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2003 anno 6°  

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MARTEDI'
16  DICEMBRE 2003

pagina 4

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NUOVI PROGETTI ERA-NET PER CREARE COLLEGAMENTI FRA I PROGRAMMI NAZIONALI DI RICERCA

Bruxelles, 16 dicembre 2003 - La Commissione europea ha annunciato, l'11 dicembre, il finanziamento di 32 iniziative transfrontaliere nell'ambito del piano Era-net, facente parte del Sesto programma quadro (6Pq). Fra le iniziative che beneficeranno di un aiuto economico figurano progetti di coordinamento del pronto intervento medico d'emergenza in tutta Europa, di ricerca sull'invecchiamento della popolazione europea e di scienze marine nel Mar Baltico. Il piano Era-net mira ad incoraggiare la creazione di legami stretti e duraturi fra programmi nazionali di ricerca che condividono obiettivi comuni. "Il messaggio fondamentale dello Spazio europeo della ricerca è l'esigenza di superare la tradizionale frammentazione delle attività di ricerca in Europa, attraverso un miglior coordinamento e una maggior collaborazione", ha dichiarato il commissario europeo per la Ricerca Philippe Busquin. Il Commissario ha così spiegato la logica alla base del piano Era-net: "Fino ad oggi, la cooperazione fra progetti di ricerca finanziati dagli organi scientifici nazionali era scarsa. Ciò ha comportato uno spreco di risorse preziose attraverso la duplicazione, la frammentazione e le sovrapposizioni ed una rinuncia ad intraprendere progetti più ambiziosi per l'incapacità di raggiungere la massa critica necessaria". In un primo tempo, i progetti Era-net censiranno i programmi attuali di finanziamento della ricerca e miglioreranno la comprensione e la fiducia reciproche attraverso l'organizzazione di seminari periodici. In tal modo, sarà possibile individuare lacune, sovrapposizioni e potenziali sinergie, e preparare il terreno per una cooperazione più duratura sotto forma di programmi di ricerca comuni e di apertura reciproca dei programmi nazionali di ricerca a scienziati di altri Stati membri dell'Ue. Il progetto Hesculaep, che si occupa di migliorare le capacità di reazione in caso di emergenza medica, è condotto da un consorzio di 13 membri di cui fanno parte anche ministeri e organismi di pubblica sanità. Partecipano inoltre all'iniziativa operatori dei servizi di emergenza e centri ospedalieri. Nell'unione europea si verificano ogni anno circa 100 milioni di casi di emergenza sanitaria e l'infrastruttura per reagire a questi eventi varia notevolmente da un paese all'altro. Alla luce delle preoccupazioni legate al bioterrorismo e alle nuove malattie (ad es. La Sars ) è quanto mai importante che l'Europa si prepari ad affrontare queste minacce su un piano transnazionale. Per informazioni sul piano Era-net consultare il seguente sito: http://www.Cordis.lu/coordination/era-net.htm Per informazioni sul progetto Hesculaep visitare il seguente indirizzo: http://www.Eena.org/common/hesculaep_112_en.pdf  

HERPES GENITALIS : NUOVI DATI PRESENTATI ALL'8° CONGRESSO MONDIALE SULLE INFEZIONI E PATOLOGIE IMMUNOLOGICHE IN GINECOLOGIA E OSTETRICIA
Milano, 16 dicembre 2003 - Nonostante in Italia si verifichino ben 600 mila casi di herpes genitale e il 10% della popolazione sessualmente attiva sia contagiato dal virus, il numero di prescrizioni per trattamenti farmacologici contro questa infezione non supera le 70 mila unità. E' questo il dato fondamentale emerso nell'incontro in cui è stato fatto il punto sui risultati dell'8° Congresso mondiale sulle infezioni e sulle patologie immunologiche in ostetricia e ginecologia, conclusosi alcuni giorni fa Venezia. "Si tratta di dati che devono far riflettere - ha detto il Prof. Secondo Guaschino, Presidente del congresso e Direttore della Clinica Ginecologica Università di Trieste - perché, se è vero che le malattie a trasmissione sessuale, come l'herpes genitale, per retaggio culturale sono spesso considerate con vergogna, oggi possono essere affrontate e curate con i nuovi antivirali, estremamente selettivi e quindi con una tollerabilità di gran lunga maggiore rispetto ai trattamenti utilizzati in passato. E' sulla forbice che si apre tra casi stimati e quelli trattati che bisogna agire, con l'informazione sulla prevenzione e l'incoraggiamento a cercare l'aiuto del medico, l'unico che può garantire un intervento efficace e specifico". L'herpes genitale è una malattia scatenata dall'Herpes Simplex Virus (Hsv). In realtà esistono due tipi di Hsv: Hsv1 causa principale dell'herpes labialis e Hsv2 causa principale dell'Hg. L'herpes genitale, come l'herpes labiale, ha un andamento tipico: si presenta spesso con una manifestazione iniziale, chiamata infezione primaria, seguita da una o più recidive annuali, di numero e gravità variabile da persona a persona, intervallate da periodi senza sintomi (periodi di latenza). L'herpes genitale può colpire tutta la popolazione sessualmente attiva: le diagnosi, che vedevano prevalente il sesso maschile, registrano ora una crescita di casi tra la popolazione femminile, per un aumento in generale delle richieste di visita specialistica. La terapia dell'herpes genitale si basa sull'assunzione orale di antivirali specifici, in grado di entrare nel Dna del virus e di bloccarne la replicazione e quindi l'infezione. I tempi di trattamento del primo episodio sono uguali per tutti i pazienti; possono invece variare i tempi e i dosaggi in virtù del numero delle recidive e della storia clinica del paziente. "La tempestività nella cura dell'Hg rimane un punto di assoluto rilievo.Tra gli antivirali orali disponibili, è famciclovir l'ultimo arrivato sul mercato italiano" afferma il Dott. Marco Cusini, Responsabile del Centro Malattie a trasmissione sessuale, Clinica Dermatologica Ospedale Maggiore di Milano. "Si tratta di un profarmaco, il cui principio attivo (penciclovir) agisce selettivamente all'interno della cellula infetta. Questo meccanismo permette al farmaco di avere un'azione rapida e mirata nel bloccare la replicazione virale". La sua potenza inoltre è stata clinicamente provata misurando i dosaggi e i tempi di azione sui virus: infatti famciclovir mostra i risultati in tempi più brevi e a dosaggi inferiori a quelli richiesti degli altri antivirali, e con un'ottima tollerabilità anche per terapie di lungo termine. L'herpes genitale, dunque, è una malattia ad alta contagiosità. Il pericolo maggiore è rappresentato dai soggetti nei quali non si hanno manifestazioni importanti: si ritiene infatti che 7 volte su 10 la trasmissione della malattia avvenga in modo totalmente inconsapevole. Il virus si trasmette più facilmente dall'uomo alla donna; vale a dire che, in un rapporto in cui l'uomo è portatore dell'infezione, la partner ha il 60% di probabilità di essere contagiata. "Il sesso femminile è quindi un fattore di rischio non modificabile. Non modificabile è anche l'età: normalmente il picco di contagi si concentra attorno ai 40 anni, anche se nuovi dati spostano l'allarme contagio anche sui più giovani" sottolinea Guaschino. "Ben modificabile è il comportamento sessuale: a un maggior numero di partner, infatti, corrisponde un rischio più elevato di infezione". Continua Guaschino "Oggi, comunque, è possibile combattere il virus e la malattia: attraverso una diagnosi puntuale basata, oltre che sui criteri clinici e sull'anamnesi della persona, sui metodi di rilevazione in laboratorio e un'adeguata terapia". "Per questo motivo, il dialogo tra medico e paziente assume un ruolo essenziale," sottolinea Cusini. "È importante, infatti, far sapere che la terapia antivirale esiste e che garantisce ottimi risultati: riduce i sintomi dell'infezione primaria e delle recidive, ma soprattutto riduce la possibilità di contagio della malattia. Spesso prescrivere una terapia non basta, è necessario associare alla prescrizione un adeguato counselling comportamentale".

CON AMERICAN EXPRESS SHOPPING DI NATALE A SOSTEGNO DELL'OSPEDALE PEDIATRICO BAMBINO GESÙ
Roma, 16 dicembre 2003 - In occasione delle festività natalizie, American Express offre ai suoi Clienti la possibilità di dare ai propri acquisti un valore in più: quello della solidarietà. Una percentuale dell'ammontare delle spese effettuate con tutte le Carte American Express dal 9 al 24 dicembre, presso i negozi di Via del Babuino, Via Frattina, Via dei Condotti e Via Borgognona e presso gli store del Mcarthurglen Designer Outlet di Castel Romano, verrà devoluta, da American Express, a favore di importanti progetti dell'Ospedale Pediatrico Bambino Gesù. In particolare, gli acquisti effettuati con le Carte American Express possono aiutare a realizzare il progetto "Mettiamo su casa", che contribuirà alla ristrutturazione di una "Casa di Accoglienza" per i familiari indigenti dei bambini ricoverati. Qualora l'obiettivo fosse raggiunto prima del 24 dicembre, American Express continuerà comunque la raccolta di fondi che destinerà al progetto "Futuriamo", per la realizzazione di una struttura dedicata ai bambini disabili nella sede di Santa Marinella. Un luogo protetto, un laboratorio dove, insieme a neuroriabilitatori e psicologi, i bambini disabili e le loro famiglie possono reimparare ad affrontare con fiducia il nuovo futuro. Per favorire il successo dell'iniziativa e, nel contempo, dare un segno tangibile di sensibilità anche all'aspetto ecologico, American Express organizza un servizio di "Courtesy Car" con autista, che faciliterà l'accesso alle zone a traffico limitato nel periodo pre-natalizio: 12 vetture elettriche, ecologiche e silenziose, saranno messe a disposizione dei Titolari e dei nuovi sottoscrittori di Carte American Express per un servizio navetta esclusivo. Seguendo due percorsi prestabiliti da Piazza di Spagna e da Parcheggio Ludovisi, le navette toccheranno tutte le principali vie del centro comprese tra Piazza del Popolo e Piazza Augusto Imperatore. Vere e proprie fermate renderanno visibili i punti di raccolta e forniranno dettagli sui tragitti coperti dal servizio. Presso il Mcarthurglen Designer Outlet di Castel Romano, la nuova città dello shopping alle porte di Roma, sarà invece aperta l'American Express Lounge, un'area di 200 mq riservata ai Titolari di Carta American Express dove sarà possibile rilassarsi con un drink e avere a disposizione monitor televisivi, musica e Pc per navigare in Internet... Tutto in un'atmosfera piacevole ed elegante.

AL TEATRO CARCANO DI MILANO TORNA "IL PICCOLO PRINCIPE"
Milano, 16 dicembre 2003 - Da mercoledì 17 a domenica 21 dicembre torna al Teatro Carcano di Milano (Corso di Porta Romana 63 - tel. 02-55181377 / 02-55181362), per la quarta stagione consecutiva, "Il piccolo principe". Tratto dal famosissimo libro di Antoine De Saint-exupéry, il più venduto dopo la Bibbia , lo spettacolo, così come il testo, offre diversi livelli di lettura: in primo luogo la piacevolezza delle immagini, cui hanno contribuito in modo determinante i costumi, le scene e le luci, che trasformano il palcoscenico in un caleidoscopio multiforme e coloratissimo, di forte impatto emotivo, catturando così anche l'attenzione dei bambini (proprio come i disegni dl libro). Vi è poi il testo, denso di poesia e di riflessioni importanti sul valore delle cose, l'amicizia, l'amore, la morte, rese con grazia e leggerezza. Vi è infine un terzo livello, in questo caso quello dell'adattatore-regista, che ha restituito alla versione teatrale tutta l'originaria pienezza e completezza, ricordando che il teatro si esprime attraverso molteplici linguaggi: la parola, la forma, il gesto, la danza, la musica. "Il piccolo principe" è prodotto dall'Associazione Culturale Mannini Dall'orto Teatro cui gli eredi dell'autore hanno concesso i diritti di rappresentazione in esclusiva per l'Italia. Nel ruolo del titolo si alterneranno due attori bambini, Tobia De Scisciolo e Riccardo Mastellone, mentre in quello del Pilota reciterà Italo Dall'orto affiancato da Erika Giansanti, Luisa Guicciardini e Simona Haag. Così come le repliche della scorsa primavera, programmate in concomitanza con il sessantesimo anniversario della pubblicazione del libro, avvenuta il 6 aprile 1943, anche le recite di quest'anno cadono in coincidenza con una data significativa: il prossimo 17 dicembre, giorno del debutto dello spettacolo, ricorrono infatti i cento anni dal primo volo aereo dei fratelli Wright. Un'occasione per ricordare Saint-exupéry, aviatore egli stesso e perito in volo in missione di guerra, creatore del personaggio del Pilota. Adattamento e regia di Italo Dall'orto, scene di Armando Mannini, costumi di Elena Mannini, musiche di Gionni Dall'orto, Erika Giansanti. Calendario delle recite: mercoledì 17/12 ore 15,30 (per le scuole), giovedì 18/12 ore 10,30 (per le scuole) e 20,45, venerdì 19/12 ore 10,30 (per le scuole) e 20,45, sabato 20/12 ore 20,45 domenica 21/12 ore 15,30. Prezzo speciale famiglia per le recite serali: 1 adulto euro 13,50 + 1 bambino euro 9,50 in poltronissima -1 adulto euro 12,00 + 1 bambino euro 9,50 in balconata. Per prenotazioni 0255181377-0255181362. Per le recite scolastiche al mattino o pomeriggio rivolgersi ai numeri 025466367 / 0255187234 Al Teatro Carcano è in vendita l'Abbonamento di Natale a 3 spettacoli a scelta sull'intero cartellone a 69 euro in poltronissima. Riduzione speciale per gli studenti a 37,50 euro.

UN’ORA CON DANTE: IN PURGATORIO A CURA DI MARINA SPREAFICO
Milano, 16 dicembre 2003 - Programma: Divina Commedia, Purgatorio – Canti 7° e 8° Marina Spreafico prosegue, per il terzo anno di seguito, il suo viaggio affabulatorio nella Divina Commedia. Quest’anno è la volta del Purgatorio. Due canti ad ogni incontro, dal I al Xvi, saranno letti e raccontati senza retorica né idee preconcette. Un’esplorazione ‘ingenua’ del mondo della lingua dantesca e della sua magia. “Gli incontri che propongo sono il proseguimento di quelli iniziati due stagioni fa al Teatro Arsenale. Concluso l’ Inferno mi accingo a percorrere il cammino del Purgatorio. E’ mio desiderio di fondo condividere con il pubblico la gioia che una lettura ingenua dell’Alighieri può dare e la scoperta che la sua poesia ci può accompagnare e nutrire per tutta la vita. Affronto la Divina Commedia dal punto di partenza che mi appartiene, il teatro, autorizzata in ciò proprio dal titolo del poema voluto da Dante, che ne è anche il protagonista. Nell’intento di ridare alle parole il loro corpo e la loro azione, senza retorica né idee preconcette e senza entrare nello sterminato campo delle interpretazioni e dei commenti, esploro il mondo della lingua dantesca, del suo suono e della sua magia. Potremo così vedere, sentire e rivivere ciò che il poeta immagina e aderire profondamente alla lingua madre attraverso colui che ne è stato definito il padre. Una sorpresa, spero, una scoperta e una conoscenza un po’ diversa del maggior poema italiano, caposaldo della poesia e del pensiero europei. Un invito al pubblico a partire in viaggio con Dante attraverso le sue parole”. Giovedì 18 dicembre 2003 - ore 14,00 per la manifestazione “Teatro di Giorno” - Arsenale ore 14 Infolink: www.Teatroarsenale.org

DAL 20 DICEMBRE ALL’11 GENNAIO SONO DI SCENA I PIZZICHI AL TEATRO DEI DIOSCURI AL QUIRINALE
Roma, 16 dicembre 2003 - Dal 20 dicembre all’11 gennaio sono di scena al teatro dei Dioscuri al Quirinale gli spettacoli dei Pizzichi, clown, mago e guastafeste che allieteranno bambini e non con due spettacoli al giorno (alle 15.30 e alle 18). Lo spettacolo riporterà in scena i classici della commedia dell’arte e del repertorio clownesco. La rappresentazione mette in scena magie, acrobazie e giocolerie oltre, ovviamente, a sketch comici. Questa la trama dello spettacolo: Babbo Natale, ormai stanco, è alla ricerca di un segretario personale; decide di sceglierlo tra una rosa formata da un mago spagnolo, un’acrobata russa ed un pagliaccio siciliano. Da qui, lo spettacolo prevede l’interazione dei bambini in sala che sceglieranno il personaggio preferito e faranno proseguire la trama della storia. Infolink: www.Dioscuri.net (biglietteria on line)

VISITA ALLA MOSTRA ARMATURE DA PARATA DEL CINQUECENTO
Milano, 16 dicembre 2003 - Per rispondere alle numerose richieste del pubblico, il Museo Poldi Pezzoli realizza un ricco programma di visite guidate alla mostra Armature da parata del Cinquecento. Un primato dell’arte lombarda. Il prossimo appuntamento in programma è: Mercoledì 17 dicembre ore 19.00 Verrà illustrata l’altissima qualità dei pezzi esposti, veri e propri capolavori usciti dalle botteghe degli armaioli milanesi. Opere stupefacenti non solo per l’abilità tecnica, ma soprattutto per l’invenzione decorativa, che li rende oggetti comparabili con le sculture e più in generale con le opere dei maggiori artisti del Cinquecento. Milano e la Lombardia , infatti, esercitavano nel Xvi e nel Xvii secolo un primato assoluto nel mercato europeo della produzione di armi e armature che raggiunse livelli di perfezione mai conosciuti prima. Al Museo anche di sera. Il Museo rimane aperto ogni mercoledì dalle ore 10.00 alle ore 21.30, per tutta la durata della mostra Armature da parata del Cinquecento. Un primato dell’arte lombarda, in corso fino al 18 gennaio 2004. Infolink: www.Museopoldipezzoli.it 

RITROVATO DAI CARABINIERI IL “SAN SEBASTIANO LEGATO A UN TRONCO D’ALBERO” TRAFUGATO DALLA ROCCA DI FONTANELLATO NEL 1979. L’OPERA TORNA ALLA PINACOTECA COMUNALE.
Fontanellato, 16 dicembre 2003 - Dopo ventiquattro anni il “San Sebastiano legato a un tronco d’albero” è tornato nel Museo della Rocca Sanvitale di Fontanellato: il quadro, dipinto su vetro in cornice ovale, venne trafugato dalla pinacoteca del castello il 28 giugno 1979 insieme ad altre 24 tele di pittori emiliani e lombardi del Seicento, Settecento e Ottocento di notevole valore. Il dipinto è stato ritrovato, nei giorni scorsi, nel parmense dai Carabinieri di Fontanellato coordinati dal maresciallo Giuseppe Cacciaguerra e dal comandante Giorgio Istrali. Il maresciallo Cacciaguerra ha avvisato, subito, il sindaco di Fontanellato Maria Grazia Guareschi che, insieme all’assessore Claudio Papini e a Pompeo Piazza – sindaco all’epoca del furto - hanno effettuato il riconoscimento dell’opera d’arte. Il “San Sebastiano” è attribuito a un pittore emiliano del Xvii secolo: appare legato a un tronco d’albero con drappo azzurro sui fianchi. Sullo sfondo si nota parte di una Rocca, un cavaliere e un corso d’acqua. Si tratta della terza opera – tra le 25 tele trafugate – ritrovata dalle Forze dell’Ordine. Risale, invece, al 1989 il reperimento delle altre due tele tornate a casa: “San Domenico e altri frati domenicani” (pittore emiliano, secolo Xvii-xviii) e “Sant’ignazio di Loyola che guarisce un’indemoniata” (bozzetto a tutta finitura o, forse, replica autografa del dipinto del Tagliasacchi). Le Opere Trafugate Nel 1979 - Il valore dei quadri rubati è inestimabile, anche se parecchi dipinti risultano di artisti anonimi: le opere hanno un grande pregio storico perché provengono dal patrimonio artistico della dinastia dei nobili Sanvitale che vissero a Fontanellato dalla fine del 1300 al 1948. Il Furto : I Ladri Agirono Con Un Canotto Di Gomma - Il 28 giugno 1979, probabilmente tra le 2 e le 3 del mattino, alcuni malviventi scesero con un canotto di gomma sulla piattaforma-scivolo che da via Angelo Costa porta ai sotterranei del castello. Attraversarono il fossato colmo d’acqua infilandosi, poi, con il canotto nell’antico ingresso-medievale a pelo d’acqua collegato alla Rocca: percorsero la galleria sotterranea, forzarono alcune porte e sbucarono nel cortile del maniero. Qui forzarono il cancello di ferro, praticarono un grosso foro nell’antica porta di legno e indisturbati entrarono nella terza e nella quarta sala della pinacoteca a piano terra. Staccarono dalle pareti 24 quadri completi di cornice. Tolsero la cornice soltanto alla tela “La morte di San Giuseppe”, perché troppo ingombrante. Con le 25 tele sottobraccio i ladri uscirono, infine, dal portone principale del castello. I malviventi lasciarono sul posto una pompa per gonfiare il canotto, torce elettriche e vari arnesi da scasso. Un Museo In Sicurezza - Il Museo della Rocca Sanvitale ha un sistema d’allarme già dai primi anni Settanta, anche perché conserva l’affresco del Parmigianino nella “Saletta di Diana e Atteone”. L’impianto di messa in sicurezza della Pinacoteca è stato potenziato negli anni. La Soddisfazione Del Sindaco Maria Grazia Guareschi E Dell’ex Sindaco Pompeo Piazza - Grande soddisfazione è stata espressa dal sindaco Maria Grazia Guareschi e da Pompeo Piazza per l’importante ritrovamento. La tela tornerà ad essere esposta in Pinacoteca.

IN OCCASIONE DEL CENTENARIO DEL PRIMO VOLO LE FRECCE TRICOLORI FOTOGRAFATE DA MAURO VICARIO
Passariano a Codroipo (Ud), 16 dicembre 2003 – E’ stata inaugurata, alla presenza di numeroso pubblico venerdì 5 dicembre 2003, alle ore 18.00 la mostra “In viaggio con le frecce – cielo e terra” che il fotografo Mauro Vicario ha dedicato alla P.a.n. - Frecce Tricolori. L’esposizione, che sarà ospitata fino all’11 gennaio nelle sale di Villa Manin di Passariano a Codroipo (Ud), è patrocinata dalla Presidenza del Consiglio Regionale del Friuli Venezia Giulia, dalla Provincia di Udine e dalla Fondazione Crup. Un’idea nata dalla collaborazione tra l’artista e l’Associazione culturale “Uomo, macchina, ambiente” di Udine, presieduta dal Dott. Giorgio Venier Romano. Cinquanta i pannelli espositivi che raccontano la passione di Mauro Vicario per il volo e per le funamboliche prestazioni della Pattuglia Acrobatica delle Frecce Tricolori. “È la realistica ed entusiasmante rappresentazione di una straordinaria avventura fatta di aerei, di uomini, di voli e di ideali” Così Silvano Antonini Cantarin, presidente della Fondazione Crup, descrive il lavoro del fotografo udinese. Entusiasta la presentazione che Fabrizio Cigolot, Assessore alla Cultura della Provincia di Udine, fa della mostra e del libro ad essa collegato. “Mauro Vicario ha saputo cogliere in ogni immagine i sottili rapporti che da sempre legano queste straordinarie macchine volanti, gli uomini invisibili che le guidano e l’ambiente in cui si svolge la manifestazione. Un lavoro per intenditori, un aiuto a comprendere perché questi “illustri” ambasciatori d’Italia e del Friuli sono tanto amati da chiunque abbia avuto la fortuna di vederli in azione”. “Con queste fotografie – dichiara il fotografo Franco Fontana – Mauro mi ricorda la creatività e le emozioni che mi hanno dato gli aereo-pittori e i futuristi, quando esaltavano il mito del movimento, lo spettacolo naturale che è e ci viene dal dinamismo cosmico. In quel tripudio di celeste del cielo e deI colore degli aerei e delle loro scie colorate”. Tra le cinquanta fotografie in esposizione troviamo gli straordinari scatti effettuati in volo insieme al 313° Gruppo addestramento acrobatico, nome ufficiale delle Frecce Tricolori. Una passione, quella per il volo, che Vicario coltiva professionalmente dal 1993 e che proprio in occasione della ricorrenza del centenario del primo volo dei fratelli Wright, gli ha consentito di rendere omaggio al sogno che ha sfidato la legge di gravità. La voglia di raccontare il rapporto tra cielo, terra ed aereo è alla base di questa mostra e al catalogo ad essa dedicato.Un libro innovativo a partire dal suo formato che presenta, grazie al brevetto “Octavius”, unico al mondo, una speciale apertura a pop up. Il volume, come la mostra, nasce dalla collaborazione con “Uomo, macchina, ambiente”, un’associazione che ha come obiettivo quello di valorizzare il legame positivo fra l’essere umano, la macchina creata dalla sua intelligenza e lo straordinario ambiente che tutti abbiamo la fortuna di vivere. Una filosofia alla base del lavoro di Mauro Vicario che, grazie al suo eclettismo e alla sua vivacità artistica, può essere considerato senza riserve uno dei nomi rappresentativi ed originali della ricerca fotografica internazionale. Villa Manin di Passariano Codroipo (Ud) 6 dicembre 2003 – 11 gennaio 2004. Mauro Vicario - note biografiche Dal 1988 la ricerca di Mauro Vicario è prevalentemente dedicata al volo, per cui nutre grande passione ed interesse. Nello stesso anno partecipa ad importanti missioni in Kuwait, Emirati Arabi, ecc. Scegliendo in questo modo di essere non solo testimone bensì protagonista del volo. L’emozione del volare, la conquista della libertà, il superamento dei limiti, vengono catturati dalla macchina fotografica, che diventa protesi ideale del corpo e dell’anima del fotografo. L’artista ambulante, protagonista di mostre personali e collettive, è vincitore nel 1991 del premio Foto Color House, del premio di merito Kodak European Award - con un interessante lavoro sulla Tv e le sue implicazioni mediatiche - e del Premio Internazionale di San Marino con “Il volto della terra” - un lavoro sul paesaggio aereo -. La ricerca artistica e stilistica, la curiosità e la volontà di andare oltre, sono gli elementi che maggiormente caratterizzano il lavoro di Mauro Vicario. Dagli anni ’80 ad oggi, ha intrapreso un percorso artistico ricco ed affascinate, passando dalle immagini delle più importanti compagnie di danza nazionali ed internazionali, all’”Incontro con il colore” di Franco Fontana, fino all’interpretazione originale delle committenze industriali con la realizzazione di campagne pubblicitarie nazionali.

PIANTALA! DODICI ARTISTI IN DODICI PIANTE A CURA DI MORENO GENTILI
Milano, 16 dicembre 2003 -. 12 artisti contemporanei per realizzare 12 opere d’arte legate all’ambiente che verranno messe in vendita il 16 dicembre 2003 presso la N.o. Gallery di Milano. Una mostra-evento dedicata quindi all’ambiente e all’uomo, alla coabitazione necessaria tra natura e figura umana, tra esseri viventi che osservano, respirano e vivono insieme tra azione – quella dell’artista, in questo caso – e reazione – quella dei bambini sudafricani e dei bambini meno fortunati in genere, sempre in questo caso – per stabilire un principio di solidarietà. L’intero ricavato della vendita delle piante verrà devoluto alla Lila-cedius  www.Lilacedius.it  Associazione Onlus che si dedica, attraverso l’assistenza e la prevenzione, a combattere la diffusione dell’Aids nei bambini e nelle loro madri in Sudafrica, e all’Adisco Lombardia (www.Adisco.it), Associazione Donatrici Sangue Cordone Ombelicale Onlus impegnata a raccogliere fondi per la ricerca e la terapia nel campo dell’applicazione delle cellule staminali nei trapianti nei bambini affetti da leucemia. Le cellule staminali , sono la nostra grande speranza per tutte le malattie immunodeficitarie e certamente la grande speranza sul futuro della salute dei nostri figli. Il Progetto “Piantala!”, ideato da Moreno Gentili, grafica di Francesco Dondina, nasce per sensibilizzare l’opinione pubblica sui problemi che stanno più a cuore a Lila-cedius e ad Adisco: prevenzione, assistenza e cure per i bambini. Perché l’ambiente? Perché il progetto “Piantala!” è un pretesto per dire all’opinione pubblica di rimanere vicino ai problemi dell’Ambiente proprio da un punto di vista umano e concreto. “Piantala di rimanere indifferente”, “Piantala di non osservare”, “Piantala di perdere tempo”,”Piantala di inquinare” sono alcune tra le riflessioni che il curatore ha prodotto per legare il progetto nei riguardi della tutela della salute dei bambini al concetto di ambiente. Il progetto mira infatti ad approfondire quanti e quali tipi di problematiche produce l’indifferenza nei riguardi della natura, dell’habitat e degli esseri umani se abbandonati a sé stessi. Ad ogni artista verrà consegnata una pianta che verrà “rielaborata” dai medesimi secondo il loro personale, creativo, punto di vista. Ogni pianta farà poi ritorno presso la N.o. Gallery per dare vita alla manifestazione di presentazione dove verranno messe in vendita.. Verrà editato un calendario con 365 Piantala. Un piantala al giorno per ricordasi dell’ impegno di essere uomini consapevoli. E’ il nostro tempo questo e noi esistiamo nel “nostro tempo”; viviamolo insieme al meglio delle nostre possibilità

COLORADO GAMES IN MOSTRA ALLA DOMUS ACADEMY
Milano, 12 dicembre 2003 - Colorado Games, Artemide, Comune di Venezia, Samsung, Pirelli Real Estate,swarovski sono solo alcuni dei prestigiosi nomi che hanno voluto prestare il proprio know-how nella realizzazione di 120 progetti di Design in mostra da sabato 13 a martedì 17 alla Domus Academy di via Savona 97. Tra i 120 nuovi progetti di Design che la Domus Academy presenterà al pubblico fino a martedì alcuni portano la firma di Colorado Games, l'ultima novità della Colorado, che si pone l'obiettivo di "travasare" i talenti, i contenuti, le idee del mondo del cinema e dello spettacolo in quello dei games e dell'intrattenimento interattivo. "Scoprire nuove soluzioni per creare una nuova generazione di prodotti destinati all'intrattenimento in tutte le sue più svariate declinazioni è ciò che questa nuova divisione di Colorado intende sperimentare, attingendo al capitale artistico e al know how delle società del gruppo", sottolineano Marco Cohen, Fabrizio Donvito e Marco Malfi, responsabili del progetto con la Domus. "Agli studenti del Master abbiamo proposto tre personaggi del nostro patrimonio artistico, Attila di Diego Abatantuono, Biru Biru di Claudio Bisio e Olmo di Fabio de Luigi, il primo prettamente cinematografico, gli altri più televisivi. Intorno a questi i ragazzi hanno lavorato. Dalle sfaccettature e dalle caratteristiche dei singoli personaggi sono nate cinque diverse proposte di gioco interdisciplinare e multimediale. Proposte più legate al puro divertissement, come la riproposta telefonica di Biru Biru, o progetti più strettamente connessi al gioco che si sviluppano attraverso più media e che hanno un riscontro visibile sul telefonino, come Attila-virus, tutti comunque interattivi, con l'intento di sollecitare e coinvolgere il pubblico a partecipare attivamente. Non stiamo portando avanti solo l'idea istituzionale di gioco con regole immutabili, ma un mondo di comunicazione aperto a molti soggetti, su più livelli di integrazione e di informazione" concludono Cohen e Malfi, che promettono per un futuro molto prossimo grandi novità sulla scena dell'entertainment.

UNA IMPORTANTE MOSTRA DEDICATA A ENRICO BAJ ALLO SPAZIO OBERDAN DI MILANO CON CATALOGO SKIRA
Milano, 16 dicembre 203 - Enrico Baj (Milano, 1924-2003) è uno degli artisti italiani più riconosciuti ed apprezzati nel panorama internazionale. Fondatore del Movimento Nucleare nel 1951, insieme a Sergio Dangelo e Joe Cesare Colombo, negli anni successivi Baj elabora uno stile molto originale, fondato su una figurazione ironica o addirittura sarcastica (i suoi irriverenti ‘Generali’), sull’uso di elementi assemblati in maniera da esaltarne l’aspetto kitsch(come festoni, trine, merletti, medaglie, stoffe varie) e su tecniche derivate dai linguaggi dell’avanguardia (come il collage, il ‘detournement’ e altre svariate forme di sperimentazione pittorica, quali l’acqua pesante o il frottage). Inoltre, Baj è il primo artista italiano a “scoprire” la patafisica e a costruirvi intorno un movimento artistico vero e proprio, che oggi conta decine di proseliti sparpagliati per tutta la penisola. La sua produzione ampia e importante negli anni ha ottenuto significativi riconoscimenti di mercato e di critica, ed è già stata oggetto di numerose antologiche di ampio respiro, per esempio al Museo d’Arte Moderna di Nizza e a quello di Chartres in Francia nel 2000, e al Palazzo delle Esposizioni di Roma nel 2001. A Milano, città natale di Baj, una sua mostra antologica in uno spazio pubblico non viene allestita dagli Anni Settanta, se si esclude la marginale parentesi dello “Spazio Bai” (aperto temporaneamente nelle sale di Palazzo Dugnani ma chiuso ormai da anni) e le rassegne “minori” dedicate alle grafiche e libri d’artista al Castello Sforzesco. Questa mostra, organizzata dalla Provincia di Milano/cultura e beni culturali con la collaborazione di Accademia di Belle Arti di Brera e di Mostre Artificioskira, copre appunto questa lunga assenza. L’esposizione è curata da Martina Corgnati - già autrice di numerose monografie e testi critici sull’opera dell’artista, compreso il “Catalogo Generale dell’opera dipinta 1974- 1996” (Marconi-menhir), - e realizzata con la collaborazione di Roberta Cerini Baj. Le opere presentate saranno circa centocinquanta, in gran parte mai esposte a Milano, e coprono l’intero arco della produzione di Baj: dalle prime sperimentazioni astratte “nucleari”(1951) ai collage, generali e dame, personaggi, mobili, soggetti kitsch, maschere tribali, totem, microritratti, monumenti idraulici e figure tratte dal repertorio patafisico di Jarry. Si tratta di capolavori notori ma anche di opere selezionate fra un ricco repertorio di pezzi esposti con minore frequenza, che potrebbero diversificare la rassegna milanese dalle altre già allestite negli anni scorsi. La mostra valorizza tutte le tecniche utilizzate da Baj: la pittura e il collage, ma anche la scultura, il disegno, il meccano; costruendo appositi “ambienti” ad hoc nei vari spazi che costituiscono la sede espositiva, e non tralasciando un esempio di “grandi opere”, nella fattispecie la ‘Parata a sei’ degli Anni Sessanta. L’omaggio a Enrico Baj ha il suo corpus principale allo Spazio Oberdan ed è concepito come un percorso cronologico-tematico attraverso l’opera del Maestro. Esposizioni a corredo si terranno all’Accademia di Belle Arti di Brera, alla Fondazione Mudima e alla Galleria Giò Marconi, che permettono di completare la rassegna e di accogliere opere imponenti e poco viste. E’ il caso dei “Funerali dell’anarchico Pinelli”, un’opera monumentale eseguita nel ‘72, ospitata nella Sala Napoleonica dell’Accademia di Brera; dell’ “Apocalisse”, uno dei lavori più complessi, articolato in un migliaio di frammenti, che viene installata sui tre piani della Galleria Mudima; e delle opere esposte alla Galleria Giò Marconi (punto di riferimento costante, quest’ultimo, dell’attività espositiva di Baj). All’esterno dello Spazio Oberdan verrà installato un grande portale—totem “Ubu”, realizzato su disegno e indicazioni dell’artista. “Enrico Baj. Opere 1951- 2003” mostra promossa da Provincia di Milano/cultura e beni culturali a cura di Martina Corgnati Milano, Spazio Oberdan, Viale V.veneto 2 e altre sedi dal 17 dicembre 2003 al 15 febbraio 2004 orari: tutti i giorni 10—19.30; martedì e giovedì fino alle 22 chiuso il lunedi e il 1° gennaio Catalogo Skira Editore Informazioni : Provincia di Milano/spazio Oberdan, tel. 02.77406300/6302

IL GRUPPO CIMBALI E L'ARTE : UN CONNUBIO DI BUON GUSTO
Milano, 16 dicembre 2003 - Per accogliere e salutare 800 ospiti provenienti da quasi 100 paesi, il 15 novembre scorso il gruppo Cimbali ha organizzato una serata alla Triennale di Milano. In quella sede è stata allestita una mostra d'arte appositamente realizzata e una cena basata su un menu tipicamente italiano. La mostra d'arte era stata commissionata ad Arte da Mangiare, un'associazione di artisti che hanno lavorato sul tema della macchina per caffè espresso professionale. L'intento era di evocare l'insostituibile piacere di degustare una tazzina di caffè, la magia della macchina che in 40 secondi trasforma 50 chicchi di caffè tostato in un ottimo espresso, attraverso le creazioni di sculture e quadri che evocano sensazioni uniche. Il prestigio della location e la qualità delle opere esposte hanno riscontrato uno straordinario successo di gradimento soprattutto tra il pubblico internazionale. La mostra è diventata oggi itinerante e continua così a raccontare nel mondo atmosfere e riti legati all'arte, tutta italiana, del "fare un buon espresso". Da sempre il gruppo Cimbali investe risorse importanti nell'innovazione tecnologica. La cura nell'ideazione e nella progettazione di soluzioni all'avanguardia è testimoniata da un divisione di Ricerca e Sviluppo senza eguali nel settore che conta ben 35 ingegneri.

VALZER VIENNESI NEI SALONI DEL REGINA PALACE HOTEL DI STRESA PER IL GRAN BALLO DELLE DEBUTTANTI “VIENNA SUL LAGO”
Stresa, 16 novembre 2003 – Si è svolta ieri, dopo settimane di intensi preparativi, il Gran Ballo delle Debuttanti “Vienna sul Lago”, ospitato fin dalla sua prima edizione nei magnifici saloni del Regina Palace Hotel. L’albergo è stato scelto per la sua posizione privilegiata e soprattutto per il prestigio della struttura. Costruito nel 1908, Il Regina Palace Hotel è un albergo gioiello, situato nel cuore di Stresa e affacciato sul Lago Maggiore. Una sapiente gestione ha saputo mantenere intatto il fascino della Belle Epoque, quando qui soggiornavano principi e regine. Inaugurato nel 1908, ancora oggi conserva mobili e arredi dell’epoca, mentre una ristrutturazione conservativa ha rinnovato tessuti e complementi senza tradire lo stile fin de siècle e apportato tutti i moderni comfort. Direttore dell’hotel è Andrea Padulazzi, quarta generazione di una famiglia che da sempre opera in ambito turistico e che ha assunto in prima persona l’impegno di conservare e tramandare l’importante testimonianza storica e culturale che il Regina Palace Hotel rappresenta. Unico ballo in Italia a poter vantare l’alto patronato del sindaco della città di Vienna (dove si svolge il celeberrimo Opernball, il ballo dell’Opera), delle Ambasciate d’Austria presso il Quirinale e presso la Santa Sede , nonché del patrocinio del Ministero degli Esteri, della Difesa e dei Beni e Attività Culturali, “Vienna sul Lago” è organizzato da un Comitato senza fini di lucro che devolverà i proventi al Sacro Militare Ordine Costantiniano di San Giorgio, antichissimo ordine equestre molto attivo nelle iniziative umanitarie. Un binomio di grande livello quindi tra il Regina Palace Hotel e il Comitato Organizzatore del Ballo che, per bocca del Presidente Claudio Limontini, afferma: “Determinante per il successo della manifestazione l’ospitalità del Regina Palace Hotel, che ha sempre saputo creare la magia dell’evento e la cui capacità organizzativa è sempre stata all’altezza della situazione”. Il ruolo dell’hotel non si limita infatti a mettere a disposizione i saloni Liberty e Borromeo per le danze e la cena di gala, ma si è mobiliato da settimane per ospitare nelle stanze al primo piano le giovani debuttanti che seguiranno un vero e proprio tirocinio dai ritmi serrati, sotto la guida di un nutrito staff di professionisti: lezioni di valzer e bon ton, prove degli abiti e del trucco. “La parte organizzativa dietro le quinte è fondamentale per la riuscita dell’evento” - ha affermato Andrea Padulazzi, direttore del Regina Palace Hotel – ogni particolare deve essere gestito con precisione per poter assicurare il perfetto svolgimento delle settimane che precedono la manifestazione e naturalmente assicurare una magnifica serata ai trecento ospiti presenti”. Anche dal punto di vista gastronomico, il Regina Palace Hotel ha voluto sottolineare l’importanza dell’evento con una cena di gala che presenta alcuni piatti studiati appositamente dallo chef per l’occasione, tra cui in particolare: terrina di pesce del Lago Maggiore con misticanze di insalatine e vellutata delicata, tortelli farciti di ricotta e erbette di montagna mantecati in salsa crema e pesto basilico, filetto di manzo lardellato in salsa al barolo, giardinetto di legumi e patate riccio. Anche per quanto riguarda il vino si sono ricercati gli abbinamenti più adatti: ad esaltare i sapori della cena di gala saranno serviti vini selezionati di La Versa e Antichi Vigneti di Cantalupo. Infolink: www.Regina-palace.it  www.Viennasullago.it

PARUZZI, LA “SIGNORA IN ROSSO” ANCHE LARSSON AL VIA COL PETTORALE DI LEADER
Val di Fiemme, 16 dicembre 2003   La Coppa del Mondo di sci di fondo torna in Trentino dieci mesi dopo la felice conclusione dei Campionati Mondiali di sci nordico.A Passo Lavazè, perfettamente innevato con neve naturale, domani fa tappa la Coppa del Mondo sprint in tecnica classica. La pista è in condizioni ottimali lungo tutti i 1.200 metri del tracciato, anche se per domani sono previste condizioni meteo con abbassamento repentino della temperatura, forti raffiche di vento, poi tempo soleggiato e addirittura nevischio.Quella di domani sarà la seconda gara sprint della stagione, dopo il debutto di Duesseldorf, e la prima in stile classico.Toccherà a Gabriella Paruzzi e a Peter Larsson partire col pettorale rosso di leader. Mancheranno diversi “big”, soprattutto dopo l’impegno di Davos: ad esempio nel nutrito gruppo italiano non ci saranno gli attesi Piller Cottrer, a causa dei suoi guai al ginocchio, Giorgio Di Centa e Fulvio Valbusa, ma anche i tedeschi Angerer, Sommerfeldt, Kuenzel, Sachenbacher e soprattutto le due protagoniste di Coppa del Mondo femminile, Smigun e Shevchenko.grandi attesi, in particolare dopo il successo nella staffetta sprint di Dobbiaco e nella staffetta di ieri, gli atleti norvegesi. Tra i maschi spiccano i nomi di Hetland, Bjerkeli, Iversen e Svartedal e quindi Bjoergen e Skofterud. I tedeschi schierano in particolare Teichmann, Schluetter e tra le donne Henkel e Bauer.gli italiani puntano tutto sulla “ripresa” di Christian Zorzi e Freddy Schwienbacher ma anche sui govani Pasini, Debetolis, Theodule e Carrara, e sulle donne capitanate dalla Paruzzi. Al via anche Sabina Valbusa, Kelder, Moroder e Genuin.numerosa anche la squadra finlandese con Kurttila, Pyykoenen, Palolahti e le atlete Kuitunen, Saarinen e Vaelimaa. La Russia si propone con Rotchev, Liaschenko, Sidko, Savialova, Hahina e Tchepalova ed infine la Svezia con Mathias Fredriksson, Lind, i due Ostberg - Fredrik e Mikael - ed i tre Larsson - Martin, Mats e Peter. Al via anche la squadra estone con in prima fila Andrus Veerpalu.il programma di gara prevede le qualificazioni alle ore 9 e l’inizio della gara vera e propria alle ore 11.Passo Lavazè è una splendida località a 1.800 metri di altezza a ridosso delle affascinanti Dolomiti del Latemar.infolink: www.Valdifiemme2003.com

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