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2003 anno 6°  

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di

MARTEDI'
15 APRILE 2003

pagina 1

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EUROPA ED AUSTRALIA: COLLABORAZIONI IN RETE PER PROMUOVERE L'ECCELLENZA 

Bruxelles, 15 aprile 2003 - Il 17 giugno, a Canberra (Australia), il ministro federale australiano della Scienza, Peter McGauran, inaugurerà un forum dedicato alla collaborazione scientifica e tecnologica (Feast) tra Europa ed Australia. Il convegno, che si articolerà in due giorni, intende promuovere lo scambio scientifico e il dibattito politico tra Australia ed Europa, contribuendo, allo stesso tempo, ad una maggiore conoscenza dei livelli raggiunti dalla ricerca all'estremo opposto del globo. La manifestazione mira inoltre a favorire progetti comuni di ricerca. Gli argomenti prioritari del convegno saranno: la struttura e la capacità dei collegamenti in rete; le modalità attraverso le quali le priorità della ricerca condurranno alla nascita di una scienza d'eccellenza; il ruolo degli scambi internazionali nella formazione e nello sviluppo; le responsabilità sociali della scienza. Nel corso di alcune discussioni saranno affrontati i seguenti temi: agricoltura e sviluppo sostenibile; il ruolo delle tecnologie dell'informazione e della comunicazione (Tic) nella scienza; scienze della vita, genomica e biotecnologia al servizio della salute; nanotecnologia e nanoscienze. http://www.feast.org/feast4.html 

CONVEGNO PER PROMUOVERE L'IMPORTANZA DEI BREVETTI E L'INFORMAZIONE BREVETTUALE
Lussemburgo, 15 aprile 2003 - Dal 10 al 12 novembre si svolgerà a Lussemburgo (quartiere di Kirchberg) un convegno volto a promuovere l'importanza dei brevetti e l'informazione brevettuale. Grazie allo sforzo congiunto tra Commissione europea ed Ufficio brevetti europeo da un lato, ed Ufficio brevetti del Lussemburgo dall'altro, le manifestazioni Patinnova '03 ed Epidos si svolgeranno contemporaneamente, al fine di mettere in luce le problematiche relative al mondo dei brevetti. Patinnova '03 prevede due sessioni parallele e verterà sull'interfaccia tra proprietà intellettuale ed innovazione. La manifestazione denominata Epidos sarà dedicata ai più recenti sviluppi sul fronte del reperimento di informazioni relative ai brevetti, ad Internet ed agli altri strumenti disponibili sul mercato. Rappresentanti di spicco del mondo dei brevetti, compresi gli uffici brevetti, i fornitori di informazioni sui brevetti, le università ed i broker informatici, parteciperanno all'esposizione, organizzata parallelamente al convegno, sulle attuali tendenze nel campo dei brevetti e dell'innovazione. Infolink: http://www.european-patent-office.org/epidos/conf/eac2003/index.php 

AVVICENDAMENTI A MEDIOBANCA: NOMINATO GABRIELE GALATERI DI GENOLA ALLA CARICA DI PRESIDENTE 
Milano, 15 aprile 2003 - Si è riunito ieri il Consiglio di Amministrazione di Mediobanca che ha preso atto delle dimissioni dei Signori Francesco Cingano e Vincenzo Maranghi rispettivamente dalla carica di Presidente del Consiglio di Amministrazione e di Amministratore Delegato-Direttore Generale di Mediobanca con effetto 13 aprile 2003. Il Consiglio di Amministrazione ha pertanto provveduto, tra l'altro, a: - cooptare i Signori Vincent Bollore' e Gabriele Galateri di Genola; nominare Gabriele Galateri di Genola alla carica di Presidente; - integrare il Comitato Esecutivo, chiamando a farne parte Gabriele Galatieri di Genola, Vincent Bollorè e Carlo Buora, oltre a Cesare Geronzi e Carlo Salvatori - Vice Presidenti, Giorgio Brambilla, Ennio Doris, Alessandro Profumo e Axel von Ruedorffer; - nominare Alberto Nagel alla carica di Direttore Generale e Renato Pagliaro a quella di Condirettore Generale. Il Consiglio di Amministrazione infine ha dato mandato al Presidente, unitamente al Direttore Generale e al Condirettore Generale, di predisporre una revisione dello Statuto sociale da sottoporre al Consiglio e ad una convocanda assemblea straordinaria e che recepisca, tra l'altro, gli orientamenti espressi dal Patto di Sindacato. 

GRUPPO GENERALI : PRESENTAZIONE AGLI ANALISTI DEI RISULTATI ECONOMICI E FINANZIARI 2002 VALORE DEL PORTAFOGLIO ESISTENTE A 8,54 MILIARDI 
Milano, 15 aprile 2003. Nel corso dell'incontro con gli analisti finanziari che si è tenuto ieri a Londra, sono stati illustrati dagli Amministratori Delegati del Gruppo Generali Sergio Balbinot e Giovanni Perissinotto i risultati economici e finanziari 2002 e per la prima volta le principali variazioni tra il bilancio redatto secondo i principi dell'Italian Gaap e quello redatto in base alla metodologia Ias/Us Gaap. Nel presentare i dati relativi all'esercizio 2002, saranno forniti al mercato il valore del portafoglio esistente e il valore della nuova produzione, certificati, così come lo scorso anno, da Tillinghast-Towers Perrin, società internazionale di consulenza attuariale. Come di consueto, tali valori sono calcolati al netto delle tasse, della riassicurazione esterna, del costo del margine di solvibilità e degli interessi delle minoranze. Quest'anno per la prima volta sono stati certificati anche il valore del portafoglio esistente e della nuova produzione delle operazioni relative al risparmio gestito per conto terzi. Nonostante il persistere nel corso del 2002 della sfavorevole congiuntura economica che ha condizionato l'andamento dei principali mercati finanziari, con un'ulteriore caduta dei corsi azionari e bassi tassi d'interesse, il valore del portafoglio vita esistente e della nuova produzione hanno evidenziato una sostanziale tenuta. Tale risultato è stato principalmente frutto delle azioni intraprese per garantire redditività pur in un contesto di bassi rendimenti. Il valore certificato del portafoglio esistente, che come sopraindicato comprende per la prima volta quello relativo alle operazione di asset gathering, si è attestato a 8,54 miliardi. In particolare, il valore del portafoglio vita si è mostrato in leggera flessione, attestandosi a 7,86 miliardi di euro (8,01 miliardi nel 2001, ricalcolati secondo la nuova metodologia adottata dal certificatore); a tale valore hanno contribuito l'Italia per il 50%, la Germania per il 14,3% e la Francia per il 12,1%. Considerando invece i canali distributivi, gli agenti hanno concorso per il 79%, i promotori finanziari per il 17% e la bancassicurazione per il 4%. Il valore delle operazioni di risparmio gestito è risultato pari a 680 milioni. Il valore della nuova produzione vita sommato a quello delle operazioni di asset gathering è pari a 476 milioni, di cui quello relativo al business vita ha raggiunto i 430 milioni in crescita del 3,4% evidenziando al contempo un miglioramento dei margini netti, passati da 16,2% a 16,5%. In particolare, concorrono a tale valore l'Italia per il 50%, la Germania per il 14,4% e la Francia per l'11,2%. Il canale tradizionale ha contribuito per il 61%, con un margine netto del 16,5%, lo stesso registrato complessivamente dagli altri canali. L'Embedded Value a fine 2002 si è quindi attestato a 20.687 milioni in riduzione di circa l'8% rispetto al 2001. Tale riduzione è attribuibile alle minori plusvalenze non realizzate nel comparto azionario, controbilanciate da maggiori plusvalenze latenti sui titoli obbligazionari e dalla sostanziale tenuta del valore del portafoglio, vita e risparmio gestito, in essere. Il Return on Embedded Value normalizzato (Roev), indicatore della creazione di valore per gli azionisti, rimane stabile a 9,2% (9,4% nel 2001). Il capitale economico ha evidenziato una redditività del 10,7% nel vita e malattie, del 6,1% nei danni e del 12,7% nel risparmio gestito. Il capitale in eccesso è risultato pari a 1,7 miliardi (2 miliardi al 30 giugno 2002). 

MELIORBANCA: PROSEGUE IL PROGETTO CHE PORTERÀ ALLA COSTITUZIONE DI BANCA DELLA NUOVA TERRA, LA BANCA DEDICATA AI SERVIZI FINANZIARI PER LA FILIERA AGRO-INDUSTRIALE
Milano, 15 aprile 2003- Il Consiglio di Amministrazione di Meliorbanca, riunitosi ieri, ha deliberato in merito al progetto di costituzione di Banca della Nuova Terra, la banca specializzata nell'offerta di servizi bancari e finanziari al settore agro-industriale. Il Consiglio di Amministrazione ha deliberato di perseguire il progetto già avviato nel 2002 con una diversa articolazione e precisamente mediante la costituzione di una nuova banca interamente controllata da Meliorbanca, con un capitale sociale di 6,5 milioni di euro, a cui conferire mediante un aumento di capitale, il ramo di azienda attualmente dedicato al credito agrario e ai servizi bancari e finanziari per la filiera agro-alimentare. La nuova banca sarà parte del Gruppo Meliorbanca. Il medesimo Consiglio ha revocato le precedenti delibere relative alla ipotesi di costituire Banca della Nuova Terra mediante scissione parziale proporzionale di Meliorbanca SpA. Si ritiene che l'operazione di scorporo sia preferibile a quella originaria di scissione stante l'attuale incertezza dei mercati e il difficile contesto. "Siamo convinti", ha dichiarato il presidente di Meliorbanca Pier Domenico Gallo, "della valenza industriale del progetto;esiste domanda per una banca specializzata nella filiera agroalimentare, con un proprio management e con forti legami con gli istituti di ricerca, le istituzioni pubbliche e il territorio". Il progetto nasce dall'idea di applicare il know how di banca d'affari maturato da Meliorbanca negli ultimi anni al patrimonio storico ereditato dal Meliorconsorzio. Meliorbanca, nata infatti nel 1927 come Meliorconsorzio, Consorzio Nazionale per il Credito Agrario di Miglioramento, è sempre stata un importante punto di riferimento per la cultura e la tradizione agricola in Italia e negli anni ha saputo applicare logiche di corporate finance anche alle attività di trasformazione e commercializzazione dei principali prodotti della terra. Tra le più recenti iniziative si ricorda che nel dicembre del 2002, avendo vinto una gara indetta dal Ministero dell'Agricoltura, Meliorbanca ha costituito insieme ad Agea (Agenzia per le erogazioni in agricoltura) e Ismea (Istituto di servizi per il mercato agricolo-alimentare) la società Agripart. Agripart, posseduta da Meliorbanca per l'80% e dagli altri due istituti pubblici per la restante quota, è il partner privato in grado di ottimizzare e valorizzare il patrimonio di conoscenze e attività svolte tradizionalmente da Agea e Ismea. Il compendio oggetto di conferimento, elaborato sulla base della situazione patrimoniale al 31 dicembre 2002, prevede che l'attivo contabile di Banca della Nuova Terra, composto prevalentemente dal portafoglio crediti agrari, abbia un valore complessivo di circa 225 milioni di Euro, a fronte di un patrimonio netto contabile di 18,5 milioni di euro. Pertanto il patrimonio netto contabile di Banca della Nuova Terra, una volta completata l'operazione, sarà pari ad almeno 25 milioni di euro. Quanto alla tempistica, si prevede che Banca della Nuova Terra possa iniziare ad operare nell'ultimo trimestre dell'anno, previo ottenimento delle necessarie autorizzazioni dall'Organo di Vigilanza. 

MELIORBANCA PERFEZIONA L'ACQUISTO DELLA SVIZZERA GESFID SA. 
Milano, 15 aprile 2003- In seguito all'accordo firmato nell'ottobre 2002 e dopo aver ottenuto le necessarie approvazioni dalle Autorità di Vigilanza, Meliorbanca, ha perfezionato l'acquisizione del 51% di Gesfid Sa, società svizzera di risparmio gestito. L'operazione è avvenuta tramite l'acquisto da parte di Meliorbanca del 51% di Rinascita Holding, società di diritto svizzero appositamente costituita dalla famiglia Saladino nel 2002 per acquistare il 100% di Gesfid SA dalla Banca del Gottardo. La famiglia Saladino, che detiene il restante 49% di Rinascita Holding, è l'azionista storico di Gesfid nonché espressione dell'attuale top management. L'operazione per Meliorbanca comporta un investimento di 16 milioni di franchi svizzeri (pari a circa 11 milioni di Euro) nel capitale azionario di Rinascita Holding. Meliorbanca, che opera dal 1998 nel settore delle gestioni di fascia elevata, con l'acquisizione di Gesfid consolida ulteriormente la propria posizione raggiungendo una massa in gestione di oltre 2,8 miliardi di euro. "L'acquisizione di Gesfid - sottolinea il presidente di Meliorbanca Pier Domenico Gallo - rappresenta uno step importante nella strategia di crescita di Meliorbanca che, oltre a conquistare una quota significativa del mercato del private banking, rafforza la propria presenza a livello internazionale". Nell'esercizio 2002 Gesfid ha generato un utile netto di 6 milioni di franchi svizzeri, a fronte di un margine di intermediazione di 27 milioni di franchi svizzeri. Il totale dell'attivo al 31 dicembre 2002 è pari a 138 milioni di franchi svizzeri. Nei termini e con le modalità previste dall'art. 71 del Regolamento Consob n. 11971/1999 verrà messo a disposizione del pubblico presso la sede di Meliorbanca SpA e di Borsa Italiana SpA un documento informativo concernente l'operazione. 

E.BISCOM: L`ASSEMBLEA APPROVA IL BILANCIO 2002 E NOMINA IL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE E.BISCOM: L'ASSEMBLEA APPROVA IL BILANCIO 2002 E NOMINA IL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE 
Milano, 15 aprile 2003 -L'Assemblea degli Azionisti di e.Biscom S.p.A. riunitasi ieri, ha approvato il bilancio d'esercizio al 31 dicembre 2002. Contestualmente, al fine di perfezionare l'operazione di compravendita delle partecipazioni di Aem S.p.A. (Borsa di Milano: Aem) in Fastweb S.p.A. (30,8%) e di e.Biscom in Metroweb S.p.A. (33%) approvata dai Consigli di Amministrazione delle rispettive Società il 13 febbraio scorso e dall'Assemblea degli Azionisti di Aem il successivo 31 marzo, l'Assemblea degli Azionisti di e.Biscom ha deliberato l'emissione di un prestito obbligazionario convertibile a tasso d'interesse zero dell'importo massimo complessivo di Euro 240.003.685,60, approvandone lo schema di regolamento. Il prestito - che consiste in 241.045 obbligazioni, ciascuna del valore nominale di Euro 995,68 - sarà offerto in opzione agli azionisti di e.Biscom nel rapporto di 1 obbligazione ogni 201 azioni possedute. L'eventuale inoptato sarà integralmente sottoscritto da Aem. Il prezzo di emissione e di rimborso alla scadenza è pari al 100% del valore nominale. Il prezzo di conversione è di Euro 35,56 per azione e darà diritto a 28 azioni per 1 obbligazione. Il numero di azioni a servizio del prestito obbligazionario, in caso di integrale conversione dello stesso, è pari a un massimo di n° 6.750.000 azioni e.Biscom di nuova emissione che rappresentano, post-emissione, il 12,23% del capitale di e.Biscom. Il prospetto informativo del prestito obbligazionario sarà pubblicato non appena ottenuto il nulla osta della Consob. Inoltre, tenuto conto del successo riscontrato da Fastweb nelle città in cui sono attualmente in corso i piani di sviluppo e nell'eventualità che si verifichino nel tempo opportunità di investimento in nuove aree urbane e condizioni di mercato favorevoli per finanziarle, l'Assemblea ha conferito al Consiglio di Amministrazione di e.Biscom la facoltà di procedere, nei prossimi 5 anni, ad aumenti del capitale sociale per nominali massimi Euro 2.600.000,00 e/o all'emissione di obbligazioni, anche convertibili, e/o all'emissione di warrant fino a un ammontare massimo di Euro 150.000.000,00. L'esercizio di tale delega, non previsto nel breve-medio periodo, è finalizzato a migliorare l'efficienza dell'attività del Consiglio di Amministrazione. Infine, visti i positivi risultati finanziari conseguiti dal Gruppo e.Biscom con largo anticipo rispetto alle previsioni e stante l'opportunità di disporre di adeguati strumenti di incentivazione del management, l'Assemblea degli Azionisti ha deliberato un aumento del capitale sociale, con esclusione del diritto di opzione, per un ammontare massimo complessivo di Euro 1.040.000,00, da offrirsi in sottoscrizione ai dipendeti mediante emissione di massime n° 2.000.000 di azioni ordinarie del valore nominale di Euro 0,52 ciascuna, con sovrapprezzo determinato in base alla media aritmetica dei prezzi di mercato delle azioni e.Biscom nel mese precedente la data di assegnazione delle opzioni. Con l'approvazione del bilancio al 31 dicembre 2002 si è concluso il mandato degli amministratori in carica per scadenza del termine. Al dott. Francesco Micheli, Presidente della Società e Vice presidente di Fastweb che ha espresso il proprio desiderio a non far più parte degli organi sociali, il Consiglio di Amministrazione e l'Assemblea hanno manifestato gratitudine per quanto fatto per la creazione e lo sviluppo del Gruppo e.Biscom: peraltro egli manterrà una relazione stabile con la Società alla quale assicurerà il suo apporto professionale. L'Assemblea ha pertanto proceduto alla nomina del Consiglio di Amministrazione composto da: Emanuele Angelidis, Mario Greco, Carlo Micheli, Gianfelice Rocca e Silvio Scaglia. 

TIM: L'ASSEMBLEA DEGLI AZIONISTI APPROVA IL BILANCIO DELL'ESERCIZIO 2002 : APPROVATA LA DISTRIBUZIONE DELLA SECONDA TRANCHE DI DIVIDENDI AGLI AZIONISTI IN RAGIONE DI EURO 0,0477 PER CIASCUNA AZIONE ORDINARIA E DI EURO 0,0597 PER CIASCUNA AZIONE DI RISPARMIO.
Torino, 15 aprile 2003 - Si è riunita ieri a Torino, sotto la presidenza di Carlo Buora, l'assemblea ordinaria degli Azionisti di Tim (Gruppo Telecom Italia). L'Assemblea ordinaria ha approvato il bilancio di Tim S.p.A. relativo all'esercizio 2002, illustrato dall'Amministratore Delegato Marco De Benedetti. Nell'esercizio in rassegna sono stati realizzati ricavi complessivi pari a 9.022 milioni di euro (8.915 milioni di euro al netto degli effetti relativi all'incorporazione di Blu S.p.A., con un incremento del 6,7% rispetto all'esercizio precedente), un Margine Operativo Lordo (Mol) pari a 4.404 milioni di euro (4.529 milioni di euro al netto di Blu, con un incremento del 7,2%), un risultato operativo pari a 3.153 milioni di euro (3.323 milioni di euro al netto di Blu, con un incremento del 2,8%). L'utile netto civilistico dell'esercizio si attesta a 264 milioni di euro e sconta componenti non ricorrenti, al netto del relativo effetto fiscale, negativi per 1.733 milioni di euro, essenzialmente riferiti all'adeguamento del valore di carico della controllata Tim International N.V. (a seguito delle svalutazioni da essa operate su alcune partecipate estere) ed ai benefici fiscali dell'incorporazione di Blu. Il bilancio consolidato del Gruppo Tim ha registrato, nel 2002, ricavi pari a 10.867 milioni di euro (+6,0%), un Margine Operativo Lordo (Mol) pari a 5.039 milioni di euro (+5,9%) ed un risultato operativo pari a 3.358 milioni di euro (+7,1%). L´Assemblea ha approvato, così come proposto dal Consiglio di Amministrazione, la ripartizione dell'utile di esercizio 2002 e la distribuzione di parte della "Riserva da sovrapprezzo delle azioni", riconoscendo agli Azionisti un dividendo complessivo fino ad un massimo di euro 411.443.577,06, in ragione di euro 0,0477 per ciascuna azione ordinaria (al netto delle azioni proprie in portafoglio alla data di stacco cedola) e di euro 0,0597 per ciascuna azione di risparmio, al lordo delle eventuali ritenute di legge. Tale importo unitario consente: quanto ad una quota parte di euro 0,0305 per ciascuna azione ordinaria e di euro 0,0425 per ciascuna azione di risparmio, l'attribuzione di un credito d'imposta pieno ed utilizzabile senza limitazioni, nella misura del 56,25%, ai sensi dell'art.14 del D.P.R. 22 dicembre 1986, n. 917 e successive modificazioni; quanto alla quota parte di euro 0,0172 per ciascuna azione ordinaria e di risparmio, nessuna attribuzione di credito di imposta trattandosi di quota prelevata dalla "Riserva da sovrapprezzo delle azioni" formatasi con precedenti versamenti degli Azionisti (art.44, comma 1 del citato D.P.R.). Il dividendo sarà messo in pagamento a partire dal 25 aprile 2003, con stacco cedola in data 22 aprile 2003. L'attuale distribuzione si configura, in termini finanziari, come una seconda tranche di assegnazione agli Azionisti, la cui prima tranche è stata deliberata dall'assemblea dell'11 dicembre 2002, e permette quindi una complessiva assegnazione in linea con quella deliberata, per l'esercizio precedente, dall'Assemblea del 12 aprile 2002. L´Assemblea ha, quindi, determinato in quindici il numero dei componenti il Consiglio di Amministrazione e nominato Consiglieri di Amministrazione Giuseppe Lucchini e Lorenzo Caprio, le cui caratteristiche personali e professionali sono idonee a qualificarlo come amministratore indipendente. I nominati Consiglieri rimarranno in carica fino all´approvazione del bilancio al 31 dicembre 2003, data di scadenza dell´intero Consiglio di Amministrazione. 

ENERTAD: L'ASSEMBLEA HA APPROVATO LE PROSSIME OPERAZIONI DI FINANZA STRAORDINARIA E IL BILANCIO DELL'ESERCIZIO 2002 UN FATTURATO CONSOLIDATO DI 84,16 MILIONI DI EURO
Milano, 15 aprile 2003 - Si è riunita ieri a Milano, sotto la presidenza di Luigi Agarini, l'Assemblea degli Azionisti di Enertad S.p.A., società dei Gruppo Tad quotata al Mercato Telematico Azionario organizzato e gestito da Borsa Italiana S.p.A. e attiva nella produzione di energia da fonti rinnovabili e nei servizi ambientali. In sintesi, l'Assemblea Ordinaria ha approvato: a) il Bilancio di esercizio 2002; b) il Conferimento, ai sensi del D. Lgs. 24 febbraio 1998, n. 58, dell'incarico di revisione e certificazione dei bilanci della Società e dei bilanci consolidati del Gruppo per il triennio 2003, 2004 e 2005 alla società Deloitte & Touche Italia SpA; c) la Nomina del professor Ernesto Monti quale Amministratore, mentre l'Assemblea Straordinaria ha approvato: a) l'emissione di un prestito obbligazionario convertibile in azioni Enertad, con esclusione dei diritto di opzione; b) aumento di capitale sociale posto a servizio del prestito obbligazionario convertibile in azioni Enertad; c) modifica dell'art. 6 e dell'art. 8 dello statuto sociale. Il Bilancio consolidato dell'esercizio 2002 presentato alla stessa Assemblea, ha chiuso con un fatturato consolidato di 84,16 milioni di Euro, un Ebitda consolidato di 10,2 milioni di Euro e un utile netto consolidato di 4, 04 milioni. Nello specifico, per quanto riguarda la società capogruppo Enertad S.p.A., l'Assemblea ha approvato il bilancio 2002 che vede ricavi pari a 1,8 milioni di Euro e un utile di esercizio di 108.000 Euro, deliberando di iscrivere lo stesso alla riserva utili riportati a nuovo. Non si è provveduto al raffronto dei dati con l'esercizio precedente, poiché a seguito della variazione del perimetro di consolidamento, originata dalla scissione Enertad (che ha dato luogo alla costituzione della beneficiaria Actelios) e del conferimento della Charron, il bilancio 2001 non risulta comparabile, mentre i ricavi consolidati comprendono l'attività del ramo distribuzione acciaio per i soli ultimi 4 mesi dell'esercizio L'Assemblea Straordinaria, inoltre, ha deliberato l'emissione di un prestito obbligazionario convertibile in azioni Enertad con esclusione del diritto di opzione. La Società ha approvato un ingente piano di investimenti principalmente destinati al settore della produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili e al settore dei servizi ambientali e gestione delle acque: comparti ad alta intensità di capitali con processi di investimento caratterizzati da cicli di rientro medio-lunghi a fronte di una redditività particolarmente interessante. La strategia pianificata da Enertad prevede una equilibrata composizione delle fonti di finanziamento con prevalente ricorso a fonti di medio-lungo periodo, preferibilmente con la forma tecnica del project finance. Si ritiene che, stante le attuali condizioni dei mercati finanziari, il prestito obbligazionario convertibie sia uno strumento idoneo e particolarmente adatto a sostenere la Società nella fase di avvio degli investimenti previsti dal piano di sviluppo, e che rappresenti nel contempo uno strumento finanziario particolarmente attraente per gli investitori. L'Assemblea Straordinaria ha deliberato l'emissione di un prestito obbligazionario convertibile in azioni ordinarie Enertad SpA aventi le stesse caratteristiche di quelle in circolazione, per un controvalore massimo di 76.500.000 Euro e comunque non superiore al valore dei capitale versato e delle riserve iscritte nel bilancio al 31.12.2002, cos' come previsto dalle attuali disposizioni normative e regolamentari. Il prestito obbligazionario avrà una durata massima di 5 anni, un prezzo minimo di emissione pari a 3 Euro per obbligazione. - Il rapporto di conversione sarà di 1 azione Enertad di godimento regolare per ciascuna obbligazione presentata in conversione e il periodo di conversione sarà continuo, dalla data di emissione sino a scadenza. L'Assemblea ha delegato al Consiglio di Amministrazione la fissazione delle caratteristiche definitive del Poc in termini di: importo, valore nominale e prezzo di emissione che comunque non potranno essere al di sotto di 3 Euro; durata del prestito; tasso di interesse della cedola; modalità di pagamento della cedola; modalità di conversione e i necessari termini del regolamento del prestito obbligazionario; richiesta di quotazione; ogni altra modalità di attuazione che sia necessaria. Infine, l'Assemblea ha approvato la modifica degli articoli 6 e 8 dello Statuto Sociale affinché recepiscano rispettivamente l'emissione del prestito obbligazionario convertibile e l'aumento di capitale al servizio esclusivo del prestito medesimo per un ammontare nominale massimo di 26.500.000 Euro mediante emissione di massime 26.500.000 azioni ordinarie del valore nominale di 1 euro ciascuna da offrire agli obbligazionisti che eserciteranno la facoltà di conversione del rapporto di 1 nuova azione Enertad per ogni obbligazione presentata per la conversione (art. 6) e, nel rispetto della vigente normativa, il potere di emettere obbligazioni anche convertibili e/o cum warrant (art. 8), sia nominative sia al portatore. 

IL GRUPPO AEM TORINO CRESCE NEL MERCATO LIBERO DELL'ENERGIA NEL 2003 SARÀ TRIPLICATA LA QUANTITÀ DI ENERGIA ELETTRICA VENDUTA SUL MERCATO LIBERO. PREVISTO PER IL 2003 UN FATTURATO CONSOLIDATO IN CRESCITA DEL 30%. 
Torino, 15 aprile 2003 - Nel corso dell'anno 2003 il Gruppo Aem Torino prevede di superare 650 milioni di euro di fatturato, con un incremento del 30% circa rispetto al 2002, grazie all'acquisizione di nuove quote sul mercato libero dell'energia. Infatti, con l'inizio dell'anno è stata fortemente rilanciata l'attività della controllata Siet S.p.A., che grazie ad un'efficace azione commerciale prevede di vendere sul mercato libero dell'energia nel corso del 2003, elettricità per circa 2,3 miliardi di kwh (2.300 Gwh) e gas per circa 300 milioni di metri cubi, realizzando un fatturato di oltre 250 milioni di euro. L'energia elettrica, venduta a circa 500 clienti idonei consumatori finali, direttamente da Siet o tramite alcuni rivenditori, è approvvigionata interamente sul mercato libero italiano ed estero e si aggiunge alla produzione propria di Aem Torino, che è invece destinata al mercato vincolato della città. 

ENERGIA ELETTRICA DA IMPIANTI CIP 6: ASSEGNATI 200 MEGAWATT PER IL MESE DI GIUGNO 
Roma, 15 aprile 2003 - Il Gestore della rete ha concluso la gara per l'assegnazione, su base mensile, dell'energia Cip 6 (energia prodotta da impianti che utilizzano fonti rinnovabili e assimilate) destinata alle imprese per l'anno 2003. Alla procedura concorsuale per l'assegnazione della capacità disponibile per il mese di giugno, hanno partecipato 13 società. Tutti i 200 megawatt disponibili sono stati assegnati alla società Edison Energia SpA. Sul sito internet del Gestore della rete, www.grtn.it è disponibile l'elenco delle società aggiudicatrici e delle relative bande assegnate in tutte le aste precedenti. 

APER VINCE LA BATTAGLIA DEGLI ONERI DI ALLACCIAMENTO PREGRESSI PRETESI DA ENEL. 
Milano, 15 aprile 2003 - L'8 aprile si è svolta l'udienza di discussione del ricorso in appello, proposto presso il Consiglio di Stato da Enel Distribuzione contro la sentenza TAR Lombardia n. 2027/02 con la quale era stata confermata la legittimità della deliberazione Aeeg n. 150/01. L'appello è stato rigettato anche se non sono ancora disponibili né il dispositivo, né le motivazioni. La vicenda degli oneri di allacciamento pregressi nasce quando Aper - Associazione dei Produttori di Energia da fonti Rinnovabili-, dopo lunghe ed infruttuose trattative con Enel, decide di denunciare all'Antitrust e all'Aeeg la pretesa di Enel, vessatoria ed infondata, di ottenere dai produttori privati, oltre al costo delle nuove opere di allacciamento necessarie per il collegamento alla rete dell'impianto, anche una quota parte delle spese già sostenute per la realizzazione del tratto esistente tra il punto di intersezione della linea dedicata e la più vicina stazione di trasformazione (c.d. opere pregresse). Tali spese erano richieste da Enel in pretesa applicazione del cap. IV, n. 7 del provvedimento Cip n. 15 del 1993 che, tuttavia, le addossava non già ai produttori bensì ai consumatori energivori che si allacciavano in alta tensione. Successivamente all'esposto di Aper, l'Aeeg era intervenuta con propria deliberazione n. 150 del 2001 la quale ordinava ad Enel Distribuzione di porre fine al comportamento lesivo e di determinare correttamente gli oneri di allacciamento degli impianti di produzione applicando il solo provvedimento Cip n. 6 del 1992. A seguito del ricorso presentato da Enel Distribuzione avverso la delibera n. 150/01 Aper si era costituita ad opponendum nel relativo giudizio, assistita dagli Avvocati Mario Bucello e Simona Viola di Milano, affermando le ragioni degli autoproduttori e la correttezza della decisione dell'Aeeg. Con sentenza n. 2027/02 il Tar Lombardia aveva ritenuto che "...i rapporti tra imprese produttrici e impresa distributrice - sono regolati dalle disposizioni del provvedimento Cip n. 6/92 e [che] per converso proprio queste disposizioni non consentono di legittimare la pretesa di Enel Distribuzione ...". A fronte della pretesa di Enel Distribuzione di fondare la richiesta sul principio dell'equa remunerazione del capitale investito, il Tar aveva inoltre affermato che "non è detto che nel caso di specie detta remunerazione non sia comunque conseguita, in via indiretta, attraverso la percezione delle tariffe e dei contributi dovuti dall' utente per la fruizione del servizio, tariffe e contributi fissati all'esito dell'esercizio di una potestà autoritativa conferita dal legislatore al soggetto pubblico maggiormente idoneo a valutare l'assetto economico - finanziario del settore di riferimento". Ora nuovamente il Consiglio di Stato sembra aver affermato l'infondatezza della prassi ultradecennale con cui Enel Distribuzione S.p.A. (e, prima ancora di Enel S.p.A.) ha incassato, secondo alcune stime prudenti, centinaia di Mld di vecchie lire, gravando ingiustamente la produzione privata (con ogni conseguente pregiudizio in termini di ritardo e appesantimento del processo di liberalizzazione del mercato) e, in particolare i piccoli produttori da fonti rinnovabili. Numerosi di questi hanno già preannunciato l'avvio di azioni che, con l'assistenza dell'Aper e dagli Avvocati Mario Bucello e Simona Viola, saranno volte al recupero degli oneri indebitamente versati. L'ing. Roberto Longo, Presidente dell'Aper, ha commentato la sentenza esprimendo la soddisfazione per il risultato dell'attenta azione, durata anni, svolta da Aper in difesa degli interessi dei propri Associati ed in generale della categoria dei produttori da fonti rinnovabili, al fine di rendere sempre più raggiungibile l'obiettivo della crescita del contributo di queste fonti alla sicurezza strategica ed ambientale del sistema elettrico italiano. 

LA COMMISSIONE APPROVA L'ACQUISIZIONE DI JENBACHER DA PARTE DI GENERAL ELECTRIC
Bruxelles, 15 aprile 2003 - La Commissione europea ha concesso il nulla osta, previsto dalla normativa comunitaria, all'acquisizione dell'impresa austriaca Jenbacher AG, produttrice di motori a gas e di generatori, da parte di General Electric Company (GE). La Commissione ha concluso che l'acquisizione, che ha effetti soprattutto sul mercato dei motori alternativi utilizzati per la generazione di energia, non solleva alcuna preoccupazione sotto il profilo della concorrenza in Europa. Jenbacher sviluppa, produce e commercializza motori alternativi. Si tratta di motori di grosse dimensioni, alimentati con combustibili liquidi o a gas, che sono solitamente utilizzati per applicazioni meccaniche e per la generazione di energia elettrica. GE non opera in questo specifico settore, anche se sviluppa, produce e commercializza turbine di diversi altri tipi e dimensioni. L'indagine di mercato della Commissione ha rilevato che i motori alternativi si possono generalmente distinguere da altri tipi di apparecchi per la generazione di energia in base alle loro caratteristiche tecniche, costi ed efficienza. Non vi sono dunque sovrapposizioni a livello orizzontale tra le attività di GE e quelle di Jenbacher. Anche se si considerasse un mercato rilevante più ampio, comprendente anche le turbine a gas di piccole dimensioni, la quota di mercato apportata da GE sarebbe inferiore al 5%. Poiché GE non opera nei settori a monte o a valle di quello dei motori alternativi, l'operazione non suscita preoccupazioni sotto il profilo dell'integrazione verticale. Jenbacher detiene una posizione importante ma non dominante sul mercato dei motori alternativi. Pur essendo uno dei principali operatori sul mercato delle apparecchiature per la generazione di energia diverse dai motori alternativi, GE si concentra invece principalmente sulle turbine pesanti di grandi dimensioni con una produzione di energia nettamente superiore a quella dei motori alternativi. La Commissione ha di conseguenza concluso che GE non sarebbe in grado di sfruttare questa nuova posizione in quanto i clienti dei due tipi di prodotti sono prevalentemente diversi. 

90 MILIONI PER L'ENERGIA "PULITA" IL 33% DELLA PRODUZIONE ENERGETICA DERIVA DA FONTI RINNOVABILI 
Milano, 15 aprile 2003 - Il 33% della produzione di energia in Lombardia deriva da fonti rinnovabili. Lo ha affermato l'assessore ai Servizi di Pubblica Utilità, Maurizio Bernardo, intervenendo a Monza al convegno "Energia da fonti non fossili in Lombardia", organizzato dall'Associazione Industriali di Monza e della Brianza. Per "fonti non fossili" si intendono quelle non rappresentate da petrolio, gas naturale o metano e carbone, in pratica acqua corrente o in caduta per produzione idroelettrica, radiazione solare utilizzata per produrre calore, o produzione dielettricità tramite pannelli solari, vento che agisce sui rotori, biomasse di origine vegetale o animale e rifiuti. "Per queste fonti di energia 'pulita' - ha detto Bernardo - stiamo investendo 28 milioni in impianti alimentati a biomasse e 32 milioni per impianti di teleriscaldamento, mentre una dozzina circa di milioni di euro sono a sostegno del solare termico, del fotovoltaico e dei piccoli impianti idroelettrici". "Infine - ha concluso Bernardo - sono 18 i milioni euro stanziati, e da spendere entri il 2005, per sperimentazioni nel campo di utilizzo dell'idrogeno,in tutto quindi circa 90 milioni di euro". Insomma, in un futuro abbastanza prossimo, secondo l'assessore Bernardo, le "fonti fossili" verranno progressivamente sostituite da fonti meno inquinanti. 

SIRTI S.P.A. HA CONCLUSO CON ALTRI SOCI DI INIZIATIVE TECNOLOGICHE S.P.A UN ACCORDO PER L'APPROVAZIONE DELLA FUSIONE IN EPLANET 
Milano, 15 aprile 2003. Sirti S.p.A. ha concluso con altri soci di Iniziative Tecnologiche S.p.A (la holding che controlla e-via S.p.A.) un accordo per l'approvazione della fusione in ePlanet, che verrà deliberata in occasione dell'assemblea fissata per il 27 e 28 aprile prossimi, nonché per l'assunzione dei correlati obblighi a non cedere sotto alcuna forma le azioni di ePlanet rivenienti dalla predetta fusione per un periodo di sei mesi dalla data in cui dette azioni entreranno nella loro disponibilità e, per il successivo periodo di diciotto mesi, a porre in essere un meccanismo di "orderly market" tendente a garantire stabilità al titolo nell'interesse di ePlanet e degli stessi soci.. L'accordo riguarda soci di Iniziative Tecnologiche S.p.A. che, nel complesso, possiedono più dell'80% del capitale. E' quindi stata raggiunta e superata la maggioranza prevista dallo statuto di Iniziative Tecnologiche S.p.A. per le deliberazioni concernenti operazioni di fusione. 

STEFANEL S.P.A. COMUNICA DI AVER CONCLUSO UN ACCORDO VINCOLANTE PER LA CESSIONE DELLA CONTROLLATA INTERPOOL S.P.A. AD ACON S.P.A. 
Ponte di Piave, 15 aprile 2003. Stefanel S.p.A. ha concluso un accordo vincolante per la cessione della controllata Interpool S.p.A. ad Acon S.p.A. società attiva nel settore dell'abbigliamento con il marchio Mash. La cessione troverà esecuzione entro il prossimo 8 maggio con la corresponsione di un prezzo pari ad euro 4,73 milioni oltre al rimborso di debiti finanziari per euro 2,6 milioni consentendo il realizzo di una plusvalenza a livello consolidato di circa euro 2,0 milioni di competenza dell'esercizio 2003. Questa operazione rappresenta per il Gruppo Stefanel un ulteriore tassello del progetto di ristrutturazione e focalizzazione del Portafoglio Societario illustrato al Mercato nell'ambito del Piano Triennale 2001-2003. In questa operazione Interbanca S.p.A ha operato in qualità di advisor finanziario del Gruppo Stefanel. 

LA RIPRESA DELL'AREA EURO RIMANDATA ALLA SECONDA METÀ DELL'ANNO, IL PIL 2003 CRESCERÀ DELL'1,2% 
Milano, 15 aprile 2003: La ripresa dell'area Euro prevista per il primo semestre del 2003 nel rapporto dell'European Forecasting Network dell'autunno scorso è stata impedita da una serie di fattori quali l'aumento del greggio e le incertezze sull'Iraq che hanno depresso i consumi, gli investimenti e il commercio. Lo Spring Report dell'Efn, gli otto istituti di ricerca coordinati dall'Igier Bocconi e cofinanziato dalla Commissione europea, prevede che la ripresa ora scatterà nella seconda metà del 2003 con l'assestamento del prezzo del greggio e del cambio euro-dollaro. Il rapporto, presentato oggi all'Università Bocconi da Carlo Favero, direttore dell'Innocenzo Gasparini Institute for Economic Research (Igier), e Massimiliano Marcellino dell'Igier, coordinatore del Report, prevede che la crescita del Pil dello 0,8% nel 2002 sarà seguita da un +1,2% nel 2003 e +2,1% nel 2004. La ripresa è stata rallentata anche dalla preoccupazione della Bce per il tetto d'inflazione fissato al 2% che ha indotto cautela e rigidità nella sua scelta di politica monetaria. Secondo le previsioni, l'inflazione registrerà un +2,4% nel 2003 e +1,8% nel 2004 (rispetto a un +2,2% nel 2002). Gli autori sottolineano inoltre come le politiche monetarie e fiscali imposte dal Patto di Stabilità non abbiano aiutato la ripresa e analizzano varie proposte per riformare il patto, partendo dalla necessità di renderlo più flessibile con politiche fatte su misura per venire incontro alle circostanze particolari dei diversi paesi. Nella seconda metà del 2003 la ripresa economica nelle principali regioni mondiali prenderà slancio e il commercio dell'area Euro riprenderà vigore gradualmente. Per il 2003 si prevede una crescita del 2,2% della produzione industriale Usa ma solo dello 0,8% per l'area Euro, salendo poi al 2% nel 2004. Alla fine del 2002 le esportazioni dell'area Euro ristagnavano ma con un'attesa ripresa della domanda globale e la fine degli effetti del rafforzamento dell'Euro il rapporto prevede una ripresa delle esportazioni a partire dalla seconda metà del 2003 (+3,3% nel 2003 e +6,3% nel 2004). I miglioramenti dell'economia mondiale nel 2003, attesi dopo la fine della crisi in Iraq, aiuteranno a ripristinare anche la fiducia di consumatori e investitori con gli investimenti aiutati da finanziamenti agevolati da tassi d'interesse bassi e dalla ripresa della domanda. I consumi privati saranno però frenati dalla permanenza di un'alta disoccupazione (8,8% nel 2003 e 9% nel 2004, rispetto all' 8,3% del 2002). Oltre alle condizioni della ripresa economica il Rapporto sottolinea altri fattori importanti nel medio termine per l'evoluzione dell'area Euro. In particolare, l'ingresso di 10 nuovi membri nell'Unione europea nel 2004. Secondo il Rapporto, l'estensione del mercato unico aumenterà la convergenza economica fra stati ma persisteranno notevoli disparità economiche, specialmente a livello di regioni. Inoltre, la notevole eterogeneità fra i nuovi stati renderà difficilmente applicabili regole uguali per tutti e richiederà il ritaglio di misure specifiche per i singoli Paesi. Le simulazioni del Rapporto sull'impatto dell'allargamento indicano che gli effetti sugli stati già membri saranno minori ma ci sarà una impatto significativo sull'output dei nuovi stati. L'impatto sul Pil dell'area Euro sarà, infatti, vicino a zero mentre raggiungerà il 7% per i nuovi stati. Il Rapporto illustra inoltre come le precedenti esperienze di allargamento dell'Unione abbiano portato sì ad una convergenza fra gli stati membri ma che le disparità fra regioni persistono. E tale trend è previsto anche in occasione dell'allargamento verso Est. Tale polarizzazione richiede la creazione di una nuova politica regionale e il Rapporto analizza le varie priorità. L'impatto economico dell'allargamento, inoltre, va analizzato assieme all'effetto di altri shock esterni. Il Rapporto, infatti, dimostra che la trasmissione di shock Usa all'Europa è veloce e potente, con circa il 50% di un tale impatto trasmesso all'Europa entro un anno. E mentre i modelli passati si focalizzavano normalmente solo sui fattori commerciali, il modello qui esposto illustra che altri canali vanno presi in considerazione. In particolare, la crescente integrazione finanziaria mondiale, con la correlazione dei mercati, ha fatto sì che questo sia ora il canale principale tramite cui gli shock vengono trasmessi da una sponda all'altra dell'Atlantico. Il Rapporto riflette le opinioni degli autori. La Commissione Europea non risponde di nessun uso che possa essere fatto dell'informazione contenuta. 

IL SINDACO ALBERTINI: "DALL'IMPIANTO DI NOSEDO GIÀ RESTITUITI ALLA ROGGIA VETTABBIA 3 MILIONI E MEZZO DI MC DI ACQUA DEPURATA". 
Milano, 15 aprile 2003 - Il Sindaco di Milano, in qualità di Commissario straordinario del Governo per la realizzazione delle opere necessarie alla depurazione delle acque reflue di Milano, ha visitato ieri l'impianto di Nosedo per verificare lo stato dei lavori rispetto alla data contrattuale del 22 aprile 2003 per l'entrata in funzione del primo lotto. "Dopo anni di polemiche e ingiustificati ritardi - ha dichiarato il Sindaco e Commissario Albertini - la costruzione degli impianti di depurazione della città di Milano è diventato un obiettivo di questa amministrazione comunale e, oggi, con l'acqua depurata che defluisce dall'impianto di Nosedo, una realtà incontrovertibile e che, da fine marzo, ha già restituito alla roggia Vettabbia oltre 3 milioni e mezzo di mc di acqua depurata." "Il lavoro degli amministratori pubblici e dei dirigenti comunali, che hanno attuato le procedure commissariali, unito all'impegno delle imprese costruttrici, si è tradotto in questo primo importante risultato di restituire, prima della scadenza contrattuale, 1,25 mc al secondo e circa 110.000 mc al giorno, di acqua depurata alla roggia Vettabbia." "Sappiamo bene - ha continuato il Sindaco - che l'impianto sta funzionando solo per una portata di circa 350.000 abitanti equivalenti, rispetto al 1.250.000 di progetto, e che ancora molto c'è da fare, ma la realtà dell'acqua depurata è qui davanti agli occhi di tutti ed è la miglior risposta ai cittadini milanesi che da anni pagano la tariffa della depurazione e ai residenti nei comuni attraversati dal Po che lamentano, giustamente, da anni i ritardi di Milano in questo campo." "Nelle prossime settimane - ha concluso il Commissario Albertini - continueremo a lavorare per garantire, e se possibile anticipare ulteriormente, le date di consegna dell'intero impianto di Nosedo, prevista per gennaio 2005, e degli impianti di Milano Sud e Peschiera Borromeo, previste rispettivamente a settembre e dicembre 2004, dove comunque i lavori stanno proseguendo nel pieno rispetto dei programmi definiti." 

GLI ITALIANI E IL BENESSERE: ALLA SCOPERTA DEL LATO FEMMINILE... CON VIRILITÀ UNA RICERCA GILLETTE, REALIZZATA DA DEMOSKOPEA, SVELA CHE GLI UOMINI STANNO RAPIDAMENTE EVOLVENDO VERSO COMPORTAMENTI PIÙ EVOLUTI NEI CONFRONTI DELLA CURA DEL SÉ, ABBANDONANDO ANTICHI PREGIUDIZI 
Milano, 15 aprile 2003 - Il rapporto degli uomini con la cura di sé: è questo il tema indagato dalla ricerca quali/quantitativa "Gli uomini e il benessere: avanti con il turbo", realizzata da Demoskopea su incarico di Gillette in occasione del lancio del nuovo rasoio Mach3 Turbo della nuova linea di prodotti per la rasatura Gillette Series, articolata in pre e dopo barba. Per analizzare le abitudini di comportamento e gli atteggiamenti degli uomini riguardo al personal care, sono stati intervistati 500 uomini italiani adulti dai 18 ai 79 anni e 250 donne con partner dai 20 ai 50 anni, oltre ad aver approfondito i temi con alcuni opinion leader (personal trainer, fashion editor, beauty editor, estetista e medico) e attraverso 6 focus group a Milano e Bari. "Ciò che emerge dalla ricerca - evidenzia il sociologo Enrico Finzi presidente di Demoskopea - è che l'universo maschile è attraversato da una vera e propria rivoluzione culturale che, anche se tardiva rispetto a quella delle donne, risulta essere accelerata e velocissima". Questo mutamento è in realtà parte di un processo, che inizia dall'uomo degli anni 50 - attento solo all'igiene personale e alla cura della barba - ha un primo punto di svolta negli Anni '70 con l'avvento dell'uomo un po' pacchiano e macho alla Tony Manero (La febbre del sabato sera) - proiettato attraverso la cura maniacale dei capelli e del proprio fisico alla conquista del consenso femminile - fino ad arrivare all'uomo moderno efebico e ambiguo proposto attualmente dalle pubblicità, soprattutto di moda. Un modello che, se esteticamente non trova ancora vasti consensi e adepti tra i maschi italiani, concettualmente però inizia a conquistare larghe fette di popolazione che ormai hanno un rapporto disinvolto con prodotti e pratiche associate alla cura del sé sia per quanto riguarda il corpo sia nello specifico per la rasatura. Prova ne sia, per esempio, che nonostante esista una fascia consistente di uomini che fa rientrare nel concetto di benessere e relax le uscite con gli amici, i viaggi o le vacanze, ben il 64% degli intervistati si prende cura del proprio corpo, il 20% si reca nei centri estetici, il 72 % pratica uno sport e il 35% frequenta una palestra. Inoltre, ben il 68% degli intervistati dichiara di svolgere abitualmente attività per prendersi cura di se stessi e, nello specifico, il 59% fa sport o frequenta una palestra, il 16% va dal parrucchiere/barbiere (più inteso nel senso moderno di hair stylist, magari con annesso centro estetico) e l'8% segue una dieta alimentare. Per quanto riguarda la frequenza, nonostante la maggior parte degli uomini (55%) si dedica al personal care dopo il classico risveglio mattutino, esiste una grossa percentuale (51%) che riserva del tempo alla cura del sé anche alla sera (37% dopo il lavoro e il 14% prima dell'uscita serale). Ma il dato maggiormente interessante è che ben il 31% degli intervistati "coglie l'attimo" e lo fa ogni volta che ha un momento. L'elemento di maggior rilievo dal punto di vista sociologico di questa rivoluzione maschile è - come dichiara Enrico Finzi - "il progressivo abbandono della cultura del solo dovere (cura del sè come mezzo: "ben-apparire"), ossia del bisogno di prendersi cura di se stessi per rispettare le regole della convivenza sociale o per star bene con gli altri, e l'emergere della cultura del piacere (cura del sé come fine: "ben-essere"): una progressiva centralità di se stesso che implica un edonismo più consapevole". La ricerca ha infatti evidenziato che ben il 93% degli uomini adduce come motivazione del prendersi cura del proprio corpo il sentirsi bene con se stesso. Una motivazione non compresa appieno dall'universo femminile: solo l'88% delle donne intervistate sostiene infatti che il proprio uomo si prenda cura del corpo per star bene con se stesso, mentre l'8% ritiene che l'uomo si prenda cura di sé per piacere all'altro sesso, motivazione, però, addotta solo dal 2% degli uomini. Un altro dato degno di nota, è che ben il 91% del campionario femminile intervistato ritiene che per gli uomini sia importante prendersi cura dei se stessi (molto il 35% e abbastanza il 56%). Secondo Enrico Finzi, ciò rispecchia la progressiva "femminilizzazione" dell'universo maschile nell'ambito del personal care. Un'evoluzione già in corso da anni sotto altre forme, quali l'accettazione dei sentimenti o la paternità vista come ruolo specifico e responsabile, e rispecchiata dal crescente desiderio dell'uomo di occuparsi di tematiche che una volta erano considerate unicamente pertinenti al mondo femminile o omosessuale. Approfondendo gli atteggiamenti maschili rispetto alla cura del sè, la ricerca evidenzia che l'approccio all'aspetto esteriore da parte degli intervistati denota una maggiore attenzione al concetto di gioventù più che di bellezza. Per 53% degli uomini, infatti, non contano i muscoli ma un fisico armonioso e scattante, per il 27% non è importante essere belli ma avere un fisico perfetto e il 19% pensa che avere un aspetto giovane ed efficiente sia un requisito fondamentale per essere accettati. Questo nuovo comportamento, identificato dalla ricerca come Sindrome di Dorian Gray, rispecchia l'evoluzione dell'immagine maschile all'interno del contesto sociale che non lascia spazio al decadimento fisico e psichico. L'uomo aspira quasi all'eterna giovinezza e vuole avere un corpo sempre scattante ed efficiente, in grado di resistere alla forte competitività della società moderna. Inoltre, nonostante il 61% degli intervistati affermino che una doccia e un viso ben rasato appaiono requisiti sufficienti per prendersi cura di se stessi, gran parte degli intervistati rileva l'aspetto psicologico del personal care e ritiene che dedicare attenzione al proprio corpo aiuti a sentirsi di buon umore (50%) o evidenzia che l'aspetto esteriore spesso è lo specchio di un equilibrio interiore (48%). Anche questo è un segnale prezioso di come l'universo maschile stia iniziando a interiorizzare il concetto di bellezza. Sulla base di questi diversi atteggiamenti e approcci alla cura del sé, la ricerca ha individuato sei tipologie di uomini, dalle quali si evince che quasi la metà degli italiani (47,3%) sta compiendo o ha addirittura già compiuto la propria rivoluzione culturale, avvicinandosi a stili di vita che vedono la cura di sé come un momento di piacere e, di conseguenza, non disdegnano l'utilizzo di prodotti o trattamenti specifici. Punta emergente delle nuove tendenze maschili sono gli Evoluti (8,7%), uomini sofisticati e sicuri di sé che costituiscono il modello vincente nel futuro. Sono uomini ricchi anche culturalmente, capaci di inglobare tutti i valori della tradizione e di vivere i nuovi in un sano equilibrio tra mente e corpo senza estremismi esagerati. Hanno una maggiore dimestichezza con i prodotti e ne selezionano di specifici, ma soprattutto dimostrano un atteggiamento mentale aperto e tollerante, che ammette anche per gli uomini la frequentazione di estetisti o medici estetici. Vivono la rasatura come importante momento di piacere e di relax, per il quale utilizzano strumenti tecnologicamente avanzati accompagnati da prodotti di elevata qualità. Hanno tra i 25 e i 44 anni, livello socio-culturale alto, vivono in città. Secondo gli intervistati, i modelli di uomo di riferimento sono Francesco Rutelli o Michele Cucuzza. A ogni gruppo è stato anche chiesto da chi vorrebbero farsi radere il viso, in una sorta di gioco sensuale. La risposta degli Evoluti rafforza ancora di più la loro esclusività, in quanto hanno scelto la bellezza esotica e raffinata di Afef oppure la sfrenata ironia e simpatia di Luciana Litizzetto. Anche i Narcisisti (10,6%) hanno già compiuto la loro rivoluzione culturale; infatti si occupano appassionatamente alla cura del proprio corpo sia dal punto di vista fisico (sottogruppo dei Palestrati) sia estetico (sottogruppo degli Efebici). Per i Palestrati il modello maschile di riferimento è infatti Sylvester Stallone: il macho tutto muscoli, rivisitato con impliciti ammiccamenti all'universo femminile (esibizione della muscolatura, abbronzatura perfetta, corpo glabro). Mentre gli Efebici tendono a un modello di bellezza più femminile (Roberto Di Caprio) e si concentrano sulla cura della pelle utilizzando creme specifiche e frequentando istituti di bellezza. Entrambi sono molto concentrati su se stessi, pertanto vivono la rasatura come momento di piacere e relax. Sono per la maggioranza giovani tra i 18 e i 24, sono concentrati nelle provincie del sud, vengono da famiglie abbienti e godono di buoni redditi, sono in larga misura diplomati e alcuni laureati. Entrambi identificano quale "barbiera" ideale Elisabetta Canalis. I Salutisti (7,7 %), sono in evoluzione, cioè hanno abbandonato la cultura tradizionalista e stanno lentamente abbracciando quella dell'innovazione. Si prendono maniacalmente cura del proprio corpo come fine per star bene con se stessi, ma spesso sotto consiglio del medico e sostanzialmente per prevenire o rallentare l'invecchiamento. Sono pertanto molto attenti all'attività sportiva, alla corretta alimentazione e all'utilizzo di prodotti ecologici e non testati su animali. Non sono amanti del personal care tout cour, tanto è vero che nel tempo libero tendono a non seguire taluni comportamenti abituali, come la rasatura, che viene spesso vissuta come fastidio o dovere. Sono sia giovani dai 18/24enni sia ultrasessantenni, concentrati al Nord nei grandi centri e con un livello socio-culturale medio. Si farebbero radere da Manuela Arcuri e si identificano nel calciatore Roberto Baggio. Sempre in evoluzione sono i Classici (20,3%), uomini che aderiscono a modelli di cura evoluti ma senza eccessi efebici. Amano prendersi cura del proprio corpo ma lo considerano ancora un mezzo per apparire sempre in ordine e all'altezza di ogni situazione sociale. Oltre ai prodotti per l'igiene utilizzano gel, schiume, lozioni, profumi e si prendono cura della pelle con creme idratanti e solari. Tra i 18 e i 44 anni, vivono in aree urbane e metropolitane, non sono particolarmente abbienti ma più scolarizzati. La loro "transizionalità" emerge chiaramente nei confronti della rasatura, che viene infatti considerata sia come igiene, dovere e fastidio, sia come piacere e relax. Il loro riferimento maschile è Harrison Ford e la "barbiera" ideale è Nicole Kidman. Esistono tuttavia ancora molti uomini "statici", ossia ancorati alla cultura tradizionale. Ne sono un esempio i Basici (16,1%), che nonostante considerino le attività legate all'igiene come di momenti dedicati alla cura di se stess, percepiscono ancora il personal care come dovere sociale e funzionale. E' il gruppo più omofobo, ossia maggiormente preoccupato per il progressivo infiltrarsi nella cultura maschile della sensibilità femminile, pertanto considera i trattamenti estetici come esclusivo appannaggio delle donne. Tra i 45 e i 64 anni, sono prevalentemente di classe sociale media e di cultura medio-bassa e risiedono per lo più al Sud in centri di media grandezza. Il loro modello maschile è Pippo Baudo e sceglierebbero Maria De Filippi per farsi radere. I più "tradizionalisti" e lontani dalla rivoluzione culturale sono gli Essenziali (36,7%), incuranti delle mode per scelta (volontà di provocazione) o per incapacità (assenza di modelli adeguati). Controcorrente rispetto alle nuove evoluzioni dei costumi maschili, non concepiscono l'eccessiva cura del corpo in un uomo. Sono simili agli uomini di una volta, infatti alcuni vanno ancora dal barbiere. Anche l'igiene viene vissuta più come un'azione scontata o un dovere sociale, tanto che i prodotti citati per la cura di sé sono costituiti solamente da sapone, rasoio, deodorante e dentifricio. Risiedono in piccoli centri, sono in genere adulti e maturi, poco istruiti e di classe sociale medio/bassa o bassa. Il loro uomo di riferimento è Vasco Rossi, che per loro è la rivoluzione, e vorrebbero farsi radere da Alessia Marcuzzi. 

LAVORO: SI' DELLA CAMERA A DL OCCUPAZIONE 
Roma, 15 aprile 2003 - L'Aula della Camera dei Deputati, nella seduta dell'8 aprile scorso, ha approvato il decreto legge con le misure per fronteggiare la crisi dell'occupazione nelle grandi aziende in amministrazione straordinaria. I voti a favore sono stati 248, 176 gli astenuti e uno contrario. Il provvedimento prevede, tra l'altro, la mobilita' lunga per 7 mila lavoratori di aziende in crisi. Il decreto torna ora all'esame del Senato. http://www.senato.it/leg/14/Bgt/Schede/Ddliter/19512.htm 

SERVIZIO CIVILE: BANDO PER 10929 VOLONTARI 
Roma, 15 aprile 2003 - L'Ufficio nazionale per il Servizio Civile ha indetto un bando per la selezione di 10929 volontari da impiegare per l'anno 2003 in progetti di servizio civile nazionale, in Italia e all'estero. La domanda di partecipazione indirizzata direttamente all'ente che realizza il progetto prescelto deve pervenire allo stesso entro il 12 maggio 2003. Sul nostro sito, all'interno del dossier, potete trovare il testo del bando e il nuovo spot televisivo. La campagna del Servizio Civile Nazionale e' la naturale prosecuzione della serie gia' utilizzata con successo sulle reti nazionali nel corso dell'ultimo anno, basata sui personaggi di due giovani ragazzi del Servizio Civile: la volontaria Chiara e l'obiettore Luca. http://www.governo.it/GovernoInforma/Dossier/servizio_civile/index.html 

MANAGER DELLA MODA, PARTE IL PRIMO MASTER 
Terni, 15 aprile 2003 - Si propone di formare professionisti in grado di studiare i trend ed i flussi di moda,di analizzare il mercato ed i suoi "competitor",di organizzare la struttura di una collezione,nonché di pianificare eventi di moda e di concretizzare incontri con la distribuzione seguendo l'iter della vendita tramite opinion leader e gruppi di acquisto.Insomma specialisti capaci di orientarsi ed orientare le loro aziende nel mercato. Obiettivi ambiziosi ed innovativi,quelli del primo master post-universitario in Fashion Management & Media Relation promosso dal Centro Studi Comunicare l'Impresa,operante dal 1993 nel settore della formazione d'eccellenza e della consulenza ai settori produttivi,e dell'azienda terzana Modalive,operante all'interno del centro multimediale di Terni e specializzata nella multieditoria e nei nuovi mezzi di comunicazione di massa. Il master è riservato ad un massimo di trenta partecipanti e si articolerà in settecento ore:duecento di formazione in aula,le restanti impegnate in stage che si svolgeranno presso aziende nazionali ed internazionali del settore,maison d'alta moda,agenzie di organizzazione eventi,pubblicità,relazioni pubbliche,tv,radio e giornali. 

SCUOLA E COOPERAZIONE, A PERUGIA 50 ISTITUTI DI TUTTA ITALIA PER UN PROGETTO MINISTERIALE DI AVVIAMENTO DEGLI STUDENTI AL LAVORO 
Perugia, 15 aprile 2003 - E' in corso a Perugia, presso il Plaza Hotel, fino a mercoledì 16 aprile p.v., il seminario nazionale "Transizione scuola lavoro: esperienze a confronto" organizzato dalla Direzione generale Ordinamenti scolastici del Dipartimento per lo sviluppo dell'istruzione (organismi del Ministero dell'Istruzione, Università e Ricerca - M.I.U.R.), con la collaborazione dell'Itc "Vittorio Emanuele II" di Perugia e dell'Itc Tosi di Busto Arsizio. Si tratta di un importante appuntamento nell'ambito di un'iniziativa inserita per la prima volta nel Programma 2001 - 2002 per l'utilizzo dei fondi stanziati dal Cipe per azioni dirette a favorire il raccordo tra scuola e lavoro e capace di offrire agli Istituti superiori, situati nelle aree depresse e non solo, la possibilità di promuovere la costituzione di vere e proprie attività economiche da realizzare al termine del percorso scolastico mediante la creazione di una cooperativa o un'associazione no-profit. Il seminario vuol essere un'occasione di incontro tra tutte le cooperative costituitesi per l'occasione al fine di promuovere lo sviluppo di sinergie reciproche, verificare la valenza didattica del progetto e fornire supporti e indirizzi di natura tecnica ed amministrativa. I circa 100 delegati, studenti e professori, presenti a Perugia in rappresentanza di 55 cooperative distribuite dal Piemonte alla Sicilia (a fare la parte del leone è la Puglia con 13 progetti, seguita da Sicilia e Campania) si stanno confrontando per analizzare lo stato dei progetti e delle cooperative e individuare le migliori prospettive attraverso dibattiti, workshop e meeting time. La scelta di Perugia non è casuale, dal momento che proprio qui quattro anni fa fu costituita all'Itc "Vittorio Emanuele II" una cooperativa di questo tipo, la Coop. I.D.E.A. che raccoglie attualmente il lavoro di 11 soci dall'età media di 20 anni (il presidente è un ex alunno, Michele Celeschi, ed ha solo 21 anni) ed un fatturato di 25.000 euro grazie alla propria attività di organizzazione di corsi di informatica, realizzazione di siti web e fornitura di servizi alle imprese, e che è oggi una sorta di modello a livello nazionale. Sulla base di questa esperienza proprio alcuni giorni fa era stata costituita la Coop. "Artistimisti" dell'Istituto d'Arte di Gubbio; entrambe fanno capo a Confcooperative Umbria, il cui presidente, Andrea Fora, ha tenuto la relazione più attesa della prima giornata parlando dell'organizzazione e dell'analisi dei processi d'impresa nell'ambito delle esperienze di cooperative di transizione. Ne è emersa "l'importanza del "ponte" che queste costituiscono tra il mondo della scuola e quello del lavoro per tanti ragazzi che, sotto il tutoraggio di professori e dirigenti scolastici, si ritrovano in mano fondamentali strumenti di crescita e di operatività per impostare il proprio futuro". Significativo anche l'intervento di Anna Corbi, della Direzione Generale Ordinamenti Scolastici, che ha quantificato il fenomeno con dati eloquenti, tracciando l'identikit di una cooperativa di transizione scuola-lavoro e del suo socio. "Nell'ambito del progetto - ha detto - dal primo monitoraggio emergono dati che parlano di 48 cooperative costituite, 7 in fase di costituzione ed altrettante non ancora costituite; 27 hanno radici in Istituti tecnici, 16 in Istituti Professionali e il restante in istituti superiori; di norma il presidente ha un'età compresa tra i 18 e i 24 anni ed è un alunno, ex o attuale; sono composte maggiormente da un numero di soci che oscilla tra gli 11 e i 20 ed operano prevalentemente in settori legati o all'informatica o al turismo. Quasi tutte sono cooperative di servizi (solo due quelle di produzione e due quelle sociali) ed importante è anche il ruolo degli adulti e il coinvolgimento di eventuali partnership con il mondo imprenditoriale. In un mondo in cui il mercato del lavoro appare avaro di sbocchi per i giovani, sicuramente queste cooperative costituiscono un'invitante opportunità. Nel contempo si assiste alla valorizzazione delle strutture scolastiche che possono contare nello svolgimento dell'attività curricolare, su una maggiore motivazione degli studenti per la concreta spendibilità degli apprendimenti in ambito scolastico; qualificarsi con l'utenza per la possibilità di sbocchi lavorativi offerti ai propri studenti; gli stessi docenti, vivendo una esperienza imprenditoriale reale con i ragazzi, usufruiscono dell'opportunità, da un lato di accrescere le proprie competenze professionali e dall'altro di sperimentare un modo diverso di insegnare". Per la giornata di domani sono previsti workshop su processi gestionali e partecipativi, incontri tra cooperative, aspetti di marketing e comunicazione esterna. I lavori si chiuderanno mercoledì. 

"IL GIORNO DI MARINETTI": MEGA AFFISSIONE E RICCHI PREMI PER I GIOVANI FUTURISTI DEL TERZO MILLENNIO INAUGURATA UNA MEGA AFFISSIONE DEL BOZZETTO VINCITORE DEL GIOCO-CONCORSO 
Milano, 14 aprile 2003 - Da ieri, e per il periodo di un mese, si può ammirare, sulla facciata del Liceo Scientifico Vittorio Veneto a Milano, un'opera davvero eccezionale: il bozzetto futurista primo classificato - in una mega versione di 4 metri x 8 - nel grande concorso su Filippo Tommaso Marinetti e il Futurismo rivolto a tutti i 115.000 studenti delle Scuole Medie Superiori di Milano e Provincia. Il bozzetto, realizzato da Annamaria Cocozza, studentessa dell'Istituto Professionale Caterina da Siena di Milano, ha conquistato il primo premio grazie al forte impatto creativo e all'abilità nel fondere temi del passato e del presente nell'ideale copertina di una "nuova rivista futurista". L'iniziativa, promossa dall'Assessorato all'Istruzione e all'Edilizia Scolastica della Provincia di Milano e organizzata da Staff - Redazione e Comunicazione, si concluderà con una giornata di studi e di festa interamente dedicata a quella che è stata la più grande avanguardia artistica italiana del XX secolo. Domani, martedì 15 aprile, a partire dalle 9.30, presso lo Spazio Oberdan - via Vittorio Veneto 2 a Milano - Paola Frassinetti, Assessore all'Istruzione e all'Edilizia Scolastica, premierà infatti la fantasia e l'originalità dei "futuristi in erba" che si sono misurati in un fruttuoso e stimolante dialogo con la figura di Marinetti e con le tematiche - oggi più che mai attuali - del Futurismo: la velocità, la forza, la macchina, la guerra. Tra i ricchi premi, un PC portatile, un soggiorno studio di due settimane all'estero, un cellulare Nokia 7650 con fotocamera. 161 lavori tra bozzetti e tesine di gruppo, insieme a ben 1.206 cartoline quiz: il "Giorno di Marinetti" sarà dunque l'occasione per premiare gli intraprendenti vincitori dei tre giochi-concorso (cartolina quiz, bozzetto futurista, tesina futurista), ma anche per accendere i riflettori, in un dibattito con importanti personalità della storia dell'arte e della cultura, su un movimento di respiro internazionale che propose un radicale rinnovamento di tutta la produzione artistica e del costume: dalla letteratura alla poesia, dalla pittura all'architettura, dalla musica al teatro, dalla fotografia al cinema, dalla moda alla cucina, fino alla politica. La premiazione sarà infatti preceduta da un convegno sul movimento futurista e il suo fondatore, presieduto dall'Assessore Paola Frassinetti e introdotto da Robi Ronza, giornalista e scrittore. Interverranno Raffaele De Grada, storico dell'arte, Paolo Perrone Burali d'Arezzo, direttore dell'Archivio Museale del Futurismo e del Primo Novecento Europeo, e Valerio Zecchini, scrittore. 

ISCRIZIONE ANTICIPATA ALLA SCUOLA PRIMARIA E ALLA SCUOLA DELL'INFANZIA 
Roma, 14 aprile 2003 - A seguito della pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale del 2 aprile 2003 della legge delega n. 53 del 28 marzo 2003 sulla riforma degli ordinamenti, che consente in prima applicazione la possibilità di iscrizione in anticipo alla scuola primaria e alla scuola dell'infanzia per l'anno scolastico 2003/2004, il Ministero ha provveduto oggi ad emanare la circolare n. 37. Il provvedimento in questione consente alle famiglie di presentare domanda di ammissione al primo anno della scuola primaria per i figli che compiono 6 anni entro il 28 febbraio 2004. La scadenza per la presentazione della domanda alle scuole, è fissata per il 30 aprile 2003. Per la scuola dell'infanzia il termine verrà fissato successivamente dal Ministero solo dopo la verifica da parte del Miur, insieme agli Enti Locali e all'Anci, delle condizioni di fattibilità. La circolare disponibile sul sito del Miur www.istruzione.it 

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