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2003 anno 6° 

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MARTEDI'
29 APRILE 2002

pagina 4

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IL DIBATTITO INTERISTITUZIONALE SULLA RICERCA IN MATERIA DI CELLULE STAMINALI RIVELA L'AMPIEZZA DEL DIVARIO ETICO IN EUROPA 

Bruxelles, 29 aprile 2003 - Nel discorso conclusivo pronunciato al seminario interistituzionale sulla ricerca in materia di cellule staminali, tenutosi a Bruxelles il 24 aprile, il commissario europeo per la Ricerca Philippe Busquin ha elogiato i partecipanti per la professionalità con la quale hanno affrontato un tema così controverso. Tuttavia, nonostante il tono pacato delle discussioni, sono emerse evidenti divergenze fra gli Stati membri dell'UE sulle questioni etiche. All'inizio dei lavori, Busquin ha ricordato ai presenti, fra cui scienziati, eurodeputati, rappresentanti delle delegazioni nazionali e osservatori, che non spetta alle istituzioni europee disciplinare gli aspetti etici. Il Commissario ha affermato, infatti, che è opportuno concentrare le discussioni sulle possibili condizioni per il finanziamento della ricerca sulle cellule staminali nell'ambito dei programmi quadro comunitari. Tale dibattito, a suo avviso, contribuirà alla proposta della Commissione su questo argomento, che verrà pubblicata a maggio o giugno. Focalizzando ulteriormente il dibattito, il direttore generale della DG Ricerca della Commissione Achilleas Mitsos ha sottolineato che i tre ambiti cosiddetti "off limit", ovvero la creazione di embrioni esclusivamente a fini di ricerca, la clonazione di esseri umani e la modifica permanente del codice genetico umano non saranno finanziati nell'ambito dei programmi comunitari. Tuttavia, nonostante i numerosi tentativi di ridurre la portata del dibattito etico alla questione cruciale della ricerca basata sull'impiego di embrioni umani soprannumerari, creati a scopo di fecondazione in vitro, non si è riusciti a conciliare le posizioni morali sostanzialmente incompatibili dei vari Stati membri. Il rappresentante della Germania ha ricordato che nel proprio paese è in corso un dibattito su tale argomento e, pur non azzardando previsioni sul possibile risultato, ha avvertito che se si decidesse di vietare l'utilizzo di embrioni umani a scopo di ricerca in Germania, il governo e i cittadini tedeschi si opporrebbero all'impiego dei fondi comunitari, ai quali la Germania contribuisce, per finanziare tale ricerca in altri paesi. La delegazione austriaca ha chiesto la proroga dell'attuale moratoria de facto relativa alla ricerca sulle cellule staminali embrionali e il rappresentante dell'Italia, dove è stata ugualmente avviata una revisione della normativa in materia, ha posto il seguente quesito: "È ammissibile che nel sesto programma quadro vengano finanziate delle pratiche considerate illegali in altri Stati membri?". In risposta a tale posizione, il presidente della commissione per l'industria, il commercio estero, la ricerca e l'energia dell'Europarlamento Carlos Westendorp y Cabeza, ha affermato: "Non si capisce perché alcuni Stati membri dovrebbero tentare di bloccare i finanziamenti europei per una determinata pratica, a prescindere dalle loro condizioni nazionali, visto che ciò contravviene ai principi dell'UE. Cosa accadrebbe se l'Austria o il Lussemburgo si opponessero alla politica comune della pesca semplicemente perché non dispongono di coste, oppure se altri paesi contestassero il trattato Euratom poiché essi hanno scelto di non autorizzare la produzione di energia nucleare a livello nazionale?". Altri paesi hanno adottato un approccio etico alla questione della ricerca sulle cellule staminali embrionali, efficacemente sintetizzato dalle osservazioni del rappresentante del Lussemburgo, il quale ha dichiarato che, sotto il profilo della tutela della dignità umana "un embrione umano ha un peso inferiore, sulla bilancia etica, rispetto ad un paziente che soffre, pertanto ciò dovrebbe riflettersi nel risultato finale del dibattito". Busquin e la Commissione dovranno ora procedere alla redazione di una proposta su tale questione, al fine di raggiungere una posizione convergente, sebbene sia difficile immaginare quale forma dovrebbe assumere un compromesso plausibile. Il Commissario ha sottolineato che qualsiasi decisione finale dovrà essere assunta in consultazione con il Consiglio e il Parlamento europeo, dove è più probabile che si registri la massima divergenza di opinioni. In conclusione, Busquin ha sottolineato le ragioni alla base della volontà della Commissione di raggiungere un consenso, ribadendo gli obiettivi fondamentali dello Spazio europeo della ricerca: "Il sesto programma quadro non potrà mai cercare di coprire tutti gli aspetti della ricerca sulle cellule staminali, alcuni dovranno essere lasciati ai singoli Stati membri. Ma se vogliamo davvero che la ricerca europea diventi un punto di riferimento mondiale, dobbiamo cercare di allontanarci dall'approccio nazionale, anche in ambiti controversi come questo". 

SECONDO ALCUNI STUDI, LA MAMMOGRAFIA PREVENTIVA CONTRIBUISCE A SALVARE VITE UMANE
Bruxelles, 29 aprile 2003 - Ricercatori danesi e svedesi hanno scoperto che, in seguito all'introduzione dei servizi di screening mammografico, la mortalità da cancro al seno si è ridotta considerevolmente. Nel corso di uno studio condotto dal dott. Laszlo Tabar presso il centro ospedaliero di Falun, in Svezia, è stato comparato il numero di decessi da cancro al seno durante il periodo compreso tra i 20 anni precedenti e i 20 anni successivi all'introduzione dello screening in due contee svedesi. Lo studio ha esaminato oltre 200.000 casi di donne tra i 20 ed i 69 anni affette da cancro al seno. "Il nostro obiettivo era di documentare gli effetti a lungo termine del monitoraggio mammografico sulla mortalità da cancro al seno, tenendo presenti potenziali variabili dovute alla selezione naturale, a modifiche nell'incidenza del tumore al seno ed al tipo di classificazione delle cause di mortalità", ha spiegato il dott. Tabar. Dallo studio è emerso che la mortalità da cancro al seno in donne tra i 40 ed i 69 anni sottoposte allo screening mammografico si è ridotta del 44 per cento. In donne che non avevano fatto il test, al contrario, il tasso di mortalità è calato soltanto nella misura del 16 per cento. Nel caso di donne più giovani, di età compresa tra i 40 ed i 49 anni, il tasso di mortalità si è ridotto del 48 per cento, contro il 19 per cento per le donne non sottoposte a mammografia. Parallelamente, uno studio condotto nei Paesi Bassi ha rivelato che, grazie ad uno screening di routine, si può ridurre fortemente il tasso di mortalità in donne tra i 55 ed i 74 anni di età. Sotto la guida di Suzie Otto del dipartimento di sanità pubblica, il team di scienziati ha analizzato dati relativi ad oltre 23.000 donne, della fascia di età indicata, decedute di cancro al seno, al fine di individuare le tendenze temporali della mortalità di questa forma di tumore e gli effetti dello screening. Rispetto ai dati registrati per il periodo 1986-1988, il tasso di mortalità da tumore al seno dal 1997 in poi si è ridotto sensibilmente, di quasi 20 punti percentuali. La dott.ssa Otto ha inoltre scoperto che, in seguito all'introduzione dei servizi di screening, il tasso di mortalità è diminuito di quasi 2 punti percentuali l'anno. I risultati prodotti da entrambi gli studi fanno ritenere che mediante i programmi di screening si possa ridurre drasticamente il numero dei decessi da cancro al seno. Viene inoltre fugato ogni dubbio sull'importanza che la mammografia potrebbe avere nella prevenzione del cancro al seno. 

IN ITALIA LE SIGARETTE UCCIDONO 83 MILA PERSONE ALL'ANNO 
Firenze, 29 aprile 2003 - Ogni anno in Italia il fumo uccide circa 83.000 persone, ossia 1 su 6-7 decessi è dovuto al tabacco. In particolare, sono 45 mila le vittime del cancro provocato dalle sigarette, il 30% di tutte le morti per tumore. Tra i giovani maschi la mortalità è tra le più alte dei Paesi occidentali. Secondo il recente Libro Bianco sul fumo preparato dalla Lil T in collaborazione con l'Istituto di ricerche farmacologiche Mario Negri, a meno di modificazioni importanti nei costumi, nei prossimi decenni l'Italia sarà uno dei Paesi dell'Unione Europea in cui il fumo uccide di più. Rispetto ai non fumatori, i fumatori sono 22 volte più a rischio di tumore ai polmoni, da 6 a 7 volte in più per neoplasie alla bocca, da 8 a 10 volte per tumore all' esofago, da 10 a 18 volte per i tumori alla laringe. Il piano sanitario nazionale 1998/200l attribuisce al fumo il 90% delle morti per tumori polmonari, i 2/3 delle morti per broncopneumopatia cronica ed 1/4 delle morti per malattie cardiovascolari. L'obiettivo generale del piano è di ridurre la prevalenza dei fumatori, che non dovrebbe superare il 20% degli uomini e il 10% delle donne, tendendo a zero per le donne che fumano in gravidanza e riducendo i fumatori tra gli adolescenti, e la quantità quotidiana di sigarette. Il piano indica tra le azioni specifiche a livello regionale e locale, la promozione di interventi di educazione sanitaria, la diffusione di misure preventive, la disassuefazione al fumo. Le toscane fumano di più e la Regione investe € 800 mila In Toscana fumano mezzo milione di uomini (33%) e oltre 350.000 donne (22%). Secondo ricerche del Centro Studi prevenzione Oncologica di Careggi, complessivamente la Toscana ha la stessa proporzione di fumatori dell'Italia, con l'eccezione delle donne che fumano molto più della media delle italiane (17%). E' invece rimasta stabile la percentuale dei fumatori. Uomini. Tra i più giovani, prima dei 20 anni, fuma un ragazzo ogni 5. Per le giovanissime l'abitudine al fumo si è particolarmente accentuata. L'unico dato confortante è quello degli ex fumatori: smettono sempre di più sia i maschi che le femmine, soprattutto in Toscana (23%) rispetto al resto d'Italia (20%). Proprio per disincentivare i giovani dal fumare la Regione Toscana ha appena approvato un programma di investimenti (800 mila euro in due anni) per la prevenzione. Previsti, tra l'altro, una campagna di comunicazione, corsi nelle scuole, il potenziamento dei centri anti fumo e lo sviluppo degli "ospedali senza fumo" delle Asl. 

SECONDO FISCHLER, IL PROBLEMA DELLA COESISTENZA RIGUARDA SOLO I RISCHI ECONOMICI E NON LA SICUREZZA SANITARIA O ALIMENTARE 
Bruxelles, 29 aprile 2003 - La questione della coesistenza riguarda solo le possibili conseguenze economiche derivanti dalla combinazione di colture geneticamente modificate (GM) e biologiche, ha affermato il 24 aprile il commissario per l'Agricoltura, lo Sviluppo rurale e la Pesca Franz Fischler. Intervenendo ad una tavola rotonda sui risultati della ricerca in materia di coesistenza, Fischler ha ricordato alle parti interessate che essa non comporta rischi sanitari o ambientali. Mettendo in atto un efficace processo di autorizzazione dei prodotti geneticamente modificati, ha spiegato il Commissario, solo le colture transgeniche autorizzate, ovvero ritenute sicure per la salute umana e animale e per l'ambiente, possono essere coltivate in Europa. Il commissario per la Ricerca Philippe Busquin, anch'egli presente alla tavola rotonda, ha convenuto che trasformare la questione della coesistenza in un dibattito sui rischi dell'agricoltura geneticamente modificata non ha senso. "Dobbiamo concentrarci sui rischi economici [...] e riconoscere che la coesistenza è inevitabile ed essenziale per garantire la libertà di scelta degli agricoltori e dei consumatori", ha aggiunto Busquin. Entrambi i Commissari hanno sostenuto che tale libertà di scelta non può essere raggiunta nell'attuale situazione, poiché gli agricoltori tradizionali o biologici rischiano di subire pesanti perdite economiche nel caso in cui venga riscontrata una presenza avventizia di organismi geneticamente modificati (Ogm) superiore alla soglia consentita. Analogamente, la contaminazione avventizia con le colture non transgeniche potrebbe avere delle ripercussioni economiche anche per i coltivatori di prodotti Gm. Per affrontare tali questioni, "ciò che occorre attualmente è una valutazione delle prove scientifiche esistenti in materia di contaminazione avventizia di colture transgeniche e non, nonché delle misure tecniche e agronomiche necessarie per evitare o ridurre tale contaminazione e i relativi costi", ha affermato Fischler. Secondo gli studi tecnico-scientifici e gli esperimenti condotti a tutt'oggi, per alcune colture la coesistenza può essere garantita facilmente, mentre per altre occorre adottare un diverso approccio agricolo al fine di migliorarne la gestione. Fischler ha spiegato che oltre a variare da coltura a coltura, la gestione della coesistenza richiede la considerazione di altri fattori, quali le differenze regionali in termini di condizioni naturali, struttura dell'azienda agricola e modelli di produzione. Nel contempo, è opportuno concentrare l'attenzione sulle colture caratterizzate da una notevole probabilità di contaminazione avventizia, per le quali delle varietà transgeniche sono già state approvate o lo saranno nel prossimo futuro, come il mais e la colza. Fischler ha sottolineato che qualsiasi approccio in materia di coesistenza dovrà essere realizzato in un arco di tempo ragionevole. Per quanto concerne l'attività politica, il dott. Fischler ha affermato che spetta agli Stati membri elaborare delle misure appropriate in base alle rispettive condizioni nazionali e regionali. "[Essi] possono valutare le loro esigenze individuali e scegliere l'impostazione politica più opportuna, conformemente al principio generale secondo cui le misure nazionali non devono essere in contrasto con il diritto comunitario". In risposta alle richieste di affrontare la questione della responsabilità per la contaminazione genetica a livello comunitario, il dott. Fischler ha ribadito la necessità, innanzitutto, di "verificare se le leggi vigenti a livello nazionale non offrano già sufficienti possibilità per il risarcimento di eventuali perdite economiche in caso di contaminazione avventizia". Quanto alla valutazione di provvedimenti agricoli e dati scientifici, il Commissario ha posto l'accento sul crescente numero di iniziative già avviate dagli Stati membri. Fra queste figura la relazione del ministero danese per l'Alimentazione, l'Agricoltura e la Pesca sulla strategia di coesistenza fra le colture GM, convenzionali e biologiche. Presentata durante la tavola rotonda da Soren Mikkelsen dell'Istituto danese di scienza agraria, la relazione identifica e valuta le misure considerate necessarie per garantire la coesistenza fra la produzione transgenica e le colture non geneticamente modificate. Pur concludendo che la coesistenza può essere attuata con successo per alcune colture entro gli attuali valori limite, la relazione fa notare che le spese da sostenere per rispettare le soglie previste varierebbero ampiamente da coltura a coltura e da un'azienda agricola all'altra. Il documento raccomanda, inoltre, l'introduzione di un corso obbligatorio in materia di coltivazione e gestione delle colture geneticamente modificate nella formazione degli agricoltori. Mikkelsen ha annunciato che le discussioni proseguiranno in occasione della conferenza europea sulla coesistenza, prevista per il 13 e 14 novembre a Copenaghen. Oltre ad assumere una funzione di coordinamento e consulenza sulla questione della coesistenza, entro la fine dell'estate, la Commissione dovrebbe pubblicare una serie di linee guida su tale argomento, in base alle conclusioni della tavola rotonda. 

ABILITY- TECN HELP 2003 TORINO LINGOTTO FIERE 16-19 OTTOBRE 
Torino, 29 aprile 2003 - In questo 2003 dichiarato dall¹ Unione Europea "Anno delle persone con Disabilità" Lingotto Fiere ripropone il Salone Ability-Tecn Help che consentirà di portare all¹attenzione di Associazioni ed Enti pubblici che si occupano dei meno fortunati le ultime novità in fatto di tecnologie, impianti e prodotti che contribuiscono a favorire la vita e l¹integrazione delle persone anziane e disabili. Nell¹edizione 2002 Ability nelle tre giornate d¹apertura aveva fatto registrare oltre 40.000 visitatori con 450 espositori . Queste cifre saranno senz¹altro confermate quest'anno con la presentazione di inedite soluzioni nei campi più diversi del vivere quotidiano. Per citare alcuni esempi: mezzi di trasporto individuali e collettivi, arredi speciali, ausili per il bagno, la cucina, la mobilità, la sicurezza, la didattica e poi attrezzature elettromedicali e per la riabilitazione. Saranno inoltre presentati progetti, sistemi per la comunicazione e impianti tecnologici per favorire l'integrazione e la mobilità fuori e dentro casa. Sono anche previsti incontri tra Associazioni ed Enti pubblici e gli istituti di ricerca e le aziende produttrici al fine di creare efficaci sinergie operative. Ability Tecn Help 2003 proporrà anche eventi che vedranno protagonisti gli stessi disabili e che certamente costituiranno una dimostrazione di quanto già oggi si riesce a fare per far vivere, in modo ³quasi² normale, questi nostri concittadini meno fortunati. Infolink: www.ability-tecnhelp.it 

AD EUROCARNE IL BILANCIO SULLA BSE TRE ANNI DOPO IN FIERA A VERONA DAL 22 AL 25 MAGGIO
Verona, 29 aprile 2003 - Nel mondo, dopo le forti preoccupazioni degli anni scorsi, ci si sta avviando verso un graduale ma costante declino del cosiddetto morbo di "mucca pazza". Nel 2002, in Italia si sono registrati solo 36 capi bovini positivi. L'ultima edizione di Eurocarne, l'importante Salone internazionale delle tecnologie per la lavorazione, conservazione e distribuzione delle carni, si era tenuta nel 2000 quando il mondo era ancora scosso dalle preoccupanti notizie riguardo alla Bse, il morbo diventato tristemente noto con il nome di "mucca pazza". A distanza di tre anni, dal 22 al 25 maggio, Eurocarne torna a Verona in un'atmosfera decisamente più serena rispetto all'ultima edizione. Oggi, infatti, fortunatamente, la Bse (dall'inglese Bovine spongiform encephalopathy) ha assunto connotati più tranquillizzanti e la situazione appare verso la via della risoluzione. La situazione italiana ed europea in generale, infatti, non ha assunto quelle sembianze tragiche che molti temevano e ci si sta avviando verso un graduale ma costante declino, almeno nella maggior parte dei Paesi europei. In Italia il 2001 aveva portato alla luce 50 casi di Bse mentre il 2002 si è fermato a 36 casi compresi due bovini nati in Danimarca e Germania. La situazione epidemiologica dei vari Paesi viene tenuta costantemente sotto controllo e i dati vengono aggiornati periodicamente su numerosi siti internazionali, tra cui, il più importante è quello dell'Organizzazione mondiale della salute animale www.oie.int mentre per l'Italia il sito da consultare è www.sanita.it/bse. Nel nostro Paese, dai primi due casi di Bse nel 1994 all'aprile 2003, sono stati riscontrati 92 focolai (nei primi 4 mesi di quest'anno sono solo 3 i casi rilevati dalle analisi). L'Italia è stato tra i Paesi europei sicuramente più attivi nell'attuazione delle forme di prevenzione e difesa contro la Bse. Basti pensare che, secondo gli ultimi dati del Ministero della Salute, nel nostro Paese dall'inizio di quest'anno sono stati effettuati 186.856 test anti prione. E finora in Italia sono state fatte 1.400.589 analisi per verificare la presenza del cosiddetto morbo di "mucca pazza". Ma soprattutto, contro i rischi legati alla Bse, si sono attivate le imprese zootecniche italiane, sia quelle attive sul versante della produzione sia quelle di trasformazione e distribuzione. Già ad Eurocarne 2000 era stato possibile verificare l'alto livello di professionalità dell'industria della carne del nostro Paese. L'edizione di quest'anno sarà un ulteriore importante opportunità per valutare il livello raggiunto dalle imprese del settore sia in termini di sicurezza alimentare sia di tracciabilità dei processi di produzione. Ricordiamo che l'ultima edizione di Eurocarne, nonostante la particolare situazione di mercato dettata dall'emergenza "mucca pazza", ha fatto registrare la presenza, grazie anche alla contemporaneità con Intershop e Criotech Expo, di 573 espositori (di cui 151 esteri) su 63.000 mq espositivi complessivi e di 45.000 visitatori professionali (provenienti da ben 77 Paesi). Nel susseguirsi delle edizioni Eurocarne si è confermato l'appuntamento più importante a livello internazionale nel settore delle tecnologie applicate alla lavorazione, conservazione e distribuzione delle carni. Un settore dove l'Italia rappresenta uno dei Paesi leader a livello mondiale con un fatturato di oltre 180 milioni di euro (di cui il 67% frutto delle esportazioni) solo per quanto concerne le macchine per la lavorazione delle carni. Più complessivamente il comparto delle carni riveste un ruolo assolutamente fondamentale nell'economia italiana. Basti pensare che la filiera della carne bovina nel nostro Paese, in termini strutturali coinvolge circa 200.000 imprese e dà occupazione a oltre 300.000 addetti per un fatturato complessivo nel 2001 di circa 5.200 milioni di euro. Ma se si analizza tutta l'industria delle carni in Italia si arriva ad un fatturato di oltre 18.000 milioni di euro (che rappresentano il 20% del fatturato dell'industria alimentare italiana). Senza dimenticare che la carne, nonostante le varie crisi legate alle emergenze sanitarie zootecniche, ha rappresentato nel 2001 il 21,5% della spesa alimentare degli italiani. Attualmente il consumo pro capite di carne in Italia è attestato sui 91,1 kg, leggermente più basso alla media dell'Unione Europea di 96,7 kg. Anche per quest'ultime ragioni ad Eurocarne grande risalto viene dato anche nell'edizione 2003 al settore della distribuzione delle carni che oggi, più che nel passato, rappresenta un vero e proprio strumento di marketing per il successo di questo settore. Eurocarne, quindi, come già nella scorsa edizione, rappresenterà quanto di più avanzato oggi viene realizzato nel mercato delle carni, grazie alla presenza, tra i suoi espositori, di aziende altamente qualificate e leader nei propri settori di riferimento, a testimonianza di un momento estremamente specializzato e unico nel panorama fieristico internazionale. Sempre ricca di approfondimenti e stimoli di aggiornamento anche la parte convegnistica di questa 22a edizione di Eurocarne che vede gli interventi dei più importanti esperti del settore sia per quanto riguarda le problematiche legate al mondo della produzione sia quelle relative alle nuove esigenze dei consumatori. Il primo di questi appuntamenti, in programma per giovedì 22 maggio e promosso da Ass.I.CA, avrà per argomento "La classificazione delle carcasse suine: stato dell'applicazione in Europa e possibili sviluppi in Italia". Il 23 maggio invece si discuterà delle nuove opportunità offerte dal mercato cinese, nell'ambito del convegno "Cina: le prospettive di un mercato in evoluzione": un progetto comunitario Asia-Invest questo, finalizzato a monitorare l'industria cinese della lavorazione carni, e realizzato grazie alla promozione e la partecipazione di Assofoodtec/Comaca. "Regolamento 1774/2002: da rifiuti a sottoprodotti di origine animale" : questo infine il titolo in agenda per il 23 maggio, durante il quale si farà il punto sulle recenti norme sanitarie comunitarie nell'ambito della gestione dei sottoprodotti di origine animale: convegno promosso ed organizzato con la collaborazione dell'Università di Parma. Infolink: www.fieremostre.it/eurocarne  www.veronafiere.it 

CONVEGNO AD EUROCARNE (VERONA, 22 MAGGIO 2003) LA CLASSIFICAZIONE DELLE CARCASSE SUINE 
Milano, 29 aprile 2003 - Il nuovo sistema di classificazione ha un impatto notevole sul settore della produzione e trasformazione delle carni suine "La classificazione delle carcasse suine: stato dell'applicazione in Europa e possibili sviluppi in Italia" è il tema del convegno che si terrà giovedì 22 maggio, con inizio alle ore 15.00, alla Fiera di Verona, nell'ambito di Eurocarne 2003, il 22° Salone internazionale delle tecnologie per la lavorazione, conservazione e distribuzione delle carni. Il convegno, promosso da Assica (Associazione industriali delle carni), rappresenta un'importante occasione per avere un aggiornamento su un tema cruciale per il settore delle carni suine. A questo riguardo va sottolineato come l'Italia ha ottenuto, lo scorso anno, dal Consiglio dell'Unione Europea, l'autorizzazione ad impiegare dei metodi di classificazione propri, basati su sistemi di stima della carnosità delle carcasse. Con questa autorizzazione l'Unione Europea ha riconosciuto la singolarità della suinicoltura italiana, che vede la presenza di due distinte popolazioni animali (suino leggero e suino pesante), che di fatto danno luogo a differenti mercati. Queste due tipologie di animale richiedono l'utilizzazione di due stime diverse: la prima riferita al suino leggero, il cui peso-carcassa risulta essere compreso tra 70 e 110 kg; la seconda, largamente più diffusa in Italia, unico Paese al mondo ad allevare questo tipo di maiali, riferita al suino pesante, il cui peso carcassa è invece compreso tra i 110,1 e i 115 kg. Il legislatore comunitario ha inoltre chiesto al nostro Paese (Decisione della Commissione europea dell'8 giungo 2001) di adottare una presentazione uniforme delle carcasse dei suini macellati, utilizzando dei coefficienti che permettano di confrontare la carcassa "italiana" - tradizionalmente comprendente la sugna e/o rognoni e/o diaframma - con quella standard europea che non prevede, invece, quelle parti anatomiche. A fronte di questa decisione, l'11 luglio dello scorso anno il Ministero delle politiche agricole ha emanato un decreto per dettare apposite norme integrative nazionali per assicurare la classificazione uniforme su tutto il territorio nazionale delle carcasse suine. L'attuale situazione del mercato dei suini in Italia, ove prevalgono le contrattazioni a "peso vivo", lascia presupporre che l'applicazione della nuova normativa possa divenire un evento in grado di originare profondi cambiamenti nelle consuetudini commerciali del settore. Assieme agli auspici che il nuovo sistema divenga portatore di effetti positivi, il mondo produttivo, manifesta preoccupazioni per un'innovazione che potrebbe costituire, secondo alcuni, elemento importante di turbativa di mercato. Di tutto ciò si parlerà durante il convegno del 22 maggio, alla presenza dei maggiori esperti del settore. Segreteria Organizzativa Promexpo srl - Milano Tel. 02/40922552 

"TERRA MIA" 2° RASSEGNA ENOGASTRONOMICA DI PRODOTTI TIPICI E DI QUALITA'
Atripalda, 29 aprile 2003 - Torna "Terra Mia". Da Venerdì 9 a Domenica 11 Maggio ad Atripalda avrà luogo la seconda edizione della più importante rassegna irpina di promozione dei prodotti tipici ed enogastronomici dell'intera provincia. All'interno degli spazi espositivi del Centro Servizi per le imprese di Atripalda (AV) saranno presenti un selezionato gruppo di oltre 50 produttori irpini insieme ad altri eventi legati alla ristorazione, alle degustazioni, ai seminari tematici ed ai convegni su temi che spaziano dal "Torrone e Distillati" a quelli su "Olio e Vino" organizzati dallo Stapa della Regione Campania. L'Irpinia, terra di vini famosi, di boschi secolari, di santuari e di siti archeologici coglie così l'occasione di mettersi in mostra ed ospita una ventina di giornalisti specializzati nel settore vitivinicolo ed enogastronomico con un articolato Educational Tour. L'orario per assaggiare gratuitamente tutti i prodotti presenti a "Terra Mia" è dalle 17,00 alle 23,00 ed il costo del biglietto è di € 5. Infolink: www.terramia.info

LA CAMERA DEI BUYER DELLA MODA INSIEME A "FASHION" PER PROMUOVERE IL MONDO DELL'ACCESSORIO ALL'INTERNO DI CHIBIDUE 2003, UNO SPAZIO INTERAMENTE DEDICATO AI BUYER ASSOCIATI E UNA TAVOLA ROTONDA - LUNEDÌ 9 GIUGNO - DAL TITOLO "IL NEGOZIO DIVENTA BRAND" 
Milano, 29 aprile 2003 - Promuovere l'universo dell'accessorio moda in tutti i suoi molteplici legami con il fashion: questa la mission che lega Chibidue, in Fiera Milano dal 6 al 9 giugno 2003, alla Camera Italiana dei Buyer della Moda e alla famosa rivista "Fashion". All'interno della manifestazione verrà infatti realizzato un esclusivo "Ospitality Corner", un salotto di accoglienza strettamente riservato ai buyer associati. Un luogo dedicato dove si riuniranno per discutere, confrontarsi, e - perché no? - concludere gli affari di stagione, i più importanti cool hunter della Penisola. Fiera Milano International, che organizza la 23a edizione di Chibidue, ha stretto infatti una partnership con l'associazione nazionale che raduna i più importanti buyer della moda per offrire un'accoglienza privilegiata agli associati provenienti da tutta Italia e rendere il loro soggiorno a Milano e il tempo trascorso in Fiera più piacevole e interessante. Lunedì 9 giugno alle ore 10.30, presso il Padiglione 3 di Fiera Milano, si terrà inoltre un incontro, organizzato in collaborazione col settimanale "Fashion", sul tema "Il negozio diventa brand". Al dibattito parteciperanno Alessandra Ghelardoni di Allaxia - "L'accessorio: uno strumento del marketing nel negozio di abbigliamento" - e Beatrice Rizzi di Venus "L'insegna del negozio come marchio: la sua rappresentazione". Moderatrice dell'incontro sarà il Direttore di Fashion, Titti Matteoni. Un momento fondamentale di riflessione sulle moderne logiche commerciali, che si pone a complemento dell'area espositiva. Un'occasione per discutere dell'importanza dell'accessorio come fattore decisivo nel creare una nuova brand identity. 

LA FIERA INTERNAZIONALE DEL LIBRO DI TORINO CELEBRA LA GIORNATA MONDIALE DEL LIBRO (23 APRILE) CON UN INCONTRO PRESSO IL PARLAMENTO EUROPEO A BRUXELLES 
Torino, 28 aprile 2003 - Una trasferta a Bruxelles (22 e 23 aprile) per incontrare le istituzioni comunitarie preposte alla diffusione e al sostegno della lettura: è con questa iniziativa che la Fiera Internazionale del Libro Torino (15 - 19 maggio) rende omaggio alla ricorrenza della Giornata del Libro promossa dall'Unesco in tutto il mondo per il 23 aprile con l'intento di tributare un riconoscimento a libri e autori, incoraggiare il piacere della lettura e riconoscere al libro il ruolo di strumento insostituibile della conoscenza e del dialogo tra culture. L'obiettivo degli incontri - che vedono impegnati presso il Parlamento europeo a Bruxelles Mercedes Bresso e Rolando Picchioni (presidente e segretario della Fondazione per il libro) ed Ernesto Ferrero, direttore editoriale della Fiera - è quello di avviare un confronto tra la Fiera e le istituzioni sulle problematiche legate alla situazione dell'editoria in Europa e alla promozione della lettura. La Fiera del Libro di Torino afferma così il ruolo di soggetto istituzionale al servizio dell'intero settore editoriale italiano anche fuori dal nostro Paese e si pone come interlocutore per contribuire allo sviluppo e all'attuazione di politiche comunitarie volte al sostegno del mercato e all'educazione alla lettura; a breve la Fiera presenterà una serie di progetti per la diffusione del libro e la promozione della lettura in ambito comunitario, nonché per la tutela della lingue rare, europee ed extra-europee. L'iniziativa 'comunitaria', organizzata in collaborazione con Biella Intraprendere, fa parte del programma volto alla progressiva 'internazionalizzazione' della Fiera e rappresenta una della tappe di avvicinamento alla nuova edizione della manifestazione, che avrà il colore come tema e il Canada come paese ospite e che vedrà la partecipazione di un centinaio di editori stranieri - europei ed extra-europei - attesi a Torino per la seconda edizione dell'International Book Forum, la borsa dei diritti editoriali organizzata dalla Fiera in collaborazione con l'Istituto Nazionale per il Commercio Estero - l'Ice - e l'Aie - Associazione Nazionale Editori. Saranno presenti per la prima volta editori provenienti dall'Est, mentre torna la Catalogna - ospite della edizione 2002 - il Paese originario della tradizione che ispira la Giornata Mondiale del Libro, la festa di San Giorgio. 

DUE IMPORTANTI INIZIATIVE CULTURALI DI RESPIRO INTERNAZIONALE: UN CONVEGNO SUL DESIGN E LA MODA E UNA MOSTRA FOTOGRAFICA 
Milano, 29 aprile 2003 - Dal 2 al 5 maggio si svolgerà a Milano la 33esima edizione di Mido, il Salone italiano dell'occhialeria, l'appuntamento più atteso da tutti gli operatori professionali perché offre loro la possibilità di trovare in anteprima le migliori proposte del panorama internazionale, aprendo sempre nuove prospettive di business per le aziende espositrici. Una vetrina completa che spazia dalle montature ai macchinari, dalle lenti alla minuteria e presenta, in due aree ben specializzate, le migliori tendenze moda e design (Mido Trend) e una vasta scelta di macchinari e strumenti di lavorazione tecnologicamente avanzati (Mido Tech). Lo spazio a disposizione quest'anno è ormai stato totalmente assegnato, con grande sforzo da parte degli organizzatori che sono riusciti a sfruttare al meglio il lay-out, potendo contare su una superficie netta di oltre 47.000 mq, un po' inferiore rispetto alla metratura della precedente edizione a causa di un cambiamento temporaneo di alcuni padiglioni dovuto alla sovrapposizione con un'altra manifestazione a cadenza triennale. I padiglioni espostivi di Mido 2003 saranno dunque 4, accessibili dai due ingressi principali di Porta Scarampo e di Porta Gattamelata (adiacente a Porta Carlo Magno). Con la nuova distribuzione, Mido Trend troverà spazio al padiglione 16/2, e sarà particolarmente visibile per l'allestimento (giochi di luce, segnaletica personalizzata), dove la cura dei dettagli è degna delle migliori passerelle di moda. Accessibile ad un numero limitato di espositori realmente trend-setter, quest'area raccoglie le migliori espressioni e le produzioni più innovative delle aziende emergenti che hanno puntato tutto su collezioni di design. Riconfermata anche la partecipazione delle aziende di Mido Tech, quest'anno al padiglione 17/2, dove, come di consueto, saranno presenti i macchinari, la componentistica, le materie prime, tutte le novità che compongono l'intera filiera produttiva. Le adesioni a Mido 2003 sono più che soddisfacente" - dichiara Cirillo Marcolin, Presidente di Mido - "E' stata riconfermata la quasi totalità delle adesioni dello scorso anno e abbiamo fatto il possibile per soddisfare le nuove richieste, alcune delle quali purtroppo non hanno potuto essere soddisfatte. Prima di accettare la domanda di ammissione verifichiamo attentamente i requisiti dell'azienda per garantire un elevato standard qualitativo di tutti gli espositori presenti alla manifestazione. Siamo un numero ancora maggiore rispetto allo scorso anno e questa è la migliore conferma che la manifestazione è un appuntamento imprescindibile per il mercato". Mido nasce per gli operatori del settore e a loro è rivolta la massima attenzione da parte degli organizzatori per rendere più agevole la loro presenza in fiera. Per l'edizione 2003 sono stati potenziati tutti i servizi a disposizione di visitatori e espositori: punti informazione computerizzati nei padiglioni per una consultazione immediata e veloce con la possibilità di stampa del percorso, web point con collegamento ad internet gratuito, collegamenti da e verso gli aeroporti di Malpensa e Linate, il centro città e le stazioni della metropolitana più vicina. Inoltre, sempre nell'ottica di favorire i propri operatori, quest'anno Mido mette a disposizione oltre 3.000 posti auto in parcheggi custoditi e dislocati intorno all'intero perimetro dell'area fieristica. In tal modo tutti i visitatori che vorranno utilizzare l'auto per andare a Mido, non solo troveranno immediato parcheggio in prossimità degli ingressi di Viale Scarampo e di Porta Gattamelata, ma potranno usufruire di un prezzo "speciale", semplicemente presentando un coupon che è stato loro inviato insieme alle tessere di ingresso. In più, per gli operatori stranieri, Mido riserva il Foreign Club, un'area appositamente allestita per una pausa fra un appuntamento e l'altro. Si tratta di un servizio esclusivo, che nessuna altra fiera possiede, a riprova del profilo sempre più internazionale che la prima fiera del settore si è ritagliata nel tempo. Mido ha deciso quest'anno di investire in una serie di iniziative di profilo culturale a respiro internazionale, in grado di creare un dibattito costruttivo ed interessante. L'obiettivo è quello di valorizzare al massimo l'intero comparto dell'occhialeria a livello mondiale, ampiamente rappresentato dalla presenza delle maggiori aziende e di un circuito di operatori di settore di altissimo profilo, proponendo due importanti eventi: un convegno sulle frontiere del design ed una mostra fotografica, con immagini tratte dai principali archivi del mondo, per proporre l'occhiale attraverso personaggi ed interpreti autorevoli, e raccontare i momenti più significativi della storia del costume degli ultimi due secoli. "La nostra attività di marketing fieristico è improntata a dare continuità alle attività culturali svolte già a partire dallo scorso anno con la mostra alla Triennale di Milano" - prosegue Marcolin - "secondo il legame esistente tra un prodotto - l'occhiale - e la cultura che sta alle spalle di questo prodotto". Novità e aggiornamenti sono on-line sul sito ufficiale di Mido, www.mido.it oppure www.mido.com con tutte le indicazioni necessarie per l'organizzazione del viaggio e del soggiorno a Milano ed una sezione dedicata a curiosità e suggerimenti per scoprire in pochi giorni il capoluogo lombardo. Ma per tutti gli internauti Mido offre un servizio in più: informazioni puntuali e aggiornatissime sul settore grazie alla collaborazione con il portale www.eyesway.com  un nuovo luogo d'incontro nella rete ideato per tutte le persone interessate a conoscere i diversi aspetti che ruotano attorno all'occhio e all'occhiale. www.mido.it 

UNA NUOVA INIZIATIVA EXPO CTS: UN- DRESS MILANO INTIMO MARE DAL 14 AL 16 SETTEMBRE 2003
Milano 29 aprile 2003 - Importante e innovativo il nuovo Salone Un-Dress, Milano Intimo Mare promosso e organizzato da Expo Cts a Milano dal 14 al 16 settembre 2003. Infatti l'esperienza maturata nell'organizzare le sfilate di Intimo Designers ha portato a capire che si può proporre al mercato un momento d'incontro potenziale e reale. La manifestazione in linea con tutte quelle organizzate da Expo Cts, è incentrata sugli interessi dei buyers, dei commercianti e dei produttori. Per questa ragione si è deciso di rispettare al massimo i loro desideri e le loro reali possibilità stabilendo la prima edizione a settembre 2003 e la prossima a gennaio 2004, posizionandosi così nel week-end successivo alle manifestazioni di Lione e Parigi. Sarebbe stata inutile la contemporaneità con le manifestazioni francesi e anticipare la manifestazione estiva a luglio, perché c'era il rischio di creare un momento di difficoltà per i commercianti che nei mesi di luglio e agosto sono impegnati nelle vendite. Da qui la ragione della data di settembre. La manifestazione avrà un lay-out di facile lettura e prevederà un percorso guidato dove i visitatori potranno incontrare informazioni sulle collezioni presenti e comunicazioni in merito al supporto che si creerà, quali workshop, aree a tema, comunicazioni e sfilate. Le sfilate centralizzate nel cuore della manifestazione, saranno organizzate in un vero e proprio calendario. Eventi collaterali, presentazioni e sinergie con altri domini del settore, che possano implementare in modo crescente il business - intimo moda mare - saranno inseriti nel contesto di Un-Dress per dare sviluppo a questo momento moda che si andrà a creare. Expo Cts grazie alla sua storia, beneficia di file apprezzabili che saranno oggetto di marketing promozionali, anche one-to-one come nei casi dei buyers internazionali più importanti. La campagna pubblicitaria rispetterà lo spirito dell'evento. 20.000 sono i buyers selezionati che riceveranno l'invito a visitare il salone. L'organizzazione e la regia delle sfilate sarà coordinata da un'agenzia leader nel settore. Lo Studio Gm coordinerà il team interno dell'ufficio stampa, offrendo così un appoggio ed una copertura per l'evento. Un-Dress non sarà quindi solo uno spazio espositivo ma un catalizzatore di eventi: Un-Dress Fashion Show; Un-Dress Galleria; Un-Dress Visionaire; Un-Dress Tendenze; Un-Dress Workshop. 

"NUBIRA, UN'AUTO ELEGANTE E DINAMICA DALLA SPICCATA PERSONALITÀ" INTERVISTA CON LORENZO RAMACIOTTI, GENERAL MANAGER DI PININFARINA DESIGN 
Fiumicino, 29 aprile 2003 - La collaborazione con i più noti designer italiani è diventata una consuetudine per GM Daewoo. Se le forme di Matiz e Kalos sono opera dell'Italdesign di Giorgetto Giugiaro, la nuova Nubira è il prodotto della collaborazione tra il Centro Stile di Gm Daewoo e gli studi torinesi della Pininfarina Design, guidati da Lorenzo Ramaciotti. La nuova berlina di classe media della Daewoo è caratterizzata da tratti decisi, puliti e dalle linee in rilievo del cofano motore, che portano lo sguardo alla griglia cromata del radiatore dove risalta il nuovo emblema Daewoo. L'interno è caratterizzato da un'eleganza raffinata, con dettagli che impreziosiscono l'ambiente. Tre strumenti circolari inscritti in una cornice cromata raccolgono tutte le informazioni di cui ha bisogno il guidatore e connotano il design del cruscotto. Un'ampia fascia di radica di noce, che continua sui pannelli porta, divide la plancia sul piano orizzontale creando un contrasto tra la fascia superiore, di colore grigio scuro, e quella inferiore più chiara. La consolle centrale ospita in un doppio alloggiamento Din i sistemi di informativi e di intrattenimento e i comandi della climatizzazione. Una finitura di tipo metallico, caratterizza l'interno di Nubira con un'impronta sportiva. Nel corso di un'intervista effettuata recentemente presso la sede di Pininfarina Ricerca e Sviluppo S.p.A. di Cambiano (Torino), l'Amministratore Delegato e General Manager Lorenzo Ramaciotti ha descritto le tappe dello sviluppo della Daewoo Nubira. Intervista a Lorenzo Ramaciotti, Amministratore Delegato e General Manager di Pininfarina Design. Domanda: Come e quando la Pininfarina è entrata per la prima volta in contatto con Daewoo? Ramaciotti: Nel 1996 ci fu chiesto di partecipare al progetto Tacuma. La nostra proposta per il design esterno fu adottata per il modello entrato in produzione. Domanda: È stato il successo di questa collaborazione a portare al progetto della nuova Nubira? Ramaciotti: Sì, nel maggio 1999 Daewoo ci contattò fornendoci indicazioni complete per lo sviluppo della nuova Nubira. I primi bozzetti furono presentati all'inizio di luglio 1999 e un modello in scala 1:1 fu inviato a Seul, in Corea, in ottobre. Parte del nostro compito era quello di proporre una vettura con un coefficiente di resistenza aerodinamica di 0,30. Domanda: Come è andato avanti il progetto? Ramaciotti: C'è stata un'eccellente collaborazione. Gm Daewoo è un partner molto professionale ed è stato un vero piacere lavorare con loro. Domanda: Parliamo dell'auto. Che tipo di caratterizzazione le avete dato? Ramaciotti: Pininfarina ha sempre creduto nella semplicità e nella forza delle proporzioni. Per questo, con Nubira abbiamo cercato di ottenere una forma molto semplice e pulita ma con un'impronta moderna e dinamica. Grazie al design marcatamente a cuneo, a una linea di cintura molto netta e ai passaruota pronunciati, l'auto sembra in movimento anche quando è ferma. Domanda: Entriamo nei dettagli: che cosa ci dice della parte anteriore della Nubira? Ramaciotti: La parte anteriore di un'auto è come il volto di una persona. Per questo motivo abbiamo cercato di infondere il massimo della personalità al frontale di questa vettura. Le tre aperture della griglia anteriore incorporano il tradizionale emblema Daewoo, oggi ristilizzato con un disegno più moderno e integrato. Un movimento fluido e continuo percorre la vettura dalla parte centrale del cofano indirizzando le linee dal paraurti anteriore verso il retro dell'auto. I fari sono gli occhi dell'auto; per questo li abbiamo proposti grandi, luminosi e con molta tecnologia visibile. Domanda: Quello che la gente vede più spesso sulle strade è la parte posteriore di un'auto. Possiamo avere un commento anche su questo? Ramaciotti: Il cofano posteriore è il prolungamento della linea del tetto che crea una singola superficie aerodinamica fino al termine dell'auto; inoltre, deve essere abbastanza alto per consentire di realizzare un bagagliaio molto ampio. Per Nubira abbiamo quindi armonizzato il caratteristico andamento della fiancata con le linee della parte posteriore rivolgendo particolare attenzione alla forma dei fari posteriori. Con la loro sagoma tridimensionale, simile ad un diamante, si fondono bene nelle tre superfici della carrozzeria creando un'impressione di solidità e qualità. Domanda: Gli stessi elementi di stile sono stati applicati all'interno? Ramaciotti: Certamente. All'interno si ritrovano le stesse basi stilistiche utilizzate per l'esterno: semplicità, solidità e funzionalità. Gli strumenti, per esempio, sono molto leggibili e hanno una cornice metallica che riprende la consolle centrale. Questi elementi caratterizzano sportivamente l'interno di Nubira. Per infondere la sensazione di estrema qualità, un'ampia fascia in radica di noce circonda l'abitacolo che risulta molto spazioso per una vettura che da fuori sembra una berlina sportiva o addirittura una coupè. Domanda: Ultima domanda: Ci sono elementi tipicamente italiani nel design della nuova Nubira? Ramaciotti: Naturalmente. L'essenza del suo design e le sue proporzioni eleganti sono molto italiane. Le auto italiane puntano tutto su queste caratteristiche con poche linee pulite ed essenziali, esattamente come per la nuova Nubira. 

FUN EXTR'M 500: DIVERTIMENTO, COMFORT E SICUREZZA 
Milano, 29 aprile 2003 - Per divertirsi e dare sfogo al proprio spirito di avventura senza rinunciare alla stabilità che solo una 'quattroruote' può dare, Secma presenta la nuova Fun Extr'M 500, la prima auto a due posti con cinque marce che si guida a partire da 16 anni con patente A. Si tratta di una vera e propria Spider di nuovissima concezione, costruita secondo la tradizione delle auto sportive con un design che piace proprio a tutti, dai più giovani ai meno giovani. Fun Extr'M 500 è stata progettata per garantire una guida sicura ed agevole. I comandi sono estremamente facili da usare, la strumentazione è completa e gli accessori sono ridotti all'essenziale. Dotata di un motore Lombardi di 505 cmq, con 15 kw (20 Cv) di potenza massima a 5150 giri, albero a camme in testa e di cambio a 5 marce più retromarcia, Fun Extr'M 500 pesa solo 394 kg e raggiunge una velocità massima di 125 km/h, con una accelerazione sorprendente. Il suo sterzo preciso, il telaio di grande rigidità, l'avantreno a doppi bracci trasversali e l'ottima distribuzione dei pesi rendono la sua guida un vero piacere. Ma anche il comfort e la sicurezza sono per Fun Extr'M 500 di primaria importanza in quanto il suo design interno ed esterno è stato studiato per conferire la massima visibilità e nel contempo la massima protezione ai passeggeri. Le sospensioni indipendenti su tutte le ruote, l'impianto frenante a doppio circuito con quattro freni a disco e la carrozzeria in un unico pezzo realizzato in polietilene ad elevata resistenza sottolineano l'attenzione che i progettisti Secma hanno riservato alle esigenze di sicurezza e di protezione dei passeggeri, con un occhio di riguardo per l'ambiente. Fun Extr'M 500 è infatti conforme alle norme vigenti che regolano le emissioni (Euro 3), inoltre la carrozzeria in plastica e il telaio separato in tubi d'acciaio ottimizzano le future operazioni di riciclaggio. Dato l'ingombro ridotto di Fun Extr'M 500 anche parcheggiare risulta più facile: le sue misure sono infatti 2,50 (lunghezza) x 1,40 (larghezza) x 1,08 (altezza). Fun Extr'M 500 è disponibile in diversi colori: con carrozzeria in colore bianco perla, grigio, blu e giallo e telaio giallo, blu e verde. Costo: a partire da 9750,00 euro. Fun Extr'M Secma è distribuita da Bora srl, Via Gagarin 11, Reggio Emilia - tel. 0522 361063 - fax 0522 327632- www.boralus.com  - e-mail: info@boralus.com 

APPRODA AL CENTRO DI MILANO IL PRIMO MONOMARCA DI SCARPE E ACCESSORI NEROGIARDINI
Milano 29 aprile 2003 - Una posizione prestigiosa e raffinata a Milano per NeroGiardini, azienda marchigiana fra le più dinamiche del mercato calzaturiero italiano. Il suo primo monomarca apre nel centralissimo Corso Venezia al numero 9, in un elegante palazzo d'epoca patrimonio dei beni culturali. Una sola vetrina svela lo spazio-gioiello firmato da Antonio Barbieri, noto architetto del mondo della moda. La boutique moderna e lineare, rigorosamente bianco e nero, esalta le caratteristiche delle collezioni in vendita: semplicità e raffinatezza, tradizione e ricerca tecnica, amore per il passato e passione per tutto ciò che è nuovo. L'apertura è il coronamento di una strategia di prodotto e commerciale che l'amministratore unico Enrico Bracalente ha condotto dal 1998 a oggi con grande determinazione imprenditoriale e con la capacità di soddisfare le reali richieste del mercato. Forte dei traguardi raggiunti, NeroGiardini punta fin d'ora a nuovi, ambiziosi obiettivi: prima di tutto ad un'ulteriore crescita di fatturato e subito dopo a un programma capillare di aperture di negozi monomarca sulla scia di quello di Milano, capitale della moda. In sintonia con l'effervescente sviluppo commerciale che sta vivendo in questo momento in Italia e all'estero, l'azienda ha voluto rivedere anche la propria immagine per dare al marchio un'identità moderna, emozionale e di forte appeal. La campagna pubblicitaria primavera-estate 2003 NeroGiardini, ideata e realizzata dall'agenzia ad Mirabilia, inaugura un nuovo corso con l'obiettivo di legare fortemente marchio e prodotto. Protagoniste degli annunci stampa sono le scarpe NeroGiardini e N G NeroGiardini indossate su corpi bellissimi, scultorei, esaltati dal nero assoluto. Soggetti che esprimono con forza una scelta di campo e sono segno evidente del "cambio di pelle" dell'azienda marchigiana. Formula distintiva, per entrambe le linee di calzature e accessori uomo, donna e bambino NeroGiardini e Ng NeroGiardini, è l'imbattibile rapporto qualità-prezzo conseguito in uno stile riconoscibile che mantiene la propria identità nel tempo pur rinnovandosi. Tratto comune dell'intera produzione è l'originale sintesi fra tradizione e innovazione. L'attenzione per i dettagli, la selezione di cuoio e pellami di alta qualità, insieme alla lavorazione a mano, attìngono dalla migliore cultura calzaturiera italiana. La ricerca nell'ambito della modellistica e del design - sempre in armonia con praticità, comfort e funzionalità - rappresenta quell'innovazione che sa incontrare un pubblico eterogeneo, compreso in una fascia d'età molto ampia, che ora avrà un nuovo indirizzo per lo shopping. L'apertura del negozio di Milano, a cui seguirà quella di uno show room, è solo l'inizio: in un futuro prossimo apriranno i monomarca NeroGiardini di Firenze e Roma e, successivamente, si diffonderanno nelle principali capitali europee, da Parigi a Londra, da Berlino a Bruxelles e Copenaghen. Il piano europeo si avvale della competenza sviluppata negli ultimi anni sul territorio italiano, dove NeroGiardini conta su una presenza capillare in ben 1600 punti vendita al dettaglio. Infolink: www.nerogiardini.it 

IMMANCABILE TAPPA NELLO SHOPPING ACCESSORI MODA: È ACCESSORIZE 
Milano 29 aprile 2003 - E' sbarcata in Italia e vuole conquistarla Accessorize, la catena di negozi monomarca che offre una vastissima gamma di accessori moda per donna, estremamente originali, disegnati e creati in esclusiva. Sono appena stati aperti i negozi di Milano, Roma, Firenze, Bologna, Trieste e Como, dopo un successo consolidato in tutto il mondo ed è in fase di apertura il negozio di Pescara. Più di 200, infatti, sono i negozi Accessorize presenti in diverse città del mondo, da Londra a Sidney, da Washington a Città del Capo. Accessorize nasce in Inghilterra, a Londra, nel 1984 quando, dopo il primo negozio a Covent Garden, la catena si diffonde in tutto il paese per poi, nei primi anni novanta, iniziare una strategia di sviluppo anche in altri paesi Europei e oltre oceano, venendo inoltre quotata alla borsa di Londra. Davvero speciale Accessorize ha conquistato il successo, dimostrato dai premi ricevuti lo scorso anno in Inghilterra, come il "Company High Street Awards 2002" - per i migliori accessori invernali - e il "Prima High Street Fashion Awards 2002" -per la categoria accessori. Protagonista di tale successo è indubbiamente il prodotto offerto in una serie di collezioni, Primavera-Estate e Autunno-Inverno, sempre innovative, con un ottimo rapporto di qualità-prezzo. Nel corso degli anni, il marchio ha sviluppato una forte identità; la bellezza dei tessuti e dei colori, la tecnica e il design sempre più ricercati, hanno contribuito a creare collezioni sempre nuove e "vibranti", per un look completo: Borse nate da un'attenta ispirazione nei confronti dell'arte del ricamo che contraddistingue la tradizione di vari paesi del mondo, come Giappone e India; Bigiotteria per il giorno e la sera, per stupire con un semplice dettaglio; Cappelli proposti in una moltitudine di tessuti, particolari nella linea e originali nella fantasia e ancora, cinture, accessori capelli, infradito, parei, sciarpe, il tutto offerto dando vita ad uno stile inconfondibile, lo stile Accessorize; inoltre è stata creata una linea specifica per bambine, la linea Angels: è il trionfo del rosa, delle fantasie ricche di fiori e cuoricini dove ogni prodotto sembra giungere da un magico mondo abitato da ninfe e farfalle. Altro plus di Accessorize è il format del negozio. Il negozio si presenta come un guardaroba, a disposizione di ogni donna. Seguendo una coerenza di stile che si sviluppa in senso verticale, la cliente può scegliere quale look indossare, passando da quello romantico a quello etnico, ricevendo suggerimenti ed essendo libera di spaziare con la propria fantasia. Infolink: www.accessorize.co.uk 

A TEATRO : "MISERIA E NOBILTÀ" DI EDUARDO SCARPETTA 
Milano, 29 aprile 2003 - Da oggi al 25 maggio è in scena al Teatro Manzoni di Milano (Via Manzoni 42 - tel. 02-7636901 - sito Internet www.teatromanzoni.it ) "Miseria e Nobiltà" di Eduardo Scarpetta. In occasione dei 150 anni dalla nascita del grande commediografo Eduardo Scarpetta la Diana Or.I.S. di Napoli ha deciso di ricordarlo presentando, in un grande allestimento, la sua commedia più celebre e conosciuta ormai in tutto il mondo. Rappresentata per la prima volta nel 1888 con la paura di un esito incerto, "Miseria e Nobiltà" sarebbe diventata una delle più celebrate del teatro napoletano, inclusa nel repertorio di generazioni di comici, conosciutissima dal pubblico che rese proverbiali certe sue battute. Tra gli estimatori ci furono addirittura Benedetto Croce che dedicò un saggio alla commedia, e Massimo Gorky che inviò a Scarpetta una corona d'alloro con dedica dopo aver assistito allo spettacolo. Scarpetta con questa commedia seppe operare il passaggio da un repertorio ispirato al teatro "boulevardier" e delle "pochades" francesi ad un teatro vernacolare che potesse stare al pari del migliore teatro italiano e straniero. A rappresentare la famosa e divertentissima commedia è oggi uno degli attori più rappresentativi del teatro napoletano, Carlo Giuffrè, reduce dai successi ottenuti mettendo in scena altri capolavori del '900 come "Natale in casa Cupiello", "Le voci di dentro", "Napoli milionaria". Con la sua regia ripropone "Miseria e nobiltà" in una nuova moderna versione con le scene e i costumi di Aldo Terlizzi. Affianca Carlo Giuffrè, nella parte di Pasquale, l'attore Nello Mascia. Gli altri interpreti sono, in ordine di entrata, Luana Pantaleo (Pupella), Antonella Lori (Concetta), Fulvia Carotenuto (Luisella), Valerio Santoro (Gioacchno Castiello, padrone di casa), Gennaro Di Biase (Luigino), Thago Pereira (Peppeniello), Luca Capuano (Eugenio Favetti), Claudio Veneziano (Vincenzo), Aldo De Martino (Gaetano Semmolone), Massimiliano Vitullo (Biase), Massimo Abbate (Marchese Ottavio Favetti, Bebè), Elisa Di Eusanio (Gemma), Mimma Lovoi (Bettina). Lo spettacolo ha debuttato il 22 ottobre 2002 al Teatro Vittorio Emanuele di Messina e conclude la tournèe di questa stagione al Teatro Manzoni d Milano. E' una commedia allegra , divertente che svolge due temi sociali di grande teatralità: la tragedia della miseria e il grottesco della nobiltà. Orari: feriali ore 20,45 - domenica ore 15,30, 1 maggio riposo - domenica 11 maggio ore 15,30 e 20,45. Biglietto : poltrona euro 28,00. 

IL TEATRO SAN CARLO DI NAPOLI E IL PASTIFICIO GAROFALO PER IL MAGGIO DEI MONUMENTI
Napoli, 29 aprile 2003 - È ormai una collaborazione consolidata quella tra il San Carlo di Napoli e il Pastificio Garofalo: dopo il successo delle precedenti iniziative, si ritroveranno di nuovo assieme nella scena culturale partenopea. Lo storico Pastificio è difatti lo sponsor ufficiale del Teatro di San Carlo per il Maggio dei Monumenti. In cartellone nove concerti: nel foyer di questo che è il più antico teatro d'Italia, tra il 26 aprile e il 1 giugno, le note senza tempo di Mozart, Schubert, Beethoven, Piazzolla, Durante, Cimarosa, Pergolesi, Scarlatti, Costa, Labriola, Piccinni, e poi le antiche Arie della terra di Napoli e le melodie dei Musici di scuola napoletana del '600, affiancheranno gli itinerari artistici proposti in questa edizione. Il Pastificio Garofalo, che l'anno scorso ha sponsorizzato un'iniziativa collaterale del Maggio dei Monumenti "i Sapori di Napoli" con percorsi gastronomici all'interno della cucina campana, vuole ribadire, con la collaborazione con il Teatro San Carlo, la volontà di mantenere saldo il legame con il territorio e con le sue origini all'insegna della grande tradizione d'arte, di cultura e di cucina della città di Napoli. 

UN VIAGGIO A BALENE IN "MOBY" AL TEATRO LEONARDO DI MILANO 
Milano 29 aprile 2003 - Una partenza, un viaggio da affrontare e, davanti, un mondo sconosciuto e rude, un mare da navigare. Di fronte ad un'immensa distesa d'acqua, la prospettiva di una vita in balia dei venti e del salmastro che entra nelle ossa, il bisogno di mettere alla prova se stessi in un'avventura eroica e sanguinosa: la caccia alla balena. Un equipaggio di marinai per i quali la navigazione rappresenta l'ultima speranza, il desiderio di tagliare i ponti con una realtà da dimenticare, un bisogno irrinunciabile o, più semplicemente, un lavoro per sopravvivere. Fra tutti una voce, quella di Ismaele, giovane narratore che conduce tutto il racconto: è la coscienza, la testimonianza attraverso la quale filtrano tutti gli eventi e i pensieri dello spettacolo. Il suo desiderio di conoscere, di non perdere nulla di quella straordinaria esperienza si scontrerà ben presto con quel mare, tanto vagheggiato, fortezza di mille segreti, meta smarrita di infiniti viaggi. Ismaele ricerca certezze assolute e spiegazioni e non farà altro che rendere ancora più soprannaturali i fatti lasciandoci alla fine, ancora una volta, immersi nel mistero. Intorno al viaggio e alla nave aleggia l'inquietudine del vecchio Capitano Achab che non si vede mai, ma la sua presenza influenza e destabilizza l'equilibrio di tutto l'equipaggio. Inseguendo la sua ossessione - Moby Dick, la mitica balena bianca - corre verso la morte, consapevolmente e disperatamente, trascinando tutto l'equipaggio verso quest'ultima epica avventura. Infolink: www.elfo.org

LATITUDINI: PRIMA NAZIONALE "L'ULTIMO VOLO" TRATTO DAL ROMANZO "BIRDY" DI WILLIAM WHARTON 
Mira, (Ve) 29 aprile 2003 - Oggi la prima nazionale del nuovo lavoro di Damiano Michieletto inaugura il progetto "Latitudini" a Villa dei Leoni "L'ultimo volo": un monologo sul male di vivere ispirato a William Wharton Un monologo sul desiderio di volare, sull'amicizia, sulla guerra, sulla capacità di sognare e sul male di vivere. È "L'ultimo volo": di Alessandro Albertin e Damiano Michieletto, tratto dal romanzo "Birdy" di William Wharton, in scena in prima nazionale al Teatro Villa dei Leoni di Mira (Venezia) oggi martedì 29 aprile 2003 (ore 21) e poi in replica lunedì 12 maggio 2003 (ore 21) al Teatrino Groggia di Venezia. Lo spettacolo inaugura il programma di "Latitudini - nuove visioni di teatro contemporaneo", che ospita le esperienze più interessanti della produzione e della ricerca teatrale in Veneto. Il biglietto unico promozionale (l'attenzione è rivolta soprattutto al pubblico dei più giovani) è di 5 euro per tutti gli eventi in cartellone. "L'ultimo volo": di Alessandro Albertin e Damiano Michieletto tratto dal romanzo "Birdy" di William Wharton con Alessandro Albertin - regia Damiano Michieletto Il monologo parla del desiderio di volare. Il protagonista - Birdy - è un delicato sognatore, ha un animo leggero e ama gli uccelli. Birdy vuole volare, ma è prigioniero in un ospedale militare, dopo una guerra che l'ha definitivamente abbandonato sull'orlo della follia. Accanto a lui Al, il suo migliore amico, è un tipo concreto, ama l'azione e ha il culto dei muscoli. E solo Al può salvare Birdy. Con le parole e lo sguardo, con la capacità di ascoltare Al può strappare l'amico dal "suo" mondo per convincerlo a tornare ad un luogo comune, ad un mondo vivo e reale nel quale affrontare le ferite indelebili lasciate dalla guerra. Nella vita è la risposta alla disperazione, nella vita le ferite portano il male di vivere, ma si chiudono in cicatrici della memoria. E l'ascolto, la parola, il gesto sono ad un tempo il ponte che l'attore condivide con il pubblico che gli sta di fronte... "Latitudini": il luogo nuovo del teatro in veneto Nasce lungo la linea che lega Venezia alla terraferma un'esperienza nuova per il teatro veneto, che passa attraverso la scoperta (o riscoperta) di alcuni dei percorsi di produzione più interessanti emersi nel panorama artistico regionale e la presentazione delle opere di giovani artisti veneti. "Latitudini" è un progetto dell'Assessorato alla Cultura del Comune di Mira e de La Piccionaia-I Carrara Teatro Stabile d'Innovazione, con il patrocinio dell'Assessorato alla Cultura della Provincia di Venezia e in collaborazione con Arteven Circuito teatrale regionale, Compagnia Pantakin da Venezia, Teatrino Groggia di Venezia e con l'Associazione Culturale Questa Nave. È un progetto che fa perno sul Teatro Villa dei Leoni di Mira, che torna ad essere luogo vivo di ricerca, ma nel quale si tessono relazioni con due realtà interessanti come il Teatrino Groggia a Venezia e il Teatro Aurora di Marghera. In questo progetto c'è una scelta forte de La Piccionaia-I Carrara, che - spiega Patrizia Baggio che ha curato il progetto - "intende valorizzare il teatro di Mira come contesto privilegiato per presentare ad un pubblico attento gli esiti della ricerca in Veneto". E aggiunge: "Parlare di un luogo per il teatro contemporaneo del Veneto è dichiarare che, senza abbandonare la diversità delle poetiche, si può costruire un contesto comune di lavoro e di progetto culturale attraverso una rete culturale aperta alla riflessione sul mutare della propria identità". E "Latitudini" costruisce spazi per una proposta teatrale che guarda al presente e al futuro. il calendario Dopo ""L'ultimo volo":, sarà la volta del regista trevigiano Mirko Artuso che sabato 10 maggio 2003 presenta a Mira "Un'Odissea", esito di un lungo percorso laboratoriale con portatori di handicap condotto in Riviera del Brenta. E la ricerca sviluppata dalla compagnia sulla memoria personale ha ispirato al drammaturgo Francesco Niccolini una elaborazione intensa e poetica dell'Odissea, testo di ricordi alla deriva e di ricordi restituiti dalla risacca. Nell'anno del centenario della nascita di Raymond Quenau, il regista Luigi Scaringella rende omaggio ai suoi "Esercizi di stile" con "Linea S", in scena a Villa dei Leoni mercoledì 14 maggio 2003. Prodotto dal Teatrino Groggia di Venezia, lo spettacolo ha come protagonista il musicista veneziano Fabio "Koryu" Calabrò, che darà corpo e parole a una delle voci più originali della letteratura francese del novecento. Venerdì 16 maggio 2003 il Tam Teatro Musica porta a Mira "Gioventu' Infiammabile" per la regia di Cinzia Zanellato. Lo spettacolo nasce da un progetto che da anni la compagnia di Padova porta avanti con le realtà giovanili ai limiti del disagio. I testi di riferimento sono "Alice nel paese delle meraviglie" e "Oltre lo specchio" di L. Carrol, che hanno stimolato i ragazzi coinvolti nell'identificare tutte quelle situazioni di "altro mondo" che per loro rappresenta l'universo reale di adulti e di situazioni a rischio. Mercoledì 21 maggio 2003 Villa dei Leoni ospita "Il sogno in un'ombra", un lavoro scritto, diretto ed interpretato dal giovane scrittore e drammaturgo Giancarlo Marinelli sulle tracce poetiche di Baudelaire. È la storia di un dolore così lacerante da aver oscurato la vita di un uomo, dirottata attraverso l'alcol e il teatro in un gioco di simulate finzioni e di balorde fantasie, sfogo di una solitudine disperata. Un'anteprima particolare dedicata a "Latitudini" è quella presentata a Mira dalla Compagnia Pantakin da Venezia. Venerdì 23 maggio 2003 porta in scena "Il principe Moro", uno spettacolo nato della commistione tra la Commedia dell'Arte e l'arte circense. Una nuova tappa del progetto lungo l'asse veneziano - con la collaborazione dell'associazione Questa Nave - è al Teatro Aurora di Marghera, dove giovedì 29 maggio 2003 Paolo Puppa presenta "Deliri Lagunari". Attraverso la lettura di alcuni monologhi raccolti nel suo "Venire, a Venezia", l'autore presenta bizzarri personaggi, veneziani eccentrici che raccontano le proprie solitudini, storie d'amore, pulsioni segrete. "Latitudini" si chiude venerdì 30 maggio 2003 con "La Tragedia di Macbeth", dimostrazione di un laboratorio di formazione attorale condotto da Damiano Michieletto sulla celebre tragedia shakespeariana. I luoghi di Latitudini: Teatro Villa dei Leoni di Mira - Riviera S. Trentin 3, Mira; Teatrino Groggia - San Alvise Cannaregio 3161, Venezia; Teatro Aurora - Via Padre E. Gelain 11, Marghera (Ve). Informazioni: Ufficio teatro Villa dei Leoni tel. 041 4266545 - teatrovilladeileoni@libero.it 

LA FONDAZIONE PRADA IN COLLABORAZIONE CON IL TRIBECA FILM FESTIVAL OSPITA LA PROIEZIONE DI FILM E PROPONE CONVERSAZIONI CON REGISTI CINEMATOGRAFICI 
New York, 29 aprile 2003 - La Fondazione Prada, in collaborazione con il Tribeca Film Festival, presenta "Programs a Prada", una rassegna di proiezioni e conversazioni con regist cinematografici, realizzata nell'ambito della recente partnership che si svolgerà presso Prada Broadway di Soho e Tribeca Perform Arts Center (Tpac). Inoltre questa estate a Milano la Fondazione Prada presenterà una selezione dei film più interessanti del Tribeca Film Festival. Tali eventi, aperti al pubblico, offriranno agli spettatori del Festival la rara opportunità di interagire con i registi dopo la visione dei film, discutendo personalmente con essi sul loro lavoro. Il calendario degli eventi in programma presso il negozio di Soho al 575 di Broadway a Manhattan, è il seguente: Mercoledì 7 maggio Lustre, regia di Art Jones; Giovedì 8 maggio Step Into, regia di Dana Brown; Venerdì 9 maggio Anteprima di Death of a Dynasty, regia di Damon Dash; Sabato 10 maggio Ghostlight, regia di Christopher Herrmann. La Fondazione Prada presenterà, durante il Festival, tre dibattiti con esperti di teatro e di cinematografia. Il primo, intitolato "Directors on Directing: Theater and Film", è una conversazione con lo scrittore/regista Neil LaBute (The Shape of Things, Nurse Betty, In the Company of Men) e si terrà mercoledì 7 maggio alle 8.30 presso il negozio di Soho.
Il secondo,"Directors on Directing: Theater and Film ? A Conversation with Director Julie Taymor", si terrà giovedì 8 maggio alle 10.30 presso il TPAC. Il terzo ,"Actors on Acting: Theater and Film", in programma alle 13 dello stesso giorno presso il TPAC, sarà moderato da Peter Bart, direttore di "Variety" e avrà come protagonisti Helen Hunt, Edie Falco e Paul Rudd. I biglietti per questi eventi verranno messi a disposizione del pubblico il 27 aprile. "La proiezione di questi grandi film nello straordinario spazio di Prada offre ai partecipanti del Festival la possibilità di vivere un'esperienza assolutamente nuova e personale," dichiara Jane Rosenthal, "E' per noi motivo di orgoglio lavorare con la Fondazione Prada nell'ambito di questa partnership creativa e apprezziamo profondamente il sostegno accordato al nostro Festival." "Siamo molto contenti di collaborare con il Tribeca Film Festival con la presentazione di una serie di proiezioni ed eventi," afferma Miuccia Prada, "Desideriamo ringraziare Robert De Niro, Martin Scorsese, Jane Rosenthal e Craig Hatkoff per la loro dedizione all'arte e la loro straordinaria visione di una downtown newyorchese vibrante e vitale." La Fondazione Prada sostiene l'arte e la cultura contemporanea organizzando mostre, convegni e speciali eventi cinematografici. Attraverso il contatto diretto con artisti di riconosciuto valore internazionale, la Fondazione Prada realizza e pubblica monografie, cataloghi e saggi. In questa direzione la Fondazione Prada è lieta di partecipare alle attività culturali di New York impegnandosi a favore del recupero della downtown e presentando programmazioni artistiche di eccezionale interesse. Lo spazio Prada di Soho al 575 di Broadway, progettato da Rem Koolhaas e Oma (Office for Metropolitan Architecture), è stato concepito come spazio sperimentale, incentrato sul concetto che il negozio può trascendere in qualche modo lo shopping per incorporare luogo pubblico ed eventi culturali. Il principale intervento architettonico, una sorta di onda che plasma il piano terreno, rende possibile l'allestimento di un auditorium per 150 persone e crea uno spazio aperto a una serie di attività culturali, dalla programmazione cinematografica alle conferenze, sino alla presentazione di performance e danza. Il Festival 2003 si svolgerà dal 3 all'11 maggio in vari luoghi di Lower Manhattan. L'edizione di quest'anno, più lunga e più ampia rispetto a quella dell'anno precedente, comprende la proiezione di oltre 200 anteprime, nonché dibattiti aperti al pubblico ed eventi con registi cinematografici. Il Family Festival è stato esteso a due fine settimana (3-4 maggio e 10-11 maggio) e tornerà anche l'appuntamento con Rock & Comedy Concert, il popolare concerto all'aperto. Tribeca Film Festival è stato fondato da Robert De Niro, Jane Rosenthal e Craig Hatkoff per celebrare New York City come importante capitale cinematografica e contribuire al recupero a lungo termine di Lower Manhattan, dopo gli attacchi terroristici dell'11 settembre 2001. Il primo Tribeca Film Festival ha richiamato a Lower Manhattan oltre 150.000 persone con proiezioni di film, dibattiti, un festival all'aperto dedicato alle famiglie e un concerto gratuito a Battery Park. Anche Tribeca Film Institute, il cui evento principale è il festival cinematografico, è stato istituito da Robert De Niro e Jane Rosenthal per creare e sostenere iniziative a favore del recupero economico e culturale di Lower Manhattan. Oltre al Festival, il Tribeca Film Institute, un'organizzazione senza fini di lucro, intende proporre programmi ed eventi speciali per stimolare l'interazione e il dibattito tra registi sul processo creativo cinematografico e diventare il luogo per la presentazione della più qualificata cinematografia internazionale. Per informazioni su Tribeca Film Festival: Bob Lawson, tel +1 212 843-8024 o Lindsay DiLorenzo, tel +1 212 941-2347. 

TORNANO A CASA LE MONETE DI AMATHUNTE 
Roma, 28 aprile 2003 - Un tesoro di 149 monete in argento del IV secolo a.C. originarie dell'antica città di Amathunte sono tornate in patria, a Cipro. Il 23 aprile, infatti, il Ministro per i Beni Culturali, Giuliano Urbani, ha restituito alle autorità locali, in via provvisoria in attesa della conclusione dell'iter giudiziario, il prezioso patrimonio in occasione dell'inaugurazione della mostra rinascimentale dedicata al mito di Afrodite, a Nicosia. Le antiche monete, recuperate in Italia lo scorso anno dopo essere state esportate illegalmente da Cipro, sono state sottoposte ad un accurato studio dal team del prof. Salvatore Garraffo dell'Itabc-Cnr, che ha pubblicato un volume per illustrare alla comunità scientifica internazionale l'importante ritrovamento: "Le monete rinvenute - spiega Garraffo - sono molto rare e costituiscono un documento di primario interesse per la ricostruzione della vita politica ed economica della città di Amathunte, all'epoca uno dei maggiori centri dell'isola. Più precisamente si tratta di cinque stateri e 144 tetroboli, spezzati secondo lo standard rodio diffuso nell'isola di Cipro nel IV secolo a.C e che recano impressa l'immagine del leone recumbente o della sua protome". Come ha sottolineato nell'introduzione al libro curato dal Cnr l'Ambasciatore italiano a Cipro, Gherardo La Francesca, la restituzione del prezioso reperto, patrimonio culturale dell'umanità, conferma gli intensi rapporti di collaborazione esistenti tra l'Italia e questo Paese: solo nell'ultimo anno sono stati infatti firmati ben tre accordi di cooperazione in varie discipline e altri quattro, già avviati, potrebbero essere conclusi nei prossimi mesi. 

IL MINISTRO PER I BENI E LE ATTIVITÀ CULTURALI, GIULIANO URBANI, INAUGURA DOMANI A ROMA LA MOSTRA PIETROBURGO E L'ITALIA 
Roma, 29 aprile 2003 - Il Ministro per i Beni e le Attività Culturali, Giuliano Urbani, sarà presente oggi all'inaugurazione della mostra Pietroburgo e l'Italia. 1750-1850 Il genio italiano in Russia, prevista per le ore 11:30 presso il Complesso del Vittoriano in via San Pietro in Carcere a Roma. In occasione del trecentesimo anniversario della fondazione di San Pietroburgo, l'esposizione, che sarà visitabile dal 30 aprile al 15 giugno, documenta l'opera degli architetti italiani nel corso del XVII e XVIII secolo nella realizzazione della città voluta da Pietro il Grande sulle rive del Mar Baltico. 

UN ARTISTA AMERICANO E UNO FRANCESE SI INCONTRANO A VENEZIA, IN NOME DELL'ARTE, CREANDO UN EVENTO CULTURALE INTERNAZIONALE. DAL 10 GIUGNO AL 27 LUGLIO MARC ASH E PHILIP TSIARAS PRESENTANO RISPETTIVAMENTE "TOUS ENSEMBLE" E "TRANSPARENT MIRRORS"
Milano, 29 aprile 2003 - Rimarranno aperte dal 10 giugno al 27 luglio le mostre "Tous Ensemble" dell'artista francese Marc Ash e "Transparent Mirrors" dello statunitense Philip Tsiaras, nella prestigiosa e suggestiva sede della Scuola dei Mercanti, adiacente la Chiesa della Madonna dell'Orto a Venezia, in contemporanea con la 50° edizione della Biennale di Arti Visive. Due eventi diversi tra loro: diversi i contenuti, diverso lo stile degli artisti, diverse le fonti di ispirazione, diverso il messaggio che gli artisti stessi vogliono comunicare; e proprio tali diversità danno la possibilità ai visitatori di immergersi in due mondi tanto differenti e in grado di regalare, ognuno a proprio modo, sensazioni ed emozioni molto forti. E' proprio tale diversità che ha incuriosito Rose Parravicini, Presidente W.E.A. e organizzatrice delle mostre: "Credo sia interessante per i visitatori poter vedere nella medesima location due tipologie di espressione artistica così diverse tra loro. Le due esposizioni occupano piani diversi della Scuola dei Mercanti, una particolare cura è stata dedicata agli allestimenti che evidenziano e rispettano con eleganza le opere esposte. Tale scelta è stata dettata dalla volontà di far sì che i visitatori siano messi in condizione di vivere contemporaneamente due esperienze originali". "Tous Ensemble" di Marc Ash Nella realizzazione delle sue opere Marc Ash, si lascia ispirare dal dramma della Shoah sperimentando materiali e colori ogni volta differenti, lasciando trasparire il dolore delle atrocità commesse. Facendosi testimone ed interprete dell'olocausto l'artista francese cerca di comunicare alle generazioni future la memoria e il senso di denuncia verso le violenze perpetrate ai danni dell'uomo. Saranno in mostra 14 dipinti, 8 sculture e 4 installazioni. I visitatori, inoltre, avranno la possibilità di interagire con l'opera che segna la fine del percorso della mostra: un albero di ulivo su cui, per chi lo desidera, sarà possibile appendere dei biglietti con commenti e messaggi dedicati alle vittime di ideologie estremiste e intolleranti. In catalogo testo di Enzo Di Martino e Gabriele Mandel "Transparent Mirrors" di Philip Tsiaras Quella che Philip Tsiaras presenta a Venezia, in uno dei luoghi "di culto" per gli appassionati di pittura veneta e rinascimentale, è una ricerca sul kitsch controllato, edulcorato, nascosto tra le pieghe di una monocromia praticamente irreale per un progetto partorito e realizzato nella patria del broccato e del barocco. Sculture in vetro trasparente che raccontano un mondo confuso, dominato da immagini e icone che si fondono tra loro a creare spettri, fantasmi, creature nuove e provocanti. Tutti i lavori sono anche parti gemellari, monozigoti per forma ma differenti e inconciliabili per quanto riguarda la sostanza. A ogni figura in vetro ne corrisponde infatti una analoga e opposta, fatta di bronzo cromato. Alla trasparenza corrisponde così l'opacità, alla fragilità la resistenza, allo spessore esiguo quello duro e massiccio. In mostra 12 sculture in vetro e 12 in bronzo cromato. La mostra verrà accompagnata da una musica tridimensionale realizzata appositamente dallo studio Illustrious Co di Martyn Ware & Vincent Clarke, anch'essa con il delicato compito di tessere un'atmosfera coinvolgente e stimolatrice di intense emozioni. www.rdp.it  "Tous Ensemble" - "Transparent Mirrors" Scuola dei Mercanti, Madonna dell'Orto - Venezia 10 giugno - 27 luglio 2003 Inaugurazione: 10 giugno 2003, dalle ore 18. Apertura al pubblico: 11 giugno 2003. orario 10.00 - 20.00 (tutti i giorni, lunedì chiuso) Ingresso Libero. 

ATTESA PER LA MOSTRA EVENTO LA GRANDE SVOLTA - ANNI '60 A PADOVA 
Milano 29 aprile 2003 - L'Assessorato alla Cultura del Comune di Padova organizza, negli spazi monumentali del restaurato Palazzo della Ragione, un grande evento che intende presentare gli scenari di quegli anni intrecciando tra loro arti visive, design e architettura. Attraverso queste discipline, affrontate con un'inedita verve investigativa, entreranno in gioco molte implicazioni attinenti altri campi espressivi e comunicativi come il cinema, la televisione, la musica, la fotografia e la moda. La mostra, a cura di Virginia Baradel, Ennio Ludovico Chiggio e Roberto Masiero, si configurerà dunque come un percorso carico di suggestioni in grado di sorprendere, appassionare e far riflettere. L'allestimento curato da Italo Rota trasformerà il Salone (una vera piazza coperta da 2000 mq con affreschi a soggetto astrologico) in una sorta di villaggio globale che invita lo spettatore ad attraversare lo scenario di quegli anni soffermandosi sulla varietà di opere ed oggetti esposti realmente o virtualmente. Il Palazzo della Ragione che col suo sistema di piazze del mercato e gallerie di negozi si può considerare il primo ipermercato della storia, nascendo già nel XIV secolo con questa vocazione, diventerà dunque per quattro mesi il paesaggio magnifico e inquieto degli anni Sessanta. Il decennio che seguì gli anni della Ricostruzione divenne il più propulsivo dell'intero secolo XX. Gli avvenimenti racchiusi in quegli anni mutarono profondamente ogni assetto preesistente. La scienza, l'economia, la tecnologia, le arti subirono una trasformazione epocale mutando radicalmente il modo di percepire e di comunicare la realtà. I media e i consumi divennero i due pilastri sopra i quali prese forma il volto della società di massa. La pubblicità rese desiderabili i nuovi prodotti che rapidamente stavano cambiando i costumi sociali e culturali. Nacque il mondo nuovo delle merci che attinse motivi e strategie formali dal bacino ricco e quanto mai vario delle sperimentazioni artistiche. Padova e il Veneto furono in prima linea nel modellare i nuovi orizzonti delle forme e delle merci; contribuirono, con figure eccellenti, alla definizione di modelli che avrebbero dettato legge in fatto di qualità estetica e di intelligenza progettuale. Tale aspetto verrà indagato e presentato nell'insieme dei caratteri più generali della mostra ma con il riguardo di sottolineare la presenza di artisti così come di aziende, di manifestazioni come di istituzioni pregevoli che esprimono una realtà veneta ben lontana dai luoghi comuni di un passato più prossimo. Una straordinaria occasione che permetterà di rivivere, tra ragione ed emotività, questo periodo così importante del nostro recente passato e che coinvolgendo i pubblici più vari offrirà spunti, emozioni tra arte e moda, cinema e tv, musica e design, architettura e altro. Partners culturali della mostra sono l'Istituto Universitario di Architettura di Venezia e la Biennale di Venezia con i quali si è stabilita una fattiva collaborazione. Incontri e dibattiti, musica, spettacoli e manifestazioni sapranno coinvolgere ed emozionare il pubblico più vasto. Infolink: www.padovacultura.padovanet.it 

BIBENDUM 1900-1950 IL GESTO DEL BERE NELL'ARTE DEL '900 PREDAPPIO (FC) - CASA NATALE DI MUSSOLINI 19 APRILE - 7 SETTEMBRE 2003 
Predappio, 29 aprile 2003 - Con "Bibendum 1900-1950. Il gesto del bere nell'Arte del Novecento", la quinta mostra consecutiva realizzata presso la la Casa natale Mussolini, continua il progetto avviato dal Comune di Predappio di fare della cittadina romagnola un luogo di riflessione sulla storia contemporanea e sulla memoria del Novecento italiano. Il percorso intrapreso fino ad oggi ha riscosso un grande successo di pubblico e di critica, tanto che Predappio è diventato un importante luogo di riferimento sia per gli appassionati di quel periodo storico, che per gli amanti dell'arte moderna tout-court. Dopo i tipici strumenti di propaganda fascista, quali la cartolina postale presentata nel 1999, i progetti architettonici del regime illustrati nel 2000, l'arte grafica quale tramite per ottenere il consenso esposta nel 2001 e il tema dello sport nel 2002, "Bibendum 1900-1950. Il gesto del bere nell'Arte del Novecento", aperta dal 19 aprile al 7 settembre 2003, è la tappa per il 2003 del viaggio nell'arte del Novecento Italiano. Perché Bibendum, perché il gesto del bere nell'Arte del Novecento a Predappio? Per rendere omaggio alla grande tradizione romagnola della coltivazione razionale della vite, alla sua arte di fare il vino e di conservarlo, alla capacità della gente del luogo che ha saputo realizzare uno dei più importanti comprensori vitivinicoli del nostro paese. E la cittadina romagnola di Predappio con la valle del Rabbi dove risaltano i riquadri dei più pregiati vigneti romagnoli, ha certamente titolo per dedicare a tale mondo un'iniziativa di tal genere. Allestita presso la Casa natale Mussolini a Predappio, sede espositiva che si è ormai ricavato un proprio spazio tra gli appassionati d'arte moderna, la mostra prende in esame splendide opere pittoriche e memorabili manifesti pubblicitari ispirati alle atmosfere del "bere". Anche in questa occasione la scelta e la cura delle opere in mostra sono state affidate ad un Comitato Scientifico coordinato da Massimo Cirulli e del quale fanno parte illustri critici come Giampiero Mughini, Mariafede Caproni e Maurizio Scudiero. Le opere pittoriche poste in mostra sono quelle realizzate da grandi artisti del Novecento italiano che si sono ispirati ai luoghi e alle modalità del "bere": il caffè e l'osteria di Severini, Mafai e Depero, le bottiglie di vino di Oriani, Rizzo e Cagnaccio di San Pietro o i bevitori di Bacci e Baldessari. I manifesti esposti sono i migliori della produzione italiana che grandi grafici come Dudovich a Metlicovitz hanno dedicato a importanti aziende italiane come Martini, Campari, Cora, Ruffino. La qualità e l'originalità dei manifesti e dei dipinti in mostra è garantita dal Massimo&Sonia Cirulli Archive di New York, inesauribile archivio di arte del Novecento. Il percorso espositivo si chiude con una rassegna di studi di packaging e design realizzati da Cinzano, Gancia, Isolabella, dall'inizio del secolo fino agli anni quaranta. Per Informazioni: Urp del Comune di Predappio Tel 0543-921738 urp@comune.predappio.fo.it  www.comune.predappio.fo.it 

VITA QUOTIDIANA NEL SETTECENTO ANTONIO AMOROSI (1660- 1738) PALAZZO PASCALI - COMUNANZA (ASCOLI PICENO) 17 MAGGIO - 12 OTTOBRE 2003 
Ascoli Pieceno, 29 aprile 2003 - Inaugura venerdì 16 maggio 2003 alle ore 17.30 al Palazzo Pascali di Comunanza la mostra "Vita quotidiana nel Settecento" dedicata al pittore Antonio Amorosi (1660 - 1738), nato nella cittadina di Comunanza vicino Ascoli Piceno. La rassegna, organizzata da Fondazione Carisap, Assessorato alla Cultura della Provincia di Ascoli Piceno e Comune di Comunanza, offre l'occasione unica di conoscere l'opera di Amorosi, artista del tutto atipico nel panorama figurativo romano del primo Settecento. Egli si dedica infatti soprattutto a opere di soggetto realistico e giocoso: scene di vita, rappresentazioni di un mondo minore, ritratti di fanciulli, descritti con lo spirito del narratore arguto. Un genere quotidiano e familiare del tutto opposto a quello grandioso allora in voga che rende Amorosi protagonista inimitabile della Roma del XVIII secolo, città in cui si trasferì all'età di otto anni e dove si formò sotto la guida di Giuseppe Ghezzi, suo concittadino, e dove lavorò per tutta la vita. In un clima più ufficiale e accademico come quello che si respirava allora nella Roma grandiosa dei papi, Amorosi rappresenta quindi una vera eccezione tra gli artisti, impegnati soprattutto nelle opere religiose o storiche, che egli realizza solo saltuariamente. Le sue piccole scene realistiche, definite dal suo biografo Leone Pascoli "bambocciate", proprio per la loro eccentrica rarità, incontravano il gusto di committenti prestigiosi come il Duca d'Ucceda, Ambasciatore del Re di Spagna a Roma, i marchesi Pallavicini e Casati, i cardinali Orighi e Lercari e molti altri tra cui i viaggiatori stranieri, anch'essi attratti dalla grazia delle scenette del pittore. In mostra sono presenti trentatre opere. Tra queste segnaliamo il bellissimo Ritratto di giovane scultore, del Museo Fesch di Ajaccio, una delle poche opere siglate con il monogramma "AA"; l'Interno di bettola con suonatore di mandola, restaurato per l'occasione, della Galleria Nazionale d'Arte Antica in Palazzo Barberini; i Fanciulli con cesto di carciofi e uccellini della Collezione Lemme di un realismo aggraziato e coinvolgente; il Concertino della Pinacoteca Civica di Ascoli Piceno e Il giovane con fiasco e bicchiere del Museo Civico di Deruta sul cui retro è ancor leggibile l'iscrizione "Raffaello delle Bambocciate". La rassegna consentirà di vedere, per la prima volta, molte opere provenienti da collezioni private, trattandosi di un artista attivo in un genere di pittura destinata alle raccolte di collezionisti e amatori, aristocratici ma anche borghesi. Saranno esposte anche due grandi tele di soggetto religioso: l'Angelo custode e lo Sposalizio mistico di S. Caterina, che testimoniano la sua rara attività di pittore più tradizionale. Si offrirà così l'opportunità di confrontare le due maniere e verificare la presenza di analogie o differenze nella diversità delle tematiche. La mostra è introdotta dalla presenza di alcuni dipinti dell'artista danese Bernardo Keilhau detto Monsù Bernardo (1624 -1687), che in passato è stato spesso confuso con Amorosi per l'affinità delle rappresentazioni e che può considerarsi il suo punto di riferimento romano per le scene di genere. L'accostamento, inedito, ci aiuterà meglio a comprendere il rapporto tra i due personaggi: Monsù Bernardo, ancora impregnato di un realismo nordico, attento e partecipe al mondo dei poveri e Amorosi che diluisce in chiave di tenera intimità e grazia arcadica la realtà quotidiana raffigurata. Per informazioni: Assessorato alla Cultura della provincia di Ascoli Piceno - tel. 0736/277540 

LE OPERE E I GIORNI - DUE MOSTRA IDEATA E CURATA DA ACHILLE BONITO OLIVA 
Padula (Sa), 29 aprile 2003 - La Soprintendenza di Salerno e Avellino promuove la seconda edizione di un percorso artistico triennale della mostra Le Opere e i Giorni, quest'anno intitolata Il Precetto, ideata e curata da Achille Bonito Oliva, alla Certosa di San Lorenzo a Padula, Salerno, dal 18 luglio al 30 aprile 2004. Il 29 giugno, con la consegna delle celle agli artisti e degli orti agli architetti del verde, si dà il via a "Le Opere e i Giorni - Il Precetto". Due le novità: la persistenza nelle celle delle opere degli artisti che hanno partecipato alla scorsa edizione, e la sezione dedicata al paesaggio "Ortus Artis" curata da Achille Bonito Oliva, coordinata dallo Studio eu di Berlino e dalla Soprintendenza di Salerno e Avellino, con interventi contemporanei in orti e giardini della Certosa di Padula. In luglio nelle celle dei monaci, trasformate in ateliers, oltre trentaartisti vivono e lavorano individualmente o interagendo tra loro, e producono opere frutto della contaminazione di differenti linguaggi: pittura, scultura, fotografia, video, istallazione, performance, musica, regia, danza, teatro, prosa e poesia. Gli "effetti" di questa "vita certosina" saranno visibili durante le tre Giornate di Apertura del 18, 19 e 20 luglio con la partecipazione di critici d'arte, letterati, filosofi, musicologi, esperti di arte visiva e di comunicazione del mondo dell'arte contemporanea. Trentacinque gli artisti invitati per il 2003: Mario Airò - Maja Bajevic - Nanni Balestrini - Per Barclay - Massimo Bartolini - Carlo Benvenuto - Betty Bee - Antonio Caggiano - Sandro Chia - Francesca Cutolo con Alfonso Benadduce e Benedetta Iacovoni - Nicola De Maria - Jan Fabre - Gianandrea Gazzola - Pia Gazzola - Robert Gligorov - Mimmo Iodice - Mark Kostabi - Myriam La Plante - Amedeo Martegani - Hidetoshi Nagasawa - Raffaella Nappo - Luigi Ontani - Mimmo Paladino e Toni Servillo - Perino e Vele - Michelangelo Pistoletto - Alfredo Pirri - Franco Scognamiglio - Lorenzo Scotto Di Luzio - Elisa Sighicelli - Marianna Troise - Giuseppe Zevola - Natalino Zullo. La sezione Ortus Artis, realizzata nei giardini della Certosa da cinque studi di architettura europei, ospiterà in settembre un workshop curato da Istituti universitari italiani specializzati nella progettazione paesaggistica. Gli studi di architettura invitati a operare nei giardini delle celle sono: Helen Hölzl - Le Balto - Topotek 1 - Victor Beiramar Diniz - West8. La manifestazione coinvolge anche il Festival Internazionale di Meties del Quebec, Canada, che opererà nell'area verde esterna adiacente la Certosa. La natura, crescendo con l'opera d'arte, accompagna l'artista durante il processo creativo: gli orti saranno "maturi" nei giorni di presentazione delle opere. La mostra "Le Opere e i Giorni" prende il titolo dall'omonima opera di Esiodo, poeta greco dell'VIII secolo. Se nel 2002 il tema era Il Verbo, quest'anno nel 2003 è Il Precetto, a cui seguirà nel 2004 La Vanitas. Il tema conduttore del 2003 è Il Precetto, l'osservanza della rigida regola monastica, che con immutabili criteri predefinisce anche l'organizzazione e la distribuzione degli spazi di ogni Certosa, può innalzare il certosino alle vette del divino o precipitarlo negli abissi del demoniaco. Il precetto quindi sancisce l'eterna lotta tra bene e male. Achille Bonito Oliva commenta: "la regola è anche il perimetro entro cui il processo creativo produce l'opera dell'artista. Regola e Precetto diventano così cardini ineluttabili per accedere a una visione del mondo spirituale e artistica". Oltre sessanta gli artisti internazionali chiamati ad operare nel corso del triennio. Artisti contemporanei accanto ai maestri del passato. La formula del work in progress coinvolge anche le opere d'arte raccolte nei depositi della Certosa, che saranno restaurate "in diretta" in laboratori appositamente allestiti e aperti al pubblico. La Certosa di San Lorenzo a Padula, uno dei più importanti complessi monastici dell'Italia meridionale, recentemente restaurato, e il più grande d'Europa, si trasforma in luogo di sperimentazione e di interscambio dei nuovi linguaggi espressivi contemporanei. Fondata nel 1306, riconosciuta dall'Unesco Patrimonio dell'Umanità, si estende su un'area di 51.000 mq. tra spazi coperti, chiostri ed aree verdi, tutti perfettamente restaurati e mantenuti, ed è il simbolo della continua osmosi tra vita contemplativa e vita vissuta, tra ascetismo e creatività. La mostra nasce dal contributo di: Ministero dei Beni e delle Attività Culturali, Direzione Generale per l'Architettura e l'Arte Contemporanee; Regione Campania - Assessorato ai Beni Culturali; Provincia di Salerno. In collaborazione con: Comune di Padula; Comunità Montana Vallo di Diano; Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano. Realizzato grazie al cofinanziamento dell'Unione Europea, "Le Opere e i Giorni" restituisce alla Certosa il ruolo di centro culturale, sociale ed economico del territorio e getta le fondamenta per creare al suo interno una raccolta permanente di arte contemporanea, con i lavori che nel corso del triennio gli artisti lasceranno nel complesso monumentale. Francesco Prosperetti, Soprintendente di Salerno e Avellino afferma: "dopo il successo dello scorso anno, l'attuale edizione conferma l'impegno della Soprintendenza e del Ministero per i Beni e le Attività Culturali nella promozione dell'arte contemporanea". Maria Giovanna Sessa, Direttore della Certosa di San Lorenzo a Padula, commenta: "la Certosa non è soltanto luogo della memoria, ma di ricostruzione del rapporto arte-natura, in cui si realizza l'ideale mistico certosino". Gennaro Miccio, conservatore della Certosa di Padula, sottolinea: "la mostra valorizza la straordinaria situazione architettonico-paesaggistica della Certosa e apre un discorso all'architettura contemporanea. Le Opere e i Giorni fanno parte degli Annali delle Arti, un progetto promosso dalla Regione Campania, ideato e diretto da Achille Bonito Oliva. Tema generale della prima edizione degli "Annali delle Arti" è l'incertezza, intesa come clima storico ed ansia degli artisti aperti ad ogni esito sperimentale, in un'epoca come la nostra caratterizzata da incertezze storiche. Il titolo di questa prima edizione degli "Annali delle Arti" è "Tempo Incerto", dedicato all'incertezza, intesa come clima storico ed ansia degli artisti aperti ad ogni esito sperimentale, in un'epoca come la nostra caratterizzata da incertezze legate al momento storico. La mostra sarà documentata da un catalogo curato da Achille Bonito Oliva, comprendente le opere di tutti gli artisti intervenuti negli anni, e pubblicato nel 2004. La manifestazione nel suo svolgimento processuale è documentata da un video di Pappi Corsicato e dalle fotografie di Giulio Buono Studio Blu, Torino. Il sito internet www.comune.padula.sa.it  è costantemente aggiornato sull'evolversi della mostra. 

SCACCHI INTERNAZIONALI A MILANO 
Milano, 29 aprile 2003 - Sabato 26 aprile è iniziato, e prosegue fino al 4 maggio, il Torneo internazionale di scacchi "Trofeo Vedior - Bugnion", 2a edizione valido per la conquista del titolo di Maestro Internazionale Sede di gioco il prestigioso Circolo Filologico, via Clerici 10, Milano ingresso libero. Inizio partite: ore 14.30 - conclusione entro le 20.30 (1 partita al giorno, girone semplice all'italiana). Il torneo è riconosciuto dalla Federazione Scacchistica Mondiale. Tecnicamente si tratta di un torneo di "Categoria II", che prevede la "norma" per il titolo di Maestro Internazionale a punti 7 su 9 risultati, classifiche e dettagli dal sito www.italiascacchistica.com  Partecipanti: Maestro Internazionale Mario Lanzani, Maestro Internazionale Daniel Contin (Varese; Maestro Internazionale Dragojlovic (Yugoslavia); Maestro Fide Qendro (Albania) Maestro Fide Sanchez (Philippine); Maestro Fide Marco Sbarra, Maestro Fide Folco Castaldo (Ivrea); Maestro Giorgio Bertazzo (Svizzera), Maestro Corrado Astengo, Maestro Valerio Di Fonzo. Organizzazione: Società Scacchistica Milanese www.scacchisticamilanese.it  Sponsor: Società Vedior Lavoro Temporaneo www.vedior.it  Società Bugnion www.bugnion.it

HIU 9 A MAGGIO AL LEONCAVALLO UNO DEGLI EVENTI INTERNAZIONALI PIÙ IMPORTANTI PER LE ARTI VISIVE INDIPENDENTI 
Milano, 29 aprile 2003 - Mentre torna d'attualità la possibilità o meno dell'esistenza stessa del Centro Sociale Leoncavallo, anche quest'anno gli spazi del centro ospitano l'Happening Internazionale Underground. L'Hiu, giunto alla nona edizione, è un evento senza scopo di lucro che riunisce più di 100 artisti ed editori indipendenti di tutto il mondo in una tre giorni di esposizioni, incontri e mostra mercato, regalando alla città un appuntamento specialissimo, ghiotto per tutti coloro che, a vario titolo, lavorano nelle arti visive. Dalle 15.00 all'una di notte il 16, 17 e 18 maggio si possono incontrare autori ed editori, scambiare esperienze e trovare affinità, all'interno di un evento che da sempre dà spazio ai nuovi autori offrendo anche un percorso storico sull'arte underground. Quest'anno anche con il "Mini-happening", dedicato ai bambini. Negli spazi del Leoncavallo, ancora una volta a rischio, ritorna anche quest'anno l'Hiu, Happening Internazionale Underground, che solo nella passata edizione ha visto più di 7.000 partecipanti. Sì, perché l'Hiu non si visita, ma si partecipa: gli artisti che espongono, più di 100 quest'anno, saranno tutti presenti, con opere e idee, nella tre giorni che ormai da nove anni raccoglie autori ed editori indipendenti, associazioni e studenti. Il pubblico è sempre più vario, di anno in anno, così come le proposte che spaziano da artisti esordienti ad affermati autori che hanno "fatto" l'undeground. I numeri di quest'anno: 21 mostre, più di 100 autori e altrettanti espositori, uno sforzo organizzativo (volontario) enorme per un evento che, soprattutto, e come al solito, sarà una grande festa dell'arte visiva. Quest'anno sarà presente il newyorkese Seth Tobocman, fumettista, agitatore politico e squatter di New York, nonché collaboratore del New Yorker. E' tra i fondatori della famosa "World War 3 Illustrated". Insieme a Tobocman arrivano, sempre da New York, Mac McGill e Chris Cardinales, che durante l'Hiu realizzerà un murales. Dalla Palestina, 35 tavole di Naji Al Ali, famoso vignettista palestinese ucciso nel 1987 creatore del personaggio di Handala, il bimbo che di spalle guarda gli avvenimenti tragici della sua terra. In mostra, inoltre, 40 tavole originali della fanzine "Ganesh: Speciale Palestina". Di notevolissimo interesse la mostra "Lavori In Corsa - La street art dagli anni '80 a oggi": adesivi, installazioni, mascherine, poster, etc. Con opere di Paolo Buggiani, capostipite a New York con Keith Haring, e tanti autori italiani: Abbominevole, Bo130, L'x, Microbo, Pao, Plank, Robot Inc., Santy, Taz Movement, Vandalo, Atomo, Stwarz, Shah, Spazio. Per la "Poster Art" espone Malleus, collettivo artistico italiano che opera nell'underground dedito alla creazione di poster-art, sulla scia della tradizione californiana. Con loro anche il mitico Giampho con una mostra antologica dei suoi poster realizzati per concerti, eventi, etc. Come al solito molte saranno le mostre personali: Claudio Calia - fumettista legato a Radio Sherwood-, Allegra Corbo - artista legata alla Mutoid Waste Co. e alle compagnie teatrali Societas Raffaello Sanzio e Mamma Ferox, Renato Florindi - fumettista e illustratore-, Maicol e Mirco - due schegge impazzite del fumetto sotterraneo nostrano - Tiziano Perotto - grafico e illustratore milanese, Mastro K - grafico e writer-, Vincenzo Jannuzzi - grande professionista di lunga data poco conosciuto ai più-, Prog - il "manipolatore di icone", con una mostra sullo studio di due parole: Causalità e Casualità-, Erika Pittis - grafica e illustratrice. Alle personali di aggiunge la collettiva della trasgressiva e provocatoria fanzine romana "Torazine" e un'esposizione che lega, come da tradizione per l'Hiu, la musica all'arte: nella mostra "Cover-art" si potranno vedere gli intrecci più interessanti di quell'arte tutta particolare della creazione delle copertine de dischi. E, ancora, la mostra realizzata con Inguine.net e BaseTerra.org, due delle realtà artistiche più interessanti e prolifiche del panorama nostrano con webmixture e videodocumenti. Per i bambini ci sarà il MiniHappening coordinato da Mizzi Stratolin, artista milanese ormai trasferitosi nel quartiere Raval di Barcellona. "Patrocinato" da Franca Rame e Dario Fo, il MiniHappening è una mostra, un laboratorio, una festa per che accoglierà i bambini durante tutti i tre pomeriggi dell'Happening. Animatori e volontari si rendono disponibili per un servizio di baby-sitting in loco. Sempre aperta la mostra mercato, realizzata in collaborazione con il Centro Fumetto Andrea Pazienza di Cremona. Sui tavoli della mostra mercato, torna la casa editrice Last Gasp con il fondatore Ron Turner. Tante saranno le presenze sui tavoli della mostra mercato, come ogni anno. Ormai il gemellaggio Milano-San Francisco è più che consolidato: i fedelissimi potranno ritrovare vecchie e simpatiche facce note: Firehouse, Winston Smith e tanti altri. Come al solito, il programma degli incontri: Sabato 17 maggio, ore 18,30 spazio Bombonera incontro pubblico: "Editoria indipendente, l'esperienza americana" con Ron Turner, fondatore della Last Gasp di S. Francisco; Seth Tobocman, Matteo Guarnaccia e Nessim Vaturi della Borsa del Fumetto. Coordina Antonio Caronia. Domenica 18 maggio, ore 18,30 spazio Bombonera incontro pubblico: "Cover Art" con Vandalo, Giacomo Spazio, Matteo Guarnaccia. Happening Internazionale Underground - 9° edizione Venerdì 16, sabato 17 e domenica 18 maggio Milano, Centro Sociale Leoncavallo - via Watteau 7 Ore 15.00 - 01.00 Ingresso con sottoscrizione 

APPUNTAMENTO STRAORDINARIO CON SCREAMADELICA! 
Roma, 29 aprile 2003 - Agli Ex-magazzini ritorna per un evento unico la serata organizzata da Radio Città Futura. In collaborazione con Spectra la serata prevede in apertura il concerto degli "Intellectuals", una delle band emergenti di maggior successo grazie soprattutto ai loro infuocati live-set. A seguire sui 2 piani del locale la discoteca curata dai Dj di Radio Città Futura : Fabio Luzietti & Andrea Esu e in aggiunta l'imperdibile Dj-set di Alessandro Casella. Mercoledì 30 aprile Radio Città Futura ti aspetta con Screamadelica agli ex magazzini in Via dei Magazzini generali, 8 bis. Inizio ore 22.00 --> Ingresso : 6€ 

RISORSE PER LA SEDE DI JESI DELL'ENOTECA REGIONALE. MOMENTO STRATEGICO DI PROMOZIONE DEI VINI DOC E DEI PRODOTTI TIPICI. 
Ancona, 29 aprile 2003 - Oltre 175 mila euro sono stati, in questi giorni, erogati al Comune di Jesi per le opere ultimate della sede dell'Enoteca regionale. Con questa ultima tranche, la Regione è intervenuta per 258.228 euro, pari al 75% dell'importo dei lavori. La sede jesina costituisce, insieme a quella di Offida, l'Enoteca regionale, oggetto di una delibera della passata amministrazione. "Le due sedi - ha commentato l'assessore all'agricoltura Giulio Silenzi - sono ormai perfettamente funzionanti e costituiscono il punto di riferimento sul territorio per la promozione dei nostri vini e prodotti tipici. La formula che prevede il coinvolgimento delle amministrazioni comunali e delle associazioni dei produttori (Assivip in quella di Jesi e Vinea a Offida, ndr) è vincente: infatti - aggiunge l'assessore - ormai queste due realtà sono diventate momenti di propulsione di iniziative e di aggregazione per la valorizzazione del nostro vino e di tutto il territorio marchigiano." In particolare, in quella di Jesi, non passa settimana che non ci siano degustazioni, incontri con i produttori, corsi di tutti i tipi (sommelier, olio, formaggi...), dove i vini Doc sono l'elemento collante e il pretesto per far conoscere i prodotti della tradizione marchigiana. Silenzi ha aggiunto che l'opera di sensibilizzazione nei confronti dei prodotti tipici è fondamentale, soprattutto "adesso, che abbiamo creato le condizioni per la nascita di un marchio di qualità, "QualiMarche", che interesserà tutte le tipicità regionali: un marchio - ha precisato - che punta non solo a valorizzare, ma anche a certificare, visto che ogni prodotto "poggerà" su un rigoroso disciplinare di produzione." 

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