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di
MARTEDI'
29 APRILE 2002
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IL PROSSIMO 9 MAGGIO RICORRE LA
GIORNATA DELL'EUROPA
Milano, 29 aprile 2003 - Quasi
vent'anni fa a Milano, nel giugno 1985, ebbe luogo un appuntamento di
importanza storica per la costruzione comunitaria. I Capi di Stato e di
governo decisero, infatti, di dare avvio ad importanti riforme istituzionali
che hanno impresso significativi progressi nel processo di integrazione
europea. Da quel momento la costruzione comunitaria ha conosciuto una forte
accelerazione per giungere alla creazione di una autentica Unione europea.
Il Consiglio europeo, che si svolse nell'affascinante cornice del Castello
Sforzesco, prese un'altra importante decisione. Quella di stabilire una data
durante la quale, ogni anno, si celebrasse la nascita delle Comunità
europee. La scelta cadde sul 9 maggio, giorno nel quale nel 1950 il Ministro
degli Affari esteri francese Robert Schuman sollecitò i governi dei paesi
appena usciti dalla tragedia della seconda guerra mondiale di unirsi e
creare organi comuni per scongiurare il pericolo di altre guerre in Europa e
per creare le condizioni per la stabilità politica ed economica del Vecchio
Continente. A quell'appello, conosciuto come "Dichiarazione Schuman",
aderirono inizialmente Germania, Francia, Italia, Belgio, Olanda e
Lussemburgo. Ai sei paesi fondatori si sono aggiunti progressivamente nove
nuovi paesi. La Danimarca, l'Irlanda ed il Regno Unito, nel 1973; la Grecia,
nel 1981; la Spagna ed il Portogallo, nel 1986; l'Austria, la Finlandia e la
Svezia, nel 1995. Dal 1 maggio 2004 l'Unione europea, con l'adesione di
dieci paesi, amplierà ulteriormente i suoi confini geografici, per
ricomprendere 25 Stati membri. Per celebrare la "Festa
dell'Europa", fra le tante iniziative in programma il prossimo 9
maggio, la bandiera blu con le 12 stelle gialle, simbolo dell'Unione
europea, sventolerà a Milano sui mezzi pubblici, in piazza del Duomo e
accanto alla Madonnina.
MERCATO INTERNO: LA COMMISSIONE
EUROPEAQ TUTELA LA LIBERA CIRCOLAZIONE DEI BENI E DEI SERVIZI IN FRANCIA, IN
ITALIA E NEI PAESI BASSI
Bruxelles, 29 aprile 2003 - La Commissione europea ha deciso di richiamare
la Francia al suo obbligo di conformarsi ad una sentenza della Corte di
giustizia europea che le impone di applicare correttamente sul piano
nazionale la legislazione europea in materia di prodotti difettosi. Se
l'inadempimento dovesse protrarsi, la Corte potrebbe infliggere alla Francia
una penalità. La Commissione ha inoltre deciso di deferire alla Corte
l'Italia in relazione alla sua regolamentazione nazionale sui rimorchi
agricoli, che ha come conseguenza di impedire l'utilizzazione e
l'importazione in Italia della maggior parte dei rimorchi fabbricati in
altri Stati membri, in violazione dei principi della libera circolazione
stabiliti dal trattato che istituisce la Comunità europea. La Commissione
intende altresì deferire alla Corte i Paesi Bassi, a causa dei vincoli che
questo Stato membro impone alle società di sorveglianza privata che
desiderano prestare i loro servizi sul suo territorio. La Commissione
ritiene che queste restrizioni siano ingiustificate e costituiscano un
ostacolo alla libera circolazione dei servizi, in violazione del trattato e
della legislazione europea sul riconoscimento delle qualifiche
professionali. Francia prodotti difettosi La Commissione ha deciso di
inviare alla Francia una lettera di diffida, ai sensi dell'articolo 228 del
trattato CE, per la mancata esecuzione della sentenza della Corte del 25
aprile 2002 (causa C-00/52) relativa al non corretto recepimento nel diritto
nazionale della direttiva 85/374/CE in materia di responsabilità per danno
da prodotti difettosi. Gli Stati membri che non si conformano ad una
sentenza della Corte di giustizia possono essere condannati al pagamento di
una penalità. La direttiva in questione ha innanzitutto lo scopo di
garantire ai consumatori un livello adeguato di tutela in tutta l'Unione
europea. Essa stabilisce il principio della responsabilità oggettiva,
secondo il quale il consumatore, per avere diritto a un risarcimento, deve
soltanto fornire la prova del difetto di un prodotto e del danno subito in
conseguenza di esso, senza essere tenuto a provare, come era il caso in
molti Stati membri prima della direttiva, che il produttore ha commesso una
negligenza. Il secondo obiettivo della direttiva è di eliminare gli
ostacoli al funzionamento del mercato interno e le distorsioni della
concorrenza risultanti da disparità tra le legislazioni nazionali in
materia. Tali disparità rischiano di scoraggiare la vendita di taluni
prodotti in alcuni Stati membri e quindi di limitare la scelta a
disposizione dei consumatori, che rischiano di conseguenza anche di pagare
più caro del necessario questi prodotti. La direttiva costituisce quindi un
quadro comune per il principio della responsabilità oggettiva. La Corte di
giustizia ha confermato che il margine discrezionale di cui dispongono gli
Stati membri per disciplinare la responsabilità per danno da prodotti
difettosi è totalmente determinato dalla direttiva stessa. La direttiva non
contiene alcuna disposizione che autorizzi gli Stati membri ad adottare o a
mantenere, sulle questioni che essa disciplina, disposizioni più severe. La
Corte di giustizia ha ritenuto pertanto incompatibili con la direttiva
85/374 varie disposizioni del codice civile francese. Il primo luogo, la
legislazione francese non prevede, contrariamente alla direttiva, che il
valore dei danni causati ai beni debba essere superiore a €500 perché un
consumatore possa chiedere un risarcimento fruendo delle più vantaggiose
norme della direttiva in materia di prova. Tuttavia, al di sotto della
soglia di €500, la direttiva permette ai danneggiati di far valere i loro
diritti ai sensi della disciplina ordinaria della responsabilità. In
secondo luogo, il codice civile francese stabilisce una responsabilità
oggettiva per i distributori di prodotti difettosi e permette loro di
chiamare in causa il produttore. Questo ha l'effetto negativo di
moltiplicare le chiamate in causa, che è appunto ciò che la direttiva
vuole evitare. Infatti, la direttiva offre ai consumatori la possibilità,
inesistente prima della sua adozione, di chiedere un risarcimento
direttamente al produttore. Questa possibilità si aggiunge a quella
prevista dai regimi ordinari di responsabilità contrattuale o
extracontrattuale, che il consumatore, se preferisce, può invocare. In
terzo luogo, la legge francese obbliga un produttore che intende invocare la
clausola di esonero detta di "rischio di sviluppo" prevista
all'articolo 7 della direttiva di provare di aver adottato, anche in seguito
alla messa in circolazione del prodotto, le disposizioni idonee a prevenire
le conseguenze di un prodotto difettoso. La direttiva, invece, considera
sufficiente che il produttore fornisca la prova che lo stato delle
conoscenze scientifiche e tecniche al momento in cui ha messo in
circolazione in prodotto non permetteva di scoprire l'esistenza del difetto.
Al momento del recepimento, gli Stati membri potevano scegliere di mantenere
questa clausola di esonero o di escluderla totalmente dalla legislazione
nazionale. Nel 1998 la Francia ha scelto di mantenere questa clausola,
eccezion fatta per i danni causati dai prodotti derivati dal sangue. Italia
- rimorchi per trattori agricoli La Commissione ha deciso di deferire
l'Italia alla Corte di giustizia a causa della regolamentazione nazionale
sui rimorchi agricoli, in base alla quale i dispositivi di aggancio dei
rimorchi ai trattori devono essere conformi a norme tecniche nazionali. Di
conseguenza, la maggior parte dei rimorchi fabbricati negli altri Stati
membri non sono accettati. La regolamentazione in vigore rappresenta quindi
un ostacolo alla libera circolazione delle merci ai sensi degli articoli
28-30 del trattato CE. La Commissione aveva chiesto alle autorità italiane
di modificare tale regolamentazione per permettere l'utilizzazione e quindi
l'importazione dei rimorchi legalmente fabbricati secondo le norme tecniche
in vigore in altri Stati membri, qualora le modalità di aggancio ai
trattori garantiscano un livello accettabile di sicurezza per i conducenti
e, se del caso, per la circolazione stradale. Anche se le autorità
nazionali hanno riconosciuto l'esistenza dell'ostacolo, non è stato dato
alcun seguito concreto all'impegno preso nel 2001 di modificare il codice
della strada. Paesi Bassi - società di sorveglianza privata Le società che
forniscono servizi di sorveglianza privata e che desiderano esercitare la
loro attività nei Paesi Bassi devono ottenere un'autorizzazione preventiva
delle autorità nazionali anche se intendono operare solo temporaneamente.
Inoltre, i loro dirigenti devono essere in possesso di un'autorizzazione
personale e le società devono fornire a tutti i loro dipendenti uno
speciale permesso ("legitimatiebewijs") rilasciato dalle autorità
olandesi. In tutti questi casi, le società di sorveglianza privata sono
soggette al pagamento di una tassa e le autorità olandesi non tengono conto
degli obblighi già assolti dalle società nei rispettivi paesi. I Paesi
Bassi, inoltre, non riconoscono le qualifiche professionali equivalenti
ottenute in altri Stati membri ed esigono che il personale che presta
servizi di sorveglianza sul loro territorio siano in possesso di qualifiche
olandesi. La Commissione è del parere che questi obblighi costituiscano una
restrizione ingiustificata della libertà di prestazione di servizi e quindi
vìolino l'articolo 49 del trattato CE e le direttive 89/48/CEE e 92/51/CEE
relative al sistema generale di riconoscimento delle qualifiche
professionali. Non avendo ricevuto risposta soddisfacente alla sua richiesta
formale di correggere questa situazione, inviata nell'ottobre 2001 alle
autorità olandesi sotto forma di parere motivato, la Commissione ha ora
deciso di adire la Corte di giustizia.
LA COMMISSIONE EUROPEA APPROVA
L'ACQUISIZIONE DA PARTE DI QUATTRO BANCHE ITALIANE DI FIDIS RETAIL ITALIA
(FIAT AUTO)
Brussels, 29 Aprile 2003 - La Commissione Europea ha approvato un'operazione
di concentrazione con cui Banca Intesa, Capitalia, San Paolo Imi e
Unicredito acquisiscono il controllo di Fidis Retail Italia S.p.A,
attualmente controllata da Fiat Auto S.p.A. In Fidis Retail confluirà, a
seguito di una riorganizzazione societaria, l'attività di credito al
consumo per l'acquisto di autoveicoli svolta dal gruppo Fiat. Dopo una
dettagliata analisi, la Commissione è giunta alla conclusione che
l'operazione non dà luogo a problemi di natura concorrenziale. Banca
Intesa, Capitalia, Imi San Paolo e Unicredito sono quattro gruppi bancari
italiani attivi in diversi settori, tra i quali, quello creditizio,
assicurativo, finanziario e "parabancario" sia a livello nazionale
che internazionale. L'operazione in esame rientra nell'ambito della
riorganizzazione del gruppo Fiat volta a ridurre la sua esposizione
debitoria. La concentrazione consiste nell'acquisizione da parte delle
quattro banche del 51% di Fidis Retail Italia S.p.A. per mezzo di una società
veicolo. Il restante 49% resterà nelle mani di Fiat Auto, la quale avrà a
disposizione un'opzione per riacquistare in futuro la quota ceduta. La
Commissione ha svolto un'analisi dettagliata del settore del credito al
consumo in generale e dei finanziamenti per l'acquisto d'autovetture in
particolare, riguardo al mercato italiano. L'impatto dell'operazione è
stato valutato in vari scenari competitivi, anche con riferimento alla
possibilità per le banche di coordinare in futuro il proprio comportamento
concorrenziale. A seguito di ciò, la Commissione ha concluso che la
concentrazione non solleva preoccupazioni dal punto di vista concorrenziale
e ha deciso di autorizzarla senza condizioni.
B. CR FIRENZE - APPROVATO
DALL'ASSEMBLEA IL BILANCIO 2002 DIVIDENDo PARI A EURO 0,052 PER OGNI AZIONE
ORDINARIA
Firenze, 29 aprile 2003 - L'Assemblea dei soci della Cassa di Risparmio di
Firenze Spa, riunitasi a Firenze il 28 Aprile 2003 e presieduta da Aureliano
Benedetti, ha approvato il bilancio dell'impresa ed il bilancio consolidato
per l'anno 2002. E' stata approvata la proposta del Consiglio di
Amministrazione di distribuzione di un dividendo, al lordo delle ritenute di
legge, pari a Euro 0,052 per ogni azione ordinaria in circolazione al 31
Dicembre 2002. La data di pagamento è il 22 Maggio 2003, previo stacco
cedola n.3 in data 19 Maggio 2003. La parte ordinaria dell'Assemblea
prevedeva anche: - il rinnovo del Consiglio di Amministrazione che, con
l'approvazione del bilancio 2002, ha visto concludersi il suo mandato
triennale. Il nuovo Consiglio di Amministrazione è composto da 14 membri di
cui 7 su designazione dell'Ente Cassa di Risparmio di Firenze, che ha
confermato Aureliano Benedetti, Giampiero Busi, Ambrogio Folonari, Lionardo
Ginori Lisci, Pier Giovanni Marzili, Giuseppe Morbidelli e Foscolo
Poggiolini, 2 su designazione di Bnp Paribas S.A., che ha confermato Jean
Clamon e Giuseppe Spadafora, 5 su designazione di Sanpaolo Imi Spa, che ha
confermato Piero Antinori, Francesco Corsi e Massimo Mattera e ha chiamato a
far parte del consiglio di nuova nomina Pio Bussolotto e Mario Manuli.
Aureliano Benedetti e Giampiero Busi sono stati confermati rispettivamente
Presidente e vice Presidente del Consiglio di Amministrazione; - la nomina
della società di revisione che ha visto la conferma della società
PricewaterhouseCoopers; - l'autorizzazione all'acquisto od alla vendita di
azioni proprie che è stata confermata; Per quanto riguarda la parte
straordinaria dell'Assemblea, sono state approvate alcune modifiche dello
Statuto sociale, tra le quali le più significative sono: - l'abolizione del
c.d. casting vote del Presidente del Consiglio di Amministrazione; - la
modifica della denominazione del gruppo bancario in Gruppo Banca Cr Firenze.
Il Presidente, a conclusione dell'Assemblea, ha voluto ringraziare i
Consiglieri uscenti Paolo Campaioli, Ferruccio Ferragamo ed Ivano Paci per
il lavoro svolto ed il contributo fornito allo sviluppo della banca. Il
Presidente ha altresଠringraziato la Direzione Generale e tutto il
personale della banca per l'impegno dimostrato e per i risultati
conseguiti.
COLT: FATTURATO PRIMO TRIMESTRE +10% IN
ITALIA CONTRATTI CON MINISTERO DEI BENI CULTURALI, MINISTERO DELL' AMBIENTE
E UNIVERSITÀ DI ROMA
Milano, 29 aprile 2003 - Colt Telecom Plc, leader europeo nei servizi di
telecomunicazione e Internet a banda larga per aziende, comunica i risultati
relativi al primo trimestre 2003. I dati più significativi sono stati: Giro
d'affari: 390,32 milioni di Euro, +10% rispetto al primo trimestre 2002;
L'aumento del giro d'affari è dovuto in parte dalla debolezza della
Sterlina sull'euro; Giro d'affari retail : +20,7% pari a 235,43 milioni di
Euro; Margine operativo lordo al netto dell'inflazione e di avvenimenti
straordinari migliora dal 28,7% al 33,6%; Ebitda: + 247%pari a 48,84 milioni
di Euro; Uscite di cassa, escluso l'acquisto di bond, ridotte da 158,02
milioni di Euro a 17,81 milioni di Euro; Solida posizione di liquidità, con
circolante e equivalenti per 1370,49 milioni di Euro; Clienti direttamente
connessi al network e eBusiness: 16.316 (+23%); Staff, incluso lavoratori
temporanei e dipendenti, ridotto di 231 unità durante il primo
quadrimestre. Il Presidente di Colt Telecom Group, Barry Bateman ha così
commentato: "Abbiamo fatto un buon inizio 2003 nonostante le condizioni
generali del settore Tlc rimangano insidiose. Colt ha segnato ulteriori
miglioramenti nel giro d'affari, nei redditi lordi ed in Ebitda. Inoltre
abbiamo continuato a dimostrare la nostra capacità di migliorare il flusso
di cassa con il consumo dei contanti che si riduce da 158,02 milioni di Euro
del primo trimestre di 2002 ai 17,81 milioni di Euro del primo trimestre di
quest' anno, escluso gli acquisti di bond. Rimaniamo sul mercato per
realizzare il nostro obiettivo di far diventare positivo il flusso di cassa
durante il 2005.Il circolante è un vantaggio competitivo importante
nell'odierno mercato e con 954 milioni di sterline di risorse liquide unite
alla reputazione dei nostri servizi i nostri clienti vedono Colt come
un'azienda di successo nel settore delle telecomunicazione europee."
Steve Akin, Presidente e Ceo di Colt aggiunge: "Le nostre prestazioni
nel primo quarter riflettono l'ulteriore progresso fatto nelle nostre
priorità chiave: sviluppo delle revenues, amministrazione controllata dei
costi di gestione e spese per gli investimenti. Le revenues sono cresciute
del 10% (390,32 milioni di Euro) con alti margini di vendita al dettaglio
che migliorano del 20.7%. Inoltre, abbiamo continuato a attirare nuovi
clienti. Fra i nuovi contratti il più significativo è quello con Oracle,
la più grande azienda di software, che ha scelto Colt come uno dei
fornitori pan europei. Inoltre abbiamo ottenuto un nuovo importante cliente
in Portogallo: Banco Investimento Global Services (BIG). Tra gli altri nuovi
importanti clienti abbiamo St Microelectronics. Nel settore istituzionale
continuiamo a realizzare progressi con un nuovo contratto con l'Università
di Roma per quale Colt fornirà servizi fino a 1 Gbps collegando nove
costruzioni. Inoltre, a Roma, abbiamo ottenuto nuovi contratti con il
Ministero dei Beni Culturali e il Ministero dell'Ambiente. In Francia, sia
negli enti locali sia nell'amministrazione centrale, abbiamo stipulato
accordi con Les Hospices de Lyon, Communaute Urbane de Lyon e il Ministero
degli Affari Sociali. Il miglioramento del reddito lordo al netto della
svalutazione riflette il miglioramento degli incassi assieme alle azioni che
abbiamo preso per controllare strettamente i costi di gestione ridotti da
87,63 milioni di Euro del primo trimestre 2002 a 82,17 milioni di Euro nel
primo trimestre 2003. I lavoratori effettivi sono ora 4.624 e sono stati
ridotti di 231 unità,compresi i lavoratori a tempo e quelli a progetto.
Contiamo di ridurre gli effettivi a circa 4.300 prima della conclusione
dell'anno. La fase principale della costruzione della nostra infrastruttura
della rete è stata completata all'inizio di 2002 ed ora stiamo concentrando
l'investimento di capitali sul new business con conseguente riduzione
ulteriore delle spese per gli investimenti a 59,76 milioni di Euro rispetto
ai 199,83 milioni di Euro del primo trimestre dell''anno scorso. Anche se
non ci sono segni di miglioramento nel settore Tlc, pensiamo di realizzare
ulteriori progressi durante il secondo trimestre e durante tutto
l'anno".
ASM BRESCIA ASSEMBLEA APPROVA BILANCIO
2002. L'UTILE DI ESERCIZIO AMMONTA A CIRCA 63 MILIONI DI EURO
Brescia, 29 aprile 2003: L'assemblea degli azionisti di Asm Brescia S.p.A.
tenutasi il 28 aprile 2003 ha deliberato l'approvazione del bilancio
d'esercizio al 31 dicembre 2002, corredato dalla Relazione degli
Amministratori sulla gestione, del Collegio Sindacale e della Società di
Revisione, nonché l'approvazione del bilancio consolidato al 31 dicembre
2002. I principali risultati consolidati del Gruppo Asm Brescia Spa al 31
dicembre 2002: il valore della produzione su base consolidata è salito del
13,3% a 785,2 milioni di Euro; il valore aggiunto è risultato pari a 270
milioni di Euro ed il margine operativo lordo si è attestato a circa 194,6
milioni di Euro con un rapporto percentuale fra Mol e valore della
produzione pari al 24,7%. La posizione finanziaria netta pari a -269,6
milioni di Euro circa e il rapporto fra debito e patrimonio netto di 0,25
confermano la solidità finanziaria del gruppo. Il valore degli investimenti
realizzati nel 2002 ammonta globalmente a circa 202 milioni di Euro. Gli
investimenti più rilevanti riguardano, oltre gli interventi sulle reti di
distribuzione, il repowering delle centrali termoelettriche di Cassano e del
Mincio, la realizzazione della terza linea del termoutilizzatore ed il
potenziamento dell'impianto di depurazione di Verziano. L'utile di esercizio
del gruppo al 31 dicembre 2002 ammonta a circa 63 milioni di Euro.
L'assemblea degli azionisti di Asm Brescia S.p.A. ha deliberato inoltre la
distribuzione agli azionisti di un dividendo pari a 0,06 Euro per ciascuna
azione in circolazione: la data di stacco della cedola sarà il 19 maggio
2003 mentre il pagamento del dividendo è stato fissato a decorrere dal 22
maggio 2003.
GRUPPO DSM : UTILE PRIMO TRIMESTRE 2003
PARI A 73 MILIONI DI EURO, CON INCREMENTO DEL 7% SUL PRIMO TRIMESTRE
2002
Milano 29 aprile 2003 - Il Gruppo Dsm ha realizzato nel primo trimestre 2003
un utile operativo pari a 91 milioni di €uro, con un aumento di 10 milioni
di €uro rispetto al primo trimestre 2002. L'utile da attività ordinarie
al netto delle imposte è stato di 72 milioni di €uro, con incremento del
6% (pari a 4 milioni di €uro) sul primo trimestre 2002. L'utile netto
totale è stato pari a 73 milioni di €uro. Peter Elverding, Presidente del
Consiglio di Amministrazione, ha dichiarato: "Il primo trimestre è
stato caratterizzato da un forte ribasso del dollaro, da alti prezzi delle
materie prime e dall'incertezza sulle condizioni economiche. Inoltre abbiamo
dovuto sostenere costi incidentali dovuti a danni subiti da Dsm Chemicals a
Rotterdam. Fatte queste considerazioni, ritengo che il primo trimestre si
sia concluso in modo soddisfacente per Dsm; sia l'utile operativo sia
l'utile netto hanno fatto registrare valori superiori a quelli del primo
trimestre 2002. Abbiamo potuto approfittare di piccoli miglioramenti
verificatisi in alcuni mercati, come risulta dalla crescita autonoma dei
volumi intorno al 9%. Data l'insicurezza delle previsioni di mercato,
sebbene il primo trimestre sia stato incoraggiante, riteniamo prematuro
pronunciarci già adesso sull'intero esercizio 2003. L'utile operativo del
secondo trimestre dovrebbe attestarsi sul livello del primo trimestre
2003." Nel primo trimestre 2003 l'utile netto ha mostrato un incremento
del 7% sul primo trimestre 2002. Tale aumento è originato dalla crescita
autonoma dei volumi in quasi tutti i settori (per una crescita totale del
9%) e da un aumento dei prezzi medi di vendita pari al 5%. I tassi di cambio
del dollaro, della sterlina e dello yen hanno avuto un effetto negativo del
7%. Nel primo trimestre l'utile operativo da attività correnti è stato di
91 milioni di €uro, con un aumento del 12% rispetto al primo trimestre
2002. L'incremento dell'utile è da attribuirsi principalmente a volumi di
vendita maggiori.
GRANDI NAVI VELOCI (GRUPPO GRIMALDI):
L'ASSEMBLEA DEGLI AZIONISTI HA APPROVATO I RISULTATI DELL'ESERCIZIO 2002 CON
LA DISTRIBUZIONE DI UN DIVIDENDO DI 0,02 EURO PER AZIONE.
Genova, 29 aprile 2003 - L'Assemblea degli azionisti di Grandi Navi Veloci
S.p.A. - compagnia di navigazione attiva nel trasporto di merci e passeggeri
con auto al seguito nel Mediterraneo e quotata al Mercato telematico della
Borsa Italiana - presieduta da Aldo Grimaldi, ha approvato il bilancio di
esercizio 2002 che si chiude con un utile netto di 3,9 milioni di Euro. Più
in particolare, confrontando i dati con quelli dell'esercizio precedente,
risulta che i ricavi della gestione caratteristica hanno raggiunto i 195,9
milioni di Euro rispetto ai 180,9 milioni di Euro del 2001 (+8,3%), il
margine operativo lordo cresce a 56,6 milioni di Euro rispetto ai 48,6
milioni di Euro del 2001 (+16,5%). Il risultato operativo, che sconta
maggiori ammortamenti per 8,2 milioni di Euro dovuti all'inserimento nella
flotta di nuove unità, risulta sostanzialmente in linea con l'esercizio
precedente passando da 26,2 milioni di Euro a 26,0 milioni di Euro (-0,7%).
L'utile di competenza risulta pari a 3,9 milioni di Euro contro i 12,7
milioni di Euro del 2001. A tale risultato hanno contribuito fattori
considerati straordinari quali una svalutazione delle azioni proprie
detenute in portafoglio per un importo di 3,3 milioni di Euro ed un
accantonamento di circa 0,5 milioni di Euro per aderire al condono fiscale.
Il patrimonio netto a fine esercizio ammonta a 146,3 milioni di Euro e
l'indebitamento finanziario netto risulta pari a 309,6 milioni di Euro (al
lordo delle immobilizzazioni finanziarie) a causa principalmente
dell'acquisto del nuovo supertraghetto La Superba. Per quanto riguarda
l'aspetto commerciale, i passeggeri trasportati nel corso del 2002 sono
saliti a 1.138.000 unità rispetto alle 957.600 del 2001 (+18,8%), il numero
delle auto al seguito è salito a 365.900 rispetto alle 301.800 del 2001
(+21,2%) ed i veicoli commerciali sono passati a 1,835 milioni di metri
lineari dai 1,918 milioni dell'esercizio precedente (-4,3%). L'Assemblea ha
inoltre provveduto al rinnovo del Consiglio di Amministrazione che risulta
composto da: Aldo Grimaldi (Presidente), Guido Alpa, Fulvio Rosina, Giovanni
Grimaldi, Isabella Grimaldi, Alessandra Grimaldi e Stefano Zara
(Consiglieri). L'Assemblea ha infine approvato la distribuzione di un
dividendo di 0,02 Euro per azione con stacco della cedola il 19 maggio 2003
e pagamento il 22 maggio.
BILANCIO 2002 AIR LIQUIDE ITALIA IN UNA
CONGIUNTURA ECONOMICA ITALIANA DIFFICILE SI MANTIENE LA DINAMICA DI CRESCITA
DEL NOSTRO GRUPPO: FATTURATO IN ITALIA IN CRESCITA DELL'8,9% RISULTATO
EBITDA IN ITALIA + 10,1 %
Milano, 29 aprile 2003 - L'assemblea di Air Liquide Italia, tenutasi il 23
aprile 2003, ha esaminato i conti dell'anno 2002. Franco Moscetti,
Amministratore Delegato di Air Liquide Italia, ha cosi sintetizzato i
risultati ottenuti: "Nel 2002, malgrado la difficile congiuntura
internazionale ed un sensibile rallentamento della produzione industriale in
Italia, la nostra società ha mantenuto una dinamica di crescita
raggiungendo un fatturato consolidato di 568,0 milioni di € (+8,9% sul
2001), un risultato Ebitda di 156,6 milioni di € (+ 10,1% sul 2001), un
utile netto di 21,2 milioni di € e un cash-flow di 111,4 milioni di €.
Nell'anno appena trascorso abbiamo inoltre condotto alcune operazioni
societarie quali l'acquisto del residuo 47% del capitale sociale della
Medicasa Calabria srl, la cessione all'Aem di Milano del 25 % del capitale
sociale della Energheia srl e conferimento alla società Alis l'attività
clienti industriali. Per il 2003 il Gruppo Air Liquide si aspetta di trarre
ulteriori benefici dal continuo impegno nello sviluppo di nuove applicazioni
per i gas convenzionali e dai nuovi servizi e tecnologie che andranno ad
ampliare la propria offerta" Aggiunge Olivier Imbault, Direttore
Generale di Air Liquide Italia,: " Le attività industriali del Gruppo
Air Liquide Italia, strutturate in tre Business Lines (Clienti Industriali,
Grandi Industrie e Elettronica), malgrado il rallentamento della congiuntura
economica, hanno raggiunto un fatturato di 419,9 milioni di € (+5,5 %) con
un utile netto di 17,7 milioni di €. La Business Line Clienti Industriali
ha registrato un incremento del 4,6% ottenuto sia con lo sviluppo dei volumi
dei gas liquidi, principalmente nei mercati alimentare e chimica, sia con
l'aumento delle vendite di materiali e di installazioni in clientela. La
Business Line Grandi Industrie ha registrato una buona progressione dei
risultati rispetto all'anno precedente (+ 7,5%) dovuto essenzialmente allo
sviluppo dei due Grandi Progetti di gasificazione dei residui nella
lavorazione del petrolio (IGCC), in Sicilia e in Sardegna, nonché al buon
andamento del mercato siderurgico. La Business Line Elettronica, malgrado un
anno difficile ed un'attività ciclica, consolida la sua posizione." In
riferimento ai risultati della controllata Air Liquide Sanità, Aldo Mazzadi,
v.Direttore Generale della stessa, dichiara: " La Sanità prosegue la
sua crescita grazie allo sviluppo importante dell'assistenza a domicilio,
realizzato da Medicasa Italia (+51,6% del fatturato sul 2001), dei servizi
d'igiene ospedaliera e sterilizzazione in outsourcing offerti da Omasa
(+31,5% del fatturato sul 2001) e delle vendite di dispositivi medici sia in
Italia che all'estero. L'esercizio si è chiuso con un utile netto di 3,5
milioni di € e un fatturato di 148,1 milioni di € (20,1% sul 2001)
confermando la validità della nostra strategia di innovazione e di
diversificazione dell'offerta." Il Gruppo, per il 2002 ha realizzato a
livello mondiale un fatturato di 7,9 miliardi di euro similare a quello
realizzato nel 2001 e un utile netto in aumento del 4,3% (excluding forex) :
in Europa e specialmente in Italia i risultati sono in crescita grazie
sopratutto all'Attività Grande Industrie e alla Sanità..Queste cifre
confermano Air Liquide nel suo ruolo di leader mondiale nei gas industriali
e medicinali e dimostrano la capacità di resistenza del mestiere dei gas
medicinali ed industriali, la qualità delle sue posizioni sul mercato
mondiale e la sua costante innovazione tecnologica e commerciale sui
segmenti di mercati. "L'anno 2003 inizia in un contesto geopolitico
difficile e incerto. Tuttavia l'eccellente situazione finanziaria del Gruppo
e il suo forte potenziale di crescita ci permettono di affrontare l'anno con
fiducia e prevedere un miglioramento delle nostre attività e dei nostri
risultati" ha commentato Benoit Potier, Presidente del Directoire del
Gruppo.
L'ASSEMBLEA DI VITAMINIC APPROVA
BILANCIO 2002
Milano/Torino, 28 aprile 2003 - Si è riunita ieri a Torino l'assemblea
straordinaria - in terza convocazione - e ordinaria - in seconda
convocazione - degli azionisti di Vitaminic SpA . In sede straordinaria,
l'assemblea degli azionisti Vitaminic ha approvato la fusione per
incorporazione in Vitaminic SpA della società Buongiorno SpA e il correlato
aumento di capitale per massimo nominali Euro 17.868.615,18 a servizio della
fusione mediante l'emissione di massime n. 68.725.443 nuove azioni
ordinarie, con godimento regolare, di nominali Euro 0,26 ciascuna, da
attribuire ai soci dell'incorporata in base al rapporto di cambio di tredici
azioni Vitaminic per ogni due azioni Buongiorno, considerando l'intero
capitale sociale sottoscritto e versato di Buongiorno SpA alla data di
efficacia della fusione, ai sensi dell'art. 2504bis, comma 2 del Codice
Civile. Una volta perfezionata la fusione, attraverso il deposito dell'atto
di fusione per l'iscrizione al Registro delle Imprese, le azioni di
Buongiorno verranno annullate e concambiate con azioni di Vitaminic, sulla
base del rapporto di cambio evidenziato. Vitaminic provvederà a comunicare
a Monte Titoli SpA l'ammontare globale dell'emissione di azioni a servizio
del concambio affinché tale società ne curi la gestione accentrata in
regime di dematerializzazione. Il concambio avverrà su richiesta degli
azionisti Buongiorno avanzata per il tramite degli intermediari autorizzati
con decorrenza dalla data di perfezionamento del processo di fusione, senza
alcun onere per spese e commissioni a carico degli azionisti stessi. Per
quanto riguarda i tempi, i luoghi e gli adempimenti necessari per procedere
al concambio delle azioni dopo il perfezionamento della fusione, Vitaminic
provvederà alla pubblicazione di apposito avviso su almeno un quotidiano a
diffusione nazionale. La società risultante dalla fusione sarà regolata
dallo statuto sociale di Vitaminic. L'oggetto sociale della Combined Entity
non sarà modificato e la fusione non comporterà, quindi, il diritto di
recesso previsto dall'art. 2437 cod. civ. e dall'art. 131 del Decreto
Draghi. I soci fondatori di Vitaminic sono assoggetti a vincoli di lock-up
sul 100% delle loro azioni fino alla data di esecuzione della fusione; dalla
data di esecuzione, per un anno, Gianluca Dettori sarà soggetto a un
ulteriore lockup sul 50%, mentre Adriano Marconetto e Franco Gonella sul
20%. Inoltre, Mauro Del Rio e Andrea Casalini sono assoggettati a vincoli di
lock-up sul 100% delle azioni loro rivenienti dal concambio per un anno a
fare data dalla data di esecuzione della fusione, mentre Jorge Mata Jiménez
sul 96% delle azioni a lui rivenienti dal concambio per un anno a fare data
dalla data di esecuzione della fusione; in seguito, e per un ulteriore anno,
Mauro Del Rio, Andrea Casalini e Jorge Mata Jiménez sono soggetti a un lock
-up sul 60%, a supporto degli obiettivi industriali della Combined Entity.
Si rende noto che la fusione è stata approvata in data odierna anche
dall'Assemblea dei Soci di Buongiorno SpA. L'assemblea straordinaria ha
altresì deliberato tre ulteriori correlati aumenti di capitale per un
numero complessivo di massime n. 8.453.413 nuove azioni Vitaminic del valore
nominale di Euro 0,26 ciascuna, a servizio della conversione dei tre Piani
di Stock Options di Buongiorno, attualmente in essere, in altrettanti piani
di incentivazione azionaria della Combined Entity. Inoltre, sono state
approvate le modifiche dell'art. 5 dello Statuto Sociale relativo al
capitale e dell'art. 1 dello Statuto Sociale relativo alla denominazione
sociale che passerà, quest'ultima, una volta completato il processo di
fusione, da Vitaminic SpA a Buongiorno Vitaminic SpA. In sede ordinaria,
l'assemblea dei soci ha approvato il Bilancio d'esercizio al 31 dicembre
2002 e ha approvato la proposta del Consiglio di Amministrazione di
ripianare integralmente la perdita di Euro 34.915.426 mediante l'utilizzo
parziale della riserva sovrapprezzo azioni. Inoltre, poiché il mandato dei
membri del Consiglio di Amministrazione e del Collegio Sindacale è venuto a
scadenza lo scorso 23 novembre 2002, l'assemblea degli azionisti ha
provveduto al rinnovo dei suddetti organi. Il nuovo Consiglio di
Amministrazione è, pertanto, così composto: Mauro Del Rio, Andrea Casalini,
Gianluca Dettori, Jorge Mata, Giorgio Luca Bruno, Riccardo Lia, Rolando
Polli, Carlo Alberto Carnevale-Maffè, Francisco Moreno de Alboran y Vierna,
questi ultimi tre con caratteristiche di indipendenza. I nuovi membri del
Collegio Sindacale sono: Mario Tardini, Pietro Agostino Viotto e Alberto
Guiotto (sindaci supplenti: David John Ferrari e Sergio Gibelli).
L'assemblea ordinaria ha altresì proceduto a conferire a Price Waterhouse
Coopers SpA l'incarico di revisore contabile per i prossimi tre anni.
NUOVA ACQUISIZIONE DEL GRUPPO URALITA
Milano, 29 aprile 2003 - Nel quadro del programma di sviluppo in Europa, il
Gruppo Uralita ha di recente acquisito le attività di isolamento della
società tedesca Pfleiderer Ag. La Divisione isolamento della Pfleiderer Ag
è attualmente il terzo produttore europeo di lane minerali con fabbriche
dislocate in sei paesi, detenendo importanti quote di mercato con un
fatturato complessivo di 225 milioni di euro. Poliglas conferma così la sua
posizione di leader europeo nel settore dell'isolamento con 10 unità
produttive ed un fatturato superiore a 200 milioni di euro. Riteniamo che
questa nuova acquisizione, per l'importanza ed il prestigio della Pfleiderer
Ag, costituisca un ulteriore vantaggio per i nostri clienti, che vedono così
ampliata la gamma di prodotti a loro disposizione e la possibilità di
offrire soluzioni sempre più evolute in un contesto qualitativo di assoluto
valore. Infolink: www.poliglas.com
GIULIO SALOMONE NOMINATO VICE PRESIDENT,
FINANCIAL INTEGRATED SERVICES
Torino, 29 aprile 2003 - Giulio Salomone è stato nominato Vice President,
Financial Integrated Services della Fiat Auto. Salomone opera alle dirette
dipendenze del Ceo, Giancarlo Boschetti. Nato a Torino il 7 luglio 1961,
Salomone ha iniziato l'attività nel Gruppo Fiat nel 1987 ed ha ricoperto
nel gruppo Fidis incarichi di crescente responsabilità nel business dei
finanziamenti, sia nell'ambito delle staff centrali che in diversi mercati
esteri. Nel 2000 ha assunto la responsabilità di Country Manager in
Portogallo e, dal febbraio 2002, ha ricoperto l'incarico di Vice President
Marketing della Business Unit Customer Services della Fiat Auto.
LA COMMISSIONE EUROPEA AUTORIZZA
L'ACQUISIZIONE DELLE ATTIVITÀ DI PREUSSAG ENERGIE NEL SETTORE DEL PETROLIO
E DEL GAS IN GERMANIA DA PARTE DI GAZ DE FRANCE
Bruxelles, 29 aprile 2003 - La Commissione europea ha dato il via libera
all'acquisizione da parte di Gaz de France delle attività nei settori del
petrolio e del gas in Germania di Preussag Energie GmbH. L'operazione dà
luogo a sovrapposizioni di modesta entità nel mercato a monte dell'energia
e non modifica sostanzialmente la posizione di GdF nel mercato francese a
valle del gas. Il 20 marzo 2003, alla Commissione è pervenuta la notifica
di un progetto di concentrazione con la quale Gaz de France (GdF) acquisisce
il controllo delle attività in Germania di Preussag Energie GmbH, una
controllata del gruppo tedesco TUI, mediante acquisto di quote. Preussag
Energie è una società internazionale di esplorazione e produzione di
petrolio e di gas naturale che opera su scala mondiale in nove paesi. Le sue
attività al di fuori della Germania non rientrano però nell'operazione di
cui trattasi. Dalle indagini della Commissione è risultato che Preussag
Energie opera principalmente nei mercati a monte, quali quelli della ricerca
di petrolio e di gas naturale, della produzione e vendita di petrolio e
della produzione e vendita di gas naturale. GdF gode in Francia di una forte
posizione nel mercato a valle del gas ma è un concorrente di minore
importanza nei mercati a monte. Dall'operazione deriveranno perciò
sovrapposizioni di minore entità nei mercati a monte, nei quali la quota di
mercato cumulativa delle parti rimarrà comunque molto modesta. Su questa
base la Commissione ha anche concluso che l'operazione non modificherà la
posizione di GdF nel mercato francese. Gaz de France è un'impresa integrata
del settore del gas, operante principalmente in Francia. Le sue attività
comprendono l'esplorazione e produzione, lo stoccaggio, il trasporto e la
fornitura di gas. GdF opera anche nei settori della gestione dell'energia e
dell'ingegneria climatica e termica.
SANPAOLOIMPRESE.COM ACCOMPAGNA LE PMI
IN EUROPA: SU INFORMAZIONI E CONSULENZA PERSONALIZZATA PER OTTENERE I FONDI
COMUNITARI E FINANZIARE I PROPRI PROGETTI
Torino, 29 aprile 2003 - L'ultima novità del portale Sanpaolo Imprese è il
canale Orizzonti Europei http://www.sanpaoloimprese.com/europa/
che aggiorna le aziende sulle agevolazioni e le opportunità di sviluppo e
di cooperazione nell'Unione Europea e i relativi bandi. Il canale intende
andare incontro al bisogno crescente di un'informazione qualificata,
affidabile e tempestiva, da parte delle Pmi che desiderano avvantaggiarsi
delle opportunità offerte dalla Comunità Europea. Alla segnalazione di
news, scadenze dei bandi e appuntamenti in Europa si affiancano una serie di
servizi specifici, sempre gratuiti, riservati a chi si registra a questo
specifico canale: la newsletter Impres@ Europa, le schede di approfondimento
dei singoli Programmi Comunitari, e soprattutto Impres@ Europa Risponde.
Quest'ultimo servizio permette alle aziende di ottenere una consulenza
online sulle agevolazioni e le opportunità di cooperazione nell'Unione
Europea, proponendo liberamente quesiti sui programmi e sui bandi
comunitari. Questi servizi sono proposti da Sanpaolo grazie alla
collaborazione con CBbe - Coopération Bancaire pour l'Europe-Geie, parte
del Gruppo e specializzata nella consulenza alle immprese su bandi e appalti
comunitari. Ai servizi informativi, si affianca naturalemnte l'ampia gamma
di strumenti che Sanpaolo è in grado di offrire alle aziende, grazie ad
un'esperienza di oltre 40 anni e alla profonda specializzazione nel settore
estero. Dalle tradizionali forme di finanziamento all'export a quelle più
sofisticate che includono assistenza sia nella individuazione di soluzioni
ad hoc (credito acquirente, Forfaiting, export financing...), sia per
l'assicurazione dei crediti (Sace) sia per accedere alle agevolazioni Simest
ai programmi di internazionalizzazione delle imprese italiane.
DELTA AIR LINES TORNA A VOLARE, DA
GIUGNO, IN MOLTE DELLE DESTINAZIONI INTERNAZIONALI SOSPESE
Milano, 29 aprile 2003 - Delta annuncia che a partire dal mese di Giugno
reintrodurrà la maggior parte dei voli sospesi in Aprile e Maggio a causa
della diminuzione della domanda conseguente le azioni militari in Iraq. La
capacità del network per il mese di Giugno sarà ridotta del 7% rispetto
all'operativo originario. "Con la riduzione delle attività militari in
Iraq, prevediamo che la domanda riprenderà a salire" afferma Subodh
Karnik, Senior Vice-President Network e Revenue Management. A partire da
Giugno Delta reintrodurrà i voli da New York (Jfk) per Atene, Barcellona,
Francoforte, Istanbul, Madrid, Nizza, Roma e Venezia. Delta riprenderà ad
operare inoltre il volo Atlanta - Madrid, il secondo collegamento Atlanta -
Francoforte ed il terzo volo Atlanta - Londra Gatwick. Per il mese di Giugno
restano sospesi il volo New York (Jfk) - Milano, il secondo collegamento New
York (Jfk)- Parigi e il volo Atlanta - Barcellona. Verranno inoltre
reintrodotti alcuni voli nazionali precedentemente sospesi. "Le
prenotazioni per i mesi futuri non hanno ancora raggiunto i livelli
precedenti il conflitto quindi si rende necessaria la riduzione della
capacità del nostro network" conclude Subodh Karnik. Infolink: www.delta.com
LA COMMISSIONE EUROPEA
DELL'EUROPARLAMENTO APPROVA IL PROGRAMMA SULL'ENERGIA INTELLIGENTE, MA
INSISTERÀ PER APPORTARVI ALCUNI EMENDAMENTI
Bruxelles, 29 aprile 2003 - La commissione per l'industria
dell'Europarlamento ha approvato la proposta della Commissione relativa al
programma "Energia intelligente per l'Europa", che si svolgerà
nel periodo 2003-2006 e porrà maggiore enfasi sull'energia rinnovabile e
l'efficienza energetica rispetto al programma precedente. La commissione
parlamentare ha approvato la proposta in seconda lettura, a seguito della
risposta del Consiglio agli emendamenti avanzati dal Parlamento dopo la
prima lettura. Il Consiglio ha accolto la maggior parte degli emendamenti
presentati, ma ha respinto la proposta degli eurodeputati di istituire
un'agenzia europea per l'energia intelligente e di creare una task force
all'interno della Commissione, per coordinare i diversi ambiti d'azione del
programma e verificare il collegamento con le altre politiche comunitarie.
La commissione per l'industria ha ritirato gli emendamenti relativi alla
task force, ma ripresenterà quelli relativi alla creazione di una nuova
agenzia. Le istituzioni hanno raggiunto un compromesso sull'entità del
bilancio, che ammonterà a 200 milioni di euro e sarà ripartito fra quattro
ambiti: il miglioramento dell'efficienza energetica (Save, 64 milioni di
euro); la promozione di fonti energetiche nuove e rinnovabili (Altener, 72
milioni di euro); gli aspetti energetici dei trasporti (Steer, 30 milioni di
euro); la promozione di fonti energetiche rinnovabili e dell'efficienza
energetica nei paesi in via di sviluppo (Coopener, 34 milioni di euro). Fra
gli obiettivi del programma figurano la promozione degli investimenti nelle
tecnologie emergenti già sul mercato e l'incoraggiamento della diffusione
di migliori prassi. Le opzioni tecnologiche e i risultati dei progetti
saranno monitorati in collaborazione con il Centro comune di ricerca (Ccr)
della Commissione.
CONFERENZA INTERNAZIONALE SULLA
BONIFICA DELLE ACQUE SOTTERRANEE CONTAMINATE IN AREE URBANE
Stoccarda, 29 aprile 2003 - Il 25 e 26 giugno si svolgerà a Stoccarda
(Germania) una conferenza internazionale dedicata alla "bonifica delle
acque sotterranee contaminate in aree urbane". L'obiettivo principale
della manifestazione è di presentare i risultati del progetto Incore.
Finanziato nell'ambito della sezione "Energia, ambiente e sviluppo
sostenibile" (Eesd) del quinto programma quadro (5PQ), tale progetto ha
sviluppato un approccio integrato per lo studio, la valutazione e
rivitalizzazione delle acque freatiche inquinate nelle zone
industrializzate. La conferenza presenterà altresì i risultati di altri
progetti finanziati nell'ambito del 5PQ che si ricollegano al tema della
bonifica di terreni e acque freatiche in Europa. Si auspica che il convegno
aiuterà scienziati, prestatori di servizi e amministratori a tutti i
livelli a trasformare i propri ritrovati in soluzioni pratiche per
contrastare il problema delle acque sotterranee contaminate. Infolink: http://www.uw-d.de/incore/workshop.htm
SEMINARIO INTERNAZIONALE SUL RECUPERO E
IL RIUTILIZZO DELLE ACQUE REFLUE
Izmir, 29 aprile 2003 - La Rete mediterranea dell'UE per il recupero e il
riutilizzo delle acque reflue (Med-Reunet) terrà il 25 e 26 maggio a Izmir
(Turchia) un seminario internazionale. La rete è finanziata nell'ambito del
programma di cooperazione internazionale "Inco 2" del quinto
programma quadro. I temi affrontati nel corso della manifestazione saranno i
seguenti: tecnologia e innovazione; valutazione e gestione dei rischi;
regole e normative; questioni socioeconomiche; gestione integrata delle
risorse idriche; studi di casi e sviluppo delle capacità. Infolink: http://www.med-reunet.com
ARTIGIANI E PICCOLI IMPRENDITORI
MILANESI: SIGLATI GLI ACCORDI CON ATM SPA PER INCENTIVARE L'USO DEL
TRASPORTO PUBBLICO SCONTI SUGLI ABBONAMENTI ANNUALI ORDINARI E PARCHEGGI A
TARIFFE AGEVOLATE PER GLI OLTRE 400 MILA LAVORATORI DELLE PICCOLE IMPRESE E
DELL'ARTIGIANATO.
Milano 29 aprile 2003 - Incentivare l'utilizzo del servizio di trasporto
pubblico da parte dei lavoratori delle imprese operanti nel settore
dell'artigiano: è questo l'obiettivo comune degli accordi siglati da Bruno
Soresina (presidente e amministratore delegato di Atm SpA) rispettivamente
con Maurizio Calzolari (presidente milanese della Confederazione Nazionale
dell'Artigianato e della Piccola e Media Impresa - Cna) e Salvatore Luca
(presidente Unione Artigiani della Provincia di Milano). Due accordi
importanti che, favorendo l'utilizzo dei mezzi di trasporto pubblico e
contemporaneamente riducendo la circolazione dei mezzi privati,
rappresentano un passo concreto verso il miglioramento della mobilità e,
quindi, della qualità della vita cittadina sia per i residenti, sia per i
lavoratori che la frequentano quotidianamente. Grazie all'intesa raggiunta,
gli oltre 400 mila lavoratori delle piccole imprese e dell'artigianato
(circa 100 mila unità sul territorio di Milano e provincia) avranno la
possibilità di viaggiare, tutti i giorni e senza limitazioni di orario,
sulla rete di trasporto pubblico sottoscrivendo (tramite Unione Artigiani e
Cna Milano) abbonamenti annuali ordinari, urbani e interurbani, a prezzi
scontati. Ma non solo. Fanno parte integrante degli accordi una serie di
iniziative collaterali connesse all'utilizzo del mezzo pubblico e sempre
finalizzate al miglioramento della qualità della vita a Milano, quali:
l'offerta di abbonamenti annuali scontati per i parcheggi di corrispondenza
gestiti da Atm, al fine di garantire il posto auto per i lavoratori
pendolari; l'analisi territoriale connessa alla localizzazione delle imprese
associate, al fine di ricercare possibili azioni utili a consentire l'uso
della rete di trasporto pubblico anche in aree oggi non servite; la
predisposizione di piani per gli spostamenti lavorativi dei dipendenti;
l'organizzazione di punti di assistenza e informazione collegati con Cna e
Unione; la promozione presso gli enti istituzionali del miglioramento delle
politiche di arredo urbano.
TREMILA IMPRESE CINESI DIFFUSE IN TUTTA
LA LOMBARDIA GIORNI DIFFICILI. CRESCIUTE DEL 16% IN UN ANNO MA MENO DELLA
MEDIA DELLE IMPRESE EXTRACOMUNITARIE (+22%)
Milano, 29 aprile 2003 - Giorni difficili per gli imprenditori lombardi di
origine extracomunitaria: la Sars che colpisce le attività degli orientali
arriva dopo la guerra che aveva messo in difficoltà gli arabi. Sono proprio
i cinesi gli imprenditori più numerosi in Lombardia: 2.966 imprese su
21.718 attività regionali con un titolare di origine extracomunitara. Ma
quali sono le città con l'economia più multietnica? A Milano si
concentrano 11.922 imprese, il 55% delle ditte individuali di
extracomunitari attive in Lombardia. Segue Brescia (2566, 11,8%), Bergamo
(1881, 8,7%), Mantova (1014, 4,7%), Varese (1271, 5,9%), Como (808, 3,7%),
Pavia (766, 3,5%), Cremona (520, 2,4%), Lecco (356, 1,6%), Lodi (347, 1,6%),
Sondrio (267, 1,2%). E ci sono comunità economiche che hanno scelto Milano:
gli egiziani hanno 2236 imprese ditte individuali a Milano su 4293 in tutta
Italia. Come i peruviani: delle 1139 imprese in Italia, 513 sono a Milano. E
gli ecuadoregni: 169 su 430 in Italia sono imprenditori milanesi. Mentre le
imprese di cinesi sono distribuite in tutta Italia: solo 1992 sono a Milano
su un totale italiano di 13.398. Sono questi alcuni dei dati che emergono da
un'elaborazione sui dati del registro delle imprese della Camera di
commercio di Milano attraverso il Lab Mim sulle ditte individuali attive con
titolare extracomunitario al quarto trimestre 2001 confrontato con lo stesso
periodo del 2001. Lombardia: le comunità più presenti: cinesi e egiziani.
A Milano gli egiziani per la prima volta superano i cinesi (2236 imprese
contro 1992 nel quarto trimestre 2002). Mentre in Lombardia prevalgono
ancora i cinesi (2966 imprese contro 2604 di egiziani). Presenti soprattutto
a Brescia (426 contro solo 57 di egiziani), Mantova (173 e 10), Bergamo (108
e 79), Varese (95 e 32), Como (42 e 30), Cremona (39 e 20). Più attività
egiziane a Pavia (47 di cinesi contro ben 77 di egiziani), Lodi (17 e 42),
Lecco (11 e 19) E a Milano gli egiziani superano i cinesi in affari.
Continua a crescere la presenza di cittadini extra-comunitari nel tessuto
produttivo milanese: le imprese straniere (ditte individuali) raggiungono
ormai quasi quota 12 mila (11.922), pari al 9,6% del totale delle imprese
extra-comunitarie presenti in Italia (124.762, dati relativi al IV trimestre
2002). Rispetto al IV trimestre 2001 la crescita è stata del 21%. Per la
prima volta gli egiziani superano i cinesi (2236 imprese contro 1992 nel
quarto trimestre 2002). Lombardia: crescita nell'ultimo anno. In Lombardia
le imprese con titolare extracomunitario passano da 17.818 a 21.718 (+22%,
+3900 imprese). Crescono di più Mantova (+37%, +276 imprese), Lodi (+31%,
+82), Cremona (+29% +116), Brescia (+27%, +553), Varese (+25%, + oltre 255
imprese), Milano (+21%, +2038), Lecco (+21%, +61), Pavia (+19%, +124),
Bergamo (+17%, +270), Como (+15%, +103), Sondrio (+9%, +22), La classifica
in base al rapporto con le imprese attive. Tenendo conto del totale delle
imprese individuali attive in Lombardia (419.354), le imprese con titolari
extracomunitari rappresentano il 7,8% a Milano. Dietro Milano c'è Brescia
con 4,4%, Bergamo con 4%, Lodi, Mantova e Varese con il 3,9%, Como con il
3,4%, Cremona con il 3,1%, Lecco con il 2,8%, chiudono Pavia e Sondrio con
il 2,6%. Lombardia: le comunità più presenti: cinesi e egiziani (quota
sulle imprese individuali totali). Le imprese cinesi, rispetto al totale
delle imprese individuali, sono presenti soprattutto a Milano (1,3%), ma
subito dopo con lo 0,7% a Brescia e Mantova. Segue Varese con lo 0,3%,
Sondrio, Pavia, Lodi, Cremona e Como con lo 0,2%. Fanalino di coda Lecco con
lo 0,1%. Gli egiziani invece sono concentrati a Milano (1,5% sul totale
delle imprese individuali attive) e a Lodi (0,5%).
CAMBIO AI VERTICI DI BRONDI TELEFONIA
SPA: MARCO CAGNETTA, PROVENIENTE DAL GRUPPO L'ORÉAL ASSUME IL RUOLO DI
DIRETTORE COMMERCIALE IN BRONDI TELEFONIA SPA
Moncalieri, 29 Aprile 2003 - Marco Cagnetta è stato nominato nuovo
Direttore Commerciale di Brondi Telefonia Spa subentrando a Franco Benna che
ha svolto egregiamente questo incarico in azienda per numerosi anni. Sempre
più competitiva sul mercato consumer, Brondi Telefonia ha visto in Marco
Cagnetta la figura ideale per individuare le politiche commerciali e di
prodotto, fondamentali allo sviluppo strategico dell'azienda. Forte di una
consolidata esperienza presso aziende leader nel mercato del largo consumo,
Marco Cagnetta assume un ruolo chiave in Brondi nel coordinamento di
iniziative rivolte alla differenziazione dei canali di vendita e di
coordinamento della forza vendita che presidia in modo capillare l'intero
territorio nazionale. Brondi infatti puo' contare oggi su oltre 4000 punti
vendita e piu' di 100 centri di assistenza post-vendita. Torinese, 41 anni,
sposato con due figlie, Marco Cagnetta ha iniziato giovanissimo la carriera
in ambito commerciale con noti marchi del mass market come Perugina e
Barilla fino a diventare National Account Manager e Trade Promotions Manager
di Benckiser Miralanza. Nel 1994 entra in L'Oréal Paris e diviene
velocemente Responsabile Vendite Canale Gdo, per assumere poi la
responsabilità del Category Management / Ecr per L'Oréal Saipo Italia e
diventare dal 2000 Direttore Trade Marketing ed International Accounts.
"La scelta di Marco Cagnetta" commenta Cristina Brondi Direttore
Generale di Brondi Telefonia Spa, "non e' casuale ma motivata dalla
convinzione che la personalità intraprendente e l'esperienza consolidata in
aziende multinazionali di primissimo piano, operanti in differenti settori
merceologici, possano contribuire efficacemente allo sviluppo dell'azienda.Il
Know How appreso nelle sue precedenti esperienze, unito alla competenza nel
settore della telefonia di Brondi, risultano un mix vincente per affrontare
con successo l'aumento di livello di competitività dei mercati."
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