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LUNEDI'
26 MAGGIO 2003
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DONNE DISCRIMINATE ANCHE IN OSPEDALE
Roma, 26 maggio 2003 - Le donne subiscono discriminazioni persino quando vengono
ricoverate per gravi motivi di salute in ospedale. A denunciare questo diverso
trattamento è una ricerca europea, pubblicata sul numero di maggio di Stroke,
Organo Ufficiale dell'American Heart Association, che ha coinvolto 4499 pazienti
ospedalizzati per primo ictus - 2239 maschi e 2260 femmine - ricoverati in 22
ospedali di 7 paesi europei: Italia, Francia, Germania, Inghilterra, Ungheria,
Spagna e Portogallo. "Il nostro lavoro - spiegano Antonio Di Carlo e Marzia
Baldereschi, dell'istituto di Neuroscienze del Cnr di Pisa (sezione di Firenze),
che hanno coordinato la parte italiana assieme a Domenico Inzitari e Maria
Lamassa dell'Università di Firenze e Charles Wolfe della Guy's, King's and St
Thomas' School of Medicine, di Londra - ha preso in esame un campione di donne
più anziane degli uomini e con maggiori problemi di ipertensione arteriosa e di
fibrillazione atriale. Per di più, venivano ricoverate in ospedale in
condizioni cliniche più gravi dei pazienti maschi, e con più elevate
percentuali di coma o di problemi quali paralisi, disturbi del linguaggio,
difficoltà di deglutizione ed incontinenza urinaria". Situazioni
notevolmente più delicate rispetto ai maschi. Eppure esami come la Tac (85,7%
negli uomini e 77,1% nelle donne), il Doppler dei vasi del collo (44% negli
uomini e 32,8% nelle donne), l'ecocardiogramma (30,5% negli uomini e 22,8% nelle
donne) e l'angiografia (9,5% negli uomini e 5,5% nelle donne) sono stati
effettuati in percentuali significativamente inferiori nelle donne. Come
conseguenza, il tipo di ictus è rimasto non classificabile nel 22,7% degli
uomini e nel 31,2% delle donne; inoltre, interventi di chirurgia carotidea sono
stati effettuati nell'1,5% dei pazienti maschi e solo nello 0,3% delle donne. La
ricerca ha messo anche in evidenza che a 3 mesi di distanza dall'ictus, le donne
decedute erano il 30,9% contro il 26,1% degli uomini e, sempre dopo 3 mesi, le
donne risultavano soggette a rischio handicap di quasi il 50% in più rispetto
ai pazienti maschi. "E 'chiaro - sottolinea Antonio Di Carlo - che in
Europa il sesso del paziente è un importante fattore che sembra condizionare
sia l'uso delle risorse diagnostiche che l'esecuzione di alcuni interventi
terapeutici. Una situazione assurda e inspiegabile, che sembra attribuibile ad
una maggiore fragilità delle donne, ricollegabile non solo a fattori di tipo
strettamente medico ma anche sociale: la presenza contemporanea di più
condizioni morbose, i disturbi cognitivi, la mancanza del coniuge o di familiari
con funzioni di "caregiver".
ALZHEIMER: RIFLESSIONI SULLE CONCLUSIONI
DELLA COMMISSIONE MINISTERIALE
Roma, 26 maggio 2003 - Martedì 27 maggio, alle ore 10.00, presso la Sala del
Cenacolo - Camera dei Deputati (Palazzo Valdina - Piazza in Campo Marzio 42),
avrà luogo il seminario di studio dal titolo "La malattia di Alzheimer:
profili terapeutici e rete di servizi". Il seminario - cui farà seguito un
pubblico dibattito - intende promuovere una riflessione da parte di studiosi ed
esperti della materia sulle relazioni conclusive prodotte dalla Commissione
Ministeriale presieduta dal Sottosegretario per la Salute Antonio Guidi e
composta da esponenti del mondo scientifico e accademico, rappresentanti delle
istituzioni ed associazioni delle famiglie dei malati di Alzheimer. La malattia
di Alzheimer - sottolinea il sottosegretario Guidi - rappresenta una delle
maggiori emergenze socio-sanitarie, cui andranno incontro i paesi occidentali
nei prossimi anni a causa del progressivo invecchiamento della popolazione e
questa vuole essere una occasione utile per la ricerca di soluzioni efficaci in
grado di coniugare competenza e solidarietà.
I SEMINARI DI GIUGNO DEL GRUPPO
SCIENTIFICO ITALIANO STUDI E RICERCHE
Milano, 26 maggio 2003 - Il Gruppo Scientifico Italiano Studi e Ricerche in
collaborazione con Università degli Studi, Brescia e con il Patrocinio dell'
Ordine Provinciale dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri-Milano organizzerà
a Milano i seguenti seminari : mercoledì 18 giugno "Forme farmaceutiche a
rilascio controllato" E.C.M. - Educazione Continua in Medicina Seminario in
fase di accreditamento Ministero della Salute. Giovedì 19 giugno "Prodotti
naturali e controlli di qualita' nel settore cosmetico" in collaborazione
con: Direzione Generale Sanità, Regione Lombardia. Mercoledì 25 giugno
"Le infezioni crociate nella pratica odontoiatrica e nella medicina di
base" E.C.M. - Educazione Continua in Medicina Seminario in fase di
accreditamento Ministero della Salute Le iniziative del Gruppo Scientifico
Italiano costituiscono un importante appuntamento di formazione, confronto e
aggiornamento, e si propongono di fornire indicazioni concrete nel campo
medico-farmaceutico, alimentare, biochimico e ambientale approfondendo tematiche
di vivo interesse per quanti operino nel settore. Infolink: www.gsisr.org
IL PREMIO INTERNAZIONALE PER LA RICERCA SCIENTIFICA
ARRIGO RECORDATI ASSEGNATO A JAY COHN E JOHN KJEKSHUS I DUE SCIENZIATI
RICEVERANNO CONGIUNTAMENTE IL PREMIO ALLA CARRIERA DI EUR 100.000 PER LA RICERCA
NELL'INSUFFICIENZA CARDIACA
Milano, 26 maggio 2003 - La giuria dell'edizione 2003 del Premio Internazionale
per la Ricerca Scientifica Arrigo Recordati ha individuato i vincitori del
Premio. Jay N. Cohn, Professor of Medicine, Cardiovascular Division, University
of Minnesota Medical School, Minneapolis e John Kjekshus, Department of
Cardiology, Rikshospitalet, University of Oslo sono stati scelti quali vincitori
della seconda edizione e divideranno il premio di Eur 100.000 assegnato come
riconoscimento alla carriera per la ricerca nell'insufficienza cardiaca. Il
riconoscimento sarà consegnato nel corso di una cerimonia di premiazione che si
svolgerà il 31 agosto prossimo a Vienna, in occasione del Congresso Annuale
della European Society of Cardiology. Il Premio internazionale prevede ogni due
anni l'attribuzione di Eur 100.000 ad uno/a scienziato/a per il suo impegno e
per i risultati ottenuti in cardiologia. L'edizione 2003 del Premio prevedeva
l'assegnazione ad un clinico o un ricercatore di base che si fosse distinto nel
campo dell'insufficienza cardiaca. La giuria dell'edizione 2003 ha esaminato
attentamente le candidature proposte da numerose società scientifiche
internazionali ed ha avuto il difficile compito di scegliere tra molti
validissimi candidati. Il Premio di quest'anno è stato assegnato a due
scienziati secondo la seguente motivazione espressa dalla giuria, composta dal
Presidente Douglas Zipes, da Peter Libby e da Karl Swedberg: "Il Premio
Recordati riconosce il contributo di John Kjekshus e di Jay N.Cohn per aver
condotto fondamentali osservazioni sui meccanismi della fisiopatologia
dell'insufficienza cardiaca, per aver trasferito queste osservazioni alla
pratica clinica aiutando in questo modo tutti i pazienti affetti da
insufficienza cardiaca". Secondo il Professor Zipes "Grazie a Jay Cohn
e a John Kjekshus, la conoscenza dell'insufficienza cardiaca è migliorata negli
anni poichè entrambi sono riusciti compiere ricerche di base sui biomeccanismi
connessi all'insufficienza cardiaca e ad applicare queste scoperte alla pratica
clinica. La comunità dell'insufficienza cardiaca, intendendo con questo termine
sia il mondo scientifico che i pazienti, deve molto a questi due ricercatori ed
io sono lieto e lusingato di poterli onorare con il Premio Internazionale per la
Ricerca Scientifica Arrigo Recordati". Questo Premio è stato istituito nel
2000 in memoria dell'imprenditore farmaceutico italiano Arrigo Recordati e ha
come obiettivo la promozione della ricerca scientifica nel campo delle malattie
cardiovascolari. Arrigo Recordati guidò la sua società per 48 anni, attraverso
un periodo di grande crescita e sviluppo, sino alla sua scomparsa prematura
avvenuta nel febbraio 1999. Il Premio Internazionale per la Ricerca Scientifica
Arrigo Recordati è un riconoscimento ad una persona che abbia dimostrato,
attraverso il proprio impegno nella ricerca, i valori che Arrigo Recordati
riconosceva ed apprezzava. "Siamo orgogliosi e felici di poter premiare
questi due straordinari scienziati per il contributo che hanno dato nel corso
della loro vita allo studio e alla cura dell'insufficienza cardiaca. Abbiamo
accolto con gioia la decisione della giuria che ha riconosciuto l'eccellenza
scientifica in entrambi i lati dell'Atlantico" ha detto Giovanni Recordati,
figlio primogenito e attuale Presidente e Amministratore Delegato di Recordati.
"Come nostro padre, anche noi crediamo fermamente nella ricerca ed il
Premio Internazionale per la Ricerca Scientifica Arrigo Recordati è un segno
del nostro impegno e del nostro sforzo per stimolare scienziati e ricercatori a
compiere nuove scoperte, a vantaggio della popolazione di tutto il mondo".
I candidati sono stati segnalati dalle più importanti società scientifiche
internazionali In base al regolamento, il Premio alla Carriera per la Ricerca
nell'Insufficienza Cardiaca Arrigo Recordati è aperto a scienziati di tutte le
nazionalità che lavorano in strutture istituzionali e non sono affiliati ad
aziende farmaceutiche. Non sono accettate auto-candidature. Per l'edizione 2003,
società scientifiche e organizzazioni internazionali nell'ambito della
cardiologia, della medicina interna e della farmacologia sono state invitate a
proporre i candidati che ritenevano meritevoli del Premio alla Carriera per
l'Insufficienza Cardiaca. Una giuria di autorevoli esperti riconosciuti a
livello mondiale Nella giuria dell'edizione 2003 del Premio Internazionale per
la Ricerca Scientifica Arrigo Recordati ci sono tre esperti riconosciuti a
livello mondiale nel campo della cardiologia e dell'insufficienza cardiaca. La giuria è presieduta da Douglas P. Zipes,
Distinguished Professor of Medicine, Pharmacology and Toxicology, Director of
the Cardiology Division and the Krannert Institute of Cardiology, Indiana
University, Indianapolis. Il Professor Zipes è stato anche
Presidente dell'American College of Cardiology. Gli altri membri della giuria sono Peter Libby, M.D.,
Chief of Cardiovascular Medicine, Brigham & Women's Hospital and
Mallinckrodt Professor of Medicine, Harvard Medical School, Boston e Karl
Swedberg, M.D., Professor of Medicine, Cardiovascular Institute, Goteborg
University and Senior Physician, Department of Medicine, Sahlgrenska University
Hospital/Ostra, Goteborg, Svezia. Infolink: www.recordati.com/prize
GRANDE
SODDISFAZIONE PER IL RISULTATO DELLE TRE MANIFESTAZIONI BILANCIO DI SUCCESSO PER
EUROCARNE, INTERSHOP E CRIOTECH EXPO
Verona 26 maggio 2003 - Domenica 25 maggio alla Fiera di Verona si sono chiusi i
battenti di Eurocarne, Intershop e Criotech Expo, le tre importanti
manifestazioni internazionali dedicate ai settori della lavorazione,
conservazione e distribuzione delle carni, nonché della refrigerazione e degli
arredamenti e attrezzature commerciali. Sono stati quattro giorni di grande
successo che hanno visto la presenza di circa 600 espositori altamente
qualificati con una notevole presenza internazionale (oltre 150 espositori
esteri). Per quanto riguarda i visitatori si stanno attendendo i numeri
definitivi. Si è ancora una volta confermata vincente la formula, adottata nove
anni fa dagli organizzatori, di riunire le tre manifestazioni in un unico evento
espositivo. A distanza di tre anni dall'ultima edizione le tre rassegne hanno
messo in risalto dei settori che, nonostante le difficoltà economiche legate
alla congiuntura internazionale, continuano a rappresentare dei comparti di
straordinaria importanza per l'Italia. Bisogna infatti ricordare che, secondo i
recenti dati forniti da Anima-Assofootec - l'Associazione italiana costruttori
macchine, impianti, attrezzature per la produzione, la lavorazione e la
conservazione alimentare, patrocinatrice delle tre rassegne - l'Italia, con un
fatturato annuo di circa 3.100 milioni di euro e con una quota export superiore
ai 1.900 milioni di euro, è al primo posto tra gli esportatori a livello
mondiale, davanti a Germania e Stati Uniti. Il settore della lavorazione delle
carni, in particolare, ha messo in evidenza ancora una volta la grande
innovazione dell'industria italiana che da tempo è leader a livello
internazionale. Si è respirato sicuramente un clima di maggior serenità tra
gli operatori dell'industria delle carni a distanza ormai di tre anni
dall'ultima grande emergenza di "mucca pazza". A questo proposito
proprio un sondaggio di Rimarko Italia, presentato nell'ambito di Eurocarne, ha
messo in evidenza la ritrovata fiducia degli italiani nella carne, soprattutto
se di provenienza italiana. Solo il 6,5% degli intervistati, infatti, ha
affermato di temere ancora le conseguenze della Bse, mentre il rimanente degli
italiani considera superata la tristemente nota patologia bovina. Si tratta di
un'indagine molto importante che rasserena non poco gli operatori di
un'industria, quella della carne, che in Italia, nel suo complesso, vale oltre
18.000 milioni di euro (che rappresentano il 20% del fatturato dell'industria
alimentare del nostro Paese). Quest'anno, per la prima volta, ad Intershop erano
presenti anche gli arredamenti commerciali per il non food. Si è tratta di una
precisa esigenza espressa in questi anni dagli operatori del settore che da
tempo chiedevano una fiera specializzata per questo settore anche nel nostro
Paese. E il successo non è mancato. Intershop, infatti, è stata una occasione
eccellente per mettere in evidenza, anche attraverso i convegni, l'evoluzione
del punto vendita che è sempre di più uno dei principali strumenti di
marketing. Come pure ancora una volta molto interesse ha suscitato Criotech
Expo, la mostra convegno internazionale dedicata alle tecnologie e agli impianti
per la refrigerazione. Un settore di estrema importanza che ha accompagnato,
grazie al suo alto livello di innovazione, la crescita vertiginosa di questi
ultimi trent'anni dei prodotti surgelati in tutto il mondo. Una dimostrazione
estremamente importante del successo di quest'anno delle tre manifestazione è
rappresentata anche dall'altissima affluenza registrata durante i convegni che
hanno visto le sale sempre gremite. In particolare si segnalano il convegno di
apertura dedicato alla presentazione di due importanti progetti di ricerca,
finanziati dal Ministero per le politiche agricole, per l'identificazione della
qualità della carne delle filiere garantite dop e igp. Ma di estremo interesse
è stato anche il convegno sulla nuova classificazione delle carcasse suine -
promosso dall'Associazione industriali delle carni (Assica) - che, a partire dal
1° gennaio del prossimo anno avrà un impatto fortissimo su tutta la filiera
suinicola europea. E sempre in termini di normative grande interesse si è
registrato anche durante il convegno dedicato al regolamento 1774/2002, quello
relativo ai sottoprodotti di origine animali, diventati di estrema importanza
soprattutto alla luce delle problematiche emerse durante la crisi della Bse.
Sempre nell'ambito della convegnistica da ricordare anche la tavola rotonda
dedicata all'impatto sull'agroalimentare italiano dell'imminente allargamento ad
Est dell'Unione Europea.
TAVOLA ROTONDA A
VERONAFIERE L'ALLARGAMENTO AD EST, UN'OPPORTUNITA' PER L'AGROALIMENTARE ITALIANO
Verona, 26 maggio 2003 - L'imminente ingresso nell'Unione Europea di altri dieci
Paesi, per la maggior parte dell'est europeo, è stato fino ad oggi vissuto dai
diversi settori produttivi italiani più come un grave rischio che una possibile
opportunità. Una interessante Tavola rotonda, svoltasi venerdì 23 maggio alla
Fiera di Verona - nell'ambito di Eurocarne, Salone internazionale delle
tecnologie per la lavorazione, conservazione e distribuzione delle carni - ha
cercato di invertire questo approccio e così sono state presentate alcune
proposte concrete per trasformare questo allargamento in una nuova importante
opportunità per l'agroalimentare del nostro Paese. "Noi siamo convinti -
ha detto Claudio Valente, del Consiglio di amministrazione di VeronaFiere - che
l'Unione Europea a 25 possa rappresentare un'occasione importante per il nostro
Paese e le 9 iniziative fieristiche del nostro ente specializzate nel settore
dell'agroalimentare, hanno tra gli obiettivi principali proprio quello di
mettere in relazione i diversi operatori internazionali delle filiere produttive
e creare, così, importanti occasioni di partnership". Verona si candida
così, attraverso la sua importante Fiera, a diventare sempre di più uno dei
principali collettori di progetti e di iniziative per aiutare le imprese
italiane ad individuare i partner ideali anche nell'Est europeo. "Verona
rappresenta sicuramente uno dei centri agroalimentari più importanti a livello
internazionale - ha spiegato Valente - con una produzione lorda vendibile
agricola di oltre 500 milioni di euro (la più consistente a livello nazionale)
e sempre a Verona si realizza il 10% della plv relativa alla filiera della
carne". Per migliorare la struttura e i servizi, il nuovo consiglio di
amministrazione di VeronaFiere ha stanziato ulteriori investimenti per oltre 50
milioni di euro. Ma la Tavola rotonda è stata una importante occasione per
conoscere meglio cosa oggi rappresentano sul versante agroalimentare, e
zootecnico, in particolare, i nuovi 10 Paesi che entreranno a far parte
dell'Unione Europea e quali finanziamenti e risorse sono utilizzabili dalle
nostre imprese per entrare su questi nuovi mercati. "In termini complessivi
- ha detto Diego Begalli, docente di marketing in progetti alimentari
dell'Università di Verona - l'ampliamento dell'UE a 25 Paesi ci porterà a 450
milioni di abitanti e ad un prodotto interno lordo di 10 miliardi di euro".
Ma è sicuramente il settore agroalimentare quello che subirà il maggiore
impatto da questi nuovi ingressi, "basti pensare - ha sottolineato
Giancarlo Conta, assessore alle politiche agricole della Regione Veneto - che
solo in Polonia oggi sono attivi la metà degli agricoltori di tutta l'Unione
Europea attuale". E se si considera solo la zootecnia, i 10 Paesi che
entreranno nell'UE rappresentano un patrimonio zootecnico (bovini, suini e
ovicaprini) di circa 45 milioni di capi. "La Regione Veneto, comunque - ha
aggiunto Conta - da tempo si è attivata per trovare forme di collaborazione con
alcuni di questi Paesi. Ad esempio è stato attivato un importante accordo con
l'Ungheria per la bonifica di una larga area di terreno agricolo del loro Paese;
come pure nel settore della pesca abbiamo avviato da un po' di tempo
un'importante collaborazione con tutti i Paesi costieri dell'ex Yugoslavia per
la manutenzione ambientale dell'alto Adriatico e per la valorizzazione dei
prodotti della pesca". Il Veneto è indubbiamente tra le Regioni più
attive nello sviluppare forme di partnership con i Paesi dell'est candidati ad
entrare nell'UE e questo anche grazie all'essere riusciti ad intercettare
numerose opportunità finanziarie offerte da Bruxelles. In questa direzione si
inseriscono, in particolare, tre programmi di assistenza dell'UE, denominati
Phare, Ispa e Sapard, che hanno l'obiettivo di sostenere gli investimenti in
trasporti, infrastrutture, in agricoltura e sviluppo rurale di imprese venete
nell'est europeo. "Si tratta di strumenti molto importanti - ha
sottolineato Gian Angelo Bellati, dell'Eurosportello Veneto - che hanno una
dotazione finanziaria complessiva di circa 3.000 milioni di euro". E sempre
con l'ottica di avvicinare le imprese venete ai potenziali partner dell'est
europeo, l'Eurosportello Veneto ha organizzato, per i giorni 24 e 25 novembre
prossimi, un importante incontro multilaterale al quale parteciperanno oltre 500
imprese (per ulteriori informazioni rivolgersi all'indirizzo internet
www.eicveneto.it). Ma l'Italia, purtroppo, continua ad attingere troppo poco
alle opportunità finanziarie offerte dall'Unione Europea. "Perdiamo troppe
opportunità - ha evidenziato Christian Sottana, della direzione di Bruxelles di
Veneto in Europa per lo sviluppo dei Balcani - e ci facciamo scavalcare in molti
progetti dai Paesi del nord Europa, Germania e Francia in primis".
Importante il contributo offerto alla Tavola rotonda da Daniele Tollin,
presidente della Marco Polo Trading & Consultino srl, società impegnata in
questi anni proprio nella progettazione di accordi di partnership con imprese
dell'est europeo. Tollin è convinto che una grande opportunità per le imprese
agroalimentari italiane derivi dalla possibilità di esportare la cultura delle
produzioni tipiche di qualità in Paesi che registrano ancora un notevole
ritardo dal punto di vista tecnologico e strutturale. "Nessun Paese più
del nostro - ha detto Tollin - è oggi in grado di esportare tecnologie e
know-how per migliorare gli standard qualitativi di produzione di Paesi ancora
arretrati in questo senso. Ed è questa l'opportunità migliore sia per evitare
le importazioni di prodotti di scarso livello igienico-sanitario che di creare
le basi per poter esportare le nostre produzioni di qualità. Ma per far questo
è necessario aiutare questi nuovi Paesi dell'UE ad investire nelle loro
produzioni tipiche". Di produzioni tipiche si è occupato anche l'onorevole
Luca Bellotti, componente del Comitato biologico del Ministero delle politiche
agricole e forestale che, concludendo la Tavola rotonda, ha sottolineato come le
dop e le igp e in generale tutte le produzioni marchiate e certificate del
nostro Paese, seppur importanti "rappresentano solo il 10% della plv
agricola del nostro Paese". "Possono essere un importante traino del
made in Italy ma si devono pensare formule in grado di tutelare il rimanente 90%
della nostra agricoltura che altrimenti rischia di scomparire".
"Dobbiamo difenderci - ha concluso Bellotti - anche dalle recenti
aggressioni commerciali degli Usa che sia attraverso una politica di
liberalizzazione degli ogm in tutto il mondo che nel non riconoscimento delle
produzioni europee marchiate (dop e igp) sta minando gravemente le basi sulle
quali fino ad oggi i Paesi dell'Unione Europea hanno potuto difendere e
valorizzare i propri prodotti".
DAL 2 AL 5 OTTOBRE
A FORLÌ "FIERAVICOLA 2003", L'APPUNTAMENTO INTERNAZIONALE CON IL
MONDO DELL'AVICOLTURA E DEL SUO INDOTTO
Forlì, 26 maggio 2003 - A Forlì dal 2 al 5 ottobre si daranno appuntamento i
protagonisti nazionali del settore avicolo in rappresentanza di tutte le
componenti della filiera poiché Fieravicola si propone ancora una volta come
vetrina privilegiata dell'intero settore e del suo indotto, dagli allevatori, ai
produttori di mangimi, a quelli di incubatoi, dalle aziende specializzate nelle
attrezzature per la macellazione e la confezione a quelle che si occupano di
tutela ambientale, dalle maggiori realtà attive nel settore delle uova a quelle
della coniglicoltura. In tutto circa 300 aziende (il 15% delle quali straniere),
alle quali si aggiungono 150 espositori - allevatori. Al centro di questa
edizione di Fieravicola ci saranno le azioni di 'internazionalizzazione' del
progetto curato da Camera di Commercio di Forlì Cesena, Fiera di Forlì spa,
Ice (Istituto per il Commercio con l¹estero) e Regione Emilia Romagna, con il
contributo di Fondazione Cassa dei Risparmi di Forlì, Comune di Forlì e
Provincia di Forlì-Cesena. Iniziativa nata con la finalità di affiancare le
imprese del settore nella ricerca di ulteriori possibilità di business sui
mercati esteri e nelle diverse realtà geo-economiche, così come la
globalizzazione dei mercati oggi impone. I contatti internazionali avviati si
concretizzeranno nell'arrivo di delegazioni di operatori dalla Romania, Polonia,
Lettonia, Estonia, Lituania, Repubblica Ceca, Slovacchia, e dai paesi del
Mediterraneo, oltre a buyers provenienti dagli Usa, Arabia Saudita, Emirati
Arabi Uniti e dalla Russia. Operatori questi che daranno vita a una serie di
incontri bilaterali mirati, veri e propri business meeting, con le imprese
italiane presenti alla rassegna. Saranno inoltre presenti stand di aziende
avicole rumene e marocchine. Fieravicola sarà inoltre il giusto palcoscenico
per un forum alimentare in cui esperti nutrizionisti, rappresentanti dei
consumatori e produttori faranno il punto sulle carni bianche. Inoltre ospiterà
la seconda edizione del concorso gastronomico, che lo scorso anno ha contribuito
all'esaltazione dell'alimento uovo e della sua versatilità in cucina. Una
sessione particolare sarà dedicata allo scambio di informazioni ed esperienze
tra i produttori italiani del comparto attrezzature e buyers stranieri,
nell'ottica della diffusione del prodotto italiano che, oltre all'elevata
tecnologia, assicura il rispetto delle normative inerenti la sicurezza del
lavoro ed il benessere animale. La rassegna internazionale grazie ad un ricco
programma convegnistico fornirà, inoltre, l'occasione per un attento esame
della situazione del comparto avicunicolo, delle sue problematiche economiche e
sanitarie, delle novità legislative e delle prospettive. "La 42° edizione
di Fieravicola sarà la giusta vetrina per testimoniare l'altissimo livello
raggiunto dall'avicoltura italiana commenta il Presidente della Fiera di Forlì
Spa, on. Stelio De Carolis - L'edizione a cui stiamo lavorando da mesi si
presenta con il tutto esaurito; ricordiamo che sono oltre 300 le aziende che
scelgono la nostra manifestazione internazionale per presentare i loro prodotti
e i loro servizi, e come luogo privilegiato di business. D'altra parte la Fiera
di Forlì si è accreditata da tempo come attento e impegnato interlocutore per
il settore avicolo che vanta proprio in Romagna uno dei poli nazionali di
maggior peso; la collaborazione data alla Camera di Commercio di Forlì Cesena
per il progetto di internazionalizzazione della filiera avicola, i ripetuti
incontri con esponenti, le numerose mission all'estero per favorire contatti con
i mercati emergenti, l'ultima a Bucarest e Tirana e in precedenza quella in
Tunisia e Marocco, area verso la quale Fieravicola già da due anni sta
concentrando la sua attenzione, sono solo alcuni esempi e alcune tappe di questo
impegno in favore dell'avicoltura italiana che vuole acquistare peso
internazionale". Dopo i segnali di ripresa del 2001 l'avicoltura ha
registrato nel 2002 una nuova annata difficile, con una contrazione del
fatturato, che si è collocato a 4.500 milioni di Euro contro i 4.900 dell'anno
precedente. La crisi di sovrapproduzione ha avuto effetti pesanti sui prezzi,
che per tutto il 2002 hanno registrato fortissime variazioni negative, tanto da
fare rilevare quale dato finale una diminuzione del 9% per i polli, del 16,5%
per i tacchini e del 13,4% per le faraone. Solo il comparto delle uova da
consumo ha evidenziato una modesta lievitazione del prezzo (+1,7%) sottolinea
l'Unione Nazionale dell'Avicoltura nel suo rapporto annuale. Si è invece
confermato attivo il saldo import/export; dato positivo che si ripropone per il
secondo anno consecutivo, con un incremento significativo che vede un attivo di
112.500 tonn. (nel 2001: 66.000 tonn) per le carni bianche. Due anni fa, invece,
la carenza di prodotto dovuto alle conseguenze dell'influenza aviare, aveva
fatto chiudere il rapporto import/export con un saldo passivo di circa 9.000
tonn. Lo scorso anno sono state prodotte 1.218.700 tonnellate di carne di
pollame (-2,3 rispetto al 2001). Guardando ai consumi il 2002 ha assistito ad un
riequilibrio dopo lo shock Bse. Gli italiani lo scorso anno hanno consumato
19,12 kg pro-capite di carni bianche, scendendo nuovamente sotto la soglia dei
20 chilogrammi conquistata nell'anno della grande paura per la "mucca
pazza". Prosegue il trend positivo dei prodotti di terza e quinta gamma
(involtini, spiedini, wuerstel, ecc.) segmento che per le aziende del settore si
confrema come le nuova frontiera con una percentuale che si attesta tra il 18 e
il 20%. Nel corso del 2002 il consumo pro capite di uova è stato di 223 pezzi
in media. Il consumo totale di uova è risultato pari a 12 miliardi e 912
milioni di uova contro i 13 miliardi e 55 milioni del 2001 (-1,1%). Anche sul
fronte della produzione l'Una registra una leggera flessione rispetto al 2001:
-0,8%, considerando che nel 2002 sono state prodotte in Italia 12 miliardi e 797
milioni di uova contro i 12 miliardi e 901 milioni del 2001. I dati Istat
relativi al commercio con l'estero evidenziano un modesto saldo passivo di 115
milioni totali di uova (nel 2001: 154.000.000 di uova). Il mercato nella prima
parte dell'anno, mostra quotazioni in ripresa sia per i polli sia per i tacchini
con una fase di stabilizzazione dei prezzi per il broiler nelle ultime
settimane. Ad aprile 2003 la media registrata alla Borsa di Forlì per il pollo
bianco è di 0,94 euro/Kg, mentre la media di aprile 2002 era di 0,75 euro/Kg.
Per quanto riguarda il tacchino invece è stato registrato un incremento della
media dei prezzi testimoniato da questo dato: mese di maggio stabilizzazione dei
valori euro 1,16-1,18/Kg, mentre la media di maggio 2002 era stata 0,74 euro/Kg.
Quotazioni fortemente oscillanti per le uova si sono registrate nei primi mesi
del 2003 sul Mercato Avicunicolo di Forlì. Un raffronto tra la media di aprile
delle ultime tre annate registra le seguenti quote: 0,85: quotazione media
Aprile 2003 - 0,75: quotazione media Aprile 2002 - 0,83: quotazione media Aprile
2001.
AMERICAN CULINARY
CLASSIC:UN ARGENTO E DUE BRONZI PER LA CUCINA ITALIANA
Chicago, 26 maggio 2003 - Si è conclusa con un argento e due bronzi la
partecipazione della Nazionale Italiana Cuochi all'American Culinary Classic, la
più importante e prestigiosa competizione culinaria del Nord e del Sud America,
svoltasi a Chicago dal 17 al 20 maggio presso il Mc Cormick Place Exposition
Center, nell'ambito dell'84a edizione del National Restaurant Association Show.
Accolta con entusiasmo fin dal suo arrivo a Chicago, la Nic ha potuto contare
sulla completa disponibilità dello Chef Antonio Torres, un nostro connazionale
in servizio presso uno dei più prestigiosi hotel cittadini, il Renaissance
Hotel, incaricato dalla Nra di supportare il Team Italiano in tutte le sue
esigenze. "E' stata una competizione di altissimo livello" ha
dichiarato il Team Manager Fabio Tacchella, "vissuta con la giusta tensione
competitiva e con notevole entusiasmo, nonostante l'intenso lavoro che ci ha
impegnati per tutti i quattro giorni". La Nazionale Italiana Cuochi, già
il 17 maggio si è dovuta presentare alla giuria alle 5.30 del mattino per
sottoporsi al controllo delle attrezzature e dei generi alimentari. Superato il
controllo, Tacchella e gli Chef Tomasi, Cucchelli, Sagramoso, Brunel e lo Chef
Pasticcere Crosara hanno lavorato per 5 ore sotto gli occhi vigili della giuria
per la preparazione del menù caldo per 105 persone: un piatto a base di pesce,
uno a base di carne e il dessert. Il piatto a base di pesce "Involtino di
sogliola ripieno e in panur di pane casereccio, con pomodoro confit, adagiato su
patate allo zafferano e salsa di lattuga, con gamberone marinato alla lavanda
accompagnato da insalatina d'asparagi e arance, il tutto in armonia con una
gelato al rafano in un cucchiaio di pasta" è stata una vera prelibatezza
che ha lasciato entusiasti i numerosi commensali. Per il piatto a base di carne
"Stinco di maialino in cartoccio con rapa bianca e mele, filetto d'agnello
alla romana in spiedino con guarnizione di tagliolini agli ortaggi di stagione
trifolati, accompagnato da sformatino di ricotta" si è trattato di una
preparazione articolata e complessa che ha valorizzato l'unione di più cucine
regionali italiane. La prova si è conclusa con il dessert freddo e caldo
insieme: "Semifreddo alla pesca con salsa di pesca bianca, tortino alle
mandorle con salsa all'amaretto". Il giorno successivo la Nic si è di
nuovo messa all'opera per confezionare i 36 piatti del servizio buffet freddo e
gelatinato. L'intera delegazione della Nic ha lavorato ininterrottamente per 24
ore, salvo qualche breve pausa per un caffè, per produrre tanti piccoli
capolavori. Alle 6.30 del mattino dopo tutto era pronto e la giuria, molto
precisa e attenta, ha passato in rassegna ogni singola preparazione. La Nic è
molto soddisfatta della sua prestazione, non solo per le medaglie ma anche per i
numerosi apprezzamenti che ha ricevuto dalla giuria e dalle altre squadre in
gara e per il riscontro positivo da parte del pubblico di visitatori: solo i
padroni di casa e la Germania hanno fatto meglio. La permanenza della Nic negli
Usa non si è ancora conclusa: una sua rappresentanza di 6 chef è attualmente a
San Francisco, ospite del Consolato Generale d'Italia, dove è impegnata in un
Festival della cucina e dei prodotti italiani che si concluderà la serata del
24 al Crowne Plaza, uno dei più prestigiosi Hotel cittadini, con un Galà
dinner per 300 persone. Infolink: www.nazionaleitalianacuochi.com
18 RELATORI, 37
ESPOSITORI E UN MIGLIAIO DI VISITATORI ATTESI A CABLING 2003 ROMA. IL 10/11
GIUGNO DOMANDA E OFFERTA SI CONFRONTANO IN OCCASIONE DELL'EDIZIONE ROMANA DEL
PRINCIPALE EVENTO ITALIANO DEDICATO AL CABLAGGIO STRUTTURATO
Milano, 26 maggio 2003 - Il 10 e l'11 giugno, presso l'Hotel Sheraton Roma (v.le
del Pattinaggio, 100 - Roma), si svolge, come da sei anni a questa parte,
l'edizione romana del convegno con area dimostrativa "Cabling 2003 - Il
cliente al centro della progettazione, realizzazione e gestione di un cablaggio
strutturato adeguato alle esigenze di comunicazione aziendale" organizzato
da Soiel International. La manifestazione annovera, tra i relatori del convegno,
esponenti delle maggiori aziende del settore delle tecnologie, delle soluzioni e
dei servizi per il cablaggio strutturato quali Apc Italia, Apw, Belden,
Brand-Rex, Bticino, Dätwyler, Edslan, Fiore, Fluke Networks, Inovatec, Krone
Italia, Nexans Italia, Ortronics, Panduit, Schneider Electric, Siemon, Tyco
Electronics Amp, Vimar, e altrettante importanti aziende dell'offerta presenti
nelle due aree espositive Un intervento a cura del Ministero delle
Comunicazioni, che illustra lo stato dell'arte delle leggi e normative che
regolano il settore del cablaggio, concluderà il programma culturale del
convegno, nei due giorni del quale saranno trattati argomenti che spazieranno
dalla Building Automation, al management del sistema e alla misura della qualità
dello stesso, passando dalle problematiche relative all'installazione e al
capitolato. L'evento si articola, all'interno di un contesto esclusivamente
professionale, in due distinti momenti di confronto: il convegno, appositamente
studiato per soddisfare le esigenze formative e informative del pubblico e
un'attigua area espositiva volta a favorire lo sviluppo di proficue relazioni
commerciali tra domanda e offerta permettendo ai visitatori di approfondire gli
aspetti più tecnici e di prodotto legati alla specifica offerta. Alle aziende
attrici del programma convegnistico si aggiungono quindi quelle presenti
nell'area espositiva, a garanzia che i partecipanti alla manifestazione, di
fronte a ben 37 aziende del settore, possano trovarsi a confronto con tutti i
principali protagonisti della catena del valore del cablaggio. A tutti i
visitatori accreditati e presenti a Cabling 2003 Roma verrà consegnata una
copia di sintesi della ricerca di mercato commissionata al Cirm in occasione
dell'evento per analizzare il mercato del cablaggio strutturato in Italia, con
l'obiettivo di esplorare alcuni aspetti che sono alla base del processo
decisionale di acquisto del sistema e quali sono le sensibilità all'evoluzione
della tecnologia specifica. I 1537 iscritti e più di 920 partecipanti dell'anno
scorso, in rappresentanza di oltre 500 aziende tra pubbliche e private, lasciano
ben sperare in un nuovo successo. Per prendere visione del programma nel
dettaglio, conoscere le aziende espositrici e accreditarsi come visitatore a
Cabling, è sufficiente la consultazione dell'area dedicata alla manifestazione
sul sito www.soiel.it
STORICI E
RESTAURATORI ITALIANI A BUENOS AIRES PER FORMARE SPECIALISTI IN RESTAURO E
CONSERVAZIONE DEL PATRIMONIO
Roma, 26 maggio 2003 - Si sta tenendo in Argentina, su invito del Governo della
città autonoma di Buenos Aires, un corso per restauratori e storici dell'arte
con il compito finale di formare tecnici specializzati per il recupero e il
restauro dei molti edifici "Belle époque" che fanno di Buenos Aires
una delle più belle città del mondo. Il corso, coordinato dalla Soprintendenza
speciale del Polo Museale di Roma, è tenuto da 12 specialisti italiani
provenienti da Università italiane e da istituzioni specializzati in restauro e
conservazione del patrimonio storico-artistico e architettonico, e finanziato
quasi totalmente dall'Istituto Italiano di Cultura a Buenos Aires. Le lezioni
sono seguite per ora solo da 35 studenti, ma visto l'alto numero di richieste
avranno probabilmente un seguito anche il prossimo anno. Il corso, iniziato il
25 aprile scorso è diviso in sei moduli teorico-pratici ed ha tra le lezioni
principali, quella della storia e del restauro della maiolica italiana nei vari
periodi che vanno dal paleoitaliano al Rinascimentale, per poi passare alla
tradizione storica della produzione delle ceramiche in Umbria, Veneto e Sicilia.
Le lezioni termineranno il prossimo 1 ottobre.
VENEZIA 50ESIMA ESPOSIZIONE
INTERNAZIONALE D'ARTE :IRAN
Venezia, 26 maggio 2003 - Non tanto "sogni e conflitti", nell'arte
dell'Iran contemporaneo, quanto piuttosto "sogni grazie ai conflitti"
e "conflitti come dinamiche sulla via della realizzazione dei sogni":
dinamiche interne al contesto sociale iraniano, dinamiche come spirito del
rapporto tra l'Iran e il resto del mondo, dinamiche di evoluzione nella ricerca
ininterrotta del singolo artista. Dinamiche la cui forza è tale da rendere
pressoché ininfluente la "dittatura dello spettatore" o qualsiasi
altra esigenza del mercato. Da circa quarant'anni l'Iran era assente dalla
Biennale di Venezia: non è casuale la sua presenza oggi, in una fase storica in
cui con maggiore evidenza e fertilità - e in tutti i campi in cui si esprime la
personalità dell'uomo e del cittadino - la ricerca e la proposta iraniane
costituiscono uno degli esempi più interessanti del tentativo di opporsi
all'uniformazione e all'adeguamento, pur nello studio attento delle mentalità,
degli stili e delle mode "altre". La società iraniana è giovane, e
le ultime generazioni sono altamente scolarizzate, preparate all'utilizzo delle
moderne tecnologie, attente all'affluire degli stimoli provenienti dall'esterno
in un contesto già ricchissimo di retaggi storici e tradizioni culturali
proprie. Ciascun artista conduce la propria ininterrotta ricerca del nuovo
innanzitutto in se stesso, esplorando nella propria psiche le contraddizioni tra
il radicamento e il movimento. Il Commissario, prof. Majid Karshenas, dottore in
scienze sociali con diverse specializzazioni conseguite in Texas e a Strasburgo,
ricopre dal 1999 l'incarico di Direttore dell'Istituto Culturale dell'Iran in
Italia; anche in tale veste sviluppa la propria ricerca, riassunta in numerose
pubblicazioni, sui nuovi soggetti sociali e le nuove forme di democrazia e
dialogo nel suo Paese. Il Commissario aggiunto, Ali Reza Sami Azar, Direttore
del Tehran Museum of Contemporary Art dal 1988, ricopre in Iran incarichi di
prestigio in diverse istituzioni governative di cultura e di arte contemporanea.
Ciascuno degli artisti presentati in questa occasione dal T. M. C. A., Behrooz
Daresh, Hossein Khosrojerdi, Ahmad Nadalian, si iscrive appieno nel fiorente
percorso di ricerca sviluppato dalla cultura iraniana nell'arte. Behrooz Daresh,
pittore, scultore e musicista, nelle sue recenti installazioni utilizza
centinaia di elementi minimali in alluminio sospesi in un allegorico conflitto
tra fantasia e realtà, che impegna l'osservatore in un flusso di emozioni
stimolate anche dall'illuminazione blu e rosso porpora: l'idea estetica si
focalizza soprattutto sul concetto della non-esistenza e del nulla. Le opere di
Hossein Khosrojerdi, eclettico e prolifico pittore, grafico, designer e
cartonista, sono una combinazione tra arte digitale e performance: avviluppato
come una mummia, né uomo né donna, né occidentale né orientale, egli diviene
universale e immortale. Ahmad Nadalian, artista poliedrico e noto sul piano
internazionale, utilizza ogni tecnica e materia per esprimere concetti astratti.
Scolpendo pesci come antichi fossili nel letto di un fiume privo di ogni forma
di vita egli ricrea la propria idea di Paradiso Perduto: il pesce ripopola il
paradiso immaginario e senza tempo divulgato come fiume virtuale nel web. La
nascita dell'arte iraniana contemporanea risale ai primi anni Quaranta: la
fondazione del primo Istituto d'Arte in Teheran segna l'inizio di un approccio
serio e sistematico alle nuove scoperte dell'arte occidentale. La polemica che
oppone il nuovo alla tradizione entra subito in una fase significativa: per
quindici anni si ripercorre, esplorandolo, oltre un secolo d'arte occidentale, e
le opere recano l'evidente impronta delle diverse influenze straniere. L'inizio
degli anni Sessanta registra il nascere di un approccio più marcatamente
"moderno"; gli artisti iraniani si cimentano in un'interpretazione
dinamica di impressionismo, cubismo, espressionismo, surrealismo, astrattismo,
pop art e arte concettuale, cercando nel contempo di non abbandonare in modo
definitivo i retaggi della tradizione. Al tempo della III Biennale di Teheran
(1970) alcuni pittori modernisti manifestano il proprio interesse nei confronti
delle radici dell'arte iraniana del passato, e tentano di utilizzarne gli
elementi tradizionali calligrafici, illustrativi e visuali. Il talento di questi
giovani artisti, e l'esigenza, da parte del pubblico iraniano, di ritrovare la
propria identità e salvaguardare quanto è di più valido nelle tradizioni
nazionali e religiose (anche per reazione profonda alle forzature
filo-occidentaliste), consentono a tale tendenza di acquisire il maggiore
rilievo nel corso degli anni Settanta. Nel contempo, altri artisti s'ispirano,
con maggiore intensità e indipendenza, agli elementi dell'arte visuale persiana
del passato remoto e recente, e avanzano proposte ben distinguibili dall'arte
moderna occidentale. Altre correnti minori rimangono più discontinue: il
ritorno pieno all'approccio naturalistico classico, la rivalutazione della
pittura tradizionale (miniatura), e la riscoperta della pittura popolare (i
"dipinti delle Case da Tè"). Dopo la Rivoluzione del 1979, l'arte
fondata sulle tradizioni popolari e religiose acquisisce enorme popolarità: la
narrazione di una storia, la trasmissione di un messaggio, spesso anche la
devozione religiosa e sociale, emergono come le caratteristiche principali delle
opere del periodo, che il pubblico accetta più facilmente grazie alla loro
immediatezza e semplicità. In seguito, tuttavia, molti si sono dedicati a
cercare anche formule di espressione meno realistiche e più raffinate. E'
dunque riuscito a riaffiorare e ad imporsi quello che si può considerare come
il carattere peculiare dell'arte orientale, presente quindi anche nelle radici
dell'arte iraniana: la sua lontananza da "realismo" e "narrativismo",
e la sua vicinanza al mondo del pensiero, dell'elaborazione mentale ed emotiva,
dell'immaginazione. Tale carattere affonda le proprie origini nel modo speciale,
tipico dell'artista iraniano, di guardare il mondo e l'esistente, in una visione
tanto globale quanto attenta all'intimo che costituisce il carattere
fondamentale dell'umanesimo iraniano. L'artista iraniano di oggi sa bene che la
stasi, la reiterazione, lo sguardo inconsapevole rivolto al passato, non
costituiscono vere basi di partenza, e che invece il movimento, il cambiamento,
la ricerca del nuovo, il progredire, sono principio e fondamento imprescindibili
della vita stessa nel mondo di oggi: ma né lo sviluppo né la tendenza al nuovo
possono avere luogo con il distacco totale dal patrimonio culturale e artistico
della società cui appartengono, perché il passato è la radice della
personalità individuale e collettiva contemporanea. I ricchi retaggi della
cultura e dell'arte dell'Iran sono quindi ancora evidenti nelle opere presentate
a questa Biennale, sebbene esse appartengano tutte ad esponenti delle tendenze
artistiche nuove dell'Iran: ciascuna tramite il proprio specifico linguaggio
presenta o simboleggia le esperienze e l'impegno della generazione contemporanea
di artisti risoluti ad offrire, grazie alla propria identità personale e
nazionale, il proprio contributo al dialogo tra le civiltà in questi primi anni
del Terzo Millennio. Inaugurazione 13 Giugno, Ore 16.30; Palazzo Malipiero S.
Marco 3198, Venezia. Artisti: Behrooz Daresh, Hossein Khosrojerdi, Ahmad
Nadalian; Organizzazione: Tehran Museum of Contemporary Art. Infolink:
www.artecommunications.com
http://www.ir-tmca.com
"GAETANO
FRACASSIO - DI COSE E DI SENSI" FINO AL 30 SETTEMBRE PRESSO LA GALLERIA
ECLETTICA A MILANO
Milano, 26 maggio 2003 - Giovedì 15 maggio la Galleria Eclettica di Milano (via
Rosolino Pilo 14) ha inaugurato una personale di Gaetano Fracassio dal titolo
"Di cose e di sensi". Sono presentati i lavori dell'ultimo ciclo,
esposti per la prima volta in Italia: dipinti di varie dimensioni, realizzati ad
olio su tela e vinilico su tela, che rappresentano un netto recupero della
pittura da parte dell¹artista nell'ambito di un lavoro di ampio respiro
concettuale. Ideata dall'artista in stretta relazione con lo spazio espositivo,
la mostra di Gaetano Fracassio ha come elemento innovativo il rapporto tra
soggetto e oggetto, sentito e indagato alla luce di una nuova concettualità.
"Creo un'opera afferma l'artista perché ho da raccontare qualcosa.
Dapprima il protagonista delle mie scelte è l'oggetto, che di per sé è già
carico di contenuti e di significato. Ma nel momento in cui passo alla
trasposizione sulla tela, allora è l'ambito emotivo, il mio e il nostro vissuto
a passare in primo piano." Quello che emerge nelle opere di Fracassio non
è il singolo oggetto, ma l'atmosfera, la visione d'insieme. Il quadro nella sua
totalità non è che un racconto di quello che c'è stato tra una cosa
apparentemente semplice e colui che ne ha colto una più profonda e molteplice
spiritualità. Un dialogo che l'artista esprime in maniera evidente facendo
apparire nella tela la scrittura, una grafia fitta e molto personale che
contorna gli oggetti e dà loro senso. Lo stesso parallelismo, la stessa
ambivalenza si ritrova nella disposizione delle opere e nella scelta dei
contenuti. Oltre alle nature morte, che hanno in comune la sfericità, ricorrono
in questo nuovo ciclo anche cesti, interni vuoti e soprattutto il tema della
sedia, novità assoluta nella poetica dell'artista che la pone al centro di uno
studio scandagliato ed estremamente preciso. Sistemando gli oggetti di fronte ai
dipinti che li ritraggono, Fracassio ottiene una sorta di effetto-specchio:
l'oggetto è dentro ma contemporaneamente fuori dal quadro, e in esso riflette
(come davanti a uno specchio, appunto) tutte le componenti spirituali ed
emozionali che gli appartengono. Così il baule non è solo il baule, ma il
momento del viaggio; la stanza è vuota perché in attesa di essere abitata; la
sedia racconta un fatto che si è svolto nel passato (quando è stata
rovesciata), continua nel presente (è qui, nel quadro e davanti a noi) e ha un
senso nel futuro (quando qualcuno la raccoglierà). In tutto questo risulta
fondamentale il legame col Tempo, che rappresenta una svolta nella ricerca di
Fracassio ed ha come risultato una decisa 'umanizzazione' delle opere stesse. Il
tempo che Gaetano racconta, infatti, è quello del vissuto, dei sentimenti,
delle azioni dell'uomo. In ultima analisi, è quello del soggetto che vive,
pensa e crea l'oggetto cercato e della Storia in cui si inserisce, facendosi
'icona' di una dimensione ben più ampia e universale di quello che crediamo.
Regista, fotografo, scultore e pittore di grande personalità e creatività,
Gaetano Fracassio nato a Bitonto (Ba) nel 1962 vive e lavora a Milano, dove nel
1991 ha presentato la sua prima personale importante, presso la Galleria Il
Cannocchiale, dal titolo "Reminiscenze diurne e notturne". Le diverse
collettive e apparizioni pubbliche (nel 1985 è presente all'Atlantic Gallery di
New York, nel 1994 al Miart di Milano, nel 1996 ad Artefiera di Bologna e ad
Altissima di Torino) hanno portato Fracassio ad imporsi nel mercato artistico
contemporaneo, sia in Italia che soprattutto in Germania, dove l'artista è
rappresentato dalla Galerie Nickel di Monaco in cui ha di recente presentato
l'ultima personale "Ipertestualmente" (marzo 2003). Dal 1995 ad oggi
lavora al progetto dell'ipertestualità dell'opera, realizzando nel 1996-2000 la
mostra fotografica virtuale "Annotazioni Come eravamo nel Duemila",
tuttora in rete. Nonostante egli si definisca un filosofo dell'arte, è
esponente di un'arte che va ben oltre il puro concettualismo e che dietro alla
nitidezza dei colori e alla purezza del campìto nasconde un¹ulteriore
complessità. Infolink: www.arteclettica.com
DAL
19 OTTOBRE ALL'8 DICEMBRE PRESSO LA FONDAZIONE FERRERO DI ALBA LA MOSTRA
"TESORI DAL MARCHESATO PALEOLOGO"
Alba, 26 maggio 2003 - Dopo l'importante mostra su Macrino d'Alba, la Fondazione
Ferrero e la Soprintendenza per il Patrimonio Storico e Artistico per il
Piemonte indagano i cinque secoli di vicende artistiche di quello che fu il
Marchesato Paleologo. Proseguendo una collaborazione già avviata nel 2001, la
mostra, oltre a realizzare una significativa sinergia fra pubblico e privato,
celebra il 20° anniversario della Fondazione Ferrero. L'impegnativo progetto
intende presentare i risultati dei restauri eseguiti negli ultimi dieci anni nel
territorio dell'antico Marchesato di Monferrato - corrispondente sostanzialmente
alle attuali Diocesi di Alba e Casale Monferrato - insieme a una serie di altri
interventi realizzati per l'occasione con l'apporto finanziario della
Fondazione. Giovanni Romano, che presiede il comitato scientifico della mostra,
preannuncia che essa costituirà uno "spettacolo entusiasmante", sia
per la vitale complessità del territorio preso in esame, sia per la qualità e
varietà delle opere scelte a documentarlo: "dalle Madonne gotiche ai
ritratti dell'Ottocento, dalle tavole di Spanzotti e Gandolfino da Roreto alle
grandi pale barocche, dalla realtà locale ruotante intorno a un pittore come il
Moncalvo, alle splendide tele del pittore bolognese Marcantonio Franceschini
". Tutte opere nate o commissionate per un territorio geograficamente
limitato, decentrato, eppure unico nella storia europea.
OSWALD
OBERHUBER - MUTAZIONE PERMANENTE UNA GRANDE RETROSPETTIVA DI NELLA SUA CITTÀ
D'ORIGINE: MERANO
Merano, 26 maggio 2003 - Oswald Oberhuber ha influito moltissimo sulla scena
dell'arte contemporanea austriaca, usando i più disparati linguaggi per
esprimere il suo talento artistico; è nato a Merano nel 1931, ma è cresciuto e
vive a Vienna. Fin da molto giovane studia i grandi della storia dell'arte (Picasso,
Laubens ecc.) e con grande entusiasmo raccoglie nuove idee e lavora come
artista, pittore, scultore, designer, architetto, curatore, professore e
collezionista. Oberhuber prende posizione contro la mentalità comune che
privilegia la cultura classica e conservatrice e "reagisce continuamente
alla discussione sull'arte contemporanea in una maniera caratteristica, per un
verso in modo spontaneo, bloccando i suoi stessi processi di sviluppo quando
sembrano diventare noiosi, e, dall'altro verso, con una continuità data non da
un unico stile ma dal suo carattere: Oberhuber pinxit" (Peter Weiermair,
1986). Inizia nel 1949 con la pittura informale e getta le basi per la Plastica
Informale, si dedica inoltre alla ricerca componendo testi come quadri e, nel
1950 e 1951, assembla e ricicla oggetti di recupero. Questa fase termina tra il
1954 e il 1957 e per lui inizia un lavoro costante di pittura figurativa. Tra il
1958 e il 1961 frequenta il corso di Fritz Wotruba all'Accademia di Vienna ed è
all'Accademia di Stoccarda con Willi Baumeister, fondatore della corrente
"Cambiamento Permanente". Qui non viene accettato altro stile che
quello contemporaneo corrispondente allo spirito del tempo. Nel 1962/63 prende
forma la serie d'autoritratti e disegni "Io da bambino" e nel 1964/65
la serie "Immagini di denti". È stato redattore della rivista di
architettura "Bau" lavorando a fianco di Hans Hollein, Walter Pichler
e Gustav Peichl, approfondendo così il suo rapporto con l'architettura. In
seguito è stato nominato consulente artistico della leggendaria "Galleria
nächst St. Stephan" a Vienna, della quale diventerà direttore nel 1973.
Dal 1973 è professore all'Accademia d'arte applicata di Vienna e nel 1979 ne
diventa rettore. Particolarmente prezioso il contributo di Oberhuber come
rettore dell'Accademia di arti applicate: ha sostenuto un gran numero di
studenti che si sono in seguito affermati come artisti in ambito internazionale
ed in questi anni sono apparse numerose importanti pubblicazioni che dimostrano
e ricostruiscono lo sviluppo dell'arte contemporanea in Austria. Nel 1990 viene
conferito ad Oberhuber il premio dello Stato austriaco per la diffusione della
cultura austriaca all'estero L'inesauribile energia creativa spinge Oberhuber a
proseguire il cammino con leggerezza e versatilità, anche se non sempre con un
generale consenso, e l'unica costante rimane l'immutata qualità del suo lavoro.
Egli cerca ispirazione nella letteratura e nella musica, nel rapporto con il
teatro e con il cinema, interessandosi anche di Moda e Design. Questi molteplici
interessi e le grandi capacità di Oswald Oberhuber saranno sviluppati nella
personale curata da Andreas Hapkemeyer dal titolo "Mutazione
Permanente", che sarà divisa in varie sezioni: Plastica Informale, pittura
e grafica 1949 - 1954; Realismo Classico 1954 - 1956; Collages e Manifesti;
Quadri Scritti dal 1949; Modelli architettonici e disegni; Mobili-sculture dal
1982; Confronti tra le opere del collezionista Oberhuber con opere dell'artista
Oberhuber. Infolink: http://www.kunstmeranoarte.com
NEW
ENTRIES NEL TEAM LORO PIANA PRESENTI A PIAZZA DI SIENA 2003
Milano, 26 maggio 2003 - Al gruppo storico del Team Loro Piana si sono aggiunti
quest'anno Jonella Ligresti, Massimo Grossato e Paolo Martinelli. Il Team dei
cavalieri che porta in campo i colori gialloblù di Loro Piana è formato da
Roberto Arioldi, Filippo Moyersoen, Gianni Govoni, Diego De Riu, Davide e
Gianluca Gorla, Cristian Gozzini, Claudio Minardi, Fabio Magni (attualmente
campione italiano nella disciplina del completo) e Giorgia Gotti (settore
dressage). Il Team Loro Piana nasce nel 1987, in collaborazione con la
"Compagnia del Cavallo", ed ha collezionato negli anni ottimi
risultati sia a livello nazionale che internazionale. Anche quest'anno Loro
Piana è presente al 71° Concorso Ippico Internazionale di Piazza di Siena,
iniziato il 22 maggio, in qualità di sponsor del "Gran Premio Loro Piana -
Città di Roma". Loro Piana è Sponsor Ufficiale F.I.S.E. e Sponsor
Ufficiale del Team Italia, Settore Salto a Ostacoli. Loro Piana è anche
presente nel Polo ed i suoi colori sono portati dalla squadra capitanata da
Alfio Marchini. La squadra, dopo aver ottenuto un ottimo piazzamento alla
Cortina Winter Polo on snow - Gold Cup 2003 (marzo 2003), che vede Loro Piana
come Title Sponsor, ed aver raggiunto ottimi risultati in Europa ed Argentina (Copa
de Plata Ellerstina, Colonel Suarez, campionati europei di Roma, Coppa di
Sotogrande), parteciperà alle più prestigiose competizioni della disciplina.
Le prossime tappe del circuito internazionale previste sono l'Open de France (il
24 maggio a Parigi), la Coppa d'Oro in Inghilterra alla presenza della Regina
Elisabetta, dove non si presentava una squadra italiana dal 1962, e la Coppa
d'oro di Sotogrande in Spagna. A settembre la squadra si candiderà per
rappresentare l'Italia ai prossimi campionati mondiali del 2004. La
collaborazione tra Loro Piana e la F.I.S.E. inizia con successo fin dal 1992 ai
Giochi Olimpici di Barcellona, dove Loro Piana fornì per la prima volta
l'abbigliamento ufficiale alla squadra dei cavalieri italiani impegnati nelle
varie discipline equestri. Proprio per quell'occasione è stato creato il
giubbotto "Horsey", che ancora oggi è la divisa ufficiale dei
cavalieri della nazionale. Il giubbotto Horsey, realizzato nell'esclusivo
tessuto Twenty K Storm System, ideale per soddisfare le esigenze tecniche di uno
sport in continua evoluzione, è anche un must come capo di abbigliamento
sportivo per i più raffinati consumatori.
GFF EVENT PRESENTA I - TIM TOUR 2003 DAL
19 GIUGNO AL 31 AGOSTO IL PIÚ GRANDE SPETTACOLO LIVE DELL'ESTATE
Milano, 26 maggio 2003 - Sarà Piazza Duomo a Milano ad ospitare la prima tappa
dell'I - Tim Tour 2003, giovedì 19 giugno, sicuramente il più grande
spettacolo live gratuito dell'estate nelle piazze d'Italia, che lo scorso anno
ha collezionato circa 1.700.000 presenze nelle varie date. L'organizzazione e
produzione del tour è affidata alla Gff Event, nuova società guidata da
Giuseppe Fiaschetti che 4 anni fa ha ideato e dato vita alla prima edizione
dell'I Tim Tour, ed è il primo degli appuntamenti di questa società che si
occuperà di programmi musicali e importanti eventi e a cui Tim ha affidato
l'organizzazione del tour per i prossimi anni. Un vero e proprio maxi
contenitore di spettacoli itinerante in tre serate, per 10 tappe: giovedì,
venerdì e sabato. Ogni sabato di scena i protagonisti della musica nazionale e
internazionale: da Shaggy ai Simply Red, da Jamiroquai a Biagio Antonacci e
Lucio Dalla. Una novità è la serata del venerdì dedicata alla musica dance
con Albertino e Giuseppe di Radio Deejay a condurre lo show. Sul palco, tra gli
altri, Eiffel 65, Holly Valance, Planet Funk e la rivelazione dell'estate Dj
Bobo. Grande attenzione anche alla musica giovane con la rassegna "Fatti
sentire" che selezionerà gli artisti emergenti in apertura degli
spettacoli. Mentre la serata del giovedì è dedicata all'atteso show dei
ragazzi di "Amici di Maria De Filippi". A curare la direzione
artistica, oltre a Giuseppe Fiaschetti, Linus e Albertino a conferma della
partnership e di un maggior coinvolgimento con Radio Deejay che seguirà in
diretta il tour con il programma "Spiagge". Inoltre, dopo i
quattordici anni di esperienza maturata grazie al Festival di San Marino, palco
che pochi anni fa ha lanciato i Lùnapop, è affidata alla San Marino
Performance la selezione degli artisti emergenti per la rassegna "Fatti
sentire": circa 300 esordienti che avranno quindi l'opportunità di
esibirsi sullo stesso palco dei grandi della musica nazionale e internazionale.
Questo il calendario: 19/20/21 giugno: Milano - Piazza Duomo; 26/27/28 giugno:
Jesolo (Ve) - Terrazza Mare; 3/4/5 luglio: Civitavecchia (Rm) - La Marina;
10/11/12 luglio: Senigallia (An) - Piazzale Libertà; 17/18/19 luglio: Arezzo -
Piazza; 24/25/26 luglio: Palermo - Foro Italico; 31 luglio/1/2 agosto: Catania -
Lungomare; 7/8/9 agosto: Brindisi - Piazzale Flacco; 21/22/23 agosto: Cagliari -
Via Roma; 29/30/31 agosto: Alghero (Ss)- Porto Lega Navale. In occasione della
partenza del tour verrà inaugurato il nuovo sito www.gff-event.com
portale dedicato alla musica e informazione musicale e che seguirà l'evento con
aggiornamenti e approfondimenti sugli artisti e i principali protagonisti.
CLUB
NOKIA SI LEGA A FILO DOPPIO AL MONDO DEI GIOVANI CON 2 EVENTI IN UNO DEDICATI
ALLA MUSICA E ALLA BELLEZZA
Milano, 26 maggio 2003 - Martedi 27 maggio 2003- Club Nokia insieme a Rockol e
all'agenzia di modelle John Casablancas festeggia, al Rolling Stones di Milano,
la finalissima di un doppio concorso rivolto alla musica e alla bellezza. A
presentare la serata ci saranno Elenoire Casalegno e Omar Pedrini dei Timoria,
giusto connubio tra bellezza e musica. Rockol, partner del Club Nokia per tutte
le attività legate alla musica, ha selezionato 50 coverband, che si sono
affrontate on line con 150 brani da ascoltare e votare. Più di 4.000 internauti
hanno espresso il proprio giudizio sulle band in concorso e, attraverso le fasi
eliminatorie e gli scontri diretti, sono state scelte per la finale le migliori
due band classificate, che si esibiranno dal vivo sul palco della discoteca
milanese. Nel corso della serata ci sarà anche una gara di bellezza e simpatia
tra 10 aspiranti Miss, selezionate dall'agenzia John Casablancas su 40 aspiranti
che si sono candidate su www.alfemminile.com
"SIAMO
A QUOTA 15" 2 NUOVI SQUALI TORO ALL'ACQUARIO DI CATTOLICA E SABATO 31 AL
VIA "SQUALO ANCHI'IO DAY"
Cattolica 26 maggio 2003 - Tra i tanti nuovi approdi, sono arrivati da alcuni
giorni all'Acquario di Cattolica, 2 esemplari di squalo toro, e, ieri notte sono
stati introdotti nella grande vasca insieme agli altri 13 squali. Si tratta di 2
giovani femmine di origine Sudafricana di 2 anni e mezzo, lunghe 1,60 m. il cui
peso raggiunge i 40 kg, - provenienti dalla Mostra "Squali" di Alberto
Luca Recchi - terminata con successo in questi giorni a Milano. Arrivate a
Cattolica tramite due Tir appositamente attrezzati, lo staff acquariologico ha
provveduto ad "acclimatarle" in apposite vasche contenenti la stessa
acqua della vasca-squali, dopo le osservazioni e le necessarie verifiche
sull'ottimo stato di salute degli animali, questa notte sono state trasferite
nella grande vasca. Già dal primo minuto di ingresso in vasca, si sono subito
ben inserite iniziando a nuotare molto tranquillamente esplorando tutta la
vasca, tanto che, già da questa mattina hanno iniziato a mangiare adattandosi
alla dieta già stabilita per gli altri squali: calamari,naselli, sgombri e
mazzole. La presenza di due nuove femmine di squalo toro risulta molto positiva
perché riequilibra la sex ratio (rapporto tra maschi e femmine) del gruppo,
nella possibile speranza di future riproduzioni. Attualmente, la vasca squali è
popolata da 15 esemplari tra squali toro,( 5 maschi e 4 femmine) squali nutrice,
pinna bianca, Port Jackson, e banchi di pesci balestra, di carangidi, di lecce e
di alcune remore che convivono tranquillamente con loro. Altri nuovi arrivi e
nuove nascite in questi giorni anche nell' area curatoriale e di riproduzione
dello stabulario dell' Acquario : tra cuccioli tropicali di pesci Pagliaccio e
di Cardinali delle Molucche, sono giunti esemplari di nuove specie di pesci e
anemoni provenienti da scambi con altri Acquari europei, che vanno ad
implementare sia le vasche espositive esistenti che quelle nuove in fase di
realizzazione. A giorni, è inoltre atteso l'arrivo dall' Australia dello squalo
maschio di Port Jackson - un compagno per Jackie- la squaletta che a depositato
in quest' ultimo periodo ben 6 uova. Nel frattempo si lavora intensamente all'
organizzazione di " Squalo anch'io day". Una festa lunga un giorno e
una notte fissata per sabato 31 maggio, Una' giornata sia per ringraziare
Cattolica, lo staff, i privati e le istituzioni che hanno sostenuto moralmente
ed economicamente l'Acquario - durante i mesi di difficoltà - oggi
positivamente risolte! -che per raccontare le novità che verranno apportate nel
2003. "Il Parco è nostro: visitiamolo" E' solo una delle tante
iniziative previste per quella giornata, dove - dalle 14 alle 18 - tutti i
cittadini di Cattolica potranno entrare gratuitamente a visitare l'Acquario
esibendo alle biglietterie un documento di identità.
18°
RADUNO NAZIONALE REGISTRO ITALIANO MAZDA MX-5 SULLE TRACCE DEL RALLY DEL GARGANO
Monte Sant'Angelo (Fg), 26 maggio 2003 - La stagione "topless" dei
fortunati possessori di MX-5 prosegue all'insegna degli incontri più diversi in
tutte le zone d'Italia moltiplicando così le occasioni di crescere della
"Community MX-5". I continui aggiornamenti sul sito www.mx5.it e il
ricco calendario della sezione "Raduni" sono la conferma della vivacità
che contraddistingue la bella stagione miatista. Proprio in questi giorni il Rim
(Registro Italiano Mazda MX-5) ha ultimato i preparativi per la realizzazione
del 18° Raduno Nazionale "Sulle tracce del Rally del Gargano" che si
svolgerà il prossimo 8 giugno con partenza e arrivo a Monte Sant'Angelo (FG),
più precisamente dal piazzale con parcheggio riservato al RIM a fianco del
Castello Medioveale e della Torre dei Giganti. Da oggi sul sito www.mx5.it sono
aperte le iscrizioni a questo raduno ed è possibile anche pagare direttamente
on line con carta di credito (Visa/Mastercard). Accedendo alla sezione
"Raduni/Iscrizioni" si avranno tutte le notizie utili sul programma
della giornata, i costi e le informazioni per raggiungere e soggiornare a Monte
Sant'Angelo. L'itinerario di domenica 8 giugno si snoderà attraverso un
percorso che affronterà sia l'interno sia la costa toccando le strade oggetto
di prove speciali delle passate edizioni del Rally del Gargano. L'aperitivo con
sfilata sul lungomare di Vieste aggiungerà quel tocco "di tendenza"
che contraddistingue i possessori di MX-5, mentre il pranzo in riva al mare a
Rodi Garganico consentirà a tutti i partecipanti di godersi il panorama e i
colori unici di questa splendida zona d'Italia. Il percorso del pomeriggio
riporterà gli equipaggi a Monte Sant'Angelo con un percorso che si snoda
attraverso la famosa Foresta Umbra accompagnando i miatisti alla scoperta di uno
dei luoghi più affascinanti dal punto di vista naturalistico. Un piacere che si
amplificherà grazie alla possibilità di viaggiare "open" che
consentirà di godere della maestosità degli alberi e del verde, nonché della
piacevole frescura della foresta. Per il 18° Raduno Nazionale il divertimento
è assicurato grazie ai percorsi sinuosi che dietro ogni curva nascondono
panorami mozzafiato adatti ad esaltare il piacere di guida unico di Mazda MX-5.
L'ospitalità e la simpatia dei pugliesi faranno il resto rendendo l'incontro
davvero speciale.
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