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NEWS
di
MARTEDI'
16 DICEMBRE 2003
pagina 4
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NUOVI PROGETTI ERA-NET PER CREARE COLLEGAMENTI
FRA I PROGRAMMI NAZIONALI DI RICERCA
Bruxelles, 16 dicembre 2003 -
La Commissione
europea ha annunciato, l'11 dicembre, il finanziamento di 32 iniziative
transfrontaliere nell'ambito del piano Era-net, facente parte del Sesto
programma quadro (6Pq). Fra le iniziative che beneficeranno di un aiuto
economico figurano progetti di coordinamento del pronto intervento medico
d'emergenza in tutta Europa, di ricerca sull'invecchiamento della
popolazione europea e di scienze marine nel Mar Baltico. Il piano Era-net
mira ad incoraggiare la creazione di legami stretti e duraturi fra programmi
nazionali di ricerca che condividono obiettivi comuni. "Il messaggio
fondamentale dello Spazio europeo della ricerca è l'esigenza di superare la
tradizionale frammentazione delle attività di ricerca in Europa, attraverso
un miglior coordinamento e una maggior collaborazione", ha dichiarato
il commissario europeo per
la Ricerca Philippe
Busquin. Il Commissario ha così spiegato la logica alla base del piano
Era-net: "Fino ad oggi, la cooperazione fra progetti di ricerca
finanziati dagli organi scientifici nazionali era scarsa. Ciò ha comportato
uno spreco di risorse preziose attraverso la duplicazione, la frammentazione
e le sovrapposizioni ed una rinuncia ad intraprendere progetti più
ambiziosi per l'incapacità di raggiungere la massa critica
necessaria". In un primo tempo, i progetti Era-net censiranno i
programmi attuali di finanziamento della ricerca e miglioreranno la
comprensione e la fiducia reciproche attraverso l'organizzazione di seminari
periodici. In tal modo, sarà possibile individuare lacune, sovrapposizioni
e potenziali sinergie, e preparare il terreno per una cooperazione più
duratura sotto forma di programmi di ricerca comuni e di apertura reciproca
dei programmi nazionali di ricerca a scienziati di altri Stati membri dell'Ue.
Il progetto Hesculaep, che si occupa di migliorare le capacità di reazione
in caso di emergenza medica, è condotto da un consorzio di 13 membri di cui
fanno parte anche ministeri e organismi di pubblica sanità. Partecipano
inoltre all'iniziativa operatori dei servizi di emergenza e centri
ospedalieri. Nell'unione europea si verificano ogni anno circa 100 milioni
di casi di emergenza sanitaria e l'infrastruttura per reagire a questi
eventi varia notevolmente da un paese all'altro. Alla luce delle
preoccupazioni legate al bioterrorismo e alle nuove malattie (ad es.
La Sars
) è quanto mai importante che l'Europa si prepari ad affrontare queste
minacce su un piano transnazionale. Per informazioni sul piano Era-net
consultare il seguente sito: http://www.Cordis.lu/coordination/era-net.htm
Per informazioni sul progetto Hesculaep visitare il seguente indirizzo: http://www.Eena.org/common/hesculaep_112_en.pdf
HERPES GENITALIS : NUOVI DATI PRESENTATI ALL'8°
CONGRESSO MONDIALE SULLE INFEZIONI E PATOLOGIE IMMUNOLOGICHE IN GINECOLOGIA
E OSTETRICIA
Milano, 16 dicembre 2003 - Nonostante in Italia si verifichino ben 600 mila
casi di herpes genitale e il 10% della popolazione sessualmente attiva sia
contagiato dal virus, il numero di prescrizioni per trattamenti
farmacologici contro questa infezione non supera le 70 mila unità. E'
questo il dato fondamentale emerso nell'incontro in cui è stato fatto il
punto sui risultati dell'8° Congresso mondiale sulle infezioni e sulle
patologie immunologiche in ostetricia e ginecologia, conclusosi alcuni
giorni fa Venezia. "Si tratta di dati che devono far riflettere - ha
detto il Prof. Secondo Guaschino, Presidente del congresso e Direttore della
Clinica Ginecologica Università di Trieste - perché, se è vero che le
malattie a trasmissione sessuale, come l'herpes genitale, per retaggio
culturale sono spesso considerate con vergogna, oggi possono essere
affrontate e curate con i nuovi antivirali, estremamente selettivi e quindi
con una tollerabilità di gran lunga maggiore rispetto ai trattamenti
utilizzati in passato. E' sulla forbice che si apre tra casi stimati e
quelli trattati che bisogna agire, con l'informazione sulla prevenzione e
l'incoraggiamento a cercare l'aiuto del medico, l'unico che può garantire
un intervento efficace e specifico". L'herpes genitale è una malattia
scatenata dall'Herpes Simplex Virus (Hsv). In realtà esistono due tipi di
Hsv: Hsv1 causa principale dell'herpes labialis e Hsv2 causa principale
dell'Hg. L'herpes genitale, come l'herpes labiale, ha un andamento tipico:
si presenta spesso con una manifestazione iniziale, chiamata infezione
primaria, seguita da una o più recidive annuali, di numero e gravità
variabile da persona a persona, intervallate da periodi senza sintomi
(periodi di latenza). L'herpes genitale può colpire tutta la popolazione
sessualmente attiva: le diagnosi, che vedevano prevalente il sesso maschile,
registrano ora una crescita di casi tra la popolazione femminile, per un
aumento in generale delle richieste di visita specialistica. La terapia
dell'herpes genitale si basa sull'assunzione orale di antivirali specifici,
in grado di entrare nel Dna del virus e di bloccarne la replicazione e
quindi l'infezione. I tempi di trattamento del primo episodio sono uguali
per tutti i pazienti; possono invece variare i tempi e i dosaggi in virtù
del numero delle recidive e della storia clinica del paziente. "La
tempestività nella cura dell'Hg rimane un punto di assoluto rilievo.Tra gli
antivirali orali disponibili, è famciclovir l'ultimo arrivato sul mercato
italiano" afferma il Dott. Marco Cusini, Responsabile del Centro
Malattie a trasmissione sessuale, Clinica Dermatologica Ospedale Maggiore di
Milano. "Si tratta di un profarmaco, il cui principio attivo (penciclovir)
agisce selettivamente all'interno della cellula infetta. Questo meccanismo
permette al farmaco di avere un'azione rapida e mirata nel bloccare la
replicazione virale". La sua potenza inoltre è stata clinicamente
provata misurando i dosaggi e i tempi di azione sui virus: infatti
famciclovir mostra i risultati in tempi più brevi e a dosaggi inferiori a
quelli richiesti degli altri antivirali, e con un'ottima tollerabilità
anche per terapie di lungo termine. L'herpes genitale, dunque, è una
malattia ad alta contagiosità. Il pericolo maggiore è rappresentato dai
soggetti nei quali non si hanno manifestazioni importanti: si ritiene
infatti che 7 volte su 10 la trasmissione della malattia avvenga in modo
totalmente inconsapevole. Il virus si trasmette più facilmente dall'uomo
alla donna; vale a dire che, in un rapporto in cui l'uomo è portatore
dell'infezione, la partner ha il 60% di probabilità di essere contagiata.
"Il sesso femminile è quindi un fattore di rischio non modificabile.
Non modificabile è anche l'età: normalmente il picco di contagi si
concentra attorno ai 40 anni, anche se nuovi dati spostano l'allarme
contagio anche sui più giovani" sottolinea Guaschino. "Ben
modificabile è il comportamento sessuale: a un maggior numero di partner,
infatti, corrisponde un rischio più elevato di infezione". Continua
Guaschino "Oggi, comunque, è possibile combattere il virus e la
malattia: attraverso una diagnosi puntuale basata, oltre che sui criteri
clinici e sull'anamnesi della persona, sui metodi di rilevazione in
laboratorio e un'adeguata terapia". "Per questo motivo, il dialogo
tra medico e paziente assume un ruolo essenziale," sottolinea Cusini.
"È importante, infatti, far sapere che la terapia antivirale esiste e
che garantisce ottimi risultati: riduce i sintomi dell'infezione primaria e
delle recidive, ma soprattutto riduce la possibilità di contagio della
malattia. Spesso prescrivere una terapia non basta, è necessario associare
alla prescrizione un adeguato counselling comportamentale".
CON AMERICAN EXPRESS SHOPPING DI NATALE A SOSTEGNO
DELL'OSPEDALE PEDIATRICO BAMBINO GESÙ
Roma, 16 dicembre 2003 - In occasione delle festività natalizie, American
Express offre ai suoi Clienti la possibilità di dare ai propri acquisti un
valore in più: quello della solidarietà. Una percentuale dell'ammontare
delle spese effettuate con tutte le Carte American Express dal 9 al 24
dicembre, presso i negozi di Via del Babuino, Via Frattina, Via dei Condotti
e Via Borgognona e presso gli store del Mcarthurglen Designer Outlet di
Castel Romano, verrà devoluta, da American Express, a favore di importanti
progetti dell'Ospedale Pediatrico Bambino Gesù. In particolare, gli
acquisti effettuati con le Carte American Express possono aiutare a
realizzare il progetto "Mettiamo su casa", che contribuirà alla
ristrutturazione di una "Casa di Accoglienza" per i familiari
indigenti dei bambini ricoverati. Qualora l'obiettivo fosse raggiunto prima
del 24 dicembre, American Express continuerà comunque la raccolta di fondi
che destinerà al progetto "Futuriamo", per la realizzazione di
una struttura dedicata ai bambini disabili nella sede di Santa Marinella. Un
luogo protetto, un laboratorio dove, insieme a neuroriabilitatori e
psicologi, i bambini disabili e le loro famiglie possono reimparare ad
affrontare con fiducia il nuovo futuro. Per favorire il successo
dell'iniziativa e, nel contempo, dare un segno tangibile di sensibilità
anche all'aspetto ecologico, American Express organizza un servizio di
"Courtesy Car" con autista, che faciliterà l'accesso alle zone a
traffico limitato nel periodo pre-natalizio: 12 vetture elettriche,
ecologiche e silenziose, saranno messe a disposizione dei Titolari e dei
nuovi sottoscrittori di Carte American Express per un servizio navetta
esclusivo. Seguendo due percorsi prestabiliti da Piazza di Spagna e da
Parcheggio Ludovisi, le navette toccheranno tutte le principali vie del
centro comprese tra Piazza del Popolo e Piazza Augusto Imperatore. Vere e
proprie fermate renderanno visibili i punti di raccolta e forniranno
dettagli sui tragitti coperti dal servizio. Presso il Mcarthurglen Designer
Outlet di Castel Romano, la nuova città dello shopping alle porte di Roma,
sarà invece aperta l'American Express Lounge, un'area di 200 mq riservata
ai Titolari di Carta American Express dove sarà possibile rilassarsi con un
drink e avere a disposizione monitor televisivi, musica e Pc per navigare in
Internet... Tutto in un'atmosfera piacevole ed elegante.
AL TEATRO CARCANO DI MILANO TORNA "IL
PICCOLO PRINCIPE"
Milano, 16 dicembre 2003 - Da mercoledì
17 a
domenica 21 dicembre torna al Teatro Carcano di Milano (Corso di Porta
Romana 63 - tel. 02-55181377 / 02-55181362), per la quarta stagione
consecutiva, "Il piccolo principe". Tratto dal famosissimo libro
di Antoine De Saint-exupéry, il più venduto dopo
la Bibbia
, lo spettacolo, così come il testo, offre diversi livelli di lettura: in
primo luogo la piacevolezza delle immagini, cui hanno contribuito in modo
determinante i costumi, le scene e le luci, che trasformano il palcoscenico
in un caleidoscopio multiforme e coloratissimo, di forte impatto emotivo,
catturando così anche l'attenzione dei bambini (proprio come i disegni dl
libro). Vi è poi il testo, denso di poesia e di riflessioni importanti sul
valore delle cose, l'amicizia, l'amore, la morte, rese con grazia e
leggerezza. Vi è infine un terzo livello, in questo caso quello
dell'adattatore-regista, che ha restituito alla versione teatrale tutta
l'originaria pienezza e completezza, ricordando che il teatro si esprime
attraverso molteplici linguaggi: la parola, la forma, il gesto, la danza, la
musica. "Il piccolo principe" è prodotto dall'Associazione
Culturale Mannini Dall'orto Teatro cui gli eredi dell'autore hanno concesso
i diritti di rappresentazione in esclusiva per l'Italia. Nel ruolo del
titolo si alterneranno due attori bambini, Tobia De Scisciolo e Riccardo
Mastellone, mentre in quello del Pilota reciterà Italo Dall'orto affiancato
da Erika Giansanti, Luisa Guicciardini e Simona Haag. Così come le repliche
della scorsa primavera, programmate in concomitanza con il sessantesimo
anniversario della pubblicazione del libro, avvenuta il 6 aprile 1943, anche
le recite di quest'anno cadono in coincidenza con una data significativa: il
prossimo 17 dicembre, giorno del debutto dello spettacolo, ricorrono infatti
i cento anni dal primo volo aereo dei fratelli Wright. Un'occasione per
ricordare Saint-exupéry, aviatore egli stesso e perito in volo in missione
di guerra, creatore del personaggio del Pilota. Adattamento e regia di Italo
Dall'orto, scene di Armando Mannini, costumi di Elena Mannini, musiche di
Gionni Dall'orto, Erika Giansanti. Calendario delle recite: mercoledì 17/12
ore 15,30 (per le scuole), giovedì 18/12 ore 10,30 (per le scuole) e 20,45,
venerdì 19/12 ore 10,30 (per le scuole) e 20,45, sabato 20/12 ore 20,45
domenica 21/12 ore 15,30. Prezzo speciale famiglia per le recite serali: 1
adulto euro 13,50 + 1 bambino euro
9,50 in
poltronissima -1 adulto euro 12,00 + 1 bambino euro
9,50 in
balconata. Per prenotazioni 0255181377-0255181362. Per le recite scolastiche
al mattino o pomeriggio rivolgersi ai numeri 025466367 / 0255187234 Al
Teatro Carcano è in vendita l'Abbonamento di Natale a 3 spettacoli a scelta
sull'intero cartellone a 69 euro in poltronissima. Riduzione speciale per
gli studenti a 37,50 euro.
UN’ORA
CON DANTE: IN PURGATORIO A CURA DI MARINA SPREAFICO
Milano, 16 dicembre 2003 - Programma: Divina Commedia, Purgatorio – Canti
7° e 8° Marina Spreafico prosegue, per il terzo anno di seguito, il suo
viaggio affabulatorio nella Divina Commedia. Quest’anno è la volta del
Purgatorio. Due canti ad ogni incontro, dal I al Xvi, saranno letti e
raccontati senza retorica né idee preconcette. Un’esplorazione
‘ingenua’ del mondo della lingua dantesca e della sua magia. “Gli
incontri che propongo sono il proseguimento di quelli iniziati due stagioni
fa al Teatro Arsenale. Concluso l’ Inferno mi accingo a percorrere il
cammino del Purgatorio. E’ mio desiderio di fondo condividere con il
pubblico la gioia che una lettura ingenua dell’Alighieri può dare e la
scoperta che la sua poesia ci può accompagnare e nutrire per tutta la vita.
Affronto
la Divina Commedia
dal punto di partenza che mi appartiene, il teatro, autorizzata in ciò
proprio dal titolo del poema voluto da Dante, che ne è anche il
protagonista. Nell’intento di ridare alle parole il loro corpo e la loro
azione, senza retorica né idee preconcette e senza entrare nello sterminato
campo delle interpretazioni e dei commenti, esploro il mondo della lingua
dantesca, del suo suono e della sua magia. Potremo così vedere, sentire e
rivivere ciò che il poeta immagina e aderire profondamente alla lingua
madre attraverso colui che ne è stato definito il padre. Una sorpresa,
spero, una scoperta e una conoscenza un po’ diversa del maggior poema
italiano, caposaldo della poesia e del pensiero europei. Un invito al
pubblico a partire in viaggio con Dante attraverso le sue parole”. Giovedì
18 dicembre 2003 - ore 14,00 per la manifestazione “Teatro di Giorno” -
Arsenale ore 14 Infolink: www.Teatroarsenale.org
DAL 20 DICEMBRE ALL’11 GENNAIO SONO DI SCENA
I PIZZICHI AL TEATRO DEI DIOSCURI AL QUIRINALE
Roma, 16 dicembre 2003 - Dal 20 dicembre all’11 gennaio sono di scena al
teatro dei Dioscuri al Quirinale gli spettacoli dei Pizzichi, clown, mago e
guastafeste che allieteranno bambini e non con due spettacoli al giorno
(alle 15.30 e alle 18). Lo spettacolo riporterà in scena i classici della
commedia dell’arte e del repertorio clownesco. La rappresentazione mette
in scena magie, acrobazie e giocolerie oltre, ovviamente, a sketch comici.
Questa la trama dello spettacolo: Babbo Natale, ormai stanco, è alla
ricerca di un segretario personale; decide di sceglierlo tra una rosa
formata da un mago spagnolo, un’acrobata russa ed un pagliaccio siciliano.
Da qui, lo spettacolo prevede l’interazione dei bambini in sala che
sceglieranno il personaggio preferito e faranno proseguire la trama della
storia. Infolink: www.Dioscuri.net
(biglietteria on line)
VISITA
ALLA MOSTRA ARMATURE DA PARATA DEL CINQUECENTO
Milano, 16 dicembre 2003 - Per rispondere alle numerose richieste del
pubblico, il Museo Poldi Pezzoli realizza un ricco programma di visite
guidate alla mostra Armature da parata del Cinquecento. Un primato
dell’arte lombarda. Il prossimo appuntamento in programma è: Mercoledì
17 dicembre ore 19.00 Verrà illustrata l’altissima qualità dei pezzi
esposti, veri e propri capolavori usciti dalle botteghe degli armaioli
milanesi. Opere stupefacenti non solo per l’abilità tecnica, ma
soprattutto per l’invenzione decorativa, che li rende oggetti comparabili
con le sculture e più in generale con le opere dei maggiori artisti del
Cinquecento. Milano e
la Lombardia
, infatti, esercitavano nel Xvi e nel Xvii secolo un primato assoluto nel
mercato europeo della produzione di armi e armature che raggiunse livelli di
perfezione mai conosciuti prima. Al Museo anche di sera. Il Museo rimane
aperto ogni mercoledì dalle ore 10.00 alle ore 21.30, per tutta la durata
della mostra Armature da parata del Cinquecento. Un primato dell’arte
lombarda, in corso fino al 18 gennaio 2004. Infolink: www.Museopoldipezzoli.it
RITROVATO DAI CARABINIERI IL “SAN SEBASTIANO LEGATO A UN
TRONCO D’ALBERO” TRAFUGATO DALLA ROCCA DI FONTANELLATO NEL 1979.
L’OPERA TORNA ALLA PINACOTECA COMUNALE.
Fontanellato, 16 dicembre 2003 - Dopo ventiquattro anni il “San Sebastiano
legato a un tronco d’albero” è tornato nel Museo della Rocca Sanvitale
di Fontanellato: il quadro, dipinto su vetro in cornice ovale, venne
trafugato dalla pinacoteca del castello il 28 giugno 1979 insieme ad altre
24 tele di pittori emiliani e lombardi del Seicento, Settecento e Ottocento
di notevole valore. Il dipinto è stato ritrovato, nei giorni scorsi, nel
parmense dai Carabinieri di Fontanellato coordinati dal maresciallo Giuseppe
Cacciaguerra e dal comandante Giorgio Istrali. Il maresciallo Cacciaguerra
ha avvisato, subito, il sindaco di Fontanellato Maria Grazia Guareschi che,
insieme all’assessore Claudio Papini e a Pompeo Piazza – sindaco
all’epoca del furto - hanno effettuato il riconoscimento dell’opera
d’arte. Il “San Sebastiano” è attribuito a un pittore emiliano del
Xvii secolo: appare legato a un tronco d’albero con drappo azzurro sui
fianchi. Sullo sfondo si nota parte di una Rocca, un cavaliere e un corso
d’acqua. Si tratta della terza opera – tra le 25 tele trafugate –
ritrovata dalle Forze dell’Ordine. Risale, invece, al 1989 il reperimento
delle altre due tele tornate a casa: “San Domenico e altri frati
domenicani” (pittore emiliano, secolo Xvii-xviii) e “Sant’ignazio di
Loyola che guarisce un’indemoniata” (bozzetto a tutta finitura o, forse,
replica autografa del dipinto del Tagliasacchi). Le Opere Trafugate Nel 1979
- Il valore dei quadri rubati è inestimabile, anche se parecchi dipinti
risultano di artisti anonimi: le opere hanno un grande pregio storico perché
provengono dal patrimonio artistico della dinastia dei nobili Sanvitale che
vissero a Fontanellato dalla fine del 1300 al 1948. Il Furto : I Ladri
Agirono Con Un Canotto Di Gomma - Il 28 giugno 1979, probabilmente tra le 2
e le 3 del mattino, alcuni malviventi scesero con un canotto di gomma sulla
piattaforma-scivolo che da via Angelo Costa porta ai sotterranei del
castello. Attraversarono il fossato colmo d’acqua infilandosi, poi, con il
canotto nell’antico ingresso-medievale a pelo d’acqua collegato alla
Rocca: percorsero la galleria sotterranea, forzarono alcune porte e
sbucarono nel cortile del maniero. Qui forzarono il cancello di ferro,
praticarono un grosso foro nell’antica porta di legno e indisturbati
entrarono nella terza e nella quarta sala della pinacoteca a piano terra.
Staccarono dalle pareti 24 quadri completi di cornice. Tolsero la cornice
soltanto alla tela “La morte di San Giuseppe”, perché troppo
ingombrante. Con le 25 tele sottobraccio i ladri uscirono, infine, dal
portone principale del castello. I malviventi lasciarono sul posto una pompa
per gonfiare il canotto, torce elettriche e vari arnesi da scasso. Un Museo
In Sicurezza - Il Museo della Rocca Sanvitale ha un sistema d’allarme già
dai primi anni Settanta, anche perché conserva l’affresco del
Parmigianino nella “Saletta di Diana e Atteone”. L’impianto di messa
in sicurezza della Pinacoteca è stato potenziato negli anni.
La Soddisfazione Del
Sindaco Maria Grazia Guareschi E Dell’ex Sindaco Pompeo Piazza - Grande
soddisfazione è stata espressa dal sindaco Maria Grazia Guareschi e da
Pompeo Piazza per l’importante ritrovamento. La tela tornerà ad essere
esposta in Pinacoteca.
IN OCCASIONE DEL CENTENARIO DEL PRIMO VOLO LE FRECCE
TRICOLORI FOTOGRAFATE DA MAURO VICARIO
Passariano a Codroipo (Ud), 16 dicembre 2003 – E’ stata inaugurata, alla
presenza di numeroso pubblico venerdì 5 dicembre 2003, alle ore 18.00 la
mostra “In viaggio con le frecce – cielo e terra” che il fotografo
Mauro Vicario ha dedicato alla P.a.n. - Frecce Tricolori. L’esposizione,
che sarà ospitata fino all’11 gennaio nelle sale di Villa Manin di
Passariano a Codroipo (Ud), è patrocinata dalla Presidenza del Consiglio
Regionale del Friuli Venezia Giulia, dalla Provincia di Udine e dalla
Fondazione Crup. Un’idea nata dalla collaborazione tra l’artista e
l’Associazione culturale “Uomo, macchina, ambiente” di Udine,
presieduta dal Dott. Giorgio Venier Romano. Cinquanta i pannelli espositivi
che raccontano la passione di Mauro Vicario per il volo e per le
funamboliche prestazioni della Pattuglia Acrobatica delle Frecce Tricolori.
“È la realistica ed entusiasmante rappresentazione di una straordinaria
avventura fatta di aerei, di uomini, di voli e di ideali” Così Silvano
Antonini Cantarin, presidente della Fondazione Crup, descrive il lavoro del
fotografo udinese. Entusiasta la presentazione che Fabrizio Cigolot,
Assessore alla Cultura della Provincia di Udine, fa della mostra e del libro
ad essa collegato. “Mauro Vicario ha saputo cogliere in ogni immagine i
sottili rapporti che da sempre legano queste straordinarie macchine volanti,
gli uomini invisibili che le guidano e l’ambiente in cui si svolge la
manifestazione. Un lavoro per intenditori, un aiuto a comprendere perché
questi “illustri” ambasciatori d’Italia e del Friuli sono tanto amati
da chiunque abbia avuto la fortuna di vederli in azione”. “Con queste
fotografie – dichiara il fotografo Franco Fontana – Mauro mi ricorda la
creatività e le emozioni che mi hanno dato gli aereo-pittori e i futuristi,
quando esaltavano il mito del movimento, lo spettacolo naturale che è e ci
viene dal dinamismo cosmico. In quel tripudio di celeste del cielo e deI
colore degli aerei e delle loro scie colorate”. Tra le cinquanta
fotografie in esposizione troviamo gli straordinari scatti effettuati in
volo insieme al 313° Gruppo addestramento acrobatico, nome ufficiale delle
Frecce Tricolori. Una passione, quella per il volo, che Vicario coltiva
professionalmente dal 1993 e che proprio in occasione della ricorrenza del
centenario del primo volo dei fratelli Wright, gli ha consentito di rendere
omaggio al sogno che ha sfidato la legge di gravità. La voglia di
raccontare il rapporto tra cielo, terra ed aereo è alla base di questa
mostra e al catalogo ad essa dedicato.Un libro innovativo a partire dal suo
formato che presenta, grazie al brevetto “Octavius”, unico al mondo, una
speciale apertura a pop up. Il volume, come la mostra, nasce dalla
collaborazione con “Uomo, macchina, ambiente”, un’associazione che ha
come obiettivo quello di valorizzare il legame positivo fra l’essere
umano, la macchina creata dalla sua intelligenza e lo straordinario ambiente
che tutti abbiamo la fortuna di vivere. Una filosofia alla base del lavoro
di Mauro Vicario che, grazie al suo eclettismo e alla sua vivacità
artistica, può essere considerato senza riserve uno dei nomi
rappresentativi ed originali della ricerca fotografica internazionale. Villa
Manin di Passariano Codroipo (Ud) 6 dicembre 2003 – 11 gennaio 2004. Mauro
Vicario - note biografiche Dal 1988 la ricerca di Mauro Vicario è
prevalentemente dedicata al volo, per cui nutre grande passione ed
interesse. Nello stesso anno partecipa ad importanti missioni in Kuwait,
Emirati Arabi, ecc. Scegliendo in questo modo di essere non solo testimone
bensì protagonista del volo. L’emozione del volare, la conquista della
libertà, il superamento dei limiti, vengono catturati dalla macchina
fotografica, che diventa protesi ideale del corpo e dell’anima del
fotografo. L’artista ambulante, protagonista di mostre personali e
collettive, è vincitore nel 1991 del premio Foto Color House, del premio di
merito Kodak European Award - con un interessante lavoro sulla Tv e le sue
implicazioni mediatiche - e del Premio Internazionale di San Marino con
“Il volto della terra” - un lavoro sul paesaggio aereo -. La ricerca
artistica e stilistica, la curiosità e la volontà di andare oltre, sono
gli elementi che maggiormente caratterizzano il lavoro di Mauro Vicario.
Dagli anni ’80 ad oggi, ha intrapreso un percorso artistico ricco ed
affascinate, passando dalle immagini delle più importanti compagnie di
danza nazionali ed internazionali, all’”Incontro con il colore” di
Franco Fontana, fino all’interpretazione originale delle committenze
industriali con la realizzazione di campagne pubblicitarie nazionali.
PIANTALA! DODICI ARTISTI IN DODICI PIANTE A
CURA DI MORENO GENTILI
Milano, 16 dicembre 2003 -. 12 artisti contemporanei per realizzare 12 opere
d’arte legate all’ambiente che verranno messe in vendita il 16 dicembre
2003 presso
la N.o. Gallery
di Milano. Una mostra-evento dedicata quindi all’ambiente e all’uomo,
alla coabitazione necessaria tra natura e figura umana, tra esseri viventi
che osservano, respirano e vivono insieme tra azione – quella
dell’artista, in questo caso – e reazione – quella dei bambini
sudafricani e dei bambini meno fortunati in genere, sempre in questo caso
– per stabilire un principio di solidarietà. L’intero ricavato della
vendita delle piante verrà devoluto alla Lila-cedius
www.Lilacedius.it Associazione
Onlus che si dedica, attraverso l’assistenza e la prevenzione, a
combattere la diffusione dell’Aids nei bambini e nelle loro madri in
Sudafrica, e all’Adisco Lombardia (www.Adisco.it), Associazione Donatrici
Sangue Cordone Ombelicale Onlus impegnata a raccogliere fondi per la ricerca
e la terapia nel campo dell’applicazione delle cellule staminali nei
trapianti nei bambini affetti da leucemia. Le cellule staminali , sono la
nostra grande speranza per tutte le malattie immunodeficitarie e certamente
la grande speranza sul futuro della salute dei nostri figli. Il Progetto
“Piantala!”, ideato da Moreno Gentili, grafica di Francesco Dondina,
nasce per sensibilizzare l’opinione pubblica sui problemi che stanno più
a cuore a Lila-cedius e ad Adisco: prevenzione, assistenza e cure per i
bambini. Perché l’ambiente? Perché il progetto “Piantala!” è un
pretesto per dire all’opinione pubblica di rimanere vicino ai problemi
dell’Ambiente proprio da un punto di vista umano e concreto. “Piantala
di rimanere indifferente”, “Piantala di non osservare”, “Piantala di
perdere tempo”,”Piantala di inquinare” sono alcune tra le riflessioni
che il curatore ha prodotto per legare il progetto nei riguardi della tutela
della salute dei bambini al concetto di ambiente. Il progetto mira infatti
ad approfondire quanti e quali tipi di problematiche produce
l’indifferenza nei riguardi della natura, dell’habitat e degli esseri
umani se abbandonati a sé stessi. Ad ogni artista verrà consegnata una
pianta che verrà “rielaborata” dai medesimi secondo il loro personale,
creativo, punto di vista. Ogni pianta farà poi ritorno presso
la N.o. Gallery
per dare vita alla manifestazione di presentazione dove verranno messe in
vendita.. Verrà editato un calendario con 365 Piantala. Un piantala al
giorno per ricordasi dell’ impegno di essere uomini consapevoli. E’ il
nostro tempo questo e noi esistiamo nel “nostro tempo”; viviamolo
insieme al meglio delle nostre possibilità
COLORADO GAMES IN MOSTRA ALLA DOMUS
ACADEMY
Milano, 12 dicembre 2003 - Colorado Games, Artemide, Comune di Venezia,
Samsung, Pirelli Real Estate,swarovski sono solo alcuni dei prestigiosi nomi
che hanno voluto prestare il proprio know-how nella realizzazione di 120
progetti di Design in mostra da sabato
13 a
martedì 17 alla Domus Academy di via Savona 97. Tra i 120 nuovi progetti di
Design che
la Domus Academy
presenterà al pubblico fino a martedì alcuni portano la firma di Colorado
Games, l'ultima novità della Colorado, che si pone l'obiettivo di
"travasare" i talenti, i contenuti, le idee del mondo del cinema e
dello spettacolo in quello dei games e dell'intrattenimento interattivo.
"Scoprire nuove soluzioni per creare una nuova generazione di prodotti
destinati all'intrattenimento in tutte le sue più svariate declinazioni è
ciò che questa nuova divisione di Colorado intende sperimentare, attingendo
al capitale artistico e al know how delle società del gruppo",
sottolineano Marco Cohen, Fabrizio Donvito e Marco Malfi, responsabili del
progetto con
la Domus.
"Agli studenti del Master abbiamo proposto tre personaggi del nostro
patrimonio artistico, Attila di Diego Abatantuono, Biru Biru di Claudio
Bisio e Olmo di Fabio de Luigi, il primo prettamente cinematografico, gli
altri più televisivi. Intorno a questi i ragazzi hanno lavorato. Dalle
sfaccettature e dalle caratteristiche dei singoli personaggi sono nate
cinque diverse proposte di gioco interdisciplinare e multimediale. Proposte
più legate al puro divertissement, come la riproposta telefonica di Biru
Biru, o progetti più strettamente connessi al gioco che si sviluppano
attraverso più media e che hanno un riscontro visibile sul telefonino, come
Attila-virus, tutti comunque interattivi, con l'intento di sollecitare e
coinvolgere il pubblico a partecipare attivamente. Non stiamo portando
avanti solo l'idea istituzionale di gioco con regole immutabili, ma un mondo
di comunicazione aperto a molti soggetti, su più livelli di integrazione e
di informazione" concludono Cohen e Malfi, che promettono per un futuro
molto prossimo grandi novità sulla scena dell'entertainment.
UNA IMPORTANTE MOSTRA DEDICATA A ENRICO
BAJ ALLO SPAZIO OBERDAN DI MILANO CON CATALOGO SKIRA
Milano, 16 dicembre 203 - Enrico Baj (Milano, 1924-2003) è uno degli
artisti italiani più riconosciuti ed apprezzati nel panorama
internazionale. Fondatore del Movimento Nucleare nel 1951, insieme a Sergio
Dangelo e Joe Cesare Colombo, negli anni successivi Baj elabora uno stile
molto originale, fondato su una figurazione ironica o addirittura sarcastica
(i suoi irriverenti ‘Generali’), sull’uso di elementi assemblati in
maniera da esaltarne l’aspetto kitsch(come festoni, trine, merletti,
medaglie, stoffe varie) e su tecniche derivate dai linguaggi
dell’avanguardia (come il collage, il ‘detournement’ e altre svariate
forme di sperimentazione pittorica, quali l’acqua pesante o il frottage).
Inoltre, Baj è il primo artista italiano a “scoprire” la patafisica e a
costruirvi intorno un movimento artistico vero e proprio, che oggi conta
decine di proseliti sparpagliati per tutta la penisola. La sua produzione
ampia e importante negli anni ha ottenuto significativi riconoscimenti di
mercato e di critica, ed è già stata oggetto di numerose antologiche di
ampio respiro, per esempio al Museo d’Arte Moderna di Nizza e a quello di
Chartres in Francia nel 2000, e al Palazzo delle Esposizioni di Roma nel
2001. A
Milano, città natale di Baj, una sua mostra antologica in uno spazio
pubblico non viene allestita dagli Anni Settanta, se si esclude la marginale
parentesi dello “Spazio Bai” (aperto temporaneamente nelle sale di
Palazzo Dugnani ma chiuso ormai da anni) e le rassegne “minori” dedicate
alle grafiche e libri d’artista al Castello Sforzesco. Questa mostra,
organizzata dalla Provincia di Milano/cultura e beni culturali con la
collaborazione di Accademia di Belle Arti di Brera e di Mostre
Artificioskira, copre appunto questa lunga assenza. L’esposizione è
curata da Martina Corgnati - già autrice di numerose monografie e testi
critici sull’opera dell’artista, compreso il “Catalogo Generale
dell’opera dipinta 1974-
1996”
(Marconi-menhir), - e realizzata con la collaborazione di Roberta Cerini Baj.
Le opere presentate saranno circa centocinquanta, in gran parte mai esposte
a Milano, e coprono l’intero arco della produzione di Baj: dalle prime
sperimentazioni astratte “nucleari”(1951) ai collage, generali e dame,
personaggi, mobili, soggetti kitsch, maschere tribali, totem, microritratti,
monumenti idraulici e figure tratte dal repertorio patafisico di Jarry. Si
tratta di capolavori notori ma anche di opere selezionate fra un ricco
repertorio di pezzi esposti con minore frequenza, che potrebbero
diversificare la rassegna milanese dalle altre già allestite negli anni
scorsi. La mostra valorizza tutte le tecniche utilizzate da Baj: la pittura
e il collage, ma anche la scultura, il disegno, il meccano; costruendo
appositi “ambienti” ad hoc nei vari spazi che costituiscono la sede
espositiva, e non tralasciando un esempio di “grandi opere”, nella
fattispecie la ‘Parata a sei’ degli Anni Sessanta. L’omaggio a Enrico
Baj ha il suo corpus principale allo Spazio Oberdan ed è concepito come un
percorso cronologico-tematico attraverso l’opera del Maestro. Esposizioni
a corredo si terranno all’Accademia di Belle Arti di Brera, alla
Fondazione Mudima e alla Galleria Giò Marconi, che permettono di completare
la rassegna e di accogliere opere imponenti e poco viste. E’ il caso dei
“Funerali dell’anarchico Pinelli”, un’opera monumentale eseguita nel
‘72, ospitata nella Sala Napoleonica dell’Accademia di Brera; dell’
“Apocalisse”, uno dei lavori più complessi, articolato in un migliaio
di frammenti, che viene installata sui tre piani della Galleria Mudima; e
delle opere esposte alla Galleria Giò Marconi (punto di riferimento
costante, quest’ultimo, dell’attività espositiva di Baj). All’esterno
dello Spazio Oberdan verrà installato un grande portale—totem “Ubu”,
realizzato su disegno e indicazioni dell’artista. “Enrico Baj. Opere
1951-
2003”
mostra promossa da Provincia di Milano/cultura e beni culturali a cura di
Martina Corgnati Milano, Spazio Oberdan, Viale V.veneto 2 e altre sedi dal
17 dicembre 2003 al 15 febbraio 2004 orari: tutti i giorni 10—19.30;
martedì e giovedì fino alle 22 chiuso il lunedi e il 1° gennaio Catalogo
Skira Editore Informazioni : Provincia di Milano/spazio Oberdan, tel.
02.77406300/6302
IL GRUPPO CIMBALI E L'ARTE :
UN CONNUBIO DI BUON GUSTO
Milano, 16 dicembre 2003 - Per accogliere e salutare 800 ospiti provenienti
da quasi 100 paesi, il 15 novembre scorso il gruppo Cimbali ha organizzato
una serata alla Triennale di Milano. In quella sede è stata allestita una
mostra d'arte appositamente realizzata e una cena basata su un menu
tipicamente italiano. La mostra d'arte era stata commissionata ad Arte da
Mangiare, un'associazione di artisti che hanno lavorato sul tema della
macchina per caffè espresso professionale. L'intento era di evocare
l'insostituibile piacere di degustare una tazzina di caffè, la magia della
macchina che in 40 secondi trasforma 50 chicchi di caffè tostato in un
ottimo espresso, attraverso le creazioni di sculture e quadri che evocano
sensazioni uniche. Il prestigio della location e la qualità delle opere
esposte hanno riscontrato uno straordinario successo di gradimento
soprattutto tra il pubblico internazionale. La mostra è diventata oggi
itinerante e continua così a raccontare nel mondo atmosfere e riti legati
all'arte, tutta italiana, del "fare un buon espresso". Da sempre
il gruppo Cimbali investe risorse importanti nell'innovazione tecnologica.
La cura nell'ideazione e nella progettazione di soluzioni all'avanguardia è
testimoniata da un divisione di Ricerca e Sviluppo senza eguali nel settore
che conta ben 35 ingegneri.
VALZER VIENNESI NEI SALONI DEL
REGINA PALACE HOTEL DI STRESA PER IL GRAN BALLO DELLE DEBUTTANTI “VIENNA
SUL LAGO”
Stresa, 16 novembre 2003 – Si è svolta ieri, dopo settimane di intensi
preparativi, il Gran Ballo delle Debuttanti “Vienna sul Lago”, ospitato
fin dalla sua prima edizione nei magnifici saloni del Regina Palace Hotel.
L’albergo è stato scelto per la sua posizione privilegiata e soprattutto
per il prestigio della struttura. Costruito nel 1908, Il Regina Palace Hotel
è un albergo gioiello, situato nel cuore di Stresa e affacciato sul Lago
Maggiore. Una sapiente gestione ha saputo mantenere intatto il fascino della
Belle Epoque, quando qui soggiornavano principi e regine. Inaugurato nel
1908, ancora oggi conserva mobili e arredi dell’epoca, mentre una
ristrutturazione conservativa ha rinnovato tessuti e complementi senza
tradire lo stile fin de siècle e apportato tutti i moderni comfort.
Direttore dell’hotel è Andrea Padulazzi, quarta generazione di una
famiglia che da sempre opera in ambito turistico e che ha assunto in prima
persona l’impegno di conservare e tramandare l’importante testimonianza
storica e culturale che il Regina Palace Hotel rappresenta. Unico ballo in
Italia a poter vantare l’alto patronato del sindaco della città di Vienna
(dove si svolge il celeberrimo Opernball, il ballo dell’Opera), delle
Ambasciate d’Austria presso il Quirinale e presso
la Santa Sede
, nonché del patrocinio del Ministero degli Esteri, della Difesa e dei Beni
e Attività Culturali, “Vienna sul Lago” è organizzato da un Comitato
senza fini di lucro che devolverà i proventi al Sacro Militare Ordine
Costantiniano di San Giorgio, antichissimo ordine equestre molto attivo
nelle iniziative umanitarie. Un binomio di grande livello quindi tra il
Regina Palace Hotel e il Comitato Organizzatore del Ballo che, per bocca del
Presidente Claudio Limontini, afferma: “Determinante per il successo della
manifestazione l’ospitalità del Regina Palace Hotel, che ha sempre saputo
creare la magia dell’evento e la cui capacità organizzativa è sempre
stata all’altezza della situazione”. Il ruolo dell’hotel non si limita
infatti a mettere a disposizione i saloni Liberty e Borromeo per le danze e
la cena di gala, ma si è mobiliato da settimane per ospitare nelle stanze
al primo piano le giovani debuttanti che seguiranno un vero e proprio
tirocinio dai ritmi serrati, sotto la guida di un nutrito staff di
professionisti: lezioni di valzer e bon ton, prove degli abiti e del trucco.
“La parte organizzativa dietro le quinte è fondamentale per la riuscita
dell’evento” - ha affermato Andrea Padulazzi, direttore del Regina
Palace Hotel – ogni particolare deve essere gestito con precisione per
poter assicurare il perfetto svolgimento delle settimane che precedono la
manifestazione e naturalmente assicurare una magnifica serata ai trecento
ospiti presenti”. Anche dal punto di vista gastronomico, il Regina Palace
Hotel ha voluto sottolineare l’importanza dell’evento con una cena di
gala che presenta alcuni piatti studiati appositamente dallo chef per
l’occasione, tra cui in particolare: terrina di pesce del Lago Maggiore
con misticanze di insalatine e vellutata delicata, tortelli farciti di
ricotta e erbette di montagna mantecati in salsa crema e pesto basilico,
filetto di manzo lardellato in salsa al barolo, giardinetto di legumi e
patate riccio. Anche per quanto riguarda il vino si sono ricercati gli
abbinamenti più adatti: ad esaltare i sapori della cena di gala saranno
serviti vini selezionati di
La Versa
e Antichi Vigneti di Cantalupo. Infolink: www.Regina-palace.it
www.Viennasullago.it
PARUZZI, LA “SIGNORA IN
ROSSO” ANCHE LARSSON AL VIA COL PETTORALE DI LEADER
Val di Fiemme, 16 dicembre 2003 –
La Coppa
del Mondo di sci di fondo torna in Trentino dieci mesi dopo la felice
conclusione dei Campionati Mondiali di sci nordico.A Passo Lavazè,
perfettamente innevato con neve naturale, domani fa tappa
la Coppa
del Mondo sprint in tecnica classica. La pista è in condizioni ottimali
lungo tutti i
1.200 metri
del tracciato, anche se per domani sono previste condizioni meteo con
abbassamento repentino della temperatura, forti raffiche di vento, poi tempo
soleggiato e addirittura nevischio.Quella di domani sarà la seconda gara
sprint della stagione, dopo il debutto di Duesseldorf, e la prima in stile
classico.Toccherà a Gabriella Paruzzi e a Peter Larsson partire col
pettorale rosso di leader. Mancheranno diversi “big”, soprattutto dopo
l’impegno di Davos: ad esempio nel nutrito gruppo italiano non ci saranno
gli attesi Piller Cottrer, a causa dei suoi guai al ginocchio, Giorgio Di
Centa e Fulvio Valbusa, ma anche i tedeschi Angerer, Sommerfeldt, Kuenzel,
Sachenbacher e soprattutto le due protagoniste di Coppa del Mondo femminile,
Smigun e Shevchenko.grandi attesi, in particolare dopo il successo nella
staffetta sprint di Dobbiaco e nella staffetta di ieri, gli atleti
norvegesi. Tra i maschi spiccano i nomi di Hetland, Bjerkeli, Iversen e
Svartedal e quindi Bjoergen e Skofterud. I tedeschi schierano in particolare
Teichmann, Schluetter e tra le donne Henkel e Bauer.gli italiani puntano
tutto sulla “ripresa” di Christian Zorzi e Freddy Schwienbacher ma anche
sui govani Pasini, Debetolis, Theodule e Carrara, e sulle donne capitanate
dalla Paruzzi. Al via anche Sabina Valbusa, Kelder, Moroder e Genuin.numerosa
anche la squadra finlandese con Kurttila, Pyykoenen, Palolahti e le atlete
Kuitunen, Saarinen e Vaelimaa.
La Russia
si propone con Rotchev, Liaschenko, Sidko, Savialova, Hahina e Tchepalova ed
infine
la Svezia
con Mathias Fredriksson, Lind, i due Ostberg - Fredrik e Mikael - ed i tre
Larsson - Martin, Mats e Peter. Al via anche la squadra estone con in prima
fila Andrus Veerpalu.il programma di gara prevede le qualificazioni alle ore
9 e l’inizio della gara vera e propria alle ore 11.Passo Lavazè è una
splendida località a
1.800 metri
di altezza a ridosso delle affascinanti Dolomiti del Latemar.infolink: www.Valdifiemme2003.com
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