interno che avendo raggiunto i 30, 7 miliardi di euro registra un calo contenuto rispetto al 2001 (-0,4%). "L 'effetto congiunto del calo dei mercati esteri e di quello interno", commenta Messina "ha portato il fatturato del settore a 38 miliardi di euro, ovvero quasi esattamente il livello raggiunto nel 2000. In un anno sono stati bruciati circa 650 milioni di euro, una perdita imputabile alla crisi di alcuni mercati importanti, ma che potrà crescere in relazione agli sviluppi delle vicende politiche internazionali". E' stato soprattutto il settore dell'arredamento a dare Il maggior contributo a questo calo. Il fatturato del 'valle della filiera' si è ridotto del 2, 1% riportando il valore totale a 22,8 miliardi di euro. Anche in questo caso sono soprattutto i mercati esteri a deludere maggiormente con un calo del 3,8%. Occorre tuttavia precisare che il risultato è da imputare soprattutto ad alcuni mercati, in primo luogo la Germania, che hanno ridotto in modo consistente le importazioni di prodotti italiani. "È difficile dare una fotografia fedele degli andamenti dell'export", continua il presidente di Cosmit "in quanto mai come quest'anno le medie per paese e per comparto possono ingannare. Nonostante la crisi, ci sono mercati che hanno risposto bene e comparti che hanno saputo difendere le proprie posizioni. " È per esempio evidente una sorta di divaricazione tra i due principali mercati dell'arredamento: Stati Uniti e Germania". I dati di commercio estero relativi ai primi 11 mesi del 2002, mettono in evidenza andamenti molto differenziati nei diversi paesi: se gli Usa fanno registrare un incremento dell'1 ,9% nelle importazioni di mobili, la Germania conferma il momento congiunturale negativo con un calo del 17,6%. Analogamente, mentre alcuni comparti fanno registrare cali contenuti (gli imbottiti -1,3%}, altri evidenziano decrementi significativi (l'illuminazione -9, 1% e i mobili per ufficio -14, 7% }. "Rispetto alla prospettive - spiega Roberto Snaidero, presidente di Federlegno-Arredo, associazione di categoria che promuove la manifestazione - è ancora presto per trarre giudizi sui prossimi mesi. Recentemente un'indagine di CosmitlFederlegno-Arredo presso le imprese del settore rilevava l'attesa di un miglioramento nella raccolta ordini sul mercato nazionale e sui più importanti mercati internazionali, anticipando una crescita dei livelli produttivi già nella prima metà del 2003. La guerra in corso non riduce l'ottimismo ma certo l'orizzonte temporale di una ripresa sembra allontanarsi. Dai dati preconsuntivi tuttavia il miglior andamento del settore a monte lascia sperare che le imprese si tengano pronte a cogliere anche il più lieve segnale positivo." In effetti i risultati del settore legno, pur mantenendosi negativi, si dimostrano meno deludenti, soprattutto sul fronte interno. Il fatturato del settore raggiunge i 15,3 miliardi di euro che rappresentano un calo dell' 1,1% rispetto all'anno precedente. Sul mercato italiano, la domanda rimane attestata sugli stessi livelli del 2001 a fronte di un aumento delle importazioni dell'1,4%. Infolink: www.federlegno.it  www.cosmit.it

MARIELLA BURANI FASHION GROUP: RISULTATI ANNUALI 2002UTILE NETTO CONSOLIDATO IN FORTE AUMENTO (+96,1%)FORTE CRESCITA DEL FATTURATO CONSOLIDATO PER IL 2002 PARI A 273.9 MILIONI DI EURO (+23,5% RISPETTO ALL'ANNO PRECEDENTE)
Cavriago, 11 aprile 2003 - Il Consiglio di Amministrazione di Mariella Burani Fashion Group ha approvato il 31 marzo il progetto di bilancio di esercizio e di bilancio consolidato dell'esercizio 2002. I risultati dell'anno confermano una forte crescita del fatturato a € 273.9 milioni del 2002 (+23,5%) da € 221.7 milioni del 2001, del Margine Operativo Lordo aumentato a € 32.4 milioni nel 2002(+42.3%) da € 22.8 milioni del 2001, del Reddito Operativo a € 19.9 milioni (+72,9%) da € 11.5 milioni nel 2001, del Reddito della Gestione Corrente che passa a € 13.7 milioni nel 2002 (+118.6%) da € 6.2 milioni nel 2001 e del risultato netto dell'esercizio pari a € 11.3 milioni con una crescita del 96,1% rispetto a € 5,8 milioni del 2001. La posizione finanziaria netta del Gruppo a fine 2002 è stata pari a € 93,8 milioni e riflette principalmente l'impatto dei costi sostenuti per le acquisizioni nel corso dell'esercizio. Il Gruppo mantiene per il 2002 un rapporto debt/equity ottimale di 0,85. Highlights operativi/strategici del 2002 Le forte crescita del fatturato e dei risultati operativi del Gruppo avvenuta nel corso dell'esercizio 2002 è stata determinata da una strategia di sviluppo concentrata principalmente su: rafforzamento della divisione abbigliamento, core business del Gruppo, attraverso: il miglioramento del servizio al cliente (miglioramento dei tempi di consegna, attenzione al rapporto qualità/prezzo, maggior enfasi sul product marketing e aumento delle collezioni flash); una razionalizzazione dei processi produttivi; ampliamento della rete distributiva diretta, con l'apertura di 3 boutiques Mariella Burani e 3 showrooms; continua integrazione e sviluppo della divisione pelletteria che ha visto crescere la produzione di pelletteria per i principali marchi di abbigliamento del Gruppo ed ampliare la propria rete distributiva con l'apertura di 6 boutiques (3 per Braccialini, 2 per Baldinini, una per Sebastian) e 2 showrooms; concentrazione su categorie di prodotto con più ampi margini di profitto, su mercati geografici con forti tassi di crescita e sui canali distributivi diretti: i marchi propri generano oggi oltre l'85% del fatturato consolidato (vs. 75% del 2001); i canali distributivi diretti (Dos, franchising e boutiques multi marca che acquistano direttamente dagli showrooms del Gruppo) attraverso i quali nel 2002 è stato generato oltre il 58% del fatturato (vs. il 40% del 2001); l'export rappresenta il 59% del fatturato 2002 (vs. il 56% del 2001). aumento degli investimenti in comunicazione al fine di incrementare la riconoscibilità del brand; rafforzamento del management team; allargamento dell'offerta attraverso nuovi accordi di licenza. La crescita dimensionale del Gruppo nel 2002 è stata determinata anche da importanti acquisizioni: Revedi SpA e Revedi SA, operanti nella distribuzione di prodotti di abbigliamento e pelletteria, per garantire una maggior diversificazione dei canali ditributivi; Itm SpA, operante nella trasformazione e distribuzione di tessuti di jersey e seta con l'obiettivo di raggiungere una maggiore integrazione verticale della catena produttiva ed una riduzione dei costi per l'approvvigionamento delle materie prime. Inoltre a fine 2002 è stata effettuata l'acquisizione di Renè Lezard Mode GmbH, società leader in Germania nel settore dell'abbigliamento donna e uomo di lusso, nell'ambito di una strategia di rafforzamento dei mercati di riferimento. Dividendi Il Consiglio di Amministrazione ha approvato la proposta di distribuire un dividendo unitario di € 0,065 per azione con stacco il giorno 19 maggio 2003 e pagamento il 22 maggio 2003. Il dividendo 2002 è in crescita del 18,2% rispetto al dividendo distribuito nell'esercizio precedente. Tale proposta verrà sottoposta all'approvazione dell'assemblea ordinaria dei soci che è convocata per il prossimo 30 aprile 2003 in prima convocazione e l' 8 maggio 2003 in seconda convocazione. Outlook 2003 Nel corso dell'esercizio 2003 continua l'opera di integrazione delle società acquisite, con particolare attenzione allo sviluppo delle sinergie tra le società del Gruppo sia a livello produttivo che a livello distributivo. Con riferimento alle ultime acquisizioni realizzate nel 2002 il processo di integrazione ha già portato ad un primo accordo di produzione di abbigliamento in pelle tra Enrico Mandelli, società appartenente alla divisione pelletteria, e Renè Lezard. Sono stati, inoltre, ampliati gli spazi degli showroom di via Montenapoleone 2 dove è stato recentemente inaugurato il nuovo showroom di Braccialini. Nel corso del primo trimestre 2003 sono state, inoltre, aperte 5 nuove boutiques Mariella Burani l'ultima delle quali a Varsavia, un ampio monomarca di sei vetrine su uno spazio di circa 200 mq. Per il 2003 il Gruppo continuerà la sua opera di sviluppo e integrazione delle società acquisite negli ultimi anni sviluppando contemporaneamente la forza dei marchi principali del Gruppo. I primi risultati della stagione Primavera/Estate 2003 e quelli relativi al sell in Autunno/Inverno 2003-2004, portano la società ad attendersi anche per il 2003 una crescita a doppia cifra del fatturato consolidato con un aumento più che proporzionale del Margine Operativo Lordo. Buy-Back Il Consiglio di Amministrazione ha inoltre deliberato di proporre alla prossima assemblea dei soci del 30 aprile 2003 il rinnovo della facoltà di acquisto di azioni proprie (buy-back) per ulteriori 18 mesi.

BREMBO PRENDE IN AFFITTO LE ATTIVITÀ DI BRADI E PROCEDERÀ ALL'ACQUISTO ENTRO 24 MESI
Curno, 11 aprile 2003 A partire dal 7 aprile, Brembo S.p.a., attraverso la controllata Bibielle, ha preso in affitto le attività di produzione e commercializzazione facenti capo a Bradi S.p.A., società lombarda di produzione e commercializzazione di dischi freno per il mercato del ricambio, in concordato preventivo dal mese di gennaio 2003. Il contratto prevede l'affitto per un tempo massimo di 24 mesi e un impegno irrevocabile all'acquisto di Bradi S.p.A. La produzione e la commercializzazione ripartiranno il 10 aprile con circa 120 dei 281 dipendenti, attualmente in mobilità, che sono stati riassunti da Bibielle S.p.a.; il fatturato previsto per l'esercizio corrente è di circa E 18 milioni. La nuova società, che rimarrà comunque autonoma dal punto di vista operativo rispetto a Brembo (Milano:, perseguirà una strategia basata sull'impegno a riacquistare i giusti volumi ma con maggiore attenzione ai margini industriali. La focalizzazione delle attività sarà sul settore del ricambio, attraverso i marchi propri Bradi e Safe e attraverso marchi terzi (private label); la politica commerciale prevede anche il mantenimento dell'attuale gamma dei prodotti, circa 900, e lo sviluppo di nuovi codici a seguito della naturale evoluzione del mercato automobilistico. Inoltre, al fine di migliorare le relazioni con la clientela, saranno investiti circa E 5 milioni per potenziare il servizio sia dal punto di vista tecnico sia logistico.

DALL'EUROPEAN FORECASTING NETWORK LE PREVISIONI ECONOMICHE 2003-2004 PER L'AREA EURO
Milano, 11 aprile 2003: Lo European Forecasting Network, un gruppo di otto istituzioni accademiche europee coordinate dall'Igier (Innocenzo Gasparini Institute for Economic Research) dell'Università Bocconi, presenterà lunedì 14 aprile alle 11 il suo rapporto previsionale sull'area Euro cofinanziato dalla Commissione europea. Oltre alle previsioni e analisi della situazione macroeconomica per il 2003 e 2004, il Rapporto contiene valutazioni dettagliate sull'impatto economico dell'allargamento dell'Unione europea e sull'influenza di forti impatti provenienti dall'esterno dell'area Euro. Alla presentazione interverranno Carlo A. Favero, direttore dell'Igier, e Massimiliano Marcellino dell'Igier, coordinatore del Report. Lo European Forecasting Network è composto dai seguenti centri: Anàlisi Quantitativa Regional, Universitat de Barcelona; Centre d´Etudes Prospectives et d´Informations Internationales; Department of Applied Economics, University of Cambridge; Department of Economics, European University Institute; Erasmus Universiteit - Econometric Institute; Halle Institute for Economic Research; Igier-Università Bocconi; Instituto Flores de Lemus, Universidad Carlos III de Madrid. Lunedì 14 aprile, ore 11. Aula N28, Piazza Sraffa 13, Milano.

ASSICURAZIONE AUTO: LA COMMISSIONE INTERVIENE PER ASSICURARE CHE CINQUE STATI MEMBRI APPLICHINO LA LEGISLAZIONE UE
Bruxelles, 11 aprile 2003 - La Commissione europea ha deciso di adire la Corte di giustizia delle Comunità europee contro cinque Stati membri (Francia, Lussemburgo, Italia, Irlanda e Portogallo), avendo essi mancato di dare attuazione alla quarta direttiva sull'assicurazione autoveicoli (2000/26/CE) entro il termine stabilito del 20 luglio 2002. Fin tanto che la direttiva non sarà applicata correttamente in tutta la UE, gli automobilisti di uno Stato membro vittime di un incidente stradale causato da un veicolo immatricolato e assicurato in un altro Stato membro continueranno ad avere serie difficoltà ad ottenere rapidamente il risarcimento loro dovuto. La Commissione ha anche deciso di chiedere formalmente al Portogallo di adeguare la legislazione nazionale alla seconda direttiva sull'assicurazione autoveicoli (84/5/CEE), in modo da garantire alle vittime di incidenti stradali un risarcimento pari ai livelli minimi previsti in tale direttiva. La Commissione ha inviato al Portogallo un cosiddetto "parere motivato", che costituisce la seconda fase della procedura di infrazione di cui all'articolo 226 del trattato CE. Qualora il Portogallo non dovesse dare seguito in maniera soddisfacente alla richiesta, la Commissione potrebbe decidere di adire anche in questo caso la Corte di giustizia. Francia, Lussemburgo, Italia, Irlanda e Portogallo Mancata applicazione della quarta direttiva sull'assicurazione autoveicoli Diversamente dalle prime tre direttive sull'assicurazione autoveicoli, la quarta direttiva riguarda gli incidenti stradali che accadono in uno Stato membro diverso dallo Stato membro di residenza della vittima. La direttiva si applica anche agli incidenti in uno qualsiasi dei circa 40 paesi aderenti al sistema della carta verde in cui siano coinvolti due parti di Stati membri della UE (per maggiori informazioni, cfr. il sito Internet del Council of Bureaux, l'organismo di gestione del sistema della carta verde: http://www.cobx.org  L'obiettivo è quello di facilitare e accelerare la liquidazione dei sinistri, permettendo alle vittime di rivolgersi direttamente alla compagnia di assicurazione della parte responsabile dell'incidente piuttosto che costringerla a rivolgersi a quest'ultima. Ogni compagnia di assicurazione è tenuta a designare un mandatario per la liquidazione dei sinistri in ogni Stato membro della UE, in modo che le vittime degli incidenti possano trattare direttamente, nel proprio Stato membro e nella propria lingua, con il mandatario della compagnia di assicurazione della parte responsabile. Ai sensi della direttiva, gli Stati membri sono tenuti a: imporre sanzioni per accelerare la procedura di risarcimento, qualora la compagnia di assicurazione della parte responsabile dell'incidente impieghi più di tre mesi a fornire una risposta motivata ad una richiesta di risarcimento; istituire centri d'informazione incaricati di trattare in generale le questioni relative all'assicurazione autoveicoli e che assistano le vittime degli incidenti nell'individuazione della compagnia di assicurazione della parte responsabile; creare un organismo di indennizzo incaricato di liquidare il sinistro qualora non sia stato designato alcun mandatario o qualora la compagnia di assicurazione della parte responsabile impieghi troppo tempo per la liquidazione. L'organismo chiede il rimborso degli importi versati a titolo di risarcimento all'organismo di indennizzo dello Stato membro in cui ha sede la compagnia di assicurazione della parte responsabile. Al momento dell'adozione della direttiva da parte del Consiglio, gli Stati membri fissarono al 20 luglio 2002 il termine ultimo per la sua applicazione. Tuttavia, solo quattro Stati membri Austria, Finlandia, Germania e Svezia hanno rispettato detto termine. La Commissione ha deciso pertanto di intervenire rapidamente per assicurare l'attuazione della direttiva negli altri undici Stati membri in modo che gli automobilisti non vengano privati degli importanti benefici a cui hanno diritto dal 20 gennaio 2003 ai sensi della direttiva. La Commissione ha inviato lettere di costituzione in mora agli altri undici Stati membri. A seguito della lettera, il Belgio, la Danimarca e la Spagna hanno dato attuazione alla direttiva. Dopo aver ricevuto l'invito formale a dare attuazione alla direttiva, con il cosiddetto "parere motivato" nel quadro della seconda fase della procedura d'infrazione, la Grecia e il Regno Unito hanno recepito la direttiva nel rispettivo ordinamento nazionale. La Commissione ha ora deciso di adire la Corte di giustizia contro cinque Stati membri Francia, Lussemburgo, Italia, Irlanda e Portogallo. La Commissione valuterà quanto prima se citare di fronte alla Corte anche i Paesi Bassi. Portogallo Importi minimi del risarcimento La Commissione ha chiesto formalmente al Portogallo di adeguare la legislazione nazionale alla seconda direttiva sull'assicurazione autoveicoli (84/5/CEE), in modo da garantire alle vittime di incidenti stradali un risarcimento pari ai livelli minimi previsti dall'articolo 1 di detta direttiva. Il principale obiettivo della seconda direttiva sull'assicurazione autoveicoli è quello di garantire alle vittime degli incidenti stradali un equo risarcimento, indipendentemente dallo Stato membro in cui l'incidente si verifica. La direttiva fissa importi minimi per la copertura fornita dall'assicurazione obbligatoria, in modo da limitare le disparità tra i diversi sistemi nazionali nella UE. Gli importi minimi attualmente previsti dalla direttiva sono i seguenti: per i danni alle persone: 350 000 EUR per ogni vittima e 500 000 EUR per sinistro nel caso le vittime siano più di una; per i danni alle cose: 100 000 EUR per sinistro; per i danni alle persone e alle cose: 600 000 EUR per sinistro. L'articolo 508, comma 1 del codice civile portoghese prevede, qualora non vi sia colpa da parte della persona legalmente responsabile, un risarcimento inferiore agli importi minimi prescritti dalla direttiva. In assenza di colpa, l'importo massimo del risarcimento dovuto in caso di morte o di lesioni ammonta a 29 927,88 EUR, un importo nettamente inferiore ai 350 000 EUR previsti dalla direttiva. La Commissione ritiene che spetti agli Stati membri determinare la natura della responsabilità civile (ad esempio se sia richiesta o meno la colpa del conducente perché la vittima abbia diritto al risarcimento). Le direttive sull'assicurazione autoveicoli impongono però che, una volta prevista dalla legislazione nazionale, la responsabilità civile sia coperta dall'assicurazione obbligatoria e che vengano applicati gli importi minimi menzionati in precedenza, indipendentemente dalla sua natura (per colpa o in assenza di colpa). Questa interpretazione è stata confermata dalla giurisprudenza della Corte di giustizia delle Comunità europee, in particolare nella sentenza del 14 settembre 2000 nella causa Ferreira (C-348/98). Le informazioni riguardanti le procedure di infrazione in corso a carico degli Stati membri sono disponibili sul sito Europa alla pagina: http://europa.eu.int/comm/secretariat_general/sgb/droit_com/index_en.htm

RC AUTO: ARRIVA UN CONTRATTO "A MISURA DI" CONSUMATORE DA OGGI LE COMPAGNIE ASSICURATIVE DOVRANNO TOGLIERE LE CLAUSOLE INIQUE
Milano, 11 aprile 2003 - Da oggi per i consumatori uno strumento di tutela nei confronti delle RC auto. Potranno ricorrere alla Camera di commercio quando sono presenti le clausole inique. Così il rinnovo del contratto automatico non si può più fare senza che il consumatore sia informato. Con un buon anticipo. E se le tariffe cambiano, bisogna motivare. Ci vorranno contratti più chiari: quali sono i rischi coperti dall'assicurazione? Quanto sono coperti? Come va denunciato il sinistro? Poi il foro di competenza deve essere quello del consumatore, senza dover andare troppo lontano per difendere i propri diritti. E se la macchina cambia? Le tariffe vanno adeguate, ma tenendo conto del contratto precedente. Da oggi le compagnie assicurative si dovranno adeguare. Se non lo faranno? Il parere è stato comunicato ai gestori, che potranno adeguare i contratti e modificare le clausole ritenute vessatorie. Il mancato adeguamento ai nuovi parametri previsti, potrebbe tradursi in azioni inibitorie da parte della Camera di Commercio. E' quanto emerge dal parere sui contratti RC Auto redatto dalla Commissione tecnica della Camera di Commercio, che da tempo ha il compito di valutare l'eventuale presenza di clausole inique nei contratti fra professionisti e consumatori. Un lavoro portato avanti con il contributo tecnico dell'Autorità pubblica di controllo, l'I.S.V.A.P., Istituto per la vigilanza sulle assicurazioni private e di interesse collettivo. La Commissione tecnica ha interpellato le imprese assicurative operanti nella piazza di Milano. Sono stati presi in considerazione gli schemi contrattuali utilizzati per le polizze RC Auto; sono esclusi dall'analisi gli aspetti legati alle tariffe. "Garantire la trasparenza del mercato e tutelare i soggetti in esso coinvolti - ha dichiarato Pier Andrea Chevallard, Segretario Generale della Camera di commercio di Milano - sono compiti che la Camera di Commercio di Milano affronta in modo concreto. In questo contesto trova giusto spazio lo studio che presentiamo oggi. È uno strumento utile per i consumatori ma anche per le imprese, per un mercato efficiente e moderno". "Il consumatore - ha detto Chevallard - notoriamente soggetto debole nei rapporti contrattuali, trova ora una sorta di vademecum nello studio realizzato dalla Camera di Commercio di Milano. L'esame condotto sulle condizioni generali di contratto del settore assicurativo RC Auto oltre a descrivere e denunciare la vessatorietà di alcune clausole, propone anche soluzioni per una corretta modifica dei contratti". Le Clausole Vessatorie Nei Contratti Rc Auto 1. Rinnovo del contratto: non può essere tacito. E' vessatoria la clausola che prevede, in assenza di disdetta da parte del consumatore/assicurato, il rinnovo automatico del contratto senza prescrivere l'obbligo per l'assicuratore di provare di aver dato all'assicurato, con congruo anticipo rispetto alla scadenza, una specifica comunicazione delle nuove tariffe e della misura percentuale di variazione delle stesse. Il contratto dovrà, inoltre, prevedere l'obbligo per l'assicuratore di motivare l'adeguamento tariffario, nonché il diritto per il consumatore /assicurato di recedere entro un congruo termine dal ricevimento dell'informativa. 2. Contratti poco chiari? Da oggi non ci può essere nei contratti RC auto. Il contratto non potrà più avere mancanza di trasparenza in temi come: copertura assicurativa imprecisa, tipologie di rischio mal specificate, modalità di denuncia del sinistro poco chiare, classi di merito difficili da capire. E dovrà chiarire bene i casi in cui l'assicuratore può esercitare il diritto di rivalsa. 3. Designazione del foro competente? Vicino al consumatore. Alla luce della normativa (art. 1469-bis, n.12, codice civile, che considera vessatoria la clausola che individua, per le controversie tra professionista e consumatore, un foro diverso da quello di residenza di quest'ultimo) e dell'interpretazione data recentemente dalla Cassazione, il contratto dovrebbe designare il foro del consumatore come foro esclusivo ed inderogabile. 4. Sostituzione del veicolo assicurato con altro veicolo dello stesso proprietario. Il nuovo contratto deve prevedere il mantenimento della stessa classe di merito, che tiene conto dei passati incidenti dell'automobilista . Ma anche applicare le stesse tariffe vigenti nel contratto precedente. Contratti RC Auto: parere della Camera di Commercio di Milano con il contributo dell'I.S.V.A.P. La presenza dell'I.S.V.A.P. - Al lavoro della Commissione della Camera di Commercio, ha partecipato anche l'Autorità pubblica di controllo, l'I.S.V.A.P.. Le attività svolte dalla Camera di Commercio di Milano e dall'I.S.V.A.P. risultano essere complementari e integrabili. L'opera dell'I.S.V.A.P. ha carattere più generale: di vigilare sulla stabilità del mercato e sulla solvibilità ed efficienza delle imprese assicurative, sul settore dell'intermediazione e di analisi dei rapporti con l'utenza. In particolare ha fornito un prezioso contributo nella gestione dei reclami ricevuti dai consumatori. La Camera di Commercio, invece, attraverso l'apposita Commissione ha svolto una analisi sistematica dei singoli testi contrattuali. Un connubio che risulta essere molto efficace per la tutela del consumatore nei servizi a rilevanza collettiva. L'oggetto di studio - La Commissione della Camera di Commercio di Milano ha svolto un'analisi a tutto campo. Sono stati interpellati gli operatori della provincia di Milano, dalle grandi società a quelle più piccole e locali, il che costituisce un ampio ventaglio di testi analizzati. I contratti sono stati inviati direttamente dagli operatori o, in molti casi, anche su suggerimento degli stessi operatori, trovati nei relativi siti on-line. La Commissione ha preso in considerazione solo i contratti base analizzando le Condizioni Generali del Contratto. Fuori dall'analisi gli aspetti legati alle tariffe. Sono stati poi invitati e ascoltati dalla Commissione i rappresentanti dell'Ania, e anche le associazioni di consumatori, come Adiconsum e Altroconsumo. Implicazioni per i gestori - I gestori riceveranno il parere emesso dalla Commissione. Il cambiamento riguarda l'adeguamento dei contratti, modificando le clausole ritenute vessatorie. Per ora il parere della Commissione è solo un 'suggerimento'. Ma il mancato adeguamento ai nuovi parametri previsti, potrebbe tradursi in azioni inibitorie da parte della Camera di Commercio. E i consumatori? - Per i consumatori il Parere sulla conformità dei contratti RC Auto vuol dire maggiore tutela. Eliminare le clausole vessatorie dai contratti porterà ad esempio ad una maggiore trasparenza e ad una migliore chiarezza. Si tratta di un atto importante per salvaguardare l'utente. Il settore RC Auto - La storia legata ai contratti RC Auto in Italia assume notevole rilevanza. Un tema divenuto parte integrante dell'esperienza quotidiana di ciascuno, anche attraverso la previsione normativa dell'obbligatorietà del vincolo assicurativo per danni arrecati a terzi dalla circolazione del veicolo. Questo momento, in particolare, è caratterizzato da una sostanziale liberalizzazione dell'offerta, che ha introdotto esperienze assicurative appartenenti ad altre realtà nazionali, come ad esempio quella anglosassone.

CONSUMI DI ENERGIA ELETTRICA: +4,4% A MARZO NEL PRIMO TRIMESTRE DEL 2003 LA DOMANDA CRESCE DEL 2,6%. IN AUMENTO LE IMPORTAZIONI: + 5,4%.
Roma, 11 aprile 2003 - Più 4,4% è la crescita della domanda di energia elettrica nel mese di marzo 2003 rispetto al corrispondente mese dell'anno 2002. 27,1 miliardi di kWh è stato il totale dell'energia richiesta in Italia. Il risultato, ottenuto a parità di giornate lavorative rispetto a marzo 2002, ha risentito di fattori climatici (temperatura media mensile inferiore di 1 grado rispetto allo stesso mese dell'anno precedente). Depurata da questo effetto la variazione della domanda è risultata pari a +3,9%. Dall'analisi effettuata dal Gestore della rete emerge che la crescita dei consumi, registrata a marzo 2003, rispetto a marzo 2002, ha interessato tutto il territorio nazionale: +4,5% al Nord e al Sud, +4,2% al Centro. I 27,1 miliardi di kWh richiesti nel mese di marzo 2003 risultano distribuiti per il 47,3% al Nord, per il 28,8% al Centro e per il 23,9% al Sud. Rispetto a marzo 2002, la dinamica tendenziale della richiesta di energia elettrica sul territorio, nel mese di marzo 2003, ha fatto registrare un +6,2% in Sicilia ed un +5,6% in Lombardia. Nel mese di marzo 2003 il fabbisogno nazionale di energia elettrica è stato coperto per l'82,1% con la produzione nazionale e per la quota restante (17,9%) facendo ricorso alle importazioni, in notevole aumento (+5,4%) rispetto a marzo 2002. In particolare si è avuto a marzo 2003, rispetto allo stesso mese del 2002, un aumento delle produzioni termoelettrica (+1,5%), idroelettrica (+20,0%) e geotermoelettrica (+17,0%). In diminuzione la produzione eolica (-12,4%). Complessivamente la produzione nazionale a marzo 2003 (23,2 miliardi di kWh) è aumentata del 4,2% rispetto a marzo 2002. Nel mese di marzo 2003 la potenza massima richiesta sulla rete elettrica ha toccato i 48.258 megawatt. Il valore è stato raggiunto giovedì 6 alle ore 19, ed è superiore del 3,6% rispetto al valore registrato alla punta nel corrispondente mese dello scorso anno. Il profilo congiunturale della domanda elettrica nel primo trimestre del 2003 ha fatto registrare un +1,2%, in netta ripresa rispetto agli ultimi mesi del 2002. Ulteriori informazioni sono disponibili nella pubblicazione "Rapporto Mensile sul Sistema Elettrico", che commenta in modo analitico l'andamento dei consumi elettrici mensili, consultabile alla voce "dati statistici" del sito www.grtn.it

ENDESA E ASM BRESCIA: ACCORDO PER LA VENDITA DI ELETTRICITÀ SUL MERCATO LIBERO
Roma, 11 aprile 2003 - Endesa ed Asm Brescia hanno siglato nei giorni scorsi a Roma un accordo quadro per operare congiuntamente nel mercato libero dell'elettricità, e successivamente del gas e dei servizi energetici. La struttura, compartecipata pariteticamente, fra Endesa e Asm Brescia, opererà su tutto il territorio nazionale. La direzione della attività sarà affidata ad un manager designato da Asm Brescia. Il nuovo accordo punta a rafforzare la presenza dei due partner nel mercato energetico, sia nella generazione, sia nella vendita, realizzando un piano di sviluppo commerciale congiunto per cogliere le opportunità offerte dall'imminente abbassamento (1° maggio 2003) a 100mila chilowattora annui della soglia di consumo minima per accedere al mercato libero che porterà a circa 140.000 il numero di clienti abilitati a scegliere liberamente il proprio fornitore di elettricità. L'obiettivo del piano commerciale è conquistare una quota intorno al 10% dei clienti finali del mercato libero, valore in linea con il potenziale produttivo di medio termine delle due società. L'energia messa in vendita avrà come base di fornitura il parco generazione di Endesa Italia, il terzo in Italia con una potenza installata di 5.720 Mw ed una produzione di 17.550 Gwh nel 2002. Endesa porterà in questa partnership anche la vasta esperienza internazionale del gruppo nell'ambito dei mercati liberalizzati. In Spagna è il primo operatore del mercato libero nazionale, dove ha fornito nel corso del 2002 circa 22.300 Gwh di elettricità, sviluppando una strategia congiunta di vendita di elettricità e gas. Nel resto di Europa Endesa conta più di 500 punti di fornitura al mercato libero, in cinque paesi, per un consumo totale annuale superiore a 10.500 Gwh. In Francia Endesa è la seconda società di produzione e di vendita dopo Edf; in Portogallo attualmente serve il 40% dei clienti del mercato libero Asm Brescia Spa contribuirà con la consolidata conoscenza del mercato italiano, che deriva dalla vasta e diversificata esperienza nell'ambito della erogazione di servizi energetici (elettricità, gas, teleriscaldamento, global service), che ne fa una delle maggiori multiutility italiane. Nel 2002 Asm Brescia Spa ha venduto 3.190 Gwh, di cui 1.960 Gwh a clienti del mercato libero su tutto il territorio nazionale. Sul mercato vincolato serve circa 115.000 utenze. Il nuovo accordo costituisce un ulteriore sviluppo della collaborazione nata nel 2001, quando Endesa e Asm Brescia, insieme al gruppo finanziario spagnolo Santander Central Hispano, parteciparono e vinsero la gara internazionale per l'aggiudicazione di Elettrogen (oggi Endesa Italia), la prima Genco privatizzata. Endesa detiene attualmente una quota del 51% di Endesa Italia, mentre Asm Brescia ne possiede il 15%. Endesa Italia ha chiuso il 2002 con un utile netto di 62 milioni di euro.

ACQUISITO DA SKF UN CONSISTENTE ORDINE PER SISTEMI DI CONDITION MONITORING, DESTINATI AD UNA SERIE DI CENTRALI EOLICHE
Göteborg, 11 aprile 2003 - La Skf ha ricevuto dalla tedesca Enertrag Energiedienst GmbH un consistente ordine per sistemi WindCon di condition monitoring. I sistemi serviranno per il controllo di 126 turbine destinate a nove centrali eoliche, otto ubicate in Germania e una, con 12 turbine, nella Francia meridionale. L'ordine deve essere completato entro la fine del 2004. Grazie ai sistemi Skf WindCon, l'Enertrag potrà tenere continuamente sotto controllo le condizioni di funzionamento delle turbine, sulle quali potrà rilevare tempestivamente l'insorgere di eventuali anomalie. Ai tecnici verrà quindi data la possibilità di programmare opportunamente gli interventi di manutenzione preventiva, evitando costose fermate impreviste. La Skf si occuperà anche dell'addestramento del personale di manutenzione dell'Enertrag nella gestione del sistema e nella diagnostica delle turbine. La stessa Skf provvederà, per un periodo di sei mesi e su una centrale costituita da 30 turbine, ad eseguire un servizio di diagnosi a distanza

PREINFORMAZIONE SU STUDI RELATIVI ALLA RICERCA E SVILUPPO IN MATERIA DI ENERGIA NELL'AMBITO DEL 6PQ
Bruxelles, 11 aprile 2003 - La Commissione europea ha pubblicato una preinformazione su studi relativi alla ricerca e sviluppo in materia di energia nell'ambito del sesto programma quadro (6PQ). La preinformazione riguarda quattro campi d'indagine: (a) analisi mirata concernente le problematiche relative alle tecnologie di ricerca e sviluppo (Rst) in materia di energia strategica, al fine di redigere una relazione specializzata (rassegna delle tecnologie relative all'energia) per l'adozione di decisioni politiche basate sulle tendenze tecnologiche e sulle prospettive delle ricerche in corso; (b) studi basati sul metodo "Swot" relativi alle tecnologie energetiche prioritarie (raffronto dei punti di forza e di debolezza, rapporto risultati/opportunità, prestazione e rischi); (c) quadro di valutazione dei progetti comunitari di ricerca e sviluppo in materia di energia (presentazione e analisi della situazione attuale, dei progressi realizzati nell'UE e dei progetti di ricerca e sviluppo in materia di energia non nucleare nel loro contesto globale); (d) analisi comparata dei meccanismi, delle pratiche e degli effetti dell'introduzione sul mercato dei risultati relativi alla ricerca ed allo sviluppo tecnologico in materia di energia nell'ambito dei programmi comunitari e nazionali.
Infolink: http://ted.publications.eu.int/static/doccur/it/it/60817-2003.htm

AUTOGRILL - AEROPORTO INTERNAZIONALE DI MINNEAPOLIS: VALE OLTRE 220 MILIONI DI DOLLARI L'ESTENSIONE DELLA CONCESSIONE PER I SERVIZI DI FOOD
Milano, 11 aprile 2003 - Hmshost, la controllata americana di Autogrill si è aggiudicata il rinnovo della concessione rilasciata da Northwest Airlines per le attività di food & beverage e retail nell'aeroporto internazionale S.Paul di Minneapolis nel Terminal G. Il rinnovo vale fino al 2015 e i ricavi previsti da Autogrill nel periodo superano i 220 milioni di dollari Usa. Con oltre 35 milioni di viaggiatori l'anno, l'aeroporto Internazionale di Minneapolis è tra i primi 10 scali americani e tra i primi 15 al mondo per traffico passeggeri. Hmshost ha pianificato una serie di investimenti per la costruzione e il rinnovo dei negozi e dei ristoranti nel Terminal della compagnia aerea Northest Airline. Brand consolidati e formule locali si uniscono per offrire una gamma eccezionale di esperienze sia nel mondo della ristorazione che dello shopping. Chili's too! - La versione di uno dei marchi più famosi al mondo, ritagliata sulle esigenze dei clienti dell'aeroporto, propone fajitas, stuzzichini, aperitivi e dolci deliziosi. Zyng's Asian Noodlery - Ispirato all'Asia offre una varietà di pietanze orientali servite nelle tipiche ciotole. Starbucks Coffee and Book Business - Il marchio del coffee shop più famoso al mondo unito alla libreria all'avanguardia di Hmshost per dar corpo a una formula emozionante caratterizzata dal gusto dalle bevande di Starbucks e da un'ampia varietà di best-sellers. Roots - È uno dei marchi più apprezzati in Canada e offre un'ampia varietà di abbigliamento e accessori per uomini e donne. Great River Market & Deli - Una formula ispirata alla realtà locale propone zuppe preparate al momento, insalate e sandwich. Jose Cuervo Tequileria - Margaritas speciali e piatti tipici messicani preparati al momento sono la chiave di successo di uno dei concept più frequentati. Queste nuove formule completeranno l'offerta esistente di negozi e ristoranti: New Connection, Sbarro e Famous Dave's Barbecue. "Questa vittoria che si aggiunge alle numerose degli ultimi mesi - commenta J. McCarthy, Ceo di Hmshost - è la testimonianza della forza competitiva dell'azienda basata sulla capacità di offrire formule e marchi su basi esclusive e perfettamente coerenti con le specifiche esigenze degli aeroporti e dei landlords".

PAUL ROBINSON NUOVO CEO MONDIALE DI DELOITTE CONSULTING
Milano, 11 aprile 2003 - Paul Robinson è stato nominato nuovo Ceo mondiale di Deloitte Consulting dal Consiglio di amministrazione della società. La sua nomina deve essere ora ratificata dal voto di tutti i Partner di Deloitte Consulting a livello globale. Robinson, 50 anni, lavora in Deloitte Consulting da oltre 20 anni, ricoprendo prima i ruoli di Direttore Generale per il Canada e Direttore Generale dell'ufficio di Ottawa, successivamente di Leader Globale della industry Public Sector e membro della commissione Global Operations Management. Nel corso della sua carriera, caratterizzata da una forte impronta internazionale, Robinson ha lavorato in importanti società pubbliche e private in Canada, Stati Uniti, Regno Unito, Francia, Sudafrica, Nuova Zelanda, Singapore e Hong Kong. "Si tratta di un momento fondamentale per Deloitte Consulting" ha dichiarato il nuovo Ceo dopo la nomina. "Nelle prossime settimane dovremo prendere molte decisioni importanti, ed ho molta fiducia nel futuro perché disponiamo di una grande organizzazione. Sono convinto che il mercato continuerà a riconoscere Deloitte Consulting come azienda leader nel panorama della consulenza. Dopo la decisone di rimanere in Deloitte Touche Tohmatsu - ha concluso Paul Robinson - avremo la solidità finanziaria necessaria per sviluppare nuovi prodotti e servizi in scala globale, in un clima di business in cui le dimensioni stanno diventando sempre più importanti". Paul Robinson prenderà il posto di Douglas Mc Cracken, che all'inizio di aprile ha annunciato le proprie dimissioni e il ritiro da Deloitte Consulting.

LUCIANO LATINI AMMINISTRATORE DELEGATO DI GESAM
Milano, 11 aprile 2003 - Luciano Latini è il nuovo Amministratore Delegato di Gesam, società specializzata nei servizi a ciclo completo per la gestione del personale. Gesam fa capo al gruppo Akros attraverso Data Management, che ha acquisito il 55 % della società dal gruppo Deloitte&Touche agli inizi del 2003, confermando Angelo Pagani, socio fondatore, alla presidenza. Luciano Latini porta in Gesam un'esperienza di prim'ordine nella gestione dei servizi alle imprese. Anconetano, classe 1952, laurea in Ingegneria Elettronica al Politecnico di Milano, Latini ha iniziato la sua carriera in Ge-da come specialista di informatica, diventando ben presto responsabile di progetto delle soluzioni per la gestione del personale. Con l'acquisizione di Ge-da da parte di Cap Gemini, ha iniziato a ricoprire incarichi di crescente responsabilità in Cap Gemini Italia: nel 1990 ha assunto la guida dell'assistenza clienti della business unit "Payroll & Human Resources"; nel 1994 ha assunto responsabilità commerciale dei principali clienti della stessa unità che poi gli è stata interamente affidata nel 1997, in qualità di Business Unit Manager. Nell'agosto del 1999, ha lasciato Cap Gemini Italia per approdare in Data Management (gruppo Akros) come Direttore Commerciale dell'area Nord. E' infine di queste ultime settimane il passaggio a Gesam, con l'attuale incarico di Amministratore Delegato.

RIFORMA ENTI RICERCA: PER BIANCO (CNR) RESTANO DUBBI DI COSTITUZIONALITA'
Roma, 11 aprile 2003 -"Il decreto di riordino del Cnr, all'esame del Parlamento, non sembra rispettare in alcun modo il dettato dell'art. 33 della Costituzione, secondo il quale le istituzioni di alta cultura, università e accademie hanno il diritto di darsi ordinamenti autonomi, seppur nei limiti stabiliti dalle leggi dello Stato". Il Presidente del Consiglio Nazionale delle Ricerche, Lucio Bianco, ha ribadito oggi, nel corso del seminario su "Ricerca Scientifica e Costituzione" i dubbi già emersi nelle settimane scorse sulla legittimità costituzionale del decreto di riordino dell'Ente, che una volta approvato "trasformerebbe di fatto il Cnr da ente non strumentale in ente strumentale". Come hanno ricordato infatti anche i professori Vincenzo Cerulli Irelli e Francesco Merloni, proprio per ottemperare a questa disposizione costituzionale la legge 168 del 1989 ha attribuito agli enti non strumentali autonomia scientifica, organizzativa, finanziaria e contabile, nonché il potere di darsi ordinamenti autonomi, nel rispetto delle loro finalità istituzionali, con propri regolamenti. La bozza di decreto del Governo va a compromettere tutti questi aspetti dell'autonomia: "In questo modo - ha dichiarato anche Cerulli Irelli - il Cnr diventerebbe di fatto un ente strumentale del Governo, attraverso una vicenda legislativa che appare palesemente incostituzionale". Quanto agli altri aspetti del decreto, il Seminario ha evidenziato dubbi di costituzionalità anche in relazione all'art. 76 della Costituzione, per eccesso di delega, e all'art. 117, che riconosce alle Regioni una legislazione concorrente in materia di ricerca scientifica: "Penso - ha concluso Bianco - che se il testo del provvedimento venisse approvato dal Parlamento così com'è, ci sarebbero tutti gli estremi per sollevare, nei modi previsti dall'ordinamento, le questioni di incostituzionalità. Mi auguro tuttavia che il Governo, nella stesura finale, tenga conto di queste osservazioni ed elimini dal decreto le norme che appaiono più gravemente lesive dell'autonomia costituzionale del Cnr".

SUZUKI SVILUPPA PER FIAT AUTO UN NUOVO SUV
Milano, 11 aprile 2003 - Osamu Suzuki, Presidente e Amministratore delegato di Suzuki Motor Corporation e Giancarlo Boschetti, Amministratore Delegato di Fiat Auto S.p.A., hanno firmato oggi a Budapest una lettera d'intenti sullo sviluppo da parte di Suzuki di un nuovo Sport Utility Vehicle (Suv). La vettura verrà commercializzata con entrambi i marchi e sarà distribuita in modo indipendente dalle rispettive reti di vendita. I nuovi Suvcon carrozzeria a 5 porte, saranno equipaggiati con motori a benzina e diesel e avranno, ciascuno, una marcata personalizzazione stilistica. La produzione dei nuovi Suv, basati su una nuova piattaforma comune sviluppata da Suzuki, inizierà nella seconda metà del 2005 nella fabbrica della Magyar Suzuki Corporation a Esztergom, vicino a Budapest.

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