NOTIZIARIO
MARKETPRESS
NEWS
di
MARTEDI'
2 DICEMBRE 2003
pagina 1
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SUMMIT MONDIALE DELLE NAZIONI UNITE SULLA SOCIETÀ
DELL'INFORMAZIONE: OGGI IL MINISTRO LUCIO STANCA RIFERISCE ALLA CAMERA E POI
AL SENATO
Roma, 2 dicembre 2003 - Il ministro per l'Innovazione e le
Tecnologie, Lucio Stanca, riferirà oggi, martedì 2 dicembre, in
Parlamento, prima alla Camera e poi al Senato, sul Summit Mondiale sulla
Società dell'Informazione, promosso dall'Onu dal 10 al 12 dicembre a
Ginevra. E' la prima volta che l'Onu mette il mondo attorno ad un tavolo per
affrontare la delicata questione delle applicazioni delle nuove Tecnologie
dell’Informazione e della Comunicazione (Ict), temi sui quali ci sono
ancora rilevanti questioni aperte, ossia come garantire l’accesso al tali
tecnologie ed in particolare a Internet; il ruolo che questi strumenti
possono avere per uno sviluppo sostenibile; i criteri per garantire la
sicurezza delle reti e favorire fiducia nel loro utilizzo. Le due aduzioni
consentiranno al ministro, che guiderà la delegazione italiana e coordinerà
la presenza dei 25 Paesi Ue, di riferire sugli orientamenti che il Governo
intende sostenere in previsione del Summit, nonché di raccogliere le
indicazioni che il Parlamento potrà fornire. In particolare il ministro
Stanca interverrà alla Camera alle ore 12:00 dinnanzi alle commissioni
Trasporti-telecomunicazioni, Cultura ed Affari Esteri, riunite in seduta
congiunta, e alle 14:30 al Senato alla Commissione Affari Costituzionali.
IL QUADRO DI VALUTAZIONE DELL'INNOVAZIONE
DELUDE LE SPERANZE IN UN MIGLIORAMENTO RAPIDO DELLE PRESTAZIONI DELL'UE
Bruxelles, 2 dicembre 2003 - Il divario di innovazione fra l'Ue e gli Stati
Uniti non sarà risolto prima del 2010, se si continuerà a procedere ai
ritmi attuali. È quanto emerge dai nuovi dati contenuti nel Quadro di
valutazione dell'innovazione in Europa per il 2003 della Commissione
europea. Il Quadro di valutazione, pubblicato il 27 novembre dalla Dg
Imprese della Commissione, è uno strumento di analisi comparativa che fa
parte della strategia tesa a fare dell'Europa l'economia basata sulla
conoscenza più competitiva del mondo entro il 2010. Sebbene il Quadro di
valutazione per il 2002 recasse un messaggio moderatamente ottimista,
secondo il quale "l'Ue potrebbe recuperare terreno nei confronti dei
suoi concorrenti", la relazione di quest'anno offre uno scenario meno
favorevole. I dati comparativi chiave rivelano che l'Europa sta compiendo
progressi soltanto in tre degli 11 settori prescelti come indicatori delle
prestazioni di Stati Uniti ed Ue in materia d'innovazione. Per quanto
riguarda i brevetti, ad esempio, gli Stati Uniti stanno presentando in
Europa più richieste degli stessi europei, mentre il livello di brevetti
europei high-tech negli Stati Uniti è considerato "estremamente
basso". Anche se la futura creazione di un brevetto europeo migliorerà
questa situazione, la relazione sostiene che ciò potrebbe non essere
sufficiente per superare questa condizione di debolezza che sta alla base
del sistema dei brevetti in numerosi Stati membri. Nel commentare la
questione, Erkki Liikanen, commissario per le Imprese e
la Società
dell'informazione, ha dichiarato: "Tale debolezza potrebbe giustificare
uno sforzo concertato da parte dell'Ue per sostenere gli inventori europei
che intendono brevettare le loro invenzioni in Europa e soprattutto negli
Stati Uniti". Secondo una nota più incoraggiante, l'Europa ha
dimezzato il divario Ue/usa nell'ambito della spesa per le Tic, sin dal
1996, ed ha incrementato altresì la sua quota di produzione a "valore
aggiunto" nei settori high-tech. Nonostante sia emerso, sin dal 2001,
un nuovo e crescente divario rispetto agli Stati Uniti nel settore dei
finanziamenti pubblici alla ricerca e sviluppo (R&s), gli investimenti
delle imprese private europee nella R&s mostrano alcuni segnali di
ripresa. L'ue mantiene un vantaggio sugli Stati Uniti riguardo al numero di
laureati in materie scientifiche e tecnologiche, anche se questa superiorità
potrebbe essere minacciata a breve, secondo la relazione. Sebbene l'Europa
nel complesso sia in ritardo rispetto agli Stati Uniti, i paesi europei
all'avanguardia occupano attualmente posizioni di vantaggio nei confronti
degli Usa e del Giappone per sette indicatori chiave dell'innovazione. I
risultati della Svezia prevalgono su quelli di Stati Uniti e Giappone,
mentre
la Finlandia
, dal canto suo, supera gli Usa ed è pressoché alla pari con il Giappone.
Le regioni più innovative d'Europa sono risultate
la Svezia
,
la Finlandia
, i Paesi Bassi e
la Germania. Gli
Stati membri meridionali quali Grecia, Portogallo e Spagna continuano a
recuperare terreno nei confronti del resto d'Europa. Lo stesso vale per i
paesi in fase di adesione, visto che Repubblica Ceca, Ungheria e Slovenia si
trovano al momento in posizione avanzata rispetto ad alcuni degli attuali 15
dell'Ue. Sebbene la maggior parte dei paesi in fase di adesione mostri
risultati di crescita superiori alla media comunitaria, un'ampia percentuale
di tale crescita è dovuta al fatto che essi stanno partendo da posizioni
estremamente arretrate. La relazione suggerisce, quindi, che le tendenze
positive emerse nei paesi in fase di adesione non dureranno ancora a lungo.
Per accedere al testo completo della relazione, consultare il seguente sito
Internet: http://trendchart.Cordis.lu/scoreboard2003/index.html
FABBISOGNO DEL SETTORE STATALE – NOVEMBRE
2003
Roma, 1 dicembre 2003 - Il Mef comunica che nel mese di novembre 2003 si è
registrato un fabbisogno del settore statale pari a circa 100 milioni di
euro, a fronte di un avanzo di 175 milioni di novembre 2002. Nei primi
undici mesi del 2003 si è registrato un fabbisogno di circa 54.900 milioni,
mentre nell’analogo periodo 2002 si era avuto un fabbisogno pari a 49.143
milioni.
COMMENTO AI DATI DI FABBISOGNO – NOVEMBRE
2003
Roma, 2 dicembre 2003 - Il Mef comunica che nel mese di novembre 2003 il
saldo del settore statale è risultato sostanzialmente in linea con quello
realizzato nel novembre 2002: un fabbisogno di 100 milioni a fronte di un
avanzo di circa 175 milioni. Il saldo del mese è stato determinato
dall’attento monitoraggio di vari comparti della spesa e dalla tenuta
delle entrate fiscali. Sul risultato del mese ha, inoltre, influito la
realizzazione della cartolarizzazione dei crediti Inpdap che ha prodotto un
introito pari a 4.200 milioni. Nel novembre 2002 si incassarono 5.000
milioni a seguito della seconda operazione di cartolarizzazione degli
immobili pubblici. L’andamento del fabbisogno registrato finora è
compatibile con l’obiettivo dell’anno.
IN GU
LA LEGGE PER
LO SVILUPPO DELL'ECONOMIA
Roma, 2 dicembre 2003 - E' stata pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale del 25
novembre 2003 la legge di conversione del decreto legge per lo sviluppo
dell'economia e per la correzione dell'andamento dei conti pubblici.
Numerose le misure contenute nel provvedimento che è composto di oltre 53
articoli. Tra le più importanti il condono edilizio (art.32), il concordato
preventivo (art.33), il bonus di 1.000 euro per i figli dal secondo in poi
nati dopo il primo dicembre 2003 (art.21), la trasformazione della Cassa
depositi e prestiti in spa (art.5), l'istituzione dell'Agenzia per il
farmaco (art.50), i benefici previdenziali per i lavoratori esposti
all'amianto (art.47) e le disposizioni per la lotta contro il carovita (art.23).
Http://www.governo.it/governoinforma/dossier/sviluppo_economia/index.html
ASSOCONSULENZA:
LA NUOVA FRONTIERA
ISLAMICA SI CHIAMA PRIVATE BANKING
Milano, 2 dicembre 2003 - Bahrain ha ospitato nei primi giorni di novembre
il più importante evento di finanza islamica , “The World Islamic Banking
Conference
2002”
. Alla conferenza ha partecipato con un proprio intervento Adnan Al Bahar,
Presidente e Amministratore Delegato di “ The International Investor” ,
una banca islamica con sede in Kuwait. L’istituto ha caratteristiche
uniche nell’area musulmana perché offre una gamma di servizi completa ,
dal retail al commercial , dal corporate ai servizi di investment banking .
Si tratta di attività complessive per 3 miliardi di dollari che traggono
forza da un patrimonio netto pari a 350 milioni. Nel suo intervento, Al
Bahar – che nell’occasione ha ricevuto un premio speciale per il suo
contributo allo sviluppo della finanza islamica – ha fatto un annuncio
shock che potrebbe sconvolgere l’economia del mondo arabo ; in un futuro
molto prossimo le banche islamiche e le istituzioni finanziarie dell’area
inizieranno ad esplorare i mercati americani ed europei alla ricerca di
nicchie di mercato sulle quali intervenire . Nei prossimi due-tre anni,
dunque, le banche islamiche apriranno sedi negli Usa e nei maggiori paesi
europei e si confronteranno direttamente con i gruppi creditizi dei Paesi
occidentali. La finanza islamica prova così ad isolarsi dagli eventi
politici e dai problemi che avvelenano i rapporti tra il mondo occidentale e
quello islamico. L’attività di nicchia verso la quale gli arabi puntano
con maggiore decisione e quella del private banking. Fino ad oggi questo
business è stato prevalentemente terreno di caccia delle banche
specializzate svizzere, lussemburghesi, monegasche o europee in genere.
Nonché delle grandi banche internazionali e di quelle istituzioni
finanziarie domiciliate in paesi esotici caratterizzati da fiscalità e da
controlli sull’origine dei capitali pressoché inesistenti. Oggi molte
banche arabe che operano nel rispetto della Sharia , al fine di trattenere
presso le loro casseforti ingenti masse di liquidità che altrimenti
prenderebbero la via dei Paesi occidentali , cercano di capire e di adeguare
ai loro standard etici e di gestione, le tecnologie ed i sistemi operativi
delle grandi investment banks. Ma quali saranno le caratteristiche dell’
“Islamic Private Banking”? Al Bahar non ha dubbi “ Uno studio attento
dei bisogni del cliente , del suo concetto di rischio, della sua ricchezza e
della sua propensione a diversificare. E poi la costruzione di un
portafoglio adeguato e la fornitura di servizi che vanno al di là del puro
investimento, ad esempio la formazione dei giovani, le cure mediche e la
cura del benessere sociale e dell’individuo”. Finora i capitali arabi
sono stati investiti in fondi comuni offshore, prodotti spesso poco
affidabili poiché gestiti da individui non qualificati e sfuggenti ad ogni
controllo . In realtà il sistema bancario tradizionale propone circa 40.000
fondi comuni , 125 dei quali rispettano i principi islamici. Tra questi, 125
eletti molti hanno un portafoglio under management di poco superiore ai 5
milioni di dollari ed è evidente che investire in fondi così piccoli è
oltremodo rischioso per il cliente anche in caso di gestione oculata. C’è
poi un secondo limite nel mondo arabo, un limite che riguarda la scarsità
di analisti finanziari locali, limite che costringe ad importare gestori
stranieri con tutti i problemi legati alle differenze culturali che
l’operazione si porta. Con questi presupposti, quali strade possono
intraprendere i fondi islamici? Difficilmente saranno proponibili agli
investitori occidentali. Ed altrettanto difficilmente si radicherà in
Occidente la possibilità di effettuare investimenti diretti nelle aziende
arabe o quella di acquistare immobili in quei paesi. Da qui l’esigenza
irrinunciabile , se si vuole sviluppare il business dei fondi islamici, di
dotarsi di una struttura capace di creare uno standard di gestione
competitivo rispetto alle grandi istituzioni occidentali.
UNICREDITO: ACQUISTO RETE PROMOTORI ING ITALIA
Milano, 2 dicembre 2003 - Unicredito Italiano S.p.a. (Unicredit) annuncia il
perfezionamento dell’acquisizione di Ing Sviluppo Finanziaria S.p.a. Da
Ing Groep N.v. (Ing), a seguito dell’accordo siglato il 21 luglio 2003.
Con l’integrazione del network di promotori finanziari di Ing Sviluppo
Finanziaria, Unicredit Xelion Banca S.p.a. Diventerà una delle prime cinque
società di asset gathering in Italia, con 2.400 professionisti, 9,5
miliardi di euro di asset in gestione, circa 350.000 clienti e oltre 350
punti vendita.
UNICREDIT
SMENTISCE IPOTESI DI FUSIONE CON CAPITALIA
Milano,
2 Dicembre 2003 - Carlo Salvatori e Alessandro Profumo smentiscono
nettamente le indiscrezioni apparse ieri su un organo di stampa relative a
un progetto di fusione fra UniCredit e Capitalia. Si tratta dell’ennesima
fantasia giornalistica priva di qualsiasi fondamento.
HSBC, PERFEZIONATA
L’ACQUISIZIONE DELLE ATTIVITÀ DI PRIVATE BANKING IN ITALIA
Milano, 2 dicembre 2003 – Banca Profilo ha perfezionato l’acquisizione
delle attività di Private Banking di Hsbc Bank Plc in Italia.
L’operazione, avviata il 10 luglio scorso con la sottoscrizione di un
contratto preliminare, viene dunque formalizzata previa autorizzazione di
Banca d’Italia per un controvalore complessivo di 10,8 milioni di Euro. In
base all’accordo siglato, passano a Banca Profilo attività per circa 650
milioni di Euro di raccolta e 110 milioni di Euro di linee di credito, la
società italiana di gestione (Hsbc Sgr), nonché le attività di
amministrazione e custodia titoli e di lending verso clientela privata della
filiale italiana di Hsbc. Con l’acquisizione delle attività di Hsbc, il
Gruppo Banca Profilo raggiunge circa 2,6 miliardi di Euro di raccolta. Le
risorse umane coinvolte nell’operazione, 36 professionisti fra private
banker, gestori e personale amministrativo, sono inserite da oggi nelle
strutture di Private Banking e di gestione del risparmio di Banca Profilo.
SI TERRA’ VENERDI’ 12 DICEMBRE L’ULTIMO
INCONTRO F.A.R.O.-ECONOMIC BRIEFING DI KAUFFMANN&SONS L’OSSERVATORIO
PERMANENTE ECONOMICO FINANZIARIO E DEI MERCATI
Milano, 2 dicembre 2003 - Kauffmann&sons, società specializzata nel
settore della consulenza sui mercati finanziari delle materie prime e delle
valute trattate al Forex, invita gli operatori economici e finanziari del
settore all’incontro di Dicembre di F.a.r.o. - Economic Briefing,
l’Osservatorio Permanente Economico Finanziario e dei Mercati. L’evento
si terrà venerdì 12 dicembre 2003, presso il Centro di Formazione
Kauffmann&sons a Brescia. Saranno presenti come relatori Arrigo Sadun,
Direttore Analisi economiche e finanziarie - Ministero dell’Economia e
delle Finanze; Sergio De Nardis, Direttore Unità di Ricerca Macroeconomia e
Politica Economica italiana ed internazionale – Isae; Nino Di Bella,
Studio Legale Gianni, Origoni, Grippo&partners, per la parte
macroeconomica. Claudio De Cani, Direttore Assomet; Paolo Kauffmann,
Amministratore Unico - Kauffmann&sons; Carmine Nappi, Chief Analyst –
Alcan; Alberto Vivanti, Analista strategie d’investimento per il modulo di
approfondimento dedicato ai metalli non ferrosi. L’incontro chiude la
serie di eventi dell’anno 2003 che si sono focalizzati sul tema fiscale e
apre le porte al tema del 2004 sulla Cina. La prima parte si focalizzerà
sulla difesa del marchio, argomento attuale ed estremamente rilevante per
mantenere la competitività nei confronti dei mercato orientali. Sarà
invece protagonista della seconda parte di approfondimento sul mercato dei
metalli non ferrosi l’intervento di Carmine Nappi, Chief Analist di Alcan,
che illustrerà il tema relativo all’approvvigionamento dell’alluminio,
in particolare traccerà una panoramica sulla situazione attuale e commenterà
il trend nazionale e internazionale alla luce della recente acquisizione di
Pechiney da parte di Alcan. “L’incontro del prossimo 12 dicembre è
l’ultimo dei quattro appuntamenti previsti quest’anno dal nostro
Osservatorio. Siamo molto soddisfatti del successo ottenuto
dall’iniziativa che ha fornito un costante aggiornamento alla comunità
industriale, offrendo interessanti spunti di analisi, ricerca e
osservazione. Siamo pronti a partire con gli eventi del 2004 che, dopo
un’accurata riflessione sulla congiuntura economica internazionale attuale
e sulle previsioni per il prossimo anno, abbiamo deciso di dedicare alla
Cina”, dichiara Paolo Kauffmann, Amministratore Unico della Kauffman&sons.
Infolink: www.Kes.it
WEBRANKING 2003: L’ITALIA
SI AVVICINA AI BIG EUROPEI PER
LA QUALITÀ DELLA
COMUNICAZIONE FINANZIARIA ONLINE DELLE CINQUANTA SOCIETÀ ITALIANE PRESENTI
NELLO STUDIO MERLONI, ENI E BENETTON SONO LE MIGLIORI. SONO ANCORA MOLTE LE
SOCIETÀ CHE NON FORNISCONO INFORMAZIONI IN INGLESE
Milano, 2 dicembre 2003 – Dalla settima edizione dello studio annuale
Webranking 2003 sulla qualità della comunicazione finanziaria online,
condotto da Ir Consultancy Hallvarsson & Halvarsson in collaborazione
con Financial Times, sulle 150 società più grandi d’Europa (Ft150) e le
50 società più grandi d’Italia (Top50), è emerso che i siti
istituzionali di Merloni, Eni e Benetton sono i migliori d’Italia. Nella
classifica Ft150, pubblicata su Financial Times, sono presenti un totale di
12 società italiane, delle quali la prima è Eni al 45° posto con un
punteggio di 61 su un totale di 100. Le aziende Top50 italiane sono
migliorate del 21% rispetto all’anno scorso, aumentando la media e
passando da 30,6 nel
2002 a
37 punti su 100 nel 2003. Nonostante questo forte incremento, la media del
benchmark Europeo di 55,3 punti rimane ancora distante per l’Italia, che
nella classifica generale è solo al 13°posto. Le migliori cinque società
a livello europeo sono la finlandese Stora Enso (84,25 punti), la svedese
Sca (82,75), l’inglese British American Tobacco (77,75), la svizzera Ubs
(74,75) e la tedesca Thyssenkrupp (73). La ricerca Le società di Ft150 e
Italia Top50 sono state analizzate considerando il periodo compreso tra
giugno e ottobre
2003 in
base a 99 criteri suddivisi in due categorie Tecnologia & Funzionalità
e Contenuti. Tali categorie prendono in considerazione la richiesta di
informazioni finanziarie online in inglese di un campione di 140 fra
analisti e investitori internazionali, che hanno risposto a questionari ad
hoc. Alcuni esempi dei criteri adottati sono: l’indicazione degli
indirizzi mail e dei numeri di telefono dei contatti per le Ir, la presenza
di un calendario di eventi, di informazioni dettagliate sul titolo, la sua
storia e gli azionisti, di un archivio dei bilanci e dei comunicati stampa,
di informazioni finanziarie in excel, di un motore di ricerca, della sezione
corporate governance, di un profilo del top management, della sezione
Corporate & Social Responsibility (Csr). Inoltre, è da segnalare che,
nella valutazione dei siti, l’informazione in Html, in quanto più “user
friendly”, è stata premiata rispetto a quella in Pdf. Nuovi criteri
inseriti nella ricerca del 2003 riguardano “l’Accessability” e
valutano il livello di adattabilità dei siti agli utenti con vari handicap
che in Europa che costituiscono un gruppo di oltre 30 milioni di persone.
“Quest’anno abbiamo notato un grande sforzo da parte di molte società
italiane per migliorare la qualità della comunicazione finanziaria online
in inglese. L’italia è tra i Paesi in Europa che stanno migliorando più
velocemente” - spiega Joakim Lundquist, responsabile della parte italiana
dello studio Webranking - “Tra le società che sono migliorate
maggiormente rispetto all’anno scorso troviamo Snam rete gas, Ras,
Finmeccanica, Banca Fideuram, San Paolo Imi, Parmalat, ed Aem”. Punti di
forza L’aspetto più apprezzabile dei siti istituzionali italiani è
rappresentato dalla presenza di un archivio che permette di accedere ai
bilanci semestrali e annuali, ai comunicati stampa e alle presentazioni. Si
tratta di contenuti particolarmente utili e graditi agli analisti finanziari
e rappresentano il cuore di un sito istituzionale. Le aree che quest’anno
sono migliorate sono l’area Contatti e quella relativa all’Informazione
Istituzionale. Ormai la maggior parte dei siti hanno una sezione corporate
governance, anche se spesso sono manchevoli di informazioni sul top
management. Le società italiane superano la media europea per quanto
riguarda la chiarezza degli organigrammi aziendali e dell’elenco degli
analisti che seguono la società. Da migliorare Uno dei punti di debolezza
per molte società italiane rimane la scarsa comunicazione finanziaria in
lingua inglese, che è una pratica standard nelle regioni settentrionali e
occidentali d’Europa. Altre aree critiche riguardano soprattutto
l’interattività: poche società italiane offrono la possibilità di
ottenere informazioni finanziarie online tramite mail e sms e di richiedere
documenti online. Inoltre, è particolarmente difficile ricevere risposte a
domande specifiche via e-mail. Solo il 25% delle società rispondono entro
due giorni a una domanda specifica e inviano il bilancio entro due
settimane. Questo dato fa registrare un peggioramento rispetto all’anno
scorso e rappresenta solo la metà della media europea. Un problema che
spesso incontra l’utente dei siti italiani è un eccessivo uso di
informazioni in Pdf, che rendono la navigazione difficile e lenta rispetto
all’informazione in Html. Altre aree dei siti italiani che dovrebbero
migliorare sono rappresentate dalla Csr, dall’Ambiente, dal Calendario e
dalle Risorse Umane. La classifica Italia Top50 2003 può essere suddivisa
in tre categorie generiche: un primo gruppo comprende quelle società che si
stanno avvicinando velocemente al segmento “best practise” in Europa e
che si attestano oltre i 50 punti; un secondo gruppo più ampio costituito
da quelle società che hanno adottato una comunicazione finanziaria online
in inglese adeguata e che, da quest’anno, hanno dimostrato un
miglioramento notevole; un terzo gruppo di società che non forniscono
adeguate informazioni in inglese. Secondo Andreas Leifsson, responsabile
della ricerca di Hallvarsson & Halvarsson, una società quotata dovrebbe
indicativamente superare i 40 punti per soddisfare le minime esigenze degli
interlocutori finanziari internazionali. La maggior parte delle società
Italiane potrebbero raggiungere questo livello senza troppi sforzi se
prestassero maggior attenzione alla comunicazione in inglese, che nei casi
in cui è presente, è meno articolata della versione in italiano. Il sito
finanziario non rappresenta solo una vetrina importante per le società
all’estero, ma è anche uno strumento fondamentale nella ricerca di
informazioni sulla società. Infatti, più del 90% degli investitori sia
privati che istituzionali considera il sito la più importante fonte di
informazione finanziaria su una società quotata. La comunicazione
finanziaria online è uno dei mezzi più importanti e meno costosi per
gestire i rapporti con analisti, investitori e giornalisti, per attrarre
investimenti stranieri, per rispondere alla crescente domanda di trasparenza
e per andare incontro alle esigenze dei piccoli azionisti.
Top 50* siti
istituzionali in Italia 2003 (Italia Top50)
Italia
rank 2003 (50)
|
Ft150
Rank 2003
|
Italia
rank 2002 (40)
|
Società
|
Indirizzo
Web
|
Score
2003
|
Score
2002
|
Cambia
mento 2002-2003
|
1
|
-
|
-
|
Merloni
|
www.Merloni.com
|
62
|
-
|
-
|
2
|
45
|
1
|
Eni
|
www.Eni.it
|
61
|
46,25
|
32%
|
3
|
-
|
3
|
Benetton
|
www.Benetton.it
|
60,5
|
44,25
|
37%
|
4
|
63
|
32
|
Ras
|
www.Ras.it
|
58
|
23,25
|
149%
|
5
|
94
|
-
|
St
Microelectronics
|
www.St.com
|
52
|
44,25
|
18%
|
6
|
-
|
6
|
Bnl
|
www.Bnl.it
|
51
|
39
|
31%
|
7
|
101
|
5
|
Telecom
Italia
|
www.Telecomitalia.it
|
50,5
|
42
|
20%
|
8
|
105
|
7
|
Enel
|
www.Enel.it
|
50
|
38,5
|
30%
|
9
|
-
|
27
|
Finmeccanica
|
www.Finmeccanica.it
|
48,5
|
24,75
|
96%
|
10
|
-
|
1
|
Pirelli
& C.
|
www.Pirelli.com
|
47,75
|
46,25
|
3%
|
11
|
115
|
17
|
San
Paolo Imi
|
www.Grupposanpaoloimi.com
|
47,25
|
31
|
52%
|
12
|
119
|
9
|
Banca
Intesa
|
www.Bancaintesa.it
|
46,5
|
37
|
26%
|
13
|
120
|
4
|
Mediaset
|
www.Gruppomediaset.it
|
46,25
|
42,5
|
9%
|
14
|
-
|
13
|
Bulgari
|
www.Bulgari.com
|
45
|
33,75
|
33%
|
15
|
128
|
9
|
Telecom
Italia Mobile-tim
|
www.Tim.it
|
44,5
|
37
|
20%
|
16
|
-
|
-
|
Edison
|
www.Edison.it
|
44,25
|
-
|
-
|
17
|
-
|
37
|
Banca
Fideuram
|
www.Bancafideuram.com
|
42
|
16,5
|
155%
|
18
|
136
|
11
|
Unicredito
Italiano
|
www.Unicredito.it
|
41,75
|
36,75
|
14%
|
18
|
-
|
19
|
Tiscali
|
www.Tiscali.com
|
41,75
|
29
|
44%
|
20
|
-
|
22
|
Italcementi
Group
|
www.Italcementigroup.com
|
41,5
|
27,75
|
50%
|
20
|
-
|
21
|
Rcs
Mediagroup
|
www.Rcsmediagroup.it
|
41,5
|
28
|
48%
|
22
|
-
|
29
|
Parmalat
|
www.Parmalat.net
|
40
|
23,5
|
70%
|
23
|
-
|
40
|
Snam
Rete gas
|
www.Snamretegas.it
|
37,75
|
10
|
278%
|
24
|
-
|
12
|
Fiat
|
www.Fiatgroup.com
|
37,25
|
36,25
|
3%
|
25
|
-
|
-
|
Banca
Antonveneta
|
www.Antonveneta.com
|
36,75
|
-
|
-
|
26
|
-
|
-
|
Capitalia
|
www.Capitalia.it
|
36,25
|
-
|
-
|
27
|
-
|
-
|
Gruppo
Editoriale L'espresso
|
www.Gruppoespresso.it
|
35
|
-
|
-
|
28
|
-
|
19
|
Autogrill
|
www.Autogrill.com
|
34,75
|
29
|
20%
|
29
|
-
|
27
|
Ebiscom
|
www.Ebiscom.it
|
34,25
|
24,75
|
38%
|
29
|
-
|
.
|
Ifil
|
www.Ifil.it
|
34,25
|
-
|
-
|
31
|
150
|
25
|
Generali
|
www.Generali.com
|
33,75
|
26,5
|
27%
|
32
|
-
|
-
|
Fineco
Group
|
www.Finecogroup.it
|
33,25
|
-
|
-
|
33
|
-
|
15
|
Saipem
|
www.Saipem.it
|
32,75
|
33
|
-1%
|
34
|
-
|
26
|
Seat
pagine Gialle
|
www.Seat.it
|
32,5
|
25,75
|
26%
|
35
|
-
|
23
|
Luxottica
|
www.Luxottica.com
|
32,25
|
27
|
19%
|
36
|
-
|
14
|
Mediobanca
|
www.Mediobanca.it
|
31,75
|
33,25
|
-5%
|
36
|
-
|
16
|
Mondadori
Editore
|
www.Ame.mondadori.com
|
31,75
|
32
|
-1%
|
38
|
-
|
18
|
Autostrade
|
www.Autostrade.it
|
31,25
|
30,75
|
2%
|
38
|
-
|
34
|
Alleanza
|
www.Alleanzaassicurazioni.it
|
31,25
|
21
|
49%
|
40
|
-
|
38
|
Aem
|
www.Aem.it
|
25,25
|
16
|
58%
|
41
|
-
|
-
|
Banca
Popolare di Lodi
|
www.Gruppobipielle.it
|
24,25
|
-
|
-
|
42
|
-
|
23
|
Banca
Popolare di Verona e Novara
|
www.Bpv.it
|
24
|
27
|
-11%
|
43
|
-
|
-
|
Bipielle
Investimenti
|
www.Bipielleinvestimenti.it
|
23,75
|
-
|
-
|
44
|
-
|
29
|
Banche
Popolare Unite
|
www.Bpb.it
|
23
|
-
|
-
|
45
|
-
|
36
|
Banca
Lombarda e Piemontese
|
www.Bancalombarda.it
|
22,5
|
18,75
|
20%
|
46
|
-
|
35
|
Mediolanum
|
www.Bancamediolanum.it
|
17,75
|
19,75
|
-10%
|
47
|
-
|
-
|
Banca
Monte dei Paschi di Siena
|
www.Mps.it
|
16,5
|
-
|
-
|
48
|
-
|
-
|
Banca
Popolare di Milano
|
www.Bpm.it
|
12,5
|
-
|
-
|
49
|
-
|
-
|
Banca
Carige
|
www.Carige.it
|
11,75
|
-
|
-
|
50
|
-
|
-
|
Fondiaria-sai
|
www.Fondiaria-sai.it
|
8,5
|
-
|
-
|
* Selezionati
secondo capitalizzazione nel sett. 2003, escludendo il mercato ristretto.
Olivetti è stato tolta dalla classifica Italia Top50. Top 15 siti
istituzionali in Europa (dalla classifica Europea Ft150 pubblicata su
Financial Times)
Ft150
rank 2003
|
Ft150
rank 2002
|
Società
|
Indirizzo
Web
|
Score
2003
|
Score
2002
|
Paese
|
1
|
2
|
Stora
Enso
|
www.Storaenso.com
|
84,25
|
71
|
Finlandia
|
2
|
1
|
Sca
|
www.Sca.com
|
82,75
|
80
|
Svezia
|
3
|
5
|
British
American Tobacco
|
www.Bat.com
|
77,75
|
69
|
Inghilterra
|
4
|
11
|
Ubs
|
www.Ubs.com
|
74,75
|
60
|
Svizzera
|
5
|
4
|
Thyssenkrupp
|
www.Thyssenkrupp.com
|
73
|
70,25
|
Germania
|
6
|
7
|
Nordea
|
www.Nordea.com
|
72,75
|
67,75
|
Svezia
|
7
|
6
|
Siemens
|
www.Siemens.com
|
72,25
|
68,25
|
Germania
|
8
|
12
|
Henkel
|
www.Henkel.com
|
72
|
59,75
|
Germania
|
8
|
13
|
Bayer
|
www.Bayer.com
|
72
|
57,25
|
Germania
|
8
|
7
|
Volvo
|
www.Volvo.com
|
72
|
67,75
|
Svezia
|
8
|
9
|
Novartis
|
www.Novartis.com
|
72
|
64
|
Svizzera
|
12
|
3
|
Credit
Suisse
|
www.Creditsuisse.com
|
70,25
|
70,75
|
Svizzera
|
13
|
14
|
Sabmiller
|
www.Sabmiller.com
|
70
|
56
|
Inghilterra
|
14
|
10
|
Daimler
Chrysler
|
www.Daimlerchrysler.com
|
69,75
|
60,75
|
Germania
|
15
|
15
|
Tpg
|
www.Tpg.com
|
69,5
|
51,5
|
Olanda
|
ENEL VINCE OSCAR BILANCIO DI SOSTENIBILITÀ
Roma, 2 dicembre 2003 – Enel, al suo primo bilancio di sostenibilità, ha
ottenuto il prestigioso premio dell’Oscar di bilancio, un’istituzione
che da 50 anni incoraggia la cultura della trasparenza nei rendiconti delle
aziende. “Sono felice di questo ambito riconoscimento – ha detto Paolo
Scaroni, amministratore delegato di Enel, ricevendo oggi a Milano il premio
promosso dalla Ferpi (Federazione delle relazioni pubbliche italiana). –
Il merito va alla nostra organizzazione che si è mossa con efficienza,
coinvolgendo più di 200 persone e raggiungendo l’eccellenza al primo
tentativo. E’ un’iniziativa - ha ricordato Scaroni - che ho lanciato
appena arrivato in Enel, poco più di un anno fa, puntando sulle migliori
esperienze internazionali”. La scelta della sostenibilità consente ad
Enel di dare una forma organica e misurabile alle numerose attività che
svolge sul fronte ambientale e sociale, valorizzando un brand che fra pochi
anni dovrà competere su un mercato completamente liberalizzato. Inoltre,
contribuisce ad attrae nuovi azionisti, soprattutto stranieri, che
considerano il bilancio di sostenibilità parte integrante della trasparenza
aziendale: ad oggi, i fondi etici presenti nell’azionariato dell’Enel
sono 29 e controllano circa il 5% del flottante. Infine, rappresenta uno
strumento fondamentale per stabilire una disciplina, fatta di obiettivi e
controlli su questi temi. Il bilancio di sostenibilità Enel è disponibile
sul sito www.Enel.it, nella sezione Investor Relation. Nello stesso sito,
con accesso dalla home page, si può consultare una apposita sezione
dedicata alla sostenibilità e una newsletter con le novità sul tema.
L’ASSEMBLEA DI SEAT PAGINE GIALLE
APPROVA IL PROGETTO DI FUSIONE RAPPORTO DI CAMBIO
1 A
1, SENZA PREMIO DI MAGGIORANZA PER L’AZIONISTA DI CONTROLLO, NÉ
DILUIZIONE DELLE MINORANZE • IL PERFEZIONAMENTO DELL’OPERAZIONE È
ATTESO ENTRO DICEMBRE 2003
Torino, 2 Dicembre 2003 L’assemblea degli azionisti di Seat Pagine Gialle
S.p.a., riunitasi sotto la presidenza di Enrico Giliberti, ha approvato ieri
il progetto di fusione per incorporazione di Seat Pagine Gialle S.p.a. In
Silver S.p.a. E, con effetto immediatamente successivo, di Silver S.p.a. In
Spyglass S.p.a..le due fusioni costituiscono un’operazione inscindibile e
pertanto saranno perfezionate contestualmente. L’operazione è già stata
approvata, in data 18 novembre 2003, dall’assemblea di Silver e di
Spyglass. Il rapporto di cambio di entrambe le fusioni sarà di
1 a
1, per cui, in esito all’intera operazione, gli azionisti di Seat Pagine
Gialle verranno a detenere lo stesso numero di azioni ordinarie o di
risparmio attualmente detenute, altresì rappresentanti la stessa
percentuale di capitale. L’operazione, dunque, non prevede alcun premio di
maggioranza a vantaggio dell’azionista di controllo e non provocherà
alcuna diluizione. A questo fine, peraltro, Silver sarà capitalizzata ante
fusione nella misura necessaria a consentire alla stessa di ripagare
pressoché integralmente il proprio indebitamento finanziario conseguente
all’acquisto da Telecom Italia. Il relativo aumento di capitale è stato
deliberato da Silver in data 18 novembre 2003 e sarà coperto da Spyglass in
ragione di un identico aumento di capitale deliberato dalla stessa in pari
data. L’aumento di capitale di Spyglass, a sua volta, sarà coperto da Sub
Silver con ricorso a linee di credito già rese disponibili dalla stessa
banca che ha finanziato Silver in sede di acquisizione. Spyglass post
fusione sarà quotata e, quindi, gli azionisti terzi di Seat riceveranno, in
sede di concambio, azioni quotate senza soluzione di continuità rispetto
alla quotazione dei titoli Seat. [Non sussistono, quindi, i presupposti per
l’esercizio del diritto di recesso.] La relativa istanza di ammissione
alla quotazione è stata presentata da Spyglass a Borsa Italiana in data 21
novembre 2003. Nella stessa data, Spyglass ha anche presentato a Consob la
domanda di nulla osta alla pubblicazione del prospetto di quotazione. Seat
Pagine Gialle è la società, guidata dall’Amministratore Delegato, Luca
Majocchi, costituitasi il 1° agosto 2003 per effetto della scissione da
Telecom Italia Media S.p.a. Del complesso aziendale rappresentato dalle aree
di business Directories, Directory Assistance e Business Information. Silver
detiene esclusivamente la partecipazione di controllo in Seat Pagine Gialle.
Spyglass detiene il 100% del capitale di Silver, che costituisce l’unica
partecipazione in portafoglio. Spyglass è controllata da Sub Silver S.a.,
la quale è a sua volta controllata da Société des Partecipations Silver
S.a.. Quest’ultima fa capo a una pluralità di fondi di “private equity”
e cioè a Bc Partners, Cvc Capital Partners, Investitori Associati e Permira.
Al termine dell’operazione Sub Silver S.a. Avrà - con il 62,52% del
capitale ordinario e il 61,49% dell’intero capitale sociale (percentuali
di partecipazione corrispondenti a quelle attualmente detenute da Silver in
Seat Pagine Gialle) - il controllo di diritto di Spyglass che, in una ottica
di continuità con Seat Pagine Gialle, assumerà la medesima denominazione
di Seat Pagine Gialle Si auspica che il perfezionamento dell’operazione
possa intervenire entro il corrente mese di dicembre.
LOTTOMATICA INIZIA IL
ROADSHOW PER IL BOND
Milano, 2 Dicembre 2003. Lottomatica S.p.a. Ha iniziato ieri a Milano la
prima tappa del Roadshow per l’emissione obbligazionaria inaugurale sul
mercato degli Eurobond. La società con l’occasione precisa che le
previsioni di generazione di cash flow appaiono in miglioramento grazie
all’implementazione del programma di cost-cutting lanciato nel 2002: il
risparmio si aggira intorno a Euro 30mm per l’anno in corso e a circa Euro
60mm nel 2005, rispetto al 2002. Il profilo finanziario della società
d’altra parte si rafforza: i livelli attesi per il 2003 di Net Debt/ebitda
e di Interest Coverage saranno pari a 0.9x e 14.3x, rispettivamente.
BENETTON
GROUP: CREA TRE SOCIETÀ INTERAMENTE CONTROLLATE
Ponzano Veneto, 2 dicembre 2003 - Il titolo del Gruppo di Ponzano ha chiuso
l'ultima settimana borsistica del mese al prezzo di riferimento di 10,74
euro, facendo registrare un rialzo del 3,4% rispetto a venerdì 21 novembre.
I volumi medi della settimana sono stati di circa 367 mila. Il rialzo del
titolo rispetto ad inizio anno si attesta al 26,4%, contro un apprezzamento
dell'indice generale Mibtel e del Midex rispettivamente del 11,8% e del
28,7%. Per quanto riguarda la quotazione al Nyse, il totale Adr in
circolazione, al 28 novembre, è pari a 693.615 (equivalenti a 1.387.230
azioni ordinarie). Il prezzo degli Adr ha subito nella settimana un rialzo
del 3,8%. Lo scorso 25 novembre si è svolta l'Assemblea degli Azionisti
Benetton per l'approvazione del progetto di riorganizzazione societaria. Il
progetto prevede la creazione di tre società interamente controllate:
Bencom, che si occuperà della titolarità e gestione dei marchi nonché
dell'attività commerciale; Benind, che si occuperà dell'attività
produttiva e logistica; Bentec, che si occuperà dei servizi e sistemi
informatici. Questa nuova struttura permetterà di migliorare l'efficienza e
la competitività delle singole aree, coerentemente con le nuove linee
strategiche del gruppo. La prossima settimana saranno presentate le Linee
Guida 2004/2007 a Milano, Londra New York e Boston. Per dettagli sulla
programmazione degli incontri con la comunità finanziaria, Vi invitiamo a
visitare il sito www.Benetton.com/investors
alla pagina Calendario.
CAMPARI ANNUNCIA
L’ACQUISIZIONE DI BARBERO 1891 S.P.A. CONTROVALORE DELL’ACQUISIZIONE DI
€ 150 MILIONI APEROL, APEROL SODA E MONDORO TRA I BRAND PRINCIPALI
RAFFORZAMENTO DEL GRUPPO NEI SETTORI SPIRITS E WINES
Milano, 2 dicembre 2003 - Il Gruppo Campari annuncia l’acquisizione di
Barbero 1891 S.p.a., proprietaria di un ampio portafoglio di spirits e wines
tra cui spiccano i marchi Aperol, Aperol Soda, Mondoro, Barbieri e Serafino.
L’acquisizione riguarda il 100% del capitale di Barbero 1891 S.p.a., di
proprietà del gruppo irlandese Cantrell & Cochrane controllato dal
fondo di investimento inglese Bc Partners. Il portafoglio prodotti acquisito
comprende Aperol, Aperol Soda e i liquori Barbieri nel segmento spirits, che
rappresenta il 60% del fatturato atteso nell’esercizio terminante a
febbraio 2004, e Mondoro ed Enrico Serafino nel comparto wines.
L'acquisizione non comprende alcuni marchi di spumanti, fra i quali il
marchio Conte di Cavour, ceduti da Barbero 1891 S.p.a. Al Gruppo Gancia
anteriormente alla acquisizione di Barbero 1891 S.p.a. Da parte del Gruppo
Campari e il brand Frangelico, che rimarrà di proprietà del Gruppo
Cantrell & Cochrane. Aperol, grazie alle caratteristiche qualitative che
lo contraddistinguono e a una strategia di marketing e di comunicazione di
notevole successo, ha registrato, nel periodo 2001 - 2003, una fortissima
crescita delle vendite, pari al 16,5% in media all’anno. Aperol Soda è
una line extension lanciata con successo nel 1995. Mondoro è l’Asti di
alta gamma conosciuto internazionalmente per le sue caratteristiche premium,
con posizioni rilevanti in particolare sui mercati di Russia e altri mercati
e va ad aggiungersi all’offerta del Gruppo nel segmento Asti a Cinzano e
al neo-acquisito Riccadonna. Marco P. Perelli-cippo, Chief Executive Officer
del Gruppo Campari, ha commentato: "Questa operazione, in linea con la
strategia del Gruppo, rappresenta un ulteriore rafforzamento nel segmento
spirits e wines: con Aperol integriamo la nostra offerta nel segmento degli
spirits a moderata gradazione alcolica in forte sviluppo in Italia e
all’estero; contemporaneamente, con Mondoro, consolidiamo la nostra forza
nel segmento premium Asti sui mercati internazionali”. Sulla base dei dati
e delle rappresentazioni ricevute dalla parte venditrice, nel 2004 (anno
fiscale terminante a febbraio) il fatturato netto atteso pro-forma dei brand
acquisiti è pari a circa € 55 milioni, con un incremento atteso del 10%
sull’anno precedente. Il risultato operativo lordo (Ebitda) stimato è
pari a € 13 milioni circa, con un incremento del 30% circa. Il valore
dell’operazione (enterprise value) è di € 150 milioni e corrisponde a
un multiplo di 11,8 volte l’Ebitda pro-forma atteso per l’esercizio
terminante a febbraio 2004. Al 31 agosto 2003 la società aveva disponibilità
liquide nette per € 70 milioni circa, che si aggiungono al valore della
transazione. L’acquisizione, il cui closing è previsto entro la prima
decade del mese di dicembre e il cui corrispettivo sarà pagato in contanti,
verrà finanziata con parte dei fondi raccolti con l’emissione
obbligazionaria completata nel luglio 2003. Il Gruppo Campari è stato
assistito nell’operazione da Goldman Sachs.
COGNOS REPORTNET:
LA SCELTA DI
MOLTE SOCIETA' DI SERVIZI FINANZIARI
Milano, 2 Dicembre 2003 - Le società di servizi finanziari di tutto il
mondo scelgono Cognos Reportnet per affrontare le proprie complesse sfide.
Selezionato da aziende del calibro di Merrill Lynch, First Citizens Bank,
Bear Stearns Co. E Providence Washington Insurance Company, Cognos Reportnet
rappresenta il nuovo standard per il reporting nel mercato dei servizi
finanziari. Con l'acquisizione di oltre cento clienti che operano nel
mercato dei servizi finanziari, tra cui si possono annoverare 8 dei maggiori
10 istituti di credito statunitensi e le 10 più importanti banche europee,
Cognos ha compreso le problematiche che queste società devono affrontare,
tra cui: - Le diverse sedi, i broker e gli agenti devono avere la possibilità
di usufruire di strumenti di reporting in extranet sicuri e flessibili - I
diversi canali (sedi, Web, telefono, Atm) e un archivio di dati a silos
impediscono di avere una visione accurata della clientela - Un alto livello
di complessità dei report che aumenta i costi e la tempistica di produzione
dei report - L'esigenza di avere report multipli porta a dover utilizzare
complessi e costosi ambienti multi-tool Cognos Reportnet è in grado di
rispondere a ciascuna di queste problematiche, offrendo alle società
finanziarie la possibilità di realizzare report da un unico ambiente, che
può essere distribuito all'interno dell'azienda attraverso extranet sicure.
Grazie a Cognos Reportnet, le società di servizi finanziari possono
gestire, in ogni momento, i report così come altre informazioni sui clienti
e report ad-hoc per le analisi auto-guidate. Con un esteso supporto
multi-lingua e un'architettura di servizi web-based, la flessibilità di
Cognos Reportnet permette alle società di servizi finanziari di ottenere
un'unica consolidata visione delle performance di business e dei clienti, in
tutta l'azienda, integrando e ampliando allo stesso tempo le funzionalità
di reporting all'interno del sistema pre-esistente. "Cognos Reportnet
fornisce un nuovo e potente strumento che ci permette di incrementare il
nostro rendimento e di supportare al meglio i nostri clienti - dichiara
Laquita Hudson, First Citizens Bank Vice President of Decision Support - Tra
le sue molte caratteristiche, Cognos Reportnet ci consente di creare report
per i clienti partendo da molteplici database che ci aiutano ad identificare
quali prodotti e servizi incontrano maggiormente i loro bisogni".
"La capacità unica di Cognos Reportnet di fornire una copertura
completa di reporting aziendali, di creare complesse aggregazioni di report
con un semplice drag and drop, così come performance mission critical e
scalabilità che hanno permesso a questa soluzione di reporting di essere
scelta da società leader quali Merrill Lynch, Bear Stearns e molte altre -
afferma Leo Tucker, Cognos Banking Industry Marketing Director - Cognos
Reportnet manterrà le promesse del Cpm, offrendo alle società
multinazionali uno standard globale per il reporting".
RCS
MEDIAGROUP: IN RELAZIONE A NOTIZIE APPARSE SU MF
Milano, 2 dicembre 2003 - In relazione alle informazioni pubblicate sabato
29 novembre dal settimanale Milano Finanza e relative al Piano strategico
triennale di RCS MediaGroup, la società conferma che si tratta di
informazioni contenute nel proprio Piano e che pertanto devono essere
considerate attendibili, seppure non contestualizzate. La presentazione alla
comunità finanziaria del Piano triennale verrà svolta, come già
anticipato, il prossimo venerdì 5 dicembre presso
la Borsa Italiana
, a Milano. RCS MediaGroup si riserva di porre in essere ogni iniziativa
legale in merito alla indebita diffusione delle suddette informazioni
riservate
TECNOLOGIE E PRODOTTI
EMERGENTI PER L’INDUSTRIA DEL 2020 NUOVI PROCESSI E SISTEMI, TECNOLOGIE
AVANZATE, APPROCCI INTEGRATI E INNOVAZIONI “RADICALI”, PRODOTTI ESTESI -
SERVIZI: QUESTE LE LEVE PER VINCERE NEI PROSSIMI ANNI NELLA PRODUZIONE DI
BENI
Milano, 2 dicembre 2003 – “Abbiamo voluto aprire questa conferenza con
una provocazione forte”, ha commentato Francesco Jovane, direttore dell’Itia
Cnr e Delegato del Ministero della Ricerca. “L’intervento di Mitchell M.
Tseng, docente cinese di Hong Kong, affianca nelle prime slide della sua
presentazione i grattacieli di Hong Kong, simbolo di tecnologia ed
innovazione, al valore medio degli stipendi mensili in Cina (59$) ed in
Indonesia (26$). ‘Cina fabbrica del mondo?’ ci chiede subito M. Tseng in
questa presentazione. Un duro colpo certamente, per i nostri industriali. Ma
anche uno stimolo importante che ci deve portare a costruire per il
manifatturiero un piano d’azione comune, un piano capace finalmente di
coordinare gli sforzi degli attori coinvolti (industrie, ricercatori,
politici, istituzioni), per preservare, nei settori a forte crescita, una
posizione di leadership che oggi esiste ed è consistente, ma che domani
potrebbe non essere così certa e sostenibile”. Il focus della conferenza
è quindi sul sistema di produzione della conoscenza europeo, e delle
diverse strategie e strumenti necessari a supportarlo. Sapendo che per
preparare un solido futuro all’industria europea è necessario investire
in progetti di ricerca e alleanze tra istituzioni di ricerca di lungo
periodo che consentano la sviluppo e l’utilizzo di nuovi prodotti, nuove
tecnologie, nuovi materiali, nuovi processi di trasformazione e nuove
strutture per le aziende. Ma sapendo anche che tali progetti hanno di
necessità tempi di maturazione che non sono contraibili e che quindi non può
essere sottovalutata l’importanza di progetti di ricerca applicata e
alleanze che possano avere ricadute positive per il comparto anche sul breve
periodo, ovvero nei prossimi 5/10 anni. Manufacturing 2020: sfide e
opportunità La sfida certamente più importante che il settore
manifatturiero si trova oggi ad affrontare, anche sollecitato dalla crescita
dei paesi emergenti, è per lo più legata alla possibilità di basare il
valore della produzione più sugli asset immateriali che su quelli
materiali: solo così le imprese potranno slegare la produzione dal costo
del lavoro e delle materie prime. “Per ottenere questo risultato – ha
affermato Ezio Andreta, Director Industrial Technologies, Dg Research,
European Commission - è di fondamentale importanza integrare in modo più
sinergico le attività di R&s con la progettazione, il design, la
produzione, il marketing e il customer support per creare una connessione
diretta tra i consumatori e l’innovazione. La disponibilità di nuovi
materiali, di nuove tecnologie e approcci non potrà indubbiamente che
favorire il successo della produzione europea: ciò che tuttavia deve
primariamente essere modificato è la concezione stessa dell’azienda che
deve ripensare il proprio valore in termini di conoscenza più che in
termini di proprietà materiali”. Questo processo risulta inattuabile se
d’altra parte non si instaura un rapporto più sinergico sul piano della
formazione degli addetti al settore manifatturiero a tutti i livelli
gerarchici: la creazione di aziende “Knowledge based” si fonda
evidentemente sulla presenza di risorse umane con competenze
multidisciplinari adatte a supportare l’innovazione tecnologica e di
processo e a facilitare l’adozione di nuovi paradigmi. Nuovi prodotti e
processi La domanda crescente di servizi che interessano dalla salute alla
mobilità, alla sicurezza, al comfort, alla nutrizione, alla comunicazione,
richiede nuovi prodotti ad alto contenuto di conoscenza. Analogamente, nel
settore industriale, prodotti-servizi ad alto contenuto di conoscenza, sono
richiesti dalla ristrutturazione e dall’innovazione del sistema
industriale in termini tecnologici, organizzativi, geografici. Le nuove
tecnologie (bio, nano, Ict, cognitive) costituiscono tecnologie abilitanti
fondamentali per rispondere al predetto mercato strategico. Nuovi
prodotti/servizi e prodotti rinnovati, ad elevata efficienza dinamica,
richiedono e richiederanno processi e tecnologie di produzione
knowledge-based. Le prestazioni a loro richieste cresceranno di un ordine di
grandezza ogni 5-10 anni: una sorta legge di Moore per il settore
manifatturiero. Tutto cio’ richiede lo sviluppo di tecnologie abilitanti
avanzate. A quanto sopra fa riferimento la tabella di seguito riportata.
DUPONT ADOTTA AZIONI INDIRIZZATE A REALIZZARE
MIGLIORAMENTI DEI COSTI PER 900 MILIONI DI DOLLARI SU BASE ANNUA ENTRO IL
2005 GLI INCREMENTI DELLA PRODUTTIVITA' PERMETTERANNO
LA CRESCITA DEI
RICAVI
Wilmington, Delaware, Usa., 2 Dicembre 2003 - Dupont ha annunciato ieri che
adottera' una serie di energiche azioni indirizzate ad assicurare la sua
competitivita' globale come azienda basata sulla scienza ad alta
focalizzazione operativa in seguito alla separazione della sua sussidiaria
Invista. Le azioni che saranno intraprese riguardano la produttivita' e
l'organizzazione e permetteranno di realizzare miglioramenti dei costi per
900 milioni di dollari nel 2005. Dupont sviluppera' inoltre una serie di
azioni indirizzate a rafforzare la sua capacita' di raggiungere il 6% annuo
di crescita dei ricavi, un fondamentale obiettivo nel suo cammino verso la
posizione di azienda con crescita economica sostenibile. "Dupont sta
adottando queste misure per rimanere competitiva in un panorama economico
definito da elevati costi dell'energia, accresciuta intensita' della
concorrenza globale e da una base di clienti che si sta spostando verso le
economie emergenti," ha dichiarato Charles O. Holliday, Jr, chairman e
chief executive officer di Dupont. "Con la futura vendita della
sussidiaria Invista, Dupont sara' un'azienda piu' piccola con il potenziale
per superiore crescita e redditivita'. Per sbloccare questo potenziale,
occorre che si operi in modo differente. Per raggiungere - come e' nostra
ferma determinazione - gli obiettivi fissati per la crescita degli utili,
non possiamo sostenere la complessita' e i costi originati da organizzazioni
e processi diversi e specializzati. Le azioni che annunciamo oggi sono
essenziali per assicurare la competitivita' di Dupont, nel breve e nel lungo
termine. Sono decisioni difficili perche' hanno un impatto sui nostri
collaboratori e le svilupperemo con sensibilita' e rispetto." ha
sottolineato Holliday. Dupont ritiene che le azioni programmate porteranno a
miglioramenti dei costi per 450 milioni di dollari nel 2004, per arrivare a
un totale di 900 milioni nel 2005. I miglioramenti dei costi che si intende
realizzare nel 2004 riguarderanno essenzialmente l'eliminazione di costi
residuali relativi alla separazione della sussidiaria Invista e altri
previsti incrementi dei costi fissi, permettendo cosi' la piena misurazione
dei miglioramenti nei volumi e nei prezzi dell'azienda nel
2004 a
beneficio degli utili operativi. Una parte dei miglioramenti nei costi fissi
sara' originata da riduzioni della forza lavoro. L'azienda rendera'
pubbliche informazioni sul numero delle posizioni di lavoro da eliminare e
sugli oneri di ristrutturazione tramite il comunicato sugli utili del primo
trimestre del 2004 (che sara' distribuito il 27 aprile 2004). Dupont
adottera' le seguenti azioni: * Riduzione dei costi dalla separazione della
sussidiaria Invista. Dupont realizzera' complessivamente riduzioni dei costi
fissi per 200 milioni di dollari per eliminare i costi residuali relativi
alla vendita della sua sussidiaria Invista. Una riduzione pari a 100 milioni
di dollari sara' ottenuta nel 2004: l'obiettivo finale di riduzione per 200
milioni di dollari sara' raggiunto nel 2005. * Sinergie e rafforzamento
dell'infrastruttura. Dupont effettuera' in modo sostenuto sinergie e
focalizzazioni delle sue funzioni di staff, dei servizi di supporto e delle
attivita' produttive, tra cui i costi corporate. I dettagli di questi
programmi saranno perfezionati nelle prossime otto settimane. Queste azioni
valorizzeranno le sinergie operative offerte dalla possibilita' di operare
come "One Dupont" e faciliteranno la standardizzazione di sistemi
e processi in tutta la societa'. Questo approccio sinergico ai servizi di
supporto e staff rafforzera' anche le capacita' funzionali e permettera' di
focalizzarsi in modo piu' completo su clienti, mercati e opportunita' di
crescita. Tramite queste azioni sull'infrastruttura, Dupont punta a ottenere
riduzioni dei costi fissi per 250 milioni di dollari nel 2004, raggiungendo
nel
2005 l
'obiettivo finale di riduzioni di questi costi per 500 milioni di dollari. *
Miglioramento dei margini variabili. Le azioni focalizzate sul miglioramento
dei margini variabili comprendono il consolidamento di linee di produzione
di almeno il 20%. Queste semplificazioni permetteranno un progresso
accelerato dei rendimenti produttivi e della gestione delle forniture e dei
fabbisogni energetici. L'azienda dedichera' inoltre un maggior numero di
progetti Six Sigma al miglioramento dei margini e ottimizzera' i suoi asset
in modo conseguente ai consolidamenti delle linee di produzione. Queste
azioni sono indirizzate a realizzare miglioramenti dei margini variabili per
100 milioni di dollari nel
2004. L
'obiettivo finale di miglioramento dei margini variabili per 200 milioni di
dollari nel 2005 sara' ottenuto nel 2005, principalmente attraverso
riduzioni dei costi. * Miglioramento delle capacita' di crescita.
Riconoscendo che la sua leadership e il suo know-how funzionale sono
concentrati in Usa ed Europa Occidentale, Dupont procedera' a un
ribilanciamento delle risorse verso i mercati emergenti, da cui proverra'
buona parte della crescita nei prossimi anni. Inizialmente, ci si
concentrera' sulla Cina, mercato in cui l'azienda ha gia' una forte
presenza. Altre aree di interesse sono l'Europa Centrale e Oientale e il
Brasile. Separatamente, Dupont ha intrapreso azioni energiche e sistematiche
volte a migliorare le capacita' coordinate di marketing e di vendita dei
suoi business e a focalizzare e rafforzare le sue funzioni di marketing e
supporto alle vendite. Queste azioni, combinate con il processo di
rivitalizzazione delle attivita' di Ricerca & Sviluppo, attualmente in
corso, rafforzeranno le capacita' dell'azienda di raggiungere in modo
consistente i suoi obiettivi di crescita degli utili del 6 percento
all'anno. "Con la vendita della sussidiaria Invista, Dupont entra in
una nuova fase di trasformazione. Stiamo lanciando una "nuova Dupont".
Ci attendono molti cambiamenti, cambiamenti difficili, ma gratificanti.
Mentre affrontiamo questa sfida, e' importante ricordare cosa rimarra'
immutato. Siamo un'azienda basata sulla conoscenza scientifica.
Raggiungeremo la crescita sostenibile attraverso l'applicazione integrata
delle nostre differenti e avanzate conoscenze scientifiche e tecnologiche;
ottenendo il riconoscimento economico del nostro know-how; perseguendo il
miglioramento della nostra produttivita' con energia. Le nostre cinque
"growth platforms" saranno il motore della nostra crescita e il
rispetto dei nostri valori fondamentali rimarra' essenziale per ogni nostra
attivita'." ha commentato Holliday.
AUTORITÀ PER L'ENERGIA ELETTRICA E IL GAS L'ISTRUTTORIA
CONOSCITIVA SUL BLACKOUT DEL 28 SETTEMBRE PROSEGUE ANCHE SENZA L'APPORTO
DELL'UFFICIO FEDERALE DELL'ENERGIA SVIZZERO
Milano, Parigi, 2 dicembre 2003 - Contrariamente agli impegni assunti
all'inizio del mese di ottobre con i regolatori italiano (Autorità per
l'energia elettrica e il gas) e francese (Commission de regulation de l'electricité,
www.Cre.fr), l'amministrazione svizzera attraverso il proprio Ufficio
Federale dell'Energia (Ufe) non ha fornito alcun contribuito all'istruttoria
conoscitiva promossa congiuntamente il 6 Ottobre
2003. A
tutt'oggi, l'Ufe non ha ancora trasmesso alcuna delle informazioni
richieste, secondo un questionario concordato all'inizio dell'istruttoria,
che risultano necessarie per ricostruire i fatti alla base dell'interruzione
del servizio elettrico del 28 settembre scorso e le loro cause. Le autorità
di Italia e Francia hanno, pertanto, deciso di procedere nell'istruttoria
senza la partecipazione di Ufe. Se necessario, i due regolatori chiederanno
direttamente le informazioni alle società elettriche svizzere. Il documento
Ufe "Rapporto sul black-out del 28 Settembre 2003" pubblicato
unilateralmente dall'amministrazione svizzera in data 25 novembre 2003,
senza nessuna consultazione preventiva con i regolatori italiano e francese
coinvolti nell'istruttoria conoscitiva, non fornisce alcuna dimostrazione
dato che la realtà dei fatti non è stata ancora verificata. Le due autorità
intendono, pertanto, esprimere la propria posizione su alcune affermazioni,
non dimostrate, contenute nel documento svizzero. La mancata corrispondenza
fra flussi fisici e scambi commerciali non mette a repentaglio la sicurezza
di funzionamento delle reti elettriche interconnesse, come invece sostenuto
da Ufe. Sulle reti interconnesse dell'Europa continentale, gli scambi
commerciali si traducono in flussi fisici di energia elettrica in ragione
delle ben note leggi fisiche (leggi di Kirchoff), indipendentemente dai
programmi commerciali connessi alle transazioni. Tale dato di fatto non
compromette in alcun modo la sicurezza di funzionamento delle reti. Per
contro, la non corrispondenza fra i flussi fisici previsionali e quelli
effettivi, derivante da variazioni della topologia delle reti o da modifiche
delle immissioni di energia elettrica prodotta può ingenerare problemi di
gestione delle reti anche in tempo reale. A questo riguardo, è molto
preoccupante la mancata informazione ai gestori di reti interconnesse (Grtn
italiano e Rte francese) da parte delle società svizzere circa lo stato di
funzionamento delle proprie reti; così come è preoccupante il fatto che il
documento Ufe non si occupi di analizzare tale aspetto. Non è dimostrato
che le società svizzere osservino il criterio di sicurezza N-1 per le
proprie reti. Le informazioni parziali oggi a conoscenza dei regolatori
italiano e francese non consentono di concludere, come invece dichiara Ufe,
che il collasso della rete svizzera è il risultato finale di un incidente
di tipo N-2 1(nel caso specifico del 28 settembre, fuori servizio quasi
simultaneo ed indipendente di due linee a 400 kV), e non già di un
incidente di tipo N-12 , che non è stato gestito nel rispetto della
sicurezza. Il rapporto preliminare pubblicato da Ucte3 in data 27 ottobre ed
il documento Ufe fanno emergere che, per riportare le reti in sicurezza di
funzionamento dopo il primo incidente, le società elettriche svizzere
ritengono indispensabile la modifica dei programmi di prelievo degli
impianti idroelettrici reversibili (di pompaggio) in Italia (!) e di
dirottare i flussi di energia elettrica prodotta in Francia in maniera tale
da alleggerire considerevolmente le linee transfrontaliere e di transito tra
la Francia
e l'Italia. Alla luce di questi fatti, si potrà dimostrare che le società
elettriche svizzere non rispettano alcune raccomandazioni in merito ai
criteri di sicurezza N-1 pubblicate dall'Ucte4 , le quali impongono ai
gestori di rete di un Paese di ripristinare rapidamente la sicurezza di
funzionamento, almeno in condizione N (vale a dire con gli elementi di rete
rimasti, tranne quello fuori servizio), dopo il verificarsi di un incidente
in rete, utilizzando esclusivamente i mezzi sottesi alla propria rete
nazionale (principio di autonomia). Alla luce di queste considerazioni, le
autorità di Italia e Francia sottolineano ancora una volta che i risultati
delle inchieste finora resi noti dovranno essere completati da un'analisi
indipendente, che si ponga al di sopra anche dei rapporti preliminari già
pubblicati da Ucte. Tale analisi dovrà dare conto non solamente della
ricostruzione dei fatti del 28 settembre, del rispetto e dell'efficacia
delle procedure di coordinamento fra i gestori della rete maggiormente
coinvolti, ma anche della gestione della rete interconnessa con riguardo
alla determinazione preventiva degli scambi commerciali e dei corrispondenti
flussi fisici di energia elettrica. I regolatori italiano e francese
concordano sulla principale conclusione del rapporto dell'amministrazione
svizzera, secondo la quale l'assenza di una organizzazione giuridica del
settore elettrico svizzero coerente con quella dell'Unione Europea
(introdotta dalle direttive europee 96/92/Ce e 2003/54/Ce e non adottate
dalla Svizzera), pregiudica fortemente il funzionamento efficace del mercato
elettrico europeo in condizioni di sicurezza. In particolare, l'assenza di
indipendenza tra le funzioni di gestione delle reti di trasporto
dell'elettricità e quelle di produzione e commercializzazione dell'energia
elettrica, il diniego dell'accesso di terzi alle reti ovvero la scarsa
chiarezza delle condizioni per l'utilizzo delle reti nuocciono alla
concorrenza a livello continentale europeo, ma anche alla sicurezza delle
reti interconnesse. I regolatori italiano e francese notano inoltre che la
principale indicazione del rapporto Ufe per il futuro del settore elettrico
svizzero riguarda la necessità di una profonda riforma del settore
energetico svizzero, in particolare per ciò che riguarda: L'introduzione di
una legislazione nazionale obbligatoria, per regolare gli scambi
transfrontalieri, simile a quella prevista dal regolamento del Parlamento
europeo e del Consiglio 26 giugno 2003 n.1228 sulle condizioni di accesso
alle reti; La creazione di un gestore indipendente della rete di
trasmissione e del sistema elettrico nazionali, a garanzia dell'accesso di
terzi alle reti svizzere ed incaricato dello svolgimento del dispacciamento
di energia elettrica; L'istituzione di un regolatore del settore energetico
che sia in grado di interagire con i Paesi dove la legislazione europea è
applicata; L'adozione urgente di una legge per la riforma del settore
elettrico e l'avvio di un processo di transizione in vista di un regime
definitivo del settore elettrico svizzero. Le autorità dell'energia di
Italia e Francia ritengono che, se adottate, le misure citate al punto
precedente potranno accrescere la cooperazione tra
la Svizzera
ed i Paesi con essa confinanti, contribuendo al contempo allo sviluppo di un
mercato elettrico efficiente e sicuro. 1.Un incidente della rete è detto di
tipo N-2 se si vengono a perdere simultaneamente o quasi simultaneamente due
elementi di rete (una linea elettrica, un'unità di produzione o una
stazione elettrica…). 2.Un incidente della rete è detto di tipo N-1 se si
viene a perdere un solo elemento di rete. 3.Ucte è l'Unione per il
coordinamento del trasporto dell'elettricità, organismo che assicura il
coordinamento tecnico tra i gestori di rete del sistema interconnesso a
livello continentale europeo. 4.Le raccomandazioni Ucte stabiliscono che
ogni gestore di rete deve garantire, in ogni istante anche a seguito di
incidente N-1 nella propria rete, la sicurezza delle reti interconnesse.
ENI: AVVIATA
LA PRODUZIONE DEL
GIACIMENTO MEDUSA NELL’OFFSHORE DEL GOLFO DEL MESSICO
San Donato Milanese, 1 Dicembre 2003 - Eni ha avviato la produzione del
giacimento Medusa, situato nell’offshore profondo del Golfo del Messico a
una profondità d’acqua di
670 metri
e a circa
64 km
dalle coste della Louisiana. Il giacimento Medusa è stato scoperto alla
fine del 1999 e ha riserve di circa 70 milioni di barili di olio equivalente
(boe), di cui 17,5 milioni in quota Eni. La produzione è stata avviata nel
primo dei sei pozzi programmati nella prima fase dello sviluppo del
giacimento, ed è condotta attraverso la piattaforma Spar che può trattare
40.000 barili di greggio e 3 milioni di metri cubi di gas al giorno. Eni ha
nel giacimento di Medusa la quota del 25%. Gli altri partner sono Murphy Oil
Corporation (Operatore con il 60%) e Callon Petroleum Company (15%). Eni ha
attualmente nel Golfo del Messico una produzione giornaliera di circa 50.000
boe. Il 70% di questa produzione è ottenuta in qualità di Operatore.
SOLVING INTERNATIONAL ALLARGA IL SUO CAMPO DI
ATTIVITÀ AI SETTORI DELLE FIERE E DEI TRASPORTI AFFIDANDONE
LA RESPONSABILITÀ A
GIORGIO PASTORELLI
Milano, 2 dicembre 2003 – Solving International, società di consulenza
direzionale quotata alla Borsa di Parigi, allarga il suo raggio d’azione
ai settori delle Fiere e dei Trasporti, affidandone la responsabilità a
Giorgio Pastorelli. “Il nostro approccio basato sull’ ottimizzazione del
sistema di offerta e sulla cost effectiveness – ha dichiarato Giorgio
Introvigne, Amministratore Delegato di Solving International - ha portato
ottimi risultati in tutti i nostri settori di competenza. Il settore dei
servizi, ed in particolare quello delle fiere e dei trasporti, ha assunto
per noi una rilevanza strategica. Per sviluppare questi due settori abbiamo
chiamato in Solving una persona che da anni è attiva su questi fronti e che
apporterà alla nostra azienda il forte valore della sua profonda competenza
verticale.” Giorgio Pastorelli proviene da Roland Berger dove ha maturato
a livello nazionale ed internazionale significative esperienze nelle aree
della strategia e dell’organizzazione principalmente nel settore dei
servizi ed in particolare in quello delle fiere-congressi e dei trasporti
(aeroporti, compagnie aeree, ferrovie, operatori logistici e turismo).
MATERNITÀ E PARTECIPAZIONE DELLE DONNE AL MERCATO DEL
LAVORO TRA VINCOLI E STRATEGIE DI CONCILIAZIONE
Roma, 2 dicembre 2003 - Che impatto ha la nascita di un figlio sulla
partecipazione di una donna al mercato del lavoro? Come conciliare lavoro e
famiglia? Quali sono i progetti procreativi delle donne? A questi
interrogativi intende rispondere la prima indagine sulle nascite realizzata
dall’Istat, su un campione di circa 50 mila donne divenute madri tra il
secondo semestre del 2000 e il primo del 2001, che sarà presentata in
occasione del seminario promosso dal Cnel congiuntamente all’Istituto
nazionale di statistica per il 2 dicembre. L’indagine traccia
l’identikit della neo-madre lavoratrice, partendo dall’evoluzione della
fecondità italiana e analizzando caratteristiche e comportamenti delle
donne nei primi anni di vita dei figli, dai progetti procreativi alle reti
di sostegno, dalle aspettative e motivazioni al contesto familiare e
sociale. Il seminario sarà aperto da Carmelo Pillitteri (presidente
Commissione politiche del lavoro e politiche sociali del Cnel) e Silvia
Costa (coordinatrice Gruppo di lavoro pari opportunità del Cnel) e
introdotto da Luigi Biggeri (presidente dell’Istat) e Alessandra Righi (Istat).
Seguirà una prima sessione dedicata ai risultati dell’indagine,
coordinata da Beatrice Rangoni Machiavelli (consigliere Cnel), con la
partecipazione di: Valerio Terra Abrami (direttore Statistiche e indagini
sulle istituzioni sociali dell’Istat), Martina Lo Conte e Cinzia
Castagnaro (Istat), Carla Collicelli (vicedirettore generale Censis),
Giancarla Babino (Confindustria), Germana Calviello (coordinamento Donne e
impresa), Anna Maria Parente (Cisl), Giovanna Porcaro Sabatini (Unionquadri),
Manuela Tasso (Colap-oice), Aitanga Giraldi (Cgil). I lavori proseguiranno
nel pomeriggio, con una seconda sessione sulle strategie di conciliazione e
le reti di sostegno, coordinata da Maria Guidotti (consigliere Cnel).
Interverranno: Sabrina Prati (Istat), Maurizio Sacconi (sottosegretario al
Welfare), Rossella Palomba (Irrps-cnr), Yvette Cagliari (Ugl), Costanza
Fanelli (Legacoop), Maria Grazia Fasoli (Acli), Luisa Santolini (presidente
Forum associazioni familiari), Donatella Vercesi (Uil). Al termine è
prevista una tavola rotonda, moderata da Silvia Costa, con: Patrizia
Paoletti Tangherini (deputato Fi), Patrizia Toia (senatore Margherita),
Katia Zanotti (deputato Ds-ulivo), Maria Ida Germontani (An). Concluderà la
vicepresidente del Cnel, Francesca 02-dicembre 2003 alle ore 09:30 Sala
Gialla del Cnel
LO SCIOPERO ANTICIPATO COSTA ALLE IMPRESE 140
MILIONI DI EURO
Milano, 2 dicembre 2003 - Quasi 9 imprese su 10 hanno avuto disagi oggi a
Milano e provincia. I dipendenti non hanno potuto raggiungere l’ufficio
come sempre. In media sono arrivati in ritardo quasi un dipendente su tre
(29%), in media di un’ora e dieci minuti. In centocinquantamila non sono
riusciti a raggiungere il posto di lavoro: quasi uno su dieci gli assenti
nelle imprese (9%). La perdita di fatturato dichiarata dalle imprese di
Milano e provincia arriva a 140 milioni di euro (in media 400 euro per
impresa, pari circa al 13% del normale fatturato giornaliero). Solo a Milano
città le imprese hanno perso 100 milioni di fatturato e le assenze toccano
il 12% rispetto al 9% della provincia, il 36% è comunque arrivato in
ritardo, in media di un’ora e 40. Tra le attività più colpite
nell’impresa: la risposta telefonica (42.7%), il rallentamento/arresto del
processo produttivo: (41.3%), appuntamenti e riunioni previste annullate
(37.3%), la consegna della merce ai clienti (25.7%), l’apertura regolare
del servizio/punto vendita (21.9%), il ritiro della merce dai fornitori
(18.6%), ma anche meno clienti del solito: (13.4%). Emerge da un’indagine
della Camera di Commercio di Milano attraverso il Lab Mim su 700 imprese di
Milano e provincia, in base al progetto “democrazia elettronica”.
"Il diritto allo sciopero, che è fondamentale, - ha dichiarato Carlo
Sangalli presidente della Camera di commercio di Milano - quando non
rispetta le regole compromette i diritti dei cittadini e delle imprese. In
casi come questi si rischia lo scontro tra i diritti privati e particolari
rispetto ai diritti collettivi e diffusi. Ed è ancora più grave in una
realtà come quella milanese che ha basato sulle regole i propri caratteri
distintivi: identità civica e laboriosità". Oggi nella sua impresa ci
sono stati disagi per i dipendenti per raggiungere l'ufficio? Si (86%), no
(14%). Quanti dei vostri dipendenti sono arrivati in ritardo? Nessuno
(17.9%), meno del 10% (9.9%), tra il 10% e 30% (17%), tra il 30% e il 50%
(15%), oltre il 50% (39.6%), non so (0.7%). Se sì, quanto ritardo hanno
avuto in media i dipendenti? Meno di mezz'ora (24,1%), tra mezz'ora e un'ora
(28,1%), tra un'ora e due ore (28.6%), tra due e tre ore (12%), oltre tre
ore (4.3%), non so (2.9%). Quanti dei vostri dipendenti sono assenti a causa
dei disagi? Nessuno (54.7%), meno del 10% (15.1%), tra il 10% e il 30%
(17.1%), tra il 30% e il 50% (6%), oltre il 50% (5.9%), non so(1.1%).
Ritiene che la sua azienda risenta dei ritardi e assenze di oggi per:
(Risposta Multipla) apertura regolare del servizio/punto vendita (21.9%),
risposta telefonica (42.7%), consegna merce ai clienti (25.7%), ritiro merce
dai fornitori (18.6%), appuntamenti e riunioni previste annullate (37.3%),
meno clienti del solito: (13.4%), rallentamento/arresto del processo
produttivo: (41.3%), servizi di sicurezza rallentati/arrestati (3%), non so
(6.6%). Può quantificare una eventuale perdita di fatturato della sua
azienda rispetto a un giorno normale? Fino al 10% (40,6%), dal 10% al 30%
(15.4%), dal 30% al 50% (4.4%), oltre il 50% (2.9%). Non so: (36.7%) Settore
(Risposta Multipla): commercio (39.6%), industria (26.3%), servizi (33%),
artigianato (5.9%), altro (0.2%). Dimensione impresa (numero dipendenti):
fino a 10 (62.3%), da
10 a
50 (31.4%), da
50 a
100 (4.6%), da
100 a
500 (1.3%), oltre 500 (0.3%), non so (0.1%). L'impresa si trova a: Milano
città (60%), Provincia di Milano area sud (8.9%), Provincia di Milano: area
nord (14.4%), Provincia di Milano area est (9.3%), Provincia di Milano: area
ovest (7.4%).
ASSOTRAVEL - SEMINARIO GRATUITO:“DISSERVIZI,
RECLAMI E SINISTRI PROFESSIONALI NEL SETTORE DEI VIAGGI E VACANZE: COME
GESTIRLI E SFRUTTARLI IN TERMINI DI OPPORTUNITÀ
Roma, 2 dicembre 2003 - Assotravel e l’Associazione Industriali della
Provincia di Rimini hanno organizzato il seminario sui “Disservizi,
Reclami e Sinistri Professionali nel settore dei viaggi e vacanze: come
gestirli e sfruttarli in termini di opportunità” presso la sede di Rimini
(Piazza Cavour 4, Sala A, dalle ore 10,00 alle ore 13,00 e dalle 14,30 alle
17,30) il prossimo 4 dicembre. Il seminario è riservato ad Agenti di
Viaggio e Tour Operator ed ha l’obiettivo di mettere a fuoco il momento
critico costituito dalla lamentela del cliente come una fase aziendale da
gestire nel modo più attento possibile, ma anche come opportunità per
personalizzare al massimo il servizio offerto ad affermare il ruolo ed il
valore aggiunto offerto dagli operatori del settore. Assotravel, ritiene che
con una corretta gestione dei reclami, le Agenzie di Viaggio e i Tour
Operator possano ridurre i costi dovuti agli errori, fidelizzare i clienti e
migliorare la propria immagine e quella di tutto il settore in cui operano.
Il seminario inoltre affronterà alcuni aspetti della normativa (in
particolare il decreto legislativo n.111 del 1995) che, più di altri,
regolamentano i rapporti con la clientela e le eventuali fasi critiche. Al
seminario prenderanno parte Francesco Granese, Direttore di Assotravel,
Marcello Alesse, della B&t Insurance Service, partner di Assotravel
nella gestione del Servizio Legale Assotravel, servizio gratuito che segue
le imprese associate in tutti i casi legali e, in particolare, in quelli
legati al tema dei disservizi e dei sinistri in particolare, e l’Avvocato
Roberto Renno, consulente dell’iniziativa. Sarà pertanto possibile avere
un confronto diretto su casi e temi specifici analizzandone la gestione e la
soluzione adottata. Per partecipare, gratuitamente, le imprese possono
richiedere la scheda di adesione agli uffici dell’Associazione al numero
06.5910851.
BTC 2003 :
LA TECNOLOGIA AGEVOLA
IL MERCATO DELL’OSPITALITA’ IL 75% DELLA CLIENTELA BUSINESS PREFERISCE
ALBERGHI “CABLATI”
Firenze, 2 dicembre 2003 - Con Powerlink Vda garantisce la copertura
wireless in tutti gli ambienti dell’hotel per il collegamento alla rete
“ad alta velocità” e “senza fili” attraverso il Pc portatile. Solo
in Toscana oltre 100 alberghi hanno individuato in Vda, azienda leader nel
mercato delle soluzioni Hi-tech per il mondo dell’ospitalità, il partner
più all’avanguardia nella fornitura di piattaforme tecnologicamente
avanzate di Building Automation Tv Interattiva e Laptop Connectivity. Il
sistema di “In Room iTv”, denominato Powertv, è installato in alberghi
di assoluto prestigio come l’Emirates Towers di Dubai, ultimo gioiello
della catena Jumeirah International, il Millenium Mayfair di Londra, l’Holiday
Inn Disneyland Parigi, Le Meridien Lingotto Torino, Una Hotel Vittoria
Firenze, Four Point Sheraton Hotel Bolzano. Alessandro Pulcinelli, It
Manager di Una Hotels & Resorts: “Dotarsi di strumenti di
comunicazione ad alta velocità costituisce un vantaggio competitivo nel
mercato dell’ospitalità, incrementando la qualità del servizio e
rendendolo più efficiente e sicuro. Questo ci permette di soddisfare una
clientela sempre più evoluta, che necessita di infrastrutture tecnologiche
che la mettano in grado di lavorare efficacemente anche all’interno
dell’hotel”. Martedì 2 Dicembre dalle ore 11.00 alle ore 13.30 Stand
A24 - Padiglione Spadolini Btc - Fortezza da Basso (Firenze) Luca Mandato,
Business Manager Powerlink (Vda), illustra lo studio elaborato da Renato
Mannheimer sul grado di utilizzo dei sistemi multimediali all’interno
degli Hotel e presenta Powerlink, il nuovo sistema Vda di Laptop
Connectivity per le camere e le aree comuni.
COP9, VERTICE SUL CLIMA
Milano, 2 dicembre 2003 - Da ieri fino al 12 dicembre, Milano ospitera’ i
lavori della Cop 9 -Nona Conferenza delle Parti-, il vertice internazionale
sul clima. Per l’evento sono attese oltre 10mila persone, tra delegati dei
governi di tutto il mondo, giornalisti e rappresentanti delle Ong. «
La Cop
9 - ha dichiarato il Presidente della Regione Lombardia Roberto Formigoni
alla conferenza stampa di presentazione - e’ l’occasione per discutere
quanto i Paesi abbiano fatto fino ad ora per ridurre le emissioni
climalteranti, e di quanto deve essere ancora attuato in termini di
contenimento delle emissioni». Per questo appuntamento internazionale, le
associazioni ambientaliste italiane si sono costituite in un Coordinamento
che si occupera’ di seguire i lavori ufficiali e di portare all'attenzione
di tutti la posizione comune degli ambientalisti sul tema del le emissioni
climalteranti (gas serra). Il coordinamento nasce sotto l'egida del Can (Climate
Action Network), l'organismo internazionale che riunisce le associazioni
ambientaliste che seguono le Conferenze sui cambiamenti climatici. «La
quantita’ totale di emissioni in Europa, Giappone, Usa, e altri paesi
industrializzati – ha affermato il delegato del Segretariato dell’Unfccc
delle Nazioni Unite Kevin Grose - potrebbero aumentare fino all’8% dal
2000 al 2010, pari al 17% rispetto alle emissioni del 1990, nonostante le
misure che sono state adottate dalle singole nazioni». Un pericolo da
scongiurare per la salute dell’ambiente e dei cittadini.
WWF: “ALLA COP9, SERVE VERA LEADERSHIP PER
APPLICARE IL PROTOCOLLO DI KYOTO, RATIFICATO DA 120 PAESI”
Milano, 2 dicembre 2003 - Il Protocollo di Kyoto è vivo e vegeto, ed è
stato ratificato da 120 paesi: ora serve una leadership che faccia della
Cop9 l’occasione per dare il via alla sua applicazione, in attesa della
ratifica russa. Anche se non è ancora uno strumento con forza di legge
internazionale, il trattato è comunque ormai parte integrante della
legislazione dei paesi che lo hanno approvato a livello nazionale, tra cui
l’Italia, e obbliga, quindi a iniziare da subito concrete politiche di
riduzione dell’anidride carbonica, il gas maggiormente responsabile
dell’effetto serra. “Ci auguriamo che l’Italia, che ha ratificato con
una legge votata dal Parlamento il Protocollo, sia in grado di assumere tale
ruolo di vera leadership, anche quale presidenza di turno dell’Unione
Europea. E’ l’occasione per dimostrare di aver svolto un ruolo nel corso
dei sei mesi che si concludono a dicembre”, ha detto Michele Candotti,
segretario generale del Wwf Italia. Questo il commento del Wwf Italia
all’apertura della Cop9, la nona Conferenza delle Parti che si svolgerà
fino a 12 dicembre a Milano e che vede riuniti i rappresentanti di 188 paesi
e dove l’associazione è presente con oltre 30 delegati provenienti da
tutto il mondo. Il Wwf ricorda che secondo l’Organismo Intergovernativo
dell’Ue sul Cambiamento climatico (Ipcc) ci vorrebbe una riduzione
immediata delle emissioni di anidride carbonica (Co2) di almeno il 60/80%
per stabilizzare le concentrazioni nell’atmosfera al livello attuale,
un’indicazione che dimostra quanto sia urgente intervenire da subito con
tagli alle emissioni per frenare il riscaldamento globale. “Sappiamo che
in Russia gli industriali, i politici e la società civile sono a favore del
Protocollo di Kyoto, per questo confidiamo che il paese lo ratifichi al più
presto – ha dichiarato Jennifer Morgan, direttore del Programma Clima del
Wwf Internazionale – I delegati della Casa Bianca verranno a Milano con
l’intenzione di svilire il Protocollo di Kyoto, sebbene il Presidente Bush
abbia detto di non frenare le iniziative degli altri paesi su eventuali suoi
sviluppi. Il team di Bush, quindi, deve essere ignorato – i governi che
vogliono salvare il clima devono comunque andare avanti indipendentemente da
loro”. Secondo il Wwf la leadership europea e italiana va spesa sino in
fondo anche per ottenere la ratifica del Trattato da parte della Russia:
solo in questo modo sarà automatica la sua entrata in vigore a livello
internazionale. “Non ci pare che sinora l’Italia e l’Europa abbiano
brillato; dopo il pallido e generico accenno ai mutamenti climatici nel
documento finale seguito al vertice Europa – Russia svoltosi a Roma
all’inizio di Novembre, Putin stesso ha ammesso, in una conferenza stampa,
di non aver avuto particolari pressioni per la ratifica”, sottolinea
Candotti.
IMPATTO ZERO AL COP9,
LA CONFERENZA MONDIALE
SUL CLIMA
Milano, 2 dicembre 2003 - Si chiama Cop9, Nona Conferenza delle Parti, il
prossimo vertice internazionale sul clima che si tiene a Milano dall'1 al 12
dicembre 2003. 188 Stati si confronteranno sulle strategie da seguire e gli
impegni da sottoscrivere per ridurre, ognuno, l'impatto ambientale delle
proprie azioni sul clima del Pianeta, nel rispetto della Convenzione Quadro
delle Nazioni Unite sui Cambiamenti Climatici. Nell’ambito di questo
importante appuntamento internazionale Lifegate è stata invitata a
presentare Impatto Zero, l’unico progetto italiano che sta portando avanti
gli intenti fissati dal protocollo di Kyoto. Un invito che per Lifegate
rappresenta il massimo riconoscimento internazionale e che pone l’Italia
all’avanguardia a livello europeo. Di Impatto Zero parlerà l'Ing. Simone
Molteni, responsabile del progetto, lunedì 8 dicembre, presso il Padiglione
Italia della Fiera di Milano nell’ambito del convegno "Azioni
volontarie in difesa del clima e meccanismi flessibili previsti dal
Protocollo di Kyoto", organizzato da "Kyoto Club",
associazione che raccoglie imprese, enti e amministrazioni impegnati nel
rendere eco-sostenibili i processi produttivi. Impatto Zero si rivolge a
persone e aziende per agire concretamente e promuovere un'economia davvero
eco-sostenibile. Permette di quantificare le emissioni di anidride carbonica
di attività, prodotti, aziende e persone e di compensarle riqualificando e
proteggendo aree boschive in crescita in Costa Rica e in Italia, nel Parco
del Ticino. L’invito al Cop9 riconosce il successo di Impatto Zero, al
quale hanno già aderito realtà importanti (si pensi ad esempio
all’ultimo libro di Harry Potter, “Harry Potter e l’Ordine della
Fenice”, appena uscito in libreria), coinvolgendo milioni di persone che
sempre più credono nella necessità di dover agire per la salvaguardia del
nostro pianeta. Infolink: www.Impattozero.it
www.Lifegate.it
SESTA CONFERENZA
MINISTERIALE EUROMEDITERRANEA: POTENZIARE E FAR AVANZARE IL PARTENARIATO
Bruxelles, 2 dicembre 2003 - La sesta Conferenza euromediterranea dei
ministri degli Esteri, che si svolgerà a Napoli in data 2 e 3 dicembre, sarà
l'ultimo incontro ministeriale prima dell'allargamento dell'Ue nel maggio
2004. I ministri discuteranno delle prospettive politiche ed economiche che
offre alla regione la politica dell'Ue sull'Europa ampliata. Questa
iniziativa offre ai partner geograficamente vicini all'Ue, in cambio di
riforme politiche ed economiche tangibili, la graduale integrazione nel
mercato interno europeo allargato e la possibilità di beneficiare in ultima
analisi delle quattro libertà fondamentali dell'Ue: la libera circolazione
di merci, servizi, capitali e persone. Si prevede che i ministri sostengano
inoltre la proposta della Commissione1 di creare una Fondazione
euromediterranea per il dialogo fra le culture, un'Assemblea parlamentare
euromediterranea e uno strumento di prestito potenziato della Banca europea
per gli investimenti (Bei) per incoraggiare gli investimenti del settore
privato nella regione. L'incontro di Napoli è particolarmente importante
alla luce della stagnazione del processo di pace in Medio Oriente, della
lotta per riportare la pace in Iraq e dei sanguinosi attacchi terroristici a
Istanbul, in Arabia Saudita e in Marocco, i quali evidenziano le minacce
alla stabilità nella regione e sottolineano più che mai la necessità
urgente per l'Europa di sostenere la riforma politica ed economica nella
regione. A Napoli l'Europa riaffermerà la propria solidarietà con i
partner mediterranei, che rivestono un'importanza geostrategica, in
particolare per quanto riguarda la sicurezza, l'ambiente, l'energia e i
flussi migratori. Sarà inoltre rafforzato ulteriormente il partenariato
euromediterraneo (processo di Barcellona), che ha ottenuto notevoli
progressi a partire dal 1995. Sono stati firmati accordi di associazione con
tutti i partner ad eccezione della Siria, nel cui caso vi è la crescente
speranza che i negoziati siano conclusi fra breve tempo (la prossima tornata
di negoziati si svolgerà a Damasco l'8 e il 9 dicembre 2003).
Parallelamente, sono state prese iniziative in materia di integrazione
regionale, compresi gli scambi, l'interconnessione delle infrastrutture e
l'armonizzazione dei regolamenti. Molto però resta ancora da fare. Il
recente rapporto del Psnu sullo sviluppo umano arabo2 ha sottolineato che il
potenziamento della democrazia, il rispetto dei diritti umani e il buon
governo sono essenziali per lo sviluppo politico ed economico. Vi è una
correlazione fra scarse capacità di governanza e blocco della crescita.
Agli insufficienti tassi di crescita registrati nei paesi arabi nell'ultimo
decennio, si sono aggiunti nella maggior parte dei casi i limitati progressi
in materia di riforma politica.
La Commissione
attirerà l'attenzione sulla sua comunicazione del marzo scorso sugli
orientamenti per la politica in materia di diritti umani e democratizzazione
nel Mediterraneo3, che propone alcuni metodi per utilizzare parte delle
risorse del programma Meda a beneficio dei paesi mediterranei che ottengono
progressi più rapidi su tali questioni. L'incontro di Napoli fornirà
risultati tangibili in numerosi campi. Sul fronte politico sarà istituita
un'Assemblea parlamentare euromediterranea per consentire ai partner di
incontrarsi in modo più formale al fine di scambiare idee ed esperienze sul
funzionamento di un sistema democratico. Sarà concordato uno strumento di
prestito potenziato della Banca europea per gli investimenti (Bei) per
stimolare la crescita del settore privato e offrire un futuro accettabile
alla crescente popolazione. Infine, onde ottenere il sostegno popolare e
aumentare la comprensione fra le diverse culture, sarà creata una
Fondazione euromediterranea per il dialogo fra le culture, la quale fungerà
da catalizzatore delle iniziative volte ad accrescere il dialogo e a
promuovere gli scambi, la cooperazione e la mobilità di persone a tutti i
livelli, in particolare dei giovani. Dato che si tratterà dell'ultimo
incontro ministeriale euromediterraneo prima dell'allargamento dell'Ue il
prossimo maggio,
la Commissione
sottolineerà l'importanza politica del partenariato e metterà in evidenza
il potenziale per una più stretta integrazione fra l'Europa e i paesi
mediterranei, offerta dalla politica comunitaria sull'Europa ampliata.
Questa iniziativa aprirà la possibilità di accedere a una più vasta serie
di politiche e programmi Ue e di partecipare alle reti di trasporto, energia
e telecomunicazioni trans-euromediterranee. Fornirà inoltre ulteriore
sostegno al processo di liberalizzazione degli scambi e di riforma
economica. Infine, vengono offerte una quota del mercato interno dell'Ue e
la possibilità di beneficiare delle quattro libertà, ma
la Commissione
sottolineerà che il ritmo dei progressi e la profondità dell'integrazione
con l'Europa dei partner mediterranei dipenderanno dall'impegno di ciascun
paese e dall'attuazione di riforme politiche ed economiche. Infolik:
http://europa.Eu.int/comm/external_relations/euromed/index.htm
http://www.Undp.org/rbas/ahdr/
MANAGER DI DOMANI
Torino, 2 dicembre 2003 - Mercoledì 10 dicembre 2003, alle ore 15.00,
presso
la Facoltà
di Economia (C.so Unione Sovietica 218 bis Torino), l'Ufficio Job Placement
organizza un incontro sull'orientamento al mondo del lavoro. Azienda ospite
è Step S.r.l, Società specializzata nella Ricerca e Selezione del
Personale. Step organizza ed eroga anche corsi di formazione professionale e
Master di alto livello. Durante l'incontro, Step presenta Orientativa mente,
percorso di Orientamento professionale personalizzato. I contenuti trasmessi
consentiranno all'individuo di sviluppare le capacità e le competenze
indispensabili per la stesura di un proprio Progetto Professionale: come
crearsi un'opportunità nel mondo del lavoro; le varie strategie per
emergere in un colloquio di selezione. Seguiranno le risposte alle domande
di approfondimento poste dagli interessati. Al termine dell'incontro, il Job
Placement risponderà a tutte le domande che verranno poste sui problemi di
inserimento nel mondo del lavoro, gestione dei tirocini compresa. Per
informazioni, rivolgersi al Job Placement (011/670.6007).
ATM: LO SCIOPERO HA PRIVATO
LA CITTÀ IN
MODO TOTALE DEL SERVIZIO DI TRASPORTO PUBBLICO
Milano 2 dicembre 2003 - Una premessa. Il diritto di sciopero nel settore
dei trasporti, proprio per il carattere sociale, è disciplinato da precise
normative che impongono, tra l’altro, la preventiva comunicazione. Il
servizio di trasporto pubblico prevedeva, per oggi, un’interruzione dalle
8.45 alle 15 per lo sciopero dei sindacati di categoria. Il comportamento
irresponsabile dei conducenti, che non hanno rispettato l’orario
comunicato dalla organizzazioni sindacali stesse, ha privato la città in
modo totale del servizio di trasporto pubblico. Infatti, nessun veicolo ha
circolato sulla rete di superficie (urbana e interurbana) e sulla rete
metropolitana fin dall’inizio del servizio. Atm Spa considera il
comportamento tenuto dai conducenti irresponsabile e al di fuori delle
regole di una corretta etica civica, ove devono essere giustamente
equilibrati diritti e doveri. Lo sciopero anticipato ha volutamente
danneggiato, pesantemente, la produttività cittadina, già compromessa
dallo sciopero programmato, senza neppure tenere in considerazione
l’operatività di alcune categorie particolari, quali i presidi sanitari.
La modalità di attuazione rappresenta una scelta precisa per far pesare il
disagio in modo consistente privando i clienti di Atm anche del diritto
all’informazione. Atm Spa, considerato il comportamento, metterà in atto
verso i responsabili tutte le azioni previste dalla regolamentazione di
settore, valutando anche le possibilità di risarcimento del danno nonché
le eventuali implicazioni penali
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