MARKETPRESS
QUOTIDIANO DI: New & Net Economy, Finanza, Politica,Tecnologia, E-business, Turismatica ed Attualità
2003 anno 6°  

NOTIZIARIO
MARKETPRESS

NEWS
di

VENERDI'
16 MAGGIO 2003

pagina 1

VUOI PUBBLICIZZARE
LA TUA AZIENDA SU QUESTO SPAZIO 

A SOLI 200 € 

AL MESE ?

TELEFONATECI ALLO 
02 40 91 84 11

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

(* symbolcopyright c Comunitè europee,2001 http://www.cordis.lu )

 

IL CONSIGLIO CONDIVIDE LA PROPOSTA DELLA COMMISSIONE DI AMPLIARE IL CONCETTO D'INNOVAZIONE 

Bruxelles, 16 maggio 2003 - La recente comunicazione della Commissione sull'innovazione è stata accolta favorevolmente dai ministri partecipanti al Consiglio "Competitività", tenutosi a Bruxelles il 13 maggio, i quali hanno sottolineato l'importanza del contributo che gli aiuti di Stato possono fornire al rilancio dell'innovazione e hanno chiesto di estendere il concetto stesso d'innovazione al di là del settore tecnologico. Il Consiglio ha apprezzato la comunicazione dal titolo "Politica dell'innovazione: aggiornamento dell'approccio comunitario nel contesto della strategia di Lisbona", incentrata sul tema della natura multidimensionale dell'innovazione. "L'innovazione non riguarda solo la tecnologia e può assumere forme diverse, per esempio lo sviluppo di nuovi concetti commerciali e nuovi mezzi di distribuzione, la commercializzazione e la progettazione o i cambiamenti organizzativi e d'immagine", si legge nel progetto di conclusioni del Consiglio. I ministri hanno riconosciuto, inoltre, l'importanza dell'accesso ai finanziamenti per le imprese, soprattutto di piccole dimensioni, quale condizione essenziale per l'innovazione. A tal fine, la Banca europea per gli investimenti (Bei) potrebbe svolgere un ruolo importante, suggeriscono i ministri, i quali invitano altresì gli Stati membri e i paesi in fase di adesione a riorientare gli aiuti di Stato, al fine di stimolare l'innovazione "tenendo presente, nel contempo, la necessità di una riduzione globale di tali aiuti". Il Consiglio ha esortato la Commissione a tener conto degli errori commessi in passato in materia di generazione e divulgazione dell'innovazione, nel momento in cui dovrà rivedere il quadro comunitario sugli aiuti di Stato. Secondo i ministri, ciò fornirà l'occasione di sostenere la creazione di un contesto favorevole all'innovazione. Per quanto concerne l'analisi comparativa, il Consiglio ha chiesto alla Commissione di aggiornare il quadro di valutazione dell'innovazione, al fine di considerare la natura multidimensionale di quest'ultima. I ministri, inoltre, hanno esortato ad una maggiore coerenza fra i vari esercizi di benchmarking correlati, come il quadro di valutazione dell'innovazione, il quadro di valutazione delle imprese e le cifre chiave in materia di scienza e tecnologia. Gli Stati membri, invece, sono stati invitati a migliorare gli indicatori dell'innovazione e a fissare obiettivi sia qualitativi che quantitativi a livello nazionale. 

I COMMISSARI SI RAMMARICANO PER IL RICORSO "POLITICAMENTE INOPPORTUNO" DEGLI USA SUGLI OGM 
Bruxelles, 16 maggio 2003 - La decisione statunitense di presentare un ricorso all'Organizzazione mondiale del commercio (Omc) sul sistema comunitario di autorizzazione degli organismi geneticamente modificati (Ogm) è stata definita dai Commissari europei come "legalmente ingiustificata, priva di fondamento economico e politicamente inopportuna". Il 13 maggio il governo degli Stati Uniti ha annunciato l'intenzione di richiedere le consultazioni dell'Omc sull'autorizzazione di nuove colture e nuovi cibi transgenici nell'UE. Il regolamento dell'Omc prevede per le due parti un periodo di consultazione di 60 giorni, al termine del quale sarà convocata una commissione incaricata di dirimere la vertenza commerciale. Il rappresentante statunitense per il commercio Robert Zoellick ha dichiarato: "L'ostinata insistenza dell'UE nel rispettare gli obblighi dell'Oms ha perpetuato una barriera commerciale ingiustificata secondo la stessa analisi scientifica dell'UE, impedendo la valorizzazione globale di una tecnologia che potrebbe apportare grandi benefici agli agricoltori e ai consumatori di tutto il mondo". La strategia adottata dagli Usa risponde alla moratoria de facto sulle nuove autorizzazioni di Ogm, che è in vigore nell'UE dal 1998, ma il commissario per il Commercio Pascal Lamy nega che tale moratoria esista ancora dopo l'introduzione delle nuove direttive comunitarie volte a regolamentare l'approvazione degli Ogm. "L'UE ha adottato un sistema normativo allineato alle norme dell'Omc: è chiaro, trasparente e non discriminatorio. [...] Gli Usa sostengono che sia in atto una cosiddetta moratoria ma, in realtà, l'UE ha già autorizzato alcune varietà Gm e al momento sta esaminando altre richieste", ha dichiarato Lamy. La Commissione ha contestato il ragionamento su cui si basa la decisione degli Usa, sostenendo che probabilmente le maniere forti non basteranno a invertire una situazione caratterizzata da vendite scarse e dalla mancanza di fiducia dei consumatori per gli alimenti transgenici. "La mossa degli Stati Uniti è inopportuna. Può solo rendere più complesso un dibattito già difficile in Europa", ha avvertito il commissario per l'Ambiente Margot Wallström. 

DATI DI SINTESI DEL CONTO DEL SETTORE STATALE - MARZO 2003 
Roma, 16 maggio 2003 - Il Ministero dell'Economia e delle Finanze comunica i dati di sintesi del conto del settore statale del mese di marzo 2003. 
Fabbisogno del settore statale del mese di marzo 2003 
                                                    Milioni di euro 
Formazione del fabbisogno Entrate 26.114 
                                            Spese 40.303 
 di cui: spesa per interessi                  4.663 
Fabbisogno (-) / Disponibilità (+)   -14.189 
Copertura
Totale                                             14.189 
Titoli a breve termine                         5.200 
Titoli a medio-lungo termine              3.445 
Titoli esteri                                      -1.609 
Altre operazioni (1)                           7.153 
1. Comprendono la raccolta postale e il conto di disponibilità. 

CICR: RIUNIONE DEL 15 MAGGIO 2003 
Roma, 16 maggio 2003 - Il Ministero dell'Economia e delle Finanze comunica che si è riunito oggi, presso la sede di Via XX Settembre, sotto la presidenza del Ministro, Giulio Tremonti, il Comitato Interministeriale per il Credito ed il Risparmio. Nel corso della riunione il Cicr ha ascoltato le comunicazioni rese dal Governatore della Banca d'Italia sui contenuti del "Nuovo Accordo di Basilea sui requisiti patrimoniali", in corso di definizione presso il Comitato di Basilea per la vigilanza bancaria. 

PUBLICATION OF THE RESULTS OF THE BANK LENDING SURVEY FOR THE EURO AREA 
Francoforte 16 May 2003 The European Central Bank (Ecb) is publishing for the first time a report on the results of the bank lending survey for the euro area. As explained in the press release entitled "Bank lending survey for the euro area" of 21 November 2002 and the article entitled "A bank lending survey for the euro area" in the April 2003 issue of the ECB's Monthly Bulletin, the bank lending survey has been developed by the Eurosystem in order to enhance the understanding of bank lending behaviour in the euro area. It is intended to conduct the survey four times a year, at the beginning of each quarter. The first survey was carried out in January 2003, followed by a second in April 2003. The report presents the main results of these two surveys.
The report is available on the Ecb's website at http://www.ecb.int 

CINA ANALISI DI CONG ZHENG, GESTORE DI UNION INVESTMENT 
Milano, 16 maggio 2003 - Riteniamo che nei prossimi anni assisteremo a un permanere dello sviluppo positivo dell'economia cinese. La crescita economica della Cina infatti dipende sostanzialmente da: 1) un elevato Investimento straniero diretto che si è verificato in seguito all'adesione della Cina alla World Trade Organization. Le liberalizzazioni, quali la riduzione delle tariffe, hanno poi reso più semplice l'entrata nel mercato cinese delle aziende straniere. L'investimento straniero diretto infatti nel corso del 2002 ha raggiunto un massimo storico raggingendo un valore pari a 52,7 miliardi di dollari. Tra i maggiori investitori stranieri in Cina troviamo società quali Nokia, Alcatel, VW, Ford e Coca Cola; 2) un consistente incremento delle esportazioni. Le esportazioni sono cresciute notevolmente negli ultimi due anni e alla fine del 2002 avevano toccato il livello di 320 miliardi di dollari. La Cina esporta principalmente prodotti del settore elettronico e tessile; 3) una forte domanda interna, specie per quanto riguarda le merci di consumo. Di fatto le grandi case d'investimento hanno ridotto le loro previsioni di crescita per quanto riguarda la Cina nel 2003 del 7-8 per cento, cioè di 100-150 punti base dopo lo scoppio dell'epidemia di SARS. Noi però riteniamo che nel giro dei prossimi tre-sei mesi il virus dovrebbe potersi considerare sotto controllo e perciò le perdite nei consumi e negli investimenti che si registreranno nel secondo e terzo trimestre potrebbero essere compensate già nel corso del quarto trimestre di quest'anno. L'intera regione asiatica dovrebbe poi essere avvantaggiata dal recupero delle buone prospettive di crescita della Cina. L'aumento della domanda di commodities in Cina porta con sé anche un aumento della richiesta di prodotti base quali il riso, per esempio. La Cina non ha una grossa capacità di produzione di materie prime e perciò importa dalle regioni asiatiche confinanti anche il riso, oltre all'acciaio, alla gomma e al legname. Importa anche molti prodotti semilavorati che vengono quindi lavorati e poi riesportati. Questo fa sì che la Cina sia il maggior importatore dalla Corea e da Taiwan, ma anche l'Indonesia, la Tailandia e la Malesia sono strettamente collegati alla Cina nel rapporto di import-export. Per quanto riguarda il mecato azionario ci aspettiamo ottime performance anche se la macro crescita economica non ha ancora ripercussioni evidenti sui profitti delle società. Questo è in parte dovuto al fatto che il governo detiene ancora in molte società una quota che raggiunge il valore del 70-80 per cento, anche se un po' alla volta le società si stanno avviando verso la privatizzazione. Il mercato di capitale, che è ancora segmentato in cinque settori per quanto riguarda le operazioni degli investitori nazionali e internazionali, è stato già parzialmente liberalizzato e questa politica proseguirà ulteriorimente nel prossimo futuro. Le società internazionali d'investimento ora possono richiedere una licenza per operare sul cosiddetto A-stock-market, che finora era riservato agli operatori nazionali. Inoltre le società private, che fino a questo momento sono state discriminate nei confronti delle società statali, avranno un più facile accesso ai mercati di capitale cinesi. Per quanto riguarda il mercato azionario riteniamo che il settore con le maggiori potenzialità sia quello industriale. Molte società di Taiwan o della Corea stanno trasferendo gli impianti produttivi in Cina, per sfruttare il minor costo della manodopera. Il produttore calzaturiero taiwanese Yue Yuen per esempio copre una quota di mercato del 10 per cento a livello mondiale, proprio grazie alla produzione che viene effettuata in territorio cinese. Valutiamo positivamente anche il settore auto e quello delle telecomunicazioni, che sono sostenuti da un forte consumo interno. Il comparto automobilistico per esempio ha fatto registrare un aumento del turnover del 50 per cento nel corso del 2002 e una società che consigliamo in questo campo è la Denway, frutto di una joint venture tra la Honda e una società cinese. Anche i settori del trasporto e della costruzione e manutenzione della rete stradale dovrebbero crescere. Consigliamo in particolare una società che opera in quest'ambito: la Zhejiang Expressway, caratterizzata da una solida crescit 

ASSOGESTIONI: CAMMARANO COMMENTA IL PROGETTO DI ASSONIME. 
Milano, 16 maggio 2003 - "La proposta di Assonime rappresenta un importante punto di partenza su cui costruire significative soluzioni. Essa affronta il delicato problema del mantenimento e della ricostruzione della fiducia nel sistema finanziario". Questa la dichiarazione del Presidente di Assogestioni, Professor Guido Cammarano, in merito al progetto avanzato da Assonime. 

IL GRUPPO UNICREDITO ITALIANO ANNUNCIA L'INGRESSO DEL GRUPPO IMPREGILO NEL CAPITALE DI I-FABER IL MARKETPLACE 1 CITY. BIZ GESTITO DA I-FABER INTEGRERÀ UN NUOVO CANALE VERTICALE DEDICATO AI SETTORI INGEGNERIA, COSTRUZIONI E IMPIANTISTICA 
Milano, 16 maggio 2003 - Il Gruppo UniCredito Italiano annuncia l'ingresso del Gruppo Impregilo nel capitale di i-Faber S.p.A, - società che ha realizzato il marketplace lcity.biz - e lo sviluppo di un nuovo canale verticale gestito da lcity.biz dedicato ai settori Ingegneria, Costruzioni e Impiantistica, costruito sulla base dell'esperienza di i-Faber e di Impregilo nell'ambito dei mercati virtuali. L'operazione si perfezionerà tramite il conferimento in i-Faber S.p.A. delle attività di eprocurement e del marketplace verticale sviluppati da Globoworks Italia S.p.A. - società interamente posseduta da Impregilo - nei settori Ingegneria, Costruzioni e Impiantistica, a fronte del quale il Gruppo Impregilo acquisirà l'8% del capitale di i-Faber. Al termine dell'operazione, il capitale di i-Faber S.p.A. sarà così ripartito: 65% Gruppo UniCredito Italiano, 23% Erg, 8% Gruppo Impregilo, 4% Oracle. Il Marketplace lcity.biz, che conta oltre 2100 aziende iscritte, gestisce mercati elettronici in cui le imprese possono organizzare i propri rapporti commerciali in modo da ottimizzare i processi di business, allargare la base clienti e fornitori e conseguire significativi recuperi di efficienza sia in termini di tempi che di costi. Tra i clienti di i-Faber acquirenti sul marketplace lcity.biz (oltre 100 aziende) ci sono nomi quali Vodafone Omnitel, Api, Credem, Q8 oltre agli azionisti Unicredito ed Erg e alla stessa Impregilo. Dal lancio, avvenuto nel 2002, ad oggi il volume di negoziato su lcity.biz è stato pari a 300 milioni di Euro. Per il 2003, il negoziato previsto è di circa 600 milioni di Euro con un significativo aumento in larga parte ascrivibile all'accordo con il Gruppo Impregilo. Il raggiungimento del break-even operativo di i-Faber è previsto nel primo semestre 2004. Il marketplace verticale di Globoworks - che verrà integrato in lcity.biz con il nome lcity.project - offre servizi a valore aggiunto alla comunità degli operatori dei settori Ingegneria, Costruzioni e Impiantistica, avvalendosi di una piattaforma tecnologica proprietaria all'avanguardia. lcity.project offre un sistema di negoziazione "verticale" e integrabile con i sistemi ERP più diffusi e costruito su misura per le esigenze delle società che lavorano "a commessa". La piattaforma lcity.project supporta le fasi del processo di acquisto complementari rispetto a lcity.biz, andando a completarne le funzionalità. Con la nuova suite di applicazioni sviluppata da Globoworks, lcity.biz perfeziona ulteriormente le specifiche risposte fornite ai settori Ingegneria, Costruzioni e Impiantistica. I servizi di lcity.project verranno integrati con servizi a valore aggiunto, quali scouting (individuazione e qualifica della controparte) e servizi finanziari, quali factoring e leasing, già offerti dal marketplace Icity.biz e dal Gruppo UniCredito Italiano. 

GRUPPO GABETTI: IL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE APPROVA LA RELAZIONE TRIMESTRALE AL 31 MARZO 2003. UTILE CONSOLIDATO ANTE IMPOSTE PER 0,1 MILIONI DI EURO (0,8 MILIONI DI EURO NEL PRIMO TRIMESTRE 2002). 
Milano, 16 maggio 2003 - Ricavi da intermediazione immobiliare per 9,7 milioni di Euro (-8,5 % rispetto ai 10,6 milioni di Euro del primo trimestre 2002), in flessione principalmente a causa di un rallentamento nel settore impresa, ricavi da franchising per 1,4 milioni di Euro (+17% rispetto agli 1,2 milioni di Euro del primo trimestre 2002), ricavi da segnalazione mutui per 1,2 milioni di Euro (-57% rispetto ai 2,8 milioni di Euro dello stesso periodo dell'esercizio precedente) e utile consolidato ante imposte per 0,1 milioni di Euro ( 0,8 milioni di Euro nel primo trimestre del 2002). Sono questi, in sintesi, i principali risultati della Relazione Trimestrale al 31 marzo 2003 approvata oggi dal Consiglio di Amministrazione della Gabetti Holding S.p.A. Approfondendo l'analisi dei risultati, i ricavi da intermediazione immobiliare e servizi connessi sono stati pari a 9,7 milioni di Euro (-8,5% rispetto ai 10,6 milioni di Euro del primo trimestre 2002), realizzati attraverso 136 agenzie dirette. La flessione dei ricavi è principalmente connessa al settore degli immobili di impresa dove la difficile congiuntura internazionale del primo trimestre ha rallentato il processo decisionale delle imprese. Prosegue nel trend positivo, invece, I settore residenziale che ha fatto registrare ricavi in crescita rispetto all'esercizio precedente. Molto positivi gli effetti della politica di sviluppo della rete in franchising; nel primo trimestre 2003 i ricavi sono stati pari a 1,4 milioni di Euro, in crescita del 17% (1,2 milioni di Euro al 31.3.02), realizzati attraverso una rete in continua espansione numerica che, al 31 marzo 2003, é di 599 punti vendita (456 al 31.3.02). L'attività di segnalazione dei prodotti finanziari ha generato ricavi per 1,2 milioni di Euro (-57% rispetto ai 2,8 milioni di Euro al 31 marzo 2002); nel primo trimestre del 2003 i mutui erogati sulla base delle segnalazioni da parte della nostra rete commerciale sono ammontati a 43,5 milioni di Euro (94,8 milioni di Euro nel primo trimestre 2002). La flessione è principalmente riconducibile al significativo calo della raccolta delle domande, in particolaré da parte della rete in franchising, in quanto l'offerta di prodotti finanziari non è sempre stata in linea con le esigenze della clientela. Gabetti sta mettendo in atto, anche con il concorso del partner Banca Woolwich, gli interventi più opportuni che possano riportare la raccolta delle domande di mutuo a volumi in linea con le potenzialità della rete commerciale. A livello di costi connessi all'attività di servizi, e quindi all'intermediazione immobiliare, alla segnalazione di prodotti finanziari e al franchising, si segnala come la politica di razionalizzazione avviata nel 2002 abbia prodotto risultati positivi; nel primo trimestre 2003 i costi connessi all'attività di servizi sono stati infatti inferiori a quelli dello stesso periodo dell'esercizio precedente pur in presenza di costi - non presenti nel trimestre 2002 - per 0,4 milioni di Euro relativi alla convention del Gruppo. L'attività di trading immobiliare ha portato il Gruppo ad effettuare vendite per 2,2 milioni di Euro nel primo trimestre 2003 (3,6 milioni di Euro nello stesso periodo dell'esercizio precedente); il valore delle consistenze immobiliari ammonta al 31 marzo 2003 a 20,4 milioni di Euro (15,8 milioni di Euro al 31 marzo 2002). L'andamento del primo trimestre 2003, per l'attività di trading, è positivo se si considera che l'esercizio 2002 ha rappresentato per questa area un periodo particolarmente brillante e che, nel primo trimestre 2003, sono state avviate operazioni i cui risultati si rifletteranno positivamente nei successivi trimestri. Si segnala che nel primo trimestre 2003 sono state conseguite plusvalenze su azioni proprie per 0,6 milioni di Euro, legate alla cessione effettuata da Gabetti Holding delle azioni proprie detenute in base al piano di buy back, per una quota pari al 4,64% del capitale. "I risultati del primo trimestre 2003- ha affermato Elio Gabetti, Vice Presidente e Amministratore Delegato di Gabetti Holding S.p.A. - risentono principalmente di una congiuntura sfavorevole che ha colpito il settore impresa e di una riduzione dei ricavi da segnalazione mutui." "L'andamento del settore impresa - ha continuato Elio Gabetti - ha evidenziato, già nel mese di aprile 2003, segnali di ripresa mentre nell'area della segnalazione dei prodotti finanziari stiamo definendo azioni che possano contribuire a migliorarne l'andamento." " "Le previsioni per l'esercizio 2003 - ha concluso Elio Gabetti - sono di un risultato consolidato netto positivo." La strategia e il piano di riorganizzazione Focalizzazione sul core business dell'intermediazione immobiliare e dei servizi finanziari connessi per il settore residenziale e di impresa, sviluppo dei servizi di consulenza per la gestione dei grandi patrimoni immobiliari e sviluppo dell'attività di trading immobiliare: sono queste, in sintesi, le linee guida della strategia del Gruppo Gabetti. In particolare, la focalizzazione sul core business dell'intermediazione immobilire avverrà sia attraverso uno sviluppo dei ricavi sia attraverso un significativo recupero della redditività. Al fine di adeguare il Gruppo ai nuovi scenari di mercato e di sviluppare il core business, Gabetti ha avviato nel 2002 un piano di riorganizzazione, definito con A. T. Kearney, che ha previsto: un nuovo modello di business; una riorganizzazione della struttura. Il piano, la cui attuazione completa è prevista per il 2005, ha come obiettivi quello di migliorare la redditività nel core business e di garantire una maggiore flessibilità della struttura attraverso la riduzione dei costi fissi. Il nuovo modello di business, basato su una forte focalizzazione sul core business, prevede una centralità della rete di agenzie In franchising, da svilupparsi numericamente, e un consolidamento della rete diretta nelle città a più elevate potenzialità. Il piano di sviluppo della rete ha un obiettivo, entro il 2005, di 1000 punti in franchising e di 160 agenzie dirette. La riorganizzazione della struttura, finalizzata ad una maggiore specializzazione e a fornire un forte supporto allo sviluppo dei business, ha comportato la costituzione di tre divisioni in Gabetti SpA (Impresa, Residenziale Diretta, Franchising) e di una funzione di Business Development. In base alla nuova struttura, Gabetti Holding ha un ruolo di indirizzo e controllo e Gabetti SpA un ruolo operativo e di business. 

PARMALAT FINANZIARIA: VOLUMI IN CRESCITA NEL PRIMO TRIMESTRE DEL 2003 FATTURATO CONSOLIDATO 1.622 MILIONI DI EURO 
Milano, 16 maggio 2003 - Il Consiglio di Amministrazione riunitosi il 15 maggio , sotto la presidenza del Cav. Lav. Calisto Tanzi, ha esaminato la relazione sull'andamento della gestione del primo trimestre dell'esercizio 2003 (periodo 1° gennaio - 31 marzo). Nei primi tre mesi dell'esercizio il Gruppo Parmalat ha realizzato un fatturato consolidato di 1.622 milioni di euro, rispetto ai 1.848 milioni di euro del corrispondente periodo dell'esercizio 2002. Sull'andamento del fatturato ha inciso positivamente la crescita interna a valore del 4,4%, mentre ha influito negativamente (-16,6%) l'andamento di quasi tutte le valute di operatività del Gruppo, che hanno registrato, rispetto al cambio medio del corrispondente periodo dell'esercizio precedente, un significativo deprezzamento verso l'euro. Il cambio medio delle principali valute di operatività del Gruppo nel primo trimestre dell'esercizio 2003 ha infatti registrato, rispetto al corrispondente periodo dell'esercizio precedente, il seguente deprezzamento verso l'euro: Bolivar venezuelano - 58,0%; Dollaro australiano - 6,5%; Dollaro canadese - 13,7%; Dollaro statunitense - 18,3%; Peso argentino - 49,8%; Real brasiliano - 44,3%; Sterlina Gran Bretagna - 8,2%. Per effetto del deprezzamento delle valute di operatività pertanto il fatturato è diminuito di 226 milioni di euro, pari al 12,2%, rispetto al corrispondente periodo dell'anno precedente. La crescita interna in volumi è stata pari all'1,8%. Va ricordato inoltre che gli scioperi generali indetti in Venezuela hanno paralizzato il paese per circa due mesi e non hanno consentito, fino a tutto il mese di febbraio, di produrre e distribuire regolarmente con conseguente perdita di volumi. Come di consueto il primo trimestre dell'esercizio ha un apporto più limitato dei prodotti a consumo stagionale, come i succhi di frutta, le bevande e lo yogurt, in particolare nell'area europea e in quella nord americana. Del resto, la natura dell'attività svolta dal Gruppo Parmalat è caratterizzata anche da particolari fenomeni ciclici o stagionali. Pertanto il fatturato dell'intero esercizio sarà influenzato dal contributo dei prodotti ad alta stagionalità come quelli con un consumo maggiore nel periodo estivo (succhi di frutta, bevande, yogurt e, nell'area nordamericana, formaggio). Il margine operativo lordo è ammontato a 196,6 milioni di euro con una diminuzione del 12,4% rispetto ai 224,5 milioni dei primi tre mesi dell'esercizio precedente. Il rapporto tra il margine operativo lordo ed il fatturato si attesta al 12,1%, invariato rispetto al corrispondente periodo dell'esercizio precedente e sostanzialmente in linea rispetto al 12,3% dell'intero esercizio 2002. Il margine operativo netto è passato dai 140,4 milioni di euro del primo trimestre dell'esercizio precedente a 124,6 milioni. Il rapporto tra il margine operativo netto ed il fatturato si attesta al 7,7% rispetto al 7,6% del corrispondente periodo dell'esercizio precedente e all'8,1% dell'intero esercizio 2002. Gli ammortamenti e le svalutazioni delle immobilizzazioni hanno inciso sul fatturato del primo trimestre dell'esercizio per il 4,4% rispetto al 4,5% dell'analogo periodo dell'esercizio precedente e al 4,2% dell'intero esercizio 2002. Gli oneri finanziari complessivi del primo trimestre dell'esercizio, al netto dei proventi e comprensivi delle differenze cambio, sono ammontati a 48,9 milioni di euro, rispetto ai 39,9 milioni del corrispondente periodo dell'esercizio precedente. L'incremento è dovuto alle differenze cambio passive che, nel corso del primo trimestre dell'esercizio 2003, hanno inciso in maniera significativa a seguito dell'andamento negativo di alcune delle valute di operatività del Gruppo. Va comunque sottolineato che la rilevazione di tali differenze cambio passive deriva dalla applicazione del tasso di cambio dell'ultimo giorno del trimestre e che la particolare alta volatilità dei cambi potrebbe nei trimestri che seguiranno modificare una situazione che è puntuale del trimestre in analisi. L'incidenza degli oneri finanziari netti sul fatturato, escluse le differenze cambio, è rimasta costante intorno all'1,5% come nell'esercizio 2002. L'entità del debito finanziario netto è passata da 1.862 milioni di euro al 31 dicembre 2002 a 1.859 milioni al 31 marzo 2003. Il cash-flow generato dalla gestione è stato utilizzato a copertura del fabbisogno finanziario determinato dagli investimenti e dalle necessità di capitale circolante. La struttura patrimoniale consolidata di Parmalat Finanziaria evidenzia, al 31 marzo 2003, un patrimonio netto consolidato totale, incluso il risultato al lordo delle imposte del periodo e al netto dei dividendi relativi all'esercizio 2002 la cui distribuzione è stata deliberata dall'Assemblea degli Azionisti del 30 aprile 2003, di 2.190 milioni di euro (2.250 milioni al 31 dicembre 2002). Il patrimonio netto consolidato di competenza del Gruppo ammonta a 1.506 milioni di euro rispetto ai 1.541 milioni al 31 dicembre 2002. Va precisato che la diminuzione dell'ammontare del patrimonio netto consolidato è attribuibile interamente alle fluttuazioni di cambio emerse dall'andamento di alcune delle valute di operatività. Nel processo di consolidamento gli effetti del differente cambio utilizzato in un esercizio rispetto a quello precedente per la conversione in euro delle attività e delle passività di competenza di ogni singolo paese, sono riflessi in una voce del patrimonio netto definita "Riserva di consolidamento". Tali variazioni potranno essere naturalmente soggette a future fluttuazioni dei cambi. A partire dal 1° gennaio 2003 è stato esercitato il diritto di sottoscrizione di n° 20.659.950 warrant denominati "Warrant azioni ordinarie Parmalat Finanziaria 2003" e, di conseguenza, come previsto dal relativo regolamento approvato dall'Assemblea straordinaria degli Azionisti del 19 dicembre 1995 e aggiornato a seguito delle delibere dell'Assemblea straordinaria degli Azionisti del 30 aprile 2001 relative alla ridenominazione in euro del capitale sociale ed al raggruppamento delle azioni, sono state sottoscritte n° 10.743.174 azioni ordinarie Parmalat Finanziaria, da nominali euro 1, contro pagamento di un prezzo unitario di euro 1,39443. A seguito delle suddette operazioni il capitale sottoscritto e versato della Società ammonta a euro 815.669.721 ed è costituito da n° 815.669.721 azioni ordinarie da nominali euro 1 cadauna. Dopo il termine ultimo del 31 marzo 2003 previsto per l'esercizio del diritto di sottoscrizione, i n. 418.550 "Warrant azioni ordinarie Parmalat Finanziaria 2003" non esercitati sono decaduti da ogni diritto divenendo privi di validità a tutti gli effetti. Dopo la chiusura del trimestre il Gruppo ha generalmente confermato le proprie posizioni di mercato mentre l'andamento dei volumi di vendita evidenzia una crescita in linea con quella dei primi tre mesi pur in una situazione economico/politica mondiale ancora incerta. Per quanto riguarda le previsioni dell'esercizio il trend di crescita in volumi, per la restante parte dell'anno, dovrebbe essere in linea con gli obiettivi aziendali, mentre non è determinabile la variazione in valore del fatturato consolidato del Gruppo, espresso in euro, in quanto tale valore dipenderà dall'andamento dei cambi nel corso dell'esercizio. L'andamento della gestione dovrebbe consentire di confermare la redditività operativa lorda consolidata sostanzialmente sui livelli realizzati nel primo trimestre dell'esercizio.

TRIMESTRALE GRUPPO PININFARINA VALORE DELLA PRODUZIONE IN CRESCITA (+13%) 
Torino, 16 maggio 2003 - Il Consiglio di Amministrazione della Pininfarina S.p.A., riunito oggi sotto la presidenza dell'ing. Sergio Pininfarina, ha approvato la relazione sull'andamento del Gruppo nel primo trimestre del 2003. Nel periodo in esame il valore della produzione ha raggiunto i 165,8 milioni di euro con un aumento del 13,09% sui 146,6 milioni di euro del primo trimestre 2002. La crescita delle attività ha interessato tutti i settori, ad iniziare da quello industriale, dove la commessa Streetka per Ford ha completato la salita produttiva arrivando a regime a fine marzo secondo i tempi stabiliti con il cliente, esaurendo già da fine gennaio il ricorso alla C.I.G. straordinaria e consentendo di superare i 2500 dipendenti al 31.3.03. Le attività di design ed engineering sono più che raddoppiate rispetto allo stesso periodo del 2002. Dal punto di vista economico il primo trimestre ha sopportato la maggior parte dei costi di avviamento legati alla commessa Ford, incidendo sugli indicatori reddituali che risultano in diminuzione rispetto ai dati 2002, confermando così le previsioni comunicate in sede di approvazione del progetto di bilancio. Il risultato operativo passa a 4,6 milioni di euro da 4,8 milioni del primo trimestre 2002 (-4,2%) e l'utile netto di periodo a 1,4 milioni di euro da 1,5 milioni di euro di un anno prima. La posizione finanziaria netta è risultata pari a 97,8 milioni di euro contro i 116,4 milioni di euro al 31 dicembre 2002 (era di 87,4 milioni di euro al 31 marzo 2002). L'andamento del primo trimestre conferma le prospettive per l'esercizio in corso: un aumento del valore della produzione di circa il 30% rispetto al 2002, con margini in calo a causa del diverso mix produttivo ed all'effetto dell'avvio della joint venture Open Air Systems GmbH, società operativa nel design, engineering e produzione di sistemi tetto retraibili. Fra i fatti di rilievo del periodo in esame, si segnala nel mese di marzo, in occasione del Salone Internazionale dell'Automobile di Ginevra, la presentazione del concept "Enjoy", piccola roadster realizzata con gruppi meccanici Lotus, configurabile per uso sia in pista che su strada; la "Enjoy" si è. aggiudicata il premio "Most fun" assegnato dalla prestigiosa rivista americana AutoWeek. 

NEL PRIMO TRIMESTRE 2003 CRESCE IL FATTURATO DEL GRUPPO MARIELLA BURANI A € 89,5 MILIONI (+14%). IL MARGINE OPERATIVO LORDO (EBITDA) PASSA A € 10,8 MILIONI (+15%) E IL RISULTATO OPERATIVO (EBIT) AUMENTA A € 7,3 MILIONI (+16%). 
Cavriago, 16 maggio 2003 - Il Consiglio di Amministrazione di Mariella Burani Fashion Group ha approvato ieri i risultati economici relativi al primo trimestre del 2003. Il fatturato consolidato è aumentato a € 89,5 milioni da € 78,7 milioni del primo trimestre 2002 registrando una crescita del 14% circa rispetto al periodo precedente. Il Margine Operativo Lordo (Ebitda) ha raggiunto € 10,8 milioni in crescita del 15% circa rispetto a € 9,4 milioni del primo trimestre 2002 portando la propria incidenza sul fatturato al 12,0% da 11,9% del primo trimestre 2002. In crescita anche il Reddito Operativo (Ebit) che è passato a € 7,3 Milioni da € 6,3 Milioni (+16%) rispetto al primo trimestre 2002 portando la propria incidenza sul fatturato all'8,1% dal 7,9% del primo quarter 2002. La crescita del fatturato rispetto al primo trimestre dell'anno precedente è stata determinata oltre che dal buon andamento delle società del Gruppo, anche dall'inserimento nel perimetro di consolidamento della Renè Lezard Mode GmbH, acquisita a fine 2002, che ha ottenuto positive performances superiori alle attese. La crescita del Margine Operativo Lordo (+15%) rispetto al primo trimestre dell'esercizio precedente, porta la propria incidenza sul fatturato al 12,0% ed è principalmente attribuibile a: l'ulteriore integrazione e sviluppo delle sinergie tra le società del Gruppo; il miglioramento dei margini di produzione derivante da una razionalizzazione dei costi della produzione; l'incremento delle vendite dei prodotti a più elevati margini di profitto; la crescita delle vendite tramite canali distributivi diretti; la crescita delle vendite all'estero. Il sales mix - Il fatturato del primo trimestre 2003 è stato generato per il 89,4 % dai marchi propri rispetto al 81,7 % del primo trimestre 2002 con una ripartizione geografica che vede confermare l'Europa come il primo mercato del Gruppo con l'89,4 % del fatturato totale (vs. 73,4% del primo trimestre 2002). La percentuale di fatturato del primo trimestre 2003 generata in Asia rimane contenuta e rappresenta un'incidenza sul fatturato del 6,6 % (16,8 % nel primo trimestre 2002), di cui 2,7% in Giappone, mentre le vendite nei paesi della Nuova Europa sono passate al 13,2 % del fatturato complessivo dal 9,1% dello stesso periodo dell'anno precedente, con una crescita complessiva pari a circa il 65%. Rimane limitata la presenza in U.S.A. al 2,5 % (vs.3,6 % nel primo trimetre 2002). I canali distributivi diretti hanno rappresentato il 60,4% del fatturato complessivo rispetto al 50,5 % del primo trimestre 2002. Il fatturato generato tramite negozi mono-marca (DOS e franchising) si attesta intorno al 27,4 % dei ricavi totali (16,3 % nel primo trimestre 2002). Boutiques - Nel corso del primo trimestre 2003 sono state aperte 5 nuove boutiques monomarca: 3 boutiques Mariella Burani l'ultima delle quali a Varsavia con sei vetrine su uno spazio di circa 200 mq., 1 a Firenze in Via della Vigna Nuova e 1 a Brescia; 1 boutique in franchising Baldinini a Mosca in Via Tsvarskaya, la via più prestigiosa della capitale russa; 1 boutique Braccialini a Montecatini Terme. Outlook 2003 - Nel primo trimestre 2003, nonostante lo sfavorevole clima internazionale e la continua contrazione dei consumi, il Gruppo è riuscito a proseguire la crescita del fatturato e dei risultati operativi. Il Gruppo è, infatti, caratterizzato da una forte base di clientela locale e da una limitata presenza sia nei mercati asiatici, dove il pericolo del virus Sars sta minacciando in maniera considerevole gli operatori del lusso più esposti, sia nei mercati statunitensi, dove forte è stata la contrazione dei consumi conseguente alla guerra in Iraq. Il Gruppo, inoltre, offre da sempre un lusso "accessibile" e ha una struttura produttiva e distributiva estremamente flessibile, caratteristiche che hanno rappresentato un punto di forza anche in momenti di difficile congiuntura economica. Il Gruppo continuerà nei prossimi mesi dell'esercizio 2003 l'opera di ottimizzazione delle sinergie produttive e distributive tra le varie società supportando simultaneamente i programmi di sviluppo nei mercati esteri. I positivi risultati del primo trimestre 2003 portano a stimare una forte crescita del fatturato per l'intero anno 2003 con un incremento più che proporzionale dei margini operativi. 

LASTMINUTE.COM ANNUNCIA I RISULTATI FINANZIARI DEL SECONDO TRIMESTRE IL GRUPPO È IN CRESCITA ANCHE NEL SECONDO TRIMESTRE, NONOSTANTE IL PERIODO DIFFICILE PER L'INDUSTRIA DEL TURISMO. 
Milano, 16 maggio 2003 - lastminute.com, società leader in soluzioni online per i viaggi e il tempo libero, ha reso pubblici oggi i risultati del secondo trimestre. La crescita del gruppo è ancora una volta confermata anche in un trimestre difficile per l'industria del turismo. Il valore totale delle transazioni nel trimestre è aumentato del 126.4% rispetto a un anno fa toccando i 92.2 milioni di sterline. L'utile lordo trimestrale è cresciuto del 144.0% in un anno, raggiungendo 15 milioni di sterline (Secondo trimestre 2002 6.1 milioni di sterline) La perdita Ebitda del gruppo ammonta, in questo trimestre, a 1.7 milioni di sterline con una riduzione del 45.2% rispetto a un anno fa. (Secondo trimestre 2002: perdite Ebitda 3.2 milioni di sterline) La perdita ante tasse e ammortamenti si riduce del 20.2% rispetto al rispetto all'anno precedente. Le entrate operative di cassa del trimestre sono state pari a 0.9 milioni di sterline,( Secondo trimestre 2002 uscite per un 1.4 milioni di sterline) dopo lo 0.6 di uscite per Holiday Autos. Il tasso di conversione dei visitatori in clienti è sensibilmente aumentato: 29.1% contro l'18.3% dell'anno precedente. Il fatturato generato dalle future prenotazioni del gruppo al 31 Marzo 2003 era di 56.0 milioni di sterline (Secondo trimestre 2002: 13.8 milioni di sterline) includendo gli anticipi sulle vendite di Holiday Autos di 31 milioni di sterline. "Breakbuilder" il tool che assembla pacchetti viaggio sul sito di lastminute.com, ha raggiunto un Ttv di 5.3 milioni di sterline nel trimestre e ora rappresenta il 9.7% del Ttv in Uk. Completamento dell'acquisizione di Holiday Autos, il broker leader al mondo per l'autonoleggio nel tempo libero. "Ancora una volta i risultati sono incoraggianti e ci portano ottimisti verso i nuovi picchi dell'estate," commenta Gianni Rotondo, Managing Director del gruppo lastminute.com Italia." "Il nostro modello ha dimostrato la sua forza nell'ultimo trimestre che è stato molto duro per l'industria del turismo", afferma Allan Leighton, Chairman di lastminute.com, "Il terzo trimestre è cominciato con una forte liquidità grazie alle partenze di Pasqua. Siamo molto fiduciosi circa il raggiungimento degli obbiettivi di crescita continua e del profitto a livello di gruppo per il trimestre attuale e per l'anno intero". "Durante il trimestre il Gruppo ha continuato la crescita oltre il periodo di picco con liquidità e margini record.", ha aggiunto Brent Hoberman, Chief Executive Officer di lastminute.com. "Le tendenze dell'industria portano il consumatore ancor più verso una prenotazione all'untimo minuto su Internet , verso più vacanze brevi che i consumatori vogliono costruire da se in modo flessibile. Queste tendenze rafforzano la richiesta per il nostro prodotto che, in questo trimestre, ci ha portato il 60% di crescita organica". 

E.BISCOM: NEL 1° TRIMESTRE 2003 RICAVI A 101,7 MILIONI DI EURO. MOL CONSOLIDATO POSITIVO PER 13,8 MILIONI DI EURO FASTWEB: RICAVI A 75 MILIONI DI EURO, +80% RISPETTO AL 1° TRIMESTRE 2002 DA SETTEMBRE LE PARTITE DI CALCIO IN TEMPO REALE COMPLETANO L'OFFERTA TELEVISIVA
Milano, 16 maggio 2003 - Il Consiglio di Amministrazione di e.Biscom S.p.A., la principale Società italiana di servizi di telecomunicazione a larga banda, riunitosi ieri, ha approvato la relazione trimestrale al 31 marzo 2003. Nel primo trimestre dell'anno i ricavi consolidati di e.Biscom hanno superato per la prima volta i 100 milioni di Euro, attestandosi a quota 101,7 milioni di Euro, con un incremento di oltre il 55% rispetto ai 65,2 milioni di Euro del corrispondente periodo dello scorso anno e di oltre il 10% rispetto ai 91,2 milioni di Euro del quarto trimestre 2002. Nel primo trimestre 2003 e.Biscom ha riportato un Mol consolidato positivo per 13,8 milioni di Euro, che si confronta con una perdita di 22 milioni di Euro del corrispondente periodo dello scorso anno e mostra un aumento rilevante anche rispetto agli 1,7 milioni di Euro del quarto trimestre 2002, confermando la forte crescita dell'ultimo trimestre dell'esercizio precedente, quando il Gruppo ha raggiunto il primo Mol positivo consolidato con un anno di anticipo rispetto alle previsioni. In sensibile aumento anche il numero complessivo dei clienti, che al 31 marzo 2003 avevano raggiunto le 289.000 unità fra Fastweb e HanseNet: quasi due volte e mezzo i 118.900 abbonati del primo trimestre dello scorso anno e in aumento di 42.400 nuovi clienti rispetto ai 246.600 del 31 dicembre 2002. "I risultati ampiamente positivi conseguiti nel primo trimestre dell'anno in termini di ricavi, clienti e Mol confermano il trend di forte sviluppo di e.Biscom e ci consentono di essere ad oggi pienamente in linea con i target indicati per fine 2003 - ha dichiarato il Presidente di e.Biscom Silvio Scaglia. - Inoltre, la continua crescita del Mol di Fastweb, che dopo poco più di tre anni ha già raggiunto il 21% dei ricavi, conferma l'elevatissima redditività prospettica del modello di business della società." Nel primo trimestre 2003 e.Biscom ha riportato un risultato consolidato netto negativo per 60,1 milioni di Euro, che incorpora l'effetto degli ammortamenti e degli oneri finanziari legati alla fase di forte sviluppo del Gruppo e dell'acquisizione della quota di minoranza di Aem in Fastweb. Gli investimenti nel trimestre sono stati pari a 87 milioni di Euro rispetto ai 171 milioni di Euro del quarto trimestre 2002 con una riduzione che riflette sia il progressivo completamento della rete sia la stagionalità. Al 31 marzo le disponibilità finanziarie di e.Biscom ammontavano a 609,6 milioni di Euro, fra liquidità e fondi depositati a garanzia (per un valore di 326,1 milioni di Euro) e linee di credito aperte per 283,5 milioni di Euro. Alla fine del primo trimestre la posizione finanziaria netta era pari a -399,6 milioni di Euro: liquidità e fondi depositati a garanzia ammontavano a un totale di 326,1 milioni di Euro mentre i debiti finanziari erano di 725,7 milioni di Euro. Al termine del primo trimestre il Gruppo contava 1.800 addetti tra Italia ed estero - sostanzialmente stabili rispetto ai trimestri precedenti - ai quali va aggiunto un indotto di dimensioni analoghe focalizzato sulle attività di vendita, customer care, sviluppo rete e collegamento clienti. Telecomunicazioni Anche nel primo trimestre dell'anno Fastweb ha conseguito importanti risultati operativi ed economici, accompagnando il raggiungimento di tutti gli obiettivi con un ulteriore ampliamento dell'offerta e un continuo miglioramento del livello di soddisfazione dei clienti. Nel periodo gennaio-marzo Fastweb ha riportato ricavi per 75 milioni di Euro, in aumento di circa l'80% rispetto ai 42 milioni di Euro del primo trimestre 2002 e del 18% rispetto ai 63,3 milioni di Euro dell'ultimo periodo dello scorso anno. Grazie all'acquisizione di nuovi clienti e alla crescita dell'Arpu (Ricavo Medio per Utente) - passato a marzo 2003 a 790 Euro annui rispetto ai 715 di marzo 2002 - continua ad aumentare anche la quota dei ricavi proveniente dai clienti residenziali, che nel primo trimestre è salita al 34% rispetto al 28% dell'ultimo trimestre 2002. Dopo aver raggiunto nello scorso esercizio il primo Mol positivo su base annua in tempi assai più rapidi di qualsiasi altro nuovo operatore di telecomunicazioni in Europa, nel primo trimestre 2003 il Mol di Fastweb ha superato il risultato dell'intero 2002 attestandosi a 15,6 milioni di Euro, quasi raddoppiati rispetto agli 8,3 milioni di Euro del quarto trimestre 2002 e in rilevante aumento rispetto alla perdita di 6,5 milioni di Euro del primo trimestre dello scorso anno. A fine marzo i clienti dell'operatore italiano del Gruppo e.Biscom erano 213.000, pressoché triplicati rispetto ai 76.720 del 31 marzo 2002 e in aumento di 36.900 nuove unità rispetto ai 176.100 abbonati del 31 dicembre 2002. Al termine del primo trimestre i clienti business erano 37.470, di cui 840 tra grandi e medie imprese e 36.630 tra piccole imprese e Soho. I clienti residenziali erano 175.570. Nel primo trimestre FastWeb si è confermata leader del mercato Dsl in Italia, con 79.400 linee Dsl in unbundling attivate contro le 62.200 di tutti gli altri competitor. Nel primo trimestre 2003 è inoltre proseguita l'espansione di FastWeb sul territorio nazionale e in particolare in Emilia Romagna con il lancio degli innovativi servizi a larga banda voce-dati-video nella città di Reggio Emilia, dove dal mese di marzo è disponibile la connessione con tecnologia Dsl cui seguirà, dal prossimo mese di giugno, anche l'offerta in fibra. Al 31 marzo la rete in fibra ottica di FastWeb si estendeva per oltre 10.000 Km - di cui 6.300 Km di rete di accesso locale nelle principali città italiane - e aveva superato gli 1,3 milioni di unità abitative, cui si aggiungono gli oltre 1,2 milioni di abitazioni servibili con tecnologia Dsl. Il numero degli edifici connessi alla rete in fibra aveva invece superato quota 53.600, in aumento di circa il 25% rispetto ai 43.500 di fine dicembre 2002. Dato il successo riscontrato dai servizi video su fibra ottica (sottoscritti da oltre il 50% dei clienti, pari a 50.000 abbonati), a marzo è stato lanciato il Video on Demand su Adsl, che in un solo mese ha già conseguito risultati di assoluto rilievo con più del 30% dei nuovi clienti Adsl aderenti all'offerta. Con il Video on Demand su Adsl, una novità assoluta per l'Italia, gli abbonati possono accedere agli oltre 3.500 titoli a richiesta (fra contenuti e.BisMedia e Rai Click) fino allo scorso febbraio visibili solo dai clienti in fibra. Inoltre, l'elevata capacità trasmissiva dell'Adsl di Fastweb ha consentito lo sviluppo di altri servizi innovativi quali il sistema di videoregistrazione virtuale Videorec. Infine, la nuova Adsl di Fastweb ha permesso di incrementare ulteriormente la velocità di navigazione in Internet fino a 4 Mbit/s in ricezione (fino a 0,512 Mbit/s in trasmissione), ampiamente superiore alla connessione più veloce offerta dai competitor (fino a 1,2 Mbit/s in ricezione). Anche nel primo trimestre dell'anno FastWeb ha dedicato grande attenzione al miglioramento del livello del servizio: attualmente il tasso di abbandono delle chiamate al call center si è attestato sotto il 5%, in linea con la best practice di settore. L'elevato grado di soddisfazione dei clienti FastWeb è certificato da un'indagine sulla qualità e velocità di connessione a Internet offerta da numerosi operatori, condotta fra settembre 2002 e gennaio 2003 dall'associazione di consumatori Altroconsumo. Dai risultati, pubblicati nel mese di aprile, è emerso che i clienti FastWeb in fibra e ADSL sono in generale i più soddisfatti, con un indice di gradimento del 95%. Nel primo trimestre dell'anno HanseNet, che ha pressoché completato la copertura dell'area di Amburgo, ha riportato ricavi per 23,6 milioni di Euro, in crescita del 25% rispetto al corrispondente periodo del 2002. Nel periodo gennaio-marzo i servizi residenziali hanno inciso per il 46% sui ricavi di HanseNet rispetto al 23% del primo trimestre 2002. In sensibile aumento rispetto ai -3,9 milioni di Euro del primo trimestre 2002 anche il MOL della società, che nel periodo gennaio-marzo 2003 ha riportato un risultato positivo per 3,3 milioni di Euro. Al 31 marzo 2003 HanseNet contava circa 76.000 clienti nella regione di Amburgo, in crescita di oltre l'80% rispetto ai 42.100 abbonati del primo trimestre dello scorso anno. Di questi, 11.000 erano business e i rimanenti 65.000 erano clienti residenziali. Nel primo trimestre HanseNet ha confermato la propria leadership fra gli operatori di telecomunicazioni a larga banda alternativi della Germania, con oltre 46.000 clienti Dsl in unbundling. Altre linee di business Nel primo trimestre 2003 i ricavi complessivi del Gruppo e.BisMedia - che comprende anche la società editoriale e.BisNews e la catena di negozi hi-tech e.Voci - sono stati pari a 3,4 milioni di Euro. Come anticipato, nel mese di marzo è stato lanciato il primo servizio italiano di Video on Demand su Adsl, che ha significativamente contribuito all'espansione del mercato potenziale di riferimento. La riconosciuta qualità del prodotto e dell'offerta è dimostrata dall'incremento dell'Arpu che nel mese di marzo si è attestato a 11 Euro, pressoché raddoppiato rispetto ai 6 Euro di marzo 2002 (annualmente passato a 130 Euro da 70 Euro). Infine, con l'autorizzazione alla fusione fra Stream e Tele+, nel mese di aprile la Commissione Europea ha posto le condizioni a garanzia dell'evoluzione del mercato italiano della pay Tv in un regime di concorrenza. Tali condizioni consentiranno a e.Biscom di incrementare ulteriormente l'offerta televisiva, che potrà essere completata dalla trasmissione in tempo reale delle partite di calcio di serie A e B già a partire dal prossimo campionato. In base a quanto stabilito dalla Commissione Europea, infatti, i concorrenti non satellitari potranno acquisire dalla nuova piattaforma unica Sky Italia i contenuti premium (prevalentemente partite di calcio di serie A e B, altri eventi sportivi e titoli cinematografici) con la formula del "retail minus", ovvero il prezzo al cliente finale ridotto di una percentuale. 

E.BISCOM: L`ASSEMBLEA APPROVA IL BILANCIO 2002 E NOMINA IL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE 
Milano, 16 aprile 2003 -- L'Assemblea degli Azionisti di e.Biscom S.p.A. , riunitasi il 14 maggio, ha approvato il bilancio d'esercizio al 31 dicembre 2002. Contestualmente, al fine di perfezionare l'operazione di compravendita delle partecipazioni di Aem S.p.A. in Fastweb S.p.A. (30,8%) e di e.Biscom in Metroweb S.p.A. (33%) approvata dai Consigli di Amministrazione delle rispettive Società il 13 febbraio scorso e dall'Assemblea degli Azionisti di Aem il successivo 31 marzo, l'Assemblea degli Azionisti di e.Biscom ha deliberato l'emissione di un prestito obbligazionario convertibile a tasso d'interesse zero dell'importo massimo complessivo di Euro 240.003.685,60, approvandone lo schema di regolamento. Il prestito - che consiste in 241.045 obbligazioni, ciascuna del valore nominale di Euro 995,68 - sarà offerto in opzione agli azionisti di e.Biscom nel rapporto di 1 obbligazione ogni 201 azioni possedute. L'eventuale inoptato sarà integralmente sottoscritto da Aem. Il prezzo di emissione e di rimborso alla scadenza è pari al 100% del valore nominale. Il prezzo di conversione è di Euro 35,56 per azione e darà diritto a 28 azioni per 1 obbligazione. Il numero di azioni a servizio del prestito obbligazionario, in caso di integrale conversione dello stesso, è pari a un massimo di n° 6.750.000 azioni e.Biscom di nuova emissione che rappresentano, post-emissione, il 12,23% del capitale di e.Biscom. Il prospetto informativo del prestito obbligazionario sarà pubblicato non appena ottenuto il nulla osta della Consob. Inoltre, tenuto conto del successo riscontrato da Fastweb nelle città in cui sono attualmente in corso i piani di sviluppo e nell'eventualità che si verifichino nel tempo opportunità di investimento in nuove aree urbane e condizioni di mercato favorevoli per finanziarle, l'Assemblea ha conferito al Consiglio di Amministrazione di e.Biscom la facoltà di procedere, nei prossimi 5 anni, ad aumenti del capitale sociale per nominali massimi Euro 2.600.000,00 e/o all'emissione di obbligazioni, anche convertibili, e/o all'emissione di warrant fino a un ammontare massimo di Euro 150.000.000,00. L'esercizio di tale delega, non previsto nel breve-medio periodo, è finalizzato a migliorare l'efficienza dell'attività del Consiglio di Amministrazione. Infine, visti i positivi risultati finanziari conseguiti dal Gruppo e.Biscom con largo anticipo rispetto alle previsioni e stante l'opportunità di disporre di adeguati strumenti di incentivazione del management, l'Assemblea degli Azionisti ha deliberato un aumento del capitale sociale, con esclusione del diritto di opzione, per un ammontare massimo complessivo di Euro 1.040.000,00, da offrirsi in sottoscrizione ai dipendeti mediante emissione di massime n° 2.000.000 di azioni ordinarie del valore nominale di Euro 0,52 ciascuna, con sovrapprezzo determinato in base alla media aritmetica dei prezzi di mercato delle azioni e.Biscom nel mese precedente la data di assegnazione delle opzioni. Con l'approvazione del bilancio al 31 dicembre 2002 si è concluso il mandato degli amministratori in carica per scadenza del termine. Al dott. Francesco Micheli, Presidente della Società e Vice presidente di Fastweb che ha espresso il proprio desiderio a non far più parte degli organi sociali, il Consiglio di Amministrazione e l'Assemblea hanno manifestato gratitudine per quanto fatto per la creazione e lo sviluppo del Gruppo e.Biscom: peraltro egli manterrà una relazione stabile con la Società alla quale assicurerà il suo apporto professionale. L'Assemblea ha pertanto proceduto alla nomina del Consiglio di Amministrazione composto da: Emanuele Angelidis, Mario Greco, Carlo Micheli, Gianfelice Rocca e Silvio Scaglia. 

E.BISCOM: IL CDA NOMINA SCAGLIA PRESIDENTE E AD, CARLO MICHELI VICE PRESIDENTE ESECUTIVO ED EMANUELE ANGELIDIS AD 
Milano, 16 aprile 2003 -- Il nuovo Consiglio di Amministrazione di e.Biscom S.p.A. - composto da Emanuele Angelidis, Mario Greco, Carlo Micheli, Gianfelice Rocca e Silvio Scaglia ed eletto ieri dall'Assemblea dei Soci - nella sua prima riunione ha proceduto alla formalizzazione delle cariche nominando Silvio Scaglia Presidente e Amministratore Delegato della Società, Carlo Micheli Vice presidente esecutivo, Emanuele Angelidis Amministratore Delegato e definendone anche i relativi poteri. In ottemperanza a quanto stabilito dal Codice di Autodisciplina delle Società Quotate, cui e.Biscom ha già aderito nel corso del 2001, il Consiglio di Amministrazione ha poi deliberato l'istituzione di tre comitati con compiti di supporto all'attività consiliare: il Comitato per le nomine e i compensi, composto da Mario Greco, Gianfelice Rocca e Silvio Scaglia; il Comitato per il controllo interno, composto da Mario Greco, Carlo Micheli e Gianfelice Rocca; il Comitato Budget e Business Plan, cui è stato affidato l'esame dei piani strategici e gestionali della Società, composto oltre che dagli Amministratori di e.Biscom anche dal Direttore Finanziario Mario Rossetti e dal Direttore Generale Operativo Alberto Trondoli. Infine, il Consiglio ha ringraziato Francesco Micheli per il contributo apportato alla creazione e allo sviluppo del progetto e.Biscom. Francesco Micheli manterrà comunque un rapporto di consulenza che garantirà continuità con la Società. 

FUJITSU SIEMENS COMPUTERS CHIUDE L'ESERCIZIO 2002 CON UN UTILE DI 8 MILIONI DI EURO SUPERATI I RISULTATI ATTESI DALLE PREVISIONI 
Milano, 16 maggio 2003 - Fujitsu Siemens Computers ha chiuso l'esercizio 2002/2003 (da aprile 2002 a marzo 2003) registrando un utile ante imposte pari a 8 milioni di euro, in aumento dunque rispetto alle precedenti previsioni comunicate in occasione del Cebit che anticipavano un utile prima delle tasse di 4 milioni di euro. Il fatturato, pari a 5.337 milioni di euro, è rimasto pressoché invariato rispetto ai 5.434 milioni totalizzati nell'esercizio 2001/2002. Le cifre definitive* rappresentano un aggiornamento rispetto ai risultati finanziari preliminari annunciati nel corso del Cebit 2003. La società ha raggiunto un utile operativo di 63 milioni di euro, con un incremento di 33 milioni rispetto all'esercizio precedente e di 7 milioni rispetto alle previsioni del Cebit; in lieve aumento anche i costi di ristrutturazione, 55 milioni di euro contro il 52 milioni anticipati al Cebit. "Questo risultato positivo, conseguito nonostante la situazione difficile del mercato, conferma la validità della nostra strategia", ha dichiarato Adrian v. Hammerstein, Ceo di Fujitsu Siemens Computers. "Abbiamo raggiunto un miglior mix di prodotto aumentando le vendite di prodotti enterprise nei mesi di febbraio e marzo, fatto che ci ha aiutato ad incrementare l'utile. Inoltre, l'implementazione della nostra strategia e l'attenta gestione dei costi hanno continuato a presentare un impatto positivo sulla società". I dati di mercato del primo trimestre 2003 confermano le ottime performance Il fatto che Fujitsu Siemens Computers stia conseguendo risultati superiori rispetto alla media del mercato è confermato anche dai dati pubblicati da Idc relativamente al primo trimestre dell'anno solare in corso. Rispetto al mercato dell'Europa occidentale, in flessione del 2,4%, Fujitsu Siemens Computers ha registrato una crescita del fatturato del 5,7% rispetto all'anno precedente nei segmenti PC e server basati su Intel. In particolare, Francia e Regno Unito hanno evidenziato percentuali di crescita a due cifre nonostante la contrazione dei rispettivi mercati nazionali. La Germania ha visto rafforzare la leadership di Fujitsu Siemens Computers con una crescita del fatturato pari al 20% nei segmenti PC e server Intel, a fronte di un mercato che è diminuito del 7%. Anche l'attenzione rivolta da Fujitsu Siemens Computers ai settori Mobility e Business Critical Computing è stata premiata dai dati di mercato del primo trimestre 2003. Nel segmento notebook la società ha più che raddoppiato la propria crescita rispetto alla media: il 36,9% nell'area Emea contro una media del 14,7%, e il 34,7% in Europa occidentale contro una media del 13,0%. Le prospettive: ancora performance superiori al resto del mercato Per quanto concerne il nuovo esercizio, Fujitsu Siemens Computers intende proseguire nella propria crescita a ritmi superiori a quelli del mercato e portare avanti l'implementazione della propria strategia, migliorando nel contempo la redditività. Adrian v. Hammerstein ha così commentato l'attuale situazione di mercato: "Ci troviamo ancora in un momento difficile: i mercati continuano a contrarsi e le politiche di alcuni dei maggiori Paesi europei non favoriscono la ripresa economica in tempi brevi. Si osservano comunque piccoli passi avanti in questa direzione: dopo lo scoppio della bolla Internet nel 2000, l'information technology è stata considerata solo come un 'costo'. Ora che le aziende hanno effettuato una razionalizzazione dei costi, è tempo di investire per prepararsi alla ripresa. È importante che l'IT ritorni a rivestire un ruolo primario nei programmi dei Cxo sotto forma di decisione strategica. Investire adesso può trasformarsi in un vantaggio competitivo". 

CARDNET GROUP: MIGLIORANO POSIZIONE FINANZIARIA NETTA E MARGINI NONOSTANTE IL CALO DEL FATTURATO NEL PRIMO TRIMESTRE 2003. RICAVI CONSOLIDATI DEI PRIMI NOVE MESI: + 56,6%
Arese, 16 maggio 2003 - Il Consiglio di Amministrazione Cardnet Group, il gruppo italiano leader nella progettazione, sviluppo, personalizzazione e produzione di Card, e delle soluzioni informatiche per la loro emissione e gestione, si è riunito ieri per l'approvazione della relazione trimestrale per il periodo 1° gennaio 31 marzo 2003. Il fatturato del Gruppo nel trimestre appena concluso è stato di circa 4,67 milioni di euro, in calo del 9,47% rispetto allo stesso periodo dell¹anno precedente a causa del perdurare della sfavorevole congiuntura nel mercato di riferimento. L¹Ebitda, seppur ancora negativo, migliora a 1 milione di euro a fronte di 2,01 del primo trimestre del 2002. La positiva variazione è dovuta agli effetti della decisione strategica attuata dal Gruppo per una produzione maggiormente focalizzata verso le card ad alto valore aggiunto (smart card) e le card bancarie. Positiva inversione di tendenza anche per il risultato netto, negativo per 2,5 milioni di euro (era negativo per 3,85 milioni di euro al 31 marzo 2003). Migliora, anche, la posizione finanziaria netta, negativa al al 31 dicembre 2002 per 27,6, è migliorata al 31 marzo 2003 a 26,5 milioni di euro. La società prevede che, entro la fine dell¹esercizio (giugno 2003), l¹esposizione finanziaria sia destinata ad un ulteriore significativo miglioramento di 5 milioni di euro circa, grazie agli incassi della seconda tranche relativa alla legge 662 (ca. 4 milioni di euro) ed all¹anticipo del Credito Iva. Nei primi nove mesi del corrente esercizio 2002-2003, il fatturato è stato pari a 17,1 milioni di euro (+56,6% rispetto allo stesso periodo dell¹esercizio precedente), risultato questo ritenuto soddisfacente tenuto conto della negativa congiuntura del mercato di riferimento. Il risultato netto di periodo è negativo per 9,04 milioni di euro, prevalentemente a causa degli elevati ammortamenti derivanti dagli ingenti investimenti effettuati in Cardnet S.p.A. (per ca. 4,1 milioni di euro) e dai relativi costi per il personale (5,17 milioni di euro). A questo proposito, si ricorda che l¹azienda ha recentemente sottoscritto un accordo con i sindacati Cgil, Cisl e Uil, per l¹introduzione dei contratti di solidarietà relativamente al personale della fabbrica, che comporterà un risparmio di circa il 30% sul costo del lavoro. 

ENEL: ASSEGNATO MANDATO PER EMISSIONE PRESTITO OBBLIGAZIONARIO 
Roma, 16 maggio 2003 - Enel Spa (rating A1 di Moody's ed A+ di Standard & Poor's), ha dato mandato a Caboto, Citigroup e Deutsche Bank, in qualità di joint lead managers e bookrunners, per l'emissione di un prestito obbligazionario benchmark da collocare in Euro, nell'ambito del Global Medium Term Note Programme. L'emissione verrà lanciata a breve, successivamente a un roadshow di presentazione presso le principali piazze europee, compatibilmente con le condizioni del mercato. 

ERNST & YOUNG PREMIA L'IMPRENDITORE DELL'ANNO 2003 DA OGGI FINO AL 4 LUGLIO SONO APERTE LE CANDIDATURE ALLA SETTIMA EDIZIONE ITALIANA DEL PRESTIGIOSO RICONOSCIMENTO
Milano, 16 maggio 2003 - Ernst & Young, societa' internazionale leader nei servizi professionali, presenta la settima edizione del Premio L'Imprenditore dell'Anno, www.eypremio.com rinnovando cosi' il proprio appuntamento annuale con gli imprenditori italiani. L'ambito riconoscimento, nato nel 1986 negli Stati Uniti, e' attualmente presente in 27 paesi e rappresenta un importante traguardo per i protagonisti del panorama economico italiano che si sono distinti nella conduzione dell'impresa. Di rilievo i risultati ottenuti dagli imprenditori del comparto Industria & IT nella precedente edizione: Linda Gilli di Inaz Paghe e Renato Brevini di Brevini Riduttori sono stati premiati nella categoria "Innovation", mentre Antonio Puleio di Sat ha ottenuto il prestigioso riconoscimento nella categoria "Finance". Potenziali candidati dell'edizione 2003 sono imprenditori e imprenditrici alla guida di aziende che abbiano registrato nell'ultimo esercizio un fatturato compreso tra i 25 e i 600 milioni di Euro. Anche quest'anno saranno cinque le categorie premiate: Global, Innovation, Finance, Communication, Quality of Life. Sara' inoltre nominato un Vincitore Nazionale che rappresentera' l'Italia nel concorrere per il World Entrepreneur of the Year, l'edizione internazionale del Premio, confrontandosi con i Vincitori Nazionali degli altri paesi. "Le edizioni svolte nel corso degli ultimi sei anni hanno ormai consolidato il ruolo del Premio e la sua funzione di stimolo nel panorama imprenditoriale italiano", ha affermato Giorgio Mosci, partner di Ernst & Young. "Intendiamo premiare aziende in grado di evolversi in contesti di mercato, anche internazionali, spesso incerti; aziende capaci di tradurre la propria cultura aziendale in elemento positivo di crescita ed elemento differenziante e fondamentale per la creazione del proprio valore sul mercato", ha proseguito Mosci. "Ci rivolgiamo, quindi, ad imprenditori in grado di recepire positivamente e costruttivamente l'invito all'innovazione, lanciato dal nostro Presidente Ciampi in risposta alla diffusione del rapporto che classificava il Sistema Italia in posizioni poco lusinghiere". A giudicare le candidature saranno chiamati, come da tradizione, esponenti di prestigio del mondo economico e della comunicazione ed alcuni dei vincitori delle precedenti edizioni del Premio. A garanzia della continuita' del lavoro svolto negli anni scorsi, Piero Bassetti, Presidente della Fondazione Bassetti e' stato confermato anche per questa edizione Presidente della Giuria. La cerimonia di premiazione si terra' a Milano nel mese di novembre. Nelle precedenti edizioni del Premio sono stati assegnati, tra gli altri, riconoscimenti a Mario Moretti Polegato (Geox); Rosario Messina (Flou); Alberto Bauli (Bauli); Giordano Zucchi (Vincenzo Zucchi); Adriano Chimento (Chimento); Abramo Galassi (Faber); Carlo Castellano (Esaote); Silvia Damiani (Casa Damiani); Norberto Ferretti (Ferretti); Vittorio Frescobaldi Franceschi (Marchesi de' Frescobaldi); Adolfo Guzzini (iGuzzini Illuminazione); Alcide Leali (Air Dolomiti); Silvano Pedrollo (Pedrollo); Giovanni Rana (Pastificio Rana); Renzo Rosso (Diesel); Ferdinando Scotti (Riso Scotti); Gabriella Spada (Giacomelli). Gli imprenditori vincitori e i finalisti del Premio possono iscriversi di diritto all'Associazione Imprenditore dell'Anno che, oltre ad essere terreno di confronto costruttivo tra gli imprenditori, ha tra i propri scopi anche la promozione di studi e ricerche nelle scienze economiche, sociali, giuridiche e aziendali. In Italia, il Premio L'Imprenditore dell'Anno 2003 si svolge con la partecipazione di UniCredit Private Banking e UniCredit Banca d'Impresa, con il contributo della Wda, Welsh Development Agency e di Sap, con il patrocinio di Borsa Italiana, con il supporto de L'Imprenditore, Mensile della Piccola Industria di Confindustria e in collaborazione con Il Sole 24 Ore. L'adesione all'iniziativa e' gratuita. Il termine di presentazione delle candidature alla settima edizione del Premio L'Imprenditore dell'Anno e' il prossimo 4 luglio. Per ulteriori informazioni gli imprenditori possono rivolgersi alla Segreteria Organizzativa del Premio presso Ernst & Young, tel. 0272212807; e-mail: ey.imprenditore@it.ey.com  L'adesione puo' essere effettuata anche compilando l'apposito modulo disponibile al sito Internet www.eypremio.com 

SEAT PG: CEDUTA IS PRODUCTS (SOCIETÀ DEL GRUPPO BUFFETTI) ALLA OLANDESE ELERTO B.V. SI RIDUCE DI 42 MILIONI DI EURO L'INDEBITAMENTO DEL GRUPPO SEAT PG MIGLIORA, IN PROSPETTIVA, LA POSIZIONE FINANZIARIA NETTA DELLA SOCIETÀ SCISSA T.I. MEDIA 
Roma 15 maggio 2003 - Seat Pagine Gialle, ha concluso oggi un accordo con Elerto B.V., società di diritto olandese, per la cessione della partecipazione, detenuta tramite il Gruppo Buffetti S.p.A. e la sua controllata OAP S.p.A., nella società Is Products S.p.A., società attiva nel business dei prodotti consumabili per ufficio. L'operazione che rientra nel programma di dismissione di attività non strategiche, consente di ottenere un miglioramento dei principali indicatori di redditività ed efficienza operativa oltre ad una significativa riduzione del debito. Infatti, l'impatto sulla posizione finanziaria prevede un miglioramento di circa 42 milioni di euro, grazie in particolare al deconsolidamento dell'indebitamento finanziario netto delle attività cedute e, in prospettiva, migliora la posizione finanziaria netta della società scissa Telecom Italia Media S.p.A. L'operazione è condizionata alla preventiva comunicazione, ad opera dell'acquirente Elerto B.V., all'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato. 

UNA SOCIETÀ BRITANNICA CONTRIBUIRÀ ALLO SVILUPPO DEL PRIMO AEREO A PILA A COMBUSTIBILE PER VOLI CON EQUIPAGGIO 
Bruxerlles, 16 maggio 2003 - La Boeing, gigante statunitense dell'industria aerospaziale, si appresta a costruire il primo aereo al mondo alimentato ad idrogeno per voli con equipaggio e, a tal fine, ha scelto la società britannica Intelligent Energy per sviluppare le pile a combustibile da impiegare sul velivolo. L'aereo, una volta in volo, potrà contare unicamente su due pile a combustibile all'idrogeno da 25 chilowatt per alimentare i motori ad elica, che rilasceranno esclusivamente emissioni di vapore acqueo. A terra, il velivolo utilizzerà l'energia delle batterie per raggiungere la velocità necessaria al decollo. Il Dr. Harry Bradbury, direttore generale della Intelligent Energy, ha dichiarato: "Le pile a combustibile vantano considerevoli potenzialità per la produzione di energia elettrica in numerose applicazioni. Nell'anno del loro centenario, niente più dei voli con equipaggio potrà fornire una valida dimostrazione di tali potenzialità". Il primo volo con equipaggio dell'aeromobile con pile a combustibile è previsto per dicembre 2003, mese in cui ricorre il centenario del primo volo a motore, effettuato dai fratelli Wright il 17 dicembre 1903. Con l'impiego dell'attuale tecnologia, le pile a combustibile potranno essere verosimilmente impiegate soltanto per fornire energia ai velivoli leggeri. Come chiarito da Judith Agar della Intelligent Energy: "Si tratta fondamentalmente di un aliante modificato, capace quindi di tornare a terra nel caso in cui il sistema di propulsione non dovesse funzionare". Il principale ostacolo tecnologico all'utilizzo di aerei ad idrogeno di maggiori dimensioni non riguarda l'efficienza delle pile a combustibile, ma le modalità di rifornimento della quantità di idrogeno necessaria per la propulsione di tale velivolo. Tuttavia, oltre al progetto dell'aeromobile ad idrogeno con equipaggio, la Boeing intende impiegare le pile a combustibile a bordo dei suoi aerei di linea commerciali per fornire energia ai servizi di illuminazione, riscaldamento ed intrattenimento, sostituendo gli attuali sistemi a batteria ricaricabili con i motori degli aerei alimentati con combustibili fossili. 

FORUM SULLE PILE A COMBUSTIBILE IN COLLABORAZIONE CON DAIMLER-CHRYSLER
Stoccarda, 16 maggio 2003 - La regione di Stoccarda, in collaborazione con Daimler-Chrysler, il Centro di competenze in materia di tecnologia delle pile a combustibile ed il ministero dell'Ambiente e dei Trasporti del Baden-Württemberg, sta organizzando la terza edizione del forum sulle pile a combustibile (f-cell Forum) che si svolgerà dal 29 settembre al 1° ottobre a Stoccarda (Germania). Il forum intende affrontare il tema delle pile a combustibile a livello europeo e mondiale. L'edizione di quest'anno sarà incentrata sulla valutazione delle attività attualmente svolte e delle future opportunità di mercato relative alle pile a combustibile. Relatori di prim'ordine, provenienti da diversi settori del mondo dell'impresa e della scienza, presenteranno esempi di applicazioni nel campo delle pile a combustibile ed evidenzieranno gli sviluppi del mercato. Nel corso della manifestazione, sarà inoltre annunciato il vincitore del premio "f-cell Award 2003" assegnato alle tecnologie innovative che prevedono l'impiego di pile a combustibile. Infolink: http://www.f-cell.de 

RYANAIR: UNA SETTIMANA DI OFFERTE ECCEZIONALI PER GIUGNO 
Milano, 16 maggio 2003 - Ryanair, la compagnia aerea a basse tariffe N.1 in Europa ha annunciato ieri, una settimana di offerte straordinarie (Le tariffe sono di sola andata-tasse escluse) per tutte le sue destinazioni dall'Italia con validità il mese di giugno. Le tariffe promozionali, che sono disponibili da oggi sul sito internet www.ryanair.com fino alla mezzanotte del 22 maggio, partono da 99 centesimi e arrivano fino €29.99 a secondo della rotta. Le proposte offrono tante possibilità di viaggio per una serie di avvenimenti chiave nelle destinazioni europee. Ad Amburgo, collegata da Pisa e Milano Orio al Serio con tariffe a partire da €1.99 si svolge il carnevale Christopher Street Day, grande festival e raduno di musicisti dal 13 al 15 giugno. A Bruxelles collegata da Milano Orio al Serio, Pisa e Roma Ciampino con tariffe a partire da €9.99 si svolge il Couleur Café Festival caratterizzato da ritmi scatenati e danze esotiche dal 27 al 29 giugno. Inoltre tutto il mese di giugno a Bruxelles presso il museo del fumetto si svolge una mostra dedicata ai più famosi disegnatori belgi. Il 2 giugno a Londra, collegata da 13 aeroporti in Italia con tariffe in questa settimana a partire da 99 centesimi, si puo assistere alle cerimonie per l'anniversario dell' incoronazione della Regina. Francoforte ospita le festività Stadwald dal 7 al 10 giugno (collegata da Forli, Pisa, Pescara, Roma Ciampino e Milano Orio al Serio con tariffe a partire da €4.99) mentre Parigi (collegata da Milano Orio al Serio con tariffe a partire da €9.99) ospita il campionato di tennis Roland Garros dal 28 maggio al 8 giugno e fino al 5 giugno una spettacolare mostra della SNCF lungo gli Champs Elysees sulla storia ferroviaria in Francia. Annunciando oggi i dettagli dell'offerta, Peter Sherrard, Coordinatore Marketing e Vendite di Ryanair per l'Italia ha detto: "E' ora il momento giusto di prenotare una breve vacanza all'estero per visitare una delle nostre destinazioni fantastiche, per lo shopping, una visita culturale o una semplice vacanza di relax, non c'è mai stata occasione migliore per partire. Queste offerte sono ampiamente disponibili per il viaggio nel mese di giugno e con tutti questi avvenimenti non c'è scusa per stare a casa. Queste tariffe sono a disposizione sul più importante sito Internet Europeo di viaggi www.ryanair.com  da oggi 15 maggio maggio fino alla mezzanotte del 22 maggio. Consigliamo ai clienti di prenotare al più presto perchè i posti a queste tariffe incredibilmente basse si vendono molto velocemente." Periodo di prenotazione Giovedì 15 maggio - mezzanotte del 22 maggio ; Periodo di viaggio 28 maggio - 30 giugno; Giorni validi Da Lunedì a Giovedi + Sabato; Prenotazione Su www.ryanair.com  con 14 giorni d'anticipo 

GERMANWINGS CONTINUA A CRESCERE: AUMENTANO I COLLEGAMENTI DA COLONIA/BONN PER VENEZIA, BERLINO, MADRID, LISBONA E SALONICCO ATENE: NUOVA DESTINAZIONE DELLA COMPAGNIA 
Milano, 16 maggio 2003 - Germanwings amplia notevolmente la propria rete di traffico: la prima compagnia low cost tedesca potenzia infatti i collegamenti da Colonia/Bonn per le città dell'Europa del Sud, inoltre, a partire dal 18 giugno, salgono a quattro i voli giornalieri da Colonia/Bonn per Berlino. Per quanto riguarda i collegamenti in Italia, a partire dal 7 giugno, si aggiungerà al volo giornaliero da Venezia un ulteriore volo pomeridiano nelle giornate di sabato e domenica. Germanwings ha scelto Atene come sua ventunesima destinazione: i voli per la capitale greca saranno operativi dal 18 giugno, mentre i voli per Salonicco saliranno a sei alla settimana dal 24 luglio. In Spagna, Germanwings aumenta le frequenze per Madrid con un ulteriore volo nelle giornate di lunedì e giovedì e dal dal 24 luglio anche Lisbona sarà collegata giornalmente all'aeroporto di Colonia/Bonn. Per servire le nuove frequenze, dall'inizio di giugno sarà operativo un ulteriore Airbus A 320. Come già annunciato, dal 22 maggio partiranno anche i collegamenti da Colonia/Bonn per Budapest. Tutti i nuovi voli sono prenotabili fin d'ora via internet, call center o presso le agenzie di viaggi, pertanto biglietti ai prezzi più bassi sono al momento ampiamente disponibili per tutte le date. "Siamo felici di aver riscosso così tanto successo, da richiedere l'introduzione di un quarto volo giornaliero, su un collegamento ampiamente servito dalla concorrenza come quello tra Colonia e Berlino," ha commentato Joachim Klein, Managing Director Germanwings. "La stessa cosa vale per le nostre destinazioni nell' Europa del Sud: per quest'estate i voli prenotati sono così numerosi da richiedere un aumento considerevole delle frequenze. In questo modo diventerà ancora più facile, da e per la Germania, raggiungere località del Mediterraneo". L'offerta Germanwings "fly high, pay low", a sei mesi dalla nascita della compagnia, continua ad essere accolta con eccezionale favore. "La nostra rete di collegamenti diventa sempre più vasta e quindi più attraente" ha concluso Joachim Klein. Germanwings, la prima compagnia low cost tedesca, collega Colonia/Bonn con Milano (Malpensa), Roma (Fiumicino), Bologna, Venezia, Barcellona, Berlino, Budapest, Dresda, Edimburgo, Istanbul, Lisbona, Londra (Stansted), Madrid, Nizza, Parigi (Charles de Gaulle), Praga, Salonicco, Smirne, Vienna, Zurigo. Su tutti i voli Germanwings, indipendentemente dal periodo, verrà messo a disposizione un alto contingente di posti a 19 e 29 Euro, comprese tasse e spese. I voli possono essere prenotati via internet: www.germanwings.com  o telefonando al numero 06 65 684 024. 

SECONDO BUSQUIN, PER RAGGIUNGERE UN ACCORDO SUL PROGETTO ITER OCCORRE UN PROCESSO CONSENSUALE E RAZIONALE 
Bruxelles, 16 maggio 2003 - Mentre prosegue il conto alla rovescia per la realizzazione del progetto Iter (reattore sperimentale internazionale termonucleare), la Commissione sottolinea la necessità di rafforzare urgentemente il consenso e di stabilire criteri oggettivi supplementari per contribuire alla scelta del sito candidato europeo più idoneo all'installazione del reattore. Presentando una comunicazione sulla costruzione e l'esercizio di Iter, in occasione del Consiglio "Competitività" del 13 maggio, il commissario per la Ricerca Philippe Busquin ha illustrato la situazione degli attuali negoziati concernenti la selezione del sito candidato. Due sono i siti proposti per l'installazione di Iter in Europa, Cadarache (Francia) e Vandellòs (Spagna), ma anche Giappone e Canada hanno avanzato una loro candidatura. Vista la concorrenza e la rilevanza del progetto per lo sviluppo di forme sostenibili di energia, Busquin ha sottolineato l'importanza di massimizzare le possibilità di realizzare il reattore in Europa. "La ricerca europea sulla fusione dispone di basi solide, con reti di eccellenza ben collaudate. Dobbiamo adoperarci al massimo per riuscire a realizzare Iter in Europa e occorre ora convergere verso l'individuazione del sito candidato dell'UE attraverso un processo consensuale e razionale", ha spiegato Busquin. Sulla base della comunicazione, i ministri hanno convenuto che l'intensificazione dei contatti bilaterali fra Francia e Spagna rappresenta una componente essenziale del cosiddetto "processo consensuale e razionale". La Commissione dovrebbe contribuire a tale processo, identificando le opinioni convergenti nei paesi interessati e intensificando la cooperazione con le autorità nazionali. I ministri hanno discusso, inoltre, il contributo dell'UE alla gestione del progetto Iter e la necessità di portare avanti in parallelo un programma di accompagnamento scientifico e tecnico. Per quanto concerne la valutazione dell'assetto del sito, il Consiglio condivide la proposta della Commissione di stabilire dei criteri oggettivi, compresi fattori scientifici, tecnici, sociali, politici, finanziari e amministrativi, che contribuiranno alla scelta finale del sito. Tuttavia, hanno sottolineato i ministri, tale processo dovrà essere intrapreso con l'aiuto di un gruppo di alto livello di esperti e in stretta collaborazione con gli Stati membri coinvolti nella proposta del sito. Il Consiglio ha chiesto alla Commissione ulteriori assicurazioni circa la pubblicazione, quanto prima possibile, di una relazione finale sull'argomento, in base della quale esso auspica di poter giungere ad un accordo sul sito candidato europeo entro settembre. Una volta selezionato il sito, la Commissione avanzerà una proposta sulla costruzione e l'esercizio dello stesso entro la fine del 2003. Nelle conclusioni, tuttavia, il Consiglio fa notare che uno Stato membro non condivide la scelta di un sito candidato unico per l'Europa. Per ulteriori informazioni sul progetto Iter, consultare il seguente sito web: http://www.iter.org/ 

LUMENERGIA NEL MERCATO DEL GAS 
Brescia, 16 maggio 2003 - Ci sono date importanti che, tuttavia, possono passare inosservate: dal 1°Gennaio 2003, una direttiva europea ha imposto anche in Italia la liberalizzazione del mercato del gas: ogni consumatore finale, sia esso singolo o condominio o azienda, diventa così libero di scegliere il proprio fornitore. Per effetto di questa direttiva, a fianco dei tradizionali distributori (cioè quelle aziende che fisicamente portano il gas attraverso i tubi e che continueranno a d essere responsabili della sicurezza dell'impianto) si aggiungono società che si occupano di vendere il gas stesso. I venditori devono ovviamente garantire degli standard qualitativi minimi a tutela dei consumatori, per questo necessitano di una autorizzazione alla vendita rilasciata dal Ministero delle Attività Produttive. Questo processo, attualmente agli inizi, dovrebbe portare celermente ad un libero mercato: una pluralità di offerte destinata ad aumentare la concorrenza tra imprese venditrici, a vantaggio dei consumatori. In uno scenario così importante una acquisita competenza nel mercato energetico è certamente una base privilegiata: questo, in sintesi, il motivo che ha spinto Lumenergia a decidere di affermarsi anche nel mercato del gas. L'azienda bresciana, già importante partner nella distribuzione energetica per numerose aziende, ha infatti allacciato proficui contatti con mercati esteri per assicurarsi eccellenti forniture di gas da rivendere in Italia a prezzi competitivi. In attesa di regole normative che definiscano compiutamente il nuovo mercato, Lumenergia sta strutturandosi per infondere la sua esperienza ad una rete organizzativa che ottenga gli stessi successi anche nel comparto della vendita di gas. 

IMPORTANTE PASSO VERSO LA CHIAREZZA NEL RAPPORTO FRA LE 100MILA PICCOLE IMPRESE PER L'INSTALLAZIONE E LA MANUTENZIONE DEGLI IMPIANTI (350MILA ADDETTI) E LE GRANDI AZIENDE DI DISTRIBUZIONE DELL'ENERGIA ELETTRICA E DEL GAS. 
Milano, 16 maggio 2003 - La Xa Commissione permanente della Camera dei Deputati ha approvato importanti modifiche al Ddl sul riordino dell'energia - n. 3297 - il cosiddetto "decreto Marzano": è stato deciso che "le aziende operanti nei settori dell'energia elettrica e del gas naturale che hanno in concessione o in affidamento la gestione di servizi pubblici locali ... non possono esercitare, ... alcuna attività in regime di concorrenza in settori verticalmente collegati o contigui e nei confronti degli stessi utenti del servizio pubblico e degli impianti", ed è stato abrogato il comma 5 dell'articolo 16 del decreto legislativo del 23 maggio 2000, n. 164 che garantiva alle imprese di distribuzione di gas naturale la possibilità di verificare il funzionamento di impianti nuovi e già in uso, e incaricava l'Autorità per l'energia elettrica e il gas di definire un regolamento per lo svolgimento di tali attività in regime di concorrenza (regolamento peraltro mai realizzato). "Si tratta di un primo, ma significativo passo nella direzione da noi auspicata. - sostiene Maurizio Calzolari, presidente nazionale Anim. - Con l'approvazione di questi emendamenti, anche se per ora solo in Commissione, per la prima volta il legislatore prende formalmente atto che il mercato del cosiddetto post contatore è falsato dallo strapotere dei più o meno futuri ex monopolisti che sempre di più cercano di affermarsi anche nei settori della manutenzione e dell'installazione degli impianti di proprietà degli utenti, utilizzando i vantaggi derivanti dalla loro oggettiva posizione dominante". "Se questi provvedimenti saranno confermati dalla Camera e poi dal Senato, - aggiunge Renzo Sangiorgi, segretario nazionale Anim - potremo finalmente salutare con soddisfazione il tramonto di alcuni privilegi che nulla hanno a che fare con la libertà di intraprendere e che sono oggettivamente un insopportabile vincolo allo sviluppo dell'imprenditoria, soprattutto di quella piccola ed artigiana". 

GIACHINO BITUMI POTENZIA L'IMPIANTO DI VOLPIANO (TO): 60.000 TONNELLATE/ANNO DI BITUMI MODIFICATI LA NUOVA CAPACITÀ PRODUTTIVA IL LABORATORIO DI RICERCA E SVILUPPO "POLIS" FRA I PRIMI IN EUROPA 
Milano, 16 maggio 2003 - Il Gruppo Giachino Bitumi, che da 70 anni opera nella realizzazione e nel risanamento di strade e autostrade, ha ampliato il proprio impianto di Volpiano, nei pressi di Torino, portando la capacità produttiva del bitume modificato da 40.000 a 60.000/tonnellate anno, su un totale del mercato italiano di circa 150.000 tonnellate. Determinante per il potenziamento l'introduzione di tre cisterne, innovative per dimensioni e concezione, destinate sia allo stoccaggio del prodotto proveniente dalle raffinerie che al bitume modificato realizzato nell'impianto. Le tre cisterne (due da 105 mc. e una da 205 mc.) sono dotate di un particolare sistema di "agitazione" che consente di tenere il bitume costantemente in movimento garantendone fluidità, qualità e omogeneità. Alla elevata qualità del bitume, che ha valso all'Azienda le certificazioni dei più importanti Enti nazionali e internazionali, contribuisce in misura rilevante il Laboratorio di Ricerca e Sviluppo "Polis", espressamente creato da Giachino Bitumi e che da anni opera in stretta collaborazione con il Politecnico di Torino effettuando sperimentazioni su nuovi prodotti e nuove tecnologie. L'attività del Laboratorio che impiega particolari strumentazioni per separare, frazionare e classificare il bitume in quattro "famiglie" di prodotto (con il cosiddetto "metodo S.A.R.A"), è focalizzata sul controllo delle caratteristiche fisico-chimiche dei bitumi di base, una verifica sistematica che consente a Giachino Bitumi di "lavorare", secondo parametri di assoluta eccellenza, i bitumi provenienti da qualsiasi raffineria. L'ampliamento dell'impianto di Volpiano (35.000 mq, produzione su tre turni per 365 giorni l'anno, capacità di carico 100 tonnellate/ora, in posizione strategica rispetto alle principali direttrici del Nord Italia), garantirà al Gruppo Giachino risposte efficaci e veloci alle crescenti richieste qualitative e quantitative delle Concessionarie di Autostrade pubbliche e private, dell'Anas, di operatori italiani e internazionali. Ricordiamo, in proposito, che i bitumi modificati di Giachino sono attualmente gli unici, prodotti in Italia, omologati per il rigoroso ed esigente mercato svizzero. Di recente, presso l'impianto Giachino di Volpiano, è stato installato anche il primo impianto mobile di riciclaggio a freddo del bitume. L'impianto, che sta concludendo la fase sperimentale, rappresenta una delle nuove "frontiere" nel settore delle pavimentazioni stradali, alla costante ricerca di soluzioni tecnologicamente avanzate, economiche e a ridotto impatto ambientale. 

ESPERTI ORAFI?....ARRIVA UN CORSO DI LAUREA 
Milano, 16 maggio 2003 - Come diventare esperti nell'arte orafa? Qual è il contributo che può dare il mondo universitario per migliorare la competitività di questo settore? I nuovi mezzi scientifico/tecnologici possono integrare in modo proficuo le conoscenze tradizionali? Cosa offre il nuovo corso di laurea in Scienze e Tecnologie Orafe? Questi saranno alcuni degli argomenti di cui si parlerà nel convegno "Competere in qualità. Scienza e Tecnologia" organizzato da Cisgem, Azienda Speciale della Camera di Commercio di Milano e dall'Università degli Studi di Milano Bicocca, con il contributo di tecnico di Aol, Assicor, Confedorafi, Federorafi. Il convegno, con ingresso libero e gratuito, si terrà: lunedì 19 maggio 2003; ore 14.00 - 18.00 ; Palazzo Affari ai Giureconsulti Via Mercanti, 2 - Milano (MM Duomo) Interverranno: Carlo Sangalli, Presidente della Camera di Commercio di Milano; Marcello Fontanesi, Rettore dell'Università degli Studi di Milano Bicocca; Dario Bossi Migliavacca, Presidente Cisgem; Enzo Giannotti, Presidente Confedorafi; Alessandro Biffi, Presidente Federorafi; Giorgio Villa, Banco Metalli; Dimitri Stella, Stella S.p.a.; Pietro Faralli, Presidente Assicor; Emanuele Vai, Presidente Aol; Marco Martini, Coordinatore corso di laurea in Scienze e Tecnologie Orafe. Coordina i lavori: Gabriele De Vecchi. 

Pagina 1   Pagina 2   Pagina 3   Pagina 4  Pagina 5  Pagina 6

Titoli      Home    Archivio news