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26 MAGGIO 2003

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DONNE DISCRIMINATE ANCHE IN OSPEDALE

Roma, 26 maggio 2003 - Le donne subiscono discriminazioni persino quando vengono ricoverate per gravi motivi di salute in ospedale. A denunciare questo diverso trattamento è una ricerca europea, pubblicata sul numero di maggio di Stroke, Organo Ufficiale dell'American Heart Association, che ha coinvolto 4499 pazienti ospedalizzati per primo ictus - 2239 maschi e 2260 femmine - ricoverati in 22 ospedali di 7 paesi europei: Italia, Francia, Germania, Inghilterra, Ungheria, Spagna e Portogallo. "Il nostro lavoro - spiegano Antonio Di Carlo e Marzia Baldereschi, dell'istituto di Neuroscienze del Cnr di Pisa (sezione di Firenze), che hanno coordinato la parte italiana assieme a Domenico Inzitari e Maria Lamassa dell'Università di Firenze e Charles Wolfe della Guy's, King's and St Thomas' School of Medicine, di Londra - ha preso in esame un campione di donne più anziane degli uomini e con maggiori problemi di ipertensione arteriosa e di fibrillazione atriale. Per di più, venivano ricoverate in ospedale in condizioni cliniche più gravi dei pazienti maschi, e con più elevate percentuali di coma o di problemi quali paralisi, disturbi del linguaggio, difficoltà di deglutizione ed incontinenza urinaria". Situazioni notevolmente più delicate rispetto ai maschi. Eppure esami come la Tac (85,7% negli uomini e 77,1% nelle donne), il Doppler dei vasi del collo (44% negli uomini e 32,8% nelle donne), l'ecocardiogramma (30,5% negli uomini e 22,8% nelle donne) e l'angiografia (9,5% negli uomini e 5,5% nelle donne) sono stati effettuati in percentuali significativamente inferiori nelle donne. Come conseguenza, il tipo di ictus è rimasto non classificabile nel 22,7% degli uomini e nel 31,2% delle donne; inoltre, interventi di chirurgia carotidea sono stati effettuati nell'1,5% dei pazienti maschi e solo nello 0,3% delle donne. La ricerca ha messo anche in evidenza che a 3 mesi di distanza dall'ictus, le donne decedute erano il 30,9% contro il 26,1% degli uomini e, sempre dopo 3 mesi, le donne risultavano soggette a rischio handicap di quasi il 50% in più rispetto ai pazienti maschi. "E 'chiaro - sottolinea Antonio Di Carlo - che in Europa il sesso del paziente è un importante fattore che sembra condizionare sia l'uso delle risorse diagnostiche che l'esecuzione di alcuni interventi terapeutici. Una situazione assurda e inspiegabile, che sembra attribuibile ad una maggiore fragilità delle donne, ricollegabile non solo a fattori di tipo strettamente medico ma anche sociale: la presenza contemporanea di più condizioni morbose, i disturbi cognitivi, la mancanza del coniuge o di familiari con funzioni di "caregiver".

ALZHEIMER: RIFLESSIONI SULLE CONCLUSIONI DELLA COMMISSIONE MINISTERIALE
Roma, 26 maggio 2003 - Martedì 27 maggio, alle ore 10.00, presso la Sala del Cenacolo - Camera dei Deputati (Palazzo Valdina - Piazza in Campo Marzio 42), avrà luogo il seminario di studio dal titolo "La malattia di Alzheimer: profili terapeutici e rete di servizi". Il seminario - cui farà seguito un pubblico dibattito - intende promuovere una riflessione da parte di studiosi ed esperti della materia sulle relazioni conclusive prodotte dalla Commissione Ministeriale presieduta dal Sottosegretario per la Salute Antonio Guidi e composta da esponenti del mondo scientifico e accademico, rappresentanti delle istituzioni ed associazioni delle famiglie dei malati di Alzheimer. La malattia di Alzheimer - sottolinea il sottosegretario Guidi - rappresenta una delle maggiori emergenze socio-sanitarie, cui andranno incontro i paesi occidentali nei prossimi anni a causa del progressivo invecchiamento della popolazione e questa vuole essere una occasione utile per la ricerca di soluzioni efficaci in grado di coniugare competenza e solidarietà.

I SEMINARI DI GIUGNO DEL GRUPPO SCIENTIFICO ITALIANO STUDI E RICERCHE
Milano, 26 maggio 2003 - Il Gruppo Scientifico Italiano Studi e Ricerche in collaborazione con Università degli Studi, Brescia e con il Patrocinio dell' Ordine Provinciale dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri-Milano organizzerà a Milano i seguenti seminari : mercoledì 18 giugno "Forme farmaceutiche a rilascio controllato" E.C.M. - Educazione Continua in Medicina Seminario in fase di accreditamento Ministero della Salute. Giovedì 19 giugno "Prodotti naturali e controlli di qualita' nel settore cosmetico" in collaborazione con: Direzione Generale Sanità, Regione Lombardia. Mercoledì 25 giugno "Le infezioni crociate nella pratica odontoiatrica e nella medicina di base" E.C.M. - Educazione Continua in Medicina Seminario in fase di accreditamento Ministero della Salute Le iniziative del Gruppo Scientifico Italiano costituiscono un importante appuntamento di formazione, confronto e aggiornamento, e si propongono di fornire indicazioni concrete nel campo medico-farmaceutico, alimentare, biochimico e ambientale approfondendo tematiche di vivo interesse per quanti operino nel settore. Infolink: www.gsisr.org

IL PREMIO INTERNAZIONALE PER LA RICERCA SCIENTIFICA ARRIGO RECORDATI ASSEGNATO A JAY COHN E JOHN KJEKSHUS I DUE SCIENZIATI RICEVERANNO CONGIUNTAMENTE IL PREMIO ALLA CARRIERA DI EUR 100.000 PER LA RICERCA NELL'INSUFFICIENZA CARDIACA
Milano, 26 maggio 2003 - La giuria dell'edizione 2003 del Premio Internazionale per la Ricerca Scientifica Arrigo Recordati ha individuato i vincitori del Premio. Jay N. Cohn, Professor of Medicine, Cardiovascular Division, University of Minnesota Medical School, Minneapolis e John Kjekshus, Department of Cardiology, Rikshospitalet, University of Oslo sono stati scelti quali vincitori della seconda edizione e divideranno il premio di Eur 100.000 assegnato come riconoscimento alla carriera per la ricerca nell'insufficienza cardiaca. Il riconoscimento sarà consegnato nel corso di una cerimonia di premiazione che si svolgerà il 31 agosto prossimo a Vienna, in occasione del Congresso Annuale della European Society of Cardiology. Il Premio internazionale prevede ogni due anni l'attribuzione di Eur 100.000 ad uno/a scienziato/a per il suo impegno e per i risultati ottenuti in cardiologia. L'edizione 2003 del Premio prevedeva l'assegnazione ad un clinico o un ricercatore di base che si fosse distinto nel campo dell'insufficienza cardiaca. La giuria dell'edizione 2003 ha esaminato attentamente le candidature proposte da numerose società scientifiche internazionali ed ha avuto il difficile compito di scegliere tra molti validissimi candidati. Il Premio di quest'anno è stato assegnato a due scienziati secondo la seguente motivazione espressa dalla giuria, composta dal Presidente Douglas Zipes, da Peter Libby e da Karl Swedberg: "Il Premio Recordati riconosce il contributo di John Kjekshus e di Jay N.Cohn per aver condotto fondamentali osservazioni sui meccanismi della fisiopatologia dell'insufficienza cardiaca, per aver trasferito queste osservazioni alla pratica clinica aiutando in questo modo tutti i pazienti affetti da insufficienza cardiaca". Secondo il Professor Zipes "Grazie a Jay Cohn e a John Kjekshus, la conoscenza dell'insufficienza cardiaca è migliorata negli anni poichè entrambi sono riusciti compiere ricerche di base sui biomeccanismi connessi all'insufficienza cardiaca e ad applicare queste scoperte alla pratica clinica. La comunità dell'insufficienza cardiaca, intendendo con questo termine sia il mondo scientifico che i pazienti, deve molto a questi due ricercatori ed io sono lieto e lusingato di poterli onorare con il Premio Internazionale per la Ricerca Scientifica Arrigo Recordati". Questo Premio è stato istituito nel 2000 in memoria dell'imprenditore farmaceutico italiano Arrigo Recordati e ha come obiettivo la promozione della ricerca scientifica nel campo delle malattie cardiovascolari. Arrigo Recordati guidò la sua società per 48 anni, attraverso un periodo di grande crescita e sviluppo, sino alla sua scomparsa prematura avvenuta nel febbraio 1999. Il Premio Internazionale per la Ricerca Scientifica Arrigo Recordati è un riconoscimento ad una persona che abbia dimostrato, attraverso il proprio impegno nella ricerca, i valori che Arrigo Recordati riconosceva ed apprezzava. "Siamo orgogliosi e felici di poter premiare questi due straordinari scienziati per il contributo che hanno dato nel corso della loro vita allo studio e alla cura dell'insufficienza cardiaca. Abbiamo accolto con gioia la decisione della giuria che ha riconosciuto l'eccellenza scientifica in entrambi i lati dell'Atlantico" ha detto Giovanni Recordati, figlio primogenito e attuale Presidente e Amministratore Delegato di Recordati. "Come nostro padre, anche noi crediamo fermamente nella ricerca ed il Premio Internazionale per la Ricerca Scientifica Arrigo Recordati è un segno del nostro impegno e del nostro sforzo per stimolare scienziati e ricercatori a compiere nuove scoperte, a vantaggio della popolazione di tutto il mondo". I candidati sono stati segnalati dalle più importanti società scientifiche internazionali In base al regolamento, il Premio alla Carriera per la Ricerca nell'Insufficienza Cardiaca Arrigo Recordati è aperto a scienziati di tutte le nazionalità che lavorano in strutture istituzionali e non sono affiliati ad aziende farmaceutiche. Non sono accettate auto-candidature. Per l'edizione 2003, società scientifiche e organizzazioni internazionali nell'ambito della cardiologia, della medicina interna e della farmacologia sono state invitate a proporre i candidati che ritenevano meritevoli del Premio alla Carriera per l'Insufficienza Cardiaca. Una giuria di autorevoli esperti riconosciuti a livello mondiale Nella giuria dell'edizione 2003 del Premio Internazionale per la Ricerca Scientifica Arrigo Recordati ci sono tre esperti riconosciuti a livello mondiale nel campo della cardiologia e dell'insufficienza cardiaca.
La giuria è presieduta da Douglas P. Zipes, Distinguished Professor of Medicine, Pharmacology and Toxicology, Director of the Cardiology Division and the Krannert Institute of Cardiology, Indiana University, Indianapolis. Il Professor Zipes è stato anche Presidente dell'American College of Cardiology. Gli altri membri della giuria sono Peter Libby, M.D., Chief of Cardiovascular Medicine, Brigham & Women's Hospital and Mallinckrodt Professor of Medicine, Harvard Medical School, Boston e Karl Swedberg, M.D., Professor of Medicine, Cardiovascular Institute, Goteborg University and Senior Physician, Department of Medicine, Sahlgrenska University Hospital/Ostra, Goteborg, Svezia. Infolink: www.recordati.com/prize

GRANDE SODDISFAZIONE PER IL RISULTATO DELLE TRE MANIFESTAZIONI BILANCIO DI SUCCESSO PER EUROCARNE, INTERSHOP E CRIOTECH EXPO
Verona 26 maggio 2003 - Domenica 25 maggio alla Fiera di Verona si sono chiusi i battenti di Eurocarne, Intershop e Criotech Expo, le tre importanti manifestazioni internazionali dedicate ai settori della lavorazione, conservazione e distribuzione delle carni, nonché della refrigerazione e degli arredamenti e attrezzature commerciali. Sono stati quattro giorni di grande successo che hanno visto la presenza di circa 600 espositori altamente qualificati con una notevole presenza internazionale (oltre 150 espositori esteri). Per quanto riguarda i visitatori si stanno attendendo i numeri definitivi. Si è ancora una volta confermata vincente la formula, adottata nove anni fa dagli organizzatori, di riunire le tre manifestazioni in un unico evento espositivo. A distanza di tre anni dall'ultima edizione le tre rassegne hanno messo in risalto dei settori che, nonostante le difficoltà economiche legate alla congiuntura internazionale, continuano a rappresentare dei comparti di straordinaria importanza per l'Italia. Bisogna infatti ricordare che, secondo i recenti dati forniti da Anima-Assofootec - l'Associazione italiana costruttori macchine, impianti, attrezzature per la produzione, la lavorazione e la conservazione alimentare, patrocinatrice delle tre rassegne - l'Italia, con un fatturato annuo di circa 3.100 milioni di euro e con una quota export superiore ai 1.900 milioni di euro, è al primo posto tra gli esportatori a livello mondiale, davanti a Germania e Stati Uniti. Il settore della lavorazione delle carni, in particolare, ha messo in evidenza ancora una volta la grande innovazione dell'industria italiana che da tempo è leader a livello internazionale. Si è respirato sicuramente un clima di maggior serenità tra gli operatori dell'industria delle carni a distanza ormai di tre anni dall'ultima grande emergenza di "mucca pazza". A questo proposito proprio un sondaggio di Rimarko Italia, presentato nell'ambito di Eurocarne, ha messo in evidenza la ritrovata fiducia degli italiani nella carne, soprattutto se di provenienza italiana. Solo il 6,5% degli intervistati, infatti, ha affermato di temere ancora le conseguenze della Bse, mentre il rimanente degli italiani considera superata la tristemente nota patologia bovina. Si tratta di un'indagine molto importante che rasserena non poco gli operatori di un'industria, quella della carne, che in Italia, nel suo complesso, vale oltre 18.000 milioni di euro (che rappresentano il 20% del fatturato dell'industria alimentare del nostro Paese). Quest'anno, per la prima volta, ad Intershop erano presenti anche gli arredamenti commerciali per il non food. Si è tratta di una precisa esigenza espressa in questi anni dagli operatori del settore che da tempo chiedevano una fiera specializzata per questo settore anche nel nostro Paese. E il successo non è mancato. Intershop, infatti, è stata una occasione eccellente per mettere in evidenza, anche attraverso i convegni, l'evoluzione del punto vendita che è sempre di più uno dei principali strumenti di marketing. Come pure ancora una volta molto interesse ha suscitato Criotech Expo, la mostra convegno internazionale dedicata alle tecnologie e agli impianti per la refrigerazione. Un settore di estrema importanza che ha accompagnato, grazie al suo alto livello di innovazione, la crescita vertiginosa di questi ultimi trent'anni dei prodotti surgelati in tutto il mondo. Una dimostrazione estremamente importante del successo di quest'anno delle tre manifestazione è rappresentata anche dall'altissima affluenza registrata durante i convegni che hanno visto le sale sempre gremite. In particolare si segnalano il convegno di apertura dedicato alla presentazione di due importanti progetti di ricerca, finanziati dal Ministero per le politiche agricole, per l'identificazione della qualità della carne delle filiere garantite dop e igp. Ma di estremo interesse è stato anche il convegno sulla nuova classificazione delle carcasse suine - promosso dall'Associazione industriali delle carni (Assica) - che, a partire dal 1° gennaio del prossimo anno avrà un impatto fortissimo su tutta la filiera suinicola europea. E sempre in termini di normative grande interesse si è registrato anche durante il convegno dedicato al regolamento 1774/2002, quello relativo ai sottoprodotti di origine animali, diventati di estrema importanza soprattutto alla luce delle problematiche emerse durante la crisi della Bse. Sempre nell'ambito della convegnistica da ricordare anche la tavola rotonda dedicata all'impatto sull'agroalimentare italiano dell'imminente allargamento ad Est dell'Unione Europea.

TAVOLA ROTONDA A VERONAFIERE L'ALLARGAMENTO AD EST, UN'OPPORTUNITA' PER L'AGROALIMENTARE ITALIANO
Verona, 26 maggio 2003 - L'imminente ingresso nell'Unione Europea di altri dieci Paesi, per la maggior parte dell'est europeo, è stato fino ad oggi vissuto dai diversi settori produttivi italiani più come un grave rischio che una possibile opportunità. Una interessante Tavola rotonda, svoltasi venerdì 23 maggio alla Fiera di Verona - nell'ambito di Eurocarne, Salone internazionale delle tecnologie per la lavorazione, conservazione e distribuzione delle carni - ha cercato di invertire questo approccio e così sono state presentate alcune proposte concrete per trasformare questo allargamento in una nuova importante opportunità per l'agroalimentare del nostro Paese. "Noi siamo convinti - ha detto Claudio Valente, del Consiglio di amministrazione di VeronaFiere - che l'Unione Europea a 25 possa rappresentare un'occasione importante per il nostro Paese e le 9 iniziative fieristiche del nostro ente specializzate nel settore dell'agroalimentare, hanno tra gli obiettivi principali proprio quello di mettere in relazione i diversi operatori internazionali delle filiere produttive e creare, così, importanti occasioni di partnership". Verona si candida così, attraverso la sua importante Fiera, a diventare sempre di più uno dei principali collettori di progetti e di iniziative per aiutare le imprese italiane ad individuare i partner ideali anche nell'Est europeo. "Verona rappresenta sicuramente uno dei centri agroalimentari più importanti a livello internazionale - ha spiegato Valente - con una produzione lorda vendibile agricola di oltre 500 milioni di euro (la più consistente a livello nazionale) e sempre a Verona si realizza il 10% della plv relativa alla filiera della carne". Per migliorare la struttura e i servizi, il nuovo consiglio di amministrazione di VeronaFiere ha stanziato ulteriori investimenti per oltre 50 milioni di euro. Ma la Tavola rotonda è stata una importante occasione per conoscere meglio cosa oggi rappresentano sul versante agroalimentare, e zootecnico, in particolare, i nuovi 10 Paesi che entreranno a far parte dell'Unione Europea e quali finanziamenti e risorse sono utilizzabili dalle nostre imprese per entrare su questi nuovi mercati. "In termini complessivi - ha detto Diego Begalli, docente di marketing in progetti alimentari dell'Università di Verona - l'ampliamento dell'UE a 25 Paesi ci porterà a 450 milioni di abitanti e ad un prodotto interno lordo di 10 miliardi di euro". Ma è sicuramente il settore agroalimentare quello che subirà il maggiore impatto da questi nuovi ingressi, "basti pensare - ha sottolineato Giancarlo Conta, assessore alle politiche agricole della Regione Veneto - che solo in Polonia oggi sono attivi la metà degli agricoltori di tutta l'Unione Europea attuale". E se si considera solo la zootecnia, i 10 Paesi che entreranno nell'UE rappresentano un patrimonio zootecnico (bovini, suini e ovicaprini) di circa 45 milioni di capi. "La Regione Veneto, comunque - ha aggiunto Conta - da tempo si è attivata per trovare forme di collaborazione con alcuni di questi Paesi. Ad esempio è stato attivato un importante accordo con l'Ungheria per la bonifica di una larga area di terreno agricolo del loro Paese; come pure nel settore della pesca abbiamo avviato da un po' di tempo un'importante collaborazione con tutti i Paesi costieri dell'ex Yugoslavia per la manutenzione ambientale dell'alto Adriatico e per la valorizzazione dei prodotti della pesca". Il Veneto è indubbiamente tra le Regioni più attive nello sviluppare forme di partnership con i Paesi dell'est candidati ad entrare nell'UE e questo anche grazie all'essere riusciti ad intercettare numerose opportunità finanziarie offerte da Bruxelles. In questa direzione si inseriscono, in particolare, tre programmi di assistenza dell'UE, denominati Phare, Ispa e Sapard, che hanno l'obiettivo di sostenere gli investimenti in trasporti, infrastrutture, in agricoltura e sviluppo rurale di imprese venete nell'est europeo. "Si tratta di strumenti molto importanti - ha sottolineato Gian Angelo Bellati, dell'Eurosportello Veneto - che hanno una dotazione finanziaria complessiva di circa 3.000 milioni di euro". E sempre con l'ottica di avvicinare le imprese venete ai potenziali partner dell'est europeo, l'Eurosportello Veneto ha organizzato, per i giorni 24 e 25 novembre prossimi, un importante incontro multilaterale al quale parteciperanno oltre 500 imprese (per ulteriori informazioni rivolgersi all'indirizzo internet www.eicveneto.it). Ma l'Italia, purtroppo, continua ad attingere troppo poco alle opportunità finanziarie offerte dall'Unione Europea. "Perdiamo troppe opportunità - ha evidenziato Christian Sottana, della direzione di Bruxelles di Veneto in Europa per lo sviluppo dei Balcani - e ci facciamo scavalcare in molti progetti dai Paesi del nord Europa, Germania e Francia in primis". Importante il contributo offerto alla Tavola rotonda da Daniele Tollin, presidente della Marco Polo Trading & Consultino srl, società impegnata in questi anni proprio nella progettazione di accordi di partnership con imprese dell'est europeo. Tollin è convinto che una grande opportunità per le imprese agroalimentari italiane derivi dalla possibilità di esportare la cultura delle produzioni tipiche di qualità in Paesi che registrano ancora un notevole ritardo dal punto di vista tecnologico e strutturale. "Nessun Paese più del nostro - ha detto Tollin - è oggi in grado di esportare tecnologie e know-how per migliorare gli standard qualitativi di produzione di Paesi ancora arretrati in questo senso. Ed è questa l'opportunità migliore sia per evitare le importazioni di prodotti di scarso livello igienico-sanitario che di creare le basi per poter esportare le nostre produzioni di qualità. Ma per far questo è necessario aiutare questi nuovi Paesi dell'UE ad investire nelle loro produzioni tipiche". Di produzioni tipiche si è occupato anche l'onorevole Luca Bellotti, componente del Comitato biologico del Ministero delle politiche agricole e forestale che, concludendo la Tavola rotonda, ha sottolineato come le dop e le igp e in generale tutte le produzioni marchiate e certificate del nostro Paese, seppur importanti "rappresentano solo il 10% della plv agricola del nostro Paese". "Possono essere un importante traino del made in Italy ma si devono pensare formule in grado di tutelare il rimanente 90% della nostra agricoltura che altrimenti rischia di scomparire". "Dobbiamo difenderci - ha concluso Bellotti - anche dalle recenti aggressioni commerciali degli Usa che sia attraverso una politica di liberalizzazione degli ogm in tutto il mondo che nel non riconoscimento delle produzioni europee marchiate (dop e igp) sta minando gravemente le basi sulle quali fino ad oggi i Paesi dell'Unione Europea hanno potuto difendere e valorizzare i propri prodotti".

DAL 2 AL 5 OTTOBRE A FORLÌ "FIERAVICOLA 2003", L'APPUNTAMENTO INTERNAZIONALE CON IL MONDO DELL'AVICOLTURA E DEL SUO INDOTTO
Forlì, 26 maggio 2003 - A Forlì dal 2 al 5 ottobre si daranno appuntamento i protagonisti nazionali del settore avicolo in rappresentanza di tutte le componenti della filiera poiché Fieravicola si propone ancora una volta come vetrina privilegiata dell'intero settore e del suo indotto, dagli allevatori, ai produttori di mangimi, a quelli di incubatoi, dalle aziende specializzate nelle attrezzature per la macellazione e la confezione a quelle che si occupano di tutela ambientale, dalle maggiori realtà attive nel settore delle uova a quelle della coniglicoltura. In tutto circa 300 aziende (il 15% delle quali straniere), alle quali si aggiungono 150 espositori - allevatori. Al centro di questa edizione di Fieravicola ci saranno le azioni di 'internazionalizzazione' del progetto curato da Camera di Commercio di Forlì Cesena, Fiera di Forlì spa, Ice (Istituto per il Commercio con l¹estero) e Regione Emilia Romagna, con il contributo di Fondazione Cassa dei Risparmi di Forlì, Comune di Forlì e Provincia di Forlì-Cesena. Iniziativa nata con la finalità di affiancare le imprese del settore nella ricerca di ulteriori possibilità di business sui mercati esteri e nelle diverse realtà geo-economiche, così come la globalizzazione dei mercati oggi impone. I contatti internazionali avviati si concretizzeranno nell'arrivo di delegazioni di operatori dalla Romania, Polonia, Lettonia, Estonia, Lituania, Repubblica Ceca, Slovacchia, e dai paesi del Mediterraneo, oltre a buyers provenienti dagli Usa, Arabia Saudita, Emirati Arabi Uniti e dalla Russia. Operatori questi che daranno vita a una serie di incontri bilaterali mirati, veri e propri business meeting, con le imprese italiane presenti alla rassegna. Saranno inoltre presenti stand di aziende avicole rumene e marocchine. Fieravicola sarà inoltre il giusto palcoscenico per un forum alimentare in cui esperti nutrizionisti, rappresentanti dei consumatori e produttori faranno il punto sulle carni bianche. Inoltre ospiterà la seconda edizione del concorso gastronomico, che lo scorso anno ha contribuito all'esaltazione dell'alimento uovo e della sua versatilità in cucina. Una sessione particolare sarà dedicata allo scambio di informazioni ed esperienze tra i produttori italiani del comparto attrezzature e buyers stranieri, nell'ottica della diffusione del prodotto italiano che, oltre all'elevata tecnologia, assicura il rispetto delle normative inerenti la sicurezza del lavoro ed il benessere animale. La rassegna internazionale grazie ad un ricco programma convegnistico fornirà, inoltre, l'occasione per un attento esame della situazione del comparto avicunicolo, delle sue problematiche economiche e sanitarie, delle novità legislative e delle prospettive. "La 42° edizione di Fieravicola sarà la giusta vetrina per testimoniare l'altissimo livello raggiunto dall'avicoltura italiana commenta il Presidente della Fiera di Forlì Spa, on. Stelio De Carolis - L'edizione a cui stiamo lavorando da mesi si presenta con il tutto esaurito; ricordiamo che sono oltre 300 le aziende che scelgono la nostra manifestazione internazionale per presentare i loro prodotti e i loro servizi, e come luogo privilegiato di business. D'altra parte la Fiera di Forlì si è accreditata da tempo come attento e impegnato interlocutore per il settore avicolo che vanta proprio in Romagna uno dei poli nazionali di maggior peso; la collaborazione data alla Camera di Commercio di Forlì Cesena per il progetto di internazionalizzazione della filiera avicola, i ripetuti incontri con esponenti, le numerose mission all'estero per favorire contatti con i mercati emergenti, l'ultima a Bucarest e Tirana e in precedenza quella in Tunisia e Marocco, area verso la quale Fieravicola già da due anni sta concentrando la sua attenzione, sono solo alcuni esempi e alcune tappe di questo impegno in favore dell'avicoltura italiana che vuole acquistare peso internazionale". Dopo i segnali di ripresa del 2001 l'avicoltura ha registrato nel 2002 una nuova annata difficile, con una contrazione del fatturato, che si è collocato a 4.500 milioni di Euro contro i 4.900 dell'anno precedente. La crisi di sovrapproduzione ha avuto effetti pesanti sui prezzi, che per tutto il 2002 hanno registrato fortissime variazioni negative, tanto da fare rilevare quale dato finale una diminuzione del 9% per i polli, del 16,5% per i tacchini e del 13,4% per le faraone. Solo il comparto delle uova da consumo ha evidenziato una modesta lievitazione del prezzo (+1,7%) sottolinea l'Unione Nazionale dell'Avicoltura nel suo rapporto annuale. Si è invece confermato attivo il saldo import/export; dato positivo che si ripropone per il secondo anno consecutivo, con un incremento significativo che vede un attivo di 112.500 tonn. (nel 2001: 66.000 tonn) per le carni bianche. Due anni fa, invece, la carenza di prodotto dovuto alle conseguenze dell'influenza aviare, aveva fatto chiudere il rapporto import/export con un saldo passivo di circa 9.000 tonn. Lo scorso anno sono state prodotte 1.218.700 tonnellate di carne di pollame (-2,3 rispetto al 2001). Guardando ai consumi il 2002 ha assistito ad un riequilibrio dopo lo shock Bse. Gli italiani lo scorso anno hanno consumato 19,12 kg pro-capite di carni bianche, scendendo nuovamente sotto la soglia dei 20 chilogrammi conquistata nell'anno della grande paura per la "mucca pazza". Prosegue il trend positivo dei prodotti di terza e quinta gamma (involtini, spiedini, wuerstel, ecc.) segmento che per le aziende del settore si confrema come le nuova frontiera con una percentuale che si attesta tra il 18 e il 20%. Nel corso del 2002 il consumo pro capite di uova è stato di 223 pezzi in media. Il consumo totale di uova è risultato pari a 12 miliardi e 912 milioni di uova contro i 13 miliardi e 55 milioni del 2001 (-1,1%). Anche sul fronte della produzione l'Una registra una leggera flessione rispetto al 2001: -0,8%, considerando che nel 2002 sono state prodotte in Italia 12 miliardi e 797 milioni di uova contro i 12 miliardi e 901 milioni del 2001. I dati Istat relativi al commercio con l'estero evidenziano un modesto saldo passivo di 115 milioni totali di uova (nel 2001: 154.000.000 di uova). Il mercato nella prima parte dell'anno, mostra quotazioni in ripresa sia per i polli sia per i tacchini con una fase di stabilizzazione dei prezzi per il broiler nelle ultime settimane. Ad aprile 2003 la media registrata alla Borsa di Forlì per il pollo bianco è di 0,94 euro/Kg, mentre la media di aprile 2002 era di 0,75 euro/Kg. Per quanto riguarda il tacchino invece è stato registrato un incremento della media dei prezzi testimoniato da questo dato: mese di maggio stabilizzazione dei valori euro 1,16-1,18/Kg, mentre la media di maggio 2002 era stata 0,74 euro/Kg. Quotazioni fortemente oscillanti per le uova si sono registrate nei primi mesi del 2003 sul Mercato Avicunicolo di Forlì. Un raffronto tra la media di aprile delle ultime tre annate registra le seguenti quote: 0,85: quotazione media Aprile 2003 - 0,75: quotazione media Aprile 2002 - 0,83: quotazione media Aprile 2001.

AMERICAN CULINARY CLASSIC:UN ARGENTO E DUE BRONZI PER LA CUCINA ITALIANA
Chicago, 26 maggio 2003 - Si è conclusa con un argento e due bronzi la partecipazione della Nazionale Italiana Cuochi all'American Culinary Classic, la più importante e prestigiosa competizione culinaria del Nord e del Sud America, svoltasi a Chicago dal 17 al 20 maggio presso il Mc Cormick Place Exposition Center, nell'ambito dell'84a edizione del National Restaurant Association Show. Accolta con entusiasmo fin dal suo arrivo a Chicago, la Nic ha potuto contare sulla completa disponibilità dello Chef Antonio Torres, un nostro connazionale in servizio presso uno dei più prestigiosi hotel cittadini, il Renaissance Hotel, incaricato dalla Nra di supportare il Team Italiano in tutte le sue esigenze. "E' stata una competizione di altissimo livello" ha dichiarato il Team Manager Fabio Tacchella, "vissuta con la giusta tensione competitiva e con notevole entusiasmo, nonostante l'intenso lavoro che ci ha impegnati per tutti i quattro giorni". La Nazionale Italiana Cuochi, già il 17 maggio si è dovuta presentare alla giuria alle 5.30 del mattino per sottoporsi al controllo delle attrezzature e dei generi alimentari. Superato il controllo, Tacchella e gli Chef Tomasi, Cucchelli, Sagramoso, Brunel e lo Chef Pasticcere Crosara hanno lavorato per 5 ore sotto gli occhi vigili della giuria per la preparazione del menù caldo per 105 persone: un piatto a base di pesce, uno a base di carne e il dessert. Il piatto a base di pesce "Involtino di sogliola ripieno e in panur di pane casereccio, con pomodoro confit, adagiato su patate allo zafferano e salsa di lattuga, con gamberone marinato alla lavanda accompagnato da insalatina d'asparagi e arance, il tutto in armonia con una gelato al rafano in un cucchiaio di pasta" è stata una vera prelibatezza che ha lasciato entusiasti i numerosi commensali. Per il piatto a base di carne "Stinco di maialino in cartoccio con rapa bianca e mele, filetto d'agnello alla romana in spiedino con guarnizione di tagliolini agli ortaggi di stagione trifolati, accompagnato da sformatino di ricotta" si è trattato di una preparazione articolata e complessa che ha valorizzato l'unione di più cucine regionali italiane. La prova si è conclusa con il dessert freddo e caldo insieme: "Semifreddo alla pesca con salsa di pesca bianca, tortino alle mandorle con salsa all'amaretto". Il giorno successivo la Nic si è di nuovo messa all'opera per confezionare i 36 piatti del servizio buffet freddo e gelatinato. L'intera delegazione della Nic ha lavorato ininterrottamente per 24 ore, salvo qualche breve pausa per un caffè, per produrre tanti piccoli capolavori. Alle 6.30 del mattino dopo tutto era pronto e la giuria, molto precisa e attenta, ha passato in rassegna ogni singola preparazione. La Nic è molto soddisfatta della sua prestazione, non solo per le medaglie ma anche per i numerosi apprezzamenti che ha ricevuto dalla giuria e dalle altre squadre in gara e per il riscontro positivo da parte del pubblico di visitatori: solo i padroni di casa e la Germania hanno fatto meglio. La permanenza della Nic negli Usa non si è ancora conclusa: una sua rappresentanza di 6 chef è attualmente a San Francisco, ospite del Consolato Generale d'Italia, dove è impegnata in un Festival della cucina e dei prodotti italiani che si concluderà la serata del 24 al Crowne Plaza, uno dei più prestigiosi Hotel cittadini, con un Galà dinner per 300 persone. Infolink: www.nazionaleitalianacuochi.com

18 RELATORI, 37 ESPOSITORI E UN MIGLIAIO DI VISITATORI ATTESI A CABLING 2003 ROMA. IL 10/11 GIUGNO DOMANDA E OFFERTA SI CONFRONTANO IN OCCASIONE DELL'EDIZIONE ROMANA DEL PRINCIPALE EVENTO ITALIANO DEDICATO AL CABLAGGIO STRUTTURATO
Milano, 26 maggio 2003 - Il 10 e l'11 giugno, presso l'Hotel Sheraton Roma (v.le del Pattinaggio, 100 - Roma), si svolge, come da sei anni a questa parte, l'edizione romana del convegno con area dimostrativa "Cabling 2003 - Il cliente al centro della progettazione, realizzazione e gestione di un cablaggio strutturato adeguato alle esigenze di comunicazione aziendale" organizzato da Soiel International. La manifestazione annovera, tra i relatori del convegno, esponenti delle maggiori aziende del settore delle tecnologie, delle soluzioni e dei servizi per il cablaggio strutturato quali Apc Italia, Apw, Belden, Brand-Rex, Bticino, Dätwyler, Edslan, Fiore, Fluke Networks, Inovatec, Krone Italia, Nexans Italia, Ortronics, Panduit, Schneider Electric, Siemon, Tyco Electronics Amp, Vimar, e altrettante importanti aziende dell'offerta presenti nelle due aree espositive Un intervento a cura del Ministero delle Comunicazioni, che illustra lo stato dell'arte delle leggi e normative che regolano il settore del cablaggio, concluderà il programma culturale del convegno, nei due giorni del quale saranno trattati argomenti che spazieranno dalla Building Automation, al management del sistema e alla misura della qualità dello stesso, passando dalle problematiche relative all'installazione e al capitolato. L'evento si articola, all'interno di un contesto esclusivamente professionale, in due distinti momenti di confronto: il convegno, appositamente studiato per soddisfare le esigenze formative e informative del pubblico e un'attigua area espositiva volta a favorire lo sviluppo di proficue relazioni commerciali tra domanda e offerta permettendo ai visitatori di approfondire gli aspetti più tecnici e di prodotto legati alla specifica offerta. Alle aziende attrici del programma convegnistico si aggiungono quindi quelle presenti nell'area espositiva, a garanzia che i partecipanti alla manifestazione, di fronte a ben 37 aziende del settore, possano trovarsi a confronto con tutti i principali protagonisti della catena del valore del cablaggio. A tutti i visitatori accreditati e presenti a Cabling 2003 Roma verrà consegnata una copia di sintesi della ricerca di mercato commissionata al Cirm in occasione dell'evento per analizzare il mercato del cablaggio strutturato in Italia, con l'obiettivo di esplorare alcuni aspetti che sono alla base del processo decisionale di acquisto del sistema e quali sono le sensibilità all'evoluzione della tecnologia specifica. I 1537 iscritti e più di 920 partecipanti dell'anno scorso, in rappresentanza di oltre 500 aziende tra pubbliche e private, lasciano ben sperare in un nuovo successo. Per prendere visione del programma nel dettaglio, conoscere le aziende espositrici e accreditarsi come visitatore a Cabling, è sufficiente la consultazione dell'area dedicata alla manifestazione sul sito www.soiel.it

STORICI E RESTAURATORI ITALIANI A BUENOS AIRES PER FORMARE SPECIALISTI IN RESTAURO E CONSERVAZIONE DEL PATRIMONIO
Roma, 26 maggio 2003 - Si sta tenendo in Argentina, su invito del Governo della città autonoma di Buenos Aires, un corso per restauratori e storici dell'arte con il compito finale di formare tecnici specializzati per il recupero e il restauro dei molti edifici "Belle époque" che fanno di Buenos Aires una delle più belle città del mondo. Il corso, coordinato dalla Soprintendenza speciale del Polo Museale di Roma, è tenuto da 12 specialisti italiani provenienti da Università italiane e da istituzioni specializzati in restauro e conservazione del patrimonio storico-artistico e architettonico, e finanziato quasi totalmente dall'Istituto Italiano di Cultura a Buenos Aires. Le lezioni sono seguite per ora solo da 35 studenti, ma visto l'alto numero di richieste avranno probabilmente un seguito anche il prossimo anno. Il corso, iniziato il 25 aprile scorso è diviso in sei moduli teorico-pratici ed ha tra le lezioni principali, quella della storia e del restauro della maiolica italiana nei vari periodi che vanno dal paleoitaliano al Rinascimentale, per poi passare alla tradizione storica della produzione delle ceramiche in Umbria, Veneto e Sicilia. Le lezioni termineranno il prossimo 1 ottobre.

VENEZIA 50ESIMA ESPOSIZIONE INTERNAZIONALE D'ARTE :IRAN
Venezia, 26 maggio 2003 - Non tanto "sogni e conflitti", nell'arte dell'Iran contemporaneo, quanto piuttosto "sogni grazie ai conflitti" e "conflitti come dinamiche sulla via della realizzazione dei sogni": dinamiche interne al contesto sociale iraniano, dinamiche come spirito del rapporto tra l'Iran e il resto del mondo, dinamiche di evoluzione nella ricerca ininterrotta del singolo artista. Dinamiche la cui forza è tale da rendere pressoché ininfluente la "dittatura dello spettatore" o qualsiasi altra esigenza del mercato. Da circa quarant'anni l'Iran era assente dalla Biennale di Venezia: non è casuale la sua presenza oggi, in una fase storica in cui con maggiore evidenza e fertilità - e in tutti i campi in cui si esprime la personalità dell'uomo e del cittadino - la ricerca e la proposta iraniane costituiscono uno degli esempi più interessanti del tentativo di opporsi all'uniformazione e all'adeguamento, pur nello studio attento delle mentalità, degli stili e delle mode "altre". La società iraniana è giovane, e le ultime generazioni sono altamente scolarizzate, preparate all'utilizzo delle moderne tecnologie, attente all'affluire degli stimoli provenienti dall'esterno in un contesto già ricchissimo di retaggi storici e tradizioni culturali proprie. Ciascun artista conduce la propria ininterrotta ricerca del nuovo innanzitutto in se stesso, esplorando nella propria psiche le contraddizioni tra il radicamento e il movimento. Il Commissario, prof. Majid Karshenas, dottore in scienze sociali con diverse specializzazioni conseguite in Texas e a Strasburgo, ricopre dal 1999 l'incarico di Direttore dell'Istituto Culturale dell'Iran in Italia; anche in tale veste sviluppa la propria ricerca, riassunta in numerose pubblicazioni, sui nuovi soggetti sociali e le nuove forme di democrazia e dialogo nel suo Paese. Il Commissario aggiunto, Ali Reza Sami Azar, Direttore del Tehran Museum of Contemporary Art dal 1988, ricopre in Iran incarichi di prestigio in diverse istituzioni governative di cultura e di arte contemporanea. Ciascuno degli artisti presentati in questa occasione dal T. M. C. A., Behrooz Daresh, Hossein Khosrojerdi, Ahmad Nadalian, si iscrive appieno nel fiorente percorso di ricerca sviluppato dalla cultura iraniana nell'arte. Behrooz Daresh, pittore, scultore e musicista, nelle sue recenti installazioni utilizza centinaia di elementi minimali in alluminio sospesi in un allegorico conflitto tra fantasia e realtà, che impegna l'osservatore in un flusso di emozioni stimolate anche dall'illuminazione blu e rosso porpora: l'idea estetica si focalizza soprattutto sul concetto della non-esistenza e del nulla. Le opere di Hossein Khosrojerdi, eclettico e prolifico pittore, grafico, designer e cartonista, sono una combinazione tra arte digitale e performance: avviluppato come una mummia, né uomo né donna, né occidentale né orientale, egli diviene universale e immortale. Ahmad Nadalian, artista poliedrico e noto sul piano internazionale, utilizza ogni tecnica e materia per esprimere concetti astratti. Scolpendo pesci come antichi fossili nel letto di un fiume privo di ogni forma di vita egli ricrea la propria idea di Paradiso Perduto: il pesce ripopola il paradiso immaginario e senza tempo divulgato come fiume virtuale nel web. La nascita dell'arte iraniana contemporanea risale ai primi anni Quaranta: la fondazione del primo Istituto d'Arte in Teheran segna l'inizio di un approccio serio e sistematico alle nuove scoperte dell'arte occidentale. La polemica che oppone il nuovo alla tradizione entra subito in una fase significativa: per quindici anni si ripercorre, esplorandolo, oltre un secolo d'arte occidentale, e le opere recano l'evidente impronta delle diverse influenze straniere. L'inizio degli anni Sessanta registra il nascere di un approccio più marcatamente "moderno"; gli artisti iraniani si cimentano in un'interpretazione dinamica di impressionismo, cubismo, espressionismo, surrealismo, astrattismo, pop art e arte concettuale, cercando nel contempo di non abbandonare in modo definitivo i retaggi della tradizione. Al tempo della III Biennale di Teheran (1970) alcuni pittori modernisti manifestano il proprio interesse nei confronti delle radici dell'arte iraniana del passato, e tentano di utilizzarne gli elementi tradizionali calligrafici, illustrativi e visuali. Il talento di questi giovani artisti, e l'esigenza, da parte del pubblico iraniano, di ritrovare la propria identità e salvaguardare quanto è di più valido nelle tradizioni nazionali e religiose (anche per reazione profonda alle forzature filo-occidentaliste), consentono a tale tendenza di acquisire il maggiore rilievo nel corso degli anni Settanta. Nel contempo, altri artisti s'ispirano, con maggiore intensità e indipendenza, agli elementi dell'arte visuale persiana del passato remoto e recente, e avanzano proposte ben distinguibili dall'arte moderna occidentale. Altre correnti minori rimangono più discontinue: il ritorno pieno all'approccio naturalistico classico, la rivalutazione della pittura tradizionale (miniatura), e la riscoperta della pittura popolare (i "dipinti delle Case da Tè"). Dopo la Rivoluzione del 1979, l'arte fondata sulle tradizioni popolari e religiose acquisisce enorme popolarità: la narrazione di una storia, la trasmissione di un messaggio, spesso anche la devozione religiosa e sociale, emergono come le caratteristiche principali delle opere del periodo, che il pubblico accetta più facilmente grazie alla loro immediatezza e semplicità. In seguito, tuttavia, molti si sono dedicati a cercare anche formule di espressione meno realistiche e più raffinate. E' dunque riuscito a riaffiorare e ad imporsi quello che si può considerare come il carattere peculiare dell'arte orientale, presente quindi anche nelle radici dell'arte iraniana: la sua lontananza da "realismo" e "narrativismo", e la sua vicinanza al mondo del pensiero, dell'elaborazione mentale ed emotiva, dell'immaginazione. Tale carattere affonda le proprie origini nel modo speciale, tipico dell'artista iraniano, di guardare il mondo e l'esistente, in una visione tanto globale quanto attenta all'intimo che costituisce il carattere fondamentale dell'umanesimo iraniano. L'artista iraniano di oggi sa bene che la stasi, la reiterazione, lo sguardo inconsapevole rivolto al passato, non costituiscono vere basi di partenza, e che invece il movimento, il cambiamento, la ricerca del nuovo, il progredire, sono principio e fondamento imprescindibili della vita stessa nel mondo di oggi: ma né lo sviluppo né la tendenza al nuovo possono avere luogo con il distacco totale dal patrimonio culturale e artistico della società cui appartengono, perché il passato è la radice della personalità individuale e collettiva contemporanea. I ricchi retaggi della cultura e dell'arte dell'Iran sono quindi ancora evidenti nelle opere presentate a questa Biennale, sebbene esse appartengano tutte ad esponenti delle tendenze artistiche nuove dell'Iran: ciascuna tramite il proprio specifico linguaggio presenta o simboleggia le esperienze e l'impegno della generazione contemporanea di artisti risoluti ad offrire, grazie alla propria identità personale e nazionale, il proprio contributo al dialogo tra le civiltà in questi primi anni del Terzo Millennio. Inaugurazione 13 Giugno, Ore 16.30; Palazzo Malipiero S. Marco 3198, Venezia.
Artisti: Behrooz Daresh, Hossein Khosrojerdi, Ahmad Nadalian; Organizzazione: Tehran Museum of Contemporary Art. Infolink: www.artecommunications.com  http://www.ir-tmca.com

"GAETANO FRACASSIO - DI COSE E DI SENSI" FINO AL 30 SETTEMBRE PRESSO LA GALLERIA ECLETTICA A MILANO
Milano, 26 maggio 2003 - Giovedì 15 maggio la Galleria Eclettica di Milano (via Rosolino Pilo 14) ha inaugurato una personale di Gaetano Fracassio dal titolo "Di cose e di sensi". Sono presentati i lavori dell'ultimo ciclo, esposti per la prima volta in Italia: dipinti di varie dimensioni, realizzati ad olio su tela e vinilico su tela, che rappresentano un netto recupero della pittura da parte dell¹artista nell'ambito di un lavoro di ampio respiro concettuale. Ideata dall'artista in stretta relazione con lo spazio espositivo, la mostra di Gaetano Fracassio ha come elemento innovativo il rapporto tra soggetto e oggetto, sentito e indagato alla luce di una nuova concettualità. "Creo un'opera afferma l'artista perché ho da raccontare qualcosa. Dapprima il protagonista delle mie scelte è l'oggetto, che di per sé è già carico di contenuti e di significato. Ma nel momento in cui passo alla trasposizione sulla tela, allora è l'ambito emotivo, il mio e il nostro vissuto a passare in primo piano." Quello che emerge nelle opere di Fracassio non è il singolo oggetto, ma l'atmosfera, la visione d'insieme. Il quadro nella sua totalità non è che un racconto di quello che c'è stato tra una cosa apparentemente semplice e colui che ne ha colto una più profonda e molteplice spiritualità. Un dialogo che l'artista esprime in maniera evidente facendo apparire nella tela la scrittura, una grafia fitta e molto personale che contorna gli oggetti e dà loro senso. Lo stesso parallelismo, la stessa ambivalenza si ritrova nella disposizione delle opere e nella scelta dei contenuti. Oltre alle nature morte, che hanno in comune la sfericità, ricorrono in questo nuovo ciclo anche cesti, interni vuoti e soprattutto il tema della sedia, novità assoluta nella poetica dell'artista che la pone al centro di uno studio scandagliato ed estremamente preciso. Sistemando gli oggetti di fronte ai dipinti che li ritraggono, Fracassio ottiene una sorta di effetto-specchio: l'oggetto è dentro ma contemporaneamente fuori dal quadro, e in esso riflette (come davanti a uno specchio, appunto) tutte le componenti spirituali ed emozionali che gli appartengono. Così il baule non è solo il baule, ma il momento del viaggio; la stanza è vuota perché in attesa di essere abitata; la sedia racconta un fatto che si è svolto nel passato (quando è stata rovesciata), continua nel presente (è qui, nel quadro e davanti a noi) e ha un senso nel futuro (quando qualcuno la raccoglierà). In tutto questo risulta fondamentale il legame col Tempo, che rappresenta una svolta nella ricerca di Fracassio ed ha come risultato una decisa 'umanizzazione' delle opere stesse. Il tempo che Gaetano racconta, infatti, è quello del vissuto, dei sentimenti, delle azioni dell'uomo. In ultima analisi, è quello del soggetto che vive, pensa e crea l'oggetto cercato e della Storia in cui si inserisce, facendosi 'icona' di una dimensione ben più ampia e universale di quello che crediamo. Regista, fotografo, scultore e pittore di grande personalità e creatività, Gaetano Fracassio nato a Bitonto (Ba) nel 1962 vive e lavora a Milano, dove nel 1991 ha presentato la sua prima personale importante, presso la Galleria Il Cannocchiale, dal titolo "Reminiscenze diurne e notturne". Le diverse collettive e apparizioni pubbliche (nel 1985 è presente all'Atlantic Gallery di New York, nel 1994 al Miart di Milano, nel 1996 ad Artefiera di Bologna e ad Altissima di Torino) hanno portato Fracassio ad imporsi nel mercato artistico contemporaneo, sia in Italia che soprattutto in Germania, dove l'artista è rappresentato dalla Galerie Nickel di Monaco in cui ha di recente presentato l'ultima personale "Ipertestualmente" (marzo 2003). Dal 1995 ad oggi lavora al progetto dell'ipertestualità dell'opera, realizzando nel 1996-2000 la mostra fotografica virtuale "Annotazioni Come eravamo nel Duemila", tuttora in rete. Nonostante egli si definisca un filosofo dell'arte, è esponente di un'arte che va ben oltre il puro concettualismo e che dietro alla nitidezza dei colori e alla purezza del campìto nasconde un¹ulteriore complessità. Infolink: www.arteclettica.com

DAL 19 OTTOBRE ALL'8 DICEMBRE PRESSO LA FONDAZIONE FERRERO DI ALBA LA MOSTRA "TESORI DAL MARCHESATO PALEOLOGO"
Alba, 26 maggio 2003 - Dopo l'importante mostra su Macrino d'Alba, la Fondazione Ferrero e la Soprintendenza per il Patrimonio Storico e Artistico per il Piemonte indagano i cinque secoli di vicende artistiche di quello che fu il Marchesato Paleologo. Proseguendo una collaborazione già avviata nel 2001, la mostra, oltre a realizzare una significativa sinergia fra pubblico e privato, celebra il 20° anniversario della Fondazione Ferrero. L'impegnativo progetto intende presentare i risultati dei restauri eseguiti negli ultimi dieci anni nel territorio dell'antico Marchesato di Monferrato - corrispondente sostanzialmente alle attuali Diocesi di Alba e Casale Monferrato - insieme a una serie di altri interventi realizzati per l'occasione con l'apporto finanziario della Fondazione. Giovanni Romano, che presiede il comitato scientifico della mostra, preannuncia che essa costituirà uno "spettacolo entusiasmante", sia per la vitale complessità del territorio preso in esame, sia per la qualità e varietà delle opere scelte a documentarlo: "dalle Madonne gotiche ai ritratti dell'Ottocento, dalle tavole di Spanzotti e Gandolfino da Roreto alle grandi pale barocche, dalla realtà locale ruotante intorno a un pittore come il Moncalvo, alle splendide tele del pittore bolognese Marcantonio Franceschini ". Tutte opere nate o commissionate per un territorio geograficamente limitato, decentrato, eppure unico nella storia europea.

OSWALD OBERHUBER - MUTAZIONE PERMANENTE UNA GRANDE RETROSPETTIVA DI NELLA SUA CITTÀ D'ORIGINE: MERANO
Merano, 26 maggio 2003 - Oswald Oberhuber ha influito moltissimo sulla scena dell'arte contemporanea austriaca, usando i più disparati linguaggi per esprimere il suo talento artistico; è nato a Merano nel 1931, ma è cresciuto e vive a Vienna. Fin da molto giovane studia i grandi della storia dell'arte (Picasso, Laubens ecc.) e con grande entusiasmo raccoglie nuove idee e lavora come artista, pittore, scultore, designer, architetto, curatore, professore e collezionista. Oberhuber prende posizione contro la mentalità comune che privilegia la cultura classica e conservatrice e "reagisce continuamente alla discussione sull'arte contemporanea in una maniera caratteristica, per un verso in modo spontaneo, bloccando i suoi stessi processi di sviluppo quando sembrano diventare noiosi, e, dall'altro verso, con una continuità data non da un unico stile ma dal suo carattere: Oberhuber pinxit" (Peter Weiermair, 1986). Inizia nel 1949 con la pittura informale e getta le basi per la Plastica Informale, si dedica inoltre alla ricerca componendo testi come quadri e, nel 1950 e 1951, assembla e ricicla oggetti di recupero. Questa fase termina tra il 1954 e il 1957 e per lui inizia un lavoro costante di pittura figurativa. Tra il 1958 e il 1961 frequenta il corso di Fritz Wotruba all'Accademia di Vienna ed è all'Accademia di Stoccarda con Willi Baumeister, fondatore della corrente "Cambiamento Permanente". Qui non viene accettato altro stile che quello contemporaneo corrispondente allo spirito del tempo. Nel 1962/63 prende forma la serie d'autoritratti e disegni "Io da bambino" e nel 1964/65 la serie "Immagini di denti". È stato redattore della rivista di architettura "Bau" lavorando a fianco di Hans Hollein, Walter Pichler e Gustav Peichl, approfondendo così il suo rapporto con l'architettura. In seguito è stato nominato consulente artistico della leggendaria "Galleria nächst St. Stephan" a Vienna, della quale diventerà direttore nel 1973. Dal 1973 è professore all'Accademia d'arte applicata di Vienna e nel 1979 ne diventa rettore. Particolarmente prezioso il contributo di Oberhuber come rettore dell'Accademia di arti applicate: ha sostenuto un gran numero di studenti che si sono in seguito affermati come artisti in ambito internazionale ed in questi anni sono apparse numerose importanti pubblicazioni che dimostrano e ricostruiscono lo sviluppo dell'arte contemporanea in Austria. Nel 1990 viene conferito ad Oberhuber il premio dello Stato austriaco per la diffusione della cultura austriaca all'estero L'inesauribile energia creativa spinge Oberhuber a proseguire il cammino con leggerezza e versatilità, anche se non sempre con un generale consenso, e l'unica costante rimane l'immutata qualità del suo lavoro. Egli cerca ispirazione nella letteratura e nella musica, nel rapporto con il teatro e con il cinema, interessandosi anche di Moda e Design. Questi molteplici interessi e le grandi capacità di Oswald Oberhuber saranno sviluppati nella personale curata da Andreas Hapkemeyer dal titolo "Mutazione Permanente", che sarà divisa in varie sezioni: Plastica Informale, pittura e grafica 1949 - 1954; Realismo Classico 1954 - 1956; Collages e Manifesti; Quadri Scritti dal 1949; Modelli architettonici e disegni; Mobili-sculture dal 1982; Confronti tra le opere del collezionista Oberhuber con opere dell'artista Oberhuber. Infolink: http://www.kunstmeranoarte.com 

NEW ENTRIES NEL TEAM LORO PIANA PRESENTI A PIAZZA DI SIENA 2003
Milano, 26 maggio 2003 - Al gruppo storico del Team Loro Piana si sono aggiunti quest'anno Jonella Ligresti, Massimo Grossato e Paolo Martinelli. Il Team dei cavalieri che porta in campo i colori gialloblù di Loro Piana è formato da Roberto Arioldi, Filippo Moyersoen, Gianni Govoni, Diego De Riu, Davide e Gianluca Gorla, Cristian Gozzini, Claudio Minardi, Fabio Magni (attualmente campione italiano nella disciplina del completo) e Giorgia Gotti (settore dressage). Il Team Loro Piana nasce nel 1987, in collaborazione con la "Compagnia del Cavallo", ed ha collezionato negli anni ottimi risultati sia a livello nazionale che internazionale. Anche quest'anno Loro Piana è presente al 71° Concorso Ippico Internazionale di Piazza di Siena, iniziato il 22 maggio, in qualità di sponsor del "Gran Premio Loro Piana - Città di Roma". Loro Piana è Sponsor Ufficiale F.I.S.E. e Sponsor Ufficiale del Team Italia, Settore Salto a Ostacoli. Loro Piana è anche presente nel Polo ed i suoi colori sono portati dalla squadra capitanata da Alfio Marchini. La squadra, dopo aver ottenuto un ottimo piazzamento alla Cortina Winter Polo on snow - Gold Cup 2003 (marzo 2003), che vede Loro Piana come Title Sponsor, ed aver raggiunto ottimi risultati in Europa ed Argentina (Copa de Plata Ellerstina, Colonel Suarez, campionati europei di Roma, Coppa di Sotogrande), parteciperà alle più prestigiose competizioni della disciplina. Le prossime tappe del circuito internazionale previste sono l'Open de France (il 24 maggio a Parigi), la Coppa d'Oro in Inghilterra alla presenza della Regina Elisabetta, dove non si presentava una squadra italiana dal 1962, e la Coppa d'oro di Sotogrande in Spagna. A settembre la squadra si candiderà per rappresentare l'Italia ai prossimi campionati mondiali del 2004. La collaborazione tra Loro Piana e la F.I.S.E. inizia con successo fin dal 1992 ai Giochi Olimpici di Barcellona, dove Loro Piana fornì per la prima volta l'abbigliamento ufficiale alla squadra dei cavalieri italiani impegnati nelle varie discipline equestri. Proprio per quell'occasione è stato creato il giubbotto "Horsey", che ancora oggi è la divisa ufficiale dei cavalieri della nazionale. Il giubbotto Horsey, realizzato nell'esclusivo tessuto Twenty K Storm System, ideale per soddisfare le esigenze tecniche di uno sport in continua evoluzione, è anche un must come capo di abbigliamento sportivo per i più raffinati consumatori.

GFF EVENT PRESENTA I - TIM TOUR 2003 DAL 19 GIUGNO AL 31 AGOSTO IL PIÚ GRANDE SPETTACOLO LIVE DELL'ESTATE
Milano, 26 maggio 2003 - Sarà Piazza Duomo a Milano ad ospitare la prima tappa dell'I - Tim Tour 2003, giovedì 19 giugno, sicuramente il più grande spettacolo live gratuito dell'estate nelle piazze d'Italia, che lo scorso anno ha collezionato circa 1.700.000 presenze nelle varie date. L'organizzazione e produzione del tour è affidata alla Gff Event, nuova società guidata da Giuseppe Fiaschetti che 4 anni fa ha ideato e dato vita alla prima edizione dell'I Tim Tour, ed è il primo degli appuntamenti di questa società che si occuperà di programmi musicali e importanti eventi e a cui Tim ha affidato l'organizzazione del tour per i prossimi anni. Un vero e proprio maxi contenitore di spettacoli itinerante in tre serate, per 10 tappe: giovedì, venerdì e sabato. Ogni sabato di scena i protagonisti della musica nazionale e internazionale: da Shaggy ai Simply Red, da Jamiroquai a Biagio Antonacci e Lucio Dalla. Una novità è la serata del venerdì dedicata alla musica dance con Albertino e Giuseppe di Radio Deejay a condurre lo show. Sul palco, tra gli altri, Eiffel 65, Holly Valance, Planet Funk e la rivelazione dell'estate Dj Bobo. Grande attenzione anche alla musica giovane con la rassegna "Fatti sentire" che selezionerà gli artisti emergenti in apertura degli spettacoli. Mentre la serata del giovedì è dedicata all'atteso show dei ragazzi di "Amici di Maria De Filippi". A curare la direzione artistica, oltre a Giuseppe Fiaschetti, Linus e Albertino a conferma della partnership e di un maggior coinvolgimento con Radio Deejay che seguirà in diretta il tour con il programma "Spiagge". Inoltre, dopo i quattordici anni di esperienza maturata grazie al Festival di San Marino, palco che pochi anni fa ha lanciato i Lùnapop, è affidata alla San Marino Performance la selezione degli artisti emergenti per la rassegna "Fatti sentire": circa 300 esordienti che avranno quindi l'opportunità di esibirsi sullo stesso palco dei grandi della musica nazionale e internazionale. Questo il calendario: 19/20/21 giugno: Milano - Piazza Duomo; 26/27/28 giugno: Jesolo (Ve) - Terrazza Mare; 3/4/5 luglio: Civitavecchia (Rm) - La Marina; 10/11/12 luglio: Senigallia (An) - Piazzale Libertà; 17/18/19 luglio: Arezzo - Piazza; 24/25/26 luglio: Palermo - Foro Italico; 31 luglio/1/2 agosto: Catania - Lungomare; 7/8/9 agosto: Brindisi - Piazzale Flacco; 21/22/23 agosto: Cagliari - Via Roma; 29/30/31 agosto: Alghero (Ss)- Porto Lega Navale. In occasione della partenza del tour verrà inaugurato il nuovo sito www.gff-event.com portale dedicato alla musica e informazione musicale e che seguirà l'evento con aggiornamenti e approfondimenti sugli artisti e i principali protagonisti.

CLUB NOKIA SI LEGA A FILO DOPPIO AL MONDO DEI GIOVANI CON 2 EVENTI IN UNO DEDICATI ALLA MUSICA E ALLA BELLEZZA
Milano, 26 maggio 2003 - Martedi 27 maggio 2003- Club Nokia insieme a Rockol e all'agenzia di modelle John Casablancas festeggia, al Rolling Stones di Milano, la finalissima di un doppio concorso rivolto alla musica e alla bellezza. A presentare la serata ci saranno Elenoire Casalegno e Omar Pedrini dei Timoria, giusto connubio tra bellezza e musica. Rockol, partner del Club Nokia per tutte le attività legate alla musica, ha selezionato 50 coverband, che si sono affrontate on line con 150 brani da ascoltare e votare. Più di 4.000 internauti hanno espresso il proprio giudizio sulle band in concorso e, attraverso le fasi eliminatorie e gli scontri diretti, sono state scelte per la finale le migliori due band classificate, che si esibiranno dal vivo sul palco della discoteca milanese. Nel corso della serata ci sarà anche una gara di bellezza e simpatia tra 10 aspiranti Miss, selezionate dall'agenzia John Casablancas su 40 aspiranti che si sono candidate su www.alfemminile.com

"SIAMO A QUOTA 15" 2 NUOVI SQUALI TORO ALL'ACQUARIO DI CATTOLICA E SABATO 31 AL VIA "SQUALO ANCHI'IO DAY"
Cattolica 26 maggio 2003 - Tra i tanti nuovi approdi, sono arrivati da alcuni giorni all'Acquario di Cattolica, 2 esemplari di squalo toro, e, ieri notte sono stati introdotti nella grande vasca insieme agli altri 13 squali. Si tratta di 2 giovani femmine di origine Sudafricana di 2 anni e mezzo, lunghe 1,60 m. il cui peso raggiunge i 40 kg, - provenienti dalla Mostra "Squali" di Alberto Luca Recchi - terminata con successo in questi giorni a Milano. Arrivate a Cattolica tramite due Tir appositamente attrezzati, lo staff acquariologico ha provveduto ad "acclimatarle" in apposite vasche contenenti la stessa acqua della vasca-squali, dopo le osservazioni e le necessarie verifiche sull'ottimo stato di salute degli animali, questa notte sono state trasferite nella grande vasca. Già dal primo minuto di ingresso in vasca, si sono subito ben inserite iniziando a nuotare molto tranquillamente esplorando tutta la vasca, tanto che, già da questa mattina hanno iniziato a mangiare adattandosi alla dieta già stabilita per gli altri squali: calamari,naselli, sgombri e mazzole. La presenza di due nuove femmine di squalo toro risulta molto positiva perché riequilibra la sex ratio (rapporto tra maschi e femmine) del gruppo, nella possibile speranza di future riproduzioni. Attualmente, la vasca squali è popolata da 15 esemplari tra squali toro,( 5 maschi e 4 femmine) squali nutrice, pinna bianca, Port Jackson, e banchi di pesci balestra, di carangidi, di lecce e di alcune remore che convivono tranquillamente con loro. Altri nuovi arrivi e nuove nascite in questi giorni anche nell' area curatoriale e di riproduzione dello stabulario dell' Acquario : tra cuccioli tropicali di pesci Pagliaccio e di Cardinali delle Molucche, sono giunti esemplari di nuove specie di pesci e anemoni provenienti da scambi con altri Acquari europei, che vanno ad implementare sia le vasche espositive esistenti che quelle nuove in fase di realizzazione. A giorni, è inoltre atteso l'arrivo dall' Australia dello squalo maschio di Port Jackson - un compagno per Jackie- la squaletta che a depositato in quest' ultimo periodo ben 6 uova. Nel frattempo si lavora intensamente all' organizzazione di " Squalo anch'io day". Una festa lunga un giorno e una notte fissata per sabato 31 maggio, Una' giornata sia per ringraziare Cattolica, lo staff, i privati e le istituzioni che hanno sostenuto moralmente ed economicamente l'Acquario - durante i mesi di difficoltà - oggi positivamente risolte! -che per raccontare le novità che verranno apportate nel 2003. "Il Parco è nostro: visitiamolo" E' solo una delle tante iniziative previste per quella giornata, dove - dalle 14 alle 18 - tutti i cittadini di Cattolica potranno entrare gratuitamente a visitare l'Acquario esibendo alle biglietterie un documento di identità.

18° RADUNO NAZIONALE REGISTRO ITALIANO MAZDA MX-5 SULLE TRACCE DEL RALLY DEL GARGANO
Monte Sant'Angelo (Fg), 26 maggio 2003 - La stagione "topless" dei fortunati possessori di MX-5 prosegue all'insegna degli incontri più diversi in tutte le zone d'Italia moltiplicando così le occasioni di crescere della "Community MX-5". I continui aggiornamenti sul sito www.mx5.it e il ricco calendario della sezione "Raduni" sono la conferma della vivacità che contraddistingue la bella stagione miatista. Proprio in questi giorni il Rim (Registro Italiano Mazda MX-5) ha ultimato i preparativi per la realizzazione del 18° Raduno Nazionale "Sulle tracce del Rally del Gargano" che si svolgerà il prossimo 8 giugno con partenza e arrivo a Monte Sant'Angelo (FG), più precisamente dal piazzale con parcheggio riservato al RIM a fianco del Castello Medioveale e della Torre dei Giganti. Da oggi sul sito www.mx5.it sono aperte le iscrizioni a questo raduno ed è possibile anche pagare direttamente on line con carta di credito (Visa/Mastercard). Accedendo alla sezione "Raduni/Iscrizioni" si avranno tutte le notizie utili sul programma della giornata, i costi e le informazioni per raggiungere e soggiornare a Monte Sant'Angelo. L'itinerario di domenica 8 giugno si snoderà attraverso un percorso che affronterà sia l'interno sia la costa toccando le strade oggetto di prove speciali delle passate edizioni del Rally del Gargano. L'aperitivo con sfilata sul lungomare di Vieste aggiungerà quel tocco "di tendenza" che contraddistingue i possessori di MX-5, mentre il pranzo in riva al mare a Rodi Garganico consentirà a tutti i partecipanti di godersi il panorama e i colori unici di questa splendida zona d'Italia. Il percorso del pomeriggio riporterà gli equipaggi a Monte Sant'Angelo con un percorso che si snoda attraverso la famosa Foresta Umbra accompagnando i miatisti alla scoperta di uno dei luoghi più affascinanti dal punto di vista naturalistico. Un piacere che si amplificherà grazie alla possibilità di viaggiare "open" che consentirà di godere della maestosità degli alberi e del verde, nonché della piacevole frescura della foresta. Per il 18° Raduno Nazionale il divertimento è assicurato grazie ai percorsi sinuosi che dietro ogni curva nascondono panorami mozzafiato adatti ad esaltare il piacere di guida unico di Mazda MX-5. L'ospitalità e la simpatia dei pugliesi faranno il resto rendendo l'incontro davvero speciale.

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