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di
MARTEDI'
15 APRILE 2003
pagina 1
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EUROPA
ED AUSTRALIA: COLLABORAZIONI IN RETE PER PROMUOVERE L'ECCELLENZA
Bruxelles,
15 aprile 2003 - Il 17 giugno, a Canberra (Australia), il ministro federale
australiano della Scienza, Peter McGauran, inaugurerà un forum dedicato
alla collaborazione scientifica e tecnologica (Feast) tra Europa ed
Australia. Il convegno, che si articolerà in due giorni, intende promuovere
lo scambio scientifico e il dibattito politico tra Australia ed Europa,
contribuendo, allo stesso tempo, ad una maggiore conoscenza dei livelli
raggiunti dalla ricerca all'estremo opposto del globo. La manifestazione
mira inoltre a favorire progetti comuni di ricerca. Gli argomenti prioritari
del convegno saranno: la struttura e la capacità dei collegamenti in rete;
le modalità attraverso le quali le priorità della ricerca condurranno alla
nascita di una scienza d'eccellenza; il ruolo degli scambi internazionali
nella formazione e nello sviluppo; le responsabilità sociali della scienza.
Nel corso di alcune discussioni saranno affrontati i seguenti temi:
agricoltura e sviluppo sostenibile; il ruolo delle tecnologie
dell'informazione e della comunicazione (Tic) nella scienza; scienze della
vita, genomica e biotecnologia al servizio della salute; nanotecnologia e
nanoscienze. http://www.feast.org/feast4.html
CONVEGNO
PER PROMUOVERE L'IMPORTANZA DEI BREVETTI E L'INFORMAZIONE BREVETTUALE
Lussemburgo, 15 aprile 2003 - Dal 10 al 12 novembre si svolgerà a
Lussemburgo (quartiere di Kirchberg) un convegno volto a promuovere
l'importanza dei brevetti e l'informazione brevettuale. Grazie allo sforzo
congiunto tra Commissione europea ed Ufficio brevetti europeo da un lato, ed
Ufficio brevetti del Lussemburgo dall'altro, le manifestazioni Patinnova '03
ed Epidos si svolgeranno contemporaneamente, al fine di mettere in luce le
problematiche relative al mondo dei brevetti. Patinnova '03 prevede due
sessioni parallele e verterà sull'interfaccia tra proprietà intellettuale
ed innovazione. La manifestazione denominata Epidos sarà dedicata ai più
recenti sviluppi sul fronte del reperimento di informazioni relative ai
brevetti, ad Internet ed agli altri strumenti disponibili sul mercato.
Rappresentanti di spicco del mondo dei brevetti, compresi gli uffici
brevetti, i fornitori di informazioni sui brevetti, le università ed i
broker informatici, parteciperanno all'esposizione, organizzata
parallelamente al convegno, sulle attuali tendenze nel campo dei brevetti e
dell'innovazione. Infolink: http://www.european-patent-office.org/epidos/conf/eac2003/index.php
AVVICENDAMENTI
A MEDIOBANCA: NOMINATO GABRIELE GALATERI DI GENOLA ALLA CARICA DI
PRESIDENTE
Milano, 15 aprile 2003 - Si è riunito ieri il Consiglio di Amministrazione
di Mediobanca che ha preso atto delle dimissioni dei Signori Francesco
Cingano e Vincenzo Maranghi rispettivamente dalla carica di Presidente del
Consiglio di Amministrazione e di Amministratore Delegato-Direttore Generale
di Mediobanca con effetto 13 aprile 2003. Il Consiglio di Amministrazione ha
pertanto provveduto, tra l'altro, a: - cooptare i Signori Vincent Bollore' e
Gabriele Galateri di Genola; nominare Gabriele Galateri di Genola alla
carica di Presidente; - integrare il Comitato Esecutivo, chiamando a farne
parte Gabriele Galatieri di Genola, Vincent Bollorè e Carlo Buora, oltre a
Cesare Geronzi e Carlo Salvatori - Vice Presidenti, Giorgio Brambilla, Ennio
Doris, Alessandro Profumo e Axel von Ruedorffer; - nominare Alberto Nagel
alla carica di Direttore Generale e Renato Pagliaro a quella di Condirettore
Generale. Il Consiglio di Amministrazione infine ha dato mandato al
Presidente, unitamente al Direttore Generale e al Condirettore Generale, di
predisporre una revisione dello Statuto sociale da sottoporre al Consiglio e
ad una convocanda assemblea straordinaria e che recepisca, tra l'altro, gli
orientamenti espressi dal Patto di Sindacato.
GRUPPO
GENERALI : PRESENTAZIONE AGLI ANALISTI DEI RISULTATI ECONOMICI E FINANZIARI
2002 VALORE DEL PORTAFOGLIO ESISTENTE A 8,54 MILIARDI
Milano, 15 aprile 2003. Nel corso dell'incontro con gli analisti finanziari
che si è tenuto ieri a Londra, sono stati illustrati dagli Amministratori
Delegati del Gruppo Generali Sergio Balbinot e Giovanni Perissinotto i
risultati economici e finanziari 2002 e per la prima volta le principali
variazioni tra il bilancio redatto secondo i principi dell'Italian Gaap e
quello redatto in base alla metodologia Ias/Us Gaap. Nel presentare i dati
relativi all'esercizio 2002, saranno forniti al mercato il valore del
portafoglio esistente e il valore della nuova produzione, certificati, così
come lo scorso anno, da Tillinghast-Towers Perrin, società internazionale
di consulenza attuariale. Come di consueto, tali valori sono calcolati al
netto delle tasse, della riassicurazione esterna, del costo del margine di
solvibilità e degli interessi delle minoranze. Quest'anno per la prima
volta sono stati certificati anche il valore del portafoglio esistente e
della nuova produzione delle operazioni relative al risparmio gestito per
conto terzi. Nonostante il persistere nel corso del 2002 della sfavorevole
congiuntura economica che ha condizionato l'andamento dei principali mercati
finanziari, con un'ulteriore caduta dei corsi azionari e bassi tassi
d'interesse, il valore del portafoglio vita esistente e della nuova
produzione hanno evidenziato una sostanziale tenuta. Tale risultato è stato
principalmente frutto delle azioni intraprese per garantire redditività pur
in un contesto di bassi rendimenti. Il valore certificato del portafoglio
esistente, che come sopraindicato comprende per la prima volta quello
relativo alle operazione di asset gathering, si è attestato a 8,54
miliardi. In particolare, il valore del portafoglio vita si è mostrato in
leggera flessione, attestandosi a 7,86 miliardi di euro (8,01 miliardi nel
2001, ricalcolati secondo la nuova metodologia adottata dal certificatore);
a tale valore hanno contribuito l'Italia per il 50%, la Germania per il
14,3% e la Francia per il 12,1%. Considerando invece i canali distributivi,
gli agenti hanno concorso per il 79%, i promotori finanziari per il 17% e la
bancassicurazione per il 4%. Il valore delle operazioni di risparmio gestito
è risultato pari a 680 milioni. Il valore della nuova produzione vita
sommato a quello delle operazioni di asset gathering è pari a 476 milioni,
di cui quello relativo al business vita ha raggiunto i 430 milioni in
crescita del 3,4% evidenziando al contempo un miglioramento dei margini
netti, passati da 16,2% a 16,5%. In particolare, concorrono a tale valore
l'Italia per il 50%, la Germania per il 14,4% e la Francia per l'11,2%. Il
canale tradizionale ha contribuito per il 61%, con un margine netto del
16,5%, lo stesso registrato complessivamente dagli altri canali. L'Embedded
Value a fine 2002 si è quindi attestato a 20.687 milioni in riduzione di
circa l'8% rispetto al 2001. Tale riduzione è attribuibile alle minori
plusvalenze non realizzate nel comparto azionario, controbilanciate da
maggiori plusvalenze latenti sui titoli obbligazionari e dalla sostanziale
tenuta del valore del portafoglio, vita e risparmio gestito, in essere. Il
Return on Embedded Value normalizzato (Roev), indicatore della creazione di
valore per gli azionisti, rimane stabile a 9,2% (9,4% nel 2001). Il capitale
economico ha evidenziato una redditività del 10,7% nel vita e malattie, del
6,1% nei danni e del 12,7% nel risparmio gestito. Il capitale in eccesso è
risultato pari a 1,7 miliardi (2 miliardi al 30 giugno 2002).
MELIORBANCA:
PROSEGUE IL PROGETTO CHE PORTERÀ ALLA COSTITUZIONE DI BANCA DELLA NUOVA
TERRA, LA BANCA DEDICATA AI SERVIZI FINANZIARI PER LA FILIERA
AGRO-INDUSTRIALE
Milano, 15 aprile 2003- Il Consiglio di Amministrazione di Meliorbanca,
riunitosi ieri, ha deliberato in merito al progetto di costituzione di Banca
della Nuova Terra, la banca specializzata nell'offerta di servizi bancari e
finanziari al settore agro-industriale. Il Consiglio di Amministrazione ha
deliberato di perseguire il progetto già avviato nel 2002 con una diversa
articolazione e precisamente mediante la costituzione di una nuova banca
interamente controllata da Meliorbanca, con un capitale sociale di 6,5
milioni di euro, a cui conferire mediante un aumento di capitale, il ramo di
azienda attualmente dedicato al credito agrario e ai servizi bancari e
finanziari per la filiera agro-alimentare. La nuova banca sarà parte del
Gruppo Meliorbanca. Il medesimo Consiglio ha revocato le precedenti delibere
relative alla ipotesi di costituire Banca della Nuova Terra mediante
scissione parziale proporzionale di Meliorbanca SpA. Si ritiene che
l'operazione di scorporo sia preferibile a quella originaria di scissione
stante l'attuale incertezza dei mercati e il difficile contesto. "Siamo
convinti", ha dichiarato il presidente di Meliorbanca Pier Domenico
Gallo, "della valenza industriale del progetto;esiste domanda per una
banca specializzata nella filiera agroalimentare, con un proprio management
e con forti legami con gli istituti di ricerca, le istituzioni pubbliche e
il territorio". Il progetto nasce dall'idea di applicare il know how di
banca d'affari maturato da Meliorbanca negli ultimi anni al patrimonio
storico ereditato dal Meliorconsorzio. Meliorbanca, nata infatti nel 1927
come Meliorconsorzio, Consorzio Nazionale per il Credito Agrario di
Miglioramento, è sempre stata un importante punto di riferimento per la
cultura e la tradizione agricola in Italia e negli anni ha saputo applicare
logiche di corporate finance anche alle attività di trasformazione e
commercializzazione dei principali prodotti della terra. Tra le più recenti
iniziative si ricorda che nel dicembre del 2002, avendo vinto una gara
indetta dal Ministero dell'Agricoltura, Meliorbanca ha costituito insieme ad
Agea (Agenzia per le erogazioni in agricoltura) e Ismea (Istituto di servizi
per il mercato agricolo-alimentare) la società Agripart. Agripart,
posseduta da Meliorbanca per l'80% e dagli altri due istituti pubblici per
la restante quota, è il partner privato in grado di ottimizzare e
valorizzare il patrimonio di conoscenze e attività svolte tradizionalmente
da Agea e Ismea. Il compendio oggetto di conferimento, elaborato sulla base
della situazione patrimoniale al 31 dicembre 2002, prevede che l'attivo
contabile di Banca della Nuova Terra, composto prevalentemente dal
portafoglio crediti agrari, abbia un valore complessivo di circa 225 milioni
di Euro, a fronte di un patrimonio netto contabile di 18,5 milioni di euro.
Pertanto il patrimonio netto contabile di Banca della Nuova Terra, una volta
completata l'operazione, sarà pari ad almeno 25 milioni di euro. Quanto
alla tempistica, si prevede che Banca della Nuova Terra possa iniziare ad
operare nell'ultimo trimestre dell'anno, previo ottenimento delle necessarie
autorizzazioni dall'Organo di Vigilanza.
MELIORBANCA
PERFEZIONA L'ACQUISTO DELLA SVIZZERA GESFID SA.
Milano, 15 aprile 2003- In seguito all'accordo firmato nell'ottobre 2002 e
dopo aver ottenuto le necessarie approvazioni dalle Autorità di Vigilanza,
Meliorbanca, ha perfezionato l'acquisizione del 51% di Gesfid Sa, società
svizzera di risparmio gestito. L'operazione è avvenuta tramite l'acquisto
da parte di Meliorbanca del 51% di Rinascita Holding, società di diritto
svizzero appositamente costituita dalla famiglia Saladino nel 2002 per
acquistare il 100% di Gesfid SA dalla Banca del Gottardo. La famiglia
Saladino, che detiene il restante 49% di Rinascita Holding, è l'azionista
storico di Gesfid nonché espressione dell'attuale top management.
L'operazione per Meliorbanca comporta un investimento di 16 milioni di
franchi svizzeri (pari a circa 11 milioni di Euro) nel capitale azionario di
Rinascita Holding. Meliorbanca, che opera dal 1998 nel settore delle
gestioni di fascia elevata, con l'acquisizione di Gesfid consolida
ulteriormente la propria posizione raggiungendo una massa in gestione di
oltre 2,8 miliardi di euro. "L'acquisizione di Gesfid - sottolinea il
presidente di Meliorbanca Pier Domenico Gallo - rappresenta uno step
importante nella strategia di crescita di Meliorbanca che, oltre a
conquistare una quota significativa del mercato del private banking,
rafforza la propria presenza a livello internazionale". Nell'esercizio
2002 Gesfid ha generato un utile netto di 6 milioni di franchi svizzeri, a
fronte di un margine di intermediazione di 27 milioni di franchi svizzeri.
Il totale dell'attivo al 31 dicembre 2002 è pari a 138 milioni di franchi
svizzeri. Nei termini e con le modalità previste dall'art. 71 del
Regolamento Consob n. 11971/1999 verrà messo a disposizione del pubblico
presso la sede di Meliorbanca SpA e di Borsa Italiana SpA un documento
informativo concernente l'operazione.
E.BISCOM:
L`ASSEMBLEA APPROVA IL BILANCIO 2002 E NOMINA IL CONSIGLIO DI
AMMINISTRAZIONE E.BISCOM: L'ASSEMBLEA APPROVA IL BILANCIO 2002 E NOMINA IL
CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE
Milano, 15 aprile 2003 -L'Assemblea degli Azionisti di e.Biscom S.p.A.
riunitasi ieri, ha approvato il bilancio d'esercizio al 31 dicembre 2002.
Contestualmente, al fine di perfezionare l'operazione di compravendita delle
partecipazioni di Aem S.p.A. (Borsa di Milano: Aem) in Fastweb S.p.A.
(30,8%) e di e.Biscom in Metroweb S.p.A. (33%) approvata dai Consigli di
Amministrazione delle rispettive Società il 13 febbraio scorso e
dall'Assemblea degli Azionisti di Aem il successivo 31 marzo, l'Assemblea
degli Azionisti di e.Biscom ha deliberato l'emissione di un prestito
obbligazionario convertibile a tasso d'interesse zero dell'importo massimo
complessivo di Euro 240.003.685,60, approvandone lo schema di regolamento.
Il prestito - che consiste in 241.045 obbligazioni, ciascuna del valore
nominale di Euro 995,68 - sarà offerto in opzione agli azionisti di
e.Biscom nel rapporto di 1 obbligazione ogni 201 azioni possedute.
L'eventuale inoptato sarà integralmente sottoscritto da Aem. Il prezzo di
emissione e di rimborso alla scadenza è pari al 100% del valore nominale.
Il prezzo di conversione è di Euro 35,56 per azione e darà diritto a 28
azioni per 1 obbligazione. Il numero di azioni a servizio del prestito
obbligazionario, in caso di integrale conversione dello stesso, è pari a un
massimo di n° 6.750.000 azioni e.Biscom di nuova emissione che
rappresentano, post-emissione, il 12,23% del capitale di e.Biscom. Il
prospetto informativo del prestito obbligazionario sarà pubblicato non
appena ottenuto il nulla osta della Consob. Inoltre, tenuto conto del
successo riscontrato da Fastweb nelle città in cui sono attualmente in
corso i piani di sviluppo e nell'eventualità che si verifichino nel tempo
opportunità di investimento in nuove aree urbane e condizioni di mercato
favorevoli per finanziarle, l'Assemblea ha conferito al Consiglio di
Amministrazione di e.Biscom la facoltà di procedere, nei prossimi 5 anni,
ad aumenti del capitale sociale per nominali massimi Euro 2.600.000,00 e/o
all'emissione di obbligazioni, anche convertibili, e/o all'emissione di
warrant fino a un ammontare massimo di Euro 150.000.000,00. L'esercizio di
tale delega, non previsto nel breve-medio periodo, è finalizzato a
migliorare l'efficienza dell'attività del Consiglio di Amministrazione.
Infine, visti i positivi risultati finanziari conseguiti dal Gruppo e.Biscom
con largo anticipo rispetto alle previsioni e stante l'opportunità di
disporre di adeguati strumenti di incentivazione del management, l'Assemblea
degli Azionisti ha deliberato un aumento del capitale sociale, con
esclusione del diritto di opzione, per un ammontare massimo complessivo di
Euro 1.040.000,00, da offrirsi in sottoscrizione ai dipendeti mediante
emissione di massime n° 2.000.000 di azioni ordinarie del valore nominale
di Euro 0,52 ciascuna, con sovrapprezzo determinato in base alla media
aritmetica dei prezzi di mercato delle azioni e.Biscom nel mese precedente
la data di assegnazione delle opzioni. Con l'approvazione del bilancio al 31
dicembre 2002 si è concluso il mandato degli amministratori in carica per
scadenza del termine. Al dott. Francesco Micheli, Presidente della Società
e Vice presidente di Fastweb che ha espresso il proprio desiderio a non far
più parte degli organi sociali, il Consiglio di Amministrazione e
l'Assemblea hanno manifestato gratitudine per quanto fatto per la creazione
e lo sviluppo del Gruppo e.Biscom: peraltro egli manterrà una relazione
stabile con la Società alla quale assicurerà il suo apporto professionale.
L'Assemblea ha pertanto proceduto alla nomina del Consiglio di
Amministrazione composto da: Emanuele Angelidis, Mario Greco, Carlo Micheli,
Gianfelice Rocca e Silvio Scaglia.
TIM:
L'ASSEMBLEA DEGLI AZIONISTI APPROVA IL BILANCIO DELL'ESERCIZIO 2002 :
APPROVATA LA DISTRIBUZIONE DELLA SECONDA TRANCHE DI DIVIDENDI AGLI AZIONISTI
IN RAGIONE DI EURO 0,0477 PER CIASCUNA AZIONE ORDINARIA E DI EURO 0,0597 PER
CIASCUNA AZIONE DI RISPARMIO.
Torino, 15 aprile 2003 - Si è riunita ieri a Torino, sotto la presidenza di
Carlo Buora, l'assemblea ordinaria degli Azionisti di Tim (Gruppo Telecom
Italia). L'Assemblea ordinaria ha approvato il bilancio di Tim S.p.A.
relativo all'esercizio 2002, illustrato dall'Amministratore Delegato Marco
De Benedetti. Nell'esercizio in rassegna sono stati realizzati ricavi
complessivi pari a 9.022 milioni di euro (8.915 milioni di euro al netto
degli effetti relativi all'incorporazione di Blu S.p.A., con un incremento
del 6,7% rispetto all'esercizio precedente), un Margine Operativo Lordo (Mol)
pari a 4.404 milioni di euro (4.529 milioni di euro al netto di Blu, con un
incremento del 7,2%), un risultato operativo pari a 3.153 milioni di euro
(3.323 milioni di euro al netto di Blu, con un incremento del 2,8%). L'utile
netto civilistico dell'esercizio si attesta a 264 milioni di euro e sconta
componenti non ricorrenti, al netto del relativo effetto fiscale, negativi
per 1.733 milioni di euro, essenzialmente riferiti all'adeguamento del
valore di carico della controllata Tim International N.V. (a seguito delle
svalutazioni da essa operate su alcune partecipate estere) ed ai benefici
fiscali dell'incorporazione di Blu. Il bilancio consolidato del Gruppo Tim
ha registrato, nel 2002, ricavi pari a 10.867 milioni di euro (+6,0%), un
Margine Operativo Lordo (Mol) pari a 5.039 milioni di euro (+5,9%) ed un
risultato operativo pari a 3.358 milioni di euro (+7,1%). L´Assemblea ha
approvato, così come proposto dal Consiglio di Amministrazione, la
ripartizione dell'utile di esercizio 2002 e la distribuzione di parte della
"Riserva da sovrapprezzo delle azioni", riconoscendo agli
Azionisti un dividendo complessivo fino ad un massimo di euro
411.443.577,06, in ragione di euro 0,0477 per ciascuna azione ordinaria (al
netto delle azioni proprie in portafoglio alla data di stacco cedola) e di
euro 0,0597 per ciascuna azione di risparmio, al lordo delle eventuali
ritenute di legge. Tale importo unitario consente: quanto ad una quota parte
di euro 0,0305 per ciascuna azione ordinaria e di euro 0,0425 per ciascuna
azione di risparmio, l'attribuzione di un credito d'imposta pieno ed
utilizzabile senza limitazioni, nella misura del 56,25%, ai sensi dell'art.14
del D.P.R. 22 dicembre 1986, n. 917 e successive modificazioni; quanto alla
quota parte di euro 0,0172 per ciascuna azione ordinaria e di risparmio,
nessuna attribuzione di credito di imposta trattandosi di quota prelevata
dalla "Riserva da sovrapprezzo delle azioni" formatasi con
precedenti versamenti degli Azionisti (art.44, comma 1 del citato D.P.R.).
Il dividendo sarà messo in pagamento a partire dal 25 aprile 2003, con
stacco cedola in data 22 aprile 2003. L'attuale distribuzione si configura,
in termini finanziari, come una seconda tranche di assegnazione agli
Azionisti, la cui prima tranche è stata deliberata dall'assemblea dell'11
dicembre 2002, e permette quindi una complessiva assegnazione in linea con
quella deliberata, per l'esercizio precedente, dall'Assemblea del 12 aprile
2002. L´Assemblea ha, quindi, determinato in quindici il numero dei
componenti il Consiglio di Amministrazione e nominato Consiglieri di
Amministrazione Giuseppe Lucchini e Lorenzo Caprio, le cui caratteristiche
personali e professionali sono idonee a qualificarlo come amministratore
indipendente. I nominati Consiglieri rimarranno in carica fino all´approvazione
del bilancio al 31 dicembre 2003, data di scadenza dell´intero Consiglio di
Amministrazione.
ENERTAD:
L'ASSEMBLEA HA APPROVATO LE PROSSIME OPERAZIONI DI FINANZA STRAORDINARIA E
IL BILANCIO DELL'ESERCIZIO 2002 UN FATTURATO CONSOLIDATO DI 84,16 MILIONI DI
EURO
Milano, 15 aprile 2003 - Si è riunita ieri a Milano, sotto la presidenza di
Luigi Agarini, l'Assemblea degli Azionisti di Enertad S.p.A., società dei
Gruppo Tad quotata al Mercato Telematico Azionario organizzato e gestito da
Borsa Italiana S.p.A. e attiva nella produzione di energia da fonti
rinnovabili e nei servizi ambientali. In sintesi, l'Assemblea Ordinaria ha
approvato: a) il Bilancio di esercizio 2002; b) il Conferimento, ai sensi
del D. Lgs. 24 febbraio 1998, n. 58, dell'incarico di revisione e
certificazione dei bilanci della Società e dei bilanci consolidati del
Gruppo per il triennio 2003, 2004 e 2005 alla società Deloitte & Touche
Italia SpA; c) la Nomina del professor Ernesto Monti quale Amministratore,
mentre l'Assemblea Straordinaria ha approvato: a) l'emissione di un prestito
obbligazionario convertibile in azioni Enertad, con esclusione dei diritto
di opzione; b) aumento di capitale sociale posto a servizio del prestito
obbligazionario convertibile in azioni Enertad; c) modifica dell'art. 6 e
dell'art. 8 dello statuto sociale. Il Bilancio consolidato dell'esercizio
2002 presentato alla stessa Assemblea, ha chiuso con un fatturato
consolidato di 84,16 milioni di Euro, un Ebitda consolidato di 10,2 milioni
di Euro e un utile netto consolidato di 4, 04 milioni. Nello specifico, per
quanto riguarda la società capogruppo Enertad S.p.A., l'Assemblea ha
approvato il bilancio 2002 che vede ricavi pari a 1,8 milioni di Euro e un
utile di esercizio di 108.000 Euro, deliberando di iscrivere lo stesso alla
riserva utili riportati a nuovo. Non si è provveduto al raffronto dei dati
con l'esercizio precedente, poiché a seguito della variazione del perimetro
di consolidamento, originata dalla scissione Enertad (che ha dato luogo alla
costituzione della beneficiaria Actelios) e del conferimento della Charron,
il bilancio 2001 non risulta comparabile, mentre i ricavi consolidati
comprendono l'attività del ramo distribuzione acciaio per i soli ultimi 4
mesi dell'esercizio L'Assemblea Straordinaria, inoltre, ha deliberato
l'emissione di un prestito obbligazionario convertibile in azioni Enertad
con esclusione del diritto di opzione. La Società ha approvato un ingente
piano di investimenti principalmente destinati al settore della produzione
di energia elettrica da fonti rinnovabili e al settore dei servizi
ambientali e gestione delle acque: comparti ad alta intensità di capitali
con processi di investimento caratterizzati da cicli di rientro medio-lunghi
a fronte di una redditività particolarmente interessante. La strategia
pianificata da Enertad prevede una equilibrata composizione delle fonti di
finanziamento con prevalente ricorso a fonti di medio-lungo periodo,
preferibilmente con la forma tecnica del project finance. Si ritiene che,
stante le attuali condizioni dei mercati finanziari, il prestito
obbligazionario convertibie sia uno strumento idoneo e particolarmente
adatto a sostenere la Società nella fase di avvio degli investimenti
previsti dal piano di sviluppo, e che rappresenti nel contempo uno strumento
finanziario particolarmente attraente per gli investitori. L'Assemblea
Straordinaria ha deliberato l'emissione di un prestito obbligazionario
convertibile in azioni ordinarie Enertad SpA aventi le stesse
caratteristiche di quelle in circolazione, per un controvalore massimo di
76.500.000 Euro e comunque non superiore al valore dei capitale versato e
delle riserve iscritte nel bilancio al 31.12.2002, cos' come previsto dalle
attuali disposizioni normative e regolamentari. Il prestito obbligazionario
avrà una durata massima di 5 anni, un prezzo minimo di emissione pari a 3
Euro per obbligazione. - Il rapporto di conversione sarà di 1 azione
Enertad di godimento regolare per ciascuna obbligazione presentata in
conversione e il periodo di conversione sarà continuo, dalla data di
emissione sino a scadenza. L'Assemblea ha delegato al Consiglio di
Amministrazione la fissazione delle caratteristiche definitive del Poc in
termini di: importo, valore nominale e prezzo di emissione che comunque non
potranno essere al di sotto di 3 Euro; durata del prestito; tasso di
interesse della cedola; modalità di pagamento della cedola; modalità di
conversione e i necessari termini del regolamento del prestito
obbligazionario; richiesta di quotazione; ogni altra modalità di attuazione
che sia necessaria. Infine, l'Assemblea ha approvato la modifica degli
articoli 6 e 8 dello Statuto Sociale affinché recepiscano rispettivamente
l'emissione del prestito obbligazionario convertibile e l'aumento di
capitale al servizio esclusivo del prestito medesimo per un ammontare
nominale massimo di 26.500.000 Euro mediante emissione di massime 26.500.000
azioni ordinarie del valore nominale di 1 euro ciascuna da offrire agli
obbligazionisti che eserciteranno la facoltà di conversione del rapporto di
1 nuova azione Enertad per ogni obbligazione presentata per la conversione
(art. 6) e, nel rispetto della vigente normativa, il potere di emettere
obbligazioni anche convertibili e/o cum warrant (art. 8), sia nominative sia
al portatore.
IL
GRUPPO AEM TORINO CRESCE NEL MERCATO LIBERO DELL'ENERGIA NEL 2003 SARÀ
TRIPLICATA LA QUANTITÀ DI ENERGIA ELETTRICA VENDUTA SUL MERCATO LIBERO.
PREVISTO PER IL 2003 UN FATTURATO CONSOLIDATO IN CRESCITA DEL 30%.
Torino, 15 aprile 2003 - Nel corso dell'anno 2003 il Gruppo Aem Torino
prevede di superare 650 milioni di euro di fatturato, con un incremento del
30% circa rispetto al 2002, grazie all'acquisizione di nuove quote sul
mercato libero dell'energia. Infatti, con l'inizio dell'anno è stata
fortemente rilanciata l'attività della controllata Siet S.p.A., che grazie
ad un'efficace azione commerciale prevede di vendere sul mercato libero
dell'energia nel corso del 2003, elettricità per circa 2,3 miliardi di kwh
(2.300 Gwh) e gas per circa 300 milioni di metri cubi, realizzando un
fatturato di oltre 250 milioni di euro. L'energia elettrica, venduta a circa
500 clienti idonei consumatori finali, direttamente da Siet o tramite alcuni
rivenditori, è approvvigionata interamente sul mercato libero italiano ed
estero e si aggiunge alla produzione propria di Aem Torino, che è invece
destinata al mercato vincolato della città.
ENERGIA
ELETTRICA DA IMPIANTI CIP 6: ASSEGNATI 200 MEGAWATT PER IL MESE DI
GIUGNO
Roma, 15 aprile 2003 - Il Gestore della rete ha concluso la gara per
l'assegnazione, su base mensile, dell'energia Cip 6 (energia prodotta da
impianti che utilizzano fonti rinnovabili e assimilate) destinata alle
imprese per l'anno 2003. Alla procedura concorsuale per l'assegnazione della
capacità disponibile per il mese di giugno, hanno partecipato 13 società.
Tutti i 200 megawatt disponibili sono stati assegnati alla società Edison
Energia SpA. Sul sito internet del Gestore della rete, www.grtn.it è
disponibile l'elenco delle società aggiudicatrici e delle relative bande
assegnate in tutte le aste precedenti.
APER
VINCE LA BATTAGLIA DEGLI ONERI DI ALLACCIAMENTO PREGRESSI PRETESI DA
ENEL.
Milano, 15 aprile 2003 - L'8 aprile si è svolta l'udienza di discussione
del ricorso in appello, proposto presso il Consiglio di Stato da Enel
Distribuzione contro la sentenza TAR Lombardia n. 2027/02 con la quale era
stata confermata la legittimità della deliberazione Aeeg n. 150/01.
L'appello è stato rigettato anche se non sono ancora disponibili né il
dispositivo, né le motivazioni. La vicenda degli oneri di allacciamento
pregressi nasce quando Aper - Associazione dei Produttori di Energia da
fonti Rinnovabili-, dopo lunghe ed infruttuose trattative con Enel, decide
di denunciare all'Antitrust e all'Aeeg la pretesa di Enel, vessatoria ed
infondata, di ottenere dai produttori privati, oltre al costo delle nuove
opere di allacciamento necessarie per il collegamento alla rete
dell'impianto, anche una quota parte delle spese già sostenute per la
realizzazione del tratto esistente tra il punto di intersezione della linea
dedicata e la più vicina stazione di trasformazione (c.d. opere pregresse).
Tali spese erano richieste da Enel in pretesa applicazione del cap. IV, n. 7
del provvedimento Cip n. 15 del 1993 che, tuttavia, le addossava non già ai
produttori bensì ai consumatori energivori che si allacciavano in alta
tensione. Successivamente all'esposto di Aper, l'Aeeg era intervenuta con
propria deliberazione n. 150 del 2001 la quale ordinava ad Enel
Distribuzione di porre fine al comportamento lesivo e di determinare
correttamente gli oneri di allacciamento degli impianti di produzione
applicando il solo provvedimento Cip n. 6 del 1992. A seguito del ricorso
presentato da Enel Distribuzione avverso la delibera n. 150/01 Aper si era
costituita ad opponendum nel relativo giudizio, assistita dagli Avvocati
Mario Bucello e Simona Viola di Milano, affermando le ragioni degli
autoproduttori e la correttezza della decisione dell'Aeeg. Con sentenza n.
2027/02 il Tar Lombardia aveva ritenuto che "...i rapporti tra imprese
produttrici e impresa distributrice - sono regolati dalle disposizioni del
provvedimento Cip n. 6/92 e [che] per converso proprio queste disposizioni
non consentono di legittimare la pretesa di Enel Distribuzione ...". A
fronte della pretesa di Enel Distribuzione di fondare la richiesta sul
principio dell'equa remunerazione del capitale investito, il Tar aveva
inoltre affermato che "non è detto che nel caso di specie detta
remunerazione non sia comunque conseguita, in via indiretta, attraverso la
percezione delle tariffe e dei contributi dovuti dall' utente per la
fruizione del servizio, tariffe e contributi fissati all'esito
dell'esercizio di una potestà autoritativa conferita dal legislatore al
soggetto pubblico maggiormente idoneo a valutare l'assetto economico -
finanziario del settore di riferimento". Ora nuovamente il Consiglio di
Stato sembra aver affermato l'infondatezza della prassi ultradecennale con
cui Enel Distribuzione S.p.A. (e, prima ancora di Enel S.p.A.) ha incassato,
secondo alcune stime prudenti, centinaia di Mld di vecchie lire, gravando
ingiustamente la produzione privata (con ogni conseguente pregiudizio in
termini di ritardo e appesantimento del processo di liberalizzazione del
mercato) e, in particolare i piccoli produttori da fonti rinnovabili.
Numerosi di questi hanno già preannunciato l'avvio di azioni che, con
l'assistenza dell'Aper e dagli Avvocati Mario Bucello e Simona Viola,
saranno volte al recupero degli oneri indebitamente versati. L'ing. Roberto
Longo, Presidente dell'Aper, ha commentato la sentenza esprimendo la
soddisfazione per il risultato dell'attenta azione, durata anni, svolta da
Aper in difesa degli interessi dei propri Associati ed in generale della
categoria dei produttori da fonti rinnovabili, al fine di rendere sempre più
raggiungibile l'obiettivo della crescita del contributo di queste fonti alla
sicurezza strategica ed ambientale del sistema elettrico italiano.
LA
COMMISSIONE APPROVA L'ACQUISIZIONE DI JENBACHER DA PARTE DI GENERAL ELECTRIC
Bruxelles, 15 aprile 2003 - La Commissione europea ha concesso il nulla
osta, previsto dalla normativa comunitaria, all'acquisizione dell'impresa
austriaca Jenbacher AG, produttrice di motori a gas e di generatori, da
parte di General Electric Company (GE). La Commissione ha concluso che
l'acquisizione, che ha effetti soprattutto sul mercato dei motori
alternativi utilizzati per la generazione di energia, non solleva alcuna
preoccupazione sotto il profilo della concorrenza in Europa. Jenbacher
sviluppa, produce e commercializza motori alternativi. Si tratta di motori
di grosse dimensioni, alimentati con combustibili liquidi o a gas, che sono
solitamente utilizzati per applicazioni meccaniche e per la generazione di
energia elettrica. GE non opera in questo specifico settore, anche se
sviluppa, produce e commercializza turbine di diversi altri tipi e
dimensioni. L'indagine di mercato della Commissione ha rilevato che i motori
alternativi si possono generalmente distinguere da altri tipi di apparecchi
per la generazione di energia in base alle loro caratteristiche tecniche,
costi ed efficienza. Non vi sono dunque sovrapposizioni a livello
orizzontale tra le attività di GE e quelle di Jenbacher. Anche se si
considerasse un mercato rilevante più ampio, comprendente anche le turbine
a gas di piccole dimensioni, la quota di mercato apportata da GE sarebbe
inferiore al 5%. Poiché GE non opera nei settori a monte o a valle di
quello dei motori alternativi, l'operazione non suscita preoccupazioni sotto
il profilo dell'integrazione verticale. Jenbacher detiene una posizione
importante ma non dominante sul mercato dei motori alternativi. Pur essendo
uno dei principali operatori sul mercato delle apparecchiature per la
generazione di energia diverse dai motori alternativi, GE si concentra
invece principalmente sulle turbine pesanti di grandi dimensioni con una
produzione di energia nettamente superiore a quella dei motori alternativi.
La Commissione ha di conseguenza concluso che GE non sarebbe in grado di
sfruttare questa nuova posizione in quanto i clienti dei due tipi di
prodotti sono prevalentemente diversi.
90
MILIONI PER L'ENERGIA "PULITA" IL 33% DELLA PRODUZIONE ENERGETICA
DERIVA DA FONTI RINNOVABILI
Milano, 15 aprile 2003 - Il 33% della produzione di energia in Lombardia
deriva da fonti rinnovabili. Lo ha affermato l'assessore ai Servizi di
Pubblica Utilità, Maurizio Bernardo, intervenendo a Monza al convegno
"Energia da fonti non fossili in Lombardia", organizzato
dall'Associazione Industriali di Monza e della Brianza. Per "fonti non
fossili" si intendono quelle non rappresentate da petrolio, gas
naturale o metano e carbone, in pratica acqua corrente o in caduta per
produzione idroelettrica, radiazione solare utilizzata per produrre calore,
o produzione dielettricità tramite pannelli solari, vento che agisce sui
rotori, biomasse di origine vegetale o animale e rifiuti. "Per queste
fonti di energia 'pulita' - ha detto Bernardo - stiamo investendo 28 milioni
in impianti alimentati a biomasse e 32 milioni per impianti di
teleriscaldamento, mentre una dozzina circa di milioni di euro sono a
sostegno del solare termico, del fotovoltaico e dei piccoli impianti
idroelettrici". "Infine - ha concluso Bernardo - sono 18 i milioni
euro stanziati, e da spendere entri il 2005, per sperimentazioni nel campo
di utilizzo dell'idrogeno,in tutto quindi circa 90 milioni di euro".
Insomma, in un futuro abbastanza prossimo, secondo l'assessore Bernardo, le
"fonti fossili" verranno progressivamente sostituite da fonti meno
inquinanti.
SIRTI
S.P.A. HA CONCLUSO CON ALTRI SOCI DI INIZIATIVE TECNOLOGICHE S.P.A UN
ACCORDO PER L'APPROVAZIONE DELLA FUSIONE IN EPLANET
Milano, 15 aprile 2003. Sirti S.p.A. ha concluso con altri soci di
Iniziative Tecnologiche S.p.A (la holding che controlla e-via S.p.A.) un
accordo per l'approvazione della fusione in ePlanet, che verrà deliberata
in occasione dell'assemblea fissata per il 27 e 28 aprile prossimi, nonché
per l'assunzione dei correlati obblighi a non cedere sotto alcuna forma le
azioni di ePlanet rivenienti dalla predetta fusione per un periodo di sei
mesi dalla data in cui dette azioni entreranno nella loro disponibilità e,
per il successivo periodo di diciotto mesi, a porre in essere un meccanismo
di "orderly market" tendente a garantire stabilità al titolo
nell'interesse di ePlanet e degli stessi soci.. L'accordo riguarda soci di
Iniziative Tecnologiche S.p.A. che, nel complesso, possiedono più dell'80%
del capitale. E' quindi stata raggiunta e superata la maggioranza prevista
dallo statuto di Iniziative Tecnologiche S.p.A. per le deliberazioni
concernenti operazioni di fusione.
STEFANEL
S.P.A. COMUNICA DI AVER CONCLUSO UN ACCORDO VINCOLANTE PER LA CESSIONE DELLA
CONTROLLATA INTERPOOL S.P.A. AD ACON S.P.A.
Ponte di Piave, 15 aprile 2003. Stefanel S.p.A. ha concluso un accordo
vincolante per la cessione della controllata Interpool S.p.A. ad Acon S.p.A.
società attiva nel settore dell'abbigliamento con il marchio Mash. La
cessione troverà esecuzione entro il prossimo 8 maggio con la
corresponsione di un prezzo pari ad euro 4,73 milioni oltre al rimborso di
debiti finanziari per euro 2,6 milioni consentendo il realizzo di una
plusvalenza a livello consolidato di circa euro 2,0 milioni di competenza
dell'esercizio 2003. Questa operazione rappresenta per il Gruppo Stefanel un
ulteriore tassello del progetto di ristrutturazione e focalizzazione del
Portafoglio Societario illustrato al Mercato nell'ambito del Piano Triennale
2001-2003. In questa operazione Interbanca S.p.A ha operato in qualità di
advisor finanziario del Gruppo Stefanel.
LA
RIPRESA DELL'AREA EURO RIMANDATA ALLA SECONDA METÀ DELL'ANNO, IL PIL 2003
CRESCERÀ DELL'1,2%
Milano, 15 aprile 2003: La ripresa dell'area Euro prevista per il primo
semestre del 2003 nel rapporto dell'European Forecasting Network
dell'autunno scorso è stata impedita da una serie di fattori quali
l'aumento del greggio e le incertezze sull'Iraq che hanno depresso i
consumi, gli investimenti e il commercio. Lo Spring Report dell'Efn, gli
otto istituti di ricerca coordinati dall'Igier Bocconi e cofinanziato dalla
Commissione europea, prevede che la ripresa ora scatterà nella seconda metà
del 2003 con l'assestamento del prezzo del greggio e del cambio
euro-dollaro. Il rapporto, presentato oggi all'Università Bocconi da Carlo
Favero, direttore dell'Innocenzo Gasparini Institute for Economic Research (Igier),
e Massimiliano Marcellino dell'Igier, coordinatore del Report, prevede che
la crescita del Pil dello 0,8% nel 2002 sarà seguita da un +1,2% nel 2003 e
+2,1% nel 2004. La ripresa è stata rallentata anche dalla preoccupazione
della Bce per il tetto d'inflazione fissato al 2% che ha indotto cautela e
rigidità nella sua scelta di politica monetaria. Secondo le previsioni,
l'inflazione registrerà un +2,4% nel 2003 e +1,8% nel 2004 (rispetto a un
+2,2% nel 2002). Gli autori sottolineano inoltre come le politiche monetarie
e fiscali imposte dal Patto di Stabilità non abbiano aiutato la ripresa e
analizzano varie proposte per riformare il patto, partendo dalla necessità
di renderlo più flessibile con politiche fatte su misura per venire
incontro alle circostanze particolari dei diversi paesi. Nella seconda metà
del 2003 la ripresa economica nelle principali regioni mondiali prenderà
slancio e il commercio dell'area Euro riprenderà vigore gradualmente. Per
il 2003 si prevede una crescita del 2,2% della produzione industriale Usa ma
solo dello 0,8% per l'area Euro, salendo poi al 2% nel 2004. Alla fine del
2002 le esportazioni dell'area Euro ristagnavano ma con un'attesa ripresa
della domanda globale e la fine degli effetti del rafforzamento dell'Euro il
rapporto prevede una ripresa delle esportazioni a partire dalla seconda metà
del 2003 (+3,3% nel 2003 e +6,3% nel 2004). I miglioramenti dell'economia
mondiale nel 2003, attesi dopo la fine della crisi in Iraq, aiuteranno a
ripristinare anche la fiducia di consumatori e investitori con gli
investimenti aiutati da finanziamenti agevolati da tassi d'interesse bassi e
dalla ripresa della domanda. I consumi privati saranno però frenati dalla
permanenza di un'alta disoccupazione (8,8% nel 2003 e 9% nel 2004, rispetto
all' 8,3% del 2002). Oltre alle condizioni della ripresa economica il
Rapporto sottolinea altri fattori importanti nel medio termine per
l'evoluzione dell'area Euro. In particolare, l'ingresso di 10 nuovi membri
nell'Unione europea nel 2004. Secondo il Rapporto, l'estensione del mercato
unico aumenterà la convergenza economica fra stati ma persisteranno
notevoli disparità economiche, specialmente a livello di regioni. Inoltre,
la notevole eterogeneità fra i nuovi stati renderà difficilmente
applicabili regole uguali per tutti e richiederà il ritaglio di misure
specifiche per i singoli Paesi. Le simulazioni del Rapporto sull'impatto
dell'allargamento indicano che gli effetti sugli stati già membri saranno
minori ma ci sarà una impatto significativo sull'output dei nuovi stati.
L'impatto sul Pil dell'area Euro sarà, infatti, vicino a zero mentre
raggiungerà il 7% per i nuovi stati. Il Rapporto illustra inoltre come le
precedenti esperienze di allargamento dell'Unione abbiano portato sì ad una
convergenza fra gli stati membri ma che le disparità fra regioni
persistono. E tale trend è previsto anche in occasione dell'allargamento
verso Est. Tale polarizzazione richiede la creazione di una nuova politica
regionale e il Rapporto analizza le varie priorità. L'impatto economico
dell'allargamento, inoltre, va analizzato assieme all'effetto di altri shock
esterni. Il Rapporto, infatti, dimostra che la trasmissione di shock Usa
all'Europa è veloce e potente, con circa il 50% di un tale impatto
trasmesso all'Europa entro un anno. E mentre i modelli passati si
focalizzavano normalmente solo sui fattori commerciali, il modello qui
esposto illustra che altri canali vanno presi in considerazione. In
particolare, la crescente integrazione finanziaria mondiale, con la
correlazione dei mercati, ha fatto sì che questo sia ora il canale
principale tramite cui gli shock vengono trasmessi da una sponda all'altra
dell'Atlantico. Il Rapporto riflette le opinioni degli autori. La
Commissione Europea non risponde di nessun uso che possa essere fatto
dell'informazione contenuta.
IL
SINDACO ALBERTINI: "DALL'IMPIANTO DI NOSEDO GIÀ RESTITUITI ALLA ROGGIA
VETTABBIA 3 MILIONI E MEZZO DI MC DI ACQUA DEPURATA".
Milano, 15 aprile 2003 - Il Sindaco di Milano, in qualità di Commissario
straordinario del Governo per la realizzazione delle opere necessarie alla
depurazione delle acque reflue di Milano, ha visitato ieri l'impianto di
Nosedo per verificare lo stato dei lavori rispetto alla data contrattuale
del 22 aprile 2003 per l'entrata in funzione del primo lotto. "Dopo
anni di polemiche e ingiustificati ritardi - ha dichiarato il Sindaco e
Commissario Albertini - la costruzione degli impianti di depurazione della
città di Milano è diventato un obiettivo di questa amministrazione
comunale e, oggi, con l'acqua depurata che defluisce dall'impianto di Nosedo,
una realtà incontrovertibile e che, da fine marzo, ha già restituito alla
roggia Vettabbia oltre 3 milioni e mezzo di mc di acqua depurata."
"Il lavoro degli amministratori pubblici e dei dirigenti comunali, che
hanno attuato le procedure commissariali, unito all'impegno delle imprese
costruttrici, si è tradotto in questo primo importante risultato di
restituire, prima della scadenza contrattuale, 1,25 mc al secondo e circa
110.000 mc al giorno, di acqua depurata alla roggia Vettabbia."
"Sappiamo bene - ha continuato il Sindaco - che l'impianto sta
funzionando solo per una portata di circa 350.000 abitanti equivalenti,
rispetto al 1.250.000 di progetto, e che ancora molto c'è da fare, ma la
realtà dell'acqua depurata è qui davanti agli occhi di tutti ed è la
miglior risposta ai cittadini milanesi che da anni pagano la tariffa della
depurazione e ai residenti nei comuni attraversati dal Po che lamentano,
giustamente, da anni i ritardi di Milano in questo campo." "Nelle
prossime settimane - ha concluso il Commissario Albertini - continueremo a
lavorare per garantire, e se possibile anticipare ulteriormente, le date di
consegna dell'intero impianto di Nosedo, prevista per gennaio 2005, e degli
impianti di Milano Sud e Peschiera Borromeo, previste rispettivamente a
settembre e dicembre 2004, dove comunque i lavori stanno proseguendo nel
pieno rispetto dei programmi definiti."
GLI
ITALIANI E IL BENESSERE: ALLA SCOPERTA DEL LATO FEMMINILE... CON VIRILITÀ
UNA RICERCA GILLETTE, REALIZZATA DA DEMOSKOPEA, SVELA CHE GLI UOMINI STANNO
RAPIDAMENTE EVOLVENDO VERSO COMPORTAMENTI PIÙ EVOLUTI NEI CONFRONTI DELLA
CURA DEL SÉ, ABBANDONANDO ANTICHI PREGIUDIZI
Milano, 15 aprile 2003 - Il rapporto degli uomini con la cura di sé: è
questo il tema indagato dalla ricerca quali/quantitativa "Gli uomini e
il benessere: avanti con il turbo", realizzata da Demoskopea su
incarico di Gillette in occasione del lancio del nuovo rasoio Mach3 Turbo
della nuova linea di prodotti per la rasatura Gillette Series, articolata in
pre e dopo barba. Per analizzare le abitudini di comportamento e gli
atteggiamenti degli uomini riguardo al personal care, sono stati
intervistati 500 uomini italiani adulti dai 18 ai 79 anni e 250 donne con
partner dai 20 ai 50 anni, oltre ad aver approfondito i temi con alcuni
opinion leader (personal trainer, fashion editor, beauty editor, estetista e
medico) e attraverso 6 focus group a Milano e Bari. "Ciò che emerge
dalla ricerca - evidenzia il sociologo Enrico Finzi presidente di Demoskopea
- è che l'universo maschile è attraversato da una vera e propria
rivoluzione culturale che, anche se tardiva rispetto a quella delle donne,
risulta essere accelerata e velocissima". Questo mutamento è in realtà
parte di un processo, che inizia dall'uomo degli anni 50 - attento solo
all'igiene personale e alla cura della barba - ha un primo punto di svolta
negli Anni '70 con l'avvento dell'uomo un po' pacchiano e macho alla Tony
Manero (La febbre del sabato sera) - proiettato attraverso la cura maniacale
dei capelli e del proprio fisico alla conquista del consenso femminile -
fino ad arrivare all'uomo moderno efebico e ambiguo proposto attualmente
dalle pubblicità, soprattutto di moda. Un modello che, se esteticamente non
trova ancora vasti consensi e adepti tra i maschi italiani, concettualmente
però inizia a conquistare larghe fette di popolazione che ormai hanno un
rapporto disinvolto con prodotti e pratiche associate alla cura del sé sia
per quanto riguarda il corpo sia nello specifico per la rasatura. Prova ne
sia, per esempio, che nonostante esista una fascia consistente di uomini che
fa rientrare nel concetto di benessere e relax le uscite con gli amici, i
viaggi o le vacanze, ben il 64% degli intervistati si prende cura del
proprio corpo, il 20% si reca nei centri estetici, il 72 % pratica uno sport
e il 35% frequenta una palestra. Inoltre, ben il 68% degli intervistati
dichiara di svolgere abitualmente attività per prendersi cura di se stessi
e, nello specifico, il 59% fa sport o frequenta una palestra, il 16% va dal
parrucchiere/barbiere (più inteso nel senso moderno di hair stylist, magari
con annesso centro estetico) e l'8% segue una dieta alimentare. Per quanto
riguarda la frequenza, nonostante la maggior parte degli uomini (55%) si
dedica al personal care dopo il classico risveglio mattutino, esiste una
grossa percentuale (51%) che riserva del tempo alla cura del sé anche alla
sera (37% dopo il lavoro e il 14% prima dell'uscita serale). Ma il dato
maggiormente interessante è che ben il 31% degli intervistati "coglie
l'attimo" e lo fa ogni volta che ha un momento. L'elemento di maggior
rilievo dal punto di vista sociologico di questa rivoluzione maschile è -
come dichiara Enrico Finzi - "il progressivo abbandono della cultura
del solo dovere (cura del sè come mezzo: "ben-apparire"), ossia
del bisogno di prendersi cura di se stessi per rispettare le regole della
convivenza sociale o per star bene con gli altri, e l'emergere della cultura
del piacere (cura del sé come fine: "ben-essere"): una
progressiva centralità di se stesso che implica un edonismo più
consapevole". La ricerca ha infatti evidenziato che ben il 93% degli
uomini adduce come motivazione del prendersi cura del proprio corpo il
sentirsi bene con se stesso. Una motivazione non compresa appieno
dall'universo femminile: solo l'88% delle donne intervistate sostiene
infatti che il proprio uomo si prenda cura del corpo per star bene con se
stesso, mentre l'8% ritiene che l'uomo si prenda cura di sé per piacere
all'altro sesso, motivazione, però, addotta solo dal 2% degli uomini. Un
altro dato degno di nota, è che ben il 91% del campionario femminile
intervistato ritiene che per gli uomini sia importante prendersi cura dei se
stessi (molto il 35% e abbastanza il 56%). Secondo Enrico Finzi, ciò
rispecchia la progressiva "femminilizzazione" dell'universo
maschile nell'ambito del personal care. Un'evoluzione già in corso da anni
sotto altre forme, quali l'accettazione dei sentimenti o la paternità vista
come ruolo specifico e responsabile, e rispecchiata dal crescente desiderio
dell'uomo di occuparsi di tematiche che una volta erano considerate
unicamente pertinenti al mondo femminile o omosessuale. Approfondendo gli
atteggiamenti maschili rispetto alla cura del sè, la ricerca evidenzia che
l'approccio all'aspetto esteriore da parte degli intervistati denota una
maggiore attenzione al concetto di gioventù più che di bellezza. Per 53%
degli uomini, infatti, non contano i muscoli ma un fisico armonioso e
scattante, per il 27% non è importante essere belli ma avere un fisico
perfetto e il 19% pensa che avere un aspetto giovane ed efficiente sia un
requisito fondamentale per essere accettati. Questo nuovo comportamento,
identificato dalla ricerca come Sindrome di Dorian Gray, rispecchia
l'evoluzione dell'immagine maschile all'interno del contesto sociale che non
lascia spazio al decadimento fisico e psichico. L'uomo aspira quasi
all'eterna giovinezza e vuole avere un corpo sempre scattante ed efficiente,
in grado di resistere alla forte competitività della società moderna.
Inoltre, nonostante il 61% degli intervistati affermino che una doccia e un
viso ben rasato appaiono requisiti sufficienti per prendersi cura di se
stessi, gran parte degli intervistati rileva l'aspetto psicologico del
personal care e ritiene che dedicare attenzione al proprio corpo aiuti a
sentirsi di buon umore (50%) o evidenzia che l'aspetto esteriore spesso è
lo specchio di un equilibrio interiore (48%). Anche questo è un segnale
prezioso di come l'universo maschile stia iniziando a interiorizzare il
concetto di bellezza. Sulla base di questi diversi atteggiamenti e approcci
alla cura del sé, la ricerca ha individuato sei tipologie di uomini, dalle
quali si evince che quasi la metà degli italiani (47,3%) sta compiendo o ha
addirittura già compiuto la propria rivoluzione culturale, avvicinandosi a
stili di vita che vedono la cura di sé come un momento di piacere e, di
conseguenza, non disdegnano l'utilizzo di prodotti o trattamenti specifici.
Punta emergente delle nuove tendenze maschili sono gli Evoluti (8,7%),
uomini sofisticati e sicuri di sé che costituiscono il modello vincente nel
futuro. Sono uomini ricchi anche culturalmente, capaci di inglobare tutti i
valori della tradizione e di vivere i nuovi in un sano equilibrio tra mente
e corpo senza estremismi esagerati. Hanno una maggiore dimestichezza con i
prodotti e ne selezionano di specifici, ma soprattutto dimostrano un
atteggiamento mentale aperto e tollerante, che ammette anche per gli uomini
la frequentazione di estetisti o medici estetici. Vivono la rasatura come
importante momento di piacere e di relax, per il quale utilizzano strumenti
tecnologicamente avanzati accompagnati da prodotti di elevata qualità.
Hanno tra i 25 e i 44 anni, livello socio-culturale alto, vivono in città.
Secondo gli intervistati, i modelli di uomo di riferimento sono Francesco
Rutelli o Michele Cucuzza. A ogni gruppo è stato anche chiesto da chi
vorrebbero farsi radere il viso, in una sorta di gioco sensuale. La risposta
degli Evoluti rafforza ancora di più la loro esclusività, in quanto hanno
scelto la bellezza esotica e raffinata di Afef oppure la sfrenata ironia e
simpatia di Luciana Litizzetto. Anche i Narcisisti (10,6%) hanno già
compiuto la loro rivoluzione culturale; infatti si occupano
appassionatamente alla cura del proprio corpo sia dal punto di vista fisico
(sottogruppo dei Palestrati) sia estetico (sottogruppo degli Efebici). Per i
Palestrati il modello maschile di riferimento è infatti Sylvester Stallone:
il macho tutto muscoli, rivisitato con impliciti ammiccamenti all'universo
femminile (esibizione della muscolatura, abbronzatura perfetta, corpo
glabro). Mentre gli Efebici tendono a un modello di bellezza più femminile
(Roberto Di Caprio) e si concentrano sulla cura della pelle utilizzando
creme specifiche e frequentando istituti di bellezza. Entrambi sono molto
concentrati su se stessi, pertanto vivono la rasatura come momento di
piacere e relax. Sono per la maggioranza giovani tra i 18 e i 24, sono
concentrati nelle provincie del sud, vengono da famiglie abbienti e godono
di buoni redditi, sono in larga misura diplomati e alcuni laureati. Entrambi
identificano quale "barbiera" ideale Elisabetta Canalis. I
Salutisti (7,7 %), sono in evoluzione, cioè hanno abbandonato la cultura
tradizionalista e stanno lentamente abbracciando quella dell'innovazione. Si
prendono maniacalmente cura del proprio corpo come fine per star bene con se
stessi, ma spesso sotto consiglio del medico e sostanzialmente per prevenire
o rallentare l'invecchiamento. Sono pertanto molto attenti all'attività
sportiva, alla corretta alimentazione e all'utilizzo di prodotti ecologici e
non testati su animali. Non sono amanti del personal care tout cour, tanto
è vero che nel tempo libero tendono a non seguire taluni comportamenti
abituali, come la rasatura, che viene spesso vissuta come fastidio o dovere.
Sono sia giovani dai 18/24enni sia ultrasessantenni, concentrati al Nord nei
grandi centri e con un livello socio-culturale medio. Si farebbero radere da
Manuela Arcuri e si identificano nel calciatore Roberto Baggio. Sempre in
evoluzione sono i Classici (20,3%), uomini che aderiscono a modelli di cura
evoluti ma senza eccessi efebici. Amano prendersi cura del proprio corpo ma
lo considerano ancora un mezzo per apparire sempre in ordine e all'altezza
di ogni situazione sociale. Oltre ai prodotti per l'igiene utilizzano gel,
schiume, lozioni, profumi e si prendono cura della pelle con creme idratanti
e solari. Tra i 18 e i 44 anni, vivono in aree urbane e metropolitane, non
sono particolarmente abbienti ma più scolarizzati. La loro "transizionalità"
emerge chiaramente nei confronti della rasatura, che viene infatti
considerata sia come igiene, dovere e fastidio, sia come piacere e relax. Il
loro riferimento maschile è Harrison Ford e la "barbiera" ideale
è Nicole Kidman. Esistono tuttavia ancora molti uomini "statici",
ossia ancorati alla cultura tradizionale. Ne sono un esempio i Basici
(16,1%), che nonostante considerino le attività legate all'igiene come di
momenti dedicati alla cura di se stess, percepiscono ancora il personal care
come dovere sociale e funzionale. E' il gruppo più omofobo, ossia
maggiormente preoccupato per il progressivo infiltrarsi nella cultura
maschile della sensibilità femminile, pertanto considera i trattamenti
estetici come esclusivo appannaggio delle donne. Tra i 45 e i 64 anni, sono
prevalentemente di classe sociale media e di cultura medio-bassa e risiedono
per lo più al Sud in centri di media grandezza. Il loro modello maschile è
Pippo Baudo e sceglierebbero Maria De Filippi per farsi radere. I più
"tradizionalisti" e lontani dalla rivoluzione culturale sono gli
Essenziali (36,7%), incuranti delle mode per scelta (volontà di
provocazione) o per incapacità (assenza di modelli adeguati).
Controcorrente rispetto alle nuove evoluzioni dei costumi maschili, non
concepiscono l'eccessiva cura del corpo in un uomo. Sono simili agli uomini
di una volta, infatti alcuni vanno ancora dal barbiere. Anche l'igiene viene
vissuta più come un'azione scontata o un dovere sociale, tanto che i
prodotti citati per la cura di sé sono costituiti solamente da sapone,
rasoio, deodorante e dentifricio. Risiedono in piccoli centri, sono in
genere adulti e maturi, poco istruiti e di classe sociale medio/bassa o
bassa. Il loro uomo di riferimento è Vasco Rossi, che per loro è la
rivoluzione, e vorrebbero farsi radere da Alessia Marcuzzi.
LAVORO:
SI' DELLA CAMERA A DL OCCUPAZIONE
Roma, 15 aprile 2003 - L'Aula della Camera dei Deputati, nella seduta dell'8
aprile scorso, ha approvato il decreto legge con le misure per fronteggiare
la crisi dell'occupazione nelle grandi aziende in amministrazione
straordinaria. I voti a favore sono stati 248, 176 gli astenuti e uno
contrario. Il provvedimento prevede, tra l'altro, la mobilita' lunga per 7
mila lavoratori di aziende in crisi. Il decreto torna ora all'esame del
Senato. http://www.senato.it/leg/14/Bgt/Schede/Ddliter/19512.htm
SERVIZIO
CIVILE: BANDO PER 10929 VOLONTARI
Roma, 15 aprile 2003 - L'Ufficio nazionale per il Servizio Civile ha indetto
un bando per la selezione di 10929 volontari da impiegare per l'anno 2003 in
progetti di servizio civile nazionale, in Italia e all'estero. La domanda di
partecipazione indirizzata direttamente all'ente che realizza il progetto
prescelto deve pervenire allo stesso entro il 12 maggio 2003. Sul nostro
sito, all'interno del dossier, potete trovare il testo del bando e il nuovo
spot televisivo. La campagna del Servizio Civile Nazionale e' la naturale
prosecuzione della serie gia' utilizzata con successo sulle reti nazionali
nel corso dell'ultimo anno, basata sui personaggi di due giovani ragazzi del
Servizio Civile: la volontaria Chiara e l'obiettore Luca. http://www.governo.it/GovernoInforma/Dossier/servizio_civile/index.html
MANAGER
DELLA MODA, PARTE IL PRIMO MASTER
Terni, 15 aprile 2003 - Si propone di formare professionisti in grado di
studiare i trend ed i flussi di moda,di analizzare il mercato ed i suoi
"competitor",di organizzare la struttura di una collezione,nonché
di pianificare eventi di moda e di concretizzare incontri con la
distribuzione seguendo l'iter della vendita tramite opinion leader e gruppi
di acquisto.Insomma specialisti capaci di orientarsi ed orientare le loro
aziende nel mercato. Obiettivi ambiziosi ed innovativi,quelli del primo
master post-universitario in Fashion Management & Media Relation
promosso dal Centro Studi Comunicare l'Impresa,operante dal 1993 nel settore
della formazione d'eccellenza e della consulenza ai settori produttivi,e
dell'azienda terzana Modalive,operante all'interno del centro multimediale
di Terni e specializzata nella multieditoria e nei nuovi mezzi di
comunicazione di massa. Il master è riservato ad un massimo di trenta
partecipanti e si articolerà in settecento ore:duecento di formazione in
aula,le restanti impegnate in stage che si svolgeranno presso aziende
nazionali ed internazionali del settore,maison d'alta moda,agenzie di
organizzazione eventi,pubblicità,relazioni pubbliche,tv,radio e
giornali.
SCUOLA
E COOPERAZIONE, A PERUGIA 50 ISTITUTI DI TUTTA ITALIA PER UN PROGETTO
MINISTERIALE DI AVVIAMENTO DEGLI STUDENTI AL LAVORO
Perugia, 15 aprile 2003 - E' in corso a Perugia, presso il Plaza Hotel, fino
a mercoledì 16 aprile p.v., il seminario nazionale "Transizione scuola
lavoro: esperienze a confronto" organizzato dalla Direzione generale
Ordinamenti scolastici del Dipartimento per lo sviluppo dell'istruzione
(organismi del Ministero dell'Istruzione, Università e Ricerca - M.I.U.R.),
con la collaborazione dell'Itc "Vittorio Emanuele II" di Perugia e
dell'Itc Tosi di Busto Arsizio. Si tratta di un importante appuntamento
nell'ambito di un'iniziativa inserita per la prima volta nel Programma 2001
- 2002 per l'utilizzo dei fondi stanziati dal Cipe per azioni dirette a
favorire il raccordo tra scuola e lavoro e capace di offrire agli Istituti
superiori, situati nelle aree depresse e non solo, la possibilità di
promuovere la costituzione di vere e proprie attività economiche da
realizzare al termine del percorso scolastico mediante la creazione di una
cooperativa o un'associazione no-profit. Il seminario vuol essere
un'occasione di incontro tra tutte le cooperative costituitesi per
l'occasione al fine di promuovere lo sviluppo di sinergie reciproche,
verificare la valenza didattica del progetto e fornire supporti e indirizzi
di natura tecnica ed amministrativa. I circa 100 delegati, studenti e
professori, presenti a Perugia in rappresentanza di 55 cooperative
distribuite dal Piemonte alla Sicilia (a fare la parte del leone è la
Puglia con 13 progetti, seguita da Sicilia e Campania) si stanno
confrontando per analizzare lo stato dei progetti e delle cooperative e
individuare le migliori prospettive attraverso dibattiti, workshop e meeting
time. La scelta di Perugia non è casuale, dal momento che proprio qui
quattro anni fa fu costituita all'Itc "Vittorio Emanuele II" una
cooperativa di questo tipo, la Coop. I.D.E.A. che raccoglie attualmente il
lavoro di 11 soci dall'età media di 20 anni (il presidente è un ex alunno,
Michele Celeschi, ed ha solo 21 anni) ed un fatturato di 25.000 euro grazie
alla propria attività di organizzazione di corsi di informatica,
realizzazione di siti web e fornitura di servizi alle imprese, e che è oggi
una sorta di modello a livello nazionale. Sulla base di questa esperienza
proprio alcuni giorni fa era stata costituita la Coop. "Artistimisti"
dell'Istituto d'Arte di Gubbio; entrambe fanno capo a Confcooperative
Umbria, il cui presidente, Andrea Fora, ha tenuto la relazione più attesa
della prima giornata parlando dell'organizzazione e dell'analisi dei
processi d'impresa nell'ambito delle esperienze di cooperative di
transizione. Ne è emersa "l'importanza del "ponte" che
queste costituiscono tra il mondo della scuola e quello del lavoro per tanti
ragazzi che, sotto il tutoraggio di professori e dirigenti scolastici, si
ritrovano in mano fondamentali strumenti di crescita e di operatività per
impostare il proprio futuro". Significativo anche l'intervento di Anna
Corbi, della Direzione Generale Ordinamenti Scolastici, che ha quantificato
il fenomeno con dati eloquenti, tracciando l'identikit di una cooperativa di
transizione scuola-lavoro e del suo socio. "Nell'ambito del progetto -
ha detto - dal primo monitoraggio emergono dati che parlano di 48
cooperative costituite, 7 in fase di costituzione ed altrettante non ancora
costituite; 27 hanno radici in Istituti tecnici, 16 in Istituti
Professionali e il restante in istituti superiori; di norma il presidente ha
un'età compresa tra i 18 e i 24 anni ed è un alunno, ex o attuale; sono
composte maggiormente da un numero di soci che oscilla tra gli 11 e i 20 ed
operano prevalentemente in settori legati o all'informatica o al turismo.
Quasi tutte sono cooperative di servizi (solo due quelle di produzione e due
quelle sociali) ed importante è anche il ruolo degli adulti e il
coinvolgimento di eventuali partnership con il mondo imprenditoriale. In un
mondo in cui il mercato del lavoro appare avaro di sbocchi per i giovani,
sicuramente queste cooperative costituiscono un'invitante opportunità. Nel
contempo si assiste alla valorizzazione delle strutture scolastiche che
possono contare nello svolgimento dell'attività curricolare, su una
maggiore motivazione degli studenti per la concreta spendibilità degli
apprendimenti in ambito scolastico; qualificarsi con l'utenza per la
possibilità di sbocchi lavorativi offerti ai propri studenti; gli stessi
docenti, vivendo una esperienza imprenditoriale reale con i ragazzi,
usufruiscono dell'opportunità, da un lato di accrescere le proprie
competenze professionali e dall'altro di sperimentare un modo diverso di
insegnare". Per la giornata di domani sono previsti workshop su
processi gestionali e partecipativi, incontri tra cooperative, aspetti di
marketing e comunicazione esterna. I lavori si chiuderanno mercoledì.
"IL
GIORNO DI MARINETTI": MEGA AFFISSIONE E RICCHI PREMI PER I GIOVANI
FUTURISTI DEL TERZO MILLENNIO INAUGURATA UNA MEGA AFFISSIONE DEL BOZZETTO
VINCITORE DEL GIOCO-CONCORSO
Milano, 14 aprile 2003 - Da ieri, e per il periodo di un mese, si può
ammirare, sulla facciata del Liceo Scientifico Vittorio Veneto a Milano,
un'opera davvero eccezionale: il bozzetto futurista primo classificato - in
una mega versione di 4 metri x 8 - nel grande concorso su Filippo Tommaso
Marinetti e il Futurismo rivolto a tutti i 115.000 studenti delle Scuole
Medie Superiori di Milano e Provincia. Il bozzetto, realizzato da Annamaria
Cocozza, studentessa dell'Istituto Professionale Caterina da Siena di
Milano, ha conquistato il primo premio grazie al forte impatto creativo e
all'abilità nel fondere temi del passato e del presente nell'ideale
copertina di una "nuova rivista futurista". L'iniziativa, promossa
dall'Assessorato all'Istruzione e all'Edilizia Scolastica della Provincia di
Milano e organizzata da Staff - Redazione e Comunicazione, si concluderà
con una giornata di studi e di festa interamente dedicata a quella che è
stata la più grande avanguardia artistica italiana del XX secolo. Domani,
martedì 15 aprile, a partire dalle 9.30, presso lo Spazio Oberdan - via
Vittorio Veneto 2 a Milano - Paola Frassinetti, Assessore all'Istruzione e
all'Edilizia Scolastica, premierà infatti la fantasia e l'originalità dei
"futuristi in erba" che si sono misurati in un fruttuoso e
stimolante dialogo con la figura di Marinetti e con le tematiche - oggi più
che mai attuali - del Futurismo: la velocità, la forza, la macchina, la
guerra. Tra i ricchi premi, un PC portatile, un soggiorno studio di due
settimane all'estero, un cellulare Nokia 7650 con fotocamera. 161 lavori tra
bozzetti e tesine di gruppo, insieme a ben 1.206 cartoline quiz: il
"Giorno di Marinetti" sarà dunque l'occasione per premiare gli
intraprendenti vincitori dei tre giochi-concorso (cartolina quiz, bozzetto
futurista, tesina futurista), ma anche per accendere i riflettori, in un
dibattito con importanti personalità della storia dell'arte e della
cultura, su un movimento di respiro internazionale che propose un radicale
rinnovamento di tutta la produzione artistica e del costume: dalla
letteratura alla poesia, dalla pittura all'architettura, dalla musica al
teatro, dalla fotografia al cinema, dalla moda alla cucina, fino alla
politica. La premiazione sarà infatti preceduta da un convegno sul
movimento futurista e il suo fondatore, presieduto dall'Assessore Paola
Frassinetti e introdotto da Robi Ronza, giornalista e scrittore.
Interverranno Raffaele De Grada, storico dell'arte, Paolo Perrone Burali
d'Arezzo, direttore dell'Archivio Museale del Futurismo e del Primo
Novecento Europeo, e Valerio Zecchini, scrittore.
ISCRIZIONE
ANTICIPATA ALLA SCUOLA PRIMARIA E ALLA SCUOLA DELL'INFANZIA
Roma, 14 aprile 2003 - A seguito della pubblicazione sulla Gazzetta
Ufficiale del 2 aprile 2003 della legge delega n. 53 del 28 marzo 2003 sulla
riforma degli ordinamenti, che consente in prima applicazione la possibilità
di iscrizione in anticipo alla scuola primaria e alla scuola dell'infanzia
per l'anno scolastico 2003/2004, il Ministero ha provveduto oggi ad emanare
la circolare n. 37. Il provvedimento in questione consente alle famiglie di
presentare domanda di ammissione al primo anno della scuola primaria per i
figli che compiono 6 anni entro il 28 febbraio 2004. La scadenza per la
presentazione della domanda alle scuole, è fissata per il 30 aprile 2003.
Per la scuola dell'infanzia il termine verrà fissato successivamente dal
Ministero solo dopo la verifica da parte del Miur, insieme agli Enti Locali
e all'Anci, delle condizioni di fattibilità. La circolare disponibile sul
sito del Miur www.istruzione.it
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