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2003 anno 6°  

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19 MAGGIO 2003

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UN NUOVO PROGETTO EUROPEO CONSENTE DI CREARE UNA BANCA DATI PER LO SPLICING ALTERNATIVO 

Bruxelles, 19 maggio 2003 - Sette équipe di ricerca provenienti da quattro Stati membri dell'UE e da Israele collaboreranno alla creazione di una banca dati sullo splicing alternativo, nell'ambito di un progetto finanziato dal programma "Qualità della vita", facente parte del quinto programma quadro. La banca dati servirà al consorzio per raccogliere tutti i geni caratterizzati da splicing alternativo, al fine di sviluppare nuovi strumenti diagnostici per le principali patologie umane, compreso il cancro, i processi neurodegenerativi e l'infertilità. Lo splicing è un meccanismo che permette alla cellula di generare diverse proteine distinte a partire da un unico gene. "Recenti studi hanno dimostrato che lo splicing alternativo dell'Rna riguarda almeno il 60 per cento dei geni umani e sempre più spesso si ritiene che i difetti di tale processo siano all'origine di numerose malattie umane", ha affermato Laurent Bracco, vicepresidente esecutivo di ExonHit Therapeutics, uno dei partecipanti al progetto. "Siamo molto entusiasti di partecipare a quest'iniziativa europea che, a nostro avviso, consentirà di comprendere meglio l'importanza dello splicing alternativo", ha aggiunto il dott. Bracco. Biologi e informatici raccoglieranno i dati relativi agli esoni alternativi provenienti da esseri umani, topi, ratti e drosofile, pubblicati nelle riviste scientifiche recensite fra pari e li inseriranno in una banca dati informatica di facile uso. Questo database costituirà un importante strumento di lavoro per i ricercatori e i clinici alla ricerca di informazioni sulle patologie. I partecipanti al progetto svilupperanno, inoltre, dei microarray di Dna contenenti cDna (Dna complementare) di tutte le proteine regolatrici dello splicing e delle loro isoforme, nonché chip che riportano le firme genetiche caratteristiche di diverse patologie. Il coordinatore del progetto Stefan Stamm dell'Istituto di Biochimica dell'Università di Erlangen-Norimberga afferma che tale iniziativa consentirà di rafforzare i progressi compiuti nell'ambito del progetto sul genoma umano: "Sono molto onorato di poter coordinare questa stimolante iniziativa paneuropea che riunisce esperti di diverse discipline scientifiche. [...] Quest'aspetto è essenziale per massimizzare il valore di imponenti iniziative scientifiche come i progetti sul genoma e il proteoma umano", ha affermato il dott. Stamm. 

ODONTOIATRIA SOCIALE, PRIMA VOLTA PROTESI GRATUITE AGLI ANZIANI 
Roma, 19 maggio 2003 - In merito alle affermazioni di esponenti politici sul Programma sperimentale di odontoiatria sociale per gli anziani avviato nella Regione Lazio, si precisa che prima dell'entrata in vigore dei Livelli essenziali di assistenza il costo rilevante dei materiali per le protesi, gli apparecchi ortodontici o gli impianti era a carico dell'assistito mentre a carico del Servizio sanitario nazionale era la prestazione dell'odontoiatra.Non solo. Malgrado il D.m. 22 luglio 1996, che elenca le prestazioni specialistiche ambulatoriali erogabili a carico del Servizio sanitario nazionale, includesse praticamente tutte le prestazioni specialistiche di odontoiatria, comprese estrazioni, otturazioni, terapie canalari, ma anche le prestazioni di implantologia e quelle necessarie per l'applicazione di protesi dentarie e di apparecchi ortodontici (a parte il costo dei materiali protesici), nei fatti tale decreto era disatteso: le prestazioni odontoiatriche più frequentemente offerte dalle aziende del Ssn erano infatti quelle più semplici e meno impegnative come otturazioni, estrazioni, piccoli interventi, ablazione del tartaro, sia per la difficoltà delle Asl di reperire gli specialisti sia per l'elevato costo delle apparecchiature necessarie ad eseguire gli interventi più sofisticati. Il decreto del Presidente del Consiglio che definisce i Livelli essenziali di assistenza (Dpcm 29 novembre 2001) ha modificato la disciplina dell'assistenza odontoiatrica secondo le linee indicate dal D.lgs 229 del 1999, prevedendo a carico del Servizio sanitario nazionale: i programmi di tutela della salute odontoiatrica nell'età evolutiva; l'assistenza odontoiatrica e protesica (materiali inclusi) a determinate categorie di soggetti in condizioni di particolare vulnerabilità. Si ricorda, inoltre, che in assenza di una disciplina regionale sulla materia, le Asl continuano ad applicare la normativa del 1996. 

GILEAD LANCIA UN SITO WEB PER HEPSERA.COM, IL SUO FARMACO PER LA CURA DELL'EPATITE CRONICA B 
Foster City, Calif., 19 maggio 2003--Gilead Sciences, ha annunciato il 16 maggio il lancio di Hepsera.com, un sito web che fornisce informazioni sul farmaco Hepsera (adefovir dipivoxil 10 mg), prodotto dalla società . L'Hepsera è stato approvato dalla Food and Drug Administration statunitense a settembre del 2002, come terapia idonea al trattamento dell'epatite cronica di tipo B. I professionisti del settore sanitario e i malati affetti da epatite cronica di tipo B che vivono negli Stati Uniti possono reperire altre informazioni sull'Hepsera collegandosi al sito http://www.Hepsera.com  Studiato per proporsi come una risorsa completa, questo sito offre informazioni cliniche e istruttive in una forma facilmente comprensibile, oltre a numerosi collegamenti ad altri siti internet dedicati all'epatite B. Informazioni sull'Hepsera L'Hepsera, primo analogo nucleosidico per l'epatite cronica B, viene somministrato una volta al giorno in compresse da 10 mg e agisce bloccando l'Hbv Dna polimerasi, un enzima coinvolto nella replicazione del virus nell'organismo. Oltre 4 mila pazienti sono stati trattati con questo farmaco per periodi fino a tre anni, nell'ambito di sperimentazioni cliniche e di programmi di accesso estesi. L'Hepsera ha ottenuto l'approvazione a settembre 2002 negli Stati Uniti e a marzo 2003 nell'Unione Europea. L'azienda ha presentato le domande di approvazione per il farmaco anche in Australia, Svizzera, Turchia e Canada, e si appresta a fare altrettanto in altri Paesi nei prossimi mesi. Ad aprile 2002, Gilead ha firmato un contratto di licenza con GlaxoSmithKline (Sgk) conferendo a questa società i diritti di commercializzazione dell'Hepsera in Asia, in particolare in Cina, Corea del Sud, Giappone e Taiwan, e in America Latina, Africa e altri territori. 

PRESENTATO A ROMA, PRESSO LA SEDE DI DEXIA CREDIOP, LO STUDIO CER: "LA SANITÀ NELLA TRANSIZIONE AL FEDERALISMO". 
Roma, 19 maggio 2003 - La crescita della spesa sanitaria non è interamente dovuta ad inefficienze ma dipende anche da fattori strutturali.La proposta: combinazione della remunerazione a tariffa delle prestazioni con contratti a medio-lungo termine tra Asl, strutture pubbliche e private. La ricerca del Cer fa il punto sulle relazioni tra l'evoluzione in senso federalista del quadro istituzionale e la spesa sanitaria. Gli Autori ricordano come si sia sospesa, nei fatti, l'applicazione del meccanismo previsto dal decreto legislativo 56/2000. Nel confronto annuale tra Stato e Regioni, si procede ora a una stima ex ante dei fabbisogni, con conseguente assunzione di responsabilità delle Regioni circa gli scostamenti della spesa effettiva dalle previsioni. Ciò sembra costituire sul piano del rigore finanziario un elemento positivo.Tuttavia, sembra rimasta aperta la possibilità ogni anno di riavviare la discussione sulle risorse. Come si è arrivati a questa situazione? In realtà, sarebbero stati molto contenuti i rischi di sperequazione tra le Regioni derivanti dalla applicazione immediata del decreto 56/2000 alle grandezze correnti della spesa e delle capacità fiscali regionali. Secondo il Cer, però, una maggiore importanza hanno le conseguenze derivanti dall'interazione del meccanismo automatico del decreto con le dinamiche differenziate dei fabbisogni sanitari e delle capacità fiscali Sono queste dinamiche che generano dei deficit prospettici. Facendo l'ipotesi di copertura di questi deficit attraverso la manovra dell'addizionale Irpef, si scopre che solo alcune Regioni potranno fronteggiare il disavanzo tendenziale aumentando l'aliquota entro, o quasi, i 0,5 punti percentuali stabiliti dal decreto 56/2000. Ciò contribuisce a spiegare, secondo il Cer, le difficoltà applicative del decreto 56/2000, nonché l'approdo più pragmatico ma più instabile degli accordi annuali tra Stato e Regioni. Fisiologia e patologia della spesa sanitaria La tendenza alla crescita della spesa sanitaria non è interamente "patologica", ovvero non è solo il frutto di inefficienze, ma dipende dalla domanda di prestazioni sanitarie, strutturalmente crescente, e dall'impiego quasi incomprimibile del lavoro, che implica un incremento del costo delle prestazioni. Nell'Unione Europea, negli ultimi 40 anni, il peso della sanità in termini di Pil è passato da valori inferiori al 4% a valori intorno all'8%: Il contenimento della spesa in Europa dopo il 1993 è largamente dovuto alla componente pubblica, che dopo aver toccato nella media UE il 6,2% del Pil nel 1993, è scesa nel 2000 al 5,9%. La spesa privata ha continuato anche negli anni Novanta a crescere in rapporto al Pil, dall'1,9% nel 1993 al 2,3% nel 2000. In Italia, alla crescita della spesa sanitaria in rapporto al Pil, si è accompagnata una analoga tendenza di lungo periodo alla crescita del rapporto tra occupati complessivi, pubblici e privati, nel settore sanitario, e occupati totali. La distribuzione tra le regioni dell'offerta potenziale di servizi quale risulta dalle dotazioni di personale, posti letto e apparecchiature per abitante, vede, nel complesso, il Nord del paese meglio dotato del Centro e del Sud. La mobilità interregionale, che segue una direzione dal Sud verso il Centro-Nord, è però solo in parte spiegata da questa diversa dotazione quantitativa. Tutte le regioni del Mezzogiorno mostrano un indice di qualità dell'offerta di servizi inferiore alla media nazionale, mentre il rapporto tra medici di base e popolazione residente risulta maggiore, e tendenzialmente eccessivo. Quanto all'efficienza interna nella gestione dei servizi, l'indicatore del personale per posto letto nelle strutture private accreditate risulta in media nazionale pari a circa la metà di quello delle strutture pubbliche. Il livello elevato del rapporto personale/posti letto nelle strutture di ricovero pubbliche emerge anche dal confronto con Francia e Germania. La proposta del Cer - Le Regioni stanno contribuendo a ridefinire la configurazione del servizio sanitario, in termini di programmazione e regolazione dei rapporti tra soggetti di domanda e soggetti di offerta dei servizi sanitari. L'esperienza maturata nel corso degli anni Novanta ha dimostrato che l'introduzione di elementi di concorrenza tende nel breve periodo a far lievitare i costi, poiché tende a deprimere la domanda rivolta alle strutture meno efficienti, senza che di queste strutture si cessi di sopportare i costi. Ciò non significa che si debba rinunciare ai vantaggi della concorrenza e del connesso sviluppo del settore privato. La ricerca del Cer indica alcune ipotesi di lavoro che consentirebbero di incanalare le differenziazioni verso la ricerca di assetti di governo del sistema più avanzati. La principale riguarda la combinazione della remunerazione a tariffa delle prestazioni con contratti a medio-lungo termine (tre-cinque anni) tra Asl e strutture ospedaliere pubbliche e private. I contratti dovrebbero assicurare, in relazione alla programmazione dell'offerta sanitaria sul territorio, la copertura di una quota rilevante ma non esaustiva dei costi di esistenza e operatività delle strutture ospedaliere; la remunerazione a tariffa delle prestazioni dovrebbe coprire il differenziale di costo in condizioni di utilizzo medio o "normale" delle strutture. La concorrenza tra di esse si svilupperebbe tramite la capacità di attrarre pazienti e quindi accrescere gli incassi da remunerazione a tariffa, evitando nello stesso tempo il rischio di portare al collasso finanziario le aziende meno attrattive. La proposta tenderebbe inoltre a ridurre i costi di transazione rispetto ai contratti rinegoziati annualmente, nonché a consentire di individuare le aziende ospedaliere meno capaci di esercitare attrattiva sui pazienti, senza provocarne il dissesto. Al termine del contratto pluriennale, la gestione della struttura che avesse mostrato risultati insoddisfacenti nel fatturato a tariffa, e che quindi avesse comunque accumulato un deficit significativo anche se non traumatico, andrebbe messa a gara da parte della Asl; la gara avrebbe per oggetto il management e ad essa concorrerebbero soggetti di offerta privati. 

ALLA FIERA DI PESARO IL 53° CONGRESSO NAZIONALE DELL'ASSOCIAZIONE ITALIANA PATOLOGI CLINICI - A.I.PA.C. 
Pesaro, 19 maggio 2003 Si è svolto a Pesaro, dal 13 al 16 Maggio, nei locali della Fiera, il 53° Congresso Nazionale dell'Associazione Italiana Patologi Clinici (Aipac). La manifestazione, che prevede una parte espositiva ed una congressuale, sta ottenendo un ampio riscontro. Nel corso del Congresso, dal titolo "Dalla standardizzazione dei processi alla diagnosi personalizzata", sono state dibattute le più recenti acquisizioni nel campo della diagnostica di laboratorio nella patologia umana; l'obiettivo è il raggiungimento di livelli di diagnostica e di assistenza sempre più elevati e personalizzati alle esigenze del cittadino. L'importanza di tale obiettivo è stata riconosciuta dal Sen. Cesare Cursi, Sottosegretario al Ministero della salute, che ha voluto inviare alla Presidenza del Congresso un messaggio nel quale evidenzia come la figura del Patologo Clinico sia da sempre indispensabile alla professione medica per la capacità di confermare o escludere un sospetto diagnostico e come per queste sue prerogative rivesta un ruolo cardine nel contenimento della spesa sanitaria pubblica. Presidente del Congresso è il Prof. Enrico de Simone, Direttore del Dipartimento di Patologia Clinica dell'Ospedale A. Cardarelli di Napoli e Presidente Nazionale dell'Associazione, Presidente del Comitato Scientifico è il Prof. Roberto Verna, Ordinario di Patologia Clinica all'Università "La Sapienza" di Roma. L'evento, con oltre 600 partecipanti provenienti da tutta Italia, è la principale occasione di aggregazione dei Professionisti della diagnostica di Laboratorio tanto da ricevere l'Alto Patronato della Presidenza della Repubblica, il Patrocinio del Presidente del Consiglio dei Ministri e delle principali Autorità locali. "Questa iniziativa - ha dichiarato il presidente di Fiere di Pesaro SpA, Alberto Drudi, - rientra nel programma di nuove manifestazioni che Fiere di Pesaro promuove in collaborazione con altri organizzatori ed è solo un esempio dell'attività che l'azienda sta mettendo in campo riguardo alla promozione della struttura sul fronte convegnistico-congressuale. Non a caso a questo appuntamento farà seguito tra poco un altro di grande rilievo come la convention della Zanussi". 

UNA SOLUZIONE TUTTA ITALIANA AI PROBLEMI UROLOGICI DEI CICLISTI 
Milano, 19 maggio 2003 - Un gel di natura poliuretanica che riduce del 40% i carichi di pressione sulla sella è il prodotto sviluppato e brevettato per rispondere ai problemi urologici che insorgono in chi pratica il ciclismo, anche a livello amatoriale. Uno dei principali disturbi che la maggior parte dei ciclisti lamenta è, infatti, il dolore provocato dall'appoggio sulla sella. Gli studi condotti negli ultimi tre anni, prima dal Prof. Rodano dell'Istituto di Bioingegneria del Politecnico di Milano e poi, a livello europeo, dal Prof. Froböse dell'Università dello Sport di Colonia e dal Prof. Baeyens della Clinica Universitaria di Bruxelles, quest'ultimo pubblicato anche dal British Medical Journal, hanno dimostrato che, mentre si pedala, più del 50% del peso corporeo grava sulla ristretta area della sella causando serie conseguenze a carico dell'apparato genitale maschile e femminile. "Analizzando un campione di più di 1.800 ciclisti e 8.000 uomini che non vanno abitualmente in bicicletta" afferma il Dott. Sommer del Dipartimento di Urologia della Clinica Universitaria di Colonia, "abbiamo rilevato come l'incidenza di malattie legate a disfunzioni erettili sia sensibilmente maggiore nei ciclisti rispetto ai non-ciclisti. Le arterie ed i nervi subiscono, infatti, una compressione tale da ridurre l'afflusso di sangue ed ossigeno ai genitali, causando una sgradevole sensazione di intorpidimento che nei casi più gravi si manifesta con fenomeni di impotenza temporanea." La tipologia di sella ed i relativi materiali di imbottitura, nonché la postura sono variabili che influiscono sensibilmente sull'insorgenza di queste patologie. Il Prof. Froböse, a sua volta, esaminando un campione di circa 1.000 soggetti, ha studiato il rapporto esistente tra le diverse tipologie di selle e la manifestazione di problemi nell'area genitale. 

IL SUCCESSO DI BAGARRE CONFERMA LA CITTA' DI PARMA CAPITALE INTERNAZIONALE DELL'ANTIQUARIATO E DEL COLLEZIONISMO 
Parma, 19 maggio 2003 - Affluenza di pubblico in linea con le edizioni di maggiore successo e giro d'affari complessivo più che soddisfacente: la tredicesima edizione di Bagarre, che ha chiuso i battenti alle ore 20 di ieri sera, nonostante i timori della vigilia a causa del trend negativo della situazione econonica generale, è stata archiviata all'insegna dell'ottimismo. Il successo della tre giorni del gran mercato dei mercato di antiquariato e collezionismo è confermato dal fatto che gran parte degli esposiori (che quest'anno avevano raggiunto la cifra-primato di 550) hanno già confermato la loro partecipazione alla edizione di Bagarre 2004. Un successo che nonostante la concorrenza da parte di altre rassegne si faccia di stagione in stagione sempre più agguerrita, conferma la città di Parma come la capitale dell'antiquariato e del collezionismo non solo nazionale ma anche europeo. Durante i tre giorni di apertura di Bagarre ad affollare i due grandi padiglioni e l'area all'aperto appositamente attrezzata del quartiere fieristico, sono stati visitatori giunti non solo dalle città più vicine, come Reggio, Modena, Piacenza, Mantova, Cremona, ma anche da Boloogna, da Milano, da Torino e, alcuni, addirittira dall'estero. E anche il giro d'affari complessivo, tenuto conto anche degli scambi diretti che avvengono gà durante il giorno di debalage - sebbene non ci siano cifre ufficiali- alla chiusura di ieri sera è stato stimato nell'ordine dei milioni di euro. Bagarre si è confermato ancora una volta un mercato dei mercati ricco di proposte una più allettante dell'altra, caratterizzato da una formula esuberante, dinamica e mutevole che richiama alla mente i mitici "mercatini delle pulci" di Parigi e che di anno in anno dimostra di sapersi adattare al mutare delle mode e, anzi, in certi casi, addirittura di lanciare nuove tendenze. Anche quest'anno il pubblico ha dimostrato di avere apprezzato oltre al gioioso spettacolo dell'esposizione delle migliaia e migliaia di oggetti proposti dagli oltre 500 espositori, anche la mostra collaterale dedicata alle borse da spiaggia d'altri tempi" e le tre aree tematiche che fin dalla sua prima edizione, costituiscono una caratteristica in più di Bagarre e ne fanno un appuntamento unico: l'accogliente e raffinato giardino d'altri tempi allestito all'aperto intitolato Rosa-rosae; il Teatrino delle vanità, dove è stata riproposta la moda vintage in tutte le sue sfaccettature e lo spazio Charta, dove erano esposti manifsti d'autore e autentici piccoli "tesori" dell'editoria internazionale di tutti i tempi. 

GRANDI VINI E GRANDI ANNATE ALLA WEINKOST DI BOLZANO 
Bolzano, 19 maggio 2003 - La Weinkost di Bolzano ha toccato l'8 maggio scorso il suo punto più alto. Nel magnifico salone affrescato di Castel Mareccio, ristoratori, sommelier, giornalisti e appassionati si sono affollati ai banchi d'assaggio per la degustazione che verteva sui "Vini rari dell'Alto Adige": bottiglie prestigiose, annate mitiche, cru selezionatissimi, per deliziare il naso e il palato del pubblico. Era presente il Gotha dell'enologia altoatesina, 20 cantine al top dei vertici qualitativi che hanno presentato i fuoriclasse e le grandi annate della propria produzione: bianchi profumati, rossi corposi, vini dolci da primato da vitigni autoctoni e internazionali. Un'occasione imperdibile per degustare Pinot Neri come il Barthenau Vigna S. Urbano 1989 di Hofstätter, Lagrein come il Riserva Taber 1993 della Cantina Produttori di Bolzano e Cabernet Sauvignon come il Castel Schwanburg 1988; ma anche un Gewürztraminer Flora 1993 della Cantina Produttori di Cornaiano e un Sauvignon Sanct Valentin 1990 della Cantina Produttori di S. Michele Appiano, che sorprendentemente hanno conservato intatti il loro bouquet e la loro fragranza. L'altissimo livello dei vini in degustazione è stato coronato da una affluenza di pubblico numerosa ed entusiasta: un successo che riconferma i vertici qualitativi raggiunti dall'enologia altoatesina. Il 10 maggio, operatori e appassionati hanno avuto un'altra occasione di full immersion nell'eccezionale varietà dei vini dell'Alto Adige: nel pomeriggio ha preso, infatti, il via la kermesse di Wine Tasting finale, nel corso della quale il pubblico ha avuto l'occasione di degustare i vini in assaggio alla presenza degli enologi e dei produttori che li hanno creati: un'occasione preziosa per approfondire l'argomento vino con famosi specialisti. 

WORLD LIGHT SHOW 2003 IL PUNTO DI VISTA MIGLIORE PER GUARDARE TUTTA LA LUCE ALLA FIERA DI MILANO DAL 20 AL 24 MAGGIO LA PIÙ COMPLETA FIERA INTERNAZIONALE SUL MONDO DELL'ILLUMINAZIONE 
Milano, 19 maggio 2003 - Il punto più luminoso del mondo Immaginiamo che tutta la luce prodotta nel mondo abbia un solo centro: questo senza dubbio sarebbe il World Light Show, la manifestazione promossa da Assil (l'Associazione Nazionale Produttori Illuminazione) che si terrà alla Fiera di Milano dal 20 al 24 maggio prossimi nell'ambito di Intel, dove occuperà circa 30.000 mq con 370 espositori. Tanta luce, tutta la luce: perché Il World Light Show non sarà solo una rassegna commerciale, anche se vi parteciperanno tutti i maggiori produttori mondiali di ciascuna delle tipologie di prodotto legate all'illuminazione, comprese aree di grande rilievo in termini di sviluppi crescenti come la domotica e la building automation. Il World Light Show sarà un punto di vista che andrà oltre la dimensione produttiva ed esplorerà territori nei quali la luce esprime indirizzi di carattere più ampio, coinvolgendo ambiti legati alla scienza, alla tecnologia e al design. Stimoli, confronti, opinioni, innovazioni e opportunità per dar vita ad una vera cultura mondiale della luce: ecco perché il World Light Show sarà davvero un appuntamento da non perdere. Focus sull'innovazione Le più avanzate soluzioni tecniche, le applicazioni negli ambiti più diversi, le opinioni più autorevoli, le ipotesi più stimolanti: saranno tante le luci che faranno brillerare il World Light Show. Non solo innovazione tecnologica ma anche di pensiero e di tendenza: il World Light Show catalizzerà e farà incontrare idee, opinioni e nuove visioni. Incontri, convegni e seminari renderanno l'evento un'occasione unica di crescita professionale, di confronto e di apertura. Al World Light Show ci saranno i lighting designers _e i progettisti più affermati, quelli che si riconoscono fra l'altro in prestigiose associazioni come ('Elda (European Lighting Designer Association), l'IAld (International Association of Lighting Designers), I'Apil (Associazione Professionisti dell'Illuminazione). Accanto ad essi interverranno medici, filosofi, artisti: voci diverse, tutte autorevoli e interessanti, per la costruzione di una "cultura della luce" unitaria e avanzata. 

LA CASA MUSEO DI IVAN BRUSCHI: OLTRE 11.500 VISITATORI IN UN ANNO 
Arezzo, 19 Maggio 2003 - Ivan Bruschi sarebbe stato sicuramente soddisfatto dell'apprezzamento che i visitatori hanno tributato alla sua Casa Museo durante il primo anno di apertura al pubblico. BancaEtruria, amministratore della Fondazione Bruschi, comunica che oltre 11.500 sono stati infatti coloro che hanno varcato la soglia del Palazzo del Capitano del Popolo per visitare le collezioni raccolte dall'antiquario aretino e ben 50.000 al mese in media coloro che visitano virtualmente il museo accedendo al sito Internet www.fondazionebruschi.it. Un risultato, quest'ultimo, che se aggiunto ai dati degli accessi al sito di Piero della Francesca (www.pierodellafrancesca.it) sul quale navigano oltre 150.000 visitatori al mese testimonia l'impegno della Banca nella promozione turistico culturale del territorio. Conferme quindi per l'attività di BancaEtruria impegnata, sin da quando è stata chiamata a raccogliere l'eredità di Bruschi, nella realizzazione di una serie di iniziative ed accordi come quelli con il Fai ed il Touring Club Italiano per inserire la Casa nei principali circuiti di visita nazionali ed internazionali. Gli sforzi dell'Istituto di credito aretino si concentrano ora sul prossimo futuro. Oltre a confermare la vocazione della Casa Museo come arricchimento dell'offerta culturale della Città, la Banca intende infatti avviare nei locali del Palazzo del Capitano un servizio di consulenza in arte per la propria clientela Private. Non solo un museo e nemmeno soltanto una Casa, ma anche un vero salotto per Arezzo che la Banca mette a disposizione per Istituzioni ed Enti di primaria importanza che proprio nelle atmosfere di Casa Bruschi vogliono organizzare eventi ed iniziative di prestigio. Proseguendo il filone culturale di Bruschi e della tradizione antiquariale di Arezzo, nella seconda metà del 2003 BancaEtruria - in collaborazione con la Scuola Normale di Pisa e con la Professoressa Paola Barocchi - avvierà un progetto per la ricostruzione anche virtuale del notevole patrimonio aretino che dall'ottocento ad oggi ha arricchito i musei ed i principali nuclei collezionistici del mondo. Nuove iniziative riguarderanno anche la Galleria Bruschi di Piazza San Francesco che nelle intenzioni di BancaEtruria potrà ulteriormente consolidarsi come un appuntamento di eccellenza per tutti i cultori e gli appassionati dell'antiquariato e delle cose del passato in occasione delle edizioni mensili della Fiera Antiquaria di Arezzo. 

VINO IN CORNICE TRE INCONTRI IN GALLERIA DEGUSTANDO ARTE, TEATRO, MUSICA, STORIA E DELIZIE ENOGASTRONOMICHE "UN BRINDISI CON UN PRINCIPE" 
Milano, 19 maggio 2003 - Venerdì 23 maggio 2003 , ore 21.00 - galleria atelier A cura di Cristina Cenedella e Mauro Rossetto. Venerdì 23 maggio prossimo, alle ore 21, la galleria aRtelier di Milano proporrà "Un brindisi con un principe", l'ultimo dei tre appuntamenti di degustazione enogastronomica in programma nell'ambito della seconda edizione della manifestazione Vino in cornice. Un percorso storico della cucina e dei gusti gastronomici ed enologici della nobiltà del '700, attraverso l'esempio del principe Trivulzio, famoso nelle corti europee come raffinatissimo gourmand. Durante la serata Cristina Cenedella illustrerà alcuni racconti di storici e proporrà la lettura di testimonianze dell'epoca: la vita quotidiana di un grande nobile si animerà, grazie alle curiosità dei documenti, che sveleranno peccati di gola, collezioni di vini e di libri, abiti e preziosi. Mauro Rossetto presenterà in abbinamento alcuni grandi vini passiti e liquorosi, italiani e stranieri, che saranno degustati insieme a dolci delle nobili mense settecentesche. Vini in degustazione: Verdicchio Casal di serra Umani Ronchi; Corte di Cama Mamete Prevostini;
Madeira Full Rich Henriques & Henriques; Tokaj aszu 6 puttonios Tibor Gal; Herez Solera William & Humbert. Quota di partecipazione: 20 euro - soci Atelier delle Arti (e) del Gusto: 18 Euro Orario dell' incontro: 21.00-23.00 Informazioni e iscrizioni: * Galleria aRtelier via P.Frisi 12, Milano - martedì - sabato, ore 16.00-19,30 tel. 02.29404645 - E-mail: artelier_cri@genie.it 

PRIMA ASSOLUTA A ROMA PER LO SPETTACOLO "LA COGNIZIONE DELL'AMORE...ALTROVE..." 
Roma, 19 maggio 2003 - domenica 18 maggio ha debuttato al Teatro Spazio 1 di Trastevere, la produzione firmata dalla giovane regista Maddalena Fallucchi e griffata 'Compagnia Carro dell'Orsa'. Si tratta di uno spettacolo con un testo scritto a quattro mani (coautrice un'altra donna Patrizia La Fonte) che la stessa Fallucchi mette in scena (sua è la regia) affidando il ruolo di protagonista a Claudio Mazzenga. Un ruolo cucito addosso all'attore romano sia per la notevole esperienza teatrale ma anche per la passione nascosta ora portata sul palcoscenico che accomuna Mazzenga a Orson Welles...ossia la magia, l'illusionismo! Dopo aver debuttato da giovanissimo nel cinema, Claudio Mazzenga sceglie la strada più difficile percorrendo l'Italia teatrale al fianco di attori e registi del calibro di Vittorio Gassman, Paola Borboni, Corrado Pani, Franco Branciaroli, Sebastiano Lo Monaco, Giuseppe Patroni Griffi, Pupi Avati, Dario Argento solo per citarne alcuni. La talentuosa regista-autrice Maddalena Fallucchi (con questo testo ha vinto il premio Rotary - Inner Wheel 2000 di scrittura femminile) ha scelto come partner femminile nel ruolo di Rosa, Cinzia Villari (Vincitrice Primo premio della Critica, Premio attore, autore Rassegna Teatro Quirino di Roma dell'opera "Lord Hurrington" 1998.). ..."Altrove", in un locale ai confini della città - Leo, in arte Peter Wonder, di professione mago e prestigiatore, cerca di scoprire quale sia il trucco che ha fatto sparire magicamente Rosa, la sua donna... Un sassofonista, Orfeo e Angelo, la ragazza che serve ai tavoli, lo affiancano nel suo percorso alla ricerca della magia perduta, vivendo e condividendo le sue più particolari emozioni. Leo, che pure le magie le sa fare, non riesce a scoprire gli inganni dell'amore. Un susseguirsi di emozioni forti, attimi di grande magia (non solo nelle parole ma anche nei gesti) portati in scena con grande coinvolgimento sia degli attori ma anche e sicuramente del pubblico...Lo spettacolo debutterà a Parigi a novembre, scelto dal direttore del Théâtre des Italiens , Maurizio Scaparro. Info e biglietti: Teatro Spazio1, vicolo Panieri tel. 06.5895765 

CHIARA SAMUGHEO FOTOGRAFA CLAUDIA CARDINALE 
Parma, 19 maggio 2003 - ''Il sex-appeal e' una questione di sguardi'': parola di Chiara Samugheo, la più celebre fotografa italiana. Ma se lo sguardo è quello di Claudia Cardinale, è chiaro che l'effetto è dirompente. Chiara Samugheo presenta in giugno a Parma uno straordinario portfolio di immagini da lei scattate all'amica Claudia Cardinale nel corso di quarant'anni di conoscenza: la mostra è organizzata dall'Assessorato alle Attività Culturali e Teatrali del Comune di Parma in collaborazione con la Fondazione Monte Parma e con lo Csac (Centro Studi e Archivio della Comunicazione) dell'Università di Parma. Chiara Samugheo, autrice di ben 165.000 clichés di ''divi'', vanta un'amicizia e una complicità di lunga data con la Cardinale, che negli anni Cinquanta sbarcò in Italia dalla Tunisia, dove era nata. Nota per la calda bellezza di una sorta di Brigitte Bardot mediterranea, la Cardinale ha sempre avuto un particolare impatto sul pubblico, e non solo: basti ricordare che Luchino Visconti e Federico Fellini, per i rispettivi capolavori girati in contemporanea, 'Il Gattopardo' e 'Otto e mezzo', non volendo rinunciare a lei, se la contesero, giungendo all'accordo di averla a disposizione una settimana a testa, ma costringendola in tal modo a tingere i capelli in continuazione, dal momento che in un film doveva avere una chioma corvina, nell'altro bionda! In questa esposizione saranno presentati 45 ritratti a colori e due sequenze in bianco e nero del "periodo d'oro" dell'attrice, tra gli anni '50 e gli anni '70, dalla bellezza "popolare" della Claudia de 'I soliti ignoti' a quella quasi stordente dell'epoca de 'Il Gattopardo', fino ai successivi scatti di maliziosa, raffinata, dolce sensualità. Chiara Samugheo, nata in Puglia e ora residente a Nizza, ha dedicato le sue opere più recenti alla Sardegna, a Lucca, all'architettura del Palladio e ai Giochi Olimpici. I suoi primi, storici, reportage di impegno sociale risalgono ai primi anni Cinquanta, con servizi sulle baraccopoli della periferia napoletana e sulla popolazione carceraria. L'acquisita "cittadinanza onoraria" francese è un elemento che la fotografa ha in comune con l'attrice: Claudia Cardinale, infatti, da molti anni è ormai ''parigina'' d'adozione, anche se ama ricordare: ''Ho fatto il giro del mondo in più di 80 film''. Galleria S. Ludovico, Borgo Parmigianino 2/b (angolo via Cavour) -Parma, 6 - 26 Giugno 2003. Inaugurazione:Venerdì 6 Giugno alle h 18.30. Per informazioni tel. 0521/218669 

CALCIO ITALIA 2003, L'ULTIMA SPIAGGIA COME SALVARE DAI DELIRI DI GRANDEZZA IL GIOCO PIÙ BELLO DEL MONDO 
Uliveto Terme (Pisa) 19 maggio 2003 - Se è vero che il calcio resta il gioco più bello e più amato, è anche vero che in Italia il massimo torneo risulta evidentemente squilibrato, con il Sud pressoché assente e troppi contenziosi ormai endemici: tra i grandi club, ma soprattutto tra club grandi e piccoli, ossia tra i ricchi che non sanno più come fronteggiare le spese pazze degli ingaggi, e i poveri in rivolta perché agli svantaggi di sempre vedono ora sommarsi anche l'emarginazione dai dividendi più grassi dei diritti televisivi. Travolto anche da scandali occasionali quanto ricorrenti (doping, sudditanza vera o presunta degli arbitri, conflitti d'interesse) e inquinato da indubbi deliri di grandezza, forse il calcio non è ancora approdato all'ultima spiaggia, come recita provocatoriamente il titolo del convegno in programma il 19 maggio (ore 15) nel Parco termale di Uliveto Terme. Ma sicuramente si tratta di un malato ormai piuttosto grave da curare per tempo con adeguate terapie d'urto. Il fatto stesso che la convocazione al capezzale dell'illustre paziente venga dalla Lamica, l'Associazione dei medici del calcio presieduta da Enrico Castellacci, sottolinea in misura paradossale l'eccezionalità della situazione e l'urgenza di correre ai ripari. Il parquet dei protagonisti (moderatrice Maria Teresa Ruta) chiamati a "salvare dai deliri di grandezza il gioco più bello del mondo" certifica peraltro da solo il grado di consapevolezza del problema. I presidenti che hanno detto sì all'appuntamento sono Claudio Gaucci (Perugia), Attilio Romero (Torino), Maurizio Mian (Pisa), mentre per l'Inter interverrà il direttore generale, Massimo Moretti. Gli allenatori sono invece Marcello Lippi (Juventus), Serse Cosmi (Perugia), Eugenio Fascetti (Como), Roberto Clagluna (Fgci) e Carolina Morace (tecnico della nazionale femminile). Tra i calciatori Alessandro Del Piero, fresco di scudetto. Quanto ai medici del calcio ci sono tutti, da Andrea Ferretti (Nazionale), a Franco Combi (Inter), a Giorgio Galanti (Fiorentina) e via elencando. In pratica, l'intera categoria.. Il convegno si svolge per l'appunto nel quadro di un corso di aggiornamento per i medici del calcio organizzato dalla Clinica ortopedica dell'Università di Pisa del professor Giulio Guido, dallo stesso Castellacci, primario di Medicina e traumatologia dello sport a Lucca, e dal dottor Lamberto Arcucci. Sopita per un attimo la battaglia contro il doping condotta in questi anni dalla Lamica, proprio i medici del calcio rivendicano un contratto collettivo come garanzia delle responsabilità per niente secondarie che si assumono. "Assurdo", ricorda Castellacci, "che a tutt'oggi i medici e i preparatori atletici siano le uniche componenti del calcio non tutelate da un contratto". E' una delle molte anomalie di questo straordinario pianeta calcio, multimiliardario e spessissimo sprecone, ma incapace di trovare le risorse per regolarizzare il rapporto con chi gestisce in prima persona la salute degli atleti. Di certo il calcio non morirà di questi perversi atteggiamenti. Ma che dire delle banche che più o meno direttamente controllano quattro club in forza nella stessa divisione, dunque contro i regolamenti? Che dire delle società costituite da figli d'arte che gestiscono anche gli interessi di atleti di squadre avverse? Che dire dell'eccesso di stranieri? O del tourbillon di giocatori che nell'arco di una stagione possono più volte cambiare squadra? E che dire dei presidenti risparmiosi a parole subito contraddette da investimenti folli? E' a queste e a molte altre domande che il convegno intende dare risposta per contribuire a salvare uno sport caro a tutti gli italiani. L'evento è stato realizzato grazie alla preziosa collaborazione delle società Acqua e Terme di Uliveto, Credito Cooperativo di Fornacette, Bipielle Leasing Sezione Nautica. 

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